Cerimonia di celebrazione del Giorno della Memoria delle vittime del terrorismo e delle stragi

Sarò
Ricordo delle vittime del terrorismo contenendo tornando calabresi
Buongiorno
Oggi vi si accede atte a
Il genere nell'ordine del giorno al terrorismo ed tragico matrice terroristica
La data scelta
Velocemente mano
E oggi di corna trent'anni
è stato effettuato tanto Colombo però che da tutte le forze politiche concordi
Possiamo forse determinazione dimenticanza il Paese cominciano a coltivare la memoria
Giorgio Napolitano depositata quindi patrimoniale
Se la approvate da un magistrato è pubblica
Ed è molto
Che di Piazza Fontana ci fosse finalmente il libro
Atti la storia e da tutte le vittime del terrorismo
Pubblicarle
Sistematica di simile
Questo però non aveva neppure a conoscenza esatta di quanti fossero i suoi caduti
E per la prima volta invece
Abbondanti banco tutti assieme senza distinzioni es senza polemiche senza vittime ma stamattina di serie B sono tutti assenti
Con le loro storie
Abbiamo citato dappertutto
Ma tutto ciò
Se non l'approva
Però portata dritta
Sulle stragi
Questa persona ed ho percorso Cascio debbo
Reale
Pratico
Esercizio retorico altrimenti esterna
D'altra parte della città data a questo percorso ci saranno
Le passioni il dolore
Magari dei sorrisi le tristezze
Ci deve essere la ricerca della verità
Ci deve essere da parte delle istituzioni
Il farsi carico dei bisogni dei parenti delle vittime di chi è rimasto
Delle cinque mila persone che furono ferite e che ancora portano i segni
Negli anni di piombo
Significa
Prendere coscienza e avere coscienza di quello che è stato perduto delle donne degli uomini delle occasioni che la Repubblica ha perso
Ma qualcosa si sta muovendo oggi non solo a cui
Al Quirinale ma in decine di città e paesi
Importante tutta questa settimana si ricorda nei municipi nelle piazze nelle scuole
Da Viterbo a Padova da Milano ad Ari un piccolo paese dell'Abruzzo dove si coltiva danni la memoria da Brescia a Modena
Sono percorsi partiti da tempo
Nascono Casa della memoria si lavora salvare gli archivi
E nel Paese ci sono cose che forse
Non ci aspettavamo
A Trento c'è un gruppo di studenti
Che da un anno si ritrova aveva cominciato con un
Un breve incontro per per discutere degli anni del terrorismo e da un anno invece sono studenti dei licei si trovano tutte le settimane raccolgono materiali
Invitano persone incontrano parenti delle vittime incontrano persone che sono state colpite ferite
E mettono insieme tutto questo e cercano di condividerlo
Questo secondo me
è il momento è la cosa più importante e su questo dobbiamo camminare
Il resto dare la parola a Paolo Bolognesi
E ci parlerà per ricordarci appunto
Quale è stato il costo che il Paese ha pagato con le stragi
Questo intervento il frutto di una riflessione dell'Unione vittime per stragi
Che comprende le associazioni delle vittime delle stragi di Piazza Fontana di Milano del dodici dicembre mille novecentosessantanove
Di Piazza della Loggia di Brescia del ventotto maggio mille novecentosettantaquattro del treno Eataly gusto il quattro agosto del mille novecentosettantaquattro della stazione centrale di Bologna del due agosto ottanta
Del treno rapido novecentoquattro del ventitré dicembre mille novecentottantaquattro di via dei Georgofili di Firenze del ventisette maggio mille novecentonovantatré
L'istituzione di una giornata per ricordare le vittime del terrorismo e delle stragi voluto con determinazione dei familiari delle vittime dal Presidente della Repubblica da tutti
Rammento è un fatto estremamente importante di cui è ampiamente condiviso l'alto valore etico politico e sociale
Il terrorismo ha indubbiamente segnato nel Paese pagine tragiche
Ha messo a rischio la tenuta democratica delle nostre istituzioni è stato sconfitto nelle sue forme più organizzate ma non è morto anzi è ancora vivo con frange pericolose
Che gli organi preposti alla sicurezza in più occasioni hanno invitato a non sottovalutare
Vi sono poi i terroristi che godono di grandi spazi pubblici come Silveri noi fossero loro e non le vittime e chi ha perso la vita per contrastarli
Nel corso degli anni abbiamo assistito ad una costante rimozione della verità
Sono stati messi in cattedra i terroristi e le vittime hanno dovuto subire
Anche l'umiliazione degli assassini inopinatamente diventati opinionisti e dispensatore di consigli alle giovani generazioni per loro scellerati esperienza di vita
Come allora vittime del terrorismo e delle stragi a quindi il valore alto del ricordo la funzione vitale dell'utile di strumento per la formazione delle nuove generazioni che non sempre hanno vissuto direttamente quelle tragedie
Ha il compito di ricordare il passato per evitare comunque nel futuro i drammi e le sofferenze di quelle tragiche fasi
Dobbiamo ricordare che in Italia dal dopoguerra ad oggi vi sono state quattordici stragi con un numero spaventoso di morti e feriti ma che in nessuna di esse si è arrivati a colpire i mandanti e gli ispiratori politici
Alla fine degli anni Settanta un otto neo fascista spiegava uno dei suoi adepti che una strage non ha senso se non c'è chi può coglierne gli effetti politici
