Le donne fanno la storia. Fonti per la storia delle donne

Buonasera
Benvenuti è benvenuta a tutti acquisita alla Soprintendenza archivistica e bibliografica dell'Ungheria
Veramente felice ed orgogliosa di ospitarvi per questa iniziativa in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne
Apriremo con dei saluti istituzionali siamo molto contenti di poter raccogliere perché questa iniziativa avuto anche l'attenzione delle istituzioni e quindi ci salutano Elena rampa e la presidenza del consiglio comunale di Perugia e Fausto Cardella ex procuratore generale di Perugia e ora presidente della Fondazione per la lotta all'usura invito un momento gli avvocati
Forse scorsa io forse che Gabriele a prendere c'è va bene va bene allora sarebbero quindi
Vai buon pomeriggio a tutti tutti io ringrazio davvero la sovrintendente che archivistica e bibliografica da dottoressa Valentini per questo invitò per la nostra amministrazione e non solo è importante continuare essere relazioni con tutti gli enti che si occupano
Cultura ma anche chi è quando la sensibilità di affrontare tematiche per noi così importanti
Questa mattina abbiamo avuto un lungo consiglio comunale aperto per l'appunto questa ricorrenza per il venticinque novembre è stato un consiglio partecipato è un tema noi molto caro non so se sapete ma per la prima volta un assessora una tecnica particolare precipuo proprio sulla sul contrasto alla violenza
Contro contro le donne per noi quindi è un aspetto che vogliamo monitorare su quali anche questa mattina abbiamo fatto
A tutti appello che rinnovo
Anche alla alla dottoressa Valentini di costruire percorsi virtuosi affinché questo fenomeno sia sempre più monitorato e soprattutto si mettano in campo politiche volti a contrastarlo
Questi sono i momenti importanti per me il fatto che si parta dalle fonti storiche anche Popper
Ghigliottina insomma di di ricerca per ricostruire la storia
Sulle donne e di donne che hanno che si sono contraddistinti appunto nella storia e nella nostra comunità credo che sia fondamentale questa riscoperta Nobile delle radici per costruire e animare una missione futura e anche ricostruire quello che è stata la la violenza di genere e anche diciamo uno strumento fondamentale per appunto costruire buoni pratiche per contrastarla quindi davvero vi ringrazio non solo per per l'iniziativa spero che sia uno dei tanti momenti che ci vedrà coinvolti e mi scuso anticipatamente Moggi le iniziative sono davvero tanti e quindi mi stanno aspettando in provincia per un'altra iniziativa meritoria sul tema quindi dovrò dovrò lasciarvi grazie ancora e buon convegno a tutti a tutti
La Soprintendenza archivistica la nostra diciamo
Tendenza artistica molto bene d'altra parte
Barcellona recita
Benissimo
Fissi visto
Ora conservare
Grazie
Ma c'è un aspetto volevo sottolineare
Identico uno solo quello della tempestività riescono a
Passa allora
Propone così ad esempio oggi dico proprio soltanto in questo problema dall'arroganza
Ritorna
Gli articoli perché c'è invece di di giro comunque di violenza nei confronti di quello che una volta
Che Hamas ma anche
Invece se più colpito
Che cosa fare
Lasciamo provocatoria undici
Grazie
Trovare le soluzioni sensazione non
Fa
Io sono convinto che araba girato un problema
Un problema dallo uomo è molto nuovo maschilista richiesta
Come dire nell'autunno
Allora conosce il nostro passerà serenità
Ad essere
E questa
E soprattutto ricordiamoci
Il momento cambia la contrastare azione porta
Conquistare
è stato
Già
Lavoro può essere qualunque il lavoro intellettuale culturale sono stati
Imprenditori glielo nega norma queste segno
Danno nel momento in cui la Roma ufficioso pieni di far quello pensare sta
Dico questo e poi
La donna è dall'entrare concorso in magistratura negli anni Sessanta e la cosa terribile e vorrei ricordare
Dirà sono le motivazioni valutando quelli che si oppone
Ma le motivazioni quindi ci dicevano poteva benissimo entrare
Sapete perché perché siccome bellicosità
Allora sorridiamo siamo stufi
Però per questo costo iniziale
Faremo lontano se lo strumento principale secondo me
è quello di
Allora prescrive anche perché ci aiuti a queste riflessioni ringraziamo Pera
L'archivio la Soprintendenza e la dottoressa tecnica
Grazie
Allora invito le relatrici qui al tavolo
Apriamo questa iniziativa
Ritiro e sì sì tu sei la prima parlare adesso
Presentazione veniamo
No no venite però c'è una sedia comprende inoltre
Ci siamo abbiamo Contaldo Maurino
Marci
Fino
Adriano questa iniziativa partendo dall'origine di questa giornata la Giornata internazionale sulla contro la violenza sulle donne è stata istituita nel mille novecentonovantanove dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite
E ricorda l'assassinio di tre donne
Ma
Sotto un regime dittatoriale tre donne che sono state torturate ed uccise da un regime dittatoriale il il regime dominicano che sono diventati il simbolo e che aprono una Periodo che in questi giorni porta sedici giorni dire di indicazione per i diritti
Umani i diritti delle donne quindi sono il punto di partenza della rivendicazione dei diritti umani perché abbiamo deciso con la Soprintendenza di fare quest'iniziativa
Perché siamo un'istituzione come diceva
La consigliera poco fa le istituzioni devono fare rete hanno una responsabilità culturale importantissima quello che noi viviamo oggi nella quotidianità è un'emergenza sociale gravissima siamo
Come dire bombardati da una escalation costante e da un aggravamento della violenza sulle donne che sta raggiungendo anche delle fasce d'età incredibilmente Giovanni
Rispetto diciamo a quello che siamo ormai assuefatti a tollerare in realtà come probabilmente avete sentito anche oggi l'età media dei femminicidi è molto più alta sono intorno ai sessanta anni
Nove su dieci avvengono in famiglia
Ne avviene uno uno ogni tre giorni questa è un'emergenza sociale presente a cui noi come Soprintendenza come il ministero della cultura non possiamo che rispondere con strumenti culturali perché e a partire da un grosso lavoro culturali di educazione soprattutto dalle prossime generazioni che noi possiamo
Invertire
Questa tendenza a provare a cambiare qualcosa abbiamo scelto questa locandina con questa immagine molto nota perché mi colpiva
Di questa visitazione che spogliamo di qualunque significato religioso lo sguardo delle donne cioè lo sguardo della più giovane che e inquieto e molto meno tranquillo di tutte le altre la più giovane e la più incerta
E la più anziana
E più tranquilla la più anziana detta una strada la più anziana può aprire dei percorsi e anche aiutare le più giovani da un punto di vista quindi dell'educazione delle prossime generazioni la nostra generazione ha una responsabilità grandissima nei confronti delle ragazze nei confronti
Dei ragazzi chiaramente
Quello che oggi noi proviamo a fare quello che oggi noi vorremmo fare e dare voce a quelle donne che nella storia non l'hanno potuta dei e lo possiamo fare attraverso gli strumenti della ricerca storica
Giulio Andreani è un artista molto giovane che ha esposto all'ultima Biennale quindi l'ho vista pochi giorni fa appunto preparando quest'iniziativa
E fa un lavoro Lentini certa
Nell'epoca poste internet e Technicolor mi interesso al trading interna
Alla passa definizione al bianco e nero mi baso su documenti cartacei lettere formulari fotografie tutto quello che stiamo perdendo la carta ingiallita d'inchiostro invecchiato gli archivi
Questa artista cerca di ricostruire le storie di donne dimenticate
E questo quadro si chiama per tutte loro
Ora a ricostruire la storia di tutte loro di tutte le donne dimenticate è molto complicato noi siamo immerse immersi in una retorica che ogni giorno ci parla di sfondare il tetto di cristallo
Essere le migliori farcela essere la presidente la dirigente la direttrice
Quello che
A mio avviso sarebbe invece importante riuscire a trasmettere e proprio il fatto che ogni donna conta ognuna nel Silenzio belle proprie vinte
L'altro tema importantissimo che tornerà anche nelle relazioni che mi seguiranno il tema dell'indipendenza economica quali sono le storie che possono arrivare fino ad oggi
E qual è questa violenza economica che ancora oggi impedisce alle donne
Di poter parlare di potersi affrancare in tanti casi di poter denunciare e proprio la mancanza dell'indipendenza economica un altro dato che mi ha colpito molto
Di quelli che circolano tanto in questi giorni che ancora ancora oggi
