Convegno Nazionale Trasporti

Tre lavori
Ha inviato un telegramma di adesione di scuse per la impossibilità di partecipazione il ministro del lavoro Marini
La parola
Vi è un'altra Conti segretario generale dell'accesso chi
No
Ma desidero partire da una premessa e poi fare due considerazioni
La premessa
Grande sistemi a rete tra cui i trasporti non è costituiscono le strutture che determinano in maniera decisiva la competitività e i livelli qualitativi di vita dei grandi paesi europei
L'Italia nel campo dell'energia delle telecomunicazioni dalla raccolta e distribuzione delle acque e dei trasporti
E registra ritardi notevoli se prendiamo in esame i trasporti
Possiamo facilmente prevedere che restare nelle condizione attuale significa votarsi ad un ruolo marginale in Europa
Affrontare invece con volontà riformatrice con strumenti idonei e con risorse adeguate il problema del trasporto può significare cogliere una grande opportunità
Per sostenere una nuova fase di sviluppo e di organizzazione industriale oltre che del riequilibrio territoriale e di risanamento e valorizzazione del tessuto rubati
Sì avviate in questi ultimi anni con il con il piano generale dei trasporti ed il suo aggiornamento un processo di programmazione importante
Ma in termini legislative ed operative si scontano ancora gravi ritardi
E inutili inutile descrivere lo stato di degrado delle città soffocata dal traffico privato
O l'incertezza e a volte la confusione che regna nei porti o la crisi strisciante dell'armamento italiano posto di fronte a problemi di competitività internazionale quasi insuperabile
Oggi pesa come modello per le aziende pubbliche di trasporto
Per restare
Pesa negativamente sulla funzionalità e Governo una situazione di confusione interno allo Stato
Partiti istituzione organista tale tendono a debordare dai propri compiti e ruoli istituzionali ogni interferenza in campi non di competenze conseguente confusione incertezza e talvolta paralisi
In particolare troppo spesso l'attuale assetto normativo legislativo provoca il soffocamento della indispensabile autonomia imprenditoriale
La linea della cosiddetta privatizzazione rappresenta in certi casi una scorciatoia inutile o addirittura dannosa quando non considera che la presenza dell'impresa pubblica rappresenta nel trasporto un elemento essenziale
Per reggere il confronto con altri Paesi seppure in sinergia con le imprese private
E sia un eccesso c'è nel trasporto questo non è certo pubblico sia appena si considera la distribuzione dei traffici tra vettori
In realtà il problema non è se sia più efficiente il pubblico e il privato
Nell'attuale situazione normativa e pratica non può funzionare bene nell'uno o nell'altro
Per le carenze di un quadro di indirizzo il sostegno pubblico e per la commistione di interessi e ruoli basti pensare al settore dell'autotrasporto merci che tutto privato
Eppure soffre di limite norme di efficienza e competitività rispetto ai vettori stranieri
Tanto che la sua presenza nei traffici internazionale
E via via decrescente con un deficit è notevole la nostra bilancia commerciale
E ripercussione sulla sull'occupazione che dopo il novantatré possono diventare disastrosi
Per accrescere l'efficienza del pubblico del privato trasporto come negli altri servizi
Occorre un azione regolatrice dello stato capace di individuare indirizzare sostenere le ristrutturazioni necessarie in un quadro di interessi
Generale chiaramente definiti e perseguite
Occorre altresì garantire una vera separazione tra funzioni di programmazione indirizzo controllo proprio dagli ordini istituzionale
E funzione gestionale proprio delle aziende pubbliche introdurre rafforzare non gliel'realtà del del trasporto la logica dell'imprenditorialità e dunque una necessità primaria le aziende speciale previste dalla legge centoquarantadue
Vanno intese secondo questa logica e quindi vanno rapidamente attuati la legislazione riguardante il riordino e la gestione dei porti va portata a termine superando sapendo che non è possibile eliminare toh totalmente il ruolo pubblico che deve restare appresi dalla sicurezza
E dell'equilibrio e libertà di esercizio fra l'utenza
è necessario che prende in esame la legge sul cabotaggio per favorire l'integrazione corrotta Estrada
Favorendone il limite della convenienza economica l'incremento dei traffici per via mare
Infine è necessario affrontare il più il problema più grande del trasporto terrestre che è quello dell'auto pro sporto merci
Indirizzando il settore verso forme di ristrutturazione
Di aggregazione e di integrazione con gli altri mode altrimenti assisteremo a non avere proprio colonizzazione del nostro sistema da parte degli attori stranieri
Questa la premessa generale
Sulla quale desidero innestare due considerazioni
In questo diciamo scenario fatto
Di molte ombre
Ma anche di qualche positività
Riferite in particolare
Al processo
Di programmazione che è stato avviato col piano generale col suo aggiornamento con l'istituzione del cinque per cento
Va rilevato come e proprio nei trasporti cioè in questo settori in crisi
Che attraversi il risanamento e lo sviluppo del sistema ferroviario
Lo stato italiano sta tentando una delle più grande operazione riformatrice
La realizzazione di un progetto di riequilibrio
Razionalizzazione di integrazione delle sale dell'intero sistema dei trasporti creando un forte polo di aggregazione di interessi economici e sociali che possono costituire la base per un nuovo processo di rilancio dell'economia italiana
Se non si ha coscienza di tutto ciò si rischia dare risposte sbagliato sbagliata ognuno per la parte di responsabilità che gli compete alle sollecitazione cui se chiamati a rispondere
Il trasferimento di grande risorse dallo Stato alle ferrovie
L'impegno di notevole risorse private su progetti ferroviari
Non avrebbero senso se slegati da un progetto strategico che è destinato a cambiare il volto delle grandi città a modificare la struttura industriale e la logistica del paese ad integrare l'Italia in Europa
Sia in senso fisico che economica e sociale
Occorre perciò puntare i riflettori sulla ferrovia prima di dire che nei trasporti non succede niente o non è successo niente
L'Ente FS inteso come grande regolatore del sistema che crea quindi grandi alleanze strategiche con le imprese strutturate di autotrasporto merci con le Grand autolinee per il trasporto passeggeri
Con gli enti locali e per una forte integrazione tra ferro e gomma nelle città
E per il risanamento delle città stesse creando nei nodi di interscambio grandi centri di servizio
Lo stesso trasporto aereo destinata ad avviare forme di collaborazione con l'alta velocità o a entrare in collisione con essa il trasporto marittimo e l'organizzazione dei porti possono trarre grande vantaggio dalla integrazione con ferrovie e strade
Quello che c'è da segnalare e che è sul mercato internazionale non si può stare informe separati ogni sentimento di trasporto per conto proprio
Perché l'evoluzione in atto porta verso forme societarie integrati
Grande concentrazione societarie
Di tipo finanziario
Che vedono assieme ferrovie armamento e imprese di autotrasporto che acquisiscono quote di traffico che poi distribuiscono tra i vari modi a seconda delle convenienze economiche
Per una strategia di così vasto respiro ci vuole genialità maneggia reale
E necessità dimostrando di averne ci vuole intelligenza politica e berline c'era ci vuole un Parlamento illuminato
Ed in alcuni momenti qualche sprazzo di luce dalla commissione Trasporti è venuto
Ma adesso per assecondare questo ambizioso progetto ci vuole una grande riforma della legge duecentodieci c'è la riforma della riforma del
Un riassetto istituzionale imperniato su un ente pubblico economico governato dal diritto civile autonomo gestionalmente
Legato allo Stato da un contratto di programma articolato operativamente di divisione le società operative
Unitario nella visione strategica nel fondamentale aspetti contrattuale del lavoro aperto a forme innovative di partecipazione del organizzazione sindacale
Un modello istituzionale nuovo
Che somiglia solo in parte al modello di Noemi perché conserva in gestione diretta il core business dell'organizzazione e circolazione dei treni
La seconda ed ultima considerazione
La efficienza del sistema trasporti
Può essere favorita od ostacolata da un'altra questione sempre di grande attualità
Un Governo efficace o meno della conflittualità
Che è stata disciplinata dalla legge centoquarantasei sull'esercizio dello sciopero ma richiede un'azione più ampia e mirati
Se è vero che sono indispensabili interventi molteplici per rendere ottimale l'utilizzo delle infrastrutture delle tecnologie già disponibili
E che via via si andranno a creare non si può rinviare un moderno ed agile dispiegarsi della contrattazione collettiva delle relazioni industriali
Per quanto riguarda la legge centoquarantasei
Una interpretazione un po'al angusta preoccupata esclusivamente delle prestazioni indispensabili
E poco attenta a valorizzare l'autoregolamentazione e il sistema di relazioni industriale non solo non ha contribuito a bloccare la frammentazione della rappresentanza in atto
Ma addirittura la legittimata ed è saltata con la conseguenza che rimane aperta nonostante la legge proprio la questione del governo dei conflitti e lavoro proliferazione
Da qui la proposta del sindacato rivolta alle controparte ma che interessa l'azione politica e legislativa delle istituzioni
Di forti impatti di relazione industriale tra le imprese e le organizzazioni confederali
In modo da definire procedura contrattuale del riconoscimento negoziale della rappresentanza la necessaria verifica della rappresentatività non si può restringere al semplice calcolo delle tessere che pure è un indice di certificazione inequivocabile
O peggio a
All'adesione allo sciopero ma va vissuta in un sistema di relazioni industriali
In quelle controparte sul piano dell'impegno negoziale che si possono assumere sì o no vincolati a valorizzare il contratto unico di poter con il a contrattare solamente con i sindacati firmatari del contratto
Le procedure negoziale vanno resse solida e certa prevedendo eventualmente interventi di mediazione con il fine di determinare soluzione vincolanti per tutti
A tal fine può essere necessario uno specifico sostegno legislativo i cui contenuti sono da approfondire
Per valorizzare al massimo l'autonomia negoziale delle parti che rappresenta un positivo punto fermo del nostro ordinamento
Il decreto legge e il disegno di legge di giugno
E l'altro di Lezzi presentati in Parlamento che sembrano tornare d'attualità
Tendono a definire il problema della rappresentatività
Ma soprattutto quello del senatore giugno lo fa scivolando lungo la china dalla frammentazione della rappresentanza
A Palermo proposito va fatta una riflessione
La domanda che emerge inequivocabile in questo Paese
E l'esigenza di governo dei processi in atto
Una società che si sviluppa che crea ricchezza che si struttura dal punto di vista produttivo rappresentativo informa sempre più complesse ha bisogno di garanzia di governo ossia di scelte di finalità
Di equilibrato sviluppo vale a dire ha bisogno di politica a fronte di questa richiesta di governo c'è sempre più bisogno di partecipazione diretta alla gestione dei propri interessi
Guai se questo bisogno si incanala attraverso le leghe o i Cobas
L'opinione del sindacato confederale e senza equivoci in questo campo
C'è la necessità di rafforzare e sviluppare un sistema di democrazia politica ed economica che per sopravvivere necessita di regole
Di compromessi e di grande tolleranza civile il problema dunque come conciliare l'estrema rapidità delle trasformazione sociale con la continuità delle strutture rappresentative
Il rifiuto del vincolo con l'istituzione delle leggi o con l'organizzazione sindacale dei Cobas è un fenomeno assai temibile
Perché si configura come un processo di bere formazione della libertà e non fa più accettare né vincoli né solidarietà
La società del benessere tende ad allentare i vincoli di solidarietà e la mancanza di un sistema di regole dentro le quale garantire alla dialettica sociale incoraggia le manifestazioni di prepotenza egoiste
Si può dire che il fenomeno della frantumazione degli interessi una parte significativa di questo quadro
Quindi fissare un sistema di regole contrattuale sostenuto da una legislazione che non invade il campo ma non rende efficace è una necessità non più procrastinabile
Ma se si vuole continuare a difendere la libertà di sciopero non di ricatto alla collettività e necessario introdurre qualche deterrente economico che lo moralizzare in settori come quello dei servizi pubblici
Per le organizzazioni i comitati gruppi movimento e cioè il Cobas comunque camuffata che dissentono dagli accordi sottoscritti da chi rappresenta la maggioranza dei lavoratori
Resta la possibilità di aprire alle forme di lotta ammessi ma scatta anche la responsabilità di far auto escludere dai benefici i lavoratori che aderiscono allo sciopero
è una strada giuridicamente e politicamente difficile da percorrere
Ma è comunque meno ardue pericolosa per la strada che porta alla soppressione del delitto liscio il disegno di legge del senatore Giugni
Percorre la strada del consolidamento o della
Istituzione di un modello di rappresentanza binarie degli interessi
Questa strada
Bisogna avere coscienza bisogna essere consapevole
Porta alla morte del sindacato o del sindacalismo confederale
Moltiplicando per mille i problemi di governabilità di questo paese grazie
Ringrazio l'amico al Conti
La sua relazione anche perché
Ci sono stati alcuni passi di assunzione di responsabilità che non ci lasciano indifferenti per le possibilità che avremo le scelte future
è insana
Il professor Mortillaro che assumerà la presidenza dell'Agenzia perché l'organizzazione che si propone di dare voce unitaria al comparto dei trasporti siccome è stato citato direttamente in causa se vuol prendere la parola no preghiere
Pregandolo anche di tener conto senza che io voglia limitare Primo tempo che abbiamo ritagliato un momento certe questa partecipazione che riteniamo importante
E io ringrazio
Dell'occasione che mi si dà che e una delle prime che ho per
Parlate della neonato quasi quasi nata agenzia che degli obiettivi che essa si propone io sono un
Una persona che arriva in un ambiente totalmente nuovo come quello del del trasporto quindi che sta cercando in qualche misura in qualche modo di orientarsi
E una prima considerazione che io posso fare
Avendo come riferimento la mia esperienza industriale che ancora non è conclusa ma sta per concludersi è che così come la vede come l'ho vista mi sembra che il compatto dei trasporti sia sostanzialmente nella situazione in cui si trovava il settore dell'industria manifatturiera alla metà degli anni Settanta
Cioè una qualità di prodotto non eccellente
E uso la parola non eccellente perché bisogna usare sempre delle espressioni soft mi hanno insegnato
Un rapporto col con utenza cioè con la clientela non eccellente neppure esso se non cattivo del tutto
Alta conflittualità sindacale
Alto costo del lavoro
Organizzazione del lavoro ancora molto arretrata
Tutti loro sanno che l'industria
Bene o male è uscita da questa situazione
A partire dall'inizio degli anni ottanta
Attraverso due filoni di azione
Sui quali io mi trovo d'accordo e disturbavo d'accordo e mi trovo d'accordo e che mi è parso di cogliere anche nell'intervento testé concluso del dottor Conti
Sindacalista della CISL e scusabile del per la CISL del sindacato dei trasporti e cioè ne è uscita Attraverso
Una forte azione politica io sono assolutamente d'accordo che con chi dice che l'Italia
Non ha
Non ha poche non ha bisogno di non politica ha bisogno di più politica ma di buona politica
Sembra un gioco di parole ma credo che non sia così
In secondo luogo che bisogna dare la battuta l'industria uscita dando a se stessa una voce unitaria nel Paese
E credo che la stessa cosa dovrebbe fare il trasporto quindi voce unitaria e
Forti azione politica potrebbero essere le strade da le strade da perseguire ma mi rendo conto che affermazioni così generiche sono siano poco appaganti e allora entrerei in qualche particolare di più sempre cerco in qualche particolare più approfondito sempre cercando di stare nei limiti di tempo che mi è stata mi sono stati assegnati
Vado quindi per punti e domando scusate la schematizzazione
Prima aspetto che si dovrebbe affermare e questo è un fatto che a cui l'industria riuscì molto bene negli anni settanta e credo che il trasporto dovrebbe seguirla
Bisogna affermare la centralità del trasporto pubblico e privato individuale e collettivo e sottolineo anche individuale perché quando parliamo di trasporti non possiamo dimenticare che in Italia ci sono trentacinque milioni di mezzi di trasporto individuale
E in qualche modo appesa allo interagiscono col trasporto collettivo
No alla centralità del trasporto nel sviluppo economico e dell'economia di un paese come l'Italia che
Dovrebbe avviarsi verso una selezione delle fonti di reddito dovrebbe avviarsi verso un'ulteriore ristrutturazione industriale e così via quindi primo l'affermazione della centralità
Dei trasporti
Secondo e qui fa anche qui sono d'accordo con acconti un la valutazione che non ci devono essere differenze in quanto ad efficienza fra pubblico e privato
è una valutazione alquanto generica e schematica quella di affermare che tutto il pubblico epopee cattivo e tutto il privato i buoni
Bisogna che il pubblico e privato dappertutto ma visto che parliamo di trasporti parliamo di trasporti operi con efficienza operi con criteri di economicità
Terzo cosa vuol dire criteri di economicità che qui elenchiamo Jeanne aspetto già un po'più delicato su cui forse qualche
Contrasto ci può essere mio modo di vedere entrare nella nell'ambito dell'economicità vuol dire che il settore dei trasporti si deve mettere
Per quanto riguarda la dinamica dei suoi costi e parlo costi al plurale non costo al singolare perché in questo modo si potrebbe immaginare che si punti solo sul costo del lavoro ma di tutti i suoi costi si deve mettere alla velocità della NATO e meno protetta
C'è questo convoglio metaforico dell'economia che formato da cantina tanta a ce ne sono alcune che sono meno protette e sono più suscettibili dell'offesa avversaria e quando parlo di offesa avversaria parlo dalla competizione internazionale ce ne sono altre che fino adesso hanno ritenuto di essere più potente
Questo è stato un errore e ha provocato delle gravi squilibri all'interno del convoglio perché la velocità del convoglio a questo punto si è sgranata
E si sono si sono avute navi che hanno viaggiato una velocità minore altro una velocità superiore e in genere quelle che hanno viaggiato una velocità superiore era quelle che avevano gli equipaggi più pesanti e l'organizzazione meno buona novità
Bisogna arrivare ad una velocità uniforme
E a mio modo di vedere la velocità ottimale e quella della nave che meno potente
Capisco che l'operazione non è facile tanto per dare un'idea nel settore dei trasporti c'è una media settore trasporto protetto
C'è una media del costo del lavoro che intorno a settanta milioni nell'industria la media del costo manifatturiera ad indurre il costo del lavoro intorno ai quarantacinque cinquanta ecco questo già la dice lunga sul BUR Gazzetto io devo dire che quando facevo il contratto collettivo dei metalmeccanici nel novantuno
C'era c'erano molti che dicevano sei ai macchinisti hanno dato X al mese
Agli operai devono dare quanto i macchinisti io ho sempre detto che era una un'equazione sbagliata perché viso il lavoro del macchinista come rischio come difficoltà e c'è chi è diverso da quello di un normale operai
è profondamente diverso io ho detto questo però devo dire anche che squilibri di costo del lavoro così forti come quello che ci è dato credo che non siano accettabili in un settore che fino adesso è stato meno è stato più protetto e che a partire dal mille novecentonovantatré novantaquattro sulla base delle direttive CEE non potrà più essere non potrà più essere protetto e quindi deve mettersi alla velocità delle navi delle navi competitivo
C'è naturalmente in tutto questo quadro un discorso molto importante di relazioni industriali
Per quello che vedo io per un estraneo che apriva catapultato in questo nuovo pianeta per lui che sono i trasporti e devo dire che le relazioni industriali nel
Settore dei trasporti presentano aspetti alquanto arcaici revochiamo un'espressione anche qui debole ma alquanto HC
C'è il problema dello sciopero c'è il problema della partecipazione
C'è il problema della cottura anche della consociazione che si è determinata in certi settori fra chi gestisce e chi dovrebbe controllare la gestione parlo del sindacato sindacati in qualche modo operando gli interessi
