Appello per la protezione dei membri della resistenza iraniana al campo Ashraf

Che
Teniamo nel anniversario ormai trentatreesimo anniversario della caduta del regime monarchico in Iran un regime al quale come sappiamo è seguito purtroppo quello
Ancora più sanguinario dei Mullah degli Ayatollah un regime e che ha qui
Come testimoni anche oggi in questa strada
Alcuni delle sue vittime
Un regime che continua ad esportare il terrorismo a colpire il proprio stesso popolo all'interno dei suoi confini re premendo nel modo più duro anche qualsiasi manifestazione dell'opposizione
Che compie atti di terrorismo all'estero che finanzia per movimenti quali Hezbollah o Hamas che esporta armi
Che sta perseguendo come ormai è chiaro anche il raggiungimento dell'arma nucleare e
E che malgrado tutto questo accusa di terrorismo i propri stessi oppositori
Che noi oggi cercheremo di fare il punto sulle ultime notizie che ci giungono a questo proposito e parleremo anche ancora una volta come già abbiamo fatto in questa stessa sala negli ultimi anni della crisi di Ashraf
Lasciate il campo nel nord dell'Iraq poiché decine di chilometri dal confine iraniano dove vivono da molti anni circa tre mila e quattrocento membri dell'organizzazione dei mujaheddin del popolo iraniano che nelle due mila e tre
Sono stati disarmati hanno accettato di consegnare e tutte le armi delle quali disponevano alle forze e statunitensi di occupazione dell'Iraq e che ottennero
Contestualmente documenti scritti in cui il Governo degli Stati Uniti si impegnava a garantire la loro protezione
Tutto questo ai sensi del resto anche della quarta Convenzione di Ginevra per su le persone ne in conflitto si tratta quindi di persone che hanno il diritto nostro avviso ad avviso
Della di numerosi giuristi internazionali primissimo piano ad essere riconosciuti come rifugiati
Che hanno quindi diritto innanzitutto al alla vita alla dignità e quello di chiedere asilo in paesi terzi
Il regime iraniano però insiste nel pretendere che il campo di Astra venga smantellato aveva comportato l'anno scorso con il Governo iracheno di al Maliki
Che campo forse chiuso entro il trentuno dicembre del due mila undici
Con una serie di appelli da parte della comunità internazionale di alcune sue istanze si è giunti ad un accordo con il rappresentante speciale delle Nazioni Unite per l'Iraq con la missione di assistenza alle Nazioni Unite in Iraq con l'Alto commissariato dell'ONU per i rifugiati e la data di scadenza per la chiusura di astratta è stata prorogata ad aprile
Intanto
Si sono avuti ancora diversi atti
Di repressione contro i rifugiati Regnani di astratto e ci sono stati
Addirittura nei mesi scorsi lanci di missili contro carta straccia
Continuano ad essere svolte diverse forme di angheria contro i residenti
Si è giunti con un accordo scritto fra il Governo iracheno e
Il rappresentante generale delle Nazioni Unite per l'Iraq del Segretario Generale delle Nazioni Unite per l'Iraq a stabilire che i rifugiati di astratte siano trasferiti
A Campli perché Campli Berti una struttura presso Baghdad
Che era appartenente alle forze militari statunitensi e che è stata lasciata al Governo iracheno quando qualche mese fa le forze americane hanno lasciato il Paese
Nel frattempo il il campo Liberti e è stato in gran parte saccheggiato lo spazio lasciato disposizione
Dei rifugiati di astratte che dovrebbero essere di trasferiti è stato estremamente ridotto
E sarà difficile che le persone che da si tratta di trasferiscano a Camp Liberti che abbiano la Dini tale possibilità alle condizioni di vita le idonee a a trascorrere di alcuni mesi
Tutto questo mentre l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati dovrà espletare le pratiche necessarie a convalidare lo status di rifugiato per ciascuno individualmente degli attuali residenti di essa
Ora la la situazione quindi molto seria noi chiediamo
Insieme con i rappresentanti di astratte con numerosi parlamentari in Italia le ringrazio quanti sono presenti ma anche in molti altri paesi del mondo
Che i residenti di campo estrattore possano vere al più presto lo status anche individuale
Di rifugiati da parte dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite che il Governo iracheno consente all'Alto Commissariato di espletare in tempi rapidi e queste pratiche
E che diversi Stati diversi paesi terzi accettino di ricevere
Un certo numero degli attuali rifugiati rilascia parliamo di questo con i parlamentari presenti io darei innanzitutto la parola all'onorevole Carlo Ciccioli che Presidente del Comitato italiano lì per lamentare i cittadini per un Iraq libero
Grazie vi chiedo scusa ma sono
C'è un po'di febbre quindi io la voce
Molto bassa però non potevo mancare non potevo mancare verso questi quegli appuntamenti che non si possono saltare credo che il regime
Teocratico iraniano in questo momento a la massima aggressività
E il massimo dell'offensiva possibile sia per l'aspetto del nucleare e quindi di proseguire nel suo programma sia nel prefigura repressione nei confronti della sua opposizione
Tanto più diminuito il suo consenso all'interno tanto più le prime e il suo popolo
Inoltre compirono sul programma oggi appoggio per tutti
I gruppi islamici
Terroristici che sono nell'area del Medioriente forse non solo