Coloro che hanno utilizzato le stragi del terrorismo per fini politici non sono stati individuati dai processi sono ancora tra noi e sono impuniti
Di cui tredici e venti lascia un ricordo particolarmente amaro il coinvolgimento degli apparati di sicurezza fenomeno talmente esteso da chiamare in causa che aveva su di essi potere di nomina e controllo politico
Il coinvolgimento di un avvio dei servizi segreti nei depistaggi e nelle coperture dati i terroristi ed impedire i giudici di arrivare alla verità è un punto cruciale per la comprensione di quegli anni Buy non deve essere in alcun modo accantonato
Ai parlamentari e rappresentanti delle istituzioni che oggi sono qui con noi diciamo che sono qui non solo per ricordare le vittime ma anche per prendere impegni dei quali familiari e dei cittadini nel prossimo anniversario chiederanno conto
L'attuale Parlamento deve inaugurare una nuova stagione politica finalizzata alla ricerca della verità
Ora non vi sia più spazio per segreti reticente anche per dare un senso alla legge numero centoventiquattro del due mila sette che però SP se una parte in parte la proposta di legge di iniziativa popolare
Per l'abolizione del segreto di Stato né i delitti di stragi terrorismo presentata dalle associazioni delle vittime al Senato nel mille novecentottantaquattro
Le leggi vanno applicate nella loro interezza i decreti attuativi non debbono stravolgerlo limitarne l'esecuzione è importante che chi ha tentato la vita democratica del Paese venga finalmente punito
A priori armati non doveva essere solo uno slogan ma a questo punto vi sono anche degli strumenti legislativi per farlo senza incertezze e senza reticenze
Pensiamo sia giunto il tempo per un giudizio anche politico sullo stragismo che determini l'allontanamento dalle istituzioni di chi lo ha favorito anche solo con la sua colpevoli inerzia
Il nove maggio Giorno della memoria deve essere anche il momento per fare il punto di una situazione ormai insostenibile per la disattenzione con cui vengono trattate le vittime dal Parlamento
La legge duecentosei del due mila e quattro già approvata nuove norme per le vittime delle terrorismo e delle stragi di tale matrice è in gran parte inattuate disattesa
Negli anni versare le promesse di soluzione vengono fatte per essere dimenticati durante tutto il resto dell'anno
è una situazione inaccettabile che vedi familiari sotto continua umiliazione per ottenere quanto previsto dalla legge
Occorre venga nominato un autorevole referente a cui convogliare le varie problematiche risolte per far sì che trovino tempestiva attuazione da parte delle rispettive amministrazioni
Le altre leggi depositati in parlamento quali la legge quadro per l'assistenza delle vittime di reato la modifica dell'articolo centoundici della Costituzione ho detto del giusto del giusto processo
L'istituzione del reato di depistaggio oggi mancante in Italia
Tutte queste leggi sono rimaste ferme da anni legislatura dopo legislatura coperte da promessi assicurazioni di ogni tipo per poi essere lasciata agli immobili nelle varie Commissioni
Credo sia importante un serio impegno da parte dei rappresentanti delle istituzioni e degli eletti dal popolo affinché finisca questa situazione aberrante
Che vede le vittime ricordate negli anni versarli ma umiliate derise per tutto il resto dell'anno
Grazie
Brescia
La città
Che ha pagato un tributo di sangue nel mille novecentosettantaquattro con la strage di Piazza Loggia degli ordini delle città in cui più forte il lavoro sulla memoria in cui va avanti da più tempo
Alla fine ha fatto tagliare i giornali delle scuole superiori centottantotto spazi ed attrezzature pacchetto sport abbastanza Boldi ed è per domani
E qui abbiamo mandato grazie anomala Ceraso ciò classico tornando a Brescia che ci racconta che cosa significa questo percorso
Il passato reca con sé un indice temporale che lo rimanda alla redenzione c'è un'intesa segreta tra le generazioni passate e la nostra noi siamo stati attesi sulla terra
A noi come ad ogni generazione che ci ha preceduto è stata data in dote una debole forza messianica su cui il passato ha un diritto
è il nome di questa intesa segreta di cui parla Walter Benjamin che sono venuta qui oggi
Noi tutti siamo qui perché è in qualche modo istintivamente avvertiamo questa intesa e sentiamo il bisogno dell'esigenza di ridare voce evita
Attraverso Ifi Cordova uomini e donne che sono morti senza un perché tuttavia non a caso né invano e ci attendono sulla terra per essere ascoltati per ottenere giustizia
Il passato in cui hanno vissuto e a cui siamo legati indissolubilmente
Non si è spento insieme con la loro vita non è concluso né circoscritto mai con presente nella realtà e sente è stato
Esso ancora grida una domanda forte di redenzione ma allo stesso tempo custodisce la risposta a molti interrogativi del presente
E per questo partecipare in modo consapevole al rito civile della commemorazione è un modo soprattutto per giovani come me per imparare orientarsi nel sentire nel pensare e nell'agire
Ecco perché l'istituzione di giornate come quella di oggi dedicata alla memoria di vittime di stragi ancora troppo spesso impunite
