L'evento è stato organizzato da Partito Socialista Italiano.
Sono intervenuti: Manlio Orobello (PSI), Buttitta (PSI), Bettino Craxi (PSI).
Tra gli argomenti discussi: Craxi, Governo, Psi, Sicilia.
La registrazione audio ha una durata di 55 minuti.
Rubrica
10:00
9:32 - CAMERA
16:30 - SENATO
12:00 - Parlamento
12:20 - Camera dei Deputati
13:00 - Parlamento
13:30 - Senato della Repubblica
13:30 - Senato della Repubblica
14:00 - Senato della Repubblica
14:00 - Camera dei Deputati
PSI
PSI
PSI
In di quell'ineguagliabile compresso vivente di esperienza di meravigliosi militanti car vendo nel partito socialista punto di riferimento insostituibile nella vita della società
La parola al compagno Buttitta
Care compagne e cari compagni
Viviamo in un tempo profondamente segnato dalla storia
Uno di questi segni
E sicuramente il crollo del mito comunista
Qualcuno ha pensato di coinvolgere in questo crollo anche il socialismo ma la solita mistificazione Scalfari Gianni
Tutti sanno che il socialismo democratico e il soggetto storico che ha ridato all'Europa occidentale il massimo di libertà
Di tolleranza ideologizzare religiosa etnica il massimo di sicurezza sociale e di eguaglianza di eguaglianza reale come mai si era raggiunta nella storia dell'umanità
Tutto ciò
Perché i socialisti non hanno seguito dotte vide e fantasiose teorie scientifica Ignazio Silone il grande compagno Ignazio Silone negli anni del nominò un po'dello stalinismo ha scritto quanto più le teorie pretendono di essere scientifiche tanto più sono transitorie ma ai valori del socialismo sono permanenti sopra un insieme di teorie di false dottrine scientifiche si può istituire una scuola si può fare
Propaganda
Solo sopra un insieme di valori reali si può fondare una cultura una civiltà un una nuova e migliore convivenza tra gli uomini
Sono questi i valori a cui i socialisti hanno sempre ispirato la loro azione a questi valori pensavamo quando abbiamo partecipato alla formazione dall'attuale Governo regionale
Purtroppo ma legislatura regionale che si chiude
è caratterizzata da alcuni essenziali appuntamenti mancati
Le divisioni interne alla DC non hanno consentito al Governo di scippi e se li di esprimere le grandi potenzialità riforme riformatrici a cui questa alleanza si ispirava
Tant'è
Che in assenza di una univoca direzione politica il Governo regionale
Malgrado il suo generoso impegno
Il positive nuove e lodevoli realizzazioni degli assessori socialisti non è riuscito per intero a raggiungere obiettivi atti a cambiare la qualità della vita politica regionale
La nuova legislatura deve essere perciò la legislatura della grande riforma regionale
La riscoperta dell'autonomia deve avvenire non attraverso un anacronistico ritorno a un regionalismo municipalista in conclusione bensì attraverso un nuovo impiego politico degli spazi di autonomia concessi alla Sicilia
RAI specialità
Dell'autonomia siciliana
Tradizionalmente ma si è identificata in un complesso di deroghe al regime costituzionale del nostro Paese
Si è trattato però quasi sempre di un russo di quelle vero del aziende a se stesso
Quasi mai
Ci si è chiesti se quelle deroghe fossero funzionali a un progetto di sviluppo assorbe particolarmente significative di promozione economica e sociale
Se essa insomma servissero per far vivere meglio i siciliani
A far funzionare al meglio la Regione la riforma della regione
Deve assegnare all'autonomia questo scopo abilitare il governo regionale a svolgerle una politica più incisiva
Ma soprattutto occorre realizzare riforme capaci di esaltare la soggettività politica della regione
E a consentire ai cittadini siciliani forme di partecipazione politica particolarmente intense
Attive realmente partecipi in questo senso vanno segnalate tra le altre
Le proposte socialiste pendenti a dotare l'autonomia di nuovi istituti di partecipazione e controllo popolare
Referendum petizione popolare difensore civico
Non si tratta di rinchiudersi in un regionalismo asfittico ma di raccogliere alla domanda che sale da tutti gli strati sociali del Paese oltre che della regione
Per una riforma degli istituti pubblici le regionali locali nel quadro più generale della riforma dello Stato e questo il senso dell'impegno socialista per fare della Regione Siciliana la prima linea Young pro decesso di grandi trasformazioni istituzionali deve coinvolgere l'intero Paese
Abbiamo vinto compagne e compagni la battaglia di Palermo
Ora dobbiamo vincere la battaglia di sigilli di Sicilia
Nel quadro più ampio e più vasto
Di una battaglia crede deve vedere il socialismo vittorioso alla fine nel nostro Paese sotto la guida illuminata e generosa del compagno Bettino taxi a cui sono onorato portare il saluto tutti i socialisti ideali Righetto limitare a Francoforte
Purtroppo la
Nel novantanove
Presidente non ebbe
Un gioiello della tecnologia
Ringrazia i compagni della loro accoglienza cosicché la Rocca Rose fraterna
