Dalla Conferenza di Monaco alla pace con Putin. Intervista al professor Michele Marchi

Siamo in collegamento con il professor Michele Marchi docente di Storia del Mediterraneo moderna e contemporanea all'università di Bologna al campus di Ravenna a Bongiorno professore ben trovato a Radio Radicale
Col loro allora professore nelle ultime due settimane sembra iniziata una percepibile rivoluzione dell'ordine globale un comunque andiamo verso una sorta di disordine globale non è una novità anzi insomma da molto tempo ormai forse più di un anno osservatori e analisti
Ci spiegavano quello che sarebbe successo con la rielezione di Donald Trump
Ciò nonostante per molti di noi difficile orientarsi e quindi le chiedo innanzitutto una sua lettura di quello che è avvenuto in questi giorni
Ma premettendo che un po'per per tutti credo anche per gli analisti più avveduti sia complicato orientarsi perché sono veramente successe tante ci sono state una serie di eventi un'accelerazione sì sì
Si usa spesso
Quella frase TNT dalle critiche ci sono determine in quali non succede nulla e poi ci sono settimane quale succedono determina mi sembra un po'e sembra un po'parafrasando questa massima atteso che in questa situazione ma io credo che diciamo in tintura barra tre momenti chiave sono senza dubbio fatti la telefonata questa telefonata tra allora e Putin che ha segnalato un salto di qualità una una rottura oggettiva rispetto alla alla presidenza by terminata corto diciamo così che paiono aver impostato nel corso della della guerra russo ucraina quindi questo è il primo passaggio fondamentale poi dobbiamo citare il percorso diverso a Monaco
Sul quale poi magari ritornerò perché quindi mi sembra che ci sia aldilà della dimensione strategica che c'è stato un salto di qualità che in termini culturali nella rapporto euroatlantico una possibile fattura difficilmente rimarginata bile
E poi sicuramente terzo elemento sono diciamo per l'apertura di questi primi negoziati
Arianna che ogni anno con il segretario di Stato americano e il e il ministro degli Esteri russo che segnano un po'la chiusura
Ed è il cerchio di questa settimana inverno diciamo quindi tre momenti e possiamo dire tra momenti più uno e citiamo i il vertice straordinario convocato da Emanuel Macron a spariti ITT lunedì scorso con questo forma otto diciamo così con sette Paesi membri della UE
Il Regno Unito e poi la presenza anche di fondarla Mayenne costa Tina segretario generale della NATO con questo un po'il quadro nel all'interno del quale ci siamo mossi
Qual è il trait d'union all'interno di tutto ciò ma io credo che sia da individuare in privi delle relazioni euro atlantiche ad oggi ma lei verificatasi nel corso del le intese io ventunesimo secolo se penso a momenti i tensione tra le due sponde ad attuare il picco o possiamo citare mi mi viene in mente il famoso Kissinger del settantatré quando fa questo famoso discorso nell'aprile del settantatré dice l'anno dell'Europa molto provocatorio nel quale sostanzialmente dice tempo che l'Europa cominci a pensare alla sua difesa comincia a pensare a diventare adulta ne segue coi tutta la crisi è legata e al differente approccio alla crisi petrolifera garante Chris le relazioni atlantiche
Pensiamo a trent'anni dopo alla crisi due mila due due sull'invasione
Solo poi diciamo così invasione dell'Iraq da parte degli Stati Uniti famoso discorso di Dominique de Villepin è il ministro degli Esteri allora ministro degli esteri francese sulle armi di distruzione di massa al Consiglio di sicurezza dell'ONU ecco se questi sono alcuni tutto chi di questa crisi
Credo che siamo andati molto oltre Ernani molto oltre in in questa fase
Diceva della specificità di Monaco del discorso fatto da Jackie Vance in che senso
è è una specificità perché almeno nel senso io la leggo in in questa maniera in cui discorso tra all'interno delle questioni del labour
Io non temo crac che e distacchi europei cioè sostanzialmente arriva a dire
Ah beh che c'è un problema di liberaldemocrazia nei contesti europei
E pressione chi ha avuto diciamo così la la fotografia che ne è uscita
E che la nei rapporti euro atlantici dal dopo seconda guerra mondiale ad oggi si poteva in varie occasioni non pensare allo stesso modo
Si poteva andare in direzioni anche apparentemente opposte ma diciamo così sulla convinzione
Che tutto sommato si potessero avere declinazioni diverse ma sì