Finalmente il presente vuole essa interrogare il tempo che è stato Aldo Moro aveva detto nel mio novecentosessantatré noi non vogliamo essere gli uomini del passato ma quelli dell'avvenire
Per me è un vero umore trovarmi qui come ragazza come studentessa come cittadina
Ho la consapevolezza di essere chiamata a rappresentare una molteplicità di idee e di immagini per caso non parte di una città simbolo di una comunità di una scuola
Di una famiglia anche
Come morale la strage di Piazza della Loggia ha sempre avuto per me è un significato particolare che mio padre scampato alla morte quel ventotto maggio mille novecentosettantaquattro
Per pochi presi minuti mi ha insegnato con passione e sollecitudine ad elaborare e a costruire come parte di me
La sua testimonianza e il suo vissuto a radicati in me mi permettono di poter osservare qualcosa che non ho vissuto in prima persona ma su cui in qualche modo si costruisce la mia identità
L'esperienza di quel giorno si trasmette da una generazione all'altra attraverso quella profonda e misteriosa intesa
E lavorando nella memoria per capire noi stessi dobbiamo riappropriarci farla davvero nostra in un percepirla come estranea noi
Non di rado mi capita mentre cammino per il cortile della scuola ogni mattina di fermarmi davanti alla lapide di Giulietta Banzi Bazzoni insegnante presso il mio liceo
Morta proprio quel ventotto maggio in una piazza dove respirava e difendeva la vitalità di una democrazia la cui essenza stessa è stata colpita da quella bomba insieme con lei
Mi fermo davanti alla lapide lago che Giulietta operò nella scuola e nella società indifesa degli oppressi conferma e generosa volontà di riscatto
E penso all'urgenza di quel riscatto al bisogno di giustizia che ancora oggi sente la mia città
Avrei voluto poterla conoscere
La sua lapide guardano agli studenti tutti i giorni sembra munirsi quasi con un po'di severità ma allo stesso tempo sobria umile ci ricorda quotidianamente e ciò che è stato continua a volerci segnare un messaggio
Davanti a quella lapide ogni anno il ventotto maggio succede qualcosa di meraviglioso tutta la scuola rispondendo al suo richiamo si raduna e rievoca il suo nome in un momento di condivisione
è il gruppo di lavoro i giovani e la memoria a rendere possibile questo a farsi interprete e regista della RAM in mora azione di un passato ancora vivo
Il professor Matteo Guerini animate gruppo tragicamente scomparso due anni fa aveva definito la commemorazione davanti alla lapide come una stazione temporanea di arrivo che ancora sanguina
Di un sangue caldo che però trova ancora una sua strada e una sua ragione se incontra il calore di giovani menti e i giovani vite non indifferenti e desiderose di sapere
Lavorare con questo gruppo è un'esperienza entusiasmante intensa da diversi anni ormai avremmo condiviso e progettato dentro un percorso complesso il progetto memoria ideato e organizzato dall'archivio storico Bigio Savoldi Livia Bottardi Milani in collaborazione con sempre più numerose istituzioni civili e culturali che ha ottenuto ogni anno l'alto patronato del Presidente della Repubblica
Il progetto memoria è dedicato alla nostra città ma è sempre proiettato verso la costruzione di una rete nazionale ed internazionale
E propone un collegamento un filo rosso fatto di impegno studio umiltà e confronto che unisce idealmente le tappe del calendario civile della memoria
Attraversa le date del ventisette gennaio del dieci febbraio del venticinque aprile di oggi e si conclude il ventotto maggio proprio con il raduno in Piazza della Loggia
Tuttavia non si esaurisce Messina ridisse impura rispetto di questi dati e ognuna vuota procedura
Ma è un continuum che prevede rivisitazioni costante
La volontà del gruppo di giovani e la memoria e però proprio quella di riscoprire e rivitalizzare i valori che la memoria ci trasmette per mantenere vivo il rapporto che ogni individua con quel passato comune insito nella sua stessa identità
Ogni ventotto maggio dopo la commemorazione a scuola molti studenti sfilano in Piazza della Loggia
è un modo simbolico per ricordare e riprodurre lo sfilare di quella manifestazione del mille novecentosettantaquattro
Interrotta dallo scoppio della bomba ma soprattutto è un modo per ricordare un altro sfilare quello della straordinaria mobilitazione il popolo pare che già qualche idea muore dopo lo scoppio della bomba è riuscita a riaggregare ciò che la strage voleva disperdere la democrazia
Ogni giorno studenti lavoratori cittadini camminavano verso la chiazza cenano insieme si univano decidevano ripercorre lo stesso tra o di strada mano nella mano e così dire no era palpabile innata forte percepibile la presenza l'esigenza di solidarietà
Tutte queste persone si la mani silenzio come mi racconta mio padre allora studente come me
Non c'era bisogno di slogan di urla di recriminazioni di divisioni era in silenzio che denotava amore in un occhio voglia di giustizia non di vendetta
Non sfilare anche oggi non è un semplice recarsi ma è un andare in una sorta di diritto comune ci si guarda ci si riconosce
Si percepisce uniti e con qualcosa di doloroso nel cuore accompagnato a un qualcosa di forte nelle mani nelle braccia nell'ambiente
