"Concetto di società e referendum sociali" organizzato dalla Cisl (presso il Palaffari, piazza Adua)

Diciamo
Allora diamo inizio ai lavori si chiude il sentimento e la porta in fondo
Se chiediamo gentilmente la porta in fondo
Buongiorno a tutti io cerco di essere sintetico al massimo anche perché siamo con un leggero ritardo
E credo che l'iniziativa di oggi della cinquantenario della Cisal per i contenuti e per l'importanza che ha meriti maggiore attenzione rispetto ad uno dei contenuti e all'osservazione che saranno nella relazione del segretario generale
Io colgo l'occasione intanto per ringraziare tutti i dati a un tavolo
In primis il segretario generale vicario Savino Pezzotta per la pensione terra presenza alla nostra iniziativa
Come è noto non era l'occasione per ringraziare la presenza anche questo con un applauso alla dottoressa celle della presidenza regionale dell'Acri
Dottor Marco mettendo i Carvelli presidente provinciale della Confederazione generale dell'artigianato
Dottor Marini direttore della stessa confederazione
Nel modo più sintetico possibile passo subito la parola al segretario generale per la relazione introduttiva
Noi vogliamo con l'iniziativa di oggi la segreteria e la scelta di Firenze
Aprire anche qui da noi nella nostra città lascerebbero obiezioni per i cinquant'anni della CISL e quindi riflettere sulle nostre radici e fare anche un'altra cosa secondo noi ci sta bene insieme Choir dare alla prospettiva della società in divenire
Pensando la immaginando ma anche a fronte di un vero e proprio bivio che qui si si referendari tra poco si vota forzano gli impongono
Chi come me ha partecipato alle recenti celebrazione di battesimo federali non può non essere stato scosso toccato anche emotivamente dai ricordi e dalle sensazioni trasmesse si sente bene trasmesse al professor Sava che ha scritto e presentato un buon libro sulla storia e la cifra
Che ha scritto su esplicita richiesta ti Sergio D'Antoni il segretario generale e ha evocato contratti forti gli anche dal punto di vista umano i nomi e le figure di Pastore romani primo segretario fondatore della cinque e l'ideologo della CO due del può e hanno dato una riflessione sua personale ma anche nostra attraverso gli anni che accompagna la scelta di origini all'inizio degli anni Novanta partendo fondamentalmente da una domanda
Come è stato possibile come è stato possibile sia naso abbia resistito si sia fermato un sindacato apparentemente strano diverso giudicato anomalo come lacci
E dov'era quell'apparente anomalie quella tipicità che in anni più recenti hanno fatto coniare la frase il paradosso calabro
Questa similitudine fra il calabrone con un corpo e delle ali apparentemente inadatte in realtà vola e vola bene un po'così come come ha fatto la città dove erano si chiede e ci chiede Sava le radici di quell'anomalia è difficile per me per altri che non hanno vissuto direttamente un anno diretto ricordo di quegli anni ed è sicuramente complicato immaginare fino in fondo
Quelle che erano le passioni respinte le elaborazioni animavano alla fine degli anni Quaranta politici intellettuali grande massa di persone dopo la caduta del fascismo una guerra decenni dittature e nove grandi ideologie dividevano le coscienze appena riunificata e da una Costituzione frutto della Resistenza fra le più avanzate del mondo
Tutto questo in un italiano era da ricostruire dove l'apparato industriale era compromesso evocato alla produzione militare
In un Paese fortemente agricolo con l'agricoltura logicamente tradizionale dove il problema agli italiani era la fame
Vestirsi un minimo di reddito e in tanti lo avrebbe cercato anche con l'immigrazione
E alla fine degli anni quaranta che la fa anche nascere usa il sindacato unitario di allora si interrompe si rompe il patto fra i tre grandi filoni storico politici che formavano
Il sindacato unitario del ecco si rompe su un evento a fronte di uno sciopero a oltranza proclamato a maggioranza all'interno di quel sindacato contro il vile attentato a Togliatti
Sarà lo stesso Togliatti e cercherà di ridimensionare lo sciopero per evitare una frattura sociale presso
A portarci su una strada diversa da quella di un sindacato comunque legato a un messaggio e la politica
E più precisamente di una qualche essa è stata la capacità di analisi del gruppo dirigente della scelti allora che ha pensato e scommesso su un'idea del futuro
Guardando quindi non tanto a quale sindacato era possibile in quel momento bensì a quale sindacato sarebbe stato utile e giusto nel meglio e nel lungo periodo
Quale sindacato sarebbe stato utile e giusto per dare ruolo alla persona umana assunta come centro della motivazione della polizia
Su come sarebbe stato possibile per ogni persona e per tutte le persone avere rappresentato i propri interessi
Ma anche le proprie aspirazioni culturali ideali sociali attraverso cosa attraverso la partecipazione collettiva alla vita democratica
La persona e non la massa e punto di riferimento e lasci la massa troppo indistinti e non è nemmeno l'individuo e vini edonista non so non solidale in definitiva egoista come concetto
Perché il concetto di persona richiama invece allegami comportamenti condivisi responsabilità reciproche re richiamo al concetto di muscoli
E quale sindacato avrebbe potuto svolgere questo compito dentro il cambiamento economico e sociale che si prospettano profondo i Sangalli allora poteva divenire come divenuta un moderno paese occidentale industriale il cambiamento si intuiva che apriva forti enormi possibilità ma prefigurava anche forti e nuove contraddizioni sociali
Per la CIR non era in discussione la scelta di campo occidentale né c'era la sensazione di produrre scelte anti sistema
Ma il capitalismo già dagli inizi non fu mai assunto a fisicamente e di sicuro non era considerato una religione
Si immagina e si prevede già da allora il diritto dei lavoratori associati in quanto lavoratori associati di partecipare a tutte le sedi di discussione e decisione che li riguarda
Si immagina si prevede la possibilità di mutare i rapporti tra capitale e lavoro attraverso la partecipazione si immagina si prevede anche attraverso il conflitto ritenuto fisiologico in una moderna società plurale negli interessi
Il diritto a negoziare a tutti i livelli in primis sul luogo di lavoro contrattazione negoziato e contrattazione articolata come strumenti
Ma quale sarebbe stato il rapporto fra i poteri in questa nuova società anche la stessa concezione pluralismo allora pensata attratti rimarcata originalità il pluralismo politico il gruppo di gente voluto forzato incentiva ma l'elemento innovativo sta nella concezione del pluralismo dei poteri
Serviranno ci soluzioni forti e l'articolato
Statali regionali e locali partiti forti e rappresentativi associazione autorevoli e democratica
Nell'originaria concezione lasci questi poteri istituzionale politico associativo non sono gerarchicamente ordina
Certo non serve la confusione Hans ma la differenza dei ruoli compiti poteri decisionali non va confusa con il primato dell'uno sull'altro quell'istituzione sui partiti o dei partiti sulle associazioni o delle associazioni sullo stato
Non va confusa quindi col privato e l'uno o l'altro di uno di essi sulla società soprattutto in questo concetto la società la legge porti serrande pur tutelando i diritti individuali
Lo Stato la legge pur tutelando i diritti individuali non interviene né a regolare il modo in cui conflitti
Sociali si organizza né sul merito sul quale si sviluppano non invadendo il campo delle parti sociali che esercitano la loro ti Isola Rizza
Lo Stato dovrà quindi essere rispettoso della società organizzata questo concetto e società risponde ad un modello democrazia cui rende giustizia all'immagine del tempio greco tante colonne tutte importanti reggono il tetto la democrazia una di esse al sindacato
L'autonomia del sindacato è quindi la logica conseguenza della concezione pluralista dei poteri della pienezza del ruolo sociale politico il sindacato dell'aviazione dialettica della società che lasci propone e si propone
Lo scontro politico e culturale che si sviluppò
Fu forte sul modello il sindacato qualche volta assai aspro sempre a carico di passione
E se si svolge platealmente fra le sigle sindacali non manca di dividere quell'area politico-culturale mondo cattolico e democrazia cristiana in testa che della figura particolarmente si interessa grazie
Qui c'è la linea di Castore e la sua tenacia dello Statuto vuole una CID laica aconfessionale autonoma pluralista
Lo statuto vuole una civiltà sindacato associativo autonomo dai partiti e nella società e ci vede in prima linea contro limiti agli steccati che potevano derivare dall'applicazione degli articoli trentanove e quaranta della Costituzione
La nascita e la firma non sei la comunque la dialettica e la polemica o la Licci di Gonnella che rifugge grazie di poster il sindacato libero
Ed arrivano gli scontri persino con De Gasperi sull'applicazione degli articoli trentanove quaranta e la Costituzione e con Pella che per altri versi vicino alle idee di pastore quando vieta impedisce praticamente l'esercizio dello sciopero si trova evidentemente in contrasto con noi
Il palazzo di allora dopo aver brindato alla divisione sindacale incoraggiando l'ipotesi di un sindacato meno ideologico fa di tutto per respingere le piattaforme e la pratica della contrattazione
Solo il cinquantasei Saba ci riceve Pastore romani considerano vinta definitivamente la battaglia per la vita dell'organizzazione
Vale Forenza fra l'allora poi comunque quella che separa il dire dal far
Nemmeno un libro un film sono sufficienti a contenere tutto quanto è successo
Tutto quello che più di una generazione ha vissuto e quanto ci hanno messo in tanti
Ci sarà fatica ci vorrà fatica per realizzare quello che io mi limito ad accennare
Farà fatica ci saranno alti e bassi negli anni cinquanta sessanta per affermare la contrattazione articolata e conquistare diritti sociali fondamentali
Negli anni sessanta settanta grandi lotte nove massicce anni di grande lotta di nuove massicce adesioni al sindacato un sindacato e siamo qui tra al basso nuovi spazi di potere nella società
Che si contamina si fa contaminare da nuovi soggetti e bisogni sociali sono anni importanti per il sindacato lasci
Il dibattimento è nel vivacissimo di alto profilo mascelle costruita mattone su mattone raccogliendo prima le quote mensili e poi delle vie bretelle che dei lavoratori
Quando all'inizio degli anni Settanta sulle ali della concezione egualitaria e ci apparteneva in una società caratterizzata da una recente ricchezza che toccava però poco i lavoratori
E Pariani invece li differenziavano moltissimo fra loro il migliore operaio il più bravo in più indispensabile all'agenda
Era comunque condannato a guadagnare meno che l'ultimo impiegato assunto con l'inflazione alta che era risarcisca in funzione di uno a tre una quattro a seconda degli inquadramenti professionali ecco in quel momento lì quando lasci era forte e sul tappeto si poneva l'ipotesi dell'Unità toccherà Storti gestire il rischio della scissione minacciata da Scaglia in importanti settori dell'organizzazione
Sembravano poteva sembrare comunque lunghi anni di misura e sicuramente hanno cambiato il Paese ma che il binomio progresso sviluppo fosse limitato non era vero
Momenti e immagini gloriose si accompagneranno la tremenda minaccia del terrorismo
Nel frattempo le imprese vivevano un'intensa fase di ristrutturazione nel mondo in Italia la dura sconfitta alla FIAT del mille novecentottantuno pose praticamente non solo simbolicamente fine ad un'epoca e citiamo a fare i conti con la ristrutturazione del capitalismo
Con l'inflazione a due cifre e dovremmo cercare nuove strade passando dalla travagliata rottura del mille novecentottantaquattro
Ottantaquattro gestito a Pierre Carniti
è un anno di svolta e traccia una strada quella della politica della dei reduci della lotta all'inflazione della concertazione passerà consolidate affermata con gli accordi stipulati con D'Antoni segretario al novantadue novantatré
Accordi che a detta di tutti hanno aperto la strada all'ingresso in Italia nell'Unione Europea anche grazie a successivi e più recenti bus
Credo che come diceva D'Antoni trenta aprile questa avventura abbia avuto successo non solo perché Progetto Rapallo ma anche perché era convincente mobili Sante
Per qualche generazione di intellettuali penso a Tarantelli
Come sapete c'è morto c'è stato ucciso sindacalisti e lavoratori e militanti che adesso hanno dedicato una parte del lavoro il Carniti parlava nella stessa occasione di santi minori
Un noto solo parzialmente risolto è quello anche oggi nel rapporto con la politica
è difficile storicamente per il sindacato italiano essere completamente unito e da un suono
La polizia del resto c'ha spesso visti come Cincinnato buono da coinvolgere quando c'è da salvare la patria ricostruzione terrorismo Europa è buono per tornare ai suoi campi un minuto dopo
Oggi tutto è più veloce la velocità rischia di spazzare la prospettiva e paradossalmente di schiacciare tutti sul nel quotidiano
Nella velocità serve a decidere in fretta e senza solide condivise basi culturali senza un legame d'un patto forte su solidi valori
Si allunga la distanza fra la gente e la polizia rappresentati è rappresentato vertice e base fino al distacco e disinteresse dall'evoluzione no ad usare la speranza e dell'evidenza il nesso fra comportamenti coi risulta l'alternativa alla disgregazione è la coesione la condizione perché la coesione sia positiva è che essa non sia mera alleanza cementata dal timore del futuro
Ma bensì motivata da obiettivi di alto profilo e alimentino ancora una volta la fiducia in un posto in un futuro possibile in un progetto sociale giusto
Per il quale valga la pena di impegnarsi assieme
Personalmente ho forti dubbi sull'attuale uso dello strumento referendario che in qualche modo con questi problemi c'è qua confrontare
L'inflazione l'uso crea più confusione esce utilizzare i referendum poi su temi delicati che implicano gli equilibri fra parte soggetti della società diventa disgregante perché assegna i diritti al verdetto di una maggioranza che si costituisce di volta in volta
Su questa strada guai ai deboli e guai alle minoranze
Sono però fra coloro che considerano i referendum sociali promossi dai radicali una preziosa anche se non richiesta
Occasione per fare chiarezza Cetto se ci impegniamo e certo non una volta per tutte non è mai così ad informare discutere e orientali
Fare chiarezza su quali modelli di società ci si prospettano e su quello per il quale vale la pena citare
Noi diciamo seccamente che è possibile tenere insieme etica coesione sociale dell'economia e che questo circuito può essere produttivo e vincente da ogni punto di vista vedere se la società IP ipotizzata liberi dal liberisti e di iper liberisti così come si desume dal complesso dei referendum sociali sia quelli approvati che quelli respinti alla corte prospetta sostanzialmente delle chimere
L'individuo si dovrebbe scegliere e pagare una scuola
Scegliersi e pagati la sanità scegliersi appagarsi l'Agenzia che li trova accesso al lavoro
Combattere poi sul posto di lavoro per progredire
E per avere il sapere sapendo che può essere licenziato vivendo questo come uno stimolo i sequestri tribune
Questi sono i messaggi
E messo in competizione con il figlio al quale in qualche modo dovrebbe lasciare
Se per caso poi gli viene in mente di organizzarsi liberamente con altri
Per i referendum sulle deve essere in ogni modo ostacolato le parole chiave diventano arrangiati e compatti
Io credo che come democrazia ce ne sia meno nel Superenalotto dove tutti possono concorrere vince
Con una piccola cifra
E dove comunque consentito consorziarsi per rischiare insieme e poi dividere il pane
Come efficienza etica e sociale il modello è quello di Robinson Crusoe due che solo un'isola disabitata
Con l'aiuto di un nero fa tutto e basta a se stessi
Noi abbiamo celebrato da poco il primo maggio nuovo innovativo globale
Come ha detto D'Antoni CGIL CISL e UIL hanno voluto la piena concomitanza fra il Giubileo dei lavoratori credenti e non credenti per la nostra iniziativa nazionale
Lo abbiamo voluto lasciando nella fede delicato e prezioso dono personale non fosse la discriminante dell'evento che abbiamo vissuto la parola d'ordine era l'abolizione del debito del Terzo mondo dei Paesi poveri
Abbiamo ascoltato il Papa Giovanni Paolo secondo dirci ovunque nella globalizzazione inizi sa nella riorganizzazione capitalistica la persona umana alla sua dignità sonori bene prezioso da salvaguardare
E che nessuno dovrà più vivere con le briciole che cadono a favore dei ricchi
Pensiamo a quanta etica e giustizia efficienza economica sociale ci può essere invece in un modello che esclude etica e politica
Ed alla fine riconosce solo il potere economico in un mondo dove invece la compatibilità ambientale talmente in bilico da rendere strettamente correlati gli ettari di foresta amazzonica con il livello delle acque a viareggio
Per un danno nucleare russa con la percentuale di tumori nella Padania
Quanto può essere giusto ed efficiente in un mondo dove ricerca genetica proprietà della mappa genetica delle conoscenze si stanno incontrando oltre ai colleghi con la medicina
è proprio favorire la concorrenza far decidere al censo chi avrà diritto a una cura per esempio fra due neonati
Non mettiamo in discussione cambiamento c'è chi dice che il presente non sorpassato hanno già ascoltato il sentiamo no future
Ci vorrà sicuramente una mentalità nuova per misurarsi e nuovi problemi
Intanto la mentalità più internazionale visto che oggi tutto è correlato e che ha senso abbiamo assistito al fallimento il pensiero unico come dice Alain Touraine su conquiste ed e dalla difficoltà di regolare i rapporti commerciali
Solo Rispoli rinfrescando un accordo quello precedente vecchio di tredici anni quando c'era il muro di Berlino invece non c'è vento
Una mentalità più internazionale perché oggi l'Europa decide il cambio per tutti i Paesi membri
E siamo fondamentalmente nella condizione per tanti anni ha vissuto l'Italia dove con il cambio con la moneta e si demoliva aumento all'esportazione ma era un modello che aveva alle sue fragilissima
Ma lo sviluppo basato sul cambia infatti non dà sviluppo stabile
Se non c'è contemporaneamente uno sforzo sulle infrastrutture la formazione professionale e persino come si prospetta o per lo meno si dice sarebbe necessario un patto europeo per il lavoro e la polizia
Stesso ragionamento è valido per le economie locali tutti gli economisti convengono sul fatto che investimenti si allontanò nei territori dove conviene
Due fattori sono fruibili e positivi tutti gli economisti convengono sulla frase pensare globale agire locale
Sì accorpiamo motivi economici alla forte spinta anche culturale
Ad un po'di più di autodeterminazione la centralità dell'ovale importante
La gente vuole decidere
Chi può gestire infatti se non il locale la politica dell'opportunità direi
Dove attraverso politiche di inclusione l'integrazione possibile
Dove è possibile per esempio realizzava integrazione con l'immigrazione con le moltitudini arrivano e che secondo lo stesso ragione nello Stato ebbene arrivino
Per alimentare mondo la produzione dove si può dare se non è territorio contemporaneamente opportuni sa chi cerca lavoro e a chi cerca lavoratori
E quindi anche favorire mentre
è lì che si realizza è necessaria Sasso di flessibilità nell'inclusione e non esclusione rendendo quindi possibile alle aziende avvalersi il lavoro che gli serve ed a lavoratori ridicola di giovarsi gli strumenti formativi di gestione rapporto studio lavoro
Che li rendano più forti in un mercato del lavoro flessibile usando quella mobilità che la mobilità da posto a posto diventi disoccupazione se pensiamo all'impresa il mio territorio come il nostro non precisa non possiamo pensare alle grandi imprese
Dobbiamo pensare soprattutto le piccole e medie imprese alle imprese artigiano solo un'economia sostenuta dalle reti potare contemporaneamente solidarietà ed efficiente
