14 APR 2002

SDI: 2° Congresso (giornata conclusiva)

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 3 ore 38 min

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Genova, 14 aprile 2002 - Documento audiovideo della giornata conclusiva di lavori al 2° Congresso dello Sdi.

Il segretario del partito Enrico Boselli ha svolto il suo intervento di replica ed è stato eletto all'unanimità presidente dello Sdi.

Successivamente si è passati alle votazioni riguardanti le risoluzioni delle Commisssioni, il documento politico e l'elezione del Consiglio generale.Ds e Margherita da soli non bastano"I Ds e la Margherita non sono in grado da soli, nelle condizioni in cui si trovano, di mettere in circuito tutte le energie che servono all'Ulivo per vincere le prossime
elezioni".

Questa la tesi centrale del discorso del segretario dello Sdi, Enrico Boselli, nel corso della replica che ha concluso il congresso dei Socialisti democratici italiani."I Ds - ha spiegato - non hanno compiuto quella riforma profonda che avrebbe dovuto portare alla nascita della Rosa mentre la Margherita ha quei caratteri che sono sotto gli occhi di tutti.

La diarchia di questi partiti ha creato poi un equilibrio precario nell'Ulivo che nei mesi scorsi ha rischiato di portare addirittura al collasso la coalizione.

Per questo penso che bisogna allargare i confini dell'Ulivo in tutte le direzioni e la casa dei riformisti vuole essere proprio questo"."Non è sufficiente - ha aggiunto - per creare una grande nuova forza riformista unire i due partiti della sinistra storica.

Si finirebbe per unire due debolezze, una certamente più grande ma due debolezze.

Bisogna invece pensare a un riformismo più grande che in futuro dovrà essere accolto anche nel Pse, un partito che dovrà a sua volta allargare i suoi confini storici".All'Ulivo serve un unico portavoceIl leader dello Sdi ha poi affermato che "è inconcepibile che ad undici mesi dalle elezioni non ci sia in Parlamento un'unica voce in grado di parlare a nome dell'Ulivo sulle grandi questioni.

Per questo abbiamo sostenuto il gruppo 'Artemide' e pensiamo che se i partiti non daranno via libera a questo portavoce ci dovrà essere in Parlamento una iniziativa in questo senso, una iniziativa che avrà certamente il nostro sostegno".La casa dei riformisti nel PseBoselli ha anche rilanciato il suo progetto di costruzione di una Casa dei riformisti che, dice, deve avere come approdo naturale in Europa il Pse: "Sarà un bel giorno quello in cui il germoglio socialista fiorirà in una grande pianta, ma non credo ci siamo ancora arrivati".

Dunque, compito dello Sdi deve essere quello di far compiere in modo ineluttabile la scelta riformista a tutto il centrosinistra, mentre il massimalismo deve essere messo da parte."Bisogna avere il coraggio - spiega Boselli - di allargare i confini in tutte le direzioni.

E nel suo orizzonte la Casa dei riformisti deve incontrare la grande storia del socialismo europeo".Quanto all'opposizione per Boselli il problema non è "fare una giusta e netta battaglia contro il governo di centrodestra ma quello di fare battaglie che seguano la tradizione riformista.

Per noi le battaglie sulla scuola pubblica, sul lavoro, sull'informazione, seguono questa impronta a differenza delle battaglie giustizialiste che sono antiliberali e che hanno caratterizzato un decennio buio".Il documento politico approvato dal Congresso:"I socialisti democratici italiani, riuniti a Genova nel secondo congresso nazionale, confermano il loro impegno per la giustizia sociale e la libertà, coerenza con la tradizione politica che affonda la proprie radici in 110 anni di lavoro per il progresso dell'Italia e dell'Europa.

Confermano altresì il loro impegno a favore della pace e della autodeterminazione dei popoli per l'affermazione di tutte le libertà".I socialisti, si legge ancora nel documento, "fanno appello affinché in Medio Oriente israeliani e palestinesi trovino le condizioni perché i due popoli possano vivere in pace nel rispetto delle reciproche culture e civiltà.

I socialisti d'Europa e del mondo devono far sentire una voce forte e determinata per risolvere la crisi medio orientale"."Il congresso - prosegue il documento - approva la linea politica proposta dal presidente del partito e recepisce sia i contributi emersi dal dibattito congressuale sia le osservazioni politiche e organizzative contenute nei documenti approvati dai congressi regionali.

Il congresso si riconosce nella proposta politica della Casa dei riformisti per superare gli attuali limiti e assetti del centrosinistra, non in grado di rappresentare tutte le culture riformiste laiche, socialiste e liberali, essenziali a costruire un'alternativa credibile e convincente per battere il centrodestra"."Il processo di costruzione della Casa dei riformisti è l'espressione di una forte iniziativa politica per i socialisti che, con respiro strategico, dovrà trovare il suo approdo nella famiglia del socialismo europeo.

Di fronte all'attuale assetto bipolare europeo che impone scelte chiare e coerenti, è dunque necessario lavorare affinché il Pse, espressione del riformismo social democratico, sappia aprirsi all'apporto straordinariamente importante di tutte le componenti del riformismo cattolico democratico, liberaldemocratico e ambientalista, anche attraverso un profondo cambiamento che consenta a tutti di sentirsi pienamente rappresentati e protagonisti"."Per le imminenti elezioni amministrative del 26 maggio il congresso chiede con forza agli elettori italiani un voto allo Sdi come un primo importante contributo alla realizzazione di questo grande progetto.

In questa prospettiva - conclude il documento congressuale - lo Sdi ritiene di grande importanza che l'Ulivo riesca a darsi una voce univoca e forte.

Il congresso impegna il gruppo dirigente a concretizzare la proposta di designare un unico portavoce alla Camera e al Senato e a sostenere, altresì, le iniziative parlamentari che si muovono in direzione dell'unita' delle forze riformiste".

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