Una donna su Trenitalia non ha un proprio conto corrente
Perché
Appunto dipende da qualcuno perché la sua pensione va sul libretto del fratello perché il marito controlla il conto corrente allora questo che sembra un tema di bruciante attualità
Ha delle radici antichissime lei Storia delle donne che hanno potuto superare il vaglio del tempo
è la storia di quelle donne che avevano delle condizioni economiche che avevano qualcosa che gli ha permesso parlo per il mio campo diventare Artemisia Gentileschi di diventare lauti Labrin dici di essere
Qualcuno
Quello a cui ne dobbiamo tendere secondo me
Con un grande lavoro culturale appunto riuscirà a parlare in virtù del loro di tutte quelle che non sono di uscita d'emergere dalla storia di tutte quelle che oggi ancora non riescono ad avere una voce
Ad avere una voce nella società odierna allora da un lato ci sono sicuramente le risposte della politica non siamo noi a a poterle dare ci sono i centri antiviolenza in Umbria c'è il quindici ventidue ce ne sono undici sono andata a cercare dall'altro ci sono le risposte che noi come istituzioni culturali possiamo portare aumentare la consapevolezza aumentare la conoscenza storica tornare alle fonti usare le fonti che abbiamo le fonti archivistiche le fonti storiche per poter affermare la voce che avevano le donne
Nell'antico e aumentare quella che possono avere oggi
Chiudo con una citazione di Virginia Woolf che che mi piace e che una volta scrisse
Per la maggior parte della storia anonimo era una donna perché non potevano scrivere allora tante volte la voce della donna era un anonimo ma in realtà magari c'era una scrittrice dietro oggi noi siamo qui per dare un nome e un volto e una voce a quelle donne anonime che spesso hanno subito lottato e taciuto
Quindi
La voce di Rossella Santo la mazza delle professoresse Zucchini inique Irace ci aiuteranno questo pane anche adesso lascio a loro a ricostruire quelle voci che sono riuscite a passare dalla storia per riuscire
A dare voce a tutte e a contrastare con gli strumenti della cultura questa violenza Garzia
Fuggono
Sì allora Rossella Santo la forza
E una
Funzionare archivista di Stato in servizio presso questa Soprintendenza con
Grandissimi
Meriti incarichi ed esperienze lavorative a cui noi siamo estremamente grati e a cui lascio la parola per spiegarsi il percorso
Sui gli archivi del femminile in Umbria già presentato nel ventuno con me adesso cita l'intera
Buona sera a tutto e a tutti
Sì occasione di questa aggiornata internazionale speciale che appunto è la giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne come Soprintendenza archivistica e bibliografica dell'Umbria abbiamo deciso di presentare alla accettati presentare a voi in particolare un percorso tematico regionale che si trova all'interno della si usa che il sistema informativo unificato per le soprintendenze archivistiche c'ha un sistema nazionale nel quale ogni soprintendenza
Che opera a livello territoriale ciascuna delle regioni italiane può presentare praticamente presenta gli archivi che conosce in quella regione
Questo percorso tematico che presento oggi è dedicato appunto agli archivi delle donne il suo titolo come vedete è gli archivi al femminile in Umbria
E realtà si tratta di del nostro primo percorso tematico regionale che noi abbiamo realizzato già da qualche da qualche tempo è stato poi seguito successivamente questo percorso da altri tre percorsi tematici regionali che noi abbiamo realizzato uno dedicata agli archivi della politica del sindacato l'altro dedicato agli archivi della scuola e dell'università
E il terzo che abbiamo presentato da poco nello scorso settembre dedicato agli archivi che sono conservati in di muri e luoghi storici dell'Umbria
Questo percorso dedicato agli archivi al femminile in realtà lo abbiamo appunto inaugurato in occasione della festa della donna l'otto marzo del due mila ventuno quindi sono passati più di quattro appoggi tre anni da quando l'abbiamo inaugurato lo facemmo però soltanto on line attraverso quindi la comunicazione nel nostro sito istituzionale e né i nostri social
E questo perché non lo non lo potemmo allora presentare un evento pubblico perché come chiaramente rievoca la sua data di realizzazione eravamo ancora prigionieri del Covent e quindi eravamo impossibilitati ad organizzare degli eventi laica
Oggi lo riproponiamo appunto innata apertura questa manifestazione che vedrà protagoniste soprattutto tre donne tre studiose sono sedute qui a questo tavolo connubi che ci illustreranno appunto il tema della violenza sulle donne nel passato
Un passato che purtroppo è anche e ancora il nostro presente e che nonostante secoli passino si ripropone sempre con caratteristiche e modalità che sono quasi identiche
Con le donne costrette a subire oggi come allora e nonostante i lenti ma inevitabili progressi nel campo della parità di genere che costretti ancora a subire la disparità la sopraffazione limitazioni il controllo la violenza violenza che possiamo poi articolare con tanti aggettivi
Che cos'è questo percorso tematico degli archivi al femminile in Umbria
è un accesso privilegiato diretto all'interno del si usa che guida gli utenti del sistema alla conoscenza delle fonti documentarie dedicate alle donne e al mondo femminile
Con lo scopo principale di promuovere una maggiore conoscenza di questo patrimonio volto a ricostruire una storia più ampia del ruolo sociale delle donne ma anche soprattutto attraverso il recupero delle loro carte
Sono ricercati tutti quegli archivi conservati in Umbria che la Soprintendenza ha potuto conoscere e censire
E sui quali ha potuto raccogliere delle informazioni attraverso appunto la pluriennale attività di tutela e di salvaguardia svolta dai propri funzionari e dalle proprie funzionario
Come li abbiamo conosciuti come abbiamo raccolto appunto le informazioni relative a questi archivi
A volte si è trattato soltanto di una semplice raccolta di dati fatta in occasioni di sopralluoghi che sono sta svolti nell'ambito di censimenti che avevano l'obiettivo giusto di rilevare le caratteristiche generali di questi archivi
La loro consistenza il loro estremi cronologici gli estremi cronologici dei loro documenti
Le tipologie di documenti che erano e che sono presenti all'interno di questa archivi
Poi ci sono i conservatori di questi archivi nuovi indizi
Lì le sedi appunto di Nenni il quale nelle quali questi attivi sono conservati quali sono i contatti per raggiungere queste sedi e quindi magari per andare proprio a a studiare queste carte sul posto
E infine informazioni sui produttori di questi archivi
A volte gli archivi femminili invece sono emersi
In interventi di riordinamento e chi inventariazione che erano dedicati invece a fondi più Conte
Essa infatti di tanti piccoli con grandi archivi come nel caso per esempio degli archivi dei partiti politici
All'interno di molti archivi di partiti politici sono state rinvenute spesso proprio dei nuclei documentari
Dei nuclei documentari prodotti
Da donne
Per questi fondi che sono appressate appunto ordinati inventariati naturalmente è possibile avere una portare avanti approfondito è possibile una conoscenza più approfondita perché spesso all'interno di questo spesso percorso
Viene presentato e messo a disposizione anche lo strumento di ricerca cioè quello che noi in gergo chiamiamo l'inventario che è stato appunto prodotto per descrivere in dettaglio questa documentazione
Ma quali sono in particolare gli archivi che sono descritti all'interno di questo percorso innanzitutto sono gli archivi prodotti dalle donne protagoniste perché purtroppo questo è giunto a minori
Che sono state protagoniste sia nel mondo della cultura sia nel mondo della scienza sia nel mondo imprenditoriale
Ci sono poi archivi espressioni di vicende biografiche poco visibili sul piano pubblico perché qualcosa
Di nascosto in realtà rispetto al al ruolo pubblico delle donne c'è questo si trova soprattutto all'interno degli archivi familiari
C'è documentazione appunto più o meno organica prodotta da donna da donne che si trova all'interno degli archivi familiari
Ci sono fondi di associazioni e di organizzazioni femminili tradizionali operanti in vari campi
Ci sono archivi o nuclei archivistici di scuole istituzioni religiose o per i biglietti impresa appunto a carattere femminile
Come in tutti i percorsi tematici del si usa sono proprio le caratteristiche intrinseche dei documenti e dei loro
