"La svolta del PCI vista e vissuta dai giornali della sinistra" Festa dell'Unita'

Daremmo vita questo incontro
Che si inscrive all'interno di questa festa dell'Unità che ha già appunto visto momenti molto interessanti di discussione di incontro
Con una grande partecipazione sia appunto di pubblico che di disponibilità che ci sono state nell'ambito appunto della politica nazionale e internazionale
Non sto qui a ricordare appunto le serate molti di voi hanno potuto partecipare da protagonisti
Che quindi proseguono con questo incontro di oggi che si è voluto fare appunto con giornalisti e direttori
Di quotidiani e riviste periodici della sinistra dopo comunque giornalisti di sinistra impegnati diciamo nel mondo dell'informazione
E io ringraziando le presenze nutrite ancora diciamo qualche c'è qualche assenza insomma dovuta probabilmente anche dagli impegni professionali che fanno diciamo diventare sempre questi orari poco consoni al all'atto partecipazione appunto dei professionisti dell'informazione perché sono gli orari in cui si chiudono in giornali quotidiani
E quindi io ringrazio appunto i partecipanti che ricordo diciamo dalla mia destra a seguire Umberto Carpi di marxismo oggi
Marino Sinibaldi di Linea d'ombra Roberto Villetti direttore dell'Avanti Renzo Foa direttore dell'Unità Miriam Mafai di Repubblica Ferdinando Adornato di Creed
Di MicroMega de L'Espresso redattore dell'Espresso Galasso per settimanale Avvenimenti Rossi il ponte
Ecco appunto in il tema come tutti conoscete diciamo la svolta del partito comunista vista appunto dai giornali dalla di sinistra dalla stampa dall'informazione della sinistra
In questa chiave diciamo vorremmo cominciare vista alla presenza anche partecipata al dibattito come protagonisti di numerosi giornalisti vorremmo partecipare cominciare partecipando
A a una prima carrellata in qualche modo di opinioni che sono un po'come dire a nome della realtà editoriale che i presenti rappresentano e anche diciamo riflessioni personali in quanto giornalisti operatori dell'informazione di sinistra e quindi diciamo con questo connotato successivamente io in questo senso faccio appello sicuramente alla sensibilità dei partecipanti di una diciamo del massimo della sintesi in questo senso successivamente saremo dell'idea di fare anche un'altra possibile carrellata diciamo su una
Seconda chiave di interpretazione cioè non solo quindi la svolta del PC vista
Dai giornali dalla pubblicistica di sinistra ma anche diciamo le questioni della svolta
Diciamo rappresenta iniziale appunto del mondo dell'informazione e quindi la questione dell'informazione alla luce dei nuovi problemi che la svolta pone anche in termini appunto dell'organizzazione della sinistra e quindi il ruolo della pubblicistica dell'informazione in questo nuovo scenario ecco quindi per la prima tornata di gli interventi dare la parola punto a Renzo Foa direttore dell'Unità
Iniziando appunto questo dibattito
Pare che la domanda che Tupone si è un po'come noi dal nostro interno no abbiamo vissuto questa svolta
E come e come l'abbiamo trattata
No io vorrei essere più breve possibile mi tocca diciamo aprire per credo per un dovere di di ospitalità
Lo faccio molto volentieri ma diciamo più che dirvi come noi abbiamo vissuto dall'interno
Questa svolta
Perché diciamo noi siamo parte integrante di questo partito siamo parte integrante quinti della discussione
Che c'è stata che si è aperta dello scontro politico che c'è stato all'interno della redazione ci sono essendo una redazione pluralista
Ci sono diverse opinioni ci siamo anche lì giustamente divisi a secondo delle diverse mozioni abbiamo discusso diciamo con un segno con un senso anche di partecipazione e di rispetto reciproco ecco più che raccontare di questo direi che mi sembra che noi l'abbiamo vissuta un pochino come probabilmente la l'hanno vissuta vanno vissute tutte le organizzazioni di partito
Forse con paura con entusiasmo chi con paura chi compartecipazione particolare io credo che fondamentalmente la questione per rispondere alla domanda che tu hai posto e vorrei dirti che io non credo che noi possiamo oggi vedere come giornale anche come giornale del partito comunista come militanti comunisti impegnati non possiamo vedere la svolta questa trasformazione questa discussione questo corso slegata
Dal resto di tutto ciò che accade
E io non posso ad esempio non dire è quello che abbiamo vissuto
In questi giorni tutti noi davanti a quella che è stata una campagna di stampa partita certo da un'esigenza di verità ma che diciamo e straripa in una campagna di stampa che metteva in discussione
E non soltanto un pezzettino di storia un pezzo drammatico di storia dell'immediato dopoguerra ma cominciamo a mettere in discussione i valori della Resistenza i valori poi i cardini i valori della nostra storia
E la storia del partito comunista e quindi poi andava mirava al cuore e di un'attualità che l'attualità della struttura di ciò delle delle degli elementi portanti
Della della storia del presente di questa di questa Repubblica e quindi del presente
Del nostro partito io non credo che si possa par parlare
Diciamo ragionare tenendo avendo dei compartimenti stagni io credo che oggi la sfida sia soprattutto una sfida che viene dall'esterno
Non è soltanto una sfida una discussione un dibattito al nostro interno che noi come giornale
Cerchiamo di rappresentare avendo fatto una scelta giornalistica
Cioè cercando di rappresentare in tutte le sue posizioni ovviamente anche con lamentele anche con me con questioni che si aprono con piccoli incidenti che ci sono stati ma che noi cerchiamo anche di diciamo una discussione che noi cerchiamo di promuovere oltre all'informazione discussione un dibattito la ricerca del rapporto tra il vecchio e il nuovo della trasformazione in ogni modo di questo partito rispetto a un mondo che sta completamente cambiando perché non c'è soltanto la fine del comunismo ma c'era quello che oggi mi pare in un articolo sull'Unità Reichlin affrontava con efficacia anche la fine di un ciclo riga reaganiano in Occidente
C'è un insieme che denota che denota la fine di un ciclo ma io credo che appunto il problema sia quello per noi almeno si è posto nove dell'unità di non chiudersi dentro un inutile confronto
Tra noi stessi ma di misurarci con quelle che sono è in questo anno dalla Bolognina in poi perché ormai è un anno
Di misurarci anche con questa quelle che sono state le sfide dall'esterno che sono le sfide le sfide principali negli ultimi mesi abbiamo avuto oltre appunto al a questa difesa questa necessaria difesa è di una di una storia che ci appartiene e proprio perché ci appartiene non abbiamo paura della verità ci siamo misurati anche con i nuovi problemi
Della trasformazione del mondo della guerra della pace della crisi del Golfo io credo che su questi punti
Ed sulla definizione di una linea di una strategia di una di una ricerca che si definisce effettivamente l'identità di una svolta e di un anno e di un nuovo partito ecco io per il momento mi limiterei a questo
Passerei la parola Miriam Mafai io
Al centro strada
Anzi
Quindi
No a anch'io in questa prima tornata può ridire due-tre cose molto rapidamente noi la Repubblica siamo un giornale di sinistra in senso naturalmente molto diverso da quello che di sinistra un giornale come L'Unità
Però diverse però noi abbiamo salutato direi pur nelle varietà delle varie posizioni che ci sono lì dentro da noi noi abbiamo salutato con molte interessa e con molta attenzione
E anche direi forse con una punta di eccessiva partecipazione ed entusiasmo la svolta impressa da Occhetto con il discorso della Bolognina del dodici novembre scorso perché dico forse con qualche punta di eccessivo entusiasmo perché è un come dire un uno scrivere un parlare un commentare un po'sopra le righe
E tipico naturalmente della Repubblica però questo forse come dire ha dato immediatamente alla operazione di Occhetto ha rischiato di dare all'operazione di Occhetto
Alcuni connotati che forse l'operazione di Occhetto non voleva vere e la identificata di fronte ad una certa pubblico opinione come una operazione che infatti è stata definita anche in qualche misura Scalfari Anna e Debenedetti Anna
Io credo che questo derivi dal temperamento dei colleghi che lavorano a Repubblica e che talvolta in queste cose tendono a un pochino a strafare più che da un dato diciamo reali
Di collegamento però è anche vero che questo questa impressione si è avuta talvolta e secondo me ha nuociuto da una parte al giornale
Al quale non fa mai bene identificarsi troppo strettamente con un gruppo un personaggio politico e dall'altra nuocere secondo me e anche al personaggio politico in questione che spesso viene poi travolto dalle polemiche
E anche da quella che un po'qualcuno ha detto la jella che porta Eugenio Scalfari
Perché se io debbo vedere adesso un dare un giudizio molto sintetico e persino un po'brutale della svolto che piana quasi un anno di allora
Debbo dire che certamente l'abbraccio di Scalfari non gli ha fatto molto bene non credo che la colpa sia di Scalfari sarà svolta non è uno stadio più avanzato e più brillante
Di quello nel quale si trova queste poco più naturalmente è una battuta
Vero però che questa operazione nella quale alcuni di noi direi molti di noi la maggioranza anche dei giornalisti che lavorano a Repubblica aveva riposto molte speranze molta fiducia
Sì nel corso dei mesi come dire sia fortemente almeno a noi sembra ridimensionata
Ora io non assolutamente non voglio entrare qui nel merito dei vari passaggi
Attraverso i quali la proposta iniziale e si è a nostro avviso anche a mio avviso personale
Molto stemperata perdendo ha finito col perdere di mordente e di capacità di incidere sulla realtà esterna
Certo questo è una cosa che di fronte a tutti noi io voglio soltanto dire però a questo proposito due sottolineare due elementi che hanno attinenza col dopo con il fatto di fare noi informazione
Noi ci siamo trovati con sorpresa
Di fronte a un partito che all'improvviso rivelava divisioni
Rivalità e contrapposizioni di gruppi
Che erano sempre stati ferocemente negati quando noi da giornalisti cercavamo di indagare sulla complessa
Realtà del partito comunista che voleva parti apparirci non diciamo monolitica perché questo è un termine che appartiene ormai alla preistoria ma certo abbastanza compatta
All'improvviso e questo ha creato anche alcune difficoltà come dire anche di ordine professionale noi ci siamo trovati di fronte a un partito che era estremamente diviso in correnti sotto correnti gruppi sottogruppi
Tanto che e credo che questo non sia un fatto positivo
Noi a abbiamo ho cominciato ad adottare una serie di termini che sono quelli che tradizionalmente noi usavamo per gli altri partiti in modo particolare per la Democrazia Cristiana
Pensate al termine poniamo i pontieri
Che risale a circa dieci quindici anni fa che si usava però un gruppo collegato all'onorevole Taviani che voleva fare da ponte tra varie correnti
Ebbene questo termine ci siamo trovati nella necessità di usarlo di nuovo soltanto pochi mesi fa
Quando in realtà abbiamo avuto l'impressione o siamo venuti a conoscenza di un gruppo che per motivi naturalmente del tutto diversi da quelli che allora però si proponeva appunto di fare da ponte fra i vari
Gruppi contrapposti
La seconda cosa quindi questo per noi è stata una novità e credo che il machete misura lo è stato anche per i colleghi che lavorano
In altri giornali e ci ha messo anche in qualche naturalmente in qualche difficoltà e ci ha fatto correre probabilmente anche il rischio di qualche imprecisione
Hristo credereste abbiamo sempre il nostro lavoro
La seconda questione che ci ha sorpreso anche questa in modo non positivo devo dire
è stato il fatto che sono si sono
Come dire sono diventati ancora cioè il problema delle guance
Noi in fondo alcuni di noi hanno sperato nella svolta e sperano tuttora nella svolta perché sperano in una formazione al grande di sinistra che sappia parlare alla gente
Nonostante una serie di sforzi noi ci siamo trovati in questi mesi di fronte al politichese più orrendo da parte dell'esponente del partito comunista
Da parte degli uomini e anche da parte delle donne non parliamo poi dei linguaggi e delle donne che è assolutamente incomprensibile
Di fronte al quale quello di Occhetto o di D'Alema o di Ingrao o di Reichlin è addirittura un linguaggio da scuola elementare
Questa oscurità del dibattito
è per noi indubbiamente porci portante a commettere una serie di errori questo non lo dico per giustificarci ci porta a semplificare a tradurre tutto in modo rozzo eccetera ma io mi chiedo perché ecco il nel dibattito prevalga finiscono col prevalere linguaggi e formule che a mio avviso alla gente non dicono nulla e sono soltanto un mezzo di comunicazione tra gruppi e sottogruppi a gruppetti dello stesso partito comunista
Non posso dire esattamente dei
Dei due giornali che
Nei primi quali più o meno lavoro perché per quanto riguarda la rivista MicroMega non ha una linea unitaria perché all'interno delle diverse anime e quindi non si può dire di una linea del giornale
Per quanto riguarda l'Espresso è un settimanale che non si propone immediatamente di fornire una linea politica
Al ai propri articoli e quindi anche in questo caso io posso esprimere solo un'opinione personale in quanto giornalista più o meno cittadino di sinistra che lavora nell'informazione
Vorrei dire data la brevità del tempo perché siamo tantissimi tre cose
La prima io personalmente avverto un certo disagio nell'affrontare la questione
Che è posta al centro di questo dibattito e più in generale è posta al centro del dibattito del Paese
Un certo disagio che non deriva soltanto dal dibattito in corso del Partito comunista
Ma deriva più in generale da un metodo di discussione politica che sta per prevalere sta prevalendo diciamo che ormai è prevalso nel nostro Paese
Che è quella di una sorta di democrazia referendaria
Su ogni questione
Noi siamo chiamati a dire dei sì o dei no
A dire se è bianco o Sender
In una parola a schierarci
Questo nel mondo politico in generale partiti trasversali Cafu non Caf nel mondo dell'imprenditoria Berlusconi o De Benedetti
Nel mondo della politica più direttamente legata alla sinistra adesso i sì e i no
Ma poi anche l'Ina Craxi un'altra linea che indubbiamente fai da te si sale nel partito socialista non esiste ma in genere si è chiamati a dire così o no
Ovvero a forzare talmente il senso di un dibattito che è fatto di sfumature anche
Da rendere quasi e qui il mio disagio rende quasi impossibile esprimere un'opinione perché non si può dire se ti va bene una certa impostazione poniamo del sì è una qua l'altra certa impostazione del no
Non risulta chiaro il dibattito bisogna schierarsi all'epoca dalla democrazia elettronica dei sondaggi siamo pieni di sondaggi siamo pieni di referendum su ogni questione non riuscendo a legiferare chiamiamo a raccolta al popolo e chiediamo ancora una volta un sì o un no
Di fronte a questo io la prima cosa che voglio dire
E
La voglia di lottare di protestare per i il un elogio della sfumatura un elogio dell'Ina appartenenza un elogio di chi si sente fuori da ogni schieramento e anzi contro ogni schieramento
è una
Questione importante
Perché credo che uccidere la possibilità di un dialogo tra posizioni diverse in qualsiasi campo ci si trovi nel campo del Partito comunista o in altri campi sia piano piano cominciare a introdurre del veleno nella stessa democrazia
Che presto o tardi sarà chiamata a dire dei sì o dei no magari solo su una persona che deve comandare il Paese non è una via che mi piace
Dunque è questa la prima cosa volevo dire non è quella dei sì e quella dei no
E dunque quella determinata dalla svolta di Occhetto una via che mi piace
E nella quale si possa discutere con al giorno si può discutere con disagio
E questo disagio naturalmente induce a un'altra riflessione
A una qual certa preoccupazione
Continua a usare questa formula di un cittadino di sinistra di fronte allo Stato culturale politico
Strategico della sinistra italiana
Intendendo per sinistra italiana tutte le componenti della sinistra italiana
La seconda cosa che e e credo che sia aggiungo una cose credo che sia utile che chi sente come me queste cose le dica e imponga laddove nei mezzi di informazione soprattutto un rovesciamento di questi punti di vista che credo sia basilare prioritario
Per affrontare comunque le questioni nel merito
Secondo punto cercando e sforzarmi di entrare nel merito
Come cittadino di sinistra io non vedo l'ora
Di poter usare in un ambito di riforma elettorale
Il mio voto che nelle ultime elezioni non ho dato nessuna
Non vedo l'ora di usare il mio voto per un unico partito della sinistra
Libertario
Unitario
E in grado di governare questo Paese
Questo sarebbe il mio desiderio un partito che comprenda tutte le anime della sinistra italiana
Una sinistra incapace
Ontologicamente psicologicamente di essere unita non c'è stato negli ultimi quindici anni dibattito a sinistra
Nel quale due persone che non fossero minimamente
D'accordo su tutto non fonda solo un altro giornale o un altro gruppo un altro partito non aderissero ad altre formazioni politiche nella democrazia cristiana che non a caso credo governa questo Paese
Tu puoi trovare rappresentanza del tipo di un personaggio come Formigoni e di un personaggio come De Mita
Molto più lontani fra loro di quanto credo possono essere Occhetto in grado eppure uniti sia pure polemizzando tra loro in un modo di governare
Una sinistra spesso rissosa intollerante faziose
In quel punto è molto difficile trovare due persone che vanno d'accordo perché anche quelle che più o meno vanno d'accordo voi vedete che lo diceva già Miriam hanno già delle politiche in politichese esprimono delle differenziazione ci tengono esprimere queste differenziazioni
Quindi questo è sarebbe il mio desiderio quanto la svolta di Occhetto
Va verso questo mio desiderio
Le parole
Pronunciate da Kill Occhetto
A me sono sembrate
A parole
Marciare in questa direzione
Ho avuto però devo dire perché spero di sbagliarmi naturalmente immediatamente
E non perché invece la Costituente marcia a rilento immediatamente al momento della sua la sensazione che le parole fossero in contraddizione culturale non politica
Con quello che si diceva di voler raggiungere
Perché è un partito di nella maniera che ho descritto che io desidero non può essere un partito che arriva all'unità col Partito Socialista coi Verdi con radicali con la sinistra sommerso diffusa
Annullando le differenze che ci sono
O rinunciando a un'analisi della storia dalla quale si proviene
Ma al contrario può essere un partito che davvero sgombra i propri apparati delle culture politiche del Novecento che sono superate e che mette a disposizione la sua storia senza vergognarsi della sua storia
Che mette a disposizione la sua storia di altre culture politiche senza vergognarsene
Perché insisto sul senza vergognarsene
Perché è una delle cose più marce della politica del Novecento di quella politica che si dice di voler superare che è stato una politica che ha visto orrori tragedie nazismo lo stalinismo
Gli orrori del comunismo reale gli orrori del fascismo
