Salvatore Valitutti e la crisi dello Stato italiano

La
Occorre sfuggono
Con l'aggravante
No
Girato Ras dappertutto meglio Sciuscià poche ore dodici della crisi
Dello Stato italiano nuove per completare l'organizzatore ore procedere passo la parola al professor Fabio Grosso porsi presidente onorario dell'industria uno lavoro
Mi corre l'obbligo di
Comunicare alcuni messaggi
Che sono pervenuti alla Presidenza
In primo luogo una lettera del del Quirinale che comunica anche il presidente a molto apprezzato questo convegno conferito la medaglia del Presidente della Repubblica
All'istituto per il pensiero liberale
Il per il per il presidente della Presidente del Senato Acea concesso il patronato
Il
L'onorevole Visco Presidente della Camera ci ha mandato un messaggio scusandosi io un potere essere presente per precedenti impegni
Ma
Ha espresso anche lui apprezzamento per per l'iniziativa dobbiamo ringraziarlo anche per avere averci concesso questa sala del refettorio che molto conosciuta e frequentata da molti di noi perché la sala studio della biblioteca grazie alla Camera invece
Sono giunti anche messaggi dell'onorevole De Luca presidente del Pli
Del presidente dell'ARNI onorevole Patuelli già vicesegretario del Partito liberale
Dal professor
Spini Valdo Spini dal professor Rodari dell'ambasciatore Lenzi e da altri
Nostri amici
Vorrei appunto in apertura ringraziare Giuseppe Parlato presidente del della Fondazione Spirito
Per la collaborazione che lui e la dottoressa Gala terra hanno dato al
Allora lezioni convegno
Agli amici del
Delle dei listini
Nella persona del presidente mi autorevole successore
Vede
Direttore scientifico professor Nicolosi
E soprattutto un ringraziamento particolare
A Rossella fasce che è stata l'anima della strutturazione del convegno dell'organizzazione
Nel convegno
Naturalmente ringrazio il presidente del comitato
Coordinatore
E l'onorevole più Pepe
E da un saluto particolare
Ai rappresentanti della famiglia Valitutti
Era doveroso da parte degli studi di ricordare Salvatore Valitutti uomo di scuola docente universitario consigliere di Stato dirigente del partito liberale
Di cui può anche poi presidente deputato senatore sotto Sottosegretario di Stato
Il ministro della pubblica istruzione
Valitutti era nato nel mille novecentosette
Va be'lo sguardo da una famiglia di ascendenza risorgimentale
In quel Cilento così legato alla tradizione patriottica che fu anche dell'altro dell'ascesa politica di Giovanni Amendola
Compiuti gli studi a Salerno
Si laureò alla alla Sapienza sotto la guida di Giovanni Gentile che influenzerà molto le sue idee pedagogiche e fu preso sotto l'ala protettiva di Bottai che lo fece collaborare all'istituto fascista di
Di cultura e alle sue
Riviste
Come pubblicista si si occupò della questione giovanile però negando la categoria giovanilista che propria delle del regime fascista considerando i giovani importanti perché
Avrebbero formato da nuova classe dirigente si occupò dei problemi dello Stato
Fu proprio il provveditore docente la densità di di fiducia e prese una parte attiva la vita culturale del regime a questo proposito vorrei dire
Soltanto alcune parole
Secondo me gli intellettuali
Tranne grandi figure dei gli eroi
Che si che si ok si oppongono si opposero si opporranno
A regime
Devono avere un rapporto con il potere
Quindi vanno giudicati singolarmente
Per quello che hanno scritto
Se hanno diciamo così conservato una una loro autonomia di giudizio se il loro hanno avuto un
Hanno conservato lo spirito critico o meno
Nella crisi del fascismo
Quando venne meno a quell'orizzonte temporale entro cui gli intellettuali pensavano di potere
Operare anche in maniera più
Permanente
Si aprirà si aprirà un momento di crisi personale ed anche di riflessioni
Gli inquirenti in cui si vede sì sì sì vivere la necessità di di di vedere alcune posizioni
Salvatore Valitutti lo fece lo fece
Con un ritorno a croce
Già nell'autunno del quarantatré scrisse Hun Sen un saggio
Partito politico e liberalismo nel pensiero di Benedetto Croce
Di cui appunto
Si segnava il passaggio
Dal fascismo al liberalismo da Gentile
A croce
E si riconosceva in croce il capo politico
Del liberalismo italiano
Successivamente
Aderì al Partito liberale
Ebbene un po'
Una funzione di puntare interno del partito fu ne fu anche presidente come si è detto
E la sua posizione all'interno del del partito
Liberale fu commesso
Con le spiegherà meglio
Il professore
Nicolosi prese una posizione
Critica nei riguardi di Malagodi
Ma non su posizioni di destra o o di sinistra riteneva che il partito liberale
Passando avallo al volo uno ad un'opposizione così radicale al centrosinistra si tratti sarebbe isolato
Cosa che avvenne
Per quanto riguarda il giudizio sulla Prima Repubblica
Valitutti
Il Chelsea passaggi dei dei suoi iscritti
Evidenzia il fatto
Che
Da due la Democrazia Cristiana
E il sistema di di partiti attorno devozione cristiana formavano in realtà
A un partito unico a più voci
Ed era questa la sua preoccupazione la sua preoccupazione verso la deriva partitocratica della Prima Repubblica
Che lui visse capi interpreto
In maniera corretta guardate rendendosi conto che sullo sfondo sì stavano formando nuovi compiti voi vi tipo Taddei anche lui contrastava ma nello stesso tempo
Ne spiegava le ragioni
La sua posizione appunto era una posizione di di liberalismo centrista
Che
Centrale diciamo più che centrista perché
Lui ormai
Ritenere centrismo
Superato
In cui
Il cui partito doveva avere una funzione conservatrice per quanto riguardava i valori del Risorgimento e della libertà
E ha perso però realisticamente alla allo spirito del dei tempi
Quindi
Per analizzare questa complessa
Proteiforme personalità abbiamo Riccarelli abbiamo da Donato gruppo di
Di gli intellettuali i quali
Quali esci ci relazioneranno
Su su molti aspetti dell'opera del pensiero di
Di Salvatore
Cosa lo l'occasione anche per ringraziarvi di essere presenti in un giorno così caldo e credo che il seminario
Sarà all'altezza del nostre aspettative
Grazie
Andare adesso la parola
Dottoressa Valentini che è autrice di una biografia di di
Dico di tutti e anche di una voce per il dizionario del liberalismo che ci parlerà del problema dell'amministrazione
E del ceto politico nel pensiero di Salvatore furti
Grazie
Tanto buon giorno a tutti vi ringrazio davvero per questa opportunità
Già la parola opportunità è una parola che sarebbe di Salvatore Valitutti l'opportunità e le condizioni di del possibile le condizioni di
Del possibile della possibilità di agire
Ecco già cambiato l'ordine del discorso indagate domandarsi
Sempre costantemente su ogni pur Sibille
Condizione appunto per intervenire sulla realtà
Quanto dice più lontano da ogni Chirurgia dove ogni pensiero astratto
è un in una una ricerca costante di intervenire
Nel momento presente e quindi di presenziare
E somiti aggancio a quella che non non voglio dirvi subito dove quando l'ha detta anche perché è una citazione di seconda mano
La contessa Lizzano successivamente
Salvatore fa parlare
Diete scusate la pronuncia non sa quanto sia corretta e quindi ricorre alla polizia per uscire da un problema angoscioso
E dice non domandate a chi ti ascolta
Se concorda completamente contenti ma domande gl'solo se procede nello stesso senso
Per procedere nello stesso senso vuol dire accordarsi sui termini sulla parola sul significato e scegliere una direzione di marcia
Ditemi se questa non è politica
Se non è dare un indizio e accordarsi sui termini e sulle parole
Scusate
Perché dico e l'importanza di precisare il termine nella direzione e puntualizzare le parole perché ma non possiamo concepire che la cifra intellettuale di un uomo come Salvatore Valitutti nonna
Si soffermasse nelle sua documentazioni nei suoi discorsi
Prima di agire perché ha agito ha investito determinati e svariati ruoli funzioni diverso è attraversato periodi molto difficili di questo Paese quindi dico non possiamo pensare che in un calibrarsi
L'uso delle parole e non attribuisse un senso
Esatto a quelle parole del resto viene da una formazione che specifica
è una posizione una formazione che implica necessità necessita una dialettica che è Cushing si Ale e apertura incontro e dialogo
Con l'altro con la coscienza attraverso il testo la lettura
Questo per dire che la suo il suo orientamento drammatico
Il frutto di un'interpretazione costantemente ridiscussa con quella che è la classicità
Del pensiero liberale che lui non può vedere come qualcosa di fissare di statico perché altrimenti diventerebbe qualcosa di altro
Da quella che l'ispirazione originaria
Della liberalismo
O meglio scusate e lirismo che non va bene con quella che è l'istanza
Ecco perché sono sono inceppata in un errore c'è un errore lessicale con quella che è l'istanza
Del del pensiero liberale che appunto quello di cercare di confrontarsi con la multa di Lita delle circostanze delle forme e quindi di trovare nonna una soluzione intermedia
Ma di cercare di portare avanti quella che è una un'eredità un come dire un lascito se volete quello che deve essere salvaguardato e che evidentemente a come dire un suo fondamento storico nel Risorgimento che poi è lo stato sono le istituzioni e che deve essere costantemente riempito
Attraverso l'istruzione l'educazione e li inclusi vitali inclusioni del popolo della società civile quello che gli avrebbe poi definito società pedagogia europea civilissimo dico deve essere costantemente limpido per fare della forma e della sostanza qualcosa di progressivamente presente attuali
Non so quanto sono riuscita aprendo vere
Quella che per lui
Nella mia lettura la classicità
Del pensiero liberale che coniugata in termini molto semplici è innanzitutto istanza laica che vuol dire anti dogmatici ITA ecco perché circa prese costantemente di incontrare un dialogo lo come lo circa e come lo trova
Comprendendo che si l'altro l'altra parte politica sì ferma sull'asserzione di una posizione quale essa sia in qualunque istituzione e perché e fermo su una posizione che come dire simpatica
La permanenza come è stato recentemente scritto
E nel nel libero
Che è uscito fosse potete aiutare il
Sì a
Sì esatto no no non adesso mi riferivo a un libro molto recenti mi sfugge è stato umori censito dal professor Alessandro Roveri
è va bene che Abel tema quello della modernità e del pensiero liberale è stato il primo articolo che è uscito su sulla rivista va be e mi verrà in mente tra Zamparini
Si è detto che assaggia affarino chi volevo dire che la possibilità di coniugare Di a da di rendere mila forma della modernità alla classicità del pensiero liberale sta esattamente in questo nel per come dire quasi digerire
Le forme di staticità dell'ideologia ecco perché dico dopodomani ideologismo delle posizioni altre che quindi è in un certo qual modo sta al pensiero liberale farsi carico di come dire anche di situazioni se vogliamo di naufragio estremo come potrebbero essere quelle di una politica presente come del resto è sempre stato
Vorrei dire questo
Come dire non posso non si potrebbe contestare ai liberali di essere sopravvissuti
Senza essere diventati io questi fatti un partito ideologico
Senza aver sposato una fra l'ideologia
Non può essere questa una un'accusa da muovere
Non si sono fermati in nessuna delle forme storiche che hanno sposato una delle ideologie
Sono passati attraverso delle forme
Ideologizzate e se questa non è in qualche modo una tenuta
Istituzionale
No
E questo io credo si può trovare verso se volete io credo che poi questi aspetti sono evidentemente delle mie proposte di discussione i riferimenti puntuali di possiamo trovare gli abbiamo credo poco tempo però prova ad essere sintetica credo lo con credo che lo conosciate anche meglio di me
Salvatore Valitutti perché l'avete conosciuto nell'attività concreta operosa sì all'interno del partito si all'interno delle istituzioni
Insomma però qualche citazione credo si possa dare forse anche anche opportuno però la sua mi lo diceva prima il professor parlato questo discorso della sua apertura anche verso i giovani no
Che è stato anche la missione una posizione di difficoltà interne al partito i suoi pochi giorni alla Minerva e che gli hanno però per quello che so non l'ho conosciuto non so esattamente come non posso solo obbedire che ha da quello che ha scritto subito
A livello personale
Questo smacco
O almeno tale l'ha ritenuto e ma l'ha superato impegnandosi ancora di più pirla pedagogia per la scuola voglio dire questi ottanta giorni quest'incontro con i giovani che forse una cosa
Che potrebbe essere no un po'in contrasto con una una come dire nello schema di un pensiero liberale secondo me invece quello che potrebbe aprire
No e che lo rende che rende il pensiero liberale
Sempre attuale
Perché l'insegnamento di Salvatore Valitutti è quello della rivelazione un'abilità dice la il saper coniugare ok non era nemmeno storico era anche antico prima di farsi storia
E che è comunque sa
Attraverso l'oralità la scrittura
Il detto il si mette indiano Bocconi con l'altro perché la birra il vero valore stagni il silenzio la a valutati vita quello che si può
Dire non di civile e fuori dall'ordine della ragioni delle cose di questo mondo
Le sue argomentazioni sono estremamente lucide
Che razionali anche come dire
Sette eroici fra le voci di una lucidità estrema
E questo gli ha dato però una capacità di essere anche concreto nell'azione
Di fare delle scelte davanti alle quali dubbi non ne aveva
Anche quando come dire erano delle scelte difficili
Che lo ponevano fuori
Da come dire interessi era su questo magari il caso di dire no del contestualizzo questa dichiarazione di voto che era al tredicesimo Congresso nazionale del Partito liberale della settantatré credo che voi sappiate meglio di me quando lui mi entra nella nella corrente di rinnovamento liberale
Diciamo siamo giunti già divisi e inseriti in gruppi propri costituiti quindi dopo aver richiamato vi prego le questa importanza della parola no
Quindi per lui era stato un problema angoscioso
Ago unico lago un a Gonnelli scusate la pronunciate il greco allo studio da sola nella mia stanza quindi non nella pronuncia non la conosco però conosceva
Il movimento no del la polemica che diventa costantemente perde attraverso la scrittura
Vi prego di considerare quanto quest'uomo ha fatto della sua vita un travaglio di coscienza
Wittgenstein
L'ovocita nei suoi mal scritti cita e della della filosofia della storia citai delle il diritto ma cita anche Mannheim
E cita quindi il problema delle generazioni del trapasso delle del lascito del trapasso da una generazione all'altra si pone il problema delle generazioni negli anni Sessanta
Quindi le hanno si pone il problema di cosa di quei la generazione che sono trent'anni ma c'è un non detto di quindici anni
Di un silenzio tra il venticinque mille novecentoventicinque mille novecentotrenta
La gli esuli gli intellettuali esuli che non hanno metabolizzato
Qualcosa ci sono dei riferimenti puntuali sia nell'opera di Valitutti si alza il Benigni
C'è qualcosa anche Gobetti io li cito perché sono di una generazione diversa chiusi chiude dicevo non domandare quindi a chi ti ascolta se concorda ma domande di soluzioni
Prende questa scelta a prego S diceva appunto e aggiunge io non concordo
Come ho già detto con gli amici di rinnovamento non concordo su tutte le cose che hanno detto un questo congresso
Ma udite un letto Halleck che tutte le dichiarazioni di vari gruppi sono giunta alla conclusione di procedere nello stesso senso
Al e spiega perché
Ed è una motivazione che lui ha affermato e affermerà ancora più avanti
Per il rinnovamento un in primo luogo del partito
Affinché il si pongano le condizioni di fare
è stato già detto no davvero del partito il il centro e lo strumento di raccolta
Mobilitazione e utilizzazione di tutti i liberali senza discriminazione il senza esclusioni c'è un discorso di proiezione
Di portabilità
Di un lascito da trasferire
è evidente e poi lo dice anche il espressamente altrove e Loris John tetto ha tolte di attesa
I insomma
Vada avanti e aggiunge ancora che in ogni caso si sarebbe espresso autonomamente a favore o contro
A prescindere se fossero state no di scelte di maggioranza minoranza insomma perché ribadiva che aveva bisogno di fare carriera eccetera eccetera eccetera
Riccamente si rendeva disponibile perché no ad ogni necessità del partito che forse in linea con lo statuto
Fedelissimo pronto nel limite delle mie forze perché io sento di appartenere in primo luogo al Partito liberale secondo luogo al Partito liberale in terzo luogo al Partito liberale
Più secco di così
E
E chiudo solo dicendo ancora una
Del lasciando parlare ovviamente lui che diciamo unisce in questo suo
Lavoro cosce nuziale che però un lascito consapevole consapevole
Lasciare una traccia
Finisce in questo cammino espressamente per quello che io ho trovato finora Einaudi
Pompeo Biondi e anche e e diciamo dietro di sé e a Francesco De Santis non so bene in quale rapporto di io credo quasi di simbiosi
Quasi un dono nono la grazia dello studio
Quasi una un'intuizione non so sarà che arriva in qualche modo illuminante
E e e parlando in questo caso di Napoli dice no la sua saggezza e questo fa parte mi fa pensare alla comunità di Sabaudia nonché una un termine che non viene reso bene allora sì va cercata Denna e la sua capacità da cercare la verità sempre cercarla soprattutto nel confronto collega degli altri e dono divino della sua lettura consiste nel non cercare la gioia faccia sterile
Del dogmatismo chiudo qua grazie e scusatemi se io pensavo di essere così lunga scusate
Ringraziamo la dottoressa Valentini
Che ci ha dato diciamo così
Che un chiarimento del
Di un aspetto importante
Di Salvatore Valitutti come uomo di dialogo di di redazione neanche
Una cinque sta facendo alla
L'uomo di partito
Come
Un partito la sua visione del partito con un po'più di raccolta
Di tutte gli anni del liberalismo che in una funzione appunto molto attenta alle nuove generazioni e che è un tema diciamo centrale del pensiero di
Ma di tutti
Devo però dare una notizia triste cioè la scomparsa dell'onorevole Cottone
Parlamentare liberale ormai diciamo così entrato nel nel in un'età avanzatissima ma sempre presente nella vita culturale
Nel Paese anche vicino all'istituto
Lei adesso la parola Gerardo Nicolosi
Sì è il mio mio brillante successore
