Imprese e politica

Benvenuti all'impresa e politica lo spazio settimanale di radio radicale dedicato al mondo delle attività produttive nella puntata di oggi affronteremo il tema che nelle ultime settimane gli avvenimenti hanno portato al centro dell'attenzione politica o quello della rappresentanza sindacale ossia la misurazione del la rappresentatività delle varie organizzazioni sindacali e contrariamente a quanto l che sono le nostre abitudini oggi utilizzeremo la formula del dibattito
Ne parleremo
Colonna Agostino Megale che il segretario confederale della CGIL benvenuto dottor Mengele buongiorno a voi quando già Santini segretario della confederale della CISL e benvenuto buongiorno e con Paolo Pirani segretario confederale della UIL
Buongiorno assentarmi nella conduzione il nostro caporedattore Paolo Martini
Allora prima di iniziare il nostro dibattito ascoltiamo una breve intervista che abbiamo effettuato su questo tema con il Professore Piero Ichino cui abbiamo chiesto di spiegarci come attualmente regolata la rappresentatività
Si mira a tale e qual è la sua proposta ascoltiamo Ichino
Oggi questa materia è regolata da un accordo interconfederale l'accordo del luglio novantatré
E che però è molto largamente di subito applicato del ci sono interi settori come quello bancario e altri che non lo applicano e anche molte aziende dove non viene applicato nonostante che appartengano al settore di coperto diciamo da Confindustria per esempio all'Italia e ne abbiamo visto i le conseguenze
D'altra parte
In quella regolamentazione
Era strutturata in modo da non potere vere recepita in legge perché prevedeva
Che due terzi dei costruttivi Ciarlo nella rappresentanza sindacale unitaria fossero coperti mediante l'elezione da passo
Terzo venisse invece coperto mediante designazione da parte delle organizzazioni stipulanti dell'accordo e naturalmente il legislatore non può rifermare contento dei porti a ai
A quelle organizzazioni che avevano firmato quell'accordo che firmeranno un altro
Quindi
è e era necessario per poter avere un sistema universale di misura
Gli oneri di confronto arrivare a una nuova regolamentazione suscettibile di applicarsi in modo universale
E per questo adesso le confederazioni maggiori stanno lavorando speriamo io spero che la CGIL copia eri in questo anche perché la CDL ha sempre sostenuto la necessità di una regola generale
Stanno lavorando a un avviso comune
E che verrebbe dato al legislatore affinché provveda secondo linee concordate dalle parti sociali e e quindi secondo un accordo preciso di conto e sui contenuti e sulle modalità
Della misurazione verificare della rappresentatività
E e questo avverrà accerto questo segna una svolta molto importante nel nostro sistema perché vorrebbe dire che per la prima volta dopo più di sessant'anni dall'entrata in vigore della Costituzione avremmo una legge intaccare le che regola questa materia farà
Dovrà essere una legge leggera una legge
Si addestra servizi sussidiarietà cioè e che intervenga per fare ciò che la contrattazione collettiva non può fare ma
Strutturata in modo
Da recepire i mutamenti che la contrattazione collettiva produrrà nel tempo se li produrrà oppure
Diciamo una legge che abbia carattere sperimentale in modo da poter consentire gli aggiustamenti che e gli accordi interconfederali tu futuri produrranno non dimentichiamo che un sistema di relazioni industriali
Degno di questo nome deve essere capace di darsi da delle regole e non chi di regola non dovrebbe chiedere la stampella della legge un minimo di intervento legislativo è indispensabile ma e questo lo vediamo in tutti i Paesi ma dedica impeto al parcheggio di una regolamentazione
Che risponde a un equilibrio negoziale tra le parti ma lei ha avanzato anche una proposta in materia io ma di fatto
Da tempo una proposta che zone
Formalizzata come proposta di legge proprio perché ed mi sembra giusto aspettare l'avviso comune delle parti prima di provvedere quindi ma perché quindi prima di intervenire sul piano di in ultimo la più invitava la mia proposta che delineata confessione antichità ha una sua formulazione come testo legislativo che chi vuole può vedere nel mio sito www Pietro Ichino pugilistica essa stridente sostanzialmente questi però cioè che
