Questione meridionale alla vigilia del 1992

Chili ospiti care compagne e cari compagni
Perché il Mezzogiorno al centro di questa riflessione congiunta dei gruppi parlamentari socialisti del Senato
E della Camera la risposta è semplice anche se rischia di essere scambiata per una frase fatta o per un'espressione retorica
Perché la questione meridionale e la vera la prima grande questione nazionale
Il nostro seminario Nushi nutriva però direttore Ca'
Avanzeremo proposte indicheremo scelte prioritarie
Per non incorrere appunto nel pericolo della retorica mi limiterò a sottolineare che per un partito come il nostro evidentemente
Un eguale una più equa redistribuzione della ricchezza il superamento degli squilibri l'avvicinamento fra i due italie
Costituiscono un obiettivo naturale noi pensiamo in realtà che il superamento dello squilibrio Nord Sud e quindi il successo della politica meridionalistica sia la condizione per la continuità e l'occhio e la crescita dello sviluppo di tutto il Paese il Nord compreso
E che quindi il superamento dello squilibrio meridionale
Costituiscono obiettivo nell'interesse di tutto il Paese dell'interesse dell'Italgas per quella legge dell'Inter dell'interdipendenza che nel rapporto Brant occupo una posizione prioritaria nel novero e le esigenze di riequilibrio proprietario nord
Sud
Vincendo la depressione meridionale si fa attività il superamento anche delle debolezze strutturali del nostro sistema economico si creano nuove opportunità e nuovi sbocchi sia rispetto ad un Alba ad un mercato del Nord
Che tende alla saturazione
Sia rispetto alle difficoltà che si incontrano sui mercati internazionali
E del resto come possiamo permetterci il lusso di affrontare adeguatamente la fin troppo sbandierata sfida del mille novecentonovantadue con una metà del Paese azzoppata che vuol dire che tutto il Paese rispetto alla grande sfida europea e internazionale rischia di essere un'anatra zoppa
Ecco la ragione di questo a iniziativa
Dei gruppi parlamentari socialisti e perché nella forma di seminario
Bene questa riunione è stata preceduta da un lavoro istruttorio e preparatorio in cielo ciascun gruppo poi con una riunione congiunta in questo modo creiamo crediamo che sia anche un buon metodo i gruppi parlamentari diventano centro di elaborazione politiche politico-legislativa sede per una feconda saldatura fra politica e cultura dal momento che abbiamo svolto affiancato all'analisi politica una analisi dei dati economici ed econometrici è una analisi retrospettiva della questione meridionale
Ed è anche un'occasione quinta di integrazione e di sintesi fra attività degli organi del partito e dei parlamentari insomma un buon metodo per educare si lavorando insieme all'elaborazione collegiale d'équipe a impegnare i singoli compagni per superare i limiti angusti della grigia quotidianità parlamentare è un poco un atto di coerenza
Una sorta di correzione al nostro interno del bicameralismo perfetto esasperato alla ricerca anche fra i due gruppi parlamentari di un bicameralismo cooperativo io credo che sia un fatto positivo che fra i due gruppi non ci sia una epurazione selvaggia lutti fiuta separatezza ma che insieme si Chieti di lavorare in questa ed in altre iniziative la nostra ricognizione preparatoria ha consentito una rassegna dei problemi ora alle relazioni dei compagni De Michelis Conte affidato il compito di indicare le priorità di non lasciarci sommergere nel mare magnum dei problemi
C'è una nuova coscienza meridionalistica una riflessione retrospettiva consente ormai di delineare i punti su cui far leva per determinare una svolta della politica
Neri giornalistica del resto il movimento sindacale con un documento unitario che in larga misura condividiamo reclama nuove politiche per il territorio per l'ambiente per le aree urbane con la realizzazione delle grandi reti e nuove politiche attive
Del lavoro
Il seminario si occuperà di questi e di molti altri problemi ma cercherà di dare risposte ai quesiti di fondo
Come trasformare le migliaia di miliardi stanziati in Investimenti
E perché c'è questo blocco della stesa pubblica del Mezzogiorno perché insomma solo nei crateri si aprono i cantieri
Come preparare la transizione dall'idea di intervento straordinario all'intervento ordinario cominciando intanto e questa è forse la priorità delle priorità
A assicurare il coordinamento fra i due momenti è perché tante resistenze come rimuoverle per dare applicazione alla legge stentata sessantaquattro è criticata prima ancora di essere messa alle dive prima ancora di essere applicata come dar vita a una vera politica di programmazione incentrata sugli accordi il programma mai problemi sono veramente una folla quale ruolo traente non liquidatorio delle partecipazioni statali che specialmente nel Mezzogiorno possono esercitare un nuovo attivo espansivo propulsivo
Come affrontare il problema del credito come ipotizzare per esempio una banca che sia una banca del Mezzogiorno che abbia questo ruolo di incentivare gli investimenti del nel Mezzogiorno
Come accendere una nuova progettualità dal momento che una delle cause della blocco della spesa è proprio il difetto di una progettualità capace appunto di trasformare i progetti
In opere come mettere in valore la agricoltura meridionale
Che ha una potenzialità enorme che è ancora ferma ha un rapporto che il presidente Craxi quando era presidente del Consiglio denuncio alla Fiera
Di Foggia un additò ogni tre mila aziende contro un rapporto uno duecentosessanta aziende nella comunità
Ma soprattutto come dare oggi ora e subito servizi al Mezzogiorno creare un ambiente di semi di servizi che serva a dare occupazione nello stesso tempo a creare le condizioni per lo sviluppo
Sulla questione dei servizi il documento con il quale il Partito socialista si è presentato al negoziato di governo fa cenno alla riequilibrio interno della finanza pubblica che cosa vogliamo dire con questa espressione vogliamo dire che c'è uno squilibrio nella finanza pubblica
Specialmente degli anni cinquanta e sessanta delle amministrazioni locali particolarmente del Nord e soprattutto si nota in Emilia Romagna si sono dotati di una rete di servizi qualche volta addirittura ipertrofica
E hanno continuato a godere di un privilegio nell'accesso alle risorse finanziarie in base a un'applicazione perversa del parametro della spesa storica
è tempo di riequilibrio dicono giustamente i compagni
I meridionalisti
E quindi si deve prevedere un nuovo afflusso di risorse della finanza pubblica dirette a creare rivolte a creare anche nel Sud questa rete di servizi che manca senza incorrere nel dire degli eccessi del modello emiliano
Dove
Siamo arrivati alla demagogia del tram gratis per tutti alla creazione di asili nido centrate sullo sguardo prospettico tanto che pure ha recepito agli asili nido
Allora vuoti perché mancano Infanti ecco nel Sud si tratta di investire molto meglio specialmente Inanna tende attrezzando e le amministrazioni locali dei tecnici
Utili necessari
Poi c'è evidentemente
Il risvolto politico nessuno si nasconde che c'è ancora nel Mezzogiorno una pressione dominante della classe dirigente democristiana
E la classe politica che decide di tutto sulla localizzazione come sulla destinazione delle risorse
Vive di clientelismo di massa ed è interessata a mantenere il potere economico imposizione ancillare rispetto a quello politico
E dunque naturalmente contraria alla nascita di una moderna è un fondo ma imprenditoria che scatterebbe la sua onnipotenza
C'è dunque una questione meridionale anche per il partito
Come far fronte a questa egemonia della Democrazia Cristiana
C'è nella amministrazione pubblica del Mezzogiorno una debolezza lo Stato e anche loro lo Stato periferico dovrebbe essere particolarmente forte del Mezzogiorno invece particolarmente debole
Sono deboli e le regioni ho fatto per qualche mese il diritto per le regioni si diceva con un eufemismo per le regioni sono tutte in un cono d'ombra bene le regioni meridionali
Sono in un nella notte della inefficienza in larghissima misura
Noi stessi come partito dobbiamo dedicare una riflessione più approfondita questo regionalismo
Inefficiente e capire le ragioni per le quali queste regioni non sono diventate niente legislativa e di programmazione e puntano all'amministrazione attiva solo un ibrido dell'una cosa dell'altra non funziona neppure hanno
Un ruolo fondamentale
E c'è quindi il problema dei quadri di partito dei dirigenti degli enti locali
Al seminario di Tarquinia del gruppo socialista del Senato il compagno d'Egitto
Disse che evidentemente la Ghiribelli inefficienza delle amministrazioni locali ha alle spalle
Quadri politici inadeguati e quindi uno come aiutare i i compagni del Mezzogiorno ammicca reale efficienza della pubblica amministrazione
Egitto suggeriva di tempi organi centrali del partito debbono nasce sostenere
Incentivare incoraggiare i dirigenti più aperti e innovatori meno legati all'ischemico del passato occorre uno sforzo di rinnovamento anche culturale manca un laboratorio di idee
Non abbiamo rivista all'infuori di questo regno che si pubbliche in Calabria di grande interesse quindi uno sforzo di ammodernamento e di rinnovamento
Culturale ma diciamo la verità la questione meridionale è diventata zavorrate e subito la questione di tutto il partito o è ancora una questione di per la quale i compagni del Mezzogiorno si ritengono incerta misure investiti di una diritto di esclusiva e i compagni non meridionali si ritengono ingiustamente investiti di un diritto al disimpegno quante il pettine del disimpegno bene il lavoro dei due gruppi parlamentari ha consentito di superare questa separatezza fra compagni del Nord le compagnie del metodo lo dovremmo fare uno sforzo in questa direzione del gruppo Santa Rita del Senato si ripropone in una delle regioni d'Italia di rivolgere un del seminario su questo specifico argomento pensiamo che una conferenza degli amministratori del Mezzogiorno
Sarebbe utile e interessante si possono anche sperimentare puntiforme nuove abbiamo provato al nord a far politica
Saldando cultura e politica con le fondazioni non so se questo si possa realizzare anche al Sud su questi temi il confronto si svilupperà
Delle con gli interventi dei compagni il pensiero meridionalisti con questa è la verità da culture meridionalistica è stata schiacciata in larga misura da una pratica assistenzialistica e partitocratica
E minata alla base dalla inefficienza della pubblica amministrazione all'alba della decima legislatura abbiamo chiesto al Governo un impegno forte dello Stato dello stato economico e dello stato di diritto
Questo impegno non c'è stato finora
Chi deve essere per il futuro
Per un partito come il nostro nato per combattere le disuguaglianze il superamento del divario Nord Sud e quindi la vera integrazione fra il Mezzogiorno ed il resto del Paese non può che essere un obiettivo primario
Perché divario significa somma intreccio di disuguaglianze territoriali sociali disparità di opportunità di punti di partenza di condizioni di vita
Significa cristallizzazione di antiche povertà formazione di nuove assegnazioni rinuncia imperdonabile alla valorizzazione di ingenti risorse umane e produttive una forza riformatrice come la nostra
Non può che essere partito d'avanguardia nella promozione della unificazione reale del Paese e quindi come fu detto alla Fiera del Levante all'avanguardia nella lotta politica per un'Italia più punita per cultura e per condizioni sociali unitaria dove sia possibile realizzare una più giusta distribuzione del benessere della ricchezza
E dove la mobilità e l'emigrazione siano scelte volontarie non imposte dalla dura necessità di sopravvivenza
Ma ecco che rispunta il pericolo delle frasi altisonanti e declamatoria noi invece vogliamo fare politica e chiedere al nuovo governo decisioni politiche
Il Mezzogiorno in fondo è un po'come la questione di Montalto non si può eludere con diplomatici giri di parole c'è da scegliere fra battere la strada vecchia
O imboccare la nuova noi evidentemente siamo disponibili solo per la seconda scelta
Un meridionalista a me particolarmente caro vi scuola repubblicana ma amico dei socialisti Francesco Compagna
Dopo il crollo del paese natale di Francesco De Santis a causa del terremoto visse dilaga d'imperio del particulare si poteva dire dilaga d'imperio del clientelare
Compagna allora critico la legge del dopo terremoto
Rilevando che gli avrebbe voluto avrebbe preferito una legge più giacobina anti più nichilista più giacobina disse perché la ricostruzione dopo il terremoto e giacobina per definizione
Più new di lista perché avrebbe dovuto essere impregnata della concretezza e della autorevolezza che Roosevelt seppe imporre ai suoi disegni di sviluppo delle regioni depresse degli Stati Uniti
I socialisti come promotori del new deal veri giornalistico ecco il nostro compito la parola al compagno Gianni De Michelis per il rapporto introdotti
Il compagno Fabbri ha già detto che abbiamo dato a questo incontro caratteri seminario per sottolinearne l'aspetto di occasione di lavoro insieme
Di lavori insieme perché naturalmente dire che il mezzogiorno di
Essere per le forze politiche italiane la priorità dell'oggi del prossimo futuro significa anche dimostrarlo nelle sedi proprio a partire da quelle parlamentari
E non solo dal punto di vista dell'attività legislativa
Che pure come si può dire ci porta frequentemente a contatto con le questioni
Del Meridione nel bene e nel male con le leggi buone con quelle cattive con quelle che tentano di costruire un disegno con quelle che lo frantumano ma anche nell'attività ispettive consultiva che spetta ai parlamentari penso tra tutte l'impegno dei socialisti della Commissione bicamerale per il Mezzogiorno
Il cui ruolo dovrebbe essere deve diventare davvero centrale non solo nella determinazione della politica ma anche in quell'altra
Operazione fondamentale a cui bisognerebbe abituarsi soprattutto rispetto ai premi del sud che è quello di tirare i consuntivi cioè di controllare quello che avviene di misurare il cammino compiuto di misurare lo scarto tra gli obiettivi che ci si pone i risultati che si ragioni quindi un lavoro una occasione di lavoro comune per continuare da domani
Come parlamentari socialisti al Senato alla Camera come partito più in generale
Nell'occasione di governo nella società a dimostrare appunto coi fatti non solo con le parole che questa priorità
La sentiamo davvero un'occasione di lavoro
Anche per cercare di conoscere meglio le questioni di documentarsi meglio di orientarci nella selva di cifre di numeri statistiche
Perché spesso solo ad un'ultima ragione per la quale poi alla fine parlando del Mezzogiorno figurano molti Santa sostantivi astratti molti aggettivi molti giri di parole in cui la concretezza delle scelte la concretezza delle decisione anche difficile sfugge completamente
Abbiamo dato un titolo non retorico quello Allawi il la questione meridionale al Mezzogiorno alla vigilia del novantadue perché perché novantadue può essere anzi secondo noi sarà senz'altro novantadue inteso come data del auspicabile spiccare il volo di un nuovo stadio dell'evoluzione dell'unità europea sarà senz'altro una data decisiva per il futuro del sud degli anni Novanta nel ventunesimo secolo
Un'occasione che comporta assieme ripeto non è retorica dirlo dei grandi rischi ma anche delle grandi opportunità
Io non voglio fare un lungo discorso quindi vado molto schematicamente ma voglio ricordare alcuni elementi che poiché il materiale che ho inseguito sono anche di in parte documentate dimostrati con un minimo di numero in un minimo di analisi partiamo dell'opportunità paradossalmente proprio il ritardo del sud ritardo infrastrutturale un ritardo economico così via può essere
Con il passaggio al grande mercato interno con un salto in avanti dell'intero meccanismo europeo una grande occasione l'Europa avrà bisogno dopo il mille novecentonovantadue questo
Auspicabilmente
Compatto colosso non solo
Demografico politico ma anche economico di spazi di crescita al suo interno zone come il Portogallo la Grecia l'Irlanda la Spagna e il sud Italia sono le grandi occasioni in cui le risorse dell'Europa ricca possono essere riciclate per avere lo spazio della crescita che non vi è più in queste zone
L'Europa più ricca la Germania non può crescere ai ritmi a cui le viene chiesto di crescere perché ha già tutto ha una popolazione in calo perché con la crescita zero del PIL cresce ogni anno il reddito per abitante
Ma le risorse della Germania di altre parti dell'Europa possono essere utilmente allocate nell'interesse anche degli stessi tedeschi in queste parti dell'Europa che hanno ancora bisogno di riflettere
Un'opportunità data alla come si può dire alla nuovo rapporto che esiste la prova novantadue tra la comunità europea e lo spazio in via di sviluppo dell'area mediterranea rispetto al quale metodo una collocato per ovvie ragioni non solo geograficamente storico una posizione strategica
Una grande opportunità perché il Mezzogiorno come altre parti d'Europa ma una parte minoritaria dell'Europa sarà ricco di quella che premendo sarà la risorsa più importante cioè la risorsa umana
Paradossalmente i divari nei tassi democratici che si stanno registrando possono essere una grande occasione per quelle parti dell'Europa come metodo pro in cui ancora negli anni Novanta vi sarà una dinamica demografico positiva e vivace
L'opportunità data anche di nuovo in apparenza con l'apparenza in modo paradossale
Ma l'esistenza di una Società di un'economia più debole per questo più flessibile più adattabile più in grado di modificarsi di capire
Il paragone con la Spagna che spesso viene fatto dimostra come potenzialmente vi sono delle grande occasione di sviluppo la Spagna è considerata dagli anni novanta la zona più
Potenzialmente disponibile alla crescita crescita non solo quantitativa
Va qualitative ad Europa e la Spagna assomiglia molto in molte cose al Sud anche se vi sono cose che sono diversi invece dal Sud ha un tasso di disoccupazione superiore a quello del Sud siamo al ventuno e mezzo per cento ha un reddito pro capite che è vicino a quello dell'Italia
Meridionale circa circa paragonabile in compenso esporta molto di più ha una struttura industriale molto più forte ha avuto in questi ultimi anni una crescita molto forte
Nell'ottanta Zio Sam nell'ottantasette cresciuta del tre e mezza del quattro maggio per cento ritmi di crescita molto forti molto diverso per il metodo però la Spagna sta lì a dimostrare che non è detto appunto
E il Sud non posso trovare dal novantadue da questo passi in avanti della realtà europea un'occasione per diventare non semplicemente il problema del ritardo il problema dell'ultimo vagone di coda
Un convoglio cara ignorante avete un'occasione per fare in qualche modo un salto di qualità naturalmente questi opportunità sono accompagnate dei rischi
Il rischio principale che questo questa occasione all'Omegna colta
Che in qualche modo il sub o non sappia rimanere agganciata all'Europa
Al tornante del mille novecentonovantadue al prevedibile scatto in avanti che ci sarà conseguentemente
Che questo non rimanere agganciati in qualche modo a cui Isca tutte le contraddizioni le difficoltà e che dopo novantadue il sud invece di essere la di avere la grande occasione si trovi in condizioni di assoluta difficoltà dover concorrere
In condizioni ripeto di di grande difficoltà con il vero sud con gusto
Con il sud del mondo con il sud dell'area mediterranea con la Turchia con l'Egitto con la Tunisia con l'Algeria con il Marocco perché se non rimarrà anche entrato all'Europa con quelli dovrà competere con quelli sarà in condizione difficoltà rischiando di essere schiacciato in qualche modo Tenaglia tra un'Europa che decolla ulteriormente da una parte e un Sud del Mediterraneo che premerà per andare in presa diretta esso con l'Europa
In qualche modo saltando il meridione d'Italia
Il rischio della disintegrazione sociale connesso col problema drammatico che avremo negli anni novanta se non sappiamo cogliere l'opportunità di una sottoutilizzazione di proporzioni insostenibili per una società democratica democratica delle delle nuove generazioni i dati della disoccupazione della soap occupazione solo tra mazzi per quello che riguarda soprattutto in modo crescente le giovani donne ai giovani uomini del mezzogiorno se non vi sarà la risposta tenere potenzialità che prima citavo è in qualche modo contenuta capisco posto quello appunto di una disintegrazione sociale molto forte
Ecco rispetto a questa prospettiva noi dobbiamo avere il coraggio la forza e realismo di fare il punto ad oggi di come oggi mille novecentottantotto quasi alla fine degli anni Ottanta il subito dopo
Dopo questo Periodo in cui per vari versi
Il nostro Paese complessivamente ha reagito così bene la sfida del cambiamento come il Sud a metà del mille novecentottantotto nell'Italia che le statistiche internazionali constatano S la il quinto Paese industrializzato del mondo in procinto addirittura a seconda delle lavorazioni statistiche di competere con la Francia per il quarto posto e comunque mi tali che di sicuro nel corso di questi anni
Quelli della recessione prima quelli della ripresa dopo ha ha saputo competere alla pari con Paesi che sembravano molto più forti come su in questo continente
E c'è una contraddizione drammatica perché in queste Italia
Sintesi statistica di cose molto diverse rispetta un Centro-Nord
Effettivamente a è in grado di esibire performances da primato in molti campi si contrappone una situazione meridionale estremamente grave estremamente difficile
Perché io non voglio ripetere qui i numeri e cifre i dati che sono notti che in parte abbiamo cercato di lavorare di riaggregare che troverete nel materiale che vi ho distribuito ma la situazione
Ma si può dire e commentata da poche
Cifre sintetiche
Negli anni della crescita ottantaquattro ottantacinque ottantasei ottantasette un'Italia che è cresciuta bene spesso in questi anni è stato il primo Paese europea per crescita e però se disagi diamo la crescita centro nord sud abbiamo una crescita al centonove superiore alla media nazionale
E una crescita del sub molto inferiore alla media nazionale uno scarto di circa un punto e mezzo nel triennio ottantaquattro ottantasei cioè esattamente l'opposto di quello che sarebbe dovuto succedere di quella faremmo dovuto essere in grado di fare di far succedere
Tutto questo poiché vuol dire una cosa concreta vuol dire che proprio negli anni Ottanta negli anni dell'Italia
Del secondo del terzo miracolo economico a seconda di quali vogliamo descriverlo il di vario si è accentuato gli indici sono tanti usiamo né uno e viene spesso citato il rapporto del PIL pro-capite tra metodo nel Centro-Nord nel cinquantuno era cinquantaquattro a sette è arrivato un appunto attorno a settantadue settantacinque attorno a sessantatré sessantaquattro per cento
Nell'ottantasei siamo discesi a cinquantanove due cinquantanove punto due per cento un lungo caloroso tutti gli anni Ottanta
E alcune lavorazioni dicono che se non ci sarà una capacità di una forte sterzata di un forte cambiamento di una forte spinta di modificazione dei prossimi anni non rischiamo di arrivare novantadue
Al momento della in cui dovremmo essere in grado di agganciarci in orbita col secondo stadio dell'unità europea Congo un PIL pro per abitante molto vicino a quello del cinquantuno sta molto vicino a quello del punto di partenza
E tutte parlano da soli questi questi questi numeri quindi questo l'allentamento inaccettabile della crescita dall'altra parte altra faccia della stessa medaglia questo momento terribile della disoccupazione le percentuali stanno lì anche qui il il numero totale dell'Italia non compra da una parte un centro nord con livelli di disoccupazione chiamiamoli europei tedeschi inferte Are nel centro nord siamo la piena occupazione la realtà è questa perché ormai il cinque sei per cento vuol dire tra virgolette disoccupazione funzionale quindi piena di regolazione nel Sud proprio nella seconda metà degli anni Ottanta proprio negli anni della crescita l'esplosione della disoccupazione dal dodici tredici per cento al mai credo sfioriamo il diciannove per cento
Siamo destinati perché questo di sicuro ne invertiremmo in poco tempo fa tendenza a superare il venti ha superato il venti ha superato il venti per cento
Forti ritardi in molti in molti altri campi ci sono delle lavorazioni recenti per quello che riguarda la dotazione infrastrutturale e in infrastrutture economiche e in infrastrutture sociali
Che connotano un ritardo fortissimo siamo sotto il sessanta per cento di dotazione infrastrutturale al Sud rispetto alla alla dotazione del centro nord e anche qui abbiamo avuto in questi anni un divario un un degrado decreto negativo un calo dice no a un aumento di questo divario
Una deterioramento di questa dotazione di questa rotazione infrastrutturale
Tutto questo poi vedremo in concreto cosa ha significato la politica pubblico tutto questo in un contesto che io non esito a a definire come sicure profondamente negativo proprio l'impostazione che si reputa tale l'esagerazione della straordinarietà l'esasperazione dell'emergenza
La il sovrapporsi alla politica straordinaria intesa storicamente quella della Cassa degli anni cinquanta degli anni sessanta gliela parliamo standard in tutta l'Alta sedi politiche soprano Nevada emergenza emergenza la la logica cosiddetta delle leggi per i terremoti che sono proliferati come funghi le leggi non i terremoti
Nel corso nel corso degli ultimi nel corso degli ultimi degli ultimi degli ultimi anni e tutto questo in un Sud che peraltro verso in questi stessi anni diventava dal punto di vista sociale dal punto di vista culturale che sempre più roseo il giovane meridionale di captare di Palermo di Napoli si sente europeo
A bisogni materiali e immateriali uguali a quello del suo coetaneo del dell'Europa dell'Europa del Nord e quindi questa sorta di contraddizione molto forte tra un avvicinamento all'Europa rispetto agli anni cinquanta o rispetto agli anni Trenta reale effettivo
Dal punto di vista del volere essere dal punto di vista civile dal punto di vista culturale dal punto di vista delle aspirazioni è un allontanamento dal punto di vista delle conduzioni materiali tale punto di vista di condizioni economiche dal punto di vista delle ho delle spinto il strumentazioni sociali economiche effettivamente offerto
Molti punti deboli
Il deterioramento del funzionamento dell'ordinaria amministrazione
Le Regioni Comuni e sia inutile fare della retorica mail dati sono lì un deterioramento fortissimo gravissimo è preoccupante
Un viva il pessimo funzionamento della struttura bancaria abbiamo qua chi vuole poi lo spogliarello si troverà molte chicche di sia si dice il denaro costa di più al Sud era uno spread di due due punto due due punti due punti e mezzo
Nel corso di questi anni ma la spiegazione c'è dall'altra parte quando poi si guardano degli altri numeri delle altre tabelle si scopre che della sella l'andamento del sistema bancario assumere caratterizzato solo da questo ma caratterizzato dal fatto che le sofferenze nel sud sono circa sei punti più che nel centro nord che il costo del lavoro e la produttività del lavoro di un punto un punto e mezzo superiore e così via
Quindi il Sud è costretto a pagare
Le risorse finanziarie di cui ha bisogno sul lupo una cifra maggiore in anziché una cifra uguale addirittura minore come conseguenza dell'inefficienza della cattiva gestione
Degli errori di gestione commessi soprattutto dalle strutture bancarie meridionali ovviamente le banche non meridionali nazionali o estere che operò nel Sud approfittano di questa situazione semplicemente per avere un margine di profitto maggiore e non certo per mettersi in competizione positiva
Con le strutture bancarie del meridionale
Vedo Luperti vi di fronte a me una situazione drammatica la ricerca il lavoro che Ruberti ha fatto come base per una politica cambiare stazione dimostra un punto di partenza inaccettabile su cento lire spese per la ricerca otto-nove sono spesi al Sud novantuno nel Centro-Nord sbagliano guardare dentro con l'eccezione lodevole direi del CNR
Che sta sopra questa percentuale ma che comunque al di sotto de la percentuale in cui dovrebbe essere dall'essere due terzi e un terzo abbiamo per esempio lo sforzo di ricerca fatto dal sistema economico privato in imprese private bassissimo
Il cinque per cento cinque per cento non del cento il cinque per cento delle otto delle nove lire su cento Spesal spese nel Sud
Una situazione drammatica per quello che riguarda la formazione formazione
In un Paese in aree di forte disoccupazione la prima cosa da fare che non risolve la che certa la premessa di tutta la formazione la formazione del Mezzogiorno
Abbiamo dei dati per e-mail giorno giorno continentale perché quello la Sicilia la Sardegna fanno un po'voci a sei perché hanno politiche speciali che non consentono il confronto me la formazione che viene fatta nel sud è il dieci per cento dieci dodici tredici per cento a seconda degli anni di quella viene fatto nel totalitaria anziché il trentatré per cento anziché il cinquanta per cento visto che vi è concentrato il grosso dell'occupazione e ci sono regioni come la Campania ci sono regioni
Campane soprattutto di in cui praticamente non viene fatta forma non viene fatto formazione
Una grande crisi della una grande crisi della politica su cui si era centrato dagli anni cinquanta agli anni Settanta l'intervento straordinario dell'industrializzazione della politica prende stilizzazione
Il l'andamento della occupazione interno sul terreno industriale stato drammatico noi
Abbiamo in questo momento al sud dello fino a ottantasette nel settore dell'industria manifatturiera cogliamo il settore delle costruzioni settecentoventisette mila addetti
Ne abbiamo persi centocinquantacinque mila su questa cifra così bassa nel corso dei sette anni dall'ottantuno alla lotta all'ottantasette
Abbiamo più addetti all'industria e costruzioni che a tutto il settore manifatturiero assieme
La politica delle cattedrali nel deserto avuto ha dato i risultati che che ha dato
E nel in questa direzione non non viene non sembra esservi la più pallida traccia che si pose in realtà invertire questa tendenza per dargli un altro dato
Che a me è sembrato che non conoscevo né sembrato particolarmente drammatico questo sempre ai fini del conoscere per poi deliberare
Tra l'ottanta e l'ottantasette
C'è stata questa variazione di centoquarantacinque mila occupati industriali centoquaranta centoquarantacinque mila bene se uno a guardare tutti i dati dell'intervento straordinario e va a vedere sulla base degli incentivi concessi parte erogati non totalmente erogati ma in parte erogati di quanto sarebbe dovuto aumentare l'occupazione industriale come conseguenza di questi incentivi vede che il totale delle pratiche centocinquantotto mila unità
Cioè
Praticamente è calata di un ordine Aci fra pari a quella di cui sarebbe dovuta aumentare
Ed è vero che è difficile poi sapere in che misura diciamo così
Quegli interventi non hanno comunque consentito di evitare un calo maggiore ma visto le cifre settecentoventisette mila a oggi centoquarantacinque mila di calo e centosessanta mila aumentato la sensazione che questo tipo di politica di incentivi dal punto di vista della crescita dell'occupazione manifatturiera ha dato risultati pari a zero
Ecco in queste condizioni naturalmente dobbiamo dirlo ci sono anche
Le luci ci sono anche
Le cose che hanno dimostrato una vitalità su cui si può fondare un Progetto positivo e di svolta ci sono se il sud che è cresciuto
E non solo l'Abruzzo il Molise sempre citati ma anche altre aree altre province che nel corso di questi anni hanno avuto un andamento in controtendenza rispetto all'andamento generale che fino a oggi ho descritto per cui oggi in realtà poi subito
è stato di più sud non solo del due sub di cui si parla il profondo Sud le aree più arretrate Calabria parte della Sardegna bar della Sicilia il resto no ma anche più subito dentro questa realtà
Ci sono nel settore imprenditoriale manifatturiero non solo manifatturiero molti punti di eccellenza molti esempi che cominciano a venire
Citati come esempi della possibilità di farcela di farcela tranquillamente molto spesso senza addirittura contro le logiche dell'intervento pubblico e dell'intervento straordinario c'è uno studio molto interessante dell'IRS FIS
Con l'eccezione dell'Abruzzo è riuscito a individuare circa duecentoventicinque duecentotrenta imprese meridionali che sarebbe in condizione andare tranquillamente in Borsa
Delle logiche di funzionamento del mercato finanziario finanziario europeo vi sono stati sono stati vi sono molti esempi ripeto singoli minoritari sparsi non collegati
Di
Azione o di intervento sotto il profilo culturale sotto il profilo come si può dire della e gestione di determinati fatti ambientali e culturali che non hanno niente a che invidiare con il resto dell'Italia con il resto presto con il resto del dell'Europa ecco però in questa condizione fatta di luci e di ombre di molte più ombre che di luci naturalmente il quel rischio di rimanere sconnessi dall'Europa di cui prima parlavo rimane molto forte e certo
Anche su questo non voglio dire molte parole parlano i numeri parlano i fatti parleranno dopo di me altri compagni e se non sono occupati i più
Certo a creare questo quadro di partenza oggi metà mille novecentottantotto così pesante
Così potenzialmente pericoloso a concorso in buona parte proprio in questi anni ottanta o diciamo meglio
Nella seconda metà degli anni Settanta in questi primi in questi primi questi sette otto anni ottanta a concorso in buona parte anche il fallimento dell'intervento pubblico dico che l'intervento pubblico non dell'intervento straordinario
Vendendo pubblico inteso nel suo complesso
Probabilmente più di quello ordinario che di quello cosiddetto straordinario e comunque il fallimento pubblico nella miriade di forme non coordinate che ha preso dal corso nel corso di questi anni
Sull'andamento ordinario diciamo poco perché sappiamo poco o niente
Perché nonostante che la sessantaquattro giustamente avesse posto questo punto del coordinamento ordinario-straordinario quel punto SNAI cambiamento noi oggi non abbiamo ancora i dati Goria andata la commissione bicamerale pochi giorni fa articulo mortis del suo ministero e su questo punto specifico a letto tre paginette senza una cifra che non permettono minimamente di misurare né per quello che riguarda la spesa corrente né per quello che riguarda la spesa per investimento qual è l'effettivo sporto qual è stato l'andamento o meglio dico io qual è stato il deterioramento nel corso di questi anni dell'intervento ordinario dello Stato delle Regioni dei Comuni
Soprattutto dico io dello Stato delle Regioni meno dei comuni nel corso di questi anni nel nel Mezzogiorno
Ma anche il fallimento dell'intervento straordinario anche qui bisognerà rileggere bene i numeri ci vuole tempo ma per quello che riguarda l'intervento straordinario in senso stretto cioè le cosiddette risorse aggiuntive che avrebbero dovuto essere canalizzate attraverso le varie forme che questo meccanismo assunto in questi anni
Noi siamo passati per dare un dato indire mille novecentottantasette da una media annua dispense
Di circa sette mila cinquecento miliardi annui dire ottantasette
Negli anni tra settantacinque ottanta a due mila miliardi in meno tra il mille novecentottantuno e il mille novecento o ottantasei cioè cinque mila cinquecento ma è una media che dal segno semplicemente di una medium Carlo nel mille novecentottantasette
Siamo scesi fino a quattro mila cento miliardi su base annua cioè il minimo storico
Il minimo storico feudo da sempre sono sono andato all'indietro è al cinquanta ma certo il minimo storico di questi vent'anni i dati del mille novecentottantotto parlano di circa trecento miliardi su base mensile quindi tre mila seicento Atene ancora ancora di meno
Se poi andiamo a guardare dentro scopriamo che per una lira stesa per nuovi interventi nel corso di questi ultimi anni ottantaquattro tanta cinquanta settantasette
Una lira andati revisioni prezzi periti in corso d'opera eccetera quindi realtà è andata in rendita finanziaria non mi altri fisico non lavoro e così via Reale
Vediamo una situazione di degradazione termini naturalmente
Qualcuno potrebbe dirmi che a questa degradazione diciamo della proprio quantitativi atto lasciamo da da parte l'aspetto qualitativo trovarla ma puramente quantitativa negli anni in cui avremmo dovuto approfittare della cresta dell'Italia per canalizzare sarebbe dono qualcuno potrebbe dirmi
Che negli stessi anni naturalmente sono attivate altre forme di intervento
è stato soprattutto questo come si può dire queste norme canale delle politiche al terremoto
Parlando passo un attimo dire correnti per ma tra l'ottantuno e l'ottantasette l'intervento straordinario ha speso server Sun inviate in qualche modo non diciamo del Mezzogiorno ma per no problemi con le si vedono trenta mila quattrocentoventiquattro miliardi il terremoto e parlo solo della duecentodiciannove collegate cioè venga del terremoto del grande terremoto rapine ottanta ha speso diciassette mila ottocentottantasei miliardi quasi più della metà cioè un un altro intervento straordinario che si è sovrapposto senza coordinarsi ovviamente con un alcune inevitabili oggettive distorsione di carattere geografico perché andare in cartellone tante altre realtà ecco sono cifre che fanno che fanno veramente pensare attualmente ci sono stati anche altri fenomeni che rendono molto difficile fare un quadro complessivo ma che ci inducono a ritenere che nel complesso il quadro sia un quadro di progressivo deterioramento ed è è decollato il figlio in questi anni le sono stati attribuiti al sud quasi la metà delle spese
Impegnate ci altri cinque mila miliardi
E però non abbiamo una come si può dire la sensazione perché i dati ma anche no e i cinque mila miliardi di impegni si stiano trasformando con molta lentezza in speso e quindi in è stretto sull'economia reale occupazione abbiamo avuto un forte degrado degli investimenti delle imprese a partecipazione statale
Che sono andate calando nel corso di questi di questi anni in te in termini reali noi le auto un calo continuo dal mille novecentottantuno al mille novecentottantasette sia per quello che riguarda l'industria manifatturiera sia per quella in modo più grave e riguarda perfino i servizi
Perché l'argomento che spesso le i grandi enti ci dicono che nel settore manifatturiero c'è poco da fare per il servizio potrà fare è contraddetto è contraddetto dalle cifre e la cosa non è irrilevante perché l'impegno complessivo dell'investire delle partecipazioni statali è di un ordine di grandezza paragonabile a quello dell'intervento straordinario
Sia pure con questo calo sono ventiquattro mila miliardi circa nell'arco degli anni ottantuno ottantasette paragonati quei trenta mila miliardi trenta mila cinquecento miliardi di spese
Dell'intervento straordinario quindi sono denigrando importanti quindi le padre sta tagliando al come hanno avuto anno dovranno avere un ruolo che non è rilevante se esse vanno indietro è inevitabile
L'effetto negativo che poi tutto questo a sulla situazione sulla situazione del mio del Mezzogiorno
E poi queste in queste condizioni non parlo della per questioni di cui parleranno i compagni dopo la media decollo lento della sessantaquattro della drammatica situazione di come si può dire del rapporto tra il vecchio e il nuovo la il tanto citato casi dei completamenti
Denunciato da Craxi presidente del Consiglio a Bari nel settembre dell'ottantasei all'inizio della fase nuova dell'intervento rimasto ad oggi due anni dopo praticamente alle condizioni in cui era in cui era due anni fa questi quaranta mila progetti
Frutto di trentacinque anni l'intervento straordinario più di mille all'anno
A legge hanno diciamo sul futuro della politica per il Meridione in termini estremamente negativi o si ha il coraggio di prendere qualche decisione drastica ed invertiti come si può dire di trovare delle soluzioni anche come si può dire carattere eccezionale o questo rischia trascinandosi dietro e in termini di risorse tempo in termini di risorse umane e in termini di risorse finanziarie
Diciannove mila miliardi calcolati qualcuno dice stimati venticinque mila o trenta mila di rendere impossibile qualsiasi politica qualsiasi politica diverso e poi somma delle somme il fallimento delle politiche per l'occupazione
Voglio dire io che sono stato fino a ieri responsabili di questo io anche qui non voglio tediarvi con i numeri i numeri sono lì le varie politiche hanno funzionato al Centro-Nord non hanno funzionato su non ha funzionato la cosiddetta job Creation
Dall'Agensud dalla geni dall'iniziale e così via sono state fatte cose anche interessanti coraggiosa eccetera ma quantitativamente limitatissime
Economicamente molto costosa
Non ha funzionato la cosiddetta Enterprise cresciamo perché la verità anche lì ha fatto un lavoro egregio se superato uno da Judi Ficili sono messa a punto competente ma il numero d'impresa ragione metter mani delle decine delle centinaia di unità quando il problema nel Meridione evidentemente un problema di migliaia o addirittura di decine migliaia di unità
Non ha funzionato o hanno funzionato male i contratti di formazione lavoro il part-time che stiate strumenti e risultate lì quel numero di aumento drammatico di disoccupazione questi
Quanti sono stimati
Un milione e mezzo un milione seicento mila cani spiega disoccupati ad oggi sono lì a dimostrare il fallimento di questa di di questa di questa politica e naturalmente il rischio che fallisca anche l'obiettivo occupazione che giustamente la sessantaquattro si era posta al centro e e abbiamo visto i numeri sono stati discussi anche in sede di Commissione bicamerale approvandoli i numeri del PD del piano triennale del primo piano annuale
Parlano i grandi numeri
Piano triennale parla di quattrocentocinquanta mila occasioni di lavoro creativi secondo l'intervento il rapporto certe fa un tentativo di lettura più dall'isterici almeno trecento mila
E che addice con questi numeri alla fine della strada almeno seicentottanta mila occasione di lavoro ma incerto se venissero prodotte trecento mila occasioni di lavoro
Col piano triennale seicentottanta mila la fine di una di uno io sventagliata Into novennale il prevalere del Metz lavoro sarebbe ancora un qual era
Difficile ma sarebbe un problema non più drammatica in via di soluzione
Ma io non ho affatto la sensazione che stiamo andando avanti in questa direzione e non ha fatto la sensazione che se la commissione bicamerale farà i conti alla fine del triennio ottantasette ottantotto ottantanove constaterà la creazione di trecento mila di Pato seduce per attualmente constaterà la creazione di zero posti di lavoro
Allora se i posti di lavoro sono zero zero comunque pochi e comunque nell'ordine delle migliaia e non delle centinaia di migliaia di unità era stazione ripeto rischia veramente di diventare gare la cosa fare
Io chiudo dicendo pochissime cose perché poi nel corso del seminario organizzeremo meglio nostro porto un evidente che occorre imprime una svolta drastica
Che non può essere anche una star una sterzata politica siano non è questa la sede non vogliamo fare un ragionamento politico sulle sposa verità sui ruoli e sulle su come si può dire ciò che ha fatto ciascuna forza politica soprattutto la Democrazia Cristiana del metodo nel corso di questi anni e ancora oggi ma certo che occorre una svolta è una sterzata poi che occorre avere chiaro il il prevaricare impiccia dell'urgenza questa scadenza novantadue ripeto non è una data fittizio magica quindi c'è un problema concreto per l'ottantanove novanta novantuno e novantadue
E se ci trovassimo da quattro anni a constatare che abbiamo perso questi quattro anni come negli anni scorsi in qualche modo il il tempo non sia usato pienamente ripeto le conclusioni non potrà però essere che è difficile occorre e fare in modo che le risorse aggiuntive vengano canalizzate davvero
Occorre a mio parere
Come la legge Santa patto d'altronde voleva nella sua filosofia di fondo superare la logica dell'emergenza delle straordinari farvi tornare all'ordinario ritornando l'ordinario l'introdurre il fattore rischio nell'attività
Introducendo il colore il fattore rischio ritornando l'ordinario valorizzare sempre di più forse quello che ancora il tessuto connettivo più solido che esiste il metodo conobbe il tessuto connettivo delle Autonomie locali intesi come i Comuni del Mezzogiorno
E nonostante tutto sono forse ancora la parte più in grado di reagire rapidamente a una sollecitazione forte di carattere finanziario di carattere normativo di carattere di carattere politico occorre creare rapidamente occupazione
