"Contro la crisi prossima ventura ... "

Ripresenterò non tanto perché siamo qui che ci vediamo in faccia ma appunto per gli ascoltatori e i telespettatori di questa sera ditele Roma di Canale sessantasei
Abbiamo voluto organizzare questa prima tavola rotonda questo primo incontro dibattito con
Esperti sul tema e su questo convegno che abbiamo voluto chiamare contro la crisi prossima ventura un trattato di non proliferazione convenzionale
è un'iniziativa che è sfociata in una mozione parlamentare che abbiamo depositato il cinque marzo e che è stata già calendarizzata nei lavori della Camera e sarà discussa io mi auguro anche approvata
Nella prima settimana di aprile e probabilmente il mercoledì quattro aprile
è una prima iniziativa che abbiamo studiato e preparato soprattutto con Marco De Andreis e con altri amici durante il periodo del conflitto o meglio durante il periodo in cui
Gran parte del dibattito rischiava poi di concentrarsi sul sì e il no ossia su chi aveva votato a favore dell'intervento e chi contro le polemiche immagino che molti ricordano ma che rischiava poi di essere un dibattito se così solo concentrato tra il sì o il no un po'sterile sostanzialmente fatto di polemiche ma senza riuscire a fare un passettino in avanti
Non illustro io questa iniziativa o questa mozione mi preme intanto presentare gli ospiti e poi dire solamente due cose su una possibile se avremo la forza su una possibile campagna
Non solo in Italia ma in altri Paesi
Allora gli ospiti che intervengono a questa tavola rotonda sono partire dalla mia destra il professor Francesco Calogero che è segretario generale del Paraguay Marco De André s che che è un ricercatore dell'appalto stesso Roberto Cicciomessere che è un deputato federalista europeo
Giuseppe Naro Dulli che segretario dell'Unione scienziati per il disarmo di cui peraltro che voglio anche ringraziare perché il materiale che voi ci avete procurato che abbiamo letto attentamente e sul cupa integrate anche la ricostruzione storica di questi due Paesi c'è stata molto utile a fianco di Giuseppe Nardo le Luciano palla golosi che coordinatore del dipartimento internazionale della CGIL
Invece alla mia sinistra Aldo De Matteo che è presidente del Centro istituzioni delle ACLI
Con Gianluca devoto che centro studi di politica internazionale Pablo Piacentini
Che è stato
Consigliere del presidente Campora e che qui per l'Inter pressa Ermes e accanto Orchidea nera che il direttore esecutivo del think server tecnologica alla information Pilot system
Che è stato governatore di Brasilia e se già segretario generale del ministero della cultura
E che abbiamo voluto invitare in particolare perché questa è un'iniziativa che deve coinvolgere ovviamente anche i paesi in via di sviluppo non solo come passivi
Spettatori di decisioni prese tradizionalmente dal nord ma credo come attori di un progetto comune perché credo che il problema della sicurezza è un problema che
Lega Nord e Sud sicurezza sviluppo e quindi non è una semplice non dovrebbe essere una semplice proposta del Nord altri colleghi deputati
Sì verranno un pochino più tardi problema del sabato mattina lo conosciamo bene ma era anche l'unico momento in cui riuscivamo a mettere intorno a un tavolo una serie di persone
Per quanto mi riguarda
In questo momento un po'come
Presidente del Partito Radicale transnazionale
Volevo solo dire due brevissime cose in apertura
La prima è indubbiamente queste iniziative questa mozione ha avuto un particolare riscontro immediato e positivo da parte di colleghi parlamentare di tutti i gruppi politici perché non credo non ce lo dobbiamo nascondere capita in un periodo subito dopo ad un conflitto che ha drammaticamente scosso tutta una serie di anche di indifferenza sostanzialmente ha messo tutti di fronte ad un avvenimento che in qualche modo a parte i drammi anche scosso
Alcune certezze alcune anche indifferenza dicevo prima
è indubbio che se mai avessimo preso dicevo a Marco De Andreis avessimo preso questa iniziativa sei mesi fa io credo che avremmo sicuramente riscontrato meno disponibilità meno interesse e meno prontezza insomma
Forse se l'avessi Presa un anno fa
La reazione sarebbe stata quella che mi sento dire molto spesso ma chissà col quale incubo notturno deve avere avuto per venirci a proporre come priorità come spesso mi è capitato che ne so la lotta contro lo sterminio per fame piuttosto che altre cose che mi è capitato di proporre che non hanno avuto un'accettazione così pronta
Quindi sicuramente il momento per tra virgolette lo possiamo dire favorevole da questo punto di vista e a noi è sembrato da non violenti
Che fosse nostra responsabilità quello di cogliere questo momento per riuscire a vedere se si riesce
A disinnescare alcune bombe ad orologeria sulle quali stiamo credo normalmente comodamente seduti per appunto prevenire se possibile la crisi prossima ventura
Abbiamo dovuto constatare o io ho dovuto constatare il diciassette gennaio
Quando il passaggio alle armi è stato così chiaro che
Non c'era spazio più per iniziative cioè ovvero che la non violenza non esiste più nel momento in cui
Allora il problema nostro è di capire credo o perlomeno il mio obiettivo è di riuscire a capire che cosa quali strumenti quali meccanismi possono essere messi in moto per prevenire le prossime o i prossimi conflitti
La seconda cosa che volevo dire che
Il divario tra scienza e politica
è diventato e rischia di divenire sempre di più un baratro non un divario bensì un baratro
Io ho scoperto
Ma nessuno di noi ha l'Enciclopedia UTET e quindi di fronte a certi avvenimenti scopre una cosa che credo invece voi esperti sapeste da molto tempo
Ovvero che dal sulle armi convenzionali non esiste
Trattato convenzione
Discussione in corso o ipotesi di ovvero che mentre sulla armi nucleari considerarmi chimiche sono in corso
Una serie di
Possibili passi istituzionali per arrivare ad un governo di questo tipo di armamenti ho scoperto che
Sugli armamenti convenzionali non vi è a livello internazionale niente in corso in questa direzione
Da questo punto di vista ritengo appunto che questo divario tra scienza e politica rischia di diventare un baratro ovvero voi sapete molte cose con me Esperti e chi fa politica rischia invece poi di non riuscire tanto perché non lo sa ma anche quando lo sa rischia di non riuscire a tradurre questa conoscenza in azione politica in un e quindi in governi in un governo di fenomeni che proprio se poi lasciati marcire o lasciati da parte rischiano poi di esplode
La terza considerazione che seppure arriviamo come io mi auguro agli inizi di aprile a fare approvare questa mozione
E poi ad incalzare il governo a non dimenticarla ma farne oggetto di iniziativa politica per esempio in ambito CEI o in ambito nazioni unite
O in ambito del rapporto nord-sud e quindi a farne un'iniziativa della propria politica
Certamente seppure questo non riusciamo ad ottenere è del tutto evidente che un'iniziativa di questo tipo non ha non si risolve a mio avviso a livello nazionale
E un'iniziativa che deve coinvolgere un tipico esempio credo
Di problemi che non hanno una soluzione adeguata a livello nazionale quindi non voglio ovviamente ripetere qui
Una serie di analisi che il partito radicale ha fatto e in base alle quali ha deciso una tentativo di costruire un partito transnazionale proprio partendo da questo tipo di di riflessione che sì all'ecologia ossia altri problemi non hanno soluzioni adeguate a livello nazionale ma quello che il partito radicale
Con le pochissime forze che ha a disposizione ma dobbiamo tentare di fare di coinvolgere
Il maggior numero possibile di altri parlamenti di altri responsabili politici in modo che iniziative non dico identiche ma convergenti siano prese da assunte in altri Parlamenti del Nord o del Sud o di paesi sviluppati o di Paesi in via di di sviluppo
Il partito radicale si farà carico di questo nel limite delle proprie possibilità ma re immagino che anche voi abbiate
Tutta una serie di rapporti con organismi internazionali con gente ed esperti che non sono solo italiani con responsabili politici di altri paesi e il problema è di costituire una prima lobby
Interparlamentare o in e di sinergia tra esperti e politici perché si arrivi sappiamo perfettamente che la strada immagino sarà lunga sappiamo altresì che esistono alcuni interessi ben precisi che non saranno esattamente felicissimi
Di questa iniziativa però è anche vero che e il problema della sicurezza del mondo è un problema che interessa milioni di persone non solo alcuni settori e alcuni interessa
Da questo punto di vista sappiamo di avere degli avversari
Non dei nemici non mi piace pensarli così ma certamente degli avversari degli interessi contrapposti
Si tratta però di capire come si riesce insieme a superare tutti questi ostacoli
Per me e per noi e per quelli che siamo si tratta soprattutto di capire come portare avanti una campagna o anche come modificare quello che abbiamo finora fatto come adeguarlo ad una serie di esigenze altre
Devo dire ad esempio che ho avuto alcune reazioni molto per il momento molto dure credo anche per una difficoltà di comprensione già da alcune organizzazioni internazionali che hanno sentito questa iniziativa un'iniziativa del Nord sostanzialmente
E che il Nord per l'ennesima volta tenderebbe di imporre al sud
Eccetera eccetera
Ora il nord qui mi sembra per ora Nord sostanzialmente che raduna alcune persone di per sé noi come nord siamo ancora molto deboli mi sembra evidente che ci si può identificare al nord del mondo perché insomma ho l'impressione che
Siano altri rappresentanti ma se anche abbiamo dato questa impressione
Certamente non era nelle nostre volontà perché
Nel rapporto con con i paesi in via di sviluppo invece prevediamo tutta una serie di coinvolgimenti anche Dini aiuti economici
Per lo sviluppo perché riteniamo sostanzialmente che disarmo e sviluppo in ambito più generale Nazioni Unite eccetera sia il percorso da compiere tenuto conto che il problema della sicurezza è un problema per tutti per il Nord per il Sud perché no che è un problema che non vogliamo affatto mettere da parte o far finta che non esista
Io chiudo qui
Cercando di starmi a sentire il più possibile ma soprattutto di far tesoro di scienze di conoscenze
Che rischiano di essere
Di rimanere teoriche o di un'azione politica che a volte rischia di rimanere o di essere un po'superficiale perché non riusciamo a creare questa sinergia che invece a mio avviso credo sia indispensabile
Allora Derain per prima la parola al professor Calogero
Su questo tema e su questa iniziativa
Oscure scusate un attimo
Io non ho presentato la mozione perché la mozione è stata
Studiate stilata da Marco De André s a cui darei la parola del no perché mi sono ma un passaggio non sappiamo soprattutto gli ascoltatori non sanno di cosa parliamo
Nello stato veramente i punti senza tenere conto dell'appunto delle cose che diceva adesso Emma Bonino cioè del fatto che già critiche e commenti sono arrivati
Questa parte la lascio alla verso la discussione riservandomi semmai intendo dire alla fine per cinque minuti per s'per tornare su queste osservazioni
L'idea di questa mozione dell'idea centrale piuttosto semplice
Ed è può essere riassunto in quello che ancora una volta diceva Emma Bonino poco fa e cioè che non esiste nulla regime trattato o negoziati in corso che riguardi le armi convenzionali
Queste vengono lasciate all'iniziativa dei singoli governi del commercio di queste armi viene oggi lasciata all'iniziativa dei singoli governi e quindi abbiamo un doppio regime uno che riguarda le armi di sterminio di massa
Vuole armi nucleari batteriologiche chimiche e un altro che riguarda le cosiddette armi convenzionali anche se la guerra del Golfo credo che abbia dimostrato che ammassate in quantità considerevoli anche le armi cosiddette convenzionali diventano in un certo modo armi di sterminio di massa
Quindi l'idea semplice cui accennavo all'inizio è quella di trasferire alcuni dei meccanismi previsti per le armi di sterminio di massa
Nel campo delle ma dei maggiori sistemi d'arma convenzionali per magia dei sistemi d'arma convenzionale io intendo i grossi sistemi ovvero eri elicotteri veicoli corazzati missili navi nell'ipotesi che controllare il commercio di armi leggere
Mine mitragliatori pistole c'è sia ancora molto troppo difficile in questo in questa giuntura storica
Ci sono quindi alcune caratteristiche dei regimi di cui parlavo prima che forse potrebbero essere applicate alla ad una convenzione o ad una trattato ora anche un cartello che riguardi le armi convenzionali quali sono queste caratteristiche
Il fatto né sempre lo prendiamo alcuni esempi Trattato di non proliferazione alle nucleare ad esempio si basa su alcuni punti qualificanti uno dei quali è uno scambio esplicito in cui i Paesi che non sono potenze nucleari rinunciano per sempre a questo ozio opzione sottoscrivendo ratificando il trattato e in cambio ricevono assistenza
Per lo sviluppo pacifico dell'energia nucleare
Questa mi sembra una caratteristica molto importante perché noi potremmo pensare ad esempio che i paesi non produttore di armi convenzionali rinuncino produrle o anche ad in portarle in cambio di qualche altra cosa
E in particolare il dispositivo per cui abbiamo pensato nella mozione riguarda il trasferimento di tecnologie civili il senso molto lato
Un altro esempio importante è più recente risale al mille novecentottantasette si il in regime di controllo della tecnologia missilistica questo non è propriamente un regime nel senso del Trattato di non proliferazione che mette più o meno tutti gli aderenti sullo stesso piano
è un vero e proprio cartello in cui i Paesi produttori di missili si sono accordati per bloccare le esportazioni di questi vettori che ritengono particolarmente pericolosi soprattutto nel caso Paesi che detengono missili appunto come abbiamo visto nel caso dell'Iraq missili balistici possano un giorno dotarli di testate nucleari o chimiche
Questo cartello a i giudizi così come per nel trattato nel caso del Trattato di non proliferazione sia per questo esempio del nel cartello missilistico i giudizi sono molto contrastanti c'è chi dice che questi regimi fondamentalmente non funzionano cioè che dice
Chi invece ne traccia un bilancio positivo la mia impressione ad esempio col Trattato di non proliferazione che si possa dire
E rappresenti un'esperienza positiva e del cartello sui missili io ritengo che ha frenato per molti versi lo sviluppo
Di Dettori
In vari paesi del mondo che altrimenti sembrava bene avviato e comunque a alzato la soglia di allarme per questo tipo di proliferazione
Quindi su quegli calcando vuoi sul cartello voi sul regime si questa mozione pensa che è ora di muoversi nel campo delle armi convenzionali
Tenendo presente però che questo tipo di iniziativa agiscono soltanto da un lato che è quello dell'offerta
E ora sappiamo che il il commercio di armamenti come tutti i commerci anche un altro lato ovvero la domanda di armamenti la domanda d'armamenti non è evidentemente causata soltanto dagli interessi dei militari nei vari Paesi ma anche motivi che affondano nella sicurezza dei vari Paesi per molti Paesi sentono che la propria sicurezza minacciata
Su questo evidentemente non è per possibile pensare di agire soltanto con un cartello con un regime bisogna muoversi per rimuovere le cause politiche ad esempio con conferenze regionali che alzino dei processi di disarmo e controllo degli armamenti regione per regione a partire ad esempio dal Medioriente vista l'urgenza di questa particolare zona del mondo
Però è possibile ecco accanto a questo muoversi anche sul lato dell'offerta
Sulla o dell'Offerta oltre a un cartello che stringa quindi il flusso di armamenti verso il Sud togliendo a ciascun produttore la vecchia argomentazione che tanto se non ha sporto ammirevole esporta il mio vicino al senso di fare un cartello proprio quello di accordarsi perché questo non avvenga più un punto qualificante della mozione tuttavia che un po'si spiega lo ne accennavo prima a trattare non di non proliferazione
è quello di prevedere qualcosa in cambio per chi non riceverà più armi perché il sito si vedrà in qualche modo ostacolata la propria acquisizione di armamenti convenzionali dalla presenza di questo cartello con regime e
Ad esempio nel caso del regime della di controllo dalla tecnologia missilistica del cartello dei missili di Cuba alzavo prima io ho sempre ritenuto che sarebbe stato molto opportuno se i Paesi che hanno aderito a questo regime ad esempio avessero offerto ai paesi in via di sviluppo l'accesso ai vettori missilistici apprezzi al di sotto del mercato
Perché molti Paesi del Terzo Mondo sostengono che stanno sviluppando programmi missilistici per scopi pacifici per mettere in orbita satelliti piuttosto che per motivi militari
Io credo che sia molto più conveniente per questi Paesi piuttosto che imbarcarsi in questi programmi costosissimi usare dei lettori che già esistono voi ci Nesi Sovietici o Statunitensi certo se potessero accedere a questi vettori ripeto a prezzi inferiori quindi in qualche modo l'Occidente il Nord sussidiate
La disponibilità di questi vettori
Questo sarebbe un incentivo per ridurre appunto la domanda di missili balistici nel Terzo Mondo quindi anche nel caso delle armi convenzionali secondo me è necessario pensare a degli incentivi da parte del Nord per ridurre la domanda per offrire qualcosa in cambio io quindi nella mozione si richiama la possibilità di favorire trasferimenti di tecnologia civile
Ho anche di tornare sulla questione dell'aiuto economico con alcune priorità date a Paesi in particolare cioè dare priorità a quei Paesi che hanno fatto dei passi concreti per lo stabilimento di un regime democratico
Al proprio interno che riducano la propria le proprie spese militari e che si siano mostrati particolarmente flessibili nella nel raggiungimento di accordi regionali l'ultimo punto chiudo
è che da parte nostra questo è un discorso un po'interno alla diciamo la parte settentrionale del del pianeta
Bisogna smontare alcuni miti comunemente si crede che produrre commerciare armamenti sia di vitale importanza per l'economia dei paesi sviluppati ora non è così se si guarda ai dati ad esempio in nessun caso l'esportazione di armamenti in generale arriva a raggiungere l'un per cento del prodotto interno lordo dei paesi che la praticano
