"La conferenza euromediterranea di Barcellona. Il ruolo dell'Italia" organizzata dal PDS

Preposto
Specifici
Possiamo cominciare Bongiorno
Buongiorno a tutti
Beh innanzitutto desidero ringraziare
Qui tutti qui avete accolto il nostro invito a questa nostra iniziativa in vista della conferenza Roma mediterranei di Barcellona
Desidero ringraziare tutte le rappresentanze dei col cuore informatico molto numerose che sono presenti ai nostri lavori rappresentanze delle commissioni esteri di Camera e Senato parlamentari che sono presenti parlamentari europei rappresentanti di associazioni culturali si occupò di rapporti culturali cui Paesi mediterranei trattati dalla stampa ovviamente
Sono stati evitati i nostri lavori
Credo di interpretare anche il vostro pensiero presi rivolgere un saluto particolare
Al nuovo ambasciatore dello Stato di Israele Mellon che è presente in nostri lavori che lo siamo salutiamo particolarmente da poco pochi giorni a Roma espletare il suo nuovo importante incarico
Siamo stati in questi giorni particolarmente vicini
La tragedia che ha colpito popolo dello Stato di Israele
Per la tragica scomparsa di uno grandissimo leader fra l'altro avuto l'occasione di te lo ascoltare proprio nel Parlamento europeo Rampini
Autorevole Issime prese di posizioni cominciare appunto il nuovo Presidente del Consiglio lo Stato di Israele hanno riaffermato con parole con gesti che il delicato ma importantissimo processo di pace avviato non si fermerà e anzi saranno rispettate ti quanti impegni
Che sono previsti la stessa Conferenza di Barcellona sarà un primo appuntamento importante
In tal senso proprio rafforzare ulteriormente con atti significativi e tangibili
Un processo di pace che pur conoscendo le difficoltà tutti nomi presenti però o mi auguro sia davvero irreversibile nobile alternative
La Conferenza di Barcellona si svolgerà come a voi tutti notti il ventisette ventotto o A barra di novembre a Barcellona
è stato deciso appunto dal vertice DS abbiamo ritenuto come partito democratico della sinistra
Come gruppo delegazione italiana del Parlamento europeo di sviluppare questa iniziativa per esporre i nostri punto di vista per esprimere quindi sicuramente una posizione di parte ma però riteniamo che lì lo stesso nostro Paese l'Italia e il Governo italiano che sarà presente a questa conferenza Possa apportare un contributo importante i temi che saranno affrontati
Partecipano i nostri lavori l'onorevole Achille Occhetto vicepresidente
Del Partito del socialismo europeo
Luigi Colajanni
Capo della delegazione italiana al Parlamento europeo e il vice presidente del gruppo al Parlamento europeo che sarà pare tra i cinque la delegazione dei cinque parlamentari europei che parteciperà ufficialmente
Al vertice di Barcellona
L'onorevole Fassino che il responsabile politico internazionale del PDS gli ordini se siete d'accordo morì cominciare dando la parola all'onorevole Colajanni
Credo che si possa dire dopo che nella giornata di ieri i ministri dei vari Paesi interessati alla conferenza di Barcellona e parteciperanno comprese Barcellona hanno definito un testo che probabilmente sarà con qualche variazione il testo finale della conferenza di Barcellona e credo che si possa dire che l'iniziativa europea verso il Mediterraneo iniziata faticosamente con molti contrasti
Poco più di un anno fa devo dire per al all'origine di questa politica c'è un'insistenza della sinistra
Devo ricordare che al vertice di Corfù prima del vertice europeo di Corfù i dirigenti a sinistra europea sollecitarono il vertice a dare avvio a una politica verso il Mediterraneo che siamo completasse la politica che l'Europa aveva fatto e ha fatto nei cinque anni trascorsi verso l'est europeo rivolgendo l'attenzione al sud
Il vertice europeo di Corfù prese la decisione in generale il vertice di esserne successivo dopo un lavoro della Commissione del dell'Unione europea preparatorio stanzio dei fondi e prese la decisione di dare avvio a questa politica
Fissando la data della conferenza
Di Barcellona iniziata fra lo scetticismo generale questa politica questa iniziativa europea ormai assume una sua configurazione definita un suo peso e devo dire che nel momento in cui inizia la conferenza di Barcellona in fondo testimone del fatto che una volta tanto l'Europa
Arriva in tempo con la storia perché c'è una certa coincidenza che ha un significato fra l'avvio di questa politica
E la e i passi sostanziali che sono stati compiuti nel processo
Nel processo di pace fra Israele e i palestinesi le due cose sono evidentemente distinte ma non separate e si sostengono puntualmente a vicenda non c'è dubbio che una forte iniziativa europea nel Mediterraneo
Una un accordo su punti fondamentali quali quelli che sono stati raggiunti e che emergeranno dalla Conferenza di Barcellona
Come dire s'è un sostegno fondamentale al processo di pace
Nel Medioriente è diventa uno degli elementi importanti di questo processo di pace
Dicevo iniziata Frost lo scetticismo generale ormai decolla
Questo accordo che raggiunto che è stato raggiunto ieri risolve molti problemi
Il testo di questo accordo affronta nodi anche molto difficili sui quali ci sono state discussioni rilevanti riguardo il terrorismo che riguardano i diritti umani che riguardano la i diritti democratici che riguardano
Che riguarda la proliferazione delle armi nella nell'area punti su sui quali su ognuno dei quali
Alcuni dei partecipanti a di volta in volta avevano rilevanti obiezioni il fatto che si sia raggiunto un accordo per inserire nel testo formulazioni
Non troppo generiche anzi abbastanza preciso su ognuno di questi punti non mi dilungo adesso se poi ci sarà un interesse potremmo esaminarli uno per uno e molto importante la parte che riguarda la cooperazione economica
L'avvio di questa cooperazione e abbastanza definita è quella sulla quale si è lavorato più a lungo
C'è uno stanziamento di quattro mila ottocento milioni di ECU da parte dell'Unione europea a cui si aggiungono una cifra pari della banca Europea degli Investimenti e a cui si aggiungono gli investimenti degli Stati
Che sono previsti nelle relazioni bilaterali quindi alla fine c'è una base economica importante per una inizio
Di cooperazione economica di grandi progetti comuni che dovrebbero costituire l'avvio insieme a un vasto lavoro di unificazione progressiva delle normative soluzione di problemi doganali etc dovrebbero costituire l'avvio di un processo che secondo le previsioni dell'Unione Europea
Dovrebbe portare nel due mila e dieci ad un'area di libero scambio naturalmente si tratta di una cosa importante perché è un'area di libero scambio che coinvolge trecentottanta milioni di abitanti della fu Unione europea e circa quattrocento milioni di abitanti
Dei paesi sull'altra sponda del Mediterraneo si tratterebbe Secci se questo processo arriva a compimento quando arriverà a compimento si tratterebbe del più grande più grande più grande area di libero scambio che esista al mondo
Naturalmente la conferenza come ho detto
Avvierà tutto questo
E io credo che si tratta di lavorare perché questo processo non sia soltanto un processo diciamo di tipo economico ma si è un processo che guarda al Complesso dei problemi di comprensione
Fra il mondo arabo e l'Europa sono problemi culturali che sono problemi di confronto fra grandi religioni fra grandi culture
E guardi anche fondamentali problemi politici ora io credo che come ho già detto
Soprattutto oggi dopo drammatico assassinio di Rabin l'ombra che questo fa pesare su tutto il processo di pace in Medioriente
