Il Pci e i problemi dell'unità sindacale

Fare
Prego
Il primo lancio relativamente ad altri settori
Volevano
No
Verificheremo sono in Provincia
Affidato
Pesa davvero
Claudio
Cosa
Riservatezza ma non è cattiveria zero
Io sono senza
Così acceso
Buona sera
Questa sera nell'ambito
Diamanti popolo di festa per iniziativa
Programmato il dibattito sul tema il PC
E l'unità sindacale
Il rapporto tra il P.C.I. grandi sindacati italiani
La loro faticose continua ricerca dell'unità nel corso dei decenni
è stato un rapporto intenso reciprocamente partecipato ma a dir la verità tutt'altro che facile
Io vorrei tracciare solo qualche colpo di pennello su un tema così ampio così complesso
Per tentare di fornire qualche spunto la discussione di oggi
Delle sue prese di posizione il PC fin dalla nascita
è sempre stato favorevole alla massima unità tra i sindacati e tra i lavoratori
A parti dalle scelte fatte dopo la scissione di Livorno del mille novecentoventuno a seguito della quale
I militanti comunisti della Confederazione generale del lavoro
Sostengono
Che i lavoratori devono stare in un'unica grande organizzazione sindacale
Così come hanno sempre sostenuto dapprima la seconda con la terza internazionale
Per realizzare quella che veniva definita
L'unità di classe del mondo del lavoro
E conseguentemente militano nella confederazione rossa organizzandosi in una piccola io quel rito al corrente
I comunisti forniscono un contributo impegnative convinto durante la Resistenza alla costruzione e sindacati unitari
Giuseppe Di Vittorio Achille Grandi Bruno Buozzi
Mettono appunto quel patto di Roma che fa rinascere la CGIL
Unitaria capace
Di organizzare in un'unica grande organizzazione sindacale
Tutte le culture del lavoro
Massimalisti né minimalisti riformisti e rivoluzionari comunisti e socialisti anarchici e trotzkisti cattolici repubblicani
E lo fanno divenire uno dei pochi punti di riferimento soliti nel Paese squassato dalla guerra
Il patto di Roma è appoggiato dai grandi partiti antifascisti
Scongiurare il pericolo la frantumazione sindacale e le infausta e divisioni degli alimenti permette alla CGIL unitaria di essere al sud l'interlocutore degli alleati e al nord un riferimento di grandi affidabilità
Per i lavoratori che si battono contro l'occupazione nazista
Il due luglio e quarantasei la CGIL e per l'Italia repubblicana
Poi la guerra fredda le divisioni le tensioni i soci al comunisti come veniva definiti allora schierati con la CGIL a battagliare con CISL e UIL invece più vicino ai Governi centristi
Mi in quegli anni Cinquanta che vedono i sindacati deboli divisi e che contano poco
Lo scenario cambia partire da sessanta
Dopo le manifestazioni e luglio che fanno cadere il Governo Tambroni Vienna tali in piazza Duomo degli elettromeccanici
Che via via esperienze di unità d'azione dopo la scissione del quarantotto danno corpo quale ha riscosso operaia che via via prepara gradualmente l'esplosione dell'autunno caldo in campo sindacale
Mentre in campo politico si concretizza l'esperienza dei Governi di centrosinistra
Il PC sostiene con impegno le lotte sindacali che si susseguono
Ma pur sostenendo esplicitamente con determinazione il processo di unità sindacale ospita al proprio interno atteggiamenti di diffidenza nei confronti di un soggetto che tende troppo un tono con la rappresentanza del lavoro
E ne era mancato raggiungimento dell'unità sindacale i primi anni Settanta
Vi sono non poche responsabilità che gravano conformi diverse e con motivazioni diverse su tutte le maggiori forze politiche italiane
Gli anni Sessanta e Settanta su provvedimenti alla stagione riformatrice più avanzata e la storia di questo Paese
Anche perché sostenuti da un'intensa mobilitazione sociale che si intrecci in un quadro politico parlamentare che ha
Potenzialità e contraddizioni che si intrecciano
Ma chi è indubbiamente una sinergia tra il crescere dell'esperienza sindacale unitaria il riformismo sociale Espresso dei sindacati
Ma anche un dialogo crescente dalle grandi forze popolari che il PCC sostiene fin dalla Resistenza che viene accentuato dalle politiche di dell'imbarco compromesso storico il dialogo con buone con Andreotti
Convergenze che permettono cose straordinarie la principale il contrasto del terrorismo
L'altra di grande importanza e la costruzione di un sistema di welfare solida e universale in un Paese che lo vedeva realizzati in ritardo rispetto al resto d'Europa
Si giunge poi la crisi la solidarietà nazionale poi della stessa Federazione CGIL CISL UIL
Le vicende di San Valentino i quattro punti scala mobile il dettame riferendomi indetto dal pc
Abbiamo saputo poi dai racconti di Pierre Carniti di alcuni incontri riservati tra Luigi ed Enrico Berlinguer
Dove emergono solo degli spaccati emblematici sulle differenti posizioni sindacali e politiche
Ma anche su incomprensioni profonde che hanno loro stessa base concezioni diverse sulla natura e sul ruolo del sindacato di come la politica
Il sindacato svolgono le rispettive funzioni e la società italiana
Ma queste tensioni non sono solo nei confronti di CISL e UIL
Vivono sotterraneamente qualche volta non tanto su perennemente anche nel rapporto con la CGIL
è una delle questioni roventi sempre quella dell'autonomia del sindacato
Del considerarsi a parte il Sindacato italiano soggetto politico come molti trentini particolare ma voglio ripetere
Dove vi è in discussione il primato della politica sul sociale o in alternativa riconoscimento di pari dignità
Basti pensare alla freddezza con la quale il PC ma anche il Partito Socialista accolgono di vittoria in Parlamento quando presenta il piano del lavoro
Che viene visto come la fastidiosi invasione di campo
Interessati libere di qualifiche salario orario Campogrande poli economica la facciamo noi
E perciò dirigenti di me inestimabile valore come Togliatti e Di Vittorio o come Berlinguer e l'amo una generazione dopo son protagonisti di visioni discordanti e di scontri che spesso ne conseguono
Io vorrei un po'provocatoria menti affermare che di massimi dirigenti del PC
Anche quali più sensibili al sindacato e la sua iniziativa hanno sempre coltivato una cultura che privilegiava il primato del partito politico
Da Giorgio Amendola che non lo nasconde va fatto
A coloro che affermavano il contrario ma chi aveva nella loro prassi questa tentazione
Sostenevano tutti che essendo il P.C.I. un grande partito di lavoratori si doveva occupare dei problemi dei lavoratori medesimi sia nella loro generalità che neanche nel dettaglio
E questo modo veniva legato alla radice qualsiasi accusa di invasione
Che con qualche frequenza veniva
Praticata
Ma anche tra gli eredi del PC le musiche non cambiano molto
Personalità come Bruno trentini Achille Occhetto
Come Sergio Cofferati e Massimo D'Alema
Come Guglielmo Epifani e Piero Fassino i giorni più vicine ai nostri ha vissuto momenti di confronto e di scontro si esplicite che sotterranei che a differenza del passato sono balzati di più sulle cronache quotidiane
Ma vorrei terminare questa mia rapidissima calerà carrellata sulle cronache italiane
Vedendo gli ultimi vent'anni fine la solidarietà nazionale
E con essa difficoltà enormi delle politiche dell'Euro sconfitta del referendum alla FIAT
Chiudono
Un decennio gli anni ottanta con Rufus rammento dell'iniziativa del sindacato ma anche con la fine dell'esperienza politica del PC e dei partiti che hanno formato il Comitato di liberazione nazionale durante la Resistenza
I sindacati nonostante quell'appannamento
Sanno riemergere tra i protagonisti della vita politica italiana e tra vicende alterne uno drammaticamente divisi tra di loro in qualche fase rimangono ancora oggi protagonista di questa città
Tra gli eredi del PC il Partito Rifondazione Comunista guidato a Bertinotti tenterà più volti addirittura di sussumere improprio ruoli e funzioni prettamente sindacali
Basta ricordare la tragicomica vicenda delle trentacinque ore col Governo Prodi che puro obtorto collo gli stessi di essi avvalgano
Invece
Il
PDS DS Pd
Sostiene che la ricerca dell'unità sindacale e presupposto per la sua stessa possibilità di fare positivamente politica tra le grandi masse popolari
Ma stenta frequentemente a trovarla misura giusta sul che fare con i grandi sindacati confederali oggi divisi tra di loro come non mai
Allora quali insegnamenti da questa storia quale riflessioni
Di una storia così carica di tensioni di generosità di problemi comunque straordinariamente ricca di risultati in battaglie per l'emancipazione del lavoro così come vi straordinaria avanzamenti dalla società italiana
Ne discutiamo questa sera davanti popolo con Giorgio Benvenuto con Franco Marini con Susanna Camusso con altri amici e compagni e con voi che siete qui presenti
Io vorrei cominciare da Giorgio Benvenuto
Usciamo segretare la referente Segretario Generale UIL poi parlamentare
E protagonista DD
Non lunghissima parco nel periodo che osti magicamente accennato
Protagonista di convergenze protagonista gli scontri e di vicende atte a Giorgio la parola
Mi concentro si sente adesso di concentro soprattutto sul gli anni sessanta ottanta
Questi vent'anni di cui parlava Ghezzi anche
Va bene
Di anni e che mi hanno visto diciamo così in un certo senso molto partecipe alle vicende e di quegli anni
Gli anni Sessanta centro-sinistra
Fine del tentativo autoritativo di Tambroni
Si realizza il Governo di centrosinistra io sono convinto
Che occorre rivalutare quel periodo perché stata una fase vivere riforme che hanno cambiato il nostro Paese
L'ingresso dei socialisti al governo
Determina dei cambiamenti e introduce degli elementi di novità anche nel dibattito sindacale
E avviene in una fase
Di grande cambiamento nel mondo che è dato tra i cambiamenti che avvengono nella chiesa con Giovanni ventitreesimo
Con i cambiamenti che avvengono a livello internazionale conche NTA e con la distensione
E che hanno
Incidono diciamo così sulla vicenda di carattere sindacale
Cosa avviene in quegli anni noi ci troviamo di fronte al due strategie che sono maggioritarie all'interno della Cisal e all'interno dei lavori
L'ingresso dei socialisti nel il governo di centro sinistra con i comunisti che sono alla opposizione
Pone il problema dei socialisti e dei socialisti che sono della CGIL
Ricordiamo che prima della unificazione del Partito Socialista nel parco con il partito socialdemocratico
Esisteva una norma nello Statuto del Partito socialista che imponeva a chi era socialista di essere iscritto alla CGIL
In quegli anni le due strategie erano quella prevalente
Della Cisal storte
Il sindacato democratico con l'esclusione dei comunisti ed un sindacato che vedesse l'unificazione della UIL della CISL ed è il socialisti della CGIL
La tesi che sosteneva la UIL
Era quella del sindacato socialista del sindacato che tenendo conto dell'un nuovo scenario politico
Prendendo atto che non esisteva la possibilità di una unità si potesse fare un sindacato socialista con un sindacato comunista è un sindacato democristiano
In questo scenario con il mutamento che avviene dell'economia con questi fattori internazionali
Si mette il noto una iniziativa che accompagna le riforme e che accompagna le battaglie rivendicativa e del sindacato
Con una spinta di carattere unitario e con una richiesta anche di modifica dei gruppi dirigenti delle confederazione
Questo importante da sottolineare perché si ci troviamo di fronte a un aspetto nuovo che introduce degli elementi di movimento di unità di democrazia di partecipazione
Che vede la contestazione all'interno delle scuole ma che vede anche importanti movimenti unitari nelle categorie dell'industria e in particolare dei metalmeccanici
Di fronte a questo atteggiamento
Il Partito comunista omento al sito socialista favorisce questo discorso di rinnovamento
