"Creare lavoro. Anni '90: realtà e prospettive dell'occupazione e disoccupazione femminile"

Ho avuto tutti segnali di partecipazione noi riteniamo di dover cominciare lo stesso di proseguire i nostri lavori anche perché questo seminario voleva essere
Una occasioni Dini riflessione su ciò che sta avvenendo quindi un elemento anche di informazione
Sulla evoluzione di questi di questi mesi voi sapete che noi alle spalle abbiamo un seminario fa un forum fatto lo scorso anno familiare che era di riflessione punto sulla lavoro su come e veniva organizzato su ciò che le donne avevano diciamo determinato dentro questi processi di modificazione del mercato del lavoro e del lavoro
E un semi un forum dove si tentava appunto di di riflettere su in modo più organico e definito sulla rapporto donne e lavoro
In su cui tentavamo alcuni filoni di lavoro o sul terreno della di riportare dei riproporre il tema della riduzione dell'orario di lavoro come strumento anche per intervenire sul campo delle diseguaglianze ragionavamo sui su come dare valore modi di di lavorare delle donne quindi il filone dell'approfondimento della valorizzazione dei lavori femminili
Ragionavamo su come riuscire a far misurare l'economia con perenne connesso produzione e riproduzione ecco diciamo era una riflettere una scavare sul contenuto dei processi che le donne avevano determinato dentro il mondo del lavoro
E e avevamo allora già alcuni primi segnali della crisi a Milano e allora iniziamo da allora le prime liste di mobilità
La molto forti con già allora una prima presenza delle donne che superava il cinquanta per cento però diciamo allora le prime riflessioni le prime i primi elementi che uscivano non c'era non ci portavano e non portavano nessuno ad immaginare lo scenario che ci saremmo trovati davanti nelle nemesi che adesso stiamo vivendo e e nessuno diciamo a quindi neanche quella fase appena un anno fa aveva ha dato i sufficienti all'armi di un processo che invece poi oggi si sta dispiegando
Attiene a piene mani e che per il novantatré sembra andare in questa direzione proprio perché appunto di a questa grossa crisi dell'industria del nostro Paese
Che viene anche gradata dalle politiche recessive che il Governo ha messo in piedi in questi mesi
Quindi noi ci troviamo di fronte oggi è una situazione di non non solo la scrittura tradizionale e conosciuta
Impossibilità di trovare lavoro a giovani generazione che era il fenomeno che avevamo fino a qualche tempo fa
Ma ci troviamo dal fronte anche a di uomini e donne che avevano già un rapporto o con il lavoro che vengono messe in queste strade delle liste di mobilità tra l'altro senza elementi di prospettiva e di speranza di modificazione
Di questa vicenda
Dall'altro in campo scendono anche in queste settimane process di forte colpevolizzazione delle scelte che le donne hanno compiuto in questi anni
E non soltanto però processi di di culturali di colpevolizzazione che sono diffusi non soltanto a destra ma stanno venendo anche del sono avvenuti degli atti concreti
Fatti dal governo sul tema delle pensioni della sanità io vado molto rapidamente rete voleri varia a dire un pochino le ragioni di questo seminario di che cosa ci proponiamo lascio poi alle delle attrici punto dipanare questo tipo di obiettivo
Sulle pensioni sulla sanità gli ultimi decreti sulla sul numero uno novantatré sull'occupazione e sul mercato del lavoro
In cui ancora si continua a pensare che la costruzione di ulteriori strumenti flessibilità sia il modo con cui fare incontrare domanda offerta come se appunto
O i problemi fossero ancora oggi questi che ci vengono riproposti diciamo meccanismi di ulteriore flessibilità come se da questo si potesse determinare il superamento del prodotto e la crisi di prodotto della nostra capacità di stare sul mercato internazionali di nuove tecnologie
E si continua quindi a dare questi segnali e queste richieste di Indirizzo alla politica del lavoro
Tra l'altro in una fase in cui appunto certi strumenti aggraverebbero anche la situazione già di chi lavora chi noi ci immaginiamo quali infetti potrebbero avere rivolti alle donne
Ecco dicevo che noi abbiamo lo scorso anno indagato il contenuto del lavoro
Però oggi vorremmo fare un minimo di quadro di cose successe di cosa sta succedendo ma anche provare a vedere se siamo nelle condizioni di percorrere una strada che ci dia anche la capacità di fare una proposta
A anche per fase di emergenza
Una proposta diciamo fa non io dico uso un termine che può essere ambiziosa so un tentativo di contro piano rispetto a quello che il governo dice di voler fare per superare o per affrontare o per ridurre l'impatto disastroso che questo anno avrà sulla vita dei lavoratori e delle lavoratrici italiane
Quindi vedere se da questo seminario noi siamo nelle condizioni e di poter farsa scendere in campo nelle prossime settimane un punto di vista delle donne sul terreno appunto di come si può creare lavoro di come si può affrontare questa fase di crisi senza ripetere gli errori del passato sia rispetto ai problemi ambientali ma sia rispetto anche alle di alle alle alle necessità che le donne a non il fatto scendere in campo in questi anni Rispetto appunto i processi lavorativi all'organizzazione del lavoro e della vita sociale
Ecco riteniamo appunto che nulla fa in questa fase di crisi in cui si è alla ricerca di soluzioni e di vedi
Proprio
Proposte per uscirne noi dobbiamo riuscire a fare in modo che non si commettano sta non si ripercorrono solo le strade del passato e mi sembra di capire che alcuni segnali invece che vengono dal governo quando si propone per esempio
Di cadere di destinare risorse sul piano per esempio della delle opere pubbliche si ripetono strade che abbiamo alle spalle mi sembra ancora in piedi rispetto anche ad altre vicende legate alle vicende di Tangentopoli corruzione cioè di nuovo grandi opere pubbliche di nuove soluzioni che non ci farebbero trovare con una nuova
Con con soluzione di nessun problema in nessuna direzione se noi siamo nelle condizioni un po'come mi sembra
Credo che Giovanna poi ci dov'era conto
Ha tentato di fare da Legambiente rispetto alla dice anzi ma un suo Progetto di come far fronte
A una situazione di crisi con un progetto straordinario ma che indichi i punti di aggressione e punti di Indirizzo diversi da quelli del passato pur intervenendo su un campo come quello appunto o delle opere pubbliche ma indirizzate in un'altra direzione
Noi i crediamo ed è chiaro che di fronte a queste attacchi concreti e culturali che vengono avanti
Abbiamo da una parte due operazioni una diciamo di purtroppo ecco negli anni Novanta noi ci troviamo in questa situazione
Che siamo costretti a ribadire l'importanza della scelta del lavoro nella vita della già delle donne siamo costrette a ribadire che il diritto al lavoro per le donne una terreno da cui non vogliamo assolutamente arretrare
Quando invece pensavamo e avevamo alle spalle anni settanta ottanta in cui diciamo il processo i processi SOGEI concreti di milioni di donne avevano sicuramente in questi anni accantonato questa idea
Che il lavoro delle donne fosse appunto un lusso di cui la società si poteva permettere in alcune fasi no invece noi siamo in una fase in cui dobbiamo purtroppo ha anche ribadito di cominciare a ribadire
Che non
Che che appunto la domanda di lavoro la richiesta di lavoro è un diritto delle donne un diritto da cui si parla tra l'altro non vogliono ad entrare
Io credo che la sinistra ha il compito di di partire da qui da questa realtà e costruire politiche capaci di far fronte a questa domanda
Sia quando appunto si mette a pensare e propone una nuova politica industriale sia quando appunto si predispone la costruzione di un piano straordinario per fare fronte a questa fase
Io credo che noi dobbiamo appunto con questo seminario capire un poco gli scenari novantenni scenari che negli anni Novanta si stanno definendo per le donne italiane
Capire se questo è un processo dell'espulsione e oppure quello della non ci sono occasioni di lavoro che ancora si costruiscono come negli anni ottanta
Nel pubblico impiego e con i provvedimenti che sono stati presi cosa succede sarà ancora il terreno su cui le donne troveranno occasioni di lavoro come è stato nella fase appunto degli anni ottanta
Oppure noi ci troveremo anche qua con un settore bloccato per tante ragioni collegate
Alla alla crisi della della spesa pubblica ma anche collegata il taglio dello Stato sociale dei finanziamenti agli enti locali che pure sono stato il terreno su cui negli anni settanta ottanta ha trovato un forte sbocco l'occupazione femminile
Ecco questo e noi vorremmo un po'esaminare le conseguenze dei provvedimenti che il governo ha preso sia da un punto di vista della riforma del pubblico impiego sia rispetto appunto ai tagli che ha messo in atto rispetto a questo fatto cioè quali conseguenze anche sull'occupazione femminile
Quindi non soltanto in termini di quali servizi quanti servizi in meno questa tipo di politica
Determinerà
Quindi un seminario che ci aiuti appunto a capire
A fare un primo un primo bilancio delle conseguenze
Le le relatrice ci diranno quanto possono essere precarie o solide queste prima degli studi riflessioni sulla sugli indirizzi
E questo appunto io credo ci serva per
Vedere se siamo nelle condizioni di poter intervenire dentro questa fase con un punto di vista delle donne
Chi faccia fronte dicevo prima l'emergenza ma nella costruzione delle risposte dell'emergenza in diritto indichi anche una strada che poi ci troveremo alla fine della crisi in quel Paese può andare
Io Noemi vogliamo anche con oggi ripropporre dentro questo nostro ragionamento
A il tema della riduzione dell'orario di lavoro o andremo poi i nella ai primi di aprile a una cosa più strutturata più definita più studiata più diciamo
O più da punti di vista diversi
Però noi riteniamo che anche oggi di proporci questo tema questo interrogativo
Che uno dei relatori affronterà
Sulla questione redazionale di lavoro sia un modo con cui noi possiamo rispondere con uno strumento alternativo all'espulsione dal mercato del lavoro
Anche alternativo alle casse integrazioni alle liste di mobilità io credo che noi dovremmo ragionare sull'accordo Piaggio che in queste giorni è stato fatto dal sindacato in cui per la prima volta credo si faccia un accordo così significativo è così esteso
Di utilizzo di più strumenti che le leggi ci danno per non costruire figure che escono dei luoghi di lavoro tipo cassa integrati in lista di mobilità ma una redistribuzione
Del lavoro fra i lavoratori della Piaggio
E e quindi usando lo strumento della riduzione dell'orario di lavoro e di un di fondi che contribuiscono anche ad intervenire su queste scelte io credo che questo tipo di qualcun parteciperà detto qual è nei particolari i problemi che questo accordo i cioè l'ex i problemi che risolve i problemi che sono rimasti aperti ma io credo che proporsi oggi
Che in tutte queste situazioni di crisi del nostro Paese si intenti la strada della riduzione dell'orario di lavoro con strumenti anche di fondi pubblici a sostegno di questo tipo di percorso invece che nella fondi pubblici che comunque vengono utilizzati per la cassa integrazione o per le liste di mobilità sia un percorso che noi dovremo tentare di fare estendere vedendo anche se gli strumenti ah legislativi di di incentivo le intese di coperture previdenziali soprattutto con ciò che potrebbe servire al far percorrere questa strada perché io credo che punto siamo in una fase diversa dal passato in cui nonostante esistesse questa forma dei contratti di solidarietà poche sono le esperienze che hanno dato luogo questa vicenda ma probabilmente anche perché ero esistevano altri strumenti alternativi appunto come la cassa integrazione oggi siccome siamo in una fase che anche di modifica di questi strumenti possiamo vedere se siamo nelle condizioni di costruire percorsi diversi probabilmente il fatto che la crisi è così avvertita non come una fase transitoria ma più o complicata s'modifica anche i comportamenti degli stessi lavoratori nella ricerca di soluzioni
Che possono diciamo essere comunque che li possano diciamo determinare una non rottura con luogo di lavoro
E quindi io credo che ne siamo in una fase che ci può permettere di riproporre questo tema anche se con questa angolazione anche se non certo con l'angolazione ramo ma io credo che sarebbe molto importante che negli uscissimo su questo terreno a dare un'indicazione in cui si ricostruisce una solidarietà fra chi sta dentro e chi sta fuori sì a cui non si produce un ulteriore segmentazione del mercato del lavoro e dei soggetti io credo che ragionare su questo accordo e tentare una sua estensione sarebbe un elemento molto importante
Ragioniamo su come in questa fase di crisi
Possiamo le vedere come costruire risposte sulla tema dei servizi sociali del lavoro di così di cura anche misurandoci con le questioni dei costi con le questioni decorsi della crisi dello Stato sociale
Ecco primi passi io spero che da questa nostra incontro noi riusciamo appunto ad avere queste prime indicazioni
Proprio con l'obiettivo di costruire di provare nei prossimi giorni quindi anche con rapidamente visto che i processi sono rapidi le decisioni vanno assunte
Che ci permette appunto di mettere in campo una controproposta delle donne
Che si misuri dicevo prima e finisco proprio con la fase dell'emergenza ma dall'emergenza si possa uscire in una direzione in un percorso o che sia diverso dal passato e che si appunto attraversato dai punti di vista
La dal punto di vista in questo caso delle donne che porta quindi diciamo anche in una fase di crisi la possibilità di andare in una diversa direzione
Io odorosa parole
Giovanna per rompere questo il primo il ghiaccio e per darsi il quadro di che cosa è successo in questo anno e quali sono i possibili inimmaginabili scenari sull'occupazione disoccupazione femminile
Parola quadro generale
Naturalmente però
Proposte
Ma
Sentite
Dunque l'indagine trimestrale Istat o sulle forze di lavoro si segnala tra il novantuno e novantadue come immediata dei primi tre trimestri una crescita dal dieci al nove e l'undici per cento del tasso di disoccupazione
Il tasso di disoccupazione maschile essere passato dal sette quattro al sette sette
Mentre quello femminile dalla sedici otto al sedici e cinque
Ma in realtà nel centro nord questo tasso sarebbe passato per il dieci tre al dieci e cinque mentre sarebbe sceso nel Sud dal trentuno e otto al trenta otto
Questi dati presentano quindi alcuni aspetti di novità
In primo luogo ci segnalano appunto che accanto al problema irrisolto della disoccupazione meridionale
Anche nelle aree del centro nord cioè una riapertura del problema della disoccupazione
Diciamo quindi un problema che viceversa dalla seconda metà degli anni ottanta sembrava in via di superamento
La riduzione dei livelli occupazionali infatti nell'ultimo anno hanno interessato soprattutto il nord del Paese e in particolare l'occupazione dipendente maschile nell'industria
E questi dati sono appunto il risvolto occupazionale dell'attuale crisi del sistema industriale come ormai abbiamo notizia tale crescita continua delle ore di cassa integrazione dalla crescita del numero dei lavoratori posti in mobilità
In realtà questa riduzione accanto alla cessione dell'occupazione nel settore industriale non è stata sufficientemente compensata da una crescita e di occupazione del settore terziario e da qui una crescita della disoccupazione esplicita
Sono molto a partire da questi dati più generali ma che quanto meno hanno una base di rappresentatività dell'intero Paese diciamo della situazione dell'intero Paese
Non vorrei entrare viceversa nel merito
Le le cifre e delle previsioni future sulla confusione che le cifre che sono state date in questi ultimi mesi sulla dimensione appunto quantitativa dell'attuale crisi
Forse quello che si può dire e denunciare in qualche modo è che non esistono rilevazioni certi attendibili che siano in grado in tempo reale di aggiornarci sulla situazione
L'altra cosa appunto che vorrei dire è che comunque nel confrontare questa ridda di ipotesi appunto sui giornali sono stati questi mimesi portate non sia credo se sufficientemente chiarito tenuto conto di che cosa si stava affrontando se gli esuberi del settore industriale
Se il numero dei lavoratori posti in mobilità se gli esuberi potenziali di una eventuale processo di riorganizzazione o ristrutturazioni anche nel settore terziario
Cioè non si è chiarito se appunto ci si riferiva al mille novecentonovantatré OCSE le stime le previsioni riguardavano tempi più lunghi quindi si è creata una grande confusione su su queste cifre
Mi sembra che non si sia tenuto conto sufficientemente del fatto che il mercato del lavoro e il fatto di flussi di flussi di entrate e di uscite
Così come appunto ultimamente anche Luigi sorelle su un articolo civiche insomma ci ricordava posti di lavoro a rischio e disoccupazione non sono sinonimi
C'è quindi uno spazio per la politica economica e e sociale di incidere sia sulla riduzione dei posti di lavoro che sulle caratteristiche dell'eventuale riduzione in problematiche occupazionale
D'altro canto va detto che tutte le previsioni da commedia centro uno studio di Confindustria a c'era la sua Punto delle previsioni che sono state fatte sulle stime della l'occupazione nei prossimi anni
Non danno delle cifre da crollano ma ci sono delle previsioni di contenuta crescita di contenuto di contenuta riduzione ora
Altro è evidentemente invece un discorso sulla redistribuzione del lavoro e sul fatto quindi che nell'attuale fase ci possano essere i soggetti che per le loro dimensioni per le caratteristiche di età di genere o di qualifica professionale
Possono essere più esposti al rischio di disoccupazione o costretti a uscire dal mercato del lavoro
Quindi diciamo in questo processo è possibile cercherò come di rimettere in luce alcune cose che le donne
Si possano trovare in una situazione reale di maggiore difficoltà
Per alcuni versi la situazione attuale comunque richiama forme diciamo a forti analogie con quella giacché si era verificata nei primi anni ottanta in cui alla crisi appunto di alcuni comparti industriali
E alle ristrutturazioni tecnologiche
Seguì un forte di mente ridimensionamento del settore e una crescita della disoccupazione in quegli anni però vi era un consistente settore dell'economia informale sommerso che aveva una certa potenzialità di emersione
Dall'altro i processi di ristrutturazione nell'ambito del settore industriale potevano far pensare come dire a un carattere temporaneo della crisi
A cui appunto sarebbe potuta seguire una nuova fase di espansione dell'occupazione in seguito a nuovi investimenti
Accanto diciamo a questi analogiche non mancano però interrogativi
Circa appunto alcuni processi in corso
Che mutando le condizioni sulle quali si è sfondato il modello di aggiustamento degli anni ottanta possono appunto sollevare dei interrogativi grossi su futuro dell'occupazione italiana
Tra gli interrogativi più rilevanti io li ricondurre agli altri aspetti
Una prima un primo interrogativo riguarda la qualità dell'attuale crisi industriale
Cioè da un lato l'attuale riduzione dell'occupazione industriale non sembra legata a fattori di ammodernamento tecnologico né appunto affiancata da un processo di crescita espansiva dell'economia informale
Dall'altra va ricordato che il processo di contrazione relativa del settore industriale italiano
è avvenuto in quando ancora non non era non erano stati raggiunti dei livelli di industrializzazione comparabile a quello di altri Paesi europei
E questo è vero sia a livello nazionale e tanto più se lo consideriamo rispetto al al dualismo territoriale
Dove appunto sappiamo bene che nel Sud il livello di industrializzazione decisamente basso anche più basso di quello medio dei Paesi meno sviluppati dell'area mediterranea
Quindi un ulteriore processo di de industrializzazione potrebbe avere un effetto estremamente negativo sia diciamo rispetto complessivamente all'Italia ma anche rispetto alle altre diciamo al problema dualistico
Un secondo interrogativo
Riguarda la capacità del settore terziario di configurarsi come ancora così come è stato negli anni ottanta una sorta di settore il rifugio Paolo dalla contrazione occupazionale nel settore industriale stesso
Sappiamo che negli anni ottanta sono stati creati circa tre milioni di posti di lavoro in questo settore che in questo settore peraltro c'è stato largo spazio per l'occupazione femminile
Tra l'altro il problema comunque del settore terziario italiano un po'da tutti i DM
Diciamo
Cioè l'aspetto problematico diciamo in questo aspetto questa crescita del settore terziario italiano considerata la qualità del processo di terziarizzazione appunto tanto per fare una una stima il CERM
Avrebbe valutato in un milione e trecento mila posti di lavoro gli esuberi del settore terziario italiano se volessimo allo omogeneizzato agli standard dei Paesi di degli altri Paesi europei
Un ultimo interrogativo riguarda un aspetto di carattere qualitativo legato al funzionamento alle regole del mercato del lavoro e che è quel processo di deregolamentazione strisciante che c'è stata negli anni ottanta
Che ha modificato appunto sia sistemi di garanzia e di regole
Di controllo del mercato del lavoro si è passati infatti da riconoscimento legale di forme flessibili di impiego a tempo parziale e a tempo determinato
All'introduzione di numerose deroghe a favore della discrezionalità dell'impresa
Infine va ricordato appunto la modifica avvenuta con la due due-tre del delle regole per la cassa integrazione guadagni con la quale si sono introdotti ulteriori elementi di flessibilizzazione per le imprese che vogliono procedere appunto riduzioni di personale
Viene individuata una strumentazione da gestire per i processi di mobilità
Dall'altro lato negli anni Ottanta appunto si è anche affermato o un rafforzamento un'emersione dell'economia informale basata su forti regole di flessibilizzazione del fattore lavoro
Che ha comportato una crescente atomizzazione segmentazione del mercato del lavoro
A questo si è affiancato ed è una crescente difficoltà del sindacato di essere un soggetto di rappresentanza in un mercato del lavoro appunto che si andava sempre di più frammentando diversificando in diverse figure
Insomma nel negli anni ottanta un particolare funzionamento del mercato del lavoro direi diciamo sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista delle regole che come sono state prevalenti hanno in qualche modo concorso hanno permesso un certo aggiustamento del mercato del lavoro stesso anch'essi hanno comportato una diciamo hanno contribuito a creare forti squilibri economici e sociali
In ogni caso comunque non è detto che queste regole appunto che hanno funzionato negli anni ottanta siano riproducibili
La presenza femminile sul mercato del lavoro italiano appunto si è affermata proprio in quest'ultimo decennio degli anni Ottanta quindi in presenza di questi fenomeni di cui appunto dicevo
E come sia andata configurando questa presenza anche qui alcuni dati sintetici
Le donne rappresenta il cinquantadue per cento della popolazione italiana ma sono solo il trentasette per cento delle forze di lavoro il trentaquattro per cento degli occupati ma il cinquantotto per cento delle persone in cerca di occupazione
Tra l'ottanta e novanta comunque si è registrato un netto aumento dei tassi di partecipazione femminile
Dovuto sia un aumento dell'occupazione sia un aumento della disoccupazione
Nel nord è aumentata di più l'occupazione che la disoccupazione ma la disoccupazione si è fortemente femminilità dati infatti è sessantaquattro per cento della disoccupazione complessiva punto la disoccupazione femminile
E questo è successo grazie al fatto che appunto gli uomini soprattutto per i giovani
Dalla seconda metà degli anni ottanta sono riusciti ad inserirsi in maniera meno problematica sul mercato del lavoro del Nord nel Sud al contrario la disoccupazione è meno femmine iniziata
Cioè solo il cinquantaquattro per cento ma in realtà questo non è altro che il risvolto del fatto che c'è un grosso problema anche per la disoccupazione maschile
Ma complessivamente negli anni ottanta la disoccupazione femminile è cresciuta in valori assoluti
Nel decennio molto più dell'occupazione e circa l'ottanta per cento della crescita del numero di donne in cerca di lavoro è avvenuta nel Sud
Comunque negli anni Ottanta complessivamente si è accelerato una forte processo di femminilizzazione del lavoro
In particolare tra gli all'ottanta novanta la quota femminile di occupate è passata dal trentuno per cento al trentaquattro per cento al trentaquattro per cento anche se
Diciamo che queste tendenze positive dal punto di vista della segregazione dell'occupazione femminile sono state di vario segno
Mentre infatti i dati ricerche ci segnalano alcuni ridimensionamento
Della segregazione sia orizzontale che professionale sembrerebbero comunque appunto emergere nuove forme di segregazione comunque delle differenze nelle modalità di prestazione del lavoro tra maschi e femmine
Infatti mie le donne hanno trovato forme di inserimento sia attraverso le nuove occasioni di lavoro offerti dal terziario cosiddetto dequalificato
In cui la possibilità spesso di lavorare un minor numero di ore di lavoro diciamo con modalità più flessibili si è però spesso accompagnata ad una
Posizione di marginalità e di precarietà sul mercato del lavoro stesso
Ma si sono inserite le però anche in ambiti professionali e attività più tipicamente maschili in cui comunque
Il rapporto di impiego regolare cioè
Prevedibile garantito ha speso appunto comportato in termini di prestazioni orarie forti difficoltà di conciliazione tra lavoro di cura e lavoro extra domestico
Direi che da un lato quindi rispetto agli anni Ottanta se da un lato non va sottovalutata quella linea interpretativa secondo la quale in questo periodo appunto di basso profilo cupezza occupazionale si sia verificato un fenomeno di discriminazione alla rovescia
Cioè
Il tipo di posti disponibili sul mercato avrebbe suggerito quindi l'assunzione di un manodopera femminile che appunto alcune caratteristiche
Dall'altro lato però appunto voglio ci tengono in a ribadire che
Ci sono segnali di ridimensionamento della segregazione
Anche se appunto questi segnali di segreti de segregazione
Che appunto sono immerse per esempio nel pubblico impiego uno il settore del credito ad esempio sono sottoposte a che questa a una osservazione come dire infatti le stesse ricerche sulla che ci hanno segnalato questa appunto l'apertura dei dell'ALDE segregazione ci mettono in evidenza
Alcune alcuni elementi e e per esempio il fatto che anche all'interno di queste professioni si sarebbero ricreati dei fenomeni di segregazione
Per esempio questo è il caso delle donne medico
Che si consegni concentrano soprattutto in alcune specializzazioni come ad esempio Pediatria piuttosto che Chirurgia
O per esempio alcune segregazione rispetto alle modalità di prestazione del lavoro per esempio nel
Sempre tornando alle donne medico più nelle strutture sanitarie pubbliche che nel privato oppure professioni nella magistratura in cui per esempio le donne sembrano più addensate nei tribunali
E nelle procedure per i minorenni piuttosto che in altre procedure
Quindi in qualche modo
Permangono degli aspetti di segregazione ci sono delle rotture della segregazione tradizionalmente intesa e però appunto esistono questi questi fenomeni che in qualche modo vanno richiamati
Diciamo che complessivamente quello che si può dire che il mercato del lavoro degli anni ottanta Mario del lavoro femminile negli anni ottanta
Sì configura per una forte differenziazione anche all'interno del mondo femminile
Si potrebbe dire che le donne che si trovano in svantaggio relativo sia in relazione alle condizioni ambientali
Sia per caratteristiche soggettive per esempio per i bassi livelli di scolarità si trovano con si sono trovate a vivere condizioni di emarginazione come per esempio il caso delle giovani donne del Meridione
Ho delle condizioni di precarizzazione soprattutto per esempio le donne con bassi livelli di scolarità
Viceversa per
In qualche modo la possibilità della presenza sul sul mercato del lavoro delle donne è più alta proprio laddove sono migliori le condizioni culturali e materiali forze estremizzando in qualche modo si potrebbe dire che è ipotizzabile una tendenziale livello di parità o quanto meno di parità nell'accesso al lavoro
Tra maschi e femmine appunto ai livelli più alti della gerarchia sociale e professionale salvo però poi andare a verificare che nei percorsi di carriera
Esistono comunque dei problemi per le donne o comunque le donne seguono dei percorsi differenti
Diciamo questo un po'il quadro della realtà attuale molto sinteticamente adesso appunto vorrei fare richiamare tre tre punti problematici in merito alle prospettive future
Ma un primo ordine di considerazioni riguarda la possibile riduzione dei margini occupazionali per le donne condizione anche in considerazione appunto della condizione segregata dell'occupazione femminile cioè particolare questa forte connotazione terziaria
I segnali non appaiono rassicuranti da questo punto di vista il primo luogo l'attuale politica economica recessiva orientata verso una riduzione della domanda di lavoro
In a muscolare della domanda di consumi comporta una riduzione della domanda di lavoro Inari appunto tipiche dell'occupazione femminile
Ma non appaiono rassicuranti le prospettive anche laddove si consideri che tutte le ipotesi di rilancio del sistema Italia
Ormai concordano sulla necessità di dare largo spazio ad investimenti nel settore industriale
Mentre l'esigenza di qualificazione della spesa pubblica viene vista tutta in chiave di necessità di avviare nuovi progetti infrastrutturali
Tutti i settori in cui la presenza femminile decisamente modesta
Insomma ci troveremmo in qualche modo negli anni novanta nella situazione esattamente capovolta quella degli anni ottanta in cui viceversa una domanda di lavoro in settori tipicamente femminili tra virgolette hanno invece favorito appunto l'in l'occupazione femminile
Ora con questa evidentemente non intendo negare il fatto che sia necessario intervenire con nuovi investimenti nel settore industriale che dia un appunto possibilità di recuperare margini di competitività al sistema Italia complessivamente Porretta nostro sottolineare il fatto che la componente femminile in questo processo
Rischia fenomeni di di esclusione se non si introducono dei correttivi in questo senso
In realtà appunto gli affetti immediati
Della sua per esempio dell'attuale crisi industriale già molto evidente
Che stanno producendo dei problemi per l'occupazione femminile e qui vorrei alcuni alcuni dati presentare alcuni dati su qual è la presenza femminile sulla lì all'interno delle cosiddette liste di mobilità
Allora vi do alcuni dati appunto regionale che si riferiscono più o meno i mesi di ottobre e novembre del novantadue il sessantadue per cento in Piemonte il cinquantatré per cento in Toscana cinquantaquattro per cento in Liguria il cinquantasette per cento in Lombardia il sessantanove per cento nelle Marche cinquantasei per cento in Emilia
Trentacinque per cento in Campania ventisei per cento in Puglia
Quindi tutti percentuali al di sopra del cinquanta per cento mentre sappiamo che l'occhio la presenza femminile nell'occupazione manifatturiera indurre italiana non supera il trenta per cento
E anche in quelle regioni come appunto la Campania e le Puglie in cui appunto questa percentuale delle donne in lista di mobilità sembrerebbe più bassa
In realtà va corretta con il fatto che in queste regioni la presenza femminile
Nell'industria
Il diciassette per cento in Campania il quattordici per cento in Puglia per cui come dire è anche in queste regioni è molto consistente
Ora è evidente che non è facile dire se queste percentuali così elevate sono le setto di discriminazioni dirette e indirette o derivato appunto di una posizione professioni diciamo sfavorevole delle donne della collocazione professionale diciamo delle Della Maradona represse Milan-Inter
Certo è e questi processi stanno penalizzato allora fortemente la componente femminile
Ora è evidente che anche parlando appunto della presenza femminile all'interno delle liste di mobilità va tenuto presente il quadro delle diversità punto delle condizioni di esperienze di aspettative comunque di queste donne presenti all'interesse mobilità si tratta di un mondo piuttosto variegato
Comunque
Anche da questo punto di vista vorrei richiamare che almeno un terzo di queste donne in mobilità ovviamente sono variabilità regionali che sono per non tediarvi con tutti i dati
Comunque diciamo sicuramente almeno un terzo un terzo di queste donne in mobilità tutte le realtà regionali
Hanno in meno di quarant'anni cioè
Ci si trova cioè di fronte a un quadro diciamo socio anagrafico in cui non è prevalente o comunque non è esplicitamente presente
Una figura di donna che in qualche modo la si può accompagnare a alla tensione appunto si tratta piuttosto di donne per le quali è prevedibile che è una difficoltà di ricollocazione
Per appunto condizioni di qualificazione o difficoltà comunque il mercato del lavoro locale
Che appunto ti possa corrispondere una forte una condizione di disoccupazione o piuttosto una uscita dal mercato del lavoro
Ecco un obiettivo di riempiendo per queste donne è possibile che senza una sostegno specifico rivolto a questa categoria di donne
Possa appunto essere un obiettivo difficile da perseguire
Quindi
E possibile quindi dicevo che una mancata azione di sostegno si potrebbe introdurre in una e in una e setto di spiazzamento nei confronti delle donne
Uscita dal sisma queste diciamo delle donne è uno che sono stati espulsi dal sistema produttivo ma per le cose che dicevo prima
è possibile che si possa verificare negli anni essa uno vanta un insetto di spiazzamento complessivamente per le donne
E da questo punto di vista è emblematico quello che sappiamo bene Successo Sempre nel Sud che a fronte di una domanda di lavoro carente gli uomini hanno continuamente esercitato un effetto di spiazzamento nei confronti delle coetanee del sud
Un altro ambito problematico io riguarda
La
Diciamo i riflessi che sull'occupazione femminile
Possono diciamo riflessi che possono avere sul mercato del lavoro femminile le tendenze che si vanno sempre più affermando e di cui appunto l'ultimo decreto governativo sulla mercato del lavoro lei in qualche modo
Una delle migliori rappresentazioni
Appunto la tendenza alla flessibilizzazione o a tipicizza azione precarizzazione del rapporto di lavoro
Da questo punto di vista c'è da rilevare che l'espansione dell'occupazione femminile negli anni ottanta
è avvenuta secondo modalità abbastanza diverso e da quelle diciamo dell'occupazione maschile rimane mettevo in evidenza alcune
Sicuramente il un peso rilevante diciamo all'espansione dell'occupazione femminile negli anni ottanta può essere attribuito al fatto che si sono creati all'interno del settore terziario degli spazi di per occupazioni a tempo ridotto
Alcuni dati ci segnalano questo andazzo anche lì per non tediarvi molto l'esempio del terziario le donne rappresentano il sessantasette per cento dell'occupazione ad orario ridotto
Mentre costituiscono il trentotto per cento dell'occupazione settoriale complessiva cioè c'è stata una tendenza alla crescita di questo tipo di occupazione
Così come il fenomeno della diffusione del lavoro atipico è un fenomeno fortemente femminili Disabato
Non ci sono dati certi su questo ma varie ricerche o vari studi Fci possono confermare questa questa ipotesi