Il marcio di questa politica
Stava esattamente nella ritenere le leadership politiche di essere di volta in volta in possesso della verità la verità essendo sempre una sola qualsiasi leadership politica abbia preso il sopravvento in questo secolo in questo continente ha sempre pensato di possedere la verità e di esercitarla contro il passato
Semmai richiamandosi all'antica Roma ma contro l'immediato passato
Io credo che invece
E questo è stato uno degli eroi dello stalinismo
Quante verità sono stato detto dallo stalinismo non una sola tantissime
E ogni volta la nuova verità veniva presentata come abiura totale del precedente errore
Ecco per dirla un po'schematicamente è un po'forse esagerando ho visto nella svolta di Achille Occhetto culturalmente lo stesso procedimento stalinista
Ovvero
Il riconoscere una nuova verità
Che si basava su un totale Errore precedente
Questo non solo a mio giudizio qui molto personale non è vero
Perché credo che nella storia del partito comunista italiano ci fossero e ci sono delle culture politiche già differenziate e non è un caso Miriam ha ragione scopriamo improvvisamente che ci sono già differenziate
Per la cui storia ha fatto nascere dei germi nuovi in questo Paese
Voglio dire alcune delle novità culturali
Dalle quali si parte per dire che ci vuole la svolta sono state introdotte dallo stesso Partito Comunista Italiano
Ho aiutate a crescere da tutta la sinistra ivi compreso il Partito Comunista Italiano
Questo
Ma mi lungo per boh il tempo i miei colleghi queste pudore non mi ha convinto che la svolta di Occhetto e che non mi convince nella cultura dei sì non è la loro politica perché a parole ripeto quell'obiettivo lì un unico partito che comprenda anche un partito socialista rinnovato
Quindi comprenda tutte le espressioni politica da sinistra è il mio obiettivo di cittadino a sinistra che voglio vederlo finalmente vincere e andare al governo non ritenendo di essere uno sconfitto
Non so se per età
Ma non mi pare che se io mi sento cittadino di sinistra in questo Paese io debba ritenere di essere stato sconfitto in questi anni debbo ritenere di avere avuto mille contraddizioni di aver sbagliato linea politica in alcune circostanze
Di non aver capito tutte le novità che le società moderne introducevano ma non mi pare che si la cultura politica del Fronte che mi si contrappone parliamo in chiave europea della destra italiana
Sia stata superiore alla cultura politica della sinistra
Questo senso di sconfitta che anche la svolta di Occhetto ha contribuito a generare dentro alle segrete la sinistra a me non piace non ritengo che tutti bisogna pentirsi o di orrori che per età non si sono fatti o invece non accorgersi delle grandi novità che un popolo di sinistra dal mille novecentosessantotto in poi ha prodotto nell'informazione nella cultura nella politica di questo Paese
E credo che sia saggio ed equilibrato ammettere che ci sono più verità
E che in una stessa circostanza ci possono essere più posizioni e più modi di vedere
La sinistra si è molto divisa
Ma
Non c'è stato forza politica espressione culturale negli ultimi venti anni paese che in questo Paese che abbia prodotto delle novità contraddicendosi auto contraddicendosi
Da nell'universo che va da Pier Paolo Pasolini che sicuramente si poteva dire un cittadino di sinistra a Bettino Craxi prendo due
Antipodi due persone agli antipodi apposta in questo universo ci sta la Storia d'Italia di questo di questi ultimi venti anni alla storia d'Italia che ha modificato ha fatto crescere modernamente ha modernizzato questo Paese
Questo è insieme ad errori che ci sono stati un grande merito che la sinistra tutta la sinistra non solo il partito comunista tarda a prendersi e se uno non pensa da solo a prendersi i propri meriti sicuramente non glieli dà l'avversario
Però e concludo non posso dire neanche
Di essere affezionata i no che pure alcune di queste argomentazioni in altra forma producono
E per esempio qui credo a questo punto di dire una cosa che forse non troverà
Molti consensi in chi ascolta
Per fare un esempio la posizione sul Golfo
Quale coerenza io posso trovare se se l'otto personalmente per la pace rispetto ad anni che erano anni in cui tutti scendono in piazza per il Vietnam
O gli anni successivi in cui qualcuno voleva scendere in piazza per l'Afghanistan e all'intero da sinistra invece era molto più contraddizione e quello che succede adesso con Saddam Hussein
O io devo giudicare che sia sbagliato tutto
Che c'erano illusioni che poi sono scomparse questo in parte è vero e questo in parte è vero
Oppure io mi devo sforzare di rintracciare nelle idee di libertà a meno che io non fossi malafede pensasse che volesse estendere il controllo sovietico a loro vietnamita sull'intero Sud-Est asiatico se c'era qualcuno di noi che lottava in buona fede per la libertà di quel Paese che poi ha invaso la Cambogia
E non ha voglia di pentirsi qual è il filo unico che io riesco a rintracciare
Non è né da un altro che dire che io sono coerente nella misura in cui sono stato contro l'aggressione imperialista americana le Vietnam contro l'aggressione imperialista sovietica dell'Afghanistan e contro l'aggressione di Saddam Hussein al-Khoei e che ho pensato che in tutto il mondo in tutti i modi e in tutte le possibilità politiche da quelle diplomatica quelle militari perché Viet Cong sparavano
Da quelle diplomatica quelle militari io dovevo schierarmi contro il tiranno
E che se non è giusto uccidere per le strade e giusto e legittimo da Hobbes in poi dalla filosofia del Seicento uccidere il tiranno
Cercando anche le vie diplomatiche cercando il più possibile la pace l'alleanze politiche ma forse anche cercando la la soluzione più unitaria e anche militare
Da questo punto di vista si deduce che anche le posizioni di un certo pacifismo mi sembrano poco coerenti oppure coerente se si va ancora un mondo diviso in due in cui io sto dalla parte del segretario o sto dalla parte degli Stati Uniti d'America
Concludo veramente dicendo che secondo me i motivi della crisi del Partito comunista italiano che erano che era ed è radicale e profonda
Non sono da ricercare nei rapporti con i Paesi dell'est e non sono le ricercare la storia del comunismo ma sono da ricercare più profondamente in una cultura politica che nel Partito comunista italiano è andata avanti dopo la solidarietà nazionale
Al momento della solidarietà nazionale che ha smesso come diceva Miriam di parlare italiano alla gente
E ha commesso dei profondi orrori di linea politica e di scelta di partner e di alleanze
Lì secondo me è da rintracciare una crisi profonda del Partito comunista italiano che si manifesta per la prima volta nel settantanove con la perdita del quattro per cento dei voti in un colpo a quella crisi ancora non si è riandata i fuggire all'Est o fuggire all'Ovest per risolvere questa crisi non servirà se non si va a quella crisi lì politica italiana di rapporto con la società italiana ma questo se ci sarà tempo lo dirò perché in un secondo intervento
Io sono stato molto sollecitato da questo particolare da quest'ultimo intervento di Adornato su un paio di cose dico perché non sono d'accordo ma
Devo fare una premessa io qui rappresento un giornale un settimanale Avvenimenti
Mi auguro conosciate tutti
Che
Di cui in qualche modo sono un singolare editore crociano al presidente di un consiglio d'amministrazione di una società per azioni una sottoscrizione popolare composto di oltre quattro mila azionisti
Un giornale che per questo sia detto con uno slogan un giornale senza padroni e senza padrini su questo un po'i porri tornare nel preannunciato secondo giro ma non lo dico questo per fare pubblicità al giornale pure non guasta visto che non ce n'è un'altra ma lo dico perché questa base
Di soci lettori estimatori
è fatta come accennava Adornato sicuramente di un popolo di sinistra ma di un popolo
Animato da più di una cultura politica
E questo ha determinato a proposito della svolta
Una pluralità di opinioni di Bosisio
Che sono state espresse ripetute volte
Sul giornale ne cito soltanto due quella di Sergio Turone
è quella di Diego Novelli
E diametralmente opposte nel nelle valutazioni e tuttavia accolte per quello che ne so perché vedo spesso molti lettori di del nostro giornale come una pluralità una diversificazione del tutto naturale in questo giorno
Non c'è stata io poi mi sono anche informato con il direttore Claudio Fracassi non c'è stata una riunione neanche di redazione nella quale si è discusso che linea adottare
Stato del tutto spontaneo che fossero ospitate voci diverse
Una sorta di pluralismo imposto da questa basse di soci e di lettori insieme dalla composizione stessa proprio del della casa editrice di questo di questo giornale
C'è da dire però un'altra cosa immediatamente dopo
Questo questa pluralità di voci che si è sempre espresso non ha fatto impedito che su alcune questioni fondamentali invece il giornale prendesse posizione
Esprimesse una scelta di fondo
Anche quando questa scelta di fondo impinge Eva in scelte o non del tutto corrispondenti Hope contraddittoria come spesso è accaduto in questi mesi rispetto alla svolta del Partito comunista
Intendo dire che questa pluralità di opinioni sulla svolta non sia affatto tradotta in una in una indifferenza o in una neutralità rispetto ad alcuni valori fondamentali che hanno invece animato la fondazione e che tengono in vita questo giornale
A proposito del sistema di potere mafioso
Antagonistico rispetto al potere democratico sono stati fatti dei servizi
Duri pungenti
Anche nei confronti di un pezzo di storia del Partito comunista
Rispetto alla Guerra nel Golfo è stata presa una posizione molto netta chiaramente di versa da quella espressa dal
Voto della maggioranza dei comunisti in Parlamento
E rispetto alla quale io mi ritrovo pienamente aggiungendo ma proprio aprendo una parentesi che facendo di mestiere del giurista io francamente non riesco a intendere questa questione della guerra del Golfo se non nella esplicita norma costituzionale la quale impone alla Repubblica di ripudiare la guerra quale strumento di risoluzione dei conflitti mondiali questo il punto
Fondamentale
E non è un valore di poco conto
E a mio parere non c'era e visione criticare la storia di questi anni che possono portare a cancellare non solo la norma scritta ma il valore fondamentale che sta dietro la norma scritta nella Costituzione
E su questo giornale ha preso posizione
Così come sulla quel pezzo di storia del dopoguerra
Così vergognosamente rimesso in discussione
In queste settimane
Che a me personalmente a me siciliano ha molto toccato perché sono stato abituato in questi anni e il giornale
Avrà parlato in questi anni del triangolo della morte come del triangolo di Bagheria Altavilla Castel Dacia cioè il triangolo della morte dei delitti mafiosi e non nel triangolo della morte della Resistenza e dunque rispetto rispetto a rispetto a questi queste scelte fondamentali di di valore di linea il giornale non è stato affatto indifferente o neutrale
Cosa significa in conclusione questo ripeto riservandomi poi intervenire un attimo sul problema dell'informazione perché anche sull'informazione c'è stato una scelta che il giornale ha fatto dire con la sua stessa esistenza
Una scelta dolorosa
E che rende estremamente difficile la sopravvivenza di un giornale che ha trenta mila lettori abitualmente che non ha però tuttavia non dispone
Dei dieci miliardi di pubblicità di cui dispone il sabato che vende molto meno di avvenimenti in edicola a proposito delle culture politiche di sinistra della base dei soci e dei lettori di questo giornale anche qui si è presa una posizione si è rifiutato di andare con il cappello in mano da chicchessia compreso al Partito Comunista per chiedere l'elemosina della spartizione dei quattrini dei contratti di pubblicità
Ripeto dunque questo questa scelta di un pluralismo determinando naturalmente dalla base dei lettori di avvenimenti a secondo me è un significa
Che forse è un po'diverso un po'diverso dal modo come Ferdinando Adornato prospettava il suo desiderio la sua aspirazione ad una formazione politica unitaria di sinistra
Che sicuramente libertaria ma che a mio parere ha necessità di confrontarsi criticamente ma poi di schierarsi attorno ad alcuni valori fondamentali
Che a mio parere nella società italiana sono valori fortemente antagonisti
Come quelle che ho citato poc'anzi
Dal sistema di potere politico-mafioso che imperante sempre più imperante
Alla scelta della pace ad alcune scelte ambientalistiche
Alla stessa allo stesso ruolo oggi
Di una formazione politica di sinistra ecco io sono convinto che non basta riferissi a generiche culture politiche che pure esistono
Ma bisogna che queste culture politiche in questa fase mi pare francamente se mi è consentito cui aggiungere soltanto una nota personale sia mancato in questi mesi
Lì un dibattito vero dentro e fuori il partito
Attorno ad alcuni valori fondamentali sui quali chiamare a verificare il senso di sinistra di alcuna culture politiche alcune delle quali vengono considerate doping dominanti e di sinistra senza una verifica su questi valori
Come pare che questa sia una scelta indispensabile e mi auguro che non sia troppo tardi ma gesto di tempo se ne è perduto parecchio in questa direzione
E a mio parere questo invece il terreno sul quale e necessario indispensabile
Richiamare l'attenzione di un popolo di sinistra la cui distrazione oggi
E una cui tendenziale indifferenza può essere superata soltanto con un forte richiamo ideale e morale alla base appunto di una nuova diversa strategia politica
Io rappresento il ponte non so quanti di voi conosciate il ponte un mensile
Nato nel quarantacinque per Calamandrei
Ad opera di Calamandrei
E che dal quarantacinque in realtà non ha mai cessato le pubblicazioni
Giunto fino
Vorrei velocemente leggervi il comitato direttivo perché molto significativo Michele Achilli Anderlini Paolo Barile Becattini Norberto Bobbio di detti
Antonio Giolitti Giorgio Luti Macaluso Napolitano il sottoscritto naturalmente fa il direttore responsabile Valdo Spini e Rosario Villari
Ho letto questi nomi perché secondo me chissà leggere fra i nomi capisce subito quale la caratteristica della nostra rivista
Fin dall'l'ottantaquattro direi quando dirigeva la rivista Enzo Enriques Agnoletti noi lanciammo uno slogan che era rifondazione della sinistra
E su questa rifondazione della sinistra abbiamo giocato poi le nostre carte e la nostra vita direi
Per cui di fronte
Alla svolta che
Il tentativo di avviare una profonda trasformazione del partito noi siamo stati favorevolissimi entusiasti direi addirittura e siamo stati fra i primi a credere in una grande possibilità di riorganizzazione non solo del Partito comunista ma della sinistra
Perché abbiamo sempre sostenuto che senza il Partito Comunista la sinistra non avrebbe rappresentato poi nulla proprio su queste posizioni fummo costretti per esempio nell'ottantuno a uscire dal Partito Socialista di Craxi
Recco uscimmo
Amo un raggruppamento politico ristretto che ebbe poi breve vita
Che si chiamò appunto la lega dei socialisti e di cui era animatore Tristano Codignola che però ci lascio nel breve giro di pochi mesi e direi l'esperienza della Lega
Finì male finì male anche un po'per colpa di un partito comunista che ancora non intendeva non intravedeva un rinnovamento non volle aiutarsi aiutarci io mi ricordo proprio un incontro difficile alle Botteghe Oscure in cui eravamo andati un po'a chiedere aiuto per la organizzazione di questi non volevamo fare un nuovo partito volevamo fare un movimento no
E che fu un po'veramente un incontro drammatico finalmente appunto arriva arriva una svolta una svolta che il risultato di una lunga crisi di una lunghissima crisi
Una svolta tardiva lo dirò subito dopo ma il risultato secondo me addirittura di una crisi di cui è l'idea al marxismo che aveva caratterizzato la linea dominante all'interno del partito comunista cioè quella linea Labriola
Gramsci Togliatti che a un certo momento culturalmente entra in crisi ed era inevitabile che a un certo momento si arrivasse a a una crisi reale e a un tentativo di svolta
A una trasformazione tardiva dicevo tuttavia trasforma trasformazione sarà
Le occasioni mancate all'interno del partito comunista sono state moltissime sta
Potrei ricordare cinquantasei sessantotto con la Cecoslovacchia ma anche con tutto quello che il Sessantotto rappresento in Europa
E sono queste occasioni mancate poi in definitiva che hanno fatto crescere il PSI in un certo modo e in un certo modo che il peggiore possibile sarà
Per cui dico la svolta serve anche proprio a ridimensionare secondo noi tutto un discorso di raccordo con il PSI
Un tentativo che sarà lungo naturalmente la soluzione non sarà dietro l'angolo anch'io come il rappresentante di Micromega
Penso a un'unità della sinistra NASA e però è un'unità lunga difficile
Che ci richiederà senz'altro molti sforzi che
Che ancora si presenta con situazioni poco chiare
E che
Presuppone un grande lavoro culturale
Grande lavoro culturale che noi con le nostre forze modeste proprio in quanto siamo un mensile
E trattiamo essenzialmente di di politica ma di politica sotto un'ottica culturale cerchiamo di di iniziare di portare avanti
Io così per entrare anche un pochino nell'attualità per esempio rispetto ai problemi del Golfo che il collega
Presentava prima ho idee completamente diverse insomma secondo me l'astensione è stata ancora un'occasione mancata nel senso che si doveva dire sì
Perché occasione mancata perché se si va verso una politica che voglia caratterizzare il PC come Sinistra Europea è bisogna proprio nella
Detto ma questi hanno un piede di qui a un piede di là hanno un piede a Mosca hanno un piede a Roma
Finalmente era arrivata alla condizione per venire vogliamo fare una politica europea della pace certo ma la pace non è il pacifismo e non confondiamo i due termini sono il Papa può fare discorsi di questo tipo
Può dire che che bisogna per forza è sempre porgere l'altra guancia la pace va difesa e tante volte si difende ecco
Con la forza con la guerra e perché no io non ho paura delle non ho paura delle parole francamente penso no noi in questo momento non ci possiamo permettere che un fascino rosso rompa un lavoro che è stato difficile alle a realizzare un raccordo difficilissimo fra l'Unione Sovietica gli Stati Uniti e l'Europa
E contemporaneamente dobbiamo andare alla creazione di una terza forza reale che la Forza europea
E che non può confondersi né con gli Stati Uniti né con l'Unione Sovietica e che deve tentare di portare veramente l'Unione Sovietica in un contesto europeo per cui io intravedo grossi pericoli di fronte a quello che sta accadendo nel Golfo e bisogna qui essere estremamente chiari e anche estremamente duri certo tutto ciò che si può fare in ragione della pace va esperito ma bisogna anche essere estremamente chiari nel nel dire cosa vogliamo e cosa vogliamo che gli altri quindi facciano e come gli altri si debbano comportare direi però che questa occasione mancata secondo me è stata recuperata grazie a Ingrao stanzia Ingrao proprio perché se Ingrao non avesse fatto l'opposizione che ha fatta se Ingrao avesse accettato avesse anche sì magari commentato in termini favorevoli avremmo detto come al solito i comunisti hanno un piede dipinte del Mila
