Insegnamento e attualità di Enrico Mattei nel futuro dell'ENI

Che cosa le sue intuizioni abbiano significato di cosa abbiano significato alcune visioni che allora sembravano quasi profetica
Cosa abbia significato la situazione per creare davvero no o un'impresa che oggi e la sesta
Nel mondo petrolifero internazionale e la prima in assoluto nel nostro Paese e della cinquantesima della capitalizzazione
La seconda ragione sottolineare in questa riflessione su Mattei d'attualità la straordinaria attualità del suo insegnamento
Riguarda partire proprio riguardano l'intuizione da qui mosse Mattei
Quella sulle nevi sul essenzialità per un Paese che volesse essere moderno e che volesse essere autonomo sul piano internazionale di disporre di un minimo di controllo di risorse petrolifere dico questo
Perché oggi questa consapevolezza non c'è e quindi assolutamente no non commemorativo ma attuale riprendere quella riflessione
E per vedere nell'ambito di questa azionamento cosa sia rimasto di quell'insediamento
Nel DNA dell'ENI e nel futuro dell'ENI quindi abbiamo educato quest'lezione e insegnamento e attualità di Enrico Mattei nel futuro dell'ENI
La terza ragione
Che mi sembrava importante no nel anche nella invitare Scaroni e richiamare sottolineare i grandi rapporti che ci sono stati tra gruppo ENI Università di Bologna rapporti che vengono da lontano risolto non sia memoria storica delle cose vicine margine quelle lontane
Che vengono da lontano ecco ebbero un mondo un momento molto alto
Il diciassette dicembre del cinquantotto quando Mattei
Fu insignito della laurea honoris causa di e in in ingegneria
Ed è una bellissima lettera che scrisse qualche giorno dopo al rettore gravato Forlì Mattei
Ricorda quella giornata la ricorda come un in tipi indicati nei giornali
Lui era di passaggio da Bologna per andare in Cina truffa in concorso ma sempre da sempre viene sempre in movimento e l'amministratore voglio richiamare alcune alcune righe di quella lettera
Perché anche queste sono stati lamenta attuale dice la vita intensamente vissute e di lavora assiduamente condotto lì servono inevitabilmente per la natura stessa delle cose
Soddisfazione da mare
E molto difficilmente dato giungere al termine della quotidiana fatica senza che al conforto della coscienza per l'opera compiuta con rettitudine di intenti si accompagna qualche motivo di tristezza
Per le incomprensioni sofferte gli ostacoli incontrerà la giornata bolognese invece fa eccezione nella mia esperienza questa regola perché è stata per me di tutta luce di grande profonda soddisfazione parla in questa lettera siamo nel cinquantotto no di ostacoli incontrati no di incomprensioni soffre e da qui vorrei nuove alcune riflessioni
Il fatto che tutta la vita di Mattei sia stata contro un contro
Le compagnie petrolifere ma non è questo il punto era inevitabile che che volesse entrare in quel mondo dovesse scontrarsi con chi ne aveva un ruolo dominante
A ben vedere i nemici di martedì non furono le grandi compagnie con cui pure si batte tutta la vita
Gli inizi di Matteini inizia dell'ENI furono tutti interni al nostro Paese
In un'intervista no a
è un signor scarsamente
Nel cinquantasette pochi mesi prima di quella lettera
Nel libro che sulla sceneggiatura del caso Mattei scrive dichiaro addizionate io sono come Francis Drake
Un corsaro al servizio del mio Paese
Ma l'ho dato un compito di conquistare l'Italia un posto nel gusto del petrolio i mezzi per raggiungere i risultati di Sedico io
Loro possono giudicare nei alla fine stabilire se merito d'essere punito o premia ma adesso ne debbono lasciar lavorare ha modo di
Quel che sorprende che un giudizio su Mattei
Al di là dei timbro di Mattei corruttore eccetera eccetera non è è stato dato un giudizio di Mattei come imprenditore
Di Ruini come imprenditore si sa poco
Se non nel mondo autoreferenziale
E poco si è detto dopo la sua un silenzio che mi sembra paradossale no è imbarazzante paradossale perché lui avrebbe dovuto essere giudicato sulla base dei risultati che aveva conseguito
Ed è giusto del petrolio vendute energetica risultate non sono mai il giorno dopo richiedono anni spesso e gli anni sono possono essere decenni e quindi oggi noi viviamo anche dei risultati dell'azione di Mattei
Imbarazzante questo silenzio perché se quel giudizio fosse stato tratto Mattei ne sarebbe uscito a testa altissima mentre che i fatti gli hanno dato ragione mentre avrebbero sconfessato mirasse alla mente chi lo attacco invita in casa nostra
Tra questi voglio ricordare perché non ho sopportato la sua beatificazione Indro Montanelli
Un giornalista un grande giornalista conservatore poi beatificato dalla sinistra no alla fine della sua lunghissima vita ed ENEL Montanelli
Nel cinquantotto e sessantadue qualche mese prima della morte non che io voglia no in alcun modo però fece cinque articoli a piena pagina sul Corriere non si fanno cinque articoli a piena pagina sul Corriere se non per un motivo cioè sempre qualche forte motivo nato ad emissioni recenti di pinoli
Che riprendevano a trasmissioni mixati qualche anno fa lo intervistano batte il riguardo per gli articoli e lui ebbe la faccia tosta di dire spiazzata radio morto ma insomma gli storici altrimenti non avrebbero lavoro
Ed era pazzo da dire che quegli eterni intento di quegli articoli a evidenziare l'intreccio perverso tra fare politica non è affatto vero perché quegli articoli non parlavano di affari e politica
Quegli articoli invece attaccavano Mattei nel merito delle scelte industriali che aveva
Di detta dell'incapace
Perché avete impedito nel metà
Investita del metano allora era se andava bene deriso
Perché era un investimento che sostenevano molte sono un'impresa pubblica si sarebbe potuto permettere significato buttar via soldi
Di qui a degli incapaci
In rete dell'imbroglione
Perché aveva avviato una nuova stagione di collaborazione e di cooperazione con i Paesi produttori non c'entra niente questa quelli a fare la politica i decreti traditore dove truffatore da strapazzo perché aveva avviato rapporti commerciali con l'Unione Sovietica e in prospettiva con la Cina
A quelle accuse la storia non è retorica dire loro diciamo ha dato una risposta inequivocabile
Ma nessuno si è preso la briga in questi cinquant'anni
Diane la conclusione anche questo non è retorica che Mattei e scomodo da morto non meno che dagli
Lo dimostra imbarazzante silenzio che almeno io ho avvertito in questi giorni di commemorazione c'è stato molte presenze
Delinei sulla stampa molti articoli ma non soprattutto articoli di reduci fra virgolette
Imbarazzante silenzio dell'Accademia italiana
Non parliamo degli economisti
Verso cui spesso dal mio disprezzo
Perché non solo non hanno memoria storica
Ma la loro faziosità arriva no a capo al volgere la realtà storica
Ora è cambiato in questi giorni i miei studenti no quel senatore di sinistra tra virgolette che ebbe a scrivere qualche anno fa speriamo che non abbia a nascere in Italia un qualche altro Enrico Mattei
Da sinistra all'altezza se l'avessero detto da destra no gli sarebbe successo chissà che cosa la Tasi veste si poteva dire speriamo che non nascano altri Enrico Mattei
Purtroppo non ne abbiamo avuti degli
Parlando invece doveroso perché
Per l'attualità della sua vicenda
E per contribuire a ristabilire la verità delle cose vorrei parlare deve mente solo di due punti
Di quelli che ritengo essere dei intuizioni più segnali dell'associazione
Una gara rapporto con i Paesi produttori
Mattei capito di che la dinamica vedersi dire della storia avrebbe richiesto uno profondo mutamento nei rapporti tra società estere tra mondo occidentale paesi produttori
E impostore illazioni anche contrattuali dirompente nella loro Carlo innovazione rispetto e contribuirà sicuramente alla rivoluzione incruenta degli anni settanta
Oggi la situazione e né più né meno quella di allora
L'Occidente condannato alla pace se non riusciamo a ristabilire relazioni politiche nel segno della pace relazione contrattuali innovative con i paesi del Medioriente non se ne viene fuori dalla crisi in cui siamo diciamo in fogna
Non se ne viene fuori perché il mondo occidentale ha bisogno maledettamente del petrolio mediorientale inserì imprese occidentali
Non riescono ad entrare massicciamente che con investimenti e tecnologie a investire in quei Paesi dove sta il petrolio non se ne vota fuori da questa crisi e una situazione di crisi economica come quella che stiamo a attraversando assegna alla politica un potere dirompente e quando è la politica a dover risolvere le questioni no vediamo quali sono le conseguenze
La seconda in questione riguarda e il metano
Che ho prima richiamato oggi il metano detenuto l'energia del futuro
Da tutti è ritenuta
Mattei lo capì per primo mezzo secolo fa
E se Matteo non si fosse battuto contro tutti compreso non temere
Per sfruttare i giacimenti che aveva scoperti unitarie per costruire in modo capillare una rete di metanodotti per distribuire metà per costruire Havana industria chimica per produrre fertilizzante così attaccare monopolio dette attività
Per avviare progetti di importazione del metano a grandissima distanza
L'Algeria l'Olanda quella russa che deve se Mattei non avesse fatto tutto questo oggi l'Italia sarebbe fuori dall'industria veneta
Ebbene che di tutto questo si faccia oggi paradossalmente colpa all'ENEL
Addebitandoli imputando lì una posizione dominante che esattamente il risultato del fatto che i privati non hanno mai voluto investire in queste industrie questa non solo è paradossale
Ma se evidenzia l'assoluta ignoranza la colpevole ignoranza di chi oggi si trova a decidere delle sorti anche del venti
D'altra parte di questi tempi per tendere la conoscenza mi sembra eccessivo
A cent'anni e chiudo dalla morte di Mattei sarebbe doveroso no che il nostro Paese imperi
Interessa sette per i cui interessi si è battuta ed è morto gli riconoscesse i suoi veri un riconoscimento che tanto più decoroso nel momento in cui quindi si trova esattamente come cinquanta tre anni fa no a doversi confrontare con grandi monopoli
Esterni e con molti avversari interni
Un attacco concentrico all'ENI che non è dissimile da quello di cinquantatré anni fa per impedirne l'Anas che è condotto dalle stesse forze di allora finto liberiste che cerco no di appropriarsi senza pagare pegno di quello che l'ENI affatto
Oggi il pensiero unico ero studente ve l'ho detto cento volte diffidate sempre dei pensieri unici soprattutto quando provengono gli economisti e che la panacea di ogni male in Italia sia né di indebolire lenti
Questa la grande idea da tutti condivise attacchiamoli e staremo meglio tutti nel sistema energetico
Questa esattamente lo stessi argomenti le stesse parole di cinquant'anni fa
I privati non investirono una ringhiera nel teatro non investire nonostante che c'era stata una legge negli anni Venti che regalava loro gli impianti
Ma i privati dissero sino a penna perché andasse Stoccarda e marmisti avambraccio
Lei mi nacque l'Agip per questo l'Agip nasce come reazione all'inesistenza dei privati
L'abc non si vede costituite nessuno disse niente appena nati scoprì funzione la bandiera del liberismo cominciò e del libero mercato cominciassero sventolata pretendendo di avere gratis perché la lo Stato noi che la collettività verrà pagata oggi siamo in una medesima situazione
Le finte liberalizzazioni nascono sconto non solo l'intento
Interessato dai Montanelli da oggi Italia i privati senza che questi paghi niente ciò che la collettività appagato
L'attacco non a caso è condotto sul metano