Proprio queste si può leggere negli occhi di chi si trova in Piazza della Loggia il ventotto maggio
E proprio l'immagine di questo bagliore che si può cogliere nell'attimo di uno sguardo vorrei trasmettere qui come testimone da raccogliere
è l'immagine più vivida della volontà di una città come Brescia che chiede giustizia e verità per le proprie vittime
E vicino alle vittime del terrorismo a Bologna a Milano I parenti di tutte le vittime delle Brigate Rosse e di tutte le stragi fasciste alle vittime delle ma a chi ha subìto e subisce la guerra alle vittime dei kamikaze delle rappresaglie dei genocidi anche e soprattutto di quelli dimenticati
Perché se conformismo e di inerzia possono impedire la possibilità di riscatto come afferma Walter Benjamin anche i morti non saranno al sicuro dal nemico seggi vince e questo nemico non ha smesso di vincere
Parlerò adesso a nome dell'Associazione italiana vittime del terrorismo e anche l'Assessore memoria Giovanni Berardi
Al termine insieme a Mariella Magi Dionisi consegneranno una targa di ringraziamento di ricordi questa giornata al presidente la Repubblica
Presidente autorità civili e militari signore e signori buongiorno
A nome dell'Associazione italiana vittime del terrorismo che ho l'onore di rappresentare ed è l'associazione memoria
Costituita in memoria dei caduti per fatti di terrorismo delle forze dell'ordine e della magistratura
Presentata dalla dottoressa Mariella Magi Dionisi
Ringrazio validità questa cerimonia che per noi significa il segno tangibile dell'attenzione dello Stato
In attuazione della legge cinquantasei con cui ha riconosciuto il nove maggio quale giorno della memoria
Dedica
Ricordo di tutte le vittime del terrorismo interno e internazionale e delle stragi di tale natura
Si rimedia così oggi
Ad una situazione che ci aveva più volte costretti a lamentare
Una
Insufficiente attenzioni per le ragioni e le aspettative delle vittime e dei familiari
Le nostre associazioni richiamando costantemente il valore del sacrificio
Compiuto da
Cittadini e servitori dello Stato per difendere la libertà la legalità
E l'ordinamento costituzionale democratico
Hanno danni promosso
Diverse iniziative di approfondimento e di ricordo svolgendo una continua opera di sensibilizzazione e di collaborazione con gli organi istituzionali che ha portato all'approvazione di più leggi in favore delle vittime
Anche se ne ha dovuto più volte lamentare la mancata applicazioni le enormi difficoltà burocratiche frapposte alla concreta applicazione dei diritti riconosciuti le pesanti umiliazioni inferte richiedenti
Sì
Ci siamo sentiti e ancora ci sentiamo umiliati offesi annichiliti
E tutto questo mentre i terroristi che furono protagonisti dei cosiddetti anni di piombo di quella stagione di lutti e sciagure trovano sempre più generosa spariti ospitalità presso istituzioni
Pubbliche nelle università nei convegni minima nei mass media tutti nella RAI
E persino al Mar lamento con incarichi di prestigio
Erano considerati opinion maker si ergeva una maestra
Divenivano di destinatari di plauso di riconoscimenti e di prendere
Ottenevano borse di studio e consulenze
Tanto che alla conquista del potere fallita del democratica drammaticamente allora diveniva per alcuni di essi una realtà
Si trasformavano così gli assassini di ieri
Nelle ore diurne gli errori di oggi con ulteriore grave oltraggio alla memoria di tutte le vittime del terrorismo
Riaffermano allora le nostre associazioni la necessità che dalla prima giornata nazionale delle vittime del terrorismo
Oltre che una degna come operazione dell'onorevole Aldo Moro debba riemergere fortemente il principio del recupero della memoria collettiva
E di tutte le vittime e di tutta intera la tragedia del nostro Paese
Che fu costretto a vivere e da pagare duramente negli anni di piombo
Tragedia purtroppo assente dai libri di storia e oggi praticamente dimenticata e sottovalutata
Vorrei ricordare
Che furono più di cinquecento i morti e quasi cinque mila i feriti che di fatto hanno costituito la seconda resistenza dal nostro Paese
Dobbiamo pertanto continuare a combattere il terrorismo anche in termini culturali
E cioè coltivando alla memoria di tutti coloro che cadono sotto i suoi colpi e tra mandando alle generazioni future un patrimonio di valori come la patria eletta da e la fedeltà alle istituzioni democratiche
Le nostre associazioni sono sempre più convinti dell'assoluta necessità di conservare
Una vigile attenzione da parte di tutti
Di tenere alta la guardia in difesa della legalità repubblicana
E dei valori democratici al fine di scongiurare il ripetersi di tragici eventi le che i gravi conseguenze continuiamo a pagare
E questa la solenne occasione per riconfermare
Il nostro incrollabile impegno
Fiduciosi che lo Stato non si sottrarrà
Ai necessari riconoscimenti al dovere della memoria
Della verità e della giusta giustizia
Grazie
Oggi come punto sapete sono i trent'anni dal ritrovamento del corpo di Aldo Moro
Quel ricordarlo
Parlerà Agnese una delle sue file
Signor Presidente della Repubblica
Autorità anni che
E amici
Vorrei esprimere un vivissimo ringraziamento a lei signor Presidente della Repubblica