Tutto ciò fa sì che la parola chiave di oggi siano possano essere concertazione a tutti i livelli e partecipazione
Vorrei chiudere questa parte fissando ritiene
Castro o Fidel Castro della Zanussi
Rischino osserva il mondo gli USA l'Italia alla domanda cosa viziate dell'Italia risponde
La cultura la cultura perché per me assunto non a caso vi può viene in vacanza da voi e poi aggiungere nel futuro che ci aspetta non c'è economia e coesione senza cultura
Castro invece uomo d'azienda per l'appunto la Zanussi ci dice che la partecipazione lava più bianco
Assume uno slogan della città
E aggiunge il giusto modo di produrre
Pensate un po'quello da mutuare dagli artigiani fiorentini
Credo che ce ne sia abbastanza per avere non solo speranza ma anche un po'di fiducia
Concludendo nel viaggio che abbiamo preparato idealmente con questo convegno chi ha accettato il nostro invito e colgo l'occasione ringraziare in anticipo il sindaco
Verrà non solo a fare un saluto qua a fare un intervento
E naturalmente ringraziare tutti gli altri partecipanti come già faceva Bruno cercheremo di giocare con gli interventi
Il tema dei comuni che quello della prima cellula istituzionale
Il tema dell'Europa del futuro il dialogo sociale a quel livello
La questione insiste nella globalizzazione e rifletteremo meglio approfondendolo sul bivio sociale che i referendum radicali comporta
Sono convinto che non ci manca niente
Che nostro numero cromosomi sono validi anche perché accanto a Sollers sempre valide caratteristiche valori che portano in sé ci danno la capacità di mutare di cambiare
E la nostra storia dodici siamo organizzazione forte la Confederazione quest'anno da cinquant'anni ha superato i quattro milioni iscritti lascito di Firenze ha fatto la sua parte
Con qua Q superando i quarantadue mila iscritti quasi quattro mila dei quali negli ultimi due anni tre mila ottocento e qualcosa la maggioranza attivi rispetto e funziona
Io credo che tutto questo sia possibile al sempre presente
La metà cioè fa qualche condizione al sempre presente la metafora che ho sentito proprio da Pezzotta segretario confederale vicario il segretario generale
La metafora del viandante del pellegrino
Che in un certo senso non sarebbero distinguibili perché tutti e due viaggiano hanno necessità di un letto di un tetto
Di solito e scarpe perché no di buona compagnia ma una cosa li distingue
Il viandante viaggia il Pellegrino ha una meta
Sa dove vuole andare
Se non sapremo come fondatori guardare lontano avere un'idea di futuro scommettere sul medio-lungo periodo
Io son convinto nel nostro viaggio si svolgerà in buona compagnia di santi lavoratori vecchi dei vecchi e dei nuovi lavori i salti pensionati uomini e donne
E sarà più piacevole avrà un senso ci sarà un senso che sarà anche utile grazie
Si chiama
Alle attese dovrebbe arrivare sindaco con qualche leggero ritardo in dandole cogliere l'occasione di salutare l'ho visto passare prima
Segretario generale regionale l'amico Sergio Betti con applauso sperando poi di rivederlo riversare
Sergio parlava cenava prima alla questione del referendum voi sapete come CISL a Trentino abbiamo aderito al comitato regionale Perrino l'intera quale c'è anche CGIL CISL e UIL regionale
Ci sono sa tutta una serie di adesioni a livello personale di di autorità e abbiamo anche adesioni per quanto riguarda alcune forze politiche l'amico onorevole Pistelli senatore Bossi l'amico Stefano balcone del CCD Nistri cargo gruppo della provincia di Firenze
Lenzi del Partito popolare elettorato lo ha visto in sale lo saluto
L'amico Filippetti capogruppo dei Democratici la provincia di Firenze l'amico contiene dei Democratici di Firenze ecco che si amici hanno aderito anche per nome e per conto dei partiti che rappresentano al nostro Comitato del no
Sappiamo quindi l'ordine do subito la parola professore Gianni Arrigo
Grazie dell'invito già partecipare a questo cinquantesimo anniversario
Anniversario di principi
Di coesione
E di rispetto delle persone della comunità
Che sono
Le basi di partenza di questo mio l'intervento
Che si chiama gli errori radicali dei referendum sociali quindi ribalta la prospettiva dei radicali si parla di errori sociali
Non dipende da me ma la dal micro
Di parlare cioè della necessità di riforme radicali della legislazione sociale
Non so se
Vedendo delle trasmissioni televisive sulla le opportunità sul merito dei referendum e vi siete resi conto che si parla del lavoratore come merce non si parla come ieri l'economista come Collebeato non si parla di lavoratore come bene e la differenza non è di poco conto perché merce evoca
Altre parole come commercio
Come quindi svendita sconti vendite al ribasso fallimento mente bene evoca
Persona patrimonio ricchezza
Cioè i da parte dei proponenti il referendum radicale abrogativi anche di chi li sostiene questa evidente intenzione che contrasta con la nostra filosofie colosso Progetto di vita di società di porre
In confronto in giustapposizione l'individuo come mi ricordava bene prima Sergio sovrani e lo stato stato peraltro alleggerito
Di tutte le sue funzioni sociali quindi l'individuo il singolo la persona sola cioè il soggetto solo e lo Stato quindi si valutando a Costituzione invariata
L'organizzazione sociale degli elementi di coesione sociale del valore fondante della persona
Della comunità e quindi della coesione sociale che sono basi come ricorderà poi minuti della costituzione europea questa un altro snodo non c'è contrasto
Fra i principi della Costituzione italiana e i principi dell'unione europea anzi c'è una continuità come sapete l'Unione Europea è cambiata non è più la comunità delle origini
Luogo di scambi appunto e di libera circolazione di beni
Persone capitali e servizi ma è un ordinamento
Tendenzialmente federale che mutua i principi generali riconosciuti negli Stati membri e qui c'è una continuità fra la valorizzazione della persona e della comunità tra la tutela della dignità del lavoratore come l'articolo due della Costituzione nella valorizzazione della Soleri solidarietà politica
Economica sociale sempre dell'articolo due della Costituzione Talas l'uguaglianza sostanziale
Dell'articolo tre della Costituzione il diritto al lavoro articolo quattro del fatto che l'iniziativa privata è libera ma non può volgersi in danno dell'utilità sociale come l'articolo quarantuno secondo comma e gli attuali principi dell'Unione Europea
E fanno saldi i diritti affermati nella Carta sociale europea di Strasburgo nella Carta sociale di dello del mille duecentottantanove
Delle dichiarazioni solenni affermata nelle carte dell'ONU eccetera eccetera e inoltre l'articolo centotrentasei la comunità che mette in equilibrio l'iniziativa privata e quindi la liberalizzazione la flessibilità con in miglioramento
Delle condizioni di vita e di lavoro
La capacità del dell'impresa di essere competitiva sul mercato con il dialogo sociale imponendo addirittura legislatore comunitario di consultare
Prioritariamente preliminarmente all'adozione di una tramite legislativo le organizzazioni sociali europee
E tramite questo dialogo sociale che si sono adottate norme come quelle sul part-time a tempo determinato degli stessi proponenti referendum da un annullare volevano annientare
è questo il senso degli errori radicali dei referendum sociali fare tabula rasa di principi per consegnare poi i vincitori di turno
Un pacchetto e adesso la sinistra poteva far fare bella figura in senso completamente abrogatio mista abolizionista e quindi di completa emarginazione a chi voleva dare premi alla libertà d'impresa o delle riforme più moderate atti in fondo voleva mettere in maggiore evidenza l'apporto dell'impresa s'valutando naturalmente di che il il valore della persona della comunità il fatto che dei dieci referendum che ricordava prima soglia riprendo sociali soltanto due siano rimasti non fa diminuire
Il valore di questo confronto e quindi la valorizzazione che ha la nostra concezione come CISL e della persona della comunità rispetto a quella che proponenti e sostenitori lo ferendo invece espongo rappresentare sostengono a viva forza sono opposte concezioni del rapporto tra singole società
Che la Corte costituzionale a Ri allineato nel senso della loro conformità ai principi costituzionali tagliano i principi di Unione europea
Quello che è il primo errore
La i i referendum sociali volevano sottolineare era e vogliono cambiare il rapporto fra singole società
Quindi negazione dell'idea di uguaglianza sostanziale
Negazione della importanza dell'organizzazione di interessi collettivi negazione ancora dell'utilità depressa strette delle assicurazioni sociali cioè l'insieme dei requisiti referendari disegnava
L'arco completo delle conseguenze deducibili da una concezione strettamente individualistica
Ed è una sorta di integralismo liberista negazione anzitutto dell'idea di eguaglianza sostanziale come valore dialetticamente contrapposte l'eguaglianza formale si parla di libertà dell'impresa libertà del lavoro di libertà ne cadono ma in termini formali con conseguente abrogazione totale di quelle normative speciali in tema di contratti a termine riparta anche loro a domicilio che trovano la loro giustificazione nel riconoscimento da parte debole nel rapporto di lavoro
Negazione altresì della desidera abilità e convenienza dell'organizzazione interessi collettivi espresse attraversi quesito in sé poco rilevante ma simbolico di questa ostinata
Attività opinione cultura antisindacale sulla raccolta delle quote associative e negazione ancora nell'utilità
Per questo ha detto delle assicurazioni sociali riaffermazione investe Gemino caratteri merce come ieri professor Brunetto accettava è una merce quale avverse la del lavoro umano da comprendere intermediari sul mercato in massima libertà e non bene nemmeno bene
In questo quadro ovviamente quesito principe sull'abrogazione dell'articolo diciotto lo Stato lavoratori esplicava una molteplicità di valenze
Tra cui prioritaria quella del ribaltamento della valutazione ordinamentale di un tipico conflitto di potere sociale
E poiché questo quel perquisite sopravvissuta al vaglio della Corte insieme a quello sulla raccolta delle quote associative restano materie spazio sufficiente per una perché la sfida ecologica Contini
La cui posta va molto al di là di poli importanti singoli temi referendari vince significa legittimare
La presentazione di interventi normativi che ripropongono in buona parte i contenuti requisiti dichiarati inammissibili salvo le censure e la Corte costituzionale ha fatto in materia di contrattate Hermine e di part-time
La Corte costituzionale dice non si può non è possibile non si può ammettere un referendum perché tolga che cancelli una normativa protettiva quando le parti sociali all'Europeo presenti magari contattata e mi hanno detto che la regola resta il contratto a tempo determinato e contratta temi ad eccezione l'hanno sottoscritta agli imprenditori
Senza qualcuno che mi mi minacciasse alle spalle perché hanno ritenuto al di là della penalizzazione lungi dal penalizzare contratta tende che quei principi collegati al contratto a tempo indeterminato cioè i principi di dignità del lavoro
Considerato come stabile ma non necessariamente a vita dovessero essere trasfusi nel lavoro precario per toglierli quella marginalità
Quindi è un espansione del concetto di tutela che al di là della sua fossilizzarsi o in un rapporto che dura la vita si espande e per me la disse quindi che la cultura la dignità che per me anche i rapporti considerati precari immaginare
Ma
In questo senso i su queste motivazione la Corte costituzionale sono importanti non soltanto in vista di possibili
Previsioni normative ma anche per la nostra cultura
Non c'è sindacato come accise che non abbia sostenuto le ragioni di una flessibilità non c'è sindacato come l'accise che non abbia però ricondotto alla flessibilità a determinazioni collettive contrattuali al forte potere di controllo dell'autonomia collettiva quindi al problema di solidarietà
Il concetto di tutela collegate a quelle di solidarietà che si espande del lavoro subordinato a tempo determinato e permea di sé in mercato del lavoro quindi le possibilità del soggetto di con questa veste di dignità dire colpire casi lavorare in tutte le imprese con rapporti di lavoro variabili ma in possesso della sua dignità come persona nell'ambito di un'organizzazione che valorizzi la coesione e dove quindi ci siano rappresentanze sindacali rappresentanze dei lavoratori contrattazione collettiva e non questo scabro questo club rapporto fra indirizzo e impresa spesso anonime sappiamo controllate in modo diverso differenziato attraverso tecnologie
Informatiche e eventualmente uno stato alleggerito dei compiti di controllo e indirizzo e garanzia debiti
Quindi tre quesiti
Più che al più insidiosi più vergognosi
E quella che giustamente noi
CGIL CISL e UIL che erano barbari del diritto cioè l'abolizione delle garanzie il termine parta il domicilio
Sono caratterizzati accomunati da un estremismo ideologico che si esplica richiesta di abrogazione non di questo quella disposizione
Ma dell'intera disciplina legale dell'istituto a significare da un lato e la generale libertà di contrattazione individuale deve essere ritenuta anche con riguardo i lavoratori strumento sufficiente per la tutela dei propri interessi
E dal lato interdizione per il futuro legislatore ordinario della via della normazione speciale cioè tutto deve essere ricondotto al diritto comune delle obbligazioni con questa super valutazione dell'autonomia individuale che nel lavoro non trova cittadinanza
Perché a parte il diciamo la natura conflittuale del rapporto fra lavoratori e datori lavoro Tota una giurisprudenza anche comunitaria si fonda sulla tutela del lavoratore come contraente debole ma questo è nel nella logica va anche un bambino lo vedete
E che oggi non si vuol fare rete fateci caso
Nei dibattiti televisivi non c'è una voce fuori campo che dica in questo momento il dottor Callieri ha detto una corbelleria in questo momento il dottor Tal dei Tali ignora la disciplina del licenziamento come tale
Ammesso che posso parlare quello che dice va ricondotto vari aggiustato non c'è il correttore di bozze in contesto di contestualità del cui si dicono delle cose assurde si chiamano come a commentare
Norme di tutela di garanzie di diritto economisti sociologi eccetera non si capisce un bel nulla dell'articolo diciotto si è capito una cosa di questo dibattito e tutti i maggiori responsabili di imprese non sanno come funzioni non sanno cosa significhi spacciano al PIL tra il il licenziamento discriminatorio però licenziamento tutto sommato disponibile
I s'inventa non l'onere della prova a carico datore di lavoro quand'è noto e lo sanno le donne e nel trattamento discriminatorio sono le donne sono i soggetti deboli al dover provare la discriminazione
Fosse fosse facile diverso non è vero è evidente la discriminazione sono donne evidente la discriminazione non è così
La giurisprudenza comunitaria il diritto comunitario ha sostenuto la necessità di colpire discriminazioni indirette di colpire le discriminazioni cioè non dirette palesi sarebbe molto semplice e di accompagnare l'effettivo inserimento correzioni positive
Quindi vedete questa continuità di principi nell'ordinamento italiano nell'ordinamento comunitario i vari tutti fanno riferimento creduto operano effettività all'azione collettiva alla presenza delle parti sociali alla presenza di rappresentante sindacale nelle aziende che possano datare le norme in relazione a esigenze oggettive per consentire questo equilibrio
Fra flessibilità e tutela del del lavoratore come nelle direttive sul part-time mette sul contratto a tempo determinato
Il e qui c'è il secondo errore l'estremismo radicalismi etologico del dei proponenti il referendum quindi non modifiche di una piccola norma di una singola norma che effettivamente possono terminare dei problemi anche gli stessi lavoratori
Effettivamente quella norma che Inter limitava il ricorso a part-time alla contrattazione collettiva limitava la possibilità per il singolo di poter accedere a part-time abbiano a leggere riformata c'è questo equilibrio autonomia individuale
E autonomia collettiva ma questa è una modifica altro pretendere che invece qualsiasi garanzia per il lavoratore part-time che venga meno
è espressione di un estremismo che radicalismo ideologico ed è il secondo errore di radicale quello su cui è caduto il referendum sul Trattato cioè pensare che l'Italia
Fosse un'isola da comparare con gli Stati Uniti Giappone c'era cedendo una parte di un ordinamento federale in cui se cade un principio nazionale c'è un principio europeo e lo integra e lo sostituisce
Terza errore
Quello appunto della frizione tra gli ordinamento l'ordinamento nazionale ordinamento europeo
L'altro e
Quello che in fondo ha sostenuto la Confindustria se come in modo molto errato
Che
Effettivamente per gli stessi lavoratori era meglio affidarsi in tutto e per tutta la spontaneità del mercato alla massima flessibilità da loro prestazione lavorativa
Presuntivamente richiesta dell'economia post-industriale invece che continuare a far conto su regole e tutele sindacali e Gilda vive
Va forte impianto collettivo
La vera portata quindi della dei referendum ai veri errori stanno in questa sottovalutazione della continuità fra tutela individuale tutela collettiva fra piano collettive prevenzioni Stilo che vede infatti che il referendum sull'articolo diciotto dello Statuto la massima espressione
Quindi ricordo così e concludo sull'articolo diciotto
C'è una disinformazione amplissima che dimostra da un lato dalle parole quando sento parlare perché parte imporre ai corsi di diritto del lavoro corsi lunghi alla Confindustria perché impossibile condividete sindacali ignori
Come sia strutturato gli effetti deleteri della dell'articolo diciotto della sentenza di reintegrazione differenza per discriminatorio vicenza ripristinatori legittimo disciplinare collettive e quant'altro e che si inventa addirittura una tutela
Forte in mancanza di una norma come quella dell'articolo diciotto che effettivamente farebbe cadere tutta la precisazione arrivo all'ultimo e più evidente errore del dei referendum radicali cioè quello di non spiegare bene
Agli elettori Barisano le conseguenze del venir meno della tutela dell'articolo diciotto
Perché qui effettivamente e sarebbe sarebbe stato più opportuno che la corte ne dichiara avesse dichiarato inammissibilità non è chiaro quale sarà la situazione normativa che si determinerà con l'eventuale si potrebbe determinare con l'eventuale abrogazione l'articolo diciotto
Perché mentre prima della legge centootto del mio centonovanta era chiaro che venendo meno la tutela reale cioè quella connessa
Alla reintegrazione alla stabilità del posto di lavoro ci sarebbe stata un'espansione di quell'obbligatoria oggi con l'intervento dei centootto del mio centonovanta
E per complessità
I di formulazione non sto a raccontare per esteso ma nel sito per fortuna abbiamo una cultura giuridica superiore a quella di altri rappresentanti del mondo imprenditoriale e sindacale
Non è detto che le conseguenze sarebbero automaticamente quella di un'espansione della tutela obbligatoria
Rispetto ai lavoratori che non sarebbero più tutelati della tutela dalla dalla dalla dal dalla norma venuta a mancare
Questo è un primo aspetto cioè d'e dubbio perché la tutela reale non è una norma speciale rispetto a una norma generale che la tutela obbligatoria cioè risarcitorio
Quindi non è una norma aggiuntiva la tutela reale non è qualcuna sanzione aggiuntiva a sistema base che il risarcimento del danno
Sono sistemi complessi di per sé già binari quindi venir meno della tutela dell'articolo diciotto non significa di per sé espansione tra tutte l'obbligatorio si creerebbe una lacuna interpretativa che non può essere risolta automaticamente giudice ma richiederebbe
Un ulteriore intervento legislativo
Si arriverebbe poi alla paradosso che le vendere in meno dell'articolo di della tutela reale articolo diciotto creerebbe scompensi anche alla normativa sui licenziamenti collettivi
