A 40 anni dallo Statuto dei lavoratori

Prevenuti in attesa del professor Treu che è impegnato un momento nella sua attività parlamentare il convegno a inizio con la relazione del Presidente della Fondazione Fausto Bertinotti
Signore e signori
Buongiorno e grazie di essere qua ringrazio naturalmente
Insieme a loro che sono presenti dei nostri autorevoli relatori
Sono loro i relatori naturalmente io o semplicemente un compito di introdurre questa discussione
Ringrazio
Gli altrettanto autorevoli esponenti
Di organizzazioni sociali e politiche che hanno avuto la cortesia
Di partecipare alla tavola rotonda che effettueremo dopo una brevissima pausa oppure relazioni di Enzo Bartocci di Massimo Paci di Tiziano Treu
Questa occasione l'abbiamo voluto promuovere perché sembrato
Che non sia un anniversario celebrativo naturalmente
Il mio lavoro non mi consente un'attualizzazione di questa tematica per questo noi diciamo protagonisti della tavola rotonda avranno
Possibilità e libertà di cimentarsi in questo rapporto tra il Presidente il passato io mi limito semplicemente a qualche osservazione introduttiva su
La nascita dello Statuto dei diritti e dall'altro che costituisce
Uno spartiacque
Tra due diverse e poche storiche dichiarazioni socialità
Non credo che ci sia nessuna infusi in questa definizione
Anzi credo che si possa dire che lo Statuto dei diritti oratori è uno dei pochissimi casi di intervento legislativo
Che ha visto confermato affermato e sviluppato il suo ruolo nel corso del tempo
Cioè si può dire che sia uno dei grandi
In Italia
Nel quale una una legge guadagna
Un consenso
Molto molto largo per un lunghissimo periodo un consenso crescente
Viene considerata in maniera crescente quasi un senso comune
Nelle relazioni sindacali un grande elemento di riforma dell'ordinamento e della pratica sociale
Del paese
Il lo Statuto viene del resto interpretato dalle sue forse diciamo più impegnate
Immediatamente come una attuazione della Costituzione come uno sviluppo pratico
Politico e istituzionale dell'ordinamento costituzionale
Viviamo in tempi in cui
La Costituzione materiale
Almeno questa è la mia opinione
Si rivela improntata a un vs la Costituzione e la carta fondamentale
Quelli erano a me sembra i tempi invece in cui la Costituzione materiale lavorava nel corpo
Della dell'ordinamento costituzionale costruito dal processo costituente
I successivo ciò spesso la formula la Costituzione ha valicato i concerti fra
Fino allo Statuto io abiliti lavoratore la può importante pratica sociale sindacale
Soffriva di grandissimi limiti in particolare tra i lavoratori all'interno del processo produttivo
Lo statuto è ritirato l'attore nella forma più autorevole più solenne valicare da quei cancelli
Quando nacque il centrosinistra non avanti titolo con un titolo rimase famoso da oggi ognuno di noi è più libero
Credo che
Questo titolo non so quanto appropriato a quel momento si potesse invece attribuita certamente lo statuto dei diritti dei lavoratori quindi da quel giorno
In qualche misura in questo Paese ognuno più libero
Da allora non c'è soltanto un mutamento prodotto dalla legge c'è un mutamento del rapporto tra pratica sociale coscienza di massa che legge
E così allo Statuto dei diritti dei lavoratori lo diranno i nostri autorevoli ospiti
In ogni caso
Quello che si può dire che è già in partenza e che insieme lo statuto dei diritti dei lavoratori
E del sindacato
Le due dimensioni stanno insieme Commenda vedrete e vedremo più tardi questo è uno degli elementi anche di contrasto nel processo di costruzione dello Statuto dei diritti dei lavoratori
Penso
Arrivato il professor Treu che ringraziamo e salutiamo penso che
Lo Statuto si produce in un equilibrio
Che è quello che alla fine lo rivelò vincente
Tra il riconoscimento dei diritti dei lavoratori
Che si manifesta nella forma più autorevole con la fine del regime del licenziamento ad nutum sebbene
è una fascia importante ma non diciamo totalizzante dai lavoratori
E il riconoscimento del sindacato
Come rappresentanza rappresentante dei lavoratori e come soggetto contrattuale negoziale
Quello che tiene insieme
Il
Non sempre stanno insieme i diritti dei lavoratori il riconoscimento del ruolo del sindacato è un'idea di partecipazione democratica dei lavoratori
Che viene fissata nel diritto all'Assemblea dietro assembleare
Diciamola la cornice entro il quale viene concepito il rapporto tra sindacato e lavoratori
E che credo dia ragione a un'interpretazione che sposta fatto da uno studioso di relazioni sindacali come Bruno Manghi
Quando parlò di un patto di reciproco interesse tra i lavoratori il sindacato
Cioè di un reciproco interesse fondato su su una riconoscimento da parte del sindacato perché il suo lavoro doveva essere teso ad allargare la sfera dei diritti e dei poteri dei lavoratori
E che da parte dei lavoratori c'è un riconoscimento che il sindacato è lo strumento all'uopo
Più o
Usabile in questa direzione
Non è una nascita improvvisa non è una costruzione diciamo così che nasce improvvisamente
Però ha una sua originalità almeno così io penso
è una lunga strada quella che porta all'approvazione della legge sulla salute dei lavoratori
Hai spiegazioni anche un ispiratori anche lontano penso Giuseppe Di Vittorio
Quando in tempi appunto assai distanti
E tempi che non consentivano la previsione di un esito favorevole
Apre il questa strada in Italia
Nascere diciamo questa ispirazione fuori dalle istituzioni non attua dentro le istituzioni e anzi
Caso anche questo abbastanza
Assegna al Governo un ruolo rilevantissimo nel portare a compimento l'operazione
Tanto che
Due Ministri nel lavoro
Come Brodolini e Donat Cattin
In un passaggio di testimone
Fatto anche di un sodalizio nella interpretazione della fase e della produzione legislativa
Riesce a portare a compimento un'impresa tutt'altro che facile
Si è discusso molto suo ruolo e sul peso di delle culture giuslavoristi e dei giuslavoristi a partire da Gino Giugni
Rispetto alla politica e del peso dei politici rispetto a questa componente giuslavorista che peraltro
Veniva affermandoci in in quel periodo quasi a formare una scuola
Che peraltro stabiliva un rapporto assai interessante con altre scuole
Vengo qui un esponente autorevole di queste
Di diritto costituzionale penso al professor Gianni Ferrari
Questa questa relazione tra anche culture diverse anche colto e giuridiche e costituzionali diverse
Dà luogo a un laboratorio assai significativo che costituisce
Non
L'esclusivo patrimonio dell'elaborazione ma un contributo importante non esclusivo perché le componenti politiche attrattiva dai Ministri che adesso citato Brodolini accolte e altrettanto rilevante anche sul terreno della votazione
No non esiste diciamo una separazione secondo cui ci sono dei tecnici che suggerisco una soluzione e dei politici e come carta assorbente raccolgono c'è una reale dialettica perché entrambi i poli di questa costruzione sono
Diciamo così fondati su culture politiche e lavorista assai significativa
A me pare tuttavia che quello che decide
Contribuisce molto la decisione sia il contesto io non credo che si posso leggere lo statuto dei diritti dei lavoratori senza leggere il contesto entro cui prende ecco
E senza quella
Costruzione di un movimento unitario senza precedenti in Italia
E senza successori
Chi è stato il processo che ha portato alla radicale riforma del sindacato
Sia nella direzione di sindacato unitario seppure plurale
Sia nella costituzione di una figura originale del sindacalismo proprio quale quella del sindacato dei consiglieri
Una cultura
Originale quella che è stata chiamata delle Goletta leghismo
E una cultura altrettanto originale quello del rapporto tra indagato l'avvocato fondato appunto sull'Assemblea sul delegato
Realizza una pratica contrattuale
Che in qualche misura costituisce
Come si può dire l'humus
Sulla quale è possibile pensare alla realizzazione dello Statuto dopo la lo fu lunga incubazione
Vorrei ricordare infatti che
Il contratto nazionale
Dei metalmeccanici quello che
Viene chiamato dell'autunno caldo
Contiene elementi significativi di sinergia con lo Statuto dei diritti dei lavoratori importantissimo
Perché sottolineo questo elemento importante perché uno dei problemi
Che il processo di definizione lo statuto dei diritti dei lavoratori doveva affrontare quello del rapporto tra contratto e leggi
E affermazione sul terreno contrattuale
Di una cultura
Dichiarazioni sociali
In sintonia con l'elaborazione che veniva costituendo si attuano lo statuto dei diritti dei lavoratori consentiva di dare hanno fatto Total contrattazione e legge
Una relazione diciamo così di pari dignità una relazione di pari dignità che mi diceva molte
Sospetti e preoccupazione
Nasce così questa legge così importante il venti maggio del settanta e siccome
Ce lo siamo ce lo dimentichiamo spesso vorrei rileggere la sua definizione perché risulta assai significativa
Di cosa è la legge nuova me sulla tutela della libertà e dignità dei lavoratori
Delle libertà sindacale e dell'attività sindacale nei luoghi di lavoro
Mi pare una definizione compiuta
Viene messo in rilievo in primo luogo le libertà ed è la dignità degli allevatori
Cemmi risparmio cenni politico polemici sull'oggi che potrebbero essere spesi a mani basse
E sulla attività sindacale nei luoghi di lavoro
Loro ho cercato di accennarglielo sotto al rapporto tra movimento e istituzioni
E a quello tra contratto e legge
Vorrei anche
Richiamare la stagione legislativa a cui lo statuto dei diritti dei lavoratori da Corso
Per potere
In qualche modo sottolineando il fatto che siamo all'interno in garanzia questo rapporto tra movimento e istituzioni e in grazie a questo secondo rapporto tra il contratto è legge
Ad una stagione legislativa straordinaria ricordo sommariamente
Che dopo lo Statuto dei diritti dei lavoratori viene la legge sugli asili nido e tutelata lavoratrice madre quella sull'obiezione di coscienza quella sul lavoro a domicilio
Il decreto delegato sulla scuola il diritto di famiglia i consultori il divorzio la parità uomo-donna e poi la riforma sanitaria l'aborto l'equo canone la chiusura dei manicomi cioè una stagione
Che
Diciamo senza incertezze interpretative possiamo chiamare di riformismo forte che attraversa
Il il Paese che un Paese vive in grazie a questi tanto
Non sarei diciamo così minimamente onesto se non ricordarsi anche le resistenze
Che è questa
Conquista ha dovuto incontrare
Ci sono resistenze conservatrici naturalmente diciamo queste
Al solito risiedevano in una idee in una idea spero di poterlo dire dell'in paese dal rapporto tra in paese marcato
Che considerava la libertà dei lavoratori deliberata il sindacato come tendenzialmente incompatibili con la
La la la perseguimento della produttività aziendale e della competitività
Delle merci italiane sulle mercato sul mercato internazionale
Un Paese di asportazione insomma veniva detto non può consentirsi delle misure di tutela dei lavoratori e di riconoscimento del ruolo del sindacato
Salvo diciamo questa tesi essere smentito dal fatto che gli incrementi di produttività sono stati determinati anche da questo ruolo attivo e negoziale dei lavoratori del sindacato medesimo
Ma ci sono state
Credo che sia il caso di riconosciuto anche a a resistenze su un altro versante chic
Cioè su un versante che criticata era esisteva lo statuto dei diritti dei lavoratori per altre ragioni si può dire in qualche misura interni al movimento operaio interne lo stesso movimento terra
Ancora per ricordare un attimo solo il contesto
Vorrei richiamare che davvero siamo e perché per capire perché le resistenze dei due lati diciamo così vengono sono montate siamo davvero in una stagione di crescita delle lotte straordinari
Vorrei appunto ricordare
Che
Il contratto nazionale di lavoro dei metalmeccanici non soltanto realizza quella sintonia di cui parlavo prima
Ma proprio sul terreno dei diritti realizza una pratica dell'Obiettivo assai significativa nella trattativa dei metalmeccanici la FIAT ricorrerà licenziamento
Gli alcuni operai i sindacati FIOM FIM e UILM
Prossimi a essere F LM ce ne qui un protagonista interrompono le trattative
Organizzano una una imponente crescita di lotte e forse per la prima volta credo anche l'unica
Anafilattica semplicemente riconosce la sconfitta ci sono altre protagoniste anche qui vedo riconosce la sconfitta Agnelli scenderà a Roma
Da Donat Cattin per comunicare agli il ritiro dei licenziamenti credo caso senza precedente e senza sviluppi ma che dice tuttavia come questo elemento della tutela del lavoratore
Che trova nel superamento dell'argine del licenziamento ad nutum un un elemento di assestamento poderoso costruttori diritti anche nella pratica sociale era fortemente la Provincia questo elemento
Io ho finito
Questo elemento consente appunto di vincere le resistenze diciamo così da sinistra
Che sono di due ordini diversi tra di loro
L'uomo
Io
Meno ed importantissimo di questa grande tradizione culturale nulla viene da una diffidenza interno ACIS alla grande scuola di romani Ascoli differenze
Che a manifesta una profonda diffidenza nei confronti dell'intervento dello Stato e dunque della legge sul terreno delle relazioni sociali
Ancora ricordo un passaggio importante a questo proposito quando di fronte ad una affinata
Opposizione di questo di un virtuoso rapporto tra contratto è legge proposto da Gino Giugni
Beh Pietrobelli Bandini attore
In un convegno in questa prospettiva in qualche modo diciamo mettendo fine a un possibile ostracismo
Dalla CISL all'ISPI espiata dai romani nei confronti dello Statuto dei diritti dei lavoratori in quanto intervento legislativo al di là del merito diciamo del suo contenuto programma
Un'altra resistenza veniva dall'interno della sinistra il movimento operaio
Auguro a ricordare all'impianto critico con cui
Un giurista di grande peso del Partito Comunista Italiano con attori
Il che intervenne alla Camera per criticare severamente questo impianto per due ragioni la prima perché affidava al sindacato un nuovo ruolo che rischiava di di istituzionalizza allo
E la seconda per il limite
Opposto alla estensione con l'articolo diciotto del
Eliminazione del licenziamento al minuto
Che veniva considerato un limite non accettabile quanti qui
C'è una presenza di enti importanti esponenti di cultura e giuridiche che mostrano la stessa obiezione pur avendo lavorato significativamente a questo a questo progetto ma appunto queste resistenze anche il sindacato ci sono
Penso a una figura a cui siamo tutti legati da grande rispetto a Vittorio fuori
E fu fino all'ultimo critico severissimo dello Statuto dei diritti dei lavoratori
Queste critiche secondo me secondo me
Sono state falsificate dal corso della storia
Sia diciamo così quelle conservatrici
Che quelle che avvenivano sul versante dell'interno al movimento per
E lo statuto dei diritti d'autore Troja affermato la sua forza la sua vitalità e la sua cultura progressiva all'interno delle relazioni sociali e nel rapporto tra