Nei modi possibili
In concreto
Noi pensiamo ci poniamo alcuni obiettivi pratici il primo è di studiare i modi effettivi per cui nel mille novecentonove centottantanove cioè l'anno prossimo
La cifra erogata del Mezzogiorno attraverso l'intervento straordinario quindi quella che dovrebbe essere le reali risorse aggiuntive da canalizzare il metodo venga più che raddoppiato cioè di arrivare una cifra tra gli otto mila e i nove mila miliardi
Secondo
Puntare con forza
Su alcuni settori in cui vi sono nel sud delle vocazioni potenziali ancora inadeguatamente sfrutta
Una gestione moderna dell'agricoltura un forte sviluppo turistico una forte valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale
Una diversa strategia per l'industrializzazione
Basata su meno burocrazia
Meno incentivi finanziari più incentivi automatici di tipo fiscale para fiscale
Ovviamente più concentrati non su tutto il territorio per attuare intervento ma più concentrato
Una rete di servizi reali
Una politica da parte del dello strudel del sistema istituzionale e del sistema sociale di incentivazione attraverso flessibilità occorre più flessibilità nei salari più flessibilità negli orari più flessibilità nella gestione del mercato del lavoro
E questo non sarà un andare indietro dal punto di vista delle garanzie e dei diritti delle protezioni
Perché se è vero che vi è una minoranza nel Sud pecore che gode di ampi diritti ampie protezioni
Ampie garanzie la gran parte del mondo del lavoro del Sud soprattutto i giovani del Sud non avendo lavoro o avendo solo lavoro di tipo meno buona nessuna garanzia nessuna protezione nessun tipo di effettiva possibilità di controllare diciamo così i propri diritti
Scegliere con cura alcuni settori prioritari di grandi industrie in cui è possibile concretamente non a parole in qualche modo affermare nei prossimi anni una prioritario vocazione meridionale
Penso alla chimica penso alla siderurgia pensarono spaziale penso l'alimentare
Concentrare l'intervento straordinario in alcuni pochi Grandi Progetti a Rete o modulari che investano la maggior parte del Mezzogiorno
L'elenco credo che sia facile da fare e credo che se c'è la volontà politica non non è difficile nemmeno individuare i soggetti in grado di reggere adeguare questi Grandi Progetti
Dove dovrà essere tutte pensati in chiave d'aggancio all'Europa
Per riuscire a ridurre il divario con l'Europa o comunque a creare quello standard minimo che consenta l'aggancio con l'Europa che decollo dopo novantadue per la sua seconda fare storia telecomunicazione aree metropolitane formazione ricerca alcune grandi strutture di comunicazione
Le risorse idriche
Alcune grandi operazioni
Io di organizzazione di riassetto del del territorio un grande intervento sul patrimonio culturale non sta a noi non sta qui di fare l'elenco completo ma è possibile mi pare
L'ordine dei progetti su cui deve essere concentrato in grado solitario
Deve essere contato sulle dita della mano e non a centinaia o a migliaia quella era la vecchia logica i mille cento progetti all'anno per trentacinque anni per arrivare ai quaranta mila dell'ottantasei era la vecchia logica naturalmente questo non vuol dire che non possono essere con risorse aggiuntive finanziate decine o centinaia o migliaia di progetti ma queste devono andare nella logica dell'ordinario sempre più verso il basso sempre più verso le regioni e soprattutto i comuni
Dal punto di vista pratico e chiudo se davvero vogliamo imprimere questa svolta se c'è la volontà politica siamo in grado al di là delle parole di andare a operare sulle cose concrete abbiamo le scadenze di fronte a noi ce l'ha il nuovo governo
Che per ragioni anche tempo tecnico temporale avrà il sub come prima prova con cui misurarsi
La legge prevede che al trenta aprile estivi al quadro di coordinamento ordinario-straordinario il nuovo governo dimostri di essere diverso dai dai passati lo faccia presenti nella data stabilita dalla legge questo quadro la legge prevede che la formazione della finanziaria abbia un iter particolare diciamo di attenzione sulla questione meridionale
Si aprì che quest'anno la legge la Finanziaria del mille novecentottantanove sia la prima finanziaria in cui al sud si dà attenzione non raggiungendo articolo articolo voce a voce leggina leggina ma con quattro generale di riferimento
è in ritardo l'approvazione del secondo piano annuale quello del mille novecentottantotto il primo compito del nuovo governo approvarlo
Lo si faccia rapidamente lo si faccia dimostrando di aver capito l'esigenza di cambiare cioè facendo una cosa diversa dal primo piano annuale un piano di minima
Un piano di minima
Finalizzato solo l'obiettivo di consentire per il secondo semestre l'ottantotto di creare le premesse per la svolta del mille novecentottantanove concentrato su pochi il numero minore possibili progetti se per caso mancassero soldi
Si aumenti la quota la disposizione delle regioni si rinvii ma la Regioni le centinaia di progetti e si concentra invece in questa fase di transizione l'intervento pubblico attraverso l'agenzia sui pochi progetti di un piano di minore
Si prepari da adesso seriamente il terzo piano annuale il nuovo piano triennale ottantanove novanta novantuno che è il piano triennale da cui la da cui dipenderà la sorpresa ha assunto negli anni novanta
La legge dice che deve essere approvato entro il quindici settembre sia approvato entro il quindici settembre il terzo il nuovo il terzo piano annuale nuovo piano triennale sia quello dei dieci interventi abbiamo il tempo necessario per approfondire per esaminare per scegliere con cura e con competenza
Si usi per i dieci grandi interventi dieci un numero per dare un ordine di grandezza
Chiusi per i dieci grandi interventi lo strumento dell'accordo di programma alta innovazione importante della legge ma che non può essere diventerebbe utilizzata per i centinaia di progetti può essere utilizzata per pochi Grandi Progetti
Del raccordo di programma il soggetto è il Governo il governo in quanto tale il governo abbia l'autorevolezza politica e l'autorevolezza amministrativa di saper chiamare alcuni grandi soggetti o gruppi di soggetti c'è stato detto la Confcommercio la Confindustria per il turismo
Leggiamo in questi giorni che si vuole creare la grande stette per creare le telecomunicazioni degli anni novanta
Abbiamo come si guida disponibilità parole di grandi gruppi industriali dissi menta attorno al tavolo
In una logica in cui ci sia un dono è un destro
Non la logica per cui come è successo coi contratti di programma FIAT Olivetti
C'è solo il dove non c'è il testo e c'è solo l'utilizzazione da parte di chi ha le competenze tecniche e la forza politica per farlo per avere risorse aggiuntive e non viene in cui non ci si accolla nessun problema in più persone
E si arrivi a vere dieci accordi di programma su un piano annuale un piano triennale che abbia le caratteristiche non solo a questo punto di erogazione quantitativa di risorse ma anche di canalizzazione di canalizzazione qualitativa
Sì credo alcuni strumenti necessari una brani una grande banca moderna per il Sud
Le agenzie del lavoro
Alcuni pochi strumenti mirati dire industrializzazione non per creare l'industria che può essere creata solo con la logica dicevo prima
Ma per aiutare la riconversione di talune zone colpite dalla ristrutturazione industriale che ancora in atto pensiamo ai problemi che abbiamo di fronte con la chimica
E soprattutto con la Seedorf già il prossimo futuro
Si vari un grande progetto di creazione di occupazione attraverso l'unico canale possibile nel breve periodo è la pubblica amministrazione si abbia il coraggio di dirlo
Non è vero che in Italia c'è troppo Pubblico impiego
Gli paragoni internazionale dimostrano che siamo sotto la media europea se mai è mal distribuite male utilizzata c'è ancora margine in questo campo
Sappiamo che ovviamente oltre che a assumere nuove persone c'è un grande problema di mobilità si faccia la mobilità ma c'è uno spazio quantitativo di accrescimento lo si usi
Per dotare il sud di quel livello di servizi sociali di cui ha bisogno più rapidamente che altrove
è un sovra costo certo è una distribuzione di risorse certo ma meglio questo e gli altri modi indiretti di fare assistenzialismo
Di rincorrere il problema a posteriori quando poi supera le soglie di sopportabilità meglio questo che il continuare a legiferare usando le logiche dell'emergenza giorno dopo giorno preparato una tabellina
Edolo e poi giornalisti che non avevo nel corso di questi anni le leggi ci sono sovrapposte le leggi i rifinanziamenti rifinanziamenti ed è diventata veramente una grande una grande come si può dire orgia di strumenti che poi in realtà non portano da nessuna parte
Una una forte operazione attraverso la pubblica amministrazione e i servizi sociali
Se necessario non l'assunzione diretta della pubblica amministrazione ma anche strumenti indiretti attraverso la domanda pubblica per fornire servizi usare è l'unico modo per riuscire a fare comunque una reale crescita di occupazione di quella che ci occorre cioè per i giovani o AQ uomini e le giovani donne
Diplomate e laureate del Sud nel corso del prossimo futuro
Sono cose difficile ma sono anche cose concrete con nome e con cognome che si possono fare se c'è la volontà politica
Che certo mi dirà qualcuno di quelli che più di metri vissuto dentro
Sono forse detto in modo un po'naïf
Quasi dimenticando poi le difficoltà spaventosa del fare le cose minime io lo dedico conoscendo le difficoltà spaventosa ho fatto del ministro lavora al Sud sono stato per un anno e mezzo a Napoli
A tentare di risolvere cose minime eppure ci siamo riusciti con grande difficoltà quindi conosco che stava però credo anche che non c'è altra strada
La filosofia con cui possiamo affrontare gli anni Novanta deve essere molto semplice ritornare l'ordinaria amministrazione ridare il senso degli USA per fare le cose minime le cose normali
Quelle che rappresentano il terreno comune per ordinato ordinata convivenza civile ma tutto questo sporto per l'ordinario deve essere controbilanciato dalla straordinarietà nel nostro impegno
Se la nostra capacità di essere sui problemi di lavorarci attorno di fare il nostro dovere e svolgerà di svolge la nostra funzione ecco se questo ci fosse io sostengo che possiamo nonostante il quadro che ho descritto essere ottimisti ce la si può fare che novantadue può essere davvero un'occasione che su può essere davvero una delle grandi opportunità dell'Europa dove potremo davvero aprire una fase nuova altrimenti
Abbastanza ovvio quale sarà il futuro che ci degli atti
Ma
Ma anche a livello
Infanga il pericolo per il debutto
Il Mezzogiorno è diventato finalmente un punto politico primario molto è dovuto alla nostra iniziativa
Determinante è stata la nostra elaborazione
Il partito ha dedicato a questo tema riflessioni programmatiche a Matera a Rimini a Milano nei congressi nell'Assemblea nazionale
Il segretario nazionale ha personalmente più volte con
Determinazione segnato il filo conduttore
Abbiamo scelto una politica non sudista e Lamento USA ma utenti Kamen del meridionalista nel solco della tradizione socialista liberale popolare di Salvemini e di Scotellaro
Il problema meridionale imbatte non è riconducibile NI all'intervento straordinario che ne solo uno strumento
E nei all'insieme delle negatività come disoccupazione scarsa produttività attraverso le quali si manifesta
Per ragioni storiche e politiche lo sviluppo si è concentrato nelle aree del Centro-Nord
Sicché tutta l'azione pubblica è stata funzionale a questo indirizzo
Tanto che finanche l'avvio dell'intervento straordinario ha avuto una duplice motivazione garantire mercato alle produzioni del nord e dare una risposta ai bisogni elementari del sud
La convenienza del sistema si è retta perciò sul dualismo produttivo e sociale
Sotto la spinta delle grandi trasformazione del progresso tecnico ora le condizioni generali sembrano cambiare e con esse anche le convenienze
L'Italia per farsi Europa deve risolvere in primo luogo i problemi della produttività e della disoccupazione
Due nodi che si concentrano al sud e si possono risolvere solo al Sud guardando al bacino del Mediterraneo ove si aprono prospettive nuove di commerci e di attività
Che sono complementari e non alternativi
A quelli prevalentemente nordeuropei
Nel mercato comune si pongono ormai problemi determinanti e gravi per la nostra agricoltura
Il Mezzogiorno può diventare un grande molo produttivo che va adeguatamente attrezzato anche perché negli ultimi due anni la frequenza di interscambi diretti tra i paesi del golfo ed alcune regioni come la Sicilia la Campania si è spontaneamente intensificate
La ricerca di nuove equità territoriali e sociali propria del riformismo craxiano
Si può misurare dunque alcuna nuova grande convenienza nazionale lungo due possibilità Entenza
La prima che corrisponde agli assetti politici attuali
Si fonda sulla scelta che il Mezzogiorno sopravviva grazie alla redistribuzione di ricchezza prodotta nelle aree forti del paese oppure spostandomi partì dalla produzione materiale del Nord con una politica di incentivi e di bassi salari
La seconda è quella dello sviluppo endogeno intesa a valorizzare il lavoro la capacità imprenditoriale
Le risorse ambientali e culturale del Mezzogiorno
A questa seconda ipotesi si lega una delle ragioni ispiratrici della legge numero sessantaquattro
Che ha previsto un nuovo flusso di azioni pubbliche sia ordinaria che straordinaria
Per eliminare i fattori che ancora ostacolano la crescita della borghesia meridionale
Ma una forza politica la Democrazia Cristiana si oppone all'attuazione della riforma o almeno tenda di snaturare né lo spirito
Essa propone la ricetta di sempre ed il decreto per Palermo ne è esempio eclatante
Controllare politicamente i piccoli interventi
Ed affidare il resto ad un gruppo con tre vertici la grande impresa a partecipazione statale la grande impresa privata e le società cooperative del centro nord una sorta di amministrazione pubblica parallela
Per il controllo delle grandi iniziative degli enti locali
Si è aperto in tal modo un contrasto politico sul Mezzogiorno e dentro il Mezzogiorno che ha per obiettivo il ruolo della borghesia produttiva e professionale meridionale
La decisa decollate dell'applicazione della legge o perdere un'egemonia elettorale su quei ceti sugli enti locali noi dobbiamo sapere
Che è in gioco il riequilibrio economica e sociale del Paese la stessa possibilità di un grande cambiamento politico
Abbiamo sviluppato una mole impressionante di analisi e di proposta
Abbiamo reso palpabile la diversità delle posizioni tra i partiti
Abbiamo già nel quadro dei nuovi Mari del Sud
Ora non possiamo ricadere
Nella Terna discussione delle statistiche delle critiche dei lamenti delle leggi speciali e dei terremo
Con sono una caratteristica del Parlamento italiano al al sud come al Nord
Ora dobbiamo porre i problemi laddove vengono negati ovvero nella concreta azione di governo
Anche il programma di cori azione euro e si tornò della priorità del Mezzogiorno ma poi la negata nei fatti
E difatti vengono scadenza ti scanditi dalle cifre che abbiamo già rese pubbliche e che in larga misura richiamato il compagno De Michelis il problema non è tecnico non è solo economico né di una nuova teoria di scuola ma è politico e questo è il punto e da qui deve cominciare il nostro impegno di oggi respingendo sia le pretese della Democrazia Cristiana sia quelle della società di costruzione di progettazione pubbliche e private
Che si prende si presentano come garanti dalle efficienza e criminalizzano oltre il dovuto il Sud usando la stampa che controllano per monopolizzare il mercato delle commesse
Siamo stati e siamo contrari ad ogni forma di autarchia ma non possiamo consentire che l'area meridionale continui a decadere barcollando tra deindustrializzazione consumi e subalternità
Dunque guardiamo alla frontiera europea del mille novecentonovantadue ma affrontiamo in coerenza ma oggi e il cosa fare da su
In primo luogo va applicata la nuova legge
Sviluppando né tutte le potenzialità senza cadere nel gioco di chi vuole modificarla per non attua
Essa non si propone solo come legge di spesa straordinaria
Ma soprattutto come strumento di tutta l'azione pubblica
La valorizzazione dell'ambiente Lario ristrutturazione la riqualificazione urbana
La promozione imprenditoriale e della ricerca la formazione di quadri tecnici e dirigenti amministrativi a sostegno soprattutto delle amministrazioni regionali e comunali sono le nostre opzioni
E se investono trasversalmente i mali e le risorse meridionale migliorano la qualità dalla vita offrono occasione di impresa e di occupazione
La programmazione dell'azione straordinaria va ripensata sulla base di questi indirizzi
Definendo con urgenza il piano annuale del mille novecentottantasette
Ed impostando il programma mille novecentottantotto mille novecentonovantuno entro il settembre ottantotto finalizzando lo alle scadenze europee del mille novecentonovantadue
Occorre che non ci si limiti alla raccolta e dal filtraggio di progetti di iniziative regionali ma si promuovono programmi intersettoriale ed interregionali
Che costituiscono il fulcro del nuovo sistema non possiamo discutere dei progetti
Ma del coordinamento dei mezzi e degli obiettivi
Questa opera di unificazione dell'azione pubblica dipende in larga misura
Dall'efficienza e dei nuovi organi dell'intervento straordinario
Il dipartimento e l'Agenzia e dalla riorganizzazione degli enti di promozione
Ma è fortemente condizionata anche da lei preesistenza del sistema
Come le opere in corso che vanno liquidate trasferendo agli enti destinatari le risorse per il completamento per i primi anni di gestione ed accollando alla finanza locale gli oneri per gli anni successivi
Partendo da questo emerge l'esigenza di uno speciale coordinamento dell'azione pubblica che riguarda il lavoro la produzione la pubblica amministrazione
La disoccupazione ha creato nella società meridionale un vuoto senza protezione democratica ed istituzionale che interessa intere generazioni
Così come lavoratore è stato protetto unitamente al suo datore di lavoro con la cassa integrazione così va protetto chi non lavora chiede di lavorare ma non può c'è bisogno di un ammortizzatore senza attendere che tutto si risolva con lo sviluppo produttivo sia perché sappiamo che non è vero sia perché i tempi saranno lunghissimi
Occorre organizzare una corsia di preparazione per centinaia di migliaia di giovani realizzando veri e propri piani di lavoro per attività socialmente utili e piani formativi
Eventualmente integrati tra di loro partendo dalla innovazione introdotta dal compagno Formica nella legge finanziaria
Non si propone assistenza ma un'opera di qualificazioni abbia alleggerimento necessaria lo stesso sistema imprenditoriale
Si richiede che abbia il carattere dell'immediatezza riguardi chi non ha mai lavorato che si accompagna ad una profonda revisione della legislazione del lavoro che è stata concepita tutela degli occupati più che dei lavoratori
Basti ricordare alla tutela della cassa integrazione
Del limite per accedere ai concorsi che fissato a trentadue anni per il Sud significa la morte civile per una grande parte della disoccupazione giovanile ultratrentenne e non assorbiti
La nuova produttività dipende in larga misura dall'innovazione tecnologica
Ma questa non è un bene che si può in via andare con decreto e nel deserto
Per innovare bisogno produrre dall'agricoltura nel turismo come nell'industria
Assumono valore Centaro e a tal fine gli interventi diretti
A dotare il territorio l'ambiente meridionale di sistemi a rete per servizi ed infrastrutture
Trasporti energie telecomunicazioni centri di ricerche di sperimentazione
Questi ultimi vanno assumendo una dimensione nuova
Dopo il protocollo d'intesa con il Consiglio nazionale delle ricerche è grazie al rimborso del ministro Roberto mercoledì probabilmente avremo una decisione importante del CIPE per circa mille cinquecento miliardi di ricerca nel Mezzogiorno
è una priorità che deve pensare innanzitutto sul sistema delle partecipazioni statali e sui suoi programmi
Alla politica delle dismissioni più o meno motivati si deve accompagnare quella di promuovere impresse produzioni nuove
Non è tollerabile che nessuna delle imprese pubbliche abbia ritenuto di intervenire nel processo di industrializzazione delle aree terremotate e nei progetti per l'imprenditoria giovanile
La scelta di limitare l'impegno strategico solo al chimiche o all'aerospaziale e insufficiente e pericolosa in casi di sé in casi di crisi di settore
E comunque va rimeditata quella delle telecomunicazioni quella della siderurgia e quella dell'energia
Occorre affidare alla partecipazione statale una missione produttiva speciale per il Mezzogiorno condizionamento i loro investimenti
Assume in questa direzione valore angolare una nuova politica del credito per non Pelizza penalizzare contemporaneamente i risparmiatori che percepiscono tassi inferiori a quelli del Nord
E gli imprenditori che pagano tassi superiori alla media nazionale e questo non è dovuto al fattore rischio
Perché l'inefficienza del sistema del credito nel Sud che rende il rischio più alto non è colpa della cultura finanziaria dei meridionali
Ho un problema che giustamente il compagno matto non pone solo in riferimento all'articolo otto della legge per il Mezzogiorno ma per una riforma dei banchi meridionali
Il Sud impatta ha bisogno di una grande banca polifunzionale che sia in grado di stare sul mercato libero del mille novecentonovantadue che sia impresa del credito del parabancario e degli affari
La stessa norma della riserva delle forniture al Mezzogiorno se applicate in primo luogo dalle partecipazioni statali
Potrebbe creare quella domanda di impresa che non si sollecita solo con gli incentivi finanziati ma creando le condizioni ambientali e le convenienze di resa
è una norma da far rispettare anche creando un ispettorato di controllo e di intervento sostitutivo
Le condizioni della pubblica amministrazione
Sia quella dello Stato che quelle degli enti locali testimoniano che al sud il divario non è fatto solo di più disoccupazione e di meno reddito ma anche di meno giustizia gli apparati inadeguati e insufficienti
Occorre un intervento di qualificazioni mezzi strumenti e due omini rivedendo i criteri di accesso alla dirigenza di mobilità e di assegnazione di professionalità
è in discussione l'equilibrio della finanza locale nella quale vanno introdotti correttivi al respiro poliennale
Che prevedono per il Sud un piano di realizzazione di servizi sociali un fondo per la loro gestione e nuova occupazione qualificata
Si deve correggere complessivamente l'ingiustizia che si verificò quando fu storicizzato ed assorbito dallo Stato l'indebitamento degli enti locali
Che al Nord risulto altissimo perché usato proprio per dotarsi di quelle infrastrutture di quei servizi sociali che il Sud nona va assunta altresì l'esigenza di rivedere i poteri delle regioni meridionali nella prospettiva di accrescere quelli legislativi e di programmazione di limitare in favore dei Comuni quelli gestionali
Uno dei problemi costitutivi della questione meridionale infatti è dato proprio dal regionalismo fallito che provoca giuste critiche
Mai in fogli anche ingiuste incursione di altri centri di potere
Queste indicazioni lustro hanno in alcuni punti le nostre scelte precedenti
In altre integrano le riflessioni dei compagni Fabbri e De Michelis che hanno dimostrato grande sensibilità interesse competenza vorrei conclude richiamando la più importante delle esigenze per il Sud
Che è data dalla Sua anzi è insoddisfatta di concorrere al governo
E nato da questo il difficile rapporto tra lo Stato e le regioni meridionali quel quid che animato distorte concezioni dell'autonomia
Contestazioni e rivolto è una riflessione che era al centro dei famosi discorsi di Craxi a Bari
Nei quali appunto la stabilità politica ed inefficiente l'efficienza furono assunti come beni prima
Il Sud privo di certezze sentendosi senza governo e non credendo all'opposizione ideologica e di principio del PC e del movimento sociale si è collocato fino ad oggi in un'opposizione orizzontale e tutta propria
Descritta bene da un cielo delle libro del dopoguerra
è una condizione oggettiva non una scelta il morto il Mezzogiorno non vuole piangere alla ricerca di una sponda di cambiamento
Che potrà essere quella riformista si assumerà le forme di una politica pratica
In effetti il Mezzogiorno chiede di uscire dai programmi e di entrare nelle scelte e nell'opera di governo
Grazie
Conclusione
Corolla Cova
Economico
Compagni
Credo che
Non sia un riconoscimento rituale se si sottolinea la opportunità e la tempestività di questa iniziativa
Dei nostri gruppi parlamentari di Camera e Senato
In ordine a un problema attorno al quale alla riflessione del partito è antica
Avendo avuto anche occasioni il partito di ritornarvi
Sottolineando sollecitando una riletture un'attualizzazione dalla
E la situazione economica e sociale del Mezzogiorno
E credo che non ci è inutile
Considerare che anche allo Stato dalla vita democratica del Mezzogiorno
In violazione alla inadeguatezza
Delle politiche dell'intervento straordinario dalla politica complessiva dal governo nei confronti dal Sud
Una politica che ha in qualche misura ha generato i processi di degenerazione democratica
E che offrono un quadro per la verità
Non molto confortante della vicenda del nostro Mezzogiorno dalla vicenda politica e dalla vicenda economica
Una vicenda politica caratterizzata da fenomeni diffusi di trasformismo
E che hanno il loro punto di agglutinazione
Nella dispersione dalla nozione fondamentale dalla vita democratica Piana l'articolazione tra maggioranza e opposizione il sale vero dalla vita politica dalla vita sociale
Chiunque volesse dilettarsi a guardare i processi di deterioramento che stanno avvenendo nel Mezzogiorno
Scoprirà come persino le tradizionali forze di sostegno di un meridionalismo democratico sono afflitti da fenomeno di accusa di appassionati di appesantimento di stanchezza e anche di confusione
Torna in maniera arrogante un confuso rapporto tra sistema delle imprese istituzioni e sistema politico
In questo sorta di labirinto dalla meridionale
Il nostro partito farà bene
In qualche misura calarsi in questa realtà
Ma nello stesso tempo pigliandolo a distanza da alcuni fenomeni che vanno si vanno determinando
Nel senso che il rischio che si corre
E che si disperda
La nozione della dimensione nazionale di questo problema
E che tutto si consumi di una sorta di strategia
Di avvicinamento al potere facendo anche degli enti locali del Mezzogiorno una sorta di trincea spuria per questo tipo di allocazione di forze che giudico fondamentali
Credo che nessuno possa invocare ormai il beneficio dell'inventario
E che tutti ci si trovi coinvolti all'interno di un processo che complessivamente di degenerazione
Va avanti un dibattito che non assume la dimensione nazionale non raggiunge la prima pagina dei giornali
In Sicilia nel Mezzogiorno
Il problema dalla funzione degli Enti locali e dalla trasparenza dalla spesa pubblica si disperde
Non si riesce a definire una programmazione delle risorse raggio regionali né delle risorse nazionali
Lo straordinario suo vecchia soverchi all'ordinario che lo straordinario dallo straordinario ricaccia indietro ogni tentativo che pure e ogni obiettivo che abbiamo eravamo riusciti a conseguire in questo tipo di battaglia democratica
è stato giustamente accennato a De Micheli si lavora da da Conte lo stesso Fabbri nella introduzione
Che la cultura dell'emergenza e che tanto di Sesto ha determinato dalla politica istituzionale nella politica economica del paese nel Mezzogiorno ha effetti oso dire devastanti e drammatici
è stato quantificato poc'anzi il peso anche finanziario economico dell'intervento per le zone terremotate
Il rapporto che intercorre tra questa Spesal e la obliterazione dalla spesa dall'intervento straordinario che si è dimezzata negli ultimi negli ultimi anni
La dispersione dalla nozione dal raccordo tra spesa ordinaria e spesa straordinaria
Su uno scenario che ha intravisto e ha fatto vedere il dibattito sviluppare il dibattito politico su un elemento che oso dire di retroguardia
Se la legge del sessanta sessantaquattro dall'ottantasei contiene in sé la forza per aprire una fase nuova della politica in favore del Mezzogiorno
Rischiando di dividere ci addirittura attorno a questo tipo di battaglia tra chi ritiene la legge una sorta di toccasana
Una sorta di demiurgo destinato a cambiare nel corso del Mezzogiorno e chi viceversa la ritiene del tutto inadeguate
Io credo che sarà occorrerà rimettersi all'esperienza e sapere se nel vivo dalla esperienza maturino elementi spinte valutazioni che possono indurre a modificare nel corso dalla suo Pica azione se sarà necessario la stessa questo su questa legge
Ma e incerto però il partito fa bene
Sottolineare la necessità di una di loro lunghi una denunzia rigorosa sul piano politico essendo davvero paradossale che a due anni dalla legge non si sia riusciti a fare un passo avanti
Per cui questo complesso sistema resta soltanto una sorta di Cittadella Caffi Tiana che non ci riesce ad atterrare concretamente farà bene dunque il partito a porre alla al primo punto dalla propria agenda come del resto ha fatto dalla trattativa di governo la messa a regime la puntuale messa a regime di questa legge
Ma sapendo che al di là del regime dell'intervento straordinario
Tra di noi occorre fare una riflessione ben più approfondita
E sapere se le intuizioni originaria dalla Bat del meridionalismo socialista debbano essere in qualche misura riviste all'interno di questi sconvolgenti boh sconvolgenti modifiche
Dalla vita economica della nostro paese
Che va colta all'interno di questo vincolo crescente dalla internazionalizzazione dall'economia dalla mondializzazione dell'economia con quel che ne deriva sul piano dei rischi o come diceva De Michelis delle opportunità
E da questo punto di vista
Io credo che la nostra analisi deve essere spregiudicata
Sapendo che alla i problemi
E son vere che non rischiano di ricacciare indietro la concezione più rigorosa dell'intervento straordinario dalla politica per lo sviluppo del Mezzogiorno
E appesantita da una serie di questioni di problemi che hanno nelle politiche generali dal decentramento nel rapporto con le regioni che dovevano essere i soggetti fondamentali le forze di sostegno moderne nuove da una politica a favore del Mezzogiorno
Perché basta guardare alla serie dell'indice dispensa a favore del Mezzogiorno per rendersi conto che il punto di frattura fondamentale il mille novecentosettantuno la nascita delle regioni
Data la spesa ordinaria la spesa straordinaria
Le regioni vengono afflitte in un po'il tonno proceda un circolo vizioso di rachitismo deludono le speranze fondamentali dalla vita democratica dal Mezzogiorno sono strumenti non del tutto i nevai inadeguata alla rigenerazione dalla classe dirigente
Stabiliscono un rapporto di centralismo migliore
Con la realtà complessiva economica e istituzionale alludo alle istituzioni minore
In realtà appesantiscono quel processo di velocizzazione delle decisioni in che si concretizza la possibilità d'un approccio moderno alle questioni che ci stanno davanti
Ora io mi rendo conto che si tratta di stabilire un'equazione difficile tra la domanda di autogoverno delle popolazioni meridionali tra la domanda di partecipazione e la irrinunciabile esigenza della efficienza
Se io potessi esprimere una valutazione
Una censura al complesso sistema dalla sessantaquattro è che il procedimento di volizione amministrativa si spappolato ulteriormente riuscendo difficilmente a ricondurre ad unità
La farse
Dei meridionalisti definiscono eroica dell'intervento straordinario
Quello dal cinquantuno al sessanta era caratterizzata in tre Altai nessuna Nostalgia dalla vecchia Cassa del Mezzogiorno
Da un procedimento amministrativo che assorbiva in sé l'aspetto dalla progettazione dalla spese dalla esecuzione delle opere
In una situazione in cui l'autonomia dei processi decisionali veniva sufficientemente garantita
E se vogliamo essere realisti un sentiero un itinerario di riflessione da percorrere non può prescindere da questa da questo tipo di valutazione
Ma lo Stato credo che sia giusta la idea
Di una di partire da questa forte denunzia
Che coinvolge che coinvolge la responsabilità primarie del presidente del consiglio uscente
Che realizzava anche in questa sorta di unificazione personale quel tipo di aspirazione antica del mezzogiorno di vedere un raccordo persuasivo ed efficace vincolante tra spesa ordinaria e spesa straordinaria che io sappia non c'è stato nessun accenno in questa direzione ed è veramente paradossale mentre noi discutiamo di efficienza dalla macchina amministrativa constatare e son passati due anni nella inerzia più assoluta questo costituisce vorrei che fosse oggetto specifico
Di riflessione e di una sorta di indignazione collettiva dinnanzi a questa sorta dirà tempi mento grave che ha determinato ulteriore perdita di velocità nel nostro non nostro dal nostro Mezzogiorno nella realtà economica del paese
E quando si accenna
Alle diverse velocità
Del Nord dal paese del Sud o dal paese si mette il dito nella piaga nessuno di noi ignora o poi ignorare
Che il nostro paese sistema dall'azienda Italia si configura per le sue caratteristiche di fondo
Come un sistema caratterizzato da tassi di dalla di dinamicità tra i più significativi in Europa e vorrei dire anche tra tutti i Paesi industrializzati ma da qui ad avvertire APPA ad accreditare la idea
E si tratta proprio di assecondare
Una sorta di allocazione senza mediazione del Mezzogiorno all'interno delle logiche del mercato ecco quella che viene definita una sorta di selvaggia logica di deregulation ci corre parecchio
Nel senso
Che noi non possiamo disperdere all'intuizione nostra
Che la politica di sviluppo del Mezzogiorno non M. il rossetto territoriale
Non è pure se indispensabile logica di politiche urbanistiche ma è di mezzogiorno produttivo d'un mezzogiorno Pier concorre alla ricchezza complessiva del Paese
Erano le intuizioni di Pasquale Saraceno e di Rodolfo Morandi all'interno dalla Svimez e parlavano d'un Mezzogiorno industrializzato
E di un Mezzogiorno induce a Lizzadro ci deve parlare nel contesto d'una vicenda politica dal Paese che modifica radicalmente i parametri economici di riferimento
In un'epoca in cui tutto è dato dalla integrazione progressiva dei mercati in cui la stessa impresa si internazionalizzato a livello di Marangi amante e a livello di capitale finanziario
Oggi per esportare nel mondo non basta come si diceva quel commercio con la valigia bisogna creare strutture integrati multinazionali e la sinistra ha fatto bene noi per primi
Qualcuno conti tardo a liberarsi dalla logica d'una sorta di provincialismo angusto quasi comparisse Coppi il nostro potesse prescindere dal suo dopo una sua collocazione all'interno di questa sfida
Internazione di questa sfida mondiale di questa sfida internazionale dunque un mezzogiorno
Produttivo
Un Mezzogiorno però che non deve allontanarsi dal mercato su questo punto dobbiamo essere sin troppo chiari di perché di questo si nutre in definitiva la idea fondamentale
Del al riformismo socialista allocato nella logica di mercato
Ma che in poi invoca la presenza di un saldo governo dell'economia più Stato e meno assistenza questo sì ma più citate più governo dell'economia
Più capacità di utilizzare le risorse levi sulla politica gli strumenti nazionali dalla politica ordinaria cominciando dalla politica di Bilancio
All'interno di quella rispetto del vincolo di compatibilità meridionalista che non sono parole
Non sono parole
Sono invece vincoli largamente disattesi
E che hanno assecondato le ragioni storiche del dualismo del Paese un Nord ho sviluppato e un Mezzogiorno sottosviluppato ben è giusto il Mezzogiorno opportunità positiva
Per fare uscire il Paese dalla crisi ma con quali vincoli si può restare nella Teoria nelle affermazioni sulle quali è fin sopra fin troppo facile raggiungere consensi e registrare alla unanimità
Io pongo alcuni esempi
Il Mezzogiorno è stato destinatario
In grande Arenarie decisive dalla grande
Industria la chimica e la siderurgia
Bene chimiche siderurgia oggi sono in crisi
La siderurgia
Si trova dinnanzi a un appuntamento ineliminabile quella dalla concentrazione dalla razionalizzazione dalla ristrutturazione
Di un ridimensionamento dei propri spazi la chimica italiana è troppo piccola per competere nei mercati mondiali si parla di esigenza di concentrazione pari garantirebbe la competitività
Tutto lascia intendere
Che avendo gli Enti pubblici e gli Enti di Stato dispersa la loro nozione che ne legittimava la presenza tutto ciò possa corrispondere alla trasformazione in paurose carcasse vuote
Dei grandi stabilimenti che pur con le contraddizioni tuttavia avevano determinato lamenti di rottura facendo nascere anche a valle di questi stabilimenti quella imprenditoria
Di cui parlava poc'anzi Gianni De Michelis si rilevata da quegli studi dell'IRES fissi che evidenziano la vivacità
Di una serie di imprese nel settore metalmeccanico che addirittura riescono persino ad esportare che concorrono in percentuali assai significative in quella misero percentuale
Di colpo alla quale il Mezzogiorno concorra all'esperta azioni italiane
E anche questa e una valvola di lettura dall'arretratezza del Mezzogiorno in che termini mezzogiorno concorre alla bilancia complessiva commerciale del dal paese
Ebbene dinanzi a queste cosa cosa dicono le partecipazioni statali
Parlo nelle abbiamo sentito in questi giorni di riassetto di Arrè industrializzazione non sono stati presentati questi progetti dalla array industrializzazione
Forse signora che ancora oggi il passaggio dalla occupazione alla
O l'abbandono degli attuali posti di occupazione Mezzogiorno non significa la possibilità di invocare la mobilità del lavoro ricche nel Mezzogiorno ancora oggi dalla disoccupazione si passa alla disperazione
Se i dati e qui sono stati fatti io non voglio affliggervi con dati che sono nel dossier ma se si tiene conto che il rapporto dei disoccupati meridionali con il resto dell'Italia in Italia ci sono due due giovani sudditi disoccupati
Nel Mezzogiorno otto in alcune zone sette in alcune zone addirittura otto disoccupati su dieci giovani si dà la misure la dimensione come Laval la chiave di lettura in realtà di questo nostro moderno meridionalismo deve essere conciliata tra le esigenze sociali e della occupazione e e le esigenze dalla produttività
Del sistema dovendo sapere e sino a oggi questo è stato il limite la economia nel Mezzogiorno si è sviluppata sostanze sviluppata a me non pare che si sia sviluppata con in virtù di una contraddizione fondamentale di trasferimenti di risorse pubbliche
Trasferimenti secchi di risorse pubbliche
In una situazione fra l'altro e su questo vorrei richiamare l'attenzione dei compagni in cui registriamo anche nel Mezzogiorno una grande contraddizioni ricchi
O chi pensa che la Mezzogiorno non vadano maturando le condizioni perché un'intermediazione finanziaria moderna possa trovare spazio attraverso la emissione di titoli popolo Tunis su progetti credibili
E non su quei progetti diciamo le cose come stanno
Su progetti che non hanno nessuna logica industriale andiamo a vedere compagni che cos'è il primo consuntivo dalla industrializzazione nelle zone terremotate sia fatto tutto e il contrario di tutto
Le imprese diventano un terziario improduttivo parassitario con quel che ne deriva di pernicioso sul terreno della democrazia
Incapaci di reddito e da qui poi la registrazione di quella mortalità aziendale che nel Mezzogiorno raggiunge indici paurosi
Ma perché sino a quando non si scopre la logica di una si è qui il coraggio nostro dall'essere forte la logica del capitale di rischio
Perché fino a quando noi riteniamo di poter ancora portare avanti una politica meridionalista con i contributi di allentamento dei costi dei fattori produttivi
In una situazione in cui l'economia dei fattori viene a tua volta ad altre logiche
I compagni hanno più competenza di me essendo decisivo più i processi di innovazione alla ricerca scientifica le politica di mercato in una serie di questioni gli se la capacità dei servizi l'attrezzatura del territorio la vivibilità delle c'è TIR della città tutte quelle condizioni che registrano
Che realizzano le opportunità degli investimenti nel Mezzogiorno le opportunità degli investimenti
Quindi non è affatto vero che noi invochiamo il meridionalismo democratico debba chiudersi nella trincea d'un inciucio statalismo
Ma da qui ad affermare
Che non debba esserci un governo forte dell'economia che riesca ad utilizzare saldamente a livello centrale età a occorre dinari le politiche sindacali
Le politiche di bilancio poi che dico politiche sindacali perché tante volte
Anche i contratti del lavoro si muove in una logica del tutto diversa alla logica di rispetto delle compatibilità delle compatibilità meridionalisti perché di che si tratta in definitiva quale io non ne ho l'autorità ma credo che ci sia grande consenso ormai nel dibattito meridionalista
E in definitiva la chiave di lettura oggi del Mezzogiorno non consiste più nel divario di benessere
Il benessere diffuso
Una serie di effetti distorsivi su cui a lungo discetta la Sociologia tante volte cogliendo elementi di verità e tante volte descrivendo anche il Mezzogiorno in termini diversi da quello che mezzogiorno tutt'altro che passivo
Forte essendo è andata fortemente avanti la democrazia nel Mezzogiorno mezzogiorno che va letto attentamente ed è difficile leggerlo mezzogiorno che registra avanguardie culturali di primo piano
Nella letteratura nell'economia
Un mezzogiorno che dato perché vive queste struggenti contraddizioni
Tra la lucida coscienza proprio d'un illuminismo diffuso e di una a cultura avanzata nella Mezzogiorno perciò per tutti a Leonardo Sciascia che non lascia Palermo
Ho penso per tutti a Napoli ma chi è che può pensare che Napoli sia una città morta culturalmente ma sappiamo non sappiamo che a Napoli convergono i cervelli più pensanti dell'Europa torna iniziative che guarda caso sono private e che non vanno disattese
E si sa o non si sa che era un Baggio giorni a Napoli esiste già un'aria di ricerca scientifica
Di tutto rispetto come sa certamente che va potenziata cerco i dati sono quelli che conosciamo
L'otto per cento delle risorse destinate alla complessiva la ricerca scientifica vanno al Mezzogiorno e dai privati soltanto qualche briciola ulteriore ancora inferiore del cinque per cento
Va bene nei confronti di questo Mezzogiorno è possibile trovare momenti di stimolo delle energie interni al Mezzogiorno non in una logica di separatezza
Il sunto contrapposto al nord ma in questa dimensione unitaria sapendo che il Paese
E non può permettersi la esistenza d'una riga così vasta dal punto di vista democratiche territoriale
Che non concorre alla ricchezza complessiva dal paese e quindi alla competitività del sistema del sistema del nostro Paese prima del sistema Italia
Cosa dico uso dobbiamo dire dunque possiamo noi stare con le mani conserte dinnanzi a venti mila miliardi che si spendono per il terremoto
Io credo che le dimensioni hanno raggiunto una tale situazione di confusione di deterioramento dalla vita democratica che varrebbe la pena fare un pensiero di più anche a livello parlamentare
A livello parlamentare
Come cammina questa spesa quali sono le cose che si sono realizzate
Quali sono le cose che non andavano fatte e addirittura noi registriamo che quest'aria terremotata ora si estende di giorno in giorno con la una sorta di tecnica di interpolazione legislativa siamo arrivate a coinvolgere anche una parte delle Puglie
E sono le uniche cose che Maran
Perché quando alludevo al rapporto tra sistema delle impresa o davvero questione morale ma la questione morale non può essere più vissuta ciecamente deve essere vissuta conoscendo le questioni in cui si articola il circolo vizioso dalla corruzione nel Mezzogiorno
Cecilia via un dibattito ormai il sistema delle imprese mafiose
Abbiamo sentito no al partito comunista un dibattito in cui si cerca di pigliare alle distanze da questa presenza come rosso come il sale in tutte le combinazioni imprenditoria mafioso nonno dal sistema delle cooperative
E tutto poi finisce o ne parlo per provocazione compaiono parlo proprio per provocazione ma proprio le parlo perché sono convinto che i problemi che devono essere preminenti né alla battaglia dal Mezzogiorno devono avessero è un punto auto di qualificazione politica
Di qualificazione alta della politica
