Presentazione del volume "Droghe e autoregolazione. Note per consumatori e operatori" a cura di Grazia Zuffa e Susanna Ronconi (Casa editrice Ediesse)

Radio radicale che ringraziamo e siamo qui quindi tocca a me fare gli onori di casa io sono Daniela Steiner sono dell'Unione Culturale Franco Antonicelli
Benvenuti naturalmente qua per noi molto importante questo incontro di di questa sera perché l'unione culturale è un luogo che cerca di proporsi alla città come uno spazio per il pensiero critico non ci interessa tanto e lo dico stasera che parliamo di un libro non ci interessa tanto presentare i libri ci interessa parlare delle cose di cui i libri
Dicono parlano ragionano e il tema di questo libro è un tema che ci interessa molto non solo non è un tema diciamo da addetti ai lavori anche se questo è un libro di addetti ai lavori certamente persone molto competenti e che si rivolgono anche a persone che la porno concretamente nel campo
Male gli aspetti che lei ci hanno molto interessato in realtà sono quelli culturali generali che sono importanti in questo libro
Permettetemi soltanto due considerazioni rapide iniziali che butto lì per approfittando della rendita di posizione c'ha visto che mi andato al microfono ne approfitta
Una cosa che mi ha molto colpito è la questione proprio del cambio di paradigmi perché ho l'impressione che ci sia una drammatica difficoltà nel nostro mondo
A pensare in modo diverso anche la dove il pensiero diverso dovrebbe avere casa penso per esempio al mondo accademico
Che e forzato anche da un sistema di meccanismo di finanziamento alla ricerca a ripetere sempre gli stessi modelli perché comunque è più vantaggioso dal punto di vista delle pubblicazioni del dell'avere voce del del delle sedi concorsuali sociale queste robe qua e questo crea un problema perché rende difficile pensare diversamente no il modello e diventa un cuoco rassicurante in cui categorizzare gli eventi e la cosa che mi è apparsa fondamentale in questo testo veramente molto interessante dirompente è il l'idea di una realtà in cui non ci sono più legami causali unidirezionali c'è una complessità che supera gli schemi binari che sono rassicuranti ma che non funzionano e quest'idea di superare gli schemi binari mi sembra che sia anche un po'è un filo conduttore che nel quale cerchiamo di coltivare in questo caso si tratta di superare il la dicotomia consumo astine Enza addicted addicted etc man in casi più ampi somministrata per esempio di superare la vitalità di genere ma il problema comunque si si pone sempre questo ha dei delle conseguenze molto interessanti e molto poi venti ho trovato che questo libro mette in discussione l'alto cioè la riflessione generale i grandi sistemi teorici mette molto in discussione anche chi si trova a
In un basso che non è un passo qualitativo ma che il il contatto diretto con la realtà
Quelli che si trovano poi a fronteggiare la difficoltà di applicare un modo di dire di vedere le cose completamente nuovo
Un India servizi strutture che non sono organizzati in quel modo lì e quindi richiede uno sforzo notevole il fatto stesso che ci siano così tante persone coinvolte
A discutere questa sera ci sembra di grandissimo bonus spiccio e quindi passo la parola a
A chi
Buonasera tutti
Quello di di iniziare un po'di di continuare meglio l'altro
Traviano
Bene intanto ringrazio le autrici del curatrici per per l'invito
Cosa che in realtà non ho pensato subito quando Susanna mia contattata perché
è sì ho accettato immediatamente poi quando mi ha recapitato il volume ho visto che era di quattrocento pagine cioè alle vacanze di Natale devo dire che mi sono pentita tantissimo ad aver detto di sì
Perché le vacanze nelle vacanza parte qualche saggio cerco di leggere qualche romanzo qualche bel giallo per staccare un po'latenza e invece mi sono trovata proprio a iniziare l'anno quindi la settimana di di dei ed ebbe di di gennaio con questo volume è un po'spaventata appunto da dalle dimensioni e dal dal momento e devo dire che l'ho divorato in un attimo questa da la la prima considerazione che che voglio fare nel senso che è veramente un volume
Godibilissimo dal punto di vista anche di di come è stato scritto molto chiaro e e molto ben documentato dal punto di vista scientifico Marlowe è in una maniera non noiosa come spesso chi fa ricerca accademica tende un pochino a scrivere quindi ed è davvero godibile eleggibile da tutti
L'altra considerazione faccio alcune cosa sa i generali e poi vado sul puntuale sul puntuale mi contarono molto perché ci sarebbe da ci sarebbero considerazione per ogni capitolo i capitoli sono quindici e quindi credo che non sia proprio possibile farle quindi ho selezionato alcune parti che mi hanno colpita un pochino di più ma rimanendo ancora sul generale vi dicevo mi ha colpito la chiarezza
E la capacità di aver scritto un libro su questo tema rivolto ad un target misto
Cioè è chiaro che questo volume può essere un volume importante utile per gli operatori del settore per i ricercatori che in Italia non sono poi così tanto avvezzi a quella che la letteratura internazionale sul tema
E ma soprattutto per i consumatori ed è molto bello un passaggio quando
Nel capitolo di Grazia zuffa tu passi proprio altum cioè ti rivolgi al consumatore e egli dice di no a quei senza il sì è arrivato da questo libro e età e i tarli
E mi piacerebbe molto sentire anche se se avete avuto dei feedback dalla questo punto di vista perché a me ha colpito il vostro approccio e penso che il libro possa effettivamente riscontrare interesse da parte dei consumatori
Questo libro oggi per me e una lettura sul tema della dipendenza che disorientante
Rispetto ai luoghi comuni checché se ne dica l'idea che il consumatore di sostanze sia un malato un vizioso
Poi presentate il tre indizi sul modello quindi come malattia ma voglio dire il il l'immagine del vizioso non è del tutto passata e quindi e disorientante rispetto a quelli che sono i luoghi comuni sul sul
Tossicodipendente sul consumatore
E spiazzante per quanto riguarda gli operatori perché quindi sale abbiamo molti operatori vicino a me c'è Angelo Gigli o però che sono sicuramente tra quelli illuminati
Ma io penso che per la maggior parte degli operatori le posizioni che quel prodotto in questo gruppo che solo col superi questo libro che sono il consumo controllato la la possibilità di ridurre consumi e magari di non puntare l'astinenza non sono concetti così
Scontati e così facili da comprendere poi e politicamente non corretto
Nel senso che è un libro che letto da decisori politici manda in crisi tutta un'imposizione sulle dipendenze che sappiamo difficile da da toccare
Fatte queste considerazioni generali devo dichiarare il mio conflitto di interessi rispetto a questo libro perché adesso molto di moda non in tutti in tutte le le le i seminari le formazioni eccetera bisogna dichiarare non so negli articoli concede conflitto di interessi e io dichiaro il mio che
Sono parte di un network internazionale che è nato spontaneamente
Proprio che si oppone al al tre indizi sul modello questo network si chiama dice non ti ori network nasce proprio a seguito di una lettera pubblicata su su un editoriale pubblicato su Nature da Nora voltò perché torna molto spesso nervoso liberò e la proprio della lì elettrice del mai dai e con lei che ha portato avanti più di tutti il modello della euro immagine del della della dipendenza come malattia cronica recidivante ma non solo e anche con lei che distribuisce usufruisce dei maggiori finanziamenti disponibili nel mondo
Non solo negli Stati Uniti
Ebbene
Lei scrisse questo editoriale su una solo ad un certo punto un po'di studiosi e ricercatori del tema un gruppetto si è un po'arrabbiato ha scritto una lettera di risposta lanciando un network nel
Di ricercatori critici critici positivi ma
Critici rispetto al a a questo modello e io mi sono iscritta questo mezzo quindi ogni giorno vengo inondata da mail molto interessanti eccetera però bisognerebbe vedere tutti i giorni un paio d'ore da dedicare a questo dibattito
Perché vi dico questo perché voi avete scritto il dibattito che sulla scena internazionale secondo me con questo libro poi lo portate in Italia anche tra coloro che non hanno accesso alla lingua inglese che non hanno accesso
A questa vi dico io che sono abbastanza dentro questo questo tema faccio fatica a seguirlo questo dibattito quindi immagino gli operatori immagino i decisori politici è questo il mio conflitto d'interesse
Conoscendo un pochino questa materia posso dire che il libro trattati
L'aspetto teorico in maniera molto approfondita molto seria e rigorosa a mio avviso e dando voce proprio a quegli autori uno che voi citate spesso e Marco Luis e di dico solo provate a cercare su YouTube per i prossimi giorni spero lo troverete la settimana scorsa ad Amsterdam c'è stato un dibattito tra Narcos Lewis ignoravo al collo
Nora vuol con non accetta di non viaggia normalmente non viene in Europa se non quando la pagava il dipartimento delle Politiche antidroga italiana ma era un altro discorso normalmente
E e c'è stato questo dibattito mi ha detto ho fatto una chiacchierata con un collega olandese l'altra sera che mi ha raccontato che è stato bellissimo di alto livello e il commento di questo mio collega che si occupa anche di di audizione è stato vincerà il il brand Malmantile Disease modelle destinato ad essere sconfitto
Questo vive vedremo è una notizia
Altro punto del vostro libero lasciando l'aspetto teorico la centralità del consumatore il libro e questa e anche una frase che abbiamo sentito spesso chi lavora in questo campo credo da sempre ma il libro non mette davvero al centro nel senso che
Un look come voi dimostrate con la letteratura e con le esperienze da parte del libro molto interessante sono le interviste
E il racconto di esperienza in corso in questione in cui ciò che voi sostenete cioè che il consumatore può autoregolarsi può avere un ruolo attivo
Può partecipare a ridefinire il suo ruolo
Nel percorso di recovery di di di di riduzione del consumo eccetera e supportato da esperienze concrete
Allora però però tu Granze apponi una domanda che io vorrei leggere ad un certo punto perché a libro e a pagina quarantasei
