Cominciare bene. Il punto sul sistema integrato zero sei

Sì no
No non gli ho detto ma gli avrà detto
Aspettiamo che si siedano
Allora Buongiorno a tutte e buongiorno affusti
Siamo molto contenti di avete avuto questa opportunità ringraziamo l'onorevole Fassina che prendiamo se vuole fare un saluto al al al pubblico
E perché è un momento particolare che sta vivendo la scuola e il il coordinamento per le politiche dell'infanzia e della sua scuola
Ha cercato ha individuato in questa giornata dei temi su cui aprire un dibattito che ha già aperto al suo interno ma che vuole veicolare verso l'esterno
Quindi io adesso
A
Abbiamo poco meno di un'ora di tempo per questa questo convegno conferenza stampa io darò la parola
E sono costretta ad essere a far rispettare i tempi per dare l'opportunità di parlare a tutti vorrei soltanto ricordare che il coordinamento per le politiche dell'infanzia e della sua scuola
è un organismo plurale che nato circa un quarto di secolo fa e che da quindi da circa venticinque anni formato da nove sigle cioè da nove
E
Asso associazioni professionali sono cinque e quattro sindacati pecche dal venticinque anni lavorano e cercano seduti intorno a un un tavolo
Di e mediare di trovare dei punti in comune su cui parlare di battere e affrontare di volta in volta le tematiche e che relative alla scuola dell'infanzia e non solo alla scuola dell'infanzia ma proprio alla politica dell'infanzia oggi parliamo del segmento zero sei
Allora velocissimamente cedo la parola
Alla portavoce del coordinamento di cui ci stiamo parlando che è Noemi Ranieri che
Inizierà aprirà il dibattito con l'intervento la situazione delle politiche per l'infanzia quindi si parlerà l'intervento e sulle linee generali gran giorno a tutti grazie per esserci
Grazie anche all'onorevole Fassino che ci ha consentito di fare questo
Vi voglio dire che avevamo avuto una grandissima partecipazione in termini di adesione a questo evento perché ci conforta diciamo rispetto all'attualità e all'utilità della tematica ma abbiamo dovuto appunto finire mandare indietro e promettere appunto un'ulteriore occasione di confronto a tanti colleghi che invece oggi volevano essere qui allora
Questa nostra discussione l'abbiamo cominciato a diversi mesi fa e siamo arrivati a questa sintesi abbiamo intitolato a cominciare bene perché crediamo che i diritti di ogni bambino di ogni bambino ad accedere a percorsi educativi di qualità capaci di contrastare i dato
Culturali e sociali che fluente che influenzano negativamente i processi di inclusione scolastica e sociale vada tutelato da ogni comunità che si chiama civile per garantire lo sviluppo e la crescita attraverso i bambini alla comunità stessa
Nello studio promosso dall'OCSE pubblicato a luglio due mila diciassette Starting Strong sì ha dimostrato come ancora una volta la cura e l'istruzione precoce dell'infanzia
Contribuiscono a porre le basi per lo sviluppo futuro delle conoscenze e quindi del benessere sociale e personale
La nostra tradizione pedagogica a quella della scuola dell'infanzia
Si trova in perfetta linea con questa con questa affermazione con una diffusione del novantaquattro per cento in tutte le realtà territoriali
Al contrario e con difficoltà l'obiettivo che il decreto sessantacinque del due mila diciassette relativo alla costituzione di un sistema integrato di servizi educativi per la prima infanzia e per la scuola dell'infanzia
Porrebbe implementare e si ferma diciamo fino
Si proietta fino alla media del trentatré per cento entro il due mila venti ma resta ancora un'utopia
Vogliamo con questa occasione definito degli scenari educativi affrontare il cambiamento individuare dei metodi e strumenti
Per favorire un nuovo rapporto tra istruzione educazione società a vantaggio di queste generazioni e ripensare un modo nuovo di interagire come il decreto proponeva l'orizzonte ha formalizzato l'interfaccia di istituzioni locali scuole asili nidi
Rappresentanze di interessi diversi diversi che stentano però a partire le azioni sono orientate solo apparentemente verso l'infanzia con utilizzo anche poco coerente delle risorse finanziarie che sono stati mette messi a disposizione come coordinamento abbiamo evidenziato
Le criticità fino a questo momento
Un'attenzione frammentaria ai servizi per l'infanzia dello zero tre
La secretazione delle attività della cabina di regia nazionale che insediata al ministero e non sappiamo assolutamente nonostante le nostre reiterate richieste di incontri e di conoscenza di attività
Una mancata predisposizione le linee pedagogiche per i servizi educativi per l'infanzia e l'attesa di un documento di raccordo con lei orientamenti
Per gli orientamenti nazionali per il curricolo una mancata valorizzazione se non addirittura un abbandono asse delle sezioni primavera
Con il conseguente mantenimento delle iscrizioni anticipate alla scuola dell'infanzia
Un uso improprio dei finanziamenti per l'edilizia scolastica
La mancata implementazione Servitia differenti mense e trasporti ad esempio la cui carenza in alcune realtà ha determinato addirittura atteggiamenti discriminatori proprio nei confronti delle fasce più deboli
Abbiamo in mente Favia le diverse situazioni del nostro Paese
Un'assenza di Berco assenza di percorsi formativi strutturati con progettualità comuni tra gli operatori dello zero tre e gli insegnanti della scuola dell'infanzia
L'assenza di un approccio unificante delle varie tipologie contrattuali a tutela delle diverse professionalità impegnate e poi infine una difficoltà complessiva diremmo noi
Di guardare in maniera globale al mondo dell'infanzia nella sua complessità da parte di tutti diversi portatori di interesse portatori di attenzione
Noi crediamo invece che si debba partire proprio da una comunità educante che tradizionalmente intesa come famiglia e scuola ma questa comunità educante sappiamo che si è allargata che si apre al territorio e si apre a tanti soggetti strutture e servizi
Che però si sfogano in comunità molto fluide che veicolano relazioni servizi valori non solo di educazione assistenza e di educazione ma anche invece con logiche estranea a questo ad esempio logiche di mercato
Spesso noi vediamo che i bambini vengono trattati una volta con i consumatori o induttori di consumi una volta come clienti un'altra volta come pazienti nel caso in cui entrino in sistemi di servizi di servizi sanitari diciamo questo però porta ad una frammentazione della visione dell'infanzia e noi abbiamo bisogno invece di ricondurla di ricondurla ad unità
E il raccordo tra tutti questi soggetti deve essere già additato attraverso i valori dell'accoglienza dell'inclusione e della tolleranza per contrastare la povertà economica ed educativa e garantire i diritti fondamentali della persona
La partecipazione dei genitori va assolutamente sostenuta e facilitata noi assistiamo purtroppo a dei fenomeni di terzi