Perché diversamente lo discutiamo di queste cose ma i processi di lacerazione ulteriore
Dalla vita sociale dalla vita democratica vanno inesorabilmente avanti esista una questione sociale davvero a mezzogiorno da questo punto di vista e io certamente non mi esalto dinanzi alla contraddizione che vede il Comune di Palermo di Napoli e di Catania invocare allo Stato centrale
Anche se mi rendo conto che dinanzi all'impotenza questa rischia di essere la linea reale che va avanti altro che dispetto del sistema delle Autonomie
Il sistema delle istituzioni e dei poteri locali
Qui davvero rischia di andare in avanti non la efficienza non il contratto delle chiavi in mano e in mano di chi perché poi esiste un problema di gestione delle opere che si danno c'è un tiro alla fune nel Mezzogiorno
Sì consegno non ci consegnano gli acquedotti noi non li vogliamo non abbiamo la capacità di gestirli questo capitolo maledetto dei completamente non è un capitolo che posso al dissolversi tagliando il nodo di Gordio non è così
è molto più complicata molto più complessa e tutto ciò che stiamo facendo in questi mesi e in questo ultimo anno aggrava ulteriormente alle questioni tutti sentiamo parlare di consorzi nazionali pubblici privati e cooperative
E quella imprenditoria dal Mezzogiorno come si promuove come facciamo quali sono gli spazi deve vivere nei sedimenti asfittici dei subappalti
Fatti a prezzi a strozzature questo in maggio il giorno venti l'altro giorno aveva mezzogiorno che dobbiamo difendere se vogliamo trovare alleanze sociali e forze di sospendo che non tutela hanno interessi precostituiti ma che sono portatori di quel minimo di spaccio e di vivacità
Eppure in questi anni di vita repubblicana si sono realizzati nel Mezzogiorno al primo punto quindi dalla nostra agenda
La questione del Mezzogiorno per la quale non c'è da inventare niente conferenze
Possiamo tutti dilettarsi gli anni i nostri si sono consumati dalla scoperta dall'attualizzazione del meridionalismo classico un raccordo tra intervento ordinario e straordinario garanzia dalla GT invitati compatibilità meridionalisti opportunità del Mezzogiorno son tutte cose che sappiamo
A me pare che se abbiamo deciso di fare un seminario perché vogliamo dargli un livello operativa
Un livello puntuale
E mi pare che in questo senso questo o quel che sino a oggi abbiamo fatto
Di denunzia e di proposta
Deve sempre svilupparsi misurandoci senza arroganza sapendo che ci troviamo dinnanzi a una grande questione nazionale con umiltà sul piano delle proposte e ricercando le alleanze che in ogni caso nel Mezzogiorno sono necessarie
Con prende ora la parola che lo accompagnò Giorgio Ruffolo ministro per l'ambiente
Ma quando uno è
Quasi totalmente d'accordo con quanto è stato detto finora forse la cosa migliore sarebbe di non parlare ma io vorrei sottolineare la totale convergenza sulla diagnosi e sulle indicazioni programmatiche delle relazioni particolare relazione di Gianni De Michelis soltanto sviluppare brevemente qualche commento a margine
Mi pare che la relazione parta da una
Constatazione che difficilmente potrebbe essere contraddetta e cioè quella del fallimento della legge sessantaquattro come grande legge sintetica dell'intervento pubblico
Giustamente diceva De Michelis non dell'intervento straordinario ma del dell'intervento pubblico in quanto la legge sessantaquattro doveva essere ed era questa la sua grande promessa una legge di sintesi finalmente dell'intervento straordinario dell'intervento ordinario
E questa era una delle sue caratteristiche innovative che suscitavano le più grandi speranze quando la legge uscì mi ricordo notammo subito quali erano le potenzialità di questa legge ma anche quali
Erano i suoi rischi
Per le potenzialità stavano appunto nella
Sforzo di integrazione tra intervento ordinario e straordinario nella restituzione dell'intervento pubblico al soggetto politico direttamente interessato cioè alle Regioni del Mezzogiorno
Con la fine del grande protettorato della Cassa per il Mezzogiorno
E con lo spostamento dell'intervento verso le attività economiche che potessero dare più ampi risultati in termini concreti di occupazione di servizi avanzati di diffusione
Delle attività economiche
Queste erano le potenzialità della legge ma
Vi erano anche i grandi rischi di una legge come dire policentrica
E i grandi rischi li definimmo fin d'allora
Nell'assenza di un vero disegno programmatico
Nella debolezza delle istituzioni regionali e nella complicazione estrema del disegno amministrativo e procedurale della legge
Ahimè in questi anni abbiamo dovuto constatare che i rischi della legge hanno sopravanzato le sue potenzialità
E si è quindi arrivati alla situazione che Gianni De Michelis e denunciava si è avuto
In pratica quasi un blocco della attuazione della legge sessantaquattro è alate nella proliferazione di leggi e di interventi di emergenza
Ciò si vede sia dal punto di vista quantitativo che dal punto di vista qualitativo
Beh dal punto di vista
Quantitativo mettendo a raffronto come De Michelis ha fatto li stanziamenti la quantità delle risorse spesi o comunque impegnate si constata che vi è ormai una parallelismo una proporzione quasi eguale tra ciò che si spende o si eroga usi impegna con la sessantaquattro e ciò che si impegna e si eroga con tutte le e interventi a latere a cominciare dalla complesso duecentodiciannove settecentotrenta cioè leggi del terremoto cosiddette dal
Continuando con il figlio
E e e continuando ancora con la proliferazione di leggi regionali legge Calabria adesso si aggiungerà quella Sardegna quella Sicilia insomma è un bosco prolifera ante di Stra straordinario di interventi stra stra ordinari
Che si richiamano a quella che è stata sempre definita e con grande disprezzo ma sempre coltivata con
Grande attenzione e e tutela la logica dell'emergenza ecco la logica dell'emergenza sta sopravanzando ormai quella logica di programmazione che doveva essere ride stata dalla sessantaquattro è che invece non ha non è stata in nessun modo
Ricco
Ripresa
Di qui lo spreco e l'inefficienza qualitativa perché i risultati dell'azione meridionalistica non devono essere misurati soltanto dalla entità della spesa questa è un fatto che mi ha sempre in qualche modo contrariato
Si dice si spende di meno de I quattro dei cinque mila siamo tornati ai quattro mila io dico che forse
Sarebbe meglio spendere di meno ma vedere quali sono i risultati di questa spesa risultati in termini di prodotto pro-capite risultati in termini di occupazione risultati in termini di benessere sociale di standard sociali
E da questi i parametri che dovremmo misurare l'efficacia dell'azione neri violinistica
Ahimè l'inefficacia dell'azione meridionalistica non solo dal dato grezzo della Spesal spendere meno non è sempre
Peggio ma credo che nel Mezzogiorno abbiamo tutte e due le cose si spende almeno e si spende peggio
La proliferazione di interventi Stra straordinari ha portato ad una
Sviluppo di quella che potremmo definire la contrattazione spero che l'amata nel Sud il peggio che si possa avere tra combinazione di dirigismo e di e di lasciar fare e che favorisce la crescita delle erbacce del groviglio clientelare del groviglio sotto politico e affaristico nel Mezzogiorno
E e proprio l'assenza di un disegno programmatico di una strategia che ha condotto alla frammentazione alla polverizzazione di quelli che una volta si chiamavano interventi a pioggia
E e qui di qui l'esigenza di una svolta veramente di una svolta radicale
Non se non abbiamo bisogno di nuove leggi ne abbiamo fatte tante
Abbiamo bisogno di una razionalizzazione e delle strategie e degli strumenti e mi pare che da questo punto di vista le indicazioni che De Michelis davano siano indicazioni da condividere pienamente vorrei soltanto
Sottolineare alcuni dei punti più qualificanti di questo messaggio
Che stiamo stiamo elaborando qua
Certo occorre distinguere il vero intervento straordinario con centrandolo in pochi progetti finalizzati definiti da obiettivi precisi e orientati in settori strategici
è che
Settori appunto della
Politica ambientalistica della valorizzazione del patrimonio artistico e culturale dei servizi avanzati e moderni della ristrutturazione urbana e restituire
Gran parte dello sforzo finanziario all'intervento ordinario delle regioni e io sottolineerei degli enti locali dei Comuni che come giustamente Gianni diceva prima sono quelli più reattivi rispetto alle possibilità di intervenire direttamente molecolare mente laddove i bisogni si manifestano e dove possono essere immediatamente soddisfatti
Mentre le amministrazioni comunali si trovano oggi nella totale incapacità e impossibilità di assolvere funzioni primarie
Funzioni dalle quali deriva non soltanto la soddisfazione dei bisogni sociali ma anche le possibilità di occupazione nell'amministrazione e nelle attività
Produttive e poi
Terza direttrice di intervento dare respiro al mercato meridionale e dare respiro al mercato meridionale disboscamento il piccolo e grande dirigismo micro sovietico che a alligna atto nel mezzogiorno e che dà luogo a quel groviglio burocratico politico e clientelare che ne avvelena anche la vita sociale che e la fibra
Vorrei dire la fibra morale
Attraverso incentivi automatici e attraverso la flessibilità delle regole del mercato qui De Michelis ha fatto un'affermazione coraggiosa che bisogna che bisogna accogliere sulla quale bisogna insistere c'è un'ipocrisia della rigidità del mercato del lavoro dietro la quale c'è l'accettazione del sotto mercato del lavoro e del non mercato del lavoro cioè della gigantesca disoccupazione flessibilità significa darsi significa affrontare modernamente le grandi possibilità di mobilitazione di occupazione nel Mezzogiorno ci rileggiamo quello che diceva Giorgio foie tanti altri
In messaggi che sono purtroppo rimasti nella bottiglia
In mare
E sul piano istituzionale i Grandi Progetti
Non possono essere certamente più affidati ad una istituzione centrale del tipo cassa non si può
Tornare indietro ma non si può neanche permettere che si prolifera in petroliferi del l'entropia della progettazione di quelle migliaia e migliaia di progetti che non sono altro che domande di sportello
E qui bisogna veramente sperimentare l'accordo di programma come nuova formula istituzionale che combina l'esigenza della coerenza sistemica con l'esigenza della soggetto a Rita politica
Quell'accordo di programma che paradossalmente come dirò tra un minuto e poi la smetto
Oggi trova molte maggiori capacità di attuazione nel Nord che nel Sud e di qui il rischio di una nuova divaricazione di efficienza e di efficacia
Ricostruire il Nicu new Deal del Mezzogiorno intorno a dieci grandi progetti dico dieci appunto come numero simbolico che possano avere efficacia concreta non soltanto di mobilitazione
Economica e tecnica di risorse ma anche di risorse politiche di una mobilitazione starei per dire simbolica attorno a un grande sforzo che dia senso e che dia consenso alla riscossa del Mezzogiorno alla sua
Alla preparazione del Mezzogiorno alla vigilia
Di questo nuovo tremendamente impegnativo appuntamento europeo del mille novecentonovantadue qui vorrei sottolineare proprio di sfuggita e terminando l'importanza che in tali progetti può avere la frontiera ambientale
L'esigenza di impostare delle grandi operazioni di risanamento di tutela di sviluppi salvaguardia e di sviluppo dell'ambiente naturale e dell'ambiente archeologico storico
Artistico culturale del sud a partire dalle grandi operazioni di disinquinamento primario come quella che stiamo conducendo a Napoli nell'ambito del programma di salvaguardia alla istituzione e gestione e sviluppo dei parchi e delle riserve naturali
Alla difesa all'anzi e intervento a riparazione dell'erosione delle coste e dei grandi bacini idrografici interni alla difesa del suolo questo
E un'enorme frontiera una grande frontiera che si apre e che può essere utilizzata nella misura in cui saranno utilizzati nell'ambito di progetti
Finalizzati e concretamente finalizzati
Anche gli strumenti non solo della sessantaquattro
Ma anche di quei giacimenti ambientali che abbiamo inserito nel programma triennale di salvaguardia per l'ambiente si aprono dunque delle occasioni che potranno intanto essere utilizzate in quanto si avrà il coraggio si potrà avere il coraggio di enucleare dall'intervento straordinario ciò che realmente straordinario e strategico e ridare all'intervento ordinario alla responsabilità delle Regioni
Degli enti locali le possibilità di disporre di risorse per gli strumenti ordinari dell'amministrazione per i bisogni fondamentali delle popolazioni e ridare spazio e fiato al mercato attraverso il disboscamento
Del il dirigismo micro sovietico
E e altrimenti altrimenti effettivamente noi incorriamo in nuovi grandi rischi che non solo divideranno il Mezzogiorno ancora faranno ritardare il Mezzogiorno anzi
Sgancia era hanno il Mezzogiorno dall'appuntamento a europeo del mille novecentonovantuno ma lo sgancio Aranno dal Nord che è in grado di cogliere la occasione del novantadue io
Cito le esperienze che noi stessi stiamo promuovendo e conducendo quella degli accordi di programma sul Po
Quello degli accordi di programma sulle aree a rischio ambientale del Nord
I promuovendo questi interventi noi troviamo nelle regioni e nelle amministrazioni del Nord una ricettività immediata non ingombra non ingombra Ata da una serie di pastoie burocratiche di interventi locali
E nazionali che finiscono per insabbiare me
Insabbiare qualunque progetto e quindi c'è il pericolo che il successo di queste operazioni che si devono fare e che impegneranno migliaia di miliardi finirà per sviluppare un grande intervento straordinario programmatico al nord
Lasciando al sud quella che Fabbri richiamata
Citando una a sua volta mi pare compagna l'imperativo impero del particulare ecco qual è il rischio che ci sta di fronte ma anche le occasioni che possiamo cogliere e fronteggiare
Io pregherei i presidenti uscenti quando fresatura la loro attenzione magari di fare conversazione fuori perché diversamente la falla scarsamente
Recettizio soprattutto perché i deve parlare la parola verso il compagno Rino Formica ministro del lavoro
Siamo tutti ma
In cassa integrazione sia ventisei
Sì uscendo impeccabile tanto
No
Senza pretesa di organicità e di completezza
Mi limiterò a sviluppare due o tre punti partendo dall'Osservatorio che mi è in questo momento più congeniale
Quello del mercato del lavoro
La prima tesi che intendo sostenere e che senza una politica diretta a modificare a favore delle Regioni con maggiori problemi occupazionali
Il consolidato modello di distribuzione territoriale della domanda aggiuntiva di lavoro
Anche un elevato tasso di crescita
Non potrebbe impedire l'aggravamento della situazione del mercato del lavoro nel Mezzogiorno in generale e nell'aria insulare e calabrese in particolare
Vediamo né il perché il Mezzogiorno rimane nel complesso la vera area di crisi del Paese anche dal punto di vista occupazionale
Tutti gli indicatori lo dimostra
Il tasso di disoccupazione esplicita molto più elevato della media nazionale
La più bassa domanda di lavoro che comprime i tassi di attività soprattutto della componente femminile
L'aumento dell'indice di dispersione dei tassi di disoccupazione registrato nel corso degli anni ottanta all'interno delle ripartizioni territoriali
A fronte della riduzione fin quasi all'annullamento per le regioni Nordeste
E anzi proprio quest'ultimo dato quello dell'aggravarsi dei divari all'interno della stessa area meridionale
L'elemento più significativo che emerge dall'analisi dell'evoluzione regionale del mercato del lavoro che si è avuto nel corso di questi anni
Abbiamo così una situazione siciliana sarda e calabrese caratterizzata dei tassi di attività più basse
Ed ai tassi di disoccupazione più alti
Anche se gli ultimi dati sembrano indicare un certo miglioramento per la Sicilia
Particolarmente grave
E il problema dell'occupazione femminile
Le donne che entrano nella forza lavoro non sono più del venticinque per cento in Sicilia e del trentadue trentatré per cento in Sardegna e Calabria rispetto a una media del quarantadue quarantatré per cento del nuovo e di queste poi una sul tre uno su quattro resta disoccupata
Per cui le probabilità di una donna siciliana di restare disoccupati sono ad esempio doppie di quella di una donna piemontese
Abbiamo per converso una situazione relativamente più soddisfacente per quanto riguarda le regioni della fascia adriatica
In particolare l'Abruzzo il Molise che hanno visto notevolmente migliorare i loro indicatori e che appaiono ormai più distanti dalla ripartizione insulare calabrese che dal gruppo delle regioni del centro hanno in posizione intermedia e per certi versi ambigua
Si collocano Puglia e Campania ed in parte la Basilicata
Che hanno visto i loro indicatori convergere come il risultato di tendenze correttive del differenziate situazioni di partenza
Dovendo prestar fede
Alle previsioni che vengono formulate sulle prospettive democratiche nei prossimi anni i problemi in termini assoluti e relativi sembrano destinati ad aggravarsi aumenteranno la disoccupazione esplicita e là sotto occupazione soprattutto giovanile e femminile
Aumenteranno gli scarti tra i raggruppamenti di regioni che si sono già evidenziati all'interno dell'aria meridionale
La conclusione che desse ne può trarre e che a meno di un aumento dell'occupazione italiana dell'ordine del due e mezzo per cento all'anno
Sicuramente irrealistico e comunque legato a tassi di crescita del reddito monetario che risulterebbero esclusivi in termini inflazionistici la disoccupazione nel Mezzogiorno e soprattutto nell'area più debole
Rappresentata dalla ripartizione insulare calabrese e destinata ad aumentarle
A meno e questo il punto da considerare a meno che non si arrivi a modificare le regole di determinazione del salario monetario o non si intervenga per modificare la distribuzione territoriale della domanda aggiuntiva di lavoro rispetto a quello che si è avuto nel corso degli ultimi anni
Non è mia intenzione riprendere e sviluppare qui
Con l'ampiezza che meriterebbe il tema proprio della cultura e dell'impegno socialista di questi anni della politica dei redditi
Tuttavia un elemento di questa tematica dobbiamo isolarlo
E dobbiamo appuntare al cielo per un'analisi obiettiva ed approfondito
Un'analisi da condurre senza timori reverenziali per il Credit tradizionale mi riferisco in generale alla proposta già da tempo formulata e discusso
Di abbandonare la concezione del salario monetario come strumento di redistribuzione del reddito
A favore del suo utilizzo come strumento per promuovere il pieno ed efficiente impiego del fattore lavoro
Mi riferisco più specificatamente Agli estetiche in termini occupazionali si potrebbero ottenere nel Mezzogiorno
Con una maggiore mobilità del lavoro che potrebbe essere incentivata da differenziazioni non solo settoriali ma anche territoriali dei salari il relativo si tratta di una riflessione alla quale non credo possiamo sottrarci
E che va condotta come suggerisce un gran dei condomini sta laburista e James Smith tenendo conto che per limitarsi magari alla semplice reintroduzione delle gabbie salariali ma per operare come strumento di promozione della piena occupazione
A livello settorialmente territorialmente decentrata
L'elasticità dei salari deve essere garantita dall'arbitrato di organismi quasi giudicanti e da strumenti di ridistribuzione del reddito diverso
Ma almeno altrettanto efficaci della contrattazione salariale
Si tratta in altri termini di rivitalizzare gli strumenti propri dello stato sociale
Politica tributaria sussidi e servizi sociali e si tratta altresì di adottare una politica che sempre Mad ha definito delle nazionalizzazioni capovolte
Capace di conciliare l'autonomia il finanziamento e la motivazione della funzione imprenditoriale privata con la destinazione collettiva dei profitti
Ma è un tema che come dicevo prima dobbiamo per oggi limitarci ad appuntare come tema di ricerca e di riflessione più che di azione immediata
Per le implicazioni che esso ha per il ruolo del sindacato e per il profondo ripensamento che esso postula negli orientamenti nei programmi e nelle alleanze tra le forze politiche
Ciò che invece deve essere sin da oggi sottolineato anche in termini operativi riguarda gli obiettivi che si deve dare la politica volta di incentivare ed orientare la domanda di lavoro
La politica economica deve sì tenderei ad elevati test tassi di crescita dell'economia e con esso dell'occupazione
Ma deve nel contempo porsi l'obiettivo di realizzare una distribuzione della domanda aggiuntiva di lavoro
Più in linea con la gravità dei problemi occupazionali nelle diverse realtà territoriali e meno legato all'attuale assetto delle strutture produttive e socio economiche dell'intero Paese
Uno sforzo di documentazione e di riflessione
Lo abbiamo già avviato in questo senso dobbiamo concluderlo in tempi brevi
In quando si tratta di capire quali sono gli eventuali correttivi da introdurre nelle politiche per la flessibilità e per l'occupazione attualmente vigenti e che per certi aspetti dando l'impressione di aver avuto effetti di concentrazione territoriale a danno del mezzogiorno e soprattutto a danno di alcune regioni del Mezzogiorno
Si tratta di strumentare una politica per l'occupazione di tipo meno trasversale in meno hanno minimo e più calibrato sulle specifiche ed articolate realtà occupazionali del territorio
Penso e ne parliamo dopo all'innovazione che può rappresentare una politica dell'intervento straordinario centrata sulla gestione produttiva ed imprenditoriale del patrimonio culturale ed ambientale
Penso all'organizzazione di uno sforzo di progettazione di promozione dello sviluppo a livello locale
Penso ad una strategia formativa strettamente integrata con le altre politiche del lavoro e dell'occupazione e con l'incentivazione della nuova imprenditorialità una seconda tesi che volevo illustrare riguarda la necessità di innovare nella natura degli interventi a favore del Mezzogiorno
Nel nuovo destinatari nelle modalità delle loro canalizzazione
Comincerò con una considerazione che ci viene suggerita dagli studiosi di politica industriale
Cioè che ormai per farla con la perdita di importanza dello sviluppo quantitativo la convenienza ad investire
Non dipende più prevalentemente dal livello relativo dei costi unitari di produzione
E che come si sa influenzabile dagli effetti finanziari dagli incentivi finanziari e dal livello di dotazione infrastrutturale
Dipende invece anche sempre più dalla possibilità per l'impresa di cogliere strutturata e le opportunità offerte da un progresso tecnico che non conosce soste
E da un mercato internazionale sempre più aperto e sempre più integrato articolato e mutevoli
Il problema del Sud non va più un letto in termini di pura e semplice contrapposizione dualistica con il resto del Paese
La situazione del sud d'Italia non può essergli assimilata ai modelli dell'economia coloniale
Se i beni e ai margini della grande macchina del sistema centro europeo l'economia e la società del Mezzogiorno vanno invece viste nei loro nessi di interazione e di raccordo e di reciproca funzionalità con i mercati internazionali
Sono tutte considerazioni che porto non mettere l'accento sulla essenzialità delle caratteristiche di modernità
Di imprenditorialità e di efficienza che devono caratterizzare l'ambiente meridionale se veramente si vuole che si sviluppi un processo di crescita auto propulsiva di tipo competitivo
Una politica di intervento
Che in sostanza si risolvesse della infrastrutturazione forzata per portare la dotazione di capitale fisso del Mezzogiorno ai livelli del Nord
Senza cambiare una virgola
Rispetto ad altre l'arretratezza i alla compromissione delle strutture decisionali e gestionali i alla marginalità delle forze genuinamente imprenditoriali
Rischierebbe di risolversi in un nuovo clamoroso insuccesso
Purtroppo anche la costruzione del nuovo intervento straordinario regolato dalla legge sessantaquattro
E sinora consistito prevalentemente nella creazione e nel riciclaggio di una serie di scatole vuote che si aggiungono ai tradizionalisti tutti collegati all'intervento straordinario
Anch'essi svuotati di obiettivi uomini e funzione
Nel migliore sorte ha avuto in tal senso la legge quarantaquattro per la creazione di imprenditorialità giovanile
Il lavoro che andava fatto in questi anni e rispetto al quale siamo rimasti drammaticamente indietro era la riforma in alcuni casi la rifondazione delle istituzioni anche economiche del Mezzogiorno
Camere di commercio organizzazioni di rappresentanza istituti di credito associazione di soggetti produttivi università
Il tutto in funzione di un ruolo centrale degli enti locali a cui è mancata in manca tuttora la capacità di iniziativa e di coordinamento in funzione dello sviluppo economico ed imprenditoriale
Tant'è che un paio di mesi fa il Governo ha ritenuto con decreto legge numero diciannove di dover prevedere la possibilità di disporre il comando presso i Comuni e le aziende municipalizzate della Sicilia di funzionari dell'amministrazione centrale abbiamo una situazione che proprio in quanto diversificata
Richiede interventi diversificati che vanno concepiti e gestiti soprattutto in loco
Abbiamo una nuova legislazione dell'intervento straordinario che coinvolge direttamente nella domanda di trasferimenti finanziari la cosiddetta sorge attualità minori
E da un ruolo centrale alle Regioni come principali soggetti di domanda e soprattutto di unico filtro per tutte le azioni localizzabili nel territorio regionale
L'analisi di quanto essi non avvenuto e sta tuttora avvenendo mostra però come di fatto la progettazione locali sia mancata questo compito
Sì alla soggetto qualità minore sia alle stesse sì regioni
Appaiono non appaiono in grado di presentare progetti se non oggetti tradizionali in larga parte frutto ho seguito di precedenti richieste insoddisfatte ho scartati
Sì a cioè la netta sensazione che le nuove responsabilità abbiano colto impreparato gli amministratori locali
Esaltando la classe dei professionisti che sia appropriata per quanto possibile delle attribuzioni e dei compiti propri della progettualità sociale
Rischi enormi
Connessi all'affidamento pur tuttavia in alcuni casi necessario ineludibile della gestione degli interventi ad ambienti locali poco attrezzati
Ah svolgerà un ruolo promozionale e spesso degradati e talvolta condizionati da organizzazioni malavitose
Senza la tradizione di autogoverno e di bilanciata presenza di funzioni urbane sul territorio
E insieme con una lunga tradizione artigianale commerciale di agricoltura non di sussistenza
Ma organizzata in funzione del mercato costituiscono i veri fattori di successo del terzo modello di sviluppo in Emilia Romagna in Toscana
E nelle Marche
Ne dà meno
Sono peraltro i problemi relativi alla concessione di servizi il nuovo istituto al quale si pensa di poter far ricorso per impedire che gli investimenti pubblici restino impantanati né il labirinto di Marco di macchinose procedure amministrativa
Se non funzioneranno i sistemi di controllo la concessione rischia di tradursi nella delega completa ad alcuni corpi estranei di tutte le funzioni della pubblica amministrazione
Col risultato indubbiamente positivo di veder realizzate c'era al celermente le opere ma col rischio però politico
Di creare un nuovo sistema di potere feudale che intrecciando mercato economico il mercato politico farebbe perdere di vista l'obiettivo dello sviluppo produttivo ed occupazionale
Che il rischio non sia solo teorico e proiettato nel futuro ma concreto ed attuale lo possono testimoniare
Quanti sono quotidianamente a contatto per una ragione o per l'altra con la realtà del dopo terremoto
Accanto a positivi di sviluppo accanto a positivi sviluppo di inserimento nel circuito della vita moderna di centri sinora emarginati appare anche l'altra faccia della medaglia
Quella dell'assalto ai flussi finanziari da parti di poche ma ben organizzate macchine
Del potere politico economico che fanno ad esempio ma Ambassade degli appalti per l'industrializzazione dei comuni del cratere
Preoccupandosi più di spartirsi gli utili e le tangenti dell'esproprio delle aree delle forniture della progettazione delle consulenze
Che di dar vita ad attività con reali prospettive di mercato ed effettivamente destinate ad assorbire manodopera
A tal proposito va anzi detto di più
Io non so valutare quali sia esattamente la dimensione del fenomeno
Ma a giudicare dall'attenzione che ha cominciato a dedicarmi da qualche tempo la stampa più avvertito con resoconti ed analisi sempre più articolate e sei certamente notevole
Mi riferisco al peso che la criminalità economica sta assumendo sul piano imprenditoriale
Si tratta come è stato appositamente rilevato di organizzazioni mafiose e camorristiche che tendono sempre più a costituire veri e propri sistemi di Holdings tipiche del capitalismo finanziario
Obiettivo di tale sistema di impresa è quello di accumulare
Profitti e di espandersi operando separatamente e con logiche diverse ma in modo tuttavia coordinato e coerente sul mercato criminale e su quello legale
Ad una rete di controllo articolato delle regioni meridionali e finalizzata ad appropriarsi delle rendite rese possibili
Dalle varie forme dell'intervento pubblico si collega una presenza nelle aree forti nazionali ed estere dove Piaggio ai buoni e redditizi risultano gli investimenti industriali e soprattutto finanzia in questo circuito vengono progressivamente inseriti informa spessa inconsapevole quasi indolore il ceto politico ed amministrativo locale ed il ceto professionale
Sempre più peraltro coincidenti tra loro il primo come canale di erogazione dei flussi di denaro pubblico
Il secondo come detenuto detentore dell'Expert tis progettuale e delle entrature e dei collegamenti necessari per accedere ai flussi stessi
E spesso proporlo attraverso l'intermediazione del ceto professionale che si saldano alleanze
Intese o semplici complicità tra il ceto politico amministrativo affarista e clientelare da una parte e l'imprenditorialità camorristica dall'alto
Così come la moneta cattiva scaccia la moneta buona
Vengono emarginati gli imprenditori veri e di professionisti che non intendono vivere e prosperare di intermediazione politica e Pseudo imprenditoriale
Aumentano i costi e si vanifica l'efficacia degli interventi mentre rischia effettivamente di sparire insieme con gli elementari presupposti per un'economia pienamente legale qualsiasi parvenza anche di legittimità
Democratica
L'intercettazione malavitosa dei flussi finanziari o la loro gestione clientelare
E link produttiva e improduttiva rappresenta un insieme con l'inefficienza lo svuotamento degli organi dell'intervento straordinario degli enti locali la ragione vera dell'insuccesso della politica
Delle loro aziende e degli organismi operativo
Le azioni sono state sinora legate alle più regia dello sviluppo l'una dopo l'altra di Montale
Da quella delle economie esterne a quelle del sostegno del reddito gli a quelle dell'ENI diseconomie di scala anche oggi c'è una risposta di bontà
Lo sviluppo del terzo settore
Ma anche qui dobbiamo intenderci come ci dice il come ci dice l'esperienza nelle economie che come quella meridionale non occupano una posizione di avanguardia tecnologica
E più facile che il settore terziario diventi il ricettacolo di inefficienza e di sussistenza clientelare che spina dorsale dello sviluppo
Se ciò è vero il terziario sul quale contare non può essere prevalentemente un terziario di servizio
E in particolare un terziario di servizio a quell'industria che è scarsamente sviluppata nel Sud
Ma piuttosto un terziario produttivo un terziario cioè che non sia condizionato dalla limitatezza della domanda ma sia invece esso stesso in grado di attivare per il meccanismo delle interdipendenze settoriali lo sviluppo di una miriade di altri attività ad viabili e gestibili in forma decentrato
Non mi resta per concludere che ritornare al problema politico della individuazione e della mobilitazione delle forze su cui contare per l'attuazione di una politica di sviluppo legata all'ottica dell'inserimento nei mercati internazionali e finalizzata alla crescita dell'occupazione
Il problema è mia viso duplici
Primo
Come riaggregare i lavoratori dispersi rompendo le solidarietà oblique e spesso inconsapevoli
Che si sono stabilite con la pseudo imprenditorialità degli appalti
Delle forniture pubbliche dell'intervento pubblico in genere
Per creare invece di nuove con il gruppo sinora limitato ma certamente attivo di autentici imprenditori che vivono e intendono vivere di mercato
Secondo come guadagnare al disegno di uno sviluppo legato alla razionalità economica e di mercato più qui al modello clientelare
Anche quel ceto di borghesia professionale ed intellettuale che rappresenta un po'il fatto nuovo nell'evoluzione della struttura sociale del Mezzogiorno
E che oggi dietro il paravento di una improbabile ruolo di alfiere del progresso di un terziario moderno ed avanzato
In buona parte svolge il ruolo effettivo e ben ripagato di legittimazione delle forme anche distorte
Di utilizzo delle risorse di cui il sistema di potere politico clientelare dispone a pieni ma
La parola all'accompagna il senatore Gennaro Acquaviva
Ma io seguirò la la l'ordine che mi è stato assegnato nel senso del suo stato precettato credo a parlar di strumenti ed i soggetti quindi mi limiterò a questo spero che i compagni non si non si annoieranno eccessivamente stante anche l'ora
Un po'tarda qui siamo giunti
Strumenti innanzitutto
Il primo è quello
Naturalmente della legge di cui stiamo discutendo la sessantaquattro
A parere mio la legge va reimpostata Mar rilanciata
Deve tornare ad essere una legge aperta in grado di operare secondo le logiche del coordinamento non dello scalo di piccole o grandi nicchie come abbiamo sentito stamane più volte
Devono essere riqualificati dentro la legge
A proposito di strumenti in particolare i due fondamentali l'intesa di programma l'accordo di programma
Che sono stati sporcati qui ce lo siamo detto in una tavola rotonda un mese fa a fini elettorali per agevolare dismissioni industriali più che per realizzare nei fatti lo spirito e l'iniziativa che la legge consente io vorrei spendere una parola su questo tema dell'accordo di programma perché spero esca nella riflessione conclusiva che faremo questa sera comune elemento di fondo come mi pare in parte già De Michelis e ne trattava nel suo intervento l'accordo di programma è uno strumento fondamentale compagni non possiamo dimenticarlo perché consente innanzitutto di mettere insieme la programmazione con l'attuazione senza soluzione di continuità e senza cadute è uno strumento di democrazia operante perché pone sullo stesso piano di impegno e responsabilità soggetti diversi e perché favorisce l'effettivo coordinamento dei centri dispensa sul territorio è uno strumento flessibile
Che può essere applicato alla piccola come la grande scale che richiede in prospettiva un potenziamento delle risorse finanziarie delle strutture di promozione di assistenza
Sono insomma intese Accordo di programma gli strumenti essenziali per l'attuazione dei progetti strategici e devono vedete nel dipartimento un soggetto da valorizzare nel ruolo non solo di verificatore della congruità ma di promotore diretto ed indiretto della progettualità più avanzate
Tra l'altro
Attraverso gli accordi di programma è possibile recuperare anche la progettualità dispersa delle regioni e realizzare una mobilitazione vasta più vasta dell'usuale delle risorse fondi ordinari fondi straordinari
Comunitari capitale privato
Questo strumento consente altresì un corretto esercizio vorrei ricordarlo per memoria ma questo lo abbiamo ben presente tutto un corretto esercizio dei poteri sostitutivi
Così come previsto dall'articolo sette della legge in rapporto a contesti specifici a precise inadempiente
Accanto a questi strumenti fondamentali previsti nella legge
Io vorrei pregare due parole
Su
I soggetti istituzionali e non
Che dovrebbero che possono e dovrebbero innestare di innervare l'azione di rinnovamento che noi oggi ci stiamo dando
Dovrebbe essere lo stesso spirito
Che anima gli accordi di programma dovrebbe essere introdotto nel rapporto tra i diversi soggetti dell'intervento straordinario
Innanzitutto ponendo fine ad una concorrenza in Terna
Che vede l'agenzia come protagonista diciamo così di un tentativo di riacquistare una centralità che la legge non gli consente io vorrei essere esplicito su questo perché spero possa essere ripreso nelle conclusioni
La funzione primaria dell'agenzia e quella di garantire un rapido deflusso dei finanziamenti e soprattutto di vigilare sull'effettivo utilizzo
Evitando anche attraverso un'opera di assistenza il manifestarsi di ritardi eccessivi di sprechi ingiustificati
Questa è la funzione dell'agenzia non altre
E per quanto riguarda gli enti a parere mio nella riflessione che possiamo fare oggi è opportuno che guardiamo non tanto alla tradizionale collocazione degli Enti di promozione
Quanto alle funzioni io tenterò di fare uno sforzo ripeto di grande sintesi per identificare funzioni possibili
Di ricollocazione di questi strumenti nell'ambito dell'intervento che stiamo delineando
E quindi partirei dalla formazione
A parere mio nella formazione deve essere ribaltata la logica del finanziamento a sportello dei progetti proposti da soggetti esteri che non riesce neppure a saturare la disponibilità finanziaria esistente l'esperienza di questi mesi
A parere mio va definito un grande programma di formazione
Che vada in profondità che punti ad una generale riqualificazione culturale professionale degli interessi
Che interessi una con pluralità di soggetti enti locali imprenditori artigiani lavoratori famiglie io vorrei qui ricordare l'hanno fatto in parecchi l'inizio dell'intervento straordinario
Questi i mitici anni cinquanta quando la formazione fu veramente una grande spallata
Accerto a tanto conservatorismo e arretratezza culturale del Mezzogiorno noi abbiamo bisogno di una simile grande spallata di uno scavo profondo dell'aratro formativo
Non delle nicchie di questa o quella formazione che l'hanno non lasciano tracce salvo possiamo dirlo con formiche
D'accordo con lui salvo i profitti delle società che spesso fanno formazione
E la stessa impostazione deve riguardare l'assistenza limiti
All'imprenditorialità
In Cai che qui il proliferare di iniziative di soggetti sta generando una grande confusione è un grande disorientamento tra gli imprenditori mi viene meridionali che non sanno come muoversi tra i fuochi artificiali del terziario avanzato
Sostegno muro mirato alle aziende strategico non può essere lasciato alla causa su Alitalia alle all'improvvisazione
L'assistenza va legata al territorio va incardinato al negli enti che sono presenti capillarmente nel Mezzogiorno va posta in grado di recepire di interpretare i fabbisogni dell'impresa
Nella logica del potenziamento del coordinamento rientra la cessione di capitali degli enti attualmente detenuta in misura eccessiva questo l'abbiamo riconosciuto in molti dall'agenzia in modo da ampliare la base dello chalet di questi strumenti da operare nella direzione di un rafforzamento sul piano finanziario
Solo in questo modo possono essere affrontati settori come l'agricoltura il turismo che rappresentano tutti noi lo sappiamo una semplice Orsa enorme potenziale reale per il Mezzogiorno
Ma accanto diciamo così ai soggetti istituzionali ve ne sono
Diciamo nell'ambito del tradizionale intervento straordinario altri soggetti che vanno richiamati ad una Q coerenze ad una congruità
Non voglio farvi perder tempo sulle partecipazioni statali presumo che ne parlerà il compagno marzo
Oggi diciamo che le partecipazioni statali tendono piuttosto che ha svolge un ruolo attivo dentro questo quadro a mettersi
In fila quasi nella nella nella nell'Elenco degli aspiranti beneficiati della legge preferendo le iniziative più accattivanti come l'assistenza ai giovani imprenditori rispetto a quelle più impegnative
Ma non è solo qui che diciamo nell'ambito dei soggetti
Non istituzionali l'intervento può essere l'intervento nostro la proposta nostra può essere rafforzativa e critiche in particolare la situazione più critica
Va ricordato prima anche De Micheli se si manifesta nel settore delle banche meridionali
Già oggi debolezza nemico sotto il profilo imprenditoriale come tutti sappiamo
Settore che rischia di essere travolto dalla scadenza del novantadue il suo dello diceva ancora Conte non ha una grande banca all'altezza della situazione come dimostrano i dati riportati nel dossier e che rappresenta questo fatto rappresenta un handicap gravissimo rispetto al Centro Nord
A parere mio vai innalzato il livello di efficienza e di imprenditorialità delle banche meridionali
Attraverso
Iniezioni di mezzi e di conoscenza vero e proprio nuovo ente dall'esterno che non debbano peraltro comportare modificazioni sotto il profilo dell'autonomia
Ma accanto alla grande banca polifunzionale un secondo livello occorre re penso a ripensare e ricostruire una grande banca d'investimento e di sviluppo di cui il mese in forme di soggiorno ha bisogno fondamentale che sia in grado di operare
Come un polmone finanziario per le imprese meridionali e come promotrice di processi di consolidamento delle strutture aziendali
A parere mio questo soggetto potrebbe e dovrebbe formarsi come espressione di logiche consortili che vedono presenti le strutture creditizie e finanziarie del Mezzogiorno in alleanza con grandi istituti nazionali
Ha bisogno
Una congerie di altri
Soggetti non istituzionale di cui spesso ci dimentichiamo e che io voglio chiamare all'appello proprio per lui rime memoria nostre e ricordo nostro nel momento in cui riepiloghiamo le ragioni della nostra iniziativa della nostra azione rinnovata per il Mezzogiorno
Soggetti che vanno re immessi coinvolti nel processo di trasformazione proprio quelli che hanno radicamento nel territorio al servizio dell'autonomia locali pensa legame di commercio
Spesso le dimentichiamo o non ci impegniamo per realizzare una riforma una riforma in Terna
Penso alla cooperazione pensa l'associazionismo anche iniziale anche modesto come si realizza nel nel Mezzogiorno penso a iniziative di grandi soggetti
E collettivi come Confindustria e Confcommercio che hanno non a caso in queste settimane in questi mesi individuato processi e modalità di iniziativa sicuramente innovatori interessanti comunque nel Mezzogiorno
Coordinamento deve estendersi la potenzialità di potenziate mento delle stanzia anche a questi soggetti
In una politica
Che FLI favorisca nella più ampia partecipazione possibile io vi ringrazio
Fai Acquaviva la parola al senatore Giuseppe Petronio sottosegretario dimissionario
Conforme al dipartimento del mezzogiorno sociale per prego
Mostra
No
Ovviamente i compagni
Porterò in questo mio intervento
L'esperienza del ruolo svolto o per meglio dire non svolto
Nell'incarico di sottosegretario a mezzogiorno del Governo Goria
I seminari di stamani ritengo
Visto nell'ottica del superamento degli estenuante di proficui dibattiti sul da fare
In cui ognuno pontifica
Rischiano di confondersi una responsabilità storica dei partiti e delle loro politiche
Accanto a proposte per la prospettiva tese a puntualizzare la posizione socialista per i prossimi anni
Deve avere un obiettivo di attivare tutte le fonti di spesa possibili a sostegno dell'economia meridionale
In questo momento per alcune regioni del Sud
Il vero problema è quello della sopravvivenza
Per cui occorre invertire la tendenza confermata si corre il ministero Coria
Che ha avuto nella stagnazione o la sua caratteristica preminente
Basti pensare alle norme risorse disponibili
Quello dell'intervento straordinario del figlio della CEE
Oppure a quelle previste per la Calabria in una delibera del Consiglio dei ministri che non si riesce a far diventare legge dello Stato da molti anni
è inaccettabile che una moglie fatta a evidenzia mentre non vengono utilizzate
Disattendendo le attese di tutti
In primo luogo delle forze economiche vocali
A causa di esasperanti lentezze burocratiche
La prima questione perciò consiste nel creare un sistema di finanziamenti snello e di facile accesso soprattutto per le piccole e medie aziende
Van nello stesso tempo riconsiderata
La tesi secondo cui per accorciare il divario Nord o Sud tutt'sia sufficiente aggiungere risorse straordinarie quelle ritenute ordinarie
Specie se poi questo puntualmente non avviene
Il mancato coordinamento tra l'intervento ordinario e quello straordinario
Il dato inconfutabile
Dell'inesistenza del primo cade in graduale decremento del secondo
Inducono ad affermare che occorre attivare meccanismi di accentuata accelerazione della spesa ordinaria