Facendo gli interessa in una determinata parte dovrebbe in qualche modo controllare la gestione per vedere se si muove in un certo senso
E quindi direi che siamo in una situazione anche questi che richiama molto l'industria degli anni settanta quando in certi settori incerti in prese c'era una congestioni responsabile
Che poi ha portato negli anni ottanta ad obbligare l'impresa e a riprendere i loro cuori
Si pone sicuramente il problema dello sciopero ha ragione a sconti
Io credo che il problema dello sciopero però vada affrontato anche questa è una maniera un pochino più originale
E cioè che il tema dello sciopero non può essere considerato nella stessa misura nei settori a rischio nei settori non a rischio
Quando l'operaio lotta contro un padrone siamo questi termini arcaici anch'essi ma che servono per capirci meglio assume un rischio ma non è soltanto il rischio di a vere una minore retribuzione per il fatto che ha scioperato
Si può assume il rischio di essere allontanato se dovendo il padrone cederà le sue pressioni l'azienda va fuori mercato
E non è un rischio astratto attenti non è un vi sia stato perché noi tutti i giorni leggiamo di aziende e persone che vanno fuori in maniera più o meno nascosta dalle aziende
E negli anni ottanta sono andati via dieci glicine di migliaia di persone quindi il rischio c'è ed è reale ed è il rischio anche per il datore di lavoro perché se il datore di lavoro cede a pressioni in consulte Sasso a volte di andare fuori mercato
Allora immaginare una uno sciopero nei settori come quello del trasporto pubblico eguale usato con le stesse regole del trasponder le riprese a rischio io credo che sia sbagliato
Bisogna affrontarlo questo problema
Io immagino si potrebbero immaginare anche delle tecniche su come affrontarlo io ad esempio sono convinto che il settore dei trasporti dovrebbe dare spazio all'arbitrato delle controversie collettive e quindi lasciarle molto meno alla allo scontro diretto
Però
Io pongo soltanto il problema poi si potrà fa approfondirlo successivamente
Partecipazione e regole del gioco mi sta bene
Anche se il concetto un po'astratta bisogna sapere che cosa c'è per equilibrare concessioni con queste caratteristiche
Ecco nessuno io credo può immaginare e questo lo dico anche per l'industria non soltanto per il settore dei trasporti di sovrapporre un sistema partecipativo all'attuale sistema conflittuali
Ossia o si introduce un sistema partecipativo anche la tedesca
Arrivo dire anche alla tedesca
E anche della forma più avanzata dei tedeschi cioè quella di novecentocinquantuno dunque del mio novecentosettantadue la vera mi vestiti non quella del carbone e dell'acciaio
Oh sì se si assume questo
Questa strada ma non è chiaro che si deve abbandonare il sistema conflittuale o quanto meno il sistema conflittuale deve essere molto più regolato rispetto ad oggi che oppure se di Badia sistema conflittuale certamente le due cose assieme non posso Lorenzo
Questo è un secondo me un principio che va assunto e che io se riuscirò ad avviarmi in questa in questa operazione cercherò di portare avanti di e di sviluppare c'è il problema del Po della rappresentanza
Io sono assolutamente d'accordo che bisogna poi puntare verso una rappresentanza compattata usiamo questa espressione e sono d'accordo con acconti
A dare un giudizio molto riservato sul progetto del mio amico Giulio il progetto del mio amico Giugni
Favorisce la frammentazione diciamolo francamente
Diciamo che più sociologico che giuridicamente non è poi se Gino mi sente come picchia ma che ci posso fare ecco il maestro di tutti noi ma qualche volta anche di allievi contesta di maestro
Però bisogna anche domandarsi perché equità lascio faccio la domanda e la lascia cadere
Nella all'attenzione dei alla riflessione degli ascoltatori
Perché il fenomeno
C'è in questi settori non c'è in altri settori perché i Cobas non ci sono l'industria
Perché ci sono invece in altri settori
Perché ci sono dei settori protetti e non ci sono dei settori non coperti
Perché non ci sono i settori a rischio e ci sono i settori non a rischio è un interrogativo che bisogna porsi
Bisogna
Bisogna possono e bisogna anche interrogarsi intorno intorno adesso perché se non risaliamo a le cause difficilmente possiamo trovare poi i mezzi per curare il fenomeno per curare il male chiamiamolo pure usiamo pure questa espressione semplificato
Ecco detto questo c'è perché nasce questa
Iniziativa che abbiamo
Chiamato provvisoriamente anciens sperando che il il participio presente del verbo AGR sia di buon auspicio
Verbo latino antico ma ma da Agis si propone di fare quello che ha detto bene racconti cioè di dare voce unitaria al trasporto pubblico e privato su gomma e su rotaia per madre e per cielo e ai suoi alle infrastrutture perché dobbiamo immaginare intorno a questo sistema di infrastrutture
Controllore di volo galoppo le strade e così via
Dodici accingiamo l'operazione di questo genere che mi sento benissimo conto che sia immane no operazioni immane
Può darsi anche che io non sia neppure Congo a questa operazione
Che sia sottodimensionato per un'operazione di questo genere ma ci deve essere se il Po compendiati un apripista poi arriveranno magari delle persone più forti a poter proseguire la sua come dice
Dante Di Virgilio dice facesti come qui che va di notte che porta il lume dietro al sei non gioca ma dopo se fa le persone dotte no io vorrei portare questo nome pagheranno delle persone più importanti dietro di me a fare a fare di più passi potrebbe dare voce unitaria
Una voce unitaria che sia unitaria nella stessa misura in cui unitario ad esempio la voce dell'industria
è possibile non è possibile io so benissimo
Ci sono interessi ci sono associazioni ci sono sovrapposizioni c'è la distinzione fra pubblico e privato c'è la questione degli enti che gestiscono determinati settori il regime di semi monopolio di monopolio del tutto
Ecco chiaro tutte questi sono elementi che certamente posso
Creano difficoltà ad un progetto di questo genere però io credo che il momento possa essere anche ma possa essere maturo ecco se ci sarà volontà da parte di tutti di rinunciare magari è un po'una briciola una piccolissima briciola di autonomia per cercate di raggiungere l'interesse collettivo
L'agenzia nasce con pochi mezzi lo dico francamente nasce con dimensioni molto ridotte negli occhi intendo ed e mi propongo di tenerla dimensioni molto ridotte nasce con l'obiettivo di Fabre uscire però la collaborazione di tutti coloro che aderiranno
Questo momento aderito la battaglia diciamo francamente abbiamo soltanto la totale so che c'è che interessa
C'è anche qualche perplessità c'è anche qualche sospetto fosse diciamo pure questo ma io credo che comunque la mia posizione di
Persona di tecnico e quindi in qualche misura di indipendente anche soli anch'io ho le mie
Simpatie
Ecco dovrebbe avvenire dovrebbe dare un minimo di garanzia alla
All'obiettivo riguarda l'obiettivo che ci proponiamo che poi io come dicevo prima al capo di gabinetto del del ministro dobbiamo darci appuntamento fra un anno ecco noi in questo anno lavoreremo per
Verificare per operare in modo che il sistema possa trovare le ragioni per unirsi
Fra un anno forse lo fa qualche cosa di più potremmo essere in grado di valutare se abbiamo fatto una considerazione abbiamo fatto una valutazione sbagliata abbiamo fatto una valutazione positiva
Questo dipenderà da noi ma dipenderà credo anche molto da tutti fuori vi ringrazio
Io ringrazio professor Mortillaro prego chiarimenti che ci ha dato ieri erano sorti alcuni problemi
Alcuno curiosità credo perché siano state per la meno siamo state espresse il quale sono le volontà e le ipotesi che questo nuovo organismo si propone io darei inizio alla tavola rotonda non so se tutti i componenti siano arrivati ma se qualcuno è in ritardo poi raggiungerà gli altri
E pregherei l dottor Beretta onorevole Lucchesi
Il dottor Antonini Calò
Dammicco Brocchi Necci Rosina principesca e Stancanelli se sono in sala di prendere posto rilasciano all'horror nel nostre poltrone agli ascoltiamo con molta attenzione
Grazie fuori
No
Senta signora sono esentati veramente
Sulla base
Così
Valutabile non non mancanza dell'Ovest
Avvocato
Questa è la prima
Quando
Comune
Grazie scritta piuttosto
Nel novanta aveva
Sì
Tutto
Grazie io penso che possiamo ma dipende foste avviare i lavori di questa tavola rotonda questo confronto è un confronto che
Noi ci auguriamo ma che si interessante che li ha tutti i titoli e le caratteristiche verrà presentarsi come tale anche perché vedrà a confronto tutti diciamo i massimi responsabili delle diverse modalità che compongono questo nostro sistema articolato quindi Complesso dei trasporti italiani un sistema i trasporti che e naturalmente guarda come tutto il sistema produttivo infrastrutturale del Paese all'appuntamento europeo con situazioni diverse tallone attualmente sul versante competitivo con situazioni diverse perché c'è chi già opera in un regime di totale concorrenza internazionale e c'è chi invece
Opera in situazioni parzialmente parzialmente diversa io comincio a presentare i partecipanti a questa tavola rotonda alla mia sinistra
Sì l'onorevole Lucchesi
Che il capogruppo democristiano
Alla nella Commissione Trasporti che è un po'quale diciamo così le vesti di padrone di casa in questa in questo nostro confronto alla sua sinistra il presidio dice presente Leni del prodotti poi il dottor a Corrado Antonini amministratore delegato della Fincantieri ancora il dottor Rosina
Cioè l'amministratore integrata da firmare e poi alla diciamo così dall'estrema sinistra di questo nostro stava alla vostra destra il dottor dallo Sergio dall'amministratore delegato di Autostrade la mia destra lo riconosce che sicuramente Michele Principe presidente dell'Alitalia e poi il dottor D'Amico Presidente della Confitarma
Lorenzo Necci in arrivo quindi arriverà
Allora pochi minuti credo che credo che ci consentirà di iniziare anche perché dovrebbe arrivare fra poco abbiamo qualche leggero problema con i microfoni forse così le cose funzionano meglio
Ecco io direi che non sono mancate in questi ormai già due giorni di dibattito sollecitazioni suggerimenti e soprattutto proiezioni
Posizioni verso il futuro un futuro che ormai davvero Ossimo futuro che possiamo così immaginare già con il primo gennaio dell'anno prossimo e poi consolidarsi sempre più in questa prospettiva in questa prospettiva europea
Per costruire questo futuro serbo gli sforzi servono i contributi di tutti i protagonisti e poi ce ne parleranno loro direttamente serve anche però una forte capacità di indirizzo e di guida politica e per questo che darei
Innanzitutto la parola grazie alla l'onorevole Lucchese
Io vorrei rinnovare il ringraziamento agli illustri all'illustre ospite
Introdurre brevemente questa questa tavola rotonda
Ribadendo le ragioni del resto già accennate dal senatore a destra nella giornata di ieri
Per le quali malgrado tutto si è ritenuto opportuno determinare le condizioni per questo incontro di riflessione e di proposta
Malgrado tutto perché ovviamente ci troviamo in una fase delicata
La campagna elettorale ufficiale non è ancora iniziata però di fatto siamo già in campagna elettorale
E tra le altre cose scontiamo la difficoltà
Per la dirigenza del partito impegnata in questo momento e la formazione delle liste
Abbiamo scelto di farlo in questo momento perché
Presiede questo ragionamento un un doppio interi
Il primo di fare una valutazione
Come si dice a bocce ferme di tutto quello che è stato positivamente fatto durante la legislatura da pochi giorni è esaurito
Il secondo motivo ben più importante è quello di determinare le condizioni per quanto attiene
Al mio partito al nostro partito
I proposte serie che valgono per il dopo che siano anche confacenti alla stesura di un programma elettorale nello specifico del settore dei trasporti
Funzionale agli interessi del Paese
Se queste due premesse sono vere io credo che siano assolutamente vere lo dobbiamo credo ragionevolmente constatare malgrado le moltissime critiche neppure sono piovute
Sul partito sui partiti sul Parlamento e sul governo che faticosamente in questo Periodo qualche passi in avanti lo si è fatto e faticosamente sono maturate anche risposte a problemi e ha esigenze ormai stabilizzati nel tempo voglio dire termine per
Emerge con tutta chiarezza da questo punto di vista soprattutto la vicenda che riguarda le Ferrovie dello Stato
Un settore rispetto al quale dopo un periodo il grande stanca se non di arretramento
Faticosamente il meccanismo complessivo di rilancio si è messa in moto
Si parla soprattutto di alta velocità ma non è soltanto l'alta velocità
è il desiderio le decisioni congiuntamente adottate dal Parlamento
Dal Governo per puntare su questo mezzo di trasporto come momento di riequilibrio complessivo del sistema dei trasporti nel Paese
E come marcia obbligata di avvicinamento nei confronti dell'Europa che è un po'il tema centrale di questa di questa tavola rotonda
Oggettivamente notizie non altrettanto che
Vengono fuori dal settore dei trasporti marittimi
Dove le cose sono state affrontate con crudezza di particolari ma anche con le difficoltà di carattere specifico
E qua abbiamo problemi che si pongono alla nostra attenzione in maniera maniera assolutamente immediata mi riferisco per esempio fra tutti alla tema della liberalizzazione del traffico di cabotaggio
Su questa vicenda come non dirlo con chiarezza nel momento appunto conclusivo di una esperienza da una parte
Abbiamo assistito a
Dobbiamo riconoscere a iniziative di grande coraggio e di grande apertura come quelle del gruppo che in mare
Che superando situazione di difficoltà impostato un ragionamento sul cabotaggio totalmente innovativo e totalmente funzionale agli interessi del Paese
Da altre parti soprattutto per quanto attiene al segmento privato c'è una situazione di preoccupazione da una parte di rallentamento dall'altro
E troppe volte
La vicenda politica
Sì e il no si è snodata tra ripetute richieste di assistenza da parte dello Stato una non complessiva iniziativa coraggiosa
Anche come risposta i possibili pericoli che possono venire per l'armamento nazionale dalla presenza immaginabile di armatori non italiani sul mercato interno nei prossimi anni
Pensiamo
Tra tutti i passaggi a quello che presumibilmente avverrà con l'apertura del tunnel sotto la Manica
Facile immaginare che tutta una consistente dimensione di naviglio dovrà andare alla ricerca di altri mercati certamente il mercato mediterraneo in generale e quella italiana in particolare potrà costituire un Obiettivo di straordinaria importanza
Sulla vicenda complessiva ovviamente e chiudo questa prima fase precede la necessità di una complessiva razionalizzazione del settore
La nostra impostazione ovviamente non significa ferrovie Ferrovie soltanto ferrovie significa anche razionalizzare l'esistente esser consapevoli dell'importanza dei collegamenti stradali per il nostro Paese
E cercare di risolvere i problemi che ancora rimangono da da risolvere è stato accennato nella giornata di ieri ma ne segna
I problemi
Dell'armamento italiano non sono poi molto dissimili da quelli dell'armamento europeo e cioè dei Paesi a forte industrializzazione
C'è una stessa situazione di fondo cioè di Paesi con un interscambio o di cambiare economico mercato della comunità con grande interscambio legato al mare
E che utilizzare il trasporto marittimo per il soddisfacimento di queste esigenze
Cioè in entrambi i casi sia in Italia che in Europa una situazione di grande deficit sotto il profilo quantitativo e qualitativo delle flotte c'è una situazione di grande deficit sotto il profilo valutario perché entrambi le grandi arie singole nazionale che quella comunitaria a un metro la sensibilità anche su questo aspetto
Sta di fatto che l'Europa al di là dei dati italiani che tutti certamente conosciamo bene
Essendo la prima potenza commerciale del mondo dipende per una percentuale tra il novanta e il novantacinque per cento nell'interscambio con i Paesi terzi dal trasporto marittimo
E soltanto il quaranta per cento di questo interscambio è coperto dalle flotte comunitaria
L'importanza del trasporto anche in chiave europea
è sottolineata dalla richiamare un dato semplicissimo e cioè che il trasporto gioca per circa il sette per cento sul PIL della Comunità europea tanto per commentare questo dato si tratta di un numero più elevato dell'intero comparto dell'agricoltura
Bene in una situazione di questo genere quindi con il sette per cento dell'occupazione comunitaria interessato i trasporti con il quaranta per cento degli investimenti comunitari pubblici
Indirizzati al settore dei trasporti si realizza un situazione come dicevo di difficoltà ET deficit che evidenziata abbastanza bene dall'analisi della dimensione della flotta dei Paesi comunitari
Nel sessanta
L'insieme delle flotte della comunità era pari al quaranta per cento della flotta mondiale nel novantuno è scesa al quattordici per cento
La comunità europea che sta prendendo un ruolo ineluttabilmente sempre più stringente sempre più determinante anche a livello di politiche e di situazioni nazionali
E qui vorrei aprire se me lo consentite una parentesi visto che siamo in ambiente anche politico per dire che nella guida
Futura del comparto dei trasporti
Sarà indispensabile un aggancio un riferimento costante metodico sistematico con la comunità per evitare i dispiaceri e le disillusioni che alcune volte abbiamo dovuto soffrire in questi ultimi giorni
Ecco dicevo la comunità europea fino alla ottantasei si è sostanzialmente poco interessata al comparto dei settori marittimo
Basti pensare che l'intera produzione documentare legislativa della comunità è consistita in quattro regolamenti che non ne avevano altra ottica se non quella di regolamentare la concorrenza nell'ambito del Trattato di Roma
Soltanto nell'ottantanove e negli anni seguenti è cresciuta una grande sensibilità una grande attenzione a livello comunitario
C'è stato un rapporto formale della comuniste la commissione dell'ottantanove
Che ha stabilito alcuni concetti che il Parlamento e il Governo italiano avevano già fatti propri sin dall'ottantasei in occasione della discussione sulla legge ottocentocinquantasette sostegno all'armamento
Ha stabilito la Commissione comunitaria e ha evidenziato come lo Shipping debba essere considerato il settore dei trasporti marittimi di importanza strategica fattore vitale per lo sviluppo della comunità ha stabilito un secondo principio da cui discendono molte considerazioni di ordine pratico e cioè che la comunità non può consentire il venir meno di una presenza significativa delle flotte comunitarie sullo scenario marittimo
Naturalmente stabiliti questi due principi rimane sempre come elemento di fondo
Che a volte stravolge anche iniziative di più ampio respiro della politica comunitaria la preoccupazione di armonizzare all'interno della comunità le situazioni tra i diversi tre diverse economie tra il caso specifico tra le diverse flotte
Con l'intento di evitare situazioni di scompenso o di privilegio
La comunità ha fatto un lavoro molto interessante in quest'ottica e ha analizzato i costi di gestione delle flotte dei Paesi comunitari
E così è emerso te sono dati ufficiali che a fronte di un una base di cento per la flotta portoghese per per la flotta di bandiera asiatica di bandiere internazionale
Abbiamo una situazione di eguaglianza di costi soltanto per la Grecia per la Danimarca un centodiciotto per il Portogallo e via via sino a una punta estrema di cento ottanta per quanto riguarda la flotta italiana
Allora la situazione è questa oggi c'è a livello comunitario un'attenzione ai problemi dei trasporti marittimi quale non si era mai verificato in passato
Devo dire che la stessa tratta attenzione la si riscontra nei diversi paesi della comunità e anche in Italia
Convegni del tipo di quello organizzato in questo momento
Sono anche una spia un segnale soddisfacente di questa attenzione e come questa attenzione abbia raggiunto il mondo politico dove poi le decisioni degli indirizzi di fondo devono essere determinato il futuro della flotta italiana e quindi un futuro collegato strettamente nell'ambito della comunità e delle linee guida che la comunità porterà avanti
C'è un primo problema di collocarsi all'interno della comunità in condizioni di parità e parità vuol dire pari chance pari condizioni di costi nella buona sostanza per quanto riguarda la flotta nazionale è cioè necessario in prima battuta che all'interno della compagine comunitaria questo che da cento a centottanta che oggi caratterizza il distacco della nostra flotta rispetto alla flotta
Più economica e qui è il discorso dei treni delle navi del convoglio che veniva fatto prima venga in qualche maniera sistemato
è un problema di ordinamenti è un problema di assetto fiscale è un problema di costi e di relazioni industriali