Come allora e metano rappresenta il punto di forza uno dei punti di forza sia in termini di capacità imprenditoriale sì di presenza internazionale
Un ENI debole renderebbe il nostro Paese ancor più deboli ma di ciò non vi è nessuna consapevole
Mi sembra che questo sia il miglior riconoscimento no a Matteo
Rivivere oggi attualizzare oggi quelle che furono no le sue intuizioni le sue decisioni e le sue scelte
Riconoscere a Mattei no alla
Giustezza delle suoi e de riconosce gli su tattiche atto Nuto nel tempo non solo invita e pattern assi perché oggi con argomenti non diverse da quelle che lui sosteneva non le sue idee possono essere ancora utilizziamo sostenuta nell'interesse del paese
Io adesso vorrei dare la parola Paolo Scaroni prima però con i potenti mezzi disposizioni dalla nostra università facoltà spesso non abbiamo il gessetto però oggi abbiamo ben altro vada decreti secondo
Nell'Aula Magna dell'Università di Bologna parla il professor Paolo Tore nel corso della cerimonia
Il conferimento della laurea ad honorem ingegneria chimica ad Enrico Mattei il rettore magnifico dell'industria antichissimo centro di studi legge la motivazione della laurea
Essa costituisce un giusto riconoscimento all'esemplare abilità tecnica di Enrico Mattei e al costante scorta da lui compiuta per porre al servizio della comunità i risultati della più moderna ricerca scientifica
La parola Paolo Scaroni Carone mi ha Paolo mi hanno dato atto curriculum però io
Siamo per cento
Si appresti a Paolo Scaroni amministratore delegato dell'ENI ex presidente del vicenza Calcio attacca
Partiamo dai
Ma se non facciamo valere prima allora
Buongiorno a tutti
Grazie ad Alberto Clò che mai invitato qui è un grande onore per me sarà a Bologna ho imparato oggi ho saputo oggi che Matteo avuto una laurea honoris causa qui e questo sta a dimostrare che grande legame dell'ENI dall'epoca di Mattei
Con Bologna
Bene
Mi fa molto piacere avere questa occasione di parlare con voi perché voi siete coloro che tra pochi anni opereranno nella scena economica e vi assicuro voi non lo sapete che ciascuno di voi avrà rapporti con lei saremo il vostro fornitore serve un vostro cliente magari sarete dei nostri azionisti degli obbligazionisti oppure magari lavorerebbe a lei ma non c'è italiano che studia economia come voi che non si imbatte nella sua vita professionale nelle allora la la nostra la mia presentazione oggi molto sinteticamente dirò due parole su Enrico Mattei ne ha già parlato Alberto Clò quindi sono più veloce di quello che pensavo di essere ma invece vi parlerò di che cos'è l'ENI oggi qual è la nostra realtà che cosa facciamo e soprattutto delle sfide che abbiamo davanti a noi
Cominciamo con
A parlare di Enrico Mattei
Però voi dovete sapere che io personalmente detesto le commemorazioni considero che commemorare guardarci sempre indietro sia un vizio italiano che ci impedisce di guardarci avanti
E ho fatto fatica a farmi convincere a dedicarmi alla celebrazione di Enrico Mattei poi mi sono convinto e devo dire che non l'ho rimpianto perché Enrico Mattei è un personaggio davvero straordinario ha fatto delle cose
Incredibili Perugia epoca e tutto in quindici anni di vita perché di fatto dal quarantasette al sessantadue
Solo quindici anni è riuscito a fare delle cose che altre persone non fanno in quarant'anni della propria carriera tipo perché aveva l'insuccesso
Vi parlerò diminuì
Di Enrico Mattei
Come un grande innovatore era un uomo pieno di contraddizioni Enrico Mattei rende era innovatore mera estremamente autoritario lei dell'epoca e per certi aspetti lo è ancora è un'azienda molto gerarchica molto autoritaria
Era un politico due era di estrazione aveva partecipato alla Resistenza Comitato di liberazione nazionale e poi fare petrolio nel mondo vuol dire fare politica
Però con un pragmatismo che normalmente i politici non hanno con il gusto per di fare era un intellettuale e lo era da tanti punti di vista continuo trovare sue tracce di quanto era un intellettuale pensate per esempio Leinì possiede uno dei più bei Morandi
Parlo voi che alcuni di voi saranno bolognese dei più bei Morandi che abbia mai fatto che Enrico Mattei ha comprato camminando per Milano nel cinquantotto ha visto in un in un antiquario detto questo orgoglio oggi tra l'altro esposto qui la dalla prossima stima esposto qui nella del museo permanente dimoranti
Dicevo era un intellettuale però affrontava tutto con un grande cinismo neanche gli intellettuali di cui si circondava li manipolava invia serviva al suo disegno al suo disegno
Di di pirata al servizio del re come diceva prima Alberto Clò una cosa viva che io li invidio molto e che cerco molto modestamente di emulare e uno scopritore di talenti
Lui si circondava di giovani ma giovani giovani ventotto ventinove trent'anni i più brillanti della sua epoca e legni di allora raccoglieva senza dubbio i talenti dell'Italia degli anni Cinquanta
Un elemento
Allora
Cominciamo a parlare delle cose che ha fatto materia sarò molto rapido perché le ha già dette Alberto Clò io vi dò soltanto qualche dato in più
Ha scoperto il gas
In un'epoca in cui quando si trovava il gas cercando il petrolio
Sì bestemmiava e si richiudeva imposto diciamo porca miseria ho trovato gas lui ha detto ma questo caso in fondo si può usare
E a metanizzato l'Italia voi vedete lì già nel mille novecentosessantadue in Italia dice non sei mila chilometri
Direte questa data presenta due lorda troverete ricorrente ma che la data della sua morte
Si distribuivano nove miliardi di metri cubi di gas
In un'epoca in cui noi eravamo passiamo la slide successiva non eravamo tra i pochissimi consumatori la spesa più in tutt'Europa si consumavano quindici miliardi metri cubi e sette in Italia questo vi dimostra quanto il gas giallorossa avesse il peso nell'economia italiana
Vi dico oggi ne parleremo fra un pochino che siamo anche oggi il Paese che consuma più gas in tutta Europa
Seconda cosa che martedì ha fatto lanciare il il l'ENI alla conquista del petrolio nel mondo nei pochi anni della sua vita perché la sua la sua campagna di diciamo come pirata all'estero in alterco iniziata soltanto nel cinquantacinque da cinquantacinque a sessantadue è lecito portarle in in Iran in Tunisia e Libia in Egitto in Nigeria
Queste su questa presenza lei poi in così pochi anni combattendo contro le sette sorelle
E offrendo delle condizioni eccezionali ai Paesi in cui voleva stabilirsi è quello che consente ancora oggi all'ENI una presenza importante
Egitto Nigeria Livia e Iran sono per noi anche oggi dei Paesi chiave della nostra produzione petrolifera quindi già quello che aveva fatto lui
Ce lo portiamo come eredità vera nella nostra produzione di petrolio di oggi
Ecco passiamo poi alla alla terza cosa che devo dire è una cosa che ho scoperto preparandomi per queste celebrazioni di Mattei che la cosa che mi sorprende di più di quello che ha fatto voi non vedete questa cosa qui la leggete male ma poco importa
Questo è l'incarico anzi la risposta che la Booz Allen è un ambito che una delle più grandi società di consulenza internazionali americana
Dava Enrico Mattei su come organizzare le quindi nel mille novecento questa quella levità del cinquantasei nel mille novecentocinquantasei Mattei che voleva dotarsi di un'organizzazione per combattere compagnie petrolifere
Le sette sorelle di cui delle sette sorelle cinque erano americane ha detto ma io vado a organizzarmi come sono organizzati i loro e in un'epoca in cui di gente che varcava l'Atlantico credetemi ce n'era molto poca lui ha preso lei era andato gli organi contratto la Booz Allen e la Booz Allen abbia fatto una consulenza organizzativa
In cui lei già in quell'epoca si è dato un organizzazione modernissima e che direi non è molto dissimile da quella che abbiamo oggi
Questa dimostra accuserà la galassia dell'ENI già nel mille novecentosessantadue questo il cosiddetto Family Tree
Cioè tutte le società che appartenevano al gruppo ENI divisi nei vari settori c'era già la chimica c'era la stima c'era l'Agip che c'era già la struttura delle di oggi e giriamo andiamo alla prossima queste l'organizzazione che nel mille novecentosessantadue aveva allora in questo le abitazioni non ve la voglio parte passare tutta perché perderemo tempo vorrei soltanto segnalarvi due o tre cose piuttosto importanti
Prima di tutto la grande importanza che aveva la ricerca e sviluppo a quell'epoca voi vedete la parola a Randy laboratori che dipendeva direttamente da Mattei
Lui aveva anche un tecnica verbali sono una persona signor un grande esperto di tecnologie che lo consigliava e quindi già all'epoca c'era un'enorme attenzione a adottarsi delle
Competenze tecniche che sono fondamentali nel mondo del petrolio e in tutto il mondo industriale seconda cosa veramente rivoluzionaria sto parlando del mille novecentosessantadue la formazione cioè già quell'epoca la vedete c'era la scuola per gli studi superiori degli idrocarburi cioè lei mi sia dotato di una scuola in cui prende le persone come voi che uscivano dall'università ma formarli sugli idrocarburi degli uno e anche un istituto direzionale tecnico ENI per preparare i quadri amministrativi di controllo di gestione
Terza cosa gli studi economici fedeli Economic Studies Palestini Luigi
Cioè già si era dotato di una piccola struttura per valutare gli investimenti voi sapete che il mondo del petrolio il mondo dei grandi investimenti e avere vicino a sé le competenze per valutare gli investimenti in tutti gli scenari invita degli errori che possono essere tragici l'ultima cosa
Che voglio segnalarvi e l'uso della parola Marchetti
Cui c'era Giuseppe Ratti no dico nel mille novecentosei due volumi sembra strano ma la parola Marchetti era una sconosciuta io ho fatto la Bocconi nel sessantotto e vi assicuro che
Marketing una parola che si usava felice ma cosa vuol dire esattamente sta cosa ecco già nel sessantadue Mattei si era dotato di una funzione di Mark
Allora
Che cosa e guardiamo un po'così era il risultato dell'opera di materia e quindi ho fatto una piccolissimo Flash succosi erano Land la FIAT venire in quegli anni
Allora guardiamo i ricavi lei è partito da zero nel quarantotto zero virgola due quando quando voi vedete la la FIAT aveva cinque
La la lire aveva quindici nel mille novecentosessantadue praticamente la lei aveva raggiunto la Fia
Sia in termini di ricavi che in termini di occupazione guardate l'occupazione o come salita passata da due mila dipendente cinquantasette mila dipendenti in quattordici anni
Questo mi dimostra diciamo la in termini concreti cosa l'opera di Mattei ha portato pesate fare cinquanta mila assunzioni nell'Italia di quegli anni
è stata veramente noterà meritoria
Dunque passiamo abbiamo chiuso con Mattei vi faccio un flash di cose Leni oggi allora Leni innanzitutto è un'azienda globale noi siamo una delle poche aziende globali italiane siamo un'azienda non siamo un ente le Mattei a era seduto su un'azienda che aveva su come sua prima finalità portare
L'energia
Agli italiani era una specie di deponga oste ministero dell'industria da questo punto di vista noi invece siamo un'azienda che ha centinaia di migliaia di azionisti e il nostro obiettivo
Di dare soddisfazione dei nostri stakeholders privo di tutti naturalmente i nostri azionisti
Questo elementi oggi cinque io vi semplifico il quadro ma cinque attività l'attività Exploration & Production che l'attività in cui noi ricerchiamo il petrolio nel mondo Gas&Power il settore gas
Re Fanny & Marketing la raffinazione e la rete di distribuzione dei prodotti petroliferi sotto il marchio AG
La Saipem una grande società di costruzioni di Dio opere diciamo di di servizi per l'industria del petrolio e la Polimeri Europa che la nostra attività nella chimica
