Rai News 24: collegamento con Rita Bernardini sulla situazione nelle carceri italiane

La situazione delle carceri italiane come vi anticipavamo perché sono protesta sul teatro di protesta
Per il sovraffollamento protesta da parte
Dei detenuti una protesta che si estende sono almeno sessantacinque ricorriamo detenuti che si sono uccisi all'interno delle carceri dall'inizio dell'anno molti di questi erano in attesa di giudizio
I sindacati intanto degli agenti di custodia chiedono che si assumano più agenti di custodia sentiamo il servizio intanto di Francesca Lagorio
Dalle celle di San Donato il carcere di Pescara le grida dei detenuti si sono sentite chiare contro un sovraffollamento disumano centonovantacinque persone dividono lo spazio appena sufficiente per centoventi la capienza massima di questa struttura
Lo fanno come possono battendo contro le grafiche forti oggetti che hanno pentole scoppia
Qualche straccio bruciato per attirare l'attenzione dell'amministrazione penitenziaria
è una protesta pacifica contro posti letto che non ci sono quasi simultanea a molti penitenziari ieri nella case circondariali di Lucca dove duecento detenuti devono dividersi lo spazio previsto per ottantadue persone
Così nel carcere di Marazzina Genova all'agitazione iniziata venerdì quattrocentotrenta letti per settecentottanta carcerati
Ieri notte un trentenne in una cella di alta sicurezza
è stato salvato dagli agenti penitenziari appena in tempo voleva togliersi la vita per protesta lo hanno trovato in terra svenuto una busta di plastica stretta attorno al visse una bomboletta di cassa accanto accesa
Nelle carceri italiane secondo i dati ufficiali
Ventiquattro mila posti letto mancano all'appello
Mancano i letti e mancano gli agenti i sindacati di polizia penitenziaria lanciano un appello al ministro Spano e chiedono al Governo di intervenire con urgenza di fronte a una situazione ormai incandescente
Che mette a dura prova anche il lavoro degli agenti
L'organico è fermo al dopoguerra per lavorare in condizioni di sicurezza denunciano i sindacati abbiamo bisogno di almeno cinque mila poliziotti in più e chiedono l'attivazione di un circuito penitenziario più leggera
Abbiamo in collegamento da Montecitorio onorevole Rita Bernardini dei Radicali Italiani che salutiamo abbaia diamo il benvenuto che tra l'altro proprio sul tema continua lo sciopero della fame
Il Sappe abbiamo visto la situazione la protesta di detenuti ancora pacifica il Sappe per esempio dice teniamo
Che la protesta possa dilagare di non riuscire più a contenerla soprattutto lamentano il fatto che dal Ministro della giustizia non arrivino risposte
Dal suo punto di vista la situazione quali sono le soluzioni possibili intanto dobbiamo chiarire una cosa che in questo momento i detenuti sono dalla parte della legge
Perché sono tenuti nelle carceri italiane in una condizione di totale illegalità
Lo stesso Ministro Alfano lo ripeto ogni volta detto che le carceri italiane sono incostituzionale non si può recuperare il detenuto alla società
E consentire in futuro il suo reinserimento fino a che si vive in quel modo
Quindi se può valere un appello di radicale di radicale come Marco Pannella come Emma Bonino
Io invito tutti i detenuti ad avere speranza nella loro forza e soprattutto nella forza della non violenza è per questo che io ho iniziato uno sciopero della fame
Da cinque giorni insieme ad altri militanti radicali e non solo affinché venga calendarizzata una mozione parlamentare
Che impegna il Governo a tutta una serie di misure che devono essere urgente
Tenente prese cioè non possiamo stare ad aspettare il piano carceri che
E essi andrà bene e sarà approvato saranno fruite tra tre anni
Qui la situazione è divenuta indivisibile veramente disumana
Contro ogni legge internazionale qui e rischiamo di arrivare se non ci siamo arrivati in alcuni casi ai livelli veri e propri della tortura
