Festa dell'Unita': "Il villaggio di vetro dell'informazione"

Buonasera io sono Antonio Zollo giornalista dell'Unità o il compito peraltro facilissima questa sera data la qualità degli ospiti di moderare questo dibattito
Che prende le mosse
Dalla convenzione su un sistema della comunicazione
Non si sente bene sono io che parlo roccaforte rossa
Alla fonda va bene non è Madonna che c'è stata
Do mi dicevo questa discussione corrente vuole prendere le mosse dalla dalla convenzione del sul sistema dalla comunicazione che il Partito Comunista tenuto a Roma nel marzo scorso
Intanto un ringraziamento sincero degli ospiti che sono qui con noi per discutere di questi temi che io vorrei brevemente
Presentarvi seguendo un ordine rigorosamente alfabetico
Abbiamo Alessandro Cardullo in che è segretario generale aggiunto della Fides CGIL il sindacato che organizza tutti i lavori del dell'informazione per il sistema informativo dello spettacolo
Abbiamo il dottor Fedele Confalonieri amministratore delegato del gruppo Fininvest Comunicazione
Alla mia sinistra il presidente della Federazione editori e Giovanni Giovannini che mi consentirà di dire è anche presidente dell'ANSA
Che è la più importante agenzia di stampa
Ci tiene soprattutto alla Presidenza della Repubblica
La erano quelli che sono i bene
E anche tante altre cose quel qualcuno l'aveva inseguito
Cosa importa
All'estrema destra abbiamo il direttore della segreteria del Consiglio d'amministrazione della RAI dottor Luigi Mattucci
Fa gli onori di casa Vincenzo vita anche responsabile nazionale del PC per il settore dell'editoria io ruberò ancora soltanto due minuti al massimo
Per riepilogare in estrema sintesi quelli che sono stati i contenuti della nostra convenzione
E per s'enumerare soltanto alcune delle cose più importanti delle quali si è parlato si è scritto si è discusso che sono intervenute ne inizi che separano questo dibattito dalla convenzione
Dalla collezione delle
A quella convenzione il PC ha detto sostanzialmente questo guardate che
Questo sistema italiano della comunicazione per non essere governato da regole certe magari poche pochissime regole ma che comunque siano punto di riferimento per tutti coloro che operano in questo settore beh questo sistema non governato star rischiando di avvicinarsi a un punto di crisi ma di crisi esplosiva intanto c'è un problema questo sistema soffre a una febbre molto alta troppo alta la competizione esasperata
Contese che si aprono a ripetizione l'ultima questa che si è aperta sulla pubblicità che visto schierato
Lo schierati su fronti contrapposti gli editori della carta stampata gli operatori dell'emittenza televisiva privata quindi prima forse la primo imperativo è quello di far calare un pochino
Guido questa febbre ripristinare che cosa un minimo di pluralismo imprenditoriale nel sistema e di conseguenza restituire agli utenti ai cittadini e ai telespettatori ai consumatori di comunicazioni in genere la possibilità di una scelta più ampia di quello che del vogliono leggere vedere
Ascoltare c'è un problema di gomme
Non in maniera pedante soffocante però un problema di come orientare le risorse che affluiscono verso il sistema delle comunicazioni esiste siamo un Paese troppo dipendente in campo televisivo
Da mercati stranieri c'è un problema oggettivo di salvaguardia di una nostra identità culturale ma anche di ridare vigore all'industria nazionale
Della della comunicazione citano soltanto così di passaggio la crisi del cinema c'è un problema che riguarda la qualità dell'Offerta
Televisiva con qualche rischio forse che si comincia ad avvertire anche per settori della comunicazione un certo tipo di editoria stampa che fino ad ora sembrava immune da pericoli di questo genere
C'è stato interesse per le proposte per la discussione che c'è stata la nostra convenzione io però non nascondo che probabilmente c'è anche una stanchezza diffusa di fronte a questa reiterazione di richieste di governare il sistema anche perché poi Gori del sistema continua a non essere e a non essere governato
Beh però intanto che cosa è successo in questi mesi
Subito dopo la convenzione
Elenco soltanto i fatti così come si sono manifestati intanto si è riproposto in maniera anche drammatico il problema di come il servizio pubblico radiotelevisivo riesce ad approvvigionarsi delle risorse necessarie per essere effettivamente non a parole ma nei fatti il perno centrale del sistema della comunicazione nel nostro Paese quindi avere una capacità di traino
E quindi anche di alimentare l'industria culturale del nostro Paese quindi di costruire un suo progetto
E quindi anche di avere idee non solo per rinnovarsi per rilanciarsi ma anche per guidare questo Paese verso una modernità effettiva concreta non soltanto così proclamata in questo settore
C'è un sommovimento per nella nel sistema televisivo privato ieri sera a Roma è stato presentato questo nuovo netto purché Odeon TV che nasce dal la dall'intesa dal tra la dall'accordo tra o network preesistente evolutivo che fa capo al gruppo di Calisto Tanzi
Dal gruppo Acqua Marcia che fa capo Vincenzo Romagnoli sì data per imminente l'ingresso attraverso la Rizzoli del gruppo FIAT in questo in questo settore
C'è tutta la questione è che si è posta con questa ipotesi di scorporo degli impianti di trasmissioni impianti di trasmissione della RAI ma anche dei network privati che qualcuno vorrebbe affidare al a una società pubblica ora a parte la questione in sei che cosa Bossi unificare quest'operazione anche per questo vizio
Che i partiti non riescono a perdere di controllare in maniera ossessiva nel sistema della comunicazione beh qui però si pone un problema
Di quale posto la RAI debba vere nelle partecipazioni statali quindi nel nello sviluppo del sistema delle telecomunicazioni
In questo Paese
Beh c'è questa iniziativa inedita della corte costituzionale che ha atto un'ordinanza istruttoria una cosa
Mundi inusuale nell'attività della corte che rivolta al Governo la Presidenza del Consiglio il ministro delle Poste per che la Corte vuol sapere tra le altre cose si è come si concilia la situazione che si è creata nel sistema televisivo
Speriamo che vedo oggettivamente un gruppo privato aprire una posizione più forte una posizione che si può io definisco
Dominante rispetta una sentenza in particolare la sentenza del mille novecentottantuno che ipotizzava la possibilità per le televisioni private di agire in ambito nazionale ma presuppone una serie di garanzie anti anti
Non monopolistiche
C'è
La questione aperta della pubblicità anche qui non si tratta evidentemente di forzare
Le regole del gioco però qual che regola una qualche idea dovrebbe pur esserci perché sarebbe molto meglio se i tra i diversi segmenti della comunicazione
Giornali televisione
E altri mezzi gli altri vettori pubblicitari ci fosse sì una bella forte competizione che è una cosa diversa però dallo scontro anche aspro che c'è stato o nei mesi scorsi ecco io non voglio adesso rubare il mestiere
Vincenzo vita ma mi pare che sono tutte cose che ripeto quanto la legge la stiamo aspettando per lesione grave da undici anni quindi io capisco anche io sono un po'scocciato dal dover sempre ripetere un pochino le stesse cose però mi pare che quello che è successo in questi mezzi fosse dimostra che siamo arrivati a un punto nel quale o qualche regola si mette o qualche regola
Si stabilisce oppure qui non ci sono più lo certezze e garanzie per nessuno neanche per coloro che in questo momento possono sentirsi tranquilli
Per la forza e per la posizione che hanno tenuto io mi fermerei qua darei
La parola Vincenzo vita perché meglio di me introdotta la discussione però bisogna fare il lavoro con il microfono
Credo che il il senso del dibattito di questa sera
Non sia tanto è solo quello di approfondire degli argomenti magari specialistici che riguardano questi immenso campo delle comunicazioni di massa
Magari cercheremo anche di scambiarci delle opinioni visto che abbiamo una presenza di interlocutori molto significativa anche su aspetti molto ravvicinati del dibattito che si sta svolgendo nel settore ci premeva fare nella festa nazionale dell'Unità una discussione
Sull'informazione come villaggio di vetro riprendendo un po'il titolo dalla nostra convenzione di marzo per ribadire un concetto che a noi comunisti sta particolarmente a cuore
E cioè la questione dell'informazione è oggi
Sempre più un punto essenziale della vita democratica dei popoli forse il tasso di democrazia di un paese si può valutare oltre alle tante variabili con cui si può riflettere soprattutto dal grado di informazione reale che nel Paese si svolge cioè l'informazione a un profondo valore sociale ed è da qui che qualsiasi discussione a nostro avviso deve partire era un po'il perno dell'iniziativa che tenemmo a marzo che ebbe anche una eco piuttosto vasta
E come partecipazione poi come eccolo successiva nel dibattito
Cioè l'informazione come aspetto centrale della democrazia
L'informazione come bene sociale
Quindi prima ancora di discutere di pubblico e di privato immagino che questa sera ci scambieremo delle opinioni sul ruolo del servizio pubblico televisivo sul ruolo del mercato privato e così via ma prima ancora di addentrarci in questi aspetti io credo che
Bisogna chiederci e lo vorrei chiedere anche a tutti quelli che hanno accettato a coloro che hanno accettato il nostro invito sono qui stasera a questo tavolo
Di convenire su questo presupposto perché avendo chiaro questo presupposto poi molte conseguenze anche più operative potrebbero venire più semplici se l'informazione è un grande bene pubblico che sia che passi attraverso reti pubbliche o reti private giornali quotidiani o periodici tecnologie più tradizionali o nuove se insomma il diritto all'informazione è da noi tutti considerato il perno del lavoro che collettivamente colle rispettive funzioni svolgiamo in questo campo
Allora dobbiamo innanzitutto chiederci a che punto è la situazione italiana noi già dicemmo alla convenzione che tenemmo a marzo che eravamo ad un punto critico
Proprio nella caso italiano dell'informazione oggi questo punto critico se ulteriormente appesantito
Sono avvenuti fenomeni ulteriori di concentrazione
Nella carta stampata e nel settore televisivo
In alcuni campi considerati ancora fino a qualche mese fa un po'protetti anche da una antica tradizione pensiamo non so una vicenda come quella dalla Mondadori dono antica e consolidata tradizione editoriale comincia ad affacciarsi il rischio di forti ingerenze finanziarie
Il rialzo in Borsa che vi è stato nelle scorse settimane per esempio degli uni Mondadori Mondadori ne parlo come esempio è stata ed è una delle espressioni più significative della mondo comunicativo italiani
Potremmo fare altri esempi nel Cannes nel mondo della carta stampata certo è che ancora oggi per esempio pesa
Quella enorme concentrazione che si sta estendendo anche al settore televisivo che vede per esempio in un solo gruppo quello controllato dalla FIAT
La gran parte della tiratura dei giornali quotidiani un gruppo come la FIAT controlla tre dei quattro grandi giornali italiani
A il quarantaquattro per cento del mercato nazionale intera Tura in pubblicità e a quindi di fatto un monopolio su una larga fetta della stampa quotidiana
Esiste poi il campo in espansione continua
Della radiotelevisione pubblica e privata anche in questo settore
E in questi mesi non hanno affatto chiarito i problemi che già sottolineammo in quella occasione della nostra convenzione
Abbiamo avuto un processo ulteriore di concentrazione
Nelle forme improprie tra l'altro con la con le quali nel campo televisivo ormai avviene la concentrazione perché la concentrazione qui non avviene e dobbiamo sempre ricordarcelo
Attraverso come avviene per esempio nell'editoria lo sfondamento di regole comunque stabilite c'è per esempio nel campo dell'editoria un'azione popolare promossa dalla dal tribunale di Milano che è stata in prima istanza respinta da deputati comunisti e indipendenti di sinistra perché si riteneva ritenevano che la FIAT avesse superato il limite di concentrazione previsto da legge sull'editoria nel campo della televisione privata
La concentrazione avviene in forma ancora oggi selvaggia
Un bene pubblico le frequenze viene accaparrato via via attraverso regole mai scritte mai definite se non da un unico provvedimento quella legge
Che convertì il cosiddetti decreti Berlusconi così furono chiamati all'epoca
Quella legge che proprio l'ora lo ricordava zoologi la Corte costituzionale ha messo in discussione la legge dieci del mille novecentottantacinque e dunque anche sul versante televisivo la preoccupazione che i fenomeni di depauperamento dell'attualità dell'informazione possano trovare un corso ulteriore sono forti
Potremmo fare tanti altri esempi potremmo accennare alla crisi del cinema potremmo accennare alle difficoltà dell'insieme dell'industria culturale italiana ma mi preme questa sera ci deve insomma
Ritocchi riprendere tre questioni che io vorrei sollecitare al dibattito tre punti sui quali confrontarci
Proprio per dare una risposta ai temi che oggi questo settore della comunicazione di massa questo sistema ormai integrato pone a tutti noi forze politiche imprenditoriali sociali sindacali
Beh innanzitutto quale pensiamo possa essere lo stato delle cose un ruolo dello stato per un verso per l'altro un sistema di regole che dia certezze a tutti gli interlocutori
Pubblici e privati insomma il tema di una grande disciplina antitrust che faccia anche in Italia quello che altrove anche in paesi considerati tradizionalmente molto più liberisti del nostro già è in corso da tanto per pensiamo agli Stati Uniti d'America ma anche qui siamo alla Francia alla Germania l'Inghilterra c'è un sistema di regole di certezze che renda possibile
Una pluralità di voci nel mondo dell'informazione e renda possibile non in astratto perché certo in astratto nessuno vieta a un imprenditore a una cooperativa di entrare nel mondo editoriale o televisivo certo è che stando così le cose
Pensiamo al campo televisivo non essendoci regole precise
è evidente che ben difficilmente nuovi interlocutori si possono affacciare salvo che non siano sono le notizie di questa estate un gruppo come la FIAT che pare interessata un ingresso nel campo televisivo
Attraverso Telemontecarlo quindi tra altra avvalendosi di un'esperienza già consigli data
Ma parliamo della FIAT che è il più grande gruppo privato italiano quindi un sistema di regole noi proponemmo alcune linee di disciplina antitrust
Vorremmo che stasera Chili confrontassimo nuovamente riteniamo possibile
La Lisi natura in Parlamento si appena avviata riteniamo possibile prendere perché finalmente in questa legislatura questo antico elemento di tante battaglie di tante tavole rotonde c'è un sistema di regole una legislazione di sistema possa trovare una sua concretizzazione noi ci battiamo per questo che vorremmo avere una risposta coerente un sistema di regole antitrust molto semplicemente significa definire nel campo editoriale nel campo della editoria stampata quello che già in fondo la legge di riforma dell'editoria sancito migliorandone alcuni punti definendo alcuni aspetti
