"Pace, coscienza, tecnologia e lavoro: il ruolo dei comunisti italiani" convegno organizzato dal Comitato scientifico e da Coordinamento di ricerca del Partito dei Comunisti Italiani presso la Sala Marconi del Consiglio Nazionare delle Ricerche in Piazzale Aldo Moro, 7

Vediamo totalmente così
Un
Prima di cominciare devo ringraziare
Scusate per favore
Non è un salotto
Prima di cominciare devo
Ringraziare il premio Nobel Rita levi Montalcini che ci ha onorato della sua presenza
Scienziati favolistico esatto
Allora si sente meglio
Dicevo che prima di cominciare devo ringraziare il premio Nobel Rita levi Montalcini che ci ha onorato della sua presenza
Il nostro partito tiene oggi questo convegno sullo stato della ricerca scientifica e ritardi
Organizzato dal coordinatore nazionale del settore ingegner Vito Francesco Polcaro e dal sottosegretario ricerca scientifica del governo italiano onorevole Antonio Cuffaro
In collaborazione con il Comitato scientifico del nostro partito che ho l'onore di presiedere
Ci è sembrato utile fare il punto delle situazioni della ricerca scientifica in Italia in un momento particolarmente grave per il nostro Paese
Mentre c'è una guerra in corso
Una guerra nella quale una mole impressionante di possibilità di distruzione di vite di beni
Deriva proprio da un altrettanto impressionante mole di investimenti della scienza nella tecnologia militare
Proprio per questo abbiamo ritenuto utile una riflessione che parte dal presupposto che la scienza non può essere oggetto isolato di studio
Ma deve essere valorizzata in tutte le sue connessioni
Con lo scenario culturale e sociale e politico in cui si colloca
E quindi è necessario che il problema della ricerca scientifica venga affrontato politicamente
Per evitare che la scienza diventi un pericolo e una minaccia
In quanto espressione di un potere particolare
E gli interessi che vogliono consolidarsi a qualunque costo
Vicino consentite
Soltanto due tipi di osservazione uno di carattere generale uno di carattere più specifico
Abbiamo alcuni problemi da affrontare
Il problema degli specialisti
E del loro rapporto con il sistema di cui sono parte
E quindi delle loro responsabilità
Il problema delle dimensioni planetarie degli interventi oggi possibili
E quindi anche delle possibili conseguenze catastrofiche
Il problema della omogeneità geografica dello sviluppo del divario crescente tra Paesi industrialmente progrediti
E Paesi arretrati ricattabili
E infine ultimo ma non ultimo il problema del legame tra la tecnologia e gli armamenti
Questi sono i problemi di carattere generale
Ma vorrei fare anche un'osservazione preliminare è una seconda osservazione preliminare
Invece sui problemi della ricerca in Italia
Mi sia consentito di esprimere
Che alcuni timori sui rapporti fra l'attività produttiva nazionale la ricerca scientifica e ciò per alcune ragioni
La debolezza infrastrutturale del potenziale scientifico e tecnologico nazionale
In termini di strutture avanzante di ricerche di fondazione
La debolezza della domanda pubblica
I prodotti e i servizi ad elevato contenuto tecnico scientifico
L'assenza di esternalità tecnico scientifica all'interno dello stesso sistema dell'impresa
A causa dello scarso numero di impresa in grado di coniugare direttamente scienza tecnologia ed esigenze produttive
Ultimo la lentezza dei processi di diffusione di nuove tecnologie
Specie nella parte più arretrata dell'apparato produttivo
Per la frequente preferenza del nostro apparato produttivo verso combinazioni caratterizzate da elevata intensità di lavoro a basso costo dire che questo primo fenomeno crescente
Il sistema delle imprese italiane non è in grado di venire a capo
Spontaneamente di questi ostacoli
Ed è anche incapace di avvalersi delle opportunità tecnologiche
Senza interventi di sostegno dell'operatore pubblico cioè dello Stato
E quindi il sistema dei nostri impresa e ripiega sempre di più verso combinazioni produttive che sono inaccettabile da un punto di vista sociale
Qualche volta addirittura incalzato dalla competitività internazionale
Il sistema delle nostre Impresa & sotto ad un restringimento della base produttiva con processi di uscita o delocalizzazione internazionale delle sue attività
O infine come succede purtroppo sempre più spesso
E costretto per sopravvivere
Ad accettare il coinvolgimento in processi di internazionalizzazione passi
Quello che viene chiamata la colonizzazione del sistema produttivo italiano
Signore e signori cari compagni
Nella sua fumo nella sua famosa conferenza il lavoro intellettuale come professione
Del mille novecentodiciannove Max Weber ci richiamava il concetto di probità scientifica
Ma questo suo appello significava non la inopportunità dell'impegno politico dello studioso
Ma la necessità di saper tenere bene distinta l'attività di ricerca e di studio
Dalla preoccupazione politica immediata cioè contingenti
E quindi si richiamava l'importanza della preparazione intellettuale
Non a caso Max Weber dopo questo richiamo chiudeva la sua memorabile lezione
Con una definizione della vocazione beh Ruff tedesco
Alla politica che ottant'anni dopo è sempre il mio parere Barletta
E voglio leggere su un poche righe perché vale soprattutto i politici naturale
La politica egli scrisse consiste in un lento e tenace superamento di dure difficoltà
Da compiersi compassione e discernimento al tempo stesso
è perfettamente esatto e confermato da tutta l'esperienza storica
Che il possibile non verrebbero giunto se nel mondo non si ritenesse sempre
Di studiare l'impossibile
E non si tentasse di studi di fare ma colui il quale voto cinque se quest'impresa deve forgiando sì una tempra d'animo tale da poter reggere anche al crollo di tutte le speranze
Altrimenti non sarà nemmeno in grado di portare a compimento quel poco che oggi è possibile
Egli così concludeva solo un uomo siffatto alla vocazione per la politica
Signore e signori il nostro come si articolerà nel modo seguente prenderà ora la parola per relazione generale l'ingegner Vito Francesco Polcaro responsabile ricerca scientifica del Polito comunisti
Seguiranno poi una serie di interventi fino alle dodici e trenta
I lavori sarà interrotto i dalle dodici e trenta alle tredici e trenta dalle tredici alle quattordici a secondo degli interventi stessi
I partecipanti al convegno potranno trovare nella sala qui accanto un piccolo buffet
I lavori vanno riprese ore quattordici e proseguiranno fino alle sedici
Alle ore sedici sodo che tale ricerca identifica del governo italiano onorevole Antonio Cuffaro concluderà i lavori
Voglio terminare ringraziando
Il Consiglio nazionale delle ricerche dell'ospitalità
Ci ha riservato che consideriamo un privilegio il presidente riceverete professor Lucio Bianco sarà oggi con noi oggi pomeriggio
Ringrazio ancora tutti i partecipanti e do la parola ingegnere Vito Francesco Polcaro
Compra
Care compagne cari compagni colleghe e colleghi
Intervenendo in occasione di una importante occasione politica come questo nostro primo convegno sulla ricerca scientifica e tecnologica in un momento come quello attuale
è inevitabile rivolgere in primo luogo la propria attenzione alla la gravissima situazione che è in atto nei Balcani
La gravità della guerra che vi è in corso la i danni che sta facendo le vittime sono sicuramente un motivo d'angoscia prima di tutto per i comunisti
E un po'un altro motivo d'angoscia per chi come
Chi vi parla si sta occupando oramai da decenni il problema di scienze e armamenti problemi del disarmo è un ricordo che a metà degli anni Settanta
Un famosissimo modello che girava per alle accademie di sviluppo di un conflitto internazionale
Che poteva portare a un conflitto mondiale cominciava proprio con la destabilizzazione della Jugoslavia purtroppo le fasi iniziali di questo modello ricordano molto paurosamente la situazione che stiamo vivendo in questo momento
Questo è il motivo per cui il nostro partito a intrapreso moltissimi azioni per cercare di portare alla fine dei bombardamenti alla fine da voi violenza nel Kosovo insieme a molti alte organizzazioni politiche sociali realmente interessate
Alla pace
Tra poco ci sarà questa importante conferenza di tutti i partiti comunisti ed Europa a Cipro cui parteciperà al nostro presidente speriamo che ne venga molto di buono
Tante queste iniziative ovviamente data l'urgenza sono tutte iniziative specifiche catene inondano appunto a far terminare al più presto la guerra chiamo però che se vogliamo
Arrivare a una vera pace nei Balcani come in tante altre parti del mondo dal Kurdistan all'Indonesia
Non possiamo limitarci solo a queste iniziative specifiche ma dobbiamo andare verso iniziative di carattere più strategico
Che portino a una ripresa di ruolo delle Nazioni Unite ha un nuovo ruolo della Comunità europea come riassunto nelle tesi congressuali del del nostro partito
Perché l'Italia possa avere un'influenza su questa su questo concesso e perché e questo processo vada a buon fine bisogna Luca che il nostro Paese
Conti di più sulla scena internazionale
Quindi anche per assicurare la pace noi dobbiamo chiederci come si può fare per garantire al nostro paese uno sviluppo economico e sociale
Ed è chiaro che lo sviluppo economico e sociale in questo momento dipende sempre di meno dalla quantità di materie prime e sempre di più dalle risorse umane tra le quali la scienza e la tecnologia
Assumono in questa fase storica un un ruolo determinante
è chiaro che le forze politiche sociali che sappiano sviluppare tutte le forme del sapere e avranno un strumento potente in più per portare i problemi alla soluzione nella direzione che vogliono fatti la scienza e la tecnologia i comunisti lo sanno bene e non sono neutrali ma se sono abbandonate alle forze dell'impiego ismi del capitalismo per dirla in breve
Diventano strumenti di notte di distruzione se sono guidati invece da una politica internazionalista solidale diventano invece potente Nolli di progresso
Tuttavia sotto il termine generale di ricerca scientifica e tecnologica stanno una quantità enorme di diversi tipi di attività che sfumano l'una nell'altra nel modo che si è molto difficile poi distinguerle una una dall'altra ma è luogo insieme l'insieme di tutta la ricerca scientifica e tecnologica nelle scienze umane e sociali come in quelle fisiche naturali che è in questo momento di enorme importanza economica e quindi politica
E questo è il motivo per cui lei nazioni più sviluppate spendono ingenti percentuali del prodotto interno lordo per le la Spesal in ricerca e sviluppo
Come fanno vedere questi dati relativi al mille novecento novantasei
Vediamo anche nella stessa nello stesso diagramma che l'Italia invece si colloca a livelli notevolmente più bassi ponendo sì poco sopra l'uno per cento del prodotto interno lordo per
Ricerca e sviluppo
Il
Il guaio è che questa situazione non cambia nel corso degli anni a parti piccole oscillazioni
Che permettetemi di dire io vedo come statisticamente irrilevanti
In realtà Il Sole ventiquattro Ore come dando proprio gli stessi dati parlava di impennata di spese per la ricerca e sviluppo e grazie tante se si tengono soltanto gli ultimi tre anni
E si dilata la Scala è chiaro che sembra che si impegnino ma se mettiamo lì una retta intorno al due e mezza per cento che quanto spendono i Paesi industrialmente più avanzati si vede la realtà del
Del fenomeno
Un altro punto che è altrettanto preoccupante eh la ripartizione della spesa tra soggetti pubblici e intese
Vediamo che in Italia l'intesa sembra non considerare quasi per nulla la il valore strategico della della ricerca scientifica i e tecnologica
E non solo ma sì si vedeva le statistiche che l'ottanta per cento delle spese per ricerca e sviluppo si concentra in pochissimi in paese con più di cinquecento addetti
Mentre l'insieme delle intese con meno cinquanta addetti contribuisce per il solo due per cento della spesa totale ma le imprese con meno di cinquanta addetti sono l'ottantaquattro per cento delle imprese
Per le imprese italiane
Non solo ma se uno banalizzare meglio quali sono il spese che vengono denunciate s'accorge che in realtà
Le intese denunciano molto spesso per motivi fiscali o di politica economica o di politica aziendale come spese per ricerca e sviluppo spese che in realtà sono destinate a tutt'altri scopi come ricerche di mercato oppure pura innovazione
Tecnologica di impianti
è chiaro che e tutto questo ha una ragione e una la ragione l'avrebbe la vedremo subito ma priva di questo bisogna che guardiamo un un altro elemento abbiamo un'occhiata alla situazione delle risorse umane per la ricerca
E qui il quadro si fa addirittura desolante perché vediamo che dal mille davanti novecentonovantatré mille novecentonovantasei il totale delle unità di lavoro ha dette a compiti di ricerca e sviluppo è sostanzialmente rimasto inalterato si è un po'un meritato bastarda
Di una percentuale trascurabile il numero dei ricercatori Balco tale è un meritato di poco più di cento unità
Qual è quindi questa la ragione per cui il in Italia soprattutto le intese ma tutto il nostro sistema produttivo non sembra non interessarsi a questa risorsa
Ragione è che in Italia soltanto il quattro e il sei per cento del prodotto interno lordo e prodotto da industrie definibili a tecnologia avanzata e e
Questo è il motivo anche per il quale la costanti Offerta di trasferimento di tecnologie alle intese da parte della del sistema pubblico di ricerca che era alla base della riforma Uberti dell'ottantanove
Ha incontrato assai poco favore presso presso le in prese le imprese stesse
Le imprese italiane invece sono specializzate o in settori in cui
L'innovazione si riduce al Designer come il caso della moda oppure nella impiegare molto rapidamente alle proprie tecnologie prevalentemente basate alla produzione di prodotti maturi o addirittura obsoleti nuovi processi produttivi che si sono che son stati raggiunti in in altri Paesi e ciò è possibile soprattutto perché l'università il sistema degli enti pubblici di ricerca
Possono fornire un ruolo di mantenimento delle competenze da cui poi le imprese possono giù possono diciamo prendere le risorse che gli servono
E che questo compito di mantenimento di competenze a favore del sistema produttivo sia il compito principale
Che e le intese assegnerebbe euro al sistema pubblico di ricerca è tanto vero che la Confindustria non cessa di far presente che non vorrebbe che il sistema pubblico di Ricerca e l'Università si dedicassero si dedicassero ad alto
E dalla combinazione di tutti questi dati e appare abbastanza evidente quindi che in Italia si fa poca ricerca poco sviluppo tecnologico e che sostanzialmente quando si parla di Vera ricerca scientifica e tecnologica si deve far riferimento sostanzialmente a quello che viene prodotto dal sistema pubblico
Questo sistema pubblico quindi diventa il motore fondamentale per
Lo sviluppo del
Del sistema italiano e adesso il nostro partito ha dedicato una grande attenzione voglio soltanto ricordare alcuni passaggi fondamentali
La legge di riforma degli enti pubblici di ricerca proposta prima nel novantacinque e poi di nuovo nel novantasei al cambio della legislatura ai compagni De Murtas Diliberto e altri
La mozione di indirizzo al la Governo per l'utilizzo della delega nella riforma degli enti pubblici di ricerca le numerosissime dotazioni parlamentari fino a finire negli ultimi mesi all'instancabile azione del sottosegretario fa
Questa azione si è articolata sia nei riguardi delle università che degli enti pubblici di ricerca
L'università lo sappiamo è il principale soggetto della ricerca pubblica in Italia e certamente non si dedica solo ricerca di base come si può vedere dal dai dati che saranno sviluppati maggiormente poi in un successivo intervento
Chiaro che l'università quindi è un molto di più che soltanto un quel
Un pezzo del sistema formativo e e l'analisi su questa su questa realtà
Che non era mai stata scontata realmente in molti altri partiti politici
E comincia a essere sviluppata a partire dal dettagliato punto relativo nelle Daisy
Congressuali del nostro documento però analisi andrà con la profondità bisognerà capire meglio il ruolo i cambiamenti che sono in atto il ruolo dei rapporti tra impresa e università il ruolo del cambiamento della natura dei rapporti di lavoro nel corpo docente di ruolo di professioni a contatto del precariato universitario e quant'altro
Una cosa però è sicura il fatto che negli ultimi dati dati da conferenza dei rettori risultasse ancora che la spesa totale ricerca dell'Università finanziata dalle intese fosse il cinque per cento
E lì e l'incidenza totale dei finanziamenti delle intese sul totale del bilancio dell'università
Fosse lo zero due per cento fa capire abbastanza chiaramente come tutto il processo
Di finalizzazione all'impresa che è stato messo in moto dalla legge centosessantotto ottantanove per l'università fosse a parte secondo me anche politicamente non non buono ma sicuramente velleitario
E ideologico
Il
Poi c'è il sistema degli enti pubblici di ricerca di quei in questi agisce il nostro coordinamento nazionale i comunisti fin dal mille novecentonovantaquattro è ormai una realtà su cui il nostro partito può
Può contare
Se in questi il venti è in atto un pro cesso finalmente di trasformazione enti che in questi enti e si va finalmente a mettere mano a un cambiamento della struttura che insieme a livello inadeguato di finanziamenti era il motivo fondamentale
Della loro scarsa capacità di intendere appieno le potenzialità che permettono l'enorme numero dei ricercatori di tecnici altamente qualificati che in questi enti che in questi io etiope
Di questi problemi che bloccano l'attività di questi enti non c'è dubbio che il primo fosse il fatto che il loro ruolo è sempre stato poco chiaro
Il secondo è una politica suicida delle risorse umane derivante dal blocco degli organici dall'espansione esplosiva del fenomeno del del precariato
Una organizzazione burocratica e gerarchizzata
Incertezze sui meccanismi di valutazione del merito e naturalmente la scarsezza dei finanziamenti ordinari poche parole su questi su questi problemi rimandando poi ad altre illazioni per approfondimenti
è chiaro che il problema del compito degli enti pubblici di ricerca è il o ovviamente lo scopo fondamentale il punto fondamentale se non chiariamo qual è il compito è difficile poi che riusciamo anche a fare una politica che e
Riesca a risolvere i problemi ebbene è chiaro che il il compito fondamentale del degli enti pubblici di ricerca non può che essere quello di intervenire in quei settori in cui l'impresa privata non può o non deve intervenire
Quindi la ricerca di base ovviamente
Perché a vere una robusta struttura di ricerca di base è l'unico metodo per impedire al Paese di diventare una colonia culturale quindi economica quindi politica dei
Di coloro che hanno i soldi per non badare soltanto all'immediato
La ricerca finalizzata in quei settori appunto che non possono o non debbono essere affidati all'impresa come la salute dell'uomo la prevenzione della malattia la tutela dell'ambiente risparmio delle delle risorse
E naturalmente anche la ricerca
Finalizzata e anche lo sviluppo tecnologico in alcuni settori
Strategici nei quali però lo stesso Stato sia poi disponibile a farsi carico della produzione o direttamente o sostenendola adeguatamente il che significa naturalmente che se noi chiediamo e come chiediamo il blocco della privatizzazione totale del
Del sistema energetico e del sistema delle telecomunicazioni dobbiamo lo stesso tempo chiedere anche lo sviluppo della relativa ricerca tecnologica da parte
Da parte dello Stato
Secondo problema abbiamo detto
Quello che l'attivo alla carenza di risorse umane
Abbiamo visto prima come il numero dei ricercatori nel sistema pubblico italiano ossia minimo confrontato a quello degli altri paesi industrializzati
Per dare solo un numero i ricercatori in Italia sono un terzo dei ricercatori giapponesi l'Italia il Giappone non sono poi così diverse come popolazione
Con gli stessi Paesi con i quali noi poi dobbiamo o diciamo di voler competere sul mercato internazionale
Bene di fronte a questa situazione parlo solo di ricercatori pubblici per carità di patria non parlo del numero di ricercatori dell'intesa Nori confronto sarebbe non non esisterebbe pro
Di fronte a questa situazione troviamo abbiamo trovate invece dal mille novecentottantadue la chiusura degli organici degli enti pubblici di ricerca dal mille novecentonovantatré anche sostanziale blocco del turnover ho mai i più giovani ricercatori e tecnici degli enti pubblici di ricerca hanno dei quarantacinque anni in su
E entrò otto anni otto anni
Il cinquantacinque per cento del personale degli enti pubblici di ricerca andrà in pensione bene a questo punto se non si farà qualcosa sarà completamente inutile parlare di ricerca pubblica per il semplice motivo che non ci sarà più nessuno che sarà lì per far
Quindi
A questo punto sia tentato di a dare risposta a questa situazione con lo sviluppo di rapporti di lavoro a tempo determinato permettetemi di chiamarvi collo loro nome i rapporti di lavoro precari
In realtà si è sostenuto spesso purtroppo lo l'attuale ministro l'ha sostenuto non più tardi
Di qualche mese fa
Che è un sistema di ricerca pubblica di ricerche in generale funzionerebbe meglio se la maggioranza dei ricettatori fosse assunta su contratti come avviene negli Stati Uniti per la determinata per la durata determinata di un progetto
Il motivo sarebbe che e in questo modo si dovrebbe evitare che il posto fisso blocchi la creatività del ricerca bene questa come tante è un'affermazione puramente ideologica i pochi
Vedi i dati disponibili su questo argomento dimostra esattamente il contrario
Che allo stabilizzarsi del rapporto di lavoro
Non solo la produttività scientifica aumenta ma la sua qualità migliora presso Manta rimando a altri interventi nel pomeriggio specificatamente su questo problema
Ma non è che ci voglia chissà quale cosa strana per capire che se uno sta più tranquillo la ricerca che è una cosa che si deve fare stando tranquilli ovviamente la la fa meglio questo solo che appunto l'ideologia certe volte rende veramente Cecchi il non eccelso c'è comunisti essere i teorici in questo momento
Passando avanti andiamo al al problema della organizzazione del lavoro è chiaro che una organizzazione del lavoro burocratica e gerarchizzata non è adatta a un sistema di ricerca
Un sistema di ricerca si basa sulla associazione di studiosi necessariamente cooperativa al proprio interno e e abbia da verso cosche ambiente destinata alla soluzione di un determinato problema di qualsiasi di qualsiasi tipo
Il coordinamento di un gruppo di questo genere
Non può essere a affidato a qualcuno che non sia sostanzialmente liberamente scelto da coloro che poi del gruppo stesso fanno parte per il semplice motivo che quello che deve coordinare questo gruppo nona senso dire che sia il migliore in assoluto concerto fra l'altro che in ambito scientifico anche piuttosto difficile da definire è colui che per l'insieme di competenze tecnico-scientifiche capacità di rapporti interpersonali capacità di rapporti esterni anche riesce in quel momento a garantire la maggiore
Coesione del gruppo
Per questo motivo non ha molto senso che il ruolo di scienziato Managers per usare le parole che usava Guberti vent'anni fa
Diventi un profilo professionale e non è neanche detto che chi sia il migliore per gestire un gruppo in una data circostanza rimanga poi per sempre il il più adatto a questo tipo di compito che debba finire la sua carriera come scienziato minaccia
In realtà fra l'altro anche parlando sì questa visione migliore un punto non trascurabile e questo problema della valutazione del merito ho avuto dai singoli individui nell'ottenimento di un risultato scientifico questo è un problema molto complesso
E incanti estremamente specifici è sicuramente più facile risolverlo perché si può affidare alla metodo della valutazione tra pari quello cioè
Che si adopererà per la accettazione degli articoli sulle riviste scientifiche quando funzionano in modo corretto per l'approvazione dei progetti di ricerca
Cioè quel metodo i cui ognuno a seconda dei casi diventa o giudice o un giudicato
Tuttavia parte il fatto che non è banale neanche e
In casi specifici usare questo sistema ricordo soltanto alcune controversie scientifiche che hanno chiesto prove sperimentali che sono arrivate dopo
La perfino la durata della vita umana risolversi ma quello che il punto fondamentale
è che non si può affidare a questo metodo la creazione di una gerarchia per il semplice motivo che lederebbe questa cosa lo stesso principio di parità che sta alla
Alla sua base
Per lo stesso motivo cioè per il fatto che l'organizzazione del lavoro di ricerca non può essere burocratizzata ha poco senso richiama
Richiedere nell'ambiente di ricerca valutazioni di merito non se ne parla neppure ma anche soltanto di attività collegata con il tempo di lavoro e in realtà sappiamo bene che non esiste attività di ricerca scientifica che richiede un contenuto costante di tempo di lavoro per tutta
La la durata lo svolgimento del Progetto quindi questo parametro non può essere regolarizzato burocraticamente
E dico questo perché purtroppo di nuovo questa che è diventata la battaglia del cartellino che è una cosa che farebbe ridere se non fosse non avesse anche conseguenze pratiche a proprio nei giorni scorsi
Ha avuto conseguenze molto sgradevoli all'interno di quello che era uno degli istituti più liberi cioè l'Istituto nazionale di fisica nucleare perché queste cose non possono ovviamente andare avanti
E
è chiaro che non esiste altro che un sistema di di che rapporto di lavoro cooperative non ce l'ha attizzato per fare ricerca
Qualsiasi altra strada non ottiene il risultato e allora in un ente di ricerca o si riesce a costruire questo rapporto di lavoro magari violando le norme magari violando anche quando ha fatto indispensabile perfino i contratti di lavoro
Oppure non si fa più ricerca bene alcune istituzioni di ricerche italiane hanno seguito la prima strada alte purtroppo la seconda
Andiamo infine al problema della scarsezza di finanziamenti ordinari
E parlo di finanziamenti ordinari perché guardate ridicolo pensare che la ricerca posso andare avanti soltanto per grandi progetti perché se questi non sono preparati da una realtà diffusa di progetti pilota ricerche sperimentali e valutazione video originali è chiaro che questi grandi progetti non potranno più uscire e finiranno soltanto per sprecare i i fondi relativi bene di finanziamenti ordinari della degli enti pubblici di ricerca sono mai arrivati a livelli per cui proprio non si riesce più a lavorare
E allora guardate che se è vero che anche un sistema molto inefficiente se avesse a disposizione dei i fondi illimitati potrebbe dare dei risultati però indiscutibile che anche il sistema più efficiente se le risorse in ingresso sono nulle non può dar nulla e questa solo un'applicazione secondo te principio la termodinamica quindi è inutile insiste
Per portare a soluzione questi progetti abbiamo proposto un un programma oramai danni dettagliato per quello che riguarda gli enti pubblici di ricerca
Questo questo programma che contenuto anche nelle nostre tesi congressuali richiede una chiara finalizzazione per agli enti pubblici di ricerca destinata alla ricerca di base alla ricerca applicata nei settori appunto in cui sia lo stato ad Aversa e fa a doversene fare carico quindi quelli a finalizzazione sociale quelli strategici
Chiede il riconoscimento della necessità di un'organizzazione del lavoro come abbiamo detto
Chiede l'assegnazione di un bilancio ordinario adeguato per i fondi chiede l'equiparazione della personale scientifico e ricerca e il tecnologo alla docenza universitaria un recupero di ruolo
Del personale tecnico e amministrativo soprattutto ponendo fine all'indegna attività della outsourcing delle funzioni tecniche perché è ridicolo che si pretenda
Di dare gli aumenti salariali per merito quando poi il lavoro viene dato da fare fuori non si capisce più a questo punto questo merito su che cosa avviene
Valutato
L'allargamento degli organici per molto evidenti nuovi meccanismi concorsuali perché sappiamo come vanno i concorsi nell'ambiente accademico l'utilizzo di contratti a termine solo per la copertura di periodi sabati ci di esperti di chiara fama e per prestazioni saltuarie e la utilizzo delle Borse soltanto per per io dichiari di formazione che non mascherino poi il
Il precariato
Molte delle novità che sono contenute nel nei di decreti i legge che sono stati emessi di Reggio di recente vanno in questa direzione altre cose dovranno essere ottenute dai regolamenti altre cose dovranno essere ottenute
Dalla mobilitazione del personale ma noi siamo ragionevolmente sicuri che anche grazie all'azione
Dei sindacati del del nostro partito
Che dei nostri compagni nelle istituzioni si riuscirà ad a vere in un tempo abbastanza ragionevole un sistema di ricerca pubblico migliore però rimane un problema
Anche se e ci riusciamo anche se in un tempo sostanzialmente imitato noi riusciamo a da ottenere un buon sistema di ricerca scientifico pubblico come facciamo poi a convertire verso una punizione alta o medio alta almeno una parte di quel sistema politico nazionale che invece continua a puntare tutto sul Polo su produzioni obsolete e sulla abbassamento del costo del lavoro badate sull'abbassamento del costo del lavoro il problema della disoccupazione non si risolve questo non c'è verso perché in Italia solo mite alloggio costano al minimo lo sappiamo tutti un milione al mese in un paese del in via di sviluppo vitto alloggio costano ottanta dollari al mese
C'è un ordine di grandezza su quella strada non si può competere le produzioni lavori intensi continueranno a essere spostate dai Paesi sviluppati nei paesi in via di sviluppo noi dobbiamo fare altre cose lo dobbiamo fare altri tipi
Di prodotti però qui il problema si complica ulteriormente
Supponiamo anche di identificare dei condotti che sia lo
Per i quali
Ci siano diciamo le possibilità di sviluppare un mercato interno adeguate supponiamo che lo Stato fornisca i mezzi per far partire questo tipo di produzione ma poi che tipo di imprenditoria dovrebbe fonti affrontare questa soluzione
Noi sappiamo che le imprese italiane che lavorano nei settori tecnologicamente avanzati sono troppo pochi e troppo deboli per sfruttare nuove possibilità
Sappiamo che la grande impresa si è già apprezzata da tempo per fronteggiare la competitività tramite lo spostamento in altre aree geografiche delle sue produzioni sostanzialmente
Orsoni e chi la dovrebbe fare questa questa corruzione
Con la sinistra da molti anni in realtà da quindici e più anni sta puntando su quello che si chiama il modello Grammy che è il modello che poi è stato usato nella Francia meridionale cioè un sistema a rete di piccole e medie imperiese tecnologicamente avanzate però in realtà questo modello in Italia rimasto solo sulla carta perché e per un motivo banale non certo perché lo Stato non ci ha investito per lanciarlo policentrici tecnologici ne abbiamo fatti in quantitativi enormi
Peccato che lo stesso ministro Berlinguer nella sua relazione alle Camere del luglio del novantasette sulla riforma del sistema scientifico pubblico li definisce invenzioni
Costose ed inutili sole parole del ministro Berlinguer e ha perfettamente ragione bisogna dire
In realtà al problema è per cui due iniziative che sono pensate in modo estremamente analogo come quella punto della Francia meridionale quella dei nostri poli scientifici tecnologici danno poi risultati completamente diversi
Dipende dalla diversa struttura dell'imprenditoria francese italiana
Adesso io non mi ha detto della relazione scritta c'è un po'questo confronto ma vi dico solo una cosa per intenderci in Francia c'è uno dei migliori sistemi informativi del mondo
E c'è un'altissima percentuale di diplomati e di laureati in Italia il settantacinque per cento degli imprenditori possiede la licenza media
E quindi non solo non apprezza le innovazioni tecnologiche come strumento competitivo ma proprio paura di eventuali propri dipendenti con livelli titoli di studio più alti che propongano idee innovative
Allora non possiamo sperare che siano i semplici meccanismi del mercato quelli che fanno decollare la lo lo lo sviluppo di una produzione di tipo di tipo nuovo
Bisogna che lo Stato intervenga pesantemente nella programmazione dell'economia
E forse è vero trascurato un rifiutato di nuovo per motivi ideologici questo fatto è stato uno degli sbagli più gravi della rete sinistra riformista negli ultimi anni
E in particolare ecco alcuni punti che stiamo pensando così come coordinamento di proporre per lo sviluppo della del sistema produttivo nazionale
Lo Stato deve generare una reale costante e domanda interna di prodotti ad alta tecnologia sia migliorando i propri servizi sia Cantet uno sviluppo del proprio sistema su scientifico pubblica probabilmente queste mettono più veloce per riuscire a fornire da subito sbocchi a produzioni di sistemi produttivi avanzati che in Italia esistono ma sono in crisi come per esempio la
La l'industria spaziale
Lo Stato deve selezionare pochi precisi settori mette merceologici ad alta tecnologia su cui investire tutte le proprie riforme risorse senza cercare di e far tutto di tutto e poi non fare nulla
Lo Stato deve evitare di perdere il controllo di quella parte ancora limitatissima della vi industria tecnologicamente avanzata che in suo possesso e soprattutto li faccio entrare in posizioni determinanti imprese straniere che chiaramente si sa che cosa potrebbero fare
Lo Stato deve sviluppare questa noia imprenditoria per esempio concentrando le innovazioni all'imprenditoria giovanile di non chi vuol fare qualunque cosa ma a giovani possibilmente associati in in strutture di sufficiente robustezza come in cooperative un'adeguata preparazione scientifica e tecnologica per la produzione di beni materiali e immateriali e di elevato contenuto appunto tecnologico che poi lo Stato preferisca per fare le cose che gli servono personalmente
E infine lo Stato dovrebbe provvedere a di finalizzare quelle invenzioni inutile e costosa i poli scientifici tecnologici proprio a la creazione di struttura distinte come ruolo e come organizzazione agli enti pubblici di ricerca perché gli enti pubblici di ricerca fanno ricerca che è un'altra cosa non è trasferimento di tecnologie
E che siano invece destinate al all'ospite un po'di questi settori in alla fornitura anche di prototipi per lo stato di cose che possono essere duttilità io sono ingegnere aerospaziale penso sempre agli aerei antincendio per esempio ma insomma ci son tante altre cose che possono essere altri compagni penseranno alla telemedicina cose simili
E naturalmente questo è un grosso cambiamento che chiediamo di politica e e di politica economica è chiaro che non passerà facilmente ci sarà bisogno del uno sforzo del partito ci sarà bisogno uno sforzo del governo ci sarà bisogno sforzo del sindacato che io so invito certe volte tende a essere potrà poi generoso verso certe mode economiche invece di riconsiderare i punti fin dalle sue origini
Però probabilmente possibile perché anche essiccata di risorse ingentissime si tratta sostanzialmente di tutte cose per cui i fondi ci sono già ma sono spesi male quindi potrebbero essere finalizzate naturalmente tutto questo sarà possibile se ci sarà la pace perché se invece l'Italia continua ad accettare
Supinamente
Un ruolo succube di che degli Stati Uniti d'America guardate diciamo come sono e a farsi trascinare in una guerra crudele e inutile
Bene continuerà a sprecare buona parte delle sue risorse invece di utilizzarle per il bene del Paese
Oltre a impedire che si possono sviluppare lampeggia disteso quell'ambiente in cui veramente può svilupparsi il progresso sulla cultura che sapere grazie
Pro cattivi presente sì
Coordinatore nazionale il membra sedi nazionali del sindacato università dice che la CGIL
Dottor bruciati la prego
No tanto che ringrazio dell'invito provo a scegliere tra la vasta messe di cose che Francesco Polcaro messo qui nella sua introduzione alcuni punti
Per evitare da trattare nel nei pochi minuti che sono disponibile
L'interruzione ci ha qui disegnato il quadro di un sistema sostanzialmente bloccato
Bloccato al suo interno da una serie di condizionamenti e di disfunzioni pesanti che vanno rimosse
E c'è indicato la necessità di un mutamento importante delle regole di questo sistema
E questo è il senso dei processi di riforma che da anni il sindacato sta invocando che adesso per la prima volta trova la possibilità a partire dal Governo
Questo è il senso della richiesta della riforma
Tuttavia ragionare di riforme in questi settori significa tenere presente uno dei punti che Polcaro a introdotto nella sua relazione ed è l'idea della ricerca del dell'attività di ricerca come unicum
E cioè come un'attività che e articolata
Tra istituzioni diverse tra luoghi riversi tra sedi diverse ma che deve vedere una sostanziale omogeneità delle regole delle modalità attraverso le quali la ricerca si sporge e che deve essere in grado nelle opportune articolazioni funzionali nelle missioni diversificate delle istituzioni che fanno ricerca però di rinvenire
Il segno di regole di continuità fra sistemi esistenti
Questo lo dico perché ne trattiamo
O per lo meno perché stiamo dentro il CNR dentro l'attuale delega del governo dal del cinquantanove
La riforma del sistema degli enti pubblici di ricerca ma dobbiamo avere molto ben presente che continuamente quest'opera di riordino deve collegarsi a quelli che sono gli altri segmenti della ricerca allo scopo di non costruire un sistema diverso e separato da quello delle altre istituzioni che fa ricerca da questo punto di vista quindi ci si pone l'opportunità e la necessità a questo punto di una reazione di una riforma che è stata avviata ormai da un anno e mezzo
Il ragionare sul punto che è stato raggiunto dove stiamo che cosa è stato fatto che cosa resta da fare e quali sono
Gli elementi di continuità e di collegamento che devono connotare questo sistema in quanto sistema cioè in pratica qual è l'ottica di sistema che non riusciamo a costruire all'interno del dell'ipotesi di riforma
Noi abbiamo una serie di
Punti fermi dal punto di vista concettuale che abbiamo ritenuto essere le chiavi di lettura di una riforma possibile che non riguardi solo lo ripeto gli enti pubblici di ricerca ma in generale l'attività di ricerca ed erano sostanzialmente tre elementi che dovevano concettualmente guidare l'impianto la questione della programmazione
Perché la programmazione è quella che definisce e connota l'utilità sociale dell'attività di ricerca
Questo non significa negare la libertà di ricerca ma significa scegliere priorità e costruire gli strumenti attraverso cui le priorità vengono attuati la questione dell'autonomia perché senza autonomia registrati circa nel senso che la ricerca si deve esplicare in un ambiente di autonomia
La questione fondamentale che quella forse più debole lo stato attuale delle regole che connotano il sistema della valutazione perché senza valutazione senza ritorno della verifica dei risultati
I primi due punti rischiano o di vanificarsi o di trasformarsi in pura autoreferenzialità come valuta l'unica ventotto allora nel ragionare del rapporto tra sistemi di ricerche delle regole che devono valere intanto ci sono stati dei decreti con i decreti sono stati realizzati in particolare quelle dei grandi enti io credo che questi decreti contengono molti punti positivi contengono anche
Parecchi punti dubbio negativi molte questioni e non sono state adeguatamente risolte
Si apre adesso una fase tuttavia che ci consegna la necessità consegna noi come sindacato ma consegna la comunità scientifica e consegna al governo la necessità di una fase molto attenta di verifica di interlocuzione sull'attuazione dei decreti perché questi decreti consegnano alla fase attuativa per via regolamentare una parte decisiva del modo in cui il riordino verrà verrà verrà realizzata
E possibile dire per esempio che già nell'impianto di questi decreti mentre per un verso si legge uno sforzo significativo
In direzione dell'autonomia questo sì perché vengono introdotte regole nuove che consentono alle grandi istituzioni di ricerca di muoversi
Di di di
Liberarsi in parte di quei condizionamenti di ordine giocati burocratico gerarchico autorizzativo che
Impiccia vani movimenti d'altra parte per esempio il tema della valutazione non emerge con sufficiente nettezza questa dentro questi decreti al tema della valutazione che è una gamba fondamentale non viene dedicata all'attenzione l'attenzione che sarebbe stata giusta ed opportuna io voglio toccare solo tre punti però a questo punto perché mi paiono quelli fondamentali dentro
La possibilità di condurre a termine ipotesi di riforma in modo coordinato tenendo insieme i vari pezzi che che compongono il sistema della ricerca e comincio delle risorse umane non perché il sindacato sia nel un'organizzazione che ha in via genetica il compito di occuparsi delle condizioni materiali delle persone ma perché dentro questo sistema come nessun altro le risorse umane sono la carne viva e la risorsa fondamentale di sistema che esso
Allora sul tema delle risorse umane io credo che il problema che ci dobbiamo porre di condurre a termine
Operazioni che consentano di mettere in Rete
I vari pezzi rispetto all'università
Gli enti pubblici di ricerca
E se è possibile un'estensione nei nei nei confronti del settore privato
Perché dico questo perché è un sistema che abbia regole diverse nei suoi vari spezzoni per quanto riguarda la gestione delle risorse umane e inevitabilmente un sistema che tende a far precipitare su un baricentro forte
L'attenzione di tutti le il grande dibattito che BT è stato svolto in questi anni sulla centralità dell'Università del suo modello organizzativo e sulla sua appetibilità dal punto di vista delle risorse umane eh
Sinonimo di una difficoltà a mettere in relazione questi vari pezzi di sinistra