La famiglia e nel caso anche trascorre l'infanzia tende sempre di più a delegare e ha sottrarsi alle proprie responsabilità e anche la famiglia da questo punto va aiutata non dimentichiamo che tutto questo sentimento
è servito e serve anche per creare azioni di supporto alla
Alla
Alla genitorialità per un verso ma anche alla partecipazione delle donne al mondo del lavoro che rappresenta un gatto fortissimo fortissimo nel nostro nel nostro Paese
Questo l'infanzia chiede alle famiglie di essere maggiormente seguita nei suoi ritiene sui tempi secondo modalità e opzioni che portino le generazioni a rispettarsi tra loro prevenendo i disagi del vivere dei bambini sempre meno riconosciuti come tali
Ma percepiti attraverso quella frammentazione che abbiamo ricordato prima
L'infanzia chiede alle istituzioni educatori ed insegnanti di alto profilo professionale e culturale
Capaci di interfacciarsi con la complessità in un modo costruttivo creativo ed equilibrato occorre una maggiore attenzione al benessere professionale di questi operatori
Formazione aggiornamento continuo contenimento dello stress che nasce dal lavoro relazioni professionali fondate sulla collaborazione e lo scambio riduzione della durata del percorso professionale sono utili
Per rafforzare responsabilità e collegialità e anche come risposta a chi trova nel controllo atti istanza
Vedi il percorso del disegno di legge sull'utilizzo delle videocamere
Che non rappresenta una soluzioni ma che invece induce ulteriori sicurezze ansie e sfiducia dilagante
Le contraddizioni che caratterizzano i nostri tempi impongono invece di superare barriere superare le barriere collegare i diritti ridefinire i doveri costruire nuove universo un unità attraverso lo scambio il dialogo l'istruzione
Le famiglie chiedono crescente con crescente insistenza educazione accudimento assistenza per i loro figli
Pongono di fatto su un piano di inferiorità e questo è un elemento di debolezza gli aspetti importanti quali la cura le relazioni latin Kings la valorizzazione del gioco che hanno fatto la nostra esperienza pedagogica
L'incentivazione all'esplorazione la scoperta un approccio manipolativo ed esperienziale alla realtà
Che viene assolutamente negata in molti casi se pensiamo che vediamo in giro per le nostre città bambini in passeggino che invece di guardarsi intorno guardano i tablet e i telefonini
E questo è un modo per negare le esperienze Anita attraverso la conoscenza e che attiene secondo metodologie indirette e Nonda mettendo sì in gioco con il proprio sì corporeo e culturale in mentali la propria forza
Vado avanti cerco di andare rapidamente perché le cose sono tante
E quali sono gli elementi che invece noi vediamo vediamo rispetto alla scuola alla scuola dell'infanzia una mancata
Attenzione ed elaborazione di modelli pedagogici adeguati ai tempi alla crescita
E alle modalità di crescita di questi bambini nel nuovo nel legno che ha depotenziato anche il dibattito pedagogico specifico
Intorno all'infanzia si sono aggregate discussioni studi approfonditi cattedre universitarie ricerca ricerca azione che noi vediamo venire meno che fa da pendant con la disattenzioni o quella frammentazione nella percezione dell'infanzia
Un confronto purtroppo sempre più istituzionalizzato con la scuola dell'obbligo nella costruzione del curricolo verticali quindi si presta maggiore attenzione alla costruzione delle competenze alla costruzione delle abilità perdendo di vista il bambino
E questo comporta un ripiegamento su battuti sous su percorsi già battuti ormai esausti progetti di continuità l'utilizzo di sussidi Dida didattici e Schede preconfezionate materiale strutturato che svuota note implicita delle esperienze
Il rischio concreto sì se ci sono ci sono classi allora
La continuità del sistema zero tre vado soltanto per per titoli abbiamo bisogno all'elaborazione di questi orientamenti che unifichino che unificano una pista di lavoro per entrambi i sentimenti dobbiamo ben delineare le finalità e le progettualità gli stili educativi dobbiamo sviluppare le scienze umani
Che nell'arco di oltre un secolo ci hanno supportato dobbiamo curare il rapporto la continuità educativa
Assicurare la stabilità affettiva logistica e la varietà del e novità delle esperienze definire la formazione delle professionalità e la dialettica delle competenze tra questi operatori
Contaminato nelle tematiche
Una prospettiva utile secondo noi al progetto alla realizzazione di questo progetto sei zero sei è quello di riportato il pienamente ad un impatto pedagogico il suo valore completare il percorso culturale che già avviato sperimentare quale siano le ed è opportunità in situazioni attive
Va difesa la titolarità della scuola declinare le indicazioni pedagogiche va rispettata la tendenza dei nidi a degni di e dei servizi complessivamente per l'infanzia a predisporne a predisporne uno sviluppo in forma di informarmi vomita
In un'ottica di comunità educante attiva un confronto pubblico Saglio per tra gli operatori un monitoraggio dell'offerta
Il l'Istat il ventuno ha pubblicato finalmente un'analisi approfondita
Della situazione dei nidi noi abbiamo chiesto ai nostri referenti del coordinamento sparsi in giro per le regioni i dati e non è stato possibile raccogliere i dati relativi alle sezioni scuola dell'infanzia
Alla situazione degli anticipi al numero delle sezioni di scuola dell'infanzia che funzionano poi abbiamo fatto la totalmente delle proiezioni abbiamo dovuto cercare dei dati non recenti purtroppo quelli che risalgono al due mila quattordici di cui parlerò tra pochissimo
Allora quello che mi resta da segnalare due temi di grandissima attualità
L'utilizzo delle videocamere ci voglio tornare
Se si inserisse Rovito cambierei su cinquanta mila sezioni di scuola dell'infanzia del sistema pubblico cioè statale e non statali calcolando trecento è un ring mette euro Meletti
Medi per ciascuna per ciascuna postazione noi andremo ad investire dovremmo investire almeno quindici milioni di euro questi dovreste quote potrebbero essere Bengasi utilizzate per raggiungere tutte quelle finalità che abbiamo perché abbiamo raccontato e soprattutto si otterrebbe un risultato che è quello di ricostruire una fiducia reciproca tra i diversi soggetti che costituiscono la comunità educante
Abbiamo con grandissima utilità l'intervento del dottor Beniamino Gigli che ci dirà qual è la situazione attuale perché noi abbiamo bisogno anche di rilevanze scientifiche rispetto agli architetti voglio dire benefici i benefici i danni e invece io e gli svantaggi di questo ma sicuramente non abbiamo bisogno di approfondire certamente l'occhio del Grande Fratello ci dice ci dice gialla televisioni qualitative terminante deterrenti a rispetto alla autenticità di un rapporto e noi chiediamo che questo approfondimento approfondimento venga fatto prima di prendere decisioni finali infine il risultato la regionalizzazione l'autonomia differenziata rappresenta un tema di grandissima attualità