L'astensione per l'opposizione di Ingrao è passata immediatamente con un sì
In fondo
Occhetto ha recuperato
Ha recuperato in questa materia
So che è un discorso che non piacerà a Sondrio
Però
Secondo me ha recuperato è stata un colpo di fortuna ma recuperata è stata un colpo di fortuna dovuto a una insipienza politica di Ingrao in questo caso
Trasformazione diceva noi noi vediamo una trasformazione in una certa linea forse perché siamo una rivista di un certo tipo
Ma la nostra trasformazione o questa la nostra via verso l'unità della sinistra passa attraverso certi canali preferenziali che sono i canali della sinistra che sono i canali larici
Pertanto attenzione a non avere confusione con i cattolici con la Democrazia Cristiana con quella esibisce sinistra democristiana e che a noi non è mai apparsa a sinistra
No per cui certi i giri di valzer che Occhetto sta facendo con una certa sinistra democristiana non ci piacciono lo diciamo chiaramente come l'abbiamo sempre detto no
Una via per una via di trasformazione secondo noi passa attraverso un incontro possibile difficile ma possibile con il partito socialista
Un incontro te dovremo ricostruire tutto quanto non con l'attuale Partito socialista si sia chiaro non col non dico con l'attuale Partito Socialista bisogna tenere il fiato sul collo del Partito socialista
E ogni qualvolta sbaglia urlarlo non scriverlo solamente urlarlo in modo che lentamente
Si va è già andata via la voce ventisette
No non siamo in realtà non siamo stanchi noi da quarantacinque anni diciamo queste cose insomma
E non non ci siamo veramente stancati continuiamo a dirle fra continuiamo a dirle perché l'unica via possibile per almeno per quanto riguarda i la nostra visuale nostro discorso è l'unica via possibile per costruire una sinistra una sinistra che sia come diceva Lombardi non riformista ma riformatrice
Perché noi abbiamo assistito da troppo tempo a una a un riformismo senza riforme vogliamo un riformismo con le riforme e questo è il punto alla sua ecco è il riformismo con le riforme si fa se esse cambiano certe linee se si cambiano certe politiche se si cambiano certe alleanze no stessi costringe
Il il possibile amico di percorso a compiere determinate scelte come e ma è come uscendo anche un po'dall'equivoco insomma è bene che questa costituente dica con chiarezza
Cosa vuole riformare su quali problemi ci possiamo incontrare no quali programmi vogliamo costruire
Su quelli andare un possibile accordo o al limite anche un po'a un possibile disaccordo ma è chiaro che qui ci vuole molta concretezza io concordo con la Mafai quando la Malfa diceva da un po'di tempo non si riesce più a capire cosa
Dicono i politici
Questo da molto tempo forse non è solamente di ora il discorso perché in realtà è una lenta crisi che si è venuta a caratterizzare come diceva all'inizio attraverso un problema culturale di grande portata
E anche qui io voglio dire con chiarezza che noi da sempre diciamo che certi riferimenti a Marx e sono fondamentali
No Marx è fondamentale e non è lo stesso tempo al forse non è più sufficiente certo va integrato va va approfondito varie riorganizzato anche il marxismo e il mare non ha non ha più senso parlare di marxismo parliamo di marxismo
Ma non ha neppure senso incartare tutto all'esperienza culturale del cosiddetto Marsiglia buttarla via
Perché c'è un discorso sui marxismo e non a caso noi abbiamo fra i nostri collaboratori grosse firme che rappresentano un certo marxismo internazionale basterebbe citare fra tutti aprile febbre per esempio di grande no
Non lo storico il filosofo il grande filosofo dell'urbanistica della città della cittadinanza della sì poi ammette come dice le ferma schema dico il lavoro lavoro grosso lavoro duro è un lavoro che davvero comporta un qualcosa che fa tremare le vene e i polsi ma che secondo noi va assolutamente fatto perché altrimenti si rischia veramente di lasciare tutto quanto in mano a un politichese che poi portato alle strette in definitiva non dice nulla rischia di risolvere questa grande operazione perché può essere veramente una grande operazione questa della svolta di risolverla nel peggiore dei modi e nel modo più compromissorio
Più banale possibile
Quando nell'autunno del mille novecentottantanove ho assunto la direzione della banda che
Mi resi immediatamente conto
Che stavamo vivendo un momento straordinario eccezionale
Con il crollo dei regimi comunisti
E la catastrofe teorica del marxismo leninismo
Pochi mesi prima pochi mesi prima
Ero stato a Budapest
Pochi mesi prima ero stata Budapest al funerale
E a non maggio solenne
Nei confronti di in nero notte
E degli altri patrioti
Ungheresi che erano stati protagonisti della rivoluzione del cinquantasei
C'era tutta questa folla
Queste bandiere con un buco in mezzo
Per togliere la Stella Rossa
Segno di un dominio coloniale
E mi veniva in mente cinquantasei le divisioni
Tra socialisti e comunisti
I socialisti disapprovare uno l'invasione sovietica
Il PC come è noto la provo
Ma veniva in mente una cosa ancora più
Spietate drammatica
Quando Neumann oggi e fu impiccato
Il Partito Comunista L'Unità Palmiro Togliatti
Giustificarono
E inneggiare uno al patibolo
Ebbene mentre pensavo queste cose che devo di fronte al feretro
Con le spoglie mortali del l'ex Primiero ungherese
Davanti a me
Insieme a questa folla silenziosa
E alcune musiche di tipo mitteleuropeo che venivano che facevano da contorno
Vedevo di fronte a me
Insieme Bettino Craxi e Achille Occhetto
Ecco credo che
Credo che questo
Dava già in sé la misura del cambiamento
Della modificazione
Della metamorfosi
Quando si parla delle differenze
E si fanno i grandi dibattiti su quello che che oggi si divide unisce parti del Partito comunista
Si fanno processi alla storia di revisione beh insomma quell'immagine per me parlava molto
Togliatti ingaggiò all'impiccagione in oggetto
Occhetto andò come atto riparatorio rendere omaggio alla salma Tim no
Queste due cose
Care compagne cari compagni non si mettono insieme
Nessun acrobazia
Che ho ricca politica o morale
Può mettere insieme queste due cose
Queste due cose sono intimo in mente antagoniste
Ed è questo il punto di fondamento
Ed è un punto di fondo che porta e sta portando e ha portato il comunismo
Come esperienza come un'esperienza che ha dominato il secolo
Che ha dominato il secolo che sembrava
Essere
Rappresentativa dipinti interi di estensioni di popoli e che ha portato il comunismo ad una situazione
Come quella che vediamo di fronte ai nostri occhi
Con un disfacimento che il materiale ideale e morale
Questa è la situazione
Perché
La mentalità che può sottendere che ha sottesi il comunismo
Cioè quella
Del fine che giustifica i mezzi
Cioè mezzi anche spietati Number un grande fine
Questa era la moralità
Che comprendeva tutto
E che giustificava tutto
E questa si è andato in frantumi
Quando si ragione una sui crimini del dopoguerra
E bisogna stare molto attenti alla cronologia perché noi ragioniamo
Di crimini qua a resistenza compiute finita e vittoriosa cioè dopo il venticinque aprile del mille novecentoquaranta
Cinque
E si dice Massi tutti sapevano
Erano noti e io devo dire che innanzitutto presentarmi non era affatto noto che
Nel triangolo
Modena Reggio Bologna fossero state uccise nel giro di un paio d'anni tre mila persone ma non mi era nota Camassa
Non mi era certi di ognuno giustamente alcuni di quelli accusati guarda
Vassalli Vassalli sulla Banti Vassalli sulla Banti
Ha ricordato come alcuni sono stati assassinati perché non volevano seguire il verbo Distant in e solo il verbo di Stalin questa ricordato Vassalli che che ha avuto una bella Chiara storia alle sue spalle io non sapevo io non sapevo io non dico che lo sapeva io non sapevo che erano tre mila
Non non non lo sapevo non sapevo che non sapevo che erano tre mila
E non sapevo e non sa non
Guardate sì guardate io sono sono stato qui abbiamo invitato
Guardate
No
Guardate io sono
Guardate io sono stato invitato sono un ospite se voi volete che io interrompa interrompo perché non sono mi dovete dare la possibilità di esprimermi
L'accusa
Dico che per quanto mi riguarda io lo citavo non per riprendere
Facendo
Cangini Nadia
Ci sono parlare giostre Giuseppe so che questo è un argomento che crea molte emozioni e Loconte
Sono convinto di questo ma
Perché
Perché secondo me questa questione
Oggi questione denuncia che è stata fatta da un partigiano comunista Otello Montanari quindi non un qualche cosa che è nato all'esterno del partito comunista perché ha suscitato tutte queste emozione
Perché in fondo rispetto a quel periodo che è un periodo successivo alla resistenza
Che era stata da parte del Partito comunista
Un giudizio di netto dissenso rispetto a un tentativo di lotta armata ma c'era stata anche in qualche modo e io spiego così gli ex padri che vennero fatti in direzione della Jugoslavia in direzione della Cecoslovacchia
Comprendeva però le ragioni di fondo la molla che portava a trasformare
A prolungare la lotta armata cosa che nell'ambito della divisione internazionale che si era creata allora non era possibile questo perché ha suscitato oggi grande emozione
Perché si è rotta si è rotto questo rapporto tra fine mezzi
Cioè il fine il grande fine della liberazione dell'uomo del comunismo insomma ecco è andato in frantumi non c'è più non c'è più
Non c'è proprio più
Mi accorgo che però villa Gordiani c'è ancora
Scusate mi permetto cerchiamo diciamo di essere il più attenti contemporaneamente io invito pure diciamo a fare uno sforzo per attenerci al tema questa festa diciamo
è stata lunga lo sarà ancora ci sono tante magnifico scusami no scusate non ho curiale nasce va restituisco così il sistema di due pesi cioè di rimproverare il pubblico rimproverare né io smetto di parlare
No assolutamente neppure
Ricorrere
Non è assolutamente vero proveniente
Remore nomini piace io non io
Non fra racconta che invece almeno quindi parlo troppo lungo anche cadono
Va bene non ha va bene non al fine
Io non riesco a capire sebo invitate dei socialisti dovete ascoltarli se non un invitante non è non non c'è
Pagare alcuni socialisti non vengono non vengono perché non vogliono assistere a questo trattamento scusate non vedo perché uno si debba accusati di cane in questa maniera io non ho assolutamente detto queste o se è stato inteso così me ne scuso credimi gli ho detto solo sì
La preghiera di poter rispetto al
All'Ottagono in vari venne in due a te no io sono troppo abile di assemblee politiche sono troppo ai rimproverati in pubblica e poi come catarsi obbligo volenti a ed età media stringere va bene questa è la cosa non va bene prego questa è la cosa e non mi piace proprio assolutamente no
Se l'avessi fatto anche perché dovuto anche rispondere a delle
E non è così a te l'interruzione ma non è possibile Company come non è possibile che quando uno parla ci sono delle persone che hanno delle diverse tesi dalle vostre e insomma non dovete in qualche modo ascolta e se no vi ripeto potete non invitare nessun esponente socialista infatti tutto ma Assemblea state insieme non avete più questi problemi no
Anche perché non è facile non è facile eseguire un filo di ragionamento quando ci sono continue contestazioni pieni non non è assolutamente facile
No
Roberto ti prego di continuare dispiace di questo prego il proprietario ha preso impegni di lasciare parlare mille
Ce l'ha insegnato sempre forze be insomma su questi intendo segna metto qualche dubbio
Dopo
Io non mi faccio insegnare la democrazia da Togliatti ma scusate compagni questo è un mio diritto comitati insegnare la democrazia da Togliatti va bene e ma possibile che non possa parlare che devo avere sempre delle battute devo avere sempre delle battute no
Insomma io guardate demandare a Modena dopodomani io ci penserò molto lo dico lo dico veramente insomma devo andare dopo domani al Festival del nazionale dell'Unità dove sono stati invitato dopo l'esperienza scusate dopo l'esperienza di villa Gordiani ci penserà un molo di consentire sinceramente ci penserà un volto perché se questo è il clima io non sono qui tenuto e non voglio fare provocazioni io dico dico le cose che penso va be se queste il clima insomma in ci rifletterò sul comunque mi avvio alla conclusione
No non basta basta pensare adesso
Mi avvio alla conclusione
Era era privata al punto in cui diceva una cosa che a me sembra addirittura di senso comune
Che abbiamo assistito ad una situazione per quanto riguarda il comunismo nel mondo che è una situazione che ha visto regimi travolti partiti comunisti in disfacimento
Partiti comunisti che nelle elezioni quelli che non si erano trasformati in un anno preso neanche il quorum come avvenuto in Ungheria per il partito comunista non trasformato
Cioè a un mondo che era cambiato
Ma io ero partito da una contestazione da una constatazione in positivo
In positivo perché io avevo ricordato il cinquantasei le posizioni del Partito comunista nel cinquantasei nel cinquantotto ma avevo anche ricordato ed ero partito
Da quel funerale Budapest
Che era altamente significativo
Ecco quando
Ho assunto la direzione dell'Avanti ho pensato
Che noi stavamo vivendo probabilmente un periodo di grandissima rilevanza
Che era quello
Insomma in qualche modo
Del l'azzeramento
Del comunismo all'interno della sinistra italiana e della possibilità di creare un nuovo tipo di reclutamento socialista democratico
E del resto il senso del dibattito interno del pc perché cambiare nome
Perché
Affrontare queste divisioni se fosse per soltanto per un aggiornamento una revisione non varrebbe la pena
Dicevo che secondo me c'è un senso c'è una frattura fisica quando vedo quando ricordiamo Togliatti che
Approva l'Ungheria
E inneggia all'impiccagione di Nord che e Occhetto che invece va ai funerali di notti c'è una contrapposizione
Ma è questo che ci vedono sviluppo positivo
Ci vedo uno sviluppo positivo
E quello che io ho fatto
All'Avanti per quanto mi è stato possibile
Con tutti i limiti che i giornali di partito hanno ho cercato di sviluppare un dibattito al quale ho chiamato tutti
E anche nell'ambito del Partito Comunista tutte le posizioni
Cioè dalle posizioni dei miglioristi fino alle posizioni ventisette anni
Per aprire un dibattito e un confronto con il Partito comunista
Ma il problema che noi abbiamo di fronte che il problema sul quale ci impegniamo
è questo
Di una trasformazione di una metamorfosi
Del partito comunista da Partito Comunista Partito socialista democratico occidentale
E se questo è il processo
Se questo è il processo ma è evidente
Che tutto un pezzo al della storia del Partito comunista
Entra in fortissima contraddizione
Non si può in qualche modo ricostruire tutta la storia come se fosse un percorso quasi diniani
Non si può di un partito
Che vuole essere un partito dell'Internazionale socialista cioè insieme a Branzi Mitterand Felipe Gonzales
E rivendicare come antenato Togliatti
Che è stato braccio destro distante e no non si può
Si può si può rimanere comunisti
Si può rimanere comunisti
Revisionisti
Anche ultrà revisionisti
E fare un certo discorso di continuità ma se si approda al socialismo democratico l'operazione un'operazione chirurgica è inevitabilmente chirurgica tant'è vero che provoca discussioni dibattiti ora io mi scuso anch'io perché mi è dispiaciuto questa questa contestazione questo anche queste mie risposte ma io non ho vissuto
Come socialista
Molti periodi socialisti hanno vissuto e forse questo anche spiega tante cose
Periodi in cui l'egemonia comunista nella sinistra italiana è stata molto forte anzi l'egemonia staliniana sul socialisti e comunisti è stata molto forte per un certo periodo e quindi hanno vissuto l'autonomia
E quindi il contrasto e il non c'è vere di fronte alle alle pressioni che venivano fatte da un partito più grosso
Un senso di grande dignità
Io spero che questi nostri dibattiti possano continuare e penso che l'Avanti possa essere un luogo sul quale chiamare a discutere a dibattere tutti i socialisti comunisti io credo e finisco con questo
Che alla fine del secolo
In Italia si possa ricomporre il movimento socialista
Penso che ci stanno delle buone premesse
Spero che questa unità sia l'unità più larga delle forze di sinistra
Però dico una cosa con molta chiarezza
Insomma su alcune questioni di principio non si possono fare compromessi
Si tratta di chiarire le cose fino in fondo
Sul programmi le iniziative politiche le alleanze i governi si può discutere e si può discutere a lungo e probabilmente troveremo persone che sono dentro il partito comunista utente il Partito socialista imposizioni anche diverso masse principino
E mi rendo conto che c'è una forte contraddizione
Tra il motore che muove oggi il Partito comunista e tutta la sua storia
Ma questa è la grande sfida che avete di fronte cambiare un partito come il PC trasformarlo cambiarne natura non è un'operazione di poco credo che sia un'interrogazione molto importante non scontata
Non scontata negli esiti ma che sicuramente di grande interesse per la sinistra italiana e noi quando e noi socialisti guardiamo a questo processo con grande rispetto
Cassare la parola Marino Sinibaldi invito Alberto Asor Rosa direttore di Rinascita a raggiungerci
Insomma particolare non solo ovviamente perché una piccola rivista di dibattito politico e di soprattutto dibattito di cultura politica la rivista si chiama Linea d'ombra una rivista mensile
No io il la particolarità deriva credo da questo soprattutto l'interesse così a confrontarci noi sulla svolta deriva da questo dal fatto che proviene da una tradizione che non è la tradizione comunista una tradizione marginale eretica rispetto alla tradizione comunista
è la tradizione che in Italia negli ultimi trent'anni ha dato riviste come Quaderni piacentini e poi Ombre rosse poi linea d'ombra che segue in qualche modo con una certa continuità questa piccola tradizione eremitica è una tradizione che è stata insomma la tradizione estremista la tradizione
Del marxismo eretico che prima veniva evocato
Che devo fare
Morandi
Morandi dichiaro sì insomma quell'attrezzo nella
Ecco dal nostro punto di vista la svolta un'ovvietà
E la la la fuoriuscita da una pubblica dichiarazione di fuoriuscita pubblica dalla tradizione comunista era talmente irrinunciabile rimandabile ovvia
Che in qualche modo il gesto di Occhetto ci ha sorpreso per il coraggio ma insomma c'è sembrato una una una mossa che aprisse la discussione ma che non potesse essere essa stessa oggetto di discussione
Noi pensavamo dopo un anno fa circa un anno fa
Di fronte alla evidente caduta va del peso politico della sinistra e soprattutto del peso culturale della sinistra in Italia e fuori d'Italia in Italia anche in conseguenza di avvenimenti non italiani ma anche in conseguenza di avvenimenti italiani
Avevamo pensato di fare con le nostre piccole forze con la nostra piccola rivista è un'operazione che voleva essere anche di provocazione nelle intenzioni rispetto al Partito comunista al quale da alcuni anni ci sentivamo vicini