Quindi si tratta il commercio di armamenti incide in misura veramente trascurabile sulla ricchezza prodotta nel nord del pianeta ogni anno
E quindi è una cosa di cui dal punto di vista economico potremmo tranquillamente fare a meno visti le conseguenze che ne derivano su altri piani che sono sì anche economici ma sicuramente riguardano la stabilità nel di questo intero pianeta settore Prodi pensiamo alla questione ad esempio alla luce della guerra del voto
L'altra o l'altra comune interpretazione si ritiene ad esempio che i ma i sistemi d'arma convenzionale in particolare i maggiori che ho citato all'inizio siano prodotti da un numero larghissimo di Paesi e che perciò sia impossibile controparti e anche questo non è vero in realtà maggiori sistemi d'arma convenzionali vengono prodotti da un nucleo ristretto di sei Paesi che possiedono praticamente tutta la tecnologia ciclo completo dall'ecologia per produrre
Più o meno qualsiasi sistema d'arma le questi sei paesi sono in soldoni la Cina Germania la Francia la Gran Bretagna gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica
Poi esistono un numero molto limitato altri sette otto Paesi che sono produttori secondari e ovvero si basano su licenze di produzione provenienti da quel nucleo di sei Paesi
E poi abbiamo finito quindi di realtà e il novantacinque novantotto per cento di tutta la produzione mondi abiti tutto il commercio mondiale di armamenti è nelle mani di tredici quattordici produttori di cui la stragrande maggioranza undici su tredici un calcolo approssimativo sono paesi occidentali
Visto questo io credo che sia possibile un coordinamento tra questi Paesi considerando ad esempio che il regime sui missili Gianni ad una otto nove
E quindi non diventa un'impresa disperata come appunto se dovessimo radunare attorno a un tavolo centinaia di paesi come potrebbe pensarsi aprile a prima vista in conclusione io credo che ci si può riflettere ma a me sembra che non sia mai stato chiaro come in questo momento che il commercio di armi in particolare quello verso i paesi in via di sviluppo non è nell'interesse di nessuno e che qualche iniziativa buon regime vuole un cartello estremamente urgente questa mozione evidentemente non pretende di presentare un pacchetto auto contenuto un trattato pronto per la firma o la ratifica da parte di delegazioni diplomatiche
Pretende soltanto di innescare una discussione e in questo particolare caso invita il governo e speriamo tra poco i governi a d'agire secondo queste linee generali
Io ho finito
Grazie a Marco De Andreis allora
Cominciamo dopo questa illustrazione il Paola Rotondella profani no scusate
Il dibattito per il proprio allora come le avevo annunciata Andrea adesso la parola attraverso Calogero
Gli altri soci
Grazie volevo dire anzitutto che questo mi sembra un momento particolarmente opportuno per affrontare questo problema per due motivi il primo è stato già detto da Emma Bonino in questo momento indubbiamente molti si rendono conto di quale follia sia vendere armi in situazioni conflittuali per per il fatto evidente di essersi trovati a dover affrontare le armi che erano state vendute
Questo diciamo l'aspetto positivo c'è senza dubbio un sentimento di assurdità rispetto a quello che successo e quindi il problema di porsi cosa fare per evitare che questo si ripeta
C'è anche un altro elemento però che viceversa negativo e che sottolinea l'urgenza di occuparsi di questo problema e dal fatto che questa guerra ha dimostrato l'utilità delle armi
E voglio spiegare un momento questo ragionamento
Io penso che fosse quanto mai chiaro in questa situazione da quale parte fosse il giusto da quale parte fosse il non giusto in questa guerra
Non di meno
Quasi certamente la volontà di combattere
Era più forte darà parte irachena che non dalla parte occidentali diciamo
O la parte del Meazza almeno nessuna volontà di combattere nel senso della dell'essere pronti a morire e questo era uno degli argomenti che venivano usati prima del conflitto per dire se si va al conflitto dalla parte poi dell'Occidente ma poi veramente ci sarà saranno pronti a a a morire per questa causate
Giusta ma racconta
Questa guerra ha dimostrato che questo quello che è un tempo si diceva essere il morale delle truppe nel senso della dell'essere pronti a morire e che nel i militari tradizionali pensavano che dopotutto era l'elemento decisivo delle guerre
Non ha contato ha fatto in questo caso e quello che ha contato questo è assolutamente evidente è stata la preponderanza di carattere tecnologico e che quindi le armi possedere le armi possedere delle armi migliori possedere delle armi più avanzate è l'elemento che decide
Ripeto indipendentemente da dove sia la ragione e indipendentemente dal dalla l'impegno delle truppe essendo ben chiaro opinione che raggio da quale parte sta la ragione questo mi sembra ottima
Quindi da un lato nelle opinioni pubbliche di tutto il mondo c'è la consapevolezza dei rischi e di quanto sia assurdo
Vendere armi specialmente in situazioni conflittuali ma dall'altro c'è anche una lezione che molti recepirà hanno e cioè che acquisire armi assolutamente fondamentale ed essenziale e che poi la la forza delle armi
è quella che decide i conflitti sempre più sempre più perché il cosiddetto progresso tecnologico evidentemente preponderante rispetto alle capacità legate alla presenza di truppe alla presenza al al alla all'essere pronti a morire per una causa o essere forzati a morire per una causa ma comunque quello che contano
Io ho letto questa proposta di legge questa iniziativa e mi pare veramente molto opportuna e positiva
Un aspetto molto importante di questa azione
è che si riesca a coagulare intorno a una iniziativa positiva un largo consenso politico questo mi sembra assolutamente fondamentale perché un'azione di questo tipo possa vedere ho una prospettiva non dico di successo perché il successo non è una cosa semplice da definire ma di incidere realmente mi pare molto importante che questo almeno in questa fase iniziale sia stato veramente realizzato l'altro aspetto molto interessante di questo di questa idea è di introdurre anche un elemento di incentivo cioè non puntare solamente su un aspetto di blocco alle alla vendita di armi all'esportazione ma di introdurre anche l'idea di un di possibili incentivi alla parte che potrebbero essere gli acquirenti delle armi degli incentivi per Paesi che scelgano di diminuire il loro impegno in campo merita bisogna naturalmente dire che il problema è estremamente complicato non esiste una semplice soluzione per la quale ci si possa battere il problema molto complesso
E mio parere il fatto che il problema sia così complesso non è una giustificazione per disinteressarsi né ma semmai è un altro una è una giustificazione per occuparsene ancora di più ma avendo chiaro questi mette di problemi complessi ce ne sono tanti
Per dire la mafia abbiamo sempre sentito le analisi di quanto sia confronto Complesso affrontare questo problema è ovvio che questa non è una giustificazione per per disinteressarsi del disinteressarsi o rinunciare
Il problema
Complesso
Lo si vede se uno confronta questo con il problema del controllo delle armi nucleari o delle armi chimiche o delle armi batteriologica quei problemi almeno dal punto di vista di disegnare un regime sono molto più semplici
Poi naturalmente implementarlo farsi che funzioni sono è complicato però la il quadro che si può disegnare e per il quale si può poi fare un'azione politica è relativamente semplice e chiaro
Nel caso delle armi convenzionali la situazione è molto più complicata per motivi sui quali si potrà tornare nella discussione
D'altra parte il concetto semplice fondamentale che deve emergere da iniziative di questo tipo è che le armi non sono merci come tutte le altre
E questo non è tanto zio perché c'è una tesi che dice i problemi reali sono i problemi dei conflitti che esistono e sui conflitti che si può intervenire non sulle armi le armi sono una conseguenza delle istanze dei conflitti e quindi non puntare l'attenzione sulla commercio delle armi e sicuramente queste voci sono forti sono anzi attualmente preponderanti ancora per questo motivo è molto importante far passare con il più largo consenso possibile
E sull'onda del riconoscimento di questa situazione assurda che si creata il concetto fondamentale che le armi non sono merci come tutte le altre quindi non possono non si può ignorare il problema di una regolamentazione della loro vendite
Ultima cosa
Che vorrei dire è questo concetto delle armi di distruzione di massa
Che sicuramente identifica e separa le armi nucleari le armi chimiche perché è possibile identificarla in modo semplice però lo sviluppo tecnologico di di nuovo ha portato al fatto che la capacità distruttiva delle armi cosiddette convenzionali ha senza dubbio raggiunto il livello di armi di distruzione di massa
E alcune possibili ASP di sviluppi tecnologici che rientrano nell'ambito delle armi convenzionali
Toccano capacità distruttive
Analoghe a quelle delle armi
Caldi Steel distruzione di massa come sono comunemente intesa per esempio la possibilità di uno sviluppo di quella che si chiama insomma il fisco italiano dei anzi due il sequel Bobo una un la la possibilità di vaporizzare su zone piuttosto grandi del dei materiali che poi possono essere fatti esplodere causando un escluso un'esclusione su un'intera area
Un'arma di carattere convenzionale di cui si temeva l'uso in questo conflitto che non è stata utilizzata ma che è ormai a un passo da diventare disponibile
A a tutti
In che direzione andare penso che questo sarà il l'ambito di qui della discussione qui
Quello che è importante è di aprire un dibattito su questi problemi un dibattito su cui ci sia il più possibile un largo consenso all'interno del sistema politico italiano e portare questo dibattito al di fuori dell'Italia perché questo è un problema sul quale l'Italia può prendere delle iniziative ma su cui è assolutamente importante
Mobilitare il le opinioni pubbliche e i sistemi decisionali parlamenti governi in tutti gli altri Paesi in sede
Più vicino a noi in sede CEE a molti c'è molto importante ma anche al di fuori e questa naturalmente Hitler l'inizio direi di una campagna che va continuata e perseguito
Grazie
Io sarei adesso la parola da Aldo De Matteo che è presidente del Centro istituzioni ACLI ma volevo dire ai nostri ospiti che non è che seguiamo un uno schema rigido di interventi così cioè ognuno si senta anche libero di segnalarne quando ritiene anche opportuno per il dibattito di intervenire senza aspettare l'ordine canonico che peraltro non c'è quindi c'è poco da da aspettare ma cercando un po'tutti di intervenire in modo da risponderci importa reciprocamente
Allora mentre ci pensate un po'quando ognuno di voi vuole intervenire dopo la parola Aldo Di Matteo
Intanto ringrazio per per l'invito non la teoria di esperto non mi appartiene
Credo che l'unico requisito ecco che per cui sono stato invitato a quest'incontro è quello di
Di un lungo impegno ecco di moltissimi anni ecco tre legislature
Un po'tutti zoppo e quindi credo una diecina d'anni
Intorno al ad un rinnovo problema sprona spetto specifico molto importante
Che era quello dell'abolizione del segreto politico militare per il commercio delle armi e quindi per una regolamentazione nel nostro paese del commercio delle armi però mi pare importante molto opportuna tra l'altro ecco questa questa iniziativa e la mozione che è stata illustrata perché importante ricominciare importante ricominciare in Italia importante ricominciare con nelle dimensioni ecco che sono state individuate ecco che non possono essere soltanto quelle nazionali
Ricominciare dopo il disastro della guerra
Di cui probabilmente conosciamo ancora soltanto parzialmente ecco i danni i drammi
Non credo ecco che conosciamo tutto ecco di quello che è avvenuto in Iraq nelle nei mesi scorsi ecco nelle scorse settimane
Ed è importante credo mobilitare con tutte le energie che sono disponibili
Cercando anche di influire su quella che è una cultura che mi sembra che mi è sembrata prevalente in questa in questa fase forse azzardato dire una cultura dell'igiene ama insomma ecco sua mi è sembrata che questa predisposizione ecco si fosse fosse accentuata e le ragioni un po'della della non violenza ecco della pace fossero entrati un po'in ombra
Cioè probabilmente quello che mancate un equilibrio da ricomporre da ristabilire ecco con una forte iniziativa politica un'iniziativa coinvolgente ecco della dalla gente ecco dei gruppi e così che su questo terreno sono disponibili io ho visto decine di migliaia di persone che si sono impegnate in questi anni su questo tema del commercio delle armi veramente una disponibilità che non avevamo riscontrato in altri in altri momenti in altri impegni in altre i in altre campagne
E Copparo naturalmente poi quel cartello contro i mercanti della morte
Poi insomma qualcuno su qualche giornale
A
Trasformato noi ne mercanti ma in cartelli mercanti della mortalità per contro le i mercanti della morte eco che hanno portato diciamo questo ad un risultato positivo che quello della quello della legge che tra l'altro professor Calogero introduce proprio questo questo tema e questo fa questa distinzione importante con le armi non sono un'auto una
Una merce e precedentemente erano considerati così
Ecco basta pensare ecco che il tutto veniva regolamentato a livello di ministero di commercio con l'estero IMI in Italia
Con la nuova legislazione invece trasferiti trasferisce giustamente
Al ministero degli esteri finte ad alcuni ad alcuni comitati quinte assumendo ecco la questione la questione politica fino a quindi a quel punto era stata fortemente emarginata
Allora dopo il Golfo secondo me può farsi strada
Un un un atteggiamento di questo tipo ci può fare strada ancora l'idea di e armarsi meglio
Questa è una un uno dei pericoli che ci che ci sono io non sono favorevole ad esempio ad una proposta che è stata avanzata proprio in questi giorni
Il giornale di stamattina dicono che sono favorevole la maggioranza dei deputati anche del parlamento può su queste acque dell'esercito ad esempio professionale
Adesso non voglio entrare nel merito di questo di questo problema
Però ecco mi mi sembra che vada nella direzione ecco dell'armarsi meglio ecco dell'arte attrezzarsi meglio per la guerra ecco proprio nella logica di vedere l'utilità ecco della della guerra
E naturalmente a questo primo elemento sta se ne potrebbero aggiungere altre nelle prossime settimane nei prossimi mesi cioè individuare ad esempio nella cura del nostro sistema difensivo
è stato notato che noi non siamo in grado di esempio ecco di di fare queste operazioni in cielo di rifornimenti per cui a qualcuno potrebbe venire in mente con l'idea ecco di attrezzarci anche con queste Richie stella di modo che ecco il e di gli allenamenti possono avvenire nel in in Italia e non costringere questi piloti ad andarlo a fare all'estero poi non naturalmente non farli magari bene e Rocco cose di questo genere secondo me possono introdursi ecco nel nel nostro dibattito politico e bisogna essere pronti a se dal mio punto di vista ad arginare ecco questo questo tipo di proposta l'altra idea che si può far strada secondo me quella degli affari
E credo che poi li voto ne parlerà PD
Faccio un solo un solo accenno cioè pensare che questo sia un momento buono ecco per la ripresa dell'industria bellica
Dopo una crisi che paghi particolare coinvolto il nostro Paese dopo il mille novecentottantaquattro
Facendoci perdere alcuni privati alle quali per dire la verità molti di noi non hanno mai tenuto e contro e si potrebbe essere questo individuato come un momento in cui di possibile ripresa
Perché già una una una serie di armamenti sono stati utilizzati quindi vedere alcune aree come possibili aree ecco di nuovi affari magari non tenendo conto ad esempio della scarsa competitività anche del nostro sistema della nostra industria bellica non tenendo conto che il nostri e interlocutori privilegiati sono stati ecco finora i Paesi poveri delle terzo mondo e le cose sono e la domanda ecco di questi Paesi
E qualche fortemente è fortemente diminuita o comunque c'è concorrenza anche in queste in questa aree non tener conto ad esempio Co che gli armamenti ecco che ci sono nell'aria
E del Golfo non saranno non ritorneranno a casa insieme ai militari detto probabilmente molte di queste armi rimarranno lì saranno ridistribuite quindi non ci sarà una nuova domanda
E voi nuova domanda che invece potremmo trovarci a livello interno io penso che e questa è una tesi che di devoto che io condivido ecco se è un alto una domanda nuova il può venir fuori e vien più dall'interno e qualche dalla dall'esterno allora bisogna stare attenti ai bilanci anche alle prossime finanziarie ecco a tutte queste scadenze molto molto importante
E questo ecco sono il lì due pericoli secondo me da una parte con quello di attrezzarci anche noi meglio dall'altra parte vedere l'affare ecco della e della della guerra però come costruire come costruire invece la pace io credo che siano proprio tre i i punti essenziali e la mozione e il li coglie in modo molto preciso
Compilo punto è quello dello sviluppo e della cooperazione Lecce non soltanto in parte soltanto ecco per
Contenere questo intervento
Ecco il secondo è proprio quello del disarmo nel terzo il ruolo degli organismi internazionali io credo che gli organismi internazionali in particolare l'ONU non esce rafforzata come dicono molti ecco dalle vicende della della guerra
E con esce un po'disastrata
Però e che si sono create condizioni questo sì
E può condizioni ecco per un un un ruolo diverso lo diceva mi pare ieri sera anche il il segretario del partito socialista ecco perché in prospettiva e con loro possa acquisire un volo un ruolo diverso però dalla guerra non esce non esce bene ecco questo e il dato reale che abbiamo che abbiamo di fronte allora se questi sono i grandi scenari con la lo lo sviluppo e l'operazione internazionale con tutto quello che c'è da dire
Così sulla cooperazione di italiana quindi con tutte le cose che bisogna fare le modifiche cioè con i cambiamenti ecco quindi me mettere mano veramente a questo a questo tema il tema del disarmo
Visto in dimensione naturalmente non potesse visto in dimensione internazionale il ruolo degli organismi internazionali
Per quanto riguarda però il disarmo io credo che dobbiamo ecco fare ne
Metterci in condizioni di poter esercitare questo ruolo a livello internazionale
