"Idee di liberta' e di progresso dopo le rivoluzioni in Europa" Forum Internazionale alla Festa Nazionale dell'Unita'

Benissimo andiamo a cominciare questo nostro incontro di oggi a nome della direzione per la festa nazionale dell'Unità ringrazio
Tutti presenti conoscete il tema di questo nostro incontro cioè le idee di libertà e di progresso sociale dopo le rivoluzioni del mille novecento ottantanove in Europa tema che è stato anche nel corso della giornata di ieri e di oggi
Al centro di un seminario di un incontro che ha coinvolto numerosi esponenti di forte emo pratiche dei paesi dell'Est ed italiane
Abbiamo qui oggi a parlarne con noi alcuni protagonisti diretti da alcuni ospiti illustri in particolar modo vorrei salutare e ringraziare
A nome della festa nome per la cittadinanza di Modena e dei comunisti italiani di None nel senatore professor Giovanni Spadolini
Presidente pensionato nella Repubblica saluto poi Ivan prologo direttore della Pravda e membro nel Politburo Partito Comunista
Nell'Unione Sovietica
Vorrei salutare microchip Masciarelli che fu capo dell'Ufficio Stampa Atm nodi e che oggi è reputato dell'Alleanza dei liberi democratici che è il principale partito le porte esterne in Ungheria
E salutiamo il compagno Giorgio Napolitano ministro agli Esteri nel governo ombra
Senz'altro aggiungere anche per stare e i tempi darei subito la parola a microchip Masciarelli per il primo intervento
Cari amici cari compagni
Io sono il rappresentante di un popolo piccolo dell'Ungheria
E quindi lo svolgimento della nostra storia dipende sempre molto dalla situazione internazionale
Dai rapporti internazionali e così debbo cominciare
Col dirvi che malgrado noi siamo stati nell'opposizione da venti anni nell'Ungheria contro il regime totalitario
Non saremo riusciti a realizzare la democrazia in Ungheria
Senza la svolta successa all'Unione Sovietica con l'avvento di Gorbaciov al potere
Nello stesso tempo siamo anche un po'orgogliosi vera nostro transizione che forse la transizione più lunga di tutti i Paesi del centro e dell'esito dell'Europa perché era durato due anni e mezzo
Però durante questa transizione non c'è stata nessuna violenza nemmeno uno schiaffo
Ed io credo che anche questo è un risultato un risultato che fa onore non soltanto alle forze politiche ungheresi
Anzitutto ai comunisti che allora erano al potere
Ma anche all'opposizione che ha dimostrato di capire la sua responsabilità ma fa onore anche al mio popolo e alla mia nazione
Nostro il periodo di transizione sia iniziata nel mille norme mille novecentottantotto con l'eliminazione o è eliminazione dal potere diano scaldarmi dopo quasi trenta anni e di potere
Era una grande occasione questa per il Partito comunista ungherese di iniziare un corso nuovo
Disgraziatamente questa grande occasione è andata perduta
Perché la nuova direzione ha fatto sì grandi passi nel senso delle riforme economiche però non ha voluto seguire il passo del progresso
Nel senso politico quindi di fare paralleli a mente alle riforme economiche e le riforme delle istituzioni politiche
Istituzioni politiche che avrebbe significato un pluralismo un multi partito
L'istituzione di una democrazia
Ci fu un dibattito intorno a questo cambiamento in tutto il Paese e anche entro il Partito Comunista ungherese
La svolta in questo dibattito e così anche nella storia del nostro Paese
Sì sposta almeno le novecentottanta ottantanove nel febbraio di quell'anno alcuni dirigenti comunisti riformisti del partito comunista
Hanno fatto una dichiarazione secondo la quale gli avvenimenti del mille novecentocinquantasei non furono una controrivoluzione come finora fino allora era
L'opinione Houssine ufficiale il del partito ma hanno detto che quello era un sollevamento popolare
Un questo
è stata messa in dubbio la legge legittimità del regime e anche la legittimità dell'intervento sovietico del mille novecentocinquantasei
Perché se quello era un sollevamento popolare e non una controrivoluzione allora non c'era nessuna causa di un intervento straniero e non c'era nessuna cosa bistrot mancare questo movimento popolare
Nel giugno dello stesso anno
Ebbero luogo i funerali dicembre noi ed i suoi compagni martiri tutti
Ex comunisti membri del partito che però dopo la rivoluzione del mille novecentocinquantasei furono giustiziati
E qui debbo fare una piccola deviazione dirvi
Che la nostra lotta per la democrazia nella nostra lotta per un cambiamento essenziale delle politica ungherese abbiamo avuto un grande aiuto dalla sinistra italiana
Al funerale gli ospiti più onora e più onorevolmente furono Achille Occhetto e Bettino Craxi
Questo per noi non fu solo solamente un atto di cortesia
