Presentazione del volume "La questione orientale. I Balcani tra integrazione e sicurezza" a cura di Raffaella Coletti (Donzelli Editore)

Tutte si accomodano
Cominciamo a questo nostro incontro
Da tali ringrazio naturalmente tutti coloro che hanno colto l'invito
Alla presentazione del volume di cui discuteremo questa mattina
Ringrazio rappresentanti del corpo diplomatico sono hanno accolto il nostro invito perché sono sono quelle ringrazio davvero ringrazio
Ministro Giacomelli che qui con noi segue tutte queste tematiche per al ministero degli Esteri
E ringrazio naturalmente in particolare Franco Venturini
E Natalie Tocci e che discuteranno con nuovi del volume insieme imprese ai coloro che hanno curato il volume che sono Raffaella Colletti
Del cespite Francesco Martino dell'osservatorio Balcani ci raggiungerà ma una serie di impegni ci raggiungerà il presidente Gentiloni che come sapete sia con il ministro degli esteri sia come presidente del Consiglio ha dedicato a questo tema particolare attenzione che che diciamo sarà chiamato un po'a
Solo a esprimere il suo punto di vista ma trarre un qualche conclusione da una riflessione che faremo qui
Il volume che voi avete che che questa mattina presentiamo e che venerdì in libreria da da circa una quindicina di giorni è stato editato sulla base di un dal l'editore Donzelli ringrazio Carmine Donzelli l'editore che qui con noi sulla base di un accordo di collaborazione che è stato sottoscritto nei mesi scorsi tra alla casa editrice Donzelli e il cespite per la pubblicazione di un di una collana diciamo di volumi dedicati alla politica internazionale questo è il primo volume altri ne seguiranno ce n'è uno molto significativo molto importante che in corso di preparazione delicato che il tema e l'immigrazione
Ancora prima di venire al
La
Tema diciamo
Desidero naturalmente ringraziare presidente del Senato alla presidente Casellati che ci ha offerto a questa prestigioso Sala per presentare il volume il senatore Mirabelli e oggi non è qui e che si è fatto parte diligente di
Concorrere alla dell'alla diciamo la possibilità di disporre di questo di questo nostro di questa nostra sala i Balcani Balcani sono come sappiamo tutti è un tema cruciale
Lo sono per l'Unione europea lo sono per l'Italia
Spesso in questi mesi in cui si discute di Europa
Si richiama il fatto che uno dei meriti fondamentali anzi viene richiamato come primo evidentemente merito fondamentale
Nel processo di integrazione europea di aver assicurato all'Europa settanta né di pace
Cosa che nessun altro continente nessun in nessun momento della storia al continente europeo conosciuto perché solo per stare al secolo precedente
Questo nostro continente stato funestato da due guerre mondiali in trent'anni per non parlare di tutte le guerre che il secolo dopo secolo secolo per secolo vanno travolto la vita del continente
Ebbene nel sottolineare che a settant'anni e questo conta l'Unione europea uno spazio di pace
Spesso qualcuno ricorda altri invece lo pretermettere no non si ricorda che in realtà in questi settant'anni
In Europa una guerra ce sta
E la guerra c'è stata nei Balcani
E non a caso nell'unica area delle unione europea che non è parte dell'Europa che non è parte dell'Unione Europea a conferma di quanto il processo di integrazione e sia stato prima di tutto i sia continua a esserne tutto un fattore di stabilità e sicurezza e di pace irrinunciabile
Tanto è vero appunto che l'unica area che non non è parte del dell'unione diciamo da da questa garanzie non è stata tutelate anzi sappiamo come tra il mille novecento e novantuno e mille novecentonovantacinque quelle terre siano state funestata da una guerra da una guerra terribile e ricordo che è una delle diciamo e quando si fece la pace di Dayton
Uno dei pilastri e la pace dei detto fu offrire a questi Paesi la prospettiva dell'integrazione nell'istituzione euro sonanti
Sia nell'Unione Europea e sia nella NATO processo che è stato a via che vede già oggi
Paesi dell'area vasta l'Europa
Sudorientale essere membri dell'Unione europea
Slovenia e la Croazia la Bulgaria e la Romania
Vede gli altri Paesi più propriamente dell'area balcanica essere diciamo dentro un processo di integrazione sia nella NATO alcuni lo sono già diventati al sia nei confronti dell'Unione Europea com'diciamo differenti vale
Timing differenti calendari di in questo cammino in questo percorso ma la prospettiva e diciamo queste d'altra parte proprio perché i Balcani sono un'area così strategica e fondamentale
Si sono messi in essere
Ha diciamo
Complemento e il sostegno di una politica di integrazione altri forum altri fora multilaterali che operano su quella presso l'iniziativa centro europea che nacque diciamo come pentathlon navale all'indomani della caduta del muro di Berlino tra l'altro avendo come tre protagoniste dei l'Italia è un ministro degli esteri del tempo esteri esteri De Michelis no finiti iniziativa che da pentagonale via via si è allargata e oggi è li unisce tutti Paesi sia dell'Unione dell'Europa ci centrale ambientale sia balcanica sia che siano membri dell'Unione Europea sia che non lo siano quindi è un
Diciamo un'istituzione di
Cooperazione integrazioni importante in qualche modo un'istituzione anche di Pratchett esso di pre-adesione funziona anche così penso al processo di Berlino no è stato avviato qualche anno fa per iniziativa di alcuni paesi europei segnatamente Auster Italia Germania Francia Inghilterra e alcuni Paesi dell'area e e che ha avuto recentemente il suo summit annuale a Trieste diciamo qualche qualche mese fa
Per non parlare dell'iniziativa adriatica altra iniziata altro Forum diciamo multilaterale
Promosso per iniziativa italiana qualche anno fa e che è un altro diciamo altra diciamo forum è stato a attivato proprio quindi come si vede c'è una rete no
Di istituzioni multilaterali che tutti agiscono oltre alle politiche bilaterale che ovviamente i paesi fanno e segnatamente quei paesi che hanno con interesse strategico più rilevante e tra i Paesi che hanno un interesse strategico rilevante c'è certamente l'Italia
E siamo
L'area balcanica anni immediatamente nel nella sua diciamo usare un linguaggio diciamo in uso spesso nella geopolitica e nel giardino di casa cioè nel senso che sta in un'area così prospiciente alla al nostro Paese da essere un'area di diretto interesse da ogni punto di vista per del nostro Paese d'altra parte siamo il primo secondo partner commerciale di tutti i paesi nell'area balcanica così come in termini di sicurezza abbiamo una serie di relazioni di rapporti per non parlare ovviamente che tutto ciò che si investe direttamente per ciò che riguarda i flussi i flussi migratori che hanno nella rotta balcanica una come sappiamo del delle diciamo venne attraverso cui questi flussi passa
E quindi i Balcani come una priorità
Una priorità del diciamo dalla politica di sicurezza di stabilità e di integrazione dell'Europa naturalmente proprio per la storia balcani hanno
Diciamo
Lesse coi vocabolario a addirittura coniato una parola balcanizzazione no balcanizzazione diciamo una parola un cui si rappresenta diciamo una situazione di grande frammentazione caratterizzata da una costante conflittualità
Proprio per una storia complessa che e che tutti conosciamo
Il problema dei Balcani cominciamo un tema strategico dei Balcani il tema della sicurezza la stabilità oltre che della sua integrazione sociale economica e politica
è questa la ragione per cui il volume che noi abbiamo predisposto e dei Balcani
Assumendo un'espressione che fu usata diciamo
In altri tempi fin dalla
Sembrava
Pace di Versailles la questione orientale
Torno la questione orientale e oggi il tema della questione orientale sì traducendo nell'avere una strategia che tenga insieme i due poi temi strategici l'integrazione che è l'aspirazione che questi Paesi diciamo hanno giustamente di essere parte organica completa e piena full member dell'Unione europea e la sicurezza la sicurezza che è un problema sia di questi purché è una esigenza sia di questi problemi e che l'esigenza più generale
Della del dell'unione europea questo è sostanzialmente diciamo quadro entro cui noi abbiamo deciso di assumere questa iniziativa che quella di pubblicare questo volume non è l'unica iniziativa cui cespi con cui cespite dedica attenzione ma a partire da qui è diciamo punto a partire da questo volume che già raccoglie un lavoro che il cespi ha fatto il nemico negli anni scorsi sui Balcani vogliamo ovviamente proseguire questo lavoro svilupparlo tra l'altro il libro uno strumento per socializzare questi temi
In misura diciamo nel modo più largo tant'è vero che dopo questa prima presentazione noi abbiamo un calendario di presentazione che stiamo promuovendo domani a Venezia il tre luglio ad Ancona via via Trieste in altre città così come nelle capitali dei Paesi balcanici d'intesa con le nostre ambasciate in ragione tale da usare questo strumento appunto per favorire dibattito e una discussione
Detto questo per inquadrare diciamo il tema io a questo punto lascerei la parola a a fare la colletta e Francesco Martino per una rapida presentazione diciamo del volume e dei temi che il volume
A fronte grazie
Buongiorno a tutti e
Allora questo volume mi premeva dire che è stato realizzato nel quadro di un di una collaborazione che abbiamo attivato lo scorso anno traccia ESPI osservatorio barca nel Caucaso Trans Europa
Che è stata sostenuta finanziariamente dall'Unità analisi e programmazione del Ministero Affari Esteri cooperazione internazionale e l'obiettiva inizialmente era quello di seguire diciamo così l'evoluzione delle relazioni fra Unione Europea e Balcani occidentali
In occasione anche appunto del vertice di Trieste che nominava prima Presidente Fassino e che si è svolto lo scorso anno