Per aver voluto accogliere in questo luogo così importante noi e i nostri cari riproponendo ne ricordo a tutti gli italiani
Trovo estremamente toccante il fatto che il trentesimo anniversario della uccisione di mio padre
E dei suoi compagni di viaggio Raffaele io sino
Oreste Leonardi
Domenico Ricci Giulio Rivera Francesco Zizzi coincida con la prima celebrazione della giornata della memoria delle vittime del terrorismo e delle stragi
Nella vita di mio padre c'è stato tutto lasciamo a cui la violenza si contrappone
Dialogo dedizione totale costruzione paziente duratura di condizioni di pace e di prosperità rispetto e riconoscimento dell'altro anche quando questi sia totalmente diverso da te
Conoscenza della realtà senza semplificazioni amore protezione di ogni essere umano sostegno alla crescita economica sociale e spirituale e civile del popolo italiano
Fiducia impegno nei confronti dei giovani ancora fiducia nelle persone e nella loro capacità di fare cose belle e grandi
Non sono mai stati colpiti dei simboli
Ma sempre delle persone impegnate ognuna nel proprio ambito e con le proprie specifiche responsabilità a far progredire quella storia democratica iniziata con l'uscita dal deserto del fascismo
Quello straordinario tipo di democrazia che i nostri costituenti è mio padre tra loro hanno chiamato Repubblica italiana
E se al suo centro un continuo processo di liberazione e di inclusione sociale e politica con l'immissione
In maniera sempre più piena nell'organizzazione sociale economica e politica del Paese
Di quelle classi lavoratrici le quali per un complesso di ragioni furono che a lungo estromesse dalla vita dello Stato e dall'organizzazione economica e sociale per dirla ancora con le parole che papà uso all'Assemblea Costituente
Uno Stato non è veramente democratico se non è al servizio dell'uomo Seno Anna come fine supremo la dignità la libertà l'autonomia della persona umana
Se non è rispettoso di quelle formazioni sociali nelle quali essa integra la propria personalità
Su questa strada ha camminato parta cercando di aprire sempre nuovi e più ampi spazi di sviluppo di pacifica convivenza di partecipazione di accoglienza e di rinnovamento
E pratico questo cammino che la sua uccisione ha voluto interrompere
è proprio questo cammino che le donne gli uomini della violenza terroristica e stragista hanno voluto interrompere togliendo la vita I nostri cari
Sono stati colti molto duri ma quel cammino non è finito dove meno te l'aspetti in piccoli paesi o in grandi realtà il seme della democrazia repubblicana così silenziose così grande
E ancora all'opera la vita dei nostri cari lo sostiene e anche per questo è bello ricordarli
Mi pare
Portatori
Tassone
Leggerà
Togliendo
Che purtroppo
Giorno
Da parte settantasette
Varie tipologie
Diversità
Ora
Nascosti
Accade
è un fenomeno scorsa che faccia
Tanto bravo
Centosettantotto
Io
Credo che dobbiamo domandarci se
Le
Di fronte
Anche grande fatti politici
Che non sono
Regolati dalla pura convenienza
La politica e anche ideale
Di fronte a questa
Situazione vogliamo fare
Della testimonianza cioè
Una cosa idealmente perfetta rendere omaggio alla verità
In cui crediamo
Ai rapporti
Di realtà
Che si stringono al Paese voi debba promuovere
No non si attiva coraggiose a un'iniziativa che si è
Misurata
Che sia
Nella linea
Che abbiamo indicato e sia pure nelle condizioni nuove
Nelle quali noi ci troviamo
Se voi mi chiedete
Fra qualche anno
Cosa potrà accadere fra qualche tempo cosa potrà accadere
E io non parlo
Di logoramento dei partiti si va parlo
Dell'muoversi delle cose del mutamento delle opinioni
Della dislocazione delle forze politiche se mi chiedete fra qualche tempo cosa accadrà
Io dico
Tra essere qui
Qualcosa di nuovo
Se fosse possibile dire saltiamo questo tempo
E andiamo direttamente a quello dottore questo domani
Credo che tutti accetterebbero di fare come cari amici non è possibile
Oggi dobbiamo vivere oggi
Ed un'altra strada responsabilità si tratta di essere
Coraggiosi
Fiduciosi
Al tempo stesso si tratta di vivere
Il tempo che ci è stato dato
Con tutte le sue difficoltà
Il motivo che più amareggia
Più Frusca la speranza di questi giorni
è la costatazione
Non tanto della divisione
In quanto
Vi è una divisione sottolineate
In difesa della forza brutale ed ingiusta della violenza è aperta
E quel paurosamente tra l'amata nel lungo periodo
E non per contrastare
Altra violenza cristallizzata e potente ma proprio
Per contrastare la libertà nella quale si cammina
Verso il superamento
Di un passato invito l'apertura
Di nuovi in più ampi orizzonti cioè soprattutto in questi giorni
Bono Armani a personale e sociale
Da sradicare
E dalle vere
Visibile
Come più probabile non visibile
Da esaltare
Ma c'è anche un cammino insieme lo squallido spettacolo della violenza
Sempre meno intriso dico
Purtroppo sempre più finalizzato alla decretazione
Che hanno imbarbarimento dell'avviso di fronte
Al quale
è nostro dovere prendere posizione
Nessuna corrose
Le basi della convivenza civile
Ed è messo in causa dello Stato
Restaurare lo Stato
Rispettoso dei disistima intransigente contro ogni di valutazione
Specie
Quindi
Che toccano la vita democratica
