Dolce vita addio

Aveva
Bene grazie di essere qui a Benvenuti in oggi proviamo a realizzare discutere l'ultimo sarebbe lei dell'Economist molto atteso molto annunciato un po'anticipato come tutte le cose che un grande giornale come Economist scrive sul nostro Paese
Il collega Peter responsabile
Europeo del servizi dell'Economist e ci racconterà cosa c'è in questo ricco sarebbe lei
Il risultato di una lunga indagine fatta sul nostro Paese
Con un titolo molto italiano addio dolce vita
Che volendo interpretare all'italiana la parola Dio sembra un giudizio sa se remissione
E come se
Il giudizio di un autorevole organo di informazione fosse totalmente negativo nei confronti del nostro Paese leggendo attentamente e serve si scopre che non è così e proveremo poi nel corso di questa discussione a vedere quali sono le molte ombre è anche
Però gli spiragli di luce rispetta ritorsione italiana
Pitt sarà molto meglio di me il riassunto delle cose dette nelle serve che vi invito comunque leggere con attenzione non soltanto la sintesi molto ben fatta ma il testo vero e proprio e però adesso prova anticipare alcuni dei temi essenziali dell'indagine fatta del pit dei suoi colleghi partendo da un giudizio finale
Consapevole dell'amore degli italiani per il melodramma nelle ultime battute dell'inchiesta si città i Pagliacci di Leoncavallo
La commedia è finita è dicono i colleghi l'Economist adesso è tempo di essere seri perché perché questo Paese è una considerazione che c'è nelle pagine del serve ed è una condizione del professor Monti se non ricordo male l'Italia è sempre stata capace di riprendersi tutte le volte in cui ha avuto
Una condizione particolarmente drammatica dell'andamento della sua storia della sua economia della sua politica tra sua società è un il vincolo esterno
Che ci ha costretto a essere molto più virtuosi di quanto invece da soli
Non si sia riusciti a essere cosa c'è in questo rapporto c'è un giudizio molto severo senza sconti sia per il centrodestra che per il centrosinistra
Si riconoscono al centrodestra alcune riforme importanti quella del mercato del lavoro con la delle pensioni anche la stessa riforma Moratti che viene valutata positivamente
Si definisce terribile la gestione dei conti pubblici ci segnala la caduta della crescita e soprattutto il questo giudizio mi ha molto colpito lampi svalutazione etica dell'etica pubblica e civile che un giudizio non soltanto economico che ha che fare con il panorama complessivo te la qualità
Della governabilità italiana e anche delle prospettive di fiducia
Ma anche per il centrosinistra i giudizi sono molto negativi
Una scarsa affidabilità riformatrice una grande articolazione una eccessiva articolazione interna tra partiti molto diversi un dubbio che il centrosinistra se vincesse le elezioni
Saprebbe stare davvero sulla strada delle riforme c'è una votazione critica rispetto alcuno e tendenze che affiorano adesso per esempio di un certo come chiamarlo socialismo municipale
Cioè di una tendenza di amministrazioni locali a occupare spazi che sono invece sparsi attori privati e di mercato
Ce n'è per le imprese la critica di un capitalismo familiare opaco ce n'è per l'andamento del Mezzogiorno delle pagine molto interessanti sul peso della mafia rispetto al clima jury fiducia e così via continuando naturalmente non ve lo leggo tutto un riferimento finale c'è un paragone
Abbastanza ruvido in cui si dice che l'Italia rischia di fare la fine di Venezia
Che nel diciottesimo secolo era al massimo del suo splendore è però già non contava nulla sui mercati internazionali le rotte atlantiche uno spiazzato l'insieme dei pratici e degli interessi ma siamo da zero
Come Venezia e questo destino è un destino da addio o è un destino da rinvio io comincerei dando la parola a John Pike prego
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Io ringrazio Giampietro anche per la estrema schiettezza e dei giudizi e per questo giudizio finale questo Paese unfit per come adesso a competere in Europa
Sentiremo dagli interventi a questo tavolo selle giudizio di Peter condivisione cominciare col professor Monti con una domanda che ne sa molto molto netta professor Monti tutte le cose che ci ha detto Titta e che sono scritte in questo serve lei tutto sommato ne sapevamo che bisogno c'era chi c'era ricorda se l'Economist
Non so se ce ne fosse bisogno Presidente ma credo che sia utile conosco John Pike dai nostri comuni anni a Brussel ho sperimentato anch'io come commissario europeo le intense sensazioni agrodolci che si provano quando si viene criticati o apprezzati dall'Economist
A me è capitato di esserlo proprio anche per la sua penna
è un destino che tocca ai singoli alle istituzioni e ai Paesi non Vanni Pizzato quello che l'Economist dice né demonizzato
Ma va utilizzato va utilizzato da lettore per formarsi una propria opinione
Dai responsabili politici o responsabili di impresa
Per riflettere sulle proprie strategie e decisioni senza complessi
Non è a mio parere l'Economist un giornale come il Wall street journal che impugna una bandiera nazionale quella americana
E un'ideologia coerente ma chiusa del mercato con lo Stato in visione minimalisti Ca'di puro lo andò orda
Non è britannica la bandiera dell'Economist
Ma una bandiera nazionale accerto un'ideologia o meglio una visione una visione tutt'altro che ha settica o neutrale
è una visione che si ispira proprio alla concorrenza ma ha una forma particolare elementare la più importante di concorrenza
L'economista ci viene ricordato in caratteri piccolissimi ogni settimana
E nato cento sessantadue anni fa nel settembre mille ottocentoquarantatré per prendere parte a cito e se il via al contesto Between Intelligence cui cipresso sforzo and can annuo Rossetti mentre Ichino Rance Ostra acting Haworth progresso
Quindi l'economista e l'Italia appartengono alla stessa generazione l'economista aveva diciott'anni nel mille ottocentosessantuno quando nasce l'Italia come Stato unitario
I fratelli maggiori si sa sono a volte un po'antipatici
Ma l'Economist non ha molto rispetto neanche verso il proprio padre il Regno Unito per non parlare dell'atteggiamento che avverso la zia la Francia molto più antica dell'Italia
Ed è utile al presidente dovrà dire la sua domanda leggere con attenzione quello che l'economista in particolare in questa sorvegli scrive
Perché anche perché in questa fase di un certo appannamento dei vincoli esterni istituzionali succede come scriveva Dario Di vico questa mattina
Che nella crisi di Brussel aggiungo speriamo temporanea l'economista è diventato il nostro nuovo vincolo esterno
In effetti i vincoli esterni sono le rating agency il mercato gli organismi internazionali e chi determina la loro opinione
E credo che ciò che l'economista scritto vada analizzato senza atteggiamenti preconcetti men che meno come qualche volta è accaduto nell'Italia dell'ultimo anno nei confronti di prese di posizione
Straniere con una mentalità quasi da complotto demo Pluto giudaico
Io sono d'accordo con la tesi centrale che John pittrice appena esposto cioè che il problema dell'economia italiana è un problema