Da qui è nata l'idea appunto poi di di fare questo libro sono molto contenta di essere qui oggi a presentarlo proprio perché la ragione principale che ci ha spinto ad andare nella direzione diciamo di di questo progetto quindi di di fare un libro era proprio quella di rilanciare un dibattito e quindi avere occasioni di dialogo e di confronto su sul tema dell'integrazione dei Paesi balcanici in un momento in cui il tema particolarmente attuale
Sappiamo tutti che la storia dell'adesione dei Paesi balcanici all'unione europea è ormai una storia di di lunghissima durata le prospettive di adesione sono state formalizzate nel vertice di Salonicco nel nell'ormai lontano due mila tre
E da allora solamente la Slovenia nel due mila quattro e la Croazia nel due mila tredici sono entrate a far parte dell'Unione mentre per gli altri Paesi c'è aperto un lungo periodo di promesse ma anche di incertezze che per durano ancora oggi
Questo stallo diciamo nelle prospettive di adesione
è divenuto formale è stato formalizzato nel due mila quattordici quando Gian più di un cane diventato presidente della Commissione europea
E a e ha messo nelle priorità del suo mandato diciamo una pausa dall'allargamento quindi annunciato formalmente che nel quinquennio del suo mandato non ci sarebbero stati ulteriori allargamenti
Molte cose sono cambiate dal due mila tre ad oggi ovviamente se posso fare una battuta sono cambiate molte cose tranne la politica di allargamento che è rimasta più o meno
Uguale a se stessa se vogliamo sintetizzare questi cambiamenti possiamo dire che il due mila tre era una fase di grande fiducia di grande ottimismo
Sia nei Paesi balcanici che uscivano da un decennio appunto di guerre che avevano insanguinato la regione e che vedevano nella prospettiva di adesione una una prospettiva di riconciliazione e pacificazione ritorno alla normalità ma anche ovviamente per l'Unione europea che era alle porte dello storico allargamento del due mila quattro considerato il più grande successo della politica Esterna
Che stava anche diciamo modellando la sua il suo modello di proiezione internazionale di attore geopolitico globale con la politica di vicinato e quant'altro
è evidente a tutti che oggi siamo in una fase completamente diversa siamo in una fase di grande difficoltà e questo sia nei Paesi balcanici
Sia nella relazione appunto di diciamo così tra questi e l'Unione europea e nell'Unione europea stessa come ben sappiamo
E chiaramente di fronte alle difficoltà che l'Unione Europea sta attraversando sembra quasi paradossale per alcuni parlare di allargamento eppure è necessario farlo
è necessario farlo non soltanto perché è impensabile che i Balcani rimangano in questo limbo per sempre per cui a un certo punto usciranno da questo limbo
E diciamo questo indipendentemente da ciò che l'Unione europea se gliela di fare quindi importante che l'Unione europea decida con chiarezza che cosa
Accadrà di questi Paesi e in secondo luogo perché in qualche modo la questione orientale per l'appunto si interseca in realtà profondamente con con una riflessione su cosa l'Unione europea è oggi e cosa in qualche modo potrà essere in futuro
Ovviamente il fatto che non ci sia proceduto all'allargamento non vuol dire che in questi anni non siano accadute delle cose ne sono accadute molte alcune negative alcune positive
Una che mi premeva richiamare è quell'appunto già richiamata in parte al presidente Fassino e c'è il processo di Berlino cacciato lanciato nel due mila quattordici dal Governo tedesco come Forum
Intergovernativo di di dialogo diciamo così proprio per mantenere viva l'attenzione e il dialogo e l'avanzamento nelle relazioni tra Unione Europea Balcani in una fase di formale congelamento del processo di adesione ne fanno parte appunto i paesi più diverse direttamente interessati all'aria tra cui ovviamente l'Italia che come ricordavamo nel due mila diciassette ha ospitato il vertice del processo di Berlino a Trieste
Ci sembra il PIL presiedere né molto interessante non solamente per la sua dimensione intergovernativa ma anche perché di fatto ha agito da catalizzatore rispetto alle serie di forze non istituzionali negli ultimi anni accanto all'incontro intergovernativo si sono svolti un forum della società civile un form dell'impresa deve un forum dei giovani un forum dei ricercatori e e queste forze sono sicuramente forse molto importanti per diciamo appunto mantenere vive queste prospettive di adesione infatti la società civile in particolare
E questi attori non istituzionali sono attori ai quali nel libro abbiamo dedicato particolare attenzione proprio come sguardo diciamo che vada oltre le relazioni intergovernative per comprendere diciamo relazioni in senso più ampio
Il fatto che il volume sia cito ora non è casuale questo anno è stato un anno diciamo particolare se vogliamo per per i Balcani occidentali perché ha appunto lo stesso Juncker nel suo discorso sullo stato dell'Unione del due mila sei diciassette arrivati al termine diciamo quasi del suo mandato ha aperto le porte finalmente ad una prospettiva positiva di allargamento a febbraio di quest'anno la Commissione europea ha presentato una nuova strategia per l'allargamento che verrà discussa appunto nel consiglio europeo di fine giugno
E inoltre a Sofia a maggio si è svolto per la prima volta dal due mila tre un nuovo vertice Unione Europea Balcani occidentali
Quindi è sicuramente un momento importante è sicuramente un momento in cui le cose si stanno muovendo la situazione però come sappiamo resta ancora molto incerta
E e perché vi sono indubbiamente molti nodi da sciogliere anziani Paesi se n'era nella relazione fra questi e l'Unione europea nel volume abbiamo cercato di affrontare alcuni in particolare vi è un saggio che è concentrato sul drammatico decadimento della libertà di stampa dei paesi a cura di Marzia buone Chiara sigle di sono due saggi dedicati ai problemi economici in qualche modo alla relazione da considerazioni di politica economica nella relazione fra Unione europea e i Balcani occidentali rispettivamente a cura di Matteo Bonomi e di Andrea Stucchi ero
Che diciamo affrontano in modo diverso i possibili modi per favorire l'integrazione
Dia un saggio sulla crescita del radicalismo né i Paesi dei Balcani in particolare in Kosovo a cura di reti alla serenità
E di entrate dedicato a i problemi ancora persistenti nella riconciliazione fra questi Paesi la riconciliazione la memoria dei conflitti degli anni novanta canta ma fondamentale anche nelle radio nella relazione con l'Unione europea
A cura di Marco Abrams che anche però analizzato in che modo un eventuale ingresso di questi paesi agirebbe sulla memoria europea nel suo complesso
Abbiamo inoltre cercato di riflettere sulla situazione attuale da un lato appunto sul crescente ruolo di Cina Turchia Russia nella regione se n'è occupato Francesco Martino che qui accanto a me che ne parlerà tra pochissimo
Ma anche ci siamo interrogati su cosa significhi parlare di allargamento ai tempi del ai tempi della break zitta con un saggio a proprio dedicato alla più specificamente alla posizione dell'Inghilterra anche perché l'Inghilterra sarà colei che ospiterà
Il prossimo summit del del processo di Berlino terso a luglio a Londra conta già quella di Eleonora Poli
E abbiamo inoltre anche sviluppato una riflessione più generale sul significato proprio che assume parlare di di allargamento parlare di cittadinanza europea ai tempi della Breaks che in qualche modo con un saggio realizzato da Tatiana sei politici
Questo è diciamo molta sintesi il contenuto del libro questa il materiale diciamo che in qualche modo poniamo sul tavolo per discutere oggi e per discutere anche nei prossimi appuntamenti e e l'ultima cosa che mi premeva dire che un po'anche quello che ha già anticipato il presidente e cioè che ci riteniamo sia particolarmente utile parla ben in Italia non è un caso che il libro sia in italiano insomma proprio riteniamo appunto che l'Italia apposta e deprime debba svolgerlo color centrale comunque
Nel dibattito sull'allargamento anche riflettendo appunto
Ripensando se vogliamo la struttura e l'attuale situazione per cercare di uscire da questa impasse grazie
Emeghara
Ora la parola Francesco Martino dall'Osservatorio Balcani Caucaso che ha collaborato con noi
E nella ringrazia c'era e quindi la parola prego sì ma Buongiorno moderno tutte grazie per la vostra presenza per l'attenzione verso i termini del libro mi riallaccio subito l'intervento di Raffaella
Effettivamente in questi ultimi anni abbiamo visto una i cibi Levi vivacizza azione del dibattito sul destino dei Balcani occidentali in prospettiva europea questa velocizzazione
A diciamo avuto contributo del processo di Berlino della nuova strategia cassata citata rispetto a una prospettiva reale possibile di di allargamento e anche al summit a Sofia
Io vi posso avere quindici anni ero presente
Ho assistito ai lavori che devo dire purtroppo dal mio punto di vista qualche modo avuto dei risultati piuttosto interlocutori rispetto alle grandi speranze che in qualche modo l'avevano accompagnato
Detto questo io nel nel diciamo nel capitolo che ho curato a ho cercato di delineare per quanto possibile oggi ve lo riporto in forma estremamente sintetica
Un elemento molto importante che ha contribuito a questa Rillo velocizzazione della del dibattito sui Balcani e cioè l'affacciarsi nell'aria di attori politici internazionali diversi dall'Unione Europea
Parliamo nello specifico di Russia e Turchia
Due potenze regionali continentali che in qualche modo hanno una storia di grande vicinanza con con i Balcani per motivi storici motivi a economici per tutta una serie di diciamo anche culturale se vogliamo soprattutto se parliamo di Turchia ma anche di un attore che in qualche modo si è affacciato recentemente alla al al palcoscenico balcanico c'è la Cina
Che lontano dai riflettori bisogna bisogna aggiungere qualche modo sta ponendo le basi per un'altra presenza duratura nella regione una presenza che viene in qualche modo giustificata che si può essere compresa
Soprattutto dopo il lancio della piano molto ambizioso della bel timbro di micetti
