"Nome, cognome e famiglia: il guazzabuglio di una legge che vorrebbe garantire un diritto" - organizzato nell'ambito di "I giorni di Europa" Festa nazionale della Margherita - Democrazia è libertà (tenutasi a Polignano a Mare e a Monopoli dal 5 all'11 settembre 2004, presso la sala conferenze dell'Hotel Covo dei Saraceni, Via Conversano, 1-1/A)

Cominciamo
Questo incontro
E ho il piacere innanzitutto di presentare i relatori che partecipano questo convegno a cominciare dalla
Collega la senatrice vittoria Franco del gruppo dei DS
A don Mazzi che qui vicino almeno l'arbitro
All'onorevole Alessandra Mussolini
Che ha lasciato la Camera dei deputati come sapete perché ha dovuto esercitare un'opzione essendo stata eletta nel Parlamento europeo
La senatrice Marina Magistrelli
L'onorevole Dorina Bianchi dell'UDC
L'onorevole Giusi Servodio responsabile regionale della Margherita
è la dottoressa Lucia Serino che mi aiuterà moderare l'incontro
E che poi ci porterà delle testimonianze concrete che una giornalista e quindi come tutti i giornalisti c'era sempre il polso della situazione una giornalista e capo redattore del quotidiano di Calabria e di Basilicata
Io divido con don Mazzi il piacere di essere l'unico maschietto
In questo contesto molto
Però siamo coccolati Di Serio
Ho l'obbligo però più dall'obbligo dovrà necessità che sento profonda
Di testimoniare un pensiero vero profondo commosso che va a tutte quelle donne che quotidianamente testimoniano la loro libera cittadinanza la loro capacità incisiva di essere interpreti coraggiose delle cose che accadono nel mondo superando i confini del barriere nell'istanza
Il mio pensiero va chiaramente
A Simona Pari e a Simona Torretta
Che fanno onore al nostro Paese per l'impegno che quotidianamente mettono nella nella scelta chiaro messo in campo
Attraverso quell'associazione che tutti quanti conosciamo un ponte per
Che diventa un momento di riflessione un punto per ragionare per riunire per rasserenare
Per riuscire ad incontrarsi per confrontarsi per ragionare insieme per risolvere i problemi per affrontare i problemi più seri dorica botte la politica non vede mai girano intorno al mondo della barbarie della guerra perché in Iraq erano Problemi profondamente
Certo fa tutti quanti specie che
Si arrivi a compiere gesti di questo tipo rispetto a persone che portano un messaggio di pace che non è filiale simbolico ma che concretamente spesso dell'interesse della popolazione
Però questo è il parente il pianeta nel quale viviamo e quindi dobbiamo fare i conti anche con questa terribile realtà noi siamo consapevoli in questo contesto che
Il problema del cognome del padre nel cognome del padre come aveva morì genericamente intitolare il convegno oppure
Il guazzabuglio con quello che segue così come è scritto nel cartello non è il problema più grosso va bene il problema principale è una sfaccettatura
Di una società abbastanza variegata
Che sicuramente anche rispetto a questa problematica rappresenterà sui propri sia
è una società che teoricamente riconosce la pari dignità di entrambi i coniugi all'interno del matrimonio lo fa con atti formali l'ultima riforma quella del mille novecentosettantacinque lo sancisce come principio assoluto
Lo stesso principio è contenuto anche nella Costituzione salvo poi a mettere in campo delle scelte che praticamente vanno in direzione opposta
E mi riferisco per esempio all'obbligo che hanno le donne una volte coniugate di aggiungere il cognome del marito al proprio obbligo ancora vigente
Che insomma appartiene ad un retaggio del passato dei pochi da rispetto a quel riconoscimento di pari dignità è ancora di più si manifesta rispetto a quella che la problematica che abbiamo in campo cioè l'obbligo di imporre il cognome del padre ai figli nati in costanza di matrimonio
E rispetto a questo dobbiamo dire che probabilmente
Una volta tanto
La giustizia in tribunale nella specie la Corte di Cassazione
è stata forse poco più veloce del legislatore nonché legislatore non si fosse posto il problema poi e diremo queste cose però c'è stata una sentenza come di un'ordinanza della Corte di cassazione del diciassette luglio di quest'anno
Che nel decidere su una controversia sollevata da due coniugi i quali pretendevano di imporre il cognome della madre e i figli avendo esercitato questa libera scelta
Ci sono visti respinta l'istanza da parte della corte di appello di Milano si sono rivolti alla Cassazione la Cassazione ha detto che non è giusto respingere questa istanza
Sulla base di quale principio la detto molto semplicemente dice è vero che c'è una norma sostanzialmente consuetudinaria
Che impone l'obbligo della scelta del cognome del padre ed è vero che esiste pure una procedura molto farraginoso della quale vi parleranno per averla sperimentata in prima persona molti dei relatori presente questo dato
Però è pur vero che questa norma consuetudinaria collide proprio con quei principi d'affari dignità dei coniugi all'interno del matrimonio
E quindi la Corte di Cassazione ha detto non è possibile immaginare una norma consuetudinaria che di solito dovrebbe riempire dei vuoti che il legislatore non ha in qualche modo riempito
Contro un principio che è quello di uguaglianza
Questo è il dato dal quale parliamo
Del quale parliamo questo il dato dal quale noi partiamo con questa ricognizione
Dicevo non è vero che il legislatore è stato fermo ci sono numerose proposte di legge sia alla Camera sia al Senato
Al Senato per esempio lo dico perché sono senatore della materia che conosco meglio
Una delle prime proposte o forse la prima in assoluto è quella della collega vittoria Franco
Che è stata portata all'esame della commissione competente che poi è stata sospese la proposta della collega Franco Muto un poco il sistema francese dove c'è questa libertà di scelta
Ma di questo cominciamo a discuterne con loro per verificare poi in che modo è possibile trovare un'intesa avete visto che tutto l'arco costituzionale è rappresentato in questo tavolo
E quale soluzione quasi tutto l'arco costituzionale ecco c'è un tavolo a otto poi quando si fanno i tavoli ad undici c'è sempre l'impressione che prevalga
Il in un il tavolo rispetto al termine così io gradirei pure qualche intervento che nasce dalla platea perché quanto il legislatore si pone il problema deve considerare cosa che vede e cosa che vedono la gente per fare in modo che con la distanza fra società reale e coloro i quali decidono in qualche modo venga colmato ed allora dicevo la collega vittoria Franco è stato la prima a prospettare questa soluzione
Che Moulton poco il sistema francese allora di questo vorrei che si cominciasse a discutere dando proprio la parola alla senatrice vittoria Franco prego
Io intanto devo ringraziare le amiche di amici della Margherita per l'invito e complimentarmi col senatore Manzione perché è riuscito in una festa tutta politica
Una festa tutta politica a inserire un punto di discussione come questo che come diceva lui stesso può apparire secondario ma io cercherò di di far vedere che tanto secondario poi non è anch'io voglio partire dalla sentenza della Corte di Cassazione che devo dire io appreso anche con qualche sorpresa
E poi l'ho letta e è stata per me è una rivelazione perché davvero e una sentenza di straordinaria importanza giuridica e anche storica se mi consentite perché così importante perché quella sentenza pone dei punti fermi io mi se fornirò brevemente perché il tempo che il nostro moderatore ci ha concesso il davvero
Ristrettissimo su tre punti cosa dice questa sentenza minimo elemento
Di rilievo lo era già già stato richiamato dal senatore Manzione che il prevalere della consuetudine perché così è non c'è una legge che dice che ai figli si deve attribuire il nome del padre una consuetudine fortemente radicata che un retaggio patriarcale se volete della delle nostre suscita il prevalere di questa consuetudine comporta oggi più che mai una discriminazione della donna all'interno della famiglia crea diseguaglianza dice quella sentenza è ancora la sentenza dice
Che guardate i costumi nel frattempo sono cambiati e anche di molto e quindi sono mutati anche i valori di riferimento
E dunque ancora ulteriore conseguenza va data una rinnovata sostanza attuativa a quel principio fondativo e fondante della nostra Costituzione che prevede l'eguaglianza fra uomini
E donne
E dunque non può essere la forza della tradizione ad avere ad assumere dignità di legge tanto più che questa forza della tradizione crea diseguaglianze ancora un terzo punto anche questo molto importante
Dice la sentenza riferendosi anche a discussioni precedenti che riguardavano l'unità della famiglia ma qualcuno dice se abbandoniamo questa consuetudine questa tradizione non mettiamo forse in discussione l'unità della famiglia
Equità sentenza dice una cosa molto importante dice
E proprio la diseguaglianza mettere in pericolo l'unità familiare che al contrario si rafforza nella misura in cui i rapporti tra i coniugi sono governati dalla solidarietà e dalla parità questi sono i nuovi valori di riferimento
A cui in passaggi precedenti la sentenza
Fa riferimento dunque questa consuetudine
Peraltro contra legem come diceva il senatore Monti Manzione
Contrasta perfino con le norme del nuovo diritto di famiglia varate nel mille novecentosettantacinque che hanno costituito un grandissimo passo avanti
Per l'acquisizione di diritti delle donne e però lì nonostante ci fosse l'eliminazione della figura del capo famiglia e non si poneva il problema del cognome anche lì
Nonostante il carattere avanzato di quella normativa il problema del cognome non era messo in discussione
Quindi la sentenza dice è una questione di nuovi diritti civili da rispettare di nuove libertà civili da rispettare tenendo conto della storia recente
Cosa ci dice la storia recente tre minuti neanche Bignami riuscirebbe a farlo perché le donne negli ultimi tre decenni sono state protagoniste di una vera e propria rivoluzione
Se il Novecento può essere definito come il secolo di rivoluzioni concentriche rivoluzione tecnologica rivoluzione scientifica beh io metterei al tra queste rivoluzioni quella delle donne che hanno cambiato i costumi le mentalità
