La crisi economica che colpisce l'Europa: intervista a Gianni de Michelis

Gianni De Michelis deputato europeo iscritto al gruppo del PS e con lui vogliamo parlare della
Crisi economica che colpisce l'Europa
Ci sono varie iniziative la settimana scorsa al vertice del G venti a Washington alla prossima settimana la Commissione europea dovrebbe presentare un piano di rilancio
Politiche procicliche coordinate a livello dei ventisette si parla di centotrenta miliardi
Di euro l'uno per cento del PIL di ciascuno Stato membro De Michelis l'Europa è attrezzata per affrontare questa crisi economica che rischia di essere una
Recessione prolungata
Ma del vero non sembra attrezzata all'Europa e non sembra attrezzato neanche il mondo i risultati del G venti di Washington sono stati molto deludenti ci si è sostanzialmente
Limitati a pensare di riuscire nel corso dei prossimi mesi a mettere a punto un set di regole ovviamente necessarie ma non sufficienti per il funzionamento dei mercati finanziari
Nel mentre non ci sono voluti affrontare le questioni connesse agli squilibri che hanno portato a questa crisi
E naturalmente esso
Sia la sensazione che altrettanto deludenti saranno anche le misure
Che verranno prese
Diciamo dai diversi Paesi per quello che riguarda
Ad incombere della recessione economica anche queste misure europee sembrano più una specie di di atto dovuto ma probabilmente insufficiente che non
Un vero e proprio tentativo di pensare
Delle strategie in grado di aggredire appunto le ragioni strutturali che hanno portato in poche settimane una crisi finanziarie latente esplodere in un modo in cui abbiamo visto e poi
Incendiare immediatamente con le conseguenze che ancora non abbiamo visto la economia reale
Tossico dire
Avente a dovremo attendere per vedere esattamente dite anche proposte si articolerà questo cosiddetto Piano europeo però si può dire subito che l'entità dello sforzo insufficiente
Bisogna calcolare quale sarà la contrazione dell'economia nel corso del prossimo anno ma è evidente che sarà una contrazione
Maggiore
Più vicine ai tre punti che non ha i due punti e da questo punto di vista occorrerebbe
Lo stimolo
Ovviamente mirato bene
E di dimensione almeno pari ai due terzi della cifra della fondazione che si pensa
E poi la corrente ricordo conta anche molto le direzioni in cui
Si aggira perché è evidente che
Sgravi fiscali indiscriminati non aiuterebbero quello interno
Comporterebbero nessun beneficio dall'alto della ripresa dei consumi
E nel mentre per esempio investimenti in infrastrutture solo senz'altro
Più corretti e però anche qui si tratta di vedere quali infrastruttura con quale disegno quale strategia
Cinesi scorre semplicemente
Scalari fosse quello di riempirli
Ecco su questo il il Governo italiano preferisce appunto stimolare la domanda pubblica di infrastrutture detto che si muoverà su
Su questa su questa linea
Come giudica questo piano da ottanta miliardi
Qui
Attorno al quale è stato una certa polemica perché di alcuni fondi sono europee gli altri sono già impegnati
Imporre tanto che i fondi europei ossia tra italiani e così via
è il problema intanto già stupisce
La differenza tra lenti talmente annunciata
E lo sforzo italiano e quello europeo ottanta miliardi contro centotrenta comunque non sono in scala evidentemente no il problema è di nuovo dobbiamo capire bene in quale direzione questi fondi verranno verranno messi
Faccio un esempio concreto in modo che mi si possa capire
Investire sul brand però
Non è la stessa cosa che invece investire sul ponte dello Stretto anche Siena trenta sempre denari sono da sempre attività questo comporta
Su questo io credo che nel corso delle prossime settimane
All'inizio del due mila e nove incalzare della crisi credo costringerà tutti i Governi
Non solo europeo ovviamente un po'di rotte i sicuramente a uscire dall'atteggiamento veramente troppo prudente
Conservatore che hanno portato fino adesso penso alla Germania su tutti ma anche gli altri Paesi con la Germania scommettono ultima dove andare sembra emergere hanno Shimon lezioni a Berlino che mi sono assunto una posso gioco importante ma sembra emergere come
Il Paese meno europeista in questa crisi prima finanziaria con l'economia
Mossi certo naturalmente crisi di questo genere mettono in luce come si può dire le divergenze tra interessi nazionali e quindi
Rendono difficile la risposta europea anche se probabilmente un ragionamento più approfondito porterebbe i Governi europei soap tutto Governi dei Paesi importante capire che o ci sarà una reazione a livello
Europeo a livello dell'Unione oppure
Non solo la relazione sarà inadeguata a livello dei singoli Stati ma in più questo comporterà anche la messa a lato dei Paesi europei rispetto
Al negoziato inevitabile che dovrà essere fatto
Tra i più grandi per Paesi del mondo per cercare di risistemare gli squilibri che hanno portato a questa crisi Miceli
L'Europa vuole sedere al tavolo della Cina dell'India degli Stati Uniti e perfino del Brasile io credo che dovremmo decidersi a fare un salto di qualità anche dal punto di vista dell'integrazione integrazione politica del continente altrimenti
I singoli Paesi Germania compresa verranno in qualche modo può essere messi ai margini
Conteranno molto poco e alla fine pagheranno che per questo grazie a Gianni De Michelis