"6ª Conferenza Nazionale d'Organizzazione" della Unione Italiana Lavoratori(dal 3 al 5 marzo 2004, presso il Palafiera, via dell'Arcadia n. 40)

è soltanto quanto questa ricerca sarà compiuta che noi potremmo definirci una grande organizzazione realmente rappresentativa di tutte le esigenze del mondo del lavoro
Vedete compagni ed amici il ruolo primario di un sindacato deve essere sempre quello di saper guardare al futuro
Condividerlo con tutti i soggetti che ne compongono la struttura e coniugarlo con le molteplici e virtuosi se virtuose sinergie che sono sempre presenti in una grande organizzazione sindacale
In questo senso e alla luce dei tempi difficili che stiamo vivendo
L'unico ruolo possibile a me pare oggi per il sindacato incardinato in una visione riformista partecipativa e contrattualistica che tuttavia lo sappiamo tutti non vuole e non può volevo dire rifiuto della lotta e dell'impegno da parte del sindacato
Ed è questo anche l'unico modo a mio parere per il sindacato di rientrare in questo momento un po'più oscura in oscuramento di rientrare da protagonista nella scena del Paese
Ed essere portatori di idee e di progetti alternativi a quelli che ci vengono proposti e soprattutto di idee e di progetti credibili
Oggi più che mai la distinzione tra il senso di responsabilità e riformismo da una parte
E accettazione acritica delle scelte altrui dall'altra si fa sempre più sottile
E ciò avviene essenzialmente perché la politica oggi dominante persegue l'obiettivo della omologazione di tutti i soggetti intermedi della società e della democrazia
Con particolare accanimento a me pare nei confronti del sindacato che si cerca in maniera un po'affannata di fare apparire come un vecchio strumento non più rappresentativo delle esigenze dei lavoratori
Preso purtroppo il sindacato e questo lo dico con rammarico turco così come avrà avuto istituzionalizzati sì
Certo i recenti fenomeni che hanno caratterizzato in particolare il mondo dei trasporti
Debbono farci riflettere
E riflettere
Si è voluto mettere in discussione la nostra rappresentatività e dobbiamo dirlo a Chiavari Bucci hanno perso perché il settantacinque per cento ad esempio del mondo dei trasporto pubblico locale era è rimasto ed è rimarrà io mi auguro nel sindacalismo confederale
Tuttavia la nostra rappresentatività passava tanto più grande se riusciremo a cogliere a soddisfare in maniera completa le esigenze e le difficoltà le sofferenze della nostra gente
Che derivano da una situazione senza regole e dove la precarietà sta diventando purtroppo la norma
Tuttavia un insegnamento almeno per la nostra categoria C avvenuto da questa vicenda mai più dico mai più un accordo che non recepisse la sostanza delle nostre rivendicazioni e che non fosse verificato con le nostre strutture con i nostri iscritti e se possibile con tutti i lavoratori
è questo il comportamento noi della UIL Trasporti terremo di fronte agli impegni alle scadenze che già abbiamo
Sia per quanto riguarda l'Alitalia sia per quanto riguarda il rinnovo del contratto del trasporto pubblico locale in questo ambito una riflessione più approfondita sulla contrattazione sui suoi assetti diventa mio apparire un'esigenza inderogabile
Infatti di fronte agli attacchi sempre più palesi che vengono da un sistema politico ed imprenditoriali
Ormai palesemente proteso ad affermare i rapporti diretti e individualisti ci con i lavoratori
Del resto sanciti dalla stessa legge trenta la legge Biagi il luogo di un sistema organico di relazioni industriali
L'obiettivo primario per noi deve essere quello di riaffermare di salvaguardare la contrattazione nazionale
Ma il contratto deve tornare ad essere anche l'occasione per una ridistribuzione più attenta più equa e più giusta della ricchezza prodotta
E per una valorizzazione effettiva delle specificità aziendali e professionali
Ma attenzione compagni ed amici una pratica non generalizzata della contrattazione articolata così come purtroppo oggi è
Potrebbe sempre rappresentare per il sindacato una questione morale
E per i lavoratori un elemento in più di turbativa e di divisione
Non sarebbe male dunque se tornassimo ad essere anche un po'più sana di artisti in questo modo noi restituiremo il maltolto ai lavoratori attraverso ormai l'inflazione galoppante e toglieremo un'arma fondamentale su cui far leva il sindacalismo autonomo
So bene che il recupero di questo obiettivo passa anche attraverso una rivisitazione dell'accordo del mille novecentonovantatré
Accordo che a mio parere non va smantellato nelle sue regole bensì va implementato nei suoi contenuti
Ne voglio citare soltanto alcuni a mo'di esempio ma che sono emblematici anche rispetto ai contenuti della legge trenta
Che per noi sarà dobbiamo tenerlo ben presente un terreno assai difficile per il sindacato
E tra i nuovi contenuti io penso in particolare alla formazione permanente dei giovani che è elemento essenziale il nei processi di ristrutturazione che inevitabilmente ci saranno ma penso anche alla riqualificazione dei lavoratori anziani
E a come interpretare la contrattazione articolata che tra i suoi compiti quello sia di
Dividersi anche la produttività tra i suoi compiti molti epici non potrai rudere la grande questione della occupabilità nei territori
Il sindacato non deve rassegnarsi ad accettare passivamente la Concia la cancellazione della concertazione
O comunque di uno strumento che definisca le regole del gioco perché senza regole e cari compagni ed amici vince sempre il più forte senza regole alcuni fattori dell'economia
E penso ad esempio alla produzione alle tariffe e ai prezzi
Disporranno sempre di un'ampia disponibilità d'azione
Mentre altri fattori dell'economia e penso agli stipendi ai salari alle pensioni saranno sempre assoggettati a vincoli di ogni sorta
Un'ultima considerazione cari compagni
La voglio fare su alcuni problemi di impostazione organizzativa della UIL
Infatti accanto alla identità politica e culturale vi è anche la esigenza di recuperare una identità organizzativa
Che dobbiamo far crescere e rendere soprattutto funzionale alle nuove esigenze
Ciò vale per tutta la UIL ma io sono convinto vale soprattutto per quelle categorie che sono erogatrici di servizi
Dico questo perché i servizi non sono raggruppati in una sola categoria ma sono sparsi ovunque
E a questo riguardo mi preme sottolineare che allo stato nella UIL non viene dico non vi è una sola categoria che possano pretendere pretendere di rappresentare in modo esclusivo l'universo mondo dei servizi
è probabile e io me lo auguro caldamente che questo potrà essere l'obiettivo forte della UIL
Ma intanto dobbiamo metterci tutti intorno ad un tavolo per decidere sull'obiettivo sulla sua natura e soprattutto sulle modalità per realizzare
Questa assenza genera dei contenziosi
Che vanno governati e gestiti dal gruppo dirigente e non vanno in alcun modo strumentalizzati
Ciò che dobbiamo evitare nell'approcciare questi contenziosi è un assalto sconsiderato alla baionetta
Cioè una logica una logica di concorrenzialità che innescherebbe fenomeni di dumping contrattuale di sopra
Suo sovrapposizione di conflittualità che facile immaginare quanto danno arrecherebbero alla nostra organizzazione
Tuttavia cari compagni ed amici non possiamo cancellare in un colpo solo tutto ha una storia che ha caratterizzato l'attuale assetto della UIL
C'è chi lo ha fatto ad esempio la CISL è pagando però prezzi assai pesanti in termini di iscritti e dunque di rappresentanza di quella organizzazione
è una storia fatta dissenso molto avvertito di appartenenza di questa gente alla propria organizzazione di categoria
Alla quale e per la quale la categoria ha investito molto in termini di risorse
Si parla di una commissione per discutere vedere di dipanare i questi problemi ben venga la commissione Murdoch debbono essere chiare le premesse e le finalità
Diversamente si farebbe soltanto confusione e tra le premesse deve esserci innanzitutto la intangibilità della titolarità contrattuali non è possibile prevedere di alchimie che poi governino questi processi pericolosi e tra le finalità deve esserci innanzitutto in primo piano la crescita e di beni dell'organizzazione
Se queste condizioni saranno comuni tra di noi e certamente più agevole trovare soluzioni ragionevoli
In primo luogo a livello territoriale in una logica di sussidiarietà
Diversamente i contenziosi diventeranno un intralcio insuperabile comunque assai pesante per l'organizzazione e questo tutti insieme dobbiamo evitarlo grazie
Grazie Cassandro la parola a Romano bellissima sempre pari Bruno Boco
Segretario dalla colto russo
Cari compagni care compagne io sinceramente ho molto apprezzato la relazione di Carmelo
Perché ha saputo collocare la questione organizzativa
Nella
Nella giusta dimensione
E anzitutto politica e poi nazionale e poi internazionale
Evitando come purtroppo continua a sentire un eccessivo ripiegamento interno un'analisi tutta incentrata al nostro interno tutta tecnicistica
Perché basta fare qualche operazione di aggiustamenti organizzative per cui si risolvono il problema
Il primo problema che io vedo non pretendo di avere il verbo della verità
E che il sindacato ha un problema di ruolo
Problema di ruolo Encuestas società in questo modello di società che stava pensando
Ed il ruolo e tanto più incisivo e determinante
Quando più alta e la rappresentatività del sindacato
Io le pongo e pongo a voi una domanda
Prima ancora di entrare nel merito di tante questioni importanti che abbiamo da affrontare ma siamo proprio sicuri
Che oggi la rappresentatività
Del sindacato e così forte da condizionare le scelte che il potere economico e politico
Compiono sul piano nazionale ed internazionale
Io vedo
La situazione molto più grave di come invece DNA affrontata anche con tutto il rispetto dei colleghi segretario generale di CGIL e CISNAL
Ho molto apprezzato anch'io i loro interventi ma mi sfugge sfugge un'analisi che ha dia dimensione reali del problema che il sindacato si trova ad affrontare sul piano nazionale ma che figlio legittimo delle scelte che vengono compiute a livello internazionale e dettare che Barbagallo abbia tentato nella sua relazione di mettere
In evidenza quest'aspetto
Quindi
C'è
Il rischio
Che oggi il sindacato non riesca a contrapporre una strategia
Capace di contrastare di contrapporre
Avanzare
Di una forma cosiddetta neoliberista
Che parte dagli Stati Uniti
Che invade l'Europa che ha già invaso il bariste e che
Inevitabilmente ci troviamo voi nel nostro paese con conseguenze molto ma molto più gravi perché diversi sono i problemi che noi abbiamo abbiamo di fronte
Il primo problema la globalizzazione
Con sede alla globalizzazione di che cosa ci siamo preoccupati e era un elemento che doveva portare alla liberalizzazione dell'economia per mettere tutti i paesi nelle stesse condizioni
Diffondere le conoscenze diffondere le tecnologie dare a tutti le stesse opportunità di crescita e di sviluppo
Cosa si è realizzato in effetti attraverso la globalizzazione
Non la libera circolazione delle conoscenze non la libera circolazione delle tecnologie
Ma un sistema di monopolio molto ma molto pericoloso perché di dimensione stratosferiche dove un manipolo di multinazionali potentissime
Più potente di un un intero Stato più potenti dello Stato nati tre e italiano qui è una nazione di grande dimensioni
Che perdono il monopolio delle conoscenze delle tecnologie e che stanno determinando l'accrescimento delle ricchezze atti già ricco e l'impoverimento delle realtà già poveri
Questo è uno dei problemi che il movimento sindacale ha di fronte
Non è una questione aggiustiamo la realtà provinciale di Canicattì o quella di e
Di Treviso
Ma è come dire quale strategia come contro il quale atti proponiamo per bloccare per frenare questa deriva per rischia di travolgere
L'intera impostazione del sindacato
Quindi
Le nostre organizzazioni internazionali digitava Barbagallo stanno tentando di reagire deve stiamo tentando di contrapporre attraverso le nostre strutture internazionale un argine
A questa deriva
è però non facciamoci illusioni guardiamo alla dimensione sociale dell'impresa
Che è uno dei punti di forza che tutti assieme abbiamo rivendicato la dimensione sociale dell'impresa il nostro mestiere il nostro lavoro le nostre tutele
Abbiamo fatto in tutto il mondo trenta accordi
Cioè un numero insignificante invisibile e nonostante nonostante
Il segretario generale dell'ONU Kofi Annan affatto non so quanti convegni e in quanti occasione abbia sollecitato questi accordi volontari
Sulla responsabilità sociale dell'impresa su una crescita della democrazia e della qualità della democrazia come un elemento fondamentale per la pace nel mondo per avere condizioni
Di lavoro e di sviluppo più razionale di quelli che si stanno determinando
E e quindi anche questo cosa dimostra
Dimostra che
La nostra rappresentatività il peso dei sindacati e ancora insufficiente
Quanto meno a convincere a condizionare queste grandi multinazionali che debbono fare i conti con il sindacato con il movimento sindacale
E allora passiamo a livello nazionale a livello nazionale siamo di fronte a una crisi economica e produttiva senza precedenti
Certo io mi batto per avere pensione migliori mi batto per avere contratti e per avere un sistema piani distribuisca la ricchezza ma l'allibito ricchezza si deve produrre
Se non c'è la ricchezza noi distribuiremo miseria in questo Paese
Non c'è più la ricchezza
Noi quest'anno chiudiamo con abbiamo chiuso con una presso il bar dello zero tre per cento
Se tre per cento degli altri non considerano crescita cento non siamo al livello di di crollo ma
Vale a dire non c'è crescita economica è un Paese che non cresce economicamente vuol dire che non ha nulla da distribuire
Non ha nulla da distribuite e quindi il problema della crescita economica per il sindacato diventa l'elemento fondamentale prima ancora di definire gli strumenti come noi distribuiamo la ricchezza prodotta
E certamente nostro compito nostro mestiere che dobbiamo saper fare ma la ricchezza deve essere prodotto il nostro sistema produttivo in giro
Su che cosa affondiamo su che cosa punta all'Italia sola sia per
Quali sono i punti di forza dell'economia italiana
L'agricoltura
La chimica non c'è più io rappresento la chimica quindi l'abbiamo chiusa dappertutto ormai nonostante il ministro Marzano mi ripete che è strategica per l'economia del Paese ma se fosse vero avremmo dovuto vedere un governo che produce iniziative
Provvedimenti a sostegno di queste di queste
Di questa indicazione di strategicità del settore
Il il metalmeccanico sì mi rendo conto accendono per il metalmeccanico non esiste gli altri settori di Forza non esiste noi rischiamo di avere un'industria sussidiaria
Al resto d'Europa e quindi senza possibilità senza possibilità di di di incidere
Bene la risposta del governo da
E riesce a dare in questa situazione e la precarizzazione del lavoro
Cioè a dire esattamente l'inverso di quello che bisognerebbe fare
La precarizzazione del lavoro un sistema che mette paura alle famiglie ai cittadini ai lavoratori e che quindi non consumano neanche a quello che ha potrebbero consumare
E la caduta dei consumi aggrava la crisi economica del settore produttivo e quindi a una spirale negativa che ci porterà verso la miseria più nera
è a questo non c'è reazione la precarizzazione del lavoro
La Will attentati
Attentato
Di convincere Cgil Cisl dall'accordo di luglio con questo governo con le trattative per folla Comindustria per vado per flash per dire quanti tentativi sono stati fatti per collocare un'azione sindacale capace di rimuovere queste difficoltà
Bene la risposta è stata una risposta deleteria
Ci siamo divise su problemi ideologici abbiamo detto hanno detto con questo governo non trattiamo dando un'immagine sbaglia data del ruolo del sindacato in un Paese civile voluto che non si scende alle controparte ma che ha la capacità nel merito di trattare
E di e come dire discutere con qualsiasi governo si trova dico
Testardo un
Concludo concludo dicendo che noi dobbiamo avere tre obiettività questa conferenza di organizzazione il primo è il rafforzamento sicuramente del sindacato internazionale
Il secondo è sicuramente proseguire sulla strada del rafforzamento dell'unità d'azione con CGIL e CISL
Il terzo è aumentare la rappresentatività del sindacale
E siccome
Sì precarizzato il lavoro e non possiamo più ricorda il lavoratore che cambia attività da un momento all'altro l'unica strada è rilanciare l'idea del sindaco nato dei cittadini perdere organizzare il cittadino prima ancora che diventi il lavoratore per poi seguirlo in tutto il percorso lavorativo
Che questo cittadino dovrà fare
Si tratta di per come dire modificare
Il nostro modello organizzativo per rispondere a questa nuova esigenza dobbiamo avere un ruolo sociale anche in un contesto così cambiato che richiederebbe molto più tempo per poterne parlare grazie per la
Grazie normanno la parola Bruno Boco
Poi parlerà Mantegazza Stefano per l'ultimo intervento dalla mattinata al quale seguirà Pietro Larizza
è un Paese sfiduciato
Abbiamo fatto il nostro congresso
In un clima di conflitto ma con un Paese che attendeva una politica
Proiettata verso lo sviluppo
Verso la creazione di ricchezza
Verso un nuovo miracolo economico
A distanza di due anni noi svolgiamo la conferenza di organizzazione in un quadro che completamente modificato
La sfiducia
E fatto generalizzato non coinvolge solamente il mondo del lavoro
Se noi leggiamo attentamente e quello che sta avvenendo nella Confindustria
Nella ricerca del loro nuovo presidente
Fa riflettere
C'è un senso generale che manchi alla politica il senso delle priorità
Si litiga su tutto si litiga sulla giustizia
Sì confligge tra istituzioni
Hanno iniziato con noi
Non dobbiamo mai dimenticare questa cosa
Abbiamo fatto il congresso
Discutendo e approfondendo
Un disegno che partendo dalla eliminazione dell'articolo diciotto in modo collegato
Alla discussione sul libro bianco e quindi al grande tema delle flessibilità del lavoro e dei rapporti del lavoro
Hanno iniziato con noi
A litigare
Ci siamo divisi non per nostra responsabilità
Io ho discusso all'interno dell'organizzazione con forza e anche in modo critico
Il nostro orientamento la nostra direzione di marcia e a distanza di tempo devo ammettere dobbiamo con forza ribadire
Che oggi l'articolo diciotto è salvo per l'accordo che è stato fatto
E abbiamo anche avuto il modo di registrare che con questo quadro politico e difficile una politica
Economica condivisa
Perché l'accordo che avevamo nelle realizzato rappresentava una manovra di politica economica che sviluppava in diverse direzioni
Vedete la UIL e io condivido il richiamo alle radici della UIL non come testimonianza
La guida una funzione importante
E perde poco tempo discutere di quanto è brava di quanto siamo bravi e di quanto siamo cattivi gli quanto sono cattivi gli altri
Nella storia noi abbiamo avuto sempre
Nella proposta
Nella capacità di Progetto da offrire degli anni agli altri abbiamo sempre avuto una funzione unificante
E su questo abbiamo speso la qualità della nostra organizzazione
Noi dobbiamo essere testimoni del passato ma protagonisti nel presente e trarre da queste radici la volontà a unire il sindacato
Noi dobbiamo accogliere il senso di sfiducia diffuso nel Paese
Ma per poter far fronte a questa abbiamo bisogno di Progetto da un lato e di far muovere la nostra per organizzazione nella sua tradizione quella di essere forte della proposta una terza nel dialogo verso gli altri
Anche a volte anche a volte andando compromesso sulle nostre idee in ragione dell'unità oggi c'è bisogno di unità
Lo sviluppo di una qualsiasi azione del sindacato per il futuro parte muove da questo presupposto certo questo non dipende solo da noi ma dipende anche da noi e soprattutto da noi
Attenzione che noi abbiamo una grandissima responsabilità senza di noi non si va da nessuna parte non sono possibili né gli accordi unitari e tanto meno quelli separati
Ma questo ci deve portare ad aumentare il senso della nostra responsabilità e in questo momento la linea dell'Unità la linea dell'Unità non vuota ma nella proposta deve essere
L'azione che prevale e la capacità della nostra organizzazione di portare a sintesi e di far superare le divisioni
La nostra storia è ricca di questo non abbiamo tradizioni di grandi segretari generali che pur nello scontro con gli altri
Pur nella forza del confronto con gli altri hanno saputo fare questo e io sono convinto che anche in questa fase noi sapremo fare questo il nostro segretario generale sarà rapida sui in questa direzione
è un fatto importante
Abbiamo un appuntamento importante
Cioè un appuntamento unitario nella proposta un appuntamento che deve avere la forza di elaborare una piattaforma
Attenzione
Molto del dibattito del nostro Paese
Viene affrontato in modo superficiale e attraverso anche la moda del momento
In questo momento ci sono milioni di lavoratori che stanno rinnovando i contratti di lavoro
Quindi parliamo pure di modello contrattuale ma noi dobbiamo rinnovare contratti così come ha recentemente sono stati rinnovati
Nei mesi scorsi contratti per centinaia di migliaia di lavoratori e questa mattina quello degli artigiani firmato unitariamente
Milioni di lavoratori che attendono il contratto
La funzione lo sviluppo delle delle confederazioni si è mosso su diversi campi
Il sindacalismo confederale nuove per la funzione generale che ha e la capacità di coniugare la contrattazione e quindi le bolle delle condizioni dei lavoratori all'interno dei posti di lavoro e la funzione più generale e la capacità di incidere nelle politiche generali e dei governi
A livello centrale ed anche periferie
Noi abbiamo sviluppato il sindacato attraverso prima una forte contrazione nazionale che ha riassorbito una contrattazione provinciale e territoriale
Quando io ero più giovane ho iniziato nella UIL fare sindacato vero delegato in un'azienda mi ricordo che c'era una forte contrattazione provinciale
Non c'era quella aziendale e c'era una debole contrattazione nazionale che definiva i salari non tra nord e sud
Da Provincia a Provincia e le retribuzioni erano completamente diverso nei territori e non quindi nel rapporto solo tra leale e forte economiche del Paese e quelle più deboli
Quando il sindacato ha iniziato la strada della rimonta e quindi della forza contrattuale e noi abbiamo conquistato un forte contratto nazionale con un salario unico nazionale e una forte contrattazione aziendale
Ed è suo attraverso questi due livelli che noi abbiamo giocato lo sviluppo della rappresentanza
Noi non lo dobbiamo dimenticare
Le categorie non solo tutte uguali e quindi anche attraverso le necessarie flessibilità hanno adattato questi modelli contrattuali
Attenzione a non cadere nella trappola
Dei differenziali dei differenziali dei poteri d'acquisto perché questa è una trappola che ha nascosta dentro di sé il l'obiettivo di indebolire la contrattazione nazionale
E non di garantire lo sviluppo dei redditi dei lavoratori
Perché vedete se noi cadiamo in questa trappola benissimo io vi dico che i prezzi degli alimentari a Milano crescono meno che a Palermo per un fatto la struttura distributiva di quella città e molto più razionale e di dimensioni più grandi rispetto a quella che ha alle
Attenzione che il costo di una pittura romana e diverso tra il centro e la periferia certo poi ci sono i differenziali fiscali
Noi non dobbiamo avventurarci i modelli che non hanno fondamento presupposto e anche i cambiamenti le riforme presuppongono gradualità tempi di verifica della loro efficacia e della loro possibilità di realizzazione
Noi abbiamo un'identità forte io non credo non credo
E questo grande problema di oggi e cioè quello del recupero e della difesa del potere d'acquisto dei lavoratori passi attraverso una linea sala realista