E allora qual è il punto noi abbiamo sì una legge che è stata approvata pare il nove di il nove di di luglio
Una legge complessivamente buona che c'ha una serie di lacune vedova andrei sentirlo dei protagonisti ecco di questa di questo impegno e però che abbiamo accettato alla fine ecco come un obiettivo anche perché e fu
è approvata la legge
Il due agosto siamo c'è l'impressione della occupai da parte del dell'Iraq
E con tutti tutto quello che si doveva mettere in moto per attuare la legge si è bloccato per cui siamo andati avanti in un sistema di prorogatio
Quindi cioè agiamo ancora oggi con le stesse regole di prima quindi addirittura hanno con famoso segreto tutto quelle quelle i riferimenti a alla al commercio detesta tutti che la situazione la situazione precedente
So che ci sono state iniziative e ci sono iniziative parlamentari ci sono state iniziative della Commissione esteri di fede in questi ci sono impegno del governo Cristofori che ha detto ecco tutte queste cose
Vanno benissimo intanto non l'abbiamo regolamentata questa questa legge
Ed è una legge importante perché oltre che fare riferimento alla all'articolo proprio undici della costituzione
Italiane in particolare il vieta l'esportazione
E il transito di materiale di armamento guardate un po'verso i Paesi stato di conflitto armato versi paesi in cui la politica contrasti con i principi dell'articolo undici della nostra Costituzione
Verso i Paesi nei cui confronti sia stato dichiarato l'embargo totale o parziale da parte delle Nazioni Unite versi paesi in cui i governi sono responsabili di accertate violazioni delle convenzioni internazionali
Verso i Paesi che ricevendo dall'Italia aiuti ai sensi della legge quarantanove destinano al proprio bilancio militare risorse eccedenti le esigenze di spesa pesa vedete che sono cose importantissime cose si riuscisse la tua io credo che questo sia una condizione
E fondamentale e irrinunciabile per poter poi procedere
Spero una regolamentazione del commercio a livello
Eu europeo quindi poi anche a livello a livello internazionale e Costello e non realizziamo questo nel nostro Paese ci esponiamo facciamo la figura che ha fatto abbiamo fatto tante volte io ricordo quando Spadolini chiedeva all'ONU
Di fare questo di avere questa sorta di registro ecco di tutte le imprese che commerciano armi nel mondo e comprende quando noi più aveva un segreto come si fa a chiederlo non in una sede internazionale
E può avere queste grosse contraddizioni quindi questo passaggio io lo ritengo molto
Ho molto importante ultime due considerazioni
Riguarda uno riguarda il tema importanti
Della riconversione quindi che riguarda noi ma che riguarderà con gli altri livelli e transnazionali ecco nel momento in cui è compito sì entrerà in concreto ad affrontare queste tematiche
La riconversione e quindi dell'industria bellica italiana industria industria civile che non è un problema tecnico questa veramente me di questo sono convinto cioè non sono più non credo più pecco per le modeste cose che ho avuto la possibilità di leggere non credo più che questo sia un problema tecnico è un problema politico tutto politico
E quindi questa strada della riconversione possibile cos'è questa volontà politica realmente c'è e diciamo nel nostro Paese se poi riusciamo a costruire la a livelli a livelli a livelli più ampio
Mi pare ecco perché questa nuova volontà e così possa affermare e e necessario l'apporto di tanti soggetti
In particolare io credo che l'apporto del soggetto sindaco delle forze sociali e sindacali e sia determinante
Ci sono così interessanti che si muovono anche a livello europeo recentemente ce la posizione ad esempio degli di Metal tedesca che molto molto significativa quindi diciamo che qualcosa si muove ecco su questo su questo terreno proprio per determinare col le condizioni per poter affrontare
Un tema così importante come quello della riconversione se no finiamo con i tentativi fatti
Magari tentativo di Fracanzani che ha messo in piedi questo gruppo che poi è costato va be insomma non son cambiate poi le cose anche alle partecipazioni statali ma è stato un un un'iniziativa che è rimasta è rimasta lì
Ultima considerazione riguarda cosa si può fare visto che questo mi pare l'impostazione dell'incontro giustamente un'imposta protezione di un incontro anche che punta a
Trovare delle piste di lavoro concreto ecco per affermare le cose che sono contenute nella mozione
Io dico cosa si può fare non solo a livello parlamentare o o di governi nodi di Parlamento europeo di altre sedi internazionali
Cosa si può fare anche a livello di società civile questo e con l'argomento che i io porto ed il contributo che può sopportare
Credo che sia importante accanto all'azione dei governi parlamentari ecco delle sedi internazionali
Un'iniziativa forte anche della società della società civile ecco che si intreccia con questo lavoro che si fa a livello a livello i istituzionale
Se è un lezioni con potuto trarre ecco da questa esperienza del cartello contro i mercanti della morte proprio queste che l'iniziativa dalla società civile della gente quindi convegni la raccolta delle firme
Le fibre mandate ministri a Bari presiedere pubblica se tutto questo moto la campagna democrazia e partecipazione il processo a Talamo che abbiamo fatto a Talamone tutta questa cosa si è intrecciata alcuno alcuni riferimenti trasversali parlamentari che hanno poi sostenuto in quel ecco questi intreccia prodotto qualcosa
Io credo che anche in questa fase dovremmo o produrre
E con una uno sforzo analogo ecco di una società civile che si mobilita e poi di sedi istituzionali e coppie sono che sono impegnati se questo riuscissimo a farlo a livello internazionale sarebbe veramente la cosa ottima
Grazie ad Aldo De Matteo e questa è l'ambizione
Di Utopia non so come la vogliamo chiamare che ci siamo dati
Io darei adesso la parola anche idealmente a nella
Dibattito che abbiamo un po'voluto nord-sud perché credo abbia alcuni o si faccia interprete di alcuni dubbi e via alcune perplessità paesi in via di sviluppo sicuramente ci sentiremo porre volevo solo ricordare a tutti che non l'ho detto prima intanto per nostri ascoltatori volevo segnalare gli arrivi ancorché Tarabini
Dell'altro collega marionette che arrivato prima dobbiamo Pagliarini
Magnifico del nostro collega invece Sergio Andreis del gruppo Verde il quale proprio tardi è arrivato ma insomma l'abbiamo inventato noi stessi
E vi ringrazio di essere venuti l'altra non è volevo dire se riusciamo a contenere almeno il primo giro e nell'ambito di dieci minuti in modo più produciamo anche a risponderci un po'a sciogliere alcuni dubbi
La parola idea nera che vi ho presentato il primo
Bene primo io voglio ringraziare la deputata Emma Bonino posso tredici titoli
Devo dire che non fanno alcun ancora bene l'italiano fatica a fianco il tuo preparato un testo che assidui tradotto all'italiano voi impiantati a leggere reagire
Dopo sia in un dibattito tu voglio rotto di passione che vuoi per parlare in spagnolo Girardengo
Vanno a a parlare in un dal titolo personale non con un funzionario che l'azione di attivo direttori dei TG
Paolo con un giornalista del terzo mondo sono brasiliano
I un un esperienza IMI paesi in America latina con questi delle procure
Dessì dove esprimere la mia completa solidarietà
Per la preoccupazione si sposta nella mozione sull'armamento dei Paesi sottosviluppati da parte dei Paesi industrializzati si avviene attraverso l'esportazione di armi
I di tecnologie militari
Oltre ai rischi che ordinamenti la pace regionale e mondiale Cormack offrire possesso
Delle moderne tecnologie militari non bisogna dimenticare che l'acquisto degli anni inflitta errore
Il dottor
Un di rottami attui straordinario di risorse che dovrebbero essere impiegate per il superamento dei drammatici problemi economici e al sociale di questi Paesi
Alla fine degli anni ottanta la vendita di armi ai Paesi sottosviluppati che si aggirava intorno ai trenta carente ambiva al milione di dollari l'anno tuttavia è necessario sottolineare che all'inizio della decade
Le vendette toccare hanno un teatro del cinquanta si assenta mille milioni di dollari la riduzione delle vendite fu una conseguenza
De alla sospensione dei prestiti de prestiti da parte della banca internazionale a causa della crisi provocata del ring indebitamento con l'estero
La responsabilità per la vendita di armi e ricca di grassi interamente sui Paesi industrializzati gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica la Gran Bretagna la Francia e l'Italia sono il responsabile per il serpente cinque paziente mentre mentre il rimanente dente cinque per cedente
Ricade su altri Paesi europei sui fari questi alla novità su paesi in via di sviluppo con il Brasile la Cina la Corea del Nord e del Sud in Egitto per esempio credo tuttavia
Che la mozione colossi come R andata
A partire la meritoria preoccupazione per la questione degli armamenti dei Paesi sottosviluppati possa indurre ad una serie di dubbi e interrogativi che Indro Biondi indebolire l'anno i proprie che erano i sfiducia nei Paesi del Terzo mondo e in particolar modo
Di seguito
Alcuni interrogativi e dubbi che a titolo personale in qualità di giornalista
Immagino potrei raccogliere nel paese che si trovano di fronte alla natura unilaterale della proposta
Per quale motivo limitare solo ai Paesi in via di sviluppo il disarmo lacci a sua agli armamenti invece di allargarlo a tutto il globo in modo da raggiungere la pace mondiale
Che magnifico esempio hanno dato i Paesi industrializzati
Ai paesi in via di sviluppo sull'uso delle armi quando loro sono i primi responsabile delle maggiori catastrofi belliche dalle storie dell'umanità basti pensare alla prima e seconda gara mondiale
Che essi significa limitarsi alla sospensione della vendita di armi per evitare il problema le grandi potenze
Che a loro volta continueranno a utilizzare i militari dei Paesi in via di sviluppo quando si accorgeranno che i loro interessi in questi paesi sono in pericolo
Così come è avvenuto in passato causando gravi conseguenze al consolidamento democratico
Quanti documenti sono è stati firmati non rispettati e dalla grandi nazioni industrializzate in cui ci si impegna
A concedere aiuti economici a Paesi soci sviluppati anche pomo premio per il mantenimento della democrazia il rispetto del diritto dell'ONU
Perché i Paesi industrializzati vogliono Euridice Axen a gendarmi della pace mondiale mentre poi invertono sempre di più in tecnologie militari che stanno raggiungendo dei livelli crudeli de sofisticazione
Un esempio che in questi giorni è stato usato e spesso della e stampa mondiale
E alla produzione di armi che mirano a ferire a distanze il nemico nei organi vitali
Provocando una morte graduale che allo stesso tempo Edita il problema logistico di dei trasporti e del cadavere i abbassa il morale ideale esserci tu nemico
Mi dico
Il processo permanente ed è creazione dei tecnologia bellica delle nazioni industrializzate non è una prova di una permanente preparazione alla guerra
Che beneficio hanno tratto i paesi in via di sviluppo dalle colonizzazione dei Paesi industrializzati avvenute in mantenuta principalmente dall'imposizione della forza militare
Qual è l'eredità lasciata dai Paesi industrializzati ai paesi in via di sviluppo dopo la dominazione territoriali ed economica mantenuta con la forza militare
Ma il problema era chi più ha etimo è stabilmente UPI e sfruttato da alcune grandi potenze industrializzati
Dopo la fine della di polarizzazione per lanciarle Rollero abbia la colonizzazione globale mediante il portale soggetto amianto del Paese in via di sviluppo
Sul piano economico indebitamento militari disarmonie laterali sociale riduzione del programma di cooperazione perché alla riduzione del rischio di conflitto e regionale con conseguenze abbia la fine della di polarizzazione ideologica
Si è contrapposta simultaneamente la tendenza dei Paesi industrializzati alla riduzione delle risorse destinati alla cooperazione con i Paesi in via di sviluppo
Finalmente infine perché non lottare per il disarmo mondiale totale in maniera che le risorse utili Stati per la creazione produzione gli acquisti di armamenti vengano destinati alla costruzione di una società internazionali più bilanciate i pacifica
Fornendo così a tutti i popoli la vera sicurezza e un progresso che si
Grazie
Grazie grazie perché
Rientriamo o meglio ci avviamo abbiamo messo il piede
In quello che credo accennavo all'inizio ovvero nel dibattito su come puntare il problema della sicurezza
Non solo con gli occhi del nord ma dall'altra parte e credo che una franchezza di dialogo poi invece sia necessaria anche rispetto ad alcune domande che lei ha posto quasi raccogliendo insomma le obiezioni che possono venire dai Paesi del Terzo Mondo con cui invece vogliamo disco e ha chiesto a vivere di intervenire adesso lo vedevo molto interessato Gianluca devoto di dare la parola altri segnalate insomma
Cerchiamo di di non essere così rinvia proveniente
Prova a quale quale si accende la speranza ecco
Ma io vorrei dire che
Linea di principio
Sono pienamente d'accordo con gli scopi
Della mozione
Però effettivamente
Posto in questi termini così generali
E si parla per esempio di una cartello di Paesi produttori che impedisca il trasferimento ai paesi in via di sviluppo dei maggiori sistemi d'arma convenzionali
E in particolare dei mezzi di distruzione di massa nonché da tecnologie dei componenti necessarie a loro fabbricazione
L'accusa che in questo modo il Nord del mondo impone il suo ordine
Chi ha parlato prima di me nella specificato molto chiaramente
Io credo che sarà assolutamente predominante tra i paesi in via di sviluppo
Basta pensare a questo proposito quello che è successo con il Trattato di non proliferazione nucleare anche lì ci sono state delle accuse
In parte in un certo senso fondate anche se io son perfettamente d'accordo con gli scopi del treno che non può riflettere nucleare che
Ne hanno in qualche modo parzialmente parzialmente limitato l'efficace l'adesione
C'è insomma il rischio che questa proposta
Così formulata decade rapidamente finisca per non avere successo
Sia per l'opposizione degli stessi paesi in via di sviluppo per lo meno di molti di questi Paesi sia perché all'interno dei Paesi industrializzati si faranno forti di queste critiche
Sia diciamo l'opposizione di sinistra tendenzialmente terzomondista è sia anche i produttori d'armi che hanno tutto l'interesse a che questo tipo di limitazioni ci sia
Quindi io penserei che bisognerebbe sul piano specifico a
Fare delle distinzioni
E penserei sempre in quest'ambito di misure per
Diminuire vendite d'armi e andare verso un mondo tendenzialmente smilitarizzato pensare una serie appunto di misure differenziate in un contesto di progressiva smetterà Zazie smilitarizzazione sia dei Paesi
In via di sviluppo e attualmente anche dei Paesi industrializzati questo è l'obiettivo
Misure differenziate per esempio pensando dei suoi Paesi in alle vendite dei paesi in via di sviluppo
Ai processi di riarmo di questi Paesi significa tener conto delle differenze regionali per esempio l'America Latina situazione completamente diverso dal Medioriente
E tener conto anche delle differenze tra le varie armi
Quindi regimi differenziati più o meno severi
Secondo i vari tipi di Armani
In conclusione è quello che bisogna privilegiare
Alcuni criteri il primo è quello di cercare di creare condizioni di sicurezza
In una certa regione non contro i paesi interessati
Contro nel senso di imporre dall'esterno un un embargo
Ma d'accordo con loro almeno finché è possibile
Secondo
Identificare alcuni tipi di armi magari anche qui secondo
Aree diverse
Che debbono essere assolutamente bloccati per esempio debba essere sicuramente bloccati le armi e lo sviluppo delle armi nucleari delle armi chimiche e direi anche dei missili di un certo tipo
In questo caso si può pensare anche a una ma forme diciamo di accordo tra i prodotti tra i produttori perché ci sia un divieto assoluto
Sono poi d'accordo con Francesco Calogero che sulla questione degli incentivi cioè bisogna dare molta forza all'idea che
Tutti i possibili aiuti di vario genere forniti dai Paesi sviluppati ai paesi in via di sviluppo
Possono essere anche differenziati secondo il grado di
Mi dica militarizzazione o smilitarizzazione dei paesi in via di sviluppo stessi tradire si devono favorire i i Paesi che hanno un basso grado di armamento e di militarizzazione
Da un punto di vista più specifico vorrei dire un paio di cose sul Medioriente
Sull'Italia
Per quel che riguarda il Medioriente il problema di quali saranno gli sviluppi in questa regione dopo questa guerra mi pare assolutamente fondamentale
Qui si possono immaginare due scenari estremi con varianti intermedie
Il primo è quello di una conflittualità incontrollate crescente in quell'area con diffusione meno specifici fenomeni di potenziamento militare in due campi contrapposti un campo filoccidentale appoggiato soprattutto agli Stati Uniti è un campo antioccidentale
Il secondo è quello della ricerca di accordi per la risoluzione dei principali nodi politici questione palestinese Pace arabo israeliana questione libanese anche questione curda e per garantire la sicurezza di tutti gli Stati con forme di progressivo controllo degli armamenti e di disarmo
Tra cui secondo me fondamentale l'eliminazione di tutte le armi distruzione di massa nucleari chimiche e dei missili terra-terra che non siano quelli anticarro
Io credo che bisogna assolutamente
Puntare su sul secondo diciamo un modello e pensare a una situazione del Medioriente pacificata e con grado progressivo di smilitarizzazione
E qui però naturalmente ci sono le grandissime difficoltà e direi che una delle grandi difficoltà e la percezione diversa che hanno
A parte la questione a diciamo tra Israele i palestinesi troppo hanno i Paesi arabi ed Israele sul sulla sicurezza
Israele ha sempre provveduto da sé alla propria sicurezza
Sentendosi insicuro e vuole mantenere uno perlomeno ha sempre voluto mantenere una chiara supremazia militare perlomeno sul piano tecnologico sul piano qualitativo degli armamenti
I Paesi arabi in realtà non si sono mai preoccupati o fatti carico dei problemi di sicurezza di Israele e naturalmente tengono situazioni di uguaglianza che però Israele considererebbe situazioni che lo sto aborrisco uno completamente perché al senso di avere va contro tutti i Paesi arabi e di essere da solo ora questo sarà un un grossissimo problema