Hanno cambiato soprattutto le relazioni all'interno della famiglia hanno acquisito quella che il linguaggio femminile femminista si chiama soggettività cosa vuol dire che ora sono autonome sono più libere
Sono capaci di autodeterminazione non devono più definirsi in base all'essere moglie di un marito figlia di un padre o sorella di un fratello che è sempre più importante ora si definiscono in base alla loro capacità di essere appunto di essere di essere qualsiasi cosa di essere anche moglie però in maniera più consapevole di quanto non accadesse prima quando non era possibilità non c'era la possibilità di di scegliere quindi oggi le donne sono capaci di produrre cultura
Di produrre scienza di realizzarsi nel lavoro
Di realizzarsi anche nella maternità perché questo importante le donne vogliono tenere insieme maternità e realizzazione di se stesse queste la soggettività il termine che molte di noi usano è una maternità scelta e non più destino e forse qui il passaggio
Più grande e più importante
Con quella rivoluzione femminile sono stati infranti dei tabù
Ma la cosa che più e e cambiate che più ci interessa in questo contesto è proprio chi si abbiamo creato con tante fatiche con tante difficoltà contanti conta e contanti costi che noi abbiamo pagato e tuttavia abbiamo tentato di molto spesso ci siamo riuscite insieme con gli uomini spesso una famiglia diversa
La famiglia oggi sempre di più intesa percepita e vissuta come il luogo degli affetti il luogo dei riconoscimenti reciproci non è più il luogo delle gerarchia com'era una volta quando c'era quando c'era il capo famiglia quando la donna era subordinata
E quando l'autorità era legata al padre o al marito comunque al maschio al maschio di famiglia quindi tra l'altro anche si discute in questi in queste settimane
Nei mesi scorsi un nuove leggi sul sull'affido familiare si tende a non parlare più di patria potestà ma di responsabilità condivisa ecco questa e un altro passo avanti la responsabilità delle donne che va esercitata e che si esercita all'interno della famiglia con diritti
Non è qui il caso di richiamare i cambiamenti delle donne medesime che con la scolarizzazione di massa sono riuscite ad acquisire talmente tanta cultura da diventare più brave degli uomini queste su questo ci dicono le statistiche ci dicono che a scuola le donne son più brave si laurea nel maggior numero
Nel lavoro si realizzano meglio si impegna
E più certo poi fanno fatica ad arrivare al top delle carriere fanno fatica a stare in politica al Senato siamo venticinque donne su trecentoquindici senatori alla Camera
Più o meno intorno al dieci per cento fanno fatica perché c'è sempre quella
Limite del come dire ed espatriati all'ISMU se mi consentite questa parola che che tende a tenerle subordinate e però le donne hanno cambiato i rapporti dei fra poteri c'hanno provato ci son riuscite fino a un certo punto
E dunque questo questo riconoscimento di eguale dignità che sta nelle cose che si realizza anche attraverso questa modifica che può apparire secondaria ma guardate non lo è perché sono in gioco diritti civili
Per le donne in questo caso e anche dei figli perché anche i figli hanno diritto a ad aver riconosciuto
Come dire il contributo Materno alla loro linea alla loro linea Gina genealogiche non è un caso sto per concludere che già nel mille novecento settantotto se non erro settantanove
C'è stato un importante Convenzione ONU e che si è svolta al New Yorker che ha detto ai Paesi membri beh guardate che voi dovete
A garantire fare lei tale leggi che garantiscano gli stessi diritti personali al marito e alla moglie compresa la scelta del cognome
Ci sono delle direttive del Consiglio d'Europa che dicono la stessa cosa guardate dovete garantire il rispetto delle quali danza
Della dignità del riconoscimento all'interno dalla famiglia agli uomini alla donna compreso il problema del cognome quindi non è una questione peregrina è una questione di pari dignità lo diceva il senatore Manzione l'ultima battuta qualcuno mi chiede
Ma perché lei che a questa storia ha presentato un disegno di legge in cui non prevede l'obbligo invece di attribuzione del cognome materno ai figli io il tono perché il mio principio di riferimento e la pari dignità
E il pari riconoscimento all'interno della famiglia la pari dignità mi porta a dire discutiamo all'interno della famiglia quale cognome attribuire può essere quello del padre può essere quello della madre lo concordiamo come si concorda il nome si concorda il cognome
Si possono attribuire entrambi
E lasciando poi al figlio che diventa padre o alla figlia che diventa madre la facoltà di decidere quale dei due trasmette ma il principio della trasmissibilità del cognome materno
Deve entrare nella legislazione con chiarezza però senza sostituirsi alla consuetudine che invece attribuisce il cognome
Il cognome nel paterno e poi c'è un movimento di opinione sotterraneo io lo dicevo moltissime lettere di persone che mi sostengono che dicono ecco io c'ho questo problema tra l'altro una delle lettere che ho ricevuto è stato pubblicato sul Riformista qualche giorno fa
è una cultura nuova che si fa strada e io credo che sia compito del Parlamento dare risposta a questa cultura nuova che chiede una nuova legislazione vi ringrazio
Io mi permetto di richiamare tutti i relatori lo faccio non in maniera patriarcale questo tavolame patriarcale c'era prevalenza delle donne al rispetto dei tempi per fare in modo che tutti possono fare due passaggi e quindi riprendere una serie delle cose che sono state già dette
Abbiamo verificato grosso modo le posizioni in Parlamento sono tutte favorevoli tutto l'arco costituzionale questa volta è favorevole c'è qualche dissonanza solo all'interno della lega qualche dissonanza è qualche voce perplessa all'interno di AN rispetto ad una battaglia che insomma sembra una battaglia legittima in maniera incontestabile
Però vorremmo capire concretamente quale
Lo che cosa bisogna battere cioè oggi come oggi la normativa consente alla don di imporre il proprio cognome ai figli a quale prezzo con quali strumenti
Sicuramente non c'è quella possibilità di scelta libera e automatica perché sappiamo che il meccanismo in direzione opposta una battaglia di questo tipo è stata fatta col suo consueto stile ad Alessandra Mussolini ne danno notizia agenzie anche di un giornale americano che parlano della battaglia di Alessandra per il cognome e allora vorremmo che Alessandra Mussolini insieme a rappresentarci la sua posizione ci desse anche conto di questa battaglia che è stata fatta che è stata fatta direttamente Alessandra Mussolini
Grazie io devo dire la verità ho ascoltato le parole della senatrice che mi ha preceduto volevo dire sì noi donne siamo molto brave
Soprattutto quando abbiamo dei canali ben precisi quando ci sono delle regole certe voi sapete vinciamo i concorsi siamo molto brave ma guadagniamo meno degli uomini
Cioè c'è una forte discriminazione rispetto allo stipendio quindi io sono ottimista fino a un certo punto quindi la mentalità va cambiata
Tutti noi abbiamo visto che ci sono ancora delle realtà dei piccoli paesi e quando va in queste piazze vidi tutti uomini col cappello ci fosse una donna
Perché perché le donne vengono ottenute lontano dai luoghi dove si comunica dove si scambia lontane dalla conoscenza finora quindi
Io sono per l'insubordinazione per lo sparo ebbe sì per lo sparigliare le carte ma quante segretario donna di partito ci sono tranne che non sottoscritte ho dovuto fare quello che ho dovuto fare per diventare segretario di partito
Nella carta d'identità se vediamo la carta d'identità di Roberto Manzione c'è scritto Roberto Manzione se voi vedete la mia carta d'identità c'è scritto Alessandra Mussolini coniugata Floriani perché perché ho bisogno di una tutela per quale motivo
Allora la trafila che io ho dovuto fare e sentendomi quasi una delinquente perché ho dovuto aprire prima l'accettazione di mio padre Romano per una questione di eredità che si poteva creare un pump sulle da parte di un avvocato che si è fatto pagare l'ira di Dio
Per dire il perché il cognome il perché voglio dare il cognome mie finì quando li ho portati in grembo nove mesi perché la donna porta in grembo ai propri filone che
C'è una differenza da poco non voglio dire che l'uomo non abbia e che non vi è il contributo ma dicono voi li portiamo in grembo nove mesi
Lo so però voglio dire non è una cosa da poco
Tre figli e quindi c'è questa relazione dell'avvocato e ci sono punti di discrezionalità
E cioè bisogna fare la richiesta dopo questo lavoro dell'avvocato al prefetto di residenza che può accettare o meno l'istanza quindi è a discrezione
Dopo bisogna pubblicare al Comune per trenta giorni la volontà di dare il proprio cognome come veramente fossimo delinquenti neanche
E dopo altri trenta giorni per un eventuale opposizione di qualsiasi persona
Dopo c'è l'accettazione da parte del ministro dell'Interno che può accettare o meno l'istanza e dopo c'è un decreto del ministro che dice va bene
La madre può trasmettere il proprio cognome al figlio allora voi mi dovete dire se questo è un passaggio di pari opportunità
Di pari dignità all'interno di una famiglia e io credo anche perché sicuramente io capisco la proposta di dire all'interno della famiglia si sceglie si scende quando c'è anche un rispetto reciproco ma quando noi diamo anche come impostazione quindi come legge
Un valore alla maternità non che non abbia valore ma un valore anche formale e sostanziale senza eliminare il cognome del padre ci mancherebbe altro nessuno vuole eliminare il cognome paterno e dare solo il cognome materno assolutamente no non è che si deve prescindere questo
Ma perché non consentire consentire come una legge quindi dando a tutti la possibilità di dare il proprio cognome non non a chi può avere la raccomandazione a chi può avere le entrature e chi può avere il dato economico per poterlo fare la possibilità di trasmettere il proprio cognome o meno perché questo diventa un'ingiustizia