Contatto legge conflitto sociale e esercizio dei dei diritti dei lavoratori delle lavoratrici e delle persone
Ed è per questa ragione che io penso che sia anche utile tornare a ragionare su quell'impianto e cioè quella esperienze grazie
Grazie grazie
Alla relazione introduttiva a ora atto allora Enzo Bartocci Presidente della Fondazione Brodolini prego
La dimensione entro cui si colloca
Lo statuto dei lavoratori
E quindi come dire la mia relazione
è un rapporto come dire di integrazione di continuità con le cose dette da Fausto Bertinotti
Per comprendere compiutamente le ragioni che la portata della legge che detta norme sulla tutela e dignità dei lavoratori della libertà sindacale nei luoghi di lavoro e norme sul collocamento
Legge conosciuta come lo Statuto dei lavoratori occorre a mio avviso fa riferimento in particolare
A due elementi a cui alluso prese
Trattenendosi su questi
Fausto Bertinotti
Due elementi che soli possono renderla pienamente intellegibile e si sono rispettivamente il contesto in cui dalle norme maturano e la cultura di cui furono il risultato
Per quanto riguarda il primo aspetto occorre ricordare che la legge trecento approvata il venti maggio del settanta viene elaborato in una stagione in cui in una situazione di declino della parabola riformista del centrosinistra
E delle speranze da essa suscitate monta nel Paese una contestazione che è iniziato con il movimento studentesco
Troverà seguito in un conflitto di crescente intensità promosso per farci tutti gli anni Settanta dal mondo del lavoro
Le cause economico-sociali a monte di questo fenomeno sono state individuate in una forte depressione ciclica che corre tra il sessantaquattro al sessantotto dovuto una flessione congiunturale
Che si era sovrapposto ad una crisi strutturale di più antica origine
Prosegue inoltre in questo periodo il processo di concentrazione finanziaria economica e produttiva già in corso da anni e l'accentramento degli occupanti dell'industria del nord
Che provoca concentrazione operai e al contempo omogeneità della mano d'opera
Una omogeneità cresciuta coma testo le ricerche fatte da Marcello De Cecco nel settantadue da Massimo fasce nel mille novecentosettantaquattro
Dalla selettività della domanda di lavoro a favore soprattutto dei lavoratori di sesso maschile dita e dieta intermedia
Era questa la conseguenza della mancata attuazione di quella strategia programmata delle riforme
Possa alla base del centrosinistra che prevedeva l'inserimento del conflitto all'interno di un processo di formazione delle decisioni che avrebbe visto le organizzazioni sindacali quali
Interlocutori permanenti e partecipi della formazione del programma stesso
Ciò significava afferma Luciano Cafagna che la programmazione dove è avvenuto vizi della dialettica promosso dal sindacato attraverso l'azione rivendicativa e il conflitto
Il conflitto rappresenta infatti come scrive io Schumann una caratteristica dalla società industriale plurale pluralista a economia di mercato
Adesso non è soltanto una variabile esplicativa delle disuguaglianze presenti all'interno di quella società ma costituisce la controparte naturale del progresso tecnico e della conseguente creazione
Di nuova ricchezza e al contempo di nuovi squilibri
Per queste ragioni l'azione sindacale come chiarisce il memorandum Giolitti dell'aprile del sessantaquattro
Veniva intesa dalla programmazione quale elemento fisiologico dello sviluppo e al tempo stesso come strumento per realizzare una progressiva riduzione
Delle disuguaglianze realizzando in tal modo coesione sociale
Alle organizzazioni sindacali si chiedeva soltanto un atteggiamento di coerenza gli rispetto agli obiettivi generali del Piano alla definizione del quale però chiamate a partecipare
Purtroppo il disegno di una politica riformatrice programmata nel suo sviluppo e nei suoi esiti falliti
In quanto non poteva dimori le ragioni
Chi erano all'origine della convenzione degli studenti dogma nei confronti partito comunque Enzio che costituiva nel mondo bipolare in conseguenza dalla divisione delle aree di influenza
Un'applicazione moderno del principio cuius regio value shore religioso con il quale si era concluso nel mille cinquecentocinquantacinque la pace di Augusta
Di conseguenza il Partito Socialista Italiano si trovò stretti in una morsa da una parte il rifiuto del PC
E per la sia pure in forme diverse di un ampio settore della CGIL di accettare e sostenere una politica riformista di alta ampio respiro
Che si attuasse senza la sua diretta partecipazione alla maggioranza di Governo
Dall'altro la preclusione da parte del
Della maggioranza dodici a che i voti del Partito Comunista potessero concorrere in modo
Determinante alla formazione delle leggi e alla loro approvazione
Questa situazione fa aggravata nel mille novecentosessantaquattro dalle politiche restrittive imposte dalla maggioranza Dorotea
La cosiddetta linea Colombo Carli all'azione del Governo del Governo
La stretta correlazione fra questi due elementi ciascuno dei quali costituiva una giustificazione dall'altro segnano in confini invalicabili
E l'inevitabile declino del centrosinistra il cui partito socialista anche per le sue divisioni e contraddizioni interne non riuscì ad opporci
Negli anni che seguirono in Italia vi fu quello che Scoppola chiamato uno sviluppo senza guida
Per cui la conflittualità sociale vuol fu anime mutata dalla frustrazione per l'aspetto a dire deluse
E dal peggioramento delle condizioni di lavoro della qualità della vita che si erano avuti dopo la forte accelerazione
Che le retribuzioni medie dei lavoratori dipendenti avevano ricevuto nel biennio mille novecentosessantadue mille novecentosessantatré
Nesi Guinea il mille novecentosessantotto una esplosione sociale di particolare rilevanza
In quanto produsse come scrive Giuliano Amato la trasformazione di una società che prima si faceva rappresentare la partiti e sindacati
In una società capace di rappresentarsi da sola e di far valere in prima persona domande sociali
Che riteneva emarginate dal sistema politico
In questa temperie si viene a trovare già concludo Brodolini quando il tredici dicembre mille novecentosessantotto fu nominato ministro del lavoro del previdenza sociale nel Governo Rumor
La prima iniziativa che assunse fu quella di nominare una Commissione ministeriale di esperti presieduta da Gino Giugni che aveva chiamato a dirigere l'ufficio
Legislativo del ministero per elaborare un progetto di legge riguardante appunto lo Statuto
Di questo Progetto sempre importante identificare come si è detto in premessa la cultura di cui espressione in quanto soltanto Issa
Poi definirne insignificanti al di là della lite l'assenza delle norme che da esso previste
La legge è risultato dell'incontro tra due personalità ugualmente straordinarie quella di Giacomo Brodolini e quella di Gino Giugni le cui radici culturali si integrano perfettamente dato il loro elevato livello di
Complementarietà
La prima esperienza politica di Giacomo Brodolini
Di cui come fondazione abbiamo pubblicato un testo uscito in questi giorni con accluso un DVD di Arnaldo private rotti questa prima esperienza dicevo è iniziata quando nel mille novecentoquarantatré
A Giacomo Brodolini avendola incontrate in Sardegna dove il suo reggimento era stato trasferito Emilio Lussu il primo maestro che lo introdusse nel Partito d'azione
I giovani soprattutto gli intellettuali ha scritto Francesco De Martino
Ricordando Brodolini ma parlando al tempo stesso anche di una sua
Personale esperienze
Videro nel Partito d'Azione grande protagonista della Resistenza il pudore di una democrazia avanzata e di una evoluzione del socialismo della quale fu considerato una componente creata per rinnovarlo
Giacomo Brodolini poi aveva maturato
Nei piani se io non rientra mito riformistico di matrice Turati Anna che Trevor Gigi da quel programma minimo che il Partito socialista aveva approvato nel Congresso di Roma del mille novecento
Egli riteneva cioè che nell'Italia degli anni Sessanta
A causa dei ritardi nell'evoluzione delle strutture economiche e sociali che delle difficoltà oggettive derivanti dal quadro politico esisteva una certa analogia con la situazione di inizio del secolo
Però un pertanto a suo avviso le riforme sociali che coglievano in forma più dirette ai bisogni delle classi lavoratrici e decide di più marginali delle popolazioni
Queste quindi le priorità che la questione sociale degli amici sessanta proponeva e dalle quali occorreva ripartire
Si trattava di un'emergenza ma non solo di un'emergenza che richiedeva anche attraverso
Labo collaborazione comparti di borghesi
Innanzitutto una più ed equo politica redistributiva un miglioramento generalizzato delle condizioni di lavoro e delle tutele da assicurare la classe lavoratrice
Attraverso misure che realizzando un livello più elevato di giustizia sociale garantissero ad essa più reali spazi di libertà nei luoghi di lavoro e nella società
Importante appare quindi le cammin Giacomo Brodolini tra il riformismo di stampo dura piano quello che fu chiamato l'umanissimo socialista
Nella concezione evoluzionistica Di Carlo Rosselli che tendeva ad aggiornarmi nelle politiche per creare una prospettiva socialista per l'Italia dopo la dittatura fascista
Rotolini aveva mente che era stato Fini proprio Filippo Turati nel suo famoso discorso rifare l'Italia
Pronunciato qui alla Camera dei deputati ventisei giugno Mino centoventi ad affermare che non si riuscirà industrializzare il nostro Paese se prima non avremo fatto il nuovo Statuto dei lavoratori
Che li faccia partecipi della gestione nella direzione nel controllo della produzione nazionale cioè condomini veri
Di Statuto dei lavoratori come ricordava prima Bertinotti ne parlerà nel cinquantadue Giuseppe Di Vittorio indicandone contenuti e assi portanti del Congresso nazionale della CGIL
Quella rivendicazione così come
Il piano di lavoro
Già Coburgo limiti pulire rilevando nei limiti sostenne con grande convinzione ritenendoli la nuova frontiera dall'azione sindacale nei dieci anni dal Niger scorsi nella CGIL tra il mille novecentocinquanta nel mille novecentosessanta
Ritornato all'attività politica come responsabile la sezione Massa
Dell'ASI della direzione del PSI ieri poi come vicesegretario unico accanto al Segretario Francesco De Martino
Le politiche sociali e lo Statuto dei lavoratori costituirà gli oggetti prevalenti del suo impegno
Il Governo Moro del mille novecentosessantatré che costituisce il primo esperimento organi o di centrosinistra
Avrà allo Statuto tre soli obiettivi più qualificanti
Ma solo con il governo Rumor almeno centosessantotto quando Giacomo Brodolini assumerà la responsabilità del dicastero del lavoro e della previdenza sociale questa antica rivendicazione socialista ce l'ha posto al centro dell'attività di Governo
Diverso è in parte la formazione di Gino Giugni
Egli era un riformista con connotazioni Salvemini anni giuslavorista di alto profilo avete inizialmente indirizzato la sua ricerca nei confronti del sindacato
Sia in quanto la gente contrattuale del mondo del lavoro sia come
Protagonista di un conflitto
Dalle rilevanti implicazioni politiche all'inizio degli anni Cinquanta
Subito dopo essersi laureato c'era recato negli Stati Uniti presso la prestigiosa scuola dei riscontri dove i seguiti dove seguiti in particolare dell'elezione di permanente il più autorevole discepolo di Commons
Ponendo grande attenzione alla rilevanza che questa scuola riservava l'autonomia contrattuale all'interno del contesto pluralistico USA
La riflessione critica che giorni esercito sull'esperienza del sindacalista americani del sindacalismo americano e la sua
Sensibilità politica lo miscela riparo dal rischio di ritenere né meccanicamente trasferibili canoni alle vicende del movimento sindacale europeo in particolare di quello italiano
A differenza da quell'americano a quest'ultimo mancava ed era questa una ragione del suo basso potere contrattuale
Una rete di istituzioni operaie saldamente radicate sul posto di lavoro e quindi in grado prescindendo dall'intervento politico del Governo di modificare i rapporti di potere
Nell'ambito dell'azienda e dell'economia
A ciò occorreva aggiungere le difficoltà derivanti dal doppio condizionamento costituito dall'arretratezza delle strutture economiche e dal prevalente conservatorismo politico
Risalivano in larga misura questi motivi le ragioni del Collatino ATER collateralismo che legava le maggiori organizzazioni sindacali italiane
Hai partiti di riferimento dei quali derivavano quel potere contrattuale quella legittimazione sociale
Che banche Ansa di una
Struttura unitaria di un insediamento nel tessuto produttivo non avrebbero altrimenti potuto realizzare
Malgrado le istituzioni saldamente radicate sul territorio il sindacalismo americano aveva però avuto bisogno
Annotava il giovane studiosi italiano dell'intervento dello Stato e della sua politica di sostegno al tempo dalla grande depressione senza però che ciò
Avessi intaccato il suo grado di autonomia
Per cui nota Giugni non passaggio dalla memoria del Riformista
Raccolta non questa memoria da Andrea Ricciardi qui presente nell'esperienza americane nella dottrina dell'azione sindacale ad essa sottesa
Sono rinvenibili alcuni elementi che appartengono all'identità del sindacato riformista italiano dal momento
Che le vicende del PC PSI turchi hanno ed è la prima Confederazione generale del lavoro si possono dice Giugni in qualche modo connettere con il ruolo del sindacato degli ambienti
Americani più libertà con quel terreno culturale cioè in cui era Fiorito l'insegnamento di perdi mamma e su cui new deal di Roosevelt era destinato a lasciare un segno indelebile
Quella di Giugni si configurava pertanto con una sintesi tra un sistema di relazioni contrattuali
Quale prodotto dell'autonomia delle organizzazioni di rappresentanza collettiva e un termine e un intervento pubblico mirato alla realizzazione del bene comune
Giugni scritto Tiziano Treu è profondamente convinto
Del nesso che esiste tra leggi e autonomia collettiva e questa sua convinzione segna
Oltre che la sua azione di legislatore e di uomo di Governo anche il suo magistero giuslavorista
L'incontro tra due personalità Giacon voluto dire Gino Giugni e due esperienze così complementari tra loro e dunque la base di quella che potremmo chiamare
Una legge manifesto come lo Statuto che affonda le sue radici nella cultura del socialismo umanistico e riformista in una concezione evoluzionistica della politica alla quale entrambi facevano rifiuti
Una cultura che ci dà conto dei due blocchi normativi diversi le confluiscono nella legge
Il primo garantistico colon collocando dal Titolo prima nel Titolo secondo
Riconosce ai singoli lavoratori diritti civili e sociali previsti dalla Costituzione per cui il lavoratore cessa di essere una merce diviene soggetto di diritti fondamentali
E quindi inviolabili e non negoziabili