Superando pastoie amministrative le attuali politiche d'intervento
Voglio aggiungere a questo riguardo
Che se è vero che le ragioni debbono fare di più
Per una reale programmazione delle risorse
E in gran parte dello Stato e delle politiche di pure ovale gestione a pioggia delle risorse
Realizzate nel corso degli anni la responsabilità del mancato sviluppo
La mancata applicazione era sessantaquattro
Gli approfondimenti postumi e per ciò stesso banali del ministro Goria
Sulle condizioni di applicabilità della legge
Nascondevano in effettiva volontà di perpetuare nel tempo una posizione di egemonia democratica cristiana
Tant'è che i primi decreti d'attuazione tagliando le prime scelte operative
Sono venute solo dopo che l'agenzia
Sotto la guida del suo nuovo presidente
Ha ripreso compiutamente a funzionare
Caratterizzandosi per una ricerca puntigliosa di potere
Pesa quasi solo ad ammodernare il vecchio sistema cassa e a rimpolpare la gestione separata dei completamente
A proposito della quale
Ritengo che la via obbligata non può che essere quella del trasferimento delle opere dinanzi a Dio alla Regione
Allo scopo di evitare che la spesa prevista di Evita ancora di più
Tenuto conto che i circa dieci mila miliardi previsti dall'apposita delibera CIPE
Sono oggi largamente insufficienti e che la previsione più ottimistica dia cresce di circa sette mila miliardi
Occorre perciò contrastare
Ogni tentazione alla gestione clientelare dell'intervento straordinario
E procedere speditamente verso l'applicazione della nuova legge che rappresenta in ogni caso in questa ottica un elemento di destabilizzazione del vecchio sistema di potere ed introduce elementi di programmazione su cui costruire una nuova politica
Il Dipartimento cento dal nuovo sistema dell'intervento straordinario deve essere potenziata e qualificato
Allo scopo di fornire precisi indirizzi programmatori alle regioni
Coordinare le politiche di intervento
Incentivare opportuni accordi di programma
Con cospicui investimenti finalizzati a creare sviluppo e l'occupazione
E non per rispondere alle esigenze congiunturali
Di grandi gruppi come la viottolo viventi
Oppure di studi di ingegneria sponsorizzati con poco buon gusto
Al solo scopo di drenare una parte cospicua dei finanziamenti previsti per il Meridione
Nel frattempo occorre procedere alla correzione di alcuni meccanismi gestionali
Ad iniziare dall'agenzia
Che con il suo comitato di gestione scimmiotta la vecchia Cassa
Andando a meglio definire alla sua competenza nonché quelle degli enti collegati all'intervento straordinario
Sia quelle esistenti che vanno spunti per qualificarmi agli interventi
Oltre che per gli scarsi risultati ad alcuni di essi ottenute
Sia qualcuno da costituire ex novo
Come la spinse sud che va affermato in quanto comunemente ha ritenuto strumento di gestione superfluo e di parte
Detto questo e gli strumenti di intervento straordinario
Voglio aggiungere che va integrato il vecchio modello di sviluppo
Puntando maggiormente alla valorizzazione delle potenzialità esistenti all'interno della realtà meridionale
Ritengo cioè che occorre partire delle risorse umane e materiali esistenti
Dalla terra dall'ambiente dal tessuto di piccole e medie imprese
E di incentivare l'apporto degli istituti scientifici e dei centri di ricerca
In modo da realizzare un processo di sviluppo che valorizzi avendo Oggiono che sia al tempo stesso saldamente radicato
Nel territorio dalla realtà esterna
In questo senso ritengo che ha un grande ruolo possa essere svolta dalle innovazione
Però per aree sulle specificità territoriali ad innovare profondamente
Sia per evitare che altri motivi di squilibrio si sommerà a quelle esistenti che per spostare all'asso dell'intervento straordinario
Verso il sistema produttivo ritraendo in qualche misura dalla prevalente realizzazione delle sono infrastrutture
La ripresa dello sviluppo meridionale passare cioè attraversa alcuni capisaldi
L'accrescimento della competitività dell'apparato industriale esistente o in via di formazione
La stimolazione ed il sostegno verso nuove attività economiche
Nei comparti in cui sono possibile la terziarizzazione del settore agricolo industriale che l'apertura del Mezzogiorno agli investimenti che favoriscono la grande trasformazione tecnologica in atto
Nello stesso tempo occorrerà superare una serie di handicap se non trascurabili
Quale l'inadeguatezza della ricerca scientifica
E l'arretratezza del sistema bancario e finanziario
Che porta ad avere nel Sud il costo del denaro nel credito ordinario di oltre due tre punti superiore che nel Nord
Fino ad arrivare alla questione dalla grande malavita organizzata che si traduce in costi enormi difficilmente quantificabile di ordine sociale culturale e va anche economico per la stessa azienda operante nel Meridione
Occorrerà inoltre ai prossimi anni
Concentrare maggiore risorse più qualificati interventi nelle arie che per variegato nel variegato panorama del Mezzogiorno risultano più detto
Si dotano come quella della Calabria della Basilicata
Per la Sicilia di alcune zone della Campania della Sardegna
Non sono omologabili a criteri di carattere generale
è necessaria una politica differenziate
Che rifuggono i decreti legge preso sotto la sento dovrà dare risposte immediate
Ha problemi drammatici
Che sono il risultato di una malattia non curabile con l'ordinarietà
In questa direzione occorre io ritengo uno sforzo collettivo
Anche in mi previsione per la scadenza del mille novecentonovantadue
Alla quale religione citate non possono aggiungere stremate in uno sforzo teso sono al superamento della quotidianità
Il grande problema dell'ESA occupazione Sud specie quella giovanile
Sia fronte si risolve attivando con tempestività tutti i meccanismi possibili endogena ed esogena
In uno sforzo congiunto
Che deve vedere impegnate anche alle partecipazioni statali
Dico questo senza la ritualità consulente
Comprendendo le difficoltà di una loro presenza nel Meridione
Ma nello stesso tempo consapevole che la politica presenza visto dello Stato nel Sud
Non può essere contrastata e vanificata proprio dalle partecipazione statale
Le partecipazioni statali debbono perciò uscire dall'equivoco
Definire le condizioni per poter investire nel Mezzogiorno
E cessare di essere se stesse fruitrici dell'intervento pubblico
O come a Crotone in Calabria realizzare solo una politica di rapina
Perché il loro ruolo che ne giustifica la presenza è quella di essere un elemento di sviluppo dell'intero Paese
Va inoltre ridefinito il ruolo della legge quarantaquattro
Intesa erroneamente come legge per l'occupazione giovanile nonno come è giusto per la creazione di nuove imprenditorialità i risultati certamente non sono esaltanti
In quanti comitato per la sua attenzione si è caratterizzato per una gestione burocratizzata
Tesa ad un perfezionismo salottiero che nulla a che vedere con la reale esigenza dei giovani imprenditori
I recenti sei mila posti di lavoro entro l'ottantotto
Propaganda di con grande fragore dal ministro Goria
Le difese d'ufficio del senatore le vite di questi giorni
Altro non sono che il tentativo di mascherare il fallimento di questa gestione e di conservarla per il futuro
A mio giudizio
Occorre perciò accantonare i grandi obiettivi non realizzabile
E fare del Comitato una sezione autonoma di credito speciale presso l'IMI
Il Mediocredito centrale oppure presso il dipartimento per il Mezzogiorno
E concentrarmi all'attività solo nelle regioni a più scarsa presenza imprenditoriale
Per concludere
Ritengo che il nostro partito debba puntare
Ad uscire dall'attuale congiuntura può decisioni chiare
Che si possono compendiare
Nella necessità di una guida politica veri ed autorevole meglio se socialista ministero per il Mezzogiorno
Ed era la piena attuazione di tutti gli strumenti di intervento disposizione ordinari e straordinari
Allo scopo di creare il massimo possibile di occupazione
Nel contempo
Occorre meglio definire compiti e strutture dell'intervento straordinario
Riorganizzare gli enti collegati e pretendere dagli alleati di governo
Che i patti sottoscritti e vengano mantenuti per non dovere di cominciare domani a discutere ancora una volta tutto quanto da capo
La gente stavolta veramente non ci capirebbe
Parola faccio notare
Chiuderà la mattinata il compagno Claudio Signorile i lavori riprenderanno alle quindici
Con il quarto d'ora accademico magari talebani
Allora invece lo prendono
Qualcuno ha già ricordato che sono trascorsi ormai due anni dall'entrata in vigore della nuova legge sull'intervento straordinario
Sono stati come si è detto due anni difficili per il Mezzogiorno due anni in cui abbiamo registrato una di veri che in una divaricazione della situazione economica della situazione occupazionale del Mezzogiorno per rapporto a quella del resto del Paese
Sono stati peraltro due anni molto difficili anche per coloro che lavorano per il Mezzogiorno due anni di frustrazioni due anni in cui si in queste persone ho dovuto constatare registrare questo degrado continuo
Nella consapevolezza che Sisteron le risorse necessarie per far fronte a questa situazione ma senza aver la possibilità di farlo per mancanza della strumentazione che la legge precedere prevedeva ma che non è stata messa a punto nel nostro Paese
Il c'è sempre un tempo tecnico molto lungo che trascorre tra il momento in cui una nuova legge entra in vigore è il momento in cui comincia effettivamente a funzionare basti pensare al tutte le grandi leggi di per la riconversione industriale per l'incentivazione della ricerca e via dicendo
E questo dipende in parte dalle deficienza del nostro apparato burocratico in parte dalla complessità delle procedure amministrative che regolano il nostro sistema economico nel caso della legge Santa quattro
Una complicazione se così si può dire aggiuntiva è stata costituita proprio dai contenuti innovativi di questa legge dal fatto che la legge comporta una redistribuzione delle responsabilità e dei poteri decisionali fra i vari soggetti che operano per il Mezzogiorno da una parte dal fatto che la legge consente l'intervento in settori che precedentemente erano preclusi all'intervento straordinario in particolare la ricerca scientifica l'innovazione
Tutto il settore che tutti i settori diciamo di punta del terziario avanzato
Questo queste novità nell'intervento hanno detto chiaramente costituito una complicazione aggiuntiva ma questi elementi oggettivi sicuramente si sono aggiunti elementi soggettivi che non possono essere sottaciuti
Questi elementi sono soggettivi sono stati che sono stati costituiti dalle abitudini dalle consuetudini e degli interessi consolidati interessi che sì sono incerto ma che in un certo senso coalizzati per impedire che la legge entrasse effettivamente in funzione e così è
Per esempio e tutti gli strumenti che la legge prevedeva di fatto sono rimasti sostanzialmente inattuati
Questa per questa questa in attuazione riguarda in primo luogo il dipartimento per il Mezzogiorno il Dipartimento come voi sapete dovrebbe essere un po'il motore del nuovo intervento straordinario
L'organo che dovrebbe assicurare il coordinamento a livello tecnico tra intervento ordinario e straordinario l'organo che dovrebbe predisporre la programmazione dell'intervento
L'organo che dovrebbe assicurare l'attuazione del programma attraverso una selezione un'analisi rigorosa dei progetti che debbano essere inseriti questo strumento oggi a due anni ripeto dall'entrata in vigore della legge dispone di trenta persone non ancora alcuna risorsa finanziaria manca ancora di alcuni dei decreti fondamentali per la sua per la sua per il suo funzionamento
E devo dire a questo proposito permettetemi di farmi un piccolo auto complimento che già miracoloso che alcuni risultati importanti il dipartimento li abbia raggiunto in questo periodo
Perché è riuscito a portare quasi a compimento il secondo piano annuale di attuazione che potrà essere prete pronto a livello tecnico nelle prossime settimane
Riuscito a iniziare l'azione di aggiornamento del programma triennale che
Inserendo tutti quegli elementi di novità che sono stati citati qui oggi è riuscito anche ad avviare in qualche modo l'azione di coordinamento ancora assolutamente soddisfacente è vero ma almeno a livello conoscitivo cominciano ad affluire i dati che consentano di stabilire un collegamento tra quello che l'intervento dell'amministrazione ordinaria dello Stato e quello che è l'intervento
Del dell'infraordine Mario
Questo per quanto riguarda il dipartimento l'agenzia come voi sapete ancora in una fase di re di pre organizzazione il comitato di gestione è stato nominato con moltissimi mesi di ritardo per la porta quello che prevedeva la legge
Il personale non è stata ancora riorganizzato in realtà l'agenzia ancora alla ricerca di un suo ruolo esistenziale
Gli enti di promozione sono stati sul teoricamente riordinati regolamentati ma di fatto vivono nel caos più completo
In queste circostanze cercare di tracciare un bilancio della validità della legge sessantaquattro è un'operazione assolutamente
Come dire
Coraggiosa direi valorosa e anche pericolosa può essere prematuro e sotto certi aspetti può essere fuorviante in quanto gli sugli ostacoli che sono stati frapposti al funzionamento della legge possono essere utilizzati per dimostrare che la legge non può funzionare e questo secondo me è un è un processo logico che che che non le icone perché non è molto giusto che non è molto che non è molto etico direi per quanto riguarda i contenuti della legge
Tuttavia anche se è prematuro oggi esprimere un giudizio alcune disfunzioni alcuni maestro sature
Possono già essere individuate sulla base appunto delle delle prime attività che sono state avviate sulla base dell'analisi dei progetti che sono stati presentati dei soggetti dai dai soggetti abilitati a presentarli
Ed è così per esempio che vien fuori questa scarsa capacità programmatorie progettuale degli enti che in primo luogo sono responsabili del programma e cioè delle regioni e degli enti locali
C'è da parte di questi enti una una in una un chiaro divario tra i poteri e le responsabilità che la legge attribuisce loro e le loro effettive capacità operativa
Naturalmente egli un'innovazione come quella del decentramento decisionale che che
Prevista dalla legge Santa quattro non poteva non poteva non incontrare difficoltà
Stante la Costituzione la costituzionale debbano debolezza dell'apparato amministrativo regionale
Abituato nel corso dell'ormai trentennale esperienza a delegare alla Cassa per il Mezzogiorno ogni responsabilità in materia di programmazione progettazione finanziamento e realizzazione degli interventi le maggiori difficoltà riscontrate nel dare attuazione al nuovo modello di programmazione decentrata
Sono dunque derivate almeno in parte dalla scarsa capacità propositiva dei soggetti chiamati ad essere i protagonisti della nuova fase dell'intervento straordinario
Ciò queste devo doveroso sottolinearlo non riguarda tutte le Regioni e neanche tutte le azioni organiche nelle regioni diciamo più sviluppate del Mezzogiorno sicuramente una capacità progettuale e una capacità proprio propositiva si è si è creata esiste è operante e così anche per certe azioni organiche quelle nelle quali operano delle strutture consolidate i consorzi di bonifica i consorzi e le aree industriali eccetera una certa progettazione è arrivata
Viceversa e proprio nelle regioni più deboli cioè in quelle che maggiormente avrebbero bisogno dell'intervento straordinario e sulle azioni organiche più complesse quelle che richiederebbero un'azione integrata un'azione di collegamento di coordinamento tra le differenti entrar differenti componenti che le maggiori carenze si sono registrate
Si è continuato sostanzialmente a presentare progetti secondo la logica degli interventi a pioggia propria dell'esperienza passante
Come voi come si può fare per ovviare a queste a queste grosse disfunzioni una provo una poca possibilità potrebbe essere quella di modificare la legge
Conviene però anche che non sta a me dirlo se
O e politicamente opportuno mettersi su questa strada quello che io posso però dire e che ritengo che anche nell'ambito dell'attuale legislazione sia possibile operando una gestione diversa della legge stessa
Effettuare alcune modificazioni dei comportamenti e nelle azioni che possono ovviare in qualche modo a questi inconvenienti
Bisognerà
Sostanzialmente aiutare le regioni e gli enti locali a superare questo gatto tecnico che impedisce loro di programmare il loro sviluppo bisognerà aiutarle organizzando un'azione che non può che essere in due tempi
Un'azione immediata di assistenza e di sostegno tecnico
Alle soprattutto alle regioni che hanno una più debole capacità progettuale organizzata per esempio attraverso la creazione di task force che potrebbero essere messe a punto dagli Enti di promozione qua anche da altri di altri istituti se gli Enti di promozione non sono in grado di farlo
E che fornisca punta quelle reale alle regioni più povere più deboli il sostegno progettuale di cui hanno bisogno
Inoltre a medio termine è un'azione di formazione dei quadri regionali a largo raggio un'azione di formazione
Che sia al tempo stesso programmata è capillare
E che effettivamente metta queste queste Regioni nonché un lasso di tempo ragionevole in condizione di disporre dei quadri tecnici degli economisti in una parola dell'apparato amministrativo che è loro necessario per svolgere il ruolo il il ruolo che la legge attribuisce loro
Ancora una volta affinché questo avvenga è necessario la e registrare la piena operatività degli strumenti dell'intervento straordinario che la legge prevede è necessario che il dipartimento venga messa in condizione di funzionare efficacemente
E necessario un'agenzia che sia rimodellata sui nuovi compiti che la legge prevede è necessario l'impegno degli enti di promozione che debbono offrire loro supporto in base ai nuovi compiti assegnati loro dalle norme di attuazione
Credo che tutto questo potrà essere realizzato se vi sarà la volontà politica di farlo
In ogni caso credo che comunque dunque qualunque cosa accada si modifica non si modifichi la legge
Quelle che sono le due innovazioni principali introdotte dalla legge stessa dovranno essere salvaguardate
La prima come si è vista riguarda invece un tramonto della programmazione la volontà di fare dei soggetti meridionali i protagonisti del proprio sviluppo affidando loro diritti e responsabilità maggiori che in passato
La seconda innovazione che non può essere rimesso in discussione e la valutazione economica dei progetti che devono essere inseriti nelle che devono essere finanziati
Questo della valutazione può sembrare un problema tecnico o burocratico in realtà significa una trasformazione profonda nel modo di gestire le risorse del Mezzogiorno
La valutazione economica significa trasparenza delle decisioni significa il passaggio da un regime di discrezionalità che a volte scopo sconfinare nell'arbitrio
E che troppo spesso a Caterina è caratterizzato le decisioni che sono state assunte in passato nell'ambito di intervento straordinario
Ad un sistema in cui gli investimenti sono decisi in base ad analisi rigorose che consentono di quantificare il contributo che possono dare allo sviluppo economico e dall'occupazione
E questo un progresso culturale importante che non deve più essere rimesso in discussione
Bisognerà lavorare molto perché quelli che sono i principi fondamentali il modello di sviluppo preconizzato dal nuovo intervento straordinario venga attuato
Ma è fondamentale e assolutamente fondamentale evitare che le attuali difficoltà inducono a ritenere opportuno abbandonare l'altra di un Pravda intrapresa in favore di un pericoloso quanto inattuale tasso indietro
Ultima intervento del mattino il compagno Claudio Signorile che però non vedo Assiteca eccola qua
Niente non solamente in parte nel merito degli interventi che ho ascoltato e dell'introduzione prima perché ne condivido molte delle
Espressioni
E in secondo luogo perché mi pare che dovremmo fare un attimo di riflessione
Su quello che è il nodo politico di questo seminario altrimenti rischiamo di dare un'impressione sbagliata di noi stessi cioè che la questione sia una questione di natura come dire tecnica o che sia in ballo una valutazione sul passato che peggio ancora ci esercitiamo di fronte a ipotesi di ingegneria legislativo di ingegneria amministrativo o peggio ancora di fronte alla descrizione di così avvenire che magari cui sappiamo che non si realizza
E qual è il nodo politico qual è il punto che è venuto fuori o dire con molta chiarezza sia nel discorso di gialli questa mattina se negli interventi moltiplico ascolta
Che il passaggio di fase che il rovesciamento del punto di vista della prospettiva
Nell'affrontare la questione meridionale
E legata ad una scelta che diventa fatalmente concorrente
Magari non in termini di Chiarato ma di fatto con quella che ha ispirato segnato e dominato il comportamento reale nella gestione della politica meridionale
In questi anni
Perché si parla con tanta Indira
A mio avviso giustificata
Delle politiche del terremoto
Come fatto
Acquisito e costante
Per quale ragione noi abbiamo sei mila Progetti
Che vengono presentati dalla Democrazia cristiana come espressione della vitalità delle Autonomie locali
E sono a mio avviso e mi fa piacere che tutti su questo concordino
Il segno invece di un invecchiamento prematuro
E direi quasi preventivo della legge sessantaquattro
Perché l'ottica sulla quale il mezzogiorno e parte di una politica nazionale
è sempre stata e per certi versi ancora l'ottica di un problema da risolvere
L'ottica di una questione rispetto alla quale gli interventi e quindi l'intervento straordinario
Deve essere
Aggiuntivo o sostitutivo deve essere in ogni caso un intervento che Allevi le difficoltà e la pesantezza di questo problema rispetto all'economia nazionale nel suo complesso l'ottica nella quale mi sembra non stiamo mettendoci correttamente
E invece l'ottica non retorica non e infatti camma come dirò fra un momento assolutamente concrete realistica
Di un Mezzogiorno come risorsa come riserva di energie di potenzialità
Che impongono quindi il passaggio da una politica dell'intervento straordinario legata ad una sorta di aut archivia del Mezzogiorno illuso di essere portatore di valori proprietà autonomi
Da questo tipo di lettura da questo tipo di visione ad una politica integrata di tipo nazionale ed europeo perché perché è una considerazione che faceva un compagno qualche settimana fa con la quale parlavamo di queste cose una considerazione elementare ma vera
Questo questa Italia quinto Paese industriale del mondo che concorre alla Francia per il quarto e compagnia cantante
Arriva la produzione di un reddito nazionale avendo unico paese nell'economia non pianificate
Al suo interno un'area territoriale ed economica di poco inferiore al quaranta per cento poco all'incirca un terzo che a tutto questo concorre in maniera assolutamente parziale in modo fortemente segnato da quelle che noi giustamente chiamiamoli essere crisi
E condizioni di sviluppo ritardato di sottoscrivo
Il novantadue che abbiamo dinanzi compagni che viene richiamato come oggetto di questo seminario e in realtà una scadenza pericolosa
Giustamente viene sfidata Alitalia del boom di questi anni a misurarsi con le condizioni di un mercato europeo unificato
Giustamente vini indicate vengono indicati i pericoli di quella debolezza strutturale di quelle condizioni di particolare favore che hanno consentito la crescita numerica del reddito nazionale
Giustamente vengono presentati i pericoli della nuova politica di risanamento di sviluppo del mercato americano vengono presentate per dirigere chiare le necessita di un la
L'elemento in più che le consegne che consenta alla nostra economia di non ritornare o di non avviarsi ad un ciclo invece di tipo negativo e di tipo declinante
Il Mezzogiorno da questo punto di vista è
Per l'allocazione delle risorse possibili
Per la qualità degli investimenti per la disponibilità del territorio
Per le risorse umane che viene a rappresentare in sé non è più il mercato di aree forti o come dicevo prima il Tirreno su cui si esercita un assistenzialismo diffuso ed efficace per cliente Elio quel gruppi diventa uno di quei fattori sui quali poter contare in una strategia di crescita complessiva dell'economia nazionale
Che come tempo fa ricordo Giorgio Ruffolo anni fa scusami Giorgio il tempo passa
In un suo intervento l'uso articolo ricordo si fonda su uno sviluppo differenziato si fonda cioè su coraggio di stragi una strategia economica di un piano di sviluppo di una proposta
E di una lettura delle risorse della loro utilizzazione che tenendo conto delle caratteristiche diverse del tessuto economico su cui si opera nello stesso tempo evita di ricca dei rei
In quella divisione in quel dualismo in quella di archivia fra sviluppo e sottosviluppo franare forti e dare i deboli
Fra realtà sulle quali si deve operare perché l'incremento di sviluppo continuo a mantenere il Tai inviare deboli nelle quali l'assistenza e necessaria soltanto perché esse in qualche maniera non pesino troppo sullo sviluppo complessivo abbiamo capito che questo non è possibile
Credo che se facciamo un ragionamento e del resto l'inizio è stato fatto serio rispetto agli obiettivi complessivi la frase
Fortuna Piana del mille novecentoundici il Mezzogiorno e lo Stato nazionale diventa oggi il Mezzogiorno e l'economia nazionale non è pensabile
Non è pensabile davvero e non da meridionale da governante ruolo da membro della classe politica della classe dirigente di questo Paese
Pensare seriamente che l'italiano legga il ritmiche di livello di una competizione economica di grande tensione come quella che si va profilando ormai
Nelle economie non pianificate non avendo al suo interno
Non la soluzione dei problemi del Mezzogiorno secondo la retorica d'un tempo ma non avendo al suo interno una strategia di sviluppo di cui la componente Mezzogiorno faccia parte interamente completamente
Nel modo in cui gli investimenti vengono definiti
Nella loro utilizzazione nella lettura delle risorse reali
Che possono fare parte che possono entrare in questo disegno in questa strategia vi rendete conto di come questo esattamente l'opposto di una filosofia di governo
Del Mezzogiorno non voglio fare polemiche da quattro soldi però che ha segnato una egemonia una cultura
Di cui la Democrazia cristiana è parte importante mi rendo conto benissimo che questo ragionamento
Un'altra cosa rispetto ad una gestione del Mezzogiorno come fatto a se mi rendo anche altrettanto conto bene
Che tutto questo non possa essere riproposto in termini di nord e sud ma debba essere finalmente correttamente riproposto in termini di una strategia di crescita di Risanamento di sviluppo dell'economia nazionale nella quale la componente meridionale non sia il capitolo aggiuntivo ma si è l'elemento che passa attraverso le scelte che si fanno attraverso la individuazione
Dei settori di intervento attraverso l'attivazione dei soggetti protagonisti economici ed istituzionali
Secondo punto
Io da questa riflessione da questo cambio quindi di prospettiva da questo rovesciamento di ottica di socialisti stanno facendo anche con questo seminario ma fa parte di una elaborazione abbastanza abbastanza ricca e soprattutto proiettata nel tempo alle nostre spalle
Il primo elemento da cui si esce immediatamente in termini propositivi
E il passaggio la necessità di passare quindi dall'intervento straordinario non si preoccupi nessuno non penso modifiche legislative della sessantaquattro penso la sua gestione come glielo fra un momento dall'intervento straordinario
A un intervento ordinario Giuliano aggregato
Settorialmente territorialmente nella sua Spesal
E quindi capaci di danno quanto delle risposte sulle aree meridionali del tessuto di investimenti e di scelte che complessivamente il paese fa io considero abbastanza vecchio culturalmente il discorso del coordinamento fra intervento straordinario tira io e intervento ordinario che cosa vuol dire coordinare
L'intervento ordinario
E il momento che esprime attraverso le istituzioni una scelta strategica complessiva di un governo di un Parlamento di un programma
L'intervento straordinario se non vuole essere soltanto un elemento aggiuntivo e quantitativo
Deve essere quel differenziale di qualità che risponda al problema di equilibrio di squilibrio di rapporto fra sviluppo e sottosviluppo e in ultima analisi al problema di occupazione del quale abbiamo più volte parlato
In questo senso io non credo ad un coordinamento nelle istituzioni o istituzionale poi per carità si può fare di tutto illudendosi che funzioni
Credo invece fortemente ed è questo il punto sul quale ci dobbiamo confrontare
Qui al coordinamento la attuazione nella gestione della costruzione dei soggetti operativi dei programmi etc etc
Che non scada da una scelta prioritaria
Che deve essere fatta da un'indicazione di priorità che deve essere fatta e che ha come momento di principale responsabilità naturalmente il Parlamento ed il governo
Che cosa voglio dire così entriamo nel concreto ci capiamo bene
Beh io credo che l'esperienza
Un po'frustrante
Di denaro non speso
O di sperò di impegni non realizzati da un dato
E dall'altro lato l'esperienza non frustrante ma a mio avviso un vero e proprio atto d'accusa per la classe politica italiane mi ci metto io per primo di un sistema delle autonomie abbandonato a se stesso nella indicazione
Dei progetti e dei programmi su cui la sessantaquattro l'intervento straordinario doveva operare è quanto di più non uso il termine vergognoso ma è quanto di più imbarazzante per chi ha un'altra idea e tutti noi ce l'abbiamo della politica del Mezzogiorno della politica di bilancio della politica di sviluppo
E si trova a perseguire strade che sono completamente diversa
E allora da questo punto di vista non credo che ne possiamo uscire
Sì è vero io condivido tutto quello che è stato detto da De Michelis a proposito della fallimento
Della politica di industrializzazione diffusa nel Mezzogiorno come oggetto di un intervento dirigista
L'industrializzazione
L'idea che possa essere costruita con gli incentivi finanziari è un'idea cretina che fatalmente è entrata in crisi che Hass determinato solamente elementi negativi
L'industrializzazione e anche il risultato di incentivi finanziari
Ma è soprattutto il risultato di un tessuto
Diciamo così di ambiente economico che ha la sua origine che corsa un sistema di infrastrutture e di servizi funzionante
La capacità di intervenire sul differenziale del costo del lavoro che così com'è oggi è un elemento che oggettivamente penalizza la realtà meridionale
Allora cominciamo a ragionare in maniera complessiva
La colpa iniziale
Se
Le grandi scelte
Nei servizi a rete e nelle infrastrutture non hanno trovato nel Mezzogiorno un'adeguata
Realizzazione
Non è forse delle tecnostrutture
Responsabili di tutto questo
Io leggo sui giornali da un paio di giorni che è in corso una ristrutturazione storica all'interno dell'IRI per quello che riguarda il te il sistema delle telecomunicazioni
Non lo so se sia giusto o sbagliato il discorso che viene fatto all'interno del Liri voglio essere prudente non sono fatti
Sui quali ci si possa pronunciare con leggeri
So però una cosa
Che un Governo
Un governo informazione quindi un programma una forza politica che si ponga come non ci poniamo il problema di un rovesciamento di tendenza rispetto al Mezzogiorno avendo come obiettivo principale
Le grandi voci di spesa ordinaria i grandi sistemi a rete quel sistema di investimenti attraverso i quali cresce un ambiente economico positivo
Non può leggere queste cose e considerarle un fatto tecnico
Si discute si discuterà anche l'aspetto di potere che tutto questo rappresenta velo bianco
Però è una cosa che io credo sia indispensabile e cominciare a mettere in chiaro che
Se è realmente si vuole determinare un rapporto sano e pulito fra classe politica
Il sistema di imprese pubbliche
Ci debbono essere delle priorità degli obiettivi dei programmi delle scadenze che debbono essere messi nel programma di governo e debbono diventare oggetto di concreta attuazione le telecomunicazioni sono il primo dei problemi io vedo tre
Grandi momenti che riguarda una infrastruttura Rete per essere chiari che sono le telecomunicazioni trasporti e la metanizzazione cioè il sistema energetico almeno quello avrete quello del metano
Così come vedo ma qualcuno ne ha parlato già prima molto bene nella affrontare coraggiosamente le due tre sostanzialmente aree metropolitane che rappresentano un elemento negativo
E su quell'intervento di risanamento e di ristrutturazione avrà degli effetti forti come obiettivi sui quali non ci può essere una discussione sul se debbono essere imperativi Rispetto alle tecnostrutture responsabile
Quando ero ministro dei trasporti le Ferrovie dello Stato poi si è fermato tutto perché sono degli incapaci sul piano della realizzazione però hanno avuto Giuliano Turone ricordi denaro soltanto per operare ristrutturazione e rafforzamento del tessuto
Ferroviario meridionale
Avendo quindi non è un del le richieste ma degli obblighi di realizzazione
E cominciamo a diffondere questo dal discorso che i socialisti fanno per il Mezzogiorno la componente dirigistica anziché essere affidata alle elucubrazioni all'ingegnerie
Alle formule legislative lasciamola sessantaquattro così come non me ne importa niente leggiamo però al suo interno
E all'interno della politica ordinaria dello Stato quegli elementi di connessione attraverso i quali le risposte che siamo in grado di dare al Mezzogiorno sono risposte visibili e quantificabili subito
Gennaro ha parlato prima dell'accordo di programma prego
E così ma possiamo Giuliano per essere ancora più precisi quantificare cioè noi potremmo teoricamente ma anche praticamente definire nel dettaglio che cosa intendiamo possiamo farlo
Altro che andare a correre dietro alle Regioni disgraziati o ai comuni perché non sanno fare i progetti esecutivi non li abbiamo già progetti esecutivi in questo tipo di intervento e che cosa aspettiamo
A renderli operativi che cosa aspettiamo a saldare intervento ordinario intervento straordinario le Regioni ce ne sono tanti qui di rappresentanti
Si sentono scavalcati o se partecipando all'accordo di programma che realizza questo tipo di intervento
Non diventano parte finalmente attiva e non retoricamente presente
Ad un intervento di questa natura di queste dimensioni potrei proseguire lo lo faccio
Ma per me per esempio il discorso non si limita alle infrastrutture che al sistema di servizi anche la sua gestione
Ci sono tutti gli aspetti che riguardano l'attività promozionali mi son guardato molto attentamente e mi sono fatto interpretare l'articolo
Della legge sull'accordo di programma anche alla luce della giurisprudenza precedente
E di ampie interpretazione Gianni non è detto che sull'accordo di programma debba essere soltanto limitato ad opere
Può anche fare non lo ma e molto importante perché questo ci consente di uscire fuori da un discorso che altrimenti sembra essere un discorso soltanto di realizzazione di tipo ma e scuola formazione su ecco
Sulla ricetta lo dico perché lo dico perché vorrei che venisse colto dai compagni dagli amici da chi ci ascolta da chi diavolo ha interesse a queste cose
Come non si tratta di un aggiustamento di natura tecnica si tratta di un vero e proprio rovesciamento
Di impostazione scusate il termine di filosofia politica di approccio al problema
Si tratta di un recupero del valore dell'importanza e della forza delle Autonomie sul terreno proprio non su un terreno improprio
E ipocrisia dello Stato direi le Regioni debbono essere coloro che fanno il progetto esecutivo le regioni o ai comuni debbono avere quando sappiamo benissimo che non hanno né le strutture
Nella potenza per farlo e questo significa allora in realtà o mettere in vendita il sistema delle Autonomie locali sul mercato delle tecnostrutture o peggio ancora
Illudersi che questo non sia possibile allora che cosa va avanti io ritorno ai miei anni della giovinezza
La fontana del villaggio il cui progetto è facile perché lo fa qualsiasi geometra o qualsiasi ingegnere e può essere approvato lo ci va bene pure questo valore è quello che ci sia
Beh la cosa sulla quale si è pian io per esempio non sono d'accordo su questa lettura disastrosa
Del Mezzogiorno che onestamente noi tutti sappiamo che con ritardi errori Casini quello che volete però per esempio e e non c'è dubbio che lo zoccolo
Chiamiamolo così di armatura del territorio uso questo termine così ci capiamo soprattutto per quello che riguarda acqua e altri servizi c'è e che probabilmente manca e Nicola diciamolo
Una gestione di queste infrastrutture di questi servizi noi abbiamo come al solito ritenuto che bastasse operare sul cemento
Come si disse qualche anno fa non avendo operato sul cervello avendo operato in maniera con grande ritardo poi non abbiamo saputo utilizzare gli effetti pratici e positivi
Del cemento spesso non voglio dire altro su questo voglio dire però qualcosa su un secondo punto che mi interessava particolari in questo senso
Naturalmente ho detto non avrei ripetuto le cose dette da altri compagni ma tutto il ragionamento che fatto sul credito su tutti questi altri aspetti
Su quelle che si chiamano le azioni promozionali sono tutte quante a mio avviso da ricondurre all'interno di una visione che esce allora radicalmente da una lettura assistenziale e chiamammo la così diffusiva in modo malato per invece affrontare in termini mi sembra più concreti e più realistici un grande problema come quello che abbiamo di fronte il secondo punto sul quale vorrei perdere cinque minuti soltanto compagni e sul quale non lo so io non sono molto soddisfatto del modo con il quale noi affrontiamo e sviluppiamo la questione dell'occupazione e dirò cose che sono eretiche quindi me ne prendo tutta la responsabilità forse anche sono delle sciocchezze si dicono sciocchezze serve anche a ragione
è sano e corretto e giusto
Legare il problema dell'occupazione al problema dello sviluppo
E sano corretto e giusto affrontare la questione dicendo che bisogna costruire occasioni di lavoro con caratteri con caratteristiche permanenti
E questo va bene
E però e però però se noi leggiamo
Le statistiche e ahimè in questo caso le statistiche non sono il pollo di Enrico quarto sono persone fisiche vive
Che a meno che non succedono epidemie io scoppia la guerra mondiale facendo le corna o qualche centrale nucleare
Visto che non le costruiamo decide di saltare per conto suo solo lì fisicamente presenti e non sappiamo che nell'arco che coincide grosso modo con il baby boom e che quindi anche quantificato in termini di realtà e di anni non gli abbiamo una al di là degli aspetti legati alla crescita economica naturale noi abbiamo un'eccedenza fisiologica
Della offerta di lavoro rispetto alla domanda abbiamo un'eccedenza fisiologica di dimensioni notevoli le dimensioni variano ma non di molto siamo nell'ordine delle diverse centinai di migliaia di unità intorno agli otto novecento
Pensare di poter arrivare a coprire con un'attività diciamo così di sviluppo che produce occupazione
Questo tipo di domanda significa non aprire il senso della realtà
Allora se non vogliamo girare intorno al problema e avendo ben chiaro che la strada maestra è quella della diciamo della costruzione di occasioni di lavoro permanenti ma sapendo anche che per un determinato periodo di tempo quello che comunque incide fortemente sulla qualità sociale della risposta che li diamo questa risposta difficilmente potrà trovare soddisfazione io dico giura e mi rendo conto per quel che noi dobbiamo conteggiare
Per un determinato periodo di tempo il costo della disoccupazione come un costo sociale
Che deve essere calcolato
Direi che
Neutralizzato nel bilancio dello Stato
Affrontando il problema
Nelle sue caratteristiche reali un problema con una definizione nel tempo una delle parlando con la illustri esponenti del mondo imprenditoriale questi alla polemica dicendo va be'cui realtà siete dei medievali voi state facendo il neo medievale esiguo industriale voi dite miti al di sotto di quella che è la possibilità reale di produzione di posti di lavoro di costruzione di una si diceva ai tempi in cui credevamo
Il Marx del marxismo la base materiale produttiva ecco di card buoni state venendo di sondaggio concerto ci teniamo al di sotto neomedievale esimo significa questo
Non perché non ci siano le potenzialità ma perché noi riteniamo che queste potenzialità siano viziati abbiano al proprio interno
Un forte elemento di malattia due elementi di malattia ormai le condizioni dei mercati internazionali e quindi la variabilità
Del tipo di domanda che in esso si dà configurando l'altra ma quella più importante è la situazione del mercato del lavoro interno rispetto al quale non sappiamo di ha mire degli squilibri di avere delle forti chiamiamoli così flessioni dei Fortis predica
Fra domanda ed offerta e non vogliamo trovarci come ci siamo trovati in altre situazioni di fronte a carichi insostenibili per una strategia positiva dell'impresa
Che cosa vuol dire questo non lo so bene sinceramente sono onesto
Io mi sono andato a riguardare la vecchia idea di Sylos Labini lo scritto sull'Avanti qualche giorno fa dell'esercito del lavoro
Devo dire che nella ipotesi di di Paolo Sylos c'era più una una una idea che non proposto mi pare un fatto però ecco io credo che non lo so se debba essere quello altro però noi abbiamo uno ho sentito Rino Formica private
Proprio ricavavo ancora rafforzando si rafforza venne questa condizione uno dobbiamo riuscire a dare un senso unitario alle diverse azioni che esistono già
E che pensano di affrontare in qualche caso l'affrontano anche la questione della l'occupazione nel Mezzogiorno dobbiamo dare un senso unitario dobbiamo ricondurre ad una strategia unificata nel momento in cui siamo consapevoli che l'equazione sviluppo occupazione non è in un periodo di tempo dell'arco di otto dieci anni risolutiva
Dobbiamo sapere che acquista proprio per evitare che tutto ciò pesi e soffocati la capacità imprenditoriale lo sviluppo
Diciamo reale dell'economia meridionale lo dobbiamo a tutto questo aggiungete dare uno strumento di natura
Sociale
Un compensatore sociale reale
Di cui lo Stato si assuma interamente carico e che gestisce e governa in modo tale da suscitare da determinare
E scritti non distorsivi perché mi rendo perfettamente conto degli effetti distorsivi da questo nel pozzo sono derivare mi rendo conto che molte delle idee che vengono fuori che fanno parte ed esercito del lavoro non è un'accusa può essere come tutti gli eserciti si rispettano un soggetto collettivo nel quale diverrà se sono le azioni che vengono compiute anche diverse sono le responsabilità che possono essere conferite a livello centrale a livello locale però l'esigenza Gianni che io sento fortemente e alla quale nuovo e da e alla quale ripeto non ho trovato nessuna risposta negli interventi che ci sono stati perché non ci può essere e quella che nel momento in cui non basta
Ripercorrere il binomio occupazione sviluppo anzi sviluppo occupazione
Come una sorta di giaculatoria per risolvere un problema che sappiamo benissimo in questa maniera verrà risolto soltanto in modo molto parziale per non essere ipocriti e per avere l'onestà intellettuale che stiamo dimostrando in questo seminario ma dobbiamo affrontare seriamente
Anche questo problema sull'altro versante costo sociale è un costo sociale quantificabile definito nel tempo troviamo gli strumenti attraverso i quali governarlo in modo tale che non abbia quegli effetti distorsivi che ripeto tutti noi sappiamo consapevoli ci solo e però cerchiamo in questo modo così come cerchiamo sull'altro versante
Di dare una risposta che abbia una forza e abbia una sua capacità propulsiva e anche dei misti ficcante rispetto al chiacchiericcio col quale troppe volte le questioni meridionali vengono affrontate tutto questo mi rendo conto e concludo su questo punto ho cominciato
Rappresentano un nodo politico non delle soluzioni tecniche
Significa ribaltare una gestione meridionale che ha affidato se stessa prevalentemente come dire
Alla alla alla generalizzazione non dichiarata dell'assistenzialismo si tratta di fare qualcosa della quale ho l'impressione che nella battaglia di questo governo nel porre come stiamo ponendo il problema del Mezzogiorno come problema centrale della trattativa di governo dobbiamo farci interamente carico come ci stiamo facendo in questo seminario
Anche perché vogliamo chiudere fare le conclusioni pronunciato avesse c'è un certo numero di compagni vuol parlare come è giusto sia venuto in fondo
