Archivi e Comunità, dal chiostro all'agorà (Prima giornata)

Quando hanno benvenuti a tutti anche loro che sono qui in tre senza e anche a coloro che seguiranno il lavoro di di questa giornata e di domani in in stringato
Questa due giorni a nostro avviso ha un valore importantissimo
Sia per gli ospiti che sono qui nella qualità di relatori sia per i temi che verranno trattati
O alla mia sinistra la direttrice generale degli archivi italiani la dottoressa Anna Maria Buzzi
Alla mia destra il magnifico rettore della nostra antichissima università Federico secondo il professore Matteo Lorito
Nel corso dei lavori sì susseguiranno tanti protagonisti responsabili di archivi
Non soltanto cartacei ma archivi industriali archivi fotografici
Archivi che raccontiamo la memoria
Di pezzi
Delle di storia delle nostre comunità infatti il tema che vogliamo affrontare e dibattere e archivi e comunità dal chiostro all'Agorà quando noi diciamo dal chiostro lavora
Immediatamente si visivamente affrontiamo questi due luoghi
Il chiostro e un luogo chiuso l'agorà e la piazza è un luogo aperto quindi il vero tema eccome facendo in Rete facendo sistema
Dante un valore per il nostro paese a queste ricchissime testimonianze custodite in luoghi preziosi del nostro paese
Perché valorizzarle perché sono la nostra memoria sono le nostre radici sono le testimonianze da mettere a disposizione di un largo pubblico sono le testimonianze da far conoscere ed apprezzare alle nostre Giovanni generazioni che spesso ne ignorano completamente l'esistenza e la portata
Quindi non solo tutti i temi che riguardano la buona conservazione la manutenzione lo studio gli approfondimenti ma anche tutti i temi che riguardano l'educazione
Perché un altro dei grandi
Link da sviluppare eccome questi luoghi possono diventare fonti preziosissimi per l'educazione dei nostri giovani e quando dico l'educazione ovviamente
E attraverso la formazione che si può realizzare un programma di educazione e di conoscenza quindi un rapporto anche con il mondo dei le istituzioni scolastiche che possono fruire
A piene mani di storie spesso
Sconosciuto essi ai ai docenti che ai discenti e questo più senza alcun dubbio arricchire
Quella che una chiamiamola operazione di sistema anche di
Educazione
Alla conoscenza della storia delle nostre comunità affinché scattino dei meccanismi identitari dei meccanismi
Di orgoglioso appartenenza alla storia della nostra italiana ed è bello che qui ci siano i rappresentanti di importanti
Luoghi di conservazione da nord a sud del paese perché e anche un segnale di unità molto importante soprattutto in questo momento storico
O anche il piacere molti fra cui lo sapranno ma di comunicarvi che il nostro archivio storico è stato candidato dall'Italia
All'UNESCO di Parigi con l'accompagnamento del nostro Soprintendente archivistico il dottore Gabriele Capone che ha in qualche modo accompagnato la la preparazione al dossier di presentazione
Per iscrivere il nostro archivio storico bancario il più antico e importante del mondo
Al registro della memoria del mondo Parigi speriamo di ecco il primo pezzetto lo abbiamo fatto abbiamo varcato il confine ora dovremmo invece sostenere questa candidatura e quello che io chiedo
E che non restiamo
Isolati nel sostenere l'abbiamo bisogno di dimostrare che l'Italia e un paese Comisso dove per raggiungere risultati
Ho eccellenti sia la capacità di stare insieme e di unite le forze
Ora do la parola al magnifico rettore professore Matteo Lorito della nostra università Federico secondo grazie
Bene grazie lo si sente loro con giorno a tutti buon giorno a tutti è un piacere su prima di tutto anche un onore diciamo essere qui oggi che ringrazio
Da presidente palle otto per l'invito saluto la direttrice Buzzi devo dire che la mia presenza qui è un po'una presenza come dire di fratellanza di associazione con la Fondazione Banco Napoli perché come diceva giustamente Rossella diciamo io rappresento oltre che un un ente che come dire produce laureati e produce tecnologie trecento tecnologico producesse tutela anche la memoria di questa città sono ottocento anni che la Federico secondo quasi ottocento anni e profondamente innervata diciamo nella nella nella metropoli napoletana quindi la questione della della memoria degli archivi e la questione tocca tocca direttamente per altro siamo estesi su vari siti prima parlavamo delle delle carte che sono qui conservate riguardano la serva alla Reggia di Portici insomma cioè c'è tantissimo da scoprire
In realtà non abbiamo una stiamo attivando un momento di grandi attenzione verso gli archivi ed ecco quanto importante collegare lavorare insieme nelle due istituzioni perché io sono convinto che gli archivi oltre che pur hanno la capacità di farci fare come dire dei viaggi nel tempo ma sono sono strumenti che correggono la storia sono delle fabbriche oltre che di memoria ma anche di unità e di identità di una comunità
E quindi noi come Federico Secondo stiamo investendo su questo ora immaginate
Ottocento anni di storia ventisei dipartimento del Dipartimento cioè al suo archivio quindi ne abbiamo una ricchezza archivistica straordinaria Bell ontano dall'essere messa a sistema come il caso dalla Fondazione quindi su questo
Non è riteniamo sia molto importante anche creare diciamo dei collegamenti dove soggettivo ma la Fondazione può fare da appoggi si parla molto di Abel spocchioso e voglia oramai ci vediamo la mattina pensando agli a ben spalle spocchia però insomma la fondazione potrebbe essere un abaco e poi mettere insieme al sistema
Questa grande questa grande ricchezza perché aprire gli archivi
Gorica degli archivi significa per noi anche aprire la tenevo al al al pubblico al di là di quello che la presenza degli studenti e dei docenti
Abbiamo tanto che il lanciare diciamo qualcosa anche di di concreto abbiamo davanti due opportunità importanti io le cito brevemente che saranno assolutamente opportunità
Di collaborazione uno che riguarda appunto del il nostro ateneo lo dicevo prima con la presidente mitra
Un paio poco più di un paio d'anni celebreremo i nostri ottocento anni di storia gli siamo quindi costruendo una serie di progettualità perché insomma un momento importante siamo stati finanziati con la legge in Parlamento per essere una delle delle ne sa più antiche d'Italia e quindi su questo la come di risistemazione alla messa la fruizione e anche la la come dire la alla alla promozione dei nostri archivi sarà uno dei progetti centrale di questo grande progetto di di apertura dell'università
Rispetto alla città ma rispetto alle grandi istituzioni della città perché non sarà una celebrazione chiusa nelle nelle mura dell'università ma invece sana celebrazione deve coinvolgere Napoli
La città e tutte le sue istituzioni quelle più importanti quelle pistole come il caso della Fondazione quindi su questo noi avremo anche un'interlocuzione
Insomma che sono sicuro non siamo sarà più che fruttuosa
L'altro elemento invece tanto per tornare un po'al tema del giorno io purtroppo ligio non ha mai faccio una una riunione con qualche ministro per farla di Pnr cioè tra l'altro un acronimo veramente difficile non ci sediamo la mattina pensando il PNR che ci addormentiamo la sera con lo stesso acronimo in testa
Però ci sono delle opportunità interessanti mi fa piacere lanciarlo qui
Tra gli strumenti che verranno lanciati con un bando che uscirà nel mese di dicembre quindi siamo a giorni dall'uscita
Ci saranno gli ecosistemi dell'innovazione diciamo gli ecosistemi locali diciamo così territoriale dell'innovazione
Qui sono dei Grandi Progetti progetti da cento milioni di euro e quindi non è un progettino così sono banche questi progetti funzionano con un discorso di Abel spocchia ebbene sono progetti chiaramente
Funzionano e si realizzano nell'interazione con gli enti locali perché ciò per fare l'ecosistema
Diciamo territoriale bisogna lavorare con gli enti locali quindi noi posso diciamo annunciare insomma dell'interlocuzione con i tra i direttori delle sia università campane degli enti locali e quindi alla Regione
Il Comune ne abbiamo deciso sta preparando un grande progetto in cui abbiamo scelto come tema per presentare al ministero l'ecosistema dei novazione territoriale della Campania
La diciamo la fruizione
E la promozione dei nostri patrimoni materiali e immateriali
Quindi la Fondazione sarà naturalmente
Invitata al diciamo a far parte di questo di questo grande progetto un progetto che ma diciamo anche perché non si è partiti da quelli che sono i nostri patrimoni insomma difficile trovare una regione italiana che c'aveva demoni abbiamo un universo pensiamo solo a Pompei ed Ercolano dei come dire ma non è solamente Pompei ed Ercolano
Significa una fruizione di questi patrimoni secondo quelle che sono le direttive del PNR R. quindi digitalizzazione
E sostenibilità
E naturalmente io credo che di archivi come quelli della Fondazione saranno avranno sicuramente un ruolo importante ruolo centrale perché Van sono se non ci riflette nell'archivio
Rappresenta entrambi sia un patrimonio materiale ma anche un patrimonio immateriale perché insomma genera memorie
Quindi ci sono delle opportunità veramente importanti nel prossimo futuro sia parlando di progetti devono partire subito perché devono essere come siano esse conclusi nel giro di tre anni quindi ne avremo in questo a Napoli un e un centro nazionale su questo che è già stato in qualche modo accreditato dal ministero quest'idea e quindi sarà un momento molto importante sarà un momento in cui potremo veramente
Riaprire stanze memorie come dire per Donati e conoscenze
E anche consapevolezza che avevamo forse un po'dimenticato quindi grazie perché invito mi complimento naturalmente per diciamo per il per per come dire il Progetto UNESCO vediamolo così in qualche modo perché siamo tutti o mente o fiato sospeso ma conoscendo la presidente palle otto non ho alcun dubbio che l'UNESCO sarà in grado di resistere diciamo a questa sollecitazione negli grazie
Ecco approfitto per di proprio per la sintonia che si può stabilire fra diverse istituzioni per lavorare tutti in un'unica direzione che ho qua diciamo e voglio ringraziare per la presenza
La dottoressa cambi Dakar Rino direttrice dell'Archivio di Stato con la quale abbiamo un intenso rapporto di di scambio di pensieri e anche di speriamo possibili nuove collaborazione e voglio ringraziare eccetera la professoressa Avallone del CNR perché la Fondazione Banco di Napoli con la professoressa carrozza nel mese di agosto assicurato un accordo grazie al quale la fondazione e diventata assente del Cnr
Per gli studi storici quindi
Voglio dire diventiamo un punto di riferimento
All'interno del quale il CNR nei nostri archivi potrà approfondire tutto una serie di temi e di argomenti ecco e un mettersi a disposizione
Di altri istituzioni affinché ci siano quelle sinergie basate sulle conoscenze che spesso
Non non è dato di aver integrato fino ad oggi e mentre invece questo mutuo rapporto nel corso del suo approfondimento può sicuramente arricchire di tasselli ad oggi sconosciuti proprio facendo un database collettivo di tutto quello che sono i nuovi studi e nuovi approfondimenti
Approfitto per dire io sono una donna dell'economia
Non sono diciamo la responsabile di dell'archivio tout-court la Fondazione Banco di Napoli
E diciamo un luogo multiforme dico io o può essere molto bello questa devo mutuare la parola araba perché ab
E un luogo nel quale possono incrociarsi tante competenze tante conoscenze ma sempre per produrre risultati positivi la Fondazione Banco di Napoli una fondazione di matrice bancaria
E l'unica fondazione di matrice bancaria che rappresenta sei Regioni del Meridione continentale e quindi nei nostri archivi c'è la la storia delle nostre comunità meridionali ma in quanto poi facenti capo in passato al Banco di Napoli al banco delle due Sicilie
Queste estensioni bancari hanno consentito di raccogliere anche documenti che rilevano la presenza di questa istituzione nel resto d'Italia in Europa e anche in in America
Latina quindi ci sono ancora
Tantissimi studi da portare avanti e gli archivi invece in generale sono un po'ritenuti nel comune senso deluso un po'polverosi dei luoghi un po'così chiusi
Che sono destinati solo a studiosi solo persone che hanno delle specifiche
Degli specifici interessi con un con gli studi da portare avanti sono un po'delle cenerentole questi archivi
Non ho mai sentito parlare
Corno quello spirito di vitalità che invece dovrebbe apparteneva gli proprio perché custodiscono la memoria cioè noi senza memoria siamo finiti oggi che abbiamo un tempo in cui c'è
Una memoria brevissima di quello che accade tutto si brucia in un attimo
A venire nei nostri luoghi la storia di centinaia di anni abbiamo sentito gli archivi della Federico secondo delle Idee dei dipartimenti ottocento anni di storia qui ce ne sono cinquecento voglio dire poi ci sono anche le testimonianze più contemporanee che sono una lettura diciamo del della storia intensa che appartiene soprattutto al mondo nell'urna del secolo scorso quindi voglio dire
Veramente la storia industriale ci sono tante e tante
Possibilità dimezzare queste nuove conoscenze
E magari forse proprio il Pnr R. che è una parola che al rettore
Diviene male a dire perché la RR che in realtà ci rende difficile
La dizione ma io dico
Nominiamo lo e la ripresa e la resilienza quindi la capacità di resistere ma anche di superare riprenderci e magari la conoscenza la cultura in generale e il grande ombrello che può racchiudere tutto