Che secondo me si potrà risolvere ma certo con con il tempo per esempio nel campo dell'armamento nucleare in questo momento io vedo difficile una situazione in cui Israele accetti di rinunciare alle sue armi atomiche che sicuramente ha
Essendo l'unico Stato che Lea almeno che si arrivi effettivamente una sua a una soluzione diciamo più o
Politicamente accettabile per tutti però anche anche qui ci vorrà tempo
Secondo punto è riguarda l'Italia insomma questo vuole dire un paio di cose
Io credo che anche in questa
In questa fase del dopoguerra nel Golfo l'Italia comunque
Non vedo come Italia posso di nuovo in qualsiasi caso aumentare di molto le proprie esportazioni belliche
Non nel mondo industrializzato perché i suoi prodotti non sono sufficientemente competitivi
Non nell'area del Golfo Persico del Medioriente perché anche nell'ipotesi di un forte riarmo la situazione sarà troppo polarizzate politicizzata per un Paese debole come l'Italia chi renderà saranno gli Stati Uniti e sarà la Francia se dall'Unione Sovietica ma non sarà certo l'Italia
Non nel resto del Terzo Mondo per la persistente debolezza della domanda
Appunto io temo che quella che potrà variare ancora verso l'alto sarà la domanda interna di armamenti
E qui però dipende un po'anche dalla situazione internazionale perché io credo che se la situazione internazionale in particolare la distrazione tra Stati Uniti e Unione Sovietica permarrà sarà molto difficile continuare a sostenere che l'Italia debba aumentare ancora i propri bilanci militari per lo meno ci sarà una grossa
Battaglia politica
Ecco a proposito del dell'Italia io credo che l'Italia anche per la questione del Medioriente posso dare un contributo sulle vendite d'armi io qui faccio una proposta
La proposta questo che l'Italia rinunci
Unilateralmente
A tutte le vendite di armi italiani nell'aria cioè Siria Libano Israele Giordania Iran Iraq Waite tutto il Golfo Persico la penisola arabica e l'Egitto fino a quando non si delinea un assetto stabile tendenzialmente pacificato nelle aree
Perché propongo questo io penso che questo atto unilaterale
Abbia da una parte un alto valore simbolico nel senso che l'Italia storie
Si presenterebbe con un Paese alla testa dei paesi a favore di un riassetto pacifico nell'arena dell'area nel dopoguerra
Dall'altro sarebbe un tipico atto unilaterale senza controindicazioni cioè non avrebbe il difetto che è stato secondo me anche giustamente addebitato ad altre proposte viatico unilaterali di abbandonare una politica comune ad altri Stati alleati
O di tirarsi fuori in qualche modo furbesco per proprio conto da una situazione di pericolo
Quindi la situazione è completamente diverso anche qui il mercato del commercio delle armi è un mercato di paesi venditori in concorrenza tra di loro e chi se ne tira fuori in questo caso per un accertare semplicemente accetta di
Appunto
Di fare un un sacrificio economico a favore di un vantaggio politico ecco a proposito di sacrificio poco nomi come devo dire che
Non sarebbe eccessivo l'Italia negli ultimi anni esportato armi per non più di quattrocento milioni di dollari in genere in tutto il mondo di cui circa un quarto nel Medioriente Golfo Persico
Quindi si può pensare come a un limite massimo di un cento miliardi del via all'anno persi se l'Italia rinunciasse a vendere armi nel Medioriente
In realtà sarebbero molto meno perché questa statistica basata sulle forti vendite d'armi durante gli anni di Goethe la guerra Iran Iraq e io credo che l'Italia adesso non venderebbe più di venti trenta quaranta miliardi un anno di armi nel Medio Oriente in una
Miliardi no no ma ne parlavo di idonei per l'Audi lire
E quindi un atto del genere secondo me naturalmente il questo sarebbe un atto fondamentalmente simbolico però un atto del genere permetterebbe all'Italia di fare autorevolmente proposte
E di appoggiare proposte per restrizioni a un bar di di Venditti darmi nell'aria da parte degli occidentali tra l'Italia si metterebbe una volta tanto alla testa
Di Paesi che in qualche modo col concerto proprio sacrificio vincolino strettamente le proprie vendite d'armi che sarebbe una grossissima novità rispetto al passato
Grazie grazie per questo primo intervento insomma allora ne ha chiesto adesso di intervenire a Giuseppe Nardo che il segretario dell'Unione scienze aiuterà miliardi
Quindi
Sì io intervento del collega brasiliano de Almeida
Con efficacia ce l'ha ricordato la complessità della questione che stiamo discutendo
Che mal si presta a approcci unilaterali
Io penso che se si vuole affrontare questo tema con la maggiore efficacia possibile
Occorre fare uno sforzo per comprendere le radici del problema cioè i motivi che hanno accentuato sia in termini qualitativi che in termini quantitativi questa questione negli ultimi diciamo dieci vent'anni
E questa questo sforzo di approfondimento questo sforzo di analisi ma ha fatto non per motivi accademici
Ma perché mi pare chiaro che se non si fa così se non si comprendono le dinamiche che sottostanno al fenomeno non saremmo neanche in grado di affrontare approntare diciamo delle adeguate misure legislative ecco la prima di queste dinamiche e la diffusione globale del potere
Che è frutto sia della fine del colonialismo negli anni sessanta settanta sia dell'acquisizione a partire dagli anni Settanta da parte di vari paesi del terzo mondo delle capacità anche economiche di provvedere in proprio
Alla propria sicurezza
Io qui vorrei fare però un'osservazione sul dato economico perché a mio parere questo dato non va sopravvalutato
Né dal punto di vista dei venditori come già ci ricordava sia Marco De Andreis che Gianluca devoto e neanche la quella dei compratori perché l'esperienza degli anni Settanta e Ottanta mostrato che anche Paesi che non hanno diciamo non hanno le risorse non sono dotati di grandi risorse economiche non esser indebitarsi per risolvere i propri problemi di sicurezza che poi in gran parte cioè spesso sono anche problemi reali
Per quanto antipatici possono risultasse cd trafficanti produttori di armi io non credo che sia lì la la radice del problema la chiave economico non è l'Accademia migliore per leggere questo problema
Invece il problema mi pare un problema preminentemente politico dei rapporti tra le grandi potenze che sono anche poi le maggiori Paesi produrli Paesi maggiormente che producono più armi
Stati Uniti una sovietica Francia Gran Bretagna ad esempio e i Paesi compratori
Per i primi cioè per i Paesi venditori
La vendita di armi è fondamentalmente uno strumento della diplomazia
Per usare una frase a effetto una continuazione della diplomazia con altri mezzi potremmo dire
Le grandi potenze cioè non hanno la capacità la forza o la voglia di intervenire militarmente dovunque i loro interessi siano in gioco
O comunque ore alleati siano deboli o abbiano bisogno di aiuto militare e quindi la vendita di armi diventa un sostituto che si spera efficace un sostituto una presenza militare diretta
Ecco se questo è il quadro mi pare che non si possa sfuggire non queste considerazioni che previsione possiamo fare per gli anni Novanta
E per esempio è possibile che il ritirarsi dell'Unione Sovietica dalla scena mondiale e quindi anche la diminuita rivalità tra le due grandi potenze
Stati Uniti d'America nel sovietica inducono a una riduzione del inducono una riduzione di questo fenomeno cioè Prus fughino per così dire le fonti del traffico delle armi
Io non sono molto ottimista
La ragione nelle cose che dicevo appunto poco fa cioè alla radice del traffico dalle armi vi sono problemi politici sia dalla parte dei Paesi venditori sia però anche da parte della domanda cioè da parte dei Paesi acquirenti
E se le rivalità tra Stati Uniti d'America nel sovietica sono oggi attenuante
Al contrario è forse proprio in ragione di questo nuovo quadro internazionale le ambizioni delle medie potenze regionali sembrano crescere come dimostra ad esempio proprio il caso dell'invasione irachena Tecchio quei e quindi la nuova distensione tra Stati Uniti d'America non è sovietica potrebbe non aveva affatto cioè non potrebbe potrebbe non avere effetti rilevanti diciamo per quanto attiene al traffico delle armi
E se volessimo trovare degli esempi non non dovremmo cercare a fare molta fatica per trovare dell'altro giorno notizie che gli Stati Uniti d'America si apprestano a vendere quarantasei cacciabombardieri F sedici
Mille cinquecentoventotto bombe ottanta missili aria-terra all'Egitto per un totale di un miliardo e seicento milioni di dollari
E complessivamente gli Stati Uniti d'America prevedono vendite di armi nei prossimi nel prossimo futuro a cinque Paesi
Dell'Alleanza Nazionale cioè Arabia Saudita Emirati Arabi Uniti Bahrein Egitto e Turchia per un totale di diciotto miliardi di dollari la cosa si capisce lo ricordava già il professor Calogero qualche minuto fa
Perché una lezione della guerra una lezione che molti dei paesi dell'area potrebbero aver ha preso da questa guerra è che Saddam Hussein ha voluto usare la forza in una regione che conosce solo forza ma non aveva sforzo sufficiente per far intendere sulle ragioni
E la cosa appare chiaramente paradossale se si pensa che tutti i Paesi dell'area gli stessi Stati Uniti sembrano oggi seriamente interessati al controllo degli armamenti in Medioriente insomma è proprio questa contraddizione
Sulla quale credo che ci sia materia anche per lavorare
Se questo è è vero se cioè il tratto il traffico delle armi trae alimento sia dal lato dalla domanda sia dal lato dell'offerta risultano chiare anche le ragioni del fallimento di vari fallimenti nel passato recente per limitare appunto il traffico
Perché nel passato sono state seguite entrambe le armi sia quella che puntava diciamo a restringere lo spazio d'azione dei paesi venditori sia invece quella relativa ai Paesi compratori
Per esempio sul paese e sul versante dell'offerta possiamo ricordare varie
Tentativo aree proposte tese a offrire trasparenza e visibilità
Alle venti venti anni per esempio la proposta del registro presso le Nazioni Unite che tra l'altro fu in ci fu tra il venticinque il trentotto pressa la lega delle nazioni in cui è stata in varie varie occasioni riproposto nel secondo dopoguerra
E però queste diciamo queste proposte non hanno mai avuto un grande successo e forse possiamo anche capire perché forse non sono neanche tanto rilevanti rispetto al problema che stiamo trattando perché perché la trasparenza la visibilità abbia insieme sia utile come forma di limitazione della vendita delle armi occorre che la vendita e l'acquista le armi sia visto come un fatto negativo
Ma molto spesso questo non è diciamo magari può essere visto negativa un punto di vista etico morale ma per Paesi del Terzo Mondo ne ha fatto visto con un fatto negativo anzi al contrario questo risultato negativo una limitazione
Che può sembrare diciamo una una un atto di prevaricazione parte dei paesi del Primo Mondo
E addirittura la trasparenza e la visibilità può indurre un ha detto l'effetto contrario perché può creare uno spirito di emulazione diciamo un d'un incentivo all'acquisto
Un altro approccio che è stato seguito anche questo prevalentemente sul lato dell'offerta furono discussioni tra Stati Uniti d'America sovietica
Sì sigla carta
Avviate durante la presidenza Carter che finirono in un insuccesso
Più per rabbia la verità più per incapacità dell'intera amministrazione carta di trovare un consenso al suo interno che hanno terra diciamo incomprensioni tra USA e URSS
Ecco questo anche però diciamo gli accordi che sono stati su cui gli accordi che erano stati raggiunti nel passato dall'altra parte c'era la parte del della domanda però sono stati infruttuosi
Dunque vorrei ricordarla di dichiarazione di Iaia Curcio dal settantaquattro tra otto Paesi delle Ande che intendeva creare le condizioni per un'effettiva di limitazione degli armamenti in America Latina che diciamo anche questa
Fallì per varie ragioni tra l'altro anche il rifiuto del Brasile a prendere parte al processo
Ora
Vengo adesso a conclude diciamo con alcune osservazioni sulla mozione parlamentare di cui stiamo discutendo io credo che questa mozione abbia il pregio come già diceva De Andreis nella nell'intervento introduttivo di comprendere la duplice natura del fenomeno
E quindi anche se comprendo le preoccupazioni di dal Meda mi pare che siamo lo spirito da qui parta la mozione parlamentare può evidentemente
Le cose si possono migliorare no sia proprio quello di stabilire un rapporto cooperativo tra chi tra i possibili acquirenti probabili venditori quindi diamo cerca di superare questo aspetto impositivo prevaricatore che in effetti l'idea del cartello in sé a
Se il il problema centrale traffico alle armi non è un problema economico ma è un bene invece problema principalmente preminentemente politico mi pare che questo approccio sia sia quello giusto quindi va compagni atto e sottolineato l'aspetto di incentivo lo sviluppo di tecnologie che questa proposta contiene cioè tecnologie civile in cambio della rinuncia all'acquisizione di tecnologie militari
Ora io vorrei concludere con alcune osservazioni sui vari problemi che mi vengono in mente diciamo da una tematica di questo genere
Cioè non dobbiamo nasconderci che una proposta del genere se venisse diciamo così implementata
Vediamo tutto l'apparato o
Fa una qualche forma di regolamentazione internazionale porta con sé una seri problemi anche tecnici che sono altrettanto gravi cioè forse altrettanto lo però certamente non si possono trascurare
E quindi credo sia opportuno diciamo il richiamo che faceva Emma Bonino all'inizio alla comunità scientifica perché aiuti a superare questa questo divario con nel mondo politico siamo un problema un primo problema in mente quello della verifica degli accordi stipulati
La stella questo è un problema molto complicato e in quanto la verifica non è soltanto non è prevalentemente direi il carattere diciamo così della verifiche ispettive cioè il controllo doganale non si tratta di questo
Quanto la verifica sulle caratteristiche tecnologiche di ciò che è lecito acquistare di ciò che invece non lo è
Sì io penso per esempio al settore dei computer informatica occorre credo pensare a una soglia stabilire una soglia al di sopra della quale diciamo occorre pensò al di sopra della quale la tecnologia a applicazioni prevalentemente militare al di sotto del a quale essa invece applicazioni provvedimenti civili detta così sembra facile in realtà non è affatto facile perché la soglia non è quantitativo non si può stabilire in termini quantitativi ma è qualitativa
Perché è evidente che esistono problemi diciamo così di tecnologia civile altrettanto complesso anche molto più complesse che non i problemi militari un altro esempio che viene in mente diciamo e quello dei radar sono anche qui abbiamo una chiara diciamo zona grigia tra applicazioni sia civili che militari
E direi che la cosa e altri ha ulteriormente complicata dal fatto che in questi settori l'innovazione tecnologica estremamente rapida spesso diciamo una generazione intera Rigamonti
Presenti computer libri vento obsoleta nel giro di i tre quattro dei cinque anni pochi anni
Quello che aveva che poteva avere interesse militare fino a qualche anno fa non non ha più oggi interessi militari viceversa applicazione tecnologica che in questo momento non riusciamo immaginare posso avere applicazioni militari potrebbero averlo nel giro di pochi anni
Ora il gruppo diciamo nel che io qui rappresento una scienziati per il disarmo ha costituito anche prendendo lo stimolo diciamo
Utilizzando come stimolo mozione parlamentare
Un gruppo di lavoro su questi temi che ci sembrano estremamente rilevante sia in relazione alla situazione politica internazionale che possiamo prevedere nei prossimi anni sia in rapporto ad una disponibilità che mi pare ci sia da parte della comunità scientifica italiana ha diciamo impegnarsi un po'su questi temi
Una disponibilità che peraltro non è mai mancata mi pare che Di Matteo ricordasse una diciamo una una Commissione per la riconversione
Tra indù dall'industria militare indusse civile diciamo che se non vado errato fu presieduta da da Edoardo Amaldi che noto fisico italiano scientemente scomparsi
Io quindi penso che questa disponibilità della comunità scientifica italiana per ora ancora embrionale possa essere messa a frutto e Possa servire ad accorciare quella distanza
Tra scienza e politica che ricordava appunto Emma Bonino poco fa se riusciremo a fare un piccolo passo in questa direzione penso che non ci sarà non avremmo perso inutilmente nostro tempo
Grazie mille allora nell'ordine hanno chiesto adesso ad intervenire
Cicciomessere Andrés María netti e poi segno gli ultimi due che mancano per il primo giro
E poi ricominciamo tenuto conto dei vari dubbi e problemi esposti adesso abbiamo Roberto Cicciomessere
Tre cose
Raccolgo subito una serie di elementi che sono stati portati da Giuseppe Naro Dulli
Dando fornendo anche delle scadenze rispetto
Gli appuntamenti che abbiamo nel senso che il primo appuntamento è quello dell'inizio di aprile
Dove arriveremo a discutere questa mozione
In un
Ambiente
Abbastanza impreparato ad affrontare tutti gli aspetti che sono coinvolti da questo documento cioè la Camera dei deputati rischiamo di avere un dibattito in cui solo alcuni e i cosiddetti esperti intervengono il resto dei deputati dirà delle cose abbastanza scontate o banali o inutili
E quindi la necessità di nutrire questa scadenza di partiti deputati membri la Commissione esteri e difesa con delle con dei documenti
E con delle dei contributi che consentano a questo dibattito avere uno sbocco politico significativo
L'altro problema che vorrei affrontare quello del anche questo su sollecitazione sia di Calogero sedili in Lulli e quello della natura del commercio delle armi che mister mi sembra
Strettamente connesso ai problemi che noi abbiamo erogazioni che io non sono mai riuscito a proporre con forza
A tutti gli amici compagni che hanno affrontato il problema del commercio di armi quando
Mi occupavo un po'di aiutare questa iniziativa delle arachidi e le altre organizzazioni e anche in altre in altre sedi io credo che la legge che l'Italia ha predisposto va benissimo