Noi dobbiamo rilanciare il modello concertativo il modello del ventitré di luglio
Perché questa è la strada e ci permette nel tempo di recuperare il potere d'acquisto e soprattutto di difendere
Immaginate voi una politica che ha come presupposto la libertà di tutti e cioè del mondo imprenditoriale di continuare sulla strada dell'inflazione del sindacato di seguirla attraverso la contrattazione gli aumenti salariali
Questo cosa porterebbe noi abbiamo già vissuto queste sono ricette antiche abbiamo già vissuto questo passato e a pagarne le conseguenze sono stati soprattutto i lavoratori
Perché noi abbiamo perso in quell'epoca potere d'acquisto attraverso queste rincorse salariali so io so bene perché anch'io sto rinnovando il contratto dei lavoratori del terziario che noi dobbiamo rinnovare in questa situazione
Il contratto guardando all'inflazione reale e che quindi dobbiamo dare una risposta salariale ma al futuro è il futuro della politica dei redditi rivista aggiornata alle condizioni di oggi
Per portare il Paese e tutte le forze sociali del Paese e la politica convergere sul degli obiettivi
Condivisi che sono lo sviluppo per l'occupazione e la salvaguardia del potere d'acquisto dei lavoratori e delle grandi masse dei lavoratori dei cittadini e dei pensionati solo attraverso questa modalità io penso nel tempo possiamo ristabilire una linea di più efficace che rinfaccia a crescere le condizioni salariali ed economiche dei pensionati e dei lavoratori
Uno dei temi più importanti e viene affrontato e che la relazione affrontato è quello relativo alla flessibilità del lavoro
Un punto
Noi dobbiamo aver presente
Nessuna delle organizzazioni oggi per l'evoluzione dell'economia
Come ci troviamo nel contesto europeo nel contesto globale
Può avere una linea contraria alla flessibilità la differenza però vedete
Fra le leggi che faceva il centro sinistra e la legge che è stata fatta cioè la famosa legge Biagi è che questa è una legge prescrittiva
Che annulla la funzione di mediazione sociale che il sindacato può svolgere quindi per noi non basta gridare quanto è brutto il co.co.co. e lo staff leasing il lavoro a chiamata
Il problema è che noi dobbiamo riguadagnare anche attraverso una possibile evoluzione modifica della legge questa funzione del sindacato e cioè quella che ammette attraverso la contrattazione l'utilizzo della flessibilità in azienda
A in una fase magari
E che paga dei prezzi in termini di rapporto tra lavoro stabile flessibilità in una fase di crisi economica ma che fa pagare il prezzo
E cioè della conquista della stabilità dei rapporti di lavoro all'azienda quando si entra in un ciclo economico positivo e virtuoso
Quindi queste la funzione che viene negata dalla legge Biagi
Perché è una legge che disegna ambiti arbusti per la funzione e il ruolo del sindacato e quindi ne annulla la possibile capacità di intermediazione sociale che prima non riuscivamo ha svolto è vero il nostro sindacato col centrosinistra
Ha concordato il pacchetto Treu ma aveva questa qualità e questa differenza rispetto alla legislazione di oggi
Ed è su questo che noi dobbiamo insistere
Organizzazione e vado a conclusione su un altro punto
Guai al mondo pensare se noi pensiamo a un mondo dove di rapporti di lavoro bilanciati tra i lavori precari e i lavori stabili
Sbagliamo la nostra funzione noi dobbiamo puntare alla qualità del lavoro
E quindi dei rapporti di lavoro
E sbagliamo se pensiamo di progettare un sindacato che presuppone questa trasformazione epocale dai rapporti di lavoro stabili a quelli flessibili e quindi ci dobbiamo organizzare in un certo modo
Perché il nostro mercato cambia sbagliato noi dobbiamo continuare nella battaglia
Per i rapporti di lavoro stabili questa e la funzione di un sindacato
Noi dobbiamo organizzarci per non lasciare soli questi lavoratori
Che avranno e hanno più bisogno di sindacato ecco la motivazione di fondo che deve portarci a strutturare e a utilizzare al meglio le nostre risorse e le nostre capacità organizzative
E per fare questo non bisogna aprire conflitti bisogna utilizzare tutte le nostre capacità organizzative nelle categorie e nella Confederazione e a volte insieme e a volte anche con doppioni se questo più efficace
Il mondo cambia
La nostra è una categoria di confine che se la si vuole la si chiude il giorno dopo spostando le diverse categorie il mondo sta cambiando
Per esempio è evidente che sarebbe altro che nuovo modello contrattuale si rende sempre più necessario un grande contratto degli appalti unico per tutti
Dove far confluire un insieme di categorie e di contratti che trattano le condizioni di lavoro di chi lavora negli appalti
Noi non abbiamo mai discusso questo
Ma se noi entriamo in questa ottica perché nostro disegno e quello di riunificare al massimo le condizioni di lavoro
Perché da qui noi traiamo forza come sindacato e non dalle polveri dalla polverizzazione delle condizioni di lavoro ebbe signorile titolarità messi in discussione
Io affermo questo per la nostra categoria condivido in pieno la proposta che faceva Barbagallo noi non intendiamo aggredire nessuno
Vogliamo troppo bene la UIL il nostro problema
E quello di rendere più efficace il nostro sindacato e soprattutto di contribuire insieme all'agli altri in un rapporto positivo e costruttivo Allo sviluppo e al raddoppio degli scritti non la perdita degli iscritti volendo la nostra categoria attraverso la titolarità contrattuale potrebbe rivendicare un po'a tutti
Un po'a tutti perché sui treni ci sono dei lavoratori a cui si applica il contratto del turismo e vengono seguite dai trasporti negli aeroporti
Si applica il contratto del turismo in modo mascherato cioè trasferendo il contratto del turismo dentro il contratto aziendale e annullando per quei lavoratori doppio livello di contrattazione e quindi facendo un danno nei fatti e questi lavoratori
Noi non abbiamo mai fatto lettere del Presidente per impedire ai funzionari di andare a fare gli scritti
A noi le lettere sono state fatte con spirito positivo noi aderiamo a quella proposta e sicuramente non litigare molto nessuna grazie
Grazie Bocco Stefano Mantegazza segretario generale della UIL per l'ultimo intervento si prepara Pietro Larizza presidente declinante
La la relazione di Carmelo Barbagallo che io condivido pienamente gli interventi che si sono susseguiti questa mattina anch'essi credo di grande livello è interesse e il fatto di sapere che dopo di me ci saranno le conclusioni della mattinata da parte di Pietro Larizza mi consentono anche per stare nei dieci minuti di tempo a disposizione
E invece di svolgerà un intervento di carattere schematico di fare qualche cosa di diverso e quindi io vi propongo di mandare da questa sesta Conferenza nazionale di organizzazione della UIL tre cartoline
La prima cartolina va mandata al governo al Presidente del Consiglio Berlusconi
Per spiegargli che il mondo tutto il mondo a differenza dell'Italia non è affatto in crisi
Ma invece è in pieno boom è in pieno lo sviluppo gli Stati Uniti crescono al ritmo del quattro per cento e un'economia matura come quella sono percentuali elevata il Giappone dopo anni di stagnazione il sette l'Argentina al fallimento qualche mese fa qualche anno fa il dieci per cento la Russia la Russia il sei l'India cresce dell'otto per cento la Cina del dieci e non è certo il primo anno
E allora se tutto il mondo è in crescita se tutto il mondo è in sviluppo dov'è la crisi la crisi ed Europa
E all'interno dell'Europa qual è il buco nero vita ed è un buco nero drammatico io condivido molto le sottolineature che sono state fatte anche questa mattina
Per sottolineare i rischi pesanti per la nostra economia Noemi rischiamo vino aggregarci a nessun treno dello sviluppo perché mentre gli altri Paesi crescono da noi e fa notte fonda gennaio assegnato un crollo delle esportazioni del nostro Paese meno quindici per cento rispetto a dodici mesi prima e quelle che vanno peggio sono quelle verso gli Stati Uniti meno ventisette per cento
Quelle verso il Nord Europa meno venticinque per cento e particolarmente male vanno tutti i prodotti del made in Italy a cominciare dal tessile dall'abbigliamento da immobili
Dirò poi qualcosa dell'alimentare e quindi è importante mandare questa cartolina ma cartoline in cui sottolineare che gli indicatori di fiducia
Che in Europa in qualche modo vanno su in Italia crollano
E che quindi si moltiplicano i casi industriali di crisi e di cassa integrazione una cartolina per scongiurare che cosa quello che sta capitando ormai da mesi nel no
Però paese e cioè il riproporsi di un sistema in cui ha una minore crescita si accompagna una maggiore inflazione rispetto al resto dell'Europa
Situazione che purtroppo abbiamo già sperimentato e che comporta inevitabilmente una perdita progressiva di competitività per il sistema Italia questa è la situazione questa la situazione alla quale noi dobbiamo reagire questa la situazione alla quale noi dobbiamo imporre al governo di reagire
E quindi di scegliere finalmente una politica economica non una politica nuova non una politica diversa una politica economica perché questo governo fino ad oggi una politica economica non l'ha mai avute
Una politica economica che punti sull'innovazione che punti sullo sviluppo che punti sulla formazione della gente
Io ieri mattina l'altro ieri mattina ho partecipato ad un convegno anche nel ad un convegno ai nel da questo titolo il capitale umano nell'agricoltura italiana
Non c'era una parola sul lavoro dipendente non c'era una parola su un milione di persone che lavorano in quest'Italia in questo settore non c'era una parola su cento mila extracomunitari che ormai fanno parte stabilmente
Di questo settore e questo ovviamente non è un un una colpa
Dette nel me un decesso un modo di affrontare le tematiche di alcuni settori che far sì che si parli dell'impresa si parli della conduzione familiare si intenda a considerare la manodopera il lavoro come un qualcosa di assolutamente marginale
Ma se noi vogliamo competere nel campionato della qualità se noi vogliamo competere nel campionato del valore aggiunto la formazione la professionalità dei lavoratori diventa un fatto essenziale che non se ne parli che si faccia finta che questo problema non esiste come che si faccia finta del fatto che non esiste il lavoro nero
Che non esiste l'evasione fiscale e contributiva è un danno grave che tutto il Paese non solo i lavoratori non solo il sindacato pagherà in maniera forte quindi una cartolina per sfidare il governo sulle politiche economiche
Un per sfidarlo
A a trovare a ricercare a proporre
La questione della presenza nei quartieri nelle grandi aree metropolitane
Noi proponiamo di accelerare in questa direzione e quindi di far sì che anche in queste zone laddove è possibile comincino a diventare sede di carattere congressuale esattamente come quella dell'Aquila
Dove la guida c'è ovviamente e parlavo con Moretti l'altro giorno Roma si organizza suo otto grandi territorio cinque metropolitani tre
A livello di provincia ebbene quando queste otto grandi aree saranno organizzate saranno costituite informa confederale non gli vogliamo dare una legittimità congressuale io credo di sì anche perché e chiudo veramente
Il nostro futuro e lì
Noi dobbiamo schierare il sindacato noi dobbiamo schierare la UIL lungo quella trincea nei comuni nei quartieri dentro le aziende
Stando vicini ai lavoratori ai loro bisogni alle loro esigenze lì vinciamo la battaglia del sindacato dei cittadini grazie
Grazie Stefano la parola a Pietro Larizza
Ti sei dimenticata la qualifica
Accusando l'ha già detta cinque volte fra io orologiaio dopo tutti conoscono bene l'ora della verità presidente del CNES della dieta idrica della ridesse corrieri per la prima volta in vita mia in una sede della UIL
Sono stato collocato tra gli ospiti
Io non ho reagito
Quindi gli argomenti sono limitati a fare un sorrisetto
E allora Gioppato alla provocazione per una ragione semplice
Senza rinunciare naturalmente alla carica che ricopro
Per tutta la durata dell'intervento
Io rivendico il diritto di parlare come scritta ma quello
Poi farle
E vi dico subito mentre mi preparo l'acqua perché pericolose non si sa quanto va va
Che una delle cose
Io ho notato nella mia lunga molto lunga
Attività sindacale e che abbiamo tutte le remore un poco un po'costerà a me è capitato più di una volta
Che parlando di fatti conosciuti da tutti
Ma che erano avvenute tre anni prima ma è tra le prime cinque anni primo dieci anni prima
Notavo ma anche in alcuni una grande sorpresa come se fosse una novità
Cioè abbiamo un percorso storico piuttosto breve
E siamo probabilmente tutti portati abbinerei
Il presente dimenticando che spesse volte o quasi sempre e piglio del passato
A lato micio tale moria dei fatti
Dal varo della politica dei redditi di cui parliamo tutti la politica dei redditi e non al novantadue la concertazione del novantatré
Da quella data sono passati dodici anni
Durante il quale abbiamo avuto sette presidente del consiglio e quattro legislature compresa quell'attuale
In ciascuna delle tre legislature
Abbiamo contrattate concordato una riforma delle pensioni gestita direttamente dal presidente del Consiglio
Nel mille novecentonovantaquattro
Questa riforma è stata presentata dal ministro del Tesoro Dini ed è fallita
L'anno successivo
è stata invece realizzata con lo stesso Dini presidente del Consiglio
Dice ma qual è stata la differenza
La prima nasceva dal Tesoro
Con valori definiti raccordati con i mercati
La seconda è stata avviata con il sindacato partendo dalla sua tollerabilità sociale
Oggi siamo nella quarta legislatura e naturalmente con la sua riforma
E il punto di partenza e quello dei mercati esattamente come nel novantaquattro quando la riforma non si è poi fatta
Con gli anni novantadue novantatré si è concluso il ciclo il ciclo ultra quarantennale delle forme di governo imperniate sulla Democrazia cristiana
C'è stato il referendum
E con l'elezione del novantaquattro si è dato l'avvio al bipolarismo all'italiana cioè due governi in due anni
Ricordiamoci quello che dicevano gli innovatori e il referendario di quel periodo cioè dobbiamo ricordare bene
Bisognava spazzare via il marciume dei vecchi partiti con la loro legge elettorale
Da ciò sarebbe nata la nuova Italia secondo questi cantori di quel periodo
Questa cancellazione del modello elettorale dei partiti storici
è stata presentata come la rivoluzione italiana
Col tempo abbiamo scoperto che si è trattato solo di un terremoto distrutti
E siccome nessuna delle energie politiche esistenti era rimasta integra per la ricostruzione
C'è stato largo spazio per nuovi costruttori che hanno avuto un solo problema
Dare sul campo la qualifica di ingegneri anche a quelli che prima erano di semplice studente
Il consuntivo politico di questa rivoluzione immaginaria è sotto gli occhi di tutti
La transizione e lontana dalla conclusione
E la seconda Repubblica esiste solo nel linguaggio convenzionale dalla politica
E dei suoi commentatori
Della seconda Repubblica
Ne abbiamo sicuramente tutte estremamente bisogno
Ma nell'attesa ci accontenteremmo perlomeno io ma contente reo di avere comunque una repubblica meno stressata di quella che abbiamo ci
Lonigo
L'unico vero segno distintivo tra il passato e il presente era e sembra essere ancora il sistema di alternanza tra coalizione
Se però guardiamo spendevo godimento di questo processo politico
Ci accorgiamo che si tratta di una novità relativa
Più che un nuovo moderno sembra a volte il raddoppio di quello passato
Prima
C'erano quadri partito un pentapartito Kondo opposizione a destra e a sinistra
Oggi si confrontano due pentapartito essa partiti
Con le loro diversi componenti che spesso assomigliano alle legge opposizione
La differenza sostanziale è che prima c'era un sistema mondo scientifico però dava intorno alla DC
Oggi invece ci sono due sistemi policentrici
All'interno dei quali grazie ai nuovi sistemi elettorali basta disporre dell'uno per cento lì vicino per essere considerati decisivi per la vittoria
Questa perenne turbolenze dei poli che tutti conosciamo sono state poste le ragioni prevalente non esclusive ma forse prevalenti
E hanno fatto nascere una lista unitaria del centrosinistra mi hanno spinto Forza Italia a tentare di rafforzare il suo primato nella coalizione
Ma anche queste soluzioni non risolvono i problemi della governabilità
Secondo la logica di un sistema stabile di alternanza la coalizione
Sappiamo che ciascun comma componente la coalizione per resistere deve essere visibile e per esserlo deve distinguersi
E c'è un solo modo per farlo manifestare sistematicamente la propria diversità rispetto ai propri alleati
Questo e il risultato della nuova era che c'era stata promessa questo il contesto politico in cui opera il sindacato oggi in Italia
Per queste vedette ragione ritengo necessario che il sindacato
Faccia sentire più di quanto non faccia oggi la sua voce sugli assetti istituzionali della nostra Repubblica
Guardate si parla sempre di autonomia molte volte a sproposito
Ma io credo che l'autonomia politica sia una cosa ben definita circoscritte conosciuta
I diritti del lavoro
Rispetta la progettazione della nuova che di pura architettura istituzionale e costituzionale sono una cosa molto diversa ed è su questi che il sindacato possibili possibilmente unitariamente dovrebbe fare sentire la sua voce
Il cambio radicale
Nella coalizione di governo che sia Rizzato con la vittoria di Berlusconi nel due mila uno
è stato preceduto e accompagnato dal ricambio dei vertici nel sindacato in Confindustria
Anche qui partiamo da un punto fermo
Quando nel due mila uno il centrodestra vince le elezione c'è un sindacato già diviso
è un mondo imprenditoriale ufficialmente aveva contribuito alla vittoria ed era unito è fiducioso
Nel nuovo corso
Non dico che c'era un blocco che dall'industria commercio si sommava alla maggioranza politica
Ma sicuramente c'era un vincitore politico e molti sostenitori
Che si apprestavano ad un rapporto privilegiato
Per avere un ritorno rispetto ai loro interessi
La qual cosa sarebbe stata anche legittimo
Se tra gli interessi da incassare non ci fosse stata una revisione del ruolo del sindacato
E non solo
Mentre nel sindacato c'era una forte dialettica incentrata sulle disinteresse programmatiche
E sulle opportunità del confronto negoziale con il governo
Le imprese
E qualche loro sodale nel governo
Entrava a gamba tesa nel dibattito
Dividendo le confederazione secondo lo schema indecente
Degli amici dei nemici dei buoni e dei cattivi
Queste interferenze strumentali
Rendevano ancora più evidente la necessità e l'urgenza di ricostruire una base minima di unità per rafforzare il ruolo del sindacato
è successo invece l'esatto contrario
E quando la CGIL al suo congresso
Proclamo unilateralmente unilateralmente lo sciopero generale
La rottura evidentemente dipende insanabili
Ieri pensando a questi precedenti
Ho ascoltato con grande attenzione e Guglielmo Epifani
E quando qualcuno ha concluso questo del vicinato e gli ho detto testualmente
Hai fatto un discorso serio rigoroso e convincente
Ma soprattutto mi voglio complimentare per la tua all'uscita autocritica
Solo gli errori o gli atti indigeribili del Governo potevano ricompattare allora il
Anche sindacale e così avvenne però solo in via del tutto transitorio
Voglio perciò augurarmi che il prossimo dieci marzo
Sì all'inizio di nuove opportunità unitaria del sindacato
E non un episodio limitato e circoscritto
Allo scontro pensionistico
Per e un sindacato la partecipazione delle riforme quali la UIL e decisivo disporre di un tavolo di confronto e di un modello di relazioni industriali corrette
Attraverso le quali si possa esprimere efficacemente il ruolo del sindacato riformatore
Sono convinto che la UIL in mancanza di un minimo di rapporto unitario abbia fatto bene a percorrere la strada del negoziato per cercare di ottenere risultati e comunque per ridurre i danni delle proposte a volte congiunte governo Confindustria
Se però ci fossero state delle regole
Per il confronto negoziale preventivo forse il governo non avrebbe fatto alcune scelte che si sono rivelati andandosene non solo per il mondo del lavoro ma anche per se stesso
Se avete notato
Nessuno parla più della riforma virtuale dell'articolo diciotto
Eppure c'è stato uno scontro durissimo e prolungato nel nostro Paese
In cui gli errori di metodo che ci sono stati
Hanno aggravato
E aggravato di molto quello già grave dei contenuti
Il nuovo modulo di raffronto con il sindacato è stato finora fino ad oggi molto semplice
Il governo decide
Poi compie le successive mediazione nella maggioranza
Ed infine offre il dialogo a fatto compiuto
Guardate che siamo ben oltre il superamento della concertazione
Con questo modello viene in parte legata alla radice
La possibilità del sindacato di negoziare o anche solo di intervenire
Prima delle scelte di governo
Io lo considero un percorso micidiale
Per la credibilità del sindacato mai anche debilitante rispetto a quelle che dovrebbero essere le responsabilità decisionale del governo
Ma soprattutto
Io lo considero una procedura fatta su misura dei contestatori e dei massimalisti che infatti la utilizzano come prova dell'inaffidabilità dell'interlocutore governo
Nei fatti
E anche un grande ostacolo per il ruolo del sindacato riformista
Che ha bisogno di una sede in cui costruire senza essere costretta a contrastare contestare
Prima ancora di poter proporre
Opposta a me stesso
Molte domande
Relativa alle cose da fare e so bene che le risposte non sono sei
Innanzitutto
Ritengo essenziale non sembra una ripetizione di cose note
Ribadire in ogni circostanza che la UIL
E garanzia di autonomia
E non so prevedere giudizi politici
E c'è possibile perché ha una sua forte identità
E non è collocata nella zona grigia della neutralità
Che peraltro e non credo il sistema
Prima
Eravamo orgogliosamente autonomi ma anche militanti attivi dei partiti riformisti laici e socialisti
Oggi
Pur non avendo quel retroterra partitico
Continuiamo ad essere orgogliosamente noi stessi
Cioè riformisti laici e socialisti e quindi espressione autentica del dei POR Mirmo sociale di sinistra
Nel recente passato abbiamo perso i simboli storici della rappresentanza e dell'appartenenza
Ma non abbiamo perso il rispetto delle nostre leghe per alto hanno vinto
Questo e non sto connotato politiche sociali
Il valore aggiunto della coerenza
Il segno della continuità degli ideali
Questi
Sono anche punti di forza dalla nostra autonomia
Il culto sacro di tutta la libertà l'abbiamo detto tante volte il garantismo la giustizia sociale
L'attenzione per i più deboli la solidarietà l'impegno per il progresso sociale e civile il lavoro
Come strumenti e mezzo di promozione della persona tutti questi valori
Ci appartengono e nessuno di questi e politicamente neutrale
Sono l'essenza
Questi valori sono l'essenza della cultura la repubblicana e socialista
Non sono anime morte della storia sono ideale di di cui anche oggi o dolce soprattutto oggi e abbiamo tanto viso
Mi è noto
Come la pensa dei nostri dirigente non ho mai avuto dubbi
Ma se l'avessi se avessi la possibilità vorrei che tutta la sentisse queste porte motivazione per tenere alta la bandiera
Dalla nostra cultura politica
Che sta facendo molti proseliti
Per scelta per convinzione
E a volte per semplice autocertificazione
Per questo insisto
Oggi più di ieri e prima di domani
Dobbiamo precisare e coltivare questo territorio
Il territorio del riformismo laico e socialista
Di cui siamo espressione e vogliamo essere i continuatori
L'altro argomento
Perno essenziale sono le regole del gioco
Le abrogata la concertazione
Siccome è nata nella UIL nel mille novecento ottantatré
Certamente questo non ci può fare piacere
Ma soprattutto la consideriamo una scelta sbagliata