E
Nessun altro paese al mondo come l'Italia a le ricchezze di cui dispone da poter mettere e sistema dove ora la parola alla dottoressa Buzzi che Comino prima dette la direttrice generale
Degli archivi italiani presso il nostro ministero della cultura ecco a lei la parola sono gli archivi delle cenerentole
Rispondiamo subito col dire no
Non sono Cenerentole negli ultimi tempi stanno emergendo con tutta l'importanza del patrimonio culturale che si custodiscono
Diamo subito dei numeri per dare la dimensione dell'importanza del mondo archivistico
Gli archivi hanno una strutturazione tipica del prefetture al pari delle prefetture gli archivi di Stato sono presenti uno in ogni provincia
Quindi sono centouno gli archivi di Stato che abbiamo presenti sul territorio nazionale in trentatré comuni abbiamo anche delle sezioni di archivio quindi gli archivi sono centotrentaquattro
A questi gli archivi hanno competenza sulla
Conservazione del patrimonio culturale archivistico statale
Che per obbligo di legge dopo trent'anni ed de all'esaurimento degli affari legali può essere riversato negli archivi di Stato cosa che non stiamo da troppi anni facendo perché non abbiamo non spazio sufficiente e qui diamo degli altri numeri il patrimonio culturale che nella tormenta conserviamo
Si misura in chilometri e sono ben mille cinquecento chilometri la documentazione conservata negli archivi di Stato cioè dalle Alpi alla Sicilia
A queste o
Documentazione se sommiamo quello che dovremmo ricevere per versamento obbligatorio per legge forse raddoppieremo o tribù cercheremmo i numeri
Ed è per questo che negli ultimi tempi avvertiamo una grande attenzione anche a livello politico e sono stati stanziati per nella finanziaria che è in corso l'approvazione ben cento milioni in tre anni
Per le sedi archivistica al fine di potere
Acquisire quel patrimonio culturale archivistico che per ora non riusciamo ad avere come verso momenti e anche per le esigenze di acquisizione di nuove sedi al lavoro degli archivi
Si aggiunge poi il lavoro delle Soprintendenza archivistica che vigilano invece sul patrimonio culturale dei privati come quello della Fondazione
E qui diamo anche degli altri numeri quindi noi in buona sostanza vigiliamo su un patrimonio di ben otto mila comuni venti regioni
Le scuole pubbliche sono dati disse Gatta questi sono circa quarantatré mila a cui si aggiungono le università
Gli enti sanitari poi tre aziende ospedaliere sanitarie pubbliche sono dati del Ministero della Salute sono circa mille seicento gli archivi privati dichiarati come quello della fondazione Banco di Napoli sono ben cinque mila immaginate la dimensione dei numeri cui appunto svolgiamo l'attività di sorveglianza che non è soltanto un'attività però di sorveglianza è un'attività di sostegno non è e i nostri uffici non si muovono come impositori ma come collaboratori delle strutture pubbliche come in questo caso nelle strutture private perché crediamo che illa rapporto pubblico privato per la valorizzazione del patrimonio culturale in ogni accezione dello stesso quindi compreso il patrimonio archivistico sia fondamentale
E quindi e per questo motivo che con vivo piacere ho accolto questo invito di essere presente oggi a questo convegno questo Fondazione che detiene un patrimonio così cospicuo archivistico stupendo poi la mostra anche che avete realizzato
Con le opere di Capucci danni il senso di quanto si possa fare per divulgare ulteriormente ad un pubblico che come diceva la Presidente di AN percepito ancora negli archivi con un comunque un plico di sole addetti ai lavori
E quindi gli archivi come luoghi polverosi e invece ecco abbiamo scoperto che qui ci sono degli abiti per l'istidina abiti che recentemente abbiamo autorizzato l'esportazione temporanea alla all'Expo di Dubai quindi siamo nell'ottica quindi della del made in Italy del delle cose più belle che l'Italia possa produrre
Che cosa stiamo facendo per cercare di far conoscere maggiormente questo patrimonio culturale intanto delle varie iniziative presente
Qui anche Family Research che interverrà Aldo più tardi per esempio non tutti sanno ma noi abbiamo un portale che consente la propria ricerca genealogica fatta in collaborazione confermi Research abbiamo digitalizzato milioni di Tati e milioni di utenti si rivolgano circa un milione di utenti consultano il nostro portale che tra qualche tempo sarà consultabile anche da Picci
Che cosa c'è sul portale la nostra storia genealogica
Quindi è possibile ricostruire l'albero genealogico di aracnidi andando sul portale della direzione generale archi gratuito
Perché altri soggetti queste cose le mettono appagamento invece in maniera autonoma ha spiegato
In maniera semplice anche e sarà possibile anche consultarlo in va incontro lingua
Quindi questa è una delle iniziative più pratica cioè la gente riscopre negli archivi la propria vita la vita dei dei propri ascendenti quindi ricostruisce il proprio percorso familiare
Ma una serie di iniziative anche stiamo portando avanti per esempio in occasione di giornate particolari dedicata agli archivi alle biblioteche per esempio le domenicani carta o le giornate europee del patrimonio
La domenica di carta avete aderito anche voi con dalla Soprintendenza attivissime così come l'Archivio di Stato
Con iniziative di divulgazione da qualche tempo abbiamo deciso di dare de montagne ma
Diciamo
Portante un tema unico che tutti e gli istituti archivistici sviluppano poi in autonomia proprio per dare un senso di unitarietà dei tutto l'apparato
Nella
Domenica di carta del due mila venti abbiamo eravamo nel pieno della pandemia
E ecco non non tralascia occasione per ringraziare tutti gli istituti archivistici perché forse non tutti i presenti lo sanno ma mentre tutta l'Italia era chiusa
Praticamente lavoravano soltanto gli ospedali i medici e gli infermieri
In altri che sono rimasti aperti sono stati gli istituti archivistici quindi ringrazio
Indi dalla soprintendente capo nella dottoressa Carrino al direttore Archivio di Stato di Napoli ma non sono stati solo loro tutti i cento un archivi su tutto il territorio
Quindi e non è una cosa a Como perché i musei erano chiusi le biblioteche erano chiuse gli archivi sono rimasti aperti sono rimasti aperti perché non pensiate che sia un rimasti aperti perché gli studiosi dovevano venire i nostri archivi sono rimasti aperti perché gli archivi
Ecco come sta evolvendo la situazione mondo archivi sino gli archivi sono stati ritenuti il volano per la ripresa economica del nostro Paese
Perché i professionisti che doveva no
Di sviluppare le pratiche per il superbonus del centodieci per cento hanno chiesto con forza ai politici ai nostri politici di aprire gli archivi perché altrimenti non avrebbero potuto svolgere questo tipo di ricerche
Come ricordate il superbonus sembrava che finisse nell'anno due mila ventuno invece adesso cessato un'ulteriore proroga quindi
Di archivi non più Cenerentole qui rispondo alla Presidente ma volano per la ripresa economica del Paese
E nonostante una grave carenza di personale che stiamo avvertendo al pari di un po'tutti i comparti pubblici non siamo soltanto noi come ministero proprio grazie a questo sforzo corale che è stato portato avanti da tutti loro solo gli archivi sono stati autorizzati ad assumere archivisti
Di stato con una procedura d'urgenza grottesco questo ringraziamo il ministro francese mi per la sensibilità che ha pressato alla settore
Ben duecentosettanta archivisti saranno assunti con le procedure d'urgenza cioè le procedure che secondo ministro Brunetta in cento giorni dovrebbero
Dal bando alle assunzioni dovrebbe entrare in servizio
E quindi in qualche modo ecco sta evolvendo ecco le dicevo delle iniziative quindi abbiamo sviluppato durante la Panda è mia il tema pandemia antichi rimedi cioè dalle carte d'archivio come venivano gestite curate pandemie nei secoli passati
Questo lavoro corale è diventato una pubblicazione
Non ho potuto portar della perché RIM in questi giorni mentre io sviluppi Anna Valle arrivando a ve lo farò a vere
E questo questo volume lo presenteremo
Il sedici dicembre a Roma in lavoro corale fatto da tu attivo negli archivi pubblici solo negli archivi pubblici archivia e Soprintendenza però tutte le testimonianze della peste no che nel nostro archivio
Ero sopra l'abbiamo sviluppato nella prassi volta rivolgeremo anche ma altre realtà
E questo libro lo presenteremo il sedici dicembre con il direttore dello Spallanzani di Roma
Visto che la pandemia non è ancora finita e con il ministro Franceschini che ce lo presenta sera altro tema che abbiamo sviluppato nelle domeniche di carta invece
Due ottobre di quest'anno e la condizione delle donne le donne hanno fatto grandi la storia non le donne
Siamo abituati a sentire meno il nei telegiornali le donne uccise le donne angariato e le donne che hanno reso grande l'Italia e anche in questo caso
Varie testimonianze portato valorizzare questo ruolo cioè il ruolo della donna visto in positivo queste sono tutte iniziative che stiamo cercando di portare avanti
Con risorse zero perché è un lavoro corale che viene fatto dagli archivi ma non con intromissioni di ulteriori in realtà esserne nel farli corrispondere pensi ma che stanno dando il senso di come siamo risolvendo
Anche le nostre scuole ed archivistica e noi abbiamo diciassette scuole ed archivistica che per la prima volta dopo cento unanimi
Dal Regolamento di questa scuola ne abbiamo rivisto in corso di pubblicazione il decreto che è già stato controfirmato dai vari ministri
Che è appunto porterà al Paese nostre scuole ad un livello d'eccellenza ulteriore rispetto a quello che già hanno delle scuole che non si sono fermate neanche queste durante la pandemia hanno svolto il lavoro
A distanza quindi la didattica a distanza ma abbiamo cercato di dare un servizio all'utenza in maniera costante
Ecco perché io credo che queste sono in un merito
Dell'Amministrazione archivistica che danno il senso di quanto l'impegno quanto impegno di uomini e donne ci siano dietro questa attività che stiamo portando avanti
Con numeri che sono ridotti del sessanta per cento rispetto all'organico ottimale che dovremmo avere ma che non vengono percepiti dall'utenza
Perché perché questo sforzo corale che viene portata avanti
Dai tutti i dirigenti e dipendenti dell'amministrazione fanno sì che l'amministrazione se ben venga avvertita sempre più come partecipe delle realtà territoriali
E questo della questo convegno Kissin della Fondazione si muove proprio in questo segno
Di collaborazione
E sicuramente sosterremo per come sarà possibile questa candidatura che è una candidatura appoggiata
Collettivamente da tutto il territorio nazionale una delle poche fondazioni al Sud voi c'è da specificare al suo che la maggior parte consiste nel fare però ad altre due sono Sicilia e Sardegna ma va
Bene grazie
Allora capite strisce
Ha lanciato diciamo dei temi molto molto importanti anche di prospettiva invece le chiedo subito solo perché vorrei avere ben compreso
Se i cento milioni nei tre anni sono di servizi riservati ovviamente gli archivi pubblici
Sì ecco allora ho fatto già un conto mi perdoni diviso centotrentaquattro diviso tre sono duecentocinquanta mila euro all'anno per artiglio
No non sarà esattamente così individueremo quelle che saranno le esigenze prioritarie che dovremmo portare avanti quindi
Individuerà non non in tutte le città ci sarà questo tipo di intervento cioè saranno ecco una cosa abbia omesso di dire e che il lavoro e per la digitalizzazione è quello che noi abbiamo cercato di portare avanti in maniera molto importante
Perché il future la digitalizzazione sui e su questo con il Pnr re noi avremmo
Trentacinque milioni di euro
Sui gli archivi digitalizza eremo tutte le mappe catastali e registri
Di tutti gli archivisti sei de nei capoluoghi di Regione quindi in ogni regione ci sarà l'archivio capoluogo di regione dove il patrimonio verrà digitalizza il patrimonio catastale purtroppo
Le cifre sono importantissima ma questo proprio per consentire una maggiore fruizione del patrimonio culturale da parte dell'utenza
Grazie
Ecco quindi questi cento milioni saranno destinati alla tutela e conservazione perché la digitalizzazione consentitemi di dirlo è un po'una messa in sicurezza no no visualizzare il documento allora trent'
Milioni sono per la digitalizzazione cent'Almagno all'anno ma per il Pnr re trenta milioni trenta anni
Mentre cento milioni in tre anni sono per la direzione generale archivi scrivere il proprio fabbisogno degli archivi pubblici riuscì però è chiaro che negli archivi pubblici confluiscono gli archivi
Che dopo trent'anni vengono riversati da parte degli enti pubblici ma anche nel caso dei privati no devo dire che certamente non dipende
Diciamo da lei però così su cosa mi piacerebbe soffermarmi siccome il Pnr
Sostiene molto per quello che riguarda i prossimi anni la collaborazione fra pubblico e privato
Ecco magari io non ritengo che questa sia una cifra stratosferica perché detta così cento milioni poi dei facendo milioni diviso tre
E fa trenta più o meno trentadue milioni trentatré mila all'anno ecco qui non è la cifra considerato
Che ci sono tanti luoghi no
Da preservare da digitalizzare non è una cifra importante quindi almeno io resto della mia idea che almeno per la destinazione di fondi
