Unità d'Italia dopo 150 anni per restare insieme

Per cortesia se ci accomodiamo diamo inizio a questa tavola rotonda grazie
Perché siamo
Passiamo siamo
Signori disse se ci accomodiamo
Quei signori che sono nel corridoio grazie
Bene
Signori buongiorno
Gentili ospiti autorità
Signore
Diamo inizio a questo primo appuntamento della odierna e consueta celebrazione del venti settembre e mio compito presentare brevissimamente i relatori
Dell'odierna giornata culturale
Modera i lavori la
Valerio Zanone già segretario e poi presidente del Partito liberale italiano
Per cinque legislature
Deputato alla Camera durante la Prima Repubblica è stato anche senatore del Partito Democratico è stato anche ministro ecologia dell'industria e della difesa
Nella seconda metà degli anni novanta si è occupato di attività giornalistica e culturale e di studi sul liberalismo lavora ad una storia dei liberali italiani dall'unità ad oggi
Ed è Presidente onorario della Fondazione Luigi Einaudi di Roma per studi di economia
Politica nonché Presidente del consiglio italiano del movimento europeo
Il professor Lucio Villari e docente di Storia contemporanea presso l'Università degli Studi di Roma Tre
è autore di numerosissimi saggi sulla storia del SerT dal settecento al novecento in particolare sulle idee sulla vita sociale del mondo occidentale in quel periodo
Nel due mila uno ha vinto il premio Estense per il suo Nicolò Machiavelli e la sua ultima opera letteraria che è stata bella e perduta l'Italia del Risorgimento
Il professor Santi fedele Professore ordinario di Storia contemporanea all'Università di Messina
Direttore del Dipartimento di Studi sulla civiltà moderna direttore dell'Istituto di Studi storici Gaetano Salvemini
Di Messina fa parte di numerosi comitati scientifici di riviste quale incontri del Mediterraneo Iran ma Rivista storica dell'anarchismo Filippo Turati Giuseppe Emanuele vera Modigliani e il sonno
La sua ultima nessun ultime pubblicazioni fatiche letterarie sono la massoneria italiana nell'esilio nella clandestinità
E l'ultimo suo lavoro Luigi Fabbri un libertario contro il bolscevismo il fascismo
Giorgio Rebuffa il Professore ordinario di filosofia del diritto presso la Facoltà di giurisprudenza dell'università di Genova
Già deputato della Repubblica dal febbraio del novantanove ricopre la carica di Presidente della delegazione parlamentare italiana dell'Atlantico del nord
Tra le sue ultime pubblicazioni la Costituzione impossibile l'elogio del presidenzialismo e lo Statuto Albertino
Massimo Teodori è professore di Storia e istituzioni degli Stati Uniti ha insegnato in un in università italiane e americane è stato parlamentare radicale distinguendo si nelle battaglie per i diritti civili e nelle Commissioni di inchiesta
Collabora con quotidiani periodici radio e televisioni nazionali ha ricevuto premi tra cui la meno oratorio per aver ideato l'Israele beni
La sua ultima pubblicazione Pannunzio dal mondo al partito radicale vita di un intellettuale del Novecento
La parola al professor Valerio Zanone Senato
Ringrazio Gustavo Raffi gli amici del Grande Oriente l'Italia per l'invito
Che fa seguito al nostro incontro arrivi
La grande loggiato di primavera
Partirono
Da quell'incontro perché
In quella circostanza
Dalla Corte sia del
Bibliotecario del grande oriente l'amico Bragaglio vino
è vero che una
Fotocopia preziosa
Che Monti vivo incerto conoscono perché fa parte della storia grande storia
Per il contributo della massoneria italiano al Risorgimento italiano
E di cui tuttavia voglio
Leggervi due righe
è una circolare mandata mi pare da Torino verso la fine del mille ottocentosessantuno
E dice così
La mozione
Avendo prematuramente rapito all'Italia
Sua Eccellenza
Conte Cavour
Al quale senza dubbio tutte le logge avrebbero offerto il martello di gran maestro
Noi e molti altri con noi
Abbiamo intenzione di offrirlo al suo discepolo sua Eccellenza il commendatore Costantino Nigra
Ora noi ci avviamo alla ricorrenza del centocinquantenario dell'Unità d'Italia
Che anche
La ricorrenza
Bella
Morte di
Lavoro e quest'anno ricorre il bicentenario della sua nascita
Doveva essere
Curato da un comitato nazionale che però il Governo ho ancora trovato il tempo di nominare
Così nel frattempo comune NATO è anche morto matricola sempre tempo in seguito di occuparsene egualmente
E perciò vorrei prendermi la libertà di esordire
Ponendo una
Questione
Si potrebbe dire ponendo una pregiudiziale
Per rispondere ad una domanda che è legittimo porsi visto che riguarda una tesi autorevolmente sostenuta da almeno due o tre o forse quattro ministri in carica da la Repubblica
E la domanda è la seguente lavoro era un federalista
Sentiremo fra poco
Storici illustri io sono quindi imprudenza e nella
Avventurarmi vero nell'argomento così all'esordio del nostro convegno
Ma credo possiamo essere tutti d'accordo circa il fatto che
La visione di Cavour
Era sostanzialmente la visione della nazione italiana
E del suo
Appuntamento storico ormai
Non prorogabile di diventare uno Stato la nazione che doveva farsi Stato per avere un posto nel concerto del potenze europei
Per
Perché quella visione si avverasse
Il primo problema che si doveva affrontare e risolvere
Era ovviamente la
Rimozione dalla dominazione austriaca su gran parte dall'Italia
Sulla parte più prospera ed allora più dotata di risorse dell'Italia
La dominazione diretto da solo guardo lei ha detto
E la dominazione per via indiretta ma non troppo sui Ducati emiliani superando Ducato di Toscana
E per fare questo bisognava anzitutto mettersi d'accordo con la Francia
E quindi è vero che
Nel mille ottocento cinquantotto
Qualcuno mi era Cavour
Mise
Discussione l'idea di uno Stato confederale
Un'Italia confederale
Che se si fosse fatta Comelli all'orale immaginava
Avrebbe avuto comunque una chiara chiarissima egemonia sabauda perché è meglio dal nord sarebbe stato in realtà la parte dominante del Paese
Lo Stato pontificio si sarebbe ridotto dimensioni quasi simboliche
Quella era la strada che
Cambio
Di percorso
Anche nel pensiero di lavoro l'anno dopo nel mille ottocento cinquantanove
Dopo Villafranca e il resto penso che sia un elemento di qualche interesse che si presta qualche esercizio così
Di carattere generale
Circa il metro che si deve usare prendere la statura ad uno statista
Quando
Ogni statista
Ecco si può chiamare in quel modo se ha una visione ovviamente
Ma quando la visione dello statista incontra
Una ostacolo
Molto difficile da superare come accade alla visione di Cavour armi ottocentocinquantanove adopera persino del suo nome ventuno sovrano
Allora lei si misura la statura lo statista del senso dello statista normale
A bassa
La soglia della sua visione per per riuscire attuarle quel tanto che era possibile
E sono pochissimi grandi statisti che invece
La spostano più insomma
Allargano la superano
E così invece Cavour perché dal mio centocinquantanove la sua visione fu quella dell'Unità d'Italia
Egli ha secondo non senza molte astuzie
Largamente trattata dagli storici la spedizione dei Mille
Non nascondendoci gli infiniti problemi che sarebbero sorti dalla
Acquisizione di quel Mezzogiorno di quelle popolazioni che permettono in via Cavour chiamo a tutti i napoletani
E poi dal mille ottocentosessantuno
Il suo ultimo i suoi ultimi tranne Morandini discorsi furono su Roma capitale
Roma Capitale
Di cui parliamo oggi così nella vigilia del venti deludenti settembre
Non voglio io credo che
Sia stato molto importante
Per rispondere alla domanda iniziale lavorerà federalista
Il bellissimo discorso
Che in una giornata fisica anche fisicamente molto difficile per lui fece il Presidente Napolitano a Sant'Anna
Il sei luglio nell'anniversario della morte
Presidente
Non nomina mai partiti politici come e nella sua
Deontologia
Però insomma non era difficilissimo capire a chi pensate quando disse badate di nome rinchiudere Cavour di uno orizzonte nordista
Questa è la risposta non dobbiamo rinchiudere lavoro in un orizzonte nordista
E quindi noi non sappiamo magari le direi una parola fra un minuto che cosa sarà del federalismo che in corso
Ma comunque vadano le cose
Non commettiamo l'arbitrio che sarebbe un altro bassa speculazione politica lì vedere nel federalismo che ancora non sappiamo come sarà
Cavour con un suo predecessore
Teniamo sempre presente cari amici che
I predecessori hanno una disgrazia di non sapere di esserlo
Ora noi facciamo questo convegno secondo un piano di lavoro
Che mi sembra molto interessante
Perché a rispondere adoranti visione ampia e comprensiva di quello che è stata l'Unità d'Italia i fattori che hanno concorso determinarla poi a consolidarla nel tempo
Non facciamo una un convegno unidirezionale si cerca di allargare molto il campo dalla nostra della nostra visione
E quindi di
Vedere non soltanto
Il Risorgimento più noto è più celebrato dei libri di scuola del nostro tempo non so bene cosa ne friulano i libri di scuola di adesso
Però
Si sono
Dell'esordio meticolosi potremmo dire alternativi mi pare che per esempio alla relazione del professor Lucio Villari tocchi questo argomento ed io no
Vorrei fare qui in una dichiarazione come liberale piemontese cavouriano nei lavori che che siamo già un Risorgimento importante
Anche se non ho avuto la fortuna e la storia dalla sua parte che non fu più contese ma lombardo
Che non fu cavouriano ma mazziniano e che non fu una pure laico ma
Cattolico anzi religioso
Anche di questo sentiremo una relazione del professor Santi fedele io mi permetterei di Herat ricordare qui questa figura
Che mi ha appassionò nel cinquanta due quando andai a come lavorano il centenario a Mantova
Il va il primo dei martiri secondo anche il primo verrà un sacerdote il secondo dei Martiri di Belfiore dona idrico Tazzoli tozzo ove era un prete no più di un prete era un professore del seminario
Sottoscrisse il prestito mazziniano per insofferenza verso la censurate allora si faceva sui libri e sui
Giornalista
è utilizzato
Lui teneva la contabilità dei contributi che finanziavano al prestito mazziniano utilizzò come cifra Ario la lettera del Paternoster
Quando fu coperto arrestato e condannato a morte sorse un problema
E perché è il codice canonico in minacciava la scomunica a chi si rendesse colpevole
Della esecuzione capitale di un sacerdote non si potevano mettere i preti sulla forca
E quale fu la soluzione che fu brillantemente trovata che alla vigilia dell'esecuzione
Dopodiché vengo Tazzoli che dal punto di vista canonico lo ha fatto niente lui aveva commesso un crimine contro l'impegno a Roma qualcun contro la Chiesa
Fuoco privato per l'abito talare consacrato personali sulla forca protestando perché non poteva andarci con il suo ambito di Prete
Nella documentazione che allora l'accordo si dimostra del vescovo di Mantova che era contrario presto e che lo fece per ordine del Vaticano dove regnava un pontefice che sarà
Solennemente celebrato lunedì e che si chiamava io l'ONU
Ora
Che cosa vogliamo
Aggiungere
Dico esco io nuovo certo
Va l'intenzione di di sottrarre del tempo prezioso al nostro al nostro convegno
Mi interessa molto sentire cosa dirà Giorgio Rebuffa
Perché immagino che la sua relazione
Si occuperà
Anche dal grande problema rimasto sempre risolto
è attribuito non so con quanta diciamo precisione filologica a a Massimo D'Azeglio cioè una volta verrà fatta l'Italia come si fanno gli italiani e questo
Un punto
C'era anche una
Un'altra definizione forse ancora più discutibili dal punto di vista filo logico che
Veniva attribuita De Roberto perché
Si dice che le
L'Italia Zeller serve abbiamo fatto l'Italia adesso cioè gli italiani l'idea di De Roberto potrei dire abbiamo fatto l'Italia adesso facciamoci infatti i nostri
E forse la seconda tesi ha avuto nella sostanza anche più fortunata da prima però
Il
Il punto di vedere ecco i fattori integrativi della cittadinanza nazionale
Cioè come fatta l'Italia si sono formati gli italiani
Ed io credo che
Qui ci siano due questioni
Che vanno messe il rilievo dovrebbero essere a mio avviso se il Grande Oriente farà un suo programma per il centocinquantenario pensare che questo sarebbe un tema molto interessante da studiare
Il fattore integrativi che sono stati messi in essere prima dal regno
Quindi con una visione forma assolutamente centralistica dell'amministrazione dello Stato
E che hanno quindi introdotto i primi fattore di integrazione li nomino solo così dei loro titoli primo per i diritti dello Statuto secondo sulla scuola pubblica di Stato
Terzo la leva militare
Quarto le strade ferrate erano qua quattro grandi strumenti di integrazione della cittadinanza nazionale
Poi della Repubblica fattori diverse che
Non sono soltanto istituzionale come quelli del Regno mai
Di carattere socio economico
E quindi
Le grandi migrazioni interne prodotta dalla industrializzazione