Ribattezzata diciamo soprattutto dai colleghi giornalisti come la nuova via della seta che in qualche modo vede nei Balcani il punto di approdo naturale per tutta questa serie di iniziative infrastrutturali
Ma anche di stimolo al commercio e di finanziamenti che a dal punto di vista di Pechino vogliono collegare forse anche saldare le grandi economie del continente euro euro asiatico a detto questo in Europa questa visibile questo visibile aumento della presenza di altri attori è stato avvertito a fondamentalmente come un potenziale rischio geopolitico
A diciamo ci sono alcune ragioni che portano diciamo questo tipo di considerazione ma a in qualche modo bisognerebbe forse anche vedere la presenza di altri attori come una potenzialità forse anche da sfruttare
Ha detto questo la la diciamo il la sensazione di rischio a all'interno del dell'europea sia conciata concentrata soprattutto sulla presenza russa questo diciamo in qualche modo ha allontanarli parte la presenza russa da dalle altre due che che ho menzionato una sessione di rischio che in qualche modo è stata avvertita come crescente soprattutto dopo la la crisi in Ucraina
Con raffreddamento visibile dei rapporti diciamo sull'asse Mosca Bruxelles o Mosca Washington la presenza diciamo quello che ha nel nel capitolo che ho curato ho tentato di di in qualche modo di sottolineare come elemento importante della discussione
Fatta in Europa su questa nuova presenza è capire che cosa questi attori internazionali cercano i Balcani ma anche che cosa l'élite dei Balcani in qualche modo a cercano in cambio pari opportunità vedono nella presenza appunto di Russia Cina e Turchia nella regione sintetizzando veramente al massimo la la presenza russa in nei Balcani oggi diciamo si orienta intorno a due
Principali linee di azione una un fortissimo pragmatismo a la Russia non è più a una super potenza che anche la posso una la capacità di esportare in qualche modo ideologia come era fino alla data alla caduta del Muro
D'altra parte il tentativo di di di Mosca dimettere quanto più possibile in evidenza tutti il tutte le contraddizioni del del delle dell'intervento della presenza europea nei Balcani qui mi ricollego in qualche modo all'idea di limbo che appunto Raffaella ha citato prima
Per dire che la scelta a non è soltanto quella se fare entrare o non entrare i Balcani occidentali punto
Bisognerebbe contenere con con Bossi dire viva la consapevolezza che non agire significa anche lasciare che altri riempiano i vuoti dell'eventuale appunto ritiro a dell'impegno europeo in questa in quest'area
Al tempo stesso come come dicevo la la presenza russa se ancorata soprattutto a attraverso un rapporto privilegiato speciale con la Serbia un rapporto molto importante rispetto alle prospettive di allargamento europeo
è una presenza che in qualche modo si è sviluppata soprattutto sulla questione irrisolta dell'indipendenza kosovara
Laddove la Russia è stata fin dall'inizio in modo senta costante il principale difensore a livello diciamo internazionale della posizione serba
Da questa vicinanza sulla questione politica del Kosovo si sono poi sviluppate tutta una serie di a ulteriori a Cordi
Di ulteriori appunto lo sviluppo di relazioni anche dal punto di visto della collaborazione militare ad esempio o appunto della collaborazione economica
Al tempo stesso non bisogna pensare che la Serbia oggi rappresenti un alleato o addirittura un cliente della della Russia la Serbia sta tentando di seguire ormai da molti anni è stato il presidente Aleksander Vucinic una strada di a delicato equilibrismo tra occidente e oriente
E in qualche modo bisogna leggere questo questa politica come un dal mio punto di vista almeno forse un tentativo di portare avanti la classica politica della del non allineamento che ha ancorché in modo è caratterizzato la vita della Federazione jugoslava di Quito
Della Cina in qualche modo ha ho delineato l'elemento fondamentale che è quello di una potenza globale che agisce in questo momento soprattutto in funzione dell'espansione del della propria rete commerciale
Da questo punto di vista i Balcani rappresentano il punto di connessione tra il porto del Pireo che oggi stato acquisito nel due mila sedici dalla Costco cinese e in qualche modo rappresenta il punto di ancoraggio della del tango di micetti F in Europa
La presenza cinese nei Balcani sembra soprattutto volta a rafforzare le infrastrutture che collegano che potrebbero collegare e il porto del Pireo l'Europa centrale quindi c'è una presenza molto forte in crescita
Dal punto di vista dell'élite balcaniche la Cina rappresenta una fonte di finanziamento che in qualche modo sembra anche Rantisi Red delle modalità più semplici per a per avere accesso a a finanziamenti
Soprattutto perché non porta delle condizionalità politiche
A soprattutto per Paesi come Serbia Macedonia Montenegro che appunto probabilmente non entreranno nelle urne non europea in tempi molto rapidi
Il dubbio diciamo i rischi sembra avere a che fare soprattutto con quanto la Cina i prossimi anni vorrà utilizzare questo capitale politico economico che sta costruendo magari per condizionare le scelte politiche delle élites locali è un dibattito che sa in qualche modo nascendo soltanto adesso
E quindi bisognerà tenere una tensione particolare a questa presenza ma sulla Turchia due battute dopo la riscoperta dei Balcani da parte della Turchia seguita alla caduta del Muro qualche modo c'è stato un periodo un po'di luna di miele tra Turchia e Unione europea
Che ha coinciso con la prima parte del governo della che per di dell'attuale presidente regia iper donna
Che qualche modo visto una potenziale convergenza tra quelli che erano interessi europei e gli interessi turchi nell'aria
I le relazioni ci sono particolarmente sono particolarmente peggiorata negli ultimi anni
Soprattutto con la svolta autoritaria del nel regime del presente ardo Anna che ha avuto o con posso dire un punto nevralgico col tentato golpe del luglio del due mila sedici
Detto questo oggi la Turchia e l'euro non europea sono separati in casa nei Balcani ma non c'è uno scontro ha aperto vero e proprio anche perché le le due parti sono in qualche modo giocano i propri rapporti anche e soprattutto sulla questione della jeep dell'accordo sulla gestione dei flussi migratori che è stato firmato il due mila sedici
Che in qualche modo lega due due
Appunto due partner e che in qualche modo oggi non riescono a parlarsi più di tanto
Concludo brevissimamente con un appunto a Marini ripresa di diciamo del del pensiero che avevo quale avevo esordito la presenza di questi attori non deve essere per forza vista soltanto con una sfida sicuramente ha una potenzialità forse che quella di provocare un ripensamento dell'Europa rispetto ai Balcani secondo me un elemento assolutamente importante al tempo stesso esistono delle sfide delle diciamo possibili ha problematicità una di quelle fondamentali che probabilmente non viene sottolineato abbastanza
E il rischio che inizia che l'Europa inizi in qualche modo a sostenere delle Litta anche i liberali nei paesi dei Balcani in funzione anti cioè in funzione di clienti i politici per evitare l'espansione della presenza a cinese turca e russa nei Balcani
Tutto questo ma potenzialmente anche a discapito dell'europeizzazione profonda anche se la portata avanti fino adesso che ha fatta non tanto appunto di un gioco geopolitico a somma zero quando di condivisione di valori e di una cornice ad integrazione che rispetti in qualche modo le grandi linee della diciamo della della della democrazia della della ma condivisone appunto come dicevo prima di viale all'interno del progetto europeo ecco credo che grazie nella
Che in genere quando si presenta delibere si può anche acquistarlo questo è possibile oggi cui perché il Senato concede le sue sale per presenza di libri ma esclude diciamo attività che abbiano un profilo commerciale quindi lo dico perché il libro è ritrovare certi in libreria naturalmente casa editrice lo diffonde libreria e anche direttamente rivolgendosi al cespi si può diciamo acquistare Phillip detto questo ringrazio ancora io
Martino nell'arco letti diciamo abbiamo invitato appunto a a ragionare di di questi temi come Tiscali Santa Natali Tocci il direttrice del dello IAI tessuto affare internazionale Franco Venturini che come tutti sapete editorialista di politica estera Corriere della Sera da molti anni molto escono tutti seguito riconosciuto quindi io comincerei questa nostra riflessione dando la parola a a Franco e poi a Natalie grazie
Grazie piena
Io devo spiegare a questa platea che
Non sono soltanto grato a Piero Fassino e ai suoi collaboratori per l'invito
Ma sono veramente molto partecipe di questo rilancio del CESPI
Di cui Piero si sta facendo carico in tutti i sensi lavorando molto
E sono un testimonial sono qui come testimonial perché esprimere opinioni sui Balcani assai diverso forse da quelle che sono state espresse fino adesso e dunque sono testimonial
Di una una un rilancio del CESPI che si basa
Anche sulla diversità di opinioni
E sulla tentativo di approfondimento di temi che invece a mio avviso in Italia sono stati spesso trattati senza dibattito cioè in maniera un po'
Superficiali
Il libro che ha curato la fare la pole Colletti ma anche tutti coloro che
Gli hanno scritto dei capitoli è un libro che io
Approvo col quale mi sento consenziente all'ottanta al novanta per cento
Così come sono praticamente al cento per cento d'accordo con l'introduzione di Fassino
E allora mi direte voi dove stanno le opinioni diverso
Ecco
Sui Balcani si può accadere questa stranezza
Perché si può essere d'accordo come sono io con i due
Punti centrali che oggi le due sfide che oggi i i cinque Paesi dei Balcani occidentali pongono all'Italia
Che sono il primo
La prima una sfida che consiste nel chiedersi se i Balcani che stanno a un tiro di schioppo da noi al di là dell'Adriatico
Debbano essere nel prossimo futuro una regione di pace o una Regione di guerre