Quindi la crescente domanda di flessibilità della forza lavoro che c'è stata appunto negli anni ottanta si è incontrata favorevolmente se così si può dire con un'offerta di lavoro come quella femminile
Ma questo tipo di
Appunto di incontro ha dato luogo soprattutto ai livelli di qualifica più bassi a delle comiche delle vecchie e nuove forme di segregazione
Non solo e non tanto tra settori di attività per l'attività economica quanto soprattutto tra tipi di lavoratori e di contratti di lavoro
Questo tipo di appunto di tendenza potrebbe rafforzarsi proprio negli anni ottanta scusate proprio negli anni novanta là dove appunto prevalessero queste forme di
Flessibilizzazione precarizzazione
Anche se appunto anche qui va ribadito che a tipicizza azione
Autonomia possa lasciare una scelta obbligata verso un certo tipo di contratto di lavoro piuttosto che un altro tipo di là di contratto di lavoro
Per altri versi appunto per induzione si può anche affermare che una buona parte delle proposte di flessibilizzazione precarizzazione al contrario Simo trovano spazio proprio in quegli ambiti di lavoro che sono più spesso affidata alle donne
Quindi il risultato di questi processi sarebbe un ulteriore segmentazione del mercato del lavoro femminile che vede prevalere le donne in quelle aree di lavoro più precarie con minori prospettive di ascesa professionale e di carriera e a livelli di reddito più bassi
Un'ultima aria di riflessione altro circondare un po'rapidamente
Riguarda GF ti che mercato del lavoro più ostile tra virgolette alle donne potrebbe produrre sulla partecipazione al lavoro
Da questo punto di vista prima in primo luogo va ricordato che nonostante negli anni Ottanta ci sia stato questo processo di femminilizzazione del lavoro questa crescita dei tassi di attività femminili il livello del tasso di attività femminile italiano è ancora di gran lunga inferiore a quello degli altri Paesi europei
Tra l'altro i dati nazionali nascondono in realtà delle la la forte differenziazione territoriale
Infatti lo scarto dei tra i dei tassi di partecipazione tra le donne che vivono nel centro nord e le donne che prima nel Sud sono ancora molto rilevanti e sono ancora molto rilevanti soprattutto per le nuove generazioni sappiamo che vi risparmio i dati che permette conoscete tra l'altro che mentre per le giovani donne del Centro Nord ormai livelli del tasso di attività sono abbastanza simili o linea quella di coetanei maschi invece per le donne del Sud regione dalla terza
Bugie
No no
Uno
Sud addirittura il tasso di disoccupazione sembrerebbe essere calante
Ecco in realtà se andiamo a confrontare questo dato del tasso di disoccupazione con il fatto che nello stesso periodo in realtà si visti Ginestra una riduzione del tasso di attività femminile donne del Sud ecco è possibile pensare che c'è una componente di di donne che scoraggiate dalla situazione del mercato del lavoro
Decida di uscire dal mercato del lavoro stesso
E un altro indicatore di questo di questo fattore lo possiamo anche leggere da un altro elemento se andiamo a vedere i dati sulle tue le diverse categorie delle persone in cerca di occupazione
Possiamo vedere che mentre si registra una aumento sia delle cosiddette dei cosiddetti disoccupati in senso stretto maschi e femmine sia delle persone in cerca di occupazione ancora una volta maschi e femmine
In realtà invece in questi ultimo armi questi ultimi due anni si sta registrando una riduzione di quelle che siano chiamate le altre persone in cerca di lavoro
è questa appunto una componente sulla quale molto si è anche discusso sulla legittimità o meno di insulto del di un inserimento tra i disoccupati
Tra l'altro sono in corso le revisioni delle statistiche Istat adesso nell'ultima rilevazione
Del quarto trimestre novantadue conterrà queste modifiche che l'Istat ha appunto affatto per Home armonizzare i criteri di definizione dei disoccupati
Così diciamo di quelle italiane rispetto agli altri Paesi vedremo gli effetti quantitativi di questa revisione come inciderà appunto anche sulla disoccupazione femminile
Però appunto la cosa che comunque già è evidente è questa riduzione della componente delle altre persone cioè appunto
Queste altre persone di cui il se piano che il settanta per cento è rappresentato da donne
Si era ridotta si è andato riducendo ed è delle diciamo quella parte della disoccupazione femminile che sicuramente rappresenta la quota della delle scoraggiate quelle che appunto risentano della evoluzione congiunturale delle difficoltà quindi oppongono meno resistenza come si dice ad uscire dal mercato del lavoro in situazioni critiche
Dunque concludendo è evidente che gli esiti di tutte queste cose che di queste avvertenze come lo chiamate all'inizio non sono scontati dipenderà dalle condizioni interne delle condizioni esterne punto dalla politica comunque
è evidente che il prete questo prevedibile un possibile ridimensionamento degli spazi occupazionali queste proposte che stanno a diciamo sono sul tappeto di riavvio dell'economia e sia dal punto di vista appunto della composizione settoriale che dal punto di vista delle regole di funzionamento del mercato del lavoro ecco possibile che potranno produrre degli esiti diciamo problematici per l'occupazione femminile con un'accentuazione della crescita e delle difficoltà per la disoccupazione femminile
Grazie
Grazie sì alla Serbia Mussi
Spetta ora penso comunque intanto fanno
No
Così
Devo rispondere subito no io molto brevemente anche perché appunto sono tante relazioni sono molto d'accordo con che sicuramente gli schemi interpretativi della segregazione vanno rivisti tanto più laddove andiamo a vedere le professioni sono assolutamente d'accordo che ebbe
Per duramente bisogna andare avanti su quella su questa strada e anche sul dal punto di vista della segregazione formativa ci sarebbero tante cose da dire da ritenere appunto sul dal punto di vista degli schemi interpretativi probabilmente appunto bisogna poi come al solito stare attenti quando si fanno questi discorsi anche perché bisogna vedere quali sono appunto i margini di libertà di scelte d'altro tipo perché appunto ci sono comunque se prevalgono gli aspetti come dire positivi di valorizzazione al femminile o se piuttosto gli atti prevalgono altri aspetti di tipo costrittivo insomma comunque io sono sono contenta diciamo di questa domanda perché sono senz'altro d'accordo Pellizzo gli schemi interpretativi che vivano un attimo qualificanti
Io ore ed ore a Prada Fabio Mussi che ha il difficile compito di riferirci della necessità di una politica industriale di quale politica industriale ma nello stesso tempo di una politica industriale visto che la dobbiamo ripensare anche capace di costruire occasioni di lavoro per le donne
Ma intanto
Prima domanda da porci a cui dare una risposta esattamente quella sull'oggetto
Fondamentale del discutere se ci sia o no crisi
Per uno come me e anche come molte di voi presenti
Che viene da una tradizione che è stata molto prodiga di annunci catastrofici riusciamo
Anche momenti in cui catastrofi non erano in vista
Credo che la domanda sia utile
Sarebbe un errore dopo aver gridato tante volte al lupo
Che se mettessimo proprio nel momento in cui forse Lupo si mostra siamo di fronte ad una crisi
Non solo congiunturale ma di carattere strutturale
Io credo che abbiano ragione quelli che descrivono
I caratteri dell'andamento esattamente di una crisi di carattere strutturale ma la discussione non è non è pacifica vedo che stamane in su un giornale c'è un'ampia intervista responsabile maggiore istituto nazionale di statistica listate un'intervista lei
Globalmente minimizza ricerche spiega che siamo ad una congiuntura negativa ma che sono ingiustificati gli eccessi di eccessivi allarmi
Io credo che sia vero ora esattamente il contrario
E che per restare un po'poi a a questo giusto interrogativo che affatto promuovere il seminario di stamani
Uno dei possibili effetti sociali di più lunga durata di una crisi come quella che stiamo vivendo
L'arresto e l'arretramento del processo storico che ha mutato la composizione del mercato del lavoro con l'accesso delle donne
Lo scorso decennio ma naturalmente questo processo di più lunga durata è stato segnato da una crescita come veniva ricordato
Di domanda e di presenza femminile
A Milano discutemmo di questo diciamo di di un dell'approdo di questo processo
Valutando lo forse come il più profondo e radicale mutamento dei caratteri la società italiana io credo che quell'analisi fosse giusta discutemmo allora
Non ci sono ragioni per
Per cambiare valutazione salvo che questo processo ora rischia di fermarsi e di fare anche rapidamente passi indietro
Ora intendiamoci ci sono aspetti paradossali della vicenda italiana perché
Per esempio
A fasi di sviluppo di crescita del prodotto interno lordo io e anche segnate da questo dato del lavoro femminile ha corrisposto per esempio una
Diva stabilità del tasso di disoccupazione
Il tasso di disoccupazione è stabile è quasi
Come dire a prescindere dai tassi di crescita noi siamo fermi ormai da lungo tempo intorno al dieci undici per cento chi è uno dei più alti non solo dell'Europa comunitaria
Ma di area OCSE
E questo bisognerà interpretarlo ora suggerirò anche fra un attimo la necessità di un ulteriore approfondimento che dobbiamo fare
Intanto sulla occupazione disoccupazione tassi di attività
E da qualche mese che cominciata una
Sconcertante danza delle cifre
Parliamo se gli ultimissimi mesi io voglio ricordare che le più autorevoli fonti governative fino almeno all'estate del novantadue
Parlavano di un sostanziale tendenza alla crescita dell'occupazione
E ad un ciclo virtuoso tra diminuzione degli occupati nell'industria aumento degli occupati
Nel terziario
Lo dovremo anche ritornare criticamente
Sull'infondatezza di certe teorie del già avvenuto ingresso postindustriale per quanto riguarda l'Italia ed sulle funzioni compensa Trichet del terziario
Che è stata per molti versi mamma accenno solo al tema una teoria apologetica di quello che stava avvenendo
Noi abbiamo avuto uno dalla dalla dalle principali fonti accademiche essenzialmente una comunicazione apologetica
Quando la piccola impresa essenzialmente si è sviluppata in funzione anticiclica di fronte ad una
Crescente difficoltà strategica della grande impresa e allora il piccolo il sommerso cespuglio accetto
Quando è cominciato entrare in crisi l'occupazione industria all'ora l'apologetica sulla funzione compensato vice del terziario come tutti sanno un terziario
Forte espansivo di qualità
Se ha alle spalle una struttura industriale ad alta intensità tecnologica perché in mancanza di questo
Poi battuto giù come castelli di carte quello che sta avvenendo in questo momento la piccola impresa oppure anche il terziario di compensazione
è cominciata quindi lascio perdere l'anno scorso fino all'estate eccetera ma parliamo almeno gli ultimissimi mesi quando si è cominciato a sentire i morsi di una crisi reale
Le cifre danzano pericolosamente perché si va
Da previsioni
Sessanta ottanta mila nuovi disoccupati anche qui condivido alla vertenza del fatto che i tassi sono il risultato di flussi insomma non impossibile considerarle a bocce ferme perché le bocce non si fermano mai e quindi noi valutiamo una un certo andamento dei flussi quindi non contiamo le teste ma nel quadro dei flussi
Comunque si si fanno previsioni di saldi negativi nel corso d'anno sui sessanta ottanta mila
Dai sessanta ottanta mila si è oscillato fino a previsioni che sfiorano il milione novecento novecentocinquanta mila
L'altro giorno esattamente oggi oggi che giorno è oggi e lunedì lo scorso giovedì
Il ministro del lavoro
In commissione
Lavoro attività produttive alla Camera
Ha tentato di fermare questa danza delle cifre con una previsione tra
Nuovi disoccupati per cause congiunturali
E esuberi strutturali
Intorno ai trecentoquaranta trecentocinquanta mila per il novantatré vedo che la CGIL fa un calcolo
Di quattrocentoventi quattrocentotrenta mila cioè parlo del rischio perché i posti a rischio non sono disoccupati
Ma dei posti a rischio che hanno una discreta probabilità di tradursi in disoccupazione
E quindi se alle dalle trecento mila che s'avvicina le cinquecento mila unità
Un evento che ha pochi precedenti
E naturalmente la previsione di questo evento è fatta su una scelta previsione sull'andamento della crisi economica su cui anche su questi sono non c'è niente di particolarmente
C'era tutto scevro da una certa di certi margini di
Di di di di di variabilità
Cioè di difficoltà effettiva di previsione
Se poi si tenta di scorporare
Il dato femminile da questi dati di tendenza allora qui le cifre certe
Diminuiscono
Naturalmente questi calcoli sono fatti essenzialmente fino alla mi pare secondo trimestre novantadue
Ma la crisi ha cominciato a galoppare esattamente in quel momento e sono questi immensi dell'aggravamento delle tendenze di crisi
Il dato femminile quelli che venivano riportati anch'io li ho io appresi da da da Dustin beh non è che ci sia nessun documento ufficiale
Il cinquanta sessanta per cento di donne in lista di mobilità nel centro nord e vuol dire esattamente quasi il doppio
Sulla quota femminile sul complesso degli occupati chi è intorno al trentaquattro per cento
Cioè nelle liste di mobilità raddoppiano il ventotto per cento della Puglia e lividi donne liste di mobilità esattamente il doppio del quattordici per cento delle donne del tasso di occupazione femminile sul complesso di forze di lavoro
Cioè nelle liste di mobilità le donne tendono a raddoppiare rispetto alla quotati occupano nel mercato del lavoro
Il dato drammatico del centro nord
è che poi questi questa uscita dal mercato del lavoro che suscita lavoro si concentra sulla generazione
Trenta quarant'anni
Generazione nel centro nord conti tono di studio piuttosto scarso
Difficilmente riqualifica aprile
E prima assolutamente di protezione non hanno maturato
Pensione
Di anzianità
Priva di protezione difficilmente riqualificate le scalzo titolo di studio una catastrofe che riguarda una generazione intermedia ancora nel pieno delle capacità
Lavorative
E che ha assunto una professionalità soprattutto nell'esperienza diretta di lavoro
Operaie
Ma le operaie nero colpite soprattutto dalla ristrutturazione dei primi anni ottanta ora ancora operai io operaie e poi però stavolta vengono investite tutti settori impiegate
A detti addette ai servizi
E anche oltre si va nel lavoro autonomo e imprenditoriale
Nel sud anch'io penso che la quota maggiore si esattamente come veniva ricordato
Delle scoraggiate cioè il crollo
Delle iscrizioni alle in liste di collocamento
Di giovani donne in genere con alto titolo di studio che c'hanno provato rinuncia
Un'altra tragedia sociale
Nelle nostre stime io sarà un pallino forse sbaglio esagero ma in genere noi mettiamo tra parentesi
O affrontiamo di sfuggita
La questione del mercato nero del lavoro
Io non so perché ma
Nel sindacato se ne parla poco o niente
Ma anche in sede politica o di studio di ricerca è molto trascurato ora stile ormai consolidate valutano che in Italia tra il quindici e il venti per cento del prodotto interno lordo è prodotto in nero
Cioè che da un sesto a un quinto dell'intero lavoro svolto
E dunque del mercato del lavoro eh in nero
Fuori visibilità percentuali analoghe
Non sono neppure lontanamente comparabili con
Con quelle di altri Paesi dove pur tuttavia una certa quota extra legale
Il fra legale in nero ma la cosa viene ritenuta talmente scandalosa che Clinton ha già perso due ministeri donne della giustizia diciamo opere mancate contribuzioni per il lavoro domestico dice è
Può darsi ma siamo
Siamo parecchio altri con il quindici venti per cento e credo che dovremmo accendere i riflettori su questa questione
Io penso dopo la proposta di Commissione parlamentare di inchiesta che è stata formalizzata sul lavoro femminile
Sarebbe matura anche una Commissione parlamentare d'inchiesta sul mercato nero del lavoro sulla parte in nero del mercato del lavoro
Ora
Per arrivare un po'accorse che comportano qualche iniziativa
E qualche proposta
Che cosa è successo perché effettivamente siamo alla somma di una crisi congiunturale di una crisi strutturale
Non abbiamo avuto una fase espansiva molto intensa negli anni ottanta
Abbiamo avuto sette anni di seguito con due punti e mezzo di crescita prodotto interno lordo cioè un incremento di un quarto della ricchezza nazionale
Chiudiamo questa fase espansiva con un secco fallimento
Non solo per i differenziali
Di sviluppo nord e sud e che sono persino aggravati
Ma perché ci troviamo con una qualità del sistema economico che mette l'Italia fuori mercato sul mercato internazionale
Con un sistema economico che a un livello assai arretrato di sapere tecnologie incorporata dieci anni fa l'Italia importava il cinquanta per cento dei brevetti dopo dieci anni l'Italia importa il settantacinque per cento dei bravi
Si sente ormai tutti i giorni dire l'altro giorno il ministro il ministro in Commissione parlamentare dice in Italia manca una politica industriale
Essendo l'Italia dei G7 cioè dovremmo aveva appartenendo al crede più esclusivo dei Paesi industrializzati come dire che in Vaticano mancala teologico
Eppure diciamo questo fa parte dei conversari quotidiane nelle sedi politiche più elevate il fatto che è mancato è che manca una politica industriale
Ora vengo anche al problema industria non industria
Tra l'altro in questo momento noi chiudiamo con un Bilancio così negativo rischia il rischio è altissimo perché si vanno su scala europea e mondiale combinando gli effetti di e la rivoluzione politica del dopo ottantanove
Con quelli della rivoluzione tecnologica di più lungo periodo
La tendenza la nuova divisione del internazionale del lavoro tende a concentrare produzione di beni materiali e basso costo del lavoro terzo mondo Islam di Este slavi est europeo
E beni
Diciamo così non solo materiale ma materiali di alta qualità e in materiali ed alto costo del lavoro e l'Italia in questa questo incudine e martello rischia di diventare sempre più Leste dell'Ovest
Ad alto costo del lavoro ancora ma per questo si pigia soprattutto lì
Per tentare di ridurre
I costi pur sapendo che le difficoltà sul mercato internazionale non sono solo una composizione di costo del prodotto
Sono ormai da un difetto organico strutturale di qualità
Stanno succedendo cose molto rapidamente
Cioè un'area una recessione nell'intera Area capitalistica la previsione è di trentaquattro milioni di disoccupati per i Paesi OCSE
Salvo gli USA in cui ormai si sta stabilizzando una ripresa piuttosto intensa ma combinata con politiche per ora almeno questi sono i cenni anche nuova amministrazione di tipo protezionistico
Politiche neo keynesiana e all'esterno il protezionismo quindi con un rallentamento delle possibilità che la ripresa americana rapidamente faccia da locomotiva della ripresa di altri dell'Europa intanto
In Europa una guerra commerciale come non si vedeva da tanto tempo
Sta affiorando stato una riunione e l'altro giorno addusse la abbastanza importante del gruppo socialista partiti appartenente al gruppo socialista nel Parlamento europeo in cui si è scoperta l'acqua calda intendiamoci però è un'acqua calda in confessata fino ad ora
Cioè che il limite di Maastricht che sono impossibili convergenze monetarie
Di economie divergenti
Cioè economia in cui tecnologia e mercato del lavoro sistema industriale e qualità dei servizi di perdono progressivamente è difficile che possano unificarsi
Monetaria mente anzi la cosa non avverrà
Salvo sotto il dominio della Monica più forte
Ora lì per esempio è una cosa un certo interesse anche per noi
Però dopo è la proposta di un lavoro in vista delle elezioni europee
Perché la sinistra in Europa si faccia promotrice di un di un nuovo trattato
Che parta dalla da una griglia di convergenza e dell'economia reale
E uno degli standard di convergenza indicati esattamente il tasso di disoccupazione
La proposta di una politica comune
Per far convergere i tassi di disoccupazione e l'Italia
Insieme mi pare alla Grecia e all'Irlanda supera il dieci per cento e da suo disoccupazione la Spagna sta sotto il Portogallo sta sotto è uno dei tre Paesi che stanno in coda alla comunità europea
I guai aggiuntivi per l'Italia derivano non solo a questi processi che sono il lungo periodo non dipendono tutti da paese nostro dice
Ma dal tipo di politica che è stata fatta dal governo in carica negli ultimi otto mesi siamo già nelle condizioni di un bilancio
E qui mi avvicino rapidamente a
A questioni concretissime che abbiamo sul tappeto questi giorni nei prossimi giorni le prossime settimane che hanno attinenza diretta alla discussione di stamane
Governo Amato si caratterizza per tre o quattro
Aspetti diciamo
Primo
Un intervento sullo Stato sociale
Che sono se non è la l'abolizione ma è un inizio di un possibile smantellamento non sto ad approfondire ma qui e che tra l'altro moltiplica per mille il disagio della vita quotidiana per la doppia presenza le politiche
Dello stile sociale del governo hanno molto aggravato le condizioni di vita di lavoro negli ultimi mesi qui bisognerà muoversi rapidamente anche in senso referendario
Almeno sul decreto sulla sanità e su qualche parte di quello sulle pensioni
Il decreto sul pubblico impiego
Altro intervento sullo Stato sociale
Badate contiene cose anche condivisibili molti S da noi al sindacato il tema della contrattualizzazioni il tema della privatizzazione il rapporto però badate non è la contrattualizzazione del rapporto di lavoro e poi non è la contrattualizzazione
Nel senso che rapporti di lavoro mansioni mobilità
Non sono prevalentemente assegnate alla contrattazione
Sono assegnate alla burocrazia ai direttori generali e ai ministri
Per questo verso il decreto è un aggravamento dei caratteri di burocratizzazione dello dello Stato
Comunque l'intervento dello stato sociale noto la manovra
La manovra che è cominciata con il decreto trecentotrentatré a giugno ed è finita con la
Decreto di novantatré mila miliardi
Se voi mettete tutto insieme prendete la legge finanziaria per il novanta per l'anno in corso tutta questa manovra si concentra sulle due cifre finali
La spesa per interessi più quindici per cento spese per investimenti meno dodici per cento
Diminuisce l'area di quelli che devono dovranno lavorare
Per sostenere il reddito dei percettori la rendita statale
Duecentoventi mila miliardi di interesse per il novantatré
Un probabile disoccupato e in particolare disoccupata in più per miliardi
Un colossale spostamento
A difesa del risparmio e a tutela del debito pubblico dalle attività produttive direi di ricerca di innovazione eccetera eccetera una politica chiara un secco carattere recessivo
è vero che non è tutta colpa del governo in carica bresciano tendenze di lungo periodo ma le politiche fatte in questi otto mesi hanno assecondato le tendenze recessive
Naturalmente essendo impotente a risolvere le questioni di qualità del sistema l'unica ossessione quella dei salari
Quest'anno avremo
Salari e stipendi al lavoro dipendente un meno tre meno sei per cento in banca per il valore reale
C'è un solo precedente a parte gli anni di guerra ed è la discesa del cinque per cento del salario reale nel mille novecentotrentaquattro
Quando c'era un governo forte base parlamentare
Diciamo non propriamente amico del
Degli operai e dei lavoratori
Credo che non dobbiamo mollare qui nella battaglia anche per introdurre forme di indicizzazione insomma difesa del valore reale del salario ma lo dico di sfuggita
L'inflazione che anche questo è una cosa che riguarda in particolare il reddito delle donne che lavorano ma questo va Dassi
Le infetti della svalutazione della lira si faranno sentire presto anche se tutti si stanno affannando a dire no no no son disposto a scommetterci con una ripresa dell'inflazione
E gli effetti della svalutazione invece non si fanno sentire in modo determinante
Per l'esportazione cioè in senso
Nel senso di una tiraggio almeno di una parte dell'economia infine
Questo governo si è caratterizzato per un massiccio intervento sul mercato del lavoro
E quindi arrivo fra un secondo sull'ultimo decreto con una osservazione intermedia
Che vorrei consegnare alla vostra riflessione
Noi siamo
In piena recessione non solo economica ma del diritto del lavoro
Alcuni anni fa parti il terreno del costo del lavoro che poi arrivo
è arrivato in stazione con l'abolizione dei delle degli ogni forma di indicizzazione accaduta la scala mobile
Ho l'impressione che in queste settimane sia partito
Non mi riferisco a tutta la questione a sé stante l'articolo diciannove che è un altro capitolo no che sia partito il treno della abrogazione dello Statuto dei diritti dei lavoratori
Ho visto che è presidente della Confapi ha già chiesto la sospensione per due anni dello Statuto
Dobbiamo trent'aprire subito tenere gli occhi bene aperti perché
Questo può essere l'esito di una certo moltiplicarsi di iniziative ed anche dell'azione del Governo
Ora naturalmente per quanto ci riguarda
Non si può dare una risposta a questi problemi se non a partire dalle dalle politiche macroeconomiche come si dice
Politiche gente economiche generali
Che portino rapidamente a sgonfiare la la la palla degli interessi la palla del debito pubblico
E a finanziare Investimenti e investimenti di qualità questo osservazione sulle infrastrutture che è vero che uno dei sedimenti a a più bassa intensità di lavoro femminile
Naturalmente dipende dal tipo di infrastrutture perché se si costruiscono autostrade bretelle autostradali strade
Le donne ci lavorano
Pochine non solo ma sono anche come dire Investimenti
Di tipo congiunturale essenzialmente cioè serva assorbirà un po'di manodopera ma non è che dopo ti danno se invece per infrastrutture si intende qualche altra cosa per esempio la proposta fatta ieri ieri altra dalla lega ambiente
Di infrastrutture di qualità e allora si parla di non solo il trasporto pubblico ma di reti di telecomunicazioni cioè il sistema delle infrastrutture che possano fare da sostegno ad una ripresa industriale di qualità
Che deve essere la proposta su cui ci muoviamo
Lì
L'intensità del lavoro femminile più alta
Io non credo che
Solo per via infrastrutturale si rilancia uno sviluppo uno sviluppo di qualità
Che il problema di scelte anche dirette non solo indirette per via infrastrutturale
Di politica industriale di politica della formazione di politica della ricerca scelte dirette
Non solo tenute come seconda lavorazione della grande spesa infrastrutturale siano assolutamente necessario
Abbiamo un problema quindi ma credo che alcune cose in questi mesi sono state dette importanti interessanti da parte nostra politica economica generale
Abbiamo un problema di intervento sull'emergenza di ammortizzatori sociali
E quindi il prolungamento delle casse integrazioni che vengano ogni scadenza e accelerazione dell'iter di riforma della duecentoventitré che è stata un disastro essendo legge intervenuta in fase recessiva non in fase espansiva
In modo da rendere difficilissimo l'accesso alle liste di mobilità che son quelle che poi colpiscono essenzialmente le donne
Credo che bisogna accelerare anche l'iter che però ha fatto dei passi significativi per portare ad un livello decente l'indennità di disoccupazione ordinari
Che oggi ad un livello indecente che deve essere alzata fino a livello di sopravvivenza oggi molto sotto
Infine sul mercato del lavoro
Ora appartenenti discorsi generale di prospettiva noi abbiamo questa
Abbiamo questa
Questa scadenza rapida nei prossimi giorni
Arriva in Parlamento il decreto uno del mille novecentonovantatré
Che è un colossale pasticcio
è il decreto nella sua prima parte
Introduttivo della della famosa dello dell'ufficio governativo pomposamente chiamato tax task force
A cui attribuisce a mille seicentocinquanta miliardi
è probabile che però la task force decada
Perché ci sono obiezioni di merito sulle sue competenze ed anche obiezioni
Legali
La legge istitutiva Presidenza del Consiglio per esempio vieta al presidente del Consiglio di nominare istituti istituzioni che abbiano poteri di spesa di decisione possono nominare dei consulenti
Quindi è probabile che questa parte del decreto decada bisognerà fare una grande battaglia su questi cinquanta mila miliardi che ancora però non sa bene come vengano composti
Che il governo ha annunciato di opere pubbliche del rilancio appunto almeno provvisorio dell'occupazione non sa bene da dove vengano sono probabilmente in gran parte residui passivi
Cioè opere già finanziate che non sono partite che dovrebbero essere fatte ripartire se è così però non c'è ancora la risposta del governo siamo in zona di pericolo rosso perché le opere che possono più facilmente partire alla svelta
Sono estratti
Quindi qui bisognerà fare adeguato
Un'adeguata battaglia invece se ci sono questi soldi vadano nella direzione che si diceva prima e poi
C'è tutta questa parte
Chi è aberrante aver introdotto surrettiziamente
Come articoli di un decreto che ha un altro titolo
Il decreto che al titolo di misure di sostegno all'occupazione
E invece ci sono quattro articoli che sono una rivoluzione o una controrivoluzione che dir si voglia nel governo nel mercato del lavoro
A aziende chiamata nominativa l'agricoltore
Contratti di inserimento
Che non si dica che i contratti d'inserimento sono contratti a tempo determinato sei mesi un anno
Che non si capisce in che relazione siano con i contratti di formazione lavoro e con l'apprendistato
Salario d'ingresso
Che è vero che c'è in tutta Europa
Ed è anche vero che la legge lo stabilisce a tempo indeterminato però per esempio non è collegato alla condizione che lo usino aziende che non abbiano messo negli ultimi dodici mesi ventiquattro trentasei in mobilità o in cassa integrazione
In questa formulazione la convenienza e la legge aziende cacciare cento persone ad alto costo perché hanno maturato un'anzianità ed una qualifica e prenderne altre cento a salario d'ingresso
E lavoro interinale chi è vero anche questo che c'è in tutta Europa negli Stati Uniti d'America ma presentato qui in condizioni assolutamente oscure
Allora noi chiedilo abbiamo chiedere
Stiamo insistendo ma il governo non è disponibile lo stralcio perché si possa discutere
Dell'insieme
Delle norme di funzionamento e di governo del mercato del lavoro
Perché in certi casi una flessibilizzazione anche trattabile
In altri è necessaria invece introdurre forme di rigidità fare emergere il nero al bianco vuol dire introdurre rigidità che oggi non esistono perché lì la flessibilità è totale
La norma la legge sulle pari opportunità
Non è una legge di flessibilità è una legge di rigidità ulteriore
Quindi giustamente di rigidità ulteriore
Il problema è di avere tutta questa partita su un tavolo in cui si può ridiscutere globalmente
Perché in certi casi credo che bisogna insistere sulla rigidità e in altri si può anche discutere forme di ulteriore flessibilizzazione
Quello chi è il inaudito e che il governo possa pensare di far passare in forma di decreto norme che scombussolato tutto di questa portata
E che trasformano lavoro stabile il lavoro precario credo che giudizio anche della CGIL sia azzeccato
Infine per proprio un secondo
L'ultima e forse però più rilevante questione
Ed è quella del del tempo
E dell'anno di lavoro
Questa sì
Intervenire su questo vuol dire impugnare tanto l'aspetto congiunturale quanto quello strutturale della crisi
E creare qualche condizione seria
Per una ripresa dell'occupazione e dell'occupazione femminile
Gli orari contrattuali sono trentasette trentotto trentanove quaranta ore
E il settore industriale in Germania da questo mese entrano in vigore orari contrattuali di trentasei ore quindi sensibilmente più bassa
Gli orari di fatto se si considera ormai il quantum e degli straordinari ammessi gli orari di fatto sono intorno alle quarantuno quarantadue ore
Se si considera il mercato nero del lavoro dove si fanno o si fa molto doppio lavoro con giornate lavorative anche di dieci dodici o quattordici ore
Gli orari disfatto in Italia sono sicuramente intorno alle quarantacinque ore se si continua così tra qualche tempo le otto ore se otto ore vi sembran poche dovrebbe diventare di nuovo
Un diventa uno slogan è attualissimo
Io penso che l'impegno che prendemmo a Milano di rilanciare la questione dei non solo del tempo e dei tempi ma dell'orario di lavoro debba ridiventare centrale
Vedo che persino la CISL
Ha sollevato la questione
L'altro giorno
Nel convegno della democrazia cristiana sul lavoro
Prodi Gorrieri ripresi anche da Martinazzoli
Hanno fatto una proposta di porre sul tappeto ormai la attuabilità di una riduzione di orario di lavoro
Credo che forse qualche condizione per non fare di cacciatori di mulini a vento ma per mettere in solido questo naturalmente richiede
Una discussione nel movimento sindacale ed operaia o sulle impostazioni contrattuali
La cosa della Piaggio che veniva ricordato particolarmente interessante la prima azienda che ha chiesto un intervento dello Stato a sostegno invece chiede la cassa integrazione
Potrebbe proporre anche altrove
Ma credo che non sia necessario al di là di questo spazio di libertà di di di di liberi il libero della contrattazione sia necessario anche un intervento una proposta legislativa
Che porti naturalmente non si può stabilire valgono per tutte no le trentasette ore le trenta no bisogna vedere naturali ma che comunque abbia come Effetto una generalizzata riduzione di orario di lavoro perché in mancanza di questo il sommarsi di congiunture struttura
Porterà al novantadue una tragedia nell'occupazione in particolare una tragedia per quanto riguarda il problema
Fondamentale che stamani discutiamo dell'occupazione femminile
I ci porterà a una sua riflessione su gli interventi nessuno dei loro esiti indirizzi di riforma e gli scenari dell'occupazione in particolare quella femminile
La sta chiederei di fare silenzio perché è una salda questa un po'ingrata per cui non ci si sente qualcuno chiacchiera neanche a fianco si può chiacchierare perché impedisce alle altre di ascoltare
Sì parlo
Sono stata un po'colta di sorpresa dalla relazione di Fabio Mussi sarà già andato hanno
Peccato
Nel senso che non ho capito bene cosa c'entrava comma il seminario devo dire
Nel senso che non ho capito bene cosa c'entrava con questa giornata di lavoro ma poi però più specificamente ad alcune risollevare alcuni problemi che lui ha posto del ritorno invece al compito che con Elena
Discutendo con Helen settimane fa ormai è vero assunta per dire che quindi prescindono in qualche modo dal contingente per cercare di individuare le linee di tendenza che
Raramente il contingente riesce a cancellare almeno che non siamo di fronte
E io dubito che siamo di fronte anche c'è del pessimismo nel dire che dubito che siamo di fronte ma più vicino di così è impossibile
è scoccato il microfono a vedere dubito che siamo di fronte a un cambiamento di tale radicalità da rimettere in discussione le linee di tendenza che si sono espresse negli ultimi diciamo dieci anni nel mercato del lavoro italiano e nella specifica condizione che nel mercato del lavoro italiano hanno avuto le donne
Noi abbiamo
Ha avuto in questi dieci anni è una situazione anomala rispetto ad altri paesi diciamo simili al nostro prendiamo come riferimento
Quelli
Dell'area comunitaria o quelli sostanzialmente più industrializzati nella media del l'area OCSE
La difesa la specificità del delle nostre tendenze a me pare che si esprima nel fatto che
Noi abbiamo avuto un mercato del lavoro dell'Italia del nord che è stato più positivo che ha avuto un andamento più positivo di quello tipico di altre di altri paesi industrializzati con tassi di disoccupazione maschili come Giovanna ci ricordava noi misuriamo il tasso di disoccupazione in maniera più generosa ovvero lo sopra valutiamo rispetto a quello che fanno altri Paesi perché abbiamo una diversa