Allora essenzialmente del nord-ovest e quindi la formazione di cittadinanza veramente integrate come quella della mia città dove un quaranta per cento
Portafoglio mi meridionali che sono il risultato manda la grande migrazione di cinquanta poi quel tanto di infrastrutturazione che si è fatto nel sud
Con le autostrade e con l'elettrificazione
Perciò ecco da una parte l'industria privata con le migrazioni interne dall'altra l'industria pubblica con le quei beni prime grandi opere infrastrutturali
E poi
Last but not least la televisione perché
Se non ci fosse stata la televisione negli anni Cinquanta che era una specie di scuola popolare si ascoltava la televisione
Come un maestro a domicilio la gran parte degli italiani continuerebbe parlare in dialetto come era avvenuto fino allora cosa unificato linguisticamente il Paese è stato lo strumento televisivo
Il bene Tundo questo ha lasciato però ho perso un fosso che non si riesce a colmare perché quello fra nord e sud
Quando nel mille novecentoundici si fece la prima celebrazione del cinquantenario allora
La più importante rivista culturale del tempo la voce pongo uscito un articolo di Giustino Fortunato che si intitolava alle due Italia
Dell'articolo rappresentava una situazione che oggi non è più quella certamente ma che conserva ancora dei tratti
Insoluti perché se prendete tutte le statistiche che si fanno sulla qualità della vita degli edifici dello sviluppo e
Di tutti i fattori non
Il risultato è sempre costante cioè le prime dieci province sono sempre del nord le ultime dieci province sono sempre del sud il problema delle due l'Italia rimane
Ed è un problema che oggi è di fronte ad una sfida
Finale una scommessa decisiva emiliana il federalismo
Il federalismo in genere serve onere da noi si arriverà invece a se distinguere se Nova dividere
Ma non è questo il punto più preoccupante il fatto è che da molti sintomi noi possiamo partire come della Società italiana ci siano sintomi gravi vini disintegrazione
Perciò bisogna
Accettare la scommessa che
Federali
Ma sapendo che è una scommessa che non si può perdere è una scommessa che una volta perduta non la
Linee di rientro un federalismo
Un federalismo a rischio di disintegrazione questo il problema infine l'ultima relazione di Massimo Teodori
Immagino che riprenderà l'argomento di tanti suoi libri di cui tutti gli siamo
Debitori grati debitori sulla storia dei laici e sul rapporto fra Stato e Chiesa
Io sono convinto che parlare della laicità dello Stato non è una
Pongo
Un appello alla divisione o la diversità
Perché allo stato laico non è nient'altro che lo Stato moderno
E che cosa lo Stato moderno perché lo Stato moderno laico perché cerca di esprimere una società che si organizza secondo un metodo
Ai metodi di autoregolazione
Tradotta dei sistemi che si funzionano da sé senza necessità di fare appello a qualcosa di trascendente non esclude l'altra tendenza ma
Si è autorganizzarsi
Nei suoi principali istituti varcato la democrazia i diritti individuali il mercato è un sistema di autoregolazione se ha regolato vere
Lo scambio per fra la domanda l'offerta si auto regolamenti e bisogno di qualcuno che stabilisca
Quali devono essere e le nostre scelte in materia economica
La democrazia e anche qua un sistema di autoregolazione c'era un contratto fra il Governo fra i governanti fra i governati e governanti non c'è bisogno di un sovrano per grazia o per disgrazia di Dio che ci metta la sua firma
E così i diritti individuali sono un sistema di autoregolazione ciascuno si regola secondo la libertà della propria coscienza a condizione che sia mantenuta la separazione fra norma e fede
Quando si pretenda di introdurre un principio di fede come norma giuridica allora la libertà di coscienza viene meno e si esce quindi da dalla visione dello Stato laico che lo Stato moderno se questo è il nostro problema
Per la riunione per cui il venti settembre concludo su questo
Una data che per molti anni è stata tenuta
Molto in sordina ricordo anni in cui a portare una corona
Dal loro dei liberali alla breccia di Porta Pia c'erano soltanto io e a portare un triangolo di fiori Gustavo Raffi ogni tanto ci trovavamo lì di fronte alla breccia
C'era anche Pannella farlo per lo più ma insomma non eravamo moltissimi vera importante che il venti settembre
Si riscoprono in tutta la sua
Dimensione storica perché questo ci dice la particolarità dei rapporti fra Stato e Chiesa in Italia che sono diverse da tutti gli altri Paesi
Siamo diversi perché Alitalia è diventata uno Stato al prezzo indispensabile B aprire una breccia cioè una breccia nel muro del temporali
Io credo che questo
Sia importante non soltanto per noi ormai a centoquaranta anni di distanza ma poiché lì è nata una lunga storia
Perché arriva ritorno e chiudo con Cavour da cui ho cominciato
I meravigliosi discorsi di Cavour solo questione romana sono tutti ispirati a una profonda un profondo rispetto verso la religione verso la libertà religiosa
E lo Stato liberale dopo il venti settembre diede alla libertà religiosa un suo strumento normativo che io considero esemplare almeno per il tempo in cui fu scorretto che era la legge delle guarentigie
E poi se c'è anche un altro percorso cioè la via concordataria attraverso varie tappe il ventinove
Mussomeli e quarantasette Togliatti
Dossetti virgola ottantaquattro Craxi io sono credo uno dei pochi sopra le risorse che non ha votato il concordato grazie al mercato ottantaquattro
Siamo in dove eravate
Ebbene qual è la ragione è la ragione non è quella di una
Mancanza di riguardo verso i legittimi diritti della riorganizzazione Clancy astina sono profondamente convinto che la Regione non vive solo
Nel recinto della sfera privata ma nello spazio pubblico però il suo spazio pubblico a quello del pluralismo della società
E non quello dell'ordinamento normativo quindi quando si regolano i rapporti con lo Stato e Chiesa in forma concordataria
Il ritardo in mente si toglie un poco di libertà per sostituirla con un poco di privilegio è quello che accade anche oggi nella scuola del fisco in molte altre materie
Perciò è una bella cosa che si celebri il venti settembre ma io credo che il nostro
Venti settembre caro Gustavo ha un suo significato
Che
è quello di una Brescia
Che ha aperto all'Italia l'accesso non soltanto Roma Capitale ma alla modernità europea
Professor Ferrari
Siamo
Siamo ancora deboli
Grazie Presidente
Lei ha detto delle cose che e io anche voluto dire dette adesso cercherò di
Come dire di fare delle note al margine delle sue importanti
Significative riflessioni
Intanto ringrazio autografi dell'amico
Bernardino Fioravanti avermi invitato in questo incontro sempre un momento importante non solo
Perché si riteneva che non si ritrovano amici ma ci si trova in un clima in cui valori ideali significati storici assumono un particolare senso
Assume una particolare intenzione
E presente Zanone lei ha detto delle cose molto belle e anche sottolineato devo dire con
Comunque un Grazia
Il disinteresse in generale che
Nell'imminenza di questa anniversario di questi tanti anniversari perché se l'anniversario dell'Unità d'Italia anniversario di Cavour l'anniversario di Porta Pia
La sostanziale indifferenza con cui
Tranne che nelle parole nelle intenzioni
Nella volontà
Intellettuale di uomini come Presidente Ciampi il Presidente Napolitano sostanziale indifferenza con cui gli italiani sono stati accompagnati
Diciamo dai mezzi di informazione Gallery forze politiche accompagnati a a questo scadenza così importante per ciascuno di noi
Dunque sostanziale indifferenza
Però può avere o
Anche un risvolto positivo e mi richiamo a un
O una breve frase di crociera una pagina
Della storia del Regno di Napoli che lei scrisse nel mille novecentoventiquattro quindi siamo
In un anno in cui l'Italia anche del Risorgimento sta cambiando volto
In cui la sua preoccupazione che certe tradizioni ma
Potessero essere dimenticate o smarrite
E che questo potesse provocare come il caso anche di oggi io vedo un'attualità in queste parole di Croce potessero Monica provocare una mortificazione anche del sentimento nazionale il Croce diceva
Questo mortificazione del sentimento nazionale c'è questa dimenticanza di tradizioni importanti della storia di un Paese
Però sarebbe potrebbe essere feconda
Perché vorrebbe dire
Che la tradizione nobile
Ed degna conviene iniziarla
Ho fondarla da capo mi permetto di dire
Che con anche con un incontro come quello di oggi e con il clima che si è creato comunque nonostante tutto intorno a a queste celebrazioni che non sono retoriche Risorgimento dell'Unità d'Italia
Della della vita dell'opera di Cavour eh della fine del potere temporale
Penso di poter dire che
Iniziare a fondare daccapo questa tradizione questa memoria non è che diciamo un
Un
Una condizione assolutamente favorevole
A
Anche
Trasmettere alle giovani generazioni qualcosa che non appartiene
Hai fondi di un museo o
A un antiquariato della nazione ma appartengono alla vita palpitante alla storia vera del nostro del nostro Paese
Per quanto riguarda il tema di questa mio breve intervento
Devo dire che non ho
E Fioravanti lo sai che hanno scelto io il titolo di questo mio intervento cioè parlare di un Risorgimento alternativo perché io sono tra quelli
Che crede in un solo Risorgimento e non il Risorgimento appellativi perché no no
Mai accettato
Diciamo pur nella visione critica complessa di venerdì mi di un evento come state Risorgimento italiano mai accettate non ho mai avuto l'occhio triste verso ciò che avrebbe potuto essere e non è stato perché sono tra quelli
E siamo in molti che ritiene che Risorgimento sia stata una delle cose più importanti della nostra storia uno degli eventi più importanti un processo storico importantissimo che ha portato l'Italia divisa
Sotto il controllo straniere in gran parte prima di tante libertà e di diritti ha portato Alitalia questi Italia a diventare un Paese tutto sommato in cui
Le leggi i diritti
E le costituzioni potevano avere un senso
E quindi l'ingresso dell'Italia nella modernità
Ora qui sono naturalmente tante tante
Tante idee io me dilettanti problemi nel poi dover riassumere
Come io cerco di fare in poche parole il senso di che il Risorgimento
E soprattutto del ruolo che ha avuto Cavour e
Anche
Nella contrapposizione che c'è stata all'interno del
Dell'evento risorgimentale tra forze politiche ideali politici esigenze politiche diverse e quindi anche la lotta che
Il conflitto che ha visto anche contrapporsi figure straordinarie del nostro Risorgimento come Cavour Mazzini Garibaldi ma
Tutto sommato in una in una vicenda che
Ha visto
Esigenze diverse spiriti diversi
Intenzioni diverse poi confluire
Questo grande movimento di liberazione di autodeterminazione e distruttrice ricca di sovranità
Che è stato alla conclusione con L'Unità del Risorgimento con l'Unità d'Italia
Certo io no
Non non nascondo che
Forse il momento diciamo Chiatti culminante di questo lungo processo risorgimentale che personalmente io fare risalire proprio
Alle
Repubbliche giacobina eh di fine Settecento come primo seme come prime cellule Germini attive di una ricerca di identità nazionale e di libertà e di indipendenza del popolo italiano ecco
Non non non mi nascondo lo sappiamo il bene che
Il momento diciamo
Conclusivo del moto risorgimentale il momento in cui
Ci sono sul sperimentate anche percezioni intenzioni diverse
Fra i protagonisti
Della vicenda che soprattutto
Non solo nel decennio si è detto decenni di preparazione ma soprattutto negli ultimi due anni
Di più
Nel finire degli anni Cinquanta Winder cinquantanove nel sessanta hanno scatenato poi diciamo accelerato il processo conclusivo che ha portato all'unificazione italiana
Ma
La mia opinione arringhe oppure Espresso
Nel mio recente libro e che alla fine
Quando
Furono o si svolse nel Bellelli Sion il ventisette gennaio
Del mille ottocentosessantuno per l'elezione dell'OPA nel Parlamento italiano siamo la maggioranza assoluta degli eletti era funi candidati liberali e i tempi ed è cosiddetti candidati moderati
Come si può spiegare questo soprattutto
Pochi mesi dopo il grande impulso diciamo democratico popolare che era stato determinato dalla spedizione dei Mille dalla vicenda di Garibaldi la liberazione del Mezzogiorno eccetera
Per la conclusione storica eversivo male dunque si può trarre che alla fine di partito moderato
Quello comunicano
Era la forza vincente perché come
Osservò pure Antonio Gramsci con una pungente sintesi critica esso rappresento le effettive forse soggettive del Risorgimento
E perché la sua soggettività era di una qualità superiore e più decisiva
Ora è queste frasi di di grandi ci fanno riflettere
Sulla e complessità di un giudizio sul Risorgimento che non può essere appunto fatto schematizzando ipotesi alternative o avendo voi più triste rispetto a ciò che poteva essere e non è stato
Che in parole più semplici si può dire che
