Festa dell'Unita': "Le prospettive della Sinistra"

Allora
L'onorevole Napolitano il o il ministro degli esteri ministro degli esteri partiti ulivisti è un profondo conoscitore dei problemi e della sinistra europea anche un profondo conoscitore dei problemi che incombono sull'Unione Sovietica favorevole Napolitano così fare questa domanda qui in Occidente si punta molto sua il signor il cosiddetto Kamikaze della perestrojka
Ma c'è anche chi adombrato dei sedi rischi dell'Unione Sovietica nel caso in cui prima avesse la linea di Eltsin c'è chi intravede nei sinergie altare un un leader populista leader peronista un leader da paese del diciamo non del terzo mondo ma da un paese certamente non avanzato non industrializzato ecco vorrei chiedere all'onorevole Napolitano se queste perplessità che si stanno facendo strada in un alcuni circoli europei te li condivide oppure se solo perplessità chi diciamo possono sfociare nella nell'allarmismo eccessivo
Io credo che sia anche abbastanza naturale interessante cominciare la nostra conversazione sulle prospettive la sinistra con una domanda relativa all'Unione Sovietica in effettui
Noi dobbiamo oggi considerare le responsabilità della sinistra
Dicevo che oggi bisogna pensare alle responsabilità della sinistra in chiave paneuropea
Anche alle grandi forze della sinistra europea occidentale
Compete una non lieve responsabilità
Per favorire lo sviluppo di processi di democratizzazione e di cambiamento in Unione Sovietica e certamente le sorti della pace
Della sicurezza dello sviluppo in tutta Europa dipendono in non lieve misura dalle soluzioni che si riuscirà a dare ai problemi acutissime che oggi sta vivendo l'Unione sovietica io
Non credo che si debba correre dietro a le continue voci speculazioni
Profezie
Su un'imminente caduta di Gorbaciov
Beh se avessimo seguito queste voci e queste profezie avremmo dovuto aspettare che so io che Gorbaciov o fosse travolto dall'ultimo congresso
E invece l'ultimo congresso del Partito comunista dell'Unione Sovietica per quanto combattutissima o assegnato un importante successo di Gorbaciov in vario senso per vari aspetti
Ancora più di recente noi abbiamo avuto una discussione molto impegnativa anch'essa molto difficile nel Soviet Supremo sulle misure dato Tare finalmente dopo molte esitazioni e ritardi
Per la riforma profonda del sistema economico sovietico e questa discussione poiché si è conclusa
Con l'attribuzione a Gorbaciov fa come gli chiedeva di pieni poteri per un periodo determinato
Adesso naturalmente non voglio nemmeno fare profezie in senso opposto non voglio sostenere che la posizione di Gorbaciov sua come leader del partire un essere sovietica e come presidente dell'Unione Sovietica sia al riparo da ogni scossa e da ogni a rischio comunque ecco io ragionerei su Eltsin
Indipendentemente dal fatto che gli Possa rappresentare domani
La successione a Gorbaciov sardi Iezzi eh
Il presidente come tutti sappiamo
Del Parlamento della Repubblica Federativa russa
E quindi occupa ora una carica molto importante in questo processo nuovo di articolazione democratica delle istituzioni sovietiche
Eltsin
Ha avuto anche una parte non trascurabile
Nel congresso del PCUS che prima richiamavo c'è stata
Tensione alla fine tra Gorbaciov fra e Eltsin
Per poi più di recente è stato annunciato anche in modo alquanto clamoroso un accordo tra Gorbaciov e Eltsin proprio sulla materia della riforma economica
Non credo che si trattasse di un accordo di fare Roma si trattasse di un'intesa politica
Soggetta
Ad alti e bassi e infatti adesso abbiamo di nuovo un momento di polemica per le decisioni a cui è giunto il Soviet Supremo che non sono state considerate soddisfacenti da Eltsin e aperta la questione
è stata aperta soprattutto da Eltsin ed altri la questione della opportunità di un ricambio di un cambiamento nella direzione del governo sovietico quindi non si tratta di Gorbaciov si tratta dei riscossa
Ecco
In quanto alla personalità di Eltsin e io non credo
Che si possa semplicemente dire secondo un mucchio di scene un po'convenzionale secondo quello che è diventato un luogo comune o in ogni caso un giudizio troppo facile che che Eltsin è un demagogo un populista
Eccetera eccetera e probabile che ci siano anche componenti di questa natura nella ricerca in cui egli si è impegnato di una posizione politica di una linea politica da sostenere innanzitutto
In Russia e più in generale sulla scena sovietica però io credo che già si possa notare un certo cambiamento
Rispetto al momento in cui egli non aveva la responsabilità che poi ha assunto cioè nel momento in cui ha assunto la responsabilità di presidente del parlamento della Repubblica Federativa russa mi sembra che la sua posizione sia divenuta assai più calibrata
E inoltre voglio dire che
è un po'difficile presentare Eltsin come portatore di posizioni anacronistiche
Da Paese pre-industriale o premoderno quando in effetti egli ha sostenuto un piano che non conosco in dettaglio e quindi non posso giudicare ma un piano che comunque
Si è caratterizzato come il più
Aperto di quello di riscosso o di altri nel senso del introduzione nel sistema sovietico di forme e strutture di economia di mercato che secondo modelli propri dei Paesi industrialmente più avanzati ecco quindi io raccomanderei di seguire a misura del possibile