Avevamo perché sta si sta cambiando una diversa definizione di più su occupazione involontaria quella che si prende in considerazione nelle statistiche quella che è definita disoccupazione involontaria cioè uno che vorrebbe e non può lavorare
Noi avevamo finora una definizione di disoccupazione involontaria
Più a maglie più larghe di quella di altri Paesi e quindi abbiamo tassi di disoccupazione superiori agli altri Paesi anche per effetto di questo diversa definizione statistica
è abbastanza occhio ipotizzare che quando l'Istat correggerà sta correggendo la concetto disoccupazione volontaria che involontario scusate che usa allora andremo dei tassi di attività più basse per le donne
E dei tassi di disoccupazione connessi più bassi per le donne perché quello che è rilevante
La ricerca attiva del posto di lavoro
E quindi
Restringendo il concetto di ricerca attiva del posto di lavoro e presumibile che una parte di donne che oggi sono considerate in cerca di lavoro verranno invece ricollocate soprattutto nel Mezzogiorno
Tra le non forze di lavoro quindi fuori dalle forze di lavoro
Ma chiudo questa parentesi la parentesi è importante dico qui è possibile un riferimento a Mussi perché oggi i nostri tassi di disoccupazione non sono confrontabili con quelli degli altri Paesi europei anche la Spagna il Portogallo usano la definizione di disoccupazione involontaria dei istituti internazionali quindi non quello che abbiamo usato finora noi
Ecco chiusa la parentesi noi abbiamo comunque avuto un tasso di disoccupazione maschile al nord che è stato il più basso di tutti i tassi di disoccupazione maschili della realtà c'è degli anni dal mille novecentottantacinque in poi
E invece abbiamo avuto un'altra area del Paese che ovviamente nel Mezzogiorno che aveva comportamenti
Di scarsamente raffrontabili con quelli delle altre aree europee assimilabili molto di più
Ai comportamenti di Paesi che non sono compresi nel continente europeo
C'è quindi nel caso nel mercato del lavoro italiano un specificità maschio o femmina che va per sesso
E c'è una specificità di area geografica nord-sud e queste due specificità si intrecciano dando luogo a delle
Degli squilibri notti quelli di cui parlava prima giornata Altieri
In che senso nel senso che noi abbiamo che in tutti e due in tutte le aree italiane le donne hanno un comportamento nella ricerca del lavoro
Che oppure o per lo meno sembra essere dà i dati
Tale da generare quella forma di disoccupazione che si chiama disoccupazione da tesa Ughetta
Probabilmente nei modelli nei modelli che su quest'ultima lo sassoni la disoccupazione di attesa nasce dal fatto che non si cerca un qualsiasi posto di lavoro ma si cerca un po'un parco un posto di lavoro che ha alcune caratteristiche studiando i dati degli anni Ottanta sembrerebbe che la disoccupazione di attese delle donne derivava dal fatto che le donne cercavano posti di lavoro con in particolare una caratteristica un orario di lavoro
Più compatibile con gli impegni familiari di quanto non fosse non sia l'orario di lavoro standard quello a cui pensiamo quando come ex quasi sempre facciamolo ragioniamo sul mercato del lavoro con questi occhiali
Anni sessanta per cui sembra che il mercato del lavoro sia l'industria e poi il Duse la grande impresa insomma quella industria taylorista Eco eccetera eccetera
Che era il punto di riferimento fondamentale negli anni Sessanta ecco le donne
Cercano preferibilmente posti di lavoro che abbiano orari di lavoro diversi e più compatibili con leso
Con l'esaudire i loro impegni familiari e questo è vero tanto nel Nord quanto nel Sud e questo è più vero in Italia di quanto non sia in altri Paesi
Questa cosa è stata studiata
Immagino che alcune di voi conoscono questo lavoro da due corna miste che si chiamano Paola villa Francesca Betti io che hanno identificato un
Ma lo do simpatico divertente un paradigma Mediterraneo sarebbe una modalità di comportamento dell'offerta di lavoro femminile che caratterizza le donne del Sud Europa perché loro spurio è riferito ad agire
è stato anche credo per la cenere e un paradigma nordico che appunto caratterizzerebbe le donne dei Paesi dell'Europa settentrionale
Il paradigma Birthday terraneo attribuirebbe una importanza maggiore
Ai gli impegni familiari cioè attenuerebbe un'importanza maggiore a quello che chiamiamo il secondo ruolo sulla chiamiamolo come vogliamo al fatto che la donna ritiene di la donna mediterranea ritiene di
Di dover garantire dei servizi prodotti nell'ambito della famiglia
Di qualità quantità superiore a quelle delle donne di altre società delle società nordiche
Ritiene di poter meno delegare a terzi in questi compiti rispetto alle donne che appartengono ad altre società
Quindi
C'è questo fenomeno Way Tannen probabilmente collegato con questa importanza al se così possiamo dire assegnata dalle donne dell'area mediterranea ai compiti familiari alla qualità della vita dentro la casa la qualità dell'educazione dei figli
L'altra invece specificità quella nord-sud più che nota
Vede un un affetto di aggravamento del influenza che questa appesa questa selezione diciamo che genera tesa
A sui tassi di disoccupazione perché nel Sud sia i maschi che le donne sono sottoposti a dei processi
Tortuosi per l'ingresso nel mercato nel mercato del lavoro stabile e questi processi tortuosi sono così tortuosi da risolversi spesso per le donne in
In un'uscita dal dall'offerta di lavoro senza aver trovato il posto desiderato
Quindi nel Sud ci sono altri fenomeni che influenzano i tassi di disoccupazione che per le donne si assommano a questo quei Tannen probabilmente che ritroviamo nel Nord
Che cosa perché il mercato del lavoro meridionale caratterizzato da una così grande difficoltà di inserimento di ambedue i sessi in una occupazione
Io potrei darà una risposta molto sintetica dicendo che il sistema clientelare richiede che le cose funzionino così
E non sarei molto lontana dal vero che cioè esiste una spiegazione politica
Dei motivi e non economica cioè non è un problema di livelli insufficienti di domanda di lavoro o perlomeno non è soltanto un problema di questo tipo
Ma esiste un modo di riorganizzazione della società e delle sua rappresentanza politica quindi esiste un problema politico
Che fa sì che non si possano accedere al lavoro attraverso il confronto sul mercato come noi presupponiamo che sia quando parliamo di domanda e di offerta come se forse fondamentalmente il mercato del lavoro a indirizzare le persone verso il posto di lavoro desiderato compatibilmente con le potenzialità
Nel sud esiste invece un modo di organizzare il sistema sociale la sua riproduzione che si chiama cliente la che tutti quanti conosciamo e questo modo di organizzare il sistema sociale la sua riprovazione determina
Contribuisce a determinare se non determina in toto questo percorso accidentato attraverso il quale possibile
Arrivare ad una un occupazione occupazione registrata ad occupazione regolare registrata e regolare perché nel percorso accidentato ci sono tanti lavori ma sono lavori di non riconosciuti sono lavori
Precarie non registrati sono a volte i lavori
Percorrendo i quali ci si trova di fronte all'alternativa se scegliere per l'economia legale o per l'economia criminale sappiamo Mussi ha parlato di lavoro nero di lavoro irregolare noi siamo accusati da agli altri Paesi di esagerare nelle nostre stime del lavoro nero e del lavoro irregolare l'Istat attaccato dagli altri Statuti disse istituti di statistica
Dei Paesi industriali perché ha rivalutato proprio proprio la propria stima del reddito nazionale includendo il lavoro irregolare
Non c'è dubbio tuttavia che nel Mezzogiorno e in particolare in alcune regioni del Mezzogiorno
Ampia la quota di lavoro che soprattutto i giovani e soprattutto le giovani donne ma anche i giovani maschi
Si trovano in condizione di fare nel senso che non viene sono altri lavori impossibili e che in molti casi anche sempre principalmente per i maschi conducono
Il orbita della carriera criminale questo
Questo fatto a delle conseguenze poi su come si lavora quando si è trovato il posto di lavoro regolare perché molto spesso questi lavori irregolari e comprese quelli criminali sono compatibili poi io sono rese compatibili con un posto di lavoro vero
Nel senso regolarizzato
Con tutte le garanzie eccetera producendo come abbastanza noto questa doppia contraddizione che i in una aree in cui tutti diciamo c'è poco lavoro chi ha un lavoro regolare normalmente neanche un altro irregolare o spesso neanche un altro irregolare
E dall'altra parte che questo contribuisce a deprimere il la qualità del lavoro che si sta sul posto di lavoro regolare arrendere poco
Rilevante il contenuto in termini di produzione del lavoro svolto sappiamo benissimo del settore pubblico Mezzogiorno funzione ad esempio così
Cioè gara le i posti di lavoro del settore pubblico sono posti di lavoro a cui spesso non corrisponde un'adeguata prestazione qualche volta non corrisponde alcuna prestazione
E la la cosa è più seria e più grave quando ad avere quel posto di lavoro sono i maschi piuttosto che quando da che quando quel posto di lavoro è occupato da una femmina
E qui c'è il il corto circuito del mercato del lavoro che ho così sommariamente descritto e maschi meridionali sono diceva prima Giovanna sono in concorrenza con le donne sul mercato del lavoro terziario sul mercato del lavoro delle occupazioni tipicamente femminili
Concorrono con le donne e le spiazzano le spiazzano perché nel sistema dei valori della clientela
Che sono valori di tipo tradizione il mistico è il maschio che deve trovare un certo punto un lavoro regolare che deve avere l'assistenza sanitaria e il sistema delle garanzie perché il maschio che si sposa deve garantire la femmina non si sposa il maschio si sposa la femmina no che oggetto e deve garantire la la possibilità della procreazione dei figli in condizione di sistema minimo delle garanzie
Allora la clientela privilegia i maschi lo spiazzamento deriva da questa condizione anomala di competizione in settori in cui nella competizione
Tra virgolette libera cioè nelle regioni del Nord sono le donne che vengono preferite i maschi per occupare determinati posti di lavoro nel sud accade il contrario a causa del sistema clientelare
Noi sappiamo però che il settore pubblico in particolare non ha un mercato locale del lavoro mercato nazionale dell'amore concorsi sono concorsi nazionali
Il modo in cui si accede non è vincolato alle specifiche aree quindi questa concorrenza questo spiazzamento per quello che riguarda il pubblico a pubblica amministrazione gioca a livello nazionale e non gioca soltanto a livello meridionale
A me sembra che questa situazione sia deleteria dal punto di vista delle donna e soprattutto delle donne del Sud Minotti mi norma misura delle date e delle altre regioni
Perché poi appunto questi maschi che finiscono pieno un posto di lavoro che considerano
Di una un rimedio Uka cosa che hanno dovuto accettare perché non c'era una cosa più corrispondente alle loro ambizioni che spesso non sono poi identificate in una cosa concreta sono un po'vaghe
Si comportano appunto come dei lavoratori disaffezione attico risultato di un'offerta di servizi quantitativamente e qualitativamente insufficiente per cui nel sud delle donne sospettata dai maschi non riescono a entrare la produzione dei servizi pubblici
E poi pagano con il costo di questo spiazza mento anche sul fronte della impossibilità di godere
Di uno standard di servizi minimo come quello che possiamo dire c'è e le regioni del Centro-Nord
Questo è un elemento che copiosamente non si
Capisce bene e quindi io mi sono ritrovata spesso discutere con delle compagnie meridionali che dicono ne vogliamo altri servizi da vogliamo più servizi
E se egli rispondete ma guardate che l'occupazione pubblica uguale a quella che c'è in Emilia Romagna non è che c'è nemmeno quindi voi non avete servizi perché quelli là non ve li danno non perché non ci sono abbastanza occupati perché vi vengono dati servizi ma per quel quelli occupati non producono nulla Trane portaborse dei politici tane contrabbandieri fanno altre cose non fanno il lavoro che dovrebbero fare
Io credo che questa sia una questione molto in molto significativa della condizione di vita delle donne meridionali e su cui quindi dovremmo lavorare di più
E tirar fuori delle proposte più
Somma che non siano che vogliamo crei creazione di servizi perché quelli tra l'altro con l'aria che tira sul fronte della spesa pubblica e secondo me Mussi era ora che tirasse lo dico tra parentesi ma comunque con l'aria che tira sul fronte
Perché si
Decreto ascoltato
Questo
Ma
Da verso il proprio sulla con l'aria che tira
Qui il decreto sulla nostra per lato decretos sulla sanità
Con l'aria che tira sul fronte della spesa pubblica non credo che possiamo immaginare un forte incremento dell'occupazione pubblica nel prossimo periodo ora
Io vedo in tutta questa storia che va rapidamente riassunto Huff una comunque conto che è quello che ho accennato distinguendo il modello mediterraneo dal modello nordico
Noi come immaginiamo che la nostra società debba evolvere perché noi abbiamo questa
Questo
Vivere bene dentro alla famiglia che è sicuramente una cosa che ci caratterizza rispetto a molti altri Paesi industrializzati basta andare un po'in giro per il mondo che lo si vede con con mano quello sì constata
Agevolmente noi viviamo meglio dentro le nostre case dentro le nostre famiglie di quanto non vivano i francesi gli inglesi e gli svedesi gli americani
Abbiamo un'opzione verso il di fare bene in casa avere una casa che funziona bene che piacevole che attraente
Che lì in cui la vita familiare abbia il più spazio possibile i cui figli crescano guardati assistiti insomma crescano come figli di mamma
Questo è un modello che ha due conseguenze vuole la storia del Weather probabilmente che dicevo prima ma a un'altra conseguenza che è che noi abbiamo un modello di consumi deviato verso i beni
Rispetto ai servizi
Noi rispetto a questi altri Paesi consumiamo più merci e meno servizi
Quindi a parità di livello di reddito compriamo più più vestiti più roba da mangiare più siamo un Paese di ibridi curiosi in fondo più attrezzature per la casa più cose di questo genere compriamo meno servizi
Allora può darsi che questo modello abbia sia un modello transeunte nel senso che sia destinato ad essere superato verso per
Avvicinarci a questo sistema nordico
Può darsi di no e allora se questo non accadrà cioè se il modello a persistenza perché alcuni valori tradizionali hanno ancora un peso forte
Noi andiamo verso a una situazione in cui i tassi di attività femminili si assesteranno su un livello simile a quello che hanno raggiunto adesso la disoccupazione di altezza continuerà ad esserci indipendentemente dalla fase congiunturale che attraversiamo e il raccordo tra le donne e la disoccupazione e la e l'occupazione e la disoccupazione sarà quello che in fondo già accogliamo che sia da un lato non ci sarà un re un un diminuzione del tasso di attività perché ormai le donne sono tutte scolarizzato e sappiamo che i livelli di scolarizzazione sono molto alti sono superiore quelli maschili e c'è un effetto investimento no io ho studiato voglio in qualche modo mettere a frutto
Le capacità che ho acquisito attraverso l'istruzione quindi Cetti rimane questa spinta appare così come rimane salvo che nel Mezzogiorno questa spinta reinventare i modi di lavorare che c'era il nella presenza forte delle donne sul mercato del lavoro
Se ho capito ho sentito bene l'obiezione in prima Carla Casalini faceva a Giovanna è giusto quello che Carla dice le donne portano nel lavoro dei modelli diversi del delle dei sistemi di valori diversi dei modi differenti di interpretare il lavoro la sua organizzazione e i suoi risultati ma il terziario consente questo il terziario è un settore in cui come
Dice questo
Questo economista americano che ogni tanto viene ricordato perché discutere il significato del terziario mormorio il terziario un settore in cui il prodotto e la qualità del lavoro
Del lavoro erogato dal dal lavoratore e quindi conseguente delle reti non è l'industria non c'è il terrorismo sociale cioè in misure limitate i e abbastanza marginali c'è un la le macchine hanno comunque una capacità di sostituzione del lavoro limitata e l'avranno anche il futuro basta che guardiamo Paesi che ai nostri livelli di terziarizzazione ci sono arrivati
Quindici vent'anni fa hanno continuato su quel percorso
Ecco allora questa questione del rapporto tra i servizi e le donne e la capacità
Delle offerte delle donne occupate di reinventare delle forme nuove di organizzazione del lavoro che poi si lega con la vostra battaglia sui tempi
Che cito tra parentesi perché c'è un rapporto molto forte a me sembra che sia il terreno su cui vale la pena di impegnarsi di più in termini di elaborazione
Luglio ultime due cose due annotazioni a margine io credo che sia meglio piuttosto che discutere se c'è la crisi o non c'è la crisi cercare di capire che cosa sta succedendo al di là delle definizioni sintetiche
A me sembra che quello che è successo negli ultimi sei mesi è che da un lato si praticamente fermata la spesa pubblica per Investimenti per intervento dei magistrati più quelle per intervento del Governo
Con un effetto a catena no perché anche nei posti dove non c'è il giudice Di Pietro
I nuovi contratti non vengono fatti partire perché si ha paura di fare male e si aspetta dopo aver lungamente fatto delle stelle settimo e si aspetta una nuova legge che peraltro non sta arrivando per cui c'è una situazione demenziale scossone su questo fronte e ci sono delle spinte molto forti a drammatizzare credo che la del dodici anche giovane mi pare
Allenamenti Zara il problema dell'occupazione perché a da passa a nuttata buttata passa e ricominciamo come se niente fosse stato non a caso i fautori della grande crisi sono personaggi noti per aver fregato purtroppo non ancora in galera tutti
Per aver pregato moltissime miliardi alla finanza pubblica negli ultimi dieci anni non nomino
Però tanto sapete chi sono
Ecco quindi tre c'è questo aspetto poi c'è la svalutazione la svalutazione certamente sì permetterà cioè permetterà alle imprese esportatrici di rilanciarsi ci sono già i segnali in tutti i settori in cui la domanda internazionale non è stata scoraggiata dalla dall'andamento congiunturale le imprese stanno andando molto bene ci sono basta vedere i giornali economici credo del resto quanto solo una volta alla settimana ma è sufficiente per rendersi conto che questo è quello che sta accadendo
La congiuntura internazionale probabilmente adesso girerà perché e l'americana
L'America spinge anche se è protezionistico all'indirizzo dell'amministrazione Clinton gli americani ormai non producono circa il cinquanta per cento di quello consumano per cui
Non lo producono più e quindi a meno che non si mettano a produrre ex-novo cose che non fanno più da oltre vent'anni il il setto sul gli altri Paesi industriali probabilmente ci sarà quindi Bock insomma io sono per
No non mi pare che valga la pena di fare le drammatizzazioni
Se non si è capito in quale direzione si sessista dando chi ne guadagna chi si perde perché c'è pure chi ci perde
Da quello che è accaduto negli ultimi sei mesi e non solo settore delle opere pubbliche l'altra cosa eh la vicenda certamente triste delle liste di mobilità
Quelli che vanno nelle liste di mobilità sono soprattutto donne certo perché siamo tutti perché
Perché mi ha i cassintegrati erano soprattutto uomini ma gli uomini sono trovati degli altri lavori invece le donne sole materie aspettare aspettare dieci anni dodici anni di cassa integrazione allora io sono convinta che adesso il fatto che
Escono credo di sì dalle le da la cassa integrazione per andare nelle liste di mobilità è un problema enorme per queste migliaia di persone che sono interessate però noi nel valutare questo problema primo non lo possiamo mettere sopra
Alla disoccupazione
Che si creerà adesso fase recessiva congiuntura quello che succederà vedremo
Primo perché è un'altra cosa queste la disoccupazione delle ottantadue ottantatré non è la dispersione di adesso
Secondo questa queste persone hanno goduto per dieci anni di trasferimenti previdenziali di livello che non se lo sogna nessun altro
Non se lo sogna il pensionato col minimo non solo sono disoccupato giovane che non prende una lira allora io credo che il loro sia un problema grave però loro sono una minoranza e non solo una maggioranza
Se prima cosa seconda cosa
Ne ho e spero che non venga dalla sinistra la richiesta della continuazione di un difesa di un interesse che un interessa assolutamente corporativo
Bisogna trovare una soluzione ma bisogna trovarla evitando che si ripetano casi come questo
Ultimo punto veramente finito poi le politiche del lavoro stiamo attenti noi abbiamo un decennio di politiche attive del lavoro dietro le spalle non possiamo far finta di non saperlo
C'è un decennio di politiche attive del lavoro che sono state una schifezza
Non una catastrofe non usa la parola catastrofe perché sono anche piccoli numeri non c'è niente di catastrofico ma che sono state una schifezza allora qualunque cosa
Noi si pensi di proporre per il futuro
Cerchiamo di fare tesoro di questa terribile esperienza perché è terribile per un una sinistra che chiede politiche dell'occupazione
A dire il dietro le spalle dieci anni di esperienza così negativa com'è stata l'esperienza degli anni Ottanta grazie
Ora io adesso darei la parola data alle Grisenti per la comunicazione su occupazione servizi orari impatti scenari nel pubblico impiego
Sì voi lievemente inserite seguire fino alle ore tredici e trenta per fare un'oretta di intervalli riprendere i lavori e se ce l'ha vorremmo riuscire anche dare la possibilità di Giovanna Melandri di fare la sua comunicazione
Sul come e cosa produrre e poi così oggi possiamo proseguire
Pressione un di dodici e quarantacinque
L'orologio
Nel suo libro tempo da vendere io ho scritto e nella relazione e ho anche portato le fotocopie incubi quindi no va be'poi vediamo perché io ho fatto molta fatica fare questa comunicazione e spero davvero
Che alla fine le porte le critiche bensì abbellisca
Voleva cominciare da un'annotazione è che è questa nel suo libro tempo da vendere tempus da usare ricavo a Roma io Ravaioli che vedere Sala ricorderete che l'autrice raccontava la scena quasi apocalittica determinate all'interno di un nucleo familiare tipo dallo sciopero delle donne dalle loro funzioni di cura l'uomo di casa si svegliava affrontava le prime ore di assenza della sua donna senza grandi problemi perché era tutto stato preparato la sera prima le difficoltà però sorgevano dopo ora dopo ora ed esplodevano dopo il ritorno da lavoro e dopo il ritiro dal figlio dalla scuola quando cioè lui si trovava a fare i conti ad a dover accudire ragazzino lavare le tasse della colazione preparare la cena cenare rigovernare predisporre per il giorno dopo poi giocare con il figlio
E così via a metterlo a dormire
Per il povero uomo di casa niente tv niente giornale una giornata passata senza un attimo di respiro con la previsione di un risveglio che poi si rivela alla fine ingestibile
Ecco e pensare che Carla si limitava a fotografare una situazione semplice
Pensate a quel povero uomo se avesse dovuto accudire anche d'un padre anziano se proprio nel giorno nei giorni dello sciopero avesse dovuto pagare la bolletta della SIP fermarsi a casa per la lettura del contatore
Segnalare all'ENEL il consumo nel trimestre recarsi ai colloqui con i professori chiederà alla USL esenzione del ticket per il padre
Andare al comune per un qualunque certificato chiedere i dati catastali per pagare Elisei Lisi eccetera eccetera eccetera
Sicuramente avrebbe dovuto chiedere un giorno di ferie poi si sarebbe dovuto ritrovare come tante volte lei cioè noi
A girare come una trottola da un ufficio pubblico all'altro nel tentativo di districarsi nel menta meandri impercorribili delle varie burocrazie
E si sarebbe reso conto d'ogni passo di non sapere come ci si deve muovere nelle varie situazioni
Il nostro sempre povero uomo avrebbe cioè fatti i conti con quella parte moderna io lo chiamo così del lavoro di cura pane quotidiano per cui quasi tutte le donne che deriva dal rapporto con le pubbliche amministrazioni e ha trasformato tantissime di noi gli impiegati pubbliche volontarie per forza
Ho iniziato così per ricordare anch'cioè in modo strumentale per ricordare un fatto molto semplice
Parlare oggi di servizi e parlarne con voci di donne significa avere ben presente che oltre agli asili
Ai servizi per gli anziani e i servizi socio sanitari oltre a tutti i servizi cioè per il sostegno e l'assistenza alle persone di cui abbiamo sempre parlato oltre tutto questo che pure in molte parti del Paese ancora non c'è
Oppure c'è
Ed è già stato sta per essere messo in discussione
Un moderno sistema di Welfare si compiono e anche di una vasta gamma di servizi burocratici efficienti tutto questo in Italia manca
Le nostre amministrazioni pubbliche strutturalmente assomigliano a quelle del periodo borbonico
Per colpa per omissioni per interesse o per semplice capacità di chi ne è stato nere responsabile
E se scaricano sulle cittadine sui cittadini ma soprattutto sulle prime un carico improprio di lavoro e di faticosa perdita di tempo che non ha uguali pro nel resto d'Europa
Oltre a rendere più pesante la vita di tutti noi il sistema delle pubbliche amministrazioni per come è organizzato e strutturato
E diretto è un handicap molto pesante per il sistema Italia l'onorevole Maurizio Sacconi dagli schermi della tv io l'ho ascoltato alcune sere fa mentre raccontava agli italiani che anche per quanto riguarda il sistema delle pubbliche amministrazioni
Siamo lontani dall'essere omogenei agli standard europei ma che grazie all'ultimo decreto sul pubblico impiego prestissimo potremo prenotare una prestazione o ricevere i certificati soltanto schiacciando i bottoncini
Con tanti sportelli distribuiti per l'Italia tipo bancomat
Io sarei pronto a fargli un monumento se questo succedesse nel giro di un anno però mi sia consentito di dubitarne
Sono anni infatti che in generale anche le donne chiediamo inutilmente ai vari ministri che si sono succeduti
Amministrazioni trasparenti aperti gli orari meno rigidi facilmente accessibili
Capaci di organizzare e fornire informazioni prestazioni senza imporci dimenticarlo addirittura pagarle nonostante siano gratuite e ci siano dovute leggi importanti sono state approvate sono rimaste lettera morta i contratti nelle parti più innovative come le parti sui diritti degli utenti e la flessibilità dell'orario di lavoro e dei servizi pubblici sono rimasti inapplicati
E poi periodicamente si sono levati e si leveranno ancora grida manzoniane contro l'universo indistinto del pubblico impiego
Che ha finito col colpevolizzare tutti e a frustrare lei migliori e i migliori ha mantenuto inalterato nel tempo quell'imponente macchina di consenso che è il Pubblico impiego
Cambiare tutto questo però non vuol dire negare i diritti dei dipendenti pubblici ci faremmo tra l'altro un torto e norme vista la forte caratterizzazione femminile del lavoro pubblico
Ci sono settori tradizionali come la sanità e la scuola in cui le donne raggiungono ormai il sessanta o settanta per cento del totale degli addetti
Ce ne sono molti altri come la pubblica sicurezza in cui le donne siccome vincono i concorsi e quindi sbaraglia non gli uomini hanno raggiunto una presenza di tutto rispetto
Però né derivata e ne sta derivando
E insieme alla crisi dell'organizzazione del lavoro imperniata tutta sulla figura del lavoratore maschile
Le statine Van ne stanno derivando delle contromosse difensive nel novembre del novantadue il ministro dell'interno con un decreto come saprete
Ha elevato di tre centimetri da uno e cinquantotto a uno e sessantuno centimetri l'altezza prevista per le sole donne che vogliono entrare in polizia alcune sere fa mi è capitato di chiacchierare con con un maresciallo cioè non è che li frequenta cono maresciallo della DIGOS che mi ha parlato di disposizioni amministrative che fisserà ebbero al dieci per cento il limite per l'assunzione di personale femmine dei concorsi io non ho fatto in tempo a controllare ma se fosse così mi sembra che sia il caso almeno di chieder conto
Così come di mettere in discussione la prima la prima decisione presa dal ministro ma anzi Mancino
Messi insieme quindi le donne e gli uomini che lavorano in tutti i comparti pubblici secondo i dati rilevati dall'Osservatorio sul pubblico impiego del trentun gennaio del novantuno
Raggiungono una cifra complessiva che riferita al totale degli occupati in Italia non è squilibrato rispetto al rapporto europeo
Forse c'è ancora un leggero divario a nostro favore quindi possibilità tra virgolette di creare lavoro
Lo squilibrio si rivede rileva invece nel rapporto tra i vari settori che compongono il nostro pubblico impiego
Ad esempio sono fuori media l'amministrazione della giustizia dall'interno più elevato ad esempio l'organico dei corpi di pubblica sicurezza ed è l'inevitabile conseguenza dell'emergenza ma mafia e criminalità in genere
In altri settori
Soprattutto nelle aree meridionali
Gli organici gonfiati sono invece il risultato di scelte clientelari
Operate dai ministri che si sono succeduti è il caso ad esempio delle Poste ma il caso facevano mi facevano notare le compagne della funzione pubblica con le quali ho discusso prima di stendere questa nota che il caso anche dell'amministrazione delle Finanze dove più che la sacro della sacrosanta lotta all'evasione fiscale ha potuto il voto di scambio
Come è potuto accadere tutto ciò se in Italia nell'ultimo decennio le amministrazioni hanno vissuto e regime di blocco delle assunzioni
Fatta la legge trovato l'inganno perché la legge prevedeva e in molti casi grazie al cielo il blocco che si è potuto sì prevedeva di aggirare il blocco attraverso la richiesta delle deroghe con questo sistema
Poi ampiamente sfruttato appunto con sistemi e per obiettivi clientelari si calcola che l'aumento medio degli organici pubblici sia stato dell'un per cento all'anno
Io a beneficiare di questo sistema sempre escluso determinate operazioni clientelari di cui parlavo prima Ada Becchi e io non la voglio assolutamente non sarei in grado di ripetere cose bene quello che diceva
A beneficiare di questo sistema
Cioè quello della deroga non delle operazioni clientelari e sono state soprattutto le donne in quanto sappiamo che le donne si preparano meglio e vincono i concorsi pubblici
Però io lo blocco è stato difficilmente aggirato ed ha inciso pesantemente quindi nei servizi più vicini ai bisogni delle delle persone e delle donne e degli uomini anche e cioè nelle istituzioni che più hanno anche negli anni e si sono confrontati con questi bisogni e hanno creato anche servizi
Che poi però non ci sono in tutta Italia penso ai comuni
Ma penso anche alla alle unità sanitarie locali che sono quelle che hanno avuto più pesantemente Effetti di blocco
Particolarmente pesante la situazione degli enti locali che sono spruzzati sul piano finanziario anche da un'amministrazione centrale ingorda i contrari a concedere salvo che non sia aggiuntiva una qualsiasi forma di autonomia impositiva
E interessata politicamente a mettere in crisi proprio in quei Comuni ai quali va il merito di avere creato già da anni e una rete di servizi che hanno permesso la liberazione delle donne da una parte del lavoro di cura e quindi ne hanno favorito l'occupazione
Il progressivo aumento dell'indebitamento pubblico e la centralizzazione delle scelte perseguita dai governi degli anni ottanta per motivi di controllo politico
Hanno così messo a dura prova la possibilità di mantenere in vita la rete dei servizi creata dalla metà degli anni settanta io credo
Complici anche in parte la perdita di progettualità di alcuni governi locali per cui oggi noi dobbiamo registrare che ormai il sistema o si sta bloccando è tutto bloccato
Sono già state alzate le rette oltre un certo limite non si può andare le contribuzione a carico degli utenti sono già state portate al limite di tollerabilità
Dopo le scelte del governo Amato ci sono casi nei quali potrebbero essere in discussione la sopravvivenza stessa di questi servizi e quindi una perdita secca di
Dei miglioramenti intervenuti nella condizione di vita di migliaia di persone soprattutto di migliore di migliaia di donne
Ecco ma
Uno smantellamento diciamo così di parti di stato sociale cioè di questi servizi creerebbe anche un altro contraccolpo con il passare perché ovviamente ci sarebbe un passaggio ad altri incarichi cosa so tutta da governare ma con dei processi di mobilità molto consistenti
Il personale che oggi lavora in questi servizi se dovessero essere chiusi sì avrebbe cioè sì dovrebbe spostarsi e quindi si erano inizierebbe a un fatto molto negativo cioè la dispersione di un ricco patrimonio di professionalità che si sono faticosamente formate molto spesso sul campo e Traverso solo il lavoro
E poi c'è l'altra faccia della medaglia che può determinare dei danni diciamo così sulla rete dei servizi che comunque continua amo continuiamo a a di cui continuiamo ad usufruire in parte del paese
Cioè
è in agguato secondo me anche la possibile diminuzione degli utenti perché tutti i dati sulla perdita di posti di lavoro che anche qui ci venivano
Ci venivano elencati beh
A un effetto un a un effetto ulteriore cioè il perdere posti di lavoro nell'industria o nel terziario o il rifugio per molti aspetti anche nel lavoro nero
Prefigura un calo delle disponibilità economiche delle famiglie che potrebbero realisticamente anch'esse incentivare una riduzione delle richieste di servizio
Causa e rientro in famiglia della loro delegazione erogazione ovviamente a carico di chi non c'è bisogno che lo dica
Con queste premesse e quindi è adesso vengo a seconda parte di questa introduzione che sto leggendo con velocità penserebbe che la risposta che io dopo alla domanda che mi è stata proposta per questa comunicazione sia soltanto negativa
Forse vi aspettate che io vi dica che gli scenari prevedibile nel pubblico impiego in quanto occupazione servizi siano Foschini
Ciò in conseguenza dei provvedimenti anti Welfare di Amato ma anche di un provvedimento di cui qui si è già parlato rivendicati in primo luogo della CGIL come quello che unifica il rapporto di lavoro tra dipendenti pubblici e privati
E che è destinato a rivoluzionare il lavoro pubblico per quanto riguarda gli orari in poi altro altro tipo di domanda che mi è stata fatta dopo le circolari ai proclami Venditti e i proclami vendicativi del sottosegretario Sacconi
Dovrebbe essere prevedibile almeno stando alle sue disposizioni un peggioramento drastico delle condizioni di lavoro per centinaia di migliaia di donne che grazie all'orario di lavoro continuato hanno potuto conciliare il lavoro di cura con il lavoro extra domestico ecco nel Complesso poi c'è anche chi intravede qualche posto di lavoro a rischio io invece devo dire che mi sento di dovere di deludere
Non perché creda che la situazione sia molto semplice o che ci siano molti spazi ma perché non la vedo così nera detta con sincerità però ovviamente
Nel breve periodo non credo che ci saranno disponibilità apprezzabili di nuova occupazione pubblica
Ma per il medio periodo soprattutto non sono del tutto pessimista
Per quanto riguarda poi i servizi e l'orario di lavoro credo che la situazione sia aperta anche a soluzioni che migliorino la condizione di vita e di lavoro delle donne
Quest'anno il decreto sul pubblico impiego che quello se ho capito bene che lo individuava come individuiamo anche noi nella
Ska nel fatto che non c'è il paracadute della contrattazione per governare una fase così complicata e quindi per tutelare i diritti