All'università di Siena è ormai è una priorità
Sulla storia del liberalismo prego Gerard
Nel grazie presidente io colgo l'occasione per ringraziare il comitato promotore di questo convegno particolare il professor Mario Pepe che ci ha fatto in qualche modo offerto questa oppure opportunità Ciano di riflettere su una vicenda così interessante diciamo come quella di Salvatore Valitutti quindi io mi occuperò della presenza di vari tutti
Nel partito rivale italiano una presenza che una lunga parabola che inizia nel mio centocinquantatré termina nel mio centonovantadue che è l'anno della scomparsa e Valitutti ma anche fase terminale diciamo di quel PLI di cui era stato vicepresidente presidente poi anche presidente onorario ora io prendo a pretesto diciamo in questo contrasto con Malagodi di cui si parla nelle poche ricostruzioni che riguardano Valitutti è il partito liberale
Italiano cercherò di ricostruire qui questo un poi motivi diciamo di questo contrasto per cercare di fare emergere la personalità politica di vari tuttora intanto quindi si è parlato di una distanza tra queste due personalità
Valitutti un uomo del Sud dotato di vasta cultura di stampo umanista una buona preparazione giuridica legatissimo al suo ambiente di provenienza e quindi anche alle logiche diciamo politiche che lo caratterizzavano Magon invece un uomo nel Settentrione d'Italia conoscitore di più lingue ma anglofilo frequentatore di ambienti internazionali legatissimo al modo della banca della finanza neanche dell'industria ecco su questa distanza diciamo possiamo essere
In qualche modo d'accordo ma fosse necessario prendere in considerazione qualche altro qualche altro elemento allora intanto i due entrano del PLI nello stesso anno e il mille novecentocinquantatré un anno dopo c'è subito un motivo di scontro quando Valitutti è capo di gabinetto dei Di Martino ministro dell'istruzione che viene dirottato agli Esteri Diego urtato Jesi per un mero calcolo
Politico questo scontro sarà ricordato da vari tutti in un ambito di un Consiglio nazionale del dicembre mille centosettantanove quando in qualità di ministro era vista della pubblica istruzione nel primo governo Cossiga
Su questo scontro diciamo questo sconto se voglio aggiungere un'altra
Un altro un altro elemento cioè io farei riferimento a quell'opera di riorganizzazione del partito che viene intrapresa dal da Malagodi da partirà mio centocinquantaquattro è una riorganizzazione che tendeva a a una maggiore centralizzazione della decisione politica
Con un obiettivo più o meno dichiarato cioè quello di in qualche modo limitare lo spazio di azione
E sicuramente anche l'indisciplina del partito in periferia è in particolare nell'Italia meridionale dove esisteva un notabilato di antica tradizione liberale
Che però diciamo la verità non rientrava proprio perfettamente nell'orizzonte politico di Malagodi e che invece costituiva diciamo il fattore fondamentale del d'ambiente dal quale proveniva
Valitutti attenzione perché lui non si a mio avviso me non si tratta di uno di uno scontro tracciamo modernità quella di Malagodi e di tradizione quella di Valitutti piuttosto c'era una diverso la concezione del partito io ricordo qui nella relazione
Al sesto Congresso delle PLI nel mio centocinquantatré Malagodi aveva dato una definizione c'è come lui intendeva il PLI cito era secondo Malagodi una forza politica di produttori di tecnici di professionisti di artigiani di commercianti
Grandi e piccoli in tutti i campi che non ha bisogno di essere grande massa per pesare fortemente nella nostra vita politica cioè era ciao la presa d'atto della realtà di un piccolo partito d'opinione
Che però si guardava diciamo perché parlava alla parte più produttiva del del paese ecco in difesa di questa parte puntava ad esercitare una funzione di tipo libera ora i dati di di partita IVA di tutti è sono è è differente differente è questa questa idea ebbe modo di esprimerla criticamente nel corso di un Consiglio nazionale mio centocinquantasette
In cui appunto riconoscerlo questi grandi sforzi eccezionali Malagodi dal punto di vista organizzativo ma denunciava una situazione ancora molto deficitaria e diceva e parlava guardava un partito sono parole di Valitutti che in un'ora del mondo potentemente industrializzato
Partito liberale non aveva ancora assunto le forme organizzative dell'industria lirismo cioè era ancora un prodotto del vago e dolce mondo rurale
Per esempio secondo voi tutti un partito moderno non poteva non avere un quotidiano e doveva essere diffuso capillarmente in tutto il territorio
è diffuso anche socialmente attraverso quelle che lui chiamava le associazioni ausiliarie che cosa erano questa situazione ausiliari cioè erano delle associazioni nel mondo della della scuola della sanità nel mondo delle libere professioni è giudicava gravissimo Valitutti che il PLI non avesse queste non avesse delle associa era l'unico partito non avere dell'associazione ausiliari il suo pensiero mandava al sindacato sul quale avevo un'idea ben precisa ma proprio guardava alla necessità di associazioni in cui si discutesse cominciano i problemi del lavoro ciascuno nel proprio campo di interesse questo avrebbe permesso la diffusione
Capillare del partito cioè era l'idea di un grande partito di ben cioè era l'idea di un partito di massa cioè è diceva chiaramente bisognava coltivare questa ambizione a costruire un grande partito nonostante ovviamente le
Limitate dimensioni del e PLI qui mi viene in mente che su questa idea del partito di Valitutti
Certamente aveva appeso quella differenza ambientale di cui dicevo prima perché Valitutti non dimentichiamo è stato eletto per la prima volta la cava nel mio centosessantatré nel collegio di Raffaele De Caro collegio di Benevento dove il il Partito Liberale qui devo questo alla lezione Fabio Grassi Orsini vado liberale aveva aveva dimensioni di massa sin dal mille novecentotredici va bene
Quei riconfermate nel mio centoquarantasei
Ora questi attenzione verso un grande partito questa tensione verso un grande partito liberale è tra l'altro non è no non è soltanto di Valitutti sono altri esponenti del liberalismo italiano del secondo dopoguerra e hanno questa idea uno di questi tre sempre Francesco Coco Cocco Ortu junior anche Luigi in posizione dialettica
Con ma
è questo idea di pastori torna in questo secondo motivo polemico di Valitutti nei confronti di Malagodi che si sviluppa appunto attorno all'opposizione ai governi di centrosinistra che qui attenzione quali Totti non è un sostenitore del centrosinistra su questo non ci piove c'è già a nel percorso di avvicinamento a questa formula di governo siamo tra la crisi del primo governo segni è la formazione del governo Zoli
Valitutti giudica la maggioranza che era venuta fuori per l'elezione di Gronchi al mio centocinquantacinque come cito minata da così insanabili contraddizioni che non avrebbe potuto governare il Paese altro che nell'equivoco
E il rischio costante dell'avventura e questo giudizio diciamo rimane sostanzialmente invariato
Il giudizio sul centrismo è vicino a quello di Malagodi perché centrismo ha evitato soprattutto perché il centrismo ha evitato al Paese
La catastrofe cioè il crollo delle istituzioni democratiche però ma Valitutti batteva di su sul costo altissimo che era stato pagato al centrismo in termini proprio di sono sue parole restrizione alterazione dell'esercizio delle libertà civili e politiche religiose qui riferimento dal partito della Democrazia Cristiana
Della fase posso degasperiana dietro lo scudo dell'anticomunismo aveva ha servito lo Stato e il sottostante
Ai propri intermezzi già secondo Valitutti ha la barba nera degenerazione del centrismo che andava ricercata l'origine di quello che lui chiamava lo Stato partito
Che appunto gli ricordava il fascismo è d'altra parte diciamo una cosa sul quale ma a mio avviso di può concordare cioè non era vero che il centrismo aveva non era del tutto riuscita l'operazione di integrare le masse dello Stato democratico perché queste masse rimanevano sospese tra lo Stato partito democristiano è il richiamo del partito comunista sostanzialmente antidemocratico
Quindi diciamo l'apertura a sinistra non faceva altro che peggiorare la situazione ma imponeva al piede un ruolo più attivo soprattutto un ruolo diverso da quello prospettato la Malagodi al congresso nazionale dell'aprile mille centosessantadue siamo qualche mese dopo la fiducia al quarto governo
Fanfani nei confronti del quale non ricordo Malagodi si scatena una battaglia di opposizione parlamentare dai toni assolutamente apocalittici ecco la critica di voi tutti e più stringente
Dice è vero il centrismo era stato assassinato Conti azione tenace abile dall'onorevole Fanfani
Ma una serie ire l'azione della segreteria Malagodi mio novecentocinquantaquattro mila centocinquantotto era stato assolutamente insufficiente piena di errori qual era l'errore fondamentale
E incapacità di ispirarsi ad un liberalismo socialmente costruttivo cioè il partito si era presentato nell'idea di vari punti c'era questa idea di un partito unico anche di contadini di operare cioè è meglio invece tutto ciò era stato lasciato alla ai sociale comunisti sostanza sostanzialmente sì c'è il Partito Liberale si era presentato come un partito un del lavoro non operaio perché si era creata una contrapposizione manichea
è questo aveva logorato il centrismo aveva schiacciato il PLI sulla destra
Dello schieramento degli dei partiti è qui dice chiaramente siamo al mio centosessantadue quindi ancor prima della fondazione del primo governo e centrosinistra organico
Ribadisce la sua opposizione a qualsiasi ipotesi di grande destra e qui concordo con Malagodi ma dice nessuno opposizione aprioristica all'azione
Governativo quindi non è era inutile augurarsi l'esito catastrofico del centrosinistra
Bisognava invece agire affinché avesse un esito democratico e quindi non esasperare i toni ricercare una collaborazione con tutta la DC non soltanto con la DC di destra
Giocare un ruolo di intermediazione tra democrazia sociale e democrazia cattolica e
Credere nella possibilità di maturazione democratica del PSI sono parole di Valitutti al congresso del mio novecentosessantadue
Questa stessa linea viene ribadita poi successivamente
Parla già nel nel sessantaquattro di un dissenso dinamico lo dice Prodi fino nei confronti di di Malagodi che lei doveva influenzare la situazione non doveva avere paura di trattare tutti i temi sul tappeto per esempio
Sulla grande tema della programmazione economica e confronti la quale Malagodi qui ricordo uso ottoni cioè equiparando la anche quella di Ugo la Malfa alla pianificazione di tipo totalitario
è valido diceva io ricordo onorevole Malagodi che tra i più grandi programmatorio la storia d'Italia ci sono alcuni liberali come Giolitti e e i ovvia forse qualche ragione ce l'aveva
Non va be'bisogna avere paura di confrontarsi sui temi pre anche del decentramento amministrativo qui Valitutti era contrario alla potestà legislativa delle Regioni
E anche addirittura sulla riforma urbanistica a patto ovviamente che non venisse leso il il diritto di proprietà della centosessantasei Valitutti è su queste basi è promotore di una mozione di minoranza che si chiamava di responsabilità liberale firmata da luglio e Pompeo Biondi che è una mozione molto articolata su alcuni punti specifici ma nella sostanza si puntava ad un ruolo più attivo del PLP legge non si trattava di tessere di di prendere la tessera del centrosinistra diceva ma liberale non potevano negare attenzione a questa formula politica qui c'è un diciamo lavoro di retrospettiva storica che è molto interessante perché diceva
I liberali non possono disconoscere l'incontro tra masse cattoliche masse
Socialiste sebbene lui riconosceva la diffida la la pericolosità del contesto in cui avveniva questo incontro però cioè non si può disconoscere un liberale vero non può disconoscere o è qui
Probabilmente era memore della lezione di Giolitti e forse puntava anche a ferire un po'nell'orgoglio familiare Malagodi sapendo no che cosa aveva rappresentato la Giolitti per la famiglia Malagodi
E qui però bisogna dire ancora una volta podi ragione l'aveva cioè nel sottolineare la contraddizione interna cioè di un'operazione quella del centrosinistra
Odiata per allargare le basi del consenso di uno stato di tipo liberale che avveniva però senza i liberali e questo secondo me è pericolosissimo perché c'era un rischio un totale travisamento degli obiettivi politici e programmatici del centrosinistra si era proposto poi i fatti puntualmente disattesi addirittura c'era il pericolo di un di una cioè c'era una minaccia alle istituzioni
Ma statuali
Tra il sessantasette e il sessantotto Malagodi
La l'azione di Malagodi veniva definita una mera azione di difesa a oltranza di puri e astratti principi cioè giudicava quello di Malagodi un atteggiamento può etico di grande fedeltà a se stessi propria ricorda una grande verità si diceva è vero in politica finché è possibile bisogna essere fedeli a se stessi per vivere e non per morire
Certo si trattava di un contrasto lealisti Simone mio centosessantotto Valitutti fu invitato cioè fu investito da Malagodi nel ruolo di incaricato nazionale per la scuola del PLI
Valitutti presente una relazione al che viene diciamo accompagnata da Malagodi da parole di grande stima toni molto elogiativi
Perché si tratta in effetti di un documento di grande rilievo preparato in collaborazione con Aldo Bozzi Giorgio ben bergamasco è mi piace ricordarlo sui anche da un giovane per collega murari questo testo è conservato negli atti del Consiglio del congresso nazionale il mio centosessantotto del davvero di straordinaria rilevanza se ne consiglia vivamente la lettura perché cioè un documento esemplare diciamo del tentativo di vari tutti di una riqualificazione del sistema universitario alla luce delle profonde trasformazioni della società di cui era tra l'altro perfettamente a
Conoscenza di lì a poco coi Valitutti approderà al a ruoli incarico di sottosegretario alla Pubblica istruzione nel secondo governo Andreotti ovviamente io sono costretto a sorvolare molti passaggi di questa lunga carriera
Però mi sembra necessario sottolineare questo cioè il suo acceso spirito critico che permetteva di pensare ad un partito capace di riformulare la propria linea politica
In rapporto alle nuove situazioni che venivano generarsi però esisteva in questo approccio diciamo che può sembrare ciò biecamente opportunista è una procedura decorrenza interno genero
C'è un motivo ricorrente da una parte la convinzione che quella del PLI seppur limiti di limitate dimensioni però è una presenza fondamentale
Per la tenuta delle istituzioni democratiche minacciate dai partiti di massa che non svolgevano correttamente la loro funzione
E dall'altra c'era la preoccupazione di evitare l'isolamento del PLI
Valitutti aveva combattuto l'isolamento al tempo dei re del neo centrismo
Lo combatte negli anni del centrosinistra lo denuncia vivavoce negli anni della segreteria Bignardi cui si oppose perché dice non segno alcuna discontinuità rispetto al passato
Del novecentosettantatré giudicava il quarto governo Rumor che un Governo quadri partito con il PSI dentro
Come un governo di centrosinistra politico e non ideologico e sosteneva che anche un governo con i socialisti dentro poteva essere un Governo di centralità democratica
Poi dato la sua adesione al cambio di passo rappresentato dalla segreteria Zanone
Che salutava positivamente come segno di ringiovanimento anagrafico ma anche intellettuale e spirituale del partito
E sosteneva siamo almeno centosettantasei come è noto sosteneva che bisognava confrontarsi con il socialismo senza psicosi ma senza assumere atteggiamenti di tipo socialista o idee
Voi si si schiera contro la non sfiducia andreottiana
Governo della non sfiducia che fu si astenga anche il PLI prima battuta
Era per Valitutti l'istituzionalizzazione del consociativismo poi saluta con favore la successiva decisione di Zanone di opporsi alla solidarietà nazionale ma qui è un passaggio importante perché coglieva la consigliava prudenza al segretario consigliava prudenza perché avvertiva la degli sto per Guzzo per chiudere la delicatezza del momento del rapimento Moro perché capiva che la presenza del PC in quel momento poteva essere una garanzia di ordine di tenuta delle istituzioni democratiche questo
E questo veniva prima prima di tutto in una delle di qualsiasi calcolo di partito poi è un
Accetta diciamo con favore il pentapartito che lui chiamava la penta alchimia ricordando con l'opposizione parlamentare alla ma la maggioranza dei Pristina forse non non non casualmente la Yamaha tentare sia
E diceva una cosa interessante cioè è un un atteggiamento di apertura nei confronti del della del del pentapartito il PLI doveva abbandonare questo suo male oscuro qual era il male oscuro del PLI e qui c'è un riferimento chiaro a Malagodi soggiacere alla tendenza di concepire se stesso come una dottrina organizzata
O come l'organizzazione di una dottrina cioè Valitutti era convinto di rapporti tra partiti non fossero uno scontro tra dottrina ma lo scontro tra partiti tra forze diverse quindi questo senso dimostrando molta
Molto realismo
Politico ed ai tempi del al pentapartito stessa posizione impossibile prescindere da due forze
Storiche come dice il DC e PSI ma bisognava rimanere se stessi e quindi spolverata l'antica formula che era stata quella di Visconti Venosta come guida nella politica estera italiana indipendenti sempre isolati ma
Riguarda pentapartito apprezzava molto di più Craxi capace di scelte coraggiose come quella sulla scala mobile che aveva secondo lui spezzato la democrazia consociativa non aveva avuto fiducia della guida
Dedita
Però ecco qui chiudo la presenza del PLI nella maggioranza di pentapartito questa volta per Valitutti era la garanzia di una corretta per una corretta azione di riforma capace di incidere sulle strutture fondamentali dello Stato ed è Foer a favore della grande riforma istituzionale per questo era in dissenso con Danone
Che non aveva raccolto l'invito nel mio centosettantanove di Craxi per una legislatura
Per una maggioranza riformatrice quella gara diventato una maggioranza di governo che era sostanzialmente diverso invece Valitutti parla in questa fase di intervenire intervenire incisivamente riforma dell'amministrazione della giustizia regolamentazione giuridica dei partiti