Ancora di eccessiva protezione degli insider nei diversi mercati nelle diverse categorie nelle diverse protezioni nelle diverse professioni
E di difficoltà di accesso degli outsider che sono in genere chi portatori di maggiore produttività di nuove idee
E e di maggiore vitalità sono d'accordo su questa tesi così come sono d'accordo tornerò fra un attimo sulla tesi circa alla difficoltà del meccanismo delle decisioni in mancanza di una crisi visibile
Vorrei fare qualche commento su punti più specifici
Forse non sono d'accordo sulla presentazione dei conti pubblici italiani come una cosa altamente drammatica sicuramente presentano aspetti di problematicità
E sarebbe irresponsabile e pericoloso pensare che il problema dalla finanza pubblica italiana sia risolto anche perché ci portiamo dietro un'eredità di stock di debito ingente
Però a mio parere se
Guardiamo la situazione di oggi rispetto a quella di dieci quindici anni fa
In Europa chi è diventato più preoccupante in termini relativi per i conti pubblici
E chi in passato esortava gli altri ad essere disciplinati sui conti pubblici per esempio la Germania e poi la Francia in fondo in termini relativi il peggioramento in particolare dalla Germania eh la notizia degli ultimi cinque dieci anni in Europa
La notizia positiva è il relativo miglioramento dei conti pubblici italiani pur restando i situazione di guardia di vigilanza
E preoccupante
Anche perché dalle decisioni
Della Germania di questi giorni l'accordo programmatico nella grande coalizione Rossi
Può dedurre che la Germania tornerà ad una maggiore attenzione essa stessa e quindi presumibilmente anche nei suoi atteggiamenti a Brussel
Circa la disciplina del bilancio pubblico e questo avrà ripercussioni anche sul tonno che gli altri dovranno darsi Trovo interessante e vorrei sottolineare un altro punto specifico dell'indagine dell'Economist
Quell'acconto quello contenuto nel paragrafo nella sezione Sorcio Forbes che lo so
Ecco credo anch'io che in Italia la ricerca sistematica
Delle responsabilità altrui
Sia già un'abitudine anche più diffusa che all'estero e quindi sia particolarmente pericoloso da sedi ufficiali italiane incoraggiare di fatto come qualche volta si fa
Questa diseducazione al senso di responsabilità
Credo che sia giusto vedere tutti i profili critici problematici delle politiche europee non solo l'Italia problemi
Vedere le sfide imponenti che la Cina pone ma il paese che in termini relativi come proprio performances economica negli ultimi anni
In Europa è stato quello meno brillante quello più preoccupante e i dati dell'Economist sono convincenti obiettivi
Dovrebbe io credo concentrare l'attenzione sulla spiegazione dei propri differenziale in negativo
Più che sulla globalizzare ante auto assoluzione con l'individuazione di responsabilità altrove anche perché questo francamente diseducativo già siamo un Paese in cui
Le stesse imprese sono più pronte nel criticare le politico che pubbliche che nel fare l'esame di coscienza le stesse università
Nessuna categoria esente le stesse università sono molto più pronte nell'accusare
Inciampi che vengono dal sistema universitario nazionale più pronte che non nel cercare con i propri sistemi di governance micro istituzionale di fare di fare progressi
Si chiede Pizzi chiede l'economista nelle parti finali della rassegna qual è il meccanismo per le decisioni che Possa che possa
Portare il sistema politico italiano a prendere quelle decisioni
Pesanti che sono necessarie per le riforme strutturali e credo anch'io che la difficoltà nasca dal fatto che siamo in una fase in cui il vincolo esterno
E tutto sommato meno premente meno preciso meno dotato di scadenze di indicatori e di sanzioni di quanto fosse nella fase della rincorsa
All'euro
E proprio l'avvento dell'euro che ha portato condivido benefici all'economia italiana al di là di qualche transitorio problema
Ha però appannato i precedenti ben visibili indicatori di emergenza che erano il cambio della lira i tassi di interesse molto alti per cui oggi è più difficile creare un clima di
Drammaticità intorno al pur gravissimo slittamento quotidiano della competitività dell'Italia di quanto non fosse
A Giuliano Amato a Romano Prodi di concentrare l'attenzione dell'opinione pubblica sulla necessità di fare politiche
Di risanamento finanziario per pervenire all'euro e quindi credo che
Il
Il nuovo risanamento che non è più tanto quello dei conti pubblici quanto quello delle riforme strutturali debba dipendere molto più che in passato dalle convinzioni proprie della classe dirigente italiana e quindi il tema della cultura della cultura dell'impresa
Quei temi che ho trovato devo dire splendidamente trattati da Ferruccio de Bortoli domenica diventano spina dorsale della politica economica nei prossimi nei prossimi tempi e qui faccio la mia ultima osservazione io comprendo che rispetto le difficoltà che i protagonisti della vita politica italiana hanno soprattutto in questo momento ma credo che sia proprio essenziale per tutti noi che chi vincerà le elezioni nella primavera prossima
Riesca a governare nel senso in particolare delle riforme strutturali al primo colpo senza
Quella ipotesi di ricaduta di cui tanto si parla nelle conversazioni italiane nel senso di dire chiunque vinca non funzionerà bene dopo un anno un anno e mezzo due anni si troverà qualche altra soluzione
No io ero convinto prima di leggere l'Economist lo sono ancora di più avendolo letto che l'Italia non ha un anno un anno e mezzo due anni a disposizione per sperimentazioni e per tentativi
E oggi c'è molta domanda di conoscenza dei programmi delle due coalizioni io capisco il dilemma che ciascuna delle due probabilmente trova di fronte a sé
Se danno programmi troppo in dettaglio e se sono programmi che vanno nella direzione giusta e che scorso sono quindi i programmi di rimozioni di privilegi di categoria probabilmente riducono la probabilità della propria affermazione elettorale d'altra parte
Se per caso vincono su programmi espliciti di ridimensionamento dei privilegi di tutti avrebbero un fortissimo mandato popolare per fare davvero le cose dette
Ma soprattutto mi sembra essenziale che all'interno di ciascuna delle due coalizioni
Ci sia un molto forte accordo di programma abbiamo visto come è stato difficile in Germania a trovarne uno tra forze
Storicamente contrapposte è auspicabile che in Italia tra forze meno contrapposte anche se molto eterogenea all'interno delle due coalizioni sia possibile avere qualche cosa di solito di blindato
E qui devo dire
Il l'economista fa riferimento a Romano Prodi dal punto di vista della quanto lui senta il mercato e la concorrenza
Mi permetto di dare una testimonianza che non coincide pienamente con la valutazione dell'Economist io ho avuto occasione di sperimentare quotidianamente l'atteggiamento di Prodi sulla concorrenza perché mi trovavo a gestire in prima persona la concorrenza in una Commissione che lui presiedeva e di scontri con governi
Con lobby con impresa che per applicare le regole della concorrenza ne avevamo quotidianamente
E devo dire se io dovevo vedermela con le imprese con le organizzazioni di categoria con i ministri Luís spesso doveva vedersela con i rispettivi capi di governo o capi di Stato