Ahmadinejad Presidente regime iraniano ha dichiarato qualche giorno fa che avrebbe dato al più presto nuove notizie sul nucleare
Prima di lui due settimane fa Khamenei leader spirituale del regime la guida suprema aveva annunciato che il progetto nucleare proseguirà senza sosta creerebbero intensificato le ingerenze in Iraq
E a lei ha confermato che il suo regime si attiverà a favore dei Gruppi islamici in una regione riaffermato che Israele deve essere comunque distrutto chiarimenti dato suoi avversari è questa la cosa secondo un ben più gente
Se è più quasi al limite del ridicolo ha intimato ai suoi avversari e di non protestare nel caso di una bocciatura tuttora elettorale dobbiamo qui ricordare che la relazione di qualche anno fa
Tal maniera già dorme documentata arrivò terzo sui tre candidati però fu proclamata petto
Cioè tra l'altro è estremamente arduo parlare delle azioni nel regime iraniano
Con uno sguardo
A lasciare la politica in Iran possiamo dire che il regime dei Mullah non vuole e non può avere rispetto per le leggi
E per le regole che le relazioni internazionale non può e non vuole sospendere la repressione del suo popolo l'esportazione dell'integralismo del terrorismo e la produzione di armi nucleari
Il regime iraniano sfida continuamente alla comunità internazionale
E ora è il pericolo numero uno per tutto il mondo non non occorre qui ricordare la atteggiamento estremamente offensivo di dire qua non possono passare naviglio petroliere appartamento a concessione
Paese poi ovviamente nel momento in cui
Sono state dagli americani hanno fatto marcia indietro però l'atteggiamento e di provarci comunque
La comunità internazionale ha ripetutamente chiesto a regime Traniello di fermare la produzione di armi nucleari non ottenuto alcun risultato in tutti i tentativi negoziazione sono falliti penosamente perciò l'unica via per liberarsi
Della trova violenti trovati trovato in un regime integralista che entro cento di ottenere la bussola la bomba nucleare è il cambio del regime non ci sono alternative enorme
Si è tentato più volte i vari Presidenti americani compreso l'ultimo Obama ricercatori tendere la mano per arrivare a una collaborazione
Però la mano è sempre stato castigata
Il regime iraniano immerso nelle crisi interne anche economiche anche gravemente economiche internazionali si trova in una situazione di assoluta debolezza il cambio di regime possibile quanto mai necessario a parte
A patto che al contrario di ciò che è accaduto finora i governi occidentali non assistano il regime e lo sostengano
E al contrario devono sostenere la lotta del popolo iraniano la sua resistenza organizzato
Molto spesso accade l'ho denunciato in altre conferenza stampa che c'è un atteggiamento di condanna del regime
Ufficiale da parte di molti Governi occidentali e poi sottobanco un
Ampio commercio soprattutto di petrolio con il regime stesso che
La valvola economica per rimanere in piedi
Nascerà
è il fulcro di un'opposizione forte contro il regime teocratico al potere venivano
La protezione dei residenti di Campa Charaf non è soltanto una questione umanitaria indubbiamente una questione umanitaria dobbiamo ricordare i morti che ci sono state né l'una tentativo di far sgombrare il campo ma e anche
Un il contributo a rafforzare la pace la stabilità della regione Ashraf ormai da anni rappresenta un simbolo della Resistenza dall'opposizione regime teocratico iraniano proprio per questo noi seguiamo con molta attenzione la questione di Acerra
Sin dall'inizio non c'era bisogno dello spostamento dei residenti del campo di lasciarlo
Se il commissariato non avessero tolto la possibilità di esso iniziare il suo lavoro che sarebbe l'identificazione dei residenti oggi saremmo stati in un'altra situazione soprattutto non sarebbe in pericolo la vita la dignità umana di migliaia
Dei dissidenti iraniani con le notizie che lo prendiamo perché ha del campo Liberti questo non ha neanche sembianze di un cane di un carcere ma è molto peggio prima ricordava
Il collega che è una piccola struttura che tra l'altro che è stata poi
Abbandonata quindi devastata successivamente vi sono stati presi dagli impianti generico e tutto il resto del truppe americane ma serviva per un piccolo numero di persone in
Neanche mezzo chilometro quadrato dovrebbero andare tre quattrocento alla volta i
Componente del campo di Acerra io qui vorrei ricordare il ruolo dell'ESA rappresentante del segretario generale dell'ONU che non deve
Consentire che il campo Liberti diventa un carcere e assicurare la garanzie minime per la nuova residenza dei dissidenti iraniani
Il rappresentante del Segretario generale deve garantire anche la possibilità che i residenti nel campo Charaf
Possono trasportare consegna i loro patrimoni e mezzi e la possibilità di entrare uscire liberamente dal campo e soprattutto che poi diventerebbe a comprare un campo di concentramento e soprattutto impedisca lo stazionamento del polizia
Deve attiene all'interno del campo stesso se il Governo iracheno non rispetta queste feste richiesta
Che in verità sono il minimo per una soluzione pacifica è lecito pensare che sia in mano a favore o con gli altri obiettivi ovviamente obiettivi che sono sempre negativi nefasti di morte
L'Unione europea in particolare il nostro Paese devono attivarsi