Guardava al disegno Sturzo ristrutturazione dell'impresa pubblica e altri interventi insomma qui intervento di ampia portata per consolidare in quelle che lui chiamava le mura liberali dello Stato perché era convinto che queste
E e il Mura liberali dello stato erano state erose a partire sin dagli anni successivi al centrismo degasperiana grazie
Non posso non condividere questa decretazione
Di Dori tutti
Come
Come dirigente del partito di liberare le sue posizioni
Vi critica Malagodi ricordo che mio padre
Che faceva parte del del Consiglio nazionale e anche della corrente di Cocco Ortu era molto vicino a queste posizioni vivo spesso
Fece una scelta per la diplomazia
Perché mi resi conto che la politica
Io facevo parte dalla Gioventù liberale
Che la politica di Malagodi sarebbe stata di costose respiro
E poi perché anche in un uno scontro diretto che invita comma dall'ordine mi resi conto che è un non
Non conosceva la grande tradizione del liberalismo meridionale che erano liberalismo popolare che era un liberalismo in cui diciamo così che è stato la dalla sinistra definito clientelare ma in realtà era un partito liberale di massa che organizzava la piccola borghesia e anche i contadini
E a questo proposito
Ripeto che De Caro Dem
Martino mio nonno e tanti altri dite
Del del Partito liberale del secondo dopoguerra si trovavano essi voti che avevano avuto nel primo dopoguerra cioè
Nel milioni duecentotredici anche nel mille novecentoventuno
Nel mille novecentoventuno cioè un un una base
Di massa
Questo Malagodi non lo capiva
I
E non capiva nemmeno la tradizione intellettuale
Del Mezzogiorno pur essendo un allievo di Croce
Questa è una contraddizione il numero di che essere diciamo sorsi figlioccio di Giolitti
E che
E allievo di Croce in un certo senso e secondo me questo è stato l'errore principale di Malagodi reo di aver troppo puntato sulla Confindustria troppo poco puntato sul Nord
Che naturalmente era una una scienza anche diciamo realistica ma in realtà si capisce perché Salvatore Valitutti che di quella tradizione da parte non non poteva diciamo così
Accettare la linea la leadership
Di Malagodi in un certo senso
Realisticamente appunto come è stato detto
Avrebbe voluto un'opposizione meno
Ma il mio meno critica del
Del centro sinistra
Proprio perché si rendeva conto
Dell'importanza del Partito liberale
Nel condizionamento diciamo così della Democrazia cristiana e dei dei suoi alleati
Pensando di essere un contrappeso
Alla democrazia cristiana
Darei la parola adesso professor comma Tommaso Edoardo Frosini
Vicepresidente del CNR noto costituzionalisti
Grazie presidente grazie al comitato organizzatore per quest'invito in particolare all'amico Mario Pepe
Che ha insistito affinché io svolgesse una relazione superando le mie
Iniziali ritrosie dovute al fatto che il pensiero di Valitutti non l'ho mai diciamo incrociato nel mio percorso però poi è prevalsa anche diciamo l'aspetto intimistico privato personale scusate se ne faccio brevemente cenno
Perché Valitutti è stato un buon amico di mio padre io l'ho conosciuto l'ho conosciuto a casa mia ospite a cena
Ma c'è un altro evento che mi lega alla figura di Valitutti me lo ricordava oggi lo stesso Mario Pepe io pubblicai il mio primo articolo neolaureato nel mille novecentottantanove
Che era poi un articolo che vinse la prima edizione della scuola di liberalismo intitolato vecchi e nuovi attentati alla libertà su nuovi studi politici
Lo pubblicai a dire il vero per il tramite dell'altro direttore al con il quale aveva un legame che era Gianfranco c'è un muro e ricevetti poi a casa un biglietto di Valitutti che si complimentava molto per quell'articolo per le intuizioni insomma lo conservo molto gelosamente
E quindi anche questo mi ha indotto diciamo a prendere parte a questa bella iniziativa e provare a tratteggiare come mi è stato chiesto un po'il profilo dello studioso Salvatore Valitutti e quel titolo dell'intervento Valitutti e la teoria o se volete
Se vi piace di più la dottrina dello Stato debbo dire inizialmente un paio di cose proprio con riferimento alla dottrina dello Stato perché è un tema interessante che come dire intrigante per certi versi che si collega un po'a quello che dirò su Valitutti vedete dottrina dello Stato a una sua radice dal punto di vista scusa Fabio
No perché
E a una sua radice culturale nell'ambiente giuridico tedesco di fine Ottocento come alghe mai né stazza Lele la dottrina generale dello Stato
Soprattutto per il tramite essenzialmente di Jelling McCrea e dei teorici dello stato di quel periodo
Fra cui anche naturalmente Hans Kelsen autore diciamo un mentale opera intitolata appunto dottrina generale dello Stato
In Italia la la dottrina dello Stato naturalmente ebbe una ecco molto forte nel periodo del regime fascista perché ovviamente il fascismo fondava sullo stato direttamente la sua visione istituzionale e politica
Ma pari manca prova del fascismo diciamo vi fu il contributo davvero importante di Vittorio Emanuele Orlando
Dico questo perché la dottrina dello Stato materia la quale poi lo stesso Valitutti andò a insegnare alla Sapienza che Valitutti
Come è stato ricordato si era laureato con Giovanni Gentile quindi aveva una formazione di tipo filosofico idealista naturalmente
E gentile era ovviamente il teorico dello Stato l'autore poi della voce Fascismo nell'enciclopedia
Treccani
Sebbene fosse stata firmata da Benito Mussolini ma si sa che ascrive alla fu Giovanni Gentile
E e e divenne libero docente in Storia delle dottrine politiche Valitutti però a Roma la Sapienza ce ne parlerà poi Maria Sofia Corciulo a Scienze Politiche assunse l'insegnamento di dottrina dello
Stato debbo dire e lo dico con tutto l'affetto che porto per la figura di Valitutti che fosse questa materia paradossalmente non gli era congeniale perché vedete questa materia
Non sul piano concorsuale che sono insomma burocrazie accademiche giochini per professori ma proprio sul piano concettuale ha vissuto come dire una sorta di ibrido perché dal lato è stata studiata approfondite divulgata dai filosofi del diritto
Un nome per tutti altrove di una famosa opera intitolata dottrina dello Stato Alessandro Passerin d'altre dall'altra dai costituzionalisti un nome anche qui per tutti autore di un famoso libro dottrina dello Stato Giorgio Ballatore Palmieri
Direi che va di tutti si trovava nel mezzo non era né costituzionalista nei filosofo del diritto quindi non secondo me non ha saputo interpretare
La dottrina dello Stato come questa si è andata evolvendosi nell'accademia lo ha fatto a modo suo
Cioè diciamo ispirandosi come erede di una tradizione del liberalismo classico tradizionale che affondava diciamo nella teoria di Vittorio Emanuele Orlando allora la dottrina dello Stato di Salvatore Valitutti ovvero vorrei dire che Salvatore Valitutti a una Teoria dello Stato ma non ha una sua teoria dello Stato
Cioè non è espressione di una teorizzazioni a lui imputabile quale diciamo
Riflessione intorno al fenomeno dello Stato e i suoi derivati ma è nobile continuatore di una tradizione molto significativa in molto presente nel dibattito culturale italiano
Già dagli primi Novecento ma fino alla metà del Novecento che anima il suo punto di riferimento la figura e l'opera di Vittorio Emanuele Orlando
Ora vedete i rivali tutti ci sono diversi scritti naturalmente quelli pubblicati sui nuovi studi politici vari
Articoli vari saggi anche sul mutamento della Costituzione perché naturalmente l'uomo è un intellettuale a tutto tondo che seguiva tutti gli eventi gli avvenimenti li commentava li criticava li analizzava
Però c'è un libretto a cui favo prevalentemente riferimento del mille novecentosessantasei intitolato I partiti politici e la libertà edito da domanda Armando editore
Perché in questo libretto come dire
Valitutti espone la teoria dello Stato e prova a dare una interpretazione che ripeto si lega e si collega alla tradizione liberale classica sul ruolo il significato dei partiti
Aggiungo però ho fatto appena in tempo a sfogliarlo perché è uscito credo pochi giorni fa per vari tipi di Liberi liberi
Un lungo saggio che lo stesso Valitutti pubblico sui nuovi studi politici intitolato la politica come destino
Lui ci fosse c'è uno sforzo in più perché lì si contrappone apertamente al pensiero di cache mite cioè dialoga col calcio mite quello è un libro che si sarebbe potuto intitolare
Un dialogo con calci Mittel il suo è un continuo rifarsi alla teoria di Schmitt approvando a a ragionarci sopra
Se i partiti politici e la libertà però questo libretto che peraltro contiene una ricca appendice come già ricordava l'amico Grassi Orsini su il partito politico in Benedetto Croce
Che naturalmente il suo punto di riferimento filosofico e ideologico politico e il liberalismo di cose e molto interessante quel saggio perché luglio ricostruisce il pensiero di Croce sui partiti attraverso tre saggi che nel nell'arco di del tempo conosce pubblica con riferimento ai partiti allora Luís fa una comparazione dice qui Croce ha cambiato idea quitte voce
A diciamo spostato la mira rispetto al saggio precedente eccetera
Allora perché o evidenziato il fatto che la tradizione culturale politico intesa politico come cultura politica di Valitutti e collegabile appunto a quella del liberalismo italiano diciamo classico della finale ottocento e che ripeto a nella figura di Orlando sia dal punto di vista politico ma soprattutto culturale e giuridico il riferimento al quale Valitutti come tanti altri prende spunto perché vedete la sua teoria dei partiti politici e tutto Harlan Diana
Il titolo spesso Orlandi hanno ed è un titolo che descrive il contenuto i partiti politici alla libertà lui declina il fenomeno dei partiti politici nell'alveo della libertà
Cioè ai partiti politici diciamo lo stretto collegamento fa partiti e libertà e dato da un diritto di libertà che quello di associazione
E la tesi appunto di Vittorio Emanuele Orlando il partito politico e la libertà di associazione e la libertà di associarsi una libertà che poi lo stesso Valitutti chiarisce essere quella di agire in comune per uno spesso intento per una stessa
Finalità
Non è un un un muoversi in maniera corporativa ma è un muoversi in maniera associativa quindi esaltando l'articolo diciotto della Costituzione ma anche altre libertà la libertà di coscienza per esempio la libertà di manifestazione
Del pensiero ovviamente cioè Luis de avviamento Tepa liberale
Sulla scia della dottrina prevalente
Che i partiti hanno una loro dimensione poi spiega e ve lo dirò brevemente ovviamente altre dinamiche del funzionamento del sistema dei partiti
Ma vede la loro struttura la loro forza il loro ruolo loro posizionamento nel contesto i nella dinamica del funzionamento del sistema politico come un momento di libertà
Che si declina attraverso l'associazionismo attraverso la libertà di espressione attraverso la libertà di coscienza e debbo dire un modo di sviluppare le teorie sulla libertà nel rapporto che i partiti molto suadente perché naturalmente salta
Il momento del liberalismo nelle istituzioni attraverso il ruolo di quei soggetti che sono portatori ovviamente poi nel concreto della dell'indirizzo politico di un Paese
E allora quello che è interessante e che appunto luridi poi entra nel merito sul ruolo dei partiti e ne descrive il funzionamento
E la strettissimo collegamento attraverso il Parlamento
Altro diciamo istituzione sulla quale Valitutti non solo perché come dire lo ha la
A rappresentata negli nei due rami del Parlamento come deputato e come senatore ma altra istituzione che Luigi giustamente valorizzato
Ma la valorizza in rapporto ai partiti dicendo che i partiti o sono parlamentari o sono un'altra cosa o non sono partiti i partiti devono trovare la loro legittimazione nel Parlamento perché attraverso il Parlamento naturalmente
Loro esprimono lo Stato democratico parlamentari che ne garantisce la pluralità anche questo è un tratto fondamentale no
Evitare una compressione dei partiti i partiti devono sfogare nella pluralità della loro rappresentatività parlamentari
Tutte le declinazioni del sociale tutte le declinazioni che vi si vengono esprimere all'interno di una comunità
E poi perché la sede principale e finale dell'attività dei partiti
Ed è la loro responsabilità e il Parlamento quindi vedete qui c'è un disegno
Molto chiaro
Molto felice molto lucido in cui
I partiti rappresenta il Nord di due e i fenomeni del liberalismo da un lato la tutela e la valorizzazione dell'istituzione parlamentare dall'altro la tutela e la valorizzazione della libertà
Nel momento in cui attraverso il quale
L'individuo esprime la sua capacità di coscienza di espressione della libera coscienza della libera manifestazione del pensiero e del sapersi associare con una finalità comune
Mantenendo la sua autonomia qui la critica a cachemire bellissima c'è un passaggio in questo saggio in cui ligi lui dice Schmitt prevede immagina e teorizza che il carattere della politica intero minestra anziché come attività autonoma in interiore Ondine
Scrive Valitutti
Allora qui il problema che si pone e che contesta lo stato dei partiti contesta l'idea che ci possa essere uno Stato dei partiti contesta coloro i quali lo pugnalò l'idea dello stato dei partiti perché naturalmente e chiudo non soffocano quell'idea pluralista
Dove appunto la capacità dell'individuo si esprime per il tramite di partiti ma attraverso le sue forme
Diciamo di capacità espressiva liberale dovuta anche ovviamente alla tutela della normazione costituzionale
E allora c'è una forte critica lo stato dei partiti
C'è però debbo dire quello che non ho trovato in Valitutti e che per certi versi mi sarei aspettato di trovare
Non è mai citato per esempio un classico di quegli anni sui partiti sullo stato dei partiti sulla critica feroce Issime partiti che risponde al nome di Giuseppe Maranini
Nome di Maranini è completamente occultato eppure già da allora Maranini nella famosa prolusione del di inizi anni Cinquanta alla Cesare Alfieri di Firenze su partitocrazia e Costituzione già appunto dritto la mira contro il sistema dei partiti che stava degenerando in un sistema partitocratico io credo che Valitutti abbia volutamente occultato il nome di Maranini
Non perché lo ignorasse ci mancherebbe altro credo anzi che mi avesse pure stima che manifestato uno studioso vorrei dire uno storico è un dottrinale dello stato davvero a tutto tondo
Ma perché non gli era congeniale alla sua tesi
Cioè la sua tesi era quella di valorizzare il ruolo dei partiti non
Di abbatterlo non di condannarlo non di criticarlo non di metterlo all'angolo non di prevederne il rischi
Della loro capacità
Diciamo di diffusione nega anche lì decisionali
Della società e allora per salvaguardare il ruolo dei partiti per salvaguardare la sua tesi e teoria dello stato che vedeva nei partiti l'elemento fondamentale attraverso il quale dare possibilità di manifestare la libertà associativa e le altre libertà
Collegate e soprattutto di valorizzare Parlamento attraverso il i partiti io credo che come dire la posizione di Maranini
Gli fosse per così dire di disturbo pertanto dal suo punto di vista non meritevole di essere diciamo studiata analizzata appresa come riferimento per questo suo studio sui partiti politici e la libertà
Un altro dato che lascia un po'perplessi in questo studio
Di Valitutti ed ecco torno all'inizio quando dice dicevo che in fondo la dottrina dello Stato che si muove attraverso questi due diciamo
Posizionamenti del filosofo del diritto e del costituzionalista a Bali tutti gli stava stretta perché in fondo non era né l'uno né l'altro non è mai citato l'articolo quarantanove
Cioè nelle libro si va a Tivoli già libertà non ho mai trovate espressamente un'indicazione sulla norma costituzionale che rivendica appunto il ruolo dei partiti
Nella nostra Repubblica cioè non che non gli di Fossa ovviamente non gli era affatto sconosciuto
Ma non evidentemente la sua cultura non lo portava a fare l'esegeta delle norme la sua formazione che era quella
Appunto di un laureato in scienze politiche di uno che ha studiato con Giovanni Gentile che si è dedicato alla storia delle dottrine politiche non aveva ovviamente quell'approccio
Del di quella componente della dottrina dello Stato valorizzata dai costituzionalisti io ho citato per tutti il nome di Balla dove Paglieri ma tanti altri se ne potrebbero fare
E allora direi in conclusione rispettare i tempi di previsti dell'intervento
Che Valitutti va scritto secondo me quale nobilissima figura
Che approvato e per la sua epoca era riuscito a continuare la nobilissima tradizione del liberalismo classico italiano
Che io individuo nella figura di Vittorio Emanuele Orlando per l'aria culturale di appartenenza bevo per gli interessi scientifici che sono appunto quello dei partiti quello delle libertà
Hanno
Autore
I famosissimi scritti uno fra i tanti sulle guarentigie della libertà insomma entrato sempre nel merito stando sempre dalla parte del liberalismo liberalismo classico certo per allora
Non c'era ancora l'idea del liberalismo statunitense quello un po'alla volta
Quello progressista Valitutti faceva parte di quella schiera degli intellettuali tradizionali che come dire volevano conservare quell'idea di liberalismo che poi
E andata evaporando mai andata evaporando per il semplice fatto scusate se lo dico in maniera così aperta
Perché c'è stato un momento storico in cui non in Italia ma nel mondo tutti si sono dichiarati liberali e nel momento in cui tutti si sono dichiarati libera di nessuno e più liberale naturalmente
Perché è diventato alla pace alla moda dire liberale da destra da sinistra nel nostro piccolo nella nostra periferia del mondo qual è l'Italia abbiamo vissuto un bipolarismo fatto
Apparentemente da liberali dove il centrodestra si dichiarava liberali centrosinistra si dichiarava libera con qualche sfumatura di declinazione
Lungo più liberale magari senza alare l'altro più liberale cercando di vedere nel liberalismo del del finale ventesimo secolo il processo di liberalizzazioni ma non tenendo conto di tante altre cose come per esempio
La battaglia sul fisco quella e e la battaglia liberale per definizione