Tutto ori a farsi e dagli archivi siano ricercati in particolare attraverso appunto questo percorso
E come in tutti i percorsi tematici del si usa che ci sono sia a livello nazionale che a livello regionale produrre sì organizzati sistemati
Dalle diverse soprintendenze la descrizione del complesso archivistico e assolutamente identica a quella che è presente nel sito USA generale che nel caso dei lunghi appunto è il si usa degli archivi generali dell'Umbria
Il di cui il percorso tematico costituisce semplicemente un filtro tematico cioè noi vediamo attraverso questo percorso degli aspetti archivi che comunque ritroviamo anche sia nel si usa regionale dell'Umbria
Che inizi USA nazionale
Per questa ragione non vi dovete s'non vi dovrete stupire se appunto nella lista dei soggetti produttori compariranno naturalmente tante donne compariranno
Degli enti ma compariranno anche diversi uomini che sono i coproduttori
Con le donne gli archivi familiari ogni archivi di persona nei quali per esempio le carte di un marito e di una moglie sono quasi inscindibili
E comunque condividono le caratteristiche generali la modalità di trasmissione della documentazione le vicende conservative dell'archivio che fanno sì che si tratti appunto di un solo archivio con due produttori diversi
E prima di illustrarvi nel dettaglio anche se rapidamente le caratteristiche specifiche sia dei conservatori sia degli archivi sia dei soggetti produttori che degli strumenti di ricerca di questi appunto complesse documentali preciso che parte dei conservatori cioè tutti
Tutte le persone tutte le famiglie che conservano questi archivi in quei nel nostro sistema sono genericamente indicati con la denominazione di conservatore privato
E che la gran parte degli archivi che sono compresi in questo percorso non essendo archivi di natura pubblica
Sono stati dichiarati di interesse storico particolarmente importante con provvedimenti dei vari soprintendenti che hanno diretto negli anni il nostro istituto
Vedrete anche la presenza tra i conservatori dei due archivi di Stato presenti in Umbria l'attestato distrugge quello di Terni e di alcune delle loro sezioni
Per quegli archivi che sono comunque anche se oggi sono conservati presso questi istituti sono comunque stati individuati e descritti in questo che è il sistema delle Soprintendenze archivistiche
Prima ancora di essere acquisiti dagli archivi di Stato che poi mi hanno avuti in deposito Wind nazione o a seguito di un'acquisto da parte dello Stato
E vado rapidamente ad illustrarvi questo percorso degli archivi al femminile
Facendovi vedere innanzitutto attraverso appunto la ricerca guidata quello che è l'indice dei conservatori di questi archivi
Spicca in cima tutti ammessi International della circoscrizione di Perugia vedo qui davanti a me grammatiche minato
Realizzato il più di me gli ordinamenti e l'inventariazione
Questo perché perché ammessi International conserva praticamente l'archivio di una donna che Elisabetta Campus che è stata
Do una attivista piani di Amnesty International è morta purtroppo prematuramente ormai da diverso tempo
Ci sono poi appunto i diversi cioè l'archivio di Stato di Perugia c'è la sua sezione ad Assisi la stazione di Foligno c'è l'archivio di Stato di Terni anche questi conservano in gran parte si archivi di donne che archivi magari enti all'interno dei o di famiglia all'interno dei quali si trovano anche carte delle donne l'arcidiocesi di Perugia Città della Pieve in particolare l'archivio storico diocesana
Perugia che conserva quello della la la l'archivio della compagnia del Santissimo Sacramento delle donne in che si trova circuito di Marsciano questo insomma lo abbiamo inserito in questo percorso proprio perché trattandosi di una confraternita esclusivamente femminile sicuramente potrà avere a delle carte che possono essere studiate per approfondire praticamente anche l'attività delle delle donne
In passato abbastanza scende
Poi ci sono alcuni archivi di aziende latte Latini e Marini dall'azienda agraria Chiorrini Monica Mariotti
Poi c'è per esempio il l'archivio conservato dal Collegio delle star delle ostetriche della provincia di Perugia naturalmente non non ve li faccio vedere tutti per altrimenti nulla da Fini scoppia tolgo tempo alle agli altri integratori li faccio invece vedere quali sono anche i produttori di questi archivi
Ci sono con le tante donne con nei ruoli Diversi dice la scrittrice
Marianna Florenzi Worthington c'è la una docente alle andrà Bartolomei c'è una politica di Terni Sonia Berrettini c'è una musicista Pia bocca nera c'è una suora Ersilia Bolognini
C'è una poetessa la Maria da buona dura Bonacci Brunamonti ci sono le due sorelle Cecilia Caselli e cosa Caselli che insieme a Ludovico Caselli e a Francesco Moretti hanno dato vita Allo studio laboratorio Moretti Caselli che ancora oggi è una mai istituzione cioè una un luogo molto caratteristica molto particolare qui a Perugia all'interno del quale si dipingono vetrate artistiche
Scendendo ecco vedete che ci sono anche naturalmente degli uomini per esempio questa sera Cesare Fasola e produttore di un archivio insieme a sua moglie giusta ditta giusta Nitto Micco Fasola che ha conservato presso un ente privato a
Pentita e anzi nel territorio di lasciamo
Ci sono poi tre produttori diverse famiglie perché questi all'interno di questi archivi familiari ci sono in particolare carte delle donne ma ci sono poi anche gli enti che producono che hanno prodotta appunto
La gli archivi che noi abbiamo scelto di far confluire in questo per so
Questi sono gli archivi sono ben sessantanove e di questi sessantanove abbiamo riordinato inventariato e quindi abbiamo a disposizione praticamente degli strumenti di ricerca per conoscerli in dettaglio abbiamo appunto degli inventari di ben ventitré archivi che conservano carte del del mondo film delle donne odi appunto associazioni organizzazioni che comunque rappresentano il mondo nel femminile mi fermo qui per lasciare spazio alle
Alle dei vertici che mi seguiranno e vi ringrazio
Allora grazie Rossella io come ordine lascio la parola mare Graziani
Già docente ordinario di Storia medievale presso il dipartimento di lettere dell'Università degli Studi di fare già
Benissimo
Buonasera degli indumenti ringrazio soprintendente Francesca Valentini per avere organizzato questa
Questo pomeriggio di riflessioni e
Ippica avervi invitato a parlare insieme alle due colleghe
Se farne turchini e quindi era una certa
Che hanno concorso di Storia delle donne quindi sono particolarmente
Specializzate questo argomento in questo tema perché farle Storia delle donne significa alla fine primo poi incappare nell'argomento della violenza che è stata che queste donne hanno subito nei nei secoli
Allora tanto per avviare il discorso e ha messo fretta parlare delle fonti cioè dei documenti della documentazione conservata negli archivi
Attraverso la quale si può conoscere
Questo mondo della violenza a contro le donne
E i prima di parlarvi delle fonti una illustrazioni generale sulle varie tipologie di violenza che le donne hanno dovuto subire e nella storia che fanno parte di due grandi ambiti uno relativo alla
Alla famiglia dentro le pareti domestiche
E l'altro è relativo al contrario fuori dalle pareti domestiche all'interno delle pareti domestiche esiste una violenza che legata a Luigi Russo correzioni esse cioè questo diritto
Di correggere e raddrizzare disciplinare
Era riconosciuto tra il diritto indicato al padre per la patria potestas
E e in base a questo poteva decidere punto vita comportamenti della moglie e delle figlie delle serre
E questo potere è riconosciuto anche al marito ma di questo parlerò a Stefania Zucchini io solo queste poche parole per introdurre
E c'è poi io una violenza
Fuori dalle pareti domestiche che e si identifica con l'ingiuria l'oltraggio fatto alle donne
E che è un oltraggio però ha fatto anche le famiglie di appartenenza di queste donne la reputazione delle donne violentate e della detassando gli acciacchi poi
Una terza tipologia che
La violenza delle donne contro le donne
Donne che litigano signor Giuliano strappano i capelli si trascorre svelo che hanno in testa
Generalmente appartengono ad un ceto sociale più basso rispetto alle signore o alle donne altolocate che all'interno dei LEA famiglia subiranno quelle espressioni che sentiremo e le occasioni io in contesti sono molto diversi sono la piazza del mercato dove si contendono il posto per vendere al loro nuovo oppure sono vicine di casa Izzy contento dono il marito fidanzato un uomo
