"Il semestre di Presidenza italiana della Unione Europea: una prova di credibilita' e di coerenza" org. dal PDS, Direzione Nazionale Delegazione italiana del PSE al Parlamento Europeo

Noi
Inizieremo i lavori se
Se potete prender posto
Sapete che il tema di questo nostro incontro è il semestre di presidenza italiana dell'Unione europea l'incontro organizzato dal agitazione nazionale del PDS dalla delegazione italiana del Partito socialista europea al Parlamento europeo
Questo nostro convegno è una un'ulteriore tappa
Di un lavoro nel quale il PDS da sinistra italiana è impegnata
Per affrontare il le questioni relative all'Europa
Ne abbiamo già avuto nel marzo scorso un convegno alla Residenza di Ripetta e poi abbiamo lavorato in Parlamento già presentando un mozione una risoluzione che fu approvata e poi sollecitando una discussione parlamentare sull'impegno dell'Italia nel semestre europeo che avrà luogo
Martedì cinque dicembre che io credo sarà molto importante perché se costituiranno quali che siano gli sviluppi che la situazione politica italiana è un punto di riferimento costante per gli orientamenti che nel semestre europeo spesso dovranno essere assunti
Naturalmente l'auspicio imporre dire persino il senso di questo convegno è nell'aria affermazione nella convenzione che la presidenza italiana debba assicurare nel corso dei mesi nella quale sarà impegnata al vertice del della UE dovrà a garantire una accelerazione
Del processo di integrazione europea
E dovrà dare un impulso alla costruzione di quella Europa nuova che nel nipote negli auspici di tutti noi
Per noi l'Europa è questo è il senso il segno anche che questo nostro lavoro porta con sé perno dell'Europa è una scelta strategica un e la questione principale sia per quanto riguarda il PDS ma più in generale per quanto riguarda la coalizione
Democratica che in Italia è impegnata in un difficile battaglia politica e dunque questo convegno è la riaffermazione del nostro impegno
Io vorrei ringraziare tutti coloro che hanno accettato il nostro invito in primo luogo gli ambasciatori autorità che sono presenti
Il lo svolgimento del nostro convegno è riconosciuto attraverso gli inviti noi avremo una prima parte e con le introduzioni e comunicazioni nessuna delle quali posso garantire anche a conferma dello stile europeo di questa nostra iniziativa supererà i quindici minuti in modo tale da avere poi uno sviluppo della discussione nel corso già della mattinata
Poi ha mezzogiorno e quarantacinque interverrà Romano Prodi poi ci sarà un buffet che Fassino mi ricorda essere qui qua nel pomeriggio interverranno Susanna Agnelli e Klaus esce presente al Parlamento europeo poi alle sedici e trenta ci sarà l'intervento conclusivo
In Massimo D'Alema
Dunque se siete d'accordo potremmo dare inizio ai lavori i lavori iniziano con l'introduzione di Achille Occhetto che come sapete vicepresidente del Partito socialista europeo
Nel convocare questo convegno cioè noi la piena consapevolezza delle difficoltà che il processo di integrazione incontra infatti al precedente atteggiamento di fiducia e di speranza si è andato progressivamente sostituendo un atteggiamento di disagio e di crescente pessimismo sulle possibilità che l'Unione europea posso assicurare un futuro sicuro alle popolazioni del continente
Il dramma della guerra nei territori dell'ex Jugoslavia il fatto che nonostante la ripresa economica ci siano venti milioni di disoccupati e cinquanta milioni di cittadini sotto la soglia della povertà e che le difficoltà finanziarie al bilancio degli Stati vengano utilizzate come pretesto per tagli indiscriminati delle spese sociali tutto ciò alimenta il pessimismo delle popolazioni del continente
E su questa inchiesta Udine si inseriscono gli episodi di intolleranza razzista le chiusure xenofobe verso i cittadini l'extracomunitario
Noi vogliamo reagire a tutto ciò e diciamo a chiare lettere che dall'attuale crisi di credibilità non si esce con meno Europa al contrario si esce con più Europa c'è bisogno di un forte potere politico europei io per dirla con Dell'Orto ricerche una federazione di Stati nazionali come sua forma cultura
C'è bisogno di pensare ricordando una perifrasi di Piero Calamandrei che tutte le strade che un tempo conducevano a Roma oggi conducono agli Stati Uniti d'Europa
E di fronte a questa sfida che segna il passaggio delle nostre società al nuovo millennio che la sinistra misura la sua progettualità la sua credibilità di governo la sua coerenza programma alla crisi evidente dello Stato nazionale noi vogliamo rispondere con istituzioni europee più forti e democratiche e fondate sulle diverse identità nazionale ma dobbiamo anche sapere che di fronte alle tue prossime tappe la Conferenza intergovernativa e l'unione economica e monetaria
Il rischio evidente e che sia la seconda ad assumere un ruolo eccessivamente dominante con in più anche una prevalenza dei criteri di convergenza monetaria su quelli di coesione economica e Polito
Rispetto a questo che la conferenza intergovernativa deve dare risposte forti che la presidenza italiana può dare impulsi importante sarebbe invece un errore storico sminuire la conferenza intergovernativa a un appuntamento meramente tecnico rispetto alla questione monetaria
Vorrebbe infatti vive a retrocedere implicitamente supposizione come quelle che vedono l'Europa come meno libero mercato da una parte o come quelle che identificano invece un nucleo duro permanente dall'altra entrambe in questa impostazione Luna respingendo ideologicamente una regolamentazione ad un'armonizzazione delle differenze l'altra considerando tale differenza è come un dato strutturale non muta pile finire per infatti per rafforzare le spinte disgregata Hive e nazionaliste
Occorre invece impegnarsi affinché le due sfide principali della conferenza intergovernativa quella dell'allargamento e quella delle riforme istituzionali
Troppi delle risposte positive
A partire dalla fissazione di un calendario per l'allargamento e di un'azione efficace di sostegno alla convergenza sociale ed economica e dalle identificazione di un quadro istituzionale più unitario e trasparente
Sono molte per questo le questioni sul tavolo questioni rispetto alle quali la presidenza italiana
Con il sostegno delle forze politiche del Paese può svolgere un ruolo importante
Lo sviluppo di un approccio comunitario le materie del terzo pilastro quelle relative alle questioni di sicurezza interna di giustizia
L'impegno verso il Mediterraneo come priorità economica politica e culturale le iniziative volte lo sviluppo di una vera cittadinanza europea
Una trasparenza effettiva delle istituzioni europee sia per quanto riguarda i rapporti tra decisioni del Consiglio dei ministri opinione pubblica che per quanto riguarda il rapporto tra la Presidenza del Consiglio ed altre istituzioni come il Parlamento europeo istituzioni monetarie bilanciate
Per assicurare un governo politico delle decisioni macroeconomiche attinenti le politiche di coesione sociale che implicano scelte in campo industriale e sociale dell'occupazione
Un rilancio delle politiche di coesione che sia parallelo alla riaffermazione dei criteri di convergenza del trattato una riforma delle istituzioni europee che valorizzi infine il lavoro del gruppo di riflessione
Sono queste alcune delle questioni che i relatori approfondiranno
Per questo sentiamo che non è un'affermazione convenzionale
Riaffermare con decisione di fronte alle difficoltà che emergono l'esigenza di fare un serio passo avanti nella direzione della costruzione europea e soprattutto di farlo con chiarezza e con nettezza
Questa nettezza si rende necessaria in Italia dove a differenza di altri Paesi sembra parole che tutti siano dei convinti europeisti ma poiché ben pochi sono conseguenti nei comportamenti pratici
E da una parte della classe dirigente è stata spesso maestra di adesione retoriche passiva all'Europa e contemporaneamente inadempiente nella fase di recepimento delle direttive europee
In linea generale e la sinistra a muoversi con convinzione coerenza in tutta l'Europa
Chi tira indietro sono ancora una volta i conservatori anche grazie a nuovi apporti come quelli di Chirac non è quindi fuori luogo suonare un campanello d'allarme sul pericolo di una rinazionalizzazione
In questo contesto corre una risposta avanzata da parte delle forze democratiche alle due contrapposte tendenze quelle di una globalizzazione economica che si limita a ricercare forme di libero scambio e quella della rinazionalizzazione
Però una risposta da sinistra i processi di globalizzazione che sappia uscire dai termini auguste di un pensiero unico monetarista
Dominato da una visione statica delle compatibilità richiede un interesse del tutto nuova i problemi strutturali e di riforma che stanno alla base della coesione sociale
Quest'oggi lo possiamo dire polemicamente anche con la convinzione di avere le carte in regola lo possiamo dire dicevo polemicamente alle tradizionali classi dominanti di questo Paese infatti se si guarda bene ci si accorge che in questi anni la sinistra
Ha fatto di tutto a partire dall'impegno con il quale abbiamo sostenuto certe misure del governo Ciampi prima e del governo Dini poi ha fatto di tutto per avvicinarsi alle necessarie convergenze europee i sindacati dei lavoratori in particolare hanno fatto abbondantemente la loro parte di sacrifici a partire dall'accordo sul costo del lavoro portato a termine dal governo Ciampi il PDS seguendo lo stesso obiettivo di coerenza per arrivare con le carte in regola l'appuntamento europeo ha reso possibile quell'enorme sforzo di aggiustamento fiscale che ha toccato anche le classi medie e invece dal contrapposto polo della destra e cosa è stato fatto
Niente assolutamente niente anzi direi peggio di niente abbiamo assistito allora oltre che del ministro Martino rispetto ai precedenti impegni europeisti del Paese
Nulla è stato fatto devo dire anche di recente di fronte ai problemi essenziali delle tecnologie dello sviluppo e dell'ambiente in compenso si è parlato molto di televisione e di data delle elezioni ma non direi
In un caso e nell'altro che lo si sia fatto in chiave e con spirito europeo
Ciò che è più grave e che l'interesse fondamentale di gran parte della classe dirigente
è stato quello di approfittare della debolezza della lira per fare i propri affari
Improvvisamente dimentichi dire inebriante retorica sull'azienda Italia e tanto più sull'azienda euro
Ci si è chiuso arricchisce si è lavorato in molti in troppi casi alla giornata e non si sono messe in campo operazioni
Che muovessero per davvero su scala europei in questo clima tutti parlano di integrazione europea e man mano che ci avvicineremo alla data della presidenza italiana sicuramente anche la grande stampa si occuperà forse del Parlamento europeo della Commissione e del Consiglio
E ancora di più tutti parleranno di integrazione ma per farlo seriamente bisogna anche dire con la necessaria severità
E i comportamenti non corrispondono e perché i comportamenti corrispondano il processo di integrazione deve procedere nel cuore della società cosa fare dunque per superare i ritardi
E le gravi contraddizioni che ci stanno dinnanzi in primo luogo l'asse strategico portante della presidenza italiana dovrebbe essere come dicevo prima quello d'impedire che si faccia esclusivamente procedere l'unione monetaria rallentando quella porta
Occorre reagire con nettezza a questa possibile verifica e per reagire a questa deriva noi li mettiamo a disposizione una visione politica e istituzionale dell'Europa capace di muoversi con coerenza nelle due direzioni
Che a prima vista appaiono in contrasto tra di loro
Quella dell'approfondimento dell'articolazione dei poteri nella direzione del federalismo e quella dello allargamento su scala sopranazionale lungo la strada che conduce verso gli Stati Uniti d'Europa al centro di ciò il principio della sussidiarietà
Ma per fare questo con coerenza non bisogna giocare con i problemi istituzionali
Nel senso che il tema affascinante di un nuovo tipo di Stato nazionale deve misurarsi con la necessaria articolazione dei poteri verso il basso e l'altro tanto necessaria concentrazione
Delle grandi decisioni quadro verso l'alto riconducendo però contemporaneamente tutto a una più ampia possibilità di controllo democratico in tutte le direzioni
Non semplicemente spostando ma rompendo le vecchie logiche delle burocrazie centrali diventa allora essenziale operare per un'unica velocità politica nella costruzione dell'unità europea
Il che significa che occorre riconoscere la evidente differenza delle velocità economiche sia tra i Paesi che già fanno parte della comunità
E sia tra quelli che sono oggetto dell'allargamento della comunità stessa impedendo nello stesso tempo che si formino europei di serie A europei di serie
Occorre dunque fare in modo che l'unità politica operi al fine di condurre con il consenso di tutti alle necessarie convergenze economiche da attuarsi anche intatte e immobili differenziato
Tutto ciò implica un approccio unitario e onnicomprensivo e contenga in sé l'idea di una rinascita civile che unisca le tre grandi categorie interdipendenti
Che hanno segnato il pensiero e la tradizione della sinistra europea pace democrazia e sviluppo ma attraverso una sensibilità rinnovata rispetto ai temi decisivi delle tecnologie e della qualità dello sviluppo uno sviluppo socialmente ed ecologicamente sostenibile
Dove progettualità sociale ed economica si fondono in una progettualità politica che ha nella frontiera mobile della democrazia e quindi una rinnovata sensibilità istituzionale il suo nervo e la sua nuova speranza ecco perché non basta continuare a contemplare le distanze economiche moneta anche rispetto alla comune ed essenziale convergenti occorre mettere seriamente in discussione quelle compatibili tassati che di cui parlavo prima
E mettere in discussione quelle compatibilità non vuol dire assolutamente gettarsi a ventre a terra sulla via dello sperpero e del parossismo consumista e corporativo esattamente il contrario
Vuol dire aiutare i diversi punti di partenza a raggiungere lo stesso obiettivo vuol dire giusta ripartizione dei sacrifici negli Stati e tra gli Stati vuol dire anche che c'è chi deve muoversi più velocemente
Ma c'è anche chi scrive sapere attendere senza per ciò stesso frenare i complessivo interesse comune per la stabilità e per il progresso ecco ancora una volta perché occorre recuperare in termini di velocità politica quanto le diverse velocità economiche rischiano inesorabilmente di bruciate
A questo punto il richiamo a Sarajevo
Non vuole essere un espediente celebrativo vuole soprattutto ricordare un'altra cosa e in buona sostanza l'Europa avrà qualcosa da dire anche agli sloveni ai serbi croati e musulmani
Se saprà nel più breve tempo possibile provare la velocità giusta per arrivare assieme alla più ampia federazione europea
Se troverà attento disse la forza unitaria per istituire come modello ma anche più concretamente come nuova grande casa comune una prospettiva una casa comune che al contrario di quanto vuole la destra spalanchi le porte agli ultimi che abbia cioè la forza morale le carte in regola
Per sostenere lo sguardo carico di dolore dei profughi dell'ex Jugoslavia e degli immigrati
Solo così l'Europa può proporsi di essere una nuova potenza una potenza non di guerra ma di pace e di coabitazione mondiale
La responsabilità dunque estati innanzi alla presidenza italiana e grandi nello stesso tempo voglio dire la politica italiana non può certamente fermarsi dinanzi al semestre della nostra presidenza le difficoltà e le contraddizioni interne insistono
E non si può far finta di non vederle anche se mi permetto di sussurrare che bisognava pensarci in tempo e molto prima tuttavia non intendo parlare dell'unico problema
Di cui ci si appassiona da molto tempo e che finisce per offuscare qualsiasi questioni di contenuto quello della data delle elezioni non è certo di questo che dobbiamo discutere oggi voglio solo aggiungere e c'è da augurarsi che il senso di responsabilità prevalga in tutti e che non ci si comporti in modo tale da mettere l'Italia in grado di non essere all'altezza del grande compito che le sta dinanzi
Comunque confidiamo in chiare direttive del Parlamento che siano dinnanzi a qualsiasi emergenza di guida sicura confidiamo anche nelle alte capacità dei quadri
E dei dirigenti della nostra amministrazione che vedo qui molto numerose affinché il Paese sappia fronteggiare con senso di responsabilità e vigile sensibilità europeista il compito del momento
Almeno sul terreno europeo l'Italia deve sforzarsi di presentarsi non come un Paese in eterna transizione ma per le sue industrie tra dizioni con una presenza forte e autorevole
Se non altro perché ha dell'Europa una visione dai contorni chiari e nel per tutti questi motivi mi sento di rispondere o spiccare come PDS come Partito del socialismo europeo
Che la presidenza italiana sappia prospettare con chiarezza il suo programma e le sue priorità d'azione
Questo stesso nostro convegno o i contributi che emergeranno dalle comunicazioni dagli interventi ci auguriamo che possa rappresentare un servizio fornito al Paese è un significativo contributo a tutta la comunità nazionale grazie
Grazie ad Achille Occhetto dopo l'introduzione di Occhetto seguiranno quattro comunicazioni le quali confermo si svolgeranno tutte entro i tempi previsti così come è stato d'altra parte per l'introduzione la prima di Luigi Colajanni il tema delle priorità della presidenza italiana
Come
è risultato chiaro dall'intervento introduttivo di Achille Occhetto noi siamo convinti della necessità di proseguire con tenacia la costruzione dell'Unione europea e anzi per quanto è possibile di accelerarla
Anche per superare una crisi di fiducia dei cittadini e di efficacia delle sue politiche di cui siamo consapevoli tuttavia
Se guardiamo ai fatti da Maastricht ad oggi è stato completato il mercato interno sono stati incorporati nell'Unione la Germania Est e tre nuovi Stati
Sono state concluse le trattative per l'Uruguay Round è stata definita la nuova politica agricola comune è stata avviata a Barcellona due giorni addietro una politica globale e multilaterale nel Mediterraneo non è poco
Nel dopo guerra fredda nel mondo della interdipendenza della globalizzazione l'Europa è una grande potenza economica oggi di fronte a dei grandi sfide che non è ancora riuscita a vincere
Quella interna della disoccupazione strutturale di diciotto milioni di cittadini europei
Quella esterna dell'allargamento dell'Unione senza provocarne l'indebolimento o lo snaturamento auguro unione di mercato e del contributo dell'Unione alla sicurezza e alla pace nel mondo
Nel prossimo hanno avrà inizio la Conferenza intergovernativa per il nuovo trattato
Si entra nella terza fase dell'Unione economica e monetaria si definiscono le prospettive finanziarie per l'anno due mila
Si definisce l'architettura europea di sicurezza e lo si deve fare poiché nel novantotto decade il Trattato UE o di Bruxelles
Si dovrebbe procedere verso l'ampliamento a Cipro e Malta verso il centro Europa all'unione doganale con la Turchia e non ultimo si dovrà applicare la politica euromediterranea anche questo non è poco
Una parte la più belli rilevante di questi compiti spetta alla presidenza italiana
Si comprende dunque perché il gruppo parlamentare europeo e il PDS già da un anno lavorano sul semestre italiano mi sembra di poter dire che siamo l'unico partito che fa questo
Dal convegno di Ripetta ad oggi nell'intento di contribuire al successo dell'Italia che deve comunque assumere la presidenza e quali che siano le vicende politiche interne certo è del tutto evidente
Che la condizione migliore è quella di un governo pienamente in carica dotato di un mandato e un indirizzo espresso dalle Camere a questo fanno ostacolo
Soltanto coloro che non vogliono alcuna riforma nelle tonale né di par condicio né di altro noi io credo dobbiamo continuare ad essere disponibili intanto chiediamo al governo
Al nostro governo che già tratta sui diversi dossier della imminente presidenza di adottare un profilo alto
E di non accettare adesso in particolare sui nodi di fondo della conferenza intergovernativa mediazioni premature
Sappiamo che non c'è accordo per ora quasi su nulla e ciò testimonia di un confronto difficile tra interessi e concezioni diverse dell'unione politica di quella economica e monetaria dell'allargamento della difesa e sicurezza comune l'Italia deve svolgere con decisione
Il suo ruolo che rende arresto riconosciuto storicamente di Paese europeista che si batte per un'Europa tendenzialmente federata
E dobbiamo farlo sapendo che le mediazioni verranno dopo poi che la Conferenza intergovernativa durerà ed è bene che duri fin dopo le elezioni britanniche quando avremo almeno noi lo speriamo
Una componente anti europeista in meno con cui trattare
Il primo nodo politico riguarda il rovesciamento della tendenza attuale che vede procede l'unione monetaria assai poco quella economica per nulla quella politica
Per questa via l'Unione europea sarà di fatto dettata dai tempi dalle istituzioni e dalle logiche dell'unione monetaria
Si tratta di ristabilire la priorità dell'unione politica l'unicità delle istituzioni quali che siano le differenze di integrazione l'efficacia la trasparenza delle istituzioni a cominciare dal voto a maggioranza il valore e dunque gli strumenti e i mezzi delle politiche di coesione dal futuro dei fondi strutturali ha un bilancio comunitario adeguato
Fino alle alla introduzione né i criteri di Maastricht e di un nuovo criterio quello delle politiche per il lavoro temi che sono in discussione nella preparazione della Conferenza intergovernativa non si tratta di mettere in discussione i criteri di Maastricht anche se mi permetto di dire
Qualcosa di astratto deve esserci
Se persino la Germania rischia di non rientrare appieno in quei criteri come abbiamo preso di recente
Ma quel quei criteri come ha detto il presidente in carica
Felipe Gonzales al Parlamento pochi giorni fa sono comunque una condizione non sufficiente occorre una politica europea per l'occupazione e per la coesione insomma per noi
La realizzazione dell'unione monetaria fra un gruppo di Paesi sufficientemente ampio altrimenti anche questo bisogna dirlo conviene spostare le date come suggerisce una fonte non sospetta cioè i consiglieri del presidente col
Si chiede unità del sistema istituzionale approfondimento dall'unione politica altrimenti si apre la prospettiva alla diaspora e dalla divisione ed è per un difetto inaccettabile
Di volontà politica
Che al contenuto strategico innovatore del libro bianco di dell'oro quello relativo all'ingresso dell'Europa nella società dell'informazione
E dalla gigantesca di organizzazione della produzione della società che esso comporta si è preferita finora la parte più tradizionale seppure necessaria delle reti transeuropee
La presidenza italiana ed è questo il secondo nodo politico che voglio sottolineare o riproporre di attualizzare le proposte del libro bianco e con esso una politica economica europea per il lavoro e la coesione
A questo e legato un terzo aspetto rilevante
Quello di un mercato interno il cui sviluppo deve essere connesso alla crescita dei diritti di cittadinanza europea dalla libera circolazione al mantenimento di fondamentali garanzie sociali alla funzione essenziale dei servizi pubblici per evitare un mercato senza regole
E senza politiche forti di solidarietà
Anche in tema di sicurezza interna e giustizia questioni delicate per la vita dei cittadini europei
Possono trovare migliore soluzione se il cosiddetto terzo pilastro diverrà parte delle politiche comuni immigrazione asilo sicurezza interna e sappiamo tutti che anche su questo è aperto uno scontro politico infine la politica estera e di sicurezza comune la presidenza spagnola ha portato a buon esito il suo compito bisogna dirlo
Quello di dare l'avvio a una politica euromediterranea adesso tocca a noi non perdere tempo e cominciare ad attuarla
Noi esprimiamo soddisfazione per lo svolgimento e le conclusioni della Conferenza di Barcellona si è trattato di un avvenimento politico destinato ad avere importanti e positive conseguenze
Apprezziamo il fatto che il ministro degli Esteri italiano
Abbia già indicato tre appuntamenti beni culturali
Informazione e formazione piccole e medie imprese durante il semestre italiano
Apprezziamo le proposte del ministro degli Esteri francese
Per un patto di stabilità nel Mediterraneo che va oltre i contenuti della risoluzione finale che non ha trovato obiezioni nella Conferenza se non da parte siriana e pensiamo questo suggeriamo che la presidenza italiana
Debba sviluppare concretamente quelle proposte per esempio avviando il gruppo di studio sul patto di stabilità perché giunga un corpo di proposte al prossimo alla prossima riunione dei ministri euromediterranea
Ora esiste un quadro di riferimento è una sede politica nella quale dare attuazione le novità
Si relazioni economiche multilaterali affrontare i problemi della sicurezza e della prevenzione di nuovi conflitti della lotta alla criminalità al traffico di droga e armi
Alla difesa disinquinamento del Mediterraneo a una politica comune sull'immigrazione
E dal confronto e scambio culturale un anno fa questo bisogna dirlo Cuesta
C'era questa prospettiva era impensabile e l'Italia Paese non sospetto di egemonie con una lunga tradizione di amicizia con il mondo arabo
Può dare un grande impulso a questa politica e marcare la propria funzione di paese mediterranea inoltre la presidenza italiana dovrà dare seguito organizzativo operativo la decisione del Consiglio europeo di contribuire alla ricostruzione dalla ex Jugoslavia
Vale la pena di sottolineare che in questo modo essa alla possibilità di avviare operazioni concrete di intervento economico nelle due aree la ex Jugoslavia e il Mediterraneo che sono anche le due principali aree di interesse per la politica estera del nostro Paese
Infine i rapporti transatlantici e il problema della politica estera e di sicurezza europea dopo il vertice fra gli Stati Uniti l'Unione europea che si terrà a Madrid fra pochi giorni cioè all'inizio di dicembre con la partecipazione del presidente Clinton sulle relazioni transatlantiche
La presidenza italiana potrà dare seguito a quel queste trattative che consideriamo della massima importanza
Nell'ambito di una ridefinizione globale delle relazioni fra l'Europa e gli Stati Uniti che riconfermi il carattere essenziale della cooperazione e contrasti le tendenze isolazioniste emergenti in settori consistenti sebbene per ora non prevalenti del mondo politico statunitense e necessario urgente affrontare i temi della sicurezza e delle relazioni commerciali
In tema di sicurezza è aperto da troppo tempo e dunque causa di incomprensioni il dossier relativo alla possibile creazione di strutture europee integrate
E multinazionali separabili ma non separate dalla struttura NATO per operazioni della UEO di interesse europeo in applicazione della propria politica estera e di sicurezza comune
Da parte statunitense mentre si è sollecitata una maggiore corresponsabilità dell'Europa si guarda con reticenza alla possibilità di creare gli strumenti necessari si tratta di cercare soluzioni concordate
In grado di nomi indebolire la cooperazione nell'ambito della NATO e dotare l'Europa degli strumenti operativi adeguati pochi giorni fa il ministro Solanas rispondendo in commissione esteri del Parlamento europeo su questo punto ha dichiarato che il dossier adesso avanza e che
è un fatto importante è una novità la presidenza italiana colga l'occasione per fare compiere ulteriori passi avanti agli strumenti diplomatici e militari della politica estera e di sicurezza comune
Oggi come ha detto con Zaleski insufficienti e tali da non consentire identità e visibilità dell'Unione
In conclusione noi pensiamo che ogni sforzo debba essere fatto per assicurare dignità e se possibile efficace e autorevolezza alla presidenza italiana e come gruppo parlamentare PDS al Parlamento europeo siamo disponibili a collaborare con la presidenza sui dossier più complessi prima essi giungono in discussione al Parlamento europeo grazie
Grazie a Luigi Colajanni ora Biagio De Giovanni il tema è verso la Conferenza intergovernativa del novantasei
Onore e onere
Della presidenza italiana
E l'apertura l'atto di apertura della Conferenza intergovernativa
Che è un fatto di grande prestigio politico da un lato
E che dall'altro l'occasione per riprendere
E il ruolo europeo
Oscurato bisogna dirlo dalle vicende di questi ultimi anche se non ultimissimi tempi l'apertura della Conferenza significa lanciare un messaggio politico all'Europa l'apertura della Conferenza significa poter influenzare in modo certamente significativo
L'agenda della Conferenza intergovernativa
Che cosa sta accadendo nel frattempo in quale congiuntura cade la conferenza
Intanto in corso ed è quasi terminato il lavoro di gruppo di riflessione
Le anticipazioni che si possono sapere e che sono già molto vicine io credo alla conclusione
Emiliano uno scenario di ombre e di luci
La parte per così dire ombrosa dello scenario è lo accennava Luigi Colajanni il fatto che su cui nessun dossier c'è l'unanimità
E siccome l'unanimità come tutti quanti sappiamo è necessaria per modificare il trattato
Il rischio è
La difficoltà ad arrivare a una conclusione politica
Che sarebbe esiziale e gravissimo come accennerò ogni per il processo di unificazione europea
Le luci stanno nel fatto che rispetto al rischio
Che fin dall'inizio prevalesse
Una riduzione tecnica della conferenza cioè una conferenza appesa semplicemente a modificare qualche dettaglio del meccanismo istituzionale dell'Unione
In realtà tutti i temi politici sono sul tappeto
Il documento di riflessione prenderà posizioni non unanimi ma prenderà posizione su tutti i temi fondamentali credo che non pecco di spirito corporativo scettico che alla base di questo risultato c'è una risoluzione del Parlamento europeo che è stato il vero unico grande documento politico di base della conferenza cioè quello che più ha tagliato il tema secondo i problemi della prospettiva e dello sviluppo dell'unione
Non era detto che ciò avvenisse ed è avvenuto come non era detto che avvenisse che tutti i temi della conferenza sono sul tavolo della discussione
Che cosa significa questo rispetto allo sviluppo e anche quindi rispetto come dire ai compiti dei vari Stati della nostra presidenza significa che se lo stato delle cose questo
Se poi si è differenziata se ogni problemi esistano iniziativa e lotta politica usiamo questo termine
Possono essere decisivi ai fini di un risultato nulla è scontato la conferenza può fallire ma pur non fallire da che cosa dipenderà se non dall'iniziativa politica degli Stati che hanno più attenzione alle questioni dell'Europa
La seconda congiuntura assecondare a vicenda all'interno della quale la conferenza si svolga è stata ricordata sia ad Achille Occhetto sia da Luigi Colajanni oggi torno brevemente perché lo considero un dato assolutamente essenziale
Il parallelismo fra Unione monetaria e conferenza intergovernativa come dei seri problemi
Sappiamo tutti quanti che l'unione monetaria non fa parte dell'agenda della Conferenza intergovernativa
Ma sappiamo nello stesso tempo che la forza dell'unione monetaria dialettale
Ed è anche giusto è anche importante che sia tale anche positivo che sia tale
Da spingere quasi automaticamente a una modificazione delle istituzioni europei questo il nudo
E per quanto si dica che l'unione monetaria non fa parte dell'agenda
Esserti stancato cioè
Sarebbe esiziale sì è stato detto unione monetaria
E Conferenza intergovernativa non si incontrassero
E se quella integrazione differenziata che l'unione monetaria prevede e giustamente prevede perché tutti quanti sappiamo non essere possibile una soluzioni diversa
Spinga vorrei fare questa formulazione presso una egemonica di quegli Stati e partecipano a tutti i nuclei duri dell'unione monetaria
Rompendo l'unità del sistema politico e Tirelli ancora di più l'uguaglianza giuridica dei partner dell'Unione
Questo il punto
E allora ereditare questa rottura di equilibri per evitare questa difficoltà che si può aderire in questa differenziazione delle agende è sicuramente necessario che la Conferenza intergovernativa sia animata da una grande attenzione politica ideale persecuzione politica
Come dire anche qui scusate mi la formula forse troppo abbreviata ma ci siamo dati i tempi che stiamo rispettando evitare che l'unione monetaria si faccia la sua Europa
E che ci sia invece un governo politico dell'Unione necessariamente differenziata ma questo vuole necessita di istituzioni politiche di un più vivo intreccio di una più viva identità dell'Unione
E sia in grado di governare politicamente con istituzioni forti una situazione nella quale ci saranno stati a moneta unica estati all'interno del mercato unico chi governa questa situazione differenziata se non c'è più unità con i qui è il vero rischio della regressione e consentitemi ultimissime considerazioni la necessità in questo quadro di forti innovazioni istituzionali