E allora per concludere Valitutti non è alla von un volto che vedeva ovviamente nei limiti dell'attività dello Stato la vera natura del liberalismo Valitutti concepiva lo Stato come Stato liberale cioè il ruolo dello Stato era tale perché serviva a garantire la libertà e qui aveva ragione oggi si scrive in continuazione c'è una pubblicistica
Veramente diciamo dominante sulla crisi dello Stato la fine dello Stato la globalizzazione degli Stati come se prendessimo tutti atto della fine di un qualcosa che c'è ancora e non può non è Cerci e vorrei dire che
Essenziale alla stessa vita dell'uomo e delle istituzioni non si può vivere senza lo Stato non si può pretendere di fare un una una comunità una collettività senza che vi sia un collante chiamato stato chiamato Repubblica chiamato Costituzione che cos'è la Costituzione se non il perimetro
Entro il quale lo Stato opera nel territorio e vincola con le sue regole fondamentali il patto comune il contratto sociale
E allora in questo va e correggo il tiro va esaltata va valorizzata va studiato non sapevo
Che fosse uscito un libro dedicato poco me lo procurano subito a Valitutti addirittura negli studi attraverso gli articoli su nuovi studi politici mi interessa molto
Mi spiace di averlo appreso solo oggi altrimenti sarei venuto preparato anche su questo
E allora secondo me il il il messaggio di Valitutti
In questi casi sapete quando si celebra una figura si tende un po'talvolta forzatamente a individua nell'attualità no per dire che il pensiero è sempre attuale è uno sforzo che si fa per rendere giustamente omaggio alla figura che si studia e che si celebra e talvolta
Si esagera
Sentito tante volte
Come dire acrobazie pur di dare attualità accetti pensatori
Quell'attualità non c'è oggi
Ma perché è venuto meno quell'idem sentire che c'era un tempo
E allora l'attualità di Valitutti vorrei che tornasse laddove riuscissimo a ricreare quelle condizioni per far sì che il nostro sia uno stato e sia soprattutto uno Stato liberale
Ringrazia Tommaso di questa veramente brillante relazione neanche io
Penso che la parte più interessante
Nei suoi scritti pur politici riguardino
Per il per il rapporto fra il partito nella libertà nel quadro anche di quella
Che fu
La teoria di Orlando
Gli USA verrà
Ecco
Ricordo
Tommaso non ricorderà meglio di me
Che vittoria ma nelle Orlando lascio
Posto ma una recensione al libro di giudici
I partiti politici
Perché deve io diceva che l'evoluzione in fondo dei partiti per politici era arrivato alla fine con il modello praticamente di partito di massa di tipo il di più politico comunista poi in realtà io mi diceva Orlando aspettiamo cinquant'anni
E vedremo se questo se questo modello resiste o si tornerà ad una idea diciamo del di un prodotto
Di un pluralismo nell'organizzazione
Nel sistema dei partiti
In realtà
Noi qui viviamo diciamo così una fase drammatica della nostra
Della nostra esistenza di vedere sparire praticamente tutte le forme partiti che diciamo così che appartenevano
Allora alla Prima Repubblica che avevano meno male costruito lo Stato
Rilanciato l'economia del il primo dopoguerra in realtà però tornando allora di tutti nella sua nella sua critica alla partitocrazia arrestato diciamo così rilevato anche dal da Tommaso
Lui vedeva una deriva del sistema
Primo Ref Prima Repubblica e all'orizzonte questo pericolo praticamente di un di un movimento populista com'era
La lega che non fu definito così ma insomma
Lui mi capiva le ragioni insomma
E quindi in questo senso lui era un uomo di grandi di grandi vedute
O un uomo appunto che comunque coerente liberale ma
Non chiuso in un in una dottrina
In questo su questo consenso
Adesso vorrei dare la parola
Al dottor Antonio Antonio Pileggi
Provveditori agli studi Miccoli viva di tutti dirigente del ministero della pubblica istruzione che disegno era un l'itinerario di
Vivo a Bari tutti ed educatore pedagogista
E il suo
La sua evoluzione da provveditore al ministro dalla pubbliche sul
Prego tutti grazie grazie presidente
Grazie al comitato
Organizzatore che mi dà questa possibilità di tracciare
Un breve profilo nei venti minuti ovviamente se dovesse sforare chiedo scusa leggerò una breve relazione se dovesse sforare per cortesia mi mi sia visita agli ero anche perché l'ho preparata per iscritto per lasciarla agli atti di questo convegno presidente Fabio Orsini ci diceva che bisogna prendere in grande considerazione il rapporto tra gli intellettuali e il potere
Quello che io dirò brevemente riguarda anche il rapporto che si realizza all'interno del potere di un intellettuale che ha ha svolto ruoli importanti
Dentro il potere
Il tema che mi è stato assegnato è Valitutti dal provveditore a ministro
Mi consente di anticipare subito che non stiamo parlando di un burocrate in carriera
Valitutti è stato un intellettuale pienamente consapevole che la mirabile storia dell'educazione nasce con l'uomo
E lo accompagna in ogni momento della sua vita anche fuori dalla scuola e dopo la scuola queste sono sue parole scritte nel mille novecentoquarantasei
è una consapevolezza la sua che difatti avere in gran conto il valore pedagogico della politica e quello che abbiamo sentito prima mi pare che
Ce lo dimostri
C'è una locuzione Daloui ripetuta spesso come un mantra nei suoi scritti una locuzione che vorrei porre in tutta evidenza da subito virgolette
Il secondo germe della libertà credo che questo libro che le cioè qui
Lo ripete spesso questa locuzione proprio e il secondo germe della libertà che lui cerca
Sempre
Anche nella legislazione
Fatta e quella da fare anche de iure condendo
E dici è difficile descrivere l'immensità del suo pensiero e dei suoi studi
Non li cito tutti ma non ha
Trascurato nessuno dalle esperienze culturali e politiche del mondo anglosassone
A quelle dell'Europa continentale e qui ci sono tutta una serie di differenze su cui nonno di diritti particolarità che io ovviamente devo saltare
Ha tra l'altro ho studiato a fondo e commentato Valle giuste legislazione scolastica a partire dalla legge Boncompagni del quarantotto e della legge Casati del mille ottocentocinquantanove
Prevalentemente proprio questa legge cassati aveva un carattere prevalentemente programmatico
Ha avuto un'encomiabile longevità
Io vedo anche
Dottor tra invito qui
Mi pare ricordo perfettamente nei grandi passaggi anche perché nel due mila furono soppressi provveditorati agli studi introdotti da Casati per sottrarre gli adempimenti amministrativa in materia scolastica i prefetti competenti di legge in materia di ordine pubblico
La legge Casati sosteneva cioè conteneva certamente il proficuo il germe della libertà presso il principio fondamentale di grande rilevanza sono da annoverare quello della libertà di insegnamento
Riconosciuta nella forma della facoltà attribuita al cittadino di aprile una scuola di qualsiasi tipo bastava una domanda provveditore agli studi che virgolette se ritiene di opporsi deve farla motivatamente entro due mesi trascorsi i quali senza alcun provvedimento l'apertura della scuola si intende autorizzata
Faccio notare che questo silenzio assenso viene introdotto in materia scolastica nel lontano mille ottocentocinquantanove quando ancora non c'era l'unità d'Italia
Devo ricordare che l'abolizione della figura del provveditore agli studi virgolette burocrate
Della scuola e avvenuta in una particolare fase storica di cui faceva cenno prima proprio il presidente Grassi Orsini
Ed era una fase in cui si rivendicava anche con scritte sui muri di città e paesi l'abolizione delle prefetture e dei provveditorati agli studi i provveditorati agli studi furono aboliti le prefetture no
Per rimangono ancora in vita
Evito le battute
Sulle preferenze
Gli altri due rispetto al ministero degli Interni ma non furono le scritte sui muri a determinare la soppressione dei provveditorati già nella conferenza nazionale della scuola del novanta emerso linee di tendenza rivolte a riconoscere l'autonomia di a tutte le istituzioni scolastiche
Di ogni ordine e grado e nel contempo ad assegnare un ruolo del tutto marginale i compiti e alle responsabilità dell'amministrazione scolastica centrale e periferica sono stati sono sotto i nostri occhi i risultati di questa politica legislativa che ha portato al riconoscimento dell'autonomia delle esigenze delle istituzioni scolastiche anche attraverso la riforma del titolo quinto della questura
Della Costituzione
E solo risultati di solare evidenza
E non possono non essere segnalati in un convegno come questo
Che all'ambizione di affrontare il tema della crisi dello Stato io aggiungerei anche dopo aver sentito l'intervento di Gerardo Nicolosi della al professor Frosini anche della crisi della politica
Corre l'obbligo di ricordare altresì che quando otto anni fa a scoppio il clamoroso caso della scuola di Adro
Sì avvertire la mancanza di un provveditorato agli studi guarda caso fu sollecitato l'intervento del prefetto per risolvere i problemi di quella scuola in pratica si era tornati e io oserei dire siamo tornati alla situazione anteriore alla legge Casati del mille ottocentocinquantanove
Ho fatto parte della burocrazia che hanno studiato sui libri di vari tutti per poter percorrere la via concorsuale nella carriera del burocratese uso virgolette evaporano puro
Mi riferisco ai tempi in cui la famigerata legge sullo spoil system all'italiana non aveva cominciato a portare nel suo nefaste conseguenze malgrado troppo spesso il burocrate
Viene relegato in una funzione ancillare della politica scusate se io resto collegato al tema che mi avete assegnato
La crisi dello Stato per le
Ho usato il termine burocrate per richiamare l'attenzione sul linguaggio e non sono i nostri tempi di crisi dello Stato
E di doloso del pestaggio
Nella comprensione dei comportamenti che impediscono l'efficienza e l'efficacia dei compiti affidati allora dall'ordinamento alla burocrazia
Purtroppo finanche in un dizionario online ho trovato recentemente questa definizione virgolette burocrate funzionario pubblico o privato che esercita le sue mansioni con formalismo e eccessivo e Gretto
In questa definizione c'è il risultato di una macchinazione tipicamente orwelliana che mette l'indice accusatore contro il burocrate per farlo diventare il parafulmine delle inefficienze e delle incapacità
Che sono proprie della politica
I media e i politicanti sorvolano sulle responsabilità delle politiche legislative che hanno posto in essere l'ordinamento oggetto di lamentele contumelie
Salvatore Forte Valitutti fu nominato provveditore agli studi ai tempi di Bottai si un ministro che introdusse novità rispetto all'impianto ministeriale disegnato da Giovanni Gentile
Ero novità riguarda anche le prime esperienze di policentrismo con la costituzione di enti pubblici servente ricorda questa circostanza per significare che l'esperienza professionale di Valitutti lo ha portato a conoscere da protagonista importante l'evoluzione olim volizione della legislazione scolastica
La profonda conoscenza dei principi liberali che ispirarono la registrazione emanata
Prima
E subito dopo la nascita dell'Unità d'Italia lo misero di fronte alla necessità di ricercare i nonni e politica legislativa il grado e l'intensità della presenza o dell'assenza di quello che lui definiva il secondo germe della libertà
Questa ricerca è stata la sua opera bussola
Una bussola da liberale noto per il rispetto che aveva delle idee altrui senza nulla concedere sulle questioni di principio che gli stavano a cuore
Vorrei qui ricordare un episodio che molti di voi conoscono perché ha raccontato di persona da cattolico il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro in un convegno del due mila e sette
Appena fu nominato ministro Carnot liberale per il tocchiamo illiberale veri tutti gli disse avresti dovuto essere nominato tu come ministro Nonino
Ed ha voluto precisare che si incontravano quotidianamente per discutere sui temi più importanti del momento
Valitutti che era stato sottosegretario fu nominato ministro in una calda è stata del settantanove qui lo ricordiamo in molti anche fra i presenti
Erano i tempi in cui al Palazzo della Minerva impattavano gli innumerevoli problemi di una legislazione che aveva portato al fenomeno dell'espansione scolastica
Accompagnata da rivendicazioni sindacali scarsamente valutate nei loro risvolti attuativi
Erano i tempi di quella con gestione che poi fu giustamente accantonata a causa dei guasti che aveva introdotto in materia di buon andamento e l'imparzialità dell'azione amministrativa
La sua prima preoccupazione fu quella del buon andamento amministrativo e didattico delle scuole e quindi l'approntamento di misure amministrative urgenti
Per evitare che attraverso il carosello delle nomine del docente se ritardasse regolare inizio dell'anno scolastico
Fece parte di una delegazione che lo incontrò nel grande salone dei ministeri
Era la prima volta che lo vedevo di persona mi compri un comportamento che non avevamo mai visto prima
Si presentò da solo senza essere contornato dei vertici del ministero
Mi colpì anche la sorprendente capacità di ascolto le concise domande che formulava mirava alla concretezza delle soluzioni da adottare conosceva benissimo ma saggia regola secondo cui la domanda è sempre più importante della risposta i suoi interventi privi dell'ampolloso ITA o della spocchia
Tipica di alcuni personaggi della politica palesavano grande competenza il completo a conoscenza degli argomenti in discussione
Ed è molto ebbe modo di parlare con lui subito dopo l'incontro collegiale ad una mia considerazione sugli ostacoli frapposti ad un liberale conservatore
Rispetto alle spinte progressiste frutto della contestazione degli anni settanta e tutti ricordiamo cosa fosse mi fece in poche battute
La lezione crociana dell'essere e del modo di essere dei liberali
Essi non sono né di destra né di sinistra sono progressisti e nel contempo conservatori a seconda della bontà di ciò che voglia che si voglia Candiani ad un cambiamento in meglio illiberali sono in prima fila
Ma non cambiamenti in peggio bisogna contrapporre una porta con sé di conservatorismo in queste scarne battute
C'era il metodo liberale
Che non è un'ideologia mi riferisco anche a gli interventi pregressi anche il professor Nicoloso e un metodo ponendo un regia è un metodo fui conquistato dei suoi ragionamenti e mi sono portato dietro per tutta la vita quella breve memorabile lezione
Mi scuso per queste testimonianze non è mai carino parlare se medesimi ma ho voluto porre l'accento su comportamenti che lasciano il segno
E Valitutti né pochi mesi di ministro ha lasciato una traccia indelebile nella storia delle riforme che riguardano l'università
Nella sua relazione fatta al Consiglio nazionale universitario c'è un condensato di pensiero liberale autentico
Cinque minuti da fare o da
Allora non ce la faccio
Non ce la faccio
C'è un monte c'è un condensato di pensiero liberale autentico e c'è una visione di una riforma universitaria apprezzatissima dal riversa scuole di pensiero
Basta leggere quella relazione per rendersi conto che Valitutti non è da celebrare
Ma da seguire
Perché sa indicare le pietre miliari del metodo sperimentale della libertà
Del Colette
L'università moderna è una delle opere una università galileiana nella quale la libertà di scienza e di insegnamento un diritto necessariamente tutelabile
Come diritto individuale del singolo docente
Esemplare il suo appoggio il suo approccio innanzi al massimo organo collegiale consultivo del ministero
Cercherò il vostro consenso Marchena dirò il vostro dissenso perché mi aiuterà a chiarire e ad approfondire il mio stesso pensiero
Voglio riportare per intero un'altra frase del suo discorso
Per quanto riguarda la tutela del diritto allo studio e tutti sappiamo che
Valitutti era un esperto soprattutto in queste materie
Il non posso astenermi dal dire
Che l'imminente passaggio delle opere universitaria alle regioni
Non tempestivamente preparato e non preceduto neppure dalla progettazione della legge quadro
Rischierà di creare una situazione ancora più disagevole per gli studenti capaci e meritevoli privi di mezzi
Debbo dire al Consiglio che quasi ogni giorno mi sto occupando di questo problema reso angoscioso sono le sue parole
Dal ritardo
Ma confesso di non poter garantire di riuscire ad assicurare un passaggio indolore essenza effetti negativi per l'assistenza già insoddisfacente data anche la difficoltà di raggiungere in così breve tempo raccordo tra il governo e tutte tutte le regioni in questa frase scopriamo di tutto
La sua sensibilità umana
E politica la sua angoscia quotidiana di innanzi agli atti dovuti l'etica della responsabilità dinnanzi ai diritti negati
La questione dei capaci e meritevoli e dei loro diritti costituzionalmente prevede protetti l'esatta appropriato e appropriata valutazione dell'efficacia e dell'inefficacia delle leggi fatte e da fare il senso dello Stato e il compito delle Regioni i guasti provocati dalla confusione normativa
Della conseguenza conseguente malamministrazione potrei continuare
Quasi tutto fu chiamato a svolgere numerosi incarichi tra i quali quello di presidente della Dante Alighieri in tale ruolo si impegnò molto a sostegno della della diffusione della nostra cultura all'estero
Quanto il suo ruolo nel prime ha parlato prima professor Gerardo Nicolosi posso saltarla ma si occupò di tantissimi problemi politico istituzionali
Difficile citarli tutti
Da meridionalista avvertì l'esigenza di contrastare con forza la criminalità organizzata l'antistato
E non mancò di interessarsi di come dare più penso alle scelte dei cittadini altra verso la revisione del sistema elettorale
Cito quest'ultimo aspetto per sottolineare che in questi nostri tempi parlare di sistema elettorale come parlare di corda in casa dell'impiccato
Sta di fatto che l'Italia aveva porcellum mo'arrossate nell'uomo è finita nel tunnel delle leggi elettorali illiberale non solo incostituzionale ma sicuramente illiberale
Vorrei concludere questo mio intervento con le parole di Valitutti F e finisco noi oggi sentiamo il bisogno di restituire alla scuola se stessa e perciò di restituirla alla cultura all'autonoma evviva cultura la nostra Costituzione nell'articolo trentatré dice solennemente l'arte e la scienza sono libere e libero nell'insegnamento
Per restituire la scuola se stesse