Restituisco il saluto adeguarle fraternità con le quali affetto a tutti i compagni presenti lo estendo a tutti i compagni
Gli elettori dall'elettricità ai cittadini Sicilia
Ai cittadini di Palermo i quali hanno
Potuto constatare
Che grazie a Dio
Nella vita
Prima o poi in ordine arrivano ci
E l'ha constatato anche il giovane Orlando
Sembrava
Vedete alle autorità allora onorevole non so
Persone
Su questo mi sembrava che fosse un astro nascente ed era una stella filante
Che ci ha procurato non pochi guai
Prima di finire tutto in una rete se non si sa esattamente che cosa sia
E non si sa esattamente che fine farà
Io confesso che ho molto apprezzato l'atteggiamento
No
Di grande equilibrio
Grande equilibrio
E in definitiva anche di grande pazienza dei socialisti
Che hanno aspettato che
Questa sfuriata di demagogia direttori che e di poco costrutto passasse
Per riprendere con molta serietà il loro posto di responsabilità
Purtroppo temo che nel corso di questi anni
A furia di parole si sono accumulati molti ritardi
Bisognerà lavorare per recuperare il terreno che si è perduto
Ed è ciò che i socialisti palermitani sicuramente faranno e sapranno fare
Alla fine
Si è andati anche a rovistare nei cassetti finalmente
I magistrati hanno rovistato nei cassetti
Ho l'impressione che rischiamo di incontrarci con dei cittadini al di sopra di ogni sospetto
E che i risulterà che molti i moralizzatori avevano bisogno di essere Nora virus
Un fatto è certo
Che in tutto questo gran parlare
Di mafia di mafiosi e di connessione tra mafia e politica in tutto questo gran parlare non è uscito un solo nome che appartenesse al Partito Socialista
Affatto
Subito
Mi auguro che le cose palermitane
Potranno in futuro andare meglio
Così come mi auguro che possano andare meglio le cose siciliane
Che ad essere franco non vanno bene
Non vanno bene in generale
Anche se il mille novecentonovanta è un anno che ha visto
Crearsi a quanto dicono i dati circa quaranta mila nuovi posti di lavoro in Sicilia
Tuttavia la Sicilia presenta un dato negativo di disoccupazione che
Tra i più alti forse il più alto tra i più alti d'Italia e d'Europa
Se la disoccupazione si aggira attorno al venti per cento ed è disoccupazione principalmente giovanile e femminile siamo a dei livelli straordinariamente insopportabile
La Sicilia non è priva di segnali di sviluppo e di dinamismo
E tuttavia se non cambiano alcuni fattori temo
Quella cioè che quell'accelerazione che necessarie quel ritmo di sviluppo che è necessario non si raggiungerà
Sono troppo grandi ancora le distanze che separano la Sicilia da gran parte del Paese
Io mi cito alcuni dati
Cioè sono due di per sé sufficientemente
Eloquente
Se un emiliano
Se un cittadino dell'Emilia Romagna
A oggi un reddito pro-capite
Attorno ai diciassette milioni l'anno
Un cittadino della Sicilia a un reddito pro capite attorno ai dieci milioni l'anno
Che significa una grande differenza
è vero che l'Emilia la regione più ricca del Paese ma non è la sola regione a trovarsi a livelli di quella natura
Se la media nazionale
Dei consumi delle famiglie venisse fatta cento
La media dei consumi delle famiglie siciliane ottanta e cioè un buon per cento un buon venti per cento inferiore alla media nazionale
Ma tutto questo potrebbe essere diciamo una situazione
Ti squilibrio e di ritardo e di arretratezza
Che noi potremmo immaginare facilmente recuperabile in un ciclo espansivo positivo se non c'è un tassì non contro un altro dato che il più preoccupante di tutti
Che riguarda la Sicilia
Recentemente un autorevole istituto di ricerche ha posto una domanda
Ad imprenditori del centro nord d'Italia
E alla domanda in quale regione del Meridione
Voi sareste disposti ad investire
Sono il due virgola sette per cento
Ha risposto in Sicilia
A fronte del trenta per cento che ha detto in Puglia
Non è difficile immaginare
Quali sono le conseguenze
Di un atteggiamento di questo tipo
Non è difficile immaginare che questo significa la impossibilità le i prossimi anni
Di aprire una strada di sviluppo accelerato quale è indispensabile appunto per elevare gli standard complessivi di occupazione
Di reddito delle famiglie
Di consumo e di benessere dalla Regione Siciliana
E non è difficile pure immaginare per quale ragione la risposta è questa
Questa risposta noi dobbiamo mettere a fianco di un altro dato
è il dato che riguarda il rapporto
Tra i reati commessi nel novanta Nell ottantanove
E cioè abbiamo un sensibilissimo aumento complessivo dei reati
A partire dai reati più gravi che sono quelli che sono gli omicidi
Che creano un quadro un'immagine che sembra fatta apposta per impedire lo sviluppo della Sicilia non è che non si voglia venire in Sicilia non vogliono venire perché non amano i siciliani
Non ci viene perché non ci sono delle ragioni di sicurezza
Che possono rendere attraente l'investimento in Sicilia
E questa è una riflessione che dobbiamo fare naturalmente che facciamo tutti quanti
