Le sfide del Governo

Buonasera a tutti grazie della vostra presenza qui se marinati all'ultima sera di questa festa provinciale dell'Unità
è stata ricca di appunti agli appuntamenti di approfondimento politico abbiamo discusso di tantissimi temi del governo locale del governo nazionale
E l'abbiamo fatto insieme a molti esponenti del governo ai leader politici
Questa sera siamo qua per parlare delle sfide del governo quando sono ormai passati i primi cento giorni
Quando siamo nel pieno del dibattito sulla prassi una legge finanziaria e dovrà essere una legge con il duplice obiettivo di ieri stanare informa il bilancio dello Stato
Disastrata dopo cinque anni terribili di Governo Berlusconi nello stesso tempo di di rilanciare lo sviluppo
Prince esame sessanta Andrea De Maria segretario dei Democratici di sinistra di Bologna
Gennaro Migliore presidente del gruppo di Rifondazione Comunista alla Camera dei deputati
Antonia la falsa deputato dell'Ulivo
Stiamo aspettando vale senta Pizzinato inizierà Zahra
Lascia la parola dando danzano mite caporedattore linea Repubblica Bologna etnie condurrà questa intervista grazie
Buona sera
Ma credo che non si possa non cominciare un l'attualità
E allora vedevo che il tema nel dibattito e le nostre idee dell'Italia di oggi allora voglio chiedere innanzitutto ai nostri tre ospiti poi diventeranno quattro se le idee per i per l'Italia di oggi sono idee che contemplano l'ipotesi che un consigliere economico del Presidente del Consiglio stili un piano per la Telecom lo invia al presidente della Telecom
Se tutto questo fa parte delle idee il governo che che che avete hanno domandato capisco provocatoria ma vuole introdurre un tema un po'più complicato rispetto alla qualità ma vale anche la domanda sull'attualità cioè quale deve essere il rapporto tra l'esecutivo è un'azienda privata sia pur concessionaria di telecomunicazioni come la Telecom cioè quale deve essere il rapporto tra il pubblico e il privato
Non so se voi a cominciare la forza
è un po'più più provocatoria la tua domandando e
Diciamo è un
Si potrebbe quasi dire che è come sparare sulla Croce Rossa con la con la stampa che abbiamo in questi giorni
Su un
Un errore concettuale
Più e prima ancora che pratico ma
Sicuramente
Lo metto nel conto della delle ingenuità del voler far bene di voler produrre suggerimenti utili ma sicuramente un errore diurna
Gravità molto molto rilevante di cui si stanno mi sembra leggendo i giornali di oggi traendo le conseguenze
Di mio ci metto un purtroppo ma inevitabile insomma non mi pare che
Se vogliamo dire qualcosa di più
Sostanzioso diciamo così ecco non commettere il l'errore di guardare il dito anziché la luna
Credo che
In questo modo forse offro un argomento sul quale Gennaro Migliore vorrà lavorare
Credo che le difficoltà la debolezza di divisione strategica che ha segnato
Quest'ultima fase
Di Telecom anche particolarmente quest'ultima fase di Telecom dentro cui sì colloca l'errore commesso beh spinge a fare una riflessione
Più di fondo
Sul fatto cioè che
L'affanno con cui nel decennio scorso sono state perseguite le pratiche gli obiettivi
Di
Privatizzazione e di arretramento diciamo della macchina pubblica
Dalla dalle attività economiche direttamente produttive di beni e servizi bella riflessione da fare assi e che
Lo Stato si è ritirato la macchina pubblica abbandonato ha restituito al mercato attività produttive di beni e servizi
Che dovevano essere anche secondo me restituite al mercato ma i processi di privatizzazione hanno preceduto i processi di liberalizzazione
E quindi più che a restituire almeno ad un mercato che non si è riusciti a costruire adeguatamente forte e competitivo
Si sono create delle condizioni di
Privatizzazione di quasi non opportuni
E in questo regime di sostanziale
Monopolio in questo regime sostanzialmente monopolistico
Le capacità di progettazione strategica le istanze di investimento le capacità di
Politica industriale in questi grandi gruppi non sono state messe alla frusta e i risultati purtroppo si vedono e si vedono pesantemente
Comprendo che naturalmente
L'incidente grave in cui
Che è occorso il Governo in cui è caduto il governo che ha coinvolto direttamente il presidente del Consiglio
Sì è un incidente che vale esplorato fino in fondo va illuminato fino in fondo per creare
Ulteriormente consolidare gli anticorpi necessari affinché qualcosa di questo genere non si ripeta però accanto a questo io credo che valga la pena di fare una riflessione più generale ripeto non per mettere in discussione
La restituzione al mercato
Di questo genere di attività ma per far sì che questo genere di attività siano messe effettivamente sul mercato e sia costruito un mercato che cioè non si dimentichi quello che in realtà abbiamo sempre saputo
Che i mercati non sono un fatto di natura sono delle istituzioni sociali che hanno bisogno di essere regolate quando funzionano e di essere create costruite quando non ci sono
Grazie migliore credo che ad elementi per allora un agente che un attimo la domanda iniziale con un'altra un altro aspetto chi c'è chi sostiene che
Questo episodio e questa è il dibattito che mi è sorto intorno rischia di portare alla creazione di una nuova forma di ieri o comunque di qualcosa che ci assomiglia lei cosa ne pensa
Innanzitutto buona sera
A tutti a tutti ringrazio molto per l'invito i compagni
Che hanno organizzato questa festa compagna la federazione dei DS di Bologna
Mi pare una buona occasione questa discutere con uno dei delle platee che ha contribuito in maniera più rilevante all'affermazione del nostro governo di un aspetto così delicato
Che riguarda in realtà non solamente la vicenda specifica ma il rapporto che esiste oggi tra lo Stato e la parte economica della società e retta dai private
Vorrei fare innanzitutto per una considerazione su Telecom
Quando io dico Telecom penso immediatamente a quei lavoratori e quelle lavoratrici sulla testa del quale si sta facendo l'ennesima operazione che potrebbe produrre uno spacchettamento da perdita di posti di lavoro un'idea insomma secondo la quale gli uomini e le donne che fanno la ricchezza di un Paese e di un'azienda vengono sempre dopo le operazioni di carattere finanziario che hanno caratterizzato anche nel corso di queste recentissimi anni la storia di uno delle aziende strategicamente più importante per il nostro Paese
Ed è solo l'anno scorso c'è stata la fusione tra Telecom e Tim
E oggi la crisi
è stata annunciata dalla annunciò appunto dello scorporo di Tim dalla vendita
Per fare cassa per recuperare il disastro gestionale
Di questo consiglio d'amministrazione retto da uno dei rappresentanti i più importanti del cosiddetto salotto buono dell'economia e del capitalismo italiano
E questo è stato fatto sostanzialmente in assenza di una qualsiasi comunicazione del progetto industriale
Che prima ancora della discussione più generale che va fatta sulle privatizzazioni riguarda una responsabilità sociale dell'impresa
Io penso sono sempre stato convinto che le imprese soprattutto quanto più grandi sono le loro responsabilità sul piano nazionale
Debbano rispondere alla società non debbano rispondere alla politica come in maniera grossolana e anche in maniera scorretta è stato detto da qualcuno
Accusando di dirigismo chi diceva che bisogna ritornare ad un pieno controllo del pubblico sugli indirizzi generali dell'economia e della politica industriale del nostro Paese
Noi dobbiamo essere in grado di conoscere quali sono
Le intenzioni i Progetti su uno di quei settori sui quali altri Paesi penso la Germania la Francia la stessa Gran Bretagna
Hanno mantenuto non solo un solido
Impianto pubblico anche per indirizzare poi la concorrenza per dare un'adeguata un adeguato servizio per avere anche una politica delle tariffe che fosse adeguata a quelle che sono le esigenze del mercato in questo caso ma anche perché non si può essere colonizzati io credo come sarebbe avvenuto se non si interverrà rapidamente sul settore delle telecomunicazioni
Da potenze industriali ed economiche che fanno affari del nostro paese e poi appunto non hanno nessun tipo di responsabilità sociale
Quindi questo è questo il motivo per il quale noi innanzitutto abbiamo detto che saremmo stati contrari allo spacchettamento ed è il motivo per il quale chiediamo un nuovo intervento pubblico in economia a partire da quelle che sono le strutture fondamentali sulle quali si reggono questi asset strategici ci sono delle cose che non possono trasferirsi non possono circolare non sono merci qualsiasi
Non si può trasferire in un altro Paese la nostra rete autostradale
Non si può trasferire in un altro Paese la nostra rete dell'Energia del gas dell'acqua delle telecomunicazioni
Noi pensiamo che un Paese oggi avanzato anche in un sistema dove c'è l'economia di mercato debba vere il controllo
In proprio di questa attività
Ed è per questo per rispondere alla domanda che non è che pensiamo ad una nuova IRI a parte che la migliore stagione probabilmente del rilancio complessivo dell'economia italiana è stata quella del primo centrosinistra
Quella legata alle grandi nazionalizzazioni quelle che ha portato la luce elettrica in tutte le case italiane
E che poi ha determinato anche una condizione per lo sviluppo e l'innovazione tecnologica io penso che l'industria pubblica italiana quando ha inventato per esempio la fibra di poliestere e diventata leader in tutto il mercato mondiale della chimica e poi si è privatizzato nel settore della chimica sono arrivati dei rapaci
Padroni che l'hanno venduta e che l'hanno sbalordito usata perdendo quello che era uno degli asset strategici della competizione internazionale del nostro Paese sentiamo sempre