Del momento
E c'è poi io una violenza che possiamo di finire tra virgolette istituzionalizzata e cioè e le edizioni procedimenti del giudiziari delle coloro che governano che giudico nei confronti delle donne
Quelle che sono più esposte diciamo qui sono anche ai margini lev
Prostitute certamente però anche su questo non erano meglio dire che non erano completamente abbandonate certamente quelle le donne sospetti
Se sospettate di essere
Infine aggiungo c'è una violenza autonomi
Questa è quella dei leghisti tiene che nel loro virtuoso e di avvicinamento a Cristo e e si paura però
Idem le azioni con naturalmente sulle
Inutile azioni che
Mi chiamo le ferite del corpo di Cristo
Figura Chris il corpo di Cristo e vela Passione di Cristo c'è un un libro abbastanza recente titolato birra
Muliere dove dire ha proprio questo significato di donna che crudele con se stessa non parlerò però di queste donne che solo un caso a parte anch'io volevo far presente per perché per completare diciamo quattro allora
Delle tipologie che vi ho detto di violenza dentro e fuori le mura domestiche tra donne tra uomini e donne
Di tutte si trova traccia nella documentazione prodotta dai Comuni dalle città
Italiane nel Medioevo e nell'età moderna
è in particolare negli statuti che sono lo specchio della società che li ha prodotti
E che raccolgono tutte le norme che regolano la vita cittadina in tutti i suoi aspetti
Dai chi governa al il diritto civile a al cioè alle cause che vengono dibattuti nei tribunali riguarda il diritto civile al diritto penale
E il gli aspetti delle economia sia interna alla città casato poi letti librarie attività sfide esterne alla città l'economia agraria che influenza e che ha rapporti pone la città e tutti gli altri aspetti che adesso non sto a elencare e lei Fontanesi la quali strade e il decoro cittadino fino al decoro cittadino
Allora negli statuti ci sono delle norme che riguardano proprio questo aspetto
Della della rapporti tra uomo e donna all'interno della famiglia e della violenza che poi toccare appunto molte di queste donne poi c'è
Il fondo giudiziario cioè IBI registri dei processi
Dei processi appunto a seguito di questi fatti violenti e che sono dibattuti nei tribunali darle autorità come e il podestà il capitano del popolo che hanno la loro Curia che costituita da annotai e i i giudici
Allora il più ricorrente di reati di al di fuori delle mura domestiche è lo stupro che o sforzarsi come si trova nei nella documentazione
E che spesso si accompagna alla rapimento però quello che
Post salta agli occhi è che entri in questi documenti e la preoccupazione del
Del legislatore o del autorità giudicante è relativa sia alla donna vittima della violenza ma è è molto riguarda anche la preoccupazione per la famiglia
Di cui fa parte questa questa vittima a questa donna per l'onore della famiglia
Per l'onore di quei padri fratelli a cui era affidato il controllo sulle donne e anche sulla sessualità delle delle donne e allora nelle
Giudicare il misfatto bisognava tener conto di a taluni aspetti prima il tutto la condizione sociale di queste donne la loro reputazione che era legata anche alla condizione sociale della famiglia poi la volontarietà dell'auto
Che poteva esserci stupro se poteva essere appunto accompagnato no dalla dalla rapimento
E poi modalità del procedimento che partiva sempre dall'accusa era un procedimento accusatorie non inquisitorio cioè
Partiva dall'accusa o della vittima oppure di uno dei parenti fino al terzo grado
E poi c'è la quantificazione della pena dico quantificazione perché la pena è quasi sempre una pena pecuniaria raramente una pena che riguarda il fisiche all'amputazione una pena capitale e il questa quanti questo aspetto della quantificazione della pena è è ha una sua importanza perché è legato poi a quell'aspetto del valore sociale Della donna vittima della violenza
Perché esiste una
Una nascano alla
Di che vede queste pene pecuniarie da un massimo o un minimo che corrisponde al valore sociale della della donna e questa scala al suo apice le vergine quelle che non hanno conosciuto un uomo e poi ci sono indemoniati quelle che vivono in clausura
E poi ci sono le donne scusate ma su questo bisogna fare una piccola riflessione
E poi di dove in fondo a questa scala ci sono le meretrici che dunque non sono completamente abbandonati come dicevo prima anche se certamente per loro la pena pecuniaria prevista la vigenza è molto bassa
Non fa parte di questa scala la muli assoluta la donna sola quella che non ha una collocazione non ha non è all'interno di una famiglia non è all'interno di un monastero
è una donna Soleil dunque
Pericoloso a Pierre la mentalità
Medievali inconcepibile quasi per la mentalità Medioevale riguarda le donne sposate
E c'è da fare una distinzione tra le donne l muliere se Boni e Mali fra in questo senso egli che
Sono Armando scarsa considerazione godono di scarsa considerazione quelle che eppure scusate non conducono un'abilità secondo
Illy detta mi che sono stati stabiliti naturalmente da degli uomini e cioè non
Non è
Sì
In qualche modo compiono degli atti che li mette fuori da questa categoria delle donne di buona fama e solo soprattutto le adultere
Cioè quelle che e tradendo il marito tradiscono la famiglia tradiscono i figli tradiscono l'onore
All'opposto di quella specie sono naturalmente liguri muliere Tiboni fame quelli che
A partire dalla tradizione greco-romana
è hanno assolvono i compiti che sono affittate che sono sostanzialmente quello di fare i figli e garantire una discendenza ma anche amministrare la casa amministrare la roba
E e tutto nella pazienza nel Silenzio con atteggiamento modesto con atteggiamento schivo
Allora ho parlato dei rapimenti
E sui rapimenti bisogna de aggiungere questo e che talvolta qui i rapimenti talvolta erano avvenivano e a scopo e con lo scopo di arrivare poi a un matrimonio riparatore
Talvolta la donna poteva essere consenziente
Per realizzare questo patrimonio matrimonio ma il più delle volte non lo era in ogni caso anche l'urgenza di un rapimento con o senza poi l'atto di violenza ma il rapimento già di per se stesso era un atto di violenza
E si l'urgenza non
Non le lasciava fuori c'è e
Regole che riguardavano il matrimonio non esclude che non annullava certe regole che riguardavano il matrimonio ovvero
Il consenso dei genitori del padrone del tutore della donna anche in caso ma in questo caso
Di violenza
E questa volontà di costituire di ricostruire una pace tra le parti
E la volontà poi di costi di costituire lardo te che però un elemento importantissimo
Del rispetto al matrimonio perché in questi casi di rapimento di violenza la dote doveva essere costituita e
Dunque il violentatore aveva l'obbligo di costituire la dote quindi sollevando la famiglia ad un onere che era considerato sempre eccessivo
Sull'aspetto deve matrimoni riparatori at c'è da dire anche io da aggiungere questo che molto spesso il matrimonio riparatore era un matrimonio forzato
Cioè che forzava la donna che aveva subito la violenza a a ad accedere ad acconsentire a questo legame e chi l'ha forzata il padre i fratelli cioè quegli stessi che dovevano
Riscattare in un certo senso l'onore e in cui insistono nel forzare questa donna qui c'è una violenza familiare qui c'è una prudenza da parte dei dei padroni o dei fratelli di cui si parlerà Stefania Zucchini
D'altra parte fuori da questo matrimonio riparatore forzato c'era il monastero
E se il matrimonio non avveniva ci poteva essere anche una forma di rivalsa anzi violenta dei familiari nei confronti del di con lui che aveva compiuto l'atto cioè e i familiari potevano essere autorizzati
Il testo degli statuti spesso lo dice esplicitamente
A una vendetta che non era passibile di essere perseguita e lo vedete come siamo in quel campo del matrimonio riparatore
Vendetta d'onore che sono stati offre legislazione per lunghissimo tempo
Che sono stati eliminati nel mille novecentottantuno e solo nel mille novecentonovantasei lo stupro è stato identificato occorre perché entrato nella categoria
Dei dei reati contro la persona e non contro la morale e quindi caduto appunto all'interno del
Penale allora e
C'erano delle scappatoie per queste donne è allora
Forse
Ma molto difficili