Come sono stati purtroppo spesso Piero ricordava prima che nel nell'Europa pacifica del dopo seconda guerra mondiale le guerre la guerra nei Balcani negli anni novanta sono state una triste eccezione così come oggi l'Ucraina e un'altra triste eccezione
Dunque il primo punto pace o guerra nel cortile di casa nostra
Secondo punto
Rapporti economici e rapporti interessi
L'interesse delle nostre aziende che sono cospicui ormai nei Balcani
Particolarmente direi in Serbia in Albania ma anche altrove
Siamo interessati o non siamo interessati vogliamo contenere l'influenza a cui si accennava un minuto fa
Di Russia Turchia Cina in questi Paesi
Sì o no
Le risposte a queste due sfide sono ovvia
Vogliamo la pace e vogliamo tutelare i nostri interessi
La Croma la conclusione alla quale normalmente si arriva se vogliamo la pace nei Balcani e vogliamo tutelare i nostri interessi facciamo entrare questi cinque Paesi nell'Unione Europea
E qui comincia il dissenso ma è un dissenso soltanto di approccio come ho detto
Perché io faccio per una volta prendo esempio da Donald Trump
Le assicuro che sarà l'unica volta Scarpa
E mi viene da dire
Europa first
Cioè mi interessa di più
Esaminare lo stato dell'Europa
Pensare se le l'Europa e in grado
Oggi oppure nel due mila venticinque per quanto è prevedibile due mila e venticinque la data indicata dalla Commissione di Bruxelles
Di assorbire un allargamento che sarebbe il più difficile della sua storia
Non soltanto perché sarebbe sì graduale con diversi Paesi ma sarebbe un allargamento lo stesso Juncker ha detto
Ha detto il diciassette aprile
A Strasburgo che la necessità
Di fare entrare i Paesi dei Balcani in Europa e una Necci ci si necessità urgente perché se non lo facciano nei Balcani ci saranno altre guerre
Ora questo solo elemento se ci si riflette ci fa pensare a quanto sarebbe difficile con l'allargamento
L'allargamento
Fa entrare paesi che dove i nazionalismi sono ancora
Molto vivi
Dove le influenze parlavamo prima di Russia islamica
Sono sì dovute a tutto quello che è stato detto
Ma sono anche dovute a fattori incancellabili la Serbia ortodossa la Russia ortodossa il legame ortodosso non è stato mai
Tagliato nel rapporto tra tra Serbia e Russia in occasione dell'ultima parata della vittoria sulla Piazza Rossa
C'erano e hanno reso omaggio secondo una cerimoniale che conosco bene essendo avendo vissuto a Mosca
A ogni tomba dei grandi caduti della vittoria sovietica nella Seconda guerra mondiale c'erano Putti
Netanyahu che era una cosa singolare però appartiene a un altro dossier
E Vucinic
Naturalmente il presidente serbo c'era
Come c'è come ci sono stati altre volte il legame nasce dalla religione la strategia viene dopo l'Islanda
Che spiega
In parte naturalmente poi c'è la geo strategia della Turchia
L'Islam c'è sempre stato nei Balcani è sempre stato presente ci pone anche qualche problemino
Per esempio il ruolo del Kosovo sulla sulla questione sicurezza terrorismo foreign fare case eccetera e un ruolo da approfondire che non è rassicurante allora
Questo allargamento dal due mila e venticinque in avanti sarebbe intanto il più difficile l'allargamento
Che l'Europa abbia mai intrapreso
Ma la domanda centrale
L'Europa di oggi può dire onestamente a questi Paesi
Dal due mila venticinque voi certo con alcuni c'è già un negoziato di adesione in corso dal due mila venticinque pensano alla Serbia soprattutto comincerete a entrare
Può onestamente l'Europa che in un mondo
Che lei è cambiato intorno in maniera molto veloce negli ultimi due anni
E anche qui molto ostile perché l'Europa lasciatemelo dire a per la prima volta un presidente degli Stati Uniti
Che nei suoi comportamenti i campi europeo
L'Europa non ha mai avuto con l'alleato americano
Tanti contrasti dalla fine della seconda guerra mondiale quanti ne ha avuti dall'inizio del due mila diciassette a oggi
Cominciando dalla tutte le con con la tutela dell'ambiente passando dal commercio dall'Iran dal è inutile che vi faccio l'elenco ora può l'Europa non prendere atto di questa situazione cambiata
Che la divide ulteriormente
Perché la divide ulteriormente al suo interno
Possiamo dimenticare che l'Europa
Si sta avviando al vertice di fine giugno di fine di questo mese
Senza che sia stato raggiunto un accordo tra francesi e tedeschi raggiungeranno dei compromessi naturalmente
Tra francesi e tedeschi sulla riforma dell'eurozona
Senza che si sappia esattamente cosa ne sarà dell'unione bancaria ma sappiamo che non sarà quello che noi ospitiamo che sia sapendo che la signora Merkel fino a ieri
Punto di riferimento dell'Europa
Se non forte comunque consistente
E estremamente indebolita all'interno del suo Paese ed è addirittura
Grazie a Matteo Salvini entrata in contrasto frontale
In questi ultimi giorni con il suo ministro dell'interno che appartiene alla CSU cioè ai bavaresi
Insomma
Osservò buongiorno presidente d'ora in poi ti chiamerò solo presidente perché ricorda delle cose
E in grado questa Europa c'è è in grado questa Europa di affrontare un un compito di quella dimensione senza rischiare
Di
Dispiegarsi ulteriormente
Senza rischiare di affondare la barca prima che questi nostri amici salgano sulla barca
Allora la risposta a queste mie obiezioni
E normalmente la seguente
I Paesi i cinque Paesi dei Balcani occidentali hanno fatto ed è vero
Grandi progressi
Verso quei valori che noi riteniamo necessari per entrare in Europa
Li hanno fatti probabilmente perché noi abbiamo agitato il traguardo dell'ingresso nell'Unione Europea
Dunque abbiamo il dovere di incoraggiare ulteriori progressi
Tutto vero
Le dirigenze di questi Paesi
Hanno bisogno nella loro politica interna
Di poter indicare
Per esempio quella data che ha fatto Junker a partire dal due mila venticinque
Per mantenere la coesione all'interno e per mantenere rapporti pacifici
Con gli altri Paesi balcanici per esempio in Serbia la richiesta europea di fare progressi nei rapporti con il Kosovo
Progressi non facili per i serbi e non facili per i kosovari
Questo rapporto comunque fa
Qualche passo in avanti
E dedito nostro emerito della prospettiva dell'ingresso
Che ci siano stati questi progressi
è tutto vero
Io però mi domando
Se
Perché dubito del futuro europeo
Sono un europeista appassionato
Sono il primo naturalmente a tifare per il superamento delle attuali difficoltà europee
Anche se vedo per la prima volta e lui era il mio riferimento a Donald Trump un
Un contesto internazionale
All'interno dell'Occidente
In parte
Con la Russia in maniera crescente anche grazie all'evoluzione della politica italiana ma speriamo che quello possa essere contenuto dalla ragionevolezza
Vedo per la prima volta un Europa in pericolo
E dunque tendono a dire attenzione ma attenzione anche a che cosa
Attenzione anche a non fare
A questi nostri amici e preciso Keo rapporti addirittura familiare e rapporti di gioventù da giovane inviato faceva i Balcani dunque
Per me sono Paesi
Più che amici
Ben
Il dare loro delle promesse che rischiano di non poter essere mantenute
O perché l'Europa non sarà in grado
O perché l'Europa
Non sarà più quella di oggi
E naturalmente tocco legno mentre lo dico ferro uguale
Questo rischia di produrre l'effetto contrario a quello che noi desideriamo
Le dirigenze di questi paesi candidati o che comunque puntano sull'ingresso
In Europa
Hanno fatto delle promesse ai loro elettorali che sono le stesse promesse che fa l'Europa loro le trasmettono al loro interno la politica interna in questi Paesi basta dare un'occhiata in giro e una politica fragile
Siamo sicuri che la via delle date si la vie sia la via giusta io vedo piuttosto con molto favore è una agenzia che ho letto ieri
E che parla dell'aumento dei fondi europei
Legati alle riforme nei paesi dei Balcani che passano questi aiuti da dodici miliardi previsti per il periodo due mila quattordici due mila venti a quattordici miliardi e mezzi mezzo per il periodo queste un esempio
Dobbiamo coinvolgere i Paesi dei Balcani in un sistema
Renato Ruggiero avrebbe detto dei cerchi concentrici
Senza togliere la prospettiva dell'adesione ma moltiplicando quel tipo di rapporti devo dire che l'Italia lo ha sempre fatto lo continua a fare bisogna farlo a livello europeo
Che non portano necessariamente all'adesione entro una data
Ma che portano all'integrazione a un'integrazione prima dell'adesione perché non siamo onestamente in condizione a mio avviso oggi di promettere un'adesione
Entro poi una determinata data
Credo che si possa lavorare e credo soprattutto che si debba evitare l'effetto
Frustrazione l'Effetto esplosione forse che verrebbe se noi a partire dal due mila e venticinque in un'Europa che oggi non possiamo prevedere
Non mantenessimo la parola
Che la come che gli un cara da
A quel punto
I Balcani tornerebbero a essere dei Balcani che noi non vogliamo che siano più tornerebbero i nazionalismi che fino adesso sono sotto controllo
Dunque
Essere favorevoli al come sono io spontaneamente
All'ingresso di questi Paesi nella rue senza porsi questa serie di problemi a mio avviso è un errore
è un errore
Al quale alcuni paesi sono favorevoli l'Italia in primis però attenzione questa mia posizione non è per niente isolata
Esiste in Germania esiste in Francia esisti in maniera fortissima nell'Europa del Nord che vede questa prospettiva anche se si è addolcita l'opposizione in maniera senta ci sono
Il Kosovo ancora oggi non è riconosciuto come Stato da alcuni membri dell'Unione Europea la storia e molto complessa e per la prima volta noi abbiamo una storia europea complessa senza arrivare ad aggiungere quella dei Balcani dunque sì all'ingresso dei Balcani
Con cautela
Secondo me senza fare dati secondo me in moltiplicando i cerchi concentrici in tutti immondi
Con aiuti ma con anche con scambi
Si parte dalle cose più forse insignificanti io vedo che in Italia esistono incontri bilaterali che si svolgono un anno qui è un anno nell'altro Paese
Con la Francia con la Spagna ecco la Gran Bretagna