Sarà estremamente importante che per il futuro la guida unitaria e la guida forte che è stata auspicata ieri ripetutamente richiamata anche quest'oggi
Oltre a collocarsi in un'ottica rigidamente di tipo comunitario
Prenda per il settore marittimo uno slancio nuovo
Bisogna abbandonare la situazione che si è avuta negli anni passati di difesa dell'esistente e questo sotto molti profili in via primaria anche per quanto attiene alla questione delle relazioni industriali che vanno certamente rivisitate con una filosofia completamente diversa
Abbandonare quindi una politica una situazione di tamponamento e di difesa per giocare in fase attiva con l'obiettivo primario di annullare questo che e metterci nella stessa condizione della comunità
Grazie grazie dottor Rosina e io vorrei sentire subito in modo così contiamo questo filo logico l'opinione del dottor Antonio ICE abbiamo una
Raccolto una serie come dire di denuncia da parte del dottor Rosina questa diciamo scarsa attenzione che storicamente la comunità sembra aver prestato alla ai trasporti marittimi pur come dire
Non sottovalutando il peso enorme come ci è stato ricordato erano strumenti vanità pesi terzi ora questo diciamo così questa sorta di trascuratezza si è avuto riflessi mi pare negli anni sono tarda sua dagli anni Settanta negli anni ottanta anche sull'industria cantieristica ora com'è la situazione che prospettive si prepara
Ma vorrei portare qui la testimonianza di un settore quello cantieristico
Che opera in regime di mercato unico già dal mille novecentottantasette
Cioè alla vigilia del mille novecentonovantatré che un fatto diciamo così abbastanza nuovo per molti settori dell'economia del nostro Paese il settore cantieristico in effetti operare ormai da parecchi anni in un regime di questo tipo
Questo perché la comunità a regolato va attività di questo settore con una serie di direttive la prima delle quali che armonizzato gli interventi di sostegno nei singoli Paesi a favore dell'industria cantieristica data appunto dal mille novecentottantasei
Che cosa si può dire di questa regolamentazione comunitaria
Come fatto diciamo così ormai storico con un'esperienza di parecchi anni alle spalle e come la possiamo vedere in prospettiva
Come fatto storico diventi un intervento comunitario nel regolamentare il settore avuto una caratteristica essenzialmente negativa cioè la comunità ha regolato le cose dicendo quelle che non si potevano fare cioè stabilendo dei tetti
Stabilendo delle condizioni entro le quali ma di tipo negativo entro i quali il settore poteva lavora
Questa impostazione di fatto accompagnato la fortissima riduzione che c'è stato in Europa nell'attività con cantieristica a fronte del calo della domanda e del forte squilibrio a livello mondiale
Tra offerta e domanda complessiva Linate
Ma nel contempo a trascurato un momento quelle che potevano essere le azioni impositivo con le quali reagire alla crisi
Per cui la storia di questi anni essenzialmente da un lato una storia di pesanti riduzioni produttive di pesanti riduzioni occupazionale
A livello europeo la produzione è scesa dell'ordine del circa il sessanta per cento l'occupazione è diminuita di circa il settanta per cento
La Fincantieri per il suo carta cioè la parte preponderante della cantieristica nazionale ha seguito questo trend con una forte riduzione produttiva che grosso modo ripete iridati comunitari e che una fortissima riduzione occupazionale
Che ha visto gli occupati del settore scendere da circa trentacinque mila unità alle circa quindici mila che l'obiettivo di questi prossimi mesi dopo l'attuazione delle misure di prepensionamento
Questa fortissima riduzione a fortemente ha ridotto il peso della produzione comunitaria sul totale mondiale
Le aziende cantieristiche europee che all'inizio della crisi rappresentavano circa il quaranta per cento della produzione mondiale si sono trovate oggi a rappresentare appena il venti per cento cioè un dimezzamento della presenza per converso il Giappone ha mantenuto nonostante il calo della domanda una presenza dell'ordine del quaranta per cento e abbiamo vissuto la presenza di un nuovo fortissimo competitore che la Corea
Il quale oggi occupa circa il venti per cento della produzione mondiale
Cioè le cantieristica asiatiche Giappone più Corea oggi rappresentano il sessanta per cento della produzione mondiale
Questa aggressione concorrenziale ha trovato da parte della comunità soltanto come dicevo una serie di misure che hanno teso a regolamentare la concorrenza all'interno della comunità
Senza considerare abbastanza infarto che invece l'aggressione commerciale avveniva dall'estero
Questo ha portato a una riduzione dei contributi che nella cantieristica sono l'equivalente del dazio doganale da un venti per cento di appena due anni fa al nove per cento di questa quando per esempio in altri settori industriali mi riferisco ad esempio al mezzi di trasporto pesante cioè ai camion il camion oggi godono di una protezione doganale cioè di un Daccico dell'ordine del ventidue per cento nei confronti delle importazioni da Corea e Giappone
Le cose però oggi stanno cambia cioè la comunità si è resa conto che una polipi
Unicamente diciamo così di progressivo abbandono delle politiche di sostegno da sola non poteva bastare per contrastare la aggressione commerciale degli altri paesi e quindi ha dato luogo proprio sul finire dello scorso anno a una serie di iniziative in positivo pendenti cioè a vedere il settore dei trasporti marittimi ma direi il settore dell'economia marittima nel suo complesso
Come uno dei punti fondamentali della politica comunitaria dei prossimi anni
Ha preso cioè dalle esperienze di altri Paesi il Giappone in particolare dove si vede una strettissima integrazione fra i vari settori economici ad esempio il settore dalla caratteristica il settore dei trasporti marittimi il settore della ricerca mettere insieme le forze in una politica mirata tesa a conseguire dei vantaggi competitivi
Un documento elaborato da un comitato commissario all'industria della comunità il commissario Barnier manca proprio stabilisce la predisposizione di un forum che l'attività che la comunità sta portando avanti però in questi giorni con la collaborazione in tutti i settori interessati
Per mettere insieme una politica unitaria nell'ambito comunitario del riguardi contemporaneamente
Il settore cantieristico cioè la produzione delle navi l'utilizzo delle navi c'è il settore dei trasporti la ricerca e lo sviluppo perché la condizione fondamentale per assicurare un futuro all'economia marittima nel suo complesso
La antinquinamento perché è un fattore fondamentale l'inquinamento marittimo il la ricerca e lo sfruttamento delle risorse marine
Quindi l'avvio di una politica unitaria del settore marittimo rappresenta a mio giudizio il fatto nuovo che come riflessi sul l'Italia e quindi su quella che dovrà essere l'azione politica governativa dei prossimi mesi dovrà vedere da parte del nostro Paese una presenza più fattiva più concreta più costante per appoggiare questa iniziativa alla quale credo tutta l'economia marittima europea
Attribuisce una notevole importanza
Grazie dottor Antonini io colgo l'occasione mentre che come si sono svolti i due interventi precedenti si è completato il tavolo con i partecipanti a tavola rotonda con l'arrivo del l'avvocato Necci che salutiamo e ringraziamo avevamo per la verità già salutato anche il sua assenza e soprattutto è arrivata in sala il ministro ai Trasporti Bernini
Che ringraziamo per questa sua partecipazione ieri diciamo che ha un po'tracciato il solco su cui si sono poi inseriti ivi gli interventi al confronto di queste di queste due giornate
Riproponendo il questo concetto del forte coordinamento politica dei trasporti che dovrebbe e portare al punto d'arrivo di un unico grande ministri io credo che e ma adesso vorrei sentire ed appunto la conferma diretta che con questa proposta non possono essere d'accordo il
Cavalier D'Amico presidente della Confitarma che spesso in passato se non ricordo male c'è un po'lamentato di questo fatto che il ministero della marina mercantile forse un po'considerato così da Cenerentola no nella
Nel
Nella riduzione dei dicasteri e che quindi come dire
Questa proposta di un forte coordinamento e di una grande coordinamento nella politica dei trasporti
Possa forse anche un piano a questo tipo di squilibrio lei si richiamava comunque dottor D'Amico chiudiamo così con il dottor Danilo questa diciamo trilogia sulla sull'armamento del trasporto marittimo
Non faccio un'esposizione generale sulla importanza vitale del trasporto marittimo perché è stato molto ampiamente illustrato dall'amico Rosina quale quale importanza vitale a
Il trasporto marittimo in questo Paese
Che è toccato no
Età otto mila chilometri
Ti autostrada del mare si fa sentire
E come già si è detto
Ma prima di parlare del ministero dalla marina mercantile
Che lei ha fatto bene a menzionare perché sarebbe ora che i presidenti del Consiglio i nostri governanti si rendono finalmente conto di quale importanza
Il ministero almeno in mancanti
Volevo riferirmi un attimo all'onorevole Borghesi
Che molto intelligentemente ha proposto questo
Convegno così importante ha spaziato nei in tutti i settori del trasporto
Ha fatto un cenno
Al cabotaggio
E alle grandi aperture della firmare nel mentre vi intravede delle preoccupazioni sul privato lungi dal metal fare del delle polemiche ma già che ci troviamo a bisogni un tanto a chiarire questo dettaglio perché l'opinione pubblica sia informato e una volta per sempre qual è il ruolo della par del dell'armamento privato in campo nazionale
Che a volte non è sufficientemente considerate come neanche quello della firmare abbastanza considerato e se si considerasse con quella dovuta attenzione si programmerà ebbene tutto insieme pubblica e privata anziché creare due correnti ma qui il ministero deve intervenire
Sul capo tagiko è un argomento vastissimo cui andremo incontro il prossimo anno
E dobbiamo preoccuparci
Notevolmente perché noi abbiamo un po'troppo siamo ha detto
Non solo le marine mercantili dei Paesi comunitari ma anche quelli non comunitari
Si presentano qui e cui io voglio intendo sottolineare moltissimo
I costi gestionali della nostra Marina mercantile dei nostri delle nostre navi delle nostre società sono elevatissimi a comparazione
Delle altre mariti le qua possono gestire la loro società
In un ad un livello certamente
Notevolmente ridotto
Che consente consente loro
Di quotare i nuovi certamente inferiore a quella che è la noi possiamo quota ecco la concorrenza costante che avremo
Risolveremo dei grossi problemi finalmente sul cabotaggio è ora qui mi avvicino all'accenno che ha fatto
La l'onorevole Lucchesi sulle grandi aperture firmare
è vero e mi ha fatto è vero
Ne ha fatte di aperture la la firma
Ma non da meno il privato
Il privato prima della firmare
Ha passato ordini alla Fincantieri per notevoli migliaia di miliardi
Prima ancora che supera sul difficile periodo di crisi
Crisi che ha portato a una riduzione una ristrutturazione di molte aziende italiane che hanno dovuto affrontare momenti di intimità alta altissima difficoltà
Armatori italiani che si rispecchia nel riscuotono
Il massimo della considerazione alpestre bene dirla mi fa piacere dirlo perché sono onoratissimo di rappresentare questa confederazione che racchiude
Circa trecento società mi dilungo unta andine mi vorrà scusare
Su questi pochi dettagli e perché si sappia non si conoscono proprio perché come dicevo prima la marina mercantile italiana non è mai stato tenuto nella giusta dovuta considerazione Parlamento italiano
è un armamento che riscuote l'ammirazione la stima in in tutto il mondo
E
L'armamento
Privato rispose immediatamente all'invito del governo perché esaminare se ogni società nel proprio ambito quali commesse volesse passare alla Fincantieri per
Rimettere in moto la macchina dei cantieri navali italiani che in quel momento non avevano molti ordini e rimettere in moto il rinnovamento della flotta Itavia
L'armamento seppur non eri momento giusto rispose con grande responsabilità e ha risposto fino a poco tempo fa e continuerà certamente a rispondere
Come dicevo innanzi migliaia di miliardi di si può dire che quasi ogni settimana c'è la cerimonia sempre più bella della consegna di una nave
Ora
La costruzione di queste navi
Significa impiegarle
Nel cabotaggio
E siamo stati immediatamente presenti in vista del prossimo anno e nudo che diciamo novantatré diciamo il prossimo anno fra nove mesi
Armatore in italiana ripeto
Preciso italiano perché delle volte si può poco si pensa può molti si portano a vari pensieri
Hanno costruito
Anzi e anzi passato ordini e si avvicinano le consegne
Con
Di queste navi esclusivamente per il cabotaggio nello stesso tempo onorevole Lucchesi noi ci vediamo la concorrenza della firmare
Con la quale noi siamo costretti lungi da me da fare polemiche non è il momento era un cenno lo devo fare lungi da me l'ha la quale operante
Con sovvenzioni se puro vanno terminando comici felici intanto ne hanno e ne hanno ancora per
Per
Per preminente interesse nazionale ma questo è un pensiero che sia poteva avere quaranta anni fa questa famosa Pinna e più che finite terminato oggi dobbiamo tutti due le foto operare sullo stesso livello di costi
Non possiamo ricevere la concorrenza volto della stessa flotta italiana
Noi ci troviamo delle volti in grave disagio intanto infatti sul proprio su cabotaggio che lei si riferiva a noi ci troviamo sulla flora su in un regime di concorrenza ci potremmo trovare nel mentre si poteva programmare per tempo prima che l'una e l'altra passassero ordini
Ai cantieri
Comunque ordinare navi ma coordinarle inizia faccio un cenno al ministro Benini impegni consentiranno perché in auto ieri ministro Bellini seppur brevemente ma ma mi basta mi è bastato hanno una sola parola ha espresso un apprezzamento
All'anno alla flotta privata l'armamento privato
Non perché volesse non dimenticarsi della firmare lo credo proprio però
Significa che ha tenuto in evidenza quali sono i sacrifici che l'armamento privato va in va incontro quotidianamente vado terminando
Vorrei aggiungere vado terminando per un'ultima de un ultimo dettaglio che è molto importante certamente l'onorevole Lucchese vorrà parlare ma voi avete goduto della legge due tre quattro
Una legge che è andata avanti
E lei lo sa benissimo norme europee se perché mi è stato quotidianamente viscido nelle varie battaglie per superare le solo neve voglio di più dire pubblicamente ne sono profondamente grato e con me tutti gli armatore perché mi ha aiutata a superare Pound e tanti ostacoli
Che
Erano necessari
Perché questa famosa legge non beneficiava soltanto l'armamento privato sottolineo ma firmare Fincantieri
Abbiamo superato lo scoglio
Della Cei
Consigli di Stato corte dei conti di tutto qui
Commissione trasporti per il rifinanziamento ogni anno S finalmente incominciano ad aversi dei primi provvidenza il ministero
Della marina mercantile si preoccupa
Di portare avanti questi più grande questi approvazione per l'acqua dei finanziamenti in commissione Trasporti
Intanto i larghe armatore hanno dovuto far fede hanno dovuto non rari i loro impegno presso i cantieri
I finanziamenti hanno svitato per oltre un anno cosa ha comportato per l'armamento ulteriore aggravio sia gli interessi caduto pagare gli istituti finanziatori
Ritengo di aver concluso questo primo fino per dare una panoramica ritengo io molto chiare molto esatto euro voluta ampliarne perché
Molte volte all'armamento italiano e forse anche quello della firmare viene accusato di inattività
Che chiede soltanto danaro
Solo sovvenzione questi bisogna ma bisogna ancora guardano con la massima attenzione bisogna guardare al tremendo l'armamento italiano soccombe era noi non chiediamo sovvenzione noi chiudiamo l'attesa quell'attenzione dovuta lì dove fiscalmente si può intervenire perché Possa consentirà tutto l'armamento
Di poter competere colleghi marinerie straniere altrimenti siccome l'armamento e è un'industria internazionale
Internazionale diventerà anche quelle italiane grazie
Ecco
Io vorrei passare così per una sorta di contrasto da un settore di cui i protagonisti hanno lamentato una certa trascuratezza una certa sorta di disinteresse da parte delle autorità europee qual è questo appunto il capo del trasporto marittimo ad un settore che forse invece come dire
Ha avuto spesso anche una grandissima attenzione non solo dall'autorità europea ma i governi dei singoli Paesi e mi riferisco al trasporto aereo anche anzi direi che in qualche caso come dire l'attenzione forte di alcuni governi all'interno della comunità si è tradotto come dire in qualche aiuto
Così un po'più esplicito è un pochino più forte di quanto non è stato per altri ad alcune compagnie nazionali io credo che questo il presidente dell'Alitalia Principe ci possa dare un affresco preciso
Grazie
Presidente io
Mi trovo un po'anche imbarazzato perché tutto quello che sul trasporto aereo di importante tenuti politicamente rilevante
E di focalizzazione dei problemi del trasporto aereo
è stato accennato ieri in in maniera estremamente precisa e e direi da par suo
Dal ministro dei trasporti che ha veramente indicato quali sono i temi Problemi le difficoltà che il trasporto aereo si troverà ad affrontare
Nel prossimo periodo soprattutto in concomitanza col più volte ricordato
Terzo stadio di applicazione delle norme che costituiscono parlato comunità europea
Detto questo io vorrei incentrare invece il mio intervento su alcune problematiche che ritengo veramente di interesse prioritario e che secondo me attengono alla
Realizzazione del piano nazionale dei trasporti dei più volte è stato menzionato nel corso di questo convegno e che per noi lo dico subito costituisce un punto base di riferimento direi quasi la Bibbia ecco per elaborare le nostre strategie di servizio e le nostre strategie degli sviluppi
è vero che il piano contempla nelle sue linee essenziali gli obiettivi per lo sviluppo di tutto il settore
Ma siccome è necessario che questo piano venga poi attuato da tutti i
I settori interessati del trasporto perché altrimenti si potrebbero creare delle disarmonie
Delle discrasie ecco il convoglio di navi di cui una cabina più in fretta e l'altra cammina più piano a cui accennava Mortillaro con tutte le conseguenze
Che questo comporta
Io direi che non ce ne siamo fatti carico per la parte di ci riguarda
E abbiamo o così stabilito direi
Nell'elaborare le nostre strategie d'azienda e di gruppo
Che ci sono in questo piano alcune priorità essenzialmente rilevanti
E che a noi sembrano particolarmente urgente
Ne dico tre
E poi le illustro brevissimamente
Queste priorità per noi sono l'intermodalità dei trasporti la qualità del servizio e l'affidabilità
Che sono tre temi che attengono a tutte le aziende che comunque esercitino attività di trasporto abbiamo messo noi come Alitalia
Come il primo di questi tre punti prioritari l'intermodalità
L'intermodalità per noi è essenziale è un fatto di vitale importanza diceva ieri il ministro Bernini che l'Alitalia le sue strategie non a quella di disseminare diario porti la penisola
Ma di farne pochi diario porti molto bene attrezzati e che siano inseriti in maniera di oserei dire perfetta questo è l'obiettivo nel contesto nel territorio
Del nostro Paese
E l'intermodalità
In questo caso e per questo particolare aspetto vuol dire una sola cosa
Vuol dire che è una cioè costruire pochi grandi aree porti bene attrezzati bisogna offrire a questi aeroporti la possibilità di essere facilmente raggiungibili per un terzo
E dall'altra parte permettere ai milioni e milioni di passeggeri che transitano attraverso un questionario porti di poter utilizzare di tutte le altre strutture di trasporto che esistono nel nostro Paese
Solo in questo modo il traffico aereo riempita solo in questo modo si riducono congestioni solo in questo modo si riducono tempi d'attesa
Ecco perché noi diciamo che del piano nazionale dei trasporti l'intermodalità per noi costituisce un fatto essenziale e siccome qualche cosa bisogna fare bisogna cominciare a fare noi abbiamo tanto pensato che un fatto di intermodalità
Il potesse essere di utilità collettiva fosse quello di stabilire di cominciare a stabilire intatto raccordo con le Ferrovie dello Stato accordo che abbiamo raggiunto
Di cui ringrazio sia ministro Bernini sia l'amministratore straordinario Necci qui presente
Per istituire
Dei treni chiamiamoli così aeroportuali
Delle navi
Che svolgano durante il tragitto tutte le operazioni che un normale passeggero di una qualunque linea aerea svolge in genere quando arriva all'arrivo di qui è nata l'idea che fra poco avrà pratica attuazione di questi due treni all'Italia l'uno dei quali partirà da Napoli e l'altro da Firenze e che porteranno i passeggeri