Che i più illuminati tra i rappresentanti dell'economia di mercato dicono che l'Italia non compete
Perché a un profilo basso sul piano della innovazione tecnologica del contenuto tecnologico della propria produzione
Io penso che senza un investimento del pubblico su grandi temi quello della tecnologia avanzata delle telecomunicazioni è sicuramente uno di questo avremmo delle difficoltà sempre crescenti
Ed è per questo che io penso che domani nella conferenza dei capigruppo che faremo avremmo fatto bene ad assumere il problema che il Governo parli della vicenda complessiva del rapporto tra grandi filiere dell'economia italiana e del Governo e del ruolo del pubblico
Perché penso che come veniva qui detto
Le privatizzazioni non sono state un accidente della storia una pioggia acida che si è abbattuta in maniera imprevedibile sulla nostra economia
Le privatizzazioni sono state il frutto di un ragionamento più o meno condivisibile che però oggi a dieci anni di distanza dà dei frutti che sono quanto meno avvelenati
Perché io penso che se le grandi crisi che oggi i sistemi privatizzati vengono ad a vere sono solamente colpa della mancata liberalizzazione del sistema si sbaglia secondo me l'approccio perché il problema ripeto di alcune
Del capacità
Industriale del nostro Paese non possono vivere di una competizione come in altri settori e differente a vere
Il controllo delle telecomunicazioni e avere il controllo della fabbricazione dei mobili è una settore di merci completamente differente che non è sottoposto alla semplice concorrenza e liberalizzazione
Per questo io penso che oggi il nuovo intervento pubblico debba partire da una considerazione autocritica
E cioè dire se coloro i quali oggi sono anche al governo siamo alleati
Hanno fatto le privatizzazioni dieci anni fa considerano un vantaggio averle fatte
Sia dal punto di vista delle casse dello Stato sia dal punto di vista della tenuta occupazionale sia dal punto di vista oggi della competitività del sistema italiano
Nel sistema economico internazionale noi di questo vorremmo parlare prima ancora che di parlare di un soggetto pubblico che qualcuno chiama IRE qualcun altro potrebbe chiamare in un altro modo noi vorremmo parlare
Dell'idea secondo la quale quelle politiche di mercato sono state
Affidati o meno
Immani
Che avrebbero potuto sviluppare la nostra economia e arricchire il nostro Paese oggi noi dobbiamo parlare del declino industriale dell'Italia
E penso che parte consistente della ripresa sia un nuovo investimento pubblico lo abbiamo detto in tante forme lo vogliamo fare in forme diverse che non siano solamente quelle statali io penso che oggi una componente essenziale del pubblico sia la partecipazione degli enti locali delle amministrazioni regionali delle Public Company diciamo così che anche in questa Regione per esempio come in altre si stanno sperimentando verifichiamo se oggi il ruolo del pubblico e la partecipazione democratica possono essere dentro
Questo percorso di rilancio oppure se dobbiamo rassegnarci al fatto che Tronchetti Provera di oggi o il più grande di ieri prendono i soldi e scappano e questo sinceramente non ci sta bene
Benvenuto Paolo Cento
Buonasera
Stiamo parlando di
Rovati Prodi
Pubblico privato nell'economia cento mi sto facendo riassunto
Poi su su la sua domanda
No no no no adesso
Vado su De Maria al quale rivolgo mentre domani è stata fatta fino adesso e l'ultima parte dell'intervento di migliore
Introduceva un aspetto che in qualche modo la riguarda direttamente perché essendo lei è segretario provinciale Adler esploderà rendesse delle responsabilità anche sulla politica locale e il tema del della presenza del pubblico nelle aziende partecipate è un tema anche questo oggetto di grande discussione che in qualche modo riflette lo stesso dibattito che vale a livello nazionale prego
Sì grazie
Io credo che s'dobbiamo vedere quello che sta accadendo
Siamo distinguendo alcune questioni che abbiamo di fronte a noi
Prima più semplice questo fax che consigliere economico del presidente del Consiglio aveva inviato
Direzione diciamo a Tronchetti Provera la direzione di Telecom che mi pare un tema che si è risolto con un'assunzione di responsabilità da parte del consigliere economico del Presidente del Consiglio che ha scelto di dimettersi
Siamo stati di fronte diceva la forza prima ha un evidente ingenuità da parte di una personalità indubbiamente autorevole dello staff governativo che appunto apre assunto diciamo le proprie responsabilità e si è dimesso
Da questo punto di vista io inviterei anche noi insomma i nostri elettori nostri militanti a non farsi puoi fare lezione da Silvio Berlusconi che sinceramente motivi per dare lezione a noi di moralità proprio non ne ha insomma ecco o diciamo di modalità
Con cui va costruito il rapporto tra la politica e l'economia
Detto questo indubbiamente questo è stato un fatto negativo presentato anche un danno d'immagine per il governo appunto per fortuna si è risolto con questa assunzione di responsabilità
Poi c'è un secondo tema che riguarda la Telecom io qui sono d'accordo con le cose che diceva
Compagno migliore prima
C'è un grande problema che ha due aspetti uno riguarda il destino di molte migliaia di lavoratori peraltro diciamo con livelli di professionalità altre persone di qualità
Non solo siamo hanno un problema di posto di lavoro ma che attengono anche siamo alla risorsa umana che quelle persone rappresentano per il nostro Paese e poiché c'è un tema che riguarda un'impresa che ha una grande importanza per l'Italia che gestisce un settore strategico per la stessa sicurezza del Paese se vogliamo o no oltre che per il suo sviluppo economico e così via quindi bisogna conoscere rapidamente quale sia il piano industriale ovviamente piano industriale spetta a chi oggi ha il compito di dirigere quella di Enda
E credo che tutti noi auspichiamo che quel piano industriale sia un piano che consenta di affrontare una situazione di particolare criticità credo che con grande libertà ognuno dovrà valutare il piano industriale quando sarà no
Poi c'è un tema che riguarda il rapporto fra politica ed economia
Ora io credo che come altre cose in Italia c'è rischio su questo punto di oscillare tra posizioni fra loro spesso molto diverso è anche estreme
Mentre credo ci sia diciamo un punto di vista di buon senso che dovrebbe siamo consentirci di affrontare questa questione indubbiamente complicata
C'è un sicuramente uno spazio di autonomia che riguarda la guarda né impresa e la loro direzione
Qui è giusto che la politica non entri com'è giusto che non entri nelle dinamiche specifiche di mercato
Però io non credo che la politica quindi il governo la del sistema democratico
Si debba limitare a dettare regole al mercato e che può il suo compito finisca lì Pato è una questione che abbiamo discusso anche l'anno scorso quando ci fu il caso cosiddetto Unipol
Secondo me la politica alla luce del sole anche il compito di indirizzare le dinamiche del mercato
In che modo sia con gli strumenti legislativi sia utilizzando risorse finanziarie
Traverso la lega la leva fiscale attraverso l'utilizzo di risorse finanziarie
Per esempio ritengo che sia importante questo credo sia importante anche che lo diciamo i cittadini
Il fatto che nella nuova Finanziaria ne trenta miliardi di cui si ragione non ci sia solo una parte di manovra che inevitabilmente dedicata agli obiettivi europei ad obiettivi di rigore finanziario
Ma si stia ragionando di come trovare risorse da impegnare lo sviluppo del Paese
Da investire nell'università nella ricerca Nesta
Nella scuola verso i giovani e giovani generazioni e anche da investire nel sistema delle imprese
E credo che quelle risorse anche gli sgravi fiscali e anche tutti i meccanismi che al sistema pubblico per agire sull'economia
Debbano essere indirizzati a promuovere investimenti produttivi investimenti nell'innovazione tecnologica investimenti nella ricerca
Cioè credo che la politica abbia il compito di indirizzare le dinamiche del mercato e anche di indirizzarle in una direzione che favorisca e sostenga lo sviluppo del Paese e la necessità che l'Italia si rimette in movimento
Certo che questo si fa anche attraverso una nuova normativa per le impresa una maggiore trasparenza nelle loro dinamiche interne una maggiore solidità
Dei loro strutture le loro strutture di direzione ma anche attraverso appunto la capacità di concentrare risorse finanziarie verso quelle realtà che investono nello sviluppo del Paese ora questa attitudine diciamo innovatrice dinamica
Nel rapporto col sistema delle impresa io credo che nella realtà la bolognese l'abbiamo dimostrata in quei in quei settori dove abbiamo innovato di più lastra di sternale presenza della della pubblica amministrazione e nella gestione dei servizi
Se per esempio nei paragoniamo quello che abbiamo fatto sulla quel pool Gasco nera
E la situazione di difficoltà che viviamo rispetto al sistema del trasporto pubblico locale
Vediamo che dove abbiamo fatto scelte innovative abbiamo portato a casa anche dei successi mi fa piacere
Citazione che fatto migliore poi sulle caratteristiche di era che il compagno di Rifondazione a Bologna sono anche idee diverse c'è stata una discussione io credo che alla fine la presenza nell'Unione anche di punti di vista DiVersi
E di identità diverse aiuti spesso a trovare una sintesi positiva molto di più di quello che a volte anche noi stessi temiamo insomma
Ma indubbiamente dove il pubblico ha fatto una scelta innovativa