Per esempio nella concetto di controllo della dei quotidiani e periodici cioè quindi procedendo e migliorando alcuni spunti che già riforma dell'editoria contiene nel campo televisivo
Significa una legislazione antitrust garantire che più soggetti possono essere presenti e quindi garantire che un soggetto non possa a valersi di più di una concessione per una rete nazionale
Che possa anche avere una presenza maggiore per esempio nel campo pubblicitario per esempio nel campo della programmazione ma la concessione così come avviene in altri Paesi
Deve essere limitata a una sola rete nazionale per consentire a un numero più ampio di soggetti di essere presenti nel settore radiotelevisivo
Una normativa antitrust significa definire con più precisione quali organismi debbano intervenire
In questo campo oggi in Italia esistono sette otto entità che a vario modo hanno poteri di intervento nel campo
Della comunicazioni di massa la Commissione parlamentare di vigilanza sulla RAI diverse commissioni parlamentari per segmenti
Di potere in diversi aspetti del sistema
Esiste il garante dell'editoria ecco c'è una ramificazione di poteri che noi pensiamo si possa ricondurre ad un unico centro di derivazione parlamentare l'abbiamo chiamato forse anche noi un po'influenzati
Dalla tendenza come dire
Anglofona americana l'abbiamo chiamata Authority alla convenzione possiamo chiamare un'alta autorità snella che possa presiedere in modo funzionale alla correttezza del sistema comunicativo un'alta autorità di dire a suon di derivazione parlamentare che tra l'altro abbia tra i suoi compiti non solo quello di controllare pezzo per pezzo quello che avviene in un sistema che deve essere profondamente libero e autonomo nei contenuti e nelle sue forme di sviluppo ma per esempio posso in un settore che ha una velocità di innovazione che in altri campi ancore sconosciuta possa anche via via aggiornare le stesse normative generali che potrebbero lo si è visto persino con una buona riforma come fu la riforma della RAI che propone alla lunga e invecchiata in alcuni punti in modo forse ormai irrimediabile o santi aggiornare via via in modo più snello meno paludato e faticoso
Il Governo del sistema comunicativo
Una normativa antitrust infine significa definire una modello di rapporti tra pubblico e privato fondato su maggiori certezze quello che è successo in questi ultimi mesi io credo sia preoccupante
Per un verso la corsa all'investimento pubblicitario ha prodotto accerto un aumento dei flussi finanziari quindi una
Piccolo ancora rispetto ad altri Paesi
Arricchimento del potenziale del sistema comunicativi italiano ma anche prodotto una concorrenza selvaggia tra pubblico e privato
Tra i quotidiani e l'emittenza privata recente la polemica tra la federazione degli editori cui proprio il gruppo Fininvest sulla questione della pubblicità
La Rai ha un tetto pubblicitario che ogni anno la commissione ma mentre di vigilanza fissa secondo un meccanismo feudale per cui A X miliardi attribuiti alla RAI in più o in meno corrisponde magari una vice direzione
Una condirezione quasi caporedattore è una trattativa politica che ben poco ha a che vedere con le esigenze dello sviluppo di questo sistema per cui non abbiamo proprio in questa cornice presero proposto
Un sistema molto più snello l'abolizione di queste tradizionali bardature il tetto pubblicitario della RAI
Forse la revisione anche di quella Commissione paritetica che fu fatta tanti anni fa in cui poi la RAI e gli editori si incontrano per definire un tetto pubblicitario in cui peraltro proprio settore televisivo privato è assente per definire invece una questione una sola per quanto riguarda pubblicità che riteniamo la più importante di tutte perché tutelanti consumatori cittadini cioè definire una libera competizione sul mercato salvo un tetto di affollamento orario nella sistema radiotelevisivo
Lo riteniamo assurdo che oggi le reti pubbliche e private soprattutto private ma il problema sta cominciano a toccare in modo preoccupante anche la RAI in alcune ore siano letteralmente affollate di spot pubblicitari in Italia si trasmettono più spot pubblicitari che in tutti i Paesi europei messi assieme
Questi sono dati peraltro in difetto perché l'Italia supera nettamente
Tutti gli altri Paesi europei in quantità di spot pubblicitari riteniamo che ci voglia un limite orario di affollamento si possono studiare tante forme differenziare certo il servizio pubblico
Dalla settore privato ma ci deve essere un limite ci deve essere una tutela anche in questo senso
Della qualità della comunicazione di massa
Quindi questo è
Primo grande filone di ragionamento molto proprio per schema velocemente perché vorrei racchiudere in poche battute un secondo grande argomento
Che noi oggi vogliamo riproporre eh
Il tema qualità dell'informazione ce ne siamo convinti che non basta più a questo punto delle cose
Ragionare solo di apparati forme regole della comunicazione bisogna anche tornare un po'tutti quanti a discutere di qualità della comunicazione di massa
Non nella forma tradizionale che forse per tanti anni anche riguardato la nostra stessa tradizione cultura politica di occuparci dando dei voti o dei giudizi di questo o quel programma di questo o quel contenuto
Informativo ma occuparsi invece di un problema che riguarda l'insieme
Del paese e il suo stesso futuro democratico cioè la capacità dell'informazione di rispondere ai mutamenti della realtà sociale di produrre e riflettere la ricchezza non
Banalizzando né ma semmai articolandone i messaggi e la stessa domanda di informazione insomma se potessi dire in uno slogan il problema che oggi noi sentiamo non è tanto quello di fare un richiamo moralistico ai giornalisti ai tecnici agli operatori dell'informazione perché parlino un po'di più di noi io un po'di più delle lotte sindacali questo problema certo esisteva un problema che ogni volta ci troviamo di fronte e contro il quale ci scontriamo delle reti pubbliche e private ma il problema che noi poniamo e vogliamo porre seriamente le ho provate riguarda l'informazione
E la sua dimensione anche generale è come l'informazione rappresenta la realtà di questo paese insomma sono eccezioni ancora dirette come quelle fatte recentemente dalla RAI con
Delle scelte importanti utili da apprezzare sulla Valtellina i servizi anche sulla riceve i porta giuro sono importanti alcuni servizi che alcuni grandi quotidiani talvolta fanno e importanti su vicende nazionali ma certo la realtà sociale di questo Paese spesso diventa opaca nella trasmissione poi reale dell'informazione insomma il tema della qualità dell'informazione della nostra industria culturale della sua autonomia della possibilità di non essere semplicemente una zona di consumo
Dei prodotti che la nostra industria culturale non riesce a proporre alle sue reti di trasmissione
C'è una sproporzione enorme tra ciò che noi importiamo ed esportiamo è vero che c'è un problema di mercato il mercato americano è enormemente più vasto del mercato europeo però insomma ed è un interrogativo cureremo porre qui c'è il presidente la frazione di lei degli editori cioè Mattucci che da tanto tempo
Si occupa di questi argomenti c'è un grande gruppo privato ma insomma non è possibile su questo punto l'autonomia dell'industria culturale italiana
Trovare anche una forma di collaborazione fattiva tra pubblico e privato cioè non può essere questo un terreno non solo di confronto ma anche un terreno di un grande patto per l'autonomia dell'industria culturale italiana ecco non è questo un tema di grande fascino anche per tutti quanti ecco non può essere questo un elemento non c'è lo di risoluzione
Delle varie contraddizioni o dei problemi che oggi abbiamo di fronte ma un elemento diciamo di salto di qualità che posa spostare anche la discussione sui mezzi di informazione un po'più avanti cioè cosa fa questo nostro Paese per difendere le proprie prerogative industriali culturali tecnologiche guardando al futuro cosa fa per trainare un'integrazione europea che dal punto di vista delle comunicazioni di massa anche qui come in altri campi
Batte il passo esistono delibere proposte di direttive europee ma qual è il ruolo per esempio che Antivari soggetti pubblici e privati possono svolgere attivamente per fare del tema per esempio dell'unità europea su questo fronte della comunicazione di massa un tema in cui anche il vecchio confronto pubblico-privato possa trovare un elemento di come dire sollecitazione ulteriore è un terreno di incontro più avanzato infine un'ultima battuta
Un tema che non non è più solo di pochi specialisti noi dobbiamo ripensare profondamente ai meccanismi di finanziamento del sistema comunicativo di le norme tema delle risorse lo dico proprio in due parole
Noi oggi non possiamo più avere una RAI che vive senza un proprio vero Progetto di sviluppo che faccia i conti con la innovazione del sistema comunicativo con il tema delle nuove tecnologie per esempio
Che a un cane non è sempre più impopolare ci sono sei milioni di persone che in Italia in modo parziale o totale evadono il canone e poi appunto
Una quota di pubblicità peraltro decisa dal Parlamento e non possiamo più pensare che le entrate
Complessive di quello sistema
Non me ne voglia Confalonieri siano solamente diciamo terreno
Di caccia di nuove di nuovi settori e spazi pubblicitari anche il giorno in cui tutto quanto questo settore facesse un ulteriore passo avanti nelle entrate pubblicitarie che già hanno fatto negli ultimi dieci anni un balzo colossale in avanti
Anche quando se arrivasse a un ulteriore passaggio come dire quantitativamente il significativo questo nostro sistema tutto insieme avrebbe una quantità di risorse insufficienti per pensare al proprio futuro per riuscire accorrere diciamo
Con il tempo moderno è riuscire a difendere realmente punto l'autonomia anche dalla nostra industria culturale nazionale ad affrontare l'integrazione europea a livello necessario ci sono grandi scelte di fronte a noi il cavo o il satellite nel campo dell'editoria una enorme terreno credo in qualche modo mi accederà Giovannini che poi se ne occupa ormai anche da molto tempo cioè il tema insomma dell'editoria Elettronica del rapporto seguirli intriga integrato tra i vari mezzi bene poniamoci questo
Punto di discussione come è possibile in modo democratico trovare delle forme di entrate che non si risolvano semplicemente o in qualche nuovo momento del canone radiotelevisivo oppure in qualche ulteriore
Come dire guerra di accaparramento di spazi pubblicitari lo accennato come argomento credo che potrà essere uno dei punti del dibattito
Beh
Dottor Confalonieri anche questo sembra un pezzo di il copione che si ripete limpidi gira gira ogni volta
Siete voi un po'
Sms
Verbalmente sotto accusa e allora mi pare giusto
No
Allora
Perché io quel rigore
Va
Bene rotto propone determinerebbe
Tutti
Non era meglio avere una legge che invece di lasciare tutti senza certezze e quindi in questo meccanismo per cui il più grosso rischia sempre voi di mangiare quello più piccolo
Che ne so consentisse a voi di continuare senza preoccupazione ad operare nel settore e magari te disse che ne so gli editori di giornali lontani dalla televisione voi lontani dall'editoria
A stabilire questo problema esiste le ritornare al meglio che c'è una legge
Bisogna considerare come egizio
Vita ha parlato ancora selvaggio
Luoghi comuni che adesso così ci attendono momenti però sentiamo da parecchio tempo in modo improprio anche nel duo accendono a dire la Corte costituzionale ha messo in discussione legge dieci
Sta facendo la normale indagine che su tantissime leggi la Corte costituzionale azionata non privato da un giudice fa normale
Scusa scusa nato a una gestione parziale però perlomeno questa legittimazione ad esercitare quella professione con quelle caratteristiche come noi facciamo è autorizzata per legge quindi non si può parlare di anomia per usare un termine tecnico ma regole ce ne sono quindi non mancanza di regole ma alcune regole magari non ancora completo
E qui per e visivamente diciamo che la legge dieci garantisce l'esistenza di un sistema quindi l'istituzione di un servizio pubblico riconosciuto il servizio pubblico nazionale ma una televisione anche nazionale privata vedere locali
Poi delle norme sulla pubblicità delle norme sugli affollamenti delle norme sulla produzione e anche per il servizio pubblico detta delle norme innovative rispetto a quella che la legge cento e questo ma regole ne sono state poste anche dai vari giudizi perentori e di di tribunale la stessa sentenza di Cassazione del marzo del febbraio scorso
Riconosceva la nostra legittimità a esercitare l'attività di televisiva in cassette ovviamente non c'era era diretta sottoposta per quella famosa sentenza dalla Corte costituzionale a una una preventiva legislazione antitrust e qui vorrei credo che sia il tema principale anche di questo convegno Nuovi questo dibattito
Detto anche che privati per riprendere ancora un momento il discorso delle regole hanno saputo darsi delle regole perché gli indici gli affollamenti sono stati affollamento sono stati pattuiti fra le televisioni private e più va l'associazione dei dei più grossi fruitori di pubblicità e
Nella Federazione delle televisione dalle radio televisione Lazzaretti ci sono fatti dei patti perché le nazionali e televisioni nazionali si astenessero da raccogliere
Pubblicità locale ma veniamo all'Antitrust ecco quando si parla di antitrust io credo che non si può prescindere e si parla poi della nostra preminenza come ha detto vita poco fa non si può prescindere tale a considerare l'esistenza della RAI
Hai con tutto il suo peso I con le sue coi suoi trent'anni di storia con i suoi quattordici mila dipendenti coi suoi due mila e rotti
Miliardi di fatturato quindi se guardiamo
Le forze in campo
E le forze in campo facendo veramente una cernita delle tanti cifre che si che si sentono talora anche un anche cattiva fede talora anche esposte in modo farraginoso io credo che questo mercato il mercato della televisione quindi non confondiamo lo col mercato la pubblicità
La carta stampata che poi anche di Bach diviso carta stampata quotidiana carta stampata periodica che sono cose diverse e giovani che ci potrà tenere per delle ore cinque
Vediamo quali no non lo farà perché perché è una brava persona
Comunque pensiamo a che cosa muove allora ci sono due mila due mila cento miliardi della RAI patti di Cannone e di pubblicità
Pubblicità al netto anche qui ci sono delle cifre molto sballato e che talora vengono date cosa intendo al netto
Dei diritti di agenzia che sono il quindici per cento di commissione al merito delle sponsorizzazioni che sono considerate sia dalla RAI che da noi
Come contributi ai costi di produzione