Che danneggia le nostre stesse capacità o possibilità di crescita
Resta il patto
Che abbiamo bisogno di regole è questo deve essere un altro impegno prioritario
Lei con lei per il confronto
Che si possono così riassumere
Materie procedure serie
E non c'è necessario che tutti quanti noi e siamo in ritardo
Si prenda atto della nuova Costituzione vigente
Che impone il coinvolgimento delle Regioni su molte tematiche nazionali e soprattutto il trasferimento alle Regioni di materie prime adottate solo a Roma
Questo è chiarimento preliminare
Senza il quale intervenite opposta
Di una completo del conflittualità aggiuntiva per solo ragioni di Beto
Poi e qui faccio un rimprovero c'è da colmare il grande deficit di attenzione e impegno sulla Costituzione sulla costruzione
Dalla Grande Europa con venticinque Stati bene
Ed in questi anni Europa
Capire precisare concordare quali saranno i ruoli e le funzioni del sindacato
Credo che le vicende domestiche politiche ma anche sindacale sono troppo distrae enti vispe sta questo nove dischi a questa nuova unione di Stati
Che si sta costruendo il primo maggio sarà ufficializzata
E che eserciterà un'influenza crescente non solo sui nostri destini come tutti siamo convinti ma io dico anche sulle nostre funzioni sindacali
Il terzo punto e la contrattazione
Ora messa politica dei rei
Io condivido pienamente
Sia
Io di più delle gabbie salariali che il mantenimento dei due livelli contrattuali
La struttura attuale ha però bisogno di una buona hanno tensione
Credo che la nostra avete idea sia ancora valida
Un primo livello Quadriennale Nazionale normativo salariale limitata alla tutela del credito
Un giallo condoni nell'integrativa metà quadriennio esclusivamente salariale
Agenda alé o territoriale
Per distribuire la produttività
Guardate fra i tanti progetti di riforma del sindacato per come Rocco proprio con certezza perché li conosco
Fra le tante intenzioni cresce lodevoli su cui bisogna fare il massimo impegno mi faccio notare solo una cosa
L'introduzione
Del nostro sistema negoziale della contrattazione territoriale
Ci rimette in trincea
Diretta e compunzione proprie rispetto al settanta per cento dei lavori dottori italiani che sono puri da questo livello contrattuale
Il sono fatte
Di prevedere la contrattazione territoriale c'era
Questa condizione e questa sì
Che veramente sarebbe
Una rivoluzione
Però io conosco il punto di vista delle controparti datoriali
E credo di non sbagliarmi se ritengo necessario mettere in conto
Una qualche contropartita da offrire
Per avere la tanto attesa contrattazione territoriale
Una volta quando se ne parlò molti anni fa
Si era pensato
Ad una riduzione degli oneri aggiuntivi per queste quote aggiuntive di salario
Oggi francamente non so quale partita si possa offrire
Lato deve la tutela del potere di acquisto nazionale
E la distribuzione della produttività in azienda o nel territorio
Hanno però un senso Soro se si attua una politica di tutti i debiti e non solo quella di salari e stipendi
Al momento non è così
Tariffe nazionale e locale
Si muovono con una certa libertà
E c'è stata e permane una forte impennata dei prezzi
Senza colpevoli e senza sanzioni
E se si si insiste su un concetto tanto sbagliato quanto pericoloso dice è colpa dell'euro
L'opposizione sostiene invece per colpa del Governo
Il quale certamente alle sue porte a cominciare da quelle imprenditoriali di omessa in quelle imperdonabili di omessa vigilanza
Personalmente lesto però dell'idea che tra i tanti errori
Quello più grande sia stata la revoca della politica di tutti i venti
E quando è stata ripristinata come il Patto per l'Italia
Sì è di contrada inconsistente
Anche perché è l'unico caso in cui il governo
Se attribuisce la funzione di adorare e garante della politica di tutti i debiti perché per farlo avrebbe bisogno quanto meno dell'esercito ecco perché quell'accordo non poteva assolutamente funziona
Abbiamo perciò avuto maggiore inflazione
Riduzione dei consumi
Problemi nuovi per i contratti
Per rischi grandissimi per la coesione sociale
Io credo che con sano realismo dobbiamo studiare gli effetti sul sindacato di un viado sociale assai preoccupante
La vita degli italiani e cambiata quale che sia la dichiarazione che panni politici è cambiata perché è cambiata proprio nei patti
E basta parlare con una qualunque persona che si incontra
E si è complessa verso il basso per tutti titolare di reddito fisso che sono la stragrande maggioranza
E verso l'alto
Per una minoranza molto esigua di percettori di altri tempi
Il sindacato e perciò soggetto al rischio
E Stefano Mantegazza lo diceva poco fa
Di una pressione della propria base che si ribella
E si aspetta contratti risarcitori
Per il danno ricevuto al proprio potere d'acquisto
E una reazione naturale
Che però rischia di scaricarsi succederà sul già gracile sistema produttivo che non è detto sia in grado di reggere questo urto
Se ciò avvenisse
Si potrebbe creare un altro fattore di crisi
Che inciderebbe maggiormente proprio nelle realtà in cui si produce ricchezza
E guarda caso sono gli stessi che non hanno giocato sui prezzi
Non ci sono nemmeno grandi spazi di manovra nel settore pubblico
I grandi comparti dello Stato scuola sanità enti locali
Si trovano già con grande problemi contrattuali
Per i modesti margini di operatività della finanza pubblica
Cito infine l'immensa popolazione dei pensionati e qui siamo proprio in presenza del dramma dell'impoverimento senza alcun strumento per il recupero si tratta di cittadini italiani
Il numero di milioni
Percettori di reddito fisso
Che subiscono i danni di questa situazione passando dalla sopravvivenza alla povertà
L'unico sbocco possibile non potendo dare servizi grande Soffici
A costoro ridottissimo
L'unico sbocco possibile il cambio di indicizzazione delle pensioni
Anche se bisogna dire che non mi sembra
Rientri tra le cose al momento esigibile verso il governo
E la compatibilità del sistema e bisogni mega del lavoro è necessario trovare una sintesi gestibile
Sapendo che ci sono rischi concreti di frammentazione degli interessi
Assieme Arbib dell'ISMETT corporativi
Non vorrei infine si trascurasse la particolare circostanza in cui svolgiamo le nostre analisi che avanziamo anche le proposte
Da oggi
Fino al traguardo conclusivo del due mila e sei
Ci sarà una lunga campagna elettorale intervallata da scontri non meno intensi sulle leggi finanziarie
Le nostre priorità sono quelli di risolvere i problemi urgenti di oggi
E avere la condizione per costruire le riforme necessarie per domani
Abbiamo problemi che sono diventate urgenti per il Governo e che pone al sindacato come la riforma delle pensioni
E problema ancora più urgenti ma questa volta veri che il sindacato con al governo come quelli dello sviluppo
Queste due urgenze appaiono come alternative tra loro
Senza che si possa prevedere un percorso costruttivo con un interesse comune pur mantenendo la massima dialettica tra le parti
Logica vorrebbe che si partisse dai giudizi condivisi sui problemi da risolvere
Il confronto sulla spesa sociale ad esempio dovrebbe essere uno di questi
Per consentire la sua redistribuzione del segno dell'equità
Pensiamo soltanto lo ricordava Boco ai buchi nella tutela e si sono aperte sul mercato al lavoro con le riforme nel novantasette e la loro moltiplicazione dopo la riforma del due mila e tre
Ma anche per svolgere un'azione riformatrice limitata alle scelte alimentari e di equità e buonsenso
Ci vuole un contesto idoneo
Ed un livello di confronto finalizzato agli stessi obiettiva
La concertazione era e resta
Il modello ideale ma come sappiamo c'è un pregiudizio ideologico esplicitamente ideologico
Dei suoi contro
Si può tentare un dialogo
Un negoziato costruttivo con le controparti private
Sappiamo che il patto per lo sviluppo conteneva già
Questo obiettivo
E porvi una precisa indicazione ma sappiamo che non ha avuto alcun seguito
E tuttavia ci sono campi negoziali interessanti che possono produrre risultati pratici
Con il semplice accordo fra le parti
Infine c'è il territorio
Mentre il governo abrogava la concertazione
Bene quattordici Regione ripeto quattordici regioni hanno concordato protocolli di relazioni sociali sul modello concertativo
E cinque di loro stanno costituendo incredula regionali
E tanto per capirsi
Ricordo che il primo e più concreto accordo di concertazione siglato dopo l'abrogazione accelerare è stato quello dalla Regione Lombardia
Carmelo Barbagallo era ieri ci ha ricordato come dobbiamo utilizzare al meglio le nostre energie
Il dibattito come era prevedibile sta dando contenuti a questo disegno domani infine
Quando compiremo cinquantaquattro anni
Il nostro segretario generale preciserà la strategia
Io voglio concludere una piccola cosa un po'personale
Non ci conosciamo e soprattutto quel mi conosce
Sapete come la penso sul terreno sociale e su quello politico
E sapete anche che sono piuttosto che nasce nelle mie idee
Essendo calabrese qualcuno non mi definisce tenace in altro modo buona sostanza vastissimo
Io continuo a essere iscritto
E riposo della mia squadra del cuore e la sostengo in un campionato che debbo dire lo riconosco
E molto molto più difficile
Di quanto previsto
Io dico
Tenetene conto
E rafforzate la logica di squadre
E che vede nel conto
Nel definire il rapporto con le altre squadre
Non è in discussione il nostro dovere di per vincere le nostre idee
Caso mai
Dovrebbe invece riflettere sul tipo di partita
Che è più opportuno giocare con gli altri
Ora forse
Gli è arrivato il momento secondo me delle partite amichevoli nel sindacato
Guardate che già in passato li abbiamo giocati in momento anche
Con maggior attenzione di quello attuale
Abbiamo avuto scontri duri durissimi
A volte anche di tipo personale
Ma abbiamo deciso già allora di giocare questo tipo di partita
E non abbiamo mai perso e qualche volta abbiamo anche vinto
Io sinceramente mi auguro che sia questa la scelta della UE
Posso solo a Colantuono perché non ha alcun potere decisionale
Però siccome
Non starò
Tra gli spettatori in tribuna
Essendo un tipo se acceso che seguirà sempre la squadra
Sarà sempre vicino a vedere dove mi porterebbe sperando che tutte assieme si arrivi sempre più forte di oggi ringrazio
Raggio
Pubblica
Grazie a Pietro Larizza allora i propri uomini stringono iscritto dalla UIL i lavori e ricominciano alle tre puntuali abbiamo moltissimi interventi già prenotati perciò vi prego sulla puntualità del ritorno grazie
Se ci sediamo ricominciamo i lavori per cortesia
Il primo iscritto a parlare Sgambati Giovanni della Uilm Campania
è in sala
Secondo è scritta Clara Lazzarini segreteria UIL per Brescia
In sala no
De Virgilis Stefania LSU Ilva a Taranto
è in sala
C'è qualche volontario
Cancello tutti e
Aspettiamo cinque minuti fra cinque minuti ricominciamo
Forse possiamo cominciare
Allora il primo a parlare Sgambati Giovanni della UEM dalla Campania
A seguire Clara Lazzarini della UIL per di Brescia c'è Clara Lazzarini
Sgambati e cioè
Buongiorno
è un onore poter aprire la seduta pomeridiana chiaramente
Io penso che noi
In questa conferenza che era partita sicuramente molto in sordina abbiamo e anche con la relazione ieri di Carmelo Barbagallo
A condiviso un percorso che invece non è stato per nulla scontato da un punto di vista del rito cioè di pensare che in fondo questa Conferenza fosse una giusta discussione necessaria
A distanza di due anni del congresso e anche il dibattito che sta venendo fuori credo
Perlomeno nella parte diciamo o ieri degli interventi e degli ospiti viene anche oggi la giornata è stata secondo me particolarmente intenso e potrà essere secondo col potrà continuare su questa piega
Il rischio come sempre
A una conferenza e poi misurarsi non su tante cose che vorremmo e auspichiamo che cambino
Io penso che è doveroso da parte nostra anche senz'nell'utilizzare positivamente questa conferenza se riusciamo a racchiudere almeno in due e tre
Quattro questioni importanti che abbiamo sollevato durante questa lunga tornata di discussione
E se oltre a sollevarli in termini positivi cioè che siano gli elementi unificanti per la Confederazione possano anche essere obiettivi perseguibili risolvibili
Quindi da questo punto di vista per me credo che le priorità fondamentali per chi come me viene dalla categoria dell'industria e mi dispiace come ha fatto questa mattina il compagno bellissima a considerare probabilmente un declino irreversibile
Dei quello di questo settore
Il vero dramma bellissima non è che i metalmeccanici sono scomparsi
Noi rischiamo di scomparire come sindacato dei metalmeccanici Stenone insieme credo anche ad altri pezzi importanti del mondo del lavoro non riusciamo a riproporre e metter meno anche da un punto di vista la nostra capacità organizzativa
E parti che in quest'area in questo settore
Riusciamo a riprendere anche considerevolmente una strada che ha segnato perlomeno nella scoramento sindacali italiano
Da un punto di vista di prospettiva anche segnali molto importanti di innovazione di capacità
Di udire e sta per trasformare l'udire del mondo dell'industria anche in proposte concrete che erano anche di riferimento per insieme del momento sindacali
Questo probabilmente possibile
Innanzitutto se noi della UIL e della UIL ma lo facciamo
Innanzitutto è possibile se le forze storicamente importanti del sindacato confederale sappiano riprendere questo cammino perché è inutile
è inutile far finta di nulla mentre
Nel resto del nostro mondo della UIL si è continuato ad affrontare anche questioni come dire complicate quali sono stati gli ultimi due anni beh c'è stata in qualche categoria chi ha dovuto e ha affrontato anche una fase nuova
Come da un punto di vista ideale anche qua in modo molto semplicistico possiamo dire
Chi da riformista se è scontato che massimalista
Chi da riformista nelle vertenze aziendali nel contratto nazionale ha dovuto approntare la parte più importante diciamo della frontiera di uno scontro che non è stato uno scontro semplice
Cioè non è stata una cosa banale non è che si sono rinnovati un qualche contratto Penati con la categoria rinnovare un contratto per un milione e duecento mila metalmeccanici come è accaduto negli ultimi due rinnovi che abbiamo effettuato
Con una contrapposizione così frontale
Così astiosa credo che sia sinonimo
Di una fase in cui il nostro sindacato
Sta vivendo anche come dire oggettivamente una minore capacità di rappresentanza di proposizioni allora se questa è la considerazione che ci porta a dire
Che noi dobbiamo porre rimedio io penso che almeno su tre questioni e necessario che anche questa conferenza si sappia esprimere sappia proporre un qualcosa che metta in campo iniziativa del sindacato
Primo elemento secondo me fondamentali
è stato anche l'elemento positivo che abbiamo voluto rilanciare della nostra stessa conferenza di
Previ innanzitutto ripartire da un presupposto
Se vogliamo evitare
Come accaduto in qualche in qualche categoria in qualche settore dove poi probabilmente sono quelle cose che fanno mettere in campo anche la capacità autocritica dovremo dire form in modo propongo in modo convinto che noi non possiamo più eludere e necessario riprendere il terreno di una contrattazione di una certezza della contrattazione e la possiamo fare su due strati
Una o siamo in grado di indicare una proposta
Che aggreghi insieme del sindacato abbia regole condivise abbia la certezza di poter tutti con o in converge reparti che nella contrattazione sia la più estesa possibile a partire anche il modo come dire sperimentale propositiva anche con la stessa vertenza territoriale ma in mancanza di ciò ahimè per un sindacato come noi siamo e vogliamo essere un sindacato riformista se noi ciò non facciamo sarà evidente che vincerà e prevarrà
Anche le forme più radicali anche nel nostro mondo anche nel nostro settore e allora non possiamo essere un sindacato che non si interroga su questo
Noi o nei prossimi mesi siamo in grado di cogliere questo elemento poi capisco
Che ogni Carter come è fatto il nostro mondo per come sono fatte le nostre regole
Non ci sarà mai la possibilità perché intanto non si possono modificare le regole perché ci sono categorie importanti che stanno rinnovando il contratto penso agli edili al commercio e quanti altri ancora ma se noi dovessimo trovare l'occasione per modificare per proporre anche soluzioni che diano maggiore certezza è maggiore possibilità come anche stamattina
Il compagno Larizza ha ricordato o siamo in grado di stoppare di farle queste cose oppure altri né altrimenti non ci possiamo meravigliare se prevarrà
Anche nella nostra categoria come dico io molte volte probabilmente non la vittoria del massimalismo
Qua non si tratta di dar corda e far vincere i massimali ma sarà evidente che saremmo trascinati anche noi alla necessità di dover rinegoziati rimettere in campo l'iniziativa che non ci appartiene perché è chiaro che è preferibile avere un'interlocuzione propositiva concertativa e non tentare di dare una risposta a quei lavoratori che rappresentiamo e che sono fermi visto che abbiamo all'incirca il settanta per cento della nostra categoria che non ha mai fatto e non ha mai avuto la possibilità di avere un contratto di secondo livello
Altra questione per noi importante e su questo secondo me la UIL dovrebbe fare uno sforzo in più lo diceva anche ieri Carmelo Carmelo potrebbe anche comunque
Evitare io penso che la UIL presentare un rapporto importante quale quello che abbiamo fatto poi capisco la soggettività di Carmelo le sue origini lo conosco da più di venticinque anni ero bambino quando conducevo Carmelo segretario dei meccanici di Palermo
Credo che servono poche le battute
Non è non è necessario
Penso che sarebbe stato più utile che Carmelo si sforzava di guardarsi
E ragionare più sulle carte sulle conclusioni
Delle assemblee che si sono svolte nei territori delle assemblee di categoria probabilmente potevano in fuori anche maggiori indicazioni maggio di proposte io penso su questo dovremmo interrogarci
Perché è vero che esiste un grande di un grande differenziale però ciò che anche da rovine meccanici la UILM raccoglie in termini di consensi elettorali quando facciamo i rinnovi delle rappresentanze aziendali e poi il risultato non è automatico da risultato di consenso a trasformarli in consenso organizzati con iscrizione al sindacato con la partecipazione diretta alla vita del sindacato
E quindi sicuramente è un problema che dobbiamo metter mai note affrontarlo ma c'è anche un altro problema che dovremo affrontare e affrontato innanzitutto a partire da noi
Io penso che la proposta che abbiamo avanzato anche qua originale autonoma per dire
Qual è lo sforzo che la categoria di frontiera importante come la nostra
Posso ammettere al centro
Di interpretare una necessità di rappresentare un mondo che noi definiamo gli esclusi gli esclusi perché sono al di fuori della nostra rappresentanza penso soprattutto a tutte le aree che abbiamo oggi nel nostro mondo dei metalmeccanici aree prevalentemente che sono Ko come dire l'accoglibili nella nella fattispecie nella formula soprattutto degli interinali ma anche con altri livelli di flessibilità ebbene se noi non diamo alle nostre rappresentanze sindacali
Se noi non costruiamo un livello di competenza e conoscenza cioè non l'applichiamo in termini reali
Sperare e anche ciò che costruiamo al di fuori delle categorie cioè insieme alla Confederazione perché è chiaro che il CPO rischia di essere la testimonianza una presenza io penso che da questo punto di vista
Sia importante coniugare e non c'è altra possibilità sbaglia il compagno dalla Confederazione sarda che stamattina diceva Lauri noi dobbiamo smetterla di dividersi tra categorie confederazione ogni territorio alle sue esigenze
Ma non possiamo smobilitare la nostra storia la nostra natura il nostro modo di S. all'Unione un'unione di categorie e queste unioni
Si possono mettere insieme se sanno coniugare tre fanno mettere come dire a patto comune
E da questo punto di vista che non abbiamo
Ho pensato e voluto mette l'accento dalla discussione quella di costruire questa rappresentanza degli esclusi così come anche altro pezzo di lavoratori nel nostro punto è necessario che noi interveniamo
Pensiamo soprattutto alle aree altamente professionalizzate
Anche il prefetto di questa fase di recessione di crisi è vero che è una parola molto dura da dover rinunciare
Ma se siamo di fronte a un quadro di sviluppo dello zero tre non siamo in recessione ma siamo di fronte alla quasi crescita e allora anche in queste aree professionali
In cui molte volte il sindacato anche con varie forme sperimentati sperimenta dire
Come ad esempio anche lui un quali però non siamo riusciti a fare
A risolvere e a dare una prospettiva oggi probabilmente anche in queste aree secondo me secondo noi c'è lo spazio di rappresentanza Libardo dobbiamo il dobbiamo saper raccogliere ma un'ultima cosa
Voglio dire mi rendo conto di aver rubato anche molto spazio
Anche perché credo aprire la discussione pomeridiana con pochi di noi sì anche un privilegio di poter parlare qualche minuto in più Donatella ma noi di questa conferenza abbiamo la possibilità se sappiamo fare queste cose
E soprattutto se ci mettiamo del nostro perché il rischio è vero che non possiamo accettare e abbiamo fatto bene in questi anni e chi come noi come la nostra categoria ha fatto di non si mette in discussione chi pensa che probabilmente la stabilità
Cioè il non far nulla il fermarci e non invece essere un sindacato che certo
Anche qua non siamo noi che diamo una prospettiva positiva
I riformisti anche da un turista di pensiero probabilmente non sono gli interlocutori ma questi sono i grandi dirigenti politici le rose del secolo scorso o un sindacato riformista che non si pone il compito di dare una prospettiva positiva
E non lo fa un sindacato come il nostro e un sindacato che dovrebbe essere più agile più movimento più veloce
Ma non possiamo pensare che lo possono fare anche altre culture importanti del sindacalismo confederale italiano io penso che questo è un compito che lo possono dare solo una UIL e se un aumento che sappia fare il suo mestiere fino in fondo che un mestiere
Credo importante e questo sì lo fa essere diverso dagli altri sindacati
Per cui la vita autonomia ma soprattutto anche velocità e modernità e allora mettiamoci anche un po'non delle certezze astratte ma mettiamo anche noi la forza viva di metterci in discussione per indicare una prospettiva positiva e non indicare una prospettiva di sopravvivenza perché indicare in alcuna prospettiva di sopravvivenza
Di tenuta io credo sia il primo cent il primo sintomo di un arretramento del sindacato nostro vi ringrazio
Grazie Sgambati che ha giustamente usufruito di cinque minuti in più rispetto agli altri essendo stato il primo covo per questa mattina Volga ad intervenire
Il secondo dovrebbe essere Clara Lazzarini della Uilca e di Brescia è in sala
No
Mattone segretario UIL di Catania
è rimasto senza voce
Moretti fino segretario responsabile
Regionale del Lazio
Allora mattone ti cancello
Ma io credo di dover dedicare qualche minuto del mio intervento
Una questione di cui si è discusso
Già prima dell'inizio della conferenza ieri in occasione del comitato centrale della UIL
Poi ripresa ampiamente dalla relazione di Carmelo
E anche da diversi interventi
Mi sto riferendo al fatto che occorre
Come dire spiegare un po'meglio
Questo è compito mio
Cos'è accaduto nel Lazio e in che cosa consiste questo incidente di percorso che si è creato nel rapporto con la CGIL
Non prima però di aver ringraziato sinceramente e di cuore
Sia Carmelo nella relazione del segretario generale ma
Un po'tutti i compagni gli amici che sono intervenuti
Perché io ho vissuto
Diciamo questa situazione del Lazio
Non
E questo è merito di questi che ho nominato non come una condizione di isolamento come un fenomeno un fatto locale