Posti diciamo così leggi nella proprio presentante sindacale aziendale che distribuiscano in proporzione
Hai consensi conseguiti da ciascuna organizzazione o coalizione sindacale in una consultazione triennale
Ma ciascuna organizzazione sia libera
Di riempire questi porti coprirli con la designazione di tutti del rappresentante nel modo che preferisce quindi il sindacato che riferirà farmi eleggere i rappresentanti direttamente dall'Assemblea farli seguirà questo metodo il sindacato che come per esempio o la CGIL ritiene più opportuno che siano i propri iscritti a ignara in legge recita altrettante fargli fare la farà eleggere i rappresentanti soltanto dall'assemblea degli iscritti
E comunque il Consigliere avverrà il rapporto organico tra l'associazione sindacale e il rappresentante sindacale in azienda altrimenti c'è il rischio e che il rischio che venne
Paventato darcele Confindustria quando venne in discussione il disegno di legge Gasperoni nel nella tredicesima legislatura
Che il rischio che l'elezione generalizzata dal basso generi
Oppure
Estremizzando quarta o quinta confederazione di valide e costituita da gruppi concorrenti i rappresentanti che trovano il loro il sostegno dei valori investitura dal basso ma mi non hanno un rapporto organico con le associazioni e a questo punto le associazioni verrà che verrebbero il loro ruolo è una scelta possibile anche che quella
Ma bisogna sapere che quella è una scelta che porta a una più o meno lenta scomparsa della contrattazione a livello territoriale e nazionale
E questa non mi sembra la scelta che il movimento sindacale stia compiendo oggi
Il giorno in cui il movimento sindacale compirà la scelta di da privilegiare in modo totale la contrattazione aziendale e di accettare anche al limite la scomparsa il contratto nazionale
Allora quella forma di elezione andrà benissimo ma chiudiamo a questo punto e quindi credo che sia meglio il modello che ho proposto io stessa ringraziamo
Buongiorno e grazie a lei ecco era Pietro Ichino dunque che ha spiegato la situazione attuale e la sua proposta su questo argomento come avete ascoltato serie conoscete questi temi ne avete frequentazione insomma Ichino ha toccato anche
Brevemente molti dei temi della
Storia dei rapporti tra le stesse sì confederazioni
Sindacali con le loro diverse sensibilità i loro diversi atteggiamenti a partire dal sindacato più grande più importante che
La CGIL anche se anche sui numeri per quei sindacati spesso discutono sulle sulla loro effettiva rappresentatività Agostino Megale che cosa dice della proposta di chino e ci spieghi anche
Il il senso del conflitto d'che c'è da sempre con
Narciso anche sull'opportunità di una legge sulla rappresentanza sindacale
Ma intanto un vorrei ricordare
Che quando presentammo la
Proposta unitaria per la riforma della contrattazione a Confindustria e alle diverse associazioni
Uno dei capitoli
Riguardava e riguarda proprio il tema della democrazia della rappresentanza
E in quest'ambito diciamo abbiamo assunto quasi un anno
Consequenzialità dei diversi anni che che abbiamo compiuto a partire dal mille novecentonovantatré
Tra fasi alterne nella storia politiche sindacale
Come ricordava Ichino nel novantatré vengono sancite in quell'accordo è prevista
Non solo l'istituzione delle RSU rappresentanza sindacale unitarie con la riserva del terzo ma addirittura
Lì si evidenziava che gli accordi firmati a quel livello dalle rappresentanze aziendali avevano un valore erga omnes cioè un valore di legge
Che nel nostro
Sistema di relazioni industriali ancora oggi nessuna accordo a
Se non richiamandosi ai dettati costituzionali dell'articolo trentasei e dell'articolo trentanove quest'ultimo mai applicato
E
Se guardiamo con attenzione
Ci accorgiamo anche che vi sono stati fasi di avanzamento in cui si sarebbe potuto portare a compimento
Chi ha un accordo sindacale