Soprattutto oggi che siamo la vigilia probabilmente nel mese di gennaio ci saranno le elezioni in Palestina altro passaggio fondamentale per il quale Unione Europea anche questa volta
Spesso la critichiamo per essere in ritardo anche questa volta in tempo perché non soltanto assicurato
Con l'accordo sia dei palestinesi che di Israele
Una importante sostegno diciamo tecnico definizione giuridica alla de alla alla definizione dei collegi all'impianto complessivo al Censimento l'impianto complessivo della di una impresa elettorale inedita
Complessa ma assicurerà
Ecco anche con la partecipazione di trenta membri del Parlamento europeo assicurerà diciamo così il controllo su così vogliamo las del delle elezioni per per esplicita richiesta
Dei palestinesi questo fatto molto importante perché la nascita di un governo democraticamente eletto in Palestina tra l'altro un colpo a quelle tendenze che nel nel nell'area diciamo così hanno spinto e spingono verso la formazione di Stati diciamo così di tipo confessionale i palestinesi dando vita
A un vero e proprio Stato democratico laico
Eletto questo è un avvenimento di grandissima portata per quanto riguarda la situazione politica in tutta l'area anche in questo non europea dà un contributo fondamentale io credo che
Ed è questo il senso di questa nostra conferenza stampa oltre a sottolineare il nostro impegno nostro del PDS della sinistra nel Parlamento europeo della sinistra europea
A sostegno della politica euromediterranea sottolineare l'importanza di questa politica a mettere in evidenza il peso che questa iniziativa assume che impegnerà nei prossimi trent'anni se non ci saranno rovesciamenti
E ripensamenti contro i quali bisognerebbe combattere impegnerà nei prossimi trent'anni i nostri paesi oltre a sottolineare l'importanza di tutto questo per l'Italia
Per la sua per il suo ruolo in Europa per la sua politica estera nell'ambito dell'unione europea noi pensiamo che l'imminente presidenza italiana possa dare un contributo da una parte ammettere immediatamente in opera le decisioni di Barcellona
Le l'accordo fra i ventisette ministri prevede una cosa molto importante
Che da serietà tutto cioè la creazione di un segretariato formato dalla troika europea tra il caso Noemi
A il presidente dell'Unione precedente del semestre precedente quello in atto è quello successivo
Quindi i tre della troika e tre ministri degli esteri probabilmente nominati come rappresentanti dai Paesi dell'altra sponda del Mediterraneo quindi un segretariato politico
Questo è importante non tecnico di sei che si riunisce periodicamente dice l'accordo almeno tre volte l'anno
E almeno una volta l'anno si riuniscono tutti i ministri degli esteri che sono poi la vera Assemblea diciamo di gestione politica di questa si comincia a dare una configurazione politica seria tutta questa operazione naturalmente quindi si tratta che per la presidenza italiana di fare subito queste prime riunioni per impostare il lavoro e poi cominciano i primi settoriali per dare avvio al programma economico si tratta di scegliere dei progetti che siano di interesse comune e che possono riguardare i campi che qui sono stati indicati il sistema dei trasporti
L'Energia la l'ambiente la formazione professionale eccetera la sanità ci sono una serie di settori importanti nei quali anche molti progetti sono già diciamo così in via di di studio e di lavoro sono in via di preparazione
Ma anche nel campo delle telecomunicazioni e dell'informazione questo sicuramente la presidenza italiana deve fare poi la presidenza italiana può contribuire a come dire completare questo disegno in cui per ora è prevalente la parte diciamo così economica completare questo disegno nel senso di sviluppare alcune
Alcuni indirizzi che sono già presenti nell'accordo e che sono tuttavia embrioni a embrionali il più in buono riguarda sicuramente l'approfondimento del del di tutto un meccanismo che attualmente appena accennato di compensazione
Perché non c'è dubbio che ma mano che si apriranno i mercati per tutta una fase per molti in molti Paesi si creeranno degli scompensi seri nella capacità dell'impresa di reggere la concorrenza quindi c'è bisogno di una intensa opera con strumenti adeguati una banca
Che è stata proposta che tuttavia ancora non si riesce a delineare una banca d'investimenti forme di assistenza tecnica forme di assistenza
Organizzativa di vario genere che devono essere messi in campo per aiutare i Paesi che subiscono certamente una concorrenza dell'apertura dei mercati a regge questo questo impatto e nello stesso tempo l'Europa deve risolvere il problema
Più pressante di tutti di aprire i suoi mercati soprattutto i prodotti agricoli
Di di questi Paesi qui dice un nodo
Importante perché il processo non fallisca non si intoppi
Su questo passaggio l'altro aspetto importante quello della sicurezza c'è stato ma lungo dibattito misurare e la possibilità che in questa politica euromediterranea si occupasse anche di di sicurezza c'è stato una reticenza iniziale
Ad affrontare questo tema tuttavia qualche passo importante è stato fatto e io penso che su questo si possa insistere intanto come are i core dato ieri anche il ministro degli Esteri italiano signora Agnelli esiste euro forza ed esiste EUROMARFOR sono strutture diciamo così di associazione
Volontariamente stabilite fra alcuni Stati europei Italia la Francia la Spagna e Portogallo
E a cui sono interessati i paesi come l'Algeria Tunisia e Marocco Malta la Turchia sono degli embrioni importanti utili che vanno mantenuti secondo noi anche sviluppati e tuttavia questo può essere questo primo elemento che riguarda i problemi della sicurezza può essere esteso è molto interessante che nell'accordo fra i ministri si parli di un patto mediterraneo che riguarda misure
Di fiducia reciproca e sicurezza per uno spazio di pace di stabilità nel Mediterraneo ecco noi riteniamo che questo punto che riguarda non più alcuni Paesi ma l'insieme e che quindi pone il problema della sicurezza come uno degli elementi della politica euromediterranea globale e multilaterale globale sia un elemento sul quale convenga e si possa lavorare di così Possa perché la situazione è mutata con la firma l'accordo di pace
La seconda fase dell'accordo di pace molte cose cambieranno nell'Area se si riesce naturalmente a continuare questo processo oggi è possibile avere un maggiore interesse non l'abbiamo verificato da parte di Israele
A affrontare anche questo tema naturalmente cominciando dei problemi del terrorismo il traffico delle armi della non proliferazione delle armi nucleari eccetera
Ed è possibile anche lo abbiamo verificato dieci giorni fa in una visita compiuta da una delegazione il gruppo socialista a negli Stati Uniti presso l'amministrazione americana che è anche il Dipartimento di Stato vede oggi con meno preoccupazione o con meno diciamo così scetticismo il fatto che l'Europa
Affronti con i Paesi dell'altra sponda del Mediterraneo i temi della sicurezza sono condizioni politiche nuove che non c'erano fino a qualche anno addietro e penso che debbano essere pienamente utilizzate e valorizzate e questo potrebbe fare la presidenza italiana in questo caso diciamo sì contro il contribuirebbe a dare a questa politica euromediterranea una globalità
Che secondo noi è necessaria perché essa possa essere efficace possa essere una cosa che dura che opera che incide e che muta progressivamente i rapporti nel senso della pace e della cooperazione in tutta l'area grazie