Affinché siano garantite le condizioni di un sicuro trasferimento decidente al campo Liberti sostengono rappresentante del segretario generale del loro affinché intraprenda una posizione ferma di fronte al Governo iracheno garantisca la legalità internazionale
Infine vorrei salutare i Presidenti di Acerra fretta e
Salutare da qua perché devono sapere che non sono abbandonati sono isolati ma nel mondo tante persone si occupano di loro
E
Dare grande ammirazione loro pacifica resistenze a dirigere un rappresentante del popolo italiano in Parlamento
Mi sento qui di ricordare che la maggior parte cioè la maggioranza assoluta dei deputati e parlamentari italiani avessero autoritaria non ho firmato
A favore della resistenza iraniana
E che seguiamo con attenzione il loro caso e saremo al loro fianco io sono sicuro che il vento
Di una primavera primo posso fare anche in Iran cosicché tutti residenti ricca campo Ashraf potranno far ricorso e far ritorno nel in un Iran finalmente libero è pacifico
Grazie nel frattempo ci hanno raggiunto anche l'onorevole Ferdinando Adornato e il massimo Vannucci ricordo che l'iniziativa del Comitato Italiano di parlamentare i cittadini per un Iraq libero
Come si usa dire bipartisan né nel senso che parlamentari esponenti di un po'tutte le forze politiche ne fanno parte e sostengono
La causa di un gran libro democratico e il principio
Di diritto umanitario per quanto riguarda in particolare i rifugiati di Acea Dora la parola alla copresidente il Comitato onorevole Elisabetta Zamparutti
Grazie Antonio Maio rispetto alle parole di Carlo Ciccioli che ha ben descritto
All'oscurantismo proprio di questa di questo regime quello
I rami hanno volevo sottolineare un ulteriore aspetto deleterio c'è la costante doppia faccia
Che il regime iraniano esibisce e parto da una notizia relativamente recente
Quella per cui l'Iran avrebbe abolito la pena di morte potere i minorenni e avrebbe abolito la pena di morte nei casi di lapidazione
Così sembra infatti che il Consiglio dei guardiani
Delirante quell'organismo preposto al controllo
Della conformità delle leggi approvate rispetto
Ai dettami della Sharia abbia appunto approvato questa legge del Parlamento iraniano però a ben vedere in realtà come emerso soprattutto dalla stampa estera
Così non è perché in realtà alla pena di morte nei confronti dei minori viene abolita soltanto nei casi di pena di morte discrezionale quindi non per i reati più gravi
E così vale rispetto a tutta una serie di escamotage per quanto riguarda
Il presunto la presa l'abolizione della lapidazione per i casi di adulterio perché dico questo
Perché il doppio volto del regime iraniano anche il doppio volto del regime iracheno che sappiamo quanto sia su cure
Delle pressioni iraniani quindi rispetto a quel risultato che la comunità internazionale è riuscita ad ottenere lo scorso mese di dicembre con sostanzialmente la sigla di un memorandum
Che ha ha rinviato di sei mesi lo smantellamento del campo di afferrato dando quindi in teoria dico la possibilità anche all'Alto Commissariato di procedere all'identificazione dei residenti
Perché abbiano riconosciuto lo status di rifugiato in questo modo anche potendo muoversi liberamente in altri in altri paesi
è quello stesso memorandum minata dalla inaffidabilità del Governo iracheno che si sta manifestando anche con tutti
Gli ostacoli che sta ponendo rispetto Aldo un decente trasferimento di una parte dei residenti
Dal campo Charaf accampo Liberti
E voglio anche sottolineare la grande disponibilità e la grande apertura dei residenti di Ashraf rispetto a a queste mobilità a questi spostamenti
Perché e qualcosa
Che punto di diritto non sarebbero neppure tenuti a concedere avendo tutti i diritti per potere restare accampa fra però c'è stata questa
Apertura anche del movimento della Resistenza
I rami annate però a una difficoltà a tradursi in in fatti concreti a partire dall'avvio delle procedure di riconoscimento dello status di rifugiato
Da parte dell'Alto Commissariato proprio per l'ambiguità la mala fede e i comportamenti ostruzionistici del Governo
Del Governo iracheno ora è vero l'Iran costituisce una minaccia internazionale per il ricorso alle armi nucleari ma io credo che costituisca innanzitutto una minaccia alla sicurezza internazionale perché è una minaccia per il proprio popolo per il proporrò
I ragni hanno sul quale si accanisce il violando i diritti minimi fondamentali e quindi una battaglia
Per il rispetto dei diritti umani degli standards internazionali per quanto concerne Ikea residenti di Ashraf è una battaglia che chic riguarda riguarda
Il nostro la nostra credibilità
Come Paesi come Governi come Stati che sì definiscono si definiscono democratici per me è la battaglia
Per i residenti via ferrata e in realtà una battaglia
Per la democrazia del mio paese proprio per questo io colgo l'occasione di questa conferenza stampa non solo
Per rivolgere un appello agli organismi internazionali perché in innanzitutto il trasferimento di una parte dei residenti di Ashraf a Campo Liberti avvenga nel pieno rispetto
Della dei dei diritti umani e degli standards minimi stabiliti dal diritto internazionale in particolare con la possibilità per i residenti di portare