Per via del perito che era un seminario per discutere tra di noi quindi vogliamo mantenere questo impegno quindi meglio cominciare
Questo ripeto un seminario di gruppi parlamentari e quindi avverto senza visionabile su un altro
Soprattutto anzi probabilmente al contributo dei compagni deputati senatori
Una scelta che abbiamo fatto anche per una ragione pratica per contenere in un giorno la discussione per non porci il problema di da questo punto di dover selezionare tra tutti coloro che avevano titolo e diritto
Di parlare sopra il suo lotto eccezioni che abbiamo fatto il nostro programma per ragioni che antiquato erano inferiori al tre per tre uno
La persona più intervenire che erano il compagno Da Empoli vibrato stamattina che rappresentava un po'il
Il punto più importante del meccanismo attuativo del sessantaquattro socialisti hanno avevamo chiesto al presidente dei giovani industriali D'Amato milionari Napoli partecipare non ha potuto si scusa per avere una sorta di punto di riscontro di una voce viva questa imprenditoria in questi anni è cresciuta che dimostrò infondata la si può fare anche al sud
Se ci sono le idee la volontà ho chiesto intervenire al direttore di capitale su Donato Speroni che accertato che con noi daremo la parola da un attimo perché in fondo è un'iniziativa giornalistica che tenta anche Salvini
Dare voce e spazio un ragionamento un po'diverso quello contrario sul Sud e poi abbiamo chiesto uno solo scusandosi con tutti quanti gli altri i nostri rappresentanti delle Regioni far sentire se alcune minimi l'intervento la voce della presenza dei socialisti in una regione l'abbiamo chiesto a Stefano Caldoro con l'argomento soprattutto uno dei più giovani fosse il più giovane dei nostri consiglieri regionali
E quindi dovendo scegliere tra molti che avevano lento sotto il profilo dell'esperienza molti più titoli possibilità diventava un problema di scelta dei presidenti di di assessori e così via scegliamo una voce in quella maniera no sono proprio una di quelle che non ha veramente pensare al ventunesimo secolo un qualche cosa che gli appartiene pienamente quindi può avere un residuo di una sorta di stimolo discorso riserve per il futuro Maggiorelli gli altri gradirei Stefano di fare il sacrificio di parlare per primo riavviare
Il lavoro del pomeriggio qua tutti io pregherei di stare dei dieci minuti questo punto davvero in dieci minuti perché altrimenti non riusciamo a far parlare di compagni se l'ha chiesto come invece è giusto che sia
Fa discutere dei problemi del Mezzogiorno soprattutto
Del passato e del futuro quello che è stato fatto
Questa mattina riflettere sull'intervento pubblico sull'intervento particolare sull'intervento straordinario
Sulle leggi speciali e su gli anni dell'emergenza quelli che hanno caratterizzato l'intervento straordinario nelle nostre regioni da dopo terremoto ad oggi
Vuol dire in gran parte porre l'attenzione sul lavoro degli enti locali Enti locali ma soprattutto con la regione la grande speranza
Ma anche la delusione di un nuovo modello di intervento dell'amministrazione pubblica in sede locale
Le regioni è stato anche ricordato con le tante troppe leggi con gli eccessivi residui passivi
Con un carente funzionamento istituzionale l'incapacità in poche parole di definire qual è veramente la programmazione in sede locale
Il riferimento alle delle che e alle competenze che le sono propri
Si è parlato anche dei bilanci insufficienti delle notevoli deficit storici
E di un intervento purtroppo molte volte astratto ma che comunque ha caratterizzato un aspetto positivo delle regioni quello di coordinare lei ricchezze naturali ambientali ma soprattutto e umane
E finanziare che erano sfruttabili localmente
Ma alle regioni bisogna anche dirlo sono state
E hanno subito più di altri enti locali l'intervento straordinario hanno subito dall'ottanta in poi gli anni dell'emergenza è prevalsa la logica del Progetto logica del Progetto intesa quanto opera in quanto opere non di disegno con finalità degli obiettivi chiari
Il pericolo di estrapolare nuovi modelli di intervento addirittura e Arizona Ali si parla molto anche di aree metropolitane d'oggi già rassicurato il ministro Tognoli sul suo modo di intervento ma c'è stato anche il tentativo di estrapolare
Pezzi del territorio e farli ragionare come qualcosa sei come un sì se si crea sul nulla istituzionale
E allora in un modello di sviluppo significa soprattutto modernizzazione degli amministratori amministrazioni locali del loro funzionamento
E la domanda di quale sviluppo con quali mezzi e con quali priorità pare che sia ed è all'oggetto della discussione in questa mattina
Sono nello stesso tempo leciti e anche altri positivi gli atti di denuncia che sono arrivati in questi ultimi tempi tranne quando ne ceduto in qualunquismo e anche superficialità
Legati alla difficile rapporto qualcuno ha parlato inquinamento dei rapporti tra il mondo imprenditoriale e la classe politica il mondo politico quello che ha accusato l'intervento straordinario una rincorsa facile
Alla commessa pubblica alla quale non si è sottratta neanche lei partecipazione statale almeno una parte delle partecipazioni statali
Un intervento straordinario che ha quasi del tutto annullato il rischio imprenditoriale ai di Tatò da parte anche delle amministrazioni locali una selezione qualitativa della classe imprenditoriale
Me opportuna che su questo non generalizzare perché ci sono state sicuramente distrazioni e spreco di risorse importanti ma non è solo questo quello che ha generato un intervento straordinario
E così come la questione morale che in questi giorni nel Sud anche in Campania assume un particolare rilievo una questione che sicuramente individuale di coscienza la questione che però soprattutto al Sud è questione di trasparenza
Di corretto funzionamento della macchina amministrativa e di una ricerca che tutti sentiamo come momento prioritari una ricerca di trovare delle regole certe e definite su un modello di intervento nel su sia tra i partiti che tra le istituzioni che tra la società civile e il ruolo anche della malavita ne accennava
Capria
Questa mattina la camorra
è un fenomeno campano qualcuno la diffida addirittura variabili di mercato con imprenditori è un'impresa moderna non è uno Stato alternativo così come nella regione siciliana
Che con il ricatto e l'Inter ed intimidazione altrove i suoi spazi di mercato
Ne definisce Eni acquisisce dei veri e propri Monopoli
Anche attraverso attività lecite l'esperienza di questi giorni
E le inchieste di questi giorni lo dimostrano
Soprattutto la causa di questo mancato sviluppo di queste regole che non esistono queste eccessiva discrezionalità degli spazi che ha creato un intervento pubblico nel Mezzogiorno e la distribuzione sostanzialmente clientelare
Delle risorse
Ma nello stesso tempo è paradossalmente proprio per questi motivi la camorra la malavita in Campania
è più facile da combattere e dai marginali
Allora una ricerche una richiesta di regole certe di un meccanismo che riesca a coordinare l'attività di programmazione urbanistica territoriale delle risorse umane e la pianificazione delle risorse finanziarie
So che inserito in una società che fondamentalmente avente una società sana ed attiva
Un'inversione di tendenza dell'intervento ordinario e straordinario di questo intervento aggiuntivo finanziario
Nel Sud da nel Mezzogiorno e nella nostra regione coordinare l'intervento giunti volle l intervento ordinarne lo Stato
Evidenziare anche ritardi a parte le regioni che ci sono stati anche in attuazione della legge sessantaquattro regioni in parte non hanno capito lo spirito e non sembrano capito lo spirito di questa legge
Non è che non sono state volutamente estromesse dal processo di definizione del piano
Le regioni sono rimaste fondamentalmente fuori da questo piano e della sua filosofia
Si è ragionato in tanti mille progetti
C'è questa logica di parcellizzare l'intervento della richiesta e dire più Progetti mandiamo avanti anche se incompleti qui c'è la possibilità di trovare successivamente i finanziamenti integrativi
Questo è uno dei motivi e tra l'altro dei pericoli di stiamo rischiando ancora ad oggi con alcune leggi speciale legge speciale in campagna leggi dell'ottanta ottantaquattro che se non utilizzata bene se non controllata bene poco continuare a creare questo vuoto di oltre ottanta progetti che vanno bene ben oltre lo stanziamento previsto dalla legge ottanta ottantaquattro ed entrare Ancona nella logica
Dei completamenti un cioè urgente quindi un'interrelazione questo la richiesta che le Regioni si sentono come quella prioritaria di una serie di strumenti finanziari dal figlio la duecentodiciannove la ricerca ottantaquattro
è il fondi e i fondi comunitari
Ci sono anche dei nodi politici che sono legati al sistema di potere a un sistema di potere che si è consolidato e che si morde largo la coda anche un sistema elettorale
Con un esasperato gioco di preferenze caratterizza l'impegno elettorale del Mezzogiorno
E tesi non è stato sempre protagonista per fortuna non lo è stato quando sono state fatte scelte scellerate nel passato che sono state fatte senza e comunque contro i socialisti
Si sono
Subite scelte politiche che erano il frutto di strani e diversi equilibri che pur bisognava mantenere ecco perché la richiesta
Che forse ancora più urgente che in altri casi dalle regioni meridionale quella di creare attorno al Partito socialista
Maggioranze e programmi riformatori consolidare la crescita elettorale che pure che c'è stata ma una crescita che ebbene definirla una crescita che ha visto il suo momento c'entra nei grandi centri urbani nelle aree metropolitane dove tra l'altro il maggiore
Ed è il più forte il voto di opinione né niente nelle zone deboli nelle zone più povere non c'è stata questa crescita del partito compra le vecchie oggi significa rompere definitivamente nel potere reale e nei programmi tutto ciò chiaramente
Porta in gran parte una richiesta di gran parte degli amministratori locali
Degli imprenditori di quegli imprenditori che non sono e che non vivono sulle facili commesse pubbliche o sugli incentivi parassitari
Sui disoccupati sulle classi emergenti ma anche sugli emarginati quelli numerose sacche di povertà
Le vecchie sacche di povertà ma le nuove che si stanno creando nel Mezzogiorno
E e sconfiggere anche la logica
E la retorica il piagnisteo che ha sempre accompagnato e che accompagni i problemi del Mezzogiorno e del sud
Passare alle azioni sulle cose in gran parte che ha detto
De Michelis sugli atti concreti che bisogna fare Vittorini che sulla sua relazione introduttiva questa è la nostra grande speranza soprattutto di chi vive nelle regioni un'azione incisiva del Partito socialista
Nel governo e nella formulazione del prossimo governo ma soprattutto dei provvedimenti che adotterà il Parlamento della Repubblica
Adesso voglio così completiamo Luigi Di Maio sulle vuole dare un contributo dal versante della geometria
Ma io non vorrei parlare a nome dell'agenzia
Ma per l'intervento straordinario
Sperando che da questo seminario così importante con interventi così qualificati effettivamente si avvia una svolta
E una svolta che dipende da noi socialisti da noi socialisti a tutti i livelli
Compagno Caldoro ha detto a livello regionale ciascuno di noi a livello nel quale opera la possibilità di concorrere a questa svolta
Vorrei richiamare l'attenzione su alcuni così
Temi specifici il primo problema il programma di completamento
Sì è vero ci sono circa trentotto mila progetti aperti nel senso che sono progetti
Relativi a interventi che la Cassa ha fatto in questi quarant'anni
E che non sono stati trasferiti
Però per circa venti mila di questi progetti
C'è un problema formale di trasferimento e non di lavori in corso
Per altri quattro cinque mila c'era il problema di lavori principali in corso e qui ci sono così abbastanza problematici
Per quanto riguarda il resto invece si tratta di problemi aperti dal punto di vista di completamente o di questioni anche spesso di carattere e di vertenze che ci stanno ora io credo che noi dovremmo proporre
Di chiudere il tutto
Cercando però di per risolvere il problema della gestione produttiva di questi di queste infrastrutture in genere si tratta di progetti relativi al ciclo dell'acqua
E cioè di in alcuni casi di Dini che grandi adduttori i sistemi ridistribuzione guardi impianti di depurazione
Ora il problema dalla gestione è un grosso problema la legge lungo affronta prevedendo che certe percentuale
Delle risorse sia destinata a questo fine sino ad ora non c'è stato ancora a una indicazione direttiva precisa perché stabilire in che modo queste risorse vanno utilizzante per stabilire quali debbano essere i soggetti responsabili di queste gestioni nel caso dei progetti che sono stati realizzati dalla agenzia non ex Cassa direttamente
Esiste il problema di individuare il soggetto i socialisti dovrebbero proporre e questa è la prima proposta
Di creare degli organismi eventualmente che possono contare assorbire quelli già esistenti
A livello territoriale
Che può essere livello insomma si tratta di acqua di bacini idrici
A livello di sistemi
In modo da o venire una gestione produttiva che si deve auto finanziari di queste per questi impianti e questo mi pare una prima proposta che si rende necessaria potrebbe essere oggetto di un primo dei Grandi Progetti di carattere strategico
Che i socialisti propongono
In occasione di questo questo accordo che si dovrà fare per il prossimo governo
Esiste poi un altro problema relativo al progetto programma di completamento che quello di tre quattrocento progetti
Che costituiscono il settanta per cento della spesa necessaria circa quindici mila miliardi insomma scherzo
E che non possono essere gestiti il come se fossero
Dei piccoli progetti
Si tratta di di ieri
Si tratta di gossip adduttori in alcuni casi grosse infrastrutture viarie ci sono tre porti e questi grandi progetti si corre il rischio che possano assorbire ancora migliaia di miliardi senza che nessuna delle scelte che si fa a livello di dipartimento a livello di governo o non so nessun livello
Possa essere attuata e vi possa essere un meno un per lo meno una verifica di attualità di convenienza di realizzare questi progetti
Riapre il problema relativo all'uomo
Per quanto riguarda il loro esiste un primo grosso problema ci sono quattro mila miliardi relazione organica numero due
Di cui si esistono dei titoli esistono dei soggetti
Esistono anche delle proposte progettuali spesso molto superficiali
è che devono essere oggetto anch'essi di una scelta di una verifica è vero e si sono inclusi diretti col piano annuale
Ma ne sappiamo tutti come è stato fatto il primo piano annuale e credo che anche su questo a me non potrà dovremmo porre un problema di verificare la congruità di questi progetti di verificare sì sì effettivamente individuano delle reti di servizi definita molti casi si tratta
Di centri di ricerca
E dovremmo quindi vedere verificare anche la validità e la qualificazione di soggetti che sono visti in Italia di queste risorse
Si tratta di quattro mila miliardi si tratta più di di una buona fetta dei miliardi di lire destinati all'intervento straordinario nel primo piano annuale
Dietro il problema relativo al secondo piano annuale cioè il secondo piano hanno detto anche oggi De Michelis io non l'ho detto all'inizio dell'intervento che condivido pienamente le cose che sono state dette qui stamattina dal compagno di mi chiese al compagno Ponte degli altri che sono intervenuti
E quindi non mi ripeto per questo ma dico d'accordo con quegli obiettivi d'accordo con quella impostazione ecco ma adesso operativamente dobbiamo capire che cosa proponiamo per rivedere la direttiva relativa al secondo piano annuale
Il secondo piano annuale come sappiamo
è un piano che è stato che ci sta l'ha detto anche il compagno da in questa mattina
I si sta in corso di definizione su sei mila progetti se ne sono usciti due mila e cinquecento ma io ritengo che anche di tempo ma l'ha detto anche De Michelis e noi dobbiamo stabilire quali di questi mille cinquecento progetti sono progetti
Di interesse nazionale cioè di carattere regionale o interregionale che vanno finanziati con convenzione da parte dell'Agenzia
Perché per quanto riguarda gli altri progetti
Non vi è la legge non lo consente
Che possa essere una convenzione per fare finanziare e dall'agenzia e quindi poi nasce la famosa diatriba tra agenzia dipartimento sulla natura dei Progetti sulla necessità dell'istruttoria che deve fare l'istruttoria è chiaro che se lei
Limitiamo la nostra attività a quello di esaminando i progetti ingegneristici di qualche miliardo si pone il problema dall'aspetto tecnico ingegneristico se invece noi la scelta che mi pare compiaccio anzi che sia stata fatta anche stamattina dal compagno Di Michele sei compagnie pronte che hanno introdotto questo seminario e c'è di con diritti ritenere come scelta prioritaria di dover concentrare le risorse su progetti di carattere strategico su grandi progetti supera questa diatriba
Su chi debba fare l'istruttoria tecnica del progetto è chiaro che questa istruttoria va fatta dal dipartimento per quanto riguarda gli aspetti economici anche gli aspetti tecnici
Per convenzione se non si vuole modificare la legge la la l'Agenzia dovrà garantirne il finanziamento e la attuazione
Ora
Il problema è che le Regioni hanno mandato sei mila progetti di cui sei mila progetti hanno scelto il due mila cinque
E se non usciamo con un programma annuale il quale prevede il secondo piano annuale l'utilizzazione di cinque sei mila miliardi per finanziare questi due mila cinquecento progetti significa che mettiamo in moto e dobbiamo essere coscienti di questo il meccanismo della Cassa per il Mezzogiorno
Perché due saremo costretti ad essere e coinvolti in queste migliaia di piccoli da oggetti i quali hanno per forza per essere realizzati la necessità di avere degli uffici tecnici che gli esami erano degli uffici che seguono questi lavori tutto il meccanismo dei direttori dei lavori del delle perizie suppletive eccetera che vi costituiscono anche se noi diciamo di non volerlo fare
Questo vecchio meccanismo
Ora quindi a partire dal secondo piano annuale questo dovrebbe essere una scelta che dovrebbe essere tra le conclusioni e qui dovrebbero venire da questo nostro seminario si dovrebbe impostare questa nuova linea e cioè che i progetti di interesse nazionali sono finanziati dal centro siano essi regionali o interregionali tutti gli altri gli oggetti
Vanno restituiti alle regioni che li hanno proposti con un finanziamento in base al coefficiente fisso che è già contenuto
Nell'ora anche lo stesso programma triennale le percentuali previste per i programmi regionali di sviluppo e quindi in base a quelli vanno finanziati
Ora tre i grandi progetti e i grandi progetti sono veramente un tema affascinante
E il
Il Copagri mi chiese né altro indi dice dieci tanto per dire che su dieci non possono essere anche più di dieci
Ha indicato alcuni temi ecco ma su questi dovremmo fare uno sforzo perché credo che la nostra proposta politica sarebbe molto forte se noi riuscissimo a individuare alcuni temi progettuali che sono fondamentali per lo sviluppo del Mezzogiorno
è su questi temi fanno sabato alle politiche a tutti i livelli
Ciascuno nella sua sede
Dal Parlamento al governo alle sedi regionali alle altre amministrazioni degli enti locali
E tra questi progetti io volevo proporne qualcuno non è che siano fatti nuovi nessuno scoprire l'ombrello
Ma per esempio
Si dice che gli enti locali sono nel Mezzogiorno sono particolarmente deboli le loro strutture organizzative sono assai precaria
Un rosso Progetto Strategico che affronta il tema della organizzazione amministrativa e la formazione del personale necessario per far funzionare gli uffici dei nostri Enti locali
Lei le ipotesi che si fa si fa ma questa oggi ne parlavano anche col compagno Benadusi vice presidente del Formez ci sono già degli studi fatti
Per per affrontare questa problematica ma io lo affronterei in maniera complessiva e organica è una proposta molto forte anche dal punto di vista politico significa farsi sottrarre gli enti locali a queste gestioni più che per le precarie clientelari e farli diventare i nostri comuni e per gli anni due mila
Significa organizzarli con la informata
Se non mi sativa delle regioni per quanto riguarda tutto l'aspetto relativa alla gestione dei vari servizi di cui le regioni sono responsabili e anche lo stesso problema relativo a questa carenza dal punto di vista progettuali che le Regioni hanno ecco questo un grande progetto
Io così gradirei se altri compagni che intervengono esprime sono una loro valutazione o le proponessero altri un altro progetto importante potrebbe essere quello del coordinamento della ricerca del Mezzogiorno lo sappiamo che il governo e il per quanto va dall'ordinario ma per quanto ha dello straordinario anche recentemente è stato fatto questa convenzione col CNR ma già molte risorse erano state destinate a questo settore nel Mezzogiorno un progetto che si ponga l'obiettivo di coordinare le attività di ricerca e Mezzogiorno
In modo da collegarle
Collega di vari centri di ricerca il volto a collegarlo attività di questi vari centri ricerca non solo ma anche evitare duplicazioni come sappiamo spesso avvengono in questa attività che non è sempre facilmente
Valutabile cioè il discorso poiché gli atti dubbi progetti che accennava compagni De Michelis io condivido cioè la gestione del patrimonio storico lamentati del soggiorno
C'è il discorso sulla rete telematica ecco sulla rete telematica e molto importante perciò l'accordo di programma diventa lo strumento essenziale ma è stato qui già
Stato sottolinea è stato già sottolineato altre moda molti altri compagni prima di me
Lo strumento indispensabile per per fare in modo che intervento ordinario
Sia effetti Ace Ventura in sordina certamente aggiuntivo quell'ordinari perché non vorremmo che mentre come prima si facevano le fognature o si facevano le fontanelle qualcuno equivalenti a ricordare stamattina con l'intervento straordinario ora ci danno i telefoni con l'intervento straordinario
Avere un telefono nelle mille novecentottantotto all'agire mila centonovanta è un diritto di tutti i cittadini italiani tutti i cittadini europei
Si deve fare con intervento ordinaria quello che deve venire in più deve essere fatto con l'intervento straordinario
Io vorrei qui fermarmi avevo preparato un breve documento nel quale si prevedevano quali erano le direttive necessarie modo per rendere operativa la la la la della la legge sessantaquattro
Non si tratta di modificare nulla la legge sessantaquattro si può fare tutto è il contrario di tutto il il il il il ministro De Vito ha fatto praticamente con la legge sessantaquattro per quanto riguarda il primo piano annuale quello che faceva la cassa buonanima
E ha finanziato per il settanta per cento prestando per cento progetti di cassa
Con il la legge sessantaquattro si può prevedeva ricorda accompagna Conte questo coordinamento tra l'ordinario o straordinario è necessario che sì sì che vi siano queste relazioni entro il trenta aprile lo ricordava De Michelis
Delle amministrazioni anche voi compagni impegnati nelle dei Consigli regionali dovete pretende che le regioni presenti no questa relazione prevista sull'intervento della Regione a livello a delle attività svolte dalla Regione i compagni che sono impegnato a livello il Governo che saranno impegnati a rivangare lo faranno le loro sedi dobbiamo avere delle relazioni dalle quali sarà possibile ricavare quello che c'è
In programma sull'ordinario in modo da poter stabilire lo stato di ringrazio stato sintetico meno di dieci
Facile
Grazie verso cominciamo con i nostri compagni del gruppo parlamentare l'onorevole Duilio
La prima
Io credo che un segno visibile della del fallimento di una politica di coordinamento degli interventi ordinari con le misure dell'intervento è straordinario che abbiamo riverificata nel momento in cui abbiamo approvato la legge finanziaria del mille novecentottantotto
Un fatto esemplare abbiamo vissuto una serie di emendamenti migliaia di emendamenti
Ma lo minimo aveva come scopo la l'impegno ognuno in ordine allo sviluppo delle aree meridionali
Eppure nell'anno precedente o anche nell'ultimo anno mille novecentottantasette riscontrammo una serie di impegni alla finanziaria che riguardavano somma mirate rispetto a determinati impegni in campo come quello delle Ferrovie della otto strade delle telecomunicazioni
Insomma possiamo affermare credo come fatto visibile che studia è stato praticamente assente tra gli obiettivi di della manovra di politica economica del governo
E quindi abbiamo verificato una situazione nella quale sostanzialmente
Intervento straordinario
Ha ricadute ha ribadito di non in ordine ad alcune determinate circostanze
E e ci sono dei fatti esemplari intravede sordina sostanzialmente la blindatura elemento sostitutivi non aggiuntivo di quello ordinario esempi sono chiari
Non sono state rispettate le riserve dell'intervento ordinario da destinare al Sud bastare verificare
Il il documenti prego i documenti aggiuntivi che sono costa di Penati con la relazione
è mezzogiorno all'interno della politica fiscali gli oneri sociali gravano sull'intervento straordinario anche per mentre per il resto del Paese sono a carico dell'utente l'intervento ordinario
In politica industriale in i fondi destinati all'innovazione tecnologica per il Sud sono coperti con intervento straordinario mentre la legge sul novazione tecnologica ed inutilizzata ma al massimo per quanto riguarda il Centro-Nord
Cinquecento miliardi da destinare cosiddetti lavori socialmente utili a sostenere l'occupazione giovanile sono stati stornati dalla legge sessantaquattro altrettanto è accaduto per trecentocinquanta miliardi stanziati a favore delle piccole e medie imprese industriali artigiane per incentivare l'occupazione
Sostanzialmente quinti possiamo affermare che i possiamo per definizione credo che la straordinarietà è diventata e diventata ordinarietà e mi pare che anche le parole di Di Maio prime che ha non mi hanno chi mi ha preceduto riscontro un evidentemente questa questa determinata questione
Ora il problema evidentemente a guarda ed a guardare sotto diversi aspetti
Vi è una questione di funzionamento della legge sessantaquattro si è detto
I risultati di una recente ricerca evidenzia una difficoltà che affinché la nuova disciplina del regime occorre attendere superamenti di una visti sì ma se gli adempimenti procedurali pare che se ne possono contare ben cinquantotto poco agevole certamente richiedenti tempi lunghi
Ma il problema non è soltanto naturalmente di carattere di carattere legislativo esiste anche evidentemente un un problema fortemente di carattere politico rispetto alla soluzione di questi determinate questioni
è sotto determinati aspetti
Io credo che sarebbe bene che ognuno di noi si facesse carico di esaminare il perché del non funzionamento determinate questioni
Io credo che il fenomeno più importante da valutare sia questa esigenza del coordinamento tra ordinario e straordinario
E vorrei richiamare la vostra attenzione sulla questione per esempio dell'agricoltura
Viviamo una situazione nella quale sostanzialmente
Da una parte
La competenza in ordine agli impegni
Di carattere di carattere progettuale restano affidati alle regioni per quanto riguarda i fonti che sono dei partiti dal ministero Agricoltura attraverso la legge collinare dispensa dall'altra parte esiste la possibilità di utilizzare la legge sessantaquattro per una serie di di impegni di provvedimenti e di fatto sostanzialmente ma anche una determinata funzione di coordinamento
E dovremmo lamentare anche
Sostanzialmente anche la difficoltà da parte di tutti di poter riscontrare un elemento di vere e proprie programmazione di vere e proprie panificazione perché viviamo una situazione nella quale sostanzialmente nulla si può fare dispetto a obiettivi realizzati da parte delle regioni che molto spesso sono di carattere ripartitore o che non hanno una visione progettuale rispetto a queste determinato tipo dispensa e allora
Si comprenderà la difficoltà nel riscontrare un settore del importante credo del soprattutto nel Mezzogiorno
Che va in una situazione sempre più di marginalizzazione nel nell'ambito di una logica di anche di politica comunitaria abbiamo un mille novecentottantasei che ha visto la riduzione di ben quarantadue mila unità
Nell'ambito della del del del Dell'Agricoltura dispetto alle alle diciassette mila unità dell'anno precedente
Abbiamo una riduzione locanda si in termini monetari piano editoriale dell'agricoltura dell'otto per cento
E abbiamo soprattutto un altro fenomeno importante che collegato poi ha la capacità di agganciarsi rispetto alle leggi comunitarie rispetto alle leggi di carattere di carattere nazionale di caratteri naturalmente divinizzazione anche dei fondi di carattere regionale abbiamo una situazione nei quali il flusso dei contributi alla produzione
Per esempio nel mille novecentottanta si si è ridotto del venti trenta nove per cento rispetto l'anno precedente quindi viviamo una situazione nella quale sostanzialmente mancando una funzione di coordinamento e verificando c'è una situazione
è di non
Non individuazione degli elementi di intervento
A poco a poco i processi di ulteriori margini d'azione di questo settore dell'economia Italia dei Valori meridionale diventano sempre più accentuati più forti diventa sempre più difficile poter riscontrare la possibilità di superare questa questo sta questo sta questo sta questa fase di precarietà e questa fase di difficoltà
Credo che da tutto questo discende anche qualche cosa che abbiamo sentito anche nelle relazioni precedenti cioè e viviamo una situazione nella quale sostanzialmente per punire per alcuni determinati aspetti la carenza anche a livello di Stato alla carenza a livello di istituzioni si fa forte non è soltanto una carenza del sistema delle tuniche locali pensate per esempio una legge pluriennale di spesa che vi è stata a livello nana e nazionale con una individuazione di piani di settori e nulla si fa rispetto l'individuazione di questi temi atipica di settori e quindi evidentemente si rientra in una logica di assistenzialismo e direi quasi di delega Rispetto
A determinate e forme organizzazioni se volete anche di carattere professionale che individuano poi i termini fanno le proposte per come ripartire una serie di mezzi finanziari in una logica di esistenzialismo che nulla ha a che fare con una logica di produttività e di mercato
E su questa base mi permetto di richiamare l'attenzione su due-tre elementi molto velocemente nel primo elemento e che evidentemente al sistema delle Autonomie
Nel che che va giustamente come diceva Di Maio riconfermato il se l'esigenza di uno un supporto tecnico di un'assistenza di una formazione cosiddetta professionale sia deve accompagnare evidentemente la possibilità
A livello generale complessive di individuare anche gli elementi di carattere surrogatorie Italo determinate circostanze laddove si verificano situazioni di inadempimento degli stessi enti rispetto a determinati impegni a dover affrontare anche da un punto di vista legislativo
E questo naturalmente del deve essere fatto sulla base di un discorso se volete bandi drammatizzazioni ma di necessità laddove determinate questioni siano necessari l'altra questione che volevo richiamare si è parlato di riordino degli enti è e però anche si è fatta matura una situazione nella quale per quanto riguarda tutti gli enti di promozione e tutti gli enti della del sistema l'originale sto parlando della fine sto parlando da Spin Suso parlando dello IAS mi sto parlando della finanza nasce anche l'esigenza di non guardare soltanto un processo di riordino ma probabilmente
E dire diventa matura una situazione nella quale qualche vada pare difficile che politicamente avviare c'è una in età matura la situazione anche di esemplificazioni rispetto a questi temi AT&T
Che non è possibile pensare che i margini di specializzazione di moltiplicazione siano così ampi e addirittura poi di suddivisione ulteriori di territorialità da parte di Delmi atti da partite ti nelle questioni sto facendo un esempio una società deforestazione
Credo che l'Italia dei rapporti ed i comportamenti di collegamento attraverso l'ente agricola con l'ente Regione per non si vede perché una società di forestazione produttiva di carattere regionale la meridionale debba avere una situazione di una di una di un avvitamento di una serie di società che devono essere di carattere di carattere regionale
E su questa base anche quindi su questa base su questa condizione anche che passa individuare l'elemento di senso unitario deviazioni dover compiere e io volevo accettare l'invito anche dal compagno di mai rispetto ai problemi di accordi di programma da mandare avanti
E nella logica della complementarietà dell'aspetto dell'intervento ordinario e dell'intervento straordinario che debba essere debba essere devi veramente intervento straordinario richiamava la situazione sul fatto che ormai nell'Italia meridionale di ad vi è la un milione di ettari ritiri qui
Vi è una situazione nella quale quindi va individuato attraverso un un impegno di di carattere dell'intervento straordinario dell'intervento ordinare del ministero l'agricoltura e della e del mondo economico imprenditoriale italiano un processo che possano e le e stabilire i termini di utilizzazione di una ricchezza così ampia di terreni irrigui che attraverso un processo di ricerca un processo l'impegno di investimento e di verifica delle condizioni d'investimento collegato alle prospettive di mercato in una logica che naturalmente tenga conto di tutti gli elementi che bisogna a fine valutare in questa determinata circostanza
Io per concludere volevo soltanto
Richiamare un'ultima attenzione
E cioè per quanto riguarda il problema dell'occupazione
Ho ascoltato stamattina l'intervento del compagno De Michelis d'intervento del compagno signorile successivamente
Ritengo che bisogna prendere atto di una forte e credo di una verità di un intreccio fortissimo tra gli aspetti di carattere con amiche di carattere sociale della De Rita limiti dell'Italia meridionale e una situazione di questo genere e chiaro che vi è una carenza fortissima di bisogni sociali
Un intervento quindi di occupazione collegato al riscaldo dalla alla a una palco e mirato rispetto a una serie di soddisfacimento di bisogni di carattere sociali non siano collegati direttamente se volete anche a un discorso di pubblica amministrazione credo che trova uno spazio reale dei termini effettivi di praticabilità
Termini effettivi di praticabilità che vanno poi inquadrati in una visione naturalmente nel quale questo aspetto non debba subire pochi elementi di generazioni ma elementi di spinta anche un accrescimento di carattere culturale è un impegno di carattere reale da parte della dell'I-Day giovedì meridionali questa questo impegno questo aspetto dell'occupazione
Lo collegherei poi anche un concludo davvero all'altro aspetto fondamentale
La committenza
Soprattutto nell'Italia meridionale si sta riscontrando la dismissione dei pubblici servizi che sono privatizzate al massimo se la massima fare un confronto rispetto alla sanità privata del Mezzogiorno rispetto alla sanità privata dell'Italia settentrionale di verifica verificheremo una forte divaricazione così anche in altre terminati scusi settori come quello della scuole qui di seguito
Non sarebbe male quindi anche a livello politico se volete a livello sociale di valutare una situazione fondamentale
E cioè che molto spesso le reti di carattere speculativo i fenomeni attraverso i quali viene degrado del tessuto meridionale i processi malavitosi molto spesso sono figli di un rapporto di esagerato ampio campo di una forma di sostitutiva nella svolgimento dei servizi pubblici da parti di privati in una situazione di committenza in cui è fortissima la rendita speculativa
E in cui nascono condizioni che evidentemente creano concreto e processi come dicevo prima di degrado fortissimo queste sono le considerazioni che vi volevo porre e spero che possono essere utili nel dibattito
Grazie l'onorevole Bianco Marco presidente della Bicamerale per le partecipazioni statali
In una proposta di programma di governo
Ha fatto bene il partito socialista mettere al primo posto la questione del Mezzogiorno
In questo ambito la posizione centrale va assegnata rapporto partecipazioni statali mezzogiorno è un tema tutto sommato in merito al quale possiamo vantare un retroterra di grande dibattito che risale agli anni sessanta intorno alle luci alle ombre della politica dei poli di sviluppo
E il ruolo delle partecipazioni statali nel Sud
Che dobbiamo definire con chiarezza
Anche perché la farraginosa legge sessantaquattro ottantasei sull'intervento sul Mezzogiorno la cui approvazione avvenuta dopo un lunghissimo periodo di sofferenza
Mentre indica in modo chiaro le riserve di investimento riguardanti singoli ministeri
E le amministrazioni autonome non richiama espressamente le quote a carico del sistema delle partecipazioni statali
E in questa maniera il rapporto partecipazioni statali mezzogiorno viene completamente distorto tanto è vero che le aziende di Stato nel meridione si muovono più nella logica di fruitori di risorse piuttosto che in quella di enti che devono investire per l'occupazione
è la conseguenza di una normativa confusa e contraddittoria
Infatti
Mentre da una parte la stessa legge sessantaquattro ottantasei si richiama alle indicazioni contenute nel Testo Unico duecentodiciotto settantotto
Che prevede per gli enti di gestione delle partecipazioni statali Riserve gli investimenti al Sud pari all'ottanta per cento
Le leggi finanziarie di questi ultimi anni hanno fissato invece quote del sessanta per cento
Tra l'altro non rispettate del tutto
E su questo terreno che i socialisti devono avanzare alla loro proposta
Sollecitando l'aggiornamento del testo unico duecentodiciotto settantotto per inserirlo organicamente nella legge sessantaquattro ottantasei in modo tale che le partecipazioni statali siano allineate agli altri organismi indicati dalla legge
Secondo voi socialisti questa riforma non è in contrasto come molti fanno rilevare con il principio di economicità
Il principio dell'economicità
è un principio originale
Della gestione delle partecipazioni statali principio figlio di una precisa norma articolo tre della legge numero quindici ottantanove del cinquantasei
Volta vincolare alle finalità sociali l'intervento dell'aziende di Stato sul territorio
Il principio di economicità e bene sottolinearlo deve restare il perno principale del funzionamento del sistema delle partecipazioni statali
In questi anni di deregulation Monti hanno privilegiato l'esigenza di mercato rispetto a quelle sociali
I socialisti invece devono privilegiare anche queste ultime se vogliono dare un senso alla loro battaglia per rafforzare il rapporto partecipazioni statali mezzogiorno
Se questa e la lingua che abbiamo definito negli ultimi anni
Dall'altra parte ci sono degli attacchi duri di alcuni partiti della maggioranza come il Partito repubblicano di alcuni esponenti della Democrazia cristiana come il senatore Beniamino Andreatta
E di una una certa cultura che si muove intorno alle università della Bocconi della Luiss
Che teorizzano de de nazionalizzazioni delle imprese di Stato tutto ciò per noi vuol dire nuova destra
A questa linea di fondo incentrato sulle dismissioni
Noi socialisti dovremmo rispondere non come un vetero statalismo dirigista
Ma con un disegno strategico del sistema delle partecipasse as partecipazioni statali che continua a svolgere un ruolo ed una funzione fondamentale per la sua peculiarità per un equilibrato sviluppo industriale del Paese
Per fare ciò le imprese a partecipazione statale dove vanno riorganizzarsi e razionalizzare il sì in vista del mille novecentonovantadue
E dei grandi processi di innovazione tecnologia in corso dei grandi gruppi industriali internazionali non possiamo come diceva De Micheli stamattina uscir fuori dalla competitività a livello internazionale
è compito solo del Governo e del Parlamento e non degli enti di gestione definire con chiarezza la politica industriale che deve rappresentare l'industria pubblica nazionale
Questa verità deve essere ribadita con forza per non permettere che si ripeta all'interno del sistema delle partecipazioni statali il gioco del Monopoli che viene portata avanti a stop and go e alcune volte a colpi di mano
Cioè tanto è vero che nel Liri sta passando di soppiatto un disegno di riordino e di razionalizzazione diversi settori al di fuori alcune volte dal controllo del parlamento e del governo
La strategia che emerge secondo noi si basa principalmente
Su tre grandi gruppi
Telecomunicazioni
Ciò che è successo nei giorni scorsi all'interno del consiglio di amministrazione dell'IRI lo avvalora
Ma di fatto glielo tutto nella Finmeccanica
E le grandi costruzioni nella vita al sta
Ciò di fatto e la mutazione genetica dell'IRI che diventa così un istituto fortemente caratterizzato nei servizi e non nel manifatturiero
Questo processo di riassetto dell'IRI deve essere controllato maggiormente dal partito non si possono fare battaglie nella logica che la montagna partorisca il topolino evitarlo per non essere coinvolti abbastanza nelle grandi scelte di politica industriale
In questo quadro così complesso e difficile dobbiamo stare molto attenti affinché il Mezzogiorno non venga ancora una volta penalizzato non entrando nella strategia del sistema delle partecipazioni statali molto centrale
Va da sé che le condizioni
Del Mezzogiorno sono condizioni dualistica della nostra economia italiana vedo sempre meno investimenti privati nel Mezzogiorno ciò nonostante le condizioni profittevoli che ci sono nel Mezzogiorno
Spetta quindi all'intervento pubblico investire al Sud nuove attività manifatturiere
Di qui a partire dagli anni sessanta l'assegnazione alle partecipazioni statali di ingenti fondi
Di dotazione da parte del Governo e del Parlamento
Su questa linea degli enti a partecipazioni statali effettuarne la prima e nella prima metà degli anni Settanta
Una massa di investimenti nel Mezzogiorno in misura superiore al passato aumentando gli organici delle imprese passando da trecentottanta mila unità nel sessantotto alle settecentoquindici mila nel mille centosettantasei
De Michelis nel suo intervento ha ribadito queste questi dati
Il tasso di crescita dell'occupazione era meno proporzionale a quelli degli investimenti
Con ciò la distanza tra nord e sud non si è attenuata nello stesso tempo sono entrati in crisi le grandi iniziative promosse e finanziate negli anni sessanta e settanta
Non a caso il calo dell'occupazione operaia tra i settantacinque e ottantaquattro e stato pari al diciotto per cento
Nel periodo tra l'ottantatré e l'ottantacinque inizio seppur limitato in alcune aree da una parte un recupero dell'atto tutti produttività dall'altra una contrazione degli organici
Le partecipazioni statali attualmente si trovano nel Mezzogiorno di fronte a tre grandi nodi da sciogliere al più presto
Risanamento della siderurgia razionalizzazione della chimica
Investimenti in altri settori
Il risanamento nella siderurgia porta tagli occupazionali a Taranto e a Bagnoli dove c'è anche il pericolo di cancellare la tradizione siderurgica
La nostra proposta e la contestualità del risanamento con la reindustrializzazione
Mentre è chiaro il risanamento Job killer non è affatto chiaro invece la posizione dell'IRI sulla Giobbe cresceva Enterprises cresce reindustrializzazione
Lui deve al più presto elaborare dei progetti industriali per le aree colpite dai tagli occupazionali rimandare tutto alle calende greche pericoloso dal punto di vista sociale ed economico per il Mezzogiorno
Perciò l'invito esplicito che facciamo e che l'IRI debba farsi carico sia del risanamento che Dell'Aringa l'industrializzazione e se ciò non può essere attuato lo deve dire chiaramente in modo che le partecipazioni statali il Parlamento il Governo
Diamo la risposta pronta ed autorevole
Ricordiamo che con la creazione dell'IRI la situazione industriale si chiarisce sotto due aspetti
Mutano le forze che fino a finanziano il progresso dell'industria che però è ancora centrato nel triangolo industriale e si estende al Mezzogiorno la considerazione di quel progresso
Per quanto riguarda la chimica anche qui vedi la Montenegro sponte Edison senza rinviare alle calende greche devono costituire una Società tra Montedison ed Enichem mettersi per il lancio del settore
La chimica la terza voce del nostro deficit della bilancia commerciale soltanto processi di razionalizzazione posso renderla competitiva