Alitalia muniti di biglietto fino alla riporto di Fiumicino e durante il percorso naturalmente il tempo sarà utilizzato per fare incipiente bagaglio dei biglietti e di quant'altro in modo che i passeggeri di questi temi arrivi a vario post senza dover fare alcun'altra operazione preliminare al di è un problema di intermodalità la stessa intermodalità che noi chiediamo quando arriveremo e presto adesso io nel quale ha anticipato il gioco ma insomma siamo quasi ormai credo no ecco l'ha detto lui perché è il padrone dei treni quindi era giusto che lo dicesse
Va be'lo so però insomma
E ecco intermodalità che è una cosa la quale noi teniamo molto vuole anche dire
Negli anni ho porti devono essere ben collegati arresto del territorio con altre infrastrutture soprattutto quelle di tipo stradale e auto stradale
Dico adesso e lo ripeto perché l'ho già detto recentemente al convegno dei concessionari di autostrade che si è svolto alcune settimane fa ecco che nei programmi di sviluppo e di potenziamento della rete autostradale bisognerà attenere debito occulto
Di queste nuove realtà che vanno sorgendo e che si chiamano Ario porti soprattutto dei grandi aeroporti il problema Malpensa sarà un problema non soltanto per le compagnie
Vettori
Del trasporto aereo non soltanto per la società che dovrà gestire alla Report la mattanza dalla Malpensa non sarà un problema per l'amministrazione
O per l'Ente Ferrovie dello Stato per la Società Ferrovie dello Stato sarà un problema per la Società Autostrade perché i flussi di traffico supposto che l'incremento annuale del traffico si mantenga sui livelli del sei per cento così come previsto per il prossimo decennio questo creerà abbia ebbe dei problemi
Grossi dei problemi rilevanti dei problemi di smaltimento di questo traffico insomma di avviamento di questo traffico sulla rete ferroviaria e sulla Rete autostradale e non parliamo di quelli che potrà provocare Fiumicino
Per il quale è previsto addirittura un raddoppio dei passeggeri annuo
Nel giro di pochi anni ecco al porto di Fiumicino è uno di quegli scavi che avanza a tappe forzate devo dire che si sta allineando rapidamente ai migliori standard europei lo stesso
Ecco speriamo e ci auguriamo che accada presto anche per la Malpensa ma il discorso vale per tutti quei nodi Quaglia come diciamo noi che devono formare la rete degli Ario porti
Di prima né per il traffico prioritario quello di primo livello diciamo di prima categoria ecco perché noi nei nostri programmi nei nostri progetti a questo problema dell'intermodalità prevista la ciabatta piano nazionale dei trasporti
Diamo molto rilievo
E assoluta priorità ci sono altri due problemi che riguardano la qualità del servizio
E l'affidabilità parlo subito dalla qualità del servizio si fa tanto parlare di rimanere in Europa di rimanere allineati
Ai grandi Paesi europei beh il traffico aereo nell'Europa ci rimane solo se in quanto è capace di offrire un servizio di qualità
Solo se è capace di offrire ai clienti un prodotto veramente di elevata qualità che tenga testa alla concorrenza spietata che c'è già nel settore
Internazionale e in quello intercontinentale che comincia ad esserci dopo l'assetto dalle nuove convenzioni rilasciate a diversi vettori nel nostro Paese CIPE in parte comincia a esserci anche per il traffico nazionale
E offrire un servizio di qualità vuol dire tante cose ecco vuol dire prima di tutto essere precisi e puntuali e questo purtroppo e lo dirò fra poco non dipende soltanto o esclusivamente dall'Alitalia vuol dire
Offrire un servizio accogliente
Cioè Brizio gradevole anche a bordo che sono le piccole cose che nel trasporto aereo fanno la qualità del servizio del piccole grandi cose come noi le chiamiamo
Perché gli aerei tutte le compagnie aeree del mondo li comprano tutto dagli stessi produttori dagli stessi fornitori quindi gli aerei sono uguali
Non è che il passeggero
Passando da una linea aerea all'altra trovi ecco una modifica in quello che l'assetto ecco della sua posizione quando è in volo perché gli aerei sono sempre quelli dipinti con colori diversi all'esterno ma quelli sono prodotti da questi tre grandi fornitori mondiale Viero mobili no la qualità sono tante tante cose
E la cortesia del personale a bordo sono i pasti a bordo sono il modo con cui si risponde alle attese dei passeggeri sono l'esigenza di informare continuamente i passeggeri e non tenerli
è vero per quarti d'ora o per Venzone in un aereo fermi sulla pista senza dire che cosa sta succedendo e qual è la sorte che li attende sia pure dopo pochi minuti cioè sono una infinità di cose che hanno indotto l'Alitalia fare questo progetto di qualità totale alla quale l'abitare al quale progettualità sta dedicando la parte migliore del sue forze e terzo ed ultimo l'affidabilità del servizio che non è soltanto regolarità e puntualità è soprattutto sicurezza
Questo vuol dire sicurezza dall'aereo mobile da una parte questo spetta alle compagnie vettore lettrici e sicurezza del sistema di trasporto aereo del controllo del traffico aereo
Problema al quale il ministro Bernini apposto mano
In maniera decisiva e in maniera direi talmente efficaci che i frutti già si cominciano fin d'ora addetti cioè ecco noi abbiamo questa ambizione
Come vettore di bandiera abbiamo l'ambizione di offrire un servizio affidati
E non è che è un obiettivo o che riteniamo debba essere soltanto il nostro Dvořák quello del servizio di qualità no è un obiettivo posto dal piano nazionale dei trasporti
Lei cosa che facciamo noi io sono certo che lo sono e stanno facendo anche altri vettori che si occupano di altri tipi di trasporto stanno facendo anche ecco i concessionari della Rete autostradale italiana perché poi se queste tre Hobbit se questi tre obiettivi non riusciamo a mantenerle riusciamo a conseguirli Aldo il ruolo del trasporto aereo nel nostro paese potrà assumere è vero un rilievo sempre maggiore e e incidere sulla mobilità globale del nostro Paese in maniera sempre più determinante finisco presto pronto solo due dati poi tornerò se avesse e nel secondo giro se ci sarà un secondo giro di tavolo
Su altri problemi tra i quali mi preme molto lo dirò anticipo fin da adesso
Quello della conflittualità perché ho sentito cose molto interessanti dette stamattina sia dal proprio da Mortillaro come diretta da Antonio cioè voglio dire
Il sistema del traffico aereo
Lo svolge un ruolo determinante per la crescita di tutto il sistema economico così come lo svolgono anche altri settori del trasporto
Ecco pensiamo soltanto da alcune brevissime cifre il trasporto aereo nel mondo dal lavoro a ventuno milioni di persone e l'impatto di questo settore su tutta l'economia mondiale e valutato in settecento miliardi di dollari all'anno
Devo dire che non lo stesso trasporto aereo contribuisce in modo determinante anche allo sviluppo del turismo e quale un settore come tutti sanno che dà lavoro a centododici milioni di persone nel mondo con un giro d'affari annuo di due mila e cinquecento miliardi di donna
Ecco perché noi diciamo che siccome ci dobbiamo confrontare con alcune rilevanti problematiche come il miglioramento e potenziamento delle infrastrutture davanti a queste esigenze
Crescenti del traffico
Dobbiamo azzerare lo ricordava ieri il ministro del mini mani era molto precisa
Gli attuali squilibri che ci sono nell'ambito dalla Comunità europea tra i diversi sistemi nazionali se no non partiamo tutti
Ecco già la stessa linea
Non siamo tutti allineati al momento dalla partenza
I nostri concorrenti possono facilmente aveva ragione di noi se non si eliminano alcuni squilibri io lo ripeto gli accenno solo per le ha detto il ministro molto chiaramente che si chiamano viva soprattutto che si chiamano costi aeroportuali anche qui poi c'è da risolvere un dilemma perché io capisco e Diario porti dovrebbero potersi gestire autonomamente però anche le compagnie aeree alle variazioni dei nostri accettabili e gli oneri sociali che in Italia è vero rappresentano il massimo e abbiamo il Nobel
Degli oneri sociali rispetto a tutti gli altri Paesi dalla comunità questo volevo dire per cominciare pago a piazza Epiro dopo grazie grazie a Michele Principe grazie ai Capece perché
Ha regalato un po'le condizioni perché questo
Può questo peso relativo e trasporterà possa ulteriormente crescere e adesso io andai invece due interventi che Peuterey collegati invece al settore
Copia del trasporto che diciamo così non ha bisogno di crescere anzi in qualche modo ha bisogno di essere un pochino razionalizzata ed è quello del trasporto del trasporto su strada
Da questo punto di vista abbiamo oggi diversi problemi che il ministro Bernini d'intesa con i suoi colleghi di governo a che intercettano un po'gli stessi problemi penso alle aree urbane penso all'ambiente
E come dire sta sta affrontando abbiamo un problema come via spesso di sovraccarico di traffico abbiamo un problema di tutela ambientale di compatibilità di questo traffico con le esigenze
Dell'ambiente
Di questo parleremo più tardi con il vice presidente dell'ENI ghiotti che come dire sta dando un contributo rilevante a questo residenza salvaguardia ambientale ma io vorrei dare prima la parola al dottore
Dallo per capire come diciamo questo grande patrimonio infrastrutturale che sono le norme che la nostra rete autostradale
Sì come dire sta dando il suo contributo ad hoc ad una quali ad un ridisegno collegato al piano nazionale dei trasporti di azoto dalla
Funziona così
Funzione sì scusate generazionale
Mi sento un po'solo dico la verità come rappresentante del traffico sul ruota questa tavolare
Credo che non vorrei come diceva ministro Berlinghieri essere oggetto di una demonizzazione su questo consueto comunque in arrivo al ministro Brambilla
Io lo dicevo perché
Noi abbiamo dei problemi cioè
Non è che tutto tenga sulla strada in maniera piana Cani problemi determinanti fondamentalmente evita una crescita continua della domanda del traffico in crescita che non accompagnata da un eguale crescita delle infrastrutture
Generali si scarica soprattutto sulla rete autostradale
Quindi siamo in una posizione di rincorsa scudetti posso anche dare qualche dato significativo è una posizione di rincorsa tra quello che possiamo fare in termini di ammodernamento e miglioramento della rete
E questo traffico che continua a crescere io dico per le carenze tutti gli altri modalità di trasporto quindi quando sento parlare
Amico Rosina sento parlare
Diciamo atteso sentirò anche i medici ma sento parlare principi mi auguro veramente che gli incrementi di traffico possano svilupparsi soprattutto riproponendo una modalità di trasporto abbastanza equilibrata allora questo riguardo se mi consentite vorrei sfatare dei luoghi comuni luogo comune che il nostro è un Paese va bene diverso dagli altri Paesi europei per quanto riguarda la ripartizione del traffico sulle varie modalità questo non è affatto vero questo bisogna che ce lo diciamo una volta per tutte non per gioire forse per dire che al comune mezzo gaudio ecco
Ma in termini europei prendendo i maggiori Paesi che poi sono la Francia la Germania l'Inghilterra oltre all'Italia evidentemente
Il traffico passeggeri che si svolge su strada tra noi e l'ottantasei per cento
Se andiamo in Francia e l'ottantanove per cento
Ma se andiamo in Germania ed novantatré per cento che si muove su strada
Per non parlare dell'Inghilterra dove addirittura il novantaquattro quindi non è che voglia porta
Ma certamente anche gli altri Paesi hanno grosse sofferenze in termini di intermodalità
Passiamo ai trasporti
E trasporti noi abbiamo il settantadue per cento delle merci che viaggia su strada
In Francia e in Francia non possiamo dimenticare il sistema idroviario sconosciuto a noi italiani da pene che soprattutto nella capitale francese che rappresenta un quarto della popolazione del Paese
Approvvigiona praticamente deteriorate quotidiane e giornaliere
Ebbene in Francia il settantuno per cento delle merci ghiaccio su strada
Stanno un po'meglio la Germania l'Inghilterra intorno al sessanta sessantacinque per cento ma se guardiamo il trend di sviluppo così è avvenuto negli ultimi anni vediamo che stanno anche loro purtroppo aumentando quindi concordo pienamente con quello che ha detto ieri il ministro termini demonizziamo pure però teniamo presente che purtroppo ci piaccia o non ci piaccia la strada
Anche nei prossimi lustri rappresenterà la modalità di trasporto più utilizzate e qui l'attenzione che dobbiamo a venire perché queste infrastrutture più o questo veto posso parlare di infrastrutture stradali non solo autostradali
Vengano seguite migliorate ammodernate perché certamente questa pressione questa domanda crescente di mobilità su strada
Non non sarà facilmente nel breve periodo trasferibile sulle altre modalità noi ce lo auguriamo proprio perché le sofferenze che soffre il comparto autostradale ripeto nascono proprio tarda carenza degli altri
Infrastrutture esistenti in questo Paese certa pianta fare tantissime cose
E io non è che per i fogli accenna qualcuno ha accennato ieri ho sentito D'Antoni parlare della situazione stradale autostradale del Mezzogiorno d'Italia
E io torno a ripetere certo è una situazione su cui bisogna porre mano su cui sento su cui abbiamo fatto anche con Autostrade diverse proposte
Su cui bisogna porre mano ma su cui fino ad oggi sinceramente quanto è stato fatto è stato sempre molto ma non sufficiente a coprire quel profondo gara perché esiste tra Sud e Nord non dimentichiamo che poi contrariamente a quello che rappresentano gli altri due grossi Paesi Francia che c'era Cardia che sono in definitiva quella quell'asse
Io direi prioritario nell'ambito della comunità europea sono dei paesi io li chiamo quadrati noi siamo un Paese al Ducale
Quindi abbiamo solo una difficoltà ma dobbiamo correre scorrere dal nord al sud
Se dal corriamo il rischio che la cintura delle Alpi che una volta intervenuti storici si diceva che ci proteggeva dal nemico in questo caso correremo il rischio di farci passare sopra la testa i traffici tra Est e Ovest
Quindi
Credo che un ministro per quindi ne ha parlato anche ieri della necessità di chi implementare i valichi alpini permetterci effettivamente DVD del loro peso nostro paese difficile morfologicamente non siamo una Francia pianta una Germania siano impiantato ovunque ci vogliamo noi ci muoviamo in mezzo a montagne più o meno stabili quindi con una difficoltà infrastrutturale non indifferente con un costo infrastrutturale superiore a quello che si può ottenere
A parità di utilizzazione in Francia comincia ma quindi noi dobbiamo fare molto non solo nel supermarket è morto
Abbiamo realizzato già trentenne al piano bretelle autostradali ampiamente conosce i problemi dei centri urbani o periurbana prove tanto da far pensare chiaramente un problema che quando arriveremo alla Malpensa due mila
Dovremo aprire approntato certamente
Altre Corsini all'autostrada che
Dopo Gallarate va verso la Malpensa che avevo fatto già diverse cose
Abbiamo introdotto dei sistemi innovativi per l'esazione del pedaggio senza sosta di Caselli da Palermo introdotto proprio su quelle autostrade in cui pensiamo che non solo ci sia oggi un traffico pendolare notevole
Ma dove ci sarà un altro traffico d'organi che quello di collegamento con un grosso aeroporto internazionale come la partenza
Estenderemo queste innovazioni certamente compatibilmente come tutte le cose che il Pd vediamo fare per ammodernare e questo vale per tutte le concessionarie autostradali le nostre infrastrutture
Lo faremo in in relazione perché sono le risorse disponibili
Risorse disponibili che qui faccio un accenno un po'polemico porle se volete
Che vedo ridistribuire interni nonna
Lo dico con Gene ma non sufficienti
Il comparto stradale
A Tokyo Sonata Novara fiscale
Ogni anno versa alle casse dello Stato tormentato del novanta per il peso del novantuno ancora in fase di elaborazione novantotto ostativa trainati cinquantotto mila miliardi
Di questi cinquantotto mila miliardi tre nati dal comparto statale attraverso tutta la safety fiscalità che esistono nel settore sono diciotto mila sono stati riversati in investimenti pubblici nell'ambito di strade e autostrade
E questo mi sembra un po'poco
Tenuto conto che purtroppo stiamo sopportando questo incremento di traffico
Che nell'ultimo anno non è stato uguale agli anni precedenti perché evidentemente c'è stato un fenomeno combinato recessivo quella del corpo
Ma che sicuramente appena avremo i primi cenni della ripresa riempiamo già avuti con il traffico a novembre e dicembre
Il terzo impartendo un altre volte con interventi che sono oscillanti nell'arco degli ultimi dieci anni sulla strada intorno al quaranta per cinquanta per cento a seconda che sia merci che una seconda sia passeggeri
Sulle autostrade in dieci anni abbiamo avuto il sessantadue per cento di aumento di traffico
Sempre pronto a ritoccare di fiscalità una io mi associo perfettamente a quanto ha detto il principe
Perché su ogni cento lire di pedaggio Kentucky nostro utente venticinque di riprenderne immediatamente dalla strada
Del fisco
Quindi vengono trainati dal fisco che col dire che noi gestiamo settantacinque di dire
Di ogni cento lire che cinque operati dall'utenza è una situazione volgere a quella europea assolutamente no in Francia l'Iva sui pedaggi e lo zero per cento è l'unico Paese con cui ci possiamo comparare perché se vogliamo pagate autostrade in questo Paese abbia sei mila chilometri di autostrade fino a qualche anno ci sono eravamo maggiori dei francesi in termini di chilometri ci hanno superato largamente i francesi hanno un grosso programma di recupero
Nonostante loro coda prova anche gli altri tipi di infrastrutture ripeto non solo i ritrovi antenna anche per esempio il famoso riceve TGV francese Parigi rione
è una realtà ormai da anni
Io non devo parlarvi ferrovie c'è qui invece quindi però la cosa che vi voglio dire che dopo aver tanto intelligente hanno posto fine i francesi ad ampliare l'attuale struttura autostradale che collegava le stesse cure località e nessuno in Francia si è scandalizzata
Nessuno ha gridato allo scandalo
Accennava l'onorevole Lucchese il corridoio adriatico corridoio adriatico siamo impantanati in quegli interventi concreti impicci analoghi che altro tipo Panavia quelli della variante di valico
Dove è avvenuto iniziato a fare il primo progetto nel mille novecentottantatré nel mille novecento e novanta dunque ministro Bernini siamo ancora all'ottanta con Regioni comuni
Direi con tutti quasi fosse una cosa che fa
Che facciamo per divertimento nostra assurdamente
Carlo Nardello sale importantissima su cui stiamo ottenendo su tutto mi consenta di dire con interventi particolarmente costosi annuali la dobbiamo fare non è possibile
Se si dovesse interrompere la Bologna Firenze noi avremmo tagliato i traffici tra nord e il centro sud
Io non mi voglio accalorare per l'amor del cielo toglietemi pure alla parola però ogni volta io insisto su un fatto fondamentale guardare le autostrade
Un conto che mi sono divertito a fare vedere nel comparto autostradale qual è stato l'apporto del contributo dello Stato cosa che non è mai accaduto identificato danni come Società Autostrade matrimonio né complessa
Se io valuto i sei mila chilometri di autostrada
Si va al voto e prezzi di Gaucci e aggiorna i contributi ricevuti dal comparto autostradale per realizzare l'autostrada è bene questi contributi sono stati l'otto per cento
Il che vuol dire che il novantadue per cento dei sei mila chilometri di autostrade diciamocelo pure l'attacca tutti utenti lo stanno pagando gli utenti
Attraverso la manovra tariffaria noi potremmo migliorare ammodernare le nostre autostrade perché non è certo il momento credo di andare a chiedere al bilancio dello Stato contributi o epoche azioni per determinati interventi
Non abbiamo bisogno di una tariffa che sia io dico liberalizzata con controlli ma ti paralizza
Che corrisponde alla qualità del servizio che noi dichiara
No che sia sottoposta ad altre questioni che nulla hanno a che fare con la gestione autostradale
Mi fermo qui perché se non ho pigra tolgono gli occhi grazie dottor Calò grazie anche per questo accenno alla diciamo alla liberalizzazione di prezzi e tariffe che penso ci possa aiutare ad introdurre il tema che certamente affronterà l'ingegnere Cortina perché invece sul conto dei carburanti diciamo siamo già in pratica una liberalizzazione seppure transitoria parziale
E e abbiamo un obiettivo di liberazione sempre più ampia abbiamo però anche un problema come dire di incentivare fiscalmente l'uso di carburanti ecologici che sono con gli utili alla collettività ma anche più costosi per quanto errata distribuzione e produzione ecco come si esce da questo diciamo mix di problemi
Il problema complessa non
Non parlano della fiscalità sulla benzina che altrimenti introdurre un tema