E che deve fare lo Stato in prima in primo luogo
Per sapere qual è il suo dovere se vuole effettivamente aiutare
Lo sviluppo della regione siciliana
è vero gran parte degli omicidi
Sono diciamo così regolamenti di conti
Grande maggioranza degli omicidi avviene nell'area medesima
Del crimine
Ma ciò non Dondi meno l'insieme di questi fattori
L'accumularsi di questi fattori determina un'immagine che è un'immagine negativa
Io confesso di essere preoccupato
Sono preoccupato perché vedo e ho il timore
Che ciò che avverrà nei prossimi anni
E cioè a dire un progressivo
Intensificarsi dei rapporti
Tra il nord e il sud dell'Europa
Tra le regioni forti dell'Europa il sud dell'Europa e il sud del Mediterraneo
Che il grande scenario che abbiamo di fronte dei prossimi anni e di cui dobbiamo essere tutti consapevoli
Le regioni più povere meno sviluppate
Di tutta la fascia sud dell'Europa e della fascia sud del Mediterraneo al di là del mare
Remo nel premieranno
Alle porte
Delle regioni forti delle regioni che hanno un'alta capacità produttiva che hanno un alto reddito che hanno tante possibilità
E premieranno da un lato per entrare come del resto stanno facendo come avete visto sfondando le porte
E dall'altro prenderanno per
Per potere partecipare per poter essere aiutati per potere a loro volta svilupparsi ebbene io temo che se questa situazione siciliana e cioè di una Regione
Che è vero che ha delle aree arretratezze ma contemporaneamente ha un capitale di culture e di intelligenza
Che non è certo paragonabile a quello di altre regioni non sviluppate
Io temo che possa essere saltata pie pare
In questo dialogo tra nord e sud a un certo momento si salta via
Un pezzo
Che è storicamente il pezzo più vitale che dovrebbe essere il crocevia
Dell'incontro tra il nord e il sud
L'idea di fondo che io ciò che la Sicilia del futuro
Che io mi immagino debba essere dovrà essere dobbiamo riuscire a far sì che sia e io penso che ci riusciremo
Mi immagino la Sicilia che diventa questa grande piattaforma nel cuore del Mediterraneo
Attraverso la quale insomma bisogna passare e si può passare sia interesse a passare per fare qualcosa di utile per vedere qualche cosa di bello
Per installare qualche attività fiorente
Io mi immagino che questo sarà il futuro della Sicilia però dobbiamo capire che in questo momento siamo in una situazione che presenza dei dati estremamente negativa
Che si conduca quindi una lotta più efficace
Per ridurre
Per ridurre l'area di prepotenza di arroganza e di invadenza della criminalità una lotta più efficace e meno parolaia meno tavole rotonde capitolazione
Quando io vedo in tavole rotonde
E i convegni
Ai convegni
E visto l'odio e mi viene un momento di sconforto devo dire la verità
L'ho detto altre volte polemicamente
E in altro modo che bisogna fare per andare al fondo di tante questioni
E di tanti traffici
Che del resto hanno ramificazioni
Ben diffusa in tutta la regione o in parte almeno nella parte Levante della regione mediterranea
E quindi questo è un problema
Che io considero prioritario
A fianco della necessità
Di riuscire
A mobilitare risorse
Per il Mezzogiorno del Paese per le sue regioni e quindi anche per la Sicilia
Che non si disperdano in mille rivoli
E non finiscono in tasche nelle quali non dovrebbero finire per essere per usare un eufemismo
Si sono buttati via troppo spesso troppi soldi
E di immense risorse è rimasto non molto
Immense risorse che sono stati impiegate in tante regioni meridionali del Paese non è rimasto molto la redditività di questi investimenti è stato molto bassa
E bisogna quindi fare uno sforzo che non è solo uno sforzo per mobilizzare nuove risorse
Ma per avere la garanzia che siano utilizzate Benni
Per scopi effettivamente utili per opere effettivamente utili
Che si realizzano e che non rimangono incomplete
Attraverso le generazioni
E che quindi questo intervento dello Stato lasci un segno e sia effettivamente un aiuto allo sviluppo di questi Paesi di queste regioni
E delle zone più deboli
Già che le non bisogna compiere l'errore di considerare il mezzogiorno del Paese le regioni del Mezzogiorno del Paese una cosa uguale
Non c'è in Italia un unico mezzogiorno e non c'è probabilmente un'unica Sicilia anzi non c'è un certamente un'unica Sicilia
Ci sono zone dinamiche settori dinamici
Settori che mostrano una grande vitalità
E ci sono settori
E aree invece che ristagnano paurosamente
E che addirittura arretrano
Invece di svilupparsi
Quindi la seconda cosa da fare appunto eh
Far tesoro delle esperienze che sono state fatte
E fare il possibile per impedire che si ripetano tutti gli aspetti negativi delle politiche meridionalistiche
Che hanno suscitato delusione scalpore in qualche caso giustificatamente scandalo
Infine io penso che bisogna
Rafforzare
L'autonomia
Della regione siciliana
In un contesto generale vedete
