Le periferie dei bambini - Presentazione dell'Atlante dell'infanzia a rischio 2018 a cura di Save the Children e Treccani

Buongiorno a tutti grazie per astenuti qui questa mattina
Sono contento di potervi ospitare qui alla camera dei deputati
Che ringrazio per l'invito a partecipare alla presentazione lattante dell'infanzia il rischio e presidente di Save the Children cauto cardio Tesauro il direttore generale Valerio Nieri
Quello che affrontiamo oggi è un tema delicato delicatezza davvero estrema perché riguarda i bambini la nostra capacità di tutelarli e di dar loro tutti gli strumenti e le opportunità per crescere in modo sereno e poter costruire il proprio futuro
La presentazione di ordini svolge peraltro a pochi giorni dall'anniversario il venti novembre per l'approvazione della Convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza dell'ONU che ha sancito principi fondamentali
L'Atlante di Panza ci dice purtroppo che molto lavoro resta da fare per garantire il nostro Paese pieno rispetto dei principi nella convenzione e degli stessi principi della nostra Costituzione
Della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea della Convenzione europea per i diritti umani
Basta vedere un dato quello sul numero di bambini e adolescenti che vivono in povertà assoluta uno virgola due milioni nel nostro Paese un minore su cinque si trova in condizioni di povertà relativa non sono più confortanti le prospettive per il futuro chi ha oggi meno diciassette anni ha una probabilità di diventare povero cinque volte più alta rispetto ai propri nonni
Fortissimi sono un paio di vari in termini non soltanto economici ma anche di opportunità educative e culturali tra minori appartenenti a diverse fasce sociali che vivono in diversi territori
Mi preoccupa molto in particolare l'evidente svantaggio per i bambini e gli adolescenti che abitano nelle periferie inteso non soltanto come aree distanti dal centro della città ma come zone che presentano situazioni di degrado o gravi carenze in termini di risorse economiche e culturali
Di accesso all'istruzione dei servizi di qualità degli spalti degli spazi verdi e degli spazi ricreativi di trasporto e di sicurezza
All'interno in una stessa città l'acquisizione delle competenze scolastiche da parte dei minori e non solo segna divari rilevanti
Cito a questo riguardo alcuni dati che concernono la mia città Napoli le persone compresi tre quindici e cinquantadue anni senza diploma di scuola secondaria di primo grado sono il due per cento in una zona come il Vomero e quasi il venti per cento in una zona come Scampia nei quartieri benestanti a nord di Roma i laureati sono quattro volte quelli delle periferie esterne o prossimi al raccordo vegliare dentarie la città a Milano appagano e a Magenta sa mentore i ragazzi sono sette volte quelli di Quarto Oggiaro
Mi soffermo nuovamente sul Mezzogiorno per segnalare un altro dato che lascia sconcertati nelle aree metropolitane del sud i bambini e gli adolescenti che non svolgono attività ricreative e culturali raggiungono il settantasette virgola uno per cento del totale
Siamo dunque di fronte a un vero e proprio circolo vizioso un quadro inaccettabile tutte le istituzioni sono chiamati in causa affinché i diritti dell'infanzia nel nostro Paese siano effettivamente rispettati ed affinché si investa adeguatamente sulle nuove generazioni esistono certo già organismi specifici che hanno operato e operano con grande impegno in questa direzione
Penso alla Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza che proprio ieri si è ricostituita e che sono certo potrà svolgere i propri compiti anche sulla base degli elementi di conoscenza e valutazione offerti da semplici interne ed altri operatori del settore
Allo stesso modo porterà avanti il suo lavoro l'Autorità garante per l'infanzia e per l'adolescenza
Mi pare però ulteriormente sottolineare che occorre creare le condizioni per cui ogni bambino Possa cresce in un ambiente sano ricco di opportunità educative e ricreative culturali e in prospettiva occupazionali
Tutti gli sforzi di mandare in tal senso perché sia più un generale miglioramento della situazione economiche sociali delle famiglie del contesto ambientale in cui essi vivono per questo il rispetto è indispensabile che il Parlamento Progetti ridisegni a dimensione di bambino ed evanescente le politiche urbane quelli dell'istruzione della cultura dello sport e dei trasporti dell'ambiente dell'integrazione della sicurezza della giustizia
Prima di concludere voglio sottolineare quanto sia importante porre in essere soprattutto in contesti difficili penso alcuni quartieri anche della mia città misure di prevenzione della devianza minorile di recupero di minori che hanno commesso reati
La scolarizzazione la presenza di assistenti sociali il presidio culturale sul territorio sono gli unici strumenti attraverso i quali lo Stato può impedire che la Trinità occupi i vuoti anche esistenziali e familiari di cui sono vittime Giovanni dare più degradate delle nostre città
Per quanto riguarda il recupero sono convinto che il caso dei minori infatti ancor più forte l'esigenza di considerare la pena essenzialmente in chiave di rieducazione come stabilito dalla Carta costituzionale
In questa chiave lo scorso venticinque settembre ho firmato con il ministro dell'Istruzione l'Università della Ricerca e con il ministro della giustizia un protocollo di intesa che si chiama percorsi di cittadinanza la Camera incontra i giovani volta a promuovere incontri sull'educazione alla legalità sulla costituzione di strutture gli istituti penitenziari
Minori
E minorili e tuttavia evidente che nessun intervento delle istituzioni potrà consentire una piena andare diritti dell'infanzia se non accompagnato da un grande impegno degli attori non istituzionali a partire organizzazioni come Save the children
E dei cittadini
Vedete io
Sono cresciuto
A Napoli che senza dubbio una città meravigliosa e con sacche di di povertà di di saggio molto forti che non riguardano solo le periferie cosiddette periferie ma riguardano anche le zone centrali e così e in tante altre città
è il punto che ci vuole
Un cambio di mentalità assoli assoluto proprio in cambio culturale cioè il nostro Paese deve investire la Sea dove ci sono le problematiche deve investire soprattutto nei comuni che sono i le istituzioni più vicine alle persone più vicine ai cittadini
E tramite i Comuni si possono fare le operazioni straordinarie rispetto all'investimento sulla formazione educazione i Progetti a Regina Coeli urbana
Rispetto agli assistenti sociali cioè dobbiamo fare una grande squadra per riuscire a risolvere dei problemi che sono davvero davvero terribili
E solo in questo modo se riusciamo proprio a dare un po'cambio di passo culturale dicendo che questa è la nostra priorità e dobbiamo comprendere perché non riusciamo ancora a risolverla ci diamo un un po'di anni per cercare di capire come applicare i progetti e quando sono applicati capite perché sono hanno funzionato perché non hanno funzionato e andare avanti di di conseguenza
Ci sono delle realtà nella periferia nel centro le nostre città che sono straordinarie che hanno una forza e un'anima che non hanno paragoni con niente e con nessuno allora noi dobbiamo riuscire a partire da lì per creare coi attorno tutto quell'humus positivo che ci possa portare ad essere un altro tipo di società dove anche il minore e al centro con tutte le sue esigenze ognuno ha diritto di crescere nel modo sanno e noi dobbiamo dare questa dignità per poterlo fare grazie
Buongiorno a tutti anche a nome di Save the Children un grazie di essere qui con noi questa mattina la presentazione del nono Atlanta sull'infanzia
Grazie presidente Enrico per l'ospitalità io credo che in questo momento il suo sia un gesto istituzionale di attenzione ai problemi dei minori i cui si sente particolarmente bisogno
Quest'anno abbiamo deciso di dedicare nostro atlante che è un documento corposo e importante
Pieno di testi i dati ma anche le fotografie ringrazio Riccardo Venturi così come ringrazio Giulio Cederna che da anni ne cura la pubblicazione
Quest'anno lo abbiamo dedicato alle periferie deve riferire sono un luogo che Save the Children conosce bene
Quando abbiamo deciso di lanciare il nostro programma nazionale qualche anno fa sapevamo che dovevamo partire dal periferia oggi siamo presenti in periferia con ventitré punti luce
Dove con i nostri operatori siamo in grado di interfacciare capire conoscere la realtà che ci circonda gli operatori gli insegnanti le famiglie
E anche soprattutto i bambini quelli a cui vogliamo dare voce quelli che vogliamo ascoltare
Per capire come andare avanti
Le periferie sono una metafora nell'infanzia e le periferie non è soltanto quella urbana ma anche quella sociale e quella economica
Somiglia un po'ai bambini e ai diritti dei bambini sono al centro dell'attenzione spesso e volentieri su momenti di cronaca
Scompaiono quasi per incanto quando si parla di politiche economiche e sociali di integrazione di sviluppo di investimento di sostegno e le periferie sono qualcosa di particolare perché se da un lato è sicuramente vero che spesso e volentieri io con lei presidente condivido evidenti origini napoletane
Sono posti degradati abbandonati maltrattati
Dall'altro lato è anche vero che se noi guardiamo il nostro Paese la crescita demografica si concentra nelle periferie
E perché perché forse le famiglie trovano più facile abitare in periferia
Costa di meno inquinamento meno importante forse la periferia consente anche di ricreare quell'ambiente da piccolo villaggio che Poste sostenere una crescita sana
E quindi se da un lato è un posto che necessita di attenzione e aiuto dall'altro lato sono luoghi che dimostrano di avere un'intrinseca capacità di poter crescere di nuovo e i progetti che noi facciamo nelle periferie penso a quello che abbiamo fatto a Napoli e a barra uno dei primi punti luce che abbiamo voluto aprire è diventano luoghi magici luoghi di attrazione luoghi di forza luoghi di rispetto e partecipazione da parte della popolazione del quartiere
La popolazione del quartiere adottare il punto luce lo protegge nell'interesse dei ragazzi quando sono entrati nell'hanno rotto il nostro punto luce dei vandali sono entrati
L'hanno vandalizzato lo abbiamo riaperto in due giorni e grazie all'aiuto della popolazione del luogo perché si sentivano violati a casa loro
Rimettere le periferie al centro del tema come rimettere i diritti dei minori al centro dell'attenzione secondo noi è fondamentale se vogliamo immaginare come far ripartire questo Paese io condivido la sua riflessione
Sul fatto che quelle comunità sono luoghi dove si possono testare approvare misurare interventi di politica perché evidente che non c'è una politica economica o sociale che sia che può pensare di avere successo se non parte dal coinvolgimento forte reale della popolazione attiva non ce misura che possa avere impatto se non è condivisa e sostenuta da chi quella misura deve applicare
Ringrazio listate quello farà il maggior dettaglio Raffaella Milano
Il mio vorrei l'INVALSI strategia nazionale aree interne e la Caritas per il contributo che ci hanno dato nella presentazione di questo atlante nella redazione di questo atlante
Pensavo stamattina venendo qui che sono molto orgoglioso di presentarvi la nona edizione dell'Atlante
E testimonianza di un'attenzione costante che Save the children da questi problemi di un'attenzione che si fonda su una partecipazione attiva su un'esperienza reale che viviamo quotidianamente un'esperienza che trasformiamo in uno studio che è bello che di prestigio che è importante abbiamo addirittura iniziato da tre anni una collaborazione con la Treccani e cosa c'è di meglio per chi vuole rendere la pubblicazione un qualcosa di che abbia preso anche scientifico
Ma non mi posso nascondere un velo di tristezza quando vedo che i dati non migliorano perché perché come presidente di un'organizzazione mi sento in difficoltà vorrei venire qui raccontarti di che dopo nove anni le cose vanno meglio
Che cioè quella deviazione che ci aspettavamo che sì è vero noi sappiamo che non possiamo dare
Un futuro ad ogni bambino ma che dobbiamo lavorare perché ogni bambino abbia la chance per giocarsi un futuro migliore che vediamo che qualcosa sta cambiando e invece no
Continuiamo a non vederlo e quindi c'è anche un po'il senso
Di smarrimenti o di tutto quello che facciamo
E allora penso che per uscire da questa tristezza l'unico sia di pensare che questo sia ancora una volta un punto dal quale ripartire con forza un punto che serve a capire dove siamo per guidare la nostra azione futura noi non ci scoraggia ovunque dateci una mano
Grazie
Allora andiamo inizio dopo questa apertura ringraziando sempre il presidente che ci ospita alla presentazione dell'Atlante sarà una mattinata ricca di interventi sia di presentazione dell'Atlante sia di testimonianze di persone che vivono le situazioni delle quali l'Atlante parla compresi i ragazzi e ragazze che sono esattamente i protagonisti anche del del tema che oggi affrontiamo quindi rischieremmo interventi di presentazione di caratteri di analisi dei dati con l'esperienza che vengono invece esattamente dal campo
Per introdurre questa parte dei lavori e do subito la parola al nostro direttore generale Valerio Nesi
Grazie buongiorno a tutti grazie presidente anche da parte mia per averci ascolto in questa magnifica sala e poi per la sensibilità che lei mostra verso questi temi quando ci siamo conosciuti ho sentito che è una sensibilità vera e quindi mi fa piacere ribadirlo
Se mi date cinque minuti vorrei partire un attimo da lontano vorrei portarvi un attimo fuori tema
Perché dovete sapere che fra pochi mesi Save the children
Compirà cento anni è nata nel diciannove
Un attimo di perplessità che cento al diciannove con le periferie non vi parlerò dell'origine urbanistica di questo concetto non c'entra niente vi parla invece di un'altra cosa nel diciannove
La nostra fondatrice sia aveva visto la situazione dei bambini dopo la la prima guerra mondiale nella nel centro Europa soprattutto Hauser Germania che morivano letteralmente di fame