Se la Conferenza intergovernativa non riesce a questo
E quindi il processo va nella direzione che accennavo prima tutto il processo di unione dei che riunisce quali innovazioni istituzionali lecito telegraficamente
Questo quadro che riguarda sia il problema dell'Europa allargata sia il problema dell'Europa differenziata tutte e due europei e avremmo nei prossimi anni se il processo cammina indennità una necessaria modifica dei meccanismi di decisione
La volontà politica non ci potranno costituire apre nessun criterio di maggioranza
Evidente che questo pone problemi enormi perché siamo a una rapporto fra Stati
E quindi ha un rapporto relativamente fra sovranità e io mi rendo perfettamente conto che si deve aprire un altro capitolo di questo discorso
E cioè il capitolo della garanzia per chi resta in minoranza comici all'interno degli stati se mi consentite questo paragone che regge naturalmente fino ad un certo punto quindi questo sistema di garanzie
Sappiamo che il problema è questo ma non non possiamo però dire che il problema non c'è il e si continua a votare all'unanimità perché questa è la né e la regressione del processo di unione
O il secondo punto ma io lo lo centro solamente sulla questione istituzioni è la questione della cittadinanza
Mi anticipo che il documento del Gruppo di riflessione fa un una una cosa estremamente interessante su questo punto apre il capitolo una volta tanto non secondo la logica dei pilastri
Ma secondo la logica di dire i cittadini e l'unione così si apre il documento del Gruppo di riflessione immagino che questa sarà la stesura finale del documento di gruppo di pressione che è una rottura delle separatezze delle paratie stagno fra le quali si svolge spesso il dibattito gergale all'interno della comunità il premio
Quindi il tema era cittadinanza dove incinte sulla questione istituzionale
Incide va ricordato va ribadito nell'allargamento della codecisione legislativa
Cioè nell'allargamento di quella funzione legislativa del Parlamento europeo che l'unico elemento di rappresentazione rappresentanza politica del cittadino europeo in quanto tale e su questo si può spingere
Questo è un tema tra l'altro largamente presente e nelle cose stesse che un Parlamento come il nostro aumenta i propri poteri legislativi sapendo quanti complicati temi verranno non ultimo quello del rapporto con i Parlamenti nazionali altro capitolo che si deve aprire dossier complessa
E infine il tema della trasparenza del governo politico ne dobbiamo auspicare la presidenza italiana deve auspicare tutti dobbiamo auspicare che incontri che il travel la revisione del Trattato si concluda con una semplificazione forte del trattato spesso e contenga in sé in qualche modo dei principi costituzionali capaci di essere compresi dalla generalità dei cittadini
Proprio per interrompere questa come dire
Divisione scissione tra opinione pubblica e istituzioni europei concludendo dunque
Questo e lo spirito nel quale noi viviamo sappiamo Piccardi sono complicati i tempi sono lunghi
L'attività della presidenza italiana e sarà tra l'altro un rapporto costante con le istituzioni europee con l'altra grande occasione
La presenza nel Parlamento il Parlamento europeo è un giudice severo e competente su questo
E quindi quella quotidianità si tratterà anche di affermare uno stile perché naturalmente la politica soprattutto alla politica europea e questa simbolo immagine
E quindi star entrare lo spirito europeo in una presidenza significa questo significa ribadire un'identità europea in un mondo globale
Sapendo che qui e il futuro nel senso che per l'Europa
Non c'è anche la prospettiva che l'Europa
E che questo significa toccare il tema dell'economia
Toccare il tema della moneta
Toccare il tema del mercato ma anche toccare il tema della Società della politica della cultura delle istituzioni la Conferenza intergovernativa non è tutto ma certamente è un passo molto importante che condizionerà il futuro
Fino il tema per una politica estera e di sicurezza comune
Fatto che voi abbiate nella cartella che è stato distribuito il testo integrale mi consente di procedere in modo più sintetico
La crisi nell'ex Jugoslavia messo di fronte a tutti noi di fronte alle enormi difficoltà di incontrate all'Unione Europea di concepire e praticare una politica estera e di sicurezza comune
E anzi proprio le difficoltà fin qui manifestate
Dicono che far decollare una pesca non è soltanto un fatto di volontà politica
Ma insieme un patto di volontà politica di meccanismi istituzionali e di strutture messe a disposizione dei meccanismi che consentano di dare visibilità e di praticare davvero una politica estera e di sicurezza comune
Che vi sia bisogno di una politica estera comune evidente un pubblico come questo nono bisogno certo di argomentare
Così come è evidente che vi è la necessità di una politica di sicurezza e di difesa comune se è vero che non c'è più un nemico è altrettanto vero che rischi e pericoli di tipo nuovo possono compromettere o impedire stabilità e sicurezza al nostro continente
Meno scontato
Che si sia d'accordo sul congiungere politica estera sicurezza e difesa comune
E noi pensiamo che invece questi tre termini devono essere tenuti insieme perché le pale dimensioni sono sempre più interagenti
Il punto di congiunzione sta proprio nella nuova dimensione della sicurezza che assume sempre più caratteri politici e connotata da più dimensioni quali la demografia l'ambiente le politiche commerciali le questioni etnico nazionale
Le problematiche religiosa
Perseguire sicurezza insomma e oggi capacità di attivare scelte politiche e strategie globali volte a rimuovere ricorrendo ai diversi mezzi politici necessari le cause di possibili conflitti
E al tempo stesso proprio la crisi jugoslava indica però anche che sicurezza e predisporre dispositivi di forza militare
Preventiva dissuasiva o sanzionatoria capace di tutelare l'Unione europea da eventuali aggressioni quanto di impedire ai conflitti di esplodere o se esplose di proseguire e di estrema ed è questa la ragione per cui noi pensiamo e mettere in campo una politica estera e di sicurezza comune deve avere nel suo orizzonte sia pure di lungo periodo giungere a una vera e propria peste cioè una politica estera di sicurezza e di difesa comune
Proprio perché la sicurezza connotati sempre più politici evidente che vi è un legame molto stretto tra la strategia per la sicurezza comune e le prospettive di allargamento dell'Unione europea
Sono ben noti forti differenziali economici e sociali tra l'unione e i Paesi che chiedono di aderirvi
E al tempo stesso tutti avvertiamo però l'esigenza di offrire oggi riferimenti certi alla stabilità e la democrazia nei Paesi del centro puro
E per questo ci sembra che andrebbe considerato la possibilità di operare subito immediatamente
Per creare uno spazio politico europeo che coinvolga pienamente quei paesi nelle scelte fondamentali di politica estera e di sicurezza lasciando invece i tempi più graduali necessari ad una piena integrazione economico di qui anche il ruolo specifico che noi pensiamo debba avere l'Italia battendo sei anche forte dell'essere presidente di turno perché la Conferenza intergovernativa del novantasei definisca un calendario nel percorso delle tante per l'allargamento è un programma di azione che dia certezze ai nuovi paesi candidati all'adesione
E non meno importante per la sicurezza è compiere decisivi passi in avanti lo ricordava adesso De Giovanni
Verso una compiuta cittadinanza europea realizzando e realizzando in Europa uno spazio europeo di libertà e di sicurezza
Con una sempre più organica cooperazione in materia di giustizia e affari interni e con efficace strategia europea di lotta alla criminalità
Con l'attivazione effettiva dei necessari strumenti a partire da Europol
E di non minore impatto positivo potrebbe essere una strategia europea per l'immigrazione connesso ad una più netta politica di cooperazione dell'Unione volta indirizzare verso i Paesi in via di sviluppo se ne è discusso
A Barcellona e si sono prese decisioni impegnative
Bene nel trasferire verso questi Paesi risorse tecnologie opportunità di Cresci
E non v'è dubbio che in questo senso il superamento da parte dell'Italia dei ritardi che hanno impedito
Al nostro paese di appendere all'accordo di Schengen costituirebbe un atto di chiara volontà politica e l'Italia vuole essere pienamente partecipe di tutti gli stati e gli aspetti e l'integrazione europea
Tornando più specificatamente alla pesca una prima questione dirimente quale soggetto debba gestirlo
Si tratta di fare dei passi avanti verso una politica estera e di sicurezza comune più solidalmente condiviso sia riconfermando il ruolo della titolarità del Consiglio come prevede il trattato sia coinvolgendo maggiormente in queste materie anche la commissione nasce da questa esigenza la proposta di quello che in gergo si è chiamato mister PESC cioè una figura istituzionale sia esso un alto commissario un segretario generale un ministro degli esteri dell'Unione
Che costituisca il soggetto di rappresentazione di gestione unitaria della strategia degli obiettivi e delle azioni di politica estera e di relazioni esterne dell'Unione
A mister PESC nominato dal Consiglio ma al tempo stesso organicamente partecipe della vita della commissione dovrebbe far capo oggetto di analisi previsioni pianificazione che consenta di monitorare le dinamiche internazionali e proporre le azioni europee relative e la crisi jugoslava ci dice quanto sarebbe stato necessario avere una capacità di analisi di previsione di monitoraggio prima che quella tragedia detta grazie
Altrettanto essenziale ai fini della coesione di una politica estera e di sicurezza comune sono le modalità di decisioni in seno all'Unione
E potenziate in un sistema differenziato decisione per materia in materia di politica estera e di sicurezza si può pensare a decisioni assunte a maggioranza qualificata in materia di politica militare di difesa si può pensare ad una maggioranza super qualificati
In ogni caso le decisioni assunte dovrebbero consentire a ciascuno Stato il diritto di non partecipare ad azioni comuni ma al tempo stesso proprio in coerenza con il mantenimento di un quadro istituzionale unico
Tutti i Paesi membri dovrebbero essere associati alle decisioni politiche
Nonché almeno per le iniziative di sicurezza le azioni di Petersberg
Alla condivisione degli oneri relativi così come comporterebbe l'autorevolezza e la solidarietà delle decisioni prevedere un parere obbligatorio del Parlamento europeo e quanto meno per le azioni che prevedono il dispiegamento di dispositivi militari anche dei parlamenti nazionali dei Paesi interessati
Un secondo punto decisivo è costituito dalle strutture operative con cui dare corso alla band
Il Trattato della UE o come è noto scadrà nel novantotto ed è aperta una riflessione e un confronto su come procedere oltre quella scadenza
Se riconfermare la sua esistenza per lungo periodo come istituzione autonoma
Se assorbirla immediatamente nell'Unione oppure cosa che appare a noi più credibile operare la scelta intermedia di un mantenimento della Winehouse accompagnato però con un progressivo più chiaro e forte raccordo politico e operativo all'Unione Europea
In vista di una graduale crescente assunzione di responsabilità diretta delle competenze di sicurezza e difesa da parte dell'Unione europea e dei suoi organi
Questa terza scelta che ripeto appare preferibile lo è anche in considerazione dell'attuale diversità di composizione tra Unione Europea e UE disparità che potrà conoscere una riduzione e un graduale superamento dell'azione i processi di allargamento dell'Unione a nuovi paesi previsti nel prossimo decennio
E questa scelta sarebbe tanto più chiara se all'atto della sua assunzione venisse definito un impegnativo mandato generale che indichi finalità obiettivi e strumenti operativi della UE punto decisivo e naturalmente il rapporto tra UE e ordina
E sono poche dicembre da riconfermare come è già stato detto qui il carattere strategico ed essenziale del rapporto transatlantico fra Europa e Stati Uniti
La crescita di una maggiore e più riconosciute identità politica e militare dell'Unione europea non è in contrasto con un rinnovato rapporto internazionale anzi la loro complementarietà gioverebbe anche contro i rischi connessi all'affacciarsi negli Stati Uniti dipendenze neo isolazioniste o di unilateralismo globale
Il rapporto della UE o con la NATO si dovrebbe incentrare sul principio che la complementarietà entro cui definire una suddivisione di compiti
Che veda la NATO mantenere la sua funzione di dissuasione il suo carattere di strumento integrato per la difesa collettiva nonché operare per missioni di peacekeeping compartecipazione anche americana
Come quella che si sta per predisporre imposto la guerra attendere il suo mandato o per incarico di o di unione europea o di osceno
Al compito di realizzare azioni europee per la sicurezza in aree di crisi di peacekeeping o di soccorso umanitario le azioni che comunemente vanno sotto il nome delle azioni della Dichiarazione di Petersberg
A tale complementarietà operativa noi pensiamo che potrebbe affiancarsi anche una complementarietà politica per ciò che riguarda la sicurezza in sempre uno
Sono infatti note le difficoltà politiche insorta di fronte alla possibilità di un rapido allargamento della NATO verso est
E si può perciò ipotizzare che la UEO d'intesa con la NATO e non naturalmente in concorrenza adesso possa aprirsi ad un più forte coinvolgimento dei paesi centro europeo offrendo così a quei Paesi un ombrello europeo di sicurezza in grado di assicurare quelle garanzie di stabilità e di sovranità che un più lento processo di allargamento della NATO può assicurare in tempi più da queste considerazioni risulta perciò che le attività UEO dovrebbe essere finalizzata tre obiettivi
Pilastro europeo della NATO struttura per la realizzazione di un'identità europea di sicurezza e di difesa alleanza aperta la cooperazione alla integrazione dei paesi centro europei
Per appendere a questi obiettivi
La UEO dovrebbe naturalmente disporre di strutture logistiche operative proprio è questa una prospettiva noi pensiamo di lungo periodo
La realizzazione di un sistema militare operativo del tutto autonoma un sistema satellitare l'informazione comunicazione sistema logistico forze operative proprio richiederebbe non solo tempi di implementazione medio-lunghi ma impegnativi stanziamenti di bilancio che oggi nessun governo europeo sarebbe ingrato o vorrebbe proporre alla propria opinione
Appare perciò credibile
Che una più visibile attività UEO operi oggi per per un verso consolidando il modello di truppe assegnate dai singoli Paesi alla NATO alle Weah utilizzate con differente cappello secondo il principio dei contingenti separabili ma non separato
E per altro verso la UEO dovrebbe iniziare ad assumere una funzione di coordinamento
Dei diversi dispositivi militari realizzati in questi anni congiuntamente da Paesi europei l'euro corpo la brigata franco-tedesca né uno Fornovo formata rafforzando franco-olandese e molte altre
La cui attività vanno progressivamente armonizzate ricondotte ad una strategia unitaria
Risulta evidente che la realizzazione di un sistema europeo di difesa solleciterà
Valutazioni e decisioni sul tema della dissuasione nucleare
E a interrogarsi se ed eventualmente come la forza nucleare differenze Gran Bretagna possa essere a disposizione il sistema europeo di difesa
Ed è evidente che una più forte operatività europea e anche il quadro entro cui collocare un nuovo modello di difesa per la e la riorganizzazione delle forze armate Italia la pesca e queste scelte che fin qui abbiamo indicato saranno dunque uno dei temi principali dell'agenda della Conferenza intergovernativa
Al tempo stesso nel suo semestre viabilità la presidenza italiana è chiamata a compiere atti di politica estera e di relazioni Esterne non meno rilevanti tra cui a noi Baiano prioritari
L'implementazione l'avvio del programma straordinario per la ricostruzione
Dell'ex Jugoslavia spettatrice passiva della mediazione per un accordo di pace l'Unione europea con l'accordo di petto l'opportunità di recuperare un ruolo attivo
Che noi pensiamo sarebbe tanto più rilevante se accanto all'opera di ricostruzione vedesse anche l'avvio di una strategia politica di integrazione volta a stabilire con le Repubbliche dell'ex Jugoslavia siccome l'Albania accordi di cooperazione di associazione esplicitamente finalizzati al consolidamento della pax e della stabilità
L'implementazione
Di decisi nelle decisioni assunte alla Conferenza di Barcellona per la realizzazione del partenariato euromediterranee in particolare la soluzione dei primi passi per avviare la costruzione della zona di libero scambio e del patto per la stabilità del bacino mediterraneo
Il sostegno al processo di pace in Medioriente
Un più forte impulso all'iniziativa centro europea Lindsay come struttura di integrazione e cooperazione regionale utile a creare condizioni più favorevoli al processo di integrazione dei paesi pezzo nell'Unione Europea
Il sostegno alla transizione economica al consolidamento democratico in Russia la sottoscrizione degli accordi di cooperazione fra Unione Europea e Mercosur che tra Unione Europea è nata e a noi pare che su questi obiettivi prioritari la presidenza italiana debba caratterizzarsi con un particolare impulso
Ho concluso e vorrei soltanto sottomettere i un'ultima considerazione finale di ordine generale
In questi mesi forse si può dire in questi anni il dibattito sulle prospettive dell'integrazione europea e sul modo di costruire l'Unione europea avuto come uno dei suoi cardine la discussione sulle unione monetaria sulla moneta unica sulle questioni economico-finanziarie sappiamo tutti che sono scelte decisive strategiche ineludibile
E che la moneta unica è un passaggio decisivo è necessario per la costruzione dell'Unione Europea
E però giova forse ricordare in tempi in cui appunto pare che tutto si giochi soltanto sul valore delle monete che la comunità europea nacque quarant'anni fa
Per un essenziale obiettivo di stabilità e di sicurezza i padri costituenti vollero l'Europa per impedire che si riproducessero ancora nei Paesi europei quei conflitti che avevano scatenato due guerre mondiali meno di trent'anni
E anche oggi noi pensiamo che stabilità e sicurezza sono lì a l'obiettivo primario su cui costruire l'Unione europea
Allora l'ultima comunicazione il cui tema è la terza fase dell'Unione economica e monetaria Giorgio Ruffolo
Io intanto ringrazio Emma Bonino che Mario Monti gli avete accettato il nostro invito poi credo che prenderanno la parola corso nostro
Ma io e sumero brevemente le considerazioni svolte nel testo della mia comunicazione che nel vostro dossier
L'unione monetaria e l'impresa della quale il Trattato di Maastricht definisce con maggiore precisione
In un rigoroso calendario il percorso da seguire
E le condizioni da assolvere non è il caso di ricordarli
Sia sul percorso sia sulle condizioni
Appaiono del tutto lecite ragionevoli le riserve che da molte parti sono state avanzate
Quanto al metodo era proprio necessario drammatizzare le scadenze
Io personalmente credo di sì
Ma era proprio necessario formalizzare le discipline nel modo e con i parametri adottati a Maastricht
Io personalmente credo di no
Tuttavia dobbiamo renderci conto che al punto in cui siamo contestare il percorso di Maastricht servirebbe solo a perdere l'occasione storica che esso presente
Razionale o no dobbiamo accettare
Possiamo però ricordare che i parametri di Maastricht non sono saracinesche o tiglio tutine
Sono segnali aperti all'interpretazione che il trattato spesso legittima
A patto di non intendere questa qualificazione come una licenza di evasione per i più deboli e per i più astuti
E qui si pongono le decisioni che l'Italia vede rende
Vede e può l'Italia a fare il suo ingresso nel il nucleo duro dell'unione monetaria nel momento in cui questo si formerà
Io credo che nessuno potrebbe rispondere oggi a questa domanda con un secco si oppone un secco no
La risposta dipende da troppe incognite
Soprattutto dalla capacità nostra di seguire nei prossimi due anni un percorso virtuoso
E dalla volontà dei nostri partners di considerarne sufficienti gli esiti
Occorre anzitutto a far bene intendere ai nostri partners e quale sia l'importanza dell'azione di risanamento intrapresa dall'Italia fin dal mille novecentonovantadue
Abbiamo un avanzo primario che circola è tra i più virtuosi Paesi d'Europa in termini di percentuale sul PIL
Dovremmo farlo valere
Quelle che contano infatti io che dovrebbero contare per un'Europa intelligente sono le virtù presenti più che i vizi passati ciò che si può dire oggi comunque che l'Italia deve realizzare gli obiettivi segnalati dal Documento di programmazione economica e finanziaria
I quali sono ambiziosi e tutt'altro che facili da realizzare come si sta dimostrando
Essi ci porteranno se non ai traguardi almeno nella zona di quei traguardi starà allora ad un franco confronto con i nostri partners la decisione
Insomma sarebbe bene che l'Italia facesse con serietà e bravura ciò che si è impegnata a fare e c'è da sperare in tal caso che i nostri partners apprezzeranno il nostro sforzo dando luce verde al nostro ingresso
Dobbiamo però a prepararci all'eventualità che questa seconda ipotesi non si verifichi e però dobbiamo fin d'ora pretendere che la Commissione di Bruxelles e lime fissino al più presto come ieri il presidente Santer ha promesso con Madrid
Accanto alle procedure e alle condizioni che dovranno essere osservate dai Paesi che vogliono e possono adottare subito la moneta europea anche quelle che dovranno regolare i rapporti tra questi e i Paesi che non possono ma che vogliono
E anche con quelli che neppure vogliono
C'è stato in materia finora c'è stata in materia finora una strana inerzia
Un secondo ordine di problemi riguarda la connessione che per ora resta solo verbale tra unione monetaria e Unione economica tre concrete questioni si pongono in proposito
Le politiche europee per l'occupazione la politica fiscale il bilancio dell'Unione
Quanto alla prima già alla vigilia del Trattato di Maastricht già dell'orco aveva proposto che tra i segnali di convergenza ne fosse compreso uno che riflettesse la concreta volontà dei governi di affrontare il problema della disoccupazione di massa
Quella proposta fu sprezzantemente ignorata
Ora ci si può tornare a chiedere che senso ha una unione economica che fissa soltanto vincoli e non obiettivi di convergenza e se accanto al patto di stabilità proposto dal ministro delle Finanze tedesco
Non debba essere proposto dalla presidenza italiana un patto di sviluppo centrato sull'obiettivo della piena occupazione
Su questo fronte l'unione e paralizzata il piano dell'ora è stato santificato
Ma di fatto ignorato
Il Consiglio di essendo ha sepolto l'idea dei prestiti comunitari per finanziarlo
Il fondo monetario europeo è ancora un modesto sportello della banca europea degli investimenti
Quanto al secondo e al terzo problema più stringenti si fanno i vincoli monetari più forte diventa l'esigenza di una politica fiscale
E compensi attraverso una manovra redistributiva le situazioni più critiche e l'osservanza rigorosa di quei vincoli può determinare
Ma come realizzare manovre fiscali senza armonizzazione fiscale e senza un bilancio comunitario che esca dalla sua attuale condizione gli embrione asfittico
Riprendere le considerazioni e le proposte del famoso rapporto meta cult sulle dimensioni e funzioni della politica fiscale
E del bilancio comunitario sarebbe un modo per denunciare possibilmente sventare la minaccia di una unione economica zoppa
Con una politica monetaria stringente essenza politica fiscale una formula insostenibile
E infine l'unione politica
Nell'ambito del tema che mi è stato assegnato la considero non sotto il suo aspetto fondamentale ed essenziale di grande progetto storico
Ma sotto quello più modestamente funzionale come quadro imprescindibile di una unione economica e monetari
La realizzazione di quest'ultima comporta dovrebbe essere chiarissimo dei cospicui trasferimenti di sovranità nazionale su terreni delicatissimi
è pensabile che tali trasferimenti di sovranità politica e democratica si compiano a vantaggio di poteri politicamente deboli
Si insiste molto sull'autonomia della Banca centrale europea e con ragione
Ma l'autonomia delle banche centrali nazionali anche delle più autonome deriva pur sempre da una delega politica non dà un'investitura celeste
E tale delega non sfoglia l'autorità politica dal governo politico delle scelte economiche fondamentali
Basta pensare al rapporto tra una strafottente Banca centrale europea con le attuali discussioni della comunità per cogliere tutta l'irrazionalità e la pericolosità del deficit democratico esso farebbe emerge e mi domando allora se non sarebbe opportuno avanzare la proposta di istituire una nuova speciale figura il ministro europeo dell'economia con un mandato coincidente con quello della Commissione
L'essenza filosofica dell'unione economica e monetaria non è tecnica
E politica questa essenza rischia di essere soffocata dalle tecnicalità del trattato e dai suoi protocolli
Fare emergere l'unione monetaria come processo tecnico e rimuovere la sua essenza politica significa ancora una volta rovesciare i due termini del Progetto pregiudicando lì entrambi
Il rischio più grave della Conferenza intergovernativa è quello di continuare ad alimentare un'ipocrisia di cui soffre l'impresa europea
Il suo vero problema
Non è quello che solitamente si rappresenta e cioè chi vuole e chi può entrare in Europa prima o dopo il problema è quale Europa e quella nella quale si vuole è sicuro o non si vuole e non si può entrare
La mancata risposta a questa domanda consente di confondere le posizioni e di imbrogliare le carte una risposta chiara permetterebbe invece di smascherare le ambiguità e di semplificare le scelte grazie
Bene ora
Iniziamo ad interventi nella discussione io ne approfitto per scusare due presidenti dei nostri due gruppi parlamentari Luigi Berlinguer e Cesare Salvi che sono impegnati appunto nei lavori d'Aula
Iniziamo ad interventi per i quali all'inizio stabiliamo un limite di tempo nell'ordine dei dieci minuti il primo a intervenire il senatore Livio Caputo ex sottosegretario agli Esteri il gruppo di Forza Italia
Poi
Buongiorno
Grazie alla cortesia di Piero Fassino potuto esaminare previamente il vostro documento relativo a questo semestre di presidenza italiana
E ho constatato con piacere che le nostre posizioni al di là della leggenda metropolitana di un nostro stesso conto euroscetticismo sono pressoché identiche
E Lodi ma lei dovevo dimostra ampiamente anche la mozione è l'ordine del giorno che noi abbiamo depositato al Senato in vista del dibattito del dodici dicembre e che è firmato da tutti gli esponenti del Polo
Resta fosse una differenza di enfasi fosse nel livello della speranza se posso sintetizzare il PDS insegue con lodevole tenacia un'Europa ideale poste irrealizzabile in questo momento storico ma che rimane il traguardo di noi tutti
Noi abbiamo adottato piuttosto il motto facciamo tutto dall'Europa che possiamo senza peraltro rotture traumatiche che si rischierebbero sensibili chiesi devo certe posizioni oltre certi limiti
Ma veniamo al tema specifico o se preferite
Veniamo a esaminare la posizione attuale dell'Italia in Europa e in modo intuì che il nostro Paese dovrà e potrà posizionarsi rispetto ai problemi sul tappeto
Io credo che noi dobbiamo veramente questi in questo sono grato al presidente Napolitano sostenere questo governo che nel bene e nel male elezioni o non elezioni gestirà almeno i primi tre mesi prima presidenza italiana con un documento comune e per questo io mi dichiaro senz'altro disponibile
Quando se verrà il momento
Ma per il resto nome cerchiamo di fare delle fughe in avanti
Noi non possiamo nasconderci dietro un dito e dire che siamo pronti oggi per l'unzione economica e monetaria noi iniziamo gravemente in ritardo nell'adeguamento
Dei nostri conti pubblici ai parametri di Maastricht
E rischiamo se le date saranno rispettate
Di restare fuori anzi ne siamo certi almeno sul capitolo del debito pubblico ridurre in due anni il debito pubblico di un milione di miliardi e fanta finanza
Allora io vedo due possibili scenari
Ho sì arriverà a un rinvio dell'Unione economica e monetaria molto pericolosa anche perché e il trattato non prevede scadenze ulteriori rischieremmo di invischiati in una serie di revisioni e pirati nuove ratifiche
Oppure in qualche maniera ci sarà un allentamento di questi parametri di cui ovviamente per ragioni comprensibili a tutti oggi nessuno parla
Io Ibra vedo e spero di sentire poi commenta del commissario poetiche
Se ne intende assai più di me su questo uno scenario possibile che all'ultimissima ora a un minuto prima della mezzanotte del giorno X
Si possa arrivare a un compromesso tra i paesi che rispetto di parametri che saranno pochissimi e quelli che vogliono rispettarli ma ancora non ci sono riusciti
Cioè alla allentare i parametri temporaneamente e in cambio i Paesi che non sono in regola dovranno firmare quella trattato integrativo di cui ha parlato Theo Waigel e che certamente sarà molto duro da rispettare ma che e la nostra unica strada per il biglietto
Per fortuna nella Conferenza intergovernativa si parlerà anche di politica estera e di sicurezza comune
Mi affretto a dire che sottoscrivo parola per parola quello che ha detto l'amico passino
Però per entrare in serie A almeno sul secondo pilastro su questo capitolo noi dobbiamo fare un serio esame di coscienza
Noi siamo oggi il Paese che spende di meno per la politica estera spende di meno per la difesa in un tutti questi campi ci troviamo sempre a scoprire che mancano diciannove soldi per fare una lira
Ebbene noi questo lo dobbiamo precedere già il Senato ha approvato all'unanimità una mozione che riporti la nostra su la proporzione della nostra spesa pubblica destinata alla politica estera
Verso quello zero cinquanta per cento che normale per paesi della nostra dimensione ma dobbiamo anche affrontare il problema della difesa
Noi spendiamo per la difesa la metà degli altri se vogliamo almeno sul secondo pilastro contare come gli altri Paesi anche questo andrà rivisto
E
Non perché non possiamo ogni volta dovere raschiare il fondo del barile per trovare tre mila uomini per partecipare a una operazione di pace internazionale
Quindi
Questo è credo un altro punto su cui destra e sinistra devono potersi intendere nell'interesse dell'Italia poi evitata verso l'Europa
Non credo che il tempo mi consenta di parlare diffusamente del terzo pilastro ma sono contento di avere trovato in almeno due delle relazioni che ho ascoltato il tema politica comune dell'immigrazione e questo è stato da sempre uno dei nostri dei cardini del nostro programma io credo che bisogna che risolviamo questo problema i un quadro europeo
Giuseppe ledendo nello stesso tempo le politiche e le polemiche interni
E
Togliendoci tosto quell'etichetta di ventre molle dell'Europa rispetto all'immigrazione che sicuramente non ci ha giovato e non ci gioverà se continuerà a a a a pesare su di voi
Io sono convinto e sull'Europa
Lei tele grandi intese sono in questo momento non solo possibili ma sono estremamente necessarie
Questo governo per quanto tempo rimarrà può agire con autorevolezza soltanto se ha alle spalle tutte le forze politiche
Cercheremo di appianare quelle poche divergenze che ci sono ma dobbiamo farlo in fretta perché i tempi stringono grazie
Ringrazio Livio Caputo per l'intervento che ha svolto e do la parola al mostro padrone di casa al sindaco di Roma Francesco Rutelli
Ringrazio di questa
Opportunità e Vidoz benvenuto il Campidoglio aiutarlo l'inizio dei vostri lavori
Ma
Il lavoro quotidiano il sindaco è qualcosa di a volte imprevedibile talvolta tanto complicato da costringermi avverte un saluto ad un benvenuto adesso farlo a nome della città intera rivolgerlo
Al Partito democratico della sinistra a alla Massimo D'Alema Walter Veltroni in questo momento ai parlamentari europei promotori di questa iniziativa
Ai commissari Emma Bonino e Monti che saluto e ai membri del corpo diplomatico ad altra autorità presenti quarant'anni dopo la firma
Dell'avvio la costruzione dell'Europa in Campidoglio
Una sola riflessione vorrei portare i temi di grande importanza che affrontate oggi e che riguardano tutti noi
Quel che è chiaro a tutti che ormai dal processo generico di confronto sulla idea europea
E da un cammino retorico sul federalismo
Siamo oggi in una fase alla quale l'Europa si deve fare con qualcosa che riguarda la vita di tutti noi a partire dalle scelte economiche monetarie
Delle politiche sociali delle migrazioni dell'ambiente dell'innovazione tecnologica del lavoro tra questi grandi pilastri su cui l'Europa si fa o non si fa vorrei ricordare che in coincidenza di due mandati fa dell'avvio di di del passato mandato al Parlamento europeo l'Italia