La finalità del legislatore osserva a questo proposito Francolise o non è certo quella di ridurre i poteri necessari alla gestione
Ma solo quello di imporre che dove c'è cinesi avvenga con modalità rispettose della dignità della persona del lavoratore
Il secondo blocco collocato nella Titolo terzo della legge configura
Una legislazione di sostegno ispirata al new deal
Nordamericano per favorire l'insediamento del sindacato nell'impresa nel suo consolidarsi nel senso giusto nel tessuto produttivo
Consentendogli di presentarsi come forza controbilanciare ante del potere imprenditoriale quale condizione di un'effettiva democrazia
Industriale ed è questo indubbiamente le spetta l'aspetto maggiormente significativa
I quarant'anni trascorsi dall'approvazione dello Statuto stanno a testimoniare che esso affonda le sue radici nella cultura giuridica e politica del Paese nel sistema di valori sul quale si legge la nostra democrazia
I tempi e l'evoluzione delle strutture economiche sociali possono suggerire degli aggiustamenti perché ogni legge come affermava Gino Giugni dire
Aderire i contesti in cui opera e alle esigenze noi che possono manifestarsi in conseguenza
Delle trasformazioni che intervengono di continuano la struttura economica e sociale del Paese
In un sistema di relazioni industriali ai istituzionalizzazione debole di conoscerle Treu
Occorrerà pensare autunno o intervento legislativo per garantire come propone tre un coperture assicurative adeguate per quella moltitudini lavoratori atipici precari
Ho semplicemente esternalizzati nelle varie forme dell'impresa flessibile globalizzata non tutelati dall'osso tutto dei lavoratori
Altre modifiche potrebbero essere ulteriormente introdotte
Purché i se non si distacchi no ed è questa la sfida da raccogliere da quella cultura che è alla radice delle norme statuite nel maggio del mille novecentosettanta con lo Statuto dei lavoratori e non perdano di vista
Quei valori democratici fissati dalla nostra Costituzione
Al quali
Lo Statuto fa diretto riferimento grazie
Ringraziamo Ezio Bartocci e do la parola al professor Massimo Paci prego
Grazie Presidente
Dopo queste
Due relazioni
Sì qui interventi e relazioni credo che
Sia stato ampiamente disegnato
Nel quadro
Storico
Politico-culturale la temperie sociale e politica negli anni immediatamente precedenti e anche immediatamente seguenti al alla promulgazione dello Statuto
Io
Mi sono preso un altro compito in questa sede raccolgo l'invito che il presidente Bertinotti faceva
A non restare sul terreno puramente celebrativo
Nello Statuto cercherò di affrontare invece il tema della attualità moderi un'attualizzazione oggi
Dello statuto stesse
E quindi partirei da una posizione realistica dicendo che non possiamo negare che molte norme dello Statuto
Sono state modificate in questi anni altre sono state superate di fatto molte sono divenute inapplicabili inapplicati
Sono molti ordini sia in campo un giuslavorista sia in campo sindacale coloro che ritengono che lo Statuto vada riformato e direi anche sostanzialmente riforma
Io affronterò dunque questo tema non chiederò in che modo lo Statuto dei lavoratori possa essere oggi integrato e rivitalizzata
Certo anch'io partirò ricordando come fece l'arresto di nel giugno occasione del trentennale dello Statuto benché la costruzione
Nello Statuto stesso e a incastro costituito dalla confluenza di due blocchi normativi il primo rivolto alla garanzia del cittadino lavoratore
E si tratta dei primi due Titoli relativi alla libertà alla dignità alla libertà sindacale del lavoratore
Nel secondo costituito essenzialmente dal Titolo terzo rivolto al rafforzamento del sindacato e alle sue funzioni di rappresentanza le contrattazioni collettive
Secondo alcuni
Commentatori
Presidente professor Ghera
E soprattutto questa seconda parte dello Statuto che è risultata cruciale negli anni successivi alla promulgazione
In effetti per la prima volta nella storia del nostro Paese il sindacato entrava in forze sui luoghi di lavoro
Per svolgerli qua abbiamo anche sentito pocanzi la sua funzione fondamentale
Di protezione dei diritti dei lavoratori e degli operatori sindacali praticando in questo modo la sua legittimità come strumento esclusivo di rappresentanza e contrattazione collettiva
Dice che era anche furono soprattutto i diritti del sindacato ancor prima di quelli dei lavoratori che uscirono nettamente rafforzati dall'approvazione dello Statuto
Per quanto riguarda i diritti dei lavoratori nello Statuto comunque ha compiuto un importante opera di attuazione costituzionale non innovando tanto ma rendendo direttamente tutelati usufruibili sui luoghi di lavoro questi diritti
Già sanciti in gran parte dalla Costituzione repubblicana
Lo statuto richiama
Una buona parte delle disposizioni costituzionali riguardanti il lavoro soprattutto quelle relative alla dignità del lavoratore la libertà di opinioni
Riunione sui luoghi di lavoro cessione sindacale quella di sciopero oltre naturalmente a introdurre nuove importanti normative
Come quella
Del famoso articolo diciotto relativa la garanzia del posto di lavoro o anche la relativa a garanzia della funzione svolta eccetera
Ora
Lo Statuto però appunto si occupa molto anche del rafforzamento dell'azione del sindacato anzi intanto i diritti del cittadino lavoratore vengono tutelati
In quanto si passa attraverso un rafforzamento della strumentazione sindacato
Come
Ha scritto Umberto Romagnoli e in questo proposito però appunto
C'è
Una attenzione al soggetto collettivo
Che può assumere quest'opera di rappresentanza e di tutela dei lavoratori
Ricorrendo quasi però ad una passatemi questa parola un po'
Anche antipatiche di una sorta di istituzionalizzazione o ipostatiche Zazie onde del
Del sindacato per certi versi rispetto alla sua base sociale questo
Questo non si non sia osservano ed immediato io concordo con quanto diceva il presidente Bertinotti su tutta la la fase del sindacato dei consigli sull'importanza dell'Assemblea
Che per
Alcune idee cardiaca contrassegnata la storia sindacale del nostro Paese ma oggi forse
C'è da chiedersi se dobbiamo ripensare un attimo a questo meccanismo di rappresentanza in particolare al concetto di rete rappresentatività del sindacato
La rappresentatività come ne parla lo Statuto nell'articolo diciannove è situata un livello molto alto di centralizzazione del sindacato
Dove i singoli rappresentati non hanno accesso diretto dice Romagnoli
Inoltre viene prevista con l'articolo ventotto una corsia processuale diretta per la repressione dei comportamenti lesivi della libertà sindacale che aperta soltanto a distanze strutturate
Identificate sommariamente né i sindacati nazionali
Resta non definita in sostanza la posizione dei rappresentanti sindacali nei confronti dei rappresentati
Né ci si pronuncia sulla fonte della legittimazione di questa rappresentanza
Anche Massimo D'Antona notava che nella legislazione costituzionale italiana ma non solo in essa il sindacato appare più un tutore lui diceva che un mandatario
E io ho rappresentato e a metà strada tradisca Pacelli incapace da trattare in qualità di destinatario finale di decisioni vincolanti assunti in suo nome e per suo conto
Quindi
Questo petto nella realtà delle cose per tutta una lunga fase della storia delle lotte sindacalisti del sindacato italiano non non è emerso come il problema
Anche perché
Esisteva una omogeneità
Di classe o di categoria sociale nel rappresentato che rendeva molto più semplice il rapporto uno a uno con i suoi sindacati rappresentanti e quando le cose cominciano a cambiare e soprattutto negli ultimi
Decenni due decenni
Forse
Che
Che le cose appunto si pongono in termini più problematici e quindi è necessario adesso che io parli un po'del cambiamento
Che è intervenuto nella società italiana e nel mondo del lavoro in questi quarant'anni o in questi ultimi vent'anni
Questo cambiamento ha colpito direttamente l'omogeneità con cui si presentava ancora metà degli anni Settanta la massa dei lavoratori dipendenti dell'industria come voi sapete
Nei primi decenni del dopoguerra esistevano i presupposti sociali e materiali di quella immagine ideologica che si aveva allora della classe operaia come soggetto sopra individuale omogenea e unitaria
Capace di mobilitazione collettiva che poteva quindi essere teso legittimamente come proprio referente da parte del sindacato nella sua azione di rappresentanza
Oggi non è più così
Non mi dilungherò su questo cambiamento sulle sue cause un'ampia letteratura economica sociologica descritto
L'importanza che hanno avuto in proposito alcuni fattori strutturali come la globalizzazione dei mercati l'accresciuta competitività tra l'impresa
La flessibilizzazione delle strutture produttive lo sviluppo dei servizi l'occupazione del settore terziario eccetera questi fattori
Hanno ridotto il parco la platea delle grandi
Delle medie o grandi aziende
E hanno permesso una proliferazione di microimprese un'espansione di un lavoro cosiddetto flessibile atipico e precario e last but not least
Hanno portato anche a una flessione della sindacalizzazione in molti Paesi in maniera più accentuata ancora accreditati
Per quanto mi riguarda che io ho da tempo sostenuto che c'è anche un altro modo di guardare a questo cambiamento
Facendo riferimento non soltanto a questi fattori di tipo Fund economico tecnologico ma anche a fattori sociali e culturali connessi con la modernizzazione della società occidentale
Importante per me è il cosiddetto processo di individualizzazione della società e qui si creano sempre degli equivoci individualizzazione della siccità dico io parlo con cinque sei anni
Non è da confondere con lo sviluppo dell'egoismo di mercato o come
Comportamento diciamo competitivo ed egoistica ma
è da intendere come progressiva emancipazione dell'individuo dalle appartenenze sociali obbligate e dei vincoli tradizionali
Processo alla cui origine lontana stanno l'illuminismo la rivoluzione francese e le grandi dichiarazioni dei diritti dell'uomo e del cittadino
Se guardiamo le cose da questa angolazione che tra l'altro è più congeniale ad un'analisi dei diritti del lavoratore
Allora il cambiamento della società europea ci appare un processo di lungo periodo che ha avuto certe sue arresti sono menti evolutivi ma che nel complesso si dipana nelle parole di Habermas
Come un processo di progressivo sviluppo dell'autocoscienza dell'autodeterminazione e autorizzazione dell'individuo
Anche il cambiamento del mondo del lavoro
Può essere esaminato alla luce di questa spinta sociale e culturale
Esso ci apparirà allora come un processo di emancipazione del lavoratore
Dal forme di organizzazione del lavoro che lo limitano impedendogli di realizzare se stesso impedendogli di fruire effettivamente dei diritti che sul piano formale mi sono riconosciuti
Questo cambiamento si rivela oggi
Nella ricerche di emancipazione da parte delle nuove generazioni di lavoratori di lavoratrici
Dalla dipendenza in cui li costringeva l'organizzazione Taylor fordista dell'industria accoppiata quella paterna liste autoritaria della famiglia tradizionale
Dunque
Bisogna fare attenzione qui però questo su questa spinta socio-culturale che viene da lontano di cui ho parlato questa individualizzazione della società
Non è del da porre all'origine della frammentazione della precarietà della flessibilità nel mondo del lavoro son due processi diversi
La precarizzazione è strettamente collegata con la flessibilizzazione delle strutture produttive e dei mercati
Ma in qualche modo le due cose si intrecciano
Questa
Processo di individuazione riguarda più le strutture associative e istituzionali
E naturalmente anche le aspirazioni dei lavoratori
Questo cambiamento ha investito anche il sindacato
In questa chiave di modernizzazione che si può leggere la trasformazione del sindacato contemporanea
Da sindacato di classe al sindacato come associazione
Inoltre il cambiamento investe anche il concetto di rappresentatività del sindacato questa rappresentatività non può più appoggiarsi ad una non ben definita classe collettività dei lavoratori
Ma deve essere costruita laicamente e avere una sua concreta legittimazione
Sociale tra i lavoratori meglio ancora se verificata con un referendum
O con analoghi strumenti democrazia partecipativa
Come dice ancora Romagnoli
Pregiudiziale la domanda di forme di rappresentanza sindacale più sensibili al consenso e più responsabili verso ciascun lavoratore
Che sollecito e verso un supposto bene comune di una collettività indefinita indifferenziata
Ciò che certamente ha influito sulla frantumazione del mondo del lavoro subordinato però
E anche la legislazione ordinaria dei Governi in particolare della destra ma non solo che si sono succeduti negli ultimi quindici vent'anni
Attraverso le modifiche delle introdotte nel contratto di lavoro io la creazione di una serie di fattispecie lavorative tic
Esemplare di questa evoluzione certamente la cosiddetta legge Biagi dello svenduta diametro dei contratti di lavoro che essa ha introdotto cui peraltro Biagi voleva copiare un'adeguata riforma degli ammortizzatori sociali che non ha mai visto la luce
Di questa evoluzione legislativa esemplare in particolare la normativa relativa al contratto di lavoro a termine che la forma più diffusa di lavoro flessibile
Che dapprima afferma anche il contratto di lavoro subordinato è stipulato di regola tempo indeterminato ma poi aggiunge è consentita l'apposizione di un termine
Ha la durata dei contratti di lavoro subordinato a fronte di ragioni di carattere tecnico produttivo organizzativo è sostitutivo anche se riferibili alla ordinaria attività del datore di lavoro
Cioè praticamente esempi
Siamo dentro al modo in questi anni come osserva il professor Marinucci una stratificazione di normative tra loro contraddittorie
Vedi ad esempio la disciplina vigente in materia di sostegno del reddito disperse in un caos di interventi
Cassa integrazione straordinaria straordinaria indennità di disoccupazione ordinaria speciale a requisiti pieni o ridotti ammortizzatori in deroga regolati secondo fatti diversi tra lo Stato le Regioni d'intervento degli enti bilaterali
Questo provoca una dissolvenza della norma lavoristica con la conseguente arbitrarietà degli operatori sociali
E la discrezionalità della giurisprudenza io non sono un giurista anche semilavorati
Legge sanzioni fra
E c'è un altro aspetto che mi sembra inquietanti sul quale non sono in grado di fornire necessari approfondimenti
Forse il professor tre o quattro aiutarmi in questo esso riguarda la deregolazione del contratto di lavoro che sembra sia possibile mediante il rinvio alla contrattazione collettiva di sindacati maggiormente rappresentativi
Quando tale rinvio è accompagnato dalla liberazione dal vincolo della indisponibilità dei diritti del lavoratore
Eaton se questo è possibile mi sembra che
Si possa aprire porta un intervento arbitrario gli accordi
Presi tra le parti