Un incidente di percorso locale punto e basta
Ma piuttosto con l'attenzione e la vicinanza di tutto il corpo dell'organizzazione questo lo considero un fattore estremamente positivo
Nell'atrio cos'è accaduto
è accaduto che
Nel quadro
Delle manifestazioni programmate sono tante quelle che abbiamo alle nostre spalle sono tante quelle prossime venture già in questo mese di marzo fino al tre aprile con la manifestazione nazionale dei tre dei pensionati programmata
Noi abbiamo posto il problema
Che iniziative regionali come quella che venivano come quella che si veniva affacciando
Fossero inserite all'interno di questo quadro di riferimento genera
Cioè francamente non comprendevamo il motivo per cui visto che con ogni probabilità per la fine del mese
E programmata uno programmato uno sciopero generale sarà programmato Porzio cito mettere il punto interrogativo lo deciderà comunque l'Assemblea dei delegati del dieci di marzo
Noi abbiamo detto stiamo all'interno di quel percorso stiamo all'interno di quel quadro caratterizziamo sci all'interno di quel quadro
Poi che motivi di insoddisfazione di critica nei confronti dei nostri interlocutori istituzionali sicuramente ve ne sono
Basti pensare
A
La situazione che abbiamo sul versante delle merci e delle politiche ambientali
Noi nel Lazio abbiamo può un grosso polo energetico che si chiama Civitavecchia
Due prevista la riconversione di una centrale a carbone
Ci siamo posti diciamo così a difesa dei cittadini che poi non è come la nuvoletta di Fantozzi che rimane tutto lì sopra è un problema che interessa l'intera comunità regionale
Stiamo verificando con la categoria le azioni da porre in essere sul versante della sanità perché c'è insoddisfazione anche su questo la programmazione sanitaria che non funziona si privilegia quella privata la spesa sanitaria che è fuori controllo
Abbiamo motivi di critica forte sul discorso delle infrastrutture
Perché le quattordici opere previste nel naso del cosiddetto prono crono programma sono rimaste tali sono rimaste sulla carta voi siete a Roma in questi giorni delle grandi opere sostanzialmente soltanto uno è partita che la cosiddetta terza corsia del Raccordo anulare
E potrei continuare con l'elenco
Su questo insieme di questioni noi abbiamo detto facciamo il nostro mestiere di sindacato mobili diamoci prevediamo sin d'ora che in coincidenza dell'iniziativa nazionale metteremo in campo una manifestazione
Che boh che dovrà bloccare la Regione per l'intera giornata d'altra parte
Scusate se
Vi intrattengo su fatti locali ma credo che siano emblematici l'undici di questo al mese a vietino delle province del Lazio si bloccherà tutto il settore dell'industria a sostegno dello sviluppo di tutta di tutta quella
Però abbiamo anche posto un vincolo in tutto questo ragionamento abbiamo detto scriviamo un documento comune
Prepariamo insieme
Il documento come dire testimonierà della graduazione delle responsabilità dei diversi interlocutori sicuramente che è una grande responsabilità
Da parte del quadro regionale però vogliamo anche andare a capire che cosa succede nelle altre quattro province del Lazio e cosa succede anche nel Comune di Roma facendo semplicemente il nostro il nostro mestiere
Ora voi avete visto che
Se non avete visto lo vedevo io adesso
Che nel Lazio ad esempio sulla vicenda dei trasporti che ha bloccato molte città italiane ultimamente nella ce la cosa si è risolta
Abbastanza bene nel senso non ci sono stati problemi che hanno riguardato altre realtà del Paese
Questo perché siamo riusciti ad ottenere dalla Giunta Storace la messa a disposizione delle risorse necessarie per fare la contrattazione coi questo accadeva il venerdì e il lunedì successivo nelle aziende del trasporto pubblico locale
E stessa cosa sulle pensioni di fronte al fatto che venivano messe a disposizione delle risorse economiche non abbiamo detto non veniamo a vedere di che cosa si tratta
Quando si dice che vi sono risorse per cinque mila pensionati sociali quest'anno e altri dieci mila l'anno prossimo credo che il mestiere del sindacato si quello che andare a verificare
Caso mai a contrattare come a fronte di una platea ben più vasta di questa
Queste risorse vengono concretamente
Distribuì
A fronte di questa davvero la a fronte di questi ragionamenti che quindi non escludevano ne escludono per quanto ci riguarda oggi credo che le cinque ci sarà una riunione con le segreterie confederali a latere della conferenza noi daremo confermeremo tutta la nostra disponibilità a a lavorare in una direzione unitaria
D'altra parte non si può pensare come dire di aprire di ragionare sulla base di pregiudizi politici
Vedete scusate se metto una metodo di carattere personale dentro questa vicenda ma
Storace che il presidente di questa Giunta regionale del Lazio che lo ricordo da piccolo quando frequentava una scuola che a Roma si chiama Giulio Cesare lì di fronte c'era un bar nel bar Tortuga
Così si chiamava così credo che si chiami tuttora e lui era un frequentatore diciamo così degli ambienti di centrodestra
Di quella di quel bar a cui si contrappone ci contrapponiamo noi Jovanotti all'epoca della che ci riconoscevamo invece
Sul versante diciamo così opposto era pensavamo immediata del diametralmente opposta
Quindi come dire
Questo questo metodo di carattere personale per rilevare
Che non c'è confusione diciamo così di culture di storie di ruolo e quant'altro c'è semplicemente il fatto che il rapporto con le istituzioni il sindacato le deve praticare deve gestire e deve fare le fare il suo mestiere
Credo che questo stia nel DNA della nostra organizzazione
Cioè il discorso dell'autonomia sindacale
Dei valori della nostra autonomia ieri ascoltavo Pezzotta e debbo dire che ho trovato molti
Concetti di confine con il laicismo di cui siamo portatori non come UIL come organizzazione le idee del pluralismo della valorizzazione delle diversità
Della delle diversità e dell'autonomia che sono una ricchezza e non un limite nell'azione del movimento sindacale questo in concreto stiamo cercando di fare anche nell'azione qui nella nell'azione sindacale qui
Nel Lazio io spero che
Tu vado rapidamente verso la chiusura spero che
Si riesca a
Ricomporre
Questo quadro perché credo che non vada vanificato
Sia l'Assemblea del dieci di marzo dei delegati che si torna a fare dopo molti anni sia questo programma comune che mi sembra si stia costruendo
Credo che questo programma comune possa diventare una sorta di nuovo Manifesto del sindacato all'interno del quale inserire alcune cose importanti io dico tre in particolar modo recuperare l'accordo fatto con Confindustria sullo sviluppo perché lì c'erano tutti i temi che venivano da Lisbona in avanti
Della società della conoscenza e quindi degli investimenti in formazione e di ricerca
Appunto in sviluppo
Due
Credo che il documento che si dovrà costruire non possa prescindere da una parola d'ordine per quanto ci riguarda che la politica dei redditi non riprendo quando quanto detto dalla relazione e da numerosi interventi che ho ascoltato
Ho ascoltato oggi ma credo che questo diventi veramente un elemento importante tre a all'Inter una politica dei redditi non dimentichiamo mai la politica fiscale io sono assolutamente contrario rispetto all'ipotesi di della del reddito di dicembre grande scaglioni e credo che una delle battaglie che il sindacato debba fare quello di una difesa della progressività tassazione perché questo è l'elemento di equità
Tre
Riprendere un discorso sulla politica contrattuale poco fa stavo leggendo il buon accordo che è stato firmato ieri nel comparto dell'artigianato con la valorizzazione della contrattazione decentrata
Forse non sono sufficientemente studiate una serie di esperienze che già vi sono che aggregano questo mondo del lavoro così parcellizzato in microimprese attraverso il sistema della bilateralità ci sono gli edili di antica memoria ma ci sono anche altri comparti come ad esempio quello del commercio che stanno producendo ottime esperienze
Da questo punto di vista e credo che questo è un lavoro e credo che questa sia o una possibilità di cui uno come lui il
Possiamo possiamo essere diciamo così artefici artefici principali
Credo e concludo che voi dobbiamo tornare in qualche modo alla alla vecchia idea del sindacato dei cittadini
Qui vorrei introdurre un distinguono sto parlando del sindacato dei cittadini inteso come sindacato dei servizi viva dio vorrei considerare acquisita la nostra cultura il fatto che i servizi si debbono sviluppare sto parlando del sindacato dei cittadini come politiche ad andare a praticare in questo modo veste nel momento di in questo momento in cui viene ha fortemente bisogno
La tutela cioè ne sia nel posto di lavoro sia nella nostra qualità di cittadini pensate a cosa è successo per la Parmalat persa da cosa è successo pericoli Sargentini ho pensato che fosse succede per per le assicurazioni io credo che su questo noi dobbiamo rilanciare con forza questo nostro slogan la e e per ed è veramente l'ultima battuta mi è capitato nell'ultimo comitato centrale di Bergamo tutti sulla necessità che le manifestazioni che verranno programmate i vessilli della UIL le bandiere dell'audizione in bell'evidenza
Io su questo punto vorrei tornarci in sede di conferenza d'organizzazione perché una fa una quota parte consistente oramai della nostra credibilità si gioca su cui se noi fossimo nella condizione
Addirittura
Come dire di immaginare
Una presenza veramente massiccia del bandiere della UIL degli uomini e delle donne la nostra organizzazione manifestazioni io credo che il tasso di forza anche nella capacità di contrattare all'interno dei rapporti unitari deposizione dello crescerebbe in misura decisamente decisamente esponenziale ecco finisco qui perché sto sono stato credo grosso modo all'interno dei dieci minuti e vi ringrazio dell'attenzione
Moretti all'orologio un po'lento di mi sono obbligata a chiedervi di rispettare i tempi perché abbiamo moltissimi interventi prenotati e armi abbiamo come sapete degli appuntamenti che non possono aspettare
Do la parola a De Virgilis Stefania RSV dell'Ilva di Taranto
Poi si prepara a ragazzi tornino segretario generale della UILM
No mi permetto di portarvi a conoscenza di un piccolo particolare
L'Ilva di Taranto
è il più grande stabilimento di tutta l'Europa
Non è il più grande che c'è in Italia
Il più grande stabilimento industriale di tutta l'Europa
In questo stabilimento noi abbiamo preso
Negli ultimi lezioni pochi giorni fa il quarantatré per cento dei voti
Grazie sicuramente ci sarà impegnata molto dice fatta di legge del
Avverto tutti
Sana pedata sparsi circa due anni dal tredicesimo congresso nazionale tenutosi atto di
In questo lasso di tempo gli eventi sono stati talmente numerosi che ci fanno apparire tale periodo il lungo di quanto lo sia effettivamente la puntualità della convocazione della nostra competenza è stata la prova tangibile della ricerca di una linea politico-sindacale Sempre più rispondente alle tutele e all'interesse dei lavoratori cittadini
Erano passati pochi mesi dalla chiusura del rinnovo contrattuale di mettermi
Quando abbiamo svolto il nostro congresso
Di conseguenza si era determinato uno stato di difficoltà dei rapporti non solo con l'impresa ma soprattutto concordi Elpidio
La situazione economica risultava fortemente compromessa eh sì altalenante modificata per effetto di una crisi nazionale ebbi internazionale che aveva messo e continua tuttora a mettere a dura prova nostro sistema economico e produttivo
La crisi FIAT scoppiata un anno fa ha visto impegnato soprattutto alla nostra organizzazione confederale e dico teoria
Per ricercare tutte quelle selezioni Pozzi con la consapevolezza che il pavimento avrebbe creato dei danni IVA verso il per l'intero sistema del PAI
Il varo dell'Euro ha creato e sta creando seri problemi alle famiglie e in modo particolare i pensionati lavoratori dipendenti
Il potere d'acquisto si è dimezzato è rinnovi contrattuali non sono stati sufficienti a colmare quarta incomprensibile e differenziale che ci ha avuto perché c'è venuta a creare
Paradossalmente più l'euro si rafforza con le altre monete maggiormente è la perdita del potere d'acquisto delle nostre famiglie
Fermo restando la qualifica e la scienza e il Governo compiuta per l'ingresso della Comunità economica europea
Cioè che è mancato è stata invece il controllo sui prezzi è sulle tariffe determinando di fatto il dimezzamento dei salari e delle pensioni
Un sottrarsi del sistema industriale abituato per decenni a continue svalutazioni e nella vecchia moneta se dimostrato impreparato ad affrontare questa nuova e mutata realtà
E sistema produttivo sta subendo una serie di contraccolpi basta analizzare la situazione Parmalat Cilio e altre società di calcio in cui i cui risvolti non siamo ancora in grado di prevederne
L'accordo separato sul rinnovo contrattuale dei metalmeccanici con la conseguente separazione fra CGIL da un lato e CISL e UIL dall'altro hanno determinato un'ulteriore frattura delle organizzazioni sindacali
La battaglia portata avanti dalla CGIL si è dimostrata un totale fallimento
L'accordo ha realizzato con il governo c'ha permesso concretamente di cancella di cancellare qualsiasi ipotesi di modificare il testo dello Statuto dei lavoratori
La prova tangibile è che nessuno ne parla più
Le lotte programmate dalla sola CGIL erano caratterizzati in modo particolare contro le due organizzazioni sindacali rivendicando Sempre un ruolo egemone
Questo comportamento ha provocato all'interno della confederazione un periodo intenzione molto forti l'essenza del si sono consumate non solo nel gruppo dirigente ma anche sui posti di lavoro
L'epilogo si è verificato quando capirò ma ha deciso di sferrare l'attacco nei confronti di film è lui
L'unica nostra colpa era quella di aver rinnovato l'anno prima il biennio economico garantendo seppur parzialmente il potere d'acquisto e lavoratori e l'anno successivo di aver condotto insieme alla Confederazione una battaglia per il mantenimento è la garanzia dell'articolo diciotto
Successivamente ha presentato una propria piattaforma per il rinnovo normativo del biennio contrattuale l'obiettivo è stata appunto quello di influenzare le controparti in modo particolare il governo è farsi considerare l'unico interlocutore capace di condizionare siamo stati costretti a dotarsi di una nostra piattaforma
Che ci ha permesso di rinnovare insieme alla pinna le norme contrattuali e di assicurare a migliaia di lavoratori il rinnovo del contratto nazionale e il mantenimento della struttura negoziale
I soprani solitari realizzati dalla io sono stati indirizzati in primo luogo nei nostri confronti e successivamente alle controparti
Anche di fronte a una conclusione positiva del contratto
Hanno continuato a provocare
Programmando in concomitanza col quale ha di FIM e UILM l'Assemblea nazionale Vernaccia esecutivo ma Brescia
Ebbene anche in questa iniziativa si è rivelata un vero fallimento basta infatti considerare la scarsa perché qui la parte la scarsa partecipazione per renderci conto che anche questo piano è stato invero Clo
Le attività le ulteriori iniziative di sciopero e il tentativo di rinnovare contratti condizionando alcune antenne nel firmare accordi non hanno sortito agli affetti da loro sperati
Hanno fortemente condizionato alcuni anziani considerando già il precario quadro economico con decine e decine di ore di sonno insomma di danni ne hanno fatti parecchi
A Taranto non sono riusciti a trovare nessun'azienda disponibile a firmare un pre-contratto
E il risultato è sotto gli occhi di tutti
Siamo riusciti a portare un risultato che sicuramente salvaguarda i livelli di contrattazione e garantisce un amento salariale uguale a Pitti rinnova effettuati in questi mesi filmati unitariamente
Questo scenario non ha provocato all'interno delle fabbriche per lo meno quelle pugliese dei contraccolpi
Infatti i lavoratori fornì rinnova delle RSU è petto effettuate in questo lasso di tempo hanno premiato in modo particolare qui è un militante
Perché siamo riusciti a spiegare senza mezzi termini le ragioni che ci hanno portato a compiere queste scelte politico-sindacale
Informando passo dopo passo le nostre ragioni non è mancato in nessun momento l'informazione sullo stato della trattativa
Il successo è stata un monte sia nella grande e nella piccola fabbrica
è stato sconfitto il modello movimentista e politica politicizzato della io ed è stato unito il comportamento equivoco e attendista utilizzato dalla FIM CISL
La situazione occupazionale industriale continua a far registrare forti negatività
La crisi industriale Tamil sta investendo in modo particolare il settore siderurgico
Evidenti sono state le responsabilità del governo cane una volta concluso con insuccesso il proprio il processo di prive per privatizzazione non ha elaborato una politica tesa a salvaguardare la grande risorsa
Che in questo settore rappresenta per l'economia nazionale
In questi giorni per evidenti responsabilità sono scoppiati numerosi focolai in tutt'Italia coinvolgendo aziende come la vita e l'Ilva di Cornigliano intanto sono stati individuati percorsi condivisi sull'AST di Terni circa la presentazione del piano industriale da parte della Thyssenkrupp entro tre mesi
Rimangono inalterate tutte le nostre preoccupazioni sulla produzione del magnetico all'interno nel nostro Paese in tutte queste realtà manca una politica industriale di controllo da parte del governo
La situazione dell'Ilva per dimensioni embargo al sociale appare quella più drammatica è per alcuni versi inconcepibile
I ritardi accumulati dal governo circa la propria l'approvazione delle migliori tecnologie esistenti sa rischiando perfetto per la mancata autorizzazione la costruzione di nuovi impianti di distillazione ecco
Materiale indispensabile per il ciclo siderurgico a ciclo integrale
Ciò sta rendendo sempre più probabile la fermata dello stabilimento
Mettendo in discussione migliaia di posti di lavoro
In un momento in cui la richiesta di acciaio è molto elevata
Infatti tutti i produttori i nostri concorrenti compresa la Cina si sono organizzati ultimamente per far fronte a questo ciclo positivo dei consumi facendo di fatto perdere un'opportunità per il nostro Paese
In una fase molto precaria per la nostra economia
L'incontro del ventisette di febbraio due mila e quattro presso la presidenza della Regione Puglia non ha modificato un minimamente le questioni presenti all'interno del gruppo
La situazione di Cornigliano rimane preoccupante soprattutto per il problema degli esuberi quindi bisogna agire con interventi urgenti e mirati H scoglio dare quanto dichiarato in questi giorni dal patron viva
Una volta superata l'emergenza occorrerà che attivare l'Osservatorio del siderurgico insediatosi da qualche anno presso il ministero delle Attività produttive
Lo scopo dovrà eh dovrà essere quello di aiutare il governo a definire ed applicare tempestivamente è correttamente la politica industriale nel settore dell'acciaio
Bisogna che questo documento assuma realmente e con continuità le funzioni per evitare che il settore siderurgico determinante per lo sviluppo dell'economia italiana sia lasciata stessa
Fatta questa brevissima considerazione di carattere getta generale ritengo
Che la conferenza deve individuare quelle modifiche necessarie che ci consenta di interpretare i suggerimenti che provengono dal mondo che noi rappresentiamo
Ma ciò non basta occorre anche saper interpretare i continui mutamenti di questa società
Infine questa nostra conferenza è coincisa con la scadenza del rinnovo della res
Sul nostro territorio tarantino
La UIL come voi sapete ha continuato a quel livello di crescita di atto ormai da diversi anni in presenza di svariate difficoltà che oggi è tecnicamente esposto all'inizio di questo mio intervento e i risultati sono stati leasing ieri nelle piccole aziende del territorio e all'interno del nella più grande fabbrica del Mezzogiorno la UILM ha collezionato circa cinque mila voti STU dieci e settecento dieci mila settecento votanti
Quindi oltre il quarantaquattro per cento dei consensi
Questo risultato così impegnativo ci carica di forti responsabilità e serve comunque da stimolo per tutti per continuare a fare di più
Non esistono analisi miracolistiche sulla ricerca di un successo la soluzione è quella più semplice affermare i nostri principi pubblicizzati comparsa e determinazione è continuare ad essere presenti fisicamente in ogni posto di lavoro
Io ritengo che la UIL più di ogni altra organizzazione svolgerà questa conferenza no come un un appuntamento celebri celebrativo ma per effettuare tutti quei correttivi necessari per disegnare una confederazione Sempre attuale porta per rispondere alle esigenze dei lavoratori e dei cittadini grazie
Grazie Stefania abbiamo la parola Arrigazzi Tonini Tonino si preparano il vano amici
Lega cittadina segretario generale della UIL
Io cercherò
Di tracciare brevemente
Come ho letto come ho vissuto la la giornata di ieri
Un mondo sindacale divisi in tre parti molto diseguali
Ah cominciando cominciare ad analizzare quella che è stata la posizione di Epifani Epifani fa un'analisi dalla crisi condivisibile
Si è sforzato di riconoscere riformismo che prima crea ricchezza
E poi ripartisce
E alla fine concede va alla ricerca dell'unità
Laddove i lavoratori la chiedono con forza
Un intervento senz'anima o se ce n'era una è un'anima ideologiche ammesso che ci sia stata ma soprattutto all'intervento senza un progetto e senza una prospettiva
Questo è come io ho letto e ho capito l'intervento di Epifani quindi a momenti in cui noi
Ci apprestiamo
A riconsiderare o a ridisegnare
Una nuova prospettiva per il sindacato perché la fase effettivamente cambiato atti troviamo con il più grande sindacato nel nostro Paese privo di prospettive e di idee questo e la situazione della CGIL
Quella di Pezzotta un intervento Progetto
Rivendica con orgoglio le scelte fatte
Anche il confronto con il governo che lui lo considera un governo legittimo apprezza i risultati conseguiti
Soddisfatto del rapporto con lui
Questo non gli consente di criticare aspramente il governo come ieri Luigi affatto e lo fa con anche con forza
Critiche al governo sulle relazioni sindacali ritenuto del tutto insufficienti e intravedendo in questo anche la causa della nascita dei nuovi Dinoi corporativa corporativismo
Ed infine questa è la parte
Più interessante dell'intervento di Pezzotta dico più interessante perché la prospettiva immagino un sindacato unitario
Un sindacato unitario tra diversi
Un sindacato unitario tra diversi senza regole
La politica deve fare questa differenza
Ecco questo è quello che io ieri ho capito da questi due interventi
Sapendo che questo intervento Progetto da parte di Pezzotta e sicuramente interessante ma anche molto pericoloso per quanto ci riguarda
Molto pericoloso perché quando lui osserva e immagina una unità sindacale tra diversi fatta senza regole la cui politica deve coprire sopperito alle differenze dell'assenza o della carenza di regole
Qui si apre un tenue Strømmen più difficile e complicato
Badate
Io lo considero pericoloso ma potrebbe essere anche l'occasione nostra di fare di necessità virtù perché se questa è la prospettiva bisogna sapere in quale
Vespaio non ci andiamo apicale e che cosa bisogna fare per reggere questo confronto tra un sindacato che mo'abbiamo capito che cosa ha in mente quale la CGIL
E un sindacato quello della CISL che ovviamente immagino come dire una unità per in qualche modo oggi forse e più che mai necessaria ma dove
Non è vincolata a nessuna regola nel suo rapporto che costringa le organizzazione o che consenta l'organizzano i sindacali di dire come si governa i rapporti tra di esse e con i lavoratori