Attualmente nano rispetto a giganti europei giapponesi e americani gli investimenti nella chimica numerale molto occupazione ma daranno uno sviluppo con probabili ricadute occupazionali avvampa
L'ENI Enichem hanno tutte le carte in regola però la razionalizzazione e lo sviluppo della chimica nazionale
Anche attraverso processi di internazionalizzazione
A questo appuntamento la Montedison deve presentarsi per chiudere un accordo nazionale non illudendosi che la chimica pubblica deve aspettare Godot o mister Giacco
Gli investimenti in altri settori
E il terzo nodo da sciogliere sono importanti nelle grandi costruzioni per la modernizzazione di infrastrutture per la realizzazione di nuove opere
Ma quello che ci preme di più sottolineare per la grande sfida al futuro il nuovo piano della Sipra
Il piano è stato aumentato di nove mila miliardi destinata agli investimenti
Grazie alla battaglia socialista del compagno anche Giannotte
Che ha fatto cambiare opinione anche al vertice dell'Ivy sulle politiche finanziari delle concessionarie
Il piano prevede investimenti aggiuntivi che dovrebbero riguardare in particolare il Mezzogiorno le grandi aree metropolitane del Paese ed un incremento di occupazione Ale nel quinquennio di otto mila cinquecento unità di cui cinque mila e novecento nel biennio
La battaglia socialista iniziata deve continuare per spostare sempre di più gli investimenti e l'occupazione nel Mezzogiorno ed elevare la quantità dei servizi
A proposito consideriamo con molte riserve gli stanziamenti della legge sessantaquattro che sono stati finalizzati per il Mezzogiorno per investimenti ad altissima tecnologia lungo le frontiere dopo incerte la domanda senza invece curarsi delle infrastrutture essenziali al servizio delle delle comunicazioni
Con ciò continua la politica delle cattedrali nel deserto
Non a caso in Calabria si faranno molti investimenti sulla telematicamente il servizio di base è ancora molto arretrato da Paese sottosviluppato
La politica riformista dei socialisti non può puntare come propongono alcuni tecnocrati
Sulle nuove cattedrali N come propone la nuova destra al deserto senza più le cattedrali
Ma ad investimenti per la industrializzazione e per la reindustrializzazione concludendo
I rivali del Mezzogiorno El Duque dualismo tra Nord e Sud si vincono dalla industrializzazione manifatturiera del Mezzogiorno soprattutto attraverso le partecipazioni statali
Oggi come nel dopoguerra l'obiettivo del novembre del neorealismo riformista ha come centralità l'industrializzazione e l'occupazione
Grazie arrivato l'onorevole Carlo da Marco
Parlare della questione meridionale oggi
Significa parlare della questione occupazionale
Apertasi con gravità crescente da almeno un decennio a questa parte
E parlare della questione occupazionale significa affrontare i problemi che pone oggi il tipo di sviluppo che caratterizza la crescita dell'economia nazionale
Uno sviluppo che dal mille novecentosettantatré in poi si è avvitato su se stesso determinando margini crescenti di utili e profitti del sistema produttivo largamente concentrato nell'aria centrosettentrionale
E margini insufficienti di nuova occupazione nell'aria meridionale del paese
è un dato di fatto che lo sviluppo industriale del Mezzogiorno nell'arco di questi ultimi quarant'anni si è fondato prevalentemente così come ha sostenuto il compagno marzo nella sua recentissima relazione
Si è fondato prevalentemente se non esclusivamente sull'impegno dello Stato imprenditore
Attraverso lo strumento delle partecipazioni statali
Non sorprende dunque se il progressivo disimpegno delle partecipazioni statali
Ha avuto l'effetto di deprimere le prospettive di crescita dell'industria meridionale soprattutto se si considera il contestuale progressivo esaurimento dall'intervento straordinario culminato con la soppressione della cassa
La crisi dell'industria cantieristica quella dell'industria siderurgica è quella dell'industria agroalimentare
Sono le aree di più diretto impegno delle partecipazioni statali e sono anche le aree di più profonda crisi del Mezzogiorno per della Campania in particolare
La crisi dell'industria italiana mentre ha visto di organizzare e rilanciare la presenza di imprenditoria privata nel Paese
Ha visto ridimensionare significativamente il peso il ruolo delle partecipazioni statali soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno
Eppure nonostante tutto il futuro dello sviluppo del Mezzogiorno resta ancora legato alla ripresa e a completamento del processo di industrializzazione
Questo significa che la politica di sviluppo dell'economia meridionale sarà condizionata prevalentemente se non esclusivamente dalla politica industriale che si farà nel Paese
Per il Mezzogiorno dunque sarà certamente importante la scelta che verrà fatta dal nuovo governo per il ministro per il Ministero per il Mezzogiorno
Ma sarà ancora più importante la scelta che verrà compiuta con il ministero dell'industria per quello delle partecipazioni statali
Al punto in cui siamo occorre rivedere ed aggiornare la filosofia che ha ispirato l'intervento straordinario nel Mezzogiorno nel corso di questi ultimi trent'anni
Passando non da un divo di strumentazione all'altro come è stato fatto con la legge sessantaquattro perlomeno non solo grazie alla quale siamo passati dalla ex Cassa all'agenzia ma ad alcuni obiettivi ad altri come ancora oggi si cerca invano di fare
Ciò che occorre al Mezzogiorno in questa fase del suo sviluppo non sono più le grandi infrastrutture civili è stato ampiamente sottolineato degli interventi che si sono tenuti questa mattina
Sulla quale puntava il vecchio e continua a puntare il nuovo intervento ma sono le misure dirette ad ampliare la base produttiva dell'area
Per raggiungere tale obiettivo occorre soddisfare delle precondizioni come quelle del risanamento ambientale e sociale delle grandi aree urbane dove prevalentemente si sviluppa la malavita organizzata la mafia la camorra che condizionano negativamente ogni prospettiva di sviluppo
E da corredo occorre puntare su obiettivi intermedi come l'ammodernamento dell'apparato produttivo esistente e lo sviluppo di nuove attività produttive nei settori più dinamici dell'economia moderna obiettivi questi che richiedono capacità progettuali dei soggetti economici e capacità di governo delle istituzioni pubbliche
Tutto ciò però difficilmente si potrà realizzare con la nuova normativa dell'intervento straordinario
La scelta compiuta di affidare alle regioni e agli enti locali il ruolo di promuovere lo sviluppo nell'aria
Molto è una scelta lo stato perdente
L'avvio del primo piano annuale dell'intervento straordinario ha messo chiaramente in evidenza cosa che tutti sapevano
Le regioni che da almeno diciotto anni non riescono dignitosamente ad assolvere il ruolo che avesse il legislatore ha affidato nella gestione dell'ordinario
Non avrebbero potuto come non hanno potuto assolvere ai compiti più complessi ed impegnativi gli avesse affidato l'intervento straordinario
Pensare che la messa a regime di tutta l'impalcatura strumentale previste dalla legge sessantaquattro possa sopperire ad una carenza cronica dell'istituto regionale significa a mio avviso non tener conto della realtà
Applicare la legge
Introducendo alcuni doni correttivi ispirati ad una logica di superamento dell'attuale frammentazione dell'intervento straordinario ed efficace coordinamento con l'intervento ordinario è un'esigenza che ci dobbiamo porre da subito
Appare utile ripensare all'agenzia per esempio prevista dalla legge sessantaquattro non come semplice sportello erogatore di fondi
Ma come struttura centrale di coordinamento e di governo dell'intervento straordinario
Occorre cioè gli alle scelte alle direttive del Vangelo zia deve richiamarsi la miriade di enti che a vario titolo lo ricordava video nel suo intervento operano per lo sviluppo del Mezzogiorno
Vogliate dell'intrufola mezze Fime Fime leasing da Alfredo eccetera
Così come occorre che presso il dipartimento
Si crei un coordinamento effettivo dell'intervento straordinario con quello ordinario
Chiamando la struttura di intervenire a più ad intervenire prima che le scelte degli investimenti abbiano prodotto i loro effetti non dopo quando si raccolgono solo i dati statistici ciò che si è completamente realizzata
Nome di una modifica legislativa che sicuro proporre deve tra l'altro tener conto anche della recentissima posizione espressa dalla CEE
Che ha di fatto modificato l'area geografica di riferimento per l'intervento straordinario
Occupa anche su questo terreno il Partito socialista può farsi promotore di correttivi
Che ridimensioni o l'estensione del territorio visto che quello attuale come copre più di un terzo all'intero Paese e comprendere Gioni come l'Abruzzo il Molise da alcune Province del Lazio
Che per reddito pro capite sono già al livello delle arie più progredite del Centro-Nord
La base economica che il Paese sta vivendo caratterizzata da un periodo di arresto dell'inflazione e diventa ma progressiva ripresa offre in definitiva tutte le condizioni per accelerare lo sviluppo produttivo dell'economia meridionale
Intervento straordinario sul quale da quarant'anni sia detto il sostegno pubblico allo sviluppo del Sud si è fortemente ridimensionato
Tanto sul piano quantitativo per la diluizione che ritardi finora accumulati
Quando sul piano qualitativo per l'impoverimento progettuale che è seguito alla decisione di affidare alle regioni e agli enti locali il compito di promuovere lo sviluppo della appare utile e necessario intervenire ora per correggere il meccanismo dell'intervento straordinario
Perché malgrado tutto si va manifestando nel Mezzogiorno proprio ora una nuova attenzione delle forze imprenditoriali locali e nazionali della quale grande beneficio cosa potrà trarre la prospettiva di sviluppo
I fatti di rilievo che emergono dalla lettura dei dati nell'ultimo quinquennio ottanta ottantacinque
Consentono di evidenziare il fatto che non è solo la disoccupazione a concentrarsi nelle regioni del Mezzogiorno ma anche la fetta più consistente della nuova occupazione a localizzarsi assunti
Appare chiaro quindi e concludo che in quest'aria
Che si vanno concentrando tutti i vecchi e nuovi squilibri del Paese ed in quest'area che si dovranno misurare le politiche nazionali e comunitarie con particolare riferimento alle politiche del lavoro
Ora tornando Walter terno Donato Speroni capitale sud
Io innanzitutto ringrazio i gruppi parlamentari socialisti per avermi invitato a questo seminario interpreta questo invito come un segno di apprezzamento per il lavoro che ho impostato da qualche mese con alcuni colleghi
Facendo nascere diffondendo il primo settimanale economico dedicato specificamente all'economia meridionale ma diffuso in tutto il territorio nazionale
Devo dirvi che sono molto orgoglioso di questo progetto per come si sta sviluppando e anche per il fatto che è nato nell'ambito di un gruppo editoriale il gruppo Class la cui maggioranza appartiene ai giornalisti
Che non ha né condizionamenti politici né condizionamenti da parte dei grandi gruppi di potere che controllano la grande stampa italiana
Noi siamo nati senza finanziamenti agevolati di alcun genere non lo dico con come un elemento di orgoglio ma come una constatazione perché le leggi di agevolazioni non sono fatte per chi oggi fa un giornale per il Sud perché privilegiano soltanto la localizzazione fisica
Della della della redazione che non poteva che essere Roma
Però
Contiamo di mantenere ugualmente i nostri bilanci in attivo in modo da da evitare qualsiasi forma Icom come premessa diciamo del nostro indipendenza
Bene la mia come avete capito non è la testimonianza di un esperto ma e quella di un giornalista dopo alcuni mesi di esperienza sul campo il contributo che volevo portare il vostro dibattito e quello di parlarvi un momento dell'impresa del Sud così come le ho viste io
La mia prima constatazione è che c'è una grande vitalità nel mondo imprenditoriale meridionale
Vorrei dire che sta nascendo un sistema imprenditoriale ma purtroppo questo non si può ancora dire non siamo ancora in una situazione paragonabile a quella diciamo della Padania negli anni Cinquanta ci sono però due fattori importanti di potenziale sviluppo il primo è la grande attenzione al mercato il mercato meridionale che ormai è un mercato importante
Proprio perché i livelli di consumo sono vicini alla media nazionale
E anche attenzione al mercato internazionale ci sono imprenditori nel sud oggi che magari comprano in Cina rivenduti in Africa cioè ci sono dei fenomeni di di grande interesse che denotano una capacità di guardare al di là dei dei fatti dei fatti locali
Qualche imprenditore dice che per un'impresa meridionale e più difficile vendere a Milano che a Monaco di Baviera e anche questo è un fenomeno che deve farci riflettere
In secondo luogo questo è un secondo aspetto positivo c'è una grande voglia di impresa testimoniata anche dai casi aziendali che che raccontiamo ogni settimana sul nostro giornale
Io credo che la battaglia per lo sviluppo del Sud si vinca soprattutto su questo terreno su quello dello stimolo alla imprenditorialità autonoma
Gli investimenti pubblici la contrattazione programmata con le grandi aziende per costringerle impegnarsi di più nel Mezzogiorno sono tutti strumenti utili per accelerare la nascita di un tessuto imprenditoriale specifico
Sempre a condizione che siano utilizzati correttamente questi strumenti che non sempre lo sono
Però il punto di arrivo è sempre quello della nascita di nuovi imprenditori locali
Bene e allora chiediamoci quali imprese nascono oggi nel sud visto che nascono tante perché i dati statistici parlano addirittura di cinquanta mila società ogni anno che nascono nel Sud
Beh ci sono alcuni casi eclatanti di imprese che hanno saputo affermarsi al di fuori di qualsiasi politica statale
E che hanno ormai un successo anche di livello internazionale sono però poche in prese
E poche pochissime sono quelle che hanno un reale contenuto innovativo intendendo per innovazione un'idea imprenditoriale sia in termini di prodotto sia in termini di organizzazione del lavoro della vendita che consenta di stare sul mercato meglio delle concorrenza
Il caso più frequente invece è quello di impresa che nascono senza avere nulla di nuovo da apportare cioè in pratica solo per partecipare in qualche modo alla spartizione del reddito già esistente
Questo è il tipico nel caso del terziario facciamo un esempio chi apre una compiuta causa oggi
Per vendere macchine o soft per preconfezionato altrove favorisce vero la crescita dell'informatizzazione del Sud però non cambia i circuiti del reddito chi invece alla capacità di elaborare software per le aziende del Sud o anche dimostra di saperlo vendere al di fuori del mercato locale è un'impresa innovativa allora il problema è come trasformare tutto questo fiorire di nuove aziende in impresa innovative come incanalare questa voglia di impresa
Ora le difficoltà con cui ci scontriamo ci si scontra in parte sono ben note c'è innanzitutto una difficoltà di infrastrutture che rende più difficile la crescita
Spesso queste cose vengono date per scontato però devo dire che né i nostri contatti con gli imprenditori del Sud
Ancora ci sentiamo lamentare la carenza delle linee telefoniche dei TLX dei trasporti per le merci tutta una serie di cose che sono dei grossi è indicato per l'imprenditorialità locale e a Bari in un convegno mi facevano notare come per andare a Venezia ne del Veneto da parte di di un impeto le barese è necessario fermarsi le le il gli orari sono congegnate in modo tale che bisogna fermarsi a dormire a Venezia e tornare il giorno dopo chi viene dal Nord al Sud può fare tutto in giornata
Sono piccole cose però sono tutte sono quelle cose che poi contribuiscono anche a frenare l'efficienza
Poi ci sono e gli handicap che derivano dalle condizioni del credito che sono certamente molto meno vantaggiose per le imprese del Sud e anche questo anche questo è un tema ben noto
C'è poi un altro tipo di carenza con la quale ci siamo scontrati e che merita riflessione
Ed è quella dei servizi perché per crescere le in paese meridionali hanno bisogno di servizi di consulenza di organizzazione asiatica aziendale
Sull'internazionalizzazione dei mercati sull'accesso e nuove tecnologie
E di formazione adeguata del personale bene qualche volta però noi abbiamo l'impressione e di questi servizi al sud
Ce ne sono ho troppi o troppo pochi in che senso
Nel senso che il Sud in questi anni grazie anche ai finanziamenti pubblici sta avendo un boom dei servizi all'impresa però sono spesso servizi indotti da una domanda pubblica spesso con costi e prezzi gonfiati e di qualità scadente o comunque non rispondente alle necessità effettive
Per esempio faccio un esempio molto banale organizzare un convegno al Sud costa di più organizzarla Milano
Tutto dalla sala al alle sei servizi deregistrazione più costoso perché perché le poche strutture che esistono operano in presenza d'una domanda pubblica che ha un effetto inflazionistico mentre perché non ha la stessa attenzione ai costi della domanda delle imprese private
Quando si parla poi di servizi a elevato valore aggiunto questa realtà è ancora più grave
Molti soldi pubblici vengono spesi per cose costose in fondo poco utili
Si progettano reti informatiche accessi e banche dati che in prospettiva saranno importantissime però oggi neppure l'impresa del nord che sanno usare
Ma quando poi imprenditori della mozzarella hanno chiesto un grande centro tecnologico pugliese come i caseifici degli altri paesi avevano risolto il problema del confezionamento di prodotti freschi nessuno è stato in grado non soltanto di dare ma neppure di cercare una risposta
Quindi
Dico che non basta a finanziare la nascita di nuovi servizi ma bisogna anche aiutare le imprese a usare questi servizi a valutarne la qualità a cercarli presso chi può aprire loro il meglio indipendentemente dalla collocazione territoriale
Non è l'ottica del facciamo tutto in famiglia quello che può aiutare il Sud
E arriviamo così all'altra scoperta che abbiamo fatto in questi mesi e che c'è ancora fra nord e sud un pericoloso Gatti di mentalità ed è un gatto che noi casa editrice nata nel nord ma col col proposito di raccontare il sud a tutta l'Italia lo stiamo toccando con mano
Al Sud spesso c'è chi tenta di soffiare sul fuoco di questo gas quando si fanno delle critiche spesso ci si sente rivolgere l'accusa
Di di di razzismo antimeridionale chi è andato a cercare le magagne del terremoto spesso si è scontrato con questa difficoltà
Però questo è un fatto abbastanza noto c'è anche un'altra diffidenza che invece quella del Nord ed è di questo che voglio parlarvi
E spiega diffidenza del nord e la diffidenza del grande impresa il dirigente dell'impresa del nord spesso evita di farsi trasferire al Sud lo considera penalizzante questo non è un fatto positivo
Perché certe capacità non arrivano al Sud se non c'è circolazione di gente esperta
Quando comunque i dirigenti si trasferiscono al sud lo fanno senza integrarsi nel tessuto sociale mi dicono che i dirigenti della FIAT di Cassino ha preferito di Cassino preferiscono vivere a Sperlonga come vacanza piuttosto che vicino a loro fabbrica i anche dalle imprese pubbliche i cervelli tendono a restare al nord o a trasferirsi addirittura al nord
Quando si avanza l'ipotesi di espellere dal ciclo di lavorazione delle grandi in prese alcune parti del processo produttivo che potrebbero essere affidate a piccole imprese locali secondo un processo che nel nord è stato assolutamente positivo
Ci si scontra con la diffidenza dei responsabili produzione che si fidano spesso delle aziende dell'area torinese molto meno di quelle dell'aria napoletana
Io credo che per superare questo gatto si possa fare molto
A cominciare dalle partecipazioni statali dalle grandi imprese private che lo Stato vuole impegnare con i contratti di programma
Io non mi scandalizzo se molti finanziamenti chiesti servono in realtà per ristrutturazioni che non aumentano l'occupazione
Ma vorrei che ci fosse una controparte politica in grado di stimolare questa impresa a spostare al Sud non soltanto centri di ricerca più o meno fittizia ma una parte dei veri cervelli dell'azienda
Non soltanto ristrutturazioni ma decentramenti produttivi e arrivo all'ultima considerazione con cui chiudo
Il Sud è una realtà economica che cresce e continuerà a crescere se resta parte integrante di realtà economiche più ampie d'Europa
Di qui l'Italia e l'Europa il Mezzogiorno è un concetto storico
A mio avviso in via di superamento il Sud libera il Mezzogiorno no non è un gioco di parole la stessa decisione della CEI sulla legge sessantaquattro è la conferma di come ormai il Sud presenta situazioni profondamente variabili
Io credo che entro la prima metà degli anni novanta intervento straordinario
E il Mezzogiorno non è un fattore unificante neppure nella coscienza degli imprenditori
Per l'imprenditore meridionale esiste il mercato locale o quello nazionale internazionale solo i politici o solo gli imprenditori che fanno politica ci parlano di mezzogiorno
In termini politici io credo che questo significhi due cose perché i problemi del Mezzogiorno ci sono sono gravissimi
Però vanno affrontati con la coscienza che non siamo di fronte all'ennesima riproposizione di una questione nazionale che ormai si trascina da quarant'anni e che va affrontata nel lungo termine vanno affrontati immediatamente con un intervento urgente dopo
Finito l'effetto della sessantaquattro o comunque dopo il novantadue ci sarà ancora da occuparsi delle aree che saranno comunque rimasti indichi indietro del cosiddetto sud del sud
Ma dipende da quello che si farà subito se e quanto questo sud del sud sarà ristretto ed è limitato grazie
Grazie Donato allora il senatore inflitto
Pomponio
Cercherò di procedere in maniera
Molto schematica
Sia per ovvie esigenze di tempo
Ma anche per cercare come dire di mettere un po'di ordine nel mio intervento
Io partirei da una domanda
Che cos'è il Mezzogiorno oggi
La prima risposta che viene in mente è questa
è una realtà che dopo trentasette anni o più di intervento straordinario
Non è riuscita a recuperare il divario che la separa dalle regioni del Centro-Nord
Questo è vero
Ma se fosse solo questo io francamente penso che non avremmo da preoccuparci molto
Perché dopotutto
Il centro nord in questione non è rimasto fermo è cresciuto molto semente
Quindi essere riuscite a mantenere il distacco significa per il Mezzogiorno aver fatto qualcosa di molto buona tant'è vero che
Il Mezzogiorno in questi trentasei sette anni ha più che triplicato il suo prodotto interno lordo per abitante
I problemi sono altri
Il problema è che
Non si riesce o almeno io non riesco
A vedere nel Mezzogiorno
L'avvio di un processo otto propulsivo di sviluppo
Compagno De Michelis il compagno Capri anche adesso
Toro Speroni
Hanno sottolineato taluni come dire isoletta all'unisono le di modernità anche di eccellenza che ci sono nel Mezzogiorno ci vari terreni dell'imprenditoria della cultura
Vorrei fare osservare però che nel Mezzogiorno questi sono non sono mai mancati
Non sono mai mancati in questo dopoguerra non sono mai mancate addirittura nell'Ottocento
Se manca per ottocento forse erano addirittura più numerose nell'Ottocento di quanto non lo siano adesso non dico questo
Per sottovalutare questi fatti che invece ritengo debbono essere sopravvalutati casomai perché ha ragione Sperone ognuno sa quante più difficile fare l'imprenditore o fare l'operatore culturale nel Mezzogiorno rispetto alle altre aree del Paese
Dico però che queste isole non fanno sistema
Che per il Mezzogiorno non c'è un sistema produttivo inteso come un complesso di sinergie tra vari punti
Del sistema
Stesso in questo senso quindi il Mezzogiorno continua a essere un'aria sotto sviluppata una sorta di sotto sistema inserito dentro al servizio del sistema e più in generale del Paese
Quando si potrà avviare un processo auto proprio uscivo nel Mezzogiorno
Se ci fossimo posti questa domanda nel mille novecentocinquanta avremo proponente risposto ma tra dieci anni infatti non è senza ragione che allora la cassa il Mezzogiorno fu disegnate per i dieci anni in provincia ne si pensava che si sarebbero create le condizioni per questo
Se questo domande ce la fossimo posta a cavallo degli anni settanta
Avremmo risposto che questo obiettivo era
Qua si da toccare con mano
Se ce lo chiediamo oggi io credo che la risposta è non sappiamo quando e comunque sarà maledettamente difficile
Io penso che
Parte questi aspetto relativo restituzione soggiorno
Dobbiamo fare attenzione a un altro aspetto della questione meridionale che di solito non viene focalizzato a sufficienza
E che la società meridionale stessa
La città meridionali che non soltanto è quantitativamente diverso dalla Società centro-settentrionale cioè meno ricca meno articolate qualitativamente diverso
Non è più una società agraria
Ma certamente non è una società moderna
Soprattutto non è una società in diede modernizzazione perché nessuno può giurare che il Mezzogiorno da qui a dieci hanno vent'anni diventa una società moderna non sta scritto da nessuna parte può darsi che resti così può darsi addirittura che peggiori
Perché le resistenze i processi della rete di modernizzazione dentro questa società sono forti
E vengono da fatti oggettivi
Tratto oggettive che non ho bisogno di evocare di sottolineare territorio e quello che l'urbanizzazione selvagge l'illegalità di massa
Ma vengono soprattutto da un altro fatto
Il fatto che la società meridionale viene tenuta insieme
Da questo blocco politico burocratico e ha ragione Formica spesso mafioso che costituisce un dato sottende armatura per riprendere drammi ci flessibile amare esistenti se nel Mezzogiorno
E che il principale ostacolo alla media alla modernizzazione del Mezzogiorno
Stesso
Che se questa della situazione personalmente credo che possa essere
Con qualche differenze di accento accettata questa rappresentazione allora mi pare che sia necessario quello che mi pare tutti gli intervenuti stamattina sottolinea c'è l'esigenza di una svolta profonda nelle politiche per il Mezzogiorno
Perché altrimenti Gianni il mille novecentonovantadue ma tra tutto sia d'accordo non sarà mai un'opportunità
Di per sé stesso sarà un rischio perché è vero che l'Europa ha bisogno di spazi ma questi spazi in una fase di grande internalizzazione dell'economia può trovarsi l'altrove non nel Mezzogiorno
Ed è vero oppure come ha detto Formica stamattina che oggi la localizzazione di un'industria viene determinata meno dal costo dei fattori e più dalla qualità dell'ambiente in cui questa industria
Santa lo coalizzare non credo che il Mezzogiorno fra
Come sappiamo l'ambiente migliore e allora
Cosa fare
Per cambiare le cose che ho seguito con molto interesse
L'intervento di Claudio Signorile
Che detto una cosa giusta
Dice dobbiamo
Quei
Trascurando non perché sia importante ma non non ma perché non è il dato centrali problemi l'intervento straordinario dobbiamo abituarci a considerare il Mezzogiorno come risorsa e quindi con una componente fondamentale dello sviluppo del Paese
Con altre parole le stesse cose che sosteneva già mi pare stamattina
Ha domande però ma il Mezzogiorno non è stato sempre una risorsa
Sempre stato una risorsa
Almeno
Se vogliamo seguire il maestro di Claudio Rosario Romeo almeno da quando è finita la fase di prima come dire prima capitalizzazione chiamiamola così accumulazione capitalistica la loro son passati cinquant'anni più ottant'anni calore una risorsa
Perché il Mezzogiorno da risorsa potenziale quale è sempre stata non è mai diventato una risorsa attuale
Questa è la domanda
Che ci dobbiamo
Porre
La mia risposta è che
Gianni ha detto davanti nella politica ordinarie fallita del vero Gianni però la interpreta nel senso che è fallito perché forse non c'è mai stato un apolide coordina ricco considerati Mezzogiorno come sua componente fondamentale
Ricerca scientifica
E tu hai citato le cifre diciotto per cento nove il CNR
Ma così impediva di fare una politica seria ordinarie di sviluppo scientifico del Mezzogiorno
Ma cosa impediva di fare una politica scolastica una politica per le università nel Mezzogiorno una politica per i trasporti nel Mezzogiorno per la sanità per gli enti locali nel Mezzogiorno fosse impedito di farlo
E se volessimo dare un quadro di sintesi che secondo me va dato
Anche perché insomma circoli destra oggi senso comune che nel Mezzogiorno abbiamo sperperato quantità immense di risorse pubbliche
E che se il Mezzogiorno è quello che forse la responsabilità maggiore degli enti locali delle Regioni degli sprechi dell'intervento ci sono responsabilità degli enti locali delle Regione sono grandi ci sono stati sprechi e sono stati grandi ma se anche non ci fossero stati sprechi se anche avessimo avuto i miglioramenti locale le migliori regioni se tutte le Regioni Nicola posero data a livello della Basilicata non avremmo cambiato granché nel Mezzogiorno
Se pensiamo che la finanza pubblica in questi trentasette anni paradossalmente ma le cifre lo stanno a dimostrare aspetto più pro-capite nel Centro-Nord che non il mezzogiorno circa il dieci per cento
Se è vero che gli investimenti nel Mezzogiorno sono stati sempre a un livello morire di gran lunga inferiore a quella che la popolazione mezzogiorno ma come si poteva risolve problemi oggigiorno con una finanza pubblica che andava in direzione del Centro-Nord anziché andare in direzione
Nel Mezzogiorno
è stato consegnato all'intervento straordinario
Quali intervento straordinario poi va be
Funzionato come ha funzionato nel senso che molte delle ricadute
Sono state ricadute sull'apparato produttivo nazionale l'effetto moltiplicatore spesso non si è svolto nel Mezzogiorno è sepolto nel Centro-Nord
E continua a essere così questo episodio scandaloso del contratto di di di di programma del maggio scorso FIAT Olivetti che assolutamente scandaloso che una dimostrazione
Palese
Di come io stesso intervento spero di una tenda piegato spesso più agli interessi dell'apparato produttivo nazionale che non a quelli
Del mezzo
Giorno
E compagni vogliamo dimenticare che c'è un intervento straordinario anche nel centro nord
Gli incentivi
Le decine di forme di incentivazione affliggo a favore della grande e piccola impresa del centro Ama perché le dimentichiamo queste cose
Che da un canto si dava al sodo con la sinistra dall'altro si toglieva Coletti penso per esempio Fabio a questa legge quadro sull'artigianato
Che a ben guardare tutti un esempio di intervento a favore della piccola industria del mezzo ciò delle del Centro-Nord in danno degli artigiani
Del
Mezzogiorno
Come vogliamo definire questa situazione
E io penso che insomma bisogna dirlo chiaro e tondo che siamo un Paese dualistico
Io ho sentito così qualche vaga Channel compagno poco fa in viaggio marce altri
è un Paese ferocemente dualistico il nostro certo non nel senso che la Regione Rino Formica del dualismo no nord o sud uno Mezzogiorno può essere paragonato un Paese del Terzo Mondo assolutamente
Però nemmeno io credo possiamo accettare l'idea che ha avuto corso in questi mesi in questi anni che ormai il Mezzogiorno non esisteva più
Come diciamo unità territoriale omogenea in qualche misura in un rapporto turistico col Nord penso alle storie del Censis
Non esistono le due Italie esistono dieci Italia esistono cento Italia esistono mille Italia inteso non come come dire ripartizione territoriale ma come aggregati statistiche il che significava esiste una sola Italia e questo a mio giudizio ha dato una sorta come dire di alibi scientifico
Questa voglia di dimenticare il Mezzogiorno
Che c'è stata
In questi in questi anni
Io insisto su questa storia del carattere dualistico che noi dobbiamo esplorare credo dobbiamo studiare Devero come funzione adesso perché funzioni in maniera diversa da come funzionava dieci anni fa con Huff funzionava trenta che quaranta anni fa
Ma bisogna mantenerlo perché altrimenti non si capisce come questa questione meridionale possa essere una questione nazionale è una questione di politica generale se poi come dire
La riduciamo a una politica settoriale otto territoriale
E non capiamo nemmeno io credo al di fuori di questo voto meccanismo lo riscrivo che bisogni ci sarebbe di modificare profondamente profondamente la politica generale del Paese che invece la modifica
Quindi io interpreto la grande svolta
Qua c'è nato Gianni e poi tutti gli altri proprio come un tentativo di governare di contrastare i meccanismi politici del nostro Paese oggi lo possiamo fare
Possiamo farlo anche perché in questi anni è successo quello che è successo abbiamo risanato l'economia gran se anche agli sforzi è vero del governo e alla politica del compagno Craxi e quindi se no no oggi mi chiedo quando saremo in grado o avremo voglia di fare queste cose
Certo finisco compagni
Non possiamo limitarci come dire a invocare la svolta oppure se vogliamo invocare
Be uso un'espressione di screditata forza torto il nuovo modello di sviluppo
Dobbiamo costruire
Dobbiamo costruire
Non è facile non è facile perché diede il dualismo italiano ci sono The centinaia di anni di storia
Perché ci sono interessi consolidati forti sia al nord sia al sud interessi economici interesse politici interessi sociali interessi sindacali interessi culturali che bisogna rompere
In qualche maniera
E c'è un problema anche di conoscenze
E io vorrei approfittare in queste circostanze per in qualche maniera fare una proposta al partito
E attrezzarci per conoscere meglio questo mezzogiorno perché non lo conosciamo e che cos'è il Mezzogiorno la prendiamo così a pezzi e a bocconi ogni tanto leggendo qualcosa che punisce la Svimez o la Banca d'Italia o il chair
Io trovo assurdo che quella che definiamo la più grande questione nazionale non venga seguita studiato organicamente da qualcuno da qualche centro studi anche dal nostro partito che
Fa bene a fare i convegni fa bene a fare questo seminario
Farebbe meglio e farà meglio si avvierà poi più un'azione è vero organica di monitoraggio chiamiamolo così di quello che oggi è il Mezzogiorno nel suo rapporto
Con il resto del
Ma ex quindi attrezziamoci adeguatamente
Per quello che riguarda i punti d'attacco o mi ritrovo nelle cose che hanno detto i compagni da De Michelis in poi
L'importanza di Grandi Progetti
Vorrei però che
Come dire questa attenzione che dedichiamo ai grandi progetti non significasse minimamente mettere da parte l'operazione industria per il Mezzogiorno che deve restare fondamentale
Perché i posti di lavoro anche se ci sono i problema coi cenato signorile non li crea l'agricoltura perché ne perde posti di lavoro
Non li crea al di là di un certo limite il turismo o il terziario Christié s terziere idee locale per forse l'industria intesa naturalmente in questo senso ampio in cui viene oggi
Intesa
Certo oggi non è facile
Non è facile perché gli investimenti oggi si fanno nell'innovazione tecnologica
E quindi per avere un'espansione della capacità produttiva bisognerebbe che il prodotto nazionale lordo fosse superiore a quella che è l'aumento della produttività
Il che pone problemi come sappiamo tutti
Perché questo rischia di far saltare il vincolo estero ma allora qui degli anni legame tra politica del Mezzogiorno e politica nazionale
Perché allora dobbiamo adoperarci per rendere al massimo lasco lento questo vincolo estero se è un aumento del prodotto interno lordo e funzionale un'estensione della base produttiva
Nel Mezzogiorno
E dobbiamo creare convenienze nel Mezzogiorno perché non basta che si estende la capacità produttiva del capo io credo che
Finirebbe per localizzarsi laddove si è localizzato in questi anni in questi decenni
Ultima considerazione poi chiudo veramente
Canta questo io credo che abbiamo bisogno
Di una grande azione di bonifica
E di risanamento dalla Società Meridionale
Pare che tutti siamo convinti che senso un'ambientale uguagliato l'industrializzazione né quella che viene dall'esterno non è quella che nascente non ci sarà mai ma così ambiente
Certo ambiente sono i telefoni certo ambiente la rete di distribuzione elettrica certo ambiente e trasporti
Ma più di questi io credo che ambiente sono altre cose
Sono innanzitutto le istituzioni
Le istituzioni locali e le istituzioni statali
Nel Mezzogiorno le istituzioni hanno un ruolo centrale perché attraverso di essi passa la spesa pubblica
Perché la società meridionale più debole
Avremmo bisogno di istituzioni forti nel Mezzogiorno e invece abbiamo istituzioni deboli
Ma non soltanto le istituzioni locali su cui molto spesso si focalizzano le le istituzioni statali lo Stato è debole nel Mezzogiorno e non fa nulla di nulla di nulla per essere forte nel Mezzogiorno
Io ho letto qualche
Giorno fa la relazione di questa Commissione del CSM che è andata in Calabria a come dire
Fare ancora una volta l'ennesima visita apostolica
Pellegrinaggio per constatare lo stato gestiti in Calabria compagni si leggono cose spaventose
Possiamo pensare un processo di sviluppo del Mezzogiorno con dell'istituzione statale che funziona così che spesso funzioni in modo tale da consolidare quell'apparato politico-amministrativo mafioso di cui s'è detto
Ecco compagni e chiudo dicendo che conclusione
Se c'è una domanda
Che viene dal mezzogiorno io credo oggi che questo domanda
Riguarda innanzitutto il bisogno di più democrazia
Bisogno di più libertà i sogni di più efficienza e forse anche bisogno di più dignità
Io credo che a questa domanda noi dobbiamo rispondere anche perché non credo che possiamo affrontare mai sul serio il problema del Mezzogiorno sale su un forte protagonismo senso un forte soggettivismo
Delle forze di rinnovamento del Mezzogiorno stesso
Attribuito il dall'onorevole non
L'intervento chirurgico e altri interventi chi vi sono stati
Io credo acconsentono
Anche in base alle riunioni che si sono svolte nel partito prima di varie quest'incontro
Delle contrarie
Una serie di punti di convergenza
Che in qualche modo integrano quelle che sono state le ambizioni iniziali quelle di Gianni in particolare
Su cui c'è stato anche un dibattito nei giorni passati
Io credo che se volesse sintetizzare le cose che ha detto zitto in questo momento ma in quello che ha detto Capria stamattina
Direi che forse usciamo da questo incontro avendo tra di noi coscienza che la questione esiste che la questione importante importantissima che però non è una questione Facci non è una questione per niente facile
E quindi che noi stiamo giocando una scommessa assumendo c'è il problema del Mezzogiorno come prova primario una scommessa di non facile soluzione nella quale potremo ottenere dei successi nella quale potremmo anche correre il rischio
Di i incontrare delle grandi difficoltà per strada e tuttavia è una questione che va affrontato anch'io lì perché ero ripercorrerò brevemente l'analisi che hanno fatto
Altri compagni anche per portare la mia testimonianza dicendo subito
Che senza ripetere tutto sapendo che c'è una cultura e una conoscenza e un'analisi ormai diffuse acquisita è molto comune anche al nostro interno attorno a questa questione che l'abbiamo discussa anche da poco l'Assemblea nazionale
A Milanofiori e anche lì abbiamo cominciato a tracciare le prime linee
Di intervento nel mezzo sono con un taglio devo dire un po'diverso da quello di oggi perché la vita vi sono state però tuttavia i caratteri fondamentali dalla questione arrestano pressappoco immutati allora io voglio dire che dato per scontate le responsabilità i meriti di gruppi dirigenti meridionali della società meridionale molto complessa che tratta i piena anche difficoltà a svilupparsi data per scontata la gracilità e anche gli elementi di dinamismo è stato letto della piccola e media impresa locale che pure è cresciuta
Direi in modo spontaneo senza usufruire neppure in modo grandissimo dei benefici dell'intervento straordinario
Considerati i risultati e i fallimenti dell'intervento straordinario un po'in tutti gli interventi tutto questo lo diamo per scontato ma lo accantoniamo per un attimo senza andare a ripercorrere sono per ricordarle le grandi questioni
Storiche in cui trova origine il problema del Mezzogiorno è un esercizio inutile però è importante dirlo perché alcune cose ancora analizzata no e alcuni nodi ancora validi
Non sono rimborsi e non v'è dubbio che vi è Gianni un'importanza enorme della storia della geografia egli un'impronta norme dello Stato io su queste tre questioni vorrei un attimo
Soffermarmi solo per citarli nella a questione del Mezzogiorno così come si presenta oggi dopo tanti anni di intervento straordinario non voglio qui
Riprese ripetere
Il Mezzogiorno
Che presenta a delle aree importanti delle luci come è stato detto stamattina dell'UCI anche abbastanza importante sul piano culturale sul piano dello sviluppo eccetera gli esempi del Mezzogiorno però non vi è dubbio che noi non possiamo dimenticare che se oggi questo divario esiste tra le ali più forte del Paese e il Mezzogiorno insomma grati e tuttavia con le luci e le ombre dell'intervento straordinario nel Mezzogiorno il divario non è cresciuto
Più di tanto noi non possiamo non ricordare che oggi se il paese ha un'aria molto forti un'aria che possiamo chiamare europea inserita nel sistema produttivo dell'Europa questo data storicamente
In un'epoca in cui il protezionismo industriale ha fatto crescere ha fatto nascere la moderna industria del nord che oggi dovrebbe soccorrere in tre mila nel Mezzogiorno a scapito palese l'aspetto il merito e Nismo storico qui
Non c'è bisogno di citare nessuno li conosciamo tutti queste cose a scapito palese forse direi colpevole tanto è stato incisivo con l'intervento delle aree meridionali delle aree più debole del Paese le geografia
Andiamo verso il novantadue verso il mercato unico europeo preme nel Mezzogiorno compagni resta lontano dall'Europa Nostra lontano anche dopo novantadue egli è un problema quindi di distanza di collegamenti di penalizzazione nel Mezzogiorno rispetto al mercato
Se no putacaso avessimo vissuto un'era politica un'era
Di relazioni di sviluppo che guarda caso ovviamente sto facendo un'ipotesi puramente astratta
Anziché collegarci così fortemente all'Europa avesse sviluppato maggiormente note relazioni con i Paesi del Mediterraneo probabilmente il Mezzogiorno avrebbe avuto con me nella non nella storia lontana aveva avuto dei vantaggi
Da un tipo
Di
Relazioni economiche e di sviluppo dai media
Ipotetica e totalmente astratta di questo tipo e quindi il primo problema
Da affrontare e il problema che il Mezzogiorno qualunque cosa ne facciamo sia dall'interno che dall'esterno sia in termini di gruppi dirigenti locali sia in termini di intervento pubblico dello stato dell'in paese
Del nord
Presenti da sempre di una penalizzazione che si chiama distanza dal baricentro dello sviluppo in Europa distanza che rischia di aggravarsi nell'anno mille novecento novantadue e tutto questo va messo nei conti dello Stato
Era considerato un pezzo che bisogna pagare se ne vogliamo equiparare o molto omologare il Mezzogiorno come opportunità alla parte il restante del paese e poi lo Stato
è stato detto da molti io credo l'ho detto i giorni scorsi una vigorosa stretta al gruppo che il ritardo il fallimento
Nella politica del mezzo che lo siano in parte siano in grande parte ritardo il fallimento della politica dello Stato
Ma dello Stato non nel Mezzogiorno dello Stato in generale assumendo il problema del Mezzogiorno con me problema nazionale
Lo citavano alcuni ma vediamo lo stato della scuola del Mezzogiorno leale i turni doppi turni non è che si esaurisce con l'incremento è stato fatto due anni fa in Finanziaria la ricerca i problemi del personale
Le questioni della giustizia ne parlava ora e non le voglio ripercorrere
Chi mi ha preceduto
I problemi di reperire facilmente in telefono o un telefax i problemi dell'amministrazione periferica dello Stato il ruolo di PS ne ha parlato Biagio marzo e non voglio che Fini che non hanno svolto un ruolo propulsivo capace di avviare comunque un processo capace di rigenerarsi all'interno dello sviluppo e accanto al ruolo del PSE il ruolo dell'industria privata della grandi giuste privato che l'industria pubblica e qui si pone il grande problema l'ha posto marzo ne abbiamo fatto le audizioni da poco in Commissione Bilancio del rapporto tra pubblico privato ed è la figura politica delle dismissioni di un ruolo diverso dell'industria
Pubblica anche guardi soprattutto a dare le cose che in termini di mercato l'industria privata non può dare alle aree più debole del Paese non parlo solamente del Mezzogiorno ma parlo chiaramente soprattutto del Mezzogiorno una politica di come se pubbliche le commesse militari la finanza locale ordinaria
Ecco facciamo un bilancio di queste cose gli organici