E mantiene la direzione l'indirizzo strategico ma aperto anche risorse finanziarie private e si è misurato con una sfida come quella appunto della nascita di era si è realizzato una società che produce utili per i Comuni
E quindi che mette in circolo risorse finanziarie per gli enti locali in un momento di grande difficoltà della spesa pubblica e che era presente un interlocutore fondamentale ormai nazionale
E forse anche europeo diciamo in un settore in un mercato molto molto significativo ed importante garantendo nello stesso tempo servizi efficace i nostri cittadini quindi io credo che il ruolo della politica ci debba essere non possa essere però diciamo messo in campo con gli strumenti del passato non perché allora fosse tutto sbagliato è vero credo anch'io che siano state fasi importanti in cui la spesa pubblica in Italia è stata anche un elemento dinamica della crescita sicuramente lo è stato in questa regione
E a Bologna e però
Con strumenti nuovi che fanno i conti con l'attuale contesto economico sociale credo che la politica debba avere un suo ruolo attivo trasparente alla luce del sole fatto conoscere i cittadini in obiettivi condivisi col sistema dell'impresa di sviluppo del nostro sistema economico
Cento ha capito un po'al tema che questa prima tornata io ho iniziato dicendo provocatoriamente che il tema di dibattito è l'idea del governo centrale da del governo c'è anche che per il il consulente conobbe presa del Consiglio mandi dei fax a un'azienda privata che sta decidendo cosa fare del suo futuro
Questa è la provocazione che però serve a introdurre il rapporto tra lo Stato dell'impresa
Certamente non c'è il fax che viene mandato dal consigliere economico
Ai vertici di Telecom però credo anche che bisogna dare atto a Rovati di aver compiuto un gesto che in Italia quasi mai nessuno compie quello di assumersi una responsabilità in base a quella responsabilità di annunciare e praticare le dimissioni dall'incarico che sfida io credo un gesto di grande stile di grande rispettabilità che sgombera il campo da quello che è stata la prima fase della discussione sulla vicenda Telecom e la riporta invece a quello che è il rapporto
Che ci deve essere tra politica
Ed economia rapporto che ci deve essere tra politica e impresa
Io credo la considerazione che a me viene da fare e credo che emerge non solo di fronte al caso Telecom
Manca quanto sta accadendo contemporaneamente sulla vicenda Alitalia c'è un'azienda la compagnia di bandiera ancora invece fortemente controllata dal ministero del tesoro sia una grande azienda come l'Alitalia dall'altro una grande azienda come la Telecom
E quello che è mancato in questi anni e che credo sta alla base di della crisi di questi due importanti settori che sono settori decisivi
Per l'economia di un Paese del settore delle telecomunicazioni nel settore del trasporto aereo sta proprio nel fatto che la politica affatto troppi passi indietro che la politica è stata troppo subalterna nel corso degli ultimi dieci quindici anni a quelli che sono stati
I poteri economici e l'eccesso di un ruolo della finanza che spesso è un ruolo speculativo e non produttivo rispetto alle scelte che devono essere compiute per portare
A compimento Progetti di trasformazione economica di trasformazione aziendale
E quindi come qual è il punto il punto io credo è quello non solo di fare un bilancio sulle privatizzazioni sul fatto che in questo Paese con
Un eccesso di ideologia Isma'negli ultimi dieci quindici anni ogni volta che si pronunciava la parola privatizzazione vi era una corsa a dire che era la scelta economica vincente dal punto di vista del piano industriale dal punto di vista della gestione
Ma credo che bisogna oltre a rimettere in discussione l'idea e l'ideologia che ha portato alle privatizzazioni bisogna anche rimettere in discussione l'idea che la politica deve stare un passo indietro rispetta l'economia rispetto alla finanza semmai
Oggi la discussione da fare eccome ricostruiamo un ruolo della politica che sia un ruolo di programmazione che si dà un ruolo di razionalizzazione che sia un ruolo che pur rispettando l'autonomia del mercato
Che pur rispettando l'autonomia delle scelte aziendali sia capace di indicare l'indirizzo dello sviluppo economico del Paese
Anche perché esse e l'Effetto di una separazione di una subalternità meglio delle corde la politica rispetto all'economia quale è quello che quando si tratta di mettere in campo scelte che portano profitti soprattutto sul mercato finanziario li fanno i privati
Nel momento in cui però ci sono le perdite nel momento in cui ci sono i debiti e poi è la politica che deve correre in soccorso deve farsi carico sulla società e sulla collettività e sulla spesa pubblica di quelli che sono gli effetti disastrosi di gestione qui si parla della crisi della politica ma quand'è che in questo Paese si apre una discussione seria sulla crisi dell'imprenditoria italiana sul fatto che c'è una borghesia che non
Che non paga mai il proprio conto
Io credo che questa la discussione che bisogna aprire nel Paese che credo anche in Parlamento bene ha fatto il Governo
A a dare la disponibilità e ad accettare quello che io credo sia un confronto necessario in Parlamento nei prossimi giorni non sulla vicenda del fax perché la vicenda del fax è stata risolta dalle dimissioni di Rovati e credo che ben poche parole bisogna aggiungere ma a portare in Parlamento una discussione che deve riguardare il futuro dell'economia del nostro Paese il rapporto che c'è tra politica economia grandi processi industriali
Bisogna anche io credo in termini di discussione di questa legge finanziaria credo poi avremo modo di entrare nel merito e però se io penso al modo in cui è stato trattato
Il vertice delle Ferrovie dello Stato e alle liquidazioni d'oro che sono state pagate che stanno per essere pagate nei confronti dei vertici delle Ferrovie dello Stato
Qui anche rispetto ai la classe dirigente del nostro sistema industriale sia essa classe dirigente pubblica e classe dirigente privata forse un elemento di moralizzazione per cui non solo sbagli
I piani industriali e non solo non sei in grado di rilanciare l'azienda cui gli anni Mezzacapo ma addirittura prendi anche liquidazioni d'oro per andartene io credo che questo è un Paese non lo può più accettare
E anche nel centro sinistra in nel momento in cui giustamente chiamiamo a rigore
Rispetta la spesa pubblica e giustamente ci accingiamo a fare delle scelte che sono anche su scelte pesanti
Rispetto alla spesa pubblica nel nostro Paese io credo che però anche questo tema dovremmo cominciarla portare avanti ad affrontarlo e a individuare delle vie di soluzione ecco io mi auguro che la vicenda Telecom così come la crisi perché il nostro Paese paradossalmente mentre tutti i dati e gli indicatori economici dicono che siamo in crescita anche dal vertice del Fondo monetario internazionale
Per quei parametri che ammesse non sempre convincono che sono parametri puramente economici e che quasi mai fanno i conti con alcuni indicatori ambientali e sociali che dovrebbero diventare parte
Del dibattito economico però questo paradosso di un Paese in crescita
Dal punto di vista economico e che invece Cia alcune delle sue principali aziende pubbliche e private che vivono una condizione di profonda crisi io credo dovrebbe allarmarci e dovrebbe diventare oggetto
Di una riflessione profonda del centro sinistra è anche della proposizione di una nuova politica industriale
Archiviato il caso
Tele comma io vorrei invitarvi a riflettere su questo
Questo governo ha un margine tranquillizzante la Camera ha un margine risicatissima al Senato allora vi chiedo uno sforzo di di verità
Adesso all'esame di maturità non c'è più commissario esterno fanno l'esangue esame lo fanno diritti gli insegnanti interni quindi siete in grado di fare un esame a vostra volta da più siete in grado di far riesame da soli insomma lì vi chiedo di dare un giudizio su questa prima fase
Dell'attività del Governo magari indicando quali sono secondo voi
I punti in cui c'è stata un ambone indiscreto una discreta attività governare sul muro di una Matilda di governo positiva e punti invece in cui c'è stata più difficoltà i punti in cui si rischia di inciampare più più facilmente
Non so se vogliamo seguire la sequenza di prima oppure
La forza la favola seguiamo una sequenza
Dopo magari raccontino decidere tu altrimenti
Per ragioni di cortesia finiamo finiamo in silenzio
Ma
Io ho ascoltato pare fosse proprio martedì
Della scorsa settimana
A un seminario dei gruppi dell'Ulivo di Camera e Senato
Precisamente Romano Prodi dichiararsi consapevole del fatto
Che il governo in questa
Prima fase di attività
Ha chiesto sostanzialmente
E anche ottenuto
Dalla sua maggioranza ma attraverso la sua maggioranza dal Parlamento
Una condizione di particolare favore sostanzialmente
Diciamo l'urgenza di alcuni provvedimenti e per l'appunto il dato estremamente
Risicato dei rapporti di forza al Senato
Hanno spinto in qualche caso poco direi persino
Costretto il governo
Per ciò che riguarda il Senato a ricorrere in modo intensivo al voto di fiducia
E per ciò che riguarda la Camera hanno non toccare ciò che il Senato avesse già approvato per non riproporre diciamo un confronto difficile ansiogeno nell'aula del Senato
Da la consapevolezza di questo stato di cose naturalmente la la condizione necessaria una premessa per
Diciamo
Corregge o cercare di porre riparo porre rimedio
A questo stato di cose e consentire al Parlamento di svolgere quell'azione
Di confronto di dibattito d'intervento sull'azione di governo che ciò che è caratteristico appunto
Delle democrazie
Parlamentare però dire che la domanda
Di balsa meglio la domanda