Se la situazione delle regioni in termini di servizi viene utilizzata spesso come i le eccellenze il Trentino l'Emilia-Romagna il Trentino il settantatré per cento dei servizi è pubblico e gratuito in Calabria il settantatré per cento dei servizi è privato e appagamento
E questi sono i fanalini le eccellenze allora se questa è l'attenzione che le regioni possono dare all'infanzia noi diciamo nuovo alla regionalizzazione del sistema scolastico andar regionalizzazione della scuola dell'infanzia che teniamo
Più di ogni altra cosa perché dal di dal basso che si può partire e diciamo che la scuola eh
Unica nazionale unitaria unitaria pubblica statale statale e rispetto alla scuola dell'infanzia questi valori sono ancora più importanti perché noi parliamo delle giovani generazioni grazie mille scusate
Allora grazie Noemi questa rapidissima il metterebbe relazione ma non potevo dati più tempo passiamo adesso a Rosalba marcisce marchi Scianna che è una dirigente scolastica di un istituto comprensivo di Gela
Insegnante per venticinque anni diverse
Scuole di grado di ve diverso e si occupa
E fa parte della Commissione per l'attuazione del sistema integrato zero sei della regione Sicilia dico bene il suo intervento al titolo il sistema integrato per un nuovo web far educativo e sociale
Sì buongiorno a tutti mi pare che dobbiamo un po'correre però cercherò ecco di soffermarmi su alcune cose che sono state già accennate da da Noemi
Per poi in realtà porre l'attenzione su aspetti pratici perché probabilmente partendo dalle buone pratiche da ciò che già si realizza si può trovare una chiave di volta per superare anche certe titubanze certe diffidenze il senso del ragionamento comporre chiuso nel titolo dell'intervento quindi il sistema integrato per un nuovo welfare educativo
E sociale questo perché perché la questione che riguarda lo zero sei a a mio avviso dei punti sui quali e ci trova tutti d'accordo i bambini sono portatori di diritti
è l'infanzia è un diritto da tutelare
Da operatori della scuola e da operatori del del del sociale non possiamo che farcene carico e allora dico al di là della diffidenza e dei pregiudizi che
Dei pregiudizi politici che è il decreto legislativo sessantacinque può ancora avere io ritengo che sia come dire il decreto attuativo della centosette che se applicato per tutte le belle cose che dentro ci sono potrebbe sicuramente essere un'occasione di rilancio sociale oltre che scolastico
Dovremmo superare determinate diffidenza perché se guardiamo l'aspetto prettamente scolastico
Dentro lo zero sei Costaccia
Dando lo zero sei c'è un sentimento che già noto e conosciuto che è il sentimento della scuola dell'infanzia la scuola dell'infanzia ha compiuto cinquant'anni è già un insediamento maturo
Io ho iniziato la mia carriera da docente della scuola dell'infanzia quindi anche se adesso sono dirigente scolastico
Ho a cuore queste dovendo perché lo conosco bene quindi va tutelato ed è un sentimento che sia ormai accreditato nel sistema di istruzione e formazione tant'è che le indicazioni nazionali per il curricolo iniziano proprio con il manifesto dell'infanzia che è una manifesto pedagogico che va bene anche per la scuola secondaria proprio per la bellezza delle cose che all'interno ci sono quindi non è in discussione la scuola dell'infanzia è il sentimento zero sei
Nel momento in cui mette insieme lo zero tre che DDR raccordarsi con il tre sei guardate vi posso dire per certo da dirigente scolastico che ha cercato in questi anni di veicolare la cultura del sistema integrato all'interno della scuola pubblica non mette assolutamente in discussione la validità della sua dell'infanzia di dirò di più
Lo zero tre rafforza il segmento stesso della scuola dell'infanzia se lo zero tre tutto da costruire perché probabilmente all'interno ci sono tanti servizi educativi che devono trovare la giusta collocazione partiamo da ciò che già ha funzionato ci sono le sezioni primavera
Le sezioni primavera sono delle realtà radicate a macchia di leopardo un Boeing a tutto il territorio italiano
E lì dove trovano collocazione all'interno per mettetemi di dire della scuola pubblica all'interno degli istituti comprensivi
Pelle tono di rafforzare lo stesso sentimento della scuola dell'infanzia per tutto quello che hai dentro quel servizio che vada ventiquattro a trentasei mesi e possibile garantire perché già all'interno di quella fascia di età si intercettano bisogni si creino le condizioni per avviare alla scolarizzazione creare quella dimensione che potrebbe permettere già di anticipare appunto il curricolo Dirty cale a partire dai dai ventiquattro mesi l'anno della sezione primavera diventa funzionale ai docenti della scuola dell'infanzia
Ci sono tanti operatrici che hanno costruito sul campo la loro esperienza sono l'educatrice che hanno sicuramente un profilo diverso da quello dei docenti della scuola dell'infanzia
Ma che sia un asino diverso non significa che incrina la validità
Dei docenti della scuola dell'infanzia dobbiamo derogare il giusto elemento di congiunzione tra questi due sentimenti perché vi assicuro che i docenti dell'infanzia attraggono solo giovamento
Da ciò che le operatrici possono dire operatrici che è reclamano un legittimo riconoscimento
Perché hanno costruito la loro professionalità sul campo
Ma sono un po'
Lasciate andare perché nessuno riconosce il il profilo di queste di queste educatrici che andrebbero stabilizzate che vi assicuro hanno tanto da dire anche in termini di costruzione di curricola verticale
Se guardiamo a ciò che sta dentro e allora possiamo ben dire che e probabilmente del credo sia dico sessantacinque ha bisogno di una piena attuazione vogliamo dirci che dentro quel decreto sono c'è stata una cosina di stanziare ingenti finanziamenti
Questi finanziamenti che so no stati stanziati per un triennio
è hanno bisogno una giusta collocazione a livello territoriale perché dobbiamo capire nelle diverse regioni che cosa è accaduto dobbiamo capire perché alle regioni del Sud arriva una una parte è probabilmente il paradosso è che questa parte non sia ben spesa perché perché ci sono dei vincoli stringenti che prediligono
La destinazione di queste somme a alle famiglie attraverso dei voucher che sono un ristoro per chi ha beneficiato della della della scuola paritaria e privata ma guardate nella scuola del Meridione
O comunque le regioni del Meridione dove non ci sono servizi né pubblici né privati questi salti rimarranno non spesi e allora è un paradosso le regioni del suo de hanno bisogno di servizi educativi vogliamo partire dai pubblici vogliamo reclamare e la validità del servizio pubblico che da dignità valore
E rafforza lo stesso sentimento