Né i suoi risvolti piuttosto complicati una vicenda che e alquanto magmatica posizioni che sono ancora piuttosto fluire piuttosto che etichettare sbrigativamente
Sia una personalità come quella di Eltsin perché sia più in generale la prospettiva che in unione sovietica potrà concretizzarsi nel prossimo futuro sia dal punto di vista delle responsabilità di direzione sia dal punto di vista delle scelte politiche e istituzionali
Roberto Ormanni del mattino
L'onorevole Napolitano mi scuserà se io da cronista lo riporto sulle sulle tavole del palco di Castellammare io volevo chiedere di questo per quanto lui possa conoscere la situazione stabiese che una situazione difficile come tutti quelli che sono qui sanno purtroppo
Secondo lei perché nonostante l'evidente malessere in cui emersa questa città il partito comunista che pure presente in amministrazione non riesce ancora raccogliere un consenso sufficiente per atteggiarsi ad alternativa di governo
Ma francamente la risposta vera dovrebbe dare lei da osservatore che avrà delle opinioni che non può anche formulare delle critiche ovvero la risposta la può dare chi dirige il partito a Castellammare io credo che in generale ma di questo abbiamo fatto
Esperienza in tanti luoghi in tanti momenti non basta che ci sia malessere sociale
Non basta nemmeno che ci sia profondo malcontento politico
Nei confronti dei partiti che esercitano il potere a livello nazionale o a livello regionale perché il nostro partito
Mi tragga
Benefici decisivi non basta perché molto dipende dalla capacità che noi abbiamo non solo di denunciare
Le responsabilità
Per questo disagio o per comportamenti politici deteriori è indispensabile che noi riusciamo a indicare delle soluzioni ai problemi perché riusciamo anche a metterci
Insieme ad altre forze che diamo prova di capacità di gestione beh io posso solo esprimere la mia fiducia
Del partito nostro qui a Castellammare che dovrà riuscire a superare queste prove anche partecipando all'amministrazione
Come
E a che cosa si riferisce
No io mi riferivo a questo evidentemente il PCI non partecipa in maniera attiva all'amministrazione purtroppo o per fortuna dipende dai punti di vista
Foto però sta di fatto che probabilmente o non ci sono delle persone capaci di riscuotere la fiducia della gente e allora forse questo è un problema che onorevole Napolitano come membro che la direzione si dovrebbe porre oppure queste persone voglio dire sono probabilmente poco attive nella loro posizione per cui non non riescono ad evitare i danni o no
Va bene chiarito l'equivoco che lei aveva sollevato questo riferimento ad una partecipazione amministrazione che o è o non è partecipazione attiva passiva accedere va be diciamo ha espresso la sua opinione io non credo che adesso possiamo aprire un dibattito su Castellammare il tema di questa sera è diverso io non sono persona indicata a dare risposte al di là di questa espressione di fiducia non rituale che ho voluto far parte per quel che riguarda la capacità delle nostre forze
Qui a Castellammare di reggere le prove indispensabili per potere indicare soluzioni ai problemi della città
Graziano il compagno Napolitano per l'augurio e l'auspicio che ha formulato chiama la parola spesso finisce la parola all'onorevole Napolitano
Diciamo la malavita organizzata
Nel Sud sta diventando un forza anche politica una sorta di Linneo San verdissimo metropolitana
Cioè la malavita organizzata mai citerà nel corpo sociale dell'economia
Nell'indirizzo del voto di massa anche in alcune in realtà ecco e possibile
Che la sinistra nel Mezzogiorno trovi una capacità unitaria disposta a questo fenomeno perché stiamoci attenti e anche fra invece sottosviluppato
Perché la malavita organizzata sta avviando un processo di accumulazione primitiva criminale
Di tale portata che fra poco la malavita organizzata potrà riprendersi
Anche autonoma dai partiti tradizionali che in passato struttura sostiene e quindi potrebbe dar vita
Affonda le diciamo così autonomiste nazionale appunto che in Sicilia per esempio già ci sono state ecco è possibile costruire nel Mezzogiorno una risposta unitaria a questo neo sonde di sumo malavitosi
Ma io considerò semplicemente folle
Che si possa pensare
Da parte di di partiti democratici che ancor più di partiti di sinistra di tenere sotto controllo
Dal punto di vista politico il fenomeno della criminalità organizzata che si possa pensare di trarne vantaggio che si possa pensare di contenere questa pressione aberrante sconvolgente entro
Il quadro di un giuoco
Di competizione democratica ecco qui
Ripeto io
Veramente non non voglio credere che che che ci sia questo calcolo preferisco pensare che ci siano cedimenti di settori e di uomini
Di alcuni partiti rispetto a questa pressione che ci sia una commistione che ha molto a che fare con quel circolo vizioso di cui molto si parla politica affari che ma debbo ritenere che qual sia si dirigente politico degno di questo nome e lucido osservatore delle vicende terribili delle nostre regioni più colpite dal fenomeno della malavita organizzata
Si renda conto dei rischi gravissimi di
Di dissolvimento di una vita politica democratica effettiva nel Mezzogiorno ove non si riesca a bloccare e rovesciare la tendenza a una penetrazione sempre più estesa della criminalità in tutti i i gangli della società civile
