Tra gli argomenti discussi: Periodici, Politica, Rassegna Stampa, Storia.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 30 minuti.
Rubrica
Commissione
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Eccoci anche oggi all'appuntamento della programmazione di Radio radicale in cui vi parliamo di storia le segnalazioni di oggi
E le prendiamo da due riviste la meraviglia del possibile il numero otto la rivista dell'Università Louis
Di Roma e poi dall'ultimo numero della proposta radicale il numero febbraio-marzo due mila ventiquattro numero diciannove e venti anche oggi in qualche modo cercheremo di legare insieme gli argomenti di questa puntata cominciamo
Dalla meraviglia del possibile il titolo della pubblicazione abbiamo sul tavolo e pazza idea creatività e innovazione in Italia da Olivetti al prossimo boom come sempre
La rivista la meraviglia del possibile ricchissima di argomenti questo è quasi diciamo un numero monografico
Dedicato a alla Olivetti alla speranza di Adriano Olivetti di cui pure vi abbiamo cercato di parlare in questa trasmissione in altre puntate è davvero utile questo numero
E della rivista della LUISS per conoscere più da vicino Adriano Olivetti per approfondire alcuni aspetti che la prospettiva Scelta dea dalla rivista della commissione davvero consente di approfondire quindi vela segnaliamo come sempre le nostre segnalazioni sono divulgative tanto per darvi un diciamo un indirizzo su quello che potete trovare su questo numero e ex partiamo da un saggio diciamo così di presentazione di Alessandro Zattoni dal titolo l'umanissimo imprenditoriale degli Olivetti questo
Testo abbastanza a lungo abbiamo detto specie disaggio abbastanza sostanzioso a Alessandro Zattoni professore di Corporate strategie Corporate Governance India
Del dipartimento di Impresa & Management all'Università LUISS Guido Guido Carli tende del dipartimento il suo ultimo libro e Corporate Governance
Appunto una presentazione la cifra diciamo così degli Olivetti tante volte
Abbiamo segnalato in particolare la cifra di Adriano Olivetti appunto questo testo vi aiuterà a entrare nel merito noi vi leggiamo un passaggio partire dal capitolo le radici culturali della filosofia imprenditoriale degli Olivetti che trovate dopo l'introduzione scrive Zattoni l'Olivetti è il risultato delle intuizioni
E della passione di due imprenditori straordinari Camillo e Adriano Camillo mille ottocentosessantotto mila novecentoquarantatré fonda la Olivetti nel mille novecentootto la dirige fino al mille novecentotrentadue Adriano mille novecentouno mille novecentosessanta succede al padre
Alla guida dell'impresa che dirige fino alla sua scomparsa Camillo e Adriano sono due imprenditori Diversi ma con molti punti in comune
Camillo è un socialista
Che disdegna il capitalismo e la finanza si sente responsabile sia di garantire il lavoro ai propri collaboratori sia di favorirne la crescita professionale il benessere personale
è un accentratore che difende la propria indipendenza gestisce l'impresa con prudenza
Concentra la sua attenzione sulla fabbrica e sulla produzione e il suo obiettivo principale
Consiste nel progettare il nel realizzati nel realizzare in modo efficace i prodotti finiti e in macchinari necessari per produrli Adriano e al contrario un pensatore un pensatore umanista
Un idealista più portato a progettare che ad agire in modo concreto dice datomi anticipa numerosi cambiamenti che attraversano la società si fetale economia non solo italiane
Durante il secolo scorso scorso sviluppo una visione ampia dell'innovazione che integra al sistema della tecnologia il gusto estetico la cultura e la organizzazione delle persone
Crea un sistema di welfare aziendale così ricco e all'avanguardia da attivare dire antipatia di numerosi industriali e sindacalisti infine sviluppa anche un progetto di riforma della Società dando vita a un partito politico il Movimento Comunità queste sono le coordinate che e servono per avvicinarsi alla personaggio Adriano nonostante queste profonde differenze scrive ed Zattoni padre e figlio hanno anche molti tratti in comune sono ingegneri