E andiamo un po'nel dettaglio in ciascuna di queste divisioni le spore Shōnen Production un'attività in cui abbiamo sette mila cinquecento perciò la gran parte di queste persone sono nel mondo in paesi in Paesi stranieri in Paesi come il Congo l'Angola la Nigeria il Kazakistan
La Libia l'Egitto il Venezuela la vasca
Noi siamo un po'in tutto il mondo del petrolio
Facciamo ricavi per cinque miliardi e settecento milioni di euro
E abbiamo un utile operativo voi lo vedete lì di dodici miliardi di euro questa è l'attività che il cui risultato dipende dalla dal prezzo del petrolio quando il prezzo del greggio sale questa questa divisione nostra aumenta considerevolmente i propri
Passiamo alla prossima da San Paolo l'attività di Castel Paolo occupa dodici mila persone è fatta da tante società di cui qualche numero forse a voi di suonare l'Italgas la SNAM Rete Gas
L'Enipower che produce energia elettrica da gas e quindi si chiama da San Paolo perché facciamo anche emergere etica ragazzi
Un utile operativo di tre miliardi e mezzo di euro voi vedete le vendite totali del gas
Sono novantasei miliardi metri cubi diffuso cinquantacinque in Italia e il resto in Europa e fuori dell'Europa tra parentesi nel gas l'ENI e il numero uno in Europa è la più grande azienda europea del gas
Passiamo alla fine marcati qui abbiamo sei grandi raffinerie in Italia ne abbiamo poi partecipazioni raffinerie in Europa
Abbiamo otto mila cinquecento persone un utile operativo di un miliardo e duecento milioni di euro
Questa è la nostra quota di mercato nei Paesi europei quindi due virgola quattro GP Francia sette sette in Austria
Quattro per cento in Germania sei per cento in Svizzera mentre in Italia la nostra rete Agip al trenta per cento di quota di mercato
Questo trenta per cento è una quota un po'
Come posso dire una soglia importante perché per la normativa antitrust sarebbe per noi complicato superare il trenta per cento diventeremo soggetti a delle verifiche per accertarci che non abusiamo
Della nostra posizione dominato
Saipem è in genere Construction dicevo e la nostra società che fa servizi per ingegneri per lei per il mondo del petrolio abbiamo ventisette mila dipendenti
Anche questi ventisette mila persone sono in tutto il mondo
Dall'isola di Sakhalin dove lavorano per la Shell
Alla Golfo Persico dove lavorano per la totale otterrà Aramco lavorano anche perenni naturalmente ma legni e soltanto il quarto cliente della Saipem la Saipem quotati in Borsa avuto dei risultati
Molto buoni in questi anni e ed è naturale che così sia perché quando cresce il prezzo del petrolio lo si va a cercare nelle nelle zone più difficili e le zone più difficile vogliono di usare di più società come la Saipem
Lei controlla il quarantatré per cento della Saipem che come vi dicevo e quotata alla Borsa di Milano da ultimo la la Polimeri Europa la Polimeri conseguire cinquecento persone
Fa un ricavi per sei miliardi di euro nella Polimeri
Ce ne anche qui un pezzo di storia ci sono i residuati bellici della chimica italiana quindi tutte le avventure della nostra chimica che ha riempito le pagine dei giornali in epoca in cui probabilmente voi giornali ancora non leggevate ma la Montedison alla sir la liquidi la Liquigas chimica la Rumi anca cioè tutte queste società i residuati sono confluiti in questa polimeri che un attore
Importante della chimica europea ed è senza dubbio la più grande
Azienda chimica italiana
Chi sono i nostri azionisti chi possiede l'ENI allora voi lo vedete lì il ministro per l'economia ha il venti per cento al nostro capitale dieci per cento la Cassa depositi e prestiti che è un'altra istituzione para pubblica
Sette per cento del nord del capitale sono azioni nostre voi sapete che in Italia si può ricomprare azioni proprie fino a un massimo del dieci per cento del capitale dove siamo oggi al sette per cento
E il sessantatré per cento in mano ad azionisti
Da un punto di vista dalla distribuzione geografica sessantatré per cento nostra capitale e in mano
Italiana dove permane italiane intendiamo
Ministero dall'economia alla Cassa depositi e presti delle nostre azioni proprie più gli azionisti italiani fondi
Ho individui non abbiamo ottocentocinquanta mila azionisti di questi ottocentocinquanta mila azionisti la gran parte sono italiani sono famiglie che hanno in portafoglio le nostre azioni e poi vedete li abbiamo gli Stati Uniti che hanno il nove per cento del nostro capitale l'Inghilterra e l'Irlanda che hanno il tre per cento nostra capitale e più tutti i classici investitori istituzionali che sono nei vari Paesi hanno
Come siamo arrivati a questa a questa situazione gli azionisti attraverso le privatizzazioni successive che hanno avuto inizio nel mille novecentonovantacinque e che hanno portato in in in vari Valiani a cede le quote importanti del capitale di ENI
Lo vedrete poi nella prossima slide qui vorrei soltanto indicarvi che come dal mille novecentonovantacinque hanno della privatizzazione lei disse messo a galoppare da un punto di vista dei risultati
Sia quelli economici sia quelle operative gli utili son passati da due miliardi di euro a otto
La produzione è passata da meno di un milione di barili di petrolio al giorno a un milione punto sette di barili e la capitalizzazione di Borsa è passato da ventidue miliardi di euro
A novantatré miliardi di euro quindi chi avesse investito in azioni ENI il giorno della prima privatizzazione avrebbe moltiplicato il suo investimento di
Quasi cinque volte quattro volte e mezzo e nel frattempo si sarebbe intascato dei dividendi piuttosto generosi
Guardiamo cosa è successo nel collocamento notazione provvedette lì si è cominciato con un quindici per cento poi un sedici per cento poi diciotto poi un quindici poi un altro cinque in totale stato privatizzato il sessantanove punto sette per cento lei in questi anni ha dato un contributo importante alle casse alle casse piuttosto esangui del nostro Stato
Voi vedete lì il totale tra le azioni vendute i dividendi e le imposte ha portato lo stato italiano incassare in totale cinquanta miliardi di euro cinquanta miliardi di euro almeno due o tre manovre
Del nostro stato
Bene passiamo a russe lei in Italia e nel mondo siamo di gran lunga la prima società italiana per capitalizzazione di Borsa voi lo vedete lì
Dietro di noi c'è l'Unicredito può eccellente regime nelle Generali pesate in termini di valore di capitalizzazione di Borsa noi valiamo circa otto volte Mediobanca rappresentiamo il quattordici per cento dell'indice Mibtel della Borsa di Milano
Andiamo avanti
Queste invece la nostra posizione nel mondo nel mondo del petrolio voi vedete che la più grande azienda petrolifera e anche la più grande azienda al mondo in termini di capitalizzazione di Borsa alla Exxon Mobil che capitalizza trecento ventotto miliardi di dollari
Noi con i nostri novantuno miliardi di dollari siamo la settima azienda per ricavi no scusate qui parlano di ricavi eccetera delicate dopo pagando il prezzo di Borsa come utili
La Exxon mobile ha fatto trentasei miliardi di dollari non ne abbiamo fatti dieci punto nove giriamo sullo capitalizzazione di borsa ecco la capitolazione di borsa una cifra simile trecentoquarantaquattro miliardi di dollari per la Exxon Mobil non centotré miliardi di dollari vorreste sottolineato è soltanto che il numero due al mondo per capitalizzazione di Borsa e la famosa gastro
L'azienda russa del gas e oggi del petrolio
Che ha aumentato la sua capitalizzazione di Borsa di quattordici volte negli ultimi cinque anni quindi chi avesse investito i suoi risparmi in azioni Gazprom avrebbe moltiplicato il suo capitale di quattordici volte
In quattro anni
è stato una sulla storia di grande successo e ed è logico che sia così perché Gaston detiene
Voi lo vedete grandi riserve produce nove milioni di barili di olio equivalenti al giorno quindi a una produzione che il doppio dalla Exxon mobile
Andiamo andiamo avanti
Questa credo che sia l'ultima slide su che cos'è l'ENI oggi solo per dire che il due mila e cinque è stato il miglior anno della nostra storia sia in termini di ricavi che di utile netto
Il nostro utili già consentito di dare i nostri azionisti quello che
In termini finanziari americani si chiama cash back to c'erano contrasti
Un totale di sei punto uno miliardi di euro fatti da cinque miliardi di euro di dividendi e da un miliardo di riacquisto di azioni proprie che quando uno dei acquista le proprie azioni di fatto sta dando cassa ai propri
Torna in virtù secondo solo uno l'unico se volevo mostrare il proprio han parlato fino adesso non si può tornare indietro ben questo non ve lo dico io legna settantadue mila e cinquecentocinquantotto dipendenti
E quindi è una una delle più grandi aziende italiana credo che siamo la seconda come due dipendenti dopo la fine
E promette alle Poste ecco ma
Passiamo adesso alle alla
Alle grandi sfide né dicono i grandi sfide perché il mondo delle grandi aziende fatto così si fanno dei risultati record tutto bene tutto ok si gira la pagina del calendario tutto dimenticato bisogna guardarsi avanti non non si può mai
Riposarsi sugli allori non si ci si può mai guardare indietro ma bisogna sempre guardarsi avanti perché la competizione e sempre più forte
Le sfide strategiche continuano succedersi e anche gli azionisti i dividendi che si sono incassati sei sono già dimenticati e guardano invece a al flusso di dividendi che avranno di fronte di fronte al sette allora naturalmente il guardarsi davanti è fatto di tante cose fatto della gestione di tutti i giorni di una gestione oculata di stare attenti alle spezie di creare un'organizzazione motivata ed efficiente
Efficace è fatta di tante cose io però vi voglio parlare delle due o tre grandi sfide strategiche che abbiamo davanti a noi
Di una via già accennato Alberto Clò che è la sfida che abbiamo nel mondo del gas e in particolare del mondo del gas in Italia
Ma la prima sfida che noi abbiamo è la crescita della nostra produzione petrolifera le società petrolifere vengono valutate soprattutto oggi in base alla loro capacità di produrre sempre più petrolio
Questo importante ed è lo è soprattutto oggi quando il barile si vende a settanta dollari ogni barile in più e evidentemente molto importante allora avete visto prima ENI nel mille novecentonovantanove produceva meno di un milione di barili al giorno oggi ne produce
Un milione sette nel due mila e cinque nel due mila e sei ha promesso ai mercati finanziari di produrne più di un milione e otto e quelle promesse vanno mantenute
Pena la perdita di quella credibilità che un elemento fondamentale dietro la nostra capitalizzazione di Borsa
Ma anche promesso anzi compromissorio nei cosiddetti road show in cui incontro i nostri azionisti di produrre più di due milioni di barili nel due mila e nove e ho anche detto guardate che nel due mila e dodici dovremmo esser capaci di produrre due milioni e duecento mila barili allora questa è un'enorme sfida che abbiamo davanti a noi per fatta di usare il bene
I campi che abbiamo di un'esplorazione di successo di a ridurre il numero degli incidenti
Più che si può e anche di far fronte a quegli avvenimenti che son fuori dal nostro controllo ma che contribuiscono in modo decisivo a queste a questi numeri vi faccio un esempio in questo momento in Nigeria la situazione politica è complicata si susseguono attentati agli oleodotti alle installazioni petrolifere questo comporta una perdita di produzione
Beh dobbiamo compensarla da qualche altra parte
Abbiamo avuto negli ultimi giorni una specie di esproprio di un nostro grande campo