Nel nome di una sinistra radicale verde laica che comprendeva il Partito Comunista era quello che ha avuto di un articolo che poi uscì nel dicembre scorso che si chiamava provocatoriamente ma l'intenzione provocatoria è stata ampiamente vanificata si chiamava invito al Partito comunista italiano perché saggiamente si sciolga cioè perché dissolve se dichiarasse lui stesso il dissolvimento della tradizione comunista che ci sembrava
Vi soltanto dissolta nei fatti con queste sono cose cercherò di spiegare non vi chiedo di accettarle così come le dico
Quest'articolo con i tempi di un mensile preparato in ottobre uscì a dicembre in mezzo
C'era il dodici novembre la dichiarazione quindi questo spiega diciamo un nostro pregiudizio favorevole in qualche modo alla alla alla posizione
Alla posizione di Occhetto anche perché proveniendo da una tradizione minoritaria da una tradizione che in questi anni ha agitato molto spesso temi credo importanti ma con poi le pochissime possibilità di incidere questa è stata la tradizione per esempio della cosiddetta sinistra extraparlamentare degli anni Settanta proveniendo da questa tradizione eravamo abituati a ricevere scarsissime
Scarsissime conferme dalla realtà oppure riceverle talmente ritardate da essere in qualche modo magnificata ecco c'è stata quindi anche la sorpresa finale tradizione minoritaria che vedeva e che vedeva invece realizzarsi in modo immediato diretto nel modo in cui ci sembrava
Necessario
Questa misura la dichiarazione pubblica di fuoriuscita di dissolvimento di esaurimento della tradizione comunista ci sembrava il problema nascesse da lì che questo fosse talmente scontato guardando e poi l'Est europeo ed è un processo che si è radicalizzato nelle settimane successive quindi ci sembrava che in qualche modo Occhetto fosse stato persino fortunato nell'anticipare una misura una decisione una scelta un'opzione
Che nelle cose che doveva fare ci sembrava che il problema nascesse da lì cioè che fatto questo che era ovvio giusto necessarie scontato fare cominciasse il problema c'è che cosa succedeva dopo
Se per esempio per dire una cosa che ci sta molto a cuore questa decisione di Occhetto portasse Anza Huppert l'incisione portasse anche a un superamento della forma partito a una a una
Dissolversi di quel della forma partito che è una forma inadatta ai modi anche di mobilitazione civile della società e i modi di sentire della società moderna della Società italiana se portasse a questo e comunque ci interessava anche Ghedina politica provocasse non siamo molto affezionati allo schema destra sinistra però
Con osservavamo Occhetto anche perché ci sembrava dannoso se questa giusta decisione esemplificata simboli Zadra sintetizzata nell'idea di cambiare nome ci sembrava sbagliato se se portasse a una pura
Schiacciamento a destra verso insomma
Abbiamo guardato i primi mesi di Occhetto con questo sguardo con questo sguardo abbiamo trovato una posizione per esempio sulla droga che è un tema che ci sta molto a cuore perché è un tema come si è rivelato di grande profondità insomma capace di rivelare i grandi movimenti della società la posizione abbastanza giusta giusta secondo noi abbiamo visto una battaglia sugli spot pubblicitari sulle tv libere che era anche una battaglia di libertà che è una battaglia culturale in quanto e in quanto tale ci stava ci sembra molto importante che era giusta abbiamo visto per esempio dato che siamo sensibili al tema dell'informazione cambiare progressivamente l'unità diventare un quotidiano che presente comincia cominciava ad essere letto con attenzione non è una
E pensavamo che quello fosse a questo punto il terreno di discussione invece accaduto una cosa che non era inattesa non voglio dire che è inattesa
Che gli arretramento puro e semplice del dibattito politico dentro il pc su uno divisione di cui naturalmente non facilissimo vedere anche qui
Insomma i riflessi che è una cosa di scarsissimo interesse fuori del PC che respinge credo complessivamente respinga le forze che Occhetto invece invece intenzionato a coinvolge in questo processo che sono le forze di cui il PC a puramente e semplicemente bisogno per andare avanti è inutile Inc di inganni a te su questo che non sono le piccole forze della tradizione minoritaria
Ma è la grande forza di intenti tradizioni minoritaria alcune altre non minoritarie che sono state nel nella sinistra italiana la tradizione liberal socialista una tradizione socialista
La tradizione del socialismo democratico vero con socialismo che è stato anti stalinista negli anni Trenta anti democristiana degli anni Cinquanta poi avete bisogno di queste tradizioni e queste tradizioni posso entrare se non posso entrare nella tradizione comunista sono tradizioni che possono mescolarsi contaminarsi e dare luogo a un'altra formazione politica questo ci sembrava il terreno l'unico scontato dopo di che il dibattito cominciava da lì invece accaduto e e lo ritengo un un fenomeno politicamente culturalmente molto significativo non lo dico con la freddezza del sociologo perché sono molto addolorato dei toni per esempio con cui il quelli del no contro come quelli parlano qui De Toni che avete usato contro Villetti io non sono tra la mia distanza al Partito socialista attuale enorme non solo per motivi politici che possono essere contingenti va bene perché mi sembra in questo momento
Agitino valori che siano ma apertamente antagonisti anni ecco la sinistra però l'UPB ha detto così inoppugnabili alle quali potete rispondere sorridendo come gli stessi fascia ma per mancanza di argomenti non si può tenere insieme il blocchetto
Il Togliatti che ci ha raccontato lui che sono due fotografie su cui non potete dire nulla che non possono stare insieme c'è come gli chiedeva un'operazione chirurgica da fare sia dei malati siamo malati perché mi riconosco interamente
In questa sconfitta anche se nobilmente Adornato negava che la sconfitta c'è stata secondo me c'è stata sui valori della sinistra
Sono stati a sono esse sono ridotti Lalla il fascino dei valori della sinistra si ridotti c'è
In questa condizione un'operazione chirurgica da fare va fatta capisco tutte le resistenze
Nobili e meno nobili a fare questa operazione ma va fatta altrimenti c'è una possibile a Cercola di fare un piccolo integerrimo che vi sembrerà integerrimo ma che non ha una storia integerrima Partito Comunista di puri e duri vedere
E sperare che la storia vada in un senso che oggi è possibile e prevedere che vada questo en mamme ma non così sembrava
In qualche modo persino l'ovvietà invece accaduto questo accaduto per esempio questo dall'esterno uno lo guarda con un'ammirazione della capacità di falsificare che al dibattito politico accaduto che se accusasse questa scelta politica questa scelta ma dirà più di dare luogo a una svolta a destra e io chiunque ha osservato le vicende del Partito comunista le scelte politiche parlamentari sociali del Partito comunista fino al Golfo lasciare da parte e che è una questione effettivamente delicata sulla quale si può discutere ma fino allora perché non è da allora che si dice per Occhetto ha fatto la svolta a destra ma dalla mattina dopo del discorso alla Bolognina
Fin allora non c'è stato uno esempio dice il TAR di destra ad usare categorie che insomma mi dispiace usare per la loro rozzezza che però spero servano a capirci non si sa un esempio di svolta a destra tutta la campagna dentro il Partito comunista è stata condotta sullo slogan di una svolta a destra ipotetica che nei contenuti perché io osservavo i contenuti e le prese di posizione ne ho citate alcune
Nella
Non c'era cioè manga capacità di falsificazione del dibattito politico avrà questa capacità di falsificazione deriva mi sembra da alcune forme di resistenza
Ho dentro parti comunista queste forme di resistenza questo cambiamento scompaiono pure le le chance di vincere questa battaglia che la vostra possibilità di salvezza ma che la possibilità di avanzamento tutti cioè di tutta la sinistra italiana sono scarse
E questa resistenza mi sembra anzitutto sia sia dovuta a un a un problema di identità io credo la sconfitta politica ci sia stata o per questa origine minoritaria un'ala una certa esperienza di sconfitte politiche
Le sconfitte politiche producono sempre una deriva estremista cioè di fronte alla sconfitta politica c'è una parte che dice io resto della mia idea la storia non mi ha dato torto che per motivi di identità politici ma sono motivi in larga misura psicologici
Rifiuta di riconoscere una il mutamento della condizione rifiuta di riconoscere presenti anche le proprie colpe le proprie responsabilità e le proprie vergogne che sono molto gravi e molto profonde nella storia della sinistra italiana
Che vergogna
Che
Sì penso anche le vostre le nostri o perché ha appoggiato la rivoluzione culturale cinese mi vergogno del leggo oggi dei libri di grandissimi scrittori e
No io perché non voglio perché c'è un po'era che dice sommabili
è appunto infatti penso che ognuno
No no no io sto dicendo ognuno c'è un poeta che diceva ognuno parli delle sue vergogne io parlo delle mie
Mi sembrava che se uno parla delle vostre vergogna sociale quel casino che è successa biglietti color evitarlo parlando delle mie dando vita a una prova di onestà cristiana
Se volete che fanno delle vostre vado degli anarchici spagnoli massacrati da Togliatti molto che aveva artigiani quando ha perso una spesa
Allora
Io credo che che se non si rompe insomma questa difesa ideologica dell'identità che ripeto ha dei motivi che rispetto ma anche anche mi fanno sembrare ammirevole la tradizione dei Comunisti Italiani pure essendo insomma in parte almeno estraneo a questa tradizione
Non si va avanti il destino quello di ridursi a una piccola forza di resistenza di resistenza la trasformazione di resistenza anche alle smentite della storia che sono che sono che sono pesanti
Io credo che poi questo derivi anche da una opportunismo politico che fa parte della storia della sinistra non solo della storia del PC naturalmente
Ho un opportunismo politico forte e chiaro che per dentro il Partito comunista l'idea di una prospettiva di un orizzonte comunista
è servita nascondere o meglio a nobilitare politiche di compromesso politiche di incoerenza politiche di scelte carriere scelte anche personali incoerenti queste sono e il vi sono state nobilitate coperte per decenni dall'appartenenza a una prospettiva comunista alternativa che tanto non si realizzava che però intanto consentiva
Consentiva
Questo consentire compromessi personali e consentiva permette di compromessi politici quando sento parlare
Di svolta a destra che si sarebbe stata ora in questi anni con Occhetto mi ricordo l'ultima festa dell'Unità a cui non sono andato da spettatore sull'ultima parte L'Unità a cui ho preso parte era a metà degli anni Settanta nel quartiere romano di Trastevere
Prima del cui al dibattito dove dove andare c'era un cantautore della sinistra abbastanza noto che cantava alcune canzoni partigiane tra cui Bandiera rossa la vogliamo sì accada alla cantato bandiera bianca la vogliamo no paziente rotta ha detto alla platea non è che non vogliamo la bandiera bianca
Perché la bandiera bianca una tradizione con la quale noi perché quello compromesso storico che non credo sia un esempio di linguaggio chiaro perché si dice che il linguaggio del Partito comunista
Si è complicato in questi anni il termine compromesso storico è un termine di una oscurità purtroppo nei fatti di una chiarezza
Interessante e quindi io non non capisco da questo punto di vista la questa questa prospettiva orizzonte comunista copriva la possibilità continua di questi compromessi e di queste scelte anche individuali
Il pupazzo di pezza estrae dal l'ha definito Occhetto per gli intellettuali comunisti la parola il termine partito comunista sono d'accordo di intellettuali comunisti hanno praticato per decenni una politica di compromesso dentro le istituzioni dentro l'università nella politica culturale una pratica compromesso
E di carriere individuali che è stata coperta dalla prospettiva comunista che stava nobilitata dall'idea che tanto loro appartenevano un movimento della storia che avrebbe negato questa società e intanto dentro questa società c'è
E poi il secondo elemento culturale che mi sembra dannoso e che la Occhetto può aiutare tutti noi voi non la proposta di Occhetto lo impersona non so che può fare adesso superare questo che fa parte la tradizione comunista la negazione
Che né oltre la tradizione comunista ci sono altre tradizioni di opposizione altre tradizioni alternative le quali sono state anch'e più coerenti di quella comunista in alcuni momenti di questa della nostra storia la tradizione liberalsocialista negli anni Trenta quando il Partito comunista
Appoggiava l'Unione Sovietica era più coerente della tradizione comunista nella difesa dei nostri valori cioè dei valori della sinistra io vorrei chiudere semplice qua se poi ci sarà possibilità di continuare cercherò di spiegare alcune di queste cose che ho detto in modo eccessivamente sintetico
Quello che penso in questo che oggi c'è un problema di valori e che la la cosa migliore che la tradizione comunista insieme ad altre ha fatto è stata quella di portare avanti in modo discontinuo incoerente e il volto in aperta contraddizione dei valori
Sicuramente non il pacifismo e la non violenza che sento oggi evocare e che fa fa drizzare i capelli in testa da una tradizione comunista da un partito che per più di metà della sua storia appoggiato l'Unione Sovietica di Stalin però il Partito Comunista Italtel partiti la sinistra ed altre tradizioni la sinistra hanno portato avanti dei valori
L'uguaglianza la solidarietà la solidarietà verso i deboli che ha un valore nell'Italia di oggi di grande purtroppo attualità
Io credo che l'unico modo coerente di difendere questi valori è l'unico modo che ha una qualche possibilità sociale di rilanciare questi valori che sono chiaramente in crisi in Italia
E quello di strappare lì alla loro incoerenza suprema che è stata quella di essere rinchiusi dentro una tradizione anche dentro un partito dentro una cultura politica che come abbiamo visto gli anni fatti negati per il comunismo è per tutti
Quelli che hanno osservato in tv ed era facilissimo vedere i volti e le facce delle persone che nell'Est europeo lottano ancora ancora lottano perché ci sono residui di comunismo sono guardate facce persone abbigliamenti identici ai nostri e vostri staremmo las fossimo
Sì pensassimo quello che pensiamo lo saremmo la protestare perché qualcosa di comunista ancora rimasta
La storia li e qui ha mostrato e questa tradizione è incoerente con i valori che noi ci proponiamo quello che io chiederei hanno gli stessi non lo sia da nessuno e di liberare questi valori dalla tradizione che gli ha oppressi e gli annegati titolare questi valori costruire una cultura soprattutto ma anche una forza politica che porti avanti questi valori al di fuori delle tradizioni
Che gli hanno negato sì
Esce finiamo no scusate
Eh no no no no che Cannavaro spiego devono finire
Hanno all'arresto
Tanto meno
Va be esclusa la lentezza scusa lei è no no no no no no che è
Io chiedo scusa dico che è impossibile da scusate scusate così patria
Va bene adesso se finisce la carrellata dell'intervento discute ci sono Alan Patarga rabbia quando Lentini varranno variabile stazionano un attacco un paio paventavano filologico all'edizione lombardo tengo vicino battaglia malefatte chiamiamole cannoli va bene la la collana partita vostra manderemo per scusate di nuovo mi scuso di nuovo con un partecipanti invece proseguiamo ancora ci sono fra i presenti che ci hanno dato questa disponibilità ancora
Due interventi che non hanno ancora parlato e quindi sembrerebbe
Scusatemi io
Io non sono un professionista del giornalismo
Dirigo una piccola rivista
Del Toti si chiama marxismo oggi
Assolutamente privo di mezzi priva di mezzi che si autofinanzia esce una volta ogni due mesi quando può e che un gruppo di
Di militanti della sinistra comunisti ma non solo comunisti anche di Democrazia proletaria perfino alcuni socialisti o indipendenti
Ha pensato di fondare non ritenendo che fosse vera oggi la predizione già fatta nel mille novecentoundici da Benedetto Croce che il socialismo fosse morto
Non era morto riteniamo che non sia morto oggi ma né voglio molto rapidamente proprio nel quinto in pochissimi minuti che mi sono concessi esprimere non entrare in polemiche e specifiche non ne avrei il tempo con alcune cose francamente userò il termine
Gentile sorprendenti sorpresi o faccio di mestiere lo storico
Tutto solo alcune constatazioni di fatto noi viviamo e in un paese in cui è fuori discussione che una buona parte del territorio nazionale
è governata dalla criminalità organizzata governata proprio con un intreccio tra potere politico e organizzazioni criminali ormai bene noto con tutto quello che comporta in termini di omicidi in termini di usò i display ricco di spreco delle ricchezze del Paese in termini di ritardo nello sviluppo
Non solo di alcune zone del Paese ma con quelle zone del Paese di distorsione per tutto il nostro Paese in termini proprio di sviluppo democratico
Vediamo in un paese debbo essere per forza schematico in cui beh voi vivete a Roma io vivo in una piccola città Pisa già Janissa abbastanza invivibile in alcune zone voi sapete meglio di me cosa sia a vivere a Roma quale sia la condizione di un giovane oggi nelle borgate romane
Viviamo in un Paese nessuno ha nominato la classe operaia oggi d'altronde anche all'interno della sinistra e del Partito comunista taluni taluni sedicenti teorici
Hanno dichiarato dato per morta la classe operaia
Non il padronato il padronato nata per morta tutt'altro se ne guarda bene
Beh c'è un attacco proprio in questo momento fortissimo alla classe operaia ricordo soltanto la questione dei contratti
Ricordo per quanto riguarda gli ultimi anni semplicemente il fatto che in presenza di uno sviluppo tecnologico in larga misura pagato dallo Stato badate bene è aumentata la disoccupazione in particolare quella giovanile
Siamo in un paese ancora che in questi giorni
Si è schierato
Nella
Si è parlato si è evocato il Vietnam Pericu Waite
E qui non voglio fare polemiche personali ma questa è un po'grossa
Sì evocata la libertà ma qualunque giornale americano qualunque giornali americani ma i giornali ma il più amato dicono e la battaglia lasciamo perdere giusta o sbagliata ma insomma chiamiamolo per il prezzo dei barili di petrolio
Voglio dire questo fa parte del senso comune il Mondiale
Ora non si tratta di pacifismo a tutti i costi
Si tratta di scelte di politica internazionale che vero debbono vederci schierati sul terreno della difesa di grandi libertà
Ma non militare che lo stesso atteggiamento in politica internazionale da parte del nostro governo lasciamo perdere gli Stati Uniti eccetera sia per gli sia stato tenuto di fronte al problema dei territori occupati
Io vorrei sapere dai difensori della libertà del Goodbye intendiamoci bene nessuno difende il regime di Saddam Hussein come nessuno si è mai sognato di difendere i Mullah iraniani