Ancor più sentito rispetto a quelle che sono le fiscalità del sistema
Autostrada
Cercherò anche qui di dare un contributo fosse non diretto quelle che sono le tematiche di questa conferenza in quanto l'ENI non è direttamente collegata alla problematica dei trasporti mentre invece fortemente motivata di è in grado di dare una sostanziale il rilevante contributo per quanto riguarda la soluzione di alcune tematiche che proprio verità accennava tematiche sono ovviamente collegata al tema del nostro convegno in particolare sul versante della qualità dei prodotti petroliferi
La qualità anche dell'ambiente della vita che ispiriamo nelle nostre città soprattutto ma una prima riflessione che volevo fare per collegare un po'la nostra attività quella degli gli altri enti che sono stati rappresentati in questa tavola rotonda è una riflessione che deriva dalla stessa natura del sistema trasporti così come quello di altri sistemi più volte è stato detto anche nella mattinata si fanno parte di quei sistemi a rete come l'energia come l'ambiente come le autostrade e così via
E i sistemi a rete che sempre di più riescono a contribuire alla crescita e allo sviluppo del nostro Paese essi vengono organizzati interconnessi il signor G. Zac in queste brutte parole che leggiamo in questi giorni in questi tempi ma che devono avere una connotazione di efficacia di operatività e di serietà soprattutto in questo settore abbiamo sentito che i trasporti pur avendo fatto grandi progressi in questi ultimi anni sono ancora in in grave ritardo rispetto a quello che sistema europeo e quello internazionale più complessivamente va via un sentimento laddove poi si incentra maggiormente l'interesse del gruppo ENI che è quello del trasporto su strada quello che accennava appunto dallo che vede in Italia nulla densità veicolare più alta della Cei
Vede un sistema di reti stradali fra le più congestionate
Vede un delle problematiche ambientali che soprattutto nelle città questo perirono sotto il periodo invernale trova hanno grandi preoccupazioni per quanto riguarda l'ambiente l'aria che respiriamo
Ecco la situazione di centralità del trasporto su strada ricordato dallo ma ricordata anche dal ministro Bernini ieri dice quando diceva se ricordo bene che fu con tutti gli adeguamenti in corso gli sviluppi del altre forme di trasporto Ferrovie apporti
Sistema marittimo e così via rappresenta hanno e rappresenteranno se ho capito bene per un lungo periodo e quella che è la centralità Q la problematica principale che dovremmo affrontare e l'autostrada è l'autotrasporto sopporta come abbiamo sentito anche tutta una serie di oneri di difficoltà dovuti alle insufficienze delle infrastrutture necessarie appunto per modernizzare tenere l'altezza questo sistema
Quindi è un settore al quale quello appunto dell'autotrasporto va rivolta un'attenzione particolare perché posso svolge quella funzione centrale che ha ricordato appunto dallo per quanto riguarda l'economia degli scambi nella presidente e nel futuro
Io aggiungo una cosa
Cioè che dobbiamo fare una riflessione voto a livello di sistemi su quello che dicevo all'inizio
Fra quello che il sistema dell'impatto ambientale quelli che sono i costi da congestione di un sistema che abbiamo davanti
Nell'autotrasporto e anche quello che è il sistema di chiamano di risparmio energetico che fa parte dello stessa problematica quindi consumi energetici inquinamento atmosferico
Congestione stradale secondo me sono tre problemi
Che vanno affrontati assieme in un modo coordinato in modo unitario
In modo che trovino nei singoli piani sarà il piano energetico il piano dei trasporti il piano dell'ambiente tutti quelli che sono le opportune interrelazioni coordinamenti così come fra i ministeri competenti c'è un problema che è stato lamentato anche ieri di coordinamento e così come tra i gruppi che operano all'interno di queste problematiche
Ed ecco che legni e in particolare l'Agip e l'IP sono molto impegnate all'interno della problematica dei carburanti
E del ambiente e in questo settore proprio per concorrere a quello che l'adeguamento alla modernizzazione del sistema dell'autotrasporto
L'ENI sugli tutte le società operative che da esso dipendono hanno compiuto e stanno compie compiendo veramente uno sforzo direi epocale straordinario nel campo appunto
Degli investimenti della ricerca dell'impiantistica per quanto attiene la il miglioramento delle benzine
In termini di qualità in termini anche di logistica cioè di capacità di distribuirle sul territorio nazionale ecco forse pochi sanno che Giannoni abbiamo adeguato otto mila dei nostri distributori di benzina cioè notte dei punti vendita sono in giro per l'Italia ma dall'altra parte la mancanza proprio di quelle sinergie di quelle interconnessioni
Faccio un esempio con le case automobilistiche torniamo l'arma problema della marmitta
Catalitica del fatto che in Italia ci sia suppergiù il tre per cento delle macchine dotate di marmitta catalitica
Impedisce di cogliere appieno anche sul piano dell'ecologia e dell'ambiente gli sforzi e il nostro gruppo ha portato avanti nel campo degli investimenti per la produzione della benzina diciamo
Verde e poi gli sforzi nella logistica e nella capacità di distruzione di questa benzina in tutto acquista in tutta Italia e su tutto il territorio nazionale
Quindi ecco di nuovo la problematica di sistema la problematica vivete perché anche l'industria dell'automobile richiesta in tempi brevi ad adeguare
Il parco macchine in modo diciamo deve essere all'altezza dei tempi
Parco macchine per inciso visto che parliamo di benzina parliamo di automobile
è un parco macchine molto vecchio
Grosso modo si ritiene adesso questo è un dato statistico dell'anno scorso che circa il nove per cento delle automobili che girano sul territorio italiano
Abbiano più di quindici anni
Che comporta problemi di sicurezza il compito comporta aumento nei consumi comporta anche l'impossibilità di attrezzature con la marmitta catalitica che sarebbe poi il sistema diciamo avendo laddove sia dal punto di vista del consumo energetico sia dal punto di vista dell'ambiente più efficace e più rispondente quelle che sono le attese
Ecco io potrei magari nel prossimo girerà questa tornata se deve fare dalla parola via andare meglio a puntualizzare o a illustrare quello che per quanto riguarda i carburanti non solo le benzine ma anche i carburanti
Nel campo dei che a soli nel campo del trasporto merci nel campo dei GPL c'è tutta una serie di
Problemi che stiamo affrontando per concorrere anche noi come dicevo all'inizio non direttamente ma indirettamente alla modernizzazione di questo sistema consisteva veramente complesse grazie presidente Iotti
Io spero che si riesca a trovare il tempo per un secondo girone super faremo una rapida consultazione dopo l'intervento dell'avvocato Necci avvocato Necci in questi giorni credo che sia
E davvero come dire al centro dell'attenzione non solo perché come ricordava il presidente principe entro il ventinove giugno consegna questi temi speciali terra il collegamento con l'aeroporto di Roma ma soprattutto direi dopo lo sblocco di questa grande commessa a terra e gli ETR cinquecento e quindi con un passo concrete direi irreversibile no per questo poca ma dell'alta velocità con il quale a un po'
Caratterizzato questo programma di rilancio di rilancio delle ferrovie allora siamo passati diciamo da un settore che è considerato
Come come dire
Un po'da scassare se così possiamo dire cioè quello del trasporto su strada e passiamo invece ad un settore
Al quale tutti indicano come obiettivo strategico quello di sottratte un po'di un po'di cliente era un po'di mercato agli altri comparti in particolare appunto alla comma a che punto siamo questo obiettivo catanese ci
Ringrazio gli organizzatori del convegno mi sembra che in questi ultimi mesi ci sia si sia sviluppata una coscienza della centralità dei trasporti per lo sviluppo dell'economia italiana
Mi sembra un segno di grandissimo interesse
Sono uno degli ultimi arrivati quindi non posso dare lezione di trasportistica nessuno però certamente in una Europa che cambia così rapidamente in un sistema in cui la concorrenza tranne impresa è diventata in realtà concorrenza tra grandi aggregati sociali tra grandi sistemi nazionali illa il trasporto le infrastrutture le reti e i servizi
Giocano un ruolo fondamentale
Per il rilancio della competitività e per il rilancio dell'Hindu gli anni dal dal settanta al novanta sono stati caratterizzati in Italia dalla centralità dell'industria credo negli anni dal novanta in poi devono essere caratterizzati dalla centralità delle infrastrutture dalla centralità dei servizi e tra queste naturalmente
La centralità dei Trasporti mi pare l'argomento più importante e più rilevante
Convegni come quello di oggi che vedono tutti gli attori dalla stessa parte del tavolo mi sembrano fondamentali si sta effettivamente diffondendo una coscienza e direi una cultura dei trasporti mi sembra fondamentale come elemento per garantirne il rilancio
Anche le proposte che vengono sono promosse finalmente innovative
Il superministero se così si può chiamare dei trasporti che indica la necessità di un coordinamento operativo effettivo
Il fatto che si parli tutti quanti dalla stessa parte del tavolo e il fatto che l'attenzione dei partiti dedicata in questo scorcio di campagna elettorale moltissimo però del sistema delle infrastrutture
Sono tutti i segni che lasciano ben sperare probabilmente abbiamo capito la lezione che la competitività si gioca a livello di sistema Italia il sistema Italia ha bisogno di infrastrutture competitive per poter stare in Europa
Ecco certamente quando parliamo di trasporti parliamo di un mondo molto variegato
Molto indistinto in un certo senso parliamo di privato parliamo di pubblico parliamo di società che stanno più avanti nella concorrenza società che stanno più indietro
Società già esposte alla concorrenza internazionale società meno esposti alla concorrenza internazionale quindi ci troviamo di fronte ad un mondo che ha problematiche diverse
Difficilissimo da ridurre a fattor comune e difficilissimo da indicare diciamo con una formula o con poche parole
Uniti in modo il modo perché tutti quanti possiamo insieme contribuire allo sviluppo di questo nostro Paese io penso che servano delle regole uguali per tutti
Penso che sia arrivato il momento di stabilire all'interno del mondo dei trasporti italiano e all'interno del mondo dei trasporti europea quello delle regole che debbono essere appunto i quali generalizzate per tutti quanti
Queste regole debbano andare alla normativa istituzionale
Debbono andare al rapporto di lavoro se mi consentite
Debbono andare alla regolamentazione dello sciopero debbono andare alle tariffe cioè dobbiamo avere tutti le stesse condizioni di partenza per poter competere tutti quanti sul grande mercato europeo
Abbiamo bisogno di avere un punto di riferimento in un certo senso se l'Europa non la prendiamo a parole ma la prendiamo a fatti la normativa già fatta l'Europa la già decisa
Le ultime delibere le ultime decisioni della comunità europea
L'accordo di Maastricht quant'altro sta venendo dietro questo in un certo senso ha già fatto la riforma dei trasporti o almeno ha imposto il modo e la modalità per fare questa riforma
Io credo che se noi adottiamo fino in fondo
Le regole che l'Europa a scelto e ha deciso e non le prendiamo come parole abbiamo già una tale chiarezza di linee di competizione e di linee di concorrenza divine normative divine tecnologica e di sviluppo che abbiamo ben poco da fare ben poco da inventare
Cerchiamo di non inventare niente altro rispetto a quello che l'Europa ci ha già dato
Le ferrovie certamente sono mondo può specificare mondo un po'a parte all'interno del mondo europea
Le ferrovie sono più arretrate degli altri sistemi di trasporto certamente sono state meno esposta alla concorrenza di questo secondo me è un grave male
Sono state meno esposti alla concorrenza l'Alitalia esposto alla concorrenza internazionale ha nuotato come si può dire
La filmare o altri settori per non parliamo dei privati non parliamo delle auto hanno trovato nella concorrenza il parametro per stabilire le regole di comportamento la ferrovia probabilmente perché hanno centocinquanta anni di vita probabilmente perché sono un po'un dinosauro e probabilmente perché sono state ritenute sempre un mondo a parte non sono state esposte alle stesse regole della concorrenza della competizione
E quindi la selezione non è venuta
Se la selezione un fatto appunto di sopravvivenza di capacità di far vivere i migliori le Ferrovie non hanno avuto la necessità di sopravvivere e in un certo senso sono sopravvissute come appunto come dei dinosauri cioè ancora vecchie ancora lente con una serie di problemi che debbono risolvere
Quindi quando si trovano allo stesso tavolo con gli altri attori del trasporto purtroppo debbono rivendicare questa specificità nel senso che la strada che noi dobbiamo fare per portarci al livello dell'Europa e portarci al livello degli altri mezzi competitive più lunga degli altri
Dobbiamo contemporaneamente ristrutturarsi e svilupparsi
è una sfida estremamente difficile estremamente complessa
Tutti amiamo lo sviluppo a tutti noi piace parlare di sviluppo però se questo sviluppo non si fonda su una ristrutturazione di azienda sul regole certe su capacità imprenditoriali dell'impresa inutile stabilire lo sviluppo anzi lo sviluppo è pericolosissimo
Io purtroppo debbo smentire qualche informazione che vede tutti i ferrovieri in aumento negli anni prossimi siano tranquilli tutti i ferrovieri cioè quelli che lavorano nella ferrovia non saranno in aumento ma saranno in forte diminuzione
Siamo detto qualcosa di diverso
Abbiamo detto che le ferrovie come sistema capace di offrire servizi diversificati servizi aggiuntivi e servizi di sviluppo hanno la possibilità agendo come impresa di dare di creare anche dei posti di lavoro
Ma non certo nel settore ferroviario vorrei che questo fosse chiaro a tutti i prossimi anni vedranno sempre una riduzione
Nel settore ferroviario se non altro per i recuperi di produttività indispensabili che ancora dobbiamo fare rispetto agli altri mezzi
Il trasporto alternativo
Noi abbiamo moltissimi problemi da risolti
Abbiamo ancora problemi istituzionali il primo paletto diciamo delle nuove ferrovie depone deve essere la nuova legge di riforma delle ferrovie ci auguriamo che arrivi presto che arrivi bene
Abbiamo un problema di qualità del servizio
è un problema la qualità del servizio ferroviario purtroppo richiede un profondissimo cambiamento di cultura dell'Ente Ferrovie dello Stato
Questo cambiamento non si ottiene dalla sera alla mattina questo cambiamento è faticosissimo perché si tratta di arrivare direttamente alla mentalità delle persone direttamente agli uomini e direttamente agli attori del processo
I sistemi di trasporto e tutti i servizi in genere non sono intermediati da prodotti sono intermediari esclusivamente dall'uomo e dal rapporto che l'uomo ha con il cliente
La piramide rovesciata è il principio che si deve applicare ai servizi il cliente al centro le persone di contatto con la clientela immediatamente dopo tutto all'altro e supporto
Ma noi non abbiamo mai lavorato sugli uomini non abbiamo mai dato ai nostri uomini parlo delle ferrovie una mentalità orientata al mercato e orientata al cliente non abbiamo mai lavorato per far capire alla gente che è l'ultimo ferroviere quello che conta e quello che diceva principe quello che a contatto con la clientela e quello che gli offre davvero che gli fa il biglietto è quello che gli fa la prenotazione in tre abbiamo un lunghissimo percorso per rovesciare la nostra piramide che è diventata burocratica in un certo senso scriverò ottica perché è andata sul vertice non è andata mai sul mercato
è andata ad organizzarsi in forme molto complessa e molto complicate che non hanno mai privilegiato la immediatezza del rapporto con il cliente
I quindici secondi di verità e quindici secondi di rapporto immediato con il cliente e con le persone che hanno bisogno di utilizzare il nostro servizio
Quindi la qualità
E poi la diversificazione la diversificazione come strumento e di risanamento economico finanziario dell'ente e di offerta di nuovi e aggiuntivi servizi
La diversificazione fondamentale le ferrovie giapponesi ormai sono a una lira di prodotto ferroviario per una linea di prodotto diversificato noi siamo a una lira di prodotto ferroviario per zero zero zero zero dieci di prodotto diversifica abbiamo bisogno di dare valore aggiunto al nostro prodotto
Quindi di diversificare il contenuto dei nostri prodotti di diversificare l'offerta dei nostri prodotti
E qui il fatto di avere un milione e mezzo di passeggeri al giorno che ad opera di tre e che diventeranno due milioni nel programma di sviluppo nei prossimi nei prossimi quattro cinque anni
E di avere a disposizione il patrimonio immobiliare che le Ferrovie hanno e sicuramente un'occasione storica per fare in modo che miglioriamo da un lato il servizio ferroviario e dalla dall'altro lato che diamo una serie di servizi aggiuntivi di cui il cliente oggi bisogna per inciso con questi servizi aggiuntivi probabilmente riusciamo a riportare anche un nuovo tipo di vita all'interno delle città italiane
è un sottoprodotto ma santo dio che sottoprodotto si tratta di riportare in realtà le città italiane a rivivere all'interno di un sistema di trasporti collettivo recita soffocate dal trasporto individuale ingestibili sul piano delle comunicazioni e dei servizi possono trovare negli spazi ferroviari possono trovare nelle linee ferroviarie rivisitate rivissuta come linea disposizioni delle aree metropolitane uno strumento fondamentale di rivitalizzazione della vita urbana
Per noi è un sottoprodotto però ripeto che sottoprodotto che valore aggiunto può dare sia al nostro servizio sia al nostro risanamento sia alla qualità della vita urbana
Abbiamo bisogno di continuare sulla riduzione dei costi personale non ne parliamo ho già detto e sull'aumento dei ricavi
Qui sull'aumento dei ricavi io continuo a insistere è stato detto anche da molti altri per me le tariffe sono un retaggio del passato che serve a poco o a nulla
Le tariffe a mio modo di vedere modesto modo di vedere andrebbero semplicemente abolite abbiamo bisogno di confrontarci col mercato e basta
Abbiamo bisogno che sia il mercato a dire quanto paga il servizio e non c'è bisogno non serve più a nessuno che sia qualcun altro a dire quanto vale quel servizio
Oltretutto in situazioni come quelle delle ferrovie
In cui tutto quello che non è tariffa è comunque perdita è comunque extracosto e comunque onere aggiuntivo è comunque pagato dallo Stato e dal cittadino a me sembra veramente un circolo vizioso mi sembra ripercorrere un lungo circolo vizioso per ritornare al punto di partenza è il cittadino che paga allora facciamo pagare il cliente e non facciamo pagare il contribuente facciamo pagare quello che ad opera in treno per quello che il treno in grado di dare e lo facciamo pagare il conto il contribuente per quello che non ad opera perché è un non senso che noi scarichiamo su Guiducci oltretutto diventa una facilissima scusante
Per le nostre enormi inefficienza per le nostre norme incapacità e chi differiti difficoltà gestionali
Nonostante la eliminazione delle tariffe le ferrovie non si risana no se non attraverso una diversificazione del prodotto
Quindi è fondamentale che il prodotto ferroviario vada non solo più non solo a trasportare persone da un punto all'altro del Paese ad offrire tutta quella serie di servizi a valore aggiunto relative diversificati che dicevo prima abbiamo bisogno di arrivare al due mila con una lira di prodotto ferroviario di almeno zero settantacinque lire di prodotto diversificate
è uno sforzo gigantesco quello che le ferrovie debbano fare è uno sforzo manageriale uno sforzo organizzativo uno sforzo strutturale
Per fare questo sforzo hanno bisogno di regole certe e di collaborazione da parte di tutti noi da soli non possiamo farcela abbiamo bisogno dell'aiuto del sindacato di un sindacato partecipe autorevole forte
Sul sindacato abbiamo detto varie volte quello che pensiamo sindacato ha dato un contributo fondamentale al risanamento delle ferrovie o al processo di risanamento deve continuare ad esso dandoci un contributo fondamentale al cambiamento della mentalità dei ferrovieri
Alla partecipazione di verza dei ferrovieri alla vita dell'impresa ferroviaria
Alla loro convinzione che l'impresa ferroviaria la loro vita la loro realtà e la loro capacità di esternare di di esprimere la loro professionalità la professionalizzazione dal lavoro professore del lavoro ferroviario e della mentalità dei servizi è fondamentale per il risanamento delle ferrovie