Che posso anche andare a toccare diritti del lavoratore costituzionalmente garantiti come ad esempio il diritto allo sciopero
Allora qui bisogna starci molto attenti
Comunque diciamo più in generale ci troviamo di fronte anche un altro cambiamento che riguarda l'indebolimento del sistema di rappresentanza e contrattazione del sindacato
Mi limiterò a constatare che si è entrati da qualche anno in una
Fase e di indebolimento dovuta da un lato allo scarso interesse dei governi di destra per l'unità sindacale se non alla vera e propria ricerca della divisione sindacale
E dall'altra la presenza di frange sindacali di rilievo in qualche categoria che continuano a coltivare nostalgica per i tempi della conflittualità permanente
Della conflittualità permanente il che contribuisce ulteriormente alla perdita di ruolo unificante
E dell'organizzazione sindacale
E in questa situazione complessiva dispersione di parte del mondo del lavoro in attività tipiche precarie
Di deregolazione del contratto di lavoro di stratificazione legislativa di normative confuse e infine di indebolimento della funzione di rappresentanza collettiva del sindacato
Ed è il concetto stesso di rappresentatività che si pone indubbiamente il problema di una riforma rivitalizzazione dello Statuto e vado alle conclusioni un minuto in corso
Qui non intende entrare nella declinazione precisa di eventuali modifiche da apportare allo Statuto
Ma soltanto proporre alle riflessioni un orientamento di fondo di carattere generale
Vorrei ribadire cioè l'idea che in tema di diritti del lavoratore bisognerebbe guardare non solo al lavoratore come cittadino che lavora ma anche al cittadino che vuole lavorare
Udito dalla loro
Inoltre bisognerebbe ampliare l'orizzonte del lavoro guardando al lavoro in tutte le sue forme come recita la Costituzione siano essi tipiche va tipiche stabili o precari
Fino a comprendere quelle attività o funzioni come le chiama la Costituzione
Che si situano ai margini del mercato del lavoro prima fra tutte le attività di cura nella famiglia
Insomma sarebbe necessario guardare alla cittadinanza come locus più comprensivo su cui incardinare anche i diritti e le garanzie del lavoratore
Questo approccio permetterebbe di considerare
Alcuni nuovi diritti del cittadino come il diritto all'inserimento lavorativo
Tramite la formazione come il diritto alla promozione delle capacità le politiche attive di
Amo del lavoro come il diritto alla conciliazione tra vita e il lavoro come si dice oggi in Europa
Inteso non più in termini restrittivi di una lettura al femminile come conciliazione tra famiglia e lavoro ma come più ampia possibilità per tutti i lavoratori di partecipare affari esteri e della ditta
Da questo punto di vista appunto sarebbe auspicabile una evoluzione dello Statuto in direzione di un allargamento alla tematica della inclusione sociale delle pari opportunità
Per concludere si potrebbe pensare a una riforma dello Statuto
E mi scuso se finisco proprio in termini così come
Di dettare una sorta di misero compitino ma
Per per essere sintetici
Si potrebbe pensare la riforma dello Statuto articolato in più parti innanzitutto una parte dedicata ai diritti che sono di tutti i cittadini e che riguardano anche i cittadini che lavorano
Che sono i cosiddetti diritti di libertà ma anche i diritti alla salute alla sicurezza alla non discriminazione
Quindi una sezione dedicata e specifica I diritti legati alla posizione contrattuale del lavoratore subordinato riqualificata però per comprendervi anche alcune forme di lavoro che ne hanno le caratteristiche come il cosiddetto lavoro economicamente dipendente
Presente lavora Progetto
E non senza aver proceduto prima ad un disboscamento della pletora dei lavori
Dei contratti di lavoro atipico
Infine una sezione dedicata al lavoro autonomo e alla formale stessi miliardi e poi alle attività lavorative fuori mercato socialmente riconosciute e valorizzate come il lavoro di cura
Il volontariato la formazione professionale
Non approfondisco invece il punto che prima ho sollevato relativo
Alla funzione all'indebolimento della funzione di rappresentanza del sindacato
Mi limito ad attirare l'attenzione sulla urgenza di riprendere la riflessione
Sulla disciplina della rappresentatività sindacale come invitava a fare già una vecchia sentenza della Corte costituzionale del mille novecentonovanta che il professor Treu conosce benissimo
Che sollecitava di individuare più precisi indici di rappresentatività come strumenti di verifica all'effettivo consenso sindacale ma questo va in questione piuttosto complicata che preferisco lasciare ad altri il compito
L'eventuale approfondimento grazie
Grazie professore grazie molte allora Tiziano Treu prego
Grazie ringrazio la Fondazione Presidente Bertinotti invito in questi
Giorni settimane simile ci sono riflessioni sullo Statuto di vario genere farla qui è particolarmente significativo contanti protagonisti passati e presenti indicarsi
Io farò due ordini considerazione è uno dei diritti minimo di recupero di riesame storico poi invece anch'io vorrei commentato adesso Massimo Paci
Guardare poi più verso il futuro entrato mi complimento perché essendo qui presenti
Porto regoli sì ma non turisti vedo che il linguaggio ha assunto anche
Concetti terminologie coinvolta convergenza che somatica con giurista sono molto
Apprezzati che vuol dire che pista queste insieme non facile divide è entrato proprio nella
Nella cultura
Anche non tecnica bene bene
La prima la prima osservazione di la legge lo Statuto è una delle leggi più lungimiranti più
Efficaci nel senso effettive che ha
Avuto
Effetti nello con nella storia del dottore Petralia e che non è un'osservazione banale perché invece non abbiamo tante leggi
Così guardo corto e poco effettive anche leggi importanti cito per tutte le leggi sulla parità
Bellissime in effetti
Fu una rottura culturale qui non è stato non ricordato ma fu una rottura culturale
E ricordate che
Cioè articolo trentanove della Costituzione noi ce lo siamo mai tutti SCO scordato qualcuno dice persino qualche giurista bestemmiando dice scomparso per desuetudine dalla orizzonte
Culturale e
Giuridico Paese B sopra
Dimenticare una legge costituzionale per desuetudine ma non è poco
Voglio dire che nel settanta la cosa era più calda discorso conta meno dei degli anni Cinquanta ma insomma aver completamente cambiato il quadro è stato una rottura forte perché il trentanove si occupa
Degli schemi di regolazione del sindacato e della e della contrattazione lo fa a livello prevalentemente centrale centralizzato secondo la logica statalisti ca
E centralistica al passato qui si cambia Lancet e la logica l'assenso sull'aria sulla fabbrica non sull'impresa
E la logica è non regolativo ma proporzionale beh somma trecentosessanta gradi e fu per questo anche
Che
I due filoni storici furono spiazzati faticosamente cioè la CISL con la sua idea iper contrattualistica diffidenza verso la legge
Attenzione più le dinamiche collettive da una parte e fu convinta perché vita faticosamente insomma
Ricordo molto bene perché qui Giugni eccetera dicevo guardate che esistono altri altre cose nel mondo insomma non c'è solo la legge repressiva che so
Nota negli anni Cinquanta o anche solo regolativa c'è la legge proporzionale e può farsi sia sul versante collettivo signor sulla Santa individuale
Cosa assolutamente nuova e alla fine regola francesi dall'altra parte la della nel filone costituzionalisti con
Ci ha ricordato bene Fausto Bertinotti che era legata a un'idea dei diritti individuali delitti tipo diciamo un poi posta attizzato avere e fu
Dopo lunghe controversie convinta sposarsi con Titolo primo Tito verso acque ecco questa è una rottura culturale allora io sottolineerei al di là dei
Dei punti di Gentili di particolari che vanno aggiornati alcuni sono già stati dello Statuto alcuni sono già stati superati di fatto eccetera prettamente due tre filoni sono poi quelli che servono per guardare avanti anzitutto questo rapporto
Diritti individuali diritti collettivi ho detto altrimenti il movimento l'istituzione o istituzionale una brutta parola e
Seduzione così importante anche se riferita istituzioni sociali naturalmente presso un'istituzione
Responsi perché non sia auto centrata qui fu un punto molto discusso la discussione nel tempo si è
Come dirà apparterrà pacificata per se guardate negli anni settanta ottanta eccetera questo tema scomparire perché
Ma chi non ha funzionato però di equilibrio sempre precario tanto è vero che si riapre nei momenti di tensione sindacale
Questo è il primo punto presso vorrei fare qualche indicazione prospetti il secondo è il rapporto com'è stato detto qui tra legge contratto
Che ha due versanti tutte e due attualissimi uno
Allora lo Statuto fu alimentato il Cal dal contratto
Cioè molti di quei diritti furono sperimentate nel vivo come si dice nelle lotte e nella contrattazione contratto sessantanove io allora ero i miei primi studi
Giuridici e anche come dire di indagine andavo nelle fabbriche Sesto San Giovanni e vedere come funzionano i primi Consigli
Scusate il ricordo la secondi secondo aspetto del rapporto legge contratto è che la legge non invade
I rapporti ma si limita e questo Giugni lo ha detto l'intento regola idee
Incentiva e riconosce senza regolare perché non c'è nessuna regolazione né di come si fa la contrattazione dei commessi
Sì costituisce la rappresentanza quindi questi sono due
Pilastri di una cultura giuridica
Nel rapporto legge contatori rapporto Stato società civile
Più Lata mente
Poco alle allora su questi tre punti vorrei solo fare un accenno a un quarto che qui non è venuto fuori ma che invece lo lo metto come riflessione c'è un articolo nello Statuto dei lavoratori che non viene quasi mai citato perché ci si
Accapigliata da
Su diciotto attratto diciotto non c'era nella versione prima dello Statuto è limitato solo
Agli alla tutela degli dei rappresentanti sindacali poi come dire esteso con molte controversie nate scioperano all'articolo quindici l'articolo quindici è il prototipo
Della parità di trattamento e della sua garanzia giuridica da lì è venuto fuori un filone di normative che riguarda poi la parità non solo fra i sessi fra
Anche fra le razze citati in Europa gli Stati Uniti hanno un'altra storia beh insomma questa norma molto più feconda di tante altre
Andrebbe insomma questo questo sul tracciato avrebbe percorso fatto un altro convegno
Sul in bilancio allora
Qui c'è una parte
Che viene riconosciuta da tutti abbiamo un in queste nostre riunioni anche al Senato l'abbiamo fatto cioè il valore dei diritti e delle libertà fondamentali
Perché sono
Affermate imposta tutto
Cioè la costituzione delle
Delle fabbriche
Mi fa piacere di sentire anche da da parte da tutti che insomma questo non è in discussione cioè non non c'è
Chi sostiene un regresso anche se
Il rischio di Ligresti di fatto si possono cioè
Meno pacifico e giudizio sulle impatto delle dello Statuto riguardo ai
Era Portici di lavoro nelle
Nelle aziende e collettive e individuali qui anche se posso dire la mia impressione che a distanza di quarant'anni di distanza quaranta anni lo sguardo più lucido meno dovrebbe
Il rischio di una istituzionalizzazione opaca del sindacato e
è stato come dico contenuto poi tanto
Poi emergere sempre semmai
C'è il rischio di una scollatura
Di un indebolimento dei rapporti favorito al fatto che i rapporti di
Potere sono cambiati mondo
Enorme soprattutto negli ultimi anni
A seguito della
Globalizzazione
C'è chi dice che il vizio maggiore su da questo punto di vista del lo Statuto dei lavoratori che avrebbe favorito il conflitto
E vorrebbe reso sostanzialmente incompatibile contesto dei nostri rapporti di lavoro con cui relazioni di tipo collaborativo non dico partecipativo alla tedesca ci mancherebbe e addirittura
Verrebbe reso difficile un una gestione stabile dei rapporti B questo un punto molto importante credo che se si potrebbe discutere anzi già da discutere
Johnny e anche molti di noi quando allora poi negli anni dopo davamo diamo una valutazioni diverse cioè in realtà lo Statuto come tale
Stabiliti la una organizzazione di un potere collettiva nei tratti nell'azienda a finalità contrattuali
Essenziali per contrattare ci vuole ci foglio tutto quel potere perché altrimenti non si contratta sempre un'altra cosa
Si domina
Poi
Nel contesto italiano
Conflittuale ideologico polarizzato e tutto quello che volete questo tipo di idea che c'è nelle negli Stati Uniti in Germania eccetera e l'ha e si è voluto in un certo modo ma noi
Non fu compensato questo riconoscimento dallo sviluppo di regole
Contrattuali che appunto dessero un ordine alle relazioni correnti giù mi diceva sempre che mi sono fidato della regolazione delle parti per questo non lo fa parte come non l'abbiamo messo nella legge
Certo se poi le parti non riescono a darsi delle regole
Sua rappresentatività su rapporti tra livelli contrattuali sulle clausole di tregua sottolineo e chiaro che allora il sistema diventa a nomi
Ma non perché
Come dire sì lo Statuto di starsene suscettibile di sviluppi diversi come è stato in altri Paesi è un po'come la storia io cito perché ogni tanto si siamo provocati noi permessi sindacali non è che i siti perché lo Statuto dei lavoratori
Autorizzare il fatto che i permessi sindacali siano migliaia
C'è un minimo giusto un diritto di leggibilità se poi questa cosa ed è degradata ed era andata tre punti
Diciamo un andazzo non precisamente
Riformista e così anche se più delicato per lo sciopero perché lo sciopero e io non fumo punto regolato dal cielo dallo Statuto poi per molti anni non pubblico attorno siccome ciò regolarlo
Spero che i servizi pubblici se ricordate
Anche qui in via di autoregolazione prima
E nessuno ha detto che era violato il diritto di sciopero perché trentuno diciotto come tutti i diritti costituzionali può essere nel suo esercizio regolato ovviamente con controllo di proporzionalità come come fa la Corte per altri diritti
Beh sono politica frutto umilianti però questo è il punto poi le clausole di tregua da noi non sono state usate perché perché appunto la la
Il mutuo il clima delle relazioni industriale italiana era tutto diverso non era comune lo dico come tedesco ma
Come quello anglosassone ecco questo è il questi sono i tre punti adesso guardando avanti contesto completamente difficili
La prima osservazione che faccio anch'io cui sono molto d'accordo con Massimo Paci
Che in sostanza il il
Lo lo Statuto che è una legge di quadro e attenzione noi non chiediamo posto tutto irregolare tutto perché non è una regolazione di merito una lesione di metodo di quale metodo politico
Però anche questo anche da questo punto di vista il lo Statuto è insufficiente perché guarda la fabbrica la fabbrica fordista la grande fatica orari il campo di gioco come direbbero
Gli anglosassoni sia è cambiato
Riguarda d'accatto per lavoro impresa e addirittura il mondo qui Jane oppure cambiare registro se il quadro di allora