Il divorzio guerra previsto Sempre e doveva era il tribunale vescovile che i in semmai poteva arrivare a questa decisione anche se sappiamo
Che spesso il divorzio era richiesto dalla famiglia della della sporta perché
Perché il marito non aveva temperato agli obblighi contrattuali perché il matrimonio era contratto notarile
Per molto tempo è stato un contratto notarile prima di diventare il matrimonio religioso in il sacramento diciamo
E e si impegnavano lo sposo e la sposa e la famiglia e le famiglie corrispondenti a certi obblighi
E se il marito non consentiva alla moglie quel livello sociale o economico che aveva promesso nel contratto
I genitori il padre chiedeva il divorzio quindi questa diciamo è la fattispecie un po'più comuni più difficile per la donna avviare un procedimento
Per un divorzio ha causato dalle violenze alcuni c'è
In alcuni statuti la possibilità o prevedono la possibilità dell'allontanamento della moglie dalla casa del marito se assorbito
Delle ingiurie che possono essere sia e psicologiche che fisiche lo statuto di Siena
Della avanzatissima Siena nell'avanzatissima toscana
Prevede
Che la donna possa in certi casi allontanarsi dal marito e riparare Ilocos sicuro il loco
Vi dico le frasi Ilocos sicure in loco onesto
E il marito è costretto a mantenerla
E non c'è bisogno di vita all'accusa della donna
Non c'è un si va per legge Brevind non è previsto l'appello e e questo anche in presenza di ingiurie sia del marito sia dei parenti del marito
Fu escludo vado comunque alla conclusioni dicendo che
Di queste John lenze di queste ingiurie fisiche e e e psicologiche sì che hanno traccia anche in un altro tipo di fonte i testamenti i testamenti delle donne
Che spesso dichiarano nel nel momento in cui e mettono per iscritto attraverso un notaio incerto la loro volontà alle loro volontà escludono talvolta il figli lei figlio il Parenti perché nella motivazione dicono non li hanno aiutati un protetti nei contro le violenze del
Del padre
Si danno anche dei testamenti e in cui e la madre e esclude quindi arriva di sera e dare i figli e le figlie per le violenze che ha subito darsi sì o figlie c'è un testamento famosissimo perugino di Maddalena Narducci
Che è figlia di un ricco mercante sposata Baglioni che scrive di suo pugno il testamento cosa straordinaria per l'epoca il mio otto settantasei
Dove è dichiara di voler diseredati figlia maligne e i figli a che perché e elenca tutti i soprusi che ha subito l'anno cacciata di casa
L'hanno percorsa
Lannutti ingiuriata dunque il testamenti la pochina anche cinese si possono trovare tracce di queste ingiurie di questa violenza
Che si nasconde appunto dentro le caso vuole più esplicita fuori delle casse riguarda lifting giuridico solo infine che anche su queste c'è una
Caratteristica abbastanza bassa poi un argomento che è stato su cui è stato scritto e studiato
E l'ingiuria più ricorrente naturalmente era
Mi retribuisce mere Trix oppure Amasya amante in senso negativo
Oppure cortigiana anche sensu cortigiana bisogna essere un po'cauti perché la cortigiana aveva un suo profilo poi sociale
Oppure mercenaria oppure anche strega stringa molto frequente
Ma con questo termine si aprirebbe un campo di ricerche di riflessioni su streghe stregoneria
Che non avvio quindi e chiudo passando di nuovo la parola alla Soprintendenza
Grazie chiaramente la professoressa nel borghesia introdotto nel quale questo sulla violenza
Sulle donne e passo la parola mediazione che associati storia moderna del dibattimento lettere lingue letterature civiltà antiche e moderne dell'Università di per già Grazia grazie infinite mille grazie
La Soprintendenza sovrintendente ed invito di oggi pomeriggio mi fa molto piacere è anche l'occasione insieme alla collega Stefania zucchini parlare un po'degli argomenti ah quindi richiamo attenzione nel corso che svolgiamo insieme di Storia delle donne sarebbe in genere presso la nostra università
Nel mille novecentonovantanove l'ONU ha proclamato il venticinque novembre Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne
La risoluzione delle Nazioni Unite in primo luogo afferma e cito che la violenza contro le donne è una manifestazione di relazioni di potere storicamente individuali tra uomini e donne
Che hanno portato al dominio e alla discriminazione delle donne da parte degli uomini e all'intendimento del loro pieno avanzamento
E che la violenza contro le donne è uno dei meccanismi sociali cruciali attraverso i quali le donne sono costrette imposizioni subordinati rispetto agli uomini
In secondo luogo la risoluzione fa rientrare nella definizione di violenza contro le donne
E cito di nuovo qualsiasi atto di violenza di genere che proprio chi o possano toccare possano provocare
Dando sofferenze fisiche sessuali o psicologiche alle donne comprese le minacce dagli atti
Che si verifichino sia nella vita pubblica in quella privata
Dunque sì l'ONU ha formulato una categoria assai estesa di violenza contro le donne
Includendo le violenze fisiche e quelle psicologiche le violenze agite e quelle anche soltanto minacciate nonché facendo derivare la violenza dalle dinamiche del patriarcato ossia dalle relazioni di potere storicamente ineguali tra uomini e donne imperniata sul dominio pazienti uomini sulle zone tale definizione rispecchia la sensibilità sociale maturata nei decenni intorno alternativa in oggetto
La definizione dello dunque rispecchia la valutazione che noi oggi esprimiamo intorno alla violenza contro le donne
Ciò premesso chi come noi si occupa professionalmente di vicende lontane nel tempo e lontani spesso disse fuori si pone un problema di natura storiografica e cioè come
Ed entro quali limiti è possibile applicare una concezione attuale di violenza contro le donne ad avvenimenti verificatisi in contesti storici assai differenti rispetto all'attualità
In questo senso è molto utile tenere presente una serie di ricerche vi recenti ricerche storiche ne menziono due entrambi pubblicate tra due mila diciassette e due mila e diciotto e cioè il volume la violenza contro le donne nella storia
Contesti linguaggi politiche del diritto a cura di Simona feci e Laura Schettini e violenza alle donne una prospettiva medievale
Volume curato D'Anna Esposito Franco Franceschi e Gabriella Piccini e qui c'è anche un saggio dalla professoressa Nico disgusto quindi questi volumi su drappi questi volumi come questi che ho citato
Aiutano a fare i conti con la radicale differenza tra il presente e passato
Un passato come è stato ricordato nemmeno troppo lontano visto che in Italia fino al mille novecentonovantasei lo stupro è stato considerato delitto contro la morale e non contro la persona
Innanzitutto ritengo che si debba tener presente che la Società di epoca medievale e dell'antico regime fino almeno al Settecento inoltrato fu caratterizzata dalla violenza strutturale
La memorialistica cittadina di epoca tardo comunale così come le fonti statutaria e quelle processuali sono piene di racconti di violenze perpetrate a tutti i livelli
Violenza contro gli avversari politici pensiamo alla violenza delle fazioni politiche
Rissa in pubblico con aggressioni e omicidi in Umbria teniamo conto della costante presenza tra l'altro di un'aristocrazia dedita al mestiere delle armi e dunque che girava costantemente armata
La violenza pur deprecata pur criticata era dunque all'ordine del giorno ci conviene sempre e comunque quella società ebbe probabilmente una sensibilità molto diversa dalla nostra rispetto a ciò che era e che andava considerato violenza
Inoltre all'interno delle famiglie Vigevano relazioni di potere che consentivano al pater familias di esercitare la propria autorità su un mobile figli e serbi
E queste includevano anche l'esercizio di una certa dose di violenza Loewe scorge lo ius pur ingenti cioè poi correggere mogli figli e servì anche picchiando libri era pratica corrente anche a scuola perché veniva esercitata dai maestri nei confronti degli aggrediti
Infine la concezione giuridica medievale e di antico regime debitrice dell'antico diritto romano
Considerava in particolare pugno fattispecie di violenza contro le donne vale a dire lo stupro che però consisteva esclusivamente nella congiunzione carnale trattino penetrazione ottenuta con violenza ai danni di una donna non sposata cioè di una vera vicine
E considerava tale reato in qualità di offesa nei riguardi dell'onore della famiglia la Virgin Italia essendo percepita come simbolo dell'onore familiare