Di unità del sindacato
Che si esprime soprattutto nelle lotte dell'autunno caldo nel conseguimento del contratto dei metalmeccanici di tanti altri contratti di lavoro dell'industria
Che si sostanzia poi in un rafforzamento forte da il sindacato e in un radicamento nei posti di lavoro
Cambiano i gruppi dirigenti perché nella UIL cambiano il segretario
Della dei metalmeccanici cambiano anche il Segretario generale perché era Viglianese
Cambia sia pure in maniera più articolata la situazione all'interno della CISL con Carniti e Macario che diventano praticamente l'esempio del rinnovamento
Che viene sconfitto al congresso della CISL ma che rappresentano un inizio di cambiamento del gruppo dirigente
E cambia
Anche
Il Segretario generale della CGIL Novella
Perché questa spinta verso L'Unità vede novella molto più cauto
Molto più problematico è preoccupato diciamo ma non solo voi
Esprime una preoccupazione anche del Partito Comunista di questi cambiamenti
è il congresso di Livorno della CGIL rappresenta una grande novità
Fu fattore di grande importanza
Novella fa un intervento
Dove auspica che ci sia la prudenza dice prima diciamo attenzione a buttarsi il mare se non si sa notare i socialisti e in particolare Vittorio Foa
Dicono nel congresso con loro sia detiene la fama viene trentini vengono gli altri se
Si vuole imparare a nuotare bisogna buttarsi andare
è nel congresso della CGIL passano le incompatibilità
Tra incarichi sindacali e presenza negli organismi dei partiti
è pretese praticamente viene avanti la incompatibilità che poi si sostanzierà tra
Dirigente sindacale è il rappresentante del partito
L'ho voluto ricordare perché c'è questa grande spinta unitaria così
E perché aveva avuto dei primi elementi di nel mille novecentosessanta ma che diventa molto forte nel settantanove settantadue settantuno
Riesce anche a superare la difficoltà della momentanea sconfitta delle forze unitarie uso la terminologia di quegli anni all'interno della Cisal è all'interno della
In questa fase
è negli anni successivi diciamo il la CGIL e i sindacati lo svolgono un ruolo di supplenza politica
Non è se non dialogo politico bloccato
Cioè il centrosinistra ma il centro sinistra entrato in crisi si pone il problema degli equilibri più avanzati
In quella fase ancora e forza e la conventio ad excludendum nei confronti del PC e quindi il sindacato a come dire una delega
E questa delega apporta a una sostanziale unità
Dove nascono dei primi problemi nascono quando i metalmeccanici vogliono realizzare l'unità sindacale L'Unità pezzi con la SLM
Le confederazioni sono molto ma molto più prudenti più caute ci sono problemi serie all'interno della UIL e della CISL
Io rimango della mia opinione che il non aver fatto l'unità sindacale dei metalmeccanici
Sia stata una occasione perduta perché
I metalmeccanici riescono a fare il tesseramento unitario
I bilanci unitari ad a vere funzionari unitari di fatto l'unità la fanno
Ma la prudenza diciamo così le preoccupazioni a livello politico il fatto che a livello politico non è matura la situazione come si determina nel sindacato
E porta di fatto i metalmeccanici ad essere sconfitti sulla strada dell'unità
E nasce la Federazione unitaria un ponte verso l'unità ma un ponte che non arrivava mai alla sponda dell'unità non sottovaluto
Che la Federazione unitaria è stato un fatto importante è stato un fatto
Fondamentale nella lotta al terrorismo ma dobbiamo ricordare questa fase
E io qui ricordo il giudizio più appropriato che ha dato Bruno Trentin disse quella spinta enorme al cambiamento
All'alternativa
Che venne fuori dalle grandi lotte tra la fine degli anni sessanta all'inizio degli anni Settanta questa spinta anche per le riforme perché si impostare uno delle riforme che vedevano il sindacato protagonista
No riusciti non ci fu il passaggio del testimone quello che era
Nel sindacato non trovo il quadro politico il mondo politico attento
Ho capace di raccogliere questo testimone e determinare un cambiamento
Insisto col dire perché lì ci fu una grande contraddizione
Perché lei no cioè di quegli anni avevano fatto saltare l'accordo quadro che le confederazioni volevano fare per ingabbiare diciamo così la trattativa
E mentre tutti eravamo d'accordo poi di sconfiggere l'accordo quadro
Paradossalmente la contraddizione che l'accordo quadro invece si fece sull'Unità
Trasformando quella che era l'unità organica nella unità diciamo così della federazione ancora un'osservazione nel rapporto con il Partito comunista
Che richiamo sottolineo delle cose di grezzi
Ci fu un altro fatto fondamentale e il superamento delle Commissioni interne con i consigli di fabbrica
è lei fu un problema serio per il PC
E fu un problema serio io lo debbo dire anche per il partito socialista ma anche soprattutto per la UIL perché le Commissioni
Interne rappresentavano uno strumento tradizionale uno strumento che era stato fondamentale anche negli anni bui delle discriminazioni
E quindi ci fu
Oggi conosciamo gli elementi alle Frattocchie un dibattito per sapere per vedere se bisognava o no superare le commissioni interne
E va ricordato che di fronte alle posizioni molto dure di Novella e di Amendola che volevano diciamo così che le commissioni interne rimanessero
Bisogna dire che Trentin lama fecero la battaglia perché ci fosse il riconoscimento dei consigli di fabbrica
è Berlinguer diciamo così non lo fece pesare la sua autorevolezza nel senso di mantenere le Commissioni terne
Però disse
Una questione che non dobbiamo mai dimenticare perché poi l'abbiamo riscontrata nelle fasi successive perché Berlinguer considerava
Che il sindacato fosse una parte e considerava che il partito avesse una di sorta di primato disse
Per ricordo e cito a memoria
Sì ma non dimentichiamo che il sindacato deve fare una sua parte e che comunque il sindacato
In un certo senso deve sempre tenere conto di spinte che sono corporative mentre il partito deve avere una visione più ampia
Perché ho citato queste cose perché poi non ce ne siamo ritrovate quando
Con alle alla solidarietà nazionale
Non c'era più una delega ai sindacati perché i sindacati svolgessero un ruolo di supplenza politica il PC
Era diventato parte fondamentale diciamo era praticamente anche se non formalmente
Nella maggioranza prima del governo delle astensioni poi nel Governo di solidarietà nazionale dopo l'assassinio di nuovo e lì sono cominciati
I problemi le difficoltà sulla linea dell'Euro le difficoltà e anche le incomprensioni tra la strategia nel sindacato e la strategia dei partiti
E le cose bene o male si sono rette finché ha funzionato il compromesso storico quando e finito il compromesso storico e il Partito comunista è passato all'opposizione i problemi sono diventati seri
Seri perché l'opposizione politica del Partito comunista e di un partito che aveva un radicamento sociale così forte non poteva avvenire se non ci fosse stata anche una opposizione sociale
è questo noi dobbiamo valutarlo consenso della storia del dopo assegnato due momenti molto difficili nella quale hanno giocato un ruolo importante i sindacati
Ma nella quale abbiamo dovuto fare i conti con la realtà a cosa mi riferisco non se ne parla più
Ma i sindacati patch ero un accordo con il Governo Cossiga per realizzare un fondo di solidarietà
Con una ritenuta dello zero cinquanta che
Era alternativa un intervento sulla scala mobile e che avrebbe dovuto consentire al sindacato di dare una risposta questo
Accordo
Venne sottoposto alla votazione dei lavoratori
Venne approvato con dei set con dei ma
Ma ebbe il radicale scontro con il Partito comunista io non dimenticherò
Perché è vero lì questo disco incontro difficile e drammatico tra la Federazione della segreteria unitaria e la segreteria del partito comunista
E quando Berlinguer disse in questo incontro dove praticamente non non si otteneva
Un colloquio dove il partito comunista era contro il fondo di solidarietà anche perché era diciamo alla opposizione ricordo questa frase sempre di
Berlinguer allarma nome si può essere non ci può essere ci deve essere opposizione sociale se c'è opposizione politica è questo ha creato quegli anni molto difficili che sono
Quelli dell'ottanta
Non tanto la marcia dei quaranta mila ma il mancato raggiungimento del fondo di solidarietà
Si è riusciti
A fare l'accordo nell'ottantatré Tondo Scotti e poi nell'ottantaquattro arriviamo all'accordo di San Valentino
è all'accordo diciamo così che divide il sindacato e portare a referendum
Cosa di quei arrivo poi alla conclusione anche per quelle questioni
Da non sottovalutare però perché io penso che questo rapporto con il Piccini
Debbo dire adesso non sono più del sindacato
Ma ho una nostra il Gia di quegli incontri seri che noi facevamo con i gruppi parlamentari con le diverse segreterie del partito se non invidio le difficoltà che ha tratta Musso Angeletti
Bonanni oggi gli a trovare un interlocutore quindi ricordo col come erano diciamo così anche molto precisi nel merito nelle posizioni
Voglio ricordare anche in questo rapporto tra pc sindacato è in particolare la CGIL alcune questioni di fondo
Lo abbiamo dimenticato ma quando ci fu
La rottura sulla scala mobile non ci fu uno sciopero generale della CGIL
Ci fu una grande manifestazione che venne fatta dagli autoconvocati alla quale partecipo e prese la parola lama a piazza San Giovanni Disabato lo ricordo
E ricordo una cosa ormai si può dire dopo tanti anni
Io ero molto preoccupato che ci potessero essere con una manifestazione che sarebbe stata senz'altro c'è ANICA
Ero molto preoccupato che ci potessero essere degli incidenti che ci potesse qualche essere qualcuno che andava a protestare nelle sedi quindi mi ero organizzato nella UIL per avere una presenza militante
Quando la sera io o avuto da Luciano lama come ha avuto Pierre Carniti il testo dell'intervento che l'AMA avrebbe fatto in piazza San Giovanni l'ho sentito non c'era nessun cambiamento
Nessun cedimento dice a una piazza che l'avrebbe osannato se avesse detto qualcosa di più
Ma un invito una attenzione alla ricostituzione dell'unità al dopo accordo di San Valentino e non lo posso mai dimenticare perché
Un segno importante di queste
Polemiche anche molto forti che c'erano
Ma di queste polemiche diciamo così che non intacca vano la rispetto il rapporto che uno aveva tra i dirigenti tra i dirigenti sindacali
Anche le battaglie più accanite anche le contestazioni più forti non hanno mai intaccato questa realtà
Io penso diciamo che così questi rapporti
Poiché hanno visto sempre il sindacato che ha dovuto tenere conto di queste cose
è c'è un problema del PC ma dobbiamo riconoscere che anche gli altri partiti negli anni ottanta diciamo intervenivano sulle vicende di carattere sindacale perché
La fine della federazione unitaria l'indebolimento dell'unità ha portato il sindacato ad essere più Bellone
Ma tutto sommato ecco quindi sono anni nei quali il sindacato diciamo ha svolto una sua battaglia e ha saputo diciamo così realizzare
Proposte e mantenere questo filo della unità
Con più accenni di autonomia quando questo è stato possibile con molte difficoltà quando questa autonomia si è praticamente indebolita se affievolita
E mi porta e quindi concludo io sono convinto che il sindacato la sua tradizione le cose che sono state ricordate può essere diciamo così forte Serri costituisce un discorso di unità
Non è mia la frase è una frase di Pierre Carniti
L'unità e
E l'autonomia sono tali se sono scomode anche per i partiti per i partiti rompere un partito
Giorgio proprio
Sì
Riprendiamo IVA discussioni contiamo discussioni a nome vostro vorrei salutare Stefano Fassina
Qui in prima fila che responsabili problemi del lavoro dell'economia del PD colui Cesare Damiano parlamentare ex Ministro al lavoro sicuramente non faranno mancare il loro contributo alla discussione
