Conversazione su Jean Pierre Velly con Pierluigi Berto

Bentornati a spazio culturale su Radio Radicale questa sera
Vi raccontiamo i vi parliamo di una mostra lo facciamo qualche volta lo facciamo raramente
E l'occasione questa volta è la mostra l'ombrello luce Jean Pierre righi all'Istituto centrale per la grafica Palazzo popoli che è iniziata con l'anteprima stampa il ventidue marzo
E che continuerà
Fino al quindici maggio due mila sedici per farlo abbiamo qui con noi questa sera uno dei curatori di questa esposizione
Davvero ricca davvero interessante su un artista importante centrale all'interno
Nel nostro Novecento negli anni due mila
Che è scomparso ormai venticinque anni fa e abbiamo qui con noi il professor Pierluigi Berton buona sera
Buona sera a tutti ecco professore Jean Pierre vedi diciamo un artista poli edili con un che avete deciso di raccontare in qualche modo che poi un curatore anche sempre un po'un narratore cerca di selezionare ricordiamo che insieme a lei che sono Ginevra Mariani e Marco nocca sono gli altri due duraturi nella vostra
Ecco per il pubblico di Radio Radicale insomma raccontiamo Chiera Jean Pierre righi
Allora tanto colgo l'occasione per ringraziarvi per l'ospitalità e per la possibilità di appunto descrivere questa
Interessante mostra
Questa mostra offre diversi spunti di riflessione
E oltre al fatto che nasce dalla collaborazione tra due istituzioni romane prestigiosi Accademia di Belle Arti e Istituto centrale per la grafica
E
E anche coinvolge il laboratorio di restauro sempre dell'Istituto centrale di per la grafica tenuto dall'uscita Ghedini al quale hanno partecipato i nostri studenti insegnino accademia
Per cui questa è una mostra che ha visto una partecipazione collettiva
Sia di di docenti che
Di studenti
Ci sembrava giusto a distanza ormai di ventisei anni dalla sua tragica e precoce scomparsa
Proporre questo artista che
Mantiene inalterata tutta la sua forza espressiva
Non è invecchiato anzi come il buon vino più passa il tempo e più prende corpo
I temi affrontati da quelli sono quanto mai attuali
Ma al di là di facili considerazioni che ognuno di noi può trarre guardando la sua opera ciò che mi preme sottolineare il fatto che possiamo vedere oggi
Quasi inaspettatamente una serie di incisioni disegni acquerelli dipinti a olio
A molti sembrerà banale questa sottolineatura ma se riflettiamo bene non è così scontata oggi entrare in un museo e poter vedere una mostra di questo tipo è molto difficile se non quasi impossibile
Degli ha usato le tecniche tradizionali la Punta d'argento la graffiti il bulino l'acquaforte l'acquerello l'olio adoperato la carta lo zinco il rame la tela
Ma non da nostalgico o da pedante filologo
E questi materiali sono assolutamente necessario esprimere la sua poetica a distanza di tanti anni ripeto
E quindi con lo sguardo meno influenzato dall'emozione della cronaca dell'incidente di Leila della sua morte tragica mi convinco che ci troviamo di fronte a un autentico poeta
La sua opera è potente e l'uso di queste tecniche non ne ha minimamente indebolito il messaggio anzi semmai la rafforzato
Una cosa che ci tengo a sottolineare
E che Luigi lavorava dal vero prevalentemente non faceva uso di macchine fotografiche di di supporti fotografici lavorava in plein air e quindi
Questo
Va sottolineato perché
Non essere stato il solo nel Novecento a ad adottare questo metodo
Se pensiamo a illustri suoi colleghi come Lucian Freud e o come Antonio Lopez Grazia
Proprio in un'epoca in cui invece siamo tutti
Pieni di di di di di di supporti fotografici di smartphone di I perde di di computer questo secondo me aveva ulteriormente sottolineato soprattutto per i giovani che si può dipingere si può disegnare si può fare
Fare tirare parte soltanto guardando la natura e fare cose se le cose migliori son venuto con l'osservazione non curi supporti ferrovie operiamo assoluta aggressore e le
Le tematiche in Somalia abbiamo appena sfiorati insomma c'è una forte
Osservazione e e narrazione della natura però una natura in qualche modo
A non vista dalla porta principale natura dei reietti una natura dei secondi dei paesaggi insomma
E degli animali che in qualche modo come dire anche noi nella nostra
Nel nostro immaginario collettivo in qualche modo andiamo a a scansare andiamo a togliere andiamo a
A privare insomma quelli che ci fanno più paura quelli che sono
Diciamo magari po'messi all'angolo proprio del diciamo del nostro bestiario contemporaneo il Comune ecco
Cosa racconta con le immagini con la sua arte
Sì
Ceneri e nel nella mostra
Cioè c'è proprio uno spazio che dedicato a Alberti al PIL di ugual lui dedicata core BR questo poeta maledetto suo conterraneo questa serie di acquerelli