Ora la sinistra da ciò dico subito che mi sembra indubbio che lo sforzo dovrebbe essere generale dovrebbe coinvolgere non soltanto i partiti a sinistra e nemmeno soltanto i partiti politici ma tutte le forze rappresentative della società meridionale
E tuttavia non c'è dubbio che alla sinistra Tokyo una responsabilità particolare beh insomma
Storicamente la sinistra era del tutto estranea a questi fenomeni e a queste commistioni
Per un periodo non breve nel Mezzogiorno e poi invece non c'è dubbio che questa degenerazione a anche l'ambito forse di sinistra coinvolte incerte pratiche di governo in certe pratiche elettorali e di potere
Mi sembra che questo sia uno dei grandi temi che dovrebbero essere messi alla base di uno sforzo di possibile costruzione dell'unità a sinistra del Mezzogiorno questo sforzo e molto difficile io vorrei così toccando un po'più in generale il tema che noi abbiamo scelto stasera del nostro dibattito io vorrei dire che nessuno e così ingenuo da pensare che l'unità della sinistra nel Mezzogiorno o in Italia sia dietro l'angolo
Noi non sottovalutiamo
La gravità delle divergenze dei motivi divisione degli elementi di concorrenzialità che pesa hanno su ogni tentativo di sviluppo di rilancio dell'unità a sinistra
E quello che che io credo sia possibile sia indispensabile e uno sforzo innanzitutto di ricognizione e e di confronto ravvicinato e il più possibile
Animato da una predisposizione unitaria voglio vedere udire da una volontà unitaria insomma
Cerco di essere il più misurato il più realistico possibile insieme con altri
Esponenti comunisti variamente collocati anche nelle vicende interne del nostro partito e insieme con un certo numero di esponenti socialisti noi abbiamo o qualche settimana fa
Dato vita ad un programma
Di incontri
Ad un programma di ricerca
Tra i due maggiori partiti la sinistra ma sia chiaro questa è una iniziativa non ufficiale che non coinvolge Partito comunista il partito socialista in quanto tali né lavoro totalità
O in quanto organizzazioni tuttavia noi
Siamo convinti del fatto lo abbiamo anche scritto nel breve documento che ha segnato la nascita di questo forum novantadue e noi siamo convinti che il fatto che non c'è prospettiva
Di di di sbocco della democrazia in Italia di ricambio democratico nel governo del Paese e nemmeno di avanzamento
Della causa
Del progresso sociale e democratico se
Se
Non si riesce a ricostruire un tessuto di impegno unitario
Della sinistra la sinistra non è soltanto Partito comunista il partito socialista ma certamente il nodo dei rapporti tra questi due partiti e essenziale anche ai fini
Di una più ampia costruzione
Di unità a sinistra del mezzogiorno e in Italia noi constatiamo
Che sono caduti i muri che dividevano nel passato la sinistra in Italia e in Europa muri di carattere storico e ideologico però i due partiti in Italia lo abbiamo scritto restano montani non è vero
Che
Ci siano soltanto divergenze tra i due partiti questo tema lo potremo anche riprendere più avanti e tuttavia le divergenze sono serie ma al di là delle scaramucce quotidiane
O degli scontri su singole questioni o dello stillicidio
Delle polemiche ricorrenti delle battute provocatorie e delle risposte risentite noi vogliamo individuare quali sono le radici
Di queste divergenze o o quali sono
Le ispirazioni di fondo che portano a questa collisione
E e vogliamo cercare di mettere a fuoco temi su cui sicuramente necessario e forse possibile avvicinare i punti di vista io credo che tra questi temi vi debba essere quello del Mezzogiorno della democrazia nel Mezzogiorno delle condizioni della convivenza civile Mezzogiorno della lotta contro la criminalità organizzata ecco però
Sembrerebbe ovvio o trovare un accordo in questo senso è invece sappiamo che un accordo su queste questioni passa attraverso confronti complessi per esempio sul problema del rapporto tra potere politico e potere giudiziario
Per esempio sul rapporto tra potere politico e potere economico sui modi di gestione del danaro pubblico e quindi io ritengo che si debba Cobol da serietà
Partire da questi punti critici approfondirli per cercare di farne scaturire una intesa seria e produttiva tra le forze della sinistra
E poi più in generale l'ho detto prima tra tutte le forze democratiche in una situazione che oramai e veramente diventata una situazione di estremo allarme come quella soprattutto della Campania e di altre regioni del Mezzogiorno
Dare siamo entrati nel cuore dell'argomento il compagno Napolitano ha collegato l'esigenza fondamentale di uno sblocco della democrazia in Italia al venir meno
Delle barriere ideologiche hanno diviso la sinistra lega possono accende sull'esigenza di un approfondimento di carattere programmatico diamo la parola astucci Lillo di Repubblica
Ma sul tema della democrazia proprio da questo tavolo due sere fa urlando ha posto un problema uno dei problemi i cardini sui quali sviluppare una nuova intesa no il problema del consenso del come la forma dello Stato già carente da questo punto di vista
C'è stata una replica vertici democristiani amano spesso proporre un argomento che suona come dire due pesi e due misure la domanda era
Perché si devono considerare tutti buoni e tutti antimafia settanta mila voti da Orlando e poi considerare tutti cattivi tutti mafiosi duecento mila e passa per gara
Che le sembra di questo tipo di affermazione di questo modo di affrontare la questione del del consenso è sbagliata sono due situazioni diverse dipendono da dipende dagli uomini c'è qualche cosa che non va davvero nel meccanismo rappresentativo o cosa