Su iniziativa dell'intergruppo federalista del Parlamento europeo dette mandato a quel parlamento di essere un Parlamento costituente
Con un voto referendario io sono certo che se oggi noi chiediamo al novantadue per cento italiani che votò per referendum se se lo ricorda
Non se lo ricorda non solo ricordare anche il due per cento di quello vanta due per cento questo è un elemento di meditazione se mi è consentito usare oggi una riflessione non retorica
Perché non possiamo in alcun modo trascurare la necessità che la costruzione unionista e federalista
Si leghi anche alle dimensioni più vicine alla vita dei cittadini ecco perché a nome anche degli altri sindaci italiani
E a nome della dei rappresentanti delle città europee che siedono al Comitato delle Regioni delle autorità locali a Bruxelles
Vorrei sottoporre a voi una necessità stringente
E cioè che la dimensione urbana sia presente nella rinegoziazione
Dei maestri e nella Conferenza intergovernativa
Proprio perché la dimensione urbana rappresenta un punto di vista
Concretamente afferrabile da parte dei cittadini vi faccio un esempio banale
La possibilità disponibilità di fondi strutturali per progetti dequalificazione urbana
Ad esempio di questa città Programma urbano che permetterà un intervento Monti dopo in uno dei quartieri più degradati di Tor Bella Monaca è più difficile è qualcosa che aiuta se verificato controllato e correttamente impostato che aiuta i cittadini applicando mio modo di vedere in modo in maniera significativa il principio di sussidiarietà a capire cos'è l'Europa è in che modo le politiche di integrazione
Possono arrivare al cittadino nella sua dimensione di vita quotidiana mi permetto di segnalarle questo aspetto perché la totale assenza nei trattati del riferimento a dimensione urbana è qualcosa di che è necessario emendare e io mi auguro che l'impulso che il Governo italiano darà durante la presidenza
Nel suo sementi pre contempli anche qui leva iniziativa che a mio modo di vedere serve
In per rispetto del principio di sussidiarietà
Ma serve anche per avvicinare
La cittadinanza
Ad un maxiprocesso di costruzione altrimenti remoto tecnicistico e non facilmente recepibile nella vita quotidiana è una nota voglio presentarvi ripeto non solo come sindaco di Roma
Ma a nome di tutti i sindaci italiani poiché è arrivato questo uno degli impulsi dati dal nuovo congresso dell'ANCI che si è tenuto poche settimane fa e spero che questa Assemblea nella quale c'è una sensibilità certa su questi temi neanche la consapevolezza che il gatto di democrazia europea si deve colmare a partire dalla democrazia politica dalle forze politiche protagoniste
Di questo processo di costruzione non solo attraverso un disegno volontaristico l'astratto ma attraverso passaggi completi mi auguro che lo possiate vedere anche oggi e in futuro tutti voi che ne avete la responsabilità la disponibilità in considerazione
Per il resto vi ringrazio molto della presenza in Campidoglio perché inizia bene il semestre europeo con questo vostro convegno e inizia bene anche la c'è nella serie delle dei ricordi del quarantennale
Se saranno come davvero nel documento che ho letto avrebbe predisposto questi contenuti di concretezza e ed un impulso riformatore efficace sono al primo posto
Benvenuti grazie buon lavoro
Siamo noi a ringraziare Francesco Rutelli cogliamo anche l'occasione per dargli atto dello sforzo che questa amministrazione sta facendo per dare a Roma un volto nuovo molto più europeo di quanto non abbia avuto nel passato ringrazio anche da François Vallecchi il segretario generale Partito socialista europeo che è qui presente insieme a noi e dà la parola al commissario Mario Monti
Ma
Ringrazio il PDS e il gruppo del Partito del socialismo europeo per questo invito considero molto importante questa iniziativa in questo particolare momento toccherò pochi temi legati alla questione dell'unione economica e monetaria ma mia collega Emma Bonino
Toccherà altri importanti temi e cercherò di farlo intrecciando riferimenti ai contenuti e riferimenti al sottotitolo significativo di questo convegno credibilità e coerenza
Spesso prendiamo l'unione economica e monetaria come sinonimo di moneta unica non è così sono d'accordo con l'onorevole Ruffolo
Dobbiamo insistere su unione economica e monetaria la moneta unica è un coronamento importante non esaurisce l'intera nozione e impegno politico di unione economica e monetaria
La il perno dell'unione economica è il mercato unico
Il mercato unico del quale in questo momento mi occupo nell'ambito della Commissione è una delle priorità individuate dalla presidenza italiana per il proprio semestre
In questo momento abbiamo nella commissione delineato una politica per il mercato unico che io credo sarà molto compatibile con l'impegno che la presidenza italiana vorrà esercitare in questa direzione
è una politica fondata su sei punti completare e semplificare il quadro legislativo del mercato unico europeo
Farlo funzionare davvero con una forte accentuazione dei meccanismi di applicazione e di Enforcement
Rendere davvero il mercato unico interno dell'unione economica e monetaria
Assicurare che i cittadini siano più di oggi e si sentano molto più di oggi al centro di un mercato unico europeo che li ha un po'trascurati nei fatti moltissimo nella comunicazione
Che il mercato unico europeo si adatti all'evoluzione tecnologica e alla società dell'informazione e sesto punto che si prepari per l'allargamento verso est e verso su
Quali sono i punti nei quali l'Italia per esercitare una spinta autorevole e credibile durante il proprio semestre deve forse concentrarsi in tema di credibilità uno di questi punti è sicuramente quello del recepimento delle norme relative al mercato unico
La settimana scorsa ho riferito al Consiglio dei ministri del mercato unico a Brussel sullo stato dei recepimenti
Nazionali che ho dovuto constatare che sull'insieme delle mille trecentootto direttive in vigore riguardo al mercato unico
In questo momento l'Italia in terzultima posizione tra i quindici la media di recepimento e l'ottanta il novanta per cento novanta virgola quattro
Come sappiamo è uno dei nuovi Paesi membri che ha incontrato particolari difficoltà
Io sto intensificando la vigilanza sul sulle norme del mercato unico stiamo cercando di creare intorno a questo lo stesso grado di attenzione un po'per volta che c'è sui criteri di convergenza macroeconomica fissati a Maastricht
E spesso nei confronti di alcuni Stati membri mi è capitato anche pubblicamente di far rilevare in particolare nei confronti della Germania
Che non è in buona condizione per quanto riguarda le norme sul mercato unico
Che ci si aspetta da un grande Paese la stessa attenzione a essere effettivo terreno di mercato unico di quella che pone giustamente nell'essere luogo di stabilità ma o no
L'Italia quindi deve in particolare in vista del semestre accelerare la propria opera di recepimento attraverso la legge comunitaria e anche in vari altri modi quei modi che il ministro Masera in un recente intervento a chiaramente sottolineato questo mi sembra un punto molto importante per la credibilità un altro aspetto del mercato unico che stiamo cercando di potenziare quello di renderlo come dicevo un mercato unico per i cittadini
è paradossale inaccettabile che delle quattro grandi libertà di movimento relative a merci servizi beni e merci servizi persone capitali quella sulle persone sia la più lacunosa nella realizzazione la Commissione superando una in azione che durava da sempre ha presentato in luglio tre proposte di direttiva per condurre alla eliminazione dei controlli sulle persone
Alle frontiere interne realizzando quello che alcuni Paesi hanno già realizzato nell'ambito di Schengen in un quadro di sicurezza non solo mantenuta ma anche accresciuta ebbene mi chiedo con quale forza riuscirà Alitalia a condurre durante la sua presidenza a buon fine come vivamente auspico i negoziati su queste tre difficili direttive
L'Italia che finora non è purtroppo riuscita ad applicare per quanto la riguardava l'accordo di Schengen
A che punto è chiedo l'iter legislativo per la legge sulla protezione dei dati personali che fra l'altro essenziale per dare il via allo sviluppo dei servizi informativi sul piano europeo
A che punto sono i lavori tecnici per collegare l'Italia al sistema informativo a che punto sono le ristrutturazioni degli aeroporti per consentire corsie separate dei passeggeri in funzione
Dai luoghi di provenienza
A la il recente dibattito sull'immigrazione tenuto presente i fondamentali riferimenti e la commissione e il Parlamento europeo hanno elaborato nei tempi recenti
L'unione economica e monetaria è fondata sul mercato unico come suo pilastro reale e certamente vuole imboccare nella moneta unica
Di nuovo l'Italia dovrà nel suo semestre gestire il dopo Madrid e l'avvicinamento al momento della verifica per l'entrata nella terza fase quella della moneta unica
E qui si pone effettivamente il tema che è già stato toccato della condizione della finanza pubblica italiana
La mia considerazione molto semplice e non è nuova
Il documento ufficiale della politica economica italiana
Prospetta per il mille novecentonovantotto l'obiettivo del tre per cento di disavanzo pubblico sappiamo che le verifiche avranno luogo all'inizio del novantotto sulla base dei dati relativi al mille novecentonovantasette
Io come ho altre volte detto non condivido la rinuncia implicita in un documento che presenta il tre per cento per il mille novecentonovantotto quando si sa che il tre per cento dovrebbe essere conseguito
Nel novantasette per poter far parte del primo convoglio
Se l'obiettivo ufficiale è novantotto beh si legittimano quelle pur sgradevoli e inopportune dichiarazioni di autorità di governo monetarie di altri paesi che poi giustamente sì depreca
Né deve valere ad attenuare gli sforzi la considerazione che tanto per quanto riguarda il rapporto tra debito e PIL l'Italia non potrà farcela certo non potrà farcela neanche altri Paesi potranno il peggio si sa che non potrà ma proprio per questo è proprio perché sul fronte del però debito-PIL qualche margine ragionato di flessibilità è consentito dal Trattato è doppiamente importante
Realizzare il tre per cento di disavanzo PIL per il mille novecentonovantasette
Prima di pensare che questo sia un obiettivo impossibile guardiamo all'Europa degli anni Ottanta dove Irlanda e Danimarca hanno fatto senza traumi
E con vittorie elettorali dei partiti che hanno che avevano chiesto questi sacrifici operazioni di aggiustamento non dissimile da quella che sarebbe necessaria ma guardiamo a est
Nell'Europa di oggi nell'Europa di oggi
Tra i paesi associati dell'Europa centro orientale quello che ha il più alto disavanzo pubblico in rapporto al PIL in questo momento è la Bulgaria con un rapporto del sei virgola sei per cento inferiore a quello attualmente presentato dall'Italia credo che sia possibile con uno sforzo aggiuntivo
E poi ho visto recenti dichiarazioni del ministro Masera entrato in questo istante che mi incoraggiano a pensare che sia ritenuto possibile questo sforzo aggiuntivo che consentirebbe di conseguire il risultato tanto più se assistito con le formule costituzionali pensate dal ministro Masera o conforme alle diverse alle quali qualche volta io ho fatto riferimento con il concetto di blindatura
Integrato da una un dispositivo comunque avente valenza legislativa che faccia scattare automaticamente aumenti di imposte o diminuzioni distese
Al presentarsi di uno sconfinamento devo dire personalmente che condivido quanto il ministro Masera ha detto recentemente circa inopportunità di multe a sostegno del Patto di stabilità di cui ha parlato il ministro Waigel
Mentre una blindatura di questo tipo sarebbe un modo per fare scattare automaticamente all'interno del Paese un aumento di prelievo al momento dello step del verificarsi di uno sconfinamento quindi con un contributo a ridurre il disavanzo e non ad aumentarlo come avverrebbe giustamente rileva Masera attraverso le curve
Una parola sul rapporto tra la mercato unico e moneta unica oggi ha un rapporto difficile abbiamo visto nei mesi scorsi pressioni molto vivaci da parte dell'industria e dei governi dei Paesi a valuta forte perché si consentissero
Barriere misure compensative a tutela delle loro impresa danneggiate asseriscono dall'impresa di paesi che hanno avuto le svalutazioni competitive
Con un documento recentemente presentato la Commissione ha preso una posizione estremamente ferma di difesa dell'unicità del mercato unico e contromisure di questo genere va però detto in prospettiva che se un paese con le sue mani si mette al di là di un traguardo di ingresso nella terza parte dalla moneta unica tempestivamente si espone a pressioni nei mercati finanziari che possono determinare sul suo cambio
Andamenti certamente non volontari ma che potrebbero risultare esasperanti per altri Paesi con risultato che forse le pressioni contro mille per per l'introduzione di misure compensative non saranno tanto facilmente resistibile
Voglio
Concludere con una considerazione generale Breve sul concetto di credibilità credo che la credibilità della presidenza italiana dipenda molto dalla concentrazione al riparo di preoccupazioni di altra natura sugli impegni del semestre era stato sollevato molto tempo fa quando il tempo non mancava per prenderne le deduzioni conseguenti il tema della opportunità o meno di una coincidenza tra le elezioni e il semestre mi consentirete di non tornare più su questo punto
Ma
In tema di credibilità voglio solo concludere osservando che questi indicatori monetari e finanziari questa questi modi per valutare chi entra nella terza fase chi entra in un'Europa che si stringe e si integra sempre di più
è importante secondo me è che non li vediamo come espressione del fatto che tutto si giochi sulla moneta come ha detto l'onorevole Fassino
Abbiamo l'impressione che tutto si giochi sulla moneta ma la mia sensazione personale crescente al passare del tempo
E che in un'Europa che sta diventando un condominio comporta è sempre più aperti e tra i diversi appartamenti in ogni Paese si diventi molto più cauti prima di ammettere al condominio aperto all'interno qualcuno e siccome è difficile stabilire far valere pubblicamente criteri di affidabilità diversità parametri oggettivi sì carica il significato dei criteri finanziari dell'appartenenza o meno a Schengen si carica il significato di tutto ciò che può essere presentato come indicatore obiettivo perché sì esita ad avere la compagnia di paesi e perché anche per altre ragioni tra le quali spesso la qualità del dibattito politico interno sono considerati poco affidabili si avvia quindi presente che più si sarà fuori linea per quanto riguarda i parametri finanziari più si darà un alibi a quanti per una serie di altre ragioni possono avere poco piacere ad una compagnia stretta dell'Italia in un'Europa che si integra sempre di più grazie
Grazie davvero il commissario Mario Monti
Come avete visto
Tra noi Romano Prodi che prenderà la parola ritardi ora sequestro d'accordo io annuncerei per i prossimi tre o quattro interventi poi prosegue per la discussione lo vedremo insieme ora prende la parola
Il ministro Fagiolo coi commissario Emma Bonino o il ministro Masera e poi Giorgio Napolitano ministro Fagiolo il rappresentante italiano nel Gruppo di riflessione che ha preparato una civili dopo ventiquattro
Desidero di nel ringraziare per questa occasione di poter cambiare brevemente un paio di riflessioni sullo stato di preparazione della Conferenza intergovernativa preparazione affidata come è stato detto a un gruppo di studio
Costituito dai rappresentanti personali dei ministri degli esteri dei paesi dell'Unione
Rappresentanti della Commissione e del Parlamento europeo
Sulla conferenza non parleremo non dirà molte cose perché vedo che già sia l'onorevole De Giovanni dall'onorevole Fassino ne hanno parlato vorrei solo brevemente collocarla nel quadro delle altre scadenze
Direi forse senza fare storica anche la conferenza intergovernativa che si aprirà sotto presidenza italiana nei prossimi mesi è il primo passo di quel primo passo dell'Europa nel secolo ventunesimo
Poiché certo noi non sappiamo dove questo cammino terminerà ma dipenderà molto da noi dalla presidenza italiana che ne determinerà l'avvio se questo primo passo sarà fatto nella giusta direzione
Ora io direi il le impressioni perché ho avuto la che da questo primo lavoro intenso da questo primo osservato pre negoziato
Sono di carattere il parte ambivalente
E questo negoziato questo primo con dialogo si concluderà con un rapporto che il gruppo di riflessione presenterà alla consiglio europeo di Madrid e di metà dicembre ripeto il carattere fondamentale della conferenza deriva dall'essere precondizione di tutte le altre trasformazioni
Sul piano economico e monetario la conferenza completa o riequilibra uno sviluppo che aveva visto a Maastricht la moneta procedere molto più speditamente le istituzioni restare indietro
è precondizione per l'allargamento per l'estensione dell'Unione per la prima volta al di là dei vecchi confini della guerra fredda e quindi con un accrescimento di paesi che aumenteranno notevolmente le lettere giornate la diversità dei membri dell'Unione
La conferenza e anche precondizione per la revisione delle risorse poiché sarà difficile immaginare un allargamento senza una ridiscussione degli dei costi infine la conferenza si colloca prima
Della revisione del delle strutture della sicurezza europea da un lato con la scadenza del Trattato dell'UE o dall'altro con l'allargamento dell'Alleanza atlantica a destra quindi mi sembra quest'ottica sufficientemente il senso della importanza di questo appuntamento ed ha la responsabilità che graverà sul governo italiano ecco in questo primo che sta fase preliminare
Della conferenza sia potuta notare e venne sarà ce ne sarà certo traccia anzi sarà un direi la linea fondamentale del rapporto da un lato l'ambizione di alcuni Paesi
Ha donato un progresso sostanziale che consenta appunto alla conferenza di posizionarsi efficacemente rispetto alle altre scadenze più indicato e una certa frammentazione delle posizioni tra i vari paesi
I spetterà credo all'Italia facendo leva su questo anche su questo consenso dell'opinione pubblica delle forze politiche che è stato qui ricordato essere il Paese uno dei paesi che realizzi una spinta o che mette insieme una spinta sufficiente perché la conferenza non abbia obiettivi eccessivamente riduttivo il termine orribile i punti sui quali la conferenza dovrà concentrarsi sono essenzialmente tre i diritti del cittadino le istituzioni la politica estera
Su questi tre punti si del deciderà del successo dell'insuccesso se sarà possibile realizzare intorno ad essi un grado di consenso sufficiente di quei diritti perché la nuova il un certo disincanto distacco dall'Europa è anche spiegabile con la distanza dell'Europa dal cittadino e quindi se il dopo Maastricht i mastri due non riuscirà a recuperare terreno
Su questo cattivi sul sul in questa di questi argomenti
Io credo che sarà più difficile poi superare quelle verifiche che attendono lumi Europa la fine del secolo attraverso le ratifiche parlamentari di tutti quei passaggi fondamentali dalla moneta
Per alcuni casi di carattere nel perlomeno attraverso il referendum alle risorse agli allargamenti
Ora sulla problema della dei dei diritti abbiamo una forte spinta codici Carli meglio a dare sanzioni più efficaci a radicare il cittadino nell'Unione anche attraverso una partecipazione più democratica e quindi accrescere il ruolo del Parlamento europeo tra l'altro ricordo che ancora ieri a Palermo nell'incontro tra il primo ministro per presidente girini e il primo ministro spagnolo di si è fatta congiuntamente sottolineata la necessità che alla conferenza si è associato alla Conferenza intergovernativa anche se in qualità di osservatore ma quindi con diritto di parola sia associato pienamente il Parlamento europeo credo che sia la prima volta perché così autorevolmente Point attraverso le due presidenze quella uscente quella entrante si stabilisse di evoca un punto di prima un punto fondamentale
Nella per lo svolgimento del negoziato
Nell'altro aspetto
Per questo aspetto del diritto naturalmente va visto anche in funzione dell'adesione di nuovi membri delle più in certe tradizioni democratiche magari di dei paesi che si accingono ad entrare nell'Unione oppure delle diversità anche al loro interno si si osservano in materia per esempio di rispetto dei diritti delle minoranze la loro composizione comunque
Quindi ci sarà un forte accento su questo
E credo ligure il lavoro del gruppo di riflessione mi farà affatto con un grande grande consenso all'interno dei partecipanti
L'altro aspetto quello delle istituzioni tocca due due fenomeni fondamentale che in parte ho già votato cioè quello dell'efficienza e della democraticità
Non è immaginabile che l'Unione continui ad avere a decidere a maggioranza all'unanimità una serie di materie fondamentali quindi ci sarà una almeno da parte nostra è certo di molti Paesi la spinta ad estendere il voto a maggioranza fino a farne o una regola generale salvo poche eccezioni di carattere costituzionale
Come pure ripeto sul piano della democrazia si porrà elevare il ruolo del Parlamento europeo
Fino a fare un una Camera paritaria rispetto
Al consiglio per le materie più propriamente lecite legislative
L'ultimo punto infine riguarda la politica estera l'onorevole Fassino qui è si è dilungato sui rapporti piacquero NATO UEO Unione è un aspetto l'importante non è il solo naturalmente in questo vuole ci sarà
Migliorare il sistema decisionale per esempio introducendo il voto a maggioranza e non il puritanesimo
Il titolare migliorare la rappresentanza esterna dell'unione di fondi ipotesi diurna ministro degli Esteri cross sia strettamente raccordato con la Commissione fino a immaginare poi in avvenire quella che per noi resta sempre la soluzione ideale cioè che un commissario sia un membro della Commissione sia il ministro degli Esteri
In una fase però per ora credo prematura ci sarà poi l'esigenza di l'immaginare questo rapporto tra due volte Unione Europea come di progressiva convergenza fino alla fusione
Ed infine di mettere insieme ad immaginare
Forme di finanziamento della pole della della politica estera che non siano più soltanto nazionali ecco queste sono linea di massima i punti sui quali si si concentrava conferenza sui quali ci sono notevoli divergenze ma sui quali sarà importante credo il ruolo dell'Italia ed anche delle forze politiche debbo dire che il linee del documento del vostro documento sull'Europa in gran parte riflettono coincidono con quelle che stesso sostengono il Gruppo di riflessione dalla italiano sosterrà durante la conferenza e ripeto perché sono riprova dunque la grande convergenza nel nostro Paese sul futuro dell'Europa è su questa materia prima credo occorra costruire un avvenire grazie
Grazie ad esso Fagiolo a una parola commissario Emma Bonino
Dovrei dire la commissaria seguendo vocabolario giustamente sessuali
Grazie tanto non solo per la commissaria ma grazie davvero per l'invito e per questa occasione
Ma una
E credo non tanto e non solo
Ma insomma io volevo cominciare forse da una cosa su cui mi sembra non non siamo d'accordo o forse non ho capito bene ma nella franchezza di un dibattito che credo abbia anche questa utilità
E voglio cominciare dalla Conferenza intergovernativa dove il ruolo della presidenza italiane evidentemente un ruolo di impulso di inizio
Ma sappiamo tutti quanto importante sia il punto di partenza l'avvio di una conferenza peraltro che avrà un processo lungo di un anno quante e che quindi è così importante che parta
Credo composizioni
Chiare da una parte e dall'altra su che Europa voglia
Io credo non sia mistero per nessuno e anche se probabilmente colleghi inglesi alcuni Paesi del Nord europeo hanno almeno il pregio di dirlo apertamente che molti paesi membri vogliono come futuro dell'Europa l'Europa grande zona di libero scambio
Punto è una tesi ma che ha il pregio di essere detta mi pare con senza molti dei per cui sia l'allargamento senza ai tempi ad altri cinque o sei dieci Paesi dell'Est europeo senza premere molto l'acceleratore sull'approfondimento delle istituzioni comunitarie perché è chiaro che un allargamento a venticinque Paesi membri senza un approfondimento delle istituzioni e delle competenze comunitarie è evidente
Una semplice virgoletta grande zona di libero scambio
Dall'altra però io credo che esistano paesi e mi auguro anche il nostro
Che pensa ora ad un altro tipo di futuro dell'Europa ovvero ad una unione politica europea
Ad una unione che ha come politiche comuni non solo quelle attuali che chiamiamo quelle del primo pilastro ma che ha una politica di sicurezza e di difesa comune che ha una politica poi non parliamo del terzo pilastro ossia di unione politica
Non voglio dire riassumendo con uno slogan un po'troppo semplicistico gli Stati Uniti d'Europa ma certamente in questa dimensione politica
Allora se questo mi sembra o mi auguro quello che noi vogliamo
Io credo e
La proposta di sostenere diciamo fin dall'inizio l'idea di mistero visti spesso
Come espressione o nomina intergovernativa sostanzialmente venti consiglio ancorché poi si dice però integrata ma non capisco come all'interno della Commissione
Io credo che
Questo al limite obtorto collo potremmo pure non dico accettarlo alla fine del percorso
Ma io credo che sia importante oggi che qualcuno afferma e mi auguro che la presidenza italiana affermi che noi vogliamo sostanzialmente la politica di sicurezza e di difesa comune e che quindi questa è una competenza comunitaria
Espressa dal presidente della Commissione o da un vicepresidente a questo delegato
Perché è questo processo perché perlomeno a una garanzia di nomina certamente del consiglio dei ministri così come viene nominato il presidente della Commissione nonché i commissari evidentemente ma anche un dibattito parlamentare una ratifica parlamentare una maggioranza che si esprime in Parlamento
E io credo che questo o mi auguro che magari ripensandoci e vedendo bene insieme sia il punto di partenza bella presidenza italiana perlomeno del nostro Paese come avvio di questo sesto
Fassino intervenendo ha fatto alcuni esempi ne potremmo aggiungere altre ma mi fermo a quelle che tu hai accennato
Del costi della non politica di sicurezza e di difesa comune costi della non Europa perlomeno nei campi in cui l'Europa non c'è
E non è badate un proprio un problema di orgoglio europeo solo
Non è un problema solo di sentirsi quelli che per esempio sulla ex Jugoslavia due certamente approfondito le idee che sono state la base del processo di dai o quelli che sono stati e continuano a essere i più grandi donatori di aiuti umanitari
Mille seicento miliardi di ECU dall'inizio del conflitto in ex Jugoslavia sono di provenienza Stati membri più Commissione ma il problema è quello di constatare che tutte queste tesi incontri multipli
Docu menti riflessioni se poi non hanno dietro una forza politica capace anche di contrattualmente imporli
Dopo tutti questi mesi ieri è arrivato Holbrooke
Ma non perché il signor o il gruppo sia più visibile in termini di pura visibilità
Non è che se noi non avremo una politica estera e di sicurezza comune potremmo pure nominare a lender no no Claudia Schiffer che sicuramente visibili sono ma il problema si pone se esprimono un'identità una politica
Uno strumento una volontà o se non la esprimo
Allora rispetta tutti i nostri sforzi il conclave di dai cui qualcuno ha avuto la forza perché ce l'aveva una volontà politica gli strumenti necessari
Letteralmente chiudere una serie di Signori in un conclave per tre settimane finché alla fine
Buono o meno buono l'inizio di un processo di pace si avvia su questo aggiungo solo una riflessione
Io credo che tutto il piano di ricostruzione riabilitazione in cui mi auguro che l'Unione europea abbia un un ruolo determinante
Nei prossimi sei mesi per la presidenza sarà mentre tutto questo si mette in moto soprattutto il volano ancora umanitario
Io credo che se non ce la faremo a far rientrare tre milioni e seicento mila rifugiati
In modo ordinato e censito nelle loro case non si può fare parlare né di processo elettorale perché non capisco chi voti in mezzo a questa dimensione
E quindi né quindi di processo democratico di riassetto ricostruzione di un Paese
Condivido
La priorità mediterranea anche se su questo io credo dovremmo tutti fare uno sforzo per dire che la politica mediterranea
Che ha aspetti positivi che a noi paiono evidenti avrà anche dei costi in particolare per i Paesi mediterranei
Ritorno sforzo importante credo della presidente di noi tutti rispetto all'opinione pubblica
Ovvero alcuni dati devono essere saputi
La Banca mondiale dice che rispetto al novantasette milioni di lavoratori oggi previsti nel bacino mediterraneo nel due mila e venti possiamo aspetta sono previsti due cento ventotto milioni di forza lavoro
Novantasette milioni oggi
A questo trend duecentoventotto milioni forza lavoro nel bacino mediterraneo su questo lo dico perché questa paese è stato recentemente molto appassionato e coinvolto sul problema immigrazione sì o no
Dico che siamo anche dipendenti l'Unione europea in termine di risorse energetiche al sessanta settanta per cento dalla sponda sud del Mediterraneo
Ma tutto questo vuol dire che questa politica che ha già tre accordi di associazione ce ne sono quattro pronti per la presidenza ma che vuol dire un lavoro a tempo pieno perché negoziare il Marocco ci abbiamo messo sei mesi e più due anni ma devo dire questo è un lavoro a tempo pieno e ce ne sono quattro pendenti
Questo vuol anche dire direttore credo in modo serio all'opinione pubblica che vorrà dire anche a ricevere più aranciati pomodori vuol dire perché questi Paesi del Mediterraneo questa esporta la sabbia non ci serve e il resto che possono trasportare sono appunto arance e pomodori pompelmo ovvero la quasi la nostra stessa produzione agricola
Quindi questo discorso di costi e benefici io credo sia responsabilità di tutti farlo capire
E mi fermo qui
Perché sul Medio Oriente credo condividiamo lo sport la scadenza
Di
L'aspetto positivo si spera di questo processo di pace che può diventare il precedente appunto positivo o negativo e abbiano un effetto domino rispetto ad altri processi e credo che su queste tre politiche per lo meno la sponda della Commissione e sicuramente una sponda
Credo attiva e importante per la presidenza due soli elementi più
Per sognare credo non so non so
Io vorrei in realtà anche un'altra cosa e mi piacerebbe che la presidenza italiana riprendesse non in ambito cioè ma come presidente ce ne sono i presupposti in ambito Nazioni Unite l'iniziativa per la moratoria della pena di morte
Credo che ci siamo andati vicino due anni fa
Come solo governo di un Paese per abbiamo perso per sette voti
Credo che è un'iniziativa che è matura io credo all'inverno anche di altri stati membri e quindi come Presidenza avviare questa cosa credo che dopo la Nigeria credo che dopo questi episodi
Mi piacerebbe molto poter sognare
Che il processo per arrivare a una nuova risoluzione alle Nazioni Unite per la moratoria quindi molto ragionevole non sto facendo dell'estremismo
Delle sentenze capitali in attesa che i vari diritti elegge un rispondente nazionali ripetano questa materia credo che sia
Sarebbe una cosa forse ma insomma è un altro elemento a per sognare ancora
è matura avrebbe un dossier che in alcuni
E con un lavoro piuttosto scuro abbiamo molto spinto negli anni scorsi che all'istituzione del Tribunale permanente contro i crimini di guerra
Abbiamo avuto l'esperienza dei due tribunali ad hoc una più positiva l'altra molto più lenta una serie di difficoltà
Questo dossier ormai maturo gli Stati Uniti stessi ancorché con molte riserve hanno espresso ormai parere favorevole nel comitato preparatorio i sei mesi che abbiamo di fronte sono determinante in ambito Nazioni Unite per questo dossier in ambito nazionale lite si era accettata l'offerta italiana che la conferenza diplomatica si tenesse a Roma
Nel novantasei e nel novantasette insomma
Due dossier forse piccoli ma a mio avviso fondamentali nel cammino dei diritti umani e del rispetto del diritto e del diritto transnazionale che mi piacerebbe sognare fare insieme con la presidente italiane mi auguro con tutti voi grazie
Grazie Emma Bonino ha la parola il ministro Rainer Masera
Ringrazio innanzitutto per questa occasione d'incontro di grande importanza e rilievo
E ritengo che la presenza dei due commissari italiani sia
Ma testimonianze più significativa dell'importanza che viene ammessa alle riflessioni che qui oggi si svolgono
Mi soffermerò evidentemente su temi economici e sostanzialmente sulla processo convergenza economica che il presupposto
Non solo per l'avvio della unione monetaria ma poi e soprattutto per l'armoniosa convergenza delle economie nell'ambito dell'unione monetaria stessi