Abbiamo costituito l'Agenzia professor Mark Mortillaro ha parlato stamattina
Mi pare che sia un altro contributo un altro passo avanti rispetto alla unificazione del sistema dei trasporti o almeno alla visione unitaria da parte di un centro che autorevolmente possano a presentare il sistema dei trasporti
Quando l'avessimo un superministero del trasporto
Quando avessimo un'agenzia dei trasporti che riesce a trattare il problema del lavoro che nei servizi è fondamentale
Nello stesso modo per tutti con le stesse regole in una visione unitaria io penso avremmo fatto un secondo grandissimo passo avanti di tipo istituzionale
Non mi azzardo a dire un terzo pensiero che ho ritengo che servirebbe anche un ente dei trasporti ma questo è un discorso sicuramente molto più complesso certo oggi le Ferrovie dello Stato sanno che non possono vivere di solo petrolio
Sanno che debbono vivere con gli aerei con l'auto con il trasporto marittimo sanno che debbono vivere insieme a tutte le modalità di trasporto l'esperienza che stiamo facendo con l'Alitalia la quale do atto di un grande coraggio nell'aver accettato una impostazione del treno aereo
Un grande coraggio significa in prospettiva avere solo due grandi aeroporti in Italia internazionali
Significa utilizzare il treno non come mezzo competitivo rispetto al trasporto aereo ma come mezzo supplementare complementare quel mezzo ausiliare come mezzo però alternativo vero nelle tratte in cui il treno e competitiva
E così l'esperienza che pensiamo di poter fare con la filmare
L'esperienza che riteniamo di dover fare con il coordinamento con porti interporti con Autostrade
Ma mi sembra che né i fatti molte delle idee che stiamo lanciando in questo convegno si stanno realizzando
Sono
Sono diciamo ancora crisalidi speriamo che diventino farfalle capaci di volare però con questo potremmo dare un contributo straordinario al Paese come assurdo
Mantenere la duplicazione tra i sistemi di trasporto su gomma dei passeggeri e il sistema di trasporto ferroviario è indispensabile arrivare anche il via ad un'armonizzazione
Magari non ad a vere sull'esterno le linee ferroviarie quattro cinque o sei concessioni automobilistica che poi vengono comunque pagate anche dalla collettività specialmente a livello regionale ma avere un coordinamento
Il il la linea Roma Fiumicino ha cominciato a funzionare solo quando con la cottura nel con il Comune di Roma ci siamo messi d'accordo per eliminare i pullman tra Fiumicino Roma
Solo in quel momento ha cominciato ad essere un servizio effettivo fino a quel momento era un servizio di morti che non serviva a nessuno importava niente somala recettore sinergie sinergie sinergie da ricette sinergie sinergie con tutti anche con i Paesi
Grazie avvocato
Che penso che possiamo avviarci alla conclusione saluto la prosa il ministero pubblici Prandini che prenderà la prova fra poco preso prima
Sarà poi l'onorevole Sanza ma i vorrei dare un attimo ma Paola per chiudere i lavori di questa tavola rotonda riassume un po'le indicazioni che mi sembrano emersa al all'onorevole Lucchese e dire che c'è una linea guida un lungo filo sul quale ci siamo snodato in questo confronto ed è
Questa forte esigenza di coordinamento che ieri il ministro Bernini ha tradotto in una proposta formale la proposta concreta del diciamo di un unico grande ministero dei trasporti ecco qual è l'opinione della democrazia che
Io esprimo ma un'opinione finale una molto molto brevemente mi dispiace fra l'altro che i tempi non ci abbiano consentito un secondo giro di approfondimento che sarebbe certamente risultato molto utile ai fini della discussione generale
Pare che questo problema si sia aperto ieri e oggi sia proseguita una discussione forte
Su questa esigenza di coordinamento rispetta la quale come è noto qualche passo in avanti lo si è fatto per esempio con il CIPE te ma non soltanto con il CIPE
Ma la vicenda complessiva del nostro Paese e la vicenda complessiva dell'Europa che mostra probabilmente che occorre un passaggio di coraggio in più a questo punto parla una persona e in passato ha sempre espresso forti perplessità su Ministero dei trasporti e unico com'è noto e come tutti gli addetti ai lavori sanno ovviamente non spetta in questa fase a me
Dare una risposta di carattere definitivo questa attiene al partito e alle decisioni che fa Pitagora adottare
Ma a me sembra che notando sì la vicenda in questo modo ormai l'esigenza di un momento unificante in materia di trasporti sia un fatto dal quale sia impossibile prescindere grazie
Grazie a tutti i partecipanti era il senatore avesse riprenda in mano direttamente la conduzione di questa giornata e gli cedo con grande piacere
Questa incombenza grazie
Prandini e il ministero dei Trasporti Berlin
Sanza
Bernardini
Monsignore
Volete per me erano in compagnia per non lasciarmi Soru da questa parte del tavolo
Bene credo che possiamo proseguire nei lavori
Dando subito la parola all'onorevole Sanza
Che ieri non ha potuto era prevista il cui intervento era previsto per ieri non ha potuto parlare per impegni di partito
Prego posto
Altofonte così
Non è ma
Così
Rigore
Vorrei rassicurare Abyss sarò brevissimo
Unendomi attenere
Al compito affidato mi cercando di fare emergere con una particolarità di questo scenario trasporti
Che a me preme moltissimo
Occorre partire chiamando richiamando l'attenzione degli amici della platea
Su
Alcune cifre importanti perché io poi possa offrirebbe una mia valutazione una mia conclusione
Allo scenario che abbiamo recuperato poc'anzi dalla tavola rotonda
In cui le varie modalità dei trasporti si sono manifestati davanti a noi
Dobbiamo raccordare
Nell'ambito di questo scenario impresa un rapporto più diretto
Tra
Il cittadino è il trasporto
Questo rapporto tra il cittadino e il trasporto ha una sua funzione
Ha una sua rilevanza essenziale sullo scenario i del paese
Come trasporto qualità di del paese ma io vorrei recuperare un dato che è stato trascurato ed è la qualità della vita nell'ambito delle nostre città
Su questo
Tema
La mobilità nell'ambito della città
Registriamo che il cinquantacinque per cento della popolazione del paese è ubicata nelle medie e grosse concentrazioni urbane
Il settanta per cento delle attività produttive presente nelle concentrazioni urbane
L'ottanta per cento dei processi di movimentazione delle merci avviene nelle concentrazioni urbane
Il sessanta per cento dei processi di mercato avviene nelle aggregazioni urbane e infine il novanta per cento delle attività del terziario sia quello avanzato che banale
Avviene nelle grandi città correlate con i sistemi urbani che sono le medie e piccole città legati alleare metropolitani
E bene allora cari amici se
Questo è
Il nuovo il
Riferimento organizzativo della vita del nostro Paese
Il sistema trasporto è un sistema assolutamente inefficace ai fini della risposta che il sistema deve dare alle attese alle ansie dei cittadini praticamente a differenza di quando è accaduto negli anni Sessanta ad esempio al Dione o a Monaco
Noi non siamo in grado in grado di pervenire ad una realizzazione di città funzionale come si realizza una città funzionale una città funzionale sì organizza essenzialmente organizzando il trasporto organizzando quello che hanno detto poc'anzi principe è Necci il rapporto Treno Alta velocità aereo
Organizzando voi nell'ambito della aggregazione della conurbazione una mobilità che sia una poveretta funzionale a quelle che sono le attese dei cittadini
Bene detta con molta franchezza
In questi anni noi abbiamo offerto alla città sono una monomodalità che è stata la monomodalità della della Rete viaria
E la rete viaria ha condotto oggi a quel trasporto privato utilizzato attraverso l'auto
Possiamo dire un trasporto morto
L'auto ai limiti della città non permette più il perseguimento dell'obiettivo per il quale il semplice cittadino acquistato l'auto
Se tutto questo è vero
Per riorganizzare
La
Mobilità la pendola Rita è necessario rivedere l'intero sistema
Del trasporto
Quello che afferisce alla alla rapporto che il cittadino ha tra la sua sede di lavoro è la sua abitazione tutto il discorso della qualità della vita
Se lega essenzialmente a questa problematica tant'è che gli studiosi dei produttività
Aziendale a annettono grande importanza alla capacità del lavoratore di arrivare fresco
Con le energie idonee sul posto di lavoro uno stress che porta il lavoratore ad alzarsi presto la mattina a percorrere molti chilometri o a
A utilizzare molte ore per raggiungere il suo posto di lavoro riduce fortemente la la produttività di queste maestranza
In poche parole se no e non modifichiamo il sistema di trasporto collegato alla pendolare età credo che gli scenari che sono intorno a noi difficilmente muteranno
A cosa voglio portare con questa riflessione
Ad una constatazione
Diciamo negativa del nostro passato non abbiamo utilizzato sistemi di trasporto a a guida vincolata come gli addetti ai lavori sanno cioè il trasporto su rotaia
Questo è stato un paese in cui si sono costruiti
Resto del mondo e dei paesi sviluppate è un Paese dove è difficile fare un foro per mettere ordina una un vagone che viaggio a senza dar fastidio all'ambiente era un Paese nel quale i pochi trasporti come diceva Necci poc'anzi su rotaia sono stati impostati
Decenni addietro è sopravvivano come sono sopravvissute per molti anni quella parte quel comparto di ferrovie
Ho avuto l'onore di presiedere come associazione datoriale le ferrovie concesse che avrebbero avuto una grande funzione nel nostro Paese se analizzando bene il loro ruolo via via via avessimo utilizzati come premessa delle metropolitane o come vedete di sistema regionale
E io qui voglio esprimere un ringraziamento a Bernini perché senza porre in essere grandi scenari e riformatore negli ultimi due tre anni con l'ausilio
Delle commissioni Trasporti di Camera e Senato delle leggi che ci portassero su questo o su questa lunghezza d'onda al fine di realizzare questi mutamenti sono state realizzata ore qui richiamare la legge novecentodieci la legge tre otto cinque
E l'ultima legge sulle metropolitane che attende la promulgazione da parte del capo dello Stato sono tre provvedimenti legislativi anni abissi di cui dobbiamo andarne andare orgogliosi in un qualche modo
Noi democratici cristiani che in questa conferenza riflettiamo sull'impegno del partito
Per il futuro del trasporto e il contributo che dobbiamo dare ad una conferenza dei trasporti che credo il prossimo governo dovrà proporre realizzare per adeguare il piano generale dei trasporti bene io richiamandomi a quelle tre iniziative legislative
Vorrei dire che abbiamo
Abbozzato lo scenario futuro è qui è la mia conclusione qual è
Riferendomi in modo particolare dal punto di vista organizzativo gestionale alla tre otto cinque
La Costituzione delle società miste regionali ieri trenta Bernini l'ha richiamato mi pare una linea corretta tentare di mettere insieme quello che efficiente del sistema ferroviario concesse con alcune reti delle ferrovie dello Stato
Tentando poi di integrare questa realtà di trasporto a guida vincolata esistente sul territorio con i finanziamenti cui facciamo riferimento con l'ultima legge la chiamiamo più semplicemente metropolitana ma sono finanziamenti che possono servire a quello che è il sistema trasporto regionale per saldare alcuni tratti ferroviari è quindi era realizzare i collegamenti tra il centro città e gli aeroporti
Completare l'integrazione
Di alcuni sistemi ferroviari
Concessi integrandoli tra di loro e quindi anche se non arrivando ad una vera e propria metropolitana cioè un binario sottoterra avere una metropolitana di superficie che per alcune aree del nostro Paese è comunque una risposta efficaci allora la mia conclusione a
Abbiamo fatto cadere questa conferenza io condivido la tua determinazione nell'averla fatta lasciati fare questo apprezzamento perché noi dobbiamo andare anche ha dunque qui siamo in sede politica ad un confronto con la società civile
Ormai in questa cultura
Sociale del posto il comunismo o un partito si candida per avere il consenso nella misura in cui è in grado questo partito di dare risposte ai problemi della gente e io tra i problemi della gente individua alcune emergenze certamente un'emergenza sanitaria un emergenza scuola ma c'è un'emergenza trasporto nel Paese Bernini
Ieri la richiamato molto soffusa molto correttamente ma c'è un'emergenza trasporto è su questa emergenza
Il partito anche se senza grandi platee con la riflessione di questa conferenza mi pare che si candidi avesse il punto di riferimento per il progetto futuro grazie
Ringrazio la mia forza ancora la parola Vito Bonsignore l'onorevole Bonsignore che è membro della commissione Trasporti ed è anche membro della direzione centrale del TAR
Grazie Ciampi ceo voglio un brevissimo intervento anche perché per evitare che si è lavorato molto dire oggi quindi vi risparmierò
Lungo discorso
E ma se noi vogliamo cogliere uno degli obiettivi è stato indicato ripetutamente in questa sede e non solo in questa Francia è quello di essere un Paese a pieno titolo l'Europa noi dobbiamo dare le condizioni al nostro Paese per potere entrare effettivamente farne parte tutti titolo quindi potrei condizione secondo me è quella di avere un sistema di trasporti adeguato
Oggi dobbiamo riconoscere che non abbiam capito negli anni scorsi come si modificava il modo di vivere e di lavorare degli italiani la gente ha cominciato a vivere in modo diverso e ha cominciato a lavorare in modo inverso cioè le le le nostre aziende sono più più diffuso sul territorio
Le nostre carte sono più diffuse sul territorio le famiglie hanno aumentato le proprie esigenze di spostamento per tantissimi Moggi
Non l'abbiamo capito non abbiamo apprezzato le città non abbiamo in parte attrezzato leale extra urbana
Come è stato rivelato rilevato prima noi vietiamo quasi esclusivamente su gomma e abbiamo sì una situazione analoga a quella di altri Paesi europei ma soprattutto per quanto riguarda i passeggeri per i mezzi c'è già qualche piccola differenza
A regione dallo nostro traffico è previsto in crescita il rapporto tra il prodotto interno lordo nella e i volumi di traffico è ormai un rapporto consolidato sappiamo calcolare
Come potrei andare in futuro e le previsioni sono piuttosto nere nere non perché aumenta il traffico nera perché non andiamo una sufficiente capacità mio giudizio almeno oggi non ce l'abbiamo non non la vedo
Una sufficiente capacità a provvedere
Quindi in prefettura insufficiente è stato detto in questi due giorni e io non posso essere che l'accordo su questa su questa
Opinioni
Nelle aree urbane abbiamo un problema di costruzione di nuove infrastrutture aveva ragione
è stanza quando dice che quando si fa un buco succede un pandemonio dei buchi birre pale bisogna farli bene nel posto giusto al momento giusto quei progetti giusto ma esiste anche un altro problema nell'era urbane che va in qualche modo sottolineato e rimarcato che la gestione intanto del sistema
Molte volte non si riesce ad avere un traffico scorrevole perché perché l'amministrazione comunale non riescono a gestire il proprio territorio espande spiega intermedi sostano gli esponenti del Pd in termini parcheggi non riescono a gestirli in tema di regolamentazione per cui i vigili fanno tante altre cose ma difficilmente fanno i vigili urbani
Quindi si può affrontare il problema interurbane con un complesso di provvedimenti che vanno assolutamente presi oggi camminare nelle nostre città soprattutto per le persone più anziane è diventato un vero rischio un vero pericolo la maggior parte dei morti
Sono nelle aree urbane
Siamo carenti sul piano dell'estradizione per esempio per quanto riguarda tanti aspetti oggi una macchina che si ferma alle strisce è una cosa rarissima per cui sistematicamente le persone anziane quelle che non sono abituata ai cento metri
Riscatto rimangono sotto le macchine però ce ne dimentichiamo sovente e in questa direzione non si riesce bene a capire perché non si provvede abbiamo il problema poi delle aree che il turbante
Certamente sì sto problema di anelli mancanti bisogna completare le infrastrutture per la quote per la parte di progetto che non sono ancora realizzate questo vale nei collegamenti con gli altri Paesi europei come vale anche all'interno del nostro sistema sul territorio
Nazionale quindi anelli mancanti completamenti ma anche qui una gestione efficiente delle risorse cosa che non sempre che non sempre Hardy
E infine l'intermodalità è stato lo ripeto non vi abbiamo fatto una legge per l'intermodalità per favorire lo scambio tra ruota e per ferro
E gomma
Mi pare che ci sia qualche difficoltà ad andare a un completamento del sistema vedi l'interporto il nostro Paese ma la legge c'è e mi auguro che il piano possa quanto prima dare i frutti disperate importante l'accordo fatto tra Del Piero ieri e il sistema aereo per quanto riguarda l'intermodalità tra questi due sistemi sapendo che una rottura di carico
Non viene sopportata dal passeggero se il passeggero scendere si mette sul treno vede sede pena ma anche propendere prende il treno difficilmente
Quindi si tratta di Investimenti oltre che di di efficienza dicono di fare il proprio compito per le mansione che abbiamo ognuno di noi ma abbiamo risorse scassi anche qui
Si tratta di allocare bene le risorse in modo mirato
Non credo sia fuori luogo richiamare in questa sede il piano generale dei trasporti libro dei sogni ci abbiamo avuto tanti anni l'abbiamo accantonato o comunque se non l'abbiamo accantonato ne facciamo un uso disinvolto con sistematiche sistematiche modifiche e aggiramenti di quelle che sono le previsioni e piange trasporta molto trascurato questo documento che mese secondo me dovrebbe essere uno strumento fondamentale nel nel lavoro di ognuno di noi e di ogni è soggetto di ogni ente che si occupa di trasporto si preferisce procedere con investimenti a pioggia molte volte non bene allocate
Senza andare a vedere quali sono le priorità appunto che il piano generale dei trasporti
Fissa questo anche per ragioni di un maggiore equilibrio tra i vari modi di trasporto se le risorse sono poche noi facciamo anche in modo che siano sempre più pop
è stato sollevato qui da Necci dall'ad altri problema delle tariffe noi non possiamo continuare attenere comprese le tariffe e poi dare contributi
A pioggia
è un non senso
Ed è contro la linea di politica economica del governo perché il governo tenta in qualche modo di frenare il debito pubblico
Non prende le tariffe ma dai contributi uno strano modo
Procedere che non mi convince è morto
Credo che noi dovremmo concludere anche questa nostra convenzione
Con una parola chiara su quello che deve essere il futuro della gestione del sistema trasporti nel nostro Paese io credo che noi dobbiamo uscire dicendo che il ministero uno che ormai è diventato una cosa che si deve fare
Abbiamo fatto Eddie succitati uccidete sta partendo non credo che sia risolutiva anche perché poi una serie di così di pastori di Violante le rallentamento le abbiamo messe per cui il CIPE entrerà in funzione a pieno titolo fra fra x anni perché chiare bisognava gestiti con le vecchie norme le vecchie leggi per le vecchie logiche le vecchie strutture
Io mi auguro che appunto possiamo arrivare a un documento che prevede il ministero unico come sono convinto che bisogna cominciare a pensare seriamente a trasformare l'ANAS da quello che ha in S.p.A. a mio giudizio ci sono tutte le condizioni
Potrebbe diventare un elemento di efficienza nel nostro sistema e poi in ultime finisco questo per la felicità vostre del mio amico abilissimo
Non possiamo sprecare altre occasione per esempio in questi giorni a mio giudizio non è stato stiamo sprecando una grande pesano nel sistema ferroviario stiamo procedendo come ha detto a fare anche in rapporto alle leggi che abbiamo approvato in Parlamento e sono state qualificate sono state tante Bernini si è dedicato con passione a a questo problema
Stiamo procedendo a un un grande investimento nel settore ferroviario beh non si può dire che i politici i deputati hanno fatto la loro parte l'hanno fatta erano fatte fino in fondo
Io vorrei che con altrettanta capacità e chiarezza gli imprenditori pubblici e privati perché solo la loro parte perché non è ammissibile in questo Paese che si spreca l'occasione di costituire una forte lo dico una forte industria ferroviaria
Che si mettano d'accordo sei private italiane non ci stanno che si mettono a meno d'accordo i pubblici versetto ma non è possibile che ci siano più enti pubblici più enti a partecipazione la strada assoggettata permette netta tanto
Che si occupò di interrogare e facciano poi i Consorzi una cosa banale che serve a mettere insieme un pezzo di un pezzo d'uomo non serve certamente andare sul mercato mondiale a fare concorrenza agli altri