Cavour e i moderati cioè coloro che hanno vinto poi la battaglia politica del Risorgimento avevano dietro di sé il Regno di Sardegna cioè uno Stato organizzato
Delle istituzioni e delle magistrature che avevano avuto una consacrazione con una Costituzione lo Statuto dal quarantotto
Oltre che un esercito ben armato
Una cast anche di militari che suppliva una i loro eventuali errori con orgoglio
E con un senso oppure di appartenenza molto forte
Sempre detto che qui il Presidente Zanon ergo fuoco correggermi se sbaglio se vedete il Piemonte
Aveva una sua tradizione militare antica che costituiva pure dei nervi
Se tali per dire istituzionali della monarchia sabauda già nel Seicento nel Settecento e questo voi si trasferisce pure nel clima negli anni del Risorgimento
Costituendo uno dei supporti fondamentali anche dell'opera dell'opera cavouriana
E infine una economia orientata verso i tempi nuovi cioè verso il liberalismo
Il liberismo liberismo economico oggi che verso il liberalismo politico e verso il capitalismo industriale che in Europa già aveva raggiunto degli orizzonti molto avanti
E aggiungiamo a questo che tecniche tentiamo uno d'dava un'autorità culturale
è una dignità istituzionale a questo Stato che va dietro le spalle
E questo l'ho dimostrato in varie occasioni soprattutto
Quando e come ricordava onorevole Zanone quando ha dovuto affrontare da statista il problema dei rapporti tra Stato e Chiesa
Lei memorabili discorsi l'ultimo dei quali del fine marzo del sessantuno che precede di pochi mesi la morte
Le stime macabri discorsi che pongono il problema della libertà
Della Chiesa all'interno della libertà
Dello Stato e
Come contributo che anche la chiesa possa dare a nulla elevazione spirituale di un Paese oltre che la sua identificazione nazionale
E questo è molto importante perché
Sta a dimostrare che
La la
Lecito poi di
Risorgimentale chiesi dell'ARS fine del potere temporale
Non è stato un'operazione di di violenza ma è stata un'operazione che ha permesso
All'Italia e diventare un Paese moderno faccia perdendo con la fine del potere temporale questo anacronismo storico che certamente turbava turbava lo sviluppo stesso delle identità nazionale italiana
Dall'altro lato se il partito moderato e ho vinto restava il cosiddetto Partito Democratico potesse era presentato non non solo e non tanto da Mazzini quanto per le vicende appunto dell'ultimo biennio alla Garibaldi ora
è inutile dirlo qui Garibaldi
Combattente geniale umano patriota e uno politico laico e pragmatico aveva dietro di sé non uno Stato anche sì che lui ebbe la dittatura delle due Sicilie verrà alcuni mesi
Ma
Aveva
Urto sommato un Mezzogiorno chi aveva liberato ma che era sconosciuto
Agli italiani del nord e a lui stesso forse averlo un vuoto col crollo del Regno delle due Sicilie ne avevo dietro di sé un vuoto politico e istituzionale che le dittature non aveva riempito
E aveva un sistema sociale siamo di fronte a un sistema sociale che devono essere
Rianimata ricostruite in tutte le sue fibre nell'unità in top con dei decreti sulla terra con dei decreti democratizzazione
Di
Avviare
Una
Cioffi possiamo dire a parole un'alternativa democratica a questa processo di unificazione nazionale ma
Tutto questo era avvenuto nello spazio di cinque mesi e quindi in cinque mesi non ci poteva gettare neanche le premesse di uno Stato diverso
Riuscendo a mala pena la Garibaldi a governare la
Questa veloce transizione storica avviata con le proprie dei Mille quindi Garibaldi restava soltanto
L'ammirazione l'affetto le speranze di milioni di italiani di ogni classe sociale e anche
Come sappiamo le entusiastiche la considerazione di popoli uomini politici di Europa ed America
Ma
Rispetta Cavour tavole aveva
Dietro di sé il punto non solo lo Stato ma aveva lui stesso lo sguardo rivolto all'Europa e alla all'idea che l'Europa dovesse
Per così dire legittimare anche non solo sul piano dello cioè internazionale ma sul piano di una visione liberale che comprendesse l'Italia l'uomo è la stessa Europa
Legittimare la svolta storica che era avvenuto nel
Nel nostro Paese nel mille e ottocentosessantuno con la proclamazione di unità d'Italia
E quindi
Questa questa
Nei
Quei contrapposizione che pure ci fu in quei mesi che ben sappiamo del Dell'Elce cedibile Facco pure Garibaldi una contrapposizione che non era
Che c'era ma non era legata a quell'idea di nazione che c'era in Cavour lo ricordava primo restano nella stessa misura in cui c'era in Garibaldi quindi c'era una visione nazionale in tutte e due
Che tutto sommato confluiva in una specie di accordo pur nel disaccordo politico immediato sugli atti che da compiere o da o i gesti da fare
Che confluiva quindi nell'obiettivo finale quella quello dell'unità nazionale
Ma questo lo riconobbe per esempio grande biografo di storico e grande biografo i Comuni come Rosario Romeo che in un'intervista
A Repubblica nel centenario della morte di Garibaldi disse io credo che in Garibaldi fosse radicata profondamente un'idea
Di nel popolo è un progetto fantastico dilazione certo molto diverso da quello di Mazzini
Assolutamente lontani dal disegno rivoluzionario inteso come strumento di cambiamento politico
Eppure fu proprio la sua grande illusione il convincimento cioè che gli italiani tutti borghesi e contadini
Fossero Cipro strati mortificati avviliti dalla visibile diseducazione clericale ma costituissero una potenziale nazione in armi pronti a battersi per la Patria
Fu proprio questa molla mitica a dargli autorevolezza e carisma e qui mi pare che in poche parole
Romeo otto tocca una serie di punti
Molto importanti che riguardano proprio l'identificazione degli di una nazione italiana nel momento in cui nasce uno Stato unitario italiano è un discorso molto lungo che ci porterebbe lontano
Ma certo non è estranea da questa riflessione il fatto
Che se ci fu
Una tensione pur nel Risorgimento laico se ci fu una tensione religiosa all'interno di questi due giovani Talarico questa riguardava Lidia di giustizia io credo che il Risorgimento italiano
Abbiamo operatore nel livello alto dei valori ideali e spirituali oltre che politici proprio perché ha cercato i alimentato
L'idea di giustizia che era un'idea che a noi ci è familiare ma credo il tempo non era così familiare basti pensare
è stato questo il tormento di molti pensatori di molti intellettuali del Risorgimento a cominciare dalle Sandra Manzoni il cui la cui opera sia letteraria che politica drammaturgica
Di nuotatori me possiamo ben tre osservare intorno a questa idea di giustizia e intorno al principio del primo poi
La giustizia trionferà non solo nella vita dei singoli ma anche nella vita dei popoli
E proprio
Quel che ho citato Manzoni mi permetto di richiamarmi a uno dei suoi ultimi scritti
Perché non solo è morto nel mille e ottocentosettantaquattro e nel mille ottocentosettantatré
Un comitato diciamo culturale di Torino mi chiese una riflessione
Sulla indipendenza dell'Italia su come l'Italia aveva raggiunto l'indipendenza in questa è l'ultimo scritto di Manzoni che lui in titolo appunto dell'indipendenza dell'Italia
Dove esordisce facendo uno maggio proprio alla città di Torino che fu il centro motore diciamo politico del Risorgimento italiano e dove tra l'altro dice che
Con questa con questo impulso che anche Torino aveva dato a tutte le diciamo le vicende del Risorgimento siano gettate le basi
Di non solo di uno Stato unitario stabilità delle basi anche di un Risorgimento degli italiani e quindi
Affidava
Diciamo quelle con un messaggio come un test amento al ruolo che aveva avuto il Piemonte Torino intendendo col Piemonte all'aiuto il Piemonte
Con nella
Diciamo dell'impulso straordinario per la formazione di una coscienza nazionale e per la formazione quindi
Della degli italiani come nazione
E qui c'è un punto che può essere interessante anche in questa questo testo di Manzoni a proposito delle ipotesi ecco questa sia anche questa alternativa che vi era stata nel cinquantanove
Che più che un'unificazione italiana si potesse arrivare a una confederazione di Stati idea cui anche i tavoli un certo momento sembrò
Diciamo accedere
Ma che
Colli con l'occhio dello storico con l'occhio dell'intellettuale impegnato Manzoni a distanza di anni di alcuni decenni rifiutava nettamente
Quella che pareva avere allora una prevalenza sensibile si riferisce a punto cinquantanove erano opinione di una confederazione perpetua tra gli stati d'Italia Confederazione la quale quando si fosse potuto a condurre infetto
Non avrebbe potuto essere ma è altro e una nuova forma della nefasta divisione dell'Italia ecco questo è un giudizio molto netto
Di Manzoni su ipotesi alternative federaliste o con federaliste che reputo estera Risorgimento unitario
E che in un certo senso
Smentisce anche
Coloro che oggi
Si richiamano a
A una certa tradizione federalista dell'Italia e che avrebbe potuto diciamo estera diciamo alla una soluzione possibile
Diversa da quella in cui si era arrivato col Risorgimento
Io mi permetto quindi direi e concludo
Che
Tutta questa polemica che si sta facendo in questi anni anche su questo ad avere tradizione federalista del Risorgimento si vari nomi di Cattaneo di Ferrari Minghetti di Montanelli di altri
è una polemica un po'fondata su
Non dico su una manipolazione dei dei denti dati storici e dei testi storici ma d'usura superfetazione di questi testi di questi dati
A me non risulta
Leggendo
In tutte le opere di Cattaneo per esempio dell'UE abbia
Pensato a un federalismo che potesse essere
E diciamo diverso o qualcosa di diverso da un po'dal processo unificante unitario che era avvenuto in Italia e che ho portato all'Unità d'Italia
Si pensava a forme di autonomia come pensava Minghetti chiara un'esperienza pura anglosassone inglese di
Le autonomie locali cioè cose che potessero rispettare leggi che potessero rispettare queste forme di autonomia
Preso a rispettare questa identità locali in un Paese ricco di tradizioni di città come dire e di Stati come erano sei come l'Alitalia previsto oggi mentale
Che valorizzasse queste allora io ma sempre nell'ambito
Di un disegno unitario e di una visione unitaria e c'è una lettera di Cattaneo e concludo a un altro federalista come Giuseppe Ferrari
In cui lui lo dice esplicitamente qual è il suo pensiero sul
Cosiddetto federalismo
Ti ripeto e bisogna
Una lettera scritta dopo lunghi l'unificazione del sessantadue ripeto che bisogna contrapporre
La federazione ma allora alla fusione
Ma non lo all'unità e mostrare che un patto tra popoli liberi e la sola via che può avviarli alla concordia e all'unità quindi la visione comunitaria e presente in Cattaneo
E richiamarsi a Catania o come colui che avrebbe voluto separare Orly separare l'Italia unita secondo me è una qualcosa che non ha ha nulla a che fare insomma con la realtà storica così si può dire appunto per gli altri cosiddetti federalisti
E infine
Un'ultima osservazione per tornare anch'io a Cavour
Al Cavour che
Tutti amiamo soprattutto per questa fede incrollabile nei valori della libertà
Fu un comune del mille e ottocentocinquantaquattro nel momento in cui
C'erano dibattiti parlamentari sulla legge sulla stampa oggi sul la codici penali eccetera in cui c'è una frase che mi pare
Quanto mai attuale
Chiuderei così con queste parole di Cavour vi è un modo e modo di interpretare la Costituzione
Io in modo tale che se si applicasse mentre dello Statuto cioè la costituzione
Del
Del Regno del giudice Albegna mentre lo Statuto rimarrebbe forse la parola né sparirebbe però la sostanza
Quando uomini costituzionali giungesse da riformare radicalmente la legge sulla stampa mutare la legge elettorale potrebbe ancora rimanere il nome della Costituzione ma la cosa non sarebbe più
Ed io lo dichiaro altamente amico della realtà nemico delle illusioni amerei meglio vedere tirato un velo sulla Costituzione
Piuttosto che vede la libertà
Amerei meglio vedere pur bombe deve avvertire atout un velo sulla Costituzione ma era il meglio vedere la libertà soppressa che vederla falsata e vedere ingannato il Paese e l'Europa mi pare che questa testimonianza di Cavour
Abbia anche una sua attualità
Chiuderei così appunto
Ringraziando ancora occasione viene data di
Di poter parlare di questo tema che ci è tanto caro cui siamo profondamente legati grazie
Ringraziamo il professor Lucio Villari dalla sua splendida relazione in effetti
Il termine di Risorgimento i alternativi si presta fraintesi ma
Avendo qualche corresponsabilità dice questa impropria definizione
Posso dire che si pensava appunto di
Dedicare lavori del nostro convegno anche a questi
Grandi perdenti i democratici e repubblicani
I conterranei di Gustavo Raffi in cui antenato era peraltro valoroso ufficiale della cavalleria sabauda di Pinerolo
Viene in mente insomma quando si parla di queste di questi altri rami del Risorgimento sempre là
Terribile epigrafe di
Carducci credo sia di Carducci
Morto il DVD Mazzini