Io lo considero molto pericoloso ma nello stesso tempo anche può insomma grande opportunità se noi siamo in grado di reagire e infine come ho letto la relazione di Barbagallo una buona relazione buoni spunti
Buona la parte organizzativa
Faccio un'osservazione a me pare che sia mancata un'analisi netta della situazione più netta giudizi più precisi
Su lo stato dell'arte su quei su questo affare su questa fase nuova che iniziato ormai da un po'di tempo a questa parte
Lui ha detto quello che non dico cioè non erano azioni Orazio non lontano per non corrette probabilmente ci sarà quindi saluto ha detto non dubito però a questo c'è
Questo non lo capite quindi io credo che a questa conferenza resta ancora il compito di colmare quindi un'analisi più precisa degli iscritti più netti più precisi e poi anche a indicare delle prospettive
Io non vado alla ricerca della linea politica
Ma credo che noi ci dobbiamo dire che la fase effettivamente cambiata e sono concordi e concordo con coloro i quali
Hanno detto che da due anni a questa parte lo dicevo la compagnia ritardo poco minuti stavano invito anche altri e passato un tempo di soli due anni
Ma dal punto di vista il politico economiche sindacale davvero pare che sia passata un'eternità e quindi giocoforza noi dobbiamo immaginare e dare una nuova prospettiva al sindacato quindi
A questa conferenza che forse
E nata senza grandi entusiasmi non oggi ma da quando abbiamo incominciato a parlarne via via è cresciuta e oggi ci stiamo interrogando davvero su un cambio di stare che necessariamente ci porterà ad individuare una nota ispettiva per il sindacato e per le politiche che dobbiamo fare
Quindi una opportunità
è una sfida che ci viene lanciata attenzione perché io apprezzato io dico anche bello l'intervento di Pessotto ma dentro c'è una sfida e quindi un sindacato unitario senza regole
Chiaramente è una sfida e quindi come dire o ci siamo
Ho altrimenti chi non c'è e destinata a perire da questo punto di vista
Io credo che noi davvero ad una grande opportunità di fare un altro passo passi in una direzione calmo e difficile tornò in complicata che non può esserci sempre la solita della ed elaborazione delle idee
Questo non ce lo toglie nessuno le buone proposte non ce lo toglie nessuno dobbiamo rafforzare la nostra capacità di portarle nelle fabbriche nei luoghi di lavoro e nel Paese queste il salto io ho fatto una battuta a poco ruoli incontrato prima qui che in si cominciasse la seconda fase della giornata
Ho detto nel tuo intervento ho ho notato una contraddizione
Hai parlato di un cambio profondo della fase da due anni a questa parte ma ripropone un vecchio schema ecco io questo di colui una battuta una contraddizione la coppa credo che noi dobbiamo fare un salto di qualità in questa direzione
E come la vedo io come immagino che cosa che è successa una prima questione
Noi non siamo né più ricche né più cuori rispetto all'anno scorso il punto vero è che c'è stato uno spostamento di reddito uno spostamento di ricchezza è meglio dire
Dall'industria e servizi dal lavoro dipendente verso altre parti queste il vero problema veste la nostra povertà
Perché il Paese naviga da tre anni e lo diceva con grande efficacia ieri Epifani da questo punto di vista poi non offerto nessuno soluzione e questo è il limite del suo intervento
Però quindi non siamo né più ricche né più poveri pareggia uno spostamento da alcune casse quindi dal lavoro dipendente o verso altre parti e da questo punto di vista il mondo del lavoro sicuramente diventato Pippo
Questo è il vero problema politico ed economico che noi abbiamo
Che fare allora le colpe le colpe sono delle del governo
Cioè il governo non ha saputo mantenere in questi due anni un equilibrio un equilibro capace di anche attraversare una fase difficile complicata di mantenere la ricchezza equamente distribuita è di fare in modo che se c'è da pagare una paglia difficoltà tutti pagano equamente questo non è successo questa è la più grande responsabilità che se il governo
E non la dobbiamo ricercare che siamo più poveri di primi che non è vero
è una facile critica ma è anche sbagliata ma dobbiamo cercare laddove vera cioè nello spostamento di ricchezza che c'è stato da una parte verso un'altra parte dalla società che ha indebolito il lavoro dipendente e questo è il vero problema
Il secondo problema è la carenza di relazione sindacale
Cioè il fatto
Concorda con Pessotto su questo ma con chi l'ha detto anche la lista lo diceva che le relazione sindacali nel nostro Paese in un momento così difficoltà siano state debole
Evidentemente ha consentito la crescita di nuovi corpo lotta di corporativismi di spostamento di di di di ricchezza da una parte all'altra della società e ha creato gravi condizioni per la parte più debole ossia dei lavoratori
E allora che fa io credo che dobbiamo avere la capacità di riprendere il confronto con il governo un confronto per lo sviluppo
Il primo problema sarebbe quello di un confronto sulle politiche industriali e io penso alla ricomposizione del ciclo
A forza Bitter zanzare di dare Robin appalto non se ne può più
Ieri è una settimana che la FIAT ha bloccato e poco alla volta avviene in tutte le realtà perché ha decentrato tutto alla fine quindi questa forza che pareva una forza diventato novero debole
La seconda questione che a forza di arrivo dice di per finalizzare di mandare lavorazioni in appalto non c'è dubbio che noi non siamo più stati capaci dichiarare
Technology avanza il secondo punto è quello della scuola formazione e alta tecnologia
Perché ero lì con tutti ma bisogna cercare di praticarlo abitava a diventare un punto di forza del Paese
E sfruttare la ricchezza del Sud giorno e abbiamo una grande ricchezza sud che non riusciamo a sfruttare siamo stati capaci di lasciare andare tutte le nostre comparti delle nostra dente verso l'esterno siamo stati capaci nel nostro Paese
E di portarli in questa grande in questa grande realtà
Il terzo punto è la riforma del sistema contrattuale perché se noi diciamo che si è spostata la ricchezza e oggi non abbiamo proposte per poterla recuperare non c'è dubito non c'è dubbio che c'è un limite il limite sta ormai nelle regole
Badate
Noi ce la possiamo raccontare parlare di concertazione parlare di politica dei redditi ma se non siamo capaci di cambiare la riforma del sistema non c'è concertazione che tenga non c'è politica dei redditi che tenga saremo noi i primi a fare faticare rendetevene conto che così e quindi poi possiamo anche dire che non sarà la strada giusta possiamo dire tutto quello che volete ma a fronte di una situazione di questo genere a noi non resta che cercare di recuperare se la parte di salario che abbiamo perso o di ricchezza che si è spostato in questi anni da alcune parti della società verso altre quindi senza una riforma del sistema contrattuale badate che non sta neanche in piedi parlare di concertazione e parlare di di politica dei redditi bisogna saperlo che è un tutt'uno
Altrimenti non regge altrimenti non sta in piedi basta che vi dica non rinnoveremo il prossimo contratto perché tra quattro mesi noi cominceremo a parlare del contratto
Non rinnoveremo con l'inflazione programmata
Assolutamente no non sarà così diremo che ci inflazione programmata poiché c'era un'altra parte poi c'è un'altra parte ancora e se non faremo così non riusciremo neanche a parlare con la gente ecco dunque che diventa come dire il terzo punto fondamentale
Ed infine il problema dallo Stato dello stato sociale non parlo di pensione ho finito davvero non parlo l'intenzione dico però che attenzione che noi stiamo discutendo di un problema delicatissimo stamattina Miniati di nuovo ha rifatto una critica sulla pensione a un milione
Io lo dico gli avevo detto una volta che sbagliava affrontare questo problema glielo ridico oggi ma non c'è dubbio che alla fine avrebbe ragione se noi non siamo K ti difendere il potere d'acquisto delle pensioni perché a Brera noi ci dovremmo porre questo problema anche le pensioni dignitose diventeranno delle pensione che non sono capaci
Ivi pendere di difendere
Il benessere che abbiamo che abbiamo realizzato e quindi uno stato sociale in senso lato
Dopo il problema dello Statuto dei lavori dello tutele
Deve diventare quell'altro passo che ci consenta di dire superiamo lo stato di precarietà che oggi attraverso prima lo ha la proposta il pacchetto Treu e poi la legge tenta in effetti abbiamo creato uno stato di vera precarietà
Che solo attraverso il compimento di questa riforma stati
Mo'saremo in grado di di superare infine la questione delle dei contenuti e delle regole nessun problema andare come dirà ad un anno di Tatò diverso però bisogna saperlo senza regole complicato
Senza riuscire a stabilire il perché la rifacciamo
Il perché io facciamo e continua facciamo senza stabilire regole contenuti diventò un problema difficile
Io non avrei problemi e non avrei nessuna difficoltà bisogna allora in questa conferenza sappia far fare quell'altro salto peraltro passi in avanti che noi dobbiamo fare ossia avere la proposta ma avere anche le bandiere in piazza capace di portarlo avanti questo è il problema che noi abbiamo se riusciamo a fare anche questo passa a questo punto anche la unità tra diverse non ci farà paura grazie
Grazie ragazzi e la parola Nirvana Nisi con la preghiera di restare nei tempi e si prepara Ballistreri Maurizio segretario della UIL di Messina
Sicuramente restano nei tempi di dieci minuti
La Conferenza di organizzazione sicuramente un momento molto importante per tutti noi
E ci porta a riflettere non solamente su quello che abbiamo fatto ma soprattutto su quello che dovremmo fare per migliorare e raggiungere gli obiettivi che ci siamo dati
Per poter crescere e rispondere così alle esigenze non solo dei nostri scritti ma di tutta la società
Una società di donne e uomini di lavoratori lavoratrici disoccupati e disoccupato i giovani e anziani
Compito non facile in un mondo che cambia in maniera così veloce che ci costringe ad affrontare sempre nuove problematiche che spesso si aggiungono alle vecchie alle quali ancora non siamo riusciti a dare risposte
I tempi sono difficili l'abbiamo sentito dire da tutti diranno i relatori
L'economia non decolla
I giovani non trovano lavoro o se lo trovano un lavoro precario che non dà garanzie né certezze per un futuro sereno
Lo stato sociale viene continuamente attaccato con norme che rendono debole sempre più deboli e deboli
Non c'è un'equa spartizione della ricchezza il ceto medio si impoverisce il povero diventa più povero mentre ricco diventa più ricco in questo tipo di società sicuramente la condizione femminile non è non può essere in grado di trovare la giusta soluzione alle problematiche ed che da troppo tempo debba affrontare
Io da qui dei dati del mondo del lavoro della condizione femminile per capire come fenomeno ma questi dati non sei mi sia con te
INA su un milione di nuovi occupati circa settecentosettanta sono state donne
Le donne sono diventate quindi il trentasette per cento della forza lavoro sono sette milioni e settecento mila
Nel due mila sessanta se continueremo con questo trend di crescita avendo il sorpasso delle donne sugli uomini
Vediamo però come si collocano le donne
Nelle varie posizioni lavorative
Nelle posizioni medio-basse nelle aree del marketing e delle comunicazioni e delle risorse umane rispettivamente si collocano dal cinquanta all'ottanta per cento
Nell'area tecnologica invece la presenza femminile cala al venti per cento
Nelle condizioni ammette le condizioni femminili le imposizioni femminili crollano
Mentre per l'area tecnologica si rimane il venti per cento nell'aria del marketing e delle comunicazioni
E delle risorse umane scendono da al venti rispettivamente al venti al trenta per cento
Questo crollo non si può certamente imputare ad una carenza di vocazione da parte delle donne
Forse potrebbe essere imputato alla difficoltà concreta di dover conciliare la carriera con la famiglia
Il mondo del lavoro seconda mi è pronto
E marcia verso una reale parità uomo donna mentre non sono altrettanto pronte le strutture di sostegno alla famiglia né tanto meno la famiglia stessa dove la suddivisione dei ruoli e ancora ben presenti lettura a scomparire
Questo stato di cose costringe la donna ad impegni familiari che non le consentono di assumere altrettanti impegni di lavoro né tanto meno nel sindacato
Per le donne sembra più facile cambiare il mondo del lavoro che i propri mariti e compagni
Nella pubblica amministrazione sia raggiunta del la pari opportunità
Un cinquanta per cento della forza lavoro e femminile
Ma questo cinquanta per cento si assottiglia a mano a mano che si sale verso le posizioni apicali le donne dirigenti sono il ventitré per cento che scende al quindici se si considerano i dirigenti generali
Un segnale positivo però ce l'abbiamo
Negli ultimi dieci anni le donne dirigenti generali sono passate dal sei al diciotto per cento
La pubblica amministrazione a parco quindi notevoli passi avanti il sistema però va reso più flessibile per andare incontro alle esigenze delle donne che nella loro vita di lavoratrici e di madri hanno esigenze diverse che scarsamente si conciliano con le vecchie rigidità della burocrazia
E l'importo delle donne al part-time è diventato uno strumento anziché di vantaggio di dequalificazione
Il telelavoro che doveva essere un mezzo per aiutarle è diventato un mezzo per isolarmi elencarne all'interno della famiglia
Queste problematiche sono state affrontate nella relazione del nostro segretario organizzativo
E questo mi convince che la UIL che ha saputo dimostrare una
Grande sensibilità verso le donne seguite eran svolgerà un processo di valorizzazione accrescendo all'interno delle strutture gli spazi di presenza qualitativa e quantitativa delle donne
Mi auguro quindi per la presenza simbolica delle amiche e compagni alla presidenza di questa conferenza diventi un domani una presenza reale concreta grazie
Mi hanno comunicato che Ballistreri Maurizio che avrebbe dovuto adesso è in arrivo
Perciò sarebbe il turno di Prestine o Carmelo che cinque minuti fare in sala
E c'è infatti prego Carmelo dopo prescrive o che almeno si prepara Carlo Fiordaliso
Sempre i soliti dieci minuti e perché adesso comincia a diventare cattiva
Quindi cercherò di essere mettendo
Certo il tema centrale della conferenza e anche del dibattito un po'scritto lì il futuro del lavoro
Rende come dire inevitabile alcune riflessioni sui nuovi lavori
Oggi l'occupazione che cresce quella che si crea è fatta di nuovi lavori
E nonostante l'azione di tutti quanti noi a cominciare dal CTO che sulla diciamo azione per la stabilizzazione dei rapporti di lavoro ha fatto anche una propria specificazione così come sono le categorie
Le stabilizzazioni dei rapporti di lavoro riguardano soltanto un quarto dei lavoratori che sono interessati dai cosiddetti contratti di lavoro atipici
E voglio parlare di questi lavoratori cercando anche un po'di esemplificare ieri Carmelo nella relazione parlava un po'così degli extracomunitari
Facendo riferimento a quello che una loro caratterizzazione che li fa nel mondo del lavoro un po'nomadi sono lavoratori come diceva ieri Carmelo che passano da settori Diversi con contratti quindi di lavoro diverso
E questa
Particolarità questo come un po'come i nomadi i lavoratori con contratti di lavoro atipici quando entrò all'interno di una realtà lavorativa non hanno altro interesse che quello particolare legato al momento della loro permanenza
Sanno di dover andare via e loro interesse non è altro che quello di avere alcune quindi assicurazioni e condizioni soltanto in quella frangente
Ed è proprio su questo gioco sulla scarsa propensione dei nuovi lavoratori così chiamati i nomadi
Questa scarsa propensione ad identificarsi all'interno di una collettività di lavoratori che secondo me merita in qualche modo qualche riflessione in più anche al nostro al nostro interno
In realtà il successo della strategia del lavoro cosiddetto a tempo indeterminato del lavoro comunque stabile si è fondata se tradotta diciamo nella pretesa nell'avanzamento del sistema normativo che ha creato come tutti quanti sappiamo una serie comunque dite di tutela tutti ricordano lo statuto quindi dei lavoratori che ne è in qualche modo la Carta fondamentale quindi per il lavoro stabile e la legge lo strumento per il quale i lavoratori al attuali lavoratori affidata sempre la propria sicurezza non è così per i nuovi lavoratori per i prestatori di questi lavori comunque atipico non hanno leggi che in realtà a tutela dei loro interessi
E ne discende quindi che i lavoratori nuovi lavoratori questi con questi particolari contratto trovano come dire un unico punto di riferimento per l'affermazione delle proprie tutele che è quello di ricorrere a forme quindi di contrattazione che gestiscono autonomamente anche il livello comunque individuale
Creando cosiddette forme di autotutela
Che chiaramente adatto alle proprie specifiche esigenze in condizioni comunque particolari
E questo quindi capita proprio per questo motivo perché c'è una frammentazione quindi all'interno del lavoro i nome di Pagano questo scotto di non avere comunque applicate attraverso una legge un quadro quindi di tutele e non soltanto quindi chiaramente le fasce deboli di questa popolazione nomade ma anche quelli che rallenta e che sono comunque più forte perché all'interno di questo mondo nuovo di nuovi comunque lavoro non ci stanno soltanto soggetti comunque deboli ci sono anche soggetti molto forti che anche proprio sulla loro qualificazione fanno la proprio forza
Contrattuale con una controparte
In Comune comunque deboli o forti che siano questi lavoratori hanno il fatto di stare comunque sul mercato e di competere sul principio dalla cosiddetta ricompensa immediata
è un mondo sicuramente molto complesso questo e ogni giorno che passa
Si uniscono all'interno di questi moltissimi nuovi lavoratori che provengono anche dal mondo del lavoro quindi dipendente
Altri vengono sicuramente in gran parte dal mondo del lavoro del non lavoro dalla scuola dell'università e dalla disoccupazione in Italia così come in Europa siamo stati abituati a misurare la forza dei lavoratori sulla loro sulla base della loro capacità di rivendicazione
Di rivendicazione collettivo ovviamente
Per i nomadi per i nuovi quindi lavoratori questi ne hanno veramente pochissimo e quindi ci appaiono come dire
Molto molto deboli basta pensare soltanto allo Stato sociale
Se le traiettorie di lavoro i percorsi diventano sempre più individuali e inevitabile pensare ad uno Stato sociale che sia più attento ai bisogni dei singoli comunque individui
Uno stato sociale che sia in grado di aiutare il singolo ad uscire dallo stato di bisogno sulla base della particolare condizioni quindi individuale e sulla base delle proprie singole quindi capacità
Ecco il compito del Coordinamento per l'approvazione del Cipi Gardel ci piove è stato proprio quello ed è quello di mantenere un quadro unificante in una frammentazione sociale che sta minando fortemente la collettiva rivendicazione gli interessi a favore invece di una individualismo contrattuale che isola che frammenta e che e che separa il mondo quindi del lavoro anche qui questo spazio comunque negoziale Carmelo ieri parlava comunque di intercategoriali ITA e sicuramente molto nuovo e lo sforzo per tutti quanti noi è quello di individuare
Quale siano i gradi di autonomia agli sprazzi comunque da riconoscere
Il cipiglio e per quello che ha realizzato come contrattazione si muove spazi comunque delimitati inevitabilmente sia per la politica confederale
Che dal quadro contrattuale nazionale quindi di categoria e solo allorquando questi spazi vengono comunque rese identificati dall'azione sia della Confederazione sia delle categorie
Che il cipiglio agisce interviene sia in termini di assistenza quindi contrattuale sia in termini comunque di rappresentanza
Ciò che certamente e sicuramente necessario per tutti quanti noi identificare i connotati quindi di questo spazio che proprio per come dice la parola Inter categoriale trasversale obblighi come vogliamo chiamarlo e sicuramente nuovo
Lo dico solo in altre occasioni abbiamo sempre ragionato abbia imparato a scuola abbia imparato dello stabile esperienza quindi sindacali
Che l'organizzazione sindacale fatta di strutture verticali di strutture comunque orizzontali
Ecco forse il nostro impegno la nostra sfida è quello di capire quali connotati dare a queste strutture oblique come vogliamo chiamarli trasversale
Intermedie intercategoriali che sono come dire la sfida che noi tutti troviamo quindi davanti anche all'interno dello studio iniziazione
Di certo c'è che questo
Nuovi lavori evidenzia in un mondo di bisogni sicuramente quindi ruolo
E di certo chiaramente sono connessi come tutti sappiamo l'organizzazione del lavoro che fatta anche da nuove e grandi quindi tecnologia allora dico che tutti vogliono sicuramente tutti vogliamo vivere
L'opportunità il benessere che la scienza delle nuove tecnologie ci offrono
Però credo che nessuno di noi
Sia disposto a vivere in una società che è basata invece sull'interesse privato in cui è rara la cooperazione e dove regna la separazione e l'individualismo poi con le parole che stanno qui un po'sul manifesto la nostra competenza
Possono essere tutte quante sintetizzate anche in un concetto che quella per
La modernizzazione
Io credo che sia poi tutti quanti evidenti che di fronte al cambiamento di fronte alla modernizzazione ci sia un po'per tutti quanti noi ed è evidente anche all'interno della politica nazionale una voglia di rimanere ancorati alla tradizione
Sembra come dire un po'un'isola quindi conosciuta alla quale comunque ancorarsi io dico che la modernizzazione è un po'incompatibile con l'attaccamento alla tradizione dobbiamo invece abbracciare la modernità creando modi podio tipicamente moderni di generare cooperazione e collaborazione e sicuramente quindi fiducia
Dobbiamo come dire liberarci da questa convinzione che ogni giorno ci tiene viene comunque limitata anche dai mezzi quindi di comunicazione
Per la quale modernizzazione significa inevitabilmente privatizzazione individualizzazione e mercato io credo che potrebbe invece significare questa modernizzazione
La capacità di creare modi tipicamente moderni di generare fiducia cooperazione e collaborazione a cominciare dal mondo del lavoro e a cominciare dalla UIL grazie
Grazie Carmelo la parola a Carlo Fiordaliso si prepara Giorgio Rossetto nel frattempo vi comunico che è stato trovato un paio di occhiali se qualcuno li ha persi sono qua
Cercherò anch'io di stare nei dieci minuti canonici
Il centro subito che ho apprezzato molto la relazione introduttiva che a nome della segreteria CIA rappresentato Carmelo Barbagallo
Io non ho ancora letto una relazione completa però
Per le cose che ci sono state dette mi pare che sia stato individuato
Il percorso che siamo chiamati a sviluppare come Wind cogliendo l'occasione di questo appuntamento
Io in questa ottica vorrei fare alcune riflessioni
Penso che l'occasione della conferenza sì è un'occasione straordinaria per dare l'archivio l'inizio ad una fase di dibattito di approfondimento
All'interno nella nostra organizzazione su molti problemi
E che credo che un errore che noi dobbiamo evitare di compiere è quello di essere general generici su una serie di questioni e io le voglio dal mio punto di vista e non c'era alcuna
Si è parlato giustamente
Dell'esigenza
Di recuperare sul piano salariale
Si è si è perso dal potere d'acquisto dei nostri salari e delle pensioni
Quando facciamo questa forma affermazione diciamo una grande verità
Però dobbiamo stare attenti
La prima attenzione che
Da dieci anni e più rinnoviamo i nostri contratti
Utilizzando delle percentuali di incremento
Si lavora sul tasso programmato sul caso regale tutte percentuali le percentuali storicamente finiscono per allargare la forbice retributiva