E un'inderogabile esigenza politica
Da attuare
Con il minor numero possibile di parole
Invece
Con fatti stringenti
Come
I tempi stringenti
Richiedono
Signor Presidente emerito della Repubblica
Signor Presidente del Senato signor Presidente della Camera signor Presidente del Consiglio signor vice Presidente della Corte costituzionale
Autorità care invitati e cari invitati
Questo è il Giorno del ricordo e del pubblico riconoscimento che l'Italia da tempo doveva
Alle vittime del terrorismo
E il giorno del sostegno morale della vicinanza umana che l'Italia ha sempre vere alle loro famiglie
Ed è il giorno della riflessione su quel che il nostro Paese ha vissuto in anni tra i più angosciosi della sua storia e che non vuole mai più in alcun modo
Rivivere
Parlo del terrorismo serpeggiante in Italia a partire dalla fine degli anni Sessanta e infine esploso
Come estrema degenerazione della violenza politica
Parlo delle stragi di quella matrice e della lunga tra
Degli attentati degli assassini dei ferimenti che insanguinano le nostre città
L'obiettivo che i gruppi terroristici così per seguivano
Era quello della destabilizzazione ed il rovesciamento dell'ordine costituzionale
Dedichiamo l'incontro di oggi Quirinale alle vittime di quell'attacco armato alla Repubblica che seguirò ferocemente lutto del dolore
Sappiamo che nell'istituire un anno fa questo Giorno della memoria il Parlamento ha raccolto diverse proposte
Comprese quelle rivolte a onorare gli italiani militari e civili
Caduti in anni recenti nel contesto delle missioni in cui il nostro Paese impegnato
A sostegno della pace
E contro il terrorismo internazionale nemico insidioso capace di colpire anche a casa nostra
Alla loro memoria rinnovo l'omaggio riconoscente delle istituzioni repubblicane e della nazione
Sono certo
Che anche al loro sacrificio si rivolgerà pubblico omaggio nelle manifestazioni negli incontri qui dalla uomo ovunque la celebrazione del Giorno della memoria
E colgo l'occasione per ricordare anche le vittime causate da fatti di diversa natura dal disastro di Ustica all'intrigo delittuoso aveva Uno bianca
Hai caduti nell'adempimento del loro dovere via i semplici cittadini uomini e donne
Che hanno perso la vita in torbide circostanze su cui non sempre si è riusciti a fare pienamente chiarezza e giustizia
Più in generale Michino a tutti i caduti per la Patria per la libertà e per la legalità democratica e dunque come dimenticarle allettante vittime della mafia
E della criminalità organizzata
Ma sottolineo nuovamente la specificità delle vicende del terrorismo italiano
E l'esigenza di colmare vuoti e carenze nell'iniziativa dello Stato democratico nell'impegno della comunità nazionale che esigeva ed esige il ricordo di quelle vicende e delle loro vittime
I momenti solenne riconoscimento non sono mancati come con il conferimento di medaglie d'oro da parte del Presidente Ciampi alla memoria di alcune figure rappresentative del sacrificio di molti negli anni di piombo
Ma era l'unico mancato un riconoscimento collettivo e proiettato nel futuro come quello deciso dal Parlamento colori più istitutiva del giorno della memoria
E con la pubblicazione che oggi vede la luce abbiamo cercato di abbracciare in un Comune ricordo in omaggio salvo possibili involontaria
Omissioni e imprecisioni in cui ci scusiamo
Tutte le vittime della violenza politica armata del terrorismo organizzato
E rivolto affini eversivi
Non si possono sfogliare per le pagine senza provare
Profonda commozione
Il profondo sgomento abbiamo cercato di restituire di consegnare alla memoria degli italiani di immagine i molti i percorsi di vita e di morte di tutte le vittime
I percorsi di vita innanzitutto perché non è accettabile che quegli uomini siamo ricordati solo come vittime e non come persone
L'hanno vissuto hanno avuto i loro affetti il loro lavoro
Il loro posto nella società prima di cadere per mano criminale
Ricordiamo tutte come vittime e come persone dalle più note di illustri alle più modesto e
Facilmente rimaste più in ombra
Tutte qualunque fosse la loro collocazione politica e qualunque fosse l'ispirazione politica di chi aggrediva e colpiva
Vorrei che voi mogli figli genitori
Familiari dei caduti sentiste anche questa mostra particolare iniziativa
Come gesto di riparazione e di partecipe vicinanza
Per quello che avete sofferto per il dolore di perdite irreparabili
E poi per il dolore di una solitudine di una di disattenzione che vi ha fatto temere di essere come dimenticati insieme con i vostri cari
Non può essere non deve essere così e l'impegno che oggi prendiamo
La scelta della data per il giorno della memoria
E caduta per vari motivi sull'anniversario dell'assassinio di Aldo Moro perché se nel periodo da noi complessivamente considerato si sono incrociate per qualche tempo diverse fra me e verso i livelli
Da un lato di destra neofascista e di impronta reazionaria con connivenze anche in seno ad apparati dello Stato
Dall'altro lato di sinistra estremista rivoluzionaria non c'è dubbio che dominanti siano ben presto diventate queste ultime col divagare del terrorismo delle brigate rosso