Sta stampa né una targa di bronzo nell'un'aula del Senato
Stando Basili Mori
Passa libero in terra italiana oggi che ha molto
Penso agli mento
Questa
Pluralità
E però
Il professor Villari
Ha scritto un bellissimo libro che ha un meritato successo editoriale
è un titolo verdiano bella perduta
Che mi ha affascinato dalla prima pagina perché al professor Villari
Parla di questa Italia nuova come di una grande giovinezza
E non a caso la copertina del libro e anche molto rappresentativa di questa giovane italiano perché
Professor Villari nel libro argomenta ciò che ci ha detto poc'anzi ossia che il vero significato del Risorgimento e all'ingresso nella modernità
Nella storia moderna
Di un'Italia che era stata per secoli separata dalla
Più viva cultura europea
In molte sue in molte sue parti
I democratici e repubblicani e i cattolici
Di questo parlerà
Ora il professor Santi fedele
Prego
Il tre maggio scorso il cardinale Angelo Bagnasco presidente della Conferenza episcopale italiana nel suo discorso di apertura di uno degli incontri preparatori nell'annuale Settimana sociale dei cattolici italiani
Ha sostenuto
Che la ricorrenza dei centocinquanta anni dall'unità dell'Italia dovrebbe trasformarsi in una felice occasione per un nuovo innamoramento del nostro essere italiani
Dentro l'Europa unita che in un mondo più equilibratamente globale
Storici ed esperti vari hanno discusso negli ultimi mesi sul carattere dei festeggiamenti e sulle opere da lasciare al ricordo
Noi pensiamo continua Bagnasco che ci sia qualcosa di importante da far succedere nelle coscienze far riemergere in senso positivo di un essere italiani
Servono visioni grandi non per fare della retorica ma per nutrire gli spiriti essi menare il nuovo ragionevole ottimismo
Il modo per ricordare questo prossimo anniversario deve alimentare la cultura dello stare insieme
A distanza di pochi giorni
A fine maggio in occasione dell'assemblea generale della Conferenza episcopale il cardinale Bagnasco è tornato sull'argomento e lo ha fatto in termini ancora e più incisivi e se vogliamo per così dire politiche
Menti più impegnativi affermando che
L'unità del Paese resta una conquista che un ancoraggio irrinunciabili ogni auspicabile riforma condivisa
A partire da quella federalista per essere un approdo Giove vuole dovrà storicizzare il vincolo unitario e coerentemente farlo evolvere per il meglio di tutti
Qualche settimana proprio dopo nel mese di giugno gli ha fatto eco la rivista dei gesuiti la Civiltà Cattolica
Il cui editoriale non firmato ma attribuibile con certezza uno studioso dell'autorevolezza di Giovanni sale sin dal titolo stesso l'Unità d'Italia una storia comune da difendere
Denota piena consonanza con le opinioni espresse dal Presidente della Conferenza episcopale
Ora a mio avviso solo un osservatore molto sprovveduto potrebbe meravigliarsi di affermazioni siffatte
Giacché queste prese di posizione sono invero perfettamente in linea Colle consolidate prese di posizione di una Chiesa cattolica che quanto meno delle sue espressioni ufficiali più autorevoli
Si è sempre ben guardata dal concedere alcunché alle esternazioni cattoliche giranti di un leghismo oscillante tra riti pagani
E si evince menti va Andreani come non ha concesso mai nulla alla potenti Cariplo sul sito riproposizione di un neo borbonici mondo di giornale intriso di San feticismo
E neppure a un revisionismo storiografico imperniato su quelli che io chiamo gli effetti speciali dell'ossessione antica Ribaldi Ina anti massonica e in buona sostanza antiliberale
Era stato del resto l'arcivescovo di Milano Giovambattista mondine
Che in un famoso discorso tenuto dieci ottobre del sessantadue in Campidoglio alla vigilia dell'apertura del Concilio Vaticano II e un danno poco le celebrazioni del centenario dell'Unità d'Italia aveva affermato
Come la fine del potere temporale dei Papi fosse stato un evento
In ultima analisi positivo addirittura provvidenziale per un po'a patto che
Diceva Montini perduta l'Autorità temporale ma acquistata la suprema autorità nella chiesa aveva ripreso con inusitato vigore le sue funzioni di maestro di vita e di testimonio del Vangelo
Nelle parole di colui che di lì a poco sarebbe ascesa spoglio pontificio col nome di Paolo sesto e che avrebbe ribadito queste sue convinzioni nel mille novecentosettanta in occasione del centenario della Breccia di Porta Pia
Vi erano già le premesse per l'avvio di un processo certamente ancora lungo e non privo di difficoltà ma che oggi anche alla luce delle recentissime dichiarazioni di Bagnasco
Sembra
A mio avviso sul punto di approdare
Per così dire ha una memoria condivisa che veda nel venti settembre datata simbolo dell'aggiunto unito di comunità territoriale dello Stato sorto dal travaglio risorgimentale della nazione
Venti settembre a ricordo di una conquista dita incita
Dove la laicità stiamo attenti non è la il cinismo non è vittorie di una parte su un'altra ma come si è molto opportunamente espresso Gustavo Raffi laicità intesa come spazio di tutti
Condiviso è sicuro garantito e garantista e come tale laicità al servizio non solo dei cittadini ma anche e soprattutto delle Chiese della comunità religiose
Essa laicità infatti attraverso neutralità dello Stato rimane uno strumento di salvaguardia per tutti
E impedisce che una visione fondamentalista della propria verità si tramuti in un argomento per legittimare l'oppressione o l'eliminazione dell'altro
Ormai a mio modesto avviso sono altresì maturate le premesse per una più mature serena riflessione storiografica scevra dar naturalistiche contrapposizioni di parte
Non è infatti chi non veda quale distorsioni produrrebbe una impostazione storiografica che partendo dall'ed elementi reazioni pentiti Fiscella ricongiungimento di Roma l'Italia
Proiettasse una sorta dicono d'ombra retrospettivo su tutta la precedente precedente vicenza risorgimentale col rischio di far perdere di vista
I contributi tutt'altro che marginali che dal pensiero cattolico venderlo al processo unitario
Ha già citato Villari molto opportunamente il Manzoni
Che prima di dare con i Promessi Sposi alla nuova Italia il romanzo nazionalpopolare di una collettività anche moralmente rigenerata innalza so nell'ode marzo mille ottocentoventuno
Il tema patriottico di un'azione a nell'anca riscatto
In un'atmosfera come debba scrivere dato adito Sapegno
Di solenne giudizio cristiano la libertà dei popoli è protetta dalla legge di vita che condanna di usurpatori tiranni
E se nell'opinione corrente Vicenzo Gioberti è essenzialmente il teorico del devo quel finissimo
Vale a dire del papato centro di propulsione di coordinamento del molto unitario e ciò non ci deve fare perdere di vista la centralità che la Gioberti medesimo ebbero altri temi altrettanto importanti quali la stretta connessione tra la storia della Chiesa e storia d'Italia
Nel senso che il cattolicesimo costituiva un inesorabile connesso apribile sorgente di pensiero e di cultura nazionale su cui fosse possibile fondarsi
Per rivendicare Alitalia il suo diritto all'indipendenza
E ne va dimenticato la ferma presa di posizione da Gioberti nei termini del l'auspicio del conseguimento di libere istituzioni rappresentative
è almeno un cenno a mio avviso va fatto almeno un'altra autore cattolico Niccolò Tommaseo
Che nell'opera Roma e il mondo del BIM ottocentocinquantuno riproponeva secondo la pertinenze notazione di Francesco Traniello
In termini di Savona Oriali il proprio credo cattolico nazionale fondamentalmente repubblicano e municipalista
Ora intendiamoci
Il rapporto tra cattolicesimo il mento risorgimentale è certamente un tema estremamente complesso sfaccettato articolato che non sopporta schematismi interpretativi è formulazione univoche
Faccio qualche esempio tra i più noti
Così è esempio Antonio Rosmini e al contempo il fiero avversario della cultura illuministica
E però anche il deciso fautore di un nuovo assetto unitario della penisola scaturente dalla confluenza di cultura regionale diverse amalgamate dalla fede cattolica
E pensiamo a Massimo D'Azeglio
Quel Massimo D'Azeglio che nel mille ottocentosessantaquattro riterrà che alla soluzione spostamento di capitale a Firenze dove se essa produzione definitiva
Per garantire il perpetuarsi almeno nominale della sovranità pontificia su Roma non ci dimentichiamo che quello stesso Massimo D'Azeglio che nel mille ottocentocinquanta nel Piemonte sabaudo e Presidente del Consiglio dei Ministri al momento dell'emanazione di quelle leggi Siccardi che la IC zero in termini decisivi determinanti e lo Stato sabaudo e ne fanno o modello detti laicità
E pensiamo ad esempio a Silvio Pellico
Silvio Pellico con le mie prigioni scrive sostanzialmente uno un'opera di
Edificazione spirituale è un'opera perniciosa e il racconto tormentato di un ritorno alla fede dalla solitudine dalla prigione
è però per una singolare eterogenesi dei fini
Le mie prigioni non sarà ricordata come un libro di edificazione religiosa però come ma come un formidabile strumento Bilotta politica
Per la la famosa frase abbiamo letto sempre nei nostri libri di storia la la pubblicazione di questo libro fu per l'House sia peggio di una battaglia perduta
E ovviamente ci vorrebbe molto più in tempo di quello che limitatamente giustamente a nostra disposizione per parlare della presenza dei religiosi in quanto tali
Già molto sport duramente Valerio Zanone ha parlato dell'esperienza della presenza di un sacerdote in quell'importante episodio risorgimentale che furono per l'appunto il viso dei Martiri di Belfiore
Io ricordo altri tre nomi attivo tutto
Semplicemente esemplificativo
Fra Giovanni Pantaleo da Castelvetrano che quando Garibaldi sbarcò in Sicilia lo segui come cappellano militare fino al Volturno e poi sarà con Garibaldi anche nella sfortunata spedizione d'Aspromonte ma soprattutto
Penso che sia doverosa qui al Gianicolo o ricordare Ugo Bassi sacerdote patriota
Martire
Ugo Bassi che dei garibaldini accorse alla difesa da la Repubblica romana fu cappellano nei giorni degli sconti coerenti di Palestrina di Velletri
Del Gianicolo per l'appunto
E però a mio avviso se gravemente fuorviante il cono d'ombra retrospettivo che dal venti settembre si volesse proiettare sui decenni precedenti
Altrettanto erroneo se non ancora di più sarebbe
Leggere alla luce dell'acqua del arroccamento intransigente del papato all'indomani di Porta Pia della sua condanna della classe di governo liberale imbevuta come si diceva allora di laicismo massonico
è del rifiuto di via no no Espresso situarsi Silla BO dell'eredità storica della Rivoluzione francese
E dei principi di libertà e di laicità
Affermate sì con la grande rivoluzione volevo dire se sì
Prendesse questa arroccamenti intransigente del papato
E se ne facesse un dato assoluto permanente anche nei decenni sugli usi e sono cos'è questa
Questa centralità dell'arroccamento dal Vescovo di Roma ci facesse perdere di vista l'esatta percezione del processo che nonostante vi è la presa di posizione pontificia nostro nonostante l'intransigenza il rifiuto del papà del riconoscere la realtà del Regno d'Italia del processo dicevo che si sviluppa nell'ultimo trentennio dell'ottocento
Del graduale e progressivo inserimento dei cattolici nella vita nazionale i cattolici che siamo assenti sono ancora assente alle urne
In obbedienza al non ex ferite non conviene non è giusto cioè il divieto per i cattolici di partecipare né come eletti né come elettori alle competizioni elettorali
è però sono sempre più presenti dagli anni Ottanta degli anni Novanta dell'ottocento
Con le loro associazioni culturali e ricreative assistenziali e quindi con la nascita del corporativi del cooperativismo e del sindacalismo cattolico
Anche sotto il profilo più strettamente politico
Il coinvolgimento dei cattolici la lotta politica le contesto elettorali
E un dato di fatto sin dei primi anni del Novecento con le elezioni politiche del mille novecentoquattro con quelle del mille novecentonove
E soprattutto con quelle del mille novecentotredici le prime dopo l'introduzione del suffragio universale maschile
Un dato di fatto acquisito e per dirla con una pregnante espressione di Giovanni Spadolini la conciliazione silenziosa che precede di un quarto di secolo la stipula dei Patti lateranensi
Ora in tema di coinvolgimento di cattolici nella vita nazionale un momento importante e come è stato da più parti di recente sottolineato
è stato indubbiamente rappresentato dall'esperienza cardine della prima guerra mondiale
Quella guerra in cui non vi è componente della società nazionale che non venga coinvolta dell'immane sforzo della mobilitazione bellica
Una mobilitazione che ancora maggiore totale senza riserve all'indomani del disastro di Caporetto
Le masse cattoliche al pari di quelle socialiste hanno infondo sostanzialmente subito la scelta dell'interventi in guerra
Ma va detto