Ma questore uscente è un problema arduo ma detto molto semplicemente
Io credo che si possa fermare che
Pur non dovendosi considerare tutti buoni i settanta mila voti di preferenza a Orlando e tutti cattivi i non so quanti voti di preferenza andava certamente elemento caratterizzante del successo elettorale
Di Orlando è stato il suo impegno per il risanamento politico e amministrativo a Palermo e nella lotta contro la mafia mentre non so chi sia disposto a sostenere che questo è stato l'elemento caratterizzante del successo elettorale di Gava ecco mentre mi pare che mi pare che senza generalizzare o semplificare troppo
Però questa è una considerazione che si può fare del tutto obiettivamente poi insomma il consenso io non dico che in generale il consenso alla Democrazia Cristiana
Sia costruito soltanto attraverso quello che abbiamo tante volte da tanto tempo definito il sistema di potere quindi un sistema di influenze cliente visti che o il o Iran Gizzi Oni elettoralistiche un sistema anche di
Collegamenti forti
Con determinati gruppi economici e peggio ancora no io sono perfettamente convinto del fatto che il consenso alla democrazia cristiana esso parlo del consenso che si esprime in voti di lista e in parte anche i voti di preferenza
è fondato
Su elementi di carattere ideale politico non soltanto su calcoli o legami di quella natura che dicevo momento fa e e tuttavia non c'è dubbio che noi siamo arrivati in Campania come in Sicilia a delle situazioni molto pesantemente condizionate dal sistema di potere vigente e e anche dalla pressione della criminalità organizzata e tuttavia e tuttavia
Può accadere che anche un uomo della Democrazia cristiana come Orlando
Impugnando certe bandiere caratterizzandosi dal punto di vista politico e dei valori e dal punto di vista morale e su una certa linea è acquisisca consenso resiste a consenso
Poi va bene altra cosa e che fine fa
Il consenso che ha riscosso Orlando su questa base dal momento che è un consenso che contribuisce a stare avere a Palermo
La maggioranza assoluta la democrazia cristiana e ma questa è la contraddizione di Orlando e della democrazia cristiana
Diamo la parola a Guelfo Fiore
Sì io chiedo scusa per il ritardo con cui sono arrivato
Volevo chiedere fare questa domanda all'onorevole Napolitano che magari cambia un po'il il il tono delle cose dette fino ad ora ritengo che rispetto al tema di questa sera sia attinente ed anche interessante
Mi interesserebbe sapere il giudizio dell'onorevole Napolitano sul sulla più che sulla qualità sul tipo di dibattito che da dieci mesi a questa parte il partito sta facendo nel cammino verso la nuova formazione politica quella che viene detta la cosa secondo l'odio Napolitano è un dibattito soddisfacente alto dibattito in grado di reggere
La sfida del nuovo e del cambiamento oppure no
E poi collegata a questo magari come inciso codicillo che ne pensa di un nome tipo Sinistra democratica
Io naturalmente sono parte in questo dibattito che lo dico diciamo senza eccessivo impaccio
Perché per tantissimo tempo per decenni o Milito da parecchi decenni nel Partito comunista italiano non ci siamo mai sentiti parte
Gli uni e gli altri e gli uni in contrapposizione agli altri abbiamo avuto discussioni vivaci appassionate non ce ne dimentichiamo ecco non ce ne dimentichiamo perché discussioni anche
Sconvolgenti
Ne abbiamo avute tanto tempo prima
Del mille novecento ottantanove novanta abbiamo avute nei primissimi anni successivi alla Liberazione
Ne abbiamo avute quarantotto io ero The attivamente molto giovane ma insomma cent ricordo ancora certe discussioni nelle nostre sezioni
Per come andarono le cose dopo l'attentato del quattordici luglio mille novecentoquarantotto a Togliatti ricordo le discussioni dopo la condanna
Della Lega dei comunisti jugoslavi di Tito quinto poi cinquantasei beh ecco non voglio farla lunga voglio ricordare questo però ecco che anche se nel gruppo dirigente del partito nella direzione del partito e così via è prevalsa per un lunghissimo Periodo
Una mediazione unitaria una unità autentica talvolta una
Unanimità formale
Altre volte una unanimità effettiva eccetera però insomma nel partito inteso come corpo complessivo
Guardando alla massa dei nostri militanti guardando alle nostre organizzazioni di base alle nostre sezioni B noi abbiamo avuto tanti momenti di discussione
Anche drammatica drammatica e il fatto
L'uovo e e che c'è stata una divisione del gruppo dirigente la direzione del partito
Tra esponenti storici del PC e così via a partire dal novembre dello scorso anno questo è il fatto che ha avuto una ripercussione poi su tutto il partito
Che
E io
Non credo che ci sia
Da da da recriminare non credo che ci sia da fare scandalo evidentemente era finita un'epoca
Era inevitabile che anche nel nostro partito voglio dire ai massimi livelli direzione si aprisse una dialettica nuova aperta
Si abbandonasse il Met dopo di una mediazione che era stata definita troppe volte estenuante si confrontassero posizioni nettamente diverse e così via
E tutto questo ha avuto anche
Un effetto stimolante e benefico nel dibattito che ha preparato il congresso di Bologna dello scorso marzo ma qualità di questo dibattito e è stata
Notevole
Io credo che alcuni grandi temi sono stati affrontati con impegno e con contributi