Io non non amo il sistema di regole che oggi esiste all'interno dell'università
Io credo che questo sistema di regole per quanto riguarda l'uso delle risorse umane abbia prodotto dei danni rilevanti credo che l'assenza totale di valutazione all'interno dell'università dove nessuno è tenuto in nessun modo a rendere conto della propria attività
L'incarico a vita
Di didattica per cui una volta diventato professore nessuno è più in grado di muovere nessun tipo di osservazione di rilievo
Ha cristallizzato fortemente l'università dentro un modello autoreferente che guarda sostanzialmente a se stesso e che è difficile che riesca ad esprimere attenzione sinergia interesse verso il mondo esterno
Io non credo quindi che questo sia un modello da assumere così come e da trasformare in paradigma per tutta l'attività di ricerca italiana io credo che su università bisognerebbe intervenire con grande coraggio politico sapendo di cui si tratta di una battaglia come dire non non ho non banale perché si sa che la docenza universitaria rappresenta un vero e proprio potere separato in questo Paese
Io credo che si un'obiettiva del governo dovrebbe essere quello della battaglia perché le regole del sistema universitario e in parte io ecco perché ritrovo questa intenzione nei decreti in preparazione sull'autonomia didattica
Perché il sistema universitario venga ricondotto a criteri di valutazione di permeabilità con interlocuzione esterna che oggi non sono dati uno di questi
Ah sì fondamentale a mio modo di vedere la contrattualizzazione del rapporto di lavoro so che esistono forti diffidenze so che da parte della comunità scientifica si teme che attraverso questa strada
Si voglia ingerire sull'autonomia scientifica si voglia condizionare la libertà scientifica di chi oggi operano diverse età
Io dico chiaramente che credo che la contrattualizzazione sia invece il grimaldello attraverso cui portare dentro il mondo chiuso dell'università il criterio del merito della valuta
Simmetricamente ritengo che per quanto riguarda i ricercatori il modello non debba essere la pura assimilazione all'esistente
Debba essere quello della contrattualizzazione per un verso ma perde la ricerca di strumenti di carattere normativo legislativo
Che definiscano anche per il ricercatore di questo sistema degli enti pubblici di ricerca diritti garantiti per legge
E non affidati solamente o alla prassi o alla contrattazione e quindi identificazione dei diritti e dei doveri della figura del ricercatore dovrebbe avere
Come corollario della contrattualizzazione a mio modo di vedere un intervento legislativo
Che ci dica chi è questa figura strana che oggi nella legislazione italiana non è presente non
Secondo punto
Sempre sulle coste lo somala già toccato Polcaro voglio stressare perché mi pare fondamentale la questione precariato
O se vogliamo dirla in modo più elegante del lavoro flessibile
Negli ultimi anni abbiamo assistito a una proliferazione incontrollata degli strumenti della flessibilità in parte la ragione per la quale la flessibilità che oggi così diffuse presente si è creata come dire è stato il rimedio il male minore
Al blocco del turnover alla non possibilità di effettuare ricambio di personale
E tuttavia ha creato una situazione di malessere di disagio diffuso
La proliferazione degli strumenti della flessibilità
Ha poi creato una gerarchia
All'interno delle flessibilità per cui si fa si va dalle forme come dire più garantite che sono dagli atti lavoratori a tempo determinato ma attenzione perché stiamo assistendo ad una estensione paura osa dell'attività e lavorativa che va sotto il titolo di collaborazione coordinata e continuativa lavoratori autonomi con partita Iva che fanno attività di ricerca per quattro sono io credo che questa che questo sia la priorità politica per il governo mettere ordine dentro questo sistema non per negare la flessibilità ma per ricondurla alla sua vera ratio
E quella per un verso di rispondere ad una domanda specifica di professionalità che non solo magari rinvenibile nel sistema o che non è utile pensare che siano in permanenza inserite nel sistema quindi alte professionalità
Perché era la ratio originale detto Mosè articoli ventitré e trentasei cioè erano persone chiamate dall'esterno a svolgerlo con un ruolo di particolare qualificazione scientifica che non era presente nel sistema e per altro verso io credo che sia utile ragionare in termini di flessibilità
Per quanto riguarda la fase formativa l'accesso io credo che sia utile ragionevole pensare che nel momento in cui ci si avvia al mestiere del ricercatore
Ci sia tutta una fase temporalmente definita dentro la quale gli strumenti della flessibilità Marchino il passaggio dal ciclo formativo all'inserimento a pieno titolo negli organici violente di ricerca
Ma credo che questo sia l'ambito dentro il quale disegnare la flessibilità in parte questo aspetto formativo l'abbiamo
Inserito dentro il decreto del CNR con i contratti di quattro anni
Manca un elemento forte però dentro quel decreto quanto meno non è esplicito la fase formativa i contratti che vengono accesi come si collega no poi in termini di programmazione dei futuri organici
Alle persone che vengono immessi in formazione perché allo stato dell'arte mancando questo legame tra il numero dei contratti di formazione che vengono accesi
E la previsione poliennali poliennale su quelle che saranno le necessità di sviluppo degli organici mancando questo elemento di raccordo forte si rischia che i contratti a tempo determinato si trasformino in un ennesima edizione degli strumenti di flessibilità già esistenti quindi occorre intervenire politicamente su questo aspetto perché la previsione di accessi formativi sia appunto
Rispecchiato ha dentro la politica delle risorse future che ogni ente la propria autonomia deve darsi al di fuori di quest'ambito io credo che ragionare di precariato non sia utile
Condivido l'idea che che ha già detto di topi Francesco Polcaro io non credo che la gente lavori meglio
Se ha la spada di Damocle sospeso sulla testa di una risoluzione continua del rapporto di lavoro in un sistema come quello italiano che non è quell'americano per cui le opportunità di attività di ricerca e ci sono sono forti e sono ricche
Qui ho sei dentro sei fuori se sei fuori hai fatto un investimento di trent'anni venticinque anni di studio per ritrovarti poi ai margini di un sistema dove arriva ripiegare ovviamente su cose
Non hai per le quali non è costruito e lavora proprio sull'ultimo punto mi scuso già che la lunghezza
Per la questione dei modelli istituzionali
Anche qui noi parliamo di sistema integrato io credo che dobbiamo individuare almeno per larga massima alcuni modelli organizzativi
Che
Unifichino il sistema ne facciano sistema realmente integrato
Io comprendo che ci possono e ci devono essere diversità dei modelli organizzativi
Tra le varie reti una cosa è la seconda rete cioè gli enti pubblici che sono più fortemente finalizzati a ad un certo tipo di ricerca un'altra cosa l'università
Però io credo che almeno all'interno di ogni sistema dobbiamo fare ogni sforzo perché si costruiscano omogeneità di Enrico
Già abbiamo scontato nel passato delle divisioni
Più o meno direi per quanto mi riguarda del tutto non condivisibili quali quelle che forse avevano ragione di essere anni fa ma che oggi non sono più attuali Enti strumentali ed enti non strumentale
Oggi in realtà Luni come dell'attività di ricerca vede passare in tutti i cicli ricerca di base ricerca finalizzata di questa la distinzione che non ha più senso io credo che noi dobbiamo identificare un moderno costruire su questo modello un ulteriore decreto legislativo che e spenda a tutti gli enti di ricerca senza distinzione alcune regole di funzionamento
Che per esempio dentro decreto vicenda RC sono la capacità di autonoma di determinazione degli organici del fabbisogno di personale
La possibilità di
A regolare la propria attività attraverso delibere interni attraverso atti regolamentari rimandando alla fase autorizzativa esterna del ministero solamente gli atti particolarmente rilevanti
La possibilità tutta una serie di questioni che nel decreto ce n'è reciso
Una questione non c'è nel decreto CNR e a me piacerebbe tanto che ci fosse dentro un decreto di estensione a tutti gli enti ed è la questione degli organi di governo e lì risolta in modo insoddisfacente
Nel senso che noi abbiamo un organo politico di gestione
Io sono per una forte separazione tra gli organi di gestione e gli organi di indirizzo controllo e programmazione e scusate gli indirizzi gli organi di consulenze programmazione
La soluzione trovata nel decreto CNR in termini comitato scientifico debole
La partecipazione anche alla programmazione non alla gestione che io non credo che si debba realizzarsi dentro questo sistema ma la partecipazione alla programmazione che nel decreto CNR attraverso il comitato scientifico si realizza è una una soluzione debole
La comunità scientifica interne sostanzialmente ininfluente rispetto alle scelte fondamentali di gestione dell'ente e a
Voce in capitolo solamente a richiesta
Io credo che questo è un problema che vada affrontato e vada affrontato anche qui in termini di ottica di sistema lo dico proprio in termini di scelta politica del governo
I consigli scientifici devono avere un ruolo di indirizzo e programmazione dell'attività scientifica dell'ente più evidente e più rilevante di questi si deve poter leggere in modo trasversale per tutto il sistema del quale do io io vi chiedo scusa per averla fatta molto lunga ma siccome colpa di Porcaro che ha messo tanto propaganda cuoca francamente riuscire a dire delle cose unificazione anche su alcuni aspetti Bargi non voglio dir parziale
Grazie
Io credo che dobbiamo essere garantire al dottor bloccati perché si può condividere o non condividere
Quello che gli ha detto perciò ho detto in modo chiarissimo io credo che il suo pensiero sia molto chiaro cosa che non è facile in questi momenti vogliamo ringraziarla molto credo che la sua quello che ha detto servirà anche per la discussione futura intanto voglio dire che ci ha raggiunti il professor Carlo Bernardini al quale mando un cordiale saluto di venuto perché egli il illustra con la sua presenza questo nostro in voglio anche dire che è presente studioso di diritto penale non il professore
Giovanni Maria Flick qual ma Antonio affettuoso saluto dovrà d'ora
Proprio per sentire un'altra parte del del sindacato darei la parola al dottor J. distende membro del consiglio nazionale
Dei l'associazione dei ricercatori italiani
Va salute innanzitutto
Sono membro dell'ammontare in lampioni nata circa dodici anni fa come associazione nazionale professionale ricercatori Enti pubblici italiani
I fondatori che affermavano di essere ricercatori allora in realtà lo diciamolo di sei ricercatori che burocraticamente erano diventati e assai ridotti dai sindacati allora ammendanti bianco che i contratti del parastato a collaboratori tecnici professionali e hanno avvertito allora la necessità di non delegare più sindacalisti professionisti ma di farsi carico direttamente comprimerlo rizzare la ricerca e ruolo dei ricercatori
Io visto ciò per l'ottima introduzione di si sente
Noto intrusioni Porcaro richiama molto rapidamente quali sono i problemi della scienza di fronte al pari del mondo
Ci sono due scenari confusi fondamentalmente diverso sì il primo lo scenario della situazione internazionale cioè a problemi come l'esplosione demografica la globalizzazione dei mercati
Questo scenario può generare sta già generando situazioni esplosive come le guerre come l'immigrazione di massa
Il ruolo che la scienza siccome non sa non può essere quello dell'ingegneria genetica risolve al plana fa nel mondo
Ma deve essere quello di creare modelli e tecnologie di sviluppo sostenibili e alternativi a quelli storici che sono già stati percorsi nell'evoluzione industriale dei paesi attualmente sviluppati
L'altro scenario da considerare e quello della situazione italiana qui salto rapidamente perché Francesca già presentato ha già ricordato la differenza di costo di lavoro fra l'Italia e altri Paesi dell'incomprensibilità di questo costo
Quindi non è qua dentro bisogna spiegare queste cose
Però dobbiamo comprendere e far comprendere fuori da qui fuori da quest'aula qual è il valore aggiunto che può avere su questi problemi un alto livello culturale
Che ci consente alla produzione di progettazione tecnica
La produzione di organizzazione Pierapolo sono i servizi culturali prodotti culturali come turismo culturale il mercato e odiosi quella telematica la telemedicina questo è il mercato per cui la scienza è fondamentale in questo Paese
Il modello italiano
Quindi questo ruolo della scienza per un modello di sviluppo
Un ruolo potenzialmente auto
Il problema vero è che non parlo per quest'aula sostanzialmente non ci crede nessuno né a livello politico né a livello di opinione di pubblico
Una richiesta che facciamo esplicitamente al Partito dei comunisti italiani ad impegnarsi nel valorizzare questo ruolo della ricerca sia a livello di interventi di governo sia a livello di immagine
L'immagine della ricerca ed i ricercatori serve alla promozione ricerca non i parchi tecnologici da questo punto di vista
Ho da questo ruolo potenzialmente grande della ricerca
Discendono secondo noi la necessità di disporre di buona ricerca di base non ridurla ricerca finalizzata o socialmente utile sono formule che sono storicamente false non funzionano
La necessità nel paese di crescita in termini di cultura scientifica è stato ricordato il problema del basso livello culturale l'imprenditore questo è un problema serio per questo Paese
Con la necessità di incentivare l'alta formazione
A questo punto devo ricordare un'anomalia italiana
I professori italiani
Posso universitari in Italia e credo soltanto in Italia sollevata una classe di governo è il primo aspetto è di una carriera
Di di governo quindi uno si potrebbe aspettare sembra dentro alle crescenti scientifica forme forse avvantaggiata invece la ricerca scientifica è penalizzata e dati interventi precedenti non sto a ricordare quanto è penalizzata
Lo lo strumento che si è data l'ampia di per raggiungere questa valorizzazione ricerca scientifica è lo stato giuridico definito per legge e quindi sottratto ai rapporti sindacali
Questa è un'altra anomalia italiana è un'anomalia partiva dell'Antrim
L'en plein l'unico sindacato che si batte per limitare e non per accresce il potere sindacale
Ride chiamando l'intervento di broccati non riteniamo che la contrattualizzazione sia il grimaldello per accrescere il potere sindacale col controllo in carriera evidenti
Secondo Lampre la prima quindi se necessaria perché i ricercatori siano protagonisti della ricerca e che non siano dei dipendenti di Adr è che lo Stato oggi nel Pd ho definito per legge preveda figure professionali che settori scientifici stabili
Con procedure di reclutamento e di carriera concorsuali trasparenti con tempi certi piano sia aspettare Godot che arriva al concorso come tutti noi né a ricerca più per aspettare
Tempi certi sottratte a al i concorsi a sottratti al potere gerarchico e anche alle pressioni di altri poteri forti che in Italia oltre che i partiti ricordo sono anche i sindacati non iscritto a questo partito e non mi riferisco all'ampli come sindacato
Negli anni Lampre persegue i suoi obiettivi ha ottenuto risultati notevoli
Dire che le ottenuti con la sola forza delle sue idee perché non nuove grosse masse di elettori perché lo shop ricercatori non è un'arma forte anzi
Lampre ottenuto come si proponeva il suo programma la definizione dei profili distinti dei ricercatori e dei tecnologiche sono Lampre chiesto
Articolati in tre fasce con la garanzia dell'accesso concorsuale e con retribuzioni dignitosa sono più vasta in altri Paesi
Ma sì ci ricordiamo quale retribuzione ricerca al tempo del parastato sono migliorate fortemente però la portata di questi successi è stata ridotta è sostanzialmente anche stravolta
Da una politica le ricerca sostanzialmente inesistente
Affidata soltanto i presidenti degli EPR che spesso hanno utilizzato i mezzi a loro disposizione che già erano già insufficienti per una buona ricerche in Tramigna
Anche per ricambiare il piacere che gli era stato fatto per nominando lì
Spesso questo piacere è stato ripagato con commesse
O con erogazione di finanziamenti esterni la famosa agenzia e invece se ben mirata e se non sostitutiva dell'attività di ricerca nell'ente potrebbe essere effettivamente utile lo sviluppo ricerca italiana
Talvolta il piacere è stato ripagato con assunzioni
E questi sono i motivi principali per cui finora la politica del personale della ricerca non si può definire altro che penalizzante e scoraggiante per ricercatori intendendo per i settori anche chi vorrebbe entrare come ricercatore
Adesso richiamo molto rapidamente perché qua dentro la conosciamo la situazione che abbiamo ereditato dai governi precedenti
Una spesa complessiva bassa visto l'intervento di Francesco no nient'altro da dire
No una cosa c'è da dire che la capacità e volontà dispensa è ancora più bassa del del dell'investimento e Baget clienti
Però ci sono strutture di ricerca che abbiamo ridato fortemente irrazionali che continua cresce di numero a scapito della qualità della massa critica di ricercatori
La ripartizione delle spese fatta in base a forza di Gobbi
Il CDC contro i medici contro i baroni devo mi è stato il sud di tanti centri del CNR
E non in base obiettivi
Ne in termini di risultati di ricerca né soprattutto in termini di sviluppo di capacità di ricerca
Esistono da circa cinque o sei pronta
Ma sempre con scarsissimo ricercatori che sono anziani anzi siamo anziani
Spesso con competenze di alto livello però frustrati per mancanza di carriera e proprio fatto scuola
I successori di questi ricercatori come ricorda Francesco Schoenberg dieta io task sì se me lo son molto i più giovani ma sarebbero già in grado di formare altre persone come età
Invece sono persone di fatto in cerca di primo impiego
Va be queste sono responsabilità politiche storiche di governi sostanzialmente democristiani basati su lottizzazione
Adesso stiamo io una situazione un po'diverso a una situazione di alternanza
Dopo legislatura Berlusconi oggi siamo di una legislatura di sinistra che dura ancora
Non so
Forse un anno
Pongo prova in termini politici
Che traccia lascerà questa legislatura di sinistra il mondo ricerca
Da quando ricordare una cosa in questa legislatura abbiamo già rischiato la regionalizzazione della ricerca che è stata approvata dalla commissione bicamerale per la riforma istituzionale
Purtroppo dobbiamo dire che D'Alema e Berlinguer hanno pensato bene di svendere a Bossi le cose di poco conto quindi la ricerca
è un dato di fatto che respiro nazionale del ricerca scientifica è stato salvato da Berlusconi anche se tutti sappiamo che non certo non ha certo affossato la Bicamerale non mi interessano sono alla ricerca però questo e quello è successo
Questo qui non ho tempo per argomentare perché la ricerca di un respiro nazionale però vi ricordo che c'è un problema di Europa
C'è una tendenza la divisione dei compiti
E io non vedo molti segnali in giro che in Europa si pensi che l'Italia sia un Paese per la ricerca
Entrano in a noi scienziati non ci sta bene felpe della pizza del turismo dei santi della raccolta di boat people sul Mediterraneo
E vorrei ricordare quando il governo Berlusconi ha chiesto una dire che aprì forma la ricerca pubblica gli è stato detto che la delega sarebbe stato più ampia la delega per in bianco
Il governo di esattamente questo ma con quel governo di questa legislatura ha invece chiesto io tenuto esattamente quell'ampia direi
Quindi un fallimento della riforma del sistema pubblico e la ricerca diverrebbe un fallimento alla colpa storica a carico tutta la sinistra non parlo a livello di partito dei Comunisti italiani
è una conseguenza cioè potremmo tutti quanti appresso
E oggi vi ricordo ci sono soltanto tre mesi di tempo per utilizzare delega che è già stata prorogata una volta ora vediamo rapidamente
Perché si partiva li conosciamo ma di ricordi punti qual è il bilancio dopo Peter Hammill legislatura abbiamo perfino altrimenti gli ETR in calo
Non sto dettagliatamente ma non è roba da poco
Una stagnazione regionalizzata di concorso in particolare a cene
Il muro sta ha di fatto rinunciato a e spendere solo di riforma tutta la ricerca pubblica questo per conservare gli equilibri precari le liti fra i ministri eccetera
La conseguenza e che la riforma per cui è stata chiesta e ottenuta la grande di lega ormai non sarà più non può più essere la razionalizzazione dell'intero sistema complessivo la ricerca pubblica
C'è poi un tentativo di declassamento di ricercatori un ruolo sub dirigenziale
Vi ricordo che quanto amato al decreto legislativo ventinove il ministro Cassese hanno affermato che la responsabilità diretta dei dirigenti amministrativi non comprendeva la ricerca
E quindi alla salvaguardato il ruolo delle dipinto centinaia di ricercatori anche sono la istituite esplicitamente altri ricercatori stavano in area dirigenziale responsabili hanno e dei dirigenti amministrativi ovviamente ricercatori questo scenario potrebbe cambiare anzi
C'è già qualche ente in quei cambiato all'Anpa hanno pensato bene di aggirare il problema dimezzando si direttore tecnico
Che non è un direttore amministrativo e che quindi può dire ai ricercatori dobbiamo fare
Vediamo per cosa è stata usata la lirica
E c'è stata la riforma dell'algerino
L'ASI però è un'agenzia non è un ente pubblico ricerca
C'è stata la riforma delinea
Per il quale si è rischiato sia in termini comparto che i termini di obiettiva e la sua esclusione ricerca questo però poi non è successo decreto giustamente affermato la natura di ente di ricerca Ylenia
Però la verità e che l'ambiguità fra ricchi attinti ricerca verrà risolta
Sì
Diamo atto non lo mettiamo come fatto positivo strettamente però quello che io vorrei dire questo che perché non rimangano parole pezzi di carta
Bisogna che le nomine che il governo farà anch'siano coerenti con questa scelta ruolo di ricerca del dell'Enea
E quindi che non ricalchino le logiche clientelari che hanno portato alla continua auto conferma di un il dirigente inadeguata se no grazie al successo ma non è reale
Diciamo e ancora da vedere veleni a dipende da come andrà per le nomine
Poi abbiamo tu una non riforma e la non riforma dell'INFN
Un ente un ente pubblico di ricerca tutto chiudono la sua auto cooptazione
Che più che del personale investe in esperimenti costosi di ottimo livello che producono carriere universitarie tanti cari al Serna
E poi venuto il decreto al CNR
Che però lascia imprecisate le risorse con cui fare la riforma e gli obiettivi
Io li delego ulteriormente
A un luogo comitato direttivo che però non è espressione di autogoverno dalla comunità cecene fra in questo siamo veramente accordo Colosseo sarà fatto bloccati però c'è un punto fondamentale l'autogoverno non è l'autonomia allora non basta l'autonomia degli enti
Se l'autonomia dei presidenti può anche essere dannosa ci interessa l'autonomia degli enti auto governati dal comunità scientifica certamente non i forma chiusa
Ho qui devo dire rapidamente che il fatto che sia mancata una riforma complessiva settima pubblica ricerca impone perché ci sia un la parte in questa legislatura esistano una un'impronta nell'aria nella ricerca
Impone il rilancio del CNR che in questo momento l'unico ente pubblico generalista
Oltre chiesto alcuna specifici erba naturale dove ancora esistono
In pericolo di estinzione manco resistono i ricercatori
Quando dico rilancio del CNR intendo dire soprattutto impegno per una seria politica dei concorsi
Quello è il punto chiave no alle sanatorie Massi fa reclutamento e alla valuta la valorizzazione mediante carriera
Che e qui rispondo alla CGIL la noia e l'unica possibilità di una seria valutazione scientifica dei singoli ricercatori non mi riferisco ai programmi microgrammi ritrovati strumenti ma i ricercatori o vengono valutati attraverso un concorso oppure non esiste una valutazione vera chiama valutazione altre cose
E se la mancata la riforma compresi gli enti pubblici di ricerca noi pensiamo che purtroppo un decreto complessivo di operativo per tutti i ricercatori pubblici nei tempi ormai stretti della delega sia adesso irrealizzabile
Per cui l'obiettivo realistico però almeno questo irrinunciabile dovrebbe essere secondo noi un decreto che fissi lo stato giuridico per ricercatori degli enti vigilati anguste e che dia i criteri gli strumenti legislativi penso a regolamenti ministeriali per l'estensione a tutti gli altri ricercatori pubblici
Concludo dicendo sono gli elementi classici del Lampredi che secondo gli elementi basilari del decreto di stato giuridico devono essere i diritti e doveri dei ricercatori pubblicò nonché dove spendere parole qua dentro per spiegare cosa intendo
Le norme di compatibilità
La mobilità negli EPR e con università mobilità vera non quella del decreto CNR
Il ruolo e la partecipazione di ricercatori alla conduzione lente in quest'anno
Non da dipendente da ricercatore
I due profili ricercatore e tecnologo nei tre livelli
Che non si cambino profili livelli a ogni tornata contrattuale rimescolando le carriere
La forma di definizione di modifica dei settori scientifici di afferenza di ricercatori cioè che ricercatori sanno che l'ora finiscano un certo settore
E quindi le norme di reclutamento e carriera
Che da vere nella se trasparenti ovviamente anche non avere critiche come erano fatti concorsi ma pensiamo che i concorsi siano l'unico sistema valido in questo momento
Ovviamente se trasparenti ma deve esserci anche una tempistica certa non è possibile che non si sappia mai quando lente farà un concorso per un certo settore scientifica quella la grossa rivoluzione
Poi un ultima cosa che sembra un dettaglio ma se si guarda al futuro Europa non lo è
è l'equiparazione la docenza universitaria dalla illustrata Francesco Porcaro questo argomento ma io vorrei dare un'occhiata aspetti internazionale
Esistono accordi internazionale in particolare a Codigoro prima
Normalmente quando la Francia firma un accordo e parla e professore universitario c'è poi in Francia una leggina una legge che dice professore universitario uguale ricercatore ad esempio il CNR è assente
No in Italia questa legge non ce l'abbiamo quindi rischiamo di andare molto male nell'organizzazione della ricerca europea
Se posso permettermi osservazione
Proprio l'istituto scrivere
Sulla regionalizzazione della ricerca è una colossale non quello che ha detto la regionalizzazione delle ricerche è una colossale sciocchezza
E sono questo misfatto del del parlamento
è il frutto di un ubriacatura di decentramento di federalismo
Che ha colpito una parte della sinistra italiana
Così come il considerare la linea un'azienda
è il frutto di un altri ubriacatura
Una parte della sinistra italiana
Di voler considerare tutto strumento di profitto
è questo il punto vero
Io ho presieduto la commissione
Che ha cambiato quella
Disegno di legge nel governo che faceva delle neve un'azienda che doveva dare a tutti i costi il profitto
E c'è voluto non poco per cambia per riportare
Bene al suo ruolo di agenzia studio
Ma questo è un problema più generale cari amici un problema che riguarda tutto il Paese
La mancanza di senso dello Stato da una parte
E dall'altra parte la considerazione che tutto quello che facciamo deve essere frutto del mercato
E quindi deve dare profitto
Quando io telefono all'ospedale dove mia moglie primario sento dire qui azienda per il telefonista deve dire azienda per dire Società impresa approfitto fin qui con il Previti lo spunto loschi tale deve dare profitto
Io spero che l'amo quella parte della sinistra che
è stata colta da quest'ubriacatura ci ripensi
E perché se non si penserà a bisogna fare i conti
E con molto piacere che do la parola alla professoressa Rita levi Montalcini che ci onora della sua presenza
Venga
Sul
C'è il passato a volte piacere ripensato tuttavia vincitrice dell'appalto contro
Da aggiungere a quanto è stato detto così pendenti al primo che io
Io sarò alle ho parlato ma anche in Russia se delle associazioni facile che io va affrontato in questi anni passati limitati Italia
Forse grazie
Grazie
è rientrata in Italia dopo quindici anni passati negli Stati Uniti in eccellenti condizioni tecniche
S Ono cominciò rientrata fra la mora al Paese per l'amore alla mia famiglia e loro non sono non lo al rammarico ma ne son felici
Malgrado capisce costate anni difficili
Al mio rientro noi siamo stati accolti dall'istituto della sanità in uno scantinato dove le ricerche cominciate quasi senza fondi
Sono proseguite sempre con nuovo sarebbe diciamo alla dipendenza del CNR dopo che io ero rientrata definitivamente dopo quindici anni negli Stati Uniti
E le ricerche sono andate impegni ma come diceva l'onorevole Cuffaro
La tragedia è stata la staticità quelli che erano giovani quando son venuti i commi che praticamente quasi senza onorarli senza stipendio
Sono oggi non più giovani son passati trent'anni l'inizio del sessanta anzi o di più ad aderisce al noi andiamo a noi sappiamo non soltanto come lei ha detto l'onorevole Cuffaro
Dal fatto che non me lo studioso e circa un terzo di quelli che del del
Della nel Giappone ma Sofia ma dal patto di una staticità di una totale mancanza diventa nove io conosciute in questi anni i giovani e Pro Service entusiasta
Della dedizione dei giovanissimi non soltanto di quelli venduti gomme io ho la fortuna che due di quelli Tour malgrado che Letta è parsa nata trent'anni di più continuano professor Calissano il dottore alle ore continuano a lavorare con lo stesso entusiasmo da allora tuttavia anni passati nella difficoltà finanziarie
E più che altro
Nell'impossibilità diciamo di essere riconosciuti per quel che valeva è pensato sotto il tiro riuscì negli altri
La mia speranza non nascondo e che si aprano i concorsi
Che i siti ai giovani la possibilità di lavorare in Italia e non all'estero ieri sera contornata da Mila no dove si è aperto con mia grande piacere diciamo
Veramente lusingata da questo nuovo laboratorio
Per le ricerche portate avanti in condizioni difficili nel mio laboratorio sia il famoso MG F che mi aveva portato a Stoccolma e otto morti Mila no un taglio intensità e desiderio di ricerca
Che mi ha veramente colpito ed altro grandissima gioia oggi a Roma
Speriamo che la stessa cosa carpiti nelle altre città d'Italia guardiamo all'immensa ricchezza in Italia non sono quelle di natura culturale archeologica che tutti ci invidiano ma quelle dell'intelligenza e dell'impegno dei giovani io non sono sciovinista
Non dico che sia meglio gli italiani degli americani ma gli italiani sono affamati gli alti hanno avuto il tutto perché voleva nel e quindi son Sartori particolarmente io parlo dei giorni con molto ben conosciuta nel trent'anni passati Stati Uniti i primi quindici erano solidi gli ultimi quindici con un turn over
Andare cioè con un continuo ricambio cioè all'Italia e gli Stati Uniti l'ufficio con molti transenne UDC Washington University era a Roma
Dove avevo tutto
La posizione di direttore di un piccolo centro di ricerca che oggi è sempre aversi alle dipendente
Del Cnr in Libia il camper nei nuovi laboratori la mia esperienza è stata eccellente
Dal punto di vista dei giovani che lavorano in condizioni difficili da da un anno all'altro senza sapete si avranno una possibilità di rinnovo oggi io spero che la situazione dal quanto è stato detto sia veramente diciamo qui ci dirige consapevoli e ne abbiamo né norma ricchezza non solo culturale
Non soltanto archeologica mare seggi giovani che purtroppo ancora dobbiamo mandare all'estero che ho fatto non fonda azione per i giovani
Per aiutarli e diciamo alla fine di un lunghissimo percorso tutti loro non sanno perché è stato dichiarato in tutti i giornali quasi li chiamano un centenario ma novant'anni stanno per scadere
Io posso dire che con gioia brivido particolarmente la fascia femminile entrare in piena nel lavoro allora io vorrei poter di lì prima di finire il definitivamente mi sentii perché il mio percorso si è vicino alla fine
Vedete realmente la possibilità ai giovani da ambo i cesti né uomini e due donne non contesto il fatto che le donne sono sempre stato il mio nato il ce lo impedisce che oggi le donne siano consapevoli dell'enorme capacità che hanno alla pari con quelle dell'altro sesso
La mia speranza che si apparve concorsi CTA più che altro importo
Prendo si sopra il che sono parimenti gli scarsi mezzi a disposizione dati a pioggia il nome in base al merito
In base semplicemente in parte a gruppi di potere in parte dal patto
Di un appariscente ma o Croazia perché il potere che ci siamo siamo tutti uguali di fronte alla legge ma non tutti uguali dell'impegno e l'intelligenza e ben visti i buoni cioè l'impegno hanno ora io viste nei miei giovani una carica farcita sulla decine che lavorano in condizioni disastrose in quanto da un anno all'anno
Non sanno se sapranno stipendiati io spero vivamente che si apra un nuovo per il lieto
Queste erano impressione che c'era il a Milano ieri sera quando sono rientrata appunto dalla inaugurazione di un nuovo laboratorio di neuroscienze alle quali prendano parte
Ringrazio per l'invito e allora ero ci sono state quindi chiede accettarlo deve essere a Roma intendo vale a dire come faro pertanto abbiamo ha parlato e per il ruolo che la riporta l'affare
Questo dell'aiuto alla ricerca in base al merito e in base all'età
Cioè si deve iniziare ai vent'anni non è di cinquanta junior novanta e non so come riesco ancora a lavorare
Ma Moggi son così stanchi frustrati
Che abbandonano la ricerca morta prima di arrivare a questa età tanto tanto avanzata ormai da miglia quindi io non percepisce due a dare il novantenne neppure cinquantenne la possibilità di lavorare ma particolarmente quelli che sono all'inizio della carriera
Che hanno piene capacità intellettuali tra i venti anni gli anni ruggenti mai stato non soltanto l'intelligenza ma anche l'impegno ed entusiasmo grazie
Conoscenza dei commozione che ringrazio il premio Nobel Rita Levi-Montalcini per quello che ha detto per l'insegnamento che ci ha dato per la speranza e la fiducia scritto nel nostro paese grazie grazie tante
Ed ora la parola dottoressa Gianna Cioni che a parte la Consulta delle ricerche e sindacato nazionalista ricerca della CGIL
Inizia come da una ringraziando
Che abbia sono stata molto contenta che abbia parlato una donna è una donna così significativa prima di me
E
Non posso però iniziare a parlare di ricerca del CNR come devo fare senza notare questa giornata viene a capitare un momento particolarmente drammatico per il nostro Paese per tutto il mondo
Come ricercatore e tutti noi siamo abituati a lavorare a cooperare a incontrarci con una colleghe di tutte le nazionalità
A collaborare con loro e sappiamo che è possibile integrare insieme etnici e culture lingue diverse in più come compagni della sinistra sappiamo che questa integrazione nel rispetto di tutte le identità è la sola strada che possa garantire uno sviluppo sociale per tutti i Paesi quindi questo senso mi sembra veramente importante da questa giornata esca un invito forte al governo tutto
Perché si faccia ogni possibile sforzo diplomatico per far terminare questa guerra e per stabilire delle condizioni di equità per tutti i popoli della penisola balcanica
Detto questo devo parlare di Cnr e parlo di CNR come membro della Consulta dei ricercatori e tecnologi della CGIL
E osservo che anche per il CNR questo momento è un momento particolarmente importante particolarmente delicato
Pochi giorni fa infatti si sono insediati i due principali organi previsti dal decreto di riforma del CNR cioè il Consiglio direttivo e il Comitato di consulenza scientifica
In questo modo il decreto inizia a venir realizzato questo decreto la riforma dell'ente diciamo meglio è stata fortemente voluta da tempo da tutti i compagni della sinistra e anche da buona parte del personale di ricerca del CNR
Però questo decreto accanto a degli elementi sicuramente positivi mostra anche molte ombre
Che possono essere eliminate o almeno attenuate solamente con una forte e chiara volontà nella sua fase di attuazione
Allora voglio esaminare prima di tutto i gli aspetti principali su cui la CGIL la Consulta dei ricercatori proprio chiede con forza un impegno da parte di tutti i compagni che sono chiamati in qualunque forma in qualunque un qualunque ruolo
Ad operare in questo momento ma primi fra tutti a quei membri del consiglio direttivo consiglio direttivo che condividono l'impegno a sinistra sappiamo ce ne sono
E per il suo fondamentale il ruolo di controllo al sottosegretario alla ricerca
Allora il decreto assegna al CNR il ruolo primario di ente produttore improprio ricerca in tutti i settori
Quindi sia come accrescimento del competenze del sapere sia per lo miglioramento della qualità della vita sia per lo sviluppo economico del Paese
E assegna al consiglio direttivo i compiti di indirizzo di programmazione di verifica
E di deliberazione su tutte le attività dell'ente
Si tratta quindi fortemente di una centralizzazione
Questa centralizzazione però ha il pregio di attuare una chiara separazione delle funzioni una piena responsabilizzazione di chi governa l'ente e di quindi di chi sarà valutato in base a ciò che avrà fatto
E di permettere un'effettiva trasparenza delle procedure decisionali tutti elementi questi che marcano un notevole cambiamento rispetto alle gestioni del passato quelli a cui noi siamo abituati allora chiediamo che questi fattori caratterizzanti siano mantenuti nella concreta gestione dell'ente
E che il Consiglio direttivo svolga direttamente e in modo autonomo il proprio ruolo ed operi nell'interesse del CNR
Senza favorire né specifici settori disciplinari ma soprattutto senza favorire interessi Esterni all'ente
Però accanto al forte ruolo del Consiglio direttivo occorre attraverso la stesura dei regolamenti ma anche la prassi della gestione
Recuperare quella partecipazione della componente interna che oggi è dimenticata
E questo non per ridurre i poteri dell'organo di governo ma perché senza una forte partecipazione dei ricercatori alla programmazione nessun ente di ricerca può funzionare e gli esempi ne abbiamo tanti
Negli altri Paesi
Euro cioè in particolare
Ciò richiede sicuramente di assegnare dei compiti reali al Comitato di consulenza scientifica all'altro organo previsto dal prefetto
Che invece rischia di risultare praticamente inutile durante tutta questa prima fase
E questo sarebbe un elemento rischioso per il futuro potrebbe continuare a non avere un ruolo anche dopo ma anche di trovare gli strumenti perché il personale di ricerca possa contribuire alla stesura dei regolamenti e ancora di più alla ristrutturazione della Rete
E infatti solo dall'interno dell'ente
Possono provenire quegli elementi necessari per riorganizzare la rete degli organi nel modo più utile per quello che è l'obiettivo primario quello di produrre ricerca ad alto livello nell'interesse di tutto il Paese
I segnali che in questo momento ci arrivano sue organizzazioni già praticamente definite da parte di soggetti forti
Senza la partecipazione di chi vive ed opera nella Rete
Di modelli di organizzazione degli istituti ancora fortemente vincolati alla burocrazia e grandemente etero governati
Ci fanno certamente nasce dentro Dinoi molte preoccupazioni
La rete scientifica del CNR come luogo dove si produce direttamente ricerca dovrà venir valorizzata in concreto
Le altre funzioni previste dal decreto per il CNR altre rispetto alla produzione di ricerca in proprio dovranno essere coordinate e funzionale al ruolo primario
Le collaborazioni con il resto del sistema ricerca prime fra tutti con l'università sicuramente necessarie e importanti
Dovranno essere finalizzate all'interesse dell'ente e non come troppo spesso è successo all'interesse dei parte sterno
Gli istituti dovranno godere di una reale autonomia e la loro organizzazione dovrà essere fortemente caratterizzata dal principio dell'autogoverno
La programmazione dovrà scaturire da chi fa ricerca negli organi di ricerca in collegamento con le linee generali stabilite a livello di governo dovrà essere bandito ogni elemento di gerarchizzazione e dovrà invece a vere ampio spazio a tutti i livelli la valutazione se tutto ciò non troverà posto nei regolamenti e nel governo del Cnr saremmo di fronte o ad una falsa riforma o al definitivo affossamento del CNR
Brevemente perché in parte è già stato detto al sottosegretario e al governo tutto chiediamo però anche di portare a termine la riforma del sistema con un decreto che estende a tutti gli enti alcune norme comuni sia a livello di autonomia che di modello organizzativo
E chiediamo anche che definisca con una legge lo statuto dell'attività di ricerca attuando in questo modo
L'articolo trentasei della Costituzione e rendendo effettivamente possibile la mobilità che se non è solo uno slogan sia tra i diversi enti pubblici di ricerca che da e verso l'università
Sudicio una Consulta ricercatori della CGIL ha da tempo presentato una proposta che c'è ancora un po'di tempo anche se poco purtroppo per arrivare da parte del governo ad un suo decreto
L'ultimo elemento però che per la CGIL sicuramente quello che voglio riportare io e su cui io mi limito a poche parole solo perché altri ne parleranno in modo più ampio più dettagliato e quello del personale
La ricerca viene fatta dai ricercatori retail tecnici e non si fa una riforma di un ente di ricerca senza interventi decisi sul personale
Queste erano più o meno le parole che la commissione bicameralina nella valutazione della nella relazione di valutazione sul decreto del governo ha usato e qualcosa ma molto poco nel decreto è presente allora su questo
Questi elemento l'intervento sul personale certo richiedere i fondi però il discorso non è fondamentalmente è questo perché da anni esistita non è esistita una corretta politica sul fronte del personale