Che nell'ora del supremo cimento nazionale così come centinaia si contano i sindaci socialisti e i dirigenti delle capre del lavoro impegnate ad alleviare i disagi della popolazione
Altrettanto numerosi sono gli esponenti del clero e della i Catto cattolico attivamente coinvolti da opera di assistenza i combattenti e alle loro famiglie
Ed è proprio l'indomani della conclusione della Grande Guerra che nel mille novecentodiciannove si produce l'ingresso per così dire ufficiale dei cattolici nell'agone politico
Avviene per l'appunto con la costituzione del Partito Popolare di quelli dare un sacerdote siciliano Luigi Sturzo
Il cui pensiero e azione politica sono stati a mio avviso
E ciò non vi sembri paradossale un contributo rilevante non sono alla modernizzazione ma financo alla laicizzazione della vita politica italiana
Sturzo non fonda un partito confessionale
Ah non assume come proprio programma politico la difesa
Secondo la formula Carra linfa antisemitismo cattolico dei diritti imprescindibili della Santa Sede
A contrario Sturzo e lucido interprete di una proposta politica cristianamente ispirata ma laicamente condivisibile per quanto rappresenta in termini di meridionalismo democratico
Decentramento amministrativo valorizzazione dei ceti medi produttivi lotta clientelismo dei collegi uninominali e introduzione della proporzionale
Riforma tributaria basata sulla progressività delle imposte superamento da nazionalismo e prefigurazione di ordinamenti sovranazionali
Capaci di dirimere pacificamente le controversie
Alla luce di ciò bensì comprendevamo la violenza squadrista del fascismo lanciato alla conquista del potere
Non risparmi le sedi degli organi di stampa del neo costituito Partito Popolare
Dopo la marcia su Roma tenere alta la bandiera del cattolicesimo democratico saranno figure di primissimo piano del disciolto partito popolare costretta a prendere la via dell'esilio
Giuseppe Donati
Francesco Luigi Ferrari Sturzo medesimo
La cui riducibile opposizione al fascismo quale si espresse in saggi articoli pubblicati molteplice organi di stampa inglesi francesi spagnoli belgi e statunitensi
Rappresento una testimonianza di altissimo profilo politico ed culturale
Il fascismo il fascismo sotto l'aspetto dell'inserimento dei cattolici nei processi di crescita democratica della collettività nazionale costituisce una drastica battuta d'arresto
Azzarderei
Anzi col dire che il fascismo
Dividendo gli italiani in nazionali e anti nazionali ripristinando il medievale istituto del bando contro gli oppositori negando i diritti comuni di cittadinanza sino all'infamia senza fine delle leggi razziali
Il fascismo costituite la prima vera rottura dell'unità italiana
Il Cambini davanti riprenderà con la fine della dittatura il contributo dei cattolici alla Resistenza il loro apporto all'elaborazione della nuova Carta costituzionale
Nel raffronto dialettico con i partiti della sinistra marxista e con quelle forze laiche di derivazione liberale repubblicane azionista
All'interno delle quali militano testimoni autorevoli della mai venuto meno tradizione democratica e dall'intransigente battaglia antifascista condotta dalla massoneria ti Palazzo Giustiniani
Laici e cattolici che interpreti del nuovo Risorgimento dalla patria prodotto se all'indomani dell'immane fasce disastro in cui il fascismo l'aveva precipitata
Laici e cattolici riusciranno a dar vita certamente partendo da esperienze matrici culturali diverse
E però nel pluralismo fecondo di una democrazia condivisa ad una Costituzione di straordinaria modernità
In quella felice stagione istituzionale vale a dire gli anni dell'Assemblea costituente come ha di recente ho opportunamente richiamato il tosto Capo dello Stato
Esperienze e culture diverse si sono riconosciute in un comune patrimonio di valori libertà centralità e dignità della persona tutela del lavoro solidarietà e coesione sociale
La mia personale opinione ma penso che non sia soltanto la mia e concludo
E che la grandezza la bellezza del nostro patto costituzionale della nostra Carta costituzionale non consista tanto in una sua astratta perfezione
Ma consiste essenzialmente dell'averci consentito di andare avanti per una strada buona su questa strada laici e cattolici dobbiamo continuare a procedere
Dopo centocinquant'anni per restare insieme grazie
Trattiamo molto il professor Santi fedele
Spero che il Grande Oriente posso pubblicare le sue
Edizioni di carattere storico scientifico relazione che abbiamo
Appena ascoltato delle grande importanza
Il professor Santini venerea quanto un ma rapido passaggio
Sull'anticlericalismo massonico liberale soprattutto dall'ottocento
Debbo dire che in materia soprattutto in Piemonte si dispone di un'aneddotica ponderosa
Alla quale anch'io ogni tanto mi dedico la sera dopo le libagioni delle eccedenze per fortuna adesso siamo al mattino quindi non si corrono rischi
Bisogna però certamente si deve ammettere che
L'anticlericalismo cantano aveva degli aspetti
Insomma francamente discutibili mi pare di aver visto che questa sera si
Si renderanno debba brani perché avrebbero Tarducci
Cioè con Lillo assatanate Carducci è francamente una cosa piuttosto imbarazzante dal mio punto di vista però
Bisogna tenere conto del contesto come si dice no
E cioè che questo anticlericalismo era la
Qui siamo alla corrispondenza quasi obbligata di una l'idea pontificia che è ben diverso da da quel
Più recente di
Fortunatamente prevalsa di cui professor Santi Federer ha parlato poco fa
A chi si indigna pari anticlericale dell'Ottocento si consiglierebbe la lettura delle encicliche del predecessore di Pio IX fa pagare Dorio
Entra il non ciclica
Mi pare che sia di ricordare che sia
Sia la mira ricorso ma non ne sono sicuro
Concludeva definendo la libertà di coscienza errore per micio finissimo
Quindi
In sostanza le due parti erano supposizioni di quel genere e viceversa
Questa
Questo giudizio illuminato di Montini sull'esito provvidenziale dalla fine del temporali siamo
è un fatto importante immagino che
Nelle celebrazioni organizzate anche dalla città di Roma nelle prossime ore
Se ne torna largamente a parlare e se è consentito esprimere un ruolo guida auspicio
è quello che fin finito il tempo realismo del territorio non subentri il neo temporali sul MOF sulle leggi che molto più pericoloso di Caserta soltanto
Bisogna anche dire che si parla del concordato che da questo punto di vista il concordato dall'ottantaquattro in modo positivo mio
Modo di vedere ma a ha rinunciato a tutte le difese in dello Stato che erano invece
Rigidamente espresse e messa in pratica nel concordato e mila centoventinove in ho concordato non non dispone più
Gli strumenti no così diplomatici di protezione dalle ingerenze del autorità ecclesiastica nel campo nel campo politico
Perché giustamente il concordato di una situazione differente di un pluralismo accettato
E di un rapporto democratico in cui la religione senza dubbio uno dei grandi lieviti della vita civile io spero che questo vada riconosciuto
Però ecco
Questo è una buona ragione per
Essere d'accordo con Dossetti non quello del quarantasette ma quello del cinquantasei
Perché non trovo mai citato nelle riviste un raramente insomma nelle riviste cattoliche
Quella
Grande discorso di Dossetti termine centocinquantasei anarchica immagino di Bologna
Quando egli disse dobbiamo riscoprire il valore basale dell'articolo otto ecco
La revisione da parte del padre dell'articolo sette in una certa per l'articolo otto quello che stabilisce l'eguale libertà di tutte le confessioni religiose quindi
Pone un limite intrinseco invalicabile
Alle tentazioni del devo temporale ISMU ora ascoltiamo la relazione del professor Giorgio Rebuffa
Un maestro cui tutti siamo grati
Tra gli studi che egli ha fatto Guzzanti fedele ha chiuso con sulla Costituzione Trebbo quasi
Occupato di costituzionalismo nel modo più autorevole
Su due versanti direi
Da una parte una Costituzione impossibile cioè quella che si dovrebbe fare ma non si riesce mai a
Aveva
Arrivare a definire
E dall'altra parte invece della Costituzione repubblicana e il suo
Lavoro sullo Statuto Albertino
è un'opera di cui
Tutti gli siamo profondamente grati debitori
La parola al professor Rebuffa
Ringrazio innanzitutto Valerio Zanone subito per le cose molto
Esagerate ma quindi sempre molto lusinghiere che ha voluto dire
E ringrazio soprattutto tutti voi per la emozione devo dire che mi dai essere qui a parlare in questa sede di un tema
Difficile oggi molto più di quanto lo fosse ieri dell'a cui identità italiana
Io vorrei aggiungere subito una precisazione sulla nozione di identità italiana
La l'identità
Unitaria dell'Italia cioè l'identità che si costruisce cultura eccesso di formazione dell'Italia unita perché l'Italia
Aveva ogni molti italiani avevano un sentimento dell'unità nazionale
O della identità nazionale volto antico voglio ricordare anche se ed professor Villari presente un passo che mi porto sempre in mente di Niccolò Machiavelli del mille cinquecentodiciassette che forse
Potrebbe suonare anche polemico che dice
Gli italiani due cose devono rimproverare e chiedere in pagamento alla Chiesa
La prima
Alla Chiesa di averli fatti diventare così cattivi dare aver messo in non cale la religione
La seconda di aver tenuto queste Province disunito era il mille cinquecentodiciassette maglia belle è una lezione con voi e resta
E
La lunga aspirazione alla unità e che non è solo l'aspirazione unità ma è l'entrata nel mondo moderno
Quella che Manzoni che anche qui è stato già citato io lo voglio recitare perché mi sembra utile
Chiamai il sacro diritto all'unità
Maggioni scrive
Moro ma è anziano
A unità compiuta e a Roma liberata
Due saggi uno che una comparazione chiesto citato fra la rivoluzione francese la rivoluzione italiana del mille ottocentocinquantanove affermando per varie ragioni la superiorità della rivoluzione d'Italia
E
Siccome noi Manzoni aveva ammala era uno storico gli piaceva stare sugli archivi sui documenti non riesce a terminare questa comparazione alla fine poco prima di morire scrive
è un altro breve saggio quasi conclusivo del precedente
Sulla
Il valore dell'unità d'Italia
E il termine dell'uno e Josè il sacro diritto all'unità non il dovere all'unità il diritto all'unità
E questo esprima il proprio e dice Mazzoni l'Italia potrà essere libera soltanto se unità formula icastica
Che va spiegata
Non mi aveva bisogno di essere spiegate contemporanei forse va spiegata i nostri contemporanei e non a quelli di bronzo la lunga aspirazione alla modernità per naturalmente
L'aspirazione si esprima sì si formula
Nel momento in cui la modernità arriva in Europa cioè attraverso la rivoluzione francese le Repubbliche giacobini né e le armate di Napoleone Bonaparte
Un passo dalla Certosa di Parma che anche questo mi Boco e mi scuserete destinazioni d'altra parte mestiere questo
Della Certosa di Parma dà il senso di questo evento Stendhal
Descrive l'arrivo di Napoleone a Porta Romana Napoli
A a Milano
E dice in quel momento i milanesi capirono che Cesare Alessandro avevano il successore ma capirono ancora di più che tutto ciò che avevano considerato sacro
E immutabile era diventato un ridicolo se non per me chose
Cioè il vecchio Brigi bis e legittimità che aveva retto la in Italia premuniti player rivoluzionaria diciamo in questo caso erano crollati direi che
In questo gli uomini politici della rete Regno di Sardegna andrebbe a monte da sabato separo cogliere governi forse pochi e più di tanti la grande occasione e questo è stato detto tante volte e non mi ci devo fermare
E la grande occasione è soprattutto una grande occasione
Diplomati che ha internazionale lista per costruire le alleanze il saper vincere le ostilità il
Saper approfittare dell'occasione e trovare le armi per costruire l'unificazione nazionale
Fatto questo vengono operazione
Per così dire
Il Piemonte si trova Libia volte l'Italia unificata si trova struttura ordinariamente attrezzata
Perché ha lo strumento chiave dell'interpretazione della unificazione
Che la Costituzione e il sistema parlamentare si tratta solo di svilupparle infatti la grande opera del Piemonte dica pure particolare ma non solo di lui anche del cattolicissimo
Da Zevio a proposito Presidente delle leggi Siccardi deteriore leggi Siccardi e D'Azeglio
Come intorno magnifico racconta nel lettere alla moglie dovere ricordo
Certo arcivescovo dovrò finire per metterlo alla Cittadella presto udienze perché l'opposizione della legge sicari poi provoco quello che D'Azeglio non ebbe
Nessuna esitazione a fare perché la sua dignità di Presidente del Consiglio di statista avveniva prima
O guerra
Uguale
Alla sua festa
Lo statuto sistema parlamentare
è vero questo è lo strumento e questo utilizza Cavour dei fatti
La
Il processo di unificazione ad avverso avviene a una serie di elezioni successive nella misura in cui l'unità avanza in cui si arrivano nuovi territorio costituirlo roventi TA si vota