Sul tema della rappresentanza e rappresentatività con un sostegno legislativo successivo penso per esempio
Al mille novecento novantotto novantanove tra il primo Governo i secondo governo Prodi il primo Governo D'Alema
La proposta di legge Gasperoni che allora trovò l'intesa dei segretari generali con una lettera congiunta in cui si sosteneva che l'utilità
Di dare una regolazione dopo l'accordo del novantatré anche al tema poi per l'opposizione
Interna lo stesso Governo e di Confindustria quella legge passò alla Camera e non al Senato e tutto ritorno nella situazione che conosciamo ora
Noi siamo al punto come dicevo che
Nella proposto l'Italia per la riforma dei contratti avevamo assunto alcuni orientamenti che in modo particolare riguardavano
La disponibilità congiunta Dino e prego organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative
Realizzata l'intesa a sottoporlo al voto tra i lavoratori e a certificare questo voto
Purtroppo l'evoluzione
Delle cose che ho l'involuzione ha determinato che si è prodotto un'intesa separata
Da noi non condivisa
Su questa intesa separata
Non è stato possibile
Costruire non dico un'azione comune per certificarne il giudizio tra i lavoratori e le lavoratrici ma
Diciamo la verità
E che nel nostro Paese quando si presentano un punto di vista diversi il sindacato CGIL CISL UIL tagliano non ha un luogo una sede
In cui discuterne perché le divisioni sono più forti degli elementi di ricomposizione in ogni caso
Nell'intesa separata
Vi è un punto che attiene alla definizione entro tre mesi all'accordo dei criteri per la rappresentanza
Nel nostro Paese
Io faccio osservare semplicemente che lì si indica un criterio prevalente debbo dire e lo riconosco non si dice mai esclusivo
Rivolto alla quantità di iscritti che ogni sindacato Anna
Io penso che sia necessario normare questo tema
Anzitutto in un accordo sindacale endo sindacale per cui a quel tavolo pur essendo in presenza di un accordo separato ci saremo e ci saremo per operare per trovare un'intesa questa intesa dovrà tener conto di due criteri
Il criterio degli iscritti e il criterio elettivo la media di questi due dati come d'altro canto già
Riconosce la norma presente nel pubblico impiego perché non è che siamo all'anno zero
Esiste la norma nel pubblico impiego
Che certifica i sindacati che hanno diritto a sottoscrivere contratti e che quindi devono superare la soglia dal punto di vista rappresentante del cinque per cento e individua il criterio di maggiore rappresentatività nel rapporto tra iscritti ed elezioni
Che superano individualmente o in coalizione il cinquantuno per cento o il dato elettorale pari al sessanta per cento il criterio del pubblico impiego è un criterio che a mio parere
Può essere esteso al privato e convengo bisogna immaginare di trovare un accordo nei prossimi mesi certo
Che se si rende difficile impraticabile una strumentazione negoziale
Resta il problema dal punto di vista legislativo io continuo a insistere che pure in questa situazione che ci vede divisi nel giudizio l'intesa
Sulle regole sulla rappresentanza almeno su questo dovremmo puntare a trovare un terreno comune di lavoro e di azione
Dossetti come ricordava costino Mega le
Nell'accordo che avete sottoscritto il ventidue gennaio si prevede
La stipulazione per la definizione di di criteri di Rimini sull'azione della rappresentatività sindacale qualche settimana dopo intorno a fine mese Bonanni si dichiarava contrario una legge sulla rappresentanza sindacale ci chiarisce meglio
Sì le due cose non sono non sono in contraddizione nel senso che
Come veniva appunto detto anche da Megale già nella nostra piattaforma da cui è nato poi l'accordo del ventidue gennaio
Era prevista una regolazione attraverso un accordo interconfederale della rappresentanza
Il sindacato e anche della misurazione di questa rappresentanza Traverso una forma di certificazione degli iscritti presso un ente terzo come potrebbe essere l'INPS o o altri enti previdenziali
E sostanzialmente questo poi l'accordo lo contiene
E quindi noi eravamo già in realtà dentro l'accordo del due gennaio nelle condizioni