Qual è il nostro fatturato poi nostro fatturato è di in quel corpo con questo criterio di mille trecento mille trecentocinquanta miliardi per quest'anno ovviamente dico circa delle tolleranze sono ovvie
E il resto è di circa duecentocinquanta trecento miliardi quindi noi abbiamo sempre parlando in termini percentuali una RAI che sul piano dei ricavi che credo sia il modo più corretto per considerare un mercato a il cinquantasette per cento
Mercato noi abbiamo intorno al trentacinque per cento del mercato il resto e alle altre per televisioni che tendono a rinforzarsi come dice Zolla perché sento la FIAT se entra Romagnoli e sentano altri è chiaro siamo in un regime capitalistico la concorrenza direi proprio l'anima di questo regime e questo la prima considerazione che io desidero fare e sottoporre a chi un domani dovrà occuparsi di queste legislazioni Secondo concorrenza bocciato economico vediamo il concerto pluralistico che più un concetto politico si toglie l'offerta che in ogni televisore in ogni regione noi abbiamo di televisione abbiamo detto le tre reti RAI abbiamo detto lettere del pilota del ma abbiamo in ogni regione quattro o cinque importanti televisioni locali più o meno collegate in syndication che siano Odeon TV RAI Rete sette o altre abbiamo pelli mini reti che sono la rete a che sono la Videomusic abbiamo letture televisioni straniere che seppure agiscono in un sistema di di precaria legittimità a mio modo di vedere però evidentemente non ritenuto tale dalla FIAT che ha tra i suoi legali
Valutare queste cose e e quindi abbiamo un'offerta molto rilevante
Quindi sul piano del pluralismo
Sempre per stare sull'antitrust sempre per pensare a posizioni di predominante c'è questo fare poi io vorrei ecco per rispondere al dolo che dice ma non era meglio avere una legge e così faceva tattica all'ingresso di altri io credo che questo
Da uno più grosso che mangiavo ecco questo però io credo si arriva e se è meglio di noi chapeau
Questo lo dico lo dico più evoluto e magari non lo penso però altra
Esatto
Quindi pensiamo una cosa pensiamo questo è un settore che a dieci anni di
Ovviamente non intendo la RAI ma il settore privato è un settore che esiste da dieci anni dopo
La sentenza che voi avete ricordato e diciamo che esiste in un modo dignitoso dal non più di cinque sei anni perché i primi due o tre anni sono stati di tentativi
Bene consideriamo che è una realtà in evoluzione
Consideriamo che la nostra posizione se vogliamo chiamarla di preminenza data da tre anni e data perché sono successe determinate cose qui c'è Cardullo i ricorda la nostra trattativa quando si tratta di salvare cinquecento posti di lavoro di Retequattro
Un nostro avvocato ha un'espressione curiosa noi siamo la concentrazione del super
E la trovo
Esatta protesta quindi concentrazione quindi spirito monopolistico spirito sopra fattore della concorrenza ecco facciamo una piccola riflessione un'altra riflessione che vorrei sottoporre a chi si occuperà di antitrust in futuro e per legge pensiamo alle dimensioni
Non se vogliamo affrontare Mita parlato di mercato europeo vogliamo fare delle intese magari anche col servizio pubblico ma se parliamo di tecnologia se parliamo di sette se parliamo di produzione dobbiamo perdere risorse importanti risorse finanziarie che soltanto avendo una dimensione adeguata possiamo reperire sul mercato e non in modo selvaggio
Noi faremo le polemiche quanto e ne abbiamo fatte anche di feroci ma però io do atto Massimo Giovannini che usando l'espressione che più salati di quella che io cito disse quelli della televisione privata hanno fatto imparare editori di carta stampata a muovere una certa parte del corpo
E andare per cercare i clienti te lo ricorderai detto più volte questo bisogna cambiare e basta
Sono un popolo il grazie questa è una
Lascia consentite neanche un'ultima piccola considerazione su forme antitrust in generale io ho letto con molto interesse
La relazione di Bassanini testimoni molto estivo molto poi tutti gli esperti che voi schierati in campo in questo settore
Però quando fatte i riferimenti alla legislazione americana sull'antitrust attenzione perché si tratta non dico di fare i vecchi ma di normative che sono sottoposte a revisione ma molto forte e non è soltanto l'amministrazione Reagan anche perché l'Antitrust che aveva un senso in certi periodi è uno strumento intanto di quasi cento anni fa dice manate il credito nata quando l'industria era una certa cosa quando non esisteva anche negli Stati Uniti una società così segmentata con poteri che si contro bilanciano come quelli che sono la società degli Stati Uniti attuale ma anche la società nostra
Diamoci chiaro dollari giornalista
E qui abbiamo un un ex grande giornalista un grande editore io voglio vedere se da editore Luís al giornalista Giovannini faceva fare quello che voleva quando in Algeria che volevano condannati a morte andavi a fare il servizio che dorme di fare perché perché prevale la professionalità del giornalista noi a Montanelli o a bocca uguale ma che cosa possiamo a proposito di libertà di informazione quindi di sopraffazione dei grandi trust delle grandi concentrazioni
Chiusa la Parenti ultima sempre per stare negli Stati Uniti
Ma negli Stati Uniti che sottopongo la revisione questo perché perché le normative antitrust nascono perché intese di cartello intese di concentrazione abuso di posizioni dominanti portavano un danno ai consumatori perché tenevano bassa la produzione magari vedi certi patti sulla sulle miniere di carbone sulla produzione dell'acciaio o sulle ferrovie allora
Elevavano i prezzi oggi chi lo può fare
Oggi anzi la grande industria a tendenza ad essere più efficiente della piccola industria
E si assiste negli Stati Uniti proprio alle cause magari della piccola azienda contro l'IBM nel Pd ed è per questo che si rivede su questo piano le normative antitrust ultima piccola considerazione proprio perché non voglio annoiare
Quando parliamo di antitrust sappiamo che c'è una normativa CEE anzi ci sono l'articolo ottantacinque ottantasei
Del trattato
Devo dalla Comunità economica europea che parlano proprio di intese monopolistiche che parlano di abuso di posizione dominante quindi abbiamo delle norme non siamo senz'anima attenzione attenzione concludo dicendo
Attenzione che il pretesto dalla norma antitrust non ci porti a punire a penalizzare
Le grandi aziende che possono invece portare delle economie portare un contributo di risorse eccetera eccetera eccetera nei vari settori ma ritornare a quelle forme quello slogan nefasto secondo me che imperava in un brutto periodo del nostro recente passato piccolo è bello
E quando le grandi aziende erano piene di debiti e sappiamo cosa c'era in Italia con questo è la mia preoccupazione su cui l'eventuale norma antitrust che si vada
Io concordo in particolare con due le affermazioni della brillantissimo esposizione del dottor Confalonieri che
Una norma diventi presto non debba essere punitiva non sarebbe una nuova manifestazioni di di miopia da parte di coloro che devono provvedere alla legislazione che bisogna stare attenti a non
Corre troppo appresso modelli stranieri
Perché ci sono dimensioni diverse di mercato di storia di cultura di tradizione
Problemi avercela perché io ho questo timore che poi senza la vostra la visione della della televisione privata
In attesa di questa regolamentazione non si dalla diretta televisioni private e su questa cosa da Fini in assenza di legge regolamentazione si svolge il giogo tra i partiti
I quali finiscono col far prevalere i propri interessi di bottega anziché gli interessi collettivi dei quali sono anche quelle delle TV
Privati
Bene a questo punto mi pare che sia opportuno sentire come dire l'altra campana del sistema televisivo il dottor Mattucci
Martucci questa è l'anno in cui
La RAI ha ottenuto dopo averlo chiesto
Restando Bembo un aumento del canone
Ed è anche l'anno in cui la RAI prevede però di chiudere il bilancio Indesit mi pare nulla sull'ordine dei quaranta miliardi
Beh come si spiega questo che può sembrare anche un paradosso cioè quindi c'è un problema sale in servizio pubblico come si può approvvigionare in maniera soddisfacente
Di risorse che gli consentano di essere
Il centro del di questo di questo sistema senza come dire uso un termine un po'semplificativo spennare telespettatore anche perché questa slegare Loomis di andare sempre un pochino insomma no appartiene più forse un regime monopolistico che è un sistema ministro moderno avanza
Io credo che posso iniziare dalla domanda provocato
Va be
Due mila miliardi di Cannone
Quaranta miliardi di deficit sono un'oscillazione di tipo marginale
Ci può essere non ci può essere voglio dire deficit dell'ordine del due per cento possono essere considerati come dire
No fisiologici
Ma
Senza entrare minimamente su un terreno polemico
Io vorrei riprendere alcune cifre che ha fatto il dottor Confalonieri due mila miliardi mi pare la RAI
Mille trecentocinquanta diciamo il sistema Fininvest con tre reti televisive
Beh
Proviamo a dire che la radio corta come costa trecento miliardi siamo a mille che ottocento
Proviamo a fare i calcoli di che cosa significa tutta la rete informativa nella gestione di un'azienda televisiva proviamo a calcolare l'onere di tenere aperte ventuno sedi periferiche proviamo a calcolare che cosa vuol dire fare la tedesco attica che cosa vuol dire avere il sistema di trasmissione che non concentra la la la la la distribuzione del segnale diciamo sulle zone considerate
Più utili e più convenienti ma delle impiantare gli impianti secondo le regole del ministero delle Poste vogliamo considerare che cosa significa tenere aperte quattro orchestre sinfoniche
Ecco io credo che e su questo ci vorrei dedicare un po'di tempo ma credo che sarebbe dimostrabile
Che a questo punto i costi di gestione dei due sistemi televisivi se non sono equivalenti stanno per arrivare lo per arrivare molto vicino
Voglio dire che il sistema di competizioni di tre reti contro tre reti se è vero che impone alla Fininvest io per carità da questo punto di vista posso riconoscere l'esigenza di un grande gruppo industriale di competere con un altro gruppo allo stesso livello di forza e di fatturato voglio dire che ci sono delle logiche di cotto nell'esercizio del sistema televisivo che sono quelle che sono
Oggi come oggi da un lato il sistema Fininvest espande le sue entrate a livello dell'aumento della domanda pubblicitaria dall'altro la RAI può deve annacquare questo incremento delle entrate con un aumento del canone che è infinitamente superiore dal interiore dal punto di vista dal punto di vista percentuali tenete conto che sei la pubblicità aumenta in un anno
Del venti del trenta per cento questo per il sistema Fininvest e vuol dire trenta per cento in più di fatturato rimanendo la sua percentuale
Fissa sul sul sulla quantità complessiva per la Rai vuol dire che questo trenta per cento riguarda soltanto un terzo delle sue entrate perché Canone aumenta appena appena con il meccanismo dell'inflazione
Questo vuol dire e qui vado all'impostazione che io volevo dare al mio intervento che a questo punto secondo me è la lotta selvaggia per incrementare le risorse unicamente sul terreno della pubblicità fatta diventando un po'una lotta fratricida una lotta che non consente il passaggio del sistema fasi più evolute e quindi a fasi più ricchi
Questo secondo me introduce alcuni temi il primo appunto è come da un lato lo stesso gruppo privato io credo che per esempio la polemica che c'è stata tra il gruppo Berlusconi e il sistema dei periodici italiani al di là poi diciamo dello scontro cruento che c'è stato ci avesse una sua logica perché è chiaro che un sistema televisivo
Che si alimenta di pubblicità e deve crescere cerca la pubblicità laddove in qualche modo la può trovare quindi mettendo in pericolo anche compromettendo questo non vuol dire che poi sia legittimo
Il fatto di portare via la pubblicità gli editori per carità vuol dire che bisogna trovare altri sistemi di produttività e di espansione anche di quel sistema
E la RAI da parte sua nella sua crescita
E che nel suo passaggio diciamo da sistema di Monopoli a sistema imprenditoriale a sistema industriale c'ha un problema di approvvigionamento delle risorse
E perché e qui debbo dire vorrei fare l'osservazione politica diciamo in qualche modo anche rispetto introduco un tema squisitamente politico all'intervento che per esempio fanno alcuni partiti prevalentemente la Democrazia Cristiana il Partito comunista rispetto al tema della industria televisiva perché in qualche modo diciamo il PSI che poi anche politicamente rappresento ha scelto un po'la strada
Delle se serve lasciare andare le cose un po'come vanno per vedere come si sviluppa il sistema dico queste due forze che stanno cercando
Di dare un impostazione una regolamentazione di tipo giuridico di tipo legislativo al sistema poi è vero che si lamentano fino alla noia vizio Zollo di non riuscire a trovare la possibilità di dare una regolamentazione ma è anche vero che dovrebbero fare una riflessione
Che non si riesce a regolamentare politicamente un sistema perché probabilmente il sistema di volte perché il sistema scappa in avanti più in fretta di quanto poi la capacità di di concretizzazione politica delle forze parlamentari riesca ad esprimere cioè una legge è anche un problema diciamo di capacità di intervenire di scelta dei terreni giusti di individuazione delle forme di intervento che sono congrue con lo sviluppo dei sistemi e io credo che da questo punto di vista sia per quanto riguarda diciamo il problema è l'Antitrust che per quanto riguarda il sistema il problema del pluralismo
Che per quanto riguarda il problema delle risorse fino ad oggi l'impostazione che è stata data al tentativo di intervento delle forze politiche è un'impostazione troppo limitata e che non tiene conto delle esigenze appunto e delle velocità di crescita del sistema
Il sistema televisivo dopo la fase del monopolio durata probabilmente più di quanto fosse necessario o il Paese potesse sopportare ha avuto una prima fase che è stata quella dell'intervento legislativo della riforma che è stata quella della pluralità azione del pluralismo
C'è stata un tentativo di introdurre
La pluralità di espressione naturalità politico culturale nel sistema che poi si è risolta diciamo nel meccanismo della lottizzazioni ma che è intervenuto soltanto sul corpo della RAI
La fase successiva che è stata poi la fase della privatizzazione io credo che non avrebbe avuto la possibilità di esplicarsi se non avesse avuto come elemento propulsore dominante una realtà di tipo concreto economico che era quella della necessità di crescita della comunicazione pubblicitaria cioè il gruppo Fininvest e e cresciuto con una grande intuizione diciamo imprenditoriali da un lato e anche una capacità gestionale e di invenzione però su una forse una spinta che esercitava la domanda di comunicazione pubblicitaria che da un lato i giornali non riuscivano a diciamo ecco esprimere dall'altra la RAI anche perché bloccata dal punto controllo della commissione parlamentare era impossibilitata ad esprimere ecco io credo che se oggi noi volessimo limitarci a intervenire sul sistema pensando che gli unici problemi che ci sono solo quelli del pluralismo da un lato e dall'altra