Quindi cosa fa
Fa un grande movimento si muove chiede aiuto a tutti e fonda quella che chiamò al già allora Save the Children Fund
Nel giro di pochi anni a partire da rispettivamente aiuto ai bambini anche con l'aiuto del Papa eccetera eccetera ma la cosa su cui vi voglio portare questa nel giro di pochi anni
Scrive nel ventitré i dieci principi fondamentali dei diritti dell'infanzia nel mille novecentoventitré nel ventiquattro l'Opel questo documento arriva alla Società delle Nazioni e diventa un i primi dieci principi fondamentali dei diritti dell'infanzia
Gli stessi che verranno ripresi nel mille novecento ottantanove nella Carta che celebreremo il venti novembre cioè quella hanno hanno i tutti nota dei diritti dell'infanzia le Nazioni Unite
Perché vi ho detto questo che c'entra con le pile ferie perché la cosa fondamentale di quei delitti è stata quella di dire il bambino li Hill adolescente
Oggi già allora è la periferia sociale la periferia dei valori ed è anche la periferia temporale dell'essere adulto
Noi tutti consideriamo l'infanzia e l'adolescenza una preparazione a una periferia temporale al diventare adulto è in lenta in già dice no è una persona già oggi qui subito ora non è il futuro non è solo il futuro ma è una persona a oggi qui ora al centro della nella nostra attenzione della morale sociale deve essere vista in questo modo allora permettetemi ancora oggi non è vista così ancora oggi come ha detto il nostro presidente
Con la metafora possiamo benissimo dire
Che l'infanzia e l'adolescenza ancora in Italia e non solo in Italia è una periferia una periferia di attenzione non è al centro dell'interesse
E lo dico con con una sottolineatura forte perché questo purtroppo è l'argomento che se decidessi occupa in tutto il mondo quando un bambino è sotto le Bonde inerme
è alla periferia dell'attenzione del mondo chi fa qualcosa per quelli per quei bambini sotto quelle bombe no quindi in qualche modo mi scuserete adesso avete capito perché parlo di per il perché sono partito così lontano per arrivare alle periferie
Perché sport Rai anche dire che se decide anzi si occupa da sempre
Di periferia e non solo come ha detto bene il nostro presidente
Con i nostri punti luce nelle periferie urbanistica italiane
Ma nel concetto di periferia il nostro lavoro deve essere quello di portare al centro ciò che oggi è vissuto periferico il centro deve essere l'attenzione verso l'infanzia e l'adolescenza
Da questa grande metafora lontana no perché sembra così lontano il all'epoca della fondazione di questa organizzazione veniamo a noi e oggi come ha detto anche il nostro presidente noi riteniamo che la l'infanzia e l'adolescenza sia ancora non proprio al centro queste unità per lei questa è una nazione un po'al che mette al centro l'età adulta se non le tasse Milesi io leggo i giornali tutti i giorni
A parte che è un periodo momentanea ma insomma si parla grande in grandissima parte di pensioni non si parla granché di scuola granché di periferia granché di di sport per i ragazzi di bisogni dei ragazzi
è un Paese che come abbiamo già detto sta invecchiando
E il cui giovani sono lasciati sempre un po'alla periferia come è stato ricordato anche dal presidente la gran parte della nostra popolazione giovanile vive in zone urbanisticamente ritenute periferiche il settanta per cento a Genova a Roma
Oltre il settanta per cento quasi l'ottanta per cento a Reggio Calabria eppure proprio in queste che noi consideriamo urbanistica mentre le periferie lo lo fa l'offerta educativa e sociale in queste periferie molto molto minore del centro delle nostre città
E quindi c'è una periferia urbanistica c'è una periferia sociale morale educativa
Educativa perché come anche il presidente ha ricordato basta che voi prendete una città nell'Atlante troverete tante mappe a questo riguardo
E vedete che da un quartiere un altro
Può esserci un chilometro in linea d'aria ma ci sono quindici venti punti di INVALSI cioè dei test che dimostrano la capacità dei ragazzi da vera realmente ha preso nella nella nel sferza scolastica venti punti quindici punti anche qui a Roma
Io abito in una zona abbastanza nord di Roma quindi abbastanza quartiere Trieste grosso modo se prendo u un chilometro in linea d'aria facilmente arrivo a oltre Saxa Rubra aveva verso Prima Porta
E vi assicuro che la differenza fra le le scuole del del mio quartiere e quelle scuola Prima Porta
La l'offerta sportiva ma io dico sportiva proprio per i ragazzi è nonno sportiva in alto senso e le le situazioni scolastiche sono completamente differenti
Ma allora
Chiediamoci che razza di Paese che razza di Unità d'Italia abbiamo se è così disunita e così della periferia e così ancora ancora periferia e questa è una cosa che ci dobbiamo dire io condivido molte ringrazio quello che ha detto che Claudio Tesauro poco fa
Chi lavora su queste cose da tanti anni ne ha un po'sento un po'la fatica di di fare tante denunce di portare a tanti dati all'attenzione pubblica e di vedere invece stenta are
Una soluzione anche parziale di alcuni di alcuni di questi temi perciò ancora una volta nono anno
Portiamo di nuovo un atlante all'attenzione della Società della di tutta la società italiana con dati nuovi perché il l'idea delle periferie e di quest'anno almeno di anni per precedenti abbiamo usato altre vie lenti
Rapportiamo però con la speranza che si possa fare qualcosa e allora verrebbe da dire so che molti di voi ci penseranno ma cosa propone di fare sei perché allora chiaramente delle ci rivolgiamo alla politica sperando che la politica faccia il suo il suo compito cioè di destinare maggiori risorse ma non soltanto destinare risorse io credo che questo problema non si risolva soltanto con un'attribuzione inni finanziaria di un numero mandi un'attenzione reale una cura psicologica mentale culturale vera il presidente ha ricordato al nostro presidente Tesauro ha ricordato che abbiamo tanti punti luce ventitré soltanto ventitré in tante periferie romane no
Che cosa ci hanno insegnato ci ha insegnato che qualsiasi cosa fa in questo mondo in questo luogo che chiamiamo periferia subiti risultati sono fantastici
Perché c'è un una fame e qui richiamo la fame in altro senso citata prima di Ennio entra in gergo una fame per fortuna questa volta non solo alimentare anche se il dato sulla povertà assoluta è molto grave ma una fame di attività di sviluppo di voglia di capire
Abbiamo portato la otto cantante Lisa a Torre Maura qualche giorno hanno a Ponte di Nona qualche giorno fa per un film e tutto il quartiere è venuto giù le mammelle la chiamavano le altre signore c'è stato una movimentazione generale
Sono luoghi dove poiché non c'è assolutamente nulla
Dico quando intendo nulla voi non avete ben chiaro che cosa è il nulla perché tutti più o meno vivete in posti migliori
No cinema
Non mezzi pubblici o mezzi pubblici di quelli sai come nel far West di una volta al trenino cioè l'autobus che forse passerà
Ho parlato con dei ragazzi di Ponte di Nona che non vengono a Roma non vengono in città perché città la chiamano non va hanno dicono non vado a Roma
Perché loro per loro non è Roma lo sa non ha un'altra parte
Quindi stiamo parlando di luoghi dove non c'è niente dove l'offerta sociale bassissima allora prima cosa da fare e portare più offerta possibile lì
Portare arco arte
Cinema come dire emozione portare cose che succedono in periferia la politica può fare una parte la società ne deve fare un'altra
Noi portiamo in periferia grandi aziende gli facciamo vedere che investire lì in senso anche culturale quale differenza porti a ma attori intellettuali
Calciatori
Far vivere le periferie più facciamo vivere più questo sarà riusciremo a fare meno quelle saranno periferie quest'accostamento tra centro e periferia finalmente cesserà e finalmente potremo dire di essere una una nazione un territorio un un insieme sociale veramente integrate compatto ultima battuta ma è venuto solo in mente vip del porto io trenta secondi integrazione quando voi sentite così sono sicuro che il novantacinque per cento
Di voi pensa all'integrazione pur complessa doverosa tra migranti che sono arrivati e la popolazione italiana ebbe è limitativo
Qui si tratta di ieri integrare la nostra stessa società io parlo con ragazzi che non parlano bene l'italiano e sono italiani dei Nesima generazione e quella non è integrazione e quando lasciamo che le periferie rimangono quel che sono lei stiamo disintegrando dal paese
Quindi la vera grande integrazione di cui c'è bisogno ce n'è una sola e comprende tanto nuovi migranti in arrivo o ha già arrivati quanto i nostri ragazzi abbandonati la giù altrove
Altrove dal centro c'è un'unica integrazione e c'è un unico paese quando queste due cose si sommeranno e non solo loro avrà portato un grande risultato grazie a tutti
Grazie quindi sala ci sono molti amici di Sam decidere alla via via li ringrazia Remo tutti ringrazio in particolare i parlamentari che sono qui perché la scelta grazie appunto alla disponibilità del presidente fisico di presentare questa durante cui anche ovviamente un richiamo la politica e speriamo ecco che l'Atlante possa aiutare e sostenere con i dati che oggi presentiamo anche gli interventi di governo e adesso entriamo nel merito e quindi la parola a Giulio Cederna che ha curato l'Atlante ringrazio anche Elena Scalone Diletta distavano
E poi tutto il team che ha lavorato sull'atlante Riccardo Venturi con le magnifiche sotto graffietti interno che ha curato l'anima e dico anche che l'Atlante a anche uno storytelling disponibile on line sul nostro sito quindi si presta anche una lettura appunto di questo genere e quindi Giulio ci dirà Indre insomma cercherà di riassumere questo testo in pochi minuti grazie
Grazie grazie a tutti si riassumere l'Atlante sempre molto molto faticoso
Poi sono sono stati
Sono stato abbandonato
No no no spetta spetterà la faccio io
Scusa con come faccio a va be
Fantastico allora
Grazie a tutti ricomincio nel presentare l'Atlante abbastanza difficile piuttosto un incubo sono duecentonovanta pagine cento donne venti mappe
Soprattutto di cosa stiamo parlando chi che cosa è successo l'abbiamo cerca di fare una presentazione come se fosse un delitto e appunto il delitto e la tante l'infanzia stiamo parlando di un lavoro che che oggi di tu sei andato un po'avanti se poi torna indietro non mi ricordo abbiamo fatto un calcolo sono mille ottocentotrenta pagine sono fiero di questo dato siamo fieri questo dato oltre cesto seicento mappe
E e in particolare stiamo stiamo presentando
La la nona edizione appunto dedicata come abbiamo detto tante volte al concetto di periferia
E di periferie bambini quindi una doppia difficoltà facile a dirsi difficile a capire di che cosa stiamo parlando ne parliamo tantissimo parliamo giustamente di margine
In entrambi i sensi margine anagrafico ma potremmo dire margine politico
Relativa all'infanzia e margine territoriale e anche in questo caso margine politico ma di cosa stiamo parlando ancora che cosa sono le periferie come abbiamo cercavo di strutturare questo questo lavoro
Se giriamo ancora
Abbiamo cercato punto di capire cosa sono le periferie utilizzando lo strumento in Instrument innanzitutto principe dell'Atlante che sono le mappe
Che grazie al cielo quest'anno devo dire siamo stati molto fortunati perché l'anno scorso la in occasione della commissione periferie il listato ha fatto un importante lavoro di ricerca io sono contento che sia qui presente Giorgio alleva che c'ha assicurato anche quest'anno una collaborazione e Sandro Cruciani che del dipartimento che si occupa proprio nell'analisi di territoriali e noi abbiamo posto quindi utilizzare un punto di partenza che fino a qualche un poco tempo fa non c'era che ci permette di vedere dentro
I i quartieri e di fare un'analisi trite editoriali in scala cioè di c'ha permesso almeno da quattordici Comuni principali di fare questo lavoro e facendo facendoci vedere innanzitutto il il primo concetto quello della periferia geografica quello che si racconta anche prima soprattutto cioè quello del del fatto che molti i minori vivono soprattutto ai margini degli dei dei Comuni principali vediamo percentuali maggiori spesso sappiamo in queste aree appunto come è stato detto prima non ci sono abbastanza servizi se andiamo avanti
Possiamo
A vedere poi abbiamo cercato di studiare abbiamo studiato Grazia Istat grazie alcuni urbanisti che ci hanno aiutato vorrei ricordare Carlo certo Cellamare Marco piccone Università di Roma Università di Palermo
Capire nuovi concetto di periferia Politeia funzionale che significa
In questo caso con quelle mappe che vedete
Linee nel nella sullo schermo
Stiamo parlando di capacità attrattiva dei quartieri stiamo parlando di Penta pendolarismo questo è un indice di centralità sviluppato dall'Istat per vedere ed è relativo il dato che acquisiti preferiva prima nostro direttore
E il relativo a questo parametro cioè appunto
Quartieri
Che da dove si si parte quarti capaci invece di attrarre
Persone quindi pieni di funzioni ricchi di funzioni e quartieri purtroppo dormitorio
Che abbiamo cercato ulteriormente di esplorare incrociando appunto i dati dell'indice di centralità con i dati sulla densità dei bambini ma andiamo ancora avanti ma questo è un primo un primo un prima nata una prima analisi devo dire che l'Atlante ha cercato di andare oltre il il tema dei lilla periferia nelle grandi aree urbane che sicuramente un tema caldo ma a siamo andati anche a studio da un'altra un'altra esperienze comitato in aree interne da
Ormai alcuni anni sta facendo un lavoro molto importante sui Comuni
Sui Comuni delle aree periferiche multe per i feriti appunto le aree interne qual è il criterio per definire questo
Con questa periferici TAC e la distanza dai servizi
Essenziali da quei servizi essenziali ad esempio per quanto ci interessa in particolare dalle scuole secondarie ci sono comuni che distano ore molto tempo dalla i bambini che devono andare a studiare in una scuola secondaria si devono trasferire e l'anno scorso siamo stati ad Ales Dalì S per andare a Oristano ci volle un'ora un'ora e mezza per in pullman ogni mattina e questo un altro un altro criterio di di distanza