Di stipulare la d'accordo sulla rappresentanza
Tra le parti sindacali del par datoriali
Che non si è potuto realizzare perché la CGIL com'è noto aveva ritenuto di sottoscrivere quell'intesa
Abbiamo
Messo in extremis questo abbiamo chiesto che venga messo in extremis questa indicazione di farlo comunque in tempi molto stretti entro tre mesi proprio perché ci crediamo e crediamo sia possibile
Trovare una soluzione a questo problema della rappresentanza con la misurazione
Delle degli iscritti al sindacato certificati con il criterio concordo con me reale di individuare anche
Una parte
Dei voti che vengono prese le elezioni di rappresentanti sindacali unitari questi due criteri messi insieme con una media ponderata con
Delle delle proporzioni da stabilire che dovranno essere sede di discussione danno origine alla rappresentanza
Discorso della legge secondo noi viene in un secondo tempo noi non siamo
Perché la legge lo regoli diciamo fin dall'inizio
Crediamo di più nella regolazione pattizia tale parchi poi una legislazione anche diciamo leggera di sostegno ci potrà essere soprattutto per estenderlo eventualmente a settori che non fossero fossero coperti e quindi crediamo
E ci auguriamo che siano le condizioni per fare quello che ripeto si poteva aveva già fatto in realtà perché con l'accordo del due gennaio le condizioni
Io la certificazione del degli iscritti al sindacato che è il criterio da cui partire per la rappresentanza
Finalmente è stata ottenuta anche con
La l'adesione di impegno delle associazioni imprenditoriali e quindi sono tutte le condizioni ora al di là delle valutazioni diverse sull'accordo di poter arrivare rapidamente
Tre metri fanno presto a passare siamo già a metà del primo per fare questo accordo che la rappresentanza che noi come CISL richiamo anche da questo microfono insomma che
è auspicabile necessaria e urgente anche perché poi si collega a tante altre vicende
Ardue importantissima è quella della democrazia cioè quando è valido un contratto come si fa a decidere ed è chiaro che la rappresentanza importantissima
E l'altro ancora che si collega poi al diritto di sciopero che anche questa è materia di discussione nei prossimi mesi e quindi veramente tre del importante farla quel tale questo accordo interconfederale
Farlo nei tempi indicati farlo con tutti i soggetti
Al tavolo e Paolo in maniera positiva Santini però i dirigenti del suo sindacato hanno sempre definito la la CISL come sindacato degli iscritti rispetto invece
Alla concezione che la CGIL ha sempre avuto quella presenta di far votare nei
Nei referendum o sui contratti tutti i lavoratori come come di mettere d'accordo
Ma noi di anche qui nella piattaforma sul breve che ha preparato la trattativa sulla riforma della contrattazione avevamo individuato
Un punto di equilibrio interessante che riconosceva diciamo la natura prioritaria
Degli scritti perché il sindacato esiste in quanto ci sono degli iscritti al sindacato che sono lavoratori totalmente come gli altri in carne ed ossa che hanno in più una volontà esplicita di sostenere il sindacato
E qui e poi naturalmente anche soprattutto nel momento della delle decisioni finali un ricorso attraverso delle regole condivise prima tra tutte che il ricorso
Al giudizio alla consultazione dei lavoratori si fa quando le organizzazioni hanno espresso un giudizio concorde su un'intesa perché diversamente diventa una sorta di democrazia sempre responsabilità
Che non aiuta nessuno regolare quindi anche il rapporto con i lavoratori quindi le due cose non sono diciamo in alternativa
Tant'è che noi pensiamo appunto che nella nella nell'accordo sulla rappresentanza ci siano tutte e due componenti la certificazione degli iscritti come criterio
A nostro avviso che deve rimanere prevalente
Metto a discutere
Ma anche il come altro parametro quello del numero dei voti presi ed elezioni dei rappresentanti sindacali
Che come è noto si fanno nei luoghi di lavoro o meno dove viene applicato l'accordo tuttora in essere si fanno con il voto di tutti i lavoratori lo si fa anche nel pubblico impiego