Più direttamente politica non non non mi pare che voglia di guardare particolarmente come questa situazione si riflette nella vita parlamentare nella relazione tra Governo e Parlamento ma sulla prospettiva insomma sostanze
Ma io
Sulla prospettiva
Sono sostanzialmente ottimista
Io credo che
A difesa del lavoro di questo governo
Si stia
Una condizione per un certo verso diciamolo pure così negativa
E cioè la consapevolezza nella maggioranza
Che
I limiti dei rapporti di forza parlamentare
Consentono un dibattito aperto molto franco molto duro anche dove venisse ritenuto necessario
Ma impongono
Una coerenza d'azione d'una capacità di convergenza sulla base peraltro di quello strumento programmatico che è stato molto criticato ed anche irriso in campagna elettorale per il suo volume le famose duecentottanta
Cartelle del programma dell'Unione ma che invece si sta rivelando un efficacissimo strumento di lavoro
E accanto a questo metto anche
Una difficoltà nella opposizione che sta divenendo via via manifestarsi in questi giorni
Abbiamo avuto due dichiarazioni da parte della BCE da parte della della lega sempre revocabile naturalmente ma insomma che in qualche modo segna hanno
Se non la fine della Casa delle Libertà però problemi assolutamente
Significativo
Ma accanto a questo è naturalmente più ancora che questo e io vedo e questo mi rende ottimista appunto la forza del Governo
Beh su su due questioni di straordinario rilievo
La discussione prima questione penso appunto alla
Al passaggio diciamo dalla Di Pietro
Dalle risoluzioni parlamentari che hanno approvato il DPEF alla costruzione della finanziaria
Io qui ho una versione
Persino capovolta rispetto a quella di alcuni commenti di stampa
Una certa asprezza che è anche presente nella discussione tra le forze della maggioranza
Sulla scrittura della finanziaria
Io non lo considero un segnale di pericolo è un elemento di debolezza lo considero una manifestazione di forza cioè una manifestazione di consapevolezza
Che la discussione il confronto può essere assolutamente libero e forte perché c'è la convinzione nella Unione che appunto
Diciamo la condivisione programmatica è sufficientemente forte da garantire che si giungerà ad un altro modo unitario
E accanto a questo vedo un altro elemento che è quello della straordinaria efficacia con cui il Governo si è mosso
In una situazione drammatiche e pericolosissima sul piano internazionale
Ora io non vorrei che sottovalutassimo non credo ci sia stata sottovalutazione in nessuno di noi
Della pericolosità della spirale che siede innescata
Con la
Il combattimento aperti tra milizie Hezbollah
Dal Libano verso Israele e la reazione israeliana
Con l'intervento militare e persino l'occupazione della di fasce di territorio libanese
Se la comunità internazionale non fosse intervenuta con una decisione tempestività determinazione
Credo che nessuno sia in grado fosse in grado di prevedere sarebbe stato in grado di prevedere verso quali esiti si sarebbe progressivamente mossa aggravandosi quella crisi
Ora non c'è dubbio che il Governo italiano è stato protagonista
Nella segnalazione della drammaticità della situazione
Nel pretendere che la comunità internazionale agisse tempestivamente
E nel formulare le proposte attorno alle quali è stato possibile Rizzari una convergenza alla scala internazionale
Se io confronto l'azione che è riuscita a svolgere in questa circostanza il governo italiano
Con la vicenda non non lontana con la vicenda degli ultimi quindici anni cioè se penso al ruolo
Che è anche
Non voglio dire soltanto posso anche non dire soprattutto ma sicuramente in modo significativo grazie all'azione del governo italiano
L'Europa è riuscita a giocare in questa situazione
Il fatto che attraverso l'azione dell'Europa si sia si sia usciti dall'unilateralismo che ha contrassegnato dieci anni di politica internazionale
Sì sì acconsentito all'ONU di uscire dalla sua condizione di minorità e di paralisi si io confronto tutto questo
Con il comportamento di un'Europa che all'inizio degli anni Novanta
In in prima istanza in qualche modo si è colpevolmente resa corresponsabile
Dei conflitti nella ex Jugoslavia
E poi è stata impotente ad osservare la dinamica di quei conflitti ha dovuto chiedere l'intervento degli Stati Uniti d'America oppure penso alla al come si è drammaticamente divisa l'Europa anche per responsabilità del nostro paese del governo Berlusconi allora
Di fronte alla decisione drammaticamente sbagliata e che si sta dimostrando drammaticamente inefficacia degli Stati Uniti d'America di condurre quella cosiddetta azione preventiva in Iraq se confronto questi due eventi
Rilevanti sine drammatici degli ultimi quindici anni
Con ciò che siamo stati capaci di promuovere in questa vicenda dico francamente che ci siamo
Trovati di fronte ad un consolidamento nel rapporto con l'opinione pubblica di questo governo che rende davvero difficile pensare ad una sua difficoltà da questo punto di vista io sono ottimista penso che la coesione della maggioranza e la forza delle proposte
Sul piano interno come sul piano internazionale svolgeva un aggravamento della crisi dell'opposizione e quindi ci consentirà di avere quel maggior respiro e restituirà finiscono avevo cominciato al parlamento un ruolo che è stato effettivamente in qualche modo compresso in questi primi mesi
Un po'attiviamo un po'la sequenza volevo coinvolgerebbe Maria la forza sostanzialmente da un sei al governo che diventasse in mezzo grazie all'in alla missione
Iniziativa è la missione in Libano secondo lei
Ah se almeno dire a me io sto a chiusure
Le pagelle quelle calcistiche sono sempre molto bassi sarà capigruppo Api Esso no comunque sì anch'io da una valutazione positiva
E guarda con ottimismo alla ideologico invitato anche a cercare di individuare i punti di crisi è sul tappeto che per voi un po'diffusi a Firenze la fallì agli altri due nelle prime due fanno
Forte
No adesso ma tornerò anche su questo punto prima però sa vorrei che ragionassimo insieme su cosa sono stati questi primi mesi della maggioranza di centro sinistra e del governo di centrosinistra
Ma intanto ricorderete che molti autorevoli commentatori e anche diciamo l'altra parte politica la cosiddetta Casa delle Libertà aveva pronosticato prima di tutto che si sarebbe realizzato il cosiddetto ingorgo istituzionale
Poi adesso fuori o se lo sono dimenticati tutti ma se vi ricordate subito dopo le elezioni ci dissero no ma adesso voi a fare il governo ci metterete dei mezzi perché a Wim Pantani erette per eleggere le prime cariche dello Stato Bezzi
Stato letto
Bene brillantemente il presidente della Camera presidente del senato mi pare entrambi stiano lavorando molto bene stanno guadagnando un'ampia fiducia degli italiani e poi successe un fatto che credo a tanti che sono qui insomma
Dà anche un motivo di particolare orgoglio che l'elezione di un uomo straordinario come Giorgio Napolitano la Presidenza della Repubblica
E questo è un risultato importante della coesione della coalizione di centro sinistra col governo ha iniziato a lavorare esso Antonio parlava della politica estera
Cosa c'avevano detto sulla politica estera due cose perde erette ruolo internazionale che Berlusconi aveva saputo conquistare con le tante amicizie che sosteneva di essersi fatto in giro per il mondo
In particolare perderete rapporto di amicizia con gli Stati Uniti d'America e questo rappresenterà un grande problema per l'Italia e poi comunque la vostra maggioranza si dividerà sulla politica estera immediatamente perché avete delle posizioni troppo distanti cos'è successo
Italia aree a ritrovato diciamo una prestigio internazionale che mancava da sicuramente dagli ultimi cinque anni ma forse insomma che in questo modo non avevamo ancora visto nella storia d'Italia
è alla testa di una ripresa del ruolo dell'Unione Europea
E
Facendo un discorso serio con gli Stati Uniti da veri amici degli Stati Uniti e quindi con il coraggio di dire a testa alta l'amministrazione statunitense che è stato un errore la guerra all'Iraq e quindi ritirando le nostre truppe dall'Iraq e però diciamo essendo pronti ad assumere le nostre responsabilità in Libano alla guida della coalizione delle forze di pace in Libano abbiamo ritrovato anche una forte credibilità con la stessa Amministrazione degli Stati Uniti
Che nel momento in cui è interessato a un percorso di pace in Libano
E trova inevitabilmente più importante un interlocutore
Nell'Italia che sia autonomo che possa parlare col mondo arabo che possa agire con quell'efficace il Libano piuttosto che un'Italia servita come era quella del governo Berlusconi che alla fine era meno utile alla stessa politica degli Stati Uniti d'America
Questo è successo in politica estera
E tutto questo l'abbiamo fatto con una grande unità della coalizione
E anche con l'appoggio convinto del movimento per la pace
Quante quella manifestazione ad Assisi con in testa Alma al corteo della del movimento per la pace porta Olmo è stato un fatto straordinario noi stiamo concretamente realizzando con la nostra politica estera l'articolo undici della Costituzione
E lo stiamo facendo con un'unità fortissima del centrosinistra
Poi c'è stata l'azione di un ministro Bersani sulle liberalizzazioni
Anche qui si è lavorato insieme perché in quel caso si è fatto una scelta virtuosa che punta sui giovani con le sulle forze innovative della società e che vuole rompere quei privilegi consolidati
Che hanno bloccato lo sviluppo dell'Italia e che hanno e che impediscono anche a tante porte energie che ci sono prima di tutto nelle giovani generazioni di esprimersi e anche questo lo abbiamo fatto con una forte coesione della coalizione
