Rassegna stampa africana

Buongiorno e ben trovati ancora agli ascoltatori di radio radicale a questo nuovo appuntamento con la rassegna stampa delle africane rassegna stampa che cominceremo oggi dalla Ruanda
Perché in questa settimana
Si celebrato in Ruanda in tutta l'Africa e in tutto il mondo i ventitré anni dal terribile genocidio
Ruandese genocidio del mille novecento novantaquattro
Che ha ucciso un milione circa
Di tutsi e di hutu moderati GRA aprile e luglio appunto del mille novecento
Novantaquattro la più grande tragedia che il continente abbia mai sperimentato dopo le indipendenze
E uno dei genocidi più importanti del ventesimo secolo abbiamo
Il dovere di ricordare il genocidio ci dice
Il sito
Della BBC perché il mondo deve qualche cosa a questi morti
Considerando
La estrema violenza con la quale queste persone sono state uccise è una guerra che non è stata combattuta con armi moderne ma con le marcette
Persone che si conoscevano che abitavano la stessa collina che frequentavano le stesse scuole i figli frequentavano le stesse scuole e loro stessi sì frequentavano si sposavano tra di loro
Da un momento all'altro con una campagna
Preparata in modo oculata dalle regime a maggioranza hutu
La radio delle mie le colline ha avuto un ruolo ahimè negativo
Nel di seminare il l'odio tra le popolazioni soprattutto nel puntare il dito contro la minoranza tutsi quindi un milione di persone che sono state
E uccise
Che dobbiamo ricordare abbiamo il dovere di ricordare anche perché il genocidio ruandese si caratterizza
Dalla
Impotenza pressoché totale della comunità internazionale che aveva a Kigali nel Ruanda
In generale delle truppe
E dell'ONU non ha trovato null'altro di meglio che di ordinare ai suoi soldati
Di lasciare il Paese proprio quando si sapeva da tutte le fonti di intelligenza ciò che si stava
Preparando
Ecco perché la comunità internazionale a
Dichiarato
Ci ce lo dice il sito dell'Africa appunto comma il sette di aprile
La giornata internazionale di riflessione su genocidio ruandese non dobbiamo mai ci dice il sito di con la scritta
Punto come non dobbiamo mai smettere
Di riflettere essi su
Lì in umanità e la brutalità degli episodi di morte subiti da un milione di persone
E in Ruanda anche perché dobbiamo prendere consapevolezza
Delle responsabilità della comunità internazionale della sua
E inazione
Dobbiamo prendere consapevolezza
Dei fallimenti del sistema delle Nazioni Unite per prevenire
E questo genocidio
Tant'è vero che
La stessa Comunità internazionale ha riconosciuto la sua impotenza le sue colpe Nenno nel non aver impedito preventivamente e mentre il genocidio
Era praticato da aver potuto impedire quindi proteggere
I civili
Le colpe della comunità internazionale ma anche le colpe di alcuni
Singoli Paesi di alcune singole potente di alcuni si dà alcune singole decisioni prese da persone che avevano responsabilità in quel periodo
E con le scuse per esempio del Presidente americano Bill Clinton che nel in un discorso del mille novecentonovantotto
Ha chiesto perdono e ai ruandesi alle vittime ai loro parente i loro familiari ai loro amici e a tutto il Ruanda
Per
Che per per la le colpe della comunità e internazionali occulta interazioni aveva detto Bill Clinton
Condivide la responsabilità di questa
Tragedia ma anche
Le responsabilità della della Francia
Una questione estremamente dibattuto ogni tanto ciclicamente arriva sulla sul piatto delle relazioni burrascose tra
La Francia che il Ruanda perché il i francesi avevano sostenuto
Il regime che aveva pianificato e attuato il genocidio e non è stato appunto capace di proteggere
I civili che sono morti appunto in
E numero così esagerato un milioni di persone uccise con le mazzette di ricordavamo in
Poco più di tre mesi
Dobbiamo ricordare il genocidio ruandese ma dobbiamo anche entrare e lezioni da questo genocidio ci dice un articolo di e newco vision