Un atto un atto di di solidarietà ma può anche un grandioso appoggio politico perché quando alla realizzazione del mille novecentocinquantasei e ai funerali di Breno ha preso parte i capi del partito comunista italiano
Il capo del Partito Socialista Italiano non ci sono devo dire che noi siamo dei reazionari detti e noi con quote chiamo contro la democrazia
Che noi siamo contro gli interessi del popolo ungherese
Che noi siamo agenti dell'imperialismo eccetera eccetera le cose ben conosciute che si dicono sempre che si hanno sempre detto dello Stato monolitico contro coloro che erano nell'opposizione
Non per niente poco dopo questi fondi evade fu si prevede l'inizio la tavola rotonda
Dove i rappresentanti dell'opposizione dei diversi delle diverse correnti perché allora partiti ancora non c'erano dell'opposizione i germogli dei pattisti futuri
E i rappresentanti del partito Stato si misero d'accordo sono due
Sull'agenda
Della transizione
La prima cosa fu di elaborare insieme una nuova costituzione che fu varata il ventitré ottobre proprio il giorno dell'anniversario della rivoluzione del mille novecentocinquantasei
Poi fu elaborata una nuova legge elettorale
Poi nell'aprile di quest'anno si venne alle elezioni riconosciute libere corrette e democratica da tutto il mondo
Dopo queste elezioni abbiamo avuto un nuovo Parlamento democratico e un governo responsabile a questo Parlamento
Adesso fra una settimana avremo le elezioni almeno amministrative la domenica prossima con questo avvilimento il processo politico il processo di cambiamento democratico politico e deve essere e considerato come completato e completo al vertice però naturalmente resta da formare la società civile quindi la liti ricostruzione di tutta una società democratica dopo di avere le istituzioni democratiche al vertice
Cosa resta da fare
La ristrutturazione della nostra economia
Che è un compito è molto difficile e durerà ancora molto di più della dei cambiamenti politici
è chiaro che il modello dirigista di pianificazione usato da quarant'anni non funziona la domanda è come e dove dobbiamo andare
Certo per l'efficienza per la competizione per la economia del mercato dobbiamo seguire dobbiamo accettare un modello occidentale
La questione è quale modello e come lo dobbiamo adattare alle licenze speciali dell'Ungheria
Ci sono diverse alternative ed è il proprio in questo senso che noi attendiamo l'appoggio e l'assistenza devo Occidente
Non soltanto della sinistra
Ma di tutto il mondo dell'Occidente per aiutarci quando noi parliamo di assistenza di solito si crede sempre che veniamo con la mano tesa
Investimenti R per prestiti crediti eccetera naturalmente abbiamo bisogno anche di questo ma abbiamo bisogno anche di altre cose anzitutto della vostra assistenza intellettuale spirituale scientifica per scegliere io modello perché questo non è ancora esistito della storia
La transizione da una economia dirigista a una economia efficiente del mercato che però conserva anche elementi sociali
Di questo abbiamo discusso anche questa mattina ieri nella nostra conferenza e questo sarà uno dei compiti più importanti che nell'avvenire del nostro Parlamento sia del governo che avevo posizione
E permettetemi ora essendo qui fra di voi in Emilia direbbe un esempio
Come voi potreste assisterci copepodi potreste appoggiarci in questo lavoro
Se io in Ungheria dico la parola cooperativa vengono i brividi a tutti quelli che sono oggi i membri delle cooperative
Perché le nostre cooperative come voi sapete sono state formate con violenza con forza contro la volontà dei contadini degli artigiani della gente che Previti ne fanno parte
Ora io ho pensato che se per esempio
I nostri i beni presi Vieri nostre cooperative i nostri contadini artigiani lavoratori venissero a Modena Bologna a Reggio in altre città di Rebibbia
E vedrebbero come funzionano qui le cooperative direbbero questa sì è una cooperativa una cooperativa simile la vorremmo fare anche noi in Ungheria questo sarebbe molto utile
Per noi per l'Ungheria per il benessere futuro dell'Ungheria che dovremo fare noi voi stessi col nostro lavoro con la nostra intelligenza e con la nostra cultura secondo le nostre tradizioni storiche
E questo quindi quello che noi attendiamo dall'Occidente e speriamo che con quello che abbiamo reso alla cultura europea col mille novecentocinquantasei con la storia della nostra opposizioni vi abbiamo dato una prova che questa vostra assistenza
Questo nostra fiducia noi ce la siamo meritata grazie
Ringraziamo compagnia micro sfasciare le che oltretutto come abbiamo potuto vedere parla un fluente insieme italiano diamo la parola orari dal prologo membro del Politburo del Partito comunista l'Unione Sovietica direttore dalla pratica
Sedeva traduzione
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Buona giornata processo stasera Scrubs vicino allo stupro