E alla normativa sui licenziamenti disciplinari
Con ulteriore paradosso che poiché la legge duecentoventitré novantuno fa riferimento l'articolo diciotto e quindi la tutela reale perché parla di questo
Il lavoratore licenziato collettivamente verrebbe mantenuto nel posto di lavoro mentre colui che licenziato disciplinarmente avrebbe quattro soldi Ima
Senza pensare quale conseguenza
Una profonda conoscenza delle necessità del mercato ed esigenze le parti con leggi
Fra l'altro la riforma intervenute in Germania appunto che tiferà contavo prime salutato da un governo conservatore quindi nemmeno è stata fatta sulla base di un governo filo comunista
Ostentatamente filo lavorista come poteva essere un governo cioè immaginiamo cioè del quindi un governo conservatore quello precedente adottato questa normativa di maggior tutela dinamica ma anche di valorizzazione del patrimonio personale del lavoratori
Perché in una cosa è certa nel concludere che le pretese giustificazioni oggettive licenziamento oggi
Sono soggettive c'è una scusate il termine per tumori di Aviano c'è una soggettività azione del giustificato motivo oggettivo e un'organizzazione del lavoro basata sulla turnazione sulla disponibilità a prestare lavoro in più posizioni B ma deve essere proprio un lavoratore stringatissimo quello che cade in un posto che il datore di lavoro aveva già deciso di sopprimere
Quindi non è possibile che si possa essere così scemi da pensare che noi siamo altrettanto Cherie miscela non conosce la realtà aziendale non pensare che la contrattazione collettiva potrebbe essere preposta a gestire a regolare nel migliore interesse sia del datore di lavoro di impresa è un bene come quella dell'amore del lavoratore queste attività quindi concludendo come si usa dire non battono famoso spot pubblicitari c'è un'afflizione c'è un contrasto al di là del merito dei singoli referendum fra la nostra cultura della valorizzazione da persone
Di cui è l'elemento centrale la formazione riqualificazione personale è quella di radicale di coloro che li sostengono le quali mettono a nudo la crisi culturale che attraversa oggi il sistema delle relazioni sindacali
E spero che dopo questa sciagurata fase riscontro si torni a pensare con maggior consapevolezza e meno enfasi televisiva a questi problemi della dignità individuale e collettiva del lavoro grazie
Grazie al professor Arrigo io colgo l'occasione per ringraziare la loro presenza in sala la direttore dell'impresa di Firenze dottor Porcaro l'Assessore del Comune di Firenze Stefano Bruzzesi
Dora sempre grazie
Sempre in attesa della sindaco dalla parola professore sociali
Buongiorno a tutti
Ringrazia chiedo Sergio per l'invito ma se non fosse stato abilità per una parte del tavolo sarei stato tardivo il perché sono iscritta a questo sindacato alla fine avevo diciott'anni
Prima ho lavorato con gli ho studiato dì la verità perché nel mondo universitario sindacato a dir la verità non è molto non ha molte radici quindi dicevo qualche volta l'ho pagato la tessera quindi sono rimasto no apporterà dice dal punto di vista dei docenti Caterina non dal punto di vista del in generale del personale
Come l'accordo cioè la nostra
Intanto avete visto che io voglio trattenermi alcuni minuti più in una chiacchierata tra amici e che in una disquisizione tecnica però non posso mancare ottemperare un po'l'argomento che mi è stato assegnato il cui titolo poteva essere molto diverso settimo grandi delle stesse cose
Perché perché
Solo il gli aspetti della globalizzazione degli spazzini solidarietà che si possono aprire questo scenario che noi tutti abbiamo davanti specialmente i più giovani vari dovranno vivere di queste nuove condizioni ma anche i più anziani
Perché dovranno adattarsi e velocemente l'anemone una citazione che in tutti i master cioè quelli corsi di perfezionamento né si fanno a vari livelli
Più o meno validi
Ricorre un'affermazione che anch'io vi leggo poi mi dite che l'ha detta c'ho un piccolo testi
Non sono le specie più forti e quelle più intelligenti che sopravvivono ma quelle più capaci di rispondere ai cambiamenti quindi non le aziende più grosse
Non quelle più dotate di capacità di comprensione ma quelle che si adattano meglio e così Soggetti e così le società così insiste
Questo non è un economista non è un politico è uno scienziato del secolo scorso avete riconosciuto il monte Charles Dow in L'origine delle specie adattarsi all'ambiente
Questa è una formula ricorrente molto insidiosa Tecce viene fuori quel concetto né noi ritroviamo anche in campo sindacale come confronto del darwinismo sociale che vuol dire che devono sopravvivere i più adatti
E chi non è adatto troveremo l'assoluzione
Troveremo una soluzione riduttiva
Poi lo scenario deriva anche delineato dagli interventi precedenti che in fondo togliamo comunemente in uno dei grandi sistemi economici fanno da pilastro al sistema globale cioè negli Stati Uniti
Dove un venti venticinque per cento dei soggetti
E lasciato ad una certa situazione di marginalità termini sanitari e pensionistici di lavoro e questo naturalmente da dinamismo al sistema
Va
Naturalmente altri sono i problemi dieci come molti sistemi europei occidentali e invece cerca di tutelare anche questo venti venticinque emarginati e allora tutti i paragoni noi troviamo quotidianamente
Sui giornali sentiamo nei dibattiti tra l'Unione europea o il nostro sistema italiano vero europeo in genere e gli Stati Uniti è come voler paragonare una mucca con un cavallo dentro un'altra
Cioè tutte e due sono erbivori son quadrupedi sono mammiferi ma fate correre una mucca non avrete grande soddisfazione
è fatta ad Arelate al cavalcava alla la cavalla da però non i rendimenti della mucca
E quindi cosa che cosa paragonare Silvio ripete argomenta dal dibattito da dilettanti allo sbaraglio però come diceva prima il mio collega
Continuamente nel sentiamo queste affermazioni perentorie
E siamo invitati a crederci Krenar l'ignoranza dice no dopo non sei non conferenti allora io questi pochi minuti regalato ad arrivare il sindaco glielo facciamo aspettare la governance locale e anche se noi avremo molto da dire sulla governance per i nostri sistemi locali ciascuno di voi ma non lo diciamo non lo diciamo per dovere di ospitalità quindi lo dico solo
Grazie
Globalizzazione nomi mettono già promesso a fare una disquisizione tecnica su questo
Se no
Però questo è un fenomeno complesse è un processo che viene indicato con un termine che relativamente nuovo
Quindi alcuni dicono gli e Sperti lessicali fra di linguaggio se è un termine nuovo vuol dire questo determina indica un fenomeno nuovo
Non necessariamente
Alcuni elementi della globalizzazione ci vengono da lontano anche se in passato si chiamavano in modo diverso avevano natura intensità diversa ecco la differenza dei fenomeni di oggi
Natura e intensità diversa quindi velocità
Gli affermazione di questi fenomeni intensità di penetrazione nel tessuto sociale
è un termine che venne emerge appunto soprattutto in campo giornalistico i francesi per esempio non lo utilizzano Global inflation globalizzazione ma dicono mondializzazione è la stessa problematico
Linguaggio esce è un problema è un termine diventa ambiguo o meglio come dicevo a una molteplicità di significati quindi lo dico per chi magari queste cose già esperto la sentite si presta ad essere esaminato con la teoria dei sistemi cioè non ragioniamo più in termini di Stucky
Di province di comuni anche i termini socio economico ma di sistemi quindi il sistema a Firenze il sistema dell'area fiorentina i sub sistemi della Regione Toscana
Poco significato ragionare in altri
Dicevo
Qualche definizione che questo ci introduce nel dibattito
C'è chi pensa che questo sia uno stato di cose quindi essere contro la globalizzazione è ragionevole si dice un'espressione inglese quanto protestare contro il cattivo tempo
Se piove ti rompi le ombre
Non stai a piangere
La fiducia a Prodi positivistica né i fatti
Cioè una corrente più radicale che noi riscontriamo basta aprire il giornale l'associazione degli industriali ritroviamo aspetti venerdì cinque perché ce l'avesse magari non l'avesse letto nate c'era un bell'articolo bello nel senso sbrigativo una concezione più radicale come questa che dice vantaggi per tutti
Vantaggi per tutti dalla globalizzazione purché esse rapiti nelle regole
è un po'una concezione neoliberista
Ed è sintetizzata in un acronimo inglese che si legge un nome di ragazza Tina faina la Rice no alternativa non c'è alternativa
Non state lì a piangere adattate corretti
Ho ripreso anche da slogan pubblicitario no ti alzi la mattina e cori la gazzella Leone voleva siamo un Oriente dovremmo correre
Altre concezioni è qui la trovate nella stampa comune e diceva a parte alcune posizioni
Più o meno radicali e per me la stampa italiana dalla presente nell'Economist inglese
Trovate generalmente una posizione di questo
Un altro gruppo di posizioni riguardo alle dice afferma che l'economia deve essere al servizio della società e non viceversa da qui discende la necessità di strumenti di gestione di questi fenomeni complessi
Un'altra corrente più radicale si spinge a dire che questo è una sorta di capitalismo triade dico cioè fondato su una triade Stati Uniti Giappone Unione Europea
Che essenzialmente una costruzione ideologica quindi non viene a dare vantaggi a tutti da vantaggi solo ad alcuno
Beh qualcuno afferma anche che grande sistema di apartheid come quello che c'era in Sudafrica che privilegia ottocento milioni di persone sono più o meno gli abitanti di questi tre sistemi rispetta quasi sei miliardi che vengono emarginati
Ora voi capite tutte queste posizioni hanno chi più chi meno direi di più le seconde
Per quanto mi riguarda come dal punto di vista il mio pensiero però anche le prime hanno dei elementi di verità constatabile
E il fatto è che si con un certo sforzo si potrebbero richiamare un po'le impostazioni del capitalismo anglosassone la prima fondato soprattutto sul sistema finanziario
E sul capitalismo renano la seconda fondato invece su un'intesa fra banche è stato impresa cioè è un capitalismo più contratta
Che spazzi ci sono dice il titolo badato Sergio a questa chiacchierata ma il andando ancora avanti direi che comunque su tutto questo discorso il quadro teorico è ancora insufficiente per comprendere appieno le potenzialità conflittuali e le opportunità vogliamo ci siano che si aprono quindi compri una prima raccomandazione stranisce quella di diffidare delle spiegazioni drastiche ma di avere un proprio filtro
L'intellettuale conoscitivo che a un certo punto fa discriminare sull'affermazione come quelle televisive ci ricordava prima il collo
Tanto si diceva la globalizzazione un fenomeno complesso è fatto di interazione tra diversi campi c'è un segmento politico
E noi assistiamo alla costituzione sempre più frequente anche se molte risalgono a qualche decennio fa di mezzo regioni cioè unioni regionali l'Unione europea il Nafta Stati Uniti Canada Messico il Mercosur che sta andando molto bene dal punto di vista di alcune integrazioni in Sudamerica argentina Brasile Paraguay Uruguay all'ATER il Paraguay abituata avere un golpe ogni diciotto mesi
Era in una fase di stallo democratico fortunatamente per c'è nel Mercosur c'è anche un certo controllo e dal punto di vista dei regimi nel senso per raccomandazioni come l'Unione europea fatta all'Austria no recente
Vice
Quindi se il vento politico riguarda le relazioni internazionali le grandi aree sociopolitiche questo Pablo balzando sì il sistema in altra c'è l'altra in Africa nonostante l'Africa sia l'aria più Margit emarginata dal sistema globale magari fosse
Inserita nel sistema globale come aria marginale fornitrice di manodopera o di materie prime ma anche mercato è fuori
E per questo dilaniata dalle guerre
Dalle situazioni tragiche diciamo che noi tutti conosciamo e speriamo che il mondo occidentale da questo punto di vista si riveli più sensi qua c'è un sedimento finanziario a quello che sta davanti agli occhi di tutto e ritornerò tra poco un segmento tecnico scientifico riguarda le ricerche
Le famose Biotechnology
Tutta quella che si chiama ormai è una branca la geo non mia
Cioè la ricerca Alma il genoma è un termine di rimbalza in testa immagino da un po'di tempo che riguarda la biologia applicata e le nuove tecnologie
E non è soltanto la ricerca biologica di un tempo mobilitata attraverso l'informatica e la telematica per litro
E infine un segmento economico produttivo riguarda le relazioni internazionali
è tutta un'altra serie di sistema
Che caratteristiche scenario non ci troviamo davanti a dover gestire c'è un'accentuata finanziarizzazione dell'economia noi abbiamo una crescita delle transazioni finanziarie per unità di PIL mai verificatasi in passato
E tutti i sistemi avanzati
Abbiamo la formazione di un mercato finanziario globale
Cioè come l'imperatore del passato diceva che sul suo impero non tramontava mai il sole sull'impero finanziario non fa mancava il solo di una borsa perché quando chiude Tokio apre
Francoforte e gelati forte siamo all'ombra ma la sta soppiantando borsa europea e poi ancora scritte si influenzano a vicenda come sapete
E il giornalista ma venivano esposte Taranto è stato almeno dal oppure la nostra borsetta perché assomigli un po'uno sbaglio mai da un mare non è un granché però risente e di mille sollecitazione formazione è un peccato finanziario globale
Venda questa struttura super struttura finanziaria ormai ha superato di gran lunga il lato reale dell'economia
L'altro giorno parlavo un funzionario FIAT mi diceva il quaranta per cento della corporation fiato cioè di tutta società non dell'auto eh viene da transazioni finanziarie solo il sessanta per cento e la vendita di qualcosa
Otto carri componenti meccaniche auto eccetera
Quindi voi pensate no quella che passa per un'azienda esclusioni che manifatturiera c'è una quota di fatturato esclusivamente di transazione
Ecco quindi questo però super struttura finanziaria acquista sempre più il carattere di mercato perché le attività finanziarie sono standardizzate
Chiunque di noi magari guidato per il momento operare in Borsa può fare le transazioni a livello globale cioè a livello mondiale cosa che non succedeva ancora pochi anni orsono
E i margini di manovra dei governi con queste grandi masse si sono ridotti paese visto che l'altro giorno la notizia e perfino la Svizzera Paese
Che come immagino almeno consideriamo conservatore ha messo sul mercato metterà sul mercato una parte delle sue riserve d'oro
Ormai è diventato un qualcosa come tenere un giocattolo in soffitta
E poi pensate accorati e quindici vent'anni fa alle riserve auree nei caveau delle banche mitiche no ricavo di Fort Knox o della Banca di Londra che davano credibilità alla moneta
In dieci anni ha spazzato via tutto nessuna banca nessun sistema locale potrebbe far fronte alla massa finanziaria eventualmente speculativa ne arrivassero altro che moneta calda di cui si parlava una ventina d'anni fa
Unità Aldair scottava era pericolosa
Quindi questa finanziarizzazione richiede nuovi strumenti richiede nuove intese
Non si può combattere contro i mulini a vento
C'è anche un accelerato processo di dematerializzazione dell'economia dovuto alla finanziarizzazione perché queste son transazioni non son visibili
Noi spostiamo capitali interessi intere in prese senza che materialmente avvenga nulla se non a distanza monco
Dematerializzazione rivediamo viene anche in Toscana quando ci son le acquisizioni di aziende si parla di fusioni le banche si tende ad acquisire il marchio il nome che ha fidelizzato il cliente lo stabilimento con gli operai che un tempo era patrimonio adesso è qualcosa di cui liberarsi il più presto possibile
Non lo nega ma a scavalco minuta Scala grande
Il marchio diventa oggetto perché dietro alcol marchio una volta acquisita ci posso vedere quest'estate profumi
E invece è profumi decidendo abbigliamento qualcosa e gli somigli per il momento non è detto
Mi fermo un attimo per salutare il nostro signor Sindaco Simone
Abbiamo diamo il benvenuto no la nostra una chiacchierata avendo Innocente Rottola vado velocemente davanti per poi dare spazio puntuali interventi
In tutto questo scenario c'è anche un grande ruolo delle nuove tecnologie dell'informazione perché l'informazione sempre più facilmente codificati
Almeno quella che si può trasmettere
E qui gli studiosi ma vi risparmio dibattito si parla di conoscenza tacita che è un patrimonio costruito nel tempo
E sulla quale una regione H uno la Toscana un'area come quella di Firenze lei scommette sul proprio futuro perché la conoscenza tacita è quella che dà competitività i nostri distretti
Che dà competitività ai nostri sistemi di piccole imprese e io non la posso trasferire con facilità non l'acquisto la conoscenza esplicita è quella se posso fare un paragone riduttivo del manuale di una macchina
Ma leggo la faccio funzionare
Manuale del PC che magari qualcuno ha comprato di recente ce la fa
A navigare in internet col manuale quelle conoscenze esplicita
Senta più codificata
Senta io trasmissibile naturalmente dietro questa trasmissione c'è la trappola la trasmissione le informa le informazioni privilegiate le informazioni strategiche sono sempre più monopolio di pochi
E qui un altro grosso rischio di emarginazione un altro aspetto e termino però su questo punto l'altrimenti vado troppo in avanti è libera concorrenza
Cioè non si tratta più della vecchia concorrenza acuita si tratta di nuove regole del gioco sul mercato i fare concorrenza vede i vantaggi differenziali dei sistemi di cui si parlava prima sistemato scale un sistema dell'area fiorentina sistema europeo eccetera erodersi rapidamente
Rispetta i vantaggi competitivi rispetto al passato
E molte volte si devo sacrificare prodotti ed è ancora andrebbero sul mercato per la paura di essere raggiunti clonati
Però cadere l'informatica no in fondo l'Inter che aveva il quattro otto sei personale alla do la sostituito col Pentium semplicemente perché è meno clonabile ora
Nuovo Pentium perché una volta raggiunti difficilissimo ritornare pieni
O ritornare al vertice
Quindi una continua corsa che richiede anche nuove regole disarticolazione della concorrenza
Disorientamento del mercato cambi di direzione strategie queste lì per comporre quindi rally per concorrenza alle vittime sono notevoli e qui si parla appunto di darwinismo perché secondo per l'ipotesi che gli ho presentato primavera più radicale resistono i migliori
E quindi questi meritano di continuare con successo agli altri se ne vadano
Se ne vadano secondo le varie situazione se vuole vari contesti qualcuno prevede dei paracadute qualcun'altra lascia al suo destino le specie ci devono essere
Mai come oggi la paleontologia o il darwinismo è ritornato di moda diciamo per isomorfismo delle scienze sociali ma a sproposito forse come cercherò brevemente dimostra
Infine c'è una alla volta interessante e mi piace citare che non accetto l'ultimo come dicono gli inglesi e l'ultimo ma forse il primo l'inversione del rapporto tra politica e mercato
Signori fino agli anni Settanta sostanza la freccia andava dalla politica al mercato
Anche noi come italiani abbiamo sperimentato governi e orientato al mercato o situazioni orientabili politica nei
Non dico da allora è difficile dare una data precisa comunque da una ventina d'anni a questa parte il mercato e la freccia nel mercato della verso la politica
E gli esempi l'abbiamo sotto gli occhi cosa ha fatto il sistema Italia per entrare in maschera
Ha fatto del dumping sociale
Ha fatto ha cercato di porre le regole che le le vantaggio diciamo legato alla competitività
Dietro il nostro sistema sarà il riordino finanziaria della verità al comunque cercare le regole di un sistema competitivo abbassando per esempio la copertura sociale
Dumping sociale si chiama naturalmente l'Italia l'ha fatto la riforma delle pensioni e quello che farà
O con la maggiore mobilità del salario la Tanzania va fatto tagliando le spese sanitarie di tutti gli ospedali della savana per cui se uno in un villaggio a qualche danno grave muore oggi