Della spartizione della risorsa pubblicitaria
Faremmo un cattivo sistema allo sviluppo della della un cattivo servizio lo sviluppo del sistema informativo e comunicativo italiano e probabilmente non riusciremmo a trovare la formula di controllo e di intervento politico istituzionale a me pare che oggi il problema che si presenta a chi dal punto di vista politico dal punto di vista dello Stato vuole governare il sistema televisivo e quello della comunicazione in generale e quella del passaggio del sistema televisivo
A grande sistema industriale cioè a un sistema che non sfrutta più soltanto passivamente le risorse che da un lato vengono poste a disposizione dal certo arcaico sistema
Del pagamento del canone e dall'altro dalla domanda pubblicitaria ma dal fatto che ormai il sistema di comunicazione
Può diventare un sistema che cresce industrialmente crea nuova domanda determina nuova occupazione crea imprese forti perché è collegato con altri settori di espansione
E quali sono questi settori espansivo B innanzitutto e questo credo che sia sotto gli occhi di tutti è il carattere internazionale del mercato cioè c'è un mercato di tipo internazionale di questo tipo di Merce diciamo di questo tipo di valori di questo tipo di fattori e bisogni di comunicazione che non può essere soltanto più quello italiano deve essere prima quello europeo deve essere successivamente
E prioritariamente forse quello anche America
Secondo problema di espansione del sistema industriale della televisione della comunicazione quello del rapporto con le nuove tecnologie oggi esistono nuovi meccanismi di comunicazione che non sono più soltanto quello diciamo della rete televisiva terzo ci sono i satelliti da un lato e la comunicazione via cavo dall'altro
C'è tutto il sistema dell'informatizzazione e della telematica
E che deve essere sviluppato e per il quale io ritengo che in Italia il Progetto sia un progetto arretrato perché oggi il problema il problema dello sviluppo diciamo della comunicazione di tipo
Telematico informatico elettronico eh dominato e controllato corporativa mente dal dominio del settore telefonico che quello che esercitato in Italia dalla STET il quale controlla tutto il sistema assorbe i capitali e in qualche modo impone a a livello nazionale il lo sviluppo delle telecomunicazioni sul modello della telefonia trascurando la possibilità di altri tipi di sviluppo che sono per esempio quello della comunicazione attraverso i satelliti quello dalla comunicazione via cavo quello della diffusione dei sistemi di informazione e dei sistemi di spettacolo e di intrattenimento di tipo elettronico e limitandoli appunto soltanto a quello che adesso il vecchio modello della televisione
Da questo punto di vista io credo che non è banale per esempio lo scontro che c'è stato negli ultimi mesi tra la RAI e l'IRI per il possesso delle reti di telecomunicazione perché non si tratta di trasferire meccanicamente le reti di comunicazione a un unico ente i che potrebbe anche avere la sua logica telefoniche a disposizione poi degli utilizzatori televisivi fatto è che chi oggi fa televisione in Italia io credo che in questo per esempio ci sia comunità di interessi e di come dire valutazioni tra pubblico e privato noi riteniamo che le telecomunicazioni possano essere sviluppate e e il consumo di telecomunicazioni anche attivando i grandi meccanismi di distribuzione dell'informazione anche attivando nuove forme di occupazione del tempo libero di divertimento di intrattenimento attraverso i sistemi elettronici che non sono esclusivamente invece il modello che propone l'aspetto e che è quello dello sviluppo della
Diciamo della telefonia oppure della elettroni cappotto a servizio dell'utenza affari è un'utenza limitata e di un'utenza specifica oggi da stette fa il ragionamento di rivolgersi a questo tipo di utenza perché è quella che a breve termine gli dava più rapidamente la capacità di avere reddito ma non è detto che il reddito
Per l'intero comparto industriale o per il reddito per il sistema diciamo nazionali italiano delle telecomunicazioni in Europa e anche a livello internazionale non sia dato perseguibile attraverso l'attivazione di un più forte
Sistema per esempio di comunicazione televisiva di prodotti audiovisivi eccetera eccetera
Problema della FIAT ecco è il problema da un lato e questo e su questo io credo che l'intervento
Di regole antitrust sia necessario e poi dico probabilmente posso dire anche una mia valutazione debbo dire molto personale
Su questo terreno ma il problema della FIAT nei confronti della televisione anche il problema Della necessità di come dire mettere a disposizione il sistema di comunicazione più avanzato che c'è nel nostro Paese dei grandi gruppi industriali oggi non non riesco a darmi con precisione la statistica ma è stato calcolato che
Chiude la cinquanta per cento della comunicazione che viene prodotta in un paese non viene più originata diciamo dai vecchi sistemi culturali dal vecchio sistema informativo dal vecchio sistema scolastico ma proviene informazione scientifica informazione
Di comunicazione eccetera eccetera dal dall'apparato industriale cioè la grande industria ha bisogno di comunicare nel Paese
Allora anche di
La pubblicità è cresciuta così spropositata mentre la domanda di pubblicità nel nostro Paese perché i sistemi di comunicazione tradizionali nei confronti della comunicazione industriale adottano una specie di
Scandalismo di tipo arretrato per cui fare la comunicazione su ciò che è opportuno ciò che è necessario per l'industria viene considerato uno scandalo per cui poi le industrie o attiva i meccanismi della pubblicità che è soltanto uno
Dei sistemi di comunicazione industriale oppure deve ricorrere a forme diciamo in proprio di comunicazione attraverso l'influenza attraverso il controllo attraverso le l'intervento di tipo editoriali sui giornali
E in parte ormai anche sulla televisione ma non riesce ad avere diciamo un sistema che porta il suo bisogno di comunicazione ha la luce del sole che lo assorbe anche questo è un problema di villaggio di vetro nella comunicazione cioè di fare emergere i bisogni di comunicazione industriale
Allo stesso livello che hanno bisogno di più che a a che hanno bisogno di a cui hanno bisogno di comunicare i sistemi culturali sistemi politici sistemi biologici del paese che invece per una vecchia tradizione diciamo idealistica anche culturale del nostro Paese son quelli che oggi vengono diciamo in qualche modo favorito e allora il problema della FIAT è da un lato certo un problema da questo punto di vista va controllato
Di un gruppo che vuole control no intervenire su un sistema così globale da non avere minimamente il rischio di essere controllato da nessun punto di vista ma dall'altro è anche un un problema di comunicazione industriali non è solo la FIAT che oggi come gruppo industriale vuole comunicare
Perché oggi il problema dell'accesso alla televisione se la FIAT è quella che ha fatto un primo passo ma se lo pongono assolutamente nello stesso modo la Montedison non se lo pone
Lanning se lo pongono tutti i grossi gruppi industriali e state tranquilli che l'ingresso di Gardini nella Montedison era in parte legato alla chimica ma in parte era legato anche a tutte le iniziative che potevano venire attraverso lamenta
Allora quando la politica vuole intervenire sul sistema di comunicazione deve secondo me cercare di prendere il confine più largo di interessi che interferiscono con il sistema di comunicazione e questo vuol dire tenere conto dell'internazionalizzazione del sistema questo vuol dire tener conto dalla necessità di sviluppare le tecnologie questo vuol dire tenere conto del fatto che c'è un grande bisogno di comunicazione industriale ecco a questo punto si pone il problema che diceva mi pare vita prima ma chi finanzia lo sviluppo di questo sistema
No io debbo dire e qui parliamo di nuovo di strategie dell'IRI quanti soldi lo Stato attraverso i fondi di dotazione ha buttato per sostegno per il sostegno dell'industria
Siderurgica in Italia allora quando noi diciamo che per esempio lo Stato dovrebbe intervenire nel suo settore pubblico e qui rivendichiamo anche io un ruolo per la Rai
Chiedo in cui la centralità diciamo non sia soltanto legata al fatto che compete duramente come giunto poiché facciamo con i gruppi privati nello strapparsi la pubblicità ma in cui la RAI viventi
Centro e sviluppo e diciamo elemento centrale del sistema perché per esempio è incaricata di raggiungere una serie di obiettivi di carattere tecnologico di sviluppare di portare avanti anche per conto degli altri
Lasciando poi agli altri che hanno i capitali privati
Se vogliono competere sullo stesso terreno per carità di entrarci però quello che io voglio dire il ruolo della RAI come servizio pubblico può essere quello di svolgerà una certa serie di iniziative nelle quali c'è bisogno di finalizzazioni di interventi finalizzati dello stato per rendere possibile l'avanzamento di tipo tecnologico per rendere possibile la competizione a livello internazionale per rendere possibile la comunicazione
Più vasta di tipo industriale io credo che a questo punto si può cominciare a riprendere da un lato il discorso dell'Antitrust e dall'altro il discorso della qualità in cui l'Antitrust non sia il pretendere di dividere le risorse quelle poche risorse che ci sono come sta cercando di fare oggi
La commissione parlamentari che può dare fastidio da un lato alla RAI diciamo ma dall'altro può in qualche modo anche al gruppo industriale privato che si vede sempre un'interferenza di tipo politico parlamentare i suoi affari
Ma l'intervento può essere nel determinare soggettivamente se un gruppo industriale dico soggettivamente no ai soggetti che operano da in condizioni di dominio preminente in un certo settore
La valutazione se la FIAT può ha o non ha una posizione dominante io esistenti Italia una legge per determinarlo e c'è la legge sull'editoria l'incapacità di intervenire quando la FIAT ha acquisito il gruppo Rizzoli è stata un'incapacità di tipo politico non incapacità di tipo legislativo dal mio punto di vista e quindi il problema va risolto sul terreno no della forza politica dell'intervento piuttosto che sull'individuazione di marchingegni di tipo diciamo legislativo e così dal punto di vista della qualità dell'informazione ecco
Il la la qualità purtroppo è un elemento che non si può come dire
Misurare che non si può finalizzate gli inglesi che sono molto più pragmatici quando hanno avuto per esempio il problema di dare
Un obiettivo di tipo qualitativo all'investimento alla televisione privata hanno imposto al sistema privato di tornare una parte delle risorse pubblicitarie
Ad un'azienda che c'hanno importi a esclusivamente l'incarico di fare produzione di grande qualità e quindi è liberata
A priori dal fatto del dover competere dal punto di vista commerciale allora questo per esempio è un obiettivo chiaro dal punto di vista istituzionale che non
Impone diciamo ai singoli operatori di stare sulla concorrenza amante realizzare la qualità allora questo è un obiettivo per esempio che si può imporre alla RAI dicendo voi avete umbra quantità di finanziamento di tipo pubblico in base a questo tipo di finanziamento voi dovette realizzare questo tipo di informazione voi dovete avere una rete esclusivamente culturale e così via ma con o si è individuazione di settori precisi e con obiettivi che non siano contraddittori con gli altri obiettivi oggi per esempio la RAI diciamo usa la Terza Rete da un lato per fare la politica culturale ma dall'altro per guadagnare i sei punti di audience perché nei mesi di ottobre novembre dicembre possono determinare o no il sorpasso con il gruppo Berlusconi allora l'intervento di tipo politico deve chiarire se il nostro obiettivo di tipo gestionale realizzato facendo più pubblico del gruppo Berlusconi oppure facendo bene il nostro dovere
Per la parte che ci compete il servizio pubblico ecco
A me pare insomma che il tipo di intervento delle strutture pubbliche nel settore dei televisivi televisivo fino adesso sia stato caratterizzato da una serie di elementi negativi che esso uno il fatto che
Si interviene a posteriori e su campi sempre più stretti di quelli che sono
Diciamo i tanti di riferimento generale di sviluppo industriale del sistema e l'altra è l'individuazione di logiche che sono e questo debbo dire è sempre stato esplicitato anche dalle forze politiche più logiche di controllo più più stringente sulla RAI un po'più immediato sulla televisione privata ma sulla possibilità di intervento diretto dei partiti politici nella gestione ecco su questo dovrebbe esserci un grande ripensamento per arrivare a definire uno schema generale di intervento dello stato in cui la parte preponderante non sia quella del controllo ma sia quella della come dire individuazione dei grandi obiettivi e Berretta e del reperimento delle risorse perché questo sistema che è un sistema industriale che a livello internazionale a livello tecnologico può crescere può sopravvivere soltanto si è dotato di grandi risorse perché l'intervento dello Stato sia come è stato altre volte o è stato in altri Paesi
I sistemi industriali un intervento di sostegni un intervento di promozioni un intervento di dislocazione di risorse piuttosto che un intervento di come dire
Passivo di sfruttamento di quello è stato fatto o dalle imprese o anche da un'azienda che debbo dire tutto sommato continua ad avere la sua forza e rispetto alla quale dal mio punto di vista l'intervento delle forze politiche e più parassitario se volete che vi dica parassitario di quanto non debba essere invece promozione
Un attimo soltanto dare la parola delle Sandro Della Dulli e per chiedergli una cosa in particolare
Io con condivido l'analisi di di Martucci sulla esigenza oggettiva che grandi gruppi hanno di comunicare però c'è un problema che rimane irrisolto gli altri
Come comunicano e che cosa ricevono da un sistema dell'informazione che dovesse essere in gran parte voi in mano dominato posseduto da questi grandi gruppi
Ma io credo
Che questa parola che è stata usata è ripresa anche stasera del
Nel villaggio di detto
Ci si debba aggiungere un aggettivo
C'è un villaggio di vetro che è opaco non è brillante come
Dovrebbe essere perché si diceva dell'aggio di vetro perché c'è formazione alla comunicazione dovrebbe essere trasparenza
Dovrebbe essere
Capacità di fornire conoscenza cultura spettacolo intrattenimento
Questo villaggio mi sembra invece molto parco
E io siccome parlo quasi per ultimo
Vorrei anche fare un po'provocatore
Chiedere per esempio rappresentante di un grande gruppo ma anche privato ma anche a quello del grande gruppo di un grande gruppo pubblico e dell'area ma perché queste aziende fanno comunicazione spetta