E
Se la compatibile la questione la compatibilità del modello di autoregolazione con l'organizzazione dei servizi poi probabilmente questo tema Angelo Tullo riprendere agli mattoni certo punto dodici ha senso chiedere ai servizi di far tesoro del sapere che proviene da i controlli informali dei consumatori quando questi controlli sono contrastati dal sistema di governo antidroga
Pur nello sforzo di detto antologizza Ray servizi non c'è il rischio che allargando il target dei servizi sì patto patologico fino ancora di più i consumatori
Allora io
Questa domanda viene posta a pagina quarantasei
Mi sembra che il libro dia una risposta affermativa ma mi piacerebbe che voi lo riprendesse oggi in questo dibattito cioè se come rispondere se voi adesso anche avendo finito il libro avendo fatto delle presentazione eccetera a questa domanda
Cioè c'è e compatibile
Altro argomento no non è lunghissima e carisma ma non preoccupato il
Il libro offre degli spunti per la ricerca io faccio prevalentemente la ricercatrice
E devo dire che il gli argomenti i temi che voi toccate
Come necessari che necessitano approfondimento e sono il tema delle carriere di consumo
Come ricerca siamo molto molto al di sotto del del bisogno rispetto alla conoscenza delle carriere di consumo che voi tratteggiate come molto complesse invece noi siamo abituati a immaginarle come linea Rino no
Tutta l'area del sesta ricoveri nell'auto guarigione del
La cucina non ha con me
Vogliamo e poi tutto il tema sempre sulla ricerca il tema di
Come stanno funzionando i servizi
E improntati sull'autoregolamentazione cioè generalmente voi sapete che i servizi rispondono quasi sempre vengono creati su Progetti poi magari riescono a vivere ma non ma ricerca su questi servizi se ne fa molto poca
Nel libro l'Ospol il capitolo che forse da più spunto su questo capitolo dei e di Giustina e Aracri in che mani che su questo ci danno una bellissima panoramica della ricerca internazionale e per un italiano Titano anche quel senso di grande tristezza sulla ricerca italiana non perché non compare quasi no molto poco
Italo insomma dove compare gli altri gli autori poi sono quelli che erano perché sono presenti anche in questo volume su questo di racconta un altro piccolo aneddoto la la scorsa settimana ero a Varsavia per un progetto errore di ricerca europea e sono state invitate a cena da Harald e Giustina Trinca ma anche conosco molto bene
E gli ho raccontato che stasera avremo presentato il libro in cui c'era anche un loro capitolo non ha vinto ma penso che parlerò male di voi
Ma la loro preoccupazione prima è stata come è stato tradotto quanto meno io non mi ricordo avevo letto la versione inglese non mi ricordo mi sembra dottorato buono comprensibile e le linee no perché hanno fatto la traduzione di quel capitolo in polacco
E pare siccome Giustina ricamare polacca tale che abbiano proprio stravolto degli il significato no di interi pezzi del del loro discorso cosa che assai preoccupante
E quindi io di un vi dico che appunto ed erano anche molto contenti e molto molto interessati no ha a che la ricerca così come la propongono loro in questo loro capitolo così possa svilupparsi anche in in paesi di più in Paesi europei e soprattutto nei paesi mediterranei che sappiamo anche sono caratterizzati
Da da un'altra cultura
Allora ultimo punto per Susanna invece sulla riduzione del danno
Tu parli di un illustri due modelli poi ti soffermi sul terzo modello della riduzione del danno
E a me sembra anche qui da domanda e viene poi date proprio delle indicazioni non su come dovrebbe essere tradotto in pratica e la domanda è quanto è possibile che irrealistico questo gruppo io mi sono risposta leggendo leggendo il libro perché dei contributi di Gamberale di parto le reti di Stefano vecchio cioè mi viene da dire sì e fattibile
L'ambientazione conoscendo ormai no così come si conoscono tante le persone in sala
E che accidenti non mi son sempre gli stessi
No allora ti viene da dire sono questi quattro cinque dieci che in Italia fanno delle cose straordinarie che anzi sono un passo avanti no rispetto magari addirittura quello che viene descritto
O semplicemente perché loro sono quelli che non ho più esperienza si raccontano e possiamo oggi dire che questo sperso un modello che poi disc lasciate che scrivere
Brevemente sta prendendo piede
Sì queste sono un po'le le mie considerazioni di questa questa lettura io davvero mi vi consiglio ma soprattutto la la ciò che auspico che questo dico possa essere letto dai non addetti ai lavori perché proprio interessante per cui non so penso a degli insegnanti ovviamente i consumatori in primo luogo ma certamente sarebbe molto bello fosse eletto da decisori politici
I vedrà i target principale
Grazie
Io mi limiterò a due o tre cose ne sa di aver letto il libro
Penso che se vale per lavori
E effettivamente sono d'accordo che il rischio sempre che ce la sogniamo ce la cantiamo detto questo però preferisco di favore suonarle cantarla perché ripete riprovare di sottolineare piccoli passi servono perché se no non saremmo qui non non ci sarebbe stato questo libro ci sarebbe stato la critica spietata secondo me per questo
Franca retto molto elegantemente ma è spietata al Brandeis moderna Chen realtà
E anche a ben articolata cioè anche nella nel lavoro di grunge molto ben articolata
Perché dovrebbe far riflettere noi operatori ed economiche che qua dentro tolte alcune farse la maggior parte sono operatori
E quindi ci interpella proprio sul nostro modello di formazione scientifica o pseudo scientifiche nel nostro campo d'intervento
Quindi sicuramente non se sono un medico rimarrò medico non è che io abiurò l'essere medico perché Barenghi sui modelli mi fa schifo ma ne traggo delle conclusioni
Per cui poi come dire optò per uno sguardo diverso dell'operatore dei servizi lo fa parte verso il problema dell'uso del consumo
Di sostanze o le altre cose ancora ma qui questo giustamente quando si parla qui si parla molto di consumo di sostanze e mettiamo da parte invece altre situazioni che poi vedrò cosa siamo semi fatti
Il tentativo che faranno Pavol come altri e sull'andare anche oltre al modello
Delle sostanze ma anche il modello delle cosiddette dipendenze comportamentali vengono riportati gli stessi meccanismo delle stesse storie quindi bisogna per cui di recente estremamente importante
Destrutturare il brand sul modello questo come lo si può fare probabilmente osservando molto
Chiedendosi e anche accettando che le conoscenze Neuro biologiche cui oggi noi possediamo
Sono utili importanti non è che vi abbiamo dire che circuito riverbera anche il piacere Omo i famosi locus eccetera eccetera come se non servono solo su tutte balle non è vero esistono eccetera il problema è come questa nozione questa competenza viene utilizzata
Cui prodest questa queste cose
E quindi e e altrettanti portare saperlo ma decontestualizzata e poi darle le risposte quindi non abdicare
Perché io penso che anche il consumatore che sa che cose capita nel suo corpo alla sua mente
Questo non vuol dire che è spacciato perché l'altra cosa è che
Sia l'operatore Siro stakeholder siano altri utilizzano queste competenze queste acquisizioni come uno scudo una clava per entrare in contatto con il soggetto la persona che sta facendo quell'esperienza
Quindi questo è un
Lo sguardo e l'operatore che deve i questo libro secondo me strumento importante dire che dovrebbe essere il libro sul comodino di ogni operatore che intenda operare in maniera decente molte cose super alcune sono note altre sono invece ancora affinare
La cosa che quindi e questo lo sguardo sull'operatore
Altrettanto apre molto lo sguardo sul consumatore anche qui io ho delle devo dire che più invecchi più difficoltà a nominare l'altro
Da me talk su questo debbo dire è un cliente è un paziente un consumatore e un uso attore
Perché se andiamo a vedere dentro ogni ognuno di questa definizione ha dei vantaggi ma degli svantaggi a delle assonanze ma anche dei rimandi
Dei rimandi anche come dire di diversità dei rimandi di stigma
L'altro pezzo c'è ma sappiamo anche che in mente un un giorno
Così parlando con Angelo diceva ma usa toni più spinge facenti Losanna sul concetto di rischio perché questioni più accettate più vicino a mente quando parli di riduzione dei danni la gente subito come dire si mette in campane subito di che gli aumentarle la l'adrenalina perché non sapere mentre concede rischio può essere più appetibile può essere più spiegato
Ed effettivamente questa questo e questo sì mi ha fatto riflettere perché effetti delle volte anche i termini che li usiamo quindi dico questa mia difficoltà dire ma come chiamo l'altro di fronte
No ma nel dire quando io nomino vuol dire che nel nominare l'altro do tutto né sui significati che entrano poi nella relazione che struttura con l'altro quindi quindi se volete anche che tipo di relazione credibile si instaura
Con altro che un paziente con un altro che un consumatore con l'altro che un disgraziato con l'altro che un vizioso con l'altro che invece una persona a cui non concedo ma citiamo come
Come dire modus operandi tra di noi il fatto che l'altro sappia possano voglia controllare controllarsi ma anche qui termine controllabili ci riflette dicevo ma le materne contro ma che diavolo vuol dire controllo
Con tutti i tipi succhi controricorso su che cosa
Dove uno impara ad interessante sentirmi più sto molto puro devo essere onesto una persona che mi ha stimolato molto anche letture altre cose perché in realtà cui parla poi tutta una serie di percorsi di avvicinamento altre questioni in cui
Scusate molte volte noi operatori così noi ce ne ho riflettuto abbastanza poco qui dovremmo rifletterci molto a lungo e anche capire dove ammesso che sia possibile io ritengo di sì nella mia esperienza fra un po'andrà in pensione quindi abbastanza lunga di lavoro
Ritengo di aver avuto la fortuna di avere strutturato relazioni
Credibili relazioni vi richiamo vere vere nel senso che c'è un rimando con l'altro
Su un discorso molto banale di non del non giudicare allora
Un altro e un altro elemento molto forte che riguarda