E devo dare testimonianza del fatto che la l'appoggio avuto per politiche di rigorosa tutela della concorrenza è stato senza eccezioni
Il che non significa non avere dubbi cioè ne ho anch'io sulla possibilità che pur essendo molto portato a vedere le ragioni della concorrenza in una coalizione in cui altre forze potrebbero perseguire un disegno ideologicamente rispettabile ma molto diverso non ci possono essere difficoltà di applicazione
In definitiva
L'ideale sarebbe a vere quello che
Il paese di John PETA ha avuto e che credo sia storicamente ideale un governo di centrodestra che fa abbastanza brutali riforme strutturali introducendo più mercato come ha fatto la signora Thatcher
E poi un governo di centrosinistra che mantiene una continuità di fondo su quella linea e per ottemperare introducendo qualche elemento più sociale in una robusta economia di mercato
Credo che l'Italia debba cominciare
Un po'tutto daccapo pur senza
Misconoscere alcuni importanti tasselli posti in questi anni
Se poi sia anti io Dolce vita non mi preoccuperebbe troppo la dolce vita è l'obiettivo nostro non credo l'addio può trasformarsi in un arrivederci e di quel dolce vita prenderei l'aspetto di vitalità anche se non necessariamente dolce in una fase di passaggio e credo che le linee di interventi strutturali su cui ancora una volta l'Economist ci richiama consentirebbero all'Italia di avere una nuova vitalità economica e anche direi civile
Grazie professor Monti io cantine della suo ragionamento partendo da una cosa detta adesso e cioè dalla sottolineatura dello slittamento quotidiano della competitività del nostro Paese in una delle pagine del serve dell'Economist c'è un grafico molto interessante che mostra l'andamento del costo delle loro e l'andamento della produttività assolutamente divergenti chiederei al dottor Tronchetti
La nostra competitività in crisi questa forbice che si allarga e però anche alcuni segnali che vengono dal mondo delle imprese di grande vitalità
Allora probabilmente non avremo più una dolce vita a portata di mano però la vitalità rimane questa vitalità come si coniuga con un affetto il sistema Paese che stimola poco e male il mondo imprenditoriale
Grazie presidente ma grazie a Ciampi che
Si vede
Traspare la sua articolo il suo amore per il nostro Paese come tutti quelli che amano molto tendono a a sublimare gli aspetti negativi perché vorrebbero che
La persona amata
Fosse l'eccellenza quindi questo mi sembra una un approccio D'Amico un amico che non risparmia un'analisi estremamente profonda che riflette peraltro quello che noi leggiamo ogni giorno sui nostri giornali
Quindi leggendo questo articolo con una certa apprensione
Ho tirato un sospiro di sollievo alla fine perché non c'era niente di nuovo ed il drammatico al di là di quello che già sappiamo ecco questo è stato se vogliamo la l'aspetto l'aspetto positivo
Poi andando nel merito di quello che è lo stimolo adatto ad Al Presidente è chiaro che l'Italia a un problema di riforme non sufficientemente profonde
è vero che l'Italia si è trovata ad affrontare l'ingresso nell'euro ed è riuscito a entrare nell'euro grazie ad una forte volontà
Politiche del Paese di entrarci non ha predisposto e non è riuscita dopo a strutturarsi come peraltro il resto dell'Europa continentale dei grandi paesi dell'Europa continentale eccezione
Della Spagna
Non è riuscita a strutturarsi per poter vivere all'interno dell'euro approfittando dei benefici non solo in termini il costo del denaro di stabilità di bilancio ma anche di competitività e purtroppo questo è avvenuto in un momento in cui
Il livello di competitività del sistema a livello mondiale stava cambiando sta cambiando strutturalmente perché qualcuno l'avrà intravisto ma il fenomeno cinese dei Paesi del far East l'avvento nel mondo della diciamo competitività di paesi come la Romania la Polonia
L'Ungheria cambiavano strutturalmente il quadro macroeconomico di riferimento
E andavano a toccare proprio quel livello di competitività su cui purtroppo avevamo fatto troppo leva che era in realtà il costo dei nostri prodotti perché l'Italia aveva per molto tempo ho lavorato su due fattori forti la capacità di lavoro degli italiani che esiste cioè e avendo esperienza in tutto il mondo posso ogni giorno la riprova che la capacità di lavori italiani elevatissima
Nei diversi
Diciamo ambiti di responsabilità Partito operaio arrivare al dirigente quando evidentemente c'è fiducia l'attività che uno svolge ecco questo avvento di una competitivi di una competizione diversa
In una fase in cui il Paese stava avendo anche un cambiamento generazionale non ha prodotto quella reazione che sarebbe stata necessaria non solo a livello istituzionale ma anche a livello il sistema delle imprese giustamente richiamava e il professor Monti prima
Alla necessità anche di autocritica da parte di tutti perché se noi ci appoggiamo solo alle responsabilità di terzi siano essi governo al mondo delle università non guardiamo all'interno nel mondo dell'impresa il vaglia Remo quindi non il mondo dell'impresa e non abbiamo reagito
Nel modo adeguato in un momento in cui l'importante reagire a livello istituzionale non è stato fatto quanto andava fatto per utilizzare quanto di buono c'era nell'euro e per non essere schiacciati dei vincoli che l'euro poneva ora questa è è il è il passato
Lo diciamo il mi pare utile guardare avanti e guardare proprio a quanto veniva indicatore lasciare a questo ritardo in termini di produttività che il vero tema di fondo
Guardando dal punto di vista economica prescindendo dalle esigenze di riforme strutturali livelli produttività e legato a dei vincoli che noi abbiamo ed appena questi vincoli e sono stati un po'
Diminuiti abbiamo visto subito i risultati prima il pacchetto Treu poi la legge Biagi hanno prodotto un effetto sull'occupazione italiana che ricordato anche dall'economista ha portato a una riduzione del tasso disoccupazione dal dieci all'otto per cento aumentato il numero di occupati portando dentro il mondo del lavoro una parte dei giovani e delle donne
Che in realtà sono il problema all'interno di tanti altri
Della capacità di raggiungere il livello produttività alle quattro il sistema abbiamo troppa gente
Giovanni e troppe donne che non lavorano questo quindi è una diagnosi che all'interno del sistema delle imprese viene fatta se c'è un merito credo oggi il sistema dell'impresa che il richiamo alla competitività
La richiamo alla necessità di liberalizzazioni
Di privatizzazioni di rispetto delle regole è diventato un elemento condiviso all'interno del sistema dell'impresa sempre se oggi non chiede al mondo della politica privilegi non chiede più sussidi ricordo che in passato ma in un passato recente quando le aziende andavano male lo Stato interveniva
In modo diretto e indiretto con sussidi noi cerchiamo
Come Confindustria
Cerchiamo perché anche la base lo sente di portare diciamo un supporto allo sviluppo del sistema d'impresa e non un aiuto alle missioni che stiamo avendo dalla Cina alla Turchia piuttosto che all'interno o strano come c'è una grande accettazione