In Venezuela che si chiama Bastion dove facevamo sessantacinque mila barili al giorno beh noi dobbiamo trovare il modo di rimpiazzare questi Santa cinque mila barili e di produrre di più questa è la grande sfida che abbiamo davanti a noi
Ed è su questa sfida che si gioca la partita di della nostra capitalizzazione di Borsa dove siamo nuovi nella lista delle società petrolifere come difendiamo la nostra posizione nel mondo
C'è poi il tema delle Riserve le riserve sono quindi secondo una regola de La sette la secche la Security Exchange Commission del diciamo la Consob americana definisce Riserve certe il numero di barili che si hanno sottoterra che sono pronti per essere estratti non abbiamo circa dieci anni di riserva
Ovviamente se lo denunciamo un milione ottocento mila barili al giorno dobbiamo ogni giorno trovare un milione ottocento mila barili da aggiungere ai nostri serve perché se no tra dieci anni chiudiamo i battenti andiamo a casa tutti la sfida non solo di produrre ma di trovare nuove Riserve che ci consentiranno di continuare a produrre nel due mila e quindici due mila sedici due mila
Questa è una spia e di nuovo una sfida veramente difficile perché tutto il mondo del petrolio e assatanato a cercare nuove riserve in un mondo che diventa sempre più difficile
Ecco parliamo adesso di gas
Voi vedete mi limito a parlarvi del gas in Italia una cosa è certa la vedete qui da questa slide e l'ha accennato
Prima Alberto Clo noi produciamo sempre più gas consumiamo sempre più gas
Siamo passati da settantasette miliardi di metri cubi a ottantasei miliardi di metri cubi nel due mila e cinque e pensiamo che continui a crescere
Voi vedete quella che è un po'un'anomalia italiana il settore che cresce di più settore quella la parte gialla della slide che il consumo di gas per la produzione di energia elettrica noi siamo l'unico Paese al mondo che ha deciso di produrre sessanta per cento dalla sua energia elettrica da gas
Il che vuol dire che se per ipotesi ci viene a mancare il gas come forse quest'inverno avete letto che diciamo poteva succedere noi non solo stiamo al freddo perché Trecase su quattro sonore scaldate a gas in Italia ma per di più spegniamo la luce
Io arrivo dire che se ci dovesse venire a mancare il gas
Noi in nello spazio di qualche mese torniamo all'età della pietra perché in un Paese che ha non si riscalda non a energia elettrica la cui industria si ferma perché gran parte la nostra industria
Vargas
Corre un serio rischio su questo terreno da questo viene la nostra sfida che è quella di essere sicuri che l'Italia ai gas di cui ha bisogno notando poiché non è che lei sia responsabile dell'approvvigionamento dell'Italia Bulgaria dette che non siamo ma è vero l'esatto contrario dalla privatizzazione liberalizzazioni poi i nomi anzi abbiamo un tetto che ci impedisce di superare il cinquantacinque per cento delle forniture di gas ma nell'immaginario collettivo siamo nuovi responsabile del per questo che lavoriamo ogni giorno ossia sulla Rete Snam Rete Gas che subì stoccaggi dove stoppiamo il gas per la stagione invernale sia sugli approvvigionamenti per accertarsi che questi
Novantatré miliardi di metri cubi di gas vengano finita
Terza sfida che abbiamo e la Rete la Rete Agip però voi dovete sapere una cosa
La rete le reti di delle stazioni di servizio in Italia sono a un livello nettamente inferiore di tutto il resto dell'Europa
Cioè in Europa le le stazioni di servizio sono quasi sempre a perde trecentosessantacinque giorni all'anno ventiquattro ore al giorno
Vendono all'interno dello stesso il servizio una serie di beni di prima necessità dico pane giornali qualche prodotto alimentare
E e hanno una qualità di pulizia di servizio di attenzione al cliente assolutamente diversa dalla nostra qui voi vedete abbiamo fatto un benchmark su come si posiziona l'Agip
I concorrenti italiani dell'Agip quindi la Esso la Shell a totale in Italia visitabili
I la best practice europea
Sono una serie di parametri la visibilità l'aspetto la manutenzione e servizi al cliente la gentilezza la competenza l'abilità di vendita e così via il verde sono i migliori concorrenti europei
E vedete il rosso e il nero solo sono l'Agip e gli altri italiani non c'è nessuna differenza tra nuovi la Esso e la Shell in Italia ma c'è un'enorme differenza tra noi
Quello che dovremmo essere per garantire ai nostri clienti ai clienti delle nostre stazioni di servizio il servizio Kennedy
Allora passare da quella linea
Nera dell'Agip al verde
Vuol dire una rivoluzione culturale vuol dire formare i gestori vuol dire avere dei rapporti diversi con i nostri gestori vuol dire tante cose
Per me è una sfida importantissima perché le stazioni di servizio AG sono la vetrina dell'ENI presso i consumatori cioè i consumatori ci conoscono
Per come sono le nostre stazioni di servizio quindi al di là dell'importanza economica
Di offre un buon servizio clienti ci sta proprio la nostra immagine che io considero molto importante
Ecco ho finito di parlare di di ENI vi voglio soltanto dire due cose due curiosità che credo possano stimolare il primo è dove si consuma il petrolio al mondo
Allora guardate qui negli Stati Uniti si consumano ventisei barili di petrolio per persona
In Europa dodici
In Russia tre in Cina un barile mezzo allora quando si parla di energie alternative quando si parla di inquinamento quando si parla di effetto serra di CO due di tutte queste belle cose beh io credo che il primo punto di di partenza di ogni ragionamento
Perché consumiamo così tanto petrolio
Qualche giorno fa anzi venerdì tenevo una uno speech era a della della gente degli stranieri c'è un'americana Parisi si altissima senta lei cosa ne pensa delle energie alternative gli ho detto ma lei di dov'è vissuto americana
Bene lei alla proibizione di parlare di energia alternativa dice perché lo dico perché finché gli americani consumano ventisei barili al giorno è inutile che si scende uniscano cercando alternative invece questo ma dico smarriti serie consumino venti
Diciotto sedici la miglior forma di generare energia e non consumarla
Sia da un punto di vista economico che da un punto di vista ambientale sul terreno della conservazione si può fare enormemente pensate noi europei ci riscaldi hanno andiamo in automobile
Abbiamo pure l'aria condizionata d'estate abbiamo la lavatrice il frigorifero era lavapiatti e quindi abbiamo tutto e consumiamo meno della metà
Dell'energia che consuma gli americani questo vitale la dimensione del risparmio potenziale negli Stati Uniti naturalmente ma non solo gli Stati Uniti
Dall'altra parte della moneta guardate cosa succederebbe al mondo se per un'ipotesi i cinesi decidessero di consumare tanto petrolio quanto gli europei
Cioè decisioni dall'automobile come facciamo noi di aver l'aria condizionata testate di avere l'illuminazione che abbiamo noi
Sarebbe il più grande disastro ambientale la nostra storia non solo consumeremo tutte le riserve di petrolio in pochi anni
Ma in termini di emissione C o due ossidi di varia natura fare in un disastro ambientale spavento
Ecco l'ultima cosa poi concludo
Questa distinzione petrolio facile petrolio difficile in questa è un po'il messaggio che spettò lanciando ho lanciato la prima volta dopo a impattare tre settimane fa
Lanciando una nuova politica di ENI voglio vedere se riesco se riesco a spiegarlo sì se riesco a spiegarlo vuol dire che che funziona perché le idee migliori sono quelle semplici allora
Al mondo esiste il petrolio facile pretorio difficile qual è cattolico facile quello dell'Arabia Saudita quello del K del Kuwait dell'Iran
Uno scavo un buco e viene fuori una quantità di petrolio importante pochi pozzi tanto petrolio Pozzi poco profondi in condizioni relativamente facile
Qual è il petrolio difficile ma Petrol difficile quello
A tre mila metri sotto il mare cioè off-shore di off-shore il petrolio al Circolo Polare Artico il petrolio in Kazakistan dove fa meno sessanta d'inverno
Il petrolio in Alaska in condizioni ambientali impressionanti il petrolio negli Stati Uniti certe volte otto mila nove mila metri
Sottoterra
Dove per estrarlo ci vogliono tecnologie competenze esperienze
Allora il mondo delle grandi società petrolifera tipo lei Nicola e che sono la totale è il mondo del petrolio difficile dove il petrolio è difficile i Paesi produttori ha bisogno di fino
Dove il petrolio è facile
Algeria Russia Nigeria Libia Egitto queste a e soprattutto rabbia saudita i Paesi petrolifera sempre meno bisogno di nove perché se lo estraggono da sé hanno le loro compagnie nazionali se lo estraggono tasse e noi siamo irrimediabilmente spiazzante
Allora il messaggio che io sto mandando ai Paesi del petrolio facile è che lì in cambio di un accesso alle loro Reserve lei mi ha a disposizione per partecipare allo sviluppo del Paese allo sviluppo energetico innanzitutto quindi creazioni di rete di distribuzione del gas ma anche produzione di energia elettrica produzione di acqua da dissalazione
Tutto quello che serve per sviluppare le infrastrutture del Paese poi siamo pronti
A cui investire nella chimica cui investire nella raffinazione in modo che questi Paesi non siano più solo esportatori di petrolio ma siano esportatori di prodotti con più valore aggiunto dentro ecco il il baratto commerciale lo scambio voi partecipiamo lo sviluppo del vostro Paese in modo che voi possiate aggiungere valore e dare occupazione alle vostre giovani popolazioni e voi in cambio ci permettete di accedere alle vostre Riserve questo messaggio ha cominciato a viaggiare meglio spedire un messaggio un po'
Absit iniuria verbis un po'matte indiano e io mi auguro che in questo momento difficile per l'industria del petrolio Possa fare crescere la nostra presenza nel grazie
Mi ha fatto piacere questo applauso perché qui Powder ruffiani non ce ne sono no a me senza che se non almeno il tono vivono non è che possegga
Bene adesso passiamo a
La seconda parte di questo incontro
Che so convinto sarà
Non meno interessante della prima
Un dibattito diciamo tra tra la sala segnatamente tra gli studenti che
Come diciamo no seguito una serie di direzione sul sul petrolio generale diciamo questioni internazionali questo vinte né
Pausa che ci sono i giornalisti quindi sempre che
Qualsiasi parola potrà essere usata contro di te quindi tira vento d'altra parte i gli studenti giustamente significativo voglio dire che certe riflessioni vengano portate all'interno dell'università sottolineo
Tra le tante anomalie del nostro Paese voglio dire non
Nell'università ove si escludono notevolmente le facoltà di ingegneria di fisica di Geologia sono non aumenta così considerato questi temi con come non degni diciamo di un qualsiasi tipo di interesse io stesso personalmente
Se faccio qualche cosa sulle energie lo faccio di straforo perché non mi è stato quasi mai possibile l'intero di significativo questo perché
La debolezza della cultura no sulla questione energetica e poi alla base del fatto che questo Paese
Sia consentito a tutti di dir di tutto sulle
Sì
E ogni volta che si sente un enorme
Come si dice bestialità
Non avete eccessivo qualche professore dietro da ultimo ricordo per esempio no tutti imboccano che si faccia in Italia dei casi ricattatori Adesso tu poi fermare qualcuno pensa di scusi lei gli si accoda idea di classificazione
Ma è vero che laddove si dovrebbero fare esiste sempre un comitato normalmente il comitato si basa su un enorme