Fra la maggioranza dei lavoratori e le dirigenze
Allora quando parliamo di recupero salariale
Dovremmo anche dirci che non possiamo più
Lavorare comune percentuali ma dobbiamo cominciare a lavorare
Per valorizzare le professionalità reali che ci sono nei posti di lavoro restringendo non appiattendo come negli anni settanta
Ma restringendo una forbice retributiva che sta diventando mortificante per milioni di lavoratori
La seconda
Osservazioni
Riguarda il pubblico impiego anche qui
C'era stato chiesto di accettare la privatizzazione del rapporto di lavoro e l'abbiamo fatto
Ci è stato chiesto di negoziare i nostri contratti presso un'agenzia tecnica terza
Estranea alle sedi politiche
E l'abbiamo accettato il fatto
Adesso ci troviamo di fronte ad una situazione che dobbiamo governare
Perché da una parte questa frenesia di questo regionalismo federalismo straccione
Spinge le regioni
A
Diventare il loro per prime
Titolari
Del livello di contrattazione
Tentando con questo strumento attraverso il falso federalismo di sferrare un attacco mortale
Ai contratti collettivi nazionali di lavoro
Lo spesso attacco che viene fatto dalle regioni
Trova ecco nelle sedi parlamentari
Tanto è che tutti adesso stanno attaccando l'Aran
Per smantellare il
Con il risultato che tutto il pubblico impiego non avrebbe più una sete certa negoziale
Io non difendo la mia controparte però per lo meno show di avere una controparte
Sono dove andare rinnovare i contratti
Questa organizzazione dovrebbe a mio avviso valutare questa situazione prendere un'iniziativa forte
A difesa
Della sede negoziale dei milioni di lavoratori del pubblico impiego
Ma era considerazione
è una logica conseguenza
è che questa organizzazione
Anche la CISL e CGIL
E quant'altri
Nel mese di novembre prossimo si giocherà una grande partita
Che le elezioni delle RSU
E siccome si confronteranno in questa competizione elettorale
Lettere più grosse aree produttive del Paese rappresentate dalle federazioni del pubblico impiego
Tale risultato di quella consultazione
Saranno pensate lettere organizzazione sindacale
Allora è chiaro ed evidente
Che è una scommessa che noi capiamo e vogliamo vincere
Vogliamo dimostrare
Che questo sindacato
Laico socialista
E riformista è il sindacato di riferimento della stragrande maggioranza dei lavoratori e tutta l'organizzazione no solo le categorie del pubblico impiego
Deve sentirsi impegnata
Melina
Impresa di realizzare questo obiettivo
Bateau dolcemente
Ieri abbiamo sentito anche interventi di
Importantissimi
Dirigenti sindacali
Che ci hanno
Ancora una volta ha ricordato l'importanza dell'unità
Io credo che nessun sindacalista
Serio no no no sia unitario non esiste in natura
Però se mi è consentita
Un se mi è consentito un passaggio
Qualità che io c'ho comincio a essere un po'scettico è un pool Cazzato di i questa foglia di fico che ogni tanto ci viene fatta balenare stravagante antico cioè io decido
Si è poi tutti i calcoli o commesse l'unitario se non sei d'accordo con me sei antiunitaria è un bel ragionamento
Io comitale abolito ricercare no soltanto e che esclusivamente nelle piazze
Ma l'unica all'Apollo ritrovare attorno ai tavolini dove si fanno le scelte dove si stabiliscono gli obiettivi dove si definiscono le scalate ci e poi assieme
Ragioniamo discutiamo e decidiamo il percorso migliore per la realizzazione di questi obiettivi questo è unica
No quella che ringrazio
Per cui la CGIL dichiara per il giorno tredici lo sciopero e poi con una faccia di Tolla viene qui edilizie dobbiamo essere unitari
Ho
Beh o ci hanno preso per una banda di pellegrini
Per il rispetto che ho nei miei confronti i vostri mi limito a dire Pellegrini oppure siamo andati di testa allora io non posso decidere
Qual è la strategia che deve portare avanti la mia organizzazione
E però amici e compagni io ve lo dico adesso così non ci sono poi i processi alle intenzioni dopo
Se la CGIL del Lazio
Il giorno tredici fanno sciopero per conto suo
Per quanto mi riguarda voi avete l'armata il commissariamento e quindi
Per quanto mi riguarda io non parteciperò con la mia federazione a nessuna iniziativa nazionale Carta
Attaccano uno più se non per anche di fare sempre il buonista
Allora
Io faccio la mia proposta
Per quanto riguarda la mia affiliazione io proporrò questa cosa ai miei organismi subito dopo i prezzi
Dieci per ore
Anche qui
Facciamo questa grande iniziativa gioco
Mi
Senti produce gli umori degli ultimi siciliani che sta in Sicilia perché sono venuti tutti in Piemonte che il campione nella
Se l'ultimo dei Mohicani in piedi Sicilia in Sicilia
Però a parte le battute
Io il dieci voglio sapere
Per cosa siamo chiamati a decidere
Perché essere soltanto per
Decidere che non siamo d'accordo su questo governo Gallo ricitiamo adesso conosciamo racconta
E allora
Non siamo d'accordo
Però c'è
E che ci che
Ieri che hanno fatto l'elenco di tutte le disgrazie
Dopodiché l'assoluzione lotta
Secondo me quelli sono pure contenti gli facciamo risparmiare gli stipendi del pubblico impiego e qualcos'altro
Non vado oltre perché il tempo se n'è andato però due anch'io chiedo la proroga perché vado piano
Senza corde vocali difficile se poi primo anche accelerare perfino
Proprio
L'altra decisione che dobbiamo
Ti sei distratta ho chiesto la proroga
Ritorno double-face parlato col capo capito
Due minuti grazie
Chiedo
Per esempio cresciuto tutta la questione dei nuovi lavori
La confederazione come non ci ha detto altri compagni prima di me
Decida
Per chi deve rappresentare
Perché noi stiamo assumendo ci una grave responsabilità morale politica e sindacale nei confronti di giovani
Sono chiamati a lavorare
In settori dove non c'è flessibilità sì e precarietà
Come tutto il processo delle caratterizzazioni per esempio nel pubblico impiego è un processo che ha avuto come unico obiettivo quello di pagare meno recenti che faceva gli stessi lavori che facevamo prima a stipendi più alti
Sono ricattati sul piano occupazionale hanno meno salari non sono titolari di diritti
Le conquiste che la mia generazione
Ha fatto negli anni sessanta e settanta
Corrono il rischio quelle conquiste
Di morire con la stessa generazione che le ha conquistate perché non riusciamo a trasferire le ai Giovanni allora e su questi terreni no che dobbiamo investire tutta la nostra forza d'iniziativa e di solidarietà
Partendo dei giovani e finendo agli anziani
Io ho condiviso molto l'intervento riservano stamani
Al punto che ripropongo
La tassa di scopo varate da un sindacalista il massimo proporre le tasse
Però vedete
Una tassa di scopo
Costituire un fondo di solidarietà nazionale
Che ci consenta
Dica garantire l'assistenza agli anziani non autosufficienti io dico che come sindacato dobbiamo proporla
Dopo l'urto
Concludo rimandando la prossima conferenza le cose
Ieri il capo dello Stato ha mandato
Un preciso segnale sull'unità del Paese sia il federalismo ma quali a mettere in discussione l'unità nazionale e né io credo l'avrei Krizia ha pensato male
Credo se ne avete fatto io lo ripeto sono penso che sarebbe un atto dovuto
Il Presidente della Repubblica
Un messaggio di adesioni a questo suo richiamo perché questa organizzazione è un'organizzazione nazionale è un'organizzazione che ama il proprio paese
Sì la coesione sociale le garanzie dai più ai più deboli non sono garantite sia ogni regione come prevede la modifica all'articolo centodiciassette della Costituzione
Passa alle Regioni la competenza esclusiva sulla scuola sulla sanità questo vuol dire fare il Paese
Tutti i miserabili ma dei più ricchi e dei più poveri questo non è accettabile e su questo terreno questa organizzazione deve prendere posizione e su questo si Annibale anche allo sciopero generale
Grazie Carlo la parola a Ballistreri Maurizio e si prepara a Giorgio Rossetto
Giallo Carlo
Ah scusa no no scusa Maurizio la parola a Giorgio Rossetto
Poi si prepara Maurizio Maristella Chessari orsono hai ragione o Harvard papà no terra
Allora dato che io non avrò diritto a una proroga no perché credo che sia cercherò di correre il più che posso
Allora io condivido l'introduzione che portata politica e organizzativa di Barbagallo
E ovviamente cerco di selezionare di stimoli messaggi tutto quello che lui ha trasmesso e scegliere le priorità
Io solitamente almeno nella nostro piccolo cerco di fare in modo che le cose che vengono trasmesse discusse in una conferenza o in un direttivo in qualunque momento
Di confronto con la gente siano poi utili per i giorni dopo perché questo è uno dei problemi secondo me principali che abbiamo quindi lo scopo anche del mio intervento e fare in modo che le cose che abbiamo raccolto in Piemonte in questo caso facendo direi mi pare trentadue
Riunioni Assemblea nelle camere sindacali categorie e poi nella conferenza regionale
Abbiano quel risvolto quello sviluppo positivo che debbono avere in ragione di una conferenza metà di mandato che si avvicina al congresso ma io credo debba preparare nei contenuti e nel metodo quello che noi faremo ora dico subito che per me è addirittura al di là delle ambiguità e di tutto quello che non voglio raccontare
E che condivido relativamente alle posizioni delle altre organizzazioni a partire da alcune di categoria dalla CGIL credo che la qualità e senza dubbio il recupero dell'unità d'azione parlare di unità oramai credo che
Sconveniente nella misura in cui intendiamo L'Unità come davvero l'unità tra uguali
L'unità d'azione non mette in discussione tutto questo noi abbiamo bisogno dell'unità d'azione l'abbiamo visto l'abbiamo verificato altrimenti non saremmo qui a discutere oggi di una piattaforma quindi una cosa sono le speranze tra virgolette
E anche io credo la voglia di rivalersi su un periodo amaro che abbiamo dovuto vivere e gestire nei luoghi di lavoro e sui territori altro
Modulare gli obiettivi che noi abbiamo alti se parliamo di una piattaforma poi ci tornerò meglio se posso
Con l'unità d'azione vale a dire lo traduco liberamente
Se non riusciamo a costruire l'unità d'azione gli obiettivi di oggi non possono che essere obiettivi di profilo più basso questo lo dobbiamo sapere da soli non faremmo cambiare la politica economica
Sindacale i rapporti sindacali e le relazioni e la politica industriale né di questo governo e neppure di un altro
Quindi io credo che il tema dell'unità d'azione sia indispensabile per costruire una piattaforma
Allora ci viene detto che la piattaforma T sarà nei prossimi giorni io anch'io sono un po'smaliziato ero sulle spalle ventisei anni circa di attività sindacale
Io credo che dobbiamo valutare attentamente e che cosa significa oggi costruire con Cgil Cisl una piattaforma unitaria
Non è solo una questione di contenuti
Nei contenuti diceva Luigi a Torino nella nostra conferenza ci sarà praticamente tutto tra virgolette
Sarà centrale il lavoro lo sviluppo lo stato sociale la difesa della del reddito reale
Io credo proprio dopo l'intervento di Pezzotta e di Epifani che a mio parere qui qualcosa sono venuti avviare cioè che non credo che sia difficile interpretare i messaggi che erano presenti nel loro intervento
Pezzotta ha parlato di più di Maddie in merito Epifani secondo me di metodo quindi noi dobbiamo attenta a mente
Ho per approvare o per bocciare e piattaforma quindi contenuti e metodo riflettere attentamente io non sono per costruire poi dico la mia una piattaforma che poi sparisca nei cassetti dei ministeri del governo delle istituzioni in poche settimane se non in pochi giorni
Se andiamo a costruire una piattaforma occorre che sui contenuti e sul metodo sui tavoli su come esercitare una mediazione
Su come mi viene in mente la piattaforma Dini la riforma Dini
E la piattaforma nostra sullo stato sulla previdenza e sulle pensioni ha avuto tutto uno sviluppo ebbe uno sviluppo che portò poi a tagliare a fare dei sacrifici che pesano ancora oggi sostanzialmente ma a seguire un percorso condiviso dalla Zem per
Quindi io se posso dare un consiglio dalla campagna a nord alla periferia
Della dell'estremo Nord a mettiamola così
Direi che occorre che CGIL CISL e UIL su tutte e due gli aspetti concordino in modo trasparente in modo che a livello periferico nelle categoria nei territori non ci si trovi poi di fronte a un terremoto al momento in cui come io prevedo perché su questo non sono ottimista
No non sono ottimista ci sia qualche divaricazione che diventi poi insanabili visionabile e si ripete al percorso gli abbiamo già fatto
Sul federalismo convengo ampiamente con Fiordaliso varie è uno dei motivi conduttori delle nostre battaglie in Piemonte allora è chiaro che oramai disavanzo nazionale
No che è diminuito
Chiaramente è va di pari passo un aumento del disavanzo degli enti locali
Allora noi a Torino abbiamo ritenuto che sia la Regione sia la Provincia sia al Comune non abbiano titolo nonostante il mancato
La mancata trasmissione di risorse per continuano ad aumentare balzelli di ogni genere
Quindi in Piemonte ripeto molto modestamente i nostri interlocutori controparti chiamateli come volete sanno che sul prezzo e tariffe per quanto li riguarda e oggi mi pare che la Repubblica riporti anche il cattivo esempio dato dalle istituzioni e dal governo per cui tariffe pubbliche sono aumentata di tre quattro volte rispetto all'inflazione
Quindi in quella direzione io credo che la vertenza o la piattaforma debba essere complementare una battaglia che deve continuare quanti minuti ho ancora sulle tariffe sui prezzi io devo fare un appunto che ho già fatto nella commi nella mia con una nostra conferenza
è passato inosservato in questi giorni la modifica è passata inosservata la modifica del paniere cioè la cosa che io considero un po'estemporanea immaginare un obiettivo forte su cui dobbiamo spendere grandi energie la difesa del salario reale poi dimenticarci che in questi giorni è stato modificato il paniere sono stati cambiati dei generi di prima necessità dei beni di consumo la proporzione
è penalizzante rispetto ai redditi più bassi e ai pensionati
E mi pare evidente perché ci sia stata anche un po'di disattenzione no io spero in buona fede ma credo di sì
Perché è chiaro che la modifica del paniere e misurare più nettamente e credibilmente l'aumento del costo della vita vuol dire stabilire parametri automatici di rinnovo dei contratti che non sono quelle miserabili li abbiamo utilizzato negli ultimi rinnovi contrattuali questi era ragione per cui anche da parte nostra io credo ci vorrebbe maggiore attenzione rispetta le occasioni e i treni che passano e che noi non siamo in grado di prendere altrettanto importante cari compagni alla contrattazione di secondo livello io sono tra quanti sostengono che è inutile nei seminari o altrove sostenere pesi virtuali per cui non cederemo mai sul secondo livello perché questo non accada bisogna praticare il secondo livello
Per praticare il secondo livello nei territori senza insegnare nulla a nessuno però io credo che sia consentito fare una riflessione politica
Dobbiamo riuscire unitariamente a costruire alla contrattazione se non è così nostri sarà contrattazione il secondo livello
A chi che a cavallo addirittura di un prossimo rinnovo contrattuale sparirà come per intanto purtroppo e noi non riusciremo a difendere il salario reale
Bene io voglio Sivo capito vuole concludere purtroppo non
Non ce la faremo lo faccio comunque allora mi interessa una cosa sui servizi abbiamo ampiamente detto nella nostra
Conferenza manderemo tutti i dati è una battaglia che va fatta ai servizi sono il biglietto da visita non si confondono con la natura del sindacato punto ne parleremo voglio avere però la possibilità di farlo se c'è da fare una conferenza sui servizi cerchiamo di farla non fra due anni perché se coincide col Congresso probabilmente rimanderemo poi di altri due anni
Allora io voglio concludere con il modello di sindacato due minuti vale a dire
Noi siamo quelli che abbiamo vinto sul piano politico rispetto alla democrazia assembleare rispetto a un modello di democrazia diretta corporativa e chi più ne ha più ne metta
Diamo i vincitori politici di questa battaglia
Bisogna però che per il futuro siamo promotori noi per essere credibili di un moderno elettivo mi interessa questo che ci tolga dal buco che ci consenta di proporre agli altri nomi in qualche categoria sul piano generale confederale un modello che consenta alla nostra organizzazione di sembrare se posso dire così meno coraggiosa meno pronta a recepire quelle che sono le regole che riguardano la democrazia delegata
Io sono tra quelli che non critica i ferrotranvieri però controcorrente
Il governo ha pensato addirittura di chiarire
Un uno dei Cobas all'interno del bello o comunque di ha dato l'impressione vera di
Ritenere interlocutori coloro i quali si muovono in un'altra direzione troviamo recuperare rappresentatività non abbiamo un'altra scelto io credo che se abbiamo coraggio occorre rilanciare il ruolo dei delegati
E non avere paura perché quando la gente vuote voterà segretamente
Proprio perché siamo diversi rappresentiamo la normalità
Spesso vinceremo quindi bisogna uscire secondo me dal buco tra virgolette
E proporsi come un modello di democrazia sindacale che si confronta quotidianamente con la gente sui contratti sui rinnovi contrattuali e sulle grandi piattaforme
Grazie Rossetto una parola Maurizio Ballistreri
Si prepara Massimo Di Menna
Care compagne e cari compagni
Se dovessimo individuare un sentimento prevalente in questa conferenza di organizzazione e questa fase della vita pubblica del nostro Paese non potremmo che individuarlo in una grande sentimento di incertezza
Un vero e proprio viaggio nell'ignoto che la gente vive lavoratori pensionati giovani del nostro Paese non solo per lo scenario internazionale così gravido di incognite come il terrorismo
O come la globalizzazione che distrugge sempre più i tessuti di connessione sociale ma anche soprattutto per le vicende nazionali
C'è in atto una fase molto grave di stagnazione dell'economia
E il divario tra Nord e Sud del Paese si incrementa sempre di più
E a fronte di questo e a fronte del non governo da parte della nella vita pubblica assistiamo a un Paese che si va sempre più impoverendo un Paese che perde potere d'acquisto un Paese che rischiano di perdere le pensioni e la sanità pubblica un paese rispetto al quale
Manca quella cultura di governo riformista che ha sperimentato nello scorso decennio venne rispetto a tutto ciò
I lavoratori e i pensionati assistono attoniti
A un governo
Che non fa altro che parlare di cose frivole a partire dal lifting del suo premier mentre invece sono ben altre le questioni che i lavoratori e pensionati pongono all'attenzione del dibattito nazionale è bene
Credo che questo governo si caratterizzerà uno slogan molto semplice
Io meno pensioni per i più poveri
Meno tasse per i più ricchi un vero e proprio Robin Hood alla rovescia noi non abbiamo nessun pregiudizio né politico meglio logico perché veniva ricordato che il cinque luglio del due mila e due con questo governo abbiamo firmato un accordo
Ma non è possibile pensare che questo governo continui sulla strada tracciata l'assoluta assenza di governabilità dell'economia
Interventi distruttivi e lesivi della coesione sociale del Paese perché di questo si tratta
C'è una società italiana sempre più disarticolata c'è una ferita che è sempre più atomizzata il punto è che manca una chiara opzione riformista nello scenario politico
Perché se da parte del governo viene fuori un messaggio che è quello di un populismo plebiscitario e bibliografico di un populismo giocato sui grandi mezzi di comunicazione di un populismo che salta ogni ipotesi di confronto con i corpi intermedi della società
E purtroppo anche a sinistra
Continua un confronto dialettico tra una sinistra radicale giacobina
è una sinistra riformista che è soltanto da qualche settimana comincia a prendere corpo il dato è che continua il nostro il tema politico il dato genetico della in compiutezza della democrazia
E però care compagne e cari compagni se nella politica italiana ancora manca una forza politica di equilibrio una forza politica di cerniera una forza politica riformista che si richiami in modo espressa un filone che da Turati arriva Nenni a Saragat e a Craxi
Se manca una capacità di esprimere programmi riformatori come quelli di Ugo la Malfa e la sua originalità nella proposta di una schema di capitalismo riformato
Nel sindacalismo italiano per fortuna esiste compiutamente una proposta di riformismo ed è quello della UIL
Allora credo che da questa conferenza di organizzazione c'è bisogno di fare emergere con forza un messaggio al Paese perché spesso negli ultimi mesi si è cercato di dipingere il sindacalismo italiano con una sorta di recinto in cui si confrontano due obiezioni una sorta di bipolarismo sindacale all'italiana un sindacato antagonista conflittuale
Era erede del vecchio massimalismo rivoluzionario aggiornato ai dati della globalizzazione è un sindacalismo invece che dietro la parte
Io ma che fa anche delle proposte ora io sono d'accordo quando si dice il dieci andiamo a questa competizione unitaria discutiamo di una piattaforma e discutiamo anche di uno sciopero non operator dice questo
Ma il problema è che agli scioperi si va da parte di una forza riformista anche con una proposta Non basta dire no alla di controriforma President chiave non basta dire no alla politica economica di questo governo dobbiamo anche avere noi una proposta alternativa sulle pensioni sulla sanità
Sul fisco
Sul governo complessivo della nostra economia se no corriamo il rischio in qualche misura di apparire come diceva Saragat utili idioti
Da parte di chi grida più forte vuole fischiare nelle piazze del paese questo è il punto fondamentale su cui discutere esegue discutono anche di unità sindacale
Una unità che non si va soltanto quando qualcuno ne sente il bisogno
Quando qualcuno pensa che è giunto il tempo di parlare alle altre due organizzazioni sindacali non una unità che si costruisce nella chiarezza delle posizioni nel dialogo nella mediazione nell'equilibrio tra culture che sono geneticamente differenti e allora credo
Che ne possiamo indicare tre grandi temi di confronto un riformista al sindacalismo italiano ma più complessivamente alla politica l'economia il primo è la questione la riforma del welfare
Quel padre riformato nel senso non di escludere sempre più soggetti collettivi ma di inglobare la seconda questione dramma che migliaia di cittadini
Di risparmiatori e anche di lavoratori stanno vivendo sulla propria pelle risparmiatori
E gli azionisti di compratori obbligazioni della Cirio e della Parmalat mi chiedo perché la UIL non rilanci comporta lei del fine mille centottanta in Puglia posto in campo sulla democrazia economica sulla partecipazione dei lavoratori c'è bisogno di una grande capacità di controllo e di governo dell'economia della partecipazione dei lavoratori a quest'
E poi c'è bisogno di rilancia la questione della unità nazionale dello Stato nazionale Catherine Bell accertamenti con monocanna ipotesi di gabbie salariali quindi una contrattazione diseguale tra le fila fa
Ma sì intera anche di prendendo ad esempio un caposaldo che è frutto di grandi lotte riformiste la scuola pubblica uguale per tutti in tutto il Paese dal nord al sud una grande battaglia democratica laica e di civiltà contro le ipotesi contro riformatrici di don già nel pozzo dei clericali di questo Paese Ghezzi ha patito di nuovo in questo terzo millennio al proscenio insomma un grande sindacato riformista utile alle sostenga la demografia delle regole e regole ricordando Bruno Buozzi che veniva citato Carmelo Barbagallo significa che bisogna essere contrari come diceva vuoti a una organizzazione che segua
In democrazia
Regole significano disciplina riformismo e anche questo vi ringrazio
Massimo Di Menna