Perché non devono esistere con l'Albania o con la Serbia Occo o con altri Paesi dei Balcani
Questo è un piccolo esempio
Farli entrare in Erasmus
Si possono fare tante cose
Pensando però che il passo se diventa troppo lungo diventa controproducente per noi e per loro
Grazie
Nera
Generosità Celebration un coro unanime infette il fatto che oggi non lo sia va bene perché diciamo consente una discussione e dimostra quanto sia stata come dire c'ero come opportuna e tempestiva da parte del cespite
Siamo aprire una riflessione su questi temi perché è obiettivamente siamo un'altra discussione se se deve esserci allora io lascio adesso la parola andata ritorce direttrice dello IAI ringrazio di essere qui Royal come cespi e come gli altri istituti internazionali specie i Balcani dedica molta attenzione qualche giorno fa c'è stato un morto seminario su questo se non ricordo male quindi la parola nata
Grazie Piero grazie soprattutto al cespi appunto per questo invito ma soprattutto per questa iniziativa che al di là del libero come spiegabili all'inizio appunto prevedete una serie di incontri in varie città d'Italia e ovviamente nei Balcani stessi
E a mio avviso e e poi ci arriverò uno scorcio fondamentali in questo momento
Il due mila diciassette è stato l'anno del campanello di allarme sui Balcani occidentali ma diciamo che dal novantanove dalla guerra in Kosovo novantanove fino appunto all'anno scorso bene o male quindi per quasi diciotto anni abbiamo dato per scontato che questo processo di democratizzazione e di riconciliazione e di modernizzazione e di europeizzazione oppure in stazione dei Balcani occidentali procedeva magari in maniera lenta in maniera faticosa ma procedeva in maniera più o meno lineare
Vivevamo in effetti nell'epoca della fine della storia
Tutti prima o poi sarebbero arrivati alla terra promessa chi prima che poi ma comunque la destinazione era una ed era punto unica
E quindi aveva poca importanza anche un di un perché nel due mila quattordici ha detto quello che tutti sapevamo bacchettò forse proprio per questa inutile ribadire ossia che non ci sarebbe stato
Un nuovo allargamento nella nella quale appunto mandato istituzionale della dell'unione
Perché bene o male appunto era inutile dirlo è stato effettivamente fatto un danno ma poco importava perché tanto tutti sapevano che bene o male come dire il cammino era unico e quindi era semplicemente una questione di di tempo
L'anno scorso è stato l'anno in cui finalmente ci si è resi conto che forse non era così
Che forse non era così perché a da un lato abbiamo avuto e questo è stato forse diciamo il campanello di allarme principale non la crisi politica in in Macedonia
Un trascinamento dei negoziati tra Serbia Kosovo la totale incapacità di Borzi Bose Enzo Gorni no o di attuare pienamente la promessa di Dayton oppure di superarla in pieno delle due l'una
La ovviamente il perito della prosecuzione della disputa sul nome della Macedonia e quindi a sua volta l'incapacità dell'Unione di aprire negoziati come esce da ogni così ovviamente come con con Albania la crisi migratoria la questione dei fan fai così insomma
Russia Cina Turchia chi più ne ha più ne metta il punto di fondo è che l'anno scorso è stato l'anno in cui ci siamo resi conto che non c'era una ovvia e unica destinazione per il futuro dei Balcani occidentali ma che effettivamente le destinazioni potevano essere molteplici alcune ovviamente positive alte molto meno e qui vengo appunto al libero al libro che a mio avviso il come il valore principale di questo libero e quello di rimettere diciamo Diego di essere un contributo che rimette a fuoco l'importanza dei Balcani occidentali
Tanto per l'Italia quanto per l'Europa perché diciamocelo chiaramente
Se il futuro dei Balcani occidentali dovesse effettivamente prendere una delle altre possibili strade perché non esiste la fine della storia ma la storia è ritornata prepotentemente appunto nel nostro presente nel nostro futuro
è evidente che il giudizio della storia in futuro non sarà generoso con l'Europa non sarò generoso con l'Unione europea
E quindi è proprio questa graduale presa di coscienza che ha fatto sì che effettivamente nell'ultimo anno molte cose sono state fatte e si stanno appunto facendo si è parlato del processo di Berlino del salame di di Trieste
Il il tentativo quindi al di là della questione del processo di adesione di rimettere come dire un fuoco concreto sulle questioni che riguardano la connettività la allargato innanzi digitale merci e via dicendo qui in qualche modo dare dei benefici concreti nell'immediato e non semplicemente Comi e posticipare di a quel giorno in cui i Balcani occidentali entreranno nell'Unione
Abbiamo parlato appunto della strategia della Commissione europea che in qualche modo abbiamo Junker che ovviamente non non ammette il suo errore ma di fatto sta sta dicendo
E sta ridiscende dicendo per la prima volta in maniera così chiara che i Balcani occidentali hanno un chiarissimo appunto futuro nell'Unione dando appunto questa data del due mila venticinque
Un'accelerazione dei negoziati tra Serbia Kosovo e poi ovviamente e speriamo che effettivamente le cose andranno a buon fine finalmente la risoluzione della questione del nome per la Macedonia che poi a sua volta apre la via ai negoziati d'adesione sperabilmente non solamente con la Macedonia ma anche appunto con con l'Albania
è fatta no ovviamente no solamente l'inizio diciamo di questo nuovo impegno dell'Europa sui Balcani occidentali
Esistono ancora tanti problemi che stiamo vivendo appunto in queste ore diciamo con l'opposizione tanto da parte macedone quanto la parte greca sulla questione della del nome
L'opposizione all'interno dell'Unione francesi tedeschi e via dicendo sulla questione della della visione
Altre forme di opposizione pensiamo alla Spagna che è sempre stata molto rigida riguardo al Kosovo e post Catalunya ovviamente ed è diventata e il doppio
E quindi chiaramente ancora ce ne sono parecchi diciamo di problemi quindi questo questo il attorno ripeta l'importanza del libero e a questo processo di dialogo e di dibattito che ci aiuta a fare in modo che appunto questa ritrovata attenzione venga mantenuta poi nel tempo chiudo con con quello che a mio avviso anche se non è che proprio a altissime aspettative ma quello che dovrebbe essere appunto l'impegno dell'Italia in questo momento
Ma chiaramente c'è una dimensione bilaterale e e il diciamo e regionale disabili la Regione stessa no quindi lo sforzo che l'Italia vis-à-vis in sei Paesi dei Balcani occidentali
Che in realtà è una cosa che già c'è continua e deve continuare ad esserci
Molto più importante a mio avviso è una seconda dimensione ossia quello che l'Italia ed è per questo che francamente in questo momento no no grandissime aspettative ma lo dico comunque l'Italia dovrebbe fare vis-à-vis altri Stati membri dell'Unione europea
Cioè e inutile lavorare semplicemente con i tra virgolette laico Minder lo sappiamo che che l'Austria vuole i Balcani e nel mio europea che dice
No noi dobbiamo lavorare sugli spagnoli sui francesi ovviamente sui tedeschi cioè cercare in qualche modo divi allargare e forse anche riprendere alcune delle lezioni degli anni Novanta ripensando ad esempio i gruppi di contatto
Cioè ci sono gruppi di contatto divisivi all'interno dell'Unione ci sono gruppi di contatto fondamentalmente importanti che fanno parte diciamo di quella che e che dovrebbe essere la politica estera europea
Ultimo punto e qua mi riallaccio appunto alle considerazioni di di Franco con le quali in realtà sono sono d'accordo e può sembrare paradossale perché in realtà sono una forte sostenitrice dell'ingresso dei Balcani occidentali nell'Unione
Perché credo che qua il vero tema è un tema del dibattito sul futuro dell'Europa e del futuro dell'Unione
Allora io non so se questo dibattito si risolverà entro il due mila venticinque quindi è chiaro che essi non si risolve in tre due mila venticinque chiaramente deve essere posticipata diciamo la data mamme è chiarissimo
Che il futuro di Mignone che riesce a sposare le due prerogative che sono appunto dell'allargamento e dell'approfondimento famoso dibattito tv di perline guai tenente
Sappiamo benissimo che effettivamente ci sono delle tensioni tra queste due tra queste divisioni tra questi due obiettivi e c'è unico modo per realizzarle entrambe e quello dell'integrazione differenziata che accanto una dimensione in Terna
Eurozona Schengen magari anche riunisce anche volendo si comunque poi non si va avanti sul
Con tutti i paesi all'interno dell'area Schengen su una politica e migratoria comune a una politica di asilo comune ovviamente c'è il tema della difesa c'è un ivi tre vecchi pilastri dell'Unione Europea che posso che già s'sono di fatto realizzati in maniera differenziata ma questo ancora non è
In qualche modo consolidato da un punto di vista istituzionale arriva alla punto di unione
Quindi ha una sua dimensione interna ha già una sua dimensione esterna e lo avrà sente di più se pensiamo a Brecht site tutto quello e il modello tra virgolette ed exit che che verrà e che quindi in qualche modo la linea dura che esiste tra dentro e fuori diventa molto più fasi
Diventando molto più fasi in realtà facilita questo discorso dell'integrazione che porsi a precedere che poi chiaramente proseguire dopo un'adesione no quindi in qualche modo cerchiamo un pochino di sgonfiare è questo palloncino e Q concentrarsi su quelli che sono i come dire i risultati concreti c'è la vera integrazione dei Balcani all'interno dell'Unione e a un certo punto ovviamente ci sarà come dire un catorcio o in cinque o sei dentro sei fuori ed evidente
E son d'accordissimo con Pierfranco per questo momento potrà esserci solamente nel momento in cui quest'assetto differenziato tanto interno quanto esterno verrà realizzato
Chiudo semplicemente dicendo che dal momento in cui l'Italia ha sempre sostenuto vedremo in futuro apra sente sostenuto ottanta l'allargamento quanto l'approfondimento diciamo dell'integrazione dovrebbe essere proprio l'Italia che assieme ai Balcani occidentali