Adesso la parola a Franco Marini
Segretario generale CISL ettari io
Importanti esperienze politiche
Ministro del lavoro magari le banche intera marine è stato un protagonista in tanti momenti di rottura e di uno straordinario impegno per ricucire unità d'azione dopo la grave lacerazione l'ottantacinque nella quale per la quale si è qui
Parlato perciò la parola a Franco che ascoltiamo con grande interesse
Commenta complicata
Acceso
No io
Debbo dire che per questo nostro incontro al quale ho partecipato con piacere per la verità dove sta Ugo Sposetti ci sto vedendo troppo spesso qua idonei dibattiti debbo Cesarino
Sono grato a Giorgio
Perché in effetti Giorgio ha fatto uno sforzo
Di
Diciamo così sistematico
In questo cammino nostro dai cinquanta alla fine degli anni ottanta
Dei molti dei momenti politici dei rapporti tra i sindacati per cui consente a me
No di divertirmi un po'
Ma di essere meno impegnato di Giorgio perché l'ha fatto lui a darvi il quadro di un percorso lungo io forse preferisco fermarmi su qualche episodio che può
Insegnarci qualcosa forse anche per oggi
Allora debbo dire
Per esempio Giorgio ha già ricordato una cosa che spesso i metalmeccanici dopo la spinta unitaria forte
Guidata da loro perché fu questa categoria che acceso il cerino il fiammifero positivo per il cambiamento e la spinta della fine degli anni Sessanta
Però quando dice fondino occasione perduta non aver fatto l'Unità hanno i metalmeccanici no
Perché restavate soli se facevate l'unità sindacale
Non c'erano le condizioni no poi dove aggiornare dietro più di quando ci siete tornati indietro
Il problema è squisitamente politico
La politica in senso generale come visione complessiva delle cose e vi debbo dire che io
Frequentando in quegli anni lei insomma non è che mi sia scandalizzato molto della posizione del PC rispetto al sindacato
Perché in fondo
Appariva in maniera diversa
Ma in questa idea della prima sia dalla politica ce l'aveva pure la DC
Noi la sentivamo di meno apparentemente
Perché la DC non aveva la pressa e la rappresentatività forte sul lavoro operaio in particolare ma in generale sul lavoro dipendente di quello che aveva il PC però anche lei non è
Che i riconoscimenti formali che c'erano poi semplice li prende di uno per uno i centotrenta il primato della politica ma certamente
Poi rispetto al mantra della CISNAL super per nascere spinse forte sull'autonomia la CISL la UIL
Allora io indici erano più per l'autonomia ma insomma quando gli facevamo gli scioperi generali per le riforme non è che fossero molto allegri
A me è capitato uno scontro violento con un Presidente del Consiglio venne pure fuori
Col mio amico De Mita poi ci ebbene di parlavamo dopo quando siamo stati parlamentari assieme
Perché non
E quindi
Il problema la politica non la potevamo cacciare via nemmeno dai rapporti sindacali
Non mi capite male
Perché il sindacato italiano è stato un grande sindacato perché spazi di autonomia se li è conquistati veramente
Negli anni
Negli anni Cinquanta
Noi per nascere degli scissionisti praticamente dopo la rottura del quarantotto e la nascita della CISL
E della UIL
Insomma per affermarci ma
L'unità d'azione era nemmeno che ognuno camminava per la sua strada furono anni Buy piano piano si costruì alla porta del sindacato negli anni cinquanta non ce l'ha avuta una forza reale
Io tra l'altro ricordo che
Una volta da Giovanni mi pare nel novantotto nelle cinquantotto cinquantanove
Fusco in entusiasta del sindacato fu su un punto di essere cacciato dalla Cina e perché non capì che è uno sciopero unitario non lo potevo fare
Ero impegnato in una battaglia e lo facemmo assieme diciamo delle cose però poi ho saputo dopo io sono diventato ai collaboratori di Pastore anni dopo è una volta Pastore mi disse che su quell'episodio
Ingrao L'Unità lo mise era una ci piccola cittadina ma insomma allora non c'erano gli scioperi unitari allora di prima pagina dell'Unità in mezzo
Sciopero unitario ad Avezzano contro gliela in default o per questioni quella zona agricola molto forte pura denso di proprietà al voto
E pare così almeno si ricordava che è in grado di essi caro Giulio e dovremmo fare più spesso queste cose per poco quella frase mi
Costava l'allontanamento dalla città
Ad onore degli dirigenti della Cina India allora debbo dire che quello che urlava come un pazzo quando mi chiamarono a Roma per dirmi che hai fatto
Io pensavo tornando insomma mi cacciano via mi dispiaceva invece dopo sei mesi forse meno di un anno comunque mi chiamo alla all'Organizzazione confederale quindi insomma c'erano i problemi politici
Per e poi il sindacato negli anni Sessanta fu attore ricostituendo L'Unità
L'unità d'azione almeno allora ma fortemente con l'Italia cambiata con l'Italia diventato stava diventando Paese industriale
La spinta in nelle fabbriche piene di allora alcune tutto questa flusso di manodopera che andava al nord
Non andavano più all'estero i braccianti meglio andava a Torino a Milano in Emilia eccetera lì il sindacato comincio
A rafforzare questi rapporti unitario ed era del tutto naturale e il sindacato gioca un ruolo fondamentale per lo sviluppo del Paese
Perché il sindacato con le battaglie sul salario allora perché negli anni Sessanta comincio a decollare il salario primaria l'industria poi anche negli altri settori teneva la domanda interna a livello di questo grande sviluppo industriale che aveva bisogno di questa domanda interna per rafforzarsi rispetta ai salari di fame negli anni Cinquanta
Quindi se c'è un grande lavoro
L'unità sindacale il piccino ha sempre voluta ma prima ancora di entrare
E non ci entro
Nel in un'analisi più approfondita era una parola d'ordine che veniva dal dopoguerra dal Comitato di liberazione dagli anni Cinquanta dagli anni Sessanta
Poi
Non è importante se ci credessero meno vi ho detto che non mi sorprendo che legge volino dalla politica la vedevano loro noi abbiamo affermato un'idea di sindacato anche autonomo con problemi molto aperti però
La rottura perché non si è fatta l'unità sindacale
Quando ormai nei fine anni Sessanta primi anni Settanta facevamo tutto assieme le lotte i contratti le trattative con il Governo
Imponendo il cambiamento anche e la costruzione di un welfare importante in Italia perché non si è fatta
Perché c'era una profonda divisione politica in Italia
Per cui prendevate meno
Che sono stato quello che ha combattuto l'ultima battaglia contro l'Unità dentro la CISL nel Congresso del settantasette
L'ho perso il quel congresso era un capolista di una delle due liste l'altra c'era il mio amico e allora i giovani rivali erano
Carniti e Marini Carniti si apre uno scudo si era messo avanti perché era il numero due diede la lista che vince compreso numero uno era Macario
Amico di Zaccagnini democristiano come Marini cosa vuole Marinaro i democristiani vogliono unità
Noi per ragioni di egemonia possibile
Del PC allora anche perché loro
Almeno nella Bilotta visione Giorgio era
Il più moderato ovviamente perché poi diventato leader della UIL Luigi che diventi siamo diventati quasi assieme otto già e il Segretario generale nell'ottantacinque poi arriva in ogni
Giorgetti però
A uno come me i licei ma si è fatto e l'unità
La parte del sinistra della CISL
Fa muro appalti i problemi dell'autonomia se non lo dice uno mari non parla di quel nuovo ruolo facciamo per l'autonomia
Facevamo per rispettare il sindacato perché IPCA pre
Ma c'era anche il fatto che la
Metà nella città si sarebbe in trovata con voi in maniera astratta o si è noi veramente potevamo diventare una minoranza che non aveva il ruolo che aveva non c'è dubbio
Però io ho perso quel congresso ma ho preso il quarantacinque per cento della Confederazione
E poi chiede il sindacato non è
Un e poi ce n'era una diecina di segretari confederali viva e io ero un altro il repubblicano della della CISL
Che non era fortissimo come rappresentati bravissimo
Fantoni non so se lo ricorda un grande contrattuali sarà una mano in due e dall'altra parte c'erano dieci segretari confederali il sindacato è un'altra cosa prendiamo il quarantacinque per cento poi sei maggioranza in molte categorie molte regioni ciò
Questo
Fermo già
C'era un problema più generale politico vi ho detto ma lì noi Gega Baio qui di fronte che stava lì pure lui Ricci fu proprio
Il confronto che secondo me fu decisivo
Beh io non posso che usano sembra dice questo diventando vecchio diventa presuntuoso non non quindi una battuta non ve la faccio quella faremo un'altra volta
Allora non l'ha mai visto una volta stolti che vendermeli sia lo devi convincere quello lì sono l'unità non questo era
Però c'erano corse di fondo non soltanto
Allora
Io tiro le somme guardando questa storia
Con un occhio non non mi ci fermo molto all'attualità non vogliono teoria se facciamo un altro mestiere Piero il sindacato a un problema continuo nella evoluzione dell'economia della Società della politica
Insomma valori profondi da difendere e li difende per tutto il Paese non soltanto per se stesso e però
Un'attenzione anche al cambiamento su quale non si possono chiudere gli occhi
Noi nella
L'industrializzazione degli anni Sessanta la spingemmo
Io sono convinto che l'accordo di San Valentino la predeterminazione dei punti di scala mobile ahimè che costo anche la vita al l'intellettuale bravo riformista di sinistra
Anzi adesso non c'è più Tarantelli votava spesso PC
Questa è una posizione politica di Tarantelli ora così per rifare il quadro che avevamo quella battaglia lei bisogna dire apertamente logiche nella mala subita la scelta del no
Ma subito ha profondamente Lamaj dei durante quella nottata al Ministero del lavoro io lo trova in una stanza chiuso da tardi che stava così colate
Sì trovo per la prima volta
E lì PC ha avuto un ruolo sicuramente telefoni c'erano anche allora
Funzionassero dentro il Ministero del lavoro
Funzionerà ancora l'aiuto sono stato troppo tempo fa
Allora
La ma si trovò contro su quella scelta due leader forti e rappresentativi dentro la CGIL e uomini rappresentativi ambiente del PC
Trentine Garavini
Che tradizionalmente erano come capitava tra di noi io vi ho detto di me
Carniti erano rivali loro dentro la CGIL però lì quel si trovarono e l'arma credo che non avesse margine per poter rompere in una situazione di quel genere però la mala subito tant'è vero che ha fatto quello che ha detto Giorgio attento hanno le estremizzare la cosa
Ora
Fu sbagliata
Questa cosa la scala mobile il PC l'ha vissuta sempre male duramente loro la capiva
Ed era uno strumento rispetto all'inflazione che c'era allora che era il più bravo ed è il grande problema che avevamo che dette anche qualche risultato
Allora attenzione al cambiamento
E però valori io porto come
Una una cosa che mi fa piacere ricordare
Che noi facemmo il referendum lo scontro fu forte naturalmente più forte pure di quelli che qualche volta ci sono ora pratiche referendum
Si andava a lei a dare una propaganda uno per uno toccava alle persone direttamente ma io dico qua
Quando poi all'inizio dell'ottantacinque fui eletto ero numero due della Cdp si lavorava assieme e Carniti aveva la stessa preoccupazione che avevo io dopo la vittoria sul referendum noi Carniti fosse anche non comincio lui
Io mi trovai con la necessità con Giorgio Segretario LaMMa restò sette otto mesi Segretario generale della CGIL poi entro Pizzinato
E io vi debbo dire che malgrado lo scontro
Così duro del referendum
In quando fu otto mesi meno di un anno ricostituito uno una forte unità d'azione del sindacato italiano erano anni duri pure quelli
Allora io debbo dire
E concludo
Se guardo un po'al Presidente io non ho dubbi figuratevi se nove non sono chiaro quale insomma
Sulla