Sei Sala Serafini fa una decisione che era in corso non ha finito e allora Amato
Scusa
Però quei andiamo massima capo Massimo avviene di meno parlano Area ribalta preannunciata denaro posizionato già pronto vicino
Ma voi
Abbiamo in quel nei mesi passati dei giorni passati
Chiede i sindacati di categoria della CGIL della CISL insieme alle nostre confederazioni
Assunto iniziative di mobilitazione sui problemi della scuola Bonino solamente sottolineare poco Gaspare le ragioni di queste nostre
Per poi passare agli aspetti più specifici della relazione di Carmelo delle tematiche della nostra Conference non c'è dubbio che chiedono motivazioni che attengono alle puntarelle contrattuali
Professionali
E direi anche l'incertezza di posti di lavoro e di organico delle persone che lavorano nella scuola dell'insegnante del personale amministrativo
Per le ragioni specifiche delle delle nostre categorie ma ciò che ha fatto diventare nella iniziativa sindacale sulla scuola nulla delle iniziative importanti della politica di questo momento nel Paese
Fondamentalmente il senso di un cambiamento di una riforma di uno scempio di cambiamento che mette in discussione direi due principi
Importanti non solo per i lavoratori della scuola per i lavoratori ma per l'intero Paese
Il primo che la scuola italiana ha avuto una funzione importante per il suo carattere nazionale
Una delle cose più belle le fa notare il pacco degli anni sessanta la riforma della scuola media uno aveva come presupposto come obiettivo tante vuole in tutti i Comuni d'Italia compresi quelli montani perduti per assicurare
Uguali opportunità appunto
Quindi il carattere nazionale del sistema di istruzione uno degli elementi nel tono alla base dell'unità Werthein il processo di devoluzione tante
A quello che sta discutendo ed approvando il Parlamento italiano più di modifica costituzionale recita testualmente in materia di istruzione la competenza esclusiva di legiferare
Tanti i principi razionali fissati Gandellino dallo Stato sono delle regioni che vuol dire regione effettuata questo provvedimento
Delibera avrà la sua può determina l'acqua della Lombardia nasconde la Calabria la scuola della figlia alla scuola del Piemonte con il decentramento del pendolarismo che scade ci sarebbe la rottura dell'Italia
Questo aspetto d'impegno fino a oggi è stato forte delle mobilitazione deve essere ancora più forte ed è una delle ragioni per cui le andremo anche ad uno sciopero della scuola per difendere questo livello di istruzione il secondo è in buono stato
La garanzia di una modernizzazione di un annualità della scuola perché
L'attuale riforma prevede bisognerebbe argomentare diffondere partono discutere prevede la riduzione delle ore di insegnamento di italiano di inglese
Di storia
Cioè prevede un tipo di una possibilità per andare a trent'anni nel settore della formazione professionale esentare i livelli di istruzione
Senza avere quel minimo di livelli che servano non torrette dei lavoratori ma dei cittadini ed essere persone in grado di sviluppare una coscienza critica è il ruolo dello Stato delle borgate questa funzione ed è quindi la scuola pubblica tra l'altro quella frequentata dal novantatré per cento dei ragazzi italiani
Che deve avere più risorse e più investimenti più attenzione e noi stiamo proponendo che si apra un confronto con il Governo su queste tematiche quindi ragioni di una mobilitazione forte che attiene a tutto il sindacato
Detto questo poche parole poche questioni ma credo decreto quello centrale la mia attenzione della relazione
E riguardano le scelte organizzative di un modello di sindacato il rapporto con gli altri sindacati le modalità di procedere quello che sabato scorso alla fine della grande manifestazione per la scuola un vostro manifestante da otto titoli alle bandiere della UIL intorno sulle spalle
Finendo mi salutava mi diceva complimenti una grande manifestazione se è stato calcolato bene sono contento di essere a Roma che dopo la gara
Sono contento che facciate che facciamo uno sciopero perché serve dare un segnale forte
Si complimentava mandandoli a tornare indietro e mi ha detto venete si è poi riuscito neanche a pensare a come risolvere qualche problema sarebbe ancora meglio ve ne sarei davvero grato in queste argomentazioni
C'è tutto il senso della nostra iniziativa
Noi siamo un sindacato riformista
Riusciamo ad elaborare proposte riusciamo a prevedere un sistema di modernizzazione del Paese all'esterno al merito dei problemi a stare al tavolo a non dico di no a dire dei sì Mafodda serve di più
Serve a mio parere che la vostra impostazione arrivi diventi il patrimonio dei lavoratori dei nostri delegati ed elemento di discussione noi abbiamo un compito importante
Siamo un sindacato che cresce aumenta e consente aumenti gli iscritti
Ma veniamo da una regione RSU non solo per la UIL tradito quattro milioni di persone buttare euro al governo alcuni partiti da novembre propongono un disegno di legge di abolizione delle RSU mette a livello del confronto che abbiamo in questo momento
Però c'è intorno alle nostre elaborazioni un bisogno di rafforzare questi opportunità dobbiamo abbiamo in cambio di far capelli risultati
Perché l'azione sindacale ha dato i lavoratori italiani grandi risultati io frumento d'accordo
Tutti i nostri Anna impone le negatività degli al pessimismo
Noi abbiamo una situazione di PG Anna viva Dio se chiamiamole persona mobilitata lontane proprietario scioperare a dar da parte dello stipendio Broni
Dobbiamo dare loro una prospettiva positiva di risultati equivoci della crisi etico avviare una politica di sviluppo che ti voglio bene più istruzione
Vale per far questo dobbiamo arrivato da fare uno sport condannare i posti di lavoro non la risolviamo occorreva impone
Io credo che il sistema delle regole che la linea oggi propone
Lo dico ad avere il settore pubblico che nel privato utilizzano di decisione congiunte unitarie dove si conta sulla base di una rappresentatività in varie volte agli iscritti
Un accordo politico sinergie diciamo agli accordi sono insieme in base a questa regola la stiamo proponendo devo aspettare risposte
è un percorso da seguire ma abbiamo anche lei ciò che la gente nei posti di lavoro nei laboratori il modello una cultura e una collezione de un sindacato davvero riformista
Per questo abbiamo
Fare tre cose semplicemente prima vincerà le pigrizie io vedo
Facendo l'impronta nomine posti di lavoro nelle struttura nota della UIL ancora troppo evidenti la battaglia ed abbia fare andando rivolti lavoro muovendosi tutti dai dall'intorno dalle scrivanie e organizzando per andare a parlare con la gente
C'è una disattenzione molte volte in cui il risultato in termini consente di crescita dobbiamo riflettere tutti quanti vogliamo far vincere la battaglia riformista e la battaglia della cui e poco ma fare delle scelte organizzative concrete
Io condivido l'impianto Berrettoni Carmelo credo che bisogna anche sostenere il proseguire con piccole cose ancora più comprende per esempio noi abbiamo un patrimonio DRS dunque il sogno quindi eletta della lista Bonino nei posti di lavoro che hanno bisogno di avere un'informativa continua
Paziente graduale ma permanente su quello che fanno lui perché non fare un evento fare una l'elenco delle lotterie sugli indirizzi nomi cognomi e cosa fanno ettari arrivare un ente terzo anno di concludere un foglio di carta una il giornalino c'è un patrimonio che consenta a chi vuole fare la battaglia della UIL nel posto di lavoro di avere gli strumenti la seconda è fare una scommessa sull'eccetera
Noi dovremo sapere quante sono le sedi il oggi in tutto il territorio categorie confederazioni camere sindacali
E vedere come avvicinarci con esempi nei posti di lavoro una scommessa da qui a tre anni proiettare la nostra azione nel mondo del lavoro del consenso
Neanche noi siamo un sindacato laico
Il sindacato Rovigo due ore del sindacato del fungo in un Paese moderno dell'Europa aggredito qualcun'altra parte europea ciò che c'è di discussione su questi modelli ideologici italiani
Bene in cui vinse il Nobel a inseguirlo il principio dell'alpinismo abbandonato il fatto del dubbio credo delle certezze di ordine logico chilotoni valori profondi mediorientale patrimonio delle persone
C'è la responsabilità delle decisioni ogni atto Vernole Didone responsabile
E cioè le leggo che il tema della del sindacato forte etnica il valore dei mezzi non è quello della libertà maestro timbrato libero liberissimo ieri noi decidere con la propria testa discuterà
Che si danno delle regole per le correnti adeguate pensassimo di affrontare questi problemi
Pensando che dobbiamo convincere per quanto avvenuto dobbiamo prevedeva azioni congiunti con gli altri con le regole
E dobbiamo esserne decisi nell'ostentare tutti coloro che sottraggono oggi dopo fatti da Teresa d'accordo no perché da quel punto in poi nasce un conflitto forte dei posti di lavoro come è accaduto nel passato e non unico dove l'iniziativa io sono convinto che se noi riusciamo ad infiammazioni poggiate quella del trenta di organizzazione al globale scelte comprata
Fare in modo che crescendo la UIL stando di più in là c'è più sindacale in questo Paese eravamo abbiamo bisogno del sindacato perché oggi c'è una politica d'origine da un'altra ma il punto di riferimento per risolvere i problemi
E sembra laddove dopodiché la loro associazione e il loro modo di essere organizzati quindi su quel po'versante io penso da qui ai prossimi anni dovremo sviluppare una forte crescita nelle elezioni delle RSU negli scritti e quindi l'affermazione dei nostri principi
Grazie Vibenna anche per il tempo rispettato al secondo
Il prossimo intervento è Anna Rea si prepara Aldo Pugliese
Sì credo che pagate stiamo vivendo in questi due giorni è un'occasione molto importante per l'organizzazione
Ed è importante non solo i contributi dalla relazione di Carmelo i tantissimi interventi arrivata a quest'ora voglio dire molti sono state le sollecitazioni che abbiamo avuto io credo che diventa ancora più significativa che d'altra parte era anche l'obiettivo che ci ha portato alle discussioni dal comitato centrale anche tantissime occasioni di conferenza di organizzazioni di categorie regionali in questi due mesi quello di riuscire a a concludere questi nostri lavori con un percorso chiaro dal punto di vista sia dell'iniziativa sindacale che
Come Will abbiamo già in campo e che occorre rilanciarla ma soprattutto e questo è un elemento che io mi pochi minuti fino a disposizione a volte invece portare il mio contributo soprattutto la necessità che queste non mi pare sia dalle proposte che Carmelos offre tutto e anche dagli interventi soprattutto come noi siamo nelle condizioni Rispetto a tutto un mondo che cambia di offrire anche alla nostra organizzazione di rilanciare la nostra iniziativa dal punto di vista organizzativo
Penso che da questo punto di vista le conclusioni che sono affidate domani a lui ci sono molto importanti per ripuntualizzare meglio
La nostra posizione sulle questioni politiche mi pare che carne da cuocere c'è la novità elementi nel corso se vogliamo prendere come riferimento studio soltanto gli ultimi tre mesi ce n'è tanto
Che ci porta alla necessità di come noi aggiorniamo
Perché di questo si tratta e non di stravolgere la posizione che l'organizzazione ha costruito nel corso di questi anni
Ma quello che ritengo che è fondamentale altrimenti il rischio e io questo rischio lo voglio dire
Perché lo vedo che proprio perché il mondo del lavoro che noi intendiamo rappresentare quello che fatto tra i tanti lavoratori dai tanti giovani qua sono stati chiamati nomadi non sono tutti nomadi se pensiamo ai rapporti di co.co.co. che durano molto nel tempo a questa ipertrofia della flessibilità
Che è diventata vera e propria per carità quindi alla nostra come dire bisogno che c'è di rappresentare l'insieme del mondo del lavoro con i mutamenti e cambiamenti
Ma senza dimenticare quella necessità di rappresentanza generale che il sindacato dei cittadini
A la Windham nel suo DNA di rappresentare rispetto al mondo anche a una società che sta cambiando che sta modificando
Se non rispetto a questo che sta zitta
Comunque sta aiutando non riusciamo a dare delle
Proposte delle risposte concrete anche dal punto di vista organizzativo guardate io credo che il rischio che le abbiamo e per le categorie nazionali e per i livelli territoriali che ognuno se non vogliamo appunto sopravvivere rischiano di dare ognuno di noi delle risposte tentiamo di dare del del delle risposte anche dal punto di vista organizzativo io questo rischio l'ho detto se noi non riusciamo ripeto a partire dalle conclusioni di questa conferenza anche con un documento impegnativo
Perché tutti dobbiamo impegnarci su un percorso certo non tutto può essere definito non abbiamo la palla di vetro che qui veniva anche indicato ma un sindacato come la UIL che si interrogano il sindacato riformista
Prova anche a individuare un percorso e mettendo insieme quella capacità nostra di essere come qui veniva ricordato unione
Di tutte le categorie di svolgere quella funzione distinte si confederale dove nessuno ha la verità in tasca io qui e mi permetto di dirlo
Carmelo ha offerto un percorso di lavoro alcune cose chiare altre un percorso da costruire commissioni e quant'altro ma se a questo non ci sforziamo a vedere come lo portiamo avanti per rispondere a quel bisogno
Che prima io diceva voglio dire e e continuiamo voglio dire che ognuno vuole difendere quello che c'è quello che ha come categoria o come confederazione né rischiamo a questo punto che l'obiettivo che noi ci siamo dati
Con questa conferenza di rappresentare e di rilanciare la rappresentanza generale della di tutto il mondo del lavoro e della società prima un po'di non portarlo fino in fondo
E qui io credo ma non voglio affrontarlo le cose sono state dette e sono state ricordate ancora qui questa questa forte come dire tensione che c'è questa sensazione di insicurezza il tema molto forte del declino dell'impoverimento
Del nostro Paese che riguarda ormai tutti i livelli un Paese che arretra anche economicamente che schiacciato dal basso sul problema del costo dell'amore dall'alto sull'incapacità a rispondere
Dal punto di vista tecnologico ma noi questo e se a questo aggiungiamo anche lo smantellamento dello Stato sociale
Ebbene io credo che la UIL con le sue strutture organizzate e con la sua proposta oggi al sindacato viene chiesto e qua non basta Renato Mannheimer a dircelo
In questa fase di incertezza in quest'antipolitica che prevale qui io sono molto preoccupata guardate di questa campagna elettorale molto lunga
Noi rischiamo che in questa campagna elettorale lunghissima preparata prevarrà la propaganda priva prevarranno gli slogan
Il sindacato e questo viene chiesto dai nostri iscritti innanzitutto ma dall'insieme dei cittadini viene chiesto la capacità di fare delle azioni di fare delle proposte
E su queste proposte costruire un movimento che punta delle riforme vere per fare questo allora ne dobbiamo modificare il nostro modo non solo ha predicato Romano dobbiamo praticare ce lo chiedono le tante RSU che aumentano e aumentano le pressioni della Willa
Qui stava poco fa
Luigi ci ha detto del bellissimo risultato a Taranto
Che si aggiungono ai tanti risultati che ne abbiamo di delegati di risposta ai nostri delegati ancor più del numero degli iscritti che abbiano ce lo chiedono questi nostri lavoratori ce lo chiede l'insieme dei lavoratori
Allora qui guardate c'è bisogno di proposta e io non sottovaluto
Certo è da chiarire quello che che trovo anch'io gravissimo che propone la CGIL nel Lazio di uno sciopero da sola e queste figlio della campagna elettorale lunga perché nel Lazio hanno la capacità no o come dire
La faccia tosta di proporre uno sciopero generale
Da altre parti ci sono fughe in avanti e spinte le abbiamo nei luoghi di lavoro e le abbiamo dei territori
C'è bisogno di un sindacato che diventi protagonista del cambiamento su questo L'Unità
Su questo l'unità d'azione perché quello che abbiamo alle spalle io qui non vorrei neanche come dire
Minimizzando il semplificarlo perché ha rappresentato un momento di discussione forte di questo organizzazione
E quest'organizzazione al passato è passata sulle proposte e risultati organizzativi si vedono non vuol dire che possiamo immaginare di fare tanti accordi separati
Ma la nostra caparbietà e la nostra capacità di ragionare sul merito ci porta oggi a un accordo importante da non sottovalutare quello degli artigiani
Dove non è che qui voglio dire andiamo al decesso della contrattazione territoriale nel segno dei tempi c'è la firma dell'aumento su questo e noi su questo dobbiamo fare l'unità d'azione compagni
Certo partiti amichevole che venivano qui sottolineate
Ma vanno fatti sui contenuti non del volemose bene stiamo qui a Roma io ho apprezzato molto l'intervento del compagno Epifani ieri ma anche vero che non si può dire che dobbiamo costruire l'unità perché l'Italia scende fino però c'è il problema del mandato dei lavoratori bastava che mi parlasse anche del referendum no compagni trent'anni noi dobbiamo costruire l'unità perché c'è bisogno del nostro Paese
La UIL non è un'organizzazione arrogante ma sui contenuti perché serve una proposta essendo una proposta e concludo non per fare una partita amichevole soltanto c'è anche la fase delle partite amichevoli
Ma poi c'è il campionato e la UIL vorrebbe evitarlo questo campionato perché gli unici che possono candidarsi in questo momento dove prevale la demagogia e l'antipolitica
Il governo in maniera esagerata ma dall'altro lato qual è la proposta noi abbiamo il dovere un sindacato riformista che mette al centro la persona la dignità della persona degli anziani degli immigrati delle donne dei giovani che non hanno un futuro
Dei lavoratori che si sono impoveriti il cui lavoro non ha più il know how la professionalità di una volta
è la persona questa è una battaglia di civiltà di cittadinanza
E una battaglia di democrazia noi abbiamo il dovere anche verso le forze politiche non solo di chi ha fatto l'antipolitica il suo modo di fare
Ma anche di chi ha fatto la propaganda di quattro soldi per dire solo no allora sulle proposte
La denuncia da bene dallo fatte riproposta alle proposte ne dobbiamo sostituire anche i contenuti gli strumenti
E la contrattazione con i territori e con il protagonismo di quelle persone che noi vogliamo rivolgerci e le persone per lo i compagni sono le nostre RSU
Sono i nostri iscritti allora da questa conferenza il documento che io mi aspetto e chiudo e quali sono gli strumenti che noi offriamo insieme a una proposta politica per dare fare formazione dei quadri per dare informazioni
Per farmi estere protagonisti sul territorio
E qui in modello contrattuale e il rilancio della contrattazione non la possiamo avvenire se la dichiariamo soltanto se ai territori diamo gli strumenti concreti e gli strumenti concreti sono fatte di risorse economiche di risorse umane e con una capacità di supporto politico anche della proposta politica
La realtà che abbiamo di fronte a noi questo ci chiede e se questo riusciamo a farlo io credo che non solo voglio dire con questa bellissima cosa che diceva prima Massimo queste elogio del dubbio tra l'altro e soltanto da qualche mese che ci ha lasciato un nostro carissimo
Compagno che ha fatto di questo una grande riflessione Norberto Bobbio io credo che nessuno più di noi
Può elogiare
Questo come capacità di un sindacato vero riformista nonché non ha delle certezze le certezze l'abbiamo messo dei nostri valori
Ma si interroga e prova a questi interrogativi a dare delle risposte con i protagonisti i nostri protagonisti sono i nostri iscritti le nostre RSU grazie
Grazie a una rea la parola Aldo Pugliese il segretario regionale della Puglia si prepara poi un bosco Salvatore segretario generale della pubblica amministrazione
Io scusate scusa un attimo prego volevo ricordare a tutti che alle sei e mezza abbiamo un appuntamento importante per la presentazione
Della nuova edizione del nostro periodico del nostro giornale
Con relativa sorpresa vi dicono di ripetervi perciò vi prego di non abbandonare la sala grazie
Ma io innanzitutto voglio dire che condivido
L'itinerario che ha tracciato Carmelo nella sua relazione
è segna in questa relazione una UIL che è cresciuta il questi ultimi anni
Non solo in termini di iscritti
Ma anche come servizi come presenza sul territorio nazionale
E non è stato soltanto una crescita organizzativa
Anzi io ritengo che la crescita organizzativa sia una conseguenza della crescita politica che ha saputo realizzare la UIL in questi anni e che questa crescita politica è stata bene superiore a quella organizzativo
Dobbiamo quindi fortemente tenere presente questo da otto proprio per avere coscienza del ruolo che abbiamo saputo svolgere in questi anni nel nostro paese è la nostra linea politica è cresciuta e abbiamo avuto un peso politico a livello nazionale a livello territoriale
A livello categoriale
Quindi Doi oggi ci troviamo di fronte ad una CGIL che non ha più un ruolo egemonico del movimento sindacale
Ma anche ad una CISL che ha perso molti punti perché non è più il sindacato di riferimento e di rapporto privilegiato con il potere ai vari livelli la UIL ben orfana dei partiti di suo riferimento
Con forza espresso un ruolo della sinistra sociale come abbiamo voluto definirla nel nostro Paese
Ed è diventato anzi Noel regga affermato essere un sindacato laico riformista
Che si confronta con tutti senza Riserve o preconcetti nei confronti di nessuno
Ci siamo confrontati con tutti ed a tutti i livelli abbiamo fatto accordi e scioperi con tutti è contro tutt'avendo ben saldo praticamente la nostra bussola il nostro orientamento su quello che dovevamo fare e sulle posizioni che dovevamo manteneva e quindi dopodiché quindi non serve secondo me guardate ragionando con serenità né enfatizzare ne criminalizzare l'accordo del cinque di luglio del due mila e due mappale semplicemente una serena valutazione
Di cosa ha prodotto quell'accordo in quella momento preciso e di cosa abbiamo detto prima che si facesse quel ricordo
Ricordo
Rete che al congresso di Torino è stato detto
Che l'ulteriore passo che il Governo avrebbe dovuto fare per quanto riguardava l'articolo diciotto era quello che la sua proposta di modifica avrebbe dovuto a buttare nel cestino ebbene il risultato dell'accordo del cinque di luglio
è che il governo la proposta di modifica dell'articolo diciotto l'ha buttata nel cestino quindi abbiamo praticamente vinto
Noi con la nostra Teoria con la nostra linea politica de trattare e dello show Perale quand'era sia necessario governo superare
E quindi di fronte a questo praticamente il Governo non ha potuto che cedere rispetto ad una nostra posizione che praticamente era una posizione ferma rispetto all'obiettivo ma disponibile a discuterne in qualsiasi momento
Quindi io ritengo che proprio questa è la linea vincente che la UIL ha saputo tracciare in questi anni è che quindi oggi noi la ripetiamo
E la vogliamo portare avanti
Nei confronti di un governo che non ha saputo praticamente indicare alcuna linea nel nostro Paese guardate in alcuni Paesi dell'Unione europea
C'è chi praticamente ha voluto portare avanti una politica della difesa del sociale attraverso quindi la salvaguardia del potere d'acquisto dei salari e delle pensioni
Ci sono altri Paesi dell'Unione europea che invece hanno puntato tutto sullo sviluppo sulla crescita del economica del paese
Il risultato è che in Italia non si è puntato desse un la difesa e l'aumento degli stipendi delle pensioni Dessì è puntato sullo sviluppo economico e produttivo del Paese
Cioè questo governo ha scelto di galleggiare
E quindi galleggiando praticamente abbiamo perso punti sia sul dal punto di vista