Di chi lavora anche nel pubblico impiego ecco
Io io comunque penso che questo sia il vero limite di questo provvedimento però che ci sia parecchio da fare
Perché si tratterà di riorganizzare a rivoluzionare l'organizzazione dei servizi ed è cioè di l'intera struttura pubblica
è evidente che alle prese come siamo come il rap con il rebus di riportare sotto controllo il debito pubblico le risorse aggiunge aggiuntive disponibili non saranno enormi
Il vero passaggio decisivo sarà pertanto quella dell'ormai ineludibile junior da metà riorganizzazione strutturale dell'intero sistema delle pubbliche amministrazioni
Al fine di trasformarlo in un sistema che produca benessere ricchezza per i cittadini come accade nel resto dell'Europa
E non basteranno aggiustamenti ora topi qualche corso di formazione per esempio o qualche ora di lavoro in più dei dipendenti decisa con una circolare ministeriale da Roma
E neppure basterà accordarsi con gruppi o associazioni del volontariato del privato sociale per garantire una parte delle prestazioni che il pubblico non sarà in grado di garantire tutte cose da fare
E tanto meno si potrà continuare a far conto sul meccanismo della deroga per aggirare almeno in parte il blocco delle assunzioni sempre in vigore
Non soltanto perché questo è una questione molto complicata il cinquanta per cento di nuovi assunti
Nei posti di lavoro pubblici disponibili
Sono per legge destinati a lavoratori delle industrie in crisi non soltanto perché le nuove norme in materia di pubblico impiego prevedono che le singole amministrazioni ridetermina le piante organiche
Con l'obbligo di ridurle di elencare il personale da mettere in mobilità
Non soltanto perché il sistema degli orari di lavoro da prevalentemente rigido dovrà adattarsi a bisogni sempre più fresco
Febbre sembra più flessibili
Ma anche perché le pubbliche amministrazioni devono predisporre previsioni triennali dei loro investimenti in modo da assumere personale solo quando dove lo rendano necessario le prestazioni e i servizi programmati
E con il vincolo della copertura finanziaria
Ecco c'è poi da recuperare il gratta tra standard italiani e standard europei
Io mi domando se così non avverrà come faremo nel tempo della comunicazione telematica a scambiare informazioni documenti atti certificati
Con il resto d'Europa visto che le nostre pubbliche amministrazioni
Sono talmente spetta arretrate dal punto di vista tecnologico e della ricerca di nuovi modelli di comunicazione tra di loro che per scambiarsi certificati di nascita sono passate dal piccione alle Poste e lì si sono fermate
E che non c'è una modulistica standard per le comunicazioni tra pubbliche amministrazioni italiane quindi immaginiamoci cosa significherà trovare un linguaggio unico per comunicazioni col resto d'Europa
Ecco quindi a confronto così come siamo salvo sacche anche consistenti di eccellenza
A confronto con gli altri Paesi europei non siamo come un elefante zoppo e cieco che voglia competere sui cento metri con una gazzella
Ci a spetta inoltre l'appuntamento non più rinviabile con l'innovazione tecnologica che richiede una consistente sforzo economico come giacché nutro nella prima fase della restituzione ristrutturazione della grande industria
E che secondo me è destinato a svuotare alcune professioni anche all'interno delle pubbliche amministrazioni io penso che intacca era la condizione di centinaia di migliaia di impiegati e gli impiegati degli uffici interni quelli che non stanno diretto contatto con il pubblico
Se mi è permesso chiamarlo così il nucleo più conservatore quello composto dalle lavoratrici più rigide
E meno disponibile a cambiare attività l'orario di lavoro per i legami con l'organizzazione familiare e dei lavoratori più rigidi perché sono quelli che in grande misura fanno il lavoro nero a proposito il doppio lavoro
La riconversione per tutto questo personale ecco perché non sono pessimista è un'occasione da non perdere
Perché regalare una rete moderna dei servizi burocratici di cui parlavo all'inizio e in parte anche di servizi per le persone che oggi mancano
è una riconversione da governare ovviamente per evitare che le lavoratrici interessati in primo luogo siano prese nella morsa dell'inconciliabilità tra l'organizzazione familiare e lavoro
Ricordiamoci che questo processo ormai inevitabile offre però anche la possibilità di riconvertire professionalità già ora senza futuro
Ecco quindi secondo me un terreno in cui sperimentare la capacità di progettare il nuovo da parte delle regioni dalle amministrazioni locali comprese le USL ma anche un bel terreno di elaborazione di proposte da parte delle donne in primo luogo eletti negli enti locali
Ho parlato a lungo come vi dicevo con altri compagni e compagne la CGIL per preparare questa probabilmente sconclusionata comunicazione
Siamo convinte che la sfida per uscire dalla crisi finanziaria ed economica si giochi in grande misura proprio sul terreno dell'innovazione razionale dell'intero sistema delle amministrazioni pubbliche
Lo stesso rilancio dello sviluppo industriale che rivendichiamo da questo governo in previdente chiamiamolo così ha necessità di una pubblica amministrazione finalmente efficiente e profondamente riorganizzata
Il rilancio dello sviluppo industriale e la ristrutturazione pubblica secondo me hanno in comune l'esigenza di adottare come strumento strutturale strutturale per la valorizzazione del riso
Delle risorse umane la formazione non ci sarà vera innovazione
E nuovo sviluppo
Sensi non saranno accompagnati da programmi consistenti di formazione del personale sia nuova assunto sia coinvolto
Da processi di riconversione come quelli consistenti che si preparano nelle pubbliche amministrazioni ma anche per tutti coloro che stanno per finire nelle liste di mobilità se vogliamo dargli la possibilità di uno sbocco soprattutto mi riferisco a questa cosa tragica delle donne tra i trenta e quaranta
Vi immaginate la qualità della prestazione lavorativa senza questa formazione
Di chi venga trasferito ad esempio senza il necessario periodo di preparazione da un ufficio anagrafe ad un centro unificato l'informazione ai cittadini uno di quelli previsto dal decreto sul pubblico impiego
E ancora dell'immaginate che grande caos diventerà il processo di mobilità che interesserà il personale della scuola
Per il quali nei nel non sono previsti sufficientemente programmi mirati e consistenti di riconversione
Questo della mobilità interna ed esterna non è solo un programma di tutele contrattuali un problema di tutele contrattuali e anche un problema politico perché presuppone investimenti in campo formativo che oggi non sono previsti o perlomeno sono previsti in scarsissima misura
E che probabilmente renderanno difficile proprio attuare la mobilità in modo chiamiamolo così produttivo
Io so che ho affrontato il tema che mi avete proposto al Torino modo sconclusionato da un versante molto strutturale
Probabilmente potete anche contestarmi la scarsa attenzione ai problemi connessi in specifico all'occupazione femminile io però sono di questo avviso che nella pubblica amministrazione per non rischiare il processo di espulsione o quanto meno di marginalizzazione già sperimentato a più riprese nell'industria
Per le donne che vi lavorano già le donne non hanno alternative a misurarsi su questi temi e a misurarsi con il tema non più evitabile della flessibilità del lavoro flessibile
Anche nel pubblico impiego senza che questo significhi abbassamento drastico della qualità di vita di milioni i lavoratrici sembra io capisco la quadratura del cerchio negli enti pubblici come sapete l'argomento più discusso dalle lavoratrici è proprio quello degli ultimi provvedimenti legati all'orario di lavoro
C'era abbia ma c'è anche molta consapevole preoccupazione dopo la circolare ministeriale dopo il decreto sul pubblico impiego sappiamo tutte tutti che non sono provvedimenti nuovi checché ne dica l'onorevole Sacconi sappiamo per esempio che essi doveva organizzare il lavoro negli uffici pubblici dove serviva
Fino alle ore diciotto con aperture fino alle ore diciotto in questo è previsto non sono da leggi Mana contratti da dieci anni a questa parte
E però noi in alcuni casi ci siamo trovati di fronte anche io rifiuto delle amministrazioni a prendere in esame delle proposte di questo genere
Quello che è cambiato oggi però qual è il quadro generale e questo le lavoratrici come tutte noi l'avvertiamo molto bene
Sappiamo tutte che la campana ricambia mento e Sonata e che questa volta aspettare che passi a nuttata
Significa perdere posizioni e non riuscire a determinare il nuovo che verrà senza perdere appunto la tutela dei propri diritti
E allora che fare
Per non sottostare all'ingiusta e vendicativa mannaia di Sacconi che cerca prendendo sola con i pubblici dipendenti il riscatto presso l'opinione pubblica
In nome e per conto di un'intera classe di governo che del Pubblico impiego abusato a piene mani
è il momento secondo me è di utilizzare una conquista delle donne in Parlamento
Largamente sotto lo allettata dai più
Ma che oggi offre un ancoraggio forte a chi voglia affrontare in modo serio e non disarticolato il tema dell'orario di lavoro dei dipendenti pubblici
Ed è l'apertura di uffici e servizi permette infatti di semplice sintonizzare i diritti di chi lavora ed esigenze effettive dei cittadini che non sono definibili a tavolino
Secondo un nuovo modello unico e rigido sia eletto magari con un pizzico di demagogia a livello centrale sto parlando come avete compreso dell'articolo trentasei della legge di riforma delle autonomie locali
Ed è la necessità che i sindaci esercitano il potere di coordinamento che loro riconosciuto e che può avvalersi di un retroterra di sperimentazioni che hanno raggiunto studi avanzati
Stadi avanzati con l'elezione diretta del sindaco questo potere di coordinamento assumerà un peso più consistente perché più forte diventerà il potere del sindaco e della giunta
E sarà bene esercitarlo fin d'ora ovunque sia possibile
Attenzione perché stanno già scattando le contromisure ci sono dei provvedimenti che riconoscono nelle aree metropolitane ai prefetti il potere di coordinare gli orari di lavoro
Dell'amministrazione sta analitici entrati e quindi si potrebbe ripresentare presentare un come si dice o quanto meno un duopolio di questo potere e questo va contro ogni logica non sono delle nostre conquiste ma anche le logiche di buonsenso per coordinare basso uno solo non è che bisogna esserci in cinquanta
In conclusione e ho quasi finito a proposito delle domande che mi avete posto ho tentato di fare il riassunto per evitare di lasciare mi uno nel breve periodo io non credo ci saranno grandi possibile
Età però mentale in termini quantitativi l'occupazione femminile nel pubblico impiego
Due continuerà invece la femminilizzazione secondo me di professioni pubbliche tradizionalmente maschili e quindi queste un portato che continuando le storie di questi anni per esempio nei corpi di pubblica sicurezza
O anche nella magistratura
Penso anche nella dirigenza
Tra l'altro con questo provvedimento sul pubblico impiego si dovrà formare anche nel pubblico impiego la cosiddetta figure del quadro che può essere lo strumento per controbattere all'ottusità burocratica di molti dirigenti pubblici
Tre sempre nel Brembo Periodo il problema più grande sarà la riorganizzazione delle pubbliche amministrazioni
E i conseguenti processi di riconversione delle risorse umane per evitare che si confermino vecchie discriminazioni o se ne creino delle nuove o si intaccano dei diritti acquisiti penso ai trattamenti di maternità nel pubblico impiego
Servirà a prestare il massimo di attenzione al personale femminile e ai bisogni di servizi vecchi e nuovi che dalla sua riconversione potrà derivare mantenendo anche delle diciamo quote di tutela garantite
Perché altrimenti ci potrebbe essere chi non riesce più a diciamo a conciliare lavoro domestico con lavoro extra domestico e potrebbe trovarsi in una condizione veramente difficile dover decidere anche di abbandonare magari il lavoro per quanto concerne i servizi sono convinta che la riorganizzazione delle pubbliche amministrazioni rese inevitabile
Da leggi come la legge di riforma dei comuni o la legge sulla trasparenza
Dai provvedimenti che riguardano ultimamente il rapporto di lavoro pubblico e l'introduzione non più rinviabile di grandi quantità di innovazione tecnologica offre la possibilità di riaprire la questione
L'importante è avere secondo me è una visione complessa dei servizi necessarie proprio partire dal punto di vista delle cittadina che sono sì servizi li chiamo genericamente di assistenza alla persona
Ma anche efficaci servizi burocratici ed efficaci servizi in grado di educare e promuovere quella che con lo slogan felice soprattutto le associazioni cittadini hanno definito
La cittadinanza attiva
Lo strumento orizzontale quattro dal governo dei processi su quale fare leva per creare un'alleanza tra diritti le lavoratrici pubblici pubbliche
E i diritti delle cittadini utenti è il potere di coordinamento dei tempi orari della città riconosciuto ai sindaci non c'è ancora la legge sui tempi nazionale cominciano a esserci il leggi regionali ma l'articolo trentasei ci permette di incalzare il governo locale e di offrire così con la iniziativa politica delle donne nelle istituzioni e nelle sedi e nella società oltre che nel sindacato
Un quadro esterno di riferimento agli scontri che sicuramente ci saranno i luoghi di lavoro pubblici pubblici non appena e ci siamo si aprirà la fase della gestione degli ultimi provvedimenti voglio concludere con una permettete ma che la chiamo così petizioni
No sindacato genericamente
Ma soprattutto la CGIL
Che alla quale spetta l'onore con l'onere lo so di avere lavorato per il primo oggetto di modifica del rapporto di lavoro o meglio di unificazione del rapporto di lavoro tra i dipendenti pubblici e privati
Avverse guitto con determinazione i provvedimenti che hanno modificato questo rapporto di lavoro
Ora questi provvedimenti dovranno essere applicati e non è escluso che ci siano momenti di tensione con lo stesso sindacato da parte di lavoratrici e lavoratori pubblici
Ci saranno rigidità condivisibili e da tutelare
Altre no anche tra le donne
Io mi permetto di fare questa petizione vi chiedo di operare affinché sul piano politico ma anche nelle Amministrazioni dove abbiamo un ruolo di governo ci si muova con il massimo di attenzione nei riguardi soprattutto delle lavoratrici
In considerazione del vincolo che a loro deriva dal carico familiare l'indirizzo politico è e sarà determinante
Perché il potere dei dirigenti con questi provvedimenti si accresce di molto e non credo sia un'esagerazione per vedere che possa esserci
Un qualche caso molto diffuso di ottusità burocratica che pretende di decidere fregandosene delle condizioni materiali delle persone
E vi chiedo di operare affinché è il tratto distintivo della nostra diversità sia il confronto interno ed esterno alle istituzioni per riprogettare Larry organizzarle con l'obiettivo prioritario di utilizzare tutte le risorse disponibili a favore dei bisogni delle cittadine e dei cittadini
Senza per questo penalizzare ovviamente i diritti
Di chi ci lavora e quando nell'organico del proprio ente uno per esempio dei nostri amministratori non avesse sufficiente personale che fa visto che la deroga non esiste
O meglio è bloccata non potendo più ricorre a questo meccanismo io credo non abbia altra strada che farsi parte attiva dei processi di mobilità
Facendone richiesta ma anche predisponendo i necessari periodi di formazione sia per il personale in arrivo ma anche perché c'è in un grandissimo bisogno per il personale in servizio ecco io credo che dopo una fase
Che sarà sicuramente molto pesante
Se riusciremo con mari l'organizzazione efficiente della nostra pubbliche amministrazioni
Non solo avremo contribuito allora sviluppo di questo Paese in modo omogeneo agli standard chiamiamole così europei
Ma probabilmente avremo anche rimesso in movimento un processo non più coi grandi numeri che conosciamo in questi anni ma comunque di possibile
Ampliamento anche dell'occupazione nella pubblica amministrazione
Grazie ad L vi chiedo un ultimo sforzo anche perché Giovanna Melandri ci ha chiesto di Fini e di farla stamani anche perché lei ha un impegno nel pomeriggio e si e credo che sia per tutte noi
Il tema interessa e utilità sentire il Progetto che con la lega ambiente hanno prodotto nei giorni scorso e quindi cioè il titolo della sua comunicazione era come e cose come produrre il paradigma ambito ambientalista per migliorare la qualità dei consumi e creare nuove occasioni di lavoro
Io vi ringrazio per l'attenzione a quest'ora ma cercherò di essere il più sintetica possibile anche perché ho lasciato qui la relazione quindi non entrerò nel nell'iper dettaglio
Diceva Mussi prima che un paese
Che appartiene al al
Gruppo dei sette che non ha una politica industriale come il Vaticano senza tutte elogia io vorrei aggiungere che un paese senza politica industriale è un paese senza politica ambientale
Quindi
Mi ha colpito qualche giorno fa un commento di Barry Commoner un famoso ambientalista americano che osservando
In quelle che erano state nei primi reprime se dalle prime settimane di insediamento dell'amministrazione Clinton diceva
Noi speriamo che l'amministrazione di Clinton e Al Gore
Finalmente riescano a lì e rilanciare in questo Paese una politica industriale questo detto dal come dire da un ambientalista che appunto nella
Nel nel modo così un posto per strisciare di vedere le cose spesso viene considerato un un critico dell'industria Lismore della del lavoro industriale credo che sia interessante sottolineare questo era
Per premettere che
Il lavoro che noi abbiamo fatto e su cui la lega ambiente Massimo come dire assegnato un primo una prima elaborazione ma che dovrà continuare è un lavoro che si colloca
All'interno di una riflessione sulle strategie nelle opzioni per una politica industriale tecnologica in questo Paese
Non siamo partiti dal da una considerazione di carattere strutturale
La l'assenza di di orientamenti e di politica industriale e tecnologica nell'economia italiana nonna solamente come dire è attestato questa questa nostra economia su una tasso di disoccupazione fisiologica molto tra i più alti dell'OCSE come ricordava prima Mussi ma a fallisce anche nell'Obiettivo
Di definire come e quali produzioni sono altre non solo produzioni ma anche organizzazioni sociali sono al cuore di una società ecologicamente sostenibile un po'come se lo scenario della crisi economica italiana di contemporaneamente di disoccupazione di riduzione della capacità produttiva non ancora una volta non porti ad una azione incisiva sulla sulla sul fronte della transizione industriale che è necessaria in questa fase e
Vorrei partire dalla da un dato secondo uno studio dell'OCSE il cinquanta per cento dei prodotti che saranno in uso nei Paesi OCSE tra quindici anni ancora non esistono
E
Un una grossa una grossa fetta di questa di questi mutamenti riguarda di questi nuovi prodotti riguarda proprio la necessità delle società industrializzate di cogliere quella che viene complessivamente definita la sfida ambientale due esempi valgano per tutti
Ci sono oggi trentuno prodotti di larghissimo consumo dalle lavatrici ai frigoriferi lavastoviglie detersivi alla carta gli imballaggi tessuti calzature
Vernici e cosmetici per i quali la Comunità economica europea
Sta definendo e deve definire entro il novantatré le caratteristiche qualitative da rispettare per ottenere la questa etichetta ecologica che dov'che diventerà una direttiva comunitaria e mentre l'industria italiana pare del tutto impreparata ad una scadenza di questa nature così importante il governo
Che pure continua nella nella politica della distribuzione di incentivi a piene mani continuano a una a non segnalare nessuna dimostrare nessuna consapevolezza di queste forme di transizione industriale che a nostro giudizio sono estremamente importanti un altro settore
Vado col molto rapidamente che vedrà nei prossimi anni una grande espansione è quello delle tecnologie per il risparmio energetico e per lo sfruttamento delle fonti energetiche rinnovabili come voi sapete questi erano due dei punti della del programma elettorale del dell'amministrazione democratica americana
Questi questi due settori sono tanto più promettenti in presenza oggi di obiettivi fissati dai governi
Che ed impegni assunti dai governi dei Paesi OCSE per una progressiva riduzione delle emissioni dei cosiddetti gas di serra
Che come sapete derivano dalla dalla centralità dei combustibili fossili nei sistemi energetici
E tanto per dare un un numero tra l'ottantadue e l'ottantotto la Germania ha incrementato le esportazioni di prodotti legati al risparmio energetico ad un ritmo annuo del quattro virgola sei per cento
Fai a due miliardi di marchi nell'ottantacinque un ritmo il doppio rispetto al tasso di crescita della produzione industriale
Questo per citare un esempio di un Paese come la Germania che in qualche modo su nel campo del risparmio energetico delle tecnologie ad efficienza energetica già assunto una priorità di politica industriale
Ecco in Italia nel piano salva lavoro di di Amato non c'è traccia di finanziamenti a questo settore anzi come si sa nella finanziaria del novantatré sono stati cancellati gli stanziamenti dispensa per finanziare le leggi nove dieci sul risparmio energetico
Allora io ho fatto questa premessa prima di entrare nel dettaglio delle proposte del piano il contro piano della Legambiente per dire che l'ecologia e la sostenibilità ambientale
Possono costituire dei gli elementi anticongiunturali anticiclici a tutti gli Effetti
E che se in altri Paesi come negli Stati Uniti in Germania in Giappone sia già colta questa sfida con difficoltà con la complessità che richiede una transizione busta di questo tipo industriale organizzativa di questo tipo
Credo però che la la il ritardo della politica industriale italiana sia a questo punto fuori discussione
Per tornare al piano e alla nostra alla nostra contro nostro contro piano appunto al Pronto il piano di Amato per il lavoro nel nostro contro piano
Il dato da cui noi siamo partiti il dato più negativo è che quel piano ancora una volta in larghissima misura si fonda sulle grandi opere pubblica
Sulle opere pubbliche che anche lì non non vengono la cui qualificazione
Continua a essere quella del del cemento e della e della e e dell'occupazione del territorio
Le cui conseguenze sia sul piano ambientale che sul piano del dissesto idrogeologico ma anche sul piano della legalità naturalmente
Brodo di cultura di di Tangeri Tangentopoli ma anche sul piano dell'occupazione dell'occupazione permanente e sono estremamente estremamente criticabili
Il contro piano mono che noi abbiamo tentato di elaborare non è una non è un libro dei sogni nel senso che non abbiamo analizzato le tendenze strutturali della transizione
Economico industriale che a nostro giudizio sono richieste dalla dalla crisi
Ambientale e occupazionale
Non è una non è quindi nemmeno un'elencazione sistematica delle scelte strutturali possibili
è invece un'ipotesi che si fa carico dell'urgenza dell'intervento pubblico oggi in Italia indica difesa dell'occupazione
Quindi molte delle dei settori per esempio l'agricoltura tanto per dirne uno
Su cui non siamo stati in grado di elaborare dei una prossimo una proposta
Che abbia una sua possibilità proprio attuativa sono se non sono stati analizzati questo lo dico per dire che non non non sono di fronte a una a un inventario una lista delle possibilità dell'occupazione ambientale ma più di un vero e proprio contro piano
Noi abbiamo prospettato
Degli interventi abbia immaginato degli interventi a fronte di un investimento complessivo per il mille novecentonovantatré e di circa dieci mila miliardi di lire
Con la creazione di trecentocinquanta mila posti di lavoro tra diretto e indotto
Con un rapporto quindi tra denaro investito e opportunità occupazionali assai più vantaggiose più elevato che nel piano di Amato
Interventi sono soprattutto finalizzate ad incentivare i settori produttivi più dinamici come risparmio energetico soprattutto e riguardano essenzialmente due settori
Critici del sistema Italia l'organizzazione delle città e la manutenzione del territorio
Ecco questo contro piano quindi non solo a nostro giudizio reca dal punto di vista occupazionale gli stessi vantaggi del Piano Amato ha un costo molto inferiore
Ma consegue vantaggi di tipo economici persistenti ed è tale da innescare una nuova industrializzazione in alcuni settori innovativi e promettenti
Adesso entro nel merito delle due dei due capitoli principali l'organizzazione delle città e la manutenzione del territorio per dargli alcuni esempi di quello che noi intendiamo
è inutile premettere come l'emergenza smog delle ultime settimane non è che la punta di un iceberg e di un iceberg che dal punto di vista dell'organizzazione urbana si chiama
Si chiama città una no le nostre città che assomigliano assai di più alle metropoli del Terzo Mondo
Che alle metropoli europee noi non siamo in Europa dal punto di vista del trasporto pubblico
A Parigi il sessanta per cento dei passeggeri si sposta utilizzando mezzi pubblici in Italia la percentuale nelle nostre città supera di poco il dieci per cento
Quindi sicuramente una delle dei punti di attacco fondamentale quello dello sviluppo del di una rete di metropolitane e tranvie che in questo paese di nuovo in controtendenza è scesa negli ultimi dieci anni
Noi proponiamo la realizzazione di due mila cinquecento chilometri di reti di tram e filobus metropolitane leggere che oltretutto a differenza delle metropolitane di sottosuolo sono molto più economiche
La metà di questo chilometraggio quindi la metà di due mila cinquecento chilometri a Roma Milano e Napoli
Con un intervento con un costo
Ciao
Con un costo di mille cinquecento miliardi annui voi sapete che dalla finanza e novanta testo tre sono stati completamente stralciati le voci di bilancio le cariche apicali stesa per il trasporto Pubblico
Urbano quindi noi proponiamo mille una spesa di mille cinquecento miliardi hanno con una creazione di settanta mila posti di lavoro per cinque anni tra diretto e indotto
Un altro intervento importante
Per nell'ambito del capito l'organizzazione delle città anche questo legato all'emergenza inquinamento l'emergenza smog è quello della cui Bent azione o dell'isolamento termico degli edifici voi sapete che il riscaldamento degli edifici e l'altra l'altra voce dell'inquinamento atmosferico delle città bene tra l'altro qui
Ci sono delle esperienze straniere estremamente interessante la città di New York ha occupato tredici mila persone all'anno per cinque anni cioè non lo sto la città scusarmi lo Stato di New York per cinque anni isolando qui con un progetto di isolamento termico delle abitazioni
Noi proponiamo una in un intervento diretto a tre milioni di appartamenti soprattutto nel Centro e Nord d'Italia finanziati per il quaranta per cento dallo Stato con una spesa annua di mille duecento miliardi
Con un vantaggio dal punto vista occupazionale di ottanta mila posti di lavoro per cinque anni tra diretto e indotto
E un risparmio energetico anche questo importante di tu un milione e mezzo di tonnellate equivalenti di petrolio risparmiati ogni anno oltre naturalmente a un significativo vantaggio ambientale in termini di minori emissioni di inquinanti
Un altro intervento previsto nella nell'organo nel capitolo mediazione delle città d'intervento finalizzato all'installazione di di scalda bagni solari in due milioni e mezzo di appartamenti soprattutto nel centro-sud
Quindi come dire anche qui con una omogeneità di interventi tra al centro nord centro sud
Finanziati per il sessanta per cento dallo Stato con una spesa complessiva
Anche qui di mille duecento miliardi all'anno
Con la creazione di cinquanta mila posti di lavoro per cinque anni tra diretto e indotto
Non contino in questa lista ci sono altri intera altre altre proposte queste sono quelle più significative perché come avete capito si parla di ottanta mila più cinquanta mila più settanta mila posti di lavoro sono nelle tre nelle nei tre interventi di cui Dio
Parlato l'altro capitolo estremamente importante estremamente interessante dal punto di vista sia ambientale che occupazionale quella della manutenzione del territorio
Ciò che noi proponiamo è un programma organico di restauro ambientale del territorio a partire Dying da interventi immediatamente cantierabili
Come la rinaturazione dei corsi d'acqua e la ripulitura dei corsi d'acqua fino a misure tese a realizzare operativamente i nuovi parchi istituiti dalla legge quattro dicembre novantuno
I principali interventi che proponiamo nel campo della manutenzione del territorio che qui sono due interventi
Non che non esauriscono la potenzialità di questo settore ma che sono a nostro giudizio interventi immediatamente
Praticabili il primo intervento è quello della rinaturazione appunto dei corsi d'acqua immaginando cinquanta mila chilometri di di corsi quindi cento mila chilometri di sponde raddoppiando per due
E con un investimento di mille cinquecento miliardi annui per un'occupazione diretta di trenta mila addetti ogni anno qui ci sono anche degli esempi interessanti sia in Belgio che in Francia
E c'è anche un esempio interessante in trenta intende a Trento dove c'è stata una riqualificazione professionale di alcuni
Di alcuni occupati in che credo che fosse la Zanussi una
Una fabbrica comunque l'ha dovuto ridurre il personale proprio in un intervento di riqualificazione e di rinaturazione del della zona dei dei corsi fluviali del della regione
Un altro intervento nel campo della posizione del territorio è quello di è un intervento di riforestazione questi sono due interventi oltretutto interessanti dal punto di vista dell'occupazione giovanile perché sono chiaramente
Forme di occupazione che possono
Ho qualificare un primo una primo una prima occupazione giovanile interventi di riforestazione su duecento mila ettari
Per un interpello una spesa di quattrocento miliardi di investimento annuo
Con la creazione di dieci mila posti di lavoro per cinque anni tra diretto indotto
Ecco io non non entro nel dettaglio degli altri capitoli appunto agricoltura controlli ambientali solamente nel settore controlli ambientali noi siamo abbiamo un deficit di
A detti se pensiamo che solamente un Land tedesco
La la Renania Westfalia occupa in questo settore e nove mila detti mente su tutto il territorio italiano per la il controllo il monitoraggio della qualità ambientale abbiamo occupati mille cinquecento addetti ci rendiamo conto che
La la potenzialità di espansione di questo settore immensa secondo alcuni calcoli il ministro Ripa di Meana sarebbero necessari in Italia circa venti mila detti al controllo ambientale
Un altro settore d'intervento sanamente interessante quello dei beni culturali ma appunto siccome non siamo stati in grado per questi settori di dettagliare
Il rapporto investimenti occupazione non è un lavoro che che continueranno a volo di elaborazione anziché chi ci occuperà nei prossimi mesi
Solo perché concludere una una osservazione di tipo comparativo ci sono
In alcuni settori del disinquinamento del riciclaggio della della isolamento termico delle delle abitazioni del risparmio energetico
Dell'agricoltura biologica della rinaturazione della riforestazione in in alta altri paesi in Germania Paesi scandinavi e negli Stati Uniti degli esempi di interventi che hanno che sono
Più lebbra intensi freddi
Settori
Diciamo a e che però possono essere settore che pur soprattutto nel campo del del dell'efficienza energetica e del risparmio genetica sono settori ad alta innovazione tecnologica quindi ci accomuna
Una una specificità di alcuni di questi interventi che sono nello stesso tempo interventi
Di innovazione tecnologica e di riconversione industriale allo stesso tempo sono settori ad alta intensità di lavoro di lavoro di mano d'opera e quindi credo che sia un un a un filone di ragionamento su cui è vale la pena continuare a elaborare a fare proposte grazie
Grazie a Giovanna che qualche speranza di nuovo intervento cella consegne io credo che possiamo interrompere in altri lavori io vi pregherei per le quattordici e trenta e proseguiamo con una alcune altre poco tre comunicazioni ma possiamo poi decidere interpellati anche con o domande dibattito comunque alle quattordici e trenta
Mi dicono quindici io non lo so io direi quattro
Ma io ditemi voi di darci mi dicono di chiedere a ciascuna Dino in orario che rispettiamo se sono le quattordici e trenta perché andiamo tutti a prenderci un panino al tramezzino acquistato le quindici Behra ecco quattordici addenta Van riprendiamo grazie
Possiamo riprendere Nastri D'Antoni
Adriana
Non era abbiamo ancora per oggi pomeriggio alcune comunicazioni Paola Piva stamani c'era probabilmente fra le si sia tra le persone che deve dire rientrare da Fausto Bertinotti abbiamo ancora ora la conferma che arriverà per farci questa comunicazione sulla riduzione delle di lavoro come occasione
Per creare la Bonino io per il momento visto che queste due persone non ci sono delle la parola del Diana Buffardi per un comunicazione sulle pari opportunità e politiche del governo del mercato del lavoro
Sì sì è per quello che devo fare
Sì
Io non vi leggerò la comunicazione più quasi scritto qua
E anche visto rivelatesi valdostana
Cioè
L'importante è rivolto comunicazione la difficoltà dell'intreccio dalle problematiche presentatisi alla difficoltà
Non so
Insomma difficoltà e competenze vive rischiano però uno avere anche approcci le stesse questioni quindi difficoltà né una circolarità di proposte
Che non diventa immediatamente un filo comune
Di proposizioni allora io avevo preparato una comunicazione sulle questioni del rapporto tra mercato del lavoro e pari opportunità
Volendo stare in tempi molto stretti poi la scriverò la però le compagnie nella prima parte di questa comunicazione o farò solo delle domande hanno le stesse come dire per poi invece venire più alla alle urgenze politiche dedicare qualche minuto in più alle urgenze politiche
Allora la prima questione che mi sembra che noi non abbiamo esaminato in questi anni o abbiamo esaminato un poco è una sorta di doppio binario a volte parallelo e a volte divergente
Tra leggi sul mercato del lavoro e parità e pari opportunità allora su questo io avevo tentato anche un di un'analisi anzi tenta in questi casi l'ha scritto a partire dalla settantasette
Dalla legge dalla novecentotré nel settantasette dopodiché inizia la grande stagione di deregolamentazione del mercato del lavoro e quindi una difficoltà per leggi che tentavano di garantire l'occupazione femminile non solo di trovare spazio in una legislazione che diventava sempre più deregolamentare anti ma non solo quei sto io credo che poi di salto tutti i passaggi questo doppio binario è diventato abnorme in uno stesso anno nel novantuno quando da una parte il Parlamento ha approvato la centoventicinque c'è una legge sulle azioni positive la pari opportunità dall'altra approvato la duecentoventitré
E non tanto perché come vi ricorderete il Parlamento cancellò tutti i riferimenti alle quote all'occupazione femminile alla difesa quindi c'era un problema di non intreccio ma proprio perché vi erano sottese due filosofie diverse
Lo duecentoventitré in realtà è l'accettazione di una deregolamentazione e la salvaguardia di fasce deboli
E mentre e appunto a centoventicinque era l'individuazione di strumenti a sostegno mondi fasce deboli attiva altolà polemica se le donne sono salvi fasce deboli o duecentoventitré