Sì di solito sono danno ma in realtà riguarda l'integrazione con l'altro
Io penso che un medico non debba mai giudicare l'altro
Nella sua condizione di sofferenza non sofferenza di felicità di piacere non ha il diritto di giudicare
Non solo questo può farlo Carlo forse un giudizio ma se nella relazione entra in gioco questo non sarà mai una relazione sarà una falsità sarà un qualche cosa di di posticcio di norma che non aiuta l'altro
Il fatto che si riesca ad sapere un minimo di linguaggio comune quindi questo libro tenta infatti interessanti Unicef a Franca cioè ebbene messo per consumatori e operatori
è una scommessa forte
Perché molte volte si pensa che siano gli uni sino antagonisti agli altri qui in realtà si cerca alcune esperienze che fa Stefano vecchio non era ancora altri dimostra che è possibile stare a fianco e possibile condividere no dei meccanismi che non è che ha detto che l'unico
Il meccanismo per controllare la propria dipendenza oppure il proprio consumo ben qui un altro errore anche lì
Tutto come da da riverificare che cosa intendiamo noi ma cosa intende anche l'altro il consumatore
Per dipendenza serve sementi importante
Valutare verificare
Con queste persone questi termini perché effettivamente per me di per nessun'altra cosa notare oggi ne parliamo di di dipendenza ma nella nostra lingua italiana separato lungamente di tossicodipendenti
E se ci pensate un secondo te cosa vuol dire tossico trattino dipendenti sequestro nello stigma e sono il Padreterno cioè dietro questa definizione questo nominare l'altro con questo modo stiamo a dare un giudizio
L'altro passaggio è che non esistono e che deve lineari
Ne siamo stati abituati
Va bene sì model ma anche per faciloneria molte volte che esiste una carriera lineare no
Gli altri dietro il pare model cioè il passaggio rituale compagnia varia iracheni era questioni come tu servi il dato
Perché la rocker
Una buona percentuale ci doveva essere validato in un reparto di Pneumologia probabilmente avrà e che sicuramente e tutti coloro che hanno problemi respiratori hanno fumato ma no perché sappiamo questo ma non è che di per sé sempre questo modo va quindi unire queste linearità che il consumo in quel modo lì che non ci sono possibilità di oscillazione
Mi viene in mente invece Claudio Renzetti Latteri del delfino no cioè come dire che il del consumatore a momenti diversi momenti in cui sostare sopra l'onda sotto l'onda segue la scia
E allora il qual è l'obiettivo di un servizio come dire orientato
A entrare in contatto a stare vicino
A rendere positivo anche accettare che la tutti posso insegnare delle cose in questi percorsi assolutamente non lineari
La strutturazione del servizio attuale sempre più mi è piaciuto molto defezioni Stefano vecchio in Moro servizi avvenimenti Monselice Bibo vede quella roba i bicchieri altre cose che ci sta a significare che va bene per tutti no
E anche qui la capacità di meramente arrogarsi sulla su che cosa vuol dire
Agire
Mettere azioni stare in contatto
Produrre luoghi in cui è possibile che il consumatore possa riconoscere la sua esperienza che sia valutata positivamente ma che posso Coco ostruire dei dispositivi che vadano incontro al suo regolare il consumo
Detto così sembra molto semplice ma in realtà se ci fu un momento ti metti dall'altra parte c'è assolutamente non semplice perché per l'oste con le altre molto facile odiano parto dall'altro si parlava di un mettimi sul binario no deciso ma in realtà e così si continua a essere così
Se il malato non malato non è possibile la condizione può essere che si accetti la cronicità infatti non per niente nella definizione della malattia ricorrente cronico bla bla bla centouno storie quelle vale per allora questo termine e anche qui la cronicità e le nuova malattia del ventesimo secolo tutti sta diventando cronici poi c'è un'altra parolina magica la fragilità metti insieme questo ai una materia esplosiva la decima queste due cose che attraversa una perché non dimentichiamo escono servizi pechinese patologiche sono attraversati da queste condizioni fragilità sotto persone fra Agip la prova e compagnia varia
L'altro è provare a dare uno sguardo che
Conoscevo possibile
No ma lo dico ma Maria provocatoria un'altra come dire mission per il servizio questo termine così potrebbe anche essere quello che insieme ad alcuni
Come dire consumatori
Impariamo a creare come educare ai consumi è un'altra questione non ricordare Carter educare non punire ma andiamo oltre ma educare i consumi e questo è molto importante la funzione che potremo declinarla con la l'allerta sui rischi e tant'altro Mario educare consumi
E quindi sfruttare tra virgolette un po'l'onda lunga del fatto che tu oggi vai vedi le scadenze vedere composizione con provare
Quindi come dire
Si cerca di rendere
Capaci
Siamo il termine inglese Em paure eccetera con ai a questi questi ci competenza conoscenza su ciò che ci vai a comprare ciò che consumi
La dire cosa c'è di strano che il consumatore di sostanze o di altre cose legali e illegali poi ceduto a torto insomma per momento lasciamolo perdere
Come dire siedo chi e gli occhi e quindi come dire a usare con il minor rischio possibile
Detto questo non è così facile che nei servizi sino rientrati su questo stregua
Chi sta provando a mettere mano ai famosi LEA eccetera e si rende conto che molte volte al di là che sarebbe interessante avere una maggiore rappresenta la presenza da parte dei consumatori che è molto difficile per tutta una serie di motivi più svariati no
Ma molte resistenze avvenga all'interno del sistema
Perché c'ho sempre paura che accetta la rete d'altro
Silvio
Tendenzialmente Florio forse qua persone tutte invenzioni
Non è un'azione così semplice perché noi lasciamo sia la classe medica ma anche le altre classi quindi intervento perché poi sempre in un passaggio del libro se questo discorso che
All'interno sei la figura del medico c'è proprio tutto il proprio abbiamo detto ma anche alle altre figure professionali dovrebbero essere più competente in materia di relazioni vicino studi di aiutare
Eccetera eccetera sì come dire si spalmano
Sì appiattiscono intorno modello medico
Questo non vuol dire che nega la medicina ragazzi assolutamente no però vuol dire come si può fare diversamente medicine questo fa diversamente l'essere medico come si può stare diversamente decine le persone che consumano
Mi fermerò qui poi ci sono un po'di elementi spero che dibattiamo
L'aspettavo va bene
Allora solo dove tutte le case
Allora
La prima questione quella del cambio di paradigma verissimo cioè
Abbiamo diciamo è un po'il nodo del libero
E il cambio di paradigma fondamentalmente come appunto si ripete
In mille modi con mille sfaccettature anche con linguaggi DiVersi
è al vere una visione del culto dei consumi
Che non sia una visione dicotomica giustappunto come è stato detto c'è consumo dipendenza astinenza dipendenza
Ma i consumi stanno in un continuum
E perché questo fondamentalmente
Perché il diciamo del paradigma che bienni proposto
Per meglio dire che viene riproposto perché appunto giustappunto riprendiamo da decenni anche di di studi in ambito internazionale su questo
Un la componente importante che non è mai stata
Impresa in considerazione Cuperlo o presa in considerazione seriamente
Parlando dei consumi di entropia la componente ambientali
Cioè in altri termini il l'idea è che consumi di sostanze non si spiegano facendo riferimento solo alle caratteristiche farmacologiche delle deroghe
Secondo appunto con l'idea che è passata nel senso comune che è la sostanza che crea la dipendenza ma neppure si spiegano e questo è molto importante ha delle ripercussioni ore anche in altri ambiti
Facendo riferimento alle caratteristiche biologico genetiche uno anche psicologiche individuali
Cioè individuo sta in un contesto e questo contesto a un'importanza fondamentale e spiega le oscillazioni di cui appunto si parlava
E io voglio far nota
Far notare che una appunto delle obiezioni che più comunemente ci vengono fatti e spesso vengono fatte anche dal mondo dei servizi è che giustappunto
I consumi sono una cosa quindi è che si neghi come così come per l'alcol che ci sia apro una stragrande maggioranza di consumatori in grado di controllare e poi ci sono quelli incontrollato i soci sono quelli dipendenti
E i servizi si occupano di quelli dipendenti cioè di quelli che in qualche modo hanno una malattia io faccio notare che input proprio a le prime ricerche sul controlli né sette innaturali
Preso hanno preso spunto tanta ricerca su i consumatori dipendenti la famosissima ricerca degli anni settanta di Robbins su i veterani
Suoi veterani del Vietnam e su come la grande maggioranza di veterani del Vietnam
Erano riusciti a uscire dalla dipendenza da una ditta perse pesantissima dei piedi somma nel Vietnam era così era
E questi e quindi se non è in realtà guardiamo anche allo sviluppo della ricerca noi vediamo che questi due livelli appunto di tu parlando anche di di Giustina reale al clima Klinger ben messo in evidenza cioè fra su tutti su come si esce in naturalmente i dati pendenza quali i meccanismi naturali cioè a dire i meccanismi in cui le diciamo il cambio il cambio divinità il cambio degli eventi
La maturazione individua le il fare ricorso diciamo da sé
è a delle risorse individuali ha prodotto un cambiamento quindi da una parte
Come si esce naturalmente dalla dipendenza
E per quali chi essi esce dalle dipendenze queste molto e e qui si incrocia diciamo il discorso sui controlli perché si vede che la gran parte delle persone che è escono diciamo naturalmente da periodi fasi anche molto lunghi anche ricorrenti di consumi in cui di cui non sono soddisfatti che considerano non controllato e non pienamente controllati
Avviene
Diminuendo il consumo
Al momento il consumo non passando all'astinenza all'astinenza può essere spesso come dire
Un obiettivo che viene anche naturalmente in qualche modo ma la gran parte delle persone si pongono come obiettivo quello di rientrare in un modello di consumo più compatibile più compatibile
E su questo le ricerche sulla al collo sono fondamentali e bisognerebbe pensarci naturalmente ora come dice giustamente