Rispettabili apprezzabili
Qualificati
Quale
La mia considerazione critica autocritica e un punto di vista personale
Che di sicuro non sarà condiviso da compagni che poi la pensano diversamente da mi
Sulla questione di fondo che è stata posta al centro del congresso di Bologna la questione proposta da Occhetto nel novembre scorso di una trasformazione del PC in una diverso da nuova più aperta
Formazione politica della sinistra insomma i la mia considerazione critica e autocritica e Cuesta che anche per effetto o in gran parte per effetto di questa improvvisa e e e drastica divisione nel gruppo dirigente storico e e nel gruppo dirigente nazionale in senso più complessivo del partito
E beh poi nonostante contributi come ho detto
Qualificati i rilevanti al dibattito c'è stata una esasperazione
Di molte posizioni di molte posizioni
E si si osserva ma evidentemente su una serie di questioni le diversità di punti di vista c'erano già prima
Sì e venivano però ecco contenute
C'era una grossa autolimitazione nel discutere anche di punti di vista DiVersi
Negli organismi dirigenti del partito si però poi si è passati da questa autolimitazione da questo contenimento da questa misura ad una vera e propria esplosione di contrasti molto radicalizzata i e questo non mi ha persuaso ecco e questo non mi ha persuaso
Perché io credo che su una serie di problemi
E di politica economica di politica sociale di politica istituzionale di politica internazionale
Si siano manifestati contrasti più acuti più aspri di quanto non avrebbero potuto essere
Senza quel tanto in più di esasperazione che è stato indotto dallo scontro sulla questione cambiare o non cambiare il PC
E anche da questo fatto nuovo della lacerazione del gruppo dirigente seconda osservazione che io voglio fare e motivo di preoccupazione che io voglio esprimere sì ore e che
Insomma fino al congresso di Bologna in ogni caso il dibattito a mio avviso nonostante queste esasperazioni eccetera eccetera è stato produttivo dopo il congresso di Bologna è diventato sempre più ripetitive ripetitivi e quindi ha perso
Di qualità
E di fecondità
E e io voglio aggiungere che insomma siamo tutti molto allarmati
Riteniamo di doverci impegnare con tutte le nostre energie per
Rilanciare la nostra forza organizzata e la capacità di iniziativa del nostro partito ma insomma c'è poco da dire è è molto difficile per qualsiasi partito in Italia e non solo in Italia uscire indenne
Da quattordici mesi di congresso permanente noi non abbiamo chiuso il congresso di Bologna l'abbiamo continuato ci siamo ripetuti rischiamo di finire nelle secche perciò io ho salutato come molto positivo
Il tentativo che si è fatto anche con un incontro riservato senza riflettori senza stampa senza resoconti
Nella scuola di Frattocchie tra compagni diciamo
Particolarmente
Legati a ad altri periodi altre stagioni della storia del partito tentativo appunto di attenuare la contrapposizione di uscire da da dalle secche di un dibattito ripetitivo e sterile per concentrare l'attenzione su sui punti su cui si può realizzare una ripresa di prospettive unitarie nel nostro partito
Sulla questione del nome io non
Non intendo anticipare assolutamente niente non esiste nessuna ipotesi all'attenzione di alcuni organismo dirigente del partito io personalmente non ho in tasca
Nessuna proposta o delle opinioni che esprimerò quando discuteremo questo problema
Possiamo senza avvocati che a lei piace Sinistra democratica
Io non voglio nemmeno esprimere gradimento
Per un nome di qui non stiamo discutendo e mi dispiace se vuole poi al caffè glielo dico ma qui no
Possiamo senz'altro prevedere un altro giro di domande se ci manteniamo però possibilmente entro i cinque minuti a domanda mi direte chiare la parola Novi
Onorevole Napolitano
è incontestabile che il momento più coinvolgente sul piano emotivo del congresso di Bologna è stato quello del dell'intervento di Ingrao ricordo che anche noi giornalisti diciamo mondiali comunista fummo coinvolti dalle parole dignità il le ricordo scuole difficili incominciò a battere forte quella sera a bordo
Però diciamo se Ingrao il cui ci possiamo dire chi Napolitano il cervello vertici cioè il richiamo alla razionalità l'analisi alla riflessione ecco si dice alcune non si comanda ecco ma il PC di uscita a far sì che il cuore e la razionalità
Queste riescano ad andare d'accordo e quindi a costruire quella grande forza democratica riformista di cui il Paese ha bisogno
Ma per fortuna
Siamo in tantissimi a fare il cervello del PC
In ognuno ha il suo temperamento dicono il congresso nella questo il momento di nazionalità enzima ognuno ognuno ha il suo giudice nome ognuno ha il suo temperamento e il suo stile diciamo i comunisti non sono fatti tutti con lo stampino no
Siamo uomini in carne ed ossa abbiamo storie personali abbiamo predisposizioni personali
I compagni Ingrao ha scritto dei libri quindi non è soltanto cuore e anche cervello e io vi posso assicurare che ho dei sentimenti
Delle angosce
Che reagisco emotivamente che mi arrabbio che mi appassiono anche se poi quando parlo
Sono più controllato degli altri ecco quindi diciamo cerchiamo anche di smontare certi Crisci tuttavia un grande partito perché qui non stiamo nei parlando di un piccolo partito ultra minoritario non lo siamo stati e dobbiamo fare di tutto per non diventarlo