E deludendo un po'molti probabilmente dei presenti non vorrei affrontare la questione che che è stata accennata se l'Italia
Ce la farà o meno alla fine nel novantasette ha o agli inizi del novantotto a rispettare quei criteri che sono alla base della convergenza stabilità mastri
Vorrei piuttosto affrontare un tema che e apparentemente più lontano nel tempo ma che a mio avviso e altrettanto rilevante e forse altrettanto immediato nel processo decisionale
Il mercato unico è stato costruito su una rivoluzione copernicana
Consistente nell'adozione del principio del mutuo riconoscimento degli assetti legislativi nazionali peraltro correggendo lì con la definizione previa di condizioni di armonizzazione minima le cosiddette direttive comunitarie
Alla logica del discorso diversamente da quella che aveva impedito al mercato comune di procedere è stata quella di dire sì parta dalla fase legislativa nazionale che è quella che continuerà a prevalere pur naturalmente consentendo che l'armonizzazione minima impedisca una situazione di concorrenza di regolamentare oserei dire che il processo è stato significativo forse si è ecceduto nel senso di armonizzare minimamente
Quella che doveva essere l'armonizzazione minima è diventato un insieme di norme che taluno ritiene addirittura soffocante
Penso che fra i tanti problemi che sono stati affidati alla riflessione della presidenza italiana anche questo dovrà essere posto riequilibrare cioè in coerenza con i principi di sussidiarietà
La normazione a livello nazionale e regionale rispetto a quella a livello comunitario centrale
è un tema che peraltro è stato dibattuto anche con molti commissari che credo sia unanimemente riconosciuto come un punto importante
In coerenza con l'esigenza di fondo di portare il trattato e l'unione sempre più vicino ai cittadini
Ma tengo in vista del tempo direttamente al problema che qui vorrei affrontare ci sono i criteri che sono stati proposti alla nostra attenzione per quello che riguarda la convergenza economica e le ricordo in estrema sintesi anche se i giornali continuano
A rappresentarci e lì quasi ogni giorno c'è l'alto grado di stabilità dei prezzi la sostenibilità della situazione della finanza pubblica con i due parametri del deficit e del debito rispetto al PIL
Il rispetto dei margini fluttuazioni per il meccanismo di cambio il livello dei tassi a lungo termine che riflettano la stabilità della convergenza
Tutto questo è previsto per la fase di avvio dell'unione monetaria ma molti hanno trascurato non solo in Italia che in realtà questi criteri sono criteri permanenti sono criteri che dovranno essere rispettati per sempre
Il libro verde della Commissione e chiaro al riguardo
Una piccola osservazione che io mi permetto mi sono permesso di fare al libro verde ecco il libro verde sostiene appunto che i quattro criteri suddetti costituiscono al tempo stesso gli indicatori fondamentali di una sana gestione economica
E si devono essere e la base di una decisione politica devono essere rigorosamente rispettati tanto prima quanto dopo la transizione alla moneta unica
E il Trattato prevede procedure e sanzioni a tal fine ebbene evidente a mio avviso che in realtà il problema si pone sostanzialmente per i canoni di finanza pubblica
è evidente e vorrei dire senza è evidente che i criteri per quello che riguarda i tassi di cambio non potranno essere rispettati dopo perché per definizione siamo in una moneta unica
Ma anche i criteri in termini di inflazione dei tassi di interesse acquisiscono e credo su anche su questo si possa convenire un Sos un significato sostanzialmente diverso dopo l'unione monetaria diventano variabili per così dire endogene del sistema la finanza pubblica no
Nel Trattato di Maastricht esplicitamente previsto che la legislazione nazionale dovrà mutare e adeguarsi ai canoni prescritti per quello che riguarda l'indipendenza delle banche centrali
Non si dice nulla di esplicito per quello che riguarda la finanza pubblica su questi temi è ritornato recentemente il ministro delle finanze Waigel e poi ritornerò sulle sue proposte specifiche nell'ambito del patto del del cosiddetto Patto di stabilità
La proposta di Waigel è sostanzialmente quella di ritenere che accanto alle regole per quello che riguarda l'unificazione monetaria concernenti le banche centrali occorra definire precisamente dei cannoni per quello che riguarda la finanza pubblica
Pur tuttavia egli sostiene che questi canoni sono canoniche in qualche misura possono essere lasciati al principio di sussidiarietà cioè definiti a livello nazionale
Ma non vi è sì non veda a mio avviso che quando si dice che il vincolo del tre per cento e addirittura se si dovesse ritenere che va e che la ragione il vincolo dell'un per cento come norma sono vincoli che sono necessari per assicurare la stabilità monetaria
E beh è chiaro che il principio di sussidiarietà
In qualche misura deve cedere il passo ha delle regole che sono regole definite a livello comunitario perché sono la base per consentire quella convergenza delle finanze pubbliche condizione necessaria per la stabilità monetaria
Ma allora la domanda che pongo in termini forse banali siamo convinti che i cittadini italiani ma forse i cittadini europei sanno che firmando il Trattato di Maastricht aderendo all'unione monetaria
Hanno detto ai propri rappresentanti in Parlamento e al proprio governo
Che quel vincolo del tre per cento e un vincolo assoluto che barra per sempre in qualsiasi circostanza
Io temo che questo non sia esplicitamente riconosciuto e che sia opportuno riconoscerlo a livello di normativa nazionale
Nel nostro caso dove molto si è parlato come autorevoli proposte di riforma dell'articolo ottantuno
Mi sembrerebbe ovvio che questo vincolo sia riconosciuto a livello costituzionale in quanto questo sarebbe il modo più preciso e pregnante di recepire queste modifiche che di fatto sono avvenute
Nel processo decisionale nazionale per quello che riguarda un tema fondamentale la finanza pubblica
Vengo sia pur brevemente a acclarare
Dal mio punto di vista quelle che sono le tematiche sollevate da Waigel Weikel non ha detto come a volte è stato riferito nella stampa italiana che le regole di Maastricht devono essere rese più rigoroso
Ha fatto un discorso che a mio avviso da interpretare sotto profilo meramente logico
Ha detto se siamo d'accordo come siamo d'accordo che quel vincolo del tre per cento e un vincolo assoluto che deve essere sempre comunque soddisfatto e quindi anche in condizioni al terzo e sotto il profilo ciclico
Ebbene è evidente che di norma si dovrà essere al di sotto del tre per cento e ha suggerito che la norma potrebbe essere la norma per così dire indipendente dal ciclo intorno all'un per cento si potrà discutere se è uno o due per cento ma la logica del suo discorso credo possano essere difficilmente disconosciuta
In particolare a mio avviso difficilmente può essere disconosciuta da Paesi che comunque abbiano un rapporto debito PIL molto elevato
Addirittura in qualche caso più che doppio rispetto a quello previsto dal Trattato di Maastricht e che quindi dovranno avere un disavanzo che consenta sia pure gradualmente nel tempo di avvicinarsi a quel famoso limite del sessanta per cento
Ma la logica che fai che ha sostenuto e che per assicurare questo rispetto rispetto ripeto durevole nel tempo condizione necessaria per quella convergenza che alla quale tutti prendiamo e che ci siano delle sanzioni sanzioni rilevanti non Nestor dare il dettaglio ma rilevanti sotto il profilo macroeconomico sostanzialmente connesse proprio al il e il commissario Monti e ci ha ricordato che questa proposta che fra l'altro per chi conosca il mondo tedesco è una proposta
Che ha valore preventivo le leggi tendono a essere rispettate e il la sanzione ha un effetto preventivo non necessariamente in tutta la comunità questo è sempre vero
E comunque sotto il mio profilo sotto il punto che il punto di vista che porta alla vostra attenzione molto meglio è avere dei vincoli saldi ex ante che impediscano per così dire la punizione che impediscano fra virgolette il reato
Ci sono evidentemente due strade per intervenire ex ante una è quella di intervenire comunque un ex ante cioè a cavallo fra l'ex ante che e e l'ex post cioè la proposta di blindatura del commissario Monti nel senso di dire a livello nazionale sì interverrà ove si verifichino e quando si deve
Il tre per cento perché oggi in Italia si parla di saldi che ci avvicineranno a quel tre per cento ma la prospettiva è comunque saldi che siano superiori al tre per cento si interviene a livello nazionale con un'opportuna combinazione di tanti alle spese e aumenti all'entrata
La mia proposta è mettiamo nella Costituzione nell'articolo ottantuno che c'è un vincolo questo vincolo è il tre per cento di norma che non può essere superato
Evidentemente questo implica presumibilmente che ci sia un vincolo permanente delle partite correnti cioè che il saldo per dare della vere dei conti delle pubbliche amministrazioni indipendentemente dalle spese di investimento che dovranno essere definite secondo criteri accettati
Sotto il profilo comunitario sia sostanzialmente in equilibrio questo peraltro è un obiettivo che il documento di programmazione economica e finanziaria prevede già per l'Italia al mille novecento
E novantotto
Quale sarebbe il vantaggio di questa modifica beh primo ripeto ne ne faccio un discorso democratico il cittadino elettore sa che comunque non potrà chiedere ai propri rappresentanti di modificare le regole di bilancio se non nella vera e uno Stato più o meno grande cioè avere una dimensione più o meno rilevante di entrate e spese pubbliche ma sa che i saldi dovranno essere comunque rispetta avrebbe anche il vantaggio se si imponesse questo rispetto del vincolo delle spese correnti coperte come entrate correnti
Il sottolineare l'esigenza di a vere finanziamento pubblico per le infrastrutture ma i conti pubblici devono essere rispettati sotto il profilo del saldo correndo
Avrebbe infine il vantaggio di rendere più credibile ed è l'ultimo punto che sottopongo alla vostra alla vostra attenzione l'impegno che Alitalia al di là di riuscire al novantotto al novantasette a rispettare tutti quei numeri ai quali siamo abituati perché li vediamo tutti i giorni nella nella stampa che l'impegno non è quello di una corsa dei cento metri oltre il quale passato il traguardo
Ci si ferma esausti ma l'impegno è quello di passati cento metri di continuare a viaggiare alla stessa velocità anzi
Se si crede e sotto certi versi si deve credere alle osservazioni che ha portato alla nostra attenzione Waigel
Probabilmente quel vincolo del tre per cento dovrà essere mediamente mantenuto e superato ripeto in una prospettiva di lungo di lunghissimo termine grazie
Molte grazie al ministro Masera ora Giorgio Napolitano
Credo che il livello ampiezza di questo dibattito
Ci stiamo sollevando dalla mortificazione
Delle polemiche manovre strumentali
Che si intrecciano con responsabile serie preoccupazioni attorno all'imminente inizio del semestre di presidenza italiana io alla possibile data di elezioni anticipate
La consapevolezza europea delle forze politiche non si misura solo sul tema per importante che sia
Dell'interferenza tra presidenza ed elezioni Massud peraltro e subendo di più
Rispetto ai problemi di cui oggi tardivamente si discute
Che può comportare per un'efficace e autorevole di svolgimento della funzione di guida che ci spetta nell'Unione Europea
Lo scioglimento delle Camere nel corso del semestre intanto è stato giusto premunirsi come si è cercato di fare da tempo
Prevedendo risoluzioni di Indirizzo di entrambi i rami del Parlamento del Parlamento
A cui si possa ispirare la condotta del governo nel corso del semestre
E anche una garanzia di continuità a Camere sciolte nell'attività delle commissioni per gli affari esteri e per le politiche comunitarie in stretto rapporto con Chigi rappresenterà nella presidenza italiana di turno dell'Unione Europea d'altra parte
Sul semestre italiano può pensare non meno la mancanza di un governo pienamente rappresentativo anche dell'Italia del dopo sei mesi
E soprattutto dobbiamo sapere che resta un'ombra sull'immagine dell'Italia agli occhi dei nostri partner
Ed è la nostra difficoltà a esprimere un governo politico mentre non solo nel nostro Paese soffia il vento dell'antipolitica
Comunque la consapevolezza europea del nostro Paese si misura io credo sull'impegno di rinnovata riflessione e di coraggiosa chiarificazione sulle prospettive dell'unione e innanzitutto
Si misura sulla ripresa di un dibattito che non resti chiuso entro circoli ristretti impiccare venti e di Esperti ma coinvolga in profondità e badate l'obiettivo e molto arduo partiti e movimenti politici Parlamento di opinione pubblica mondo della cultura e mondo dell'informazione
Rinnovata riflessione sullo stato dell'Europa guardando al malessere politico e al malessere sociale
Che attraversano l'Europa e pongono problemi assai critici per l'avvenire dell'Unione
Riflessione sul tema cruciale del rapporto Germania Europa sull'obiettivo l'indebolimento dell'asse franco-tedesco e sulla necessità di più ricchi ancoraggi ed equilibri per il rilancio della costruzione europea
Riflessione infine sui termini concreti largamente sconosciuti a troppi politici e a troppi commentatori delle scelte da compiere e per l'approfondimento e per l'allargamento
Per le riforme politico-istituzionali e per l'Unione economica e monetaria per lo sviluppo di una comune politica estera di sicurezza e sempre più di difesa
Per la definizione di nuove politiche e di dove regole a livello comunitario
Da una politica per l'immigrazione alle regole per l'informazione e comunicazione televisiva
I termini concreti di queste scelte e i documenti che li preparo l'uomo sono spesso comodamente trascurati
Con la etichetta di tecnicalità e invece o sì produrrà uno sforzo di applicazione da parte in modo particolare
Dei partiti e delle rappresentanze parlamentari uno sforzo di applicazione di cui hanno dato prova tutte le comunicazioni a questo convegno ho davvero non si raggiungerà quella concretezza e coerenza nell'europeismo italiano che rappresenta la garante questione posta con questo convegno entrando nel merito dei temi che sono stati discussi oggi solo entrando nel merito di quei temi e di quei termini concreti di Scelba si può edificare anche la portata e consistenza delle convergenze che noi auspichiamo e io voglio dire e ne abbiamo avuto subito una dimostrazione con il dialogo se così posso dire tra la comunicazione di Piero Fassino e l'intervento Di Livio Caputo io penso che ci siano le condizioni per una come ora si usa dire by partisan poi messi in campo europeo tra gli opposti schieramenti candidati a competerebbe né
Le elezioni per la guida del Governo noi possiamo a vere una effettiva rispettabile credibile convergenza nel campo
Della politica europea spero che a ciò dia luogo sia il dibattito del cinque dicembre alla Camera sia quello del dodici al Senato e penso e penso che naturalmente questo dibattito richiede tuttavia ancora chiarimenti non trascurabili come sul punto evocato da Emma Bonino che è poi quello dell'impegno di comunitarizzazione della politica estera e di sicurezza
Si può verificare
La coerenza del nostro europeismo e la possibilità di convergenze su questo terreno entrando in particolare anche nel merito dei temi richiamati da Mario Monti per il pieno adeguamento dell'Italia alle norme e alle logiche del mercato unico
E dunque della libera circolazione anche delle persone come vuole l'accordo di Schengen ma insisto nello stesso tempo su un impegno di coraggiosa chiarificazione
Che considero non meno necessario e per dirla molto in Breve coraggiosa chiarificazione sui benefici e sui costi di un più spedito e coerente percorso di integrazione europea
In questo momento a mio avviso appaiono oscurati i benefici e non basta l'argomento della mancanza di alternative all'integrazione
E forse non basta nemmeno l'argomento tradizionale che può essere in qualche modo riproposto dei costi della nord unione
Si impone una esplorazione e rappresentazione rinnovata delle potenzialità in tutti i sensi
Sul versante
Della crescita democratica
Sul versante dei diritti di cittadinanza
E sul versante dello sviluppo economico sociale e civile che ha se un salto in avanti sulla via dell'integrazione e si impone un confronto non reticente
Nello stesso tempo sui costi su imposti in modo particolare dell'unione economica e monetaria mi è sembrato importante
L'accordo del commissario Monti sulla comunicazione
Di Giorgio Ruffolo sulla necessità di esaltare gli obiettivi di sviluppo la dimensione economica e sociale come non separabile da quella monetaria dell'unione certi è un fatto che la sinistra in Europa e alle prese
Con il problema dei costi sociali della convergenza verso i traguardi dell'Unione monetaria
E è impegnata nella ricerca non semplice di politiche economiche e sociali
Che siano soddisfacenti sia dal punto di vista della distribuzione dei costi di quella convergenza sia dal punto di vista della esaltazione degli obiettivi
Di sviluppo e di occupazione e questo mentre su altri versanti dello schieramento politico e anche in diversi ambienti culturali si mette in questione la prospettiva dell'unione monetaria
Come costruzione artificiosa valenza simbolica
Ha scritto qualcuna una sorta di Wong orale e io credo che anche a questa sorta di retorica alla rovescia contro l'unione monetaria dovremmo sa per
Mi per in campo argomenti validi io
Concludo ritengo che il contributo di questo convegno a partire dalla relazione di Achille Occhetto stia nella proposizione di una linea assai netta
Contro ogni tendenza e ce ne sono di assai visibili in questo momento in giro per l'Europa al ristagno e alla restarvi all'arretramento del processo di costruzione europea credo che balconi
Che da questo convegno stia venendo una linea molto impegnativa soprattutto per la crescita di Russo oggetto europeo politico istituzionale efficace capace di governare le scelte fondamentali per lo sviluppo economico e sociale e di esprimere un'effettiva comune politica estera di sicurezza e di difesa e ripensando a tante discussioni con Altiero Spinelli
Dopo il suo nuovo incontro sedici anni fa nel nome delle un play dell'europeismo con la forza principale della sinistra italiana mi sento di dire che il semi di quell'incontro non è andato perduto ma si è tradotto in frutti cospicui grazie
Vi ringrazio Giorgio Napolitano do la parola Cesare Merlini presidente l'Istituto Affari Internazionali
Grazie presidente
Sei anni fa quando
L'Italia
A
Assunto nel turno precedente la presidenza dell'unione europea l'Economist scrisse che un'unione sotto presidenza italiana
Sarebbe stata qualcosa di molto simile a un viaggio in pullman guidato ai fratelli Marx
Non fu ovviamente una revisione gentile
Ma qualcosa vorrei sottolineare qui fu una previsione smentita dei fatti
D'altra parte
E anche giusto sottolineare
Che
La prossima presidenza italiana
Di nuovo
Non è caratterizzata da attese esterne molto ottimiste
Il cliché
Diffuso in Europa
E che questo Paese
E troppo assorbito
Dalle Carelli interne
Per poter gestire seriamente e autore
Talmente in genere alla politica estera ma in particolare la politica europea
Io credo che
Da qui e da varie altre iniziative che si stanno realizzando nel Paese
Deve partire una spinta una pressione perché di nuovo
La previsione l'altezza Esterna sia smentita
Perché ciò possano essere ottenuto
A mio avviso è necessario
Che la presidenza italiana
Quale che sia il governo poi i governi che il dovranno gestirla nel corso del semestre
Sì senta malgrado tutto sostenuta da un largo consenso politico
Quello che Giorgio Napolitano diceva poco fa
Da qui un concerto un consenso by partisan adottando la terminologia anglosassone
Si potrebbe dire
Il consenso della percezione dell'interesse nazionale se invece noi vogliamo accusare la terminologia francese ma è la stessa cosa
Il problema è che il consenso diffuso in questo Paese
E rischia sempre
Di cadere nell'unanimismo vuoto
Bisogna realizzare il consenso sulle cose
Sulle questioni concreti
Altrimenti si si cade in quella che Altiero Spinelli chiamava la politica della domenica cioè quella politica
Che europea quello europeismo che si declamava la domenica salvo poi lunedì rientrare di nuovo nelle cose nelle vicende interne
Il punto che vorrei fare in questo mio intervento
è che
Per evitare questo pericolo
Occorre distinguere chiaramente
Quali sono le materie che potevano essere oggetto
Del più largo consenso possibile di consenso by partisan dalle materie che in invece devono essere portato specifiche istanze politiche anche di parte
Io credo che noi
Dobbiamo dire che
Il rispetto dei trattati
E con tutte le indicazioni che sono state sottolineate ripetutamente da questa tribuna oggi
La riforma dell'Unione
Che è un processo Bindi Genesi costituzionale
E che a differenza di quanto avveniva nel secolo scorso non avviene in un colpo
Non si scrive per una volta per tutto una carta costituzionale
Dove siamo in un processo di genesi costituzionale
E ci ritroveremo periodicamente a riformare riapre appare e il la costituzione di questa Europa alle cui anche le cui dimensioni sono continuamente
Modifica nel senso che sono aumenta
E il terzo punto che deve essere oggetto di largo consenso
Deve essere l'impegno a realizzare politiche comuni
Ma qui si ferma il consenso by partisan
Perché il consenso Pai Partizan non deve essere la sordina la mordacchia a quelle che sono le istanze sui contenuti delle politiche comuni
Faccio un esempio che è stato qua ripetutamente menzionato io credo
L'hanno detto
In particolare l'addetto Livio Caputo l'hanno detto gli interventi improduttivi per esempio la politica dell'immigrazione deve essere una politica comune
Questo deve essere materia di largo consenso
Quale sia questa politica dell'immigrazione invece ci può vedere divisi è chiaro che nella politica dell'immigrazione c'è un grosso dilemma fra la sicurezza e la sicurezza dei cittadini e la solidarietà e che quindi è di fronte a questo dilemma noi ci collochiamo supposizione differenziato e credo che la sinistra deve avere la forza e il coraggio di condurre una battaglia su si ritiene di far prevalere determinate istanze così la destra
E questa il lemma non deve essere soffocante no
Dal rischio che la divisione mette in questione il principio della politica comune di principio dalla politica comune no deve essere intaccata questo che cosa significa che quando si fa una battaglia di parte
La si fa oggi a livello europeo
E se si è vincitori o sconfitti sono sia a livello europeo quale che sia il rapporto fra vincitori e sconfitti all'interno dei singoli Stati questa è una differenza profonda che deve essere realizza quando dico e con questo comunque vengono comunque journal considerazione finale quando dico
Che
Le materie che ho elencato riforma istituzionale rispetto dei trattati realizzazione delle politica comune devono essere oggetto
Di consenso diffuso e non solo di parte non basta il cinquantun per cento come avviene in tutti i regimi democratici per quanto riguarda i dettami costituzionali
No dico che però il dibattito interno alle forze deve essere
Deve essere soffocata ci deve essere il dibattito e queste sedi sono molto utile a questo scopo però al dibattito deve essere risolutivo
Perché le forze politiche che dovreste non raggiungono il consenso al loro interno su quelle che sono le questi Tione questioni istituzionali
E le quel che quindi le questioni fondamentali entrano necessariamente in crisi
Io credo che se noi andiamo a guardare la panoramica delle forze politiche europee
Oggi quali sono quelle più forte inclini a una crisi esistenziale sono quelle che sono divise di fronte alle grandi questioni istituzionali europee faccio due esempi da una parte e dall'altra i conservatori inglesi e i socialdemocratici tedeschi
Io che mentre per esempio aziende no tedesca è oggi un partito un gruppo politico che avendo raggiunto un abbastanza sufficiente consenso su quelli che sono i grandi orientamenti
Istituzionali e dalla collocazione dalla Germania è più in grado di contribuire hanno la mente dopo una crisi interna anche alla maturazione degli orientamenti politici e lì è chiaro credo l'implicito invito che Dent e posso
Quale posso concludere questo mio intervento
Ringrazio Cesare Merlini ora per l'ultimo intervento prima di quello di Romano Prodi il professor Pier Carlo Padoan
L'unione monetaria
è inevitabile
Ma non solo è anche preferibile preferibile ad altre opzioni che sostanzialmente si riducono lo status quo
Sia per un Paese come l'Italia che per un Paese come la Germania
E questo non lo dice una posizione ideologica o qualche teorema lo dice un fatto irreversibile rapire la globalizzazione dei mercati finanziari che sempre più renderà possibili solo due alternative
O cambi perfettamente flessibili o unioni monetarie
Se ci sono cambi perfettamente flessibili in un mercato integrato abbiamo già visto cosa succede si levano subito proteste contro pretese accuse di svalutazioni competitive quindi il problema non è sapere se l'Italia deve spingere per l'unione monetaria è problema sapere come arrivarci ovviamente il problema è la fase di transizione
Su questo il trattato non è chiaro
Non è ancora del tutto chiarito il meccanismo che una volta dovrà regolare i rapporti fra chissà là dentro la fase iniziale della moneta e chi ancora non ci sarà
Se l'Italia rimarrà fuori dalla fase iniziale dovrà evidentemente stabilire una politica di cambio nei confronti della moneta europea
Questa è una soluzione possibile fosse la più probabile che dovrà essere chiarita
Ma che deve renderci consapevoli che la fase di transizione dovrà essere molto rapida e credibile e questo per la medesima ragione che menzionavo prima una fase di transizione troppo lunga ritenuta indecisa nella gestione della politica fiscale sarebbe immediatamente preda degli attacchi dei mercati finanziari
Quindi questo non ci resine dal continuare nel processo di aggiustamento
Sarebbe anche importante che i mercati finanziari si rendessero conto che nella fase di transizione esiste una comunità d'interessi fra chi è dentro e chi è fuori
Non deve cioè sorge il sospetto che paesi che stanno compiendo gli sforzi di aggiustamento siano all'ultimo momento lasciati fuori dai Paesi che già stanno dentro la moneta
E questo può essere fatto in molti modi concreti rafforzando in modo anche visibile la cooperazione monetaria e la fase di transizione
Dunque l'unione monetaria è un obiettivo ineludibile ed è anche preferibile in termini per esempio di costi che i nostri di livelli che i nostri tassi di interesse potrebbero assumere qualora questo obiettivo fosse implicitamente o esplicitamente abbandona
Ma c'è un'altra cosa perché bisogna ricordare l'Europa lo stato detto qui più volte non è solo la moneta
Ricordo che la parola d'ordine della moglie dell'Europa alla fine del decennio trascorso era un mercato è una moneta il mercato unico la moneta unica
Due elementi complementari alla fine di accrescere il benessere dei cittadini europei in primo luogo di accrescere il livello di occupazione
Devo dire che sono un po'sorpreso dal fatto che la parola occupazione qui sia stata menzionata alcune volte ma a mio avviso troppo pochi
Negli anni Ottanta c'è stata un'enorme sforzo di convergenza monetaria dei paesi europei c'è stato anche una forte crescita disoccupazione diversificata nei Paesi europei
Sarebbe ingiusto e probabilmente scorretto meccanicamente collegare il processo di convergenza monetaria ma cresce la disoccupazione certamente qualche legame c'è
E se c'è una crescita della disoccupazione quindi c'è un nuovo problema e come dirò fra un momento gli stessi mercati finanziari si ricorda
Un'altra fatto che forse val la pena di ricordare che contrassegna lo sviluppo europeo nel decennio trascorso
è la divergenza non la convergenza osserviamo l'andamento delle economie reali dei sistemi industriali del grado di livello di reddito pro-capite dei paesi e delle regioni europea
Non possiamo osservare una convergenza non c'è stata convergenza evidente in alcuni casi c'è stata forte divergenza
Dobbiamo quindi chiederci se in futuro questa tendenza cambierà e in base a quali politiche certamente la divergenza non accede non ha facilità la soluzione del problema dell'occupazione a dicevo l'occupazione
Forse è bene ricordare che la crisi del sistema monetario europeo nel settembre novantadue esplosa quando i mercati finanziari si sono resi conto che costo politico misurabile per esempio in termini di occupazione
Che veniva sopportato dai paesi che mantenevano il cambio fisso stava diventando insopportabile
è paradossale ricordare il fatto che il tema dell'occupazione circa implicitamente viene ricordato dal ragionamento e soprattutto dall'agire dei mercati finanziari
è possibile che questo non divenga esplicitamente una priorità delle politiche economiche in Europa
Strutturalmente l'occupazione si può sostenere e arbereshe in modi diversi
Voglio soltanto qui ricordare che questo problema sarà cresciuto
Da quello che sta avvenendo è avverrà nei prossimi anni innanzitutto c'è un problema di politiche commerciali un problema a mio avviso ben affrontato come è ben noto l'Unione Europea sta mettendo in atto una serie di processi di liberalizzazione commerciale
Differenziate partners preferenziali ma anche generalizzate in ottemperanza alle richieste dell'Uruguay Round
Questo non faciliterà ricordiamocelo con molta franchezza il problema dell'occupazione nell'immediato ora seri problemi di aggiustamento
Così come la questione dell'immigrazione resta ricordata qui non agevolerà il problema dell'occupazione
Quindi cosa fare certamente non pretendo di dare risposta adesso ricordo ribadisco quello che diceva Giorgio Ruffolo che c'è stata una santificazione come tante in Europa quella del piano dello diventato poi libro bianco su crescita competitività e occupazione
Quel documento indicava una serie di strumenti
E sono tutti volti ad affrontare la questione di come a creare nuove opportunità di occupazione nel nostro Paese e in Europa
E avevano sostanzialmente due elementi fondanti
Un primo elemento era riconsiderare il funzionamento dei mercati del lavoro renderli più flessibili come si dice ma ovviamente per ottenere questo ci vuole consenso e quindi ci vogliono altri aspetti
Della
Politica economica e sociale il secondo elemento era legato alla constatazione che la competizione globale nella quale l'Europa sicuramente nostra messa benissimo
Si fonda essenzialmente sulla produzione di conoscenza e sulla sua diffusione diffusione anche nelle zone più remote della nostra unione ci sono molti strumenti molte politiche che non conto conquistano la prima pagina dei giornali ma e tradotte in termini di guadagni occupazionali certamente renderebbero l'Europa più vicina ai cittadini grazie
Grazie al professor Padoan prima di dare la parola mano Prodi qualche informazione sullo svolgimento dei lavori dopo l'intervento di Prodi ci sarà la possibilità di pranzare qui dietro buffet che ci sarà nella sala qui dietro anche allo scopo di garantire la ripresa puntuale dei lavori alle ore quattordici
Per la giornata di oggi sono come sapete previsti attorno alle quindici e quarantacinque gli interventi Susanna Agnelli di Klaus esci e alle sedici e trenta con l'intervento conclusivo di Massimo D'Alema
Questo è il programma dei nostri lavori ora do la parola a Romano Prodi
Cari amici mi limito a alcune osservazioni
Molto telegrafiche perché
Stamattina state affrontate in modo ampia ed esaustivo tutti questi temi che riguardano l'Europa e il posizionamento dell'Italia in Europa
E la mia prospettiva è proprio strettamente la prospettiva dell'Ulivo
Cioè
Voglio sottolineare come
L'alleanza anzi la grande coalizione dell'Ulivo abbia preso l'Europa non come uno dei suoi figli non come un capitolo della sua politica economica o della sua politica generale ma come ciò che permea tutto il discorso politico dell'Ulivo e l'Europa alla base della nostra unità ed è il fondamento la nostra politica
E lo dico con orgoglio perché non è sempre stato così
In forze di centrosinistra il Paese
Anzi forse dieci anni fa potevano essere imputate di essere deboli sull'opzione europea
Oggi lo chiamiamo costruzione anche in un momento in cui per la prima volta il nostro Paese si sono sollevate delle obiezioni intellettuali radicali all'Europa
Ricordiamo che il concetto di Europa non è più purtroppo condiviso dalla totalità dalla popolazione italiana
Ed è a questo punto in cui noi dobbiamo tradurlo in atto di governo inerzia di politica coerente perché su questo dobbiamo fonda il nostro futuro dobbiamo esserne convinto il nuovo schema di concorrenza mondiale
L'irrompere
Dei Paesi nuovi rende urgente questo progetto e il caso jugoslavo rendere urgente l'aspetto politico questo Europa o viene oggi o un problema farla venire dopo
E lo chiudiamo la nostra approvazione d'Europa questo importante alla vigilia della presentazione di un programma politico