E anche classista quindi noi dobbiamo dare un valore il valore anche formale trasmettere il proprio cognome io sono contenta di questa sentenza della Cassazione perché è vero
Purtroppo le istituzioni sono quasi sempre in ritardo recepiscono lentamente quelli che sono i progressi della società perché la società fa passi da giganti
Le donne e gli uomini stanno avanzando hanno una criticità diverso invece purtroppo il Parlamento è legato sempre
A vecchi schermi quindi sono molto contenta di questa sentenza della Cassazione anche perché la Cassazione non sempre si espresse in modo felice nei confronti delle donne io voglio ricordare la famosa sentenza
Della cassazione sullo stupro dei jeans così come voglio ricordare un'altra sentenza IMI sono Ribeccato una denuncia di un miliardo e duecento milioni delle vecchie lire dalla Cassazione l'unica che poi ho vinto
Un'altra sentenza della Cassazione dove si diceva violentare una donna incinta non è un'aggravante e quindi sono contenta visto che all'interno della cassazione ci sono pochissimi i giudici donne ancor meno nella corte
C'è solamente Fernanda Contri c'era solamente una
Sono felice dirmi di questa sentenza che ci può dare l'opportunità di di sviluppare quelli che sono i progetti di legge che però giacciono in Parlamento quindi che può essere una spinta ripeto la trafila è lunghissima
Io praticamente poi alla fine ho detto al al ministro Pisanu non so se vogliamo dare il cognome ai miei tre figli quando si dovranno sposare uno può pure aspettare di temi quali saranno i tempi
E quindi credo che una legge ci voglia non so quanto sia produttiva la discussione all'interno della famiglia sulla scelta del cognome
Perché può generare questo lo lo dico come come argomento di dibattito anche un conflitto all'interno della coppia perché ci sono ancora delle realtà e c'è una mentalità che non si è ancora fermata ecco perché dobbiamo lavorare ecco perché io sono felice di questo incontro in a questo dibattito per parlare di quella che poi è politica non è vero che sono argomenti marginali ormai la politica una politica sociale
E lasso e la politica sociale che invece deve trainare la politica che non interessa a nessuno la politica dei tavolini la politica del potere
Quindi ripeto io sono favorevolissima a una legge che possano garantire la possibilità di trasmettere il doppio cognome
E soprattutto favorevole a tutti quei cambiamenti e ancora ci sono purtroppo nel Codice Civile molte norme che sono contro le donne come ad esempio in caso di emergenza e solamente il padre a dover decidere credo che sia l'articolo
Trecentosedici del codice civile che è ancora vigente quindi bisogna fare dei cambiamenti e qui veramente c'è il buonsenso non credo che ci possano essere degli steccati ideologici come per altre leggi oggi sono piene le pagine dei giornali
Leggi che si fanno contro le donne
E si sono potute fare e questa è una cosa molto grave che è caduta non solo in Italia
Questo apro e chiudo la parentesi quindi mi auguro e io credo che il tessuto sociale sia pronto
Ma soprattutto deve essere pronta che devono essere pronte le istituzioni perché io dopo che ho dato il cognome miei tre figli ho ricevuto centinaia di lettere di fax di famiglie ma anche di uomini di meriti di di di di di persone che volevano dare il cognome della madre ai propri figli vi ringrazio
L'ordinanza della Corte di cassazione che trasmette gli atti alla corte costituzionale c'è un riferimento ad un orientamento già espresso dalla Corte costituzionale che quindi già nel mille novecentottantotto aveva affrontato il problema
E che aveva considerato compatibile con l'impianto costituzionale perché riteneva che l'interesse alla conservazione dell'unità familiare
Sarebbe gravemente pregiudicato se cognome dei figli nati nel matrimonio non fosse prestabilito fin dal momento dell'atto costitutivo della famiglia unità familiare
Valori passiamo dal campo dalla politica e dal campo giuridico a Campo sociale al campo dei valori al campo etico Don Mazzi
Ma permettete che io
Vado come al solito fuori tema nel senso che è chiaro che sottoscrivo a quattro mani
La proposta de di
Vittoria
Di vittoria Franco quindi però la mia preoccupazione arriva prima arriva prima mai come oggi purtroppo devo dire che era la figura del padre è una figura non solo dell'uomo la figura del Parma sulla debole
Ed è certamente segna certamente una delle crisi delle fratture nella nostra società
Noi uomini non siamo ancora riusciti a capire come trasformare l'autoritarismo
Lascerà il patrigno ad essere padroni trasformare in qualcosa di diverso
Che non è soltanto permettere che nostro figlio o i nostri figli abbiano anche un altro cognome
Ma soprattutto collocarci all'interno della famiglia della società in un in un modo profondamente diverso dal modo e quale ci siamo collocati nei secoli precedenti
Noi abbiamo una crosta abbiamo una crosta che sarà difficilissimo
Pur
Ire
Non parliamo della chiesa rispetto ah l'antifemminismo pure qui dovremmo prendere una parentesi che potrebbe essere una voragine
Per cui credo ecco credo che questa legge attorno a queste leggi che hanno della risonanze interiori molto profonde e hanno anche la capacità di far cambiare molto di più
Di altre leggi la cultura è il modo di stare insieme siano leggi che vengono più dibattute
Io ho io sono il solito brontolone io ho letto ho cercato di leggere sto programma che va bene che prevede quattro incontri alla volta e allora quando avrete finito chi ha chi ha fatto questi dal primo giorno l'ultimo giorno deve andare certamente a fare altri quindici giorni di ferie per fare un po'di igiene mentale facciamo però mi dà l'impressione che alcuni temi come questi siano molto deboli qui dentro a questa a questa vostra assemblea
Tema dei giovani
Il tema della famiglia il tema del disagio il tema della scuola che che non è soltanto Moratti sia Moratti no
Mi pare che ci sia poco posto per queste cose
Mi dispiace questo perché io insisto sempre perché il futuro della il futuro dell'Italia e dei nostri giovani nulla dei nostri politici va bene non è certamente neanche delle correnti politiche e se voi avete letto avete letto qualche giorno fa un titoli Ino un titoletto di Repubblica carità adesso sociale pubblica sia la Bibbia ma comunque già scritto
Nel due mila venti un ragazzo su due soffrirà di disagi mentali
Allora è una balla che ha inventato un giornalista oppure dobbiamo incominciare a domandarci il disagio dei nostri giovani da dove parte parte da un cognome
O Parte da qualcosa di diverso parte solo da dalla droga Paolo parte da qualcosa di più profondo sul quale dobbiamo tutti
Riflettere e dobbiamo tutti in qualche maniera prendere coscienza e allora io mi domando ad esempio noi abbiamo abbiamo una guerra in casa oggi a me avete letto o ieri che gli americani hanno perso Millwall mini in Iran
Ma penso che avrete letto anche che dal primo di luglio trenta di agosto ne abbia fatto mille incidenti stradali mille mille e più di mille
Quindi abbiamo una guerra in casa e chiara che dobbiamo stare attenti agli atti ma vogliamo farla solo la conta dei morti vogliamo domandarci perché perché di questi i più di un terzo è sotto i trent'anni
Gli ha siamo il Paese al mondo che fa meno figli se poi ripartiamo in questa maniera vogliamo domandarci che cosa sta succedendo fino a che punto la politica c'entra fino che punto anche la Società centra fino che punto anche noi educatori c'entriamo
Allora io vi dico
Sarebbe ora che né il cognome del padre il padre facesse una grande riflessione
Su come collocarsi in questa società delle pari dignità delle pari opportunità come persona seria e come persona capace di collocarsi al suo posto senza invadere il posto degli altri voi sapete meglio di me ad esempio che tanto è importante la figura paterna nei primi anni materna nei primi anni di vita altrettanto importante la figura paterna durante l'adolescenza
I nostri adolescenti saranno l'adolescenza sarà il problema dei prossimi anni sarà certamente il problema dei prossimi anni
Perché c'è adolescenza precocissima lunghissima con una famiglia che non sa cogliere le sfumature delle sfumature
I cambiamenti profondi dell'adolescenza come una scuola che al di là delle delle riforme non agli insegnanti preparati accogliere la profonda trasformazione di nostri figli che si trasformano anche dal punto di vista biologico si trasforma neurologico citofono profondamente durante l'adolescenza
E noi sappiamo decenni fa il segmento dieci quattordici anni assediamento che ha
Meno che è meno preparato perché noi pensiamo ancora le mamme per un verso il Papa per un altro insegnanti per un altro che siano ancora bambini po'più lunghi un po'più alti ma che c'è ancora bambini
Non abbiamo capito che a dodici anni oggi è già scoppiata la piena adolescenza e che una ragazza di di seconda medica viene a scuola più che preoccupata di fare la radice quadrata si domanda cosa sta succedendo dentro di sé
E oggi la facilità con cui mandiamo a casa i i ragazzi con cui estendiamo oppure la facilità con la quale i nostri genitori tornano a litigare con insegnanti che tale per cui mi domando vogliamo
Dibattere questo tema che è un tema molto importante ma per riportare sul tavolo anche la responsabilità di tutti di tutti tra cui quella del padre
Che la deve smettere di essere l'uomo della pedana avere metà di esse l'uomo che deve lavorare deve smettere di essere anche l'uomo che dice chi pensa a mia moglie
Allora la proposta che io firmi faccio è molto semplice e finisco insieme con la Provincia di Milano stiamo tentando di fare delle dei progetti che sono legati soprattutto alla fascia dieci quattordici anni
Che la smettiamo di fare le indagini
Voi non so se l'età tele
La la cronaca di Milano ma c'è ci sono degli specialisti che ogni giorno sono lì a dire se sono due sessantuno sessantadue per cento quelli che si Spinella no oppure se sessantuno e mezzo quindi abbiamo sempre qualcuno che specializzato nelle statistiche
Per cui siamo qui a spaventare e ora che la finiamo di fare statistiche cerchiamo di di fare delle progettualità e voi come politici questa cosa qua dovete fare prima dei semafori