E più importante elemento che costituiva la reputazione sociale di una famiglia
Stante la centralità dell'orrore i la necessità della sua tutela gran parte delle violenze non vennero denunciate
Anche perché non rientravano nella fattispecie giuridico a dello stupro cioè penetrazione di una vera ci
Tra l'altro qualora venissero denunciate si concludevano spesso come abbiam sentito con accordi stragiudiziali compensazioni in denaro o matrimoni riparatori
E non dimentichiamoci le donne di ceto popolare nelle campagne anche nelle città
Non avevano famiglia abbastanza solida alle spalle abbastanza soldi e abbastanza valore per procedere per via giudiziaria contro di loro stupratori
Come che fosse anche una volta che si arrivava in tribunale la parola delle donna della donna nell'aula del tribunale aveva poco valore
Non le si dava credito perché la donna colonne dai radicato stereotipo era bugiarda per definizione
Lucia Cremonini giovane umile serva nelle case dei ricchi della Bologna di inizio Settecento che Fulvio in data da un sacerdote conobbe le aule del tribunale è soltanto perché fece morire il bambino frutto di quella violenza
Il tribunale non credete alla sua versione dei fatti lei raccontò di essere stata violentata e la condannò a morte come colpevole di infanticidio
Il corposo incartamento processuale che è conservato presso l'Archivio di Stato di Bologna
è stato studiato in un bel libro dallo storico Adriano Prosperi nel libro dare l'anima storia di un infanticidio che è stato pubblicato da Einaudi nel due mila e cinque
Nel mille ottocentottantanove il Codice Penale dell'Italia post-unitaria comincio ad ampliare la fattispecie dello stupro trasformandolo in violenza carnale
Che comprendeva anche i cosiddetti atti di libidine violenta
Una impostazione sostanzialmente rimasta invariata con il codice Rocco del mille novecentotrenta quello rimasto vigente riguardo alla questione della violenza sessuale fino al già citato mille novecentonovantasei
Tale evoluzione post unitaria fu nondimeno importante perché stante il rafforzamento del controllo
Dello Stato nazionale otto novecentesco sui comportamenti sociali innescò una serie di processi per violenza sessuale presso le Corti d'Assise
Oggetto di recenti ricerche storiche condotte presso gli archivi di città quali Firenze o Reggio Calabria
Tuttavia rimane il fatto che come hanno fatto notare Simona feci Laura skate tiny fino a pochissimi anni fa la nostra società e la nostra tradizione giuridica hanno isolato con eccessi da sanzionare esclusivamente alcuni precisi atti
Che avevano a che fare con la sfera sessuale e con la penetrazione in particolare Attila GT al di fuori della relazione coniugale
Inoltre l'offesa che queste azioni producevano non era arrecata alle donne che la subivano ma alberi più
Ricco di volta in volta veniva tirato in ballo l'onore l'ordine delle famiglie il buoncostume la morire la moralità pubblica
L'esistenza della cultura dello più scorre ingenti in capo ai padri di famiglia fino a novecento inoltrato ancora invocato nelle aule di tribunale nonché la tendenza la vittimizzazione secondaria cioè incolpare le donne di essersela cercata hanno fatto sì che del campo vastissimo della violenza
Fossero stigmatizzati e condannati quasi esclusivamente i casi estremi
Cioè quelli che abitavano la morte della donna violentata o un danno irreparabile al suo corpo
Occorre arrivare agli anni settanta del Novecento con la crescita del movimento femminista internazionale perché si verifichi un iniziale cambiamento della mentalità sociale
Fondamentali in questo senso fu il volume di Susan Brown mille contro la nostra volontà pubblicato nel mille segreti novecentosettantacinque
Che sulla scorta di una mole di dati rese evidente che le violenze sessuali non andavano considerate episodi estremi eccezionali
Compiuti da uomini appartenenti a categorie devianti della società Comit malfattori o i vagabondi
Ma rappresentavano una forma sistematica del dominio maschile sulle donne finalizzata al controllo sulle donne e alla loro
Autodeterminazione
La violenza dunque costituiva in un certo senso la punta dell'iceberg dei dispositivi patriarcali di controllo
Tuttavia la consapevolezza maturata dal movimento delle donne anche grazie al libro di Susan Brown mille a lungo non intaccò
In profondità le consuetudini radicati nei processi per violenza sessuale proprio alla stagione retrocessi
Per violenza sessuale nell'Italia degli anni settanta è dedicato un importante volume di Nadia Maria filippini edito nel due mila ventidue ed è presente la dottoressa Chiara accavallato che proprio di recente ha discusso la sua tesi magistrale dedicata al coinvolgimento del movimento femminista in questi significativi processi per violenza sessuale negli anni settanta
In conclusione è un fatto importante che la nostra sensibilità odierna ci conduca a rinvenire e valorizzare le testimonianze riguardanti la violenza contro le donne che sono avvenuti nel passato
Tuttavia questa operazione ritengo debba svolgersi alla luce di una profonda consapevolezza intellettuale
Che accompagna la ricerca svolta sulle fonti innerva ancora di una solida contestualizzazione storica delle vicende esaminato perché la storia come diceva grande Marc Bloch è scienza degli esseri umani nel tempo e quindi bisogna studiare gli esseri umani nel tempo in cui essi vissero
Solo in questa maniera potremo ridare voce alle nostre antenate che dovettero confrontarsi con una duplice violenza
Quella sessuale e quella dell'ordine patriarcale che a lungo ha governato nella nostra società
Ringrazio moltissimo la professoressa grazie per la precisazione per questa notazione Punto SMA dover fare con testo e non dover attualizzare tutto per quanto tutto quello che è avvenuto e anche spesso molto simile al presente dobbiamo essere in grado di
Collocare gli eventi nella società nel tempo che li hanno prodotti
Passo la parola Stefania Zucchini che professoressa associata di storia medievale presso il dipartimento di lettere Lingue e letterature civiltà antiche e moderne dell'Università degli studi di Perugia grazie
Grazie tante ringrazia
Moltissimo
Per l'invito a molto onorata di essere qui in questo momento in questo giorno importante parlare di temi per noi fondamentali dunque io mi ribolle che ero a quanto ha detto
Dalle colleghe in questo intervento garantirne intervento appunto altre voci ricordo il titolo la violenza sulle donne nella storia fonti interpretazione testimonianze io io però ora dell'ultima parte quindi delle testimonianze in particolare delle testimonianze relative al Medioevo
E all'ambito domestico al quale prima accennava la professoressa mi o nel Basso Medioevo
Inizierei però ricollegandomi appunto a quanto detto dalle colleghe dal contesto culturale e dal contesto giuridico nel quale queste testimonianze si inseriscono
Trattando la violenza domestica nel tardo Medioevo Ermanno Orlando
Nel volume già citato dalla professoressa Irace violenza alle donne una prospettiva medievale dicevo Orlando
Pubblica un testo un saggio dal titolo cultura patriarcale e violenza domestica quindi Orlando non esita ad usare il termine
Patriarcale patriarcato far riferimento al patriarcato
Perché inizia da questo proprio da questo concetto dal concetto di patriarcato perché è fondamentale il concetto di patriarcato per inquadrare correttamente i casi e le modalità di violenza consumata entro le mura di casa analizzati dallo studioso
Trattando questo tema va infatti considerato che quella comunale come già detto
Dalla professoressa Nico è ancora più fesso ressa Irace più in generale è una società chiaramente patriarcale nella quale il pater familias eh Rex in dono proprio famiglia medievale una societas fondata su una rigorosa divisione dei ruoli delle funzioni all'interno di una struttura che rigidamente gerarchica nella quale il pater familias vale a dire il marito e padre
Ha il pieno potere su tutta la famiglia
è il governatore nei confronti della moglie R nei confronti dei figli e delle figlie è un tiranno nei confronti di serbi e serve e se presenti anche delle schiavo
Ci tornerò il potere punitivo e correttivo del pater familias al quale hanno fatto riferimento entrambe le colleghe su tutta la casa quindi è stabilito per legge e accettato nei tribunali e condiviso proprio a livello culturale nei confronti della moglie può esercitare è stato ricordato legittimamente lo ius corri ingenti che è molto ampio e non ha limiti precisi il marito infatti legittimato a correggere la moglie anche con