E sono dei ritratti di ritratti su carta di animali odiati dall'uomo il pipistrello lo scorpione tratto
Animali emarginati sempre guardati con sospetto
Anche da chi si dichiarano amante degli animali comunque questi vengono in qualche modo quasi obbligati io invece li ha rappresentati ieri tratti nella loro ebbi ha trovato una bellezza un'autentica bellezza
Mi preme anche ricordare una cosa che
Benché un'Autority nicchie questa mostra
In qualche modo anche come scopo quello di
Portare allora possano
Un'ampia ribaltata portarlo alla conoscenza di un pubblico più ampio
Avuto collezionisti eccezionali se pensiamo a Moravia Praz Sciascia Sgarbi il suo abitassi Volpi
Che hanno tra l'altro scrittore collezionato quindi i suoi chi ha scritto con questi importanti scrittori erano anche i collezionisti
Ma in qualche modo perdonate il termine tifosissimo quindi quando incontravo vini si innamorano della sua opera e l'ho difeso a spada tratta in epoche in cui
Appunto la pittura l'incisione
Erano viste quasi con sospetto quasi come attività
Consentitemi anche questo dopo lavoristiche
Quindi un grande grandi personaggi sono sempre interessati del suo lavoro che uno fra tutti mi preme ricordarlo
Giuliano Demax Salice della galleria Don Chisciotte di via Brunetti a Roma
Tra l'altro cugino di Alberto Moravia che è stato il suo mentore in qualche modo un gallerista atipico
Appassionato di incisione appassionato del disegno e poco interessato alla parte economica ma più alla parte diciamo
Artistica proprio erano infatti la donchisciottesco
Un cenacolo era una piccola oasi dove dove si andava in Francia Arci a guardare anche gli incisori dell'Europa orientale che lui collezionava e che erano misconosciuti
E quindi
Artisti importanti
Ma di grande tecnica supportati da nord da una grande esperienza appunto sull'incisione sulla pittura e sulla querela assolutamente
E lo la diciamo un altro aspetto è anche un po'che che viene un po'alla luce da da questa mostra non solo è riportare appunto
Al grande pubblico una figura così importante ma anche
Uno spaccato serio secondo me importante su
Diciamo tutto un tipo di arte e tutto il tipo di tecniche che vengono utilizzati perché spesso ci rivolgiamo soprattutto non è un pubblico che
Generalista Pacific in modo spesso arte significa pittura significa scultura significa
Diciamo il grande mercato che che però io esistono invece degli artisti con altre tecniche hanno fatto in qualche modo la storia dell'arte contemporanea quella che magari non troviamo
Sulle prime pagine dei giornali quando c'è una mostravano ci sono i grandi eventi pittorici a Roma piuttosto che a Milano
Che per la realtà costituiscono come dire il integrando un po'dell'arte non solo italiana ma anche europea un esempio
E lui ma ce ne sono tantissimi altri faccio una domanda proprio sulla cioè su cosa anche significa fare oggi non solo il docente all'Accademia di Belle Arti con questo mercato così diverso rispetto che comunque quello che lei ha raccontato un mercato dove c'era opportunità insomma ci ha raccontato un gallerista
Che si affeziona a un artista francese di grande talento che
Crea una sorta di Cenacolo oggi però Roma ingenerare un po'l'Italia in genere un po'il mercato europeo sembra andare un po'da un'altra parte come oggi il ruolo poi anche un po'sia del docente che
Che dell'animatore culturale del curatore insomma la domanda interessante mi
Mi stimola appunto una risposta che
Tra gli scopi di questa mostra
Che
Io sono un docente di intenti disegno all'Accademia e quindi porto spesso monografie
I ragazzi di di di artisti del passato contemporanei quindi fa parte proprio della didattica e pelli e
è sempre stato fra i miei preferiti
Io ogni volta che ho fatto vedere la la sua opera
Ai giovani ne sono rimasti entusiasti anche i più
Come dire
Il più contemporanei tra virgolette quelli
Si si sono stati tutti lasciati sedurre dall'opera di questo grande maestro perché non è solo tecnica mai poesia
Ripeto
è ovvio che insegnando io devo spiegare le tecniche e quindi artisti del genere mi sono molto utili proprio per dimostrare questo
Incerto oggi
I linguaggi sono diversificati c'è l'uso della fotografia c'è l'uso dell'assemblaggio cioè l'uso dell'installazione ci sono varie forme d'arte
Ma proprio per questo chi sceglie di fare la pittura chi sceglie di comunque continuare in un ambito tra virgolette tradizionale ha bisogno di un forte insegnamento e questi artisti
Dimostrano con loro lavoro che
Che si può essere proprio poeti pur mantenendo un un filo conduttore con la grande tradizione con la grande tradizione italiana e se pensiamo i maestri del Rinascimento se pensiamo a