Della dell'impresa italiana ovunque e c'è una grande volontà da parte del sistema delle imprese di muoversi questo è un fatto un fatto nuovo come sistema ne vediamo il presidente
Della Repubblica insieme ai ministri del governo
Che sia si sono attivati
E questo sta producendo dei risultati questo ci riporta al tema interno che la trasformazione del nostro sistema produttivo che in parte sta avvenendo perché se guardiamo al mix di esportazione
Che
Evidentemente oggi un mix che nel suo insieme porta un calo netto dell'esportazione
Della quota di esportazioni in rapporto agli altri Paesi però il mix chi prodotti a più alto valore aggiunto cioè questo ha alle spalle un sistema che si sta riposizionando per poter essere competitivo
Come
Il le riforme
Stanno venendo ma lentamente anche il sistema delle imprese si sta muovendo ma forse troppo lentamente in rapporto alle sfide che noi abbiamo davanti esperienza personale mi dice che quando però ci si muove con decisione una direzione
La reazione del Paese la reazione delle persone estremamente positiva è capitato due volte nella mia vita ed entrare in azienda che vivevano momenti di crisi
Crisi di identità crisi di fiducia e attraverso un lavoro profondo di tante persone che avevano fiducia nel futuro si è riusciti a far sì che queste diventassero aziende di eccellenza a livello internazionale
Quando guardo poi a certi dati mi torna un po'di fiducia perché negli ultimi due anni
In uno dei settori cardine dove il Paese misura la sua capacità di competere che il mondo della esiti c'è stato un cambiamento strutturale il sistema delle famiglie
Sta aumentando in modo significativo quello che è l'utilizzo dei fissi così come il mondo delle imprese siamo arrivati
A diciamo accrescere il cinquanta per cento a livello di individui dal due mila uno due mila quattro
Dal venti al trenta per cento della popolazione utilizza amplissima come sistema le famiglie si è passati dal quaranta al quarantasette per cento cioè qualcosa si sta muovendo si sta muovendo troppo lentamente da qui rifiuta il paragone con l'Argentina e l'unica cosa su cui sono davvero in disaccordo col nostro amico già un pezzo argentina
La conosco un po'abbiamo delle fabbriche in Argentina l'Argentina ha una storia diversa da quella italiana l'unica cosa in comune la presenza di molti italiani ma la storia diversa il Paese affrontato delle crisi
Con un forte debito esterno una debole struttura industriale
Interna un livello di corruzione che norma paragoni con il nostro è riuscita per qualche anno ha a dare una speranza con governo me ne amministra Cavallo
Legandosi al dollaro cercando di ristrutturare il Paese ma diciamo che questo è un work in progress in un Paese che ha cinquanta anni di decadenza le spalle
Noi fortunatamente non ne abbiamo cinquanta alle spalle spero che fra quarant'anni non ne avremo cinquanta alle spalle cioè sono abbastanza convinto che ci siano e soprattutto oggi non c'è
La possibilità di avere a altri quarant'anni decadenza la velocità del mondo è cambiata quindi la nostra capacità del reazione deve accelerare e qualche segnale di cambiamento esiste
A livello istituzionale sarebbe evidentemente importante che la legge sul risparmio passasse
A livello istituzionale qualcosa è stato fatto spera con la un primo passo verso la riforma della legge fallimentare che estremamente importante
Perché è uno degli elementi di civiltà di un di un Paese oltre ai suoi effetti pratici oggi è passata poche poteva un'ora fa credo
La nuova normativa sul TFR cioè come dicevo timidi segnali ci sono il tema di fondo è che tutti insieme come classe dirigente dobbiamo renderci conto che bisogna fare sistema cioè bisogna alla portare avanti con determinazione dei programmi chiari sulle priorità che sono quelle indicate evidentemente la velocità del cambiamento da noi non è sufficiente le coalizioni devono abbandonare le liti interne
E mi auguro che questi stimoli che ci vengono anche dall'esterno e che ci vengono ogni giorno
Dalla dalla stampa e dal pignone pubblica questi stimoli servano a far sì che le coalizioni presenti no in un quadro che sappiamo tutti essere non ideale però presenti no al Paese agli elettori
Dei Progetti chiari su poche cose che sono quelle importanti perché il Paese cambi velocità perché il Paese attraverso liberalizzazioni più mercato meno vincoli meno norme
Vada più verso la common law che le leggi
è un po'bizantine e molto numerose che creano vincoli anche lo sviluppo per cui noi apriamo il cantiere poi dopo per riuscire a chiuderli impieghiamo anni questo spero e penso sia lo stimolo e spero e penso che la reazione del paese e della classe dirigente sia quella di chi non vuole lasciare in eredità come generazione a coloro i quali ci seguiranno un Paese che non progredisce macché guarda al suo futuro come un futuro di declino io sono convinto che faremo
Tutti uno sforzo per la responsabilità che abbiamo per consegnare un paese come è stato consegnato a noi dalla generazione che ci ha preceduto pieno di fiducia nel futuro e capace di utilizzare le sue risorse grazie
Grazie a te ho Tronchetti possiamo insomma sperare di avere un prossimo serve ed economista e con più fiducia senza capri espiatori ecco l'indicazione di riprese e non Irpino speriamo davvero ylenia salsa nelle pagine del Servette c'è una parte che anche fare molto con il mondo a finanziare queste A bancario c'è un riconoscimento positivo ci sarà bancario è molto cambiato probabilmente cambiato anche con una velocità e una qualità
Maggiore e migliore rispetto a ad altri pezzi del mondo imprenditoriale c'è una sollecitazione anche da questo punto di vista su compiti vita e mercato dire che nella riflessione su questo sul mercato
Sul sistema finanziario e suo rapporto con le imprese che poi è uno dei centri sulla ripresa possibile per quanto difficile
Sì
Vorrei anch'io premettere che
Condivido
Molto in punto il rapporto dell'Economist che comunque ben informato
Quindi condivisibile in alcuni punti
Perché perché occorre poi come è stato ricordato vedere queste cose che non suono sorpresa neanche per me non
Col convincimento dello struzzo ma consapevoli che le riflessioni autori e le critiche della libera stampa servono da stimolo
Per guardare avanti per guardare avanti avendo convinzione che vi sia un punto di riferimento dove
Arrivare perché
Forse qui sono o
Un po'più
Ottimista dell'amico professor Monti quando dice massimo due anni non si può perdere tempo forse ha detto anche meno
Non sottovaluto l'importanza di trovare quella linea dei Indirizzo chiunque vinca
Dico che spesse volte però questo Paese ed altri ci hanno abituato non hanno un ad una svolta netta ma casomai è una lunga una un gravi negata in giudiziale non ci ha mai l'angolo non c'è mai la svolta rapida c'è con
Un percorso percorso pongo può più lento
Il mio contributo ecco vorrei forse proprio sotto il profilo da cui sono stato sollecitato e allora io ricordo a tutti noi
Che
Il impresa italiane al di là del pro boema dimensionale
Sono quattro milioni e mezzo
Quindi un quarto dell'intera impresa europee