Forse tutti parte della stessa famiglia liberaldemocratica non c'erano dubbi
Ecco il discorso mette in discussione invece tutto ciò e in questo senso dico che la frattura oltre ad essere una frattura strategica oltre a essere una frattura poi possiamo anche discutere relativa questioni militari a questioni di difesa come finanziare come garantire la sicurezza dell'Ucraina tutto vero e sembra essersi creata anche una crepa di natura diciamo così una volta si sarebbe detto ideologica possiamo dire culturali intellettuale questo credo che sia ulteriormente grave
Professore parlava dei primi negoziati a Riad lei ha capito esattamente cosa si trattava
Lì era un semplice di allacciamento delle relazioni o effettivamente dossier un Krajina era centrale le chiedo in che rapporto è la pace in Ucraina con diciamo l'attività di Trump per la pace in Medio Oriente
Io penso che a fare card di concreto relativamente all'Ucraina almeno per quello che emerso si sia detto poco si sia fatto poco cioè quello del momento
è stato fondamentale proprio per come diceva giustamente per riallacciare per dare un segnale
Di riapertura dei canali a tutti gli effetti diplomatici le due verrebbe da dire le due grandi potenze sappiamo che sulle a questo mondo
Diciamo così globale non ci sono non siamo in epoca di guerra fredda non ce ne sono solo due e forse non sono nemmeno letture proprietà finite in USA Procacci tornano a parlare e io credo che questo faccia parte di una strategia più ampia e l'amministrazione Prealpi di Trump che si collega anche con il immediato lavoro che tra l'altro ha fatto la somministrazione ha fatto R arrivare ad un cessate il fuoco appunto nella nella Pigato insomma nel conflitto mediorientale perché l'obiettivo decisivo i crampi è quello di e di Carosi al suo vero dossier che è quello del confrontarsi con mendicante cinese allora nel momento in cui la Russia viene scongelata ad a quello stato di Paese che ha invaso un Paese sovrano e che quindi non può a partecipare alle relazioni internazionali nel momento in cui viene riabilitato accanto così facendo è convinto di poter diciamo così spaccare la Russia dalla Cina penso che sia questo immesso fondamentale nella nell'operato nell'operato di tanta è mettere a scegliere il più possibile il conflitto nell'area del Mediterraneo orientale va in questa direzione va nella direzione del chiudere più grossi e possibili
I limiti più possibilità di attivismo diciamo così di soggetti internazionali nei rapporti con la Cina per poi dedicarsi al dossier con la D maiuscola per eccellenza
Che è quello del rapporto diciamo Washington Cristina
Quello che interessa insomma di più
Lei citava anche il vertice di Macrone uno strano formato diciamo ormai e prove proverbiale la critica al l'Europa che si finge morta in queste occasioni Santina nostro corrispondente ci diceva che non era arrivata ancora non so se poi nel frattempo c'è stata una reazione delle istituzioni europea all'aggressione da parte di Trump nei confronti del presidente Ucraina Zaleski con la richiesta di di elezioni dicendo appunto che comico anche di scarso successo che in sostanza è un dittatore non c'è stata una nessuna reazione da parte delle Istituzioni Europee almeno questa mattina e invece c'è stato un certo attivismo da parte del Primo Ministro britannico star Mara che sarà a Washington insieme probabilmente anche a Matera la prossima settimana e naturalmente da parte di Parigi a cosa abbiamo assistito in questo caso
Ma allora diciamo così quella a cui gli Alberti cinque riforma otto per certi aspetti ne è stato un punto molto criticato tra l'altro è stato molto criticato diciamo sia dai Paesi che non sono stati coinvolti perché si è detto sarebbe stato molto meglio convocare un consiglio europeo straordinario
Sia in parte anche da alcuni Paesi che erano presenti pensano di Cronache italiane perché comunque ha lasciato trapelare un certo malumore sul fatto che non ci fosse organizzato consiglio straordinario interamente informa tutto
Non mi ha stupito particolarmente nel senso che se in Europa se l'Unione europea spetta e convinta di poter mettere in piedi certo tipo di discorso di risposta alla alla alle iniziative Trump a ventisette questo è mi pare piuttosto improbabile quindi la logica di cooperazioni rafforzate