E ciò non solamente per i vincoli economici e legislativi posti dai diversi governi ma anche per l'incapacità io dico anche la non volontà di chi ha gestito il CNR
Oggi ci troviamo è già stato detto con un'età media di ricercatori elevatissima
Con circa mille duecento persone assunte con contratti a termine
Con un numero difficilmente quantizzabili e probabilmente intorno alle mille cinquecento due mila persone precari pagati poco e comoda in modalità più diverso e più disparate
Con il personale di ruolo a tutti i livelli a tutti i profili sotto inquadrato con i ricercatori a cui non viene data da anni la possibilità di fare concorsi per la valorizzazione della loro professionalità e con un terzo dell'organico del CNR complessivo vuoto
Il decreto pur con alcune limitazioni permette di fare subito un elevato numero di concorsi soprattutto di fare concorsi per i ricercatori a livello più basso
Quei ricercatori che sono quelli sempre più giovani che sono più importanti
E che appena è stato detto per fare la ricerca
Un accordo specifico oggi obbliga il Cnr a fare entro quest'anno trecentottantasei concorsi per il Mezzogiorno
E almeno mille duecento concorsi per nuovi posti di ricercatore e un certo numero per posti di tecnici sono possibili in breve tempo
Occorre solamente che ne esista la volontà la CGIL impegnata da tempo garantire questo processo
Ha presentato al ministro o sottosegretario al presidente del CNR le sue richieste anche con certe scadenze con certe possibilità concrete per andare avanti
Tutta la sinistra però deve impegnarsi su questo che il momento l'elemento sicuramente prioritari
Se molte sono le perplessità io personalmente ho quando sento usare il termine flessibilità in generale nel mondo del lavoro io ritengo che dobbiamo avere il coraggio nel mondo della ricerca di non usare più questo termine e di sostituirlo con quello di valutazione
Francesco Porcaro nella sua relazione introduzione ha parlato del compito di mantenimento delle competenze come il compito riapriva unitario di un degli enti pubblici di ricerca della ricerca pubblica
Allora il mantenimento delle competenze
Richiede per il personale di ricerca che non possano valere forme flessibili se per flessibili si intende precarie o strani meccanismi c'è sempre un un uomo che nasce e che viene attuato impongono invece un forte e trasparente
Un reale sistema di valutazione che tenga conto sia dei risultati raggiunti che dell'organizzazione del lavoro in cui ricercatore e il tecnico viene inserito e questo in particolare del momento formativo ma anche dopo allora invece la flessibilità usiamo i crediamo impegniamoci perché la valutazione esista sul serio grazie
Insomma un torturatore straccioni e adesso la parola e al professor Giuseppe Naro Tulli questa di Bari
Che membro già licenziati per il più chiaro
L'ultimo
Intendo portare a questo congresso il saluto dell'Unione scienziati per il disarmo
Che è un'associazione di scienziati docenti universitari ricercatori
Gli enti di ricerca in prevalenza italiane con qualche straniero che è presente da quindici anni nel nostro Paese perché opera
Sui temi del rapporto scienza guerra del disarmo in particolare del disarmo nucleare
Uno dei temi su cui noi abbiamo il passato
Diciamo profonda che abbiamo passato approfondito e
Di interesse per questo convegno del rapporto tra ricerca scientifica ricerca militare
Ed è un tema di attualità anche in questi giorni io voglio ricordare un dato lo Stato già introdotto questo tema dalla dall'onorevole Nesi
Il gli Stati Uniti d'America spendono ogni anno ricerca militare trentasei miliardi di dollari
Circa sessantacinque mila miliardi di lire ed è il quindici per cento circa del tutta la spesa militare americana
Metà di tutta la rispedì sa
In ricerca scientifica finanziata dal governo federale americana
Si tratta quindi di cifre ingenti che hanno influenze profonde sulla società e sulla politica americana sono società io ne vorrei ricordare una cioè il fatto che la ricerca militare deve avvenire necessariamente con la condizione del segreto che ovviamente come tutti sappiamo antitetica alla pratica la ricerca scientifica
Il segreto
Su queste ricerche favorisce a mio parere la separatezza tra scienza e società ci potremmo chiedere magari non in questo convegno quanto questa separatezza influisca sulla diffidenza crescente con cui di larghi settori della società si guarda alla scienza
A se non questa di di separatezza non sia una delle cause
Del fiorire delle pseudoscienze ma quello che più interessante il rapporto dell'influenza che ha sulla politica
Giacché la ricerca militare che significa nuovi sistemi d'arma continuo ammodernamento dei sistemi d'arma
Rappresenta la forza trainante della spesa militare americana cioè non è un'appendice ma è il settore trainante cioè quello che tira tutta la la spesa militare
Stiamo parlando di una spessa che di duecentottanta miliardi di dollari l'anno c'è un terzo tutta spesso militare mondiale
La maggiore conseguenza di questo di questa situazione capo di questa spesa e sulla politica estera americana
Infatti queste norme spessa agevola la tendenza a risolvere i problemi diplomatici per via militare cioè insomma rappresenta favorisce quella che è stata chiamata gli esperti la militarizzazione la politica estera
Io vorrei nel resto da parte centrale finale del mio intervento però non parlare di questo ma della guerra in Jugoslavia che è stata già introdotta diversi interventi particolare da Porcaro dalla sua
Introduzione la nostra adolescenza preti salgono associazione tu culturale che politica quindi noi in generale non prendiamo posizione sugli avvenimenti
In corso
Quindi non esiste una posizione del conoscenza del disarmo sulla guerra tranne quella di un'estrema preoccupazione per i rischi di allargamento del conflitto e per gli esiti politici futuri che sono quanto mai panche
Quindi quello che dirò a questo punto sarà a titolo personale l'impegno alla mia associazione e devo dire che comunque per me un piacere fare questo intervento visto che sono un militante di questo partito
Dopo ventisei giorni dall'inizio dalla guerra possiamo tirare un un primo bilancio militare dal conflitto
Quando il ventiquattro marzo la NATO ha lanciato il primo raid aereo sulla Jugoslavia si poneva tre obiettivi militari
Il primo obiettivo era fermare la repressione delle forze militari jugoslave contro la guerriglia separatista dell'UCK
Repressione che aveva provocato un prima una prima una prima parte diciamo dell'esodo delle popolazioni di lingua albanese verso i Paesi confinanti
Secondo obiettivo era costringere Belgrado ad accettare l'autogoverno del Kosovo come dagli accordi di Rambouillet
Il terzo obiettivo era impedire la revisione delle frontiere e per questo a Rambouillet non si parlava d'indipendenza del Kosovo matti autonomia o auto-governo motivo per cui si era contrario alla revisione delle frontiere era che risiede nel fatto che con una revisione delle frontiere diciamo in questa arena errate provocate altre nell'area balcanica
Gli obiettivi di guerra di Belgrado iniziano invece uno solo edera sconfiggere militarmente l'UCK
Cioè l'Esercito di liberazione del Kosovo
La NATO come pensava apparato di contenere questi cioè obiettivi
Lo strumento principale era al cioè l'intimidazione confronti del governo jugoslavo
Il al Dipartimento di Stato e la Casa Bianca erano sinceramente convinti io credo che sarebbe spostato minacciare l'uso della forza
Un po'c'era diciamo quest'idea un po'questo volevo razzista di un piccolo staterello balcanico non avrebbe osato diciamo diciamo sfidare la NATO
E ma io vedo questa cioè sono convinto di questo beffardo alcuni particolare diciamo dieci giorni prima dello dello scoppio delle ostilità agli Stati Uniti d'America hanno fatto partire l'unica portaerei che avevano e mediterranei verso il Golfo Persico quindi hanno iniziato
La guerra
Con un potenziale bellico inferiore a quello che poi si è sviluppato partita cinque di aprile quando la la portare a Roosevelt tornata nel Mediterraneo portelle significa un insieme
Di navi e di contorno quindi lanciamissili rocciatori possibile
Il piano con cui hanno attaccato evochiamo vecchio era piano previsto per l'anno scorso piano estivo per questo nella stato previsto il maltempo
Cosa prevedeva questo piano che diciamo l'improvvisazione no
La prima fase di questo piano prevedeva l'attacco alla difesa aerei jugoslava distrutta la quale e quindi senza più il timore della contraerea si sarebbe passati alla fase due
Che rappers consisteva nella attacco aereo alle forze di terra jugoslave dal Kosovo
Mentre diciamo sarebbe proseguita la trattativa diplomatica la pressione diplomatica se nel caso che le due fasi precedenti non fossero stati sufficienti si sarebbe passati alla fase tre cioè la distruzione dell'infrastruttura civile e militare dell'Ossola geloso abbia nessun caso era previsto impiego di forze di terra perché come si è visto recentemente qualche anno fa in Somalia ci sono vittime americane viene meno il sostegno e l'opinione pubblica
Ora la risposta diciamo come sempre succede in guerra no quella che i prossimi si chiamava la la nebbia della guerra fa saltare tutti i piani
Infatti questi brani sono saltati perché la fase una fase uno cioè quello dell'attacco difesa aerea
è saltato perché la difesa Enrico slavi non è fatta come quella alta ad alta tecnologia degli europeo degli americani cioè si Bach si basa poco sui radar fissi allarga lo allargo la larga gettata a largo spettro e e sono invece si basa prevalentemente sul radar Picchu piccoli grata basati su batterie semoventi
Quindi diciamo questi radar vengono utilizzati sono stati finora utilizzati in questo modo accessi ben poco per poco tempo individuato lo picchio poi spente spostati quindi non possono essere individuati ieri diciamo la uno dei portavoce della NATO ha ufficialmente dichiarato che la difesa devo slava non esiste più ma si riferisce soltanto
Alle
Postazioni fisse non a quelle mobili che sono il cuore da difensore cosa essendo saltata la passione è saltata anche la fase due
Perché e attaccare le forze jugoslave di terra in Kosovo
Quando esse sono difese dal batterie missilistiche diventa rischioso per i piloti della NATO
Quindi essi sono costretti a muoversi a cinque mila metri di altezza anziché andare a bassa quota e non posso vedere bene cosa c'è sul terreno inoltre jugoslava attua una difesa
Una una difesa cosiddette difesa territoriale quota a Area che diciamo la difesa invitato dal maresciallo Tito
I carri armati non si muovono in convoglio in colonne come diciamo negli eserciti
Altri tipi di esserci ma si muovono in gruppi uno due alla volta gli unici convogli che si muovono sono qua e dei rifugiati quando ci si muove si manda la viene a cinque mila metri d'altezza e Sicet con i convogli e pace prendere un convoglio di rifugiati per un convoglio di carri armati come è successo in ben quattro incidenti non uno
Tre giorni fa nel corso quattro bomba quattro convogli sono state bombardate
Quindi sono saltati tutti i piani militari
E quindi necessariamente anche gli obiettivi di guerra sono cambiati
La reazione di cosa vi è stata questo abbiamo quella di attaccare sostanzialmente distruggere l'UCK obiettivo che in gran parte riuscito e di creare una marea di rifugiati che hanno cercato scampo in Albania e in Macedonia prevalentemente quindi il bilancio militare della NATO appare disastroso
Perché primo anziché interrompe la repressione sull'UCK essa e home intatta e anzi sostanzialmente raggiunto l'obiettivo
In secondo luogo non è più possibile parlare di autogoverno del Kosovo all'interno della Jugoslavia diciamo perché
Come si fa a chiedere agli albanesi di ritornare sotto diciamo così il regime di Belgrado può essere dopo che sono stati trattati così come sono trattati in questi giorni
Quindi diciamo si fa concreto il discorso della secessione del Kosovo alla secessione del Kosovo apre tre strade tutte difficilmente percorribile
La prima è quella della indipendenza del Kosovo ma questo è diciamo viene ritenuto da da tutti una chimera perché il Kosovo non ha un'economia in grado di sostenere uno stato indipendente non ha neanche
Una Nettuno le frontiere facilmente riconoscibile
La seconda strada è la la secessione del Kosovo e l'annessione all'Albania
E questo diciamo significa porsi il problema di ridisegnare la mappa dei Balcani lungo confini etnici
Operazione quanto mai pericolosa perché significherebbe non soltanto come già è stato detto molte volte la fine della Macedonia che ha il quaranta per cento e popolazione albanese
Anche perché una volta che si costituisce la Grande Albania cioè tutti gli albanesi uno Stato non si capisce perché il trovati non debbano stare in un unico Stato
E quindi diciamo la fine la bostoniano e perché anche i serbi non devono stare unico Stato quindi con la secessione dell'altra parte
Della Bosnia la missione alla alla alla serbi della significa distruzione di due Stati dalla Macedonia e della boxe
Resta la strada al protettorato della NATO
In Kosovo cioè un'occupazione militare con cinquanta cento mila uomini che duri dai dieci ai cinquanta insomma dimenticabili Korea distante cinquanta anni sono ancora i militari americane proteggerla corre del sud
Questo no naturalmente non può non avvenire con l'attacco di truppe di terra scope sanno fare un protettorato con il Coni agli aerei
E l'attacco contro per il verbale da Podestà militare estremamente pericoloso in Kosovo perché come tutti abbiamo visto in televisione in una zona montagnosa dove sono facili imboscate
E dove diciamo è difficile l'avanzata dei carri armati
Più facile sarebbe l'attacco da nord dalla Ungheria ma questo significherebbe che l'obiettivo non è più il costume proprio per grado diciamo che la zona nord e pianeggiante
Che alternative ci sono
Veramente diciamo l'unica alternativa al momento quella perseguita da varie forze tra cui il Partito dei comunisti italiani ma diciamo poi anche il Vaticano per esempio e la strada di sospensione dei bombardamenti
Io la condivido fortemente ma devo dobbiamo essere consapevoli che estremamente difficoltosa
Perché se si sospendono i bombardamenti lo si fa essenzialmente per attuare un con corridoio umanitario diciamo ottenute la possibilità alle forze tipo con la Croce Rossa di intervenire per risolto almeno parzialmente alleviare la situazione dei profughi
Ma se si mette la Croce Rossa internazionale corso Como si potrà mai più pensare di riprendere bombardamenti qualora la la trattativa fallisca perché significherebbe diciamo bombardare la Croce Rossa internazionale oppure di lasciare i profughi in condizioni disastrose per permettere la croce rossa di sfuggire
E quindi diciamo sta sospende i bombardamenti significa con elevata probabilità il fatto che non saranno più ripresi e quindi essenzialmente la vittoria di Belgrado
Io trovo difficile che la NATO lo accetti questo
Perché è in gioco la sua credibilità e all'interno della NATO la credibilità degli Stati Uniti d'America più di una partita estremamente difficile fra qualche giorno i leader dei diciannove Paesi della NATO si vedranno a Washington per festeggiare i cinquant'anni dell'alleanza atlantica
Se l'Europa e l'Italia vogliono riprendere a fare politica sarà quella l'occasione per farsi sentire
Questo ardori sia fatto una lezione proprio scientifica e della guerra
Abbiamo messi in riga
Ristorante aprono il professor Antonio cardo del dipartimento di ingegneria navale del mare dell'ambiente resta di Trieste c'è il professor Carlo
Su invito del dell'onorevole Cuffaro
Prendo la parola
In questo consesso
Per portare una testimonianza
E sono stato nominato recentemente e membro del comitato di gestione
E
Del tema
Numero tre della prima azione del quinto programma quadro
E o assunto questo incarico
Con grande diciamo
Emozione
Lo considero al limite delle mie capacità
Anche se per molti anni ho lavorato
Nell'ambito universitario e
Nel mio piccolo settore penso di aver portato
Un qualche
Diciamo contributo alla ricerca scientifica
Perché porto questo esempio testimonianza perché vorrei che vi rendeste conto di due cose primo dell'estrema complessità
Di come è stato formulato il quinto programma quadro
è un risultato
Chi praticamente due anni di lavoro
Di molte componenti
Economiche e anche sociali e politica
E in secondo luogo
Mi pare che sia da
Diciamo enfatizzare
Soprattutto i criteri
Che sono alla base di questo quinto programma
Sono criteri che sono serviti
A scegliere gli argomenti che sono presenti
E che devono essere assolutamente diciamo adoperati nella valutazione
In itinere e alla fine dei risultati prodotti dal quinto curarla
Su questa azione
Io mi impegno
A diciamo a dare il mio contributo
Perché i comitati di gestione su svolgono all'interno del quinto programma un un azione
Molto importante
Questa questo primo trasparente da un'idea molto alla grande di come fatto il quinto programma quadro
Esistono quattro azioni
Di cui la prima
Che l'azione che prevede attività di ricerca e sviluppo e dimostrazione
Accanto alle attività di ricerca e sviluppo questa volta nel piano ci sono le c'è una grande parte per le attività di dimostrazione
Questo per superare anche quella fase molto spesso critica di diffusione delle conoscenze acquisite durante un lavoro di ricerca
Seconda terza e quarta azione curate nella prima azione va bene sono previsti un certo numero
Bene
Di programmi tematici programmi tematici sono
Quattro
Egli potete leggere nella parte bassa del più positiva
La lettura dei soli titoli da un'idea di dei temi prescelti qualità della vita e gestione del RIS Sotgiu ideologiche e il primo tema Società dell'informazione di facile impiego o di facile uso crescita competitiva e sostenibile Energia Ambiente e sviluppo sostenibile
Io a parte io sono stato nominato come esperto nel tema numero tre cioè crescita competitiva e sostenibile
Oltre a questi
La scusa
Oltre a questi a questa azione principale ci sono tre azioni cosiddette orizzontali
Che e hanno lo scopo la prima di confermare il ruolo internazionale della ricerca comunitaria la seconda di promuovere l'innovazione e in con rifugiare la partecipazione alle piccole e medie imprese
L'ultimazione di accrescere il potenziale umano di ricerca e la base di conoscenza del socio economica come vedete la comunità non si preoccupa esclusivamente di fare ricerca ma anche di costruire
Diciamo
Sia l'elemento umano ossia lo scenario nel quale rendere efficace la ricerca stessa
Con quali
La
Ogni l'azione tematica
Che viene in genere chiamata programma specifico si articola in un certo numero di
Azioni chiave
Nel caso specifico questa terzo tema comprende quattro azioni chiave
Prodotti innovativi processi organizzazione mobilità sostenibile e Inter mobile modalità tecnologie per i trasporti terrestri per il mare nuove prospettive ternario nautica
Il mio settore essendo io docente di architettura navale è un nome a cui sono particolarmente affezionato ma che è di difficile lettura di primo acchito in quanto significa meccanica dei fluidi applicata la nave fino
Come si può pensare dal
Ricca risale a una ritraduzione in italiano di un termine inglese che è stato a sua volta tradotto dal latino
In l'ingegnere navale nel mondo anglosassone non è chiamato Marini ingegnere che significa ingegnere che si occupa di macchine marine ma Neva l'architetta
Mutuando appunto dalla Architectura navali S latina
I criteri dei
Selezione
E non sono solo criteri di selezione ma sono altresì criteri di gestione del
Del quinto programma come vedete si articolano in cinque punti fondamentali
Cioè oltre ai primi due punti che sono quelli che ci si immagina di di trovare in un criterio di selezione cioè l'eccellenza tecnica e scientifica
E la qualità sia dell'approccio ossia dalla partecipazione che della gestione
Ci sono tre criteri fondamentali
Che devono essere assieme ai primi due tutti rispettati perché le ricerche possono essere finanziate ma che devono assolutamente trovare il loro compimento nella azione promossa e nei risultati ottenuti
Cioè si deve assolutamente promuovere il valore aggiunto comunitario
Avere cura dello sviluppo economico e deve prospettive della ricerca scientifica e tecnologica ma e qui era la novità assoluta bisogna rispondere alle esigenze della società
Questo tema che è fondamentale che deve essere presente in tutte le ricerche
Significa Atene avere cura della qualità della vita della salute e della sicurezza dei cittadini
E qui c'è una parte quasi sorprendente va bene
E avere cura dell'occupazione
Bene a lungo termine anche se questo a lungo termine modera un po'la situazione
E avere cura dell'uso e lo sviluppo di competenze specifiche cioè i programmi di ricerca devono dar luogo anche a questo
Infine bisogna stare attenti
A in termini di risorse va bene e anche in termini ambientali
E vorrei concludere
Il discorso
Che concertato di impostare
Proponente alla vostra attenzione questo trasparente
Che
Spiega
In un caso molto particolare cioè del caso
Del tema
Tre adesso poteva altre scudata
Dell'azione che apre
Trasporto tre terrestre e tecnologie Marie bene
No schema che è stato ideato bene per portare avanti
La ricerca la ricerca del tempo in questo tema cioè
Sia le e le tecnologie terrestri ed oltre terrestri si intendono tutte le tecnologie terrestri cioè automobile treno
E le tecnologie navali dove anche in questo caso si intendono solo le navi ma per la comunità europea la medicazione per via fluviale o comunque per vie interne
Devono dare sviluppo ha delle tecnologia
Ok critica
Si può vedere abbastanza sempre che riusciate a leggere
Il grado di ingrandimento non è ottimale bene
Se guardate nelle ultime tre colonne dove si parla appunto delle tecnologie marine
Abbiamo
E infatti Zadi alcuni argomenti molto specifici per esempio mi riferisco al secondo tema quel dove spirito fluidodinamica
Quindi se si vuole sviluppare dei delle navi
Va bene o dei mezzi marini avanzati
Bisogna ritornare a compiere degli studi di base perché ancora oggi non sono chiarissimi addirittura i fenomeni fisici che presiedono a l'utilizzo cioè al funzionamento oscurata e di alcuni veicoli di tipo avanzato
No mi riferisco ha ha detto le cosiddette navi si possono anche richiamare aeroplani che vale che vogliono a bassa quota cioè le navi a Ground cassetta
Qui si vede addirittura risalire a degli studi di tipo
Teorico
Oltre allo sviluppo di tecnologie critiche alle alle quali devono partecipare non solo i banchieri ma gli armatori
I diciamo gli operatori di tutto il ciclo dei trasporto
E anche le autorità stesse portuali prende
Si devono strutturare questi programmi si devono strutturale in modo che siano sviluppate anche che ci sia una integrazione e convalida delle tecnologie cioè non basta proporre delle tecnologie ma bisogna va bene fare in modo che queste tecnologie siano integrate cioè non servono solo scopo ma
Nella
E si abbia una convalida al vero come si dice di queste tecnologie
Questo sistema così complessa
è stato organizzato come accennavo diciamo in due anni di lavoro
A me sembra molto interessante
Vedere
Come si è arrivati a questo risultato
Cioè per questo questo risultato gli esperti della comunità
Hanno
Oltre ad aver lavorato a loro stessi hanno consultato praticamente
Tutte le componenti interessate a questo a questa ricerca
Dove per componenti si intendono sia alle industrie sia gli armatori esempio sia le autorità portuali
Sia va bene
Tutto quanto forse interessato a al al discorso
Penso
è il tempo
Di aver diciamo anche un po'sfondato il tempo che avevo a disposizione
E quindi rinnovo
La vostra
Rinnovo a portare la vostra attenzione
Va bene sui criteri di selezione e sulla presenza per questa volta di
Diciamo dei ghetti criteri socioeconomici io mi pongo questa domanda tutto il mio discorso in qualche modo e vuole arrivare a questa domanda
Se noi italiani vogliamo diciamo rispondere inserirsi
In questo tipo di discorsi
Va bene dobbiamo aver presente questo fatto quando proponiamo o eseguiamo dei programmi di ricerca
Ringrazio molto
Do la parola al professor Riccardo luccio del Dipartimento di Psicologia arrestati Firenze
Quel giorno io ringrazio per l'invito a questo convegno che e ritengo estremamente opportuno dato il titolo del convegno dato il periodo storico che stiamo vivendo al di là delle parole di nero bulli Brienne
Se io avessi voluto dimenticarmi di cosa succedeva meno ricordata il ritardo di un'ora e mezza dell'aereo da Trieste che come tutti i giorni e tutti i voli da Trieste a una ritardo medio di questa portata perché lo spazio è vero della congestionato dargliene dai bombardieri che Pertol continuamente da Aviano
Quindi tutti i voli da Trieste no questo problema in questo periodo
E se mi permettete anche una piccola notazione personale la tragedia che si sta in questo momento ridendo mi colpisce anche personalmente nato veramente drammatico perché io difficilmente posso dimenticare dei periodi splendidi che ho vissuto con me visiting professor all'Università di Belgrado
E anche i contatti anche pochi mesi fa avuti con i colleghi albanesi all'Istituto di Albano logica di Pristina
I
Quello che i mio sentimento personale in questo momento è tremendamente cresciuto appunto è anche d'un vissuto legato anche a persone amici affetti che OLAF
Io mi chiedevo in questi questo periodo
Come certe cose possono succedere che dovettero stiamo come chiedendo tutto come certe cose possono succedere come possono essere e anche
Polo da questo punto di vista come come scienziati
Spiega anche come docenti dico anche come presenti perché molto spesso anche né professori universitari ci dimentichiamo che abbiamo un compito
Educativo non indifferente decreto che soprattutto noi comunisti una cosa che dovrebbe distinguersi
In larga misura da tanta fraudolente o perlomeno che dovremmo avevi sempre ben presente come il nostro nostra peculiarità il patto di credere fortemente nella capacità di cambiare in meglio l'uomo attraverso l'azione educativa noi comunisti crediamo con forza che l'uomo è quello che per le condizioni in cui si è trovato a crescere di più le condizioni in cui si trova a vivere per questo noi dobbiamo sentire anche la parte docente del nostro ruolo e soprattutto in momenti come questi come tremendamente importante determinante
Tutti noi probabilmente almeno quelli che hanno più la mia età o qualche anno intorno più o meno dovranno Ricotti ricorderanno come fino a pochi anni fa
Per esempio tutte le regioni d'Italia avevano leggi che esistono tuttora dei telegiornali di educazione alla pace praticamente ce l'hanno tutte le regioni si organizza vanno iniziative di educazione alla pace si mandi si organizzavano convegni larga misura erano delle orde di dirlo di direttori che così ma erano anche cose importanti tante volte verranno comunque sempre degli appuntamenti in cui il bisogno di dare senso anche sotto questo aspetto
Lavoro che facciamo non è da trascurare
Tutto questo è finito finito male
Non so dire una sola cosa va detto detonare di educazione alla pace del Friuli-Venezia Giulia
Finanzia quasi integralmente l'importo della legge base integralmente destinato al finanziamento della manutenzione delle armi del Museo della Guerra del ricco ex signor De Rica se era un pazzo di Trieste che aveva raccolto tre carri armati cannoni e cose di questo genere
Così così invece di essere buttato se buttate via sono state trasformato in un museo dei cannoni vengono citati con i soldi della legge regionale per l'educazione alla pace badate questo non è stato fatto dalla giunta di destra che c'è adesso
Avrà notato anche la Giunta dove i debiti DS che c'è fino a pochi anni fa non non ci sono state distinzioni da questo punto di vista la legge per la pace
Voluti dai carri armati dell'educazione della Museo del ricatto non è che l'uso del ricche se c'è un posto in cui chi sono cartelli in cui si dice guardate che orrore guardate che perversione della ragione
E spendere il proprio impegno perché allinearmi inorridite no si vanno a vedere le famiglie le stesse famiglie che portano fuori via via hanno i bambini a vedere gli aerei che partono tutti i giorni andate fuori capiranno
è incredibile straordinario alle migliaia di automobili intorno e la fin dagli esordi prediche anche questo voto vedevo ieri sotto la pioggia con i bambini a vedere i bombardieri che Berta ma ecco le stesse famiglie vanno a vedere i carri armati esaltarsi dei fermati dallo conduzione dell'impianto del Picasso con i soldi della legge regionale dell'educazione da parte
Allora
Mi chiedevo in questi giorni come far capire ai miei studenti perché questo è un grande perché questa è una tragedia e mi chiedevo che cosa è cambiato
Io so che la svolta è stato intorno alla guerra del Golfo di colpo
Il colpo dicevamo tutti è impossibile non possono bombardare ma siamo matti bombardano
Non so tutti ecco i sondaggi prima della guerra del Golfo dicevano che il settantotto per cento degli italiani contro
è bastato vederlo come guerre stellari in televisione perché i sondaggi cambiassero
I sondaggi stanno cambiando in Italia l'avete visto non siamo passati dal sessantotto di compiti italiani contrari all'intervento al cinquantotto per cento italiani favorevoli all'intervento in tre settimane
Ma propaganda martellante
Falsi faccio di continuo e lasciamo stare non non è tanto questo l'importante ma si è affermato il fatto che è l'unico modo è l'unica speranza la violenza si combatte con una violenza ancora più forte
L'unica strada che ci copertura allora noi che cosa possiamo fare
Lo devo dire io fiducia della mia azione educativa compiuta per l'uomo
Spero che si possa cambiare in meglio
Da proteine studenti questa spinta questa fiducia viene messa molto duramente alla prova molto perpetrata provvedimento di disinteresse che il Governo qui a il problema è spaventoso le assemblee che vengono fatte nel mio attiene sono quasi completamente deserte vanno i soliti gruppi il grosso gli studenti se ne disinteressa chiedendo nel parco la lezione folto gruppo che sia sempre vai aspetta di ritornare quando ricomincerà a scrivere formule sulla lavagna
E allora io mi chiedo
Che mostre rischia educando questa società che mostri stati Franzoso come possono succedere cose di questo genere
Io ottenne gli abbozzi di risposta e gli dico perché tegole siano pertinente in questa sede
Noi abbiamo un'università che salvo alcuni minoritari costituirla ovvero allora centinaia di migliaia di studenti senza garantirgli nemmeno una sedia
Nemmeno una sedia per assistere alle lezioni
Abbiamo centinaia di migliaia di studenti che si vogliono assistere alle lezioni devono occupare i pochi posti a sedere disponibili venendo alle cinque del mattino
Abbiamo un'università in cui una politica sciagurata di cui larga misura siamo stati responsabili anche noi prassi che una banda di semi analfabeti
Possa accedere ha praticamente tutti i corsi di laurea senza sapere assolutamente nulla
E quindi abbiamo un'università che in larghissima misura ottiene il brillante risultato di laureare circa il ventisette per cento degli iscritti alle facoltà scientifiche nemmeno del sedici per cento degli iscritti alle facoltà umanistiche
Ottantaquattro studenti su cento che si scrivono al primo anno una facoltà universitaria non arriva in fondo
Abbiamo l'università in cui le cifre ce lo dicono chiaramente
Come appartenenza di classe degli studenti che si laureano nulla nulla è cambiato rispetto alla lettera una provvede a una professoressa dei ragazzi di Perugia nel due mila nulla è cambiato
Sono sempre i piedini del dottore in compenso questa università non fa più pagare settanta mila lire di tasse all'Università di Firenze si alza dalla sedia costringendo gli studenti a emigrare da un teatro all'altro
Dall'isolotto al centro eccetera l'Università di Firenze da pagare due milioni e mezzo un'arma
E la maggior parte degli specchi iscritti sono studenti delle classi sociali più basse
E sono quelli che non si laureano Magnifico pagano gli studi o ai loro compagni più ricchi che sono gli unici che si laureò né si laureano in tempo
Lo seguitiamo a iscriversi a seguitare a iscriversi a iscriversi vanno fuori corso le tasse aumentano ancora tono tasse oramai tutt'altro che trascurabili coprono oltre il diciotto per cento del costo per ogni studente seguita descriverci
Pagano le tasse non si laureano citata si laureano i ragazzi ricchi e questi questi governi di sinistra hanno indovinato questa straordinaria redistribuzione a rovescio del prestito per cui gli uffici di quel popolo occhi pagano gli studi universitari
Ai piedi della classe dirigente che sono gli unici nelle stesse percentuali che seguiranno la voterò
Guardate d'artista per rendere
Vadano a chi togliamo di fronte colleghi e compagni colleghe colleghi compagni e compagne ci troviamo di fronte in questo momento a una riforma degli studi universitari
Che è assolutamente terrificante se si pensa non per i principi che ispirano
E non per la necessità di adeguare in qualche modo questo macchina scasso Artissima al resto dell'università europea
Ma che sull'università su cui vari impattare avrà degli effetti spaventosi io mi limito a dire semplicemente una cosa la trasformazione dell'impegno
Degli studenti incredibile
Vista come ore impegnato per gli studenti porta un impegnammo per ogni studente
Per il il il tre anni di laureati laurea di primo livello tra le mille e due mille duecento e le mille ottocento correlando considerato il tempo di studenti dovranno dedicare ancora la loro preparazione c'era il tempo auto amministrato cos'era un tempo a etero amministrato cioè il cui non saremo i responsabili e che noi dovremo gestire che andrà dai settecentocinquanta ai novecento ore l'anno
Contro le attuali medie trecento ore all'anno
Che significa che non solo il nostro impegno didattico sarà triplicato è quasi zero potrebbe anche andar bene
Ma non solo sarà triplicato massacrante triplicata la necessità di a vere strutture entro cui mettere questi studenti cosa faremo di questi studenti che dovranno passare che non hanno una sedia per sedersi nel tempo in quest'anno abbiamo università e dovremmo starci il triplo del tempo
Dove li metteremo cosa ti faremo fare chi glielo farà fare voi sapete che è stata modificata la legge della dei concorsi per ricercatori universitari ne aveva parlato di concorsi per ricercatori ma non all'università la nuova legge perché ecco ricercatori universitari
Prevede delle modalità di concorso per ne rendono praticamente impossibile l'attuazione andate pure a vedere commissione di cinque membri composte così e così con calendari con così voglio vedere chi riuscirà a fare oggi venimmo delle commissioni per i ricercatori
Risultato sarà che i pochi ricercatori che ci sono che dal prossimo primo novembre diventeranno anche più governi non confermati docenti a tutti gli effetti saranno completamente schiacciati sulla didattica notano che fece il non ci saranno nuovi ricercatori e le risorse perché nessuno sarà tanto cretino da chiedere nuovi posti di ricercatore buoni pasto richiederanno esclusivamente dirottate sono contratti a termine aumentando anche lì un precariato che sembrava finalmente l'università se ne fosse liberato
è una situazione è una serie di paradossi
In cui quelli che poi galleggiano nel mare dell'assoluta più indefinitezza sono agli studenti
Studenti che arrivano lì non hanno nelle mani di una preparazione di base i miei studenti sono per il sessanta per cento chilometri nelle statistiche
Mi arrivano che hanno fatto tre anni di scuola magistrale questi compresi la maturità del dirigente di comunità al sessanta per cento possiamo che cos'è un logaritmo usando risolvono equazioni di primo grado in genere statistica
Stanno lì galleggiano
In questo mare indistinto hanno stanno dove mettersi vagano come mandrie di pecore per dalle dalle quartiere dell'Isolotto al centro della città alla fine Tina cercare un'aula in cui ci sarà vi faranno lezione in cui non riuscirà sedersi ecco questo e su questo noi facciamo questo tipo di riforma allora e sì abbiamo forte con l'educatore di educatori
Ma per esercitare un forte ruolo di educatori bisogna che siamo nelle condizioni di avere un minimo di rapporto con i nostri studenti ricevono delle tragedie spaventose che ne vengono fuori la distruzione dell'educazione
Le nuove quelli che dovrebbero essere le classi medie dirigente di questo Paese
Passata attraverso questa certifica di istruzione della scuola media superiore dell'università italiana
Tremendamente preoccupante tutto duro che ti si presenta davanti
L'uso di questa drammatica drammatico racconto
Chiudo la parola la professoressa Raffaella Simili restati Bologna
Membro della commissione di valutazione della ricerca Lister ricerca scientifica
Si è un po'difficile intervenire dopo questo racconto drammatico ma io per mia natura sono abbastanza ottimista quindi cercherò di essere rialziste ottimista al tempo stesso
Anche se in questi giorni ovviamente nessuno di noi ha piacere di pensare esclusivamente alla ricerca scientifica
Ma credo che analizzando questioni che riguardano la ricerca scientifica diamo comunque un contributo al tema di oggi alla drammaticità di questi giorni
La ricerca
è un tema intricato
Complesso intrigante racconta non ho bisogno di ricordarlo e proprio per questo io credo che debba esserci una collaborazione stretta
Fra i politici gli specialisti sindacalisti tutti protagonisti che abbiamo sullo scenario della c'è io mi limiterò naturalmente fare solo alcune osservazioni e considerazioni che spero possano essere utili sia al dibattito di oggi sia per il futuro questa Commissione ministeriale sulla quale scommettiamo perché speriamo possa dare qualche risulta
Un punto di partenza
Da tener presente
è che la ricerca è una condizione imprescindibile per lo sviluppo cultura civile sociale e produttivo lo ripeto culturale civile sociali e produttivo
Al tempo stesso è un fattore indispensabile proprio per questo al processo di educazione e di divulgazione delle conoscenze
Di ogni Paese e di ogni società
Ecco perché i del rapporto è così stretto fra la scienza e la società
Ed ecco perché credo siamo qui a parlare di tecnologia sviluppo e così via
Al tempo stesso però la ricerche un tema che sfugge
E sfugge non solo perché è complicato come prima diceva Van perché è un qualcosa di vitale è un qualcosa che è costantemente in movimento e senza confini
Possiamo pensare ovviamente di utilizzare finalizzare
Regolato
Ma sarebbe estremamente sbagliato pensare di imbottigliare la ricerca e di mortificato
E cercherò di spiegare
La ricerca vorrei ricordare è un diritto e un dovere della comunità scientifica tutto abbiamo due articoli della Costituzione che ce lo ricorda e pertanto noi dobbiamo pretendere
Che la comunità scientifiche Eserciti il diritto e il dovere di fare cioè ai ricercatori tu
Ecco perché credo che oggi cominciando in ritardo certamente ma soprattutto sull'onda dei della restrizione dei fondi per la ricerca ci stiamo occupando più da vicino di programmazione e di valutazione
Rispetto a
Alla programmazione a valutazione
Dobbiamo tener conto anche che la ricerca se Costa Costa anche enormemente in termini di fatti che non ci si improvvisa ricercatori ci vuole
Esperienza competenza ci vuole responsabilità di chi appunto il più vecchio che posta a preparare i giovani così
L'Italia dicevo in ritardo da questo punto di vista per quanto riguarda
Non solo programmazione valutazione ma anche l'impatto di efficacia e di efficienza e sulle ricadute non ho bisogno di ripercorre ricorda ampiamente dette
Ma dobbiamo tener presente alcuni aspetto io credo aggiunti se non vogliamo che effettivamente
L'Italia
Che in ritardo come diceva ma l'Italia anche fortemente disperse burocratizzata nel mondo della ricerca ecco se vogliamo che sia effettivamente così dobbiamo tener presente che ogni ricerca ha una ricaduta Upiglio
E che non possiamo dunque e mi riallaccio ciò che diceva il mese separare nettamente gli ambiti culturali da quelli economici il da quelli tecnologici non possiamo pensare di separate le scienze umane dalle scienze forti cosiddette porte non pensiamo non possiamo pensare più nei termini di come
Diceva l'amico che mi ha preceduto in termini di separatezza fra ricerca cure applicata
Dobbiamo per l'appunto dare una svolta e un cambiamento in questa direzione
Ecco dunque non possiamo più a vere questi modelli vecchie di una ricerca come dicevo
Di pace separata da una ricerca applicata io insegno Storia della scienza
La scienza e la tecnica non sono fattori che esso ci sono mai stati separati nel senso che il loro sviluppo è sempre stato un interscambio fra quelli che erano le conquiste in campo tecnico e quelle che erano le conquiste in campo scientifico così è sempre stato è ancora oggi noi dobbiamo cacciare i conti con questa realtà ma non tutti sono consapevoli di questi continente scale interscambio oggi tra l'altro di cui abbiamo particolarmente bisogno
è invece cercar di costruire non più una interdisciplinarità fra tutti i settori della conoscenza e della ricerca bensì una trans disciplinari
Cioè rendere consapevoli laddove vi è tecnologia e vi è anche una ricaduta culturale e civile di quelle tecnologie e viceversa
C'è oggi una domanda da parte degli studenti per esempio del facoltà umanistiche di Sapper qualcosa stabilisce pensate che alla mia facoltà che ha la facoltà di lettere la domanda al primo anno di storia della scienza è stata alla maggiore rispetto a tutte le altre disciplina appartenenti alla facoltà
Viceversa ci viene chiesto dalle facoltà
Di ingegneria e di scienze di avverrà per l'appunto una conoscenza più ampie di ciò che cultura riferita ai loro insegnamento questa trance disciplina Rita di cui dicevo
Ovviamente deve essere tenuta presente non solo nell'ambito dei grandi progetti finalizzati che possiamo realizzare nel nostro
Ma ovviamente poi nell'ambito internazionale della ricerca che è l'ambito in cui proprio più appropriato della ricerca per il Paese
Quando diceva i grandi progetti finalizzati che va da sé che devono avere una ricaduta né in campo produttivo ma perché dimenticare proprio perché la ricerca spacca cresce R.