Quella legge del pubblico impiego di uno Stato una buona legge gli era obbligatorio perché la natura pubblicistica del rapporto di la di lavoro però sostanzialmente quel criterio può esser fatto che nel privato e che insieme sia l'esigenza
Diciamo storica della CIDA presentare prevalentemente riscritte OP rapidamente descritti e l'esigenza anche generale di avere un momento di verifica con l'insieme dei lavoratori delle cose
Possono stare insieme senza essere per questo destabilizzante Pirani voi della U.I.L. sembra che siete quelli in meno convinti
Della riforma la rappresentatività sindacale ci può chiarire il suo pensiero il vostro pensiero
Prima diciamo meno convinti anzi noi abbiamo posto innanzitutto il problema della certificazione degli iscritti
Io oggi questa avviene nella pubblica amministrazione perché c'è un unico datore di lavoro appunto lo stato dei vari livelli certifica
L'iscrizione e negli altri settori negli altri comparti e c'è una sorta
Gli autodichiarazione degli iscritti
Occorreva vere un sistema che certifichi appunto chi rappresenta cosa
Questo lo abbiamo introdotto con l'accordo del ventidue gennaio come concetto una disponibilità dei datori di lavoro dell'insieme delle associazioni dei datori di lavoro privati
Ha favorire questa certificazione occorrerà approfondire la metodologia la nostra idea è quella di individuare un ente può essere l'INPS dove vengano certificate le deleghe di iscrizione al sindacato e quindi in Italia
I partiti da un sindacato come dire che ha ha una sua certificazione d'opinione ad una certificazione reale queste un primo passo necessario
Per affrontare il tema che anche qui è stato dibattuto che riguarda più propriamente la democrazia sindacale occorre oggi porre una questione
Che è quella che di
Lavoratori possano decidere sulle cose che il sindacato propone
E quindi possano partecipare sia i leggendo i propri rappresentanti sia prendendo posizione sugli accordi sugli scioperi
Sulla partecipazione agli enti di previdenza sul tutto una serie
Di argomenti
E su cui occorre fissare delle nuove regole innanzitutto delle regole condivise tra le parti sociali
Che
Rappresentano il presupposto per poi anche ipotizzare un intervento legislativo ecco bisogna
Sapere che in effetti vota chi deve votare su ogni cosa non solo
Quando le cose non vanno bene
E casomai come è avvenuto in questo caso da parte della CGIL ricorrere al giudice
Quando gli accordi non funzionano
Noi dobbiamo avere un criterio che sia condiviso
Mi auguro che ci siano queste condizioni perché
Evidentemente un criterio condiviso vuol dire anche a vere
Una visione comune sul ruolo e sulla funzione del sindacato e a mio avviso non può essere più intesa come un sindacato
Movimentista antagonista ma deve essere un sindacato di partecipazione e quindi
Che si fondi su regole definite certificate e di democrazia però ripeto il primo passaggio
Da operare quello della certificazione della rappresentanza e quindi
Che si sappia con chiarezza
Quali sono gli iscritti che ciascuna organizzazione che
Cosa ciascuno organizzazione sindacale rappresenti il secondo passaggio di accettare l'idea
Che e si può anche perdere l'egemonia come si diceva una volta
Occorre ad assumere l'idea
Che i criteri per la democrazia valgano per tutti e che occorre votare non solo
Sulle piattaforme ma anche
Sugli scioperi ed io credo che questo
Criterio sia un criterio che ci si è adottato cambierà notevolmente il modo di rapportarsi
Tra sindacati e lavoratori e più in generale la percezione
E il Paese crea
Per il ruolo e della funzione delle organizzazioni sindacali ce la sentiamo Megale perché mi sembra che sia il destinatario diretto di queste argomentazioni di Pirani Megale la le invito magari anche ad allargare un po'il discorso perché il tema poi del V Uto della democrazia della rappresentanza sindacali investe direttamente anche i sindacati la stessa CGIL ha avuto diversi problemi quando ci fu l'accordo sul welfare e si trova con la FIOM che si espresse contro con le fabbriche
Non votarono
Quell'accordo con i dirigenti del
