Trump & Putin contro Zelensky: intervista a Enrico Borghi

Radio radicale siamo con il senatore Enrico Borghi in Italia viva
Però del Copasir per parlare
Di come Trump intenderebbe arrivare alla alla pace
L'abbiamo visto che in questi giorni celesti si trova in una situazione che io definirei non invidiabile è stato definito da tra un po'
Un dittatore Putin ASS diciamo a posto delle condizioni particolari per la presenza di truppe internazionali in in Ucraina non volle inglesi
è una situazione caotica dove vediamo all'improvviso Stati Uniti e Russia che se ne intendono mentre il mio Luparello Gravina sono in mezzo a questo diciamo a questo rivolgimento internazionale
In che misura è preoccupato
Ma sicuramente noi dobbiamo avere una consapevolezza che siamo tecnicamente in una fase di rivoluzione
E quindi come in tutte le rivoluzioni sono determinanti
Pesi elevazione degli attori in campo primo aspetto
Secondo aspetto che successivamente
Le cose non saranno uguali a prima
Non ho la sfera di cristallo per dire che cosa accadrà ho la certezza per ritenere che quello che ci sarà sarà una cosa diversa rispetto a quello che ci siamo lasciati alle nostre spalle
Bisogna vedere anche la consapevolezza che il
Murgia Franchi hanno gira su due spartiti
Il primo è quello che si può sintetizzare con una battuta classica di business is chiuso alla e cioè
Rispetto agli interessi commerciali economici e finanziari si prescinde
Da strategie di medio lungo periodo d'alleanza politica anche consolidate per puntare tatticamente all'obiettivo più immediato che è naturalmente quello della raggiungimento del conseguimento di bis per l'appunto
Il secondo spartito invece credo sia ben descritto dall'intervista che oggi in stile bene non ha rilasciato a Repubblica la corrispondente americano del giornale italiano e cioè l'idea di una consonanza ideologica di fondo fra la nuova presidenza americana che in qualche misura è stato anche tratteggiato nel discorso di Jedi danno sarà a Monaco
E il regime putiniano
Che abbia come punto di intesa
Lo scardinamento della soggettività europea
E cioè il fatto che l'Europa debba essere mantenuta
U trasferita dentro una dimensione
Dal Rinascimento italiano e allora Italia non esisteva come entità statuale c'erano tanti piccoli Stati e staterelli impegnati a farsi la guerra fra di loro e soprattutto impegnati
A trovare le intese le alleanze con gli Imperi dell'epoca loro erano l'Austria la Francia e la Spagna
Oggi sono la Russia alla Cina gli Stati Uniti ecco l'idea che il destino dei ventisette paesi europei
Sia quello di questa frammentazione attratta da polarità di questa natura
Che sullo sfondo della ideologia di bene non dei manga e quindi conseguentemente anche di un certo tipo di azione
Tutto questo però ci deve portare ad una riflessione politica dal mio punto di vista perché
Io vedo che
Stiamo cadendo tre errori
Perché intanto diciamoci la verità tra sta facendo tra non è che sta facendo cose che
In campagna elettorale aveva celato o mettendo in atto quello
Che aveva aperto i suoi elettori e piccolo particolare non insignificante agli elettori americani gli hanno dato fiducia e gli hanno dato un mandato su queste basi
E quindi credo che noi dovremmo evitare e
Tre sport nazionali che la classe politica
La classe culturale nel mondo dei media in Italia fanno di fronte a questi
Oggettivi sconvolgimenti il primo è la politica del lamento
Le cose non ci piacciono le quindici lamentiamo è una cosa sterile e improduttivo che non porta da nessuna parte
Il secondo sushi al muso giudizio etico come se in al cannone sopracciglia noi potessimo esprimere dei giudizi nei confronti di quello che altri fanno
E il terzo il tifo
Dentro nel bando Isma'corrivo
Di una
Un pezzo della classe dirigente del nostro Paese l'Italia passata nel giro di pochi anni Aversa dell'alfiere cinese
In Europa la sottoscrizione del protocollo sulla via della seta due mila diciotto