Di di periferici tasse poi diamo avanti abbiamo appunto invece un'altra idea compiuto diversa che oggi è invalsa in particolare quella di di periferia sociale parliamo di periferie e quando vediamo parliamo di quartieri vulnerabili quartieri sensibili
A volte addirittura il concetto di periferia trae in inganno nella mappa che abbiamo facciamo vedere per esempio un'immagine di Genova dove sono le periferie a Genova sono sicuramente ci sono alcune periferie storiche Begato Dolcetta
Che sono ai margini e nuove periferie quartieri costruiti negli anni Sessanta edilizia popolare ma sappiamo che il centro storico di Genova così come il centro storico di Napoli così come il centro storico di Palermo
Presentano problemi di concentrazione di disagio qui abbiamo usato è stato molto importante il lavoro fatto dall'Istat che ha sviluppato un indicatori vulnerabilità
Che abbiamo potuto utilizzare se poi andiamo avanti
Abbiamo
A diciamo tipico delle concentrazioni di disagio sociale i quartieri popolari Rizza popolare quindi in particolare voglio la ringraziare l'Osservatorio casa a Roma Enrico Puccini e da ormai tre anni fa un lavoro molto importante di mappatura
Dei degli indicatori dei quartieri popolari quindi siamo riusciti a circa abbiamo provato a incrociare alcuni indicatori per capire alcune situazioni veramente di disagio estremo a Roma
Il se uno analizza queste queste mappe
Emergono Ostia emergono emerge Tor Bella Monaca maggio emergono i quartieri cui spesso sentiamo parlare per tanti motivi diverse
Questa è un'immagine dello Zen due pagheremo qua Mariangela Di Gangi Dini e Zeni insieme che fanno un lavoro straordinario a anche con sede civile a a Palermo
Possiamo andare avanti e beh no diciamo che il focus di questa tarantella c'è questo questa analisi
Spaziale e sociale delle tesi delle periferie converge verso il punto di attenzione ai sedi decide in questi anni quello della povertà educativa abbiamo quindi cercato di analizzare il concetto di periferia educativa che cosa significa la periferia qual è la periferia educativa
E anche questo facile a dirsi complicato abbiamo nelle messe insieme le fonti disponibili cercato di mettere insieme di fonti disponibili con l'aiuto sempre distratto ma con l'aiuto in questo caso anche del MIUR
Che ci ha fornito dei dati sulla dispersione scolastica ed INVALSI che con una serie di limitazioni che trovate non l'Umbria non vi annoio con tutta una serie di dettagli molto
Complessi su quanto sia difficile poi cercare di mappare nel dettaglio
Però ci hanno fornito delle indicazioni per esempio sugli esiti dei risultati quindi vediamo gli esiti che si contavano prima no da grosse differenze interne tra comuni limitrofi o o tra quartieri limitrofi
Poi abbiamo cercato anche in questo caso di sviluppare il concetto ulteriormente non ci siamo limitati a guardare gli esiti dei test che poi oltretutto hanno una serie di limitazioni ma siamo cercati sarò io ho cercato di andare a vedere
I il tema fondamentale di servizi che la cosa più più difficile da analizzare perché non abbiamo dati grandi dati sulla disponibilità di servizi abbiamo per esempio mappato a Roma sono riuscite ma appare la periferia di origine abusiva è un tema molto interessante perché quadro vediamo proprio slovene l'effettui lo che abbiamo chiamato l'effetto luogo
Sappiamo che ci sono delle differenze enormi tra tra la disponibilità per esempio di una piazza su una piazza ogni venti strade
In un in una in un quartiere centrale di Roma e una piazza ogni mille strade in un quartiere abusivo dove vivono a Roma novanta mila bambini di origine abusiva oggi sono quasi tutti sanati
Però insomma con assenza non solo quelli di piazze di di cinema di divi strutture e ed è interessante notare che se seminuova ad analizzare ne vediamo che le l'impatto delle differenze economiche sicuramente importante ci sono differenze per esempio nell'accesso alla lettura o alle ahi ahi lire tredici principale attività culturali dei dei dei dei bambini e dei ragazzi determinati chiaramente dalle dal dal dagli aspetti economici
Ma se poi ma non sono in realtà non sullo Jato non è così grande
Quindi c'è qualcosa d'altro c'è una sicuramente un aspetto economico ma c'è un aspetto di importanza del territorio di della la politica del territorio è fondamentale
E qui ci siamo avvalsi anche delle analisi che ha fatto il Mibac Mibac ha fatto una un atlante delle
Delle periferie abbiamo qui che ha analizzato i abbiamo ripreso alcuni dati che hanno ho utilizzato loro per capire questa che il Mibac ha chiamato
Periferia Denis
C'è la rarefazione dei servizi culturali
Se non ha davanti questo è un tipico un esempio terribile di periferia educativa questa è una scuola di San Giovanni Galermo a sinistra c'è la scuola attesta cioè il quartieri San Giovanni Galermo in mezzo quartiere popolare costruito a Catania negli anni sessanta settanta grande parte delle piazze di spaccio insomma
Immaginiamo che tutti i ragazzi gran parte dei suoi ragazzi in quel quartiere vanno in questa scuola
La periferica educativa significa anche il turnover dei docenti nelle aree di periferia sì significa anche questo questo fenomeno è stato studiato in particolare a Napoli che
Che chiama in causa le famiglie rischiavamo ai Flight un termine che viene dalla segregazione dei tempi della segregazione razziale negli Stati Uniti che significa che i genitori
I genitori delle famiglie borghesi portano via i figli
Nei nei quartieri con dalle scuole con troppi immigrati in alcuni quartieri di Milano ed è un fenomeno che che tra l'altro che era anche molto sporcato da INVALSI che mi che abbiamo cercato di analizzare anche grazie al Politecnico di Milano sono tutti accenni sulle periferie ci sono e sulle diverse ritiene ci sono tantissimi studiosi all'opera da tempo nelle università
Negli istituti di ricerca c'è un lavoro veramente importante che bisogna dire che purtroppo non non è molto ascoltato e recepito dal mondo politico
Andiamo avanti ecco siamo arrivati al come come abbiamo cercato quello era stiamo parlando del dove il punto dove sono le periferie ma come abbiamo fatto
Questo lavoro abbiamo cercato di fare sì questo lavori rinvii di Marte e per quello che che ci è stato possibile i mappatura ma soprattutto abbiamo fatto un viaggio abbiamo cercato di di mettere a fuoco le periferie da una moltiplica di punti di vista abbiamo capito che forse questo oggi
è una delle cose più importanti da fare il problema fondamentale
E dei ragazzi delle periferie e lo stigma sociale che
Sperimentano ogni giorno che disse di segna non solo del nel nel quartiere nella loro vita quotidiana per la mancanza di opportunità ma va anche in in nel dico nel nel loro futuro
Tetti e sono solo stigmatizzare questo stigma viene spesso molto sentito differenze punti vista più messo delle foto
Perché in quel caso è stato molto bello che i piatti soprattutto abbiamo cercato di girare con i ragazzi e dei progetti sotto sopra di di
Di Save the Children nel qua siamo a Palermo lo Zen prima eravamo a Genova è stato molto bello che una ragazza di sottosopra ci ha portato a vedere una scuola qui siamo a Begato Genova
Queste sono le famose dighe di Begato questa ragazza sulla sinistra oggi una volontaria di un progetto di Save the children e ci ha portato a visitare qualche lancio tutto detto mai aspettato un attimo entriamo
Voglio salutare mia professoressa nella ex professoressa della scuola ci ha portato a conoscere questa bravissima docente Caterina Madeddu che in questo quartiere difficile ha fatto un lavoro molto importante più tardi sentiremo la testimonianza della sua dirigente Elena tranelli straordinaria che lavora credo diciotto venti ore al giorno e non e non sto scherzando
E e questo già ci ha permesso di
Gli appunto lo vedrete il tentativo è anche un tentativo di di Racco raccogliere queste voci e quindi di uscire dalle mappe che schiacciò tutto in una prospettiva molto piatta e di vedere invece altri spetti
Qui in particolare
Questa mappa sulla destra una mappa è stata realizzata a Palermo una mappa mentale con un percorso di scrittura ordinata fatto dai ragazzi delle scuole di Palermo che da anni fanno questo lavoro
Lo street worker cioè sconvolge i ragazzi in questo lavoro di conoscenza dei territori oggi un lavoro fondamentale perché stiamo pronti purtroppo vediamo propone l'analfabetismo nel della nostra non mancanza di conoscenza dei territori
E se andiamo ancora avanti perché abbiamo fatto tutto questo abbiamo fatto tutto questo c'è un capito finale che parla della ricchezza delle periferie di quello che si sta facendo di creare ritenermi importanza di creare reti della
Di dei libri di tanti progetti che vengono fatti nelle periferie dove abbiamo raccolto esperienze anche straordinarie di rigenerazione dal basso come si dice ma reali
Perché molti progetti purtroppo calati dall'alto non funzionava con artisti Isco non hanno possibilità di nascere se non si lavora
Con le associazioni locali con i comitati di quartieri se non si fa un lavoro che capovolge completamente che è vero che dobbiamo portare gli attori nelle periferie ma dobbiamo portare anche le periferie proprio al centro del della della decisione politica delle delle scelte
Perché se non facciamo questo non riusciamo realmente a risolvere nessuno i problemi dei figli e e in tutto questo lasso il discorso è chiaramente immenso ma
Il punto che preme a sedici da uno dei punti presi ed è quello proprio di dare centralità ai ai ai ai bambini e ragazzi
Lavoro di ascolto di di coinvolgimento in Italia sembra un orpello sembra una cosa inutile già
In altri Paesi in Inghilterra ci sono esperienze straordinari in cui bambini e ragazzi la loro esperienza viene presa sul serio perché sono testimoni privilegiati in ogni
Grazie a Cristina Gasperini una che ha fatto dei lavori molto belli darle danni che vediamo qui al attorno attor
Torre Maura scusate a Torre Maura con i ragazzi sotto sopra e anche a al Progetto mattina e Ilaria di Teglio che ci ha aiutato a Napoli
Ci sono i ragazzi interverranno abbiamo cercato appunto di coinvolgere i ragazzi e di ascoltare il loro punto di vista quindi troverete molte immagini dei di questi attraversamenti delle tra virgolette periferie e molti molte parole tiene spesso in maniera in maniera
Molto originale ci fanno ci fanno vedere le prediche non da un altro punto di vista uno una cosa volevo ricordare una cosa che mi ha colpito colpito molto l'ultima cosa e chiudo un
Ecco una ragazza
Una ragazza di una periferia abusiva ultra abusiva di Roma
Un tirapugni periferia ultra abusiva di Roma
C'ha detto
Ci raccontava abbiamo fatto degli incontri per capire quali erano i loro sogni erano prospettive e purtroppo se ne guardiamo ci interroghiamo sui sogni questi ragazzi è lire ogni volta e triste That vi e terribile non ci sono più sogni sogni sono un lusso
Non si può sognare in questi in queste zone e non stiamo parlando di una zona di marginalità sociale estrema anzi diciamo pure discreto benessere sappiamo che l'abusivismo
Un po'di benessere purtroppo ai danni diciamo di un benessere collettivo però lo lo porta nonno ma quindi non era benessere però lei ci ha detto è una ragazza molto sveglia che legge l'unica che legge tutti la prendono in giro
Oggi ho messo questa frase su Facebook
Anche il traffico scorre
La metafora che lei l'ha utilizzato per
Terra
Per
Per raccontare la possibilità di riscatto
è mutuata dal presente di un di un quartiere costruito su una unica strada
Che non ha nulla quest'unica strada tranne il traffico in continuazione
Non ha ma solo delle delle traverse ogni tanto un rettifilo
Tutto abusivo c'è un un solo campo sportivo nel raggio di però lei è riuscita avvolgerlo in positivo anche il traffico scorre
Grazie grazie al maggior voglia grazie per questo grande grande lavoro anche il traffico scorre e direi che giusto accompagnare questa presentazione di Giulio con una testimonianza dirette quindi inviterei Alessandro Grazia
La loro accompagna il cliché Oscar del nome il nome di venirci a dire a raccontare un attimo
La esperienza che hanno fatto a Napoli non proprio con per la costruzione di questa durante quindi in pochi minuti anche ragazzi a c'è un video di un minuto
Ma prima ma alternative città nasce a Napoli nel due mila e tre seconda lettera per raccontare ai cittadini è una città al di fuori delle immagini stereotipate
Ma
Ne abbiamo deciso il Corso Malta perché la particolarità e che è anche una zona molto affollata di studenti infatti hanno sede cinque istituti scolastici e proprio per questo motivo migliaia di studenti Putin una mente attraversano questa zona questo è un problema che dopo l'orario scolastico questa zona letteralmente abbandonata sul degrado passo degrado perché mancano servizi d'illuminazione appunto è una zona sporca dove ci sono molti rifiuti
Nell'attività di una fattura abbiamo fotografato le zone meno conosciute di Fossalta tra cui la Centrale del latte ma abbandonata il panificio il falegname
Il fruttivendolo abbiamo conosciuto persone nuove che sono sono vicine in questa zona è ci hanno raccontato il mutarsi dopo di queste di questa zona
Floridi sottosopra crediamo che la elezione genera bellezza e proprio per questo motivo e cerchiamo di dare importanza tutti i particolari di questa zona e da questi particolari farmaci ed appunto il reale cambiamento
Alessandro prego buongiorno a tutti vi ringrazio per la possibilità che abbiamo avuto però portare questa testimonianza
Innanzitutto il volevo presentare il nostro movimento sottosopra Movimento Giovani presidio children è una rete di ragazzi diffusa su tutto il territorio nazionale il locale
Attualmente sottosopra è presente in quindici città e coinvolge circa trecentocinquanta ragazzi che cosa facciamo noi partiamo dalla Convenzione ONU dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza
Per portare un cambiamento quindi attraverso l'osservazione della realtà attraverso lo scambio di idee quello che facciamo e effettuare un cambiamento reale un cambiamento che vita non solo come i beneficiari di questo progresso ma come protagonisti infatti vogliamo renderci protagonisti del miglioramento
Sottosopra abbiamo come ho appena detto e questa rete di ragazzi e di ogni gruppo cittadino
Appunto sceglie queste tematiche da queste tematiche cerchiamo di promuovere delle di cambiamenti attraverso attività sul luogo noi del Gruppo Napoli per esempio ci soffermiamo sullo spazio pubblico e sulla riqualificazione urbana
Giusto per fare qualche esempio in passato abbiamo riqualificato le mura greche di piazza Calenda nel centro di Napoli
Oppure abbiamo pulito e riqualificato istituito alla cittadinanze soprattutto i bambini un parco un parco che si trova nella periferia di Napoli a Ponticelli
E abbiamo citato ci siamo focalizzati sull'area bambini ovviamente
Ora ci stiamo impegnando da due anni dopo da due anni circa al Corso Malta il Corso Malta è una zona molto importante per Napoli in quanto rappresentava l'unico svincolo della tangenziale in questo quartiere
E poi perché è una strada molto affollato affollata di studenti
Personalmente ogni giorno io attraverso questa strada così come i miei coetanei perché lungo questo corso ci sono cinque istituti scolastici cinque istituti scolastici insignificante idea di studenti che attraversano questa zona
Però questa zona una particolarità che lo abbandonata sul degrado abbandonata sul degrado perché molto illuminazione perché una strada sporco perché ci crescono erbacce ovunque è una strada poco sicuro e questo sicuramente ci ha spinto raccogliendo appunto le testimonianze di tutti i ragazzi a promuovere un cambiamento
Ora se abbiamo abbiamo fatto questa domanda come possiamo portare un cambiamento in una zona di cui non sono così degradata
Noi riteniamo che la bellezza genera Bellezza e quindi attraverso l'osservazione attenta della realtà attraverso la possibilità di individuare tutti i punti di forza della della periferia in questo caso in personalmente a Napoli si tratta di una strada molto particolare trovare tutti quei punti di forza per fargli spendere perché la bellezza appunto genera bellezza in quest'opera appunto forte anche di cinquecento firme di studenti abbiamo coinvolto tutti i ragazzi
Abbiamo collaborato iniziato una collaborazione da circa due mesi con Martino ma Pino anche una piattaforma digitale che io appunto che diamo atto alternative delle città attraverso appunto il le particolarità di corso Martone cerchiamo di promuovere questo cambiamento inviterei l'aria parlarci appunto del progetto morti
Grazie a lei
Io sono napoletana sono un urbanista mi occupo di tecnologie civica ossia di come le tecnologie possono aiutare a migliorare la vita dei cittadini ma non dei cittadini
Come utili considerati come user ma considerati come attori delle politica
E così tanti anni fa quando Napoli era sotto l'onda del caos
Dell'immondizia saliva fino al secondo piano decisi che forse mi siete divisi meritavano qualcosa di più non la pizza e mandolino non la camorra e l'immondizia e chiesi loro di raccontare una città diverso di raccontare la street art di ma pari suoni mappare immobili abbandonati
Ma prima si chiamava ma alternativa di Napoli adesso si chiama ma alternativa della città perché era mattina tutte le città hanno voluto in qualche modo contribuire siamo tantissimi quello che ho provato a fare chiedere ai cittadini di essere maggiormente protagonisti di essere mio geografiche lo spazio urbano giocando semplicemente su una cosa che abbiamo a portata di mano il cellulare
Passare da raccontare se stessi il sette a raccontare la città
Ben capite la gioia quando Giulio Cederna teste quindi mi ha invitato a aiutare sostenere i ragazzi di sottosopra e anche i grazie al punto luce italiano creare una mappa nella città in un impegno una cosa che si chiamava lattante
E cioè nella tante noi facciamo le mappe rovesciate
Perché la differenza fra la cartografia e la data visualizza edition di dati
è che quelli sono
Descrivono una situazione noi con le nostre mappe la rappresentiamo ne parliamo
E cosa abbiamo fatto male mi fai mi mi aiuti per favore ha già
Spetta
Abbiamo decisa qual erano le categorie del nostro racconto Grazia ce ne racconterà dopo l'abbiamo deciso tutti quanti insieme a scusate mi per favore i ragazzi del gruppo non siamo sono i tre di alzate per favore
Tutti ragazzini di Napoli sono
Che anche la nostra dalla direttrice nazionale e anche gli altri per favore
Abbiamo decisa com'era cosa raccontare siamo andati in giro a quelli che vedete sono una selezione dei nostri contenuti e le abbiamo mappate
In particolare quello che abbiamo provato a fare attraverso la mappa e di utilizzare la mappa come scoperta per il nuovo come processa attraverso il cui noi rendiamo visibile ciò che non è visibile normalmente come modalità attraverso cui guardare in maniera diverso da quello che abbiamo sotto gli occhi
E soprattutto come strumento attraverso cui ha attivare un nuovo protagonismo urbano vedrete desideri passioni è anche capacità di immaginazione
Quello che noi abbiamo provato a fare è lavorare sull'alfabetizzazione digitale
Io a cui carenza non è solo delle periferie urbane e di tutti i ragazzi e degli adolescenti in Italia
Abbiamo lavorato sulle licenze libere lasciando buttano invece dal Commons abbiamo costruito a beni comuni digitali
E poi alla fine abbiamo provato a lavorare
Sull'efficacia delle politiche urbane
Intesa come l'efficacia per informativa non solo come performances che raggiunge l'obiettivo ma anche perché per ormai gli attori del processo ciò che abbiamo provato a fare e a innescare un movimento
Il processo di cambiamento lascia Grazia
Questo grazie
Sala allenerà abbiamo deciso di utilizzai aperte domattina perdessi negozio un'alta sfruttando tutte le nazionalità e caratterizzano Straße questa zona
De Masi diviso la mappa diverse categorie abbandonino i sedici muri imiti l'Italia possibile l'esempio degli affari del falegnami
Il falegname ha raccontato un po'possono al-Thani il tempo evidenziando i siti comunque il degrado generale quindici tempo appunto
La mappatura consiste nel caricare un file audio di io immagini e la piattaforma per fare ciò ci siamo incontrati nel territorio e questo ha permesso i conosce anche anni sconosciute
Ad esempio come l'ex centra il latte il il fruttivendolo il panettiere
Quesito più nessuno ha detto prima di conoscere queste nuove zone è il nostro obiettivo è quello di far guardare gli altri il Corso Malta con occhi diversi
Chiude queste strade agli occhi offuscati da il le evidente degrado e quindi non riesce a mettere a fuoco il potenziale che presenta questo territorio
Il nostro obiettivo è quindi di portare bellezza cosa manca iniziali dal molto bellezza genuina bellezza e prese possibile solo attraverso un penali di di qualificazione
Dove volevo io SI Pino dai coni Steve proprio di questo piano
Grazie
Grazie grazie ragazzi e bravi grazie l'area questo è un piccolo assaggio per far capire quanto al concreto uno dei conti dell'Atlante i bambini e ragazzi non sono un problema quando sono nelle periferie dammi le ragazze sono gli attori del cambiamento cioè investire sui ragazzi delle periferie significa investire
Sulla di qualificazione sul benessere di tutte le comunità e quindi davvero un lavoro prezioso vi ringraziamo torniamo di nuovo ecco è che dico alle banche al tema dello stigma no
Giulio Cederna lo diceva i ragazzi delle periferie no a volte sono vittima di questo sfitte stigma sì nella testimonianza di un ragazzo c'è scritto basta dire la via dove vivi
Per essere già inquadrato come uno che non può fare nulla di buono e di positivo noi dobbiamo riconquistare accanto ai ragazzi sostenendo i ragazzi anche la fiducia nelle capacità nella progetti della progettualità nella creatività
Dei ragazzi e delle ragazze che abitano le periferie perché davvero dando loro fiducia che non riusciamo a fare un cambiamento quindi grazie e grazie dal primo ad le tante esperienze c'è ma Pina mandati devo dire un dato positivo no perché abbiamo visto dei dati è un po'amari sull'Italia il dato positivo è che nella periferia succedono un sacco di cose
E anche tante cose belle ci sono tantissime realtà dal basso che oggi stanno lavorando su questi temi sono davvero una forza quindi riuscirà a mettersi insieme può fare la differenza
A questo punto torniamo alternando un po'le testimonianze dal campo l'analisi alla parte relativa ai dati
Vi do la parola a Sandro Cruciani ringraziando anche Luciana Quattrociocche Fabio li Pizzi abbiamo parlato il professore alleva che è qui con noi perché e questa collaborazione con Istat è straordinaria nel senso che Istat è una risorsa fondamentale nel nostro Paese
Provare a fare in modo che i dati di Istat siano letti con gli occhi dei diritti dell'infanzia è un passaggio di grandissima importanza dal nostro punto di vista lo scorso anno nella legge di stabilità abbiamo ottenuto che l'Istat si impegnasse
Nella individuazione delle aree ad alta tasso di povertà educativa
E questo è molto importante e lo dico anche per i parlamentari presenti qual è uno dei nodi non fare finta che l'Italia sia tutta uguale quindi è assurdo per esempio fare un bando per le scuole
Senza considerare che alcune scuole si trovano a vivere in territori assolutamente a dei privati non bisogna fare i bandi così perché se no la segregazione scolastica cresce ancora perché vincono le scuole più brave
Nicola scuole più apprezzate quelle altre restano sempre più indietro
Diminuiscono gli studenti alla fine la scuola chiude come successo tardi la Reggio Calabria e una scuola di meno in una periferia è un dramma
Questo il problema è un circolo vizioso e allora cosa fare per per invertire la rotta
Interventi focalizzati
Interventi focalizzati ai territori dove maggiore è la povertà educativa
Quindi basta a come dire a considerare l'Italia tutta uguale cerchiamo di focalizzare quegli interventi quegli investimenti già a priori andando a colpire le aree di svantaggio
Prego
Sì buongiorno a tutti naturalmente grazie per il per quest'invito che grazie anche per le parole di ovviamente di stima per il lavoro che ha svolto l'Istat devo dire fare è un ringraziamento che faccio sia a livello personale in quanto sostenitore di se decide me e lo faccio anche a livello professionale
Un ringraziamento perché un è un orgoglio per l'Istat e vedere l'utilizzo delle informazioni l'utilizzo del nostro lavoro quotidiano
Devo dire il lavoro che è stato fatto e lo dico senza retorica veramente un lavoro straordinario soprattutto dal mio punto di vista di una persona che trova sempre lavorato sulle statistiche territoriali qui
Quindi c'è un'attenzione al dato l'attenzione alla qualità è un è a rigore metodologico che dette raramente si trova in un in Annali quei rapporti
Allora io ovviamente non entrano nel merito del dei risultati dove mi sembra sia stato già detto molto e si sicuramente c'è sono persone più qualificate di me quello che volevo vi piaceva raccontare che diciamo lì l'impegno dell'Istat il ruolo dell'Istat e l'attenzione che avverso
La la dimensione territoriale invenzioni locale grazie all'iniezione
Periferica e sub comunale del dell'informazione
Noi crediamo che i dati in termini generali dati gli indicatori siano un'infrastruttura sociale ormai possono essere considerati così perché sono quelli quei luoghi e quelle quegli oggetti che governano poi le decisioni di analisi gli approfondimenti e consentono anche la realizzazione di rapporti atlanti
Come quello di cui oggi stiamo discutendo ce l'hanno illustrato
Questo diciamo questa attività da anche valore ovviamente ricorso di costituire ha valore perché la conoscenza aiutati nella formazione di procedersi aiuta la la la costruzione di valore alla costruzione di nuovi prodotti economici va un sacco di diciamo di molte molte applicazioni
Dice e su questo l'Istat sta cercando sempre proprio per un confronto sugli utilizzatori anche nell'ottica di migliorare i nostri prodotti no
Di intercettare le le esigenze formative di intercettare le esigenze di di chi si impegna sull'analisi in questo caso l'analisi territoriale
Ricordo che abbiamo noi in corso un protocollo di ricerca proprio consente Children che ha un molti elementi di di di interessi di approfondimento ci sono
Tanti temi soprattutto perché mi riguarda in maniera diretta soprattutto per quello che riguarda la dimensione geografica dei fenomeni legati all'infanzia
Questo questo diciamo rapporto che oggi abbia presentato è un esempio di questa di questa collaborazione questa proficua collaborazione che ricordo parte soprattutto da questa che è stata già citata audizione sullo sullo stato del degrado delle città delle periferie
Un'audizione del che sarà fatta nel due mila diciassette
E che ha diciamo stimolato in questo caso positivamente l'Istat produrre ancora più informazione andare ancora più in profondità cercare a di dare un quadro il più verosimile possibilità della della grande torre agilità che c'è a livello del territorio
Per cui è questo e questo poi diciamo la ragione per cui stiamo investendo molto sulla dimensione sulla dimensione territoriale perché non c'è solo una come abbiamo visto una sola
Eterogeneità tradizionale nord-sud ma c'è un'altra di una un'eterogeneità anche a livello micro
Quindi non abbiamo bisogno di strumenti micro non solo macro
Che ci danno un quadro oggettivamente molto interessante molto dettagliato del del del contesto generale in cui operiamo ma se non abbiamo capacità di penetrazione informativa a livello più dettagliato più territorialmente specificato
Non riusciamo a cogliere tutti questi elementi tutte di eterogeneità e su questo ovviamente questa ad esempio è una delle cose che abbiamo presentato all'interno del del dell'audizione cioè un'analisi dei rapper quartiere questo è un esempio su Milano e su Roma
Che ci dice diciamo dove dove sia due avvengono gli spostamenti la città di una città lavorativa la città solo residenziale quindi lì dove i flussi di pendolarismo diciamo