Forme di punizioni o costrizioni fisica qualora coste dimostri trascuratezza nei lavori domestici nell'accudimento dei familiari oppure dissolutezza nei comportamenti ma anche se scostumata nel modo di vestire scurrile nel linguaggio se interferisce nell'educazione dei figli o semplicemente se disobbedisce al marito
Come ricorda Maria Grazia nipote abbiano l'avrebbe avuta gli animisti
La prerogativa Marie tali di applicare lo ius corre ingenti nei confronti della moglie non solo tra i Radice dalla tradizione romana questo aspetto è stato studiato da Marco cabine in particolare
Ma è vero teorizzata dagli stessi giuristi del tardo Medioevo ad esempio Alberico da Rosciate sostiene che solo il marito deve correggere la moglie inteso in questo senso con correzione proprio infliggere una punizione culturale non può delegare a nessuno questa responsabilità dice il giurista
Perché perché le donne con me un iter sunt male entrarono in beni tu bona Molière
Un grande giurista come Bartolo oggi a Sassoferrato
Non concorda con questa considerazione e anzi afferma che nel diritto civile è stabilito che il marito
Non passa picchiare la moglie lo stesso Bartolo però arriva comunque da mettere ricorda sempre la professoressa
Spicco Taviani che normalmente universalmente accettato
L'uso della violenza maritale sulla moglie
è un costume a un costume affermato in linea
Ogni Boni Moresco neutrali e accolto dalla dottrina ed altri giuristi
Per non parlare dell'adulterio femminile al quale appunto ha già fatto riferimento alla professoressa in presenza del quale il marito è legittimato a compiere anche una violenza estrema
Orlando riporta i capitoli di alcuni statuti di Lucca sapone Messina
Nei quali si avvarrà quello che passerà poi alla storia come delitto d'onore e chiede l'arresto è stato abolito nel nostro codice penale solo nel mille novecentottantuno
E infatti solo nel mille novecentottantuno che la legge quattrocentoquarantadue abolirla anche cinquecentottantasette del codice penale che prevedeva
Pene ridotte perché causa sei cito la morte del coniuge della figlia o della sorella
Nell'atto in cui ne scopre la legittima relazioni carnale e nello stato di Iran determinato dall'offesa locata all'onor suo o della famiglia
Dunque
Per venire all'oggetto specifico del mio intervento che cosa si configurava come violenza in ambito domestico domestico
Vista l'applicabilità dello ius correggendo in una serie di circostanze tanto ampie
E come sono arrivate sino a noi le testimonianze di violenza domestica
In primo luogo sarà bene distinguere ciò che le donne e in subordine tribunali del Basso Medioevo identificarono come violenza e ciò che noi oggi invece identifichiamo come violenza non mi ricollego
Al discorso fattore la professoressa Irace
Certamente per noi oggi anche lo ius corri incendi è una forma di violenza alla donna in quanto donna
Non solo
Avrò modo quanto meno di accennare a tutta una serie di pratiche
Considerate all'epoca normali e accettate socialmente donne comprese e che oggi invece consideriamo altrettante forme di violenza
Come i matrimoni forzati un difetto detta anche ospedali figlie con forme di pressione psicologica o anche fisica uno anche la violenza sessuale
Nei confronti di giovani serve schiavi spesso acquistate quest'ultime fa questo unico sporco l'ultimo tassello che vorrei aggiungere prima di arrivare alle testimonianze vere e proprie è il concetto di Orio capitale
Fu infatti grazie all'affermazione di questo concetto prima nella prassi giudiziaria e con il tempo anche a livello
Legislativo che alcune donne riuscì e non ad ottenere dai tribunali vescovili la separazione legale dal proprio marito
Il concetto di odio capitale prevedeva che quando si fosse in presenza di un'ostilità insanabile
E tendenzialmente rovinosa in grado di condurre ad esiti tragici a mettere a repentaglio la salute fisica
Di uno dei due coniugi non essendo possibile nessuna forma di composizioni fra i coniugi non restava giudici che concedere
La separazione
Come è evidente da quanto appena detto non si parla affatto
Di violenza perpetrata da un uomo nei confronti di una donna in quanto donna che acquisizione è stato ripetuto più volte molto recente no bisogna arrivare addirittura al novantatré
Quella dichiarazione dell'ONU se l'eliminazione della violenza contro le donne Benzi
Il riferimento si pensava alloggio fra i coniugi e quindi con una con responsabilità tra marito piemontesi
Di fatto però erano le donne a rivolgersi ai giudici e il ricorso alla denuncia di odio capitale perpetrato dal marito era l'unico modo che avevano le donne le munizioni
Per ottenere la separazione legale
Perché qualora il tribunale in genere ripeto era quello vescovile riconoscesse il periculum Mortis poteva effettivamente concedere la separazione giudiziarie
Le rinunce delle donne dovevano però essere corroborate da solide prove e testimonianze giacché per il diritto canonico poteva essere concessa
La separazione solo di pronti a violenze e reiterate gratuito di tali da provocare come diritto un pericolo di morte
Negli altri casi le violenze invece potevano rientrare tra quelle lecite sulla base dello ius correggendo
Orlando ricorda che e Citton nel Complesso i tribunali ecclesiastici agivano in una prospettiva maggiormente propensa a tutelare i diritti del marito
E la conservazione del vincolo matricola matrimoniale secondo logiche di favor matrimoni ovunque attivamente
Accertate e dunque agivano incoraggiando ogni volta fosse stato possibile la riconciliazione dei ponteggi
Orlando definisce questo atteggiamento l'atteggiamento dei giudici filo patriarcale e quindi tendenzialmente sfavorevole alle donne
Nonostante questo proprio l'applicazione del concetto di odio capitali provini permise ad alcune
Che riuscirono a dimostrare di aver subito danni gravissimi permise dicevo riottenere la separazione dal marito
Vediamo ora finalmente qualche caso testimoniato da atti processuali che hanno avuto un esito favorevole per le donne
Il primo esempio che porto quella che sta e quello di Stella di Franceschino buona Giunta da Luca moglie vitale Guglielmino sì di nei
Stella abbandona il tetto coniugale nell'ottobre del mille trecentocinquantasette
Quindi di conseguenza il marito Guglielmino la portò in tribunale quindi non è Stella denunciare il marito è il contrario e il marito che denuncia la moglie per aver lasciato il tetto abbandonato il tetto coniugale
Sì Guglielmino voi costringerlo a tornare a casa ma Stella insiste e di fronte al giudice narrò
In tutte le violenze subite sin da quando si era sposata dice Stella nel mille trecento cinquantaquattro quando non è ancora quindicenni quindi da questo ne capiamo che al momento del processo Stella aveva sui diciassette diciotto anni oggi non la considereremmo una ragazzina giovanissima
La giovane denunciò di essere stata minacciata con il coltello di essere stato graziata costringa bastoni di ferro di essere stata picchiata e minacciata di essere sottoposta a tortura riferì che il marito le aveva negato i pasti e l'aveva costretta a lavorare nei campi nonostante la sua condizione di onorata cittadina l'aveva abusata sessualmente
Chiedendo alle atti illeciti e disonesti che andavano contro la bruttina della chiesa e contro il diritto matrimoniale
Aveva intrattenuto inoltre il marito un rapporto concubinaggio con un'altra donna e gli aveva infine provocato una Bortot per le percosse mentre era incinta
Di fronte a questa serie di violenze il giudice concessi a Stella la separazione
Con l'auspicio però nonostante tutto questo di una futura riconciliazione
Un altro caso è quello della nobile veneziana
Clara nata Paribas vittima anche lei di ripetute violenze da parte del marito tale e Michele Giustinian Clara aveva più volte abbandonato nel mille quattrocentocinquantacinque il tetto coniugale
Clara racconto ai giudici che in un'occasione Michele l'aveva picchiata in maniera così brutale subì issando la di pugni e schiaffi da danneggiarle l'occhio sinistro in maniera irreparabile
I motivi di tanto risentimento erano di natura economica diceva acclarati legate a un possedimento che la moglie si rifiutava dicendo