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Fino al tribunale di l'organismo e di il group no conferiti
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Opere straordinarie
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Fascicolo numero
Ringraziamo Ivan furono vediamo subito la parola l'onorevole Giorgio Napolitano membro della direzione nazionale del PC
Compagna e compagni
Discutevamo anche questa mattina nell'incontro a cui si è riferito Luciano Vecchi questa sera discutevamo anche
Con gli amici e compagni prova osserva Sciarelli
Di quelle che sono state chiamate a giusto titolo le rivoluzioni del mille novecento ottantanove
Ebbene quelle rivoluzioni
Il crollo
Rapidissimo
Dei regimi che si erano costituiti nei Paesi dell'Europa centrale e orientale
Hanno rappresentato il punto d'arrivo di complesse e drammatiche vincente
Alcuni di quei Paesi
Hanno conosciuto autentiche tragedie
La tragedia del mille novecentocinquantasei in Ungheria
La tragedia del mille novecento sessantotto in Cecoslovacchia
Ecco parlavamo del sessantotto questa mattina ne parlava appunto il compagno
Trovo quella data rimane
Come una data
Di svolta
Per ripide mente negativa non soltanto per la Cecoslovacchia
Ma per tutti i Paesi guidati da partiti comunisti
In regimi che vedevano il monopolio politico di un solo partito
Fu un anno di svolta terribilmente negativa anche per l'Unione sovietica
Ebbene io ho sentito poco fa
Promosso dire
Che non si trovò la forza e il coraggio per ristrutturare per riformare cui sistemi e di qui
Sono venute poi
Le crisi sempre più acute e alla fine il crollo di quei regimi nei Paesi dell'Europa centrale e orientale
E le contraddizioni acutissime in cui si dibatte oggi l'Unione Sovietica e io vorrei esprimere il mio apprezzamento
Per il linguaggio di verità che ha parlato qui questa sera un dirigente del Partito Comunista dell'unione sovietica è un linguaggio che noi rispettiamo
E a vere trovato con Gorbaciov la via per parlare anche con tanta crudezza
Dei problemi che si sono accumulati in Unione Sovietica io credo che sia la condizione anche per uscire da questo stato di estrema difficoltà
Fu un errore fatale
Verso la fine degli anni sessanta
Sbarrare la strada delle riforme economiche
In Europa centrale e orientale nella stessa Unione Sovietica e non aprire neppure la strada delle riforme politiche la strada della democratizzazione
Di quei sistemi di quelle società e se ne sono pagate le conseguenze
Se ne sono pagate le conseguenze con una crisi sempre più profonda di quei sistemi anche dal punto di vista economico e sociale
E con una compressione sempre più pesante
Di esigenze fondamentali di libertà e di democrazia esigenze
Che a un dato momento non potevamo che esplodere anche traumaticamente come sono esplose nel mille e novecento ottantanove ha ragione da Sciarelli
Gli avvenimenti del mille novecento ottantanove non sarebbero stati impensabili
Se non ci fosse stata la grande scelta del nuovo gruppo dirigente dell'Unione Sovietica la grande scelta di Gorbaciov s'è stata quella scelta che ha reso in molti di quei Paesi
Non sanguinoso i cambiamenti che comunque avrebbero potuto verificarsi
In forme bende
Più catastrofiche se non ci fosse stata quella scelta liberatrice
Del nuovo leader dell'unione sovietica ecco è diventato perfino banale qui si parla delle idee di libertà e di progresso sociale dopo le rivoluzioni dell'ottantanove
E diventato perfino banale osservare ma comunque diciamolo ancora una porta che quelle rivoluzioni hanno rappresentato appunto una storica affermazione dei valori della libertà e della democrazia
I regimi che sono stati travolti hanno pagato per la negazione di quei valori
Per la violazione di quei principi per il misconoscimento di diritti umani civili e politici che erano stati sanciti nell'atto
Finale di Helsinki del mille novecentosettantacinque vale la pena di ricordarlo
A conclusione
Di lavori molto impegnativi cui avevano partecipato trentacinque Paesi tutti i Paesi d'Europa e l'Unione Sovietica e gli Stati Uniti
Sottoscritto da tutti e quindi anche dai dirigenti sovietici dell'epoca un atto solenne che prevedeva il pieno riconoscimento di tutti i diritti umani civili e politici
Ebbene altro fatale errore fu quello di pensare che si potesse sottoscrivere quell'atto e continuare a non riconoscere quei diritti
Ebbene anche di ciò si sono pagate pesanti conseguenze
E decisivo è stato il fatto che il nuovo gruppo dirigente sovietico dopo il mille novecentottantacinque abbia reso coerenti i propri comportamenti con la firma che era stata apposta in calce all'atto finale
Di Helsinki ora vedete qui si dice idee di libertà e di progresso sociale
Distinguendo le
E io credo che non sia
Caso quale questa distinzione
Perché non è stato affatto così pacifico combinare le idee di libertà e le idee di progresso sociale