A
Manierismo eccetera di cui ben ieri era un un
Con l'Inter con una un lettore
Appassionato
Voglio dire un'altra cosa lui è stato l'ultimo PRIT Deroma nel mille novecentosessantasei
Vinse il perito enorme quindi fu ospitato a villa Medici sotto quando Abila medici era direttore il grande Balthus
Ed è per
Per tre anni il pensionato
Che poi decide di rimanere a Roma
Si trasferì cioè di rimanere in Italia si trasferì a Formello
Proprio perché in qualche modo degli la Roma e anche il paesaggio laziale lei e il paesaggio in qualche modo anche del Grand tour l'ovvia affascinato
E quindi rimase per tutta la sua vita in Italia e
All'interno della mostra ci sono delle incisioni delle delle matrici che hanno richiesto dei tempi di lavorazione molto lunghi
Anche questo è un segnale per i giovani in un primo in un momento storico in cui
C'è un'ansia di diritti
Di diritti realizzare presto e subito tanto non c'è una
Un azionismo artistico a tutte le parti no cioè
Bene lo impiegava anche un anno a realizzare un'incisione
E questo c'è c'è
Ci serve da insegnamento a me per primo ma anche i miei allievi
Che ci sono anche dei tempi lunghi che bisogna riscoprire anche un modo di fare
Dico diverso perché non c'è niente di male cioè questa fretta a volte può portare soltanto alla
Alla smania per insuccesso la smania della smania di protagonismo eccetera non è sempre stato una un artista
Appartato ecco e
Perché questo ci insegna qualche cosa tutti qua invece l'altra scelta andrà a finire a Formello silos a di Indino avere una centralità magari
Inviti brutti idealità come dire un po'male Formello forse era era il un giusto compromesso
Però lui era affascinato dei borghi antichi era affascinato appunto anche dal paesaggio spesso e volentieri andava disegnare dipingere
Plenaria appunto un'altra con un'altra curiosità e che l'unico lezione Nava nel suo studio teschi gli animali
Il Carani Euribor è un tema della storia dell'arte sempre stato fin dai tempi dei romani ma
L'unico lezione a teschi di animali morti per morte naturale ci tenevo d'acquisto
Sottolinea punto quindi un occhio attento alla natura un occhio attento agli emarginati un occhio
Attento al allo sguardo non filtrato attraverso immagini fotografiche
Se anche l'uso per esempio della Punta d'argento era una una ovvia rimando alla
Questa tecnica di niente rinascimentale e quindi un dialogo con il passato
Però
Produttivo creativo nonostante io non dalla dalla non da pedante non da bacchettone ecco c'è questo
In crisi quel fatto autenticamente rivoluzionari voglio ricordare che
La mostre curata dal sottoscritto ma anche da Ginevra Mariani dell'Istituto Centrale per la grafica Ida dal professor Marco nocca dell'Accademia delle arti che ha visto la collaborazione dei nostri studenti dell'Accademia
E che
Nel catalogo devo dire molto bene curato dell'arma di braccio mai per
Hanno scritto oltre I tre curatori
Marco Di Capua e Gabriele Simoncini il oltre alle due direttrici la professoressa Tiziana da killer direttrice toccherebbe le arti di Roma e alla dottoressa Fusco dell'Istituto Centrale per la grafica
Giovanna Scaloni accurato le schede del catalogo
E c'è anche una
In un'intervista Patrizia
Che è stato il suo allievo
E luce Ghedin che ha curato il laboratorio
Di di di restauro delle matrici e insieme agli studenti
E Sgarbi che ha voluto a tutti i costi partecipare con una sua testimonianza già Sgarbi aveva scritto
In precedenza diverse volte per queste artiste e anche questa volta non ha voluto mancare all'appuntamento
Tra l'altro scrivendo un pezzo molto molto emozionante cultura molto sentito
Bene voi ricordiamo che l'allestimento della mostre a cura di Stefano Teodonno incenso Ramponi Kay comunicazione insomma noi vi invitiamo nuovamente a ad andare a vedere questa mostra
L'ombra e la luce
Jean Pierre vi vieta l'Istituto centrale per la grafica Palazzo Poli perché è di Roma insomma è a pochi passi
Da diciamo da Palazzo
CEDAP dalla Fontana di Trevi è contumace dimentichiamo qualcuno professore noi diciamo che è assolutamente italiano sanitaria il collezionista acché Arrigoni Mecja
Contribuito lui ha poi ha una vita dedicata degli quindi sia come collezionista sia
Come appassionato divulgatore della sua opera
E soprattutto in finale Catrini degli la figlia che ha che ci ha
Supportato con un corpus importante di opere che anche lei ha scritto una un bellissimo pezzo sul padre
Veramente importante
Bene noi ringraziamo il professor Pierluigi Alberto ricordiamo fino al quindici marzo istituto intravedere grafica Palazzo politici non per gli l'ombra e la luce non proseguimento con nelle trasmissioni di Radio Radicale grazie