Ma è un dato di fatto che oggi noi siamo di fronte ad un episodio ad un momento di attacco del Nord ricco contro nei confronti dei Paesi che detengono ricchezza in termini di fonti di energia è questo il terreno su cui avviene lo scontro ed è su questo terreno che è una grande forza di sinistra deve sapersi esprimere bene di fronte a una situazione come questa in un Paese in cui si affermando in termini di potere un governo che è il vero e proprio regime sia sia diventare vero e proprio regime con alcune caratteristiche con alcune caratteristiche specifiche la legge sulla stampa
La legge sulla droga
Gli attacchi il nostro partito commise a mio parere un gravissimo errore quando si schierò
Contro la magistratura ma don che la magistratura abbia sempre ragione Dio ce ne scampi
Ma uno degli attacchi più duri e più insidiosi a questo stato a questa democrazia fu portato con referendum sulla giustizia e noi commetteremmo un errore allora cambiando parere all'ultimo momento facendo un favore a quel partito
Che rappresenta oggi il toro che la prospettiva riformista del Paese poi c'è ordine di questo regime il partito rispecchia guarda sia ben chiaro è stato detto che non si mette d'accordo il Togliatti del cinquantasei con l'Occhetto dell'ottantotto ottantanove non ho dubbi in proposito
Non ho dubbi in proposito non ho dubbi in proposito perché in realtà l'azione di Togliatti
Per chiunque guardi la storia con occhi sgombri è stata quella straordinaria di dar luogo ad una grande formazione politica che ha organizzato i lavoratori italiani non solo ora di candore la nella democrazia ma facendone un fulcro dello sviluppo democratico del Paese la stessa battaglia economica
Condotta dalle forze di sinistra ed in particolare per ispirazione del Partito Comunista Italiano ha sempre avuto di mira allo sviluppo del Paese
Ebbene
Io se volessi fare una ritorsione polemica direi che sarebbe difficile mettere assieme
Quel partito socialista che nell'immediato che durante la guerra di resistenza nell'immediato dopoguerra bene è difficile mettere assieme francamente il Pertini antifascista
In gli attacchi alla resistenza di oggi per Intini ed Intini di oggi è molto difficile
Io credo che in un Paese come questo l'errore più grave sia quello di procedere verso una omologazione io ho sentito prima evocare una forza di sinistra in cui stiano dentro tutti ora L'Unità va bene
Ma oggi in questo Paese
Di tutto ha bisogno fuori che di un processo di omologazione in tutta la storia moderno contemporanea italiana il dramma della sinistra sono stati i processi di omologazione
Che l'hanno resa subalterna e passiva ogni volta alle grandi svolte storiche
Alle forze moderate di potere
E avvenuto col Partito socialista all'inizio del secolo avvenne prima col Partito d'Azione risorgimentali quei parliamoci chiaro il problema non è quello c'entra
Pazienza adesso io sono stata invitata a un dibattito che era intitolato se non sbaglio la svolta del venti peggio la assi pali ha detto al socialista abbi pazienza pubblicato Center quel mi sembra ecco meglio
Mi scuso dell'equivoco di prima se è stato responsabilità personale mi scuso di nuove pubblicamente era era questo tipo diciamo di appello che facevo e lo faccio con questo stesso spirito cioè di fare ricorso diciamo la colma un vuoto grettezza esprimevano ma di tenerci diciamo alla quesito perché ovviamente era l'area le reazioni diciamo che l'informazione scusate purtroppo giorno vi posso dire come ha fatto scrive scusa
Purtroppo io non posso capire perché in scusa scusami compagno io purtroppo data la debole forza della rivista una rivista carattere Poglio politico-culturale che dirigo mia molto difficile poter dire con la stessa sicurezza
Di Miriam Mafai d'aver fatto male col mio giornale alla corsa nascente vorrei poterlo dire
Mi è molto difficile
Mi è molto difficile devo dire e potervi parlare a lungo del mese nel dirò allora e chiudo tanto quello che penso della cosa lo avete capito chiude in due parole su quello che sembra a me non essendo un professionista della carta stampata ma soprattutto un fruitore di informazione
Le cose che vorremmo
Miriam Mafai ha già detto abbastanza bene cosa ha fatto V Repubblica in questo periodo si è mossa molto spesso come vero e proprio organo di corrente
Lo trova lei stessa dannoso e io non ho nulla da aggiungere trovo che di fronte a questa situazione
Trovo che di fronte a questa situazione in questi giorni allora vada denunciata una campagna di stampa incredibile a cui mi spiace dirlo
A proposito del giornale del mio partito troppo tardi troppo tardi si è risposto con la durezza e la fermezza che ci voleva alla difesa non solo dei comunisti ma della resistenza delle fasi democratica di questo Paese e allora concludo dicendo rispetto a quelle che sono le attese della carta stampata
Che come in questo Paese a mio parere assolutamente fondamentale che ci sia una grande forza di sinistra di opposizione antagonistica questo tipo di sistema è necessario che ci siano giornali io ho ascoltato con interesse e l'intervento di avvenimenti
Una che seguo con simpatia
E ascolterò con interesse e quello che ci dirà adesso Asor Rosa Perre
L'azione che ha svolto in questo periodo rinascita di grande equilibrio non era facile in un momento come questo all'interno del partito comunista ma di grande fermezza
Ho letto ieri interventi gli interventi sulla Resistenza di rinascita è allora debbo dire che noi ci aspettiamo
Non solo
Che il nostro Paese abbia una grande forza che rappresenti i lavoratori italiani ma una stampa una stampa che serva quegli interessi
Non ho le conoscenze tecniche per dire dove troverà i soldi in termini in termini di pubblicità so che grande parte del nostro Paese ha bisogno di una stampa di questo tipo che non c'è
Che non c'è più una stampa tra l'altro che faccia informazione è vera informazione debbo dire meno commenti e più trasparenza
Dato
Bene io vorrei restare al tema come la Mafai
Intervenendo sci rammentava di fare il tema mi pare che sia quello di rappresentare in modo con cui le riviste da noi dirette hanno affrontato il tema della svolta
Dunque io dirigo rinascite
Che il sito il settimanale
Da lungo tempo
Del partito comunista e il sette è un settimanale fondato molti e molti anni orsono da Palmiro Togliatti
Che ha attraversato una storia lunga e difficile
Che nel corso degli anni successivi al mille novecentottanta ha declinato il fermo
Verso una crisi editoriale e politica e forse anche di impostazione che ha avuto dei riflessi anche pesanti sulle vendite di questa rivista
La rivista e rinata rinascita è rinata
Per una decisione del Comitato centrale del nostro partito
Circa un anno fa
E i primi numeri della nuova serie
Sono cominciati ad apparire nel febbraio di quest'anno
Ne sono usciti attualmente trentuno numeri pochi rispetto alla storia lunga precedenti
Naturalmente tutti voi potete capire
Le difficoltà enormi
Di questa nuova rinascita
Difficoltà enormi che io sintetizzerei con una
Confessioni di carattere personale
La nuova rinascita è stata impostata
Pensata programmata
Non certo soltanto da me
Ma dal gruppo dirigente del nostro partito
Come uno dei frutti più coerenti
Del diciottesimo congresso del partito stesso
Questo significava due o tre cose importanti
Significato in primo luogo ritenere possibile
Una nuova identità comunista
Dove questi tre termini nuova identità comunista hanno tutti e tre lo stesso peso
Significato a ritenere che la nuova identità comunista
Nasceva
Consapevolmente all'interno di una crisi più complessiva della sinistra europea
Anche della sinistra socialista e democratiche
E in particolare se volete della sinistra socialista Italia
Oggi con il termine socialista democratico
Sembra si possano aprire tutte le porte
E anche questa sera dal compagno Villetti mi pare occorso di ascoltare diciamo usato questo termine
Per definire
Come dire una via apparentemente chiare e identica per tutti quando questo non è vero affatto
Sappiamo quanto diverse siano le sterrate socialiste democratiche in Europa
Quali difficoltà di programma e di orientamento S abbiano incontrato e sappiamo anche quanto sia difficile
Applicare la formula socialista democratico nel senso classico del termine ad un partito come il partito socialista italiano
Non c'è nessun senso di di gioia o di soddisfazione nel fare un'affermazione di questo genere al contrario
Si tratta di sottolineare una dura realtà
Ma una realtà
All'interno di una
Crisi di orientamenti di radicamento sociale di capacità conflittuale dell'intera sinistra
Europea e di fronte alla crisi del comunismo cosiddetto realizzato se si può usare questa definizione
Dal dodici dal diciottesimo Congresso era uscita dal mio giudizio una l'India
Sufficientemente chiara e coerente nuova identità comunista
Nuova presenza dei Comunisti italiani dentro la sua offerta e dentro la democrazia italiana
Un più ravvicinato confronto questo sì con le altre grandi tendenze politiche culturali del nostro tempo
Io uso il termine confronto compagni
Perché quello di contaminazione non mi piace mi fa pensare alle epidemie del morbillo e della influenza mentre invece è un termine serio
Quello di confronto di razionale
Confronto tra ipotesi che possono anche confluire purché siano consapevoli della loro diversità e non della loro disfatta omologazione
Presa di coscienza della necessità questo è vero
Di colloquiare con altre forze
A determinate condizioni compare perché non si capisce che colloqui ossia quello nel quale uno soltanto dei contraenti cioè noi i comunisti
Si rivelano disponibilità a fare i conti con il loro passato e con il loro presente mentre gli altri
Ci portano soltanto l'ostentazione delle loro arroganze del loro rifiuto di leggere che di interpretare il passato la realtà
Viene oggi da dire da pensare forse anche in maniera più forte di quanto non sia accaduto un anno fra come sia possibile che dei minoritari usciti da tante sconfitte possano indicare a noi la strada della vittoria
Sembra un una cosa che la storia non può accettare che forse noi non possiamo accetta allora il punto di partenza di questo discorso e che io vedo io personalmente vedo naturalmente posso sbagliarmi e anzi senz'altro mi sbaglierò vedo nella storia recente dei Comunisti italiani
Una rottura
Farà lo spirito del diciottesimo
Quello del diciannovesimo congresso si è parlato di discontinuità ma la discontinuità e un'altra cosa e il senso
Della necessità di certe operazioni politiche che però non perde il rapporto con il pass e io con queste cose le ho dette che le ho sostenute credo di averlo fatto con sufficiente chiarezza
Devo dire molto umilmente che oggi sono più sicuro
Di un anno fa
Di aver portato delle critiche giuste
Alla cosiddetta svolta
Se non altro perché io non capivo allora e non capisco e tanto meno capisco oggi perché il partito nuovo la nuova formazione politica dovesse nascere dentro questo vero e proprio bagno di frustrazione
Di autoflagellazione a cui i comunisti si sono abbandonati
TR durante l'anno che abbiamo alle spalle con queste premesse voi capite quanto fosse complicato e difficile dirigere una rivista del Partito Comunista in questa fase una rivista nata
Con l'idea
Che fosse possibile politicamente culturalmente e socialmente rilanciare l'influenza e la presenza dei comunisti in questa situazione nostra in questa situazione nazionale
Io credo che un un elemento di forza che ci ha consentito di svolgere una funzione sia consistito essenzialmente nel tener fede a questo a questa premessa elementare
Rinascita era ed è una rivista del Partito Comunista Italiano
La prima diciamo il primo orientamento il primo modo di porsi di fronte alle problematiche aperte dalla svolta è stata è stato quello di difendere
Questa caratterizzazione
Non una rivista della maggioranza del partito
E tanto meno una rivista della minoranza del partito quali che fossero le opinioni del direttore del giornale ma una rivista in cui potessero continuare a confrontarsi
Liberamente
Le diverse voci le molte voci più più di più di quelle due se volete o di quelle tre rappresentate nelle tre mozioni congressuali che questo partito nonostante tutte le frustrazioni nonostante tutti i disagi dell'anno passato e è riuscito ad esprimere ha continuato ad esprimere dimostrando a mio giudizio una vitalità di fondo
Che varrebbe la pena di coltivare e di rilanciare in secondo luogo noi abbiamo cercato attraverso la programmazione del giornale di rovesciare questo rapporto negativo perverso
Tra l'ipotesi organizzativa che veniva messa in campo e il discorso politico
Rapporto perverso che secondo me consistito essenzialmente elemento davvero negativo
Nelle quali mettere
La questione del nome
Alle questioni del programma
E della linea politica
Io non ho difficoltà a riconoscere anche se forse qui dalle reazioni mi accorgo che può non essere una posizione molto popolare
Che ritengo la questione del nome una questione secondaria rispetto alla questione della linea politica del programma e del identità anche se non non non mi nascondo
Il rapporto che esiste fra un nome storicamente definito e una identità forte come quella dei Comunisti italiani ma in su
Siamo riusciti nel corso di quest'anno ha portare il discorso su ciò che questo partito vuole su dove va su che cosa si propone di fare in termini di lotta politica e sociale ecco non so se ci siamo riusciti ma credo che lo sforzo che abbiamo fatto sia stato questo
Terzo punto
Io credo senz'altro che ci sia bisogno di una ridefinizione delle idee fondamentali della sinistra
E devo dire che non mi accontentano più neanche le vecchie parole d'ordine uguaglianza fraternità libertà che sento ripetere un po'troppo facilmente da tutte le parti manca soltanto che anche Andreotti si aggiunga il coro e l'elenco sarà completo mentre veramente abbiamo bisogno di parole d'ordine che si rifà Ciano in maniera più concreta e determinata al conflitto sociale
Allo scontro internazionale al nostro al nostro modo d'essere non solo per il presente ma anche per il futuro in questo modo credo che abbiamo assunto nei confronti della svolta
L'unico atteggiamento giusto patteggiamento problematico
Un atteggiamento non pregiudiziale di condanna ma al tempo stesso dei discussione seria
Non disponibile a farsi rinchiudere per così dire dentro il cerchio dell'opportunismo di partito
O dell'opportunismo intellettuale a cui faceva riferimento l'amico di lignea dopo-Mubarak
Io credo che il questa rivista abbia ancora una funzione da svolgere
Ed è quella di portare a un confronto più ravvicinato
Le varie tendenze presenti in questo partito
In presenza di una situazione difficile grave compenso
Io ho fiducia
Che se il confronto ci sarà realmente
Qualche cosa si muove
E quando dico il confronto fra le tendenze presenti nel partito
Non lo dico per svalutare in questo momento particolarmente la funzione delle forze esterne al partito che ci sono e che vanno tenute presenti che vanno interrogate continuamente anche quando ci dicono cose che non ci piacciono
Ma dico soprattutto in questo momento le tendenze presenti dentro il partito perché ecco quello che noi abbiamo scoperto nel corso di questo anno
La stampa non generalmente non ha dato una buona informazione su questo
Quello che noi abbiamo scoperto è che se è vero che i comunisti in questa fase hanno bisogno degli altari
Per andare avanti a me pare che i comunisti abbiano bisogno soprattutto dei comunisti per andare avanti in questa fase non siamo accompagnati da cortei osannanti
Di popolazioni felici di incontrarsi con noi siamo all'interno di una situazione politica e sociale estremamente difficile e le forze intellettuali a cui la svolta guardava sono apparse sia limitate sia confuse sia contraddittoria sia contrastanti come del resto è normale che sia fare appello
Alla inventivi ITA e alla creatività della intelligenza collettiva comunista e ancora secondo noi con una grande risorsa e io credo che rinascita dovrebbe proseguire proprio tirando fuori dal partito questa carica di in venti evitare di intelligenza frustrata grazie
Lo propone
Io proporrei un giro velocissimo magari con un criterio diverso evitare di tradizioni immediate e con l'appello proprio all'approfondimento essenziale sintetico
Da parte di tutti gli intervenuti
No approfondimento ore plica
Comincerei appunto da russi direttore del ponte
Sarò veloce
Sì
Sarò velocissimo dicevo
Perché non è che abbia molte cose da aggiungere con molte delle degli interni con molti degli intervenuti io concordo pienamente volevo solamente puntualizzare il fatto che quando io ho parlato precedentemente di un incontro fra il Partito Comunista
Diciamo il Partito Socialista intendeva assolutamente dire mi sembrava però di essere stato abbastanza chiaro che per noi la svolta è stato un momento preciso di rimessa in discussione di tutta una politica comunista che abbiamo accettato con grande piacere con grande favore che la ritenevamo in linea con tutta una nostra la con la posizione della nostra rivista e che altrettanto secondo noi deve fare oggi il Partito socialista cioè noi
Pensiamo a un incontro della sinistra socialista e comunista nel momento in cui il partito socialista ritenta se stesso nel momento in cui il partito socialista compie una svolta
Cioè siamo a costruire e quando ricevo bisogna stare con il fiato sul collo del Partito Socialista intendevo dire proprio questo siamo a costruire una possibile svolta del Partito socialista è chiaro che se questa svolta all'interno del partito socialista non avviene
E certe nostre posizioni andranno riviste certe nostre linee andranno ridiscusse Nicola secondo noi però ci sono le condizioni reali perché questo avvenga con grande difficoltà forse all'interno del partito socialista ma non si può assolutamente sostenere che il Partito Socialista è rimasto monolitico mentre il Partito comunista si sta muovendo
In una determinata direzione
Non abbiamo mai accettato inoltre il fatto che certe forze della sinistra della sinistra socialista della sinistra socialdemocratica ammesso che i socialdemocratici siano di sinistra e non ci siano un'associazione a delinquere
Non abbiamo mai accettato che queste forze dicessero avevamo ragione noi finalmente avete capito qual era la linea da battere no su questo l'abbiamo preso posizione precisa con una serie di articoli la crisi
Delle comunismo internazionale del comunismo italiano significa la crisi di tutte le altre forze della sinistra sarebbe bene che le altre forze della sinistra prendessero atto di questo
E si muovessero di conseguenza
C'è la possibilità di questo secondo noi si sono almeno stanno nascendo alcuni barlumi di questa possibilità di dicevo che non è dietro l'angolo la soluzione ne è in un in un compromesso così
Esteriore o addirittura al vertice fra determinati i segretari di partito e determinati altri segretari di partito
Ecco se mai qui abbiamo qualche perplessità anche sulla linea deve attuale del partito comunista troppi incontri al vertice forse troppo papà credibilità alle posizioni dei vari segretari la ricerca di raccordi forse troppo semplicistici ecco qui bisogna veramente ritornare a discutere
Come facciamo stasera in definitiva sarà ridiscutere certe linee
A trovare un punto d'incontro certo un punto d'incontro mai una contaminazione non ci ha mai interessato insomma
Dico pochissime cose su quello che sta accadendo a proposito del triangolo della morte noi che siamo una rivista resistenziale