Il sapere
Di ogni cittadino perché dimenticate per esempio
Progetti finalizzati che hanno a che fare con la qualità dell'editoria scolastica cui beni culturali col turismo cioè quelli che sono fattori di crescita
E di conoscenza al tempo stesso e che hanno si intende poi una ricaduta di tipo e corno
Dicevo prima e scaldando ovviamente come voi capite avanti in maniera molto schematica
Dicevo prima che dunque programmazione e valutazione diventano oggi le mitiche dispensa indispensabili non solo la carenza di fondi che avvertiamo ovunque e comunque ma proprio perché è necessario che la ricerca di una sua qualità accanto a una quantità
La valutazione allora deve essere una valutazione Strategic una valutazione scientifica e aggiungo io deve esserci un mese dica della valutazione
Senza confondere con questa quella che una valutazione etica il riferimento per esempio a questioni di bioingegneria ovunque delle biotecnologie
Che pur può essere fatto ma intendo un mitica della valutazione il riferimento per l'appunto ruolo cruciale che la ricerca svolge sia in campo scientifico sia in una strategia dello storico
Una strategia appunto dicevo e qui vorrei fare alcune considerazioni ulteriori avviandomi verso alla fine entrate in
Io da anni
Sono in un organismo europeo nella European Science fondente
Che è un organismo preposto alla ricerca ed è composto da tutti i membri dell'Europa tutti i Paesi membri dell'Europa non dunque solo quelli appartenenti alla Comunità europea
Ebbene questa
Fondazione che ovviamente
Deve tener conto tanto dell'offerta spontanea della ricerca quanto dare il diritto sia determinante ricerche proprio in quelle che si chiamano aperta a un ha posto un problema in ambito europeo anche ai Paesi dalla comunità che occorreva affronta apre una questione seria in ambito europea
Ossia l'identità europea
Convinti che l'identità europea non è il solo un'identità economico ma che per l'appunto l'identità europea eh e deve essere anzitutto un'identità cultura ma non ci siamo posti l'interrogativo in maniera ingenua avviando Progetti in questa direzione noi sappiamo bene che un'identità culturale europea sarà difficilissima da costruire e allora Cuba costruita proprio tenendo conto delle differente nazionali esiste in ambito europeo se non prendiamo coscienza di questo di costruire un'identità fondata solo le differenze quindi senza ambizioni di omogeneità fuori posto
Noi sappiamo bene che l'Europa è stata
è ahimè peraltro di
Di guerra dissi di di
Di terrorismo mentre di battaglie tremende per questioni religiose e così
Ecco perché
Partendo dalle differenze si può costruire probabilmente un'identità culturale che ci renda consapevoli di della necessità di costruire lavoro
Un'Europa
Nella quale per l'appunto noi oggi abbiamo una preminenza dei paesi del Mediterraneo fortissimo e da questo punto di vista abbiamo già fatto partire anni fa
Un Progetto di ricerca sull'Islam e sull'integrazione delle popolazioni del Mediterraneo in ambito europeo
Partendo sempre dunque dalle differenze per arrivare a costruire una identità che non sia omogeneizzazione
Dicevo l'Europa è sempre stata la serata
La guerra
E da questo punto di vista a diviso
In maniera atroce lo stesso mondo della comunità scientifica
Non voglio ripercorrere ovviamente tutte queste trattore ma ne vorrei ricordare una che è stata esemplare
Nel mille novecentoquattordici sì
Fronteggiarla i manifesti degli scienziati dei Paesi alleati e il Manifesto del interi
Ecco
Una lacerazione che pur difficilissima da ricostruire molti molti anni ci vollero per superare dissidi in una comunità che voi capite il bene maggiore e proprio l'essere internazione
Nella saletta accanto che prima è stato citato
Quella salette venne intitolata Vito Volterra
Che è stato il fondatore e il presidente del CNR nel mille novecentoventitré
Uno dei più grandi scienziati che il Novecento abbia mai avuto
Quel presidente venne cacciato dal regime fascista
Fu uno dei pochissimi a non giurare fedeltà
A regime fascista nel mille novecentotrentuno e da allora in poi restando presidente dei più altri organismi internazionali fu perseguitato dalla polizia
Vito Volterra diceva una cosa
Non solo giusto sacrosante Wallenda per tutti i tempi
La scienza e patrimonio internazionale
Ma sta Hitoshi Enza solo ed esclusivamente in un regime di libertà e di democrazia
E si sa la democrazia e la libertà sia soltanto con la pace questo credo larga a maggior ragione ancora per noi vi ringrazio dell'attenzione
Molto la professoressa simili per la sua affascinante
Descrizione ricordo posso permettere ricordo
Io sono stato allievo di Edoardo coltello del figlio quanto grande romanista
Italiano senza grande famiglia
E adesso abbiamo ancora un quarto d'ora di tempo perché un quarto interrompiamo vorrei dare la parola all'uno studioso importante morì più importanti studiosi di diritto penale italiano il professor Giovanni Maria Flick
Visti Roma già ministro della Giustizia nel governo italiano per
Già ministro della Giustizia ma qui come universitario proprio per una testimonianza universitaria
Che è molto vicina in questo momento a quella dei due colleghi che mi hanno preceduto
La mia difficoltà come uomo di ricerca e di cultura
A spiegare in questi giorni ai miei studenti l'articolo undici della Costituzione l'Italia ripudia la guerra come strumento di risoluzione delle controversie
Internazionali e la mia difficoltà a spiegare ai miei studenti e forse prima ancora a me stesso il silenzio assordante dell'Europa di fronte a quello che sta capitando
Ecco vorrei proprio Dario mi sembra giusto non volevo intervenire volevo soltanto ascoltare ringrazio Nesi di avervi inserito ma a questo punto ho sentito il dovere di intervenire brevemente per dare questa doppia testimonianza di disagio e per chiedere che soprattutto sul primo momento di questa testimonianza ci pensiamo un momentino
Io sono ossessionato
Dal timore
La Cilenti o dell'Europa
E dal timore che in questo momento noi assistiamo alla cancellazione dell'Europa abbiamo come Europa che ha raggiunto una dimensione abbastanza forte nella materia dello spazio economico dell'Eur
Non appena e le vicende di questi giorni lo dimostrano drammaticamente dallo spazio di economico si è passati allo spaccio istituzionale
Quello spazio culturale
La vicenda Dio Challant come piccolissima dimostrazione prima la vicenda del Kosovo adesso dimostrano che l'Europa non è
In Europa non esiste che il futuro dell'Europa si gioca tutto
Su quell'Europa della sicurezza interna esterna per l'Europa della difesa comune quell'Europa della politica comune
Che continuiamo a vedere negata
Ecco perché credo che la scienza e la cultura possano e debbano aprire un ruolo formidabile per portarci a questo
Non basta continuo a dirlo a scriverlo venga aspramente rimbrottato non basta avere il portafoglio pieno di euro quando lo abbiamo spaventosamente vuoto di regole e di principi e loro mettiamo insieme le forze
Per lavorare alla scienza al lavoro penso al piano d'occupazione ma anche ai diritti fondamentali alla costituzione europea
E una ricerca è una ricerca comune che diventi come diceva la collega simili proprio la base di una cultura comune che è l'unico modo per mettere insieme unitari diversità dell'Europa
Oppure quello che sta avvenendo in corso in questi giorni e la dimostrazione che l'Europa l'Europa politica forse è finita prima ancora di nascere e passo alla seconda
Brevissima testimonianza sempre da un uomo di cultura che è stato prestato per un momento la politica e che adesso cerca di ritornare alla cultura
Vedete cosa mi spaventa di questa guerra
Le due facce della sua inevitabilità e della sua inutilità
Della sua inevitabilità perché non si poteva
Non reagire alla polizia tecnica di Milosevic
Della sua inutilità
Perché dopo tre settimane di guerra siamo esattamente come al primo giorno dipende tutto dal viso
E allora come uomo di ricerca mi spaventa il fatto che io inevitabilità
Tardi rubando sì sempre di più
La prima settimana erano inevitabili i bombardamenti pulì i bombardamenti emblematici
La seconda settimana sono diventati inevitabili bombardamenti a tappeto
La terza settimana stanno diventando inevitabile le prospettive dell'intervento di terra e tutti lo accettiamo
Perché dopo che abbiamo superato l'inevitabilità della prima settimana diventa automatico e non è più l'inevitabilità ineluttabilità rassegnazione quella che sta venendo fuori
L'altra cosa che mi spaventa e non solo sempre come uomo di scienza inevitabilità dell'escalation ma è anche l'inevitabilità degli errori
Vedete io credo che non occorre essere diplomatici o storici
Mi basta quello che ho studiato in terza media
Studiando la prima guerra mondiale per capire che pensare di risolvere il problema dei Balcani senza la Russia o a dispetto della Russia e per è un errore e mi pare vediamo verifica
Un altro errore inevitabile quello sul non avere valutato che le bombe intelligenti o prima o dopo avrebbero coinvolto la popolazione civile premesse Pippo il corso guardare
Il terzo errore inevitabile anche questo ci è stato detto
Non aver potuto prevedere quello che dicevo all'inizio che la terza settimana di guerra siamo esattamente come eravamo la prima e allora io credo che parlando di pace scienza e ricerca in Europa
La prima cosa sia ritornare a un fortissimo richiamo alla cultura di tutti noi
Che è prima di tutto la cultura dei diritti umani dei diritti fondamentali
Ricorda ci che lavorare alla ricerca in Italia vuol dire soprattutto lavorare la ricerca in Europa per l'Europa
Perché altrimenti io ho la sensazione e lo dico con profonda tristezza e con profonda preoccupazione io ho la sensazione che i nostri figli non lasceremo in futuro grazie
Professor Flick di questo suo autorevole coraggioso
Intervento abbiamo ancora qualche minuto prima che un quarto vorrei dare la parola al dottor Mauro al professor Maurizio Martellini che il segretario generale del Centro Volta di Como cieco son Martellini l'ho visto prima eccolo qua
Buongiorno io ringrazio l'onorevole Nesi per avermi invitato dunque questo qua centro volta non è tanto cento volte analoghe Landau Network una rete internazionale
Dice gli sci in particolar modo di fisici tra Est e Ovest nato il novantacinque con uno spirito ben preciso
Era abbastanza evidente al collasso dell'Unione Sovietica nel novantuno che si sarebbero create fortissime tensioni ti sua alleanza
Una delle più ricche prima giustamente sottolineava l'errore madornale di aver trascurato la variabile
Russia
In questo recente conflitto quello che non abbiamo cercato di realizzare come un modello concreto e sinergia tra questi tre queste tre variabili appunto la pace la scienza e la collaborazione una struttura mi scambio permanente e grazie a dei finanziamenti strappati con devo dire con estrema estrema fatica sì al Ministero Affari Esteri che alla Fondazione Cariplo dal novantacinque assegnamo una ventina di posizioni presso Università italiane quindi non soltanto dell'Italia del nord per scienziati e tecnici
Dell'ex Complesso dell'Unione Sovietica qual è lo scopo lo scopo è
Un periodo di particolare crisi in un periodo in cui apparentemente viene difficile il dialogo e di ricreare fortemente il dialogo attraverso la comunità scientifica parallelamente questi scienziati alcuni di questi scienziati sono analisti analisti russi della situazione internazionale
Recentemente abbiamo invitato al professor cono vado perché sarà pure qui domani che membro della Commissione per Roma professorale serbato
L'idea è fondamentalmente di farsi che un'altra voce entri in gioco e quindi equilibri un altrimenti una dialettica totalmente assente
Questo lo Progetto viene accompagnato anche a delle analisi di studio
Produciamo dei documenti di briefing per gli Esteri ministero degli Esteri però soprattutto nel campo del disarmo
Nucleare della sicurezza diciamo gli aspetti scientifici e tecnologici sicurezza internazionale io penso che questo partito abbia una funzione importantissima che è quello di svegliare le conoscenze e di stimolare questo di dibattito
Altrimenti viene
Appunto come diceva l'onorevole Nesi all'inizio del suo ribattuto viene totalmente totalmente schiacciato dalla variabile del profitto infine visto che il tempo
Corre alla fine abbiamo approvato di fare un esercizio
Ecco le aziende l'impresa dell'Italia del nord siamo riusciti anche lì con estrema fatica ad assegnare dell'East legge a quattro impresa di piccola e media impresa
Conoscenze atti dell'Ucraina lo scienziato in Ucraina l'idea è che un'esigenza che ci è stata segnalata varie volte
E hanno un minimo di struttura tecnologica hanno difficoltà nel trovare nella struttura universitaria dei consulenti degli analisti c'è una grande domanda dai paesi dell'Est c'è una grande esperienza
Dal loro punto di vista anche di soldi impropria di risolvere il problema è proprio perché nei precedenti anni mancavano quelle strutture informatiche che invece l'Occidente non già presenti da diverse decine d'anni
E quindi è un esperimento dei tentare di diminuire la cosiddetta diversità ideologico diversità culturale che si era venuta a creare negli ultimi anni soprattutto nel mondo dell'impresa devo dire che i primi risultati ottenuti sono estremamente soddisfacenti tant'è che abbiamo una di queste in prese la Pirelli tant'è che ci è stato richiesto di riproporla dal prossimo anno è una fatica molto difficile e qui concludo è molto difficile anche perché da rari parti sembra che noi vogliamo del tutto scordarci
Della federazione russa io credo che questo e qui concludo sia un pericolo enorme
La federazione russa possiede tuttora un enorme patrimonio culturale scientifico possiede anche un enorme patrimonio di armi di distruzione di massa particolarmente particolarmente quelle nucleari
Ventitré mila armi nucleari dieci città nucleare un milione di a detti settecento mila tra scienziati e tecnici cinque mila progettisti di testate nucleari queste persone sono disposte al dialogo
A metà maggio ci sarà un incontro molto interessante coda scienziati di Arzano sedici Chelyabinsk sessantacinque che sono due ex città chiuse che verranno proprio in Italia
Proporre delle forme di conversione quindi è nostro dovere come scienziati sono fisico
Dei aprire le porte di provare a creare mondiale euro purtroppo sono molto pessimista come alcuni colleghi precedenti perché quando noi cerchiamo facciamo questi incontri
Anche i miei studenti preferiscono scattate volevo chiedere a un brillante collega che mi ha preceduto di Psicologia se ha mai capito la revisione sponda di queste comunque estremamente è scoraggiante grazie
Grazie al professor Corbellini adesso abbiamo chiuso e l'uno un quarto preciso io pregherei veramente perché abbiamo nutritissimo programma per il pomeriggio
E la sala qui accanto è attrezzata di cominciare proprio le due
Ai due comincia grazie
Pronto Roberto Orosei dicendo solo Sensi bene che il rappresentante della stazione ricercatori precari
Direzione giusta se o meglio di coloro che fanno ricerca senza avere la qualifica ufficiale di ricercatore
Grazie la prego ok
Grazie consente pensò di opere alzare
Va bene buon pomeriggio
Vorrei cominciare ringraziando Francesco Polcaro che ci ha permesso di intervenire a questo convegno riconoscendo quindi alla nostra associazione la parte la capacità di rappresentare una componente non trascurabile della ricerca del CNR
Riteniamo che il nostro contributo alla discussione di oggi possa consistere nel fornire una prospettiva diversa che finora non ha trovato voce nella ricerca del CNR una prospettiva per così dire dal basso
Proprio per questo probabilmente il nostro non è respiro di altri interventi viste sin qui ma Poli piuttosto fornire qualche elemento di valutazione qualche spunto per discutere di argomenti che ci stanno a cuore
E sul quale abbiamo peraltro le nostre opinioni e che vorremmo venissero presi in considerazione nell'arco di questa giornata
La parte associazione dei precari dell'area di ricerca di Tor Vergata
Si è costituito spontaneamente oltre un anno fa allo scopo di risolvere i problemi di un numero di figure borsisti laureandi e dottorandi consulenti esterni e quant'altro
Che di fatto svolgono attività di ricerca all'interno del CNR ma che non godono di molte delle prerogative del resto del personale come per esempio l'accesso alla mensa o per coloro che non sono più laureandi il diritto alla pensione alla malattia
E che nell'attuale situazione di stagnazione si vedono pressoché precluso un futuro né cenere
L'affrontare questi problemi ha messo in luce alcuni aspetti del funzionamento del CNR
Da una parte l'estrema rigidità amministrativa
Nonostante l'impegno di due direttori di area anche per provvedimenti di costo ridotto ed elementari giustizia come riconoscere il diritto alla in sta a chi svolge un'attività di ricerca documentabile all'interno di strutture decenni Ar
O senza vere per forma contrattuale una qualifica di ricercatore strettamente allegato al problema precedente il diffuso abuso degli strumenti preposti alla formazione come le borse di studio per pagare persone che già svolgono attività di ricerca
Nella nostra esperienza queste si sono rivelate le principali cause di difficoltà ma a nostro parere il decreto di riforma non prevede nulla per porvi rimedio
Ci pare anzi che esso di fatto finisca per spostare i problemi del Cnr facendoli gravare sulle fasce più deboli della ricerca ossia sui giovani ricercatori precari
La precarizzazione istituzionale della ricerca riguarda infatti soltanto chi ha voluto rimanere nel CN
C'è NR anche per più di un decennio spesso passando da una forma di precariato all'altra perché nutriva aspirazioni diverse dal diventare un volontario permanente della ricerca il principio del giudizio sul lavoro svolto come base per il rinnovo del contratto riguarda infatti solo loro e solo loro rischiano di trovarsi esclusi a priori con un tratto di penna del legislatore sulla valutazione di anni di lavoro
Da qualunque possibilità di realizzare la propria ambizione
La realtà su cui il decreto va a incidere è insomma quella di una ricerca che nel Cnr va sempre più a pianti su base volontaristica data l'inesistenza di un normale turn-over del personale non ho bisogno di sottolinearlo
Le borse di studio e di contratti di consulenza sostituiscono spesso i contratti ex articolo ventitré o trentasei i quali a propria volta fanno le veci dell'assunzione in ruolo come ho potuto constatare parlando un contrattista articolo trentasei con diciotto anni di anzianità
In più tutte queste forme di retribuzione sono spesso inframmezzati da lunghi periodi in cui ricercatore lavora gratuitamente date le ovvie necessità di continuità nei progetti a causa dell'estenuante rigidità e lentezze amministrative nel disbrigo delle pratiche relative ai contratti
Bisogna separare più lentamente certamente cioè io volevo restare nel tempo forse no
No sono conseguentemente al momento attuale il vero criterio di selezione per la permanenza nel CNR è una superiore disponibilità economica del gruppo di ricerca di appartenenza
L'istituzione di nuove forme di contratti di ricerca temporanei viene letta in questa realtà come una istituzionalizzazione dello status quo
E addirittura come la fine di ogni possibilità di potere nello stesso tempo fare ricerca raggiungere una stabilità economica di qualche tipo
Se questo si rivelasse l'esito reale della riforma il contributo di questi volontari della ricerca che di fatto ne costituisce l'indispensabile ricambio generazionale
Verrà inevitabilmente a cessare nonostante peraltro lo scarso interesse del mercato del lavoro per le competenze acquisite all'interno del CNR
Vorrei qui affermare che queste considerazioni nascono dalla conoscenza della realtà di fatto del precariato della ricerca e dalla semplice osservazione delle motivazioni che spingono molti giovani a lavorare con paghe estremamente basse e talvolta gratuitamente
Per periodi che possono addirittura superare il dicendo
Con questo non ci opponiamo in linea di principio alla cosiddetta liberalizzazione della ricerca anche se non sappiamo chi sostiene la necessità che la ricerca sia svolta per lo più da personale precario
Noi che lavoriamo certamente più per passione che per tornaconto economico vorremmo il miglior CMR possibile non un posto fisso ottenuto soltanto per persistenza nell'accattonaggio
Vorremmo però almeno che la logica della liberalizzazione venisse perseguita fino in fondo sia per equità verso chi deve di tale logica deve subire le conseguenze
Sia nel nome di un auspicabile avvicinamento tra ricerca e industria la precarietà a nostro parere si deve pagare
Se secondo logiche importate dal mondo industriale la ricerca deve essere fatta da persone che possono essere allontanata in ogni momento per i contratti d'opera
Allora l'incertezza nella continuità dell'introito deve essere bilanciata da una retribuzione maggiore di quella del personale di ruolo avente qualifiche Simini come avviene normalmente per i consulenti d'azienda altrimenti oltre alla mortificazione delle ambizioni di coloro che vedono nella ricerca un'attività alta è importante per l'intera comunità e non una corsa di topi priva di ogni progettualità si otterrà una selezione basata su criteri che non hanno nulla a che fare con le capacità individuali
Un altro argomento che ci preme affrontare e la necessità a nostro parere della netta separazione tra formazione e attività di ricerca
Se si vuole andare davvero verso l'integrazione tra ricerca e produzione di beni deve anche cessare di esistere questa idea del ricercatore come volontario disinteressato
E della ricerca come passatempo del giovin signore
Questo atteggiamento in realtà ancora assai diffuso nello stesso CNR oltre a rendere difficile la rivendicazione di diritti altrove scontati
Finisce infatti per giustificare l'abuso degli strumenti previsti per la formazione del ricercatore al posto di contratti di lavoro veri e propri
Parimenti devono essere chiaramente definiti inviterei gli obiettivi della formazione del ricercatore rendendoli equivalenti a quelli del mondo accademico al di fuori del CNR
Se non si raggiunge almeno una corrispondenza esatta tra titoli accademici e tappe del percorso formativo nel CNR resta infatti impossibile anche il semplice scambio culturale con istituti di ricerca esteri
Il metodo italiano di frazionamento delle figure senza un chiaro riconoscimento che porta poi di fatto una più facile manipolazione dei concorsi
Fa sì che non solo i ricercatori italiani all'estero debbano spesso faticare per farsi riconoscere l'esperienza acquisita ma anche che per chi alle dall'estro volete capire o tornare in Italia la strada sia sostanzialmente chiusa
Auspicando che l'inserimento di tutti i futuri ricercatori un percorso formativo chiaro e unico sia fra gli obiettivi delle riforme che si stanno attuando
E importante per non perdere il bagaglio scientifico e l'esperienza degli attuali ricercatori precari che c'è neve provveda inserirle nel percorso previsto
Dato che il dottorato sarà sicuramente un passo fondamentale della formazione chiediamo che sia prevista in fase di concorso una valutazione degli anni di ricerca svolti a qualsiasi titolo prevedendo eventualmente la presentazione di un lavoro assimilabile a una tesi di dottorato
E quindi l'assegnazione di un titolo che a tutti gli effetti possono essere equiparato decenne R. ovunque al dottorato al PGT
Sinottiche quest'ultima richiesta non si discosta di molto da quanto già previsto nel DPR dell'undici luglio mille novecentottanta numero trecentottantadue che poi la legge istitutiva del dottorato di ricerca nell'immediato vogliamo sottolineare l'urgenza di bandire posizioni da ricercatore chiediamo che nel conteggio dei posti da ricercatore da bandire si tengano presenti e quindi fin vengano censite tutte le posizioni precarie non solo quelle dei contrattisti
Il Cnr del futuro che non ci piace è costituito da un'élite ristretta di ricercatori di ruolo ai quali soltanto compete lo sviluppo di pensiero creativo
E che detengono la totalità del potere decisionale all'interno dei singoli istituti al contorno un nugolo di precari inquadrati una molteplicità di ruoli nominalmente distinti ma fra loro in realtà intercambiabili
Dotati di competenze iper specialistiche ma prive di valore al di fuori dell'ente
E quindi legati mani e piedi al CNR e tutto questo come un'appendice innestata su un'amministrazione centralizzata rigida che persegue obiettivi che non hanno nulla a che fare con le finalità dichiarate dell'ente
Grazie
Luca
Dottor vorrei adesso viso vorrei pregare mi sinfonico Roberto fischi che vedo in fondo sta consultando ordinario di fisica della materia e onestà di Parma di leggere
Un appello che insieme ad altri suoi colleghi hanno preparato
La prego professò comunque volevo presentare qualche dato di una piccola ricerca indagine statistica che abbiamo ha fatto nell'area sul dimensioni del fenomeno questo richiedeva solo qualche minuto seppur qualche minuto si
La prego
I risultati sono preliminari riguardano gli istituti dell'Area di Ricerca di Roma Tor Vergata
Hanno coinvolto una cinquantina di persone che hanno risposto a un questionario distribuito negli scorsi mesi
Istituti censiti sono sette e riguardano interessano un totale stimato di ricercatori di ruolo o con contratto articolo ventitré e trentasei di centocinquanta
Come dicevo hanno risposto cinquanta persone cioè su centocinquanta ricercatori ci sono cinquanta persone che fa che sono presenti né cenere senza essere ricercato
L'età media di ventinove anni prevalgono le donne è una cosa che farebbe sicuramente contenta la professoressa Montalcini e la maggior parte e ancora nubile qualcuno ha dei figli
Si noti che non sono economicamente indipendenti due terzi di loro vive ancora con i genitori e si dedica alla ricerca a tempo pieno dato che l'ottantaquattro per cento di loro non ha altre fonti di reddito
Questa gente si è laureata mediamente da quattro anni e sei mesi non tutti hanno risposto tutte le risposte e a tutte le domande sinottiche ci sono anche dei laureandi sinottiche comunque questi laureandi hanno anzi chi si è laureato a una media di durata della tesi di un anno e otto mesi quando due anni in un ordinamento universitario che non sia con l'italiano corrispondono generalmente un master
Notare anche a scusa su un ultimo fatto importante su trentacinque risposte sulle qualifiche passate si ottiene un totale sommando i dati nella colonna che corrisponde dalle due alle tre volte
Il numero di risposte e questo significa che ciascuno di quelli che hanno risposto mediamente avuto da due a tre qualifiche nel corso della propria carriera
Ricorda la pubblicazione cioè all'attività scientifica dimostrabile hanno risposto ventidue persone
Quindi ci sono comunque su centocinquanta perché ricercatori un quindici per cento extra che può dimostrare di avere svolto attività scientifica con pubblicazioni
Con una media di sei pubblicazioni ciascuno anche se però la distribuzione molto ampia in questo la varianza della distribuzione molto
Si noti che ha la media della partecipazione congressi attesta e sette
E la durata del lavoro di ricerca è di tre anni e cinque mesi questo per avere anche una stima della produttività nella nell'arco di questa del del periodo considerato
La posizione attuale c'è un effettivamente un trentun per cento di laureandi ma quindi rimangono sempre i due terzi di quei cinquanta persone che sono già laureate sostanzialmente e soprattutto rimane una maggiore è una maggioranza fuor di borsisti contrattisti ospiti non retribuiti che costituisce lo zoccolo duro di queste persone che continua a svolgere nel CNR attività di ricerca
Al di fuori della competenza di ricercatori
Infine l'attività attuale la presenza di laureandi da una media della loro permane della loro presenza negli istituti di sette mesi e mezzo ci sono alcuni dottorandi che lavorano già da parecchio tempo
Notare anche la media delle ore di lavoro settimanali trentotto che li qualifica come lavoratore a tempo pieno
Nella retribuzione mensile c'è un trentanove per cento che non riceve nulla conosce percepisce nulla il restante sessantuno che ha una media netta di un milione trecento mila lire
La distribuzione negli istituti molto disomogenea questua anche se non è diciamo confermato da da dati numericamente dimostrabili conferma che molto dipende dalla eticità dei gruppi di ricerca almeno questa è la nostra impressione ci sono alcuni gruppi che preferiscono fare ricorso a questi sistemi altri che preferiscono non farlo
Finito OK grazie grazie
Tanti che ci ha fornito ed essi professor Roberto Fieschi presenza
L'appello della comunità scientifica
No poco Lecco
Questo che abbiamo preparato scrittore tacciano le armi parli Parrilla ragione
La comunità scientifica italiana non può continuare ad assistere impotente ai crimini contro l'umanità
Agli attentati alla libertà alla pluralità delle idee alle diversità etniche religiose o di popoli europei
I principi etici e morali alla base dei diritti e dei valori umani
La sacro stampa volontà di garantire i popoli a tutti i popoli il diritto ad esistere a manifestare liberamente le proprie opinioni civili e religiose e a costruire un clima di cooperazione mondiale
Impegno a tutelare la provincia jugoslava del corso quelle su popolazioni non devono cedere il passo a un primato delle armi per le soluzioni dei problemi
Il rischio che la prosecuzione l'appesantimento dell'intervento bellico provochi ulteriori massacri lutti e danni
Ritardando le ragionevoli soluzioni e ormai diffuso tra la pubblica opinione
La spirale sembra inarrestabile e manifesto il senso di impotenza e di preoccupazione per il futuro dell'Europa
Come appartenenti al mondo della ricerca per sua natura aperta dalle relazioni tra Paesi e culture e guidato dal primato dell'idea chiediamo che vengano fatti tutti quegli sforzi perché si interrompa questa spirale cercine massacri
Sì tornino ad ascoltare le ragioni degli altri non solo le proprie per di più se nascoste sotto divise entrarmi
Lanciamo pertanto l'appello alla comunità scientifica ai responsabili politici dei Paesi coinvolti ai capi militari affinché tacciano le armi parli la ragione cessino di massacri
Ciò richiede la rapida sospensione delle operazioni militari sul territorio kosovaro da parte dei serbi e quella dei bombardamenti da parte della NATO il contestuale insediamento di una forza di interposizione sotto l'egida dell'ONU
Il riavvio di un tavolo di negoziazione che riconoscendo le diverse identità dia pari dignità alle forze in campo sia finalizzato alla costruzione di una soluzione duratura
Come firmatari di questo appello interpretando la diffusa volontà di pace riconoscendo anche gli sforzi fatti
Chiediamo al governo italiano di impegnarsi senza remore con coraggio per perseguire gli obiettivi sopra indicati
La tregua un obiettivo ambizioso ma realistico si fermino gli Stir Mimì deportazioni massacri che riprendono i negoziati
La nostra Costituzione esprime con chiarezza quale rapporto debba esistere tra l'Italia e la guerra e anche per questo che riteniamo giusto sostenere le nostre ragioni con i nostri alleati
La scienza è una grande risorsa al servizio dell'umanità facciamo in modo che alle sue potenzialità corrispondano coerenti impegni di pace e di progresso la comunità scientifica italiana si sentì impegnata a sostenere concretamente la capacità e la pluralità culturale
Di quelle regioni oggi duramente colpiti dei danni e la guerra promuovendo iniziative europee e mediterranee volte a ricostruire nei centri culturali educativi e scientifici del Kosovo e delle altre terre balcaniche distrutte dalla guerra
L'offeso patrimonio di diversificate eredità socioculturali di strutture e di conoscenze e documentazioni complicato
Ringraziamo il professor Fineschi io credo di interpretare il pensiero di tutti associandosi a questo lo faccio girare chi vuole lo firma magari mettendo alla firme anche in stampatello in ma perché si capisca chi siamo grazie professor
Abbiamo fra di noi il professor Lucio Bianco che il Presidente del Consiglio nazionale delle ricerche che ci ospita che ringrazio ancora chiedo subito
Grazie intanto mi scuso per avere chiesto di anticipare un po'l'intervento che avevo Polcaro aveva sferrato un po'più tardi ma purtroppo alle tre meno un quarto avevo uscire fuori dal CNR per una cosa non prevista volevo comunque non perde l'occasione per fare un saluto
A questo convegno che voi avete organizzato e anche associarmi all'appello che Fineschi Alletto adesso che mi sembra quanto mai opportuno visto che non si intravede una prospettiva di sviluppo positiva ben a breve termine di questa guerra che ci vede coinvolti
Il tema Vieri le tematiche Guido cade oggi sono molto ampie si parla di pace ovviamente non poteva non essere così in questo momento si parla di scienza e tecnologia di lavoro è ovvio che tra queste cose peraltro c'è
Con intrecci io volevo portarvi il saluto mio personale quello del CNR
Fare due brevi considerazioni uno sul legame che c'è tra ricerca e sviluppo visto che si parla di lavoro è chiaro che il lavoro nasce dallo sviluppo
E poi i un qualche considerazione sul Cnr oggi diciamo e sulle prospettive che la riforma ormai approvata Aprea questo ente ne però per i prossimi anni
Direi questo che il legame che tra ricerche sviluppo a una evidenza empirica nel senso che i Paesi
Che più investono dico con complessivamente in ricerca sono anche quelli che hanno uno sviluppo socio economico maggiore
Questo è abbastanza evidente
Con un'anomalia un po'particolare per il nostro Paese
Nel quale da una parte c'è una sorta di contraddizione a questa riveda questa come dire osservazione empirica dall'altro c'è un combattuta
L'anomalia per me consiste nel fatto che l'Italia
Come noto investe relativamente poco in termini di ricerche gruppi intermedi prodighi di percentuale del prodotto interno lordo
Che è un po'indicatore che si prende a riferimento a livello macro per indicare l'impegno del Paese in questa in questo settore
Noi investiamo poco si parla dell'uno o meno dell'appunto all'uno tra all'un per cento lune uno diciamo anche il ministro recentemente qualche giorno fa ha confermato ha confermato questi dati a fronte del fatto
Che l'Italia tra i sicuramente tra i primi sette i Paesi più sviluppati non so quale l'ultima graduatoria in termini di prodotto interno lordo
La percentuale investite ricerche sviluppo la confida viceversa al di diciassettesimo diciottesimo posto qui c'è una sorta di contraddizione tra il fatto
Che è un Paese sviluppato e che investe viceversa relativamente poco in questo certo
Se però andiamo a guardare le diciamo rispetto a questo indicatore andiamo a guardare
Come questa cifra investita all'interno delle varie Regioni noi riscontriamo che viceversa regioni
Questa piccola questo piccolo relativamente piccoli impegno del nostro Paese
Poi in realtà conferma questa correlazione perché le ricerche le risorse sono distribuiti in modo non e quote tra le varie regioni italiane le regioni che sono anche destinatario di un maggior impegno di ricerca e sviluppo sono anche quelle più sviluppato dal punto di vista socio economico
Questo lo si può vedere
Andando a guardare i dati adesso non non non li cito diciamo perché non è questo la sede soltanto con una considerazione
Del del Mezzogiorno d'Italia è evidentemente il macroscopicamente ma non solo all'Inter ma ci sono anche delle attrae altre grane del paese c'è questa come dire c'è illa la conferma di questo di questo legame
E allora credo che la diventa difficile per il nostro Paese collaborare con i paesi europei stare in Europa sì non c'è un la consapevolezza che questa divaricazione tra noi e gli altri Paesi
Finisce finirà con l'essere per molto penalizzante per del nostro Paese c'è bisogno quindi di un piano di convergenza analogo a quello che c'è stato per la moneta unica
Che avvicini nostro pesa la media europea e lo consenta di mi consenta di collaborare competere allo stesso tempo alla pari anche perché a livello europeo ormai si comincia a parlare nelle ne rimane diciamo nei
Grandi enti di ricerca come il CNR che esistono anche negli attimi si comincia a parlare di integrazione dei sistemi
Di modelli di comportamento simili si comincia a parlare di indicatori per per la valutazione del sistema ricerca a livello europeo che naturalmente richiedono una maggiore omogeneità di quella che è cioè fino c'è stata fino