I loro beni con sé di veder di vedersi riconosciuta la possibilità di muoversi liberamente entrando ed uscendo dal campo libretti e quindi non essendo segregati in quella che rischia di essere una vera e propria
Prigione e con anche la possibilità di risiedere a campo libero e senza che ci sia la presenza della polizia irachena questo mi sembra
Il minimo che debba essere loro
Riconosciuto ma dico anche e lo dico soprattutto pensando
Agli e continui impedimenti da parte del Governo iracheno rispetto alla possibilità di residenti nel campo Ashraf di accedere a cure sanitarie
A a strutture sanitarie intanto dell'Iraq
Bene il nostro Governo deve assolutamente dare corso a quella risoluzione che la Commissione esteri
Della Camera dei deputati aveva approvato
L'estate scorsa
Con un impegno ad accogliere su base umanitaria
Persone ferite o malate provenienti da campo Charaf
Noi sappiamo che solo quattro sono le persone che sono riuscite ad arrivare in Italia lo scorso mese di settembre io credo che
Questo sia proprio un punto di tenuta
E di dimostrazione di impegno e serietà
Rispetto a a una a Battaglia che è una battaglia lo ripeto che che riguarda innanzitutto noi il nostro definirsi paesi liberi sì e democratici quindi io mi auguro che anche il nuovo Governo dia continuità a quell'apertura in senso in umanitaria che c'è stata
Rispetto alla al Presidente e che quindi
In tempi brevissimi altri altre persone ferite emanate ad Ashraf possano arrivare
Nel nostro Paese è questo sostanzialmente anche o un atto concreto per non lasciare soli come diceva giustamente Carlo Ciccioli e perché non si sentano soli residenti di Ashraf grazie
Grazie Elisabetta Zamparutti la parola all'onorevole Ferdinando Adornato
Ringrazio non il fatto paga subito
Ma sono una giornata in cui sono stretto molti impegni
è infatti che dopo aver parlato vi chiedo scusa ma dovrò andare però ci tenevo moltissimo per questo ringrazio di avermelo consentito a portare la mia testimonianza personale
Ma alla testimonianza a nome dell'intero mio partito dall'Unione di Centro
Alla battaglia della Resistenza di solidarietà la battaglia resistenza iraniana
Io
Premettendo che il Vicenzo seguirà sosterrà al perennemente in modo permanente alla vostra battaglia fino a che come il nostro auspicio non arrivi alla vittoria
In realtà ho usato la parola solidarietà ma
Non corrisponde a quello che realmente voglio dire
Perché con me già l'onorevole Zamparutti ha detto sia pure con parole diverse da quelle cose che ho io
Non si tratta di una solidarietà si tratta di una battaglia comune
Si tratta di una battaglia che riguarda noi in primo luogo
E ed è una battaglia per il nostro futuro una battaglia per il futuro del pianeta
è una battaglia per i nostri figli la vostra battaglia una battaglia per mio figlio
E e quindi la parola solidarietà non non ci sta cioè quella che viene più facile ma non si sa
è una battaglia comune
Solo una piccolissima riflessione per dimostrarlo
Al tempo della guerra fredda
Si viveva in una situazione peggiore da un certo punto di vista perché eravamo ricattati dalla
Riguarda la bomba atomica e quindi c'era una pace coatta di sanno però tutto sommato saranno stabilite delle regole all'interno di questa
Pace coatta per cui il controllo sull'operato dell'avversario
Stati Uniti Unione Sovietica e dei loro Paesi del Paese a loro collegati alla comunque più chiaro più trasparente
Orribile ci scappa si scambiavano il Cile con la norma il mondo era una specie di risiko di una scacchiera uso e consumo di un bipolarismo appunto di ricatto però noi sapevamo
Di questo scambio e c'erano modi di intervenire al il ricatto per l'appunto poteva essere fatto per l'una dall'altra parte quindi consentirà anche di sciogliere delle situazioni
Passare presenta dei paradossi un'era che noi consideriamo migliore io la considero migliore quella del post guerra fredda diventa un era meno trasparente e più opaca
Perché non ci sono centri chiari di controllo e anche di ricatto se volete
Fra schieramenti diversi
Per cui e poi c'è un dato che forse può far riflettere qualche filosofo sul fatto che la maggiore libertà dell'uomo
Non conduce per forza una
Maggiore pace spesso la maggiore libertà dell'uomo conduce a più conflitti proprio perché lo fa più libero
Il risultato e che noi abbiamo un mondo del quale non sappiamo bene il futuro
E lo sappiamo bene quali siano le sedi che possano regolarla il conflitto
E risolvere le controversie anche quelle di cui stiamo parlando prendete il caso della Siria
Che è sotto gli occhi di tutti l'ONU che dovrebbe essere la la sede di soluzione delle controversie
è in realtà diventata la sede dell'impedimento della soluzione dottoresse perché il veto di Russia e Cina a una risoluzione che porta volutamente della lega araba impedisce delle sopra la frase quindi l'ONU infelice risolvere controversie è un altro dei paradossi
è un altro dei paradossi di questa epoca
La minaccia atomica in questo caso dell'Iran non ha come all'epoca della guerra fredda un contraltare si Israele forse ma una zona limitata
Ma è una zona parziale ma è una zona che può cambiare il destino del mondo
Ecco perché le cose di cui stiamo discutendo di che voi ci sottoponete alla nostra attenzione pretendendo solidarietà sono giustissime avrete pretendere solidarietà rete pretendere e tutti capiamo che si tratta di una battaglia comune