Siamo diventati dobbiamo restare una grande forza politica della sinistra italiana che riesce ad avere voce in questo Paese e anche in Europa
Dal momento che sempre di più l'orizzonte della sinistra e l'orizzonte della lotta politica democratica per noi diventa europea
E siamo non un movimento di opinione
Siamo non un movimento di testimonianza siamo non un movimento puramente culturale siamo un partito politico partito politico
Che deve agire giorno per giorno che deve avere un un programma di medio termine che deve avere delle prospettive e delle idee guida di più lungo termine e che deve essere capace di dire la sua di mobilitare delle forze di dare delle risposte nel Parlamento nel Paese
Ora guai se noi non riuscissimo
Attenere e a rafforzare questa nostra dimensione e questa nostra fusione siamo una forza riformista
Senza dubbio io molti anni primo parecchi anni prima che cominciassero tante discussioni
Non solo prima del congresso di Bologna ma anche prima del congresso di Roma e forse anche prima del Congresso di Firenze
In un fascicolo della nostra rivista Critica marxista dedicato a Togliatti feci una ricostruzione dello sviluppo del pensiero di Togliatti proprio sulla questione del riformismo
E pensiero e azione di Togliatti
E
Sostenni basandomi su delle fonti credo con un certo scrupolo che in effetti il capolavoro di Togliatti
Segretario del Partito comunista italiano e è stato quello di sa per raccogliere il meglio della tradizione riformista socialista italiana
Io sostengo che nella pratica dei fatti per il ruolo che abbiamo svolto non da soli non dimentichiamo che tantissime battaglie
Di riforma di progresso di giustizia di democrazia sono state date in Italia dalla sinistra unità per non pochi anni dopo la liberazione del Paese ebbene io sono convinto che noi abbiamo dato vita ad un movimento riformista reale nel nostro Paese però questo non basta e non basta neppure agitare semplicemente la bandiera dei riformisti bisogna riempire anche questo impegno riformista di contenuti concreti corrispondenti ai problemi nuovi che abbiamo davanti su scala nazionale e su scala europea
Ne saremo capaci B ma noi ci stiamo cimentando con alcuni di questi problemi quando noi parliamo della necessità di pensare le politiche di sviluppo economico e sociale
Di non ripete rime impostazioni puramente propagandistiche nei opposizioni
Schematiche e demagogiche
Quando noi diciamo che tuttavia anche le politiche
Di riforma e di sviluppo economico e sociale condotte dal governo nei decenni scorsi la grandi partiti socialisti e socialdemocratici in Europa
Sono entrate in crisi hanno cozzato con difficoltà crescenti e con i dati nuovi della situazione
Ebbene noi poniamo una esigenza di grosso ripensamento di grosso aggiornamento anche
Ma sono anni che se ne discute quella costruzione importante e significativa la maggior conquista della sinistra europea
Dopo la seconda guerra mondiale
Parlo della costruzione di uno Stato del benessere di uno stato sociale di sistemi di sicurezza sociale ebbene anche quella costruzione scricchiola a scricchiolando è stata sottoposta per una sua intrinseca debolezza ad un attacco pesante da parte di forze conservatrici moderate neoliberiste in tanti Paesi d'Europa e quindi va rafforzata e rinnovata e su questo stiamo cercando di lavorare certo
La cosa difficile e giungere a delle conclusioni coerenti credibili praticabili che possano conquistare consenso e consenso anche al di là dell'elettorato tradizionale della sinistra anche oltre i confini tradizionali della sinistra
Quando diciamo che non si può oggi pensare di più da sinistra una politica di sviluppo economico e sociale che non incorpori
I vincoli e i valori della difesa della salvaguardia dell'ambiente diciamo che bisogna cambiare qualcosa di profondo rispetto ai parametri che finora hanno guidato sia la politica economica e sociale
Dei governi sia le proposte
Di politica economica e sociale dell'opposizione di sinistra in Italia o in altri paesi ecco questa e un po'la sfida questo il banco di prova io non dico che noi abbiamo già dato risposte soddisfacenti dico che non partiamo da zero
E che non partiamo da zero nel momento in cui annunciamo che porteremo al congresso prossimo almeno i primi elementi di un programma per il nuovo partito cui vogliamo dare vita
Ma io non so se sia facile dare una risposta a questa domanda diciamo in termini comparativi tra nord e sud credo che dappertutto forse nel Mezzogiorno ancora di più
Possa a rendere assai più efficace la nostra azione possesso tendere alla mostra influenza
Il far nascere dal tronco vitale dell'esperienza storica del PC
Un partito più aperto socialmente e culturalmente un partito non più legato a schemi ideologici un partito che si concentri
Su proposte e obiettivi di soluzione dei problemi del Paese un partito che chiaramente sia in grado di concorrere a delle alternative di governo che noi dobbiamo proporre in modo particolare nel Mezzogiorno delle alternative di governo insieme con altre forze non collego sole forze nostre ma non possiamo proporre solo una cultura di opposizione e magari schematiche vecchi
Roberto Pucci
Favorevole in Meridione e quindi anche un po'l'approccio della sinistra
Insomma c'è una sorta di frattura il governo sostiene che i soldi qui gli investimenti straordinari devono continuare ad arrivare ieri sera messe Biasolo vicino ha detto la disoccupazione nel Meridione addirittura leggermente in calo