Seconda considerazione riguarda il ruolo del CNR il decreto conferma
Questo ente al centro della ricerca pubblica nel nostro Paese
Nell'ambito del più vasto riordino
Io credo che
Al di là del del giudizio da ognuno può dare sul sul decreto credo vicino alcuni punti su cui che devono essere sottolineati come fatti positivi
C'è la riconferma di di un ente generalista che si occupa cioè di tutte le discipline scientifiche
E che e concepito come un ente che deve in qualche modo fare da motore della ricerca fermo restando poi ovviamente il sistema universitario con tutto le Autonomie
Che le le le leggi che si stanno succedendo danno a questo sistema
In questo quadro credo che lente a dovere di riprendere un po'il ruolo che direi negli ultimi
Dieci o quindici anni ha un po'trascurato
Cioè se andiamo a fare un'analisi storica del ruolo di questo ente io direi che il maggior merito del CNR è stato quello di essere la sede dove sono nati molti settori disciplinari voce la sede in cui si coltiva il nuovo per così dire si dà spazio al nuovo che naturalmente fatica sembra emergere perché deve lottare contro sistemi consolidati questo è vero
In tutti i settori è vero anche nei circa vero in tutti i Paesi e con questa sorta di ruolo di incubatore di nuovi settori che bancari poi vivono di vita propria addirittura di rendono enti autonomi dall'ente che le ha generato come nelle nel nell'altra numerosa casistica il nostro Paese a partire dall'istituto Nazionale di Geofisica prima dalla guerra per finire
All'agenzia spaziale ultima ultimo ente nato da una costola del CNR direi questo ruolo io credo che il CNR debba riprenderlo e quindi debba porre attenzione nella politica della ricerca a questa esigenza
Stante anche il fatto che oggi sempre più il nuovo nasce al confine dalle discipline scientifiche consolidate e quindi le le mento la capacità di aprire di mettere in piedi ricerche molti interdisciplinare diventa cruciale a questo fine
Seconda considerazione credo che l'ente per fare questo debba riprendere con vigore il riconoscimento della qualità scientifica
Questo non sempre a mio avviso è stato fatto la qualità scientifica deve essere l'elemento discriminante deve far premio rispetto ad altre
Ad altre ad altri parametri ad altre considerazioni
E questo cose direi non sono in contraddizione con la soluzione di problemi che l'ente si trascina e che io uno dei quali è quello che vedevo qui rappresentato quando sono entrato in questa sala nella relazione che ha preceduto mio intervento quello cioè sul problema del cosiddetto precariato
Che ha varie sfaccettatura all'interno dell'ente variegato a connotazione caratteristiche diverse
Personalmente diciamo ritengo che questo problema possa essere ricondotto in
Limiti fisiologici e in un alveo naturale
Sì sì piedi si mette in piedi una politica del personale
Che significa che il si faccia carico del problema della forma nel per i del Periodo la formazione si faccia carico il periodo del della del rapporto più strutturato quale può essere quello dei contratti a tempo determinato e naturalmente si faccia ovviamente carico di una programmazione complessiva della della carriera dei ricercatori nella nel ruolo proprio delle
Io c'ho molto ridevo diverso molto riflettuto ha parlato con alcune rappresentanze di queste istanze qualche faccia la vedo anche qui presente quindi
Credo che sanno che io ho una particolare attenzione a questo e ho anche qualche proposta di avanzerò
Nel consiglio direttivo che si è appena insediato la la settimana scorsa peraltro lei norme transitorie del decreto ci consentono di fare una proposta ragionevole che il ministro dovrà valutare ma su questo mi pare che c'è un accordo politico
Abbastanza consolidato
Sottosegretario Cuffaro credo che lo posso anche confermare sulla volontà di consentire a il nelle more della varo del piano triennale che sembra una cosa piuttosto lunga e complessa stante il fatto che questa poi vai intrecciarsi col piano generale della ricerca che il ministero deve mettere a punto
Dico nelle more esistono delle norme transitorie suggerite peraltro direttamente dall'ente accertato dal governo che consentono di avviare assoluzione
Questo problema dico questo sottolineo questo perché so che in questo nella parte politica e voi qui rappresentata c'è una particolare sensibilità a questo è un problema ma doc non lo dico solo perché parlo in questo momento in questa sede a questa parte politica perché nessuno sono fermamente convinto che il cuore di tutta la riforma dell'ente passa per la politica del personale per le prospettive uno dà alle persone che lavoro tutto il resto i genieri istituzionale sicuramente
Necessaria ma non sufficiente per far decollare la riforma l'altra considerazione volevo fare che certamente un'altra attenzione che l'ente dei deve dare questo naturalmente da anche come dire soddisfazione prospettiva chi questa in questo ente è il quadrato in questo Ente lavora è un'attenzione alla valorizzazione dei risultati
Che spesso viene chiamata trasferimento tecnologico e direi che il problema è molto più complesso che vorrei parlare più per il trasferimento tecnologico se non rischiamo di usare le lune di valorizzazione dei risultati cioè far sì che ciò che viene prodotto dal ricerche che a vario titolo sono finanziata dal CNR abbia poi la capacità di essere vista nell'ottica di una utilizzazione concrete nei vari ambienti operativi a cui possono essere destinati
L'altra secondo me elemento innovativo per cui ce n'è non può sottrarsi è una maggiore capacità di interazione a livello europeo ma non solo rispetto alla capacità di partecipare ai programmi comunitari
Che pure sono per cosa pure importante ma su cui vuol forse voi si possono fare anche delle osservazioni sulle critiche al programma quadro europeo così come e adesso congegnato ma questo diciamo e sono un po'dalle considerazioni vuole fare ma piuttosto sulla capacità di essere presente come ente e di confrontarsi con i grandi enti di ricerca europei con cui come dicevo prima è in atto almeno in via di riflessione la possibilità di cominciare un processo un lungo processo di integrazione che però devo dire
Certamente ora un innesco
Chiudo questo saluto con una considerazione
Sulle risorse
Abbiamo detto prima che l'ente diciamo il Paese investe poco nella ricerca investe poco anche perché poi non controlla sostanzialmente nulla quindi da poco e ti lascia libertà con venerazione quindi ben venga una sana politica di indirizzo per la valutazione dei risultati della della valutazione
Di quelli che sono le singole strutture di ricerca ma non c'è dubbio che comunque lo si voglia mettere le risorse sono ad un livello critico almeno per quanto riguarda il CNR nuovi oggi ancora anche se oggi non conosciamo ancora questo un fatto grave a mio avviso forse una delle carenze del decreto generale sul cosiddetto ce l'avesse ma non conosciamo ad aprire almeno formalmente anche se ufficiosamente il ministro c'ha detto qual è il contributo su cui si può contare non conosciamo il bilancio del mille novecentonovantanove dell'ente
Devo dire che questa contributo che lente riceva annualmente dal dal Governo
è del tutto inadeguato rispetto sia i compiti che l'ente finora svoltosi soprattutto ai compiti che nuovi che in qualche modo vengono dati alle nuove nel senso che viene strangola stressate tutta una serie di attività che l'ente dovrebbe fare per il quale qualche risorsa aggiuntiva ci vuole
Peraltro io ritengo che non siano quando non siano con risorse di entità tale che siano al di fuori della portata del nostro paese di un paese come il nostro
Ma io vorrei fare questo discorso delle risorse più o un modo un po'più mirata ore faro costituzione più immediato
Bastano le risorse finanziarie in generale che il nostro Paese di destinate ecco questa domanda va un po'più qualificate io credo che se corre li amo le risorse che il nostro Paese investe complessivamente sia da parte pubblica la parte privata che voi questa insufficienza è per gran parte deriva per gran parte da una insufficiente presenza del ricerca industriale
E quindi gli investimenti privati ma anche da una iniqua Dezza del intervento pubblico dico se corre le amo risorse finanziarie in risorse umane che sono impegnate nella ricerca
Io devo dire che questa inadeguatezza non la trovo perché vedo che c'è una correlazione molto stretta tra scarse risorse finanziare scarse risorse umane che lavoro è una considerazione che ripeto spesso abbiamo già avuto modo di farla col sottosegretario Cuffaro ma la ripeto perché non secondo me non viene recepita nella esatta dimensione se facciamo una facciamo un'analisi dei principali Paesi europei noi vediamo che questa correlazione c'ha la stessa correlazione che c'è in Francia Germania Inghilterra c'è anche da noi solo che loro hanno il doppio Gipo dei ricercatori quindi il doppio il triplo delle risorse e noi siamo nella stessa condizione
Allora l'inadeguatezza qual era Viero Dezza rispetta le esigenze di ricerca al nostro Paese che viceversa sono comparabili a quelli degli altri Paesi europei come la Francia o la Germania in tilt allora inadeguatezza delle risorse rispetto alle esigenze
Ma significa se vogliamo andare risorse finanziarie dobbiamo anche avere un aumento delle risorse umane che queste risorse devono utilizzare cosa questa ovviamente che non può essere fatta per una decina in una decisi per l'album con una decisione messa in una finanziaria ma richiede una programmazione di lungo periodo stante i tempi fisiologici per formare i ricercatori
Se noi pensiamo che per formare un ricercatore con che abbia la sua autonomia la sua capacità di muoversi di interagire poi con la comunità scientifica nazionale di riferimento
Non ci vogliono meno di cinque anni e voi capite che questo discorso va impostato ingiusti in un in un quadro in un'ottica di lungo periodo
Credo che tuttavia e anche i dati economici recente l'altro giorno si parla di tutti i giornali parlavano del meno tre per cento quindi vivi si parla di recessione
Bene se non si ha la consapevolezza che diciamo lei lei Wegelin finora sono stati di utilizzate
E che giustifica con la famosa non malìa
Che ci dava inizio cioè le leve finché è stato possibile a più basso costo del lavoro e poi più recentemente della gioco sul tasso di cambio diciamo pure sulla svalutazione della moneta non sono più utilizzabili stando al fatto che siamo in un contesto integrato a livello europeo io dico se non c'è questa consapevolezza che il i fattori di competitività saranno sempre più legate alla capacità di innovazione quindi al un forte sistema di ricerca e sviluppo alle spalle io credo che noi staremo in Europa ma in una posizione di subalternità tecnologica prima e culturale pro grazie
Dobbiamo ringraziare particolarmente il presidente del Consiglio nazionale delle ricerche per il discorso che ha fatto serio coraggioso preciso
Per quanto ci riguarda
Prova
Mi rivolgevo particolarmente al presidente ce n'è dimenticato
Chiedo scusa no dicevo che il partito che ho l'onore di rappresentare parlo anche a nome degli altri colleghi
E ben lieto di collaborare con cenere anche sul piano legislativo perché riteniamo che sia uno strumento fondamentale per la ricerca scientifica
Grazie e adesso la parola e al professor Arturo Falaschi devastati Trieste membro del consiglio direttivo del CNR
Ringrazio presidente Mesic
Ringrazio per Taveri dato l'occasione di parlare in questa consesso la mi scuso anche per il ritardo che con cui sono potuta arrivare
Ritardo in cui
C'ha che fare anche la guerra attuale e questo mi dà anche lo spunto ovviamente per parlare ancora tornare ancora su quest'argomento
La no ovviamente i ritardi si possono anche i sacrifici possono accettare se ce n'è una buona ragione
Ma e qui i sacrifici molto più gravi si stanno invece diffondendo al persone che veramente invece devono essere protette da questi sacrifici io vorrei accennare a questo riguardo al fatto che centro che ho l'onore di adesso di cui adesso non responsabile concentrato nell'ambito delle Nazioni Unite
E e quindi è stato in qualche modo coinvolto anche a suo tempo quando è cominciata diciamo pure ormai possiamo dire la prima guerra della ex-Jugoslavia quella che ha riguardato alla
Le prime
Le guerre tra croati serbi mussulmani eccetera in quel periodo come ricorderete la le Nazioni Unite hanno stabili hanno introdotto delle sanzioni piuttosto seria anche se alcune sanzioni riguardavano anche di scambi culturali
E che voluto dire che non abbiamo avuto un controllo diretto dei di questo del rispetto di queste sanzioni per cui non soltanto non potevamo dare più di aiuti finanziari pur modesti che davamo ai centri di ricerca
Presente nella nel negli USA al nostro centro affiliato che era per i Grad ma non potevamo neanche dare più borse di studio alle persone che lavora che venivano da questo dal paese dalla sedia in particolare che la le sanzioni riguardavano particolarmente la sedia in questi in quegli anni proprio noi avevamo all'interno del nostro centro a Trieste
Ricercatori borsisti post dottorati per lo più ma stavo ricercatori comunque che Camber provenivano da cinque diverse Repubbliche della ex-Jugoslavia
Queste ricercatori hanno continuate a lavorare da noi fin quando è stato possibile colla
Senza ovviamente senza proprio nessun problema al molti di questi quelli che vogliono dalla sede in particolare
Cercavano pericolo da noi anche per cercare di sfuggire agli obblighi e che la che lo del governo serbo gli imponeva di fare guerra di di partecipare alla pulizia etnica
Quindi noi abbiamo
Devo devo confessarle che ho fatto il possibile per far sì che queste sanzioni non impedisce da queste persone di poter lavorare ancora da noi di poter raggiungere luoghi il più più sicuri da questo punto di vista ora il fatto che questa attività fosse sia continuata in questo periodo di da un'idea di quanto insomma la scienza forse può dare anche un piccolo modello di di convivenza e di come
Le non sia
I contrasti che comunque esistevano prima contrasti esistevano anche indica il principio tra le persone tra Olanda noi
Possono essere risolti in un modo civile e umano ora questa sì di questa situazione noi ricominciamo a soffrire oggi
Mi sembra che dobbiamo come ricercatori come scienziati per fare il possibile perché la ragione prevalga ancora una volta e perché si possa aggiungere a una soluzione di questi problemi
Che non poco importa non coinvolta l'uso delle armi ci sono proposte diverse in particolare relazioni da cui noi proveniamo
Sono state molto assente inizialmente forse si prende e si può torneranno ora in in in azione
Mi auguro ipotizza dovremmo augurarci che riprendano il ruolo che dovrebbero avere per assicurare una soluzione che sia equa per tutte le popolazioni presenti che assicuri anche la punizione dei colpevoli più gravi delitti ma che non coinvolga o coinvolga non non coinvolga l'uso diretto delle armi come si è dimostrato già essere possibili in passato mi fa piacere per esempio faroese ricordo soltanto
Di come la per le sanzioni a suo tempo o il di azioni non belliche utilizzate verso la l'unione la la verso il Sudafrica hanno permesso alla fine il crollo del regime sudafricano e quindi una soluzione anche non di guerra è possibile per i problemi più difficili penso che la l'attività comunità scientifica debba agire dell'indie indirizzare verso questa verso una soluzione più ragionevole questo documento che ha appena fatto passare prima al progetto del professor Fieschi ma era già stato o comunicati in precedenza e Macerata la mia adesione sono ben contento di confermarle in questo in questa sede
Vengo ora un simile con concesso ancora parlare qualche minuto comporti più al problema specifico di questo convegno che ha riprendere un po'delle cose che ha accennato il presidente del CNR ora non c'è dubbio
Che per quanto riguarda i rapporti tra che vi siano dei rapporti molto importanti tra ricerca scientifica e sviluppo dell'occupazione
In che modo sono questi rapporti dev'essere penso che sia chiara a tutti ma dirò delle cose banali ma tanto talvolta inutile ripetere cose banalità anche perché escano da da questo da questa consesso
Che il contributo che può dare la ricerca scientifica al problemi ad un'occupazione non è un contributo sorprende la disoccupazione è un contributo diretto in quanto che i numeri coinvolti nella ricerca scientifica anche una volta che ci sia l'aumento auspicabile che acceca indicava il presidente
Per cui
Presidente CNR e qui che tutti auspichiamo anche in quelle in che condizioni i numeri sono molto piccole sono ordine di molti ordini di grandezza lontani dai dalle problemi veramente desolante la disoccupazione
Il contributo che può darsi che scientifica è molto evidente che in quattro che un Paese
Da Diana a avanzate industrializzazione quasi postindustriale forse postindustriale come l'Italia ha bisogno di innovazione continua per poter restare per poter a un accrescere la produzione per poterla cresceva la la la produzione di ricchezza
Questa innovazione può venire soltanto da una avanzata ricerca scientifica
E quindi questo è il tuo rapporto che dobbiamo il capire un rapporto molto forte molto no molto lineare anche lo zio non Poggioreale comunque un po'un po'l'apporto molto marcato è molto positivo
Ma no così diretto per questo vuol dire che per incrementare l'occupazione è necessario aumento investire la dove si fa una buona ricerca scientifica quindi è la buona ricerca quella che conta di più per poter cioè aggiungere a risolvere questi problemi quali tipo di ricerca io su questo anche vuole sottolineare il fatto che la famosa distinzione che si fa sempre tra ricerca di base ricerca applicata
Ricerca di sviluppo e così via la la grande enfasi che stende a dare si apre commentare l'approdo al mondo Prodi per incrementare del positiva del mondo produttivo indispensabile investire in ricerca applicata tutto questo direi ma è un una cattiva visione
Posso fare degli esempi che molti di voi già conoscono ma vi voglio ricordare che
La il grande la locande strapotere direi proprio sportive definire alternando est strapotere
E capi enorme capacità produttiva che ha acquisito gli Stati Uniti nel campo delle cosiddette vie tecnologie nel campo della biologia a moderna applicata e che che che sia che ci si riferisca al mondo della salute
Perché gli ostici farmaci eccetera che si riferisca al modo delle applicazioni in caratteri di tipo ad alimentare delle biotecnologie è questo
Lo strapotere assoluto praticamente mancanza per diritti di competizione da parte di altri Paesi e deriva tutto da un investimento fatto
Circa venticinque anni fa in settori assolutamente ribatte ricerca di base potrei farvi d'esempio civilissimi avesse un po'di tempo di raccontare che tipo di ricerche state quelli che hanno portato al clandestino che sposa la grande esplosione delle biotecnologie ma sono ricerca assolutamente di base quindi questo il perché si possa avere una buona ricerca
Nella dei bisogna uscire dalla dalla dalle concetto
Errato che bisogna immediatamente debbo guardare a qualcosa che sia immediatamente applicabile
Quello che invece è importante fare
Cui certamente il nuovo CNR agirà è quello di facilitare molto i rapporti tra enti di ricerca rimonta produttivo purtroppo i settori produttivi più di punta oggi
In giro nel monte il mondo più importante per un Paese di stabilendo di avanzata industrializzazione come l'Italia sono anche settori in cui la nostra industria è quasi uscita e qualità mostra grande industria è quasi assente mi riferisco particolarmente con le conosco meglio curatele della biologia farmaci vaccini o agroalimentare
Praticamente quella c'era qualcosa e oggi è quasi scomparso questo non vuol dire ovviamente che l'Italia non debba investe in questa direzione per avere un dialogo utile però col mondo produttivo
Bisogna puntare io penso ai rapporti si sembra quasi uno slogan ormai ma è una realtà ha rapporti più alto con le piccole e medie industrie nel senso non tanto più a più ancora che di interagire con le con l'esistente ma nel senso di riuscire a creare facili
Anni di questo tipo con per la produzione tutto all'istituzione di nuove piccole e medie prese io penso che a questo fine
Il CNR sia l'organo di ricerca
Di gran lunga più adatto per poterlo fare
Per la sua struttura e inoltre CNR e l'organo al diritto di ricerca che è più adatto per dare quella quello slancio alla la ricerca avanzata che dicevo prima proprio per la sua capacità per la per la sua struttura una grande capacità di adattarsi rapidamente all'evoluzione
Delle delle conoscenze scientifiche e anche la capacità di organizzare dei degli sforzi concentrati e integrati quando necessario in breve tempo in una certa direzione scientifica questo direi che e l'unico ente l'ente più in grado di fare questo giudizio ed evitare che in grado più ingrato andato in grado di fare questo tipo di adattamento perciò mi sembra molto importante
Far quello che c'era prima il presidente lezione R e cioè che il acque questo è il destino Into nuovo che è necessario per la ricerca maggiori destinati alla ricerca riguardi particolarmente quello che può fare oggi il CNR
L'ultima cosa che poche può essere utile l'ultima cosa che arriva qui che sembra che sia utile sul piano legislativo in questo in questo senso è quella di per far per facilitare ancora i rapporti tra ricerca avanzata e mondo produttivo secondo questo schema che dicevo prima sarebbe quella di incentivare il più possibile insediamento di laboratori di ricerca il prezzo industriale
Per vicino ai centri di produzione di cultura scientifica resterà famosa creazione dei parchi scientifici
Spontanei nati per la prima volta negli Stati Uniti della valuta così avvenuta perché le industrie mettevano o il o il o le nuove imprese basate sulla conoscenza che dicevo prima
Ponevano i loro laboratori di ricerca vicino ai centri di produzione di cultura scientifica Richie facenti funzione di cultura scientifica
Questo e invece è un'altra cosa che non non rientra nella cultura della ma ne del management industriale italiano
Questo è un tipo di cosa che però potrebbe essere facilitato con una pur portoni interventi legislativi con questo fatto brevissima
A accenno ai che noto il da anche la ricerca scientifica può dare un contributo nel nostro Paese a livello al della della dell'incremento della produzione a livello delicatezza del benessere delle a livello dell'occupazione tutto questo però non potrà avvenire senza una seria riforma è un serio incremento dell'attività dell'ente presso cui ci troviamo
Grazie
Grazie Tonio morenti ricercatore del CNR a pari
Vorrei ringraziare in quanto ricercatore frecce nere di Bari militante di questo partito compagnia Polcaro perché sta facendo un grande lavoro per attivare il coordinamento nazionale
Giudice per la ricerca del partito
Vorrei ringraziare anche per la possibilità di portare un piccolo contributo
A questo convegno sul tema della ricerca nel Mezzogiorno
Appare ormai evidente come hanno già del resto ribadito diverse elevatori che nei Paesi ad economia avanzata sempre più si assiste allo spostamento della forza lavoro da settori manifatturieri ad attività di servizio Hossein lavori caratterizzata da elevata professionalità
Ma all'interno dello stesso settore manifatturiero del resto aumenta notevolmente l'incidenza dei prodotti ad alta tecnologia sul totale dei ma lo fa uno studio dall'idea del mille novecentonovantotto sullo stato tecnologico del sistema italiano vengono riportati dei dati che
Esprimono l'incidenza dei prodotti di alta tecnologia sul totale dei manufatti a livello mondiale
Dal dal mille novecentottanta al mille novecentonovantacinque come in crescita del diciannove per cento al ventinove per cento
Mentre in Italia questo momento molto più ridotto dal diciannove virgola nove per cento al quindici per cento circa
Va notato quindi che il lucchetto del sistema Italia verso il Paese e maggiore capacità tecnologico aumentar
L'incidenza dei prodotti italiani ad alta tecnologia sul totale mondiale
Scende dal
Tredici dal scusate tre virgola quattro per cento al due virgola sette per cento
Si osserva dunque nel mondo occidentale uno spostamento di forza lavoro da settori manifatturieri classici verso attività di ricerca progettazione pronto tipizzazione
Spostamento molto meno consistente in Italia soprattutto nel Mezzogiorno
Come a tutti noto questo travaso di attività da un settore all'altro è anche l'unica condizione forse neanche sufficiente per mantenere costanti e quindi difendere i livelli occupazionali
Infatti l'introduzione di innovazione di processo nei sistemi produttivi posta contrazioni occupazionali che non sono più coperti da aumenti di mercato
Si può pensare a questo riguardo come negli anni Cinquanta per esempio l'introduzione di nuove tecnologie l'Olivetti di Ivrea portano ad un aumento di produttività circa sei ad uno che era però compensata da un'espansione del mercato
Dei prodotti meccanici soffici da quindi un fattore da tredici a uno
Viceversa per esempio nel caso dell'insediamento della FIAT di Melfi mentre il numero medio annuo di auto prodotte per dipendente nel mille novecentonovantacinque settanta rispetto ad una produttività media del gruppo a fine degli anni Settanta di dieci auto per dipendente
Il mercato delle auto sostanzialmente rimane costante
In altri termini il livello di occupazione possono essere salvaguardati solo se si configura un sistema produttivo non solo capaci di usare tecnologie ma anche e soprattutto capace di produrre innovazione
L'alternativa a questa scelta di fondare le strategie di sviluppo sulla qualità e invece inevitabilmente è quella di puntare su una strategia di vantaggio competitivo basato sulla complessione selvaggia dei costi di produzione e quindi sul costo del lavoro
In quella che non è che è un assoluto dai perdente competizione su questo terreno con le altre economie del Paese dettato di sviluppo del resto anche altri relatori hanno detto
Conseguenti corollari sotto salario estremizzazione della flessibilità lavoro vero
Quello che per esempio è successo e sta succedendo ancora oggi quei mitici stretti del calzaturiero in Puglia per esempio sono un paio di anni fa erano appostati come esempi di nuove realtà produttive
Meridionali più stretti di la zona del Salento di Casarano del nord barese a Barletta
Aumentando la produzione dell'occupazione capacità di esportazione basata su prodotti a basso costo poco rituale di due debbo dire paia di scarpe a tutt'oggi più distretti sono in gravissima crisi
Messi in crisi dalla produzione cinese per esempio caratterizzata da prezzi irrisori rispetto ai nostri
Questi esempi quindi per sottolineare con la strategia di sviluppo usato sulla compressione dei costi come soltanto esecrabile dal punto di vista sociale nascono perdita dei diritti acquisiti ma è anche strategicamente perdente per il Paese
In questo contesto in una situazione sviluppo ritardato quella del mezzogiorno sì anche se hanno possibilità reali non siano possibilità reali se non si punta alla qualità
Alla creazione di opportunità produttive non invecchia immediatamente riproducibili nei Paesi caratterizzati da un passo basso costo del lavoro
Il tutto ciò soleggiata ribadire che impone arretrato di sviluppo non ha alcuna possibilità di successo strategico una politica di attrazione di imprese che si basi solo sui cioè incentivi all'impresa
E che non prevede anche azioni mirate all'allevamento della qualità professionale e quindi culturale del territorio
Se guardiamo le varie esperienze io penso il contratto d'area di Manfredonia per esempio ci accorgiamo che questo nome assolutamente è stato realizzato dove lì per esempio c'erano una sorta di colonizzazione altro che con conseguenti soltanto di produzione portati in quell'aria un costo del lavoro sostanzialmente più basso
Ecco perché io sono il patto di Natale del dicembre del novantotto è stata considerata unanimemente importante l'introduzione di patti formativi territoriale a cui destinare una percentuale obbligatorio l'intero finanziamento un passo avanti potrebbe essere l'introduzione in quanto il concerto dei patti territoriali di innovazione
Una percentuale del finanziamento pubblico destinati a progetti di ricerca con il coinvolgimento del sistema di ricerca pubblico e privato
Questa missione andrebbe nella direzione di una politica di attrazione di imprese tecnologicamente avanzata in un senso di imprese produttrici di innovazione
Se si concorda sul terreno di uno sviluppo basato sulla qualità delle conoscenze per ora ho presente sul territorio e per quella che rimane da risolvere come affrontare una politica di diffusione dell'innovazione
Per scontato che ce sta all'interno di un intervento pubblico a mio avviso per far fronte ai rischi dei costi per gli investimenti in ricerca
Anche i sistemi economici di massima libertà di mercato per esempio gli Stati Uniti nel sistema della ricerca e fortemente sovvenzionate dal bilancio federale attraverso il ruolo tuttora potevo rientrava oltre dei finanziamenti per spese militari
In questo contesto ruolo di gendarme del mondo gli interventi per la guerra del Golfo un affare da duecento mila miliardi per l'apparato industriale militare americano
è presente il conflitto nei Balcani sono abbastanza istruttivi
Un'altra che per quanto riguarda le politiche l'investimento alla ricerca federali da dagli Stati Uniti anche attraverso scelte di politica industriale precise basta vedere il quanto ha puntato l'amministrazione Clinton sulle autostrade elettroniche come fattore di traino all'industria dell'information communication technology in quest'ultimo decennio la questione che si pone dunque essere l'intervento pubblico debba essere impostato rafforzamento delle strutture
Pubbliche di ricerca o debba essere orientato al perseguimento di obiettivi specifici
Come sempre dalla politica italiana per l'innovazione del Mezzogiorno si possono prendere a riferimento i fondi stanziati in Italia per il Mezzogiorno per l'innovazione tecnologica da dalla legge la sessantuno sessantaquattro dell'ottantasei
Spero che sono state perseguite ambedue le strade
Intesa di programma per esempio Chamber Louis Mennea ex ministro con investimenti statali per circa mille miliardi
E questo per il rafforzamento degli enti pubblici di ricerca
Poi contratti di programma per progetti integrati cioè investimenti industriali uniti ad attività di ricerca sono state investita otto mila cinquecento miliardi l'incentivo pubblico nel periodo ottantasei novantadue
Con il dodici per cento di fondi per costruire centri di ricerca venticinque per cento per progetti di ricerca cinque per cento per la formazione fra i vari contratti basta ricordare la FIAT a Melfi con Olivetti a Bari a Pozzuoli
Infine come ulteriore elemento caratterizzante questi interventi nel Mezzogiorno il finanziamento di azioni consortili che poi sono sfociate finanziamenti degli più volte ricordati prima perché cementificio tecnologici
Coro che però negativamente colpisce maggiormente il fatto che le variazioni sono state fortemente slegate assolutamente non correlate fra loro
Ma se è più che evidente proprio quello dei perché c'è un Cristo ecologici che potevano dar premiati i Consorzi favorito Università di impresa vanta un'impresa attraverso i comitati del programma avevo dei fatti incentivati a muoversi in maniera assolutamente asincrono
Risultati di queste scelte non corredate solitamente presenta una realtà pugliese al centro del villaggio ricerca in fase di smantellamento
Contemporaneamente due parchi scientifici tecnologici Tecnopolis Pastis in gravissime difficoltà economiche contemporaneamente paradossalmente aggiungere io alla rete ricerca di Bari dove c'erano dentro al cervello che dopo dieci anni mai costruita
Lui ottenendo sono nuove proroghe come l'ultima rimodulazione che poi è stata approvata recentemente dal CIPE
Da questo punto di vista del caso pugliese
Sì
Protezioni contro per la verità anche l'area di ricerca di Bari non è stato mai costruita cioè ci sono finanziamenti che la l'intesa è stata approvata all'ottantanove noia a Bari non abbiamo l'area di ricerca
Restano ancora i condomini insomma per Teresa
E mentre appunto l'unico risultato ottenuto sono state una serie di assunzioni di
E mentre Sedex
Però parliamo di un'intesa che originariamente perfetto ottantanove
E quindi dicevo questo da questo punto di vista al caso pugliese può veramente essere considerato emblematico cioè ingenti risorse pubbliche tutte con lo stesso obiettivo rafforzamento tecnologico del territorio
Gestito in maniera non correlato e senza il coinvolgimento se non formale delle istituzioni locali
Quindi il centralismo senza programmazione
Politica dall'innovazione intesa come sussidio dire all'impresa e interventi sulla ricerca pubblica senza quella del trasferimento del rapporto con il territorio
E forse lo stesso ragionamento potrebbe applicarsi anche gran parte dal programma ricerche ad alta formazione gestito dal mux nel quadro comunitario di sostegno novantacinque al novantanove
E fra l'altro anche i programmi cluster sono ottocentocinquanta miliardi penosamente sulla via di partenza
Sì finiscono se quindi gli elementi sono fondati possono delle possono pensare a partire da questi per porre le basi poi quello che potremmo chiamare una piattaforma regionale per ricerche trasferimento ad altra formazione
Cogliendo anche la straordinaria occasione della concertazione legato alla scrittura del quando come comunitario di sostegno dal due mila due mila sei e del masterplan triennale della ricerca dalla formazione
Visto che mi sono un po'allungato giusto due punti mi sembrano che come possibile elementi della piattaforma regionale potrebbero esserci un maggior ruolo della programmazione a livello territoriale regionale anche attraverso l'elaborazione dei piani molti regionali
Le Regioni si può spendere per la stesura del pianeta riporta territoriali di innovazione formazione che non siano sono impostati dall'ottica del servizio d'impresa
E questo anche con riferimento alla lega di riforma degli enti pubblici di ricerca c'è l'articolo tre del punto tre del decreto di riforma del CNR dove si indica per l'ente al compito di trasferimento tecnologico e l'applicazione di un perizie programmi delle regioni per la diffusione delle conoscenze della ricerca nel territorio di Renzi
Ho finito il mio timore è che se questo non avverrà a livello di regioni del Mezzogiorno mentre già avviene nelle zone più avanzata del Paese
Se nel due mila uno un aggravamento del ghetto la grande frode strutture di ricerca pubbliche del nord rispetto a quelle del sud del Paese e quindi con l'aggravamento delle condizioni anche di sviluppo del Meridione
Chiedo scusa
Favorendo attorno
Ci lascia il suo nasce
Hanno anche
Ecco adesso la parola al professor Roberto Pizzuti e questa di Roma
Quattro
L'opportunità di dire anche la mia in questo intervento in questo convegno e vorrei dire due cose sulla guerra o sulla pace quello qualche considerazione di tipo economico connesso a a quello che sta succedendo allora così in maniera molto frettolosa dalla prima considerazione a me pare che questa in corso purtroppo non è una guerra ma qualcosa di peggio
Di pregio perché una guerra presuppone che esistano due eserciti almeno contrapposte a me pare che questo non sia vero non è nel Kosovo né in Serbia
Non è vero nel Kosovo dove sta accadendo quanto di peggio possa succedere cioè una pulizia elettronica parola che riassume
Fosse comuni stermini di massa e deportazioni
Credo che si debba essere fortemente contrari e si debba dire con forza tutta la contrarietà a quello che sta accadendo in un Kosovo perché non ci siano dubbi su questo versante di barbarie che sta accadendo
Dobbiamo peraltro credo essere fortemente contraria anche ad una certa elasticità dell'etica che sta accompagnando questa formati pulizia etnica non è la prima volta purtroppo che la pulizia etnica attiene nella storia però succede che avvolto il giudizio dipende da chi la fa la pulizia etnica da chi la subisce e da chi la giudica dunque può accadere oggi che i Paesi della NATO siano fermamente contrari giustamente al pulizia etnica di Milosevic ma allo stesso tempo finanziano e appoggiano militarmente
Un loro alleato una Turchia che la pulizia etnica la sta facendo nei confronti dei turchi dei corpi
Dunque non possiamo accettare questa ipocrisia nel giudizio della pulizia etnica