Nella dichiarazione di principi approvata lo scorso anno dall'Internazionale socialista si dice giustamente che sono interdipendenti
I principi di libertà di eguaglianza di giustizia di solidarietà ma si aggiunge
Che in effetti i conservatori hanno teso sempre a privilegiare la libertà individuale Aspesi della giustizia e della solidarietà
E che nei regimi creati e guidati dei partiti comunisti si è preteso di realizzare l'eguaglianza e la solidarietà Aspesi della libertà ebbene
è stato davvero
Tragico per la storia del movimento operaio
Negare il nome del socialismo i principi della democrazia politica e i diritti della persona contrapporre i concetti di progresso e di giustizia al concetto di libertà
E oggi quindi non cederà mai abbigliarsi se in quei Paesi io pendolo il pendolo
Si è drasticamente spostato nella coscienza di grandi masse e ce lo dicono i risultati delle elezioni
Verso la rivendicazione preliminare è fondamentale di un'effettiva libertà di espressione di parola di stampa di movimento di organizzazione civile e politica di iniziativa economica e quindi noi possiamo dire cerchio che dopo le rivoluzioni dell'ottantanove appare restaurata nella forza della sua necessità vitale l'idea della libertà
E dobbiamo invece dire che risulta messa in discussione l'idea di progresso sociale
Risulta messa in discussione Adeste in quanto la si è associata all'autoritarismo politico e allo statalismo economico
Con conseguenze così gravi di coercizione nei confronti dei diritti civili e politici e anche con conseguenze così gravi di crescente inefficienza dei sistemi economici e sociali dobbiamo dire
Tuttavia che l'idea di progresso sociale risulta messa in discussione non solo a testa ma anche ad Ovest anche nei nostri Paesi anche nelle nostre società
E
Risulta risulta messe in discussione non soltanto da la cui utilizzarsi delle disuguaglianze nei nostri paesi ricchi nei nostri Paesi sviluppati
Ma risulta messe in discussione nello stesso tempo dai rischi di uno sviluppo quantitativo incontrollato che ha innescato processi distruttivi dell'ambiente naturale ed è la qualità della vita
E aggiungo e concludo che l'idea di progresso sociale risulta anche messa in discussione
Dai rischi di una concentrazione dello sviluppo in una parte del nord del mondo ai danni del Sud più popoloso e più povero
Se questo è progresso dobbiamo dire
Che non è più sostenibile dobbiamo dire che si tratta di realizzare sviluppo e progresso democrazia ed uguaglianza su scala mondiale su scala buoni planetaria
La transizione
Nei Paesi dell'Europa centrale io orientale e molto difficile
La tradizione la la transizione e terribilmente dura
In Unione Sovietica
Ralf Dahrendorf
Un illustre
Sociologo e pensatore politico
Liberale di idee avanzate ha scritto di recente che dunque anche in quei Paesi
La libertà
Si trova già stretta
Nei dilemmi drastici
Dell'economia e della politica della prosperità e della democrazia de il bisogno di a vere abbastanza da mangiare e del desiderio di a vere voce
Nelle decisioni e una transizione difficile e una transizione dura e ha ragione
L'amico Masciarelli noi dobbiamo fare la nostra parte
Le democrazie occidentali i Paesi più industrializzati arricchì dell'Occidente dobbiamo fare la nostra parte come forze di sinistra
Dell'Europa occidentale per accompagnare questa difficile transizione col massimo sostegno politico ed economico perché lì perché lì si tratta di dare solide basi
Alla libertà riconquista
Le basi di un moderno Stato di diritto e di efficienti sistemi politici democratici
Si tratta di dare vita ad economia di mercato socialmente ed ecologicamente responsabili
Sottoposte a un Indirizzo e a un controllo democratico e sociale
Si tratta di lavorare dunque a una ricongiunzione tra gli ideali liberali democratici e socialisti si tratta di lavorare a una nuova idea di progresso
Che rispetti le contraddizioni e sfide globali della nostra epoca
Questo e anche l'impegno di noi Comunisti italiani compagne e compagni
E io credo che questo in questo impegno in questi principi e in questi indirizzi possiamo riconoscerci tutti noi
Che abbiamo militato in questi decenni nel Partito Comunista Italiano io credo che sulla base di questi principi e di questi indirizzi noi possiamo trasferire tutte le nostre forze in un nuovo più aperto e più ricco partito per la sinistra
Noi siamo stati noi noi siamo stati
Noi siamo stati
Compreso la inscindibili ITA
Dei valori della democrazia e dei valori del socialismo e che più ha cercato di contribuire perché questa visione unitaria degli ideali democratici e socialisti
Si affermasse anche nei paesi guidati dai partiti comunisti