Resta hanno di archivi di una diciamo un presidio molto residuale rispetto ai fondi messi a disposizione mi sarei aspettata qualcosa in più anche perché ci sono archivi io le faccio il caso ecco di un archivio privato il nostro questo archivio alla Fondazione Banco di Napoli costa un milione di euro all'anno fra gli archivisti che studiano la digitalizzazione
Noi facciamo un pezzo in più che è la trascrizione perché noi diciamo per rendere pubblico il sapere
Che custodito nei trecentosettantacinque mila i libri maggiori dell'archivio storico
I famosi oramai cento chilometri non ci basta digitalizzare perché digitalizzare è un'operazione di fotografia uno dice digitalizzazione di sa che pensa si mette il volume in cui soma chinare fa la fotografia
Ed ecco qua e a che ci serve a niente perché sei si vuole fare una ricerca semantica e quindi affrontare dei temi affrontare dei periodi affrontare delle parole
Noi abbiamo necessità di sapere cosa c'è scritto in quella patina
E quindi l'operazione successiva
Tra l'altro con una tecnologia avanzata perché utilizziamo un programma europeo che prima è stato pilota ore consolidato si chiama trascrivo Huss ci consente con una velocità che era inimmaginabile fino a due tre anni fa di trascrivere circa l'ottanta per cento
Del foglio del libro maggiore della Panda età o del copia polizie e dopodiché come l'intervento dei nostri artisti che chiude il cento per cento quindi andiamo dall'ottanta al cento
Sapere oltre ad averla fotografata cosa c'è scritto quella pagina
E questo diciamo un po'lo sforzo che per questo archivio necessario
Ovviamente tutte avendo queste eredità anche di un linguaggio antico che non è il linguaggio corrente che spesso necessità proprio di una vera traduzione quindi al ecco magari per i prossimi anni sarebbe importante che anche gli archivi privati potesse ero aspirare ha delle
Fonti di finanziamento adeguate per far avanzare gli studi e gli approfondimenti io spero che per il nostro invio questo possa arrivare anche con un fundraising
Fatto non so se in Italia o in altri luoghi d'Europa o o del mondo delle risorse tali da poter diciamo accelerare nello studio e della conoscenza di quello che noi
Armi auguriamo questa possibilità avente Gian questa possibilità perché c'è la bonus quindi può è possibile lasciarono solo possiamo applicare quando i beni sono dello Stato
Questo è un bene privato e quindi non può aspirare le fondazioni
Anche delle fondazioni credo noi abbiamo fatto una verifica e purtroppo la devo dire che non è possibile
Lo abbiamo verificato ma l'arte bonus si applica esclusivamente a beni che sono di proprietà dello Stato per cui il donatore
Contribuisce con quando il bene è scritto nella Piattaforma del ministero dei beni culturali
Individua il bene sul quale vuole fare la donazione intervenire per il restauro del recupero iscrive la sua donazione in piattaforma e ovviamente il credito fiscale che parla sessantacinque per cento
E corrispondente proprio al fatto che il donatore ha contribuito a recuperare un bene dello Stato o che siano fruibili guardi non non vorrei insistere ma credo che sia possiate rientrare tra i beneficiari perché se il matrimonio è fruibile da parte degli utenti proprie tracce la domanda è deve essere di proprietà dello Stato una o di proprietà cinese arrivate se come in questo caso voi potreste rientrare tra il beneficio dell'arte Bonino
Ma sempre devo trovare un donatore che mi fa diciamo una donazione e quindi assente alla fine un rapporto fra un private un privato potrebbe consentirgli diciamo il il beneficio del sessantacinque per cento però lei consideri che essendo noi una Onlus la Fondazione nona lo scopo di lucro chiunque fa una donazione alla Fondazione
Ha un un credito di imposta forse non così elevato ma sicuramente
Del diciannove per cento questo glielo dico che riguarda l'aspetto nostro filantropico della vuole leggersi Ranzani noi magari questo sarebbe importantissimo per noi se approfondirlo perché dice coinvolgere un donatore una persona che ha a cuore l'avanzare degli studi per il nostro o altri archivi
E potergli offrire un vantaggio fiscale sicuramente questo sa ci rende più appetibili quant'è il padre del primo giugno finanziario che lo Stato destina la cultura l'un per cento del bilancio statale
Dell'un per cento del bilancio statale i due terzi
Vanno per il pagamento degli stipendi dei dipendenti quindi
Ecco penombra infantile napoletane Nicotra ratzingeriani queste varie osservazioni sono da donna dell'economia anche oltre che presidente della fondazione imprenditrice che con con
Nel privato ha sempre sostenuto la cultura perché noi riteniamo che la cultura sei grande ombrello di questo Paese la vera grande ricchezza del petrolio sul quale noi siamo seduti e forse non ne siamo consapevoli e questo uno per cento mi perdoni la racconta tutta perché la cultura pubblica dovere l'impensabile perché la cultura l'arte la musica il teatro tutto quello che sotto questo grande ombrello dove le emozioni delle persone e oggi forse le emozioni contano più
Di diciamo di quelli che possono essere contributi destinati all'economia tout-court industriale o produttiva e quindi penso che il paese non è mai stato in grado di fare sistema di comprendere quanto la cultura può essere promotore promotrice di sviluppo economico magari diciamo discutendo fra noi ognuno di noi
Rendendosi protagonista di un possibile cambiamento proprio culturale di approccio si riesce a portare avanti qualche discorso interessante ovviamente questo vale per il Nord il Centro e il Sud del Paese per tutto lo Stivale
Allora concludiamo questa prima sessione ora coordinerà i lavori il soprintendente Gabriele Capone e inizia la seconda sessione che quale archivio funzioni e destinatari grazie
Buongiorno a tutti
Farò in modo di
Non ripeto le cose importanti intense intelligenti che sono state date questa prima parte del convegno però prendo
Spunto da un'ultimissima riflessione fatta dalla Presidente quasi otto
La cultura come petrolio
Petrolio non è immediatamente utilizzabile varrà fino e se il petrolio
E negli archivi
Noi abbiamo un prodotto che non è immediatamente
Utilizzabile c'è bisogno quindi di un un diaframma di un'Inter fattibile di un sì di un un qualcosa che cornetta
La comunità a me piace dire anche l'umanità
Con il mondo degli archivi e quindi la la ragione di di questo convegno di quest'incontro perché convegno perché facciamo che abbiamo organizzato è anche un modo per confrontarsi su quelle che sono ed è un altro aspetto che recupererei dalla aggiornata dalla prima parte di questo incontro di quelle che sta sono state definite rinite sistema ma che a mio avviso sono soltanto delle dovrebbero essere delle buone pratiche
Cioè
Immaginarsi che tra questa documentazione spesso difficile spesso di di anche di di intelligibilità a farlo
Ci possano essere non solo uno specialista che lo la porti ad inventariazione no che rimane comunque lo strumento principe del nostro lavoro
Ma che poi la mette in disponibilità crea appunto quella comunità la faccio susciterà quella Clausura di un ambiente che solo accademico dei ricercatori e crei anche una possibilità di un un pubblico che attenzione non è che deve e venire in India negli archivi a studiare
Ma deve comprendere che negli archivi c'è una documentazione ci sono testimonianze che assolutamente possono essere vicine
Limitrofe a quelle che possono possono essere i suoi interessi le sue curiosità ecco stamattina ci confrontiamo con una tipologia diverso via archivi tutti estremamente interessanti che negli ultimi anni hanno dimostrato di avere una capacità innovativa
Sono nella nella tra
Il pubblico
Anche lì non specialisti
Partiamo con la direttrice
Della dell'Archivio di Stato più importante del Mezzogiorno
Tra i più importanti d'Italia
Non ve lo presento perché vedo un pubblico fin troppo qualificato spendo solo qualche parola per la dottoressa Carrino che sicuramente non solo a ha migliorato quella che
La qualità dei servizi già ottima tema soprattutto negli ultimi negli ultimi anni negli ultimi mesi ha saputo riportare di nuovo al centro della comunità napoletana
L'arciduchessa noto come il lupo incontro logoro dunque
L'archivio diventa anche un un pretesto un una location
E venti che giustamente avvicina un un pubblico diverso da quello specialistico presso o la straordinario complesso monastico di Sanseverino sazio candida Carrino
Buongiorno a tutti e e ringrazio perché invito chiaramente la presidente paliotto il Soprintendente archivistico perché questo penso che sia una giornata spero proficua una giornata di lavoro e infatti
Vorrei sottolineare in qualche modo quello che l'archivio di Stato fa in quest'ultimo periodo ma non soltanto per dare come dire di numeriche darò anche sono importanti ma come dire per che il titolo dal chiostro all'Agorà e estremamente significativo
Infatti il mio intervento io l'ho intitolato carte e prugne qualcuno Gianni è chiesta fermati che cosa sarà ho detto beh non non lo svelerò il mistero lo spero se voi birreria assentire
E allora io inizio raccontando di una storia forse qualcuno di voi già la conosce
Il mille novecento cinquantasette è stato pubblicato da dense Packard un libro fondamentale un libro fondamentale della scienza della comunicazione a servizio di quella che era chiaramente la pubblicità
Siamo guardiamo l'anno novecentocinquantasette quindi ai primordi in qualche modo della scienza di la comunicazione a servizio appunto del messaggio pubblicitario
E in questo libro verso soli occulti che per chi non sa di invito a leggerlo molto significativo c'è una storia particolare ed è una storia appunto sulle prugne le prugne secche le reali progressi che i produttori di prugne secche californiane non si spiegavano per quale motivo il loro frutto e quindi loro prodotto non era venduto
E chiaramente da persone intelligenti si affidano ad un istituto di ricerca per capire per quale motivo questo prodotto tanto buono tanto salutare non facesse breccia di consumatori
E chiaramente risultato fu lampante qualora chiedevano
Come mai non comprate questo frutto perché il frutto e la pubblicità che all'epoca si faceva faceva in modo che i consumatori associasse il frutto a pensieri
Negativi vecchia zitella scusate mille donne che sotto qui la stitichezza la secchezza di rughe la vecchiaia
Ed è chiaro che i consumatori Doll acquistato e quindi qual era
Il progetto che cosa bisognava fare cambiare all'interno del messaggio comunicativo quello che si doveva rappresentare quello che la gente voleva comprare
Quindi un frutto forza vitalità giovinezza sprint salutare per i bambini e investirono
In questo messaggio pubblicitario in poco tempo il messaggio pubblicitario fatto in maniera diversa quindi non dalle quattro prugne della salute da mangiare la sede in un piattino ma delle giovani donne pattinatrice o dei bambini che consumavano allegramente le prugne secche ribaltato il il mercato di consumatori e quindi ora riprendo un un una parola che sta rincorrendo la Cenerentola ebbe la trasformazione ebbene le carte degli archivi rimandano Aimi nella maggior parte non dei dispetti non di quelli che vedo qui seduti cioè gli storici ricercatori ma rimandano esattamente quello che rimandava la prugna secca negli anni Cinquanta ai consumatori la mitica
Il nostro lavoro è questo
E trasformare l'idea che anni più ecco io vorrei che noi qui ci conosciamo in tanti e quindi sappiamo per noi valore delle carte qua lei ma sappiate che questa non è un'idea diffusa
La gente quando vede queste carte che per noi sono meravigliose a dei pensieri completamente negativo
Per cui l'idea era questa bisognava raccontare i bisogna ancora raccontare un archivio non solo di carte polverose ma di mondi affascinanti
Per quello che rimandano per quello che raccontano quindi fare in modo che le persone vadano oltre
Quella che è l'immagine e capire che dietro quell'immagine all'interno della carta polverosa come la prugna dava vitalità forza giovinezza la carta racconta racconta le storie e quindi queste storie noi che abbiamo come dire questo compito di custodirli ma soprattutto di valorizzarle dovremmo avere come punto di riferimento
E ora faccio un passo a quello che è stato il nostro lavoro
E qua nel tempio dell'economia mi mi piace dire
Che qualcuno ha detto che in tempo di crisi bisogna investire l'Archivio di Stato di Napoli del primo lotto da uno quello che noi abbiamo avuto da marzo due mila e venti ha investito ha investito come squadra
Noi eravamo chiusi al pubblico chiaramente perché voi vi ricorderete di mesi terribili l'Italia era chiusa e in quel momento noi abbiamo fatto un investimento
L'investimento è quello di fare squadra e di capire e di essere concordi su questo messaggio da mandare
Su un messaggio nuovo un messaggio della direzione generale attivi ma è un messaggio nel quale fortemente l'Archivio di Stato di tutto il personale crede
E quindi abbiamo investito
In un campo fondamentale quello di consentire alle persone che era abbastanza di a vere in qualche modo una sala di consultazione virtuale quindi di Nonda avvenire ma poter accedere di chiedere le copie quindi abbiamo intensificato
Questo tipo di servizio ma voi mi direte questo un servizio che chiedono gli specialisti quelli che già sono amici degli archivi di quindi l'altro progetto è stato quello di investire sulla comunicazione
Comunicazione significa prima cosa un sito anche in inglese perché voi