Perché quello che succede in quell'area
Quello che succede in Siria quello che può succedere nei rapporti gran quello che succede se l'INAIL
Non esce da questa cupa di struttura di Ahmadinejad riguarda mio figlio riguarda il mio nipote riguarda i nipoti di razzi tutti coloro che sono sui quindi tutto l'Occidente tutta l'Italia in tutto l'Occidente
Per cui la libertà
Ha un senso nella globalizzazione se si diffonde
Viceversa la globalizzazione difende comma di diffonde commercio e affari e si dimentica dei diritti umani questo è un altro paradosso nostra epoca la globalizzazione che vorrebbe diffondere benessere e libertà rischia di diffondere sono rapporti commerciali dimenticanze i diritti umani
Se questo ente quello che abbiamo chiamato Occidente finisce
Se quello che abbiamo chiamato Occidente finisce il pianeta tornerà a vivere periodi di incubo e molto brutti che possono sorgere a quelli che erano precedenti alle rivoluzioni che hanno portato la libertà qui
Passeranno molti anni forse spero che questa previsione non si avveri ma se questa viene aveva fra cento fra duecento anni ma nessuno ha detto che il mondo va in un continuo miglioramento questa è un'illusione positivista che non si è mai realizzato ha fatto un discorso complicato
Ma per dire che siamo fratelli in questa battaglia
E siamo sorelle in questa battaglia e che quello che succede nel campo
Che
Dove vogliamo sul quale vogliamo che si intervenga per liberare
Però prelevarle catene per liberarli pene quello che succede lì proprio perché siamo nella globalizzazione succede anche a Parigi succede anche a Berlino succede anche a noi succede anche a Pechino parentesi che abbiamo poi sarà chiamata anche
Le
A dire la propria sulla responsabilità rispetto ai crimini verso i diritti umani e non solo sui rapporti commerciali
Che
Devono intercorrere quindi viva lì era libero vive la Resistenza iraniana viva la resistenza occidentale italiana
Grazie so che alcuni parlamentari dovranno fra poco andare in Aula per le votazioni do rapidamente la parola all'onorevole Misiti
Io aggiungo pochissime parole perché concordo con tutti gli interventi precedenti in particolare con l'intervento iniziale di Cirilli Di Carlo Ciccioli del vicepresidente Zamparutti
E quindi questo impone proprio di essere molto stringente
Dico che a trentadue anni della rivoluzione popolare in Iran
Si è determinata questa situazione verrà porterà mirate che avete descritto qui sostanzialmente con due regimi che essi praticamente sono a braccetto di fatto
E questo un fatto molto grave che evidentemente impedisce alla resistenza iraniana di svolge i suoi compiti vicino alla al Paese di origine insomma questo è il vero problema
Quindi è chiaro che da o oggi dovrebbe uscire un messaggio un appello
Al tutte le autorità in particolare autorità italiane ma anche quelli internazionale perché è evidente che i successi che avete ottenuto negli anni scorsi dei riconoscimenti internazionali europee io americani inglesi eccetera
Sulla cancellazione dalla lunga la black list e compagnia bella sono dovute proprio al fatto che tutti insieme avete lavorato bene abbiamo e avete lavorato per avere rapporti internazionali il sostegno da parte dei Parlamenti
In particolare il Parlamento italiano come sostituto sosteneva
L'intervento Ciccioli e in gran parte nella stragrande maggioranza dei parlamentari sono solidali con voi perché la solidarietà è vero che
Che qualcosa di
Piccolo rispetto all'ampia fratellanza che ci deve unire perché la battaglia democratica è una battaglia mondiale
Io credo che evidentemente la questa sul solidarietà questa comprensione ha portato a questi risultati allora bisognerebbe
Prima di tutto far sì che questo trasferimento Pretura qualcosa di diverso nel senso del trasferimento
Da Ashraf Liberti dovrebbe avvenire con tutte le regole come voi giustamente avete sottolineato
Ma nello stesso tempo il riconoscimento dei singoli individui che sono di
Di essere dei rifugiati e di potersi trasferire anche in altri Paesi dove continuare la battaglia
Vista la situazione e di delle dell'Iraq io credo che sia un obiettivo che voi dovete perseguire perché questo significa che la Resistenza si può svolgere anche nei paesi più liberi nei Paesi dove potete svolgere questa attività
E questa diciamo questo questo fatto di avere vicino a voi tutti quegli organismi
Democratici soprattutto nel mondo occidentale
E in più evidentemente non solo per i malati Italia si deve fare si come sempre si fa diciamo la prima nella classe in prestito in questi casi e non solo i malati ma anche
I giovani anche l'inserimento nella società avere la possibilità di di ricevere e di accogliere centinaia di questi che stanno nel campo Serafini solo tre mila quattrocento non sono ancora moltissime però sono
Importante sono molti perché sono tutti evidentemente decisi a fare una resistenza
Contro quel regime e quindi possono costituire il nucleo essenziale nel mondo diciamo insieme a quelli che già
Ci sono per poter rovesciare questo superare questo attuale regime dittatoriale che non è certa
Ahmadinejad è anche e soprattutto mai nulla che intenso ma quelli che decidono la politica ultimamente hanno fatto le sperimentazioni
Sui missili costruirsi il pericolo cresce e necessario a mantenere i nervi saldi