Cioè qual è il loro
Obiettivo
Io non voglio credere che grande gruppo privato mi risponda
Il profitto
E che il grande gruppo pubblico risponda
Il pluralismo
Credo che non sia così
E però vorrei capire anche
Sì è fare comunicazione oggi nel nostro Paese significare
Sviluppare una televisione
E anche una stampa
Quella scritta tradizionale che parlano sempre di altro
O che parlano prevalentemente viale
Prendiamo per esempio le tre reti
Di Berlusconi ma anche le altre
Di che di cosa parlano
Che tipo di spettacolo fa
Quale immagine danno
Nel nostro Paese anche di altri Paesi
Come fanno ridere presente
E al gruppo pubblico
Alla RAI pubblica
Quale immagine da dell'Italia
Di come si svolge presento nel dibattito politico lo scontro politico di come si svolge il conflitto sociale
Quale immagine da dello spettacolo
E ai due alle due grandi aziende quale contributo hanno dato presente a creare un fenomeno vergognoso
Che è quello del mio divismo
è questo il tipo di scontro che
Che fanno
Per accaparrarsi l'audience
Cioè a colpi di miliardi sono si è ricreato un fenomeno che superiore a quello dell'olio VOD dei tempi dette
Ed ancora tanto maledetto che volesse provocano lo sono fino in fondo la cultura che si vuole e fare emergere e lo scontro che c'è fra i due gruppi cioè l'azienda pubblica e quella privata
Si fa sulla base delle firme dove si racconta la storia di grandi famiglie americane che può non finire mai
Cioè può durare da qui all'eternità
E la RAI pubblica
Anche essa si mette su questa scia
E per esempio quello che è uno dei credo de delle dei dati fondamentali della formazione di una coscienza
Parlo dei bambini l'immaginario dei bambini
Queste due televisioni questi due sistemi televisivi
Ah non no contribuito a deformare e a falsare l'immaginario dei bandi
Dove per anni e anni
La cultura del cartone animato è stata la cultura della violenza
I giapponesi hanno presso che è proibito questi cartoni animati e anche in Italia fortunatamente siamo sono andati diminuendo si torna alla fiaba c'è a suscitare e a fallire il bambino in un mondo immaginario ma che ha un rapporto con il con il reale
Ecco io voglio affrontare questi problemi perché francamente sono scocciato di discutere di lottizzazione da un altro punto di vista questa è la vera notizia e il risultato della della lottizzazione
La produzione di una sottocultura e di forme
Di sotto spettacolo
Ed ecco quindi perché parlo di villaggio opaco
E anche a Giovannini che poi farà dopo di me
E vorrei fare un vorrei chiedere
Questo aumento per esempio che c'è stato nulla di nella vendita della della carta stampata è indubbio anche se poi è un aumento che si rivolge soprattutto sui giornali sportivi e su giornali regionali importanti le hanno preso nuova nuova forza
Ma da questa carta stampata esce
Per esempio un'immagine di quello che sta accadendo nel nostro Paese
O non si è perso per esempio il gusto da parte dei grandi giornali d'informazione salvo pochi esempi
Il gusto dell'inchiesta dell'approfondimento dell'indagine
Quello che i giornali sono tutte uguali
Monotona mente uguali
E vi riferisco presente anche aggiornare di cui siamo alla alla cui prendiamo parte alla festa la festa de L'Unità anche L'Unità Guagliani
In modo diverso affronta ma affronta i problemi che affrontano gli anni non c'è più il gusto di una scoperta
Dei problemi
E lorenesi scopro solo quando avvengono
La Valtellina si è scoperta perché avvenuta
E sapete quante Valtellina ci sono nel nostro Paese mai scoperti
Meno che non abbiamo paura ormai delle bacchettate di Goria al quale vanno scoperta neppure allora neppure quando c'è l'area ha visto che esisteva che c'era la Valtellina
Beh questo credo che sia un grande tema di discussione
Prima ancora di discutere di questioni di regolamentazione tutte le cose che sono state dette io credo che questi sono i problemi la domanda che si deve che ci si deve porre e cercare anche di dare una risposta di bile rispose
La seconda questione che dietro i lustrini di una informazione nel nostro Paese che ha senza dubbio contribuito e in modo positivo a mutare il nostro Paese
Ma oggi dietro questi lustrini non siamo in presenza di una arretratezza profonda dal punto di vista degli assetti produttivi e strutturali dell'informazione della cultura e dei mezzi di comunicazione
Nella nella carta stampata e si è usata la tecnologia facendo un'operazione non per elevare il prodotto ma facendo un'operazione tipica che è quella della diminuzione dei costi giusta da da farsi male invece le cose sarà pagata solo da una parte sono i lavoratori di questi settori
Ma ancora oggi
Il punto fondamentale non mi pare né che la RAI né che i gruppi privati salvo a livello di dibattito pongono la questione vera
Allo Stato
Che è quella se l'Italia
Ne avete accennato ma e credo che questo sia un altro dei grandi punti di discussione
Se l'Italia può esser dentro o fuori lo sviluppo economico del mondo non solo europea noi siamo l'unico Paese che di fatto non ha un progetto per il caporale il Paese Capra cioè per usare il cavo e quando il satellite comincia a funzionare
Noi siamo
Posso dire se degli altri paesi sono arrivati al presente alla stazione di Milano noi siamo ancora a Bologna
Beh questo è uno dei punti su cui si gioca lo sviluppo economico sociale e culturale nostro paese
Prima ancora di discutere se lo sconto deve essere fra se vince Berlusconi o se vince l'emittenza l'emittenza
E questo è un punto di grande valore io sono pienamente d'accordo con Martucci quando pone un problema e lo pone allo stato non lo può essere la SIP che dirige un processo di questa non può essere i telefoni
E però come come si impegna e quale impegno c'è degli imprenditori pubblici e privati per affrontare una battaglia di queste dimensioni
Che deve portare poi a alla esplicazione piena delle potenzialità di un sistema comunicativo nuovo che studiano poi l'homevideo
Arriverà fra qualche anno per cui si fa la spesa attraverso il video ci si cura attraverso il video si assumono per imporle grandi informazione le piccole formazioni attraverso l'uso dei mobili
L'altra questione su cui credo bisogna cominciare a porre dei punti fermi e che su tutti questi problemi
C'è un fiorire di dibattiti come come su nessun'altra questione pensare nell'estate le pagine dei giornali si sono alimentati ad una discussione se la RAI deve vendere una rete se ci deve essere il canone se il cane non ci deve essere se deve essere
è il problema qui tante uno e io lo voglio dire con con grande forza
La questione della regolamentazione hanno ragione credo Mattucci
E Confalonieri se essa viene vista solo e Gionfalo lo diceva anche sesta viene vista solo come un insieme di regole la la regolamentazione non è questo
La regolamentazione deve essere un punto chiave in cui uno stato un Paese il pubblico detta
Le condizioni democratiche per lo sviluppo dell'intero sistema queste alla regolamentazione
No una gabbia ma un'indicazione precisa nel seno del nel segno dello sviluppo
E allora qui c'è da parte della RAI
Un piccolo problemino di cui si discute ma è questo va affrontato assieme alla regolamentazione
è che un'azienda così costituita dal punto di vista finanziario societario è un'azienda fuori del mondo e fuori del terreno
Però non possiamo continuare a dicevano le tavole rotonde questo anche le forze politiche noi concepiamo
La visione della comunicazione come una un problema di cose scritte o cose raccontate attraverso immagini che così ma queste cose scritte raccontati attraverso o raccontate attraverso immagini sono anche cose prodotte allora non esiste al mondo un'azienda organizzata come la RAI
Perché così come non è un'azienda che poche produce bisogna comincia ad affrontare questo no
Per i Martucci tue nobilitato il fatto perché non si è fatta la regolamentazione ancora intesa in questo senso
Io apprezzo che tu l'abbia mobilitato ma il fatto che non si è fatta e perché le forze politiche di governo e non si son trovati d'accordo
è questo il dato io conosciuto in dieci anni perlomeno quattro ministri
E pochissimi sottosegretario perché c'è sempre stato il Sottosegretario Boggi e lo ritrovavo mi dispiace non l'abbiate invitato lo ritrovavo sempre alle feste dell'Unità perché lui diceva che no finalmente ho messo a punto il Progetto di regolamentazione alla l'anno dopo non ritrovava la presso l'Unità dice Ho voglia di te l'avevo detto che il progetto non andava avanti
E infatti puntualmente non ce l'abbiamo ancora questo è un punto anche se perché il Pd il sistema va troppo avanti o perché il PSI appellarla tecniche lesse dell'asse di lasciare fare perché si è dimostrato che in quartieri paese del mondo in qualsiasi settore non si può lasciare
Ma il pubblico ha il dovere di dare gli indirizzi di dettare le regole della democrazia
E qui c'è questa questione dell'assetto della RAI e anche poi
Dell'assetto dei gruppi privati che non possiamo più vedere come una legislazione anti Trieste che riguarda la sola Vittorio la sola emette
Perché sarebbe singolare che noi vediamo infatti lo vediamo tutti i limiti della legge dell'editoria vediamo una legislazione anti Trieste quando l'economia italiana è dominato ormai da tre grandi gruppi
è lì che bisogna intervenire
Non per porre i lacci e laccioli a questi tre grandi gruppi che possono anche quelle che il che hanno i giornali che poi avranno anche
Qualcosa di più nel sistema radiotelevisivo
Ma se non interveniamo per cambiare il sistema regge la legislazione societaria
Noi andiamo sempre di più una finanziarizzazione dell'economia dove la produzione e non è un caso che stiamo ancora la produzione complessiva degli anni ottanta
Dove la produzione quindi il lavoro le occasioni di lavoro in più occasioni di sviluppo del paese saranno sempre più saranno sempre più difficili da realizzare vediamo già che siamo rientrati nella fase dell'aumento dell'inflazione quindi è ormai una cosa che si conosce tutto beh io credo che comincerà ad affrontare dal punto di vista delle strutture economiche societario per esempio la questione RAI e torno a ripeterlo
Vale per le forze politiche vale in particolare per le forze della sinistra
Che non possono rimanere prigionieri
Di una battaglia di un compromesso
Che poi tende a dividere il sistema radiotelevisivo pubblico e privato perché anche quello privato mica si può chiamare fuori dalla da questo discorso sulla lottizzazione troppo facile Confalonieri
Sembra quelli che ebbe noi con le forze politiche no no eh grazie è anche qui ci sono dei qualcosa non è uno scherzo
Alla recitazione anti Trieste significa dettare le anche qui le condizioni per l'economia italiana dentro la quale ci sta anche questa piccola questione che il sistema radiotelevisivo
E la RAI Mattucci volevo cominciare ho ho visto che finalmente si comincia a discutere una vecchia proposta del sindacato
Cambiare l'assetto di questa azienda da una cosa strana a un'azienda vera che poi organizzata che mancava c'è una capogruppo poi ci sono le divisioni chiama o le società di prodotto chiamiamole come vogliamo ma ci sono le divisioni operative
Si occupano della pubblicità si occupa dello sviluppo produttivo vogliamo ad affrontarlo questo problema
O vogliamo invece continua a discutere se si deve averlo uno più redattori capo a disposizione ecco io credo che questi sono alcune delle questioni per rispondere alla domanda che faceva zoo sono alcune delle questioni sulle quali sarebbe utile non solo sviluppare dibatte ma poi promuovere le necessarie iniziative ora se c'è una cosa
Sulla quale francamente per esempio il sindacato dei lavoratori spesso avverte di sembra mi pare di vivere Dassù
è che c'è grande dibattito ma non riusciamo e non riusciamo né sul piano del dal punto di vista né politico né culturale a creare quella mobilitazione di grandi masse di lavoratori di cittadini e anche di mobilitazione di imprenditorialità
Che è necessaria per cambiare il sistema della comunicazione nel suo complesso
Noi dopo quello che è accaduto lei ha detto anche sul mio giornale non invocano il diritto all'autodifesa non Faroni blitz dell'unità
Dicendo invece la parola presidente Giovannini del quale lui mi consentirete di operare di ricordare una cosa soltanto
è giusto ricordarla presa del Giovannini è stato uno che
Per molti anni da solo anche a insistito testardamente tenacemente sulla questione dell'innovazione tecnologica e io non lo so se fin
Prende giorni ancora solo in questo mi pare di no mi pare di no ecco ma
Sarebbe interessante o sapere questo in che misura pesato anche nel
Nel rilancio dell'editoria stampe se questo rilancio e consolidato quali problemi ci sono ancora ma voi mi pare che la discussione ha dato tanti argomenti rappresento Giovannini è inutile aggiungere altre altra domanda questi sarei tentato di chiedere di rinunciare a parlare grazie per due motivi primo quell'immensità degli argomenti che gli stati toccati qui qui che richiederebbero l'apertura di una settimana di dibattiti venne divisi pomeriggio per pomeriggio strutturazione site il secondo perché mi sembra che vi siate andati a galleggiando su quello che più mi preme e che è la parte televisiva e mi sembra che vi interessi molto meno
Quello che il mio campicello istituzionalmente vero che credo di sapere qualcosa anche di altro quindi proverò a dire alcune cose confuse perché è stato detto
Tutte le cose che ci interessano e tutte le cose che formano argomento della nostra vita del nostro impegno sociale
E politico in termini generali dice Gardone il villaggio di vetro e opaco altro che opaco e OPA così e opaco per l'oggi e richiederebbe una sfera di cristallo per un domani molto vicino
E stiamo continuando a giocare Lare sull'opaco non c'è guardiamo nella sfera di cristallo lei che cosa sta esplodendo attorno a noi e tutto questo dibattito è molto vecchio quello che stiamo facendo
Io sono venuto qua sfogliando in macchina ma era appena arrivato il libro della vostra convention ramazze de diventati anglosassoni quindi Conventional gastroliti canzone Enzo né e ho sfogliato l'introduzione di Veltroni ho visto le cose che ha detto vita eccetera
E mi sembra che non sia centrato la globalità
Del villaggio della comunicazione che stiamo un pochino
Rimasti Kanno delle cose degnissime molto importanti
Ma senza vere quello che a mio avviso e mi fa piacere Pezzolla abbia ricordato una battaglia di anni
Per tentare di quadrare di vedere globalmente l'insieme del mondo della comunicazione che non è più il giornale o il periodico la televisione pubblica o privata che sia ma il suo divenire ed esplodere fino a caratterizzare lei era nella quale stiamo già estratti non solo stiamo entrando che l'era dell'informatica in parola brutale è semplice nell'era del computer
Computer più telecomunicazione più televisione questi sono in lista di derrate e fin quando non ci sarà questa visione globale non faremo un passo avanti nella mia battaglia è stata contro l'ignoranza dei politici