E questo la dice lunga anche su una certa Mortara vivacità
Nel saper guardare su tanti mercati se nell'avere capacità di adattamento
Io non ho
Nel mio DNA l'abitudine di cercare dei capri espiatori
Sono contento che anche nel nostro Paese vi sia l'euro
Sono abituato ad affrontare i problemi perché i problemi ci sono e sono anche Complessi però è indiscutibile che l'Euro e la Cina
Sono una svolta epocale per le problematiche che comportano e che quindi dobbiamo avere la capacità di vedere questi problemi non sottovalutarli ma anche saperli e affrontare con l'Euro svalutare non è più possibile non servo più e noi siamo un Paese che produce beni di largo consumo a costi molto basso quindi
è un dato oggettivo che euro e Cina sono due discontinuità di cui non possiamo non tenere conto e non riflettere
Da un punto di vista
Dell'imprenditore banchiere
Io credo ho apprezzato riconoscimenti degli degli sforzi che anche Seat Roma incarico uscito da un sistema pubblico a contribuito
E sono fermamente convinto
Che vi è una grande responsabilità da parte del settore finanziario
Per far crescere le nostre imprese
Per far crescere i nostri in prese bisogna avere il coraggio
Di affidare la responsabilità oggi più che mai a persone a persone che abbiano capacità testa competenze a chi ha maggior meritocrazia
Questo è una cosa
Che per quanto riguarda il nostro gruppo
Credo che abbiamo saputo fare acquisendo delle professionalità di grande respiro
Dinamiche che senza nulla togliere alle tradizionali capacità
Dei dei dei nostri uomini hanno impresso però quel dinamismo che ci ha consentito di fare ad esempio una semestrale confermata dei dati dell'ultimo trimestre
Sempre in crescita e in salita anche in un momento complicato e difficile e senza peggiorare il dato del del rischio
Di credito e questo dipende evidentemente dalla capacità
Delle nostre persone
Si parla spesso di ricerca di tecnologia ma si dimentica che quando si parla di ricerca e tecnologia
Bisognerebbe anche fare più riferimento a quella parolina che si chiama innovazione
Innovazione soprattutto nella testa delle persone
Nelle forme organizzative di un'impresa e questo vale anche per il settore bancario ed è quello che si spiega per che il settore bancario per lo meno per quello che ci riguarda ha fatto passi
Notevoli proprio nell'ultimo periodo e si va a una classe dirigente si vanno dei manager che sappiano quello che vogliono ma che sappiano anche motivare coinvolgere quindi quando ci si chiede
Ogni tanto com'è il piano Modiano no non è il piano di Modiano e il piano della squadra di Modiano e che ha avuto capacità di un coinvolgimento ben più ampio rispetto a quello che era la tradizione anche
Anche del nostro gruppo
E quindi e quindi il comma lo slogan che non vuole essere tale Moro volessero un convincimento di strategia di fondo in cui ci definiamo
Una banca nazionale peraltro presente in trentatré Paesi all'estro una banca nazionale dei territori intendiamo proprio evidenziare la necessità di essere vicino alle in paese
Molto di più del passato sapersi relazionare non è sufficiente distribuire credito
Necessario relazionarsi e con il mondo dell'impresa e della clientele in genere anche in termini di consulenza quindi fare degli sforzi ben diverso sì perché diversamente il rischio che ne abbiamo delle imprese
Innumerevoli Rocco detto quattro milioni e mezzo su diciotto milioni in Europa sui quindici paesi ma nane
Non abbiamo più grandi gruppi
Ora piccolo è bello medio un po'meglio ma grande è necessario perché non avere grandi gruppi che competono in un contesto internazionale significa essere fortemente penalizzate
Sotto vari profili della ricerca della teologia che è difficile o più complicato mettere in moto su dimensione diverso
Per giunta le dimensioni di un'impresa vale anche per il settore bancario
E anche se c'è andata male
Siamo soddisfatti di aver tentato di aprire una via con la famosa operazione Dexia che poi gli altri sono riusciti a seguire
Ne siamo contenti per loro ne siamo contenti per il nostro Paese significa esserlo nelle condizioni avendo maggiore dimensioni di avere più forza per sostenere la nostra clientela
Perché sia in grado di assumere anche a rischi maggiori a favore della clientela se le dimensioni hanno allargato le nostre spalle
Quindi noi misuriamo
Non con pessimismo
L'avvenire del nostro Paese
Sotto il profilo economico
Dico che per quello che riguarda il nostro gruppo il il piano così chiamato Modiano che io chiamo della squadra di Modiano è un piano che prevede nel triennio una crescita degli impieghi del dieci per cento
Approvato
Approvato dal consiglio
Se non credessimo a questo sviluppo da questo scappa sita di sviluppo delle nostre imprese che evidentemente devono essere supportate noi sentiamo per primi questa esigenza di essere a loro a fianco allora non dovremmo esporsi in questo modo dovremmo schiacciare il piede sul freno dei dei dei dei dei crediti ecco non e non il e non il contrario
Una noticina solo sul un grafico dell'Economist se mi è consentito
Il grafico dell'economia sui volumi dell'export
Sì sono corretti ma come sempre c'è un'altra verità se si guardano i medesimi dati non in termini i medesimi dati in termini di valore non in termini di volume
E il discorso cambia
Il giudizio il giudizio cambia perché l'Italia ha mantenuto stabile negli ultimi cinque anni sul tre otto per cento la sua quota di commercio estero e che invece dal grafico Parrino perché si parla si parla di volumi e non di valori quindi come sempre c'è una seconda verità
E e anche questo mi rende e vi rende più ottimista le quote nel Regno Unito
Al contrario sono diminuite se ragioniamo in termini valore dal quattro e quattro al tre otto
Quindi questo non è un Paese in declino visto dal banchiere imprenditore che che vedo appunto dei segnali di reazioni
Positive
Quindi
Dobbiamo sapere usare meglio le nostre risorse dobbiamo saper individuare ognuno rispetto alle proprie responsabilità
Il Governo anche organizzativo delle nostre imprese
Affidando sempre più
A manager capaci
Magari anche più giovani
La l'avvenire delle delle nostre imprese se faccio un ragionamento sempre sulla nostra impresa una cosa così che che mi pare utile evidenziare noi tutti i giorni assumiamo otto persone
E ne escono undici perché si pensione o no non perché le mandiamo a casa questo un ritmo che continua
Continua da da da da da parecchio tempo
Oggi abbiamo sulla forza lavoro dei quaranta Milazzo e persone rotti sette mila giovani con meno di trent'anni
E anche questo mi sembra un dato positivo da non sottovalutare non perché alla mia tenera età con i capelli bianchi si debba sparire perché rivendico la una valutazione del mercato sulla meritocrazia però è pur vero e che ecco investire sui giovani comporta una serie di vantaggi io credo
Io credo non non indifferente
Quindi il tentare di essere sotto il profilo del delle nostre responsabilità una banca dei territori una banca nazionale dei territori ma presente
Primo banche italiane in trentatré Paesi all'estero e essere una banca di relazione che si sappia relazionare