Gli imprenditori replicano che invece le condizioni che favoriscano l'allocazione non ci sono temono un disastro un tracollo pone novantadue
Dal fronte puramente politico i politici a Roma ancora governo spesso e volentieri rimproverano gli amministratori locali di non utilizzare le risorse che vengono mandate qui
Gli amministratori locali replicano
Che di queste risorse ne hanno poche che c'è una politica nazionale che tende anzi a stornare fondi e risorse energie dal Sud privilegiando anche grandi imprese del Nord ma insomma sembra quasi che questo distacco fra Meridione e il resto dell'Italia che compare spesso in molte vignette satiriche non dipenda poi solo dal fatto che qui c'è qualcuno che spara
Non le chiedo ovviamente ingenuamente chi ha ragione ma insomma a quale di queste due sirene quella nazionale quella romana quella locale
L'uomo semplice della strada per non cadere disorientato deve dare un attimo più di ieri di riferimento
Meglio non dare retta nessuna sirena
Io cioè trovo che ci sia
Parecchio imbroglione le cose che vengono dette da uomini di governo a livello nazionale e che però non tutto sia chiaro mille lamentazioni locali
Specialmente se i di amministratori io
Non indurlo in nessun modo ad una rappresentazione
Unidimensionale dove si è detto della realtà meridionale sappiamo che nel Mezzogiorno in tutte le regioni in alcune più di altre
Forse in Campania
E ancor peggio in Calabria meno ma insomma sono convinto che nel Mezzogiorno
Ci siano fenomeni positivi di dinamismo di sviluppo ci siano potenzialità ci siano energie professionali e imprenditoriali oltre che in elegia lavorative preziose
Che costituiscono una condizione per guardare con fiducia al futuro
Però insomma la mia valutazione è molto preoccupata molto preoccupata molto preoccupata anche guardando al possibile impatto
Di vicende esterne sul Mezzogiorno sul Mezzogiorno non mi riferisco soltanto all'impatto della crisi del Golfo che nessuno oggi esattamente può prevedere quale sarà quale sarà per l'economia mondiale per l'economia italiana per l'economia meridionale anche perché non sappiamo quale sarà l'esito della crisi del Golfo ma mi riferisco per esempio alle vicende
Della unificazione tedesca
Della cooperazione con i Paesi dell'Europa centrale e orientale
Della unificazione del mercato e della unione economica e monetaria
Nella Europa dei dodici nella comunità europea e ora è stato detto è stato scritto da tanti vorrei ricordare i commenti acuti che ha fatto più forte in tutti questi mesi Mariano Antonio
E non c'è dubbio che in queste vicende possono ancora di più tagliare fuori il Mezzogiorno
Qui non è soltanto questione di finanziamenti pubblici e qui è questione di flussi di investimento di investimento privato
è questione di iniziative e progetti imprenditoriali
Tutto questo rischia di essere spostato
Verso altre regioni del nostro Paese verso altre zone d'Europa e anche al di fuori dei confusi inizi della Comunità europea verso Paesi dell'Europa centrali orientale
Inutile dirlo per quello che riguarda la Germania dalla Germania Ovest verso la Germania esiste ci sono problemi molto grossi aperti in questi paesi dopo le rivoluzioni dell'ottantanove e a conclusione di un lungo periodo di logoramento di stagnazione
Di deterioramento di quelle economie d'altra parte sono grossi mercati ci sono prospettive allettanti o possono esserci prospettive allettanti per investimenti occidentali anche italiani in quei Paesi
Non affronto il problema più complicato ma anche più rilevante e impegnativo della cooperazione con l'unione sovietica beh insomma non c'è dubbio che tutto questo con l'avvicinarsi di questa mitica ma effettivamente vincolante scadenza del mercato unico di fine novantadue debba suscitare molta preoccupazione per le condizioni
Strutturali e infrastrutturali ambientali politico civili amministrative in cui si trova il mezzogiorno e quindi le sirene ottimistiche alla Pomicino no
Non bisogna in nessun modo starlet assentire
Per quello che riguarda le lamentazioni degli amministratori o le giustificazioni degli amministratori anche rispetto a una utilizzazione insufficiente o inefficiente dei finanziamenti pubblici io egualmente metterei molto in guardia
Perché dubito che la questione sia quella di scarse risorse finanziarie pubbliche per il Mezzogiorno non credo che sia questa la questione la questione e dei meccanismi
Della politica straordinaria
Dei criteri degli indirizzi
La questione e della gestione di queste risorse in modo particolare da parte delle amministrazioni regionali qui nel Mezzogiorno e poi va bene più in generale la questione quella della politica economica nazionale cioè di una politica che nel suo insieme e non solo attraverso i flussi di spesa degli strumenti
Dell'intervento straordinario sia ramo rivolta a promuovere uno sviluppo del Mezzogiorno
Diamo la parola Guelfo Fiore per l'ultima domanda
Notevole Napolitano io sarei tentato di fare una domanda come quella della Sinistra democratica però poi finisce che lei mi invita a prendere un caffè fanno due è considerata l'ora non è il caso quindi non gliela faccio
Però una cosa che la voglio chiedere
Rispetto alla complessità della della riflessione
Del momento
Del partito comunista italiano c'è chi
Ricorda che un un processo di di revisione del genere è già stato fatto almeno un decennio fa dalla Partito Socialista che ha rivisto