Deve mente migliorata da poco contro la trascuratezza degli industriali quando non era intoccabile lo rende Sat e questi si sono mossi
Caro Martucci ci sono dei movimenti in giro dodici che Tanzi sta muovendo che altresì alla zia prende Montecarlo se io come inizio
Ma c'è una faccia di nuova in questi giorni che si chiama Telit e che per avventura vederla stette di Stato con il solito gruppetto di Torino
Piccoletto che stanno facendo vero che già è un cuscinetto di Mediobanca io non ho ancora capito se questo porta al pubblico o privato perché sono uno di quei misteri assolutamente insondabili
Vorrei ricordare che il Sud nominato gruppetto di Torino quei quattro gatti che stanno a Torino hanno fatto un accordo di cui nessuno ha parlato con l'IBM per i grandi calcolatori
E sta mandando avanti su questa strada e che l'Olivetti e da presente da tutte le parti in tutte le parti del mondo montando componente giapponesi e vendendoli lei per la ITT negli Stati Uniti
E che l'Oropa arranca faticosamente dietro coi progetti tipo esprimesse eccetera apprezzabili certa ma che non la loro insieme costituiscono un decimo della spesa della ricerca ma dell'IBM tutto lo sforzo europeo
Questi sono i dati clamorosi dei come sta cambiando il mondo come sta cambiando il peso alle forze se rimaniamo ai nostri giardinetti uno per uno non faccia un passo e per questo che io vada ripigliare per prima cosa modificandola molto
Quello che mi sembra fosse un appello concreto perché vediamo di di dar dei suggerimenti concreti se ma continuiamo a piangere ognuno sui nostri giardini e credo che scherzosamente ho detto mai perché Amato è anche Authority
Stato signorine che in questo Paese nessuno di noi mi ci metto anch'io ma classe lite politica sindacale culturale Tetra in questo momento alla sensazione e la conoscenza della globalità di questo problema
E allora questo problema si affronta
H si potesse sta che io la voce forte non posso andare avanti lo stesso
Si può staccare dalla facciata va be
Benissimo allora il discorso dovrebbe a mio avviso perché noi diciamo alta autorità scusate mi soffermo umore vedere e la vostra iniziativa il vostro suggerimento vorrei vedere se arrivassimo un minimo di ubi consistam
Alto autorità per che cosa a che cosa pensate pensate come nel campo dell'editoria scritta una specie di garante
Non servirebbe a molto io non so se andare avanti di tremolo e altri si sente
Va bene va può imbarazza
Non si è posto
Va bene
Allora per finire rapidamente il mio il mio punto di vista su questo questo deve essere preceduto da un'indagine conoscitiva che a mio avviso
Un contributo di conoscenza al mondo Close altri che dell'immediato passato del presente del immediato futuro se non si hanno in mano le due relazioni non si può parlare di queste cose ma questo una cosa in grande stile io riprendo la piccola Svizzera
Che qualche anno fa e io l'ho distribuito questo volume a tutti i miei amici credo anche a voi altri perché l'ho fatta arrivare
In un Bowman ciò così con carta c'ha già l'ha ricordata e cosa hanno fatto a lavorare per sei mesi
Trenta persone che stanno le cose e hanno portato un rapporto sul villaggio globale dalla comunicazione per quanto riguarda la Confederazione elvetica
Devo dire che i nemici politici degli parti sono andato proponendo le dandoli disponibilità di uomini e di mezzi addirittura per realizzare un qualcosa di questo genere
C'è un esempio clamoroso ma quello riguarda solo il futuro che ha condizionato la politica
In questo campo dell'informazione di un Paese rapporto non rammenti che francese del mille novecentosettantotto da allora si è ragionato in base al rapporto Mara me non abbiamo niente
Non non c'è nulla non c'è una visione d'insieme
Quindi sia dovessi dire benissimo U andiamo verso un'alta autorità
Ma cominciamo con un'indagine al massimo livello dei massimi scienziati di quello che abbiamo per arrivare a un quadro di questa gente in base al quale si possa dire qualche cosa perché se voi mi diceste quest'altra autorità indicarmi una persona io non me la sono indicati
E poi questa deve vegliarti un qualcosa dell'impianto bisogna dargli un pacchetto
Legislativo indicativo approssimato se no che fa fa come il garante dell'Italia che quando almeno veglia sull'attuazione alla legge bene o male per carità per carità benissimo Etegan
Nessuna punto ma però almeno veglia qualcosa età qualcosa su cui intervenire qui cosa fa messa così
Secondo me sono un processo cornici Tivo da parte di di più di una commissione in base a questo si può passare a pensare a un'istituzione
Che però parta con qualche indicazione politica di legge se non è un signore che si chiude in qualche ufficio da qualche parte e una volta al mese alla settimana fa dei predicozzo di questo tipo che non credo che serva a molto
Però mi sembra che se vogliamo fare qualcosa in questo Paese e sapere le cose
Perché sapere di chi è il tempo di qualcosa e niente ingombro da sapere che cosa sono adesso i centri compio Rizzati
Cosa sono le reti network Che cosa sono e le autostrade sulle quali scorrono sempre più a milioni l'aut aut o computer e stanno succedendo delle cose incredibili veramente di quei ma non sapevo niente
Devo dire per la mia parte per dire alcune cose
E così Darkness
Si è mossa per la prima volta e me ne faccio vanto
L'editoria tradizionale dell'editoria Elettronica
E siamo tra i primi al mondo avere essersi impossessata di quello strumento che il sì di rom Bertuzzi diario altro per cui io a Milano tentò il mio computer e mi vedo nel mio dischetto vincitore di accogliere ma è partito all'Einaudi
Una sua che il Ciclope dia in disco
è partito Zanichelli e parti son partiti non sa quando si parla di pubblico e privato non è vero che tutto sia così morte orribile dovendo esistono due grossissimi raggruppamenti o non l'ha costituito la sei ha pubblica pagine gialle era fatta con l'Olivetti
E con Caracciolo ed entrato Mondadori una settimana fa
Per un discorso di editoria Elettronica e la stessa ossea The pubblica con l'Olivetti che privata e con la grande americana la la Microsoft ha costituito la società di software che sta andando
E se e apre insieme a Philips a alle prime ruspe al lavoro nei dintorni dell'Aquila dello stabilimento di di di di video disco dove l'accusa avanzata tecnologica è tale che lo stabilimento a costruttori si stanno affermando perché già superata
Quello che era il nostro disco gli ultimi giapponesi signori della Soni
Il nastro leggete leggete Aportona dei dubbi dire ma ci conviene andare avanti voglio dire talmente tratti c'ha due caratteristiche una che è profonda e che taglia tutti i settori dalla nostra vita la biologia l'agricoltura il turismo
L'informati è una cosa che corre orizzontalmente attraverso tutta la nostra vita
E l'altra è la rapidità di innovazione che il folle non si comincia a stabilire iniziare a costruire una fabbrica o più semplicemente perché minaccia di essere superata
O come la lotta per i computer passano due Wheeler Packard atti arriva l'altro che te lo vende allo stesso Potenza ha detto Tom e tutto una gara al massacro tra di loro di fatti qualcuno ci lascia le pelle se non sono è una divagazione ma voglio dire
Prendiamo nell'insieme a vediamo tipo intorno ai cento vediamo nel suo insieme quello che il villaggio globale dell'informazione in tutte le sue realtà italiane che sono grosse che sono grosse d'altra parte la rarefatta alcune cose bellissima fatto Alice che che è una cosa da levarsi il cappello che tutto il mondo da da da Leningrado a Muster Dana applaudito questa realizzazione del mio amico pentirà re dei prodotti della RAI eccetera
Voglio dire ci sono non è vero è tutto un fermentare in Italia a Bologna
Ci sono un sacco di gruppi di ragazzi a e dappertutto ci sono ora mai sullo stile della dei primordi della Silicon Valley che si mettono insieme in due o tre uno sa di in genere usati cose tirano fuori dei prodotti so di una di una piccola cosa di ragazzi così che esporta nella Silicon Valley il suo software beh tutto questo per dire che cioè occorre una una cosa di insieme
Non voglio sottrarmi a a a altre due due battute settoriale con le quali avrei voluto cominciare
O no non possono parlare di stampa scritta stampa scritta sì sì è vero
Il villaggio è uno e il villaggio è opaco però Cardoli da quando
Dieci anni fa perché tanti sono ci siamo messi insieme un po'dandosi degli Ortone impero sostanzialmente marciando insieme
Questa legge dell'editoria nel campo della comunicazione italiana dove non c'è un cavolo di niente cioè e si potrà discutere il magistrato di Milano la casa zone di Roma se il venti per cento di quei signori a Milano è il diciannove ventuno se è lecito continueremo a discutere ma per Dio cioè non buttiamo lo Jo questo progresso l'abbiamo fatta no molti paesi hanno una legge sull'editoria
Si chiama delle parti che devono decadere io mi auguro che
Anche per fortuna per questo il dato importante ti vengo fra tra Fort cento giorni esatti cessa una fase storica dalla stampa scritta italiana dei quotidiani la fase assistenziale e si va su una fase di vita autonoma e di libero mercato
Etico è vero però volevo dare un cenno qualitativo prima andare a questo io devo dire sì e certa io sono un vecchio direttore o condirettore di giornale quando leggo i giornali non sono mai soddisfatto droghe danno ed hanno un sacco di di di di di di di di cose anche degnissime o un giornale al quale sono particolarmente legato
Che io leggo con piacere se posso la sera verso le come mezzo perché talmente fatta bene la terza pagina tra archeologi architetti musicologa i più alti del mondo ecco però non corra pigliarlo al mattino al mattino ne apro un altro
E ci sono giornali che vanno male magari son Boris sei mesi a un giornale che magari non son buonissime che però l'anno ma intanto la loro tiratura del cinquanta per cento in due o tre anni
Quindi la lotta c'è discorso della qualità è un discorso che dipenderebbe al messaggio che metti dentro rete che oggi è certo che servono a ridurre i costi tetto che servono arrivare prima e serve l'oggi perché se posso essere in vendita
Un giornale di Torino a Roma a mezzanotte e mezzo certo non potrei se non l'avessi la delle trasmissioni e se adesso utilitaria John trentaquattro teletrasmissione Peretto vitale vuol dire che l'oggetto arriva prima altro lettore destinatari
Ne teniamo conto di una cosa che quando si parla della situazione italiana e si fa il rapporto fra le cifre delle nostre tiratore e quelle dei Paesi cosiddetti progrediti tanto per intenderci e si vede che siamo in coda nonostante certi miglioramento eguale accennato Cardoli magari ci torna che un attimo breve mente ma teniamo conto di che Paese siamo ma in qualsiasi Paese al mondo io alle sette e mezzo in albergo al giornale del posto i a casa gelo ma qui abbiamo tentato stiamo tentando disperatamente con le Poste abbiamo trovato un direttore generale intelligente efficiente che si cura poco dei politici no
Stiamo dovrebbe cominciare fra questa è una novità a giorni
Un esperimento di recapito a domicilio dei giornali in abbonamento
Usiamo tra le cinque e le dieci mila copie con l'impegno di farle arrivare per le otto
E c'era un mio vecchio slogan che ripeto che basterebbe un provvedimento di questo gliene sul piano nazionale per rinunciare a qualsiasi altro beneficio per vedere un aumento del dieci venti per cento
C'è poi ci metti sopra la maniera di funzionare delle ferrovie un miliardo di qua si vola
Degli aerei eccetera eccetera B questo è miracoloso che in Italia si sia passati nel giro di sei o sette anni
Da quando ho preso io questo settore quattro milioni e novecento mila copie ai sei milioni e trecento mila di oggi li calcolerà i cosi facendo un taglio a certe ballerine editoriale gli editori naturalmente sono di mentitore professionali
Ecco Federico non non c'è questo e quanta la qualità devo dire sì c'è tutto questo è vero sono prima critica però io sono un vecchio inviato speciale che per venticinque anni ha girato il mondo in tutti i Paesi
Devo dire che il mazzo dei giornali italiani al mattino io vorrei dire non c'è in nessun altro Paese diciamo diciamo vecchia pochi esempi in giro
Ma in pochi Paesi Turetta e quella diecina di giornale in cui partì da questo e arrivi a quello passando per il prezzo quindi cioè cento che vi ha fame questo allora porterebbe a un discorso che non certo son cento mila è un discorso di qualità non tanto dei giornalisti
E vi ebbe spezzare mi diverte molto delle lance si parla dei giornalisti in genere allora il mio amico Giampaolo Pansa va in giro a far lo spiritoso sui mezzi busti suo invenduti o non vendute ai corrotti il palazzo non Palazzo
Il poveretto io l'ho detto in pubblico dibattito
Considera giornalisti quei cento duecento trecento del suo tipo come lui che sono tra il palazzo in fuori a sfottere e a parlare sempre di di Craxi piuttosto che di Martelli o di De Mita
I giornalisti il novantanove per cento è gente che lavora duro in redazione fa il suo orario e pagata non eccellentemente bene e che lavora seriamente
No e io no Gaetano me prevale la verità e questo ai giornali sì sui no e la banche sobri Manalo andarmi negare tale Paese dico ciò coi quando dico le cose voglio dire non sono i giornalisti quelli lì i giornali sono quelli e davanti a queste bisogna levare Capello
Porti anche appello io ma deve avere meno e qui mi rendo conto dei creazione di
E davanti alla classe vittoria dei vettoriale italiana
Perché amici miei sapeste quanto poco coraggio ci vuole per fare un bel giornale Franco esperito questo è un Paese dove non ti succede niente al massimo ti toglie beveva il saluto per un mese il sottosegretario alla Marina Mercantile
Quale poi mandato diceva raccomandazione Theridiidae il tuo eccedenze più al tanto poco coraggio per essere liberi diceva un tale e questa la pagella forse se io dovessi individuare è un pochino quel
L'altro tema e non abbiate paura perché rinuncio a parlare su questo tema era quello che vi interessa di più quindi video la parola è il mondo della televisione beh
Io una volta ero giornalista ero qui a Bologna il sale di un personaggio che si chiama Berlinguer e gli chiesero per fregargli esordisce ma lei cosa pensa della Cina Ricci e non parlo di Repubblica che non conosco
E io ma non voglio parlare molto perché ho sempre avuto gli amici della Rai me ne devono dare atto la mia guida tonalità di massimo rispetto
E di massima apertura siamo arrivati all'anno scorso quando rovinando mila amicizia con con Berlusconi
E che da allora non ci siamo più visti firmai quell'accordo con la RAI che dava la RAI molto di più di quello dei deputati Boy gli ed etero
Eh io lo feci perché io porto non sono mica sottoporta e al cosa una cosa che per me moralmente valeva più di qualsiasi altra che anche quello che fino allora era chiamato sponsor è pubblicità