E con la propria clientela e lo si fa lo si fa proprio con quel crac con questa volontà di essere presente nei territori anche se è evidente
Che occorre riportare al centro tutta una serie di cose dal dal MOI quindi dalla tecnologia
Perché diversamente ecco non ci sono quei coi risparmi
Che sono indispensabili io credo che sia una funzione da non sottovalutare
Quindi ci sono le persone che come sempre in tutti gli ambienti dalla politica alle imprese danno valore
E non impossibile avere nuovi idee spesso è difficili abbandonare delle vecchie bisogna però avere una linea di indirizzo e un punto di arrivo
Quindi se misuriamo
E il momento concludo se misuriamo quello che vediamo dal nostro osservatorio non vediamo un paese il declino vediamo dell'assoluta necessità di far crescere la media impresa almeno duecentocinquanta imprese
A livello internazionale ne hanno la possibilità ne hanno la facoltà le nostre cosiddette grandi imprese
Sono ancora troppo poche e nessuna di queste presente nelle prime cento della la significa mondiale grazie
Grazie ingegnere con questa grafica le nostre riflessioni a commenta integrazione del serve and all'Economist
Distratto io osserverei di un autorevole ottimale si tratta io lascerei la parola per alcune domande se ci sono ai colleghi giornalisti che vedo numerosi in sala
Chiedendo loro di intervenire naturalmente nel merito del sarebbe io delle cose che abbiamo detto e dire perché c'è la testata per cui lavorano
Chi comincia se qualcuno vuole cominciare
Non hanno lì
Ci sono dei microfoni che girano e stanno arrivando
Segnali se io capirò mai persa
E mi sembra ritenere che tutti Panis Conf concordino sul tema della competitività commenta uno dei temi più urgenti e mi domando se patinate stranieri un po'più specifici sulle lenti riforme più immediate
Di cui il Paese ha bisogno insomma quali sono i punti su cui e si trasse ma non non grazie
Piazza di raccogliere un po'due tre domande prima di fare un giro di valutazioni
Senta se ci sono prego
Domani Ponso Repubblica ma c'è un box nelle nell'inchiesta dell'Economist che parla di Fazio
Ne parla dice le Follie di Fazio chiaramente si riferisce la perdita di credibilità internazionale che ha subito l'Italia il sistema bancario italiano in seguito all'inchiesta di quest'estate ecco non ho sentito nessuno nell'intervenuti parlare di questo problema
Sembra che sia calato una specie di tappa su cui sul problema Fazio però credo che sia difficile proseguire andare avanti con questa zavorra ogni giorno sentiamo imprenditori e finanzieri che vanno sui mercati internazionali vengono praticamente presi in giro un po'sul sì per ridono delle del problema Fazio volevo sentire il parere dei degli intervenuti
Grazie a Giovanni Bruno Perini
Sì Bruno Perini manifestano io volevo farlo solo osservazione sul questo incontro c'è mi pare che manchino due protagonisti importanti che sono pure stati presi di mira nel nello studio che sono due punto io rappresentante dei del centrodestra e centrosinistra
E che insomma voglio dire come come dire come le imprese sono criticate in quest'analisi così anche anzi prevalentemente i i rappresentanti di questo til questi due schieramenti italiane quindi insomma campo invitante questa cosa
Francesco arance Quotidiano energia volevo notare questo problema s'
Se ne vogliamo libero mercato abbiamo un problema di dimensionare gli operatori sul libero mercato che devono avere delle dimensioni
Simili allora nel settore energetico in particolare
Se vogliamo competere su un mercato europeo si dice che non possiamo avere una grande concorrenza interna in Italia separi vogliamo competere a livello mondiale i problemi sono ancora diversi allora è vero che in Italia fatalmente può essere che era che in Italia ci sono c'è poca fiducia nel libero mercato
Però notiamo tutti gli imprenditori che ci sia in Italia ci sono tanti imprenditori in Italia
Però può essere vero nel sistema politico apre c'è una cultura cattolica come una cultura comunista alle spalle eccetera però è anche vero che non si può avere tutto non si può avere un mercato locale un mercato italiano un mercato europeo un mercato mondiale
O o come si fa facciamo la domanda d'esperto dell'Economist come si può conciliare questo problema e dimensione degli operatori sui mercati liberi
Ecco io intanto mi fermerei qui con questo giro di domande ascoltando le risposte con una privazione subito a Bruno Perini
Io non so quali siano stati i criteri esatti la redenzione l'incontro Protti dico la mia valutazione ed è che centrodestra centrosinistra hanno moltissimo da ascoltare in questo momento da parte dell'opinione pubblica aperte le imprese proprio mentre stanno lì a preparare i programmi
Forse ci sono momenti in cui sei politici ascoltassero un po'di più e più attenta a mente forse potrebbero lavorare negli una pira assolutamente personale ma così te la do
Comincerei le giro rapida le votazioni con il professor Monti porta traghetti prigioniere poi Ciampi
Ma io avevo capito che per definizione le domande fossero rivolte all'autore del rapporto comunque mi presto
A dire qualche cosa sulla prima è sull'ultima domanda Lisa yucca quali riforme molte sono indicata nel rapporto molte sono indicate nell'ottimo a mio parere documento adottato recentemente dal governo italiano su proposta del ministro Giorgio la Malfa per il piano italiano verso Lisbona e c'è da augurarsi che vengano tradotte tempestivamente in impegni concreti e poi in realizzazioni
Penso che il campo dei servizi sia a questo punto quello più candidato a dover essere oggetto di riforme
Si è molto parlato ma soltanto parlato dei servizi professionali
I servizi
Anche relativi alla formazione del capitale umano torno su quelli dell'università dove anche si è cominciato a fare qualche intervento
E via dicendo e io credo che le riforme nei servizi
Penso adesso in particolare quelli professionali abbiano anche un moltiplicatore politico perché perché credo che malgrado i progressi fatti altre maggiori flessibilizzazione del mercato del lavoro si renderanno necessarie
Ma come potrà domandarsi
Da parte di chi governerà una maggiore flessibilità ulteriore nel mercato del lavoro che ne ha bisogno se altri settori potranno continuare nella conservazione rigido dei loro privilegi
E il tema dei servizi è un tema secondo me rilevante non solo sul piano italiano ma anche sul piano europeo e desta hanno segnali interessanti ma contraddittori le posizioni assunte dalle diverse forze politiche italiane nel Parlamento europeo di Strasburgo in materia della direttiva sui
Servizi infine l'ultima domanda poneva un problema interessante di teoria e prassi della concorrenza dice ma per competere sul piano europeo
Già competere un po'meno sul piano interno credo che la logica sia quella dotiamo ci di campioni nazionali così si compete meglio sul pianoro Peo e poi dotiamo ci di campioni europei così se compete
Meglio sul piano mondiale per fortuna le regole vigenti in Italia e in Europa sulla concorrenza
Non impediscono certo la formazione di grandi e grandissimi gruppi e l'Europa in questi anni ha visto nascere non in violazione ma in coerenza con le regole della concorrenza grandi campioni qualche volta confusioni all'interno di uno stesso Paese e sempre più spesso per fortuna grandi campioni europei