Di garanzie e di sostegno tutte dunque come si trasferisce su questo campo di gioco
Più ampio questo sfuggita
E quindi adesso potremmo dire più così nello specifico però una è quella di aver cenato Massimo Pansini cominciando da i tipi di lavoro che si sono diversificati
Nel nel mercato del lavoro moderno guardando a questo la prima cosa da fare e di allargare i cerchi noi voi Giacomo Giuliano Amato
Nel due mila due poi insieme con tutti Damiano eccetera presentammo dei disegni di legge
Che non si chiamano anche statuto dei lavori ma questo può essere equivoco in realtà l'idea che appunto diritto del lavoro non avesse solo il cerchio fabbrica fordista grazie ma avesse
Un cerchio che riguardava i lavori diversificati quelli che si chiama opera parasubordinati eccetera eccetera fino a tutti i lavori anche auto come dice l'articolo trentacinque della Costituzione pubblica
Tutela il lavoro che pur dirlo protegge lo stimo lento sostiene in tutte le sue forme
Questa è la la villetta più grande sfida di trovare una base comune è una diversificazione ai diversi tipi di lavoro oltre tutto questo servirebbe io avevo anche scritto in argomento che non vi tedio
Servirebbe a disboscare molte perché se si fa trova una base comune poi si costruisce sopra e vuol dire che
Il resto è molto meno da inflazionare con leggi ossessive come quelle che abbiamo avuto negli ultimi tempi
Seconda è questa e lo questo l'orizzonte più ampio più complicato comprende gli ammortizzatori sociali sono un welfare universale eccetera eccetera
E poi ci sono tre punti specifici che ti dico brevemente che riguardano invece più propriamente l'interna corporis del sistema uno sono quelle si già dette le regole sulla
Rappresentatività
Aggiungerei sulla democrazia sindacale
Perché
C'erano e trentanove
Poi siccome si è dimenticato trentanove
Si è dimenticato anche
Il problema della democrazia sindacale c'è meno quando sistema è aperto però quando le cose diventano difficili spingerebbe
O se volete la democrazia deliberativa aeroporto quei singoli quel Peduzzi si dice si dice più per altre organizzazioni che presenterà tre qui
Qui quindi è urgente perché guardate io non credo che la non sopra valuto il valore delle regole
Però un informalità come è stata a quella dei sistemi italiani in cinquant'anni su questi punti fa bene in statu nascenti poi comincia a far male quando arriva la crisi formarsi quindi
Care parti sociali che siete qui presenti cercate di dare una mano in modo che il legislatore possa fare quello che
Fece allora c'era non di intervenire per i fatti suoi facendo magari per gli sbagli ma
Intervenga sostegno di una a vostro avviso comune
Secondo riprendo i tre punti di di prima quindi rapporto movimento istituzione vari regolato secondo il rapporto legge contratto qui
Qui guardate l'esperienza di questi ultimi anni non solo di quest'ultimo Governo anche un po'indietro è il tutor non fa cioè noi abbiamo
Una legislazione invasiva e confusa tra le peggiori che io conosca guardate
A
Checché se ne dica della deregolazione e della semplificazione e dall'altra parte però e quindi che invade anche terreni invade poi modo a Spizzico senza disegno
E dall'altra parte una una contrattazione debbo che non alimenta più il contratto stilata la registrazione se voi guardate negli ultimi anni la contrattazione e poco innovativa sia quella nazionale sia quella attentare quindi eliche questo un fatto
Diciamo di
Dire fra di self restraint del legislatore ma anche di creatività da parte del preparati
L'ultimo punto è
Che più difficile secondo me io credo che in questo contesto di competitività crescente eccetera onori seguiamo subiamo
La competizione
Salari cinesi condizioni di lavoro cinesi come si dice adesso anche un po'troppo disinvoltamente ma insomma oppure oppure facciamo veramente le troviamo gli strumenti giuridici e collettivi per una competizione diversa
Quella che tutti devono trovare d'Europa non è più una fortezza protetta e neanche l'Italia e quindi
Le fabbriche prese sono esposte qui io
Dico che la strada su questo non è da inventare ed a Porretta trovare guardando le pratiche buone che ci sono in Italia che sono pratiche di regolazione responsabile del conflitto di partecipazione
Partecipazione nei vari immobili se non va bene la legge tedesca si prende un altro strumento però insomma ho qui c'è
Una
Diversa
Diverso contro approccio culturale politico e rapporti di lavoro nel in prese o altrimenti noi subiremmo il la competizione che invece di affrontata grazie
Grazie
Sia nota e
Concludiamo quindi con il suo intervento alla prima parte di questo nostro incontro
Nel proporre io adesso una brevissima sospensione applauso che offre per poi riprendere con la tavola rotonda
Con il protagonisti espressione delle organizzazioni sociali e politiche che hanno avuto la cortesia di accogliere il nostro invito Grazia tra pochissimo
Ecco c'è riprenderci grazie
Arriviamo alla tavola rotonda ho chiesto i nostri ospiti di essere così cortesi
Di rimanere nei tempi nei dieci minuti in modo da poter chiedere anche la loro cortesia di potere rimanere fino alla conclusione dei nostri lavori
Gli interventi sono sei e quindi
Fa uno
Esattamente uno a e quindi diciamo così spero di potere mettere a frutto questa ora certamente in casa e la qualità degli interventi
Chiederei di aprire a Susanna Camusso vice segretario generale della CGIL prego
Io partirei da una
Affermazione che non vuole apparire
Polemica Anna
Celebrare nel quarantesimo dello Statuto dei lavoratori
Credo si debba dire che quella legge
Come ricordava poco fa il senatore Treu una legge quadro non è
Futura applicazione quella legge ha funzionato è stata straordinariamente utile può ancora funzionare
E che il tema non è non può essere quello di
Cambiare il il ruolo che ha avuto alla struttura accaduto
E quindi si può ragionare perché si può sempre ragionare di allargamento della funzione di una legge quadro di riferimento ma non
Non di altro
Fatta questa questa affermazione che ovviamente guarda delle cose che stanno muovendo sì
Nella
Politica italiana
In realtà io credo che
Sarebbe invece più interessante per avere un'analisi è un ragionamento sulla funzione dello Statuto provare a ragionare
Di due
Grandi differenze rispetto al contesto di arrivo
La prima grande differenza sta nella struttura dell'attività lavorativa del nostro Paese dicono la struttura non del lavoro ma nella struttura dell'attività produttiva del nostro Paese
Nella sua nelle sue articolazioni e nella
Qualità e in funzione della contrattazione poi credo potremmo aprire una lunga discussione
Con Confindustria ma
La vera differenza tra allora e dove
Era la capacità di innovazione della contrattazione che allora avevano un contratto nazionale di lavoro e contrattazione di secondo livello
Tra la contrattazione di secondo livello fungeva da alimentatore dell'innovazione del contratto nazionale e i contratti fungeva da innovatore della legge
Che a quel punto recepiva ed allargava
E quindi il tema è se è la dimensione di impresa che cambia di persone che cambia la qualità della contrattazione oppure se questo è un terreno ancora esercitabile
E il secondo
Ragionamento che credo vada vada attuato in questa
Situazione e se
La contrattazione
Viene data per al suo punto più alto e quindi bisogna solo procedere per deregolazione
E riduzione della stessa oppure se la contrattazione continua a essere un motore di progresso sul piano delle relazioni e del suo
E del suo cambiamento perché
Se lei dell'idea è che la contrattazione solo derogatoria
Ovviamente questo determina il fatto che si considera il punto a cui si è arrivati il punto più alto e allora si finisce per sostenere che anche lo Statuto il punto più alto e adesso si può arretrare rispetto a quel livello
Oppure invece il tema è che da lì partiamo per continuare per continuare a migliorare e allora vorrei fare
Due rapidi riferimenti perché la contrattazione non è più innovativa perché a un certo punto si interrompe l'idea
Che
Il processo di costruzione di diverse forme nell'organizzazione del lavoro è un processo che deriva anche dalla contrattazione autonomia professionalità
Organizzazione del lavoro sono tenuti disponibile e si assumono invece modelli esternamente si proietta sull'intera
Il toyotismo e la fine dell'innovazione dalla contrattazione non è il fordismo la fine dell'innovazione del toyotismo la fine dell'innovazione
E cioè l'idea che è l'impresa in secche assume tutto e non ha bisogno di un'interlocuzione con il lavoro e l'organizzazione dei lavoratori per continuare un processo
Di qualità
Seconda cosa che succede squisito credo che se ne potrebbe discutere a molti molto ma è cambia il rapporto tra la legislazione la contrattazione
Per due ragioni una è quella dell'invasività
Poi verrebbe da pensare che siccome non in invasività che doveva e voleva deregolamentare avuto esattamente l'effetto opposto perché ha moltiplicato le forme di regolazione anche contraddicendo sì
Al suo interno ma la seconda cosa che
Mentre la legislazione precedente era una legislazione che portava sintesi quanto era intervenuto nella contrattazione e allargava
E anche correggeva in qualche caso adesso abbiamo una legislazione che
Avvia dei processi non li porta a conclusione e discarica nulli demandare discarica sui vari livelli di contrattazione perché l'insieme della legislazione complessa di quella di cui si sta discutendo
In questi giorni in questi mesi all'anno
E che adesso torna al Senato del collegato al lavoro non sono in realtà innovazioni
Legislative compiute che già è discutibile se debba essere la legge che innova il piano delle relazioni ma solo nell'alta delle legislazioni che aprono dei temi e poi ne scaricano le conseguenze
Sulla sulla contrattazione
è mi verrebbe da dire per stare nei tempi che
Se lo Statuto dei lavoratori è stata la traduzione
Legislativa dei
Allora la definiamo l'ingresso della Costituzione nelle fabbriche poi possiamo definirlo e diritti e libertà dei lavoratori la libertà
E le modalità dell'organizzazione sindacale oltre la definizione dei diritti individuali oltre che ovviamente si misurano poi con i diritti i oggi e finisco subito invece di uno straordinario pragmatismo c'è un tentativo di usare la legislazione con video logica che condiziona le relazioni
Sindacali in nome dell'idea che si potrebbe introdurre la complicità e nella negazione
Non del conflitto
Inteso come antagonismo che peraltro non fa parte turca anche della storia del movimento operaio
Ma è dell'idea del conflitto che sia un motore positivo del cambiamento perché senza conflitto in realtà non c'è un cambiamento positivo delle relazioni mai e quindi anche nell'azione di lavoro
Grazie e grazie anche per il rigore con cui
Stato nei tempi da tavola Pietro c'era scritto segretaria confederale Civis grazie
Ok
Grazie ringrazio il presidente Bertinotti lui tra l'altro è venuto anche alla celebrazione dei nostri sessant'anni quindi avuto modo di
Beh avuto modo di parlare con lui
Con la stessa
Nettezza e con la stessa
Chiarezza io credo che più che fare di questo momento rifarmi a momento celebrativo
Che pure è importante perché ci ricorda quello che viene
Che è stata la storia che apportato lo Statuto nella sua codificazione alle posizioni che poi magari qualcuna in corso nel corso degli interventi ascoltati forse poteva essere un po'recuperato ma non non è questo il tema
Io credo che
Mettendo poiché viene il piatto
Su tutto questo dibattito anche un po'
Artificioso riguarda
Questo questa affermazione che ha fatto il Ministro Sacconi qualche settimana fa quando con la presentazione del piano triennale del lavoro
Disse che era orientamento del Governo modificare e aggiornare lo Statuto dei lavoratori
Ne abbiamo risposto a questa posizione che io riconfermo in questa sede
Che le norme che devono presiedere qualunque cambiamento quando o mettiamo mano a leggi che regolano i diritti delle persone dei lavoratori l'esercizio di e la tutela sindacale nei posti di lavoro
Sono norme nelle quali deve prevalere un principio pattizio
Che ci consente di adattare meglio le scelte al contesto nel quale queste scelte vengono fatte rifuggendo da un certo rigorista ideologico che rischia di condizionarci la vita e che non ci fa fare grandi passi in avanti
Consentitemi questa battuta che non vuole essere polemica
Ma le norme sull'autoregolamentazione del diritto di sciopero fatte nei trasporti sono ben peggiori
Di quanto c'è scritto nell'accordo di Pomigliano
E ricordo che la sofferenza che ha accompagnato questo percorso io c'ero
Però il giudizio si siano peggiori e migliori è relativo al contesto in cui viene collocata quell'azione il punto vero è la prevalenza della dell'appalto del pattuire l'intervento
Che non è una messa in discussione di un diritto ma è dell'adeguamento dell'esercizio di quel diritto in quel determinato contesto cosa che veniva richiamata prima da almeno tre o che io
Condivido profondamente del resto non
Seconda osservazione
Per me consentitemi questo questa nota anche per un po'alleggerire lo Statuto dei lavoratori io vivo all'epoca
Diciassette anni felice nel nel diciassette e come tutti i ragazzi molto politicizzati dell'epoca guardavo con interesse a quella stagione che era una stagione nella quale affermandosi questi diritti vedevo molto avanti statualità
L'anti gerarchia l'antitutto mi metteva nelle condizioni l'esercito su di me un grande fascino io difendo idealmente quel patrimonio che è stato il patrimonio che ha condizionato alla mia vita
E che ha condizionato la vita di tante generazioni che poi ci ha portato a queste scelte oggi tentare di
Ragionare con questo schema
Per
Coprire quelli che non sono coperti dalle stesse tutele dobbiamo abbassare il livello di protezione di quelli che già ce l'hanno è un falso problema perché c'è una generazione di una cultura politica e sindacale che è cresciuta fortemente in quella in quel contesto che si alimentata
E che ha creato un profilo culturale uno spessore di
Di confronto che quello che
Che a tutti no
Quello che è cambiato e che nel frattempo nessuno poteva prevedere l'esplosione di questo campo da gioco come veniva definito nel quale sono arrivati improvvisamente soggetti che non erano prevedibili quindi il punto è
E quindi semplifico tre possibili percorsi
Facciamo un testo unico che riassuma i diritti e doveri
Ridefinisca le tutele
E io credo che la confusione legislativa per troppe ideologie che c'è questo diventa un'operazione ambiziosa di rischia di
Fermarsi subito del resto tre ho ricordato
Il suo tentativo che ha fatto insieme ad Amato quando faceste quella carta che poi chiamaste ipotesi di studio e lavoro dei lavoratori alla quale noi fummo molto attenti perché era un tentativo di per fare una governance un po'più generale dei temi aperti perché si erano introdotte le flessibilità successivo dei contratti a tempo a termine quindi c'era un'esigenza di leggere bene qual era l'andamento
Il secondo
Una tesi altrettanto discutibile per noi