Se questo non sarà fatto non sarà colto non sarà stato colpa evidentemente deputate la la commissione Trasporti o del ministro De dei trasporti e che si è dato molto da fare e ha lavorato bene insieme alla Commissione alle commissioni è insieme anche all'ultimo amministratore straordinario quello che c'è attualmente ma sarà semplicemente porta le nostre manager di Stato che evidentemente hanno altre opinione
Termino io sono d'accordo con chi sa bisogna assolutamente puntare ad avere una migliore qualità della vita
Per questo le nostre infrastrutture sono necessari senza un adeguato sistema infrastrutturale questo obiettivo non si raggiunge come sono necessarie le infrastrutture per creare le condizione per attirare all'interno del nostro territorio nazionale
Investimenti occasione di nuovi di nuove attività
Occasione di
Nuovi insediamenti anche abitativa la gente in Europa si sposterà molto più velocemente di prima le aziende si sposteranno molto più velocemente di prima dove ci saranno condizioni
Migliore cari andranno più facile la vita più facile produrre
Queste queste persone e queste le bielle andrà noi abbiamo il dovere di creare qui da noi queste condizioni ce la possiamo fare investimenti previsti sono tantissimi SITA per gestirle beh io credo che la DC potrà dare un grosso contributo anche col convegno di ottica
Ringrazio l'amico Bonsignore che mi pare
Nel suo intervento tutto si possa dire tranne che non sia stato estremamente chiaro deciso così che pensa nell'esporre nella nella fermarle la parola al ministro Prandini
Innanzitutto anch'io voglio
Sottolineare il vivo apprezzamento per questa iniziativa del l'amico e collega Nabis
Perché ritengo non solo perché siamo in una vigilia elettorale
Ma ritengo che in una fase come questa sia particolarmente importante
Elaborare un progetto
Che dia corpo una serie di intuizioni e una serie di affermazioni in questi ultimi anni non ci siamo sentiti ripetere
In continuazione anche se oggettivamente essendo quasi cinque anni io mi muovo in questo ambito
Prima la marina mercantile poi i lavori pubblici
Dobbiamo anche constatare che i grandi passi in avanti nella direzione di unitarietà di organicità
Al di concentrazione di una volontà politica in grado di accorciare le distanze
Infrastrutturale con il resto d'Europa dobbiamo dire oggettivamente
Che non c'è stato fatto morto
Io non so se la soluzione più adatta sia quella di ipotizzare un superministero
Ritengo che se si trattasse di una tale ipotesi forse varrebbe la pena che anche nella terminologia noi ci adeguassimo all'Europa
Cioè quindi un superministero delle comunicazioni
Ma io ho i miei dubbi essendo un realista
Anche perché in Italia quando cento il presidente Andreotti dice che bisogna dimezzare i ministeri
Però essendo lui abbastanza imberbe come uomo di governo
è sempre stato costretto ad aumentare gli incarichi ministeriali per comporre le compagnie di governo ecco c'è qualche dubbio e questo sia facilmente praticabile
Io credo quindi che la prossima legislatura forse il primo contributo che si potrebbe andare per rendere più efficiente meno
Numeroso il Consiglio dei ministri o se è quello di ridurre gli incarichi ministeriali
Cercando quindi
Anche di rendere più effettivo quell'azione di concerto tra le varie amministrazioni che con gli incarichi ministeriali diventa sempre più complessa società amico Bernini
Potesse raccontare i suoi sforzi
Per esempio per quanto riguarda la legge sulle metropolitane per quanto riguarda qualche altra iniziativa importante insieme potremmo raccontare per quanto riguarda il codice della strada
Quanta fatica dobbiamo fare per arrivare a definire un atteggiamento unitario l'interno al Consiglio dei ministri ecco si avrebbe la sensazione del reale
E io credo che
Partire dal reale per andare verso obiettivi di rinnovamento e di cambiamento di aggiornamento che ci portino in Europa io penso che sia indispensabili
Io sarei anche molto interessato a sapere le ragioni per cui per esempio un disegno di legge da me presentata quando ero ministro la marina mercantile sul cabotaggio
Cioè per incrementare il traffico di cabotaggio
E anzi terre riorganizzare la portualità italiana specializzando la
Per recepire un incremento dal trasporto via acqua dall'emersi non solo italiane ma europee ecco perché mai quel disegno di legge rimasto al palo
Perché mai la riforma dalla portualità
Che è indispensabile per andare in Europa per avere un ruolo
Nel settore dei trasporti
Sì è rimasta al palo
Mentre invece devo dire che nonostante tutto quel che si dice nonostante che si continui a sottrarre risorse
All'unica modalità reale che si fa carico di consentire la mobilità nel nostro Paese
Che il trasporto su gomma no perché l'ho inventato io
Ma perché
Gli interessi forti e il Governo italiano e il modello di sviluppo che si è scelto all'indomani dalla liberazione ampi privilegiato questa modalità rispetto ad altre anche perché poi si riteneva fosse la più
Tempisticamente la più efficiente la più possibilità più perseguibile tenendo conto anche dei problemi sociali che in quel periodo erano particolarmente rilevanti anche per quanto riguarda l'occupazione
Ora l'ottantacinque per cento del trasporto delle merci delle persone nel nostro Paese ancora viene su gomma
Le risorse che vengono destinate sono state decurtate di oltre il quaranta per cento
Sarà la moda dei Verdi
Però sicuramente noi corriamo il rischio
Di andare al collasso
Dal sistema trasportistico italiano se mentre i pochi inviamo
Il necessario riequilibrio tra le varie modalità di trasporto di fatto noi andiamo a far mancare le risorse sufficienti per mantenere
Inefficienza
Le strutture
Che supportano la mobilità dal nostro Paese
E noi abbiamo fatto una programmazione
Piano decennale la viabilità piano stralcio che stiamo realizzando il Parlamento ha espresso un suo consenso
Purtroppo risorse sono decisamente inferiori alle necessità
E quando si parla di politica tariffaria
Io ho sentito ascoltato con molto interesse le affermazioni fatte dal da Nancy
Rosina dalla firmare e D'Alò dalle autostrade sanno che io queste affermazioni o anche portate avanti con ansia e precisione decurtando
Sensibilmente i contributi statali anzi per quanto riguarda le autostrade
Prendendo ovvero i contributi perché credo che il nostro Paese abbia un sistema autostradale sufficiente
Che ha avuto un ruolo importantissimo lo sviluppo e la crescita
E che oggi le scarsissime risorse che noi abbiamo a disposizione
Per interventi sulla viabilità non li possiamo orientare alle autostrade male dobbiamo rientrare alla viabilità ordinaria
è un po'a fare devono autofinanziarsi quindi tariffe libere
Anche se intorno alle tavole rotonde si teorizza questo ma poi si preme
Politicamente per a vere
Finanziamenti certi e garantiti per quanto riguarda nuovi investimenti
Mi è difficile pensare a una società per azioni
Che riguardi la viabilità ordinaria perché a meno che in questa nuova ventata di privatizzazioni a tutti i costi
Noi diamo ipotizzare la società per azioni
Che poi debbono far Bilancio
Con ripiani pubblici
Perché mi è difficile pensare una società che gestisca le strade normali a meno che ne vogliamo mettere il pedaggio
Sulle strade sui ponti
Ma mi è difficile pensare a un Bilancio
Direi e in equilibrio nella gestione la viabilità ordinaria che è indispensabile l'altro a viabilità ordinaria in un Paese come il nostro
Con la densità di popolazione che ha con la la connotazione orografica
E soprattutto anche per che è un Paese che vive in modo significativo anche di turismo io credo che sia un settore di investimento pubblico che
Difficilmente può sopportare a lungo una assenza
Di disponibilità si
E io credo che non si è mai sfuggito a noi soprattutto noi della Democrazia Cristiana
La questione della qualità della vita e del rispetto dall'ambiente anzi direi che questa grande nuova presa di coscienza da parte anche dall'opinione pubblica
Direi che aprì sottolinea una nostra connotazione originale
E certamente non abbiamo da prendere
Lezioni da chi della difesa ambientale ne fa uno slogan buono ne fa una moda
O ne fa a semplicemente
Ragione di movimenti monotematici e che servono poiché per essere elemento per la polemica quotidiano
L'Anas sicuramente spende cifre rilevantissime
Che vedono il raddoppio la triplicazione dei costi numerosi interventi di modernizzazione
E di razionalizzazione della viabilità ordinaria proprio per farsi carico di questo patrimonio di questo bene comune che è la difesa
Paesaggistica di ambienti particolarmente preziosi anche sotto l'aspetto turistico che non è un'attività da sottovalutare nel nostro Paese
Ha voluto ecco sottolineare a cura di di questi aspetti perché nel nostro sforzo di individuazione di un progetto organico realistico per i prossimi anni per la prossima legislatura
Noi ci muoviamo senz'altro ancora più speditamente di quanto abbiamo fatto in questa siamo riusciti
A vedere approvato dal Parlamento la costituzione del CIPE
Anche se con il collega Bernini ancora siamo in attesa di fare la prima seduta operativa abbiamo fatto una prima seduta istitutiva
Ma ancora non ci siamo messi al lavoro in questo sforzo di raccordo di coordinamento
Siamo senz'altro d'accordo che tutte le iniziative che portano alla intermodalità
E quindi tutti anche i piani attuativi di settore
Dal cabotaggio
Quando diverrà infaticabile alla viabilità alle ferrovie
Agli ero porti
Tutto ciò deve essere portato in termini operativi in termini di reciproca verifica fino a che ci sono diverse amministrazioni
In modo da realizzare queste sinergie
Che sicuramente sono determinanti per migliorare la qualità
Dalle modalità di trasporto nel nostro nel nostro Paese ma soprattutto io insisto
Per la responsabilità che ho ricoperto in questa legislatura prima la marina mercantile
E poi i lavori pubblici avendo sfuggito
Essendo riuscito a sfuggire ai trasporti
Io insisto perché veramente noi ci possa diventare
Ed essere dotati di risorse sufficienti per dare corpo alle esigenze alle necessità gli appuntamenti che ci siamo dati e con l'euro
Io ho l'impressione che più noi facciano mi ricordo un convegno analogo a questo organizzato per la verità dal ministro dei lavori dei trasporti in occasione dell'aggiornamento del piano decennale
E i trasporti
Laddove abbiamo più o meno messo a fuoco gli stessi obiettivi
Però purtroppo volta di contenimento dalla spesa pubblica
Vuoi per una forzata finanziaria che certamente non ci consente di fare grandi bollini di fantasie
Noi di fatto segniamo il passo ecco in un settori in un comparto di servizi laddove noi ci siamo già fortemente in ritardo rispetto alle necessità che l'economia nazionale ci impone per entrare nel mercato unico europeo in termini di dissolvimento delle diseconomie esterne che condizionano la concorrenzialità del prodotto Italia
Ecco questa io sottolineatura non vuole essere pessimistica
Vuole essere un richiamo a una dura realtà e la mia e nella responsabilità di governo noi non possiamo che essere ancorati
Ai problemi quotidiani che ci esplodono in mano perché quando si dice che bisogna dirottare quote di traffico dalla gomma alla rotaia o ovvia ma e via mare o fu acqua
Sicuramente noi diciamo
Un'esigenza ma non ci rendiamo conto che abbiamo un incremento nel trasporto su gomma che anticipa di dieci anni le previsioni che i nostri piani avevano previsto
E quindi con dire una drammaticità nel corner garantire la mobilità
Che sta davanti agli occhi di tutti
E noi non potremo governare
Questo comparto dei servizi se
Ci limitassimo agli auspici
Ecco questo vuole essere una mia semplice testimoni cioè
Allegherò agli atti da convegno l'intervento organico che avevo preparato non avendo potuto seguire il dibattito mi sono limitato a delle semplici considerazioni che rispondono però
Con grande sintesi ha un'esperienza che ho maturato in questi cinque anni in una responsabilità delicata e difficile di governo in che settori direi in modalità di trasporto che sicuramente impongono al Paese al Paese e al governo un forte salto di qualità e questo salto di qualità sarà possibile
Se veramente non riusciremo ad attuare una programmazione nella spessa delle risorse pubbliche
Che vada a privilegiare le reali priorità del paese spesso
Io vi prego ancora di un momento di attenzione
Perché se ci stiamo avviando alla conclusione del del convegno
Più vera l'amico senatore Bernardi che presidente la Commissione trasporti del Senato che è stato mio prezioso collaboratore nel dipartimento economico per il settore dei trasporti
Illustrando anche il documento finale l'impegno che io prendo e di pubblicare gli atti
E di verificare poi dal quanto Emerson oggi
In queste due giornate di lavoro in termini molto chiare e quali sono le esigenze le linee che sono emerse operative di verificare subito dopo con la nuovo Parlamento di verificare la volontà politica della Democrazia cristiana in questa direzione noi abbiamo titolato priorità trasporti questo convegno proprio perché riteniamo che i servizi di trasporto in questo caso settore del quale stiamo parlando abbiano l'esigenza di essere curati con estrema attenzione
Prioritariamente trovare anche medie perché si riesca a farle funzionare
Io per integrazioni prego ancora un attimo di attenzione un momento di attenzione per l'intervento del collega Bernardi che chiude il nostro convegno dopodiché abbiamo approntato una colazione perché vorrà profittarne subito dopo quattro
Prego Bernardo
Si direbbe data l'ora tarda ecco questa frase fatidica giustifica una mia brevità
D'altra parte l'amico abitini affidato l'incarico di chiudere questo convegno avrebbe dovuto essere una chiusura tecnica diciamo perché poi il segretario del partito avrebbe dovuto essere presente con una chiusura politica certamente i benpensanti
Il più ampio
Ma i momenti sono quelli che sono questo periodo preelettorale impegna tutti i dirigenti politici di tutti i partiti adempimenti legati alle elezioni e quindi certamente voi ne capirete capi degli impedimenti State vedete
Partito questo però mi induce a fare una piccola rivoluzione
Questo convegno è stato un convegno elettorale nel vero autentico senso della parola
Perché se elezione significa eleggere ed eleggere viene dal latino erigere scegliere le elezioni significa una facile c'è chi sta scegliendo la via dell'aggregazione picconate o non picconate
Dissi delegando non soltanto l'Italia
Geograficamente geopoliticamente ma anche socialmente
C'è chi profittando di un momento di malattia dell'organismo democratico italiano peraltro comune a tanti altri organismi democratici perché la democrazia è difficile accessibile a svilupparsi e nasce prima di tutto da noi stessi dalla nostra volontà di esser democratici di c'è chi approfittando di questa malattia del corpo sociale sta diffondendo veramente il vizio della disgregazione
Io quando ero piccolo imparai dal catechismo di Pio decimo dal mio parroco che si preparava la prima comunione che uno dei peccati maggiori che il l'uomo che il credente possa fare il peccato contro lo Spirito Santo la disperazione che al di sopra dei sette vizi capitali allora
Diligentemente numerati ecco la disperazione
Il pensare che sul piano della fede che la grazia di Dio non ci possa far fare
Il non riferirsi nemmeno al ladrone pentito della croce ma sul piano sociale l'Italia in certi momenti mi sembra sull'orlo di questo peccato diverso sul per peccato a sentire il la certa gente a leggere certa stampa non si ha l'impressione che noi siamo sull'orlo del baratro che non si sia fatto nulla e che la stessa caduta del muro di Berlino della caduta delle ideologie marxiste che hanno dominato apportando alla vera disperazione della fame
Milioni dieci decine centinaia di milioni di persone sia un episodio da non trascurare
Perché ormai essendo caduti quelle ideologie anche in presenza di un confronto con il pubblico che sarà per noi durissimo già la Germania impegnata ma anche noi quando vediamo lite non gliele ma delle navi arrivare dall'Albania non possiamo non pensarci
Sembra che tutto questo ormai
Sia sia un fatto episodico che la Democrazia Cristiana ormai non serva più e ci sia una democrazia malata contro la quale anche qualcuno che ha partecipato per decenni interi alla politica del Paese parla politici onesti da raggruppare in un certo partito e di politici disonesti
Da respingere ecco questa questo lo dico perché perché ieri un personaggio non del nostro partito che io stimo molto non so se sia come questa mattina presente ieri mattina mi fece un convinto mise
Credevo che questo fosse un convegno al Como demagogico invece è stato un convegno ed è un convegno estremamente costruì è stato il migliore elogio che possa essere stato fatto per i lavori del telegiornale mezzo che ci ha tenuti qui
Nessuna ombra è stata
Nessun è infatti è stata posta in quello che è stata la problematica del trasporto problematica sempre più difficile
Un po'più distante
Problematica sempre più difficile perché la società si va sempre più esigente perché i consumi si vanno sempre più raffinati perché la mobilità si va sempre maggiore perché l'ambiente esige sempre più rispetto perché la sicurezza vuole essere tutelata sempre di più
Ma proprio guardando a quello che è stato fatto
Io penso che noi possiamo dare la garanzia di quello che si farà ripeto nessuna ombra è stata è stata taciuta e non era giusto che lo fosse nessun tono trionfalistico
Però io vedo due date mille novecentottantaquattro venticinque miliardi per la relazione del piano generale dei trasporti
Mille novecentottantasei approvazione del piano generale dei trasporti mille novecento otto novantuno istituzione del CIPE
Mille novecentonovantadue ultimo atto di questa legislatura approvazione di un codice della strada che si portava da cinquantanove che era ormai obsoleto c'erano stati prima del di questo ottantaquattro c'era stato il comitato comitato dei ministri dei Trasporti che aveva fallito c'era stato il libro bianco c'era stata la Conferenza dei trasporti del settantotto c'erano stati tanti tentativi ma se mi guardo indietro
E da allora che incomincia ad un salto di qualità nella cultura della programmazione di della sistemazione o dalla sistematicità
Del del problema trasporti che finalmente è diventato gradualmente
La centralità diede dei problemi
E non è senza un caso non è un caso che dei vari piani presentati tra il piano della sanità tra i vari piani presentati a anche nella stessa casa perché tra complica presentato
Una proprio un pacchetto casa che era una vera e propria riforma della politica residenziale dell'equo canone c'era l'unico piano approvato è stato questo
Del piano generale dei trasporti e se io vado indietro negli anni
Se noi andiamo in deroga in questi in quei dall'ottantaquattro ad oggi tutta la legislazione che si è svolta adeguatamente supportata da finanziamenti certamente insufficienti però sempre puntuali e sono stati cinquantasette mila e cinquecento e cinque miliardi che lo Stato ha destinato al sistema trasporti in tutte le sue varie modalità da allora ad oggi
Non è stata mai o quasi mai una irrorazione a pioggia come suol dirsi per un sistema disordinato si è c'è stata la costruzione graduale di tutta un'intelaiatura di strutture di infrastrutture che ha visto tutti i modi di trasporto che ha aggredito anche se ancora in via direi
Non preliminare ma in via iniziale tutti i vari metodi trasporto dal dai progetti integrati per le dodici o quattordici più grandi città italiane ai piani pluriennali delle Ferrovie ai piani aeroportuali al piano decennale il piano triennale dell'Anas
Ai passanti ferroviaria Progetto dell'alta velocità ai piani di parcheggi delle aree urbane al ai piani degli interporti e delle intermodalità alla ristrutturazione dell'autotrasporto merci
Tutta una serie di provvedimenti che sono maturati con il graduale maturazione la graduale maturazione di una cultura trasportistica che ha investito un amplissimo dibattito nel Paese
E che ha consentito a noi proprio di guardare gradualmente
Questo avvicinarsi dell'Italia ad un Paese in cui il trasporto non sia più né in mono modale N parcellizzato in monadi chiuse quali quali erano i trasporti ma ci ha visto invece gradualmente con dibattiti appassionati non facili
Io ricordo e parlerà un momento della del Civetta ma ricordo la difficoltà di arrivare a certe conclusioni per arrivare a mettere intorno ad un tavolo ministeri ministri
Di e burocrazie di varia competenza proprio per per essere coordinati per avere il famoso sportello unico o il quadro unitario di comandato di comando così come recita testualmente
Il piano generale dei trasporti è stato una maturazione anche a livello regionale a livello periferico perché sennò ottantasei nel mille novecentottantaquattro solo tre provvigioni avevano fatto il piano regionale
Nel mille novecentonovanta sono cinque non l'hanno fatto