Però guardi che c'è un postulato di fondo che è verificato in di moltissime esperienze
In genere avere una base domestica nel mercato nazionale o sul piano europeo nel mercato europeo altamente competitiva
Fa fare ginnastica alle imprese per potersi affermare nella competizione sulla Scala superiore del resto se lei prende un caso come l'Olanda ci sono grande grandissima impresa
Soprattutto nel campo dei servizi a base olandese che sono diventate fortemente competitive sul piano europeo e mondiale anche per la vivace concorrenza all'interno
Così anche certi Paesi dalla Scandinavia quindi è possibile avere
Molta concorrenza in casa e tradurre questo in un rafforzamento dalla propria posizione competitiva sul piano
Del del gradino superiore mentre in genere protezioni in casa non danno i muscoli non danno la sensibilità e non danno la voglia per affermarsi nella competizione sul gradino più alto
Grazie per fermato io per Tronchetti
Grazie
Io a partire dal competitività dove concordo pienamente con le cose che ha detto professor Monti vorrei sottolineare alcuni aspetti che sono secondo me altrettanto prioritari
Sono quelli relativi alla cuneo fiscale che rende diciamo il il sistema delle imprese italiane non competitivo al di là delle deficienze che possono esserci
Per responsabilità di Sino imprenditori ma noi abbiamo una diffondi differenziale con gli altri Paesi che davvero non dipende dalla nostra capacità di competere
C'è stato un primo timido segnale la finanziaria che ha toccato
Un punto di questo cuneo fiscale con altra grave altrove Francia questo è un tema un tipico e unicamente italiano cioè nessun altro dei nostri grandi competitors a una struttura del costo del lavoro che poco premia il lavoratore quindi il poco denaro proporzionalmente a quanto costa al datore di lavoro in tasca e il drenaggio da parte della fiscalità e tale per cui estremamente difficile ottenere da un lato soddisfazione
Per il lavoratore dall'altro un risultato per l'imprenditore questo se venisse attaccato seriamente finanziato con un programma serio
Secondo me porterebbe due risultati fondamentali primo una diminuzione della tensione sociale perché permetterebbe
Di
Evidentemente far pervenire un netto in tasca superiore a quello che oggi ha
Un singolo dipendente di un'impresa
E dall'altro permetterebbe all'impresa di accelerare il processo di investimenti o di distribuzione utili ma sappiamo che i livelli Investimenti è necessario alzarlo un secondo tema
Che e estremamente importante e prioritario per la competitività del sistema e il mercato finanziario
L'abbia una struttura di mercato finanziario che si basa sulle banche oggi è un primo passo è fatto col TFR ma ci vorranno anni evidentemente prima che dei fondi pensione
Possano in modo professionale aiutare alla stabilizzazione alla crescita
Del mercato finanziario ma siamo privi di strumenti
Indispensabile che sono da un lato il travet equity dall'alto al lancio del capitalismo in modo strutturato perché sono due modelle per permettere da un lato le aziende
Nella fase di start up di avere un un
Diciamo un contributo finanziario
Quindi aiutare il rischio con l'agevolazione perché rischia insieme all'imprenditore in un Paese di imprenditori quindi dovrebbe essere agevolato
In modo particolare il brunch cercato strade poi c'è il evidentemente travette equity che permetterebbe di aiutare i passaggi generazionali entrando nel capitale dell'impresa è e
Facendo sì
Che l'imprenditore non si senta senta agevolato nel processo anche di e cambiamento dimensionale non sono nel processo di transizione generazionale
Sembrano cose astratte ma funzionano cioè quando sono agevolate attirano capitali con norme adeguate
L'abbiamo sperimentato in un mondo come quello immobiliare per quando se ne è stata fatta una norma diciamo in linea con le best practice internazionali sono nati i fondi immobiliari è stato possibile stabilizzare un flusso di capitali dall'estero che prima era puramente speculativo e che oggi rimane nei fondi pensioni per almeno sette dieci anni
Quindi toglie anche delle punte a un mercato che prima era solo speculativo ecco si tratta di fare alcune cose di modernizzazione
Che attirino capitali e si attira la capitale dall'esterno muovono anche i nostri capitali perché un ragionamento di fondo
Che non viene mai fatto in modo adeguato e quello che avranno sì responsabilità alle famiglie nel mantenere il risparmio alto e nel non investire
Ma c'è evidentemente un vincolo forte l'investimento che il ritorno sull'investimento stesso
Che la ragione per cui i capitali esteri non arrivano da noi quindi bisogna agevolare investimento e non creare delle paura e con annunci che ogni tanto vengono fatti relativamente alla tassazione sulla rendita che è bene che ci sia la dove c'è una rendita speculativa a breve termine che abbiamo visto può produrre anche delle gravi distorsioni ma che deve invece premiare l'investimento del capitale di rischio per mobilitare quelle risorse di cui il Paese ha bisogno ce ne abbiamo imprenditorialità deve entrare nella logica normale che a vere un fallimento non è un'onta sociale in America è stato fatto un calcolo che sulle prime mille e più e mille imprese hanno a capo almeno il quindici per cento dei Siro che nella loro vita sono falliti almeno una volta
Questo un fatto culturale cioè la legge fallimentare del permettere una persona che ha tentato un percorso correttamente il percorso non gli è andato bene di ripagare con quello che gli rimane
I fornitori e clienti ma se è persona onesta delle riprende il suo cammino in modo normale ecco sembrano cose astratte ma se messe in pratica possono come la legge Biagi ha prodotto diciamo con pregi e difetti ma secondo me con molti più pregi che difetti
Un aiutato la crescita dell'occupazione queste questi cambiamenti permetterebbero alle nostre imprese un'accelerazione nella loro crescita dimensionale
E nella loro capacità di competere
Grazie nella stanza bene non possono riconoscermi pienamente
Nelle l'ultima dichiarazione che ha fatto dottor Tronchetti anche per quanto riguarda il sistema finanziario evidenziava e la necessità di perseguire con molta più forza al tema delle privatizzazione di non abbandonare il
Il percorso virtuoso sulle infrastrutture che è stato
Che è stato su
Tu da da onestamente da quest'ultimo Governo perché guai se affermassimo questi programmi diventa complicato programmare determinate opere se non sia la convinzione di poterla portare in fondo e quanto sarebbe
Un danno un danno molto grave l'internazionalizzazione aprirsi l'alta formazione
Dobbiamo avere per competere gente più preparata
E e quindi non dobbiamo avere preoccupazione basti un dato su tutti
Cento mila cinesi che vengono a studiare in Europa solo novecentosessantaquattro vengono in Italia aperta la dice lunga sulla difficoltà poi di andare noi da da da altre parti a ah coinvolge quindi anche il tema del portare investimenti in Italia
è un tema rilevantissimo perché dobbiamo eliminare ogni ogni tanto del delle battute che che tra mafia 'ndrangheta o cose del genere spaventi ulteriormente