Ma che non coglie un elemento sostanziale del del problema cioè la natura del commercio tra cui ci diceva prima verdure è un modo l'esportazione di armi è un modo per continuare una certa politica certa diplomazia nei confronti di altri paesi e così via mi chiedo e mi sono chiesto molti anni senza successo perché non esplicitare
Questo elemento
Crazy dice il commercio le armi è un'altra cosa
Non non è può essere paragonato alle al commercio di aranci o di macchine agricole lo sbocco è allora stabiliamo dei la casistica i limiti ed è questa la legge italiana io ho cercato inutilmente per anni le siccome è sbagliata questa impostazione noi dobbiamo esplicitare invece l'aspetto politico del commercio delle armi cioè il commercio della delle armi rappresenta configura obiettivamente un accordo fra il produttore fra chi vende e chi ricerca e di assistenza militare
Non è un problema
Semplicemente formale ma è un problema sostanziale
Cioè se vera questa premessa cioè che si configura in questa dimensione c'è questa è la dimensione e il rapporto fra produttore e acquirente
è evidente quindi che dal punto di vista legislativo la procedure per la vendita
Non possono essere e quelle della casistica quella del trasferire lei la soluzione quelle tossine del ministero del Commercio con le delle quelle con l'estero al ministero degli esteri
La competenza per le autorizzazioni ma è quella di prendere atto di questa natura quindi di accordo internazionale fra due paesi quindi sottoporre quest'attività di commercio alle procedure che esistono in diversi paesi per questo tipo di accordi in Italia significherebbe che la vendita di armi
A un altro paese comporta la stipula di un accordo fra di assistenza militare con con con un altro Paese quindi la ratifica da parte del Parlamento dell'accordo medesimo ecco tanto per individuare una conseguenza dal punto di vista giuridico completo con concreto
E tutto invece questa concezione non non c'è e e secondo me crea una serie di problemi
E arrivo dal secondo problema ecco il concorso su concludo perché dobbiamo restare in dieci nei dieci minuti il problema è la sicurezza che nel senso nel momento in cui noi affrontiamo il
I temi proposti dalla mozione cioè la il controllo riduzione il divieto di vendita di armi ad altri paesi era il problema che proponeva de Almeida e con non possiamo non affrontare il problema sicurezza nel senso che
Gli altri Paesi i paesi del terzo mondo chiedono ma come facciamo noi a garantire la nostra sicurezza dal punto di vista militare e quindi questa domanda se non si dà risposta a questa domanda
Non si può dare risposta al l'obiettivo della mozione emozione se stessa se non in modo autoritativo nel senso che Paesi dico va be chi se ne frega non vediamo le armi
E stop è chiuso il problema sappiamo che queste cose non funzionano così e quindi il problema è quello di affrontare il problema sicurezza regionale proprio alla sicurezza
Nazionale eccetera eccetera
E non è in termini generici ma in termini concreti
E oggi possibile quesito una
Disse una difesa e una sicurezza
Nazionale garantita da un paese e in questo il quesito su quali Paesi del Terzo Mondo hanno sempre risposto in maniera affermativa e mi sembra anche gli ultimi fatti dimostrano che non è vero cioè non è possibile oggi
Garantire la difesa nazionale e qui necessario la difesa collettiva e quindi il problema secondo me di collegare strettamente il problema della limitazione del commercio con le armi con delle garanzie di difesa collettiva nei confronti soprattutto dei Paesi più piccoli
Q
Ogni diciamo
Intervento di difesa collettiva per era piccolo sì però era anche il petrolio ecco il problema è paesi piccoli senza petrolio come sono garantiti dal sistema di sicurezza internazionale non sono garantiti obiettivamente
E qual è quindi il passaggio il passaggio credo sia Nazioni Unite la Carta delle Nazioni Unite
La attuazione di tutti gli articoli della Carta delle Nazioni Unite Iddio incomincerei e quindi con questo grande mi anche su questo dibattito
Abbastanza sterile sulle che si è aperto in Italia sull'esempio di mestiere
Uno o meno
Sterile perché non collegato al nulla non connesso a nessun Obiettivo reale dicevo il problema secondo me è quello di attuare tutti e gli articoli particolare con l'articolo che prevede le forze permanenti
Delle nazioni e unite e questo è un passaggio che può essere in qualche modo sollecitato è un percorso che in qualche modo individuabile non è una cosa molto più apistica e assolutamente astratto cioè quello cominciare a dare realizzazione a questi articoli incominciare a spingere i Paesi a realizzare a stipulare come prevede la Carta delle Nazioni Unite accordi con le Nazioni Unite stesse per mettere a disposizione dei reparti militari
Probabilmente a questo punto professionali anzi necessariamente professionali anzi credo necessariamente non so se raccolgo
Gli stimoli di Calogero molto bene armati con le il meglio della tecnologia
Militare che possono appunto dare risposta a questi quesiti del terzo mondo dei piccoli paesi della sicurezza e un passaggio che può essere fatto in Italia per esempio e dire esercito di mestiere un esercito mestiere beh esercito mestiere solo a condizione che questi reparti
Super attrezzati eccetera eccetera siano messi a disposizioni siano realizzati in accordo con le Nazioni Unite ecco quindi io volevo soltanto portare questi due elementi uno se non viene definito ulteriormente la natura del commercio delle armi secondo me
Lui giriamo intorno al problema
Non arriviamo al centro la questione secondo il problema dalla sicurezza regionale che credo debba essere visto concretamente a partire dagli strumenti esistenti in attesa che l'Europa si assuma le sue responsabilità ma mi sembra che non abbia nessuna intenzione di farlo e quindi all'interno gli strumenti già espressamente previsti dalla Carta delle Nazioni Unite grazie
Grazie sembra essere
Allora la parola a Sergio Andress deputato del gruppo neppure a Mariani deputata del Partito socialista prendere la parola a palla crolli della CGIL e cioè Pablo Piacentini dall'Inter Artemis così finiamo il primo giro e poi andiamo all'erede Sergio grazie
Grazie anche per
Aver organizzato questa iniziativa per aver preso in settimana della mozione parlamentare
Mi hai fatto sentire un po'in colpa per il ritardo e quindi John la giustificazione non è un ritardo no però questo sì col dovuta all'emergenza dei profughi albanese
Allora prima osservazione rispetto all'intervento di de Almeida
I voli con molto rispetto che vedo un rischio nelle sue argomentazioni
Quello di chiedere tutto e subito in qualche modo che poi troppo spesso abbiamo visto si riduce nel niente mai quindi io sono molto contento o che sia stata appresa questa iniziativa parlamentare
Perché comunque un momento di dibattito parlamentare di impegno per il governo italiano quindi le serve
Perché non si verifichi questo niente e mai in un settore dove purtroppo abbiamo dovuto vivere
Molto spesso sconfitte del versante
Non dico pacifista ma
Di chi vorrebbe che le enormi risorse che venivano citate andassero in direzioni socialmente utili
Anche perché siamo in Italia
In Italia quando si fa una legge non è un punto d'arrivo come in tutti gli altri Paesi dalle alti in su ma è un punto di partenza
De Matteo con molto direi se vuoi fare ha già detto alcuni dei problemi io voglio essere come dire un po'più brutale
è stata fatta questa legge per la regolamentazione del commercio
Importazione esportazione transito in materiale al momento del nostro Paese dopo quindici anni di discussioni
In un settore non regolato e coperto dal segreto militare che ha fatto sì che l'Italia ha ribattuto giocare il ruolo che sappiamo
La BNL che ha finanziato non solo le scarse esportazioni italiane verso il Golfo ma è stata la grande banca grande via di finanziamento anche per molti altri Paesi
Traffici illegali tangenti scandali a non finire
Il tre agosto ventiquattro ore dopo l'invasione del Kuwait
Il comitato interministeriale si è riunito con una tempestività davvero scandinava per decidere che la legge andava congelata
Quarantotto ore dopo la cessazione delle ostilità il nostro sottosegretario degli Esteri era a Damasco e ha firmato
Io credo che le agenzie aveva sbattuto la la cifra sbagliata perché se fosse vera ci sarebbe raramente da gridare allo scandalo comunque secondo l'Ansa contratti per sessanta miliardi di dollari
Al presidente Assad che eri diventato presidente dopo è stato dittatore
In due settori ufficialmente ire agricoltura e forniture centrali termoelettriche
Due categorie usati in passato per fornire all'ex presidente ora dittatore Saddam Hussein ogni ben di Dio in termini di armamenti
Non solo
In commissione esteri alla camera è stato messo in calendario io voglio attirare l'attenzione di tutti perché e non vorrei passasse sotto silenzio questo provvedimento il provvedimento
Sull'export tecnologico
Che copre esattamente le zone grigie a cui si faceva riferimento prima
A prima firma del l'onorevole Zamberletti
E che senta mai passasse
Nel testo
In cui è stato presentato
Sarebbe una controriforma rispetto alla legge di regolamentazione approvata l'anno scorso al Parlamento
Non sto a elaborare sull'importanza di questo dico della disciplina del cosiddetto fu misticamente export tecnologico credo che il terzo punto della mozione a prima firma Emma Bonino si è molto importante in questo senso cioè dare un ruolo
Alle Nazioni Unite di controllo e di sanzione
In questa in questa materia
E poi appunto il il la parte nel primo punto d'impegno al governo
Sulla questione della creazione del regime internazionale
E di ieri il tentativo dell'Ansaldo grande azienda di Stato di spostare tre generatori di vapore classificati dal governo come materiale bellico nella tabella export e trasportarli a Porto Marghera per consegnati all'Iran
In barba alle decisioni governative e parlamentari questo è Italia
Il contesto in cui noi dobbiamo muoverci per cui qualsiasi cosa credo sia da appoggiare da qualsiasi parte
Politica o sociale venga
Noi stiamo preparando altri Iraq e altri Saddam Hussein mentre la querela in corso e in questi giorni in queste settimane indicatori sulla vendita sull'esportazione di armamenti sono chiari
In Argentina
Lo sta succedendo solo l'indulto i militari golpisti o i tentativi di omicidio al presidente Alfonsi perché il presidente Menem sta rear mando
Realmente conosce situazioni conosciuti meglio di tutti probabilmente cosa questo voglia dire il Pakistan Indonesia la Malesia
Sono tutti gli altri Raki stanno creando e c'è la discussione sul nuovo modello di difesa
Con la necessità proclamata ormai ad alta voce dal ministro a difesa per ammodernamenti tra virgolette nuove leggi promozionali
Anch'io trovo il dibattito sull'esercito i professionisti sterile come Roberto direi che è un falso problema
Un esercito di professionisti per qualche cosa
Personalmente se si parlasse di Sezze dei professionisti per far determinate cose non avrei problemi
Però discutere di gestiti mestiere si esercito messicano son d'accordo è un modo sterile e falsato di discutere
Del problema
Il nostro presidente del Consiglio in una delle sue battute più felici ci ha ricordato che se le armi si producono pare non si possono vendere al Vaticano allora
Questo è il punto di partenza in una situazione in cui secondo me è von Clausewitz davvero è stato ribaltato non è più la guerra che è la continuazione della politica con altri mezzi ma è la politica che la continuazione della guerra con altri mezzi
Io son d'accordo con Roberto con altri noi abbiamo una grande necessità di studiare di approfondire la questione della natura del commercio delle armi rimanda la questione della natura
Della corsa agli armamenti se fosse vero il risultato a cui è pervenuta una ricerca del West alle Nazioni Unite i due anni fa vale a dire
Che questo settore la corsa al riarmo
Non è governata
Vale a dire e sottoposta ad un inerzia tecnologica tale per cui i mercati governo hanno
Il complesso dei fenomeni che chiamiamo corsa agli armamenti e non e produttori
Credo sarebbe drammatico
Corbaccio fra mi aveva molto colpito nel suo libro perestrojka quando metteva in guardia dal mondo governato dal caso
Noi non abbiamo gli strumenti per sapere se questo è vero allora l'Italia è uno dei pochi Paesi io lo ripeto anche qua in cui non esiste un istituto indipendente di ricerche sulla pace
Anche oggi io vorrei lanciare un appello perché ci mettiamo tutti insieme per creare finalmente questo istituto di ricerche in cui Licchetta
Politica e scienza possesso è superato in cui si possa fare una valutazione di impatto legislativo
Se le leggi approvate vengono effettivamente applicate come se le decisioni non solo del Parlamento ma addirittura dello stesso governo vengano attuate
Altrimenti ci troveremo sempre a rincorrere intervenire a posteriori quando i conflitti sempre più di catastrofici sono scoppiati io voglio cita l'esempio del sito che fu fondato per celebrare i cento anni di pace dalla Svezia
Centocinquanta anni di pace della Svezia questo intervenire
A priori e non a posteriori sempre
Maria netti sicuramente continua ad avere ottimi contatti col sindacato il la pesante la CGIL abbiamo bisogno del sindacato
Di una forte iniziativa sindacale che purtroppo è mancato in questi anni in Italia in questo settore
Ne abbiamo bisogno e questo è l'ultimo appunto che vorrei toccare perché e nonostante la discussione le apparenze alla fine Toni
Io sono tra quelli che pensa che la vera sfida del futuro sia non tanto la minaccia militare ma le minacce non militari
Allora chi ci governa deve dirci se pensa di poter risolvere i problemi del buco dell'ozono con i B cinquantadue
Realtà questa impotenza di tutti mi ci metto eccetto io la la la la la fatto politica in cui lavoro di tutti che questo senso di impotenza da una parte di governare la corsa agli armamenti e dall'altra parte
Di affrontare le sfide non militari
Che evidentemente si pensi di affrontare con mezzi militari sappiamo già che mi fusione è un'illusione
Non è possibile risolvere i la complessità dei problemi posti dal riscaldamento a temperature il pianeta Pito schierati problemi con mezzi militari
Questo paradossalmente lascia anche uno spazio di speranza perché proprio questi minacce non militari possono rappresentare la sfida perché questo pianeta si mette insieme
Creando occasioni profitto va benissimo
Benissimo per gli investimenti nel settore militare adesso per chi produce armi adesso per poter invece avere un mercato di tecnologie tali per cui queste sfide vengano possano essere risolte grazie
Grazie Sergio grazie a San Gennaro angusti non magari
La mozione sia una iniziativa giusta misurata
E puntuale
Puntuale non usa che io pensi che il
In Italia particolare ma in generale
In Occidente
Avremo in conseguenza della guerra è una specie di tendenza psicologica di tutti a farsi Guerrieri non ho per niente questa opinione meno che mai ce l'ho per il nostro Paese
Perché insomma abbiamo sempre preferito
Provvidenza sociali in più ad un'arma in più e semmai il problema che c'è nel nostro Paese che
Sì abbiamo delle forze armate tanto vale che siano efficienti piuttosto l'inefficienti questo
Mi pare semmai il problema l'unico che potrà acquistare una qualche consistenze vola qualche attualità
Tuttavia la questione di di grande attualità il grande
Puntualità della mozione perché
La guerra medesima
Ha insegnato quante scelleratezze siano state compiute in materia di trasferimenti di vendite di traffici cerca di niente lascia pensare che al di fuori di nuove
Grandi battaglie nuovi strumenti di regolazione di controllo queste scelleratezze finiscano per rinsavire mento generale
La mozione
Dicevo e misurata nel senso che non è un trattato ma è una sollecitazione
E non è una sollecitazione generica ma è una sollecitazione mirata orientata ad individuare terreni aspetti sui quali produrre un'iniziativa una regolamentazione
Trovo giusto che sia messo in valore il ruolo dell'uomo che viene individuata come la sede necessaria di promozione e di organizzazione poi dei controlli trovo giustissima la connessione fra il tentativo di limitare i trasferimenti di tecnologie
E di armamenti con le politiche di aiuto allo sviluppo di promozione allo sviluppo
Questi essendo i criteri fondamentali io non posso che confermare
Diciamo la la la la hanno nostro sostegno
Il giudizio che ho espresso
All'inizio
è sempre possibile domandarsi perché si fa una mozione che tende a controllare a limitare il trasferimento del traffico il commercio di armi perché non si fa
Invece una cosa che riguardi disarmo generale questa obiezione è sempre possibile
Ma mi pare che tra una risposta nelle cose
Vale a dire che annulla tutti sembra esistano le condizioni immediate per il disarmo generale universale
Molti ritengono che possano essere introdotta una
Misura contro la proliferazione contro l'ampliamento contro naturalmente sulla base di criteri selettivi e dire perché sì pensa di limitare la vendita
Ai Paesi sottosviluppati con quale diritto dei Paesi industrializzati e come lo manda sì perché nel Consiglio di sicurezza c'è gli Stati Uniti e sovietica e non tanti altri faccia a dire che esistono gradi di responsabilità rispetto alla situazione generale ed internazionale che sono naturalmente diversi dico che d'altra parte se parliamo di regolamentazione dei trasferimenti e il problema non esiste fra che so io Italia e Francia semmai esiste fra chi produce detiene tecnologie chi allo stato non non le decide d'altra parte ho già detto che c'è nella mozione questa connessione con i problemi di sviluppo e quindi con le misure di incentivazione di promozione delle delle dell'impegno in questa direzione per dico d'altra parte che i Paesi in via di sviluppo non hanno non hanno certo nell'armamento la chiave per la soluzione dei problemi nord-sud non mi pare proprio che questa sia una chiave
Un utilizzato direi a questo fine o a questo proposito
Mentre in realtà per tanto tempo come si può dire spesso essi si sono armati per conto terzi o sono stati armati diciamo non in funzione delle proprie esigenze di di sviluppo di riscatto di custodia dell'indipendenza spesso anzi la vendita delle armi è stata una delle il trasferimento di anni uno dei modi attraverso i quali quella indipendenza la si è fortemente condizionata da parte di coloro che a questa al momento hanno sprovveduto