Sono ingegneri entrambi Camillo elettrotecnico Adriano chimico sono animati da profondi ideali Camillo si ispira al socialismo Adriano influenzato da pensatori europei del calibro di Simone Wendel Jaques Maritain Emanuel Moni e Walter a rate Now è questi nomi forse tranne l'ultimo avete sentito tante volte citarli
Da Marco Pannella sono convinti che l'innovazione non solo tecnologica rappresenti il motore della crescita e del successo
Delle imprese sono persone curiose che viaggiano soprattutto negli Stati Uniti per visitare grandi Impresit centri di ricerca umana e università al fine di apprendere le più importanti innovazioni tecnologiche organizzative dell'epoca
Sono convinti che l'impresa debbano contribuire al progresso economico sociale e culturale
Dei collaboratori delle loro famiglie
Della società allargata questo il tratto distintivo
E che a segnato l'esperienza della Olivetti alla sua fase diciamo
Iniziale che viene ricordava in questo saggio
Che poi prosegue il modello imprenditoriale degli elvetica di Camillo e Adriano hanno dato vita a un modello che rappresenta una terza via tra il modello capitalistico e quello marxista
Io li detti non ricerca non la massimizzazione del profitto ma si pongono l'obiettivo di creare un'impresa che coniughino il Successo competitivo e reddituale con quello sociale quindi non è un diciamo esclusa naturalmente
La non è escluso lo sviluppo dell'azienda ma dentro questo quadro con la loro attività impettito impedito leale si intendono dare consapevolezza di Fini al lavoro i contribuire all'elevazione materiale culturale sociale delle persone un tratto
Specifico questo degli uliveti si dirà poi in questo numero ve lo diciamo solo
In sintesi che questo contratto
Importante della italianità degli oliveti della Olivetti che in qualche modo il numero della meraviglia del possibile numero otto
Rimette in campo c'è anche un laboratorio un laboratorio di Psicologia nella Olivetti di Adriano diretto da Cesare Musati a cui si affida tra gli altri il compito di migliorare il processo di selezione di e gestione e del personale poiché in questo saggio di Zattoni si parla anche dell'attuale eredità dell'Olivetti a cui vi rimandiamo perché le considerazioni naturalmente ci portano anche un po'lontano dal tema di questa rubrica ma appunto i tratti tipici valori tipici italiani si pensi dice Zattoni alla all'influenza dell'umanesimo alla integrazione della cultura umanistica con quella tecnica alla centralità della persona all'attenzione al suo sviluppo personale e professionale su un'ideologia tipica imprenditoriale di vari territorio al nostro Paese caratterizzati dalla presenza di un elevato numero di medie imprese che sono leader di nicchia segmenti di mercati globali non sono non solo nei settori tipici del made in Italy questo un po'diciamo l'augurio la prospettiva che vede Alessandro Zattoni questo passaggio di cui abbiamo letto solo qualche brevissimo passaggio ancora per raccontargli qualcosa di Adriano Olivetti in particolare
Di reggia moto qualche passaggio di una intervista a Paolo Bricco lo di Claudio Oreste Ermengarda farà Kakà odio Bricco il giornalista saggista inviato speciale
Del Sole ventiquattro Ore Paolo Bricco chiedo scusa De Sole ventiquattro e si occupa di storia contemporanea e di storia economica appunto share
Ho questo tentativo di Bricco giornalista
Che ha scritto un libro interamente dedicato alla figura di Adriano Olivetti nel quale mette a nudo dice l'intervistatore l'intervistatore la figura di Adriano Olivetti al di fuori di ogni angiografia c'è stata un po'questa tendenza nei decenni passati come l'autore stesso dichiara ne emerge un uomo del suo tempo perfettamente calato nel corso storico degli eventi ambiguo Poli Enrico visione Mario libero si chiama un italiano del novecento e si parla naturalmente anche della biografia di Adriano formazione di Adriano è una formazione tipica della borghesia ebraica di fine ottocento primi del Novecento nel senso che plasmare il percorso esistenziale fatto dal padre Camillo che appunto ebreo
Differenza della mamma Luisa che valdese