E si vota veri Parlamenti e nelle piazze e si vota per il Parlamento nazionale
è lo Statuto a una lettura semplice sembra e qualche volta forse sembrato largamente un operata una una Costituzione
Di vecchio regime
Piena del re
Con l'articolo uno che proclama la la quella cattolica solo la religione di Stato
E ma in realtà come Garbi erano di uomini politici piemontesi quelle a affermazioni
Erano destinate ad essere superate da un avanzata legislazione ordinaria ed è molto in questo quella presentò l'Italia
E soprattutto col fatto che accanto al principio della legittimazione monarchica
Anzi aggiungo che non lo Statuto Albertino la presenza di articoli che regolano
L'azione del rene
Sono quei limiti che afferiscono portiamo in sé aveva perché a dal sovrano si possono porre
Due limiti o quelli soltanto cerimoniali
Sono importantissime pesanti oppure quelli di competenza Arrè vengono posti dei limiti di competenza quindi il re
Del PIL del bene
Del Regno di Sardegna come può il re d'Italia avrà dei limiti di competenza che vanno così che il nuovo principio su cui l'Italia dicevo via Nizza sia il principio della modernità politica cioè il principio della rappresentanza parlamentare
Quindi un nuovo principio IGT fazione
è un nuovo principio di unità
Il Parlamento del Regno è il luogo degli scontri
Che vengono
Dei devo ricordare all'inizio le parole ugual quasi doloroso ricordare le parole di Garibaldi contro Cavour da aproposito della questione dell'esercito meridionale ma
Cioè della
Immissione dell'esercito italiano che i combattenti della della dalla campagna per l'unificazione
Poi per tutta la storia del
Del Parlamento dei gli ultimi anni decenni del secolo è una storia
Il di combattimenti che si chiudono dal Parlamento persino la crisi del mille ottocentonovantotto è una crisi che ha nel Parlamento uno dei suoi protagonisti è uno delle sue chiavi di volta quindi che cosa dico
Cosa voglio dire
Che
E insieme a un altro principio che oggi ogni tanto viene e che il principio contro con secondo beh chiave della Rivoluzione francese e che l'articolo quarantuno dello Statuto Albertino
Egli i deputati rappresento la nazione in generale e non solo le province in cui fu nelle questo chiave di volta del cosiddetto divieto di mandato imperativo della chiave di volta del sistema
Io ritengo lo dico incidentalmente che una delle debolezze dell'attuale fase politica italiana sia proprio un allentamento di questo principio debba dati operativo perché il sistema elettorale così come è fatto è un sistema va Ocampo e alla fine
Prescinde da questa missione del parlamentare va bene
Ho in questo quadro dobbiamo parlare se
è lecito del così detto virgolette federalismo
Ora io sono anche più drastico dal professor Villari nel senso che considero i richiami al federalismo fatti al nell'attuale retorica bolli dica utili futili
Nel senso che dal punto di vista del rigore intellettuale il federalismo è una cosa un processo
Di formazione diurne Anna identità nazionale di una identità statale cioè è il procedimento che si chiama procedimento federale
Così come è avvenuto degli Stati Uniti d'America in Svizzera in Germania prima esistono gli Stati poi per
Perché se no
è una sciocchezza
è una stupidaggine è una cosa che può come tutte le sciocchezze alla stupidaggini accadere ma abrogare solo dei dispiaceri
E naturalmente questo project suo federale non avrebbe goduto attuarsi nel sistema italiano qualcuno lo disse Annella processo di unificazione italiana qualcuno disse anche
Io vado che oggi
Scorretto dire ma disse l'Italia non è la Svizzera non saranno in Svizzera non deve stare qui a tutelare alla sua posizione l'Italia ha una missione
E i gli uomini politici terrorista italiana capirò che l'unificazione abbrivo un'altra strada non c'era un ruolo altre grandi stratega sarà una missione non ce l'aveva inserita
E
E quindi si misero all'opera in quella cosa e queste all'eredità che abbiamo si misero l'operaio lungo lavoro faticosissimo
Leggo io faccio soltanto cenno dei capitoli che è la grande opera di unificazione amministrativa
Facile
In alcuni punti
Con alcune asperità per esempio
Fu facile
Nella codificazione in materia civile con un solo punto di asperità che era un regime matrimoniale del matrimonio dove indubbiamente tendenze
A
No fare anche un regime di divorzio come c'era non
Non poterono può essere accolto progetto stavano quasi per fare
Più difficili difficile facile nel regime penale anche se ci fu la grande questione dalla pena di morte che era stata abolita in Toscana ma che
L'Italia unita non ebbe la forza di aborti
Difficile dalla questione dall'unità del potere giudiziario o dell'ordine giudiziario seduttore perché esistevano le Corti di Cassazione locale che aveva restarono in Italia fino
Al mille novecento ventidue mi pare difficilissima io una cosa che si vede poco
Ma che ebbe è una grande buona si vede poco si di cui si parla poco che era l'unificazione del sistema bancario e finanziario l'Italia unita ebbro una dipendenza dal sistema dalla finanza internazionale durato molto a lungo
Tale da determinare un rallentamento del processo di formazione delle grandi infrastrutture fra cui il primo raggiunti recitava
Valerio Zanone il sistema ferroviario zero quale un nostro va amico che non c'è più
Paolo ungarica voglio ricordare aveva scritto
Un bellissimo saggio in cui aveva ricostruito l'opera grandiosa vi è uno dei più grandi italiani dell'ora
Una grande rappresentata la sede della Destra storica
Artefice della giurisdizione amministrativa
Zio e tutore di Benedetto Croce per dirla tutta che era Silvio Spaventa ecco lei se uso
Voglio citare soltanto il libro di Silvio Spaventa lo stato delle Ferrovie
Quando si trova di fronte negli ultimi anni dal Governo dalla destra da affrontare tutto il problema della sistemazione delle ferrovie ancora dipendenti per il finanziamento all'Aler banche francesi
Cioè il lavoro immenso pervasivo spaventa perché non c'erano niente nessun mezzo da solo comincia a guardare per mesi e mesi le riviste degli ingegneri inglesi le riviste dei
Dei diffusori dei righi ingegneri francesi e guardate de
Il di bollettini ufficiale guarda come è costruito il sistema delle Ferrovie del mondo e poi
Arrivato alla questo è un grande processo che abbiamo e la grande eredità di cui oggi molti si dimenticano ma di quello che ancora
Al almeno a me fa dire che l'Italia l'unificazione italiana è stato uno dei più grandi successi dalla storia moderna difficile
Pieno di ostacoli anche gli amici francesi il Tier o DS quegli stupidi quei pazzi che le hanno fatto dell'emigrazione italiana
Naturalmente Congo ostilità in cui la a grandezza degli uomini tutti
Fu quello di non abbiamo mai trasformato il conflitto con la Chiesa cattolica e non conflitto spirituale
Tutto si può dire
Però la saggezza degli uomini e con l'inizio fu fu la Chiesa cattolica tentò molte volte di fronte alla debolezza del potere politico
Di trasformare quel conflitto è un conflitto spirituale quando invece era un conflitto di altra natura civilistico
Ah magari anche politico che di fronte a un potere politico forte come fu quello della Francia dopo la caduta di Napoleone terzo
Voglio solo ricordare che nel mille novecentocinque mille ottocento scusate nel due mila cinque io
Ho visto l'arcivescovo di Parigi perde esemplare alla cerimonia per la collaborazione delle leggi laiche del mille novecento cinque leggi
Che non so se volti ricordavamo ma erano piuttosto pesanti per la Chiesa francese recarci Vesco di Parigi
Stava lì sedute
Quel completo
Si è aperto esse chiuso in varie fasi della storia d'Italia
Questa essendo una fase di debolezza del potere politico sembra che io non non lo vedo francamente cioè lo vedo ma
Sembra che
Che sia una cosa diversa da quello che
Cioè non è affatto un conflitto spirituale perché l'Italia non ho mai avuto questo problema forse perché aveva ragione Machiavelli già nel mille cinquecento diciassette perché gli italiani grandi
Praticanti forse non erano così religiosi voglio concludere perché c'è una testimone
Che mi piace citare del chiudere un discorso
Così un'amicizia che è una scrittrice austriaca che faceva la Corea una
Nota perché ha una grande poetessa Ingeborg Bachmann
Chiamava molto Roma e qui morì
E che però lavorava anche come corrispondente di vari giornali ed è una radio tedesca e scrisse delle bellissime cronache della politica italiana negli anni Cinquanta
E Barbieri cavarmela novecentocinquantaquattro cinquantacinque sono estraneo romani
Scrive il Paese dopo piccolo passo che leggo male a Roma ho visto che la basilica di San Pietro sembra più piccola delle sue reali dimensioni e tuttavia è troppo grande
Si dice che Dio abbia voluto che la sua chiesa sorgesse sulla pietra che fosse solita ora si levò sopra la tomba del suo Santo che stanno riportando alla luce e così al Santo stesso a metterla in pericolo e indebolirla
Ho visto a Campo dei Fiori che Giordano Bruno continuo ad essere bruciati questa era l'Italia del mea novecentocinquantasei
Dopo il mille novecentocinquantacinque l'Italia ha avuto una fase vi
Potere politico forte
Oggi che ha una fase di potere politico debole si sente ancora la puzza del rogo di Giordano Bruno grazie
La relazione del relatore avvocato
Ricchissimo di suggestioni non solo tempo sta procedendo quindi io posso soltanto raccoglierne qualcuno in pochissime parole anzitutto su questa storia
Delle ferrovie di Silvio spaventa
Io sono stato personale amico di uno degli epigoni della destra storica era Salvatore Valitutti
Quando fu nominato Rettore dell'Università per Stranieri di Perugia
Ricordo nella trovarmi inizio preso dal primo provvedimento come Rettore hanno rinunciato all'auto di servizio
Chiabra verissimo ma è come farai darò mandare a Perugia tutte le settimane allora
Valitutti che era un momento così corpulento
Si
Inorgoglire ieri sera io viaggio da solo con il treno distaccato all'interno queste parolacce altri alla a destra storica che tornava a rivivere
L'anno un'altra suggestione che meriterebbe uno sviluppo io vorrei rivolgere quasi una
Un invito a al Grande Oriente per vedere come trattarla questa questione del federalismo non abbiamo il tempo di parlarne qui
Ma insomma Rebuffa ci ha ricordato
Le analogie si usano frequentemente ICE vogliamo l'Italia il federalismo come in America benissimo
Salvo il fatto che
Il moto americano del federalismo è e Pluribus unum ma e noi stiamo facendo Abu uno Lorans che non è esattamente la stessa
Senza suggestione riguarda invece il grande merito cavouriano cerca lavoro
Ha dato allo stato nascente prima al al Regno sardo e poi al Regno d'Italia la forma compiuta della rappresentanza parlamentare cioè
La Camera come architrave della sistema del sistema politico nonostante in palese malumore del re in proposito né questa è una linea di continuità
Che a mio avviso arriva fino a Giolitti
Il
Quello che
Personalmente considererei forse uno dei migliori discorsi politici del Novecento
Italiano
In ciò e soltanto in ciò trovandomi d'accordo anche con Palmiro Togliatti
Discorso di Giolitti Libro nero del mille novecentodiciannove
Dove si pone il problema della
Dichiarazione dello stato di guerra se allora in poi
Sì deve essere la Camera a votare lo stato di guerra non possiamo più lasciarlo alle trattative dalla diplomazia in sostanza la relazione di
Diremo fa veramente ricca di spunti che
Che meritano di essere
Discorsi approfonditi ora il professor Lucio Villari atteso in Campidoglio per una cerimonia io penso di interpretare il nostro sentimento comune ringraziando compartecipazione
E il nostro ultimo relatore Massimo Teodori
Che quando non si occupa degli americani e dell'America che ha la sua materia di competenza cade mica più diretto da
Si occupa dei laici della loro storia e lei loro dispiaceri
Nella nella
Nella vicenda italiana i rapporti di Stato e Chiesa dalla storia dei laici
I libri di Teodori su questa materia sono ormai una
Un bel tratto sui nostri scaffali e quindi ascoltiamo adesso la sua relazione conclusiva poi
Parlerà il mio maestro
Credo rimasi molto
Carissimi amici carissimi fratelli
Cento anni fa
Il venti settembre mille novecentodieci
Ernesto Nathan rivendicò la superiorità della civiltà della Roma laica di contro l'altra Roma
Quella racchiusa in Vaticano fortilizio del dopo ma ultimo disperato sforzo per esternare il regno dell'ignoranza
E cito ancora
Sulle vecchie Mure del dogma sia accumulato l'intonaco di quella infallibilità pontificia che ereditata dalla tradizione passata
D'ereditata la tradizione passata nei costumi si manifesta purtroppo oggi nell'ignoranza popolare che dinanzi all'apparizione di un'epidemia appende voti alla Madonna e scandali sanitari
Quell'infallibilità pontificia che incita il Pontefice a boicottare le legittime aspirazioni umane le ricerche della civiltà le manifestazioni del pensiero lo muove ad architettare nuovi scuri
