L'Unità farmaco-tossicodipendenze dell'Istituto di Psichiatria di Pisa rischia la chiusura malgrado i buoni risultati raggiunti nella somministrazione di farmaci sostitutivi

Radio radicale siamo in collegamento con ICCROM maremmani onda medico aiuto ospedaliero presso l'Istituto di Psichiatria dell'Università di Pisa buonasera dottor Maremma dunque lei opera nell'ambito dell'unità
Farmaco tossicodipendenze dell'Istituto di psichiatria di Pisa che cos'è questo unità dunque questa unità è una cosa un pochino anomala in Italia praticamente un'unità formate da tanti altri
E si occuperà del trattamento farmacologico della dei tossicodipendenti da eroina diciamo che dal mille novecentottanta no abbiamo fermato questa unitario cade collegata a un dottorato di ricerca farmaco tossicodipendente prima d'Italia
E poi piano piano
Ci siamo occupati anche di trattamenti con farmaci sostitutivi e ora diamo un gruppo di pazienti una quarantina di pazienti che seguono ormai da tre quattro anni un programma di riabilitazione con farmaci
Lei diceva che è un non ci sono strutture analoga ecco come mai non ci sono altre strutture di questo genere
Ha fondamentalmente perché in Italia c'è stato uno split
Diciamo prima tutto il problema della scelta era con il problema della psiche democratica la chiusura giusta peraltro dei manicomi ma però una
Antichi approccio biologo
Qualche problema psichiatrico
E io credo unico paese al mondo agli psichiatri era stata tolta diciamo così
Dalle tossicodipendenze anche tirato
Tendenza poi la diamo la devono studiare le
Il grande nei trattati gravi fino ad ora ecco le ci vuole assegnare a una vicenda che riguarda questa unità delle diverse abitudini
Anche dal punto di vista del pregiudizio nonostante che questa unità funzioni non costi praticamente niente in più alla collettività che abbia dei risultati decorosi
E c'è una die tritolo
Il nostro ospedale e praticamente
L'istituto
Non possono occupare
Senta o almeno non possono occupare
I trattare questi pazienti con farmaci
Di in parole molto povere
Potete ritardare il metadone poi il paziente per cui potrebbero trattare in tutti i modi che vogliono ma col metadone no ecco voi avete chiesto anche un parere al Ministero della Sanità qual è stato l'esito dopo e
L'Inter ha detto che non
Niente che oltre al fatto che una struttura ogni perché e per di più insomma pertanto di livello come la nostra si occupi del trattamento corpi i tossicodipendenti con farmaci
è una cosa auspicabile che anche
Tali criteri che fa questo tipo di trattamento che
Tornato in Italia approfondito proprio così curato non ha avuto quelle attenzioni Olivetti traditi altri Paesi trecento ha avuto
Dopo il
Parini nella nel mistero tuttavia la vicenda è andata avanti davanti a un antico era abbastanza tragica perché in quel
Il nostro ospedale Tommaso D'Angelo
Firmato e chiudere praticamente il nostro trattamento ambulatoriale cosa significa questo te il ragazzi che sono
Perché secondo la direzione sanitaria ai flirt che potrebbero l'unico posto dove questi soggetti possono perché col metadone ovviamente perché praticamente non ne vogliono sentir parlare di tornare in una situazione per loro peggiore perché noi abbiamo la possibilità di seguirli con maggiore attenzione anche compiuti
Beh scientifico da parte nostra
Come si può risolvere questa questione avete trovato in ogni caso a chiedere una proroga a rivedere il provvedimento ma noi certamente ci muoveremo nelle sedi opportune però
La RAI l'opinione pubblica questi stati di pregiudizio perché non possono essere chiamati altre
Gli impedisca di lavorare un gruppo che lo fa compassione compone risulta
Dottor maremmani dunque seguiremo questa vicenda giovedì sera qui su RAI
Radicali mi chiamo ai nostri ascoltatori a seguire l'approfondimento chiameremo anche il protagonisti della direzione sanitaria dell'ospedale
Anche i responsabili della regione cercheremo di capire come dice lei perché di questi pregiudizi grazie per il momento