Totale comprendendo l'accettazione di tutte le conseguenze che noi abbiamo firmato nel Trattato di Maastricht cioè non è un discorso mi scarso peso politico perché io credo che l'obiettivo sia in se stesso un obiettivo grande
Anche se come dicevo prima vedo con preoccupazione che il Paese non ha assorbito
A
In modo totale l'opzione europea e vedo anche che queste opere mentre era prima tema bipartisan è diventato tema che distingue sempre più profondamente nella schieramento di centro sinistra dallo schieramento di centrodestra
Ed è e l'Italia si è nel passato sotto questo aspetto allontanata in modo preoccupante dall'Europa nei fatti
Ricorda la vicenda dalla Slovenia in ritardo nell'applicazione di Schengen che per me è un fatto quasi personale di tutti di tristezza Nowitzki
Proprio di sentirti fuori da un giro che nel giro ovvio che la gioia di non aver passaporti che ora questo fatto fisico di sentirvi in Europa
E anche GRA
E alle opposizioni intellettuale al Trattato di Maastricht sono un fatto di cui noi non possiamo tener conto anche perché si accompagnano a una rete di posizioni simile che sono presi in altri paesi europei
E questo io credo che deve farci pensare a cosa l'opzione europea
Noi non possiamo pensare all'opzione europea
Come pura opzione economica detto riaffermato perché in gestione più vicini
Mastri
Parte del nostro programma non possiamo fermarci a Paestum
Master io lo considero il tetto dell'edificio europeo le fondamenta sull'Europa politica non dimentichiamo De Gasperi Adenauer e Schumann che hanno fatto l'Europa non capivano assolutamente nulla di economia forse è per questo che hanno fatto l'Europa no
Mi sono impressionato dicendo
Rettore De Gasperi in cui c'è una lettera in cui chiaramente confondendo i miliardi con i milioni no e ha fatto la più grande istituzione bravo nel dopoguerra confondendo i miliardi per il minimo in questa gara anche penalmente prova della sua onestà o meno probabile
Ma sono questi su questi pensieri che ne dobbiamo avere quando ci avviciniamo a Maastricht perché se lo prendiamo con buffetto fatto tecnico
Ma noi maschi non ci arriviamo mai perché i sacrifici martedì comporta davvero perché quando abbiamo l'aggiustamento di e bianchi tutti i Paesi europei è inutile che noi diciamo che non provoca disoccupazione perché mettiamo agli stessi perché in fondo tanti anni economia ci serviranno pur qualcosa Mariano che abbiamo studiato
Perché è
è una convergenza costosa forte ma è un obiettivo grande per il nostro Paese allora la prima osservazione e mi unisco a quanto detto Giorgio Ruffolo nel suo intervento ore non possiamo mica metà solo dei piccoli a questa Europa dove ammetterà che negli obiettivi perché il mio problema
Nei miei viaggi in pullman e Merlini non deve utilizzare i polmoni è un brevetto mi dicono e e proprio di spiegare ai giovani che cosa ti dall'Europa
E io non lo posso spiegare con i vincoli soltanto ma con gli obiettivi allora c'è l'obiettivo Primo della paura di fronte a un mondo anticipa convalidando e quindi la regista di unirsi ci sono gli obiettivi del di mettersi nelle culture ma ci deve essere anche l'obiettivo dell'occupazione ce ne sarebbe l'obiettivo di riprendere il Piano del lavoro intellettualmente no
è stato osannato messi in un cassetto e adesso non e quasi un oggetto imbarazzante
Ecco la nostra Europa non può prescindere da a questi fatti e io credo che il nostro Paese abbia in questi giorni dimostrato di non avere in modo globale il senso dell'urgenza di questi problemi no
La legge comunicare novantaquattro è stata portata a Berlusconi con otto milita dal Parlamento è stata approvata no però Prada ha sollevato con grande ritardo
Quello che mi ha colpito il commento dei mass media se voi chiedete a un giovane un ragazzo che cosa approvato in Senato riguarda l'Europa il problema dei giocatori fu al non è stato riportato un altro come se l'Europa fosse un campo da calcio
I club allora questo è il tipo di messaggio che noi diamo è stato colto mentre invece qui è in gioco il far capire che tutte queste trasformazioni del Paese in conseguenza al legame con l'Europa su una prospettiva per il futuro
In questi giorni fare leggi per la sicurezza le normative tecniche l'Europa siti fonte nel profondo paese seduto più come un vincolo
Noi non possiamo pensare che questa diffusione che l'Europa si allega che relegata prima a alle quote dell'arte ora si è legata alle normative tecniche per i parrucchieri o per i fornai a dei vincoli a dei vincoli a volte anche assurdi recepiti in modo del tutto acritico
E questo è la sfida che noi abbiamo di fronte ai lavori e
Abbiamo adesso attorno a questa sfida
Di mettiti di creare un'Europa popolare di grande Europa condivisa pur nella sua severità noi abbiamo una fase importante che è nelle nostre mani cioè si apre il semestre la nostra presenza la nostra precedente in Europa
E con questo semestre si apre una fase molto più lungo lo abbiamo in fondo imbalsamata nel semestre no o simboli d'arte del semestre semestre l'interruttore di una frase lunghissima
Tale e quale si svilupperanno tre dinamiche molto forte cioè la Conferenza intergovernativa che deve assolutamente le formale istituzione europea
Comincia dal problema stesso dà la precedenza
Non era una battuta ironica quella dell'Economist qualche numero fa quando riguarda la presidenza semestrale dice ma qui si mette insieme allargamento precedente semestrale l'ordine alfabetico come farai sardo ferrato in Europa che avrà in tre semestri come presidente Lettonia Lituania Lussemburgo
Questo è il tipo di Europa che noi vogliamo che trasmettiamo lo certamente quindi il problema la riforma istituzionale diventa legato profondamente al Profeta creazione d'Europa politica secondo aspetto quello di aumentare l'integrazione e la politica estera e della sicurezza senza le quali gli incidenti di cui culturali il nostro non contare diventerà un fatto abituale che fino alla disgregazione la nostra politica
Che fine cioè ed il completamento dell'unione economica e monetaria
Che segnerà tutto il prossimo quinquennio della politica italiana ed europea
Questi sono impegni grandissimi io penso che per tutti questi impegni ci sia una profondo bisogno di continuità e di forza
Nel governo italiano di coesione nel Paese Parigi proprio fare questa opera contemporanea no
Che aveva all'interno della nostra storia sociale che porta a questi problemi e che si affermi come partecipe stabile e credibile nei confronti degli altri governi europea l'ambito di riferimento non è quindi il semestre ma è il periodo di una intera legislatura che io credo quindi che anche il discorso elettorale vada impostato in questo problema di certezza sicurezza stabilità che partecipe di vita
Possibilità di far fronte a questa politica economica per un lungo periodo e quindi c'è bisogno di una governo legislatura perché Italia deve dare il suo contributo alla costruzione dell'Europa
Questo è una periodo drammatico per l'Europa ma è anche un un periodo temporale straordinaria abbiamo ancora il paese più forte d'Europa la Germania dico ancora sottolineando l'ancora
Che profondamente filo europeista
Io non sono così tranquillo sulla Germani domani non lo sono né per la coalizione di centrodestra né per la polizia di centrosinistra
Io dico che dobbiamo assolutamente approfittare di questo periodo anche perché
Cosa che
è stato per era per me inaspettato ma che io noto come un fatto nuovo cioè la domanda di Italia che viene dall'Europa
Che noi non siamo in questa fase reputati un incidente o un partner scomodo o un accessorio negli equilibri d'Europa futura c'è bisogno dell'Italia che bisogno della sua presenza politica di quello che rappresenta nel Mediterraneo di quello che era così anche loro cioè lo spirito dell'Europa e dei padri fondatori ritornata verso molto forte e quindi bisogna tornare al disegno di Spinelli disegno di un'Europa politica
Necessario lavorare per il buon esito della conferenza intergovernativa conferenza che può durare tra dodici e i diciotto mesi ma che deve prendere il nostro impegno integrale dobbiamo dire che l'impostazione e le posizioni espresse dall'Ulivo su sui temi della Conferenza intergovernativa sono profondamente coerenti con la posizione presa dal governo italiana in questa prima fase e quindi l'Italia può presentarsi
Come un parte credibile di lunga durata e che possa come civici intervengo sassi consegna posso cioè far fede ai suoi impegno anche se non credo
Allora
Su questi piccoli chimici può essere anche un contrasto all'interno alla coalizione dell'Ulivo e lo abbiamo discusso lungamente non credo che sia necessario mettere dei numeri negli articoli della Costituzione no
Per motivi perché i numeri non mi piacciono nella Costituzione un fatto puramente estetica piacciono le lettere in secondo luogo perché abbiamo già l'ottanta l'articolo ottantuno
Cioè se lo avessimo interpretato alla lettera non avremmo intercetti oggi è stato sostanzialmente violato e formalmente violato nella storia dalla politica economica italiana poteri vincoli c'erano già Rovigo e di sostanza
E anche perché
Vedete quando ci sarà bisogno di una politica economica europea comune poderosi questi numeri li dovremmo variare insieme e devono variare può darsi e colui che debba dettare parecchie questioni sia proprio RAI no
Perché le prospettive di una congiuntura e degli affetti dell'Unione e di un fenomeno di un fatto così importante come Unione europea diventa abbastanza difficili precedere prevedere in anticipo e quindi io credo che questo margine di elasticità debba essere debba essere mantenuto
Ecco quindi proprio
Proprio per i legami che ha con l'unione politica
Interessante ricordare come queste degli anni siete stati ricordati proprio dalla Bundesbank nel giorno stesso o il giorno dopo della firma di Maastricht
Quando l'ho ricordato che l'unione monetaria non tiene
Se non c'è una unione politica
La sua pratica il concetto del tetto delle fondamenta quindi viene da allontana
L'altro aspetto credo dobbiamo richiamare l'ho già accennato prima è quello della Europa sociale e della coesione che deve avere la Società europea e sono molto preoccupato degli avvenimenti francesi di questi giorni
Perché i francesi sono un avvertimento abbiamo un governo di destra
RAI
Io non oso come faccio quando ho confrontato i governi di destra italiano Nosa non definire un governo di destra di grande borghese europea guarda a Est qualche vivamente elevato con una presidente così dei ministri e che probabilmente ha un ai Kew
Molto alto rispetto alla media in assoluto
Che sta toccando il massimo uniforme a livello di opposizione sociale
E io credo che questo derivi proprio dal dallo smarrimento che il paese ha riguardo al suo futuro smarrimenti e che potremmo trovare di fronte a noi anche di fronte al nostro scelta se non capiamo che accanto all'Europa monetaria Rocco politica ci vuole un grande discorso profetico un discorso più futuro che riguarda la coesione la coesione sociale
E quindi noi dobbiamo a buttarci verso questa Europa
Assumendo una assumendo come Italia questa da un lato una adesione senza riserva se si deve portare con noi tutto il Paese e dall'altro lato a sapendo e in una prima fase dovremmo accettare anche forme di attuazione differenziata forme realistiche di attuazione differenziata
E cioè
Sia per i temi dello J oggetto della conferenza pensiamo alla politica estera e della sicurezza comune i Paesi nordici e i loro problemi del neutralismo pensiamo in chimica preceduto integrazione monetaria c'è giallo l'opt out cioè britannico e la polizia dalla Danimarca
Cioè avere questa grande passione per l'Europa avere questo realismo di capire che noi dobbiamo giocare il nostro ruolo ma che in una Europa differenziato
Ecco sapendo che questo non vuole dire chiedere sconti l'Italia non vuole e non della condizione e non può chiedere alcuno sconto per il suo ingresso in Europa
Deve fare fino in fondo il suo dovere
Ma deve dare un grande contributo per dire che Europa ne vogliamo per far capire che un'Europa astratta formale che un'Europa che rimanga dei cervelli non entra nei cuori prima o poi cade di fronte ai problemi
Per arrivare a dire che come hanno voluto De Gasperi e Adenauer e Schumann l'Europa nostra non è d'Europa solo dei governi ma è soprattutto l'Europa dei popoli grazie
Allora grazie a Romano Prodi grazie può essere partecipato questa mattina la il convegno ricomincia alle ore quattordici puntuali grazie
Posto in modo che possano ricominciare i nostri lavori non sa
Allo stesso
Sono
Sì
Sì
Sì
Ora la parola Guido Montani segretario del Movimento federalista europeo seguirà Fiorella Ghilardotti
Io vorrei richiamare l'attenzione su due punti
Cioè il rilievo politico della Conferenza intergovernativa in questa fase dell'integrazione europea e il secondo il ruolo dell'Italia nella Conferenza intergovernativa di cui naturalmente si è già discusso molto ma vorrei richiamare un punto specifico
Per quanto riguarda il rilievo politico dalla Conferenza intergovernativa vorrei sottolineare il fatto che pur essendo l'Europa il processo costituente che è iniziato nel dopoguerra e continua ancora oggi
Noi non possiamo più pensare questo processo possa continuare in definitivamente
Cioè siamo entrati probabilmente nella fase conclusiva del processo di unificazione europea i tempi sono mutati
Il problema posto dalla Germania è reale cioè o si arriva a una unificazione europea e all'integrazione l'unità fra i popoli europei a una federazione europea con un governo democratico
Oppure il rischio è che si avvii un processo di divisione ulteriore dell'Europa che si intravede già nello stesso Parlamento tra l'asse franco tedesco
Questo fatto deriva dalla situazione mutata internazionale d'Europa nel dopoguerra ha potuto integrarsi grazie protettorato americano la di l'Europa era spaccata in due noi abbiamo utilizzato il dollaro come moneta europea e abbiamo utilizzato gli Stati Uniti la NATO la difesa americana come difesa europea questi due mila del processo di unificazione non ci sono più gli europei devono darsi ormai questi strumenti per governare insieme devono quindi il problema dell'unificazione monetaria in primo luogo ma in una prospettiva più lunga dell'unificazione anche sulla politica estera sono problemi decisivi e in questo senso mi sembra che ci si debba porre il problema
Di quale può essere il grado minimo
Di consenso sulla Conferenza intergovernativa cioè la Conferenza intergovernativa può riuscire Bobo fallire noi dobbiamo essere coscienti che può fallire e qual è il punto che ci può fare intendere che la Conferenza intergovernativa è fallita
Ecco io credo che lo si possa dire così molto brevemente crediamo due processi che sono parallele il processo di Maastricht il processo per la moneta europea il processo dell'unificazione monetaria e abbiamo il processo parallelo
Dell'unificazione poi del della Conferenza intergovernativa che deve occuparsi soprattutto dalla revisione delle istituzioni
Ebbene se la Conferenza intergovernativa non riuscirà a dare all'unione monetaria un intento politico sufficiente come dice col cioè un minimo di governo politico tale da mantenere la coesione economico-sociale dell'Unione è questo il punto decisivo
Bene la Conferenza intergovernativa può fallire la Conferenza intergovernativa può fallire e può iniziare quindi un processo di divaricazione tra i Paesi europei quello che è avvenuto in Jugoslavia potrebbe venire con tempi più lunghi io non dico che la Conferenza intergovernativa sia l'ultima spiaggia sia ben chiaro
Da ci saranno altre scadenze ma quello che è chiaro che siamo entrati in un processo politico in cui o la Germania trovò una soluzione nel senso di diventare un Paese membro della Federazione europea
Oppure il problema posto dei tedeschi che devono cominciare a fare una politica estera tedesca una politica estera che è necessario e necessario che facciano come Germania verso i Paesi dell'Est europeo la Germania può diventare un Paese membro del Consiglio di sicurezza tutte questi sono segnale del fatto che la Germania deve comunque Carla per il fatto che esiste in quanto grande grande Stato europeo occupare delle posizioni autonome nella politica internazionale
Quindi il problema è il dilemma tedesco è un dilemma reale
Sotto questo aspetto l'unione economica e monetaria il Trattato di Maastricht per quanti difetti aprire il Trattato di Maastricht
Per quanto si è stato concepito con tempi eccessivamente lunghi e noi federalisti l'abbiamo subito detto entrato in massa e che aveva dei tempi di realizzazione eccessivamente lunghi resta il fatto che le sue scadenze vanno rispettate
Ma non rispettate rigorosamente perché chi vuole ritardare le date dei riportare il processo
Dell'unificazione monetaria di fatto vuole mettere in discussione anche l'obiettivo la credibilità del processo di unificazione monetaria e la moneta europea ha un'enorme quantità di di meningite quello che è avvenuto nell'Spd tedesca dei versi personaggi come un campanello d'allarme
In fondo nella Spd tedesca c'è il senso della responsabilità di questo dilemma della Germania e dell'Europa
Però è vero anche che una parte dell'Spd tedesca ha tentato di sfruttare queste difficoltà che sono contro normali per i cittadini tedeschi devono abbandonare una moneta solida per accettare un altro tipo di moneta che non sanno quanto è più o meno solida ma appunto una classe politica responsabile non avrebbe dovuto porre il problema di questa scelto sfruttare questi sentimenti nell'opinione pubblica grazie al cielo delle ore io credo abbia fatto un'opera meritoria
Nel nello spazzare
Via questi dubbi quindi il problema è che non si deve assolutamente transigere sul fatto che le date vanno rispettate e questo vale anche per l'Italia l'Italia è in una situazione di debolezza in una situazione difficoltà
Ma l'Italia farebbe bene a cercare altri modi partecipare all'unificazione monetaria l'unificazione politica che non proponendo di rinviare semplicemente le date l'Italia se fa questo si mette nella con dizione obiettivamente di affiancare la posizione degli euroscettici inglesi di chi di in Francia come STM non vuole la moneta europea con una politica autonoma e così via di seguito ci sono tanti nemici dell'Europa vicino saperlo
E bisogna sapere che oggi il il il pericolo maggiore deriva da un insuccesso da una possibile insuccesso nella realizzazione dell'unione economica e monetaria la moneta europea non è sufficiente oltre la moneta europea è stato detto ci vuole bisogna realizzare il piano dell'ordine a fare le politiche dell'occupazione bisogna fare le politiche dello sviluppo per rendere comprensibile l'Europa ai cittadini durata deve diventare qualche cosa che i cittadini comprendono che è nel loro interesse che sia fatto però la moneta è un punto di partenza e e questo quanto hanno detto che My Arm con le altre cioè che la moneta e la pace in Europa l'unità monetaria è una garanzia di pace di stabilità in Europa va preso molto seriamente
Il secondo punto che vorrei toccare e questo riguarda appunto la partecipazione dell'Italia
Io sono convinto l'Italia ha un ruolo importante da giocare molti lo hanno detto e credo che abbia un ruolo importante per giocare soprattutto nel processo di democratizzazione nel processo dell'affermazione di un governo europeo
è evidente che l'Italia ha un forte interesse che non ci faccio soltanto l'unione monetaria ma anche l'unione economica monetaria con tutte le politica che questo implica cioè noi abbiamo bisogno di un che il piano dell'Orda Inge davvero realizzato ma sotto questo aspetto la Conferenza intergovernativa essenziale perché la riforma del perché il piano di Adorno sia realizzato finora perché è stato accantonato
Ma semplicemente perché abbiamo un'Europa ancora antidemocratica in quel processo decisionale che ne ancora preso in molte occasioni con un voto all'unanimità e allora basta che ci sia l'opposizione di qualcuno perché molte politiche non si possono fare
Il problema delle istituzioni democratiche è un problema di contenuti chi vuole la democrazia europea credo che questi sono i mezzi per realizzare le le istituzioni sono i mezzi per realizzare le politiche
E un'Europa democratica in mezzo indispensabile per realizzare un piano di sviluppo europeo un piano per la solidarietà europea un piano per l'occupazione in Europa
Io credo che questo sia un punto decisivo un punto che mostra quanto l'Italia può essere importante in questo processo e può essere importante perché largo della può essere l'ago della bilancia in un certo senso perché la partita verrà giocata tra una Francia che in parte è scettica con Chirac sull'istituzione è scettica la Francia accetta la moneta europea non accetta la democrazia europea ancora
La Germania vuole una Unione democratica vuole una federazione europea se l'Italia si schiera con fermezza sulle posizioni federali io credo che possano modificare l'ago della bilancia quindi questo è una posizione che va tenuta presente l'Italia può avere un ruolo importante
Ma perché l'Italia possa avere uguali importante deve essere credibile deve andare alla Conferenza intergovernativa in un certo senso a testa alta non come un Paese che non si sa sempre o meno dell'unione monetaria
E ha perfettamente ragione il commissario Monti ha detto questa mattina la nostra finanziaria e soprattutto il piano di rientro
Annunciando per il novantotto è appunto l'annuncio per Italia non vuole in questo momento rispettare i parametri di Maastricht che l'Italia alle sue difficoltà ma è un è l'annuncio del fatto che non saremo pronti nel novantasette quando i conti vengono fatti
Ecco io credo che questo dibattito
Sia vero nel senso che l'Italia ha problemi anche più di maggiore diciamo prove il maggiore degli altri Paesi europei quindi bisogna comprendere questa situazione italiana
Ma che sia un dibattito parziale perché si mettono soltanto in luce i costi della partecipazione dell'Italia all'unione monetaria è vero che ci sono dei costi dobbiamo avere un piano di risanamento serio e anche accelerato
Ma bisogna mettere l'accento anche su un altro aspetto di questo dibattito cioè i costi della mancata partecipazione italiana all'unione monetaria
E vorrei attirare un attimo l'attenzione su questo punto che credo sia importante e al punto che ha non è ancora sufficientemente discusso
Ci sono costi della mancata partecipazione dell'Italia all'unione monetaria se si fa l'unione monetaria e l'Italia resta fuori senz'altro si trovi in una situazione difficile questa beh perché pur non essendo economisti tutti ma uno dei grandi problemi anzi il problema maggiore del deficit italiano sono interessi passivi ormai il nostro problema è soprattutto il carico di interessi passivi a causa del debito a causa dell'ammontare per e l'ammontare ho finito e l'ammontare di interessi passivi dipende anche dal differenziale tra i tassi italiani tassi tedeschi
Ebbene io voglio citare e concludo soltanto un dato dato dall'Economist il numero dell'agosto di quest'anno è uno studio pubblicato dall'Economist che dimostrava che se l'Italia
Partecipasse l'unione monetaria data l'eliminazione di questo differenziale nei tassi d'interesse l'Italia potrebbe far risparmiare interessi passivi l'uno virgola cinque per cento del suo prodotto interno lordo
Faccio notare che l'uno virgola cinque per cento del prodotto interno lordo italiano è molto maggiore della manovra finanziaria di quest'anno
Questo è il costo della mancata partecipazione già quanto prima e la queste la conclusione dell'economia e quindi una conclusione non parziale di RAI quanto prima l'Italia partecipa l'unione monetaria tanto più veloce sarà e tanto meno grave sarà il processo di convergenza verso il risanamento finanziario che ha richiesto dal tratto di mastri
Parola all'onorevole Fiorella Ghilardotti parlamentare europea seguirà l'onorevole Barbi
Vorrei pregare i nostri amici che interverranno di mantenersi nell'ambito dei dieci minuti in modo da consentire tutti gli scritti di parlare e rispedì rispettare i tempi di lavoro che ci siamo dati grazie grazie a cercano di rispettare
Il problema dell'amore è al centro di una serie di riflessioni e proposte sempre frizzante come si ricordava questa mattina anche nel Libro bianco di Dell'Orto e a vecchiette sostanzialmente solo da dibattiti ed approfondimenti poco da politiche attive diceva arricchite da dibattiti e approfondimenti sull'argomento è anche però da scelte da programmi che i singoli governi e stanno mettendo appunto in questi mesi
Credo però che ci sia una considerazione politica da fare su questo come su altri argomenti analoghi
C'è l'esigenza di una maggiore attenzione che una maggiore centralità dei problemi della cosiddetta Europa sociale come condizione di un rilancio di tutto il sistema euro
Questo aspetto del tutto sottovalutato a Maastricht e ancora in ombra nel dibattito attuale anzi direi in questa fase particolarmente in crisi proprio soprattutto per le resistenze di alcuni i governi ha un corollario possibile nelle scelte di politica istituzionale dell'Unione che vale impostata nella prossima Conferenza intergovernativa mi riferisco alla delicata questione dei meccanismi che possono avviare un graduale passaggio di competenze
Dagli Stati nazionali alle istituzioni comunitarie da un lato e alle regioni dall'altro anche di competenze in materia di welfare e di politiche per il lavoro
Sulla questione lavoro in particolare vanno impostate finanziate livello comunitario tutte quelle scelte quelle iniziative che possono contrastare di invertire le prospettive negative in atto
Ma che si delineano anche nei prossimi anni e che riguardano soprattutto i giovani e le donne
Quindi si impongono scelte su cui devono essere concentrate le risorse da una parte e riqualificazione continua veniva ricordato anche stamattina politiche strutturali dall'altra però anche un altro problema ovvero il governo dell'immigrazione del problema dell'immigrazione
Su quest'ultimo aspetto credo si debba essere attenti a fare considerazioni che vanno meglio spiegate per il mezzo perché il messaggio sia comprensibile per tutti
Ovvero l'apertura indiscriminata delle frontiere ha come corrispettivo quasi meccanico la diffusione di un modello sociale
Come in parte quello americano dove che non si impegna a fornire quasi nessuna garanzia economica e sociale alle persone in condizioni di bisogno
E viceversa la difesa del modello prevalente in Europa di uno stato impegnato a garantire il benessere delle persone che vi vivono
Comporta la preoccupazione di ammettere tendenzialmente quelli immigrati che si sarà in condizioni di poter assistere perché ne hanno bisogno quindi un coordinamento europeo o meglio ancora una politica europea verso gli immigrati si impone per ribadire il collegamento diretto fra legalizzazione e crescita dei diritti di cittadinanza
Combattendo in modo efficace atteggiamenti che finiscono per favorire i signori dell'economia sommersa
Una considerazione particolare sul lavoro l'ultima relazione della Commissione esecutiva sull'occupazione nell'Unione
Evidenzia con estrema chiarezza come la sola crescita economica certamente necessaria non sia assolutamente insufficiente ha cambiato la situazione a creare posti di lavoro
Quindi un'unione economica e monetaria coronata da successo su cui di cui si parla si è parlato molto anche questa mattina
E difendibile però dal punto di vista sociale cioè basata su convergenza economica e coesione economica e sociale fra gli stati membri
Sarà possibile solo a condizione che esista una politica attiva in materia di occupazione in materia sociale una politica attiva a livello europeo ovvero come diceva Giorgio Ruffolo stamattina
Se oltre al patto di stabilità si potrà pensare di impostare un patto di sviluppo
La stessa comunicazione della Commissione sottolinea il valore aggiunto di un'azione combinata nei confronti del problema occupazione a livello comunitario
E questo valore aggiunto si basa solo sul coordinamento di politiche fra politiche macroeconomiche e misure strutturali che regolano il mercato del lavoro negli Stati membri e questo coordinamento deve essere attuato oltre che a livello nazionale anche a livello europeo
E il prossimo consiglio di Matri dovrà dare un segnale preciso in questa direzione proprio perché in futuro questa è una decisione una proposta della commissione
Il Consiglio affari sociali e l'Ecofin affronti nono con un approccio coordinato e coerente le politiche economiche le politiche per l'impiego
E proprio dal novantasei inizierà questo coordinamento quindi la presidenza del Consiglio durante il primo semestre del novantasei avrà un ruolo importante dovrà spingere perché nella formulazione delle linee direttrici economiche che devono essere definite nel primo semestre
Sì esplicitato un capitolo specifico e dettagliato sull'occupazione che dovrà sfociare nel secondo semestre in una raccomandazione sulle politiche dell'impiego adottati dovrà essere adottata dal Consiglio europeo
E quindi evidente come la presidenza italiana potrà e dovrà su questo in questo senso giocare un ruolo fondamentale e dare un impulso concreto alla reale costruzione dell'Unione dei cittadini
Per l'Italia quindi la presidenza italiana oltre che per le cose che si dicevano stamattina
Rappresenta un onere ma senza dubbio anche un'opportunità per dare un impulso positivo grazie
La parola l'onorevole Paolo parti il Partito Popolare Italiano seguirà il professor Targetti
Grazie presidente si io ho il compito di portare il saluto del Partito Popolare Italiano che la settimana scorsa ha adottato un documento punto sulla
Presidenza italiana e naturalmente siccome non trattava ne del data delle elezioni né della televisione nel sei cacciatori nella stampa regolarmente ignorato
Ma permettetemi anche di esprimere personalmente della mia soddisfazione di partecipare a questo convegno soddisfazione personale di un vecchio che per decenni ha polemizzato vivacemente
Contro l'allora Partito comunista
Anche e soprattutto per la politica europea oggi sono estremamente soddisfatto di partecipare a un quel a questo convegno del quale si parla in questa maniera del politica europea
E al quale io voglio per portare mio modesto contributo
In questi giorni si parla della Conferenza intergovernativa come chiunque
Negoziato di una necessità di rinegoziare il trattato di Maastricht
Ha cominciato a parlarne in questo senso gli addetti ai lavori mica i giornalisti ignoranti ha cominciato a parlarne in questo senso l'anno scorso il nostro ministro degli esteri e questa mattina purtroppo abbiamo sentito il sindaco di Roma parlare di rinegoziato del Trattato di Maastricht
Se questo lo dicono gli addetti ai lavori figuratevi che cosa devono pensare cittadini qualunque non si non si negozia il trattato di ma
La comunità europea è fatta di sedimentazione successive noi abbiamo una parola magica in sede europea che si chiama la chi come di notte che è una grande cosa la comunità europea è stata costruita con sulla base della Chicco minoritaria il trattato di Maastricht fa parte bella ricomincio da nessuno deve mettere in discussione il Trattato di Maastricht
La Conferenza intergovernativa
E prevista dal Trattato di Maastricht articolo N lettera due
Per
Riesaminare
Le le necessità istituzionali e politiche per attuare il Trattato di Maastricht non per rinegoziarlo
Per attuare il Trattato di Maastricht
In tutti e tre i pilastri
Io ho sentito con grandissima soddisfazione questa mattina le relazioni di Di Giovanni e in particolare di Ruffolo su questo argomento
Anche l'Unione economica e monetaria per potere essere attuata ha bisogno che abbia fondamento una unione policromi
Occorrono riforme istituzionali che creino una unione politica senza la quale l'Unione economica e monetaria non mentre in funzione e non solo perché colpito dice la Bundesbank e lo ha ripetuto sempre da quella Tietmeyer sempre ma per un motivo molto fondata è essenziale la Unione economica monetaria fondato sulla costruzione della banca
E centrale europea la Banca centrale europea
Fanta è prevista e stabile stabilito nel trattato che deve essere autonoma
Come la magistratura deve essere autonoma per far rispettare le leggi quali sono le leggi che deve far rispettare la banca centrale europea chi fa le leggi che deve fare che deve rispettare la Banca centrale europea
Evidentemente le leggi vengono fatte da un parlamento su proposta di un governo se non c'è un Parlamento europeo che discute epocale leggi se non c'è un governo europeo che propone che all'iniziativa di proporre le leggi non ci sarà la Banca centrale europea non ci sarà l'unione economica e monetaria
Ha ragione chi ha parlato prima di me dicendo che Montani soprattutto dicendo che questo è un'occasione essenziale questo è un momento decisivo o si fa questa riforma istituzionale o si sfascia tutto si sfascia anche l'unione economica e monetaria
Chi è che stabilisce che la Banca centrale europea dovrà operare per far rispettare regole economiche chi le deve stabilire se non il Parlamento il governo europeo