Ringrazio l'onorevole
Colajanni noi abbiamo previsto un po'meno se i lavori nelle brevi come avete visto esposizioni appunto dei nostri interlocutori e poi apriremo sulla discussione alle domande o richieste specifiche vi saranno l'onorevole Fassino
Va bene io noi abbiamo ritenuto alla vigilia della Conferenza euromediterranea dei
Avere un momento di contro e quello di questa mattina perché noi pensiamo appunto è un paese come l'Italia debba caratterizzare la propria politica
E stare alla propria politica europea intorno a questo tema strategico e vitale
L'Italia è un paese mediterraneo
L'Europa mediterranea da questo punto di vista probabilmente la formulazione più appropriata non è non non dovrebbe essere diciamo parlo non Dawson si dovrà parlare di partenariato euromediterraneo mai l'Inter Mediterraneo perché Mediterraneo sia chi sta dall'altra parte della squadra ma anche chi sta di qua quindici in realtà
Euromediterraneo come dire una dizione che entrate che usiamo tutti perché ormai questa quello ufficiale ma sarebbe più giusto parlare di partenariato Inter Mediterraneo perché il Mediterraneo è uno dei luoghi fondamentali della Vita del nostro continente dell'Europa è il luogo fondamentale in cui si sono fuse tre civiltà che hanno segnato la vita nei secoli dell'Europa e dei paesi europei quindi da questo punto di vista noi pensiamo che la Conferenza euromediterranea l'ho già sottolineato Colajanni sia una scelta strategica di grandissimo valore perché significa finalmente l'assunzione
Da parte dell'Unione Europea del dossier mediterraneo come di un dossier strategico fondamentale come una delle priorità fondamentali che segnano l'identità della politica estera e della politica economica e di cooperazione
Dell'Europa e l'Italia a maggior ragione essendo un Paese fortemente proiettato nel Mediterraneo dal punto di vista la collocazione
Geo politica non può che essere interessato a far sì che questa assunzione non sia soltanto formale ma sia una politica vera dico anche un'altra cosa lo abbiamo già detto altre volte ma è bene ribadirlo in questa sede noi abbiamo sempre considerato del tutto fuorviante
Una falsa alternativa che spesso compare nella pubblicistica e sui giornali cioè se è più importante per l'Italia occuparsi dell'Europa centrale e orientale cioè della sua frontiera orientale o del Mediterraneo su nella sua frontiera meridionale in realtà sono due aree per l'Italia assolutamente strategiche
Che pongono anche problemi di altra natura di diversa natura quindi proprio noi non abbiamo mai visto e consegniamo a non vedere
Chi in alternativa la il carattere strategico ed essenziale per l'Italia di avere una politica verso l'Europa centrale e orientale soprattutto verso l'Europa centrale cioè quella parte
Dell'Europa che più contigua anche territorialmente all'Italia e al tempo stesso vere una altrettanto efficace politica
Nel Mediterraneo anche perché non solo diciamo sono due aree strategiche fondamentali per il nostro Paese ma una parte diciamo dei problemi dell'Europa centrale ha una rilevanza mediterranea perché voglio dire
La parte più propriamente sudorientale dell'Europa dell'Europa sul sud dell'Europa centrale a una proiezione mediterranea evidente tutta la Repubblica l'ex Jugoslavia si affacciano sul Mediterraneo
Una serie di problemi diciamo di stabilità e di sviluppo economico dei Balcani sono connesse direttamente agli sviluppi economici che riguardano l'intero bacino quindi noi consideriamo che dal punto di vista della politica estera italiana
Insieme ovviamente alla scelta strategica di fondo che è quasi una scelta ormai di identità dell'Italia di essere partecipe pienamente a tutti i gli Stadio e tutti i profili le tappe del processo di integrazione europea le due aree strategiche fondamentali di politica estera dell'Italia sono il Mediterraneo sono l'Europa centrorientale tra queste due aree non c'è diciamo un elemento di concorrenzialità nostro pesano deve scegliere diciamo l'uno a danno dell'altro ma deve avere una politica estera capace di affrontare entrambi questi primi problemi di queste aree vedendo anche le molte connessioni molti elementi di collegamento di sinergia che ci sono detto questo
è evidente che il fatto dell'Italia assuma la presidenza del primo gennaio dell'Unione europea carica di ancora maggiore responsabilità
Il nostro Paese nel nella nei confronti della problematica mediterranea tanto più che la nostra presidenza viene dopo la presenza spagnola e io credo si debba dire
Che la presidenza spagnola che noi valutiamo essere stata un'ottima presidenza l'Unione europea è stata in particolare uno a un'ottima presidenza nell'affrontare i problemi
Mediterraneo nell'assumere la conferenza come una una tappa decisiva del proprio semestre e quindi il fatto che la Spagna abbia fatto molto bene e Santo
Sempre il presidente l'Unione abbia diciamo dato un impulso molto forte
Alla politica mediterranea carica di responsabilità l'Italia che paese nome di meno mediterraneo della spranga dal punto di vista proprio concreto è chiamato a a esprimerà un impegno che non sia minore che non delude a delle aspettative che nel semestre di presidenza spagnola giustamente si sono suscitate
Nel Mediterraneo
Sul merito delle questioni mi pare che Colajanni l'abbia già richiamati voglio richiamare soltanto sostanzialmente noi riteniamo che ci siano tre diciamo
Tre dossier del dialogo euromediterraneo che attorno a cui bisogna lavorare il primo lavorare per costruire un'area di pace e di stabilità nel Mediterraneo il tema della sicurezza
Un'area di pace di stabilità che riproponga naturalmente lo dico solo per analogia nelle mutate condizioni riproponga nel Mediterraneo quel patto per la stabilità che è stato proposto e avviato nell'Europa centrale con la Conferenza di Parigi
Il che cominci a dare attuazione anche nel Mediterraneo a principi che furono sanciti dalla Conferenza di Helsinki e Cesar quindi lavorare diciamo a creare un'area di pace di stabilità che dando attuazione ai principi di ENEL si chiede Cordini Parigi sul modello della Patto di stabilità della conferenza di Parigi promosso a suo tempo da Balladur seria diciamo la costruzione di una politica di sicurezza comune concertata che ha naturalmente tutta una serie di corollari poi sul terreno dei trattati di non proliferazione degli armamenti sul terreno delle forme concrete di organizzazioni dispositivi difesa militari eccetera eccetera qui un'area di pace e di stabilità
Seconda proposta attorno a cui noi a noi pare si tratta di lavorare eh dare corso alla decisione di costruire progressivamente la zona di libero scambio
Come il traguardo di dare piena realizzazione questa zona di libero scambio nel due mila dieci
Naturalmente il problema del di creare progressivamente le condizioni questa sarebbe lo scambio è soprattutto quello di predisporre gli strumenti operativi perché gradualmente a zona di libero scambio si possa realizzare
Da questo punto di vista noi pensiamo che l'Unione Europea dovrebbe dotarsi di strumenti analoghi per esempio a cosa è stato fatto per l'Europa centrale al programma fare al programma Taxis cioè diciamo strumenti di intervento di sostegno finanziario e non solo finanziario e operativo che consentano di creare gradualmente le condizioni perché economie oggi fortemente divaricate nei tassi di sviluppo di occupazione di inflazione eccetera eccetera possano diciamo
Stare dentro una zona deliberò di libero scambio