E il bersaglio più alto è significativo che esso abbia raggiunto e Stato il Presidente della Democrazia Cristiana sequestrato tenuto prigioniero per quasi due mesi infine con decisione spietata insisto
Su in quel sedici marzo mille novecentosettantotto centrato dalle Brigate Rosse e un obiettivo forse impensabile per il grado di organizzazione
E il livello di audacia che comportava ma non imprevedibile dato il ruolo evidente incontestabile di Moro nella vita politica nazionale nella fase critica e cruciale che essa stava attraversando
Non si scelse un obiettivo simbolico si decise di colpire il terno principale del sistema politico istituzionale su cui poggiava la democrazia repubblicana
Imprevedibili erano stati sette sarebbero stati ancora dopo molti altri bersagli colpiti dalle Brigate Rosse con Cechov furore ideologico studiosi
Magistrati avvocati giornalisti
Amministratori locali dirigenti d'azienda commercianti rappresentanti dei lavoratori militari
Uomini delle forze dell'ordine e altri ancora in una successione casuale e non facilmente immaginabile una successione perciò incalzante e angosciosa
Che mirava a dare il senso dell'impotenza dello Stato del vacillare delle istituzioni e della convivenza civile
Immagino i terroristi individuarono il nemico più consapevole
Che arriva più di chiunque corto nel sessantotto quel che si muoveva i primi va nella società la crisi dei vecchi equilibri politici il
Travaglio della domanda di rinnovamento delle nuove generazioni e quindi nel maggio settantasette aveva lanciato l'estremo allarme
Ci si trovava così disse dinanzi a manifestazioni di violenza che avevano uno sfondo ideologico e si collocavano tra la lotta politica e la lotta armata
Di qui la prevenzione per il logoramento cui erano sottoposte le istituzioni e le stesse grandi correnti ideali che credo nella democrazia
Egli non dubitava dell'esito finale del confronto tra le istituzioni democratiche tra le forze democratiche e le forze che conducevano così grave attacco portato nel cuore dello Stato ma era cosciente della durezza della prova dell'auto ha posto delle distorsioni
Che esso poteva comporta
Per perché egli rappresentava storicamente nella lunga vicenda della costruzione democratica e della lotta politica in Italia
E per quel che contava in quel momento come punto di riferimento Ai fini di una risposta concordi all'offensiva terroristica
E di una sapiente tessitura volta a rinnovare e consolidare la democrazia nel nostro Paese
Il Presidente della Democrazia Cristiana divenne la vittima designata da catturare anche a costo delle serrato sterminio della sua scorta dei suoi compagni di
Viaggio nell'agguato di via Fani e fu quindi al lungo distretto in una condizione fisica disumana e sottoposto a una tremenda violenza psicologica
Sì sono di recente pubblicati attente ricostruzioni di quei fatti e analisi penetranti degli svolgimenti di una così inaudita è sconvolgente vicenda
Dei comportamenti di tutti coloro che ne furono i diversi attori
Ma non è in questa sede e non è da parte mia che si possono esprimere giudizi conclusivi
Si può solo invitare trent'anni dopo alla riflessione profonda e dolorosa alla ricerca non ancora conclusa che anche questi nuovi contributi di osservatori e studiosi sollecitano
E possiamo solo inchinarci con rispetto e promozione dinanzi alla tragedia vissuta trenta anni orsono da un grande protagonista della storia democratica dell'Italia repubblicana
Dinanzi allo sforzo intellettuale e politico Daloui dispiegato
In uno stato di cattività esposto a continue pressioni e manipolazioni
Possiamo solo inchinarci di SU dinanzi al suo tormento umanissimo consegnato ammettere di straordinaria intensità per carità affettiva e morale
Tragedia non solo di un uomo ma di un Paese di questa Italia che un grande maestro Norberto Bobbio volle ricordarci dinanzi a simili eventi essere appunto un Paese tragico
Ci sarà equamente la riflettere ancora che a fondo anche se molto si è lavorato anche di recente su questi temi
Sulla genesi e sulla fisionomia dei fenomeni di stragismo e terrorismo politico di cui è stata teatro d'Italia
Su come sia Donati e via via cresciuti
Su quali ne siano state le radici i punti di forza le ideologiche e strategie di supporto
E c'è da augurarsi che si riesca ancora a indagare anche in sede giudiziaria su singoli fatti di devastante portata che si riesca ad accertare pienamente la verità come chiedono le associazioni delle famiglie delle vittime
Quel che più conta tuttavia e scongiurare ogni rischio di rimozione nella così sconvolgente esperienza vissuta dal paese per poter prevenire ogni pericolo di riproduzione
Di quei fenomeni che sono tanto costati alla democrazia e agli italiani
In effetti
Abbiamo visto negli ultimi anni il riaffiorare del terrorismo
Attraverso la stessa sigla delle Brigate Rosse nella stessa aberrante logica su scala invero ben più ridotta ma pur sempre apprezzo di nuovi lutti e di nuove tensione
Si hanno ancora segni di reminiscenza del più datato terroso ideologismo comunista
Per quanto negli scorsi decenni quel disegno rivoluzionario sia naufragato insieme con la sconfitta del terrorismo mostrando tutto il suo delirante velleitarismo