Un po'la sua anche sistematizzazione c'è secondo me questo è un modo di
Svilire
Svilire diciamo il la qualità della vostra riflessione
Quindi dire che c'è un già visto che non c'è bianche di nuove soprattutto e su questo vorrei sentire anche la sua opinione
Indicare che alla fine di tutto questo processo alla fine di quattordici mesi di congresso degli altri ancora eccetera L'Approdo
Già c'è
Ed è quello a cui è giunto l'altro partito della sinistra italiana
Ecco secondo lei è vero questo
Ma questa a questa domanda senz'altro rispondo qui
E non in esercizi pubblici
Non è una domanda nuova lei ha fatto benissimo a rivolgere Mela non è una domanda nuova
è una domanda che si è proposta già parecchie volte forse anche prima anzi senz'altro anche prima del novembre del mille novecentottantanove è una domanda che viene anche dalle fila del partito io credo che non sia una domanda impostata in modo convincente
Te che cosa significa l'approvo il già segnato ed è quello del partito socialista
A che cosa ci riferiamo ci riferiamo a un quadro di principi di Fini diva avori
Perché cosa
Lottare
In ultima istanza e giorno per giorno certe e noi lottiamo per tradurre in pratica
Attraverso un cambiamento graduale della società in cui operiamo i valori ai fini del socialismo che riteniamo siano inscindibili inscindibili dai principi e dalle regole della democrazia
E questo sarebbe
Un approdo
Già rappresentato dal Partito Socialista Italiano a cui noi ora dovremo giungere no
Questo è un convincimento che noi abbiamo maturato nel corso di decenni
Noi siamo stati
Io credo si possa tranquillamente dire l'unico partito comunista o l'unico grande partito comunista
Che già da decenni e giunto per una via propria e attraverso una propria elaborazione ideale e culturale alla conclusione
Che si debba considerare inseparabile il messo tra i fini del socialismo e i valori e le regole della democrazia in ciò ci siamo
Distinti
In ciò ci siamo differenziati Sempre più criticamente dall'esperienza dei partiti comunisti al potere e anche da un certo bagaglio ideologico originario del movimento comunista
Ora che i due principali partiti della sinistra italiana si possano riconoscere in un quadro di principi e di valori comune io loco
Si terrà un fatto molto importante ma è una convergenza sullo stesso terreno e non è un nostro tardivo approdo nemmeno ancora celebrato a conclusioni a cui era arrivato soltanto il Partito Socialista Italiano questa non credo che sia in nessun modo una impostazione sostenibile
L'anno scorso
Il congresso dell'Internazionale socialista Stoccolma approvato una nuova dichiarazione di principi badate una nuova dichiarazione di principio
A distanza di quasi quarant'anni da quella precedente
Quella di Francoforte nel mille novecentocinquantuno
Le novità non sono state poche perché anche i principi e gli indizi strategici dall'Internazionale socialista non sono rimasti
Immutati
Si sono adeguati a trasformazioni profondissime intervenute nella realtà internazionale e in modo particolare poi nelle società più complesse e avanzate dell'Occidente europeo e io potrei dire che in quella dichiarazione di principi nuova dell'Internazionale socialista ho ritrovato anche tante acquisizioni nostre voglio dire abbiamo lavorato anche separatamente ma su gli stessi problemi su gli stessi filoni e siamo arrivati autonomamente anche a tante posizioni Chiossi oggi si possono considerare assolutamente coincidenti
Per quello che riguarda poi invece la politica
Effettiva di ciascun partito
Nella realtà in cui quel partito a posizioni di governo parlamentari
Di presenza sociale e così via ebbene no io non credo che noi stiamo per arrivare a sottoscrivere la politica del Partito Socialista Italiano
E ci sono due partiti che si ispirano agli stessi grandi orientamenti ideali e programmatici e che però possono aprire e di fatto hanno e io ritengo che continueranno ad aprire in una prospettiva prevedibile delle politiche diverse intanto avranno certamente delle politiche diverse
Se uno di essi sarà al governo e l'altro sarà all'opposizione io non voglio nemmeno augurarmi che presto si trova il mio tutti e due alla opposizione preferisco augurarmi che presto
O comunque in un in un ragionevole lasso di tempo si trovino tutti e due al Governo
E tuttavia anche se avessero la stessa convocazione o al governo o all'opposizione io ritengo che per un periodo di tempo non Breve
Rimarranno
Delle differenze di posizioni e di comportamenti e che derivano da storie complesse perché derivano anche dalla diversa formazione dei quadri dirigenti dell'uno e dell'altro partito
Che derivano da culture perché possono essere simili ma che presentano anche molti punti di differenziazione
Io credo che questo sia un esito del tutto realisticamente prevedibile l'importante e che certo queste differenze
E anche divergenze che resteranno questa competizione che non è destinata a scomparire
E però risultino compatibili con uno sforzo di intesa crescente e con un impegno di unità in battaglia politiche decisive e innanzitutto con un impegno di unità per creare le condizioni finalmente di un'alternativa di governo nel nostro Paese
Ringraziamo ancora il compagno Napolitano e gli amici giornalisti intervenuti ricordo che domani sera si terrà un dibattito su soggetto differenze forme regole di una nuova formazione politica