Mi dicevano alcuni esperti che lavorano in quella zona Uganda Tanzania lo sto parlando dei più poveri dei paesi però anche non dei più ricchi cetrioli Bolzan vicolo la situazione sarà tragica dei prossimi dieci anni
Ma in questi Paesi che avevano raggiunto l'incerto presidio sanitario
Della loro popolazione hanno tagliato ad esempio le stesse delle ambulanze che vuol dire lasciare morire bambini anziani o persone malate che non posso raggiungere più vicini ospedali di solito sono lontanissime dalle nostre
Dimensione europea
Bene
Quindi si diceva
Questo scenario problematico è costituito da una serie di macrofenomeni che sono stati innescati e continua ad essere alimentati dalle innovazioni tecnologiche sono essenzialmente legate all'informatica e alla telematica
Per cui oggi non siamo di fronte a una meccanizzazione dei processi per quanto avanzata
Ma un fenomeno che inverte le logiche di funzionamento dei processi e dei mercati che è ben diverso ecco dove vi dicevo prima natura diversa del fenomeno intensità di
Non non mi fa del fenomeno di se stessi
Ecco comunque vi faccio grazia sorvolo su queste diciamo notazioni
Sul fatto che è disponibile una nuova base tecnologica nell'elettronica che per me la comunicazione a distanza in tempo reale la telematica l'impiego della robotica nella produzione automazione flessibile su queste tre
Le gamme di innovazioni de definitive diciamo i decisi
Quindi ecco che questi livelli crescenti di complessità richiedono anche nuove forme di organizzazione del lavoro
Nuove forme di organizzazione del lavoro alle quali qui l'esperienza insegna anche recente i sistemi più avanzati nel nostro italiano
Forme di organizzazione che per conseguire effetti di guadagni di produttività al di sopra della media quindi hanno bisogno
Anche
Del passaggio da una protezione passiva del lavoratore a una protezione attiva quindi la voce eh dimostrato ultimamente leggevo dei rapporti
Di alcune corporation americane è dimostrato e quando c'è una partecipazione del lavoratore la voce del lavoratore
La produttività migliora la General Motors che come sapete e interessa anche noi italiani più recenti vicende ultimamente ha allargato una serie di contratti a vita
A tempo indeterminato diremmo noi a una gamma piuttosto vasta di quadri e gli operai
Perché si è convinta che la diciamo di lavoro part-time temporaneo
Cioè anche un calo di produttività non s'è convinta tanto perché le aspettative sociali e lavoratori deriva frustrate tende a che livelli di produttività stato constatato erano peggiori laddove c'era precaria
E quindi hanno trovato questa soluzione questo per dirvi
Quanto il sistema diciamo trova poi una la sua dimensione articolate
Anche qui una serie di considerazioni sorvolo su una serie di considerazioni comunque mi sembra portante sottolineare che
La crescente flessibilità organizzativa del sistema è una categoria concettuale discriminante lo si diceva anche prima ricorda
Questa crescente flessibilità
Influisce sulle trasformazioni economico-sociali la prima prima il flusso la prima conseguenza diretta e quella che si modifica radicalmente la struttura occupazionale e noi qui inutile mi risponda abbiamo tantissimi esempi i rapporti di lavoro rigidi della Seconda rivoluzione industriale sono arrivate a noi tramite il fordismo al polso organismo fino agli anni Settanta trovano nuove configurazioni dove il lavoratore molte volte è contraente debole e dove il sindacato vede riduttive ridotto i suoi spazi di azione lavoro temporaneo Partanna orari flessibili
Segmentazione delle mansioni delle carriere professionali l'orario scivolato vagare notturno tutto quello che vuole
Io ricordo quando in qualche nostra azienda toscana si facevano proposte da parte degli industriali dell'orario notturno o scivolato
C'era una safari scomodi giusta per tutelare certe ragioni oggi sentite gli echi di questo se non a livello di contrattazione perché anche il sindacato deve combattere una battaglia molto difficile su questo
Però è densa di insidie questo concetto diciamo perché sono mutate anche i rapporti tra il sistema delle imprese il sistema istituzionale
Lo Stato come si diceva prima la freccia ma dopo dal mercato alla politica lo Stato avesse deve ridursi lo stato e sto per dire scendo fino alla governance locale
Cioè anche ai sistemi territoriali di dimensione minore vedono ridurre i loro spazi perché in molti casi i criteri di gestione di organizzazione vengono messi in discussione e non si hanno più i poteri per poter intervenire o meglio si devono gestire situazioni la cui origine
Da imputare a soggetti più elevati la politica dell'Unione Europea per esempio
O altre situazioni che vanno maturando dice continuamente un sindaco sud della Lomellina io devo gestire ormai il mio mestiere è quello di far da mediatore tra i produttori di latte
Le istituzioni
Eppure io non posso far nulla nono
L'agibilità di poter di condonare mezza multa di far di creare una situazione se non mediare
Portare delle mie istanze laddove si decide
Ma non è certamente la Lomellina non è Lombardia non è nemmeno a Roma ma rosse
è questa la situazione che si va generalizzando ora l'impresa naturalmente le mutare noi comprendiamo anche se oggi
Guardiamo un ottica soprattutto da parte dei lavoratori naturalmente l'impresa ricomprendiamo deve mutare i propri criteri di gestione e di organizzazione e mette in discussione i propri fondamenti
Perché ricordiamoci al di là del nostro sistema di piccole imprese la grande impresa l'impresa cosiddetta senza altri aggettivi si fonda sull'economia di scala
Deve passare invece da un'impresa legata strutture a un'impresa Progetto
è un'impresa che deve esser capace di Irvine progettarsi non dico il giorno per giorno naturalmente ma con una certa agilità riversa rispetto ai cambiamenti del mercato e degli scenari da qui la richiesta dell'impresa
Anche alla forza lavoro anche ai lavoratori di duttilità anche se letta come sappiamo a senso unico
Per molti imprenditori flessibilità vuol dire libertà di licenziamento il che non è esattamente la stessa cosa perché in termini di flessibilità il nostro sistema è già molto avanti come sostengono solo i sindacalisti di mestiere ma anche le statistiche
Noi siamo al quarto posto in Europa per quota di lavoratori che lavorano di notte
Siamo al quarto posto in Europa per lavoratori lavoravi salata di domenica ufficialmente
Senza contare tutte le altre situazioni
C'è un altro elemento da considerare ci interessa anche come cittadini
Data l'interdipendenza fra impresa e l'efficienza economica scaturisce da effetti sistemici come si diceva prima piuttosto che a livello di singole unità quindi la competizione non è tanto tra imprese ma fra sistemi
Posso avere un'impresa efficiente in un sistema inefficiente e non sono competitivo
Sia un'impresa italiani ci vogliono tre settimane per avere un certo può accetta burocratica un'impresa francese ci vogliono tre giorni a parità di condizioni nemmeno competitiva la nostra
Può fare anche un prodotto a livello pezzo qualità competitivo ma viene svantaggiata dal sistema
Ecco allora che anche le infrastrutture e non sono estranei sono tante
Ma su tutte quello che sta fra le strutture
Dagli ospedali alle scuole dove insinuava un tempo salario indiretto per i lavoratori e per i non lavoratore sono determinanti per la competitività di sistema quindi l'impegno deve essere anche sociale per migliorare la competitività
Ecco quindi
Flessibilità quindi come eliminazione delle rigidità certo ma una flessibilità come si diceva prima contrattacca una flessibilità gestita una deregulation una limitazione delle interferenze certamente ma anche qui con le necessarie cauti
Ricordiamoci sempre
Sarebbe stato scritto questo ma la voglio ricordare che l'eventuale precarietà del posto di lavoro
Non è soltanto mancanza di reddito ma implica come insegnano da cinquant'anni per lo meno le scuole sociologiche di implica la precarietà del ruolo sociale della persona
E delle sue aspettative di sicurezza e di vita quindi non è soltanto la vacanza il reddito di per sé penalizzante grave ma è la mancanza e ruolo sociale e questo che ci preoccupa quando all'università spogliamo laureati
Che magari non è per la nostra facoltà di economia della verità
Non trovano lavoro in tempi sufficienti perché gli manca il ruolo sociale anche se il reddito gli ha garantito all'unità familiare almeno di sopravvivenza
Quindi la doppia valenza del posto di lavoro forse tripla sicurezza ruolo sociale aspettative di vita oltre l'evento ecco questo non dobbiamo dimenticarlo in scenari come questi
Allora il problema diciamo degli squilibri
Ancora cinque minuti mi avvio alla conclusione
è interessante perché me in questa complessità del globale
Gli spazi di intervento perché si fanno sapete come si diceva necessarie stili non sono in Occidente
Ma a livello proprio su scala globale il Sud e il Nord non sono più divisi da dalla geografia
Ma c'è un'ubiquità del sistema
Che ha portato il Sud nel Nord cosa succede nelle grandi aree metropolitane con le periferie emarginate è assunto nel Nord
Cosa succede in nel diritti di alcune città non ancora Minosse fortunatamente non li abbiamo veri e propri detti ma comunque nelle aree di malessere sociale
E il sud del nord nei nostri Paesi avanzati le nostre regioni meno sviluppate
E così nel Sud cosa sono le classi elitarie ai alcuni nuclei
Che vivono
A livelli occidentali nei Paesi del Terzo Mondo sono nord nel Sud
Quindi il sistema diciamo la più questa nettizzata se qualcuno individua un interessante linea di demarcazione che corre lungo il Mediterraneo anch'
Tra la sponda africana embrioni in Europa la Spagna la Grecia ormai corre attraverso l'Asi al Mar Cinese Meridionale arrivare io grande bellissimo esempio di demarcazione tra ricchi e poveri
Qualcuno bisogna avere portare la gente in pellegrinaggio al muro è stato costruito nelle vicinanze del Rio Grande non serva a nulla
Perché i messicani non passanti ho attraversato la strada ma passarono i camion frigorifero rischiando la pelle passano attraverso mille modi perché quando li spinge la necessità si diceva anche per gli africani vengono in Europa
Fate qualsiasi cosa questi cammineranno sull'acqua mi ricordo
Un esperto che diceva tempo fa
Questa è la grande verità nessun muro potrà fermare gli esuli dalle diseguaglianze
Quindi questa spartizione nord sud e un altro grave problema nella gestito eccetto non si può gestire a livelli locale
Però livelli locali si può intervenire cercando di eliminare alcune delle divergenze neanche noi abbiamo delle carenze istituzionali e strutturali ma anche funzionari che noi abbiamo
Diciamo
Salto coi alcune cose
Il fatto è che questo meccanismo ha cercato di delineare legato quindi alla ricerca dell'efficienza
Erone margini di coesione sociale
Cioè tutto quel sistema che si regge non tanto sulla competitività
La competitività è un termine di alloggi
Biologi son partiti dall'esame delle colture batteriche battere più vorace vince
Ecco la società andando prendiamo un'infezione un'influenza c'è una momentanea vittoria una reazione c'è una lotta c'è una competizione ecco e quindi c'era competizione fra le specie
I botanici le piante infestanti rispetto alle altre specie che si
Diciamo diramano più velocemente rispetto ad altre ecco questa competizione di tipo biologico non ha diritto di cittadinanza ideale
Nello scenario della competizione socia
Ci dobbiamo abbassare all'istinto
Che può guidare le specie viventi
E noi dobbiamo avere cioè un progetto sociale dietro al quale
Gestire questi fenomeni
E allora abbiamo detto che sono i più attrezzati più lo punta a superare le difficoltà
Ma noi dobbiamo portarci dietro invece anche quella parte del sistema che meno adatto a superare certe difficoltà
E vengono in mente tutti quelli che sono presi nel mezzo dai grandi mutamenti dalla rapidità dei mutamenti abbiamo
Squilibri che abbiamo ormai si parlava prima di genomica no tutta la ricerca della via Giulia innovativa delle conoscenze informatiche Enotri sei l'altro giorno è una grande multinazionale la Monsanto ha decodificato il gene del Rizzo
Bene diranno alcuni questo è un problema risolverà forse la fame nel mondo
Sì però non credo che la Monsanto gestirà almeno nel breve o nel medio termine nel lungo termine diceva Keynes siamo tutti morti
Ne parliamo solo accademicamente lo gestirà per il bene comune
E la Guinea Bissau nel frattempo con il riso tradizionale dove andrà a parare
I ci sono alcune cose molto interessanti lo apprese l'altro giorno da un esperto
La soglia è ormai tutta frangente
Gli Stati Uniti l'Argentina diventato il secondo grande produttore tramite questi meccanismi genomica
Il cotone il mais la Colt sapeva la son tutti da Ginosa delle cioè tutte colture industriali fondi Paglieta il tempo anche il tempo delle altre sapete chi è il più grande esportatore di pomodori
Nuovi diciamo transgenici nella campagna come l'Italia il Belgio
Sapete che ha il monopolio genetico dei polli del pollame
A Francia
E se la la dell'allevatore algerino compra il polo francese di seconda generazione impone sterile quindi lo deve ricomprare il nuovo del francese
Per ora non ci salviamo con alcuni geni locale no ma non per per istruire la Danimarca
Per le vacche l'Olanda e la Germania
Naturalmente deciso tutti i processi in itinere questo dicendo che è già è successo
Ma sta succedendo l'altro giorno si annuncia che ha decodificato parzialmente
Il Genova il gene da un no della sindrome famosa oggi quello della Monsanto domani a cascata ecco questo è un sistema che diverse lasciato a se stesso esclude gli omini
In funzione del raggiungimento di livelli di efficienza perché il riso e la Monsanto è più efficiente perché resiste
Tanto c'è un riso e volevate un riso e non vuole l'acqua non so se lo sapete c'è anche il viso di montagna ma la siccità quindi questi hanno trovato il genere padovani dappertutto
Ecco che diciamo se questo è vero
Le diversità sono importanti
Ma l'integrazione va organizzata gestita si tratta di dare valore a queste diversità senza tentare di omologare ma creando spazi l'interazione comune e qui sta anche la scommessa che è un sistema locale come quello fiorentino visto che siamo in questa sede
Cos'è che nella dialettica globale e locale Dash Anza al sistema locale l'identità territoriale locale
Se noi produciamo scarpe borse o quello che volete magliette senza un'identità in termini di mercato cosa siamo terzisti cioè non compaia no letifera operano nel Valdarno o
Ci mettono il loro nome indipendentemente vadano il sopravvissuto
Indipendentemente dagli artigiani validissimi che le fanno
Queste non hanno mica visibilità e il sistema deve avere un'identità territoriale come se la conquista non sapevamo che il sindaco a Firenze una sua cultura per carità nessuno mette in dubbio ma
E ci sono altri patrimoni datata tre marzo sarebbe per un altro convegno quel tono lascio qui il discorso identità territoriale comunque la scommessa dei sistemi come i nostri altrimenti c'è l'omologazione al globale
Il compete né in campi a livelli in situazioni che sono a nostro svantaggio
Come nelle vecchie barzellette di provincia Ando si diceva se andava a giocare in periferia che c'hanno il campo in salita
E poi è difficile giocare in difesa io non sono anche Trapattoni hanno però giocare in difesa e non si vince in questi sistemi
Ecco che allora tutto queste situazioni diciamo interlocutorie tra l'altro lasciano spazio ha anche quando queste politiche settoriali sono carenti o anche le politiche generali di progetti sociali sono carenti o non esistono ahimè diamo il caso anche non esistano
Si fa più scarsa la possibilità di resistere alle spinte degli interessi localistici
Ecco che vengono fuori gli interessi localistici quelli che un'altra acronimo inglese chiamato Lupini in bilico cioè tradotto dall'inglese noto M. impacchi a non nel mio fallo dove vuoi ma non nel mio cortile
Costruisci questa strada sì ma non qui fai questo depuratore il sì ma non qui
Fai questo il caso di Firenze questo sottopassaggio perché molto di più se fatta gli ultimi cinquant'anni sì ma non come l'ultima realizzazione di un ceto rivela Firenze sul piano urbanistico sto dicendo è stato lo scivolo della Gae Aulenti alla stazione
Per i fiorentini se lo ricorderà non mi pare ci sia stato nessun altro intervento ora forse la periferia quella specie di by pass della Rio porto quando sarà completo
Quindi
Il Lupini indie
Qualche volta impersonano o recepisco le istanze generali ma altre volte mostra una capacità genetica hanno un cambiamento
E quindi vanno contenuti
E questo è o non è facile come si dice
Allora
Ricordiamo a uscire terminò che comunque il passaggio alla società dell'informazione non può avvenire per inerzia
Lei non scelte in una situazione come quella che ho cercato di ne ha di delineare di profonda discontinuità hanno il significato di una resistenza passiva al cambiamento
Quindi fatalmente il sistema locale nazionale generale deve scegliere
Quindi il passaggio d'epoca attuale richiede un'attenta gestione politica
Ma
Noi sappiamo che orientamenti culturali diffusi
Sia nella destra che nella sinistra politica hanno già trovato la soluzione
Vale a dire rivalutare il mercato
In quanto meccanismo congeniale a promuovere i valori dell'efficienza della responsabilità
Il mercato promuove l'iniziativa l'innovazione inventivi vita l'accettazione del rischio
Ma si ritorna quello che vi dicevo una pressione forte perché guardate nel novantacinque il labour Party di Tony Blair attorno dallo Statuto
La clausola che impegnava il partito a perseguire la proprietà collettiva dei mezzi di produzione voi direte va be'per dare un residuo di altre epoche però è significativo
Che si tolga anche una
L'obiettivo lontana
Perché a un certo punto il mercato
A una serie di possibilità è quella Bologna che ci dà paura è che il mercato questa concezione persegue un suo valore l'efficienza come si diceva ma c'è l'altro grande valore innerva sistemi locali la coesione sociale
Allora la coesione sociale a una diciamo possibilità in questo sistema che ho cercato di delineare sia pure un po'affrettatamente a dir la verità
Questi sono temi a lezione ai nostri studenti trattiamo in due-tre settimane quindi venti minuti
Ho dovuto fare degli equilibrismi lessicali spero siano stati compresi
Ci sono possibilità comunque e qui mi appoggia anche un po'alla letteratura nel senso l'opinione non è solo pignoleria non sarebbe giusto
Riporta le opinioni personali non mi interessa c'è una ristorazione ristrutturazione delle opportunità per me con enti sociali noi vediamo che si moltiplicano le forme i livelli potenziali d'intervento
Anche se occorre inventiva occorre cambiare
C'è un'esplosione di movimenti di solidarietà
Va a rilento
All'interno anche di sistemi transazionale organizzazioni non governative i movimenti che hanno fiancheggiato le alcune rinascite in America Latina in Sudafrica
Il contro lo sfruttamento dei minori contro il lavoro schiavisti
Che è anche quello che le ragazze stanno sui nostri marciapiedi
Contro tutte quelle
Situazioni che la globalizzazione ha reso più facile il traffico della droga il traffico di organi anche i vedete la contraddizione del sistema le grandi conquiste genetica hanno dato la possibilità di di trapiantare praticamente tutto da un corpo a un altro
E questa alimentata dal mercato degli organi
Ora non voglio fare in base a Roma sono quasi sicuro in questo momento c'è qualche ragazzino Brasile o in India viene ammazzato perché esso o comunque operato perché una parte dei suoi organi vadano in Occidente
E questa è la tesi delle ottocento milioni contro i quasi sei miliardi o drastica fa dalle verità
Si aprono spazi per la costruzione di una società civile internazionale e lo vediamo son passati e condiviso tanta i tumulti viziato da o a quelli dell'altro giorno del primo maggio però son tutti i tasselli di una società sì però nel frattempo e c'è un problema sempre di modelli top down
Specie come dicevate prima Sergio era una chiamata in questa maniera bisogna mobilitare dal basso le nuvole coscienza sono sono cioè modelli bottom-up
Perizie sindacalisti territoriali se mi ricordo i patti territoriali fondo Ciano vestite