Ma pare che nemmeno a Belgrado sia in piedi una guerra perché lì più che una guerra mi pare che ci sia una rappresaglia una rappresaglia sui civili si vuole convincere
Dissuadere rosa vince e per farlo fondamentalmente si colpiscono la popolazione civile e dico questo perché sarebbe ancora una volta ipocrita pensare che per errore vengono coinvolte re
Popolazioni civili
E questo dovremmo saperlo in particolare noi italiani che da circa mezzo secolo ogni anno rinnoviamo nostre commemorazione per le rappresaglie subite dalle nostre popolazione dall'esercito nazista occupante
Ed esprimiamo giustamente un giudizio morale negativo nei confronti di quello che successe eppure oggi anche dai nostri territori che partono bombardamenti che assomigliano molto rappresaglia
Contro i bombardamenti credo che non si debba dare solo un giudizio etico ma anche militare politico io naturalmente non sono un esperto però mi pare che tutti i militari dicono
Che questi bombardamenti saranno del tutto insufficienti e inefficaci per fermare la pulizia etnica occorrerà qualcosa di più
Però mi pare che lo spirito umanitario occidentale si fermi accettare che risorse finanziarie si scontrino controcredito di popolazione civile
Ma coinvolgimenti di vite umane occidentali a conferma di una sorta di razzismo
Sono ben al di là dall'essere considerate non per questo naturalmente auspico azioni di terra mai significativo anche questo elemento militare
Infine mi pare che da un punto di vista politico sia addirittura controproducente questo comportamento visto che se prima c'era una opposizione interna in Serbia a Milosevic oggi questa sì è stata decisamente distrutta travolta ettari bombardamenti
Ecco però a questo punto se noi consideriamo eticamente ingiustificato
Militarmente inefficace anche politicamente controproducente i bombardamenti c'è da chiedersi sai una cosa del genere nessuno stratega e quanti ce ne sono al lavoro abbia pensato che questo potesse essere
L'esito
Ci possiamo chiedere se non ci sia stato come dire una sorta di orrore si parla di un bluff fallito l'idea che bastava minacciare i bombardamenti per avere il risultato carsiche questo tragico errore abbia una sua possibilità una sua verosimiglianza io però credo che occorra fare anche altre ipotesi e tra le ipotesi che bisogna fare per cercare di capire come mai un un'azione militare che si presta a tante critiche di inefficace
Etica militare politica come mai sia stata intraprese be allora diciamo parlo di ipotesi non certo di analisi ma diciamo non possono mettere in
Come dire in assonanza alcuni fatti da poco successi in Europa a cominciare da un fatto molto importante che la creazione del euro
Ora la creazione dell'euro è un fatto importante
L'euro a questo punto la monetario di un'economia quella europea e dal punto di vista delle dimensioni e delle capacità e del tutto simile a quella statunitense
Tuttavia oggi tra le riserve mondiali il dollaro è detenuto in misura tripla dell'insieme delle valuterà europee
Il fatto che una moneta sia detenuta come valuta di riserva è un fatto molto importante importante e e naturalmente inutile perché per il Paese che conia questa
Questa valuta
C'è da chiedersi se esistano altri motivi per cui il dollaro possano continuare detenere ad essere detenuto come riserva tripla rispetto alle valute europee
Beh la spiegazione probabilmente non lo si troverà tanto nel questione di carattere economico perché come ripeto dal punto di vista economico l'Europa è un sistema che vale tanto quanto gli Stati Uniti d'America
Ma probabilmente dipende anche dal fatto che dietro una valuta non c'è solo un sistema economico ma c'è anche un sistema politico militare e da questo punto di vista non v'è dubbio
Che gli Stati Uniti hanno una potenza questa sì più che tripla di quella di quella europea
Allora probabilmente anche in queste considerazione che va trovata una spiegazione all'intervento della NATO e non ad esempio all'intervento dell'ONU
Un Omo che viene sempre più eliminato
Dallo scacchiere degli interventi mondiali e invece si ribadisce un ruolo
Io di un paese come garante dell'ordine mondiale in tutto questo io non ci vedo solo conduciamo una cattiveria
Tra virgolette che sarebbe fuori dai giudizi logici negli Stati Uniti ma ci vedo fondamentalmente un autolesionismo
Europeo in mattinata
Professor Flick ha detto con
Con molta chiarezza questo problema di assenza dell'Europa
Credo che l'Europa avrebbe potuto intervenire nei confronti della situazione
Serba con un'azione efficace l'isolamento politico ed economico che allo stesso tempo avesse dato
Un ruolo all'Europa perché non ma dimenticato che e in Europa che il problema del costo e della Serbia sta accadendo
Dunque vorrei dire che essere contrario oggi sia la pulizia etnica sia ai bombardamenti non è solo frutto di un pacifismo generico tutta anime belle come spesso TNE rimproverato
Credo che questa contrarietà fermamente manifestata possa essere anche il segno di un recupero di iniziativa politica e civile
Per l'Europa
Un'ultimissima considerazione rispetto allora ruolo della ricerca scientifica
Dell'economia è stato ricordato qui da importanti interventi non sarò certo io qui a ripetere il ruolo della ricerca scientifica nella economia vorrei però aggiungere una considerazione
Se siamo tutti d'accordo su il bisogno di innovazione e dunque di istruzione di formazione dev'essere chiaro a tutti che queste cose non si ottengono solo aumentando il Budget per l'istruzione aumentando il Baggio otto per la ricerca aumentando il Budget per la formazione ciò che salta ad un sistema economico è una capacità di innovazione continua la capacità d'innovazione continua richiede non solo persone che insegnano strutture che danno formazione
Ma richiede anche strutture organizzative di tipo socio economico per organizzare la formazione continua
Se noi vogliamo spingere per l'innovazione se noi dobbiamo spingere perché e dagli individui e dalle strutture si affronti il rischio di nuove attività occorre dare al Paese e a chi questo rischio sul costume
Una sicurezza e una coesione sociale di fondo per far questo occorrono dunque strutture di welfare che garantiscano nel momento in cui l'innovazione si fa la sicurezza del replico e la sicurezza contro i fischi
E questo mi riconferma nel dire che non può esserci innovazione non può esserci formazione e istruzione senza strutture sociali che garantiscono la possibilità organizzativa di
Di questa formazione di questa innovazione grazie
Buongiorno presidente grazie
L'oggetto di tema di questo mio intervento
Potrebbe essere ricerca e sviluppo economico
A scanso di equivoci
In dieci minuti dovrò fare alcuni salti logici
E certamente non potrò parlare del valenza del valore culturale del tema ricerca
Quindi non ne parlerò
Non vorrei che fosse intesa come una sottovalutazione tutto quello che dirò presuppone l'esistenza nel paese di questa dimensione altrimenti
Molti ne hanno già parlato questo mi consenta il creditore perché questo tema
Non parlerò nemmeno della grande riforma del sistema pubblico di ricerca
Ronchi e qui non c'è e non solo
In Francia in corso un'analoga riforma uno degli obiettivi centrali di quella riforma la creazione
Di duecento
Prese
All'anno in tecnologie avanzate
Visto che siamo sempre in cerca di modelli di altri paesi
Forse un'occhiata non farebbe male
In dieci minuti è difficile affrontare
Il tema del rapporto tra ricerca e sviluppo ma alcune questioni vorrei citarle
Perché ho l'impressione che stiamo ripercorrendo delle strade che abbiamo già sentito da moltissimi anni
Siamo tutti convinti della valenza culturale scientifica e civile del fare ricerca
Siamo convinti che esista una relazione tra ricerca e sviluppo economico sociale
E però le due questioni vengono trattate in maniera separata
Qui abbiamo una serie di testimonianze sulla difensiva difficoltà di fare ricerche in questo Paese io aggiungo
Nient'altro
E però come dire non c'è un legame semplice diretto
Ipotizzare che la politica ricerca scientifica e tecnologica con l'aggancio alla per dimensione economica sia una questione di contesto
Una politica di contesto
Io credo che sia un errore in genere concettuale certamente un errore per la sinistra
Significa come dire
Rinunciare a intervenire nelle logiche che lo sviluppo a attraverso lo strumento dell'innovazione
Questa la scelta politica cercherà
Personalmente non la condivido ma questo è un'altra questione
Ha usato un argomento molto importante spiegasse meglio cosa vuol dire non accetta il contesto
Vuol dire che noi abbiamo come si è visto in quel anche in questa giornata come dire molto approfondito dal difficoltà del fare ricerca in Italia su produrre ricerca pubblica
Testimonianze sono ricche eccetera
Abbiamo anche chiarito la valenza della ricerca in una prospettiva di medio-lungo periodo
O facciamo oggi per il domani o domani è finito
Tutto questo è giusto è giusto ma pensa
Che non ci sia una relazione suoniamo ascoltare facciamo un approfondimento poi in merito
Se vogliamo affrontare la potenzialità che alla ricerca scientifica e tecnologica ai fini dello sviluppo
Che basti avere una buona capacità di fare buona ricerca quelli che che questo si tramuti se non all'infinito in sviluppo economico questa approssimazione le faccio un esempio noi tutti qua abbiamo citato il solito riferimento che da vent'anni faccia sulla anch'io fonia veniamo possibile
Sulla dimensione della quota di speso in ricerca e sviluppo sul PIL un classico tratturo in materia
E si dice ognuno poi credo questa con una certa indifferenza azione rispetto alla alle sedi politiche questo passaggio curioso questo
Che dobbiamo crescere quella quota di Pinga spesi in ricerca
Il ragionamento è esattamente il contrario o meno io esagero dicendo esattamente ma in buona misura il contrario
Se la nostra struttura industriale che bene o male in qualunque Paese industrializzato e responsabili di quote significative di specie di ricerca di quel piccolo
Cinquanta per cento
E noi abbiamo quella tale industria che l'onorevole ESE ricordava indizio
Cosa vogliono fare vogliamo pensare di fare un'industria una ricerca pubblica che abbia il duo mezzo per cento del PIL è un sistema industriale che abbiano zero cinque
Io credo che sia inimmaginabile
Lo snodo sta
In un punto
Va a creare una logica un collegamento tra queste nostro dibattito e il problema reale dello sviluppo non quello ideale dello sviluppo
E quindi i temi di politica
Di governo al di là dell'essere al governo
Vorrei fare vedere incominciando due grafici
Cominciamo col numero due salto alcune questioni
Parliamo di lavoro perché tra l'altro questo è un tema
Io non ho come tutti sapete ormai fare confronti sui disoccupati è una esercizio
Che porta a misurare le pere con le mele
In quelle Grecia libretto di Luciano Gallino
è già stato ampiamente dimostrato l'impraticabilità ormai di questo confronto il presidente nazionale ho cercato di superare una parte di quelle incongruenze
Andando a prepara
Diagramma apporre su questa grafico la percentuale della popolazione attiva che come sapete la somma degli occupati e dei disoccupati
Sul totale della popolazione in età lavorativa nel caso italiano anche nel caso dell'Europa visto che parliamo sempre d'Europa e se avessimo assunto questo coefficiente per vaste sarebbe stato meglio
Beh insomma qui siamo dalla
Primi anni ottanta ieri novantasette c'è una tutto ante ma costante tendenza alla divaricazione
Questo vuol dire che se noi abbiamo
Cinquantotto mai per cento di popolazione attiva
Ne avevamo un divario di sei sette otto punti all'inizio degli anni Ottanta sta diventando dieci oltre questa è la tendenza perché sono quindici anni non è una congiuntura tensione
Questo è un problema
Richiederebbe per con una lettura
Come dire i significati popolazione attiva c'è tutto il lavoro nero da misurare anche questo molto complicato e però e per cui esclusi tutto tranquillo non c'è compreso coronerà operano lavoro nero non esiste al mondo resiste per definizione
Quindi
Comunque come si vede un divario di alcuni punti che non è tutto lavoro nero anche perché lavoro nero viste moltissime altri paesi
E c'è una tendenza ad aumentare
Torno rispose prima quando parliamo di sei del gruppo vogliamo pensare di come affrontare
Quelli problemi che stanno sotto il telegramma o no
Altrimenti facciamo come dire
No però ottima ma o da corporazione
Andiamo avanti
Gli effetti
Di questo nostro
Sistema produttivo Nocentini
Produttivo
Fra misurati va misurato nei termini in cui stiamo franato il tema della ricerca sviluppo
è un indicatore credo a mio parere il più significativo che esiste in materia andare a vedere la competitività tecnologica del nostro sistema industriale
Posso immaginare altri ma questo è come dire molto
Molto preciso questa è la capacità tecnologie la Corea tecnologico del nostro Paese nella curva di sotto voi vedete la Bilancia
Dei pagamenti
Di prodotti ad alta tecnologia
Nella curva sopra c'è l'andamento dell'investimento industriale fisso
Anche qua togliendo le congiunture alcune si vedono c'è una crescente divaricazione dall'inizio come dire degli anno ottanta più o meno
Dalla metà degli anno Ottanta c'è una rivendicazione cosa vuol dire
Che noi abbiamo una bilancia tecnologica
Non dei pagamenti brevetti eccetera dei prodotti
Crescente che è arrivato al dieci per cento del totale che significa non novantacinque undici mila miliardi
Una mezza Finanziaria all'anno
Una mezza due lo so
Ed è crescente
Quelli sono circa cinquanta sessanta mila occupati diretti all'anno
Crescenti
Nel tempo
La curva del novantadue novantatré e la svalutazione che per un brevissimo periodo
Ha reso più competitivi i nostri prodotti anche quelli ad alta tecnologia Mangia novantaquattro novantacinque non c Pivano confermano sta Ricco barrando la discesa
E l'altro elemento che va visto
Da divaricazione tra gli investimenti e la bilancia e questa bilanciate foto di alta tecnologia più l'industria investe più cresce l'acquisto estero
Questo chiedo scusa questo proprio non lo capisco più l'industria invece più l'industria investe più aumenta il nostro deficit commerciali nette compra tecnologia
Comprare che vuol dire l'industria italiana quello che è successo in questi anni quello che è successo in questi anni non è che l'industria italiana non si è posto il problema dell'innovazione tecnologica
L'ha risolto problema dovrà comprando l'ombra comprando
Questo ha degli effetti nel breve e medio lungo periodo c'è posto perlustrare perché mi sembra abbastanza comprensibile
Ah quindi c'è una risposta
Ed è una risposta che trasferisce la competitività
Sul costo del lavoro
Non c'è alternativa
Se io non produco tecnologie innovative le contro la mia competitività e sui fattori di produzione tardi convenzionali chiamiamole così se il denaro come sapete ormai più o meno costo qua in Europa assoluta azione non se ne parla più mi rimane il costo del lavoro e le tasse
Non a caso sono i due accenti costanti su cui si insiste non perché siano fessi perché hanno capito che vada la questione
Per la ulteriore compete al lavoro si può avere anche attraverso l'investimento all'estero certo
Allora come dire quando noi affrontiamo questa questione
Siamo ai limiti perché ormai il nostro costo del lavoro dati OCSE non
Di un centro eversivo dati OCSE
Sono i più bassi
Superiore solo quelli del Portogallo
Ormai anche qui i margini come dire
Incomincia ad avere stretti
Si dice quindi che la competitività si gioca su costo del lavoro ma non abbiamo più margini
Perché dice il sistema d'impresa ma lo Stato deve finanziare non la ricerca pubblicate
è un po'un lusso
E finanzia la ricerca delle imprese
Vent'
Andiamo a vedere la quota del finanziamento pubblico alla ricerca dell'impresa in un confronto internazionale
Può essere l'Italia
No
No
Vi leggo rapidamente
Italia sedici virgola sette per cento Francia dodici virgola sette Germania otto virgola otto Olanda sei virgola sei Spagna nove virgola due Regno Unito undici tre
Svezia nove virgola cinque Giappone uno virgola sei Stati Uniti diciassette otto
Dietro il diciassette otto
Al
Quindi noi abbiamo non avendo investimenti ricerca dei carcerieri una quota elevatissima del finanziamento della ricerca della spesa in seno all'impresa finanziata dal pubblico
Con quale risultati di ma insomma in fondo
Se avessimo conquistato attraverso questo sacrificio
Capacità competitive di sviluppo
Potremmo anche dire che si tratterebbe di una un buon investimento
E però andiamo a fare
Anche qui non ridiamo cantare non stiamo parlando di poesia
Io ho fatto un raffronto prendendo due
Venti significativi in questo caso due settori significativi
Uno per il caso Italia testi l'avviamento una nostra come dire stella di prima grandezza e le telecomunicazioni in qualche misura significativi di comparti ad ad alta tecnologia
Torniamo del fatturato non abbiamo fatturato del teste dei tre quattordici per cento contro il quattro e quattordici e cinque novantadue
Germania Francia quindi siamo già nettamente spostate su quei famosi prodotti a cui accennava nei suoi mezzi
E telecomunicazioni abbiamo il contrario fatturato sul totale manifatturiero e del due ottantanove rispetto al sei virgola sette quattro virgola sei reale della spesa in ricerca
Come dire
Famoso tessile sa meno di un decimo
E telecomunicazioni dove l'ha speso in ricerca si sa che maggiormente significativamente più alta rispetto alla media degli altri comparti produttivi anche in questo caso più bassa
Allora quando noi parliamo di aumentare la spesa in ricerca
Ci riferiamo anche a questo sistema industriale
Io credo che sia impossibile
Se noi abbiamo un sistema industriale
Che assaltò sul tessile manifatturiera ma potrei fare il mobile il cuoio mobilio eccetera
Dove la dimensione anche negli altri Paesi comunque del zero due percento
Io credo che sia impossibile arrivare ai livelli degli altri paesi
Il problema va esattamente ribaltato
Questo purtroppo
A effetti
E richiede politiche
Con queste opere chiudere per andare oltre molto complessa
Però questo governo è nato poi ha avuto problemi di percorso ma sullo sviluppo dopo l'unione monetaria europea
Se mai riusciremo a riparlare i toni di sviluppo superate certe vicende e non so con quale consuntivo
Credo che
Su questo tema il governo corre grossi rischi
Rischi sociali non c'è dubbio
L'ho capito provoca dovremmo grossi rischi questo governo il consuntivo di fine anno sarà molto negativo il fatto che a distanza di pochi mesi un preventivo di crescita venga
Clamorosamente ridimensionato clamorosamente ridimensiona
E pone in discussione come dire anche gli strumenti per visivi preesistenti non è possibile
Non è possibile
Qui in una politica che deve superare
Ma questo è amore complicato
Una certa come dire
Liberalismo d'accatto
Che ha invaso il governo
E che ritiene suo dovere corrispondere alla domanda di questo sistema industriale
Il patto sul lavoro che viene dopo gli accordi del novantatré del novantacinque
Contiene undici e dodici ore un capitolo l'indice ricerca e formazione già il fatto che non ci sia la ricerca e sviluppo è significativo ma se andate a leggere o no questo capitolo non c'è
è rimasto nella penna si parla di formazione
E questo è il terzo documento dopo l'accordo del novantatré
Ridimensionato proprio nel capitolo ricerca nella coda del novantacinque
E che non novantotto ha detto ammenda al nostro dibattito
Mi rendo conto delle difficoltà
Politiche culturali che anche culturali riconoscimento anche alla parte ricerca di tipo come dire crociano ti sostanziale indifferenza in realtà per l'attività di ricerca
Si fanno degli omaggi delle maiuscole alla libertà dell'individuo del pensiero
Sì sì parecchie che oggi si parla dei miracoli della tecnologia
Per carità ma tutto questo e conservazione
Sia ben chiaro
E questo si riflette anche negli strumenti che il Governo io mi domando se son questo scenario di cultura industriale che poi ha corrisponde a quel tale livello di diplomi che qualcuno ha citato
Con una difficoltà della sinistra di tradurre concretamente alla coscienza creato il valore dell'innovazione Fini e trasformazioni ed egli spiazzamento economici sociali e che comunque l'innovazione introduce
Se lo strumento alla concertazione portare un risultato
Intorno a quel tavolo se non c'è una forte progettualità del Governo questo tema non interessa nessuno
Fa parte come dire viva l'Italia
Che con lo porta
E sindacati ma voglio far polemica senatrice non è questa la questione eminentemente peraltro sono in altre faccende affaccendato stanno difendendo il tessile rapidamente giustamente giustamente
Allora come dire da tendenze quella e si vedeva prima questo Paese continuerà a perdere
Dovrà cercare di produrre magliette per comprare qualcosa
E si scontrerà come dire
Non coi Paesi industrializzati nata come modello di riferimento ai paesi in via di sviluppo questo il nostro obiettivo
Io vorrei chiudere in maniera meno drammatica e meno melodrammatica
Domandandomi se non è possibile iniziando da questo convegno non uscire con
Le solite questioni viva la ricerca aumentiamo la spesa del pilota
Per carità
Io niente in contrario ma insomma
E trent'anni che si dice vorrei ricordarle che il gap tecnologico l'ha inventata Fanfani
Non è possibile si sia ancora a quel punto
Allora io vorrei proporre che nei provvedimenti in corso
Nell'elaborazione del documento di programmazione economica finanziaria e nella prossima Finanziaria
E si traduca
Fate di ricerca pubblica che per carità
è inutile che stia qui a spendere sappiamo tutti quanto difficile a dir poco lavorare Venturi ricerca ma anche sul tema dello sviluppo
Allora io corro il rischio di fare delle proposte
No perché siano esaustive stima perché siamo quello che siamo se non mettiamo i piedi nel piatto noi ci ritroveremo spero tra cent'anni con le stesse considerazioni fosse con qualche
Vicende negative il Mezzogiorno
Qui si che ancora dobbiamo parlare di infrastrutture
Però io sento parlare di investimenti per infrastrutture del mezzogiorno non ho mai sentito citare la ricerca scientifica e non vedo altre generalità e quella pubblica nel Mezzogiorno
Poi vedremo per l'industria
Come infrastrutture vogliamo pensare di come devi inventare nel due mila la sfida dello sviluppo senza ricerca
Si doveva di strade ferrovie tra emozione cose giustissime sia ben chiaro
La ricerca non è nemmeno le infrastrutture del Mezzogiorno
Allora diciamo
Non era nemmeno quella dimensione quando è il dieci per cento del sistema ricerca scientifica italiano non è nemmeno l'infrastruttura è una vicenda affidata dei volonterosi
Parquet parquet
Allora Butto lì diciamo che in finanziaria
Ci vuole un fondo aggiuntivo tanto per essere chiari
Almeno del dieci per cento all'anno per gli investimenti degli di università enti pubblici di ricerca nel Mezzogiorno uomini e mezzi
Molto semplice non è un granché non è una rivoluzione
E siamo anche a livelli etici impegno finanziario
Be
Stiamo sbancando lo sta
Secondo diciamo che occorre che questo governo questo Paese questo Parlamento
Elabora i piani di progetti integrati
Integrati o se vuol dire che non sono piani di ricerca o piano d'investimento industriale sono piani complessivi
Non sotto critici la dimensione del secolo che necessariamente a gestione pubblica
In questa nuova dimensione della in questo quadro italiano in Giappone non lo so quadernone cose
Di ricerca innovazione creazione di nuovi prodotti e creazione o impresa tutto il ciclo
Ad alta comporta tecnologia evidentemente è in comparti come dire da selezionare ma vi si possono trovare dei criteri certamente sensibili per il sistema fra l'Italia posso dire a in Giappone fanno allora faccio anch'io devo studiare un sistema utile italiana
Ed è possibile
Terzo punto
E qui tocca un punto delicato d'altro
Come sapete c'è stato un dibattito positivo peraltro sul problema della qualità dello sviluppo economico sostenibile
E però si sta traducendo l'Italia in un sistema che è fatto di due componenti sostanzialmente a parte le normative eccetera
è un comunista tecnologico finanziarie
Di rottamazione
Ed incentivi all'acquisto di tecnologie all'acquisto di tecnologie
Sono casi clamorosi
Va bene allora io dico che senza nulla togliere al problema della qualità dello sviluppo
Ma mi domando se non sia opportuno una revisione degli interventi e dei finanziamenti in cambio in campo ambientale
Da utilizzare come leva di una modificazione tecnologica competitiva ambientalmente e economicamente sostenibile
Gli attori si possono trovare
Visto che abbiamo
Ho fatto la riforma del sistema pubblico ricerca Brasson quarto punto
Non credo che possiamo dire che questa riforma abbiamo fatta perché il sistema privato ti ricerca andasse bene
Nessuno ha mai parlato di questo schema pure essendo un sistema fortemente finanziata dal pubblico
E dire che occorre impostare questo rapporto
Tra il pubblico e il privato in materia di finanziamento della ricerca ma non coprì Colace
Ma non facendo degli enti pubblici delle aziende rinati del lavoro per le imprese
Sono sciocchezze
Ma credo che occorre rivedere gli incentivi automatici che vengono concesso l'impresa accrescendo l'entità sull'aumento della spesa non sulla spesa fondando incentivi sulla spesa ma sull'aumento della spesa magari anche in termini significativi
E quelle per la produzione di non di nuova tecnologia e l'innovazione tecnologica non per la quest'l'acquisto creava un vincolo
Di Bilancia destro terribile
Stiamo consumando i benefici tra virgolette della sollevazione novantadue novantatré
Terzo punto visto che
Motore di decentramento meno la politica per le piccole e medie imprese passano a livello regionale
Beh credo che dobbiamo creare anche nel sistema a livello regionale in questo caso giusta l'osservazione alla ricerca non appartenessero regionale
Ai centri servizi Technology per le piccole medie imprese possono e debbono avere un livello regionale
Centri collegati con le università che agli enti pubblici di ricerca
Dotati di risorse finanziarie quali
Beh nelle finanziarie degli anni passati sono stati attribuiti dei fondere
Che aspettavano un decreto per essere distribuiti a questo tipo di consorzi ho creduto ad nel mezzo non sono ancora decreto non c'è ancora quindi sono anche i fondi
Troviamo il punto di trasferimento prego perché nell'impresa di trasferimento di consulenza
Di valutazione per le piccole imprese non possiamo pensare che quel sistema è quella specializzazione produttiva italiana possa fare ricerca possiamo aiutarle
Io questo chiudo con
Ultimo richiamo questo convegno ce la parola pace cioè guerra io non lo so non ho parole
Siamo molto
Reali per questo oriente importante
Diamo ancora qualche tempo primo dar la parola al sottosegretario onorevole
Il signor Robert Castrucci
Se costruzioni mi raccomando in questo punto sono costretto a chiedere di l'assoluto in verità
Sì
Io porterò fosse dal punto di vista un po'diverso
Di chi ancora in formazione e ricerca
La la fatta pochissimo
Come la gran parte degli studenti universitari
Io vorrei partire da una considerazione
Della sapere come manifestazione di una delle contraddizioni modo produzione capitalistico che è in grado di produrre sapere da un lato e dall'altro ha una struttura sociale che non permette l'implementazione di questo sapere quindi le forze produttive che crescono che però non riescono allora volta creare sviluppo
Una clamorosa
Manifestazione di questa contraddizione la disoccupazione intellettuale che coinvolge tantissimi laureati l'Istat purtroppo dopo
Dati rilevati nel novantaquattro sulla o reati nel novantuno non ci ha più informati su livelli di occupazione dei laureati però già allora
Erano molto scarsi soprattutto per le facoltà umanistiche mai che non si creda che non sia stato così anche le facoltà come ingegneria o scientifiche più pure
Contemporaneamente avviene un fenomeno dovuto a scarsità di risorse a un lancio è sempre all'obsolescenza dell'organizzazione sociale dall'altro che è un fenomeno come numero chiuso
Dove appunto si risponde alla carenza cronica di forza lavoro qualificata in Italia chiudendo le università
Al distratti sociali sostanzialmente più disagiati perché sappiamo bene che introdurre criteri di merito
Nella quando si va a vedere il curriculum scolastico di studi il merito in quel momento è correlato fu in maniera fortissima con altre variabili come il reddito eccetera
Una se vogliamo una Mani
Una dimostrazione o un caso un esempio del fatto il numero chiuso non sia dovuto solamente a carenze strutturali e per esempio
La facoltà di Medicina qui a Roma che ha il più alto rapporto fra docenti e studenti
E eppure al numero chiuso nel momento in cui gli studenti che ricorrono al TAR chiedono di essere ammessi
Al corso di laurea gli si risponde che mancano le strutture quando Medicina la facoltà che ha anche più metri cubi per studenti eccetera in particolare corso di laurea in odontoiatria
Io credo che sia fondamentale capire che interessa dell'ordine professionale dei dentisti nona vere eccessivi laureate a loro disciplina che poi collegato con quel mistero che non vede appunto reparti pubblici di odontoiatria nelle USL ma vede solo questa professione esercitata privatistica mente
Così è però anche per l'ordine degli architetti per l'ordine dei dei notai eccetera ricordiamo che anche una facoltà come giurisprudenza Roma si sta avviando verso una programmazione degli accessi questo Gorza in realtà anche con altre
Riflessioni che sono venute in questo convegno sulla necessità appunto da una parte forza lavoro qualificata
Intellettualmente
Io credo che però la riforma dell'università le riforme dell'università che si sono succedute da Ruberti in poi in realtà attendano a creare una figura è laureato diversa
Non professionalmente qualificata ma diversa cioè si sta andando verso un modello probabilmente con lei licealizzazione dell'università separando ricerca didattica e quindi sostanzialmente ponendo gli studenti di fronte a dei corsi che sono ripetitivi uguali di anno in anno senza contatto con la ricerca verso la costruzione di uomini due dei processi
Dei prodotti cognitivi in sostanza un nuovo tipo di non dico telo ritmo perché evidentemente c'è stato uno sviluppo all'organizzazione del lavoro Maddy sfruttamento del lavoro intellettuale in maniera ripetitiva parcellizzata
Subordinata
E quindi se arriva anche spesso a un'obsolescenza dei titoli di studio neo istituiti dove consorzi di imprese o singoli prese finanziano anche quantità irrisorie dando cinquanta milioni cento milioni vengono istituiti corsi di laurea corsi di diploma
E se estremamente tecnici
Dove magari quella impresa che può essere un Lenio la FIAT o altre imprese ancora
Riceve la sua forza lavoro in qualche modo formata secondo i suoi bisogni ma il Complesso e dei titolati se siano diplomati o laureati comunque vengono immessi sul mercato del lavoro con un titolo di studio che comunque andava bene solo per quel posto
E quel posto è in grado di assorbire tutta la produzione
Del laureato quindi cosa succede si crea ulteriore flessibilizzazione con una formazione molto rigida
A compartimenti stagni assolutamente acritica prima scientemente ho molto apprezzato della docente di Storia di scienza che appunto puntava su questo io credo che sia fondamentale proporre un modello di università diverso in cui appunto la criticità del sapere permetta anche una volta laureati una maggiore adattabilità a condizioni di lavoro che sono mutevoli invece si va verso una completa subordinazione a singole imprese private o a consorzi preso addirittura la Confindustria presenterà mente
Qualcuno ha parlato prima appunto di un liberismo d'accatto
Cioè dove appunto c'è una subordinazione completa alle esigenze delle imprese che non sono appunto le esigenze dello sviluppo ne del Paese né della soluzione di problemi gravi come la disoccupazione
Si arriva quindi presto a smentire anche questi modelli nel momento in cui si prende in considerazione sempre la domanda e l'offerta la domanda di istruzione è elevata
Invece di adeguare l'offerta a questa domanda istruzione semplicemente si cerca di tagliare la domanda di nuovo introducendo numeri chiusi con sistemi di merito
Io credo che invece il sapere a partire dalla ricerca ma anche nell'università possa diventare una concreta risorsa
Nel momento in cui questo propone nuove via di sviluppo al sistema economico cioè molto in cui sapere non è in grado di essere valorizzando della formazione economico-sociale e dal modo di produzione capitalistico è necessario che intervengono anche poteri statuali
Di programmazione perché questo sia valorizzando su nuovi settori che al momento non sono produttivi ma che invece darebbero grosso grosso fiato da una parte allo sviluppo anche economico del Paese l'altra parte allo sviluppo civile e sociale pensiamo ad esempio al turismo che più volte è stato citato anche al settore ospiti artistico ma lavoro e ambiente lavoro e immigrazione lavoro e cultura
Per quanto mi possa venire in mente in questo momento quindi io chiudo
Chiudo questo mio intervento
Invitando gli organizzatori del convegno
A raccoglierà anche quella che è una proposta nella sezione universitaria all'università ricerca prova Pontecorvo di questo partito
Di costruire un convegno su Università e lavoro traversie nell'università ove questi temi possono essere affrontati con una maggior cognizione di causa ultima proposta per quanto riguarda i docenti ricercatori dell'area romana è quella di costruire un comitato universitario per la pace che sia in qualche modo Inter categoriale che raccolga sia gli studenti sia i ricercatori e docenti sia i lavoratori e tutte le figure precarie che si trovano nel mezzo appunto per anche andare oltre quello che sta avvenendo adesso di piccole avanguardie che si auto organizzano da se stesse non è in grado di comunicare con gli altri strumenti come sta avvenendo anche adesso nella sapienza non solo ad opera di Rifondazione
E a con l'incapacità assoluta di creare appunto una coscienza critica su questa questa guerra cioè mordendo si sostanzialmente la coda facendo lotte di egemonia sul nulla
E non sensibilizzando per nulla la popolazione italiana su quanto sta avvenendo grazie
Ma
Se
A
Di nuovo
Ieri a
Parlo io invece de un'insidia Caianiello perché aveva il treno
In partenza io parlo a nome del Coordinamento nazionale dei contrattisti al termine del Consiglio nazionale delle ricerche
Questo coordinamento è nato ecco e si è impegnato in un'analisi più approfondita
De de e per fotografare la situazione proprio del precariato istituzionale diciamo e quindi più riconosciuto all'interno dell'ente
E questa è nato circa un anno e mezzo fa e il primo passo che ha voluto compiere il coordinamento è stato proprio quello di andare a vedere quali erano le cifre su cui ragionare per risolvere anche per dare soluzione a questo problema
Ecco e proprio dal da queste cifre
Abbiamo punto potuto osservare che l'ente su circa sei mila unità di persona di persone il ruolo vedeva un esercito di circa mille duecento contrattisti a termine
Non li chiamo precari cioè nel senso non perché siamo precari ma perché sono queste mille duecento figure da aggiungersi alle persone che a vario titolo appunto
Come il fossero con lei prima della partita questa mattina illustrato al mondo del precariato che ha invece una diciamo articolazione più ampia all'interno dell'ente
E di è stato sottolineata abbiamo potuto vedere che nel Cnr quindi l'età media di coloro che fanno ricerca nei diversi ruoli cioè sia tecnico sia appunto di ricercatore di tecnologo di circa cinquant'anni
Ora questo dato evidentemente paradossale tuttavia si sgonfia se si calcola che questo esercito che a questo esercito va giunto un esercito ghetto appunto quello più silenzioso di che la umorale cioè un pochino nell'ombra e che questa mattina premi Nobel Rita levi Montalcini ha potuto ha messo a fuoco proprio il problema essenziale che non soltanto quello dei di un precariato
Disse ad un punto di di viste da un'ottica più strettamente sindacale ma è proprio anche quello di un precariato che a difficoltà a fare emerge la propria professionalità perché la condizione di precarietà demente
Mette anche in crisi la possibilità identificazione professionale e scientifica e questo ci sembra anche non poco rilevante
Allora ai precari
Oggi non più giovanissimi e nostra età media è di circa trentacinque anni se consideriamo appunto diplomati laureati