Terzo punto che noi indichiamo è una strategia comune al tema dell'immigrazione
Una strategia comune al tema immigrazione che per noi lo dico perché è un tema come sappiamo tutti che
Caldissimo di discussione in questo momento in Italia che per noi a un punto strategico
In una questione che nel dibattito italiano di queste settimane è del tutto sparito e cioè che il primo modo per governare l'immigrazione eh creare le condizioni dello sviluppo nei Paesi d'origine perché così intanto si riducono strutturalmente i flussi
Non li si eliminano perché sappiamo tutti che l'immigrazione come dire a un dato permanente delle società contemporanea ma si vuole diciamo ridurre una spinta
Esasperata l'immigrazione e determinare un Governo dei flussi migratori e il problema di una strategia di sostegno di finanziamento dello sviluppo dei Paesi d'origine è una questione fondamentale anche perché soltanto così si fanno le trattative con questi Paesi anche sul numero programmato degli ingressi e dissi è difficile pensare che un Paese sia disposto a discutere con l'Italia le quantità dell'emigrazione se in cambio una qualche cosa che gli consente di dare risposta ai propri cittadini che hanno bisogno di lavoro e di vita dignitosa e civili quindi una strategia comune dell'immigrazione significa una strategia che affronti tutto il problema è l'emigrazione a partire da che tipo di politica si fa a sostegno
Dello sviluppo economico di questi Paesi per naturalmente poi investire gli altri aspetti dell'immigrazione e quindi i flussi le condizioni
Di diritto e concrete facto degli immigrati nei nostri Paesi il problema del rientro dei ritorni insomma tutta la problematica comunque una strategia una strategia comune che noi pensiamo debba essere sempre di più una strategia comune europea
E non soltanto una strategia dei singoli paese
Per dare corso a queste tre obiettivi che investono le tre dimensioni fondamentali oggi diciamo della cooperazione euromediterranea dimensione politica la divisione economica e la dimensione demografica
Noi pensiamo che l'Olgiata richiamato Colajanni si debba fare in modo che CityVille in questo dialogo euromediterraneo si doti di strutture permanenti
Una struttura permanente a a
A Barcellona sarà deciso ed è stato detto la doppia troika che noi consideriamo in questo sia già un primo passo
Noi pensiamo che un secondo passo potrebbe essere una Assemblea paritetica sul modello dell'Assemblea PC
Trattato di Lomé e rapporto tra Unione Europea e Paesi del terzo del terzo mondo quindi che si possa
Non riesco a staccare il telefonino
Scusa
E che a partire da questa doppia struttura doppia troika sul piano ministeriale assemblea paritetica sul modello PC sul piano parlamentare si debba diciamo costruire via via una rette di relazioni istituzionali e una struttura che consenta appunto di muoversi in questa direzione tra l'altro un'esigenza di struttura è indicata anche dal fiorire di proposte qualche settimo al che giorno fa c'è stata Malta
La riunione semestrale dell'Unione interparlamentare
E lì è stato proposto se votata una risoluzione che propone la creazione dell'associazione degli Stati mediterranei con adesso non è qui la sedentarie meglio se si approva una proposta giusta o meno ma il fatto stesso che si avanzata una proposta dimostra che viene c'è un'esigenza di strutturare il dialogo euromediterraneo e di non lasciarlo soltanto a singoli momenti politici che c'è poca ma di una continuità strutturale la continuità strutturale mi pare debba essere appunto garantita in questo in questo modo
Queste sono le questioni fondamentali noi su questi temi pensiamo di
Presentare abbiamo già presentato c'è quella l'onorevole Gaia ottica la prima firmataria abbiamo presentato una risoluzione in commissione esteri la Camera dei deputati per affiancare anche un'iniziativa parlamentare l'iniziativa governativa avremmo abbiamo chiesto che il coro ministro degli Esteri venga a riferire in commissione su come l'Italia andrà alla Conferenza mediterranea e questa audizione del ministro ci sarà il ventuno
Alla Camera i deputati presumo appena finito l'esame tra legge finanziaria che al Senato si farà una cosa
Analoga e quindi diciamo ci muoviamo perché diciamo questo corpo di proposte questi
Impianto che noi abbiamo presentato qui non sia soltanto diciamo la proposta del PDS ma si traduca anche in una politica e stante anche che il ruolo che oggi il PDS svolge sia nella maggioranza di governo sia in Parlamento che questa linea
Diventi diciamo la linea con cui l'Italia
Va alla Conferenza assume degli impegni che poi in grado di onorare fino dal prossimo semestre quando appunto ad avere la presidenza si comprò comporterà anche l'Italia faccia fino in fondo tutto quello che gli compete grazie
Problemi
Cade sulla parola onorevole Occhetto
Dire la verità non non intendo aggiungere niente voglio semplicemente dire
Che
Se oggi siamo al punto di poter affrontare livello estremamente ravvicinato importante tutta la tematica della politica
Verso l'altra sponda del mediterraneo e perché la sinistra europea in modo particolare il Partito del socialismo europeo di cui sono vicepresidente hanno condotto una battaglia molto intensa e che è stata vinta perché non è stato ovvio porre al centro dalla politica europea questa questione è stato necessario diciamo superare molte resistenze soprattutto di Paesi più lontani diciamo da problematica
Mediterranea del centro e del nord
Dell'Europa e direi che questa battaglia nel Parlamento europeo a livello degli organismi internazionali europei è stata condotta in modo particolare con convinzione dalla Partito del socialismo europeo dalle forze
Socialista e di sinistra in Europa quindi come Partito del Socialismo Europeo siamo molto interessati allo sviluppo di questa iniziativa teniamo conto che non a caso in Spagna sono stati uomini di punta della
Partito socialista a svolgere questa museo né molto importante come satrapo ricordato da Fassino io vorrei soltanto aggiungere poche cose la prima e che non c'è dubbio che i due aspetti centrali della politica
In Europa oggi uno quello dell'allargamento verso Lester tuttora Petko e poi c'è il problema dei rapporti coi Paesi del del centro Europa delle spot e l'altro è quello verso il mediterranea questi due aspetti
Non vanno poste in contrapposizione e sono strettamente legati tra di loro io ritengo che se noi ci muove Simo su una linea di generale libero scambio cioè non affrontasse né in modo serio il tema che sarà di fronte alla conferenza intergovernativa dell'allargamento
Non riusciremo ad avere un rapporto serio con quella zona di libero scambio invece che vogliamo che si realizzi dall'altra parte della ricerca cioè condizione e che l'unità politica
Europea faccia dei passi rilevanti faccia dei passi rilevanti
In avanti e che anche il problema delle necessarie convergenze economiche perché nessuno di noi e così ingenuo da non capire che non avremo una appunto una possibilità di convergenza economica immediata
Non mettano capo diverse velocità politiche ma il problema è partire da un'unica velocità politica e quindi dalla scelta dell'unità politica dell'Europa per poi tutti insieme
Operare consapevolmente i necessari processi
Di convergenza se questa filosofia dell'allargamento non passa
A mio avviso non passerà nemmeno in modo organico la politica verso il Mediterraneo quindi le due cose sono strettamente collegate
E non a caso il paese diciamo che sono meno sensibili alla rapporto di con il Mediterraneo hanno una spedizione dell'Europa che tendenzialmente una visione dell'Europa