No ma proprio a sostegno di una come dire parità sostanziale che partisse dal riconoscimento dei soggetti ecco ora evidentemente erano assolutamente due filosofie certo sarebbe interessante in ogni nel novantuno ancora quando esaminavamo queste leggi rinviamo la possibilità di un intreccio due cose credo su cui dovremmo fare un bilancio una qui non andrà
Il primo elemento a cui l'inviavamo questo rapporto era almeno per la che eravamo recuperato la contrattazione
Da questo punto di vista sarebbe interessante vedere come sia andato o non sia andato definendo questo rapporto a partire dalle norme che dalle norme e dalle Commissioni di pari opportunità pure comprese nei contratti nazionali di lavoro l'altro era nell'azione dell'ICCRI
Cioè in un momento di decentramento nella gestione del mercato del lavoro e nella iniziativa del Consigliere di parità che la stesso centoventicinque riscattava dalla marginalità come dire di ruolo che vieta
Otto ma se questo era vero per queste due leggi oggi e vengo all'oggi la situazione evidentemente e molto precipitata
Lo dicevano le relazioni di stamattina io non voglio riprende alle cose anche molto interessanti che sono state qui dette
Mi sembra che i tre siano gli elementi per precipitare di questa situazione
L'aumento come dire della disoccupazione
E le caratteristiche peculiari per quanto riguarda le donne sia della disoccupazione sia dell'inoccupazione detto molte cose sia Giovanna che Ada Becchi eccetto io non le voglio riprendere e vi è un intreccio certamente tra questa situazione dell'occupazione la rimessa in discussione o il ribaltamento delle puliti di del welfare fatte dal governo Amato infine terzo punto su cui mi voglio invece fermare la messa in atto di politiche specifiche del lavoro dal governo Amato e insisto insisto su questo di politiche del lavoro e non di politiche dell'occupazione
Hanno me sembra che in tutti questi mesi dalla ripresa autunnale
Ci siamo trovati di fronte a misure i tamponi ad atti dovuti di fronte all'emergenza
Risposte riduttive rispetto alle stesse richieste del sindacato penso agli elementi correttivi della duecentoventitré nel senso di un allargamento delle Chicks però ecco io vorrei insistere su due elementi di giudizio politico e tenta anche di sottolineare su uno del quale mi sembra che sia stato molto by passato dall'intervento compagno Mussi stamattina
Allora il primo punto è che questi elementi tampone sono stati volutamente disorganici perché io non penso che siano state
Elementi costretti dall'emergenza si sostanzia volutamente disorganici quasi a sottolineare la misura assistenziale temporale senza alcun collegamento con interventi più a medio periodo cioè l'emergenza è stato un appiattimento sui soggetti e sugli status allora io credo che come donne e credo più in generale come sinistra noi nell'esame e mi sembra molto importante nell'azione di stamattina ma dovremmo poi lavorare per il tipo di proposta che appare dovremo proprio lavorare su un'analisi se Soggetti dentro la disoccupazione e l'occupazione
Io sono come dire del partito della crisi che c'è non della crisi che non c'è sul livello occupazione però anche a me sembra
Che l'enfatizzazione delle cifre
Soprattutto dei trenta previsionali serve a nascondere poi i soggetti vissuto dei soggetti le differenze quindi la differenziazione di risposte no e quindi mi sembra molto grande
Io qui non esami non le varie proposte del governo che sono state molto riduttive rispetto alle richieste
Che ha fatto il sindacato pensa la questione delle piccole imprese in cui appunto ci sono
Tante donne pensa la questione della riduzione oraria che appunto è una vista nel decreto legge muro molto riduttivo anche se son d'accordo blocco nelle Marche
Per esempio l'accordo Piaggio somma insieme riduzione oraria del decreto più contratti di solidarietà e dà un'indicazione che dovrebbe essere accolta anche legislativamente ora
Che si rifanno questi decreti
Però
C'è stata anche un risultato come dire formale positivo
Grazie all'impegno del sindacato ma anche all'opposizione nella Commissione lavoro cioè il recupero per esempio nel decreto della legge centoventicinque come momento di riferimento per la gestione della mobilità delle CIGS eccetera
Che comporta una
Diverso modo di gestione
Ecco ma detto queste ore porre tre problemi e può dire qualcosa sull'ultimo decreto del governo che mi sembra molto pericoloso
Ecco il primo la prima questione io credo che nel rapporto pari opportunità politiche attive del lavoro
Noi dovremmo esaminare lo dico da sindacalista agli accordi che in questi mesi abbiamo fatto accordi segnati dall'emergenza e da una cultura dell'emergenza
E mi sembra che perfino tra di noi vengo subito no e poi a giugno l'altro elemento mi sembra di di riflessione molto grosso che ne dovremo fare il rapporto tra disoccupazione in occupazione
Perché è vero che la disoccupazione soprattutto quelli industriali e politici fra le donne e nove dentro questa disoccupazione rispetto a quelle già occupate però è vero che c'è una come dire un'accentuazione dell'emergenza
Tutta sulla disoccupazione uno e non sulla richiesta di nuovo occupazione e questa è una scelta di soggetti di riferimento chiaro io sono
Cioè Amato tenta di contrapporre i Soggetti io sono per non contrapporgli e per trovare una politica che gli unifichi
Però insomma non possiamo fare una scelta di una di un vecchio referente sociali tradizione del sindacato del sindacato della sinistra su questo proprio di un attimo torna la terza questione scritte qui stamattina è stata poco discussa forse non era merci sono stati accenni in molte delle comunicazioni e la questione della crescita e dello sviluppo
Allora su questo io sono d'accordo col brevissimi accenni non spetta poi la mia comunicazione politica industriale
Riqualificazione dei servizi diceva dei dividendi questo è il nodo il il nodo di fondo rispetto al quale può ripartire all'occupazione
Ecco io su questo voglio son d'accordo ovviamente su questo ma voglio aggiungere che c'è una fase di transizione che ne dobbiamo gestire
Allora non c'è solo certo questo governo non ha una politica per l'occupazione oppure di politica industriale tutte cose che sono state rapidissimamente accennato e stamattina
Però c'è comunque una fase di transizione cioè di misure straordinarie per l'occupazione che non necessariamente devono essere misure assistenziali tra l'altro l'intervento della Melandri mi sembra andava in quel senso
Allora da questo punto di vista a me sembra che il decreto governativo su cui Mussi stamattina
Capisce che ci sia l'idea che ci sia anche un sintomo egizio sembrava dimostrare una grande disponibilità emendativa quel decreto governativo
è un decreto noi inadeguato è un decreto pericoloso perché è un decreto che cambia il modello lavorativo e cambia il rapporto tra modello lavorativo al modello sociale
Ecco a me sembra Cuesta la questione c'è che in assenza di una politica di sviluppo e di una politica industriale in realtà quel decreto è un decreto di politica per l'occupazione ma quale politica per l'occupazione
Una politica di restringimento dell'occupazione stabile
E di allargamento a una galassia di figure sociali allora questo mi sembra però come dire molto importante noti anche come sindacato abbiamo detto stralcio ma non abbiamo detto stralcio perché una volta che quei quattro articoli
Vanno coi quattro vanno del disegno di legge di evento non più mangiarli perché possiamo discutere
Quei quattro articoli del resto rimangiati cioè il problema di dire disegno di legge e sottolineare la necessità di un disegno di legge organica organico sugli accessi al lavoro e sui rapporti con la formazione insomma sul decreto va detto chiaramente che quel decreto sotto la sua appare in innocuità tanto se fanno un decreto come Omnibus passerà anche su questo popolo ne
Quello è un decreto che rappresenta sul piano del lavoro lo stesso utilizzo che ha fatto il governo dell'emergenza per cambiamenti strutturali nella previdenza e nella sanità
Cioè che mettono in discussione appunto di modelli di equilibri sociali cancellato diritti individuali e collettivi
Negano l'autonomia dei soggetti alla solidarietà ora io siamo tutte però non lo esamino fondo quel decreto che credo sia in presenza di tutti come si fa a dire che il salario d'ingresso
è un sta in tutta Europa bene noi entriamo in Europa ma per cambiarne alcuni elementi sociali credo non per altrimenti sulla maternità non so dove finiremo insomma ecco allora il salario d'ingresso è chiaro che oltre ad essere anticostituzionale eccetera nega i diritti
Dei giovani e delle giovani dentro
Il rapporto di lavoro ante interinale è un affitto di manodopera come dire rendendo più selvaggia due volte selvaggia la nominativa perché non è che tutti possono iscriversi all'agenzia l'agenzia Cherie e poi sceglierà l'impresa
Rompe la socialità del lavoro diminuisce i diritti ora non il contratto di inserimento sappiamo eccetera allora contratto inserimenti certo si può discutere nei suoi legami invece con contratto formazione lavoro no nell'attuale tipologia
Che un nuovo contratto a termine così come la chiamata
In io quindi il cinque minuti ho finito rapidissimamente
Allora si dice più flessibilità creare più occupazione ma questo studiosi politici tutti negano che sia vero
In questa la fase recessiva chiaramente più flessibilità non crea più occupazione peraltro giustamente Confindustria l'ha detto chiaramente ha detto anche molto seriamente
Ha detto benissimo il decreto del Governo anziché Mortillaro come sempre con grande chiarezza
C'ha spiegato per lui che cosa significa rapporto di lavoro interinale
Dicendo a questo punto per noi non c'è più un problema di costo del lavoro l'unico problema vero che abbiamo e la libertà di licenziare
Senza passare attraverso le procedure legislative gli accordi sindacali
E quindi il rapporto di lavoro interinale deve essere esteso a tutto l'industria
In modo che ne abbiamo una flessibilità di mano l'opera io detto papà Renzo già detto in altre riunioni forse qualche compaiono l'ha sentito già io sono per cancellare dal nostro vocabolario questo termine flessibilità
C'eravamo inventato noi donne con un significato del tutto diverso ora viene usato io credo bisogna trovare dei sinonimi Mortillaro quando parla di flessibilità parla di deregolamentazione
Parla di direzione unilaterale della manodopera la forza lavoro
Lei no ma anche giovani quando parlano inflessibilità parlò di articolazione di regime orari articolazione dei modelli lavorativi eccetera cioè sono cose che mi sembrano veramente
Alternativi
Detto questo c'è un problema come dire di soggetti di riferimento allora io credo che se è vero che questo e la come dire
Se è così grave questo decreto che va modificato non possiamo neppure dire che fondamentale oggi e la salvaguardia è il blocco del licenziamento ecco
Io credo che il Cristofori tenti un'operazione d'altra parte l'andata a dire alla Commissione lavoro la Camera altro giù cioè di fare un decreto omnibus in cui dentro ci siano alcune misure assolutamente necessarie emergenziale ora non c'è Ada Becchi
Non è vero che quelli che restando in mobilità stanno danni mobilità in mobilità ci sono andato anche quelli che dopo dodici mesi di cassa integrazione basta vedere i dati sanitari mobilitarsi troverebbero licenzia e allora io sono perché il sistema la faccio una sacrosanta battaglia perché le liste di mobilità restino ancora queste lesioni si mobilitano venissero per il reimpiego eccetera
Non è questo la cosa grave se sono dentro un decreto omnibus è chiaro che dentro ci sarà uno scambio tra i disoccupati ex garantiti ormai più garantiti ma comunque punto dire di riferimento essenziale del sindacato lo quelli che escono dalle medie e grandi aziende e che hanno comunque un sostegno al reddito e invece la precarizzazione del mercato del lavoro ecco io credo che sia uno scambio che né il sindacato né nessuno forza di sinistra si può prestare a questo scambio non solo perché sceglie i soggetti del tutto in modo inadeguato
Rispetto alle cose che ci siamo detti ma anche perché inefficace è uno scambio perdente perché la precarizzazione del mercato del lavoro e in funzione essenzialmente no i dati che ci dicevano stamattina tendono a una falsa come dire ringiovanimento
Delle fra allora io credo che poi in particolare come donne e noi siamo
Insomma inutile forse vi aggiungo delle cose sul significato che a questo decreto per la dimensione qualitativa e quantitativa che ha la disoccupazione l'inoccupazione femminile
Che anche in fasce appunto precari
Deboli del mercato del lavoro per quindi sarebbero colpita alle donne già occupato in cerca di occupazione già stamattina si parlava come nel Sud ci sia una consapevolezza appunto della difficoltà della durezza del mercato e quindi uno scoraggiamento dell'offerta di lavoro femminile che sarebbe ancora più aggravato
Dal passaggio di questo decreto però io credo che noi dovremmo essere contro questo decreto anche per una ragione come dire
Più di fondo più generali perché evidentemente una politica delle pari opportunità
Come abbiamo detto in questi anni è bassa e basato su un nesso tra tra diritti e differenze
Invece con questo decreto la differenza ridiventa disuguaglianza e ridiventa quindi un fatto punitivo ecco io credo cioè c'è proprio la concezione sotto il decreto tralascio gnostico allora
Brevissimamente cinque minuti ho finito Stonehenge venti minuti
Allora evidentemente l'acquisita si tratta di partire da qui per avanzare però proposte
Di modifica del decreto secondo me di cancellazione di alcuni diritti e certo di altri inserimento delle richieste ma anche la costruzione di proposte di misure straordinarie per l'occupazione e di una strumentazione di politiche attive del lavoro io
Ripeto voglio essere fraintesa io sono d'accordo con tutti dico un'ovvietà ma lo ripeto
Che le politiche per il lavoro non sono le politiche per l'occupazione che mi stavano lo sviluppo eccetera però è anche vero che le politiche del lavoro non sono neutre rispetto alle politiche dell'occupazione ed è anche vero
Che si tratta di recuperare alcuni temi come dire centrali oggi resi più necessari ieri dalla crisi ineludibile alla stessa crisi allora io almeno cito soltanto alcuni su cui poi dovremo evidentemente lavora ecco io
Sono d'accordo con Ada Becchi che abbiamo fatto nel passato cose orrende anche come sindacato come sinistra nel tentativo di creare occupazione straordinaria però io credo che non perché sul fallimento di esperienze del passato dobbiamo invece tentare di costruire appunto Progetti
Mentre riparte Napoli quindi stavo proprio sviluppo eccetera progetti di lavoro e di servizio nel sociale sulla puro di cura sull'ambiente lo diceva anche la Melandri io credo che forse bisognerebbe
Non declinare al femminile le cose che diceva camminando dei però individuare il significato che ha o che avrebbe la presenza delle donne dentro quel Progetto ecco questo forse va fatto forse per
Limiti di tempo la Melandri stamattina
La questione della riduzione oraria sappiamo ci son problemi enormi
è stato detto la Piaggio certo non esiste solo la Piaggio però problema qual è orali laghi esaminare farvene nei limiti anche nell'accordo Piaggio
Il problema è di vedere se è possibile utilizzare la riduzione oraria come alternativa alla CIGS
Non in modo punitivo per i lavoratori e lavoratrici come voleva il decreto quattrocentosettantotto modificando punto rilanciando i contratti di solidarietà ora non voglio entrare in termini molto tecnici ma il problema anche di vedere come poi
In una dilatazione o generalizzazione di queste misure si possa passare dall'emergenza lo strutturale cioè tentare di ricollegare a questo
La questione della riduzione oraria di culto per la tra Bertinotti e quindi io mi fermo qui
Poi c'è la questione l'articolazione dei rigidi orari il sostegno ai lavori discontinui
Per esempio la il rilancio dell'aumento dell'indennità disoccupazione il rapporto modulato formazioni pro cioè accesso al lavoro formazione riqualificazione per il reimpiego
Cioè quello che voglio dire ho finito e che proprio la dimensione della crisi non ci può costringere a un appiattimento
La tentazione forte che lo vedo nel sindacato you dopo lo capisco anche di fronte a
Forme di disoccupazione di c-bis di mobilità di inoccupazione la tentazione è forte di essere al minimo comun denominatore sperando che dentro caso mai ci siano le donne nel minimo comun denominatore ecco però il minimo comun denominatore e altro ed l'uomo capofamiglia Bianco perché poi ci sarebbe anche la questione degli immigrati adulto in un certo spazio
Dieta non è un caso che l'Osservatorio del mercato della loro del ministro del ministero del lavoro con un'indagine molto equivoca
Tenta di dimostra con indagine molto equivoca anche scientificamente tenta di dimostrare che se si desse un po'di salario alle donne le donne non si presenterebbero più sul mercato del lavoro
Ecco io purtroppo temo che non sia solo un osservatorio ministero del lavoro che cessi ricrei nel Paese un opinioni comune
Di buonsenso o di senso comune contributo senza o viceversa che pensi questo allora io credo che certo la tenuta essenziale
A fermare l'applicazione novecentoventicinque sulle liste di mobilità sulla Chicks sull'impiego essenziale
Riprende in mano questa cosa dell'articolo dove su cui certo altri compagni parleranno perché conoscere sapere e sempre alla base di poter intervenire però ecco credo che la crisi la dimensione e la crisi ci costringe
Ci deve costringe anche ad alzare il tiro no cioè a legare strettamente alle proposte che facciamo dell'emergenza a proposte come dire più strutturali certamente con gradualità
E certamente con un vincolo ora qui è stata appena accennata un una questione fondamentale nell'intervento di Mussi a cui ha risposto la da vecchi con l'IVA cioè il vincolo economico
Ha risposto cioè insomma erano su due posizioni anzi capito se diverso comunque si chiedevano ora certamente questo vincolo c'è rispetto alla creazione di misure straordinarie per l'occupazione
C'è un vincolo che però non può essere a mio pari dico lo dico molto banalmente affrontando un problema che mi rendo conto necessita di una lunga di una lunga di una lunga discussione però se ne accettiamo il questo vincolo economico abbiamo già chiuso abbiamo già chiuso sull'occupazione facendo appunto i tamponi di Cristofori un po'allargati
E abbiamo già chiuso sull'occupazione femminile e sulla tentativo
Va ambizioso che avevamo ma che secondo me nella crisi non so se parlando in fretta sono riuscite a ridirlo secondo me è proprio nella crisi riemerge ciò che quel modello sociale e lavorativo proponevano le donne può essere di nuovo centrale per uscire dal
Ecco allora evidentemente c'è un vincolo tra questo punto
La questione è se noi diciamo dicono oltre Pirlo un solido alle donne dovrebbero dite qualcosa dentro la sinistra Siena diciamo che la crescita economica diversi crea occupazione o se noi facciamo una scelta di crescita economica rovesciando i termini cioè non modello dalla crescita economica l'occupazione ma prendendo partendo come dire induttivamente dall'occupazione vedendo che modello di sviluppo una cosa banale
Nel senso che è una cosa che rischia di essere solo una credo su cui dovremmo colto insomma ecco ho finito noi ci troviamo di fronte a una rottura del vecchio modello lavorativo ed è una rottura regressiva
Ora rispetto a questa cultura regressiva come avvenuto per le pensioni la sanità la si può accettare tentando di diminuire le conseguenze ed è quello che facciamo tutti i giorni detto disponibile a difendere quello che faccio tutti i giorni tentando di diminuirle conseguenza allargando un po'o se noi certo difendendo ci anche perché quando uno viene picchiata si deve innanzitutto difendere
Però nello stesso tempo noi legga li diamo queste risposte come dire emergenziali
A una risposta più alta le cose che dicevo prima a me sembra che questa sia una disposti davanti il vecchio modello rotto allora
Noi che cosa facciamo rilanciamo le donne recuperiamo nevose cosa secondo me e facile recuperarle non in modo utopico ma legandoli emergenze certo cioè se noi diciamo come sembra che dica che il risanamento finanziario il fatto dentro questo risanamento finanziario ora c'è il problema all'occupazione abbiamo già perso
Se tu invece diciamo che non è quel risanamento finanziario il problema è
Insomma
Detto questo io due sole cose e ho finito veramente che solo due domande queste ultime la prima e che forse noi dovremmo però
Lo dico questo è il mio mondo e lo dico a me stessa lo dicono i compagni del sindacato
Di fronte proprio all'enfatizzazione lato la mitizzazione lei delle cifre dovremmo come sinistra come donne come sindacato essere più interessati a un'analisi sociale dei soggetti
Cioè arricchire anche dal vissuto dei soggetti in questo caso delle donne altrimenti mi sembra difficile che non riusciamo a ricostruire socialità e solidarietà
Che mi sembra in discussione in questi giorni queste forme auto punitivi di lotta chi va nelle caverne chi sale sopra i tetti
E proprio il segno di una rottura come dire di una socialità di una solidarietà ma questo non lo si può fare assommando cifre
E gridando sono cinquecento mila un milione sanno anche cinquecento mila un milione ma credo di vedere quali sono questi soggetti la seconda io credo che come donne dobbiamo come dire avere forse questo un vecchio discorso
C'è un problema di tenuta d'impegno delle organizzazioni non sento molto pesantemente quella del sindacato
Nel senso che il rischio molto forte nel sindacato lo diceva Giovanna stamattina propose rappresentatività della rappresentanza
Il richiamo al vecchio referente sociale per carità a quello tradizionale va difeso ma senza preoccuparsi dei conti delle connessioni con i nuovi soggetti e questo mi sembra un elemento decisivo eccetera io credo mi permetto di dire che valga anche per il PDS
Non vorrei che l'assemblea dei lavoratori e delle lavoratrici fosse tale solo nel titolo nel senso che l'emergenza costringe a una ora analisi e una propositività per un lavoro di nuova stesso unico ecco
Qualora
Per carità a Mila non è ancora avvenuta io verrò a Milano Sempione ecco sarebbe importante che da quell'assemblea
Venisse fuori non il fatto che esiste dell'occupazione su quattro del femminile a livello di cifre e lo sappiamo va venisse fuori che le proposte sono proposte bisessuale che ora non so come dire
E credo con un risultato poi positivo per l'insieme
Una prima non c'è
No il ragioniere a questo capitolo lo facciamo abbiamo invertire
Cercherò di sviluppare il questo filo di ragionamento sul sui problemi appunto di pari opportunità e politiche che di governo del mercato del lavoro
E come capirete abbastanza in fretta sicuramente da un punto di vista diciamo da un osservatorio anche proprio che sicuramente diverso
Da quello che
A predisposto appunto la relazione di chi mi ha preceduto cioè di Adriana Buffardi
Io da alcuni anni ormai dal mille novecentottantasei
Ho questo incarico di di Consigliere di parità del Piemonte e devo dire che nel corso di questi anni ho avuto la possibilità di vedere non mutare sotto i miei occhi praticamente l'atteggiamento del ruolo delle parti sociali
Dicendo così evidente che dà un giudizio dico che non sono mutate nel senso che la sensazione molto forte che sia in questo momento e che
I problemi diciamo di governo
Del mercato del lavoro siano più che altro i problemi del governo cioè di come non farsi sfuggire troppo di mano quelli che potrebbero essere gli effetti sociali economici indotti
Dal precipitare della situazione di disoccupazione e di mobilità soprattutto cioè legato alle liste di mobilità
Problemi diciamo della nuova occupazione in realtà non vengono praticamente vissuti c'è solo una cosa che esula non e già questo secondo me è un sintomo della assenza di una qualsiasi ipotesi di governo del mercato del lavoro
E dell'economia quindi ripeto una sensazione di fortissimo immobilismo delle delle parti sociali
Direi quasi se mi passate a un'analisi magari non troppo politica insomma forse un po'più come dire di intuizioni
Quasi mirata a conservare per paura del futuro una sorta di situazione presente a difenderla a non parlare di ciò che c'è appunto dietro l'angolo
E devo dire che questa situazione e condivisa dalle dalle parti sociali
C'è un problema all'interno di questo quadro ed è che io ma ritengo che uno dei problemi che hanno le donne anche nei loro come dire nelle loro istanze di rappresentanza
E che siano difficilmente configurabili come una vera e propria parte sociale per cui all'interno di questa situazione e difficilissimo riuscire a fare emergere
La presenza delle donne come uno dei soggetti fra l'altro che in questo momento per per esempio rispetto alle liste di mobilità hanno sicuramente più da rischiare per il semplice motivo quantitativo che ne costituiscono i due terzi quindi
E direi che parlano
Parlano da sole le cifre
Tutto questo avviene in un quadro invece in cui sicuramente la sensazione fuori da quelle stanze del fatto che ci sia una crisi non soltanto più incombente come si poteva dire alcuni mesi fa
Adesso non è più incombente adesso la crisi c'è cioè c'è si tocca con mano si comincia a toccare con mano la sensazione di povertà non nuova antica si cominciano a vedere appunto i negozi che chiudono si comincia a vedere la città in uno stato di degrado diverso
Sì comincia ad esserci un atteggiamento più come dire più cauto più impaurito su tante cose da parte della gente cioè cominciano ad esserci i primi effetti della crisi
Non soltanto legata appunto ha un'identità del posto come dire che ti dal posto di lavoro che è una cosa importante fondamentale ma anche dovuta proprio ai agli effetti economici di una mancanza di come dire non soltanto tre di prospettive per il futuro ma anche di concretezza immediata
Quindi in questa situazione che credo non permetta tante disquisizioni sua appunto Sessa nel partito più catastrofista o meno catastrofista secondo me voglio dire alla crisi c'è
E fatto reale non credo che si debba essere catastrofici io che si debba passare per catastrofici per il solo fatto che si dichiara appunto che la situazione e economica e produttiva e in una fase di straordinaria difficoltà non ordinaria straordinaria difficoltà
In una situazione di questo genere però si tratta questo punto secondo quello che almeno penso io si tratta di capire quali possono essere le come dire le priorità
Da individuare per cercare di mettere a fuoco quale può essere anche per le donne il carro su cui puntare perché l'unica cosa che io credo noi non ci possiamo permettere come donne
In questa fase sia quello di stare ferme cioè di stare ferme di non prendere posizioni di dire va bene vediamo che cosa propone al governo vediamo cosa propone il sindacato vediamo cosa propongono agli altri dopodiché decideremo
Che cosa eventualmente il più adatto ecco io credo che questo tipo di politica come dire un po'di in seconda battuta noi oggi non ce la possiamo permettere
Nel momento in cui parliamo di pari opportunità ai problemi del governo del mercato del lavoro io credo che noi andiamo
Fra l'altro gli elementi le risorse le competenze la conoscenza le informazioni che sono vitali io sottolineo questo spunto questo un punto delle informazioni che sono vitali cioè sapere
Un attimo prima quello che si sa che sta per accadere è di fondamentale importanza per non esserne estromesse
In un quadro di questo genere io ritengo che sia possibile formulare un quadro di proposte
Che configurino un governo del mercato del lavoro e di sviluppo
All'interno del quale sia molto chiaro il ruolo che possono avvenire appunto le donne questo significa fare delle scelte evidentemente
Credo che in primo luogo questo indichi una scelta cioè quella che fra l'altro io credo sarebbe anacronistica
Di non riproporre come possibile come auspicabile la ripresa del vecchio modello industriale fondato sulle relazioni industriali fatte in un certo modo fondato su un la grande fabbrica che poi ha un indotto fondato su una serie di meccanismi indire compatibilità che poi si assesta no fra le grandi impresa è che il governo che interviene con una serie di misure a tamponare momenti di eventuale difficoltà o a consentire che vengano fatti eventuali Investimenti
Quel quadro lì io sono davvero convinta che sia finito e che sia anche finito
In quel modo il ruolo di chi ha interpretato un tutta quella fase questo non vuol dire naturalmente che bisogna chiudere la Confindustria che bisogna chiudere le organizzazioni sindacali vuol dire che però lei organizzazioni datoriali le organizzazioni sindacali chi a come dire compiti di governo del mercato del lavoro chi ha compiti anche di opposizione o che si pone comunque in una politica di opposizione rispetto a quel modello ha sicuramente oggi la necessità di prendere atto del fatto che finita che si è conclusa una fase questo sicuramente provocherà anche che drammatiche in crisi d'identità però guai a non voi guai a noi se per cercare di come dire di recuperarne dei brandelli proviamo a riproporre cioè proviamo a dire
E ad insistere e aree insistere sul fatto che in realtà bisogna riprendere con quel modello lì con quegli ammortizzatori sociali con quelle altre misure diciamo che possono sostenere le aziende in quel modo lì
Io sono convinta che in questa fase proporre un sistema di ammortizzatori sociali che servano a superare la fase più drammatiche acuto della crisi sia una sia un compito fondamentale
Ma non perché bisogna estere necessariamente garantiti garantisti e protezionisti ma perché in uno stato come il nostro farsa alcuni ammortizzatori sociali non ha secondo me alcun senso logico non ha alcun senso logico
Però non ha neanche alcun senso logico e allora io sono contro a un tipo di politica di questo genere se contestualmente alla richiesta di ammortizzatori sociali io non presento con l'altra mano
Una serie di proposte in cui delineo quella che è la il termine anche dis di scadenza di durata degli ammortizzatori sociali
Prolungato per il tempo che sarà necessario ma in cambio del fatto che io chiedo però una serie di Investimenti una serie di come dire di attenzioni diverse per favorire una politica di sviluppo industriale ed economico che mi garantiscano che nell'arco di un certo tempo sarà possibile effettivamente a rilanciare l'economia
Queste due cose però devono procedere secondo me contestualmente le donne dove stanno in tutta questa cosa qua perché questo naturalmente è come dire
Non è un problema intanto né marginale qua dentro ma neanche marginale fuori di qua a mio modo di vedere perché le donne sono possono essere una grande risorsa all'interno di un processo di trasformazione possono esserlo anche perché passatemi il termine sono un po'meno compromesse con la cultura industriale cioè noi donne non andiamo cioè non voglio dire la cultura industriale quella puntuale
Appartiene io quarantun'anni non appartiene a me ma non appartiene Terme anche forse in modo così spiccato alla generazione che mi ha preceduta e io vivo in una città in cui se voglio dire la prima cosa che si rispetta
Quando qualcuno quando si parla di Torino che si parli appunto la grande fabbrica la FIAT condurre queste cose qua
Allora questa cosa secondo me non appartiene alla cultura delle donne e questo può essere una grande risorsa in questo momento
Perché è un fantasma in meno
Poi siamo fantasma in meno però proprio per questo motivo e proprio perché secondo me noi abbiamo una percezione forse più forte e più genuina di quello che può essere il valore dell'investimento nelle risorse umane
Perché il più tipico delle donne credere anche nell'investimento delle risorse umane cioè credere proprio anche nel come dir nel valore del rapporto interpersonale
Non soltanto da un punto di vista affettivo ed emotivo ma anche nel rapporto di lavoro cioè per fare in modo che una persona lavori meglio lavori di più lavori Compurent come dire con più fantasia o con più capacità proprio per questi motivi secondo me noi abbiamo come dire un legame meno forte con quel modello lì allora forse possiamo essere anche quelle che come dire si candidano
A pensare a un nuovo modello di sviluppo senza dover rimettere in discussione tutto quello precedente
Perché tutto quello precedente è vero che lo abbiamo in parte anche vissuto in parte è stato anche come dire costitutivo della nostra storia e ci mancherebbe altro
Ma la nostra storia e molto più come dire è molto più frammentaria rispetto a quelli che sono anche i modelli di lavoro allora tutte queste come dire questo oggi anziché essere un limite può essere una risorsa
E come tale io credo che noi dobbiamo utilizzarla
Dobbiamo utilizzata secondo me però a questo punto superando anche un vecchio detto che era i tempi delle donne sono ai tempi che le donne si danno stavolta secondo me questa non vale nel senso che bisogna invece stavolta c'è fretta
Allora io credo che come dire anche ragionamento collettivo che si sta sviluppando in questa sede oggi sia come dire non so se anche a voi anche altre fra di voi hanno avuto la sensazione che ho avuto io ma in qualche modo la serie degli interventi via riflessioni che ci sono state mi hanno convinto ancora di più
Non tanto dell'incalzare delle misure che comunque verranno prese ma della necessità che ci sia da parte nostra un tempo Breve molto prede per individuare una serie di come dire di misura chiave che noi dobbiamo mettere a fuoco per riuscire a delineare un quadro di sviluppo
All'interno del quale non ci sia una quota cioè io credo che le quote appartengano a una fase della storia delle donne del movimento delle donne dei movimenti femminili delle organizzazioni la sinistra democratica e chi più ne ha più ne metta no
Adesso siamo oltre cioè la fase delle quote forse non appartiene più questa fase qua noi adesso dobbiamo ragionare forse è un altro modo dobbiamo mettere
Al centro il fatto che o noi abbiamo un'ipotesi di governo dello sviluppo su cui apriamo proprio uno come dire un confronto dove mettiamo al centro evidentemente quelli che sono secondo noi una serie di valori e di punti cardine e di possibili snodi di questo sviluppo su questo si apre il confronto voglio dire si apre naturalmente con tutti si cercheranno delle alleanze
Io sono rimasta molto colpita
Dall'intervento che ho sentito stamane di Giovanna Melandri
Perché mi ha fatta proprio riflettere su su un punto devo dire non so se è successo ad altre di voi mi ha fatto riflettere su questa cosa cioè su come sia possibile in realtà nonostante l'apparenza lunedì ragionare oggi anche su possibili
Diversi modi e modelli di sviluppo con diversi obiettivi anche rispetto a quello che può essere una vera e propria politica di sviluppo industriale
E mi sono chiesta che vedo come dire di rimando questa domanda perché è un come dire è un pensiero che mi è venuto
Mi sono chiesta se lo sforzo che noi oggi dobbiamo fare non debba essere quello di cercare per diciamo per noi donne
A partire dalle varie sedi
Di identificare un modello di sviluppo che come dire che sia che adeguato alle cose che noi vogliamo cioè che sia sufficientemente come dire nuovo che abbia elementi che contenga elementi di innovazione che contenga elementi mi passi la parola Adriana Buffardi di flessibilità proprio del come dire generale no che riesca a contemplare appunto un progetto di sviluppo che venga da noi che allora suo perché per esempio e un è una provocazione se volete quello che vi sto dicendo ma perché non pensare a come dire
Anche ad alleanze possibili cioè valere io credo che noi donne
Che non siamo una parte sociale che nei tavoli bilaterali siamo regolarmente non rappresentate
Che gli organismi di rappresentanza che andiamo dobbiamo praticamente arrampicarsi sui tetti perché se ne parli poi sui giornali no