Generano mappe Diversi mappe concede anche concettuali diverse
Un altro dei progetti che stiamo conducendo è stato recentemente accennato
è quello sulla povertà educativa
Su questo ci stiamo impegnando è un argomento molto sfidante ovviamente che necessita anche di come dire di mettere insieme competenze e professionalità diverse non solo di tipo statistico ma probabilmente anche metodologico probabilmente a che di tipo sociale di tipo e di tipo economico
è però chiaramente abbiamo già fatto qualche piccola esperienza a livello di indicatori sintetici quindi qualche non partiamo proprio da zero
Però abbiamo intenzione quindi questa il diciamolo per l'occasione adatta per ribadire che l'Istat ha intenzione di proseguire su questo tema quindi non è un tema che abbiamo tralasciato ma vorremmo continuare a investire a lavorare insieme a voi anche per migliorare la qualità di informativa su questo su questo tema diciamo abbastanza importante che la povertà educativa
Quindi che cosa diciamo per diciamo anche o per andare al punto che cosa dopo cosa dobbiamo fare dobbiamo mettere in campo sicuramente qualche sforzo innovativo lo stiamo già facendo
Se devo dire che Colter i primi risultati ci danno ci stanno dando ragione risultati sono molto positivi questo delle delle periferie ne è un esempio una è una sperimentazione
E ci stiamo dirigendo sostanzialmente su un cambio di paradigma dell'informazione cioè il sistema dei registri e infrastrutture e nuove infrastrutture per la lettura del territorio questa almeno è quello che le due grandi linee su cui stiamo cercando di lavorare
Diciamo cerchiamo anche di lavorare in in modo diciamo articolato producendo nuove geografie abbiamo visto ad esempio prima ce l'ha fatta vedere dottor Cederna la mappa delle aree interne
Questa è un'agiografia interessate che ha una capacità di lettura molto importante su quella geografia non siamo in grado di produrre informazione statistica informazione statistica per chi fa ricerca ma anche chi fa prende decisioni e fa policy sul territorio
Gli altri elementi che stiamo mettendo in in in in campo sono strumenti tipo l'Atlante statistico dei comuni che è un un oggetto che forse qualcuno di voi già consultato ma soprattutto soprattutto il registro statistico di basi dei luoghi
Questa è un esempio delle Nord il di nuove classificazioni noi geografia che possiamo mettere a disposizione questa è la la mappatura delle cosiddette ecco regioni che sono state utilizzate recentemente nel secondo rapporto sul capitale naturale in Italia e che sono sostanzialmente dare ecologicamente omogenea questo è una chiave di lettura del del territorio su cui possono insistere dati socio economici che ci aiutano a capire la il legame tra sviluppo economico e sviluppo ecologico
Questo è l'Atlante statistico dei Comuni verrà rilasciato a gennaio dell'anno prossimo è uno strumento diciamo sul web che consente le diciamo la intanto la consultazione di dati statistici a livello di comune ma soprattutto consente di leggere il territorio attraverso aggregazioni di di vario tipo di varie geografie anche geografia costruite dagli utenti quindi si possono costruire come dire le periferie oggetto di interesse attraverso una semplice selezione dei territori io faccio un po'di poi una carrellata forse non troppo approfondita ma vorrei dare il quale un quadro generale più che è un un dettaglio tecnico
L'INPS l'altro elemento su cui stiamo molto lavorando e su questo è diciamo l'elemento probabilmente più sfidante della recente modernizzazione nella produzione statistica che ha avviato l'Istat negli ultimi due anni due anni e mezzo
E cioè l'utilizzo intensivo di registi statistici in questo caso vedete i quattro registi base che sono lì il registro della popolazione nel registro dell'attività legislativa economiche ma soprattutto il registro dei luoghi
I luoghi sono diciamo l'elemento di congiunzione tra questi registri che consentirà di fare un salto diciamo io lo dico epocale ma spero che i fatti non mi smentiscano di ridurre fortemente il gatto informativo che noi abbiamo tradizionalmente a livello di micro territorio
Tradizionalmente l'informazione statistica micro territoriale quindi a livello sub comunale quartieri sezioni censimento e quant'altro
Viene prodotta tradizionalmente in occasione dei censimenti qui il salto veramente informativo che vogliamo fare e che stiamo diciamo con successo portando avanti è quello di produrre annualmente questi informazione consentire a chi fa politiche sul territorio sul vincolo territori di avere informazioni continuamente aggiornate sia di tipo sociale quindi popolazione minori condizioni abitative in condizioni di studio ma anche di tipo economico
Vede vedrete vi faccio vedere una rapida sperimentazione di quello che significa ma appare una città dal punto di vista economico
Quindi diciamo questo è un registro che contiene conterrà tutta una serie di soldi elementi tra cui o vivamente le le le sia gli indirizzi numeri civici che sono diciamo la chiave di aggancio tra tutti questi registi ma anche unità territoriali tipo sub comunali griglie regolari oppure microzone questione semplificazione che abbiamo fatto che potete vedere sul Comune di Reggio Emilia
I quadratini rossi rappresentano le cosiddette micro zone che saranno nostro a la nostra dimensione minima di output dell'informazione statistica quindi stiamo parlando di quadratini di piccola la dimensione delle aree urbane
E in verde invece c'è le sono rigore rappresentare coordinate geografiche degli indirizzi che consentono di allocare le unità statistiche all'interno di questi di queste microzone
Spero di che sia abbastanza chiaro
L'altro questo è un esempio di quello che questo strumento in via sperimentale in grado di di produrre questa è la mia la mappa delle are sub comunali del Comune di Bologna
Do a i puntini sono le unità locali cioè sono lente rese ad alta tecnologia a sinistra e ad alta intensità di servizi a destra
Che sì che sì localizzano nei quartieri e nelle aree su comunali del Comune di Bologna
Quindi questo è già una mappatura che ci consente di capire quale la potenzialità economica di questi micro territori ma facendo il salto successivo arriviamo a a rappresentare anche ad esempio un indicatore economico che il valore aggiunto per chilometro quadrato prodotto dalle stesse aziende che avete visto sul sulla precedente sul precedente cartografi questo ovviamente è un è un elemento che noi siamo in grado al regime di trasferire su tutto il territorio nazionale quindi su tutte le città su tutte le aree su comunali e su tutte le città metropolitane di questo no del nostro Paese
Sulla sinistra vedete sulla destra c'è una rappresentazione di questa entità economica per una griglia regolare in un chilometro quadrato sulla sinistra ci sono è la rappresentazione per microzone del comune di Bologna
Quindi potenzialità informativa enorme rilascio imminente a disposizione degli utenti che potranno ovviamente
Accedere a queste informazioni valorizzare speriamo questi dati dell'Istat produci produce
Diciamo non solo per perché appassionati di statisti appassionati di numeri ma anche perché buone pratiche sul loro utilizzo ci fanno ovviamente sempre molto piacere ovviamente il lavoro non è finito qui quello che avete visto è un pezzo molto importante ma dobbiamo continuare su questa su questa linea soprattutto in una in un'ottica di integrazione strutturata
E mettere insieme sopra anche strumenti nuovi strumenti di fusione perché questa informazione non deve rimanere diciamo nei nostri cassetti o nei nostri computer ma deve essere rilasciata a un pubblico anche non non necessariamente tecnicamente competente deve essere in grado chiunque di poter verificare
Esattamente quello che sta succedendo sul proprio territorio questo secondo me è un principio molto importante anche dal punto di vista dei cittadini che stanno all'OPA in grado di controllare anche indirettamente sul loro piccolo territorio sul loro diciamo la folla loro dimensione abitativa cosa sta sono realmente succedendo
Nel proprio quartiere la propria grazie a tutti
Grazie grazie perché è davvero l'innovazione
Importantissima anche credo dal punto vista proprio della nostra democrazia ecco in termini generali e sicuramente per i diritti dell'infanzia adesso torniamo ai territori con Mariangela Di Gangi che dell'associazione Zani insieme ma per noi anche l'animatrice del punto dell'OSCE
Di Zen di Palermo e al proposito
No se abbiamo voluto unire la presentazione dell'Atlante con una raccolta fondi per i punti luce in particolare per un punto luce perdonateci oggi siamo sul Napoli forse sarà è che è casuale comunque per il punto luce di sanità
A Napoli quindi in questa settimana con facendo commesse fino al quattro cinque cinque tre tre e vi invito tutti a farlo perché siamo già centocinquanta persone quindi centocinquanta sms
Per con dei fondi che andranno a sostenere le attività di uno dei nostri ventitré punti luce il punto luce di sanità quindi mi raccomando quattro cinque cinque tre tre metterlo sui profili Facebook su su Twitter su qualsiasi strumento perché è un modo concreto e per sostenere queste iniziative di cui adesso è Mariangela di parlerà
Grazie innanzitutto a Save the Children tra vermi dato questa possibilità buongiorno a tutti e a tutte
Come che anticipava Raffaella io lavoro in un quartiere particolarmente conosciuto peraltro che lo Zen lo Zen due Dini di Palermo con un'associazione che ha da pochissimo compiuto trent'anni siamo noi anche lei abbastanza abbastanza grandi ed è una delle prime realtà che si è insediata lo Zen di Palermo subito dopo le occupazioni ancor prima che arrivassero la Chiesa e le scuole ad esempio dell'insieme lavora all'utente la lentamente per il contrasto a tutte le forme di marginalità
In qualsiasi modo queste cose si declino quindi come dire proviamo a intercettare ad operare su tutti gli aspetti che riguardano la vita di una comunità complessa
Ma tanto comunità come quella dello Zen due a Palermo
Il Dozen web un quartiere a mio avviso particolarmente caratterizzato da quelli nulla di cui parlava Valerio noi l'abbiamo nessuno spazio destinato alla socialità o alla vita di comunità
Gli spazi dedicati alla collettività non sono mai stati completati dagli anni settanta ad oggi c'è soltanto un campetto di calcio che abbiamo chiesto a gran voce che finalmente abbiamo ottenuto perché ed è l'unico campetto di calcio Autogestito nonna recintato che pure mantenuto benissimo sintomo di quanto in questo quartiere così così siano apprezzate necessarie soprattutto protette innanzitutto dei bambini e delle bambine che ne capiscono prima degli altri l'importanza però esiste una piazza resistono giardinetto pubblico
Non esiste qualcosa che ti spinga a ragionare appunto come comunità
Ciononostante quel quartiere un portiere che si è attrezzato che fa un salto in avanti stupisce tutti ragionando come comunità su come riuscire a risolvere i problemi appunto collettivamente non singolarmente a partire soprattutto dai ragazzi delle ragazze
Grazie a Save the Children alla collaborazione a questo incrocio bellissimo che c'è stato negli anni scorsi abbiamo avuto la possibilità di restituire al quartiere uno spazio molto bello
Abbiamo entrambi voluto che fosse proprio molto bello perché la bellezza Allan manca
Uno spazio e che è diventato sicuramente il luogo in cui i programmi punto luce spazio mamme danno risposte anche alle gravi condizioni di derivazione dei ragazzi e delle ragazze
E dei bambini anche piccolissimi ma sicuramente uno spazio che come dire supplisce a tante carenze a tante troppe assenze istituzionali stiamo parlando di un quartiere in cui non ci sono le mense
Stiamo parlando di un quartiere in cui non c'è il tempo un dato stiamo parlando di un quartiere in cui non ci sono altri servizi educativi oltre le scuole che fanno tantissima fatica che possono come dire lavorare per ridurre il gatto che i ragazzini e le ragazzine nati in quel quartiere comunque sanno di avere addosso è non la faccio troppo lunga il contrasto alle povertà
Parte da per noi da un assunto la povertà non è ereditaria lo abbiamo letto in tornato in molti in molti interventi napoletano nere d'Italia eppure in quartieri come quello continua a riprodursi
Probabilmente il modo in cui si è lavorato sulla sulle povertà è stato sbagliato assistere bastati versa in condizioni di deprivazione non è sicuramente la soluzione
E su questo probabilmente distrutta non si risolve soltanto fornendo attività educative stimoli nuove opportunità che sicuramente bastano ma se poi fai bellissimo corso di street art fai un nano stupendo costruire Peppo Hayashi è intorno a Tecce questo nulla
C'è la violenza degli spazi sporchi degradati c'è l'impossibilità di vivere da bambino che va in giro eh può essere cittadino dello spazio che lo circonda perché per noi è uno spazio che non lo vuole
Allora forse potessimo fare tutte lavoro che vogliamo ma se non colmiamo anche questo divario il nostro lavoro comunque avrà sempre un po'smarrito nelle sue premesse
Ecco perché noi lavoriamo tantissimo con la rigenerazione urbana
Intendendo con rigenerazione urbana non soltanto una pratica che serve ad abbellire gli spazi a fornire alle comunità strumenti che ancora non ci sono ma proprio una pratica per costruire unna diverso senso di comunità per costruire coesione sociale per fare in modo che la gente non si senta esclusa dalla vita da sorelle riguarda per fare in modo che la gente però non vedrà neppure tradite le speranze
Lo dico nemmeno troppo velatamente i nostri ragazzi i nostri ragazzi sono tra quelli che hanno lavorato tantissimo sul piano periferie le battute di arresto
Non non sono un problema soltanto per i grandi sono un problema anche per i più piccolini perché rischiano di perdere la fiducia nelle istituzioni che invece mai
Insegniamo ogni giorno chi bisogna credergli bisogna contribuire bisogna fare la propria la propria parte
Aggiungo soltanto
Una cosa che le politiche per l'infanzia
Siano fondamentali è stato detto è sicuramente meglio di me prima Lima
Io però lo voglio declinare in questo modo