Vuol dire che i problemi non ci sono
No dei problemi ci sono è evidente che una maggioranza di tredici partiti diciamo è difficile da governare
è evidente che i numeri al Senato in particolare sono numeri difficili evidente che a volte anche fra le nostre forze si sviluppa lo momenti di dialettica anche difficile
E questi sono dati strutturali si affrontano ancora di più rafforzando l'azione di governo
Si affrontano lavorando sulla riforma del sistema politico
Per questo io penso che il nostro progetto dell'Ulivo come quello della sinistra europea a cui sta dando vita a Rifondazione siano fatti importanti perché possono stabilizzare il sistema politico possono dargli più forza possono Greta creare aggregazioni politiche più ampie che abbiano solidità al centro sinistra
Credo che queste sfide le possiamo affrontare
Con la serenità del lavoro positivo che abbiamo alle spalle anche delle prove di coesione che abbiamo dato finora adesso il centrodestra ci dice che sicuramente cadremo sulla Finanziaria
Intanto si sono divisi i loro perché due su quattro hanno già detto che il per loro la casa della libertà non mi non esiste più
E state tranquilli che se guardiamo all'esperienza dei passaggi precedenti non ci divideremo neanche sulla Finanziaria faremo la discussione necessarie ma alla fine ci saranno tutte le condizioni per votare bene sulla anche sul provvedimento molto importante l'Agip finanziare e su questo voglio finire questo vale anche per Bologna
Fate ci sono stati momenti di dialetti Castro abbiamo discusso su alcuni punti abbiamo delle opinioni diverse
Ma io guardo con grande fiducia all'appuntamento di metà mandato qui a Bologna
Abbiamo già un appuntamento per il prossimo ventotto settembre tutti i segretari dell'Unione di Bologna e credo che in quella qui è presente anche lo voglio salutare ringraziare compagno franche che segretario possedesse mo'pratici Taliani
A Bologna è presente Marco Monari che coordinatore regionale della Margherita e che in questa fase sta guidando la Margherita Bologna e sono presenti tanti altri esponenti del centrosinistra con ogni ci vedremo il ventotto settembre io sono convinto che anche per quanto riguarda Bologna la nostra provincia i nostri Comuni faremo un buon lavoro sul metà mandato sapremo spiegare insieme cittadini tanti risultati che abbiamo raggiunto insieme al governo locale e sapremo anche condividere le priorità che ci porteranno verso verso il due mila e nove credo segnando anche da Bologna è una tappa importante di ulteriore rafforzamento e coesione della nostra coalizione
Se fosse l'esame di maturità Maria sarebbe il commissario quello che aiuta molto gli studenti cioè proprio quello che gli suggerisce di nascosto le risposte allora cento ma gli utile a fare un po'il commissario quello cattivo altrimenti persa una messa cantata
Io credo che in realtà non si tratta di essere buoni ma è il giudizio che hanno dato i due interventi che mi hanno preceduto un giudizio positivo
Che non significa nascondere i problemi che ci sono all'interno del centrosinistra del governo però è un giudizio largamente condiviso io credo anche da parte dell'opinione pubblica
Ne abbiamo iniziato questa esperienza di governo anche noi che ne facciamo parte le forze politiche
Con il timore che in realtà nonostante lo sforzo programmatico di quelle duecento ottanta pagine
Non ci sta
Saremmo trovati di giorno in giorno a inventare le ragioni del nostro stare insieme che non potevo non ridursi solo ad essere contro Berlusconi e contro il centrodestra
In realtà proprio quella parte quel lavoro programmatico
Rappresenta un riferimento costante a volte anche faticoso e poi lo dirò dove penso all'Afghanistan perché credo non dobbiamo essere reticente rispetta anche a delle divisioni e differenze che ci sono di giudizio politico su alcuni fatti di politica estera
Però a me quello che ha sorpreso positivamente credo quello che in qualche modo dobbiamo trasmettere anche come rassicurazione ai nostri elettori e che noi abbiamo chiaro due cose
La prima è che abbiamo avuto un mandato dagli elettori e sarebbe un tradimento ai nostri elettori rompere quel vincolo unitario che ci ha tenuti insieme
La seconda è che abbiamo nel programma le ragioni del nostro stare insieme anche dei compromessi che dobbiamo fare dello stare insieme
Io dicevo qualche giorno fa una trasmissione per un'ora su una radio romana
Peggio per me è stata una sofferenza
Il voto sull'Afghanistan voglio essere sincero credo per chi in Parlamento nel corso della scorsa legislatura con coerenza
Ha espresso un giudizio negativo rispetto alla guerra in Afghanistan alla presenza militare italiana in Afghanistan
Oggi ritrovarsi all'interno di una compagine di maggioranza che decide di mantenere i propri soldati in quel Paese è un punto di sofferenza ma cos'è che ci ha sorretto
Pur con i dovuti distinguo a garantire il voto il sostegno al governo in quel passaggio difficile due cose
La prima che nel programma avevamo scritto che bisognava ritirare i soldati italiani dall'Iraq che l'abbiamo mantenuto e questa è una cosa che né con troppa facilità stiamo dimenticando in questi giorni in queste settimane in queste
I da qui alla fine di novembre i soldati italiani torneranno dall'Iraq che noi porremo fine a una presenza militare che è sbagliata non solo per l'Iraq ma è sbagliata perché si inserisce nella strategia della guerra globale della guerra preventivi e abbiamo in quella ragione trovato anche il motivo di un compromesso faticoso che grazie al lavoro fatto all'interno della maggioranza all'interno del governo ha per esempio detto che i nostri soldati in Afghanistan rimanevano ma eravamo capaci di rispondere no alla richiesta della NATO di aumentare la presenza militare di spostarla del versante sud
Parallelamente io dico
Ai miei alleati ai nostri amici alleati così come noi siamo stati di leale nel mantenere fede al programma su una vicenda così delicata che riguarda l'etica oltre che la politica nella sua declinazione quotidiana diciamo vogliamo che anche i nostri alleati sì o no leali rispetto al programma sottoscritto per quelle cose che non condividono e di questi giorni il dibattito che si è aperto sulla commissione d'inchiesta parlamentare sui fatti di Genova che guardate non è poca cosa
Sappiamo quante difficoltoso per alcuni nostri alleati
Votare quella Commissione parlamentare d'inchiesta noi diciamo che una coalizione va avanti se io sono in grado di fare un passo di comprensione sulle ragioni altrui quando parlo dell'Afghanistan
Ma se anche gli altri sono in grado di fare un passo di ragione e di comprensione quando pretendiamo la Commissione parlamentare d'inchiesta sui fatti di Genova perché non possiamo dimenticare quello che è accaduto nel due mila e uno e quali sono le responsabilità del due mila uno e io sono convinto che lo faremo
La difficoltà c'è e quindi era difficoltà di un lavoro quotidiano nel trovare le ragioni di un'intesa che stanno scritte nel programma e che devono essere declinate nell'attualità della politica poi vi è ovviamente una difficoltà dal punto di vista numerico io credo che non sbaglia demmo
Se ci nasconde Simona difficoltà del Senato
Perché vede dal Senato per me che meno nell'esperienza parlamentare che ho fatto alla Camera in questi anni ma
Al Senato il problema non è solo politico
Ossia di una forza politica della maggioranza che si alza e dice non sono d'accordo vengono meno i numeri
Al Senato il problema è che ce la giochiamo sulla volontà di alcuni individui legittima non legittima ma il problema vero che abbiamo al Senato è quello del trasformismo
Di alcune personalità politiche che possono da un giorno all'altro al di là della volontà dei loro partiti cambiare l'orientamento di una delle Camere quindi far mancare la maggioranza al governo Prodi io credo che questo tema non va sottolineato e quindi
I
Dobbiamo anche interrogarsi di come ridefinire
Una politica un rapporto tra il Governo e il Parlamento tenendo conto di questo dato numerico
E sapendo che abbiamo un limite invalicabile che un limite anche So che ci viene dall'elezione dal mandato elettorale e quello che non si può cambiare maggioranza io voglio essere su questo molto chiaro che abbiamo una maggioranza che può ovviamente aggregare
Forse singole rispetto alle cose che noi proponiamo ma certo non si può pensare di cambiare la natura del patto programmatiche della maggioranza con cui abbiamo vinto le elezioni quella strettoia
Che abbiamo al Senato ha una strettoia che ovviamente ci deve far stare allerta non ci deve far dare per acquisiti i risultati certo e concludo sta la legge finanziaria un banco di prova anch'io sono ottimista
Anche se stando al ministero dell'Economia vi posso assicurare che il rischio e la tentazione che alcuni ministri hanno e anche il ministro dell'economia dal suo punto di vista di una legge finanziaria e di grande rigore di grande intervento rispetto
Alla spesa sociale alla sanità il dibattito sulle pensioni c'è il rischio che la finanziaria e in qualche modo ex resti in compresa non solo alle forze politiche del centrosinistra ma anche i nostri elettori che ovviamente si aspettavano si aspetto non io credo una legge finanziaria che pur facendo i conti con il rigore non vada a intaccare i diritti che sono stati acquisiti non vada a mettere in discussione quei diritti sociali i diritti e sanitari previdenziali che rappresentano l'elemento costituente della nostra base sociale quindi anche
La nostra vittoria elettorale ex noi sapremo affrontare la legge finanziaria con questo spirito di comprensione sulle difficoltà economiche ma anche di tenuta