Per escludere la luce del giorno
Nella Roma di un tempo prosegue natali
Non bastavano mai le chiese per pregare mentre invano si chiedevano le scuole oggi le chiese sovra abbondano e superano le scuole non bastano mai
Eccolo il significato della Breccia di Porta Pia o cittadini
E quando il Vaticano protestò contro il Sindaco Nathan replicò non sono io a fondere insieme dopo ma rito e religione in guisa da negare la consolazione della fede
Non sono io a creare l'ignoranza che abbandonandosi alla superstizione brutalmente respinge sapere non io a mancare di rispetto le altrui credenze netta un poco venir meno I riguardi dovuti al Pontefice no
Come il Sommo Pontefice dall'alto della cattedra di San Pietro ha il dovere di dire la verità quale all'UI appare ai credenti così il minuscolo sindaco di Roma dinanzi alla breccia di Porta Pia
Per lui iniziatrice di una nuova auspicata era politica e civile a uguale il dovere
Innanzi alla cittadinanza
Ernesto Nathan ebreo mazziniano irredentismo tra combattente sul Carso nella Grande Guerra a settant'anni
Gran maestro della massoneria nel mille novecento dei mille ottocentonovantasei nel mille novecentodiciassette radicale
Il migliore sindaco di Roma è un gigante l'ultimo grande esponente della tradizione laica del Risorgimento a cui si deve l'Italia unità
Dobbiamo ricordarlo oggi qui
Levando la nostra voce nel momento dello scempio di Porta Pia
Celebrata dal Sindaco con manifestazioni che vedono alla testa del comitato promotore monsignor Gianfranco Ravasi Ministro del Vaticano
Marcello Veneziani espressione del cattolicesimo tradizionalista e dell'intellettualità illiberale e anti laica
E il cardinale Tarcisio Bertone Segretario di Stato vaticano a cui spetta il compito finale lunedì di ribelli e dire la breccia
Leggete leggete quello che stamattina
Che stamattina Marcello Veneziani il curatore delle manifestazioni di questi giorni ha scritto sul giornale una cosa ignobile
C'è invece chi ha nostalgia del venti settembre come la festa dei comandati riservata radicali e massoni
Massimo Teodori ad esempio sul Corriere della Sera chiedeva di difendere Porta Pia dal predica di sbocco
Gli accusava la Chiesa River posto venti nel convegno di oggi sgraditi ecco quello che scrive il curatore delle manifestazione di Porta Pia la festa di novantenni di massoni radicali
La nostra protesta amici non è ispirata a quel che taluni sprovveduti chiamano vieto anticlericalismo
è solo la consapevolezza del valore storico che il venti settembre avuto e deve continuare ad avere nell'Unità d'Italia una data che non può essere distorta a fini politici
Alemanno con il programma che ha stilato sotto il diktat del Vaticano questo è documentato dalla stampa vuole celebrare la ricorrenza affinché sia sanata la ferita parla di fare Rita
E
E soprattutto perché come qualcuno ha scritto con scarsa intelligenza ieri sul Corriere la sera vuole assicurarsi
Sulla testa dello stesso mondo cattolico il sostegno delle gerarchie ecclesiastiche no ha scritto su Corea sera sulla ferita non sul sul sito
Sul sostegno delle gerarchie ecclesiastiche un'operazione strumentale
Che non può essere mitigata dal necessario autorevolissimo coinvolgimento del Capo dello Stato a cui qui noi rivolgiamo un deferente saluto
Noi
No noi diciamo che Porta Pia e il venti settembre non possono essere svilito sia merce di scambio politico con le gerarchie ecclesiastiche
Che cos'è la tradizione laica nell'Unità d'Italia
Quella che ha visto seppure in posizioni diverse talora contrastanti ma tutte convergenti verso l'unità d'Italia Cavour e Croce Cattaneo e Mazzini Garibaldi e natanti
La tradizione laica non è un'appendice al processo unitario non è un'aggettivazione per adornare l'Italia unita e l'essenza stessa dell'Unità d'Italia
Dirò di più
La tradizione laica rappresenta lo spirito dell'Italia che rientra nel circuito dell'Occidente umanista illuminista liberale democratico e l'Italia che torna ad essere parte dell'Europa civilizzata
Questo riferimento al carattere intrinseco nell'Unità d'Italia della tradizione laica riguarda entrambi i movimenti risorgimentali
Quello liberale nelle sue diverse tendenze la moderata la riformatrice la Cattolica che ebbero come principale punto di riferimento il Cavour
E quello democratico che nasce con Cattaneo in Mazzini e giunge i repubblicani e i radicali ed alcuni socialisti a fine ottocento
I provvedimenti di ispirazione laica del processo unitario italiano non furono dettati d'anticlericali democratici bensì in gran parte dagli uomini della destra storica liberale molto spesso cattolici
Ricordiamo alcuni
Passaggi significativi
Mille ottocentoquarantotto negli Stati sardi emancipazione dei valdesi degli ebrei tutti i cittadini hanno uguali diritti civili e politici
Mille ottocentoquarantanove Repubblica romana l'Assemblea costituente dichiara decaduto il potere temporale
Mille ottocentocinquanta negli Stati sardi la legge Siccardi abolisce il privilegio del foro ecclesiastico le immunità ecclesiastica il diritto di asilo a Torino e viene eretto un obelisco con la scritta la legge è uguale per tutti
Mille ottocentocinquantacinque le leggi sulla soppressione delle corporazioni religiosi di alcuni enti minori del clero secolare vengono estesa a tutte le Regioni annesse
Mille ottocentosessantuno Cavour dichiara senza Roma Capitale l'Italia non si può costituire
Mille ottocentosessantaquattro soppressione dei canoni e delle decima ecclesiastiche Pio nono nel frattempo emana il Silla BO contro tutte le libertà moderne
Mille ottocentosessantasei nell'Italia centrale sono soppressi gli enti ecclesiastici e reso obbligatorio il matrimonio civile
Mille ottocentosessantasette liquidazione dell'asse questi Astico in tutto il Regno mille ottocentosettanta
Pio risponde a una lettera del re vi assicuro che in Roma non entra in Rete scrive io no no e invece
Noi laici noi liberali noi democratici noi italiani ci siamo entrati e come ci siamo entrati a Porta Pia
L'unificazione di Italia non fu una passeggiata tutt'altro nel processo unitario guidato dalla Destra storica
Fu usato il pugno di ferro laico controlla reazione dei clericali inquadrati sotto le bandiere ecclesiastiche
Nel Meridione pochi mesi dopo i mille il Governo piemontese processori arrestò sessantasei vescovi e otto cardinali compreso il futuro Leone tredicesimo Cardinal Pecci
A Firenze nel mille ottocentosessanta sul molitori toscano di Bettino Ricasoli si leggeva
Il Governo sa che deve tutelare la dignità la sicurezza la tranquillità dello Stato anche contro i ministri di Dio sei ministri di Dio diventano soldati del Papa re
A Napoli
Quando Pasquale Stanislao Mancini assunse la direzione degli affari ecclesiastici decreto il divieto di religiosi di comunicare con i loro superiori e capitoli generali considerano comma
L'abolizione degli ordini e religiosi l'incameramento dei beni ecclesiastici l'abrogazione del concordato del mille ottocentodiciotto tra Regno di Napoli e la Santa Sede e l'esclusione di ogni ingerenza clericale nelle pieghe fondazioni la i casi
Questi provvedimenti liberali
De la Destra storica in realtà rispondevano a una visione laica
Che era intrinseca al processo unitario si trattava di quella filosofia separatista nota con la formula libera Chiesa il libero Stato
Così scriveva nel mille ottocentocinquantanove il Conte di Cavour al di là marinai
Malgrado la migliore volontà è impossibile intendersi con Roma è Roma ce l'ha con le nostre libertà con la nostra indipendenza
Molto più che con le leggi che tendono introdurre da noi in una misura moderata quel che esiste da oltre mezzo secolo in tutti gli altri Stati cattolici
Protagonisti della politica laica furono dunque gli esponenti della Destra storica da Zevio Farini e Minghetti Sella Ricasoli riscontri
Visconti Venosta Bondi Riccardi e Lanza che riassunzione con queste parole la sua legislazione scolastica con decreti reali e regolamenti si impose l'obbligo dell'esame a tutti gli insegnanti
Secolari e religiosi si restauro la sorveglianza governativa su tutti gli istituti sia pubblici che privati sia laici che religiosi
Un altro statista servire sebbene di origine diversa lo Zanardelli continuo alla fine del secolo l'opera
Quando si comincia a parlare di conciliazione dopo la proposta di legge per il divorzio del mille ottocentottantaquattro dal Ministro di Grazia e Giustizia mise in chiaro che le leggi italiane accordavano alla Chiesa
Più libertà di quanto non gliene accordassero gli altri strati e che lo Statuto non avrebbe rinunciato di fronte alla Chiesa alla propria missione di fornire al popolo la luce il progresso la libertà
La tradizione laica imperniata su separazione tra Stato e Chiesa e diritti individuali prosegue nel Novecento con alcune grandi personalità liberali
Tra cui voglio fare soltanto due riferimenti
Il senatore Francesco Ruffini scriveva nel mille novecento ventisei nei i diritti di libertà editi dell'editore Gobetti
Ricondurre le relazioni tra lo Stato italiano e le chiese nelle strettoie retriva e dell'articolo uno dello Statuto Albertino di cui ha parlato Rebuffa contro cui il Conte di Cavour
Nel marzo mille ottocentoquarantotto augurava una radicale revisione al fine di trasformarlo in conformità dei veri dettami della libertà di religione è di fatto
Ciò che si propongono di nuovi teorici del debito pubblico italiano i fascisti
I quali non si penalizzano di asserire che i culti a cattolici debbano essere di bel nuovo ring serrati nel vecchio regime di semplice tolleranza
Santa magnifica parola in ogni rapporto di diritto privato
Detestabile ed obbrobriosa parola in ogni rapporto di diritto pubblico
Dello stesso segno e il discorso che Benedetto Croce pronunciò in Senato quando nel mille novecentoventinove Mussolini e
E Pio undicesimo siglare o no i Patti lateranensi
Il Risorgimento aveva le sue radici nel seicento che fu segnato dalla lotta e dall'accensione delle istituzioni laiche di fronte alle chiese
Questo tratto originario della nuova Italia non si perse mai neppure quando si formò il Partito nazionale libera le cattolico che accolse uomini insigni da tutti ancora oggi ricordati e venerati
E un poeta siti hanno Alessandro Manzoni
Quel partito giova rammentarlo non venne respinto e condannato da liberali ma Dalla Chiesa
Accanto o di fronte agli uomini che stimano Parigi valer bene la messa di sono quelli per i quali l'ascoltare o no una messa e cose che vale infinitamente più di Parigi perché a fare di coscienza
Però c'è votò contro il concordato insieme i senatori Luigi Albertini Alberto Bergamini Emanuele paterno Tito Sinibaldi e lo stesso Francesco Ruffini
Fin qui amici la tradizione liberale
Ma ancora più incisiva sull'azione laica per l'unità italiana da parte dei repubblicani che se vi facevo una Giuseppe Mazzini e soprattutto al pensiero democratico del massone Carlo Cattaneo
Che nel mille ottocentosessantasei così scriveva sull'insegnamento affidato agli ecclesiastici
Finché col nome del razionalismo e si disfa ma non male dicono impediscono l'uso della ragione
Finché il gesuita insegna che la ragion umana deve lasciarsi trattare come un cadavere il luogo degli uomini più o meno votati a questa dottrina non è in mezzo e i figli dei liberi cittadini no la Chiesa non è libera
In questa sede non mi dilungo
Sullo spirito laico di Garibaldi e per accorciare non farò le citazioni che avevo preparato ma che le consegnerò per iscritto agli atti di di questo convegno
Tra Ottocento e Novecento allorché si accentua l'aggressività delle organizzazioni cattoliche clericale alla ricerca di una rivincita supporta Pia
E si prospetta l'ingresso dei cattolici in quanto tali in politica l'azione dei Democratici divenne determinante per il mantenimento di quel carattere laico dell'Italia unita
Che nei decenni precedenti era stata assicurata dalla Destra storica
Particolarmente significativo fu la grande manifestazione anticlericale del mille ottocentottantanove per l'inaugurazione del monumento a Giordano Bruno
Voluto dalla massoneria e realizzato da quell'Ettore Ferrari che alla Camera insieme ai colleghi Radicali tra cui Cavallotti
Si batteva contro il progressivo della rubato ricostituirsi delle proprietà ecclesiastiche e contro il ritorno irredentismo detto ieri cali contro l'Unità d'Italia
Mentre in Francia si approvavano le laicisti me leggi Comba mille novecentocinque in Italia si correva verso il patto Gentiloni mila novecentotredici
Sotto l'occhio accondiscendente di Giovanni Giolitti da cui i laici prese euro su questo tema le distanze
Giovanni Bovio pronunziandosi contro i tentativi di riavvicinamento con il Vaticano dichiarava
In un altro modo s'ha da fare la conciliazione il prete sia da conciliare meglio con la religione noi dobbiamo consigliarci meglio con il nostro diritto pubblico troncato e deviato nella sua evoluzione