Petrini a mente Adriano non è ebreo perché la trasmissione dell'ebraicità e matrilineare nonostante tutto viene plasmato tantissimo dall'iter dall'iter
Di suo padre Camillo un percorso che approda poi direttamente al positivismo dice
Bricco poiché saltiamo abbiamo più avanti comunque Adriano farà un percorso suo non farai il liceo classico lo farà ingegneria al Politecnico di Torino si Laure la in ingegneria chimica vuoi che abbiamo già detto come suo padre avrà una vicinanza
Negli anni giovanili al partito
Socialista Olivetti vive e lavora a chiedere l'intervistatore in uno dei periodi più bui della nostra storia il ventennio fascista le sue origini ebraiche generano intorno alla sua attività una certa attenzione tra virgolette da parte del governo
Soprattutto dopo il mille novecentotrentotto con le leggi razziali
Eppure e durante quegli anni che la Olivetti conosce uno dei momenti di maggiore espansione economica e produttiva come si spiega questa ambiguità risposta
Risposta di Bricco tecnicamente diciamolo subito Adriano Olivetti non fu mai fascista
Ma sempre ben integrato nella cultura nella società nell'economia così come nell'è lite del regime del resto questa sua penetrazione nei gangli della società italiana è perfettamente coerente
Con lo sviluppo della Olivetti che proprio negli anni Trenta diventa una Fabbrica organizzata secondo i canoni fordista e taylorista i questo è il periodo in cui si costruiscono le basi per una forte industrializzazione del progetto Olivetti hanno che porterà al successivo periodo aureo cioè l'intervallo mille novecentoquarantacinque mila novecentosessanta tutto grazie a quell'ambiguità di fondo dice Bricco
Che hai citato prima rivolgendosi all'intervistatore di Adriano come persona
La questione dell'adesione al fascismo e complessa e articolata ne abbiamo parlato anche in questa rubrica
Io un paio di occasioni aveva certamente ragione Renzo De Felice quando parlava di una stagione del consenso di massa
Che investe anche gli imprenditori durante il fascismo qui c'è un tema di ineluttabilità storica che poi c'è il tema della ebraicità
Seppure parziale della famiglia Adriano nonostante ciò tu sempre ben integrato dentro il fascismo c'è per fare un esempio una stagione molto importante di scrittura di articoli sulle riviste del regime
è molto interessante leggere le riviste che quotidiani del regime e in particolare quelle di tecnica e di organizzazione che si occupavano del tema della modernità industriale Adriano scrive decine e decine di articoli molto poderosi molto ponderati
In cui cerca di ibridare il tema del fordismo del terrorismo e dell'industria lirismo con la questione del corporativismo questo è il Campo di incontro spiega Bricco e c'era anche d'altro canto un evidente favore da parte del regime spesso nei confronti dell'azienda in diverse occasione Adriano chiede e ottiene tramite tramite lei i suoi lobbisti romani oggi verrebbero definiti così un aumento dei dazi di importazione sulle macchine concorrenti straniere
Il che lo rendeva lì il che li rendeva meno competitive rispetto a quelle Olivetti inoltre sempre in quegli anni ottiene anche che non ci siano costruzioni nuove fabbriche in particolare al Sud cosa che accadrà peraltro anche nel secondo dopoguerra con la democrazia poi intervista prosegue ricchissima di temi interessanti per esempio la partecipazione di intellettuali studiosi umanisti
All'attività della Olivetti
Con l'impegno poiché la Olivetti anche nel campo
Dellai editoria si ricordano appunto alcune personalità che partecipano a queste iniziative Geno Pampaloni Renzo Zorzi è anche la nascita ancora del Movimento Comunità poi Franco Fortini il quale lavora lungo
In Olivetti nell'ufficio pubblicità nell'ufficio comunicazioni interne pur rimanendo fortemente critico nei suoi confronti c'è un rapporto intenso Complesso articolato tra gli intellettuali
E Adriano domande li abbia non rosso e il ventennio nero che le proporzioni vanno riflette la guerra il loro boom economico oppure in Adriano il demone della politica sembra essere dormiente assopito è così risposta di Paolo Bricco in realtà è un demone sempre presente