Ahimè un po'provinciale abbiamo quasi tutti i siti esclusivamente in italiano e quindi approcciamo semplicemente ad un pubblico che conosce l'asso mostra di dovrebbero esserci anche nelle altre lingue ma per ora l'archivio di Stato di Napoli offre soltanto un sito in italiano in inglese
Ma approcciare alla comunicazione verso i più attraverso tutti i canali social
Posso dire
Perdendo un po'una puzza d'sotto il naso che noi abbiamo come ricercatori archivisti perché se posso dire oggi se posso fare come dire menzione di una mia sentimentali ITA armi social non piaccia o no però non significa che non di altre si raggiungono attraverso i social media aggiungiamo quelle fasce di popolazione giovanili come diceva la Presidente Pagliotto ma soprattutto quelli che non sono unno
Legati all'archivio raccontandogli Bondi quindi noi abbiamo avuto un approccio estremamente come possiamo dire moderno se in qualche modo si può capire ma io vi dico che non è questa la modernità ancora ve lo dirò alla fine
Perché noi come dire arranchiamo dietro la modernità
I nostri mondi arrancano quindi noi abbiamo aperto tutti i canali social in modo tale da comunicare
Il il racconto dice le nostre storie quelle che sono le accuse all'interno dell'archivio cercando di scegliere attraverso le storie che noi abbiamo perché come diceva il soprintendente l'Archivio di Stato di Napoli
Racchiude secoli di storia quegli argomenti che potevano avvicinare maggiormente l'interesse di un pubblico ampio Bondi il pubblico di specialisti
Cioè argomenti che avvicinavano i problemi dell'oggi ha problemi simili affrontati nel passato
E questo posso dirmi che è stato uno sforzo enorme e non è che da come dire per cercare di recuperare le forze buone dei dipendenti dell'archivio
Perché la prima cosa siamo dovuti venir fuori da una situazione in cui lo spirito di squadra che va al di là di compiti del mansionario doveva essere forte dovrà allegare perché c'è che sa di un documento ma chi lo sa raccontare chi lo sa raccontare su Facebook ma chi lo sa raccontare su Twitter per cui i linguaggi sono diversi
Non può essere un solo linguaggio periti pubblico da raggiungere e diverso
E poi oltre questa operazione per raccontare le cose più incredibili quindi associare a fatti di cronaca beni menti del giorno essere presenti quotidiani per un'affiliazione abbiamo pensato anche di raccontare l'archivio
Raccontare l'archivio significa raccontare la nascita di una bimba di un dipendente dell'archivio raccontare che cosa si fa all'interno dell'archivio perché non pensiate
Assopisce
Vi posso assicurare che una signora nota che alla Pizzeria di fronte all'archivio quando mi ha visto e ha avuto l'incarico dalla dottoressa Buzzi mi disse dottore lo dico in dialetto perché le considera detto Babuino perdente The fascite
Quindi la nostra dirimpettaia non sapeva cosa si facesse all'interno dell'archivio
L'archivio che chiaramente voi sapete all'interno di un monastero quindi in qualche modo le mura alte ma soprattutto come dire questo mondo che esclude il più perché apre le porte e soltanto agli specialisti viene fuori e si racconta
Si racconta con storie sicuramente cactus di documenti ma si racconta soprattutto facendo vedere gli uomini e donne che all'interno di essi lavorano come tutti quanti noi
E il lavoro dell'archivio diventa un lavoro interessante e lì i gli uomini e le donne che lavorano anch'hanno anche le gioie della nascita di una bambina avviciniamo il pubblico annui
Perché la gente deve sapere che cosa
Succede all'interno e soprattutto deve scoprire attraverso un linguaggio semplice immediato cosa i nostri documenti raccontano vi dico qualche cifra ma giusto per darvi un esempio noi oggi abbiamo da una situazione pari a zero un quattordici mila persone che ci seguono sul turismo per abbiamo più di mille persone simbolista diranno Spotify fai abbiamo un canale YouTube dove raccontiamo le storie in maniera tranquilla
Facendo sicuramente vedere i nostri documenti perché sono quelli che noi dobbiamo per propagandare manca contiamo e raccontiamo queste storie in una maniera più accessibile a tutti
Perché posso dire spessore una battuta che io faccio con dell'amico Paolo Giulie Dini dico Sanpaolo il Toro Farnese lo si vende tranquillamente io ti voglio vedere vendere una pergamena del Quattrocento
E complicato e quindi è vero che indovini beni culturali pot siamo la Cenerentola ma siamo la Cenerentola ma possiamo assolutamente niente avere questa metamorfosi
Noi ci crediamo tanto perché i risultati
Veramente all'interno di questo periodo che era quello di pandemia noi abbiamo offerto come ha ricordato il direttore generale dal diciotto maggio abbiamo d'apertura amplissima dalle otto del mattino alle diciotto e trenta sabato compreso
E se posso dirvi quando io di quel mi dipendenti dovremmo essere aperti anche il sabato e la domenica loro chiaramente
Un poco come dire non sono d'accordo ma le persone che pervenire in archivio devono venire di loro spazi del tempo libero
Se noi abbiamo i nostri tempi mimetici a quelli della puro chiaramente capite bene che è complicato
E allora noi abbiamo come diceva il direttore generale la domenica di carta la domenica di carta significa avvicinare come le domeniche di musei come le notti dei musei
Allo stesso modo ma per fare questo l'Archivio di Stato di Napoli in questo momento ampie di quarantotto convenzioni con enti ed associazioni
Ritmi faccio il differimento che la direttrice Bruxelles ha fatto la domenica di carta quella sulla salute oltre per il tema indovina attivissimo dato dal ministero è stato un grande successo di pubblico
Perché abbiamo pensato di realizzarle insieme al Museo delle Arti sanitari napoletani lo conoscono bene che veramente ho dato
Libertà bel dell'Emilia vive in questo settore
Quindi le persone che arrivavano vedevano da vicino lo strumento conservato nel Museo delle Arti sanitari al documento che descriveva quello strumento al documento che nei elencava le caratteristiche e quindi in qualche modo queste carte non sono più estranea alla nostra vita ci fanno leggere anche un oggetto e questo conta anche un oggetto sanità
Posso dirvi che è stato un successo e credo che il successo avvenga perché come diceva la dottoressa pali otto le oggi nel tessuto locale fare il prete e quello che dà forza a tutte le nostre istituzioni
Noi non possiamo ribadire il suo nati dobbiamo assolutamente creare le condizioni di fritti tra le istituzioni le istituzioni permettetemi di dirlo in una città come Napoli qualche volta sono nemiche perché soffrono di piccoli gelosi
E questo posso dire molto provinciale in qualche modo io penso che se le istituzioni bar debbano viaggiare insieme
Il lavoro insomma il rapporto con la dottoressa paliotto ma qui vi posso dire veramente abbiamo tantissime convenzioni ci dà forza ci dà forza perché far raccontare meglio i nostri mondi e raggiunge sicuramente più persone piuttosto che le nostre quindi noi abbiamo bisogno di costruire insieme di proporci insieme senza perdonatemi Barberis si legge in Russia
Non ci sono voi siamo tutti quanti dalla stessa parte della barricata siamo noi parliamo degli altri posso dire che nel nostro piccolo lo stiamo facendo
Ci stiamo riuscendo se chiaramente con le persone più sensibili senza togliere nulla alle singole individualità e che in questo noi crediamo molto stiamo lavorando molto e posso dire che i dipendenti dell'Archivio di Stato tutti stanno facendo un grosso sforzo il primo sforzo è quello di metamorfosi loro personale e poi quello di come dire cercare di mettere in campo un progetto un progetto che ci sta vedendo protagonisti qui all'interno della città di Napoli ormai perché diventiamo sempre più un punto di riferimento per tutti
Quindi in qualche modo io non mi non voglio dilungarmi mani dico no e allora chiudo con questa frase l'Archivio di Stato di Napoli questa mi è venuta stanotte vi devo dire mi sono alzata e l'ho scritta perché stamattina me la sarei dimentica
Ma mi è piaciuta l'Archivio di Stato di Napoli oggi vende meglio le sue prugne perché ha imparato a raccontarle grazie
Io proverò soltanto con delle parole chiavi perché sono tanti interventi e credo tutti estremamente interessanti Cenerentola e a me è passato tanto tempo come potete immaginare però Cenerentola finisce bene qualche breve e viene o il principe se la prende sulla carrozza tiene accesa messa cose Cenerentola non è che dove mi dispiace più di tanto perché poi finisce bene
L'altra sicuramente ecco cominciamo a portare dei primi delle prime tracce la Carrino oppone diciamo accento o tra e gli elementi importanti di rilancio o di apertura al pubblico
I canali sociali dico tra i tanti e anche le commissioni le convenzioni con un con gli attori le istituzioni presenti sul territorio per fare no Prete ma sistema per di essere un diciamo una un baricentro tra i tanti nella promozione culturale e l'altra è un invito tutti quanti a comprare le prugne appena scendiamo grazie Carlo allora sì sì grazie a Mina
Cambiamo questa mattina con la io lo trovo molto interessante perché parte passiamo da un archivio insomma
Proprio o di quelli là importanti di querela proprio segnati nella storia del nostro Paese collega Archimede che invece e nascono dalla sensibilità
Di quello normalmente pure boro avessero definiti nell'immaginario collettivo come magari avveniva che
Lassini dirigente che ben poco o e appare ben poco interessa proprio storia è il caso di Mohsen prese che nasce per iniziativa di assolo imbratta ma Assolombarda e Confindustria
E che era un segnale forte di questa necessità di conservare l'ingegno tutto umidi in Italia io sono estremamente curioso aspetto veramente con piacere di sentire il presidente di museo impresa Antonio Calabrò
Che accogliamo con un applauso fatemi fare fa
Resurrezione
Intanto da parte mio ringraziamento ringraziamento per quest'invito ringraziamento al presidente paliotto ringraziamento a lei per questa introduzione
Parto da una cosa detta
La cultura come petrolio
Mi permetto di aggiungere alcune considerazioni petrolio
In tempo di green economy forse non è il paragone migliore era una bella definizione data se non ricordo male negli anni ottanta era Gianni De Michelis quando voleva far capire che c'era una grande capacità di spinta economica
Però per restare nel tema potremmo anche dire cultura come energia rinnovabile nella consapevolezza di tutti noi per fare cultura significa sviluppare idee e che anzi la diffusione delle idee è un moltiplicatore non soltanto delle idee ma della capacità economica della capacità competitiva
Così nasce musei d'impresa con questa profonda
Intuizione che non è mia
Vent'anni fa
E l'intenzione è quella di insistere non solo sulla conservazione
Ma
Sulla capacità dei musei e degli archivi d'impresa di essere elemento forte della competitività delle imprese del sistema potremmo anche dirla così per quello che ci riguarda l'archivio e contemporaneità
E tutto quello che c'è nelle carte negli oggetti nei brevetti nei contratti di lavoro in tutto quello che c'è nei nostri archivi Ossimo sei cioè la testimonianza diva di un Paese in movimento
Questo è il punto noi concepiamo gli archivi e musei come un asset fondamentale per la competitività del Paese dalla crescita del Paese
Centodieci iscritti terrà soci i soci sono quelli che hanno archivi e musei legati direttamente le imprese
E sostenitori istituzionali
Ci sono grandi imprese medie imprese piccole imprese e i soggetti collettivi
Che hanno questo rapporto molto stretto con l'andamento dell'economia non siamo funzioni aziendali vogliosi Mazzaro molto direttamente funzioni aziendali nella consapevolezza forte che le aziende creano valore
Se lavorano sui valori e non è un gioco di parole le aziende però valore cioè creano benessere che l'occupazione che erano profitto però Investimenti
Se la loro capacità competitiva è legata alla qualificazione dalla caratteristica particolare dell'impresa italiana stare sui mercati facendo lo diceva Carlo Maria Cipolla cose belle che piacciono al mondo quello il nostro punto
Gli iscritti diamo sempre essa oltre la Fondazione Banco di Napoli parente si parente sino siamo assolutamente disponibili a supportare mi dispiace falcidia presidente paliotto
La scelta della banco della Fondazione Banco di Napoli per essere parte del patrimonio dell'UNESCO massima disponibilità
Dicevo gli iscritti
Banca Intesa le Ferrovie dello Stato
Lei
Sta ad alcune la Pirelli
Imprese medie carte tanto è stato il pool oppure lo spumante Ferrari
E via via continuando con le realtà piccole perché la nostra impresa esattamente questo una insieme di piccole medie e grandi imprese molto spesso legate tra loro e capaci di stare sui mercati internazionali
Quelle cose belle che piacciano al mondo appunto di cui parlava
Cipolla
Allora o Chiostro
A parte la considerazione che i chiostri delle abbazie benedettine erano un fantastico motore economico dall'Europa
Perché le abbazie benedettine erano azienda agricola era un'azienda editoriale Erroll luogo in cui crescevano i mercati dalle abbazie benedettine si costruisce una civiltà del fare italiano ora et labora
Da cui poi discende un'altra caratteristica del modo di essere dell'economia italiana
Non le vere con parità una città in cui si concentra un'impresa tranne Torino con la FIAT
Ma di essere un tessuto economico disseminato sul territorio semplici Paul avrebbe letto all'ombra di Cantalice
E queste nostre imprese lavorano in raccordo
Avendo
Alcune dimensioni che sono molto legate all'essere impresa