Ho che peraltro è inscritta iscritta dentro ai trattati europei furono sarebbe nulla particolarmente classico è la è la formula migliore per questo tipo di il situazioni e di una critica è una realtà che si può fare il punto è che che tra quei sette più uno non c'è stato unità di intenti perché in realtà all'uscita del vertice posto che non c'è stata nessun'comunicato ufficiale di termine del summit ha considerato un summit informale
Ma il punto è che sono emerse posizioni ad esempio sulle garanzie sicurezza eventualità dare all'Ucraina con il spiegamento di truppe europee sul campo
E le posizioni la ricette sono state molto ma molto molto differenti cioè è Macron fondamentale che è stato l'unico che ha dato la disponibilità piena francese
Ne ha mettere uomini sul terreno Londra si è detta disponibile ma contro una certa numero di garanzie statunitensi
Sciolta ha immediatamente frenato la Polonia ha fatto capire fondamentalmente che prima delle elezioni presidenziali polacche del maggio prossimo per la metà di maggio prossimo non potrà prendere iniziative di questo genere
E l'Italia sua volta ha dato un altro punto di vista facendo trapelare l'idea che dovrebbero essere truppe extraeuropee a garantire questa eventuale linea del cessate il fuoco quindi il vero problema
Per concludere non era tanto informato e che dentro quel formato c'era comunque dice l'Unione e non unione
Sì nemmeno insomma riducendo il numero dei niente paesi presenti si è riusciti a trovare una posizione comune vero che come diceva lei in Polonia ci saranno le elezioni in Germania ci saranno domande a Grosseto quindi allora leader erano in onda oggettiva difficoltà
Però in difficoltà passa anche l'Italia che doveva vere così insomma c'è stato raccontato ruolo di ponte tra Stati Uniti ed Europa ci sta riuscendo Giorgia Meloni
E allora Giorgia Meloni diciamo così almeno a livello potenziale dovrebbe avere molte carte da da giocare perché sappiamo lo abbiamo visto in maniera evidente quindi l'onere opinabile
Che il rapporto personale non è che un certo tipo di diciamo così unità d'intenti politico culturale esistente e quindi non è Contestabile e il punto è a mio parere una però che probabilmente ammettendo anche in difficoltà Palazzo Chigi spesso cioè che
Trump si doveva presentare come diciamo così presidente del pragmatismo il presidente in grado di chiudere le crisi con diciamo così Accord di molto più simili a quelli del mondo immobiliare o dell'impresa rispetto a quelli della diplomazia
E quindi un tanto al pragmatico che al contrario invece però ci sta dimostrando con tanta arredi dentista barra quasi eversivo e qui Giorgia Meloni a questo punto è in difficoltà a mio parere perché so che dire fare il pontiere significa però da un lato riconosciuta dagli altri Paesi europei in questo ruolo ma dall'altro aveva che un un accordo con la persona verso la quale devi traghettare l'Europa e questa persona
Diciamo così spariglia le carte
Rovescia al tavolo dal gioco come sta facendo fare un passo e molto difficile svolgere il ruolo di mediazione
E quindi in questo senso il ruolo e la posizione di Giorgia Meloni da una posizione il potenziale
Prima otto all'interno del contesto europeo nella rapportarsi a Washington a diventando una posizione difficile da sostenere
Prima di tutto nei confronti degli alleati europei e e non a caso mi permetto di aggiungere una chiosa l'attivismo di Macron per certi aspetti a mio parere è proprio una risposta a questa situazione perché in fondo ma qualche cosa sta avanzando sta dicendo io sono l'unico leader europeo che ha già lavorato con trenta uno
In fondo sono l'unico leader europeo che ha fatti incontrare tra e cioè lei file ricordiamoci tra campo ancora non insediato che incontra rischi all'inaugurazione della ristrutturazione di Notre Dame
Arrivi tematica per mano di mattone e adesso vediamo non a caso che ma crolla volerà a Washington quasi sicuramente con sparpagliati si andava
In quanto unico paese dell'unione europea chiesta nel Consiglio di sicurezza dell'ONU e che ha peraltro una Forza di dissuasione nucleare sappiamo
E quindi il il ruolo di meno ma insomma lo vedo un po'in una difficoltà
Un po'ha parlato in questa fase va bene grazie professore ci fermiamo qui per il momento ci torneremo naturalmente neri nelle prossime settimane abbiamo parlato con Michele Marchi docente di Storia del Mediterraneo moderno e contemporaneo all'università di Bologna campo Stirone di Ravenna grazie con lavoro
Grazie e buon lavoro era