I numeri diceva il presidente non sono cambiati forse sono anche peggiorati forse proprio perché continuiamo a parlare delle vertenze non continuiamo a vedere nell'infanzia nella nell'importanza delle politiche per l'infanzia il vero unico modo per mettere a sistema
Quello che serve a prevenire le cognizioni deprivazione di disagio di povertà continuiamo ad approcciarci con queste presentare emergenziale io non vorrei più che ci si impegnasse per capire come aiutare i ragazzi che incrociano al circuito del penale ad esempio io vorrei che iniziassimo a lavorare di più su come fare in modo che i ragazzi poveri
E per questo finiscono nella circuito del penale non c'entrassero in contatto con questo circuito e pensa di averla fatta già troppo lunga quindi grazie a tutti a tutti per l'attenzione
Della
Grazie Mariangela
Voglio solo aggiungere che
Questo è il punto luce di cui parla Mariangela quando l'abbiamo visto era un asilo nido mai aperto che era diventato il luogo di addestramento dei cani e per fare poi le collega le battaglie tra i canneti
E pena abbiamo trovato questa associazione Mariangela e tutti gli altri ragazzi e ragazze che avevano meno di trent'anni no
Siamo andati casa per casa per dire che alta avremmo fatto questo punto luce
E miracolosamente sono tornati anche degli infissi dei pezzi di cose che erano stati portati via però il quartiere ha capito riconsegnate diciamo delle dei piccoli segnali di
Ebbene adesso è casa sua cioè il quartiere come dire vive questo spazio come un suo spazio anche questo è un segnale è un segnale importante adesso un'altra testimonianza questa volta di Genova
E Maria Elena tra meli la trovate poi sul tram prima pagina duecentotré ma al di là di queste
Maria Elena è appunto ci porta l'esperienza di una scuola di Genova lo voglio dire noi abbiamo fatto tutto questo percorso prima
Della tragedia del ponte Morandi proprio no in realtà ci troviamo a parlare proprio di quell'area ma è stato un caso una triste fatalità però è anche un modo per noi in questo in questo contesto di ricordare questa situazione di essere accanto alla città di Genova prego
Grazie sì non giova a tutti grazie davvero per quest'invito comincerò con la dargli alcune indicazioni strutturali alcuni numeri
Ma il mio intervento non è strutturato nel senso che non ho preparato una relazione ma alternerò alcuni elementi proprio strutturali alcuni dati
A alcuni scenari evocativi per farmi comprendere le realtà in cui stiamo operando
Allora innanzitutto io sono dirigente scolastico da sette anni faccio parte degli ultimi degli ultimi nuovi dirigenti
E quindi siccome non ci sono
Nuovi dirigenti da due anni oltre ad essere titolare dell'istituto comprensivo ditegli anche uno degli istituti a cosiddetti della zona rossa perché esattamente nella zona della del crollo del ponte morale e oltre appunto all'istituto comprensivo di tela composto da sette scuole dei mille alunni centonovanta docenti e venticinque per il personale Ata
Da due anni dirigo l'istituto comprensivo di Campomorone Ceranesi quindi esercito il mio ruolo su tre comuni comune di Ceranesi per estensione secondo comune più vasto d'Italia
Quindi complessivamente dirigo sedici scuole per un totale di duecentonovanta docenti cinquanta personale ATA
Due mila e cento alunni quindi il quattro di settembre io tra il collegio docenti della mattina e quello del pomeriggio ho incontrato trecento e passa nascenti
Vi dico questi numeri perché naturalmente danno le vertigini e soprattutto prima Giulio Cederna diceva quale dirigente che lavora diciotto ore al giorno voi dovete sapere che dei testi sacri Hillary dirigente scolastico nel decreto legislativo centosessantacinque articolo venticinque in cui si definisce la figura il profilo dei dipendenti pubblici Nola un orario settimanale non ha un orario
Ma i testi dicono deve garantire il buon funzionamento dell'istituzione
Ecco lì che per me questo è un dovere etico e professionale altissimo perché garantire il buon funzionamento di un'istituzione con questi numeri con alcune difficoltà è sicuramente un compito molto arduo
Quindi tutto questo come si diceva prima prima del ponte Morandi ora ponte crollato e io sto dicendo in tutte le situazioni pubbliche personali professionali
Che il ponte crollato e quindi tutti noi abbiamo il dovere istituzionale di ricreare un ponte per lo meno culturale i e di dare garanzia alle scuole e al futuro di questi ragazzi ma nel quotidiano anche le possibilità che sono venute a mancare tengo anche a sottolineare che il ponte Morandi è crollato tutti abbiamo l'idea del camioncino nella Paschos nulla limite del baratro forse tutti noi stiamo facendo i conti con la precarietà della nostra esistenza dico queste cose perché hanno un senso rispetto alla gestione della scuola
Ma non può non possiamo fermarci quindi al timore che la terra crolli sotto i piedi
Ma sicuramente è importante anche comprendere il significato era dell'esistenza di ognuno di noi all'interno delle scuole i bambini i bambini delle periferie non sono da meno
Nella insieme a me oggi qua o un mare di gente perché nell'esercizio del mio lavoro quotidiano è difficilissimo
Interpreto il mio ruolo come necessità di essere il primo ad Atene vere la responsabilità della scuola ad essere motore propulsivo a dover essere più presente degli altri e insieme agli altri creare la cultura della scuola identità e ogni innocente non deve trovarsi nell'isolamento pedagogico non sapere con chi confrontarsi non sapere quali degna di scuola
Soprattutto laddove si parla di emergenza
Delle periferie
Allora ognuno di noi ha una storia personale ognuno di noi è stato un figlio pensato un incidente di percorso
Un figlio sul prato un figlio capitato per caso e quindi abbiamo tutti una storia personale una storia sociologico una storia culturale
Chi ci precede
Così tutti i bambini presenti nelle nostre scuole scuole di tutte di tutt'Italia
Ma nelle zone di periferia e molto più difficile vedere esercitati i propri diritti perché per esempio se io nato in un quartiere centrale senza troppi problemi
Forse anche una famiglia con un arredamento ricco di quadri si può andare al cinema appunto si può andare a teatro tutte che è raggiungibile nelle zone della periferia tutto è molto più lontani dilatato
Chi mi ha preceduto in molti interventi si sono dette cose simili nel senso che ma anche India che fa parte del comune di Genova si dice oggi vada a Genova o oggi andiamo a Genova torniamo da cenava io vivo nel centro di Genova in questo periodo da paracadute contro Morandi
Tutti i giorni prendo la metropolitana col treno la navetta raggiungo la scuola di Teglia
Lì c'è parcheggiata la mia macchina e con la macchina raggiungo l'altra scuola che enti sempre nella profondità della vallata del Polcevera
Quindi già arrivare a scuola è un problema di voglio raccontare però che tutte le scuole di Genova sono state particolarmente supportate dal Ministero e anche Gianni politiche locali
Dopo il ponte il crollo del ponte alla per esempio il l'ufficio del ministero occorra la dottoressa Paola dirigente e tutta l'équipe hanno veramente aiutato tutte le scuole e tutti i bambini sfollati i bambini diversamente abili l'accompagnamento a scuola sono state istituite navette per il raggiungimento delle scuole da nord a sud per i bambini appunto di questa territorio non solo in particolare nella scuola di Campomorone Ceranesi quella meno a a rischio da un punto di vista delle periferie
è mancato il bambino Samuele con tutta la sua intera famiglia e tutte le scuole di Genova e anche tutti tutti noi adulti inteso come docenti dirigenti personale
Del Comune della Regione
Hanno avuto a disposizione l'équipe di Federico bianco di Kassel bianco e tutta l'équipe di psicologi per aiutare la rielaborazione del lutto e anche la rielaborazione del trauma del sopravvissuto che non è una cosa da poco
Ma tornando all'emergenza invece il ragazzo straordinariamente bravo e potente complimenti per tutta l'associazione prima diceva il bello generale Brenno
Io al contrario quando sono arrivata tenga sette anni fa io ho chiesto e questo al mio terzo mandato attenga io voglio rimanere in una scuola zona di frontiera
Perché ritengo
Che si debba avere la voglia di stare in certi in certe situazioni non basta avere la competenza ammesso e non concesso che io l'abbia non basta vedere la cultura ma bisogna aver voglia anche di avere un rapporto Prossenicco e di sussidiarietà molto vicino alle persone bisogna aver voglia di essere un dirigente presente
Allora moltissime volte a me viene detto ma solo lei apprese la la mia utenza quella delle nostre scuole
Culturalmente non ha l'idea della scuola delle istituzioni in senso positivo e immaginato tutto rigido tutto molto formale e freddo
E non solo la il primo approccio con la scuola a volte e di distacco e di aggressione
La scuola deve accogliere perché bisogna saper leggere gli elementi che fanno la povertà educativa a distanza e illa la differenza
Quindi moltissimi dei nostri alunni arrivano a scuola e questo credo che tutti noi che trattiamo questioni legate alla povertà educativa alla dispersione scolastica a tutto quello che rende difficile la partecipazione positiva e propulsiva della scuola
Ad un tratto in comune molte volte parlavo prima della storia che ci precede
Un istituto comprensivo comprende bambini che arrivano a scuola tre anni
E a un un grandissimo potenziale la scuola Tetti Vannini dell'istituto comprensivo scuola dell'obbligo rimangono fino agli undici dodici anni quindi è un pezzo di strada importante
Moltissimi dei bambini arrivano a scuola pensando di non aver più nulla da perdere
Guardate che questo è un elemento per noi come Paese de fa stante il perché non è solo il problema del presente dell'iter nuca ma il problema dell'investimento perché se noi non riusciremo a girare la rotta di questa percezione disse
Naturalmente saranno anche un problema sociale perché sarà la coazione a ripetere al negativo
Prima si diceva bisogna costruire fiducia la fiducia la si costruisce attraverso percorsi stimolanti attraverso percorsi che Dante diceva intenderemo lo può chi non lo prova allora questi ragazzi in particolare delle periferie
Bisogna dare più strumenti bisogna far sì che il centro vada alla periferia e la periferia al centro e bisogna che ci siano anche organici strumenti modalità perché le nozze coi fichi secchi si fa fatica a farle
E soprattutto hanno bisogno di una qualità migliore i docenti che rimangono nella scuola di Teglia
Se lo docenti motivati che scelgono di stare lì
E magari provengono da altre zone della città perché lo sente non scappano e gli alunni genitori
Sono disposti a credere nelle istituzioni a partecipare io comitati genitori attivissimi
Ma io li lascio lavorare non sono imbrigliati e terrorizzata dalla sicurezza del comitato dei genitori quando non è strutture non ebbe personale abbastanza della delle aree tecniche dei municipi
Per ristrutturare che ne so un rubinetto che non funziona ci sono un sacco di idraulici genitori a volte oppure disoccupati nelle nostre zone di periferia
Perché non dire al municipio abbiamo dei papà che stanno e noi abbiamo messo a sistema questi interventi quindi comitati dei genitori attivi dentro alla scuola attenzione ognuno con il proprio ruolo io sono il dirigente tu se il docente le assistenti sociali in Valpolcevera ogni assistente sociale a circa cento venti casi
Ci sono neuropsichiatri va definito il mio tempo non ero guanto neuropsichiatrica hanno quattro cento casi incarico allora in un tessuto in cui veramente
C'erano già tantissime difficoltà la scuola ai propri l'unica risposta che io insieme a tutte le persone che non vedete ma potete percepire intorno a me
Stiamo cercando di fare avere gli stakeholders a scuola lavorare in rete abbiano fatto qualche anno fa un un convegno che si intitola fu una rete per non disperdere doppia valenza
Non disperdere la positività e non disperdere nessuno dei ragazzi che abbiamo nelle nostre scuole grazie
Grazie grazie
Un abbraccio no ma
E a tutte le persone gli operatori impegnati con i bambini e ragazzi di Genova abbiamo gli ultimi trenta per venti se ci teniamo tutti nei dieci minuti riusciamo a
A stare esattamente nei nostri tempi
Ora la parola Simona Rotondi
Che rappresenta il la ci saluta il presidente articolo ringraziamo per essere stato con noi tutta questa
Grazie grazie davvero
Grazie
Allora Simona Rotondi rappresenta qui con i bambini un'esperienza importantissima perché
Nasce da una scelta del Parlamento cioè la costituzione di un fondo nazionale di contrasto alla povertà educativa
Quindi un esperienza molto innovativa e con i bambini ha preso l'incarico di fare in modo che questo fondo produca interventi di contrasto alla povertà educativa e di promozione delle comunità educante quindi per noi è come se decidere né davvero la realizzazione di un sogno è quello di cui sul quale ci siamo impegnati tante siamo felici di vedere i progressi e che adesso Simone a Chirac continuamente grazie buongiorno a tutti sarò sintetica unità quindici minuti a chi si avrei una richiesta di cose da condividere non vi leggo
Da quando sono arrivata questa mattina comincerà ad ascoltare dal primo intervento
Con i bambini alla chi siamo per cui siamo nati il quindici giugno del due mila sedici
Sa un'impresa sociale totalmente partecipata dalla Fondazione con il Sud siamo nati a seguito del protocollo d'intesa siglato il ventinove aprile del due mila sedici tra lati che rappresenta tutte le fondazioni di origine bancaria del nostro paese il forme nazionali il terzo settore che il Governo tutto questo a seguito della legge di stabilità
Nel ventotto di dicembre del due mila e quindici come diceva Raffaella innanzitutto grazie a sei dicembre del ci tengo a dirlo perché se la povertà educativa minorile è stato come dire un fenomeno che è sempre esistito
Era ovviamente un fenomeno subdolo insidiosa perché non è un fenomeno materiali quindi invisibile ma voi siete riusciti a portare alla ribalta e tutto quello che è avvenuto dopo è stato sicuramente anche grazie al lavoro