Molte Regioni funzionano qualcuno e regioni funzionano poco e male altre funzionano così così
La maggioranza delle Regioni sono un istituto che mostra di sapere governare di sapere adempiere ai doveri
Che gli spettano che gli sono conferiti dalla Costituzione e dalle leggi
Io penso che è arrivato il momento di far compirà questa costruzione un ulteriore salto in avanti
E cioè a dire ridurre ulteriormente le competenze dello Stato che del resto c'ha il fiato grosso e non riesce a fare quello che deve fare per i cittadini e per le comunità
Decentrare ulteriormente lo stato nazionale e affidare nuovi poteri e nuove competenze alle Regioni io penso che è giunto il momento
Di un grande ulteriore passo in avanti sulla via del decentramento regionale
Questo deve valere a maggior ragione per le regioni che sono già a statuto speciale ma io penso che debba valere per l'insieme dell'ordinamento regionale
Questa è la migliore risposta
A coloro i quali vorrebbero smembrare l'Italia
In tre repubbliche
Una del Nord una del centro e una su già
Quando io ho sentito annunciare questa teoria
Mi è subito scappato di dire beh se devono essere tre dobbiamo fare cinque perché e allora facciamo una pure in Sicilia un in Sardegna
Ma non è questa la strada lungo quella strada
Lo Stato italiano si dissolverà ebbe
E in un mondo in cui contano e pesano le grandi nazioni l'Italia farebbe marcia indietro nella sua storia
E finirebbe col perdere persino alla fine la sua indipendenza
Quindi non è questa la strada che può essere eseguita che quella indicata a gran voce dai demagoghi leghisti
Che sono fioriti in alcune regioni del nord del Paese
E la risposta nei confronti di questi leghisti separatisti e io li chiamo perché sostengono l'idea di piccole repubbliche repubblichini la risposta non può che essere una forte autonomia regionale
Nel quadro di una consolidata unità della nazione
E certo la nazione probabilmente sarebbe più forte
Se offrisse maggiori occasioni ai cittadini di intervenire nella vita della democrazia
Ed è una delle ragioni per le quali alla fine dopo molti
Molte riflessioni molti scrupoli
Dopo averci molto pensato alla fine ci siamo decisi a sposare l'idea di una Repubblica presidenziale con un Presidente della Repubblica che sia eletto direttamente dal popolo come avviene negli Stati Uniti e nella Francia repubblicana
Noi siamo convinti che in questo modo si rafforzerebbe l'istituto repubblicano vinceva anche riferimenti si consoliderebbe la vita democratica noi pensiamo a una riforma delle istituzioni
Che sia da un lato costituita da un presidente eletto direttamente dal popolo
Da un forte decentramento regionale
E da una riforma del Parlamento
Che faccia in modo che il Parlamento cammini e alla velocità cui deve camminare
E cioè quella in una società moderna e dinamica come la Società italiana
In marcia verso la società composte industriale
Un Parlamento che cammini come deve camminare un treno ad alta velocità siamo nell'epoca delle grandi tecnologie non possiamo avere istituzioni che camminano col piede lento quasi pare di un secolo ormai passato
Avremmo voluto vorremmo discutere di questo in finale di una legislatura anche se sappiamo che è difficile discutere di tante cose giunti ormai vicini alla conclusione di una legislatura
In principio si dovrebbe votare da qui a un anno
Nell'ultimo anno dalla legislatura sempre un anno molto nervoso molto agitato
Ripartiti pensano tutti alla propria sorte
Alle proprie speranze e le proprie paure
Proprie ambizioni
Noi in fondo non vorrei dire una parola che possiamo all'equivoco che possa essere equivocata noi siamo abbastanza rassegnati nel senso che sappiamo che normalmente andiamo avanti
Non ha rivolto non di molto però ogni ad ogni ad ogni scadenza ogni volta che cittadini italiani mettono la scheda nelle urne
Questo partito socialista fa un passetto in avanti può darsi che arrivi il giorno può darsi che arrivi il giorno che faremo tutto in un colpo una corsa speriamo così sarebbe un gran bene non solo per noi ma per carità
Però non ci metto la mano sul fuoco
Non lo dico perché e i fedeli i dirigenti siciliani mi debbono perdonare ma io sono sono una tale che non ha la memoria corta
Ricordo esattamente le elezioni regionali siciliane dell'altra volta
Dove a un certo punto la vigilia della campagna elettorale allora io ero presidente del Consiglio alla vigilia della campagna elettorale
Si era sparsa tra i socialisti siciliani una eccezionale euforia
E non so da dove veniva hanno avuto non farla Apparizione della Madonna non lo so
Presidente si era sparsa una eccezionale una eccezionale euforia no
E quindi io partecipai alla campagna elettorale vivendo di questa eccezionale un fuori è che in attesa di uno straordinario risultato che alla fine poi non ci fu
Che credo andammo avanti ma di poco e quindi
E quindi non ci fu e quindi all'euforia subentrò un po'di delusione come succede sempre in queste cose adesso vedo che i dirigenti siciliani sono tutti più prudenti