Dunque queste erano le poche considerazioni con una finale che è quella che riguarda una cosa che diceva Cicciomessere mi pare cioè il fatto che e bisognerà fare in modo che la discussione della mozione poi generale diciamo l'iniziativa che è stato
Intorno alla presentazione della mozione
Bisogna fare in modo che non cada in un ambiente diciamo parlamentare o un'opinione pubblica fredda o impreparata meglio alla iniziativa
Effettivamente qualche iniziativa in direzione non solo del parlamento delle forze politiche ma in direzione delle forze sociali qualche tentativo di coinvolgimento rispetto a questo obiettivo specifico
Seppure limitata ma di grandissimo rilievo qualche iniziativa bisognerà immaginarla anche per una ragione non vorrei che tanto pacifismo diciamo così andasse in ferie idee in questo momento siccome io penso che il modo migliore
Per manifestare pacifismo sia quello di organizzare la pace quando la pace c'è piuttosto che di evitare tentare di evitare le guerre quando questi ormai sono inevitabili
Allora la questione diciamo così mi pare essere adesso quella di una forte mobilitazione appunto tutte le forze che siano impegnate che esprimono sentimenti
Importanti sensibilità nobili
Perché un obiettivo limitato ma che tuttavia può consolidare i fattori di pace piuttosto che lasciare andare le cose come possono andare questo obiettivo meriti impegno e mobilitazione
Da parte di tutti al proprio per quello di stabilire rapporti raccordi le iniziative più opportune grazie
Grazie Agostino allora Mariani
Passiamo adesso alloggiano alla golosi coordinatore del dipartimento internazionale la CGIL e poi chiude il primo giro Fabio Piacentini sempre service
Ma io credo che siamo in una fase molto delicata dei rapporti nord sud
E credo che andremo in una fase ancora più delicata in futuro e quindi credo che vadano colte le le preoccupazioni le obiezioni che qui sono state portate e tuttavia anche per evitare di dare segnali sbagliati
E non basta che insomma non ci si consideri come dire non facenti parte siccome siamo opposizione poi non tutti insomma e quindi diverse c'abbiamo una targhetta che ci vaccinati dal dalle obiezioni che c'è nuove sale su non è così lo sappiamo bene chi opera di all'internazionale che questo non vaccina nessuno sono questo fatto di essere un'organizzazione opposizione di sinistra perché a volte veniamo accusati anche no
Credo che che ha dei segnali per esempio in passato anche recente
Come dici l'organizzazione di opposizione
Al marchio che ci siamo capiti benissimo
Io ho detto sia occorre io azione di opposizione qua ce ne sono parecchie capire sia non tutte
Appunto ovviamente non fa parte di questi io però volevo dire questo dei senesi Pagnani dirette io non parlavo della CGIL ha detto sia delle organizzazioni punto ovviamente con comprensibile questa obiezione detto sia l'organizzazione posizione sia quelle sociali della CGIL ovviamente
Essendo l'organizzazione sociale non Centazzo
Stavo solo dicendo che questo non ci si vaccina dal fatto che ci vengano obiezioni da paesi del Sud di comportarci in modo coerente con regimi che hanno rapporti di confronti i paesi del Sud di tipo oppressivo
Allora dico segnali sbagliati l'abbiamo dati anche recentemente e faccio l'esempio dell'ambiente
Sulle questioni della Mazzone abbiamo dato i segnali sbagliati abbiamo fatto dato l'impressione che noi che tutti i problemi dell'ambiente anziché preoccuparci dei nostri problemi che abbiamo qua
Dell'ambiente fosse tutto risolvibile l'accontentiamoci non è che non ci fosse il problema della Mazzone ma il modo comunque non sempre ma molto spesso
Che abbiamo dato era questo ecco io non vorrei che avvenisse altrettanto su un altro punto per questo dico va colta positivamente lo l'obiezione fatta il resto non solamente dal merita anche la devoto
D'altra parte io però voglio dire che mi pare che lo spirito della mozione invece sia positivo
Quindi se c'è da correggere qualcosa per evitare questo però mi pare che lo spirito con complessivo e condivido quello che ha detto Nardoni da questo punto di vista che è proprio quello del rapporto con i paesi del Sud
Dico e lo spirito tanto più sarà positivo quanto noi e quindi per esempio in organizzazioni sociali come l'organizzazione che ha che opera nel campo sociale come richiamava un impegno in questo senso De Matteo e poi Andreis di un comportamento coerente rispetto a questo io credo che l'occasione di questo ci sia abbiamo fra meno Ammin maggio c'è il congresso dell'accesso della Confederazione europea dei sindacati
A luglio c'è il congresso della CGIL stiamo preparando non solamente le tesi del congresso ma stiamo preparando pur con tutte le difficoltà che sono noti a tutti insomma sappiamo pop preparando anche il nuovo programma fondamentale della CGIL che travalica un congresso fatto in previsioni di un programma di orientamento per il prossimo almeno dieci anni
Quindi io credo che assumere in queste occasioni determinati impegni sia importante
E impegni per esempio di quindi relativi ad avere con le coerenze necessari con indicazioni politiche di questa mozione se è vero come è vero che la condividiamo perché abbiamo anche scritto in documenti unitari cose di questo tipo
Credo per esempio quella delle riconversioni industria bellica
Questo sì è un impegno concreto su cui non è che partiamo da zero però certamente e condivido acritica
Fatta da Andrea avesse che ci siamo mossi molto spesso in conventicole in piccoli gruppi ci sono iniziative anche di categoria importanti abbiamo in preparazione a livello internazionale
Delle iniziative sulla riconversione con tedeschi inglesi con altre organizzazioni però tutte sono convinto che diciamo con l'occasione che sta drammaticamente questo momento possa essere uno stimolo per fare delle cose maggiori di quelle e migliori di quelle che abbiamo fatto in passato credo che anche l'altro aspetto del del ruolo specifico quindi su questo vorrei esprimermi più su ruolo che deve avere come organizzazioni sindacali sia anche che il bel problema cui che è stato posto del trasferimento delle tecnologie qui noi però anche sotto l'ottica della cooperazione che ovviamente una parte non il tutto
Dobbiamo chiedo anzitutto chiede una maggiore trasparenza e questo dico anche le forze politiche debbono farlo trasparenza su qual è il ruolo della cooperazione e nei nei confronti dei Paesi del Sud e quale impatto c'è da questo punto di vista se è coerente con le viti con indicazioni politico no
Io non so dirlo certo la sensazione non vorrei nemmeno introdurre qui questo rovente dibattito però siccome questo può essere uno strumento per il trasferimento di tecnologie civili anche la cooperazione anche se non esclusivo credo che dobbiamo porci il problema insomma di quello che di quello che è stata di quello che sarà per evitare che ci sia sensazione dico non più che sensazione perché non ci sono qua non ci sono almeno i dati tutte le ricerche tutte sono state tentare di fare aggiungo anche se volete un elemento dato criticano i come organizzazioni sindacali non ci siamo sufficientemente attrezzati per fare un come si dice Enzo almeno una dare un giudizio su questa che stava cooperazione tuttavia l'impressione che ci viene dai e dai sindacati anzitutto dei paesi del Sud che molto spesso questa comunicazione è servita più all'economia del Diana che quella dei paesi che hanno ricevuto questo intervento
Comunque sono senza questo sia detto senza nessun moralismo dico però se noi dobbiamo usare questo strumento delle tecnologie anzitutto quali tecnologie quindi andrà fatto anche un discorso di qualità in merito all'interno di questo ripeto questo per dire che noi dobbiamo cercare come ordine azioni sindacali superando le difficoltà le arretratezze di insufficienze abbiamo del passato intervenire su questi elementi
Io voglio aggiungere solamente quindi sono brevissimo anche un altro elemento di riflessione che non riguarda certamente il nostro nome che mi sembrerebbe utile richiamare la questione debito estero dei paesi del terzo mondo ora siccome naturalmente qui c'è come può essere utilizzato anche questo problema che travalica insomma molto anche le questioni del di cui stiamo trattando tuttavia siccome una buona una parte abbastanza importante del debito estero del passato è stato fatto per armamenti certo spesso sono armamenti nemmeno offensiva Schönborn per meglio dire offensivi nei confronti dell'opposizione delle popolazioni
Comunque non allora anche da questo punto di vista importante credo siccome si discute come risolvere questo problema attenere questo elemento indicazione di cancellazione diciamolo del debito quando ha queste caratteristiche questo per il passato e del per il futuro utilizzare anche che questo strumento non sia attivato sempre sui fatti quando hanno come ulteriore diciamo elementi o oltre quelli che abbiamo già detto che sono detti anche una mozione per da questo punto di vista l'ultima cosa che voglio dire è che credo che ci siano nella sia al nel nostro Paese da studiosi e quindi nel congresso anzitutto per della CGIL ma anche a livello più generale dei segnali positivi che qualcosa possa essere fatto presente al congresso della CES
Non so se voi conoscete le posizioni prese dalla dei dalla decrebbe sulla pace contenevano proprio questo elemento
Della non proliferazione degli armamenti il la riflessione sulla riconversione credo che vada colta in senso positivo un'iniziativa che possano dare i risultati non vorrei sembrare troppo ottimista che a volte poi ci sono resistenze che vengono fuori
Quando meno uno se lo aspetta tuttavia credo che ci siano elementi di di partenza positivi per arrivare a qualche intenti qualche il passo avanti intendiamoci niente di di clamoroso
Grazie mille chiude questo primo giro allora parrocchie trentini del interresse artisti verso il nulla
Io parlo a nome d'agenzia Inter persero bis specializzato in problemi del terzo mondo nei rapporti nord sud
Per noi i termini rapace del Salmo era motivazione
Fanno parte nostra ragione di essere
Pertanto
Pertanto noi siamo disponibile come canale di informazione
E ad essere un veicolo di proposte come questa che se di cute qua
Non solo per quanto concerne le notizie ma anche il dibattito e le idee che possono suscitare iniziative indirizzate al disarmo generale e in particolare verso il Terzo Mondo nell'ambito della cooperazione tra nord e sud
Per quanto riguarda la mozione le reazione che poteva suscitare
Nel sud io mi associo con le domande che si poneva Guido Meda non aggiungo nulla in questo senso
Il motivo del mio intervento oltreché informando di questa disponibilità di PS
E di fare di conosce un'iniziativa indirizzata a scoppi simile a quelli d'emozione
Cioè all'alimentazione demedicalizzazione del Centro America il panama in particolare
Il sostegno agli sforzi come questi attraverso un meccanismo di cooperazione europea potrei commentare le loro possibilità di successo
L'autore di queste proposte che citerò e Oscar Arias ex presidente del Costa Rica che ricevette nel ottantasette il primo nome della pace come riconoscimento ai suoi sforzi per impedire la quale un Centro America
Arias anche presidente del Consiglio demenza signor Lippi e sette con lavoratore del servizio comunisti cioè di grande firme della nostra agenzia
Fare una soluzione abbraccio dei premi più importanti di un recente intervento diaria espropri un panama nell'istituto latinoamericano descrive sono un salasso
Ma prima ci trovo le frasi che c'era e feriscono a questi temi in un'ottica globale
Perché lo stesso che arrivasse siamo molti in America Latina tutto il suo mondo a pensare che il disarmo il terzo mondo deve essere parte di un processo globale
Si afferma dice Arias che soltanto relazione utilizzati
Quelle che Panucci partecipano significativamente nella carriera avventista
Possono dare passi importanti verso il versarmi Ilardi militarizzazione
E che solo questo in azione potrebbero generare un risparmio considerevole di risorse mediante la Russia militare
E che sono questi quelle che hanno possibilità generare in grado importante i dividendi della pace
Quelli che scriviamo questi argomenti sappiamo che questo è vero
La maggior parte della ricchezza che sarebbe sufficiente per eliminare la miseria
Recupererebbero ambiente meglio ambiente e sviluppare il dominio del naturale sembra fin sulla vetta si trova nelle mano delle nelle mani delle società più militarizzati del mondo
L'ideale sarebbe allora un processo concertato tutte nazione in questo processo la responsabilità maggiore dovrebbe carico ricadere sulle grandeur ricreazione super militarizzati
Le quali avrebbero l'obbligo di riordinare le sue ricchezze per chiudere o accorciare il capo delle che c'è che separa dei Paesi più poveri
Tornando Centro America voglio ricordare che il Costa Rica elimino il suo certo nello mi novecentoquarantotto e che impara ma e aperto il dibattito sul futuro costituzionale
E che in questo contesto ci sono settori Parlamento e però mi che centramericano che propongono di seguire l'esempio Centroamerica
Con queste parole Ariassi associato alla proposta dichiarazione parla Megna
E stabilisca nella Costituzione
La base giuridica di una civiltà permanente suggerisco Kempten rapidamente come sia possibile si approvi la norma costituzionale che proibisce la esistenza di un esercito
E si modificano quelle disposizioni costituzionali
Che incerto in qualche modo conferiscono potere deliberativo
A istituzioni costituzionali
è vero che la decisione di questo tipo non basterà per risolvere tutti i problemi che hanno un rapporto con la istituzione sia democratica
E con la costruzione di una società più giusta
Però con quel con con questa misura il popolo Flaminio avrebbe eliminato uno dei grandi ostacoli della democratizzazione e potrebbe assumere con responsabilità e sicurezza la sua sovranità e la sua partecipazione ai processi democratici
Finire con con l'introduzione delle forze armate nella vita civile
è un motivo sufficiente perché in circostanze favola una nazione sì raccolga Sissi
Alle garanzie detto internazionali
Limine lesione dell'esercito
Certamente questa proposta non è limitata a Panama Costa Rica marsupio Centroamerica
Ad essere fece poi all'argomento ma senza di moda ma fino adesso solo teoricamente dei Pisti evidence chiamati dividendi rapaci
E così come diceva che il disarmo deve essere un processo concertato per tutte le nazioni afferma che il risparmio scrisse terrene attraverso la riduzione della spesa militare
Dovrebbero provenire di tutti i livelli ma aggiunge
Se le piccole nazioni Centroamerica possono fare un esempio dobbiamo affrettarci avallo
Per ciò che rispetto a Costa Rica ci c'è una decade che vediamo raccogliendo questi dividendi
Nel ottantasette il settore governa mentali
Che c'entrano con la sicurezza pubblica cioè ministero con l'azione sicurezza pubblica costarono ai costo avesse a ogni passo licenze otto dollari
Il resto del Centroamerica il costo per capita delle sue militari è stato che cinquanta dollari
Questo significa quarantotto fino ad oggi ogni anno Costa Rica ha ottenuto dividendi del disarmo per cento milioni di dollari
Queste cifre possono sembrare Vassena Europa ma il prodotto per abitante del Costa Rica e del mille novecento dollari
E l'esportazione nello scorso nazionali e per un ammontare mila seicentocinquanta dollari
Per e non allungare questo intervento non dà le cifre che riguardano l'investimento i dividendi di pace nell'era di salute intuizione educazione e il gruppo economico il risultato comunque noto Costa Rica al Paese il maggior sviluppo non solo economico ma socioculturale nella regione
C'è una magica legge secondo la quale i mass media privilegiano il sensazionalismo le calamità e soprattutto le guerre invece ne che invece coprono con il silenzio o con estrema discrezione lievemente positivi e pacifici
Nel caso cento americano questa legge è stato applicato in modo rigoroso
Negli anni scorsi si è parlato molto delle lotte armati ed il pericolo della distensione lavora tutta la regione
Dopo l'arrivo e la pace centramericano più fonte di notizie
Come lo saranno domani Iraq e Kuwait e da molti anni di Annan
E così di proposte costruttive come quella di Arias che può consolidare la pace nella regione evitare guerre fu fu
Essere non possono essere controllate
Da agenti doganali
Però se così fosse questa misura venisse Presa io credo che sarebbe nessuno obietterà ebbe dicendo no questa è una misura discriminatoria anche noi vogliamo Lights o la l'epatite virale
E poiché in fondo vi sono delle simili S questa è senz'altro una forzatura lo ripeto però in nella nella produzione del commercio di armamenti vi sono degli elementi patologici
Io credo che se noi votassimo all'attenzione come ha fatto appunto adesso Piacentini su questi elementi patologici in primo luogo faremmo un servizio al Globo nella sua interezza al pianeta
Nella sua interezza
Detto questo ci sono state molte altre osservazioni io mi tocco ne do qualcuno il rapporto con la col disarmo globale ero io
Come vedo che questa mozione
Delinea alcuni passi per muoversi verso un disarmo globale
E generalizzata ad esempio io ritengo che si possa passare gradualmente da un cartello a un re da un cartella un regime internazionale modellato sul Trattato di non proliferazione certa condizioni che anche nel nord del pianeta avanzi un processo di distensione e soprattutto di disarmo queste condizioni esistono secondo me già oggi
E lo rendono un po'più avanti del dell'articolo sei del trattato di non proliferazione ricordo brevemente quando fu firmato il Trattato di non proliferazione l'articolo sei chiamava le potenze nucleari
Ad adoperarsi per negoziati che ponessero fine tempi brevi alla corsari Samo questa alla corsa al riarmo questo articolo è stato regolarmente disatteso
Devo dire che oggi esistono delle condizioni molto diverse molto più favorevoli perché una sorta di articolo sei in un regime convenzionale venga atteso in tempi ragionevolmente brevi
Non facciamoci troppo abbagliare dalla guerra del Golfo ad esempio forse non va dimenticato il fatto che leggi una settimana fa è stato sciolto il patto di Varsavia
Io credo che questo per quanto si possa essere pessimisti su programmi di riarmo in corso nel nostro in altri Paesi sia un'opportunità enorme per avviare dei processi di riduzione del degli impegni militari sia quanto a peso economico sulle rispettive
Sui rispettivi Paesi sia quanto a numero di uomini in armi ad esempio qui una breve nota sulla professionalizzazione delle Forze Armate