Ebbene dobbiamo saper dare pieno coerente limpido sviluppo a questa che è la parte più viva della nostra tradizione della tradizione del Partito Comunista Italiano e dobbiamo ossa aprire aprire le porte di un nuovo partito a tante altre forze democratiche progressiste e di sinistra
Che operano nella società italiana e che sono pronte a dare il loro contributo per il rinnovamento dello sviluppo della democrazia nel nostro Paese per il rilancio anche in Italia delle idee del socialismo delle idee della sinistra
La parola ora per l'ultimo intervento il senatore professor Giovanni Spadolini presidente del Senato della Repubblica
Care amiche e cari amici prima
Di entrare nel tema
Nel nostro convegno dell'incontro di stasera vorrei rivolgere
Una persona la testimonianza di gratitudine al direttore della Pravda
Paolo fare la testimonianza che invia tester reso sulla situazione e l'Unione Sovietica e sulla lotta così difficile
Che Gorbaciov fu combatte in questo momento contro tanti avversari esterni ed interni
Raramente
Anche il nuovo colosso sovietico
Ho sentito accenti ispirati a tale drammatica sincerità
Ed è giusto che un grande paese
Come l'Unione Sovietica di fronte a tutte le contraddizioni irrisolte
Nel momento attuale usi anche attraverso i responsabili da sua stampa
Questo tipo di linguaggio che già supera tutte le distanze
E ci rende così naturaliter collaboratori
Noi europei occidentali
Di questo grande sforzo che è in atto
Nell'Unione Sovietica
Il trasformazione delle basi vorrei dire istituzionale del regime sovietico
E di superamento dei nodi che la lotta difficile e dura delle nazionalità o dell'etnia pone ogni giorno regime di Gorbaciov
Ritornando al tema delle rivoluzione del mille novecentottantanove che il centro di questo dibattito
Lasciatemi dire che non è senza significato che gli amici comunisti gli organizzatori di questo Festival dell'Unità
Al quale rivolgo il mio augurio cordiale
Abbiano deciso di considerare tout-court rivoluzioni quel nel mille novecentottantanove
In Europa dall'Ungheria alla Polonia alla Cecoslovacchia la Germania Est promosse animata da ideali di libertà
E di progresso sociale si può discuterla Vico Napolitano l'ha fatto la parte finale
Sugli aspetti anche contraddittoria la prova progresso rispetto alle filosofie del capitalismo puro tutti visti con rispetto
Al confronto fra il terzo mondo il mondo industrializzato ma non c'è dubbio che l'idea di progresso è comunque un dato acquisito
Della civiltà moderna tutti ci intendiamo
Su quello che vuol dire nel senso del primo socialismo e della prima democrazia
La parola progresso
Come tutti ci intendiamo sulla parola libertà
Ora attorno all'uso classico del espressione rivoluzione
Un uso che era stato interrotto deformato al Barça leninismo la rivoluzione torna a essere un fatto di libertà
Un patto di popolo nel senso del mille settecentottantanove o del mille ottocentoquarantotto
Giustamente Occhetto all'inizi delle celebrazioni dell'ottantanove
Della rivoluzione francese aveva rivendicato dall'eredità di quella grande rivoluzione
E il collegamento fra l'esperienza socialista sia pure poi tradita
Nella dallo stalinismo e le radici del grande moto di libertà
E anche tendenzialmente egualitario
Che c'era stato l'evoluzione e mi ricordo che si è preso una bacchettata io giudica i sempre immeritata
Da un comune grande amico da Norberto Bobbio
Io devo dire che gli atti ragione
A Occhetto perché proprio ricollegare tutte le forme di socialismo
Alle parole d'ordine del mille settecentottantanove voleva dire negare in partenza
Le deviazioni lo degenerazioni
Del socialismo reale cioè del comunismo come si era prodotto dalla prassi staliniana quella sulla quale solo perché ha dato ulteriori ragguagli
E in effetti per i popoli d'Europa orientale in particolare per la Cecoslovacchia che stasera avrebbe dovuto essere al centro di questo dibattito seduce perché avesse potuto mantenere l'impegno e tutti dovremmo reso omaggio come ci dava un grande combattente per il socialismo per la libertà
Si è trattato in un vero e proprio mito ottocentoquarantotto per la Cecoslovacchia di un trionfo dei principi di patria di umanità
Caratterizzanti le grandi rivoluzioni democratiche dell'Ottocento
E tornato a Praga non meno che a Berlino avversario non meno che a Budapest il protagonista della rivoluzione nazionale ottocento che era il popolo
è tornata all'Est la grande parola lasciatemelo dire mazziniana
Che intrecciava la Giovane Italia con la Giovane Europa
Per un Risorgimento tale da unire l'intero Vecchio Continente
E da resterebbe il senso d'Europa comune di una comune civiltà di un comune modo di sentire ed è singolare constatare che io parlo nel Risorgimento per esempio che ora sono contestati insieme con quelli della Resistenza ma che sono la base indefettibile dello Stato italiano come è costituito e della libertà italiana di fiamme il giorno nell'Europa orientale attraverso l'equazione