Io ragiono con la testa Livori impresa
Non sono un archivista sono un vicepresidente operativo della Pirelli
Oltre che essere presidente la Fondazione Assolombarda il vicepresidente l'Unione industriali di Torino cioè io sto lì con le mani a fare fabbrica apro la fabbrica piace moltissimo nella convinzione che pare fabbrica come testimoni o gli archivi e musei sia un punto forte della vitalità del Paese non solo della vitalità economica del paese ma che la cultura del Paese
Se cultura e certo un quadro certo un libro antico certo una statua
Ma anche un brevetto anche tutto quello che ha a che fare con la ricerca scientifica anche la costruzione di macchinari anche un contratto di lavoro le nostre relazioni industriali sono quanto di più colto e sofisticato ci sia il panorama economico europeo perché dicono di una civiltà delle macchine di una civiltà delle macchine delle persone di una civiltà del lavoro
Che consente di rafforzare la nostra complessa in molteplici identità
Chiede con i territori dentro l'Europa un ruolo assolutamente propositivo
Ragionando con la testa di uomo impresa
Ragionando tutta musei prese a quella testa di donne e uomini d'impresa abbiamo avviato un anno fa con il Politecnico di Milano un'iniziativa che mi fa piacere ricordare davanti c'ha questa platea e chi ci ascolta
Cercare delle menti ricche per valutare il senso degli archivi e dei musei abbiamo chiesto al Politecnico e darci dei numeri quanto vale avere un posto
Perché
Se musei archivi per le imprese solo una scelta di né c'è l'attivismo
Sono una scelta di estrema fragilità
Perché le scelte rilasciati non sono nella sovrabbondanza dei valori economici disponibile
Ma se sono funzioni d'impresa cioè reggono la competitività delle imprese non sono il primo la prima voce di bilancio e tanti i momenti di crisi se sono utili a crescere il taglio non si fa
E siamo passati nella nostra concezione dalla dimensione del mecenatismo su archivi e musei alla dimensione della competitività siamo una funzione aziendale serve servono gli archivi dell'ENI servono gli archivi della Pirelli per rendere le nostre aziende anche soltanto dal punto di vista il valore del marchio capaci di stare meglio sul mercato
La richiesta al Politecnico e Donciu numero da fra funzioni dirci che quello che stiamo facendo vale per le imprese dunque vale per il Paese dunque contribuisce per esempio a quel sei virgola tre per cento di crescita del prodotto interno lordo di quest'anno che ci qualifica come economia
Migliore nel contesto europeo
E perché siamo cresciuti del sette per cento
Una parte rimbalzo eravamo cresciuti del erano scesi giù del nove per cento che stando rimbalzi amo del settore l'anno prossimo il quattro e il sei che vuol dire che il saldo va molto al di là di come eravamo nella condizione prima che la pandemia e siamo cresciuti perché non se le imprese sono state capaci anche durante il da una di stare sui mercati non uscire dalle grandi filiere produttive utilizzare la propria capacità di produrre sempre le cose belle che piacciano al mondo grazie al fatto che la nostra identità distintiva cioè la nostra memoria è un momento fondamentale
Della capacità di stare con concorrenza sui mercati per dirla brutalmente altri produttori possono copiare i nostri processi produttivi e i nostri prodotti
Ma la nostra storia non è copia e la nostra storia è quella che consente per esempio diva di rivalutare alcuni processi penso alla chimica la chimica industriale penso l'industria pesantissima in passato rispetto all'ambiente che la conceria
Le nostre con cioè dopo essere andate a nessuno sono ritornate in Italia molte imprese stanno ritornando in Italia in Europa cioè ampio fenomeno che tecnicamente chiave Florindo o risciò Ring ritorni indietro produrre
Grazie al fatto che il punto distintivo è quello che siamo stati perché quello che siamo stati in funzione di quello che saremo Braudel picchi perché si ricorda recitazione ecco questi sono gli archivi ai musei d'impresa
Ci siamo organizzati nei mesi e lo clown per essere aperti visibili ed è per ha ragione lei
L'uso dei social è fondamentale
Abbiamo pensato che valesse la pena che i nostri musei non sia chi fossero percorribili a distanza
Con visite virtuali e abbiamo così ampliato moltissimo che rapporto col pubblico noi Pirelli siamo molti nazionale legna multinazionale Leonardo e multinazionale e abbiamo raggiunto pubblici che altrimenti non avremmo raggiunto
Certo investendo certo facendo lavoro come le visite virtuali con modelli sufficientemente sofisticati non vi annoierò con dei racconti però se guardate cosa c'è dentro l'archivio dell'ENI cosa c'è dentro Pirelli cosa c'è il tetto Dalmine cosa c'è dietro cosa c'è dietro Lavazza uno e musei più belli che si è possibile vedere capite come si possono organizzare reperti storici con funzione di attualità e come questa dimensione possa essere un modo per lavorare anche da parte degli archivi pubblici
E questo è un è un punto fondamentale
Con l'altra valorizzazione e poi smetto
Coatta vero ideazione che quella del rapporto tra bellezza e qualità
Bellezza e non come concetto astratto ma come la vecchia sapienza greca il calo scagliata addosso una funzione che incide il suo processo economico
E in questo poi c'è un'ampia storia
Penso medico cosa che voi saranno molto più note che a me al costituto e la città di Siena
Mille trecentonove
Chi governa deve avere massivamente a cura la bellezza per diletto e allegrezza ai forestieri
Per onore prosperità e accrescimento dei cittadini Allegrezza forestieri in termini contemporanei si chiama competitività onore e accrescimento si chiama capacità stare sui mercati Siena città rimani fattori città i banchieri
Che tali mercanti
Città di grande proprietà agricola che diventa struttura dei processi industriali
Ma lo stesso ragionamento è costituto lo troviamo coi dell'andamento delle scelte che fa Cosimo De Marini su Firenze perché fanno bella Firenze se non perché quei monumenti di Firenze per i banchieri toscani sono una garanzia delle loro lettere di cambio
Può darsi che io di scorte visto che la storia dentro i processi economici però gli storici francesi delle Annales ci hanno insegnato che quello il meccanismo per valorizzare realmente la storia se la storia è siamo noi
Per dirla con De Gregori a sera storie non soltanto soltanto i grandi le grandi battaglie gli atti la eserciti ma sono i processi sociali processi economici che incidono dentro la struttura della crescita dei prezzi
Ecco noi modestamente Noirmoutier impresa siamo una parte piccola di costo
L'ultima osservazione
Sul futuro
Non siamo convinti lo dico la direttrice degli archivi che valga la pena insistere moltissimo sulla collaborazione pubblico-privato
E non soltanto sull'uso delle risorse
E non soltanto nell'attività di lobbying perché l'argon uso venga chiarito rispetto ai privati che hanno funzione pubblica
Archivi aperti
Io non so pensare un antico museo che non sia aperto non so pensare un'attività culturale che non si attività culturale legata alla fruizione generale
Non so pensare al processo di digitalizzazione che non sia la possibilità di consentire a tutti gli studiosi del mondo di entrare i nostri archivi
Per vedere come abbiamo lavorato e così abbiamo fatto come abbiamo fatto i brevetti
Ha letto della tutela di marchi naturalmente come abbiamo costruito processi relazioni industriali che val la pena riproporrà attenzione verso l'Europa non so pensare una cultura che non si una cultura di alloggi che dialettica dentro i rapporti a cominciare dalle scuole elementari
Mi piacerebbe molto che crescesse il Numero già alto delle bambine e dei bambini tenterò i nostri archivi e scoprono che lì fare fabbrica è bello
Lavorare pubbliche private insieme è un contributo molto forte alla qualità dello sviluppo di questo Paese se la nostra competitività cioè se il nostro sviluppo legato fortemente a qualità e sostenibilità nei musei gli archivi c'è ampia
Testimonianza di questo
E quanto
Alla digitalizzazione
Non si tratta soltanto di fotocopiare mette in realtà si tratta di mettere insieme un pensiero sull'utilizzo degli algoritmi perché questo nostro straordinario patrimonio sia il più possibile fruibile leggibile etico papabile credo presso il mio quarto d'ora e la finisco qui grazie
Un bel quarto d'ora
Che mi convince di una cosa forse potrà farà dispiacere qualcuno
Gli archivi devono essere tenuti dagli archivisti
Ma devono essere raccontate depresso da Canzo archivista che probabilmente riescono a cogliere degli aspetti di cui noi siamo talmente innamorati che o facciamo passare come dire così di in cavalleria o o oh riusciamo o riescono a raccontarle in maniera totalmente diversa cogliendo non Poro Poro righi gli aspetti più importante di questo la ringrazio grazie a lei
Andiamo sembra che cambiamo mondo ma passiamo da uno spessore industriale prego si avvicina mi induce uno spessore industriale privato ad uno invece pubblico parliamo della l'archivio documentale dell'ENI
Dove sono conservate circa trenta mila unità archivistiche parliamo di Enit di ENI e delle sue consociate Agip Naba società controllate
L'archivio ed è divise in diversi fondi archivio fotografico soltanto per dare un'idea cinquecento mila immagini l'archivio ora audiovisiva cinque mila film c'è un archivio credo e impressionante di disegni tecnici che testimoniano la la vasta attività dell'ENI dagli anni cinquanta e poi l'archivio delle fonti orali
Di circa duecento interviste tra videoregistrazioni e trascrizioni ce ne parla la responsabile dell'archivio e delle ani iniziative culturale dell'ENI Lucia Nardi
Allora grazie a tutti mi verrebbe subito da commentare quello che tu hai detto prima che gli archivi non essere e se posso agli attivisti poi raccontati da chi sia quel comunicazione però vorrei aggiungere che Antonio Calabrò è un caso un po'particolare qui si parla di eccellenza sulla comunicazione degli archivi
Allora intanto grazie per avermi invitato per questa giornata che di nuovo parla degli archivi dico di nuovo perché ho la sensazione che ultimamente la pandemia sabbia in qualche modo ha regalato la possibilità di incontrarci un pochino più spesso magari on line
Per discutere per dialogare se ne assertivi e in particolare ho la sensazione che sugli archivi d'impresa si siano un po'ha riacceso i riflettori perché dopo un po'di tempo di Stasi
Tutto sommato mi sembra che a partire dal dallo scorso anno però dall'inizio della pandemia si si è ricominciato a parlare perché forse ce n'era bisogno
E faccio riferimento in particolare a una cosa precisa e che cioè un anno fa anche insieme Antonio Calabrò abbiamo presentato un volume archivi d'impresa edito Danai
In cui facevamo il punto appunto scusate il gioco di parole su questo particolari di quegli archivi forse ce n'era bisogno
Perché nel due mila diciannove quando noi abbiamo spostato l'archivio io ho avuto piacere voglia d'invitare i colleghi professori universitari eccetera per far vedere i nuovi locali e in quell'occasione abbiamo fatto una discussione fra di noi come sembra quella di stamani c'è un clima devo dire molto da da discussione libera
E tra le cose che sono venuti fuori due punti erano sono rimasti sul tavolo il primo fare il punto a cinquant'anni da quella famosa sempre citata tavola rotonda sugli archivi d'impresa del mille novecentosettantadue
Dall'altro occuparci capire che cosa succede agli archivi delle piccole e medie imprese questo non è un tema su cui ritornerò speriamo che qualcuno ci mette le mani per Fontana interessante questo tipo di salvaguardia però non è il tema di oggi mentre può essere il tema di oggi questo
Del volume sugli archivi d'impresa perché perché sugli archivi d'impresa effettivamente molto si è fatto diciamo che tra gli anni ottanta e novanta tutti abbiamo fatto più o meno le stesse cose quindi ci siamo guardati intorno abbiamo trovato le carte le abbiamo centralizzate quasi tutto il suo archivio su su su luoghi diciamo di conservazione poi però è esplosa la parola valorizzazione che quando viene declinata negli archivi d'impresa è una parola che tiene dentro il mondo
E qui naturalmente non posso far finta di niente perché rispetta l'Amministrazione archivistica le imprese hanno soldi da investire e quindi questo ci ha consentito di fare delle attività senza nulla togliere ovviamente alle alle l'attività dell'Amministrazione archivistica però in un'impresa che cosa succede che vengono messi dei fondi per la valorizzazione vengono usati gli archivisti
Per fare l'attività di ricerca della documentazione che serve a fare quello che viene da comunicare però poi ci sono le agenzie accanto o ci sono gli esperti di comunicazione o ci sono gli esperti di marketing la cosa che ho visto stamani sotto cioè il mischiare costumi e carte storiche ha un valore aggiunto pazzesco ma questa cosa secondo me è più facile che venga fatta in un'impresa perché l'impresa a gli strumenti finanziari per farlo quindi come dire per avere un fuoco di fila davvero molto importante
E quindi sarebbe interessante però fare questa cosa che ricorre in questo nei nelle discussioni che abbiamo sentito stamani quindi di mischiare il pubblico il privato ma questo è un altro tema
Sugli archivi d'impresa noi io vengo sono un archivista quindi appartengo a quella famiglia
Che che maneggia agli archivi che ha sempre maneggiato agli archivi mi sono occupata di archivi comunali disoccupati gli archivi vari poi a un certo punto alla fine degli anni Novanta comincia ad occuparmi di archivi d'impresa