E suscitare dal basso il consenso le risorse la partecipazione più o meno sappiamo no Sergio e non vanno benissimo a livello regionale
La reciprocità dei comportamenti e quindi la solidarietà
Rispetto all'efficienza del mercato che qui non bisogna demonizzare perché l'azienda deve essere efficiente nostro sperava deve essere efficiente l'università deve essere efficiente il Comune deve essere efficiente
Ma non bisogna dimenticare l'altro aspra
E questo in tanti campi come quello della sostenibilità notevoli la nostra regione fa una bandiera sostenibilità ambientale benissimo
Ma Poli bisogna concretizzarla dentro un progetto sociale se non lo chiudiamo Santacroce perché inquinanti non meno di vent'anni fa per carità però rimaniamo tutti a casa oppure a Massaua quando hanno esultato moltissimi perché la faremo quanto alla Dalmine l'Olivetti hanno chiuso sono andati tutti a fare i bagnini nostri operai di Massa Carrara data delle statistiche la provincia di Massa Carrara
Sono stati sia in termini di disoccupazione e di malessere sociale sono come al solito
Cioè fatto un passo indietro forse perché è mancato confetto sociale recuperato situazioni un po'tutta la fascia costiera Toscana avuto questi problemi
E quindi mi dicevo
L'ultima frase soltanto per dire che in tutti i Paesi avanzati quindi processi di globalizzazione sotto respinte le innovazioni tecnologiche stanno comportando un crescente indebolimento dei livelli di tutela e una crescita economica che stenta a produrre occupazione
Queste sono i dilemmi perché ci troviamo davanti
E noi
Le risorse disponibili possono consentire assetti qualitativamente migliori che socialmente più equi non c'è dubbio purché non sia una mera scelta del mercato a orientare la crescita bensì come si diceva prima una concertazione
Di tipo sociale cui il sindacato fa sicuramente ampio spazio diverso che in passato
Però c'era a mio parere ampio centralità delle risorse umane nel nuovo contesto competitivo potrebbe essere il titolo di un'altra
Questa la finisco qui sperando di non avervi annoiato grazie
Grazie al professor Pozzoli
Mi hanno comunicato che usava c'è la dottor Carlo Mordini direttore il punto che operativa che salutiamo ringraziamo la sua presenza
Dò la parola alla dottor Antonio minuti
Ma come hanno fatto due oratori che mi hanno preceduto vorrei anch'io ringraziare
Se già sovrani e la CISL per avermi invitato ma questo cinquantenario
E ti devo un po'presentarmi anch'io nel senso che
Anch'io faccio parte della famiglia cinese
Fin dagli anni settanta lavorato nella film poi sono passato alla Confederazione
E poi forse questo il motivo per cui sono stato invitato a parlare di questo tema ho avuto sono stato nominato dalle tre organizzazioni sindacali italiane segretario
Della Confederazione europea per cui ho lavorato per diverso tempo
E poi finito il mio mandato di segretario continuato a lavorare in Europa per la Confederazione europea dei sindacati fino al momento in cui sono andato in pensione dove attualmente mi trovo sia pure un'attenzione attiva
Cercherò di essere un po'più breve del mio predecessore anche perché non può of trattenere
Il sindaco
Sul tema di unione europea e dialogo sociale esiste ormai una letteratura abbondante copiosa ampia
In questa materia si sono cimentati giuslavoristi costituzionalisti esperti di relazioni industriali eccetera
Fare una sintesi di quanto è stato scritto è impossibile o
Io cercherò
Di illustrare un attimo un percorso quello del dialogo sociale europeo un percorso che non è stato sempre facile anzi
Oggi forse difficile più che nel passato
Cercando di fissare dei momenti particolari che poi sono le tappe fondamentali della costruzione dell'Unione europea
Non dico una novità
Si affermò che i nostri padri fondatori
I padri fondatori della Comunità europea negli anni cinquanta non hanno previsto nel Trattato costitutivo il Trattato di Roma
Delle politiche specifiche relative al sociale anzi
Il sociale era escluso
Dal Trattato di Roma
Se non per aspetti eccezionali
La comunità in e la comunità europea poteva trattare alcune materie questi aspetti eccezionali riguardavano soprattutto la funzionalità del mercato europeo del peccato comune europeo e nella fase almeno dei primo decennio del decennio anzi quindicennio
Che va dalla mille novecentocinquantasette al mille novecentosettantatré gli interventi della comunità europea in termini di regolazione
Si sono limitati a regolare la libera circolazione dei lavoratori il funzionamento del fondo sociale
Le l'eguaglianza tra uomini e donne sul piano del lavoro
E a definire dei principi comuni per quanto riguarda la politica di formazione professionale tutto questo
Questo piccolo aspetto della politica sociale era considerata un intervento eccezionale rispetto alle l'intervento invece previsti dal Trattato di Roma
Quand'è che si comincia a intravvedere una un principio di politica sociale in Europa
Bisogna arrivare al mille novecento settantadue
Da un lato sotto la spinta dei moti popolari studenteschi operaia degli anni della fine degli anni sessanta ma soprattutto il seguito del primo shock petrolifero del mille novecentosettantadue
Fu un Capo di Stato piuttosto diciamo conservatore Pompidou
A sollecitare gli stati membri
E ha spingere la Commissione ad adottare il primo programma di azione comunitario sul sociale
Prevedendo in tale programma tutta una serie di direttive anche queste anche queste regolatrici del mercato
Ma anche secondo certi aspetti di politica sociale aumento
Diciamo che gli aspetti di politica sociale che per i che furono presi in carico dal primo programma di azione
Pollo quelli sulla sicurezza sociale dei lavoratori dei lavoratori migranti
E
Gli aspetti invece più strutturali più legati alla funzionamento del mercato del lavoro
Erano quelli relativi alla formazione professionale e all'allattamento quinti delle professionalità l'evoluzione del mercato e agli aiuti
Alla creazione di impiego di occupazione ma a condizione che si trattasse di impieghi stabili
E nuovi
Siamo a regolamentare sostanzialmente i flussi migratori che si sono verificati negli anni Sessanta comunità si preoccupa di adattare questi flussi immigratori alle situazioni dei paesi in cui questi flussi si arrestano
E di ridare lei fa la formazione necessaria a questi lavoratori e la protezione sociale necessaria perché si possano inserire ed integrare nel mercato del lavoro del Paese ospitante
Queste
Diciamo in questo periodo tra il mille novecento diciamo settantaquattro anno di pubblicazione del primo programma d'azione del mille novecento
Ottantacinque le direttive
Approvate dalla comunità europea sono direttive regolamento attrici delle situazioni che vi ho descritto
Tuttavia in questa fase si sente la necessità di ottenere anche visti i visti anche i processi diciamo le le le situazioni di difficoltà che si sono create nei diversi paesi
Sia sul piano delle ristrutturazioni delle imprese che incominciavano allora dopo lo shock petrolifero e sia anche sul piano della situazione occupazionale in quel periodo
La comunità europea attraverso la Commissione cercava di ottenere un certo consenso sociale le sue politiche
è il periodo in cui si vedono crescere numericamente i comitati consultivi nelle più bassi gli spara e disparati settori della comunità è un periodo che
Che di
Gli studiosi di politiche comunitarie chiamo non la fase della comitatologia
Nel senso che si facevano consultazioni in tutti i momenti c'erano persone che giravano per l'Europa andavano e venivano da Bruxelles tutti i giorni per partecipare a un comitato i quali comitati esprimevano al massimo un parere ma non avevano alcuna possibilità di influenzare le decisioni e le scelte che erano prese all'unanimità comunque dal Consiglio dei ministri europee quindi al Periodo della fase della consultazione di facciata diciamo così
E il periodo in cui il Consiglio dei ministri europeo decideva all'unanimità quindi con la possibilità di di ciascun paese di porre il veto delle scelte dell'esercizio
è una situazione di bloccaggio anche istituzionale alla fine degli anni
Settanta
Con secondo sciopero petrolifero la comunità europea conosce il punto più basso della sua
Legittimazione e della sua visibilità politica
Il vero la vera svolta
La prima prima fare volta sia con l'Atto unico europeo del mille novecento ottanta cioè ottantacinque ma è entrato in vigore nello Stato nell'ottantasette
L'Atto unico europeo che da un lato introduce il principio della maggioranza qualificata nelle decisioni della Comunità europea e quindi si sblocca il discorso del vento
E dall'altra parte introducendo alcuni elementi relativi alla politica sociale nel senso che nell'articolo cento diciotto
A del trattato del nuovo trattato
Si introduce la necessità di
Elaborare e di introdurre nella
Delle politiche comunitarie della politica comunitaria l'esigenza di uno sviluppo armonico e di uno sport di uno sviluppo che tenga conto delle situazioni specifiche dei diversi Paesi
è il periodo in cui si riformano i fondi strutturali per tener conto delle divaricazioni che si sono nel frattempo create nei diversi paesi e nelle diverse aree e per tentare di elaborare avviare delle politiche di convergenza nello sviluppo e nel progresso sociale
L'articolo centodiciotto è importante almeno il centodiciotto vi è importante perché si introduce il concetto della consultazione delle parti sociali nelle fasi di elaborazione della politica comunitaria
Dei quali parti sociali possono anche questa questo possono anche giungere a definire degli accordi di cui la Commissione in terracotta e il Consiglio dei ministri dovrà tener conto nel caso che questi accordi siano raggiunti dalle parti sociali
Vado molto in fretta
Il Periodo considerato settantacinque settantatré settanta o ottantacinque è il periodo in cui vengono approvate delle direttive sulla eguaglianza del remunerazione
Tre della Moro su del lavoro per valore eguale
Una direttiva sulla eguaglianza di trattamento per quello che riguarda l'impiego e la formazione l'accesso alla formazione professionale e alle condizioni di lavoro
E la direttiva relativa all'i quali ansia di trattamento in materia di sicurezza sociale che in che proibisce qualsiasi discriminazione nei regimi nei regimi legali dei diversi Paesi
Accanto a questi ci sono altre direttive che riguardano invece più o precisamente il mercato e il funzionamento del mercato nel senso che in questo periodo è la direttiva del sui licenziamenti correnti collettivi di cui aveva parlato anche Gianni Arrigo prima sui trasferimenti di imprese e sulla protezione dei crediti dei lavoratori dei dei salariati in caso di insolvibilità
C'è una una produzione quindi legislativa abbastanza notevole ma ancora è una legislazione calata dall'alto
L'Atto unico europeo come dicevo cioè in un momento fondamentale anche per il dialogo sociale
Si deve a dello
Come ben sapete il fatto che di aver compreso che non era sufficiente la consultazione delle parti sociali per avere il consenso sulle politiche della comunità
Ma che occorreva implicava le coinvolgerle nel coinvolgere le parti sociali
Attraverso un dialogo che consistesse da un lato nel confronto tra le parti sociali su determinati questioni di interesse generale
E d'altra parte il confronto tra le parti sociali e le istituzioni comunitarie
Per introdurre degli elementi di condizionamento in qualche modo tra virgolette nelle scelte di politica di del deve per il Consiglio dei ministri e della Commissione nelle scelte delle politiche da sviluppare
Si chiama il dialogo sociale di Val Duchess all'inizio
E questo dialogo sociale almeno per gli anni fino alla fine degli anni ottanta è produttore soltanto di pareri comuni non vincolante
Si produrranno una serie di pareri comuni su diverse questioni
Ma in particolare vorrei sottolineare quelle relative alle nuove tecnologie
E alle politiche di sviluppo
Alla fine degli anni ottanta
Di fronte a una situazione di crisi notevoli
La comunità europea un dibattito notevole
Adotta
Quella che viene chiamata la Carta dei diritti sociali fondamentali dei lavoratori
Una adozione lentischi che viene presa una decisione una diretta ad una una dichiarazione
Che viene adottata dai da dai Paesi europei ad esclusione della Gran Bretagna all'epoca una signora Thatcher
Ma che è fondamentale
Per lo sviluppo successivo del dialogo sociale inteso come oggi viene inteso vale a dire la capacità di arrivare a degli accordi a degli accordi tra le parti sociali dei veri e propri accordi delle parti sociali che influenzano direttamente le decisioni della comuni
La Carta sociale la Carta dei diritti sociali fondamentali dà luogo ad un dibattito che mette le parti sociali di fronte alla responsabilità
Individuare un metodo ed un percorso per arrivare a degli accordi metodo il percorso che viene definito attraverso un accordo tra le parti sociali
Siglato nel novantuno nell'ottobre del novantuno
E che sarà adottato nel Trattato di Maastricht annesso al Trattato di Maastricht come uno degli elementi portanti della politica sociale della comunità
Il Trattato di Maastricht come sapete
Stato discusso nel nostro Paese come un
Scelta
Di
Uno per un percorso vincolante costrittivo
Per arrivare rapidamente alla moneta unica
La moneta unica che avrebbe in qualche modo condotto le economie le diverse economie dei paesi componenti l'unione monetaria l'unione europea ad una integrazione molto rapida
E ha una specializzazione di sistemi come il mio predecessore ha detto molto radicale
La decisione di adottare
Di inserire in qualche modo il via annettere al Trattato di Maastricht
Il protocollo di politica sociale contenente il pari pari l'accordo concluso tra le parti sociali ha dato vita successivamente a un processo
Di
Dialogo sociale in cui si sono verificati i primi allievi Accordino fra le parti sociali
Diciamo che è il primo tentativo la prima sperimentazione di dialogo sociale finalizzato ad un accordo fallì
Fu quello per la costituzione in Europa dei comitati aziendali europei
Che fu negoziato fino all'ultimo minuto e all'ultimo minuto l'Unicef è uno dei la parte sociale imprenditoriale privata
Del da lì parte delle delle parti sociali
Si ritirò dall'accordo e quest'accordo fu poi introdotto quest'accordo questa decisione sui comitati aziendali europei
Fu addormentato come introdotta nel diritto comunitario attraverso una direttiva andati elettiva coltre costrittiva
Gli altri accordi che sono seguiti fino ad oggi riguardano
Il congedo parentale
Il part-time
Il tempo determinato e si sta iniziando la discussione sul lavoro interinale
C'è una discussione in atto
Sul fatto che da un lato la procedura prevista dalla commissione per integrare questi accordi lì a sul piano della politica europea
è una procedura
Che passa attraverso il Consiglio dei ministri
Ma che non vede protagonista il Parlamento europeo
Esiste un conflitto
Che si è esploso già a al momento dell'adozione dell'accordo della sulle politiche sociali di Maastricht
Un conflitto che vede in Parlamento molto critico rispetto a questa procedura
Vale a dire l'adozione per dire estiva di un accordo delle parti sociali perché il Parlamento dice di fronte a questa procedura e di fronte alla senta della direttiva il Parlamento europeo non ha nulla da dire
Parlamento europeo nella sua diciamo nelle sue competenze già limitate
Vede in questo modo ridursi la sua possibilità di intervento sul in materia sociale e questo ha fatto sì che nel momento in cui ad Amsterdam
Il protocollo di politica sociale e l'accordo tra le parti sociali venne inserito integralmente nel trattato portò il Parlamento europeo ad esprimere un giudizio negativo
E quindi un'opposizione sostanzialmente abbia a integrare nel nel trattato
Di Amsterdam quest'aspetto della politica sociale
Ma io credo che questo ponga anche dei problemi
Alle parti sociali in particolare al sindacato a questo tipo di procedura
Si tratta come sapete di valutare che cosa significa nell'applicazione poi nei nei diversi paesi la direttiva i tempi che la direttiva pone per l'applicazione e come si può intervenire sulla direttiva Pera adattarla alla situazione dei paesi che ruolo dunque hanno le parti sociali sindacati imprenditori
Lei rispettivi Paesi nell'adozione di una direttiva che venga dalla comunità
Questo è un aspetto che tocca profondamente due questioni
La questione della rappresentanza e la questione dell'autonomia delle parti sociali
Gli ora
Molto raramente la direttiva trasposta nel Paese di recepimento è stata oggetto di negoziato dalle parti sociali
O di adattamento negoziali
Sociale il più delle volte questa direttiva viene recepita ed applicata
Così come esce
Dal dalla dal Consiglio dei ministri
Europea questo è un problema io credo che nel futuro dovrà essere valutato in maniera più approfondita
Si devono trovare credo delle strade per poter adattare meglio attraverso il negoziato nazionale le decisioni che vengono prese per direttiva a livello dico questo
Perché per esempio la direttiva sul rumore
è stata adottata alcuni anni fa a livello europeo ha portato l'Italia a dover ridurre la sua legislazione sul rumore
Perché la media europea portava decibel a ottanta decibel cioè il rumore allargare la soglia dell'umore a ottanta decibel ora si può arrivare a novanta grazie alla direttiva europea ma questo non vale solo per l'Italia vale anche per gli altri Paesi europei gli altri Paesi europei dove delle situazioni sono migliori di quelle medie nazionali
Sono più diffuse penso ai Paesi nordici loro hanno questo problema vale a dire una legislazione europea trasferita sic et simpliciter a livello nazionale componente dei risultati positivi e più avanzati anche se il Trattato dice quelle situazioni vanno comunque salvaguardate ma la pratica e la sostanza
Si fa intravvedere la possibilità che una direttiva che è il calcolo medio sostanzialmente la mediazione delle situazioni
Europee che vanno dal Portogallo alla Grecia fino alla Svezia che
A all'Inghilterra
Rischia di ridurre delle conquiste soprattutto sul piano delle
Delle delle situazioni di lavoro delle condizioni di lavoro rischiano di ridurre le conquiste
Avute nel passato di raggiunte nel passato
Vorrei più mi limito a a a queste osservazioni vorrei soltanto accennare a fatto importante oggi il trentacinque per cento delle leggi prodotte nei Parlamenti nazionali
Sono di derivazione comunitario
Trentacinque per cento di tutta la produzione legislativa a livello nazionale
Questo significa che la comunità europea ormai a un acconto a una è in una situazione di condizionamento delle situazioni nazionali tali per cui occorre sicuramente trovare e delle nuove forme di intervento a livello comunitario e delle nuove modalità organizzati io credo che parlando in sede sindacale
Il sindacato italiano ma non solo italiano non sia ancora in grado di intervenire come si vede a livello di istanze europee delle proprie istanze europee per poter elaborare delle politiche di politiche sociali di politiche dei protezione dei lavoratori adeguati a livello di produzione legislativa che si a cui ci si trova a livello europeo
Credo quindi che ci sia un problema di cultura un problema di conoscenza un problema di capacità di intervenire sui fenomeni abbiamo sentito quali sui fenomeni che ci stanno di fronte e che da questo punto di vista molto cammino resta da fare grazie
Venuti
Sono insalate ringraziamo dalla loro presenza i ribelli capogruppo democratici in provincia
Livio Giannotti direttore della Cina e India do ora la parola
Al sindaco di Firenze dottor Dominici
Io non voglio sottrarre troppo tempo innanzitutto a Pezzotta che deve trarre le conclusioni di questo appuntamento di stamani e poi mi rendo conto che arrivati a questo ora insomma abbiamo sentito cose impegnative corpose quindi spero io di poter essere più Breve più agile di comunicarvi comunque alcune riflessioni che mi sono venute in mente dopo avere ricevuto da Sergio sovrani
L'invito a partecipare stamani come come relatore cosa che mi onora ancora di più a questa a questo vostro incontro per celebrare il cinquantenario della CISL