Giustizia e libertà
Proprio nel momento in cui in Italia si tenta di screditare le stesse basi di legittimità della nazione
Paradossalmente Mazzini torna attuale in tutto il mondo ed è stato evocato Rho rivoluzione ungherese o in quella polacca e rischia di essere contestato
E negato proprio in Italia
E quando mi riferisco a Mazzini vorrei ricordare
Non solo il suo piano di una giovane Europa che partiva da tre Paesi martiri impressi minuto centotrentaquattro esempio devono punita cioè l'Italia che era divisa in otto Stati la Germania che allora la divisa in trentanove Stati
E fino a metà Ottocento dotato divisa in quattro cento Stati fino all'Impero romano d'Occidente fino al crollo
Del Sacro Romano Impero e al trionfo dell'epoca napoleonica quattrocento fa principati Città Libera e Stati
Ridotti a trentanove dal Congresso di Vienna e sopravvissuti anche quando ha invitato centosettanta l'impero tedesco fu proclamato dai prussiani vincitori da con le persone a Sedan nel salone di specchi
A Parigi rimase regolarmente dieci o dodici monarchie come la Valiente aiuterebbe anche inserite nella Confederazione germanica
Quindi la Germania che non esisteva come nazione l'Italia che non esisteva come nazione e la Polonia
Che non esisteva come nazione
Perché era dominata da tre dittatura autocratico dall'impero zarista dall'Impero austriaco e dall'Impero
Prussiano
Mazzini prese tre popoli simbolo tre popoli vittime tra i popoli che non esercitavano i diritti d'anzianità egli cresce promotori Grove Europa della Giovine Europa
Che assegnava un ruolo importante agli slavi del sud della sua battaglia per gli slavi del sud
Che ora conoscono un nuovo il tormento da dice Unione avete visto la crisi delle cose Lavinia dopo l'esperimento miracolosa geniale del maresciallo Tito
Vedete la lotta fra Loreni croati
E non parliamo poi per il Kosovo e dei servi degli albanesi e dei montenegrini tutto questo
Era provvisto dei democratici l'Ottocento in modo chiaro lasciatemi ricordare che la lettera slava del mille ottocentosessantasette
Mazzini affidava la Russia la funzione di incivili vento dell'Asia
E ha sempre constato la Russia come parte della storia europea
Ecco quindi che a quelli che vogliono fare tre repubbliche in Italia o insultare il tricolore che è un simbolo di libertà giacobine
E rivoluzionario nata in queste terre a pochi chilometri di qui
Nel mille settecentonovantasette niente di meno ora dicono che massonico e piduista ma io vorrei sapere io che la ridurlo combattuta cosa c'entra la P due col mille novecentonovantasette almeno che Gelli non abbiano a vita
Geppi Sainte-Marie
Noi leggiamo delle grandi sciocchezze in questo momento è tutto ciò che è attentato al Risorgimento come alla resistenza che sono intimamente collegate
E attentato alle basi di convivenza del popolo italiano e alle idee di libertà e di progresso
Per citare proprio
Il manifesto di questo convegno quelle idee che sono essenzialmente lasciata morire idea ottocentesche
Vede l'Ottocento che hanno alimentato le grandi rivoluzioni democratiche le grandi speranze
Del socialismo e che oggi sono al confronto con umanità nuova la quale ha superato dovunque le fasi dell'autocrazia della tirannide
E cerca le vie della giustizia sociale senza mai sacrificale quelle della libertà
Qui è stato giustamente ricordato anche dal nostro collega
Ungherese che senza gobba shop
Non ci sarebbero state
Queste rivoluzioni che invero solo in parte cioè vero
Che Gorbaciov offre ha archiviato la dottrina di precedente sulla sovranità limitata e con questo autorizzato grande movimento di ritorno alle nazionalità libere
Però non è giusto dire che il pur grande fenomeno di revisione della politica sovietica
Che è stato guidato da Gorbaciov fra sia sufficiente a spiegare il travaglio di quei popoli per esempio non è vero per la Polonia
La quale ha avuto un suo movimento sia pure prevalentemente cattolico il movimento di Solidarność Babi novecentottanta cioè da molto prima che Ecopass otto diventasse capo dell'Unione Sovietica e ha creato le condizioni
La liberazione la Polonia constatiamo con malinconia adesso che i dirigenti polacchi di col movimento sono talmente divisi
Consoliamoci noi italiani che diciamo sempre male dei nostri anche questa rivoluzione
Nobile polacca avete visto sia urtata sulla candidatura di valenza alla Presidenza della Repubblica che non è condivisa dal primo ministro già una lotta politica
Divora in qualche misura devasta quel Paese che pure ha sofferto tanto e mi pare
Che tutto sommato continui a soffrire
Comunque sta il fatto che questo moto per la libertà soprattutto in Polonia in Ungheria