Bestialità detto da un professore da ultimo a Livorno dove tutti potevano il rigassificatore è stato così comitato che sulla base di uno studio di un di un professore il quale ha dichiarato che c'è una buona probabilità che questo gas rigassificatore ribattezzato bombolone possa esplodere e se esplode il bombolone salta come birilli la Torre di Pisa cento di Firenze viene raso al Salone
Questo conta anche il fatto che in qualsiasi altro Paese giorno dopo quel professore sarebbe no attaccato dalla comunità scientifica dalla comunità giornalisti che non avrebbe più possibilità di parlare invece danno il giorno dopo viene non solo professore intervistato nel Por Causa togliete la sera gli ha dedicato addirittura mezza pagina
Questo anche perché diciamo è raro che l'università si possa Pracca siamo in università parliamo liberamente e quindi cominciamo diciamo questo dibattito che perché era non solo su Mattei e dintorni insegnamento sull'esposizione di Paolo Scaroni che è molto piaciuta ma su molti temi che abbiamo trattato no nel nel corso di economia industriale
Liberalizzazione
Se ha avuto senso per me no sicuramente fare di liberalizzazione come è stato fatto in Italia contro le proprie imprese mentre invece un dato comune a tutte le liberalizzazioni negli altri Paesi è stato si liberalizza si costruisce un mercato forte e proprio per questo rafforziamo l'industria nazionale il pensiero unico ancorché debole e italiano e di chi ha paura del mercato e deve diciamo legittimarsi rispetto al mercato dice beh cominciamo col distruggere l'ostentata ex e quindi da noi sì e distrutte si è cercato di distruggere il prevalere del nanismo ci si lamenta dei convegni perché abbiam poche imprese grandi nei fatti si cerca di indebolire vedete cos'è successo all'ENEL che oggi è un non si capisce bene cosa sia ma è un una parte di quel che sarebbe stato e quel che si cerca di fare con lei bisogna indebolire Danny nella presunzione che così il sistema nostro no si rafforzerà sì negli altri paesi europei invece si sono rafforzate non solo e non tanto il campione nazionale ma i campioni europea
E quindi vorrei che si parlasse anche di questo
Che si parlasse del fatto se assenso l'italianità o meno delle proprie imprese anche qui la maggior parte dei nostri economisti imperdibile liberisti sostiene che la bandiera non conta più siamo tutti europea
E quindi non conta affatto se la bandiera sì o di un tipo baderà alto basta che spento Rivadavia dell'Europa
Nello stesso momento appena all'ENEL non maniera un po'non esprimo giudizi
A parlare attorno impropriamente diciamo di attaccarono impresa francese si ha avuto una reazione da parte della Francia che noi non abbiamo capito perché oggi per la maggior parte dei Paesi non sono europei ha per gli Stati Uniti Venezia esattamente un problema che riguarda la sicurezza nazionale la difesa nazionale
Ma il petrolio Venezia in questa fase storica non è un fatto economico non è prevalentemente un fatto economico e essenzialmente ma questa politica è una questione che intacca la sovranità nazionale quando tu hai come ha detto Scaroni cioè apre scuole ha detto diciamo una parte di questo quando i due Paesi
Russia Algeria che controllo no il sessanta per cento
E tra qualche anno sarà l'ottanta per cento dei nostri rifornimenti di metà e quindi che controllo in questa maniera no più della metà della produzione elettrica evidente che noi il confronto per il Paese abbiamo una posizione di sudditanza politica sudditanza politica si diverte i gradi di libertà no la tua sovranità nazionale è ridotta rispetto al potere di questo Paese
Quindi i propri metodi a vero non avere un'idea né ENI forte e quella sebbene l'unico strumento di cui l'Italia dispone per contrapporsi a un potere negoziale che straordinariamente forte
Perché l'aumento dei prezzi del petrolio a rafforzare che il risultato di un mercato del venditore sono i venditori che fanno i prezzi
E sono i venditori che impongono non solo le condizioni di presso
Ma che tende sempre più impongono diciamo accanto impressi no condizionamenti e politiche il petrolio oggi il metano ancor più essendo il più utilizzato c'è il rischio che sia utilizzata come arma di pressione politica
Ma come è possibile che di questo la Francia abbia consapevolezza la Spagna per consapevolezza la Germania abbia così palese Tony Blair che non è messo bene di questi tempi ma Toni Blair no a al appena i russi hanno detto a noi interesserebbe quella società inglese
Da un giorno all'altro non son più liberisti ha detto una
Per dive l'abisso talvolta qualcuno non facciamo i nomi anziché innanzi nomi andrebbero pasta con questo diciamo per dedito per cui si spargono cassati dice basta che tu non dica che l'ha detto qualcuno ha detto che se i russi Castro dovesse comprare Stramare gratis
E ha detto e cosa c'è di
Cosa c'è di
Questo è stato l'economista l'economista che insegna in me nell'università italiani di Milano non faccia almeno questo per dirvi
Poi vi faccio una domanda quattro non lo dico perché siamo al punto in cui non si fanno i nomi per tale dedicata ma è capitato e lo dico qua
Se uno dei dei maggiori diciamo Gulu dell'economia italiana iperliberista ma un iperliberista noti quelli che dicono che parsi cara pentirsi europea no e non c'è problema
Ha sparato nei confronti dell'ENEL ultimamente delle casate assolutamente descrive giornalismo mettiti questo termine ma insomma la la passione delle cose incredibili
Osato
Chiederà ventiquattro di pubblicare un articolo che specificava che non era vero che non era vero che l'Italia e l'industria pagarsi gas il trenta per cento in più non è vero
Andate a vedere l'Eurostat e non è vero ne parliamo di un'Italia ventose italiana paga il trenta per cento in meno della Germania
Il tre per cento il meglio della facciamo fatto che deve andare a dire questo Roma pratico le ventiquattro ore e ne ha risposto no non si può
Pubblicare un articolo no che contraddica il nostro lavoro
Per cui anche gli spazi di libertà
Oggi come sito tenente cinquant'anni fa ma non è che voglia parlare io più no io solamente volevo aggiungere altri argomenti a quelle volte che abbiamo già esposte d'altra parte che li vuole cominciare no questo dibattito
E cominciare abbiamo già una onde si non si possono il viso al Ticinese che si hanno o diciamo ho chiesto agli studenti che si prepara rosso di Mitterrand
Invitano Sarajevo nostre un corso transnazionale come avete capito quindi limita a te la prima domanda d'e microfono verso come si chiama il fungo funghetti
Buongiorno mi sembra di capire che per quanto riguarda gli investimenti privilegiate logiche industriali di lungo periodo rispetto logiche finanziarie magari di breve ma volevo volevo vorrei chiedere ma non non teme in questo modo di perdere magari sinistri chi sono interessati più che altro a risultati di breve
Ma dunque
Grazie per questa domanda perché consente forse di chiarire un punto che ogni tanto sento sento dire e che io non condivido
Allora gli azionisti quando uno compra un'azione
Soprattutto i grandi investitori istituzionale
Tengono conto del dovere del medio e nel lungo addirittura vanno delle previsioni su quelli che saranno i risultati delle aziende tra cinque sei sette anni e quindi l'investitore sta attentissimo a
Verificare che le logiche di investimento non sia delle logiche abbreviano aziendale logica che creano valore nel medio e lungo termine per questa ragione non come tutte le grandi società internazionale del petrolio facciamo Investimenti
Sostanzialmente nello sviluppo dei campi petroliferi che sono di amplissimo respiro vi do un esempio voi voi sapete che la nuova frontiera dell'ENI
è il Kazakistan nel Kazakistan a le casacche abbiamo fatto una grandissima scoperta la più grande scoperta petrolifera degli ultimi trent'anni si chiama Kashagan
E cascinale del Caspio nel nord del Caspio off-shore c'è una grandissima un bravissimo campo petrolifero che legni opera
Cosa vuol dire questo ma vuol dire che abbiamo cominciato spende nel mille novecentonovantotto
Spenderemo quindici miliardi di dollari dal novantotto in avanti per avere il primo barili di petrolio nel due mila e nove
Quindi uno investe per undici anni una somma astronomica che sono quindici miliardi di dollari in un paese ma insomma kazaki stanno nella Svizzera no quindi voglio dire qualche connotazione di rischio c'è la e questo è il nostro mestiere e mestiere nord-ovest della Exxon letteratura totalmente della Shell è un mestiere in cui forzatamente la logica e
Investimenti giganteschi in paesi difficili per ritorni a lungo lunghissimo periodo
E aggiungo senza sapere quale sarà il prezzo del petrolio quando finalmente per Toldo ci sarà no per cui uno investe quindici miliardi donne sepolte trofeo quando comincia a produrre a settanta dollari
è tutto contento se a quindici
Evidentemente tutto il suo in tutta la sua politica d'investimento rischia di dimostrarsi
Grazie
Secondo domanda Luca preparato anche quella
Si sia preparato
Se non era facile salumeria però noi siamo si è discusso giusto il tono giusto giusto
Allora gli ha domandato Scaroni è questa prima abbiamo parlato degli utili da record vieni abbiamo parlato un po'delle Riserve
A questo proposito mi piacerebbe sapere ai ritmi estratti di correnti che orizzonte temporale hanno le riserve dell'ENI in rapporto a quella che la capacità di scoperte dimostrazione
Sì avevo una lettera però più difficile la domanda
No non è questione del suo peso è questione che le strutture che c'era passa all'università sono queste
La
Carnale che
Dovevo Bernardo sul solito lei si siedono solamente i professori durante del Consiglio delle lauree
Come sta
Va bene allora tutto venne bene parlava facciamolo un applauso
No vi ricordo che voi non lo sapeva
Voi non lo sapete ma è un collega giornalista dell'Agi Agenzia cento per cento ENI
Allora la domanda era questa
Ai ritmi estrattivi correnti che orizzonte temporale hanno le riserve dell'ENI in rapporto alla capacità di scoperta di nuovi giacimenti e in relazione a questo mi piacerebbe sapere quanta parte degli utili destinati quanta parte inutili destinate alla ricerca di nuovi pozzi petroliferi grazie dunque allora
Rispondo alla sua domanda cerco di offrirvi qualche cosa che magari incuriosisce evita Salo risposta semplice la sua domanda è al ritmo attuale abbiamo dieci anni divise
Secondo punto la vero inviterei costi d'investimento non solo nella ricerca
Per carità si spendono dei soldi cieca ma solo nello sviluppo di riserve accertate cioè
Tutta l'attività che porta al a a realizzare una cosiddetta scoperta la scoperta vuol dire definire che c'è una trappola geologica
Nella quale sono imprigionati idrocarburi quindi sì e poi si trivella e si accerta che ci sono ci sono per davvero della qualità giusta eccetera
Tutta questa spesa è una spesa importante ma lei intorno a questo investe qualcosa trattando di grandezza dell'ordine del miliardo di euro all'anno
Quindi una cifra importante ma non è una cifra astronomica per i nostri standard
Dove invece gli investimenti sono molto importante nello sviluppo di quella riserva perché averla trovata non vuol dire essere in grado di estrarla cioè fare tutti gli investimenti necessari per portare fruizione quindi per utilizzare quella serve lì
Noi investiamo
Una somma diciamo dell'ordine del sei sette miliardi di euro alla
Però perché non investiamo di più ma non le vediamo di più perché non scopriamo di più cioè noi investiamo tutte le volte che aveva fatto una scoperta
E dice ma allora perché non si scoprì di più non scopre di più perché la quantità di lotti di ricerca quindi di are
Destinato all'Algeria che ogni anno diciamo da giudicarci e limitata no questa il modo in cui noi operiamo
Poi evidentemente