L'articolo scritto da e gli diciamo Chambre
E Ruanda sta commemorando oggi ventitré anni dal
Genocidio eppure la comunità internazionale nonna ancora portato davanti ai tribunali per essere puniti
Tutte tutti responsabile di questo
Di questo genocidio che cosa deve fare la comunità internazionale per
Davvero commemorare non in modo retorico ma in modo fattivo questi morti ebbene deve
Non smettere di perseguire coloro che si sono macchiati che hanno aiutato a preparare che hanno nascosto
Coloro che hanno compiuto questi questi attentati e tra coloro che hanno compiuto questi attentati ci sono stati anche
Dei sacerdoti che non hanno esitato a chiamare le milizie
Treville milizie hutu l'intera un voi terribile intera amore
Che arrivavano nelle chiese circondavano
I tutsi e li uccidevano a uno a uno avvolte dando fuoco anche a queste chiese molti di questi sacerdoti poi si sono rifugiati in altri Paesi africani oppure
In Europa
Recentemente proprio due settimane fa ile presidente Kagame è stato ricevuto dal Papa Francesco
E durante questa visita
Il Presidente del Ruanda Kagame ha consegnato una lista di religiosi di prelati di sacerdoti semplici che si sono macchiati di questo orrendo crimine
Di genocidio il Papa ha chiesto perdono ufficialmente
E direi in modo tardivo perché
Fino adesso un tale gesto solenne non è mai stato compiuto ai ai livelli più alti della gerarchia ecclesiastica anche se singoli prelati e singole conferenze episcopali avevano già è fatto un mea culpa si proprio il caso di dirlo per in ruolo che la Chiesa ha avuto
Nei confronti del genocidio
Sarebbe ingiusto non menzionare che invece l'eroismo di alcuni religiosi di alcuni sacerdoti che hanno invece lavorato per sanno fare coloro che potevano essere
Potenzialmente delle vittime di questo orrendo crimine che è stato il genocidio ruandese un ultimo articolo che vi vorrei citare
Sempre da o l'Africa appunto con
Che fa in qualche modo il parallelo tra ciò che è successo in Sudafrica e ciò che è successo in Ruanda il mille novecentonovantaquattro per l'Africa
è stato un anno da un lato
Che ha visto questo orrendo genocidio per il quale un filosofo camerunese
Ha detto che CONI genocidio ruandese l'Africa ha toccato per mano la possibilità di una sua scomparsa collettiva come popolo la violenza quindi
E di carino contro
Contro Abele
E questo parallelo che fa o l'Africa appunto con
Non solo perché nello stesso anno c'è il genocidio ruandese dall'altro invece c'è la fine dell'apartheid e l'inizio
Di questo processo interessante che avviato da Mandela che la
Il la il
Verità e riconciliazione Verità e riconciliazione dove
Una seduta collettiva
Vittime e carnefici bianchi e neri insieme
Per gli uni a mettere
I crimini che sono stati commessi davanti alle vittime davanti a tutta la comunità
E a coloro che invece avevano sofferto il regime dell'apartheid sapere la verità e avviare con
Gli altri un percorso di un cammino da fare insieme la
Verità e riconciliazione a
Permesso al Sudafrica di rimanere una nazione plurale
Diversamente da ciò che è successo nel vicino Zimbabwe dove invece
Il Presidente Mugabe ha cacciato dallo Zimbabwe i bianchi che fino a quel momento avevano colonizzato e avevano anche
Perpetrato dei crimini
Contro la maggioranza nera dello Zimbabwe in Sudafrica invece si è scelto una strada diversa la Verità e riconciliazione diceva e Mandela
In Ruanda si è seguito anche qui una via
Tradizionale con
Il il cacciati c'è anche un'istituzione tradizionale ossia
Il
Il giudizio
Attraverso la comunità nelle colline coloro che si erano macchiati di crimini dovevano
Confessare e dire esattamente ciò che avevano
Commesso e la comunità poteva perdonare loro chiedendogli di compiere
Delle azioni a favore della comunità a favore della coesione sociale a favore di coloro che avevano in qualche modo ferito con le loro azioni ma il Ruanda