E mi sembra ancor più importante non essendo io e non avendo alle spalle un un'esperienza di militanza sindacale
Ne un'esperienza di militanza di appartenenza la CISL e quindi io vi ringrazio ancora di più
Per avermi dato questa possibilità
E e devo dire che poi quando si fa il sindaco come facilmente vi immaginate succede tutte le mattine vivi in comune dice oggi faccio questo questo e quest'altro quando riesce a farne una di queste cose già tanto perché poi sei sovrastato da tutto quello che accade momento per momento e ritagliarsi ogni tanto degli spazi
Per poter riflettere riflettere insieme ad altri con voi in questo caso specifico è molto importante e quindi anche di questo io ringrazio Sergio Soave
Quali sono queste riflessioni legate ha un'esperienza specifica quella della mia attività dei mi auguro di sindaco anche di presidente dell'Associazione nazionale dei comuni italiani
Ma anche come
Persone socialmente politicamente impegnata in questo momento e quindi anche di carattere più generale
Io sento anzitutto una cosa ed è molto importante che in un'occasione come questa del cinquantenario della CISL si torni a riflettere su temi di carattere generale sento soprattutto
Che c'è una difficoltà
A fare i conti
Con le grandi novità del nostro tempo da parte di tutti
Io lo posso dire da parte mia rappresentando una istituzione locale da parte delle istituzioni in generale credo che ci sia questo interrogarsi sulle novità e anche sulle difficoltà da parte dello stesso movimento sindacale
Diciamolo pure
Senza timore di usare una parola in fatica retorica o esagerata noi stiamo vivendo una rivoluzione
Una rivoluzione che riguarda non soltanto l'economia i rapporti di lavoro la società ma riguarda anche la cultura il modo di formarsi della nostra coscienza
Il modo in cui pesa la conoscenza nella vita di ciascuno Dinoi e sempre di più peserà se pensiamo appunto all'impatto della rivoluzione come problema tecnologico e culturale al tempo stesso e questo però credo che ci debba porre davanti ad una domanda
Quale società
Davanti hanno quale prospettiva di società e di organizzazione della vita sociale davanti a noi in relazione a questa rivoluzione
Ci sono due modi secondo me di viverla questa rivoluzione io mi ritrovo di più ho letto arrivato un po'in ritardo ma ho letto la relazione di Sergio sovrani
Nelle cose che dice appunto Sergio nel concludere la sua introduzione mi ritrovo di più nella necessità di pensare
A una prospettiva di riuscire ad a vere una idea di organizzazione di questa società anche in relazione ai processi di cambiamento
Questo è un modo e forse oggi non è nemmeno in modo prevalente
L'altro semplicemente quello di o subirli passivamente e in questo caso si rischia anche l'emarginazione oppure viverli trascinati dalla forza e dalla potenza di questi cambiamenti di queste trasformazioni
Noi dobbiamo trovare un equilibrio nuovo per pensare a quale società si può costruire e ha come possiamo contribuire per costruirla in relazione a questa rivoluzione che sta avvenendo
Non il problema guardate di una idea astratta
Io non credo che il nostro problema sia quello di metterci a tavolino o di chiuderci da una parte di farci venire in mente un'idea di società uscire fuori dire ecco questa è la nostra idea
Perché questo è un modo sbagliato appunto ideologico è vecchio
Ma qualche cosa che però pensi di più al futuro
Non viva soltanto il presente come fatto occasionale come puro fatto contingente quotidiano ma che pensi anche al futuro alle prospettive future e sulla base di determinati principio di determinati valori si batta
Per ripensare a questo future a questa prospettiva questi sono due modi di vivere la rivoluzione
Che oggi ci circonda e ci attraversa e voi mi avete proposto due spunti di riflessione
Che io vorrei sviluppare due concetti importantissimo che sono i l'idea il concetto di coesione coesione sociale e quello di comunità
E però vorrei partire per dire due cose su questo punto il più brevemente su questi due punti più brevemente possibile
Ragionando non dell'importanza che questi due e concetti che questi due idee rivestono potrei dire per noi e
Accomunando mi in queste a voi in questa in questa riflessione in questa assunzione dell'importanza di queste due idee coesione comunica
Ma anche per dimostrare quanto oggi
In questo processo di cambiamento queste stesse idee possono essere ambivalenti e possono avere significati diversi a seconda dei contesti delle situazioni esaminando anche il lato oscuro diciamo che queste due idee il lato che può essere se non ben interpretato negativo può essere pesante
Perché coesione vuol dire secondo me prima di tutto capacità di tenere insieme un corpo sociale
Può voler dire anche un'idea di solidarietà di condivisione e quindi di unione
Ma non deve voler dire ecco il lato che i voglio mettere in evidenza perché questo secondo me sarebbe limitativo non può voler dire
Coesione comprimere le differenze e anche le capacità delle singole persone o dei singoli individui poi che noi sentiamo penso soprattutto fra i giovani nella nostra società
Una grande spinta e un grande bisogno anche di libertà di auto affermazione di auto realizzazione e quindi di possibilità di esprimere
Le proprie idee le proprie capacità e il proprio valore
Quindi io credo che sia importante mantenere questo presupposto della coesione sociale così come penso che al tempo stesso sia importante
Valorizzare l'elemento della differenza e delle capacità che devono ponendosi su un piano di pari opportunità essere uguali per tutti gli individui che partecipano alla società
E comunità comunità è importantissima io spesso quando mi capita di di di parlare di intervenire anche in assemblee di cittadini sottolineo molto come per esempio sempre più deve farsi strada l'idea tutti una città nel caso specifico di Firenze come di una comunità urbana
Nella quale appunto questo vuol dire a bere il senso profondo di una appartenenza comune
Ma al tempo stesso io vedo che alle volte questa stessa idea questo stesso concetto di comunità viene come dire brandito preso in mano
Da persone con le quali io mi sento di a vere di non avere nulla in comune quando sento per esempio che comunità
Viene una tema un'idea è un obiettivo che viene portato avanti da chi parla di piccola patria da chi poi penso a Haider
Pensa che il problema sia quello di difendere la piccola comunità e quindi su quello introduce elementi di xenofobia e di razzismo da tutto ciò che è altro da tutto ciò che è diverso da tutto ciò che non è uguale a noi
Ecco in questo caso io penso che sia pericoloso l'idea o il concetto di comunità ecco perché io credo che noi dobbiamo sforzarci di vedere in questi due aspetti coesione sociale comunità ciò che continua comunque a reggersi su
Valori su principi su presupposti
Che possono effettivamente mantenere invita un'idea di partecipazione un'idea di vita democratica un'idea di diritti di diritti
Che mi sembra l'elemento fondamentale di una politica sociale civile istituzionale sindacale moderna
Il problema è che oggi la politica conta meno
Conta meno per colpa sua
Conta meno perché i processi oggettivi stanno andando in una certa direzione
Conta meno per colpa sua perché la politica oggi lo vediamo anche nel nostro Paese spesso modesta avvitate ripiegata sulle monete quotidiane sui piccoli interessi sulla richiesta di posti qualche volta di assessorati impiegati
Mentre noi oggi abbiamo bisogno di rilanciare se vogliamo ridare un senso alla partecipazione alla vita politica democratica l'idea di una politica che riscopre le sue radici etiche culturali e civili
Che si fonda su dei valori di base comuni e condivisi
Ma conta meno anche la politica perché oggi chi è più importante
è più importante il processo economico il più importante la la finanziati importante la borsa
Oggi parliamo di diritti e parliamo di diritti
E io non ho una su naturalmente nulla in contrario
L'economia la finanza alla Borsa ma ci dobbiamo chiedere anche il rispetto ad alcuni problemi che affronta la prima mini ultima dimensione europea
Se effettivamente poi i il potere dei governi in alcuni casi sia superiore o no rispetto al potere di attori privati
Economico finanziari per esempio sulla scena europea o internazionale
E sicuramente molto spesso questi attori privati hanno maggior potere
E allora ecco che torna il tema dei diritti non per essere conservatori o conservativi di uno stato precedente preesistente assolutamente no io penso che noi abbiamo il dovere di misurarci con le novità del nostro tempo
Ma penso al tempo stesso che non possiamo far finta di nulla e non possiamo pensare che oggi il problema sia lascia che le cose vadano avanti così senza ritenere importante che il regole e diritti siano un aspetto essenziale della nostra vita della nostra vita quotidiana vorrei dire
E credo che questo sia un tema che noi dobbiamo sviluppare soprattutto e anche quindi con lui intendendo le istituzioni ma intendendo chi come voi per esempio è una forma di rappresentanza sociale
Ecco penso che questi temi non li dobbiamo sviluppare soprattutto nei confronti dei giovani delle nuove generazioni
Con cui molto spesso a causa di questi processi di cambiamento il dialogo e il rapporto e più difficile perché mancano anche ma mutano anche i linguaggi e le forme della comunicazione
Ma al tempo stesso penso che i giovani siano comunque più disponibili più aperti più pronti più pronti anche a cambiare idea di fronte alle cose
Che noi possiamo proporre che noi possiamo discutere dialogando dialogando con loro
Penso che qui il problema fondamentale
Lo dicevamo lunedì mattina con l'ex presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro che ha partecipato in Palazzo Vecchio a un bellissimo con legno sul tema memoria democrazia penso per esempio che uno degli aspetti fondamentali e quanto importante da questo punto di vista può essere il movimento sindacale
Sia proprio quello di trasmettere ai giovani comunque una memoria non per dire che si insegna dall'alto di una cattedra o dalla propria dall'alto della propria esperienza personale ciò che si deve fare
Ma trasmettere una memoria lunedì mattina con Scalfaro si parlava appunto della necessità di trasmettere la memoria di degli orrori della guerra delle stragi naziste
Penso che un sindacato abbia il dovere di trasmettere la memoria di lotte per dei diritti che sono stati e sono tutt'oggi molto importanti che hanno rappresentato delle conquiste bagnatura al mente possono essere modificati
Possono essere adeguati possono essere aggiustati ma che rimangono come fatto importante
Così come credo
Che sia importante anzi decisivo rispetto ai giovani tornare a parlare di futuro noti in futuro semplicemente da vivere passivamente come dicevo prima o da accettare
A dividere il futuro come possibilità di prospettiva di cambiamento
Io vedo molto da questo punto di vista dei rischi li vedo anche nella nostra città la nostra città Firenze
Perché è una città straordinaria alla quale naturalmente noi tutti siamo legati in modo direi quasi viscerale
E però anche una città come tutte le altre è una città del mondo ma vive i problemi le contraddizioni e le difficoltà di questo processo di cambiamento di trasformazione è una città che invecchia molto
è una città che vive il problema della integrazione
Di coloro che vengono a lavorare qui da noi da lontano è il problema vive il problema
Della percezione soggettiva e oggettiva di ciò che la sicurezza urbana e noi con questo dobbiamo fare i conti senza nessuna forma di pregiudizio ideologico né in un senso né in un altro
Senza forme di astratto solidarismo ma anche attenzione perché questo lo voglio dire senza nessuna forma di egoismo
Rigorismo sociale che noi non possiamo assolutamente lasciar passare lasciare filtrare nel tessuto profondo della nostra città
Altrimenti questo entrerebbe in contraddizione stridente con la possibilità di interpretare in modo moderno le idee stesse di coesione sociale e di comunità urbana
Eppure oggi vediamo che molto spesso c'è una parcellizzazione degli interessi così forte che anche i conflitti tendono a estendersi a svilupparsi del resto quando diceva
Cioni nella sua introduzione del fenomeno cosiddetto niente fai tutto che quello che vuoi ma non qui
è un po'la forma più semplice
Che certo ancora non è una forma di degenerazione egoistica però può contenere qualche elemento ecco di dire va be ma a me non me ne importa l'importante è che non venga toccato io esclusivamente nei miei
Interessi diventi e io credo e mi avvio a concludere che in una città che cambia
Il problema
Dell'efficienza dei servizi
Sia uno dei problemi fa
è un problema che ci accomuna ma su quali ci misuriamo io vorrei dire in questo caso non come datore di lavoro ma proprio come sindaco ed è un problema che coloro che lavorano in Palazzo Vecchio vivano vivono nella stessa misure cioè la necessità sempre di capire che questi servizi devono essere efficienti inadeguati anche questi ai cambiamenti che stiamo vivendo
Con ogni probabilità noi andremo sempre più
Verso una situazione anzi non con ogni probabilità con certezza in cui in certi settori per esempio l'amministrazione comunale non avrà bisogno o non dovrà nemmeno più esserci
Mentre avremmo bisogno di rafforzare altri tipi di servizi altre modalità di servizio per i cittadini
è molto più importante offrire offrire una pubblica amministrazione efficiente che risponde rapidamente
è molto più importante a vere un corpo della polizia municipale ieri abbiamo parlato con questo che funzioni e che abbia anche adeguati forme di sostegno di riconoscimento
Non hanno per non dovremo più gestire direttamente l'acquedotto non abbiamo bisogno di a vere troppe partecipazioni dentro troppe società pur dovendo mantenere forme di controllo di quelli che sono gli standard offerti cambi anche questo il modo in cui noi dobbiamo offrire i servizi
Ma
Non cambia soltanto questo cambiare anche il tipo di rapporto con la società
Che rispetto all'offerta di questi servizi noi dobbiamo assicurare io penso per esempio che lo dico da uomo di sinistra su questo punto la sinistra italiana si asterrà sia stata troppo diffidente
In passato un po'meno oggi ma
Penso al discorso relativo alla sussidiarietà al principio di sussidiarietà
Credo che oggi noi dobbiamo lavorare di più insieme su questo principio
Sia per quanto riguarda la sussidiarietà istituzionale
Nessuna cosa deve essere fatta da un livello istituzionale superiore che possano essere fatta da un livello istituzionale inferiore nel senso modi meno importante ma più vicino di più vicino ai cittadini
Ma anche di sussidiarietà sociale
Penso che molte cose molte iniziative che sono gestite direttamente dal pubblico dall'istituzione anche dall'ente locale debbano possono essere gestite da altri soggetti che sono presenti nella società
Possono essere gestiti oppure possono essere gestiti insieme ad altri soggetti che stanno non lo nella società ma non ovviamente quando parlo di soggette stanno nella società in una logica privatistica di mercato
Puramente e semplicemente no evidentemente
Ma da soggetti che condividono finalità sociali di intervento sul territorio di salvaguardia di quelle che sono le condizioni di vita della popolazione e di rispetto di quello che sono i diritti tedesco
Come amministrazione comunale proprio tre mesi fa eravamo in questo edificio ha un altro piano un'assemblea molto partecipata dove abbiamo tenuto la nostra conferenza dei servizi sociali dove abbiamo cominciato concretamente ad affrontare questo punto questo tema
Per capire anche da questo punto di vista come si debbano affrontare nuove contraddizioni e le nuove difficoltà
Io concludo perché appunto già parlato abbastanza
Con un'ultima osservazione un'ultima annotazione e questa la faccio come sindaco come esponente politico come anche però presidente dell'Associazione nazionale dei comuni
Siccome questo tema della coesione e della comunità è stato giustamente legato nel titolo del mio intervento al tema del ruolo dei Comuni
Oggi noi dobbiamo però sapere una cosa
Che è assolutamente necessario che riprenda un cammino di riforme istituzionale nel nostro Paese è assolutamente necessaria e io da questo punto di vista sono molto preoccupato neanche un po'pessimista
Perché
Perché è vero che nel corso di questi anni sono stati dati nuovi compiti e nuove funzioni agli enti locali attraverso le leggi Bassanini e così via
Ma siamo ancora troppo indietro su altri terreni siamo molto troppo indietro sul piano per esempio dell'attuazione di un vero federalismo fiscale che non vuol dire che bisogna aumentare la pressione fiscale o mettere le tasse ma bisogna rendere più vicino ai cittadini
La forma del prelievo e la sua utilizzazione siamo ancora troppo lontani da alcune riforme costituzionali necessarie di importanti perché è vero che sono state fatte le leggi Bassanini ma è altrettanto vero che quelle sono leggi ordinarie e in qualsiasi momento
Un provvedimento del governo una nuova legge approvata dal Parlamento una decisione anche di una Giunta regionale boh tornare indietro rispetto a questo processo di decentramento del potere
Io temo molto il ritorno di una cultura centralistica nel nostro Paese temo molto un ritorno indietro su questo terreno
E lo voglio dire a voi perché so che la cultura della Cisl di questo sindacato è una cultura invece che fa della dimensione locale e del potere locale in quella dimensione che prima ho cercato di ricordare un aspetto importante
Quindi
Contro ogni forma di centralismo e attenzione anche contro ogni forma però di falso federalismo perché non credo che oggi realizzare il federalismo
Equivalga a fare il parlamento delle regioni del Nord o cose del genere questi sono rotture istituzionali dell'unità nazionale particolarmente pericolose se dovrà essere zero se dovessero prendere piede ecco
E credo invece che da questo punto di vista la realtà la dimensione del Comune
Come momento originario della vita civile istituzionale del nostro Paese come pilastro fondamentale della costruzione di un sistema istituzionale più complesso ma comunque unitario rimanga l'aspetto fondamentale e rimane il punto da difendere
E rimane l'obiettivo per cui battersi per realizzare veramente nel nostro Paese una riforma istituzionale costituzionale degna di questo nome ringrazia
Grazie sindaco Dominici
Do ora la parola a Savino Pezzotta segretario vicario del segretario generale
Credo che il problema questore ossia di sapere quanto uno dei parlare sapendo
Sapendo
Che dopo una mattinata in così intensa ci sono anche delle
Delle difficoltà per tutti noi
E siccome io non sono uno molto simile
Sintetico nel parlare cercherò però eh sì però
Ma non faccia danni promessa non è
Io credo che noi che hanno già facendo un grande lavoro
Soprattutto in questi in questi mesi e soprattutto dal
Dall'estate venendo avanti
Stiamo facendo un grande lavoro nel senso che stiamo cercando
Provando e riprovando a riposizionare
Quello che può essere il ruolo e la funzione del nostro sindacato nella realtà italiana
E non è una cosa facile
Non è una cosa facile perché i problemi che abbiamo di fronte sono tanti
Come ci hanno spiegato anche questa mattina sono complesse
E vanno un po'a a toccare anche
Alcuni elementi che fanno parte nelle nostre abitudini dei nostri modi di pensare
E al nostro modo di essere
Per cui anche la la celebrazione dei nel cinquantesimo anniversario
Credo si inserisca abbastanza bene dentro questa ricerca
Nel senso che non abbiamo non vogliamo ci sforziamo
Di fare in modo che questo non sia il festival della retorica cosa facilissima
E neanche sia solo ed esclusivamente
Il tempo della fibbia arciere medaglia come siamo stati bravi non abbiamo mai sbagliato niente che è un po'la tentazione di tutti gli anniversari
Credo invece sia più corretto che sia quello di rivendicare
La nostra memoria no per sentimento
Nostalgico ma un po'per fare i punti dei percorsi che abbiamo che abbiamo fatto
E per vedere quali sono i vecchi percorsi nuovi che dobbiamo fare
Io sintetizzo quella spiegata bene prima sovrani per cui sintetizzo in modo così il fatto perché siamo nati