E si riduce o a una grande area di mercato comune di libero scambio oppure a un'Europa di più velocità anche politiche ripeto
Anche politiche quindi io voglio sottolineare non solo per motivi d'ufficio per come vicepresidente del pari del socialismo europeo mi occupo in modo particolare
Del problema del rapporto con una lesta record dell'allargamento ma perché sono fermamente convinto che tra una giusta impostazione di questo problema e il rapporto con diciamo o l'altra sponda del Mediterraneo esiste una relazione stretta
Naturalmente io voglio anche sottolineare un altro aspetto che questa politica su cui l'Italia deve avere un'iniziativa molto forte e condizione della fine del fondamentalismo estremista credo che quanto è avvenuto nel drammatica vicenda di Rabin dell'assassinio ci faccia comprendere quanto questo problema è ancora vivo e e quanto sia utile affrontarlo alle radici attraverso una politica europea attiva in questa direzione ora come si è detto l'obiettivo fondamentale è quello di creare una zona di pace e di sicurezza di cooperazione di dialogo fra le culture
Quindi da un lato allargamento a Est e rapporto privilegiato con una zona di libero scambio entro il due mila e dieci
Per fare questo l'altro punto che voglio sottolineare il perno è indubbiamente l'accordo
Tra Israele amministrazione palestinese quindi occorre andare avanti decisamente in questi sa direzione
E vorrei semplicemente aggiungere che è per me motivo di grande commozione affrontare questo problema perché voglio ricordare che il primo atto di politica estera del nuovo PDS subito dopo il congresso di Rimini che fondò il PDS fu una delegazione da me capeggiata allora come segretario del partito con Fassino e altri membri che stettero sette giorni
In Israele Webber il contatto con tutti quelli che sarebbero diventati i nodi i negoziatori dalla parte palestinese e
Occasione molto importante per il tipo di contatti che avemmo a Israele con tutti da Shamir a Peres che allora era allora l'opposizione e ha Israele con anche i nuovi negoziatori la nuova generazione che ha avuto un compito estremamente importante e io ebbi l'occasione allora di fare un discorso che tre o come tanti delle mie riuscite diciamo così fece grande scalpore di rivaluta
Di dire discorso nel quale si diceva che non bisognava condannare il sionismo un anno dopo poi Lomu arrivo su questa nostra posizione quindi accettammo anche come un successo diciamo dalla politica estera
Nostra questa in quanto riabilita ma quello che culturalmente era ovvio cioè che il sionismo era un movimento di liberazione Persico come tutti i movimenti criticare questo questo aspetto ma non era quel diavolo cui sì va detto e quindi
Ritengo che oggi proprio dopo gli avvenimenti che ci sono stati dobbiamo per capire che il problema di quest'area il problema del raccordo
Tra due grandi componenti di quest'aria punto il diciamo lo Stato di Israele i tutta al mondo arabo ai palestinesi che tra l'altro l'accordo tra due componenti intelligenza e capacità forza che possono fare
Di quest'aria che diventa un'area di libero scambio veramente un centro fondamentale per questo parte ma gli attori fanno tra l'Europa e tutta questa aria di rilevante importanza per cui non possiamo affrontare il problema della politica mediterranea al di fuori della centralità di questo tema politico perché non è una politica di media aiuti ma è qualche cosa di ben più ambizioso di ben più importante dal punto di vista diciamo politico e dall'assetto direi complessivo della mondo in questo senso io sono d'accordo con quanto hanno detto ossia Colajanni che Fassino non c'è dubbio che l'Italia che sarà anche interessata al problema dell'allargamento perché questo sarà il compito aprire la conferenza no interamente governativa dove questo tema sarà importante però l'Italia non può non fare del te ma prendere dalla Spagna la fiaccola diciamo del tema
Della politica mediterranea come un grandissimo impegno per aprire una pagina nuova
Per il mediterranea
Sia con tutti quegli elementi di concreta politica economica di cooperazione e di cui si è parlato e sia affrontando diciamo in modo organico al problema dei flussi già Fassino l'ha ricordato io credo che nella consapevolezza del dibattito nazionale si è andati molto indietro in quest'ultimo periodo e penso che questa nostra conferenza stampa può essere l'occasione per riproporre l'idea centrale
Che è quella che la questione dei flussi
Migratori non può essere affrontata né con una posizione genericamente umanitari via accomodante priva di regole
Ma nemmeno attraverso non dico con la politica delle pallottole di gomma ma nemmeno che mi sembra ovvio ma nemmeno con una visione che vede la questione separatamente dal tema che stiamo discutendo di cioè dall'insieme della politica verso il sud del mondo e per ciò che ci riguarda che non è cosa da poco verso quest'area diciamo
Del mondo
Però dobbiamo sapere che questa questione non sarà così semplice anche nella discussione tra di noi
Perché se noi la facciamo sempre cioè secondo me non ci rendiamo conto di quanto questo sarà uno dei temi più drammatici della storia mondiale dei prossimi nei prossimi tempi già il fatto che e nel documento no dei paesi dei dei dei dei dei presidenti
Si parli della possibilità che dopo cinque anni in cui noi abbiamo da questa parte del mediterraneo trattato bene gli immigrati i Paesi che dall'altra parte si riprendono gli immigrati clausola che è stata messa ha già aperto una discussione dall'altra sponda
E secondo me anche questa è una questione da valutare venne in che termini viene posta perché su questo terreno certa bisogna essere molto concreti però dobbiamo sapere che ne dobbiamo fare coincidere le compatibilità economiche l'ordine interno all'Europa e tutti i Paesi europei con l'altro punto centrale della visione di un'Europa plurietnica
Quindi non si può in modo schematico diciamo affrontare un tema di questo genere io ho voluto semplicemente problematiche Zare questo problema
Per che io credo che la politica verso il Mediterraneo o fa un salto notevole anche dal punto di vista dell'impegno organizzativo dell'impegno
Di programmi a tocca in tutte i settori e dell'impegno politico ideale anche complessivo delle nostre Società oppure ci troveremo comunque di fronte ancora a forte difficoltà d'altro canto questo che ho voluto sottolineare dei flussi
Migratori del nostro atteggiamento e anche un'immagine rappresenta anche diciamo in modo come noi vogliamo dare l'immagine di un'Europa plurietnica
Federata e che sappia dare un'immagine aperta di se stessa queste sono alcune cose che volevo
Aggiungere quindi a questo punto credo che l'unica cosa ossia sentire le vostre obiezioni domande quali poi Fassi è Fassino che Colajanni risponderà
Perché siamo anche onorevole Occhetto mi pare forti elementi siano stati posti abbiamo i tempi sufficienti estero approfondimento quindi come un convegno vero e proprio però mi pare
Abbiamo appunto tempo disposizione per
Interventi e domande di giornalisti rappresentanti del corpo diplomatico ecco quindi
A voi la parola
Ecco se potete presentarvi così
Grazie
Oltre facendo terrore italiana
Forse verso gli oppositori politici
Però ma
Posizione
Quali sono se come si fa
Esposto
Cosa dicono
Questi organi
In crescendo i rapporti
Per chi volesse al centro notturno e
D'altronde
Oggi
Trovo che i processi
Come sosteniamo
Italia questa politica
Buongiorno nuove sosteniamo purché