Che vive nel suo universo interiore pensiamo ad esempio come Adriano concettualizzare la fabbrica ne ha una visione politica la fabbrica la fabbrica per Adriano luogo indispensabile per l'accesso la modernità ma anche un luogo che può devastare gli è
Seri umani e di questa consapevolezza naturalmente Adriano Olivetti si fa forza
Sta dentro anche il fascismo spiega ancora Biko poco più avanti dal momento che quella era la politica del suo tempo il suo pensiero
La sua attitudine politica erano però in antitesi sia rispetto alla democrazia sia rispetto al socialismo
Adriano suo modo prova a costruire una terza via soprattutto dopo la seconda guerra mondiale una terza via incentrata su un'idea di comunità molto forte che prova a mettere in pratica nella fabbrica attraverso una concezione del della stessa che assumerà una dimensione quasi mi viene da dire Messia amica di mutamento dell'uomo questo
Un altro passaggio di interesse anche questa distanza sia dal fascismo che dalla democrazia secondo Bricco
Interessante poi ancora l'aspetto estetico importante nella Olivetti spiega Bricco più avanti quando il Terzo Reich rase al suolo il Bow Wow Hussein odio alle origini ebraiche di quasi tutti i suoi protagonisti gli artisti
Fuggirono principalmente in tre posti Stati Uniti New York Los Angeles Palestina futuro sta o di Israele e anche in Italia in particolare a Milano e a Ivrea
E quindi fin dagli anni Trenta lo stile Olivetti hanno assorbe e rielabora in maniera fortissima la componente Bow Wow spessore un altro punto interessante
Che ci aiuta a conoscere questa esperienza solo qualche passaggio proviamo detto
Ma davvero interessante pazza idea creatività e innovazione in Italia da Olivetti al prossimo boom anche un augurio la meraviglia del possibile il numero otto su cui se ci sarà tempo torneremo in chiusura andiamo a proposta radicale che qui vale la raccomandazione
Che abbiamo fatto in apertura davvero molti temi di interesse e cercheremo di tornarci anche la settimana approssima adesso però vi vogliamo segnalare
Due contenuti nella trasmissione di oggi quello di Giacomo Mazzei e l'America in disordine un problema di democrazia Giacomo assai più sentite ogni tanto che qui a radiali radio radicale è un esperto
Di storia americana appunto adesso andremo alla storia americane poi un testo davvero importante di Sergio Rovasio Bruno Segre una vita per la libertà e la dignità acquisì due contenuti cerchiamo di segnalati in questa seconda parte della trasmissione all'America in disordine un problema di democrazia dice Giacomo Mazzei presentato il suo intervento anche qui solo qualche segnalazione descrittiva
Il tema di aperture quello dell'assalto al Campidoglio il sei gennaio del due mila uno su cui Giacomazzi sei incentra la sua riflessione che si nutre della conoscenza della consapevolezza della storia americana noi scegliamo solo un passaggio che riguarda in particolare la storia della destra americano storia abbastanza poi recente la destra da me Cartia Trump
La deriva dei repubblicani che dire di questa deriva
Gli eccessi dell'anticomunismo che è Costella no la storia degli Stati Uniti e abbiamo parlato tante volte anche delle diverse forme di anti comunismo negli Stati Uniti anche con lo stesso Mazzei
Riportano alla mente la fanatica caccia alle streghe associata al nome di Josefa mercati del maccartismo che nella temperie della guerra fredda conquistò l'immaginario di Itachi è futuro a morire in realtà la censura del Senato ai dati di mercato e mi nel mille e novecento cinquantaquattro non impedite ad almeno un terzo degli americani stando a sondaggi dell'epoca
Di continuare idealmente a sostenerlo ed esattamente dieci anni dopo un altro senatore repubblicano Barry Goldwater
Che si era opposto quel voto di censura accetto la nomination alla Casa Bianca invocando l'estremismo in difesa della libertà una citazione figura chiave seppure sconfitto
Nelle presidenziali del mille novecentosessantaquattro Goldwater denuncio oltretutto lo storico simili Frei Act voluto dall'amministrazione che Annie di e Johnson rinnegando così principi fino allora saldi nel partito che fu di Lincoln a questa parte diciamo