E deve essere chiamata pubblicità e deve essere intesi messa nel pronto della pubblicità doveri atomiche idiota responso pronti come non si cancella bioma però è pubblicità e venga chiamata qui più alcune cosette di tariffe che sono state più importanti per noi che da del dieci venti trenta
Però il mio amico Silvio normali capita d'allora non mi ama più pazienti
Quanto a loro come possiamo essere io posso solo dire quello che ho detto prima che il nostro settore e volete parlare di monopolio tutti a un attimo telegraficamente questo discorso per non sembrare Coletti sopra
Beh dico
Amici miei l'Italia è l'unico Paese che non ha una legge antimonopolio tra i grandi Paesi
Etico è l'unico settore in cui c'è una legge in cui si tocca di un limite al monopolio era legge sull'editoria piaccia o no
E sull'editoria dei giornali sull'editoria scritta e a questo punto bit fermo sul commentare e torna la mia visione del villaggio globale sul quale caro Confalonieri la legge deve essere uguale per tutti così mente non alla maniera di Pinocchio ecco insomma se fosse così
E lo diciamo noi
Lo diciamo noi lo dico io che siamo i difensori come tutti bento qui dell'assoluta libertà di manifestazione del pensiero dico spesso avvenga questo gol Calamo dello scriba egiziano sul papiro
Avvenga questo sui caratteri mobili rigo debba che avvenga questo sul computer quindi per carità libero un vedo perché diavolo si stia pensando aspettare sul sulla sulla connessione diretta o altre batterie ma sono cose di un'illogicità totale
E devo dire che comunque sia e comunque sia la classe politica italiana su questo su questo punto affatto adorato uno dei suoi più Britti esempi perché avendo la coda di paglia
Sul che qualche cosa un quadro di Regolamento i semafori all'angolo della strada per garantire la libertà dalla circolazione per la Madonna visto che siamo in serata di madonne ecco è questo bisogna farle quando un ministro si spontanea
Annunciando ogni mese per il mese dopo qualche cosa e non lo fatico ma chi te l'ha chiesto ma di non ho voglia di fare c'è un problema politico eccetera
Adesso la palla bovine infuocata è passata al mio amico Oscar vediamo come se la cava è una bella palla però voglio dire e non volevo parlare di televisione quindi sto zitto a Mezzegra pongano PRA ho detto queste due cose e basta grazie scusa
Del Sergio Rizzo non sembra salutare adesso il ministro sta studiando però quindi dobbiamo dargli due tempi i due mesi ridendo via io salvo gli acquisti ma non tasca il governo
Sono recuperare Almiento reggerà quasi
Decreto prima di lui l'hanno detto almeno altri dieci ministri varie volte
Io
A tre anni fa a Operette morali allora allora siamo a posto io credo che abbiamo ancora qualche minuto se i nostri ospiti lo vogliono per fare per rapidissimo
Giro molto telegrafico Martucci forse qualche cosa verificare devo dire giungere io allora
No
Non vorrei aver dato a Giovanni l'impressione che ho sottovalutato la presenza della FIAT in questo settore
Volevo dire che la logica dei grandi gruppi industriali appunto e come ho detto che c'erano altri gruppi oltre alla FIAT che cercano l'intervento nel settore delle telecomunicazioni
Brevissimamente vorrei rispondere Hakkar Dulli ecco che dal mio punto di vista nel condividere completamente le sue osservazioni sulla necessità di intervenire sull'organizzazione della RAI ecco io ritengo che questo è un terreno per esempio sul quale non intervenire per legge ma intervenire a seconda di quella che è la logica di un
Il gruppo che vuole essere imprenditoriale e che invece proprio dalla legge fino adesso è stato impedito nei confronti del rinnovamento io credo che la Rai oggi ha la possibilità di avere
Un'organizzazione diversa e che riuscirà tanto più ad ottenerla quanto più l'auto era era con le logiche diciamo interne dell'impresa e non con un intervento dall'esterno che proprio perché dall'esterno non può essere altro che ispirato all'oggi che non imprenditoriali e soprattutto rischia di essere poi rigido
Finito
Sì qualcosa ai giovani perfettamente ragione perché mi quando dice che in fondo inosservanza di dice cose vecchie
E giovani dice cose vecchie perché son sempre quelle
Quando abbiamo cominciato la insieme dalla lotta uno per esempio con cui credo imprenditori lavoratori si sono trovati d'accordo anche nei nei termini di una battaglia politica di grande valore però cominciata tanti anni fa
E tra le son sempre quelli
E poi non è che siano solo il problema di questo settore sono i problemi di questo Paese irrisolti
Qui con il fatto aggravante lo ripeto che le tecnologie hanno provocato nel mondo dei cambiamenti rapidissimi
Ora è vero che c'è anche evitare tutto questo fermento
Però mi sembra che Giovanni resasi neanche un po'
Il punto torno a torno a dirlo è se lo Stato come tale
E non è anche esempi elogiare mazze lo Stato come tale mette appunto
Un Progetto o esprime una progettualità cui chiamare gli imprenditori imprenditore pubblico l'imprenditore privato perché le basi
Del nostro Paese siano mutati attraverso la tecnologia non è solo se si fa la teletrasmissione di un giornale erano che è un fatto anche questo importante da qui si tratta proprio di una arretratezza
Che il nostro Paese pagherà un prezzo estremamente caro
Estremamente Carlo cioè mentre gli altri useranno il televisore non dico come lo usano negli Stati Uniti imprese
Dove addirittura può servire
Perché il cittadino esprima il suo parere su una delibera di un'amministrazione comunale
Poi discutendo se la la democrazia o no perché è chiaro che non è non credo che sia un accrescimento di democrazia perché il cittadino non sa come si è formata quella delibera Sasso logora c'è scritto quindi ma non è questo
Ma qui perdiamo una grande occasione che deve servire per tutta l'industria e pietose voto per i servizi per io avverto che su questo problema sul quale le forze che operano in questo settore che è un settore col si chiama terziario avanzato qualcuno chiama terziario avanzato
Perché c'era in Italia piacciono definizioni quelle anglosassoni anche quelle italiane e questo è un grande terreno su cui misurare la capacità dell'imprenditore pubblico e privato io credo che allo stato attuale questa capacità sia del tutto limitati
L'ultimissima questione questa della di nuovo della Rai
Ma tu ci dice la RAI deve diventare un'impresa è una una proposizione anche questa vecchia
Non lo è ancora diventa
Io credo che qui
Lo chiedo per esempio a chi ha promosso il convegno sulla villaggio di vetro
Cioè se non è il caso di una grande forza politica e come il Partito Comunista si faccia promotore di un'iniziativa non di legge pienamente ragione Martucci ma si faccia promotore di una proposta
Ancor prima che si discuta cos'è che deve fare la RAI una proposta sulla struttura di questa azienda sulla struttura del servizio pubblico
Che non è fatta con la legge perché quando la legge uno dei difetti la legge di riforma fu quello di definire un'azienda come l'ha fatta c'era divisa uno due poi ci aggiungi poi venne aggiunto il tre no non è questo l'impresa ma la proposta giovanili diceva
Si faccia la l'Authority
L'autorità come diavolo vogliamo chiamarla
Cominciava precisarla come deve essere fatta chi è e cosa fa quali sono i compiti io per esempio penso che si debba abolire la Commissione di vigilanza che si debba trasformare la Commissione di vigilanza in una Commissione che
Controlla quello che che accade in tutto il sistema della comunicazione
E controlla che le leggi vengano applicate ma nonché può fa dare gli indirizzi e vigilare sulla su un'azienda che voi come quella del della Rai e cominciamo a mettere a punto allora assieme a questa che è una grande questione di legislazione e anche una grande questione costituzionale
Cominciamo a mettere a punto anche un progetto in cui si definisca cos'è un grande servizio pubblico
Come quello radiotelevisivo e io credo che questo facilita anche poi la regolamentazione più generale non dell'emittenza pubblica e privata ma la regolamentazione generale del sistema radiotelevisivo
Del sistema editoriale
Della pubblicità che non è regolamentata e francamente il Regolamento fra gentiluomini che esiste fra nelle aziende di pubblicità non ce l'ho di quest'argomento non abbiamo discusso ma è un Regolamento che porta alle cose anche più assurde e alla pubblicità più assurde basterebbe ricordare quella dei galletti amburghese che non esistono
Ricordate tutti no il bis vale Spluga che amburghese poi scoperte non ci sono Galletti amburghese ci son quelli livornesi materia borghesi no per cui oggi è stato tolto ed è non è più l'amburghese ha messo la Valle Spluga ma somma pagata pubblicità cenere
Quella della carta che non è vero basta buttarci Dino sopra il vino basmati sotto sono anche qui c'è qualcosa da fare così come un settore di cui non si è discusso stasera ma guarda che è un settore di grande delicatezza sul quale due giornali economici stanno dando una battaglia incredibile
Nel settore della carta però che abbia carattere quotidiani io so che Giovannini per esempio perché è stato scritto ritiene così come lo ritengono taluni imprenditori che in questo settore l'italiano debba fare altro Cerba nella rosa Caldara quotidiani no ho letto una relazione della Fieg
Se non la perse non la pensiamo a pezzi se non la pensi così signora pensiero se mi mi fa piacere
Eh beh insomma che si gioca una grandissima partita in cui due grandi giornali economici uno in difficoltà e l'altro non le difficoltà perché fa capo alla Confindustria stanno sparando desidero cartucce
La questione la carta da quotidiani chi la produce se continuasse nostro paese si sono gruppi stranieri
E questo è un altro degli argomenti ce ne sono molti allora per esempio perché il Partito Comunista ma anche il Partito socialista c'è io mi richiamo alle forze della sinistra e alle forze progressiste
Non cominciano quella che giovani diceva facciamo una settimana non non non facciamo una settimana ma mettiamo assieme cominciamo a costruire fra le forze progressiste di questo Paese un programma i punti sono l'assetto costituzionale
Le strutture produttive e confrontate del PC e PSI prese perché non si confrontano riprendono un confronto su queste cose in modo concreto
E non danno anche se un contributo e non chiamano anche questi industriali pubblici privati gli imprenditori a decidere a fare delle scelte non è solo S. protagoniste di tavole rotonde
Io semafori
Correggimi se sbaglio così il primo giornale cioè la Gazzetta di Mantova ma quando siete andati a Palazzo chiedere quattrini allora vi hanno messo l'anti monopolio da su tutti quanti
Che siete gli unici ad avere un attimo la qualifica rientrerebbe gli editori avevano va be'protagonista in altre parole
Quei due presto tanto per fare una battuta ibernato abitate seconda battuta ce la caviamo molto brevemente credo per il servizio degli altri
Sul legge io tra loro un'impressione quando si parla della legge
Delle televisioni si producono il settore privato si legge in filigrana e anche dei dotti discorsi sentiti un po'prima
Una frase del genere convinto un o due
Turrita indetto due rette Berlusconi evitarne a qualcuno
Il blocco
Non è sulla capacità di doti di Berlusconi i suoi amici o altro metti questo qualcun altro deve essere Tizio
Caio del Sempronio medio a ecco no no vediamo
Ecco ma qualcuno va bene questo è un altro punto
Terzo punto sulla cultura non ho capito bene mi piacerebbe qui ecco il dibattito su che cosa deve essere fatto di cultura e sulla stampa e nelle televisioni io temo che qualche volta si scambia
L'Italia del mille novecentottanta con la mettere di più ritenevo la Firenze del Rinascimento perché quello che si può fare vuol mezzi di massa è quello che si può fare io son d'accordo con Giovannini se uno gira un po'il mondo e guarda le mazzette di giornali
E vede come sono grigie a cominciare dai grandi esempi di Raimondo tutti si risalgono a poco con le montagne del mobile televisione e anche le televisioni perché come operai e qui ce lo diciamo in alto per farci i complimenti Mathieu televisioni facciamo
A cominciare dei nostri francesi che hanno l'apostrofa ma siamo andati con Freccero con quattro ragazzotti e abbiamo fatto le migliori audience questo tanto per dire
L'Italia come siamo messi sì siamo poi opachi punto trasparente stiamo a vedere
Ultima cosa invece questo una proposta sulle risorse
Ecco noi signore là in fondo o almeno i nostri i nostri Danti causa o quelli diciamo stipendio per spendiamo troppo questo è vero e io credo che al di là non intese monopolistiche non intende di carta ma sarebbe un spicca abile che fra la televisione privata e la RAI si arrivasse ad accordi di razionalizzazione della concorrenza
Per cui anche in un paese come gli Stati Uniti dove la concorrenza è ricca e tormento ma fra le tre reti più importanti si è arrivati intanto a non fare più di di varietà che costano qualche costano intanto a fare un film alla settimana e questo può essere per la produzione ci momento drastica un bene e poi a non contrapporsi grandi eventi
Razionalizzando ripeto la concorrenza e questo è senz'altro una diminuzione di quello spreco di risorse che oggi avviene ti do un dato tanto per fare un pettegolezzo pubblico ma contro Baudo Nara schiera il primo venerdì un film che ha pagato mille duecento miliardi e duecento milioni
Condotto e per un dossier Confindustrie con Zavoli che conduce sul secondo programma metterà Tortora
Con Oreste del Buono argento eccetera eccetera sul terzo spenderà Maradona Platini
L'auto diceva che contro di lui non lo so c'era un calcolo suo fatto per enfatizzare c'erano quattro miliardi per sempre ecco questo è la follia della televisione attualmente cerchiamo di raffreddare un po'questo concorre
Grazie
Severa però perché ammazzo mi ricorda la convenzione sia il presidente Manca che presidente Berlusconi si dissero ben disponibili
A a una alla anche adesso abbiamo letto a luglio dell'incontro tra Berlusconi e manca per porre fine alla guerra di quello che si chiama mi perdona giovani nessun'altra espressione inglese lo star system ripagano grado bene detto bene e però qui si continua in quest'angolo guerra folle che tra l'altro porta dissipare miliardi e miliardi
Di risorse quindi qui bisogna arrivare appuntano sfebbramento del sistema perché se no
Anziché magari che ci sia uno sponsor forse qualche qualche riferimento di Diego legislativo bisognerà pur darlo perché se non lo fate se non lo fate se debilitato solamente a dirlo poi qualcuno alla fine vi dovrà pur pochi lo spingerà a fare
Vestendosi secondo
Ora
Inga forse Gianni come che c'è qualche forza politica che ha interessato vuole Galasso
Però vorrei dire no un una battuta finalizzato Giovannini prima di passare dalle conclusioni Diana De Martino perché nelle numerose
Manifestazioni che la RAI a questo gli altri saranno impartite da parte quasi increduli che c'è una dichiarazione presidente turco che è possibile Beethoven col piede pure che molto contento di quaranta miliardi di debito quello giunga un ottimo risultato dice
Dicevo ad oggi che il due per cento e quale che sia