Rispetto al programma che ci siamo dati e sapremo superare quindi questo giro di boa della legge finanziaria non c'è dubbio che per il governo si apre una stagione di maggiore serenità e maggiore stabilità rispetto a quelli che possono gli appuntamenti delle grandi riforme che dobbiamo fare perché noi abbiamo vinto le elezioni per cambiare davvero questo Paese questo il metro su cui saremo giudicati tra cinque anni dei nostri elettori
Ecco migliore
è malato ha introdotto Paolo Cento il restando in continua a usare la metafora dell'esame di maturità la Finanziaria il tema delle pensioni sono le due materie che rischiano di portare la bocciatura
Ma io
Innanzitutto vorrei dire
Noi stiamo lavorando
In una direzione che è quella che qui indicava Paolo Cento che quella del cambiamento del Paese
In questo senso non possiamo sottrarci ad una responsabilità potrei dire non ce lo possiamo permettere
Nessuno di noi si può permettere di ritornare nel tunnel oscuro del governo di Berlusconi o delle politiche del centrodestra anche perché
La prima osservazione che io faccio sempre anche
Compagni e colleghi che stanno al governo Paolo è diventato in questa sua inedita veste governativa molto diciamo sobrio anche
Costruttivo da questo punto di vista
è
Che secondo me la politica non viene sempre ben comunicata se tu lavori sempre con il freno a mano
Se cioè fare delle cose positive e poi devi sempre cercare di dare quell'immagine al Corriere della Sera ai grandi giornali a Repubblica perché no che tutto sommato non è che sta intaccando molto il sistema consolidato in questo Paese
E dobbiamo avere il coraggio di rivendicare le grandi discontinuità che sono state fatte da questo governo
E dirle così perché se voi confrontate i primi cento giorni del governo Berlusconi
Vi accorgerete che appena insediato abolito la tassa di successione innanzitutto per se stesso abolito il falso in bilancio affatto Genova ha costruito una politica fiera di redistribuzione a rovescio delle ricchezze che quando siamo stati noi invece
Al governo
Invece di mandare le truppe dall'Iraq in Iraq che ne abbiamo ritirati
E per la prima volta oltre alle giuste cose che sono state dette qui abbiamo mandato un contingente militare
Che ha avuto come primo compito quello di far cessare il fuoco per impedire che vi fosse un'aggressione così sistematica al popolo libanese e per riaprire quella idea di risoluzione politica della questione palestinese perché se non si risolve la questione palestinese anche per mandato i soldati in Libano appare bene il loro lavoro di interposizione non sarà sufficiente
E non è questo il punto che dobbiamo sottolineare oppure quando abbiamo fatto non solo il decreto Bersani
Ma la manovra Visco oggi sono usciti dei dati che dicono che nel corso dei primi sette mesi c'è stato un incremento del dodici virgola quattro per cento cioè di ventiquattro miliardi di euro di maggiori
Gettito
Fiscale
Se qualcuno pensa ancora compreso il ministro dell'economia che sia una tendenza temporanea noi diciamo che invece e grazie all'idea che mentre prima si diceva di Condove Remo e quindi nello stesso tempo si diceva non pagate le tasse perché tanto c'è tempo per sanare
Oggi con la sola politica dell'annuncio perché i dati strutturali non sono ancora l'effetto della manovra fatta da Visco si sta dicendo che in questo Paese per la prima volta si può attingere
A quelle norme caterva di denaro sottratto al bene pubblico che l'evasione e l'elusione fiscale
Noi questo principio di equità dobbiamo portare al centro della politica economica di questo Paese
Per questo così come diciamo che vogliamo trovare un accordo così come l'abbiamo fatto in politica estera etico politica economica abbiamo tutto l'interesse tutti noi credo
A dire parole chiare
Quando non siamo d'accordo in particolare con il ministro dell'Economia Tommaso Padoa Schioppa
Caro ministro non siamo d'accordo che si tocchino le pensioni è chiaro noi non siamo d'accordo sul fatto che si dica che in questo Paese quelli che hanno sempre pagato coloro i quali hanno retto
Con una vita di lavoro e che hanno lavorato magari hanno fatto lavori manuali
Quando maturano letta per andare in pensione debbano essere costretti a rimandarla
Perché non è la stessa cosa invecchiare
Dopo trentacinque anni di catena di montaggio di fare le piastrelle oppure di fare un lavoro usurante e di fare invece trentacinque anni magari in una istituto universitario dell'Istituto ricerca o perché no anche per chi fa politica
è un punto dirimente
Sul quale io non penso che si sono ammattiti tutti i sindacati che in questi giorni stanno chiedendo lo stralcio delle pensioni dalla finanziaria e siccome sono convinto che questo stralcio si farà
Perché ormai aveva opinione diffusa anche all'interno dei partiti dell'unione nella loro maggior parte anche in tanti ministri perché non si annuncia perché si deve attenere in questo stato di continua apprensione coloro i quali poi in realtà sono i maggiori destinatari di un'iniziativa di governo positiva
Oppure e qui mi fa piacere avere una platea del genere anche un'interlocuzione
Un compagni come De Maria che hanno a che fare con il Governo delle comunità locali e poi ovviamente su questo mi confronto erette anche con i nostri dirigenti con Tiziano Loreti insomma
Qui a un bel lavoro da fare dirigendo un partito come Rifondazione comunista di una realtà come Bologna che cosa facciamo quando si prevede
Un taglio agli enti locali
Che sostanzialmente ed una forma di riduzione del welfare
Non per questo ci siamo detti contrari al DPEF
Poi abbiamo votato la risoluzione che accompagnava il DPEF ma il ministro Ferrero non l'ha firmato il DPEF
E quando oggi continuano a dire che senza il consenso dei sindacati
Non si può fare una manovra di risanamento dei conti pubblici e noi chiediamo semplicemente che venga ascoltata la maggior parte della popolazione che in questi anni ha dovuto sopportare i tanti sacrifici di una politica
Così efferata come quella del centrodestra
Noi dobbiamo avere questa sensibilità è questa capacità ci vogliono risorse per lo sviluppo
Ci vuole certamente
L'impegno ad onorare una promessa elettorale come quella del cuneo fiscale ma fatto in maniera selettiva però
Fatto in maniera selettiva sulle imprese e in maniera equa rispetto ai lavoratori cioè il cinquanta per cento destinarlo ai lavoratori e cinquanta per cento destinarlo alle imprese che sono impegnate in innovazione
E non nel lavoro temporaneo irregolare e precario che invece è diventato la caratteristica principale
E noi dobbiamo dire che in questo senso abbiamo sì tutti alcuni sacrifici da fare ma che si cominci da coloro i quali i sacrifici non le hanno mai fatte
Quelli che hanno evaso le tasse quelli che continuano a pagare sulle rendite finanziarie il dodici virgola cinque per cento quando un reddito da lavoro dipendente arriva al quaranta per cento noi a questi dobbiamo chiedere
Che si faccia una politica di risanamento perché se no la stessa parola rigore
Io non la capisco
Io voglio capire che cosa si intende quando si dice cambiare il Paese
Il paese si può cambiare nonostante il consenso espresso dalla maggior parte dei lavoratori e delle lavoratrici che non ne potevano più e che non arrivano a fine mese
Oppure si può fare un'operazione semplicemente di introduzione di questa parola rigore che ci viene dall'Europa l'Europa non può
Fare lo ha detto anche il ministro degli esteri D'Alema
Che ha giudicato inopportuno i richiami di Almunia ora usato un altro termine simile
Noi non possiamo pensare di cedere la nostra sovranità sulla politica economica ad un ente ad un organismo internazionale che peraltro il responsabile rispetto irresponsabile tecnicamente rispetto alle scelte che vengono fatte
Perché se si confonde con la parola rendita tutto ciò che non viene da lavoro produttivo
Si mettono nello stesso calderone le transazioni finanziarie le stock option con le pensioni che notoriamente non sono frutto di un lavoro produttivo ma sono però la restituzione differita dei contributi pagati lungo tutta una vita
E allora noi dobbiamo difendere oggi il diritto ad andare in pensione per oggi e per chi ci deve andare domani perché altrimenti quelli che hanno meno della mia età o la mia età in pezzi e non ci andranno mai e dovranno in questo modo ribaltare quello che è stato sempre uno degli elementi caratteristici della società italiana
Cioè che i figli stavano un po'meglio dei padri io penso che siccome questo è scritto nel programma dell'Unione anche il ministro dell'economia se ne dovrà fare una ragione
E siccome questa richiesta a gran voce da tutte le organizzazioni sindacali io penso che anche in questo senso la nostra proposta non debba essere giocata ideologicamente ma debba essere confrontata
Direttamente con quelli che sono stati coloro i quali hanno il potere di introdurre all'interno dell'Unione cambiamenti che sono poi i nostri elettori anche perché e qui vengo solo sui numeri
Con una battuta noi abbiamo vinto in maniera ristretta
Alle elezioni politiche
Ma poi la fiducia è cresciuta
Abbiamo vinto in maniera molto più larga nelle elezioni amministrative e abbiamo dato il colpo definitivo guardate alla Casa delle Libertà quando abbiamo vinto sul referendum costituzionale nessuno anche tra di noi si aspettava una partecipazione così grande
E invece abbiamo potuto dire che al di là della retorica sulle riforme sul cambiamento delle costituzione quello che faceva comodo e faceva
Diciamo che stava a cuore alla maggioranza degli italiani era mantenere un impianto solidamente costituzionale che prevede peraltro