Del che ormai ha trovato piena radicamento all'interno degli istituti comprensivi allora probabilmente potrebbe risultare più efficace
La scelta di destinare i finanziamenti ai sussidi diretti incontrò servizi alla scuola dell'infanzia cioè diversificare la possibilità di utilizzare questi finanziamenti per permettere alle stesse scuole statali
Di radicare i primi servizi partendo dalla sezione primavera all'interno degli stessi istituti comprensivi
Ci saranno delle regioni virtuose però non possiamo sempre camminare con un doppio binario
La le le stesse norme applicate dovrebbero permettere di essere realizzate di attuate
A seconda della specificità questo non significa regionalizzazione della scuola significa trovare piena applicazione colmando quei divari che purtroppo la politica spesso non riesce a colmare allora
Probabilmente io dico sempre se guardassimo se la politica guardasse ai bambini ai bisogni dei bambini a tutto ciò che è determinata attorno all'ora in termini di e bellezza degli edifici in termini di di vivibilità probabilmente avremmo una sostenibilità delle delle città sicuramente all'Ama all'avanguardia
Se guardiamo a tutto ciò che i servizi dell'infanzia possono creare in termini anche di di posti di lavoro come già accennava Noemi allora ci rendiamo conto come dentro il sessantacinque ci siano tante prospettive di sviluppo professionale e quindi non soltanto per ciò che è
I servizi riescono
Ha come dire a soddisfare i bisogni delle famiglie favorendo anche incentivando le donne a anche a mettere al mondo più bambini perché oggi è difficile anche trovare dei servizi educativi che siano accoglienti ma dentro e sessantacinque
Si parla di educatrici si parla di assistenti si parla di pori per l'infanzia eccolo dell'infanzia è anche un un edificio bello da costruire oltre che è una un ambiente educativo
Che andrebbe appunto realizzato proprio per deve costringere per raccogliere e realizzare tante di quelle cose che non trovano piena piena attuazione allora
Ci sono sicuramente delle proposte e quindi dobbiamo farci carico di avanzare proposte concrete quindi immagino voglio immaginare che questo possa essere un'occasione una prima occasione per rilanciare il manifesto dell'infanzia quindi non può che essere così e potremmo lanciare anche qualche provocazione
La scuola dell'infanzia e natura perché si parli della sua dell'infanzia in termini di obbligo
Probabilmente dopo cinquant'anni potremo andare oltre l'obbligatorietà dell'ultimo anno della scuola dell'infanzia io su questo ho avuto Sendai delle perplessità proprio per il rispetto che ho per la sua dell'infanzia cioè nel senso che ho ritenuto essere riduttivo l'idea della obbligatorietà soltanto per l'ultimo anno
Però mi rendo conto che potrebbe essere un primo approccio proprio per favorire ai tanti bambini anche delle fasce più deboli che restano fuori di comunque comunque di poter essere coinvolte rimanere dentro ma non c'è una provocazione ancora più ampia parliamo di obbligatorietà di tutta la scuola dell'infanzia
Perché probabilmente il valore dell'infanzia c'è sei bambini vivono appieno l'intero set divento e se le scuole possono essere lungimiranti nel tener dentro quantomeno i bambini dell'ultimo anno non perché la sua dell'infanzia e ancella
Della scuola primaria ma per l'importanza del valore educativo che il diritto all'infanzia in un sistema integrato appieno
Che può essere occasione di rilancio sia scolastico che sociale
Allora
Grazie a Rosalba marchi Scianna e adesso passiamo al dottor Beniamino Gigli ed il sì che il medico Pepsi copre terapeuta che non credo specialista in psicologia chi clinica lavora a nella il nel servizio adolescenti credo Psicopatologia dell'adolescenza
Nella sua relazione alla il titolo la formazione come strada maestra per un sano processo di crescita e di sviluppo al tempo delle videocamere
Grazie Minasi Amanda con il tempo dal collo cercherò di il tema è complesso ma cercherò di stare nei tempi allora sono stato invitato qui in merito in particolare per dare un contributo in merito a questo aspetto della legge che riguarda appunto l'introduzione delle delle videocamere nella scuola in particolare appunto nella l'asilo nido nella la scuola dell'infanzia
Evidentemente in quest'invito ci all'implicito diciamo pensiero che un medico psicoterapeuta posso dare un contributo constatare elementi per la discussione
Questo è pertinente perché ovviamente per l'attiva che io svolgo in fin dei conti diciamo il fulcro del discorso riguarda la tutela della salute mentale dei bambini salute mentale che fisica quindi in questo senso l'invito ritengo che sia pertinente
Preciso però subito che il medico della mente presente qui non ha le funzioni cliniche ovviamente
Quanto piuttosto per le conoscenze che potrebbero collocare la complessità di questo tema e le possibili soluzioni in un ambito più ampio che come più avanti espliciterò sono diciamo ambiti più strettamente culturale più che esprima che sanitari per questo perché perché ovviamente a rispondere al benessere del bambino è chiamata non solo la scuola questa importante ma insieme ad essa innanzitutto la famiglia e accanto a queste due istituzioni ovviamente
La complessa articolazione delle organizzazioni civili sociali
Interessate al sistema generale educativo e formativo
Quindi il discorso riguarda diciamo ha degli aspetti culturali ampi che includono varie figure
In via complementare possiamo dire questo se esiste una violenza nei confronti del bambino è riduttivo e fuorviante accanirsi verso Conte singoli contesti o individualità la violenza ma dimensione trasversale ricordiamo questo e ubiquitaria ed in questo senso richiede di essere affrontata quindi sul piano culturale
Ridefinendo in particolare che cosa ovviamente ridefinendo la definizione delle relazioni umane
Nei vari contesti in cui il bambino ovviamente si sviluppa dire sviluppa la sua identità
Quindi è chiaro che veniamo già evidenziando l'esplicitando come delle misure correttive
Abbiano un carattere estremamente parziale laddove l'interesse di tutti per lei il benessere del bambino il bambino non può essere sceso come bambino a scuola e bambino famiglia bambino alla società
Un reale interesse riguarda diciamo vuole che Cisi muova su un ambito più ampio
Certamente non possiamo nascondere il senso di rabbia che noi proviamo quando veniamo a conoscenza di fatti gravi di comportamenti violenti umilianti a danno dei minori indifesi
Esercitati poi da chi appunto per l'autorevolezza del conferita dal ruolo per la dominanza fisica può facilmente farne un bersaglio a che cosa le proprie frustrazioni diciamo
Ma altrettanto possiamo non possiamo rimanere indifferenti alle tante situazioni di violenza assistita generata dalla conflittuali spesso conflittualità emergente spesso all'interno delle famiglie dico questo perché è il mio lavoro