La nostra amica professoressa Patrizia Milingo dice per forza di Cipro sarà anche quelle che hanno più finanziamenti e in cui le persone rispondono con meno Problemi in qualche modo però questo dovremmo porcelo
Ora
Questo discorso secco
Condomini molto importante rispetto appunto alla Brindisi s'che voi avete
Sollevato
Io vorrei aggiungere alcune cose sulla questione della Brindisi se
Da un punto di vista
Prettamente scientifico
Che il diciamo da Brindisi c'è soprattutto poi come la porta avanti la fonte con sia piuttosto traballante sul piano scientifico
è assodato io faccio notare che che uno dei più bei saggi di critica proprio alla Brindisi Lisa come viene interpretato come viene interpretato in premi immagine
L'ha fatta Petter Cohen e il l'avevamo pubblicata nel libro del due mila dieci quello appunto edito dal gruppo Abele su Cucca e nel consumo controllati in cui non a caso io avevo messo alla fine proprio questo saggio di Petter cosa che devo dire
Lucidissimo lucidissimo poi naturalmente ci saranno altre cose ma comunque insomma chi
L'aveva visto questo libro vi invito a rileggerlo
Perché il problema è come alcune di queste caratteristiche anche che vengono fuori dal brain imaging vengono interpretate come anomalie e questa è un'interpretazione che quindi ci richiama come dire
Non cerchiamo a diciamo a a al contesto sociale anche all'interpretazioni che noi diamo ed è inconcepibile io ve lo dico eh raccapriccianti come mi è capitato a me
Vedere dei momenti di formazione degli operatori delle dipendenze in cui queste questioni vengono presentati senza il minimo approccio critico questi tuo discorso badate che non è solamente limitato al discorso sulle dipendenze per esempio impatta in questo momento ed impatta molto pesanti niente in tutto il settore della psichiatria
Leggiamo anche più recente volume che è stato tradotto dialettali Siss
Di criticate apparente DSM cinque
E quindi alla come dire alla partorito patologie zero azioni proprio a larghe mani di tutta una serie di comportamenti e di nuovo rifà quello allora quello che a me preoccupa e naturalmente non se ne può discutere oggi
Però eh
No intanto che non ci siano come dire ottime ragioni da un punto di vista scientifico di fare la critica ma di quale sono in questo momento come dire le componenti
Politico sociali che alimenta hanno un senso comune che intorno a supporto della Brindisi che vanno a supporto di questo tipo di interpretazione
Perché viviamo in un mondo in cui il la grande attrattiva diciamo della della brand Diseases e e di come punto di Anne vengono letti tutti gli avanzamenti in campo neurologico poi questo è come dire
Il messaggio semplificato che danno dando il messaggio semplificato in qualche modo diciamo rispetto alla complessità dei problemi dei problemi a cui ci troviamo di fronte a me e questo che il
Dovremmo secondo me cercare in qualche modo di approfondire
Rispondo ora alla domanda che mi ha posto Franca
Certo parlare di continuo dei consumi e quindi parlare di controllo prefigura un modello di intervento che in termini tecnico appunto chiamato il modello proattivo
In cui come appunto dice di Clemente il più citato si può intervenire in qualsiasi momento diciamo no della vita
Il consumo di una persona
A sostegno fondamentalmente delle capacità di autoregolazione allora c'è in effetti una componente
Come dire
Non partono utilizzate questo chiaramente un modello poi modello psicologico prettamente psicologico quindi non patologico Sante
Però è anche vero che invece il sistema dei servizi è saldamente insediato e su diciamo supportato finanziariamente tutto
E nel
Nel sistema socio sanitario
Diciamo e la cornice in cui è inserito che in qualche modo è un problema
Devo dire che però qui sto
Non è solo un interrogativo diciamo teorico questo c'è venuto soprattutto nel nelle prime ricerche che abbiamo fatto nel sette innaturali quando
I consumatori Christine insetti naturale anche quelli che diciamo dicono di essere in un momento di diminuito controllo o di avere passato periodi di diminuito controllo del consumo
Posti di fronte alla domanda ma ti rivolge veste servizi dicono no
No
E la gran ma la grande maggioranza dice no cioè lo vede come l'ultima spiaggia in questo sono perfettamente come dire con intenti con gli operatori calcio come ove dipendenze e noi fino a che proprio
Se possiamo farne a meno non ci andiamo
In parte hanno ragione perché io mi ricordo che i primi il focus gruppo che abbiamo fatto con operatori quando si parla appunto di un intervento che abbia finalità diverse da quello dell'astinenza loro dicono ma
Questo va contro la mission del servizio cioè questo è un punto ancora da completamente che
Cioè e nove probabilmente viene adoprato anche in maniera difensiva per carità di dio insomma per non avere troppi problemi però è un problema che viene visto
Come si risolve questa questione naturalmente s'abbiamo se avrà fatto il libro in qualche modo avevamo una visione ottimista ecco io
Termino su questo io credo che il suggerimento
Più interessante venga dal l'intervista appunto che io ho fatto Stefano vecchio quando insegna
A
A far vedere
Quelli interventi
Innovativi che in qualche modo si rifanno ad un'altra paradigma che già vengono fatti ma che non vengono riconosciuti dagli operatori stessi
E per esempio il di anche gli interventi più classici cui fa riferimento a il metadone diciamo no interventi col metadone
E al al alla ditta il diverso sguardo che hanno sul metadone il consumatore rispetto all'operatore cioè l'operatore poi una specie di negoziazione
Vanno vanno avanti diciamo queste esperienze
E messo in qualche modo di fronte all'evidenza si deve dire se in effetti intervento che io faccio aiutato la persona
Ad aprire un maggiore controllo la aiutato a a vivere una tenuta diciamo sociale relazionale migliore
Non vi è questo non viene come dire non viene riconosciuto in qualche modo ecco e quindi di nuovo il discorso ritorna e ritorna quindi al discorso della formazione degli operatori perché l'operatore che pure ha inventato perché in qualche modo rispetta la formazione che gli è stata data rispetto diciamo a a quello che era l'intendimento iniziale ha inventato qualcosa di nuovo con qualche modo nella pratica oltretutto una cosa molto interessante cioè ha fatto qualcosa nella pratica
Dove quindi si può avere un circuito diciamo virtuoso dalla pratica alla teoria di nove della teoria alla pratica e non viene riconosciuto ecco diciamo che il libro in qualche modo voleva offrire un po'
Uno strumento per col Parri diciamo questo divario
E ecco e dare un punto di appoggio in questa direzione
Allora molte cose molte cose perché Franca Angelo hanno così insomma no beccato i punti nodali del libro no io intanto voglio dire che questo libro arriva alla fine di un insomma di un lavorìo di quasi otto anni per quanto ci riguarda
Che sono stati in parte anni di ricerca non ripeto quello che insomma è già stato detto però come dire noi stimolati da una parte della letteratura internazionale su questo
Io personalmente sento di dovere molto a tombe corto per esempio che sto ricercatore che ha lavorato molto sul consumo di cocaina
E a analizzato proprio le strategie di autocontrollo di autoregolazione dei consumatori di cocaina
Faccio riferimento a Luís perché l'UE ha molto lavorato sul fatto di dire somma di dell'uscire dal dalla cosiddetto tunnel della ricerca nove corde dice
Insomma bene o male la ricerca oltre come dire a a investire la maggior parte de dei denari e delle risorse disponibili sulla sulla malattia del cervello però anche quando è una ricerca diverso si concentra molto spesso su popolazioni reclutate presso il servizio nelle prigioni no quindi su popolazioni che prese in un momento di di di problematicità del loro consumo di perdita del controllo e di e di maggiore difficoltà lasciando spesso fuori questa ricerca la la grande platea dei consumatori che sono quindi quelli che non arrivano a quel punto ma magari consumano per anni o per decenni avendo strategie
Personali di di regolazione no allora questo questo invito di De corta a ad avere un po'un altro sguardo da guardare anche chi il consumo bene o male se lo gestisce per imparare no le corte dice proprio per saperne di più rispetto a chi controllo lo perde i quindi alla fine sta male
è importante che noi sappiamo conosciamo quali sono le strategie di chi il controllo più o meno la mantiene ci serve sapere questo
Quindi questo è stato un input un'imponente importante credo che la scoperta per me è più interessante che poi ha proprio delle conseguenze anche in termini non solo farà diplomatici ma anche operativi poi rispetto al sistema dei servizi
E quella che è stata città citata delle traiettorie cioè il fatto che se noi adottiamo un altro sguardo che non è quello della malattia del cervello
Le traiettorie le storie dei consumatori nella e del loro consumo di sostanze sono sempre traiettorie che hanno un andamento altalenante non sono traiettorie
Lineari che vanno da un consumo prima non problematico che poi diventa problematico che poi diventa dipendenza ma come dire ogni consumatore alterna periodi DiVersi
E questa è uno per credo per per ognuno di noi che si occupa di queste cose è una scoperta fondamentale anche perché poi quando entriamo nelle storie individuali dei consumatori
Vediamo che me le questi consumatori mettendo in pratica delle strategie personali dei vede mettendo al lavoro delle risorse che sono personali ma sono anche risorse di contesto
Riescono spesso anche senza un aiuto professionale a tornare per esempio un consumo maggiormente controllato o anche momenti di astensione è molto interessante è stato molto interessante per noi ancora una volta al lavoro tra gli altri di Petter Conenna
E te per Cogne è sommare arrivato a disegnare diverse di queste traiettorie e lavorando tra l'altro su facendo ricerca su migliaia con migliaia di persone quindi con campioni si direi
Significativi
è arrivato a dire ci va insomma mediamente la la traiettoria che più État presente