La crescita il miglioramento dei cittadini con equità e con rispetto di tutti
Sono avanti col tempo vi chiederei una risposta molto rapida a una l'ultima domanda che per la quale prendo ancora una volta s'va espunto il tabellone qui dietro
E la domanda inizialmente rivolta soprattutto la forza e a De Maria cioè abbiamo disse siamo sotto due simboli valori vorrei chiedere secondo voi tra quanto quei due simboli potranno diventare uno se si e in quanto tempo e agli altri due interlocutori invece voglio chiedere se quel simbolo diventa uno solo per voi è un vantaggio perché pensate di grattare
Elettorato da una parte e dall'altra oppure vi fa paura direi di cominciare a Maria
Sì
Poi mi devi lasciare un minuto per una cosa che voglio dire in più strada che dopo pensa di non intervenire prima carta terrà il padrone di casa proprio come padrone di casa
No ne abbiamo discusso in altre occasioni alla festa dopo insomma siamo al termine del dibattito vuole far perdere troppo tempo io credo con convinzione che noi dobbiamo andare avanti sulla strada dell'Ulivo
E cioè sull'idea di costruire una formazione politica molto grande che raccolga le culture riformista e che esistono oggi in Italia quelle che vengono dalla tradizione del movimento operaio
Pure cattolico democratica laica e liberaldemocratica su un progetto condiviso di cambiamento del Paese
E credo anche che da Bologna ci siano le condizioni per dare un contributo importante a questo progetto
è un progetto che non è non vediamo ostile arresto dell'Unione anzi noi siamo convinti che il fatto di costruire questo percorso unitario promosso dai DS alla Margherita Repubblicani Europei aperto altre forze per esempio
Personalmente auspico che anche i compagni dello SDI presto possano essere coinvolti in questo percorso e altri interlocutori spero che vi possono essere per coinvolte tante persone che oggi non aderiscono a forze politiche per esempio
Tanti di quelli che hanno votato per Romano Prodi alle primarie tanti giovani che hanno votato l'Ulivo io ricordo che il vuoto dell'Ulivo alla Camera è stato significativamente forte di quello della somma dei partiti che l'hanno promosso al Senato se confrontiamo le percentuali anzi devo dire che sul piano elettorale abbiamo rubato anche qualcosa ai nostri amici che sono qui alla Camera
Sull'Ulivo rispetta i voti amici e compagni spetta ai voti ai voti al senato
E quindi io credo che su questo percorso noi dobbiamo dobbiamo andare avanti che appunto è un percorso che mira a rafforzare complessivamente la coalizione a creare una formazione politica più ampia che sia anche un elemento di coesione complessiva della coalizione
Per quanto riguarda le forze che credono a questo progetto io penso che questo possa essere anche un modo di mettere in campo delle politiche più efficaci per affrontare i problemi del Paese
Io ho fatto un esempio in un'altra serata come questa pensiamo alle politiche dello Stato sociale
C'è una tradizione che nostra della sinistra
Che prima di tutto vede una forte azione degli enti locali del sistema pubblico che costruisce una Rete di diretta presenza sulle politiche sociali che mira a redistribuire il reddito a sostenere i ceti sociali più deboli c'è una tradizione cattolico democratica che dà molto valore al ruolo dell'individuo al fatto che se il tuo vicino sta male anche un tuo compito aiutare adesso abbiamo scritto recentemente in tanti oggi una lettera di ringraziamento ad ogni Colini che era presidente la Caritas per il lavoro che ha fatto
A sostegno delle fasce più povere la nostra città atti io sono convinto che l'incontro tra questi due punti di vista posso offrire un contributo importante per una capacità più efficace di mettere in campo azioni importanti sullo Stato sociale insomma detto questo
Credo insomma che su questo progetto bisognerà
Proseguirà con molta convinzione
Può insomma appunto avendo la parola io approfitto per ringraziare intanto gli ospiti stasera anch'io voglio ringraziare il segretario di Rifondazione comunista Tiziano Loreti con cui sta creando credo anche un legame personale particolare con cui stiamo lavorando insomma per affrontare i problemi della città e anche in vista a metà mandato gli altri amici e compagni che sono qui poi siccome siamo alla fine della festa voglio aggiungere due cose che sono queste
La prima un ringraziamento agli uomini e le donne che lavorando in modo assolutamente volontaria consentono di resistere a questa
Ecco guardate
Queste persone dimostrano anche una certa idea della polizia
Quella nostra dei DS e dell'Ulivo ma credo di poter dire tutto il centro sinistra c'è una politica pulita
Fatto di persone che dedicano il proprio tempo a realizzare ideali in cui credono
Che vogliono essere protagonisti della vita pubblica le dà della politica che c'è nella Costituzione nord siamo guardare ogni tanto la televisione o guardare qualche leader che si confrontano i programmi televisivi
Con l'idea della politica che vede migliaia e migliaia di persone che sono protagoniste
Diciamo quotidiane della vita pubblica perché che hanno passione civile che partecipano alla vita delle istituzioni
Insomma è anche diciamo la sfida di rinnovare la politica di renderla sempre di più di nuovo vissuta da migliaia e migliaia di cittadini credo che sia poi la sfida più grande che abbiamo tutti come centrosinistra di fronte di fronte a noi ognuna partire anche dalla propri pentita dalla propria cultura politica
E poi vi voglio dire lo sapete forse già in tanti ma insomma che con grande orgoglio che abbiamo accettato la proposta la nostra direzione nazionale di tenere a Bologna la prossima festa nazionale dell'Unità
Quindi
Quindi l'anno prossimo diciamo avremo anche in questa occasione così importante quindi rivedremo sicuramente Gennaro Migliore che non rivedevo da quando eravamo diciamo molto più giovani di adesso anche se ha guardato insomma
Sembriamo forse più giovani di quello che purtroppo siamo siamo veramente infine un ringraziamento alla caro amico Aldo Pantanelli di di Repubblica che ha coordinato con la consueta verve e anche diciamo
Stimolando di questo dibattito e anche sarà Ghedini che sia sempre seduto sarà recentemente assunto la responsabilità dell'organizzazione dei Democratici sinistra di Bologna abbiamo cioè scelto di affidare una compagnia giovane
Un ruolo particolarmente importante e delicato come l'organizzazione del partito questo lo dico anche per dire che noi investiremo molto come DS di Bologna sulle nostre già nel sulle giovani generazioni in particolare sui nostri dirigenti
Dirigenti più giovani anche perché pensiamo questo credo lo pensiamo tutti insomma che le nostre idee gli ideali di democrazia di libertà di giustizia sociale
Di difesa dei diritti dei più deboli sono ideali che possono guardare al futuro cammineranno ancora sulle gambe delle nuove generazioni in Italia grazie
Battuto la foto d'acquisto il tema è complesso però una battuta
Dammi tre minuti tra
Parto da lontano ma scopre i tre minuti la
Parto da una considerazione che credo abbiamo condiviso tutti quando abbiamo
Dovuto prendere dolorosamente atto della sconfitta nel due mila e uno
Considerazione era che
Ancorché avessimo avuto dei buoni governi
Non avevamo avuto nel paese una presenza politica che costituisse quella cerniera quel collante
Tra gli orientamenti delle grandi masse popolari e l'azione del governo
Lo dico in una con una formuletta un po'di comodo che magari può dispiacere a Gennaro
Però allora dicevamo questo c'è stato l'Ulivo al governo non c'è stato l'Ulivo nel Paese
Quindi noi abbiamo bisogno che quei progetti di cui che tu adesso evocato Aldo sì realizzino
Anzi io dico una cosa che può sembrare
Persino e criticare
è stato chiaro dai nostri interventi tutti
Le forze che costituiscono l'Unione sono tutte forze di governo
Non ci sono nel campo dell'unione il campo di centro sinistra
Estremizzo per farmi intendere
Forze
Che
Diciamo si trovino all'interno di questa coalizione puramente e semplicemente per partecipare ad una sorta di Comitato di salute pubblica capace di sconfiggere Berlusconi abbiamo tutti l'ambizione di esercitare una funzione di governo per cambiare questo Paese possiamo avere idee diverse
Sulle modalità sugli strumenti e sui passaggi ma l'ambizione di cambiare questo Paese
Ci accomuna
Dicevo la dico estremizzando non ci sono forze
Che
Si estranea Nord alla responsabilità del governo o considerano provvisoria la loro collocazione di governo perché pensano che Palazzo Chigi lo si debba prendere come il Palazzo d'inverno
Sotto la spinta delle baionette sostanzialmente beh da questo punto di vista il fatto e questa è la cosa era etica che voglio dire il fatto che ci siamo trovati tutti d'accordo su un programma di governo
Giustificherebbe dal punto di vista oggettivo
Un partito dell'Unione
Non è il partito democratico e la sinistra europea ma un partito del unione
Non ci sono le condizioni soggettive
E devo dire questo è il mio convincimento non ci sono soprattutto nei gruppi dirigenti dei partiti che costituiscono l'Unione
Perché diciamo il modo in cui quattro milioni e trecento mila italiani uomini donne giovani e ragazzi sono andati a votare nell'ottobre scorso alle primarie dell'Unione
Questo diceva
Che si riconoscevano nella coalizione
Io stesso come tanti con una qualche forzatura ho voluto interpretare quella partecipazione come una spinta al Partito Democratico ma nella realtà obiettiva io credo che quella sarebbe stato da interpretarsi come una spinta al partito dell'Unione
Oggi siamo in grado di mettere all'ordine del giorno il Progetto denominato Partito Democratico e Rifondazione mette all'ordine del giorno il Progetto B denominato sinistra europea