E probabilmente adesso hanno già coperto ostando coprendo questo vuoto quindi è una maturazione che ha investito anche i livelli inferiori al Parlamento e dal Ministero
E questo non solo ma si è proiettata anche all'esterno nel sedermi al semestre italiano c'è stata la prova della la proposizione la prossima del masterplan europeo del masterplan si parlò in occasione proprio del piano generale dei trasporti
Già da allora si previde questa proiezione
Esterna verso l'Europa e non c'era ancora quello quel dramma che è accaduto dopo della caduta del muro di Berlino per cui noi abbiamo potuto assistere il ministro Bernini era presente insieme a me anche a Praga alla Conferenza paneuropea dei trasporti in cui ormai
Non si parla più né di grandi trovieri di di di piccoli dubbi piccoli sistemi idroviario ferroviari
Di di di nazioni RAI ma si parla inducono non pezza di respiro
E noi siamo stati colpiti dalle parole che ci dicevano i ministeri dei trasporti dei paesi dell'Est che invocavano dall'Europa una più stretta correlazione infrastrutturale e trasportistica proprio per agganciare
Questo mastodonte dell'Est che per settant'anni la Russia e per quaranta o cinquanta agli altri Paesi dell'Est satelliti erano rimasti sganciati dall'Europa
Ed è ed è una un dramma che non può farci racchiudere in noi stessi nella piccola sconfitta del quotidiano
Se non ci diamo anche noi culturalmente questo respiro che ci veda proiettati verso questa Europa che ha bisogno di nuovi verso quel bacino mediterraneo lo ricorda mi pare ieri
Il ministro Bernini quel bel degli per i Paesi del Nordafrica e del Medioriente che hanno bisogno di noi Dio italiani Dino gli europei
Ecco queste considerazioni noi non possiamo non farle certamente non tutto luce ci sono le ombre ci sono dei ritardi nella politica marittima inutile nasconderci la politica marittima ha ragione di essere nelle
Nelle doglianze lo stesso ministro Prandini adesso lo ha ricordato non c'è ancora chiarezza nella gestione portuali dominate da tanto tempo da da da da da decenni se non da da da da incrostazioni
Parassitarie spesso che non hanno nulla di europeo e chi ha visitato i porti di Rotterdam di Amsterdam o Dodin Marsiglia eccetera può rendersi conto dei nostri ritardi la lotta epica
Il ministro Prandini fece con i camalli ce la ricordiamo tutti quanti ceciliano vive lei dei ritardi in una la stessa definizione della sistemistica dei porti che da centoquarantotto centocinquanta quanti sono classificati
Ultrà da da da più di un secolo debbono essere coordinati in vari sottosistemi di cui ancora si stenta a trovare l'idoneità e la capacità per renderli competitivi e non ripetitivi tra sei tra tra loro stessi
E questo comporta anche un ritardo forse nel nel Naviglio nell'armamento che più più idonee ad un cabotaggio che a un cabotaggio interno che ad una navigazione esterna ci sono questi ritardi c'è un ritardo anche nella politica urbanistica non dovuto tanto né dal Parlamento né al Governo quanto ad una ma cattiva gestione ad una mancanza di maturazione
è una mancanza di senso di responsabilità degli enti locali certamente i centri urbani oggi sono il buco nero dei di questo panorama che ci sta angosciando perché tutti inviamo la tragedia
Del del trasporto urbano insufficiente e dell'inquinamento che ne deriva acustico atmosferico eccetera
Ma tutti questi sono punti che si devono coprire e si scopriranno se noi continuiamo non disgregano doma costruendo
Nella nell'ambito di proposte che possono esser pur discutibili ma che trovano nel passato anche una giustificazione per essere prese ecco vorrei parlare due due o tre cose brevissime sul cinque tre perché questo è un punto cardine
Non c'è politica non il piano generale dei trasporti non sarebbe o sarebbe inutile o carta straccia o libro dei sogni secondo come lo si voglia definire se non ci fosse un coordinamento si parla di un ministero
Unico lo stesso ministro Bernini ne ha parlato il ministro Prandini espresso le sue perplessità ieri ne ha parlato D'Antoni ogni tanto si parla di questo
Non di un superministero di un ministero unico Nord di un normale il ministero che abbia però la pienezza del della gestione della politica trasportistica strutturale ed infrastrutturale
è certamente
Una ipotesi
Che mi affascina che ci affascina
Ma secondo Prandina nominato Andreotti nell'atto di nominarlo anche io il quale dice in Italia molto si crea e nulla si distrugge io vedo la difficoltà della sistemazione istituzionale di un di un panorama ministeriale che oggi viene preso anche picconate da possibili referendum in parte giustificati in parte a mio avviso non giustificati come come ordinamento
Ma ricordo anche
Il Travaglio che la nascita del Civetta fatto primo il primo provvedimento del CIPE che prima ancora che il Governo lo presentasse fu a mia firma mia prima firma con raccolta di tutti i capigruppo della Commissione ottava del Senato che aderirono a per la proposta ed era un vero tavolo unitario un vero lo strumento unitario
Del trasporto si è arrivati egualmente alla la fondo unico dei trasporti
Si è arrivati anche a mettere l'un per cento delle risorse destinate questo sfugge ai più l'un per cento delle risorse destinate ai trasporti
Per nella legge istitutiva del civette viene messa a disposizione della ricerca di base nel campo dei trasporti nel campo della sicurezza nel campo delle nuove tecnologie e l'un per cento su queste cifre macroscopiche di cui gli ho dato prima un esempio certamente non è poco
Ma il CIPE
In attesa di questo ministero che cosa facciamo
Non facciamo che noi abbiamo inventato il giocattolo abbiamo invocato il CIPE non c'era al convegno sui trasporti o sulla marina mercantile o sui lavori pubblici stesso che non invoca se la per l'avvento di questo comitato interministeriale della programmazione economica dei trasporti non facciamo che avendo inventato questo giocattolo inattesa
Del ministero non lo utilizziamo
Determinare le priorità è in grado di condizionare anche i clientelismi localismi corporativismi eccetera eccetera e quindi certamente è un grosso potere ma non è amministrato da una persona ovvero o da un'entità astratta amministrato dagli e sinistri che sono interessati e dalle stesse Regioni chiamate al tavolo del CIPE interessa dei progetti ecco quindi questo punto io su questo punto io sarei molto molto preciso inattesa del ministero che io sia ci si augura possa trovare o una posizionamento giusto in una riforma d'altra parte fino a quarantacinque c'era il ministero delle comunicazioni poi anche il solito Andreotti racconta in quel famoso primo libretto suo concerto a sei voci le voci le sei voce i sei partiti delle sarà chi è che avevano forche facevano parte del primo governo reduci dalla comitato nazionale di liberazione il ministero delle Comunicazioni fu uscisse o perché bisognava dare una e quale do saturato saggio di di Wisteria tutte le forze politiche presenti liberali azionisti Democrazia del lavoro e cioè e nacque l'altro ministero
Della marina mercantile che era prima inglobato nella nel ministero ma questa è storia passata certamente comunque le condizioni allora erano diverse c'erano poche poche automobili in giro poche biciclette poche motociclette adesso è stato ricordato
Episodio mobilia quattro nuovi sono venticinque milioni ci aggiungiamo le motociclette i motocicli eccetera eccetera allora
Quindi in attesa di questo ripeto dobbiamo far sì che il CIPE tettuccio
Io su questo non ha e tra l'altro dovrebbe servire anche ad un altro fatto mi rivolgo ai nostri due ministri presenti a Bruxelles molte volte noi io ho avuto l'impressione che si vada al al ai davanti agli organismi della comunità europea che determinano poi attraverso le varie direttive quella che è la politica dell'ambiente dei trasporti ed eversiva da scoordinati l'industria ai suoi osservatori per conto loro i ministeri hanno per conto loro altre altre Liri a per conto suo non mi pare che ci sia un coordinamento tale per cui gli organi comunitari abbiano una voce univoca e quindi più autorevole dell'Italia rispetto ad altri Paesi invece coordinando i loro interventi
Dice privati statali e non statali abbiano possono far sentire la voce io addirittura avevo proposto al presidente del senato che anche il Parlamento italiano avesse Camera e Senato un osservatore a Bruxelles perché andare come parlamentare a Bruxelles e trovare i rappresentanti dei vari enti delle varie istituzioni italiane non avere invece immediatamente le informazioni preventive che possono
Sostenere noi parlamentari nell'azione gol nell'azione politica mi sembrava un controsenso ma questo non si è consigliere Uto e quindi è storia anche questo
Un'ultima parola
L'ultima parola sull'autotrasporto merci perché è apparsa una garbata polemica ieri su questo su questo punto e per l'importanza che l'autotrasporto merci a ha ragione il ministro Bernini noi non possiamo ignorare questo fattore che trasferisce tuttora lotta al la cinque per cento delle merci che per lungo tempo ancora nonostante il raddoppio della triplicazione l'acqua duplicazione delle ferrovie per il crescere della della domanda sarà ancora protagonista
è stato detto gli artigiani debbono essere non possono essere trascurati è stata detta la Democrazia Cristiana che deve parlare con i soli rappresentanti della o anche con i rappresentanti dell'artigianato del mondo dei trasporti e su questo non non c'è non ci piove direbbero a Roma certamente così deve essere parlato a tutti
Però io voglio ricordare due cose primo
Quel novanta per cento di associazione di categoria che rappresentano trasporto merci non so se siano esattamente novanta lottando modo per buona la cifra d'novanta rappresentano il quarantacinque per cento il cinquantacinque per cento del tonnellaggio mosso dall'autotrasporto
Il dieci per cento don compreso in quella forma artigianale così rappresentata movimenta all'altro quarantacinque per cento allora certamente se si Walter rappresentanza numerica non vi è dubbio
Ma se un partito di governo e un ministro devono tener conto
Della rappresentanza anche economica che incide sul trasporto non possono non tener conto anche degli altri degli spedizionieri e di tutte le forze produttrici
Che utilizzano tra l'altro anche il piccolo artigiano il piccolo padroncino tipo manovalanza perché credo che un cinquanta per cento di quei padroncini lavori proprio per quel dieci per cento o quasi rappresentano le altre forze con questo io nessuno più di me figlio di artigiano può nutrire rispetto del per per l'artigiano però quando noi vediamo
Alcune cifre che mi preoccupano
Degli ultimi cinque anni nel traffico complessivo europeo dell'autotrasporto noi il l'autotrasporto italiano è sceso dal diciotto al dodici per cento
Nelle relazioni di trasporto merci da e per l'Italia quindi in cui noi siamo interessati
Siamo scesi dal quarantasei al trenta per cento le altre quote di mercato sono occupate dal vettore estero non vengono disoccupate non rimangono di su quattro è il vettore sta
Per di più quando ci sono c'è stato un mercato tutto nero piuttosto fiorente quando l'osservatorio creato dal ministro Bernini con estrema sensibili da su richiesta proprio delle organizzazioni di categoria ha voluto fare una specie di sondaggio lo ha chiamato monitoraggio verso l'autotrasporto merci sono arrivate da diciannove mila trecentotrentanove impresa domande per quarantasette mila il più autorizzazione nuove per la per il trasporto merci
Domande che sono rimaste inevase
Che però stanno alimentando un ricco mercato nero io ho fatto l'anno scorso una interrogazione al ministro dei Trasporti
Per sapere nell'ultimo triennio quante autorizzazioni erano state lasciate alla errata avevano trasferito la la titolarità erano passati di mano dall'uno all'altro
Circa diciassette mila autorizzazione erano state trasferite negli ultimi tre anni dalle quindici alle diciassette mila non ho portato come i dati io nel nell'ufficio mio ma non pensavo di dover riutilizzare
Questo mi fa pensare che ancora rendere del resto le stesse organizzazioni di categoria avevano chiesto che dopo che il ministro che dopo che il parlamento avesse
Sbloccato la legge importanti
Sì ma lo ha ricordato di nuovo Benigni e gliene do atto senz'altro noi importantissima sulla ristrutturazione del trasporto merci si era d'accordo
Che all'evento sì e aziende fosse possibile incrementare i loro le loro autorizzazioni senza dover ricorrere al mercato nero
Se verso un'economia di mercato si deve andare io non so lo dico a cortesi interlocutori del delle altre associazioni delle associazioni di credo e di categoria tutte a tutti
Io non so se l'artigiano venga difeso attraverso una spinta verso la razionalizzazione del sistema dei trasporti italiano unico s'frammentato fino all'inverosimile rispetto agli altri otto trasporti oppure si ingessando le autorizzazioni noi pensiamo e non incoraggiando in questo modo
Con la spinta che anche l'iniziativa privata deve avere non incoraggiando la razionalizzazione del sistema io non so se ne facciamo un bene dell'artigiano pure gradualmente l'artigiano italiano il padroncino italiano sarà e la stessa alla stessa segreteria tecnica dei trasporti del CIPE mi fa notare fa notare non a me in un in uno studio distribuito poco fa anche fino al quaranta per cento ed oltre di trasporto vuoto rispetto a quale ritrasse porti olandesi e belgi eccetera che hanno un sei sette per cento di di trasporto vuoto quindi vedete l'incidenza dei prezzi e la giustificazione del perché l'autotrasportatore italiano scende di quota a vantaggio degli autotrasportatori esteri poi non possiamo invocare la la lui non cabotaggio e la l'impedimento che la libertà di trasferimento e di cabotaggio ci sia ecco fatto queste queste considerazioni estemporanea cori conclusive per trarne un motivo ottimista e per leggere ma sintetizzando non vi spaventata non vi spaventate il documento finale che da questo come ricorda questo convegno esce è un documento naturalmente sulle grandi linee strategiche che non entra nel dettaglio ma tutti i punti dalla gestione alle infrastrutture dalla
Dalle varie modalità eccetera perché che che ci sono le le enumera tutte quante poi lo vedete anche sulla stampa però
Parte da uno scenario create tre aspetti
La il ritmo sempre più elevato della mobilità e quindi del trasporto merci e persone
La ma direi sempre progredì ente internazionalizzazione del trasporto quindi che ci deve preparare a questa a questa esporre Spiro europeo ed extraeuropeo
E alla presenza oggi più di ieri dei fattori esterni delle esternalità della sicurezza e della e dell'ambiente
In proposito la sicurezza nel novanta il Censis a a calcolato in venti mila miliardi il costo sociale della sicurezza nei trasporti tutte nelle dell'incidentalità
E se pensate che Ventimila su trecento mila miliardi di spesa nei trasporti nello stesso periodo sono circa l'otto per cento con possiamo considerare quanto importante sia anche gli assetti economici di Bilancio anche se questo può sembrare meschino rispetto alla vita umana o alla o alle disabilità umane qua quanto qui si gli obiettivi primo il massimo di coordinamento nel processo di formazione della politica dei trasporti ed ho parlato del CIPE
L'obiettivo resta il ministero unico è detto
Ma nel frattempo valgono mi pare le mie considerazioni secondo l'organizzazione del settore in una logica di sistema nella quale sia lo sviluppo della intermodalità il fattore caratterizzante il cambiamento dalla politica dei trasporti
Tralascio le specificazioni
Perso il potenziamento del sistema infrastrutturali qui noi dobbiamo non dimentichiamolo mai dobbiamo superare l'handicap che di fronte all'Europa cioè noi abbiamo una orografia e una geografia più difficile delle altre è stato ricordato anche questa mattina quindi dobbiamo Bu care le Alpi bucare gli Appennini che gli altri non hanno e quindi e dobbiamo attraversare due paesi che sono estremamente rigidi outreach che tra l'altro non fanno parte della Comunità europea con una comunità che non vuole farsi carico di questa antica pre dell'Italia mettendo i nostri ministri del del dei trasporti
E Bernini sa qualche cosa in grosse difficoltà per il terzo per il transito veicolare su quelle su quelle contrade
Quindi valichi ferroviari completamento dalla grande rete stradale il potenziamento delle grandi infrastrutture nodali porti aeroporti interporti eccetera soprattutto anche in vista di una sempre maggiore integrazione italiana ecco il Mezzogiorno che non può essere un Paese sottosviluppato hanno in meno rispetto e mi a farmi ha fatto piacere quello che diceva ieri
Il il sindacalista quando parlava della Reggio Calabria Salerno che non può essere lasciata abbandonata perché gratuita oggi anche la popolazione rionale può pagare il pedaggio però ha diritto ad una strada che sia veramente tale
Una maggiore efficienza del sistema attraverso la progressiva riduzione delle spese correnti alla crescita delle spese in conto capitale e quindi questo significa riforma del sistema gestionale ne ha parlato benissimo ieri l'onore del se il professor Cascetta
Le Regioni i Comuni le aziende municipalizzate sono state troppo troppo abituate avvenire a bloccare il parlamento bloccando il Paese minacciando scioperi Fermi del delle macchine
Congestioni che hanno della del lunare tanto sono poco produttive pantofole tanto sono sprecone è opportuno che la vecchia centocinquantuno di
Fu benemerito autore l'onorevole Marzotto Caotorta allora parlamentare venga rivista dal prossimo Parlamento finalmente si rompa quella
In quel circolo vizioso del deficit che alimenta se stesso perché tanto siccome il Paese non può fermare i propri autobus i propri tram delle proprie metropolita e tanto con il parlamento alla fine i cinque sei sette mila miliardi per di volta in volta darli li deve trovare perché altrimenti è la guerra nella guerra nessuno la vuole
La ricerca di nuovi meccanismi di finanziamento degli investimenti che debbono piano piano essere autolimitarsi attraverso una diversa politica tariffaria
Persona politica gestionale e infine le grandi riforme istituzionali prima di tutto quello del ministero dei Trasporti ministro già presentato in Parlamento
La un progetto di riforma e la riforma delle Ferrovie dello Stato che mi dispiace
Qui esprimo veramente è una preoccupazione perché è un momento fondamentale per la vita del della per lo sviluppo della della Ferrovie italiane ed in questo momento pur con tutta la stima l'enorme stima che dobbiamo avere per chi li legge
Però sarebbe opportuno che al più presto un organo normale non straordinario subentrasse per la gestione per la strategia dell'Ente Ferrovie che primo
Ci vale oggi è centrale nel sistema già centrale dei rapporti dei trasporti forse centrale proprio la le ferrovie che debbono progredire
Ecco questi sono i capisaldi di un programma
Ripeto che si esprime per grandi linee per grandi strategie sulle quali la democrazia cristiana
Con tutti i suoi peccati ma vorrei sapere chi è senza peccato scagli la prima pietra da la Malfa in poi la democrazia cristiana crede di avere il diritto di proporre all'attenzione pubblica per la scelta poi mi dica che sta per fare ecco perché ho detto prima che questo è un convegno elettorale perché la gente non può sentirsi rimbombare il il cervello dell'anima ogni giorno
Da una inevitabile catastrofe italiana che ci accomuna ai Paesi del quarto mondo da un tutto va male madama la marchesa per cui bisogna cambiare in che senso
Stiamo attenti voi testate qui sia degli addetti ai lavori immaginava la maggior parte di voi queste tematiche li conosce molto meglio di me però molte volte quando il bombardamento televisivo radiofonico oppure del dei giornali
Si fa intenso la fede di molti vacilla e allora i duecento trecento simbolica stanno che verranno attaccati per le contraddite Agliana e possono sembrare possono sembrare delle valide alternative a partiti
Che vorrei definirli come siti venisse si definiva la Juventus la vecchia signora saranno forse invecchiati avranno bisogno di e di di di rifarsi il trucco però amici miei
Quando noi abbiamo fatto l'Italia io appartengo ad una generazione ci siamo eravamo ancora i calzoni corti quando ci siamo messi forbicina agli uomini del partito popolare di Spataro idonei lei Degasperi eccetera ed oggi mentre noi vediamo i capi degli altri partiti contestati
Togliatti lo stesso Nenni per le valli del quarantotto che ha fatto noi abbiamo addirittura chi propone un De Gasperi e che venga beatificato per il rigore morale per la capacità e la chiama comunque il padre del secondo
Che a quanti tra voi perché vi sono anche certo ma certamente addetti ai lavori aderenti ad altre forze politiche o indifferenti ma quanti tra voi hanno creduto in questo partito
Con tutti i suoi acciacchi noi chiediamo di crederci ancora perché ancora l'Italia ha bisogno di nuovi grazie