Sono tutte le correnti hanno la faccia di quelli che dicono vedrete che qualcosa succederà
E può darsi che sia così e io mi auguro che sia così e vi auguro che sia così che i socialisti siciliani alle elezioni regionali possono ottenere un risultato migliore di quello delle provinciali
Patologie che
Giunti a un anno dalle elezioni noi abbiamo detto beh forse è meglio che ragioniamo
Sul da farsi
La sola cosa che non ci si può chiedere onestamente
Per quanto mai si sia dati grandi prove di responsabilità
E quella di come ho già avuto occasione di dire all'Assemblea nazionale quella di tirare a campare
Noi non ce la sentiamo di tirare a campare
E quindi bisogna utilizzare l'anno che resta e bisognerebbe utilizzare l'anno che resta per fare qualcosa di utile qualcosa di significativo
Qualcosa che valga la pena per noi di continuare a lavorare di reggere una responsabilità che non è di poco conto di continuare a sostenere
Il terzo governo la direzione democristiana che non abbiamo sostenuto in questi anni con molta con molta lealtà
Ma di questo si parla e si parlerà
Ci sono segnali preoccupanti
Che riguardano la finanza pubblica del Paese
Essendo noi il Paese
Più indebitato del mondo fortunatamente con noi stessi ma pur sempre debiti sono
A differenza di altri paesi che sono indebitati Gorle sterno con banche e stereo con Stati esteri noi siamo indebitati con noi stessi e cioè con le famiglie con lei italiane con i risparmiatori italiani con le banche con le società italiane
E tuttavia si tratta di un debito impressionante
Ora ci sono i segnali di un deteriore deterioramento ulteriore della finanza pubblica
Il che vuol dire
Il che vuol dire poi alla fine un rallentamento in tutto il resto
In un rallentamento
In tanti programmi che hanno bisogno appunto di risorse per poter essere realizza in tanti impegni di modernizzazione
O di protezione sociale che si prendono
E che poi per essere rispettati hanno bisogno di risorse che abbiamo un ulteriore squilibrio rispetto a questo già grande della finanza pubblica difficilmente terremo il passo
Con le cose che si debbano fare quindi c'è un segnale in questo senso preoccupante
C'è un ritardo nella vita istituzionale
Per cui noi ci sentiamo dire di no su una cosa ce ne sentiamo dire di no su di un'altra di uno su una terza ancora beh insomma qualche passo in avanti anche in materia di riforme istituzionali bisognerà pur farlo
Utilizzando quest'anno che resta della legislatura
Non vogliono repubblica presidenziale liberissimi non pretendiamo abbiamo fatto fatica convincere noi stessi non pretendiamo di convincere gli altri tutti in un botto anche se queste riforme sono ormai mature da tempo
Però non ci possono rispondere
Che non si può fare neanche un referendum
Propositivo
Vedete la maggioranza delle forze parlamentari non è favorevole dichiara di non essere favorevole alla Repubblica presidenziale almeno allo stato delle cose
Però noi sappiamo attraverso ripetuti e inequivocabili sondaggi d'opinione che la grande maggioranza del Paese è favorevole
E allora in una democrazia se esista un contrasto tra la maggioranza del Parlamento e la maggioranza del popolo per questo contratto si trovi un modo democratico per risolverlo
Comunque noi non l'abbiamo assunto atteggiamenti rigidi ultimativi che servirebbero a poco
E men che meno atteggiamenti minacciosi vai abbiamo assunto un atteggiamento che ha un atteggiamento ragionevole
Abbiamo detto procediamo dunque a questa benedetta verifica di cui si parla
E che si proceda
Nel modo che preferite abbiamo detto anzi noi ci rimettiamo
Alle decisioni
Del Presidente del Consiglio che si scelga la strada da seguire
E naturalmente a maggior ragione oggi
Noi ci rimettiamo alle valutazioni del capo dello Stato
E il nostro atteggiamento sarà quindi l'accertamento assolutamente rispettoso
E continuerà ad essere un atteggiamento costruttivo
Noi teniamo troppo
Al fondo delle questioni
Noi siamo interessati
Fare in modo che l'Italia non veda rovesciarsi
La tendenza di espansione di sviluppo
Che ha continuato a mantenersi alta in questi anni e che no alla quale noi avevamo aperto la strada
Anzi siamo mai disegnano semmai dispiaciuti che in questi anni
Il ciclo di espansione entro il quale avevamo accompagnato il Paese non sia stato utilizzato al meglio forse poteva essere utilizzato almeno
Ma lasciamo da parte il senno del poi
Noi siamo interessati
Quindi è che il Paese non entri in una stato di marasma di disorientamento o di sfiducia
Primo per mantenere vive tutte le possibilità appunto di contrastare minacce recessive
Per migliorare i conti pubblici
E per migliorare l'azione pubblica
Per fare avanzare un passo dopo l'altro già che questa è la legge
Che viene imposta non da noi fa un passo dopo l'altro la riforma delle istituzioni
Per tenere alto il ruolo internazionale dell'Italia