Della società e della struttura politica statunitense importate che e questa posizione contro il Sybil RAI da tra
Perse le elezioni spiega Mazzei ma strizzano l'occhio ai segreti degli azionisti che voltarono le spalle ai democratici andine anticipando la strategia sudista
Adottata con successo da Richard Nixon e destinata a ridisegnare la mappa elettorale del Paese in favore dei repubblicani la sua candidatura tiro inoltre una leva di giovani artisti e fu lui a lanciare nel firmamento politico la stella di Ronald Reagan è che i infelicità eloquente testimonial
Nel mille novecentottanta la fine di un dei segni di un decennio segnato dalla disfatta in Vietnam Watergate
Dalla stagflazione dall'esaurirsi dei moti contestatari proprio Reagan guadagnava la presidenza ereditando la maggioranza silenziosa
Di mix ogni anno a memoria vincendo sulle ali
Di una rivolta covata a lungo quella della newco Whitten nazionalista evangelica quasi uniformemente bianca legata ai valori della famiglia tradizionale all'ethos individualista caro ai conservatori avversa
In tempi di vacche magre tanto un fisco pesante quanto un welfare troppo generoso verso afroamericani e altre minoranze scarsamente meritevoli tra virgolette dato data giusto dagli anni ottanta una specie di tira e molla tra la classe dirigente all'Aler movimentista del partito repubblicano
Sotto la presidenza Reagan Furlan fu rilanciata la guerra fredda poi conclusiva sì con l'implosione del blocco sovietico e poi anche sulle politiche economiche una riflessione è un passaggio che ci fa vedere la
Il decennio reaganiano
Da un altro punto di vista che spesso viene viene dimenticato
Poi si viene a tempi più recenti e che qui un salto molto lungo di cui ci scusiamo con all'Autore macchinose scultori ma appunto poi vogliamo andare avanti anche con le altre segnalazioni Lino guidata polemica
Recentemente sui natali kenioti di Obama e qui veniamo al dopo due mila e sedici e quindi ineleggibile e de i rally legittimamente in carica secondo quanto sostenuto da Trump è in quei momenti una buffonata in realtà propalata con il combusto
Dal tycoon voglio perché se Celebre per la conduzione tra l'altro giorno popolare reality show è Mazzei accenna anche questa esperienza che in realtà forse anima molto tramuta i suoi nei suoi interventi banchisa andiamo avanti altre riflessioni per comprendere il e clima che c'è oggi questa realtà statunitense spaccata divisa profondamente senatore aveva governato essenzialmente nel solco del new deal degli anni novanta il democratico Clinton si collocò analogamente rispetto alla svolta reaganiana adattandosi altresì al mondo post Guerra fredda complici pure i progressi dell'elettronica accelerò
La liberalizzazione degli scambi commerciali del movimenti di capitale manodopera del sistema bancario proponendo la globalizzazione la finanziarizzazione raggiunse inoltre la metà del pareggio di bilancio atto nuove strette sul welfare sicurezza
E tutto ciò corrispondeva una scala valoriale che premiava la responsabilità il dinamismo il creatività individuale questo anche per dire
Almeno ne deduco io che le differenze poi in realtà tra i diversi momenti della politica statunitense poi i vanno visti altrove l'irruzione di Trump sconquasso la vita politica statunitense avvenne all'interno però in realtà ha già mosso Secondo le questioni appunto citate l'insuccesso di Hillary Clinton non fu dovuto unicamente al rifiuto della visione post la razziale cosmopolita di Obama o ai rigurgiti misogino incarnati da tre per gli slogan ad esempio America feste e make
America crede che in espressioni di Nostalgia isolazioniste detto con ed è non nazionalista si tradussero
In un ritorno al protezionismo che riscosse favori ed è stato replicato voi da by the nel quale ha pure disposto l'estensione del muro col Messico dopo averne deplorato l'esistenza insomma
Il tema difficile vanno percorse queste linee di continuità come fa sempre Giacomo Mazzei nei suoi interventi interessante questo lavoro per cercare di cogliere anche quali sono le contraddizioni di un'America profondamente divisa spaccata e appunto anche sull'orlo di un confronto conflitto una conflittualità