Conciliarsi anche noi con la religione
Di un grande pensiero col quale si parla da Roma col quale si risponde al Vaticano e senza del quale non è necessario e neppure tollerabile che l'Italia ci sia
La democrazia radicale rappresentò allora l'espressione più autentica della laicità seppure con punte di anticlericalismo
Anche i cattolici modernisti giocarono in un certo senso un ruolo laico tanto che uno dei suoi principali esponenti don Romolo Murri
Fondatore della Democrazia Cristiana quando fu allontanato dalla Chiesa fu portato nel mille novecento nove in Parlamento da i radicali
E proprio in quel periodo amici che la massoneria
Di Adriano lemmi ed Ernesto Nathan si diffuse presso radicali repubblicani e socialisti costituendo il cemento della Sinistra democratica per la difesa della laicità dello Stato
Nathan eh veramente il personaggio chiave nel mille novecentosei vince le elezioni comunali di Roma con il blocco del popolo organizzato dalla massoneria e governa la città in una maniera esemplare fino al mille novecentododici
Vorrei sottolineare qui senza ambiguità che il ruolo della Massoneria fu all'ora al tempo stesso Visentin nella della laicità
E di presidio dell'unità patriottica d'Italia risorgimentale
Vorrei sottolineare il duplice ruolo sentinella della laicità e presidio dell'unità patriottica risorgimentale si prenda ad esempio la circolare che il Gran Maestro nata nei ma no nel momento dell'elezione mille ottocentonovantasei
La massoneria accoglie tutte le religioni senza adottarne alcuna
L'alto sereno concetto politico nostro si svolge al di sopra delle scuole che si contendono gli interventi e dei partiti che si contrastano il potere
Anzitutto e soprattutto noi siamo italiani la patria leva per cui operiamo nell'umanità e in cima ad ogni nostro pensiero circolare di insediamento di Nathan alla alla Gran maestranze
Vent'anni dopo rieletto gran maestro nel diciassette commemora o Mazzini con queste parole
Se poi la massoneria spinse con tutte le sue forze al risveglio che lancio l'Italia la conquista del diritto nazionale del del diritto umano
Ultimo fra i massoni colpevoli sono orgoglioso di dividere con i fratelli propagandisti questa responsabilità
Fu nello stesso periodo che Antonio De viti De Marco autorevole economista arrampico liberista inutili scorso a Firenze del tredici
Mise in luce le strette interconnessioni fra massoneria e laici nel processo dell'unità italiana
Disse De viti De Marco non è facile sapere se molti o pochi radicali appartengono alla massoneria e quale sia la vera azione massonica in Italia ma questo eccetto
Che la massoneria di fronte a un Partito Radicale fedele al proprio pensiero politico e né più né meno che una libera associazione privata e niente altro
Se vi sono radicali che portano nel campo dell'azione politica di partito la loro fede anticattolica e si commettono un erronee errore estraneo e principi democratiche
Democratici il Partito radicale non può consentire a beneficio loro quella confusione tra religione e politica che combatte degli avversari
E con questo spirito di neutralità e di separazione e non di persecuzione che bisogna affrontare i problemi di politica ecclesiastica
Si deve però difendere le posizioni attuali contro il pericolo sempre attuale che la Chiesa invade la competenza dello Stato
Il ruolo della massoneria come Partito della democrazia all'Africa fu talmente evidente
Che il patto Gentiloni mille novecentotredici
Impegno i candidati liberali
Che volevano i voti cattolici non solo ad opporsi al divorzio e difendere le scuole condiziona confessionali e a ottenere la garanzia per le attività economiche e sociali delle organizzazioni ecclesiastiche ma anche
Con una clausola che doveva rimanere segreta a combattere con ogni mezzo cito la massoneria considerato il peggior nemico della Chiesa e fonte dei mali italiani
Questo è
Accaduto nel dopoguerra e noto è noto l'articolo sette o su cui
Non mi soffermo data l'ora
Su questa parte della storia laica del dopoguerra vorrei fare solo una citazione di un personaggio importante non è il mio caro Pannunzio ma un suo strettissimo collaboratore
Cito Guido Calogero filosofo del dialogo radicale
Direttore della rivista la cultura edita negli anni Sessanta dal grande oriente
Che il quale afferma nel lo scritto principi della i cinismo del mille novecentocinquantanove un qualcosa che dobbiamo
Tenere a mente
Quando veramente ci preme pure no quanto veramente C tre quello che veramente ci preme non è lo Stato piuttosto che la Chiesa nella chiesa piuttosto che lo Stato bensì una certa libertà
Tanto dell'una quanto dell'altra e anzi più esattamente una certa libertà tanto dei fedeli dell'uno quando dei cittadini dell'altro
Se tale libertà e minacciata sì la prepotenza di alcuni invade indebitamente la sfera di autonomia di altri
Noi sentiamo il dovere di difendere quella minacciata libertà a chiunque essa appartenga laico ecclesiastico che gli sia una fantastica lezione di laicità
Termino questa è che
è stata necessariamente una cavalcata sommaria sulla tradizione laica
Citando il discorso che Ernesto Rossi antifascista anticomunista anticlericale
Tenne a Firenze il venti settembre mille novecento cinquantanove
Noi non sentiamo oggi alcun bisogno di un riconoscimento ufficiale del venti settembre io aggiungo io e tanto meno di quello che si farà in questi giorni la i in Campidoglio
Il venti settembre è un giorno nostro non è il giorno dei clericali e dei fascisti o post fascisti
Il giorno loro e l'undici febbraio quando l'uomo della provvidenza che secondo
Pio undicesimo non aveva le preoccupazioni della scuola liberale firmo quel concordato che lo stesso Pontefice riconobbe sarebbe stata follia sperare dei precedenti Governi
E non siamo disposti a mettere un bel Pietro né sul passato sul nostro Risorgimento sulla nostra pulita di tanti
Chiudeva
Ernesto Rossi come potrebbero Cavour Mazzini Garibaldi e tutti gli altri patrioti che per l'Unità d'Italia combatterono soffrivano alle persecuzioni poliziesche il carcere l'esilio sacrificano la vita
Come potrebbero i compagni che abbiamo lasciato le trincee dell'Isonzo e del Piave nell'ultima guerra combattuta per i medesimi ideali del Risorgimento come potrebbero Matteotti Amendola Rosselli e tutti gli altri martiri della lotta antifascista
Come potrebbero tutti gli altri amici morti per la libertà nella guerra di Spagna nella guerra partigiana riconoscere loro Italia in questi tagli a papalina
Parole sacrosante amici
Che si addicono perfettamente al giorno d'oggi
Grazie
Questa relazione di Massimo Teodori si voleva
Vedremo cosa succederà in Campidoglio ma possiamo almeno dire che sul Gianicolo tirava un'aria tonificante
Corea opportunamente richiamato volto la figura di data questo Sindaco forse uno dei migliori sindaci che abbia avuto la capitale d'Italia
Così atipico nella sua personalità e la sua storia
Il sindaco di Roma che era nato a Londra
Nel pieno della regime monarchico repubblicano laicità dei padri maestro della massoneria
Sonata anzi sono tante cose sensata anche recentemente un libro
Di studi coordinato da un giovane storico valoroso che si chiama Domenico Buroni
Io credo che la biblioteca del Grande Oriente che vedo Paulo apprezzabile l'attività di presentazioni di ricerche storiche di nuovi
Di nuove opere storiche potrebbe prendano in esame per una presentazione qui
Dobbiamo
Continuare questa questa la ricerca sull'opera dilata anche sotto il profilo proprio della sua attività
Amministrativa ed ora siamo arrivati alla conclusione abbiamo sforato soltanto di qualche minuto ma credo che il nostro tempo è stato utilmente speso
E quindi il mio compito conclusivo di presentare al Gran Maestro i risultati della nostri valori
Ed io penso che per riassuma leggo una frase
Ci serva
Un membro un grande libro che
è introvabile ormai poche nelle biblioteche da molti anni e che nel due mila undici sarebbe utile ristampare e alla difesa del Risorgimento di Adolfo Omodeo
La difesa del Risorgimento è un un libro del primo dopoguerra
Anche allora già circolavano sul Risorgimento sull'interpretazione del Risorgimento sulla storia dell'Unità d'Italia
Revisionismi al ribasso
E contestazioni a cui ma Omodeo vuole rispondere con quel suo libero scrivendo
Il modo di rispondere alla riduzione al ribasso
Di ripristinare il significato
Piano ed onesto del Risorgimento io credo che stava tiranno in questo lavoro abbiamo fatto abbiamo lavorato per ristabilire il Risorgimento nel suo significato piano ed onesto è questo il risultato
Che consegno per le conclusioni al gran maestro Gustavo Raffi
Grazie Valerio
Un grazie a tutti i relatori
Noi stamane abbiamo
Dato una dimostrazione
Che si può affrontare
La storia con animo sereno che non passi già
Relazione di santi fedele
Massone storico
Ha affrontato un tema
Che sinceramente
I più non si sarebbero aspettati
Di vedere
Affrontato e risolto in quella maniera
Noi continueremo su questa strada
Perché la storia non si fa con le chiacchiere non si farà con le fanfare
Al San fa affrontando i problemi seriamente noi dedicheremo
L'anno
Ai lavori proprio sulla unità d'Italia questo processo incompiuto
Questo
Costruzione grezza che a un certo punto non è stata ultimata
Ma non vogliamo consentire
Lo scempio
Perché se noi ragionassimo come si ragiona in questi giorni a Roma noi dovremmo invitare il venticinque aprile a celebrare il tutto le stazioni reduci istiga da la Repubblica di Salò
Perché non c'è altra strada se porta a dire viene celebrata dal cardinale bene il venticinque aprile
Proverrà a celebrare il capo dei redditi da repubblichino
O addirittura Prodi forze nuove
A questa non è storia questa è una farsa è una farsa
Se dovessimo
Pensare con ingresso cimiteriale
Lo in genere c'è scritto dall'altra all'Omega Omega secondo le varie interpretazioni sull'accento dovremmo dire che siamo passati
Dannata nata Alemanno
E penso che la differenza sia sostanziale
Ho chiesto ieri sera
A Valerio Zanone di presiedere
Il nostro comitato per le celebrazioni
Dei centocinquanta
Questo perché il nostro è un processo
Ambizioso
Nel senso che vogliamo
Coniugare la storia di ieri con quella che dovrà essere possibilmente la storia di domande
Quindi noi andremo
A esaminare sia quello che
E Stato
Tra le varie anime che hanno concorso
Però voglio dire e sottolineare ma non vuole andare tanto avanti perché se no stasera cronico
Insomma
Tutte quelle anni
Furono
Spinte dalla grande tensione ideale
Sia chi
Propone una soluzione monarchica sia chi la proponeva in chiave repubblicana
Terza grande attenzione l'Italia si voleva l'Italia Unitalia che finalmente assurde se ad essere nazione tra le nazioni con una missione come prima è stato sottolineato
Un'Italia diversa
Un'Italia
Che garantisse
La libertà religiosa punto e basta
Non me recarsi non mercati anche perché
Qui mi corre l'obbligo sottolineare
Un passo che sovente il mio amico Massimo Teodori
A
Ripreso
Ci sono
Delle aspirazioni
Dei desideri che spesso da oltre Tevere non vengono neppure manifestati
Noi purtroppo abbiamo una classe
Dirigente disposta a vendere l'anima pur di a vere il mercato dei voti pur di avere i voti
Sono riscopriamo
La nostra vera anima laica
Parleremo dalla Costituzione
Delle parti incompiute
Della scuola della ricerca scientifica di tutto quello che viene bloccato in questo Paese
Dove la crisi
Morale ancor più grave della crisi economica
Daremo il nostro contributo e lo daremo parlando agli italiani
O quantomeno a quella minoranza che esiste che ancora a cuore le sorti che crede ancora in una possibilità di riemergere
Oggi è una minoranza
Noi auspichiamo e la storia ha dimostrato che queste minoranze possono procedere oltre e arrivare a dare al Paese quello che compete al Paese
Anche se nelle rivoluzioni
Quando si arriva al risultato queste anime vengono stornate vengono rispedite nel privato perché quelli che c'erano prima attorno a sedersi
Torno a sedersi e le cose continuano nella palude
Ecco noi vogliamo che questo centocinquantesimo significhi riprendere la costruzione riprende la costruzione
E volevo fare una
Battuta che prima
Mi era passata per la mente
Massoni perché laici
Laici perché massoni con o senza tessera è un vecchio mio
Comincio
Ho la mia battuta di dire che c'è un tanti ma sono i senza tessera e tanti tesserati che non saranno massoni ma perché non sono mai costruttori di libertà lo faranno mai propone di libertà
Dove
Essere laici significa essere convinti delle proprie idee
Ma non esserne succubi
Ma soprattutto attraverso un processo incontro di dialogo di discussione sapersi cioè alla fine emancipare dal punto di noi
Per non imporre agli altri quello che e il nostro credo ma
Con
Semplicità
Con
Senso del limite delle nostre forze essere pronti a dare il nostro contributo e non lo daremo ovunque insieme a tutti gli amici che per strada troveremo grazie