E anche forse prima dei congressi grazie
è sempre piacevole accettare
Provocazione di di don Mazzi che poi ci richiamano a tematiche che devono essere affrontate come affrontare queste tematiche perché il disagio giovanile
Rientra nel problema della crisi della famiglia il problema della famiglia determina la crisi della società
è tutto un problema che dovrebbe essere affrontato percorro per comparti o singolarmente questo tema questo convegno affronta un comparto una parte di questo momento di disagio che un disagio che riguarda i giovani che riguarda sicuramente le donne che riguarda pure la terza età
Perché nella panoramica che faceva don Mazzi ha fra le prove e problematiche da evidenziare sicuramente c'è quello di disagio giovanile
Ma c'è anche un problema di un'Italia che vede allungata l'età media e quindi deve cominciare a porsi anche il problema della terza età che comincia ad essere un problema reale
Ed allora
Tutte queste problematiche con le provocazione di don Mazzi come vengono viste per esempio da una cattolica moderata
Impegnata per tanti anni in Parlamento da sempre impegnata nel sociale Giusi Servodio
Funziona sì
Io credo che don Mazzi abbia ragione quando ci invita a collocare questo tema all'interno di una dell'agenda dei problemi delle questioni che oggi le famiglie italiane hanno
Ma io penso don Mazzi che e quindi diciamo ci provochiamo vicendevolmente
Che parlare della questione oggi della trasmissione del cognome
Sia una provocazione per il Parlamento e credo per il Paese
Di ripensare ha come ricentralizzare la funzione della famiglia
Riproporre la centralità della famiglia
Ma non come soggetto passivo
Come soggetto attivo
Vedete io lo dico con molta libertà
Guai a noi se pensiamo di attribuire ad una legge esclusivamente un valore quasi educativo
Io credo che rispetto alla libertà e la dignità individuale della coppia e della famiglia che Dini prima
Dello stato
Noi dobbiamo oggi ricentralizzare il ruolo della famiglia ridando gli più opportunità
Più possibilità di scelta
C'è la libertà non ci deve spaventare
Dare più spazi di libertà significa creare degli elementi di crescita all'interno della famiglia
Allora io lo dico con molta chiarezza e e qui en ha ragione e chi mi ha preceduto la Mussolini Laffranco
Be'a me ha fatto piacere leggere la sentenza della prima sezione della Corte di Cassazione
Mi fa dispiacere quando penso che giacciono in Parlamento tante proposte di legge
Che diciamo io negli atti parlamentari ho letto una risposta del senatore Bucciero
Credo proprio ad un intervento della ministro prestito Giacomo che
Diceva non so se gli atti purissimo fedeli insieme ma non possiamo procedere nell'esame delle proposte perché c'è una difficoltà stiamo creando un sistema diciamo moderno dell'anagrafe se incominciamo ad introdurre questi elementi creiamo dei disservizi che creiamo dei problemi cioè io credo che qua e sto sia un dato veramente di insensibilità e di non riconoscimento di un dato culturale sociale che sta cambiando anche nel nostro Paese ai io lo dico con estrema chiarezza
Mettere in crisi l'automatismo della trasmissione del cognome del padre
Non significa minare l'unità della famiglia
Cioè se nulla il nostro approccio e così ideologico allora non andremo da nessuna parte noi non raggiungeremo in Parlamento una legge saggia
Una come dire una legge adeguata allora dobbiamo avere un atteggiamento molto profondamente laico
Cioè sostenere la tesi che peraltro la Corte di Cassazione lo ha smentito che l'automatismo
Cedere sull'automatismo significa creare ulteriori problemi alla famiglia italiana è una grande fesseria cioè una lunga una e una grande o in una posizione sbagliata
Perché questo significa che c'è un Parlamento ed uno stato che non ha fiducia nella capacità delle famiglie
Di essere un luogo innanzitutto di affetti ma anche di interessi ma anche un grande luogo di democrazia e di esercizio di democrazia
Perché la democrazia nasce appartiene dalla condivisione che i diritti all'interno di una famiglia dei coniugi del padre della madre dei figli
Si devono coniugare con i doveri
E lì impegnare la famiglia a prendere coscienza di questo problema offrendo come una legge una opportunità
Io questo vorrei indicare non sono più in Parlamento ma Bridget vorrei indicare
Alle amica gli amici che fanno parte delle due Camere del Parlamento indicare una legge che devi Yahoo una opportunità attraverso la quale la famiglia eserciti una Songhua possibilità di crescita perché la decisione
Ragione da Mussolini quando dice che potremo creare dei compiti però sul piano del principio consentire spazi di libertà non ha mai significato a mio avviso cedere sul piano della crescita certo noi ci dobbiamo porre anche il problema dei figli
Cioè le complicazioni sulle nuove generazioni e quindi lei le varie ipotesi che potrebbero essere la libera scelta della coppia oppure il doppio cognome come sostiene
Ritengo di avere in perpetrato la Mussolini
E significa anche individuare nella legge un percorso molto chiaro anche rispetto alle esigenze dei figli perché poi non dobbiamo scaricare
Sulle generazioni successive diciamo una un problema che di Scelta iniziale noi dobbiamo individuare anche in una legge non lasciare al caso e qui il legislatore molto sarà molto impegnato a determinare
A determinare
Io
Io dico che oggi i temi veri sono dobbiamo tenere un piede all'interno della legge
La libertà che oggi all'interno della famiglia si esprime attraverso un riconoscimento reciproco di diritti e di doveri e la riconoscibilità del nucleo
Il tema della riconoscibilità del nucleo che credo sia nonno una un fatto così tre dinari o ma sia invece un valore credo anche di questo Paese perché noi dobbiamo anche renderci conto in quale Paese di piano
Chiudo dicendo che su questo tema il prelevamento un atteggiamento molto laico anche se io sono convinta che se facessimo le indagini sulle famiglie italiane questo tema sarebbe forse l'ultimo tema sulla quale c'è l'interesse però non è questo
Gli altri Paesi cosa fanno di Europa e non dimentichiamoci che non siamo in un contesto europeo in Francia io so che è stata anche Min davanti alla legge
La legge sono stati capaci in Francia di emendare questa legge più volte cioè ci sono dei paesi in cui fare una legge non è un dramma
Io ritengo che su questi argomenti lo deve avere anche una capacità di essere il con anche con i tempi senza complicare la vita delle persone così un altro problema non dobbiamo complicare la ridere per
Sono non dobbiamo creare elementi che portino ulteriori problemi alle famiglie però è anche vero è che in questo Paese per fare una legge c'è un dramma
è un dramma in questo senso io credo che il grado di civiltà della Germania della Francia della Spagna dei Paesi Bassi della Svezia
Ci siano dei modelli per dire che le leggi si possono anche cambiare le leggi non sono eterne le leggi devono accompagnare i processi di movimento
Devono essere essi in avanti ma devono anche registrare il dato sociale
E quindi c'è anche questa abitudine o che sono state in Parlamento per dieci anni che per fare una legge noi abbiamo pensa cioè non abbiamo questa capacità
Che la la legge e uno strumento per guidare un processo di cambiamento di un Paese e che non è detto che è una legge fatta oggi nel due mila e quattro non possa essere cambiata fra qualche anno in questo senso Ilio
Ritengo che noi dobbiamo guardare anche gli altri Paesi non perché dobbiamo copiare ma perché siamo nella Comunità europea e i nostri giovani viaggiano i nostri giorni giovani le le proprie vacanze le fanno all'estero
E quindi credo che stiano anche mutuando modelli comportamenti idee atteggiamenti che sono più europei quindi da questo punto di vista io credo che il Parlamento e qui un altro sottolineatura
è vero che forse la la Consulta costi della corte costituzionale non si forse non si pronuncerà Roberto perché non essendoci una legge ma è un fatto e di consuetudine non c'è l'oggetto
Ecco da un punto di vista io non sono una costituzionalista però da un punto di vista giuridico però è anche vero che non possiamo come Parlamento a farci anticipare dalla Corte di Cassazione
La Corte di Cassazione credo che con quella sentenza abbia sotto certi aspetti più che parlato al Paese parlato al Parlamento
Quindi io penso che rispetto a questo tema
Bisogna individuare una legge saggia una legge che si renda conto anche delle conseguenze delle implicazioni concrete e pratiche
Che non complichi la vita alle persone però riaffermi la centralità della famiglia che oggi passa attraverso un vero luogo di democrazia che la famiglia perché la democrazia si salva sono se all'interno della famiglia
Questa libera scelta si coniuga continuity e doveri non solo tra i coniugi ma anche con i figli e quindi l'approccio ovvio non è di rivendicazione delle donne
Che è un tema l'uguaglianza in un tema ma accanto all'uguaglianza c'è anche questa capacità
Di rendere il reciproco diritti e doveri perché se in una famiglia non si raggiunge l'accordo sul cognome allora vuol dire che la famiglia già sfasciata cioè voglio dire o c'è o non c'è il valore
E quindi non facciamo un atto di ipocrisia da questo punto di vista però io mi rendo conto che il Paese articolata che ci sono varie sensibilità che è lei che deve deve tener conto di queste varie sensibilità
L'onorevole Servodio ragionava di un approccio laico alla problematica
Anche quindi all'osservazione che ho già fatto la corte costituzionale del mille novecentottantotto quando si opponeva alla modifica
Della normativa per mantenere intatta questa unità familiare io vorrei però verificare in che modo un altro gruppo che è molto vicino ai cattolici e mi riferisco all'UDC
Interpreta invece questa stessa esigenza cioè come l'obiezione già formulato nell'ottantotto dalla Corte costituzionale viene in qualche modo verificata
E come per esempio l'obiezione concreta che faceva Alessandra Mussolini attenzione ad immaginare dei percorsi troppo flessibili che possono poi determinare dei momenti di conflitto viene letto e sempre con la capacità che deve avere il legislatore di dare delle indicazioni che però non servano da aumentare i problemi