E questa è la vera grande scommessa in cui ci ci riempiamo di Gucci perché è un tema in cui il professor Clò ha un grande voce in capitolo e siccome tutti questi ragionamenti si fanno in uno scenario di lungo termine e nessuno di noi sa qual è il prezzo del petrolio potermi tutti i calcoli di redditività degli investimenti e diventano particolarmente difficile perché è ovvio che se io ipotizzo che dal due mila e quindici in avanti il petrolio sarà a cento dollari al barile realizzo una serie di investimenti che non farei mai se dal due mila e quindici in poi il prezzo del petrolio forse venti dollari al barile
Quindi capire o o immaginare quale può essere lo sviluppo del della prezzo del petrolio eterno un elemento molto importante per la nostra decisione di investire ecco un'altra cosa che volevo dire che vedo che quasi nessuno ne ha una conoscenza delle riserve di petrolio al mondo
Le grandi compagnie internazionali e quindi le ENI le shell lp pile totale Chevron Exor detengono o meno del dieci per cento il novanta per cento delle riserve di petrolio al mondo sono come è giusto che sia di proprietà delle star nazionale
Quindi della NATO in Arabia Saudita della Sonatrach in Algeria della Castro in Russia
Della e non si in Libia della su un angolo in Angola cioè le compagnie menzionati sono davvero le proprietarie come è giusto che sia delle riserve di petrolio
Quindi un elemento importante del rendiconto perché quando si dice ma i prezzi del petrolio sono manovrate dalle compagnie petrolifere ma ricoprì petrolifere sono una piccola parte
Del della produzione e delle Riserve di petrolio al mondo la gran parte della produzione delle riserve e delle società nazionali dei Paesi del petrolio
Luca ti ritieni soddisfazione allora passiamo a Edoardo dovesse Edoardo
Prego son tutti vestiti benissimo se tu dovessi vedere la moda in una lezione da me nessun sistema perché già adesso come sono state
Cosa vorrei però cravatta niente
Ricevano uno studente allora allora la lite da qualche tempo si sente parlare dell'ipotesi
Che nell'ENI possono formare un soggetto unico e diventare quindi anche leader europea è un campione europeo
Volevo sapere se esistono le condizioni sia industriali che di politica industriale nel nostro Paese perché questa possa ritenersi un'ipotesi percorribile praticabile
Ma Lario io personalmente non la ritengo un'ipotesi percorribile un oggetto che sia la somma di ENI ed ENEL
Non resiste nel mercato finanziario c'era una bestia così non ce n'è un'altra norma nel senso che gli investitori istituzionale vogliono investire in un settore
Chiaro quindi io voglio investire nel mondo del petrolio compro azioni
Voglio investire nel mondo dell'elettricità delle gli utili ti compro azioni bene
La somma delle due risulterebbe un un un oggetto che non esiste nei mercati finanziari e quindi poco attrattivo per gli investitori se è poco attrattivo il corso dell'azione scenderebbe
E quindi l'operazione e come si dice si direbbe non market friendly cioè un'operazione che non va nell'interesse degli azionisti ma va contro l'interesse degli azionisti
Ora siccome io considero che la prima ragione per la quale
Su faccio il mio lavoro e fare l'interesse degli azionisti
è un'operazione che francamente non non vedo aggiungerei Boy sul tema campioni nazionali campioni europei io io credo che
Le aggregazioni che
Sempre più
Creano valore sono le aggregazioni europee quindi la creazione di grandi aziende europee che operano nel mondo è questa è senz'altro un obiettivo importante e ed è una cosa che sempre più sta avvenendo con tutte le difficoltà con tutti i problemi ma anche tornando a quello che diceva prima Alberto Clò sul tema per esempio nel in Francia U il tema forse sapete E.ON in Spagna cioè il fatto che ci siano delle difficoltà
Sta però dimostrare che ci sono dei tentativi di farle queste operazioni fino a pochi anni fa queste operazioni transnazionali e non ci si provava neppure a farle
Nel mondo dell'Energia il fatto che oggi ci si trovi a farlo pur mostrando difficoltà e comunque un segno positivo
Pineto e pertanto i giornalisti ripete la domanda che hanno Puglia ripensare l'unica che mi interessa è raccogliere così abbiamo dato anche in parte giornalisti
Sicuramente è una domanda che le avesse fatto prossimamente tutto se posso aggiungere qualcosa non le capisco l'amministratore molto riservato io stesso sono riservate
Però il il problema cruciale e che delibere di trazione
Ha un significato un processo di concentrazione straordinario
Nei Paesi europei
Anche in questo diciamo la filosofia sostenuto degli economisti italiane che ha diciamo alimentato la riforma Bersani e poi e diametralmente opposta la filosofia che ha diciamo condizionato delibera di indizione in tutti gli altri paesi europei
Di economisti italiani è che hanno ha avuto successo in questo no rispetto a quelli che sostenevano io tra loro esattamente il contrario hanno ritenuto che la liberalizzazione dovesse significare la frammentazione
Una visione e Jurassic per cui la concorrenza sia solamente se ci sono tanti tanti tanti piccoli indiani che combattono tra di loro
All'estero invece hanno ritenuto che la liberalizzazione inevitabilmente in un primo momento comportasse d'entrata di altre imprese per senso la regolarizzazione ma se si voleva essere competitivi su un mercato non già dimensione nazionale Mario per la dimensione faceva la differenza
Quindi chi più era grande più efficiente chi più efficiente più era in grado di avere bassi costi bassi Presti per cui in questa maniera la liberalizzazione avrebbe portato benefici ai consumatori
No e in parte anche i profitti delle imprese
La via italiana portato invece risultati esattamente opposti le liberalizzazioni non hanno comportato riduzione dei costi non hanno riportato riduzione dei prezzi per cui i consumatori italiani oggi pagano no o un prezzo dell'elettricità molto più elevato di quello che la concentrazione conosce in questi ultimi due anni una una nuova fase la nuova accelerazione
In Germania vi erano decine di imprese elettriche oggi la Germania dominata da un duopolio un territorio la Spagna aveva solo due prese andrà verso una concentrazione invitando invece si sostiene che ulteriormente si persegue siamo nell'errore per cui l'idea è che l'ENEL deve essere indebolito ulteriormente e si cerca di fare lo stesso con con con l'ENI di fronte diciamo a alla minaccia perché era stato solo la minaccia di ENEL di fare un'OPA su suo S il governo francese nel giro di ventiquattro ore nove quarantotto ha organizzato la fusione tra sue S e Gas de France
Proprio perché la Francia non sopporta l'idea che imprese estere con nazionalità estere ancorché né Europa
Possono minimamente assumere il controllo di imprese energetiche che ribadisco nell'ottica francese ma non solo costituiscono no garanzia soprattutto no sul fronte della sicurezza nazionale
Bene dopo Edoardo maggior durata sarei soddisfatta dalla risposta Lorenzo dovesse Lorenzo
Tutt'altro niente come Moggi
I rilievi
Ne abbiamo sentito dei combattenti identificare la Nissan dell'ENI nella massimizzazione dell'utilità del consumatore e voglio sapere se anche elementi oggi c'era questo obiettivo
Beh o sarei proprio sicuro che forse così nel caso di Mattei certo
Secondo me dove si poneva come obiettivo quello di dotare l'Italia di Energia e di energia competitiva questo poi alla fine non c'è dubbio
Non c'è dubbio andava il beneficio del consumatore
Tra parentesi non aveva vincoli di
Azionisti aveva cento per cento proceduto allo stato nessuno si aspettava che pagasse dividendi
Al alla allo stato italiano e quindi certamente da sotto questo profilo non avevi vincoli che ha un'azienda come la nostra che vive
In ogni momento pagare dividendi competitivi
Ai suoi ai suoi azionisti no ciò detto non c'è dubbio che le aziende compreso l'ENI per
Poter continuare a soddisfare protezionisti devono soddisfare anche i consumatori perché se un'azienda non soddisfa i consumatori esce dal mercato
Ah quindi deve essere competitiva in tutto quello che fa nel nostro caso deve essere competitiva nel modo in cui alla fine anni
Prodotti petroliferi il modo in cui li distribuisce come serve il cliente e da questo viene quella quella slide che gli ho mostrato prima
Sulla necessità che noi abbiamo di rendere la nostra rete di distribuzione dei prodotti petroliferi
Questa volta Consumer fra ed è quindi che che soddisfi quello che i consumatori vogliono ed è magra soddisfazione sapere che
Nel caso della nostra idea distribuzione anche gli altri stanno male quanto onori no la la verità e che il consumatore italiano di prodotti petroliferi quando si fermano stazione di servizio
Non sa nemmeno come potrebbe essere diverso alla stazione service
Come diverso potrebbe essere il servizio che riceve ed è per questo che noi ci poniamo l'obiettivo primi tra tutte le compagnie petrolifere italiane di fornire un servizio di livello europeo al consumatore
Hai qualche altra domanda
Si sta no de
Alessandro
Esatto
Ma l'ha già fatta un Alessandro
Buongiorno allora nell'intervista con Giovanni Minoli l'ha dichiarato capitale basterebbero quattro cinque rigassificatori
Per uscire dalla crisi del gas
Perché non si fanno avrà questa trova le volevo chiedere un'altra cosa è un problema solo di autorizzazione regionale o è invece il problema dei nostri capitalisti che non hanno i capitali per affrontare una simile sfida
No dunque senta allora
Intanto perché
Considero che l'unica vera liberalizzazione vera e quella che si fa attraverso i rigassificatori
Tutte le altre cose che si fanno compresa la moltiplicazione dei compratori del gas i piccoli indiani di cui parlava Bertocco o non servono a nulla o fanno solo danno
Allora perché questo innanzitutto noi ci troviamo di fronte a due mega fornitori di gas
Castro e Sonatrach
Questi due fornitori di gas rappresentano circa il sessanta per cento del gas che noi compriamo
Se noi moltiplichiamo il numero dei compratori di questo gas non lo mettiamo la concorrenza anzi permetterà di Viviano perché più piccoli soli compratori e più il peso di questi grandi venditori tenderà a dettare le condizioni in cui il gas viene venduto
Quindi a poco o a nulla serve moltiplicare il numero dei compratori quello che invece serve moltiplicare le fonti di approvvigionamento del gas quindi non avere soltanto questi due tubi
Uno dalla Russia e uno dall'Algeria ma vere nei nostri porti questi rigassificatori che ci consentono di far arrivare in Italia quel gas che viene prodotto in paesi lontani
Come la Nigeria come l'Egitto come l'Indonesia
Come Trinidad
Cioè Paesi lontanissimi che non sono collegati a noi da una pipeline ma che possono spedire gigas reso liquido via nave messo in questo terminal di rigassificazione il rigassificatore
Allora naturalmente non basta il terminal di rigassificazione ci vogliono le navi
Ci vuole il cast e ci volle impianto che l'Ulivo e fa il gas quindi è tutto una catena tutta una catena che è essenziale perché il gas per davvero arrivi alle nostre coste
Questo è il mio e il mondo delle compagnie petrolifere e non è un caso che l'ENEL ha impianti liquefazione
Ha impianti di rigassificazione alle sue navi ha il suo gas in Egitto in Nigeria dove noi lo rendiamo liquido lo spediamo in spagnolo spediamo in Portogallo lo spediamo negli Stati Uniti vediamo anche in Italia nell'unico rigassificatore