Dobbiamo per l'appunto farne una sede del magistero dell'arte della scienza
Indispensabili per la formazione dei giovani ad uomini veramente liberi cioè capaci di vivere e di operare nel mondo della libertà che il mondo dello spirito creatore
Abbiamo bisogno della filosofia della Shoah della Storia della matematica della fisica e della chimica e delle altre forme della cultura artistica forse dobbiamo rinunciare a questo ricco e nutriente patrimonio per nutrirci solo del cinematografo della radiotelevisione del giornalista di moda e del giornalismo certamente no
Grazie
Ringrazio il dottor Peleggi e penso che la sua relazione sia molto ricca e quindi d'la vedremo poi negli atti do la parola al professor parlato presidente
Della fondazione
Spirito che collaborato con noi all'organizzazione del convegno
Un giorno anche un saluto ai rappresentanti della scuola di liberalismo
Prego grazie presidente
Comincerei subito
Comincerei subito con una citazione di Valitutti
Su questo tema che ovviamente come si è visto
Ha girato un po'nelle
Interessantissima relazione di chi mi ha preceduto
Il sia accompagnato al concetto di Stato è stato ovviamente declina in tutti i modi come
Il focus del pensiero di vari tutti si tratta di un ricordo che va di tutti scrive nel mille novecentosessantasette per l'amico Pompeo Biondi
Amico collaboratore
Anche allora
Nella sua vita insomma ecco
E riferendosi al gruppo
Al quale apparteneva Biondi al quale apparteneva allo stesso ma di tutti
Dice a un certo punto la loro fede nella libertà si riferisce
A loro stessi in realtà
Non fu perciò una fede pre fascista
Ma una fede posto fascista
Non solo in senso cronologico ma insisto in senso sostanziale cioè una fede arricchita di tutti i significati sperimentalmente acquisiti
Nel corso storico dell'esperienza di un regime politico che pretese di guidare e dirigere la vita del paese ed in parte la Guido e la diresse
Sul fondamento della negazione della libertà politica
E più avanti
Quello che difettava e doveva difettare per il carattere del regime era solo il valore della libertà politica è anche interessante questo solo no come dire il resto
Poteva andar bene a era l'assenza di libertà politica
Perciò coloro che più profondamente penetrarono quell'esperienza toccando il suo sostrato non poterono non giungere e giunsero infatti alla libertà
Questo queste questa breve citazione poi c'è anche una lettera
Al figlio di Gioacchino Volpe all'ingegner Giovanni Volpe
Con il quale ebbe una scambio anche un po'polemico ma ritorno un po'con queste stesse
Con queste stesse affermazioni questo per dire come
Non possiamo liquidare il rapporto tra voli tutto il fascismo come una mera parentesi tanto per usare terminologie
Colucci animo para crociana
In questo percorso
Risiede a mio avviso questo il percorso non solo dico di tutti nel fascismo ma il percorso del concetto di Stato del senso
Del concetto di senso dello stato della sua necessaria modernizzazione del suo adeguamento ai tempi moderni
E io penso sia diciamo su questa materia c'è ancora molto da da scavare quindi questo proprio un primo contributo poi vedremo altri
O seguiranno insomma approfondiranno però io penso individuare quattro momenti in questo percorso Breve
Che va dal mille novecentotrenta fino al mille novecento e quarantatré
Tredici anni
Il primo momento è segnato che parte dalla tesi di laurea di gentili con Gentile alla sua collaborazione con l'Istituto
Fascista di cultura e centrato su un momento a mio avviso fondamentale che la introduzione le note e grosse alla dottrina del fascismo di Mussolini
E un libro poco considerato devo dire non lo vedo mai molto citato ma diciamo il ruolo sale il libro è firmato
Dal duce del fascismo in realtà Valitutti ha scritto tre volte quello che è scritto Mussolini in questo di
Perché ci sono c'è un'interruzione corposa di una ventina di pagine ci sono delle note che io potrei definire De Felice Anelli cioè tredici Treviglio Livieri che di testo e il resto sul tutte note
E poi se ancora qualcuno avesse capito ci sono delle grosse finali e le note quindi diciamo il testo di Mussolini sarebbe di una decina di pagine diventa di ottanta pagine con diciamo questa farcitura di Valitutti
Questo è abbastanza significativo comunque e viene fuori una immagine e una sua interpretazione storica
Lo stato lo Stato è il soggetto dalla prima all'ultima pagina nasce nel mille ottocentosessantuno una spinta rivoluzionaria di una minoranza eroica
Che aveva interpretato l'esigenza della nazione
E le quali questi questa classe questa classe dirigente eroica ritiene di poter fare un Risorgimento senza popolo e che ritiene di poter continuare a fare una nazione senza poco uno stato scusate senza popolo
Col tempo ovviamente questa situazione non regge lo Stato entra in crisi la classe politica invece di occuparsi dei motivi della crisi dicevo di tutti va occuparsi di ingegneria costituzionale pensando di risolvere il problema
E a un certo punto si capisce che cos'è che manca ma anche il popolo in questo stato il popolo dice Valitutti deve diventare l'elemento attivo e costitutivo della nazione appena esso e questo interessante saprà riconoscere la nazione e la nazione saprà apprezzarlo e sentirlo come il massimo fattore della storia
Quindi abbiamo queste interazione tra popolo e nazione che deve generare il nuovo Stato ovviamente salto sulla critica liberalismo la democrazia socialismo perché sono abbastanza evidenti in questo contesto
E il fascismo diventa l'inveramento di questo processo risorgimentale un po'come in Gioacchino Volpe e cioè il pro il però in più imballi tutti c'è l'elemento del fascismo risolutore il fascismo risolve il il problema politico del mondo moderno cioè lo Stato attraverso due processi uno spirituale l'educazione nazionale di cui aveva già parlato prima la professoressa Valentini e
In secondo luogo il corporativismo inteso come strumento tecnico politico e anche interessante questa distinzione
Anche qui si potrebbe dire molto io condensa è vero che adesso non c'è più il presidente qua quindi io potrei andare avanti ad libitum che nessuno mi può dire più che mancano cinque minuti però non non ne ha voglia approfittare così così in maniera Spoon ora
Secondo punto quindi primo punto era
Ecco subito il presidente arrivato ha capito che aria tirava e ha pensato che non sia il caso di sfidare oltremodo il destino poi con il cognome che porto voi capite non è che parlare sia lontano da me
Secondo punto e il discorso del rapporto con Bottai
Che anche questo devo dire è passato un po'sotto silenzio si si dice che Bottai
Individuato lo ricorda Amneris nell'ultimo libro sulla storia della pubblica amministrazione durante facevo uscito di recente Melis dice Bottari a modificato ha cambiato nel giro di pochi anni ben sessantasei provveditore agli studi
Di questi sessantasei diciotto sono fuori dall'amministrazione dello Stato quindi sono politici che Bottai ha preso e li ha messi nella scuola
Uno di questi Valitutti
Che non è né l'amministrazione dello Stato
E sembrerebbe che sia stato indicato a Bottai dallo stesso Giovanni Gentile
Siamo in quel periodo siamo nel trentasei
C'è però un problema
Che botta incomincia un percorso la faccio molto breve
Che lo porta sempre più distante da Gentile in termini di riforma della scuola
La scuola di la la carta della scuola di Bottai è cosa completamente diversa
Dalla scuola vicentino
Tant'è vero che i due amici rivali tutti
Che saranno quelli colori quali metteranno in piedi la struttura della carta della scuola e cioè Nazareno Padellaro e Luigi Volpicelli
Dove li ritroviamo ritroviamo nel mille novecento e sessantadue sessantatré a lavorare con il governo democristiano per fare la scuola media unica
Sono loro stessi
Ma perché perché già Bottai aveva introdotto la scuola media unica che poi era stata abolita finito il fascismo si era ritornati paradossalmente abolendo la riforma Bottai serali tornati a quella che Mussolini aveva chiamato la più fascista delle delle leggi cioè la legge Gentile
Ma questo una cosa che può interessate magari poche persone
Qual è il punto il punto è che Bottai introduce degli elementi
Per popolari Zarri scusate questo termine la scuola Cerroni dice quella di Gentile una scuola troppo complicata troppo alta troppo diritto troppo legata alla vecchia cultura
Umanistica dobbiamo fare una scuola che sia di effettivo cambiamento e che possa soprattutto cambiare le menti ma ne sappiamo che Bottai rispetto gentile ha un progetto ideologico molto molto preciso
E all'interno di questa struttura all'interno sul punto delle riviste boh Tajani noi abbiamo in una grande grande ruolo insomma per per Valitutti
Fa parte collaborare tre rubriche politiche pedagogiche di critica fascista fascismo scuola propone dalla scuola e classe politica fascista un momento in cui tornerà insieme con Agostino nastri con Morandi con De Mattei con Ernesto lama
Polemizza con nastri nel trentasette nastri vorrebbe una scuola ancora più
Come dire
Popolare e invece Valitutti insiste per una priorità del momento teorico della cultura rispetto alle finalità pratico politiche e non è un caso che Nasty sia andato in Repubblica sociale e vari tutti no nel senso che ci sono no delle differenze
Terzo punto vado molto volando terzo punto ora altro aspetto del quale poco si parla
Ne parlerà sicuramente tra professoressa cava terra nel suo intervento ci siamo sentiti qualche giorno fa su questo punto e quindi io ne parlano poco ma Valitutti partecipa collabora al Dizionario di politica con quattro voci
Niente di straordinario intendiamoci
Però
Qualche piccola piccola riflessione su questo punto la possiamo fare
Dizionario di politica nasce contro ben Cyclopaedia italiana
Perché l'enciclopedia italiana è un'enciclopedia che ne agli occhi di Starace che voglio dire
Diventa si trasforma in organizzatore di cultura nel mille novecentotrentasei trentasette in uno dei suoi meglio riusciti trasformismi
Beh cinque dice quella di Gentile non è un'enciclopedia fascista
Non solo perché ci scrivono ancora fior di antifascisti ma anche perché poi collaboreranno di lì a poco anche fior di avrei
E questo ovviamente avvalora il sospetto e la perplessità
Di Achille Starace
E bisogna fare una Enciclopedia fascista
Non è un caso che il patron di questa operazione sia Fernando mezza sono
Futuro ministro della cultura popolare in Repubblica sociale ma allora personaggio importante dei buffoni e uomo vice segretario del partito vicesegretario di Starace
E Antonino Pagliaro neri l'autore scientifico
Beh
Segna segnalo così en passant anche se quella in cinque italiane era piena di antifascisti anche qui non scherziamo
Certo bellissimo vedere italiani erano fascisti allora qui sono fascisti antifascisti dopo no qui c'è una piccola differenza c'è
Però solo per andare a qualche nome Ambrosini Cantimori scialbo Arturo Codignola Degli Espinosa Carlo Emilio ferrei Gino Giordani Arturo Carlo Jemolo che si distingue per una ventina di voci non proprio due
Chiedo solo di pronunzia esatto Ernesto lama collaboratore di Bottai e anche di quali tutti luci freddi Maranini a proposito Walter maturi Giuseppe Medici Raffaello Morghen Giacomo per Picone
Piero Pieri Ernesto Sestante Franco Valsecchi e Giuseppe Vedovato abbiamo diciamo la classe intellettuale del dopoguerra
Quindi nessuno stupore ovviamente si ci se c'è anche Valitutti quali punti ha poi scritto quattro voci devo dire le più interessanti a me sono parse ne faccio un cenno brevissimo la voce propaganda che ricordo è coeva agli appunti nella propaganda sulla propaganda di Delio Cantimori in quello stesso periodo
E si afferma che la distinzione tra propaganda politica dello Stato e quella del partito al potere e oziosa
La differenza è solo formale negli Stati liberali dice Valitutti la propaganda dello Stato ufficiosa in quelli totalitari esplicita e formale e mira alla sintesi di Stato e di popolo torniamo al solito discorso
Sulla borghesia è un pochino più interessante perché risente molto della recente polemica antiborghese del fascismo alla quale devo dire Valitutti in qualche modo in maniera non scomposta
Si inserisce teniamo presente che non lo stesso periodo Chabod che non si può dire certo che fosse un fascista negava l'esistenza di una mentalità borghese oggi mille novecento e quarantuno
E afferma Eva di tutti invece afferma che il fascismo ha creato la comunità nazionale
Alla quale la borghesia si è sempre opposta la parola borghesia scrive Valitutti a conclusione dalla voce destituita di ogni significato attuale
E veniamo al quarto punto come sta andando presente va bene Marcello
Non posso correre di più questo
Quarto punto abbastanza breve pandemonio conclusioni
Nel quarantadue quarantatré si assiste a un cambiamento
Della posizione di vari tutto
Nel convegno del quarantadue
Sulla facoltà di Scienze politiche
Per tutti parla della necessità che il fascismo si doti di una classe politica adeguata facendo anche qualche riflessione sulla
Su quello che siamo nel ventennale del regime no e il consuntivo e
Sottolinea la necessità di una di una preparazione professionale specifica
La nuova organizzazione dello Stato diceva di tutti ha bisogno di tecnici amministratori
Non intende priva di tutti gli in contrapposizione con qualche altro intervento nello stesso convegno
Creare una classe politica orientate consapevole
Quindi non è una scelta di carattere politico ma ritiene che si debba educare addestrare il nuovo personale tecnico richiesto dalla cresciuta e complicata macchina politica dello Stato moderno
Direi una posizione molto diversa da quella diciamo più teorico politica
Ancora più esplicito nel Congo nel convegno sul piano economico del mille novecentoquarantatré dove partecipa in virtù
Dell'Istituto fascista di cultura fa delle forti riserve alla intervento di Paolo Fortunati che è un intervento iper corporativo e pre comunista possiamo dire
E soprattutto
Rivendica il legame intellettuale con Carlo Cattaneo cosa che non era una cosa così tanto evidenti è tanto normale in quel periodo il fascino ma soprattutto difende Croce di dicendo non ha certo bisogno di me Croce di essere difeso
E lo difende
Attraverso quella posizione se ne parlava prima dico che cominciasse questo convegno
Crociano gentiliana dove non c'è neanche il trattino divisione
Croce hanno gentiliana cioè per Luís Croce e Gentile rappresentano un elemento che soltanto possiamo dire una scelta contingenti ha diviso ma che dal punto di vista filosofico sono non dico la stessa la stessa cosa ma sono comunque due elementi estremamente vicini
E questa questa posizione riemerge negli anni successivi in una dura garbata ma dura polemica con Antimo Negri
Antimo Negri sosteneva che Croce non avesse capito nulla e che Gentile fosse
L'uomo dello Stato nazionale del lavoro quindi dovuti ricordate la posizione di Negri che ha una posizione si potrebbe dire di sinistra postfascista in qualche modo no
Bene
Lo risponderebbe dicendo guarda che ti sbagli perché Croce e Gentile in realtà sono sulla stessa posizione e quello che mi differenzia e il concetto della libertà non eccetera non è cosa da poco evidentemente ma secondo quali tutti un elemento
In questo caso contingente la situazione storica
è
Ecco questo è quello che io volevo dire quale conclusione possiamo se ammesso che si possa parlare di una conclusione
Questo il percorso di un giovane che nasce nel mille novecentosette
Mi ha fatto molta tenerezza riprendere in mano la dottrina del fascismo curata da vari tutti perché ci sono i commenti a margine di mio padre che era del mille novecentododici
E che nel golfo di Torino leggeva il testo di Valitutti e io c'ero ancora Grossato con con le sottolineature
Chi suprema non solo con anzi poi Mussolini non lo sottovaluta ma non ha neanche letto proteggeva Prodi ma di tutti questo è interessante
Teniamo presente dico una una evidente banalità ma che forse
In questo contesto può essere
Meno banale o comunque utile
Il liberalismo italiano è diverso da quello anglosassone da quello francese
Questo è il discorso che andrebbe ricordato spesso i all'estero quello lì gli inglesi conducono francesi difende la libertà da uno stato che c'è da qualche secolo in Italia il liberalismo lo Stato lo crea
Quindi il liberalismo e l'autore dello Stato del mille ottocentosessantuno non è alto
Quindi
Se noi pensiamo che il povero Minghetti nel mille ottocentosettantasei case perché la destra vuole la nazionalizzazione delle ferrovie la sinistra non vuole vince la sinistra perché riesce a tirare dalla sua parte la consorteria Toscana ne capiamo come forse fortemente basta leggere spaventa sul ruolo dello Stato dell'infrastruttura della ferrovia come momenti di modernizzazione
E stiamo parlando di uno spaventa che anche legato al concetto di Stato etico questo e croci e questo Gentile e questo è Valitutti
Cioè il loro passaggio va contestualizzato in questa logica non è un antifascista che fu che finge di essere fascista per carriera non è un non è unico dei mista come non è un fascista estremo per esempio che un con le tesi di Costamagna e nettamente contrari le tesi di Costamagna che sono aveva anticipazione di una lettura del fascismo porta in qualche modo sul nazionalsocialismo
Lui pensa uno Stato che si modernizza e chiara necessità di formare una classe dirigente
Io credo che probabilmente
Siano stati al netto della guerra e lo sottolineo
Siamo stati fallimenti del fascismo sulla cultura su un corporativismo sulla creazione di un senso dello Stato sulla creazione del Civis sulla vera fascisti esazione della gioventù
A convincerlo che la scorciatoia fascista la formazione dello Stato poteva essere pericolosa e comunque inefficace grazie
Chiederei alla presidenza il senatore Compagna
Dove
Deve essere la tua a autorevolezza cammino ma
Non cominci allora prima di dare la parola Amaya Sofia Corciulo
Grazie
Consentitemi a nome dell'istituto di Storia del pensiero liberale di ringraziare moltissimo gli amici della Fondazione Spirito ed è felice in fondo dopo in quello che abbiamo ascoltato stamattina c'è la ragione per la quale abbiamo voluto fare insieme questo convegno Salvatore Valitutti è stato una personalità che ha avuto un grande ruolo
Nella storia democratica del dopoguerra repubblicano
Ma il percorso di Salvatore Valitutti
Un composto un percorso lo diceva bene alla fine parlato