E allora la parola va alla collega onorevole Dorina Bianchi
Ma io credo che
Questa sentenza della la corte sia obiettivamente una sentenza storica nel senso che in Italia e io sono d'accordo con Chi Minh preceduto
C'è la necessità obiettivamente che il Parlamento decida di legiferare su delle delle materie che quando sono troppo scomoda vengono evitate è credo che molte volte il Parlamento italiano come succede anche per altre leggi nel momento in cui ci sono troppi conflitti anche sociali decide di andare avanti o per circolari o per consuetudini e quindi
Credo che in questo caso noi ci troviamo di fronte alla necessità di
Decidere
Obiettivamente
Come come dare una legge al problema del doppio cognome del cognome e questa sentenza secondo me equipara con intelligenza
Il diritto di famiglia del settantacinque Cenci riconosce quello che già stato previsto nel diritto di famiglia cioè l'equiparazione dei coniugi all'interno del del matrimonio
Obiettivamente credo che ci sia una
Un problema di
Rapporti non tanto tra uomo e donna perché noi io sono una di quelle che rivaluta oggi il
Il ruolo del dell'uomo nella famiglia credo che gli uomini italiani sì o no
Siano molto più maturi
Degli uomini che dei pareri insomma che li hanno preceduti e abbiano oggi un rapporto differente all'interno della famiglia sia con i figli sia con la l'accompagna la moglie quindi direi obiettivamente che la Società italiana e gli uomini italiani sono sono cambiati si sono evoluti in in un certo senso
Però oggi io ringrazio questa
Ringrazio voi che avete deciso di parlare di un argomento che poi non è voglio dire il principale argomento il principale problema anche
Che ci poniamo sia i politici sia la società civile però credo che abbia una grande importanza perché molte volte le leggi che vengono fatte contribuiscono a quello che il cambiamento della società oppure anche del costume
Di una società quindi credo che legiferare su questa materia sia importante proprio perché noi andiamo a individuare dei nuovi percorsi che diventa uno poi una normalità nel nel nostro futuro e credo che su questo noi dobbiamo lavorare con intelligenza chiedendoci quali sono i problemi reali
A cui andiamo incontro
Stabilendo che come hanno detto anche i giudici due sono i diritti da tutelare quello della madre
Di trasmettere anche il proprio cognome al figlio è quello di fare del figlio
Di acquisire segni di identificazione rispetto ad entrambi i genitori e di testimoniare la continuità della sua storia familiare anca riferimento alla linea materna io credo che noi in questi due principi dobbiamo tutelare è dobbiamo anche tutelare la conflittualità della coppia perché è indubbio che si può verificare nella fascetta del cognome da tramandare alle generazioni future una conflittualità all'interno di una copia dovuta
Anche al costume no che esiste nel nella società italiana
è tra l'altro io ho letto le varie proposte di legge una cosa che un po'critico e questa possibilità poi di figli arrivati alla maggiore età di poter decidere il cognome da portare avanti perché obiettivamente io credo che sia ingiusto
Dare la responsabilità ai figli di decidere quali dei due genitori preferire e allora questa è una cosa su cui io non sono assolutamente d'accordo credo invece che un esame attento e
Una un esame tenta delle leggi che ci sono in Europa indubbiamente anche a me a primo acchito
La mia simpatia andata verso la legge francese perché è chiaro che ci dà la possibilità di individuare la preferenza del del cognome materno o paterno indistintamente o la possibilità di decidere
Di decidere se dare tutti e due i cognomi al al figlio e in caso di conflittualità di scegliere il cognome
Che viene per primo in ordine alfabetico
Dando poi la la priorità a cognome
Primo di essere tramandato ai figli
Su questa cosa
è chiaro che secondo me c'è un problema anche di di preferenza poi dei cognomi che iniziano con la invece che con la M quindi credo che in questo debba essere dato poi alla alla prova al figlio la possibilità per lo meno di scegliere quale dei due cognomi tramandare aria al al proprio figlio nell'altra generazione perché se non in qualche modo sia un si innesca anche qua un carattere di discriminazione
Tra tra le lettere dell'alfabeto sembra una stupidaggine però è una una realtà
Tra l'altro una cosa che a me dispiace particolarmente che in Italia
C'è una grande differenza tra quelli che sono i cosiddetti figli legittimi e infelice i figli nati dalle coppie di fatto perché è chiaro che mentre il figlio legittimo a l'obbligo di acquisire il cognome del padre il figlio nato dalle coppie di fatto può di fatto
Acquisire il cognome della madre oppure il cognome di entrambi i genitori io credo che questo sia una differenza che a cui noi dobbiamo porre rimedio perché in è una discriminante che non ha ragione di di esistere
E allora è necessario affrontare questo problema non perché sia un problema principale ma perché io per obiettivamente è una una questione che da pari danni dignità alla alla coppia io non dico alla donna perché la pari dignità e della coppia e da la possibilità ai figli di decidere quale dei due cognomi poi tramandare alla propria a la propria progenie
è su questo io
Propongo il per o preferisco il doppio cognome
Nel senso che
Credo più giusto
La presenza sia del cognome
Paterno che materno
Per evitare una maggiore conflittualità all'interno della coppia lasciando poi alle figlio nel momento in cui
Al momento della maggiore età la possibilità di decidere se tramandare quale quale dei cognomi tramandare al al proprio alla propria progenie
Io
Quindi sono assolutamente favorevole
A un ripensamento di una di una norma comune che obiettivamente non è legge e quindi credo che sia arrivato il tempo e ci sia oggi la sensibilità per affrontare questo problema indubbiamente senza creare oggettivamente in una famiglia che già
A delle conflittualità interni maggiori oggi rispetto al passato una nuova conflittualità data soltanto da un evento formale
Marina Magistrelli all'interno della Margherita rappresenta una entità una forza una capacità dall'altra scenata che vale di per sé a rappresentare uno spaccato di società abbiamo sentito come i cattolici affrontano in maniera laica il problema
Io sono curioso di sentire come il problema viene affrontato da Marina magistrati
Roberto scherzasse
Praticamente l'ha fatto diventare una categoria capito Mark
Allora intanto cercherò di essere breve se non altro per dovere di ospitalità nei confronti dei colleghi
Dico subito che il problema è serio questo l'abbiamo capito nel corso del dibattito ma a me sembra che il problema sia anche un pochino più serio di quello che appare
Perché come diceva giustamente Alessandra Mussolini qui c'è un problema alla base che evidentemente un problema culturale
In una società che sta cambiando anche le norme devono cambiare
Prima della riforma del diritto di famiglia del settantacinque il marito era il capo della famiglia e quindi diceva il Codice che la moglie assume il cognome del marito
Dopo noi abbiamo visto che con la riforma del diritto di famiglia c'è stata un'equiparazione di ruoli
Questa riforma si è c'è stata nel settantacinque oggi viviamo del due mila e quattro e ancora ci accorgiamo sì di aver fatto dei passi avanti
Però ancora stiamo rincorrendo quella norma cercano di portare quella norma a compimento
Sempre per dire ad Alessandra Mussolini
Lei dice
Le donne non ci sono soprattutto nella politica in alcune posti di tipo decisionale
è evidente a tutti
Io dico al contrario che le donne ci sono no che le donne ci sono
Dove l'accesso viene determinato dalla legge per concorso
Quindi questo è evidente a riprova che quello che dice assolutamente ormai la fotografia di quello che realmente esiste le donne ci sono
In magistratura ormai sono più donne che uomini nell'avvocatura ormai le donne avvocato sono tanto più degli uomini
Ma non ci sono i posti dove la socialità che decide l'accesso dove si interviene dove entrano per concorso le donne il concorso lo vincono
Ecco dal settantacinque pure settantacinque stampato una un anno assolutamente importante no perché partendo dalla riforma del diritto del di famiglia praticamente si sono portati a compimento il determinati processi ancora questo compimento non è avvenuto perfettamente
Allora dicevo che è una materia difficile perché è difficile dare a da da sistemare dal punto di vista culturale e di questo abbiamo già visto abbiamo già detto
Ma c'è una difficoltà anche a livello di sistema
Io per esempio non sono d'accordo con chi dice andiamo avanti e poi modificheremo questa non è una materia possibile da modificare non è che ogni cinque anni possiamo cambiare
Perché non basta cambiare un cognome perché qui c'è un problema di generazioni che si raccordano tra di loro di discendenze
Noi dobbiamo trovare visto che arriviamo in ritardo noi dovremmo trovare nell'esperienza degli altri Paesi dovremmo trovare i suggerimenti necessari per portare a compimento il problema
Per fare una buona legge
Le norme che ci sono in qualche modo hanno già indirizzato quello che in effetti noi stiamo discutendo stamattina
Si è parlato qui giustamente di consuetudine non c'è una legge per disciplinare questo problema si è parlato di consuetudine
In altre materie però noi sappiamo che non c'è solo consuetudine ma ci sono norme sono norme che derivano
Da un'impostazione gerarchica del nucleo familiare
Quando si dice veniva fatto riferimento poco fa il figlio naturale prende il nome del padre
Il figlio naturale prende il nome del padre questa una scelta politica precisa
Quando si dice che quando il padre riconosce e successivamente il figlio quindi non le riconosce alla nascita ma lo riconosce in più più tardi
Il figlio può prendere il nome del padre
Adesso dopo la riforma del diritto di famiglia si dice la moglie aggiunge il proprio cognome a quello del marito
Qui noi abbiamo bisogno di fare un passo avanti
Veloce