Che a Panigaglia vicino a la Spezia costruito molti anni fa negli anni Sessanta che l'unico impianto che si è riusciti a fare o le dice perché non se ne fanno la non se ne fanno perché la gente non li vuole la gente non vuole cioè o una volta ogni volta che si trova una localizzazione per questo impianto questo impianto è un impianto grande che occupa poche persone diciamo un'ottantina di persone e che occupa una parte importante di un porto no ogni volta che uno cerca di costruirlo si è cominciato Montalto di Castro poi si è andati a Monfalcone adesso si cerca di farlo a Brindisi
Sì cercavo di farlo al largo di di Livorno si cerca di farlo l'unico la gente la gente dice rigassificatori molto sicuro però non qui la la dicono non quindi la risultato non si fa allora questo è il risultato di una
Come posso dire di una sensibilità a mio parere che c'è nel nostro Paese
Eccessiva
Che ci impedisce di dotarci non solo dei rigassificatori ma di tante altre infrastrutture di cui abbiamo bisogno autostrade e strade stamattina io venivo da Firenze cos'è l'autostato da Firenze a Bologna è una cosa assolutamente impressionante
Un e tante cioè da loro non si riesce a realizzare infrastrutture
Io vi racconto questo ammette otto qualche anno fa quando ero all'ENEL
Voi sapete che io forse lo Stato per tre anni allena
Io ho cercato disperatamente di realizzare un rigassificatore a Brindisi allora ho preso l'allora sindaco di Brindisi e l'ho portato a mutuare in Francia
Dove c'è un rigassificatore a parlare col sindaco di mutuare per vedere un po'cosa voleva dire avere un rigassificatore al proprio Comune che attività dell'indotto aveva creato e così via
E va be'qui si due si sono incontrati ha parlato ha bocciato momento il sindaco di
Brindisi ha chiesto a quello di votare dice ma scusi un po'ma lei perché accettato di avere di avere un rigassificatore nel suo portone occupa un terzo del suo apporto questo impianto grande
Brutto cioè ematocrito nome molto semplice me l'ha chiesto la Francia
Ecco cioè
Nei Paesi si ragiona anche così si ragiona anche che c'è un interesse collettivo che
Prevarica sull'interesse specifico perché se uscissi ognuno di noi si rifiuta di avere nel proprio territorio strade Ferrovie autostrade e aeroporti
Rigassificatori linee elettriche beh ci creiamo un Paese in cui non possiamo vivere perché abbiamo tutti bisogno di delle infrastrutture che rendono la nostra vita una vita moderno
E questo mi sembra uno dei grandi temi che il nostro Paese non riesce in alcun modo a superare pensate come succede Val di Susa o cioè per il particolare di quelle persone che stanno lì ma
Ci impediamo di avere trasporti veloci verso la Francia ma vale veramente la pena
Certo quindi sensibilità eccessiva ma piuttosto irresponsabilità collettiva
A difesa delle comunità locali vorrei puoi anche dire che si queste diciamo dissenso diffuso
Uno ogni volta alimentato da altri interessi
Molte volte diciamo il dissenso no ed è facilissimo
Si organizzò un comitato cita un incarico a un professore e ricerche chiuso insomma vi ricordo ancora nel settantasei partecipare un dibattito Reggio Emilia
Sul allora si doveva costruire un impianto
H robot una piccola centrale a carbone a letto fluido e il dibattito era sull'aumento dei casi di leucemia ma l'impianto non c'era ancora non c'era l'impianto ma già nozioni di analisi che i casi di leucemia
Ironizza aumentate
I capi già allora che accetta quindi c'è una responsabilità collettiva che ogni volta cavalcata dalla politica
E qua la politica trasversale
E a geometria variabile
Si è contro se si è all'opposizione in quell'area politica sia a favore se se se quindi le comunità locali ma anche il gioco di interesse soprattutto non interesse politico elettorale della politica che cerca sempre di pensate che i in in Francia si sta andando verso uno alla chiusura delle centrali nucleari
Che ormai l'anno diciamo obsolescenza quindi diciamo e c'è la competizione tra le aree del Paese a ospite vede nuove centrali
Quindi non solo c'è ben chiaro no qual è l'interesse del paese della nazione vi è una condivisione nella della politica verso ciò che è necessario fare l'interesse del Paese Mitterrand diventato Presidente del pubblico ma ha continuato la costruzione centrale nucleare anche se quando era socialista deve dal versante da voi quando ha assunto la responsabilità del della politica della Francia ha continuato del piano
Da noi diciamo siamo in una situazione in cui vi è un generalizzato diritto di veto che impedisce a tutti di fare no senza poter far nulla e rispetto a questo genere esaurito di veto diciamo non c'è nessuna sufficiente capacità di reagire per cui la situazione non potrà che degenerato
Dopo Alessandro Domenico
Quei Domenico mi fa un po'rabbia
Dottor
Va
Io volevo riprendere la domanda della studentessa americana sia possibile cessando italiano e visti gli elevati costi le fonti fossili volevo sapere se lei mia residenza di questi nelle fonti di energia alternativa e se sì come
L'opera avevo visto più arrabbiato stonate
Ma
Dunque
Noi facciamo qualcosa energie alternative abbiamo uno sforzo importante nel solare
Nel solare fotovoltaico quindi non conversione diretta dall'energia del sole in
In elettricità lo facciamo da alcuni anni
Come qualche successo
Stiamo poi attenti a tutte le tecnologie
Vicine hanno voi quindi vicino al mondo degli idrocarburi
Che
Risultano ambientalmente
Compatibili mi riferisco alla se questa azione della CO due
Un elemento molto importante e tra l'altro che oggi a seguito del trattato di Kyoto viene remunerato in modo piuttosto generoso
E comunque a tutti quegli interventi che sono finalizzati a ridurre le emissioni
Sul tema di dire siamo noi saremo noi a inventare che cosa ci sarà dopo il petrolio
Per il momento abbiamo fatto poco
Abbiamo fatto poco per tante ragioni
Io non so se lei ha visto la trasmissione di Minoli che ho fatto Minoli ma c'è una cosa qui io credo abbastanza cioè
Che se veramente domani si diventasse qualcosa che rimpiazza completamente il petrolio e difficile che sarà una compagnia petrolifera farlo da un po'come quando segmentata l'automobile non sono state i fabbricanti di carrozze che sono diventati produttore di automobili normalmente in quei momenti c'è un delle discontinuità per cui entrano in ballo nuovi attori e questi nuovi attori diventano
Loro i padroni della nuova Telecom
Io tra l'altro credo che il petrolio continuerà a essere una parte importante
Della nostra energia per i prossimi settanta ottanta novanta anni petrolio e gas metto insieme al petrolio e gas e quindi abbiamo davanti a noi un orizzonte di tempo per far sì che queste risorse
Vengono utilizzate nel modo migliore e con il minore impatto ambientale possibile
Su questo investiamo molto
Sono convinto che per i prossimi settanta ottant'anni questo R la nostra missione principale
Bene fin qua le domande per così dire programmate sottoscala deve partire per il Congo quindi abbiamo ancora pochi minuti vale chiedersi sì
Qualcuno che passiamo alle domande libere va be'che prima che non fossero lì per lei no voglio dire non non c'era nessun controllo censura
Allora chi è che uno domandandosi censura non c'è sul serio sì presente si sono interrotti sono le storie dell'ATP diventando completamente di retorica dell'azienda
Però dopo entravano cerchiamo alla giurisdizione il servizio Aci tecnico ma non molto bene in Italia però con le questure ricordare che state propri Enrico Mattei a volere un progetto il tipo modernissimo standardizzato per tutta di tali che lui approccio proprio diffuso in tutta l'Italia
Ed è proprio con annesso bar ristorante aree proprio imitato in cui la situazione anche c'era la scuola inventa nuove liberi ci si trova di tutto
è vero che è un atto che viene molto fino a questo punto che comunque oggi le stazioni Hutchinson Whampoa degradati
è vero no ma non sono non non è perfettamente ragione ma non sono solo le stazioni Agip
Sono tutte le stazioni di servizio italiane che non hanno un livello di qualità che dovrebbero avere allora se io dovessi dirle quali sono gli elementi fondamentali del perché in Italia le nostre stazioni di servizio
Sono di una qualità peggiore che nel resto dell'Europa
Dead numero in questo modo primo
Ne abbiamo troppe
Avendone troppe
Ognuna di loro fa un fatturato troppo piccolo e quindi non consente sono quindi aziende familiari
L'azienda familiare per definizione rende difficile che funzionò trecentosessantacinque giorni all'anno ventiquattro al giorno perché l'ideale e fare delle stazioni di servizio un centro di vita sempre
Però bisogna averne molto meno noi in Italia abbiamo se non vado errato venticinque mila stazioni di servizio in Inghilterra ce ne sono nove mila ecco tanto per darle secondo elemento noi abbiamo tutto una serie di
Lacci sulla concessione di permessi per vendere prodotti non petroliferi cioè per vendere pane in una stazione di servizio bisogna avere la qualifica di fornaio per vendere
Latte incidente per venti e quindi per tutti i prodotti nono cosiddetti non oppure i giornali c'è una specie di monopolio la rete regionale quindi si impedisce la stazione di servizio di non vedi vendere prodotti diversi
Immaginate cosa in Inghilterra aveva e nove mila stazioni servizio sempre aperta in cui in ogni momento dell'anno
Uno va a comprare pane latte giornali prodotti prima regista da una è un punto di di sicurezza fenomenale quindi secondo punto dall'unica licenza di commercio sono difficilissime da ottenere
E qui fa parte di uno di quei temi italiani di mancanza di liberalizzazione e così via
Terzo punto le tutele dei gestori voi sapete cioè in Italia se c'è un gestore di una stazione di servizio questo gestore se la non fa bene il suo lavoro prima di mandarlo via ci vogliono sedici anni
Sedici anni un periodo evidentemente infinito e quindi
Ci si trova di fronte anche in questo caso come in altri con un tema a metà Price sindacale e la la tutela che rende molto difficile motivare le persone
Nel modo giusto la risposta a questo terzo tema non può essere che la formazione far sì che i gestori vengono Marti a dare quella qualità di servizio
Si può e e si deve dare non so chi di voi sia stato all'estero sia stata una stazione di servizio in Germania un'Inghilterra o anche in Francia ma
Soltanto anche dall'aspetto ci si rende conto che noi possiamo fare e dobbiamo fare molto meglio ma lei ha ragione ma temo solo se inventato il ristorante
Parma se anche me data di alberi
Sulle stazioni di servizio che sono la la la grande grande rilancio che c'è presente in questo momento in Francia delle stazioni strepitoso autostradali degli alberghi a basso a bassa voce
No no no sono stati venduti sono stati venduti
Kosovo sorse il tour Prodi avverte lo porterà atterraggi tre
Novantasei novantasei
Penultima domanda ecco ora qualche quando ce ne sono e oddio devo seguire no penultima perché l'ultima parola te la faccio io
E e
Un giorno i sono Pietro
Senta volevo sapere a seguito delle crisi petrolifere degli anni Settanta abbiamo vissuto negli anni ottanta grande contro shock
è possibile qualcosa di simile attualmente oppure la forte domanda di Cina e India impediranno impediranno questo
Mi fa la domanda di prima ma mi fanno male intelligente perché guardi io se uno mi chiede perché i prezzi del petrolio son così alti oggi o le ragioni sono tante ma la prima ragione e perché erano molto bassi negli anni novanta
Cioè nel novantasette novantotto i prezzi del petrolio sono scesi sotto i dieci dollari al barile e l'economista fatto una famosa copertina che io esibisco ogni volta che
Posso in cui l'Economist per vedere i prezzi del petrolio nel novantanove cinque donne da
Allora in quel clima voi potete immaginare che nessuno investito siccome il ciclo degli investimenti in questo settore è di circa otto dieci anni oggi i prezzi sono alti perché erano bassi nel novantasette novantotto novantanove