Cerca di portare avanti questa visione grazie
Grazie
Allora mai abbiamo previsto che un po'come in questo dopo queste interventi e tra l'altro punto sono tutti interventi che pongono interrogativi e questa invece credo sollecita una discussione un dibattito se possedeva ovviamente perché ma stamattina ha deciso di dedicarsi un po'di tempo intervenire nella nostra discussione prima che presente Gentiloni tragga delle conclusioni anche sulla base delle sollecitazioni che possono venire e quindi
Io
Va aperto ecco prego l'unica cosa che chiederà ai ovviamente nella concessione degli interventi proprio perché dare tenere il ritmo che abbiamo tenuto fin qui c'è qui un microfono a cui bisogna accedere grazie
Dini prego sì De Nardo Dini ed è partito democratico
Due domande a Franco Venturini ma anche a Francesco Martino per la sua competenza specifica
Si sta parlando e profilando di un network che inedito tra Turchia Russia e Cina che non è qualche di fatto questo network che che prospettive a nel futuro sul piano economico e sul piano politico e la seconda domanda han detto Francesco Martino il punto d'arrivo della Silk road sarebbe al Pireo al porto del Pireo acquisito dai cinesi
Penso che il e il punto d'arrivo reale sia più a nord del Pireo politicamente e anche economicamente che cosa succederà quando verranno a coincidere gli interessi cinesi e anche in parte turchi e soprattutto cinesi e russi
Nella realizzazione effettiva della Sin che erode fino al nord parlo delle ferrovie ovviamente della rete ferroviaria e stradale a nord del Pireo grazie
Grazie prego cioè un signore
Prego prego manca
Se è presente grazie
Buongiorno a tutti Simone Revelli Ferrovie dello Stato mi occupo di affari internazionali
Dunque io una un paio di domande la prima è deve fare Martino che ha parlato delle infrastrutture parlato naturalmente i due approcci diversi
L'approccio l'approccio cinese che tra virgolette diciamo così un po'più disinvolto
Ti rispetta quello europeo che passa attraverso un processo più politico e non esclusivamente finanziaria
E come si può competere da europei con l'approccio cinese questa è la prima domanda la seconda invece per Venturini
E gli ho parlato dell'ostilità di Trump da verso l'Europa io volevo chiedere se per caso non è non se non sarebbe più focalizzato pensare ad un'ostilità rispetto alla Germania perché sappiamo che la Germania fatto politiche di forte
Su surplus commerciale non rispetta l'America che invece in deficit quindi era chiaro che e diciamo i due soggetti sarebbe entra di primo poi rotta di collisione
Per cui forse forse sarebbe il caso di pensare ad un'ostilità rispetto ad un'Europa nella ad un modello ecco in cui in cui in Europa la Germania si è vi è più rafforzata quindi in questo caso diciamo naturalmente riflettere sul dipendente cioè sulla sulla sull'assetto dell'Europa
Prima ancora che sull'allargamento grazie grazie a lei
Altre
Prego venga spento
Buongiorno a tutti sono studente in più subito il management
Lite ma è molto interessante veramente perché per processi balcanizzazione si parla molto si è parlato molto e si è visto molto anche oggi Paesi africani si parla molto dei processi balcanizzazione soprattutto nei grandi laghi paesi come
Il Congo Ruanda Burundi dell'Uganda
Quella tratte ma la mia domanda veramente di indirizzato a al dottore Venturini con la tutte le l'analisi che ha fatto molto pertinente soprattutto nel futuro dell'Unione Europea che molto incerto che vedendo tutti i processi Kanu subito gli ultimi anni quali solissimo nelle propone colpevole di quali soluzione che lei propone
Per fare integrare questi Paesi Balcani in un processo dell'europeista si è un po'di Unione europea o nei tempi brevi o lasciarli cui esistenza dare una data di due mila venticinque
La seconda per il dottor Martini
Ha fatto un'analisi molto pertinente soprattutto se gli attori internazionali che sono inseriti nel processo nella nel processo della barca né sulle tra Cina Russia e e Turchia quando essa sono le sue proposte in soluzione
Che gli Unione europea quando darebbe contrastare questi attori nuovi che sono entrati nel circolo e nel della balcanizzazione grazie
Altri stando
Esponente prego sempre dottor Dante
Mi pare che
Ci siano sul discorso europeo
Tre punti fondamentali di dissidio prima di passare ad una prospettive di potete allargare con un consenso ad altri paesi l'Unione europea un primo è collegato al discorso dell'immigrazione
Che su cui naturalmente non c'è una
Politica comune
E che probabilmente o su cui correrebbe riflettere sugli errori passati da parte di tutti gli Stati ma riprendere anche alcune iniziative che l'Italia aveva proposto in particolare il governo Renzi per quanto riguardava il progetto di investimento da parte dell'euro dell'Europa nei paesi di maggiore tensione
Di esportazione di né mi di emigrazione
Il secondo mi pare che riguardino aspetti strettamente economici e finanziari in particolare il un dissidio profondo sia sulla
Determinazione di un'Europa Bunica per le banche
Sì connesse a questo anche quale può essere un volo di una regolamentazione diversa rispetto all'attuale
Il terzo è quello di una politica fiscale ecco se noi su questo non riusciamo ad avere a mio avviso una una forte
Di discussione una forte iniziativa politica diversa rispetto a quella che fino adesso
Abbiamo assistito ecco non non credo che si riesca poi rapporti parlare di una integrazione
E gli altri naturalmente che sono contrari
A questa integrazione o comunque che si pongono verso l'integrazione con un'ottica di guardare più gli aspetti di debolezze piuttosto che quelli di costruzione naturalmente poggiano e la loro fiducia su l'incapacità dell'Europa di affrontare questi di questi tre punti su questo vorrei comprendere qual è il vostro punto di vista grazie
Bene prego l'ambasciatore di Slovenia prego
Buongiorno a tutti mio nome boh gambe in corso l'ambasciatore di Repubblica di Slovenia a Roma
Prima di tutto congratulazioni per questo libro e congratulo azioni anche per questo convegno che avete organizzato io credo che tutti noi abbiamo la necessità di parlare
Discutere permanente a mente
In profondità la questione di allargamento la questione dei paesi Balcani perché trattarsi di nostra anche di nostra
Di sicurezza dei quelli paesi la pace in Europa
Questo momento mi mi sorprende un po'che non vedo i miei colleghi dai ambasciatori dai paesi
Balcani
Eccetto
Grazie
Abreu solo una domanda dopo il bere Xi se ci sarà nel Regno Unito organizza per organizzare il vertice de il processo di Berlino come con noi c'è onorevole Paolo Gentiloni che come presidente del governo italiano ci ha ospitato a Trieste
L'ultimo vertice chiederei oserei di chiedere Coco cosa possiamo aspettare dal prossimo vertice grazie
Bene ci sono altri per la desiderano prendere la parola porre questioni come è stato fatto fin qui
Pare e no no nisseno allora ci sono state fatte domande io chiederà di brevissima risposta mattino se ne sono state poste delle frazioni prego responsabile su una questione molto articolate
Rispetto alla questione Cina Via della Seta io naturalmente mi sono occupato dell'aspetto che riguarda la la realtà balcanica la strategia della Val tenuti iniziative realtà globale quindi in qualche modo con lo stile di fece dono non risposta che la in qualche modo a e solida questa dimensione globale
La Bertero Dimic di fare un iniziativa tanto ambiziosa quando ancora diciamo piuttosto nebulosa quindi ognuno tenta un po'tendeva a leggere di quello che vuole per il momento posso dire che l'approccio l'approdo anni il Pireo è una realtà
Mentre rispetto a ulteriori sviluppi della a compositore della strategia in altre parti del continente europeo ancora diciamo le lei le prospettive sono meno chiare nel Pireo c'è una presenza cinese assolutamente visibile
E reale rispetto a come contrastare siamo con l'approccio sbarazzino se posso permettermi di questa questa espressione dei finanziamenti e delle iniziative cinesi nei Balcani
Io credo che la risposta debba essere innanzitutto politica provo a spiegarmi meglio la Cina oggi fornisce tutta una serie di concessioni forse più favorevoli dal punto di vista ad esempio della a un garantire finanziamenti
Ma la Cina non offre e probabilmente non è interessato ad offrire una prospettiva di lungo termine dal punto di vista diciamo una politico alla alla Regione quindi secondo me in qualche modo la risposta non può essere quella
Di al
Di andare sullo sullo stesso piano cioè di in qualche modo inseguire i cinesi su sulla strada di condizionalità che non siano anche Politi nacque ma quello di rafforzare in realtà appunto a la legame politico con i Paesi dei Balcani in qualche modo può essere l'ultima appunto che erano in qualche modo si lega sempre a questo tema come contrastare la presenza di Russia Turchia Cina nei Balcani
Io innanzitutto non credo che ci sia per forza come posso dire una convergenza delle strategie di questi Paesi e nei Balcani o in generale contro un'europea perché poi ognuna di queste realtà ai suoi interessi personali che non sempre convergono
Ancora penso forse una una risposta scontata che la risposta debba essere innanzitutto politica appunto forse scontato ma garantire in qualche modo il una prospettiva reale concreta di possibile integrazione dei Paesi balcanici e l'Europa forse commosso dire scontato quanto però secondo me importante reale
Calcola domani è stata apposta Franco rapido rapidissimo
Abbassa microfoni
Balsamico
Tre ponti e vorrei riprendere primo rapporto tra Donald Trump all'Europa
C'è stato chiesto non sarà che Trump c'è la soltanto con la Germania per cui se l'Europa smettesse di essere una Europa tedesca tra virgolette
Tratta sarebbe contento credo che si tratti di una illusione
Illusione sottolineo pericolosa come tutte le illusioni alcune critiche alla Germania di Trump
Sono vecchie critiche europee e sono sacrosante