Straordinario dove sta bene portando avanti con i bambini un'impresa sociale abbiamo questo compito
Molto complicato
Bellissimo ma anche molto impegnativo ce ne dobbiamo ovviamente gestire un plafond
Economico incredibili stiamo parlando di un fondo di trecentosessanta milioni di euro questi soldi devono andare concretamente a finanziari quindi a sostenere interventi su tutto il territorio nazionale quindi da nord a sud
Che veda nulla sinergia partenariato l'unione fa più attori l'obiettivo è comune a quello di contrastare la povertà educativa minorile
Quando dico che attori intendo gli alti terzo settore intendo le scuole ma intendo anche gli aiuti privati gli enti locali gli enti profit
Ora ad oggi che cosa abbiamo prodotto di cosa abbiamo portato avanti in due anni abbiamo pubblicato quattro bandi l'ultimo recentissimo il quindici di ottobre scorso
Facciamo no velocissima un faccione sintetico riepilogo di quali sono stati i bandi ed i numeri che abbiamo raggiunto bando prima infanzia vero sei anni
Poi c'è stato il bando dove scienza undici diciassette anni ovviamente significa che erano bandi ogni banca una sua specificità a un target di età specifico circoscritto cui si rivolgeva e chiaramente poteri comprendere che fissando il target circoscritto aveva degli obiettivi strategici chiaramente ben mirati il terzo bando è stato il bando nuove generazioni cinque quattordici anni l'ultimo bando appena pubblicato si chiama un passo avanti Fini parlerà un attimo tra qualche minuto
Prima faccia un passo indietro risorse impegnate ad oggi se a questi bandi aggiungiamo altre due iniziative che sono iniziative in cofinanziamento abbiamo finanziato sedici gare che ci sono state presentate da fondazioni da enti privati con cui entriamo il partenariato Damiano a sostenere ulteriori progetti su tutto il territorio nazionale
Andiamo inoltre ha sostenere delle iniziative sono sei in una Delleani terremotati
A cui abbiamo dato sostegno economico attraverso il metodo della progettazione partecipata quindi incontrando non attraverso dei bandi ma incontrando le associazioni territoriali costruendo insieme a loro
Gli interventi cerco di tirare le fila di tutto questo in termini numerici
Stiamo parlando di duecentosettantuno Progetti finanziati non tutti avviati alcuni stanno partendo proprio in questi mesi per su trecentosessanta milioni parliamo di duecentotredici milioni di euro impegnati
Se dovessi dire anche perché molte cose che solo chi ha ascoltato questa mattina veramente mi hanno se da un lato rincuorato perché hanno confermato molte cose su cui noi costantemente con grande fatica proviamo veramente attenere come dire le bocce ferme e cerchiamo veramente di esteri rigorosi il ruolo della scuola che centrali l'associazionismo che fondamentali nelle periferie
Che soprattutto per esempio il concetto di comunità educante che adesso arriva accennato Raffaella ma soprattutto l'importanza qui mi aggancio al tema delle periferie
Del fatto che il aggiungo una parola
La parola io ho apprezzato moltissimo l'Atlante mi piace perché è la perfetta quindi le azioni tra un assegno numerica i numeri servono e l'abbiamo dimostrato anche noi rendendo obbligatorio in tutti i progetti
Un ente che facesse la valutazione d'impatto vuol dire dare poi sostanza e misurare i cambiamenti intervenuti nell'ambito dei progetti che vengono finanziati
Ma il boss latitante e poi anche una bellissima e suggestiva narrazione di storie di vita dietro i numeri ci sono gli storici sulle voci che le associazioni che oggi sono qui
Le scuole i dirigenti gli insegnanti ovviamente portano avanti e che rappresenta le testimoniano ora faccio un passo un passo indietro molti di questi progetti che noi abbiamo finanziato e che finanzieremo con il prossimo bando
Hanno chiaramente in comune un'attenzione al tema delle periferie perché molti progetti provengo Roy sono contestualizzate all'interno di Arik editoriali caratterizzati come Ari periferiche
Apro e chiudo una parentesi stiamo lavorando non ho ancora dettagli in termini di numeri quindi di sono di disposizioni di modalità di educazione su un quinto bando che pubblicheremo spero metà del prossimo anno il cui oggetto una lo sperma cardine sarà appunto quello delle periferie quindi un finanziamento ad hoc specifico sulle periferie d'Italia
Però periferie attenzione una cosa ci danno solo a condividere con voi questo significato
Periferia come degrado come marginalità come mancanza ma periferia ed è questo lo lo vediamo nei progetti che comunque riceviamo che abbiamo il compito di analizzare i di valutare e di selezionare di decidere si finanzia gli o meno
Periferie sono una palestra di vita periferie voi l'avete dimostrato un queste testimonianze periferie sono una palestra di resilienza questa parola ancora oggi non è emersa ma sicuramente emergerà
è il mio Werner la psicologa Gianna il cinquantacinque diceva chi vive in periferia da andrà a sviluppare la capacità di non spezzarsi davanti le difficoltà ma di reinventare se stessi
Questo è importantissimo palestra di vita città del futuro come diceva Renzo Piano periferia come aggiungo serbatoi di Energia l'Energia può assumere diverse forme negativa o positiva dipende da chi
Da chi ovviamente l'attiva e chi va a iniettare questo meccanismo nelle periferie non lo vediamo di progetti che finanziamo nelle aree periferiche chiede che inietta l'Energia
Sono gli atti di terzo settore sono le associazioni sono le scorie solo i genitori che aiutati dai docenti che dagli operatori sociali riescono a non sentirsi soli nelle periferie
Questo mi permetto di dirlo anzi aggiungo una postilla un po'personali mi ha fatto molto piacere io vivo a Ponte di Nona e quindi quando il direttore ha citato il Mullah lo conosco benissimo anche personalmente posso dire ovviamente connesse adesso professionali oltre che personali
Che vivere in periferia è veramente una palestra e attenzione c'è un problema in realtà in periferia ci sono delle risorse né più apprezzato moltissimo il quinto capitolo le ricchezze della periferia
E appunto aggiungerei una un'altra parola una sesta se non sbaglio a quelle finali che voi avete identificato che sono se non ricordo male in memoria
E periferie pubbliche quartiere innovazione e abitare in io aggiungerei la parola rigenerazione perché mi fa pensare ad una cosa che nella periferia
C'è una grammatica della socialità straordinaria
C'è comunità il problema è che la periferia non sa di esserlo la comunità esiste ma non è consapevoli quindi forse bisognerebbe anche noi che stimoliamo le progettualità che li analizziamo
Produrre un cambiamento nel modo di percepire le periferie la periferia non deve essere oggetto deve essere soggetto oggi la periferia e come se fosse non quelle che sono oggi presenti qui o quelle che anche nel menu finanziari
Perché progettano e progettano bene vuol dire che sanno quello che vogliono
Ma molti periferie oggi sono ai margini veramente e sono come sotto anestesia cioè non stando immaginare progettati anzi non sanno immaginarsi che progettarsi
Perché la cosa fondamentale che la periferia dovrebbe acquisire la la consapevolezza delle proprie potenzialità che solo in questo discorso della comunità educante che c'è Malan rigenerata
Gli spazi ci sono che sono brutti sono degradati sono appunto non fruibili noi con i nostri progetti
Cerchiamo sempre di stimolare la famosa rigenerazione in termini sia urbani che sociali e io aggiungerei a queste cinque parole la parola rigenerazione
Perché a mio parere è un po'la summa di tutte ha dentro ognuna di esse rigenerare vuol dire non inventarsi nulla di nuovo ma vuol dire partire da quello che esiste scoprirlo analizzarlo e dare forza il linfa qualcosa che già c'è partire da quello
E chiudo il nostro ultimo bando siamo un passo avanti
E la scadenza del quattordici dicembre un bando compresso dall'altro semplicissimo dall'altro
Perché è un bando che punta sull'innovazione punta sulla sperimentazione è un invito a presentare delle idee innovative che stiamo andando in giro per tutta l'Italia in questi giorni a presentarlo incontriamo tante associazioni tanti operatori
E spesso ci viene detto che cosa innovativa abbiamo difficoltà a capirlo
E io dico spesso diciamo
Attenzione innovazione non è inventarsi nulla di nuovo ideale innovatori chi fa progettazioni dovrebbe avere una grande capacità che in realtà la capacità di analisi di ascolto che Walter Nanni dice di analisi e di appunto lettura di quello che esiste lo di riprendere e lo devi rigenerare lo di rimescolare con altre cose
Gli innovatori sociali sono da un lato degli artigiani dall'altro sono dall'altro lato metaforicamente passatemi questa metafora un po'bizzarra sono degli chef che non inventano materie prime ma non fanno altro che amalgamare degli ingredienti e danno un sapore unico chi fa progettazione sociali e chi lavoreranno in contrasto alla povertà educativa minori soprattutto delle periferie
Devi andare a riscoprire quello che esiste
Ridare energia quello che esiste partire da quello perché non non possiamo inventarci nulla di nuovo se non i servizi di cui abbiamo bisogno
I servizi servono e sono chiaramente un'infrastruttura fondamentale per il resto dobbiamo puntare sulla rigenerazione scusate e grazie per aver
Grazie grazie se davvero rigenerazione
E anche per me l'occasione di ringraziare le persone che nell'Atlante hanno curato queste parole chiave che Troy le rette quindi di Sinalunga Carlos la Mare Walter Nanni ma Marco il piccone Enrico e Puccini e Sabina Locatelli
Adesso la parola Massimiliano Virgilio abbiamo parlato di
Che sta arrivando ecco abbiamo parlato anche di ruolo della cultura no nelle periferie e Massimiliano Virgilio che come sapete è uno scrittore un giornalista che ha anche anche lui e sul Napoli accanto alla serata c'è un filo che ha collegato azione straordinaria ma e quest'Atlante ci porterà appunto un punto di vista di questo mondo nel comune impegno per la rigenerazione delle periferie
Sì beh innanzitutto ovviamente ringraziamenti
Sedici il trend che mi ha invitato
E naturalmente all'istituzione che ci ospita
Perché sono stato invitato qui me lo sono chiesto
Perché sono uno scrittore se uno scrittore che vi era una periferia vengo da Napoli a Napoli nord
Poi una periferia stranissimo perché una città non è mai una città figurarsi appunto le periferie che sono luogo di storie di di racconti di di possibilità di limiti
Sapete cosa significa andare a parlare sempre del proprio libro il proprio romanzo appena pubblicato in una scuola e non solo di periferia ho negli occhi ancora la scuola Oberdan di Napoli mi pare fosse quindi centro di Napoli
Si parla di una storia parlo della mia storia è uno scrittore che sta lì magari spera di firmare qualche autografo e si trova dopo la presentazione dei ragazzini che ti chiedono che ti parlano ad esempio la questione che un tema di di del fatto che ieri sera la sera precedente gli avevano qualcuno gli aveva bruciato casa o sotto casa c'era stata una rissa
Ad esempio la violenza sessuale sapete cosa significa essere una bambina nei dormitori costruiti ad hoc per rendere le persone
Metterle in condizioni promiscue
Con prive di servizi esistono luoghi ad esempio non sono nella periferia di Napoli ma ma ci sono dei guardalinee Google Maps fa impressione sembrano dei crateri
Che non sono collegati a nulla
Presente per parco verde dicevano ma insomma sarebbe davvero imitativo poi addossare soltanto una zona
Precedere una cosa di parlare di giovani e periferie nel cuore delle istituzioni e la seconda cosa buona che può succedere sul tema perché la la cosa ancor più buona e parlare di giovani nelle periferie perché dico questo
Perché abbiamo discusso tutti qua una delle questioni che emerge davvero con forza la fine di questa giornata
Che il problema del protagonismo dei giovani delle periferie esogene lamentiamo tutti i giovani sempre sui telefonini stessi siamo sempre su uno smartphone dei giovani narcisisti sociale a cui però è stato privato sin dall'inizio perché sono dei nativi digitali ma sono anche i nativi di un altro disastro perché che è quello della privazione di discorso pubblico vedrà la partecipazione al discorso pubblico quindi lamentiamo cinesi correggiamo Lisi ed Śākyamuni sì ma quando diamogli l'opportunità di partecipare un discorso pubblico io vedo davvero sarò rapido tre problemi quando parliamo di giovane periferie dal mio punto di vista del mio osservatorio diciamo così narrativo
Un po'meno sociologiche certamente non di non di di circa il primo e quello che in letteratura chiamiamo il problema del realismo Antonio Moresco grande scrittore italiano nota parlo del fatto che c'è quindi di come noi guardiamo alle periferie di come il centro guarda le periferie quinto per i comprensione dei da parte di chi guarda
Moresco parlava del realismo come un problema per gli scrittori perché ieri sono cose altro se non selezionare alcuni elementi dalla realtà Maria un po'arbitraria e decidere che la realtà è quella e solo quella e quindi Nicola raccontiamo siamo scrittori artisti ma in realtà non non abbiamo colto soltanto un aspetto parziale delle alta ecco questo discorso va applicato quando non ci affidiamo invece numeri alle immagini a alle mappe è un rischio che corriamo molto forte quello di pensare che la realtà sia questa
Una soltanto e questo ci impedisce tra l'altro una questione
Molto importante ci impedisce anche di cogliere la bellezza che c'è nelle terre in disordine delle nostre città della nostra del nostro Paese
Si può essere felici a Quarto Oggiaro Scampia si si può essere c'è solo bellezza che da non ci sono solo slogan si può essere felici certo si può essere i cui problemi vengono meno per questo no ovviamente no
Ma capire che si può essere felici a Castel Volturno dove villaggio abbiamo prima Cederna parlato dei degli abusivi no esiste villaggio Coppola che il la città d'Europa più grande abusiva