Io mi trova toccare con mano la violenza in particolare in contesti dove non dovrebbe esserci diciamo e particolare nella istruzione principe per lo sviluppo dell'affettività e cioè della famiglia dobbiamo un po'rompere questo tabù
Perché è solo in questo modo che noi possiamo onestamente interessarci del bambino
Certamente è la riflessione quindi sulla violenza ci coinvolge certamente tutti quanti
Poche possiamo senz'altro ritenere tra gli indicatori fondamentali di una civiltà evoluta di cui facciamo parte il rispetto che la considerazione del bambino in quanto essere umano completo sin dalla nascita essere cioè dotato di identità umana ben precisa
Le neuroscienze dalla parte ecco tornare un po'al mio campo ma solo per un momento
E la teoria della nascita di Massimo Fagioli
Hanno ormai posto in chiaro quanto gli stimoli ambientali ovvero le relazioni Inter umane precoci
Dove non c'è la scuola ancora possano condizionare lo sviluppo della realtà mentale e questo appunto a partire dalla nascita vivere esperienze negative che ripetute può lasciare ovviamente tracce importanti questo lo sappiamo
East favorendo l'instaurarsi di una fragilità psicologica che può che vuole per diciamo avere assumere rilievo anche psicopatologico nello sviluppo
Sembrerebbe da questa considerazione quindi ovvia la necessità di controllare da vicino ciò che succede nell'ambiente scolastico luogo dove l'interazione tra i pari con i docenti è centrale
Non entro in considerazione verso di aspetti tecnici
Relativi a leggi legittimità di tale controllo Mabro subito una prospettiva critica rispetto a questo che potrebbe essere una adesione di buonsenso ma realtà molto parziale e cieca rispetto alla complessità del tema
Tanti possesso certamente però appunto gli interrogativi e le perplessità rispetto rispetto a che cosa in particolare se pensiamo alla realtà concreta vissuta dagli insegnanti che nella grande maggioranza onorano con la loro professionalità e umanità un patto sociale
Basato su un rapporto di reciproca fiducia tra l'istituzione scolastica e le famiglie che ogni giorno a fino ad essi i propri figli
Ora cosa significa introdurre le le telecamere certamente un messaggio il messaggio offerto è che non ovviamente innanzitutto che sia rigettata un'ombra sì proprio su questa fiducia
E questo non può che ovviamente alimentare sospetti quindi una cultura del sospetto proprio all'interno della scuola dove massimamente invece deve essere espressa questa fiducia
All'interno della scuola quindi addirittura favorita dalla scuola cioè dall'istituzione che in via presuntiva ricorda a docenti e genitori che la scuola il luogo di possibili violenze ma anche della certezza del controllo e della pena
Tutto questo però senza preoccuparsi
Di un discorso reale sulla violenza che spesso i bambini ricevono e la società e nel contesto familiare bambini che proprio nella scuola trovano invece spesso riparo e umanità
Quindi è chiaro che misure di questo tipo non possono che alterare il fondamento stesso dell'istituzione scolastica cioè il patto di fiducia tra genitori insegnanti scuola
Alcune domande sono immediate ma velocissime perché il discorso dovrebbe vertere appunto come ho accennato su aspetti più generali e culturali
Ad esempio chi ha detto a visionare chi e ha detto a visionare appunto il materiale è nella capacità di interpretare in modo corretto i comportamenti assunti dall'insegnante
Sappiamo come la realtà della relazione sia ricca di sfumature pensiamo alla realtà concreta che vivono appunto che si vive in una classe esortazioni ammonimenti gratificazioni danno vita ad un'ampia variabilità di risposte emotive
Modulate a strumenti significato Solent all'interno di una relazione che ha uno svolgimento temporale
Estrapolando una singola situazione si può giudicare un'insegnante un malumore del bambino può giustificare la messa in atto delle procedure di controllo richiesta genitori spesi per Anzio così
Sappiamo veramente a cosa ha riferito quel malumore allora questo per esperienza personale vi posso dire che i genitori non esitano ovviamente a proiettare sulla scuola qualunque realtà vissuta diciamo di difficoltà del bambino
Ovviamente in questo modo isolando il discorso della scuola dal contesto generale che noi invece dobbiamo prendere in considerazione se abbiamo a cuore il benessere del bambino questa e ciò che ispira le misure diciamo tutelare il bambino ma bisogna andare in una visione più ampia
Ora indipendentemente da come il legislatore intende considerare risolvere questo problema cita problematicità
Affidarsi alle strategie di controllo telematico prefigura in sostanza l'introduzione nella scuola di una logica che poco ha a che fare con l'immagine la funzione sociale che la normativa attuale lungi da ripagare la scuola alla semplice funzione istruttiva ormai Sala negando imponendo nell'attività didattiche orizzonti sempre più ampi che riguardano l'educazione e la formazione oltre le abilità scolastica
Questo era già presente le indicazioni nazionali del due mila e dodici cerco di stringere
Dove la scuola investita da una domanda in cui e che comprende l'apprendimento del sapere stare al mondo cioè deve occuparsi delle delicate dimensione del due azione
è bene ricordare a questo punto insomma che la scuola per quanto importante e fondamentale nel percorso dei bambini è una realtà che deve integrarsi con la funzione centrale assunta dalla famiglia la scuola per quanto abbia larga del suo mandato istituzionale non può sostituirsi alla famiglia e che rimane luogo elettivo per la maturazione lo sviluppo delle dimensioni affettive
Questo significa che la famiglia e non la scuola ad essere fortemente responsabile di comportamenti sui cui gravano conseguenze importanti nella sfera psicologica essendo comportamenti operanti nella delicatissima fase post natale è lì che noi dobbiamo porre molta attenzione
Se abbiamo a cuore la realtà dei bambini e quindi dovremo appunto rientrare la nostra attenzione legislatori ci ha pensato a questo vengo alla fase finale
E mi riferisco indicazioni nazionali formulate nel due mila diciassette
La scuola si pone come spazio di incontro e di dialogo di approfondimento culturale e di reciproca formazione tra genitori e insegnanti per affrontare insieme questi temi proporre bambini un modello di ascolto e di rispetto
Che li aiuti a trovare risposte alle domande di senso cioè domande esistenziali non possono essere legate soltanto nel contesto della scuola devono coinvolgere tutta la società e la cultura e la famiglia
Ci dobbiamo in che modo tutto questo possa essere agave garantito
Per favorire questa sana crescita
E a quel punto l'introduzione di sistemi di sorveglianza all'interno degli asili nido nella scuola dell'infanzia
Fu canti focalizzando l'attenzione al contesto scolastico potrebbe scomoda scudo Mizar e la responsabilità centrale delle famiglia e dico ciò che all'esterno della scuola cioè non ci interessiamo del benessere bambina e puntiamo il dito sulla scuola e tutto il resto