Ecco questo è l'appello che mi sento di fare a tutta la comunità penitenziaria perché hanno ragione anche gli agenti quando dicono
Che sono costretti a turni e incredibili e che cosa possono fare loro possono semplicemente chiudere
Ecco a chiave le cellette nere in sovraffollamento le persone i detenuti che non possono lavorare non possono studiare in un totale abbrutimento
Ecco Caputo ricordiamo sessantasei mila detenuti presenti a fronte dei quarantadue mila
Posti regolamentari le situazioni più gravi Marassi Lucca Lucca in particolare gli mancano quaranta agenti
La capienza del carcere sarebbe di ottantadue detenuti ne ospita più di duecento
Onorevole Berlato Bernardini si parlava anche di un circuito penitenziaria differenziata di carcere leggere accantonate Pianosa
L'Asinara quali sono i percorsi urgenti praticabili ma intanto quando si parla di carceri leggere io non so a che cosa intenda
Il ministro perché questo piano carceri ancora non lo abbiamo visto fare nel senso che non lo hanno presentato al Consiglio dei Ministri
Ma comunque ci sono delle persone che non necessariamente debbono scontare la loro pena in carcere
Per esempio i tossicodipendenti che solo il ventiquattro per cento proprio secondo l'ordinamento penitenziario siccome devono essere curati da questa
Loro patologia dovrebbero stare
E in comunità possono essere allestite e laddove non siano sufficienti le comunità esistenti
E delle comunità veri e propri in cui queste persone possano essere
Recuperate innanzitutto attraverso la cura sono molti
I detenuti tossicodipendenti che tentano il suicidio o si suicida ma d'altra parte in una situazione come quella che è stata descritta nei nostri servizi è difficile continuare a vivere
E avendo in più questa grave difficoltà della tossicodipendenza
Poi abbiamo scoperto ieri ne parlava in un'agenzia il direttore del carcere di Torino
E che nel due mila e sette quindi la cosa è proseguita poi negli anni ci sono state persone che sono state detenute nelle carceri italiane per tre giorni per non più di tre giorni trentadue mila
Detenuti che sono semplicemente passati nelle carceri no no no dello slargo indossa si chiama così ma non si può evitare questo passaggio che comporta un lavoro ottimo incredibile
Pirri agenti per tutta la struttura penitenziaria perché il detenuto deve essere registrato devono essere recuperati su I effetti personali deve essere visitato
Deve fare l'incontro con l'educatore con lo psicologo e dopo tre giorni
Esce e dovendo rifare una trafila del genere
Ma io credo che sia veramente del tutto fuori senso privo di senso questo qui io quello che dico
Però è che i le istituzioni italiane a partire dal Governo si revoca si devono rendere conto che il carcere eh il terminale di una giustizia che non funziona
Quando ci sono undici milioni di processi arretrati oggi c'è un editoriale
Di Ainis su questo per professorali di Zoran costituzionalista sì si undici milioni di processi arretrati vuol dire che non c'è giustizia quando ci sono
Centoquaranta mila o duecento mila prescrizioni all'anno vuol dire che non si fa giustizia vuol dire che c'è un'amnistia strisciante della quale nessuno ha il coraggio di assumersi la responsabilità
Quindi noi siamo al cento cinquantaduesimo posto
Il distanti nel mondo ma non arrivano duecento siamo al centocinquantadue esimo posto sull'efficienza della giustizia siamo dietro il Gabon
Io credo che se non si decide di mettere mano a questo sistema malato
Veramente avvertiamo di precipitare
E nei tempi più rapidi possibili grazie onorevole ritardi ma non non due due e due quello non va bene
Il Progetto sulle e del Governo sulle prescrizioni cioè non si può fare e non si possa riprendere il sei anni non risolve il problema certamente
Grazie Rita Bernardini ricordiamo ancora in sciopero della fame per la questione carceri per l'urgenza emergenza nelle carceri italiane ci torneremo più avanti anch'