Siamo nati immediatamente dopo la Resistenza con gli uomini della Resistenza
Siamo semplicemente indignati
Di quello che sta avvenendo naturalmente stiamo costruendo un numero che documenti di questa nostra indignazione noi che fummo la rivista della Resistenza noi che fumo la rivista del Vietnam non questo non va dimenticato il Vietnam è arrivato in Italia attraverso il ponte il ponte per per anni e anni ha battuto solamente le sul Vietnam mi ricordo un avvenimento curioso il blog vi voglio raccontare quando si fece la pace ricevemmo una telefonata di un amico lettore che ci disse e ora di cosa scrivete
E invece abbiamo continuato a scrivere di altre cose dicono che siamo stati rivista resistenziale rivista Velvet mamme di fronte a quello che sta avvenendo a proposito della Resistenza siamo veramente indignati e anche qui forse avremmo voluto una posizione un pochino diversa almeno all'inizio del Partito comunista forse avrebbe potuto bissare di più e far presente che nelle guerre civili certi certi strascichi forse ci sono che se poi si ritorna il clima di allora
Ci si rende conto che quello che oggi appare uno strascico mostruoso aveva avuto una preparazione dall'altra parte tremenda fra noi nel quarantasette io sono andata re sfogliare le annate
Della nostra storia nel quarantasette dicembre del quarantasette facemmo proprio un numero speciale non fa non posso dire facemmo perché io nel quarantasette
Ero troppo giovane per poter far parte del gruppo ma Calamandrei con tutti i suoi amici e collaboratori fecero un numero per documentare come l'Italia
Fascista stava risorgendo e come la magistratura trattava i partigiani
E la documentazione e puntualissima CEE dice Livio Bianco che porta un'infinità di esempi questa accadeva nel quarantasette quando come diceva
L'amica dell'avanti la resistenza doveva esser finita si finita
Nelle parole ma nei fatti c'era una desistenza Calamandrei uso proprio questo termine una desistenza tremenda che stava penalizzando tremendamente tutti coloro che erano stati in montagna
E che in qualche maniera avevano contribuito alla nascita della democrazia imitarli grazie
Io resisto alla tentazione di rispondere ad una serie di provocazioni che ci sono state perché voglio mantenermi nello spazio di tempo e nell'ambito anche della discussione di questa sera
Ripeto che
Avvenimenti il giornale per il quale sono qui a
Mantenuto finora una posizione nella quale fosse possibile come diceva suo Rosso ha giustamente sviluppa non facilmente un confronto ragionato ragionevole
Evitare le semplificazioni che criticava
Adornato nel nell'intervento precedente però
Insisto sulla importanza che alcune questioni siano state affrontate che alcuni fatti
Siano stati messi in evidenza
Fatti che secondo me parlano assai di più del delle discussioni astratte soprattutto dalle accuse sommarie
Voglio riferirmi rapidissimamente a due filoni
Che hanno rappresentato
Una serie di interventi e di servizi
Di avvenimenti
Uno il filone della denuncia di tutto una serie di episodi di potere politico mafioso
Soprattutto nel Mezzogiorno soprattutto in Sicilia
Bene va ricordato secondo me deve entrare in un confronto ragionato non polemiche non c'entra mai
Che il movimento antimafia la mobilitazione antimafia di questi anni
Non ha visto quasi mai o bisogna dire mai protagonista uno esponente socialista
Né in Sicilia né nel Mezzogiorno né altro
E che un sindaco socialista che io ricordo nel paese in cui abitavo da ragazzo sindaco socialista di Corleone paese tristemente noto che se la prendeva e mobilità va i braccianti contro il maresciallo o il giudice del luogo
E qualche cosa di profondamente diverso è risultata ai fatti narrati da un partito socialista che attacca i magistrati che si sono finalmente dopo anni di battaglia democratica in qualche modo schierati si schierati sul fronte della lotta antimafia come Carlo Palermo
E altro filone di riflessione e anche di servizi di informazione riguarda proprio il tema della libertà di stampa
La legge che è stato approvato in Parlamento è una legge che porta il segno del regime come diceva Carlo
Non porta il segno della libertà di stampa
Scritta nella Costituzione sostenuta intanto i documenti del del Partito comunista
E questa legge passata in Parlamento anche se non soprattutto per la fortissima volontà del Partito socialista in questa direzione
E allora costruire una prospettiva a costruire un programma comune della sinistra che non faccia i conti
Con diritti fondamentali come quelli della convivenza pacifica e democratica in larghe zone del nostro Paese
Come quella della libertà di espressione della libertà di stampa
A me pare perpetrare un imbroglio
Un vero e proprio imbroglio
è la cosa che a me pare particolarmente grave e che alla cosiddetta legge Mammì
E seguita nell'agosto una altra legge
Sui contributi alla stampa che è stata e a me pare una legge piuttosto vergognosa
E che è una legge che ha in realtà finanziato la stampa di partito
Non a caso
Ne avvenimenti neri nascita che in qualche modo qui avete sentito in maniera diversa per percorsi diversi provano a ricostruire un'identità della sinistra sono rientrati dentro questa legge
Vergognosa dell'agosto di quest'anno
Dove proprio è scritto in alcuni articoli in maniera assolutamente esplicita che si finanziano organi di partito
Ora io credo che questo sia un altro aspetto
Fondamentale di ciò che debba essere discusso se si può ancora discutere io sono molto scettico suoi contenuti le prospettive
Di una svolta
E che il discutere come si è fatto sulla su base di una serie di accuse gratuite di provocazioni storicamente infondate
Sia in realtà un modo
Per eludere questi problemi che sono problemi concreti ma sono anche problemi di identità
Di prospettiva e di identità al tempo stesso sulla sinistra e che
Viceversa per questa ragione
Per avere l'uso questi problemi e questo genere di confronto si scivola e mi pare che si stia scivolando verso una omologazione acritica
Nella quale tutele diversità debbono confondersi dentro l'accettazione di un sistema che nel nostro Paese è sempre più un sistema di potere
E allora il problema di fondo nel quale secondo me anche la stampa libera ha necessità di confrontarsi ulteriormente S a questo sistema di potere bisogna comunque omologarsi starci dentro comunque a qualunque costo o se è a questo sistema di potere è possibile opporsi ed esprimere
Questo tavolo secondo me per il dibattito che c'è stato evidenzia in modo abbastanza clamoroso come sia difficile mettersi d'accordo a stilisti
Sono stati su una decina di persone sono non ho contato ma più o meno dieci linguaggi diversi info
Otto e mezzo ma insomma quasi tutti di
E questa diversità
Ripeto quello che ho detto prima mi rende più preoccupato del
Il collega del ponte rispetto alle sorti della sinistra
Ci si può mettere d'accordo si può trovare un metodo che consenta di superare le distanze storiche che si sono grazie per i propri abissi che
Io mi lamentavo
All'inizio di quelli che in questa fase o in tutte le fasi storiche di questo secolo ma riferendomi a questa fase
Pensano di avere la verità in tasca come si diceva
O che la verità sia una sola
E ripropongono la propria con ostinata arroganza come diceva su però devo dire che anche qui in questo dibattito
Si è sentita la stessa cosa a volte
L'idea che si possa vivere solo in contrapposizione con le idee di un altro e non in confronto i fondi dibattiti a che servono se ognuno se ne deve andare a casa con la propria idea con la quale era arrivato credo che i dibattiti sono assolutamente inutili diventano de la reine spettacolare in cui sia noi che il pubblico che poi spesso visto che siamo tanti non è chiamato neanche parlare si ritrova in ruoli i ruoli che che che che sono così di un teatrino
Confrontare le idee significa accettare che l'altro dica anche la verità
E credo che questo riguardi chi parla e chi ascolta
è simpatico fa parte della storia di questo Paese che socialisti e comunisti si litigano che alla fine forse nel feste Unità socialista si alza e se ne vada
Non serve a nulla
Parlo a titolo personale come se fosse nel pubblico a me non serve a nulla
Vado via da un dibattito con le idee che avevo prima ma senza aver potuto non dico cambia perché non è che io devo cambiare per forza ma confrontarle sentire
La vecchia dialettica di cui si nutriva Hegel di cui si è nutrito anche il Partito Comunista Italiano consisteva esattamente questo nel superare le argomentazioni precedenti con un punto di vista superiore per l'otto
Io ho parlato prima
Di quanto non secondo me non nasca una storia nuova
Con una semplice abiura da quella vecchia
Non ho detto che non ci sono state delle sconfitte
Come Sinibaldi
Forse mi sono spiegato male visto che si ripaga così capito
Ho detto che sono contrari a questo spirito pervasivo di angosciata sconfitta
Che sembra
E essere entrato come un virus all'interno di tutta la sinistra
Sconfitte ci sono state e se uno vuole accettare le verità della storia non deve barare per esempio che tra i Quaderni piacentini e la svolta di Occhetto
C'è un'ovvietà
Di conseguenza questa non è non questo non è vero
Così come non è vero che non c'è niente da rivedere nella storia del partito comunista io prima ho detto che non c'è una storia nuova se si procede col metodo stalinista delle abiure
Ma non si può procedere neanche col metodo altrettanto stalinista della continuità totale
Col passato forse la verità semplicemente sta in mezzo
E così che meritasse quando il Partito Comunista negli anni Settanta deve difendersi dall'accusa di aver tradito la resistenza
E poi dodici anni dopo difendersi dall'accusa di avere di essere stato purtroppo continuatore dell'esistenza addirittura attraverso vignette e articoli di di esserci stata la staffetta partigiana tra i partigiani per l'appunto alle Brigate Rosse
Che se che senso c'è in questa polemica anche qui questo dibattito a cosa serve
Ognuno dalle sue risposte ma cosa serve anche negare e qui parlo ancora personalmente io prima di fare il giornalista che la professione che oggi diamo perché non cambierei mai
So stato nel partito comunista anche in una certa funzione dirigente e come faccio io a negare come faccio a negare onestamente che mi son trovato dentro con pazienza con ostinazione con rassegnazione volta stanze in cui veniva impedito alle persone di esprimere quello che pensava
Come faccio a negare anche questo
Ma non lo Stalin non il cinquantasei del quale a me sul piano storico mi importa tantissimo perché sono appassionata ma sul piano personale di più vivendo genitale mi importa pochissimo
E non vorrei che nei dibattiti alla festa dell'Unità o in qualsiasi dibattito si parlasse sempre solo distale
Preferirei che si parlasse dell'Italia di oggi
Di queste linee di cui Alberto Asor Rosa
Lamenta l'inesistenza che forse sarebbe l'ora di di cominciare a costruire ma nello stesso tempo devo accettare un dibattito storico allora devo fare anche polemiche ripeto mentre dico c'è una storia di questo partito che ha reso l'Italia moderna civile
Che ha sconfitto l'arroganza che ha sconfitto l'ostinazione però vorrei che lei a Prodi sa che se dico che nel partito comunista non è cinquantasei
Un po'poco dialogo con le culture politiche che marciavano in questo Paese la cultura liberalsocialista ragione Marino la cultura radicale le novità che venivano da un mondo che stava cambiando tutte e due le cose sono vere
Ecco dove non esiste una sola verità
Ecco perché forse si può dire insieme
E qui la polemica davvero non avrebbe allora più senso si può dire insieme che il Partito comunista italiano può nello stesso che si è trovata al centro di una contraddizione
Nel portare masse che avevano creduto in Stalin che avevano creduto in una verità sola che avevano creduto anche in un terrore cieco il nome di un'idea
Le ha portate a una sponda democratica nel far questo si è trovato in una contraddizione si è trovato dentro dei vestiti del passato anche molto forti molto evidenti non solo marginali
E insieme con la capacità di costruire degli italiani nuovi perché è stato anche il Partito Comunista Italiano costruire degli italiani nuovi perché se questo Paese moderno lo ripeto si deve anche forse in maniera rilevante il Partito Comunista Italiano
Si può dire questo si può accettare che la verità non stia solo in una tasca
E che c'è una complessità di questioni da discutere è che allora si possono discutere con maggiore calma senza litigarsi o rimandati alle immagini del cinquantasei
O senza creare ancora appunto quell'idea che si può vincere si può vivere solo se si distrugge l'opinione dell'altro
Cioè del giusto in quel che diceva Villetti eccetera dello sbagliato come credo in qualsiasi discussione si faccia non solo politica tra tra gente in carne ed ossa quando secondo me la sinistra farà diventare metodo questo
Quando partirà davvero dall'accettazione delle culture politiche di tutti
Quando troverà il metodo per mettere insieme queste differenze allora secondo me sarà una sinistra di governo
E e da ultimo poi voglio dire sono un'altra cosa ancora a Carpi che diceva sì tu dici che il tiranno è che Saddam Hussein però c'è la Cisgiordania anche lì si può ragionevolmente accettare l'idea che innanzitutto politica significa discutere diceva lending delle situazioni concrete
Nel caso concreto nel caso concreto io non posso che dire che sono risolutamente
Con quelli che sono contro Saddam Hussein è oggi per fortuna la stragrande qua maggioranza del mondo e che come ammettevo che i Vietcong nelle forme naturalmente specifiche che non l'avevano combattessero anche con le armi contro gli americani perché escludere che si possono anche usare le armi per difendere dei principi
Il pacifismo diceva recentemente meglio rosso che è morto ma io sono diventato di sinistra con un'altra idea che è meglio morire che vivere servi Cuesta
E l'idea e allora ci si può battere per dei principi ma i principi non stanno da una parte sola guarda caso l'ironia della storia alle volte può consegnare anche i principi emana un signore che si chiama George Bush
Questa è la verità allora che bisogna accettare perché la verità della storia è più complessa di quelle verità personali che noi vogliamo usare quando tentiamo di mettere le braghe al mondo domani George Bush farà un atto che non ci piace useremo lo stesso criterio per denunciare quell'atto lì
La città e e io io sebbene come a un discorso a Panama dicevo quello che pensi tu
Ma
E nel Salvador ed o comunque si crei una causa di libertà ed o comunque e dovunque si crei una causa di libertà no non solo non solo in quei posti che che dice lei ma anche nei posti che diceva Carpi per esempio in Cisgiordania
Non solo ma anche spiccano
Meglio
Hanno
Almeno almeno come almeno
Cercando
Pr
Esattamente questo cercando di dire che sinistra e dal Parlamento ribelli alquanto
Io
Io penso e posso e e spero di essere ascoltato anche se sono da solo
Perché secondo me la capacità di vincere di un'idea sta anche nel saper ascoltare quelle degli altri
No io infatti lo stop con le vicende pur tentando di dire la mia opinione
è possibile che la verità questo il discorso che vorrei fare che spero qualcuno rimanga che la verità non stia sempre da una parte sola
E che si possa essere una medesima verità che una volta viene rappresentata da una parte la medesima verità che una volta viene rappresentata da una parte che un'altra volta è rappresentato da una altrimenti non ci saremo non ci sarebbero queste contraddizioni tra noi se qualcuno fosse in grado di dimostrare un linea un uno svolgimento lineare della storia ultimissima
Un altro che
Per quanto mi riguarda non è che sta per quanto mi riguarda non è questo
Ma lei è d'accordo con delle la la l'ultima cosa
L'ultimo l'ultima cosa che volevo dire era
Purtroppo sì sì si è si è dovuto si è potuto parlare solo di questo l'ultima cosa volevo dire invece il vero discorso che avrei voluto fare che ho detto nel primo intervento secondo me la crisi del Partito comunista italiano non nasce da i fatti dell'Est
Nasce da quel groviglio di contraddizioni politiche che si addensa dell'Italia intorno alla metà degli anni Settanta
Perché non nasce dai paesi dell'Est perché qualcuno vede spiegare mi dispiace non c'è più Villetti l'avrei voluto chiedere a Luís qualcuno mi deve spiegare cosa erano quei trentaquattro per cento di italiani che hanno votato nel settantasei per il Partito Comunista Italiano
C'era brezze nasce in Unione Sovietica
Non Gorbaciov Brad non era stato ancora fatto da Enrico Berlinguer lo strappo cosiddetto strappo che avviene sulla Polonia quindi avviene credo nell'ottanta ottantuno ottantuno e allora perché mentre c'è brezza adesso in Unione Sovietica
E in continua comunista deve ancora non ha fatto neanche lo strappo
Perché il trentaquattro per cento di persone Italia votano per il partito comunista che vogliono la dittatura del proletariato sono bolscevichi assatanati evidentemente no
Hanno votato per un partito che in quel momento rappresentava per loro l'alternativa l'alternativa uno Stato un sistema di potere dice Galasso
E che in quel momento voleva essere battuto allora non c'entra lesti perché se arriva quel Massimo di consensi nome di cui tutto questo cioè non dico che non ci fossero contraddizioni da risolvere già l'ho detto c'erano eccome soprattutto nella struttura e negli apparati e ne e nel centralismo democratico
Ma sicuramente non è quello il motivo che ha causato la crisi del partito comunista
Secondo me il motivo sta va ricercato il questa la discussione che a me piacerebbe sentirlo
E negli anni che vanno dal settantasei al settantanove
Nel rapporto con la società italiana
Io indico solo uno scenario e concludo
Quello che io vedo e che il settantasei era anche un voto che veniva come si dice dal sessantotto poi c'era stato il divorzio da Baba tutte cose che abbiamo discusso tante volte c'era stata questa ondata generale di esplosione della società civile italiano
C'era stata una crescita generale alfabetizzazione nessuno non rifaccio tutto della società una modernizzazione
Questa modernizzazione non aveva avuto risposta dal sistema politico
E la gente la ricercata indicando il Partito Comunista o il Partito comunista non è stato in grado negli anni successivi di rappresentarla questa modernizzazione
Perché
Perché il mio modo di vedere che all'Est e ho davvero concluso chiedo scusa se sono stato un po'lungo
Che a mio modo di vedere
All'esplosione del sessantotto le individualità le soggettività cresciuti il mercato
Ha dato una risposta in termini di beni di consumo intermedi stato sociali di categorie di appartenenza
Il mercato ha risposto alla crescita alla moltiplicazione dei bisogni individuali che era venuta fuori dall'Italia dalla fine degli anni sessanta
I partiti no lo Stato no ed è dunque negli anni ottanta il mercato e i suoi rappresentanti che si sono venuti a trovare in posizione dominante rispetto alla cultura della Società italiana
Perché il mercato ha saputo rispondere attraverso quelle che i sociologi e mi richiamo chiamano l'illusione
Del consumatore di vedersi specchiato nelle merci
C'è stato un secondo consumismo non più quello a cui si era abituati a non c'entra la classe operaia morto il padronato