Allora diciamo questo se si commettono abusi trascuratezze e maltrattamenti bisogna cambiare la mentalità che prospera nelle menti di molti adulti
Che fanno del bambino ma oggetto di loro proprietà su cui riversare rabbia odio controllare possono indurre a contenere i propri comportamenti ma non a risolvere il personale assetto psicologico
Nei confronti del bambino questo assetto rimane attivo in quanto dimensione mentale ostile e ne Ganthet percepita dal bambino al di là della correttezza dei comportamenti e quello che potrebbe essere setto ovviamente di una telecamera cioè insegnanti iper controllati auto controllati che però ovviamente non hanno in sé una reale disposizione verso il bambino
Chiudo questa per arrivare alle due parole su una pars costruendo s'dopo questa disamina ovviamente si tratta nella pastoso di rivoluzionare la mentalità di costruire una nuova cultura che guarda il bambino con occhi diversi
E in sintesi sarebbe auspicabile l'istituzione di un Ingrosso raccordo di importante raccordo interistituzionale tra scuola famiglia e sanità
Avendo al centro che cosa certamente il percorso formativo ma credo che sia fondamentale per quanto detto
Non soltanto la formazione per gli insegnanti come ovviamente è ormai ampiamente definito nelle neanche nell'in termini di legge ma soprattutto formazione dei genitori non possiamo prescindere da questo aspetto
Ad indossare la scuola il compito gravoso di fare evolvere Luca uno sviluppo di determinano lo sviluppo sano del bambino senza considerare che il bambino dopo le ore scolastiche torna a casa e frequenta anche altri ambienti
è una cosa molto parziale
Questo potrebbe essere fatto io e qui lo dico come provocazione per l'istituzione sanitaria di cui faccio parte a costo zero perché a costo zero perché noi entriamo nella scuola c'entriamo grigi alleati e per tante altre situazioni
Noi dovremmo entrarci avendo come obiettivo e finalità quella di correggere effettivamente tutti gli aspetti che di ruotare intorno al bambino quindi insegnati certamente ma io direi anche fondamentalmente anche i genitori in questo senso si può effettivamente gettare un primo non è una cosa utopica perché nella scuola non c'entriamo in i gli insegnanti ci chiedono molto e anche i genitori
Potrebbe essere un gradino per definire diciamo ridefinire un po'culturalmente qual è l'interesse reale per il bambino
Mi fermo qua
Adesso ci sono gli ultimi due interventi mi auguro che non ci siano per dare spazio anche all'ultima sono Francesca Pellicone e e Costanza Cesarini
Ed è la scuola che parla perché sono due persone in servizio all'interno una della di una della scuola dell'infanzia e l'altra in educatrice di un nido
Quindi do la parola Francesca Pellicone vive nella scuola dell'infanzia questo è il titolo della sua relazione
Allora buongiorno a tutti
Vivere la scuola dell'infanzia
Io ogni giorno vivo nella scuola dell'infanzia in cui insegno
Che fa parte di un istituto comprensivo
L'istituzione generalizzata degli istituti comprensivi
Ha permesso alla scuola dell'infanzia di entrare a pieno titolo e con pari dignità rispetto ai gradi successivi di scuola a far parte integrante del percorso di vocazione istruzione dei bambini e delle bambine
Tuttavia tale collocazione se da un lato ha innegabilmente incentivato il processo di verticalità nelle istituzioni continuum soprattutto educativo
Dall'altro ha sottoposto la scuola dell'infanzia stessa a forti sollecitazioni sia interne che esterne che ancora purtroppo rischiano di far perdere di vista quale sia la sua specificità le quali siano le sue finalità e soprattutto quali siano le sue modalità nel per seguirle
All'interno degli istituti comprensivi le scuole dell'infanzia si trovano sempre più in un rapporto costruttive dialettico soprattutto con il grado della scuola primaria
Ma troppo spesso ancora questo rapporto essi rende concreto in una asimmetria a sfavore della scuola dell'infanzia
Troppo spesso viene richiesto una una sorta di rincorsa a modalità attenti a contenuti proprio appunto della scuola primaria
Perdendo di vista quali siano gli approcci specifici è appunto le finalità della scuola dell'infanzia
E che invece deve lui appropriarsi intanto di una forte tradizione in tal senso una tradizione lo lo ricordavo l'odio si ricordava prima di grande validità anche dopo sul su un piano non soltanto in Italia ma da un punto di vista proprio delle esperienze compiute valida ambientali del da un punto di vista internazionale
Tutto questo
Gli tutto questo gli insegnanti spesso sono lasciati soli a dover
Riappropriarsi delle di queste specificità che devono mettere al centro il bambino
Nella sua esperienze alita il il corpo come primo mediatori riconoscenza ecco questo pian piano si sta perdendo
Sì richiede alla scuola dell'infanzia una precocità azione di e percorsi che non le sono propri il bambino invece deve essere messo in gara e in grado di vivere questa sua prima esperienza sociale strutturata al di fuori della famiglia
Incentivando lo alla maturazione soprattutto della delle sue competenze della sua autonomia autonomia auto gestionale autonomia relazionale autonomia di scelta
Tutto questo si può compiere soltanto attraverso un fare è un agire che però sempre più diventa oggetto di conquista e discussione per gli insegnanti della scuola dell'infanzia
Forte la tentazione di invece prendere una deriva più tra virgolette disciplinari Istica scolastici Istica ecco
E non è non non ci è propria non ci è propria e soprattutto non c'è però chi adesso in cui i bambini sono sempre meno portatori di esperienze autogestite
Sia in termini diciamo sensoriali manipolatori ma soprattutto in termini sociali c'è sempre un adulto che dice cosa si deve fare quando si deve fare e che si frappone in tutte quelle normali dialettiche
Con i pari o con gli adulti e che sono delle esperienze irrinunciabili perché il bambino possano avere disse un'immagine come di un soggetto efficace sono capace di ecco tutto questo per molti degli alunni che vengono nelle nostre sezioni sono esperienze che si compiono esclusivamente all'interno della scuola dell'infanzia
Senza ovviamente generalizzare
Però le famiglie e mi riaggancio al discorso delle telecamere sono sempre più ansiose e credono di poter risolvere questo problema
Con il mantenendo i bambini in uno stato di neonatali Italy innaturale per cui non si rischia più non si vuole farà non si può non si vogliono lasciare camminare sulle loro gambe ecco noi come insegnanti e sull'infanzia siamo proprio questo cioè siamo un passo indietro
Una presenza non oppressiva
Ma