Struttura della contrattazione
Si era rimasti dietro io vado sempre al documento della Commissione Giugni del novantasette
Che uscì questo documento è dove c'era proprio un invito
A tutti ma le organizzazioni sindacali a diverse dovete avvicinare con i cambiamenti che ci sono e non erano quelli di oggi
Noi da avvicinare alla contrattazione al posto di lavoro perché ormai il contratto nazionale che arresta può essere una garanzia ma se volete dividere
Lalla i risultati di una produttività che il cambiamento dell'innovazione industriale poneva azienda per azienda andate a divido Rolla se aumenta la produttività e lavoratori che buona vere
E sommessamente dico perché c'è la Camusso nella
Tenta di debbo dire portare un uso non era ancora cioè
E qui ci sono stati dieci anni in cui i salari
In particolare industriali italiani sono scivolati all'ultimo posto in Europa
E io voglio poi
No almeno diciamo che è un problema e ragioniamoci sopra non è che l'hanno voluto i metalmeccanici o l'ha voluto il sindacato ovvie ci sarà una ragione per cui è capitato questo ma oggi come oggi è così
Presidente va beh chiuso allora io credo che siano esse si le regole poi debbo dire
Che porta la CGIL sempre di un grande realismo
Non è che dentro la CGIL posi soffermati a fare i contratti da dopo la crisi negli accordi che ci sono stati solfati contrari
Allora io so bene cosa sono i simboli così sovrapposizioni però io vedrei bene oggi
Da una parte
Che i sindacalisti italiani fossero in grado di ricomporre anche attorno
A quelle che sono le regole generali della contrattazione della rappresentanza un rapporto positivo
E assieme si ponessero il problema di una ricostituzione dialisi parte di una unità d'azione
Non è facile nel tempo della globalizzazione della concorrenza spietata su tutti i mercati del mondo affrontare gli industriali di oggi esercitarli salutata non te non stare tutti assieme
Poiché
Il la rete lamento dei salari e delle retribuzioni in generale è uno degli elementi fondamentali del fatto che l'Italia in questi ultimi dieci dodici più a
A è cresciuta metà di tutti gli altri Paesi industriali europei
E questo vuol dire
Meno nemmeno posti di lavoro meno occupazione per i giovani le famiglie più indebolite quindi se non diamo una spinta
Poi le esportazioni sono andato un po'meglio e hanno tenuto di più ma la domanda interna è legata alle retribuzioni pur assieme ad altre cose
Allora io auspicherei che insomma attenzione alla novità disponibilità al cambiamento quando c'è ed è reale e sapere però
Che poi alla fine quando vai a confrontarti perché
In questo campo il nostro quello che abbiamo vissuto oppure no non è che c'è la beneficenza alla considerazione benevola di chi si sieda al tavolo delle trattative quella maledetta parola che sembra sfregiata dei rapporti di forza
E anche di capacità di proposta quali sono fondamentali e questi insomma accanto al cambiamento necessario quando è necessario una ripresa forte unità d'azione e quello che io mi sento dire guardando la storia
Che
Benvenuto ha tessuto un filo più completo dal mio le cose che ho ricordato che ci impongono
Io darei adesso
La parola a Cesare Damiano
Che è stato sindacalista Ministro del lavoro ed è parlamentare oggi del PD e chiede attraversato
Larga parte dei temi che hanno fra Stati in particolare con grande franchezza sia Giorgio che Franco
Sto
Si sente
Sto sto in piedi non prende il posto a Franco perché poi si arrabbia
Ma come
Adesso diceva diceva Carlo
E utilizzando anche
Lo schema che utilizzato Franco Marini perché all'inizio Giorgio ha fatto una ricostruzione
Come è suo solito diciamo così puntuale ricca di spunti si sente come si dice come l'impianto culturale e una vita vissuta molto forte che mi esime
Da qualsiasi ricostruzione allora anch'io induco un pochino a qualche ricordo perché credo
Che anche in questo modo si possa ricostruire un punto di vista
A io divento delegato della FIOM nel mille novecentosettanta resta è una data che ricordo perfettamente era il Maggio
E era stato appena votato lo Statuto dei lavoratori quindi sono diciamo di quella nuova generazione di sindacalisti che ha una protezione
Quando fa il sindacato nel luogo di lavoro vengo eletto una grande fabbrica di Torino metalmeccanica
Non è la figlia Telese Kft quella di cuscinetti a sfera
E in qualche modo
Cominciando a frequentare il sindacato io in realtà
Non
Conoscevo il sindacato anzi
Quando ero studente guardavo il sindacato anche con una certa diffidenza e devo anche dire che la mia scelta
La prima volta votato per la UIL
O ancora votato nell'ultimo voto di commissione interna era il mille novecentosessantotto fu l'ultimo voto
E votare per la UIL perché era candidata una mia collega di ufficio io non sapevo a sono talmente distinguere CGIL CISL e UIL arrivavo dal movimento studentesco vedevo il sindacato anche un po'come
Una sorta
Di pompiere di lotte che in quegli anni si sviluppavano in modo molto forte e ricordo ancora che
In queste riunioni clandestine perché eravamo ottocento impiegati
E non eravamo tollerati se facevamo sindacato perché almeno nelle grandi fabbriche del Nord funzionava così
Gli operai potevano iscriversi al sindacato ma gli impiegati non dovevano iscrivere al sindacato perché appartenevano alle direzioni aziendali erano in qualche modo dei collaboratori non dei dipendenti
La domanda che io feci potrà sembrare come stile banale forse anche un po'ingenua dissi
Ma dove stanno i comunisti
Ricordo che c'era un funzionario Cocozza pretese ma
In piemontese perché lì si parlava rigorosamente piemontese patologo richiesti erano nella CGIL allora detto bene mi scrivo alla CGIL comincio così
E comincio in anni nei quali
Nel mille novecentosettanta essere della firma o della FIOM della UILM era per noi assolutamente indifferente
Tant'è che i posti a disposizione noi c'eravamo ce ne eravamo divisi per costituire questo primo consiglio di fabbrica toluene la FIOM tu hai nella Fame tu hai nella UE invece ma no ma io voglio no no i posti sono questi dividiamo ce li perché erano messi a disposizione
Dallo Statuto dei lavoratori
Quell'esperienza era un'esperienza sostanzialmente unitaria io non ero iscritto al Partito Comunista
Vi scrissi poi nel mille novecentosettantacinque quindi sono di quei sindacalisti che in primo luogo arrivano dal sindacato si formano alla battaglia sindacale e poi approdano al Partito Comunista altre al Partito Socialista o la Democrazia Cristiana
E chiedono la politica come un qualcosa che va oltre che allarga l'orizzonte io l'ho vissuta sempre così e cosa è capitato come vivevamo quei sta doppia militanza sindacale e politica ma io sedevo andare diciamo così alla mia memoria era un po'come una medaglia ha due facce
Da una parte c'era la faccio della CGIL in verità alla faccia della F LM la Federazione dei lavoratori metalmeccanici
E dall'altra parte c'era la faccia del Partito comunista noi in qualche modo riuscivamo a contemperare
Questa identità sindacale con una forte identità politica erano
Insieme non ne hanno separabili io in questo di come sempre c'era una perfetta sovrapposizione anche qui vi racconto una sorta di aneddoto torinese perché io sono figlio di quella scuola sindacale
Beh noi il primo maggio
Il primo maggio ovviamente la testa del corteo era di CGIL CISL e UIL sindacato unitario negli anni Settanta Ottanta eccetera
Noi stilavamo finito il corteo che partiva tradizionalmente da piazza Vittorio fino a piazza San Carlo in militanti si in da canali dei partiti politici tornavano indietro e sfilavano con il loro partito io ne facevo due cortei con o con la CGIL CISL e UIL e un'altra col Partito comunista
Era un fatto come si dice è talmente naturale talmente connaturate valeva per tutti gli altri chi era il Partito Socialista della Democrazia Cristiana naturalmente col Partito Comunista aveva una presenza significativa e massiccia
Che in qualche modo caratterizzava questa doppia identità questo elemento di sovrapposizione nonché primo
Di contraddizione evidente perché c'erano i momenti delle scelte nei quali
L'orgoglio dell'appartenenza sindacale faceva il con ti con la forza del partito di appartenenza anche qui un'altra citazione non so se solo torinese
Quando noi in piemontese
Ci salutavamo dovevate dove vai
Vado al glorioso
Vado al glorioso che cos'era la gloriosa del Partito comunista vado a fare una riunione al glorioso vado al glorioso al glorioso Partito Comunista cioè c'era questo elemento identitario di affetto culturale di legame insopprimibile che secondo me però non era tale
Da ritornare al semplice appendice l'autonomia sindacale io non so se faccio una forzatura però secondo me l'elemento dell'autonomia l'elemento di appartenenza in qualche modo tentavamo di farli convivere
Dopodiché ci sono stati diciamo momenti difficili questi momenti difficili
La presenza dei partiti nel sindacato è stata determinante per le scelte dei sindacati oppure ci indagati sono in qualche modo resi così autonomi per non subirne l'influenza Franco Marini ad esempio
A proposito della ottantaquattro da scala mobile ci ha detto la sua opinione a suo avviso lama ha subito un'imposizione una forzatura
Ma io devo dire che effettivamente questa forza si sentiva e alle volte travalicano e del resto non dobbiamo dimenticare che l'atto di fondazione nel dopoguerra c'era ancora la guerra per l'
Verità del quarantaquattro il patto di Roma
E un patto di rappresentanti di partiti Di Vittorio grandi Canevari rispettivamente per il Partito Comunista per
La Democrazia Cristiana e per il Partito socialista e quella
Timbro di origine si sente nella storia del sindacato italiano del resto anche altri sindacati penso al rapporto
Fra
Il sindacato tedesco delle spese quella storia nomine una storia soltanto italiana pensata lavoro parte del sindacato delle Trade Unions in Inghilterra e così via
Quindi quelle influenza indubbiamente si sentiva ma secondo me
Via via penso poi
In particolare qui cercarlo c'è la Susanna con il quale ho lavorato per decenni non so se condividono questa mia opinione in particolare poi con l'avvento la guida della CGIL di Bruno Trentin
Anche perché in quegli anni cambiamento tra la Prima la Seconda Repubblica alla fine dei partiti che hanno persino fondato la Repubblica forse ha reso più facile quel processo ma sicuramente
Era giunto a maturazione quel processo poi di distacco e di evidente autonomia che oggi diciamo portato alle estreme conseguenze
Fa persino fatica a trovare delle radici o dei legami fra gli attuali partiti e le varie organizzazioni sindacale quindi il mutamento c'è stato è stato un processo lento e sicuramente contraddittorio
Ma tornando
Agli anni agli anni settanta
Quando
Il processo di unità sindacale sembrava a portata di mano guardate io
Lo dico quel sogno lo coltivato e credo che tutti quelli che sono seduti qui abbiano creduto quel sogno poi noi arrivavamo
Come si dice praticamente tutti dai metalmeccanici forse tu Carlo magari metalmeccanico era anche tu chimico era chimico pene un'altra cosa e perché quel chimici
No comunque arrivavamo dei sindacati industriali dove chiaramente la spinta unitaria soprattutto nei metalmeccanici era una spinta molto molto forte quindi io quel sogno dell'unità a portata di mano
La coltivato era un orizzonte che permette doveva essere conquistato
è fuori
Come i giovani sindacalista dell'epoca era diventato funzionale della FIOM nel settantadue euro poi andato a Mirafiori a fare scuola quindi
Ho imparato diciamo dagli operai dell'Iran Mirafiori che cos'era il sindacato e l'ho fatto alla metà degli anni Settanta quando
Il processo unitario Ossino interruppe essi arrivo alla Federazione CGIL CISL e UIL che fu definita un ponte verso l'unità sindacale ma in realtà
Fu in qualche modo l'interruzione di quel processo