Della della Federazione dei metalmeccanici che invitavano votare no perlomeno insomma non invitavano vota resi come si risolvono i problemi come questi in questi casi
Ma innanzitutto direi che si risolvono proprio con le regole democratiche come si dimostra
Proprio l'esempio che lei faceva
Del voto dell'anno scorso sul protocollo sul welfare noi abbiamo avuto più grande federazioni di categoria industria la FIOM
Che si è dichiarata contro quell'accordo
E non per questo diciamo abbiamo ritenuto
Di avere timori o incertezze dei
Nell'andare ad un confronto democratico prima interno al direttivo e poi unitariamente tra lavoratori e pensionati
E alla fine
Quel protocollo sottoscritto da CGIL CISL e UIL è stato approvato
Dall'ottanta due per cento di lavoratori e pensionati iscritti pensionati hanno avuto un peso però diminuire quel voto che in non erano interessati da quell'accordo no i pensionati al interessati eccome perché per loro
Quell'accordo portava
L'istituzione e la quattordicesima mensilità
Per circa tre milioni e mezzo di pensionati
Per loro portava alla rivalutazione al cento per cento precedentemente era al novanta perché aveva letti da pensione fino al due mila è ore sono sette mila i pensionati quindi erano coinvolti e come ma se i cinque milioni e mezzo i pensionati sono stati un milione e due
Ora
Mi sarebbe piaciuto
Che anche in una situazione come questa in cui ripeto abbiamo due punti di vista diversi
Chi ha firmato quell'accordo come Santini Pirani l'hanno ritenuto positivo noi che non abbiamo firmato l'abbiamo ritenuto negativo
Cosa vuole diciamo la democrazia di un rapporto maturo con l'insieme dei lavoratori vuole che non si scateni la rissa ma si possono produrre informazioni ragionamenti
Fare chicche le persone che noi rappresentiamo e a cui poi i contratti dovranno essere applicati iscritti e non iscritti abbiano tutte le informazioni per poter decidere al medio
Avremmo preferito ripeto farlo unitariamente
Noi a questo punto però affronterà risposta
Negativa che abbiamo avuto
Da parte di CISL e UIL e consapevoli che non ha la stessa valenza noi comunque svolgeremo nei prossimi giorni una campagna di assemblee
E anche di informazione e di consultazione tra lavoratori che lavoratrici attorno a quell'intesa
Con l'obiettivo di spiegarne i contenuti e avere un pronunciamento dei lavoratori che respingono quell'intesa stessa so bene che avrà un valore soprattutto politico e non formale ma insisto
Che in una democrazia normale
In un Paese normale in cui noi siamo i tre sindacati maggiormente rappresentativi
Non si può immaginare di sostituire la CGIL con l'UGL al di là del credito che può avvenire nei confronti di questa coalizione la CGIL e il più grande sindacato poi c'è la Cispel ce la UIL
Possiamo avere a volte
Punti di vista anche ostici ma non c'è alternativa a ricostruire un sistema di rappresentanza unitario e anche di regole condivise in questo senso io contino a pensare
Che l'evoluzione
Prossima
Futura non potrà che essere quella di avere regole reali di rappresentanza e rappresentatività
Penso che questo tema va
Dalle rappresentanze aziendali
Alla rappresentatività reale
Dico subito al mio amico e compagno Pirani che
Non si può confondere per esempio la reale rappresentatività determinata dal numero degli iscritti
E dal numero di voti che un sindacato prende
Dal fatto che una somma
Di organizzazioni può avere una maggioranza difficile ma non di rappresentanza ho usato Pirani non perché lui avesse sostenuto questa tesi ma semplicemente per ricordare
Che anche quando ragioniamo sul tema dello sciopero
Io non avrai contrarietà
A ragionare in modo particolare dentro i servizi
Considerando che il novanta per cento degli scioperi che si realizza in Italia in modo particolare avendone i trasporti io non avrei difficoltà ragiona in uno schema
In questi possono anche costruire il diritto dovere per i sindacati che superano una certa soglia di iscritti
La norma sulla rappresentanza del pubblico impiego tra del cinque per cento si tratta di vedere quale
In cui
Il sindacato sottopone