Allora in una situazione di questo genere
Noi dobbiamo cercarsi degli alleati perché da sole anche se siamo tante anche se siamo più della metà ma sicuramente non riusciamo a far pensare come dire il nostro genere no
E in tutta anche in tutto il suo valore abbiamo bisogno come dire di di molti interlocutori
E credo che voglio dire
Nessuno meglio fra l'altro di anche di un io sono iscritto a un partito cioè io ho solo fatto smonta ripartiti questo lo voglio dire non solo per come dire per buttarli fuori ma secondo me voglio dire le donne di un partito in
All'interno di questa secondo me poi è possibile trovare molte specificazioni molti elementi di novità anche delle cose che siano più appassionanti sei passate questo termine
Per per le donne se non facciamo questo badate io ho un'esperienza che non voglio dire definire catastrofica di gestione nella centoventicinque ma o l'esperienza di che cosa significa gestire per esempio una parte di questa legge in una situazione in cui lo Stato mondato certezze
Che è una cosa terribile perché uno stato che non dà certezze è uno Stato meno democratico allora
E io so che se non faccio alla fine comunque ci sarà sempre qualche cosa che mi salva io so che se faccio ci sarà sempre qualche cosa che invece mi dimostrava che son imbecille allora in una situazione di questo genere e molto come dire
è molto difficile dire che la nostra linea di tenuta rispetto appunto a un processo di sviluppo rispetto a un processo di governo nuovo del mercato del lavoro
Possa essere quello
Di lavorare per una buona applicazione della legge centoventicinque attraverso le Commissioni regionali per l'impiego
Attraverso i comitati paritetici che però poi non vanno a trattare nei tavoli bilaterali cioè attraverso queste cose che però non come dire sono importanti io non le voglio assolutamente sminuire
Però sicuramente oggi non sono sufficienti cioè quello che come dire e la convinzione che io mi sono fatta
Nel corso soprattutto di questi ultimi mesi è che noi siamo davvero e può essere anche abbastanza appassionante badate siamo davvero entrati in una fase completamente nuova
Dove di Mantica certezze tutto sommato ne servono abbastanza poche dove bisogna avviare molto amore per il rischio secondo me è un po'di passione politica e anche se sempre al Sappe questa cosa un po'di affetto per le donne cioè non si può come dire pensare di lavorare per le donne
Prendendo le sempre continuamente le distanze bisogna proprio come dire ritornare un po'a ragionare in questo modo qua
Se no se no una buona gestione notarile
Parlo anche per me stesse rientranti soprattutto per me stesso
Una buona gestione notarile della centoventicinque non salva l'anima nessuno cioè su questo io vorrei essere molto Franca è una buona legge è una legge delle come dire nel circuito promozionale più che del Regolamento a Torino però come dire bisogna cioè bisogna applicarla con molta intelligenza allora in un periodo di sviluppo
Si fanno azioni positive in un periodo di crisi e di formazione come dire di necessità di formazione di un nuovo programma di sviluppo non si pensa soltanto appunto a approvare quante se ne può di azioni positive
Bisogna utilizzarla in un altro modo quello che conta secondo me
E la cultura che se dietro la centoventicinque che è una cultura di promozione della dignità del lavoro delle donne all'interno di qualsiasi posto di lavoro e di valorizzazione del lavoro che ognuna che ognuna di noi svolge boh
Grazie ad Alberta Paola welfare State come lavoro produttivo darci qualche speranza
Simpatico
Ma
In realtà io mi domando se sono un po'incerta se bisogna continuare le relazioni o se
Per certi aspetti gli stimoli che abbiamo già ricevuto in questo seminario qui è una critica indiretta al allo schema allora schema del tanti stimoli uno appresso all'altro se non fossero già sufficienti per per fermarsi per discuterli per pensarle
Io credo che siccome come tutte le donne sono molto ricercò compito anch'io sono bravo soldatino quando mi si dice di dire una cosa e mi preparo poi la dico
Però forse mi in sentirei più a mio agio se anche ci fosse uno spazio vere
Poter discutere come continuare questa questo lavoro cioè io lo lo sento molto apprezzabile se lo penso come una ricognizione sul tema
Quasi un'audizione ottobre tutti i possibili stimoli sono messi in sequenza
E poi da queste ricaviamo qualche cosa su cui decidiamo tipo di andare più in profondità e quindi di potere dialogare in modo circolare ecco invece che il sequenziale come quello che abbiamo inventato ci
Allora se se questa è la prospettiva mi sento anche più tranquilla nel nel nel procedere
Stamattina
Senta è stato detto il modello di consumi italiano è un po'da cicale un po'deviato noi ci concentriamo molto verso i beni anziché verso i servizi e in genere beni effimeri piuttosto che Investimenti
E pensavo che questa notazione interessante perché forse c'è anche uno spazio per cui per una forza di sinistra oggi per fare una battaglia culturale su questo cioè per domandarci se proprio in una fase di restringimento delle possibilità delle spesi anche la spesa delle famiglie
Non venga il momento noi donne di dire come dovremmo comincia a cominciare a orientare i nostri stili di vita e quindi anche prendere più sul serio il nostro bisogno di servizi anziché di beni materiali molto spesso
L'osservazione banale ma noi si rifugiavano i beni materiali in assenza dei servizi necessari forse metteremo più volentieri da parte dei soldi per tutelare il nostro ritmo i nostri stili di vita attraverso dei servizi efficaci che rispondessero veramente i nostri bisogni può invece siccome questi non ci sono allora diciamo sacchettini come comporta ieri mettiamo così però no adesso sto detto una battuta frivola però io credo che noi in questa fase in questa fase di crisi economica
Forse abbiamo ancora uno spazio una cosa che può sembrare un pro un po'retrò che quella di fare invece un ripensamento sui nostri modelli anche culturali e domandarsi che cosa ci a quali condizioni potremmo riconvertire anche questi modelli culturali non tornare
A un discorso pauperista tout cour ma o o quindi di demonizzazione dei consumi ma domandarsi
A che cosa che tipo di servizi ci servirebbe le come possiamo anche cominciare a in procurarceli
Infatti diciamo il mio ragionamento ruota un po'attorno a questa ipotesi che noi tutti si sia sviluppata nella nostra società attuale
E che noi ne siamo noi donne siamo dei sensori dei bisogni di servizi molto più alti rispetto a quelli che riusciamo a far soddisfare dal mercato e dalla spesa pubblica
Anche per un cattivo incontro tra domanda e offerta cioè non soltanto perché mancano i finanziamenti per fare queste cose ma anche perché la domanda e l'offerta non si incontrano
E non si incontrano anche per blocchi culturali cioè per modo in cui è e male organizzata la faccenda
Non c'è dubbio che in questa fase espandere
I servizi sociali sanitari educativi i servizi in particolare alle persone
Sarebbe un modo per come dire creare lavoro per le donne perché sicuramente questo è un settore d'impiego dove noi potremmo trovare lavoro
Valorizzare i saperi delle donne che si è prodotto in questo campo perché sicuramente mi sappiamo qualcosa su questo
E anche fare una difesa indiretta dell'occupazione femminile nella misura in cui sia interni e ricerca di lavoro chi ha dei lavori che richiedono che sono come dire
Difficile mantenere senza un supporto dei servizi chi si trova temporaneamente minacciato da delle situazioni
Penso per esempio per noi non so se voi vi capitano in questo periodo a me per l'età che ho moltissime amiche moltissime persone medicine si trovano a quel problema degli anziani che è un tipico problema che una generazione di donne emancipate che ha costruito il proprio ritmo di vita
Se prescindendo da questo dovere di assistenza ai capi vecchi improvvisamente si trova degli eventi vitali che sconvolgono il proprio la propria penetrazione dell'esistenza
Con dei anche pesi psicologici dica di teschi oltre che pesi economici
Con dei delle sofferenze e dei dei sensi di colpa che si trascinano anche dopo l'evento
Se non l'abbiamo curato i nostri come volevamo se li abbiamo lasciati in un orfanatrofio se in scusate non alla casa di cura se gli abbiamo insomma e se gli abbiamo dato delle dei delle soluzioni su che non corrispondono a quella che noi avremmo voluto
E che
Al questo mi fa pensare che noi siamo in una condizione un po'per certi aspetti un po'un po'nuova nel senso che
La difesa dei dei nostri ritmi occupazionali richiede anche sempre di più o un arricchimento delle insomma negli anni agli anni Sessanta abbiamo vietato agli asili nido in quest'ottica no poiché l'ho scoperto che erano dei servizi invece educativi da estendere a tutti anche quelli che adesso stiamo rivendicando che non siano più dei servizi a domanda individuale ma che vengono concessi considerati dei un servizio dovuto a tutti i bambini nella fascia che nei tre anni
Ecco forse qualcosa di simile dici una civilizzazione che nasce da chi lavora e da chi ha dei vincoli può diventare invece una battaglia per un'organizzazione della vita generale e come un'estensione di diritti per tutti ecco ora questa un po'il passaggio che pensavo che dobbiamo fare dalla nostra esperienza individuale a una proposta di modello di Mapello illazioni di modello di Spesal di modellati e di investimento di Mapello di di di organizzazione
Io penso dal lato pratico che per una maggior Maggioni incontro tra domanda e offerta di servizi ci sono
Delle questioni culturali grosse da rivedere il primo è il modello proprio la tipologia dei servizi che vengono che viene offerta oggi che è stata costruita in questi vent'anni persino vent'anni grosso modo quelli che hanno costruito
L'attuale sistema
Ecco io penso che il pensiero delle donne che attualmente lavorano nei servizi e parlo in particolare i servizi pubblici
è un pensiero che meriterebbe che che si scontra con e che scopre come questo modello di Offerta sia in gran parte pensato nell'ottica dei professionisti che ci lavorano e in particolari
Professionisti uomini e quindi dentro un paradigma centrato sulla tecnologia sulla spiga spetti cautamente terapeutici molto perché sottovaluta moltissimo gli aspetti del lavoro di cura della parte più soft del del servizio e chi lo considera accessorie non principale ecco questo
Siro pista in embrione emergendo tra le operatrici sociali e sanitari che oggi operano nella ed ex dei servizi pubblici dovrebbe essere raccolto ed è infatti esatto e diventare
Un pensiero dominante c'è un un anche Lost la strada per farne una rivoluzione
Sull'assetto organizzativo generale dei servizi pubblici voi sapete che oggi è molto più facile
Si può in un Paese sviluppato come l'Italia trovare il chirurgo super specializzato che mi risolveva un aspetto tecnologico o particolare è molto più difficile partorire degnamente in modo ordinario cioè trovare la sala parto pubblica che mi consente di far nasce il bambino in modo decente cioè perché che c'è tutta un'enfasi culturale sugli aspetti tra virgolette specialistici e arte del processo di cure c'è una sotto tale sottovalutazione di tutti quegli aspetti che non a caso nella divisione sociale del lavoro anche dentro le professioni sociali pubbliche sono affidati alle donne
L'infermiere è la la la spettri caliente la la
L'assistente sociale pensiamo nel contratto della sanità che cosa è successo in termini di valutazione del lavoro cioè la sottovalutazione drammatica che hanno subito nel contratto della sanità passando appunto in quell'area culturale le assistenti sociali eccetera
Allora qui c'è un ci sono delle esperienze in corso cioè ci sono dei gruppi di donne che si stanno organizzando per riflettere proprio sui paradigmi professionali e per recuperare a livello di come dire di autovalori trazione tutti quei contenuti che nel processo di cura loro tendono a professionalizzare
E da qui bisogna fare il salto al modello cioè la tipologia dell'Offerta cioè il tipo di servizi di cui abbiamo bisogno che sono molto più come dire articolati diffusi
E personalizzati di quanto oggi non ci venga dato
Contemporaneamente noi dobbiamo ripensare alle modalità con cui si spende su o questi tipologie di servizi perché per esempio
Quest'anno nel novantatré da un nei bilanci dei Comuni dei novantatré da quel popolo note precedente indagine statistiche ma oltre all'impressione per cose sentite da più comuni che non si sia fatto un taglio sulla spesa sociale sospesa dei semidei capitoli di Bilancio comunali
Per una remora
Politica cioè che in questa fase io io gli assessori hanno sentito la voce di questi bisogni hanno detto qui tra probabilmente le stanno prossimo ci ripresentiamo elezioni consigli comunali sono quasi tutti in come dire precarie
Cioè sanno che dureranno pochissimo
E hanno fatto un calcolo di opportunismo e corso modo diciamo la spesa non danno temporaneamente ridotta
Tuttavia essendo c'è il blocco della spesa pubblica si sta espandendo quasi ovunque il sistema del lavoro il lavoro sociale fornito da cooperative da fornitori esterni
I quali sono in qualche modo le io ho cercato di farmi dare un po'di dati dall'intera lega delle Cooperative sull'espansione e c'è un'espansione di mercato in questo momento anche nei nei dati novantuno novantadue c'è una crescita
Sul mercato della cooperazione sociale
Sia in termini di occupazione che di numero di aziende che di fatturato
Però da parte che i dati erano pochi quindi insomma dico anche qui solo delle impressioni ma
Il termine per alcune esperienze che sto facendo mi accorgo che
C'è un'idea
Tutta assistita di questo cioè le cooperative di servizi in grandissima parte si fondano esclusivamente sulla committenza pubblica cioè nascono per rispondere a una committenza pubblica appunto
E anche se nello nei loro statuti do
Come dire dovrebbero lavorare dichiarano di dovere invece investire in proprio e scoprire nuovi bisogni e lavorare nel sociale tre eccetera in realtà non lo fanno
Qui c'è proprio ancora una volta un una come dire sfiduciati e sia pur da un lato
C'è una sfiducia da parte dei cooperatori che si è possibile fare emergere sul mercato dei bisogni anche da parte di chi se li può pagare non quindi soltanto attraverso chi è assistito attraverso un diritto riconosciuto dall'ente locale
Dall'altra insiste una strana come dire
Cultura di chi amministra e quindi è l'ente locale che in qualche modo scoraggia o addirittura vieta alle cooperative che sono fornitrici di servizi per l'ente locale di esplorare con la propria iniziativa altri bisogni dimettiti mettersi sul mercato come si questo inquinasse la bontà del servizio pubblico in qualche modo
Costate con noi a saper col mercato ecco siete agenti longa manus dell'ente locale quindi rappresentate il servizio d'oca quello che c'ha il timbro
Del Comune o siete degli agenti economici che si esplorano e quindi in odore di speculazione in odore di scatti Ivo servizi per eccetera
Qui noi la sinistra deve stare molto attenta a non incentivare un punto di vista così rozzo per cui è doc il servizio comunale è in qualche modo speculativo o o sicuramente è sbagliato il servizio di mercato perché anzi io credo che i bisogni veri li possiamo oggi interpretare fare emergere proprio si usciamo da una logica in cui è il pubblico che pensa a tutti i miei bisogni ma c'è un incontro più diretto e questi quindi più
Per di più mercantile insomma detto tra la domanda e l'offerta
Infine c'è un problema che i miei mi è stato proprio posta da Marta Marta Nicolini che adesso attualmente si occupa della mutualità
Che per un disguido non ha potuto essere qui quindi anch'io come dire dico il nome suo che lei avrebbe voluto esserci a questo incontro non ha potuto
Che
Vi è una fascia intermedia molto ampia
Di domanda di servizi che sicché noi potremmo coprire
Che non appartiene né all'area
Delle fasce più povere e marginali chi si sono tutelate Hourman tutelate dall'intervento pubblico
Ne appartiene direttamente a quella fascia medio-alta che può comprarsi per esempio
Un infermiere fool Time per i genitore immobile uno un'assistenza appagamento la a fronte di un bisogno di questo genere
E la mutualità nella storia nella stessa nostra storia sociale di questa serie secolo è stato proprio lo strumento per far organizzare un bisogno in una forma diversa da quella che consentono le assicurazioni che di tipo appunto speculativo ma che invece in qualche modo socializza il bisogno lo fare emergere e consente di ripartire i danni è un po'il costo di questo bisogno attraverso una forma mutualistica
Bisognerebbe domandarsi ma anche questo è un argomento che a questo punto può diventare più tecnico cioè più di riflessione sul come sia possibile organizzare questa grossissima fascia pensate che presentino città come Roma
Gli anziani assistiti a domicilio dal Comune sono due mila cinquecento ora domandatevi voi quanti anziani non autosufficienti ci sono delle case romane insomma qualcuno qualche ricco potrà permettersi di ma assisterlo in un altro modo altri sconvolgerà la loro esistenza come si diceva prima ma probabilmente un evento come questo quello di dover assistere in un certo modo delle persone malate un bambino non voglio presso degli anziani no
Potrebbe essere oggi ringrazio un'attività che cresce come la nostra potrebbe essere anche un bisogno mutualità disabile
Che in questo caso al vantaggio di potere non solo gli Abba abbassare i costi che per di questa assicurazione di questo modo di risolverà il problema
Ma anche di ristabilire un nesso più diretto tra l'acquirente di questo servizio e l'erogatore del servizio stesse quindi di poter contrattare meglio che cosa il mercato deve organizzare pene offrirmi questi beni
Ecco io credo che al al fondo insomma il nodo io credo che ci sia uno spazio molto ampio di sviluppo di quest'area di quest'area produttiva che il problema sia di reperire i fondi in un modo diverso e più vicina e di come abbiamo fatto fino adesso cambiare il modello dell'Offerta il motivo uscire decisamente dà l'idea che l'offerta e quella che imita l'oste
Che mi danno gli Enti locali che mi dallo Stato oggi e cercare di non solo rimodificare quella che lo Stato mi da oggi ma anche pensare altre forme perché inventare
Modelli di servizi diversi e creare un incontro molto più vicino tra la cultura delle donne in condizioni di usufruì tricicli servizi e quelli che le che le erogano
Lunghi relazioni legate a Lipari impurità il politico di governo regionali non ci sarebbero stati ma in sostituzione edilizia
Quindi
Che bisogna la signorina non è potuta venire Brad giusto appunto a Bologna c'era un incontro
Della giunta regionale con il ministro Cristofori sulle misure diciamo speciali per l'occupazione e quindi non poteva essere presente
Allora le cose che io di Rocchi sotto però la vostra attenzione sono state naturalmente pensate discusse tra me e lei
Che vogliono essere sia pure in modo un po'frettoloso il quadro di indirizzo e di proposte su cui la Regione
Sì sta muovendo attualmente direi però richiamando anche gli interventi precedenti fare questa sottolineatura che abbiamo abbiamo pensato questo intervento con una caratterizzazione Rispetto al di nomi o se vogliamo utilizzarlo
Situazione di emergenza invece dati di fondo strutturali del nostro sistema
Con in più una caratterizzazione più strutturale anche se ovviamente ci sono una serie di questioni che invece attengono alle alle ma alle Politiche no più emergenziali attuali e questa scelta diciamo più sullo strutturale era anche nella risposta a una consapevolezza che il tema della formazione sia un tema di persone detto per sua natura così strategico da essere appunto fondante
E essere una risposta ad attivare ed ampliare non soltanto nelle nell'occasione dell'emergenza ma anche per ripensare e per rimettere in discussione tutto il discorso del rapporto Complesso tra formazione formazione e lavoro naturalmente tagli una serie di elementi ma che tu fai tutti concordiamo che parlava parlerò parlerò di Rho alcune cose sulla formazione
Ma lasciando stare tutta un'altra serie di questioni come dire a monte o a valle o comunque tutte le altre necessarie interconnessioni perché appunto non non è che consideriamo la formazione un segmento consequenziale ma un segmento circolare che dovrebbe entrare in correlazione con tutte le altre politiche per le pari opportunità sia allora di tipo sociale ma già acquisire c'è anche poco fa Paola ricordava tutto un discorso di servizi e quindi di tempi e di modifica no dei modelli di servizio sia invece politiche del lavoro che attengono di più alla valorizzazione del lavoro e la trasformazione dei modelli organizzativi di lavoro di cui peraltro si è parlato anche recentemente cioè poi un mese e mezzo fa proprio qua a Roma nelle convegno organizzato da gli sfollati e Lagos
Quindi come dire è un segmento molto limitato per ovvie ragioni e sono un po'gli interventi che dal punto di vista istituzionale nell'ambito delle sue competenze e delle ruoli che
Competono al governo regionale vengono promosse in ordine alle politiche di pari nel opportunità
Ecco null'altro punto che vorrei sottolineare non è una premessa ma ritornerà anche successivamente poi negli esempi che farò
è che il discorso delle pari opportunità diventa nell'ambito degli interventi formativi della Regione non soltanto una caratterizzazione di una formazione indirizzata specificatamente e dedicata come corsia no come è rivolta esclusivamente uno tenta femminile
Ma anche un elemento che informa godimento quindi culturale di trasformazione di modelli de tutti gli interventi della formazione della formazione professionale anche quelli che abitualmente chiamiamo tanto per essere così molto brevi e sintetici di formazione di formazione mista quindi di giocare questo problema questo noto della formazione nei due ambiti dei due settori tra di loro ovviamente poi stanche connessi della formazione mista e della formazione
Specificatamente rivolte alle donne in questo campo la regione si avvale per progettare i suoi impegni interventi formativi
Di due coordinate che accenno brevemente in quanto sua pure la base su cui si innestano i successivi i interventi che sono una nella risoluzione che il Consiglio regionale approvato un anno fa circa poco meno di un anno fa circa una risoluzione spella realizzazione delle azioni per la pare unità per le pari opportunità che è un documento chiamiamolo politico non è vincolante perché dal punto di vista istituzionale
Non ci sono possibilità di stabilire dei vincoli ma è un forte impegno a cui è stata richiamata la Giunta regionale a informare di politiche di pari opportunità
Tutti gli ambiti di Governo della Regione quindi non soltanto la formazione ma per dire anche i processi di autoriforma della Regione in quanto tale il discorso di riequilibrio di carriere all'interno degli operatori regionali oppure tutto il discorso dei beni e servizi
è quindi una risoluzione che anche nell'ambito delle pari opportunità e della formazione impegna fortemente la progettazione su alcuni per terreni che poi vanno a sono rivolti specificatamente alle donne
E sostanzialmente si valorizza il diritto di scelta quindi si mettono in atto una serie di forme di di di di consulenza orientativa e di informazione per le donne
Si sollecita la formazione di un progetto sperimentale per lo sviluppo delle professionalità
Non soltanto nelle Campo dei servizi e di creazione di valutazione anche dei nuovi elementi di professionalità di professioni ma anche di formazione manageriale quindi un po'a tutti i livelli
Poi si sollecitare l'impegno si cerca l'impegno degli altri enti locali per l'applicazione della legge centoventicinque
Io ho soltanto porto fra dolosamente mi rendo conto elencato alcuni punti per dire come l'elemento della formazione e della formazione in particolare le donne sia stato poi legato attraverso questa risoluzione
Sulle pari opportunità anche alle linee strategiche che la Regione porta avanti come piano regionale di sviluppo
Da stamattina questo discorso dello sviluppo delle ripensare no un modello di sviluppo
E quindi di collegare la formazione non soltanto all'occupazione ma la qualità dei lavori e quindi anche alla direzione innovativa a nuove proposte in questo ambito e sta è risuonata più volte
Quindi
Diciamo che questo rapporto viene sentito come particolarmente fondante e necessario in tutti gli ambiti della formazione professionale e adesso che è l'ambito può specifico che compete alla nella regione su cui dirò appunto alcuni elementi
Dicevo che i livelli a sui quali la il discorso delle pari opportunità si muove sono tutti i livelli o largo più ampio dell'Offerta formativa
Partendo dall'assunto che le donne
Non è soltanto un elemento dell'Emilia Romagna ma ormai diciamo l'elemento nazionale presentano sul mercato del lavoro sia profili professionali ma anche soggettività le più diversificate
E quindi anche l'Offerta formativa deve incontrarsi no un discorso quindi di incontro con aspettative bisogni sia delle donne che lavorano o che sono eventualmente messi in mobilità
Sia delle donne in cerca di occupazione che portano avanti progetti di vita possibilità di scelte e di progettazione il PIL più diversi diversificate
Quindi
Faccio qualche esempio ai diversi livelli della formazione tanto per intenderci su quello che voglio dire prendiamo il discorso della formazione continua
Formazione continua è sicuramente uno degli ambiti più difficili anche perché dal punto di vista delle risorse finanziarie che la Regione
Può mettere in campo è uno di quegli interventi che non sono finanziati dal Fondo sociale europeo
E soprattutto per quello che riguarda le persone già occupa occupate oppure in lista di mobilitato al centoventitré i fondi del fondo sociale europeo non sono i indirizzarvi a questo tipo di intervento e di settore che oggi invece assume una particolare rilevanza visto che alla Regione da duecentoventitré
è demandata l'organizzazione di corsi di qualificazione o eventualmente di riqualificazione professionale per agevolati e volare il re impiego della manodopera immobilità
Non è che la situazione della Regione Emilia Romagna e da questo punto di vista sia più felice anche diciamo in un sistema probabilmente dal punto di vista produttivo e quindi anche occupazionale che aveva delle caratteristiche di una certa solidità
Nell'autunno del novantadue e direi in maniera sempre più accelerata oggi segni di di crisi e di difficoltà diversi comparti del settore produttivo che tra l'altro come quello della
Tessile abbigliamento per esempio riguardo le donne sono diventati sempre più vistosi sicché gli ultimi dati parlano di più di cinque mila lavoratori novità e più del sessanta per cento come del resto diceva anche stamattina Giovanna Altieri
Sono donne di quella particolare tipologia trenta cinquant'anni con scarso titolo di studio
Che è stato qui ricordato
Ecco mi disse rispetto a questo tipo di soggetti che avrebbe
Una grande difficoltà in assenza di interventi di sostegno formativo specifici
La Regione sta attuando un quadro un protocollo di intesa con le forze con le organizzazioni sindacali con gli uffici periferici del ministero del lavoro con delle associazioni imprenditoriali
Per una programma di format del programma di formazione che sia sia preventivo della mobilità quindi cerca di
Intervenire diciamo alla base prima per evitare che le persone vengano messi in liste di mobilità
Sia che sia orientativo successivamente alla riqualificazione delle persone Inés mobilità con una particolare vincolo il vincolo e di questo tipo che il sostegno finanziario che la Regione con fondi propri e mette su questo tipo di formazione
Deve però essere coordinata tra le aziende e gli uffici per i provinciali del lavoro
In maniera tale da garantire almeno il settanta per cento tra quelle persone iscritte ad essere reimpiegate quindi diciamo il Issa sistematica di saldare diciamo la progettazione di corsi di formazione con il discorso della rioccupazione successiva così come ci sono
Particolari forme di incentivi per tutte quelle invece persone e le donne sono in un numero molto elevato in questo ambito
Che
Progetta hanno delle aziende autonome delle forme di lavoro forme associative per il lavoro autonomo molto spesso nell'ambito dei servizi o con diverse forme associative anche cooperative
In particolare poi un'altra misura che sta sempre all'interno di questo protocollo di intesa e di incentivi anche per la di occupazione delle donne in mobilità
Consiste indo una forma che si chiama di sostegno formativo cioè un contributo che viene previsto
Moon per alcune settimane in cui si deve svolgere questo sostegno formativo per quelle aziende che assumano dalle liste di mobilità
Donne con quaranta anni cioè una particolare misura diciamo a tutela forse la parola non ci dispiaccia ma in questo caso probabilmente bisogna così no avere delle provvidenze e una particolare attenzione a questi soggetti che abbia Novelli questa età è un sostegno formativo che va a rendere più più facile diciamo meno problematico sia l'inserimento delle donne nelle aziende sia per l'imprenditore no è un riconoscimenti una facilitazione che sostiene il la ricollocazione di queste donne
Questa diciamo è una un tipo di intervento sulla formazione allora continua in un settore oggi particolarmente esplosivo
Però proprio perché dicevo prima no e l'arco dell'interventi formativi deve svolgersi a tutti i livelli
Le donne sono particolarmente sostenute incentivate anche alla formazione chiamiamola di secondo livello quelle di tipo medio alto rispetto ai diplomi sia di donne che sono già occupati sia di donne in cerca di occupazione e in questo caso le donne diplomate per i motivi qui stamattina ricordate
Sono parte sono le il numero maggiore in questi corsi soprattutto la formazione per la qualità lo ricordava Giovanna Melandri stamattina no il la necessità di
Processi innovativi per una migliore qualità sia dei processi di produzione che di prodotto sono scaturite in una serie di progettazioni di corsi formativi in cui la presenza delle donne per profili professionali di tipo manageriale Opara manageriale eh particolarmente particolarmente consistente
Una terza fa vado molto scusate mi velocemente ma so che il tempo stringe è la un intervento un altro settore di intervento che ha una certa tradizione in Emilia
è il discorso legato alle imprenditoria femminile le accetta ne accennavo prima ma in particolare diciamo sostenuta da un disegno di legge che è appunto in via di approvazione e che rimpiazza un disegno di legge precedente
Che contributi da contributi particolari alle impresa e femminili catalogando come impresa e femminili non solo quelle formate o da da donne ma anche individuate come i due terzi delle donne
Ecco Perret questo tipo di imprenditori gli ha per la quale ci sono ovviamente una serie di barriere da superare che sono l'accesso all'informazione il credito la cultura manageriale sono cose che noi conosciamo sono nove fissati particolari incentivi come contributo in conto capitale in conto interessi
Ma anche altra formazione che la regione si impegna a fare in particolare per offrire questo tipo di qualificazione
Un ultimo ter Reno anche questo lo dico però proprio perché non volevo che il discorso fosse così troppo stratosferico in fin dei conti bisogna anche renderci conto di che cosa vuol dire poi entrare nel rapporto con il mercato e Colle professionalità che il mercato o richiede come innovazione oppure per inventare nuove profili professionali
è un terreni nocche probabilmente anche altre regioni hanno battuto su cui hanno fatto Progetti tè il terreno dei Progetti dei pm dei Progetti Integrati Mediterranei stamattina si è sentito dire che l'Italia è insieme con la Grecia e colonne
L'Irlanda una delle nell'ambito del dei Paesi europei una delle degli Stati in cui è più alto il tipo di disoccupazione ora questo tipo di Progetti
Che hanno anche molte risorse finanziarie perché noi dobbiamo anche tener conto credo del problema finanziario delle risorse e l'utilizzo di queste risorse ad opera di un fondo
Che proviene dalla c'è è abbastanza importante e cospicuo e a avviene soprattutto nelle aree dichiarate svantaggiate
E quindi in Italia è presumibile che delle aree svantaggiate no siano probabilmente in tutte le regioni qual è la nel quale l'importanza o la qualità di questi progetti
è che ne debbono essere fatti meno con una stretta correlazione tra i Comuni le comunità montane le associazioni di categoria le singole impresa e le organizzazioni sindacali
Proprio per cercare di incrociare e di fare convergere né una maniera più qualificante un discorso di domanda e di Offerta di lavoro anche in questo campo
Se ci sono molti terreni aperti sia per le donne in parte già ora occupate ma con eventuali rischia di essere messi in processi di mobilità faccio un esempio l'aria del termalismo un'area ma stanza in crisi
Dove c'è una grande occupazione femminile e quindi c'è una necessità di riqualificare questa competenza professionale oppure invece aree di prima occupazione per diverse tipologie ancora una volta di impresa e femminilità quelle dei servizi alla persona socio assistenziali oppure laboratori
Di ceramica oppure nell'ambito turistico oppure e questo sicuramente è un ambito molto ristretto anche se cominciano a esserci esigenze in questo senso
Nell'ambito della manutenzione dei parchi della forestazione che anche stamattina Giovanna Melandri ricordata
Ecco questi sono soltanto alcuni esempi per dire come nell'ambito della formazione anche in una formazione di pari opportunità e necessario tenere presente i diversi livelli di
Aspettative e di risorse di credenziali che le donne hanno ossia come formazione sul lavoro ma anche come istruzione
Tenendo anche presente che accanto a questi Progetti ci sono punti a Seriate e di interventi di
Di tipo chiamiamolo più didattico culturale che debbono sviluppare proprio la capacità delle donne di pensare e progettare
Azioni di pari opportunità quindi interventi di tipo seminariale o di altro genere non mi non mi voglio dilungare
Che riguardano i formatori che solo all'interno dei corsi della formazione professionale
Perché il l'interesse è quello di sviluppare una cultura delle pari opportunità non solo ovviamente dei corsi con utenza femminile
Molti sono anche dire Travaini ma anche nei corsi utenza mista e anche nei corsi maschili quindi c'è un modello sperimentale diciamo un modulo sperimentale che viene esteso ha tutta l'aria della formazione proprio perché no culturalmente venga approfondito il la la sensibilità e l'importanza delle questioni delle pari opportunità
Ecco in definitiva io adesso chiuderei richiamando però ancora due punti su cui c'è una
Come dire
C'è una Grande bisogno e su cui un ente come la Regione
Insiste per avere una migliore capacità di governo sia delle politiche formative sia delle politiche del lavoro e occupazionali
Il prima riguarda il fatto che la regione deve potere muoversi a Diversi appunto livelli della formazione e soprattutto quindi potere stabilire anche con università
Degli accordi programmatici per una formazione elevata
Che tra l'altro interessa moltissimo le donne diplomate attraverso forme di sperimentazione di lauree brevi ed altro il secondo invece riguarda la una visione chiamiamola integrata sistemico integrata di processi unitari di programmazione delle politiche industriali formative e del lavoro che venga messa in capo alle regioni
Nel senso che la separazione istituzionali di molti soggetti che hanno competenza sulle politiche formative
è costituito un elemento di rallentamento della spesa pro progettualità regionale e mai impedisce invece questa ricomposizione delle titolarità che converga non maggiormente in in Progetti Progetti di più attori che sono appunto