E ho scoperto una cosa che è semplice ma che è importante da sapere cioè che i nostri interlocutori nell'impresa sono completamente diversi perché come diceva bene Antonio Calabrò
Non basta il valore culturale dell'archivio all'impresa quasi mai perché i nostri interlocutori
Sì sono interessate la cultura naturalmente ma fino a un certo punto e allora che cosa serve l'archivio serve a creare competitività tutte cose che ha detto benissimo Antony che non ripeto
Ma che c'hanno reso un pochino di vertice a un certo punto noi abbiamo avuto bisogno di dirottare il nostro sapere su altre cose di poteva stare questa parola che non mi piace granché però rende l'idea di contaminarsi
Abbiamo cominciato a contaminarsi con gli esperti di marketing con esperti di pubblicità
Con le persone dell'ufficio stampa eccetera eccetera e abbiamo imparato a fare un altro mestiere per questo secondo me all'interno dei nostri archivi spesso questi filoni di valorizzazione hanno questa caratteristica così così particolare perché nasciamo archivisti
Ormai diciamo all'inizio ottant'anni ottanta novanta nei nostri archivi non se ne nostri archivi per nostro interno negli archivi d'impresa non sempre ci sono stati degli archivisti questo qualche problemino a qualche archivio lei l'ha creato lo sappiamo bene
Però diciamo in linea di massima adesso all'interno degli archivi d'impresa quasi sempre dialoghiamo con archivisti quindi la parte scientifica è stata secondo me ormai bene presidiata lo lo vediamo dei nostri inventari lo vediamo dagli inventari che sono on line lo vediamo e anche qui è riuscito Antonio Calabrò fare la digitalizzazione dell'archivio non vuol dire fotocopiare mettere in rete è un processo molto complesso che richiede assolutamente un archivista
Non è possibile cioè non non è una semplice dematerializzazione su questo può adibire penso è un pubblico di addetti ai lavori quindi non c'è bisogno che lo ripeta ma digitalizzare un archivio ecco una roba davvero complicata che devono fare gli archivisti
Allora in questo cambiare la nostra professione a quanto meno contaminato la con altre attività tutti quanti abbiamo preso delle strade
Non sempre simili perché nel valorizzare naturalmente siccome siamo all'interno di un'impresa che recita Antonio Calabrò e quindi siamo un ufficio a tutti gli effetti dell'impresa
Non siamo una monaca a sé stante l'archivio di impresa è un ufficio dell'interesse quindi come l'impresa per la macrobiettivi
E quindi gli obiettivi cambiano spesso ogni anno perché la nostra comunicazione legata abili esigenze
Che l'azienda ci pone sul tavolo e che noi non come dire sono c tira per la giacchetta vedi e mi raccomando fai questo tipo di comunicazione è che essendo all'interno dell'impresa noi assumiamo ogni anno le linee di comunicazione dell'impresa
L'ENI sapete bene che in questo momento sta all'interno di una linea di comunicazione che la transizione energetica lo sentiamo dire in continuazione
E ovviamente noi lo sentiamo dire da diverso tempo e che cosa fanno archivi in questo caso sposa questo tema della comunicazione della transizione energetica e racconta
Quei pezzi dell'azienda che servono a spiegare perché l'ENI la farà la transizione energetica perché incapace di farlo perché dopo la seconda guerra mondiale c'è un cambio di paradigma energetico dal carbone si passa al metano e chi la fa questa cosa la fa Leni
E chi è che nasce nel cinquantatré assumendo un'azienda che non poté cotta che era l'Aci perché quindi a faticava
Lo fa all'ENI quindi in tutti questi filoni verde ne ho citati due molto banale molto semplice da trovare però noi in questo momento stiamo accompagnando l'azienda in questo percorso
Quindi andiamo a identificare quegli aspetti che rafforzano la comunicazione
Quindi l'archivio è a tutti gli effetti un elemento di comunicazione
Dicevo prima gli anni Ottanta e Novanta abbiamo ordinato abbiamo fatto gli archivisti abbiamo fatto che descrizione dei nostri archivi e siccome però nell'impresa l'innovazione è una parola che pulsa sempre fortemente di archivi d'impresa hanno portato sul tavolo della descrizione archivistica il tema degli oggetti
Voi sapete che Aldo oggi l'oggetto è considerato un documento archivistico e questa è un'impresa fatta soprattutto agli enti anche qui c'è un gioco di parole d'impresa avrà portato avanti avvinta dagli archivi d'impresa
I campionari di tessuto ma anche i carotaggi del della che sono presenti nel nostro chi ve tutta quest'altra serie di cose che riguardano gli oggetti sono sicuramente una conquista degli archivi d'impresa ora a un certo punto è stato abbastanza chiaro che questi in Trieste queste archivi erano giunti a maturazione quali sono
Gli aspetti che che hanno fatto capire che si era arrivati a un punto
Certamente il portale degli archivi d'impresa della della nostra Amministrazione archivistica è un portale che da solo racconta la differenza la diversità degli archivi d'impresa perché ricco di immagini perché dico di contesto perché racconta delle storie stamattina abbiamo sentito
Questo tema della narrazione della possibilità di usare in assertivi per la narrazione ecco quel portale racconta bene questa caratteristica peculiare
Un altro elemento che secondo me appunto ha dimostrato che siamo arrivati a un punto di maturazione è il volume sugli archivi ecco su questo direi che siamo arrivati a un come dire a un punto d'arrivo
Tutti quanti abbiamo delle nostre caratteristiche peculiari e tutti quanti insomma punto seguiamo delle strade che ci portano a raccontarci
Il titolo di questo convegno SMAU diciamo all'idea di questo convegno era di parlare del ruolo dei nostri archivi bene allora naturalmente io vi posso raccontare
Il ruolo degli archivi d'impresa se n'è già parlato Antonio lo ha già ha già messo sul tavolo alcuni questioni vorrei però di sottolineare altre altri elementi allora sugli archivi d'impresa lasciando da parte un tema che abbastanza scontato il quello della ricerca storica che accomuna tutti gli archivi del il ruolo del nostro archivio a mettere a disposizione le carte per la ricerca storica
E però ormai tra di noi ci siamo detti molte volte che in un'azienda non può bastare puntare soltanto alla ricerca storica perché i duecento ricercatori che io ho imprese presenza nei tempi della possibile presenza
Oggi sono di più a Terim perché abbiamo digitalizzato molte si ci sono molte consultazioni dall'estro però al al netto di queste diciamo la ricerca storica da sola non non vale l'archivio non può valere l'archivio è un punto sicuramente lo dobbiamo permettere siamo un articolo dedicato pensiamo aperti al pubblico e su quella nessuno discute però non può essere il tema così come non può essere il tema neanche
Avere a disposizione i materiali per l'azienda per tutta la parte del personale della legge e quant'altro
Degli uffici legali e quant'altro
Allora ci sono due ambiti grandi che dobbiamo presidiare il primo è un tema di comunicazione interna
L'azienda ha bisogno ha bisogno ha bisogno che il suo personale le sue persone si riconoscano nell'azienda
Perché sulle persone si fanno degli investimenti importanti e quindi è in qualche modo una necessità ancorare le persone all'azienda laddove possibile quindi lavorare sull'identità e sull'orgoglio d'appartenenza
Per quanto riguarda ENI il valore primario del nostro archivio vi dico anche che di tutto il percorso di crescita del personale quindi nel momento in cui si viene assunti ma nel momento in cui si diventa quadri nel momento in cui si diventa dirigenti c'è tutto un percorso naturalmente di formazione che serve ad aprire il mondo che si apre appunto nel nel percorso di crescita bene
In questi tre stecche di formazione l'archivio storico fa la sua parte
L'archivio storico con la spiegazione del dei valori dell'azienda dell'orgoglio di appartenenza
Del percorso che abbiamo fatto in cinquant'anni di storia e che hanno proprio l'obiettivo di ancorare il personale e die come dire farlo essere orgoglioso non solo che partirà l'azienda ma di fare un percorso di crescita all'interno di questa azienda
Questo è un tema che ho trovato in altre aziende italiane che Barilla per esempio fa da un sacco di tempo l'ha fatto ancora prima di noi ha fatto subito chi entra in azienda deve conoscere la storia dell'azienda credo che sia un elemento di grandissima importanza
E poi naturalmente il tema della comunicazione esterna è chiaro che l'archivio in un'azienda serve soprattutto a comunicare lascio perdere i temi della pubblicità del vinta cioè così bello vero lasciamo lasciamolo fare perché quell'ormai come dire presidiato ed ha assunto c'è però un tema che fa parte anche del titolo che avevo scelto per il mio intervento e cioè gli archivi storici per il futuro
Che è quello legato al fatto che non sempre e non in questo momento parlare della storia può essere un valore in senso assoluto
Perché perché la storia ci lega al passato quando un'azienda ha bisogno di parlare del presente ma soprattutto del futuro sulla storia deve muoversi un pochino attenta mette io ricordo
Che del momento della nascita di un weekend
Che aveva nella sua compagine azionaria bene nel nel video istituzionale nel primo video istituzionali di Wind comparivano nonostante non centrasse niente con la telefonia naturalmente delle centrali idroelettriche dell'ENI vecchie immagini in bianco e nero ecco in quel caso la storia
Tempi di new economy era un valore assoluto era importante dire nascondesse ma ho delle radici profonde quindi so lavorare
Ecco oggi quest'argomento per quanto riguarda in questo caso parlo soltanto di anni perché bene invece che altre aziende ancora usano la storica non è così semplice quindi ritorna quello che vi ho detto prima funziona la storia se funzionale a raccontare un certo tipo di storia
In particolare se se spiega le tasse alle persone che ascoltano i valori dell'azienda è perché avendo quel tipo di storia può puntare a un certo tipo di futura ecco questo è
è un un tema molto interessante che in questo momento stiamo declinando in archivio storico e civile e che ci richiede uno sforzo in più rispetto all'altro non attività che facciamo sempre naturalmente sulla nostra storia in generale il ruolo degli archivi d'impresa quale
L'impresa cultura anche qui cito di nuovo Antonio imprese culture su questo non c'è niente da dire il comunque l'ha detto molto bene Antonio e credo che la cosa importante che noi dobbiamo fare come archivi d'impresa e avvicinare cui il pubblico più vasto possibile
Come possiamo farlo ce lo siamo detti all'inizio abbiamo gli strumenti per farlo abbiamo anche spesso le capacità finanziarie per sostenerlo
E però io credo fatemi fare un sotto insieme che davvero già stato citato anche quest'argomento ma fateci rientrare un attimo il tema del rapporto con le scuole sia un tema in questo momento prioritario perché attraverso gli archivi d'impresa non solo si racconta che l'impresa è bella
E che fare impresa è un tema importante che è un tema che deve i ragazzi devono mandare a mente perché perché l'impresa è crescita bisogna però anche spiegare ai ragazzi e qui faccio diretto più a chi mi rimetto il cappello di archivista
Che la storia si costruisce a partire dei documenti non a partire dal sentito dire allora noi abbiamo fatto prima della pandemia una serie di interventi nelle scuole elementari e nelle scuole superiori
Su un tema molto banale ma molto molto molto complesse per i ragazzi del tema delle feci Mius o di o in generale della costruzione di un'informazione
L'abbiamo fatto in alternanza scuola lavoro per i ragazzi delle superiori l'abbiamo fatta a mo'di gioco con i bambini delle scuole elementari con fotografie e altre cose
Il risultato i ragazzi delle superiori stanno nella settimana quindi hanno la possibilità di costruire un racconto storico a partire da fonti fotografiche e fonti documentarie in senso più stretto
Bene io credo che questo sia una delle nostre responsabilità come stilisti in generale quindi veramente mi tolgo il cappello da archivio storico cioè portare le scuole all'interno dei nostri archivi fatti toccare i documenti fa di capire come da un documento si passa un'informazione
Senza contaminare Rovani internet o meglio non necessariamente contaminati lo swing con internet e soprattutto capendo su internet quali sono le fonti certe e le fonti meno certe può pure le fonti decisamente non attendibili questo credo che possa essere una delle nostre responsabilità
Sono progetti che sono stati graditi dalle scuole i docenti che le hanno fatti insomma c'hanno rimandato i ragazzi in più di un'occasione adesso lo stiamo facendo anche on line visto che abbiamo l'archivio on line e quindi anche qui vivi come dire ve lo metto sul tavolo una cosa che sinceramente non l'ho mai attivisti dovremo continuare a fare
Per finire giusto sto finendo bene
Ribadisco questo concetto degli archivi per il futuro tutti i nostri archivi possano essere al al di là del dell'esempio che vi ho fatto tutti i nostri archivi possono come dire avere una pista sul future io credo che questo sia un un elemento molto importante di grande interesse c'è la capacità di fare questo continuo palleggio tra oggi siamo qui con queste caratteristiche perché il nostro passato è stato questo