Inoltre i vecchi lavoravano anche con le bombe che cadevano quindi alla fine ci si abitua a tutto però le condizioni quando si hanno delle possibilità di scelta evidentemente evidentemente si sceglie la la scelta che si ritiene più tranquillo nulla c'è come il denaro come fluidità va laddove vi sono le condizioni di maggior convincimento che possono fruttare
Scusa scusate un secolo per perché non non si pensi che non si vogliano sottacere il problema è chiaro che esiste un problema a Banca d'Italia a livello anche di Confindustria è stata presa una posizione molto chiara quindi non non è un problema bisogna che ci sia un recupero di fiducia da parte del sistema internazionale nelle nostre istituzioni in questo evidentemente io
Risottolineo quella che è stata la linea appresa da Confindustria che aveva chiesto da tempo che un chiarimento venisse quindi non non non ci si nasconde mai dietro un dito bisogna varare il problemi in faccia questo è uno dei problemi da guardare
In modo diretto e chiaro senza senza non non confermare che all'estero in ogni incontro internazionale un tema serio
Questa mostra anche che però le nostre istituzioni quando sono credibili destano l'attenzione quindi se abbiamo la capacità di agire in modo corretto la possiamo recuperare la credibilità e devo dire che è sempre un incontro internazionale un po'di recupero di credibilità attraverso anche queste visite che vengono fatte nei diversi paesi l'italiano sta avendo questo è sempre per guardare anche l'altra metà
Del del bicchiere che quella più piena grazie
Bene ora il peso alle altre domande rapide per John Pitt
Ecco la mia domanda è proprio per Giampietro anche e dei POR scorso molto velocemente il rapporto non riceva poi con più calma
Mi sembra che manchi e vorrei capire perché non sarà certo una dimenticanza un capitolo sulla gestione della cultura del patrimonio culturale nel nostro Paese
Ora qui cioè il dottor Tronchetti Provera che con Progetto Italia credo ha dato vita a una delle iniziative a mio modestissimo parere più interessanti degli ultimi dieci anni per stimolare la cultura nel nostro Paese soprattutto il la il rapporto tra impresa e cultura però mi chiedevo ho letto sull'Economist il testimone fa un bellissimo articolo su sulla taglio alla ai fondi per lo spettacolo e quindi volevo sapere appunto se ci sono se se ci sono altre cose da dire o perché non non non se ne parla
Altre domande per Giampietro
In fondo
E Gianni Barbacetto di diaria conosciamo lei posizione le critiche da economista Silvio Berlusconi mi farebbe piacere capire più in dettaglio quali sono quelle e confronti dello schieramento di centro sinistra quindi mister Protti grazie
Bene non vedo altre mani alzate darei la parola John Pike per le risposte finali raggiante
Anche io MPA che ronza sono seri alle a questo sua ottanta aprirle a ho ma Exor come son sanno dire all'Ecopass come questione Watch ad ogni ritorno stridula sopra ho recitato in campagna fermarci Ernesto Montisi ha agito in questo l'Ama of us le sconsolato Giles
E se il cui buon ma è questo il premesso l'arma offra quel pei poiché degli ormai noto il più ove gli sport nazionali J. Fornasier segrete
A ad proprio questo Guizzi intese precise spezzino e tutto il prezzo avesse Schiele nel suo complesso emerge in modo che smentiva che la Cina cinque mucche una vittoria Session
Io vi siti Simply Red eccellenza domestica per le ore che lei c'è no che e in via visi dei a abbatterli cioè suoni subito caste che inducono logge che le ombre pazzie che essa sentiamo precisazioni Decleva sempre a San Foppa anche Riise Scredo bellezze
A sentirsi test tanto disse che Firenze civici non a quel sei ricca perfetto ma se se ne scavo che le tematiche olive inversa e questo frazione preso anche sta piazza Santo lasciano Santo alle c'era sede c'è una casa Santa da quel gesto anche se ai piedi su c'è qua ce l'ho sopra pesantezza perizia Santoro ai stando santo del va beh fu fuori ma che intuisce spreco sapeva bene Häkkinen Water Reactor dei suoi nei Petrucci mi ha trovato qui chiudono Air France cioè i Wiener sono presenti etica arancio devono e cori nostre prime smanie Barrack ma invece onde espressi dal complice scende
E o vi sia ad asse del male ma sconfitte scenate che San fruttuoso irto di Nietzsche Brachino quelli casa sente Mario Monti SerT Much complici
Ex muco decresce Much PSP Camponeschi quasi per le sconfitte su un tema clip self Sansego in modo complice cigno a Harley con largo nascondevo angiotensina Shimura Rocco
La terza auto quei tre per oltre un terzo del campione s'e stesso oggetto non c'è Competition
Hanno andata in Cabaret presepio Rizzon proletaria Cases menhir Wasp chiesto messo il sesto Camponeschi presenterei figures antitrust
Anche InfoStud compie cinque lo si molto ingresso in sommo esterni orzo Galatea Simest Monti corno necessario liquidità Clerici
A c'è il timore ma sempre l'aula che McCain risposte questo usa risorse consegno dato Argentina senza esser Tronchetti proprio veste en ma Averno sei metri le Ugo Lucchese saremmo entrati in Cina
A borsa by voto a rischio anche desco anche questa facoltà ottico che intona insomma occhi ex Grillo che tesse le anche un resa questi fatti in Cina almanacchi permea faxata sembra esserne spin me
Segesta serie se ce l'esproprio scritti eccellenze ma freccia ma ci pensa eccome pena centinaia a Mancio economiche ed è semmai esatto in Cina ridò Smith Mac Champions abbastanza sentiamo dovrà Stefano cioè ma ho un doccia a a me per una pizza esito anche apre Presena sarebbe si mescola il Longo Ivana si chiese a a tempi oscuri che ai sui guizzi che secco all'osso per dei di F. ex post Stanciuc fax a se stesse precauzionali risente
Campione spaghetti e curvi cruccio bevuto Strong esportano chioma un probabile campione svastica Reason se invece sulle laica presto piove spenta guitto
A hai un senso invece lei ha accelerò saprò eseguì Pimpa ex voi Cineas chiocciola sesto Chuck Torre San però piange Torres che celebra finché clic di terza e nel filtro reso queste cauto l'assenza di casa
A
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A mobile voleva santo del tosa finché non è fax sei e sporchi voi pagata attenzione Parque trimestre proiettili esangui lecco Mercedes
Per l'IVA
Primo che spalle blasé esce Africa che sicuri Samoa questo quest'mare monti e basta
A Mancio votarsi inquisendo senza le le scende si smorza Chris Furness previdenza of
Richiese precise note blues Mecca Pescara Lecce però tipo immarcabile Shin più volte risponde che Amx performance Betlemme X
Per questo vi suona e suona il venticinque stupra sui nostri anche scritte cinismo Pirelli
Prassi Endesa anche all'estero le cinque se Ganz profondo se o ai occulto
Vuole ripetere sempre le affermando quel fine litri ma imponente servano proprio vissuto quando Santo qualche avversario qui ci segue nefasto Mac von Mises buono Zoppolato il mercato le singole cioè
Anche
Bene io ringrazio John Peter ringrazio vota l'attenzione ringrazio il professor Monti dottor Tronchetti ai Venier Salza al prossimo numero dell'Economist