L'Italia non poteva prendere decisioni diverse da quelle che ha preso dal punto di vista di principio
Rispetto alla guerra del Golfo
Forse poteva prendere qualche decisione pratica diverso di questo si discuterà a lungo naturalmente
Perché ci Sossi e chi sostiene che un grande paese
Industriale una grande nazione come l'Italia
Avrebbe potuto assicurare una partecipazione alla coalizione militare
Se non paragonabile a quella di altri Paesi europei ma certamente non molto inferiore a quella di altri Paesi europei
Ma detto questo nonostante una partecipazione militare ridotta
Che non toglie nulla
Alla dignità e dal coraggio dei nostri militari che hanno partecipato all'azione del gol
Dal punto di vista politico ci siamo comportati con grande correttezza
E siamo stati solidali e non potevamo non essere
Con un'azione internazionale che per la prima volta nella storia vedeva unità quasi tutta la comunità internazionale
Affrontando una questione che non poteva non essere affrontata perché tutti sanno benissimo o hanno capito benissimo di che cosa si tratta
Si trattava non solo di una questione che riguardava il cui vai
Si trattava di evitare che iniziasse una escalation
Si innescasse una spirale aggressiva
Che avrebbe potuto farci trovare da qui a non molto di fronte a una guerra di ben altre dimensioni e di ben altra pericolosità questo era il problema con il quale si era alle prese
E che andava assolutamente affrontato
Naturalmente anche per noi
Siamo un partito pacifista
E siamo un partito che si è sempre battuto per la pace per organizzare la pace
Noi è stata una decisione difficile
Però vedete ne avevamo prese altre di decisioni difficili
Non molto tempo fa
Io ricordo quando fui mi trova nella necessità
Convinto
Ma nella necessità e nella difficoltà di dover decidere di installare
Sul territorio del mio Paese
E per l'appunto in Sicilia
Dei missili
A testata nucleare
Che potevano raggiungere il territorio dell'Unione Sovietica e colpire l'Unione Sovietica
E quella decisione doveva essere prese perché l'Unione Sovietica aveva installato nell'Europa orientale
Dei missili
Che potevano colpire il territorio italiano e degli altri Paesi europei
Ed allora io mi trovai di fronte a delle enormi manifestazioni pacifiste
Mi trovai di fronte a quello che non auguro a nessuno insomma di vedere da un uomo politico in pace e in tempi di democrazia insomma di vedere la sua effigie
Appesa
E indicata ludibrio come quella di un uomo che faceva il gioco di chissà quale imperialismo e dei guerrafondai
E io invece ero convinto che quello era il solo modo
Che i che i russi che i sovietici avrebbero capito
Per convincerli a togliere i loro bis
Noi venimmo accusati di fare il gioco diciamo
Del rischio di guerre della corsa al riarmo e noi stavamo stavamo invece facendo la parte di chi creava le condizioni della pace
E le maggiori potenze guardate persino i sovietici che sono venuti dopo perché i missili le aveva installati non Corbaccio i sovietici che sono venuti dopo
Alla fine hanno riconosciuto
Così come hanno riconosciuto più volte gli americani che fu la decisione italiana
Di installare quei missili ad aprire la strada al negoziato che portò a togliere i missili da una parte e dall'altra dell'euro
Naturalmente in questa vicenda
Una parte almeno una buona parte almeno di quelli che allora forse non rendendo se ne conto manifestavano per la pace contro i missili qui abbiamo ritrovati a manifestare con la partner la pace
Che doveva valere per tutti meno che per il CUB Waite invaso
Di una pace che non doveva valere per un popolo che era stato martoriato
Di una pace che non può mai valere in assoluto
Il ponte fra un'aggressione bisogna ristabilire la pace
Eh sì usato naturalmente tutte le armi di pressione che sono armi molto insidiose anche specie in un Paese cattolico
Ci sono stati quelli che ho chiamati papisti e cioè quelli che hanno usato le parole del Papa
Per cercare di creare una lacerazione morale
Nell'anima di quanti guardano all'alto magistero della Chiesa
Mentre io ho sempre pensato
Il fondo del problema
Papà il polacco
Quando la Polonia
Fu aggredita ed invasa
Dalla Germania di Hitler
La Francia e l'Inghilterra allora
Avrebbero potuto lavarsene le mani
E invece mandarono i loro figli
A morire per la Polonia
E dichiararono guerra alla Germania di Hitler iniziamo un inizio un sanguinosi Simo conflitto che nacque per questo
Per la libertà della Polonia che poi abbia la più tragica sfortuna della storia che liberata dai nazisti Fini nelle mani dei comunisti sovietici
Ma anche questa vicenda alle nostre spalle anche se io penso che noi avremo un dopoguerra difficile in quelle regioni non noi
Noi fortunatamente abbiamo avuto una partecipazione
Senza vittime fortunatamente
Almeno per quanto la guardi guarda la parte diciamo della coalizione internazionale le vittime sono state limitate purtroppo non è così per la parte irachena
Dove certamente le vittime sono state un numero molto alto