In queste storie è una traiettoria in cui a un certo punto capita di avere un uso in cui particolarmente intensivo o addirittura un uso fuori controllo ma poi capita per lo più un ritorno a un uso moderato allora io credo che sotto questo profilo la ricerca importante per chi di noi lavora in questo campo insomma ci cioè perché capire questo avere questo risultato ci come dire ci fa vedere
Non solo il consumo delle persone con cui lavoriamo ma ci fa vedere anche proprio le loro capacità di governare questo consumo allora questo per noi è stato interessante
C'abbiamo nel nostro piccolo lavorato anche in prima persona con alcune ricerche ancora una volta soprattutto sul consumo di cocaina o supponi consumo ricerche guardate qualitative
Piccole
Pagate con poche migliaia di ieri e di Europ quindi anche ricerche diciamo con molti limiti che però messe a confronto con quello che ha scoperto la ricerca scientifica a livello internazionale insomma ci hanno confortato personalmente io ho fatto alcune ricerche alcune interviste in profondità a persone che consumano
Cocaina e destato non sono molto interessante disegnare che vedere queste strategie personali queste capacità di controllo in persone molto diverse che venivano da contesti molto diversi
è stato anche interessante il feedback che alcuni di loro mi hanno dato dicendo guarda per prima di questa intervista non mi era chiaro che io avevo una strategia di regolazione e come sempre le sante perché da un lato sono strategie naturali quindi non è che uno ci scrivere un trattato sopra via dall'altro lato però è molto interessante anche questo questo riscontro cioè molte questo appare no un discorso anche all'intervento professionale cioè a volte non la nostra vita cedola cela regoliamo in un modo o nell'altro ci regoliamo quindi anche il nostro consumo un passaggio di consegne di consapevolezza però è un passaggio importante per esempio noi abbiamo preso questo
Risultato della ricerca e ci siamo detti
Ma per esempio perché non può esserci un tipo di consulenza
Anche professionale quando richiesta non è sempre richiesta ma quando richiesta un tipo di consulenza che si calibra su questo cioè che quindi non è un trattamento di qualche cosa anche perché non cioè magari la domanda di trattamento
Ma è appunto un sostegno a pratiche naturali di autoregolazione che magari in un certo momento di questa traiettoria di consumo hanno bisogno di un Roma di un rimando di un sostegno e allora e questo è solo un piccolo esempio però a noi diciamo interessato molto questo movimento
Da quello che la ricerca ci dice delle strategie naturali di regolazione a come questo può riorientare i modelli operativi i nostri che su questo che su questo lavoriamo e questo è stato un po'il focus di questo lavoro e che trovate anche in questo libro ci tengo poi rispondo alla sollecitazione di Franca ci tengo a dire poi che un'altra perché voglio dire non è stato un interesse astratto siccome abbiamo letto delle ricerche internazionali ci è venuta in mente l'altro imputo forte per fare questo tipo di lavoro il dato di realtà
Cioè da un lato in alcuni contesti di lavoro presenta sul all'imitazione dei rischi nei sette naturali di uso eccetera sono ormai parecchi anni che arriva spesso una domanda che ripeto non è una domanda di trattamento ma una domanda di consulenza in quel in quel senso
E quindi cercare una domanda a cui rispondere c'è già da tempo insomma su cui complessivamente il sistema dei nostri servizi non è non è ancora sufficientemente sufficientemente attrezzato tra l'altro mi sembra interessante dire per esempio che nell'ultimo piano d'azione nazionale della Svizzera
Questo termine consulenza
Mi sembra che sia consulenza per la limitazione dei rischi in quel caso ma insomma
Questo termine della consulenza proprio come prestazione professionale con queste caratteristiche è quindi non mirata l'astensione non trattamento ma con questa passatemi il termine leggerezza no nel negli obiettivi
Beh questo questo termine è stato incluso in un piano d'azione nazionale sulle droghe proprio perché lì insomma meno male questo questo passaggio
è stato fatto quindi
Come dire l'interesse nostro e anche quello di promuovere una riflessione teorica e di e di promuovere una ricerca che poi sia una ricerca azione davvero insomma che ci ci aiuti a a ricalibrare un po'al tipo di intervento
Sulla questione della riduzione del danno io nel libro per ho trattato di cui esistono perché alcune cose che noi diciamo quando parliamo delle pratiche di e delle strategie di autoregolazione dei consumatori
E sono sono già state dette nel momento in cui la riduzione del danno è nata no perché la riduzione del danno è nata proprio facendo tesoro delle risorse e delle strategie dei consumatori
Però una certa radicalità che era ma a mio avviso intrinseca nella nascita della riduzione del danno il mio
Giudizio insomma la valutazione che io ho fatto quest'nel capitolo di questo libro è che se sostanzialmente persa negli anni
Io ho provato un po'a costruire un po'tre fasi della riduzione del danno la faccio molto breve ma diciamo quando abbiamo cominciato era è stata sostanzialmente una una politica di salute pubblica no
è nata sull'onda della crisi dell'AIDS quindi il problema era ha come dire contenere quel danno farlo in alleanza con i consumatori
Cambiare alcune cose non che non sia stato rivoluzionario negli anni novanta lo è stato perché quando bianco linciato a ragionare in questi termini abbiamo fatto scendere di qualche gradino l'imperativo categorico dell'astensione
Nel senso abbiamo detto ma insomma non è detto che quello debba essere l'obiettivo unico dal nostro sistema di intervento e anzi forse ci sono delle cose che vengono prima no per esempio
Prego prevenire l'AIDS per esempio prevenire le overdose quindi per carità è stato un passaggio importante però negli anni Novanta sostanzialmente come dire è rimasto un intervento di salute pubblica
Che non ha alla fine alla fin fine spostato più di tanto il sistema di intervento nel suo complesso tant'è che la mia percezione che la riduzione del danno sia stata messa nella sua nicchia quindi sia diventata una serie di interventi importanti per carità abbiamo fatto benissimo a lottare
Per questo ma abbia perso il suo potenziale e la il suo impatto paradigmatico cioè abbia un po'perso la sua capacità di farci sì rileggere i fenomeni nel loro complesso
E col tempo però sono successe un paio di passaggi interessanti evolutivi che sinteticamente sono questi da un lato la riduzione del danno è entrata anche nella cosiddetta area del trattamento
Cioè noi per per per comodità anche organizzativa forse continuiamo distinguere il pilastro del trattamento il pilastro della riduzione del danno
In realtà come c'è un continuum nella vita delle persone c'è un continuo ma anche nello stand dell'offerta del sistema dei servizi
E la riduzione del danno ha fatto il suo ingresso anche nel trattamento nel momento in cui il ventaglio degli obiettivi possibili del trattamento hanno incluso anche alla fin fine il fatto che la stabilizzazione per esempio
E quello che Angelo Audi citerà citava prima sommaria obiettivi di stabilizzazione obiettivi di consumo ma minor danno e così via San quindi questa contaminazione con l'ambito del trattamento a ultimo aperto ulteriori spazi di di di riflessione che secondo me è anche riflessione paradigmatica la seconda questione importante che è accaduta e nel librone parla Lorenzo ramo letto per esempio quando racconta il tipi di di intervento che vengono fatti nel setting naturali di uso quindi nei rave o in altre in altre situazioni è che quel tipo di nuova tra virgolette popolazione di persone che usano sostanze e quel tipo di nuovi stili di consumo
E come dire hanno portante in campo una cosa che si chiama normalizzazione del consumo anch'io metto sempre sale sul tavolo questa parola i consumi di sostanze oggi sono normalizzati no
Nel non solo nel senso che tanti milioni di persone usano certo c'è anche un dato quantitativo importante se non fossero tanti fosse ragioneremo in un altro modo
Ma non è tanto questo normalizzazione vuol dire che il consumo di sostanze entrato nella vita quotidiana delle persone convive con la vita quotidiana persone non necessariamente crea rotture con questa vita quotidiana e spesso è un uso di sostanze funzionale alla vita personale quotidiana delle persone
Questo insomma disegna uno scenario
è completamente diverso
E questa e che i i consumi non è a volte li abbiamo chiamati i consumi con compatibili che è una situazione è una definizione che non non mi piace molto perché sempre ritagliata un po'un po'in negativo o no chiamiamoli consumi funzionali che a volte quando diventano disfunzionali rispetta la vita delle persone ecco quello il momento in cui le persone magari decidono di cambiare come cosa e e e in quanto utilizzare quindi questo scenario di normalizzazione non non può che come dire portarci a ragionare in termini differenti e quindi far diventare l'approccio di riduzione del danno non una cosa
Per quattro eroinomani buttati sulla panchina perdonatemi l'immagine ma come dire un approccio che tende a virgolette governare auto governare il consumo quotidiano di milioni di persone quindi siamo in in un altro scenario
Allora la terza riduzione del danno che un po'ipotizziamo in questo libro è un po'questo insomma un approccio che promuova una un governo e un autogoverno di questo fenomeno
Con strumenti che sono strumenti sociali e culturali prima di tutto
E quando come dire il sistema dei servizi viene interpellato perché c'è una domanda magari di aiuto e di sostegno
Ha come dire questa questa l'offerta di quel di di sostegno sia un'offerta che parte proprio dalle capacità delle abitudini dalle dalle risorse che in maniera naturale le persone utilizzano per regolare
Per regolare il loro consumo se vogliamo è un passaggio a quella che e questo è un termine in Italia ancora piuttosto in impronunciabile si chiama Draghi education quindi è una un po'un passaggio da limitiamo i rischi e danni a in maniera proattiva promuoviamo un modo sanno di consumare
Io so che ci sono molti contesti in questo Paese in cui se io vado a dire io voglio promuovere un modo sano di consumare mi cacciano