Ai lavoratori in quella realtà in quel settore in quell'impresa a referendum la sua proposta debbo dire che è una cosa diversa da quella che ha proposto il Governo in cui la somma delle file
Fare il cinquanta per cento e per questa via si ottiene un criterio di maggior rappresentatività acquistano dunque quest'anno ma se nessuno secco ma allora a maggior ragione
Bisogna come dire costruire le condizioni per sapere che si è prodotto
Uno strappo molto forte e lo si è prodotto in uno dei momenti in cui il sindacato sembrava aver riconquistato
Un suo punto di vista unitario una sua collocazione ora evidente che la discussione ognuno non può che difendere le sue tesi e non penso si risolvere qui oggi la questione dico però
Che anche in questo senso
Non immaginando un futuro in cui c'è un sindacato Unico e avendo un pluralismo sindacale
O si hanno regole
Strumenti e luoghi in cui quando ci sono problemi si discutono
E a maggioranza la minoranza si può votare ma non
A maggioranza minoranza ripeto di stile Pellecchia mentre i due ce ne sono a maggioranza la maggioranza e minoranza reali
Sulla barra RI alla rappresentanza e rappresentatività è guardate un attimo Stefano vi sottopongo una nota di agenzia uscita poco fa due anziché danno l'idea delle vostre distanze anche la CGIL Funzione pubblica di novantacinque per cento di no nostro riferendo sui contratti nel pubblico
Impiego tre minuti dopo l'uscita un dichiarazione invece del CISL funzione pubblica che dice da maggioranza dei lavoratori si al contrario tu difficile capire quali sono gli orientamenti dei lavoratori su questa base Stefano
E ma punto da cui Megale sia Pirani sia Santini proponevano di misurare la rappresentatività sindacale con la certificazione dell'INPS quindi voi siete a favore o contrario a questo o ho detto prima che
E tra l'altro Santini la pure ricordato noi dobbiamo misurare la reale rappresentatività sulla base di due criteri il criterio degli iscritti certificano entities certifica certificabile presso l'INPS
E il criterio del dato elettorale cioè quanti voti prende
Ogni organizzazione il problema è accettare anche il risultato però
Ama certo Paolo dice nel pubblico impiego non è successo questo perché nel pubblico impiego dove è certificata esattamente la rappresentanza sul criterio che tu dici cioè quella degli iscritti e dei voti presi
E quindi è certificabile votazione le elezioni sono state fatte pochi mesi fa
E noto che la legge dice che chi raggiunge
Il cinquanta più uno di contenti
E titolare alla firma dei contratti e i contratti sono validi quando vie quella almeno quella maggioranza
Possiamo dire tipiche che rappresentano voti concreti ed elettori come Avellino
Allora metto in cui viviamo però fammi dire nei convegni nei locali è stato firmato un contrasto che ha
Avuto quelli conteso su cui i lavoratori hanno votato nell'esprimere
E la democrazia delegata quella che c'è in tutte le democrazie del mondo
Allora siccome non va bene quel risultato quanto ha fatto la CGIL da un lato e andare a dal giudice
Per contestare
La rappresentanza ottenuta sulla base della legge e dall'altro lato che auto promossa un referendum
E evidentemente vale solo
Per i propri iscritti Insogna un certo punto accettare che con la democrazia si può anche andare in minoranza e si possono fare eco perché io non auspico anche degli accordi senza la CGIL e se la CGIL non li vuole fare e questa è la regola democratica
Che invece questa regola va estesa anche io credo non solo i contratti ma anche alle azioni di sciopero che non è insieme dell'etica e che è una stupidaggine
Ma può essere quella della maggioranza certificata dei lavoratori e delle organizzazioni che rappresentano questi lavoratori
Megale
Sì scusi bisogna solo aggiungere una cosa rilievo purtroppo lasciare perché c'era un'assemblea in corso nella fino alle quattro e devo scappare ciò Giorgio anzi anzi ringrazio il signor dando trascurate torneremo su comunque assentito nei vorrei ricordare
A Paolo che vedo
Molte o fuori come nel parlare di
Accordi e contratti separati che stabilirà il giudice