Veloce
Questo passo avanti veloce però lo dobbiamo fare in modo ponderato velocemente ma in modo ponderato
Perché dobbiamo rispondere a un idem sentire io penso avremo la possibilità per Enzo Roberto di discutere
Però io penso che ormai sia acquisito il concetto di parità
Adesso lo dobbiamo come dicevo prima portare un pochino a compimento
Dobbiamo parlare della materia dell'affido all'interno delle separazioni e dei divorzi dobbiamo dobbiamo ancora discutere però il concetto di parità c'è adesso lo dobbiamo portare a livello di sistema di sistema giuridico
Ripeto non è solo un problema culturale è un problema di organizzazione anche dello stato e di fisionomia che lo Stato vuole darsi grazie
Allora
Mettiamo in condizione Lucia Serino di tirare un attimo le somme di questa prima tornata lasciando coi sempre riuscirà Serino quindi ad una giornalista
La possibilità di fare delle domande agli altri in modo che dall'esposizione singola si parla si passa alla risposta specifica io però voglio dire due cose uno
Ragioniamo concretamente pure del sistema tutti siamo d'accordo sulla nuova legge però ragioniamo concretamente di quale sistema vogliamo utilizzare allora se ragioniamo del doppio cognome
è un sistema abbastanza rigido che però evita i conflitti con la possibilità nel momento in cui poi si forma un'altra famiglia il figlio che nasce col doppio cognome quello del padre quello della madre non ho problemi su questo
Che formarono famiglia chiaramente ne conserverà uno allo tra manderà insieme a quello della moglie è un sistema rigido che viene applicato in alcuni Stati il sistema della scelta fin dall'inizio del cognome del padre o della madre
Secondo me crea conflitti nel momento in cui non c'è l'accordo bisognerebbe scegliere di entrambi oppure rivolgersi al giudice bisognerebbe dare sempre l'opportunità in questo caso al figlio una volta maggiorenne
Di esercitare un'opzione rispetto al cognome che i genitori d'accordo o il giudice per i genitori in disaccordo ne esercita per lui quindi
Proprio perché io sono d'accordo con Marina che dobbiamo riflettere bene prima di imporre una normativa che sicuramente non sarà epocale ma che incide concretamente su un interesse quello della unità familiare che è importante per tutti quanti noi allora voglio dire è bene che in questa seconda fase si entri proprio nello specifico rispetto alle proposte
Uno seconda cosa le difficoltà rispetto a quello che è l'esame del pianeta donna Marina parlava di Automotive Mier regole così come in parte ha detto pure Sandra la collega Franco e ha parlato anche di costumi e mentalità che in qualche modo insistono e condizionano ancora determinato scelte in questa logica prima di cedere la parola a Lucia Serino vorrei che ci portasse prima una testimonianza fra le persone fra le donne impegnate in politica abbiamo invitato a questo convegno c'era Eva Catizone
Sindaco di Cosenza
Che ha fatto una scelta importante nel momento in cui ha deciso di rendere pubblica una parte di una storia sua privata proprio perché essere donna impegnata in politica ti impone anche di dover rendere conto del tuo privato molto di più
Di quanto non imponga all'uomo allora io chiedo alluci algerino di raccontarci questa esperienza che le ha raccolta direttamente e poi di passare invece alla seconda parte che quella delle domande Lucia Serina
Io ringrazio il senatore Manzione che è sempre molto sulla notizia in realtà all'inizio di agosto quando mi ha invitata mi ha invitata proprio perché era il giorno erano i giorni dello scandalo
Di Adamo ed Eva
Notizia che può sembrare leggera ma che a mio avviso è molto importante nel costume di una società meridionale fa piacere anche per confrontarmi su questo tema e mi dispiace che vi dovete solo accontentare dello specchio di questo tandem nel senso che sono la giornalista che ha raccolto l'intervista che lei ha fatto questa comunica questa necessità che ha avvertito al gettone dalla sua gravidanza di comunicarla
Proviamo un attimo a fare la sintesi di quello che è successo questa estate perché i fatti vedrà
Alessandro queste liriche esso ride vedevo prima un senza disapprovazione anche la parte di Dorina Bianchi io credo che certe posizioni di donne che sono il ruolo di responsabili posizioni di responsabilità può essere
Il sindaco di una città del Sud come Cosenza abbiano a volte valore e importanza funzione molto più di un'opera pubblica credo che questo atteggiamento e non vi racconto le miserie politiche
Urbane e provinciali finito il clamore della grande notizia nazionale no quindi
E la moglie l'ha appreso dai giornali però dall'altra parte
Come dire c'è una donna che ha diritto a portare avanti la propria gravidanza il diritto anche a da dare il suo cognome vedo che fanno dibattere molto ma credo che questa posizione avrà sicuramente
Influenzerà il costume della società secondo me molto più del ponte sullo stretto va be comunque
Eh dipende da come io sottolineo che una donna incinta ha il diritto di portare avanti la sua gravidanza indipendentemente dallo Stato anagrafico ecco del futuro padre ed è come
Questo dipende dai punti di vista probabilmente se io fossi stato sindaco e se mi fossi trovata nella stessa condizione la predetta anche io e c'è no
Non c'era un chiacchiericcio la necessità in qualche modo di comunicarlo per evitare pettegolezzi che poi ovviamente ci sono stati eccetera
E dicevo prima o comunque andiamo un attimo al di là perché questa vicenda cade simbolicamente a qualche settimana di distanza
Della sentenza della Corte di Cassazione che è del diciassette luglio per una coincidenza fortunata dico qualche settimana dopo c'è questa notizia
Casuale ma simbolicamente collegata a questa pronuncia della Cassazione
Io vorrei porre fare alcune considerazioni come dire problematiche perché come dire sul principio della trasmissibilità
Della linea materna ai figli credo che siamo tutti d'accordo anche se poi non è quello che individua l'identità di ricordare che
Non so in Spagna c'è da tempo immemorabile la transito molto morale della Francia ma in Spagna agli da tempo immemorabile c'è la tradizione del dopo Kohl del doppio cognome ma poi alla fine è sempre uno che prevale voglio ricordare Picasso per arrivare ai tempi nostri Zapatero sono cognomi materni
Ma nessuno individua il cognome Picasso come un cognome collegato alla Murdoch Zapatero come un cognome collegato alla madre
Il problema delle identità può essere salvo sia con il cognome paterno per con il cognome materno il tema vero della questione a mio avviso e capire un attimo il senso della responsabilità condivisa rispetta i figli
Mi farà piacere poi fare una domanda all'onorevole Bianchi se proprio così certa che rispetta questo gli uomini italiani sono cambiati sentivo prima la senatrice Franco che diceva appunto i tempi sono cambiati i costumi sono cambiati e le donne sono state protagoniste di questo cambiamento a me piace molto il cinema mi piace esprimere per metafore cinematografiche volendo fare come dire volendo scegliere le parentesi
Tra le quali si è emancipata Alitalia vorrei ricordare
Ricorderà la senatrice Franco perché è un regista degli anni Cinquanta molto bersagliato dalla critica marxista e poi dalla stessa rivalutato
Raffaello Matarazzo che era un regista l'unico che ha posto il problema dei figli illegittimi nell'Italia del dopoguerra
Significativi anche i titoli che ha dato ai suoi figli figli messo ai suoi film I figli di nessuno i bastardi e i figli non si vendono ad indicare che
I figli nati fuori dal matrimonio erano i figli della colpa erano i figli della vergogna erano figli che si dovevano nascondere
Se ci sono state delle resistenze in Italia alla trasformazione della
Della morale Interna familiare e forte
Gli epigoni dei vecchi partiti dalla depurazione Research Partito Comunista forse dovrebbero fare anche un po'di autocritica
Per fortuna i tempi sono cambiati per parlare ancora di cinema l'altro giorno a Venezia dato presentata il film di Spike Lee
Che è una commedia brillante che ovviamente ha fatto molto discutere come negli anni Cinquanta facevano discutere questi film parla del di un venditore disse N no
A donne che donne lei SDI che donne chiamano altre donne e che quindi non sono in grado di avere dei figli
E c'è quest'uomo che mette a disposizione il suo sede quindi siamo passati dai figli della colpa a la messa a disposizione del Sele ma andando fuori dalla metafora cinematografica
E siamo proprio convinti che il problema della
Collegamento dell'identità dei figli alla madre non comporti nessun problema per i figli siamo davvero convinti che questi Italia l'Italia dei nostri tempi insisto molto sulla Società Meridionale perché lavorò in una città del Sud sono del Sud
E avverto come prevalenti questi problemi siamo davvero convinti che la società italiana contemporanea e pronta a questo tipo di cambiamento
Tutti parlano della sentenza della Corte di Cassazione nessuno pare la sentenza la Corte d'appello che c'è stata qualche mese prima della sentenza della Cassazione ora Rispetto ha come dire questo atteggiamento che tutti consideriamo culturalmente emancipato della castrazione
Nessuno si è posto il problema perché dei giudici
Gerarchicamente inferiori ma certo non culturalmente inferiori come funzione
Dicono invece che i figli nel portare il cognome materno potrebbero subire riflessi negativi in quanto potrebbero essere individuati come prole naturale e non legittima
Allora e passo subito a una serie di domande cominciando dall'onorevole Mussolini o una curiosità da soddisfare allora finché i figli si chiamano Mussolini e cioè
E anche il cognome del marito ma aggiungono come dire al cognome del marito un cognome importante come quello Mussolini ok non c'è problema l'onorevole Mussolini avrebbe fatto la stessa battaglia se non si fosse chiamata Mussolini
Io lo chiamo
No l'ho detto subito Masson la Catizone Ravenna devo fare una precisazione che a me interessa allora scusate
Il ruolo più forte e la figura che ne è uscita meglio è stata quella della moglie di Luigi così come la Hillary