Le scelte economiche sociali chi debba la banca centrale no la banca centrale degli USA fare una politica monetaria servizio di quelle scelte economiche e sociali le regole del mercato perché il mercato non sia una giungla non sia selvaggio che ne stabilisce evidentemente non la Banca centrale europea lettere stabilire un governo che un Parlamento europeo
Quindi occorrono le riforme istituzionali che io no al Parlamento europeo la funzione cotte decisionale in materia legislativa che semplifichi quante ne avete adesso mi pare quindi procedure incredibili e poi tutte le procedure che si concludono in una sola cosa che il Parlamento può bloccare una procedura legislativa ma non può promuovere una procedura legislativa non può
Far maturare una procedura la può fare ha una funzione negativa il Parlamento anziché una funzione propositiva ecco il motivo per cui occorre che il Parlamento sia modificato si è modificato nella legge elettorale oggi i parlamentari non sono tutti uguali
Dal dall'Inghilterra i parlamentari vengono eletti in maniera dagli altri Paesi in un'altra maniera così non si non non c'è un Parlamento rappresentativo occorre che il Parlamento abbia una funzione operativa diverso dal dal dall'attuale
Che sia semplificata e le sue le sue procedure e occorre che il Consiglio sia più organo legislativo insieme al Parlamento e meno organo esecutivo e la commissione deve essere più organo esecutivo e liberare che consiglio il consiglio si deve sgravare delle funzioni esecutiva tutti fumose comitati operativi del del del consiglio dei ministri
Quindi come vedete sono riforme istituzionali essenziali che fanno la base politica senza la quale non si farà unione economica e monetaria e questo vale a maggior maggiore ha ragione ma ciò per gli altri due Vilas
Non voglio quindi portarli molto tempo via ma la politica estera di la politica europea di sicurezza
Predica estere di sicurezza europea comunitaria deve essere comunitari data certo l'obiettivo è quello che diceva la Bonino questa mattina
Avere un ministro degli esteri europeo
Avere un ministero degli Esteri europeo
Avere un vicepresidente della commissione che ha delle funzioni di io non so se in questo momento la commissione in questo momento storico in questi due tre anni che abbiamo dinanzi a noi la la Conferenza intergovernativa sarà in grado di arrivare questo questo è l'obiettivo a cui si deve tendere
Ma probabilmente siccome in questo momento non lo sia ancora in grado di arrivarci c'è una strada per arrivarci ed è una strada essenziale e fondamentale ed è quella di creare la cosiddetta cellula chi analisi e di programmazione fondamentale cosa fondamentale lasciamo stare il signor Rizzo il signor Peters come diavolo si chiama lui è semplicemente il capo di questa cellula il presidente il segretario come lo volete chiamare segretario generale ma ci deve essere la strage nulla di analisi programmazione quella cioè che elabora e prepara i progetti di politica estera quella che impedisce che gli stati elaborino uno per ciascuno la propria politica estera e poi la folla fino a cercare di concordare quando sono già maturate quando le opinione pubbliche sono già montate quando la propaganda è già stata fatta in senso nazionale e quando andando a raccolta bisogna far prevalere di respinge il successo proprio contro quello degli altri no così non si fa la comunità europea non è stata costruita così è stata costruita sulla base delle proposte fatte alla commissione occorre che ci siano le proposte di politica estera fatte da una Commissione di analisi da una cella di analisi allora poi gli Stati si misureranno diranno i loro pareri litigheranno magari svolgono ricorre si potrà anche conservare il voto all'unanimità però se non c'è qualcuno che elabora la politica estera in comune noi abbiamo politica estera comune
E guardate che se l'Europa oggi in crisi chiudo Presidente chiedo scusa se ho abusato sia oggi l'Europa è in crisi
Sì e anche perché
La gente ha la sensazione come ricordava stamattina Prodi di avere più ostacoli più divieti più restrizioni che non obiettivi da raggiungere
E quindi i problemi economici problemi agricoli eccetera eccetera ma l'Europa in crisi per la sfiducia che alla gente della politica estera europea
Perché in Bosnia perché in Africa perché in Medioriente l'Europa è scomparsa
E fallite Sinergia è fallita l'Europa non è vero è fallita la politica estera tedesca e italiana francese non la politica europea che non esiste ancora che non c'è chi ha elaborato una politica estera europea
Nessuno allora
Se ci fosse stata una politica estera europea il riconoscimento anticipato stupido dai della Slovenia della Croazia da parte della Germania non ci sarebbe stato probabilmente le cose sarebbero andate in altra maniera nei Balcani e dobbiamo fare il mea culpa noi europei per quello che è successo in quindi in Bosnia N ingressi nella Jugoslavia bisogna fare la politica estera europea per fare politica europea occorre un organismo che lei elabori occorre la
Annali la la cellula di analisi se non si fa questo
Se qualcuno mi ha detto l'altro giorno un ex ambasciatore molto bravo mi ha detto sì ma noi che cosa racconteremo in una cellula lì noi che cosa contiamo nella Commissione
Io dico l'alternativa qual è l'alternativa è di tornare agli accordi fra le grandi potenze
E già si dice che se c'è l'accordo fra la Germania e la Francia e tutto fa
Cioè torniamo alla Triplice intesa la Triplice Alleanza ho chiuso
Questa è l'alternativa tornare agli accordi fra le grandi potenze oggi è la politica comune elaborata insieme e insieme discussa e votata oppure c'è lei gli accordi fra le grandi potenze e gli accordi fra le grandi potenze hanno portato a due guerre mondiali
Riccardo Targetti ceste seguirà l'onorevole Comino
Ordine latori dei quest'oggi hanno posto in evidenza che alla fine del del secolo ci sono due visioni dell'Europa di fronte a noi un Europa solo libero mercato è un'Europa unita politica e monetario
E pur di Napolitano tra questi metteva in evidenza che c'è un rallentamento nel processo verso l'unione politica e monetaria
I nel Regno Unito prevale la visione del dell'Europa solo libero mercato in Germania dopo la caduta del muro
Voglio dire c'è la posizione ancora di col secondo il quale l'Europa è un ancora una deriva revanscista del suo Paese sempre presente ma pone decrescenti
E con la nomina di prestigio come Tietmeyer e come lo stesso Waigel
La pensano a mio parere in modo diverso in Italia c'è una volontà di ingresso nel sistema monetario europeo che è un pezzo di questa costruzione più complessa ma i vincoli di Maastricht non ce lo permettono altri ci sono quasi come la Francia male piazze piene di manifestanti e la volontà d'Europa
è senz'altro decrescente rispetto a prima perché questa volontà decrescente per un po'l'ha detto anche Prodi
Manca l'entusiasmo non ricordo e non dimentichiamoci che poco tempo fa c'è stata un'altra unione monetaria e quella tra le due Germanie com'è venuta primo senza nessun Purgatorio dello specchio avvenuto in una notte
Secondo senza costi sociali perché i tedeschi dell'Ovest non hanno aumentato non sono aumentate le tasse che hanno gravato sui tedeschi dell'Ovest e Cira spia dei risparmiatori dall'est
C'è stato il vantaggio di poter cambiare i loro risparmi in dollari la parola in parchi della Germania Est ha un tasso di cambio uno a uno con quelli da Germania Ovest
E ma in quel momento i superamenti c'è stato un facile superamento dei vincoli tecnici posti dalla Bundesbank questo significa che c'era la volontà politica di arrivare in tempi brevi e ci si è arrivati
La situazione per l'Europa è assai diversa quali sono le conseguenze per l'Italia il Documento di programmazione economica e finanziaria parla di arrivare a grosso modo ai al al valore del tre per cento del fabbisogno sul PIL nel novantotto con un avanzo primario del sei per cento con la si fanno delle ipotesi ottimistiche sui saggi vendereste Secret si prende visibile come obiettivo il novantotto quando invece dovrebbe essere novantasette
Se si ragiona in termini più realistici è verosimile che l'avanzo primario del paese intorno al sette otto per cento cos'è questa avanzo primario e sostanza è quanto i cittadini pagano sotto forme di imposte in più rispetto a i servizi beni e servizi che ricevono dallo Stato quindi e sacrificio fiscale che deve essere sopportato per trasferire il reddito ai percettori dei titolo di reddito fisso cioè i detentori del titolo del decreto del debito pubblico
Una in una situazione di questo genere
Le conseguenze diciamo fiscali sono di questa annuncio il presidente politiche che non vanno voglio dire prese sottogamba possono se ci due conseguenze se si può arrivare in due o tre anni dal due per cento a quale al sette per cento di avanzo primario o si riducono fortemente le spesa pubblica e una via rapida Piero vidi per aumentare per ridurre la spesa pubblica c'è solo attraverso la privatizzazione della sanità
Due aumentare le tasse siamo già al quarantacinque per cento questo vuol dire dare peso politico a a quella parte del Paese che manifesta il proprio stesura il disagio interni di crisi fiscale che si esprime sotto forma di tensioni separatiste
Non sono cose che vanno sottovalutate
Uno potrebbe dire bene questi sono i costi politici e croato sì salta dobbiamo fare questi sacrifici perché questi vincoli devono essere rispettati perché hanno una loro logica interna invece simile bene la mia argomentazione che non è vero non sono vincoli ineccepibile non sono vincoli ineccepibile perché se l'obiettivo della stabilità delle fosse il vero obiettivo
Avrebbe dovuto essere presi come obiettivo chi il obiettivi di risparmio pubblico disavanzo del tre per cento più risparmio privato se l'obiettivo era un obiettivo anti inflazionistico
Se l'obiettivo era uno di più di stabilità
Del sistema finanziario dovrà essere presa in considerazione il debito pubblico Pinter la somma algebrica il debito pubblico più il debito privato
Se si fosse fatto così la situazione italiana sarebbe molto meglio in realtà non si è fatto così perché perché la paura la paura dominante della monetizzazione del debito cioè ti rispetto che gira per l'Europa il timore che le la sostenuto Mario Monti l'ha sostenuto il ministro del Bilancio si dà la cosa per scontata
Ma cosa vuol dire dalla cosa più scontata significa come se noi in America pensassimo che il dollaro si indebolisce per il fatto che il governatore del Texas la pressione sulla Federal Reserve monetizzare il il disavanzo dello Stato del sex sarebbe una cosa a solida assoluta ora perché la cosa avesse presa come una legge inesorabile per il caso proprio io sinceramente non lo capisco quindi stanno così le cose le proposte inserimento di questi vincoli nella Costituzione e come già per il peggio si potrebbe fare
Primo perché l'articolo ottantuno corretto anche Prodi non è servito alla finanza allegra degli anni settanta e ottanta secondo si creino proprio delle aspettative che in quel caso si danno origine aumento ex-agente rese caduta del cambio cosa che gli effetti oppositore di questa capo posta mi scusi il bisticcio
Non certo vogliono tenere allorquando il risultato poi sarà diverso rispetto a quello sancito costituzionalmente quindi da questo che cosa deriva deriva un euroscetticismo tutto al contrario significa che ed è un tema di riflessione per quello che riguarda la presidenza italiana
LeBron ci sono delle proposte di convergenza più rapida
Che devono essere sostenute sulla base della logicità delle proposte non è uno sconto
Richiedere che gli obiettivo sia una discesa del rapporto debito quindi sia un obiettivo di avanzo primario considerevole
E non mi fabbisogno sul prodotto interno lordo perché sì dipende troppo da saggi d'interesse la cui dinamica in parte sotto la nostra è fuori dal nostro controllo una suggerire delle per i Paesi tengano nel secondo round perché l'Italia sicuramente reale secondo campo non solo perché il valore corretto prima sono tali per cui non riusciremo ad averlo del novantasette ma anche perché nello entro il novantanove a dovremmo stare entro due anni dentro lo specchio di entrarci fra quindici giorni cosa che assolutamente impensabile quindi comunque saremo può
Per il problema ecco di vedere che cosa si fa per il Paese
Manifestazione di euroscetticismo al contrario e manifestazione di volontà di
Indicare delle strade che hanno una loro logica che sia un possano essere perseguita per i Paesi ritardatari che non siamo soltanto noi sono tutti i paesi e
O per ad eccezione soltanto del Benelux della Germania perché anche la Francia fuori per due per un terzo per il disavanzo sul prodotto interno lordo allora la mia opinione e mi si potrebbe obiettare ma quale forza politica diplomatica all'Italia quando dall'altra parte di lettura vai che vuole aumentare e rendere ancora più severe le misure i vincoli di Maastricht
Rispondo con con diciamo tre punti il primo punto e e arrivare con il cappello in mano e la cenere sulla testa
Il modo peggiore per potere far valere dei principi qualora le cose da fermato sono vere però di queste cose non se ne discute si prendono i principi di partiti ma aspetta come se fossero fu dove di una ineluttabile e rigidissima logica che non può che no che non che non lascia adito a obiezioni
Secondo venti Paesi che rimangono fuori dall'Unione monetaria europea sono Paesi con cambi flessibili industriali tedeschi non sono contenti che l'Italia sia fuori da un ritardo all'Unione monetaria europea perché hanno difficoltà ad esportare evita di vitale mai un minimo di forza contrattuale ce l'abbiamo non soltanto perché abbiamo il disabile disavanzo sulla del prodotto interno lordo che non è se al secondo i parametri di Maastricht siamo in situazione di non potere fare sentire la nostra voce
Terzo la la nostra voce possiamo sentire come uno dei Paesi che è stato uno dei fondatori per la Comunità economica europea e ultimo ma non da ultimo e proprio individuando quali sono le caratteristiche non ineluttabili ma frutto di una volontà che porta dei risultati opposte rispetta l'unione monetaria europea cioè quella del rispetto rigido dei vincoli di Maastricht
Il risultato è quello di far venir fuori liberamente vuole che il processo abbia luogo e il processo può aver luogo avere senso solo se fatto da tanti Paesi e chi invece si nasconde dietro a questi in Golia idrici di vincoli resi ancora più rigidi al fine ma e la mia presunzione pre congettura che il processo possa fonda
Colletto Filippo comminò della lega nord che gli è stato come tutti ricordiamo il ministro delle politiche comunitarie seguirà il professor Manzella
Grazie presidente buon pomeriggio a tutti credo che il sottotitolo di questo convegno sia una prova di credibilità e di coerenza
Ovviamente riferito al turno
Italiano di Presidenza dell'Unione europea
Ma è venuto subito in mente
Che la coerenza o meglio la contraddizione del centrosinistra italiano
Non giova a chiarire la funzione italiana nel turno di presidenza primo perché il professor Prodi non meno di trenta giorni orsono disse
L'Italia potrebbe chiedere di rinviare il proprio turno di presidenza smentendo in poi il giorno successivo
Secondo questo convegno dagli interventi autorevoli che sono stati fatti questa mattina ha caricato di significati e di responsabilità proprio il nostro Paese in funzione di questo turno senza però andare a risolvere il problema se si voterà durante il semestre di presidenza italiana l'altro aspetto alla credibilità del Paese il professor Monti ha ricordato che noi abbiamo un triste primato quello di essere al terzultimo posto nella graduatoria dei Paesi europei nel recepimento del diritto comunitario
Certo io ne aggiungo un altro di triste primato quando di essere il primo paese europeo ad avere il maggior numero di infrazioni al diritto comunitario centosessantaquattro sono le cause che lo Stato italiano ha presso la Corte di giustizia
E allora se il significato politico del semestre il presidente italiano e l'avvio della conferenza interpone in coda intergovernativa è vero che questo non andrà a toccare l'acquis communautaire
Ma qualunque processo e revisione del trattato
E di ampliamento della sua portata non può prescindere dalle istanze autonomiste che si levano in gran parte d'Europa
Io non credo che il Gruppo di riflessione anche per il dissenso interno Gruppo di riflessione presieduto da Ovest dopo spagnolo visto che il turno spagnolo
Avrà modo di proporre un granché come modificazioni e integrazioni a revisione del trattato
Nella migliore delle ipotesi saranno deboli le proposte del Gruppo di riflessione
Perché questo perché il trattato in sostanza nuova risolto un abisso di fondo
Quella della sovranità o meglio della sovranazionalità dell'Unione Europea
Ha mantenuto sostanzialmente intatto l'assetto dell'Europa dei governi e ha disatteso come pure ha ricordato quello dell'Europa dei popoli però che Prodi nel nel suo intervento in combutta col suo intervento abbia ricordato questo slogan
Ma non l'ha approfondito assolutamente
Ci furono motivazioni che indussero Isaia sottoscrivere il patto nel cinquantasette qui a Roma
Motivazioni storiche e politiche profondamente mutate a Maastricht
E quindi se anche con l'avvio della Conferenza intergovernativa
Noi non affronteremo questo problema rischiamo di ripercorrere una strada
Che non porterà sicuramente lontano se il dibattito politico ideale sull'integrazione europea non terrà conto dei valori politico culturali delle comunità di base l'ha ricordato anche il sindaco Rutelli nell'intervento di San cioè se nel nuovo trattato non si affermeranno i valori federalisti autonomisti non per contrapporsi ma per completare quelli federalisti unionisti che rispondono ovviamente è stato ricordato ad esigenze economiche regolatrice sicuri Italy certo noi abbiamo scelto a suo tempo di volere un'Europa internazionale non sovranazionale
Ciò ha consentito la libera circolazione di merci capitali servizi
Senza diminuire la sovranità degli Stati nazionali ma ha prodotto anche un istituzione ibrida debole e forte allo stesso momento
Soprattutto se si guarda all'aspetto autorità qualunque istituzione che si rifaccia al modello federale quale noi auspichiamo e quindi anche l'Europa
Non può prescindere dal riconoscimento di diversi livelli di sovranità
Ciò consente maggiori livelli di efficienza e maggiore partecipazione dei cittadini ma richiede contemporaneamente la ridefinizione del principio di sussidiarietà
Ecco perché nonostante le posizioni del gruppo non solo è auspicabile ma è necessaria una riformulazione del principio di sussidiarietà
Con l'elencazione chiara delle competenze dell'Unione in modo esclusivo e non concorrente con quelle degli Stati nazionali
Il paradosso della forza della debolezza dell'Unione sta proprio qui
è forte l'Unione nel momento in cui impone regole tassative che ogni paese obbligato a rispettare a recepire nel proprio ordinamento
E che tocca tutti gli organismi interessati pensate financo le api dal momento che è un regolamento comunitario a definire le caratteristiche del miele potrà essere commercializzato
Debole per non dire inconsistente visto che non ha alcun potere di controllo nei confronti dello Chirac di turno che può decidere a proprio piacimento quando dove e come fare esplodere bombe atomiche
Un'Europa che è sempre più propensa ad allargare i propri confini
E a raccogliere tra le proprie braccia nuovi partner
Seppur con un preliminare rapporto di associazione ma che non riconosce istituzioni superiori l'ONU ad esempio che non si conforme ai propri trattati che non riconosce il principio di auto decisione dei popoli avverto una sorta di paura congenita di fronte a qualunque proposta di modificazione del trattato che limiti in qualche modo la sovranità degli Stati nazionali
Chi si oppone all'ipotesi di questo tipo non si rende conto che lo stesso accordo sull'Unione monetaria e ti per se stesso limitativo della sovranità nazionale
Dal primo gennaio novantanove infatti presumibilmente circolerà in Europa un'unica moneta ora la moneta è una delle quattro prove prerogative degli Stati nazionali assieme alla bandiera alla difesa alla giustizia
Il fatto di rinunciare alle monete nazionali significa congiuntamente a rinunciare ad un quarto di sovranità ammesso che tutte le prerogative abbiano un peso equivalente
Non solo è noto che il mondo va verso un aumento del numero degli Stati nazionali nell'Europa del nostro tempo si assiste ad Ovest al fiorire del regionalismo mentre all'Est si ha avuto il crollo e costruzioni multinazionali calate dall'alto su popoli che si trovavano in condizioni disagevoli di socialismo reale
Il fenomeno cioè l'aumento del numero degli Stati potrebbe riguardare anche a breve Paesi dell'Unione europea già membri
E cioè sarebbe possibile configurare un'integrazione automatica di Paesi nati dalla enucleazione di Stati membri nell'Unione Europea o sarebbe necessario ridiscutere la loro adesione
Chi dovrebbe risolvere la questione il Parlamento la commissione e in consiglio o chi altro
Guardate che il problema è reso ancor più attuale dall'esperienza del KGB
Nell'ipotesi
Di una vittoria degli indipendentisti come si sarebbe collocato il nuovo Stato in ambito nata mi avrebbe fatto sicuramente parte oppure ne sarebbe rimasto fuori e in tal caso parla sua integrazione si sarebbe dovuto iniziare un nuovo processo di adesione
è un ardito del nostro continente il bisogno di poter sentire la politica vicina o se vogliamo quello di veder riconosciuta l'identità in modo non meno pressante di quello di una regolamentazione sovranazionale
La risposta non può essere né una decisione di omogeneizzazione né di verticismo governativo
Le istanze identitarie finirebbero per chiudersi su se stesse diverrebbero separatiste e quindi di antifederaliste
La risposta deve essere a parer nostro un'Europa dei popoli delle regioni dell'autonomia le cosiddette Euroregione transnazionale sono attualmente già quattordici alcune di queste esistono prima del Trattato di Roma
E quindi in qualche modo bisognerà affrontare il problema
Questa Europa che noi auspichiamo e l'unica che il cittadino può avvertire vicino a sé
La sola in cui il cittadino possa sperimentare una del democrazia che tragga origine da i governati
Ed un'autorità che si eserciti nel rispetto degli individui e dei gruppi la sola che possa evitare un semplice trasferimento di competenze dalle capitali statali alle istituzioni burocratiche di Bruxelles
A scapito della trasparenza e della responsabilità grazie alla segreteria nazionale per avermi dato la possibilità di intervenire
Grazie
Professor Andrea Manzella parlamentare europeo seguirà Antonio Lettieri
La strada vive nel relazione di viaggio di Giovanni è venuto fuori lei è stato i
Un documento del Gruppo di riflessione e si intitola
I cittadini e l'unione
Ecco il punto e l'auspicio è che questo non sia solo un titolo
Ma che sia anche una suggestione di di guida
Credo infatti che una conferenza ben guidata
Tenendo conto di quello che è già accaduto quattro anni trascorsi in Europa
Debba essere centrata proprio sullo sviluppo e sulla valorizzazione del concetto di cittadinanza che è stato introdotto
All'articolo otto del Trattato di Maastricht il timore è che crescita uno sviluppo e crescita
Valorizzazione siano da un lato interpretati solo come mera addizionalità dall'altro come comunale
Pur necessaria solo solitaria garanzia di difesa giurisdizionale dei puntuali diritti riconosciuti
Agli europei
La cittadinanza invece concepita nella sua
Moderna intensità deve essere la chiave di volta distrutto l'impianto costituzionale europeo
Si devono vedere non si devono perdere di vista tre linee essenziali
Il primo la prima vedere la cittadinanza come immediato rapporto politico e giuridico tra i cittadini e le istituzioni dell'Unione
Jeans la seconda linea vedere la cittadinanza come criterio di costruzione di una società europea multiculturale
La terza linea vedere la cittadinanza come processo di istituzionalizzazione di quella sfera di nuovi diritti e doveri di aspettative di interessi in cui ogni individuo europeo qui ed ora si riconosce
Vediamoli un momento
La cittadinanza europea come
Porto diretto tra gli individui e le istituzioni dell'Unione
Un'alleanza un'alleanza non più intermediata dagli Stati membri una nuova alleanza che capovolge i termini del processo costituente europeo quale che finora l'abbiamo verificato
Che e che era basato sulla spinta propulsiva del mercato o più che dalla spinta propulsiva dei diritti
Cioè c'è un nuovo funzionalismo europea
Come fattore unificante dell'Unione e il funzionalismo dei diritti dei cittadini europei dei nuovi diritti del cittadino europeo e questo significa che la profonda attuazione del diritto comunitario avviene non più per faticosa
Estrazione di diritti rigidità i meccanismi degli intestato guarì mani devono essere al contrario garanzie istituzionali e organizzative che si erano necessari
Per concretizzare i diritti fondamentali del cittadino europeo
La stessa prospettiva federale europea capovolta e s'è ormai la Costituzione necessaria per la realizzazione di un'effettiva partecipazione politica
Del cittadino più Canning incrementale conferimento di sovranità per reciproca limitazioni degli Stati
E allora costruita sulla cittadinanza comune come principio costituzionale l'Unione si avvia a quello che i tedeschi chiamano il passaggio dalla comune unità di diritto alla comunità costituzionale
In secondo luogo la cittadinanza europea deve essere vista come scelta di un criterio costruttivo dell'Unione radicalmente opposto a quello di nazionalismo che sempre più si presenta nel mondo come l'illusione collettiva che che ha rimpiazzato il totalitarismo come il maggior nemico della cultura e della libertà
Quando la risoluzione del Parlamento europeo che abbiamo approvato il diciassette maggio scorso chiede la consacrazione della diversità in Europa anche mediante la tutela delle minoranze nazionali di antico insediamento ecco questa risoluzione si collochi questa linea di cittadinanza multiculturale che è l'esatto contrario del principio obiezioni hanno della nazionalità ed ecco perché la cittadinanza in questo senso in questo secondo senso per essere inclusa nel conferenza come criterio costruttivo al pagamento di verifica anche nella prospera anche e soprattutto nella prospettiva di allargamento ai nuovi Stati dell'Est e del sud
In terzo ed ultimo luogo
La cittadinanza come criterio di direi divisi sostanza Lizza azione dello status giuridico individuato dieci e nel nell'Unione individuato nell'Unione per ciascun per ciascun cittadino
Non basta dicevo anche se necessario il catalogo dei diritti fondamentali da includere nel trattato non basta
Fa assicurarvi garanzie giurisdizionali
Occorre promuovere rispose il primo occorre rafforzare la rappresentanza anche questo nel
Nelle relazioni Colajanni visibili Giovanni è venuto è venuto fuori rafforzare la rappresentanza in primo luogo nel modo di elezione nei poteri del Parlamento europeo e poi nel suo operare in collegamento con la rete di assemblee elettive
Che non possono lavorare disgiuntamente se non perdendo sì una con l'altra corsa che
Che diceva anche il sindaco di Roma Rutelli ecco questo cupo far cominciare l'Europa dal re col dal localismo dal comune in base a un principio
Di complementarità
Il secondo luogo occorre
Promuovere e moltiplicare sul piano europeo le istanze di concertazione fra soggetti partecipi dal movimento reale di fenomeni economici e sociali
Cioè la cittadinanza come capacità effettiva di partecipazione alle decisioni dello sviluppo borboniche avvistati allo sviluppo degli Stati moderni ormai si basa sulla concertazione questo metodo deve essere
Traslato all'unione europea il terzo ed ultimo luogo occorre legare
I diritti sociali i diritti sociali del cittadino europeo ad un processo di istituzionalizzazione che sia almeno di pari intensità al processo di istituzionalizzazione che sta guidando l'unione monetaria e poi ancora la Carli come vuole il Parlamento europeo alla costruzione di un servizio pubblico universale che che non contraddice il principio di
Il di concorrenza in una in una cornice di economia mista ma in cui i costi disturbo ed esternalità siano divisi in un quadro di collaborazione pubblico-privato mezzo perché a me pare che i cittadini e l'unione in questa triplice
Prospettiva di una cittadinanza come nuova alleanza politica della cittadinanza come costruzione della convivenza molti gol culturale
Della cittadinanza come istituzionalizzazione dei diritti sociali debba essere non soltanto un titolo ma una guida della Conferenza intergovernativa
La parola Antonio Lettieri responsabile internazionale della CGIL seguirà l'onorevole Visco
Grazie allora questione sociale è stata più volte evocata
Questa mattina ed è sicuramente ha ragione di grave preoccupazione per i sindacati in Italia e in Europa
Rifatta più deludente anche quello che doveva essere una ripresa lunga intensa in Europa viene
Non dico spegnendosi comunque da segnali di rallentamento resta il vero
Per tutta l'Unione per i grandi paesi per la stessa Germania e così quello che doveva essere una ripresa lunga dopo la più forte e più grave recessione
Dagli anni Trenta in qua non riesce minimamente a scalfire
Il dramma della disoccupazione in Europa che rimane attestata
Sui dati dell'undici dodici per cento in Italia verifichiamo che ci sono problemi che si stanno diffondendo anche nella grande industria l'Olivetti è soltanto un punto
Di una questione
Che rischia di aggravarsi nei prossimi mesi in Francia vediamo qual è la situazione
Di grande conflitto sociale e non si vede nemmeno quale possano essere lo sbocco ma non voglio qui soffermarmi su un aspetto oppure così importante
Come la questione sociale ma voglio dire due cose e soltanto due la prima
A giudizio dei sindacati e ne sono profondamente convinto personalmente non c'è nessuna questione sociale che possa essere più risolta in un solo Paese in Italia abbiamo fatto tutto quello che era possibile
L'accordo del ventitré luglio del novantatré per chi lo ricordava colto una grande significato nel frenare bloccare quella che poteva essere una grave crisi finanziaria di questo Paese
Non pochi economisti parlarono
Della possibilità di una crisi di tipo messicano in questo Paese
Ma abbiamo visto che non si può risolvere la questione
Al di fuori di una dimensione europea e questo è il primo punto
C'è un secondo
Siamo arrivati di fronte a una questione cruciale per l'Europa non c'è più la possibilità di affrontare la questione sociale o la questione economica senza affrontare complessivamente il problema del futuro dell'Europa abbiamo due possibilità di fronte a noi che questa mattina
La il commissario Bonino citava o di un'Europa che semplicemente allargamento e allora un'Europa di tipo neo thatcheriano
Un'Europa zona di libero scambio un Europa grande nato europea dove non si parlerà di politica economica coordinate di politica sociale o è un'Europa politica
Di tipo federale questa è la questione centrale della prossima Conferenza intergovernativa un forte intreccio tra le questioni dell'allargamento dell'approfondimento delle istituzioni democratiche
Della comunità e le politiche economiche e sociali ma voglio soffermarmi su un punto che è stato oggetto di molta riflessione
In questo convegno la folle l'Unione economica monetaria
è una parte essenziale
Si può rinviarlo
Fa parte dell'agenda di questa conferenza tecnicamente no ma sappiamo ne sono profondamente convinto che non si può fare un'Europa di tipo federale lasciando da parte la questione dell'Europa economica e la questione dell'Europa monetaria c'è una questione monetaria aperti sta di fronte a noi io non credo che si possa costruire un'Europa politico un'Europa federale un'Europa più democratica un'Europa più efficiente
Lasciando fuori garante il Paese da quella che sarà l'unione economica e monetaria
Questa è un'illusione
L'Europa ha bisogno di avere un nucleo centrale forte per poter affrontare il processo di allargamento se non vogliamo che questo processo porti appunto a una soltanto da una grande zona di libero di libero scambio
Ma qual è la condizione dell'Italia io ti vedo una grande interesse tra chi come Monti sostiene che l'Italia deve fare ogni sforzo per poter partecipare all'Unione economica e monetaria sin dall'inizio e chi ritiene in definitiva questa questione come relativamente secondaria chi dice che si può entrare nel primo giro per così dire o si può rinviare io credo che questa è una questione estremamente seria delicata e complicata
Io penso che non si può costruire l'Europa a prescindere dall'Italia per tutte le ragioni che qui sono state dette e per le contraddizioni che ci sono anche tra le grandi potenze che hanno finora sostenuto
Il peso e l'avanzata della comunità le stesse contraddizioni che ci sono fra la Germania e la Francia il paradosso sta che nonostante la nostra debolezza all'Europa avrete bisogno oggi di una forte iniziativa italiana è un grande apparato non sappiamo se avremo un governo quale governo
