Milano, 11 maggio 2001, h15.30 - Durante la terza giornata di maratona oratoria all'interno del Satyagraha radicale sono intervenuti, tra gli altri, Emma Bonino, Benedetto Della Vedova, Danilo Quinto, Sergio Augusto Stanzani Ghedini e i «radicali storici» Gigi Melega, Sergio Ravelli, Gianfranco Spadaccia.
Appelli di sostegno e dichiarazioni di voto sono venuti da Franca Rame, Marina e Carlo Ripa Di Meana.Emma Bonino ha fatto riferimento alla campagna elettorale che sta volgendo al termine e, riferendosi ai continui appelli ai moderati, ha dichiarato di non essere tale: "le speranze che … nutro, le ambizioni, la mia voglia di libertà e di responsabilità non è moderata, è totale".
La leader radicale ha quindi sostenuto di "essere, insieme a tutti voi, molto orgogliosa di essere riuscita a rimettere almeno in parte la condizione umana sul piatto, sull'agenda politica come un macigno di fronte a slogan, a risse vuote, a conchiglie completamente vuote e senza impegni" e ha affermato che "siamo riusciti a rompere almeno nelle coscienze individuali, con l'emozione certamente ma non credo che l'emozione sia un sentimento riprovevole, spero di no, a rimettere in pista alcuni temi che erano vieti perché vietati, come ad esempio una cosa che credevo avessimo conquistato per tutti: la responsabilità laica delle istituzioni".Emma Bonino ha quindi concluso lanciando un appello ai cittadini con una "grande irriducibile voglia di libertà.
Liberi nel lavoro, liberi nella vita privata, repsonsabili nel lavoro, ressponsabili nella vita privata.
Cittadini adulti, responsabili, protagonisti e non questuanti, poveri forse ma non mendicanti: questa Italia noi vogliamo rappresentare, questa altra Italia.
Ho fatto quello che dovevo, succeda quello che può, ma l'orgoglio di questa campagna elettorale è una cosa che mi accompagnerà qualunque cosa succeda per molti e molti anni a venire".
Appelli di sostegno e dichiarazioni di voto sono venuti da Franca Rame, Marina e Carlo Ripa Di Meana.Emma Bonino ha fatto riferimento alla campagna elettorale che sta volgendo al termine e, riferendosi ai continui appelli ai moderati, ha dichiarato di non essere tale: "le speranze che … nutro, le ambizioni, la mia voglia di libertà e di responsabilità non è moderata, è totale".
La leader radicale ha quindi sostenuto di "essere, insieme a tutti voi, molto orgogliosa di essere riuscita a rimettere almeno in parte la condizione umana sul piatto, sull'agenda politica come un macigno di fronte a slogan, a risse vuote, a conchiglie completamente vuote e senza impegni" e ha affermato che "siamo riusciti a rompere almeno nelle coscienze individuali, con l'emozione certamente ma non credo che l'emozione sia un sentimento riprovevole, spero di no, a rimettere in pista alcuni temi che erano vieti perché vietati, come ad esempio una cosa che credevo avessimo conquistato per tutti: la responsabilità laica delle istituzioni".Emma Bonino ha quindi concluso lanciando un appello ai cittadini con una "grande irriducibile voglia di libertà.
Liberi nel lavoro, liberi nella vita privata, repsonsabili nel lavoro, ressponsabili nella vita privata.
Cittadini adulti, responsabili, protagonisti e non questuanti, poveri forse ma non mendicanti: questa Italia noi vogliamo rappresentare, questa altra Italia.
Ho fatto quello che dovevo, succeda quello che può, ma l'orgoglio di questa campagna elettorale è una cosa che mi accompagnerà qualunque cosa succeda per molti e molti anni a venire".
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