Del potere d'acquisto dei salari e delle pensioni abbiamo perso punti sia dal punto di vista del sistema industriale economico e produttivo del nostro paese e quindi con questa crisi latente
Che ha ormai praticamente avvolto l'intero sistema e del paese il pericolo maggiore e quello che di fronte a questa situazione come dire è andata avanti in maniera la spinta è forte
L'egoismo ed l'individualismo
E allora così praticamente si è realizzato esistano realizzando uno lo sgretolamento della società italiane ed ero lo sgretolamento della società italiana
Si mette in discussione se ci riflettiamo bene anche il sistema democratico del nostro Paese
E allora di fronte a questa situazione
Io ritengo che con grande consapevolezza del ruolo e della responsabilità
Che il sindacato ha sempre avuto in questo Paese
Bene
è che tra l'altro ci viene riconosciuto da parte degli indicatori con un aumento della fiducia da parte dei lavoratori
E che i cittadini italiani nei confronti del sindacato con un balzo che non si è mai avuto così enormi in questi ultimi tempi
Bene ci apprestiamo ad affrontare l'Assemblea del dieci marzo
E all'assemblea del dieci di marzo noi non dobbiamo
Dare risposte solo per il problema della previdenza e delle pensioni
Le segreterie da CGIL CISL e UIL hanno fatto bene di impostare praticamente una piattaforma che punta allo sviluppo che punta all'occupazione che punta al Mezzogiorno ecco
E questi temi che quindi il sindacato si fa carico praticamente di una responsabilità più complessiva
Nel nostro Paese che è quella di essere garante di un sistema democratico garante di una ripresa dello sviluppo e dell'occupazione nel nostro Paese e allora ecco che qui praticamente dopo diciotto anni si realizza un'altra volta un'assemblea unitaria
Degli allegati della CGIL della CISL
Dell'aumento e dopo diciotto anni si realizza questo con una Williams che praticamente non mi è stata attivata a Carretto da nessuno
è una UIL che con le sue decisioni con la sua linea è arrivata praticamente a questa conclusione del dieci marzo quindi noi abbiamo assunte assumiamo una responsabilità maggiore come Uilca e quindi non è solo organizzativa
E che quindi non è un colpo amorfo macchine una UIL che ha una precisa linea un po'politica e che porta quindi a sostegni e difesa della coesione democratica del paese ed è quindi su questa questione qui che noi dobbiamo puntare da questa conferenza di organizzazione di darci praticamente una nuova impalcatura organizzativo come UIL Puglia noi ci presentiamo a questa conferenza con una crescita degli scritti che negli ultimi due anni
Di dieci mila e trentadue iscritti
Il doppio di quanto la CGIL e la CISL regionale di Puglia messi assieme hanno dichiarato
E la nostra crescita praticamente dovuta a metà per quanto riguarda i pensionati eletta per quanto riguarda i lavoratori attivi siamo presenti in oltre il novanta per cento dei Comuni della nostra regione abbiamo costituito una rete informatica che mettendo assieme quelli della UIL dell'Italia calcolo praticamente abbiamo messo i listini quindi in piedi una Rete regionale diffusa capillare dove Italia e calcolo tra l'altro per l'attività in termini di crescita riteniamo di non essere secondi a nessuno
Lardo Tunisia principio la formazione sono altri attività che noi praticamente stiamo facendo crescere di giorno in giorno qui però necessità praticamente un problema di quello che è il rapporto di questi enti collaterali con gli iscritti alla UIL
E che ritengo che in questa conferenza si dovrebbe dire qualcosa in tal senso
Poi tra l'altro organizzando questa vostra presenza organizzativa sul territorio regionale
Abbiamo realizzato un rapporto con i lavoratori e con i cittadini dentro e fuori la fabbrica e c'è un problema ciò un problema che noi come lui di Puglia abbiamo posto già nella precedente conferenza d'organizzazione
Ed è quello del non riconoscimento statutario della nostra presenza sul territorio
Le camere comunali non possono continuare ad essere considerate figlie di nessuno sono figlie di questa confederazione
E quindi noi nella precedente conferenza organizzativa votammo all'unanimità un documento su un riconoscimento delle Camere comunali
Quel documento poi è rimasto lì
Nel non ha avuto un seguito sebbene la conferenza organizzativa nazionale lo approvo alla unanimità non un solo voto contrario o astenuto
Quindi dobbiamo riconoscere le nostre per le comunali dobbiamo riconoscere le nostre camere di quartiere
Dobbiamo riconoscere i nostri sindacati aziendali
E di lì che deve partire la prima sede congressuale
Della UIL e quindi facciamo diventare praticamente le Camere comunali legittime appartenenti a questa organizzazione non so se era questa conferenza tale decisione scaturita caso contrario io chiedo che almeno la UIL di Puglia possa fare consigli
Grazie grazie Aldo la parola Salvatore Bosco segretario generale della UIL pubblica amministrazione
Non dico si prepari perché dipende
Coi tempi dunque il breve tempo assegnatomi costringe a limitare il mio intervento ad alcuni aspetti che considero di grande interesse e sui quali desidero portare il pensiero del contributo della categoria che rappresento è fuori dubbio che la grave crisi globale che ha colpito le economie più evolute nel pianeta
Nel nostro Paese è stata particolarmente violenta ed ha investito in pieno tutti i settori da quelle economico finanziario a quello sociale da quello politico istituzionale a quello della pubblica amministrazione
Una crisi dunque che ha origine esterne
Ma che ha trovato in Italia un fertile terreno di sviluppo a causa dell'estrema fragilità del sistema produttivo e della cronica permanente conflittualità che pervade non solo la politica
Ma anche purtroppo in maniera devastante le stesse istituzioni
Di fronte a gravi problemi economici del Paese ed alle carenze strutturali il governo supportato dalla Confindustria dalle forze conservatrici invece di intervenire con una corretta politica di risanamento e di rilancio non trova di meglio che cercare di rimettere in discussione l'intero assetto dello Stato sociale frutto di anni di lotta dei lavoratori
Infatti registriamo un'azione politica incentrata da attuare una deregulation a tutto campo
Che sembra avere come obiettivo l'indebolimento del potere contrattuale dei lavoratori attraverso la rarefazione delle relazioni sindacali l'ostilità nei confronti della concertazione
La riduzione dei diritti nel mondo del lavoro dipendente tutto ciò accompagnato dalla perdita del potere d'acquisto dei salari già messa a dura prova dalle speculazioni commerciali conseguenti all'introduzione dell'Euro e dalla messa in discussione del sistema di sicurezza sociale di fronte a questo scenario bene ha fatto il movimento sindacale a respingere gli attacchi e a mobilitare il Paese per difendere i diritti fondamentali dei lavoratori dei pensionati e delle classi meno abbienti
Ma al tempo stesso riteniamo che sia sbagliato disertare i tavoli
E non accettava il confronto con le controparti sui temi del rinnovamento della sperimentazione e dell'evoluzione dei modelli organizzativi che interessano il mondo del lavoro
La firma del Patto per l'Italia da parte della UIL è stata coerente con questa impostazione
Per noi che ci assumemmo la responsabilità di una firma convinta ma sofferta che ha provocato lacerazioni del movimento sindacale
L'accordo raggiunto con il governo rimossi va grande importanza
Perché oltre a salvaguardare i principi contenuti nello Statuto dei lavoratori
Dove la ricondurre al tavolo negoziale i grandi temi sociali quali
L'emersione del lavoro nero la lotta all'evasione fiscale la razionalizzazione del mercato del lavoro l'ampliamento del sistema degli ammortizzatori sociali l'impegno rispetto del metodo concertativo
Purtroppo in questi ultimi due anni abbiamo dovuto constatare che ben poco di quel d'impegno è stato rispettato
I tavoli di confronto sono risultati privi di utilità ed il governo ha continuato a procedere in modo unilaterale nel definire materia che avrebbero dovuto essere oggetto di accordo
Di fatto ha confermato la scelta di porre fine al sistema della concertazione
Ci troviamo ogni giorno di fronte a decisioni non concordate su materie come pensioni
Sanità scuola servizi pubblici decisioni che sono penalizzanti è che tenderà a diminuire i livelli di tutela delle fasce più deboli della popolazione
I malati i pensionati i disoccupati i lavoratori precari i lavoratori dipendenti gli emarginati
Per far quadrare i conti dello Stato è stata varata inoltre una manovra economica incentrata sul Tardini dismissioni disinvestimenti e risparmi indiscriminati sulle spese della pubblica amministrazione
La legge finanziaria del due mila quattro approvata a colpi di fiducia senza dibattito e senza discussione con le parti sociali
Anche penalizzato il pubblico impiego in quanto non ha previsto sufficienti risorse per rinnovo dei contratti di lavoro relativi al biennio due mila quattro due mila cinque
Lo stanziamento è stato calcolato in base a tassi d'inflazione programmatica irrealistici senza tener conto del recupero del potere d'acquisto del salario relativo al biennio precedente
è evidente che a queste condizioni non è possibile iniziare una trattativa seria per rinnovare i contratti del pubblico impiego
Pertanto per sbloccare la situazione sarà necessario far seguire alle manifestazioni già indette concrete incisive e massicce azioni di lotta
Ecco
è come se tutto ciò non bastasse continua ad avanzare il processo di destrutturazione della pubblica amministrazione che questo esecutivo persegue ostinatamente attraverso una serie di interventi mirati alla riduzione degli organici alla disincentivazione delle professionalità al blocco del turnover alla precarizzazione di quote sempre crescenti di personale
Alla trasformazione in senso privatistico di importanti settori della pubblica amministrazione
La ormai cronica carenza degli organici in settori pubblici vitali per la società
Come nella giustizia nella sicurezza nella sanità nella ricerca nella prevenzione degli infortuni nel fisco nel servizio ispettive e di controllo nella tutela dell'ambiente
Nelle università determina l'impossibilità per gli organi dello Stato di fronteggiare adeguatamente i fenomeni di violazione delle norme ed inefficienza delle strutture di servizio in questo quadro evasori fiscali datore di lavoro disonesti
Costruttori che operano in dispregio delle norme sulla tutela ambientale paesaggistica
Sanno di poter contare di poter continuare a dormire sonni tranquilli perché tanto c'è chi al governo tra condoni e sanatorie garantisce loro la più totale impunità
Per quanto riguarda il processo di smantellamento della pubblica amministrazione e di cessione ai privati di competenze e funzioni sempre più chiese siamo in presenza di una notevole accelerazione
La prospettiva di una massiccia cessione privati dei servizi pubblici ci preoccupa
E trova la nostra radicale opposizione applicare in maniera indiscriminata le leggi di mercato ai servizi erogati dalla pubblica amministrazione
Significa secondo noi non garantire i principi di equità sociale di solidarietà di pari opportunità di accesso Pedio fruizione per tutti i cittadini
Assoggettare i servizi essenziali della collettività
Come ad esempio la sanità la scuola la sicurezza la prevenzione e la previdenza
E l'assistenza sociale alla cultura del profitto significa escludere dai benefici dice vive in ambienti e quando non sono in grado di pagare gli aumenti dei prezzi che ne deriverebbero processo
Non posso non posso infine non accennare ai problemi sorti in questi ultimi tempi intorno alla questione del diritto di sciopero nei servizi essenziali sia chiaro
Non sia noi siamo fermamente contrari a un certo tipo di agitazioni che fuori da ogni regola mettono in crisi interi settori produttivi o di servizio e creano disagi
In modo indiscriminato l'esercizio del diritto di sciopero che ricordiamo è garantito dalla Costituzione tanto quello degli utenti
Anche la Commissione di garanzia che dovrebbe esercitare un ruolo istituzionale super partes di recente ha interferito pesantemente sul sistema delle relazioni industriali
Con decisioni paralizzanti che noi consideriamo illegittime nei confronti delle organizzazioni sindacali
Dichiariamo illegittima pertanto le multe che sono state comminate hanno voi agli enti locali da parte della Commissione di garanzia perché secondo noi sono illegittime pertanto ricorreremo in tribunale
Ci dovremo impegnare dunque affinché questa materia che può comportare la restrizione
Dei diritti fondamentali di libertà di espressione di associazione sia definita una nuova regolamentazione in modo da consentire il pieno esercizio di un diritto che di fatto giorno dopo giorno viene ad essere sempre più limitato
Nella diarchia le conclusioni intendo doveroso portare all'attenzione della conferenza un appuntamento che già Carlo prima di me ha ricordato quello relativo al rinnovo delle elezioni delle RSU
Previsto per il prossimo mese di novembre in tutti i comparti del pubblico impiego
Un appuntamento che ci dobbiamo preparare in tempo perché vita poche dall'esito delle elezioni dipendono le agibilità sindacali e nostro potere di rappresentanza
In occasione delle elezioni del due mila e uno lavori pubblica amministrazione ha tenuto una percentuale media del diciannove per cento
Un risultato che ci ha riempito di orgoglio ma che potrebbe ancora essere migliorato
Per realizzare questo obiettivo però occorre uno sforzo e un impegno maggiore da parte di tutti gli organismi della Confederazione specialmente sul territorio laddove è più importante sviluppare una sinergia con le nostre strutture periferiche
Una sede regia che purtroppo non abbiamo registrato su un territorio nelle passate elezioni
Nella conferenza di organizzazione della UIL fa svoltesi diciotto e diciannove febbraio abbiamo preso atto con soddisfazione del costante aumento degli iscritti
Nonostante il blocco del turnover e trasferimento di personale degli enti locali per effetto del decentramento amministrativo siamo convinti che è questa
Conferenza di organizzazione saprà creare ulteriori condizioni affinché tutta la UIL possa diventare sempre più grande sempre più forte è sempre più rappresentativa
Grazie Bosco la parola due minuti a Carmelo Barbagallo che vi deve comunicare una cosa importante coi Foccillo che via non c'era l'iniziativa
Ma ieri nella relazione abbia avevamo auspicato
Con la CGIL si potesse iniziare un percorso unitario diverso da quello che avevamo sperimentato in questi ultimi tempi e avevamo citato del problema il contratto degli artigiani
E la manifestazione dall'azione
Conciato degli artigiani è stato firmato pure dalla CGIL questo non riteniamo soddisfacente per tutti noi
Per iniziativa del Lazio sarà spostata a quello che sta per vederlo e Vieri CP
Marzotto all'iniziativa proletaria abbiamo finito adesso con i compagni gli amici di CGIL CISL under ventuno
Nazionale laziale quindi ringraziamo anche la CGIL per la disponibilità dimostrata in questo momento
Adesso Foccillo ricordando che domani mattina si inizia alle nove e mezza abbiamo ancora e degli interventi programmati Evo momento è solo il nostro segretario generale
Domani mattina così come era previsto dai lavori
è molto probabile che interverrà ai nostri lavori perché lo abbiamo indicato
Il ministro del Welfare
Lo sapete perché ve lo sto dicendo
Allora no
Noi siamo un'organizzazione di persone se
Abbiamo lo abbiamo invitato
E ed è un nostro ospite
E quindi noi domani lo accoglieremo come accogliamo i nostri ospiti
Posso
Grazie
Ma io velocemente o il compito
Di introdurre
La piccola manifestazione che faremo oggi per presentare
La rivista
La nuova rivista della UIL
Presentare
Una novità
Pone sempre un po'di ansia di preoccupazione di timore
Soprattutto a chi appunto a questo compito
Siamo riusciti
A raggiungere un risultato positivo siamo riusciti a trasferire nelle cose che abbiamo fatto quello che erano le intenzioni questo lo vedremo inseguito
Platone diceva che il principe è la cosa più importante dell'opera
E noi riteniamo che non è proprio così con tutto il rispetto
Iniziare un nuovo percorso è sempre facile entusiasmante
Il problema è poi proseguire è quello il pezzo più importante perché diventa complicato e difficile continuare
Noi presentiamo questo nostro lavoro oggi
Chiedendo subito un po'di comprensione
è il primo l'avvio ovviamente a delle possibili sbavature
Cercheremo di migliorare
Nella continuità che daremo i numeri
E come dico nell'editoriale
Vogliamo rappresentare con questo lavoro un qualcosa di antico e di nuovo
Antico
Lo vedrete nello spiegarsi dei vari numeri
Pensiamo un cammino che abbia quale filo conduttore molte delle cose che sono state dette negli interventi
Un legame fra il passato del presente per avere un futuro
Per questo abbiamo recuperato
La testata storica della UIL
Lavoro Italia
Per affermare
La continuità
E anche la riconoscenza
Per coloro i quali hanno iniziato il percorso
E ci hanno lasciato un'eredità
Che noi dobbiamo dimostrare di meritare
Un ringraziamento va a tutti coloro
Che in cinquantaquattro anni hanno saputo salvaguardare la nostra storia
E hanno tramandato valori
Che come avete detto da questa tribuna ci riempiono di orgoglio e ci danno la forza per continuare
Il filo rosso che lega il passato al presente
E che darà anche un futuro alla nostra esperienza di UIL ed è chiusa anche negli scritti che hanno accompagnato
L'elaborazione l'azione la tradizione e la nostra vita di militanti e dirigenti cioè il laicismo il riformismo la libertà la democrazia il pluralismo l'autonomia la tolleranza e soprattutto il rispetto del pensiero altrui anche quando in minoranza
Questo
In questi anni ha significato il lavoro italiano prima
E lavoro italiano poiché ma è anche un modo attraverso la rilettura delle pagine antiche
Di tramandare la nostra memoria storica guardate questo è un Paese che nega la memoria storica oggi sono tutti ex perché dimenticando il passato vogliono dimenticare passa noi siamo convinti che un popolo senza memoria storica
E come un corpo senza sangue nelle vene e in diritto a volte sangue significa proprio la stirpe la continuità
La nostra rivista dicevo vuole essere anche qualcosa di nuovo fatti dare nuova veste grafica Inuit contenuti vogliono essere una finestra della UIL sull'oggi
Sia dal punto di vista sindacale sia dal punto di vista generale
Vogliamo svolgere una funzione di approfondimento
Di dibattito nel tentativo di uscire dal quotidiano dell'attività sindacale
Per svolgere un momento di riflessione
Sull'evoluzione della società moderna sul ruolo che deve svolgere un'organizzazione come il sindacato per affermare la partecipazione della gente alla vita sociale economica e democratica del Paese
Il nostro e tentativo di ritrovare l'occasione
Per far discutere su argomenti diversi e per esprimere punti di vista diversi
In un mondo in cui lo vediamo tutti i giorni circolano sempre meno idee e sempre meno la gente si appassiona al confronto alla discussione soprattutto politica
Neanche il tentativo
Per offrire uno strumento in più al sindacato che resta e con orgoglio lo possiamo dire uno dei pochi posti dove gli uomini e le donne possano discutere e crescere collettive collettivamente
Con l'obiettivo di riproporre quindi una sede
Dove si possa ritornare a fare politica
Per questo lo presenteremo nel sito e apriremo un forum permanente di dialogo di confronto di formazione di informazione chiunque il tempo reale
Interagire era con la rivista e noi cercheremo di dargli non solo visione sulla rivista ma anche degli spunti
Per questo daremo continuità a temi come le grandi interviste
La strategia del sindacato del terzo millennio con lo scopo di aprire un confronto con l'esterno con la cultura con la società civile
In un altro tentativo
Sarà quello di uscire dal conformismo e rappresentare anche un momento critico del nostro operare
Proust diceva in un suo libro
Capire
Soltanto che ripetere
Quello che tutti pensavano non era in politica un segno di inferiorità ma di superiorità
Ebbene dove vogliamo capovolgere questo concetto
E rappresentare una voce che non ripeta quello che tutti dicono ma sappia fare da stimolo e sappia essere anticonformista cercando di costruire un qualcosa di alternativo al conformismo dominante
Forse nostro pensiero utopico e anche ambizioso ma senza sognare
Il nostro lavoro è avido e anche insignificanti
Quando i nostri padri fondatori da Buozzi Abd Annesi da Rigola Sommovigo a Simoncini da Rossi a Polotti da Ravenna Ravetto da Gatti a Benevento a tutti quelli che hanno avuto un ruolo e hanno dato significato alla loro e alla nostra militanza
E che hanno iniziato l'avventura della Wye
Quando l'hanno iniziata avevano molti sogni e speranze poche certezze ma anche tante ambizioni
Ebbene se oggi la umile forte
Lo è diventata per quel che è il sogno quel sogno che loro avevano allo stato di Bozzolo è diventato qualcosa di molto più serio è diventata una realtà quanti sacrifici quanti scoraggiamento ma anche quante vittorie quante conquista rappresentare do la Weaver nei cinquantaquattro anni grazie a quegli uomini grazie a quelli che poi hanno preso il bastone della staffetta e hanno continuato il loro lavoro questo sarà il nostro scopo quello di trasmettere la storia della nostra organizzazione affermare la conoscenza fare contemporaneamente cultura
Infatti ci sono due tipi di conoscenza conoscere un qualcosa per esperienza diretta
Ho saper trovare informazioni in proposito ebbene noi vogliamo cercare di dare a quelli che sul campo
Fanno conoscenza per esperienza diretta vogliamo dare le motivazioni dalla nostra tradizione del non lo DNA dei nostri valori cioè dagli informazioni in proposito e dargli anche una valenza e un valore all'opera
Come dicevo vogliamo fare cultura infatti se ci riflettete
La cultura prende un popolo facile da guidare
Ma difficile da trascinare facile da governare
Ma impossibile a ridurlo in schiavitù
è infatti se voi pensate nel nostro Paese dove la cultura si è inaridito da
O si è inventata una controcultura
Oltre che governare facile trascinante e i risultati sono questi dell'attuale politica si trascina
E per evitare che ci si possano
Che ridurre in schiavitù lo dobbiamo fare uno sforzo come soggetto portante della democrazia e della parte
L'azione del per rifare cultura e stimolare cultura abbiamo un blando compito e lo vogliamo eseguire
Cioè se
Il nostro lavoro che presentiamo oggi è una piccola cosa ma vi assicuro che l'abbiamo fatto con grande passione grande orgoglio
Per questo voglio ringraziare tutti quelli che hanno contribuito a farlo ma come dicevo prima io ho cercato di spiegare l'ambizione e gli obiettivi che gli vogliamo dare sono grandi
Sperando di essere capaci di continuare bene e di essere degni del lavoro dei tanti che in passato l'hanno mantenuta viva grazie
La UIL Unione Nazionale scrittori e artisti detta anche lui cultura propone i delegati convenuti per la conferenza di organizzazione un la serie di testimonianze di dirigenti sindacali fatte dal libro di Antonio Messia intitolato ottobre mille novecentottanta
La qualità dei brani che saranno letti e interpretati dagli attori Donatella Nicolosi e Luciano Bossi poggia su un criterio di ricerca sociologica e indagine scientifica denominato quando svegli
Cioè documenti orali commenti e ricordi dal vivo di alcuni protagonisti i brani saranno intervallati da stacchi di musica contemporanea fatti dalla composizione raffinato is sì ma e originale le scelte corde Brin del mesto Alessandro vecchiotti maestro compositore a voi più noto come membro della segreteria Guido affanno
L'esecuzione e affidata al gruppo di Roma composto dai musicisti
Flavio Fogliani oboe
Dario bella il l'alimento
Luigi cinesi corno
Giuseppe Mastrangelo fagotto
Del poi
Per