Io fogli fui profondamente per l'uso come decine di migliaia centinaia di migliaia di militanti iscritti sindacali che sognavano vite vanno nel processo unitario un consolidamento di forza anche perché grazie a quella forza unitaria alla ripresa degli anni Sessanta al consolidamento degli anni Settanta avevamo
Fattore normi conquiste sul piano dei diritti delle tutele dalla struttura i lavoratori fino I grandi contratti degli anni Settanta
Ora
Quell'interruzioni processo fu tutta interna al sindacato o fu condizionata dall'esperto del sindacato io
Abbiamo analizzato a lungo questi argomenti mi sento di dire che ci fu un condizionamento esterno
Quando all'inizio Carlo Ghezzi ha detto che in fondo i partiti guardavano con sospetto l'unità sindacale mi pare che tu abbia detto una frase di questo genere
Io credo che in questo ci sia un elemento di ragionevolezza anche perché non vorrei che questo fosse tralasciato
Il sindacato soggetto politico
Alla Bruno Trentin il sindacato che non si occupava soltanto di cottimo qualifiche e di paga ma il sindacato che aveva l'ambizione di essere un soggetto politico a tutto tondo erano gli anni del cosiddetto PAN sindacalismo
Poteva
Rappresentare per i partiti della Prima Repubblica della fondazione della Repubblica un elemento di contraddizione gettare un'ombra sulla capacità di intervento generale anche sui temi del lavoro
Io credo che questa contraddizione ci fosse e che quindi in qualche modo un freno
Sicuramente sia arrivato dall'esterno poi se si è arrivato più dal Partito Comunista al Partito Socialista dalla Democrazia Cristiana in fondo se penso al Partito Socialista Giorgio
Ci fu al tempo di Craxi e anche chi nel partito socialista e tu combattesse di questa tesi proponiamo alla creazione del sindacato socialista
Cioè queste spinte erano spinte presente non erano spinte che in qualche modo
Non
Pretendevano di estendere l'egemonia dalla politica verso i corpi sociali I quali la politica pensava di dover dare un indirizzo io quindi credo che ci fu un elemento di freno
Un elemento di freno tale da oscurare una vocazione che secondo me c'è stata sicuramente nel Partito Comunista e c'è stato i militanti comunisti quella dell'unità
Io credo che appunto in questo ci sia un po'un approfondimento da fare perché la spinta verso l'unità c'era
Cioè in fondo io l'ho vissuta così il Partito Comunista solleva un processo unitario forse avrebbe voluto un processo unitario con un sindacato che fosse meno soggetto politico e più contrattuale
Forse con una demarcazione dei limiti che in quel momento sembrava essere stata superata perché per quanto riguarda
Ad esempio la storia sindacale di Torino
Dalla quale provengo penso agli anni Cinquanta
Non bisogna mai dimenticare che dalle fabbriche torinesi negli anni Cinquanta prima durante e dopo la sconfitta della FIOM del cinquantacinque all'elezione di commissione interna
Furono espulsi per discriminazione politica più di duemila militanti iscritti al pc al PSI
E alla CGIL
Non esporsi non perché erano cattivi lavoratori anzi erano lavoratori di esempio qualificati quelli che facevano i baffi alle mosche come si diceva a Torino
Ma per discriminazione e quella divisione quella discriminazione porto se vogliamo paragonarla I tempi odierni
Addirittura la FIOM di quel tempo il suo gruppo dirigente comunista a dire che alla FIAT io ho citato recentemente a proposito la firma critica dell'accordo di Marchionne
Alla quale aveva fatto riferimento alla Susanna che io condividevo portò quel gruppo dirigente a dire
Nel caso di un accordo del luglio del mille novecentocinquantacinque sui reclami alle linee di montaggio che non per sua debba il gruppo dirigente della FIOM perché era sicuramente non positivo
Che nonostante il fatto che quell'accordo sia negativo la FIOM ritiene di apporre la firma per evitare la divisione tra i lavoratori e impedire l'esclusione di un pezzo del sindacato dalla contrattazione
Io quel DNA ce l'ho qui piantato in testa
Io l'idea è il sogno dell'unità sindacale non ho mai abbandonato poi sono uno realista capisco che oggi
Non sia a portata di mano ma credo che sia di grave danno ai lavoratori non perseguire quell'idea quel sogno
Quel sogno era in contrasto con in fondo il timore del Partito comunista e degli altri grandi partiti della Prima Repubblica dell'unità sindacale come ombra politica
Probabilmente
Qui c'è un elemento come si dice di approfondimento di approfondimento necessario concludo dicendo dicendo questo e richiamandomi
A quello perché diceva poi in ultimo Franco Marini a proposito unità sindacale anche qui
Cito un aneddoto di quel tempo quando ero giovane era all'inizio degli anni Settanta
Una riunione della Camera del lavoro
Ricordo ancora il segretario della Camera del lavoro dell'epoca il compagno Aventino pace un mito del sindacalismo torinese
Impiegato della FIAT Uno di quelli che nel quarantotto quando ci fu l'attentato a Togliatti
Mitra alla mano sequestro Valletta
Fu licenziato dalla FIAT ma non fu licenziato la FIAT
Concordo che Loris si sarebbe licenziato
E non subì nessun processo insomma fu un accordo di carattere politico era diventato ovviamente
Di quei militanti comunisti che un giorno erano la FIOM il giorno dopo alle cooperative il giorno dopo la CM a quella Confesercenti e poi in Sicilia poi quelli usi ad obbedire tacendo
E di fronte al fatto che un giovane delegato gli dice Tino sempre in piemontese domani mattina domani mattina c'è il corteo
Ah bene i metalmeccanici bene con le banche delle stelle né bene ho saputo
Dice questo giovane Elvio trovo me lo ricordo ancora che quelli della Finci Israele vogliono stare in testa al corteo vogliono toglierci la testa del corteo e anche quelle della UIL
Rapino Pasi dice senti Elio
Ma domani mattina domani mattina cosa c'è un corteo sì ci son tutti i metalmeccanici sì
E sono con una proposta unitaria si e quella proposta noi l'abbiamo largamente costruita assi
E le bandiere dell'SLM sono bandiere rosse sì eletto che cosa vuoi una bandiera rossa che sia più rossa della bandiera rossa Valtravaglia e non rompere le palle quella fu la risposta voglio dire
C'era un senso
A parole egemonia costruzione unità che permeabile il sindacato in quegli anni c'era un senso anche dell'inclusione che non escludeva la battaglia politica ma che guardava quel processo allora io dico
Oggi non è il tempo dell'unità sindacale tanto meno dell'unità organica però ha ragione Franco Marini poi
Come si dice farla morale quando fai politica quelli che fanno il sindacato dà fastidio giustamente perché quelli che fanno sindacato possono dire guardate lì in casa vostra perché non è che avete niente da insegnarci e credo che abbiano perfettamente ragione
Però
Però
Loro guardano polemica però io dico forse
Qui siamo in una condizione che paradossalmente può darci qualche chance qualche occasione la dico così
Io penso che è quello che sta succedendo oggi sia l'attacco più formidabile che sia mai stato portato al sistema della regolazione contrattuale della rappresentanza e dei diritti
Questo Governo affatto da quando si è insediato una controriforma del mercato del lavoro che ha come fulcro fondamentale la distruzione del protocollo del novantatré a mio avviso e quindi al sistema della rappresentanza e la contrattazione
Questa cosa non è un problema della CGIL o della CISL della UIL è un problema del movimento sindacale perché guardate questo Sacconi e uno che ha in mente
Non di costruire io dal Ministro del lavoro sono contento che nel due mila otto fatto il contratto dei metalmeccanici
Non avrei mai firmato un accordo separato
Piuttosto non avrei
Fatto firmare niente a nessuno essere andato avanti perché un Governo deve andare avanti
Questo qua a come scelta fondamentale la divisione perché pensa che l'indebolimento dei corpi sociali sia funzionale alla politica neoliberista di questo Governo bisogna comprenderla questa faccenda
E ci servirà su un piatto d'argento anche lo statuto dei lavori che avrà come elemento fondamentale la derogabilità dei contratti e forse anche delle leggi allora la sfida è forte
Perché e lì e Internal modello di contrattazione che caro alla CGIL ma anche caro alla CISL
Perché quando la Federmeccanica Caminiti c'è un solo modello un solo livello di contrattazione guardate che
Noi qui andiamo alla distruzione dell'esistente ma non perché bisogna conservare forse bisogna trovare un diverso equilibrio forse bisogna pensare un contatto europeo però
Bisogna andare avanti allora diciamo e ho concluso la forse l'occasione può essere riprendere in mano un elemento di ricostruzione di unità diciamo d'azione del sindacato giocando su questi due temi
La ricostruzione del tema della rete presentata perché non possiamo pensare che qualcuno possa essere escluso dalla presenza in fabbrica soltanto perché non ha firmato un accordo
E la ricostruzione di un modello di contrattazione su due livelli caro alla CGIL come la circonda e lauree il
Che vuole
Garantire la solidarietà di un contratto nazionale fotografare la concretezza del processo produttivo attraverso i contratti aziendali forse questa la strada non sarà facile
Anche perché il quadro politico è sufficientemente dissestato e non fornisce delle sponde sufficienti da parte nostra cercheremo senza invadere
Quella che la sfera dell'autonomia sindacale di dare una mano perché credo che questi due temi siano due temi
Che non riguardano solo il sindacato ma la vita democratica di questo Paese insomma
Io non mi arrendo all'idea che questo Governo riesca alla fine a disegnare un sindacato di governo è un sindacato di opposizione perché penso che questa sarebbe la fine del sindacato confederale
E purtroppo
Dopo Cesare chiederei a Stefano Fassina
Che per fortuna sua a qualche
Hanno in meno di coloro che finora ha preso la parola e che può cercare di darci la sua opinione anche come responsabile del Partito
Democratico di questi temi di una storia
Che è stata cura tratti di rinviata
I nodi dell'oggi
Innanzitutto vi ringrazio
Per l'invito ancora questa bella mostra e tra questi interessantissimo dibattito
Io non ho ricordi da condividere o conosco un po'di storia del movimento sindacale della porti tra sindacati e partiti avendola studiata negli anni di università poi negli ultimi giorni o preposto l'abitato
Di qualche ripetizione individuale che mi ha dato mio amico Emilio Gabba io che il Presidente del Forum lavoro del Partito Democratico che mai ha dato anche
Carlo Ghezzi
E quindi vorrei fare un paio di riflessioni invece
Frutto delle fatiche quotidiane di chi si trova a fare il responsabile del lavoro del Partito Democratico gradi così trova
Ad affrontare in una situazione di profonda divisione sindacale come quella di questa fase la prima che voglio
Che vorrei fare riguarda un punto che è stato toccato da dati da tutti gli interventi cioè
Questa specificità italiana del sindacato come sorge tori generale come soggetto politico che ha indubbiamente un elemento che ha concorso a creare problemi nei rapporti tra partitini e sindacati
Questa diciamo è una specificità fortemente italiana
Che io credo sia una specificità positiva e che vorrei riuscì si riuscisse a mantenere
Provate solo immaginare se non ci sto fosse stata questa come dire
Questa capacità di essere soggetta generale dei sindacati italiani al novantadue novantatré a quell'arco di tempo se i sindacati non avessero svolto una funzione sostanzialmente sostitutiva della politica in quegli anni
Dove sarebbe andato a finire questo Paese quel
è una funzione preziosa a mio avviso da da irrobustire e che intende
Spesso negli ultimi negli ultimi mesi negli ultimi anni
Ho visto a volte appannarsi e prevalere delle istanze che non voglio dire corporative e comunque più attente a è una elementi