Riguardano il surplus che i tedeschi non trasformano in domanda interna riguardano certe caratteristiche del loro
Rigore talvolta eccessivo
Ma ricordiamocelo anche necessaria ma pensare che tram perché ha una particolare antipatia dice o verso la Germania
Si possa accontentare di un'Europa diversa con un ruolo meno importante la Germania
E assolutamente un'illusione perché la Germania e l'obiettivo principale dei Trump soltanto perché in realtà l'unica potenza europea dal punto di vista economico dal punto di vista commerciale
E questa ok
Trump quando per esempio Trump parla delle l'eventualità di estendere i dazi
Alle automobili europee non è soltanto una Luís quando ha annunciato questo c'è un filmato molto importante che bisognerebbe andare a rivedere ha citato
Mercedes BMW e Audi lui ce l'ha con queste nel senso che identifica automaticamente nella forza economica tedesca il suo diciamo il suo avversario o nemico io credo una cosa diversa Trump nella sua visione
In Germania se ne sono accorti in Francia Macron se ne sta accorgendo dopo molte illusioni in in Italia per ragioni storiche il processo è più difficile ma ce ne accorgeremo nonché anche noi
L'America di Trump preferirebbe avere una tanti tanti interlocutori europei ma senza un'Europa magari in grado di difendersi sui dazi oppure che dice no le regole del commercio sono altre eccetera
Secondo punto soluzione
Per evitare che l'Unione Europea aveva denti resi eccetera siamo pienamente d'accordo con Natalie l'unica soluzione disponibile e quella dell'integrazione differenziate ricordo che nel marzo
Dello scorso anno Presidente del Consiglio il cui presidente Paolo Gentiloni c'è stato un importante vertice europeo a Roma nel quale sono state
Decise
Le quelle che i miei colleghi sbagliando l'hanno chiamata per molto tempo le due velocità no non è a due velocità erano le diverse velocità
E dunque di di fatto diversi gradi di integrazione dunque cioè esiste già indica un'indicazione di quel di quel tipo bisogna avanzare su quella strada si farcite eviterebbe anche il problema
Dell'allargamento dei Balcani ultimo punto ho sentito parlare di una iniziativa italiana in Europa
Molto più forte è molto diversa rispetto al passato
Io non ho molte critiche forse neo poche palazzi per dir la verità
Alla iniziative italiane in Europa nel passato in quello che con l'attuale situazione politica italiana viene considerato il passato Podda cancellare
E questo anche vale anche per l'immigrazione Minniti ha ottenuto dei risultati che l'attuale governo non ancora tenuta per fortuna dice di voler di preservare
Ma ricordiamoci che un'iniziativa forte diverso energica
Maschia nei confronti dell'Europa si fa attraverso alleanze
Negoziati
Intese con altri Paesi
E tenendo conto del peso oggettivo dell'euro dell'Italia
Non si fa
Avanzando alleanze grandi amicizie con l'Ungheria per esempio parlando di immigrazione
Cioè sottolineando l'amicizia e l'identità di intenti con un Paese che non ha preso nemmeno un rifugiata
Grazie
Va bene me pare stamattina la discussione sia stata un'ampia ventaglio di opinioni anche largo quindi a questo punto sentiamo presidente Gentiloni sia come ministro degli Esteri prima quel cogente del Consiglio a dedicato a ai Balcani una grande attenzione quindi può naturalmente
Fare tutte le considerazioni e le valutazioni di merito crede
E noi ci attendiamo prego fa bene
Be'grazie grazie Piero Fassino al cespi
E io agli autori di questo libro
Che ci aiuta a fare una cosa che m'per noi italiani è molto importante cioè a accendere
Un momento di riflessione ulteriore sui sui Balcani occidentali in questa in questa congiuntura
Partendo dalla convinzione che
Si tratta ovviamente
Di una reale
Strategica per il nostro Paese dei nostri interessi nazionali oltre che per l'Europa
Da tanti punti di vista punto di vista economico dal punto di vista punto strategico
Dal punto di vista migratorio
Delle relazioni storiche culturali
Quindi veramente benvenuta la
Discussione l'intenzione di proseguire la discussione su questo su questo tema
Sapendo che aprire una finestra sui Balcani occidentali è un po'come aprire una finestra sullo stato prendendola da un punto particolare sullo stato dell'Unione Europea
Sui suoi problemi
E anche sulla congiuntura geopolitica più generale che stiamo attraversando perché questa Regione non da oggi è una regione che è molto sensibile alla
A tutte le correnti di di innovazione
O di regressione dal punto di vista geopolitico e quindi visto che siamo in un contesto internazionale
Caratterizzato tuttora da una fase molto positiva sul piano economico sia pure con qualche
Interrogativo ma non dobbiamo mai dimenticare che siamo in una delle fasi
Dal punto di vista la crescita economica contemporanea nelle diverse aree del mondo più positiva degli ultimi decenni
E contemporaneamente in una fase forse senza precedenti dal punto di vista della imprevedibilità politica e geopolitica anche per quanto riguarda casa nostra cioè lo uccide
E quindi finestra sui Balcani uguale
Modo di guardare al mondo di oggi con grandissimo credo interessa
Innanzitutto ci raccontano la situazione Balcani occidentali sia alle potenzialità e sia la fredda la fragilità della nostra Europa dell'Unione Europea Progetto euro
Sono entrambe molto evidenti le potenzialità perché abbiamo relazioni economiche e commerciali fortissime
L'Italia è in generale uno dei due principali paesi che hanno rotto i rapporti economici con tutti i Paesi dei Balcani occidentali
Quasi sempre siamo secondi rispetto alla Germania ma comunque quasi sempre siamo tra i primi due
Abbiamo relazioni storiche da qualche da qualche secolo questa dinamica
Di cercare di prendere la cosa dall'alto delle relazioni economiche della connettività dei trasporti e del turismo del digitale
Animato questo cosiddetto processo di Berlino nel corso degli anni credo sia stata molto positiva anche il vertice abbiamo fatto a Trieste dell'anno scorso
Stato positivo alcuni progetti sono andati precisando sì e c'è stato un primo accenno di una cosa
Nuova che in sé molto importante per il futuro anche se molto complicate al momento è futuribile
E cioè l'idea di una Area economica integrata Interbanca non solo di promuovere una maggiore dialogo cooperazione commerciale tra le due sponde dell'Adriatico per quanto ci riguarda e tra l'Europa e i Balcani
Ma l'idea di una cooperazione economica Interbanca amica che è molto ostacolata dal trasporti questioni politiche questioni etniche come sappiamo ma che molto importante strategica da un certo punto di vista
Potenzialità perché l'Europa resta una meta
Per i governi e per le opinioni pubbliche modo differenziato ma complessivamente in tutti i Paesi dei Balcani occidentali
Quelli che sono entrati e quelli che vorrebbero entrare quelli che vorrebbero
Iniziare un processo di adesione in tutti questi Paesi l'orizzonte europeo
Cioè non sarà unanime diciamo che è più forte che ne il ventotto mediamente più forte che nel ventotto che già fanno parte del del club
Abbiamo fatto in questi anni
Grandi passi avanti
Pensate come abbiamo tutto sommato gestito il tema migratori noi italiani nel rapporto con l'Albania in primo luogo ma in generale la Regione
Pensiamo ai passi avanti straordinari perché come ricorda anche Piero Fassino nella sua prefazione questa è anche la Regione che ha procurato l'unica guerra importante in in Europa
Negli ultimi sessant'anni e ai passi avanti che sono stati fatti in termini di estensione di pace ci sono delle leadership oggi
In diversi Paesi dei Balcani che sono costituite da persone che hanno partecipato a questa guerra e che oggi stanno lavorando attivissima mente alla pace
E in molti casi sono persone affidabili
Sono persone serie
Sono classi dirigenti non sempre classi dirigenti con i quali si possono fare
Accordo
Quindi sono stati fatti molti passi in avanti
Vedremo
La presidenza britannica del processo di Berlino
è stata un'operazione politica
Non ho difficoltà a dire che a volerla è stata innanzitutto la cancelliera Merkel e che noi volentieri alla fine abbiamo accolto questa idea della cancelliera Merkel
Alla cui base c'è un concetto molto semplice cioè fare sponda
A una
Postura da parte del del governo britannico che si riassume nel solito slogan non riusciamo non ho preannunciato dall'Europa e quindi questo è un modo per dare diciamo così spazio credito a questa cosa
Non credo che il vertice presidenza britannica sia sarà particolarmente distratti rispetto al processo sarà una tappa di un processo che comunque prosegue e ha bisogno di risultati concreti
A Trieste qualche cosa di concreto abbiamo portato a casa oltre a questi passi avanti però siamo in un mix di problemi che configurano una situazione complicata
Da dove deriva questo mix di problemi Lollo ascoltato da dagli interventi che ho sentito da da Franco Venturini e da Natalie Tocci certamente da contraddizioni e ritardi tra nei diversi paesi dei Balcani occidentali ci sono state e ci sono pensiamo alla Bosnia pensiamo alla Macedonia pensiamo questioni aperte
Sul sulla rullo blog sul sul
Sul sistema
Giudiziario sulla libertà economica in tanti di quei Paesi sicuramente
Anche se ci sono passi avanti mi auguro che l'accordo
Sulla repubblica di Mandela macedone al nord si consolidi
Mi auguro che
La proposta della commissione venga non sarà facile
Venga recepita al Consiglio europeo di di fine mese le premesse non s'lo dico sinceramente anche ai gli amici dei paesi interessati che che che sono in sala non sono le migliori
Certamente l'Italia sono convinto anche il governo attuale sosterrà la proposta della commissione almeno me lo auguro ma credo che ci saranno notevoli
Ci saranno difficoltà
Il punto è che a questi ritardi a queste difficoltà dei paesi dei Balcani occidentali
Si aggiunge un atteggiamento in molti invece dei paesi dell'Unione
Come posso dire che
Da una parte rischia
Di voler
Far pagare a
I gli aspiranti entranti dei Paesi dei Balcani occidentali