C'entra che la società italiana era cambiata e che non c'era più quella società che chiedeva solo il pane e i bisogni primari chiedeva bisogni secondari case macchine beh abbigliamento vestiti siamo tutti più cresciuti il mercato ha risposto a quella domanda i partiti allo Stato secondo me no e da lì che comincia ad una crisi
Che non riguarda solo il Partito comunista italiano ma che riguarda tutta la Prima Repubblica
Nel cuore di questa crisi e s'è trovato soprattutto il Partito comunista perché era soprattutto al Partito Comunista che nel mille novecentosettantasei
Erano andate le domande i bisogni le aspirazioni di un cambiamento radicale della società queste secondo me la crisi da discutere non quella che riguarda il rapporto con i Paesi dell'Est
Guardate io voglio dire attivissima perché tra l'altro non a questo punto non sto bene nemmeno io
Io stamattina ho accompagnato mio nipote di dieci anni a comprare le cartelle i quaderni per la scuola
Va bene
Sono rimasta assolutamente schifata ve lo dico
E vi spiego perché di fronte a questi cavo e disposizioni incredibile
Per la quale il bambino doveva scegliere tra cinquanta tipi di quaderni cinquanta tipi di
Zainetto
Trenta tipi di matite e così via io trovo profondamente immorale che ha un bambino di dieci anni debba concentrare la sua attenzione su questa città
E me ne sono uscita un po'nauseata
A questo punto però mentre uscivo ho pensato che stamattina a Mosca c'erano delle donne che dovevano fare la fila per trovare o qua da non per il loro bambino se cara se è così e allora io dico per questo tipo di società non mi piaci
Non mi piace non mi piace per me e non mi piace per questi ragazzini ma non mi piace nemmeno un tipo di società ed è quella la quale gli ho un per molto tempo abbiamo aderito
Nella quale sia di si debba fare la coda per comprare un quaderno e Taranto erano capo è inutile vero atte Antea importanti niente ma è vero
è vero lo è zero no perché c'è scritto sui giornali e ascoltato piantiamo non abbiate pazienza ma diciamoci la verità abbiate pazienza
Io ti dico che questa società io ho l'albo alte o quando ideare va bene ma voglio cambiarla il modo che ci sia più uguaglianza più giustizia per tutti
E l'uguaglianza e la giustizia non sono cinquanta quaderni che si possono andare a comprare ma sono delle cose più serie
E noi dobbiamo lavorare attorno a queste cose serie certe guardate io faccio il giornalista e non faccio il dirigente politico però chiede conto secondo messe oggi l'immagine di questo partito comunista è sfocata di fronte alla gente questo dipende dal fatto essenzialmente del Partito comunista
Ha un'immagine sfocata di questa società
Noi non sappiamo più bene quali sono i bisogni di questa società quali sono le esigenze quali sono i problemi profonda dei che è una grande forza politica non tutta l'acqua
Che è una delle
Under forza politica deve riuscire ad avviare a soluzione io il mio mestiere
è di fare il giornalista e qui debbo dire che in qualche misura mi sono anche trovato a disagio perché questo era un dibattito tra alcuni giornalisti e alcuni eminenti
Diciamo uomini politici
I meccanismi di ragionamento sono in qualche misura diversa
Perché mentre il politico per sua natura si ritiene depositario di una verità io come giornalista una verità cerco di andarmene a cercare giorno per giorno e tutti i giorni nella rimette in discussione
Anche lei non viene nemmeno in mente cari amici e compagni che se Bush oggi ha ragione avrà ragione sempre e aveva sempre avuto ragione nel passato il problema lei non si pone
Non giudico per quello che fa oggi e per i comportamenti di oggi sulla base di questo io tento non dico che capisco tento di capire è tento di scrivere
Il politico che
Alle cioè
Che Bush ha fatto una certa cosa è fissato per Sempre in quella immagine è il male è il male e dall'altra parte c'è il bene tutto con una a con una maiuscola
Ho finito devo dire se come giornalista però io
Dovessi scrivere domani un pezzo su questo dibattito mi sembra anche giusto dirlo non lo scrivo ma quello che io scriverei da un dibattito di questo genere
La mia impressione è che sia estremamente difficile per questo partito comunista portare avanti quella che è stata chiamata
La svolta che era stata annunciata a novembre questo non ha niente a che vedere con quelle che possono essere ripeto le mie preferenze e diede si leggeva la mia impressione è che le resistenze siano molto forti
Anche perché siamo di fronte ad un attacco degli avversari del Partito comunista quando dice siamo al ci vogliono mettere nel bagno
C'è una no c'è un attacco al partito con no dico c'è un attacco al Partito Comunista al quale giustamente il Partito Comunista reagisce legge esce però reagisce però con una difesa strenua di se medesimo e questo è un bene naturalmente per la democrazia
Però tende a reagire dimodoché estremamente ideologico senza scendere sul terreno della concretezza e sul terreno della laicità questo a me va benissimo a me questo partito comunista un partito comunista
Arroccato sulle sue posizioni a difesa della sua storia ebbe una storia piena di sacrifici di nobiltà e di meriti io per questo partito comunista Hall Massimo De il rispetto
Io personalmente ritengo però per questo Paese avrebbe bisogno per risolvere i suoi problemi
Di un partito che riuscite a parlare ad altre milioni di persone e a rovesciare la situazione politica italiana
E a rimandare a mandare all'opposizione la Democrazia Cristiana Essecar risolvere i problemi della classe operaia di privati ma per fare questo cari compagni
Cari amici secondo me per fare questo si deve imboccare una strada diversa a mio parere ma siccome io sono un giornalista questo è un mio parente strettamente personale che non muteranno ha duramente di un ente la strada sulla quale il partito comunista si vorrà mettere
Renzo Foa
Ma scusate io anch'io molto brevemente
Alcune cose siccome anch'io appartengo a coloro che non ritengono di avere una verità in tasca
Allora anch'io vorrei pormi alcune domande e non dare delle risposte
Allora io ad esempio non credo che sia stato a differenza di quanto ha detto prima Nando Adornato non credo che sia stato inutile questo dibattito credo che sia stato un dibattito utile
In ogni modo
Perché in ogni modo c'ha rivelato a tutti quello che prima anche Adornato aveva detto cioè quanti linguaggi diversi noi parliamo noi che siamo da questa parte ma anche voi
Quante aspirazioni diverse quante passioni diverso in quale in quanti modi diversi noi ci poniamo davanti davanti agli stessi problemi
Dobbiamo discutere appunto dei nostri giornali
E della svolta per cui si è parlato giustamente
Ciascuno ha detto o almeno coloro che hanno avuto la fortuna di intervenire dopo io m'ero tenuto al tema
Hanno cercato di ricostruire di dire quello che si aspettano
Quello che ritengono che non vada tante cose il linguaggio aveva detto Miriam
La sindrome della sconfitta l'incapacità di filtrare valori di destra e valori di sinistra le tante occasioni mancate i giri di valzer con i cattolici addirittura si è detto e poi si è parlato della storia si è parlato di Togliatti
Si è parlato di tutto ma io francamente penso voglio dire quando si organizza un dibattito così evidentemente quando poi si viene in tanti a sentire è penso che poi di queste cose in fondo anche bisogna parlare anche se io devo confessarvi
E che diciamo un sacco un certo senso di fastidio a questo punto ad affrontare tanti di questi temi che pure sono interessanti e sono importanti però un certo senso di fastidio proprio perché in realtà esiste da tempo
Un processo in atto un processo che non credo per colpa nostra
è un processo decennale
Ma che in ogni modo per merito dei nostri avversari ha portato diciamo ad una sorta di di arroccamento di chiusura
Ad un atteggiamento mentale quasi di autodistruzione
Cioè ad avvertire un senso di sconfitta prima Miriam parlava di arroccamento e a tradurlo appunto in un arroccamento ma io penso che se la domanda oggi che io mi pongo nel mio lavoro quotidiano e quello del che fare davanti ai fatti a ciò che avviene davanti alla realtà non alla verità a ciò con cui bisogna misurarsi tutti i giorni
Per cercare di di raccontare nei titoli negli articoli
Beh io un primo un primo problema che mi pongo non è soltanto quello di non contribuire ad un'autodistruzione
Che francamente a questo punto non solo dannosa mai addirittura insensata ma è quello di non outing a Narciso più di non autoinganno Arci più su nulla compagni io penso che ma io non voglio più parlare della nostra storia io non mi vergogno della nostra storia quando io mi sono iscritto al Partito comunista italiano non sapevo e non trent'anni fa tante cose non le potevo sapere
Ma io non mi vergogno di una storia che è stata una storia una su una storia gloriosa una storia gloriosa dove che ha vissuto attraversato momenti drammatici di scontri selvaggi in cui ci sono stati momenti drammatici e selvaggi anche al nostro interno ma non per questo io mi vergogno di questa storia non per quest'olio cancellare perché questa storia in un partito che è fatto di uomini e di donne
è in questi uomini e queste donne io mi sento voglio dire io non ero nato quando quando è successo quello di cui si è parlato e per me oggi ha ragione Galasso il triangolo della morte non è quello di Reggio Emilia e quello che c'è lì a Bagheria il triangolo della morte hai ragione
E di questo io oggi voglio parlare nel momento in cui in cui mi pongo il problema del che fare oggi ma senza mito ingannati
è vero e la guerra del petrolio
Ma noi cosa dobbiamo fare
Che cosa c'è stato davanti
Che cosa c'è stato in quei giorni in cui Saddam Hussein attaccato il il quei
C'è stata c'è stata una ventata di pacifismo in questo Paese o in Occidente o c'è stata una ventata di interventismo anche in un'opinione pubblica che in realtà i pacifista
Perché l'Italia è un Paese dove una cultura la cultura che è venuta fuori dalla nostra storia una cultura pacifista una cultura democratica
Non c'è stata
Allora
Io mi chiedo se per noi il problema era di gridare e di usare l'argomento di chi gridava di più o se il problema era quello di contribuire invece alla costruzione di un nuovo ordine internazionale questo io mi chiedo abbiamo la forza di farlo
Ma forse sì problema è questo vogliamo illuderci con strane formule la guerra dando abbiamo parlato anche noi la guerra del Nord contro il Sud ma noi sappiamo che cosa il sud del mondo
Quando parliamo di questa categoria
Sappiamo esattamente le differenze gli scontri conflitti che ci sono nel Terzo Mondo
Possiamo parlarne possiamo possiamo stabilire che oggi la verità la verità la realtà
Ci induce a cercare a stabilire che noi possiamo superare le guerre possiamo superare il metodo del conflitto e probabilmente non ci riusciremo ma semplicemente stabilendo un tetto un nuovo ordine attorno a quello che può essere uno strumento di governo mondiale
Questo il medico non auto inganniamo ci non pensiamo che oggi noi siamo una città della nobile e isolata
Davanti a Massa che non si muovono più quando il giorno in cui Romiti ha messo in cassa integrazione gli operai della FIAT compagni esatto
Abbiamo mandato i nostri cronisti davanti ai cancelli giustamente per avere le reazioni sdegnate all'Alfa li abbiamo mandati a Mirafiori
No eravamo pronti c'erano caricati avevamo già il titolo pronto no
Torno ci telefona gli operai dicono che va be'
Insomma tutto sommato non è un dramma vediamo
L'importante adesso è salvare i contratti questo qui non è un elemento di conflitto
Ma noi allora che cosa pensiamo
Che cosa pensiamo dove sta andando questa Società italiana ma davvero è una una ventata destra no io credo che sia una società che sta cambiando diceva bene prima Milian noi dobbiamo cercare di capire doveva doveva questa società
E non soltanto su quelli che sono i termini i i gli elementi tradizionali nostri di valutazione che fanno parte della nostra cultura
Del nostro patrimonio ha ragione prima Asor Rosa quando parlava di lo sforzo di rinascita di tirar fuori ciò che in una parte così importante della sinistra esiste
Esiste ma io dico che forse c'è anche qualche cosa di più probabilmente perché ci sono tanti altri temi qua ah quante domande non ci diamo risposte compagni perché noi parliamo giustamente della pace parliamo del lavoro che giustissime fondamentale
Ma poi appunto che cosa c'è
In questi giorni si parla della si si parla si parla tanto di questi suicidi
Dei delle persone di questi giovani
Che si suicidano questo qui è un tema o non è un tema che deve caratterizzare che deve contraddistinguere tale rivederci un'iniziativa un'iniziativa di una forza che vuole essere una forza di sinistra perché in realtà ha un qualche cosa in più da proporre a questa società in uno scontro che c'è in uno scontro che c'è i temi della appunto della vita della difesa della vita
No di un atteggiamento verso la vita delle persone delle persone che hanno una storia nel passato ma delle persone che hanno una storia che hanno una storia nel presente io credo appunto
Sì io voglio dire mi dovessi aspettare qualche cosa da una nuova formazione politica o da una formazione politica che si cambia che cambia
Da un partito comunista che cambia perché in ogni modo la nostra storia è sempre stata fatta di grandi cambiamenti e anche radicali quanto è stato gridato contro Togliatti dopo la svolta di Salerno
è quanto è stato gridato contro Berlinguer dopo lo strappo ecco io mi chiedo ma non voglio anche qui di evocare il passato perché io non credo che la nostra malattia insomma la mia malattia non è la mia storia
La mia malattia e sta nell'oggi sta nel misurarsi con uno schieramento di forze a volte abominevole come nel caso di questa campagna
Ma a volte diverso forse diciamo che io son d'accordo qui come Adornato e forse che misure si misurano spesso anche con noi su un terreno a volte più avanzato del nostro più attinente son più disinvolti forse si son bugiardi
Sicuramente ma in ogni modo la capacità oggi del consenso la capacità del dialogo oggi noi come forza di sinistra prima ancora che come forza che come forza che ne viene dalla grande tradizione del Partito Comunista Italiano io credo che la dobbiamo trovare sino a misurarci nell'avere la consapevolezza delle diverse culture che ci sono non soltanto nella sinistra ma nell'insieme del Paese e tutti i nuovi problemi che ci sono io devo dire che io non ne posso più
Di queste discussioni interne nostre non ne posso più di discussione che hanno davanti a degli steccati pregiudiziali
Davanti era io son d'accordo con Asor Rosa la questione del nome secondaria
Io probabilmente io penso che se se quel giorno alla alla Bolognina Occhetto avesse proposto soltanto di cambiare il nome non saremo ancora qui alla Ciracì
Perché è vero diciamo quel nome è stato cancellato non da noi
è stato cancellato è stato cancellato da ciò che è successo a est dalla caduta del muro di Berlino ma i nostri problemi sono tutti qui sono tutti qui e non sono di oggi vengono vengono
Anche generale e quindi
In pratica ma dobbiamo dobbiamo certe no
Certamente ma parla compagna ma parla
Che capitali
Volevo hai ragione Gianni Letta ed è colpa certo farlo ai che
Ma a emanare nulla cittadino emendamenti
Va bene
Hanno pagato il capolavoro dobbiamo parlare anche noi cittadini guarda che vecchia sede questo è il trentenne Emo dibattito che abbiamo no non l'abbiamo in via dato un onere Torino abbiamo praticamente l'unico che gli esponenti della stampa il problema è che parlare scusabile
Alla democrazia resta non so che fine fa naturalmente e io vengo dal dieci minuti no fa questo no molto presto
Vede gli altri ridono revolverate la parola
Io non è non mi sento di dire assumermi la responsabilità di questo tipo scusami tanto
L'impostazione di questo incontro era tale a differenza di decine e decine di incontri che abbiamo fatto e che faremo con dibattiti e con centinaia di interventi alla fine della festa ci saranno sviluppati
Decine veramente ad incontri e centinaia di interventi di comunisti e nonno del pubblico dietro al tavolo da tutte le parti quindi non c'è un'osservazione di questo tipo questa sera abbiamo inteso invitare e personalmente mi devo scusare anche con alcuni esponenti che sono venuti qui
Abbiamo inteso invitare per avere l'opinione di alcune testate giornalisti che della sinistra intorno a un quesito che in Puglia abbiamo posto noi ci poniamo quindi l'utilità di questo incontro è sapere da loro ci piaccia Onno
L'opinione di queste testate e anche le prospettive programmi questo sta succedendo questa sera scusate amici e compagni ma è un fatto che non è che noi facciamo un servizio lo stiamo ricevendo e quindi permettiamo che si svolga così come abbiamo voluto poi ci saranno come già ci sono stati altri dibattiti incontri su altri temi specifici come Generali quindi assolutamente questa festa basta scorrere il programma non può certo essere accusata diciamo di costringere nessuno al non poter esprimere le proprie idee
Scusami niente io vi chiedo scusa ho ho finito io volevo dire semplicemente per concludere il mio discorso che io ritengo appunto che e su questi problemi sui problemi dell'oggi
Sui problemi di una riunificazione della sinistra
Perché io nasco da questi problemi un aspetto delle risposte per portare in tempi ragionevoli
Al governo non l'Italia peggiore che ci governa e che si è manifestata in questi anni ma l'Italia migliore che l'Italia che da sempre sta all'opposizione
Brevissimamente intanto è è ovvio secondo me è naturale che quando ci interroghiamo come stiamo facendo sforzandoci
Sulla storia e le culture intendiamo comunque parlare dell'Italia di oggi che a noi a chi in qualche modo fa un lavoro giornalistico o a chi in qualche modo impegnato in un processo di trasformazione l'interesse e l'utilità di discutere di storie di culture sta nel fatto di poter riuscire ad agire nell'Italia di oggi del tutto ovvio
Che tutto quello che è stato detto sul disastro culturale consumismo che raccontava Miriam Mafai insomma
Quattro icastico molto esplicito insomma nella della situazione è una sconfitta però continua a dire che che ci coinvolge tutti e le che ha forti responsabilità sinistre in tutti noi
Allora intanto ad Asor Rosa lei dice giustamente come possono dei minoritari uscita tante sconfitte indicare a noi la strada della vittoria naturalmente storicamente alta altamente improbabile di culture minoritarie possano indicare possono funzionare insomma
In questo senso il problema però è un altro è che su alcune delle questioni su attuali su cui ci interroghiamo anche da cui dipende la creazione di una cultura diversa della sinistra in Italia ma anche la creazione di quel programma di quei valori indicativi e di quel programma concreto che lei che lei chiedeva su alcune di quelle questioni quelle minoranze hanno avuto ragione che il Piccinno su alcune di quelle questioni per esempio
Sul pluralismo sulla concezione pluralista della società che l'unico modo per combattere i regimi e quindi combattere anche qui il regime che dite si sta affermando su quello sulla concezione pluralista della società