Oggi guardiamo alle cifre delle assunzioni nel tempo
E allora ci siamo accorti che negli ultimi dieci o quindici anni nel centro che praticamente è stata assente il turnover per sopprimere acque per sopperire a questa necessità fisiologica lente appunto utilizzato
Prevalentemente due strati in due strade l'uso improprio dei contratti a tempo determinato che erano nati con altre caratteristiche
E obiettivi e l'uso del sotto inquadramento ossia del reclutamento di personale di ricerca con qualifica di livello inferiore
La riforma dell'ente che essa oggi avendo luogo sarà presente nell'auspicio di tutti una svolta
In un grado di cioè che sia in grado di trasformare profondamente il mondo della ricerca in Italia a fronte di questi venti abbiamo fatto presente la necessità di sanare una situazione che va palesemente ben oltre qualsiasi introduzione di forme di flessibilità fisiologiche nell'organismo della ricerca questo dato di fatto non è suggerito neppure non è sfuggito neppure alla commissione bicamerale che ha sollecitato gli organi preposti a ricercare una soluzione per la situazione critica delle risorse umane consiglio la nazionale delle ricerche tutti tutti oggi riconoscono per questo problema esiste e il nostro coordinamento certamente a cercato di sensibilizzare tutte le istanze e in tutte le sedi rispetto a questo problema la condizione essenziale perché la soluzione si Silvia ovviamente che l'ente ho avviato una strada concorsuale
E nella fase transitoria della ristrutturazione questa strada
Già si vedono dei che ci sono ci sono dei momenti importanti perché venga attivamente ad essere attuata
In modo esplicito il riferimento al mezzogiorno del paese dove l'intesa di programma CNR Moussa attende di essere completata e in modo un po'meno diretto per il Centro Nord dove pure il problema del precariato ai denti dei vinti entità
Ci sempre ci sembra dunque indispensabile innanzitutto che i concorsi si facciano libri dissi mittenti previsti
Dalla fase transitoria della riforma che si facciano Cos con assoluta contemporaneità sia al sud che al centro nord anche questo per evitare eventuali travasi
Dal centro nord al sud o o viceversa dal sud al centro nord di persone che poi effettivamente non andrebbero svolge quell'attività di ricerca nel territorio laddove questa ricerca ha bisogno di essere svolta
Un'esigenza non meno urgente che questi concorsi vengano fatti per la fascia i iniziale e cioè per il reclutamento di persone punto in ingresso e non e non soltanto per avanzamenti di carriera che pure essendo appunto una cosa molto importante in questa fascia transitoria dove in questo periodo transitorio dovrebbero valere diciamo un privilegio in termini numerici
C'è c'è ancora un punto sul quale desideriamo attirare la vostra attenzione ci sembra giusto richiede che il personale precario di lungo corso
Che spesso passa attraverso varie figure di precariato nel corso degli anni assumendo sembianze poco riconoscibili dall'ente
Abbia in questa occasione un'equa possibilità di essere inserito organicamente nel mondo della ricerca ora nostra Piso due elementi
Sono critici il primo è che né liste disciplinari età dell'ente che d'altro canto rappresenta anche la sua ricchezza
Non non diventi un elemento di estrema complessità che paralizza
Il processo concorsuale perché a tutti coloro che hanno lavorato in questi anni sia data la possibilità di comporre ci di concorrenti devono essere concorsi per tutti proporzionata eguagliata
In tutte le aree disciplinari uscendo dalle logiche semplicemente lobbistiche non è possibile che si dia equità se non si procede prima d'una mappatura di questo personale
Andrebbe rispettato alle quindici la questa mappatura derogando temporaneamente dall'Obiettivo prima prioritario della ristrutturazione della logica da esse imposta in secondo luogo consideriamo il problema della valutazione e al momento un precariato che ha lavorato sotto varie forme perché sotto varie forme per sette otto anni l'ente non vede in alcun modo riconosciuto il suo stato di servizio
La non piccola mole di lavoro scientificamente secondario ma indispensabili agli dall'istituzione talvolta la sua stessa costituzione nel Sud non sono pochi i casi di istituti che sono nati
E che lungamente sono rimasti con la prevalenza di personale precario e che li ha letteralmente messi su da un lato di fatto che poi speriamo si trovi il modo di includere nella valutazione questo storico e se questo tipo di attività anche appunto a volte di servizio ma che hanno determinato la sopravvivenza dell'ente e in situazioni di particolare disagio la in conclusione noi studiava l'aspettativa che questa riforma rappresenti anche per ciò che riguarda le risorse umane la chiusura di un'epoca e l'inizio di una nuova gestione più razionale e vitale
Perché ciò avvenga appare indispensabile oltre a Risanamento delle patologie pregresse soprattutto l'identificazione già prevista nella riforma
Di un iter formativo preciso per nuove risorse che infedeltà con l'idea con l'idea guida del sistema ricerca
Sia però riconoscibile da tutti i luoghi della ricerca italiana senza subordinazione i in un punto che mi permetto di osservare non è invece al momento con assolutamente completato
Chi si forma con un dottorato universitario può spenderlo nel Consiglio nazionale delle ricerche oggi questo non è vero invece cioè chi si forma dentro il Consiglio nazionale delle ricerche spesso non vede riconosciuti titoli il proprio titolo
Altrove anzi cioè siamo addirittura al paradosso che oggi chi ha un certo numero di borse di studio non viene riconosciuto neanche dal niente se non mettiamo se non se non si mette in qualche modo bensì non si pone rimane rimedio andai in destituire delle opportune commissioni che riconosceranno e qui pare l'anno le borse per partecipare ai concorsi a chi ha fatto tre anni di borse di studio del ti faccio un esempio paradossale ho concluso
Che ha cinque minuti gradito
Io ringrazio l'onorevole promosso megaconcerto grazie sono Nicola Schinaia sono ricercatore dell'Istituto di sanità e sono da qualche tempo anche iscritto al Partito dei comunisti italiani per quanto ma non avendo avuto occasioni con i compagni dell'Istituto di preparare
Questo convegno poiché ero immissione si sente bene sì essi grazie perché ero in missione appunto in Albania per questa
Problemi legati a queste dalla
Dramma del Kosovo darò un taglio rapido e a personale a questo intervento dunque io do brevemente accennerò a come vizioso che sanità i SS e istituto superiore per la prevenzione e sicurezza del lavoro ISPESL si inseriscono da un lato nel mondo della ricerca che è l'oggetto di questo convegno dall'altra anche nel mondo la sanità che anche politicamente appartengono a due ministeri differenti con evidenti problemi quindi di di coordinamento e questa infatti è una delle questioni che premetto accenno dato il tempo limitato tempo a disposizione
Andrò solamente per titoli per così dire poiché ho approfondito soprattutto la le tematiche all'Istituto superiore di sanità
Alison super sanità gode e quindi il mio intervento sarà più di natura politica che tecnica diciamo così data la duplice veste
Brevemente volevo ricordare quei sì o sulle sanità istituzione molto antica perché sarà al trentaquattro ha avuto la sua lei la sua riforma nelle novecentosettantatré una riforma che purtroppo per certi versi purtroppo dal tempo dura ancora ma che probabilmente fu la riforma abbastanza buona se nonostante tutto si riesce ancora navigare con quella problema appunto che quindi solo sussurri sanità vive è un problema di adeguamento delle proprie compiti e funzioni alla modificata realtà attuale ed ecco quindi il taglio politico di questo mio intervento nella fine degli anni ottanta e vi è stato il tentativo di avviare questo processo di riforma che è sostanzialmente abortito perché soltanto un decreto legislativo del novantatré con un riordino Regolamento del novantaquattro che però hanno modificato solamente alcuni aspetti non i più sostanziali
Vi è in questa ondata di riforma del del del governo del dell'Ulivo diciamo così è prevista anche una la delegai della riforma del servizio sanitario nazionale di cui che è stata presentata dal governo se dal ministro Bindi la settimana scorsa e all'interno della legge delega del trenta novembre del novantotto vi era anche un capoverso la lettera ai che faceva dell'articolo uno in cui si citava anche l'Istituto per sanità
E e l'ISPESL e naturalmente e qui siamo ancora all'inizio perché la il comma i dell'articolo uno attribuiva al governo la delega di riordinare i principi e le funzioni scrissero stesse quindi è sacrosanto il percorso però diciamo che i tempi diciamo che vi è molto lavoro da fare perché dopo aver ammesso che si riesca rispetterà delega del trenta del del mese di giugno
Con qui in quella circostanza sarà soltanto sto soltanto sta dimessi i principi e i compiti che sostanzialmente dovrebbero aggiornare la la cinquecentodiciannove del settantatré
Dopo dovrà seguire regolamenti di attuazione e quant'altro per rendere poi questi principi l'operetta diciamo operativi e
Applicabili da parte dei ricercatori quindi
Vi è un problema diciamo quindi ecco che il l'impatto politico molto importante perché siamo anche per i suoi sanità a una svolta diciamo epocale quindi il il terreno del giudizio sulle sai Fertile perché grosso modo così come la legge del settantatré fu anche le affetto di un grande movimento di massa e di riflessione
Quindi diciamo ai tenori suo superiore vi sono con diciamo persone coscienza avvedute i quali sarebbero
Diciamo le direzioni giuste da seguire
Quello che probabilmente manca è un raccordo poi politico fra l'istituto stesso e per l'appunto il parlamento e il governo affinché i principi che che che ricercatori stessi e comunità scientifica l'istituto può
Portare avanti possano essere anche recepiti perché diciamo il dal dal Governo e dal Parlamento nell'esecuzione di queste di questi atti quindi ecco queste dal punto di vista della dei problemi su sanità il problema diciamo del personale è un problema molto importante quindi rientra nei discorsi affrontati in questa giornata quello di poter adeguare le piante organiche e razionalizzare l'uso l'impiego del personale non di ruolo quindi formazione contratti borse di studio tutte queste problematiche ben note al centro c'è nell'agli altri enti di ricerca
Sono anche propri risultati sanità
E e quindi diciamo che il filone è analogo pertanto io diciamo come dicevo avevo soltanto intenzione di citare per titoli il le problematiche dell'East dell'ISS dell'ISPESL io dunque mi avvierei a concludere facendo ricordando questo questo Princess principio il la presenza del Partito Comunista le ha dentro di sé o sul suo risalita
E limitato numericamente ma diciamo efficace mi sono sentita è un luogo idonea di azione politica perché come dicevo illa comunità scientifica molto sensibilizzata ai problemi di cui si trova di fronte quello che quindi sarà importante accelerare in questo periodo sarà per l'appunto il raccordo
Direttamente appunto politico fra l'inizio affinché lì sospesa da non rimanga isolato rispetto alla alle altre sfere politiche così come è stato nei passaggi e negli anni novanta che sostanzialmente e non hanno porta nonostante un grande lavoro di preparazione di riforma questo percorso è sostanzialmente abortito diciamo così
Grazie
Adesso l'ultimo intervento quello del dottor Luciano Mutti della Fondazione Maugeri istituto di ricovero e cura a carattere scientifico di patria
Dispiace dottore Greco ultimo quindi a tempo diventerebbe
Io sono all'ultima curva diversa anche al più presto Scoma
Sto ringrazio la detrazione del convegno che ci hanno consentito di essere qua oggi a parlare di un tema che ovviamente c'è molto caro petrolio tutti Giorgio interessiamo e perché credo che anche Krizia molto sentito dall'opinione pubblica in genere sulla ricerca oncologica
Rapidamente parte dalla fine paradossalmente dicendo subito che il problema Lecce con quasi che l'Italia è una come nella sera di problemi che acceca oncologiche in Italia è molto simile sovrapponibile a problemi che in altri settori esistono è essenzialmente riconducibile
A una fondamentale scarsità delle risorse disponibili la ricerca e soprattutto con la stessa gravità credono scarso molto scarso coordinamento che queste risorse esistenti hanno quindi vengono spesso disperse nell'ambito della ricerca oncologica
Se invece passiamo a tre punti fondamentali da analizzare rapidamente cioè qual è la qualità della ricerca innanzitutto in Italia cioè con con logica quali sono qual è l'entità e le modalità di questi finanziamenti e se è possibile quale proposta dove si può fare si possano fare in questo anno
Diciamo subito che la qualità della ricerca oncologica in Italia è buona
Direi paradossalmente buona non è Cicero pro domo mea in realtà e buone effettivamente nel momento in cui noi diamo ad accreditare al Tenerife affetto del pubblicazione che i gruppi italiani che s'interessa di Oncologia
Riescono a far passare sulla rivista internazionali già Hassel Nature a Kassel risorsa oncogeni ce le viste più importanti al mondo sicuramente i gruppi italiani pubblicano ergo possiamo dire che complessivamente buona
E buona forse una tra le migliori questa disciplina fossero ricercano delle migliori d'Italia e buona paradossalmente paradossalmente perché deriva in realtà da un'applicazione tanti ricercatori precari come si diceva prima
Spesso sottopagati che comunque sono si impegna totalmente e a volte fino a ore tarde come voi sapete all'abuso di questo tipo di di attività e che spesso certa non vengono la cui attività spesso non viene considerata come la meritocrazia
Corretta che ci si aspetterebbe in questo caso
Quando si parla di ricerca si parla anche questo è un altro Lapikova prese possiamo aprire si parla anche di manipolazione genetica delle cellule normali Hendon un appunto che un due righe sono due parole riguardo
Occorre farla spesso estremamente utile quando cambia parliamo e cerotti morali trasformazione del cielo normali
E inutile
Va fatta e fa normata
Ecco direi che non non occorre anche in questo caso non dobbiamo certo criminalizzare la dobbiamo sottolineare la necessità che lo stato arrivi con dalle norme corrette puntuali e realistiche che nei regolamenti no l'utilizzo centenaria genetica possiamo dire sì con la con molte qualcuna research
Le riserve sono di una normativa corretta ad adeguata e aggiornata a quello che avviene c'è gente che ci può dare quello che AGEA genetica non ci deve dare e non è lecito che civile
Potremmo dire che la non esista la scienza buona o cattiva si sta se c'è il ma il il nel suo studio al modo con cui le persone utilizzano la scienza e il modo in cui su questa scienza dispetto a norma attacco parlate di entità e modalità
La ricerca diciamo che questa qualità e appunto frutto in realtà di una di una distribuzione delle risorse estremamente sperequata estremamente disarmonica questo assolutamente è assolutamente vero a differenza posso di altre di altra realtà di ricerche europee e anche statunitense
Si è parlato prima di PIL riparliamo di PIL uno uno per cento del PIL italiana nazionale e per la ricerca nel suo complessa alla cieca oncologico ovviamente
Anche in questo senso risente in maniera diretta di questo scarsità di risorse complessive ma sotto chi è che eroga questo tipo di definanziamento e qui cominciano i problemi perché in realtà la la la ricerca oncologica viene finanziato da una serie di istituzioni private e non che sono frazionate in mille mille che quindi frazione in mille rivoli le risorse disponibili le nomine velocemente ministro la sanità il busto il ministro del lavoro ce ne R le grosse no profit dalla lega tumori alla situazione italiana Pacheco ha sul cancro a tutte le altre no profit che si sta sul territorio nazionale che spesso è anche difficile tu sommato censire
Lei aziende farmaceutiche in piccola misura e i Grant europee possono quanto ero che no è difficile dire in realtà dicano di rapporto parola diritto di cento miliardi all'anno che vengono erogate vengono raccolte da queste no-profit in che realtà prepara la ricerca una sessantina la metà perché al resto
è speso per le porto campagne promozionali tutto questo di per attività
Cioè con Cossiga pubblica finanziata sicuramente in maniera estremamente inferiore
Le aziende le le le cose le aziende farmaceutiche praticamente è stato negli ultimi anni stanno tornando a non finanziata dal più assoluta la ricerca la ricerca oncologica
Sono molto interessati al marketing sono molto ancora di nuove interessata al ma anche ciò distribuzione promozione e vendita
Sono sicuramente più interessate a finanziare turismo congressuale
A volte paradossale di persone che vanno ad Aspen o a Miami senza conoscere l'inglese a congressi senza traduzione simultanea questo è normale nell'ambito di una promozione
Diciamo farmacologica che le aziende fanno lasciano la ricerca le grosse multinazionali che la fanno altrove o non la fanno proprio e sono agenti sono vere e proprie aziende di distribuzione Grant europee ci sono sono spesso ricchi sufficienti insomma tra svolge attività ricerca complessiva valida noi abbiamo come gruppi italiani abbiamo qualche problema tra Negretto europei diciamo che l'acquisto della scientifico non pesiamo molto a livello politico quando c'è una rigidità di Grant
Perché questa è una logica che viene anche seguito a parità ovviamente di qualità del Garda detto lo dei progetti che vengono presentati e c'è anche difficoltà spesso a creare delle cordate europee che siano valide che comperano su un numero sufficiente di paesi quindi e come vengono erogati questi fondi e questa cosa importante vengono erogati in maniera un po'c'è sicuramente censurabile o comunque migliorabile
In primis spesso i bandi non sono ben conosciuti o vengono conosciuti solo ad usum del Fini e per cui non tutti possono accedere in qualche modo al bando
L'esempio che noi abbiamo normalmente anche nell'immaginario collettivo sono gli Stati Uniti e e quindi possiamo solo per vedere rapidissimamente come fanno gli Stati Uniti
Cioè vinciano gossip Grant per quanto riguarda la parte antologica cioè sono delle navi e cioè in particolare delle si Anna Cianca se vi siete questi dossi Grant derivano da individuazione dei Grandi Progetti nazionali su problematiche
Che vengono individuate come bisogno di ricerca e poi vengono suddivisi sotto Progetti a cui tutte le università americane possono in vario modo accedere e che in base alla propria specifica competenza base proprio specifico progetto che viene individuata all'interno dei grandi dei grandi obiettivi
Esempio diventa proverbiale lì quando quando lei allena i dieci a suo tempo finanziò con un'enorme somma quattro milioni di dollari quando è venuta fuori progetti post siderale del cancro da c.t. se non l'ho buttato sui pallida del cancro ho visto questo calo atletico del poeta
Se dimostrato fallire ma tanto per dare un esempio di come come il tipo di lavoro può esista l'altra serie
Di Grant
Perché allora che resta americana quello che sta americane possono accedere che sono venti locali di fondazioni locali che comunque rappresenta un po'sommato una parte minoritaria
Comunque questo sistema visto così da fuori sicuramente funzione
Funziona funziona prego quello di servizi funziona funziona a tal punto come voi sapete di attrarre ricercatori a tutto il mondo che vedono comunque la possibilità di accedere a finanziamenti più sicuri e più duraturi anche vedere questa possibilità la concreta opportunità di svolge attività di ricerca a buon livello e per un tempo sufficiente per svolgere attività di ricerca che porti a qualche risultato
Qui cosa succede succede che a parte i progetti europei che idrica almeno negli ultimi tempi comici o vedere alle le priorità in maniera molto chiara hanno questo visione più strategica dei problemi di sanità di ricerca in Italia questo non avviene perché se è vero come è vero
Che buona parte del finanziamento globale etere no profit
Le non profit lavorano per compartimenti stagni
Esistono delle priorità e dei progetti che vengono adeguate no profit invase diversi comitati scientifici spesso in antagonismo tra loro
E che quei e che quindi non c'hanno soffrono di assoluta o comunque parziali diciamo mancanza di visione d'insieme spesso sono possono andare anche in netta sovrapposizione in questo senso
E quindi oltretutto della propria drenano da tutto il il territorio nazionale e spesso fanno campagna di sensibilizzazione astutamente apprezzabili
Ma non riesco a ovviamente in questo senso a rendere poi sinergiche le risorse raccolte
E quindi anche in questo sì più in questo senso vi metto un un ma quelle parliamo nell'ambito del delle suore mi scusi ma blindati da ultimo prego
Romagna rispetta l'Inghilterra nostra ricerca scientifica sul cancro come
Io direi qualitativamente non PAC non soffriamo cioè quello che è prodotto è di qualità simile sovrapponibile
La quantità del del prodotto è sicuramente inferiore a quantità
Ovviamente poi dalla quantità tuona sul piano qualitativo siamo io direi che in tema di qualità diversa che tagliano oncologica non ha nulla da temere l'Europa in questa fase va be questa notizia confortante sì almeno non vorrei essere per trombone apparire pro domo mea ma insomma è oggettivo che demenze lavoriamo in tema di affettato
E quindi quello che volevo cui aggiungere quindi che la non solo quest'anno proprio nella tutto il territorio
Ma poi indirizzano prevalentemente in determinati centri che sono i centri di eccellenza che vengono già riconosciuti e quindi l'ottanta per cento di questi fondi va al Nord
Va in Piemonte va e Lombardia
E non va al centro sud e quindi c'è questa speranza ulteriore sperequazione una sperequazione di tipo geografico una sperequazione agreste quei semi teme di patologia
Perché se è vero come è vero che va al Nord e va in determinati istituti ben conosciuti istituti che si interessò prevalentemente da alcune patologie neoplastiche altre patologie neoplastiche per questo motivo non vengono considerati
E qui ci sono altri patogeni drastiche entity DP deve logicamente interesse accettare Santese preparato su cioè vuol dire un interessate un sovrano ricercatore ma che preoccupanti che non possono essere studiate in maniera in maniera adeguata proprio perché i fondi sono stornati Nicola diversi oppure parliamo di nuovi tipi di metodica come la suscettibilità genetica al cancro Olanda o l'epidemiologia molecolare per gli esposti a sostanze lavorative
E tutto questo insieme di cose che non vengono fatte solo in minima parte pop che si pensa parliamo chiaro magari solo alla mammella
Ecco quelle sono imprese la mammella perché ci sono istituti best ben ben particolare che studiò sotto a mandare o in gran prevalenza questo e quindi non si applica la ricerca non si faccia capo di carta per quanto riguarda presente prevenzione primaria secondaria del cancro
Allora rapidissimo sanata le prospettive proposto diciamo esatto culturalmente innanzitutto che l'avviso culturale superare un tetto che esistesse sicuramente tra la clinica e la ricerca cioè entrare progressivamente nell'ottica di idee che ne esiste un unicum
Che che va dal dal laboratorio al letto del malato e che quindi la ricerca non è una turris eburnea nella quale il cercatore si nascondono tra parlare per per parlare della pietra filosofale ma in realtà per portate risultate dirette alla clinica e questo lo sforzo culturale che va fatta
E la potestà
Una distribuzione più omogenea sia in termini geografici che appunto gli argomenti dello studio
A fare la sua analisi dei bisogni ricerca
E e quindi un forte intervento di coordinamento che non deve essere assolutamente autoritario ma deve essere appunto un coordinamento
Ah per affinché ad esempio i soldi raccolti dalle dalle no profit possono essere resi sinergici nell'ambito esaminate obiettivi piuttosto che dispersi a pioggia in mille rivoli e come abbiamo visto a venire
Addirittura variamo al punto di chiedere se tossico se possibile una sorta di di garante di questo tipo di di tutti questo tipo di risorse che vengono raccolte una sorta di authority che in qualche modo posso identificare questi obiettivi e posso identificare l'utilizzo punto sinergico e nella stessa direzione di questo tipo di risorse
Un'ultima cosa riguarda ovviamente anche cercare di coinvolgere le aziende private questo tipo di attività
Trovare delle soluzioni che comprendono ospedali fiscali o altre soluzioni di questo tipo ma per incentivare le aziende a finanziare l'attività di ricerca
Perché credo che il loro intervento potrebbe essere in qualche modo oltre la metà h far cambiare ecco completamente lo scenario
E l'ultima cosa recuperare colori quale sono scappati
Cioè molti di noi hanno deciso dopo la radio coro molti amici di Roma del sud che hanno cominciato non ci conosciamo allora cominciamo con me no trovata alcuna possibilità di lavorare qui nel centro e del sud Italia e sono progressivamente alla progressivamente abbandonato l'Italia solo lavoro negli Stati Uniti
In realtà soffro di nostalgia vorrebbero tornare non ci sono le condizioni per tornare
Chiedono l'esempio che si che venga fatto una sorta di abbia bella qui in Italia come avviene in Germania che sia una sorta di sosta temporale per ricercatori che tornano dalle dagli Stati Uniti per trovare quella collocazione qui
Mi rendo conto che è un sacco di problemi locali per cui non però voglio dire un sistema per cercare di recuperare anche queste persone credo che sia fondamentale
Quindi possiamo dire che la nostra ricerca oncologica
Non è male
è sicuramente sopra sicuramente ripeto di di una sperequazione in termine di distribuzione di risorse e di organizzazione della della della cercaste grazie
Abbiamo ridotto un intervento che era di grande interesse ringraziamenti adesso abbiamo chiuso gli interventi la parola al sottosegretario alla ricerca scientifica del dove riteniamo onorevole Cuffaro la prego
Sì sì io credo che il convegno abbia ha risposto al suo scopo
Noi volevamo un
Confronto
Aperto
Supposizioni che sono state maturate attraverso il tempo dal nostro partito che sono state esposte anche con una grande serietà e lucidità da compagno Polcaro
Personalmente ero molto interessato a un riscontro un primo riscontro sull'azione che stiamo Conte compiendo diciamo allo Stato Simone per la ricerca del Governo
Ho avuto in questi mesi
Contatti con migliaia di ricercatori con migliaia di docenti universitari ho visitato strutture e così via
Ho credo stabilito una serie di rapporti molto facili e con le organizzazioni sindacali con le organizzazioni di categoria volevo sentire diciamo il loro parere anche su una questione su questioni più complessiva
E poi mi pare
Che il convegno costituisca la premessa per un un nuovo ampio appuntamento che potremmo fare fra alcuni mesi
In cui
Ci si possa misurare con tutto l'arco delle forze politiche democratiche collera forse sindacali nel loro complesso
Con la comunità scientifica nazionale
Credo che abbiamo posto diciamo o le basi per andare una iniziativa ancora più grande
E vedete abbiamo avuto dei dubbi
Perché questa questo convegno è nato in una situazione gravissima
Quando l'abbiamo pensato si stava ancora discutendo degli accordi fra moglie pensavamo che la prospettiva non volgesse al peggio
Ma la situazione è quella che è la più grave nella quale il nostro Paese sia stato mai coinvolto dalla fine della guerra mondiale ad oggi
Riguarda e i Balcani
Una zona a rischio altissimo
In cui ogni volta si sono create le condizioni per deflagrazioni enormi
In cui una spirale che s'avvia oggi può avere conseguenze incalcolabili inimmaginabili
Perché si tratta anche ancora
Di una frontiera che vede affacciarsi mondi diversi
Interessi grandi
C'è la possibilità anche di una ripresa anche dalla spirale dello stesso riarmo
Che noi speravamo invece venisse adatte attenuarsi
E siamo davanti a un'immane tragedia delle popolazioni del Kosovo
E anche del popolo serbo
Si muore da una parte e dall'altra
Le bombe creiamo evidentemente un caso diciamo
Di grande
Ripercussione anche etica morale per ognuno di noi
Continuiamo a fare indifferenti la nostra vita i nostri convegni mentre l'altra parte si muore insomma Simone sotto le bombe
E allora è inutile dirvi quale sia l'angoscia difficoltà personale che può avere
Uno come me
E si trova a dividere responsabilità di governo
La prima immediata reazione
E quella dell'atto liberatorio quella di andarsene di sottrarsi a una responsabilità pesante in qualche modo diretta
Ma c'è anche che la consapevolezza
Voglio dirlo
E questo è l'atto più facile che si possa fare
Davanti a una situazione complessa in cui è possibile immaginare scenari politici nazionali ancora più aberranti
E in cui si giocano le sorti della politica anche nell'alleanza a sinistra e quindi dell'avvenire democratico del Paese
Della possibilità dei lavoratori di incidere direttamente
Ancora domani sulla guida sui programmi futuri Alitalia
E della interruzione di uno sforzo che ha dato alcuni risultati ma che altri decisivi deve darne
E che diciamo
Se si dovesse interrompere oggi
Si presenterebbe davanti al Paese all'opinione pubblica democratica di questo Paese certamente non con un bilancio positivo
Ci sono problemi
Decisivi come quello del lavoro banco di prova ne parlava
Ultimamente Ferrari le prospettive delle nuove generazioni
I problemi che qua spesso noi abbiamo esaminato la formazione la ricerca lo sviluppo la innovazione tecnologica
La il riposizionamento del nostro sistema produttivo
Che certamente non vedrebbero un miglioramento se si passasse diciamo da una condizione politica come quella di oggi
A condizioni politiche in cui la destra potesse mettere più pesantemente la propria ingerenza
Si è parlato qua di rapporto fra scienza armamenti e politica
Io ricordo diretto delle preoccupazioni che abbiamo avuto ci sono qua alcuni compagni mi ricordo per riunioni a Castiglioncello
Quando si cominciò a parlare da parte degli Stati Uniti d'America
Dello scudo spaziale delle Guerre stellari
Ritenevamo che si trattasse evidentemente di un avvio molto pericoloso di una prospettiva molto pericolosa per l'umanità
Abbiamo visto che ha avuto la conseguenza è confermato anche dagli atti
Sulla geografia politica
Del nostro pianeta
E una delle ragioni
Che ci hanno portato ad aderire
Lo strapotere degli Stati Uniti d'America che era bilanciato pur con tutti gli errori dalla mondo dai Paesi socialisti
Deriva direttamente proprio dal modo come si stava impiegando la scienza in quella occasione che costituì un elemento di ricatto per l'Unione Sovietica
E che fece precipitare anche la situazione nell'Est europeo e anche all'interno
Della stessa URSS nella prospettiva di dover aumentare enormemente il proprio bilancio militare con spese insostenibili rispetto al prodotto interno lordo
Della Unione Sovietica stesse
Io vorrei riprendere brevemente un attimo il tema dell'attacco devo
Alla Serbia
Per riprendere alcune considerazioni di grande interesse che sono state fatte qui
Modo particolare dal Narducci dovuto andare via
Ma c'ha detto delle cose molto molto interessanti
C'è la responsabilità indubbia di Milosevic
Una reazione sbagliata i fermenti
Autonomistici del Kosovo alla discriminazione che i serbi hanno attuato che è stata attuata contro i serbi in una prima fase
Una reazione sbagliata sul piano politico e sul piano anche umana
La sottrazione dell'autonomia
La repressione la discriminazione la tendenza alla pulizia etnica che oggi raggiunge proporzioni enormi
Ma ci sono anche radici lontane
Che hanno favorito la disgregazione della Jugoslavia
Ho avuto la ventura
Di seguire molte fasi
Della vita politica ed economica della Repubblica federativa di Jugoslavia quando
Diciamo è sera nella sua interezza
Ci sono ragioni che hanno favorito la disgregazione
Hanno favorito lo scontro etnico
Noi avevamo o davanti una Jugoslavia nell'ambito dei Paesi dell'Est
Molto originale
Cardella avevamo lo sloveno Cardellino aveva tentato una strada tutta particolare
Per mantenere da un canto diciamo il controllo dell'economia nelle mani dello Stato dall'altra parte per aprire e anche ah beh esigenze di produzione e di mercato anche per raffrontarsi con l'Occidente
Sappiamo com'è finita con l'autogestione
L'autogestione è stata tradita
Nel momento in cui si cominciò la concorrenza fra le repubbliche
E si acquisisce il concetto che bisognava per lo sviluppo della Jugoslavia affidarsi alle repubbliche più forti che dovevano fare dalla locomotiva per aver
è una crescita complessiva del Paese
Abbiamo avvertito sopra tutto chi viveva
Da vicino quella realtà che c'era davvero una distorsione grave che avrebbe portato a a grandi conseguenza
Partì da lì
Un divario uno scarto una divaricazione fra le varie economie repubblicane che oggi si registra in alcuni dati essenziali
La Slovenia
A
Una reddito pro-capite di diciassette milioni di lire
La Repubblica federativa di Jugoslavia la Croazia ne ha sette la Repubblica federativa di Jugoslavia
Cioè Serbia Montenegro
Si attesta attorno a tre milioni di lire
Uno scarto intollerabile che è nato proprio da questa concezione che lo sviluppo doveva essere agganciato le regioni più forti
E che poi ha portato la Slovenia e la Croazia
A fuggire apporre il problema della loro separazione dal resto della Repubblica federativa
E che di apportati evidentemente anche a comportarsi in termini di assoluta chiusura nei confronti di coloro i quali stavano peggio di coloro i quali avevano un'economia dissestata
Credo che questo sia anche un esempio illuminante per noi
Che dovrebbe servire da monito anche per un Paese come il nostro in cui ci sono delle spinte
Che derivano proprio anche ad Allah differenza di reddito dalla differenza anche di diciamo possibilità anche di collocarsi socialmente delle delle nuove generazioni
Nell'intervento di dar Dulli poi c'è una riflessione a un'analisi che ritengo non ci devono sfuggire
Anche perché ci riportano al tema più specifico che noi stiamo affrontando
Nel suo intervento dar Dulli dice una guerra della NATO una guerra per la NATO
Non c'è alcun dubbio
Le ragioni umanitarie
Impedire la prosecuzione la persecuzione contro la gente del Kosovo tragedia dei profughi e le ragioni politiche l'isolamento di Milosevic
Che hanno turbato tante coscienze
Anche a sinistra
I l'hanno portato personalità della sinistra
Che rappresentano spesso diciamo il pensiero più alto della sinistra stessa a comprendere e a sostenere l'intervento militare
Contro la Serbia
Ecco sono fallite
E io ritengo che tutti dovrebbero riflettere oggi sul al fallimento
Con le bombe di entrambi gli obiettivi il solo isolamento di Milosevic non c'è
Non c'è certamente nella protezione nella salvaguardia del popolo dal Kosovo si è accentuata oltre ogni limite diciamo la repressione la fuga
E il sostegno all'UCK
Rischia di diventare un nuovo elemento di massacro e disco
Ma c'è anche da riflettere sull'intreccio fra le ragioni politiche militari ed economiche
Che ha portato all'intervento militare
Non si tratta soltanto di ragioni merita di ragioni umanitarie
L'enclave Ugo slavo comprende un esercito che opera al di fuori dalla logica del nuovo scacchiere dell'Est conquistato dalla NATO
Un rilancio della NATO davanti all'esaurimento del suo ruolo tradizionale e connesso alla politica
Dell'industria degli armamenti degli Stati Uniti al mantenimento giustificato della spesa militare altissima come diceva Narduzzi il tre virgola tre per cento del prodotto interno lordo degli Stati Uniti
La NATO è uno degli strumenti che consentono di incidere
E di mantenere sotto controllo l'economia stessa dell'Europa e per lo meno di tutelare gli interessi USA del continente che sono grandi e crescono
Io penso che davanti alle forze democratiche europei
Oggi più che nel passato
Dobbiamo si pongono il problema proprio della politica dell'Europa ne parlava
Il professor Flick che ci ha onorato della sua presenza e con il suo intervento ha detto delle cose seria
Se non vogliamo pensare
Che la politica dell'Europa
Per arrivare alla sicurezza per affermare una politica di sicurezza
Porti a un massiccio riarmo dei Paesi europei
Per affermare in concreto nella situazione attuale una politica della sicurezza autonoma rispetto agli Stati Uniti
Se non vogliamo
Pensare a questo che Stato sempre l'elemento fondamentale diciamo per garantire la sicurezza contrapposta evidentemente a un altro schieramento militare