Della nostra non è una nascita che risponde solo ed esclusivamente a un tema di rappresentanza sociale o di una rappresentanza che deve dare delle risposte dei bisogni diciamo sociale certo anche questo
La nostra è una nascita che invece tende a dare una risposta
A una situazione
E noi ne siamo perché facciamo due scelte di fondo che poi sono quelle che caratterizzano tutta la nostra storia
Cioè noi scendiamo perché questa è la scelta di fondo
Quando lasciamo nel mille novecentocinquanta
Noi scegliamo il modello della democrazia che vige in Occidente
E non era facile allora per il movimento sindacale fare questo tipo di scelte perché dentro il sindacato e da qui la rottura
Del sindacato unitario c'era chi pensava che questo passo moderni democrazia borghese
Beh se diamo a questo modello
Il modello da una democrazia parlamentare il modello della democrazia liberaldemocratica il modello che vigeva in Occidente non dobbiamo mai dimenticarlo per toccare e ci costone
Ma non solo abbiamo scelto questo
Perché pensavamo all'inscindibilità tra democrazia e sindacalismo e che non fossero possibile uscite di tipo ideologico utopico da questa situazione
Ma seguiamo anche e qui è l'aveva rottura Chelazzi si fa con la storia del movimento sindacale italiano scendiamo anche di stare di accettare come il luogo del nostro agire l'economia di mercato
Che non era facile ma non era facile neanche per la storia la tradizione che stava alle nostre spalle
Perché di fatto noi scegliamo
Non solo di rompere con una visione di classismo anticapitalista
Ma anche con quella corporativa e anche con l'anticapitalismo di origine cattolica
Che pure era presente fortemente presente
Noi scegliamo di stare dentro la realtà di mercato sapendo che per tutelare gli interessi della gente dei lavoratori occorreva fare i conti con quel modello di economia no con quello che si poteva costruire
Perché sulla faccenda del confronto con quel modello di economia noi avremmo sicuramente realizzata quello che Pastore indicava come obiettivo primario portare i lavoratori dentro lo Stato democratico
Queste sono le due serate di fondo
Che hanno caratterizzato la nostra nascita che hanno caratterizzato il nostro fatto di affrontare i problemi dell'industrializzazione del Paese
Diventare la contrattazione aziendale di inventare la progettazione e tutto quanto viene avanti cioè fare i conti con la realtà per quella che cercando di modificarlo
Credo che non sia una scelta che sia stata facile perché ha significato accettare completo
Non accettarla in termini antagonisti si ma un conflitto che deve essere governato per pervenire a delfini di coesione accettare la negoziazione accettare una serie di situazioni in cui i protagonisti dovranno essere le realtà sociali
Però guardiamo bene il nostro modo di fare sindacato è abbastanza chiara
Per noi l'elemento importante in tutte le nostre azioni è sempre l'accordo
Noi puntiamo all'accordo
E conflitto è uno strumento per arrivare all'accordo
Ma l'obiettivo di fondazione arrivare a un momento in cui il conflitto è composto dentro una un è un livello più alto
E tutta la nostra storia partendo ai nostri valori dal nostro modo di concepire è sempre questa
Cioè il come collegare una serie di elementi di valore la dignità della persona tutte queste cose che stanno scritte nel preambolo del nostro Statuto alla raggiungimento concreto nella situazione data di quello che è possibile
Cioè in pratica una visione che tende sempre a coniugare pratica e valori al di là e al di fuori da ogni forma di ideologismo
Io credo che allora se leggiamo la nostra storia e danneggiano con attenzione del concetto che meglio si attanaglia hanno ed è proprio quello di evoluzione io vorrei dire anche che che anche qui cadiamo molte volte
Anche nella anche noi nella retorica
Noi non possiamo più pensare che là ci sia ancora agli anni cinquanta
Noi siamo oggi un'organizzazione diversa
Da quella che eravamo occorre avere anche qui la la percezione della nostra differenza di allora no perché neghiamo quanto eravamo
Ma perché storici siamo il percorso che abbiamo fatto perché l'aver inventato la contrattazione articolata
Aver attraversato la stagione delle qualità arrivismo
Aver lanciato durante tutti questi cinquant'anni una serie di proposte di partecipazione di intervento diretto nell'economia il risparmio contrattuale i fondi accumulazioni lo zero cinquanta ad arrivare la democrazia economica adesso
La stagione dell'unità che ogni tanto rimuoviamo ma che noi abbiamo attraversato
Lo scambio politico degli anni ottanta la stagione delle riforme San Valentino stessero tutti i passaggi che si sono stratificati hanno fatto sì che la nostra organizzazione arrivasse agli anni Novanta diversa da com'era iniziata
Accumulando stratificando esperienze colture capacità di interpretare la realtà
E credo che sia questo che negli anni novanta ci ha consentito di affrontare i grandi cambiamenti è proprio questo decennio sì è stato anche per il sindacato
Un decennio Rigolato
Però oggi possiamo guardarsi indietro un attimino
E vedere che cosa è successo in questi anni novanta
Abbiamo la fine del bipolarismo a livello internazionale l'esaurirsi dell'ipotesi comunista
La crisi del sistema politico italiano
Questioni economiche non indifferente cioè l'avvio del processo di unità europea una delegittimazione totale di quella che era il partecipare alla vita politica eppure noi dacci il ma anche il sindacalismo confederale
Riesce a superare questi anni derivare all'inizio del terzo millennio in una posizione che sicuramente rispetto a tutte le altre forme della rappresentanza presenti nel nostro Paese può dire di non essere in grandi difficoltà certo che abbiamo problemi ma non siamo in grande difficoltà
E questa perché abbiamo siamo proprio riusciti a fare memoria stratificare a consolidare a vedere se interpretarsi dentro il processo di evoluzione
E credo che sia questo
Quello che ci ha consentito
Di essere ancora al centro dello scenario politico sociale del nostro Paese
Nonostante per tutti gli anni Novanta fossimo stati accompagnati da profeti di sventura che dicevano che il ruolo e la funzione del sindacalismo confederale era terminata era in via di esaurimento eppure siamo qui ancora
Io spero che saremo qui anche prossimamente
Detto questo però occorre anche riuscire a a fare uno sforzo io questa mattina l'ha sentito delle cose molto interessanti a fare uno sforzo per dire che oggi siamo a un altro punto di svolta
Per quanto riguarda il sindacalismo nel nostro Paese
Che non possiamo vivere della rendita che pure abbiamo accumulato in questi ultimi dieci anni
Che dobbiamo stare di fronte
Alle sfide che abbiamo di fronte
Ma starci veramente senza timore e senza paura
Perché è uno degli elementi che circola anche nei nostri ambienti o negli ambienti vicini al movimento sindacale era il timore dalla modernità la paura delle cose nuove che vengono avanti il racchiudere si metta cenerini che protettive io credo che noi dobbiamo uscire da questo perché il chiudersi probabilmente ti fa sopravvivere
Ma non si aiuta a vivere e pertanto essere un soggetto che può ancora incidere cambiare le cose in questo Paese egli e di altre cose
Noi dobbiamo stare di fronte alle sfide te ai cambiamenti che della dimensione internazionale certa che la globalizzazione fa paura
Per carità se fa paura
Perché è un è un elemento di cui sentiamo parlare ma di come ci hanno spiegato anche questa mattina è un po'evanescente non riusciamo a controllare come controllavamo alcune dimensioni perché a questo intreccio tra la dimensione generale la sua riarticolazione a livello territoriale
Però occorre Stazzi dentro
Come ci stanno dentro altri soggette
E sindacato deve fare uno sforzo per capire che cosa sta determinando sì che cosa sta cambiando sì come cambiano le situazioni
Dobbiamo capire come cambiano i modelli di produzione della ricchezza per capire come distribuirli
Che non sono più quelli tradizionali ai quali noi siamo abituati
Ma occorre anche capire come mutano i rapporti dal potere
Come si indebolisce quella che è una dimensione alla quale noi siamo bene o male legati che la dimensione nazionale e come si attiene invece la dimensione europea e la dimensione locale
Ma noi abbiamo un sindacato che ancora complessivamente centrato sulla dimensione nazionale
Noi dobbiamo coglierle queste sfide per cambiarsi per buttarsi per essere adeguati alle cose nuove che ci stanno di fronte ma soprattutto io credo che dobbiamo essere attenti
A come cambia il lavoro e come cambia la cultura del lavoro perché qui è la vera sfida nostra
Qui quella che veramente tocca i nostri nervi nostro cuore
Fisco questa senza abbandonarsi
Al modernismo di chi dice che tutto è cambiato
Io credo che quando parliamo di lavoro dobbiamo avere la consapevolezza che permangono ancora quelli che sono i lavori tradizionali che hanno bisogno di rappresentanza i lavoratori lavoratori dell'industria dell'agricoltura dei servizi non è che sono scomparse
Sono ridotti sono diminuiti mai esistito
Doveva continuare a pensare che nel lavoro purtroppo permangono ancora elementi di penosità di fatica di alienazione
Che noi dobbiamo rappresentare il lavoro non è solo una cosa bella come qualcuno vuol descrivercela orientata su due filoni dentro il lavoro ci sono ancora elementi di pelosità di di sofferenza di tattica
Di emarginazione
Tener presente queste cose ma occorre anche tener presente
Che non sono più questi lavori
Che orientano
Quello che è il sentire sociale
Se noi siamo vissuti c'era vero che anche ai tempi di quello che dominava il è capitato dove dominava il sistema industriale il modello industriale il modello fordista come si suol dire e modello fordista non era un modello esteso a tutto il Paese
Era concentrato in alcune aree in alcune realtà del nostro Paese
Però aveva una capacità egemonica condizionato all'insieme della società condizionava l'insieme del pensare dell'agire del fare contrattazione del nostro modo di esseri pensavamo tutti industrialista
Nonostante esso trovava anche altre
Oggi non è più così
Questo resta non è più centrale neanche dentro il sindacato non determina più la cultura sindacale ma non determina più i tratti della cultura dalla Società italiana
Io credo che di questo ne dobbiamo prendere atto se vogliamo tornare a essere un soggetto che riesce a rappresentare il lavoro della sua molteplicità e nella sua pluralità cioè bisogna imparare a fare i conti con la pluralità dei lavori
Con la frammentazione la riarticolazione la dispersione dei modelli produttivi
Fare i conti con i nuovi lavori quelli che non sempre riusciamo a rappresentare che sono quelli più sparpagliati più frammentati più diffusi nel territorio i lavori atipici quali rischi parasubordinati le nuove professionalità che tante volte
Non riusciamo a dare un messaggio di adesione di rispondenza
E sono tante
Professionalità altri magari o professionalità più ricche di quelle che noi abbiamo conosciuto era presentato fino ma dobbiamo anche tenere conto di come il ruolo pervasivo della tecnica sui processi produttivi ma anche sulla dimensione umana come cambia il modo di pensare delle persone proprio perché cambia il lavoro che ha nel suo modo di essere come la tecnica penetra dentro i nostri modi di pensare e di comunicare di relazionarsi
Perché qui veramente la nostra riflessione rispetto a questo che la società della conoscenza dell'informazione è ancora un po'indietro
E queste cosa però stanno avvenendo stanno cambiando stanno cambiando e cambiano i modi della percezione del lavoro delle relazioni sociali
Perché i cambiamenti strutturali si accompagni una su questo io che ho riso de riflettere con molta più con molto più tempo cambiano
Le percezioni soggettive prima pensare la flessibilità sulla flessibilità si fa un dibattito ideologico in questo Paese che sarebbe meglio che la smettesse una flessibilità c'è
Non perché la vogliamo non la vogliamo la flessibilità è diventata ormai una delle condizioni del lavoro
Problema che al sindacato di come coglierlo vico Benarrivo riorganizzarla di come metterla in Rete di come toglierla da quegli elementi di precarietà dove la flessibilità può cadere
No negarne l'esistenza pensando che negata l'esistenza non esiste la sorella di come governarla ma tener conto che la flessibilità cambia anche il modo di pensare lavoro delle persone
I giovani che vivono nella dimensione di un lavoro flessibile articolato che non sempre e strutturati nei modi con cui noi l'abbiamo conosciuto hanno un modo di rapportarsi al lavoro che è diverso da quello del lavoratore che sta in un'azienda in un ufficio che alle sue otto ore
Diciamo ben fissati cambia il suo rapporto con lavoro se cambia il suo rapporto con lavoro cambia necessariamente il suo rapporto con gli altri cambia il suo rapporto di relazione sociale cambia il suo rapporto con le forme che organizzano la relazione sociale pertanto cambia rapporto col sindacato
Ma questo non lo dobbiamo cogliere ma la stessa questione che cresce il lavoro femminile
Ma non lo normalmente lo loro lo rileviamo in termini statistici
Badate che la presenza delle donne l'Italia è un Paese che ancora troppo e poche donne al lavoro
Cambia il modo con cui il lavoro viene interpretato letto cambia il modo con cui lavoro è bisogno e si relaziona tra interno ed esterno alla società
Cioè c'è un approccio femminile al lavoro ormai aumenta e condizione in modi della produzione del pensare da ragionare dal vedere che a noi sta sfuggendo
Perché facciamo le statistiche cambia il modo di relazione tra giovani e lavoro
Cambia
Il modo di una visione generale del lavoro se teniamo conto di due fenomeni quello della democratico il fatto che nel nostro Paese vi siano io ritengo un fatto positivo è giusto visto che la diciamo che le pensioni non si toccano no
Ma il fatto che vi siano milioni di persone che possono vivere per un lungo tempo
Con un reddito che non è più legato direttamente al lavoro cambia dentro il sentire sociale la relazione tra personale lavoro
Come lo cambia da un punto di vista culturale la presenza delle degli immigrati dalle e delle culture con loro portano al nostro alla nostra realtà
Per quello che siamo di fronte a un mutamento nella cultura del lavoro demmo veramente profondo c'è un lavoro si sta sicuramente de ideologizzato industrie assume sempre di più forme ruoli funzioni interpretazioni di tipo strumentale a nuovi simboli a nuovi status noi quale occorrerà sicuramente come sindacato pensare ora tutte queste cose
Rappresentano la sfida per il sindacato e per le sue modalità di rappresentanza perché dobbiamo domandarci se di fronte a questi cambiamenti la dimensione confederale del sindacato ancora un suo segno ancora una sua valenza o meno
Io non parlo non vorrei parlare di fine del sindacato che mi sembra una cosa che sta al di là e al di fuori di ogni pensiero ma se la modalità della rappresentanza confederale ancora oggi un senso significato noi crediamo di sì
Ma occorre renderla appetibile renderla visibile renderla fruibile
Rispetto ai processi di cambiamento che stanno interessando soprattutto a quelli che noi dovremmo rappresentare
Allora bisogna proprio che ci domandiamo rappresento chi
Vi rappresento come li rappresento dove
E torna qui allora il tema della rappresentanza come deve essere esercitata cioè dal fare sindacato oggi con quali modalità rispetto ai cambiamenti che noi stiamo approntando
Cioè siamo veramente costretti pari a lavorare i nostri concetti interpretativi
Ecco perché dico siamo a un punto di svolta
E la possiamo starci tranquilli che la svolta avviene e poi non li seguiranno siccome qui le cose vanno più veloci di quanto non le pensiamo ora riusciamo in fretta virali adeguarsi a stare al passo con questi cambiamento e il rischio che i cambiamenti se ritroviamo molto davanti e noi continuiamo a essere una parte di rappresentanza che lentamente ma progressivamente si racchiude in qualche nicchia
Sicuramente invece da razionalizzare molto quanto è avvenuto ma occorre anche ripensare alcuni concetti fondamentali sui quali anche questa mattina abbiamo
Sono usciti no
Io per prendo concetto che per la tradizione e la cultura del razzismo diciamo il concetto duro che è quello di persona prego di diamo ad affermarlo non manca un discorso che non diciamo la centralità dalla persona e via dicendo la Verdi bisogna fare un ripensamento del nostro personalismo nel se noi pensiamo il nostro personalismo vuol dire che non può comprendiamo che questa idea di centralità della persona che idea forte non viene più interpretata con il cane unita la modernità io credo che noi qui abbiamo una sfida vera
Perché dico che abbiamo una sfida vera perché bisogna tenere conto che a differenza degli anni passati
Si è determinate in questi ultimi tempi
Una rottura della dimensione comunitaria e dei grandi aggregati sociali
Dei quali noi tra trae toglievamo facevamo emergere questa idea della persona come relazione
Per gli elementi che prima determinavano le relazioni sociali la grande fabbrica le comunità sono ormai elementi che rappresentano il nostro passato sono profondamente mutati emerse un altro elemento al quale noi abbiamo contribuito fortemente che è quella di una individualizzazione dei soggetti una soggettività più marcata
Che non ha più che non è più un prodotto diciamo naturale di una dimensione comunitaria aggregativa
Che è una dimensione che tende né all'individualismo in forme più alte del passato
Allora ripensare la dimensione del personalismo sì significa non più partire da una comunità che non esiste
Cosa una comunità che in molti casi sia spappolate sia frammentata ma occorre ripartire da questa soggettività per vedere se siamo in grado di ricreare
Elementi di reazioni di fare in reti e di fare associazione pertanto riprodurre elementi di coesione sociale ed in una nuova dimensione io non sarò come non so come di dimensione comunitaria
Cioè il processo va fatto all'inverso rispetto al passato
Ecco perché va ripensata perché se l'ha fatto all'inverso rispetto al passato significa che il nostro concetto di associazione va ripensato e come vanno ripensato le nostre forme di aggregazione cioè in pratica se così è
Se noi dobbiamo ripartire a una modalità di ricostruire legami sociali di ricostruire partendo da questo elemento che io ritengo continuo a ritenere positivo di individualizzazione quello che noi dobbiamo pensare che forse l'adesione personali individuale non è l'unico modalità di adesione al sindacato
Ma che l'adesione al sindacato può avvenire anche attraverso altre forme che è un po'trattativa che stiamo facendo
Proviamo a rileggere con attenzione quanto abbiamo detto che la conferenza organizzativa di Napoli e nella conferenza dei servizi di Cagliari
Quello che noi tentiamo Lili interpretare proprio questo mutamento
Dei modi di essere delle persone per individuare attraverso modalità di aggregazione diverso rispetto a quello che del passato ma che colgono le esigenze che stanno dentro la società di fare sindacato in un altro modo
Credo che questi siano alcuni elementi sui quali la nostra riflessione dovrebbe andare in profondità
Molto in profondità
Perché avesse veramente siamo di fronte non solo ai cambiamenti sociali economici e politici sui quali la nostra analisi più o meno riesce a capire
Siamo di fronte anche cambiamenti dall'in modi con cui le persone si mettono in relazione con se stesse e pertanto si associa alla fine sindaca
E credo che qui per noi sia la vera la vera sfida del prossimo futuro
Per quanto riguarda invece vado veloce alcune questioni di tipo politico
Prego tiriamo abbiamo avuto alcuni problemi partendo dalla
Dall'estate scorsa venendo avanti
Quali sono i problemi di fondo che ci hanno messo prima in contraddizione con il governo D'Alema è che ci mettono in attenzione rispetto al presente governo
Noi abbiamo avvertito
è una modalità di fare politica che si stava affermando non funziona
Che alcuni patti che avevamo realizzato non davano i risultati concreti che c'era un tentativo di personalizzazione della politica che non teneva conto del ruolo delle forme delle parti sociali