Diciamo convergenza novantasei
Crea l'Unione europea sicuri
Mi è stato ordinato
Esistono invece
Allora Consiglieri soglia
E degli enti
Finale targata denominati va bene a Baghdad
Sul quale va bene termina in correlazione dell'ordine ovvero sino ad oggi spiega qual è ma
Sappiamo che ambiente abitabile
Malgrado è stato tagliato ci sono ancora che già
Campus allora italiane
Nell'ambito anche nelle sue altre scelte
E obiettiva della
Fonti comunismo
Bene ci sono altri sollecito altri anche domande anche re altre i giornalisti
Muti organizzare prego
Bocce
Un
Da una sede dove tutti Giulia Olmi che la legge italiana Morimondo esatta è stata fatta senz'altro un problema molto importante del
Della pace in questa zona del Mediterraneo e non è stato citata una delle cose uno dei conflitti che ci sono in atto anche quello del nostro son venti anni
Del Sahara occidentale quindi volevo da una parte sapere come potevano commessi e poteva affrontare anche considerare il resto importante conflitto
Ecco non so spiegare il le le complicazioni della dell'attuazione del piano di pace
Ed anche gli sforzi anche nell'Italia che ha fatto in questo senso
Laser con un accenno solo all'importante
Presenza non certamente la conferenza la intorno alla conferenza dello svilupparsi della conferenza alternativa nel Mediterraneo dove proprio Dionigi associazioni ed enti europei
Stanno affianca questo sforzo di di questo questo di questa politica di questa costruzione rafforzamento della politica mediterranea venne non dal ventiquattro al ventinove quindi con tornerà restare a forze razzista
Tipo di questa questa conferenza questa Hans conferenza alternativa solo qui
Sono altri
Fondazione domande responsabile
Dobbiamo va bene vorrei
Risponda sugli strumenti
Che ci menzionati sono molteplici io ho detto all'inizio lo confermo mi sembra molto importante che sia stato trovato un accordo sugli strumenti politici
Cioè è stata stabilita una struttura che è una struttura che può operare perché c'è un segretariato fatto dalla troika e da tre ministri diciamo dell'altra Riva del Mediterraneo questo una struttura politica forte e significativa
Poi è prevista la linea venisse gli esteri possono preferire il settore fra i ministri trasporti emissione agricoltura secondo i progetti che si mettono in campo mi sembra una struttura quindi queste certamente uno strumento l'altro strumento riguarda le riguarda la mobilitazione degli interessi ora io per esempio vorrei cita che è già cominciata
Perché il processo di pace a sbloccata o molte cose non soltanto c'è stato il vertice ad Amman ma per esempio per quanto riguarda l'Italia cosa sulla quale il governo italiano potrebbe lavorare recentemente a Gerusalemme è stata organizzata da mondi impresa dalla l'agenzia della Confindustria dell'Unioncamere un medi partenariato ecco promossa da me di partenariato dell'Unione europea un appuntamento a cui hanno partecipato trecento aziende israeliane oltre settecento società di ventisei Paesi europei del Mediterraneo in cui sono stati sono state è stato comunque e l'esempio di quello che si può fare ora non in Italia possiamo visitare ben altro se ci lavoriamo se il governo
Italiano si mette a lavorare su questo siccome l'Unione Europea proprie strutture di sostegno per questa iniziativa ne possiamo accelerare molto questo per esempio
I palestinesi insistono molto sul fatto che si mobilitino
Investimenti privati mica possiamo contare soltanto se i soldi l'Unione europea e dell'abbandono per gli Investimenti ora una condizione e la pace perché nessuno fa investimenti e c'è una situazione terribile quindi si parte sempre da lì se se se vanno in crisi se va in crisi il processo di pace tutto quello che stiamo dicendo viene rimesso in discussione il no non vorrei ripeterlo ogni volta
Però attualmente le condizioni ci sono per una forte mobilitazione di interessi che sono anche interessi privati e questo possiamo farlo noi e possono farlo gli altri paesi del Mediterraneo infine credo per essere preciso che questo a sostegno di questo c'è un passaggio che non è stato compiuto anzi un tentativo che è fallito
Tentativo scusate scusate il tentativo che è stato
Su quasi insistito nei mesi passati di coinvolgere diciamo gli Stati del Golfo d'Arabia Saudita in una banca di investimenti nella regione questi Paesi finora non hanno aderito e questo ha fermato il Progetto perché e bisogna anche trovare i fondi laddove ci sono però questo progetto non deve essere abbandonato credo che si debba discutere politicamente con questi Paesi per risolvere evidentemente dei problemi politici che li spingono a a resistere
Anche per quanto riguarda il loro impegno economico ora io non posso non avendo nozione di queste trattative delle ragioni vere dell'intoppo
Di approfondire su questo punto però ritengo che la presenza di una potrebbe riprendere l'iniziativa e cerchi di aprire la discussione con l'Arabia Saudita coi Paesi del Golfo per creare le condizioni risolvere
Per i nodi politici che ci possono essere creare le condizioni per una banca di investimenti nella regione evidentemente con un contributo sostanziale dei fondi di questi Paesi perché sono c'è un po'le casseforti
Della regione ecco questo è uno strumento che manca sul quale si potrebbe lavorare
Sì
Pare che il su questa questione ha già risposto coreane sull'altra questione ma
Ma naturalmente una delle questioni
Per la quale per cui diciamo che
Una delle priorità è sono una di queste è fondamentale la sicurezza nel Mediterraneo e il consolidamento di una politica di democratizzazione di stabilità e di pace
Questa la ragione per cui riteniamo che una delle tre proposte diciamo attorno a cui bisogna caratterizzare
La politica italiane nel nel dialogo euromediterraneo è la costruzione appunto di quest'area sul modello del patto di stabilità che si cerca di costruire nell'Europa centrale questo significa naturalmente affrontare in primo luogo i conflitti o le i contenziosi politici più acuti che in questo momento investono il Mediterraneo e Medio Oriente
è già stato abbondantemente detto è ovvio come decisivo è che il processo di pace in Medioriente vada avanti prosegua ed è stato sottolineato da dagli altri
Colleghi che sono qui come le dichiarazioni di Peres di questi di questi giorni di queste ore confortano come dire questa aspettativa e quindi mi pare che questo sia decisivo
Ma ci sono altri focolai di conflitto non meno complessi e difficili fra qualche giorno l'Algeria andrà ad un passaggio elettorale particolarmente delicato che sappiamo tutti non voglio c'entrare nel merito selezioni vanno bene non vanno bene ma sappiamo tutti che l'elezione di per sé non vi sono se non sanno risolutive di una situazione di delicata crisi politica istituzionale e quindi al all'indomani del queste elezioni in ogni caso si ripropone il problema che già oggi si pone di come si riesce a uscire da quella spirale
Di violenza che ha determinato il precipitare della dell'Algeria in una vera e propria guerra civile perché si parla spesso delle dell'Algeria del terrorismo e quello che succede ma non si dà sufficientemente conto l'opinione pubblica della dimensione questa tragedia assunto siamo a
A trenta mila botti tranne qualche non sono una piccola cosa sono qualche cosa di più che è una condizione di instabilità