Quando ci fu quello scandalo né internazionale con l'armonica dal whisky ha fatto una figura
Degnissima quindi attenzione adesso che la società si debba trasformare le certamente sindaco lui batti l'occhi perché lui si è trovato la notizia sui giornali è stato costretto ma non c'è stata almeno da quello che ho letto io sui giornali quindi posso anche sbagliare
Non c'è stata una solo la frase de comprensione di questa signora Eva Catizone nei confronti della moglie e questo mi è spiaciuto perché non è che uno può avere il diritto fermo restando che ognuno per la sua vita fa quello che crede
Ma pensare che si incide in una famiglia dove ci sono sei film dei figli almeno avere una parola
Per dire be c'è anche una moglie e c'è anche il sesto al marito che io fossi stato dalla Monti appena rientrato a casa prendevo e lo scaricavo
Dalla finestra
Con tutti i giornali appresso peggiore di attacco
Dato che io sono moderatamente dato che io sono un moderato
Adesso non mi è piaciuto molto però sarò insistere su una linea storica con lei non mi manda a quel paese sette viene ora no su questa storia della moglie c'erano proprio la cosa qui che Emilia e sceglie la devo chiedere che le retate Tabacci
Sua nonna Rachele ha mai mandato a quel paio pensa che pensa ecco su questo io questa è un'altra è un alter ego cade vivere scusate
Io devo dire una cosa su questo voi sapete io sono figlia di genitori divorziati
E devo dire una come sapete anche quali sono le mie posizioni sono posizioni devo dire di buonsenso delle volte controcorrente ho sofferto di questa condizione di essere figlia di genitori divorziati io quando andavo a scuola io avevo la mia pagine Lina e c'era scritto su una mia pagella firma del padre o di chi ne fa le veci io vi confesso che molto spesso falsificando la firma di mio padre
Perché non mi volevo sentire meno rispetto ai miei amici e i miei compagni di scuola che avevano la firma del padre meno male per fortuna la pagelle cambiata
Perché c'è scritto firma del genitore questo è molto importante per quanto riguarda questo questo accenno che è stato fatto io ho avuto modo di conoscere mia nonna Rachele io le feci questa domanda stavamo a tavola impedimenti a villa Carpena
E lei mi ha detto assente prego tutte le sere pregato per la Petacci
Certamente ne ha sofferto ne ha sofferto perché pareri ricordiamoci che non sono i tempi di adesso la Catizone che son cose anche abbastanza mediocri
La donna che in fondo ha sacrificato la propria vita
In onda quello che io lo definisco insomma piazzale Loreto sotto gli occhi di tutti quello che è accaduto
E quindi non c'è stata un atteggiamento certamente di sofferenza non c'è stato un atteggiamento di vendetta di odio
Poi nell'intimo nel cuore delle persone e certamente sono sentimenti prima si poteva perdonare si diceva un uomo che diciamo così è abbastanza leggerlo elastico era anche sinonimo di virilità per carità secondo me no un uomo e una donna hanno le stesse potenzialità
Stesse pari opportunità ma frutto anche di un cambiamento di un cambiamento culturale
Ritornando al cognome io l'avrei dato anche se mi fossi chiamata rossi bianchi
Qualsiasi altro tipo di cui
Certamente però vi dico la verità anche il fatto di essere nata in questa famiglia che non ho scelto sono nate in questa famiglia
Ho avuto e ho anche riflettuto sulla possibilità sulle conseguenze di dare un cognome in fondo
Storico poi la si pensi come come si vuole ai miei tre figli e io avevo già deciso anche se rimanevo con figlie femmine attenzione io non l'ho scelto perché alla fine ho avuto il terzo maschio
Ho scelto e avevo scelto di dare il mio cognome anche se fossero rimaste solo Caterina e Clarissa
E credo tra le altre cose che la legge debba essere uguale per tutti ma perché l'uomo il marito deve trasmettere il proprio cognome ed ecco la donna si deve scegliere ma perché ma gli ho detto
Bisogna si è una legge sarà rigida ma si dà il doppio cognome bandiere e madre madre e padre
Ma altrimenti si comincia il padre
Lo fa e la la pace e la libertà di scelta no
Perché vuol dire investire in questo vuol dire come si diceva prima cambiare una mentalità che ancora c'è chi ancora difficile da modificare allora
Io credo in questo tipo di opzione poi ce ne possono essere sicuramente altre presenti in Spagna purtroppo poi dopo il cognome della madre si perde sempre l'India aver alla fine
Da una parte o dall'altra
Viene sempre se vogliamo mortificata ma io credo che sia anche una possibilità e un riconoscimento dopo tanti anni dopo il dopo il settantacinque perché no e volevo fare un ultimo accenno
Perché ne è interessato mi ha sorpreso io feci una legge la legge Mussolini Turco Livia Turco Mussolini vedetela come volete non m'interessa il doppio cognome
Proprio sulla possibilità di dare pari dignità ai figli nati al di fuori del matrimonio
Il concetto sancito dalla Costituzione ma che non viene riconosciuto dal nostro ordinamento e questa estremamente grave ma io vado oltre voi sapete che ci sono i figli nati da incesto
Che non possono essere riconosciuti
Ci sono figli nati da minori che devono essere allontanati un minore non può riconoscere il proprio figlio
Cioè porta avanti una gravidanza il figlio viene allontanato allora dare anche in questi casi la possibilità di riconoscimento perché genitori si diventa quando ci si assumono le responsabilità davanti a un figlio i figli
Quando vengono al mondo al di là di come nascono frutto di incesto al di fuori del matrimonio hanno pari dignità e bisogna combattere per questo principio
Grazie retta
Le più sfortunate
Bene
Senatrice Franco lei prima diceva la forza della tradizione non può essere prevalente le ricorda una vecchia canzone di Bennato che faceva riferimento a De Simone che gli contestava di non tener conto della tradizione ma questa tradizione e da buttare cioè possibile che non ci sia nulla da salvare e che soltanto un problema di identità Possa contribuire a creare una reale parità
La tradizione da correggere la tradizione Simmons modificata verso i costumi il legislatore deve prendere
Atto e coscienza e dunque tradurre il nuove leggi i mutamenti nelle mentalità lei prima faceva riferimento al cinema che un po'lo specchio dei costumi
Delle abitudini dell'epoca
Prendiamo un film degli anni Cinquanta e lo vediamo ora con la nostra mentalità di ora ci sembra del di due secoli fa
Perché tante cose sono cambiate non possiamo registrare questo cambiamento profondo nel costume nelle relazioni familiari nell'azione Inter persa interpersonali e allora la legge non può restare così indietro quindi certamente io ho detto prima e lo voglio sottolineare di nuovo
Il mio principio di riferimento e la pari dignità non è la prevalenza ora della madre rispetto al padre e quindi è una tradizione da correggere in base e in
Prendendo atto di come le cose sono cambiate quindi per me l'importante la trasmissibilità poi possiamo anche parlare di doppio cognome
Non ho nulla in contrario sul doppio cognome l'importante però è la trasmissibilità del cognome materno al figlio altrimenti non abbiamo colto è la novità perché se in Spagna dei proibito o comunque e difficile che venga tramandato il cognome della madre beh questa linea mi interessa poco mi interessa di più quella francese dalla Francia ha cambiato la legge
Nel un anno e mezzo fa circa andata in vigore una nuova legge che consente una maggiore libertà d'Italia e l'unico paese in Europa insieme con il Belgio a non aver ancora affrontato questa normativa ma neanche si pone il problema io
L'abbiamo fatto soltanto due più due sedute della Commissione
Infanzia al Senato su questo problema avevo già cominciato a vedere che molti anche nella maggioranza erano d'accordo col mio disegno di legge o comunque erano d'accordo
Rispetto a una posizione del parlamento su questa su questa materia e molti dicevano beh insomma in effetti mi convincerebbe poi ho scoperto che molti esponenti
Che io pensavo non potessero essere d'accordo con la disegno di legge erano d'accordo perché sono padri di figlie femmine quindi all'origine c'è è lo stesso la stessa posizione come dice della prevalenza maschile comunque sulla anche di nuovo sul cognome comunque tutto fa nel senso che avrebbero votato magari a favore poi il presidente Bucciero con quella motivazione ridicola che veniva ricordata prima
A assolutamente bloccato leader l'iter parlamentare quindi ora le cose sono fare meglio dopo la la sentenza della Corte ho sollecitato una ripresa della discussione però fatto sta che si è
Il tutto si è fermato però io volevo semplicemente proprio mezzo mezzo minuto mezzo minuto mezzo miope semplicemente sottolineare tuttavia l'importanza che sembrava fuori tema delle cose che
Ha detto don Mazzi quando dice ma insomma ancora gli uomini non hanno risolto il problema di come collocarsi nella famiglia della pari dignità ecco io credo che questo sia un vero problema per cui devono farsi carico anche le donne mano sorta tanto le donne ovviamente insieme con gli uomini che bevono
Cercare di fare un'analisi profonda di credo di che cosa vuol dire oggi parlare parte passare dalla famiglia autoritaria dalla famiglia
Che imponeva la figura del capo famiglia ha invece una famiglia democratica basata sulla pari dignità
Grazie
Vi prego veramente una battuta un abbiate pietà di me un treno alle due allora velocemente don Mazzi
A me questi vescovi che sono spesso dalla parte del potere non mi piacciono molto serve l'iter per ritornare alla famosa intervista il vescovo di Cosenza con una intervista al Corriere della Sera ha benedetto
La coppia al nuovo fatti ci dica fateci capire
Da che parte dobbiamo stare fateci capire in base a precetto della chiesa che cosa è giusto e che cosa non è giusto avrebbe avuto il vescovo lo stesso atteggiamento se si fosse trattato di due poveri cristi
No e coinvolgente McCoy vescovi che centro molto poco anzi oserei dire che non c'entro niente
Io rimango anche fisicamente dentro al Parco Lambro ai margini di una città e voglio restare lì per essere libero di dire quello che penso