Interessati e al discorso della formazione e della innovazione
E al discorso invece delle apposta operazione e della trasformazione dei profili professionali di lavoro quindi diciamo una sollecitazione verso tutte quelle forme di protocolli d'intesa accordi tra le parti coordinamento tra i diversi soggetti che possono rendere quell'incontro di formazione e di domande di Offerta
No al più possibile rispondente sia con le esigenze locali ma anche con quelle esigenze innovative che possono nascere le diciamo territorialmente mi rifaccio appunto l'intervento e chiudo di Paola Piva per ricordare come e proprio soltanto su un in un legame stretto con il territorio con delle situazioni locali che quelle forme innovative anche di lavoro i disservizi possono emergere perché altrimenti scomparire ebbero ovviamente nell'ambito di problemi a torto o ragione ritenuti più importanti
E questa domanda può essere raccolta e può essere tradotta in da soprattutto dalle delegate pari opportunità da una costa serie anche subregionale di punti che sono importanti per la progettazione può essere raccolta ed essere diciamo convertita in situazioni formative che poli hanno uno sbocco di tipo invece occupazionale occupazionale
Allora
Ci sono alcuni interventi
Quindi io
Darei la parola compagni che l'hanno chiesta
Prima era Silvana Mastrosimone responsabile Dipartimento giuridico CGIL Sicilia
Poi servanda ravennate
Roma coordinamento operatrici direi
No
Ho ascoltato molto attentamente le varie comunicazioni delle compagnie
Anche del compagno Mussi è è la cosa che mi preme su cui accentrare il mio intervento
Una qualche cosa di negativo in cui impatti ama un questi giorni
E appunto questi decreti legislativi questi decreti voluti dal governo Amato che veramente c'è l'imbarazzo della scelta sulla bruttura
è chiaro che andrò presto per Flash perché già sono stati ripresi
Alcuni punti però mi sembra opportuno sottolinearlo anche alla luce della realtà meridionale della Sicilia dove vivo
E dove tutto viene anche a impattare sempre col problema mafia diciamocelo chiaramente
Allora andando per Flash di questi decreti
Il più sei sette si può fare una graduatoria
Io ritengo non è un mio pensiero soltanto chiaramente
Che veramente il più negativo è quello sulla sanità dove proprio come si volte si rivolta non c'è dove appigliarsi per leggerla in chiave possibilista
Non a caso solo uno su questo decreto sul giudizio su questo decreto c'è stato all'unanimità nell'ultimo direttivo non sarà nella CGIL appunto un giudizio negativo
E è venuta fuori la richiesta di lanciare una legge di iniziativa popolare quindi significa che è proprio non questa volta non ci si è potuti ben dare gli occhi anche perché non dimentichiamoci che c'è
Un articolo che praticamente introduce la ha assistenza sanitaria indiretta all'articolo nove che totalmente data cassare questo significa ricreare
Maggiormente la possibilità per chi ha disponibilità economiche di potere fare qualsiasi tipo di intervento non avendo problema appunto economici questo significa fare moltiplicare le ha assicurazioni questo significa che un lavoratore
Al reddito fisso capofamiglia deve soltanto fare gli scongiuri di non ammalarsi in realtà gravemente perché non veramente non avrebbe come cavarsela e chiaro che comunque la riforma sanitaria andava rivista rivisitata e d'altra parte a parte il nostro sistema che già non andava
è stata rivisitata anche in Paesi molto più all'avanguardia di noi ultimi la o l'Olanda l'Inghilterra persino alla Svezia però purtroppo da noi è stata registi rivisitate in maniera tale che siamo tornati veramente indietro nel tempo per quanto riguarda inveisce
Altra nota dolente il decreto sulla previdenza
Io dico che in realtà si tratta di un insieme di norme la cui applicazione integrale si realizza in realtà almeno fra dieci anni
E forse affinché in tempi più lunghi con aspetti devastanti che riguardano sia i futuri pensionati che quelli già in essere e favoriscono la rottura di saliva de di solidarietà
E tratti viva gli attuali pensionati tra i futuri pensionati sempre per andare per praticamente si tratta in realtà di una contro riforma che porta le norme previdenziali italiana una condizione molto peggiore
Di quella esistente prima della riforma del sessantanove e quindi questo contribuisce a collocare l'Italia fa gli ultimi Paesi d'Europa
Anche nel campo pensionistico
E il punto più negativo è l'abbassamento del future prestazioni rispetto alle attuali
E
Praticamente
Il disimpegno chiaramente a cui si va incontro verso una previdenza obbligatorio
Con la disponibilità e complicità lavoro nero qualcuno oggi già accennava e quindi all'evasione contributiva io
Infatti mi chiedo che da me stessa faccio solo una domanda un esempio se con quaranta anni di versamenti Siri si riceverà un'attenzione massima al turn al cinquanta per cento
Cosa riceveranno la stragrande maggioranza di lavoratori che possono fare valere solo una contribuzione tra i venti e i trentacinque anni di contributi e chiaramente a come si mette a questo per le donne
Perché è difficile che oltretutto alle donne specialmente in alcuni settori possono arrivare a un arco tale di contributi
Sembra appunto andando per Superflash
Un altro altro punto dolente il decreto sul pubblico impiego cioè sulla riforma del rapporto di lavoro chiaramente è da non sottolineare tutti lo sappiamo che non si tratta
Di una riforma della pubblica amministrazione come avrebbe dovuto esserci ma soltanto ad una riforma del lavoro del rapporto di lavoro purtroppo questo è un parto in negativo
Bella richiesta inizialmente giustamente avanzata dal dai sindacati alla CGIL però che è stata trasformata in negativo prendendo le parti peggiori
è da dire che La Stampa Allam molto drammatizzato
Presentandolo come un decreto punitivo per i lavoratori per le donne
E però in questo non c'è da cascarci perché certamente non è una sensibilità una sensibilità della stampa verso i lavoratori
I giovani che entro nel pubblico impieghi alle donne perché non ricordiamoci che prima c'è stato una campagna di stampa dove diceva che tutti i pubblici dipendenti erano dei fannulloni quindi teniamo presente questa fase preparatoria comunque ci sono alcuni punti che veramente mi lasciano molto perplessi uno la Costituzione si dice di sganciare di sganciarsi con questa riforma
Dal potere esecutivo ma io dico che il Governo esce dalla porta e rientra dalla finestra perché con la costituzione di un'agenzia formata da Pecchi micelio sui tecnici
Ho le mie perplessità sottoposta allattare aeree nel Consiglio dei ministri corre capire come ci si sgancia dall'esecutivo
Altro punto che veramente lo trovo molto allarmante
E quello che in realtà non si tratta di una maniera chiara di norme regolate dal Codice civile ma si tratta d'un insieme di norme molto confuse
E in tutta questa confusione quando si dice anche se poi sarà soltanto nel novantasei
Che si potrà lavoratore potrà pubblico così come il privato non sarà più costretto andare al TAR ma potrà adire il giudice del lavoro se noi pensiamo alla situazione gravissima
In cui i Bears hanno già gli uffici del lavoro perché magari parliamo sempre della situazione gravissima dal punto della giustizia penale che tutti sappiamo che in realtà è una giustizia negata
E ci dimentichiamo di quella civile quindi occorre capire come nei fatti avremo questa un dovremmo avere questa unica diciamo possibilità di sbocco positivo
Perché fra l'altro mondo dobbiamo dimenticarci che
Addirittura prima ancora di pensare al giudice di conciliazione c'è una figura del giudice di pace una legge già fatta
Che potrebbe risolvere molte le cosa questo sul sul campo penalisti con esempio parallelo che faccio che in realtà non si capisce perché diciamo non si capisce non viene applicata e qui mi stupisce veramente a parte le contraddizioni all'interno del mondo sindacale
Anche le le dichiarazioni che vengono fuori sulla stampa nazionale per esempio abbiamo delle figure molto significative
Una Como non l'ho vista Lombardini se non sbaglio di area cattolica
Che sull'Unità esce con un giudizio decisamente negativo mentre di contro abbiamo un giudizio molto possibilista di Accornero che non dimentichiamoci un compagno dell'aria del PDS addirittura un ex se
Dirigente sindacale della CGIL in queste cose sono da veramente da annotare però su questo decreto qualche cosa si può fare se e Pio lavoro dentro il sindacato quindi la vedo più sotto questa chiave se si cerca di rilanciare una volta tanto in positivo
L'autonomia per esempio di una regione a statuto speciale come la Sicilia come noi come Consulta giuridica regionale della Sicilia una Consulta giovane
Nata da poco
A facendo un lavoro con dei compagni con dei docenti universitari abbiamo previsto la possibilità che l'altra parte
è prevista anche nel nel decreto alla possibilità di pensare per esempio a un'agenzia regionale
E che sin si possa individuare subito i soggetta a livello regionale con cui andare a trattare quindi una griglia di interventi immediati cercando di recuperare determinante negatività che sono venute fuori in campo nazionale ma torniamo alla appunto più dolente che poi più centrato con il tema di oggi
Il a decreto appunto indegnamente indegnamente dico dico
Chiamato interventi a favore dell'occupazione dove i quattro punti che oggi venivano citati dai compagni tipo il lavoro in temi interinale
Per esempio all'H e la cosa addirittura criminale io dico
Dell'aumento della chiamata nominalistica in agricoltura questa significa capo varata significa dare manforte alla mafia in specialmente in aree del Mezzogiorno in Sicilia
Questi punti sono passati noi tutti sappiamo l'accordo che c'è stato in questi ultimi giorni tra il Governo
La commissione del lavoro della Camera dove appunto si è con delle premesse delle promesse molta allevatori del Governo di contro praticamente a questi punti su cui il PDS si battaglia alla perché venissero stralciati anche la CGIL di contro entreranno in questo Max decreto un polpettone o dico per non e ma volevo appuntata rispettare il tempo concludere per ricordando ricordando due due cose
E appunto a perché in tutta questa negatività io dico che siamo a un punto di veramente di di svolta di rottura nel senso che sei non cambiamo parigina
Come come sindacato comici Jellicoe dico e come partiti della sinistra opposizione abbiamo perso un treno definitivamente allora volevo ricordare per esempio nel voltare pagina
A pre vedere la possibilità specialmente come partiti come movimenti
Di non lasciare sa soli i consigli di fabbrica che hanno indetto una manifestazione nazionale il giorno ventisette proprio contro e poi contro le politiche Amato
Io faccio quest'invito a qui ai compagni e compagne responsabile del partito perché purtroppo prevedo che la CGIL
Visto a la difficoltà con la CISL e la UIL e visto l'insistere
Dell'unità sindacale cosa pure importante ma deleteria quando per nome di questi anni unità
Si calpesta non gli interessi dei lavoratori elfi premetto un principio di codeterminazione che in realtà e Subiaco determinazione io non so dove andremo a finire
Ultima cosa e concludo veramente
E per quanto riguarda gli interventi di voltare pagina nel Mezzogiorno dobbiamo innanzitutto a sgombrare il campo da alcuni equivoci
Dobbiamo cioè per esempio non dire che determinate scelte negative vengono dalle leghe ma prima delle lega abbiamo avuto i Rancid abbiamo avuti Mannino abbiamo avuti Pomicino allora cosa dobbiamo fare noi nel Mezzogiorno
Non possiamo certamente dire che ha in mano abbiamo le chiavi e che possiamo parlammo mai tutto il Mezzogiorno questo non c'è perché purtroppo finito il movimento per esempio
E contadina braccianti che non abbiamo più avuto un punto di riferimento solido
Di tutte le battaglie dagli emarginata agli abusiva e senzatetto purtroppo abbiamo lasciato che ne abusassero gli altri partiti allora questo è il momento di veramente voltare pagina cosa fare e finisco veramente
Intanto a lottare ferocemente contro l'altra rifiuta il razzismo delle leghe distinguendo cinque sta lotta e dalla dagli altri partiti
E certamente uscire dall'equivoco del senso che non si potrà fare un certo tipo di scelta in campo nazionale
E poi nel Sud e allearci con Mannino per esempio con un Mannino per esempio pensando ancora aggiunte ecco a aggiunte
In cui si sta insieme su detto programmi non chiari e questo non perché e se la mia sia una forma di preconcetto Mark perché veramente occorre che appunto dobbiamo su questo insistono abbiamo distinguerci né una nostra politica meridionalistica che si e porci come alternativi
A don sistema perché non dobbiamo assolutamente credere che la ci possono essere dei volti nuovi pulite della DC assolutamente non partiamo in queste errori
Né d'altra parte contro il poi il pericolo della lega al Nord possiamo lasciare un vuoto preso da parolaio e come la Rete non ricordiamoci che in questi giorni Orlando ha fatto una dichiarazione per esempio per quanto riguarda l'al problema della Bortot che viene ripreso dicendo che è secondo lui la donna dovrebbero portare avanti
Una gravidanza pur in condizioni impossibili e poi magari lasciare questo questa vita questo bambino
Così magari davanti a una chiesa oppure farlo adottare quindi non capiamo in questi parolaia e ma diamoci veramente una svolta
Perché appunto non possiamo perdere questo treno perché questo veramente fare sarebbe la fine non soltanto a
Del del sindacato ma anche la fine del veramente della attraverso il perpetrarsi una Phantom frantumazione purtroppo del d'una sinistra che al momento non è molto presente e noi dobbiamo lottare specialmente come in compagnie impegnate perché tutto questo ricade non è un eufemismo nel mare per l'Izoard ricade in maniera molto più drammatica nel sulle donne ricade sulle donne che lavorano anche nelle piccole impresse
No uno due tre
Quattro cinque sei sette interventi ritiene di autorevole
Alta regolamentare il vero
E ma io posso dire tempo poi separati entrambi interpretano
Silvana Ravel poi piogge grazie
Veramente molto prevede io su uno degli accordi
Che il coordinamento delle operatrici del diritto di Roma è un'associazione di avvocate magistrate che è nata oltre quattro anni fa e i ha come obiettivo proprio quello di tutelare i diritti delle donne di tutelarla naturalmente nel lavoro nel in tutti i posti della libera circolazione e la sua immagine eccetera
Abbiamo fatto una scelta naturalmente di farlo da sinistra e questo credo che sia molto importante ed ecco perché la nostra presenza quest'oggi questo oggi qua
Anche perché siamo tutte quante praticamente o libere professioniste autonome lavoratrici e come tali abbiamo naturalmente anche noi questi problemi da questo punto di vista la nostra presenza qui mi sembra che e questo non vuole essere una critica naturalmente ma vuole essere al contrario un allargamento possibile di visuale
Sia molto importante e mi pare che sia stato invece un po'ridotto questo aspetto che possibili si vedono ed esistano tutte queste nuove forme di essere di esistere di lavorare delle donne una visione che sia esclusivamente della lavoratrice dipendente dell'Aler lavoratrice che svolge attività nei servizi mi sembra riduttiva e la rifiuto così come rifiuto debbo dire il fatto che sia la donna a doversi preoccupare per esempio di avere gli anziani o dice una cosa in senso che è vero questo problema esiste non mi pare che sia un problema che riguardi le donne in quanto donne
E probabilmente è evidente che un discorso più ampio che noi dobbiamo intraprendere
Un'altra questione quella che a me pare che ci sia un linguaggio complesso che io capisco poco e che tanto più probabilmente capiscono poco le donne
Ora questo distacco che sempre più si in tutti intravede tra politica e gente e persone
è un distacco che crea problemi è un distacco del quale noi soprattutto dobbiamo porci ed è una problematica che dobbiamo che dobbiamo affrontare io credo che la cosa più importante che questa riunione di oggi
Apposto e quello di fare incontrare le donne sul problema del lavoro e quindi sul problema nel quale le donne debbono rincontrarsi perché abbiamo sempre detto e questa è l'analisi marxista marxista che le persone si incontrano sul posto di lavoro su nel momento di come produrre
Ora quindi su questa questione nodale confrontarsi e credo che sia molto importante che cominciando cominciando da questo noi del PDS noi della sinistra noi donne della sinistra
Che siamo quelle che più hanno organizzato le donne stesse perché non dobbiamo dimenticarci che in questo momento di crisi il PDS comunque
Quello che ha mandato più donne al Parlamento quello che dovunque ha mandato più donne a rappresentare le istituzioni ad essere presenti non solo in questo ruolo di lavoratrice dipendente lavoratrice che assiste anziani lavoratori infermiera questo lo rifiutiamo una volta per tutte definitivamente io dico che proprio nel momento di crisi e questo è l'ipotesi di sviluppo che noi dobbiamo porci come sfida questa possibilità è quest'ipotesi c'è non a caso la crisi economica che noi affrontiamo e che è una crisi anche dei dei paesi occidentali è una crisi proprio del maxi sistema della grande azienda del sistema economico che non è stato capace di rinnovarsi cosa che in Italia è successo
In maniera molto clamorosa perché poi il nostro debito pubblico e anche dato dal fatto che l'impresa anziché reinvestire
Anziché
Va be'investire in in innovazione in ricerca
L'impresa re investiva in botto cioè l'impresa molto spesso finanziari usava i propri guadagni naturalmente poi al momento opportuno crolla l'economia allora in una situazione di questo genere non è il caso innanzitutto naturalmente di riavviare la produzione perché altrimenti se non c'è proprio produzione dietro non c'è ricchezza c'è un'apparente ricchezza c'è un movimento di di danaro di migliaia di miliardi del quale non c'è il nulla
Allora da questo punto di vista le azioni positive che fine hanno fatto dove è andata a finire quella legge che si coniugava con le azioni positive che favoriva l'imprenditoria femminile che io dico che non essendo una imprenditoria
Statica non essendo un'imprenditoria di vecchio stile ma un'imprenditoria tutta da costruire può veramente inserirsi in un sistema di produzione
Facendo delle cose nuove facendo delle cose con fantasia facendo delle cose diverse facendo delle cose con diversità e da questo punto di vista debbo dire che non è vero che la mano dopo cioè è vero che la manodopera femminile diminuisce da un mezzo ma è anche vero che la manodopera femminile sì
Sì afferma altrove
Si afferma altrove si afferma in maniera positiva e naturalmente dobbiamo fare questa azione positiva di sotto sollecitare questa ipotesi di favorire di favorire queste ipotesi
A questo punto naturalmente se è questo che dobbiamo fare la prima cosa io penso che sia quella di recuperare
Poi il contatto con le donne che probabilmente aspettano di avere e di provare insieme a fare determinate cose perché abbiamo un'esperienza a Pomezia la zona nella quale io risiedo che è abbastanza positiva e nello stesso tempo che da un'idea l'ipotesi che sono possibili promette la zona più industrializzata del Lazio
Ci sono moltissime fabbriche quelle organizzate col vecchio sistema della catena di montaggio per esempio che hanno fatto il loro tempo perché la catena di montaggio deve produrre un determinato bene e lo monta e dopodiché lo devi imporre sul mercato
è necessario naturalmente un tipo di produzione diverso snodato
Queste donne che sono usciti da alcune fabbriche alcune fabbriche tessili alcune fabbriche che producevano elettrodomestici ormai obsoleti eccetera ecc
Si sono riorganizzate in piccole società in piccole anche associazioni eccetera che producono a determinate cose che producono servizi anche sebbene non quelli necessariamente di assistenza che hanno aperto delle delle attività che sono diversificate tra di loro cioè hanno fatto un per esempio alla nucleo
Hanno fatto una cooperativa con vari servizi che arrivata ad un fatturato di complessivo di circa un miliardo organizzando i vari settori di intervento la produzione di ti varie cose non non non è questo il punto quello che io volevo volevo dire e termino perché appunto non
Voglio dire solamente che quello che è importante
E quello che noi ritorniamo a svolgere quel ruolo che c'era proprio e che era il ruolo di organizzarle le donne perché altrimenti effettivamente la questione femminile non non emerge altrimenti veramente quella alla fin fine saranno le donne stesse ad essere contrari all'emancipazione delle altre donne perché ognuno dovrà Hassine volar mente tutelare se stessa e questo naturalmente perché è un aspetto poi negativo che non ci fa emergere un'ultima cosa che non ha niente a che fare con con la riunione di quest'oggi che però voglio ricordare grazie alla presenza della responsabile femminile del PDS e la legge sulla violenza sessuale lo voglio ricordare ancora una volta non c'entra nulla ma per quale motivo
Il problema del passaggio ancora tra la violenza contro la persona e non ti offende la morale la procedibilità d'ufficio a proposito anche tutto sommato di ragazze che stanno fanno un scuola professionale regionale del Lazio che hanno subito delle violenze dal preside che cosa che è successo quando avevano quindici anni adesso ne hanno sedici e mezzo a questa cosa uscito fuori per una ragazza
Sei di loro hanno chiesto va bene vogliamo querelarlo ci adesso non abbiamo avuto il coraggio di parlarne prima i nostri genitori adesso vogliamo farlo naturalmente c'è l'eccezione di prescrizione per quanto riguarda la presentazione della querela perché i fatti sono successe un anno e mezzo fa ora fin quando non riprendiamo in mano un'altra battaglia replica unificante che poi unificante io
Ecco è un problema che credo vada posto ricontiamo cita è vero capi non so so tutte le posizioni voglio dire come tecnica del diritto come avvocata e questo ruolo che svolgo difendo
Queste persone difendo sette ragazze ci siamo intesi costituite proprio come i costi e pensare in quell'altro il nostro avversario che dice
è troppo tardi loro non possono intervenire nel processo pertanto rimarrà una sola e quindi non la possiamo più considerare un mostro questo preside
Beh insomma è una cosa veramente molto grave niente orca Pisco di aver strumentalmente utilizzato questa cosa però ritengo anche che sia una questione di grandissimo rilievo nella battaglia e nella nostro vissuto
Non c'è Cazzaniga poi la
Amplessi è perché non fare diciamo che stanche non abbiamo tanto tempo
Tue cose sulla crisi io credo che indipendentemente da se lo riteniamo strutturali e congiunturali eccetera io credo che ad approfittare di questa crisi per ripensare un modello c'è perché ci sono degli elementi che si possono permettere di pensare a qualcosa di diverso uscirne in un modo diverso perché fin d'ora
A Cicchetti ci siamo sempre entrati siamo usciti sempre un po'peggio
Con uno sviluppo distorto abbiamo fatto di referendum dove abbiamo detto al nord e nel sia però non si è fatta una una politica pensavo al al Progetto che arrivano che aveva
La Melandri sull'ambiente no cioè io credo che se ci mettiamo un po'a ragionare su quaestor
Senza dividerci sa se ci saranno trecento mila occupati e cinquecento mila il problema vero è se riusciamo a rimettere in moto lo sviluppo più vicino alle persone cioè che ci interessa un pochino di più e questo era un una prima osservazione l'altra cosa
Invece che riguardano più le politiche del lavoro
Ammessi in gara che nella cultura della sinistra
Sia stato molto assente l'idea dell'accumulazione cioè si è sempre molto pensato ante diritto al lavoro a quanti occupati eccetera e mai alla ricchezza che si produce c'è un una scarsità di intervento su questa materia
E invece noi proprio oggi in una stazione così grave abbiamo bisogno proprio di pensare a questo perché ci permette di fare un moltissime cose che riguardano indirettamente il lavoro penso per esempio a al agli orari di lavoro
Penso a tutte le fonti alla riqualificazione inoltre che deve essere continuano le una tantum eccetera se noi avessimo
Come dire se se la il sindacato i patti per a sinistra c'è chi in qualche modo a più per lei me sulla forza lavoro cioè più si occupa di questa partita
Forse saremmo anche in grado di fare delle politiche diverse per Pio penso alla Francia alla Germania dove l'idea della riqualificazione continua è un'idea assunta cioè i sindacati i governi offrono delle del metro da parte queste cose del tempo perché pensano che la risorsa umana se l'investimento mentre qui abbiamo l'idea che la formazione si fa come dire tanto per occupare il posto a qualcuno già qui non come un'idea strutturale della riconversione continua della forza lavoro della mano d'opera
Io credo che questo problema sia un problema di non di politiche industriali ma di fattori dentro la politica industriale dove io credo che le donne possono in qualche modo più intervenire cioè fare una attuare e anche al governo chiedere più una politica dei fattori perché questa attiene e e è interno diciamo la politica industriale
Terza cosa io credo che
Noi dobbiamo pensare sempre di più al tema della futuro e non de il posto di lavoro
Cioè dal le aziende continueranno a cambiarsi a buttarsi stessi e quindi dobbiamo pensare di più a un'idea di flessibilità di mobilità ecco perché io sono un po'meno d'accordo con chi e più rigida su questa cosa cioè io credo che lo dobbiamo fare sommesso somme
Cioè non so sommare il lavoro interinale con i contratti di formazione lavoro ho tante cose pasticciate come sta facendo adesso il governo
Però è anche vero che noi dobbiamo pensare a un'idea di utilizzo più flessibile dalla manodopera perché in qualche modo il lavoro cambia non è vero che siamo a vent'anni fa dieci anni fa e quindi avere una cultura più aperta
Meno garantista la più controllata meno garantita la più controllata su questa cosa
Penso per esempio alla flessibilità e che è un un tema duecento tutto turni di lavoro cioè ci sono dentro tante cose
E come per esempio le donne se invece di nel Carla se ne appropriano penso presenta i turni noi lavoro notturno abbiamo fatto tanti discussione su questi e giusto non è giusto
Se si appropriano presente di questa cosa è possibile gestirla in termini diversi se si auto regolatori sempre un attore delle turnazioni delle modalità di gestione di questa la lavoro quindi vuol dire che ci sta Singh si incomincia a riappropriarsi di alcuni di alcuni strumenti che in qualche modo vanno ripresi come come lavoratrice come lavoratori imparare ad autogovernarsi per esempio il ciclo produttivo questa è una cosa che non sappiamo fare io che sono la sindacalista
Se letto insieme a un gruppo di ne avrà di Caporetto ricaverà Krizia ad autogovernarsi un orario una un ciclo di lavoro è difficile se non gli facciamo una formazione a appropriate per imparasse ad autogestirsi questo
Penso propria a questa cosa
L'ultima questione proprio Pato solo a Flash
Ma secondo me
In questa situazione guai se abbassiamo il tiro sulle azioni positive le pari opportunità sono difficilissime però è è necessario per mantenere il posto di lavoro alle donne Venturati Peck quindi per chi lavora e per come dire per spendere le la propria qualità del lavoro che sta spende la propria qualità del lavoro e quindi farla diventare una una cosa grande da una parte e dall'altra parte invece spostare molto lo tiro su come di convertire il lavoro e penso a tutto il intenso di discorso che faceva Paola altre cose che possiamo sulla quale possiamo intervenire perché noi in questa situazione dove abbiamo un un taglio del del voi fan State e che attaccherà principalmente le donne
Noi dobbiamo dare sostegno alle donne con delle politiche di lavoro quindi offrire più lavoro a sostegno anche di coloro che lavorano
Ultimissima cosa
Per pensare alle cose diciamo non strutturali ma congiunturali io credo che in questa momento di attacco grossissima l'occupazione o almeno secondo me e necessario
Dire due cose con una voce molto alta specialmente con le donne
Una forte riduzione di orario di lavoro
Forte riduzione di orario di lavoro
Anche a scapito di qualche pezzo di salario e medio a vere tanti occupati piuttosto che avere tanti disoccupati fuori dal mercato del lavoro che Steve detratte signore pre dei preti
Spesso analizzano nel giro di prove di poco tempo e insieme acque sto un'alta politica di ulteriori riduzioni gli orari di lavoro penso a part-time di di tanta natura la riedizione individuale
Cioè testo secondo me deve essere il moto delle donne in questo momento di congiuntura forte perché e meglio star dentro nel nel mercato del lavoro piuttosto che uscire e o scomparire
Ma sarà
Ma io ad allettante provocazione più avuto stamattina qui una serie di pastrocchi che non so se riesco a tirar fuori le molte cose che mi frulla in testa
Sentendo tutti gli interventi l'erogazione di questa mattina io mi convincevo in una cosa sulla quale sono già convinta che la realtà che stiamo vivendo a
Più elementi di novità e di complessità di quanto noi non pensiamo
E forse a tali e tante contraddizioni che facciamo una fatica enorme a gestire tentiamo di rifiutarla ma credo che semplificare sia un'operazione impossibile perché la realtà e questa qui
Crisi anch'io non sto lì a dire se strutturale o meno però io credo che sia una crisi che
Ci provoca provoco noi donne provoca la sinistra chi vuole il cambiamento in modo forte sulla nostra capacità di tradurre gli obiettivi in progetti
Anche oggi come tutte le volte che ci troviamo a ragionare su questo passiamo analizziamo il Garante grandi cose continuiamo tutte le volte ad analizzare e mai su un problema andiamo fino in fondo cosa fare e chi lo fa come credo che siamo a questo dato
E quindi questa è la sfida e l'altra è quella di gestire a realizzare il dato che sarà poco ma nella situazione data realizzare il dato è già un miracolo
L'ultima l'altra riflessione
Le analisi che stiamo facendo io ho l'impressione che le analisi che stiamo facendo hanno
Sul lavoro femminile hanno molte volte occhiali vecchi come diedi focali dove faccio una fatica enorme guardava lontano guardare vicino perché devo continuamente usare lenti diverse
E faccio due esempi sulla segregazione ragioniamo in termini secchi
E quindi finiamo per individuare obiettivi sbagliati e stamattina Carla Casalini metteva proprio il dito su alcune cose relative al tipo di segregazione e segregazione fare questo
L'altro elemento è che non solo
Gli uomini gli studiosi maschi che va a ragionano sul lavoro femminile in una fase di crisi parlano di scoraggiamento delle donne ma anche noi io invece ritengo che oggi qualunque sia la soluzione che si presenterà le donne con ormai le giovani hanno un tale tipo di scolarità hanno un tale rapporto con il lavoro che lo scoraggiamento non ci sarà o se sarà sarà di tipo diverso da quello che abbiamo vissuto noi o hanno vissuto le altre generazioni
Quindi anche cercare di fare analisi con strumenti
Più moderni più rispondenti altrimenti leggiamo con gli occhi nostri
E l'ultima riflessione su quello che diceva la Buffardi raccordo tra la politica del lavoro la contrattazione la centoventicinque qui corriamo il rischio di andare in un corto circuito pericolosissimo
La gestione della centoventicinque in tutte le sue parti non solo per alcune cose di chi è del solo comitato o è di tutti forze politiche forze sociali
Perché se si pensa che sia del solo comitato in corto circuito dove si finisce questa tesi passa anche molte volte dentro comitato dentro attorno e tutto è lì e tutto si risolve lì
Quando poteri e competenze sono pochi e quanto altro elemento che provoca il corto circuito e che la macchina amministrativa del nostro paese è all'anno zero
Allora se io guardo le possibilità la voglia la potenzialità della macchina non parliamo dei ministri che su queste cose hanno altro a cui pensare
Della macchina amministrativa di applicare la centoventicinque le aspettative che noi mettiamo su questa legge è un corto circuito enorme
Allora bisogna che sindacati imprenditore forse non lo faranno forze politiche ecco su questo facciano fortemente la loro parte e io vedo molte volte scelte di politica contrattuale le ultime che non è che vadano in queste direzioni le ultime il Pubblico impiego il decreto sul pubblico impiego cosa c'è scritto nell'articolo che riguarda le pari opportunità è un articolo che tende a dimenticare che c'è una legge ora c'è la sfida è sulle cose da fare
Sulle cose da fare pensando che i soggetti responsabili su questo sono tanti ed è ora di smetteva di una politica Citti Heart Care colpevole nell'altro e non di vedere che a tutti sono tanti compiti l'ultima cosa una una un una cosa di cui sono sicura che in questa fase noi non dobbiamo fare su questo non ho nessuna incertezza e di mandare un messaggio alle donne che tutte le battaglie tutte le conquiste che abbiamo fatto in questi anni sono ormai inutili cioè quello che è avvenuto Lia vanificate e quindi siamo tornati all'anno zero io mi chiedo che intanto questo non è vero come possiamo richiamare le donne all'impegno alla battaglia se diciamo le cose che abbiamo fatto
Che ci hanno portato qui non sono tutti inutile siamo tornati indietro senza un minimo di speranza
Nel la possibilità che le donne possono dare un loro contributo che per cambiare questa situazione credo che non si mobilita nessuno tenuto anche conto che diremmo una
Bugia storica se dicessimo che questi anni non hanno voluto dire niente
Stamattina è venuto fortemente in chiaro come la presenza delle donne ormai nel mercato del lavoro andato così forte
Che nessuno la potrà eludere nonostante tutti gli interventi che ci sono ecco perché io ancora un minimo di speranza di impegnarmi in questa partita che credo sia ancora nel cammino che noi abbiamo voluto si tratta di
Capire
Chi ha in mano un po'la responsabilità di tutto questo le donne la nomenclatura si diventano punto di riferimento delle donne commissione dove sono o seppure anche tra di noi nomenclatura e mondo delle donne incomincia la divaricazione grazie
Saggistica
Poi rosa
Novanta
Chiedo scusa che esprime perché
Stamattina sono non sono stata presente comunque sono venuta con uno di tipo molto preciso questa riunione a questo incontro e perché sentivo molto forte l'esigenza di esprimere un fatto in generale per il per le radici di una particolare e penso che le donne del PDS e spero mi auguro anche in altri partiti
Assorbono rispetto alla crisi una posizione alternativa chiara e quindi sulla moto la corte in parte e diciamo che la quella che mi ha preceduto la Cazzaniga alla no ha già detto secondo me caratterizzarsi per una proposta che di fronte al problema della disoccupazione
Scelga proprio la riduzione dello reo di lavoro che le faccio una una lotta forte della delle torri PDS
Proprio come loro caratteristica ecco volevo volevo sottolinearlo ha fortemente e qua i volevo dire una cosa che forse anche all'interno di questa che mo'che parte dalla mia esperienza personale parte da una da un'esperienza personale da un'esigenza personale piuttosto forte
Mi riprendo scusami se mi ripeto perché io a volte te l'ho detto per radio
Dunque io sessanta una
Sette
Anche non soltanto proposte dai sulla
Dunque io sessantun anni sono tornata nella scuola dopo cinque anni molto interessante al ministero dell'Ambiente mi dispiace lettere sarà presente stamattina ma penso che sono molto d'accordo con quello che avrà detto stamattina cioè
Sì
Sulla su sul problema di vedere anche l'alternativa alle del lavoro rispetto all'ambiente dunque sarò grata nella scuola anche nella scuola ancor più nel ministero ma nella scuola l'orario impegno serio per lavorare in tre classi è eccessivo per per me in questo momento anche perché voglio dare