Avuto Radice anteriori al bolscevismo e che cosa molto semmai ha un merito ancora maggiore di aver capito quello che avveniva l'antico impero sovietico e non avere fatto nulla
Per reprimere lo secondo la regola di Prada questo è il marito di Gorbaciov
Oltre agli altri che ha perso il suo Paese debbono aver attuato mai la dottrina della sovranità limitata
E questo lo ha fatto anche in un momento in cui l'Europa lo aveva capito fino in fondo io presi posizione in cui glielo posso dire
Rispetto alla repubblica baltica
Voi ricordate il mese di febbraio marzo quale tutti i giornali dando minati dalla situazione dolorosa certo della Lituania dell'Estonia dalla Lettonia e tutti credevano che la Russia intervenisse
Militarmente il che dal punto di vista il rapporto di forze sarebbe stato certamente
Ed abbiamo visto che dopo ci offre non solo non è intervenuto
Non solo ha resistito a correnti se ci sono stata per probabile che ci siano state
Nel suo Paese
Di intervento militare ma allacciato un dialogo faticoso difficile che comunque dovrà portare a una forma di federazione sovietica
A un diverso rapporto tra il potere centrale i poteri locali a delle Autonomie che siano quasi l'autonomia degli Stati
Magari salvando gli esteri
E la difesa la Confederazione sovietica e quindi anche in quella vicenda Ca'toccato profondamente nel cuore dell'Europa
Si è comportata con grande moderazione la leadership di Gorbaciov
E l'Occidente si è comportato lasciatemelo dire con altrettanta intelligenza
Evitando di riconoscere come governi pieni erano sovranità i governi nati all'interno della confederazione s'
Ecco perché
Dico che il merito di queste rivoluzioni popolari
Per la parte in cui l'Unione Sovietica rinunciato ai principi della dottrina Brescia fra
Cioè alla sovranità limitata e certamente di Gorbaciov
Ma per la parte viceversa in cui
è stato decisivo
L'intervento del popolo del popolo cecoslovacco del popolo polacco
Allora questo è un merito di quei popoli diversi paesi e vuole ricordare lo slogan
Dei giovani che in ottobre ottantanove percorrevano le strade Ripellino
Dando il via alla pacifica democratica rivoluzione tedesca noi siamo il popolo
Gridavano i giovani diciamo il popolo cioè torna il vecchio termine
Lasciatemelo dire adesso precludere reca un democratico non marxista di parlare con rispetto di Mazzini e del popolo
Che precede lo stesso concetto di classe in qualche modo assorbe le istanze della classe il popolo che è il fondamento delle grandi rivoluzioni nazionali e popolari dell'altro secolo e di questo
Del resto Gramsci parlava sempre della tradizione nazional popolare del nostro paese quando voleva alludere alle forme della sinistra
Utenza considerazione vorrei fare su questi fenomeni rivoluzionari sempre prendendo spunto alla Cecoslovacchia che doveva essere stasera
Di scena riferendomi al cartello elettorale
Che raccogliendo le retate Charta settantasette delle sue coraggiose battaglie civili ha vinto la prima libera consultazione
Politica cecoslovacca un cartello di forze politiche con un duplice pestata Forum democratico per la parte cieca
E pubblico contro la violenza per la parte slovacca
Tra l'altro prova di saggezza il dolce che lo l'avrei detto se avesse potuto essere qui è stato di rifarlo a Repubblica non più Cecoslovacchia come si studiavano i da bambina dai ragazzi tutta attaccata ma c'è contrattino slovacca
Tornando al Barolo del trattino
Perché si tratta anche di una federazione fra due popoli abbastanza diversi fra la componente dei poemi Morabito sono i ciechi e la componente degli slovacchi che hanno una tradizione
Io ho autonomia anche caratteristiche proprie entro certi limiti peculiari
L'avvocato errata che oggi prova giù duplice simbolo nella presidenza la Repubblica affidato all'intellettuale senza partito quale Apacla Pavel e nella presidenza del Parlamento conferita un grande combattente
Della Primavera di Praga del settantotto a Dubcek la vittima dell'intervento sovietico sceglie la via del federalismo
Cioè di quello che è anche la salvezza dell'Unione Sovietica l'unica via capace di scongiurare i pericoli del separatismo non meno che quelli del centralismo
E la via federalista di questo tipo fra razze diverse popoli diversi è una via che la cultura politico europeo ha maturato in una storia plurisecolare
E che motivo di feroce di riflessione per la società dell'Est
Compresa l'Unione Sovietica dove la possibile coabitazione politica Fargo Bosch offre e non ho fatto e e è il sine può tradursi in un progetto federale
Capace di realizzare una va coesistenza fra la nazionalità elette mie profondamente variegate che compongono lo Stato sovietico
Dopo l'ottantanove l'Europa orientale non è più per noi europei tout-court quella parte abbandonato diverso che le terre separazione avevano relegato ai margini degli storici filone dell'unità continentale