Beh lo considero
Un passaggio ancora parziale questo il mio convincimento ma ecco non so la domanda era quando si realizzerà non lo so purtroppo
Peso Roth
Lasciatemela dire così con mio dispiacere troppo lontano dalle stanze in cui davvero si decidono questi passaggi penso che è assolutamente indispensabile e necessario che questi progetti vadano avanti
Prima di tutto perché credo ormai proviamo tutti fastidio è sicuramente provano fastidio gli elettori per alcune scaramucce che facciamo tra di voi
Puramente e semplicemente per farci notare cercando il casus belli piuttosto che una vera differenza di impostazione o andando oltre tirando le differenze di impostazione alla ricerca del casus belli
Perché abbiamo bisogno lo diceva un attimo fa De Maria
Di radicare nel Paese forze che siano davvero in grado al tempo stesso di sorreggere di orientare l'azione del Governo e infine aggiungerei anche questo che per me è forse l'argomento più importante
Abbiamo bisogno di strumenti politici nuovi che ci mettano in condizione di elaborare delle risposte nuove che sono necessarie per cambiare questo Paese e per rispondere realizzare dare realtà alle ambizioni e ai desideri ai valori che perseguiamo da sempre vorrei dire che sono nella nostra storia
La dico in modo ancora più chiaro davvero e finisco le posizioni anche quando sono molto distanti dai miei convincimenti che ad esempio sostiene Rifondazione
Io non sono le considero legittime all'interno dell'Unione ma le considero necessaria per dirle con una formula io posso essere spesso non sono d'accordo con lei risposte che Rifondazione propone ma considero indispensabili le domande che Rifondazione rivolge alla coalizione
E quindi abbiamo bisogno di questa innovazione di queste innovazioni nel sistema politico nel nostro campo per potere dare un maggiore corpo alla nostra vita democratica e per potere dare una risposta a quella domanda di partecipazione politica che enorme nel Paese e che largamente soddisfatta
Migliore un invito
No no per quanto possibile
Sarò brevemente brevissimo avendo preso tanto tempo prima
Anch'io vorrei partire da una considerazione
Che è quella
Che molte volte
I militanti gli uomini e le donne delle nostre organizzazioni in questo caso parlo in particolare
Dei DS e di Rifondazione
Si somigliano nella passione che hanno nel portare avanti la loro militanza politica e anche noi che ovviamente non abbiamo questa forza organizzativa
Mantenendo ancora una struttura che ci consente di fare settecento festa di Liberazione in tutt'Italia sappiamo qual è anche il come dire il debito di riconoscenza che dobbiamo a quei compagni a quelle compagne che con il loro lavoro volontario ci consentono ancora oggi di dirci un'organizzazione radicata nel territorio che sta in campo
Ma noi abbiamo anche bisogno di fare un passo ulteriore per questo
Penso che
Avrei difficoltà a dire che noi i abbiamo avuto una sola nascita come Sinistra europea probabilmente ne siamo nati a Genova
E siamo nati al Forum sociale europeo di Firenze
Cioè è stata lì che Rifondazione Comunista ha incontrato una nuova dimensione della partecipazione alla politica che andava oltre gli steccati dei partiti e si poneva il problema chiaro se esiste o no la possibilità di avere una forza di sinistra alternativa in Europa ed in Italia
La sinistra l'open nata con questa idea
Con questa ambizione quella in Europa di essere una forza che raccoglieva
Forze comuniste non comuniste e che aveva in questo senso un Progetto che lottava contro le ingiustizie contro la guerra e che qui in Italia ne abbiamo tante volte parlato con i compagni e anche dei Verdi
Di altre formazioni che si ponesse il problema di parlare
Esattamente a quel popolo delle primarie che ha generato anche visibilmente una nuova domanda di partecipazione
Io sono d'accordo sul fatto che venga sempre richiamato anche se anche qui la domanda è giusta la risposta non la condivido per me quel popolo non è possibile sintetizzato in un unico partito dell'Unione perciò non siamo
Stati in grado neanche di pensarlo perché esiste in questo Paese
Una forza che parlare dice della sua esperienza della sua tradizione di sinistra
Che la vuole mantenere anche in relazione in una coalizione in un'alleanza che porti al governo del Paese le forze sane e democratiche
E quindi noi possiamo essere nella stessa coalizione ma su progetti politici che in qualche modo sono concorrenti che hanno la possibilità di parlare e di esprimere differenti parti della società
In questo noi dobbiamo avere questa capacità di lettura complessiva
Rappresentanza e partecipazione
In questo c'è il Progetto della sinistra europea ed è per questo motivo che noi stiamo facendo questo lavoro molto dal basso molto rivolto alle forze sociali a pezzi sindacale insomma per parlare al di là degli stati maggiori di qual è lo spazio che si costruisce non alla sinistra del partito democratico questo voglio dire
Ma dentro
Quella domanda di partecipazione che probabilmente ha bisogno di una pluralità di espressione che non possono più essere in piccoli recinti ma non può neanche essere la semplificazione bipartitismo perché a parte alcuni paesi nel mondo
Che espelle dalla politica tanta gente in realtà nel nostro paese non può essere concepita noi dobbiamo portare più gente alla politica
E la risposta alla crisi della politica sia essa quella del partito democratico lo si faccia sia essa quella che noi tentiamo di dare con la sinistra UPEA e di far restituire e di ridare dignità a questa parola politica che altrimenti nel corso di questi anni è diventata troppo spesso esercizio separato del potere
Noi l'abbiamo contestato questo potere per questo siamo nati a Genova per questo riteniamo che la nostra prospettiva politica sia quella di offrire un
Soggetto che parli di sinistra all'interno del nostro paese grazie cento
Anch'io sono ombre io credo che si essi arriva una semplificazione ventisei del centro sinistra credo ne guadagneremmo nella capacità di essere forza di governo convincente
Anch'io sono convinto che la semplificazione dall'attuale sistema di tredici quattordici partiti non può determinare una semplice riduzione al partito unico del centrosinistra
Non lo può fare per ragioni storiche non lo può fare per ragioni culturali e non lo può fare per ragioni programmatiche rispetto alla realtà che viviamo nel nostro Paese
C'è oggi in Italia il problema della rappresentanza io credo che il nodo di come si ridefinisce
Una riforma della politica e quindi una riforma della rappresentanza in un rapporto diverso
Tra partiti e società
E in un ruolo dei movimenti che non può essere un ruolo a uso e consumo solo della politica istituzionale si gioca la scommessa di rinnovamento del centrosinistra nel suo insieme della sinistra
Nel suo specifico e anche qui io credo che la storia la lezione che ci viene anche dall'esperienza dei verdi e degli ecologisti in Italia in Europa sia una storia che non è riconducibile
Solo e unicamente alle grandi importanti Mannoni esaustive culture politiche che hanno attraversato l'Italia nel Novecento non lo è in termini di proposta di modello sociale non lo è in termini di proposta programmatica non lo è neanche nei termini
Di disegno culturale che sia della società io credo che guai se noi riducessimo questo dibattito importante a cui guardiamo con rispetto
Da una parte il dibattito del partito democratico dall'altra la discussione
Che vede Rifondazione Comunista protagonista nella costruzione di una sinistra alternativa
Non è la riducessimo solo a una riproposizione delle tradizionali famiglie che hanno caratterizzato la vita politica del nostro Paese
E allora su questo io credo vi è anche la possibilità di sperimentare forme nuove e inedite a livello locale vi è la possibilità di costruire ridefinire
Un ruolo diverso della rappresentanza nel rapporto con la società certo il movimento da Seattle in poi movimento che non ha ricondotto nella centralità solo il tema della distribuzione equa delle risorse sociali e delle risorse economiche ma che ha posto in maniera nuova e innovativa anche rispetto al pensiero ambientalista tradizionale l'idea della qualità del modello di sviluppo della limitatezza delle risorse disponibili nel nostro pianeta
Impone anche nella declinazione politica del nostro Paese anche nel momento in cui siamo cimentati in una forma di governo impone a noi tutti e impone anche Verdi la ridiscussione di come una forza ecologista può diventare utile al centrosinistra e può diventare utile alla crescita di un consenso più forte e più efficace sui temi che ci caratterizza
Io sono convinto che nei prossimi mesi
Compito della politica
è da una parte quello di costruire il consenso e la dialettica critica necessaria anche quando si governa e dall'altro è quello di costruire ridefinire forme nuove
Di rappresentanza di riaggregazione pur sapendo che l'identità non è riconducibile ad uno pur sapendo che non è più tempo di pensiero unico nel centrosinistra
Se sapremo ridefinire questa sfida questa sfida cui mi auguro anche i Verdi sia un in grado di partecipare
Non chiudendo si nell'orticello dell'autosufficienza ma guardando all'esperienza ecologista come elemento di contaminazione delle altre culture politiche tradizionali del nostro paese allora io credo che faremo un'opera utile nella riforma della rappresentanza nella costruzione di una nuova definizione del rapporto tra politica e cittadini
Possiamo di questo incontro grazie a tutti anche perché mi diceva De Maria che tra poco ci sono i fuochi artificiali quindici chiude grazie buonasera