Più spazio a me stessa più spazio a una politica diversa e quindi potrei adottare il part-time ma il part-time è molto penalizzata nel senso che se io adesso chiedo di fare metà lavoro o un terzo del lavoro praticamente non solo riduco il mio stipendio
Ma e Palidoro porto appresso nella pensione allora prevedere forme che non so al di sopra dei trent'anni in modo graduale più un non non vedere così automatico dimezzare il lavoro dimezzare lo stipendio e
Quindi vedere come con delle formule adesso dico così perché tra l'altro se vado in pensione io guadagno di più di adesso quindi è assurdo che io debba essere che debba essere costretta andare in pensione quando ancora molte risorse
Una grande secondo me esperienza da poter dare ad altre e ad altri
E quindi mi dispiace essere costretta o a a rimanere al di sopra delle mie e possibilità in questo momento e venne risorse oppure appunto andarmene fuori
Completamente quindi o riutilizzazione oppure
Rosina poeta Battistoni nel suo albergo cognome e
Cercherò di essere brevissimo e dall'altro la mia intenzione era soltanto quella di ascoltare ed effetti la ricchezza delle relazioni e l'alto tenore con cui sono state realizzate sicuramente opere di sintesi di lavoro
Notevole ne hanno sotto diciamo così quasi
Condizionata da dover dare il mio piccolo contributo
Pochi giorni fa in questa sede ero presente con perché convocata con me lavoratrice della scuola nell'assemblea prepara di preparazione per l'assemblea cittadina
E sono stati dati dei dati molto precisi io insegno nella scuola da ventiquattro anni
I dati sono questi sappiamo che la scuola maggioranza delle AA l'essenza professionale femminile
I dati che sono stati dati tra l'altro dal compagno che si occupa Vincenzo Magni a livello di scuola nazionale sono particolarmente significativi
E cioè tra il novantadue novantatré si sono già individuati Berbenno quattrocento mila Natali mi c'è o quattrocento mila su denti in meno con un
Novantatré sono a due milioni di studenti in meno della scuola
Ora questo è un dato oggettivo quello che poi ho provato a dire all'Assemblea e non tanto nella sede di preparazione quanto può in quella che si è realizzata il sabato no consesso venerdì venerdì pomeriggio all'Eur
è stato questo io ho detto in presenza di una così forte contrazione della dell'utenza
Sarebbe proponibile
Non per un discorso corporativo di tutela come abbiamo detto del posto di lavoro ma di un'utilizzazione comunque dico sorse notevoli che pure esistono in campo unite trazione diversificata rispetto alle esigenze che sono fatti oggettivi e per esempio inserimento l'affabilità azione degli extracomunitari sono una realtà l'educazione permanente relativa agli anziani alle donne cosa che perse esperienza che personalmente ho avuto per ben tre anni e posso dire che Lampre senza le donne era massiccia
Addirittura non eravamo come struttura periferica di circoscrizione in grado di rispondere alle domande differenziate che donne casalinghe offrire che poneva hanno all'interno di queste esperienze di formazione per di educazione permanente non solo se pensiamo alla selezione se pensiamo all'evasione scolastica la mortalità scolastica
Vediamo come in realtà il problema sicuramente permane ma non esaurisce tutto il discorso dello cosiddetto esubero
A fronte a questo però bisogna dire un'altra cosa molto importante
E cioè
No andiamo incontro mi pare da fonti di sei settimo all'esame di due leggi la legge di riforma della materna rigidi fonde scuola media superiore bene
Siamo di fronte a situazioni in cui la sinistra il partito derogare resiste cosa deve farsi carico non è più possibile che esistano tre diversi livelli di fu di format cioè livelli formazioni diversi
Quanto già da vent'anni ormai si parla di ruolo unico docente a fronte di una formazione unica docente e non solo di aggiornamento continuo ricorrente legato esattamente all'università altrimenti non potremo assolutamente investire in termini di formazione
Dei livelli non diciamo così soddisfacenti rispetto a quanto il mercato ormai richiede si richiede sempre più formazione specifica competenze specifiche
E noi ci troviamo spesso per non responsabilità individuali ma per i canali di formazione di reclutamento e parlo la materna italiani addirittura di scuola media di solamente superiori cinque anni per le diplomate
E l'università soltanto per alcune discipline della scuola media dell'obbligo tant'è vero che noi abbiamo un esercito trentotto mila bambini che non hanno completato l'obbligo scolastico
Quindi ritorna come discorso riservisti la scuola è un servizio nel senso che non perché trattenga i bambini a scuola per me agenda nella nell'edificio scolastico parte del tempo sottraendole alle madri che lavorava perché deve qualificarsi
Dal punto di vista dell'altro della formazione del le la formazione cioè del livello di preparazione e ci si dovrebbe impegnare una volta per tutte offrire dei cioè cercare di studiare dei livelli di produttività cioè che significa di preparazione dei ragazzi non è più possibile che si continui a lavorare ognuno segretamente dell'Italia negli annali della centralità del con valori finali di formazione non misurabili e non verificabile in qualche modo proprio perché sta per salvaguardare la formazione stessa di tutti quanti
Un'ultima cosa voglio dire all'ateneo
Se allo stato attuale dei servizi ad attraverso una serie di indagini statistiche che ha letto si muore ancora soprattutto nelle fasce più o meno abbienti
E soprattutto per esempio per quanto riguarda coglie con Lello so all'attuale standard di servizi e donne voi ancora perché non sono socialmente informate sui livelli di prevenzione il in campo di sanitaria io credo che una adeguata ristrutturazione di parte dell'Ifab la forma del vocazione permanente potrebbe per esempio essere indirizzata anche ad un'informazione adeguata
E fare azione di prevenzione specifica piuttosto che vedere tante così elevati percentuali di morte per tumore al seno per tumore
Allora le ovaie perché non si fa prevenzione non si fanno quelle adeguate forme di educazione sanitaria che pure sono un pezzo della formazione scolastica
Poi Saban
Va bene abbastanza incerta sono che però che devo dire di aver provato
Desidero di intervenire perché sono molto deluso
Delusa nel senso che da da molte relazioni da una relazione particolare ma di Mussi
Io vedo una carenza di una visione del complessità del mutamento in atto
Mi sembra che in realtà manchi una lettura che ci permetta di lettere interni nuovi paradigmi nuovi che ci comprendenti permettono di comprendere la novità di quello che sta accadendo
C'erano in qualche relazione di di punti del dei flash su questa cosa qua ma mi sembra che ma anche sostanzialmente la capacità di leggere che siamo in una situazione nuova io sono convinto di questo cioè c'è una cesura rispetto al passato
Se non riusciamo a trovare un paradigma di questa nuova realtà credo che non andremo molto lontani riconsegnato giusto alcune cose
Provato brevi sia perché per noi deve essere mortale
Siamo sicuramente in una crisi industriale diversa da di quella degli anni settanta l'industria non è competitiva l'industria comunque non potrà scaricare su un decentramento perché abbiamo sicuramente sulla competitività con i paesi a basso costo abbiamo in in compenso la competitività con i Paesi ad alto livello tecnologia quindi quel tipo di industria sicuramente in crisi parimente saranno inutili anche tentativi di tamponare questa cosa
Sicuramente c'è una crisi internalizzazione dei dei mercati
Ed è probabile allora lo devo pensare a politiche del lavoro politiche industriali completamente nuovi adesso ma che voglio far tanto lunga
Ma credo che comunque interventi
Impostati in modo congiunturale non servano ed né d'altra parte possiamo pensare che però questo tipo di visione questo tipo di interventi di possiamo pensare a tempi molto lunghi perché questo tipo di crisi proprio questa novità
In questa novità c'è anche il fatto che i tempi di risposta sia a livello economico sia a livello industriale si rivela sociale sono molto più breve rispetto al passato quindi occorre che noi invece io credo come Partito non so
Ci attrezziamo a dare una risposta complessiva che tenga conto di tutto questo perché altrimenti io voto mi sembra che non andiamo molto non andiamo molto lontano
Allora è probabile che ci esistano alcune leve su cui Farr fare punto oggi l'ho sentito quindi ambientale ma non è soltanto questa sicuramente c'è un discorso di spostare alcuni interventi spostare verso l'euro innovazione tecnologica testamenti di ricerca e che sappiamo
Cose di questo tipo ad esempio pensare anche a discorsi legati a un innalzamento di Riva di istruzione che significa tutta una serie di cose che sappiamo che però non ho sentito qua oggi
Cioè pensare anche interventi di quel tipo significa avere un'idea diversa probabilmente della desistere verso il quale stiamo andando
Quindi discorsi di nuove competenze professionali allora d'accordo il discorso che faciliti sull'accumulazione
E e cose di questo tipo e quindi diversi incentivo presento per imprese che non significa riduzione solo del costo del lavoro perché sappiamo benissimo che quel tipo di discorso probabilmente perdente anche sulla riduzione del costo del lavoro
Allora io non ho fatto tanto lunga perché probabilmente dovremo pensare ad altre cose però io credo che se non facciamo un'analisi su questo c'è se non ci rendiamo conto che i tempi sono diversi che i paradigmi non sono quella società industriale
Non potremmo neanche prospettare niente né di nuovo nei secondo me di vincente forse varrebbe la pena di fare un secondo seminario un gruppo che su queste cose ragioni perché se no
Cioè mi ha mi sembra carente per le cose che primo dicembre
Sono felicissima per l'ora per un altro impegno anche perché l'ho promesso alla Passalacqua
Dunque
La
Io non sono così delusa come la Battistoni più perché invece ho avuto degli spunti degli spunti secondo me per per me perlomeno per per me
Straordinari proprio durante questa giornata richiamo ai quattro che mi hanno colpito di più
Uno è relativo alla proposta che faceva Paola Piva rispetto alla rivedere il meccanismo della domanda e l'offerta e allora mi piace di utilizzare un termine che è stato caro fra l'altro a don che lavorano qui e che sono quello del cambiamento sono è vero allora in questo diciamo che in questa in questo panorama di crisi
Che chi legge in maniera più negativa che invece legge in maniera più problematica ma non così negativa io dico ci sono occasioni di cambiamento uno che mi sembra importantissimo è quello legato a il cambiare il meccanismo fa la domanda e l'offerta allora da tre anni in maniera molto molto selvaggia mi occupo di attivare diciamo il lavoro delle donne attraverso quei pochi quei corsi miseri che dal fondo sociale europeo chiamandoli per l'imprenditoria femminile
Attraverso attraverso una associazione di solidarietà che ha cercato di fare in particolare nel settore degli anziani di printer tentando la domanda
Vedere di offrire dei servizi abbiamo fatto tre tentativi Paola Nova tre tentativi cioè molto consistenti mettendo insieme delle cooperative e dei gruppi di donne
Per uno attivare un servizio di trasporto per gli anziani
Secondo attivate un servizio di pulizia di Home sitting per gli anziani anziani terzo attivare una produzione di vestiti per anziani handicappati finalizzata e che cosa non dicono ci siamo scontrati ci siamo scontrati con il fatto che il Met quindi abbiamo individuato tre tre domande per tre servizi che non fossero che fossero ma non innovativi che fossero realmente richiesti pensate che si trattava me in questa pulizia di andare a ritirare i panni sporchi di portarglieli pulite attraverso un servizio di lavanderia organizzato da noi
E facendolo pagare va bene non facendo apparire facendo pagare il prezzo giusto normale quello che uno spende per una lavanderia ma gratuitamente dando invece il servizio di consegna e di riconsegna a domicilio
Che cosa abbiamo visto abbiamo visto che lo spazio per questa che io chiamo non io insomma perché c'è un nuovo programma europeo sull'economia sociale non esiste
Cioè non esiste nel nostro Paese una sostegno legislativo e quindi anche organizzativo perché essi producano dei servizi
Che se no ti sto sono limitati al business perché tutti questi servizi sono preventivate sono fatti con un bilancio che deve finire inattivo però non sono orientati al profitto
Che è la caratteristica e dall'economia sociale
Quindi dove ci siamo trovati che se volevamo fare e dare questi servizi agli anziani dovevamo convenzionarci
Con la circoscrizione per forza va bene oppure con una USL li entravamo in competizione con le altre sigle in primis CL ed altri per cui perdenti perché non eravamo nessuno
E in ogni caso non è che era un'alternativa cioè o quello o niente
Mi spiego o quello o niente non potevamo fare
Perché niente perché se non avevamo la possibilità di di di garantire chi lavorava in questa in questo servizio
Allora la seconda riflessione che faccio ci sono due leggi quando sto Paese Pecce notissime quella sul volontariato e quella sulle cooperative sociali che è stato congelato la possibilità che i servizi abbiano una non l'evoluzione
Sul mercato come produzione di servizi appunto sociali no no profittevoli ente del ma è perché perché la congela no dicendo che questi servizi sono solitamente assistenziali
Assistenziali
E allora in questo la battaglia che c'è stata fra forze cosiddette laiche e forze cattoliche che si è conclusa con la legge sul volontariato e quella sulle cooperative sociali ancora peggio
Cooperative sociali sulle qua che devono essere recepite ha calato dalle regioni non l'hanno fatto ancora quasi nessuna e in ogni caso un settore nel quale le donne non hanno detto niente no
Essendo che poi la maggior parte delle persone interessate e coinvolte nella produzione di questi servizi sono donne allora secondo punto quindi cambiare il meccanismo domanda e l'offerta però secondo me con una diverso panorama legislativo e con un assetto diciamo appunto legislativo diverso secondo cambiare il mercato
Cambiare il mercato non cambia nel mercato del lavoro e questa è una suggestione che prendo in particolare dalla dalla dalla dalla relazione della collega cambierà il mercato significa che se e certamente io pensavo anche le proposte della lega ambiente bellissime suggestive ma secondo me estremamente parziali e destinate all'insuccesso perché perché ancora si muovono in un quadro che quattro di questo Paese che è orientato verso un certo sviluppo
Perciò richiamandomi una creazione di lavoro per le donne o una possibilità di lavoro per le donne ma anche per gli uomini
Da questo momento in poi è possibile solo uno in un modello di sviluppo completamente diverso perché certamente se noi pensiamo che la pensiamo presenta l'agricoltura l'agricoltura è una fonte enorme di possibilità di risorse di lavoro certamente se noi siamo vincolati alle tariffe c'è diciamo e al mercato c'è delle uno della della
è un'OPA uguale fortezza uguale paese delle il club dei ricchi nove dobbiamo produrre blasone possiamo produrre perché non abbiamo certamente alle praterie
Ma non possiamo neanche produrre vino perché siamo in competizione se possiamo arance dobbiamo poi dopo distruggerle ma anche lo sarebbe se Palermo guardasse Tunisi per esempio invece che guardare che guardare diciamo il mercato tedesco o al mercato francese
Allora quando noi pensiamo all'Europa
E ci piangiamo perché non vogliamo arrivare Europa come
Categoria bici dico io dico anche che è proprio un'Europa diversa che forse noi dobbiamo considerare se vogliamo pensare diciamo di organizzare uno sviluppo che non sia
Sussidiario e che non sia subalterno per forza quello delle tecnologie che sappiamo chi chi chi produce
Anche perché l'agricoltura non è certo il settore che non incontra tecnologie ne incorpora di raffinatissime perché le incorpora tutte e quindi nel settore dell'agricoltura il Sud potrebbe unitamente a riqualificarsi completamente terzo punto cambiali paradigmi
Allora qui
Sui paradigmi professionali e le donne
Cuesta veramente è un discorso che mi appassiona enormemente io ho cercato di vedere perché sono falliti i consultori e sono andata riguardarmi tutte le cose che da voi donne in poi a o in primis andò e tutte anche le varie come si chiama relazioni che faceva il ministero ogni anno su come funzionavano i consultori mi l'uno dei problemi centrali il problema centrale a mio parere non lo so mio padre per il quale non hanno funzionato come struttura di prevenzione e che per tutti i primi anni le figure professionali esistenti dentro i consultori erano l'unica figura professionale riconosciuta che aveva titolo era il medico e quindi quello che interviene nel momento proprio curativo
Terapeutico le figure della prevenzione l'assistente la psicologa e così via contavano tutte zero insomma oppure c'era sempre il problema di come si servivano questi personaggi inonda équipe dove no non contavano niente
In più se considerate che la maggior parte dei medici erano obiettori e che quindi il consultorio funzionava sempre lontano attraverso la la laico una convenzione diciamo con la medicina esterna di quei generosi o volontari o altruisti che andavano da da Roma a Frosinone e le donne diciamo da Anagni a Frosinone per poter dove dove finisce la prevenzione
Ma diciamo che il consultorio e l'esempio tipico della struttura fatta solo per rispondere ai bisogni degli operatori e non ai bisogni delle donne
Allora prima idea dei paradigmi professionali e stamattina benevolo fatti alcuni suggerimenti questo mi sembra che sia una cosa importantissima e che lì
La a
La la la la presenza diciamo elaborazione delle donne può essere fondamentale quarto punto cambiare allora ho scritto ecco cambiale il lavoro con le donne ha detto la Cazzaniga sono
Completamente d'accordo in questo momento do noi possiamo veramente introdurre dalla riduzione di orario ad una serie di altri strumenti di altre misure la possibilità di cambiare diciamo nell'occupazione attuale alcune caratteristiche a favore delle donne e da questo punto di vista la difesa della centoventicinque diventa emblematica
No perché come diceva la Pasqua Lello noto con una ci mettiamo la coscienza a posto con una gestione notarile va bene ma perché secondo me la centoventicinque involontariamente involontariamente perché so quelle cose che succedono
è il primo strumento di politica di sviluppo delle risorse umane affidato alla formazione e non di formazione placebo come è stata fino ad ora no
Però poterla usare in questo senso
Quindi in senso realmente promozionale in senso lamenta di Neva insomma per la per la per lo sviluppo per la professionalità questo è una è un impegno che affidato in particolare in questo momento al ministero ma certamente anche a tutte le persone tutte le donne
Che vogliono impegnarsi nella in questo cambiamento
Scusate io intanto volevo scusare perché mi è stato chiesto di disgelo
A tutte quante l'assenza di Fausto Bertinotti che ha chiamato poco fa sempre sperato di potercela fare avvenire aveva preparato anche una sua personale riflessione
E quindi si è assunto con noi l'impegno di farcela vere come appunto fra l'altro che potremo mettere in circolazione per avere anche questo suo contributo qua e teneva molto a dire a scusarsi con tutte noi e la sua assenza
Ma io tutto questo venuta per anch'io sono un fra quelle che assoluta per ascoltare però ovviamente poi quando si ascoltarci si è stimolante
Allora l'ultimo intervento mi spiace ma mi ha richiamato alcune riflessioni io sto vivendo una condizione particolari avendo fatto l'ultima legislatura evento
Seguito in commissione lavoro una serie di
Norme che cui hanno una loro loro Effetto
Sulla vita lavorativa delle donne ministro ho sentito alcune considerazioni e valutazioni che non tornano ma non perché io ho fatto ho ho contribuito a far le leggi ma perché proprio nello spirito della legge membri alta sulle potenzialità che quella legge offrono e mi ritrovo prendo l'esempio ultimo si parlava di cooperative sociali di legge sul volontariato B
Io veramente non credo che la legge sulle cooperative sociali e le righe sul volontariato inviabili la possibilità e l'opportunità di intraprendere un'attività che non necessariamente perché quello sì che è vero era il vincolo ricina Emilio e cioè che quel tipo di attività di servizio non aveva mercato
L'abbiamo sempre detto che la caratteristica del lavoro di servizio che veniva prestato alle persone
E agiva in un mercato anomalo perché avevamo una offerta di servizio che veniva poi richiesta soltanto dagli enti pubblici
Allora è qui che dobbiamo giocare
Ma allora giocare non è che dobbiamo aspettare che qualcuno ci dica potete fare i cosi l'apertura c'è si tratta di costruirlo il mercato allora la capacità imprenditoriale non sta nel fatto di sentire la legge come un limite alla propria attività ma nel costruire la possibilità di mercato io sono convinta che la prospettiva delle cooperative sociali sia proprio quella di costruirlo il mercato e chi sa lavorare lo sta già facendo
Perché è vero quello che diceva d'abiti stamattina che nella diciamo così graduatoria delle priorità nella nostra cultura i servizi sono all'ultimo posto che è molto più facile che le le spese in un bilancio familiari siano destinati più l'acquisto di beni
Che non ha l'acquisto di servizi è vero però è anche vero che sempre di più per le caratteristiche nuove che offre che diciamo siamo costrette a analizzare di questa società che invecchia che non ha più quindi soltanto persone in attività ma che sarà sempre di più o in cui saranno sempre di più presenti delle persone anziane ed è dico stiamo andando verso una situazione nella quale possibile veramente inserirsi
Dove l'equivoco invece secondo me è ancora una volta a mettere insieme in parallelo la legge sulle cooperative sociali il volontariato mesi tentiamo l'un equivoco ma è un equivoco concettuale che non ha fatto la legge
Ma che lo fa chi utilizza quella legge tanto è vero che
Provo voglio ricordarlo però di
Niente di cronaca
Che è la più grande difficoltà che abbiamo avuto nell'emanare la legge sulle cooperative sociali ed ha il non voler distinguere i due momenti il momento del volontariato col momento dell'attività lavorativa
Mentre mi sembra che la soluzione finale corretta sia stata quella di vedere il volontariato
Come diciamo supporto aggiuntivo ad un'attività che invece poteva avere le sue caratteristiche di imprenditorialità
Uno due la legge centoventicinque ha ragione Carla Passalacqua quando dice non è la commissione che risolve tutto e soprattutto quella legge non era affatto
Non prevedeva affatto che la sua tutto il suo utilizzo almeno per come l'ho pensata e non io l'abbiamo pensata in tante
Dovesse soltanto essere destinata a fare formazione
In per due motivi uno perché stigmatizzava la nostra incapacità perché si dobbiamo continuare a formare vuol dire che siamo dei lei mette tutta la vita secondo me uno due perché non è da lì che si pigliano le risorse per la formazione di risorsa per la formazione ce ne abbiamo da prendere altrove
E noi stiamo sprecando le risorse della centoventicinque per fare formazione ma tutto questo da che cosa dipende dal fatto che bisogna sapere che cosa vuol dire fare un'azione positiva lo dobbiamo sapere noi però le donne
Se vogliamo cambiare quest'organizzazione del lavoro se vogliamo valutare quelle professionalità che ci inchiodano sulla macchina la aveva marginalità
E sull'emarginazione che invece non lo è e non necessariamente per lo meno deve esserlo ecco allora io francamente non hanno dare intanto la colpa neanche Carla alla alle rigidità dell'amministrazione perché anche la legge centoventicinque che Apicella duecentoquindici euro ne parliamo
O siamo noi che ci abbiamo le idee chiare su cosa vogliamo fare e su come ci vogliamo collocare nelle nel nostro lavoro o altrimenti sa
Io son convinta che non ci sono commissioni ci sono ministeri
Sono opportunità che abbiamo voluto costruire ma che se non lo vogliamo noi nessuno ce ne regala questo è sicuro scusate grazie
Allora io
Nella vorrei ringraziare
Vorrei ringraziare tutte le compagne
Scusate auguriamo che hanno soprattutto quelle che ci hanno fornito una un materiale di riflessione io non sono d'accordo con Lea Battistoni ha trovato la discussione non deludente il fatto però che lei abbia conosciamo le sue competenze
E la sua come dire ascolteremo letta in merito appunto della politica del lavoro delle donne il fatto che lei ebbe però maturato questo giudizio mi sollecita non soltanto confrontarmi con lei ma a chiederle un coinvolgimento molto più forte questo lo dico sopra tutto noi nel lavoro che vogliamo fare
Ecco io nel ringraziarvi volevo precisare ulteriormente il senso di questo seminario e poi come vogliamo proseguire
In questo raccoglie no anche una verso recitazione che ci ha posto Paola Piva allora il senso di questo seminario per noi che facciamo politica che siamo impegnati nel lavoro politico nel lavoro parlamentare
Il senso di questo seminario era proprio quello dell'ascolto una sorta di audizione per usare un'espressione di Paola
Avevamo bisogno a questo punto di ascoltare
Riflessioni esperienze tra loro anche molto diverse
Per riuscire a passare per quanto ci riguarda se ci riusciamo
Ad una fase diversa del della nostra iniziativa politica
In questa audizione c'era anche però sottinteso un progetto politico un progetto politico che devo dire
è stato esplicitato in molti interventi e quindi è questa la ragione per cui io sono in realtà molto soddisfatta di questa ragione e di questa giornata seminariale
Noi abbiamo vissuto una fase una fase diciamo così di difesa abbiamo condotto una battaglia in difesa non da sole ma insomma parlo per noi
Una battaglia di difesa rispetto alle leggi delega
Una battaglia di difesa rispetto alle questioni del lavoro penso alla centoventicinque Carla Passalacqua ci ha sollecitato in varie interrogazioni parlamentari vari
Rispetta la legge duecentoventitré
Ecco io credo che dobbiamo fare un bilancio da questa e che cosa c'ha portato questa fase di difesa della nostra battaglia io credo di dover dire molto onestamente
Che noi siamo state sconfitte
Se rispetto al progetto politico con cui ci siamo rapportati ossia rispetto alle leggi delega sia rispetto a quelle questione del lavoro
E cioè se penso al nostro progetto politico che era quello di dare valore ai lavori delle donne
E di valorizzare i tempi di vita delle donne beh Sebaldo pensioni sanità misure del Governo in materia di occupazione io sono pienamente d'accordo con il giudizio che dato Adriana Buffardi sul decreto sull'occupazione
Beh io credo di dover dire che noi siamo stati sconfitte rispetto al nostro progetto politico poi possiamo anche raccontarci
Le cose che abbiamo difeso e badate
Per chi ha vissuto anni la battaglia parlamentare come compagni che hanno vissuto la battaglia nelle nelle nel sindacato credo che nessuna più di noi si è interessata a mettere in risalto gli elementi importanti che abbiamo difeso
è però rispetto al nostro progetto politico io credo che molto onestamente stia per dire questo
Per quanto ci riguarda come dono del PDS abbiamo tentato di condurre questa battaglia di difesa non soltanto nella battaglia parlamentare siamo stati io dico purtroppo le unica a scendere in piazza
Dobbiamo trarre un bilancio
E il bilancio eh
Che questa fase di semplice come dire la battaglia e di difesa rispetto ad un progetto politico
E scarsamente mobili tante
è estremamente faticosa c'è chi riduce gli spazi propri anche di progettazione titoli anche la voglia di fare politica quindi questo senso scarsamente mobilitate e poi credo che rischia anche di essere inefficace
Per queste queste era la ragione politica contenuta nel in questa che ci ha spinti a questa audizione nel scegliere anche i temi dell'audizione era abbiamo assolutamente bisogno se vogliamo fare politica di rilanciare un forte Progetto
E rilanciare un forte progetto significa proprio partire
Dalle cose di di progetto politico abbiamo messo insieme che però ha certamente fortemente aggiornato
E l'asse su cui vorremo muoverci per uscire dalla difensiva è proprio a partire dal diritto al lavoro delle donne pensare al modello di sviluppo che lo renda possibile e quindi io sono molto contenta che interventi tra loro diversi con approcci diversi tra di loro
Comma appunto sulla base di analisi molto diversi il tema che sto c'è stato posto il terreno di lavoro che c'è stato posto senza che neanche ce lo dicessimo perché mai questo non l'avevamo esplicitato
A coloro cui amo chiesto le relazioni che proprio questo di
Ma a partire dal punto di vista delle donne
Uscì pensare ad una qualità diversa dello sviluppo sapendo che questo terreno estremamente ambizioso e che son d'accordo con chi diceva usiamo la crisi come occasione
Come occasione per modificare i nostri paradigmi di analisi con l'occasione anche per esercitare una responsabilità personali stesse verso quell'analisi quegli elementi parziali di progetto politico
Che però in tante diverse abbiamo messo in campo e che in qualche modo abbiamo vissuto come spiazzato rispetto alla manovra l'iniziativa politica molto forte del governo Amato e come abbiamo vissuto l'effetto di spiazzamento tutte le sedi nostrana Lissner abbiamo vissute come eccessivamente
E come incompatibili come pretestuose come fuori tempo ecco io credo invece che noi dobbiamo rimettere al centro perché quello la crisi appunto è una occasione che dobbiamo saper usare io sono molto d'accordo per questo abbiamo voluto riflettere su alcune abbiamo chiesto appunto alcuni approfondimento su alcuni temi che ne pensiamo sin importanti per
Definire questa qualità nuova dello sviluppo sicuramente la questione della riduzione dell'orario di lavoro
Il rosso non molto da corna riproporla al centro nel riproporre al centro con un'avvertenza cioè non vorrei che Max passasse un messaggio che noi proponiamo la riduzione di orario per in qualche per in qualche modo vogliamo sbalordita nel lavoro o perché la poi nel momento in cui c'è minor valore parte il lavoro vogliamo investire meno del lavoro al contrario credo che noi in questo momento dovremmo mandare un forte messaggio culturale
Del lo diceva il primo laica la Passalacqua l'investimento soggettivo nella Boroli di rapporto tra identità femminile lavoro ecco non non credo che si debba ma se mandare un messaggio di forza e non di debolezza e quindi il fatto che le donne non vogliono rinunciare investire nel lavoro e quindi a partire dall'identità femminile quantità e qualità del lavoro non sono tra loro separabili
Il ripensa le questione dello Stato sociale come produttive anche di occupazione oltre che di qualità e quindi l'esigenza e le sollecitazioni molto interessante che ci ha proposto Paola Piva
Rispetto anche un ottica diversa di vedere di ripensare lo Stato sociale intanto e le politiche sociali intanto nel dirci che le politiche sociali sono al centro dell'agenda politica e non devono essere messe in secondo non possono avere un un posto secondario scusate il bisticcio di parole manco e mantengono una collocazione centrale e ce l'hanno proprio anche al fine del pensare la creazione del lavoro la qualità dello sviluppo le questioni dell'ambiente che state poste oggi le questioni della formazione le politiche del lavoro ecco
Volevamo fare una verifica appunto se questo se c'erano le condizioni per tentare questa operazione mi io traggo questa conclusione che dal seminario che
La conclusione di un incoraggiamento a scegliere questo piano del nostro lavoro
Sapendo che è molto
Complesso che richiede quell'ulteriore aggiornamento di analisi
Poi
Io qui ragiona come dono del PDS so bene poi che c'è il PDS
Cioè il PDS
E c'è il PDS io allora anche qui non è che possiamo di merce né io né non è che possiamo porci io sono stufa di vivere scissa allora non posso non dire qui che nelle Commissioni parlamentari Commissione lavoro se non ci siamo sempre io Anna Sanna che leggiamo i documenti che vengono prodotte gli emendamenti che vengono fatti ma no ma i tempi la qualità diversa del lavoro no neanche le leggi conquistate come la centoventicinque la duecentoquindici vengono ricordate
Quindi queste poi la realtà
Allora come proseguire
Noi vorremmo avremmo imponente e quindi in questo senso chiederemmo le compagne le donne che ci hanno aiutato a costruire questa giornata di riflessione di proseguire il lavoro con noi facendo un gruppo di lavoro
Approfondendo ulteriormente l'analisi ma
C'è un c'è un primo appuntamento che la discussione sul decreto Amato
Ci sarà una battaglia parlamentare
La sinistra presenterà una sua mozione parlamentare io vedo questo come una occasione per verificare se noi siamo in grado di presentare una controproposta
Che parte appunto da i paradigmi dati un punto di vista che qui è stato detto quindi mi piacerebbe potessimo fare un gruppo di lavoro che per esempio si attrezzi per questa scadenza parlamentare che sarà estremamente significativa
Passerà per la sinistra perché vedremo la nostra capacità che avremo di contrastare in modo non declamatorio non demagogico non sulla base di vecchi analisi appunto le la la proposta del governo e credo che sia un punto molto importante che per le donne questo l'avete proprio con terreno di verifica molto seria quindi vi chiedo
Di se possiamo lavorare in vista di questo appuntamento
Poi
Noi vorremmo sulla questione della riduzione di orario darci una sede per un approfondimento quindi così polentina del CIPE in programma più avremo un tema che la Sicilia sembra da tutte le parti
Proprio perché pensiamo che la questione della riduzione di orario deve essere rilanciata non soltanto come redistribuzione del lavoro cosa importante ma che vada rilanciata anche come leva per ripensare il modello sociale in cui viviamo per ripensare la stessa questione degli stili di vita ecco noi l'avevamo impostata così ecco nella legge sui tempi era impostata così non vorremmo ovviamente tornare indietro
Nella fantasia mia di Elena Cordoni quindi poi po'fantasioso sedici ce la faremo sì dipende appunto se riusciamo a costruire un lavoro comune ci piacerebbe molto che sul tema lavoro ci soprattutto identità femminile del lavoro qualità del lavoro quantità del lavoro potessimo presentare un progetto più organico quindi una sorta di carta
Si vedano nessun affezionate sarà quello di spesa espressione seccata perché ci ha ricordato un tempo in cui siamo stati capaci di avere un progetto più più complessivo però se riuscissimo ad avere appunto ad avanzare
Pensando soprattutto le giovani generazioni una proposta un po'più organica sul rapporto donne lavoro che unisca identità e proposte concrete veemente io volevo soltanto dire questo e quindi mi è semi quando bene dall'entrare nel merito anche perché su molte cose non se ne sarà in grado dal tanti stimoli ricevuti dalla discussione mi sembrava giusto appunto
Ribadire il senso esplicitare il senso e dire anche come vogliamo proseguire sento molto la necessità che si ricostruisca quella trasversalità quella comunicazione tra progetti tra esperienze di donne perché non c'è dubbio che è quella questa pratica politica di di di di di scambio di comunicazione è stata molto felice
Nelle donne la politica delle donne di questo Paese secondo me è importante riuscire a superare anche una certa frammentazione che si è determinata penso io plurime non penso soltanto alle dodici partiti peso l'insieme del mondo politico delle donne
Se su un tema così concreto ma anche su cui c'è stata così tante elaborazioni così tanta capacità progettuale da parte delle donne si riuscisse a ricostruire questa comunicazione io penso che sarebbe molto importante