Se la professionalizzazione delle Forze Armate avviene in un quadro di enorme riduzione faccio un esempio l'Italia ventiquattro brigate se passiamo a cinque brigate professionali
Credo che questo comporti meno spesa non rompa più le scatole a duecentocinquanta mila giovani che ogni anno fanno il militare sia tutto sommato una misura di parziale limitato disarmo da parte italiano meglio ancora se queste cinque brigate poi vengono assegnate solamente a compiti internazionali se l'Italia
In qualche modo rifiuta un proprio ruolo militare nazionale cosa che mi sembra comunque abbia già fatto parzialmente aderendo a un trattato di difesa collettivo come l'alleanza atlantica che parziale ma certo è un segnale di non nazionalismo
Nella nella propria concezione difensiva
E quindi io insisto su queste opportunità che esistano soprattutto in Europa oggi per
Fare avanzare il processo di disarmo anche in questa in questa parte del mondo
Poi c'è una altre osservazioni
Sul cartello se un Paese fa da solo fa un atto di prendo una misura restrittiva massima unilaterale per ciò che riguarda la propria esportazione di armamenti penso che nessuno possa fare un'obiezione questo rientra nella
Sovranità nazionale d'un Paese non mi sembra che
Malgrado esatto esatto no ma quello che sto dicendo con questo fatto si può fare un'estensione logica e prendere questa misura collettivamente e questo rientra nella sovranità dei paesi capisco che può essere preso dal Terzo Mondo come una misura appunto troppo unilaterale però una sorta di unilateralità che io vedo con un segno positivo
E trova anche plausibile dal punto di vista del diritto internazionale ammettiamo che gli undici dodici Paesi produttori che ricordava all'inizio varino tutti delle leggi molto modeste e descrittiva e sull'esportazione armamenti risultato che si otterrebbe
Sostanzialmente lo stesso
Un ultimo un ultimo punto vero quello che ha detto Francesco Calogero prima e cioè il fatto che questa guerra può aver rilanciato l'idea che lo gli strumenti militari in particolare quelli più sofisticati e moderni
Siano oggi uno strumento appetibile
Molto importante nella politica di di ciascun paese è vero pure però che se si guarda la lezione che che si possono alle lezioni che si possono trarre da questa guerra si può anche arrivare a una conclusione
Un po'diversa e che quella che nessun Paese Armando si riesce effettivamente a garantirsi sicurezza
Abbiamo visto il caso del del Medioriente abbastanza chiaro da questo punto di vista perché ciascun Paese
Massimizzando la propria sicurezza minimizza la sicurezza altrui attraverso il il riarmo questo innesca una corsa al riarmo frenetica in tutto l'intera regione
E invece poi sicurezza si ottiene soltanto collettivamente
Vuoi con interventi di coalizione esterne che spero non non siano più necessari in futuro
Voi invece questo mi auguro con un sistema di sicurezza collettivo basato in primo luogo nella stessa regione
Io credo che questa è una la prima lezione da trarre dalla dalla guerra del Golfo ed è questo uno del punto dei meccanismi dei punti richiamati nella nella mozione come dicevo all'inizio
Sul lato della domanda
Sul ultimo punto sul Piz dividendo il Pis di Milan ci riporta alla distensione nella tra tra Est e Ovest al crollo del muro di Berlino
Io sono uno di quelli che ancora crede fermamente nell'importanza enorme di quanto è accaduto nel mille novecentottantanove
E crede che sia possibile praticabile ridurre fortissimamente I believe in temi elitari dei Paesi della NATO ad esempio che adesso si trovano senza un interlocutore sino se se non vogliamo usare la parola nemico
E nell'interesse dell'Unione economico prima di tutto dall'Unione Sovietica ridurrebbe di proprio impegni militari
Gli Stati Uniti sono diversi anni successivi che stanno riducendo l'oblio proprie spese militari hanno anche loro grossi stimoli dovuti a deficit del bilancio dovuti al deficit nell'Anm nei conti con l'estero
A me sembra che esistano molte condizioni per liberare risorse e trovo giusto che una parte cospicua dei queste risorse liberate nel nord del Paese si diriga al a rilanciare lo sviluppo economico
Tecnologico del del terzo mondo
Grazie a Marco De André Francesco Calogero
Anzitutto volevo dire che sono completamente d'accordo con Marco nel sottolineare che una reazione una lezione fondamentale positiva di questa esperienza la guerra nel Golfo è la necessità di sistemi di sicurezza collettivi
E anche se uno vuole essere ottimista uno primo indizio molto timido di un passo in quella direzione
Questo mi pare è stato anche sottolinearla Cicciomessere la necessità di affrontare il problema della sicurezza
Volevo solo dire quanto questo è difficile
E in quell'accenno che è stato fatto rispetto al White dicendo Valcuha e te un piccolo paese però siccome c'era il petrolio in qualche modo è stato aggredito e poi c'è stato un intervento collettivo
Teniamo però conto di quanto questo sia insoddisfacenti dirlo adesso in cui la situazione delle cupa e che in qualche modo è stato liberato
Dobbiamo riconoscere quanto un intervento collettivo di questo tipo sia inaccettabile dal punto di vista del paese che viene protetto in questo modo
Immaginate cosa vuol dire per un Paese essere occupato per sei mesi per sette mesi da un regime estremamente efferato prima di venire a essere liberato questo non è qualche cosa che sia accettabile
Non sarebbe accettabile per l'Italia di essere occupata per sette mesi da un altro Paese
Che istituisse un regime particolarmente spiacevole e quindi se uno deve pensare dei meccanismi di sicurezza questi devono essere dei meccanismi di sicurezza così efficaci da scoraggiare l'aggressione
Se è necessario rispondere immediatamente non dopo sette mesi e con efficacia
Naturalmente devo affrontare queste questi temi connessi con estrema rapidità
Volevo a dire una cosa rispetto alla a questa questione dei mercanti di armi e il fatto che di mercanti di armi sono meno importanti delle politiche degli Stati sottolineato da
Peppe nei turni ha perfettamente ragione una politica rivolta al controllo del traffico delle armi che focalizzasse l'attenzione solo sul problema del del dei mercanti sarebbe del tutto irrilevante il grosso problema sono le politiche degli Stati in fatto che in qualche modo il commercio delle armi
Funzionale alle politiche in vista detto questo però io vorrei anche dire che esiste anche un problema dei mercanti d'arte sarà secondari però intanto è un problema che deve essere affrontato perché ci sono molti casi in cui anche questo gioca un ruolo pensiamo alla Darsena in Italia pensiamo alle vendite di precursori chimici da parte della Germania non è sostenibile che ci sia un intervento un interesse della Germania a introdurre armi chimiche il miracolo in Medioriente
Non è neanche sostenibile che l'Italia avesse un interesse nazionale nel armare
C'erano molto importanti degli interessi proprio eviti di natura commerciale che usavano il segreto che usano e quindi il fatto che esistano in sede nazionale e che si cerchi di fare in sede internazionale dei regimi che pongano un freno questo è un elemento positivo importante secondario sono d'accordo però intanto è qualcosa che deve essere fatto e sul quale si deve richiamare l'attenzione terzo punto la proposta di Gianluca devoto a me sembra una proposta positiva e Gianluca però dipende anche mi sembra un po'dal modo come viene formulata cioè c'è il rischio che in qualche modo sia un modo di tirarsi fuori direbbe tiriamoci fuori dal Medio Oriente saliamo ci l'anima non facciamo nulla di mare per il futuro ma chiamiamo ci forse è questo
Non non la vedo come un fatto molto positivo secondo me dovrebbe essere una proposta che si accompagna un impegno maggiore alla soluzione dei problemi
E che in cui l'Italia non è che si può presentare come protagonista per carità in quella regione però sente una responsabilità ha un fortissimo interesse perché dei paesi della del dell'Europa siamo quello che è più vicino
E dice come misura del nostro impegno nuovi prendiamo questa posizione però vogliamo usare questa posizione per avere se è possibile un'influenza positiva sia nella zona che rispetto
Aiuta i Paesi degli atti pensiero e ultima cosa visto che è stato qui menzionato dall'idea di un istituto in di di ricerche per la pace del Siri
Vorrei dire che questa effettivamente sarebbe una cosa estremamente positiva se l'Italia facesse una qualche cosa di simile a quello che il Sipri volevo solo ricordare per quelli che
Non lo sanno forse tutti lo sanno che il sibilo Istituto di Stoccolma e ricerche per la pace è stato istituito ed è finanziato
Larghissima misura quasi completamente dal Parlamento svedese però è un istituto internazionali di ricerche in cui il comitato direttivo sa dentro un solo svedese
Tutti gli altri sette otto sono non svedesi fra l'altro uno proprio Oscar Arias i il direttore non è mai stato svedese i primi tre sono inglesi rule il presente tedesco il futuro molto probabilmente sarà polacco
I ricercatori sono quasi tutti non svedesi quindi anche ricercatori che lavorano a Stoccolma vengono da tutto il mondo e questo sta scritto nello Statuto dove il il mondo
Sarebbe straordinariamente positivo interessante se fosse possibile fare qualcosa ed anzi di analogo in Italia potrebbe essere una cosa analoga o potrebbe addirittura essere un qualche cosa che ha una connessione organica con lo stesso Sipri c'è stato c'era stata un'idea che potessero nascere istituti analoghi assidui con una connessione organica per esempio uno ritrite
Rom interna fissi Research Institute
Però semmai si pensi a fare cose di questo genere bisognerebbe avere il coraggio di andare per questa strada cioè fare un istituto internazionale in cui non si ponga il problema se il direttore
Appartiene a uno agli altri dei partiti di governo o il consiglio di amministrazione eh per carità di Dio però questo poi è il motivo o addirittura per essere ancora più brutale se i validi ricercatori su questi temi che esistono in Italia possono sperare di trovare un posto nel sito
Se si tolgono tutti questi incentivi purtroppo l'idea non non funziona però ecco cosa cioè però appunto è e sarebbe molto molto importante se si creasse
No questa è il mio pessimismo ma punto voglio sottolineare che viceversa questo è un aspetto molto importante ed è un aspetto molto importante di tutta questa azione perché questa azione
è un'azione di sensibilizzazione a livello vuole essere un'azione di sensibile azione a livello internazionale e una parte di questo sarebbe quella di creare anche delle capacità di ricerca di elaborazione autonoma è un fatto fondamentale
Grande San Calogero vediamo di tradurre prima de Almeida e poi c'è del voto Demattè una allora bene i io chiedevo voi a parlarne espansivo lento
Devo dire dure Orcia arrivate quasi tutti
Se c'è bisogno interessi storia nell'affare
E il primo dire al deputato andrei sia di Andreis chiedono nuove sacca due il merito UI il merito prima mozione da qui due primo para paragrafi degli esposizione
Molto importanti
Molto importante chiesto il re cursus sorsi Sion destinato al destare Hull economici sociali non Lager
E lo Spice del terzo mondo
Ma io penso che il problema fondamentale del di il disarmo mondiale
Sì ora ottomana la guerra del Golfo pensili che Noa e a me Massa la pace mondiale nel Golfo
Portiamo ora l'ASL spot pence dissi
Chiuso a me ma a sala Pase nel Golfo erano lo dice era un quando Iraqi va giù aiuta portiamo ora interessava Defender ed approva le pare l'Occidente
Questa è la questione se sia perché iraniano era importante per residenti portiera era una mia massa polare assolse Colosseum Santon sia riporta dei pirati Foer aiuta impiantare li chieda colossi e TAS
Panzer sono evacuazione d'interesse e spessi Codella Slam potesse non è interesse non valida son quasi distinta errati separa torna serissimo sotto sto morbosa del mass ma questo andava armamento che importa sia tutta l'Arma mi appariva non Sabino utilizzarlo
Lo stecchino così militari suoi chiede Vallon la gara del golf in piazzale Valois come valutare una gara di Argentina con in una terra POR Malvinas contro la tecnologia militare però non gliene comunale a utilizzarla
Asta su massima potenze Porche Mottinello risorse umani capace di utilizzarla a questo sesso
Perciò il punto al grande spot PSR esser un parallele Arlas Grandes tecnologie militari non apparso al Terzo Mondo parla mantenere il suo potere del dominio so del terzo mondo io l'altra parte del mondo
Quarto punto
Non vogliamo a finire con la questione del disarmo e nel Terzo Mondo pensando alla pace mondiale il problema è regionale i nazionali come diceva va cioè ce ne
Non solo se ne è avuta in America Latina e invece in questo momento è nel mondo El Pais de Madrid affatto una una ricerca gli ha approvato trenta e quattro conflitti India saloni nel mondo è intenso molto in questo momento
Quanto voi conoscete qui perché Iraq chiesti non importanti a ore
Perché non pensami tutto questo qualche pensando sono in albicocche affettato né ammazzato Marta comodità verso società di consumo
Parker per provare poi subire a quaranta dollari il barile o se si abbandonerà i vari poche hanno pensami tutti
L'altro posizionavamo ce n'erano molti importanti poche hanno fatto fare pensare soprattutto a questa questione
Incluso mai del terzo mondo perché al terzo mondo ma c'è un'entità eguale il Terzo Mondo tiene oligarchi essa che si profittano Biava dello Debbie tu de la Plata di Alpe del mondo desta rogato i tiene una immensa Majorino
Le popolazioni Serapide
Senza sorsi per Vieri di grandi
Questa oligarchia questa classi dominanti del terzo mondo eguale alla classe dominante del Primo Mondo che nel mio mi interessa lui stesso
Mi sono differenti
Sono io e sfruttano ad ascoltato piede molto che il tutti tutti voi
Che questo è un problema molto complessi veramente un problema molto complesso Piero molto semplice al nipotino donne addette amara il cardine male Brazzelli dice che se noi l'Imu di sviluppo
Di pace Elisi Lupu economico sociale e politico
Questo è
La ringrazio molto
Mi sembra però
Voglio dire che il il problema è come passiamo dalla proclamato mi scusi se intervengo sono dovrei fare solo il Presidente però mi tocca molto perché il problema è come passiamo dalla proclamazione
Proprio dal dal fatto che non proclamiamo che vogliamo la pace vogliamo al benessere per tutti vogliamo ma come si passa dalla proclamazione a dei piccoli magari per carità settoriali
Passi concreti verso quell'obiettivo voglio dire che sarebbe stato credo più facile scrivere una bella mozione per il disarmo totale incondizionato anche le pistole non vanno bene
Per lei sarebbe stato più facile l'altra impresa e l'avrei depositata alla Camera
Forse non non faceva mezzo passo avanti
Mi sono però fatta carico credo con altri colleghi
Di passare dalla richiesta
Che è giusta della pace globale
Ad una proposta forse più modesta
Macché banda concretamente in quella direzione
Io non ritengo che questa mozione credo l'abbiamo detto in tutte le lingue risolva tutti i problemi
Dico però che la strada sarà molto lunga ma è per me è anche come parte politica era più semplice fare una mozione per il disarmo generale la prendeva l'ad apposita la mia virgolette coscienza poteva essere assolutamente tranquilla chiuse le virgolette manovre non avrei contribuito di un millimetro
A fare un piccolo passo avanti
Volevo solo dirlo perché sono assolutamente cosciente credo che condividiamo ma il problema di capire come ci avviciniamo ad un obiettivo senza limitarsi solo a pregarlo perché ci crede la domenica mattina
Devo
Sì io ritorno momento alla questione del
Della mozione risponde inventato brevemente a Calogero lo spirito con cui io ho fatto questa proposta che l'Italia
Pongo una specie di embargo alle proprie vendite nel Medioriente finché questo non sia in qualche modo pacificato è chiaro che è fatta nello spirito
Di cui diceva Calogero cioè a dire ruolo dell'Italia è limitato questo sarebbe un gesto simbolico l'idea di fondo attualmente è che nel Medioriente bisogna arrivare a una soluzione politica e di sicurezza
Decente
Sapendo che l'Italia attuativo Italia sta abbastanza limitato
Però insomma credo che la cosa avrebbe un significato proprio dal punto di vista italiano avrebbe da pensare che Italia dei pessimi precedenti in fatto di vendite d'armi quindecies si porrebbe sia pure in piccolo all'avanguardia
E io temo che appunto come diceva Andrey se già adesso dopo aver armato
Sempre nei limiti italiani però una certa abbondanza all'Iran e Iraq adesso Sirianni presento la Siria probabilmente con la Siria sono stati fatti dei contratti ecco io vorrei che questo non succedesse e in questo senso l'Italia potrebbe dare un piccolo esempio
Per quel che riguarda la mozione beh insomma
No io tenderei un pochino restringerla ecco non d'ampia nel senso che effettivamente a me sembra che questa frase la ripeto
Un cartello di Paesi produttori che impedisca il trasferimento ai paesi in via di sviluppo dei maggiori sistemi d'arma convenzionale qui si intende tutti gli aerei tutti i carri armati tutta l'artiglieria quali questo gene che sia effettivamente è una cosa assolutamente in questo momento assolutamente utopica e che incontrerebbe fortissimo posizioni prato c'è il pericolo che se fosse così i paesi in via di sviluppo siano spinti a sviluppare le proprie industrie i propri armamenti c'è già per il Brasile che ha una notevole
Industria degli armamenti ed esportare così farebbero altri Paesi esce almeno a decine di paesi che
Dopo
No finisco se no perdo tra l'altro il filo io credo che il il il punto fondamentale
Sia quello di creare dei sistemi di sicurezza regionali
Con precedo con processi di smilitarizzazione graduale e diciamo caso per caso e quindi anche con dei divieti di armamenti graduati caso per caso e che dovevano essere in qualche modo concordati coi paesi facenti parte di quelle aree di sicurezza
Questo mi porta anche al problema della natura del commercio delle armi e non credo che sia così importante
Definirla io credo che effettivamente dal lato della domanda la domanda di sicurezza certo sia il punto fondamentale certo ci sono i Saddam Hussein che sono sono degli orridi dittatori espansionistiche l'Occidente e l'Oriente perché non dimentichiamo Unione Sovietica gli ha fornito il cinquanta per cento delle armi hanno fatto malissimo