Gli stress del difficoltà dell'allargamento
Di
Quindici anni fa
Abbiamo visto come è andato quell'allargamento adesso è che era un po'il senso di quella frase che forse era meglio non non dire che ricordava prima Natali e Tocci detta inizio rimandato quest'anno interesse questo mandato non entra nessuno che era ovvio a un certo punto di vista ma non era alta dopo un messaggio che
Gradualmente è stato corretto ma non era il massimo come messaggio
E oltre a questo facciamo pagare a chi vuole entrare
La le fatiche
La la fattibilità del l'allargamento dicono a Bruxelles
C'è anche un altro elemento che io trovo
Piuttosto discutibile
E cioè che
Una parte della dell'unione europea adesso allacciamo stare Paesi OPA e Bruxelles non boccia ma una parte dell'Unione europea diciamo così è molto severa nel presidio di alcune regole rispetto a membri che vogliono entrare nell'Unione Europea e molto meno severa nel far rispettare queste regole a Paesi che già fanno parte giugno Robert
Sì sembra se volete vi potrete sbizzarrire negli esempi ma di esempi ne abbiamo parecchi
E un club che chiede a chi voglia aderire
Di rispettare alcune regole ma non le fa rispettare a chi già ne fa parte è un club che mette a rischio la propria credibilità
Io ho paura di questo stallo sinceramente
Capisco benissimo la preoccupazione di Franco Venturini penso che la risposta l'ha già data Venturini e il suo intervento la risposta questa preoccupazione
è che anche se noi non facessimo nessun allargamento ulteriore nei prossimi anni neanche a un singolo Paese già questa unione a ventotto ha bisogno di livelli diversi di integrazione
E quindi quella claim che sta dietro
Lalla religione Bruxelles lese da da da molti decenni
Della ever closer riunioni come ragione sociale dell'Unione europea e cioè che tutta l'Unione europea ventotto deve marciare verso un'unione sempre più forte e integrata
Non è più la ragione sociale
Vendibile dell'Unione Europea
E come giustamente ricordava Franco questa è stato dopo un negoziato molto complicato in particolare con la Polonia e con altri paesi il senso della Dichiarazione di Roma del marzo dell'anno scorso
Ci siamo già a quel punto dal punto di vista dell'accettazione del principio
è stato complicato c'erano alcuni Paesi che consideravano questa come una violazione dei principi fondatori fondanti dell'Unione Europea ma alla fine oggi noi
Quel modello che io personalmente avevo anche proposto agli inglesi come
Ricordo una una cosa che facemmo insieme a l'attuale ministro del Tesoro allora ministro degli Esteri ammonta esattamente su non l'Europa a due velocità all'Europa a livello diversi
Cecchi concetto ognuno la chiama come vuole a due velocità vuol dire che a un certo punto il più lento arriva a raggiungere il più veloce e ci risiamo
Invece i diversi livelli di integrazione organizzano una realtà che già nei fatti non tutti hanno la moneta non tutti hanno Schengen
Questo meccanismo può tranquillamente essere applicato non solo a ventotto Paesi ma a un numero purché in persiano rispettate alcune condizioni più ampio di paesi certo se pensiamo a quel all'Europa
Stati Uniti d'Europa iper integrati
è difficile immaginare un ulteriore allargamento ma sinceramente difficile immaginarla anche a ventotto quindi facciamocene una ragione e non facciamo di questo qui forse c'è un punto su cui bisogna intendersi ma comunque anche se non ci intendiamo un punto aperta la discussione in tutta Europa no
Non facciamo di questo una barriera nei confronti dei Paesi dei Balcani occidentali
Lo dico anche perché dico so perfettamente che questa barriera molto spesso non è in nome di un miglior funzionamento dell'Unione europea non è che quelli che in giro per diversi importantissimi i paesi europei fanno muro nei confronti di questo o quel Paese dei Balcani lo fanno perché hanno in testa Altiero Spinelli no lo fanno talvolta perché hanno in testa qualcosa di più
Legato alla politica ente Erna a bloccando discorsi sull'ordine pubblico a cose di questo genere quanto abbiamo faticato e bisogna ringraziare l'allora ministro degli Esteri tedesco
Che
Contribuì a modificare una posizione che era stata sancita dal Bundestag addirittura per avviare un discorso con l'Albania il Bundestag si era pronunciato contro
Diciamo il tema Kosovo era rilevante ma forse più rilevante del tema Kosovo erano questioni legate all'immigrazione alla criminalità tutte cose fondamentali ma anche qui
Attenzione al non
Al non
Pregiudicare ac un ruolo in nome di alcune
Vincoli di politicamente Erna
Perché pregiudicare questo ruolo è molto pericolosa ripeto io sono preoccupato dello stallo che rischia di configurarsi su questa questione perché
Questo stallo rischia di confermare o rafforzare l'impressione di
Una Unione europea che come si diceva una volta un gigante economico
Meglio gigante commerciale è un nano politico o meglio un anno geopolitico
Questa idea di un gigante commerciale e di un anno geopolitico nel mondo di dieci anni fa poteva tranquillamente
Convivere con la realtà nel mondo di oggi è molto pericoloso
E e poi nei nelle discussioni generali diciamo che l'Europa deve fare dei passi in avanti qui abbiamo un Tex
Chi è che nei Balcani
Fermo restando che siamo un gigante commerciale Vacca
Ma supergiganti
Poi
Sappiamo che c'è la Turchia c'è la Cina c'è l'Islam ma c'è la Russia c'è l'Europa
Non ci possiamo permettere perché è in gioco ovviamente anche la nostra sicurezza quindi io penso che l'Italia
Debba proseguire con il suo ruolo di
Essere un fautore di questa apertura che debba farlo dentro il discorso di un'Europa con diversi livelli integrazione
Che debba farsi promotrice di questa Europa con diversi livelli di integrazione che debba farlo con i nostri storici alleati europea
Oggi si parla molto di
Far valere gli interessi nazionali italiani di far sentire
Forte la voce dell'Italia
Io dico che gli interessi nazionali del nostro Paese si tutelano con la credibilità del nostro
Con la sua capacità
Di essere promotore di alleanza
Con l'autorevolezza del nostro Paese
Non credo che gli interessi nazionali dell'Italia si tutelino
Con gli slogan
Con l'ostilità nei confronti dei vicini con le concessioni alzo vera Nismo
E ai pericoli che vediamo come
In quest'area da nessun'altra parte vediamo quanto i pericoli del sovrani Isma'piccolo o grande
Possano essere concreti
I nostri interessi nazionali
Si tutelano con la credibilità e i risultati delle nostre politiche e della nostra capacità in euro non si fanno coglierlo
Noi abbiamo consegnato al nuovo governo credo una
Condizione
Molto migliorata
Anche sul tema migratorio credo che
Questa
I risultati che vengono da lontano da un investimento che noi abbiamo fatto e voi che conoscete questi problemi sapete benissimo quanto fosse un investimento azzardato
Sulle nuove autorità libiche riconosciute dalle lezioni a un certo punto un Paese fondamentale per la Libia come l'Italia
Insieme a un Paese fondamentale per il mondo come gli Stati Uniti
Stiamo parlando della fine del due mila quindici inizio due mila sedici ha costruito un'ipotesi di soluzione in Libia
Era fragile quell'ipotesi no
Era fragilissima
E tuttora fragile no e tuttora fragilissimo
Eppure l'Italia ha fatto quella scommessa
E su quella scommessa ha costruito
Rapporti diplomatici attività sul terreno
Il gran lavoro che abbiamo fatto
Con l'ultimo governo con il ministro Minniti i risultati sono che l'attività dei trafficanti di esseri umani si è ridotta dell'ottanta per cento
Dell'ottanta per cento
A Roma si dice ha rilasciato
Parecchio è un è un risultato importante
Ora
Su questo bisogna lavorare e concludo non c'è una base sulla quale bisogna lavorare per fare meglio perché si può fare me certamente
Possono avere altri accordi si possono rendere ancora più sotto osservazione le condizioni dei campi in Libia si possono accelerare le procedure di rimpatrio
C'è molto da fare per fare meno
E questo lavoro
Si deve fare
Possibilmente con un ruolo un sostegno più attivo dell'Unione Europea
Non solo della commissione
Non solo della Germania
Ma dell'Unione Europea perché questo voglio dire anche ai nostri
A chi governa in questo lavoro per fare meglio noi ci troveremo a lavorare insieme più con il diavolo
Merkel che con i spesso osannati governi di altri paesi
Europee
Che invece sono diciamo così di diverso avviso su questa materia
è stato così in questi ultimi tempi
E sarà così anche dei prossimi anni
Si può fare me bisogna costruirsi
Una rete di rapporti e di alleanze perché il contributo che all'azione a te italiana che finora è venuto praticamente quasi soltanto diciamo la verità dalla Commissione europea dalla Germania si allarghi ad altri Paesi europei o addirittura diventi un'impresa comune ai diversi Paesi europei
Ma attenzione perché invece a colpi di slogan
Secci attardiamo a seminare paura e seminare ostilità
In questo caso
Non aiuteremo
A fare meglio
Perché un Paese
In cerca di guai Non è un paese più sicuro
E noi abbiamo bisogno di un Paese più sicuro per contribuire alla sicurezza del Mediterraneo dell'Europa
E dei Balcani occidentali
Grazie
Durante l'America sta intervento ringrazio tutti naturalmente per partecipato in particolare de Nora inizialmente rappresentanti del corpo diplomatico ricordo appunto che il libro diciamo in diffusione e può essere acquistato nelle librerie o rivolgendosi al cespi attraverso basta siamo sul settore cespi punto detti oppure perforando al cespite
Odore esportatore inizio alle nove adesso avremo un ciclo di
Incontrerà sono già previsti domani a Venezia il tre luglio Ancona alla metà di luglio a Trieste via via nelle principali città italiane a partire dalle città che per ragioni ovviamente di collocazione di storia hanno una relazione per i Balcani più più intrinseca
E e proseguiremo naturalmente in questo lavoro c'è il libro ci consente di rafforzare espandere lavoro del nostro centro sui sui Balcani e naturalmente vi terremo informati su tutte le attività che seguiranno grazie e buona giornata
Fa