E quali sono le potenzialità per affrontare il futuro qualunque esso sia nei nostri archivi queste storie noi che siamo attivisti Honda che siamo storici o Hondo che comunque ci occupiamo di questo settore
Sicuramente sappiamo che siamo in grado di farlo ecco io direi che questo è uno degli elementi importanti ai nostri archivi da ora d'ora in avanti in realtà c'è sempre stata perché chiaramente tutti quanti sappiamo che non siamo il frutto dalla nostra storia ma così che mandiamo a mente marchi visti anche gli storici ecco de di vi invito a fare una a dare uno sguardo anche la possibilità di raccontare quello che ci aspetta attraverso le cacche dei nostri archivi grazie
Io trovo
Come è ovvio una assoluto sincronismo per quanto siano realtà diverse tra l'intervento di Calabrò l'intervento della NATO cioè dell'idea
Dell'archivio di un archivio in un mondo così particolare che è quello di una impresa pubblico-privata
Che deve essere al servizio invece di un presente perché non può necessariamente con non può vivere di vita proprio questa è un aspetto che assolutamente come dire da assumere come come aspetto importante nel dare una attualità un'importanza alla alla conservazione della documentazione come pure questo richiamo affatto che bisogna educare fin dalle da dall'età scolastica i giovani a frequentare l'archivio a considerare l'archivio come luogo dove ci sono delle certezze ieri in un'intervista al direttore Buzzi diceva una cosa molto interessante
Cioè e di quanto la documentazione negli archivi finisca col dare una certezza
Che utilizzando un termine anche abbastanza forte ne parlava quasi di una forza notarile ecco questo potrebbe far passare ulteriormente questa idea tra l'Africa News
E la verità storica quindi estremamente interessante questa idea di immaginare l'archivio come strumento per riuscirà a a non confondere più quello che la verità non la verità
Una storia una notizia un fatto rispetto a quelle che sono invece dei racconti che non non si saldano sul niente
Dalle imprese passiamo agli uomini
A quelli che sono o mi mi vuoi dire qualcosa e canta no perché
A a degli uomini quelli che possono essere stati perché sono stati dei nostri al sono stati dei nostri nonni bisnonni
Parlo dei Family Search generale ha già anticipato nella sua introduzione direttore generale una lunga storia
Una storia che è fatta di un recupero di una memoria collettiva e qui quando parlo di memoria collettiva a me piace molto riportare a quelle che sono dei visi delle faccende o dei nomi dei cognomi con persone che sono nate
Sono vissute
Come purtroppo spesso accade sono morte
è una una un'iniziativa che ministero ritenuto così importante da lottare così come ricordava prima detentore Buzzi da portarlo addirittura ad una convenzione due mila undici è stata firmata dalla direzione generale archivi
Qui c'è il dottor scalda che su cui firmò quella convenzione con la quale sì si entrò in questo accordo per la possibile per la possibilità di digitalizzare il settantacinque milioni di immagini Ingram Micro firma presso gli archivi di Stato e quaranta milioni di digitalizzazione dei documenti originali conservate sempre presso negli archivi di Stato
E ancora oggi un percorso in concorso
Favorito e sostenuto dalla dall'attuale direzione
Chiamo Walter Zafarana
Con cui ho condiviso una bellissima esperienza recentemente a Parigi dove hanno però ci hanno presentato diciamo il lavoro a livello internazionale e Virginio Baptista prego
Abbiamo nel
Sede
Come ha detto la dottoressa candida carina la direttrice
Io credo molto nel qui e ora e quindi ho preso qualche appunto importanti parole chiave io amo lasciatemi usavano la rivelazione dopo che la mascherina vero grazie
Amo il qui e ora e quindi le parole chiave che ho sottolineato mi piacciono devo fare ammenda il mio collega Virginio Battista che hanno iniziato una mossa presentazione scrivendo famigli Serse un supporto all'umanità
E io ho tolto le ho messo volevo rendere una cosa un po'più empatica con voi noi ci riteniamo lui
Gabriele cappone via Popoli le ho fatto una splendida esperienza a Parigi e tanti diversi archivisti per cui il dottor capienti
In rappresentanza della direzione generale gli archivi abbia avuto l'opportunità di contestualizzare il grande patrimonio che è stato fino ad oggi acquisito
E abbiamo ho avuto anche la possibilità di mettere in evidenza quelli che sono i i principi chiave emozione memoria parole che oggi sono state
Rafforzate nel loro con il mito le chiedo scusa presidente che nonno ringraziato proporzioni da chi abbia avuto di essere qui oggi Grazia per noi un'ottima opportunità
Oggi siamo qui più di ogni altra cosa per dire grazie
Per dire grazie perché noi eravamo un piccolo principino se potete concederci questo che abbiamo sempre visto non delle cenerentole abbiamo visto delle principesse e così ci siamo avvicinati gli archivi
E ci è stato dato l'opportunità come piccoli principi di avvicinarci e a facilitare in qualche modo così dalla firma della convenzione di dieci anni fa che ancora così in espansione pensati numeriche appena citato il dottor cappone
In realtà sono stati abbondantemente raddoppiati grazie
A l'attuale direttore generale dottoressa Buzzi che con la sua lungimiranza ha voluto includere quelli che sono gli aspetti militari fondi militare visite di leva che hanno un patrimonio significativo
E mi fermo perché io non sono un archivista sono un copione degli archivisti
L'aspetto che vorrei di più sottolineare quest'oggi in questi pochi minuti che abbiamo
A perfetto quindi da adesso quindici minuti giusto
Volevo partire da questo che e il tema di questo incontro
E quando mi sono risentito con Gabriele Capone qualche giorno fa per dire qual è veramente il cuore che vogliamo toccare
E mi è piaciuto perché la stessa mission di fame Research fare esperienze ai singoli Tassari dagli storici sono importanti che sono la guida
Al fluire dei singoli
Perché sono i singoli che crei uno la consistenza di quello che è oggi la nostra storia la nostra storia ieri ho fatto una bellissima esperienza voglio ringraziare il dottor Lo Monaco
Della Della Carré a casa dell'Annunziata insieme a Giuliano Bonaiuti buon augurio
Perché
Vogliamo confermare vogliamo
In modo veramente in modo emozionale concedetemi questo
Informarsi che con l'approvazione della Soprintendenza
E dal dottor cappone ieri è iniziata la tipicità l'iniziazione alla preservazione quindi la fruizione perché poi verrà fatta di lavoro nome identificazione individuo
Dell'Annunziata ieri sono iniziati i lavori di bonifica iniziazione
E per parlare proprio chiedo scusa se cito ancora la dottoressa Carrino di storiche Elling delle carte che parlano voglio iniziare proprio con
Un brevissimo vizio di pochi secondi grazie all'aiuto del dottor Carlo del dottor Lo Monaco
Questa una cartolare voi sapete che appunto i bambini venivano accompagnati in qualche modo in situazione difficile all'Annunziata e chi lo accompagnava lasciava qualcosa qualcosa per identificarla
Ed ecco che cosa troviamo
E dalle voci proprio del dottor Lo Monaco leggiamo questo testo pochi secondi e non abbiamo messo una musica
Perché disegniamo che la musica sia le emozioni che in questo momento poi ascoltate leggendo
Ottocentocinquantacinque ai venticinque di marzo nato uno stornello figlio di Giuseppe stavo il Barclays dovete metterlo nome Vincenzo a quale dovete tenerlo per un tempo
Sto a fargliela
Bisognosa le persone luogo vadano dove in parte il tutto questo a Portici
Più pratico assai questa è la cattura del bambino crack come matricola i quattrocentottantasette del mille novecento cinquanta
Grazie
E qui c'è ancora molto di più da dire
E lo potremmo lo potremmo beni ne potremmo Petrini Chávez tra sei otto mesi quando il progetto sarà completato quando inizieremo la trascrizione di indicizzazione grazie ai volontari che fame di Sir Cia
Ma che devo dire con grande con grande gratitudine che qui all'Archivio di Stato abbiamo un numero significativo di volontari dovete considerare che il lavoro che abbiamo fatto all'Archivio di Stato in questi anni
Ha portato alla digitalizzazione di tutti i quartieri
E una significativa indicizzazione una ricerca per nome voi andrete nel portare antenati
Dove poter quindi inserirli cognome Dimaio per esempio e trovare gli atti che sono collegati a questo nominativo e lì fare la ricerca ecco perché come evidenziano tutor cappone
E fruibile a chiunque vi ricordate il Giobatta voi siete archivisti concedetemi tanto lui copio qualcosa dei delle dei registri latini della chiesa ecco abbiamo un progetto importante con l'archivio diocesano di Trento e tra l'altro domani sarò a Trento a inaugurare non inaugurare io me stesso ma con l'arcivescovo e la direzione per che verrà il lanciato di nuovo il vigiliamo dedicato torni più spartani chi ha creato questo che una raccolta proprio di tutte le i registri ecclesiastici
E anche lì è stato avviato una digitalizzazione un'indicizzazione Krone
Sono molto emozionato sono molto emozionato e perché veramente stiamo facendo un lavoro che permette al singolo individuo senza conosceva il latino
Grazie al lavoro dei volontari
E alla dedizione degli storici degli archivisti di usufruire in maniera concreta e autentica delle informazioni il mio tempo sta andando avanti vedete
Siamo passati dalla realtà dell'Annunziata questa famiglia
Il ragazzo più alto il mio padre
Classe mille novecentoquarantacinque
Qualche anno fa consultando il Portale degli Antenati andando a cercare i registri dei nati dei di sua madre
Ha trovato il certificato a Catania
E alle sue dita ha scoperto che sua mamma te va un secondo nome bianca ancora una volta un'emozione
Ancora una volta influire con una semplice ricerca
Ho piacere di mettere in evidenza questo che un
Perché la nostra fondazione senza scopo di lucro e costituita da individui da volontari
Che hanno dato a parte del loro tempo per permettere a chiunque di poterne usufruire questa è la nostra forza questa è la nostra risorsa più grande
E questo e il più grande patrimonio di cui parlava il direttore generale la dottoressa Buzzi
Che vi è stato donato il Portale degli Antenati oltre cento milioni di immagini e abbiamo solo appena iniziato
Sedici di questo mese
Siamo dicendo quindi sedici di novembre vi chiedo scusa abbiamo avuto una reingegnerizzazione è stato rilanciato il nuovo portale per potere assorbire
Un muro
Significativo di nuove immagini siamo stimando che forse oltre trecento milioni di immagini verranno caricate uno punto cinque miliardi di nominativi
Saranno fruibili
Nel tempo attraverso i vari sistemi di indicizzazione
Non mi soffermo perché è facile molto come dicono gli americani friendly cognome località oppure possiamo cercare attraverso gli aspetti geografici non ci ricordiamo andiamo abiti verifichiamo Archivi di Stato unità
Tutto nasce nel mille ottocentonovantaquattro
Perché il nonno il piccolo locale la Fondazione chiamata all'epoca genealogico se sai tu di Uta voluto raccogliere i registri e che contenevano tutte quelle erano trascrizione genealogici fino ad arrivare alla alla tecnologia del novecentotrentotto colla microfilm matura oltre settantacinque mila microfilm l'abbiamo mi micro firmato con gli archivi di Stato dagli anni Settanta
E poi grazie alla digitalizzazione la nuova tecnologia dal novantotto tutto e diventato fruibile lasciatemelo ripetere facilitare l'accesso preserviamo col microfilm una volta oggi il digitale ci permette di su Diouf
Di proprio permettere di fruire tutto questo quello che diciamo l'aspetto più importante
Non importano i numeri di che cosa fanno Secci dico solo che lunedì la nostra riunione il nostro manager della produzione Davide sciopero parlava del suo rientro dello Zimbabwe
Ho dei progetti che abbiamo in India o di progetti che sono avviati in Cina abbiamo l'opportunità di servire il patrimonio non ho nient'altro da dire che fermarmi su quello che è il portale poi di fame di Sergio ma lascio il tempo restante aggeggino che si occupa di come fruire
Come beneficiare la direttrice dottoressa dottoressa Buzzi ha parlato di il mobile l'accesso che avremo tra poco del portale antenati sul cellulare
Questo un modo rifare a tutte le età a tutti i livelli nel palmo di una mano lascia il tempo a Virginio
Grazie vorrei ringraziare di più ma non ho le risorse questo è un periodo veramente
Ricco generoso e noi cerchiamo come Piccolo Principe di essere accanto alle principesse Grazia
Per me è un piacere essere qui con voi e spero che il mio italiano sia abbastanza bene
Per spiegare questi punti che appalterà entra affatto l'introduzione su il quello che noi abbiamo all'interno anti sito di sembri soci punto oltreché un albero familiare
Altre cose anche ma parliamo di lavoro familiare della sua forza sì posso farlo con un attimo si trovò il mouse qui
All'interno questa è una immagine di un albero a ventaglio che questo è il mio aveva che si può vedere lì ogni persona ognuno di noi può entrare e creare cominciare a creare suo albero
No è molto difficile vi invito sempre vere invito a farlo dopo di creare questo albero scusatemi del
Cercare qui lo fare il mouse
Voi potete avere domande ad esempio questo albero di sembri esserci a un albero che ha
E il mio alter unico no sembri soci cerca di fare l'albero familiare della umanità
E quindi a
Nome un albero dove la informazione sia aveva chiusa e visibile da per tutto per tutti a parliamo di persone che non sono vivente veramente e quindi questore una loro colore attivo tutti noi lavoriamo insieme scoprire chi e la persona occhi e la famiglia