Dei comuni noi non abbiamo mai affrontato globalmente problemi come questi che sono i piccoli problemi del Mezzogiorno talvolta costruendo invece delle questioni giganteschi dei disegni molto belli
Difficile realizzare perché mancavano le collezioni elementari le condizioni essenziali per avviare questo processo
Di sviluppo la sessantaquattro a me pare la parola svolta spaventa
Vado verso la fine la parola svolta spaventa non perché non vi sia bisogno di una svolta perché ho paura che poi non riusciamo a farlo svolta io quindi anche qui preferirei le parole care al riformismo socialista cioè credo che nel Mezzogiorno abbiamo procedere con gradualità semmai cambiamo la qualità dell'intervento assumendo questo problema della fallimento e dalla mancanza la politica dello Stato al di là dell'intervento straordinario nel quale io manco mi soffermo perché sono sformati tutto
Il problema sessantaquattro va migliorata certamente miglioriamola e alcune cose abbiamo individuata le procedure la lentezza della spesa eccetera eccetera deroghiamo alle regioni con un semplice trasferimento di risorse tutti i micro interventi che possono essere fatti da livello regionale conserviamo i grandi interventi a livello interregionale o di bacino
Ho di bacino regionale evitiamo di far passare attraverso mille passaggi piani che non sono piani che sono dei semplici elenchi
Di opere tutte cose che possiamo delegare la Regione senza intasare gli organismi preposti all'attuazione della Santa quattro d'accordo anche se vogliamo su dieci grandi accordi di programma lo diceva Zito a patto che non siano
Non lo sa meglio ai contratti di programma che abbiamo visto nel passato recente sui quali non possiamo essere d'accordo nel modo in cui sono verificati nel rapporto tra impresa esterna al Mezzogiorno e impresa interna che invece
Deve
Deve e svilupparsi ma la questione fondamentale sta nella riorganizzò l'intervento ordinario oggi totalmente carente inefficiente Gianni diceva stamattina su questo non abbiamo dati sufficienti
Caro Gianni il fatto che manchino i dati sull'intervento ordinario è la testimonianza
Che non esiste una politica ordinaria del Paese le corde mezzogiorno che non è mai esistita una politica ordinaria i dati non ci sono per quel tono è che non non è che non ci sono perché qualcuno via trafugati dagli archivi una politica degna di questo nome dello Stato nei confronti del Mezzogiorno in termini ordinari non è mai esistita la politica straordinaria è stato l'alibi facile che ci ha consentito di accantonare
Una politica ordinaria nei confronti del Mezzogiorno e io sono perché si torni alla politica ordinaria il che significa di di definiamo anche il ruolo dell'impresa privata oltre che di quella pubblica nel Mezzogiorno che non può andare
Per fare la politica dei subappalti vediamo perché il credito nel Mezzogiorno costa e lo possiamo eliminare facilmente due punti in più se ne fatica se ne faccia carico la collettività nazionale serve un istituto diceva Acquaviva di credito speciale ci sono i tre istituti di credito speciale
Cioè una grande banca d'affari sono le banche i banchi meridionali riorganizziamo il in questa direzione cominciamo però dal ridefinire la faccia con cui lo Stato si presenta nel Mezzogiorno e qui il problema centrale il problema dalla pubblica amministrazione
Dove sono sacche di inefficienza insopportabile dappertutto ma ancora più insopportabili nel Mezzogiorno vi sono cause non secondarie
Dove trova origine la questione morale
E qui proprio nel ruolo della pubblica amministrazione nel modo con cui la presenza della pubblica amministrazione si presenta faccio un esempio cerco di chiudere rapidamente per tutti saltando molte cose ma quale ruolo esiste nella sviluppo del Mezzogiorno dell'Italia verso l'Europa per la portualità
Meridionale
Ma noi siamo convinti che possiamo pensare per esempio a una politica meridionale senza pensare con da prevedere la politica mediterranea e questo Paese non ha Salvo in alcune relazioni il nostro partito è stato all'avanguardia una politica mediterranea e senza una politica mediterranea
Poiché il Mezzogiorno è lontano dal mercato europeo dal baricentro che per lo sviluppo a mio avviso il Mezzogiorno non vivrà e accanto la politica per andare in Europa il novantaduenne dobbiamo definire una politica mediterranea del nostro
Del
Nostro nel nostro paese salto e concludo dicendo tutto questo richiede una cultura politica nuova per il Mezzogiorno una politica nuova lo diceva prima di me zitto che cozza contro interessi costituiti molto grandi
Rispetto alle quali noi prepariamoci incontreremo delle grandi resistenze una cultura politica nuova dello Stato dell'amministrazione pubblica dell'impresa pubblica nella grande impresa privata che non può più andare nel Mezzogiorno ne possiamo consentirlo come è andata
Finora
Una politica una cultura politica nuova da parte di tutto il paese il Mezzogiorno un'opportunità su questo io voglio concludere anche il partito ha un'opportunità e bene ho fatto ad utilizzare
Questo convegno esso può suscitare era assumere questa nuova cultura io credo che dobbiamo uscire persino dall'ambito ristretto
Dei gruppi parlamentari dovremo andare forse un seminario in cui possiamo parlare più liberamente più a lungo coinvolgendo
Tutto il corpo della struttura del partito dei nostri amministratori locali di quelle ragionare di quelli dei Comuni delle strutture di partito forse abbiamo bisogno se vogliamo dare gambe a ciò che noi abbiamo iniziato oggi in questi giorni richiamare tutti a raccolta di cominciare
A far penetrare del partito questa cultura nuova ha così e in questo modo il il partito io credo può dare un ruolo importante che questa cultura venga assunta dal paese può dentro la formazione deve solo cultura ve ne sono sviluppare assumere un ruolo protagonista un ruolo trainante anche rispetto alle altre forze politiche io credo che su questo
Noi possiamo giocarci anche
Consensi importanti rispetto ad un'azione che è stata carente che è stata carente anche da parte nostra grazie
Grazie Giovanni il compagno Giacomo Mancini
Discorsi
Mi pare che siano stati tutti
Di primo ordine
Ottimi
Prendi dei compagni che hanno anche introdotto il nostro dibattito mi pare un po'divergenti però non sempre collimanti però credo che questo sia
Sia elemento anche positivo
Nasce un interrogativo però di fronte ai discorsi Vanini
Perché
E in quel partito finora
Non è stata in grado di proporre una grande piattaforma unificante per il Mezzogiorno
E perché
A livello di governo mi pare che sono quasi otto gli anni di nostra presenza al governo non sempre questa piattaforma unificante siamo stati in grado di imporre
Il discorso di questa mattina potrebbero essere interpretati ed io così li interpreto
Come l'apertura di una nuova fase
Come un'apertura di pace positiva a patto però lo dico subito che in vista della formazione del governo il nostro programma per il Mezzogiorno significhi soltanto è unicamente una sorta di braccio di forza
Con la Democrazia Cristiana per ottenere il Ministero per gli interventi straordinari nel Mezzogiorno
Perché la nostra piattaforma me pare dovrebbe essere diverso
Intendiamoci è meglio che lo abbiano i socialisti
Perché diversamente ci potrebbero piazzare un Severino di De Vito Biffi che sarebbe una catastrofe per il Mezzogiorno però ecco la nostra piattaforma la nostra piattaforma deve essere diverso ed è di agire su diversi altri settori
A me il dinamismo di De Michelis è piaciuto questa mattina mi è piaciuto perché è quello che più si allontana da una politica nella quale siamo stati impegnati nel corso di questi anni
A dir poco dal mille novecentosettantacinque
Quando cioè
Avevamo già compreso che la politica dell'intervento straordinario era al tramonto
L'avremmo dovuto abbandonare completamente
E invece ci siamo rimasti impigliati ci siamo rimasti impigliati Pino oggi
Constatando che questa legge sessantaquattro diciamolo pure
è una legge che se dovesse morire non sconvolgerebbe le questioni del Mezzogiorno anzi forse ci aiuterebbe ad avere più fantasia
Più intelligenza più capacità più movimento più europeismo come ha detto ha detto e compagno De Michelis togliendoci di dosso questa sorta di richiesta
Di protezionismo per il Mezzogiorno che ha tarpato le ali alla Società Meridionale
E ha dato luogo stranamente a un suo a un vero e proprio protezionismo che riguarda l'altra parte del Paese che ne ha saputo profittare e nel modo più più completo più sapiente e più saggio non descrivo il Mezzogiorno perché è stato descritto lo conosciamo attraverso le statistiche attraverso le cose che vediamo con i nostri occhi anche con quelli con i miei che non sono sue
Troppo ultimo sono d'accordo con De Michele si quando dice che nella società meridionale
C'è una parte della società soprattutto alla gioventù che di tipo europeo ed Edipo avanzata e di grande civiltà perché il fatto nuovo del Mezzogiorno nel corso dei quarant'anni
Il Mezzogiorno non più dei braccianti non più dei contadini poveri non più degli analfabeti ma il Mezzogiorno della gente che va a scuola che va all'università che prende il treno viaggia vede il mondo
E capisce le cose capiscono tutti i giovani che stanno in ogni parte del mondo
E questi non vogliono il protezionismo vogliono semmai togliersi il protezionismo di qualsiasi genere soprattutto il però tolse il protezionismo politico ma dire che numeri la società meridionale ci sono gli elementi moderni di carattere europeo non può portare cioè a dire che la società meridionale soprattutto nelle due nella parte che dirige è una società di Tito europea no
La società meridionale di tipo europeo in molti settori naturalmente non quegli altri tra i quali parliamo poco e dovremmo parlare di più inquinamento mafia 'ndrangheta e camorra
Ma non è europea sicuramente anzi è quasi di terzo mondo se non di Quarto mondo
La società la parte della società che dirige i partiti politici
E che dirige la restituzione e che dirige anche un po'il movimento sindacale qui non lo dico per lanciare anatemi nemmeno per idea perché è un ex sto bene nel mio partito anche se lo critico
E penso che senza i partiti non si può andare avanti nemmeno nel Mezzogiorno lo dico però che questa società istituzionale è figlia dell'intervento straordinario
E il figlio di una cultura che nella cultura tipica assistenziale vecchia paternalistica della Democrazia Cristiana
Raccontano nato anche il partito socialista quando addirittura non lo ha inquinato ed è la nel culture la politica che è presente nelle istituzioni
Ma perché non cerchiamo di fare un seminario per leggere i programmi dei nostri amministratori a livello regionale quale quale intelligenza c'è in questi programmi se non quella di presentare progetti
Di chiedere finanziamenti di presentare nuovi miracolosi problem progetti per risolvere le questioni del Mezzogiorno
Oppure magari c'è un conflitto per sapere se il progetto deve essere quello dell'ente pubblico dell'ente privato che per me è secondaria
Questa seconda seconda parte diciamolo pure è modesta è inadeguata e meschino
E vasi
Messe in condizioni di produrre politica nuova
Irina
Le istituzioni politica del Mezzogiorno e compresi i partiti politici prima ci liberiamo
Dalla cultura e anche dalla pratica e dalla prassi legata all'intervento straordinario
E prima cambieremo e prima pare mo'Preste prima e prima risolveremo
Tutte le nostre questioni
Se non se non rischiasse di essere considerato eretico di leghe che al punto in cui siamo dovremmo pura proprio abolirlo il ministero dell'intervento straordinario alimentazione certo per me
Non se ne avrà non se ne dim non se ne abbiano a male i compagni che sono stati o sono o saranno nei settori importanti del governo ma insomma conta più il ministero del Tesoro per il Mezzogiorno e non il ministero delle parte del dall'intervento stai dinnanzi perché quando parliamo di banche parliamo del tesoro mi pare quando parliamo di prezzo del danaro parliamo del tesoro se non mi sbaglio o di che parliamo
O quando vogliamo che le industrie di partecipazioni statali non ci sono parliamo del ministero delle partecipazioni statali o del ministero dell'interno dell'industria dunque
E al centro è al centro del Governo non in maniera periferica traversi il ministro delle parte di dell'intervento straordinario che si può fare una politica nuova in modo da rompere
I due protezionismo in il protezionismo che non funziona per quanto riguarda il solo del protezionismo che funziona
Per quanto riguarda il Nord ma avete mai ascoltato voi una voce sola di protesta dei grandi gruppi economici e finanziari del Nord contro l'intervento straordinario del sud
Io non ricordo che una volta al sole avvenuto quando forse in una determinata epoca si sono costruite le cattedrali nel deserto antenna alta
La cultura delle cattedrali nel deserto a quel momento nel nord perché non ci voleva assolutamente che una parte del del settore industriale del
Localizzato al nord
Si trasferisse al sud e poi no anzi più sei intorno anti tendone guadagni programmi e li spogliano e li conoscono meglio di noi che nei prossimi anni e niente di meno ci sono cento venti mila miliardi
Che devono venire
Nel Sud ma avete visto che cosa succede nascono consorzi come i funghi ci sono cento mila consorzi che in che stanno nascendo e tutti i grandi sono presenti in questi consorzi non è possibile
La giornali in questo modo di accettare che si ragioni in questo modo
Tenuto presente che lei l'opera delle grandi prati infrastrutture finite il momento per il Mezzogiorno ma noi abbiamo nelle città oramai i giovani disoccupati
E sono giovani disoccupati che non vanno a fare i manovali hanno il diploma sono periti sono laureati sono tecnici anche di primo piano e che facciamo per queste continuiamo lavoro straordinario dalla Cassa del Mezzogiorno con i completamenti o baciami Grandi Progetti che non si sa chi li fa no
Evidentemente se questo danaro ce lo dobbiamo spendere in un altro modo lo dobbiamo spendere in altra direzione nord nelle grandi
Opere infrastrutturali io penso che la piattaforma noi l'abbiamo dicendo anche se queste un convegno di come dire di tipo RIS specifico che c'è poi il problema dei socialisti nel Mezzogiorno
E del comportamento dei socialisti del Mezzogiorno
E del comportamento dei socialisti nelle istituzioni e della e del modo come i parchi il partito socialista
E diretto nel Mezzogiorno e perché mai spesse volte i dirigenti non la società socialista non quello che chiamiamo il popolo sta già ride
I dirigenti della delle istituzioni del del Partito socialista
Non si interessano di come funziona la magistratura non si interessano tutti come funzionano le forze dell'ordine non si interessano di niente di quello che c'è bisogno Perca per far crescere uno Stato moderno anzi al contrario
Sono più dalla parte dei trasgressori
Perché a essere dall'alba alte trasgressori consente ma questo lo sa meglio di noi la Democrazia Cristiana però significa avere clientele significa avere avere quel tipo di società che dovremmo avere alle nostre spalle finisco finirei con una osservazione però che ai compagni che dirigono che trattano perché fanno la politica
E che non sembra questa politica ce la fanno conoscere
Dico che dico che c'è un pericolo in vista per me c'è un fatto nuovo ci sono grandi novità nella società nella società italiana ma anche nell'aria di governo era
Meridionalisti dovremmo dire di sì io da meridionalista tre modi paura nel vedere qual è la squadra non dico la squadra di Avellino
Ma la squadra che si prepara a governare per conto nostro guardate non è più nemmeno la Sicilia di un tempo
E dell'Italia continentale e l'Italia dove sono e le essi all'interno del del dei gruppi di comando della Democrazia Cristiana uomini persone gruppi che nel corso degli anni avremmo voluto mettere da parte invece comandano la Democrazia Cristiana nel prossimo i prossimi anni saranno i nomi non li faccio tanto riconoscete sarebbe anche sgradevole farlo questo gruppo di comando ma se in questo gruppo di comando
Guardiamoci bene le cose prepariamoci bene
E vediamo che in questo programma che si sta per fare non ci sia cioè la rivendicazione dell'intervento sul della delle vecchie cose dei vecchi strumenti ma ci sia una svolta generando che va dal Tesoro alle partecipazioni statali agli interventi anche nel campo delle strutture pubbliche ma in quegli interventi che sono presenti in una società moderna e il Mezzogiorno può essere se non è già una società moderna
L'onorevole Savino
Sulla dottore
Quindi
La svolta
Che noi chiediamo non può essere una svolta
Specifica
Riferito a al Mezzogiorno quindi anche da quello che diceva
Da par suo
Giacomo Mancini
La svolta
E la questione la questione dello Stato italiano in generale non possiamo risolvere il problema come se fosse
Un dato isolato
Occorre un attacco globale ai problemi dello Stato
Qui oggi
Interventi pregevoli hanno messo in evidenza
Che gli enti locali e la società meridionale
Sono deboli
E molto spesso sono corrotti
Questa critica va bene va fatta
Va approfondita l'analisi ma ad una condizione
Che essa non corrisponda ad un tentativo di rafforzamento dello Stato burocratico accentrato che è quello che poi ha prodotto la cultura dell'intervento straordinario a in ha prodotto
Il congelarsi
Di una possibilità di formazione di quella classe dirigente che fosse poi il motore
Dello sviluppo autonomo
La classe dirigente come in tutte le parti del mondo
Nel Mezzogiorno si forma in due o tre moduli o attraverso i canali assistenziale e clientelare
Quelli appunto messi a punto dalla Democrazia cristiana
Attraverso
La intercettazione organizzata dei flussi finanziari di cui ci ha parlato
Il compagno Formica stamattina
è viva Dio forse anche attraverso il consenso democratico ma perché si possa utilizzare quest'ultimo canale
è necessario puntare sui Comuni
Proprio cioè su quegli enti locale
Che molto spesso noi indichiamo come la causa prima
Mentre non ci sono scorciatoie
Serra eliminazione dai fenomeni negativi del Mezzogiorno la deve produrre qualcuno
Bene poiché non si impara a nuotare senza tuffarsi in acqua bisogna puntare sugli enti locali e bisogna capire perché
Gli enti locali sono deboli gli enti locali sono come sono
Perché gli enti locali nel Mezzogiorno sono così incapaci
Di creare una classe dirigente modo un in grado di concorrere alla modernizzazione la riforma complessiva dello Stato
Ma gli enti locali sono l'unica possibilità di una crescita democratica del Mezzogiorno
Alle Regioni ci arrivano o i sindaci e gli amministratori locali o quelli che sono sponsorizzati da certi canali se vogliamo che ci arrivino attraverso un processo democratico dobbiamo mettere le mani sulla finanza locale
E questo è un problema del ministro degli interni è un problema del ministro del tesoro
Alcuni comuni sono impossibilitati in questi giorni a fare i bilanci impossibilità di tecnicamente strutturalmente a a compilare i bilanci altri comuni
Ancora non hanno ricevuto la seconda rata di febbraio
Immaginate nella piccola realtà
Dell'asso del Mezzogiorno comuni di Mila di tre mila abitanti i fornitori che non ricevono il pagamento conosco cooperative di giovani che devono prestarsi il danaro perché il Comune non può pagare
Perché il Tesoro non paga qualcuno non paga
Perché non si può pagare a mezzogiorno con lo stesso ritardo con cui si paga al nord perché ci vuole una specificità un'angolazione
Specifica a sostegno degli enti locali del Mezzogiorno nell'ambito delle politiche ordinaria allora ricorre ricorra a Banca Banca gli chiede il due per cento in più deve alzare i prezzi gli stessi servizi crea Nord costano i che sarà nel Mezzogiorno per questo meccanismo devono costare due volte x è un circolo Vizzino era suo che riprende dalla finanza storica che ha cristallizzato il divario nord-sud
Un bambino dell'asilo nido di Modena costa alla collettività un milione quattrocento mila lire al mese
Sfido chiunque a dimostrare che c'è un analogo apprezzo in un qualsiasi comune
Del Mezzogiorno d'Italia la spesa storica congelata ha cristallizzato il divario di qualità della vita e dei servizi è quindi di occupazione buona occupazione qualificata
Nei servizi
Al livello degli enti locali e poi il danno maggiore l'ha fatta la finanza derivata lì dove è stata impedito è stato impedito ai comuni di scegliere
Di ribattere ve l'immaginate se ad ogni comune fosse stato assegnato un fondo globale
E quindi la responsabilità di scegliere anche il meccanismo dei progetti che fanno da esca i finanziamenti di cui parlava stamattina Formica quel meccanismo sarebbe fortemente ridimensionato
La finanza derivata significa niente scelta significa che anche quando le comunità meridionali hanno sconfitto la Democrazia cristiana nei comuni hanno visto
Vanni i processi di alternativa quasi tutti i Comuni dal Mezzogiorno hanno sconfitto per una volta inutilmente la Democrazia Cristiana
E sono rimaste si cucinate perché nulla è cambiato perché nulla poteva cambiare lead dove e quando arriva qualche stento finanziamento arriva per la piscina
Mentre occorre la scuola arriva perché è di moda cioè in quel momento un acquedotto mentre serve un una scuola è qualcosa di diverso
è quindi importante ha fatto bene ad emigrare essa mettono in evidenza ma non sempre è stato ripreso adeguatamente sottolineato che si punti sui Comuni
Che cioè nel momento in cui si conviene mi pare il convegno vada sempre più sottolineando questa peculiarità si conviene che è la questione meridionale non può essere risolta con un fatto isolato mai il problema dello Stato italiano
Bene a quel punto non si faccia la scelta sulla facile critica agli enti locali alla debolezza la classe dirigente alla alla mafia del Mezzogiorno a questi processi negativi che vanno combattute non si faccia la scelta per il centralismo burocratico
Ma si insista per esempio presidente sul fatto che il Parlamento deve vedere i programmi che fa il Governo per questo un Parlamento che il programmino rivede mai
L'Anas ultimando il piano decennale poi dieci volte Dante li spende per i fatti suoi burocraticamente questo è un Parlamento che fa molte leggi
In contraddizione fra di loro che alterano continuamente le procedure e le competenze madre non interviene nel processo di programmazione la questione meridionale
Concludo sia creata dallo spesso strato che ha creato oggi la questione settentrionale
Perché eguagliando Ruffolo oggi annuncia che spenderanno dieci mila miliardi per riparare l'ambiente del però nel cuore dello sviluppo italiano
è che la comunità deve farsi carico di dieci mila miliardi in un anno per affrontare questa questione allora vuol dire che non solo c'era storicamente una questione meridionale ad affrontare mane sorta per Opera di questo Stato anche una settentrionale allora la mia conclusione il mio invito il mio incoraggiamento è ad affrontare questa questione nell'ambito della riforma dello Stato cercandola esito non sul centralismo burocratico
Che governa governo questo Paese è che l'upupa perché quando poi faremo la storia del terremoto li potremo dimostrare sulle aree industriali chi ha giocato sulle aree industriali che ha fatto legare in otto giorni
Per il preavviso di otto giorni chi ha dato gli appalti per centosessanta miliardi estendendo lì poi di altri trecentosessanta miliardi mentre allestite le imprese meridionali sono state poi utilizzate
A metà prezzo a meno della metà del prezzo per fare realmente le opere sono cose che abbiamo denunciato danni sulla stampa
Ma sono cose che poi magari verranno ancora addebitate al Mezzogiorno quindi l'esito sia uno stato delle Autonomie e il ministro del tesoro e il ministro degli Interni facciano davvero la loro parte
Il compagno Giulio Di Donato
Compagnia mi sono domandato se oggi noi fossimo stanti riuniti qui per affrontare in termini come si può dire un tantino accademici ma
Questione che profondamente politica
Perché io ho sentito degli interventi di grandissimo rilievo
Come diceva Giacomo non univoci nel senso che si sono confrontate diverse posizioni e questo è un fatto non negativo in sé
Ma quello che mi sembra fino adesso è mancato
E il giudizio politico
E quello che bisogna fare per evitare che le cose continuino ad andare come sono andate finora
E allora io dico siamo
Nella condizione ed è una domanda che rivolgo diciamo con in buona fede siamo nella condizione di fare di questa questione del Mezzogiorno
La questione centrale
Anche in rapporto alla definizione degli accordi di programma per la formazione di questo governo
O stiamo oggi quali riempire una giornata come si può dire di Stanca mentre va avanti la procedura per la definizione del programma e poi della maggioranza politica
Perché questo è il punto
Io non ho mai pensato che la questione vera rispetto alla formazione del nuovo governo fosse la questione di Montalto di Castro simile i problemi delle leggi che sono problemi seri
Grossi su quello c'è stato c'è uno scontro probabilmente si risolverà in un certo modo ma io credo che la vera questione politica che noi abbiamo con la democrazia cristiana è proprio quella che riguarda il Mezzogiorno
Che non è mai stata la questione centrale della politica nel nostro Paese l'abbiamo sempre detto questo l'abbiamo affermato ma quando mai c'è stata questa centralità del Mezzogiorno nei fatti mai a parole sempre si è sempre detto
Anzi non c'è un convegno in cui non si afferma questo da parte nostra da parte dei democristiani da parte delle altre forze politiche
In realtà non è stato mai così adesso è probabile che diventi una questione nazionale perché il rapporto al mille novecentonovantadue un Paese non può arrivare così come rischia di arrivare in Italia
Zoppicante ad un confronto difficile sul piano della competitività e della concorrenzialità
Delle produzioni e degli scambi e quindi è probabile che a a questo punto diventi effettivamente sia effettivamente una questione centrale cioè la mancata soluzione del problema del Mezzogiorno può pregiudicare la capacità
Di sviluppo dell'intero Paese e allora in questo senso diventa un problema centrale allora in questo senso la questione diventa estremamente rilevante da un punto di vista politico e occorre affrontarla
Non nei prossimi mesi ma in queste settimane perché aprire se ci sono le condizioni nella definizione del programma
Da noi richieste per una partecipazione dei socialisti al governo su questo punto bisogna fare la verifica
Tra gli altri ma questo è sicuramente un punto fondamentale un punto importante se no quello che ha deciso la direzione i socialisti misureranno il grado dell'Olimpia in mio rispetto a questo governo
Rimane diciamo qualcosa che se non agganciata del addetta ai fatti concreti rischia come dire di essere
Soltanto un strumento ma insomma uno strumento tattico non agganciata dei fatti reali e quindi ha delle questioni di contenuto
Il secondo nel Mezzogiorno è uno dei punti sui quali noi voi dovremmo misurare in grado del nostro appoggio al prossimo governo De Mita
E questo è il punto e quindi andare nei prossimi giorni quando sarà pronta la bozza programmatica del governo ad una verifica attenta di quello che c'è indicatori per vedere se le cose che si sanno scritte sono
Diciamo accettabili da parte nostra è se ci sono impegni seri affinché le cose scritte poi si attuino
E io ho sentito qui insomma che uno dei problemi è quello che il la legge è stata quattro è stata attuata
è un fatto vero ma perché non è stata attuata la legge è stata guarnite non è stata attuata perché c'è un un destino cinico e baro che riguarda il Mezzogiorno e che quindi impedisce o rallenta l'attuazione di uno strumento legislativi in sé buoni
Non è stata attuata perché di chi si è aperto uno scontro
Tra due impostazioni quella innovativa contenuta nella legge il Dipartimento la possibilità cioè di introdurre elementi di razionalità
Tra i fattori di crescita per orientarli allo sviluppo da una parte leggi Partito Socialista e dall'altro l'agenzia i completamenti
Cioè il prosieguo della gestione che noi abbiamo definito clientelare dei fattori di crescita cioè tra gli altri dell'intervento straordinario
Nel Mezzogiorno è accaduto questo che i fattori di crescita che ci sono stati non hanno determinato lo sviluppo
Comici muoviamo rispetta questa situazione
Possiamo abolire i fattori di crescita è mi pare difficile perché poi questo contrasterebbe con le analisi che si sono anche qui stamattina ripetuto di un Mezzogiorno che si contiene in sé tutti gli elementi
Positivi di una generazione ormai europea ma naturalmente Contini in sede delle sacche di arretratezza Chiello
Nel relegano a una condizione molto vicino al Terzo mondo c'è una situazione sociale per molti versi esplosiva perché c'è questo fenomeno della disoccupazione che sta per superare la soglia della sostenibilità e della tollerabilità sociale
C'è una situazione produttiva che è molto diciamo precaria
E ed è molto debole c'è quindi una struttura produttiva industriale gracile c'è una situazione dell'agricoltura che è molto modesta c'è un assenso quasi di struttura di commercializzazione quindi di servizi adeguati quindi non si può dire che
Diciamo nel Mezzogiorno non ci sia bisogno di fattori di crescita aggiuntivi possiamo decidere di eliminare l'intervento straordinario di cancellarlo perché l'intervento straordinario ha prodotto effetti negativi questo è vero
E però dobbiamo evidentemente recuperare da un'altra parte dovremmo riuscire in termine ordinaria poter disporre di risorse sufficienti questo finora non è stato e da qui poi viene tenuta fuori la necessità e anche diciamo da parte nostra un convincimento una convinzione sulla inevitabilità dell'intervento straordinario
Nessun difficoltà a cancellare questa fonte finanziaria
Straordinaria se naturalmente sul piano ordinario fossero garantite quelle risorse che oggi invece non sono garantite neppure a livello minimo come è stato ricordato qui dai compagni tant'è vero che l'intervento straordinario per mille ragioni ma anche
Per la ragione molto semplice che non ci sono possibilità alternative tende sempre più a diventare sostitutivo di quello ordinario
E quando si fa la critica dei piccoli comuni o i Comuni medi cerco di far finanziare con la legge sessantaquattro progetti che dovrebbero essere finanziate Etelredo ordinario si dice la cosa giusta ma non si aggiunge che quei comuni non hanno altre risorse e che quindi evidentemente si diciamo chiude un circolo vizioso all'interno del quale insomma
Prosperano soltanto diciamo gli elementi che sono favoriti all'interno certamente non la comunità meridionale
Possiamo giustamente criticare le ragioni possiamo dire che le Regioni non hanno fatto il loro dovere son venuti meno alla loro funzione principale che era quella di programmare
Possiamo dire che le regioni non sono state in grado di sostenere questa sfida impegnativa che loro affidava la legge sessantaquattro ma mi debbono spiegare coloro che dicono questo e che non hanno torto nel dire questo che cosa sostituirà ma le regioni lo Stato
Perché lo Stato non è che si sia comportato in passato meglio delle regioni
E quindi bisogna stare attenti perché non è che c'è una soluzione netta che ci consenta di fare delle scelte diciamo nette e la verità è che bisogna questa è la mia opinione cercare di far sì che i fattori di crescita possono essere organizzati ed utilizzati in modo diverso queste il senso della svolta cioè occorre introdurre elementi di razionalità
Nell'uso dei fattori di crescita al a al fine di farle diventare elementi che concorrono a determinare lo sviluppo
Per fare questo c'è la necessità di utilizzare gli istituti che la legge è stata quattro prevede di modificarli se necessario
Ma soprattutto c'è la necessità di vincere uno scontro politico con la democrazia cristiana che finora impedite probabilmente tenterà di continuano a impedire che ci siano elementi di razionalità di programmazione di coordinamento e di finalizzazione dei fattori di crescita
Se noi vediamo l'elenco dei cosiddetti fattori di crescita pubblici ci rendiamo conto che dalla legge sessantaquattro a Reggio tanto al figlio affairs alle altre risorse ordinarie agli investimenti per l'ambiente a quelli degli enti pubblici a quelli delle partecipazioni statali abbiamo una disponibilità finanziaria
Che se fosse utilizzata in modo funzionale finalizzata ad alcuni obiettivi di sviluppo e poi vedremo quali probabilmente consentirebbe di creare le condizioni affinché sì possa innescare un processo auto propulsivo di sviluppo
Diceva Zito io non venne non vedo né per ora né per i prossimi mesi la possibilità di innescare un processo auto propulsivo di sviluppo eccetto non ci sono probabilmente sicuramente le condizioni cosiddetta ambientali perché questo possa capire
è evidente che quindi l'intervento straordinario o comunque un intervento ordinario aggiuntivo se vogliamo definirlo così deve servire a creare queste condizioni che servono a loro volta ad attrarre investimenti privati
O nei settori manifatturieri da parte di chi di imprenditori privati meridionali che si dice ci sono
E ci sono sicuramente e se possibile da parte di altri imprenditori anche no meridionali
Per fare questo c'è bisogno di creare delle condizioni favorevoli
E le condizioni favorevoli non sono certo solo gli incentivi e cioè i contributi a fondo perduto il tasso agevolato le pietre diciamo i presupposti le condizioni necessarie sono innanzitutto quelle ambientali cioè territoriali e sono i servizi sono la possibilità di muoversi e di spostare uomini merci e cognizioni rapidamente
E sono la situazione sociale
La lotta alla criminalità che in questo senso assume un valore lo solo morale ma diciamo come posso dire addirittura economico nel senso che sicuramente mafia camorra delinquenza organizzata è una diseconomia grave die allontana certamente non attiva
Questa è una possibilità
è una possibilità neppure certa perché si potrebbe discettare sul fatto che oramai le condizioni generali della nostra economia sono tali che
Probabilmente c'è una tendenza diciamo alla concentrazione nelle zone fortemente industrializzate dei fattori innovativi e quindi è difficile pensare ad un allargamento dalla base produttiva che si sposti nel Mezzogiorno
Ma io non vedo altra possibilità non vedo altra soluzione se non quella di andare in questa direzione cioè puntare a un trasferimento di base produttiva nel Mezzogiorno attraverso un ampliamento
Della base produttiva del Paese per farlo c'è bisogno di creare queste condizioni
C'è bisogno di fare quindi investimenti in questo senso considerando tra gli altri il settore della ricerca e dei servizi come uno dei settori principali per sostenere un moderno sviluppo
E naturalmente per fare questo c'è bisogno di ottenere nella definizione del programma di governo
La garanzia
Che
L'istituto del coordinamento dell'integrazione
E della programmazione delle risorse disponibili cioè il rapporto tra fonti ordinarie e diverse fonti straordinarie nazionali e comunitarie
Sia attuato attraverso un istituto che è stato indicato nella legge che non è una cosa di poco conto l'accordo di programma che cambia il rapporto dovrebbe cambiare il rapporto tra stato regioni e comuni
Che è un rapporto oggi non regolato non normato e dovrebbe invece sostituirlo con una logica contrattuale dei rapporti istituzionali
La convergenza di volontà di soggetti diversi a sostegno di un piano non solo di un Progetto ma di un piano in un settore la utilizzazione delle disponibilità finanziarie in quella direzione
La concentrazione quindi a sostegno di quel piano di quel Progetto procedure
Accelerate non nella donne l'assegnazione degli incarichi alle intese che già troppo facilitata e che anzi dovrebbe essere improntato a una maggiore trasparenza e dovrebbe essere riti Ri
Vola mentalità perché come diceva Formica la concessione l'istituto della concessione è stato completamente stravolto nel Mezzogiorno è l'esperienza che abbiamo
Sotto i nostri occhi è negativa ma la semplificazione delle procedure intesa come diciamo sfoltimento della giungla delle autorizzazioni delle licenze dei permessi insomma di quei trentacinque trentasei passaggi cui si obbligati quando si vuole intervenire per realizzare che naturalmente non solo rallenta ma alimenta anche certe tendenze di corruzione minima media e Massimo
Quindi una modificazione di tipo amministrativo che dovrebbe consentire attraverso l'accordo di programma approvato dal Consiglio dei ministri un intervento diciamo facilitato e accelerato in una direzione di marcia che deve essere finalizzata a risolvere un problema
Ma siccome non abbiamo difficoltà a individuare delle priorità innanzitutto credo la mobilità e la mobilità non solo delle merci o delle persone ma anche delle informazioni probabilmente quello è sicuramente un senso di marcia o risanamento territoriale ambientale o la ricerca scientifica
Chiedendo alle partecipazioni statali non tanto di essere presenti sul piano della gestione o dell'accaparramento da La commessa pubblica Polita sta perché è quello che prevalentemente fanno le partecipazioni statali
Allo stato delle cose oltre alle dismissioni di presenze produttive decotte ma invece di contribuire per esempio nel settore dei servizi reali all'impresa di contribuire per esempio nel senso di sostenere lo sforzo progettuale delle Regioni
E soprattutto di contribuire prestando nuova un e la gestione degli accordi di programma questo potrebbe essere un campo un primo campi immediato per i prossimi mesi poi è chiaro che dalle partecipazioni statali già spediamo ben altro ma e inutile delineare tutto il futuribile vediamo per i prossimi tre o quattro mesi cioè da quando parte il governo De Mita se parte e io francamente devo dire la verità non me lo auguro che parta
Con De Mita presidente
Lo posso dire perché non impegna il partito la mia opinione personale e spero tanto che ciò non accada per le cose che diceva Giacomo macina che io sono molto preoccupato di questa concentrazione
Tutta campana con qualche propaggine calabrese con qualche propaggine calabrese campa anche alla brezza ci sta pure qualche siciliano per la verità
Sono veramente impaurito preoccupato di tutto ciò
E quindi ma questo per per i prossimi due o tre mesi insieme a questo lo e non possiamo continuare a ripetere
Lo diceva stamattina signorile credo che valga la pena di riprendono un momento questo
Questo aspetto che i problemi dell'occupazione
Si risolvono con lo sviluppo questo è vero però i tanto ci sono i disoccupati e lo sviluppo non inizia domani mattina
E allora bisogna che noi ci facciamo carico di insomma proporre delle cose comprensibili che mettano May deputato meridionale nella possibilità di dire delle cose non delle vuote parole a chi ormai siamo al diciassette diciotto per cento di popolazione disoccupata sulla popolazione attiva il settantacinque per cento di questo esercito e fatto da giovani
Una parte considerevole di questi giovani e di pomata alcuni moltissimi sono anche laureati di offrire delle possibilità
Quindi il problema del lavoro deve essere visto a parte e io non so se noi non dobbiamo una volta tanto
Immergersi nella realtà per ragionare
Circa la possibilità di un provvedimento che una volta si definiva in modo dispregiativo assistenziale ma che probabilmente alla fine e l'unica possibilità se ben organizzate ben regolata quella cioè di un salario sociale legato ad alcuni settori di lavoro che possono essere non tanto la pubblica amministrazione Gianni che presenta diciamo sì è vero non ci ci sono dei vuoti da colmare ma io insomma è un settore che che mi preoccupa molto quello dalla pubblica amministrazione meridionale perché ci sono anche diciamo dei fenomeni di inefficienze che non si risolvono con nuove occupazioni né io credo che la pubblica amministrazione può dare risposte
Diciamo
Accettabili su questo piano alla disoccupazione giovanile c'è anche la pubblica amministrazione
Affrontiamo il problema sblocchi amo la situazione per questo verso la finanziaria che è stato approvato ha bloccato tutto come gli amministratori sanno probabilmente per il Mezzogiorno bisognerà
Intervenire per dare la possibilità di deroghe che non dovrebbero essere lasciate questa volta alla presidenza del Consiglio perché se le lasciamo alla presidenza del Consiglio ai miei
Le deroghe e sulla possibilità di coprire gli organici dei comuni ma io credo che più in generale ci sarebbe bisogno di valutare il costo sociale di un provvedimento legato a
Impegni di lavoro precario
In settori che potrebbero essere quelli dell'ambiente o quelli dei beni culturali o altri settori o quelli dei Musei adesso su questo si può esercitare la fantasia del legislatore del programmatore ma insomma che garantisco una retribuzione un'altra cosa voglio dire poi concludo
Noi non possiamo continuare ad essere timidi
Ad essere
Lontani da questa emergenza che si fa di giorno in giorno più grave che qua dalla delinquenza organizzata
Noi Partito Socialista non possiamo pensare di delegare altri la lotta contro la camorra e la mafia la 'ndrangheta Izumi fenomeni di delinquenza che applichi nel Mezzogiorno nel solo problema morale
Così come ho Paolo diceva loro interpretava e lo poneva il PCI di Berlinguer è un problema morale sicuramente
Ma è un problema diciamo legato a eliminare delle condizioni che impediscono lo sviluppo
Allora su questo siccome niente è impossibile siccome nessun male irreversibile
La questione che va posta e sempre negli accordi programma cioè in questa settimana perché sennò di che parliamo cioè parliamo di cose oggi di cose che possiamo definire proprio in questi giorni l'importanza di questo seminario direi è data soprattutto dal fatto che è caduto in un settimana molto importante conclusiva dei rapporti tra noi e la democrazia cristiana
E niente e impossibile combattere la camorra la mafia la 'ndrangheta e possibile se solo il ministro degli Interni si decide a farlo se solo i carabinieri si decidono ad agire a funzionare
Se solo la finanza si decida di intervenire se c'è dal livello nazionale
Dei rispettivi ministeri una decisione di organizzare un piano preciso per debellare contenere e debellare questi fenomeni delinquenziali
Il problema non è di mandare due mila agenti che devono fare la scena ho due mila carabinieri che devono fermare un po'di macchine nelle strade della Sicilia della Calabria della Campania il problema è di mandare delle persone qualificate
Delle persone che siano in grado di reggere nei bilanci
Delle imprese molte delle quali sono di origine camorristi che servono alla camorra alla mafia per prosperare e per consentirle di diffondersi se solo si organizza insomma lo stato seriamente con le qualità e le professionalità necessarie nei confronti di questo fenomeno e probabilmente anche qui si tratta solo di una decisione politica da prendere con forza e con determinazione da attuare
Ecco io penso che in questo senso
E possibile
Aprire una questione con la Democrazia Cristiana
E verificare anche su questo terreno se la democrazia cristiana
Pensa di difendere il consenso crescente che raccoglie in questo mezzogiorno fatto di generazioni europee
Ma ha fatto anche di sottosviluppo di miseria di degrado
La DC nelle ultime elezioni ha conquistato la quantità di voti è cresciuta più che altrove in Campania dove ha guadagnato il cinque virgola quattro per cento dei voti e cresciuto in Calabria e cresciuti in Sicilia
E cresce perché azione i fattori di crescita in maniera tale da poterli gestire a garanzia di un sistema nel quale ciascuno ha poi alla fine si ritrova soprattutto perché non ci sono alternative
E perché il Partito Comunista continua in questa con Zabel in questa diciamo in questo nel tentativo di utilizzare protesta ribellismo insomma l'emergenza così detta meridionale
Cavalcare questi elementi contro il governo centrale quindi di fatto è un partito che diciamo sempre più risente di una sua matrice massimaliste S e con maggiori difficoltà
Insomma scende accetta il confronto sul piano riformiste e questo è un grosso problema per noi non è nel Mezzogiorno possiamo crescere ma non basta perché se noi che ascessi mo'mai i più cresce cresce la democrazia cristiana
Ci troveremmo nella difficoltà
Di non avere a fronte di una maggiore forza elettorale un'adeguata forza politica e quindi il problema per noi va posto adesso in questa fase in questa settimana
Ecco anche diciamo svoltando rispetto ad una impostazione di partito che non sempre è stato attentissimo alle questioni meridionali perché il Banco di Napoli perché il mattino perché la carica al perché il Banco di Sicilia perché la Gazzetta di Bari sono tutti esempi di distrazione o di scarsa attenzione del partito io mi domando se fosse accaduto per un un foglio
Quotidiano del Nord su quello che è accaduto per il mattino
O per la Gazzetta del Mezzogiorno se non ci fosse stata una levata di scudi generale se non ci fosse stata una mobilitazione generale di tutto il partito socialista a difesa