Anche intrapreso una via e giuridica cercando in tutte le sedi internazionali e di
Rintracciare coloro che hanno pianificato
Il genocidio coloro che l'hanno eseguito quel loro che hanno
Che sapevano e che hanno taciuto e coloro che continuano ahimè fino adesso annegare la verità del genocidio c'è anche qui
Un negazionismo che bisogna combattere con tutte le forze perché davvero il ricordo di questo genocidio sa
Sotto gli occhi di tutti nonostante gli anni passati lasciamo il Ruanda ci spostiamo nella costa atlantica della costa occidentale
Del continente africano in
Costa d'Avorio per parlare di un momento importante in cui tutto tutta l'Assemblea nazionale il Parlamento del Paese si è ritrovato in un momento di rara
E unità dopo la guerra civile dopo la conquista del potere del Presidente Ouattara ebbene un discorso solenne pronunciato
Da dia un solo il Presidente dell'Assemblea nazionale ha richiamato
Tutti i partiti della Costa d'Avorio all'unità ad aprire una pagina nuova nella storia
Del Paese e a tornare nella sede naturale di confronto democratico che il Parlamento ma questa occasione
è stata anche un'opportunità per alcuni mezzi di informazioni proprio
Della Costa d'Avorio
Per esaminare i rapporti che ci sono tra
Il Presidente della Camera il Presidente della Repubblica che sono stati tra i vincitori di quel confronto
Violento chi della guerra civile ma soprattutto che hanno vinto le prime elezioni organizzate da in Costa d'Avorio dopo la guerra civile
Importante capire come questi due uomini prima alleati ora cominciano le loro strade a di parità anzi con medio non solo che
Tenta di riprendere
La sua autonomia saremmo interessati e curiosa di vedere come
Questa vicenda politica
Avoli ANAS si snoderà la Costa d'Avorio
è un Paese importante per
Il il West dell'Africa per Lafico ci dentale
Un piattaforme economica tra le più importante il primo produttore di cacao e anche
Adesso comincia ad affacciarsi alla produzione del petrolio uno dei Paesi
Con una
Industria embrionale di tutto rispetto e ha sviluppato in questo momento dei grandi progetti di in
Infrastrutturazione del Paese e
Di riallacciare quella che era
Una una volta Hilla piattaforma più produttiva più vivace dal punto di vista della produzione industriale di tutta l'Africa occidentale lasciamo la Costa d'Avorio
Ritorniamo su la Repubblica democratica del Congo quindi se ci spostiamo verso
Il centro del continente
Ripubblica povere democratica del Congo da non confondere con la vicina Repubblica del Congo Brazzaville la Repubblica Democratica del Congo e più grande
Territorialmente due milioni trecentoquarantadue mila chilometri quadrati
Due ore tre ore di aereo per andare da un punto all'altro di questo
Semi
Continente che la Repubblica Democratica del Congo però un Paese senza pace con una grande instabilità politica che da queste da da questi microfoni noi tentiamo di raccontare l'ultima
Puntata e quella
Dichiarazione quelle grandi discorso che ha tenuto il Presidente del Paese Kabila che a promesso finalmente di cominciare a applicare una delle misure
Della dell'accordo nazionale firmato il trentuno dicembre scorso sotto leggi da della Conferenza Episcopale congolese quello di voler di dover nominare
Un primo ministro che venga dalla opposizione Kabila ha promesso giovedì
Che nel giro di quarantotto ore
Il Congo avrebbe avuto un nuovo Primo Ministro queste quarantotto ore nel momento in cui stiamo registrando questo programma sono passate
Sono ore di grande attesa e di grande tensione anche a Kinshasa perché non si tratta solo di nominare un Primo Ministro si tratta di nominare un Primo Ministro
Che venga
Dai ranghi delle primo partito di opposizione il razzo ambiamo partito creato da Etienne ci se chiedi storico oppositore
Congolese che morto a febbraio scorso in Belgio il cui corpo nove riesce a tornare a Kinshasa per la sepoltura proprio perché