Ad essere Levine con loro in terra europea di Putin la sottoscrizione del protocollo via amicizia e collaborazione fra la lega Salvini premier e Russia Unita
Ad essere ora l'epigono di Trump o interna europea ecco
Io credo che se noi anziché dar seguito all'amento anziché impalcato assi su un fruscio Buoso giudizio etico e anziché iscriverci alla categoria dei tifosi facessimo politica
Quindi dessimo sostanza corpo proposta soggettività all'Europa
Cominceremo a stare in partita IVA tenta secondo lei Udinese inserite in questa mancanza di strategia lo scrutinio scusi Macron
La sicuramente mancavano sta svolgendo un ruolo per cercare di colmare ad una vuoto di rappresentanza di un vuoto di iniziativa
è venuta definitivamente ma almeno la Provincia Lissi ma descrizione
Di Giorgia Meloni come il ponte come l'ambasciatrice come il raccordo che avrebbe dovuto mediare tra rampa l'Unione europea
E non dimentichiamoci che la Francia che piaccia o no che non piaccia
è la force de frappe europea cioè egli l'unico paese di tutto l'Unione europea e dispone la bomba atomica
E siccome dobbiamo discutere di esercito comune e di difesa egli
Impostazione e di sicurezza comune noi non possiamo prescindere dalla Francia che piaccia o che non piaccia che sbarcavano sia simpatico o meno
Così come non possiamo prescindere io credo da una ripresa di cooperazione
Il amicizia ancora più rafforzata con il Regno Unito che è un'altra potenza atomica perché è utilissima tra boutique e odiatissimo da Putin che può svolgere un ruolo significativo anche nel teatro ucraino e rispetto al quale noi dobbiamo di noi italiani
Dobbiamo essere molto attenti perché
Dietro la retorica dell'ambasciatrice
Ci sta il rischio dell'isolamento cioè che cosa accaduta questa settimana
Che
Dietro il volto corrucciato di Giorgia Meloni a Parigi questa settimana
Si è andato consolidando un asse tra Parigi Berlino Varsavia allargato a Londra
E allargato Madrid in cui nasce il buon sud la cooperazione rafforzata europea in materia di difesa e sicurezza
L'Italia non può non esserci è per questo che noi di Italia viva oggi abbiamo presentato il disegno di legge di ratifica
Nel trattato di istituzione della Comunità europea di difesa sottoscritto da Alcide De Gasperi nel mille novecento cinquanta due per avete diciamo ha riadattato una proposta
Noi abbiamo conviene nel governo esatto lo abbiamo scoperto che il trattato
Che istituì l'accento nel mille novecentocinquantadue
è stato ratificato da quattro Paesi tra cui la Germania
E che l'Italia non lo ratificò semplicemente perché ha seguito dalla decisione della Francia dell'Assemblea nazionale coi voti dei nazionalisti e dei comunisti di non mettere all'ordine del giorno la ratifica
L'Italia decise a quel punto in quel momento di non procedere
Con la ratifica successiva ma il Trattato esiste ancora e quindi dal punto di vista tecnico potrebbe essere riacceso e dal punto di vista politico il modo con il quale noi diciamo all'Italia stai impartita perché questa è la vera partita che ci consente di potere avere una nostra soggettività perché non basta lamentarsi di quello che fanno gli altri
Bisogna anche sapere che cosa vuoi fare tu
L'ultima cosa
Gesti sarà deposto
La deposizione di Zaleski sarebbe la cosa peggiore che ci possano essere da questo punto di vista perché sarebbe la vittoria simbolica di cucina
E quindi bisogna
Garantire il percorso dell'autodeterminazione del popolo Caino
Il fatto che deve essere il popolo ucraino essere protagonista della decisione che riguarda il proprio Paese e conseguentemente il Governo che ha presentato al popolo se veniamo meno a questo principio e torniamo all'idea non di Yalta
Torniamo all'idea del Congresso di Vienna abbiamo archiviato due secoli di storia mondiale credo che non ce lo possiamo in alcun modo permettere anche perché sarebbe foriero tutto questo di ulteriori problemi preoccupazione tra
Ma ne valse come sempre al senatore Enrico Borghi in Italia viva grazie a voi