E io credo che i internazionalmente al di là di quello che diceva Ferdinando quando parlava dell'ONU eccetera loro stesse la si deve deve comprendere fino al finalmente che è necessario affermare i diritti umani e avere il diritto anche
A vivere nel mondo la parata da parte di questi italiani che si oppongono a regime e di poter lavorare per il cambiamento all'interno visto che all'interno c'è
Un regime dispotico che non consente nessuna manifestazione
Di diciamo di protesta quindi evidente che che l'aiuto esterno l'aiuto degli iraniani all'estero ma di tanti democratici all'estero
Possono essere decisivi per il cambio di regime in quel Paese
Io vi ringrazio alle
Sedici e quaranta missione votazione purtroppo
Ci dobbiamo allontanare ma sappiate che siamo sempre con voi
Grazie la parola all'onorevole casi
Sì grazie di come ha detto il collega siamo quasi obbligato di andare che le abbiamo votazioni in corso
Comunque
Ringrazio tutti quanti voi presente perché se siete qui perché volete il bene dell'Iran a voler dare verta delirante
E perché volete la pace nel grande io
Personalmente c'è la la la la mia collega la dal valuti che vi avvisa sempre su su varie iniziative che si fa
La relazione
E si fa a favore
Veglieranno es lei sa benissimo che sono sempre disponibile
Inoltre a nome di popolo il territorio l gruppo che io rappresento abbiamo fatto una bella iniziativa Grazia nuovamente che ci ha dato una
Una lista è che abbiamo quelle che a lui ha consegnato alla Comunità europea io
Spero che quanto prima possiamo anche tutti quanti andare a festeggiare in Iran la libertà grazie
Scusate è stato detto dobbiamo andare ma ci tenevo a chiarire due parole proprio due
Come si dice diciamo Duilio Lino Duilio sul Partito Democratico qui insieme al collega Vannucci
Che è andato via prima sempre delle stesse ragioni io volevo solamente riprendere alcune cose brevissime che sono state peraltro già dette
Prima cosa che richiama richiamerei quanto detto dal collega Zamparutti dentro la grande questione complessiva scegliere la situazione che avete il vostro Paese in particolare nel campo di AssoArpa
Anziché rappresenta diciamo così per noi motivo di una battaglia comune come ha detto coi Adornato
Laddove ci sono fuochi di libertà di libertà negata evidentemente questo rappresenta un problema reale per chi subisce
La violenza la costrizione rappresenta per chi crede una democrazia del più fortunato come noi cioè di vivere
In realtà dove
Questo problema non esiste comunque questi luoghi rappresentano per noi anche diciamo così
Un elemento di coscienza che ci dimostra come ci sia molto lavoro da fare nel mondo perché la libertà la democrazia possano essere affermate
Dentro però questa
Questo aiuto che paradossalmente insomma noi ritroviamo nel constatare che ci sono purtroppo molte condizioni libertà negate di sono quesiti esso molto concrete sui che io credo ci spingono a lavorare come dicevi sapete queste persone
Che non riescono a venire anche quando sono malate quando sono ferite non riescono a venire
I Paesi come il nostro e quindi
Penso che noi dobbiamo agire su due versanti per una parte del nostro Parlamento riprendendo come si diceva quanto è stato fatto in Commissione
è sterile lavorando per una sensibilizzazione ulteriore che eserciti una forma di pressione interne a livello
Internazionale dall'altra parte probabilmente
Intensificando anche un po'lo dico in termini autocritici anche a livello europeo una presa di posizione dell'Unione
Europea che assuma appunto una posizione molto più esplicita nei riguardi di questa condizione che si trascina
Oramai da troppo tempo e che richiederebbe un'assunzione appunto di
Posizione da parte della nostra Unione europea
Insomma cede a continuare a lavorare molto qualcuno auspicava prima che si possa presto conseguire questo risultato ogni anno ogni volta quando ci troviamo con i nostri amici che sono davanti al Parlamento
Ci auguriamo che la volta successiva ci si possa trovare in Iran magari
A festeggiare il conseguimento di questo risultato
Questa è una grande diciamo speranza evidentemente che bisognasse nel tempo tenere sempre accesa
Confido anch'io che con il nostro piccolo sforzo insomma non ci possono aiutare ad arrivare a questa situazione quindi per quanto possibile insomma garantiamo il nostro impegno perché si possa lavorare per ottenere questo risultato grazie
Grazie io adesso darei la parola una persona che non è parlamentare ma che rappresenta una par vedi quel vasto movimento internazionale che si batte per il riconoscimento del diritto alla vita dà dignità alla libertà
Dei rifugiati dire lasciata di questo movimento fanno parte miliari giuristi in tutto il mondo fanno parte rappresentanti e delle città sindaci e e io darei la parola ora Sindaco Domenico corte che che si presenterà
Poi abbiamo con noi e l'onorevole Gustavo Selva e l'onorevole Dario Rivolta che prego di raggiungerci alla Presidenza
Buonasera con molti di voi già ci conosciamo
Non ho voluto mancare all'appuntamento di oggi e quindi sono qui a rappresentare i tantissimi sindaci italiani
E che hanno in più occasioni già manifestato insieme a voi sia con la partecipazione diretta convegni manifestazioni a
Magari ad altri conferenze stampa come queste
Tenute anche qui
E e che in ogni occasione non hanno diciamo