Proseguendo su questo ragionamento lo dice ma allora nel due mila e dodici saranno bassi perché sono stati alti oggi allora questi questo è perché oggi tutti stiamo investendo forsennata mente
In ricerca esplorazione investimenti di estrazione e così via
Questo mi sembra un po'il battente del poi su questo ci sta il consumo di India e Cina che può variare da sponsor las la situazione geopolitica internazionale perché che l'Iraq produca cinque milioni di barili di petrolio al giorno ne produca uno che fa la differenza
Ci sono tutta una serie di rumori di fondo che possono essere anche molto importanti ma non c'è dubbio che il primo elemento per il quale oggi pezze però son così alti e perché sono stati così bassi otto dieci anni fa
Veramente la penultima
Afferma Dina
Ah ecco
E se non è Lanza scuole sentisse anch'professore Dori Ghezzi tra esemplari
Altezza credenza mettendo in atto una tecnologia che permette di sfruttare negli altri già pesante serie sabbie Norton innocente
E voglio sapere si è queste tecnologie riesce a essere messa in atto cosa rappresenterebbe terreni all'interno del mercato il petrolio e rispetto ai concorrenti
Vede nonché età anche questa domanda piuttosto interessante adora dunque
Voi ai saloni di conoscenti che si facciano delle buone domande hanno hanno guadagnano un punto a no partono da uno credo no le spiego dove adesso ma anche voglio addentrarmi sul terreno della chimica
Perché gli occhi Nicoloso c'è qualche chimico qui che poi mi perdoni se come stia Lita no non ce n'è quindi parlo tranquillo allora
Voi sapete che gli idrocarburi sono una combinazione di idrogeno e Carbone
Allora più c'è idrogeno
E più prodotto leggero più c'è il carbonio e più prodotto è pesante e quindi il metano un prodotto leggero perché ha tanti atomi di idrogeno pochi di carbonio l'olio combustibile voto pesante raccattato carbonio pochi frodi
Verso la dico in modo piuttosto banale ma intuitivamente si può capire no questo fa allora siccome la domanda del mercato è su prodotti leggeri quindi gasolio innanzitutto a sud di cui c'è una domanda certissima in Italia in Europa e nel mondo
Di jazz più quindi un altro brutto leggero quello che serve
L'abile Opel PdL mentre il consumo di olio combustibile continua a scendere allora tutta la tecnologia si si sta muovendo nel mettere sempre più idrogeno aggiungere idrogeno spaccano le molecole aggiungere idrogeno fa tanti voti leggeri e pochi prodotti pesanti
Quindi questo è già una tendenza sul mercato seconda tendenza del mercato si la produzione di oli pesanti
è una funzione che cresce per di più esistono questi due enormi giacimenti due più grandi giacimenti al mondo di idrocarburi
Uno in Canada le sabbie bituminose un'alta in Venezuela la cosiddetta a dell'Orinoco le scisti bituminosi che sono chiese di ogni pesantissimi
Potrei parlarvi di gravi atti di cui adesso so parlare con una certa dimestichezza ma vi lascio perdere questa
Allora quindi abbiamo bisogno di punti sempre più leggeri e invece gli oli tendono a essere sempre più pesanti su questo lei si è lanciata alcuni anni fa nello sviluppare questa tecnologia che si chiama estate
Per la quale abbiamo un impianto pilota ma un impianto pilota vuol dire un impianto alto ottanta metri che sta parlando di una cosa grande
Che può trattare mille cinquecento barili al giorno in cui con un processo catalitico siamo in grado di spaccare la molecola e di re al diciamo e di rendere il l'olio pesante
Progressivamente più leggero
è una tecnologia di grande di grande successo stiamo in questo momento sperimentando l'alcol col petrolio Athabasca quindi con il petrolio canadese
Inter pesante e noi calcoliamo che l'utilizzo di questa tecnologia vedo questo dato qui arricchisce la nostra Offerta di circa due dollari e mezzo al barile cioè vuol dire che quel petrolio
Se non lo paghiamo dieci dollari al barile
Siccome lo arricchiamo è come se l'avessimo pagato sette dollari
Perché ci consente di estrarne più prodotti leggeri senza produrre
Ciò ottenendo due risultati primo essendo in grado di separare i metalli pesanti nel petrolio ciò dei metalli pesanti che non devono assolutamente entrare nei prodotti raffinati
Ed è una cosa piuttosto complessa e secondo evitando di produrre Koch perché voi sapete che a furia di inserire idrogeno alla fine tutto il carbonio che resta diventa
Coca questo Coco un prodotto che se non si riesce a utilizzare
è inquinante quindi queste erano state col gesto di cui faremo una dimostrazione sei giugno agli investitori internazionali ed è uno strumento fondamentale per la nostra politica di espansione in camera
Venne passiamo all'ultima domanda
Chi ti farei io eccole qua
E penso interessi anche diciamo i giornalisti no
Cosa facciamo coi russi
Qual è la strategia
Passiamo via tutti i rumori contro rumori nono che negli ultimi tempi ci sono stati riguardo ai rapporti tra diciamo tra gruppi un rapporto che nasce da Mattei
E che Mattei che nel cinquantotto avvia rapporti commerciali con lei Source incrociando una duplice esigenza
L'esigenza dell'Italia del gruppo ENI di avere petrolio a buon mercato
Cosa che non è consentita dalle Sette sorelle che gli avevano reddito per gli eventi gigantesche
Interesse alla Russia la deroga russa esportare petrolio
Quel che non gli era consentito dal aspettiamo politica occidentale essendo il petrolio l'unica risorse e di consentire di introitare valuta forte
Ed allora nascono i rapporti tra Italia e Unione Sovietica poco dopo si avviano questi contratti di importazione del gas
E che hanno fatto Pato al fatto che
Da Russia oggi il maggior fornitore
Quindi c'è un rapporto forte
Imprese indebitate che il gas viene o dalla Russia o dell'Algeria e poi potrà venire o dall'Egitto dalla Libia poi potrà venire dal K quindi ci troviamo un partner obbligato sostanzialmente
Un partner però che abbiamo visto negli ultimi tempi
Gli ultimi tempi cosa hanno segnato la caduta dell'illusione che usi andasse perso economie di mercato privatizzazioni liberalizzazioni
Proprio l'aumento dei prezzi ha consentito a intera Russia a
Attaccare il più grande debito che aveva accumulato
Di ha rafforzato quindi sia la posizione economica interno sia internazionale
Egli ha rafforzato il potere negoziale
Da qui diciamo al una posizione politica che sedi appropriate interamente dell'industria energetica che è stata sostanzialmente rinazionalizzare ed è diventato strumento dalla politica
Russa come era inevitabile cadesse quindi non è accezione negativa in queste
E quindi diciamo questa
Pur legittima esigenza della Russia pretese della Russia di rafforzare il suo potere di sfruttarne maggior potere negoziale sul piano internazionale all'interno dei singoli mercati e d'altro canto diciamo la le opportunità e i rischi dei paesi clienti no o di dovere diciamo impostare relazioni contrattuali diverse dal passato non veramente di tipo commerciale
Mi dico al di là dei rumori rumore di non interessano che ho avuto e diciamo ispettori mai gli accordi che erano stati tracciati poi dopo diciamo ripensate ecco parlo dovevo che toh approntarsi questo tema diciamo che è cruciale per il futuro energetico del nostro Paese cruciale per il gruppo ENI
Beh tanto comincerei col dire che
Il nostro rapporto con la Russia un rapporto storico
è sempre stato un rapporto eccellente
Sotto un profilo commerciale direi nessun problema nel corso di tanti e tanti anni
Oggi noi abbiamo dei contratti di importazione di gas di venticinque miliardi di metri cubi di gas che ci vengono da una pipeline che noi possediamo dalla frontiera
Con la Slovacchia fino al Tarvisio Peter Gast pervenire deve passare attraverso un tubo nostro
Il primo di questi contratti scade nel due mila e diciassette quindi primo punto nella nostra negozi sordo russi noi fretta zero noi non abbiamo fretta di non abbiamo una necessità negoziale
Secondo punto
La Russia desidera anzi Castro desiderare
Sia in Italia che nel resto dell'Europa avvicinarsi al consumatore desidera non vendere più gas alla sua frontiera e non sapere che cosa viene dopo ma integrarsi allarme conquistare la catena del valore
Di questo gas fino possibilmente al consumatore tu citavi prima sento ricca beh l'acquisto dissente ricca vorrebbe dire per Castro servire undici milioni di clienti inglesi
E staccare bollette al cliente quindi arrivare
Nella stessa posizione nella quale oggi c'è c'è l'Italgas ONU a Bologna che a che serve gas era era ecco arrivare alla alla posizione di era con l'acca edili staccare
La bolletta al cittadino di volo
Questo è un desiderio che loro hanno lo manifestano in ogni momento
Ce lo manifestano noi siamo in condizioni di soddisfarlo perché possiamo farli transitare il gas sulla fronte dalla dalla fronte alla Slovacchia fino al Tarvisio e poi naturalmente noi possediamo pezzi
Di distribuzione del gas possediamo Italbasket bande distributore italiano possediamo Enipower che produce energia elettrica Lagarce
Possediamo gli stoccaggi procediamo la maggioranza di SNAM Rete Gas che è una società quotata quindi diciamo noi in questo mondo ci sia
Io personalmente considero legittimo il desiderio da un po'di vista commerciale sapranno prevista aziendale il desiderio di Gaston d'integrarsi a vale anzi
Vado di là di questo dico che se fossi io l'amministratore delegato di Castro proprio questo vorrei fare perché
E una operazione che da un punto di vista di business
E logica
Ci sono poi invece le considerazioni di carattere politico cioè vuole l'Europa che è già così dipendente dal gas
E all'interno dell'Europa l'Italia che così importante utilizzatrice di gas dipendere
Non solo per gli approvvigionamenti ma anche per il trasporto la distribuzione di stoccaggi del gas da un'azienda
Anzi da da due aziende Sonata che Gaston tutte e due di Stato
E quindi possibilmente al servizio di interessi
Nazionali diversi dal nostro questo è un tema che a me non riguarda io evito accuratamente questo tema e lo passo volentieri all'Unione Europea
Sono stato venti giorni fa in commissione industria di unione europea in cui ho parlato in questo argomento detto questo brano che avete voi sul tavolo
Lo passo alla nostra politica che deve prendere delle scelte su questo terreno
E nel frattempo negozio con Gazprom
Che cosa ci possono dare in cambio in termini di accesso al mercato italiano vogliono vendere due mila dei metri cubi in Italia
Due miliardi su quei novanta due novantatré
Che avete visto prima noi non possiamo vendere tutto il gas perché l'Autorità per l'energia e l'Antitrust ci impongono dei tetti e per noi che nostro concorrente si chiami Edison o che si chiami gastro non siamo noi che dobbiamo cederci concorrenti ma naturalmente in cambio di questa accesso vogliamo qualcosa in cambio che cosa vogliamo vogliamo sostanzialmente accesso alle riserve di idrocarburi della Russia da russi uno dei Paesi più ricchi di idrocarburi al mondo
Noi siamo nel mestiere di esplorare destato idrocarburi lì vogliamo andare questa negoziazione che ha un ritmo
Domando nel senso che non non è un negoziazione che si sussegue mi pare che vada in Russia il venti di giugno enorme dovette il giorno ma diciamo è un'altra tappa di un processo
Io dico francamente che Olbia così in cambio uno odiamo cioè molto semplice non non esiste ragione per la quale noi dovremmo uccidere pezzi della nostra presenza commerciale italiana in cambio di niente
Tanto più che il contratto di fornitura visione sotto rinnovo
E quindi noi non abbiamo nessuna urgenza di chiudere una negoziazione cattiva abbiamo tutta la pazienza per Chiuduno negoziazione buona che resta il nostro
Bene Paolo Scaroni