Più che di passaggio dal fascismo al liberalismo Salvatore Valitutti è sempre stato
Tanto gentili hanno quanto crociano
Con grande lealtà verso i suoi maestri
Che cosa c'è al fondo dell'atteggiamento di Salvatore Valitutti una concezione dello Stato risorgimentale
Che aveva ereditato da un prozio protagonista di moti carbonari Hamm Nova nel mille ottocentoventi e poi giustiziato
Nella piazza del Paese
Questo faceva sì che Valitutti avesse una concezione dello Stato risorgimentale
Che era la stessa sulla quale Gentile e Croce
L'avevano pensata vissuta e scritta pensiamo alla stagione della critica
Insieme
Valitutti
Estratto un fascista
Con molta autonomia di giudizio
E gli spunti sono notevoli ma direi che è il massimo dell'autonomia
E quando nel quarantadue
Valitutti sapete che cosa studia
Anche se lo pubblicherà parecchi anni dopo
Il partito politico nel pensiero di Benedetto Croce
Questo fece sì che molti annoverano Valitutti come un intellettuale che ha compiuto il percorso
Dal fascismo al liberalismo e lo mettono al fianco di personaggi che questo stesso percorso
Hanno fatto hanno finto di aver fatto pensati a Indro Montanelli pensati a Carlo Punzo pensate Giuseppe Maranini e a tanti altri
Però a me non interessa il gioco al massacro dei sospetti dei pettegolezzi e delle allusioni sulle biografie
Abbiati e di Salvatore Valitutti
No ma
Zone d'ombra
è esplicita questo non significa che non sarebbe una sorpresa una forzatura
Parlare
Di un fascismo critico di una critica liberale già presente nelle voci una del dizionario citato da Parlato
Ecco perché questa dimensione di collaborazione storiografica con gli amici della Fondazione
Spirito Renzo De Felice ci è sembrato il modo migliore per onorare il ricordo di un grande amico e allora vi dicevo
Dopo tanta scuola dal Provveditorato in poi ciechi di Salvatore Valitutti
è stata ascoltatrice discepola
Nelle aule universitaria la parola a Maria Sofia Curcio
L'occasione graditissima di ricordare Salvatore Valitutti in questo consesso per cui ringrazio gli amici Fabio Grassi Luigi Compagna che mi hanno appunto invitato a parlare della mia esperienza personale
Di studente essa con Valitutti quindi l'occasione graditissima mi permette non solo di rendere omaggio alla memoria di un uomo che molto ha dato alla società ed istituzioni italiane ma di focalizzare taluni ricordi personali che in qualche modo con il trascorrere degli anni risultavano sfocati che sono collegati alla figura di Valitutti nel periodo mille novecentosessantatré settantatré oggetto di questo intervento
Sono stata allieva di vari tutti in quegli anni e in particolare nel corso di dottrina dello Stato presso la Facoltà di Scienze Politiche della Sapienza
Sono un prodotto fra virgolette dell'insegnamento di Valitutti
Come Fulco Lanchester definì bella collega Teresa Serra in occasione di un incontro a Narni per commemorare Valitutti organizzato da Gianfranco Sauro nel due mila e quattro
L'insegnamento di dottrina dello Stato gli fu affidato per incarico essendo rimasto vacante
Per limiti di età il titolare di esso Arnaldi poiché il titolare di esso Arnaldo Volpicelli era uscito dei ruoli la fuoriuscita del ruoli di Arnaldo Volpicelli è un po'era stato esame da quegli studenti fra cui io stessa
Che avevano rimandato fino ad allora tale esame obbligatorio nel curriculum di studio per timore della brusca severità del Volpicelli
Come spesso gli è capitato di constatare le cosiddette astuzia giovanili si dimostra non so più che fondate infatti vedremo poi successivamente l'atteggiamento di Volpicelli nei riguardi degli studenti adesso però permettetemi di fare qualche cenno sul percorso esistenziale di Salvatore Valitutti molto brevemente
Per inquadrarlo nelle vicenda storico-politica del nostro Paese alle quale egli fin dagli anni posto Laura Lauria mille novecentotrenta partecipò assiduamente
Nativo del salernitano si formò da giovane sotto l'insegnamento liberale del suo maestro locale diciamo così il professor Giovanni Cuomo seguace di Amendola quindi alla sua formazione giovanile
Fin dall'inizio era liberale
Conseguì la libera docenza in Storia delle dottrine politiche nel mille novecentotrentotto presso la Facoltà di Scienze politiche di Perugia
Città alla quale fu sempre legatissimo e dove sarà nominato provveditore agli studi nel mille novecentotrentanove come è stato ricorda
In essa insegnò la filosofia del diritto dal mille novecentoquaranta quarantuno fino al mille novecentocinquantacinque cinquantasei
Presso la facoltà di giurisprudenza aprendo avendo fra i suoi allievi Gianfranco ciò burro
Successivamente temi anche l'insegnamento di storia politica coloniale presso la Facoltà di Scienze Politiche
L'intenso rapporto culturale e istituzionale con Perugia negli anni mille novecentotrentanove quarantaquattro e con l'Umbria
E stato esemplarmente ricostruito ad Alessandro Campi in una relazione presentata all'incontro succitato svoltosi a Narni nel due mila e qua
Durante gli anni del fascismo Valitutti riteneva anche la facoltà di Scienze politiche dovesse rispondere e preparare i giovani alla modernizzazione dell'organizzazione dello Stato il senso burocratico e per realizzare tale proposito che io e si adoperò come altri studiosi dell'epoca con costante impegno collaborando con Bottai alla riforma del sistema scolastico come precedentemente è stato ricordato la comunanza di idee di uomini delle Università di Perugia e di Roma in quel periodo in particolare della facoltà di Scienze politiche è stata giustamente messa in risalto da Fulco Lanchester è sempre l'introduzione precedente citata
Per esserne consapevoli basta citare qualche nome di accademici comuni ai due i teneri negli anni mille novecentotrenta quarant'da Sergio Pannunzio a Giacomo questi icone da Arnaldo Volpicelli H anno cucciolo Vincenzo Zampa
Non mancarono in quegli anni da parte di Valitutti talune aperture verso il liberalismo aperture ufficiali diciamo così per esempio allorché a fianco nella creazione di un istituto di studi filosofici Arnaldo Capitini nel quaranta
A tale proposito Manacorda scrive
Ci fu l'intervento del giovane Valitutti creatura di Bottai che professava idee liberali
Si trattava a quei tempi di un periodo estremamente difficile e complesso quella delle transizioni fra il fascismo e la democrazia
La facoltà di Scienze politiche in qualche modo furono i Bernate home con efficace termine nota sempre Lanchester e si temeva che venissero addirittura soppressa quella della Sapienza fu posto sotto la presidenza di giurisprudenza nella persona di Filippo Vassalli
Valitutti in quei primi anni Quaranta partecipò attivamente con competenza come era solito ai numerosi convegni sulle università e specificatamente sulle funzioni struttura della facoltà di scienza politica
Dopo la fine del fascismo era indispensabile inoltre ridefinire ruolo peculiare degli insegnamenti politici ai quali Valitutti attribuiva una funzione fondamentale selettiva e formativa
Negli anni sessanta sessantuno Valitutti entrò nel consiglio di amministrazione dell'Università per stranieri di Perugia che era stata fondata nel mille novecento venti di cui egli fu rettore per ben tredici anni a partire dal mille novecentosessantasei dopo questo breve Scurtu suo torno a Bari tutti i docenti
Se si potesse definire con una sola parola il suo carattere non sono nella vita quotidiana ma soprattutto nell'insegnamento
Sceglierei il termine dialogante così infatti egli si manifestava a coloro con cui si confrontava sempre dialetticamente sia nell'ambito dei suoi numerosi impegni politico culturali sia accademici e di insegnamento
Qualche mese prima di vedersi affidato
L'insegnamento di dottrina dello Stato la facoltà di Scienze politiche alla Sapienza nel mille novecentosessantatré
Precedentemente aveva tenuto il corto di Sociologia era stato eletto deputato nel collegio di Eboli per il partito liberale nel quale militava sin dagli anni cinquanta e veramente liberale lato senso sul suo insegnamento alla Sapienza
Le sue lezioni ove giungeva sempre affannato stringendosi l'abituale panciotto tenute su di un testo ostico quale la Filosofia del diritto di Hegel
Venivano resi intelligibili gli studenti grazie alla sua interpretazione esposto con parole chiare comprensibili del giovane uditorio
Che spesso terminata l'ora di lezione gli si avvicinava per ulteriori precisazioni
Valitutti era sempre disponibile e trattava gli studenti comparti con cortesia ed attenzione ascoltando le guardando di dietro le spesse lenti con i suoi piccoli occhi occulti e spesso ironici quasi divertiti
Scusa
In una facoltà formalmente e sostanzialmente conservatrice per taluni aspetti francamente reazionaria qual era scelto e politiche
Per gli studenti non era consuetudine dialogare direttamente con i cattedratici in quanto bisognava passare attraverso il filtro degli assistenti anch'essi gerarchicamente inquadrati
Ma i discenti notammo mediatamente quasi increduli ma con sollievo e piacere la novità didattiche o comportamentale di Valitutti
E pertanto quelli fra di noi che superarono brillantemente l'esame tra cui chi vi parla e le amiche poi colleghe Teresa Serra e Simone Andrini
Non esitarono a chiedere di discutere la tesi di laurea colui e fu così che attraverso una maggiore consuetudine di incontri avvenuti spesso anche nella sua casa al via Magalotti due traversa di viale Parioli
Ove si poteva liberamente telefonare per fissare un appuntamento e si era ricevuti dalla gentile signora il questa maggiore con cedute le di Contri ebbi occasione di apprezzare ulteriormente le sue rare qualità di docente
Queste si manifestavano nell'attenzione e il rispetto con cui accompagnava senza mai prevaricare l'elaborato in itinere del laureando
Non esito a dire con Rispetto poiché allorché egli riteneva che si dovesse introdurre qualche correzione alla tesi le parole usate erano sempre improntate
Al convincimento intellettuale del giovane e mai ad una semplicistica imposizione ex cattedra
Purtroppo per motivi strettamente burocratico accademici presso di noi erano stabilizzati i due assistenti di ruolo lo scontroso ed erudito Fulvio Fazio e l'amabile disponibile Enrico Piccinini
Sia io che le mie amiche succitate non avemmo la possibilità di continuare il nostro percorso universitario collusi come avremmo fortemente desiderato
Io che avevo avuto come correlatore la tesi dal titolo il concetto del partito unico in Germania il professor Luigi D'Amato direttore dell'allora quotidiano Giornale d'Italia
Incaricato di Storia dei partiti sulla cattedra lasciata vacante da Giacomo Corti cornee
Fuori da questi presentato proprio all'anziano professore che con la sua primissima dottrina mi indirizzò agli studi di storia politica
Devo pertanto anche la mia laurea con Valitutti il successo ottenuto con lode il successivo positivo epilogo della mia vicenda universitaria
Allorché ci incontravamo in facoltà negli anni successivi egli si interessava dei miei studi come anche degli altri diciamo così laureati in maniera positiva
Ed ogni anno in estate invitava i suoi allievi più vicini a Luís a cena in uno di quei piacevole ristorante in viale Parioli la Celestina il caminetto la Scala
Ove amava riunirci con gli amici ed i collaboratori per parlare sia di problemi culturali latu sensu sia di quelli politici dell'epoca ricordo con particolare piacere quelle serate a cui partecipava anche Stefano Munafò divenuto successivamente un importante funzionario RAI
Di quegli anni Valitutti lascio una prima pubblicazione di un'antologia di dottrina dello Stato
Che magicamente centrata sul diritto di natura e sulla scienza dello Stato
Alla quale egli appose una lunga e chiara nota conclusiva sulla quale noi studiavamo
E nella quale faceva suoi le considerazioni dell'Italia filtrate attraverso l'influenza di Gentile non prestato finché non vi è una comunità e non per comunità finché una nuova volontà non nasce in ciascuno societas seni interiore o mine che è stato ricordato prima dall'intervento di di Tommaso Frosini
Con il quale concordò pienamente per quanto concerne l'atteggiamento della cultura politica di di di Valitutti soltanto su di un punto mi differenzio
Il testo venne successivamente più compiutamente pubblicato per i tipi di Bulzoni nel mille novecentosettantadue
Dello stesso periodo possiamo ricordare perché particolarmente connessi alla sua attività di docente i volumi sui partiti politici e la libertà mille novecentosessantacinque
è entro riusciamo a Gaetano Martino Foa all'Eurogruppo
Mille novecentosessantasette qui voglio dire proprio due parole per il l'importante contributo
Che Valitutti apportò anche allorché a stiamo cover pochi mesi come capo di gabinetto Gaetano Martino al ministero degli Esteri
Praticamente i discorsi più importanti di Gaetano Martino erano frutto della penna divani tutti e soprattutto quello di preparazione ai trattati di Roma
Che Martino portò a Berlino alla presenza di Adenauer quindi anche in quel campo il nostro vari tutti si fece onore c'era appunto un volume che ricorda anche questi suoi interventi
Altri libri importanti di quel periodo sempre collegati e la sua attività di docente sono la riforma dello Stato o del sessantasette ed infine nel settanta
Per ricordare anche quello che ha detto prima Luigino compagna libera Chiesa in libero Stato dedicato alla figura le opere di Cavour
L'atteggiamento di attenta e gentile comprensione divani tutti nei confronti degli studenti
Era coerente con quello che fu il suo preminente interesse culturale ed istituzionale
La politica della scuola che senz'altro possiamo definire l'occupazione principale della sua vita del tuo pensiero e della sua azione pubblica
Su queste tematiche pubblico numerosissimi scritti e partecipò attivamente al dibattito politico coevo
Egli era fermamente convinto che della grandezza morale dello Stato e parte integrante ed indispensabile anche il grado di efficienza e di diffusione delle scuole da esso direttamente istituite
Valitutti fu uno strenuo difensore della serietà selettività e formazione critica della scuola
Nel tentativo di ridurne gli aspetti più negativi che già cominciavano ad essere evidenti demagogia lassismo e Pseudo egualitarismo
Mettendo in guardia da un eccesso di tecnici già azioni degli insegnamenti a scapito dell'educazione politica
Con il purtroppo si sono rivelate veritieri e queste considerazioni alla luce del mancati o peggio errati politiche scolastiche ed universitarie di questi ultimi venti anni
Nella concezione di Valitutti la scuola doveva essere la principale artefice e custode della memoria storica a cui egli è molto teneva mi mora memoria soggetta già da allora
Al pur non solo della comunicazione di massa all'ossessione dell'attualità che entrambe cogli come egli acutamente notava fin da allora
Privavano gli uomini di una loro specifica identità rendendoli intolleranti
Da questa premessa discendeva la sua attenzione al fruitori della scuola cioè i giovani
Alla loro centralità sociopolitica a cui con preveggente anticipazioni di dico sin dalla metà degli anni Cinquanta il volume la rivoluzione giovanile
Il resto riuscì a cogliere con acutezza quelle caratteristiche che si sveleranno a volte scomposta mentre nel decennio successivo
E che gli avrebbe voluto incanalare valorizzandole temperanza degli eccessi
Nell'associazionismo partecipativo in modo da dar vita a quella che lui definiva la democrazia militante ossia la democrazia non rinchiusa solo in riti
Elettoralistici e di informalità esteriori e ripetitive
Coerentemente con la sua condotta che faceva seguire le teorie le pratiche proprio per favorire tale associazionismo egli si fece attivo partecipe della creazione dei giornali di istituto dei quali nel mille novecentosessantaquattro esistevano ben trecento testate che anche questo
Una contributo molto importante dobbiamo Valitutti che non è molto noto è stato giustamente rilevato nel convegno nel novantaquattro un convegno del novantaquattro tenutosi nel Salernitano dal presidente Gerardo Bianco è stato rilevato che l'attenzione specifica e umanistica
E specialisti che l'attenzione viva di tutti è specifica e specialistica nella scuola nella formazione dei giovani lo accomuna soprattutto a Francesco De Santis si uno dei grandi riformatori morali nell'Ottocento
E io può essere definito un umanista meridionale e quindi ciò sono totalmente d'accordo con quanto ha detto prima Fabio Grassi
In quel senso dell'UI ha ben spiegato umanista meridionale di nuovo segno di cui fu testimone culturale non moralista e né conservatore ma soprattutto pedagogicamente formativo
Secondo la definizione di Raffaele Colapietro
Pedagogicamente formativo nel suo impegno quotidiano di servizio alla costruzione paziente ed assidua di una matura e consapevole coscienza civile
E di uno Stato efficiente ed articolato nei vari livelli della comunità nazionale
Ritirato in tarda età dalla vita politica fu nominato presidente ad onore del Partito liberale
Per la vita politica universitaria continuò a dedicarsi allo studio e dalla lettura
Il suo ultimo scritto apparso significativamente nell'anno della sua scomparsa il mille novecentonovantadue si intitola e il bisogno di leggere
Un commiato esemplare dalla vita di un grande educatore quali egli e certamente Stato
Grazie adesso do la parola a Luigi c'è uno
Grazie presidente ringrazio gli organizzatori di questo importante momento di riflessione sulla figura di Salvatore Valitutti
Il mio intervento in realtà avrebbe dovuto essere intitolato voli tutto fondatore di riviste poi per brevità lo abbiamo intitolato Valitutti e nuovi studi politici ma in realtà avremmo per essere il più pignoli avremmo dovuto parlare da studi politici a nuovi studi politici
Come la stessa aggettivazione del nuovo ricorda ecco possiamo dire che c'era una volta il mondo delle riviste cartacce
Culturali e generaliste
Evidentemente un mondo che non c'è più per un insieme di motivi sarebbe lungo parlarne possiamo citare la diffusione telematica dei dati e quindi il lo sviluppo delle riviste on line possiamo anche fare riferimento gli stessi criteri dei concorsi universitari comuni classificazioni
In varie fasce delle riviste che favoriscono le riviste micro settoriali
Possiamo anche potremo anche fare riferimento alle dimensioni delle case che sono sempre più ridotte ecco però o nuovi studi politici