Quella di confondere il core l'introduzione del contratto unico con lo statuto dei lavori e quindi introducendo figure che fanno addirittura la deroga alle norme dell'articolo diciotto e rischiano di creare una condizione di ulteriore sperequazione
Nel mercato la terza via che probabilmente quella che più si può adattare alle condizioni del mercato italiano
E alla necessità di tenere viva e pulsante la contrattazione che vede accompagnare qualunque ipotesi di intervento su questo campo e quello di puntare ad una
Estensione delle tutele nelle modalità e nelle forme che le forze sociali datoriali edile
Sindacati intendono adottare accompagnate
Dal legislatore un attimo dopo che questi si verificano e che sul piano delle tutele ci hanno permesso di introdurre delle cose che in Italia non c'erano fino a due-tre anni fa
Penso ai minimi ma significativi ruoli di intervento che ha avuto
Per esempio lo ebbi tempo nel definire le tutele agli gli interni gli ammortizzatori sociali a figure che erano sprovviste che hanno pagato duramente il costo della crisi che erano sprovviste di qualunque tipo di forma di tutela affianco a questo vivamente interinali e così via
Per brevità
è di tentare l'ente bilaterale che si occupa della tutela dei lavoratori interinali che non hanno rapporti di lavoro a tempo indeterminato abbiamo introdotto l'indennità di disoccupazione
L'indennizzo della malattia il pagamento dei congedi parentali per uomini e perdoni piccoli ma significativi processi
Grazie devo dire anche ad un supporto che col Governo in un rapporto contrattuale non sempre facile ma che comunque ci ha consentito di introdurre degli elementi correttivi col precedente il Governo e con l'attuale anche quello prima ancora che ci ha consentito di introdurre degli elementi importanti che hanno
Dato il segno che è possibile estendere creare tutele anche assicuri che sono sprovviste di quella tutela fondamentale
Che è quello che l'articolo diciotto
Se si fa questo inevitabilmente si sceglie di ragionare volere o volare sul tema del rapporto tra
La bilateralità come strumento necessario per l'estensione di queste tutele e ruolo negoziale del sindacato
Ho sentito prima scusate online condivisione è stata fatta questa affermazione
La contrattazione nazionale e debole forse l'ha fatta dal proprio il senatore tre perché poco innovativa
Ma meno male che in Italia siamo riusciti a mantenere nonostante le diversità la contrattazione garantita dalle confederazioni anche se nell'accordo non eravamo tutti assieme
Perché abbiamo evitato l'imbarbarimento invece della contrattazione nazionale che fosse affidata i settori e che questa venisse fatta in in barba in deroga probabilmente a qualunque logica unificante
Che pure poteva
Poteva non esserci io la ricordo solo come le
L'ho letta ma la conoscevo già la storia di Gatto il signor su CorrierEconomia vedi ma io l'ho letta la conosco
Che ovviamente l'estremizzazione di un percorso ma e quello l'altro modello di contrattazione in cui i settori forti trovando le convenienze scontri ideologici furibondi durissima in in assenza di un riferimento generale che governi che non che in questo momento l'Italia è stato garantito del ruolo delle Confederazione perché il tema è la partecipazione
Certo quell'ente
E si torni a Rotondi gli schemi del passato
Perché quello è lo scontro vero Pomigliano non è se ci sia la Commissione di garanzia se ci siano i quindici minuti dieci minuti e il ruolo che il sindacato di avere di fronte a processi
Chi fanno saltare le aziende dall'oggi al domani come è stato per alcune
Realtà che sono introdotte in Italia e che tu puoi superare introducendo elementi nei quali il confronto capitale e lavoro assume le vesti moderne che deve assumere in un contesto dominato da altri meccanismi cui noi pensiamo di regolare
Il rapporto e lo sviluppo delle e le tutele con gli strumenti di ieri in un contesto nel quale dietro l'angolo che c'è chi è pronto a sostituire quello che facciamo non funziona più
Ora vediamo il nostro modello e cominciamo a ragionarci seriamente oppure
Più perché a quel punto è evidente e qua le distanze sono abissali noi lo abbiamo detto chiaramente
L'esercizio del conflitto rischia di studi di di di sfociare nell'UDC muovere trovi ed è una cosa che non ci possiamo permettere in questo Paese soprattutto in realtà come quelli Pomigliano che vi assicuro
Io conosco molto bene perché sono di quelle zone e ci sono stato trentacinque anni e so di che parlo
Non sarebbero governabili altrimenti
Concludo dicendo che ringraziando vivamente il presidente la vostra della vostra
Attenzione io credo che noi
Sulla disciplina la rappresentanza e l'altro tema possiamo dire qualche cosa in più noi c'è un accordo
Che abbiamo firmato nel due mila otto maggio nel quale abbiamo introdotto dei principi di riconoscimento del ruolo delle rappresentanze che va codificata se contro strumenti
Privilegiando la via pattizia per evitare che la legge intervenga in sostituzione nostra siamo fermi per responsabilità sicuramente nei rapporti tra le organizzazioni ma comunque abbiamo introdotto un principio che a dei caratteri e dei delle caratteristiche di regimi oggettività importanti ma comunque
Che sottrae alla legge questo potere di invasione su norme Sukur realtà che da qui diciamo titolarità e soltanto nostra grazie
Grazie
Grazie molte allora tra l'altro Cesare Damiano già Ministro del lavoro prego
Grazie
Giustamente
Si dice che
Negli interventi e non nel giusto celebrare di quaranta micro strutture di lavoratori io cercherò di fare qualche riflessione
Diciamo di attualità
Dicendo che Song passati quarant'anni
Ma lo Statuto secondo me li porta bene
Questo non vinci sottraendo alla domanda che circola riporta avvenne ma forse bisogna cambiarlo
E come cambiarlo vorrei vorrei soffermarmi su questo punto intanto lo Statuto dei lavoratori nasce
Con due requisiti di base che oggi sono totalmente assenti il primo e una formidabile spinta sociale che ha caratterizzato la fine degli anni sessanta
Quindi lo stato dei lavoratori e figlio di quella spinta non nella legge che prevarica il movimento come si dice contento il movimento che semmai ispira la legge
Ho meglio ancora la legge regola quella spinta codificando dei diritti da una parte per i lavoratori e dall'altra parte per le organizzazioni sindacali
Secondo requisito che oggi manca L'Unità del sindacato il sogno addirittura in quegli anni dell'Unità organica
Questo mi fa dire che
Se dovesse prevalere un'idea di cambiamento sicuramente bisogna considerarla perché il mercato del lavoro oggi duale
E quindi c'è un bisogno di rappresentazione che va al di là del cosiddetto lavoro subordinato del lavoro Standard in carenza di questi requisiti
Ho il timore che si possa produrre un qualcosa di non utile dal punto di vista delle tutele
Massimo Paci ha usato un termine
Giusto secondo noi bisognerebbe allargare la sfera dei diritti
Includendo tutta una serie di tematiche penso alla tematica della pari opportunità o del lavoro non standard per citare
Due argomenti però io temo che si vada in una direzione opposta almeno dalle cose che io ho sentito dire e che conosco che si vada cioè in una
Direzione di restrizione piuttosto che di allargamento dico questo perché noi
Abbiamo nell'attualità
La necessità di fare i conti con molte spinte che convergono per un cambiamento radicale dei diritti delle tutele del ruolo del lavoro dell'impresa del sindacato
Cito l'annunciato statuto dei lavori del Ministro Sacconi cito l'annunciato cambiamento dell'articolo quarantuno della Costituzione che riguarda il ruolo sociale dell'impresa e ultimo
L'accordo di Pomigliano che apre comunque degli scenari profondamente nuovi per quanto riguarda il rapporto fra
Delocalizzazione Investimenti occupazione produttività competitività utilizzo degli impianti
Però sullo Statuto i lavori
Io dico che
Se quello che dice il Ministro Sacconi è una cornice leggera
Di tutte le fondamentali basato su un principio di derogabilità di leggi e contratti nazionali sulla base dell'accordo tra le parti
Sull'enfasi
Che guarda alla bilateralità dei rapporti io non sono mai stato contrario sostenuta però giustamente Tiziano Treu parlato alludendo lo Statuto dei lavoratori alla istituzionalizzazione opaca
Quel corriamo il rischio di avere un istituzionalizzazione forte attraverso lo strumento della bilateralità che io condivido a condizione che
Sia nell'ambito della strumentazione negoziale del rapporto tra le parti
E se tutto questo e con il diritto
Con un qualcosa che sta crescendo nella legislazione sotto traccia di cui ho parlato molte volte ma
Non ho mai trovato grandi riscontri cioè la
Definizione di una nuova rappresentatività territoriale e non più nazionale del sindacato penso alle Commissioni e dell'arbitrato
Che possono essere composte dai sindacati territorialmente rappresentativi
Tutto questo sommato
Può portare a mio avviso adulto indebolimento da una parte di una cornice di tutte le universali e dall'altra parte
A un indebolimento del ruolo del sindacato confederale io credo che questa sia una questione sulla quale
Vale la pena di fare una grossa discussione la rappresentatività territoriale non vale solo per i collegi di arbitrato
Nel collegato lavoro c'è un articolo che riguarda il lavoro marittimo per il quale si dice che sindacati territorialmente rappresentativi possono derogare dal
L'orario di lavoro
Previsto dai contratti nazionali di quel comparto
Io penso che questo
Porti ad una definizione che indebolisce il clima e le relazioni solidali a vantaggio di una corporativi trazione territoriali addirittura il sorgere di sindacati
Di impresa del lavoro di
Comodo
è un interrogativo che io ritorno a porre nelle discussioni
Detto questo
E chiaro che
Invece secondo me bisognerebbe andare nella direzione di allargare la sfera dell'inclusione nei diritti di quelle
Soggettività che per il momento sono escluse anche qui cito Tiziano Treu insieme ad Amato anch'io ho partecipato a quella discussione all'inizio degli anni due mila nel non abbiamo elaborato un testo
Che e lo Statuto dei lavori
Anche sui titoli bisogna fare molta attenzione io il Ministro Sacconi dico sempre cambiamo titolo anziché chiama allo Statuto dei lavoratori chiama chiamiamo lo Statuto delle lavoratrici e dei lavoratori ma rimettiamo al centro la persona
Non
I lavori la persone lavoratori e lavoratrici e quella Carta dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori che noi avevamo immaginato a cerchi concentrici
Prevedeva appunto il mantenimento dei diritti di base quelli descritti dallo Statuto dei lavoratori per lavoro a tempo indeterminato Standard ad esempio e una cornice di diritti
Diciamo di minore intensità che comunque favorivano il processo di inclusione ad esempio di coloro che attualmente sono al di fuori del mercato del lavoro tradizionale penso a quella grande
Area di lavoratori diciamo così i precari per i quali secondo me bisognerebbe procedere anche per via legislativa all'incentivazione delle imprese per la stabilizzazione esperienze che abbiamo già fatto nel passato ultima questione li ho finito
Molto importante io credo che un completamento della cornice normativa debba prendere in considerazione il tema della
Rappresentatività e della democrazia sembra giustamente adesso
Cervico riprendeva il tema di un accordo
Che CGIL CISL e UIL hanno siglato mi pare nel luglio del due mila otto
Io penso che di lì si debba partire cioè sarebbe o nel maggio
Degli si debba partire nel senso che quell'accordo
Recepisce quei criteri più volte utilizzati e penso anche nel pubblico impiego dalla Bassanini minimi per censire la rappresentatività gli iscritti i voti conseguiti nelle rappresentanze
Sindacali unitarie mi si spinge anche sul terreno della regolamentazione del referendum cosa molto utile perché
Io sono favorevole al referendum non può essere usato nei giorni pari non nei giorni dispari anche quando ci sono delle divergenze sindacale dovrebbe essere sempre utilizzato quando ci sono convergenze e divergenze sindacali per consentire ai lavoratori
Di potersi
Pronunciare
Io penso che un'azione propositiva da parte delle organizzazioni sindacali è un'azione comunitaria qui c'è un documento incontestabile sia alla questione essenziale
Perché altrimenti
Corriamo il rischio di andare nella direzione di una legge leone sganciata da quella che è l'effettiva azione autonoma delle parti sociali su un terreno che decisamente
Legato al campo del lavoro della rappresentanza quindi credo
Che su questo noi dobbiamo interrogarci perché davvero i cambiamenti in corso sono molto poderoso e si tratta in qualche modo di guidarli e non di subirli
Grazie grazie nominano allora Paolo Antonio Foccillo segretario confederale della UIL prego serio resterò rigidamente nei tempi che il Presidente ci ha assegnato ringraziandolo intanto sia per l'invito
Sia anche per avermi dato l'opportunità di questo confronto che credo sia utile anche all'interno del sindacato
Io voglio partire perché proprio nel ricordo nella celebrazione di quarant'anni comunque essenziale come ricordavano tutti definire che ogni cosa che avviene avviene sempre in un certo ambito e in una certa cultura
Quell'ambito che ha portato allo Statuto dei lavoratori
Era un ambito di grande voglia di cambiamento perché non ricordiamoci che tutto è nato da questo poi la si può
Analizzare in varie forme però nel paese c'era da parte degli studenti da parte degli operai c'era un movimento che voleva tentare di cambiare quello che era il preesistente e cambiare con l'idea di partecipare
E con l'idea
Non tutto per la verità c'era anche una parte estremista che non voleva quella partecipazione ma partecipare per rinnovare soprattutto per emancipare per emancipare i diritti del lavoro e per i non ci pare i diritti dei cittadini
Se ricordiamo ci sono state dette
Delle riforme notevoli come ricordava il presidente Bertinotti in quel momento in quell'occasione dalla riforma sanitaria riforma previdenziale cioè tutta la riforma della scuola unica che è stato grandissimo cambiamento
Quindi si era creata una condizione tale per cui è stata una conseguenza
Ed è stata una conseguenza e varie condizioni niente
Divari e condizioni perché c'era un Parlamento rientrate in un certo modo c'era una cultura un'intellighenzia giuridico rientrato in un certo modo c'era un Governo orientato in un certo modo c'erano sindacati che hanno scelto
Di cambiare anche loro modo di essere hanno accettato prima dei partiti forse l'esigenza di cambiamento e si sono riorganizzati e si sono ristrutturate ma c'era un ministro del lavoro come Brodolini
Che si chiamava Ministro dei lavoratori e che addirittura la
La vigilia di Capodanno è andato nella tenda con dei lavoratori a solidarizzare a vivere quella
Vigilia insieme i lavoratori per poco portare appunto la solidarietà del Governo un ministro che quando poi andava a spiegare le sue riforme i contenuti li spiegava nello stesso modo poi come li ha poi successivamente realizza