Lei militari viene la popolazione civile probabilmente anche se non si conosce esattamente il numero delle vittime accerto un prezzo di sangue di distruzioni enorme
Che va tutto sulle spalle di questo dittatore che vuole sopravvivere la sconfitta e probabilmente create gli altri guai Poli sta già creando gli sta già creando
E non vedo nessuno in piazza difendere il popolo turco che viene Malfurion altre
Bene l'Italia c'ha un ruolo che deve svolgere che un ruolo pacifico ruolo civile
Ruolo economico l'Italia ha un ruolo nella regione mediterranea dove si accumulano molte crisi che una dopo l'altra bisognerà riuscire a risolvere
Io non in dunque a facili ottimismi ciò non significa che non pensi che questi conflitti non per queste questioni non potranno essere risolte
Mi riferisco a quel palestinese
Mi riferisco a quella libanese
Mi riferisco a quella cipriota
Mi riferisco ai problemi aperti dopo la guerra del Golfo
Ebbene l'Italia l'Europa l'Italia insieme all'Europa
è un Paese che ha un ruolo da svolgere
Verso di noi come verso altri Paesi europei guardano
Questi Paesi abbiamo un un ruolo da svolgere anche nell'Est dell'Europa e lo abbiamo capito improvvisamente abbiamo scoperto che esisteva pure l'Albania
O meglio l'Albania ha scoperto che esisteva vitale
Pensate son rimasti isolati per tutti questi decenni praticamente da uno dei più disposti ci hai più stupidi regimi comunisti
Che hanno visto la la luce sulla faccia della terra
E quindi questo popolo che aveva radici che aveva legami storici antichissimi del resto voi avete in Sicilia una traccia
Antichissima del presenza albanese nel sud dell'Italia
Io stesso mi interrogo se questa X siciliana che porto nome non sia di origine né greca o albanese
Questa x che mi porto nel nel il cognome anche il nome siciliano e perché Bettino è un nome di origine siciliana
Un antico diminutivo che sta per Benedetto
E che si trova soprattutto i nomi non paese della Sicilia dove dove molti a cominciare dal sindaco si chiamano Bettino
E quindi guardano a noi Paesi dell'ex nove
E noi dobbiamo pensare a noi stessi
Al nostro sviluppo
Allo sviluppo di tante nostre regioni e dobbiamo contemporaneamente sapere che abbiamo responsabilità più grandi e dobbiamo saper di far fronte
Noi per parte nostra partito
Democratico di progresso partito che ha dato tanto a questa società italiana
E vedete l'abbiamo dato con una disponendo di forze limitate
Eppure disponendo di forze limitate non c'è una sola grande battaglia di conquiste sociali o di conquiste civili di questa Italia moderna che non porti il segno dei socialisti
Concerto avviandoci verso la conclusione di una legislatura dell'ultimo anno della legislatura così io mi auguro che sia possibile concluderla naturalmente
Se è possibile
Ben s'intende
Diversamente se non è possibile vedremo quello che si deve fare
In ogni caso in questo Periodo noi cominciamo a guardarci intorno e sentiamo la necessità di poter contare su una forza più grande
Tutto questo crollo del comunismo nel mondo
Comunismo e sul banco degli amputati degli imputati ovunque
Viene contestato in primo luogo
Nel cuore stesso della grande Unione Sovietica
E cioè viene contestato nella madre Russia
Nella Russia storica
E millenaria
Poi c'è aperta una grande contestazione nei confronti del comunismo
Anche del comunismo che cerca di rinnovarsi e di trasformarsi
Però i regimi comunisti sono stati letteralmente spazzati via in Polonia in Ungheria in Cecoslovacchia in Germania orientale
Hanno subito sorti alterne vicende critiche epicrisi tragiche persino in Romania
ISIN bulgari sia aperta una grande crisi uno così larghi oggi in Albania insomma tutto questo sistema barcollo cade
è evidente che in Italia qualche qualche cosa doveva succedere anche se i comunisti italiani ben s'intende come voi a Palermo sapete benissimo sono una razza speciale un po'diverso un po'particolare all'italiana alla siciliana alla palermitana
No se sbaglio correggetemi dubbio
E quindi se sono una cosa un po'diversa ma non poteva non che non succedere qualche cosa infatti qualche cosa è successo e sta succedendo noi all'inizio di questa grande crisi in una forza che solo in Italia
Solo in Italia
Rispetto al resto del mondo c'era grato un partito comunista di dimensioni così grande di così grande rappresentanza popolare il primo partito della sinistra
Solo in Italia sia con la grande crisi che investe quindi grandi forze
Ebbene noi rispetto questo abbiamo subito alzato una bandiera
E io credo che l'abbiamo fatto con grande credo con lungimiranza
Posso dire forse anche con generosità posso dirlo
Certamente con uno spirito aperto abbiamo alzato la bandiera dell'unità socialista
Abbiamo detto cadono i muri cadono le barriere cadono i regimi ai quali siete bene o male rimasti avvinghiati sia pure autonomi ma in qualche modo avvinghiati
Ai regimi creati dalla da quella che avete considerato fosse la patria del socialismo cioè il comunismo russo