E però se siamo d'accordo sullo scenario di normalizzazione con tutto quello che ciò implica e forse insomma dobbiamo in qualche modo provare no campo a a forzare culturalmente l'orizzonte e a e a e a promuovere questa prospettiva ultimissima cosa
Quando parliamo di autoregolazione appunto la domanda può essere ma perché è un consumatore che a queste capacità autore dall'attive dovrebbe rivolgersi ai servizi
Perché servizi se ne dovrebbero occupare la mia risposta è nei fatti perché a volte arriva una domanda di aiuto nei momenti come dire in cui la persona sente che
Sta uscendo di controllo sta usando in maniera troppo intensiva ma sta ritrovando la sua bussola il suo consumo sta diventando disfunzionale
Questa domanda arriva non è una proposta nuovi voglio dire il fatto che noi impariamo dare una risposta a questa domanda nei termini
Giusti non è una proposta allora di come dire di costruire un sistema i servizi che vuole che cinque varianti si dice in inglese che vuole catturare
Tutti i consumatori agivano ci saranno sempre molti consumatori che non avranno bisogno di un aiuto professionale
Però nel momento in cui ci sono alcuni consumatori che invece chiedono un aiuto professionale non nei termini standard del trattamento per come mediamente offerto dal nostro sistema direi che a questo si si deve si deve attrezzare
Ci sono allora ci sono in in sala altri due coautori del libro che saranno leopoldo Grosso e Lorenzo Kamo letto che direi che se hanno voglia di aggiungere il loro pezzo sarebbe un apporto prezioso e poi il microfono è per voi però naturalmente
Invito ai nostri coautori
Siamo parola
Aggiungo solo una considerazione
Anzi faccio una domanda
Perché in trattamento per servizi
Noi abbiamo un più alto numero di eroinomani rispetto a un minor numero gli alcolisti
Quando il datore sempre il consumo ci direbbe assolutamente contrario
Molte più persone bevono di quante persone consumano e rovina
No
Va a questa domanda intriga al netto del fatto che l'alcolista può essere intercettato anche ad altre agenzie
Di cura che non sono certe no
Può essere reparto ospedaliero può essere medico privato può essere il gruppo degli alcolisti anonimi però a conti fatti penso che anche mettendo insieme tutti non andiamo in pareggio
Rispetto ai trattati
Beh la risposta che e questo vi fa essere leggermente più generoso nei confronti dei servizi risposta che rispetto alle persone dipendenti dello Utah
Il farmaco agonista fa la sua parte rispetto alla capacità di rientrare in possesso del controllo il corso
Per l'alcol lo strumento non c'è
Per l'alcol strumento non c'è
E per l'alcol
La fatica
Portare i servizi
Presso i quali vige ancora di più pura cultura tutto e niente che non per le persone dipendenti perché non hanno avuto bene o male venticinque anni trent'anni di pratica
Di cura tramite il metadone a mantenimento
Perché farmaci che ci sono per l'arco anche quelli che in qualche modo qualcuno ipotizzato in più si avvicinassero alla funzione agonista in realtà non riescono a svolgere questa funzione
Allora quella che la persona corista chiede e avere la possibilità quando non ce la fa a riprendere il controllo di essere aiutato riprende il controllo con un ricovero breve
Allora per rientrare riprende il controllo farà intossicazione veloce
Bastano novanta cioè novantasei centoventi ore
Quindi quattro giorni forse cinque ricovero classico in ospedale di otto perché temevano altri due o tre di buono per i prenderti fino in fondo no c'è qualcuno che firma prima perché si sente già rapporto dice
Poi è vero che qualcuno di costoro il controllo li perde forse quasi immediatamente alcuni altri su questa disintossicazione ci piacciono bene per altri tre mesi per altri sei mesi
In cui riescono a mantenere il controllo
Allora mi sembra che se per le persone dipendenti del Rina gli strumenti gli abbiamo nella direzione che è stata illustrata
Per l'alcol dipendenze ancora invece molto più da fare
C'è molto più da fare
Basterà semplicemente questo è la conseguenza
Ma io dico sono due cosa velocissime perché non sono tanto d'accordo su questo fatto del danno che in qualche modo sarebbe stata fagocitata in modo positivo dal trattamento
Io credo molto di più che invece sia il trattamento che dovrebbe essere fagocitato la riduzione del danno
Perché sostanzialmente qualunque tipo di approccio anche medico anche le sue ci son tanti medici me anche la cura dell'influenza poi alla fine non è che ti è radica completamente qualunque altra quel paradigma della guarigione certi non certo puntano per cui se mai ci liberiamo da questa cosa qua diciamo che la riserva non è una su sotto qualità di intervento perché non siamo come si capaci di guarire una persona ma in realtà la procederà Ale che noi dovremo avere a qualunque altro tipo di situazione
Provvede potremmo dire che e ci sono alcune casi in cui gli e e quindi un polpo il Pezzoli seconda cosa sulla normalizzazione e sui servizi che se ne occupano
Probabilmente almeno nel nostro mondo insomma un po'più ricco se vogliamo che ha possibilità anche di arrivare alla Rete e quant'altro e c'è già un un'auto un'auto proposizione di chi fa consumo di di sostanza anche psicoattive in una direzione ma antagonista ma veramente competitiva rispetto ai servizi io invito se non li conoscete già ad andarsi a vedere canali you tube come Drago labbra Oxa che idealizzato istanza
In cui si trovano delle dei consumatori che hanno il physique du role dello studente di chimica senza assolutamente improbabili rispetto quello che rechino grafia nostra classica
Che spiegano esattamente la la l'effetto della sostanza con un intervistatore che parla l'altro di fianco che usa che fa vedere quello che succede quello che non succede con tanto di in background la insomma tutte le il monitor del delle cose vitali e che sono molto competitivi con con i servizi per allora il poi chiaramente bisogna riuscire a fare anche una mediazione rispetto a questo però si tratta di un mondo che ha sviluppato anche delle competenze per le quali riesce a volte a farsi carico di se stesso in un certo modo per cui la normalizzazione non sta soltanto nei consumi o une consumi a rischio eccetera sta proprio anche in quel ambienti quel seppi che dicevi tu che è un se che culturale
Per fortuna in questo momento e magari reperiremo in altro modo permette anche di riuscire a fare discorsi che magari tempo fa era meno quelle la mia generazione in tempo era difficile poter lì poter rifare e e quindi anche approcciarsi ad un sistema in cui le sostanze sono una delle componenti della della vita che come qualunque altro tipo di la componente del di componente della vita possono andare fuori giri
E in quel momento lì aveva a assenso riuscirà a Dini ad intervenire ma non non prima non dopo ecco
Altri
Ma se mentre aspetto voleva un po'andare a ruota di Lorenzo sì è vero è importante quello che si risolve tu per trattare altro ma quello che come sta interrogando quindi mentre a scuola aveva ascoltato
E ma i servizi riusciamo a fargli fare una drift c'è un po'un cambiamento cioè passare da un imprinting trattamentale
Ad un imprinting consulenziale
E ci diamo molta strada bisogna investire proprio investire qui in termini di cambiare paradigma operativo
Perché che ci piaccia o non ci piaccia probabilmente in tutto il vivere umano in vien da dire prima con Franca dicevo che delle volte forse un po'riduttivo per la detenzione del danno e basta come se fosse un qualcos'altro che o è qualcos'altro di molto potente molto grande molto onnicomprensivo pure come subito Lorenzo è un qualche cosa subordina perché non si è capaci idee che doveva che nel passaggio di paradigma forse dovremmo anche lì nei termini sono del danno
No dovrebbe essere un modo come dire laico di entrare in contatto con le sofferenze che possono anche esprimersi attraverso un uso di sregolato no la persona certo punto
Dovremo attrezzare novennale dei servizi con la capire quando una persona viene a contattarci perché i bisogni della consulenza di fare il punto rotta i capi d'insieme
Ma capite bene che posizionare l'operatività su questo quadrante non è così facile c'è un pot-pourri vedere molte delle cose delle formazione dell'informazione o dei pilastri su cui si fondano i servizi sanitari italiani in questo momento non dimentichiamo che vogliamo fare muro del pianto possiamo fare in continuazione che sta perdendo sempre capacità impeditive sta perdendo capacità economiche non c'è possibilità di aver risorse e tant'altro non vorrei neanche sicuramente gliele investire anche su interventi non abbia Prato ma di prevenzione questa sera e forse mi ha fatto male perché là dentro dobbiamo inserirci questo perché onori rivediamo la prevenzione ad ampio raggio e quindi se la cambia perché mi ricordo sempre uno cosa che diceva molti molti anni fa ero con pochissimi capelli bianchi quale sia questa roba che la prevenzione inizia e dove finisce il trattamento il trattamento a inizio legislatura menzione
Crisi qualcuno l'aveva coniato qualcuno di quei segni e tante questi formatori così fantasmagorici
In realtà il vero però attenzione come noi collochiamo perché si dice che a un certo punto se era un porno se è questione di quando uno riporta torni indietro che dirvi è guarito un'altra altro termine troppo che non esiste
Però gli avevo cambiare questo aspetto cioè in cui vedere noi operatori in questa funzione
Torno a dire mi chiedo scusa ma non è assolutamente facile da una parte e poi che tipo di investimenti vanno fatti
No beni dottor rivede questo perché nella medicina anche anche attualmente a me spaventa molto che il modello brand Isis come diceva grazie prima sta per radendo pesantemente la psichiatria cioè i danni della significa biologica non devo elencarne questo quella questa pratica sono danni pazzeschi
Perché non permettono di fare uscire la capacità dell'altro
Cioè soffrire più di una avere la sofferenza mentale a questo termine un pochettino così vago non vuol dire che tu non sei capace non vuol dire che tu non puoi vivere
Però nella concezione comune questo è così
Per molte volte il formula Coco
Mi inchioda il paziente
Quanti sono gli psichiatri che entro in una rotta di discussione col loro paziente uso volutamente questo termine