Non sappiamo quale professions credibilità ma la stessa Francia la stessa Germania hanno bisogno dell'Italia la domanda è l'Italia ha bisogno dell'Europa
La mia convinzione e che l'Italia ha assolutamente bisogno dell'Europa per evitare una crisi finanziaria ed economica che si innesterebbe in una crisi politica e istituzionale ce la facciamo
Io non credo che questa questione possa essere affrontato in termini puramente tecnici e numerici
Voglio ricordare che avevo detto all'inizio
Gli accordi del sindacato con questi governi che si sono alternati anche governi deboli sono stati decisivi in questo Paese
Per reggere una situazione di grandissima difficoltà sul piano finanziario economico e anche politico
Ma si può continuare con una politica dei redditi che riduce i salari come li sta riducendo in questi Paesi in questo Paese si può continuare con una politica di bilancio
Che continua a essere una politica di sacrifici come lo è stato
Una politica accettabile per quanti anni
Si può continuare ancora per tre quattro cinque anni a pretendere di ridurre i salari reali a tagliare la spesa sociale io credo che oggi sarà uno sbocco
Uno sbocco nel giro dei prossimi due anni o l'Italia entra nell'Unione monetaria prende i vantaggi di quello che è stato una fase
Molto dura e di sacrifici
O ci sarà una rischio grave di bancarotta in questo Paese la situazione di rottura sociale
Voglio su questo punto poi concludere non c'è molto tempo ma io sono uno specialista ecco voglio dire
è stato qui osservato che il grosso del nostro disavanzo è dovuto agli interessi che paghiamo sul debito
Ne paghiamo duecento mila miliardi di interessi ogni anno
Per quanti anni potremmo pagare ancora duecento mila miliardi di interessi sul nostro debito
Se noi rimarremo fuori dell'unione monetaria il rischio Italia cresce o rimane uguale o diminuisce
Non c'è il rischio di dover pagare tassi di interesse ancora più alti
Se noi entriamo nell'Unione monetaria
Non c'è il tempo per ragionamenti sofisticate
Facendo una un ragionamento grossolana i nostri duecento mila miliardi di interessi sul debito quando il debito i titoli del debito
Saranno denominati nella moneta unica europea quindi avranno lo stesso valore del marco o di qualsiasi altra
Moneta attuale
E gli interessi quindi potranno essere quelli medi europei
Cioè del cinque sei per cento invece che l'undici o il dodici per cento
L'interesse che ne pagheremo saranno abbattuti settanta ottanta miliardi settanta ottanta mila miliardi
Possiamo giocare con queste alternative io credo che e concludo l'Italia è un grande ruolo pertanto acquisto possa apparire in questo momento velleitaria paradossale
Considerata la nostra situazione ha un grande ruolo da giocare nei prossimi trimestri
Per dare un impulso
A tutti gli aspetti essenziali che saranno in gioco con l'apertura dalla Conferenza intergovernativa persona spetti istituzionale sono aspetti economici sono gli aspetti allusione economica e monetaria
Credo che l'Italia abbia un'occasione straordinaria nel durante i prossimi sei mesi e durante tutto lo svolgimento dalla Conferenza intergovernativa
Ce la possiamo fare corna
Le difficoltà del quadro politico io credo che in questa conferenza poi ne saranno tratte le conclusioni sono state dette delle cose forse non irrilevanti
La possibilità di un accordo politico
Tra parti sociali
Le parti sociali per un verso è tra schieramenti politici per l'altra
Che sono poi su fronti diversi
Ma la possibilità di un accordo
Per stabilire una linea comune di sostegno alla Conferenza intergovernativa e di sostegno ha una posizione italiana rispetto alla Conferenza intergovernativa sì questo patto potesse esistere potesse realizzarsi formalizzarsi
Questa mattina perfino perfino stesso onorevole Caputo diceva di trovare punti di convergenze di consenso se questo si potesse realizzare io credo che sarebbe
Un passo avanti importante nel quadro difficoltoso fragile nel quale si muove la politica si muovono l'istituzione si muove la questione sociale in Italia grazie
Parola Vincenzo Visco seguirà il dottore vede
Vorrei segnalare che vista la ospita nella Sala determina un certo rimborso si suggerisce di non parlare nemmeno a bassa voce per facilitare gli oratori e chi ascolta lo svolgimento dei lavori grazie
Il
Processo di
Unificazione europea e un processo
Sua natura per la sua storia processo lungo
è un processo che è stato coronato finora da un grande successo
è un processo andato avanti tra alti e bassi ed è probabile che la fase che stiamo affrontando non sia una delle
Delle più diciamo positive
Tuttavia
E un processo che sarebbe
Molto grave se si arrestasse fu se
Subisce una in versione di tendenza tuttavia la questione e via per Teodorico D'Amico dato spariti
Degli intervenuti
Primo fra tutti Romano Prodi la situazione oggi di una
Forse per la prima volta del venir meno o comunque dell'affievolirsi di un consenso a livello delle popolazioni interessate
Questa è questione che ci deve preoccupare molto fortemente che e in altri Paesi si è già manifestata in modo esplicito anche nelle campagne elettorali nelle prese posizioni dei governi e che in Italia sarebbe opportuno cercare di
Diciamo
Rimuovere fin fin dall'inizio del resto la gente sostanza si sta convincendo che l'unione
Economica e vincoli più proletaria
Consiste in un insieme di vincoli insieme e il proibizionismo insieme di norme comunitarie che si aggiungono a quelle europee in una riduzione di spesa pubblica Einaudi dimensionamento al Welfare State in un aumento della pressione fiscale per la necessità di fare riequilibrare i conti pubblici in un mutamento della struttura del prelievo fiscale perché in una situazione di libertà di movimento dei capitali
Bisogna stare molto attenti a cosa si tassa e come si tassa ecco e così via se si mettono insieme tutti questi motivi si vede che e quasi inevitabile che il numero degli euroscettici Possa a crescere
E e allora il problema il problema politico di fondo in questa fase e quello invece di rilanciare l'Europa come opportunità positiva e sono gli ultimi interventi è stato detto un punto il potente e al breve periodo decisivo e cioè quali sarebbero i vantaggi della partecipazione dell'Italia al all'unione monetaria
Vantaggio immediato per noi sarebbe quello di un dividendo fiscale compreso tra i quaranta e i sessanta mila miliardi
Cioè la riduzione dei tassi d'interesse pur contando un differenziale rispetto ai tassi ai tassi di interesse tedeschi i due punti due punti e mezzo sarebbe comunque comunque appunto Orcenico margini per una riduzione fortissima che poi un Paese indebitato come come nostro significa un recupero volte la possibilità di utilizzare il il bilancio pubblico in maniera in maniera
Diciamo più coerente con con gli obiettivi che qui ci sono
Questo è un aspetto ma non è l'unico aspetto di cui appunto ci dovremo occupare nel nel prossimo semestre cito sempre in campo economico ci sono altre due questione la prima e che è decisiva e il trattamento che si governa riservate ai Paesi che o per loro scelta o per impossibilità temporanea non possono partecipare fin dall'inizio all'Unione monetaria
Ora su questo la discussione praticamente
Non c'è
Almeno almeno a livello politico c'è qualche dibattito a livello tecnico e qui bisogna vedere se bisogna è opportuno proseguire nella scelta è che è stata fatta con il il sistema monetario europeo e cioè di far partecipare i Paesi che in rimangono all'esterno una sorta di accordo ricca con tutti i rischi che abbiamo visto questo può comportare sul piano della speculazione dei mercati finanziari oppure cercare altri meccanismi di convergenza per questi Paesi
Però appunto questa è questione molto delicata che riguarda molti paesi perché nel momento attuale esistono solo due paesi che convergono e che sono la Germania e Lussemburgo
Nessuna
Ci sono altri Paesi che possono ragionevolmente
La giuramento aggiungere l'obiettivo gli obiettivi rimasti però questo appunto non riguarderà presumibilmente una gruppo ristretto i Paesi l'altra questione è quella che Giorgio Ruffolo poneva al centro del del suo dibattito e che io vorrei esprimere in questo modo
Quando appunto nel processo unificazione noi abbiamo posto l'accento essenzialmente sul questioni monetarie
E abbiamo trascurato un problema un problema molto rilevante dal punto di vista economico e cioè che esiste una simmetria molto forte cioè i mercati finanziari Helmut le modalità con cui lo funzionano
E il i mercati degli altri tanto della produzione particolare stato e lavoro
Metto i mercati finanziari cisterne cariche finanzia gli sono aggiustamenti istantanee in tempo reale alle variazioni di domanda e offerta e quindi e all'integrazione
Funziona
Al meglio
Nel caso nel caso del dei mercati è fattore del mercato del lavoro in particolare ci sono una serie di differenziazione il disomogeneità agile esistono un'infinità di mestieri esistono uffici un'infinità di mercati locali
Esistono difficoltà alla alla libera al libero movimento di questi fattori
Quindi da rischiamo di creare un sistema e in cui la concorrenza in un settore si scarica sul sull'altro settore su sui quali verrebbero a gravare tutti i costi dell'aggiustamento in termini reali
Ora questo non è possibile che succeda per lungo tempo
Cioè non si può pensare che gli aggiustamenti necessari la moneta è unica avvengano esclusivamente attraverso riduzioni salari reali fino a quando questo sarà necessario cioè senza limiti
E questo potrebbe su una mina fortissima nel processo nel processo riunificazione economica e che bisognerà provinciale ad affrontare
E quindi vorrei dire negli altri paesi come viene affrontato e altri stati e federale viene affrontato semplicemente attraverso un bilancio un bilancio federale
Ora se da noi questo sa chiaramente non è un obiettivo il ripeterglielo però non non si deve trascurare il fatto che il peso del bilancio federale rispetto alla prodotto uno interno lordo la comunità non supera il punto e mezzo di lire il punto e mezzo percentuale e mentre gli studi che furono fatti in passato sono stati anche ricordati stamane parlavo di percentuali
Maggiori anche se non se non di molto è altresì evidente che un processo unificazione politica inevitabilmente porterebbe a un aumento del ruolo
Della comunità rispetto ai singoli Paesi potremmo trovare una risposta in questa acquisti a questi problemi però questo questione non eludibile
E qui quindi si torna alle politiche alle politiche che erano contenute nel piano delle opere che non sono state applicate le politiche che si devono fare si parlava di immigrazione stamattina e allora le pubbliche si devono fare nei confronti dell'aria del Mediterraneo e quindi e quindi della direzione in cui devono prendere che devono prendere gli investimenti in Europa se si vuole gestire con una certo
Saggezza a il il problema il problema delle delle migrazioni
Questo consente anche di dare una risposta al problema posto da Waigel quando quando vai del pesce che
In un sistema integrato economico
Dis dai singoli Stati dovrebbero avere disavanzi di bilancio praticamente nulli dice una cosa del tutto ovvia in un contesto di Stato federale
Per il motivo che in in quei Paesi esiste un bilancio federale quindi c'è un obbligo costituzionale del pareggio di bilancio degli altri Stati problema e come si concilia una lunga fase di transizione tra appunto che noi che noi dobbiamo
Dobbiamo affrontare ancora
Beh
Concludendo
Noi
Penso che dobbiamo essere consapevoli che la mancata partecipazione non solo l'Europa ma anche la moneta unica può avere costi molto serie
Dobbiamo fare ogni sforzo per
Compie l'ultimo tragitto che ci manca
Questo può essere può essere fatto anche appunto seguendo il
Il sentiero ho tracciato nel Documento di programmazione economica e finanziaria presentato presentato la primavera scorsa
Alle alle Camere
E comunque quello e un processo di aggiustamento che noi dobbiamo fare perché e il Paese che che ne ha bisogno
Quindi diritto il problema il problema
E creare le premesse in questo semestre per integrati da una prospettiva effettivamente praticabile a quel processo tenendo conto anche di un altro fattore
E cioè che se e appunto si parte la situazione da e cioè una situazione in cui convergono due soli Paesi e che quindi e che quindi tutti gli altri Paesi hanno necessità di restringere per poter converge a loro volta noi avremmo delle ripercussioni sui prezzi attività economica vostra molto seri se a questo si aggiunge il cambio della moneta
Crea la necessità di di definire l'intero sistema dei pagamenti
E questo resoconto un processo tecnico laborioso e difficile che richiederà altri tre anni di tempo li vediamo che anche da questo punto da questo parte può venire fu una spinta recessiva sul sull'economia europea
Allora tutte queste cose dov'penso che dovranno essere all'ordine del giorno nel dibattiti azioni dei prossimi mesi
Grazie ha la parola il presidente della Confindustria Luigi avete seguirà Marta Dassù
Ma io ringrazio dell'invito e penso che sia molto utile fare qualche riflessione sulle problematiche
Che l'Europa
E l'Italia durante il periodo il presidenza dovrà affrontare nei prossimi mesi senza congiunto a Lizzano in questo tema alla politica italiana
Se è stato di permanente instabilità
Penso che tutti convengano
Sull'utilità di una positivo utilizzo
Della semestre europeo
Penso che molti e io sono tra questi pensi nonché questo non è sufficiente rispetto a un rischio di galleggiamento che correrebbe il rischio di creare problemi aggiuntivi rispetto a quelli che noi già abbiamo nella nostra situazione
Socio istituzionale
Quindi parliamo dell'Europa senza utilizzare l'Europa devo motivo congiunturale sapendo che
E e sarà un peccato se noi riusciremo utilizzare appieno il semestre europeo
Ma sarebbe un rischio maggiore quello di utilizzare questo motivo come elemento di un semplice galleggiamento senza contenuti aggiuntivi di modernizzazione del Paese
Voglio fare una seconda premessa non parteciperò al dibattito di quelli che dicono se il primo o il secondo tempo
è quello in cui noi interverremo nella politica europea
Penso che mastica esiste ed è strutturalmente
è stata da noi accetta
Quando arriverà quella data
Verificheremo insieme agli altri nostri patrimoni
Quale sarà il nostro stato di competitività relativa evitiamo oggi di fare le previsioni
Su cosa succederà se facessimo noi facessimo qualche cosa perché questo significa
Soltanto legittimare ritardi o disattenzioni nel periodo che ci
Separa da quel momento io penso che
I parametri
Se severi ma necessari previsti dal Trattato di Maastricht
Troveranno alcuni più lontani altri meno lontani
Sarà in quel momento che sarà verificato consensualmente il grado di
Aderenza sostanziale rispetto a queste problematiche
Quindi
Evitiamo di utilizzare l'Europa come uno
Matematica di interesse nazionale congiunturale evitiamo di ballo HC nel dibattito virtuale su
Sulla domanda se noi saremo meno di aderire alla prima fase quando accadrà che cosa accadrà e che cosa accadrà se non a accadesse che queste cose accadranno
Mi sembra veramente uno dei dibattiti virtuali a cui il Paese deve cercare di evitare di concorso io cerco per la mia parte di non concorrenza
I problemi delle OPA fa sono parecchi i problemi dell'Italia sono aggiuntivi a quelli dell'Europa
Le ricordo quattro di problemi emergenti nell'Europa
Il differenziale tra la competitività interna
All'Unione Europea e la competitività Esterna
All'Unione Europea la competitività interna aumenta
La competitività Esterna diminuisce
Il che vuol dire che noi siamo sempre più compressi quando lavoriamo sui nostri mercati
E sempre più deboli quando lavoriamo sul mercato del villaggio globale
La seconda considerazione che il problema della presenza pubblica nell'economia e e livello dalla disoccupazione è diventato un problema strutturale dell'Europa
Noi poi abbiamo le nostre aggravanti ne parliamo un attimino dopo ma non possiamo non dimenticare come l'Europa e il continente e la economica che ha il maggior livello di intermediazione del pubblico nell'economia
Ed è il continente che ha il maggior livello il maggior problema di differenziale nei tassi di occupazione di disoccupazione
Quando si parla di questi numeri si parla sempre in termini di stock bisogna abituarsi a parlare in termini di flussi quante persone in più lavorano quante persone in più non lavorano e in questo senso
Il problema europeo emerge rispetto ai problemi delle altre aree continentali
Il terzo tema che vorrei ricordare la vostra attenzione è il problema del rapporto tra aree forti era dei veicoli
Mi sembra ormai evidente che le aree deboli dei Paesi forti hanno più problemi da affrontare dei paesi delle armi dei Paesi deboli
Perché paradossalmente la spinta al cambiamento che viene dei Paesi che partono da più lontano
Diventa una motore dello sviluppo che noi non siamo in grado di mettere in campo nel nostro processo di sviluppo economico
Il quarto problema che vorrei ricordarvi e che è un problema che spero il governo italiano tenga presente nella sua presidenza
E che il problema della burocrazia è un problema di efficienza e di efficacia
In Italia noi abbiamo sia un problema di efficienza che un problema di efficacia in Europa non c'è un problema di efficienza della burocrazia ma comincia a esserci un problema di efficace perché se turco pur per burocrazia intendiamo il rapporto tra Stato e mercato vediamo che la maggiore forza delle Amministrazioni pubbliche dei Paesi più forti resiste perché più Jensen
Ma comunque si dimostra in crisi intermedio efficace
Perché sta cambiando il modo di vestire dello stato e paradossalmente anche i Paesi che hanno amministrazioni forti cominciano a vedere il rimbalzo del processo di cambiamento del rapporto tra Stato e mercato
Quindi quattro temi che non sono solo italiani che sono anche italiani che sono anche vorrei un quinto tema italiano in più il nostro debito pubblico e l'effetto di spiazzamento che questo porta sulla nostra situazione
Sociale economica e finanziaria
Io penso che siamo tutti abbastanza consapevoli che per riequilibrare
L'effetto finanziario
Della nostra situazione di debito pubblico qui mettiamo in opera meglio è perché se trasformiamo in Euro voleva il nostro debito certamente abbiamo minori costi e più stabilità
Ma dobbiamo sapere che per fare questo
Per realizzare questo passaggio che ci consentirebbe di mettere mano seriamente al riequilibrio del fisco
Nel nostro Paese e seriamente alla riduzione del disavanzo corrente
Causato dalla differenziale dei tassi d'interesse bisogna accelerare il risanamento della spesa pubblica e questo sfugge a molti tutti si spero che dato che il problema quantitativo quello dei tassi di interesse
E quello del fisco sperare di poter risolvere questi problemi senza essere passati per le forche caudine della modernizzazione dello Stato della spesa pubblica che sono Urbani Effetto non solo economico ma psicologico per a metterci ma un livello di competitività strutturale su questo tema bisogna fare di più di quello che è stato fatto recentemente il risanamento finanziario dello Stato
Sarà realizzato soltanto se accelereremo il risanamento economico dello Stato
Solo in questo caso riuscì a Madurai credibilità meno di tassi di interesse più capacità di equità fiscale
Insomma abbiamo una serie di problemi in Europa abbiamo dei problemi aggiuntivi in Italia quali sono le priorità che il mondo dell'impresa indica alle istituzioni per la presidenza europea io mi limito a quattro slogan ma non posso andare oltre quattro slogan il primo sviluppare la competitività dell'Unione e quindi la competitività esterna usando la leva della formazione e dell'istruzione
Questo veniva ricordato dal rapporto Ciampi è una cosa di evidenza palmare il problema e che c'è troppo ritardo troppa incapacità nel passare dagli obiettivi agli strumenti ai risultati il secondo tema è quello di accelerare l'integrazione irreversibile del mercato unico
La storia dell'ultima recessione dimostra come nelle recessioni tutti i Paesi diventano un po'troppo egoisti è un po'troppo protezionistico
Ed uno dei motivi per cui non abbiamo allungato il tempo della recessione in Europa perché avevamo un mercato unico in cui c'era ancora spazi per forme di dumping protettivo tecnico fiscale
Trasparente o sotterraneo
Il terzo tema che sottopongo all'attenzione della istituzioni e quello della creazione di uno spazio euromediterraneo mi sembra evidente che oggi non c'è la possibilità di sviluppare lasse europeo se non si sbilancia
Ad est e a sud in modo equilibrato
Mi sembra evidente che questo per noi è essenziale altrimenti sempre più dovremo discutere accanto la questione meridionale sì la questione settentrionale che è una cosa che esiste già anche secondo alcuni non vogliono vederla e infine il quarto tema
Di carattere generale che indico le istituzioni e quello di una maggiore attenzione
Dell'Europa sugli organismi internazionali solo se saremo forti anche economicamente sugli organismi internazionali
Potremo avere un ruolo politico e sociale sui problemi interni ed esterni all'Europa altrimenti dobbiamo aspettare che le Paci si facciano fuori dal nostro Continente
Ecco perché su questi quattro temi evocati che le istituzioni non solo il governo ma le istituzioni lavorasse come posseduto da esse ecco perché accompagno questi quattro temi generali con due tematiche più specifiche una l'anno prossimo verrà rinegoziato il programma della piccola e media impresa novantasette due mila ci siamo un Paese di piccole dell'impresa dobbiamo stare attenti a rinegoziarlo bene il secondo
C'è un tema che ancora troppo poco europeo è il tema dell'energia se noi vogliamo evitare di passare dai monopoli pubblici in monopoli privati non possiamo baloccarsi ci nel dalla difesa di monopoli pubblici
Nella speranza che non esistano i monopoli privati dobbiamo creare i mercati adeguati l'Energia ha bisogno di un mercato integrato europeo se vogliamo dare una risposta strutturale in questa direzione
Non solo al nostro paese ma tutti i Paesi concludo con una citazione è una citazione che prendo da un mio collega Carlo Callieri vicepresidente di Confindustria che lui ha usato nella nostra assise generali di Rimini che aveva come slogan capitalizzare la ripresa degli agganci all'Europa H D ed era stata affidata la relazione sull'Europa di Luís concludeva così
Come può pensare in Italia collocata sulla fascia balcanica e al centro del Mediterraneo di allontanarsi dall'Europa
Il problema italiano e allora richiamando i molti elementi simbolici che ho evocato l'identità da accertare
La moneta che valore e potere un problema insieme di identità e di potere identità quella razionale che è o troppo antica o troppo recente comunque da consolidare
Identità quella dello Stato assente dalla nostra cultura se non come arbitro sopraffazione comunque da ricostruire
Potere il fine dello stato che il contenitore dell'identità nazionale del sistema politico che hanno devastato e di identità nazionale e diffonde in una comunità che persegue realizza interessi comuni
Se noi che abbiamo anche questa sfida è una sfida veramente strutturale della nostra società in termini culturali prima che economici noi probabilmente poteva utilizzare anche meglio di mercato per fine sullo sviluppo ma anche solidarietà perché uno come me che il mercato cerca di pratica perché comunque pensa di conoscerlo è sempre più convinto che lo strumento del mercato come strumento di solidarietà
E in questo Paese ancora troppo consunto e ancora troppo utili troppo poco utilizzato grazie
Abbiamo con noi ringraziamo per la loro presenza e il presidente del Parlamento europeo Klaus esce il ministro degli Esteri Susanna Agnelli
è presente anche il segretario generale del Parlamento europeo Enrico vinci comunale modifica l'ordine degli interventi precedentemente annunciato diamo ora la parola al presidente Nesci
Vediamo medici
Cioè al summit l'ex
Il Papa l Italia Need omofobo ma o con l'ONU vede sua figlia forse
Ci aspetta costumi Jason forte
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Ringraziamo
Grazie a nome di tutti voi il presidente Kenshin per l'importante contributo ai nostri lavori ha chiesto di rivolgere un messaggio a questo convegno la signora in lingua la ambasciatrice del Sudafrica
Mi fa piacere ricordare che l'Unione europea ha deciso che il sostegno al processo democratico in Sud Africa è uno dei cinque dossier prioritari della politica estera dell'Unione
Do la parola la signora in lingua la e credo che siamo tutti ben lieti di rivolgere un caloroso saluto a lei personalmente e come rappresentante del nuovo Sudafrica del presidente Mandela
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O colto volentieri l'occasione che mi è stata offerta
E aggiunge che il mio ai molti e significativi interventi che hanno caratterizzato questo convegno qui che sono intimamente convinto dell'utilità ma direi piuttosto della necessità di iniziative volte ad alimentare il dibattito interno sul significato della mostra ormai imminente assunzione della presidenza semestrale
Del Consiglio dei ministri dell'Unione Europea
Il suo carattere rotativo fa della presidenza un appuntamento al quale a turno sono chiamati tutti gli stati membri dell'Unione la sua connotazione istituzionale
Si tratta di presiedere per un periodo tutto sommato prevede una delle tre istituzioni cardine dell'Unione ne fa un esercizio al di sopra delle parti
Sostanzialmente tributario almeno per le materie del cosiddetto primo di lato nel potere d'iniziativa della Commissione che la frode istituzione che in quell'ambito può ordinare
Con le proprie proposte il processo legislativo comunitario fortemente caratterizzato nel senso di assicurare in spirito di servizio verso l'Unione nel suo complesso
La coerenza la continuità e la coesione dell'azione europea
E tuttavia la programmazione e la gestione per un semestre dei lavori comunitari a cominciare da quelli dell'amica dei gruppi tecnici per finire con quelli dei consigli dei ministri
Consente a ciascuna presidenza di imprimere ai lavori stessi un indirizzo specifico e caratteristico conseguenza della scala delle priorità anche se in tempi porli al centro d'appropriazione
Questo ruolo è tanto più importante quanto più confuso e per certi versi contraddittorio appare oggi il quadro d'insieme dell'Unione
Del suo collegamento effettivo con le opinioni pubbliche nazionali e della sua collocazione sulla scena internazionale
L'integrazione europea è pervenuta ad uno stadio al di là del quale non si approvano pari che due prospettive
Oggi un giorno a completa realizzazione andando forse oltre le aspettative anche dei più ottimisti
Tra i fondatori dell'Europa comunitaria ovvero lei mi deve dire di lui fino ad appassire sotto il peso di logiche localistiche nazionaliste Chicco dovrebbero l'Europa ad un declino inevitabile
Non vi è dubbio alcuno su quale versante di questo dilemma la storia la tradizione e la cultura collochino Alitalia
Il processo di integrazione europeo rappresentato per il nostro Paese una scelta politica di fondo che si è rivelata appagante per il suo sviluppo civile ed economico
Il nostro interesse nazionale risiede nel suo progredire e questi primo fondamentale messaggio che la
Lo della gestione dell'esistente e quello per la preparazione del futuro
Una gestione dell'esistente innanzitutto
La riflessione che abbiamo svolto in preparazione del semestre c'ha condotto alla conclusione che al di là degli aspetti più propriamente tecnici di ciascun Dozier
Nel programmare l'attività quotidiana dell'unione è necessario porsi nell'ottica dei bisogni reali del cittadino di colui cioè che destinatario finale di ogni attività di governo
All'interno di un quadro istituzionale Gullikson l'Unione si compone oggi è sostanzialmente Grande spazio economico integrato cioè realizzato nei suoi contenuti essenziali e che si muove verso l'unificazione monetaria e di due aree di crescente coordinamento e programmazione di azioni comuni
La politica estera e di sicurezza comune se la cooperazione negli affari interni e di giustizia
In ciascuno di questi settori il cittadino europeo e portatore di interessi prioritari che si possono riassumere in una triplice esigenza di sicurezza la sicurezza dell'ambiente economico la sicurezza nelle relazioni internazionali
La sicurezza nella vita quotidiana e nel godimento dei propri diritti individuali
Il secondo messaggio che la presidenza italiana dovrà quindi trasmettere rifletteva il suo convincimento che il quadro europeo resta quello nel quale questa triplice esigenza di sicurezza può trovare le risposte più soddisfacenti
In un mondo sempre più caratterizzato dall'interdipendenza tra la globalità un processo di frammentazione dei mercati europei non solo si porrebbe in controtendenza ma annullerebbe i vantaggi sin qui acquisiti
In un quadro internazionale in continua evoluzione un insieme in azioni senza Europa sarebbe condannato a diventare marginale
E ciò non mancherebbe di avere effetti negativi sia per i grandi che ispiri piccoli Stati del nostro continente
Una risposta puramente nazionale ai principali fenomeni del nostro tempo che incidono sulla sicurezza della vita quotidiana
Cimino alita organizzata traffico della droga controllo e gestione dei flussi migratori sarebbe inadeguata rispetto alle dimensioni sempre crescenti dei fenomeni stessi
Un regresso nel tentativo di costruire una cittadinanza europea che integri e completi quelle nazionali anche sul versante dei diritti individuali si tradurrebbe in un impoverimento complessivo
Del tessuto civile europeo
Nell'ambito del primo pilastro l'esigenza di sicurezza economica può essere soddisfatta solo nel quadro di un'azione di rilancio dell'occupazione in un contesto di crescita stabile e duratura
Tutte le economie avanzate si trovano a fronteggiare oggi lo stesso drammatico dilemma dell'aumento della disoccupazione o della crescita delle disparità e delle disuguaglianze
E tuttavia cedere alla rassegnazione equivale ad allontanare ancor più l'opinione pubblica dal processo di costruzione delle Europa
Occorre invece perseguire con determinazione la strategia europea per la crescita la competitività e l'occupazione delineata nel libro bianco della Commissione dell'ONU
E in questo quadro che vanno ricercati nuovi patti sociali
Per la crescita ed attivati tutti i possibili volani dello sviluppo a partire dalla realizzazione delle grandi reti infrastrutturali e di trasporto e di telecomunicazione e dalla rafforzamento del programma quadro di ricerca
In questa prospettiva l'obiettivo del risanamento finanziario acquista rilievo tono molto
Come condizione della stabilità pur restando finalizzato in quanto vincolo esterno al rispetto dei parametri di convergenza per la moneta unica
Liberamente accettati da tutti gli Stati membri con la sottoscrizione del Trattato di Maastricht
La spiegazione del cittadino europeo alla sicurezza nelle relazioni internazionali è drammaticamente contraddetta dall'instabilità e dalle tensioni che percorrono le regioni adesso più vicine
Unione gioca una parte considerevole del suo credito agli occhi delle opinioni pubbliche europee sulla sua capacità di affermarsi
E mi riferisco in particolare alla ex Jugoslavia dal Mediterraneo come interlocutore unitario di autorevolezza come fattore determinante di sviluppo e di pace
Nel primo caso si tratterà di recuperare dall'unione il ruolo centrale che essa può e deve svolgere nel quadro del processo di pace nella ricostruzione dell'aria
In una prospettiva che prelude ad un solido ancoraggio dei paesi finora in conflitto al processo di costruzione europea
Nel secondo impegno sarà quello di proseguire sulla strada tracciata a Barcellona dove sono state poste le basi per la creazione di uno spazio euromediterraneo
Basato sul principio del partenariato e che integra il nostro concetto di un'Europa meno nordica più mediterranea
La presenza allo stesso tavolo a Barcellona di Israele e Siria e in questa prospettiva un forte motivo di speranza per il futuro dell'esercizio
Il superamento delle menti d'instabilità Ambra perseguito anche nei rapporti con la Russia
E con gli altri Paesi e mezzi dalla dissoluzione dell'impero sovietico mentre il collega proseguire nella preparazione delle nuove adesioni attraverso il dialogo strutturato con i Paesi dell'Europa centrale e orientale
Il dialogo transatlantico di un suo rafforzamento visitano nell'ottica della presidenza italiana i capisaldi della proiezione esterna dell'Unione
Anche nel nuovo quadro internazionale del rapporto con gli Stati Uniti ed il loro coinvolgimento in Europa rimangono ineludibile fattore di stabilità
Il crescente bisogno di sicurezza individuale e collettiva che percorre le società europee deve trovare risposta nell'ambito del terzo pilastro la cui attività dovrà sempre più chiaramente essere orientata verso la creazione di una vera comunità dei cittadini in uno spazio che nella gestione coordinata delle frontiere esterne trovi il miglior presidio per la garanzia della libertà di tutti
Al riparo da ogni forma di razzismo o di xenofobia