Tutto questo è entrato in crisi inizia un'epoca nuova che questa epoca nuova inizia anche in Italia
E tutti coloro che si sentono socialisti all'europea e cioè i socialisti democratici socialisti nella libertà socialisti moderni che guardano all'avvenire si ritrovino sotto un'unica casa che si chiama unita socialisti
Non vogliamo come ho già detto tante volte naturalmente
Annettere nessuno ognuno porta il bagaglio delle sue esperienze delle sue
Di ciò che rimane di buono bensì intende
E si trovino le forme perché rare in Italia una grande forza socialista come in altri Paesi europea
Questo è possibile
E il Partito socialista per parte sua
Senza precipitazioni
Con la dovuta lungimiranza con la dovuta concretezza
Marceranno lungo questa strada
Noi dobbiamo riuscire a creare una concentrazione di forzisti d'ispirazione socialista liberale ecologista moderna
Da porre al servizio del Paese per i prossimi anni
Quindi una forza assai maggiore della nostra
Noi abbiamo la speranza abbiamo l'ambizione e il desiderio di arrivare a realizzarli
Del resto questa è una non non è una novità
è una cosa di cui abbiamo sempre parlato
Solo un tempo parlando a me sembrava un disegno astratto
Sembrava un disegno astratto sembrava qualcosa lontano dalla realtà e forse lo è ancora in parte adesso
Lo sarà sempre meno probabilmente
Chi poteva immaginare
Ancora due anni fa
Che lo scenario del mondo sarebbe cambiato in questo modo
Chi lo poteva immaginare
Voi pensate che in Italia del resto voi lo sapete insomma quando noi nel corso delle campagne elettorali parlavamo di problemi che riguardavano il comunismo
Venivamo guardati come una specie di di gente che era a caccia di pretesti
Andavamo a caccia di pretesti per nascondere qualche cosa
Per nascondere delle brutture italiane
E allora parlavamo d'altro
La verità è un'altra
Che non si può vivere in un grande paese non si può guardare al resto del mondo
Perché non si poteva vivere in Europa che non guardare a popoli europei che vivevano senza la libertà
E noi siamo sempre stati difensore intransigente della libertà in tutti questi Paesi e mi dispiace molto per tanta intellighenzia italiana intelligente sì ma sorda ai problemi dalla libertà
Tanta intellighenzia italiana la quale ha quindi un doppio torto
Perché capisco
Perché
Perché è un'intellighenzia a occulta penetrante
Intelligente
Ma la cui intelligenza si fermava
E al di là di una certa barriera non sapeva guardare o non voleva guardare o preferiva non guardare lei preferiva non dire la verità noi ci siamo sempre sforzati di dire la verità di capirla
Ed è per questo che ci siamo sempre sforzati di fare avanzare
Un partito socialista che conquistasse la sua autonomia la sua identità
Ed è oggi una forza socialista
Che può rendere che ha reso già in questi anni è che può rendere ancora grandi servizi
Alla nazione al mondo del lavoro e al progresso del nostro Paese
Compagni siciliani io so che voi andate verso la campagna elettorale
Compagni di Palermo hanno buone ragioni da far valere
Hanno buoni argomenti di fronte agli elettori
Così come li hanno anche i compagni dell'intera regione
A voi tutti
A coloro i quali si apprestano
Ad essere candidati
A tutte le compagne e compagni del partito
Più agro di prepararsi per una campagna elettorale vittorioso
Qui
Quanto qui
Quattro quindi qui qui qua qui
Quel
Quindi quattro quindi quindi
Quindi quando
Quest'qui qui
Qui
Qualche
Qui
Qui
Quattro questa
Qui questo
Quindi questo
Quindi qui qui qui quel quindi
Qui
Qui
Qui quindi qua
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Questa
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Qui quindi qui
Quindi
Quindi
Qualche
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Qui
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Qui
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Qui
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Quindi
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Sappiamo
Quindi
Qui
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Qui
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Qui
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Qua qui
Qui
Quattro
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Quindi
Quindi
Ecco
Quanto
Qui
Quindi
Quindi
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Il problema
Qui qui
Ma
Quindi
Qui
Quindi
Quindi
Qui
Quindi
Quindi
Qui
Tutto
Quindi qui
Questo
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Quindi
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Qualche
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Qui
Qui
Qui
Qui
Qui qui
Questo qui qui quattro quello quindi
Quindi
Qui quindi
In patria qua quindi
Quindi qui
Qui quella quanto quattro
Quindi quattro
Qui
Qui
Tutto
Ma
Infine
Questo
Qui
Questo
Insomma
Quindi
Quindi
Quanto
Detto fatto
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