Della praticabilità democratica dell'informazione nel Mezzogiorno non c'è praticabilità democratica dell'informazione il credito è stato delegato alla democrazia cristiana nella sua rappresentanza operativa
Perché Ventriglia perché quello che è accaduto in Calabria perché il Banco di Sicilia dimostrano che quando si ragiona
Si tiene più attenzione per altre regioni su questi piani e su questi livelli per altre regioni del Paese
E non per il Mezzogiorno e queste cose le dobbiamo dire perché se si correggono bene significa che allora effettivamente c'è un'attenzione diversa si vuole fare sul serio
E allora è possibile che i problemi del Mezzogiorno che possono andare avanti soltanto sulla spinta di un partito moderno riformista e progressista come il nostro hanno una speranza di essere risolti
L'onorevole Zavettieri ora questo è l'ultimo intervento io mi scuso con qualcuno qualche compagno che
Ha chiesto di parlare tempo era quello che era siccome il compagno Craxi avuto improvvisamente un impegno che lo trattiene lontana da noi i lavori del seminario saranno chiusa compagno Giuliano Amato dopo Salerno Valerio sequestrare essere ulteriormente preme Ranalli finiamo regolarmente la
Dopo
Una giornata di intenso dibattito
Io mi limito ad alcune considerazioni e brevi leggendo subito
Con questo convegno la politica meridionale rientra a pieno titolo nella politica socialista
E credo nell'iniziativa del partito che dovrà svilupparsi d'acqua in avanti mi auguro che la stessa politica rientri a pieno titolo nell'azione del Governo
L'interim della Presidenza del Consiglio è stato un fallimento pieno
Più che in sede di coordinamento e di impulso per la politica nel Mezzogiorno
L'interim è nelle mani dei cuori si è rivelato un freno ed un espediente per mantenere nelle mani
Della dei giudici il controllo dell'intervento straordinario del resto gli ultimi colpi di mano anche qua realizzati in articolo
Mortis da parte dei cuori con la costituzione del con su due con la direttiva all'agenzia per la gestione dell'innovazione confermano una concezione assistenzialistica e clientelare dell'intervento straordinario tipico della Democrazia Cristiana
In questi anni
La gestione dell'intervento straordinario è stata fatta puntualmente in violazione della legge disattendendo la legge o lasciandola in applicata e questa è la storia
Dei piani attuativi del primo del secondo piano questo è il tentativo di svuotamento del dipartimento l'unica struttura nuova alla quale veniva affidato il compito del coordinamento della programmazione dell'Indirizzo
Dei programmi per l'intervento straordinario c'è stato in sostanza una gestione nettamente in coerente con gli obiettivi dichiarati dalla legge con le stesse novità presenti
Nella legislazione in tutti questi anni
Si è data priorità alla questione settentrionale noi abbiamo
Il merito della politica del risanamento della riconversione della ristrutturazione economica della lotta all'inflazione non siamo riusciti ad affrontare nel modo giusto la questione meridionale
Nella sua operare la vecchia filosofia che ha sempre assegnato alle aree forti del paese un ruolo produttivo riservando al Mezzogiorno il ruolo viaria di servizio assistita e di consumo con tutte le conseguenze
Che questo comporta gli squilibri
Tornano ad aumentare tra nord e sud ma questi squilibri si riproducono all'interno delle stesse aree meridionale da regione a regione vengono individuati due su due come esigenza quindi di interventi graduate è diversificati rispetto all'anno o no ma oggi è netta
Delle situazioni
Del Mezzogiorno
Le questioni affrontate nel corso di questi anni non si sono tradotte risultati
Positivi per quanto riguarda il Mezzogiorno neppure sulla questione del mercato del lavoro gestita in funzione dei processi di riconversione e di ristrutturazione
E vorrei dire ai compagni di fare anche attenzione circa la denuncia
Del fatto che in questi anni si sono concentrati una sonda Vindici negativi anni nei quali il Partito Socialista è stato al Governo e con grandi
Responsabilità che si è verificata la caduta dell'intervento pubblico sia ordinario che straordinario la grave caduta degli enti Investimenti
Delle partecipazioni statali e l'occupazione o meglio la disoccupazione è diventata in grande parte del Mezzogiorno e soprattutto nelle aree urbani un problema insostenibile il problema
Che si si pone come fatto centrale il problema dell'occupazione quindi una politica finalizzata a dare risposte all'occupazione basta guardare all'andamento demografico della popolazione
Alla crisi dei settori che riguardano grande impresa soprattutto nel Mezzogiorno per assumere questa questione come questione centrale qualificante
Dei qualunque politiche ci sono stati errori ritardi responsabilità nazionali ci sono errori ritardi responsabilità meridionali locali problemi che riguardano il quadro istituzionale delle regioni meridionali influenzato negativamente soprattutto dal sistema
Nel governo della Democrazia cristiana ma non possiamo ignorare i segnali politici che è puntualmente in tutte le scadenze sono venute dal Mezzogiorno
Il risultato del referendum sulla scala mobile
Lei l'azione politica e le quattordici e le quindici giugno laddove il risultato
Per il partito socialista è stato nettamente positivo nelle regioni del Centro Nord un anello nelle regioni meridionali laddove la politica socialista è stato meno apprezzato che altro il segnale del referendum
Dell'otto novembre col mancato raggiungimento il mal per regione dello stesso
Quorum è una situazione che va affrontata non solo dal punto di vista delle misure economiche della politica dell'intervento ordinario dell'intervento straordinario ma attraverso una presenza attiva nelle forze politiche
Non arriva rivitalizzazione
Delle istituzioni democratiche l'arricchimento
Della vita democratica nel nelle regioni meridionali non a caso infatti
Dove più acute sono i problemi nella grande
Aree urbane del Mezzogiorno Napoli Palermo Reggio Calabria laddove
Maggiore il degrado da dove è maggiore la disgregazione economica e sociale più acute e diventato il fenomeno della criminalità organizzata fino al punto da fare
Coincidere con le questioni del mezzo oggi la questione del Mezzogiorno con la questione criminali le proposte
Presentate nella relazione avvenuta nel nel dibattito più affrontano i problemi
Della revisione della legge della revisione degli strumenti pongono alzando anche se può essere
Un obiettivo limitato il problema di una guida di una guida socialista bella politica meridionale come la forza che ha le carte in regola
Per mettere in crisi il vecchio sistema del governo della Democrazia Cristiana per portare avanti una politica riformatrice alcune considerazione
Rispetto
Alla qualità degli interventi al tentativo fatto dal presidente del Consiglio di affinare l'innovazione all'agenzia un caso per tutti le è stato citato
La questione del polo informatico della Calabria si ripropone anche qua un modello resta esterno ogni isola telematica in una regione laddove mancano i servizi essenziali
E un un intervento nel quale un posto di lavoro costa settecento milioni non è questa
La risposta che va data ad alcune regioni io concordo molto
Con questa linea di utilizzare le le risorse locale l'ambiente il turismo e i beni il bene culturale ma non convince la Teoria che basta l'utilizzo la valorizzazione di queste risorse o solo che queste risorse per dare risposte positive ai problemi della crescita
E dell'occupazione non condivido non convince la Teoria che sembra esaurita
La possibilità di allargamento della base produttiva mancando nove progetti mancando nuove possibilità di industrializzazione il Mezzogiorno deve rifugiarsi nell'ambiente e nel turismo e nei beni culturali
è giusta la scelta deve puntare su pochi progetti grandi progetti sono essenziale le grandi infrastrutture nel campo delle telecomunicazioni delle ferrovie importante prioritaria
La scelta dell'assetto del territorio delle aree urbane del Mezzogiorno ma non si tratta di assumere un prima e un dopo
Un prima la ricostruzione dell'ambiente l'assetto del territorio rispetto a un dopo delle attività produttive ricostituzione riqualificazione dell'ambiente della vita economica e sociale è un tutt'uno con i processi
Di sviluppo dell'economia e l'occupazione chiudo va ricercata dentro questi progettisti
Altre forme sono tutte importanti tutti devo tutte utile per superare la fase acuta dell'emergenza ma sono forme unicamente funzionali a superare questa fase ho qualche riserva
Sul fatto di parificare i giovani disoccupati
Della olio rappresentano una grande risorsa il vero grande capitale umano che non tutti i paesi per creare un forte Dello stesso nostro paese non ha manca per tale piombare impiegato e ho chiuso perché da quel Sturzo in misura la possibilità ricresciuta della progettazione il la possibilità di incidere del sistema democratico nel nostro Paese
Grazie allora a conclusione la parola Giuliano Amato
Compagni
Credo che nella materia mezzogiorno il lavoro che è stato fatto in questa giornata fosse il lavoro più politico che potesse esser fatte per questo
Dobbiamo essere grati ai gruppi parlamentari che lo hanno organizzatori preparato
Sì sulla partita meridionale si giocherà la carta principale ai fini della formazione del prossimo governo ai fini del la grado dell'impegno dei socialisti nel prossimo governo
E qualcosa che va anche al di là di questa che cronaca dei prossimi giorni
A noi è richiesto qualcosa di più che non la consapevolezza che ci sono cose che non vanno
Che non correttezza di analisi che non è capacità nella quale siamo poco e vagliati dagli altri
Di saperci esprimere in modo corrosivo sul situazione del Mezzogiorno
Ecco ci occorrono proposte operative in grado di contrastare se altre ve ne sono meno adatte altre proposte operative
E qui al cuore della politica è davvero la capacità di a vere e poi di saper sostenere rendere operativo un programma che cambi laddove è necessario cambiare
Da questo punto di vista è stato un lavoro di alta qualità quello che la giornata di oggi ci ha offerto in tutti i suoi elementi dando quella che io considero cornice perché è una essenziale cornice ma cornice
Di tradizionale politica al lavoro che è stato fatto e collocando all'interno di questa cornice delle indicazioni che sia pure con quale che naturale diversità di accenti
Sono emerse connettore con precisione
Emetteranno quindi in condizione nei prossimi giorni i nostri compagni che dovranno misurare prezzi sul programma con i rappresentanti di altri partiti
E poi chiunque abbia responsabilità operative nel governo e nel Parlamento nei prossimi anni di avere qualcosa su cui lavorare io avendo il compito di concludere mi astengo
Dal fare anche se mi tenderebbe una personale cantata sull'argomento mezzogiorno ritengo giusto da parte mia cercare di mettere a
Poco quelli che con la mia personale interpretazione inevitabile sembrano a me i punti essenziali che sono emersi
In chiave programmatica dalla giornata di oggi
E il primo punto che io accolgo
Davvero con gioia che i socialisti tirano fuori la questione Mezzogiorno
Dal dilemma fare osservare una legge sull'intervento straordinario nel Mezzogiorno perché questo è fra l'altro il miglior modo di c'è una parola demitizzare che non si può più usare da qualche tempo disse mitizzare
Il il tema dell'intervento straordinario nella chiave che giustamente Giacomo Mancini prima ricordava perché se tutta latte donne continua ad essere polarizzata sul va bene o non va bene questa legge sull'intervento straordinario che abbiamo fatto allora vuol dire
Che il miracolo nel Mezzogiorno arriverà sulla base di una legge fatta diversamente da come era legge attuale tutto interamente è affidato all'intervento straordinario devo dire che per troppi anni in fondo questo è stato anche da parte nostra l'atteggiamento e quindi dobbiamo anche chiarire al prossimo visto che qua
Cerchiamo anche spunti polemici che uno spunto polemico in questo c'è anche con noi noi che non abbiamo mai avuto nulla di segreto negli archivi né parole
Ecco dobbiamo dircelo con chiarezza o che da molto tempo non l'abbiamo dobbiamo dirci con chiarezza che c'è un che anche di autocritico perché per anni abbiamo puntato tutte le nostre carte sul come fare la legge sull'intervento sto binario del Mezzogiorno tant'è che nell'essi concorrente l'abbiamo sempre chiamata la legge sul Mezzogiorno non a caso ecco creando contribuendo a creare questo grave limitativo equivoco che tutto stava il Mezzogiorno dentro questa legge quindi è chiaro che esistono dei problemi nella legge sessantaquattro esistano dei problemi nell'attuazione della legge sessantaquattro
Lavorare per il Mezzogiorno significa affrontare questi problemi ma anche a tanti altri ecco e non creare questa fatta Morgana di Reggie raspare cene tante non ci sarebbe soltanto la sessantaquattro di Reggie da attuare ce n'è tante non c'è soltanto la legge sessantaquattro e se io dovessi indicare la prima legge traspare per il Mezzogiorno sapete quale
Sarebbe la legge di contabilità della Regione siciliana di cui punto che sono quelle pietre nascoste nel Mezzogiorno di cui pochi poi finiscono per sapere ma molti pagano le conseguenze che
O la responsabili e Olanda ibidem il fatto che ogni anno aumentano di mille mille duecento miliardi le giacenze di tesoreria della Regione siciliana che in base ad un mistero che sono la legge di contabilità permette di chiarire
Ogni anno si sente dire dal Tesoro che a sette mila miliardi non spesi e quindi perché debbono essere chiesti ancora nuovi sold
Detto e che ogni anno risponde che quei sette mila miliardi sono tutti impegnati ed è così da numerosi anni e ogni anno quella somma cresce
Ora non voglio entrare in dettagli fra l'altro quella legge di contabilità fu una legge nobile non fu una legge ignobile ma fu una legge sbagliata che in realtà porta i funzionari della regione siciliana a creare degli impegni abbastanza fasulli nella verità per non mandare in economia i soldi e questo spiega perché la regione siciliana è piena di soldi che non spende ma che dice di stare spendendo ma dico questo
Lo dico soltanto come parentesi anche perché no voglio dire una cosa a compagni che a volte
Ci distrae gli Amor davanti a cose che non sufficientemente clamorose
Sono più facili da ignorare ma non perché queste cose non esistano nessuno se ne sia accorto questo
Mi permetto di farlo notare a Di Donato vale anche per la questione mattino nel mille novecentottanta sei ottantasette
Io ero allora sottosegretario alla presidenza e come tale gestivo in Parlamento la nuova legge sull'editoria
Io fui allora tra i sostenitori di un emendamento che alzasse il limite della concentrazione dei centri abbassasse in qualche modo il limite della concentrazione sulla stampa e che correlativamente vietasse
Che attraverso un affittanza un partito potesse gestire da posizione minoritaria ma con poteri di maggioranza un giornale di proprietà pubblica
Il testo in questo senso era incluso in un emendamento del partito comunista alla legge sull'editoria
Che ebbe il sostegno del governo da me rappresentato purtroppo all'avvicinarsi della data di votazione della legge
Perse il sostegno del Partito Comunista quell'emendamento ieri madre soltanto quello del sottosegretario alla Presidenza che in quella come in tante altre occasioni
Andò rovinosamente sotto davanti ad una maggioranza Dc Pci che insegna la storia è sempre quella che fa le cose più costose per la Repubblica
Come anche in questo caso riuscì a fare questa quindi è una questione aperta
Lo è anche ai fini del
Della ricapitalizzazione del Banco di Napoli sta sul tavolo tra le questioni alle quali è in qualche modo legato nei limiti e nelle modalità il pur necessario apporto di risorse a questo istituto di diritto pubblico bancario del Mezzogiorno
Quindi ricco cioè un insieme di cose da fare tante che stanno appunto a volte anche negli interstizi che noi non vediamo e che dobbiamo andare a scovare così senza mitizzare una singola cosa
Ed è solo così che quello che rischia di diventare uno slogan vuoto Europa novantadue mercato unico europeo avrà una sua concretezza
Io ho segnato a coloro che si occupano di queste cose il belle rapporto che la commissione presieduta da Padoa Schioppa ha fatto l'anno scorso per per la Commissione della comunità
Lei ha detto con assoluta chiarezza e con proprio rigore di argomenti che la liberalizzazione che il cavallo vincente sul quale cavalcherà l'unificazione europea
Di per sé porta all'ulteriore indebolimento delle aree deboli d'Europa
E che quindi in assenza di efficaci azioni correttive le aree oggi deboli diventeranno più deboli nella Europa unificata quindi l'appuntamento l'Europa non novantadue ma forse già novanta novantuno per la parte liberalizzazione dei capitali rischia di essere per il Mezzogiorno e quindi per tutta la Repubblica italiana un appuntamento amaro
Perché quella parte d'Italia nella quale abita la maggioranza di novità ecco questo non ce lo dobbiamo dimenticare nella quale abita la maggioranza di noi
Rischia di perdere ulteriormente di vedere ancora più indebolito un trend che già negli ultimi anni sia avvenuto indebolendo per questo fra l'altro noi
All'appello europeista che aleggiava nelle prime parole del documento approvato dalla Democrazia cristiana all'inizio della trattativa
Per la formazione di questo governo abbiamo risposto con il medesimo appello al quale era immediatamente agganciata la questione Mezzogiorno
Proprio perché non è un Messia ammissibile la retorica sull'Europa e sulla liberalizzazione mettendo il Mezzogiorno poi dopo da parte perché è proprio questo il punto ad ed è il primo punto al quale la cosa si aggancia
Ora non c'è dubbio che le cose da fare sono tante mi pare che la costatazione
Che la sintesi che si voleva realizzare tra intervento straordinario intervento ordinario attraverso la legge sessantaquattro è una sintesi alla quale non siamo arrivati
E probabilmente non stiamo arrivando
E il nulla sintesi che in realtà c'è in una specie di afflosciamento tanto dell'ordinario quanto dello straordinario che si stanno ricongiungendosi in basso anziché ricongiungersi in alto
E l'unica cosa che sta calo quando nel Mezzogiorno come in tutta Italia è l'economia dei terremoti
Quindi se c'è una prima cosa sulla quale porre l'attenzione per potere arrivare a realizzare una sintesi tra intervento ordinario e straordinario
E spaccare questo bubbone della economia dei terremoti questo a mio avviso è il primo punto il punto proprio è essenziale perché
Basta vedere i dati che erano allegati alla relazione presentata stamattina da da da da Gianni De Michelis insomma
Il trenta della Spesal nelle aree terremotate è l'unico che sta crescendo e in chiave di tendenziale se continua così quello dello straordinario dell'ordinaria e così quello dei terremoti nel giro di pochi anni ci accorgeremo
Che in realtà alla Spesal sarà affidata a tutta questa cosa qui
E anche questa compagni è una cosa sulla quale bisogna impegnare
E sulla quale ancora
Io ho avuto modo di constatare a mie spese
Appunto quanto possa pesare la maggioranza Dc Pci che si forma su cose cruciali nel nostro Parlamento
Io usai porre questo problema durante la gestione della legge finanziaria al Senato in commissione Bilancio al Senato
Constatando un problema che riguardava non solo a mezzogiorno ma l'intero Paese perché eravamo arrivati al punto che la Valtellina nel giro di due mesi
Era riuscita ad a vere esattamente quanto aveva avuto la Valtellina la la il Belice in valori assoluti
Cioè e il Belice in lire anni sessanta
Due mila ottocento miliardi la Valtellina in lire mille novecentottantasette due mila ottocento miliardi
è successo qualcosa di grave non nego che non sia successo qualcosa di grave in Valtellina
Però mi pareva che si stesse creando una specie di sifone gigante insomma rispetto ad altre cose non meno gravi che erano accadute o che stavano accadendo
Andammo ad approfondire alcuni aspetti dell'economia dei terremoti
Nei venti ficca mo'al Coni che erano particolarmente connessi con quei profili non particolarmente commendevoli che alcuni di noi già oggi hanno constatato ad esempio io insisto su questo quelle singolari anticipazioni bancarie che in base alla legge del terremoto in Irpinia Basilicata Campania e possibile a chiunque fare
Per trovare poi lo stato impegnato a coprire a restituire comunque restituendo con ciò il valore capitale
Gli interessi e speriamo che lì si fermi ciò che lo Stato deve restituire comunque tutto può essere incorporato sotto le voci capitali e interessi a questo mondo
Io proposi al Senato
Che la legge poteva essere cambiata consentendo ai Comuni di attingere Ingrosso in tesoreria
Per avere lo stesso margine che potevano avere attraverso le anticipazioni bancarie
Vi si disse che così c'è sempre un anatema che viene scagliato contro chi tenta queste cose qui si vuole bloccare l'intervento straordinario nel Mezzogiorno qui si vuole bloccare la ripresa del Mezzogiorno
E questo anatema trovò un consenso talmente totalitario che per non esporre il governo a vedere sconfitto une un emendamento che poteva essere successivamente ripresentato
Io mi misi la coda fare grande l'emendamento in tasca e la corsa per il momento è finita lì anche queste sono battaglie d'affari queste che riguardano
L'economia dei terremoti insomma non è possibile che siamo arrivati già sui trenta mila miliardi
E il la cui nella nelle zone delle quali parlavo prima insomma la cui utilizzazione è una utilizzazione che e di cui non siamo in grado ne di percepire i criteri ne di percepire le finalità ogni tanto leggiamo attraverso le cronache dei giornali
Il rapporto incredibile tra costi posti di lavoro creati casse integrazioni in cui dopo pochi mesi si trasformano i posti di lavoro evidentemente solo in apparenza creati
Io vi segnalo che la legge finanziaria di quest'anno
All'articolo diciassette che è una specie di Mulino del Po in questo caso proprio del poche ha portato via molti soldi alla legge finanziaria ottantotto
C'è un ultimo comma chiesta appunto dopo tutti gli stanziamenti per terremoti sciagure affini
Che vincola il Presidente del Consiglio dei ministri
A presentare entro il trenta giugno ottantotto al Parlamento Sabino al Parlamento
Una relazione sugli interventi previsti dal presente articolo che deve contenere una esposizione dettagliata delle somme stanziate di quelle impegnate di quelle erogate
Nonché di tutti gli elementi utili a valutare gli interventi effettuati con riferimento al numero al tipo i costi degli interventi stessi
La dobbiamo pretendere questa relazione qui io non so se sarò ancora ministro del Tesoro quando si farà la Finanziaria ottantanove ma di sicuro io mi rifiuterò di stanziare una sola lira su queste voci
Se non ci sarà stata questa relazione se in Parlamento non l'avrà discussa se dalla discussione parlamentare non c'era uscita
La assoluzione di una parte o di tutto a questa spesa lo strumento ora c'è si tratta anche di saperlo
Di saperlo pur utilizzati
è evidente
Che ai fini di un'azione che corregga storture e ce ne siamo finalmente resi conto tutti
è pensate se si ragionasse in altri termini oggi a a avrete notato che c'è stato un un rendez vous Demichelis Giacomo Mancini no vuol dire che ragionando sul merito delle cose vedete via gli accordi che si possono realizzare
Tra i socialisti dire è cruciale l'intervento ordinario è cruciale l'intervento ordinario Gianni ha fatto bene in questi anni iniziando proprio con una posizione un po'eretica per la verità quando inizio a dirlo a acqua prospettare la crucialità dell'intervento ordinario prima o poi se ne accorgono
Se ne accorgono tutti che ci siamo messi in una condizione assolutamente assurda insomma di sentirci dire dall'ENEL
Che le linee elettriche alla Calabria gliele Dassi del la Calabria accetta la centrale di Gioia Tauro altrimenti non ci sono i soldi per dargliela
Intanto Da Empoli c'è a disposizione alcune migliaia di miliardi che non sa dove cacciare perché di presentano dei progetti che non sono neanche la quaternario a volte Magda
Al di là del terziario rappresentano civiltà raffinatissima che stanno al di là del soddisfacimento di qualunque consuma materiale dell'uomo non tutti a volte
Pico Massenzio questo
Che non abbiamo i soldi per fare per finire alle ferrovie o che comunque l'ente ferroviario troppo occupato a sminuzzare Ina
In appalti di mezzo chilometro l'uno le risorse che ha evidentemente non trova poi il tempo di costruirle le traversine perché ne sta portando dico è e intanto i soldi stanno da un'altra parte e non possiamo spendere
Quando è evidente che siccome il Mezzogiorno non è in Bangladesh
Non è un una terra d'oltremare
Fa parte integrante di questo Paese fa parte integrante dell'Europa ha come ricordava giustamente Giacomo ormai una popolazione chi è culturalmente integrata ha bisogno di avere ciò che ha il resto d'Italia per funzionare non ha bisogno di molto altro io su questo veramente sono un fautore
Dell'intervento ordinario
Per integrarsi senza ripetere le caratteristiche di aree che non può ripetere per integrarsi con le sue specializzazioni a sulla base delle sue vocazioni in un tessuto nazionale ed europeo quindi il cuore qui è farti dare in primo luogo non dirò ma in primo luogo dare a mezzogiorno i servizi che gli mancano dargli la luce senza ricatti dargli i telefoni senza che sia necessario aumentare le tariffe ma ritenendone dandogli le banche che sono essenziali appunto più del contributo in conto capitale
Qui vedete compagni ecco qui stiamo attenti a non diventare contraddittori quando parliamo di banche nel Mezzogiorno
A non volere che ci sia protezionismo per il Mezzogiorno e a volere che il costo delle banche il costo del danaro nel Mezzogiorno
Possa essere inferiore a quello che è il costo dell'approvvigionamento e il costo del personale della banca nel Mezzogiorno perché il Banco di Napoli
è finito in mille guai per tante ragioni ma anche perché c'è un'incredibile fondo pensioni
Di queste cose anche sono sgradevoli ma ne dobbiamo parlare perché come è possibile avere un danaro a costo competitivo con banche che di competitivo non hanno nulla
Che sono sovraccariche di personale e che spesso questo va questo personale assicurano trattamenti che non siamo in grado di assicurare in nessun'altra istituzione pubblica o privata del Paese
E quindi quello che si può fare non è tanto fare un decreto che dica il danaro costi meno
E magari poi fare come con i lavoratori di Montalto darglielo a carico della collettività la differenza del due per cento che ancora non sono in grado di pagare facendo quindi di peggio
E andando su una strada opposta a quella a cui si vuole andare ma costringendo
Il sistema bancario meridionale ad operare in chiave più concorrenziale più competitiva scaraventandolo gli addosso
Questo sì che è sacrosanto Effetto della liberalizzazione un arrivo di istituti bancari più efficienti che saranno pronti a seguire
Gli imprenditori non meridionali che vorranno andare nel Mezzogiorno e che glielo sapranno dare il danaro a costi competitivi a quel punto chi non glielo saprà dare se dovrà uscire dal gioco
Qui c'è qualcosa che noi possiamo fare ne abbiamo parlato più volte con Carmelo e credo che affiora cosa che un'idea che debba essere perseguite
Che riguarda mezzogiorno e che riguarda tutto il Paese
Io sono rimasto colpito dal fatto che punto noi abbiamo queste banche che che sembrano chissà che cosa come qualcuno notava chi era Filippo Cavazzuti venne nelle loro là ci sono le piante più alte che si trovano in qualunque ufficio italiano insomma per l'immagine di grandiosità no non c'è magari quanto danno di interessi attivi dai quattrini però delle piante bellissime ci sono
Ecco queste banche sono rispetto agli istituti bancari dei Paesi che stanno per entrare in Italia liberamente con i loro servizi finanziari dei semi pigmei
Cioè l'Istituto San Paolo che una delle banche più forti e migliori che abbiamo in Italia
Sarà perché a Torino ma è poco più o poco diverso dalla stampa
Cioè il giornale che è nazionale perché vende quattrocentocinquanta mila copie in Piemonte cinque mila nel resto d'Italia
Gli sportelli del San Paolo non sono ramificati nel paese così come è un orgoglio si aspetterebbe da una grande banca nazionale
Ha ancora molto da fare
Possiamo noi
Pensare che il sistema bancario del Mezzogiorno possano a lungo rimanere imperniato su quel numero variegato di istituti che ha
è pensabile che si possono affrontare il futuro con gli acciacchi riparati più o meno a spese della collettività del Banco di Napoli del Banco di Sicilia
Poi c'è il Banco di Sardegna poi la distinzione Colli svendere il mondo che sta diventando se non di banca universale di gruppo polifunzionale
O dovremo pensare rapidamente ad una grande istituzione bancaria del Mezzogiorno cioè il processo di unificazione
Degli istituti bancari che ora noi abbiamo cominciato ad avviare sul micro terreno avere Casse di Risparmio minori non è qualcosa che forse deve investire anche gli istituti maggiori perché sono maggiori rispetto ai alle casse di risparmio minori ma non sono maggiore rispetto alla concorrenza europea
Che sta per piovere di addosso questo è un'idea giusta su questo si può lavorare ed è su queste strade che si riduce efficacemente il costo del danaro nel nel Mezzogiorno
C'è la questione del riequilibrio della finanza locale che è un'altra questione cruciale per portare l'ordinario all'altezza delle necessità
E qui ai hai ragione non ce lo dice da tempo ai sacrosanta mente ragione insomma qui è un dato di fatto che nonostante tutte le correzioni che ci sono state perché sarebbe ingiusto dire che le correzioni non ci sono state dal dal primo decreto Stammati che fotografò la spesa storica dodici anni dopo
Attraverso perequazioni varie correzioni ce ne sono stati e tuttavia il divario iniziale tra la spesa storica degli enti locali settentrionali e la spesa storica degli enti locali meridionali non è non è stato colmato interamente rimasto larga in larga parte un divario
E anche qui allora si pone tutto un problema insomma tenendo conto del fatto
Che pretendere che l'intervento ordinario moltiplichi più di tanto le sue risorse complessive e cari compagni pretendere l'impossibile perché non potete non possiamo chiedere
Che le risorse ordini che lo Stato stanzia per le amministrazioni altro e la destinazione
Ma il quanto un complessivo
Fuoriesca dai canoni del chiedo ancora no al tasso programmato di inflazione per la spesa in conto capitale al PIL
E non c'è niente da fare ora allora non è che possiamo qui dentro dimenticarci che ci sono centoventi mila miliardi di fabbisogno ottantotto che è la cosa più ingestibile di questo mondo
Che è la cosa più ingestibile di questo mondo e e di cui tutto fa parte e di cui tutto fa parte il problema è come si spengono
Il problema è come si spendono
Ma e pensare di allargare il più di tanto i cordoni dell'intervento ordinario in modo che cento di cui è parte il quaranta della riserva del Mezzogiorno posti a crescere più di tanto significa immaginare una cosa irresponsabile ma prima che il responsabile impossibile qui allora domandiamoci una cosa realisticamente questa lo dico con lo dico molto con molta praticità se la questione del riequilibrio della finanza locale
Proprio pensando a quello che diceva Giacomo anziché avvenire attraverso quello stranissimo giro per cui l'ente locale per avere soldi per fare una fontanella leader ma schierare in un progetto nel quale deve far credere ad Empoli che quella fontanella butterà petrolio oppure sarà collegata ad un centro telematico avanzato pigiando un bottone del quale l'acqua entrerà nel secchiello
E allora da Empoli lo studia per settimane e settimane impegnando anche lui poi le risorse umane Cerese dove poi i soldi tornano al Comune
Una quota dell'intervento del danaro destinato all'intervento straordinario non la potremmo destinare direttamente al riequilibrio della finanza locale nel Mezzogiorno non è
Insomma Verdun husky scrisse un bellissimo saggio sull'gli eccessi dello Stato burocratico sociale
E che era all'insegna delle c'è un modo più semplice di fare le cose voglio dire c'è un modo più semplice di fare le cose se questi soldi devono comunque tornare agli enti locali
Ma perché diavolo li devo mettere in questa specie di lunghissimo gioco dell'oca
Che poi non si sa neanche si arrivano perché poi e e il Dipartimento a dei criteri che deve rispettare nel finanziare progetti prendiamone atto
Prendiamone atto e allora diciamo è questo collima anche con le esigenze generali della finanza pubblica
E le risorse ordinaria sono queste
Autonomia impositiva che permette soprattutto ai Comuni meridionali e settentrionali di trovare risorse riequilibrio sui trasferimenti a carico di una parte di quei soldi per per per i Comuni meridionali
Questa è
è una proposta politico programmatica sulla quale vale la pena di misurarsi mi pare mi pare con gli altri c'è poi il modo in cui si spendono le le risorse di quel quaranta per cento e vedete qui secondo me ci siamo tutti un po'presi in giro perché io mi trovo sempre a
Da alcuni mesi se Dio vuole basta insomma come ministro del Tesoro ad essere quello che non ha adempiuto io dico sempre che ho adempiuto a proposito della riserva dell'evidenziazione della riserva eccetera ma i miei interlocutori in Parlamento sono sempre insoddisfatti
Io vorrei dire ai miei interlocutori in Parlamento che sarebbe bene fare qualcosa di più e di diverso dall'evidenziazione puramente contabile delle somme che debbono essere destinate al Mezzogiorno dei capitoli delle varie amministrazioni perché guardate su questo
Il
Noi saremo sempre facilmente adempienti ma non avremo adempiuto ad un bel niente questa è la sostanza perché io sono sono in grado di come lo ha già dimostrato in Commissione bilancio di dire che io evidenzio regolarmente in allegato al disegno di legge finanziaria
Quanto viene destinato dalle singole amministrazioni al Mezzogiorno sui capitoli sui quali questo avviene e ciò i miliardi che anno per anno dall'ottanta all'ottantasette
Non ho ancora fatto per l'ottantotto il decreto ministeriale che accompagna il disegno di legge di assestamento che è quindi al giugno
Del bilancio nel quale do la somma definitiva tenendo conto di ciò che deve essere portato via perché non è stato impegnato e quindi deve andare all'intervento straordinario in base all'articolo sette
Della sessantaquattro
Non lo ha ancora fatto perché non siamo ancora all'assestamento e perché fra l'altro siccome questi hanno dai tre ai cinque anni a seconda dei capitoli
Per potermi impegnare prima che gli vada in economia io per questo sono fermo a tre anni indietro
Ma quando io ho fatto questo che è successa assolutamente niente
Perché in coordinamento dell'intervento ordinario non lo si ottiene sapendo quale cifra ciascuna amministrazione intende stanziare per il Mezzogiorno
Ma sapendo che cosa si intende fare con quella cifra per il Mezzogiorno e sapendo quel che cosa in che rapporto ecco quel che cos'altro che deve stare in quell'altro capitolo e quindi qui l'azione è tutt'affatto diversa insomma ecco qui aveva ragione chi diceva prendiamo l'accordo di programma che del resto la sessantaquattro prevede possa essere utilizzato anche nei rapporti tra le amministrazioni dello Stato
E non solo nei rapporti tra amministrazioni e soggetti terzi
E costringiamo le amministrazioni a identificare affini di accordo di programma
Lei spesi e destinati al Mezzogiorno quanto meno la quota DS che ha una rilevanza affini di sviluppo e così possiamo correlare
Che cosa accade per l'agricoltura per i lavori pubblici dall'ente ferroviario dal da dai telefoni
E così via cioè bisogna passare
Dalla evidenziazione puramente contabile dell'intervento ordinario ad una evidenziazione contenutistico programmatica di quello di quello che può dare e credo che
Il Dipartimento avrebbe la possibilità sia pure soffrendo molto
Di utilizzare in parte il meglio del suo tempo così che non essendo costretto ad esaminare i progetti che spesso non meritano neppure di essere esaminati ma che hanno nell'insieme un un costo rilevante
Questo mi sembra il quadro che esce rivalutazione dell'intervento ordinario coordinamento reale e non puramente contabile dell'intervento ordinario
Recupero di un maggiore intervento ordinario da parte degli enti locali destinandoli direttamente anziché attraverso l'intervento straordinario la quota di risorse che comunque gli deve andare
A quel punto è chiaro concentrazione dell'intervento straordinario su qualcosa che sia un pochettino straordinaria non solo soldi aggiuntivi insomma che meriti di essere chiamato tale ora noi socialisti abbiamo una certa ritrosia a parlare di programmazione dei Grandi Progetti troppe bastonate abbiamo preso su questo ma Santo Iddio ai grandi progetti esistono insomma esistono sono possibili
Noi lo sappiamo che esistono delle chiavi di sviluppo interregionale
Delle cose e di elevato costo e a redditività differita che esigono l'impegno dello Stato e destiniamo le risorse a queste insomma sono cose di grande tangente stiamo attenti a non cascare in questa trappola qui ma voglio dire
Al netto del rischio della grande tangente i grandi progetti sono cose che spesso hanno una loro utilità quando sono fatti in modo trasparente e coerente che finalizzato c'è infine ecco al di là di questo e anche qui mi pare che il convegno ci abbia dato delle indicazioni utili e importanti
Il che cosa far fare al di là di questo dove orientarci dove orientarci perché le cose che ho detto sono tutte astratte sono di procedure di soldi per parecchie
Ecco se volete io aggancio in parte questo discorso a quello delle partecipazioni statali qui io ho una mia opinione che ho espresso da anni
Che in altre sedi che oggi ho l'occasione di dire qua con il conforto di averla vista immergere abbastanza chiaramente dagli interventi di oggi io questa idea
Non me nata in astratto ma è nata da un lato studiando le le politiche regionali in Europa
Dall'altro vedendo quello che considero al di là del femminismo lo stupro più grave che è stato commesso in Italia che per me è quello della piana di Gioia Tauro
Che produce prova aveva un prodotto che era quanto di migliore sia abbia in Europa e quanto di più coerente al al alle vocazioni del territorio
E che poi per una serie di sciagure ha finito appunto per generare attraverso passaggi successivi un gigantesco porto che è la più colossale cattedrale nel deserto che noi abbiamo costruito so che questo suona polemico per coloro che hanno creduto
Alla industrializzazione della Calabria attraverso la distruzione di ciò che c'era e la prospettiva di ciò che avrebbe dovuto esserci
Fatto sta ed è che ciò che avrebbe dovuto esserci non c'è e che una vocazione che c'è nel Mezzogiorno e che lì aveva trovato il modo di estrinsecarsi è stata brutalmente eliminata io credo
Che non abbia molto senso puntare come abbiamo fatto per anni troppo sulla industrializzazione del Mezzogiorno non ha non ha molto senso cioè noi abbiamo per anni portato su una industrializzazione del Mezzogiorno sulla base di due elementi sbagliati
Il primo è quello del meccanismo autonomo di sviluppo che a mio avviso non ha senso in una regione che è integrata in un in un territorio nazionale e addirittura europeo
Il secondo era un'illusione sinistre in sé che l'industrializzazione crea classe operaia la classe operaia in quanto classe generale
Fadda modificatore dei rapporti sociali altrimenti impregnati di nervature pre moderne e di notabile attivi clientelismi di mafia e di camorra
Il problema è assolutamente ovvio che ce macché l'unico modo di superarlo forse quello dell'industrializzazione della classe operaia è storicamente dimostrato che non è così
Che ci possono essere anche altri modi per ottenere questo tipo di risultato questa è stata sempre la mia opinione oggi quel margine un mar un certo zoccolo di industrializzazione mezzogiorno c'è nuova
Lo può avere migliore attraverso migliori servizi e non attraverso più elevati contributi in conto capitale e questo mi fa piacere che i compagni lo abbiano detto tutti con grande chiarezza e con grande unanimità
L'industrializzazione nei limiti in cui serve può ancora proseguire e proseguirà se daremo servizi al Mezzogiorno proseguirà
Ma ci sono le altre cose alle quali pensa insomma io
Scusate se faccio un altro esempio concreto perché gli esempi concreti hanno la caratteristica di essere efficaci e di offendere peraltro coloro che la pensano diversamente sul caso concreto mentre in astratto non si offende mai nessuno
Lei mi aveva un debito a Pisticci
Ha cercato di assolverlo era realmente le partecipazioni statali assolvono nel Mezzogiorno ai debiti che hanno contratto ovviamente con le ha ha costruito un impianto di bottiglie non biodegradabilità perché ho capito perché a vederle così sembrano quelle bottiglie destinate a durare secoli sulle spiagge dove vengono abbandonate
Non potendo fare un impianto imitato dalla Cina pretende e avendo fatto un impianto moderno ha fatto un bellissimo impianto che da trenta posti di lavoro da tantissime bottiglie ma da trenta posti di lavoro
E insomma e e e allora che ci stia perché serve che ci stia ma è chiaro che è altrove che si trova maggiore occupazione piuttosto che non negli insediamenti industriali ormai il turismo è e è e sviluppo
Il turismo e sviluppo non facciamo i socialisti anni cinquanta che quando De Gasperi ebbe il coraggio di dirlo
Noi lo sommerge ma insieme ai comunisti di insulti in nome dell'industrializzazione e della classe operaia tant'è che lui addirittura dovette rientrare
Non Sommer diciamo di insulti un'ipotesi che poi nella prassi si è verificata attraverso l'abusivismo
Per cui oggi il Mezzogiorno è largamente turistico ma di un turismo in mano all'abusivismo che ha rovinato diverse aree diversamente utilizzati
Il turismo è in grado di dare un'occupazione molto più elevata di quella che può dare l'industria
Il turismo lo sta dando ad altri
Il Mezzogiorno e il sud dell'Europa il Mezzogiorno non è competitivo con la Ruhr non è competitivo con la con Amburgo non è competitivo con Balzac sia nel Mezzogiorno e competitivo con la Spagna
E in Hispania stanno sorgendo impianti turistici uno sull'altro che stanno attirando milioni di presenze dal Nord Europa e che danno molta occupazione migliaia di posti di lavoro
Il Mezzogiorno oltre al turismo un patrimonio culturale che assolutamente incomparabile con quello di altri non di tutti ma di altri paesi che si affacciano sul Mediterraneo
E perché diavolo in nome non ho capito bene di che cosa noi ci dobbiamo ostinare a chiedere alle partecipazioni statali di fare bottiglia non biodegradabili che danno trenta occupati
E non utilizzare questo tipo e arriviamo al punto di prospettare come ha fatto generosamente Claudio Signorile stamani che si faccia un esercito del lavoro
E tutti lo avete applaudito perché si faccia un esercito del lavoro perché si dia un assegno senza lavoro a dei giovani purché abbiano un reddito dignitoso e poi si storce la bocca davanti al fatto che lì si possono far lavorare impegnando lì nel nel fondo autore di occupazione che può venire dall'attività turistica dico a me pare che questa sia una posizione se fosse ma non credo che ci sia una posizione abbastanza poco
Ho capito che non basta ho capito
Ho capito che non basta ho capito che non basta ma vedi
Fino non avevo mica guardato il muso tu conservi qualcosa che avesse tracce tre cose ecco
Ho
No era mai ragione hai ragione quando dice che non basta dico però intanto è una cosa nella quale ci potremmo impegnare un po'di più
E per la quale potremmo fare un po'di più perché poi verrà il giorno che qualche anima maligna e ce ne sono tante
Dirà che noi non ci siamo impegnati nel turismo perché siccome siamo tutti talmente info Ignatik con l'abusivismo che a chissà quale fonte
Sulle coste di tanta parte del Mezzogiorno che non volevamo disturbare il manovratore che stava manovrando le risorse turistiche del Mezzogiorno
Non è così voglio dire ma alla fine potrà finire che questo che questo sia sia pensato ecco io voglio qui voglio concludere con questo ecco segnalando che
Turismo e servizi se sono fatti danno molta occupazione che la flessibilità della quale parlava la relazione di stamattina
è un formidabile impulso all'occupazione
Che prima che si arrivi a parlare di esercito di lavoro abbiamo non so quante ma elevati e possibilità di lavoro nelle quali non abbiamo ancora scavato a sufficienza profili
Grazie al tutto abbiamo lavorato fare seriamente ringrazio anche chi ha semplicemente partecipato ascoltando dove cercherà poi dare un seguito come gruppi parlamentari la discussione di oggi grazie ancora