Ma lo stesso da una catena ne parlavamo prima con Giorgio Benvenuto se si va a leggere quello che Donat Cattin disse nel bisogno di riequilibrare i poteri nel rapporto coi
In fabbrica ICEF sia nata per quel modo di pensare
Allora è chiaro che quello a prodotto come conseguenza naturale emancipazione allargamento dei diritti necessità di riformare lo Statuto si colloca in quell'aria il problema di oggi è proprio questo
C'è la cultura o quali sono i valori dominanti in questo momento perché non ce la possiamo prendere con l'impresa o con le cose che succedono però all'esterno di questo mondo negli ultimi anni come si diceva sono stati altri primati
Cioè attraverso la globalizzazione la persona non è stata al centro dell'iniziativa politica dell'iniziativa sociale dell'iniziativa economica ma la stessa impresa né come si può dire
Ha vissuto male questa esperienza perché la logica finanziare determinato quello che ha determinato crisi crisi anche dell'azienda il bisogno poi di competere della stessa azienda in una situazione di questo genere
A
Di conseguenza poi affrontato temi che noi stiamo cercando di affrontare in vita ora a partire da questo
Io ritengo che il sindacato come ha fatto nei momenti più difficile la sua storia debba analizzare e soprattutto non rifiutarsi di accettare cambiamenti la sfidava accettato
Il problema è come accettarla e e qui secondo me credo di raccogliere quello che era l'indicazione finale
Del già Ministro del lavoro Damiano dice non possiamo aspettare che sia la legge poi magari
Lamentarci che c'è un rapporto scorretto fra legge e contrattazione
Ma dobbiamo anticiparli dalla legge ma dobbiamo essere in grado di organizzarci come sindacato rimettere insieme quello studio quella capacità di studi e di cultura che si faceva in passato
Rimettere insieme un po'di intellighenzia della Giunta del diritto
E della legislazione e discutere è proporre noi
Una modifica perché è necessario modificarlo
Soprattutto perché sono modificate alcune condizioni e soprattutto perché appunto c'è bisogno di allargare alcune tutele e garanzie di fronte a questo sindacato non può aspettare questa forse la crisi che si può fare a noi stessi
Ed è l'invito che dobbiamo fare hanno gli stessi cioè io sono rispettoso di tutte le posizioni
E sono rispettoso anche di tutte le valutazioni di di ogni soggetto sociale
O imprenditoriale o politica e così via però dobbiamo anche superarle le nostre rigidità interni e cercare di ragionare per rimettere in piedi le cose e sulle questioni che sono emerse in questa discussione
E che non sono cose che possono vederci lontani cioè sta cambiando il mondo c'è bisogno di entrare strettamente nell'organizzazione io sono d'accordo con Susanna quando diceva
Che c'è una parte che vuole escluderci dall'organizzazione del lavoro basterebbe ricordare alcune anche nelle ultime norme di legge dove addirittura prima parte dei contratti viene cancellate
Per settori interi Nardella con per settori interi della contrattazione quindi c'è questo però noi ci dobbiamo entrare noi dobbiamo essere in grado di accettarla la sfida di scommetterci
C'è il problema di come allargarlo io sono molto d'accordo con le tesi che esponeva Tiziano nel suo intervento allargare a quelli che ne sono fuori e noi non possiamo
Pensare di difendere quello che c'è
è chiaro che c'è un rischio
Che se non siamo unitari se non creiamo le condizioni se non si crea un'aggregazione di consenso su quello che vogliamo innovare che si possa riprodurre un qualcosa di negativo o una regressione ma se noi siamo in grado di svolgere bene la nostra funzione
Di dialogare di preparare di creare anche un'opinione in grado di capire che quel cambiamento necessari in termini positivi e non in termini regressivi noi siamo in grado di vincere la sfida ma non possiamo pensare
Che c'è una marea di persone del mercato del lavoro che stanno diventando sempre di più
Che possano essere fuori dal rapporto col sindacato e soprattutto non tutelate sul mercato del lavoro la seconda questione è proprio quella
Come ridiamo forza alla contrattazione
Allora è bene o male anche qui ci siamo divisi abbiamo avuto valutazioni diverse noi ambiamo accettato di definire nuove regole lo abbiamo accettato insieme alla Confindustria abbiamo accettato col Governo abbiamo posto lì delle regole
Le regole erano quelle di andare in avanti rispetto ai processi che stavano cambiato e anche di definire un minimo di flessibilità o di elasticità nella contrattazione di secondo livello proprio per adeguarla i cambiamenti
Tenendo sempre fermo il principio produttività
Logica del profitto è logica di chi poi ci lavora dentro quel profit e tenendo insieme i due interessi ve ne abbiamo messe lì e hanno anche dato dei risultati è vero che c'è un atteggiamento come si può dire non molto
Disponibile nei confronti del sindacato che va contrattazione però alcuni dei contratti non non dimentichiamoli salvo quello dei metalmeccanici per la prima volta grazie a quelle regole sono stati chiusi
Senza un'ora di sciopero e sono stati chiusi col consenso della stragrande maggioranza delle persone quindi anche noi stessi dobbiamo essere capaci di mettere in discussione qualche nostro
Convincimento ideologico per cercare di allargarci e di capire come mai con terza e ultima cosa e chiudo è quella sulla rappresentanza e rappresentatività io credo di avervi non si sfugga
Noi abbiamo un problema di sapere chi decide
Noi abbiamo un problema di come ci rapportiamo con le persone noi abbiamo un problema anche nei momenti in cui le nostre divisioni sono predominanti rispetto al bisogno di unità che pure sarebbe necessario
A capire come si sceglie di decidere e chi a
La legittimità a decidere allora lei aveva fatto un'esperienza
Io sono d'accordo con l'articolo diciannove non è
Dello Statuto lavoratore o non è un modello centralizzato ma era l'idea di decentrare anche e di andare a garantire nelle aziende così però noi abbiamo un modello
Non si è mai applicato l'articolo compiutamente l'articolo che andavano Costituzione abbiamo e del pubblico impiego lo io mi rendo conto che non può essere aree rapportato così come all'interno di tutti i settori
Ma possiamo partire da lì e quello è stato un esempio di come si può dire di collegamento fra la capacità del sindacato di discutere anche al suo interno e di mediare fra istituzioni sindacati solo
Partecipativo o assembleare o sindacato molto di rappresentanza
Ed è stato voi anticipatorio della legislazione tant'è vero che la legislazione sull'accordo il sindacato è intervenuta ed è diventata sostegno ed è una misurazione reale
Che poi dimostra la capacità del sindacato anche di essere in azienda
Perché il consenso per il voto che ogni tre anni esprimono i lavoratori è libero e sceglie chi è proprio rappresentante che è proprio sindacato di riferimento quello può essere un modello articolato modificato e giusta ma credo che questo sia un altro degli elementi che ci dobbiamo porre
Grazie
Grazie Antonio fucile allora la parola Giorgio Usai responsabile delle relazioni industriali sicurezze affari sociali di Confindustria prego grazie Presidente fatte come unico rappresentante delle imprese che toccherebbe dieci per tre ma
Accetto di rimanere certamente adesso rimanenze compensa e compensato dalla
E compensato dalla diversità di potere reale restano può essere anche vero
Allora parleremo anche dei poteri calare Bangor certamente dieci minuti rimanendo nei dieci minuti cerco di limitarmi rispetto agli abitanti
Stimoli che sono emersi dalla discussione odierna almeno soltanto su due argomenti uno
Che venuto fuori dal
Relazione intervento del professor Treu e da ultimo alcune domande dirette che vicesegretario generale della CGIL Susanna Camusso apposto sulla contrattazione rapporto direttamente a Confindustria
Mi sento di
Dover dare un minimo di risposta
No non ho dubbi che la data di oggi non sia del tutto Cavour casuale
Perché
è bene ricordare che un un altro ventiquattro giugno del mille novecentosessantanove del Governo presentò al Senato
Il disegno di legge che poi dopo un anno è diventato salute lavoratori
Uno Statuto una legge un intervento che come ha detto il presidente Bertinotti
Ha costituito uno spartiacque non c'è dubbio su questo credo non ci sia discussione uno spartiacque importante
Che ha una storia sull'attuale credo che importante riflettere al di là della contrapposizione che naturalmente c'è credo che lo Statuto dei lavoratori sia
La legge non forse l'unica almeno fino a qui alla emanazione della cosiddetta legge Biagi
Che ha creato maggiore contrasto nei commentatori quindi
è evidente che tutte le volte che affrontiamo questo tema l'abbiamo fatto la decennale del ventennale trentennale grazie a Dio lo facciamo anche nel quarantennale la contrapposizione fra sostenitori e oppositori sempre non sono lecita e legittima ma è sempre molto accesa anche dopo quarant'anni allora io quello che mi sento dire mi sento di poter dire è che certamente
Siamo in presenza di una legge che
A raggiunto suo scopo
La filosofia dello Statuto
Dopo quarant'anni ma in questi quarant'anni quindi non la valutiamo ad oggi
La valutiamo in quello che ha fatto in questi quarant'anni a certamente garantito le due
Cose sostanziali che stavano lì dentro che stanno nel titolo e quindi i diritti individuali dei lavoratori sui quali non non ci può essere discussione congiunta ancora stamane leggevo qualcuno che scriveva qualcuno molto importante
Che scriveva se vogliamo andare verso i diritti dei cinesi o portare non incide diritti ed europee ma non c'è discussione di questo tipo non possiamo neanche lontanamente pensare che qualcuno immagini
Retrocessione diritti non anche se qualcuno in Italia lo immaginasse l'Europa non ce lo consentirebbe quindi è una discussione sterile
Secondo obiettivo raggiunto brillantemente la la legislazione di sostegno per i sindacati l'ingresso dei sindacati in fabbrica il potere dei sindacati nella
Nel ruolo tipico del sindacato cioè sindacare le scelte dei datori di lavoro sono due obiettivi che sono stati raggiunti pienamente con ottimi risultati con una legislazione che si è boy sviluppata negli anni avvenire
Che a rafforzato sia gli uomini i diritti individuali sia gli altri diritti collettivi
Detto questo l'osservazione che mi veniva dalla relazione del professor Treu
Proprio nel fatto di dire Cecchi il pensa che questa legge abbia creato degli ostacoli sì io mi iscrivo fra coloro che pensano che questa legge ha creato un ostacolo
O comunque ha rallentato un processo
Diciamo che mi sembra che sia emerso con chiarezza anche dalle cose che sono state dette oggi che una un portato di conflittualità questa legge nuova o anche per
Un po'per come la sua
Gestazione un po'per il periodo storico in cui è nata
Siamo negli anni della contestazione totale della famiglia dell'impresa dei padroni
Delle regole della scuola quindi è una legge che ha un un portato di conflittualità ma al di là della filosofia
Ci sono le norme
E le norme sono tutte a contenuto conflittuale nel momento in cui volutamente gli il degli autori dell'epoca subito i primi commentatori i nostri maestri
Hanno scritto che si costituiva si creava il contropotere sindacale contropoteri di che cosa del potere dei datori di lavoro quindi è conflitto
Allora questo questo portato di conflittualità a indubbiamente
Non favorito
Un sviluppo di una cultura di tipo partecipativo ricordo capitato un'altra occasione di ricordare che in quegli stessi anni mentre noi nel nostro Paese opportunamente lo sotto Rino senza nessuna fatto celebrativo opportunamente introduciamo nel nostro ordinamento Statuto lavoratori che mette in primo piano i diritti individuali diritti collettivi dei lavoratori
Niente Armani nel settantuno l'anno dopo passa la legge sulla partecipazione che rinnovo a tutto alle al precedente sistema limiti d'estimo
E in Olanda altro Paese
Quale facciamo continuamente riferimento per questi fenomeni sul lavoro passa la legge sulla par la citazione nel settantuno luna nel settantadue l'altra non è settanta introduciamo una legge che porta il conflitto lo porta come
Nei luoghi di lavoro lo porta attraverso uno strumento eccezionali Simo che lo stato dell'articolo ventotto dell'articolo dello Statuto dei lavoratori
Uno strumento che dalle organizzazioni sindacali per la prima volta il potere di andare direttamente senza alcuna intermediazione
Parte
Il da avvocato senza alcuna intermediazione di fronte al giudice e portare l'azienda di fronte al giudice per sentirsi dire che l'azienda sta ammettendo in atto comportamenti antisindacali e se le sentito dire per molti anni per quasi tutte le aziende qualunque fosse il comportamento
E allora ognuno di voi capisce benissimo come in quel clima non si può parlare di partecipazione e ogni progetto di modello partecipativo si sposta nel tempo ne abbiamo riparlato ancora nel mese di dicembre di dello scorso anno dei disegni di legge presentati
Ed da ambo le le le formazioni politiche del nostro Parlamento
Due della opposizione due della maggioranza noi abbiamo avuto un tavolo con CGIL CISL e UIL agli altri organizzazione datoriale col Governo e in quell'ambito ci siamo dati anche degli impegni ma stiamo
Diciamo muovendo i primi passi sulla partecipazione gestionale attenzione perché poi invece di partecipazione in forma diretta ce n'è già tanta perché su questa supplito poi la contrattazione perché
Io sottolineano sto dicendo che lo Statuto ha creato questo ostacolo e lì è rimasto
Poi ci siamo mossi però non ci dimentichiamo di questo effetto
Arrivo gli ultimi quattro minuti a mia disposizione sulle osservazioni che sembrano
Di grande attualità su il futuro della contrattazione ma io credo che abbiamo le carte in regola per poter dire che il futuro della conservazione
L'accordo la contrattazione soprattutto davanti il suo futuro non ci son problemi assolutamente noi siamo forse l'unico Paese in Europa che nel due mila nove in hanno Prina hanno hanno in mezzo ad altri due speriamo che lì ci fermiamo di crisi di crisi enorme
A l'unico Paese che ha definito
E ha rinnovato le regole sulla contrattazione collettiva siamo l'unico Paese in Europa
Che ha consacrato definitivamente l'esistenza di due livelli di contrattazione collettiva che è un bene di lusso lo ricordo avere due livelli di contrattazione collettiva è un bene di lusso gli altri Paesi non ce l'hanno
E quando parla di Paesi non parla della Cina parlo della Germania della Francia dell'Olanda degli dell'Inghilterra e vi enumerato ci saranno differenze altre cose però attenzione che i due livelli consacrati
Come ce l'abbiamo noi non ce l'ha quasi nessuno allora non credo che ci siano problemi su questo ma per di più l'accordo del due mila nove io
Faccio riferimento tanto l'accordo quadro fatta a Palazzo Chigi vanto e soprattutto perché quello di dettaglio l'accordo interconfederale fra Confindustria CISL e UIL e mi dispiace