Interni o identitari rispetto alla funzione generale che che il sindacato italiano storicamente a svolte
E che credo debba continuare a svolgere perché abbiamo assolutamente bisogno nella
Attuale situazione di fragilità dei soggetti politici per usare un eufemismo
E anche di
Indebolimento di costante
Delegittimazione degli delle istituzioni della
Della Repubblica
La seconda riflessione
Connessa a questa
Mi viene un po'da questi excursus storico che è stato che è stato fatto
Tutti avete messo in evidenza
La rilevanza dei partiti e nell'interferire tra virgolette sulle vicende sindacali in un mondo diviso in due in un mondo in cui un pezzo importante dello schieramento politico non poteva accedere al Governo
Ecco quel mondo è finito all'inizio degli anni Novanta quel mondo che leale nel novanta quel mondo è finito è crollato il muro non ci sono più nei pc nel nella DC
C'è stato un anno grandissima evoluzione o involuzione a seconda dei punti di vista dei dei soggetti politici cella l'alternanza per quanto sfasciato c'è un né un bipolarismo
Eppure siamo come avete detto voi ad una fase drammatica di divisione sindacale allora
Certamente
La politica in senso dei partiti hanno avuto delle responsabilità rilevanti nella
Come dire nel percorso le difficoltà che si sono venute a creare per l'unità una convergenza sindacale però forse ci sono anche delle specificità ma alle
Culture all'esperienza le tradizioni sindacali
Che che vanno indagate da chi a a cuore
La ricostruzione di un clima non dico di unità monca ma di un clima di convergenza di fondo a me colpisce che negli ultimi due anni abbiamo avuto
Sostanzialmente
Una unificazione
Per quanto ancora molto di vertice
Tra
I soggetti di rappresentanza del lavoro autonomo
Nata Rete imprese Italia parla con un portavoce si presenta nel anitra alle anime alle
I confronti agli incontri a Palazzo Chigi con un rappresentante di qualche giorno fa
E lo stesso processo delle cooperative che non erano meno il movimento cooperativo non era meno politicizzato tra virgolette mi meno penetrato dal
Dei partiti de dei sindacati eppure
AGCI Legacoop Confcooperative
Formulo un'alleanza e decidono strategicamente di muoversi insieme all'opposto sul versante sindacale
Abbiamo questa divisione
Divisione così irrilevante in una situazione difficilissima difficilissima del quadro politico ma difficilissima anche per il quadro economico e sociale io son d'accordo con Cesare Damiano
Nel punto in cui Luigi indicava le responsabilità dell'attuale ministro del lavoro e eppure non credo che quello spieghi tutto ci sono altre ragioni le ragioni che hanno a che fare con le culture politiche
Con le storie e io credo che noi come Partito Democratico dovremmo indagare questo aspetto dovremmo capire le specificità culturali
Ce ne sono diverse la titolarità della decisione
Il sindacato degli iscritti sindacato dei lavoratori
L'autoregolazione diciamo intesa come anche in sostitutiva della legislazione invece
L'autoregolazione che
Che e che chiede una complementarità nella legislazione
La partecipazione alla governance aziendale la diversa enfasi tra momento nazionale del contratto e momento aziendale io credo che ne dobbiamo indagare su queste
Su queste specificità
Perché a me pare che si possano trovare degli elementi o provare a sollecitare delle
Del
Convergenze di cui abbiamo
Straordinariamente bisogno
Su un punto a mio avviso in questa fase
Prima di tutti è quello della rappresentanza della democrazia sindacali siamo in sede di azione che a mio avviso è assolutamente insostenibile da questo da questo punto di vista
è insostenibile perché ne abbiamo bisogno di una legislazione o di una regolazione la metto così perché
Condivido il principio che l'iniziativa spetti alle parti sociali
Quindi
Una la regolazione
Che è carente sul piano della esigibilità dei contratti perché è vero che un imprenditore non è un'invenzione di Marchionne è vero che un imprenditore che fa investimenti deve sapere se il contratto di aver viene
Riconosciuto da tutti o meno
E però accanto a questo l'inaccettabile
Espulsione diciamo
Delle rappresentanze sindacali che dissentono dalla dalla piena agibilità nel
Nell'azienda questo è un punto di grandissima rivela rilevanza per la democrazia non solo della democrazia sindacale che non dobbiamo
Affrontare il primato o diciamo nell'iniziativa spetta alle forze sociali
Però c'è una responsabilità della politica e qua vengo all'ultima considerazione e chiudo
Dobbiamo a mio avviso discutere
Meglio questo alla questione del
Primato del partito
Io diciamo la ponga in termini di primato della politica non tanto primato del partito dobbiamo dobbiamo intenderci su che cosa vogliamo dire perché se il primato della politica vuol dire che si inventa sindacati si organizzano le correnti dei partiti che che indica
Che diciamo cercano di condizionare la vita in te la vita del del sindacato ovviamente no
Però io credo che con tutto il rispetto dell'autonomia dei corpi intermedi poi la nostra Costituzione quando parla delle responsabilità della Repubblica parla delle responsabilità della politica
Di
Di come dire di di di intervenire su determinate su determinate questioni quella della rappresentanza è una di quelle questioni fondamentali rispetto alle quali
Credo
Che appunto riconosciuta l'autonomia dei corpi intermedi
La la politica non può stare non può stare
Non può stare a guardare non può
Non può non può aspettare tanto più perché il mondo del lavoro e è molto cambiato io credo che
Diciamo ne dobbiamo fare i conti connesso
Soggetti della rappresentanza del lavoro che rappresenta una parte fondamentale importante del lavoro ma una parte del lavoro
E allora
Questo elemento che deve
Sollecitare ancora più responsabilità della politica della politica che regolano la non della politica che interferisce nel nella vita sindacale
Voglio essere
Chiaro su questo punto tanto più
Quanto
E su questo chiudo
Lei i soggetti della rappresentanza del lavoro anche se già attive rappresentanza dell'impresa
Si misurano sempre meno per tutta una serie di ragioni non ultimo quello che ricordava Franco Marini con termine che io credo dobbiamo usare perché non perché reali quando si misura con rapporti di forza così squilibrati tra lavoro e capitale tra virgolette
Quando
Le forze
Economiche sociali non riescono più a svolgerà il punto quella regolazione nazionale
O quella regolazione e generale che hanno svolto per per un lungo tratto della nostra storia cioè limpido indebolimento faccio un esempio per farmi capire
L'indebolimento o lo scavalcamento sistematico del contratto nazionale
A mio avviso richiede alla politica di introdurre ad esempio un un un salario minimo per legge una cosa che non abbiamo mai fatto perché appunto c'erano i sindacati che faceva i grandi contatti nazionali
Ma lo scavalcamento sistematico del contratto nazionale
A mio avviso pone legittimamente l'interrogativo di misurarsi con con
Questo tema
Un
Una regolazione che non è più generale va ad esempio sulle politiche sociali perché appunto prevale la dimensione aziendali privare il welfare aziendale
Richiede alla politica di misurarsi con una serie di istituti di welfare
Che non possono più essere delegati all'iniziativa delle parti sociali insomma io spero che da stasera
Penso che sia una tappa abbiamo discusso in passato e questo riguarda soprattutto a chi di noi sta dentro il Partito Democratico si occupa di questi temi però ecco da stasera mi vengono veramente tante domande
Rispetto alle quali
Dobbiamo provare a dare delle risposte e a capire come lei si costruisce un'unità una convergenza sindacali in un mondo politico strutturato
In modo bipolare
Io spero che riusciamo con l'accordo con l'apporto di tutti partiti fa e tutte le forze sindacali ad evitare il bipolarismo sindacale e ha fatto il favorire invece una unità di lavoratori perché appunto
Oggi è la grande questione che serve non solo i lavoratori ma serve a rimettere in sesto questo Paese
Grazie a Stefano adesso la parola Susanna Camusso che ha fatto in tempo da giovane a vivere i soldi o di benvenuto sull'opportunità non col da
Al contrario Marini che dice realismo ci dicevo che correvano i va avanti da quegli anni alti entusiasmanti filo i problemi e alle sfide
Terribili ma anche il giudice ma anche di oggi
Questo
Franco Inter
Franco intervenendo usato sempre il passato era un grande sindacato era io partirei dal presente
C'è in Italia un grande sindacato
Rurale
Che continua ovvero una caratteristica che diverso da tanti altri sindacati riconosciamo nel mondo
Che è esattamente quella di aver sempre pensato di sei lo dico di tutto e tra le grandi confederazioni non sto in questo momento ragionando della CGIL di essa dei sindacati confederali
E di avere sempre ragionato sull'idea
Provo a dirla così per semplificarla che il lavoro e una parte della cittadinanza più complessiva
E di non aver mai considerato possibile che nei luoghi di lavoro ci fossero
Penso per esempio la democrazia nel senso alto ampio del termine condizioni diverse di quelle che c'era nel Paese
Con tutte le discussioni che in questo anno sono molto rincorso nel quarantesimo dello Statuto delle opinioni diverse
Che ci erano all'atto dell'approvazione dello Statuto ma lo Statuto in fondo è il coronamento
Della democrazia dentro le aziende di questa idea che non c'era un lavoratore
Differente tra il momento in cui era cittadino al momento in cui
Era in azienda dalla e la natura sindacato confederale in queste quella natura sindacato confederale
Ovviamente portava con sé
Un'attenzione un'idea
Di paese non solo della condizione del lavoro che era sempre dentro i grandi progetti del sindacato
Che non è un tema dell'oggi
E il piano del lavoro di Di Vittorio che ricordava Carlo nella sua introduzione ma è
Il famoso
La famosa discussione sui dieci punti dell'euro e poi l'accordo Scotti
Successivamente cioè ci sono momenti che man mano
Tornano
Nella nella storia del sindacato confederale che sono i momenti in cui diciamo così la condizione generale del Paese proponeva al tema del sindacato confederale che cercava di dire
Come si sarebbero potuti risolvere i grandi problemi in qualche occasione l'ha fatto l'Italia mentre in altre occasioni
C'è riuscito di meno ma rappresentando una condizione che dal lavoro era anche la condizione ed è anche la condizione sociale
E la condizione di cittadinanza questo non ha mai così ben funzionato con i partiti io credo che bisognerebbe dirlo con qualche
Con qualche serenità se ne
Possono raccontare molti episodio non vado indietro con la memoria più di quella che ho ma mi ricordo più dicembre del mille novecentosettantasette
Quando i metalmeccanici decidono di fare una grande manifestazione a Roma perché la politica verso l'unità nazionale
Non risolveva non affrontava e gli straordinari problemi che al mondo del lavoro aveva credo che l'allora Segreteria nazionale della FIOM che ha passato molte ore a Botteghe Oscure a sentirsi spiegare
Che tutto doveva fare tranne che andare in piazza quel giorno
E forse in analogia con l'oggi gli articoli dodici tra il giorno dopo raccontavano dove si erano affacciati a vedere passare con il corteo i dirigenti del PC che in corteo luce
La differenza è che non sono andati avanti dieci giorni perché mi si nota di più se ci sono non ci sono non era ancora di moda come è stato di moda nel tempo successivo è quella di
Quella discussione
Con il Partito comunista fu una discussione che ovviamente poi intreccio della CGIL
Perché nel rapporto con la Confederazione alla preparazione di quella manifestazione divenne molto complicata poi un po'per le ragioni che ricordava anche Franco ma io in questo come dire condivido
Di più