è stata costruita abusivamente quella città e sapere che per costruire quei palazzoni sono stati sventrati sarà sventato l'ecosistema è stato sventato l'ecosistema di paludi e che adesso però qui lo stesso sventramento dove è stata presa la sabbie la sabbia polvere per creare dei palazzi si sta ricreando cinquant'anni dopo un ecosistema
Paludoso che stavi permettendo agli uccelli di ritornare significa raccontare le cose come stanno non negare i problemi e capire che però quel quel quell'idea ambientale se lavorare sull'ambiente Silvio parchi su quello quello quel quel quell'aspetto va colto altrimenti noi facciamo un'operazione di selezione arbitraria della realtà
Per spiegarla
Qual è il pericolo del di questo di questo di questo atteggiamento mi viene in mente noi i libri che preferisco del mio oppure italiano preferito che Domenico Starnone
Che in scherzetto l'ultimo suo romanzo parla di un nonno che deve passare due giorni con il proprio nipotino e questo nipotino certo punto lui e da solo con questo e voglio che non conosce bene che forse non ama nemmeno tanto lo chiude fuori dal balcone
E lui è costretto a passare due giorni all'addiaccio a guardare questo bambino credendolo in pericolo ecco spesso nel rapporto tra giovani periferie non ci rendiamo conto che spesso quell'in pericolo siamo noi che siamo rimasti sul balcone fuori dove pioverà quel Balduino che avrà ovviamente molti problemi perché solo un bambino
Ha forse però qualcosa da dirci
Lui stentiamo ad accorgerci di essere quelli che stanno sul balcone rischiano di di cassa perché dico questo perché poi quando troviamo degli strumenti per risolvere il problema non non non non non diamo vita degli strumenti est eccezionali
Nel senso che se osserviamo bene un fenomeno si abbiamo paura non riusciamo a a realizzare a mettere in campo le soluzioni giuste prese per i bandi delle periferie molti soldi
Ma quanti problemi che cosa significa oggi ancora proporre interventi che certamente sono di sollievo certamente aiutano ma uscire dalla logica dei progetti separati Cuche a cosa serve oggi in una situazione in cui siamo abbiamo molti soldi diciamo delle metodologie degli strumenti da ventunesimo secolo non più la ventesimo secolo progetti separati che non si parlano più lo diceva prima l'operatrice siciliano
Ci faccia un po'non spendo corso
Di qua nasca iniziativa di là perfetto che è assolutamente utile ma cosa come riempiamo quei vuoti che ci sono tra i due progetti
L'altro problema che vedo vado verso la chiusura
La percezione qui non so chi guarda
I giovani e le periferie ma dei giovani stessi quando come o con un altro gruppo di scrittori frequentavo l'istituto minorile di Nisida dove insegnavano raccontavamo provano a far scrivere storie giovanili ospiti
Della struttura ricordo per esempio che era quell'anno del tema la costituzione a me toccava l'articolo nove ma il Suma importanti articoli della Costituzione un certo punto uno dei degli ospiti di questa struttura che avvicina a fine agosto ma venduto il coraggio di chiederlo magari scrittori più famosi di me
E mi fa ma ma questa Costituzione di cui abbiamo parlato
Chi sia
Cioè quindi la percezione che un individuati se stesso di non far parte di questa comunità anche un minore che ha commesso un reato un delitto che sta in carcere
Una persona che ha bisogno di quella carta e questo dico perché poi il formalismo della Costituzione diventa scuole formalismo delle giornate della memoria
Diventa il formalismo vuoto del del a volte della legalità
Quante volte voglio dire perché insomma tantissime volte ci ritroviamo a a guardare a Fanfani festiva no i festival della memoria ma porterà scopriamo che nazifascismo banchi di scuola e questo voglio dire
è un problema che dobbiamo sollevare in ultimo il problema principale evidente da tutto quello abbiamo ascoltato e la disuguaglianza sociale io ho studiato pedagogia e ricordo che uno dei primi libri talento riguardavano don Milani
Dominante
Abbiamo questa considerazione dell'uguaglianza un concetto abbastanza un po'strano soprattutto oggi no
Pensiamo che uguaglianza sia dare a tutti lo stesso no riceva don Milani non si fanno parti uguali tra diseguali
Che ha avuto meno di capire di più
E l'unico modo che abbiamo per togliere la mano davanti a quella cellula che blocca l'ascensore sociale all'ultimo all'ultimo piano
C'era un ecco questo concludo le citazioni dotte c'era uno dei primi neomelodici napoletani
Si chiama Patrizio morto nel mille novecentottantaquattro per gioco un personaggio naturalmente
Di cui si può scusi può ragionare quando si parla soprattutto di neo me lo dia a Napoli aveva cantava la canzone si chiamavano i Serena vola la miseria di Napoli e diceva Tribunale non mi darà una
Altra condanna dammi una penna in mano
La mia scuola elementare è stata fare la Scundi lo scugnizzo la prima media imparare a rubare la seconda a rapinare
Al di là di ogni discorso che ovviamente non possiamo minimamente accettare su
Di contrasto diciamo c'abbiamo essere ovviamente fautori della legalità questo mi preme un certo senso portare qui come testimonianza troppe questioni oggi
Finiscono per essere affrontare sotto la lente dell'ordine pubblico a Napoli si parla di dediche and interviene il ministro degli Interni difficilmente interviene il ministro delle Politiche sociali
Ho del della scuola naturalmente questa questione
Crea disuguaglianza e fin quando noi avremo disuguaglianza questo approccio pregevole fin quando ne avremo disuguaglianza ovviamente non riusciremo che a fare al massimo parti uguali tra diseguali e quindi perpetuare ancora una volta rese uguaglianza
Grazie
Davvero per questa lettura
Eh sì è proprio così anche l'attuale ogni tanto ne parla questo approccio securitaria o no i problemi sociali che qui alla fine condanna anche all'immobilismo non la stessa realtà
Sociale e grazie davvero
E ora l'ultimo intervento Giovanni Tizian al quale affidiamo le conclusioni di questa giornata Giovanni Tizian giornalista conoscete a seguito da tanto tempo il tema delle periferie anche conserve Children qualche volta ci siamo incontrati sul campo quindi si sta davvero piacere averlo qui con noi
Sì intanto grazie vi ringrazio ringrazio di decidere ma non tanto dell'invito di oggi
Ringrazio mente scontato per questo ma
Perché ho avuto la possibilità mi avete dato la possibilità di entrare
Sì di toccare con mano il mondo delle periferie
Facendo il mio lavoro cioè quello del giornalista
Ne ha dato la possibilità di raccontare sull'Espresso che un pezzo di storia di questo Paese
I ragazzi
I bambini e gli adolescenti che vivono in condizioni di disagio
E che quasi mai finiscono sulle prime pagine dei giornali
Noi sentiamo l'obbligo come come testata di affrontare questo tema perché siamo convinti che il futuro e di questi ragazzi
In molti vedono io tra l'altro io non vengo da una periferia metropolitana vengo dalla provincia di Reggio Calabria che è una periferia del Paese
Con voi siamo stati lo Zen siano stati San Luca Luca che è un è un luogo che conosco bene perché io sono di quelle parti
Ecco vedete
La la vostra determinazione alla sua attività a San Luca che è un luogo noto purtroppo per altre questioni la culla della mafia calabrese mafie più potente al mondo
In un momento in cui a San Luca non da cinque anni non si vota
Perché è stato sciolto per mafia
E poi non si è candidato per nessuno ecco in questo contesto in cui lo Stato non è in grado di fare lo Stato
Le istituzioni non sono in grado di fare le istituzioni la politica non è in grado di fare la politica perché se Luca sono scomparse anche le sedi dei partiti è rimasto solo una serie un sindacato che sta per per chiudere quando a San Luca negli anni Sessanta avevamo un cinema all'aperto c'era un fortissimo una fortissima presenza politica delle democrazie sia del partito comunista oggi tutto questo non c'è come se fossimo tornati indietro nel tempo pure andando avanti
E allora tutto questo supplisce l'attività e lavori se imbecillità in quindi
E l'unica ancora di salvezza per certe e per chi vive in quei territori e chi vuole vivere in un certo modo ovviamente chi non accetta l'offerta criminale allora io saluta per esempio conosciuto questa ragazza meravigliosa
Che una miglia ma Giorgi
Nel Paese tra l'altro di Corrado Alvaro grandissimo scrittore
Pezzi della 'ndrangheta ma anche di Corrado Alvaro e lì in quel in quel Paese che della 'ndrangheta ma anche di Corrado Alvaro che ho conosciuto questa ragazza di sedici anni che iniziato a scrivere libri
Che ha rifiutato quel ricatto criminale insieme al padre e che per questo purtroppo continuano a vivere insomma in una sorta di isolamento della comunità ma grazie al punto Lusi sale decidano trovato una loro speranza una l'opportunità di crescere
Le periferie diciamo di
Balle valutiamo a seconda delle lenti che indossiamo periferie possono essere grigio buia
Degradate ma possono essere anche se indossiamo un paio di lenti diverse libero del pregiudizio dei luoghi di umanità divide la città sostato a Ponte di Nona sempre in questo viaggio reportage consiglio deciderà
Io li ho visto una grandissima umanità nelle scuole una grandissima voglia di riscatto
E poi io immagino
Quando ritorno nel nostro centro storico con i nostri bambini che vanno in bellissime scuole scuole in quei genitori no dicono ma io mi fidavo dove lo manderò lo manderò in quelli sono quelle più figo quelle più uscite io penso a quei ragazzi invece che hanno delle scuole che cadono a pezzi
E io vorrei quelle scuole invece proprio perché sono di periferia diventassero invece delle scuole bellissime delle scuole dove il tempo Della giornate si si può trascorrere lì dentro tutto il giorno
Scuole che non chiudono mai perché in quei luoghi probabilmente quei luoghi sono gli unici luoghi possibili frequentazione per evitare di stare sulla strada e di finire in mano a ai boss locali non so le Borse locali perché vedete
Io credo che siamo
Loris decisamente cinque ci dice anche un'altra cosa bisogna essere onesti inibire
Questo è diciamo la certificazione scritte
Alla fine e non è possibile che dopo tanti anni in cui stiamo parla si parliamo di periferie di degrado del messaggio di povertà educativa la situazione rimane pressoché immutato
Ma questo semplicemente perché non c'è una volontà politica di risolvere il problema
Da parliamoci chiaro la verifica fa comodo
Fa comodo in queste condizioni
Fanno comodo persone
Fanno comodo famiglia che non sono libere dal bisogno fanno comodo le persone che sono ricattabili fanno comodo persone che hanno necessità di avere le promesse
Le verifiche sono stati trasformati in luoghi in cui la Costituzione e il diritto
Sono state sostituite
Da un sistema di favori di clientele
In una repubblica questa inaccettabile inaccettabile perché il diritto deve prevalere deve prevalere sul favore
Il favore e il come dire il terreno coi su cui prospera l'organizzazione mafiosa dove prosperano i sistemi criminali
E non solo le periferie fanno comodo perché sono un bacino di voti a nord nelle periferie vivono tantissime persone molti più che nei centri storici
E allora diciamo da giornalista non posso non notare negli anni quante promesse sono state fatte sulle periferie giustamente solo in campagna elettorale ma questo te ne accorgi andando a parlare allo Zen con i genitori dei ragazzi perché contro il punto luce te ne accorgi a Ponte di Nona quando parli parli perché ne abbiamo facciamo questo dovere di parlare di incontrare le persone non possiamo fermarci davanti a un computer e controllare su Google azione
Quello che si dice
è vero dobbiamo diciamo il nostro mestiere queste rincontrarci incontra la realtà vede entrare in quella in quella realtà
Ecco quindi io penso esattamente questo che purtroppo la periferia e ancora ostaggio ostaggio di una politica che non vuole cambiare quel tipo di una classe di gente che non vuole non che non può che non vuole cambiare quello stato di cose
Perché faceva comodo quando si promettevano assunzioni a tempo attenzione ormai a tempo indeterminato perché altrimenti poi il bisogno delle persone svanisce fa comodo oggi per fomentare le guerre tra poveri
Ha sempre fatto
Perché i volti si prendono in quei luoghi chi conquista le periferia valgono
E questo dato di fatto che da giornalista non posso non sottolineare
Io
Sotto di un'altra cosa che dopo i viaggi gli ho fatto con sede civile il reportage di due anni fa ma ancora prima un viaggio trema emozionante
Perché abbiamo attraversato dalla Sicilia siamo abbia hanno crescerà al Sud avete portato
Avete portati ragazzi in l'immagine bellissima devota di ragazzi dalle periferie di Palermo Catania Taranto
Dalla Calabria li avete portati a Roma nei luoghi delle istituzioni è una cosa che non solo come
Professionista ma proprio come cittadino come come persona mi emoziona e ogni volta quindi che
Ritorno da un viaggio con consumi decide attraverso questi luoghi torna a casa più ricco riesco anche guarda negli occhi mio figlio con con con più soddisfazione perché i luoghi che frequentiamo i loghi dove viviamo non rispecchia totalmente quello che poi è la realtà del Paese grazie
Grazie grazie grazie davvero credo che non ci potessero essere migliori conclusioni
A quest'incontro io quello che dico oggi siamo qui siamo voluti a essere qui nel cuore di Roma nel Parlamento
Questo atlante speriamo che sia occasione di confronti di questo tipo in tutte le periferie in tutti i luoghi nelle diverse città cioè per nove l'Atlante lo sapete chi chi lo conosce non è soltanto un testo un bellissimo libro ricco di immagini dati e fotografie ma è uno strumento di lotta
Di lotta per i diritti dei bambini e dei ragazzi quindi da domani in avanti cerchiamo di fare tutti insieme di questo atlante
Un'occasione per rimettere i bambini delle periferie al centro del nostro paese e mi raccomando orchestra
Questo ex maestra del quattro e cinque cinque tre tre perché poi anche come dire anche questi aspetti pratici della nostra attività hanno un senso
E fare in modo che questo impegno sia un impegno condiviso da un numero di donatori singoli donatori con due euro che aiutano ad andare avanti è anche un grande segno di incoraggiamento perché poi nelle periferie ci lavora ogni giorno grazie a tutti