Anche i funerali di ci se chiedi sono diventate una posta in gioco politico
Il nuovo Primo Ministro sia spetta quindi di ore in ore Hacking sassata
Ci sono i almeno tre candidati
Che sono che potrebbero essere nominato Felix e ci se chiedi piè della il figlio
Di e ti anzi se chiedi Joseph o le in gran conto i
Anche lui viene
Da l'opposizione ma che accusato in qualche modo di
Essere un amico e ditte a villa e il terzo pretendente e vitale camere
Dell'Unione nazionale
Per per il Congo
Che ha accettato di dialogare con il Presidente capirla e ha criticato l'opposizione radicale accusandola di essere troppo rigido in cui nel frattempo
Il la Chiesa cattolica
Congolese
Rimane alla finestra sta guardando continua sicuramente a parlare con gli uni e gli altri perché
Il momento davvero molto molto complicato la nomina del primo ministro è solo il primo passo verso
L'adempimento degli accordi di dicembre scorso il secondo passo
E la nomina delle al Presidente del Consiglio Consei Nacional de sui video da cortile consiglio nazionale che dovrebbe in qualche modo seguire
Il buon andamento dell'accordo anche qui dovrebbe essere un esponente dell'opposizione non è ancora stato nominato ma la vera la vera cartina
Che vedrà questi accordi rispettati e quando
Si lancerà finalmente il processo per le elezioni presidenziali perché gli accordi prevedono che entro la fine di quest'anno il presidente Kabila debba lasciare
Il potere al suo successore la macchina elettorale il
Non è ancora stata
Avviata ecco perché l'opposizione è così sospettosa
Su Kabila
Che tante altre volte Nonda rispettato gli accordi presi il suo mandato dell'attuale presidente è scaduto a dicembre dell'anno scorso questi accordi di permettono di essere
Presidente ancora fino alla fine di quest'anno ma
Sottoporle in qualche modo
Obbligandolo a preparare la sua successione lasciamo il Congo democratico la rassegna stampa sia risposta verso l'Africa occidentale per parlare
Di ben il bene
Che ha visto questa settimana una sonora sconfitta dell'attuale Presidente talloni
Un anno esatto dalla sua elezione il presidente età non voleva una revisione costituzionale
Per
Aumentarle i poteri
Del
Presidente
Per rompere in qualche modo il vincolo di due mandati insomma una revisione costituzionale che è stata stigmatizzata da tutta l'opposizione
Beni Nese come
Una revisione pericolosa per gli equilibri democratici per il giusto rispetto dei poteri all'interno della democrazia potere legislativo quello giuridico
E quello esecutivo ebbene laddove tutti si aspettavano che la schiacciante maggioranza ditta lo gli avrebbe
Permesso di far passare questa revisione
Molti deputati si sono ribellati che
Dallo ha subito la sua prima
Sconfitta che si sta ancora
Osservando la scena politica per capire quali star potrebbero essere li ricadute di questa
Di questa sconfitta del Presidente del bene danno ma noi ne approfittiamo per darvi
Raccontarvi di questo
Di questo Paese che cose
Il il bene è un Paese abbiamo detto dell'Africa occidentale una volta sotto la colonizzazione francese si chiamava da home
Oggi si chiama venne
è un Paese
Che confina con il Togo con il Burkina Faso
Che confina con la Nigeria e che si affaccia su l'oceano Atlantico perché è così importante il bene anche nella storia africana perché era il luogo di partenza
Più importante degli schiavi che venivano comprati venduti verso le Americhe se un giorno andate nella capitale Cotonou
Poco lontano da Cotonou potete andare a vedere la sede del Regno del da home Addabbo me
Potete andare a vedere la città lacustre di da un vie la Venezia del venerdì viene chiamato
Era il luogo dove si rifugiavano
Gli schiavi coloro che volevano s'scappare
Dalla compravendita schiavista ma il bene e anche il Paese che è la culla della religione tradizionale dello vudù