La sua incapacità di esprimere un'alternativa allo Stato democratico
E se vediamo nel contempo come li stiamo vedendo segni vivi vicenza addirittura
Di un ideologismo e simbolismo neonazista
Dobbiamo saper cogliere il dato che accomuna fenomeni pur diversi ed opposti
Il dato della intolleranza e della violenza politica
Dell'esercizio arbitrario della forza del ricorso all'azione criminale per colpire il nemico e non meno brutalmente il diverso per sfidare lo Stato democratico
Occorre opporre a questo pericoloso fermentare di rigurgiti terroristici
La cultura della convivenza pacifica della tolleranza politica cultura culturale religiosa
Delle regole democratiche dei principi dei diritti e dei doveri sanciti dalla Costituzione repubblicano
Io occorre ribadire e rafforzare senza ambiguità un limite assoluto dando oltrepassare qualunque motivazione si possa invocare il limite del rispetto della legalità non essendo tollerabile che anche muovendo da iniziative di Libero dissenso e contestazione si varca il confine che le separa da un integralismo sistematico e aggressivo
Lo Stato repubblicano lei oppure abbassare la guardia dopo aver fatto fronte allo stragismo e aver sconfitto il terrorismo di vagante degli scorsi decenni
Lo ha sconfitto dopo aver subìto colpi molto duri più di qualsiasi altro il sequestro di Aldo Moro lo sterminio della sua scorta infine la sua feroce soppressione
Lo ha sconfitto restando sul terreno della democrazia e dello stato di diritto e senza concedere alle Brigate Rosse il riconoscimento politico di controparte in guerra che esse pretendeva
Bisogna rendere omaggio
A quanti si sono battuti con tenacia fino accogliere successi decisivi a quanti vi hanno contribuito nel campo delle forze politiche in seno al Governo in Parlamento
Nel mondo sociale e culturale e con coraggio in prima linea anche a rischio della vita nella magistratura e delle forze dell'ordine
La prova è stata ardua terribilmente dolorosa e non può considerarsi del tutto conclusa o conclusa una volta per tutte di qui l'appello alla vigilanza e alla severità
Per nessuno la prova è stata così dura come per i familiari delle vittime
E la prova più alta lo ha detto con parole bellissime nel suo libro Mario Calabresi è stata quella di far crescere i figli liberi
Dal rancore e dall'odio
Di scommettere tutto sull'amore per la vita
Di guardare avanti nel rispetto della memoria purtroppo questo rispetto è spesso mancato e proprio da parte di responsabili delle azioni terroristiche
D'altronde
Non pochi tra loro sono rimasti reticenti anche in sede giudiziaria
E sul piano politico hanno ammesso errori
E preso atto della sconfitta del loro disegno ma non riconoscendo esplicita mente la ingiustificabile natura criminale dell'attacco terroristico allo Stato invece voi rappresentanti e servitori
Lo Stato democratico il suo sistema penale e penitenziario si è mostrato in tutti i casi generoso
Ma dei benefici ottenuti gli ex terroristi non avrebbero dovuto avvalersi per cercare tribune da cui esibirsi dare le loro versioni dei fatti tentare ancora subdole giustificazioni
Mi ha colpito impegnato leggere giorni fa l'intervista di un ex brigatista lo stesso che non hanno fatto un po'con agghiacciante freddezza come aveva ammazzato Carlo Casalegno e che ora ha detto di provare rammarico
Per i familiari delle vittime delle Brigate Rosse ma aggiungendo di aver dato per scontato che virgolette quando si fanno azioni di un certo tipo accade di dare dei dispiaceri ad altri
Una non dovrebbero esserci tribune pessimi di figuri
Chi abbia voglia
Abbia regolato i propri conti con la giustizia ha il diritto di reinserirsi nella società ma con discrezione in misura
E mai dimenticarlo
Le sue responsabilità morali anche se non più penali così come non dovrebbero dimenticare del loro responsabilità molto tali
Tutti quanti abbiano contribuito attivo Rizzo azioni aberranti e a campagne di odio di violenza
Da cui sono scaturite le peggiori azione i terroristi
Abbiamo offerto al terrorismo motivazioni attenuanti coperture
E indulgenze fatali
Queste sono le ragioni per cui si doveva
Esibirle dare voce atti cascate nato la violenza terroristica ma chi l'ha subita a chi ha avuto la vita spezzata
Hai familiari delle vittime e anche a quanti sono stati colpiti feriti sopravvivendo ma restando per sempre invalidato
Si deve dar voce
A racconti di verità sugli anni di piombo ricordando quelle terribili vicende come sono state vissute d'altra parte de L'Adige e dello Stato democratico dalla parte di una umanità dolorante
E a questa parte I familiari delle vittime a tutti colpiti dallo stragismo e dal terrorismo
Lo Stato deve restare vicino anche garantendo l'attuazione di leggi come quella del due mila quattro solo così con questo rispetto per la memoria e con questa vicinanza alle persone che hanno sofferto si potrà rendere davvero omaggio al sacrificio di tutti e qui il significato del nome tracciò
Accordo tra il foglio che oggi c'è invece le piazze
Io Accardo la sabbia quella che in Italia elementi la Sonata numero otto accentuato perviene pianoforte di Johannes Brahms immagine tutta la vittima del terrorismo
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