Al risveglio delle chiedono l'OPA comune
Capace di cancellare le antiche divisioni e le antiche lacerazioni fra Est e Ovest
Contribuiscono insieme forze cattoliche forze laiche ecco il significato di questi forum che nella via i vecchi regimi autoritari oggi condividono responsabile governo a Berlino come a Budapest come a Praga
E proprio da libere elezioni cecoslovacche
Testimoniano quanto sia fuorviante il tentativo di ricondurre la primavera dei popoli dell'Est agli schermi riduttivi durare vasca tonica
Tentativi che pure vediamo a più riprese ripropose la polemica politica e culturale anche di casa nostra
In realtà ha vinto non la concezione cattolica fosse neanche quella laicista nel senso ha vinto la concezione democratica della società
E delle istituzioni che è fatta di cattolici e di laici di compresenza di fedi diverse nella consapevolezza che mangi fazione sociale che Vangi fazione politica devono andare di pari passo e quindi sono unità fra diritti e libertà e diritti sociali indica una sola cosa la via maestra di una democrazia moderna
Dopo il mille novecentottantanove nulla sarà più come prima né per l'Europa né per il mondo intero
Nulla sarà più come prima per i popoli dell'esistente a diciamo la verità neanche per i popoli dell'Ovest
Lasciatemi concludere al di fuori dello schema del nostro dibattito con una riflessione
Sulla interdipendenza sempre maggiore fra Est e Ovest
E sulla inseparabili hanno il destino che attende l'Occidente e l'Oriente i blocchi
Contrapposti fino a pochi anni fa attraverso la lettura della vicenda del Golfo Persico
Se c'è una vicenda che ha messo in luce come gli interessi
Dell'Unione Sovietica siano solidali con quelli europei quelli europei solidali con quelli sovietici
Per la vicenda nel Golfo
La minaccia alle vie di navigazione colpisce qual venti i popoli dell'Europa che dipendono per il petrolio
Minaccia l'Unione Sovietica che è stata legalistico nei riguardi di Stati Uniti assecondando tutte le risoluzioni e Nazioni Unite che sono il solo tribunale attraverso cui la vicenda si può sciogliere
Ma dobbiamo arrenderci conto che questa solidarietà
Che si è ritirata in Europa fra l'Est e l'Ovest che ha abbattuto barriere Murri
Cortina è più o meno di ferro
Deriva dalla identità dei bisogni
Ed è lì scoprì delle società della Società europea io non parlerei più di società europee di Europa e parole di Europa
E nell'Europa trova ragione in questo girare dei gol l'Europa va dall'Atlantico agli Urali
Chi la vuol fermare la Vistola come l'ex ministro degli Esteri Dini insomma Kissinger sbaglia perché non è che l'Europa si arresta alla Polonia l'Europa comprende la Russia
E io le posso citare
Nei colloqui con Gorbaciov
Una sua e su questo poi chiudo
Una sua personale visione
Quando venne a Roma e poi a Milano lo incontrai due volte venisse a vedere dice l'Europa
Devo potato Gnoli procedura d'Europa dice l'Europa noi siamo parte dell'Europa le faccia il conto benissimo
I russi slavi sono duecentodieci milioni su duecentottanta
Centoquarantacinque centocinquanta colto fatto mi dà corpo asciutto
Appartengono a Repubblica russa quella che vada a Leningrado a Vladivostok e voi sapete che c'è una repubblica russa quella di cui è presidente anziché comprende sia la Russia europea sia la Russia asiatica
Cento quarantacinque milioni cinquantacinque milioni
Sono gli occhiali
E arriviamo a centonovanta ci mette in scena i dodici tredici gradi bielorussi che sono i territori diciamo ex polacchi ex Calizzi anni
E sono duecentodieci
Duecentodieci milioni di islamici e di russi europei sono il nucleo di comando di una confederazione che per comprarne musulmani comprende altri popoli ma sono e un'auto
Non so chi ha visto di voi questi giorni in televisione
La visita che ha fatto reca mai a Gorbaciov
Capo dello Stato americano per anni rivale
Competitore avete visto che alla termine sono abbracciati
Il caso ha voluto ieri sera io potessi incontrare per qualche minuto Reagan a Roma
Naturalmente l'avevo visto più volte Wunderhorn Presidente del Consiglio quindi lo conoscevo e gli ho domandato come è andato l'incontro con Gorbaciov ha ma ha detto ci siamo abbracciati
La pensiamo proprio allo stesso modo son tutti grandi problemi io gli auguro di avere fortuna
Voi pensate sessantotto anni fa una scena simile sarebbe stata possibile vorrei concludere con Gaetano Salvemini che diceva quello che racconta la storia eh l'imprevedibile
Partiamo il senatore professore Giovanni Spadolini che le sue parole del suo contributo ringraziamo gli altri partecipa nel nostro dibattito Ivan Prolog direttore della Pravda Miklos Vasarely
E l'Alleanza dei liberi democratici ungherese l'onorevole Giorgio Napolitano è un ringraziamento anche a tutti voi che avete assistito a questo dibattito arrivederci