Fondata nel mille novecentosettantuno da Salvatore Valitutti appartiene a tutto appieno titolo a questo mondo che non c'è più delle riviste cartacce generaliste
Valitutti è stato un fondatore di riviste la prima rivista che ha fondato è stata studi politici
Nel mille novecentocinquantadue a Firenze soffermiamoci un attimo su questo su questo momento importante nella storia culturale italiana
Studi politici era la rivista della Cesare Alfieri Censi e politiche di Firenze
Fu fondata da Pompeo Biondi è stato già ricordato il suo dall'inizio anche politico nel partito liberale con con Salvatore Valitutti da Salvatore Valitutti e spesso ed il giovane Sartori
è una rivista Studi politici che nasce nel cinquantadue a Firenze in un clima difficile perché c'era un clima difficile a Firenze in quegli anni perché la non sono in generale il ministro De Ruggiero nell'immediato dopoguerra voleva sopprimere tutte le facoltà di Scienze politiche perché considerate troppo consolidate con la dottrina del fascismo ma in particolare anche per la presenza di Calamandrei a Firenze
Che aveva una rigore particolare
Sotto questo profilo la facoltà di Scienze politiche di Firenze più che altrove era considerata possiamo dire fascisti chiaramente sensibile
La presenza di Maranini Marianini non solo era stato chiamato per chiara fama ad insegnare ma allo scoperto personalmente di recente
Sfogliando il suo fascicolo personale all'Università di Firenze era stato un San sepolcri sta che insegnava Carlo Curcio
Che aveva redatto nel mille novecentotrentotto lo statuto del Partito nazionale fascista
Ci insegnava Pedrizzi
Che ha avuto anche dei produce dei problemi quasi di volevano revocare il trasferimento a Firenze perché si sosteneva che fosse avvenuto e c'era lo stesso
Ecco c'era lo stesso Valitutti non era l'unico che non era di Firenze perché insegnava a Perugia
E quindi anche questo è un dato che dobbiamo notare una rivista del della Cesare Alfieri di Firenze ma c'era solo la presenza di Valitutti addirittura come fondatore che veniva da un altro ateneo e chi conosce le logiche accademiche sa che questa un elemento particolarmente rilevante è stato ricordato Valitutti era libero docenze docente di Storia delle dottrine politiche
Insegnava filosofia del diritto per incarico a scienze a Scienze politiche a Perugia
Dal mille novecentoquaranta al mille novecentocinquantasei poi viene trasferito a Roma prima sociologia e poi la dottrina dello Stato
Questa rivista Studi politici assume subito una particolare
Significato culturale accademico
Come mi ha ha confidato recentemente Fisichella in una conversazione personale ha detto in realtà scopo di quella rivista era affermare l'autonomia didattica e scientifica della materia scienza di della scienza della politica rispetto alla sociologica quella era l'arazzo essendo i della della rivista ci scrivevano Giovanni Spadolini
Silvano Tosi anche il primo iscritti di diritto parlamentare di Silvano Tosi la troviamo ritroviamo in questa rivista successivamente Sartori si distacca per motivi che non sarebbe lungo spiegare da questo sodalizio pur continuando a scrivervi e rimangono due direttori Salvatore Valitutti e Pompeo Biondi poi nel mille novecentosessantasei Grega
Zampa Rino anche qui giovane Antonio Zanon Farinone qui da una conversazione recente come questo
Importante cattedratico mi ha spiegato lui stesso a questo una con una testimonianza ora questo prima difficile che aveva avuto la facoltà di Scienze politiche Cesena Alfieri per questo ecco soprattutto per l'atteggiamento di Calamandrei che pubblicava in quegli stessi anni
Una rivista concorrente il ponte editore le Monnier e attenzione studi politici l'editore era Franzoni il figlio di Gentile Federico Gentili era il direttore della sanzioni dell'epoca quindi possiamo capire anche il clima anche per questa scelta della casa editrice
Chiude studi politici nel mille novecento sessantuno col numero quattro quindi ebbe vita
Con una cesura negli anni cinquantacinque cinquanta Cent con cui non uscì di circa un decennio mille novecentosettantuno
Salvatore Valitutti insieme con mio padre che come si con linguaggio dell'epoca era il primo dei suoi assistenti
Ne Mario Bulzoni decidono di che è un editore decidono di fondare
Queste rivista due parole sulla sull'editore Bulzoni era un po'anche questo è un mondo che non c'è più era un libraio che aveva iniziato a vendere libri davanti all'università
Poi diventato stampatore delle dispense universitarie poi il grande salto di qualità che con la mentalità d'oggi fa un po'sorridere a diventato editore aveva iniziato con una rivista in vista di linguistica applicata fu la sua prima rivista e nuovi studi politici nel mille novecentosettantuno fu la seconda di vista
Il numero uno della rivista del mille novecentosettantuno Valitutti sesso richiamo all'esperienza fiorentina di studi politici
Spiega il significato di questa iniziativa
L'editoriale che voleva riproponendo segue le tematiche poiché gli anni classiche cioè la storia come cammino
Verso la libertà e così via in breve qual è stato il pregio a mio giudizio di questa di questa rivista è stata certamente una rivista di nicchia
E questo è già di per sé è un pregio ecco lo ha ricordato prima l'amico Tommaso Frosini adesso tutti si definiscono liberali però all'epoca negli anni settanta era c'era un clima culturale diverso
Ormai è storia ne possiamo parlare serenamente vigeva un un a dittatoriale una sorta di dittatoriale bipolarismo culturale cattolico il marxista
Per cui definirsi liberali a fare cultura liberale era quasi considerato alla al confine del fascismo o del post fascismo era così il clima culturale metodi quella rivista fu quella di mantenere una lanterna Cesa perché all'epoca era così
Del pensiero liberale classico di consentire ecco al giovane economista Antonio Martino di trovare una una una modo di di farsi conoscere ecco una a una rivista aperta anche ai giovani collaboratori lo ha ricordato
Frosini nel suo primo scritto ma potremmo anche citare il nostro presidente le cui prime pubblicazioni scientifiche sulla su Bordiga
Sono avvenute proprio in in nuovi studi politici poi ci sarà una relazione dedicata alla riscoperta di Carl Schmitt e anche la rivista nuovi studi politici ha avuto un peso una né di scoprire questo autore
Che poi ha avuto un'insperata fortuna tardiva ma che all'epoca era stato abbastanza accantonato per per evidenti per evidenti motivi di più volte abbiamo ricordato i vari prese oratori che sono intervenuti prima di me hanno ricordato gli interessa e di Salvatore Valitutti al tema dei dei partiti ebbene a conclusione di questo mio intervento mi piace collegare il primo articolo
Che fece Salvatore Valitutti
Nella numero uno del mille novecentocinquantadue
Di studi politici
Che ha dedicato proprio ai partiti si chiamava i partiti politici e l'ordine liberale
In questo primo articolo Valitutti sostiene da par suo che un partito liberale o è il liberale un partito SPÖ litigo scusate o è liberale
Cioè a una visione pluralistica della democrazia parlamentare o non è un partito può essere qualche altra cosa mai impropriamente
Chiamato partito quindi perché si possa parlare da un punto di vista liberale di partiti politici occorre una concezione pluralista in secondo luogo la prevale la voler privilegiare un'organizzazione l'organizzazione democratica in Terna e qui sembra quasi processi presagire alcune intuizioni che poi sono state portate ad una più compiuta
Definizione in in una del nella lettura Tura tedesca dal trenta cioè la democrazia interna dei partiti come componente plebiscitaria della alla della democrazia rappresentativa
E mi piace mettere a confronto questo primo articolo del mille novecentocinquantadue con l'ultimo articolo che appare su nuovi studi politici nel numero tre quattro del novantadue Salvatore Valitutti era appena venuto a mancare ed è un l'ultimo scritto di Valitutti appunto pubblicato nella sua rivista che dedicato alla ricostruzione della battaglia politica di Silvio Spaventa contro le concessioni ferroviarie e in questo articolo
Ramo un attimo prima di di Mani pulite ecco in questo articolo Salvatore Valitutti ripescando il pensiero e le polemiche di Silvio Spaventa
Contro i centri di potere radicati nella pubblica amministrazione ribadisce alcuni suoi che alcuni capisaldi del suo pensiero che Milano cultura la proporzionale contro la degenerazione partitocratica dei partiti
E così via perché attenzione un altro dei meriti mi ero dimenticato dalla rivista di nuovi studi politici anni settanta è stato quello ma forse chi ha ragione troppo presto
Al torto è stato quello di avere anticipato il discorso sulle riforme
Costituzionali gli studiosi della materia indicano in genere la data del ventinove settembre come la canzone di Battisti del mille novecento settantanove l'articolo di Craxi sull'Avanti ma ecco in realtà Valitutti
Molto prima cioè a partire dal dagli inizi degli anni settanta aveva a aperto il discorso sulle riforme costituzionali innanzitutto superare la proporzionale il voto di preferenza e andare verso il maggioritario
A doppio turno abolire il finanziamento pubblico dei partiti un'altra grande battaglia di Valitutti
E non da ultimo una trasformazione una trasformazione in senso semipresidenziale
Della nostra forma
Forma di governo è evidente l'influsso della della Quinta Repubblica francese in questo filone
In questo filone di pensiero ma a a quell'epoca vigeva un certo conservatore lirismo se non feticismo costituzionale era ancora forte l'attenzione più cauto per attuare la Costituzione del quarantotto e quindi non si parlava di riformarla come come oggi
In conclusione desidero rinnovare i ringraziamenti per coloro che hanno organizzato e ben organizzato questo convegno perché abbiamo visto Valitutti militante politico Valitutti
Con il suo e ingaggio mentre culturale Valitutti con gli incarichi universitari Valitutti e i suoi impegni nella nella sfida di produrre riviste sono elementi che a mio giudizio fanno non sembri retorica
Di Salvatore Valitutti una figura sintomatica di una classe dirigente che non c'è e che probabilmente non c'è mai stato ma che forse nemmeno interessa di avere grazie
Jones moltissimo adesso mi scuso con gli ultimi
Relatori ma in questa giornata di studio abbiamo parlato di tante cose mi scuso con loro e mi scuso Verdelli fatti parlare per ultimo e per farmi perdonare quanto più lo sintetizza e hanno quanto più in larghezza chiesa per il loro contributo negli atti grazie
Alessandra
Vedrà ciò che posso fare allora vigente grazie comunque di avermi chiamato a partecipare al convegno dunque l'archivio di da Salvatore Valitutti aggiunto alla Fondazione Ugo Spirito nell'aprile due mila quattro grazie al nipote collaboratore Giuseppe Longo e alle alle sue figlie Gisella e Annarita
Il fondo è stato dichiarato di interesse storico particolarmente importante dalla Soprintendenza archivistica del Lazio del ministero dei beni culturali il ventinove maggio due mila due
Stato riordinato inventariato presso la Fondazione da Lucia Rosaria Petese
E quindi per i criteri del riordinamento dell'inventariazione rimando alle introduzioni all'inventario e alle singole serie della della stessa Petese
Vorrei comunque ricordare che l'inventario nella sua forma cartacea ovviamente è presente presso la Fondazione ma si può trovare disponibile nel sito in internet nel sito Lazio novecento e nel portale archivio on line del Senato della Repubblica dove sono visibili anche i i documenti di quasi tutte le serie sono stati digitalizzati con l'eccezione della serie corrispondenza
Il fondo si compone e si articola in in otto serie
Tutte di di di sicura importanza direi e molte dotate di sotto serie per meglio individuare la documentazione
Le serie sono attività di pubblicista e conferenziere attività istituzionale attività di partito attività scientifica
Corrispondenza discorsi
Collezione fotografica carte personali vediamone rapidamente il contenuto non prima di indicare Ina cinquecentoquarantadue i fascicoli della del di cui il fondo si compone
Vi sono poi mi pare trecentonovantuno pezzi come si dice in gergo cioè fotografie manoscritti di di discorsi al di fuori dei fascicoli che sono descritti singolarmente il totale delle buste che racchiude la documentazione è di centoventotto quindi come si capisce dai numeri un archivio di di tutto rispetto
La prima serie attività di pubblicista e conferenziere è molto importante perché raccoglie un grande numero di iscritti di Valitutti
Dai dalle dai ma non scritti di monografie agli articoli su quotidiani passando per saggi e volumi collettanee esagitati gli sta
Articoli dai testi di conferenze e così via quindi c'è molto materiale credo per comporre una esauriente
Si può mai dire poi ma insomma un'esauriente bibliografia di Valitutti partendo ovviamente da quella dovuta a Gisella Longo pubblicata nel due mila due
Nella serie sono presenti i testi di Valitutti appunto direi poco o per nulla conosciuti e in ogni caso altri suoi testi sono presenti in diverse serie del fondo come quella dei dominata attività di partito
Ora mi piace soffermarmi soprattutto sulla pubblicistica di Valitutti di data meno recente
La il l'inventario diciamo l'archivio si apre proprio con i manoscritti della delle voci del dizionario di politica di cui ovviamente non parlerò perché già il professor parlato Ormea discorso a sufficienza
Ovviamente con con scienza e coscienza e volevo semplicemente citarle si tratta come accennava il pathos parlato della voce borghesia poi della Voce casta
Della voce conservatorismo e della voce propaganda come si vede tutte piuttosto impegnative
Sono ovviamente i sibili nei volumi nei nei quali sono state pubblicate il primo e il terzo a monte il dizionario
Può essere se ma interessante procedere a una collazione per verificare eventuali modifiche tra il testo scritto quello pubblicato io ne ho opera operata quindi sta questa con l'azione per le prime due borghesia e casta ho potuto notare che così come sono state scritte sono state pubblicate virgole comprese evidentemente soddisfece però sia il direttore dell'Opera Guido Mancini sia i suoi collaboratori Antonino Pagliaro e Giuseppe Martini
Ora qui introduco un piccolo elemento spurio come si sa il dizionario di politica è stato pubblicato dalla casa editrice nel mille novecentoquaranta dalla casa editrice chiamiamola così Treccani
Che in realtà e l'illustre istituto che diede vita realizzo l'enciclopedia italiana sotto la direzione di Giovanni Gentile
Al supplemento della enciclopedia italiana supplemento pubblicato nel mille novecentotrentotto mentre l'opera maggiore
Vide la luce tra il mille novecentoventinove mille novecentotrentasette compare un uno scritto di vari punti esattamente l'aggiornamento della voce Salerno
La la voce era stata pubblica luce per diciamo primitiva era stata pubblicata solo due anni prima nel mille novecentotrentasei composta tra gli altri da da Ruggero Moscati da Paolino Min Grazzini dar Ernesto ragionieri e quindi Valitutti nelle chiamato soprattutto per dare conto delle istituzioni culturali della città cosa che non era stato fatto
Nella nella voce principale diciamo così è ovviamente poi diede conto anche dei levrieri ultime realizzazioni nelle ore nelle opere pubbliche nonché insomma le variazioni demografiche
Ho parlato di elemento spurio perché il manoscritto della della voce pubblicata nell'appendice alla in Giordania non è presente nell'archivio
Un altro alcuni e interessanti alcune interessanti i manoscritti sono ancora presenti in questa stessa serie nella prima sotto serie esattamente della serie numero uno
E in particolar modo il manoscritto della monografia dialogo sugli esami che venne scritta dal insieme conta dallo stesso Valitutti insieme con Luigi Volpicelli e pubblicata nel mille lì volume pubblicato nel mille novecentosessantanove per i tipi di Armando nella collana educazione politica diretta dallo stesso Valitutti che inizio diciamo venne inaugurata nel mille novecentosessanta e e la quale Valitutti
Siamo al a pubblicare testi personaggi come intanto Luigi Volpicelli che era un suo amico e collaboratore poi Ugo Spirito
Giuliana Limiti che mi piace ricordare in questa sede sorge inizi nel Saccaro offre credibilmente Aldo Capitini l'altro suo amico e collaboratore Domenico Novacco così via può essere interesse mi pare che e se non vado errata la collana
è durata fino agli anni ottanta quando può essere interessante vedere quali sono i testi pubblicati il i loro taglio
Direi che per lo più si tratta di testi di pedagogia stima non solo ho ancora a proposito di a proposito di
Pubblicistica di antica data Valitutti venne chiamato a alla redazione del necrologio di Paolo Orano
Pubblicato nella bollettino della Deputazione di storia patria per l'Umbria nel mille novecentoquaranta cinquant'anni dalla morte di Orano e devo dire un necrologio di grande equilibrio
Dove si Valitutti rese omaggio alla produzione letteraria di Orano
Asserendo che estiva a testa di un animo sensibilissimo al moto delle idee e alla funzione determinante della cultura aggiunse poi che la vita di tavolo ora non non trascorse senza ombre come quella di ogni altra a Diani altro essere umano d'altronde o dunque ancora speculando un po'tra le carte conservate nella serie dei manoscritti
Alcuni sono gli spot alcune sue osservazioni mi hanno colpito in generando M
Certe riflessioni forse peregrine
Per esempio mi pare di poter dire che la sua ascendenza intellettuale gentiliana più volte ricordata che poi viene sostituita sappiamo
Abbastanza diciamo Giarda durante la guerra
Mi pare il riemergere nelle parole pronunciate da ma di tutti nel in due occasioni relative al centenario della morte di Mazzini in la prima occasione fu gli fu fornita dalla partecipazione al quattordicesimo Congresso di Storia del Risorgimento appunto nel mille novecentosettantadue
Dedicato proprio al al centenario mazziniano e nei
In realtà devo dire che in primis o ho preso notizia di questa relazione anche leggendo
Il saggio introduttivo del professor parlato al volume di Isabella Valentini dal PM in queste in questa relazione ma di tutti indica Mazzini un po'con le stesse parole di Gentile profeta l'apostolo e loro lo descrive secondo la stessa visione gentiliana cioè di un personaggio