Noi abbiamo detto vi ricordate la manifestazione di novembre l'iniziativa delle cento città
Che occorreva cambiare modalità politica che bisognava capire qual era il malessere che stava dentro la realtà italiana
Un malessere che ha due facce la mai il malessere del Nord che è uno stress di crescita ma che non ha ancora una progettualità un orientamento dentro il quale poi i fenomeni che qui venivano richiamati sono fenomeni che ogni giorno escono
Ma è un valesse su cui il Paese deve riflettere
Perché non è pensabile che la parte esordio propulsiva del Paese vada per conto suo e noi ci riflettiamo fuoco pochissimo anche dentro razzismo
Poi c'è la l'emergenza la drammaticità del sud
Sono due cose che se si impatta no
Creano una miscela esplosiva
A tale federalismo
Ad avere la risma io ho qualche problema su come le modalità del federalismo sono andati avanti nel senso che mi preoccupa il fatto che si sia decentrato molto
No perché si sia decentrato ma non si sia anche gli atti dei poteri di compensazione
Oggi cambiato scenario politico
E se l'aver proceduto solo per devoluzione per decentramento crea delle contraddizioni e norme non vorrei che anche la stessa questione del federalismo fiscale diventi un altro elemento di contraddizione perché così come concepito il disegno di legge
Fatto dal Governo qualche preoccupazione la testa
Nel senso che qualche Regione forte domani potrà sei non esiste un luogo politico che non può essere la Conferenza Stato Regioni paga dovesse essere la Camera delle Regioni qualche regione forte possa condizionare le regioni piccole dal punto di vista economico io credo e quando si invocava o una una o l'intervento sulla costituzione o l'assemblea costituente per modificare l'impianto istituzionale no si era fuori ruolo non si era alleati della destra come si poteva dire ma sì individuava i pericoli che oggi visto che la destra avanza abbiamo bisogno tappeti
Credo che i tempi però non è che toccano a favore di una riforma istituzionale che consenta un equilibrio un federalismo solidale volle elementi di compensazione
Però questo è un po'le questioni dicevamo allora abbiamo questa contraddizione avuta con il con
Con il governo
D'Alema paga perché alcune cose non funzionavano nella direzione giusta io che da qui verranno per fare polemica
Io credo che uno degli errori anche qui che ha commesso qualche nostro compagno di viaggio come la CGIL
Sì è stato quello di essersi appiattita sulle questioni
No non faccia la polemica di chi vuole il governo amico hanno io credo che per essere amici amici di qualcuno bisogna anche avere il coraggio di rappresentarli il malessere che sta dentro la società
Perché non si può pensare che il ruolo di una parte sociale non sia quello di rappresentare il male
Io credo che invece mi sfotte atti cominciando su tutto
I rappresentanti del governo durante le nostre manifestazioni fossero stati attenti alle cose che dicevamo sul suo sul no sull'inflazione probabilmente probabilmente
I risultati elettorali sarebbero state DiVersi perché c'era un malessere vero che noi abbiamo rappresentato e oggi le cose sono lì a dirsi che avevamo ragione allora bisogna essere chiari sul ruolo delle parti sociali le parti sociali hanno l'obbligo
Nei confronti di qualsiasi governo e soprattutto nei confronti dei governi che pensano più vicini di rappresentare il malessere che sta dentro la società di rappresentare i problemi di stimolarli per far ridere per farli andare in una certa direzione
Noi facevamo che questo elemento
Continuasse a stare dentro quella linea che ci ha consentito di superare gli anni Novanta che era quella della concertazione
Io credo che la concertazione sia finita con il patto di Natale perché dal Patto di Natale venendo avanti si è consultato tanto si son fatti tanti provvedimenti si è constatato pochissimo colpa del Governo colpa della Confindustria
Per dare a ognuno il suo nel senso che non è ancora stata assunta la concertazione come politica
Ma si continua a considerarlo un metodo che va bene per una congiuntura fortunata congiuntura io credo che anche qui il nuovo governo
Sarà il banco di prova
Siccome il Chelsea ci ha convocato per discutere dal Patto di Natale di come affrontare una serie di questioni il tema vero anche per il governo Amato sarà la concertazione se è una politica e si è una politica quali sono le coerenze che assume il Governo
Che assumo con le parti sociali sindacati e Confindustria per raggiungere determinati obiettivi che per noi lo dicevo prima hanno questa priorità che è quella dell'occupazione che è quella del Sud in modo particolare
Ma che devono avere un'attenzione anche alla dimensione del malessere del Nord che continua a crescere e che crea una serie di questioni
Certa che poi dobbiamo tenere conto
Anche di questa questione della globalizzazione che cos'è che a me preoccupa dentro la globalizzazione analista attirerà molto affascinante è molto bello no però che mi preoccupa è che non è vero che siamo in assenza di regole le grandi compagnia multinazionali fa non pone all'ex mercato Oriano tra di loro definiscono delle regole che tra di loro rispettano ma che avvengono al di fuori di ogni controllo dalla politica
Proprio la nostra come capire se dentro questi modalità di regolazione il sindacato si inserisce
Ora qui no
Non possiamo pensare che sia la CISL nazionale la CGIL nazionale la UIL nazionale che fa delle grandi cose rispetto a questa dimensione
La battaglia che abbiamo fatto che in parte abbiamo vinto nel congresso della CISL Internazionale adorava è stata proprio questa di chiedere una profonda modifica del sindacalismo internazionale
La proposta avanzata da CGIL
E Cisal italiani è stato quello della costituzione di un comitato che ripensi il ruolo e la funzione del sindacalismo internazionale sia che si costituiranno la vilmente un comitato per il millennio che dovrebbe portare nell'intenzione a unificare
Letta
Dei grandi centrali sindacali confederali che ormai dopo la fine della Efsm sono l'attività internazionale e alcuni sindacati confessionali Cat cristiani e islamici che si potrebbero portare dentro la grande confederazione perché pensiamo che è l'unico modo per restare dentro la globalizzazione sia quello di avere una struttura a livello internazionale capace di dialogare
Con i commi con le grandi organizzazioni internazionali dall'ONU all'altro ma anche di confrontarsi con le grandi multinazionali oltre che
Di a accentuare quella che è la nostra dimensione la nostra dimensione rispetto alla comunità europea
Per quanto ci riguarda direttamente siccome io devo fatto in fretta poi li lascia andare
Diciamo che è stato diciamo l'impianto molto sintetico di quello che è l'orientamento della nostra organizzazione di questi tempi di come si sta procedendo abbiamo fatto il problema qui immediato e quello dei referendum
Articoli ha detto con molta chiarezza quali sono le questioni però leggiamo può anche i referendum alla luce dei risultati delle ultime elezioni
Regionali
Perché se no alcune cose che diciamo non sono molto ben capite
Allora vince il Polo
Alla grande
Nella mia provincia raggiunge il settantacinque per cento
Se non avete capito di che province sono
E poi la North io il Polo vinse al nord
Mantenne tra anche al solo cosa che non era pensabile
Quello che accostati hanno eh
Che non regge il tentativo di sfondamento sul centro e la sinistra questa è la realtà
Quando la sinistra attende di sfondare al centro non ce la fa
è questa bisogna che veramente lo guardiamo coro con un po'di attenzione
La dobbiamo guardare noi con un po'di attenzione ma lo deve guardare la stessa sinistra che con D'Alema tentata questa operazione
Alla fine la sinistra
Quando tende da solo di sfondare sul cento non ce la fa in questo Paese
Sono migliori gli altri purtroppo
Credo che il governo Amato sia rispetto a questa situazione una risposta debole però occorre pensarci bene
E sì penso bene la leggo anche questa dimensione attraverso la questura il referendum
All'appello era ferendo sono soprattutto una sfida che dobbiamo affrontare perché prima per la filosofia la messe bene in luce Arrigo stamattina e credo che sia chiaro
Quello che sta venendo avanti de non è solo a pestare i referendum sociali sui quali è facile essere d'accordo perché per la questione del reintegro dei licenziamenti è un atto non dico di giustizia divinità quella giustiziati a tra poco
è un atto di dignità quando uno viene ingiustamente messo fuori deve avere il diritto di poter rientrare
Deve avere la necessità di un ripristino del suo diritto temi non c'è molto da spiegare
Quella delle quote associative ci riguarda in partenza in parte ma ci riguarda nella prospettiva il tema vero è la filosofia che sta sotto questi referendum cioè in pratica quello che si è tentato di fare io credo che la Corte costituzionale abbia avuto una intelligenza politica dei rispetto alla Costituzione e non abbia lasciato passare tutto il massacro
Però quello che si è tentato di fare un'operazione di un modello di società di tipo giacobino in cui c'è l'individuo le istituzioni nel mezzo c'è solo il mercato e noi sappiamo che nel mercato
è molto difficile stare se non sia organizzati è molto difficile per i più deboli starci sei pazienti sia quello che si nega di fatto con questi referendum e sono i corpi intermedi
Sono le forme che stanno tra tra la persona e le istituzioni chi sono quelle oppure le le associazioni che consentono di stare dentro il mercato in un modo meno debole rispetto ai poteri forti che lì dentro vi sia sintonia
Questo è il tema
Su quale noi dobbiamo fare in modo che il referendum siano sconfitti perché noi siamo portatori di un modello di società di massa
Di un modello di società che si vada sulla capacità delle persone di aggregarsi di associarsi di mettersi insieme di realizzare i rapporti solidali per raggiungere degli obiettivi
Cioè in pratica quello che noi diciamo è che una società e tanto più democratica nella misura in cui il libero associarsi e diffuso
E con le rappresentanze sono più di una
Perché era diciamo convinti che la politica non si esaurisce solo nella rappresentanza politico istituzionale
Ma c'è una politicità che è proprio delle rappresentanze sociali che deve essere fatta giocare costantemente in ogni luogo quello che il referendario vogliono invece è un'altra cosa
E dov'è che va sconfitto a Padova è quello che emerge come idea quella di una società tutta verticalizzata
Da questo punto di vista anche la stessa legge elettorale
Entra in questo schema
Perché anche qui proporre un modello un meccanismo di di polarizzazione secca non risponde dal nostro punto di vista alle esigenze di pluralismo che questo Paese
No ora aiutare anche le parti più riformista di questo Paese ad affermare la loro possibilità
Perché se i risultati
Elettorali delle regionali
Mi dovessi mai comparare a dei risultati di un sistema modificata come preferendo noi sappiamo benissimo quale tipo di rappresentanza avremmo in questo Paese e quale tipo di rappresentanza che sarebbero in alcune aree di questo Paese
Allora io mi domando
Quale è il ragionamento che porta a dire che bisogna anche lì votare sì per qualcuno anche la parte diciamo dell'aria più riformista di questo Paese
Anche questo corrisponda un modello di società del Titanic Zatta corrisponde a un modello di politica sempre di più personalizzata dove qui conta sono le leadership più che le partecipazioni
E qual è allora che la battaglia referendaria per me diventa importante non solo e solo per i contenuti certo
La dieta importante anche per un modello di società è un modello democrazia che abbiamo in testa demoliamo grafia che è parte del patrimonio nostro e che vogliamo affermare per quello di una democrazia pluralista certo
Si inizia col sistema maggioritario si va a una semplificazione della rappresentanza politica non è successo fino adesso
Ma un conto è andare a una semplificazione è un conto a dare a allo sconvolgimento delle rappresentanze politiche ecco io credo che anche qui una riflessione su come si vota su questi tipo di referendum bisogna fare voi sapete che la nostra indicazione un'indicazione molto cara Chiara occorre sconfiggere la logica referendaria
Perché c'è un abuso dei referendum ci sono anche i finanziamenti sul referendum è che non se ne parla
E voi sapete che se non raggiunse raggiungono il poro prendono i soldi se no allora gioca non lo prendono però siccome qui si parla tanto del finanziamento ai partiti reale parlare un po'abbia il finanziamento ai referendum non sarebbe neanche questo male
Per la verità ma che bisogna votare no
Ai referendum
O far mancare il quorum questo è fatta lasciato la libera scelta perché nessuno di noi può dire a uno di non andare a votare ma diciamo che ci sono due modi costituzionalmente corretti per sconfiggere questa logica
Ora è quello di votare no soprattutto per quanto riguarda i referendum sociale l'altro è quello di fare massa nel cuore
Sono due modi tenori intaccare il principio della democrazia della partecipazione perché sia nell'uno e nell'altro caso è un modo per esprimere un parere che viene valutato perché voi sapete che se manca il ruolo non è che non conta niente ma è un modo per esprimere un parere rispetto a una modalità che oggi veramente pesa diventa estremamente difficile
Concludendo dato io credo che il ventuno lo sappiamo tutti quello che dobbiamo fare evita
Per la nostra organizzazione ed è un po'il dibattito che circola solo in modo un po'imballato sui giornali resta però aperta la questione del suo rapporto con la politica
Io credo che la prima cosa che ci dobbiamo dire con molta onestà e chiarezza
Ce lo dobbiamo dire con molta tranquillità che la prima cosa che vogliamo fare è quello di salvaguardare la nostra terra via il nostro rapporto con la politica non può essere un rapporto che mette in discussione il nostro modo autonomo di concepire sindacale
E credo che su questo vi sia una piena adesione
Però bisogna avere anche come sindacato che guarda questi processi che cambiano una capacità di rinnovare la politica credo che basti possiamo farla in due modi il primo modo è quello di continuare sulla strada
E la concertazione e stando lì e questo è un modo di fare politica per sfidare la politica a rinnovarsi soprattutto sui temi veri quelli che riguardano le persone quelli che riguardano la gente
La secondo modo
E su quello che stiamo riflettendo con mezzi è quello di vedere se abbiamo strumenti
Parlo perché non non tutto possiamo fare direttamente con il sindacato per far crescere un dibattito voto politico capaci di creare un
La cultura in grado di accogliere le nostre esigenze
C'è un problema di ascolto la sperimenta Leffe sperimenta che abbiamo fatto in questi ultimi anni di rapporto con la politica e l'apporto che i governi istituzionali
Si dimostra che le nostre idee il nostro modo di concepire la politica la società ai suoi preti non è molto ascoltato
Per una serie di motivi noi dobbiamo trovare un modo che
Invece questa cultura sociale che ha
Proiezione politica diventi legge una cultura più diffuse io credo che questo sia l'altro strumento
Siccome noi puntiamo con molta chiarezza un modello pluralista i nostri punti al partito un
Leggo e alla necessità che nasca un'aria di riformismo moderno capace di stimolare anche i cambiamenti dalla sinistra
E impediscano affermarsi di politiche di forze liberiste io credo che noi non possiamo sottrarci a una nostra presenza non lo possiamo fare direttamente con i sindacati
Il problema quali strumenti e ci diamo
Io devono toccare a tifare un partito
O collocarsi strutturalmente dentro un'area noi non possiamo diventare il sindacato del centro sinistra o ex la caccia al centrodestra il SAP sindacato i lavoratori poi abbiamo delle simpatie ma i nostri iscritti sono talmente diffuse plurale e la possiamo stare collocati né da una parte nella
Alle avrà necessità che la cultura politica
Che ci appartiene sia più diffusa dentro la realtà politica del nostro Paese idea allora sulla quale si può lavorare sulla quale dovremmo tentare di lavorare e quella di dar vita a una fondazione di cultura politica capace di dare corpo e sostanza
Cioè
All'idea di un nuovo riformismo laico e cattolico già in pratica capace di riaffermare le ragioni del solidarismo contro il liberismo noi di questa cultura di Sol
L'arrivismo dove le derive un po'liberiste stanno attraversando in potranno personalmente tutte noi di una cultura di questo genere abbiamo bisogno noi per impiantare le nostre idee ne ha bisogno questo Paese secondo noi dobbiamo promuovere con molta attenzione una cultura della sussidiarietà
Che non è solo quello istituzionale lo diceva bene il Sindaco ma c'è una sussidiarietà cioè un federalismo sociale che va affermata in questo Paese che dia troppe sostanze riconoscenza ai ruoli intermedi Elia riconoscenza alle forme dalla rappresentanza no come forme minime dalla politica ma come forme che hanno una politicità che è propria dal loro ruolo o della loro rappresentanza
Creare le condizioni politiche dal punto di vista della cultura per far raccogliere i processi di democrazia economica badate sulla democrazia economica ne discutiamo solo noi Ina
Ambito politico di democrazia economica non se ne discute si discute molto di liberalizzazione di privatizzazione ma di democrazia economica non sei spot
Bisogna far crescere dentro la politica una cultura politica attenta alla dimensione dell'economia dell'economia da la dimensione no grazie cono amica dalla partecipazione occorre far nasce una cultura che sia più attenta proprio detto questi processi di semplificazione del pluralismo sociale e politica pensava e a questa si possa essere dato vita corpo perché nel come sindacato non è che possiamo fare tutto a una fondazione che lavori su questo terreno questo è l'idea sulla quale stiamo ragionando e sulla quale vale la pena che anche voi nella vostra struttura riflette a te con grande attenzione perché noi abbiamo bisogno di rinnovare la politica di rinnovare la cultura politica perché le nostre idee sociali nel nostro modo di fare sindacato abbia più peso abbia più capacità di incidenza per cui la nostra battaglia
è una battaglia Display la battaglia di sempre quella di affermare un modello democratico sempre più più forte più largo e più capace di allargarsi quella che dentro quel processo democratico ci sia spazio per un intervento per una partecipazione del mondo dal
Lavoro per i lavoratori tenore non possiamo
Onestamente per la nostra cultura prima sul pluralismo per quello che siamo accettare un modello di democrazia che sia verticalizzato diedi una visione della politica che tende a comprimere gli spazi dalla società che tenda a non valorizzare le forme della rappresentanza che sono quelle che determinano la coesione sociale perché è chiaro dal nostro pensiero nel nostro modo di concepire le cose che la concerti concentrazione del potere politico la personalizzazione dell'il leader sì la cui le concentrazioni burocratiche alla fine finiscono per incontrarsi quali poteri forti dell'economia della finanza quello che noi dobbiamo evitare ecco perché dicevo fare sindacato e poi fare cultura politica quello che si deve di tare e che si finisca di scivolare con la scusa dell'efficienza verso i quali le forme di governo che il Senato quelli paventava per la giovane democrazia americana cioè che le forme di dispotismo morbido che sono un connubio tra potere politico e poteri forti dell'economia e la finanza io credo che se lavoriamo con passione attenti alla nostra autonomia attenti al nostro ruolo con una visione chiara del modello di democrazia che abbiamo in mente anche su questo terremo potremo tenere dei successi la
Ora l'iniziativa finita ringrazio tutti marchi volar mezzo Leonardo che stavo tanto con noi
Casanova e la mano anche a riflettere e poi gli altri amici e Filippelli vedove Giannotti
Morichini è e gli altri qualcuno avrò dimenticato vi ringrazio e alla prossima occasione
Barbara
Qua e allora ecco
Profondo
A questo
Alle per quanto è avvenuto
A
Siano lasciamo continua francamente
Qualche
Per
Cui privata
No tanto intanto così non fa no porterà
Qualcuno