Allora occorre che ci sia un grande sforzo
Per ridare all'ONU la sua originaria missione
Con una modifica dei suoi regolamenti e con l'attribuzione anche di mezzi adeguati perché Possa intervenire
Intervenire pacificamente delle controversie
Ci sia una diversa
Dislocazione diciamo
Del potere di intervento
E che il potere di intervento non significhi la intimidazione armata ma significhi tante altre cose che possono essere messe in atto qualcuno ce lo ricordava addirittura è la situazione del Sudafrica o di altri paesi in cui un blocco economico una diciamo un un chiaro boicottaggio ha portato poi a delle modificazioni profonde anche dell'assetto interno di quel Paese
Non c'è solo un grande sforzo da fare
Per riaprire il problema o uno ma c'è anche il grande impegno per rilanciare il disarmo
Se non vogliamo pensare a una politica dell'Europa autonoma ma di un'autopompa un'autonomia riarmata dell'Europa
Visto che gli apprestamenti militari solo nell'Europa apprestamenti degli Stati Uniti d'America il visto che le basi militari si sono un po'dovunque nell'Europa ecco allora occorre che ci sia
Un impegno per rilanciare il disarmo
Lo smantellamento delle basi
Degli apprestamenti militari in tutto il pianeta perché non si può pensare che questo possa avvenire soltanto in Europa
Ripristinare un equilibrio non delle armi ma un equilibrio del disarmo generalizzato
Mi pare che spesso la sinistra abbia
Dimenticato questo tema o lo abbia messo qualche volta un po'in ombra
Credo che sia il momento di riprendere al di là delle parole d'ordine
Infuocate al di là delle rivendicazioni che certo sono giuste ma che potrebbero essere improponibili rispetto ai rapporti di forza e alle coalizioni che abbiamo davanti
Sì è vero c'è un silenzio
Assordante diceva Flick
Del a Europa ma una politica europea comporta impegni impegni che non possono essere soltanto di questo o quel Paese di questa o quella nazione ma debbono evidentemente
Muoversi ormai sul piano del del continente con un grande sforzo
Di e
Posso dire di connessione di collegamento delle organizzazioni sindacali delle forze politiche un po'quello che stiamo cercando di fare con il nostro partito il Partito dei comunisti italiani che ha preso alcune iniziative che c'hanno
Ecco ci hanno fatto capire o hanno fatto capire anche al nostro Paese qual è la strada qual è la strada da battere
E poi c'è la politica europea che sul piano dello sviluppo porti l'Europa ad affrontare i grandi problemi strutturali
I grandi problemi resi più acuti dalle nuove relazioni internazionali e anche
L'alta Dima che qui è stato affrontato dell'innovazione perché se è vero che esiste un problema italiano è vero anche che esiste un problema europeo più compresso
Diverso forse dal nostro specifico ma che ha anche radici nella
Diciamo impossibilità di affrontare i grandi temi della ricerca e dello sviluppo con mezzi coordinati e colazioni sinergica
E su questo terreno del disarmo
E di uno sviluppo sostenibile non condizionato che l'Europa può uscire dalla subalternità e a sinistra anche la sinistra moderata
Può riscattarsi dal ruolo che oggi la porta ad essere complementare alla politica decisa da Washington e a surrogare la destra in una politica devastante
Parlando di ricerca parlando di sviluppo torniamo al tema
Più ce più specifico che ci ha spinto quando ancora non si era consumata la sostituzione delle carte in tavola come ha rivelato Dini io la moglie ad organizzare questo convegno
L'attività di ricerca e sviluppo è uno dei fattori su cui l'Europa può e deve contare per una politica di rilancio e di trasformazione
è vero ne parlava Polcaro l'ha ripreso cardo si possono registrare favorevolmente alcuni mutamenti degli indirizzi del quinto Programma Quadro
Occorre registrarli e occorre anche utilizzarli se possibile
Alcune finalità legate a problemi sociali di qualità della vita di organizzazione delle città di salvaguardia dell'ambiente di valorizzazione dei beni culturali connesse al problema della formazione dell'occupazione
Si pongono in modo nuovo rispetto ai programmi precedenti
Possono innescare
Anche diciamo Circuiti virtuosi
Nel nostro stesso paese
Allo stesso tempo noi dobbiamo pensare che c'è una grande remora alle possibilità di sviluppo dell'Europa se vogliamo misurarci con gli Stati Uniti e con Giappone
Dobbiamo pensare che il quinto programma quadro rappresenta soltanto il cinque per cento delle risorse che l'Europa destina alla ricerca e allo sviluppo il che vuol dire che le azioni dei vari Paesi
Tendono ad obiettivi distinti che la massa delle risorse non raggiunge sinergia adeguate
C'è evidentemente un problema europeo che deve essere risolto anche in questa direzione e dovrebbe esserci uno sforzo anche per adeguare
I poteri democratici dell'Unione Europea la questione del parlamento
I poteri diciamo di intervento delle forze politiche e le le forze sindacali si tratta di una questione seria che ci coinvolge direttamente
C'è poi il nostro problema
Ecco io devo dire che
Non ho bisogno di ricostruire il quadro
Diciamo di
Disagio di scollamento di preoccupazione
Di debolezza della ricerca italiana
Ne ha parlato col caro
Ne ha parlato ne hanno parlato i rappresentanti sindacali come bloccati come si deve
C'è il problema della percentuale di prodotto interno lordo come voglio ripetere non voglio ripetere
Il quadro è quello descritto che poi del resto è stato messo in evidenza davanti al Parlamento italiano ancora nel luglio del mille novecento novantasette
C'è il divario fra Nord e Sud di cui parlava Moretti
Che contraddice fra l'altro in modo evidente anche le potenzialità
Diciamo
Le nuove generazioni nel Sud
Hanno anche
Punte alte di formazione
Spesso
Restano legate a un intorno a un luogo di ricerca un laboratorio gratuitamente
Per poter continuare diciamo a sviluppare la loro professionalità non trovano non trovano uno sbocco adeguato
Se andassimo a guardare la percentuale ma del resto l'avevi già citato tu la percentuale
Di ricerca che si svolge al sud ma non è solo il problema del Sud ma anche il problema della sperequazione fra regioni forti e regioni deboli in questo senso re noi
Vedremo aumentare le nostre preoccupazione
C'è la questione della diaspora di energie ora mi pare che ne parlasse Mutti altra cosa è la circolazione
Degli scienziati
Che deve naturalmente avvenire
Il fatto che ci si sposti dal nostro Paese ad altri paesi
Se questo non è uno spostamento forzoso
Se non è una diaspora indotta dalle condizioni in cui si svolge la ricerca italiana e qualche cosa di positivo ed è positivo che scienziati di altri paesi vengano nel nostro ma se si tratta invece di una diaspora se si tratta invece di una espulsione se si tratta di una trasferimento coatto allora voi
Capite che si tratta di un problema gravissimo
Ecco io
Sono convinto
Che noi non abbiamo e non stiamo superando ancora
Le tre grandi questioni che sono state messe in luce dalla relazione al Parlamento del novantasette
Il sistema non è ancora organi il l'organizzazione della ricerca non funziona ancora come un sistema non abbiamo ancora avviato la programmazione abbiamo parliamo di valutazione ma la ricerca ancora mezzi auto-valutazione valutata
Siamo in una situazione
Che costituisce uno dei tanti pesi io vorrei qualcuno l'ha detto
Mi pare
Il rappresentante dei ricercatori stese
Un rappresentante del sindacato che costituisce uno dei tanti tesi della eredità negativa del sistema di potere che si era creato attorno alla Democrazia Cristiana
Dopo il diciotto aprile del mille novecentoquarantotto
Che ha avuto ripercussioni in tutti i settori
Sul sistema industriale sulla conduzione delle partecipazioni statali se qualificandolo
Sull'organizzazione scolastica sull'università un peso enorme
Per quarant'anni
Ci sono state delle linee delle politiche che tendevano come dire a frenare illa rapporto con le forze del rinnovamento e che hanno
Diciamo fatto
Affidamento su tutto ciò che di vecchio di rete primo c'era in questo Paese
Noi tendiamo a a dimenticare certo non tutto è stato male non tutto
Può partire parte da zero manteniamo a scordare che abbiamo questo peso gravoso che è durato per quarant'anni e non un giorno solo
E condizioni che denunciava Lucio per esempio per l'università non nascono l'altro ieri nascono dal modo per il modo come l'università italiana la scuola italiana è stata trattata in anni e anni
E regime costituitosi attorno alla Democrazia Cristiana
La domanda che io mi pongo che tutti ci dobbiamo porre
E possibile oggi
Trasformare correggere rilanciare
E realistico pensare che si possa avviare una svolta questo è la domanda
Ecco è un'impresa chi merita o può essere un progetto realistico
E è impresa possibile quella di garantire la libertà della scienza
Di garantire lo sviluppo darà ricerca di base a trecentosessanta gradi come chiedeva Polcaro nella sua relazione e nello stesso tempo finalizzare la ricerca per la soluzione dei problemi
Nella nostra società finalizzato alla alla raggiungimento di determinati obiettivi che possano indurre anche favorire cambiamenti di carattere
Strutturale
E dare una
Un assetto una robustezza uno slancio nello stesso tempo
Promuovere un rinnovamento dell'apparato produttivo
Ecco vedete
Che è evidente
Che questo non può essere ottenuto né da una sola forza politica
Da una sempre né da una semplice partecipazione di governo al Governo
Meno che meno dal fatto che ci sia un sottosegretario alla ricerca
Problemi che abbiamo davanti sono di natura politica
Il sottosegretario rischia di fare la fine
Del delegato a Forte Apache mentre tutto si svolge magari come prima
Ci sono tre ostacoli di natura politica che la comunità scientifica deve sapere di avere davanti che i ricercatori debbono sapere di avere davanti
Il primo è quello che si è detto il problema del profitto a ogni costo
La ideologia della privatizzazione a tutti i costi
L'abbandono della sorte del Paese a usi dice anche molto apertamente
Agli interessi dei gruppi finanziari economici
E ai capricci del mercato
Con l'attivazione di vecchie e nuove sudditanza
Perché diciamo
è chiaro quando
Ci si rimette al liberismo sfrenato
Evidente che dall'altra parte c'è la esigenza della ricerca
Di avere dei vantaggi
Si risolvono i problemi del tasso di interesse ci sono determinati sgravi e si chiede ancora di più no
Presidente Nesi
La ideologia del liberismo sfrenato e del mercato
Porta poi ad affidarsi mani
Impieghi diciamo a determinati gruppi imprenditoriali che fanno il bello e cattivo tempo
C'è
Un altro ostacolo al quale deve essere molto attenta alla comunità scientifica
A tendenza ai vecchi rapporti privilegiati
Anche nell'ambito della ricerca Collecchio niente e le consorterie di sempre
Quando si fa un ragionamento politico fra forze politiche sulla ricerca
Spesso noi troviamo delle convergenza sentiamo parlare quasi lo stesso linguaggio ci può essere persino confusione
Chi è al centro chi a destra e chi a sinistra
Ma quando si parla di nomine
Di assetto degli enti di spartizione di potere
Allora il linguaggio diventa differente
Ci sono forze politiche che continuano come hanno fatto in questi quarant'anni a cercare il brandello l'appiglio lente
La posizione privilegiata all'interno di un consiglio di amministrazione per continuare a fare come prima
Come sempre
E poi
L'assenza di una reale politica di programmazione
Ho direi quasi semplicemente di lungimiranza
Che impedisca Investimenti che impedisce impedisce nel concreto
Dottor Ferrari
Gli investimenti al rendimento di medio e lungo periodo
Quando si parla della ricerca
E si parla di investimenti no io non penso che dobbiamo chiedere un aumento tout-court delle quote per ricerca anche se c'è una grande necessità nelle università nei centri
Per la diciamo persino per la Sea pro sopravvivenza degli enti stessi e di una attività ordinaria non pensa a questo
Io penso alla richiesta di finanziamenti supplementari mila
Ebbene per undici mesi all'anno tutte le forze politiche tutte le forze sindacali sono d'accordo
Nel mettere e in fasi a proposito della necessità che la ricerca abbia risorse aggiuntive risorse umane risorse di carattere finanziario
Il dodicesimo mese dell'anno
Che è quello della legge finanziaria a dicembre siccome questi sono investimenti di lungo periodo
E non alimentano spesso le clientele o non alimentano le richieste di determinati gruppi forti che hanno fatto sempre pesare la loro politica
Anche sui governi e sui ministeri ebbene le Poste cadono si fanno scorrere le cifre finiscono per essere spostati di anno in anno in un continuo inseguimento della diciamo de de de la quota di prodotto interno lordo che ci potrebbe gradualmente portare alla livello diciamo della media europea
Davanti a questi ostacoli io mi pongo un problema
Possono essere affrontati rimossi
Questa è una risposta fondamentale
Perché se dovessimo constatare
Il linea di principio
Che questi ostacoli sono lì irremovibili
Ecco noi
Dovremo dire che anche la nostra partecipazione al governo avrebbe scarso significato
La nostra partecipazione perché sia significativa
Deve poter intravedere la possibilità di un cambiamento di un mutamento
Di innovazioni forti che non so quali innovazioni tecnologiche soltanto ma di cambiamenti anche nel quadro diciamo
Che guida la ricerca e che pone dei problemi in modo diverso rispetto al passato
è un lavoro difficile
Ma io fino a questo momento dico che possibile
è possibile perché
Anche a livello pure anche a livello europeo
Fra le forze politiche
Si allarga il convincimento che la medicina mercato
Da sola non basta
Ma spesso affidarsi alla mercato in modo diciamo così
In modo così
Comprendo
E fideistico
Può produrre degli effetti perniciosi
Ho motivo di ritenere lo dico a bloccati lo dico agli altri rappresentanti del sindacato
Che anche le forze sindacali riscontrano
Oggi tutte le difficoltà di una politica di pura e semplice concertazione
Che sono anche se alla ricerca di qualcosa di diverso
Certo non è ancora venuto
Fuori in modo chiaro
Ma credo che siano davanti a dei grandi problemi
Perché firmano un patto sociale dopo l'altro ma non le vedono e risultati e vedono spesso anzi
Da all'interno degli stessi documenti decadere alcune formulazioni in modo significativo che diciamo ero uno dei tanti aspetti che rappresenta una mancanza di volontà politica
Alla quale il sindacato io credo sarà chiamato a far fronte
Davanti a processi serissimi di de industrializzazione di abbandono
Ogni giorno passano dalla mia stanza rappresentanti di gruppi di ricerca di centri di ricerca dell'industria privata in crisi
In fase di smantellamento
Non voglio qua farvi l'elenco ognuno alla ricerca di una soluzione di un collegamento con l'attività produttiva
Ognuno alla ricerca di salvare salvare competenza e professionalità posti di lavoro
Come si può reggere
Se si continua su questo terreno
Io sono convinto
Che le organizzazioni sindacali davanti a questi processi dovranno pure avvertire la necessità di un cambiamento di rotta e anche della loro iniziativa della loro capacità di movimento e di intervento
C'è poi il problema
Nella comunità scientifica all'interno dalla comunità scientifica guardate spesso davanti al quadro negativo c'è la tendenza i salvarsi individualmente o di salvare proprio group o di salvare il proprio centro di ricerca
Ma le condizioni al contorno sono diventate così difficili
Che il registro o l'esperienza
Sa per i problemi della programmazione per i i problemi della finalizzazione delle attività di ricerca che non riscontravo nel passato e che c'è una consapevolezza che se la ricerca sviluppata nelle università che se la ricerca sviluppata negli enti pubblici di ricerca non riesce a collegarsi
Ha un moto rinnovatore complessivo del Paese
La decadenza anche dei centri di eccellenza che pure esistono nel nostro Paese
Il quadro è nero però non dobbiamo scordare che ci sono anche i quadri e ci sono anche centri di qualità dove si fa ricerca di altissimo valore e dove si può competere ad armi pari anche con le attività svolte in altri Paesi ebbene io credo
Che la comunità scientifica stia prendendo coscienza che non ci si può salvare individualmente che non si può salvare un centro mentre sì desertificata
Il paese dal punto di vista industriale lo sviluppo economico e sociale
E io conto molto sul fatto che ci sia anche una coscienza democratica chi agisce all'interno dalla comunità
Età e che tende a trovare anche
Un collegamento con le forze politiche per una politica il rinnovamento
Su quale leader si è svolta la nostra iniziativa fino a questo momento
Porcaro diceva
L'abbiamo fatto
Attraverso le interrogazioni parlamentari intervento dei nostri gruppi anche l'azione del nostro sottosegretario
Io ho trovato
Una condizione di grande difficoltà nel ministero
Sir ripropongono problemi
Che erano al in evidenza addirittura ancora negli anni Ottanta
Quando qualcuno mi parla
Della
Riforma della possibilità di riforma
Io penso al fatto che il ministero non ha ancora un anagrafi della ricerca
Non riesce ancora a poter stabilire
Malgrado flussi di risorse ingenti quali siano i soggetti
Che hanno ma forse i soggetti riesce ad individuarli ma quali siano i soggetti che hanno avuto diciamo i contributi della ministero
Quali sono i flussi di risorse che sono andati alla grande impresa
Sappiamo delle migliaia di miliardi che sono state erogate non sappiamo quali siano i risultati
La commissariata che ne so in una conferenza diciamo
In una teleconferenza Napoli ci dava delle indicazioni
Su undici mila in paese
Che hanno avuto contributi da parte per i programmi europei il cinquanta per cento ha avuto un aumento di bilanci ha potuto diversificare i propri prodotti ha avuto un rendimento economico più alto che non nel passato
E c'è anche dato un'altra cifra io non so quanto poi questa cifra sia realmente corrispondente diciamo alla realtà
Ma ci ha detto che dopo otto anni
Un ECU
Impiegato dalla Comunità Europea ha fruttato undici
Lei se io dovessi fare un'analoga
Indagine presso il Ministero dell'università della ricerca in questo momento beh non avere
Sì hanno realizzato
Ma io non voglio trascurare
Che noi siamo in un momento
Diciamo in cui possono avviarsi
Nuovi strumenti
E nuove politiche
Sapete benissimo che sono stati varati qua è stato ricordato il decreto legislativo duecentoquattro i decreti di riforma del CNR dell'idea della
Che altri decreti sono in Progetto e che dovrà e debbono essere rapidamente portati all'attenzione della bicamerale e probabilmente anche della commissione che presiede l'onorevole Nizzi
Io mi sono personalmente ad operare
Il linea con la politica dei Comunisti italiani
In linea con la politica del mio partito
Perché il
Diciamo
Percorso dei decreti
Non fosse cacciato in un tunnel
Perché sui decreti ci fosse un confronto di carattere democratico con le parti interessate
Ho trovato una situazione dei sindacati lo sanno per cui un decreto che riguardava gli osservatori astronomici ecco si stava muovendo come un decreto carbonaro un decreto segreto abbiamo avuto un confronto aperto con le organizzazioni sindacali
Abbiamo cercato di stabilire un collegamento anche con il Parlamento e con la Bicamerale perché fossero espresse delle valutazioni serie e nello stesso tempo abbiamo voluto ecco un altro lo impegno che le e osservazioni fatte dal Parlamento le osservazioni nate nella Bicamerale
Non restassero lettera morta
Guardate io ho esperienza
Anche delle osservazioni che erano state fatte sul decreto duecentoquattro se voi andate a vedere
La stesura iniziale del decreto e alla stesura finale malgrado tutte le osservazioni della Bicamerale questo lavoro fatto prima
Li trovate che non sono diciamo le osservazioni della bicamerale sono entrate soltanto di sfuggita all'interno del decreto
Non è stato così
Per decreto dell'Enea abbiamo raccolto le indicazioni del Parlamento
E abbiamo occorre metto un decreto che avrebbe liquida
Nato
Dopo la capacità dell'idea di svolgere ricerca io spero che di questo ci si possa ecco non solo con piacere ma ci si possa avvantaggiare per il food Moro perché non basta aver messo nel decreto vero dottor Ferrari alcune indicazioni se poi non c'è una politica dell'ente che sviluppa le attività gli dice e abbiamo anche operato perché il decreto del CNR fosse
Fosse rimaneggiato modificato
Era un'ampolla battaglia ad armi impari
Ma io trovo che alcuni elementi di una politica di rinnovamento dell'attività degli enti sono stati introdotti come hanno riconosciuto qui
Diciamo broccati gli altri che hanno parlato
Ci sono delle imperfezioni certo
Sono convinto che altre modifiche potevano essere fatte per esempio che si voleva dare più potere anche al consiglio su tipico del CNR si potevano aggiungere delle altre prerogative forse poteva essere precisata anche
Un po'meglio la sua visione
Le imperfezioni
Però non possono portarci a dire aspettiamo la loro correzione
Chiedere regolamenti adeguati gestione adeguata Program
E obiettivi diciamo individuati attraverso processi democratici a collegati con le esigenze del paese
Credo che
La cosa più distruttiva dannosa per un ente si è quella di non sapere diciamo di stare nel limbo in una situazione di attesa
Io credo
Che ci siano sufficienti norme per garantire l'autonomia del Cine CNR sufficienti norme per garantire cioè la snellezza sufficienti norme
Anche per garantire che l'ente esca fuori da una situazione diciamo che riguarda il personale che io ritengo intollerabile
Noi non possiamo avere un CNR afflitto da un migliaio di posizioni di pre e caricato non possiamo tollerare che ci siano posizioni di e sotto inquadramento
Io ritengo è stato detto qua non trovo i miei appunti una l'avevo registrato
è stato detto che ci sono le norme transitorie che consentono di affrontare
Questo problema è vero
Occorrono degli investimenti supplementari studiamo la questione vediamo anche se ci sono degli interventi che devono essere fatti nell'azione di controllo del ministero per quanto riguarda la stesura dei regolamento ma io credo che si possano raggiungere si possano a vere anche dei risultati su questo terreno per quanto riguarda questa posizione
Sono auto stimolato da una serie
Di interventi diciamo così un po'a sentimento nel senso che voglia tutti qua sotto il ecco cosa facciamo per gli altri enti
Cosa si fa per gli altri enti
Cosa si fa per i ricercatori
Sono delle risposte mi dispiace guardate
Il ventaglio è stato così ampio sono convinto che dovremmo poi dare vita delle iniziative specifiche il CNR dall'Enea
Lazy no in modo tale da poter precisare anche che posso dire un programma di intervento delle risposte l'azione che si può fare a livello di governo l'azione che deve essere fatta attraverso il collegamento col sindacato e attraverso il collegamento con
La
Diciamo con le forze politiche
Noi abbiamo approntato al ministero
Un decreto legislativo che riguarda gli altri enti
Non riusciamo dobbiamo dirlo
A stabilire un livello adeguato di rapporti con gli altri ministeri per procedere a una riforma complessiva come vorremmo degli enti di ricerca
C'è una situazione
Sentivo intervento sull'istituto risalita c'è una situazione
Di marcata ostilità per a bere che posso dire è una legge quadro sugli enti di ricerca ogni muri ogni ministero fatta eccezione forse per l'agricoltura vuole andare per le sue vuole avere un determinato primato
Pensate che per l'attività dell'istituto superiore della sanità si pensava a una anagrafe distinta certo anche con la giustificazione che non c'è ancora l'anagrafe complessiva della riceve h un'anagrafe distinta e si teorizzava che la programmazione dell'Istituto superiore di sanità dovesse sfuggire al quadro più generale del Piano nazionale della ricerca
Ecco invece no io sono convinto che bisogna cercare di insistere ma c'è anche un problema di responsabilità delle forze politiche perché il quadro si completi
Ed a proposito delle iniziative per la valorizzazione del lavoro di ricerca devo dire che noi abbiamo pronto un decreto legislativo che non è la determinazione dello stato giuridico dei ricercatori ma da un quadro dei diritti delle possibilità delle diciamo anche facilitazioni che debbono esserci per attuare una mobilità reale
Ci troviamo in presenza io dico grande sincerità anche in presenza di divergenze profonde
Fra
Sindaca
Atto sindacati confederali e sindacati dei ricercatori e ci troviamo anche in presenza di dive agenzia all'interno nei comitati del le stesse organizzazioni della ricerca della delle confederazioni
Io vi do una notizia
Parlando con il ministro ai chiedendo glielo espressamente
O diciamo
La prospettiva dalla prospettiva
Di un incontro con le organizzazioni sindacali su questo tema
Non voglio fare differenza fra le confederazioni delle organizzazioni dei ricercatori
Guardate il testo che vi proponiamo e un testo che è una bozza
Vogliamo raccogliere le opinioni possibilmente procedere su questa strada
Vogliamo poi che ci sia anche
Trattandosi decreti legislativi
Una espressione di opinione da parte del parlamento da parte della commissione bicamerale
Io sono convinto
Che arriveremo al decreto legislativo ma bisogna che la discussione sia rapidissima
E se possibile anche che diciamo ci sia un elemento che accomuni le organizzazioni sindacali nel giudizio che si stabilisca una convergenza io sono convinto
Che sulla questione della
Contrattualizzazione
Che poi il tema che diciamo contrappone ricercatori organizzazione dei ricercatori alle confederazioni voi possiate raggiungere un punto di accordo
Che ci sia la possibilità di una convergenza perché dovete stare attenti che intanto
L'obiettivo della contrattualizzazione dell'università non sia un obiettivo lontano e non raggiungibile anche se un obiettivo che io riconosco come corretto e giusto e dall'altra parte che non ci si spenda
Nel desiderio di arrivare alla stessa situazione dell'assetto degli universitari con diciamo una impossibilità e del quadro politico e sindacale di raggiungerlo inattesa di definire di siamo gli elementi e i termini o di far spegnere gli elementi di questo conflitto finite per perdere il vantaggio di non perché davvero possono andare incontro alle situazioni che voi avete denunciato non sta a me come sottosegretario rappresentante del Governo
E diciamo attuare una mediazione posso soltanto fare un appello alla ragionevolezza e anche alla realismo in ragione delle forze in campo in ragione dello schieramento delle forze in campo quindi rispondo astenere decreto per tutti gli enti pubblici possibilità anche di un decreto per quanto riguarda per quanto riguarda i diciamo gli enti di ricerca
Io sono d'accordo se possibile sotterra
L'attività di ricerca lei ricercatori degli enti a ricatti a pressione
Se si può rendere autonomo
Fortemente autonomo il loro lavoro se ci può essere come invocava Porcaro una organizzazione in Lerna della ricerca che garantisca anche la che posso dire non solo la libertà
Ma anche anche diciamo la cooperazione senza schemi di carattere gerarchico senza come dire
Gerarchia che poi finiscono anche per limitare l'attività di ricerca e mortificare la io sono convinto che il paese tutto potrebbe avvantaggiare c'è bisogno
Di un confronto serrato e rapido e io mi auguro che si possa raggiungere rapidamente una ed avente ad una soluzione che faccia avanzare faccia avanzare progredire la condizione dei ricercatori
Risolo
Poi alcune questioni
Che devono essere affrontate nella previsione di un Piano nazionale della ricerca
Io non credo che riusciamo realisticamente
Dato lo sforzo che ancora non ha raggiunto gli obiettivi di creazione
Di di insediamento del Cepu del cimitero cioè di questi organismi che dovrebbero costituire il cervello del ministero io non credo che per quest'anno noi riusciamo a formulare un piano della ricerca
Bianco si lamentava giustamente che già che ancora in aprile del mille novecentonovantanove sa soltanto e lo sa euro per via ufficiosa quali sono le risorse che il CNR riceverà è impensabile che in una situazione di questo genere si possa arrivare al piano nazionale la ricerca del mille novecento novantanove per il prossimo triennio però si possono gettare le bare per avere
La possibilità
Che per dal due mila in poi il piano ci sia e sia un piano rispondente alle esigenze agli interessi della collettività agli interessi della società italiana
Io sono convinto
Che la prima base dalla quale partire
E intanto il censimento delle risorse
Avete detto voi cosa fa l'industria italiana quali sono le sue remore
Quanto bassa sia la percentuale diciamo delle impresa che davvero agisce nell'area della innovazione tecnologica dell'alta tecnologia sono tutte cose che ci sono presenti
C'è però un problema
Dico qualificazione della destinazione delle risorse
E spesso mi sto muovendo ma con grande difficoltà
Per avere un Censimento
Di tutto quello che noi possiamo mettere a disposizione della ricerca per i fondi strutturali l'obiettivo uno l'obiettivo due lo stesso obiettivo tre che riguarda la formazione per la legge quarantasei e quattro otto otto Censimento delle risorse e nello stesso tempo anche Censimento delle destinazioni
Che solo diciamo delle destinazioni dei progetti ancora in atto
Noi sappiamo benissimo
Che oltre a fare poca ricerca dei prese hanno preso anche dei fondi dallo Stato sotto la specie di ricerca ma per fare altro per fare spesso
Una ristrutturazione
Alla FIAT è avvenuto così
Che rispondeva a criteri diciamo
Puramente di profitto
Rispondeva alla necessità di innovazioni di processo
Che poi tagliavano le gambe a migliaia e migliaia di posti di lavoro
La ricerca i fondi sottospecie ricerca sono serviti alle robotizzato Sironi e scambia venti delle linee alle modificazioni interne nella organizzazione alla espulsione persino della mano d'opera
Lo Stato ha pagato due volte appagato con risorse dirette all'azienda e ha pagato con le ripercussioni di questi processi in ristrutturazione
Noi dobbiamo poter stabilire
Quali sono le finalità con le quali si erogano i fondi e a questo proposito voglio dire
E mi interessa la massima attenzione del Parlamento e delle commissioni di merito
Che stiamo procedendo a una modificazione della legge quarantasei a un raggruppamento di vari fondi ad una
Modificazione della sua logica tendendo a una al finanziamento di una ricerca o di ricerche dell'impresa che siano a Giunti lire sia sotto il profilo dei programmi sia sotto il profilo dell'occupazione intrinseca e indotta il processo di formulazione delle norme in atto
Verrà il decreto della modifica della quarantasei della quattro otto otto all'attenzione del Parlamento e delle organizzazioni sindacali noi ci auguriamo di ricevere una valutazione attenta perché su quella legge si gioca anche il destino del piano nazionale per la ricerca si gioca il destino anche di una parte della a rinnovamento del nostro apparato industriale io sono pienamente d'accordo con le cose che diceva
Il dottor Ferrari
Ce da stabilire con grande precisione quali debbano essere le azioni
Che lo Stato fa per il Piano nazionale della ricerca stabilire quali sono i settori strategici in cui lo Stato anche voglia come dicevi tu intervenire direttamente per le attività produttive
Perché non dobbiamo metterci nella collocazioni chi vende tutto smantellato l'ormai delle attività che fanno capo alle imprese pubbliche
L'intervento nei settori strategici in difficoltà
L'intervento onde incentivi diretti a quelle imprese che vogliono operare nei settori dell'high tech
Ci sono settori
Che stanno per essere smantellati la ricerca farmaceutica ricerca della chimica fine sono proprio in una situazione disastrosa se non si interviene non avremo la possibilità di recuperare nemmeno le competenze probabilmente ce ne vedremo scappare all'estero
C'è un problema di intraprendere azioni con un certo dati e programmi che riguardino l'ambiente la sicurezza la salute il carisma non soltanto per gli effetti che questo intervento può avere come è giusto sulla salute sulla qualità della vita ma anche per tutto quello che possono si può smuovere per quanto riguarda la occupazione la creazione di nuovi posti di lavoro
C'è il problema della piccola e media impresa dell'est procedure che spesso sono labirinti che e che portano la piccola e media impresa a scoraggiarsi non c'è soltanto professor Falaschi no il problema di sostenerla nel rapporto domanda e offerta
C'è il problema anche di sostenerla quando riesce a individuare un programma quando dove individua anche con l'aiuto dalla comunità scientifica di che dice amo proteggerla e di sostenerla per che lo possa realmente realizzare appoggiandosi ai centri di ricerca e centri scientifici nella
Che esisto
C'è un problema di regolazione dello stesso spin-off perché io non vorrei che questo fosse anche un altro di quei Cana ali che si enfatizzano e che poi invece servono soltanto a determinare o a creare delle situazioni di precarietà di imprese finte che agiscono per uno due o tre anni e che poi chiudono i battenti con un gravissimo danno prima di tutto per l'erario e poi anche per le competenze magari raccogliticcia che una determinata impresa affrettata
Una impresa improvvisata o può darlo
Ma se è vero tutto questo
Allora occorre che ci muoviamo alla svelta e concludo rapidamente
Che ci vogliamo alla svelta per la preparazione del documento di programmazione economica e finanziari
Che propedeutico alla legge finanziaria e che deve portare deve portare gli elementi che costituiscono i presupposti per un un mutamento ed una svolta che è possibile non solo le norme oggi che lo impediscono vero bloccati
Non ci sono il regolamenti che ce lo vietano
C'è un problema di filosofia di logica e di politiche che devono essere innescate e queste politiche non vi basta che si ritrovino magari in una cenno del patto sociale devono diventare elemento fondante nel documento per la programmazione economica e devono diventare voi
Poi norme delle leggi rifinanziamento della legge finanziaria a questo proposito io devo dire ricordando
Ricordando lo stesso patto sociale firmato dai sindacati
Che quel patto prevede un graduale innalzamento della percentuale delle spese nella delle risorse destinate alla ricerca si parla della media europea
Io sono convinto che ragionamento sull'aumento delle risorse deve essere fatto
Sia legandolo ai problemi dell'occupazione
Di quei centoquarantatré mila posti di lavoro nella ricerca che rappresentano la metà di quello che hanno gli altri Paesi
E deve essere legato all'altro discorso fatto da Ferrari di strumenti particolari che attivino programmi che siano organizzati con finalità riconosciute
Noi non vogliamo che ci sia un aumento purché sia delle risorse per la ricerca
Ma ci deve essere uno scaglionamento ci deve essere una avvio graduale ma un avvio che ci porti poi in un tempo ragionevole e diciamo circoscritto comunque al raggiungere quella media
Sia attivando nuove politiche industriali sia attivando una politica della ricerca che sia conseguente congruente con le necessità del paese occorrono risorse
Per l'università sarebbe tanto da dire perché è vero sì agli universitari diamo soltanto una sedia evidente che occorrono anche delle strutture
In qualche posto ce ne sono in sovrabbondanza in qualche altro meno c'è un rapporto professori studenti che è squilibrato anche se è un rapporto che sembra porci diciamo in alto nella nella media europea
Problema delle risorse non si risolve nel corso dei convegni il problema delle risorse si risolve in parlamento e imponendo una determinata linea politica che trovi poi nei documenti
Nelle nell'allocazione delle risorse il suo riscontro
Per fare tutto questo è chiaro che una forza politica come la nostra ha bisogno di sostegno
Ha bisogno di essere attenta avente valutata e anche criticata dalla comunità scientifica ma vi
Sogno anche di un apporto continuo di intelligenza e di competenze il dialogo il confronto
L'abbiamo attuato oggi qua
In condizioni difficili mi pare con un buon risultato io mi auguro che ci si possa vedere con quelle cadenze diciamo per le grandi riunioni ma anche per i piccoli incontri che Dio così delineato mi auguro che attraverso questo sostegno quella svolta a cui noi tutti tendiamo si possa realizzare grazie
Compagni credo che il nostro prima se è stato utile
Concludiamo così ci ripromettiamo di
Utilizzarlo anche per il documento di programmazione economico finanziari che discuteremo nell'ambito del governo del Parlamento ci ripromettiamo di riconvocarsi fra qualche mese per fare il punto della situazione grazie a tutti