Su quali strategie farmacologico utilizzare quante volte lo psichiatra si mette una condizione di dire il mio sapere questo ma lo valutiamo in base anche la tua esperienza come ha funzionato
Ho quindi e essere in grado di dire lo discutiamo Luo
Come dire lo contattiamo ma un altro tenne conto si usi situate nelle dipendenze si famoso contratto terapeutico tuttora no nelle comunità tanto in contatto terapeutica Cacchi vuol dire
No va bene sopra dei punti per cui il modello consulenziale altro deve tener conto di tutte queste prove d'incrostazioni che ci portiamo dietro
E che sono funzionale un sistema di mantenimento nella diversità e tant'altro essere mi fermo qui se lo vuoi
Però sono stanca e non so se riesco a dire bene
Sì sono Angela De Bernardinis direttore dipartimento dipendenze ASL otto quattro
Sono l'espressione di un conflitto di interessi ma non di uno di almeno due o tre
Sì sì sì allora uno no perché
Il libro io l'ho letto solo in parte
O oppio spigolatura qua e là ma lo leggerò con con calma
Ma avevo idea di di quale fosse l'impostazione un po'per vicinanza di pensiero
è un po'magari per per averne parlato con qualcuno
Credo che
Ci sia un una confusione di fondo
Tra quella che è stata l'origine impostazione fondativa
Dei nostri servizi e anche delle strutture del privato che con noi lavorano nella residenzialità in altri progetti
Dicevo credo che ci siano proprio così una confusione di fondo rispetto a quello che da quel momento che è stato il momento dell'epidemia di eroina
Che è stata un'emergenza a cui lo Stato ha risposto dicendo che era facciamo mettiamo della gente a lavorare su questa su questa questione
E quello che poi invece nell'arco di trenta ma son di più negli anni insomma mai quaranta da legge del settantacinque su quaranta due quarantatré anni e quello che è stato l'evoluzione invece il fenomeno che a me non piace dirlo così perché mi sembra una cosa ridicola ma all'evoluzione dei comportamenti delle conoscenze e delle disponibilità al consumo di sostanze della disponibilità di sostanze dei prezzi della diffusione delle architetture chimiche diverte
I servizi a questa evoluzione non sono stati
Dietro nel senso che noi continuiamo
Questo zoccolo duro di grande impegno di
Di risorse e di di personale nella gestione di persone che ormai vanno per lo più verso i quaranta e i cinquant'anni che hanno una loro storia più o meno condensata più o meno grave più o meno problematica
Di dipendenza da oppiacei li possiamo dire dipendenza perché ma poi c'è tutto un mondo che arriva da noi ma non perché è una dipendenza
Ma perché ha degli obblighi
Giovedì dieci
Giovedì ci non necessariamente per attività illegali maggiori e di chip questioni di tutela del minore giuridici per questioni di parte enti giuridici insomma diciamo che ha degli obblighi quindi c'è torna a a bomba la questione fondamentale
Che è quella dell'illegalità
Allora anche le persone con problemi di dipendenza da alcol o di abuso di alcol hanno i loro guai giuridici Elia no
Ma è una misura enormemente meno
E imparano molto in fretta e imparano molto in fretta perché di cento persone che arrivano in un mese al mio dipartimento per la patente sospesa per l'alcol ne ritornano per lo stesso motivo negli anni dieci che sono quelli che vanno trattati che hanno bisogno di essere trattati per lo meno no se son d'accordo
Quindi questa questione è una questione impattante centrale altra questione disgraziata che questo modello di lavoro è un modello generazionale magari grazie a Dio stiamo finendo
Nel senso che Angelo fra poco va in pensione io sono solo un pochino più giovane ci vada un pochetto ancora marciando anch'io e tutti gli altri come me
Coetanei direttori o comunque operatori molte Sperti da tanti anni che fanno questo lavoro
Lo più io vi dico per lo più motivati per lo più competenti ma ognuno con la sua storia fondativa sulle spalle e abbiamo ancora degli operatori che scrivono nelle relazioni
Che questa persona non è veramente motivata a cambiare stile di vita non ha elaborato ancora cioè voi poi chi lavora nelle nelle comunità lo sa bene perché per le relazioni ce le mandiamo no e queste cose le scriveremo Narmer scrivete anche voi no
Cioè c'è quest'aula di santità che bisogna aggiungere allora qui nessuno è santo la vita è una malattia cronica a prognosi infausta eppure a trasmissione sessuale quindi voglio dire questa purezza questa questa obiettivo dell'astensione ma
Perché
Quando abbiamo un un una prescrizione o non prescrizione un consumo di ansiolitici di antidepressivi nella popolazione che fa la sua vita che lavora che feci lì che va in pensione che va in vacanza che va al cinema
Che ogni tanto ha bisogno di un aiuto psicoterapeutico se lo capisce odi un aiuto psichiatrico se se sta peggio ma comunque questo io credo l'equivoco di fondo cioè il problema la grande epidemia dell'eroina c'è assegnato in un certo modo che andava pure bene secondo me in quel momento lì perché tanto di risposte non ce n'erano diverse
Ma questo modello non siamo riusciti non dico a superare lo perché per certi livelli di questione continua andare bene a quanta gente abbia un permesso di salvarsi la pelle
E anche la salute corna h con l'educazione al consumo con la siringa pulita con il Coni profilati ce lo facciamo ancora a quanta gente questi non li contiamo
Quanti di quelli che sono ancora in trattamento dopo tanti anni sarebbero morti malamente da tanti anni se noi non avessimo fatto nulla ma questo non lo contiamo
Allora la debolezza la fragilità e nella natura umana
Ma anche fra i nostri operatori c'è tanta gente che sta male che sta male nel senso che alle sue difficoltà della vita
E e e in qualche modo cerca di gestire le qualcuno ci riesce qualcuno qualcuno no
Allora conflitto di interesse sta nel fatto che io non c'ho voglia di dire che servizi son finiti perché non sarebbe giusto non sarebbe
Ma è vero che chi pensa e chi progetta e chi fa
Le linee di indirizzo della politica sanitaria in tutti i campi
E in questo soprattutto deve porsi il problema che mai stiamo finendo e allora dopo possiamo fa due cose una che fa felice Riccardo esternalizziamo tutto perché tanto non c'è problema ma tanto gli stessi problemi ce l'avete pure voi che siete DiVersi allora questa è la questione smettiamola e non siamo DiVersi
Non siamo Diversi e nel mio dipartimento sono pari eroinomani alcolisti quindi regolare dati i dati quindi però è vero che è una questione di
Di storie di territorio incerto certa certe
Ma la domanda e pericolante a cose più dove voglio andare a casa
Chi di voi lavora nei servizi
Nel privato non lo so non so brano predire avvenuto chi di voi lavora nei servizi
Quante volte ci è successo a me è successo tante volte di aveva una richiesta da parenti e amici conoscenti
Di una consulenza su una situazione di consumo di fallo e di concludere dicendo per adesso non portavano i servizi
Ma non perché penso male dei servizi ma perché penso che bisogna attivare tutte le risorse che una persona e che il suo contesto familiare familiare parlando stiam parlando anche di gente giovane
Familiare era per poter smuovere da subito quella situazione poi il consumo
Scusate ma anche le tre tavolette di cioccolato che mi farei stasera non fanno bene
Se me ne mangio un pezzo così nessuno mi dice niente io son felice perché mi sono data un pochino di piacere Rollo vogliamo dire che gli esseri umani hanno bisogno di un pochino di piacere poi ognuno se lo trova come sa come può
E se lo gestisce in qualche modo allora vogliamo costruire un mondo ma come sono banale questo è un mondo in cui la gente acquisisca da da presto consapevolezza ma perché con la sessualità non ce n'è bisogno ma perché con la tecnologia e non ce n'è bisogno allora io credo che le questioni di cui si dibatte stasera sono questioni che riguardano gli esseri umani a trecentosessanta gradi certo sulle sostanze e c'è questa cioè ci sono una serie di sottolineature che lo hanno fatto hanno fatto molto bene ma
Penso che i servizi abbiano fatto tante cose utili e che a questo punto sarebbe bello avere un ricambio generazionale ma perché nella scuola no e nella politica no
C'è qualcun'altra che vuole
Dire qualcosa
No ma
Sì Franco Prina
Va be'
No io va be'adesso faccio il docente di sociologia della devianza furono l'Università di Torino
Però insomma
Nella mia vita precedente i nella seconda delle quattro vite
Che caratterizzano il percorso sono
Stato all'inizio dei servizi proprio all'origine dei servizi e Cerro quindi insomma
Tutto questo percorso poi me ne sono un po'allontanato però non volevo volevo solo dire una cosa che mi sembrava commedia che avesse più attinenza con con poco
Cosa che faccio che mi piacerebbe fare
Cioè quest'idea di di fare ricerca su questo tema che credo sia io non non ho letto il libro quindi non so quanto ma scorrendolo così in mi sembra ci sia però dietro un lavoro di ricerca puntuale su diciamo in contesti senonché appunto se ho capito bene con confronti dialoghi aspetti qualcosa di più qualitativo no che fa emergere storie eccetera
A me sembrerebbe molto importante
Nella logica di fare ricerche in luoghi in contesti che non sono quelli appunto dei servizi
Che non sono quelli appunto delle
In cui è facile incontrare certe storie mandare invece laddove si possono incontrare altre storie altre vicende
Che è un po'il problema del del lavorare sulle popolazioni nascoste no
Di incontrare etiche di farsi raccontare sta queste queste traiettorie
Però in maniera un po'sistematica potrebbe portare secondo me lo dovrebbe portare secondo me a come dire e cercare di capire quali sono le le condizioni che favoriscono ostacolano
Percorsi equilibrati precariamente equilibrati
Io ricordo va be
Su questo c'era scritto Daniele Scarcelli per dire qualcosa qualcuno che in Italia un po'approvato nuova lavora su questo su sulle traiettorie nodi chi riesce ad esempio lì il titolo era riuscire a smettere allegato al tema del ecco di di riuscire i anche senza ricorso e servizi ad avere raggiungere un certo equilibrio
Però anche lì si diceva
Che che però ci sono alcune condizioni che lo favoriscono