Hanno parlato più altre culture che non quella comunista o addirittura su quell'idea laica di verità
Che che Adornato ha perorato qui hanno parlato quelle culture e non la cultura
Comunista per esempio sulla non violenza che ha un valore
E la Costituzione raccoglie molte di quelle culture
Ma c'è insomma sul fatto che il Partito comunista e la cultura comunista sono stati determinanti non non ci piove non saremmo qui a discutere non saremmo tutti membri io aderenti o simpatizzanti del partito comunista io questo è anche io questo neanche rispondo nel senso che mi pare evidente altrimenti non saremmo qua a discutere
Il secondo poter finire perché potete capire nessuno viene qui a processare il PC anche lei no assolutamente anche le critiche Astrée che voi ascoltate sono in realtà per lo più date le nostre collocazioni politiche autocritiche
E sono poi segno semplicemente mai del tutto chiaro altrimenti non staremmo qua discuterlo
Di una ricerca che parte dall'evidenza e anche dalla radicalità della sconfitta che le idee di sinistra stanno subendo nella società se è vero quello che abbiamo ascoltato per esempio resoconto
Che adesso foce affatto della reazione operaia alla cassa integrazione evidente che lì c'è il segno di una sconfitta delle idee di sinistra
E intendendo idee di sinistra nella loro reale dimensione è accaduto che un referendum decisivo per il futuro ovvero di questa nazione come quello sui pesticidi sulla caccia è stato praticamente perduto
Sono del è un referendum decisiva tanto più quello sulla caccia che non sui pesticidi beh se parliamo di non violenza
Comunque e sono H due sconfitte radicali se noi che voi qui udite critiche astri che sono sempre autocritiche è perché da questa sconfitta anche a questa situazione bisogna far fronte occorre una trasformazione
Secondo chi vi critica Chissi autocritica come accaduto qua radicale delle nostre culture
Questo non vuol dire avere avere i sensi di colpa liste dj bene Mieli non c'è ai sensi di colpa infatti non bisogna essere come Agnelli cioè bisogna fare i conti liberamente apertamente con la propria storia
Come probabilmente altri non fanno bisogna in questo avere un minimo di diversità visto che del mito della diversità ci Piero mito della ditta diversità ci siamo tutti nascosti quindi anche con quello bisogna fare i conti pagando
Nel senso dei sensi di colpa o dell'autocritica per quello che è necessario ma per quello che è necessario per ora e adesso è chiaro che di questo stiamo parlando dei chiaro che stiamo parlando dell'unica possibilità che resta perché per me passa attraverso una trasformazione del PC
Di migliorare trasformare la società
Chiedo scusa se prima sono uscito di tema ma mi pareva che le cose che richiamavo facessero da cornice un po'alle cose di cui si parlava
Sarò brevissimo e resterò in tema mi dispiace che non ti cercano di restare in tema proprio su quello che c'era stato chiesto nella seconda tornata mi dispiace che non ci sia Miriam Mafai perché nel proprio in tema di come vorremmo una stampa ma diciamo di sinistra
Io penso che si senta un forte che poi è molto strano io lo dico francamente mi distante non c'è nemmeno chi le critiche a me piace polemizzare proprio faccia a faccia
è difficile è difficile
è un concetto sta diventando molto vago di sinistra io ho dopo il nome di mio mestiere ho percorso la stampa del Novecento
Accenti bellici come quelli di Repubblica sia quando siamo andati in Libano sia oggi li ho trovati solo sulla stampa ardita quello devo essere molto franco
Ecco ma della un esempio solo di informazione corretta affatto bene Miriam Mafai a ricordare che la questione delle cartelle
Voi sbagliamo se non riconosciamo che è vero che oggi c'è una straordinaria offerta di cartelle qui e il consumismo delle cartelle
Sbaglierei mo'noi comunisti o non interrogarci sul fatto che dopo tanti anni dalla rivoluzione
Dottò pre ci sono in quel Paese in difficoltà economiche
Se non riflettiamo su questo se non riflettiamo per andare avanti rinnovare voci e poter vedere il per il socialismo figlio di russe da quelle del passato sbagli vedemmo
Accredito avremmo quell'immagine di puri e duri o di ottusità viene ricordata no noi vogliamo rinnovare cerca appigli per quanto è accaduto
E allora dire sì lacci e carenza di cartelle prima
L'informazione è un giornale una giornalista così piena di dubbi dovrebbe fare un'altra Giunta informativa
Che diretto al consumismo
Ci sono non solo in Italia ma nel cuore del capitalismo nel Paese guida del capitalismo negli Stati Uniti il ventiquattro per cento oggi analfabeti puri
Per il quarantatré per cento di analfabeti di ritorno sono dati ufficiali statunitensi questo il capitalismo reale
Tocca la nostra stampa dire anche questo spiegarci cos'è il capitalismo reale per esempio
Questa storia di Bousquet è buono quando è buono e chi è cattivo quando è cattivo che è francamente come prospettiva politica un po'buffa ma insomma nessuna simpatia per Saddam Hussein
Tanto meno tanto meno chi non gli ha mai fornito armi
Come avvenuto fino a ieri tantomeno chi non li ha mai fornito crediti come la Banca nazionale del lavoro fino a ieri parliamoci chiaro
Ma Aurora maggior decoro particolare guardate che quando io ricordavo i barili di petrolio volevo semplicemente dire
Che il bus
O la Thatcher quel fiore
Dei campionessa della democrazia e della libertà non sono lì in modo diverso da come erano a Panama o da come erano a Granada ma esattamente per lo stesso motivo
Capire questo non è questione di non avviene fair play gli attorno a un tavolo con l'avversario per capirne le buone ragioni quando le ha vuol dire non capire niente della politica degli Stati Uniti
E non per ottusità perché il nemico è sempre dall'altra parte perché esiste una logica complessiva di governo dell'economia mondiale che a queste logiche si tratta di sapere da che parte si sta
In termini quindi di informazione
Ecco da questo punto di vista l'auspicio di un non professionista del giornalismo del direttore Emilio in quasi da ridere a dirlo d'una nel piccola rivista che però intende continuare a vivere
Non intende affatto morire esperto dev'essere uno elemento di quella crescita di una stampa
Alternativa
Di una stampa come dire non organizzata nel coro
Di una stampa che sia a voce della grande forza d'opposizione che c'è in Italia
è un'attesa Coratti perché è vero che questo dibattito io concordo pienamente con Foa quando dice
Che si comincia a non poterne più del tipo di discussione prima ragione Asor Rosa non programmatica o ormai ormai incardinata in schemi fissi ma perché
Questa discussione per diventata troppo più discussione
Di un quadro dirigente spaccato al proprio interno mentre resta fortemente fuori da tutto questo
Quella grande parte del popolo non solo comunista ma dei lavoratori italiani non più rappresentati non più rappresentati in termini di partito
In termini di sindacato non più rappresentati spesso in termini di stampa chiudo con un'osservazione
Sugli infortuni giornalistici dei compagni uno mai dei giornalisti dell'Unità
Che non hanno trovato pacifisti in Italia e non hanno trovato operaio irritati alle fabbriche non so dove si siano rivolti io non faccio il sindacalista ho sempre fatto attività sindacale come mi era possibile
E faccio facciamo risaliti professore di italiano posso assicurare che nelle potrei nella sola Toscana che non è il regno dei metalmeccanici potrebbero trovare alcune migliaia solo alla Piaggio di Pontedera di operai metalmeccanici furibondi
Furibondi per la politica padronale furibondi per le buste paga di cui tra l'altro abbiamo avuto un bell'esempio attraverso le indicazioni del comando
Cento della cassa integrati
Certo sono furibondi
Cento
In un mondo diverso da quello è stato questo il vero problema che non significa oltre che significava quell'episodio queste da domani non fatto vengono uccisi
Quello quindici gare cioè una classe operaia da prima dell'estate quella che ha scioperato quella che ha che si è mossa quella che forse era nata un anno e mezzo fa quando ci sono stati gli scioperi spontanei contro i ticket quando vennero tolti i ticket
Ma in quello in quell'episodio lì ed era quella la domanda di questo agosto di questi giorni in quell'episodio lì non c'è stata una reazione un'iniziativa un anno e mezzo fa c'erano stati gli scioperi contro i ticket
Scioperi in giro no tre mesi fa c'erano stati degli scioperi dei metalmeccanici probabilmente erano anche i metalmeccanici di Brescia devono votato a maggioranza lega lombarda che hanno scioperato si son trovati uniti del compatti dietro un contratto ma non c'è stato nulla di simile
Dieci giorni fa questo era il punto di domanda
Per quel quale dicevo che non ci si può utile utile su questo aiuto o auto ingannare il che non significa che ieri l'altro ieri non siano riprese con forza dell'otto e contrattuali
Ma su un terreno su un terreno che è un terreno diverso da quella che era la percezione che non è storicamente avevamo di una classe operaia bloccata
Ti ricordi quando venne quando venne tagliata la scala mobile che c'era l'Italia in piazza
Che occupava le piazze
No ma il problema che anche lei forse c'era un elemento di illusione nel momento del quando poi siamo andati a votare
Abbiamo perso
Non non aggiungo nulla sul per sul sulla sconfitta nostra
Nel caso della de del referendum sulla scala mobile che è una pagina assai asset insomma assai delicata della nostra storia e del partito e sindacale
C'era una parte del perito del sindacato che non appoggiò come avrebbe dovuto quella grande battaglia resta resta certo ma non è a parte questo per l'amor di dio questo tipo di polemica questo parco dei quali ma non l'ho ricordata io quindi
Resta il fatto che quello che tu dici
Ci dovrebbe portare oggi a una viva discussione sugli affetti di una certa politica del sindacato
Sugli effetti di una mancanza di rapporto reale tra i sindacati e i lavori che dovrebbe rappresentare
Lavoratori per accertare e soprattutto sul dramma della mancanza di democrazia nel sindacato e della possibilità dei lavoratori farsi realmente sentire per cui ci sono grandi cadute e di tensione di lotta
E anche di tensione ideale tipo quel voto che tu ricordavi tipo le Cabianca ma queste sono voglio dire questi sono elementi che ci debbono far meditare non sul fatto che non c'è più spazio per una forza come dire per una forza
Alternativa atto antagonistica di opposizione ma che ce n'è un grande bisogno proprio per non lasciare alla mancanza di speranza la cultura di destra grandi masse di lavoratori
Io mi sono permesso quella battuta
Sono sceso a Maglie
Non si sa mai chi c'è alle spalle
No be hai visto lui cosa ha fatto convocazione
Dicevo che io mi sono permesso quella battuta sui minoritarie forse perché sono costituzionalmente organicamente un minoritario quindi
Potevo permettermi di scherzare
Su un argomento di questo genere spero senza offendere nessuno dei presenti ma vorrei concludere
Ritornando a rinascite perché credo che sia giusto dopo aver cercato di spiegare che cosa rinascita ha cercato di essere in questi immensi
Cercherei spiegare che cosa di nascita cercherà di essere nei prossimi sì
Ecco io partirei da una constatazione
La nostra speranza
La rinascita non meno dell'Unità
Si muove io credo dentro una crisi molto grave
Della informazione Italia
Io non condivido affatto
La battuta di Miriam Mafai
La quale
Se non ho capito male
Avrebbe stabilito diciamo una differenza di comportamento
Tra i giornalisti da una parte e i grandi dirigenti politici dall'altra
A parte il fatto che qui di grandi dirigenti politici non ce n'è neanche uno
Io trovo che la supposizione la persuasione secondo cui i giornalisti sono quelli che cercano di volta in volta la verità e i politici sono quelli che la verità
Ce l'hanno in testa una volta per tutte le sia una distinzione
Non è accettabile di fatto non esiste non accettabile perché se il politico fosse colui il quale alla verità in tasca una volta per tutte sarebbe puramente e semplicemente un cretino da mandare a casa
Il giorno dopo che abbia espresso una linea di condotta di questo genere ma soprattutto perché a me pare che i giornalisti italiani anzi diciamo i giornali italiani per distinguere le responsabilità da da non poco tempo a questa parte
Sappiano benissimo dove è la verità
E c'è la dicano tutti i giorni se c'è un un tratto caratteristico della informazione italiana non parliamo poi del diciamo dei telegiornali e quello di a birre di essere passata nello spazio di alcuni a
Di informazione
Più o meno obiettiva ad uno informazione che costantemente mirata a raggiungere un determinato effetto la stampa italiana a attraversato questo passaggio
E i grandi giornali di informazione la Repubblica in testa ma anche il Corriere della Sera e la sta sono dei giornali caratterizzare l'attività
Preciso orientamento nella fornitura della notizia sono dei giornali di messaggio non di informazione se dovessimo o o trovare una formula per definire questo fenomeno e se questo accade
Questo significa che i giornali
Pensano di possedere una verità presupposto
Questa verità presupposta
Non c'è bisogno di dirlo va costantemente in una sulla direzione appunto la uniformità della informazione Italienne sugli affari del Golfo e assolutamente impressionante cioè senza bisogno delle veline
In uso nel passato regime la conformità
Della stampa della grande stampa di informazione a certe parole d'ordine politicamente molto orientate è stata veramente impressione
Credo che questo io non spie non sono né un grande politico né un giornalista quindi nella classificazione della Miriam Mafai non rientro da nessuna parte ma credo che questo sia un problema fondamentale per la professionalità e la situazione politica dei giornalisti italiani
Dei giornalisti italiani
Perché io non vedo come invece c'è stato in altri momenti come dire una uno una critica e una conflittualità su questo terreno non cioè e il fatto che non ci sia veramente preoccupante allora de dicevo questo perché il il primo dei compiti che rinascita si attribuisce nei prossimi mesi e quello di fare un informazione certamente nei limiti dei mezzi disponibili che sono limitatissimi che vada in direzione contraria a questa tendenza noi abbiamo un fiore all'occhiello in questo senso che l'inchiesta su Ustica inchiesta sul Ustica è stata fatta
Con Quattrociocchi
A dimostrazione del fatto che che poiché voglio dire
Scotta talvolta più l'intelligenza e la professionalità politica del giornalista che non il carico di soldi che ci si può mettere dietro e le condizioni per fare questa grande inchiesta secondo me giornalistica su Ustica ci sono state due punti due giornalisti molto svegli
E non come dire che non che non ragione mano col con la mente delle istituzioni per esempio che non davano per scontato che i materiali consegnati ad un giudice fossero perciò spesso stati esaminati attentamente e fino in fondo
E il coraggio politico di tirare fuori una cosa che ha scardinato un'inchiesta durata adiacenti
Anche se oggi noi abbiamo intenzione di riprendere in mano la questione visto che il silenzio è calato di nuovo su questa cosa no ricordate
La grande stampa d'informazione si è appropriata lo dico così in termini un po'risentiti
Della scoperta di rinascita ci sono stati i quindici giorni di grande agitazione
Si sono dimenticati di dire in gran parte che la scoperta giornalistica era di rinascita non importa
L'importante era che la cosa ritornasse in circolazione la cosa e scomparsa di nuovo dalla circolazione punto primo
Una informazione non necessariamente di grandi mezzi
Ma intesa a realizzare la verità della notizia qui io credo che diciamo tutte le verità siano siano accettabili è confrontabile Ima
In molti casi esista una verità che è più vera di altre verità e il compito di un giornalismo politicamente orientato in senso progressista e di farla venire alla luce secondo punto più politico ho descritto ho cercato di descrivere qual è stato l'atteggiamento della rivista nei confronti del dibattito interno alla sinistra e al Partito comunista in modo particolare
Non intendiamo andare avanti in quella direzione e su quel terreno sulla base di due persuasione che sono delle persuasioni politiche no non potrebbe essere altrimenti la prima e che la sinistra
Coinvolta dalla svolta qui dico non mai neanche responsabilità della della svolta stesse ma diciamo del del professore in quanto tale
è solo una parte
Forse non le più significative della sinistra non comunista che esiste in questo Paese
Non so se mi spiego
La sinistra con cui noi possiamo collo colloquiare sinistra cattolico democratica
Persino una certa sinistra socialista io che sono notoriamente molto molto poco sensibile alle sirene socialiste ma persino una sì sinistra socialista è stata in qualche modo
Accantonata dalla svolta
Bisogna Ri allargare il discorso per tornare a far parlare una serie di interlocutori che da troppo tempo non parlano che forse aspettano soltanto che noi gli dicemmo di tornare a parlare
Mi riferisco per esempio a certi settori degli indipendenti di sinistra non mi importa enti forze importanti che sono in una situazione di attese secondo o appunto
Io sono sono stato convinto fin dall'inizio
E ho ritenuto che questo fosse uno dei limiti più gravi della svolta
Il fatto il sono stato convinto fin dall'inizio che la realtà politica di questo partito
Cioè la la complessità e la ricchezza delle posizioni che in questo partito sono viventi sono attive
Non è rappresentata efficacemente dalla divisione nelle pari mozioni
Un le quali siamo andati al diciannovesimo congresso e con le quali io personalmente
Ma ritengo che sarebbe ancora più sciagurato e catastrofico andare al ventesimo congresso
Per qualsiasi soluzione
Si debba scegliere in un conflitto in un confronto aperto tra maggioranza e minoranza cioè ritengo che esistano entro le tre
Mozioni e in particolare nella prima nella seconda mozione per motivi che non non è necessario forse approfondire
Una gamma di posizioni sui contenuti
Sul programma e sulla linea politica molto più articolata e molto più ricca di quella che le tre mozioni hanno come dire
Ingessato
Sin dal primo momento
Allora io credo che una rivista diciamo come rinascita
Bossa porsi l'obiettivo di fare emergere la concretezza delle positive la concretezza e anche la individualità delle posizioni politiche presenti dentro questo partito cioè possa contribuire per quanto modestamente a riaprire di una dialettica che vada al di là dei confini e degli schieramenti di quelle tre Mocci
Questo è il nostro contributo
Lo dico anticipatamente all'impostazione del dibattito congressuale e questo è anche come dire un invito ai compagni presenti a considerare che rinascita è una tribù una aperta a tutti in questo spirito
Io ringrazio ovviamente i partecipanti a questo dibattito dopo un tormento a i compagni e le compagne a quanti hanno partecipato a tutti gli altri appuntamenti dei prossimi giorni anche di oggi perché proseguono
In altri incontri su altri argomenti credo che appunto noi su questo tema a avremo nei prossimi giorni altri momenti di approfondimento e quindi è un appuntamento che ha molto a breve
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