Hanno competizioni dichiarazioni varie dato il loro sostegno all'Iran e libero ed in modo particolare a a difesa di campo attracco difesa dei residenti di Campobasso
Anche in questa occasioni quindi non potevo e non possiamo far mancare il sostegno
Noi sindaci quindi
La nostra vicinanza garantite assicurata ci teniamo informati
Tra di noi stiamo anche valutando e cercando di programmare
Altre iniziative perché pensiamo che di questi problemi di questa tragedia
Che sta vivendo il popolo iraniano ed in particolare in questo momento specifico i residenti di di campo ASAP se ne parla sempre troppo poco
Quindi
Noi sindaci che abbiamo
Comunque un contatto diretto con i cittadini ogni giorno quotidianamente
Stiamo pensante valutando di fare anche delle conferenze magari innervare i Comuni ramificato dolci per zona
Per per sensibilizzare il più possibile la cittadinanza perché la cosa più assurda di di questa tragedia come dicevo prima
è il fatto che i media la stampa le di cui non ne parlano in in nessun modo anzi al contrario a volte quando ci si rivolge aggiornati a volte anche a testate
Locali magari prima di
Intervenire fanno fatica ha poi
A a parlare di queste cose quindi io dico da parte nostra come Sindaci cercheremo di sensibilizzare il più possibile
Le comunità sempre per proseguire il discorso che stiamo facendo ormai danni e cioè quello finale cioè di intervenire
Presso le autorità dell'ONU dell'Unione europea e degli Stati Uniti
Per
Farli intervenire in maniera decisa concreta presto il Governo
Dell'Iraq e che in questo momento lo Stato assolutamente garantendo i diritti umani in modo particolare per i cittadini di Campobasso
Perché penso che tutti noi dobbiamo sentirci residenti sentirci fratelli dei residenti di Campobasso e quindi da parte mia
Anche io sono un sindaco di un piccolo paese però ci sono tantissimi Sindaci che vi sono vicini e che seguiamo quotidianamente le vostre vicende quindi siamo a disposizione grazie
Grazie al Sindaco Corte la parola all'onorevole Gustavo Selva
Credo a ragione di un solo titolo via c'era una memoria storica
Della resistenza anti khomeinista e anti
E antirapina ma
Credo
Di dovermi congratularmi con quelli che continuano
A svolgere questa operazione
Per parte mia insieme con l'amico rivolta
Abbiamo potuto ottenere ciò che sembrava allora impossibile liberale la Resistenza italiana dall'accusa di terrorismo che veniva portata come
C'è
Come approva della necessità per la loro eliminazione fisica anche
Quindi ai colleghi né io continuo a seguire ovviamente l'azione dei parlamentari italiane ieri altre molte altra nazione unita e dalle istituzioni
E lo Stato comuni regioni province in questo devo dire che l'Italia costituisce un po'un esempio avanzato nel coraggio che anche le amministrazioni locali
Hanno avuto
Per parte mia ovviamente ripeto mi riservo soltanto questa funzione di
Memoria storica
Perché quello che noi abbiamo iniziato e quello che voi potete continuare a fare i giovani in modo più in particolare per quanto riguarda il Parlamento deve rafforzarsi sul principio della libertà
Che viene ancora conculcata e non soltanto sul principio degli interessi economici e petroliferi tecniche
Sappiamo hanno un valore inutile no anzi nascondiamo dietro un dito hanno un valore ma non possono avere in un sistema democratico
Vero reale non si possono
Nascondere dietro le formazioni dittatoriali sanguinose e militare esche
Che esercitano sulla libertà il peggiore degli scandali che è quello di
E uccidere
E negare
La libertà
Grazie per quello che fate e per parte mia per le parole che posso dire perché posso scrivere potete contare sulla mia sulla mia pratica
Grazie della parola Dario Rivolta
Quello che pochi sanno che l'onorevole Gustavo Selva allora Presidente della Commissione esteri della Camera i deputati ha corso il rischio di essere una delle vittime del regime iraniano dei Mullah
Quando Gustavo Selva alla guida di una delegazione della Commissione esteri si trovava a Teheran in un momento in cui fu consentito la delegazione di muoversi liberamente per la città
Sì trovo a constatare che c'erano delle file davanti a un le cose che vendeva del pane poi altre file davanti a un ufficio pubblico
Erano file di persone dimesse di persone che sembrava su offrissero dove stare in fila evidente fuori l'anima antica del giornalista perché Gustavo Selva è stato un grande parlamentare ma è stato soprattutto un grandissimo giornalista
Cosa fece giornalista vede questa cosa fotografa senza nessuna intenzione cattiva però documenta un qualche cosa
Fu
Appena estrasse la macchina fotografica che fece uno scatto fu circondato immediatamente dalle persone in borghese che lo preso la forza e lo portarono all'interno di una stanza di una stanzetta che era un ufficio di polizia
Voi ci vollero telefonate l'intervento dell'ambasciata eccetera perché lui fosse liberato naturalmente con tutte le fotografie ritirate
Però ecco quindi Gustavo Selva che adesso espresso queste parole di vicinanza alla lotta della Resistenza e la gara ha corso il rischio di essere una delle vittime straniere del regime dei Mullah
Vedo questo invece per entrare nell'argomento io vorrei toccare due aspetti
La questione Ashraf in linea di massima la esistenza e la lotta politica del gruppo della resistenza iraniana