Ma Clare lamentava anche legami di natura di nuovo concubinato intrattenuti dal merito marito con alcuni suoi ex schiavi sempre a Venezia troviamo Anna anche Anna da Capodistria allontanatasi dal marito Alvise sega nel mille cinquecentodue
Anche Anna denunciava non solo le sevizie subite ma l'oltraggiosa relazione amorosa intrattenuta da Alvise con una schiava di casa
Così facendo il marito aveva disonorato il talamo nuziale e il ruolo di Anna come moglie
Le carte processuali portano alla luce molti altri esempi di donne mark trattate che per disperazione abbandonarono il tetto coniugale accettando di andare a processo nel momento in cui il marito cercava di costringerle a tornare
Tristi destini che però in alcuni almeno in alcuni casi grazie oggi verrebbe da dire la forza della disperazione si risolsero con la possibilità per le donne di allontanarsi da mariti tanto violento
Sono le cosiddette ma maritate delle quali troviamo tante testimonianze negli archivi relativi all'età moderna
Non vorrei però chiudere su di loro
Ma aprire invece uno spiraglio su un'altra categoria di donne
A cui si fa spesso riferimento nei processi in genere con il biasimo da parte delle stesse mogli maltrattate sto parlando delle serve e delle schiave
Come visto si acclara
Nata pare essersi Anna da Capodistria lamentano di essere state tradite dai rispettivi mariti con le serve che le schiavi di casa lasciando intendere che queste ultime fossero amanti compiacenti
In realtà gli studi effettuati su questa categoria sociale e in particolare da Franco Franceschi Luca Mola dimostrano che molto spesso le serbe erano poco più
Che bambine e proprio per la loro condizione intrinseca quindi di debolezza
Erano anch'esse potevano anche essere essere soggette alle violenze dei padroni anzi erano spesso soggetta alle violenze dei padroni
Le schiave poi non avevano alcun tipo di diritto erano acquistati al pari degli oggetti al pari del bestiame ed erano acquistate oltre che per dimostrare
Lo status stile comprava proprio al fine dicono i guidatori dello sfruttamento sessuali
Anche per loro le fonti le carte processuali ma non solo di mostrano casi di violenza a volte estrema e senza alcuna forma di protezione come dicevo di nessun tipo non c'è possibilità in questo caso
Di andare a processo
Mi limito a ricordare due casi quello di Caterina
Una stiamo musulmane di venticinque anni acquistata dal genovese lunghissimo dei mari Pessagno
Nel mille quattrocentosettantanove Caterina viene trovata impiccata la lucerna nella cucina
Nella casa del suo proprietario
E quando i giudici e notai del notaio arrivano per il sopralluogo trovano sul suo cadavere innumerevoli segni di violenza scrivono proprio Francesca Imola che riportano questo
In questo caso l'intero corpo era ricoperto di lividi soprattutto le natiche nere come il carbone per le botte ricevute un altro caso riportato sempre dagli stessi autori risale a dieci anni prima siamo nel mille quattrocentosessantanove
E si svolge a Milano Angelina dipende dipesa noi di undici anni in questo caso siamo di fronte non annaspiamo alla servetta quindi a servizio presso il prevosto della parrocchia di San Barnaba fuori Porta tosa fuori secondo il prevosto per cause naturali
Ci furono però testimoni che vivevano nella casa i quali smentire o no questo lo troviamo negli atti processuali smentirlo nel Brembo
Sto affermando che costui aveva ripetutamente violentato la fanciulla fino a causarne la morte la bambina diremmo oggi
Come detto molti altri esempi potrebbero essere addotti come si potrebbero trattare tutti quei casi di donne ancora bambini costretta maritarsi contro la propria volontà sottoposta a pressioni psicologiche e violenze fisiche perpetrate da padri
Ma anche da Madrid in piena sintonia questa volta con i propri mariti
Interessata all'ONU familiari e certamente abbiamo detto che ha una cultura molto diversa dalla nostra Dole al benessere delle proprie figlie
L'epoca considerata
Compresa tra la fine del Medioevo l'inizio dell'età moderna
Come dicevo è molto lontane come ricordava la professoressa Irace è molto lontana da noi non dobbiamo fare l'errore di giudicare un sistema culturale e di valori sulla base dei nostri valorizza
Non di meno e denunce di Stella Clara Anna e di tutte le altre donne qui i casi sono testimoniati dalle carte processo da processuali ma anche il suicidio di Caterina
Dimostrano che anche in una società della quale era considerato normale e giusto che la moglie si sotto mettesse alla potestà del marito e che sopporta senza Silenzio
Alcune donne sottoposte ad estremi atti di violenza cercarono di affermare come poterono il proprio diritto a una vita dignitosa non consumata nella paura di essere uccise
Infine
Come ricorda sempre Orlando i processi e l'attenzione crescente riservata a casi di violenza domestica dal basso Medioevo in poi dimostrano a parere dello studioso graduale mutamento culturale
Il tentativo di porre un freno a una violenza che per quanto fosse intrinseca a un modello sociale
Completamente condiviso iniziava ad essere percepita da alcuni scrive Orlandi e cito come un'emergenza sociale
Giacché travalicato i confini della legittima severità punitiva
Ed educativa sconfinando nella brutalità Inez sopruso da formare da affrontare anche sul piano legislativo grazie
Ringrazio veramente
Tutte le relatrici di questa giornata intensa importante perché le gli studi gli approfondimenti che sono stati portati qui oggi davvero ci dicono delle cose che ci aiutano ad uscire anche un po'diversi da come siamo entrati da un lato appunto il passato è passato
Ci è stato detto con grande chiarezza ed è giusto contestualizzare nell'epoca
Le mentalità che producevano dei comportamenti e dall'altro lato siamo consapevoli
Che la nuova cultura riconoscimento pieno della dignità delle donne data negli ultimi cinque minuti possiamo dire e che quindi questo ancora una volta ci consegna una responsabilità molto grande di diffondere queste conoscenze di diffondere consapevolezza ancora attorno alle giovani generazioni mi ha fatto molto piacere sentire citata una laureata recente
E quindi la possibilità attraverso la condivisione lo studio serio delle conoscenze e delle fonti la possibilità di aumentare la consapevolezza nella nostra società
Io vi ringrazio veramente per la copiosa partecipazione a questa iniziativa e mi chiedo un minuto per altre due cose che interesse a dirvi la prima è un invito il prossimo cinque di dicembre saremmo di nuovo qui per un'iniziativa dedicata alla nostra sede
Alla sede dell'ex Safa dove ci troviamo oggi un'iniziativa condivisa con il segretariato regionale del Micca anche con il Comune contatta associazioni del territorio proprio per raccontare la storia di questo edificio che da religiose diventato fabbrica è diventato tante altre cose che vi racconteremo
Il cinque di dicembre e poi un minuto
Volendo come dire oggi celebrare
Una donna importante di questa Soprintendenza che appunto Rossella Santo la mancanza
Tale
Grazie grazie a tutti i colleghi innanzitutto dalle colleghe
Grazie Aimi ai soprintendenti video di fronte uno del passato che ha il dottor Maglio squadroni
A Giovanna giubbini a Sabrina Mingarelli e poi in ultimo Francesca Valentini perché mi hanno permesso nei quarant'anni che non sono stati tutti dedicati al lavoro in Soprintendenza anzi quarantadue per essere precisa
Ma ma sono stati in gran parte dedicati appunto al lavoro Quinzio l'intendenza di fare del dei lavori bellissimi di appassionarmi molto al lavoro che ho fatto e di partecipare in modo sicuramente molto sentito alla all'attività
Che abbiamo fatto insieme adesso siamo veramente arrivati quasi al capolinea nel senso che siamo rimasti in pochi pochissimi rimangono a fare i funzionari penso che intendenza i miei colleghi Alessandro Bianchi all'arma bianca sì che si dovranno caricare veramente funzionari archivisti perché poi abbiamo anche la tutela bibliografica da poco essendo
Dal
Un anno circa andata in pensione la nostra bibliotecaria storia bibliotecaria storica creditizia vecchi che sta qui abbiamo però da poco avuto una nuova bibliotecaria che Roberta Di Martino che sta dall'altra parte
Insomma cerchiamo di mandare avanti il lavoro della Soprintendenza grazie anche appunto ai nostri e ai nostri dirigenti e tutto nonostante in realtà il mio la stiamo abbandonando cercano sempre di rimanere legata a questo ufficio che gli ha dato dal punto di vista lavorativo sicuramente tanto tanto
Grazie
Grazie
Grazie di
Propone