Giorgio l'idea che fu un'occasione perduta è un po'perché c'era sempre quella diffidenza dentro le confederazioni sul fatto che i metalmeccanici si facevano
Come dire soggetto autonomo di rappresentanza generale rispetta le confederazioni ma un po'perché pesava ovviamente un giudizio
Della politica del Partito Comunista imprime sul fatto che non fosse giusto
Che il sindacato con quella manifestazione entrasse a piedi pari nelle politiche che si stavano facendo nell'esprimere un giudizio
Negativo da parte del mondo dal mondo del lavoro
Poi ovviamente si possono
Ognuno di noi può infinite le proprie opinioni frammentarsi la storia io però vorrei provare anche a fare un ragionamento
Può inverso da alcuni consentito negli ultimi interventi
Il passaggio dalle commissioni interne ai consigli di fabbrica
E poi i Consiglieri delegati che sta in una stagione che guarda rinnovamento ma sta in una stagione di straordinari contratti che richiedevano capacità nelle aziende
Di fare contrattazione cioè una fase di una stagione di cambiamento molto profondo basta pensare cos'era la prima parte del contratto l'inquadramento unico in termini di cambiamento del ruolo
Dentro l'azienda di governo dei contratti nazionali
E
Furono un salto
Evidente per chi immaginava in qualche modo la rappresentanza dentro l'azienda come molto simile al paragonabile alla rappresentanza politica
Perché dice un cambiamento di idea del delegato di reparto del voto generale dei lavoratori della possibilità che si possa essere letti anche non essendo iscritti ad organizzazioni allontana
La modalità della commissione interna che sono in vista dell'organizzazione ma sono gli stessi criteri che regolano politica
All'idea invece di una rappresentanza che in cui ha molto più forte l'espressione dei lavoratori che non la proposta delle organizzazioni rispetta l'elezione dei delegati ed è per questo che coincide anche con una stagione di rinnovamento delle organizzazioni sindacali
E era esplicito il conflitto perché in quegli anni lì dentro le aziende i partiti c'erano
Non c'era grande fabbrica dove non ci fosse la sezione del PC il NAS del PSI e IGP e della democrazia cristiana
E la stessa attività dei Consigli di fabbrica o dei Consigli dei delegati a seconda se ci riferiamo ai privati e pubblici
Il resto penso anche una attività in conflitto o in accordo con l'opinione dei partiti politici presenti dentro l'azienda
Che
In quella stagione lì non coincidono più con i capi del sindacato in azienda
Non c'è più la corrispondenza tra i grandi leader delle sezioni dei dei partiti eccetera con il fatto che erano anche i rappresentanti
Come dire più importanti delle organizzazioni sindacali perché si apre una stagione differente
Differente il protagonismo ma se dovessi leggerla oggi
La la la vera domanda è mentre il sindacato prosegue la sua trasformazione la politica sparisce
E i partiti spariscono
E allora c'è un versante che non si esplora mai ma che io credo che sia in fondo la ragione di tante cose e poi arrivo i problemi dell'oggi e cioè che
Per una lunga stagione per i partiti del nostro Paese lavora da un punto di riferimento fondamentale
La domanda è quando per la politica sparisce il lavoro
Perché ovviamente a quel punto cambia la qualità della supplenza anche in certe stagioni del sindacato ma cambia anche la qualità dell'interlocuzione tra le organizzazioni sindacali e la politica
E
Nella negli anni che abbiamo ma mano trascorso provate a pensare che stranezza era per esempio la discussione in un'organizzazione come la CGIL
Che era
Istituzionalmente in qualche modo composta dalla componente comunista dalla componente socialista poi sottobraccio da una terza componente il perché nella variazione del quadro politico subentra che aveva
Come tratto regolare della sua discussione che in fondo noi eravamo luogo dove comunque poteva continuare a esistere la casa comune della sinistra anche quando nella politica si andava la divisione
E il ruolo che svolge la CGIL rispetto al dibattito centro sinistra e non non giudizio sul centro sinistra convenzionate escludendo un del Partito comunista come strategia che c'è
Aveva invece sempre un'idea che pur non voi divisi con tutti gli accordi le percentuali la relazione trama ci consideravamo in fondo
Il il luogo dove si poteva partire dalle politica del lavoro costruire una casa comune la sinistra così parlavamo tra di noi
E
Gran parte del dibattito quando trentini propose lo scioglimento delle componenti non fu rispetto alla struttura organizzativa e alle relazioni anche perché un ulteriore si accorge dopo di quando cambia
Profondamente delle regole organizzative ma fu esattamente questo se veniva meno quel ruolo e quelli dei LEA che
Dal sindacato si potesse determinare comunque il mantenimento di un luogo di discussione anche la politica stava progressivamente cancellando
Poi io credo giustamente abbiamo scelto
Invece un profilo differente
Nostro dal rafforzamento dell'autonomia ma la discussione è un po'vedere un po'rovesciata rispetto a come rischiamo di farla oggi
E credo che sia anche per questo che noi non possiamo leggere l'oggi con gli occhi di allora
Perché oggi c'è un tema rovesciato sull'autonomia rispetto all'ora perché il sindacato conquistò con tempi diversi la CISL lo fece prima la CGIL arriva l'incompatibilità
In un modo diverso adesso abbiamo probabilmente una discussione che in qualche modo li articolata diversamente sul rapporto
Tra autonomia incompatibilità la relazione con la politica
Ma
L'autonomia è stata vissuta come la capacità di una forza sociale che ovviamente non si pensa meno della rappresentanza politica ma che ha un rapporto dialettico con la rappresentanza politica
E questo a come dire sempre rafforzato l'idea dell'autonomia e
Ciò che in qualche modo è venuto meno e de tuttora grandemente latitante il fatto che noi avessimo un punto autonomo di confronto con una proposta che sul lavoro si misurasse
E ne sono successe delle cose importanti
Perché siccome poi tutto viene riproposto nuovamente sul tema della modernità e del cambiamento
Se andiamo a qualche tempo fa quando la composizione dei partiti era ancora differente da quella attuale mi si permetta di dire un po'più radicata della virtualità attuale in quella stagione
Che coincide con anche punti di discussione complicate dentro il sindacato il messaggio generale qui guardo alla sinistra non guardo
Al governo attuale alla sua maggioranza il messaggio al sindacato era regolarmente un massaggio che diceva
Ma è la rigidità e il problema noi siamo un Paese troppo rigido la modernità richiede la flessibilità e il cambiamento bisogna come dire cambiare innovare
E lì c'è il primo grande cambiamento e i ritorno a un'idea di legislazione rispetto all'idea della contrattazione
E in ragione della deregolamentazione che era la parola d'ordine trasversale della politica in questo Paese si è prodotto un eccesso legislativo straordinario
Il quale eccesso legislativo straordinario oggi è la ragione e la sostanza della precarietà e della perdita di controllo sul mercato del lavoro
Perché ogni tanto bisognerebbe pensarci a come sono partiti certi processi modernizzatore e l'inversione del rapporto tra ciò che stava alla contrattazione ciò che invece è stata una politica
Poi si potrebbe
Da questo punto di vista andare avanti però lì c'è una tentazione
Ed è una tentazione che riguarda tutti trasversalmente che è quella di recuperare
Sul terreno legislativo ciò che alla contrattazione precedentemente era perché quest'operazione di trasferimento permetteva era alta di dire
Che del lavoro ce ne si occupava quando si era persa l'idea del lavoro come fondamento del punto di rappresentanza anche della politica
Ma questo vale per tutti è perché verso
Lo dovremmo fare una complicata discussione sul tema della rappresentanza della democrazia
Naturalmente rei ad ognuno di noi il referendum del mille novecentonovantacinque
In cui anche lì ci fu
Degli errori della di tutti parte della mia organizzazione della nostra organizzazione ma anche una belli Vello d'incursione politica rispetto al fatto che
Da fuori si doveva determinare quali erano il pluralismo e le funzioni del sindacato
Qual è il punto di incrocio di tutto ciò questa domanda continua ad esserci
Io penso che l'unità sindacale avrebbe rafforzato l'autonomia
Perché era alta la domanda che ci si fa oggi
Dell'evitare il sindacato di maggioranza governativa e di opposizione sindacato bipolare la domanda che ci si fa in ritardo
Perché l'attuale rottura a differenza di tutte le precedenti non è una rottura sindacale
La rottura di San Valentino la rottura sindacale è un'idea diversa
Di come tu rapporti la tua contrattazione all'inflazione e alla misura della scala mobile ma un tema assolutamente sindacale
La crisi del novantadue
è
Dentro tutta la dinamica del rapporto interno alla CGIL però la la dialettica interna CGIL sulla posseggo con la contrattazione
Cioè il giudizio non è sulla ruolo di quell'accordo per fare entrare
L'Italia nell'euro ed è la Comunità economica europea nella sua sopravvivenza con l'occhio di poi ma
La rottura di dibattito in giro per la nostra organizzazione che poi porta
Ma la decisione di trentina al dibattito ad Ariccia eccetera eccetera è ma
Vale il blocco dalla contrattazione quella scelta dei quindi di nuovo una cosa straordinariamente sindacale
Al di là delle
Delle differenze oggi non siamo in un dibattito che riguarda un merito sindacale
Oggi siamo in un giudizio differente su qual è la funzione del sindacato durante una crisi rispetto a un Governo che si
Manifestava assolutamente forte e quindi in grado di contrastare la costruzione di rapporti di forza da parte del sindacato
Queste questa è la rottura dal due mila otto in poi
Che la crisi ovviamente
Come dire del termine in in misura molto molto più massiccia non a caso
Dove il terreno diventa il terreno della salvaguardia del lavoro dell'accordo aziendale della tenuta di una storia di relazioni compiuta non c'è la divisione
I contratti si rinnovano dove prevale una forte tradizione della categoria
O del settore
Rispetto all'affrontare i propri problemi abbiamo risolto più o meno unitariamente quasi tutte le grandi vertenza sull'occupazione
Perché lì il tema sindacale diventa così forte e il rapporto con cosa dice il Governo così debole che tu ricostruisce L'Unità
Ma oggi il punto per cui non c'è la stessa ricetta di allora rispetta l'unità sindacale è il punto del giudizio sul Governo che mai anche nei momenti di rottura era stato l'elemento che determinava la rottura tra l'organizzazione
Di più di meno ma l'autonomia era innanzitutto autonomia dal Governo
Oltre che dalle controparti imprenditoriali non si è mai immaginato un percorso di discussione in cui fosse in questione
Se tu abilitino
La possibilità di provare a contrastare delle politiche o governo potute discutere sulle forme potevi discutere se avevi sufficienti rapporti di forza poteri discutere su quanto potevi chiedere rispetto alla situazione perché è evidente
Che la piattaforma dell'euro non è la stessa cosa di altre stagioni evidente che l'accordo sul punto unico di contingenza con tutta la discussione ci fu dentro la CGIL non è la stessa cosa
Dell'ottantaquattro ma eravamo nel rapporto tra quanto posso tirare rispetto
Oggi siamo lì non posso fare devo andare da un'altra parte perché nella relazione con il Governo non posso fare
E
La ma
Diceva dalla piazza San Giovanni che il problema era ricostruire l'unità non vorrei dire anche gli altri dicevano che il problema vorrei ricostruire l'unità
Mese prima mese dopo due giorni dopo ma
Non era mai dato per scontato che quella era l'occasione per dire rendiamo strutturale la divisione e anzi troviamo a fare della divisione l'oggetto di competizione tra le organizzazioni sindacali