Nel mondo privato degli presenti un po'aggettivi per le terre per cento ti cacciano via rete dalla stanza e dopo no no
Precisa precisa sì
Sulla considerazione
Corre
Le regole di formazione dei bilanci
Si conoscono quaranta miliardi di deficit annunciati ci hanno un valore che può essere benissimo corretto nel corso dell'esercizio questa teoria Garay stai eternamente in deficit è una storia che è stata inventata dalla stampa
E
Ripaga andata da Prodi la RAI è un'azienda che si autofinanzierà trentasei anni è andata in deficit una volta sola in un anno perché non c'è stato l'aumento del canone c'ha avuto un ripianamento di centodue miliardi
Tutto il resto si comporta come un'azienda privata che fa i suoi conti e presenta i bilanci in attivo
Voi sapete che esiste anche il margine
Operativo lordo che ci ha molto più valore dell'utile che aveva dichiarato ai fini fiscali voglio dire che quaranta miliardi di deficit preannunciato possono averci anche un
Valore come dire di stimolo a per esempio incrementare gli introiti a diminuire
Le spese noi non siamo un'azienda statale per cui il bilancio preventivo già il valore esclusiva diciamo di tipo formale e come quest'anno con tutta probabilità andremo in pareggio io ritengo che possa essere raggiunto il pareggio anche l'anno successivo voglio dire che quaranta miliardi di deficit sono una cifra che si può correggere nel corso dell'esercizio e che non fa
Una volta fatti tutti gli ammortamenti è garantito l'autofinanziamento come fa la RAI non fa spavento a nessuno
Eh
Il deficit è quando volantinare Michele era lì per vendere
Carriera
E e quindi presentarlo diversamente battendo questo disco
Ma
Frettoloso abbiamo dovuto poi forse c'è la preoccupazione di non dover saldare soldi al fisco figurando troppo in attivo sarà quella la grande preoccupazione sette giù Venezia mettendo novanta innovativa parte queste battute che valgono per quel che valgono ho detto che di televisione io non voglio parlare
E rassegna
Va be'non voglio stare nei no voglio parlare dato perché voglio prendere invece di positivo
Io nel vostro interesse che avete organizzato questa faccenda quinta avete fatto venire cedere della gente paziente lì che non non guarda nemmeno l'orologio quindi altamente meritevole e io vedo poi come professionista nauseato di convegni volevo vedere se si stringe a un qualcosa
E mi fa piacere che Cardoli in un certo senso anche amplissimamente sia venuto sul mio discorso
Che occorre fare qualche cosa per una bis per conoscere per poi deliberare e questo vi dico io come operatore culturale mi sembra abbastanza i vertici di varie cose non esiste in Italia
Facciamo il rapporto non rammento dell'Italia ma facciamolo vinse miri inserisco in aggiunta card
Facciamolo sul villaggio globale della comunicazione e non parla di informazione c'è una grossa differenza
Il villaggio globale della comunicazione perché stanno avvenendo di cose per cui non vorrei che fra qualche anno benissimo avvenisse avranno direi già abbiamo parlato di tutte queste cose di Berlusconi e della RAI eccetera eccetera mentre stava esplodendo al mondo in un altro verso il mondo sta esplodendo ed ha esploso
Ma se voi prendete le voglio solo dare un dato ritirarne una conclusione per per un partito anti
I l'ultimo dato bollettino dell'Istat e porta che per la prima volta nel giro di meno di una generazione gli addetti all'agricoltura in Italia sono passati dal trentatré per cento al dieci per cento
Voglio dire che se un bambino nel mille novecentosessanta nasceva aveva una probabilità su tre di fare il contadino a oggi ne ha una su dieci
E che l'industria inviate indietro ancora di un punto in quello che si chiama il settore del servizio come la chiama io Società dell'informazione o dell'informatica
Berzin Ski la chiama lei era lei era come e techno come la chiama tecnocrati triplo cronica l'Haggadah ripete non ha importanza questo il fatto nuovo
Bene voglio dire e zac cominciata innato la nostra società è cambiata voglio dire anche il politologo di che fanno dei discorsi aprirà su tutti i principali settimanali
Facendo delle grandi discussioni sulle cose che non sanno su cosa pensa Gorbaciov su quell'altro che cavolo ne sanno quattro notizie di accatto alla trasformazione pro fonda caro Garboli tutti i giornali non toccano non andiamo a scavare su quello che c'è io pubblicherà i direttori giornali in prima pagina questa serie di cifre che io ho dato perché ma perché da questo dipende il destino dei nostri ragazzi dei nostri figli devono sapere che nel Duemila il novanta per cento farà delle professioni che oggi non esistono
Dico sono cose incommensurabili dico il primo partito che parlerà ai giovani invece che per cinque ore sui problemi di crescita dei quali dirà
Guardate fra dieci anni la mostra sorde quelle venti anni la Petroselli Terracina dietro come il pifferaio magico ecco
Io ho finito grazie
Bene prima di dare la parola vita perché ho introdotto io il tema deficit
Della RAI io vorrei aggiungere una cosa che
Ma tutti ha ragione quando dice che il problema non è dei quaranta miliardi Ziege rimango una previsione
Mi pare che la questione vera sia quella di un sistema di alimentazione delle risorse RAI che finché rimane come adesso peraltro no nelle mani dei per ritengo nelle mani dei partiti e dell'esecutivo è una zavorra troppo pesante per quella trasformazione tiene in senso imprenditoriale della RAI questo mi pare che poi è il punto
Centrale della questione in quanto arresto io
Spero che adesso mi senta io mi auguro di a vere nel giro di un anno due un rapporto Giovannini sulle evoluzione del sistema dalla comunicazione nostro paese perché voi c'è pure questo di paradossale che noi abbiamo le persone in grado di fare le cose ma non si sa perché non si fa anche se devo dire ma ricorderà credo solida che poi non siamo anche l'unico partito che dal alcuni anni a questa parte mi pare anche a marzo ha chiesto che il Governo si faccia promotore di una commissione che come in Svizzera in Inghilterra in Francia prima studi conosca la situazione poi legiferi
L'iter
Ma io credo a poche battute intanto vorrei dire questa proposta della
Del libro bianco del rapporto sullo stato di comunicazioni è una proposta che è vero noi avanzammo in più fasi è stata pure raccolta anche da diversi interlocutori oggi potrebbe avere
Forse
Un ulteriore passaggio magari definitivo se riuscissimo si è appena aperta la legislatura se riuscissimo a far sì che
Rapidamente
Un arco di forze non solo politico
Mettesse al centro della propria iniziativa
Questa ipotesi di lavoro che non è semplicemente un rapporto conoscitivo ma è uno stato della comunicazione in Italia funzionale a una augurabile e urgente legislazione di sistema le due cose credo vadano connesse un puro studio conoscitivo a questo punto rischierebbe di essere un po'superfluo unire invece i due piani forse indispensabile e vorrei dirlo anche perché io trovo forse ha ragione Giovannini che ha mosso una critica generale sull'arretratezza di certe discussioni però io trovo che talvolta noi rischiamo di corre un come dire di incorrere in una fatto poi molto negativo cioè di mischiare un po'due piani del discorso che è bene tenere abbastanza distinti c'è un piano che quello della strategia comunicativa che riguarda tutti io credo che riguardi il polo pubblico come il polo privato riguarda le scelte da fare da qui ai prossimi mesi
C'è quindi un problema di coordinamento dell'attività tra le diverse aree anche imprenditoriali e sociali di di questo enorme settore c'è però un problema direi quasi più immediato
Con una caratteristico RAI di urgenza assoluta che è la premessa perché questo discorso strategico possa poi prendere fiato ed è il fatto che se non si definisce qual è un sistema di regole e non lo si definisce in tempi anche rapidi ne avremo un effetto negativo a cascata avremo dei problemi seri da qui a non molto mi pare che l'intervento di di Martucci sia stato molto chiaro
Io le condivido larga parte dei problemi molto seri per lo sviluppo del servizio pubblico non c'è dubbio che un servizio pubblico radiotelevisivo
Al di là di quello che sancì la riforma della RAI nel settantacinque
Si troverà già ora ma si troverà sempre più di fronte a scelte di investimento nel campo dell'innovazione tecnologica a cui oggi non può far fronte in questo stato di cose
E tra l'altro in questo stato di cose è vero
Insomma c'è un punto di verità in quello che ha detto Confalonieri nel suo intervento è vero che in questo stato di cose facendo una fotografia statica di quello che sta avvenendo
E così come Lara io oggi è così come il privato rischia il privato può e di essere se non mantiene questa misura di presenza tre reti
Un certo tipo di area di intervento unicità rischia di non avere al suo già possibilità di sopravvivere ciò che io credo vada finalmente compreso da parte di tutti ciò noi stessi abbiamo
Avuto un'evoluzione la nostra elaborazioni io ricordo che qualche volta siamo stati accusati da alcuni degli interlocutori anche qui presenti di essere un partito un po'arretrato su questi argomenti beh noi siamo andati un po'avanti per la lavorazione
Abbiamo cercato di capire cosa si muove in questo sistema quali sono i traguardi prossimi e anche quelli strategici quali sono i problemi anche del settore privato abbiamo cercato di metterci anche nei vostri panni Confalonieri questo voi lo sapete lo sanno anche gli altri come dire esponenti del settore privato no no no siamo stati come dire invogliati forse dalle cose ma abbiamo fatto un lavoro né però non abbiamo avuto la stessa lo devo dire con molta franchezza reso senza perché polemica ma con grande franchezza non abbia avuto la stessa risposta
Da parte vostra ce ne abbiamo fatto uno sforzo però di fronte al problema che li abbiamo posti in più occasioni insomma vogliamo far sì che finalmente si stabilisca un sistema di regole in cui tutti possano riconoscersi in cui come in parte fu fatto per la regina vittoria con i limiti che ha avuto però almeno mettendo dei principi fermi su un campo di quello sistema vogliamo fare anche il caporal televisivo qualcosa di simile se non si fa questo io credo che e pubblico e privato per motivi diversi si troveranno via via in una condizione di difficoltà
Il servizio pubblico per i motivi detti
Ma anche il settore privato perché è un'espansione delle risorse senza limite difficilmente prevedibile e allora
Non è questo forse l'oggetto
Di quella rapporto conoscitivo di cui parla Giovannini dal punto di vista operativo cioè non è questo il passaggio indispensabile io credo di sì e ne siamo convinti
Non so con quanto illuminismo mi auguro di no che questo stia un po'nell'interesse di tutti tra l'altro non stia solo in un interesse astratto di un buon funzionamento di questo sistema
Non è sufficiente la legislazione antitrust americana è vero ma dagli senza l'antitrust americano non è sufficiente perché quel sistema comunicativo è fondato su altre dinamiche però quella legislazione antitrust Confalonieri che tu hai detto non essere poi così attuale ha però un punto fondamentale come dire come sua per quanto io sappia come suo elemento ispiratore e cioè che è necessario per la vitalità di questo sistema la compresenza di più soggetti privati perché un solo soggetto privato
Che abbia una un potere dominante alla lunga blocca lo sviluppo di quel sistema o ne fa o le o attribuisce allo sviluppo del sistema un carattere distorto questo inesorabile cioè il monopolio quasi assoluto su un sistema qualsiasi esso sia alla lunga crea una distorsione nello sviluppo
Per cui oggi abbiamo sì
Anche grazie all'avvento dei privati in Italia forse un maggior numero di canali un maggior numero di risorse pro alla lunga in mancanza di una definizione di certezze di regole del gioco questo rischia di essere un blocco piuttosto che lo sviluppo e allora noi dobbiamo attualizzando il lavoro che è stato fatto in altri paesi rendendolo come dire congruo con l'esperienza italiana fare questo salto di qualità è un impegno politico che non ci siamo assunti
Abbiamo in animo di presentare questo progetto nei prossimi mesi è un impegno che ci prendiamola come segno di marzo insieme alla sinistra dipendente abbiamo l'intenzione di fare il passo concreto per questa scadenza ci auguriamo che sia possibile per esempio lavorare non chiusi come dire all'interno del nostro partito questi sono argomenti che ormai non richiedono qualcosa di più del lavoro di un partito
Saremmo ben lieti di avere suggerimenti operativi di andare a dei confronti ravvicinati di fare un po'come facemmo per qualche recente proposta di legge penso anche quella sulla pubblicità sulla base di un primo articolato proseguo dei confronti operativi sentendo opinioni avendo pareri e dando poi una valutazione conclusiva più operativa ecco questi io credo sia l'elemento un po'riassuntivo anche di questa discussione dovremo fare io credo abbia ragione in questo Martucci una iniziativa rispetto al rapporto RAI ieri c'è un'opportunità il rinnovo della convenzione Stato orari i è indubbio che il rapporto tra la RAI e il sistema pubblico
Fu scritto in un'epoca assai lontana quella attuale certamente sì qualcosa da ripensare c'è un problema di coordinamento tra i vari gruppi pubblici che hanno a che vedere con le telecomunicazioni c'è quella del rapporto tra la RAI l'aspetto quindi l'assito
Il gruppo pubblico cinematografico se non se ne è parlato molto questa sera ma integrazione cinema televisione
Già avvenuta ancor prima di quella tra editoria e Mezzi gradi di fusivi e quindi noi abbiamo un problema di politica di gruppo pubblico e infine proprio come ultima battuta io credo ci sia una questione di qui
Ebbene parlare insieme agli argomenti di cui qui abbiamo trattato in generale noi dobbiamo occuparci questo voglio come battuta anche perché è un problema che Cardullo lì apposti in tante occasioni io credo giustamente il problema del lavoro in questo settore
Noi abbiamo di fronte un periodo non so quanto lungo in cui avremo diverse figure professionali che tenderanno a scomparire
Alcune altre a entrare in scena questo è un problema non solo del sindacato noi non possiamo pensare che il futuro di questo settore norme settore Possa come dire essere positivo senza che vi sia un governo nuovo anche nel mercato del lavoro in modo attivo difendendo l'occupazione dei lavoratori e sollecitando la riconversione professionale dei lavoratori dell'Inter
Questo è un problema enorme io credo che riguardi appunto non solo il sindacato riguardino sta forme di intervento pubblico e anche su questo io credo vi sia un possibile luogo di incontro tra pubblico e privato
Ecco questi sono alcuni argomenti che io credo vadano raccolti da questa discussione posti al nostro lavoro nei prossimi mesi non avevo intenzione di farlo mi auguro che lo potremo fare con ulteriori confronti anche più ravvicinati
Se noi teniamo così grazie a tutti grazie agli ospiti che sono gli hanno partecipato a questo dibattito