Ha due facce una la faccia umanitaria è stata messa in luce oggi
Non faccio umanitaria io ebbi occasione anche di scrivere su questo sul rischio veramente di una piccolo genocidio che si corre nel momento in cui Ashraf
Fosse stato fosse abbandonata a se stessa o a anzi peggio abbandonata alla volere di l'attuale Governo iracheno che ubbidisce a ordini che vengono da fuori
Io credo voglio sperare che questo fattore umanitario
Nel suo aspetto che mette a rischio l'esistenza stessa fisica delle persone
Possa essere superato io mi auguro che anche di incontri come questo la divulgazione sulla stampa
Gli interventi e le azioni politiche che si fanno in varie parti del mondo possono aiutare a scongiurare il rischio fisico per gli abitanti di Ashraf
E anche per i membri dell'associazione nel gruppo dei resistenti Ranieri dei mujaheddin del popolo che non sono ad Acerra perché non dobbiamo dimenticare che anche chi è in altri Paesi
Può correre dei rischi perché sappiamo come i regimi nella storia
Hanno saputo agire anche attraverso persone non dichiarate al di fuori del loro Paese con atti oltre a violare la libertà dello Stato in cui ho le le leggi dello Stato in cui avvengono
Sono atti di repressione politica distanza
Ma dicevo io auspico credo che forse dei passi in avanti per garantire
La la salvaguardia almeno tra i diritti umani quello della Resistenza possa essere in corso questo passo in avanti
Altri diritti quelli della libertà sono più difficili da riuscire ad essere garantiti e questo è una delle lotte importanti che vanno portate avanti ma poi c'è l'altra faccia della vicenda che aiuta a spiegare anche perché stanno succedendo
In maniera sotto certi aspetti per l'osservatore né esterno in maniera
Gratuita queste violazioni dei diritti umani verso i membri della Resistenza
è che attorno al
Questa lotta che legittimamente come una forza politica che voi fate si giocano partite più grosse si giocano partite di equilibri politici internazionali dove noi vediamo che in Iraq per esempio l'azione del Governo non è perché
Dentro il Governo iracheno ci sia dita c'è un'ostilità nei confronti degli abitanti di astratto ma era dentro il Governo iracheno ci sono governerà che la maggioranza
La maggioranza garantita non unica ma garantita soprattutto dei vari partiti sciiti ci sono lotte tra questi stessi partiti sciiti e c'era necessità
Di ciascuno di loro di essere coperto alle spalle da la forza cita più importante che è quella che viene da fare
Cioè Al Maliki te comunque di per suo a dei desideri delle ambizioni autoritarie
Per garantire la propria posizione politica
Ha bisogno il
E alquanto possibile di essere spalleggiato da una forza forte e soprattutto ha bisogno e quella forza forte esterna non li metta contro una parte
Di quelle forze politiche e contribuiscono a mantenere la sua maggioranza cioè gli altri partiti alludo per esempio Al Sadr o che il personaggio
Più conosciuto in Italia il suo partito
Allora in Iraq c'è questa lotta politica che prescinde da quello che il fatto specifico e quando si fanno le battaglie politiche
A livello internazionale bisogna tener conto che dietro a quell'azione che Baghdad fa contro Ashraf non c'è
Una
Così ingiustificabile autonoma volontà ma c'è un bisogno politico per cui
Ragionando politicamente le forze politiche i Paesi che devono agire devono agire sapendo che questo è il gioco che si sta giocando
E si potrebbe andare avanti lo stesso sta succedendo in Siria in Siria lo scontro non è
Umanitario certo che c'è una crisi umanitaria lo vediamo tutti vediamo le immagini sappiamo reportage anche se molte cose sono oggetto di propaganda da una parte e dall'altra alcune notizie sono gonfiate ma in Siria lo scontro reale che c'è
Uno scontro tra tutti Arabia Saudita spalleggiati dagli Stati Uniti e Iran la Siria uno degli scacchieri importanti della partita del regime
Non diamo avviene chador come qualcuno ha detto ma del regime iraniano perché il regime Rignano al suo interno è conflittuale ma è pur sempre nel momento in cui si pone all'esterno un unico regime
C'è una lotta tra oligarchie ma oligarchie che appartengono alla stessa parte questo è quello che succede a terra
Quindi questi quadri vanno tenuti in considerazione
Anche lo dico per ottimizzare la lotta in difesa degli abitanti di Ashraf e il sostegno a quello che è la forza politica e oggi più di qualunque altra
Può essere una fodera opposizione a regime di terra
Remo rivolta cioè il successo questo pericolo contro di questi
Murgia il binomio simpatizzanti del mujaheddin fuori dell'Iran nel novanta per
Il grande un seminario è stato ucciso a Roma c'è il blocco tanto il tribunale
L'Italia a luglio ha condannato il regime italiano per l'ha mandata di questo volevo confermare di questo pericolo che ci sia pure all'estero grazie
Grazie anche per avere ricordato Naguib il rappresentante della Resistenza regna una a Roma ucciso nel mille novecentonovantatré reagente regime
Io ringrazio tutti i partecipanti a questo incontro e so che il parlamentare gli altri i cittadini italiani insieme con gli amici esuli iraniani continuerà hanno a lavorare per il rispetto del diritto internazionale umanitario dei diritti al vita alla libertà alla dignità dei rifugiati Regnani di essere affetto e la libertà dell'Iran
Ringrazio