Se vi erano i criteri di reale rappresentatività
Per chi ha sottoscritto quell'intesa secondo noi alterando invece il PM ha chiesto di non applicare gli aumenti contrattuali lavoratori poi mi ha chiesto di non interrompa che aprirà aiuterà a dire
E quindi essendosi prodotto uno strappo in cui secondo noi doppiamente
L'organizzazione effettivamente maggiormente rappresentativa come la nostra esattamente in condizione
Di essere esclusa da un contratto che abbiamo giudicato sbagliato è evidente che agiamo per le vie che riteniamo più utili e che la legge consegno in ogni caso
Vorrei ricordare
Che quel contratto
Sottoscritto
Da CISL e UIL e altre sia nel pubblico impiego
Esso produce il semplice dato che a fronte di con l'inflazione nel due mila otto del tre il sei per cento e nel
Due mila e sette del due e trenta per cento
E nel due mila nove quella che vedremo ha dato sostanzialmente aumenti per un terzo e quindi è vero che approdano a caldo settanta euro pari a quaranta euro netti ma quel che i lavoratori avrebbero dovuto realizzare
Sulla base dell'inflazione in quei contratti erano una cifra diciamo
Per lo meno sdoppiando in quanto sia realizzata la Regione io lei e abbiamo cambiato il modello contrattuale ladrone Pirani di sottoscrivere quell'intesa non si capisce perché
Il sottoscritto che di sicuro non è un estremista
Ma che ha a cuore il salario reale delle persone e ha a cuore il fatto che non possiamo raccontare che esiste un problema di potere d'acquisto da cinque anni
Lo dice il Governatore la Banca d'Italia e poi la conclusione che traiamo e che sottoscrivono accordi che peggiorano questa cosa questo sistema non regge
Ci vuole una coerenza tra ciò che si dice e ciò che si fa lo strumento della democrazia serve caro Paolo proprio misurare questa coerenza
Ovviamente per questo motivo abbiamo cambiato il modello contrattuale e poi invece
Realtà Nadia teniate a difesa era ed è un modello che è legato al fatto che il salario lo concede la politica e non è un frutto degli accordi tra le parti sociali vediamo se non avevamo la presenza di mettere d'accordo divorzio imposizioni si scambiano
Siamo però diciamo pacato sicuramente un'ultima domanda per tutti e due l'articolo trentanove che avete tutti evocato oggi
Inattuato ma voi Sisti state ad attuarlo cioè la registrazione dei sindacati
Via mi convince ormai oppure continuate a considerarla una cosa un po'pericolosa dalla
Dal mio punto di vista
L'ho sempre considerata diciamo l'opzione più giusta l'unica ragione per cui a un certo punto abbiamo ritenuto anche
Culturalmente di
Aderire ad una fase che sceglie le intese sindacali gli accordi endo sindacali
Ecco per tener conto dentro una buona azione unitaria di un punto di vista possibilmente condiviso ma non c'è dubbio quella norma costituzionale
E la sua reale applicazione
Sarebbe la garanzia di una reale rappresentanza e rappresentatività ma io dico anche finalmente di poter applicare i contratti nazionali di lavoro a tutti i lavoratori perché ancora oggi in Italia
Abbiamo non solo le aree i lavoratori in nero dove il contratto non è applicato ma nascono contratti pirata
Organizzazioni sindacali di comodo organizzazioni che dichiarano due milioni di iscritti e magari hanno trecento miliardi ecco diciamo che
Sarebbe lavora di regolare sistemare tutto questo
L'applicazione l'articolo trentanove sarebbe la cosa migliore credo che avremo molte difficoltà per cui nella mia dimensione anche di costruire comunque una soluzione sono percorre le strade possibili Spina
Io credo che se si applica la Costituzione si applica dappertutto sia l'articolo trentanove e quaranta il quarantasei
Ovvero sia anche quegli articoli che prevedono la partecipazione dei lavoratori all'inguine dobbiamo immaginare cioè
Un
Sistema in cui i lavoratori siano Prato protagonisti e condividendo le scelte credevano che valuteremo tale viva la Costituzione io sono viva la polizia locale invece un aspetto
Per la prossima volta delle cose grazie a Paolo Pirani grazie alle questi non è che nella seduta Santini grazie a Stefano al vertice arrivederci farlo