Quindi da questo punto di vista la tragedia algerina è sicuramente una priorità da affrontare è stato richiamato qui il problema del del Saharawi occidentale io penso o meno questa la posizione nostra penso che questa debba essere la posizione anche l'Italia sostiene sia nella sua politica sia in sede europea che bisogna lavorare per dare corso superando i ritardi che ci sono al piano previsto dai Nazioni Unite c'è un piano preciso previsto da e Nazioni Unite
C'è un impegno anche europeo alla sua gestione attraverso la minore sola presenza che nella Minus One una seri paesi europei tra cui l'Italia
Sappiamo bene come l'applicazione di questo piano partirà dalla compilazione delle liste elettorali degli aventi diritto al voto è compri
Carta ma noi pensiamo che bisogna dare un impulso e quindi prendere l'Europa debba premere con la sua forza politica perché si creino le condizioni per superare gli ostacoli e ritardi le lentezze che che si sono infine prodotte in questo processo è arrivare diciamo a un certo punto lo svolgimento di questo referendum che nel piano ONU è previsto come il passaggio essenziale per decidere ogni e qualsiasi successiva
Successiva successivo passetto
Così io voglio ricordare che
Non riguarda diciamo in in senso strettamente fisico il Mediterraneo ma capiamo tutti che la contiguità pone un problema che riguarda l'intero bacino mediterraneo
Non è cosa di poco conto cosa succedeva nel Corno d'Africa
Perché la contiguità immediata
E il problema il la esigenza di determinare una stabilizzazione dei processo di democratizzazione che è in corso in Etiopia di sostegno alla al decollo economico oltre che al consolidamento politico del nuovo Stato eritreo che peraltro per collocazione diciamo batte in una delicata Area ecco contiguo al golfo per persico eccetera pone è un'altra priorità diciamo quindi
Mi pare che dal punto di vista strettamente della stabilità della sicurezza della democrazia della pace
Già oggi noi abbiamo nell'agenda una serie di priorità che indicano come l'obiettivo che noi poniamo quello di costruire le condizioni di un patto per la stabilità la pace la sicurezza del Mediterraneo sia una esigenza
Aggiungo una cosa
Tradizionalmente
Quando si è affrontato il rapporto il problema del rapporto tra Europa e Paesi del merito e del dell'altra sponda metteranno e più in generale tra Europa e Paesi in via di sviluppo
Negli anni scorsi era prevalente un tipo di di come dire di atteggiamento un po'di questo genere lo schema teso per non essere lungo che la questione fondamentale di questa cooperazione era la dimensione economica
Perché le diversità culturali storiche eccetera non consentivano di affrontare in questi Paesi anche il problema dei diritti della democrazia eccetera io considero questa impostazione un'impostazione sbagliata
E al limite badate perfino un po'razzista
Quasi a considerare che il problema dei diritti e la democrazia sia un problema come dire di Paesi industriali maturi con invece non sarebbe un problema di altri
Sì no noi pensiamo naturalmente le forme delle istituzioni variano da Paese a Paese non devono essere meccanicamente trasposte
Ma il problema del rispetto dei diritti fondamentali civili e politici è una questione che va al di là delle forme in cui una democrazia si organizza una questione di fondo
E quindi porre l'obiettivo di un patto di sicurezza di stabilità che sia in grado di affermare pienamente i diritti politici civili un
Ma questione che nel documento di convocazione la conferenza posto come primo dossier capitolo del documento a noi pare molto importante quindi
Per questo noi abbiamo diciamo teniamo insieme le i tre dossier il dossier politico Dossi economico il dossier demografico perché le cose si tengono
E pensiamo che sia necessaria una strategia che abbia questa capacità di passatemi l'espressione di globalità sono di organicità
E che
Fare come se Fassa fatto spesso nel passato già assolutizzare una sola dimensione per esempio a dimensione dello sviluppo economico e non guardare le altre ha fatto sì che anche con la dimensione si potesse affrontare con minore efficace con minore determinazione
Spataro se ci sono altri poi ecco inviterei a che la parola ignoti brevissimamente anch'io considero un patto molto importante la Conferenza di Barcellona e noto
Come il nostro Paese l'Italia dovrebbe essere come qui si diceva giustamente uno dei paesi più impegnate su questo fronte fino ad oggi
L'unica iniziativa che è stata prodotta mi pare questa di questa mattina
E speriamo questo dibattito parlamentare
Volevo porre una domanda perché questa ce l'accordo di l'apoteosi di Barcellona si basa sostanzialmente sulla questione della zona di libero scambio ora Giacoia Mercer Nava qualche difficoltà in ordine a questo problema
Io e componeva osservare questo la zona libero scambio diciamo euromediterranea si baserà su questi dati da un lato l'accumulo l'Unione europea con il quaranta e passa per cento del con me suo mondiale dall'altro i dieci e i dodici Paesi della riva sud con il tre per cento del commercio mondiale quindi voi capite che si verrà a creare capisco che sarà fatto gradualmente non ci sono delle tappe ma si verrà a creare una disparità enorme
Fra queste due entità che dovranno convivere all'interno di un medesimo meccanismo in questo caso commerciale ecco questo punto come si pensa di affermarlo in dando da parte del PDS ma poi successivamente per la parte del governo e se non è il caso proprio per diciamo compensare tra virgolette questo enorme divario che esiste quindi il rischio che potrebbe anche portare a un rallentamento se non a fallimento dell'ipotesi di zona deriva lo scambio di cogliere l'occasione della conferenza e di altri momenti successivi per avviare un discorso per quanto riguarda siamo una serie di grandi infrastrutture comuni nell'aria mediterranea per aiutare questi Paesi a svilupparsi e quindi a produrre di più e quindi a partecipare meglio a nell'ambito della zona
Del libero scambio d'altra parte qualche proposta in questo senso anche noi come PDS credo che l'abbiamo maturato grazie
Per vi sono altre
Sì Risolo
Sì
Se
Onorevole Rodano poi lei poi concludiamo
No io volevo fare solo una domanda vorrei sapere nella realizzazione degli accordi di partenariato che sono che nella realizzazione degli accordi di partenariato versano
Previsti all'interno diciamo se lascio contrazione di applicazione della
Di Barcellona
E nella definizione delle priorità nei programmi in che misura si terrà conto degli obiettivi indicati dalla conferenza di Pechino
Dove sia parlante una in streaming cioè divora introduzione delle politiche di eguaglianza di opportunità e di empowerment delle donne all'interno di tutte le politiche tenendo anche conto che mi sembra di capire che il consiglio dei ministri nell'approvare e il nuovo programma d'azione per l'eguaglianza di opportunità nell'Unione europea prevede che che almeno una parte delle azioni previste si possono applicare sia per il Sud che per l'Est europeo io solo sapere qual è la posizione nel PDS su questa coesione quali azioni si farà all'interno nella conferenza da parte dei ministeri che si rifanno al Partito del socialismo europeo
Sì le
Poi
Vostra sente
Grazie permettetemi innanzitutto che ringrazio i
Gli oratori che hanno voluto esprimere opinioni positive sul operato della presidenza spagnola in quello che concerne il dossier Mediterraneo senza osare confermare la giustezza di questi opinioni devo dire che effettivamente a abbiamo fatto dei
Nostro meglio se partendo dalla convinzione che c'era già
Il clima i presupposti