Che può
Può essere davvero
Difficile ma andiamo avanti solo appunto qualche passaggio di questo saggio andiamo avanti con invece l'intervento di Sergio Rovasio dal titolo Bruno Segre una vita per la libertà e la dignità dedicato appunto Bruno Segre Bruno Segre
Il prossimo quattro settembre avrebbe compiuto cento sei anni
Anche la data della sua morte il ventisette gennaio due mila e ventiquattro giorno della memoria arricchisce l'incredibile curriculum che ha riempito la sua vita
Una vita fatta di passioni ideali rigore coerenza lotte e coraggio averlo conosciuto dice Rovasio frequentato in questi ultimi anni è stato per me un grande privilegio ogni volta mi faceva racconti della sua vita rimanevo incantato ad ascoltarlo
Entrava in particolare i dettagli preziosi per capire i contesti in cui avvenivano solitudine accompagna diverse fasi di impegno della sua vita da ragazzo a causa del fascismo rimane solo a gestire lo studio del padre
Da solo finisce ben due volte in carcere nuove e di Torino per disfattismo politico questa era una definizione precisa fascismo e disfattismo
Da solo fugge su per le montagne con Giustizia e Libertà da solo difende gli obiettivi totali
Gli obiettori totali di coscienza del primo dopoguerra da solo
Si è sempre proclamato ateo in una società fortemente clericale quasi sempre solo si trova nelle lotte anticlericali contro i privilegi delle chiese
E quel tipo di solitudine dice Sergio Rovasio che riempie di pensieri di diari i grandi protagonisti dell'impegno civile
Aveva come riferimento il ideali di giustizia liberali socialisti e radicali non gli piacevano le ideologie e tanto meno il comunismo perché lo riteneva una chiesa
Cresciuto poi in via Goito
Sergio Rovasio tocca alcuni alcuni momenti della vicenda
Personale di di Bruno Bruno Segre solo un passaggio anche qui a titolo esplicativo giorno dell'armistizio settembre del quarantatré e a Torino
Farà la spola fa la spola tra la casa di campagna lo studio Tunisi i rifugi antiaerei per consegnare clandestinamente incuranti del Partito liberale Partito d'Azione questo periodo assiste la prima operazione
Violenta nazista alla stazione di Porta Nuova i tedeschi hanno arrestato alcuni bersaglieri per portarli ai treni
Ed essere deportati in Germania con i ragazzi tirano pietre contro i nazisti che rispondono con raffiche di mitra
E ne uccidono alcuni quell'episodio racconta quella fu la prima azione di resistenza contro i nazisti Attolino questa testimonianza importante riportata da Sergio Rovasio poi altri passaggi
Ancora durante il periodo dell'occupazione
Nazifascista
Gli arresti e lui che si salda
In uno scontro a fuoco grazie a un a un porta sigarette di metallo insomma sono tutti episodi che ci raccontano di uno straordinario
Protagonista amico di Aldo Capitini che nel quarantanove del mille novecentoquarantanove dopo la guerra gli chiede di difendere il primo Pietore totale di coscienza Pietro Pinna storico esponente della non violenza Gun Diana insomma
E poi anche ancora una testimonianza diretta nei suoi racconti si vantava di essere pronipote del capitano Giacomo Segre che il venti settembre del mille novecentottanta sparato il primo il colpo di cannone a Porta Pia causando la famosa
Breccia che consente ai cinquanta mila soldati piemontesi di entrare a Roma
Cadorna decide di farlo sparare ad un ebreo per rilevare la scomunica del Papa annunciato contro i soldati piemontesi pare che la scelta sia dipesa anche dalle sue capacità balistiche queste testimonianze sono davvero interessanti
Insomma Bruno Segre morto il giorno della memoria di quest'anno al suo funerale tanta gente è stata presente commuove anche allora
Come del
Nipote
Insomma un uomo d'altri tempi chiede viene a conclusione Sergio provarci o forse sì
Speriamo quelli futuri come amava dire Marco Pannella e con questa conclusione perché qui deve ho letto solo qualche riga
I questori cordoli Sergio Provasio tratto da proposta radicale il numero diciannove invece abbiamo sul tavolo crediamo anche oggi questa trasmissione ci sentiamo la settimana prossima
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