Che CGIL non abbia voluto non abbia ritenuto di poter
E condividere e quell'accordo e
Ma no come diceva il maestro non è mai troppo tardi in quell'accordo
è proprio l'enfatizzazione dello spostamento del baricentro della contrattazione collettiva dal contratto nazionale che mantiene una funzione specifica la contrattazione di secondo livello a quell'azienda alle quindi io credo che mai come in questo momento possiamo dire che la contrattazione collettiva e viva vegeta e ha molto da fare ma
La seconda cosa che pone
La collega e amica Susanna Camusso ancora più
Importante e che domanda dice Massolo contrattazione per derogare o per innovare ma intanto sul vero gare
Io mi permetterei di dire che non si può affermare e negare nello stesso tempo e perché aver paura del derogare se la deroga è figlia della contrattazione allora vogliamo fare la contrattazione o non la vogliamo fare se accettiamo che c'è la contrattazione se ci può essere anche una contrattazione che vede entrambe le parti d'accordo a derogare e che problema c'è
Allora ci fidiamo nove fa contrattazione sarà
Perché io per capire è una posizione ostile nel momento in cui ci fosse una deroga imposta arbitraria di una sola parte masse figlia e così l'abbiamo scritta e condivisa nell'posso accordo interconfederale che è figlia di una contrattazione collettiva addirittura garantita in due livelli consentita dai contratti nazionali se le parti nei contratti nazionali
La vogliamo consentire e poi ricontrollata a livello territoriale laddove si decida
Quanto quando ce ne fosse la necessità di derogare non derogare e poi con un ritorno di verifica alle parti nazionale per dire questa deroga che abbiamo convenuto
è giusta e approvata o no quindi quella che noi abbiamo definito e credo di poter continuare a definire di una derogabilità assistita una derogabilità controllata è un modello finito dicendo che
Qual è la natura sulla
Possibilità di innovare ma certo che la contrattazione specialmente aziendale e sempre innovativa attenzione però a confondere l'aggettivo innovativo
Con tradurlo soltanto con l'aggettivo additivo cioè se è soltanto una contrattazione che aggiunge all'esistente altre cose
è c'è qualche problema no io lo dico la la contrattazione continuerà a esserci però non le immaginiamo solo solo unilateralmente in un senso che deve comunque sempre continuamente aggiungere qualcosa a quello che già esiste può essere innovativa anche nel momento in cui e ce n'è tanta
CGIL così come CISL e UIL e lo sanno perfettamente ce n'è tanta di contrattazione le nostre aziende ed è tutta contrattazione queste si sta svolgendo in maniera anche sostanzialmente sirene non conflittuale e questo credo che sia ancora un'ulteriore viatico positivo per la contrattazione del futuro che d'altronde se non ci fosse qualche ci saremo a fare grazie
Grazie a voi una situazione
Ora la parola per l'ultimo intervento competente
Pasquale Viespoli Sottosegretario al lavoro salute e politiche sociali del Governo prego
Grazie Presidente grazie per per l'invito
Io cercherò di essere rapidissimo e utilizzerò per come traccia del nel mio intervento
Le riflessioni che si sono sviluppate attraverso le relazioni introduttive a partire da quella del presidente Bertinotti
Che ha utilizzato un un'immagine suggestiva alquanto efficace
E cioè se riesco a tradurla con uno slogan lo Statuto dei lavoratori una di quelle leggi che ha avuto un consenso progressivo o progressivamente a maturati da cresciuto ridurre il consenso
Perché è vero come ha sottolineato lo stesso Presidente inizialmente
Che il dibattito è stato in realtà molto più vivace e molto meno lineare molto più articolato e molto meno convergente
Di quello che poi ci siamo tant'è che se dovessi utilizzare
Una battuta in fondo la dimostrazione di questo consenso progressivo sta nel fatto della unitarietà della celebrazione dei quarant'anni lo Statuto dei lavoratori rispetto
Alla convergenza circa il percorso che positivamente si è sviluppato nel corso degli anni ma quando c'è stato il dibattito a proposito del contesto
Ricordo che la stessa immagine che il presidente Bertinotti ha utilizzato c'è l'ingresso della costituzione della fabbrica attraverso
La legge era un po'contestato anche quello c'era chi riteneva
Che nel cancello della fabbrica attraverso lo Statuto entrasse troppo poco e che restasse fuori la parte diciamo un più politica banalizzo semplifico restavano fuori i partiti e il dibattito che animò una certa sinistra basti pensare agli interventi nella
Nella nell'Assemblea nel nelle in quei giorni di dibattito parlamentare basti pensare alla discussione generale all'intervento
Dell'onorevole Sacchi all'intervento dell'onorevole Giuliano Paietta dove questo riferimento al tema della Costituzione è un riferimento forte presente significativo
E per certi versi cita anche una dimensione dell'attualità dove resta il rapporto tra diritti costituzione e
E legislazione
E
Quel dibattito
Riguardo anche un pezzo diciamo della della della della vicenda politica italiana la destra di allora si astenne sullo Statuto dei lavoratori
E si astenne con una motivazione diversa perché pur riconoscendo dal quel punto di vista di quella cultura un passo avanti rispetto alla personalità giuridica perché il sindacato entrava nell'ordinamento
Tuttavia quel passo avanti non era ritenuto sufficiente in relazione giallo ora al tema dell'attuazione della Costituzione in relazione all'articolo trentanove e quaranta
Tant'è che lo stesso intervento del ministro Donat Cattin conclusione della discussione generale
Non potete fare a meno di far riferimento al dibattito sull'articolo trentanove in particolare
Che riguardava la cultura cattolica e il cosiddetto compromesso Dossetti hanno che la stessa democrazia cristiana dell'epoca fece a proposi do del di un rilievo costituzionale come quello riferito all'attuazione di quella parte della Costituzione che a tutt'oggi resta un problema aperto quindi abbiamo diverse questioni avverte rispetto alla riflessione che in quegli anni e in quella fase si sviluppo e che come dire sottolineo caratterizzò quello che il presidente Bertinotti
Ha definito il contesto ora evidente
Che quel contesto e profondamente cambiato si è profondamente modificato si è profondamente trasformato evidente sul terreno politico istituzionale come sul terreno sociale sindacale
Per usare
Come dire un'immagine per per sintesi per rapidità con il rischio della della della
Certo la complessità di di di di di di semplificare troppo noi ci troviamo di fronte ad un movimento ad un moto ascendente e discendente in termini di poteri in termini di ruoli in termini
Come dire
Di ingresso all'interno della dinamico politico istituzionale della dinamica sociale della dimensione del territorio
E noi abbiamo questo questo progressivo diciamo un movimento in termini istituzionali concessioni di sovranità verso l'alto e verso il basso
Abbiamo la dinamica del territorio che entra anche nei sistemi produttivi
Tant'è che si sposta la centralità della fabbrica si sposta al territorio si sposta al distretto si sposta al sistema territoriale c'è un meccanismo complessivo senza far troppo lunghe senza utilizzare il il riferimento di prassi al fordismo al terrorismo eccetera c'è comunque uno straordinario cambiamento uno straordinario mutamento
Che pone tutte le organizzazioni centraliste per così dire la stessa organizzazione centralistica istituzionale di fronte al tema di come
Seguire questa scendendo in questo moto ascendente e discendente in termini di potere in termini di protagonismo che pone in questi termini
E non solo nella dinamica diciamo dei rapporti sociali o dei rapporti e la fabbrica anche il tema di come si accompagna si accompagna alla contrattazione
Diciamo collettiva centrale e centralistica il tema di come si modulata rispetto al territorio rispetto alla dimensione del territori come si accompagna
Questo processo anche dal punto di vista delle relazioni sociali delle dilazioni della relazione industriale quindi c'è questo grande mutamento di contesti
E dentro questo grande mutamento di contesto si situa a mio avviso il dibattito su come alcune parti peraltro
Lo ha
Citato un relatore
Non ricordo chi adesso ma alcune parti dello Statuto solo saggia state modificate il Presidente Bertinotti ha
Voluto puntigliosamente dopo Ortu una mente legge della denominazione diciamola del del della legge diciamo
Per evitare la semplificazione di Statuto dei lavoratori ha letto
E nell'ultima parte ce le norme sul collocamento per esempio norme sul collocamento mutate e cambiate nel corso degli anni ma che ancora oggi ci pongono il problema di misurarci con la riflessione
A cui ci richiamava in particolare la relazione del professor Paci
Quando declinava i cosiddetti diritti di cittadinanza come un elemento fondamentale per l'allargamento dei diritti inserendo in questi diritti il tema della formazione e qui potremmo inserire
Il tema dei servizi il tema dell'orientamento il tema delle politiche attive del lavoro che è una grande questione aperta nel nostro Paese e che anche rispetto al dibattito che si è aperto al proposito
La legge Biagi me lo consentirà al professor baci l'unico riferimento forse rapporto a tempo determinato rispetto alla Biagi era diciamo dei contestualizzato rispetto alla dinamica che ha visto il rapporto a tempo determinato come lei il professore sa meglio di me
Deve scendere ben prima della della della stessa legge Biagi anche attraverso il le direttive europee e quant'altro che come dire hanno poi determinato quel passaggio ma questo diciamo è un elemento di di dettaglio rispetto alla riflessione
Complessiva di come come come indice come dire determiniamo un'attenzione nei confronti delle politiche delle politiche attive del lavoro rispetto alla formazione rispetto ai servizi e il dibattito
Diciamoci la verità
Il dibattito anche il dibattito sulla stessa abbia
Per molti versi
Si è affermata quasi esclusivamente a questioni non certamente irrilevanti ma tuttavia non esaustive rispetto al tema
Che abbiamo di fronte perché il dibattito si è fermato sul tema delle Potì Polo oggi contrattuali o sullo sventa chiarimento delle tipologie contrattuali a cui faceva riferimento
Il
Il professor Paci mentre invece la stessa legge meriterebbe attenzione rispetto al tema delle politiche attive complessivamente meriterebbe attenzione
La la il percorso individuato prima ancora che dalla Biagi dal Libro Bianco sul mercato del lavoro del precedente Governo
Come hanno ricentrare estera che individuava quel percorso che riguardava sì
La riforma del mercato del lavoro ma poi riguardava la riforma organica degli ammortizzatori sociali poi riguardava il tema in questo senso e di e e nell'ambito di questo percorso di questo disegno del cosiddetto statuto dei lavori fino ad arrivare al tema della democrazia economiche della partecipazione che il tragitto
Di un riformismo discutibile quando si vuole ma sicuramente coerente
Individuato prima ancora che dalla legge Biagi
Dal libro bianco sul al mercato del lavoro e quindi il tema di come realizziamo moderne tutele oggi nel momento in cui per usare l'espressione del prode del senatore Treu si sposta lasse dalla dalla centralità della fabbrica
Al alla alla alla ad un'altra centralità che per
Per comodità mi permetto di definire la centralità del ritardo del del
Territorio del contesto o del contesto territoriale e in questo spirito
Per concludere
Bertinotti faceva il presidente Bertinotti faceva anche qui il riferimento utilizzo la sua riflessione faceva riferimento all'invasività o meno del Governo all'interventismo tra virgolette dei Ministeri dell'epoca rispetto al tema dello dello Statuto della riforma
Ora
Io credo che in questa fase l'atteggiamento del Governo dovrebbe essere il meno interventista possibile
E il più capace di stimolare di accompagnare la capacità delle parti di trovare punti di interesse pubblico io credo che il
Percorso verso
Il nuovo statuto dei lavori verso la necessità di affrontare
Quello che il professor Paci ha chiamato se se non ricordo male integrare rivitalizzare lo Statuto dei del
Di quaranta anni fa questo processo debba riguardare innanzitutto le parti e debba riguardare innanzitutto la capacità
Delle parti di determinarsi rispetto ad un nuovo punto di sintesi su terreni diversi
Ed è un modo per sperimentare concretamente la capacità di rappresentanza del sindacato delle parti
Più che la dimensione o la misura della rappresentatività perché lo vorrei ricordare a me stesso
Noi siamo di fronte alla alla crisi delle forme della rappresentanza che riguarda il partito che riguarda il sindacato che riguarda il rischio di quella individualizzazione
Che non ha più capacità di rappresentanza dei vecchi strumenti politici o sindacali e c'è quindi questo tema nel momento in cui peraltro lo stesso sindacato cambia in termini di ruolo di funzione
FASSID contrattazione ma non fa soltanto contrattazione e peraltro già fatti la penalità già fa bilateralità non solo in alcuni settori tradizionali ma fa bilateralità sul terreno della formazione
Quando si misura sul terreno dei fondi paritetici interprofessionali e quindi già il sindacato si muove in una dinamica in un ruolo in una funzione
Che come dire
Richiede una una riflessione sulle forme della rappresentanza sul ruolo sulla funzione del sindacato sulla sua funzione abolire qui chiudo Presidente Pomigliano e un interesse nazionale
Le parti hanno fatto le parti c'è però un interesse che va al di là delle parti
Ed è quello di un sistema Paese che deve salvaguardare l'investimento a Pomigliano non solo perché l'investimento
In un grande stabilimento che ha una sua storia di luce e di ombre e da qui la specificità di un accordo e a mio avviso la non riproducibilità di un accordo
Si può ci può essere un una valutazione di metodo di relazioni positive da parte di chi ritiene che certe relazioni debbano andare sempre più informe collaborative partecipativo
Ma il merito sta dentro la storia luci ed ombre dello stabilimento di Pomigliano dove ci sono alcune ombre dove ci sono alcune luci e dove si fa investimento anche per le luci e si fa accordo per le ombre
E si proietta una dimensione anche del Mezzogiorno che dovremmo attenzionare molto di più rispetto a quello che poi gli hanno significa non solo le relazioni industriali non solo della storia
Di del di di un investimento diciamo anche per la funzione come dire geopolitiche che
Il Sud può sviluppare anche grazie a questo investimento da questo intervento ma questa è altra storia e altro peraltro tema e altro problema
Grazie grazie al molto sottosegretario Viezzoli tutti coloro che hanno partecipato questa tavola rotonda e loro che sono stati così attenti presenti naturalmente non potevamo comporre punti di vista vie
Si presentano così diverse Nanni e tasso di potere avere offerto un'occasione di materiali per il proseguo di una riflessione grazie a tutti