Animato dallo spirito in contrapposizione ad altri ad altre personalità in particolar modo pre guerra mondiale pre Prima guerra mondiale
Pro sai che i materiali mistiche la seconda occasione di parlare di Mazzini giunse a Anabah di tutti dalla partecipazione alla manifestazione dedicata all'amicizia italo israeliana che si tenne a Genova nel mille novecentosettantadue sempre
Dove si come Omero ancora Mazzini e così lo descriveva debba di tutti
Profeta non solo della libertà della nazione italiana ma di tutte le nazionalità oppresse e qui punto si capisce perché insomma sita nemmeno ne ha parlato in questa occasione
L'Unità e l'Italia non potevano più rimanere nell'astratto pensiero ma dovevano diventare a ione rigenera trincee dell'una e dell'altra
Mazzini considera ostelli lei se non diseducativo un pensiero incapace di tradursi in azione
Egli posto uno L'Unità dell'uomo unità ovviamente preferendo il pensiero gentile hanno che non vede esteri dire sì in pensieri in operanti e non deve dissipare sì in azioni materiali e frammentarie
Quindi mi pare di poter dire che certe cose certe suggestioni riemersero in anni succede molto successive alla sua prima formazione vorrei poi ancora segnalare i trecento ventuno articoli di Valitutti presenti nella sotto Serie tre scritti su testate non identificate della Serie uno di cui appunto non si conosce la destinazione
Per gli amanti del genere la ricerca del periodico dove singoli testi hanno visto la luce può essere un ottimo esercizio di tipo diciamo così filologico ma sicuramente di grande utilità per gli studiosi
Io sono riusciti ad individuarne solamente uno a cioè il primo di questi scritti è la relazione che ha citato il professor parlato con la relazione di Valitutti al convegno interuniversitario su Funzione e struttura della delle Facoltà di Scienze Politiche tenuto nell'aprile del quarantadue a Firenze sotto la presidenza di Arrigo Serpieri che era il rettore dell'università
E e che chiude poi la parte convegno che vide la partecipazione di personaggi di blasonati dell'epoca Niccolò Rodolico Rodolfo De Mattei Gioacchino Volpe ovviamente che un po'il creatore della facoltà di Scienze politiche
Carlo Morandi Pompeo Biondi senz'altro Agostino Gemelli debba gli altri Franco Valsecchi ma gli altri
E in tre vediamo poi la seconda sotto serio perché il tempo stringe invitare verso la seconda sotto serie e l'attività istituzionale che dà conto del lavoro di Valitutti
In diverse resti
Sia in istituzioni pubbliche sia in istituti enti privati come fondazioni associazioni va anche ma anche dà conto anche di rapporti più generici con biblioteca che a proposito della rivista Nuovi studi politici e la sua diffusione ovviamente la documentazione più portante di questa sotto serie riguarda la sua attività di ministro la sua attività quali ministro e come si sa
Scarpe archi chimica in archivi privati di personaggi pubblici sono presenti in modo più o meno abbondante carte di Stato e effettivamente l'archivio di Valitutti non fa non fa eccezione
Benché la documentazione non sia esorbitante però contiene elementi di interesse in particolar modo in relazione alla politica universitaria De Mitri non mi soffermo di più
E passiamo all'attività di parte alla serie attività di partito dove sono raccolti molti discorsi di Valitutti
Ai consigli nazionali ai congressi nazionali e in manifestazioni varie del partito come dicevo poco fa e in questa serie si trovano una sotto serie intitolata scritti politici
C'è poi l'attività scientifica la serie attività scientifica e anche qui troviamo elementi di interesse intanto ci sono gli appunti e le dispense in alcuni casi delle sue lezioni universitarie specie degli anni quaranta e Trai manoscritti che possono presentare altri elementi di curiosità cioè quello del discorso sulle scuole rurali di Assisi e l'opera di Alessandro Marcucci e che venne
Tenuto dal Convitto Nazionale di Assisi nel mille novecentoquarantaquattro che fu la prolusione prese presumibilmente la prolusione
A un corso diretto a a insegnanti delle scuole locali tali stanno parte uccisi fu in effetti l'iniziatore delle di questo tipo particolari tipo di scuola e ed era presente al all'evento
E poi c'è la serie corrispondenza qui ci sono insomma alcune curiosità sono emersi e ci sono i carteggi Manno richiamerà i carteggi o nome un po'pomposo con Bottai gentile Capitini Salvemini
Non li chiamerà i carteggi perché spesso si tratta di una sola lettera insomma in in quel nei relativi fascicoli è presente spesso una sola lettera come per esempio il fascicolo relativo a coloro cioè che hanno una sola lettera dei cinquantadue
Ne nella corrispondenza possono trovarsi articoli e scritti di vari tutti gli allegati a qualche a qualche sua minuta perché effettivamente contrariamente a ciò che accade in in archivi personali
Le minute sono piuttosto frequenti e questo ci aiuta a capire anche di più pensiero di Valitutti
Consistente un fascicolo piuttosto consistente è quello della corrispondenza con Vittorio Enzo Alfieri
In una minuta una del mille novecentottantasei Valitutti narra ad Alfieri i suoi incontri con Ezra Pound avvenuti tra il trentaquattro trentacinque ancora
Sempre con Alfieri si rammaricava per il partito liberale culturalmente denutrito lo definisce nell'ottantasei
E confessava la sua diffidenza verso i liberali avuto decine alto di eminenti sì di destra perché a suo parere più arretrati degli altri in campo culturale
C'è poi una lettera di Giorgio Amendolara
Il quale ringraziava
Valitutti della recensione al suo libro Intervista sull'antifascismo
E si diceva d'accordo con lui
Qual è quando asseriva che permane un involucro retorico intorno all'antifascismo
Con Asor Rosa tra l'ottantacinque e l'ottantasei discuteva del ruolo e dell'identità dei ricercatori universitari contro interessante anche il nel fascicolo di corrispondenza con Gerardo Bianco
Quando bianco che fu ministro ebbe un uno scontro con i sindacati che lo assalirono scriveva Valitutti in senso ovviamente figurato
A proposito perché richiede Ivano concorsi per la soluzione di nuovi insegnanti elementari senza il preventivo accertamento delle eccedenze degli insegnanti già in a ruolo proprio su questo episodio il quotidiano la Sicilia richiese Valitutti un un commento un articolo che da lì tutti preparò ma per non alimentare ulteriormente la polemica l'articolo chiese che l'articolo non venisse pubblicato per cui è presente
Ancora c'è la tessera del partito radicale tra cui Valitutti si scrisse di venne recapitata a casa da Peppino Calderisi da Giovanni Negri e allora erano segretari sì infatti
E poi c'è una corrispondenza abbastanza consistente con Hervé Cavallera curatore di molti scritti gentiliana mi in una lettera a Cavallera quindi prezioso il ruolo delle minute nella corrispondenza di Valitutti
Va lì balletto e tutor ricordava il suo rapporto con Gentile al suo discepolo all'università di Roma dal ventotto al trenta
Poi ho collaborato con lui negli anni successivi fino al trentasei trentasette mi staccai Daloui nel periodo della repubblica di Salò ma fogli spesso a scrivermi che era giusto che io vi dissi alla mia coscienza ora si può ricostruire il rapporto con Gentile grazie all'archivio Gentile che come contiene che comprende e il fascicolo del sia delle minute di Gentile Abba di tutti che sono in realtà un paio sia delle lettere che Valitutti scrisse argentine e non sono poche
Continuava Valitutti a ricordare egli gentile non avrebbe voluto che io scendessi per il mio lavoro l'amministrazione scolastica e questo si può verificare ovviamente con la corrispondenza gentiliana
Anche la corrispondenza di Gentile è in archivio on line quindi visibile anche da casa
Riteneva gentile riteneva che vi fossero congeniali agli studi storico speculativi la mia formazione intellettuale è stata più crociana che gentiliana ma io sono stato tra quelli che più soffrirono del contrasto tra i due filosofi
Debbo confessarle che nell'ammirazione nella gratitudine nell'affetto sono rimasto sempre legato alla ricordanza di Giovanni Gentile ricorderà un insegnamento di uno dei miei più autorevoli maestri che d'altronde non ho mai taciuto in nessuna occasione
Ancora e e ho quasi finito però ho finito va bene ho finito ci sono molti discorsi diversi e tutti ancora nella serie discorsi
Un e porre volevo segnalare solamente quello di intitolato attualità di Giovanni Amendola tenuto a Salerno nel cinquantacinque e il discorso ritorno di Croce in occasione del ventennale della morte Ulivo
Posso raggiungere che nella biblioteca di Ugo Spirito che è conservata dalla fondazione ci sono diversi volumi di Valitutti e di no non non rileggo Morici tantrica però mi piace difese
Che cene che Hill a volume l'educazione degli adulti venne donato da Bari tutti con una dedica ad Ugo Spirito un suo antico discepolo ed amico
Ultima testimonianza rapidissima sintetico come solo un grande avvocato come Louis Hayes Teodoro acquisto da ma gli avvocati non sono mai tanto si inizia l'avvocato la Camera chiude non possiamo creava
Nasce una causa di forza maggiore
Dunque io accoglierò
Invito del presidente però devo premettere e non è uno sport pubblicitario richieste minerali Vittore che lunedì uscito un libro
Con la mio saggio introduttivo che è un saggio di Valitutti
Questo libro
Io dovrei in qualche modo sintetizza Ennio usare saggio che lo sintetizzo però che il tizio volesse rileggere tutto può pure farlo già fin d'ora perché e reperibile
Credo nel circuito commerciale sarà prossimi giorni perché uscito e
E quindi siamo sintetizzerò il libro e la pubblicazione di un saggio di Valitutti che uscì prima su nuovi studi politici e poi uscito insieme a un saggio di Carlo riunite e una nota
Bibliografia fatta San Paolo di tutti nella seconda metà degli anni settanta
Il saggio su Carl Schmitt allora
Richiedeva ritiene una breve di costruzione
Carl Schmitt ha avuto una certa ricezione modesta per carità
In Italia negli anni Trenta fino agli anni quaranta poiché siccome era stato ritenuto il Crovi un bis del Terzo Reich Como alzato del pensiero unico non aveva
Pensioni con gente non discute taglia direttamente alla corrente stacca la spina
E non se ne voleva parlare
Comincia oggi timidamente all'inizio degli anni settanta riscoperte di Schumi
Furono pubblicate la famosa silloge
Dei saggi erotica schiera anche in anche sforbiciatina vanta un'antologia
E con la prefazione Emilio molto importante a inizio degli anni settanta
Mi pare che uscì proprio contemplo meno con temporalmente
Il saggio sulla tiene gli errori subito dopo uscì nel settantacinque la prima traduzione di una dittatura
Qualche tempo dopo uscito dal giro di tutti e dopo questo libro quindi allora
Praticamente bitte apprezzato sul futuro il fatto che i vari tutti se fosse interessato testimonia della indipendenza intellettuale della capacità di comprensione con l'uomo
Di Salvatore Valitutti dico
Perché quello che è successo dopo può essere sintetizzato
Dal coccodrillo che fu pubblicato io dico la nel termine già giuristi del coccodrillo masque The un coccodrillo dimensioni Jurassic perché è un saggio e trenta quaranta pagine
Scritto dai farmaci che perder stavate in cui facendo organizer ricezione quando Schmitt era morta ottantasei quindi
L'anno dopo ci mettiamo ad ottantacinque
Fare l'esaltazione delle tutti gli italiani perché siete quelli ed il riscoperto Schmitt nel settanta in viaggio ottanta e poi ero proprio io perché subito dopo la pubblicazione questo libretto cominciano una traduzione e pubblicazione
Avrà a raffica di Otto Schmidt al punto che negli ultimi anni
Nel due mila sei mia sette siamo dovuti andare addirittura la pubblicazione trasmissioni radiofoniche che non so se c'è in tedesco
Ma c'è un italiano sicuramente
Ho questa
Questi i modi mosse più lirismo insapore Valitutti il che non vuol dire che approvasse quello che diceva
E vuol dire un'altra cosa in questo saggio
Valitutti dimostra di conoscere benissimo quello che ci fornite era uscito se agli anni trenta quaranta keniani settanta però dimostra
Che non sa quello che è successo ovviamente corre è stato rotto dopo che si mente molto importante
E per cui io volevo tratta in più punti essenzialmente il problema amico nemico
Valitutti dice che Schmitt i Pepoli Cinzia ed enfatizza il ruolo del nemico
In effetti setta andata bene a vedere citare poi su questo un saggio di Volpicelli che la che degli anni Trenta appartiene al mi pare saggio introduttivo della prima silloge pubblicate di Schmitt
Sul mezzo
Questo saggio dici che grosso modo chi
Il Raboni infatti gestito del nemico è sbagliata perché in effetti
In nemico e un'altra parte Dinoi
E in effetti colpisce dico semmai mi colpisce dice esattamente quello che scrive Gentile ingegnere struttura solida che di qualche anno dopo
Il nemico dice è una parte di noi stessi
In termini passando nei termini filosofica i termini giuridici
I giuristi stranamente lo sanno bene Santi Romano
Perché quando c'è un
Il diritto che s'applica col nemico che il diritto internazionale cui aspiravano anche nostre Brigate Rosse sostanzialmente durante il sequestro Moro è un diritto
Che riconoscerà
Al dieci debba sul riconoscimento lo Justus osti s'è quello con noi con cui non facciamo la guerra ma anche in quello che ne facciamo la pace
E questa è la prima critiche
Santi romane Brittan diritto diritto internazionale guardate che quando c'è una situazione di rottura domina la politica succede che bene molto opportuno sostegno sostituì il diritto
Il diritto autoritario diritto del interno con quello internazionale che permette una dialettica e anche era con ricomposizione una volontà comune attraverso una trattativa
C'è sempre sintetizza
Consiglio la lettura di quella di quel seggio scusa ma non è non è una forma ma è semplicemente un tentativo di ovvia eravamo appuntarsi all'estrema sintesi che sto avendo la seconda ipotesi la seconda aspetto
E una cosa che succede che ci deboli tutti non viceversa cioè ben stretti questa circostanza che è molto importante
Risale in quasi tutto
è stata tradotta
è una deriva dalla traduzione
Dell'affaire falso abuso vere nell'ottantaquattro quindi alcuni anni dopo
Ed è molto importante infatti di Schmitt dice
E fa una critica al liberismo che era prima riprende la crisi che che faceva lui De Bona alla ma dando sta la quale aveva nelle considerazioni Volusiano Franzese detto che ripetuto quello che dice l'articolo sedici la Dichiarazione dei diritti
Che ogni Stato un'ampia la distinzione la distinzione dei poteri di natura eviti fondamentali
Non è una Costituzione che è sbagliata rumore
Perché in una ostruzione perché ci manca l'aggettivo non andò costituzione liberale quelle chiaro se ci avessero detto i rivoluzionari quella frasi ebbero fatto una una definizione giuridicamente corretta perché è chiaro ridevo accidioso perché chiedere diceva alla Francia
Se ha una costituzione dopo otto con nove secoli da otto secoli creare di successioni dopo otto secoli che non chiede a nessuna protezione una propria esistenza polemiche nonché a nessuno Stato straniero
Ecco perché non tutto è chiaro se ben costituito per vivere faceva questi toni e
Mette fra questa ironia la costituzione liberale dicendo la conseguenza qual è che il liberismo e sempre una da sempre lo constato su Nick Stokes c'è uno stato quel Michel principi politici di forma Kenan pesci mite sono identità e rappresentanza
Secondo altre polverizzazione serbo monarchia democrazia visto grazie
E principio stato borghese che sono quelli il distinzione dei poteri e la tutela dei diritti fondamentali
Questo fatto e non ebbe a dire se non è molto importante perché purtroppo i liberali specie quindi
Che cui manca l'ultima lettera più libera azione scorretta
Scordo Almiron Mannelli liberale quella ma attenzione il liberalismo il popolo italiano perché e altro perché come ha detto relatori sto scordiamoci che non librai italiani
Non abbiamo soltanto creato uno stato liberale abbiamo fatto postato
Insieme compatto morchia sabaudo e questo ci distingue fra da ogni momento liberale del mondo se non forse sembra strano da quello americano infatti segue la cosa forse più simile che trovo
Che esprime più il un concetto generale Ignazio indipendenza americana in cui dice come dice sì dobbiamo Emma più che infatti se il fatto che è un popolo che si presenta la storia e costituisce prova unità politica
E questo è l'inizio prevenzione di Mendez quindi a parte questo io dico cui quella lezione di Schmitt è fondamentale capire questo
Essenziale per il per il MOSE il blairismo
Di me lo sentivo citare vittoria mano urlando e cioè giungo Gaetano Mosca quesito pensatori che sono più o meno quasi il massimo le pensioni Brabbia metà del secolo
Ma perché richiedete in uso ma in uno Stato democratico liberale pura liberali certificati tutte e due
Perché i io ho pensato che forse il loro avesse intuito che in qualche modo quello che lo Stato dovesse lo chiamano volto nuovo Stato rappresentativo
Che nel suo stato si rigira suo straripa sul fatto che c'era implicito di rappresentanza
Che nell'aspetto e nella specie dietro che non aveva Orlando
Aveva pure altri aspetti
Lui dice
Lui diceva un giorno avvocato che era mio padre quando durante lavori costituente dice attenzione che questo i i nostri costituenti credo no
Che facendo un qualcosa che somigli vagamente
In qualche modo implementato struttura Ubertino
Faranno uno Stato liberale in effettivo stato deliberato che potrebbero è rappresentativo di Cerruti si leggeva su due cose su una monarchia che non l'hanno voluta per referendum
E sul collegio uninominale che non lo vogliono sul sostegno maggioritario
Il fatto cioè guarda caso su due organi rappresentativi pervaso rimbalzi rappresentativi per espressa edizione se la Costituzione sissignore fatte prima
Vigente per cui io concludo se non è il quello che ho sempre apprezzato che credo che sia condiviso da tutti e il fatto che Salvatore Valitutti
Era un rappresentante quel liberismo che appunto una persona un liberismo che qualcuno le tesi
Recentemente ha scritto un libro sul liberalismo triste
Ma non è tanto veristi premerà ferroso il liberismo forte che non dimentica
I presupposti e le condizioni generali della politica
A
E allora ha perso completamente covava basta già