Nell'Unione Europea per portare avanti questa politica perché gli sforzi di uno due tre singoli paesi non avrebbero prodotto questo avviamento di nuova politica mediterranea della Commissione se non ci fosse stato diciamo la convinzione molto stese molto diffusa sulla convenienza di questa politica fatto e credo che oggi non dovremo più parlare di Paesi di serie A e di serie B nell'Unione un per in quello che concerne l'interesse nel Mediterraneo casomai potremmo sempre parlare questo è logico diciamo inevitabili i paesi che per lo sulla situazione a geografica e per la sua storia hanno diciamo una sensibilità o delle possibilità per valutare situazioni fenomeni in questo intorno mediterraneo
Io vorrei detto questo
A chiedere dagli oratori
Qualche parola in più sulla le prospettive che il processo di Barcellona apprese
Per diciamo fare dei passi avanti in questo processo di convergenze
A tra
La parte nord e la parte sud del Mediterraneo l'onorevole Fassino a oserei dire quasi quasi finalmente accennato a questo importante aspetto di Barcellona perché se parliamo di parte in arrivato parliamo di quo di qualcosa di molto a corposo è una espressione che sta a riflettere un Stein indicare che le due parti di questa di questo dialogo di questa operazione in comune coi individuano valori a atteggiamenti anche formule certamente di organizzazione economica di organizzazione politica valori sociali che fanno possibile in realtà avviare questo concesso tutti sappiamo quanto è importante è stato anche detto qui l'inizio IVA privata a i programmi progetti che le società le imprese vogliono a introdurre nello schema Barcellona ma tutti sappiamo anche per esempio quanto di difficile portare avanti questi progetti se non si trova
Davanti a sé una legislazione che favorisca gli Investimenti che garantisca agli investimenti eccetera eccetera eccetera non credo che ormai si parli più di omogeneizzare sistemi perché tutti partiamo del rispetto a all'identità di ogni nazione di ogni intorno geografico però comunque credo che ci vuole a accomunare approssimare omogeneizzare certe formule che facciano possibile in realtà che tra quindici trent'anni come si diceva qui il processo avviato a Barcellona abbia potuto averi veramente dei conti inutili dei contenuti sostanziose grazie
Ringraziamo
L'onorevole Fassino per un rispondere ossea era rivolto rapidamente mi pare abbiamo ampiamente illustrato le nostre proposte alle questioni che sono state poste
Fa la domanda l'ha posta onorevole Spadaro e adesso anche il
Consigliere d'ambasciata spagnola beh non c'è dubbio che dire realizzare una zona di libero scambio che dia concretezza sul terreno della cooperazione economica è porsi un obiettivo molto ambizioso
Anzi paradossalmente io voglio sottolineare questo no noi abituati a ragionare in termini europei e di integrazione piena zona di libero scambio assunto nella diciamo lessico politico come dire una valenza minore zona di libero scambio in meno che un'integrazione piena e quindi può questo far pensare Castrolibero scambia una cosa come dire
No cantonali dello scambio tra Paesi che hanno differenziale di sviluppo economico di questo genere è un obiettivo ambiziosissimo cioè io penso che porre il problema della zona di Tosca non è porre un piccolo problema tra l'altro una zona di libero scambio tra Paesi che non sono territorialmente contigui perché c'è un mare di mezzo badate non è una piccola variabile questa dal punto di vista economico
E dal punto di vista sociale culturale c'è c'è quindi una zona di libero scambio è un obiettivo ambiziosissimo e a me pare realistico di fatti appunto stavo per dire quel ragionare e di costruire le condizioni perché la zona libero scambio sia a regime nel due mila dieci cioè ci si dà una scansione temporale che di quindici anni perché non è una cosetta che si realizza
Il documento che probabilmente a a Barcellona sarà provato insomma il testo diciamo che è stato predisposto dichiarazione finale di ieri è stata licenziata e che che noi abbiamo diciamo indica tutta una serie di strumenti è chiaro che bisogna mettere in essere strumenti di tre tipi diciamo strumenti di compensazione che come dire favoriscano le politiche di convergenza di riduzione dei differenziali se no è difficile fare un invasore libero scambio sequestri differenziale non si modifica
Negli strumenti di compensazione e di sostegno la convergenza la coesione diciamo
Secondo cioè strumenti di sostegno allo sviluppo economico di quei paesi perché la convergenza non si fa se non si determina un innalzamento
Della dello standard dei dei paesi che devono partecipare al sono libero di scambio portando diciamo più prossimamente più vicine facendoli avvicinare a certi standard dei Paesi europei
E terzo cioè un problema di
Strumentazione di tutte le risorse tecnologiche umane non soltanto finanziare badate che realizzare nella zona di Brusca non è soltanto un problema di misure di tariffe di investimento
Sto ENAC sicuramente necessario ma c'è anche un problema di trasferimento di tecnologie di formazione di manager vendi formazione di classe dirigente cioè fare ne sarebbero scambia un'operazione complicatissima quindi io penso che noi dobbiamo mettere in campo
Abbiamo battersi perché si mettano in campo punto la strumentazione perché gradualmente e progressivamente si d'altra parte badate per fare il processo per realizzare il processo del Mercalli il mercato unico in Europa l'Europa Ciampi a quaranta
Perché Messina è stato siglato quaranta anni fa e si sono avuti quarant'anni per riuscire a realizzare il mercato unico dopo quarant'anni di mercato unico adesso ci si pone il problema che il mercato no di costruire un'istituzione politica ma diciamo quindi e di i tempi sono naturalmente di un certo tipo la gradualità la progressività non può che essere obbligatoria il problema è porsi in però questo obiettivo e mettere in campo tutte le misure di compensazione di sostegno di formazione di crescita che facilitano questo obiettivo seconda questione
La questione della che ha posto la la l'onorevole Rodano
Il documento finale pone un propone obiettivamente non pone un esplicitamente
La parte dei diritti umani se non ricordo male e politica il l'obiettivo di fu soste mio alla compiuta anagrafe insomma
Di promuovere la partecipazione attrattive nella delle donne nella vita economica e sociale nella creazione del lavoro le difese di assegnare loro un ruolo chiave nello sviluppo attualmente è una formulazione di principio però è importante che questa questione si apposta perché sappiamo benissimo questione in rapporto a problemi non solo di natura strutturale ma anche di natura culturale di certi Paesi c'è un problema tutt'altro che scontato quindi è chiaro che dentro
Ho la considerazione e il rispetto di tutte le specificità di ordine culturale che questa questione pone però mi pare che porre la questione di avere un follow-up immediato il Mediterraneo rispetto alle indicazioni che s'da Pechino sono scaturite è questione è questione decisi io penso che sia una questione su cui il semestre di presidenza
Dovrebbe caratterizzarsi peraltro è stata eletta da pochi giorni come presidente della commissione di parità in Italia una dirigente del PDS che l'onorevole Livia Turco e quindi noi speriamo che testo faccia sì che ci sia un'attenzione particolare
Da parte italiana nel semestre di presidenza italiana per avere iniziative che diciamo affrontino anche questo no più o meno aggiungere altro
Bene ringraziamo per non ancora per la presenza per l'attenzione prestata i nostri lavori stiamo nuovi appuntamenti