Condizioni personali condizioni di contesto
Condizioni diciamo di di relazioni allora secondo me enucleare un po'meglio
Questi elementi potrebbe aiutarci anche a ragionare sugli strumenti che possono rafforzare esempio ho capito o rimuovere gli ostacoli che maggiormente impediscono al fatto che siano percorsi
Ripeto sempre precariamente equilibrati
Che poi possono essere servizi impostati in un certo modo
Possono essere
Poco potrebbe essere sicuramente in maniera più generale il levitare
Perché poi note che non scusate qualcuno di degli aspetti che sicuramente favoriscono traiettorie non particolarmente diciamo segnate da problematicità
E il fatto di non incorrere in processi di criminalizzazione
E il fatto di poter e evitare molti casi ad anche solo i rischi da un mercato nero a cui ti affidi e senza avere gli strumenti per
Allora
Questa cosa mi sembra che sarebbe da qualche cosa da approfondire da perseguire
In questo senso certamente si intreccia il problema
Certo due aspetti uno è quello di servizi che anche in senso preventivo quindi rafforzino rafforzino questi elementi
E l'altro e il ragionamento sul tema della normalizzazione perché il tema della normalizzazione sicuramente quanto più siamo in una situazione in cui un coro un comportamento di consumo come tanti altri comportamenti sono colti anche nel significato che hanno di esperienza che ha
La naturalità che l'esperienza del piacere che l'esperienza allora quanto più questa cosa fast si fa strada e tanto
Più è possibile che non si incorra così facilmente in quelle derive legate alla stigmatizzazione eccetera
Nello stesso tempo ogni tanto il tema della normalizzazione andrebbe anche affrontato per altri aspetti perché se la normalizzazione
La normalizzazione del ricorso sostanze per prestazioni
Se la normalizzazione che ti porta a una condizione di assenza di capacità critica intorno a ciò che su ciò che ti sta intorno io un pochettino
Sarei preoccupato se queste l'orientamento alla normalizzazione ma questo è un tema forse più
Più ampio di quello di cui discutiamo stasera
Grazie Franco no volendo su quello che tu dicevi rispetto alla ricerca
Di etiche non è in questo libro però in un libro precedente curato da grazie che si chiama cocaina il consumo controllato e proprio relativo a due diversi percorsi di ricerca che sono stati fatti in Toscana
E in parte in parte in Piemonte e
Che proprio nella direzione in cui tu dicevi cioè è una ricerca qualitativa svolta attraverso interviste in profondità proprio sulle
Strategie personali di autoregolazione quindi quali sono i fattori quali sono le modalità messe in campo quali sono gli appigli
Per favorire il controllo o per recuperare il controllo proprio nella nella direzione tu dicevi e chiaro che noi abbiamo fatto un enorme sforzo alla fine però tra le di due due esperto di ricerca il campione ha raggiunto più o meno le centodieci persone che per una ricerca qualitativa non è pochissimo
Ma naturalmente si riuscisse a rilanciare una ricerca questo tipo più su su grande scala sarebbe preziosissimo anche per sicuramente
Allora pure
Cardona l'arbitro aveva mentre mentre De Pace spetterà prende fiato perché non non sa cosa dire esatto
Un dobbiamo dobbiamo chiudere solo una battuta ad Angela quando dicevi del piacere
Uno degli autori che voi citate di più che sicura che che critica il modello della di prendersi Simone e Marco Louis che ha scritto un bellissimo libro dei biologi o dal pleasure
Che vi consiglio e trasmesso sia Luís che grunge che scrive capitolo qua dichiarano entrambi di aver avuto una storia forse con un po'meno di dipendenza ma Margulies dire pendenza dei rovina molto lunga e oggi è uno dei neuro psicologi più conosciuti al mondo
E e che lavora su questi temi quindi come dire consumo controllato e lui racconta anche la sua storia di come poi si è uscito senza scudi nessun tipo di trattamento
Quindi
Ok visto che
Devi essere però coincisa opere che
Che voglia di di intervenire davvero
Allora ah scusate Riccardo De Facci sono in questo momento sono il vicepresidente nazionale del cielo c'era e sono il delegato storico sul letto sono il tossico storico del genetica quindi della più grossa rete di comunità italiane no velocissimo
Interventi l'altro aiuto adesso chi pensa a una mamma no una cosa che volevo dire che riguardava il discorso di Angela matti per cui tra le altre persone venuto da Milano apposta per iniziare questo ragionamento
Allora io credo che la riflessione che pone questo libro è una riflessione che sta attraversando in maniera assolutamente trasversale non solo le dipendenze
Noi che ci copia alle dipendenze di usi consumi abusi faccio fatica ormai usare la parola tossicodipendenze dipendenza per interpretare sì un fenomeno che ha numeri importantissimi certo non sono tutti così ma quando l'Europa ci dice che è un quarto della popolazione europea dichiara in tutte le interviste di avere un devoto ma esperienza di consumo di sostanze psicoattive
Volente o nolente una quantità che col tema normalizzazione o cultura o altre cose ci deve interrogare
La mia sensazione attuale che quello che stiamo ponendo nelle comunità sono esperienze devo odori gradevoli revolver qui mi confesso nel senso né schizofrenia grazie aveva chiesto un'intervista poi non gliel'ho concessa ma per un problema e quindi per cui potevamo parlare di questa cosa mi dispiace che l'ho già detto eccetera credibile lo dichiaro
Ci sono esperienze che anche nelle comunità terapeutiche sta iniziando a ricostruire totalmente l'approccio al tema dell'abuso ed era possibile dipendenza perché uno il rischio che noi abbiamo una standardizzazione dei servizi che abbiamo ottenuto
Neanche dappertutto ma abbastanza è quello di quello che noi dichiariamo e quello di leggere fenomeni talmente articolati dal buco della serratura dalla tossicodipendenza
E quindi io vedo alcune cose
Leggerò alcune cose accolgo alcune cose
No e questo riguarda i servizi riguarda e il rischio che abbiamo avuto da abbiamo parlato così sono arrivati poteva in per certi aspetti anche sulla riduzione del danno alcuni servizi giocando in difesa continua nella sperimentazione ma eccetera
E quindi abbiamo il primo problema che la standardizzazione dei servizi ha rischiato di farci discutere di tematica per lei dire da lottare ghettizzazione
No molto legata alla tossicodipendenza e che non leggeva nei fenomeni e io permettetemi pedalata verso il privato sociale nelle persone che avevamo di fronte
Perché quando io vado in un'équipe e mi dice questi tossici
Mi vengono i capelli tortura e quindi abbiamo comunque un problema organizzativo e strutturale che in questo momento a un sistema pubblico e privato non è che legge dei fenomeni Astral talmente complesse attraverso la target d'azione e la cartella
Punto
Due questo ha costruito dei percorsi e degli atti io con reati ce ne sono poche storie vecchio becero parlare della comunità per pausa
Un mese in comunità che poi restituisce voi un lavoro tre mesi per costruire dei progetti che poi ha un percorso territoriale sei mesi in un altro modo che è molto più il modello francese del marmo tappeto d'interpretare che i nostri per cui io quello che dico è m'interessa molto ma questo guardate che non è una regione dove sta facendo sulle dipendenze lo citava Angelo
Sta succedendo fortissimo anche per la salute mentale non me la psichiatria Nella Salute mentale
Io ce ne stiamo occupando molto in Lombardia incominciamo pare sono usciti un paio di testi molto belli se volete Poiret ad esempio sull'utente esperto quindi la figura dell'utente esperto chiesta stiamo chiedendo che Regione Lombardia venga nella Commissione salute mentale della regione utente alcuni degli utenti esperti no
Perché perché anche lì stiam parlando di residenzialità leggera e dei autonomia
Le c.d. decomporsi quasi di scomposizione delle comunità di scomposizione del modello
Terapeutico da reparto quindi il ragionamento che qui viene posto è un ragionamento che probabilmente ci sta interrogando in maniera molto forte di come noi se siamo capaci
Di riscrivere un modello di interventi che dai la riduzione dei rischi le unità mobili eccetera si faccia e questa è la cosa che abbiamo perso si faccia nuovamente interrogare dai fenomeni dalle domande vere
Non dà le chiavi interpretative della standardizzazione dei nostri servizi
C.C. numero chiuso
Per Angelo soltanto che cioè se mettete privata dorsale corretto prova del della ferrovia io chiudo però guardate su questo non l'ha detto la Beccaria il dato il cielo dall'alcol
Come mai la vecchia e la fratello dice spessissimo come mai noi abbiamo quei dati sulle abbuffate alcoliche molto più basse pur avendo una tendenza ad aumentare
Ma perché abbiamo avuto l'educazione che considerava l'alcol come un elemento naturale il nostro percorso di crescita
L'ho detto io no in questo senso e quindi a me piace molto ragionamento che grazie a Susanna stanno portando avanti perché mi piacerebbe che recuperasse in attraverso questo tema dell'autoregolazione lo faccio in maniera un po'capito cattocomunista perché noi davvero una delle cose abbiamo perso la domande vere delle persone e abbiamo l'organizzazione dei servizi basati su dei bisogni di targhette che è una cosa completamente diversa
è come se per il sezione io lo lo faccio rispetta le comunità e come sempre la cardiologia leggessimo tutte attraverso l'infarto
No no il tema della cardiologia e molto più vasto e per gli obesi o per altre cause tutta una serie di ragioni noi rischiamo di leggere continuamente e di essere obbligati a leggere
Da quel buco della serratura che la tossicodipendenza anche terminologica mente
Molto spesso noi non riusciamo a definire l'abuso l'abbuffata il consumo foto vegeta in questo senso il tema dell'autoregolazione ripone un problema anche di organizzazione dei servizi
Chiudo io bene io direi che a questo punto chi non ha letto il libro lo deve leggere l'avete avete capito comprarlo e direi che appunto passavano solo ringraziare grazie Susanna come curatrice ma veramente tutti ivi fu venti credo autorità che quindi ci sono i capitoli molto di più sono di autori per questo contributo che Cerrato grazie