Pronti a intervenire lì laddove serve però se si deve dire un no si dice no perché la la frustrazione va affrontata e si impara a gestire delle relazioni devono essere autogestita nella fin quando è possibile poi forse l'adulto interviene per dirimere le le controversie ma non ci dobbiamo sovrapporre continuamente proprio perché la scuola dell'infanzia è una scuola in cui una scuola in cui si deve assolutamente rivalutare tutto quello che esperienza esperienze il più possibile autogestita sia da un punto di vista pratico che da un punto di vista sociale
Relazionali
In noi insegnanti chiediamo di essere messi nelle condizioni di portare avanti bene queste sta di poter perseguire bene queste istanze quindi questa è la scuola dell'infanzia vogliamo una formazione che CIR supporti in maniera mirata
La formazione di ambito troppo spesso ci infila in un calderone di verticalità che per noi della scuola dell'infanzia poi alla fine non non mette in campo nessuna azione spendibile all'interno della nostra quotidianità
Il il il le famiglie devono essere aiutate a capire quali siano i nostri percorsi quali siano le nostre finalità recuperare quel patto di reciproca fiducia che
Pare si stia incrinando i gradi successivi di scuola devono conoscere quali siano le nostre specificità e anzi noi rilanciamo suggerendo soprattutto alle primissime classi della scuola primaria
Di applicare di utilizzare degli approcci in termini di curricolo implicito per esempio la gestione degli spazi la gestione dei tempi che non può essere fratturata così all'improvviso nel passaggio basta un'estate i bambini sono già cresciuti di chi sa quanto
Grazie
Grazie a Francesca Pellicone e adesso passiamo alla relazione di Costanza Cesarini il nido come esperienza educativa
Buongiorno a tutti e tutte sono qui a raccontarvi un po'il servizio zero sei Trai mito Loris Malaguzzi la scuola dell'infanzia la torta in cielo di Gianni Rodari
E a raccontarvi proprio quello che noi quotidianamente viviamo c'è proprio l'esperienza concreta
Inizio con il dirvi che in questo servizio educativo zero sei è frutto di un incontro e di una coerenza tra progettazione pedagogica e progettazione politica del Comune di Roma Capitale e del Municipio di Roma undici
Un incontro tra la volontà e di saperi di educatrici insegnanti e politici che credevano in un modo di lavorare vicino ai diritti bisogni delle bambine e dei bambini e delle proprie famiglie
La forza della volontà educativa e di quella politica ha vinto le resistenze al cambiamento che un progetto innovativo attiva in un sistema che tenderebbe a replicare se stesso senza nulla cambiare
La complessità del territorio in cui è stato scelto di formare questo servizio zero sei quartiere periferico e popolare di Trullo Montecucco ha indotto la scelta di offrire a supporto di una costruzione di Rete che facesse comunità e quindi sostenesse la genitorialità
La scelta della continuità zero sei soprattutto in contesti difficili fa tesoro di quelle teorie in Psicologia pedagogia affermano che la frammentazione del percorso scolastico
Frutto di ragioni storiche rispetto alla nascita dei nidi e delle scuole dell'infanzia
Non ha nessuna ragione di esistere e che la continuità zero sei assume ancora più importanza in una società come la nostra in cui viene meno quell'arietta e di relazioni parentali che in passato sostenevano la famiglia
Infatti la frammentazione dei percorsi scolastici ostacola l'aiuto tra pari la costruzione di relazioni amicali e di reciproca sulla solidarietà nel percorso che adulti e bambini compiono sia nel mito che nella scuola dell'infanzia e si passano attraverso le stesse fasi
Il primo anno si ambienta Lorient hanno nel nuovo contesto il secondo anno costruiscono relazioni significative il terzo anno quando finalmente si stanno radicarlo nella nuova realtà
Devono cambiare con testo ricominciare daccapo Comin con un inutile dispendio di energia
Il senso della continuità educativa zero sei ancor prima che di fatto attuato a partire dall'anno educativo due mila dieci due mila undici
Era già insito nella scelta di realizzare nel due mila tre il nido in un plesso in cui erano presenti una scuola dell'infanzia comunale è una scuola primaria
Il senso della continuità stava già tutto nella scelta di aver intitolato il mito a Loris Malaguzzi
Intitolazione che nel caricarci di responsabilità ci spirava induceva a pensare a un bambino tutto intero in costante relazione con tutte le parti di sé e del mondo in tornasse
Il senso della continuità stava già nella crescente nell'aver scelto manifesto della dichiarazione di intenti la poesia di Loris Malaguzzi invece il cento c'è
E nel vocabolario della lingua italiana dove la voce continuità si legge mancanza di interruzione nello spazio nel tempo o nell'attività svolta
Così perché quell'altro dell'edificio che stava tra il mito e la scuola si trasformasse dà spazio che divideva i spazio che metteva in comunicazione continuità si trattava del tutte educatrici insegnanti ausiliare in primis la funzionaria di adoperarsi per interrompere l'interruzione che bambine e bambini vivevano nel passaggio dal nido alla scuola dell'infanzia
Interruzione dovuta al fatto che MiTo a scuola non parlavano la stessa lingua non usavano le stesse parole i tempi lo spazio e le attività svolte erano molto distanti troppo
Si trattava di fare in modo che proprio ciò che era così diverso diventasse pensiero condiviso
La continuità educativa tra il nido Loris Malaguzzi alla scuola dell'infanzia la torta in cielo di Gianni Rodari
Fatto dinamico Complesso in continuo divenire così come lo sviluppo del bambino era necessario da subito svilupparla in una prospettiva ecologica ontogenesi e filogenesi stavano insieme
Perciò perché bambini e bambine non si discute il tassello nel percorso educativo
Era necessario che per primi gli adulti educatrici insegnanti e genitori cominciassero a tracciare coordinate comuni attraverso le quali orientarsi e non smarrirsi
Nel definire un percorso educativo formativo coerente per bambini e bambine da zero a sei anni e per i loro genitori
Quindi se alla complessità del territorio abbiamo a fare offerto un servizio Complesso a questo non poteva mancare un'organizzazione complessa e puntuale del lavoro di équipe ci riconoscevamo nelle parole di Loris Malaguzzi molti e non tutti benevoli ottici seguivano
Dovevamo sbagliare il meno possibile rapidamente trovare la nostra identità culturale e farci conoscere raccogliere fiducia e stima così perché da un alfabeto diverso si sviluppasse un linguaggio pedagogico comune tra nido e scuola dell'infanzia
Tale organizzazione del lavoro raggiunge i suoi obiettivi distribuendo equamente i compiti e responsabilità tattoo tra tutte le educatrici protegge il gruppo educativo e le singole lavoratrici talenti in anni che negative
Permette di sapere di sapere con chiarezza chi fa che cosa sostiene il confronto oggettivo su cose fatti e quindi protegge dal conflitto sul piano personale
Ok va bene quindi era non soltanto un po'per raccontarvi che comunque all'interno del nostro servizio c'è proprio una una continuità giornaliera