Ma quando oggi uno dei sindacati confederali dice quotidianamente così vado al sorpasso
Sbaglia previsione ma a parte lo sbagliare previsione era alta indica l'idea che la rottura diventa elemento di competizione
E quindi favorisce o asseconda comportamenti che invece il Governo ha ben introiettato che è l'idea che la divisione del sindacato rende debole sindacato
Ma mentre una esercita un'antica funzione dividi et impera come sta facendo su qualunque questione del Paese e quindi ha bisogno di farla anche sul sindacato perché sono non regge la sua politica
è nel versante sindacale che è cambiata una cosa profonda
E cioè l'idea che tu puoi scontare di essere più debole ma che questo diventa un elemento di competizione tra le organizzazioni
Però credo che questo
Ponga una necessità di lettura un po'diversa da quelle che abbiamo
Ha avuto in altre stagioni e in altri e in altri tempi ed è per questo che bisogna provare a leggere il tema della democrazia della rappresentanza un po'diversamente da altri
Non con un dibattito come dire che conosciamo tutti bene l'applicazione della Costituzione e poi tutti abbiamo fatto degli errori e magari col senno di poi
Se forse qualche tempo fa avessimo applicato l'articolo trentanove saremmo oggi in una condizione differente ma potrei dire
Se del novantacinque avessimo avuto un pensiero lungo non avremmo
Come dire lasciato che si determina sull'articolo diciannove dello Statuto che oggi torna contro i grandi sindacati invece che essere a favore del pluralismo del pluralismo sindacale il pensiero lungo ogni tanto fa difetto ma
Il tema che oggi c'è e questo è davvero una discussione aperta
E
Un po'più complicata di come la si fa ma la rappresentanza
E la misurazione della rappresentanza
E solo funzionale a decidere chi può firmare a non firmare un accordo o è di nuovo il tema della rappresentanza sociale come tema generale
Perché se è tema della rappresentanza sociale come tema generale c'è bisogno che la rappresentanza incroci il rapporto con i lavoratori il loro voto la loro decisione loro voto rispetta rappresentanti la loro decisione sulla contrattazione
Se invece l'idea è che tutto è puramente il riconoscimento dell'altro da te rispetto al fatto che poi non puoi fare gli accordi
Ebbene non ho certo che torna esserci puro primato dell'organizzazione
Ma a quel punto è un'organizzazione che non ha più un'ambizione di a vere
Come invece ha sempre avuto il Sindacato italiano in quanto grande sindacato confederale un'idea di rappresentanza sociale che va oltre la mera funzione contrattuale nel luogo specifico
Ma se una rappresentanza sociale deve misurarsi con ciò che rappresenta direttamente i suoi scritti e ciò che rappresenta invece come azione che sono l'insieme dei lavoratori e in molti casi anche ciò che va oltre i lavoratori
Pensiamo ai pensionati ma pensiamo a cosa la contrattazione sociale e allora qual è il punto d
Congiunzione tra la rappresentanza della propria organizzazione la funzione di rappresentanza generale in termini di misura della rappresentatività diventa fondamentale
Non a caso dello stesso Pubblico impiego l'unico caso di legislazione che noi abbiamo si incrociano i due elementi
Non solo per decidere che può fare gli accordi o meno ma anche per misurare il fatto che tu rispondi è una rappresentanza che va oltre agli iscritti all'organizzazione sindacale
Così come
In quale democrazia
Può essere funzionale a un'idea che tutto si racchiude nella responsabilità delle organizzazioni
O può essere funzionale l'idea che a partire dalla responsabilità dell'organizzazione tutti cerchi
Di coinvolgere quei lavoratori che hanno comunque sia
Le conseguenze positive o negative della contrattazione che tu fai e cerchi di riportare alla contrattazione la funzione fondamentale della regolazione del rapporto di lavoro
No con tutto
L'affetto
Evitiamo che questa stagione che è una stagione difficile di rottura diventi una stagione in cui si riscontra in materia la contrattazione
Perché l'idea che in questo schema noi a questo punto facciamo
La regolamentazione del salario minimo o la regolamentazione dei ciò che l'UE il far può fare o la regolamentazione di quelli che sono i diritti di riferimento è lo stesso schema del mercato del lavoro
Di fronte a un giudizio che la politica Danut condiviso dal sindacato l'idea della regolamentazione porta con sé un eccesso di regolamentazione o l'idea della debolezza della contrattazione invece di rafforzare la contrattazione porta la sostituzione per legge
In un Paese come il nostro lo dico con un con la serenità di chi questa discussione sulla riunimmo nell'organizzazione l'ha fatta non so quante volte e che stiamo facendo peraltro nel sindacato europeo in questo momento
Il salario minimo ucciderà con il contratto nazionale di lavoro ma uccide anche la contrattazione aziendale lucida e non perché noi avremmo
Come dire una una maggior debolezza ma perché oggi il nostro popolo il problema e che il mercato del lavoro così come è stato strutturato a legislazione ha sottratto dal contratto troppi soggetti che bisogna ricondurre ad avere diritti
E se invece io determini non solo che c'è un punto di riferimento che il salario minimo in mettiamo in fila che cosa succede delle collaborazioni coordinate e continuative cosa succede gli stage cosa succede di tirocini
Cosa succede delle mille forme che non abbiamo bisogno di trasformare in forme contrattualizzate contrattualizzati che escono da qualunque regolazione di tutto il resto
Se pensiamo che il tema della rappresentanza sociale nella sua complicata dialettica con la rappresentanza politica però è tema forte
Io credo che oggi la politica dovrebbe porsi non il tema dell'unità delle organizzazioni sindacali che pure tema nobile ma per esempio il tema del mantenimento della funzione di rappresentanza del sistema imprenditoriale
E il salario minimo un modo per
Distrugge neanche quello perché è l'idea che la risposta che tu dai all'attacco al sistema di rappresentanza che è quello che determina
La contrattazione è quello che la legge ha risolto il problema per tutti
Io faccio il problema di far rientrare Marchionne non sistema non di fare uscire tutti quelli che possono imitare Marchione
Cioè esattamente il problema opposto e mentre la rappresentanza va in quella direzione l'idea che tu ci hai come unico vincolo salario minimo non i contratti va esattamente nella direzione opposta
Ho bisogno tradotto di applicare l'articolo trentanove larga connesso
Lo posso fare indipendentemente dalla funzione delle parti sociali e qui si apre una bella discussione io credo che bisognerebbe favorire
Il fatto che le parti sociali non ci riescono ma in questa condizione dico anche che se il tema della rappresentanza sociale tema importante per la rappresentanza politica io capisco anche che possa decidere di provare a fare la legge
Questo Parlamento lascerei perdere ma questo è un altro ragionamento che riguarda Spiro il contingente non un periodo lungo dinnanzi a noi
Però
Perché bisogna andare a discutere questa io credo che se la grande differenza tra allora ad oggi
Allora
Il Partito Comunista e non solo tutti i partiti ricevono il problema di trovare qual era il confine tra un sindacato confederale che della sua rappresentanza sociale faceva anche la capacità di organizzare politiche complesse
Qual era il confine perché non venisse sottratto terreno alla rappresentanza politica
Oggi siamo ad un problema rovesciato rappresentanza politica non ha un'opinione sul lavoro per favore non facciamola sul sottrarre spazio al sindacato
Ma proviamo ad immaginare come invece a ricostruire una ragion d'essere dal lavoro della rappresentanza politica può proporre un ruolo interlocuzione diverso da quella di altri
In un'idea di autonomia rispettiva
E reciproca che ha il fondamento nel riconoscere al sindacato le sue funzioni è la politica delle funzioni diverse anche qui un dibattito complicato perché quando facciamo l'accordo novantatré quando facciamo quell'accordo novantacinque
Sulla riforma delle pensioni il dibattito su la funzione dell'accordo interconfederale in rapporto al Parlamento che doveva trasformarlo in legge fonte elencato dibattito ovviamente poi di nuovo nel due mila sette torno
Perché il ruolo della concertazione delle parti sociali determinava anche il fatto che il Parlamento dovrà in qualche modo applicare
E mettere il timbro
A un accordo che c'era e si costruisce una lunga faticosa
Mediazione su la traduzione legislativa
Di una di un accordo sindacale con ovviamente al fatto che le parti sindacali gravano firmato furono gelosi guardiani del fatto che non ci fosse una differenza tra i due
Questo tema ovviamente c'è qual è il primato della legislazione il proprio per questo io penso che il tema vero sia ridi istinto vere ciò che deve andare alla contrattazione ciò che deve andare a legislazione
E trovare da lì a riarticolare non in termini banalmente di semplificazione legislativa ma esattamente in termini di pensare
Che la strada che si è seguita e che questo Governo ha moltiplicato è una strada che interferisce e vincola la contrattazione
L'ha fatto nel collegato al lavoro l'ha fatto sulla disciplina della legge trenta e sue trasformazioni
Lo vuol fare quando viene proposto in quel modo lo statuto dei lavori e sono tutte operazioni che sottraendo autonomia le parti sociali determina un'ingerenza della politica e il mantenimento della divisione del sindacato
Perché il punto d'origine che ripropone quella divisione che c'è diverso è invece una funzione del Parlamento che quella che dice quel valore della rappresentanza sociale
Richiede che abbiano efficacia erga omnes e quindi abbia una regola di misura della rappresentatività ma chiedo di misurarti non chiedo di sostituirti
Questo io credo che sia il nuovo limitate bisogna ricostruire chiedo di misurarti è legittimo
Noi non lo diciamo perché in questa stagione misureremo della virtualità è legittimo però dire chiedo di misurarti credo non sia legittimo immaginare che bisogna sostituirsi
La la chiudo così perché l'ho fatta lunga io penso che in momenti di maggiore
Difficoltà nella relazione
Tra il gli organi nei tempi recenti tra le organizzazioni sindacali e la politica e quindi anche il Partito Comunista sono sempre stati momenti dati dalla particolare forza del movimento dei lavoratori quella stagione
Oggi siamo un tema in qualche modo diverso
C'è una debolezza della politica e c'è una debolezza delle organizzazioni sindacali
Il credo che lo sforzo che tutti bisogna fare provare a non stare nello stesso recinto ma allargare quel recinto e ciò si può fare a partire da riconoscere
Alla rappresentanza sociale una funzione importante che su alcune cose autonoma e autosufficiente
E su molte altre cose se forse volesse essere autosufficiente farebbe un disastro perché non si può essere auto sufficienti rispetto alla politica ma per non essere autosufficienti ognuno deve sapere che allarga
Il proprio campo e non lo mette in conflitto se tutti giocano suo stesso pezzettino di terra
Diventa assolutamente molto difficile
Per ricondurla alloggi direi che dovremmo giocare sullo stesso campo
Per mandare a casa un Governo che state strutturando lavoro bisognerebbe giocare in campi autonomi nella funzione che si vuole dare la contrattazione
Bene abbiamo affrontato problemi importanti nevralgici ancora molto intricati ma dentro un lungo percorso avanti popolo ci ha dato la possibilità di fare un'altra per la discussione
In altri momenti favorevoli ringrazia
Consegnarla nel
Ricordo coniata per questa occasione che riproduce la prima tessera
Del
Del PC sito RAI avuta ma io sono disponibile a Linate neonati
Prego l'appello grazie a tutti e buonasera grazie
La legge