Rifornire di armi però la maggior parte dei dei paesi che si vogliono armare lo fanno perché non si sentono sicuri insomma che annui a questa domanda di sicurezza bisogna cercare di rispondere
Possibilmente facendogli capire creando dei sistemi di sicurezza che implichino e di in minor quantitativo di armi trasferite possibile però non credo che adesso come adesso sia possibile già porre un divieto totale secondo me la la cosa va vista caso per caso
Il problema della sicurezza credo che a lungo termine
Sia fondamentale il ruolo dell'uomo dell'ONU e sia fondamentale anche la questione che il all'ONU abbia un un proprio esercito abbia dei propri contingenti armati armati anche bene che in caso di bisogno possono intervenire
Fermo restando che il punto fondamentale è quello del peacekeeping cioè di di cercare di non far scoppiare i conflitti semmai prima che che ci siano questi conflitti che avere un sistema di il monitoraggio che magari per rapporti le forze dell'ONU ma a a fare ad attuare forme di interposizione
A questo proposito credo che si inserisca anche la questione dell'esercito di mestiere in Italia che io personalmente vedo con abbastanza a favore nel senso che appunto una parte del di queste poche brigate di mestiere che l'Italia potrebbe schierare potrebbero essere in qualche modo fornite all'ONU per lo meno su chiamata e l'altra parte potrebbero continuare a svolgere il loro mestiere in modo un po'più efficace di quanto non faccia l'attuale esercito di leva tra l'altro la domanda
Si dice l'esercito in mestiere perché cosa per fare che cosa si è vero però questo vale anche per l'attuale esercito di leva insomma l'esercito di leva perché cosa per fare qualcosa io credo che fra venti o trent'anni forse sono ottimista l'Italia ed altri Paesi potranno anche fare a meno completamente dei propri eserciti pro in mente per adesso non è ancora possibile e allora tanto vale che lo strumento sia il il più possibile efficace e anche il più possibile pieno costoso perse io personalmente penso con esercito di mestiere di cinquanta sessanta settanta mila uomini forse ottanta o novanta mila compresa l'aeronautica la Marina fatti i conti costerebbe meno di quanto non cortili l'attuale esercito di leva cioè prevalentemente di lepre
Grazie
Si corre intervento brevissimo di ecco Grey's e poi la parola Aldo De Matteo una cosa brevissima che questo punto sollevato da Gianluca devoto sulla
Problema che poi si sviluppa libero industrie dei Paesi del Sud molto importante un obiezione fu significativa intanto accetto lo spirito di gradualità infatti presento il cartello missilistico sui missili è una cosa che appunto introduceva spire gradualità perché son più pericolosi di altri sistemi d'arma
Sì d'accordo adesso ripeto ad nello spirito delle cose dette qui va benissimo introdurre qualsiasi rimettermi alla prova che questa è una misura graduale non è il disarmo generalizzato come ha ben ricordato prima Emma Bonino
Su tuttavia sul punto dell'industria vorrei ricordare che l'industria brasiliana così come quella vicentina come larghissima parte l'industria il Terzo Mondo all'industria assolutamente dipendente da componenti chiave licenze di produzione del Nord nella mozione infatti si si dice che di tali componenti nonché la trasferimento ed ecologia militare dovrebbero venire
Considerava stesse misure cioè rientra rientrano ed espositivo dalla mozione per fare un esempio
L'Embraer produce dei cacciare più di disegno italiano di di concezione italiana Conca montano un motore inglese se l'Inghilterra e l'Italia non passano relativi Blueprint per la costruzione il logo della del cacciare evidentemente questo non può essere fatto Basile anche indusse italiana fortemente dipendente dal destro che non produciamo nessun motore a turbina se non venissero esportati la la busta ad esempio produce solo su licenza
E quindi noi realmente dall'oggi al domani ci troveremo in quasi in una condizione di non avere un'industria militare
Grazie Marco
Cerchiamo di servizi
Allora allora
Pensavo che successe dipende dalle ore allora abbiamo ancora Aldo De Matteo Narducci ha chiesto la parola Sergio Andress nessuna Aldo
Beh brevemente con la prima cosa che voglio dire questa che
Diciamo che cresciuta anche attraverso il il dibattito che ho seguito questa mattina
Credo che sia importante accompagnare questa mozione ecco che interessa prevalentemente con l'iniziativa dei parlamentari i
Sia a livello nazionale si Puntarazzi anche in altre stanze ecco eco trasformarla in una sorta di di di carta
Di di punti programmatici per coinvolgere l'associazionismo in gruppi il movimento movimento della pace nelle sue diverse articolazioni
E inizia re questo lavoro anche di di crescita su questi culturale anche di questi temi ho tra l'altro credo che ecco di questa cultura di pace ci sia bisogno
Marinetti non se risparmiata neppure questa mattina una una battuta polemica nei confronti del movimento della della pace sì sì sì no va apprezzato anche lo stile e no come male e l'idea è che c'è anche nel in molti ambienti è così che si è diffuso in molte ambiente come se ci fossero unno un pacifismo disoccupato no che magari aspetta la guerra per poter marciare contro l'America ecco questa un po'e con le tinte note normalmente con cui si dipinge il ed è una sorta di caricatura perché non non corrisponde alla realtà ecco del movimento la pace una cosa molto complesse con molto molto articolata quindi che andrebbe analizzato per riconoscere anche alcuni difetti e con un solo opere enfatizzare le le le cose le cose positive io credo che questo sia un modo comunque da parte dell'associazionismo ecco di e rispondere positivamente a questa iniziativa diciamo che nasce soprattutto in un ambito più istituzionale e con la seconda cosa su molti dite alcuni di voi hanno detto ma mi pare che c'è una convergenza su questo che molto che i i mercanti sono meno
Meno importanti della politica degli Stati e quelli di principio va va benissimo poi mi chiedo
E con le politiche come come vengono fatte ecco su quali spinte si si determinano e allora questo mi richiama in mi fa ritornare nuovamente i mercanti e colonnelli fa se non mi fa andare un un ruolo o più piccolo non lo rimpicciolisce con questo ruolo anzi ecco diventa diventa più grande allora il problema credo che quello di dare un il fondo credibilità al nostro Paese per poter svolgere col poi l'iniziativa in modo con tutta la dalle le carte in regola a livello internazionale credo che resti un obiettivo il resto l'obiettivo anche a livello a livello istituzionale
Proprio perché questa credibilità non c'è
Non c'è non solo perché si commerciano le armi perché noi abbiamo trascurato un altro aspetto che quello non solo della produzione nostra
E quindi limitiamo il quando parliamo della produzione certamente parliamo di qualcosa che è limitato
Non parliamo ecco del commercio nel suo insieme del traffico no quindi di quello che si sviluppa nel nostro Paese cioè dell'Italia come centrale di smistamento ecco di traffici di armi che cosa più complessa
E cose che abbiamo detto a Talamone perché tra l'altro Talamone
Non è famosa soltanto perché si fermò Garibaldi ecco nel nella sua traversata tra l'altro sembra che si è fermato proprio per scambiare delle armi quindi questo il posto resta un po'e c'è un po'di comuni con ironia ecco in questi in questi fatti anche fatti storici però è che il problema vero e questo e più e più grande ecco se guardiamo quello che passa attraverso il nostro Paese
E guarda caso consentitemi una una valutazione sottovoce anche se so che amplificata poi da radio da Radio radicale
In un Paese dove il mi sembra che i servizi segreti non siano stati sempre e disoccupati ecco e su questo terreno ecco non abbiamo avuto mai e code il un aiuto
E e quindi questo
Lascia pensare la fa dire lunga ecco su quello su quello che c'è dietro anche questo traffico gli interessi grossi ecco che
E che che ci sono
Quindi credo che anche i tentativi di controriforma che sono stati denunciati da André s compongono in primo piano questo questo problema che nella mozione dovrebbe avere un suo un suo spessore certo uno una mozione e proiettata
Nelle dimensioni più ampie però che parte dalla dal nostro dal nostro paese che quindi cerca di fare e PD crearci le carte copre poter svolgere in modo più attivo questo questo ruolo ultima cosa
Anche qui il dato economico di te non è non va sopravvalutato
E va bene il dato economico della dell'impresa ecco delle però siamo di fronte anche qui a cifre enormi perché se sono veri i dati anche credo grosso modo sono i dati del e del Sipri quindi nasconde che è stata qui chiamata con molto rispetto Dio condivido questa e così sono superando anche nel nel novanta Nell ottantanove cioè i oltre i mille miliardi di di dollari e con la SPISAL a in armamenti
Che ecco l'altro dato poi corrisponde grosso modo un po'di meno ecco di quello che il debito estero dei paesi poveri che nel novanta mi pare che era mille trecento mila trecentoventi miliardi miliardi di dollari e quindi non non sono cifre i indifferente rispetto al tema forte dello sviluppo diciamo queste risorse sono indifferenti
Rispetto allo sviluppo oppure coach bisogna metterci mano perché se non si intaccano ecco queste risorse e qui il disegno dello sviluppo diventa veramente vettovagliamento un'utopia
Quindi credo che si possono sembrare discorsi molto
Molto alti molto è però sono estremamente estremamente concreti quindi quindi credo che se fu di questo bisogna bisogna tener conto io fine veramente ringrazio per questo invito
Allora una ora nata dunque
Ma due
Il primo riguarda la mozione parlamentare io penso che lo sforzo che vada fatto di qui alle prossime scadenze
è quello di studiare meglio il problema degli incentivi ai Paesi del Terzo Mondo perché diciamo aderiscono un possibile trattato di non proliferazione convenzionale chiamiamolo così diciamo quello che potrebbe venir fuori da un'idea di questo genere
Ciò qui state fatte alcuni dei per esempio per la Grossi
Mi pare che proponesse tra i possibili incentivi la canti con la cancellazione parziale del debito mi sembra anche questo una cosa che si può su cui si può riflettere
E un secondo elemento su cui vorrei diciamo dire qualche parola è il tema che è sottoposto sia da De Almeida che da Piacentini della responsabilità dei paesi del Primo Mondo in questa su questa questione
E tornare su due esempi che sono stati fatti
Il primo è l'analogia con il Trattato di non proliferazione delle armi nucleari
Perché è molto istruttiva questa analogia il trattato come noto scade fra fra quattro anni nel novantacinque
è una sua riedizione non è scontata perché appunto quando esso fu stipulato diciamo era sotteso diciamo questo trattato l'idea che i paesi diciamo che avevano le armi nucleari non andassero anzi andasse una limitazione anziché a una diciamo proliferazione delle armi nucleari invece quello che è successo ma sappiamo è stato esattamente il contrario
C'è stata una crescita incontrollata delle armi nucleari che solo oggi forse con il trattato Start ammesso che questo venga firmato da Unione Sovietica resta critica America
Sarà parzialmente diciamo ridotto però entro i limiti piuttosto modesti diciamo complessivamente si tratterà di una riduzione del venti trenta per cento degli arsenali strategici
L'altro è sempre restato diciamo quindi di cui una responsabilità quindi dei paesi del primo mondo doccia perché se no
Se non si fa questo inevitabile diciamo dei contraccolpi e quindi anche oggi è un esempio negativo che sita a quelli ai quali vorremmo insegnare qualcosa
L'altro esempio che è stato portato riguarda l'ambiente non mi pare che lo proponessero sia per la gru si chiami Andreis
Sì facciamo per esempio sappiamo tutti che la generalizzazione del modello industriale che si è sviluppato sia all'Est che all'Ovest sei Paesi delle schiere quelli dell'Ovest piombo non è diciamo a tutto il pianeta non è possibile
Sappiamo per esempio che se lei un miliardo e duecento milioni di cinesi avessero Rognoni famiglia un frigorifero come ce lo hanno all'incirca tutti i paesi del primo mondo diciamo questo
Provocherebbe tale disastri alla alla alla all'afa alla fascia di ozono che circonda la terra causa Della fucile fluorocarburi che il problema si aggraverebbe drammaticamente ma di cui non si può trarre la conseguenza che quindi cinesi non devono aver il frigorifero
Nota è la conseguenza di rivedere il nostro modello di sviluppo se vogliamo essere credibili nei confronti dei Paesi del terzo mondo
La seconda questione che molto brevemente vorrei affrontare perché è stata apposta varie volte e la questione dell'ONU d'un suo ruolo maggiore al limite anche della sua dotazioni forse militari permanenti
Sottesa quest'idea c'è l'idea diciamo in qualche modo il Governo mondiale
Ora io vorrei dire che l'idea del governo mondiale o come diciamo di un possibile ruolo dell'uno in questa direzione affascinante ma è anche pericolosa
Perché e siamo tutti d'accordo sull'idea sull'utopia governo mondiale ma questo governo mondiale per poter essere accettato deve essere come minimo rappresentativo se non democratico
Io dico che l'uomo attuale molto lontana questa rappresentatività i cinque Paesi Emmer membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite rappresentano il trenta per cento la popolazione mondiale
Ci sta la Francia la Gran Bretagna non c'è un Paese come l'India che a ottocento milioni di persone
Non c'è un paese diciamo così musulmano uno dei grandi Paesi musulmani non solo Indonesia o il Pakistan non c'è un Paese arabo non c'è un Paese dell'Africa non c'è un Paese l'America Latina
Questo è un diciamo se noi pensiamo a un governo mondiale che le cui level siano tutte nelle mani di un gruppo di Paesi sostanzialmente i Paesi detentore delle armi nucleari diciamo questo non
Un Governo militarista se lo devo
Le cause perse ho fatto anche il saremmo molto originali se invece riuscissimo per una volta invece non si sa per quale fortuna invece assegnare dei passi positivi per questo vi ringrazio di essere venuti anche se è durato tre ore prego Blair
Furono
Utilizzabili
Contro comparativa autentica
Beh
Sarà solo l'Occidente decidere la BT che noi dobbiamo portare molto il suo dissidenti diciamo danni mutano con quella domanda che vorrei fare perché non intervengo se possibile nell'ambito delle Nazioni Uniti la riconvocazione
In tutti i Paesi firmatari dei diritti umani universalmente conosciuti perché problema esenzione al nostro e questo
Perché ex firmatarie sono attuale assassini per quale causa noi abbiamo dovuto lasciare nostri paesi
Vale per anni e anni e anni dissidenti nell'Occidente mentre noi vediamo benissimo parlando di economia sono sempre l'Occidente con altissimi costi dischi quindi vogliamo lavorare da moglie e noi siamo qui a costretti vivere meglio marginazione se possibile perché noi stiamo rivendicando dissidenti diciamo di tutto
Quasi un mondo che siamo qui mi toglieva siamo pochi diritto di ritorno al nostro Paese questo una cosa da trenta quarant'anni che noi portiamo avanti se possibile questo convocazione grazie
No che no davvero fra qualcuno
No scusate scusate un attimo
No no assicura mi pare siamo
Voleva no applicabile possibilmente anche arriva alle nove e non alle due meno un quarto comunque siccome siccome appunto che siamo i soli
Appunto che dunque perfetto partiva io mi chiamo Emma Bonino e credo di non essere particolarmente prego prego davanti
Magnifica
Allora perché avevo accenderle però
Beh almeno così abbiamo finito in gloria
Non so se è possibile convocarle non stavamo occupandoci di quello non so se ITT presenti hanno risposte possibilità d'arte sono stati convocati su un altro The passo personalmente non lo
Sì che ho capito su moltissimi temi si può citare l'ONU non so se qualcuno può darti una risposta né e era quello su cui io li ho ho chiesto ai vari personaggi che stanno qui divenire a discutere con noi sentono qualcuno fa una risposta via pure io personalmente
Non so esattamente né al quale quale sia la la sede chi può chiedere una riconvocazione
E quanto potrebbero farlo sì sì
Per carità questa piuttosto che altre anzidetti ripeto non non è questo il tema su cui ho convocato alcun agente
E alcune persone a discutere
Ne parliamo in altra sede vediamo che cosa si può fare ma certamente non è neanche in ambito nazionale come tu hai vendetta la situazione allora perché Udre qui io ringrazio un po'tutti sperano soprattutto però che rimaniamo in un qualche modo non solo in contatto come si dice genericamente insomma sentiamoci mandiamo c'è una cartolina ogni tanto
Però invece che e su questo tema si riesca a lavorare insieme senza grosse di milioni di i settori o di steccati di di vario tipo e intanto prepara c'è ad aprile per quanto riguarda la parte italiana sapendo che nel frattempo bisognerebbe mettere in moto alcuni altri strumenti oltre Chiasso come io amo dire grazie
Qua
Cena
Quattro quindi
Quest'quel quella qui qui qui
Qual
Quanto
Quindi qui qua qui qua qui qui qui
Quindi qui qui quanto qui quindi
Qui qui
Quattro perfetto quella
Quindi
Quindi
Quanto
Quella
Quest'
Qui
Qualche
Qua qua quindi
Qui
Qua qua
Walter qui qui
Questo quella
Qui
Quindi quest'quindi questo
Quindi qua qui qui qui qua quanto
Quindi
Quindi
Qui
Qui
Quindi
Qui
Qui
Qui
Qua
Quanto quattro qui
Qui
Questa qua
Qua quanto
Quest'
Quell'aspetto
Qui
Qui
Qui
Qui
Quindi
Quindi
Qua
Qui
Qui
Quindi
Quindi quindi
Qui
Qui
Qui
Qui quindi qui
Quanto quella qui qui
Quindi
Quindi
Qua
Qui
Qui qui
Qui
Qui qui
Quindi
Qui qui qui quattro qui
Quindi qualche qui quest'quattro
Qua
Quindi qui quanto
Qui
Quindi quattro
Qui quattro
Qua
Qui qui quanto qui quindi qui qui qui
Qualche questi qui questo qui qui quindi
Quindi
Qua
Qui qui
Qui
Quanto qui
Quattro
Quanto qui quindi qui quindi qui quindi
Qui qui
Quindi qui qui quindi
Qui quattro questa
Qua quanto quanto il tutto quindi quindi quanto qua quest'qui quanto qui qui quattro
Qui quindi
Qui qui quindi questa qui
Questi quindi quindi qui
Quest'qui
Qui
Quanto questa
Quanto quanto qui
Qui questo quindi quindi qui qui quindi
Qui quanto qui qua
Questo qui qui quindi quindi qui qua qui questa qui qui qui qualche questi qui qui qui qui qui quindi
Quindi
Qui qui qua quindi
Qui quattro quindi quella qui qua quindi quote quella
Qui qui quindi questo quindi qua qui qua quanto quindi qui qui
Qui qui qui quindi qui
Qui quattro questo
Qui qui qui qui qui