Molto famoso soprattutto nella Diaspora Africana nelle Americhe a San Salvador de Bahia ma anche innalzati Paesi dell'America latina dove la diaspora nera si è
Inserita il bene quindi
è stata colonizzata dalla Francia un Paese di cento dodici chilometri
Quadrati con circa dieci milioni di abitanti per l'esattezza nove virgola quattro milioni di abitanti
La lingua che si parla indenne e il francese proprio perché colonizzata dai francesi ma
Ci sono anche le lingue fa un po'Balibar Yoruba denti
La speranza di vita e di cinquantacinque anni
E la moneta utilizzata nel bene come in quattordici altri Paesi colonizzati della Francia il Franco se fa
Fa parte dell'Ecopass la comunità dei Paesi de l'Africa occidentale con una
Un commercio molto intenso con la vicina e Nigeria molti beni
Dire prima necessità che sono consumati nel vendere vengono dalla Nigeria ma il bene è conosciuto anche come uno dei più grandi produttori di Cottone in
Africa e negli anni ottanta la crisi economica di questo Paese deriva proprio dal crollo dei prezzi
Di questo prodotto
In nelle arie del nord del Paese molti contadini sono stati
Obbligati a strappare il miglior che l'alimento base di questo Paese per coltivare il cotone per permettere al Paese di avere
La necessaria valuta estera per pagare il proprio debito questa
Questa questa misura
Che faceva parte dei piani di aggiustamento strutturale
Della Fondo monetario internazionale della Banca mondiale e diventata sintomatica di una economia e di un commercio mondiale che ha spostato le priorità delle economie dando priorità in questo caso al pagamento del debito
Non possiamo
Non parlare delle elezioni legislative rimaniamo in Africa occidentale per andare in Gambia questo piccolo
Territorio africano sovrano in coniato dentro il Senegal che ha visto
Per ben ventidue anni Iaia già me
Regnare come un dittatore feroce su questo Paese ebbene Hilla Gambia avuto le sue prime elezioni libere questa settimana
E i grandi Gioia grande festa nel Paese si vedrà chi vincerà le elezione molto probabilmente
Il partito del Presidente neo Presidente
Del Paese a dama baro avrà la maggioranza noi vi racconteremo la settimana prossima come sono andate le elezioni
Ma prima di chiudere vogliamo terminare con una disputa
Politica ma soprattutto culturale il bene il Paese di cui abbiamo parlato pochi minuti fa ha inoltrato a dicembre scorso una richiesta alla Francia per il ritorno in bene dei tesori culturali
Che la Francia durante la colonizzazione aveva portato nei suoi musei in Francia ha coniato il bene
La nozione di beni cultura beni culturali acquisiti in maniera fraudolente bieco il più bel male a chi
E la Francia ha risposto picche dicendo che questi beni ormai dopo svariati decenni fanno parte del patrimonio inalienabile della Francia e quindi pur avendo la Francia ha firmato
Le convenzioni internazionali per quanto riguarda
E i beni culturali che devono ritornare ai loro popoli
I decenni passati
Hanno ormai
Messo lo stampino di proprietà della Francia su questi beni che non potranno tornare il bene non demorde continuerà in tutte le sedi
A chiedere la restituzione di questi beni ma la questione non è solo del bene e di tutti i Paesi africani di tutti i Paesi
Colonizzati questo ha provocato
Un grande dibattito in Francia non solo sui beni culturali non restituiti in Francia e in Africa questo dibattito ma in generale sui conti
Che la Francia continua a non fare con la sua storia coloniale
Che continua a essere considerato come una specie di dettaglio della grande storia
Francese della grandeur francese ma è un dibattito davvero molto appassionante di cui continueremo a parlare qui ai microfoni della rassegna stampa dei LEA Flick
Siamo andando verso la chiusura anche di questa puntata non mi resta che
Ringraziare voi tutti per l'ascolto augurare un buon week-end e soprattutto pregarvi di rimanere in ascolto bella programmazione di Radio Radicale