Il programma della presidenza italiana che il presidente del Consiglio Dini illustrerà al Parlamento fra pochi giorni
Definirà con più dettaglio di quanto non possa fare io in questa sede questi nostri orientamenti di fondo e le specifiche iniziative con le quali intendiamo tradurre nei fatti
Successivamente informerò personalmente nel corso di un serrato programma di visite già programmate
I colleghi ministri degli Esteri dei paesi membri prima di presentare ufficialmente il diciassette gennaio prossimo il nostro programma al Parlamento europeo a Strasburgo
Venendo adesso al secondo aspetto che caratterizzerà l'azione della presidenza italiana
La preparazione del futuro
Le tasse che attendono il processo di costruzione europea sono notte e tutte di primaria importanza
La Conferenza intergovernativa dovrà completare l'opera avviata con il Trattato di Maastricht
Il passaggio alla moneta unica così come prevista dal trattato rappresenterà un banco di prova per la volontà di conferire carattere irreversibile all'avventura europea
I negoziati per l'ampliamento verso Est e verso il Mediterraneo
Undici concentreranno di estendere la dimensione politica economica e culturale per l'integrazione
Ma andranno inseriti in un quadro di adattamenti istituzionali già realizzati e dovranno essere accompagnati da innovazioni finanziarie e politiche
La cui definizione non sarà ne agevola il mentolo
Alla presidenza italiana spetterà dare l'avvio a questo processo al cui culmine si siglerà il nuovo ampiamente coi quali Paesi dell'Europa centrorientale nonché Malta e Cipro sono i primi candidati in ordine di tempo
E in questa prospettiva che la Conferenza intergovernativa dimostra appieno la sua duplice valenza da una parte quella di ovviare alle carenze dall'incompetenza e che l'attuale Trattato ha palesato e dall'altro quella di preparare il terreno per i futuri ampliamenti
Nella nostra ottica questi due aspetti sono strettamente intrecciati così come inestricabilmente legate sono quelli dell'allargamento e dell'approfondimento dell'Unione
Molto si è detto e si è scritto sulla presunta inconciliabilità di questi due momenti e sul rapporto tra il perseguimento del primo obiettivo che la realizzazione del secondo
A noi sembra che la sequenza temporale che vede nella Conferenza intergovernativa la premessa indispensabile per l'allargamento debba servire proprio a rendere quest'ultimo compatibile con l'approfondimento
Senza che l'apparente contrasto fra i due termini blocchi da una parte qualsiasi prospettiva di sviluppo o acceleri invece dall'alta la diluizione del quadro complessivo ma perché ciò avvenga è necessario e sarà questo un altro dei messaggi forti alla presidenza italiana
Che la Conferenza intergovernativa non sia considerata come il mero adempimento di un obbligo contrattuale assunto con la sottoscrizione del Trattato di Maastricht
Bensì come un momento chiave per la definizione dell'assetto futuro dell'Unione Europea
Sotto questo profilo il ruolo della presidenza potrà essere determinante
Adesso aspetterà nell'intervallo fra il Consiglio europeo di Madrid ed il vertice straordinario previsto per la fine di marzo a Torino per l'avvio della conferenza di definire con precisione le questioni
Che dovranno essere affrontate nel quadro del negoziato di revisione si tratterà di un lavoro non facile stante le diversità di approccio che sono emerse nel corso dei lavori del Gruppo di riflessione composto dai rappresentanti personali dei ministri degli esteri
Ma la capacità della presidenza di qualunque coagulare un consenso sul mandato
Non dimentichiamo che la Conferenza intergovernativa opera sulla base dell'unanimità
Che non sia riduttivo al punto di svuotare di contenuti l'esercizio di revisione ma che non sia nemmeno un catalogo dei sogni vacui conseguenza sarebbe paradossalmente esattamente la stessa dipende molto del futuro della conferenza stessa e che in ultima analisi dell'unione
Noi guardiamo ad un'Unione più democratiche ed efficiente ed entra qui in gioco il capitolo delle modifiche istituzionali
Che rafforzi la propria presenza sulla scena internazionale attraverso gli opportuni adattamenti delle procedure delle strutture del secondo pilastro
La definizione di nuovi centri d'impulso di attuazione delle decisioni in materia di politica estera non chiedi più stretti legami istituzionali tramite l'unione nella UE no
Che ponga la cooperazione nel settore degli affari interni e della giustizia
Al servizio della tutela dei concreti interessi di libertà e sicurezza dei cittadini
Quelli hanno inoltre ad un'Unione che conservi intatte le caratteristiche che ne hanno sinora consentito lo sviluppo di un successo
Pur sapendo trovare al proprio interno gli elementi di flessibilità necessari per rispondere alla sfida del numero e della diversità
E qua richiamo soprattutto ad un'Unione veramente vicine sentita come propria dei cittadini
A questo scopo veglieremo particolarmente a che il prossimo trattato e le modalità di svolgimento della conferenza siano chiari e trasparenti
I Parlamenti nazionali e le associazioni e sempre i cittadini
Devono poter avere accesso alle principali informazioni concernenti lo sviluppo del negoziato di revisione onde evitare che i dibattiti si accendono solo nella fase delle ratifiche
Quando può essere troppo tardi per rimuovere impressioni falsi o imprecise o perché immediati aperto di percezione permanente europeo dovrà inoltre trovare all'interno della Conferenza una collocazione adeguata alla sua natura di istituzione rappresentativa
Il meccanismo di associazione adottato nei lavori del Gruppo di riflessione costituisce un precedente quindi la presidenza italiana intende ispirarsi
Su ciascuno di questi aspetti il messaggio di fondo che la presidenza italiana potrà e dovrà dare e chiaro è semplice maggiore democrazia maggiore trasparenza maggiore efficienza delle istituzioni europee
In questa ottica è stato a caratterizzarsi per ampiezza e sincerità d'impegno nella consapevolezza della rilevanza del suo popolo per il presente e per il futuro dell'Unione
Ancora grazie al ministro Agnelli vorrei ricordare che gli ambasciatori di numerosi Paesi hanno seguito i nostri lavori questa mattina e oggi pomeriggio siamo molto grati di questa attenzione lo consideriamo un incitamento a proseguire il nostro impegno per l'Unione europea degli elitaria assolva adeguatamente i suoi impegni nella politica europea e nella politica internazionale
Do ora la parola per le conclusioni del nostro convegno alla segretario del Partito democratico della sinistra Massimo D'Alema
Vorrei anch'io innanzitutto
Porgere il nostro nostro più un sentito ringraziamento
Alle numerose personalità
Che con il loro apporto hanno dato a questo nostro convegno mi sembra di poter dire
Un grande rilievo
Per la serietà
Della discussione che qui si è svolta
Per lo spirito di verità con il quale sono stati affrontati i problemi difficili
Che sono di fronte all'Europa e al nostro Paese
Per la concretezza
Per l'approfondimento
Tutte cose che non sono comuni del dibattito politico nel nostro Paese
Che spero meritino l'attenzione dei mezzi d'informazione
Non soltanto sotto il profilo delle illazioni che se ne possono derivare sulla data delle elezioni
Ma proprio in sé perché abbiamo parlato di problemi che sono importanti in sé
Nella speranza
Flebile verità
Di essere inteso per i numerosi colleghe
Certo si avverte a volte la frustrazione invece
è difficile passare come si dice
Quando si affrontano grandi questioni come ci capita non di rado in un sistema dell'informazione che riduce spezzetta tutto pettegolezzo quotidiano
Salvo poi che Pierre periodicamente i partiti vengono rimproverati di non avere programmi e di non discutere dei problemi reali
Noi ci siamo sforzati anch'io mi sforzerò
E chiedo scusa perché certamente mi sento al di sotto di molti competenza che qui hanno parlato
Di dare delle risposte precise di affrontare questioni complesse importanti
Noi siamo ad un passaggio critico
Nel processo dell'unità europea
Direi per certi aspetti
Drammatico
Io ho Piva l'impressione ora il ricordo fresco della discussione
Fra i leader socialisti Europa europei non molti giorni fa
A Madrid
Era con noi il presidente Clausen
Un confronto
Di grande impegno il senso vivo della drammaticità di questo passaggio
Dobbiamo riconoscere che nella coscienza di milioni di cittadini europei
Ci sono venute offusca il mondo le ragioni dell'Europa
è stato sottolineato in modo efficace da Achille Occhetto ripreso in diversi interventi
I cittadini europei hanno vissuto con un senso di impotenza
Incapacità dell'Europa di imporre rimedio alla tragedia dell'ex Jugoslavia
Dopo che
Le potenze europee
Avevano diverse fra esse ciascuna per conto proprio contribuito ad alimentare le spinte nazionaliste nei Balcani
E mai forse come in quel momento ci siamo resi conto che tragedia può essere per l'Europa che non vi sia un Europa potenza di pace
Perché questo vuoto viene riempito dalle potenze europee che torna a ragionare come agli inizi del nostro secolo
Alle loro aree di influenza
E se oggi possiamo guardare con sollievo dal punto di vista politico e umano al fatto che quella terribile guerra
Almeno per ora è ferma e c'è una speranza di pace noi sappiamo che questo è dovuto innanzitutto all'iniziativa degli Stati Uniti d'America e molto poco
Alla capacità politica e non solo politica dell'Europa
è una sconfitta
C'è incertezza nel futuro dei Paesi più deboli
L'Europa è vissuta
Ai cittadini soltanto come un vincolo
E molto spesso le classi dirigenti utilizzano l'Europa come pretesto anche nascondendo la necessità nazionale di politiche di rigore
D'Europa diventa come dire un modo per giustificare politiche di rigore e di risanamento
E quindi l'Europa alle orecchie dei cittadini è la ragione per cui bisogna bloccare le pensioni ridurre i contributi
Certamente difficile che gode di grande popolarità questa parola se si associa soltanto a vincoli Attali
E nei Paesi più forti
Così come avviene in Germania malgrado la tenuta del cancelliere Kohl
I paesi più forti d'Europa
Può diventare sinonimo di importazione invece di elementi di debolezza di fragilità
Rispetto alla solidità di quei sistemi il timore di una moneta fragili al posto di una moneta forte
E anche questo è difficile che sia popolare
Questo è il punto
Al quale noi ci troviamo
Che l'Italia è un Paese collocato in una posizione chiave
Perché
Con tutte le sue debolezze tuttavia è a metà strada
Fra i Paesi forti i Paesi più deboli e quelli che verranno nell'Unione
E insieme
Partecipi dei problemi degli uni e degli altri e socio fondatore di questa idea di questo processo dell'unità europea e nello stesso tempo si trova nella incertezza
Se sarà capace o meno di essere
Protagonista nei prossimi appuntamenti
è vero ha detto modo acuto Prodi
In Europa c'è un bisogno dell'Italia perché si capisce che per una parte non piccola la sfida dell'unità europea si gioca qui
E se l'Italia c'è la fase l'Italia è protagonista
Questo processo è un po'più credibile se Richard Italia non ce la fa questo processo
Per saperne qualcosa
Non solo in termini quantitativi ma evidentemente qualitativo
La risposta che noi abbiamo voluto dare con questa nostra discussione a partire dall'introduzione di Occhetto e che a queste difficoltà si risponde rilanciando
Il processo dell'unità europea
Con più Europa e non cedendo alla tentazione di una rinazionalizzazione delle politiche
La risposta che abbiamo voluto dare che in un passaggio così delicato certamente l'Europa non può permettersi una Conferenza intergovernativa minimalista
Che non affronti
I nodi reali
Che non offra un quadro di certezze i rinnovata volontà europeista di fronte a sfide molto difficile
Le decisioni sull'approfondimento
Assolutamente necessarie se vogliamo dare tornerò su questo che mi sembra il punto cioè
Rimettere in primo piano la politica
Come condizione anche per governare una inevitabile gradualità ai differenziazione nei processi di integrazione economica e monetaria
E
Non c'è politica senza unità istituzionale capacità di decisione politica estera della sicurezza della difesa queste sono sono i cardini del di una di una potenza sovranazionale federazione di Stati
E da questo punto di vista
Il calendario europeo tempi è impressionante perché il calendario le questioni della sicurezza in Europa nel mille novecentonovantotto scade il Trattato dell'UE o e aperto in modo acuto tutto il tema di una nuova architettura di sicurezza del rapporto con l'Est
Con i paesi di Nuova Democrazia che dall'estate premiano per entrare nella NATO e nello stesso tempo il delicato
Drammatico problema del rapporto con la Russia con le spinte nazionaliste che si manifestano la giù
E certamente il rischio che alla fine questa Europa
Si spezzi in tre l'Unione
Un'area di Paesi che vogliono entrare nell'Unione che ruotano intorno ad essa e poi la Russia e gli altri e io non credo che questa sarebbe una risposta convincente ai grandi problemi aperti
Con il mille novecentottantanove
E alle speranze
Che quel passaggio la fine dei blocchi della divisione del mondo e dell'Europa aveva suscitato siamo poi attesi all'appuntamento con il sud del mondo e innanzitutto con quella parte del sud che ci sta più vicino
Il processo di pace nel Mediterraneo nel Medio Oriente ha bisogno dell'Europa
Abbiamo visto quanto questo processo di pace pure affermato eroicamente dalle classi dirigenti israeliani e palestinesi
è insidiato
Dall'estremismo dal fanatismo
E certamente quel processo reggerà se si dimostra che l'autogoverno palestinese offre una speranza di sviluppo non soltanto sicurezza pace
Che questa convivenza impossibile l'Europa molto da fare l'attrice e francamente la si vede poco
C'è il dialogo e la collaborazione euroaraba
Anche qui condizione essenziale
Perché creare condizioni di dialogo di convivenza di cooperazione economica
Per regolare a monte raffrontare a monte
Le questioni che possono esplodere in modo drammatico della immigrazione
Per combattere il rischio di integralismi che
Sarebbero alla base non soltanto di una insicurezza
Ma anche di una possibile lacerazione di una convivenza tra popoli
Che si affacciano sullo stesso mare
E la cui convivenza può essere uno straordinario fattore di civiltà
Quindi
Quando noi parliamo della necessità di compiere un passo in avanti certo quello possibile noi non siamo
Sentito stamane un intervento
Positivamente voleva spingere le cose molto in avanti non siamo in dissenso con l'idea che si possano arrivare ad a vere un commissario dell'Unione per la politica un ministro degli esteri dell'Europa certamente questo è un grande progetto il problema non è
Il senso su questa prospettiva problema di misurare il passo che può essere compiuto in questa direzione
Il passo che può essere compiuto già a partire dalla conferenza
E cioè di allargare la sfera di competenza della Commissione di arrivare a un forte coordinamento
Delle scelte
Cominciando a ragionare di meccanismi decisionali e qui lo ha fatto in modo preciso Fassino non riprendo che
Senza dubbio consentano una politica comune
Non trascurando la necessità della ricerca del consenso
Problema non è il consenso che certamente essenziale che sia ricercato un problema grave cerca il consenso non può diciamo arrestarsi di fronte al diritto di veto che è una cosa diversa
E che senza alcun dubbio impedirebbe sul nascere ogni processo di costruzione di una politica comune
E le scelte irrinunciabili circa l'allargamento dell'Unione
E badate vicine
Perché dopo la conferenza
E credo che nei sei mesi successivi le trattative con Cipro Malta e poi con i Paesi dell'Est
E non illudiamoci io non credo credo che noi dobbiamo dire con chiarezza sin d'ora
Che
Noi puntiamo Hakkinen rapidamente
I Paesi dell'Europa centrale e orientale entrino nell'Unione
E che politicamente sarà molto difficile che questa decisione diciamo avvenga scaglionata nel tempo oggi per questo e domani per quello
E dobbiamo semmai pensare che i processi di integrazione economica saranno più lunghi ma le scelte politiche dovranno venire presto
Perché questa è la risposta che l'Europa democratica Peveri a quella parte del nostro continente se vogliamo contribuire a costruire un equilibrio
Fondato sulla pace e sui principi della democrazia sui rispettivi rispetto dei diritti umani altrimenti diciamo le nuove jugoslavi ieri sappiamo già sulla coscienza di chi dovranno pesare
Il quadro politico dell'Europa dobbiamo pensare che si completerà presso e anche se i processi economici saranno più lunghi e avranno un costo per minori
Perché parlare di allargamento all'Est senza cominciare a ragionare su quello che questo significherà per la politica agricola comune per le politiche strutturali significa fare della retorica
Salvo poi pensare che il conto lo paghi qualcun altro e non sarà così
Per questo io credo che siamo di fronte a scelte assai impegnativo
Che richiedono una forte e concorde volontà politica
E penso che anche le questioni pure delicate e complesse che riguardano l'unione monetaria noi dobbiamo vederle in questa prospettiva
Io sono convinto che non serve seminare incertezza e confusione sulle dati sui criteri previsti dal Trattato di Maastricht
Non serve
Anzi
Questo alimenta un quadro di incertezza in Europa
Ma con quale animo
Governi che puntando verso quegli obiettivi
Sono costretti a perseguire politiche di rigore di Risanamento con quale animo possono farlo se boy non sanno se arrivati all'appuntamento si farà questa moneta euro troppo presente qualcuno potrà dire no badate già abbiamo scherzato
Adesso slittiamo allarghiamo ridiscutiamo
Mettere in discussione aprire un dibattito
Su questo significa in realtà fare saltare tutto
E io vorrei dire di shampoo mi ha fatto piacere
No io ringrazio il senatore Livio Caputo che è il nostro interlocutore abituale diciamo di questi problemi europei non si discute molto della politica italiana noi tanto ne discutiamo e lui interloquisce con noi sempre
E noi speriamo che attraverso il suo impegno ma anche la parte politica alla quale egli appartiene essi appassioni a questi problemi più di quanto non sia apparso nel corso del di questo eschimesi che abbiamo alle spalle
Ma io ritengo che il
Il nostro precedente ministro degli Esteri abbia contribuito moltissimo a seminare confusione incertezza
Confondendo il compito di uno statista con il compito di uno studioso il quale può fare previsioni ed è ragionevole che lo si fa vostre previsioni valutazioni ma un uomo di Stato
Deve riaffermare una volontà io penso che l'Italia debba contribuire a una situazione di chiarezza
Che l'Italia si metterebbe in una posizione insostenibile chiedendo una revisione dei criteri e delle date
Quali saranno i nostri partner a valutare
Ci sarà certamente un momento delle decisioni politiche
E le decisioni politiche non saranno soltanto ragioni ragionieristica
Ci sarà un appuntamento un momento delle decisioni politiche
Può darsi che a quel momento i nostri partner possono valutare che per uno zero cinque non deve restare fuori un grande Paese come l'Italia può darsi ma se non cominciamo oggi ad aprire un dibattito su questo li facciamo saltare per aria tutto
Sì ci prendiamo una responsabilità gravi no la sinistra democratica di questo Paese non vuole partecipare questo gioco
Andare avanti nello sforzo di convergenza certamente entro i limiti della ragionevolezza e della sostenibilità sociale
Il problema io credo è quello di mantenere un indirizzo di risanamento
Che l'Italia ha intrapreso in questi ultimi anni dopo avere fatto altre cose per troppo tempo
Un Indirizzo che non risponde soltanto ad un vincolo europeo ma una necessità del nostro Paese
Giacché non c'è dubbio che
Il peso del debito pubblico il peso delle
Del servizio al debito e quindi della rendita finanziaria costituisce un ostacolo allo sviluppo moderno dell'Italia al di là dei vincoli europei
Ed è interesse di una forza di sinistra combattere il peso della rendita attraverso una politica di rigore che sposti risorse verso lo sviluppo verso la modernizzazione del Paese
Io credo che
Abbiamo sentito le esortazioni da questo punto di vista
Se il presidente della Confindustria
Non abbiamo mai sentito un riconoscimento
A volte mi viene da dire che questa borghesia italiana diciamo che ha del dottor Abete un rappresentante io stimoli che c'è stato interlocutore tante volte diciamo così è un po'inganna
Un grande
Cioè nel senso non abbiamo mai sentito dire che la sinistra Sinistra Democratica Sinistra che noi rappresentiamo questo Paese
Sostenendo le manovre del governo c'ha
Incoraggiando i sindacati a firmare accordi impegnativi con i dirigenti sindacali che hanno sfidato i bulloni sulle piazze per sostenere quegli accordi
Sostenendo le manovre del governo Dini ha dato un contributo decisivo all'avvio di un processo di risanamento del Paese quale forse non hanno dato altre forze politiche
E questore
Questo riconoscimento sarebbe gradito diceva
Anche perché
Anche perché mostrerebbe il volto di una borghesia sensibile all'interesse generale diciamo ecco mentre invece accade che talora in certi convegni diciamo si fischi no quelli che votano per le manovre di rigore e si applaudono quelli che votano contro diciamo chissà avendo quale idea sullo sviluppo del nostro Paese
Vedi che votano contro a volte fanno persino l'ostruzionismo perché nel Parlamento della Repubblica noi abbiamo assistito persino a qualcuno che faceva l'ostruzionismo sulla legge comunitaria
La cosa che credo diciamo vista l'al di fuori dei confini nazionali appare come un segno di follia ma queste follie
Se le facessimo noi sarebbero imperdonabili ad altri vengono perdonate subito
Strano criterio chiusa la parentesi
Io ritengo che l'Italia debba proseguire su questa strada
Poi insisto deciderà la Poli
Io non so se noi arriveremo a quell'appuntamento
Alle decisioni del mille novecentonovantotto le cifre saranno quelle del novantasette
Pare che si valutino anche le tendenze del novantotto metri
Francamente
Davvero lì deciderà la politica
Davvero se il cancelliere con l'avesse guardato soltanto ai conti della banca centrale tedesca
Di consti di fare luce l'unità tedesca uno a uno con il marco dell'Est diciamo nessun ragioniere l'avrebbe considerato una cosa ragionevole ma fu una decisione politica
E
E comunque io aggiungo noi abbiamo interesse a che l'Europa parta
A che la moneta unica parta anche anche nel caso che l'Italia non non posso partire diciamo su sul sul primo vagone di quel tre
Anche in questo caso che pure ci porrebbe dei problemi e poi che porrebbe dei problemi all'Europa non solo all'Italia che comunque si vorrà anche in quel caso abbiamo interesse che non non si fermi il treno
E non ho mai considerato diciamo con quell'angoscia provinciale che
Il problema di più velocità nel processo di integrazione economica monetaria diciamo
Può essere considerato in modo non drammatico se va avanti un forte processo di un di unità politica e istituzionale
Certo se queste diverse velocità economiche frantumato unità istituzionale dell'Europa allora è una tragedia e qui è il punto in cui deve intervenire una capacità di decisione politica e ci sono questioni che devono essere approfondite
Perché è chiaro che si pongono due grandi problemi uno è che questo nucleo duro cioè questo questo pezzo di Europa Bonita unica che parte deve essere sufficientemente ampio da funzionare da traino
Per e da garantire quindi un asse europeo e in secondo luogo è che bisognerà studiare cosa che ancora non si è fatta a sufficienza come regolare i rapporti anche istituzionalmente fra l'area della moneta europea Larrea che sarà non sarà della moneta europea anzi direi lei aree che non saranno della moneta europea perché ve ne sarà una immediatamente circostante più vicina
E poi ci andiamo verso un processo di allargamento ce ne sarà una ancora più distante
E intorno a queste questioni che bisogna sviluppare una ricerca più approfondita
Per dare forza istituzionale
All'Europa
E
Capacità
Progressivamente più efficace intervenire
Sulle politiche economiche
Perché insomma non c'è dubbio
Che
Senza togliere al valore qui questo discorso deve essere fatto con equilibrio perché noi non possiamo parlare di occupazione di coesione sociale al posto del processo di unificazione monetaria
Ma dobbiamo anche vedere come quel trattato che nessuno può pensare di ridiscutere forse non ha considerato a sufficienza
E il nesso che c'è che doveva essere più forte tra unificazione monetaria unificazione delle politiche economiche armonizzazione delle politiche fiscali
Sviluppo di una politica di rilancio dell'Europa capacità di intervento politiche per l'occupazione
Questo non può valere diciamo in modo retroattivo
Appena l'ho spiegato un effetto scardinando di questo discorso ma certamente è il discorso che abbiamo di fronte
Abbiamo bisogno di un potere democratico sovranazionale capace di essere guida impulso
Di una politica fatta non soltanto di vincoli come è stato detto detto Ruffolo ma di obiettivi e fra questi obiettivi quello dell'occupazione della piena occupazione
Un obiettivo centrale per restituire credibilità e anche fascino all'idea dell'Europa insomma questa Europa deve apparire alle nuove generazioni come una scelta che garantisce la pace
Una crescita culturale di civiltà una speranza di lavoro e di vita attiva allora
Allora si può anche dire facciamo dei sacrifici
Per costruire questa prospettiva
Altrimenti se l'obiettivo diventa il sacrificio diciamo io temo che
Resteremo in pochi essere innamorati di questa idea dell'unità europea
Ora qual è il problema io sono convinto e d'altro canto l'esperienza ci dimostra la stabilizzazione monetaria il rigore è una condizione della crescita
E di una crescita stabile
Ma è anche vero che la crescita non risolve di per sé il problema dell'occupazione questa è la la sfida del nuovo anche culturale anche per la sinistra che è stata sempre convinta che lo sviluppo delle forze produttive fosse di per sé
La risposta al grande alla grande questione sociale
E allora questo comporta lo sforzo di elaborazione i politici che
Politiche capaci di
Individuare la centralità delle risorse umane e quindi della formazione dell'innovazione capaci di incidere sul rapporto tra tempi di vita di formazione e di lavoro
Politiche che o sono a livello europeo politiche dello sviluppo compatibile dal punto di vista ambientale o non sono
O non so uno
Anche il grande tema dell'orario di lavoro diventa un grande tema europea oppure se diventa terreno di di di concorrenza all'interno dell'unione non ha una soluzione possibile non c'è niente da fare
Figuriamoci se non sembra affascinante a McCall applicherà innanzitutto a me stesso diciamo la parola d'ordine di Bertinotti riduzione immediata generalizzata dell'orario di lavoro a parità di salario di Chuck non può che piacere a tutti a ciascuno di noi diciamo
E tuttavia diciamo politiche di questo tipo
Oggi vengano appunto per meno di ti sperimentazione di iniziativa europea o non sono dovendo poi stare dentro un quadro di competitività
Guelfa dei servizi alla persona
O di sviluppo di nuova occupazione mi ha fatto piacere che
Conclusione del suo intervento il presidente ha dedicato
Capo e solidarietà anch'io credo che emerga
Solidarietà non siano necessariamente in conflitto tra di loro non siano parole necessariamente in conflitto tra di loro
Varare a fare le riforme con il mercato perché quelle contro il mercato sono falliti però sappiamo anche che fare funzionare
Della solidarietà comporta delle regole e delle scelte automaticamente Imbert
Tu non produce solidarietà
Scelte secondo me sempre di più hanno la loro dimensione che quella dell'Europa oltre i confini dello Stato nazione
In una
Molto convinto di questo
Un rapporto sempre più diretto
Unali e l'Europa sappiamo benissimo che la globalizzazione
Alta i contesti locali
E
Il compito di essere centri propulsori direi
Strumenti di guida di Program
L'azione molto meno centri di gestione della vita economica sociale alé oppure sono stati nella esperienza del nostro Paese anche in modo non brillante e comunque nell'esperienza
Degli stati europee
Io concludo dicendo
Questo primo
Noi siamo
Tavoli dirà l'amico del Partito popolare
Amo che
Ha salutato il suo consenso dopo decenni
Ma di ma insomma è
Ma io di decenni
Abbiamo cominciato nella sinistra italiana
Non dico proprio così ma insomma muovendoci in questa direzione
Non è proprio una convinzione da un certo che
Ora non
Esso rispetto ad un recente passato sentiamo il peso di una responsabilità siamo par
Della famiglia politica più importante d'Europa prima non è
Amo come dire soci candida
Davamo aspiranti oggi ci s'
Parte integrante
Della famiglia politica più
Della forza che alla
Da relativa del Parlamento europeo di quella forza politica che governa
Pare otto Paesi dell'Unione in questo momento insomma di di una
Di una forza la quale si guarda
Si pensa e non a torto che se i laburisti vincono diciamo ci sarà
Anche una svolta in senso europeista insomma non ci sentiamo
Arte sia
Dei di una sinistra europea che fatto
Con il destino dell'Europa fa tutt'uno e chi ha una responsabilità
E ha della costruzione politica dell'unità europea e
Concepisce l'Europa non come un in ma come una
Binari opportunità ma in fondo se la sinistra e quella parte politica che più di altre ritiene di dovere usare le leve istituzionali e politiche e indirizza gruppo verso finalità
Anni o di maggiore eguaglianza o di maggiore affermazione della personali
Delle donne e degli uomini e cioè Lassini
Chi si affida meno alla spontaneità dei processi sociali e che pensa che c'è bisogno dell'intervento consapevole quindi politico istituzionale
Uomo per indirizzare questi processi
La sinistra non può che essere un operista cioè non può che poi
La della globalizzazione del
E alla costruzione di poteri demo
Creare un'economia
Un flusso delle monete che certamente non rispetta i paletti dei confini nazionali
E per noi questa scelta non è soltanto una scelta Irvine un
Dico non è una concessione e qualcosa che sentiamo profondamente come nostro
L'Italia
E da questo punto di vista io voglio dire una sola parola
Insomma mi
E ha del tutto ragione Prodi quando sottolinea
Il problema
Molto al di là del semestre
Il nostro Paese una fa
Se di stabilità
Di riforme
Una fa
Di riforme con un forte indirizzo europeista
Non
Viale Europa
Punto dell'Italia
Certezza che si protrae
Ed è per
Su una posizione chiara
Senza nessuna
Davvero non si può rimproverare hanno deve essere stata una forza di destabilizzazione diciamo governo attuale a
Del nostro partito né i progressisti nell'Ulivo nel centrosinistra un sostegno leale e direi anch'
E anche il sostegno di chi si è fatto carico di scelte anche difficili di votare provvedimenti che potevano essere impopolari non è qui il problema perché qui il problema
Il problema è che questa esperienza
Perché si è consumato suo programma
Perché all'indomani
La della legge finanziaria inevitabili
Quindi oggi sarà una intesa
O ci saranno
Ogni
E l'idea che possa non esserci nell'intesa nel
Mi è un'idea devastante perché allora c'è la corrosione della democrazia e non
L'intesa fare delle cose utili per il nostro Paese una intesa responsabili queste cose utili possono durare un mese due mesi due a
Non è questo il punto ma debbono essere delle cose solubili per il nostro Paese l'abbiamo sempre detto o c'è un accordo serio si vota
Per resta poi vari premier
Il cammino delle riforme mi che il voto è al posto delle riforme costituzionali esse restano comunque necessarie eccetera spera
Che il voto avvenga in un clima civile
E che la
Sia quale Costituzione ma davvero
Onorevole Fini la posta in gioco è chi governa
Già ora si farà insieme vincitori ricercando degli accordi
Ma davvero si va alle elezioni politiche divisi fra presidenzialisti e non presidenzialisti e allora la fine di partitini avremo dieci non due perché ci saranno partito dei presidenzialisti all'americana
Partito dei semi presidenzialiste la francesi per perché siamo
Si va a lezione mettendo a confronto idee
Per il governo
E magari con l'impegno di fronte ai cittadini che questa prossima legislatura sarà
Qual sia si l'esito delle elezioni quella finalmente delle riforme costituzionali
Insomma
Al momento anche per l'Europa di dare un segno di serietà della politica italiana e di trasparenza giocare
Non serve
Ma per
Dare
Davvero secondo me non sono non serve ma diventa dannoso
Io penso che l'Europa
Sì così pare a me ascoltando molti leader europei c'è preoccupazione sul destino del nostro Paese vogliono
Va a finire questa grande tumultuosa trasformazione che si è avviata
Nel novecentonovantadue che appare ancora in corso
Europa sarà sapere se vogliamo
Mar
Alla fine questo Paese si darà istituzioni politiche e una classe dirigente all'altezza del compito che può e deve svolgere nel nostro continente noi
Tanto per questo
Perché lì
Sia istituzioni politiche e una classe dirigente all'altezza del suo compito europeo e la discussione di oggi ci conforta e ci aiuta a
Il fonti
Che hanno concorso a far da per la nostra politica dell'Europa nostro convegno termina qui