Io mi domando anche sto vescovo perché ha detto queste cose perché io sarei stato da parte della moglie era va bene perché qui bisogna che diciamo diciamo le cose come stanno e c'erano cento altri modi per dire le cose
Ma senza mancare di rispetto alla vera moglie che per il momento a Roma Teramo credo io va bene comunque
La cosa che volevo dirvi è che la Chiesa in gravissimo ritardo su queste cose è in gravissimo ritardo perché e ancora maschilista perché ancora l'autorità pare che abbia una discesa diretta va bene sulla sulla testa dei maschi e non sulla testa delle termini
E quindi questa certamente spero spero che i prossimi Papi su questa cosa vadano un po'più avanti questo Papa ha voltato bene alle donne ha delle grandi incivili che per le donne ma quando è ora le donne resta la e i cardinali vescovi eccetera eccetera restano loro
La cosa che volevo dire invece finisco io in tutto questa cosa mi metto sempre dalla parte dei
I ragazzi va bene dei figli scusate se io mi metto da questa parte
E perché chi vive come me ai margini della società e dei delle cose che vede e sente le cose che sente è chiaro che sta male anche quando ad un certo punto
Ci dimentichiamo ad esempio di fronte a nome della mammoni nome dei papà o i due nomi con migliori ritardo che hanno oggi i nostri ragazzi di identificarsi
In una società che non li aiuta a dedicarsi
Con una con un tempo lunghissimo di adolescenza servirà per aiutarvi ad identificarsi o sarà un disagio in più o sarà un disagio in più
Rispetto al come proporsi ai come pensarsi che cognome tare che cosa significa dare cagnone di una mamma di una donna invece da mamma dice che del Papa era domanda che mi faccio
La domanda che mi faccio perché mai come oggi questa società non aiuta i nostri ragazzi a a farsi grandi ad indicarci a farsi un una coscienza forte
E finisco con l'esempio di pochi giorni fa andavo in una scuola in una in una scuola
E c'era un bambino di otto anni che aveva tra telefonini mi sono un po'incalzati come tre telefonini Terrinoni noi siamo poi fatto lo stupido perché aveva il telefonino che la mamma a cui doveva chiamarle dice mezzo telefonino poppa che doveva chiamare all'una e mezzo e telefonino della nonna che era quella che teneva il bambino
La sapere quando c'è una situazione di questo genere in una società così fragile io mi domando ecco tutte queste cose e speriamo che vengano ma con particolare attenzione l'elemento più fragile delle famiglie che il figlio grazie
Dorina Bianchi lei pensa veramente che gli uomini di oggi siano più maturi rispetto al passato
E o addirittura una legge di questo tipo può deresponsabilizzante a ulteriormente io quando sono diventata madre
Il primo anno ho pensato che io mi non servissero anni niente primo anno di vita di mio figlio qua mi sono ricreduta eccetera però ecco sono già in fuga gli uomini i facciamo dalle loro responsabilità di Faggiano li facciamo fuggire ulteriormente
No guardate io sono una sono anch'io meridionale sono calabrese e devo dire che con dispiacere vedo questo preconcetto anche nei confronti degli uomini perché noi siamo quattro faccio una mi mi esempio siamo quattro figlie femmine
Con un padre meraviglioso che già sempre seguite è sempre stato presente pur lavorando come mia madre
è devo dire che io ho
Fortunatamente per carità
Un compagno
Il quale stato presente fin dal primo momento nella vita di mio figlio
Voi perché indubbiamente anche noi facciamo una vita difficile complicata in cui gli spostamenti sono frequenti e quindi evidentemente l'uomo mio marito che tuttavia lavorare a una produzione impegnativa comunque è è presente per esempio la molto spesso anche nelle la notte nel primo anno di vita quando dovevamo darci il cambio per le poppate
Perché a un ha un tipo di vita diversa o perché soltanto lui ha un sono più leggero del mio e quindi si sveglia più facilmente quando il bambino piange
Dico dico per dire una cosa
è sempre per dare una uno spaccato anche di un'Italia che esiste e che comunque in Italia meridionale evitare esiste anche nell'Italia meridionale io
Ho dato mio figlio il doppio cognome in accordo con mio marito e naturalmente il mio marito e mio compagno
E naturalmente Bianchi non è un cognome come Mussolini è un cognome comunissimo
Lei devo dire che di comune accordo abbiamo chiesto insieme con mio marito di dare il mio cognome come primo cognome al bambino
Devo dire che con grande soddisfazione in maniera molto
Tranquilla
C'è stato accordata questa questa cosa quindi oggi mio figlio porta doppio cognome e il mio cognome come primo cognome
è chiaro che è una io sto sono uno spaccato che oggi non lo pubblicizzata questa cosa ricordi perché veramente
Considero coi tutti degli amici quelli seduti al tavolo e perché credo che sia costruttivo dare un'immagine positiva anche di di questo di questo nuovo costume che noi andiamo che esiste in Italia e che comunque non è traumatico come alcune volte si vuole fare apparire e io credo che sia necessario nella coppia nella nel nella società in cui oggi viviamo una maturità maggiore nell'affrontare questi problemi che sono problemi
Di importanti perché sono problemi di identità ma non gli darei un è infatti così
Troppo grande perché poi alla fine
Alla fine si rischia di complicare una Cosenza che invece la gente e disponibile a da affrontare conto molto più semplicità grazie
Proprio perché tra voi
Odore di magistrati lei prima diceva prendiamo esempio dalle esperienze degli altri Paesi europei in qualche modo le faccio la stessa domanda che ho fatta la senatrice Franco ma della nostra esperienza della nostra tradizione
Non possiamo salvare nulla l'Italia è un Paese dove come dire la morale in senso lato è stata molto influenzata anche dalla presenza della Chiesa che fa parte della nostra storia si può essere d'accordo non d'accordo come il fascismo fa parte della nostra storia
Che cosa salviamo di questa nostra esperienza della nostra tradizione italiana
Io dico che secondo me è stato così ed è stato giusto così
Perché quello che è avvenuto faceva parte era la conseguenza di un bagaglio culturale in cui è cresciuto il nostro Paese
Quando la legge stabilisce perché di fatto poi era così
Che il capo famiglia è uno e l'uomo è giusto che i figli prendano il cognome del padre
E il problema vero è che adesso le cose si stanno cambiando
Potremmo aprire una discussione stanno cambiando in meglio stanno cambiando il peggio e su questo penso che ci divideremo per me le cose stanno cambiando in meglio c'è una nuova consapevolezza del ruolo della donna
E quindi il problema va riaffrontato però attenti bene e lasciatemelo dire come lo so dire dobbiamo stare attenti hanno a non cambiare le cose solo per titoli
Ho solo perché devono essere cambiate
Perché dietro queste situazioni ci sono situazioni umane assolutamente delicate
Voi pensate che cosa vuol dire per un ragazzo di quindici anni cambiare nome cambiare cognome io faccio l'avvocato da me viene gente
Per istruire la pratica del cambiamento del nome quando i bambini sono piccoli perché dice Sadok una volta che va a scuola se no come faccio
Qui c'è un problema anche dei traumatizzati signore di persone che all'interno di una società e a l'interno tanto più di società anche particolari geograficamente particolari ancora ritornano anche dei pudori di tipo culturale che magari a livello nazionale crediamo non esistano più quindi è una materia secondo me da prendere con le pinze ma da prendere con le pinze guardando in avanti e guardando a un riequilibrio della situazione a livello naturalmente familiare e chiudo dico in pubblico quello che ho detto privato prima l'onorevole Mussolini quando lei ha fatto il paragone tra la moglie del sindaco di Cosenza Hillary Clinton le ho detto beh la Hillary Clinton probabilmente non è rimasta con Bill Clinton per amore probabilmente c'è stata anche una scelta è stata anche la scelta di potere quindi
E il raffronto io non l'avrei non l'avrei consumato così va be'lo faremo a tavola
Allora l'ultimo passaggio onorevole Servodio la prego veramente di essere veloce abbia per pietà di me
Cicinho Petrucci però verso il futuro del problema pensa che questo tipo di battaglia possa essere paragonata
Questa battaglia per le donne
A quella che negli anni passati ha significato la legge sull'aborto per esempio
Ma io ritengo che
L'approccio che io ho dato la mia riflessione culturale
Ha voluto sottolineare come questo argomento non attiene soltanto una esigenza di pari dignità
Quindi io sono convinta che
Sono d'accordo con la collega prima
E infatti e infatti Zare e mettere dentro questo argomento solo diciamo il principio dell'uguaglianza
E abbastanza povero
Perché per me io non ho mai fatto battaglie con Ditri vendicative ferme oggi e io a una lettura più positiva di questa società
Perché sento sempre dire prima si stava meglio appena non non si stava meglio secondo me oggi noi abbiamo un grado di maturità
Che una legge secondo me don Mazzi qui e il tema perché mi piacerebbe che continuasse la nostra riflessione o una legge nel momento in cui da un'opportunità
In più fa crescere cioè io non penso che oggi i giovani che sono smarriti che hanno difficoltà di riconoscersi
Possano su quest'argomento a dire un elemento in più Cetto possono avere un elemento in più ma non è questo accenno non è con questo approccio che noi risolviamo pone il problema di identificazione dei ragazzi nel nucleo familiare
Allora io la conclusione chiederei e che è una materia complessa
Però ripeto è una materia nella quale il legislatore è vero che non deve semplificare ma non dei non è vero che deve mentre attizzare né demonizzare perché altrimenti non faremo nessuna legge ponderata saggia
Ma faremo soltanto fermeremo in realtà ecco in Parlamento una questione che secondo me nel dato sociale può essere un elemento di grande innovazione di presa di coscienza di molte famiglie italiane
Il convegno si chiude qui Grazia la senatrice vittoria Franco all'onorevole Alessandro Mussolini Alessandra Mussolini aggiunsi Servo di Dio a Marina Magistrelli a Dorina Bianchi
Abdom Marazzi e alla splendida comma dell'attrice Lucia Serino un grazie di cuore a tutti voi per l'attenzione