Tra la scuola dell'infanzia il nido ogni giorno i bambini della scuola dell'infanzia si vengono a trovare al nido essendo uno zero sei la maggior parte di quei bambini e di quelle bambine hanno frequentato invito Loris Malaguzzi e dopo che loro sono stati un pochino con noi siamo noi con un piccolo gruppo di bambini ad andare di là questo ovviamente facilita poi ambientamento a settembre per quei bambini e per le bambine che andranno a frequentare no
La la scuola dell'infanzia che conoscono e quindi insomma c'è un'armonia e un'anche una una semplicità Annoni nel passaggio che comunque noi notiamo tutti i giorni sotto i nostri occhi che ha fondamentale non soltanto per bambini e bambine ma anche per le loro famiglie
Grazie
Allora
Intanto ringrazio i relatori per essere stati velocissimi avere di rispettato questi tempi che sono stati veramente quest'anno schiacciato veramente gli interventi ma di più non potevamo fare
Poi mi dicono che in sala c'è le Giovanni Simoni Skin rappresentanza del del Sottosegretario Salvatore Giuliano te lo ringraziamo e lo invitiamo se vuole intervenire a conclusione della
No
Sì
Buongiorno possiamo
Ancora
Grazie a lei e al allora prima di chiudere entro il sette
Però vorrei dare una comunicazione e lei il documento che Noemi prima di cui ha parlato Noemi sarà presente su tutti i siti sia delle associazioni professionali sia dei sindacati che sono CISL speci Flc CGIL Uyl s'innalza pelle cinque associazioni professionali che sono lancia associazione italiana dei maestri cattolici il movimento di cooperazione educativa non li dico in ordine perché non non mi vengono Landis che è l'associazione nazionale di di di direttori scolastici e il a la Prisma la finissima e che è la federazione nazionale insegnanti e il CID che il Centro di iniziativa democratica degli insegnanti quindi troverà e troverete tutti sui siti
E sì prima che ci caccino se qualcuno vuole fare domande a uno dei relatori può può farlo o proporre qualche cosa pur
Allora
Cristina Sterling Air la ricercatrice dell'Invalsi dell'Istituto nazionale di valutazione con cui abbiamo collaborato come coordinamento danni oramai da alcuni anni e prego
Grazie intanto dell'invito una giornata molto importante io vorrei dare un messaggio molto chiaro da quella che è la ricerca anche nostra ma soprattutto dalla ricerca internazionale
L'infanzia importante
Cioè bisognerebbe che questo fosse chiaro probabilmente non al di fuori di questa sala insomma
L'infanzia importante e in Italia in particolare no e abbiamo condotto uno studio molto recente di cui abbiamo uno anche presentato qualche anteprima al coordinamento
Sul sulle competenze a distanza dei ragazzi che avevano frequentato o meno alla scuola dell'infanzia e questo studio ci dice in maniera chiara netta inequivocabile che la scuola dell'infanzia conta molto in Italia se i ragazzi italiani non i bambini italiani non la frequentassero
A distanza di tempo le competenze dei ragazzi e quindi poi dei futuri adulti sarebbero inferiore
Ok questo è un messaggio che io vorrei dare in maniera chiara perché questo perché ho la sensazione che l'infanzia essendo una scuola non obbligatoria come avete ritmi riconosciuto prima ricordato prima ma se non portasse alcun tipo di frutto per i nostri bambini forse potrebbe anche essere in qualche modo diciamo dimenticata
Questo è un rischio che non si può correre le competenze dei bambini vanno rafforzate nei primissimi anni quindi raccordo anche zero sei è fondamentale per tutto quello che avete già detto
Io potrei anche terminare qui se non che va vista un po'meglio questo discorso secondo me della della violenza che ha un po'invece
Anche caratterizzato il dibattito qui
Se la scuola dell'infanzia di qualità la violenza non è di casa in quelle scuole mi sembra evidente e va detto anche questo con altrettanta chiarezza
E per questo che speriamo di continuare insieme a voi il lavoro che abbiamo iniziato
Sulla qualità della scuola dell'infanzia che abbiamo iniziato con i frati infanzia speriamo che passa proseguire quanto prima lo seguirei
Vogliamo
Qua e
Sono un'insegnante della scuola dell'infanzia statale Tollo e le problematiche che sono state perse oggi prevalentemente sono di una scuola comunale un essi una problematica di un'organizzazione della scuola
Comunale dove la il mito
Infanzia primarie altro non c'è continuità negli ambienti e nel personale
Da noi nella scuola statale io con lo scottante colleghe non esiste questo problema ne rivendichiamo la nostra figuraccia chi siamo cosa facciamo e in più vogliamo che la scuola e cioè rispetto a quello che è stato detto nulla nella mia scuola siamo avanti anni luce nel senso queste problematiche che avete emerso che sono emerse non ci sono non sappiamo già alto cosa dobbiamo fare con i bambini dove vanno le altre problematiche sono finanziamenti personale collaboratori che non ci sono vigilanza di collaboratori che non ci sono questo è è più non ci sono le
Dottore idonee a favorire un certo di va be'un certo comunque problematica di didattica ma queste problematiche rivendicare cento l'infanzia la cosa è la base fondamentale dell'ISTUD il cittadino
I più vari e dire che noi abbiamo
Come dice un nostro sì come davvero Pera terapeuta facciamo la cura del bambino non facciamo i due azione ma la cura
E la cura si previene meglio prevenire che curare facendo dei corsi di formazione ai docenti
Sulle relazioni perché tutta la problematica nasce sulle relazioni e le relazioni sono una cosa fondamentale psicofisica ed emotiva quando uno sa controllare questo il resto viene quindi non è che siamo adesso che siamo una sola anni ricercati Silone sull'arte sulla musica sul corpo sul teatro quindi di quello che avete detto mi sembra proprio di di a stare fuori
Di insomma di essere bravo cioè una persona un docente che sta certo sto un extraterrestre
Non corrisponde ciò che avete detto alla scuola statale che ora è in carica anche il signore che lavora il mio vorrà
Anche il signore che lavora il MIUR tra non è non si non è reale ciò che le signore qui con tutto il rispetto hanno comunque portato avanti perché la scuola statale
Italiana rivendicando come educazione come comunità educante è tutt'altro dovrete venire nelle nostre scuole a vedere cosa facciamo perché non è problema di continuità laboratorio anzi si chiamano ateliers non laboratori
Sono di gran lunga all'avanguardia la ricerca azione messo nell'inerzia di guarire allora noi adesso però dobbiamo chiudere avevamo chiesto l'intervento aveva il dovere di dirlo perché mi sento contra e Adriano che sta togliendo e abbiamo dato la possibilità di di di Lord esprimerei consente l'ingresso diciamo nel merito lì per la pazzia e ci rivedremo
Prossimamente grazie Nana analoghe pausa scusami cioè un anno di carcere insieme sono
Ma dal fratello opinioni