Non vedo il mouse
Come diceva un albero aperto è un e voi potete fare la domanda perché un solo albero per evitare la duplicazione per non avere la stessa persona molte o troppe volte
E avere un solo fine una persona un fine e no tanti altri file
Quindi bisogna avere anche un equilibrio perché quando uno parla di creare un file per la persona bisogna anche giustificare no quel questo che uno dice
E questo si fa usando una fonte
è un documento che forse se trovo in un archivio questo è a un una fonte una tale nascita di Enzo Ferrari che si trova nell'archivio di Modena
Quindi da da lì l'ho preso l'ho visto in persona che questo si può riempire che nostro albero familiare e aggiungere queste fonte
Queste
Così uno alla conferma della conclusione che sia perché si trovano i dati che si trovano lì nel
E nell'altro
E sempre richiama tutti usarlo perché è una è uno strumento molto potente
E così si può fare
Una opera bellissima tutti insieme
E anche usando è uno strumento che anche usando questo telefonino Foster una tavoletta si può cominciare a creare questo
Ho una storia per raccontarvi dei con me
Di utile questo albero familiare e anche le cose che abbiamo parlato qui prima a di il potere di algoritmo e anche di Fake music di tutto questo anche il documento che uno ha
Lo dico perché questo
Un nonno di una ragazza che si chiama mai che e questo no no e il nonno di Maite
La famiglia di mai ti aveva la carta d'identità scusate in spagnolo ma è un documento ufficiale
Avevano questa informazione che Felix quando la l'anno la nipote di Felix conosceva il suo nono così non è così lontano ma la famiglia sapeva che FedEx avevo una storia familiare difficile dall'inizio perché era un bambino
Che ha aveva perso papà e mamma aumenta molto giovane
E
E quindi
Sembra devono pensato che Felix era nato a a sotto Almodóvar del campo questo l'affetto virus a perché un giorno mai te ha deciso di chiedere il l'atto di nascita di sulle quattrini quattro nonni
Alla chi
Ed è stato e avvenuta non sempre hanno va in archivio ha dato tre a atti di nascita ma non quella di ma Felix perché lui non è un atto a quell'ora tutti laccio quindi è questa la Sec news della famiglia ma loro hanno messo il nono nell'albero familiare è un giorno arriva questa icona blu
Che significa che e l'algoritmo all'interno di la loro famiglia riesamini stracciato l'ho fatto un macho una Quinci Denza
E loro vanno a vederla
Tempo Moro parla di una persona che si chiama Teodoro Felis Ríos molto simile a a quel nome che lì e vanno a vedere a cosa e cominciano a vedere che le date sono questo è Felix realmente in realtà e Luigi
Con un nome diverso aveva anche un altro nome Teodoro F di sera o una maniera diversa descriverlo
Ma dopo possono vedere tutti i dati perché qualcuno ha fatto un microfilm che dopo è stato digitalizzato e che dopo è stato trattato previste per il lavori mo'per diventare ricercato vive e come l'algoritmo non si afferma mai la suora ventiquattro ore
Ogni giorno a a trovò fatto questo Machine possibile la famiglia dopo andato a vedere il documento originale dove si trovava tutta l'informazione
Dopo oggi e l'albero di mai te N el in quanto riguarda al nono Felix è così di pieno quando prima era fino a qui con quel documento di Fake Cygnus
Devo dire che anzidette qui questa ragazza è la mia moglie
Questo arriva anche a tutti noi quindi questo una storia familiare che può succedere a qualcuno di noi
E veramente si tratta Lagioia riscoprire questo è che quando uno scopre questi storie e con uno vede la realtà e non la si Music e sa come e la storia di una persona perché abbiamo trovato altre cose
Devo dire che il paesino dove FedEx era nato è un paesino piccolino
Dimmi minerario quindi è un miracolo di avere questo anche nere digitalizzato e che l'algoritmo può saperlo trovato quando abbiamo fatto tutto e questa è una gioia FM Lissone cerca di al condividere questa gioia con tutti con il mondo
Sì posso per finire scusatemi purtroppo qui il mouse come sempre
Condivido l'anno con voi questo figlio per finire
La la la
Scusatemi ho toccato una cosa da non oltre
Non funzionano no suonata no
Scusate in attesa della diretta penso
Forse il modo migliore per passare la prossima asta Alitalia dalla prossima slide dove ci sono i nostri riferimenti scusate ci potete contattare di facciamo avere questo video è molto bella
Scusate metto posato voi financo
Infine
Questo
Sì
Assai nulla lo sporco
Non era sempre del Pd scusate Nova
Siccome
Ok Secondo
Sul
Qualcosa del titolo
Dunque parte con due sinistra profondi qua
Siamo nelle mani della Presidente siamo
La la
Ma
Lo torna
La la
Comma
Sicuramente uno spazio di ricerca di curiosità di di conoscenza di cui insomma ognuno di noi ne potrà fare l'uso che ritiene più opportuno
Come no come no
Lei così precisa come faccio a dirle di no so già reso quando già alzato la mano i giorni sono a Rizzo
Come no
Sì bella Leonetti
Poi
Senta sessanta mila documenti e per il ventiquattro metri lineari di archivia interna in volumi materialmente quindi mi piacerebbe tanto che inserire che se se questo problema
De Nardo sa che asseverata presidente della Fondazione Banco Napoli perché stiamo facendo ecco le nostre forze naturalmente
Grazie
Magari questo potrebbe essere un momento di riflessione e di approfondimento che possiamo fare in questa sede riunendo quelle che sono dei portatori di interesse su quello che è l'argomento dell'arto bonus presidente quali otto per
Il giorno Cetto chiamiamo l'agenzia delle entrate insomma comprendere quali sono le giuste sì sì assolutamente assolutamente
Signora mi riporta ad un momento della mia vita sicuramente molto più impegnato sotto il profilo sociale politico
Parlo dell'archivio questo parlo di radio radicale
Di quello che l'archivio sonoro di questa storica radio di informazione documentazione della nella storia del nostro Paese io sono molto orgoglioso anche di dire che questo è un archivio sonoro che del novantatré è stato dichiarato di interesse culturale
Pregi per la sua originalità la vastità degli argomenti d'interesse perché riveste un ruolo preziosissimo per la storia politica culturale e sociale
Contemporanea del nostro paese la documentazione conservata nell'archivio sonoro di radio radicale
Sì suddividendo in diverse serie archivio istituzionale archivio giudiziario archivio dei partiti e movimenti politici archivio delle associazioni dei sindacati e dei movimenti in archivio culturale
Ha svolto svolge e svolgerà un ruolo importante
Per
Lo status di civiltà del nostro paese e quindi invito Guido me e Guido Misiti a raccontarci questa bella storia
Cioè
Ma grazie grazie innanzitutto per per l'invito che è molto gradito
Da parte sia della della fondazione tendenza vi porto i saluti del direttore di Radio Radicale Alessio Falconio
E ci fa piacere essere qui per dare la nostra testimonianza perché l'archivio di radio radicale è un un po'un unicum un un un caso un caso a parte
Quando io ho iniziato a dedicarmi agli archivi e alla fine degli anni ottanta avremmo potuto dire che il materiale sonoro forse non rientrava negli archivi no perché si parlava di archivi di carte sostanzialmente poi la tecnologia l'innovazione e diciamo alla vita ci ha portato verso altri lidi a un'integrazione di queste realtà
Ed oggi oggettivamente per esempio noi abbiamo questa divisione il sovrintendente a
Citato perché
Avevo preannunciato nel materiale inviato di archivio
Istituzionale archivio giudiziario archivio culturale ma in realtà la la le registrazioni sono tutti in un database relazionale
Per cui e tutto
Rinvenibile
Ritrova viene in maniera
Diciamo
Da più accessi ecco un tutte le tecniche che oggi ci consentono di di di fare una qualsiasi ricerca anche su internet
E ovviamente per parlare dell'archivio vi devo parlare brevemente del soggetto produttore
Che il la radio varati o nasce
Alla fine degli anni del dalla fine del mille novecentosettantacinque primi anni primi mesi del mille Nocenzi settantasei da un gruppo di militanti radicali quindi non nasce per opera del partito
Nasce per opera di militanti che poi si appoggiano al partito
Nasce a Roma quindi a undici a una un ambito locale nasce a Roma nel quartiere di Monteverde
Ed è artefice dell'elezione dei primi quattro parlamentari radicali nella settima legislatura repubblicana e si dice che appunto un filo diretto di Pannella di ore ore ore tutta Lante durato tutta la notte riuscì a portare quei voti che fecero scattare il quorum per l'elezione dei parlamentari
Nasce in una stagione in cui era stagione delle radio libere
Le radio libere sono
Quelle quelle radio che fremono in quegli anni per radere
Per per perché la Corte costituzionale che farà nel settantasei rompa il monopolio del servizio pubblico tradizionale nel servizio pubblico della RAI
Che era un po'conformista che era molto legato alle pastoie partitocratiche e quello che ancora oggi a volte possiamo toccare con mano
E il la parola d'ordine e di queste radio era la controinformazione
Ma non così è stato per radio radicale cioè le questo questo termine che era in bocca in realtà non è stata la scelta che il partito radicale
Affatto per radio radicale
In realtà l'obiettivo quel quel con la dicitura quell'aggettivo radicale unità a radio non sta tanto a indicare l'appartenenza al partito o alla propaganda del partito
Quanto a un moderno a una politica editoriale di tipo anglosassone in cui il
Si fa si faceva
Si faceva propria la frase diciamo di Luigi Einaudi nel nel suo saggio
In uno dei suoi saggi le prediche inutili
In cui
Einaudi diceva bisogna conoscere per deliberare allora noi ci troviamo perfettamente a nostro agio questo convegno che avete organizzato perché noi abbiamo in qualche modo cercato e spero in questo di essere riusciti a essere
Lavora la voce della morale
E questo perché
Cosa cosa inizia da fare radio radicale soprattutto negli anni dal settantasei al settantanove dove una serie di radio locali che sono in consorzio nel settantanove diventa rete nazionale in questi anni
I parlamentari radicali fanno un'operazione quasi semiclandestino attaccano un microfono nella sala dei gruppi
Del della Camera dei deputati alla cassa che trasmette i lavori parlamentari ed hanno finalmente compimento all'articolo sessantaquattro della Costituzione che prevede la pubblicità dei lavori parlamentari
Che realmente esisteva ma non era di fatto realizzata
E e quindi l'informazione è integrale integrale
Dalla dal suono della campanella per esempio del dell'ingresso di un presidente della corte in un'udienza processuale fino alla al rinvio dell'udienza ma rinvio dell'udienza quindi la documentazione che radio radicale a mezzo archivio è integrale
Sino quasi allo spasimo può immaginate adesso
Realizzare ecco registrare un convegno come questo comporta delle risorse comporta anche uno spazio fisico uno spazio informativo un ma registrare ore e ore di processi io ore e ore di sedute su cassetta e
Con i cambi di cassetta col tecnico che doveva girare al volo la cassetta e temere la registrazione integrale non era opera da poco
E quindi diciamo che la radio ha ha ha svolto questo questo compito questa Pannella diceva sempre che radio radicale era un'università popolare il l'obiettivo era quello di e fa mettere i cittadini in in dialogo con le istituzioni quindi non non si parla tanto di una rivoluzione quanto di una riforma cioè riformare le istituzioni col contributo dei cittadini
E dare valore alla voce delle istituzioni ma dare anche voce ai cittadini infatti il materiale che che che contiene l'archivio è fatto di questi due filoni cioè registrazione delle istituzioni a incominciare dal Parlamento e registrazione della voce della gente
Interviste per strada fili diretti senza filtri senza mediazione senza censure senza tanti senza mediazione giornalistica se andate
Sul sito di Radio Radicale potete consultare
Tutto l'archivio
Diciamo non tutto la maggior parte una parte ancora stiamo digitalizzando e ma presente se cercate come luogo a Napoli le prime cose che emergeranno nel settantanove sono un congresso del Partito radicale quindi materiale radicale dell'esperienza diciamo locale e un servizio Di Carlo Romeo che adesso è direttore della radio e tv di San Marino
Che va per le strade di Napoli e intervista la gente perché era il periodo del male oscuro il la famosa episodio del quell'inverno in cui morivano bambini
E si pensava che fosse a causa della povertà di ieri e di alcuni in cui vivevano in alcuni quartieri invece invece
Come per dimostrò al professor Starro era il virus in Scizia cioè virus della bronchiolite
Che non aveva nessun contatto con le condizioni è un virus che hanno preso anche i miei figli perché è un virus che a bah a a a ondate decennali
E e quest'inverno tragicamente d'attualità perché in queste ore molto diffuso in Europa
Quindi c'è il la testimonianza della gente e l'attività politica istituzionale
Quindi l'archivio vive
E lei si riflette di questa attività e di questa forma di questa quindi a Vienna abbiamo uno sport che è molto
Che secondo me rende l'idea perché dice a Radio Radicale radio che dentro ma fuori dal Palazzo
Perché l'obiettivo è proprio questo
Come arriviamo
All'archivio allora l'archivio
A deporre oggi dal novantotto varati ha esteso diciamo la sua attività sulla Rete quindi c'è attraverso il sito in internet all'uso dei dei social
E quindi abbiamo cercato di portare questo modello anche sempre più oltre diciamo le frequenze della radio
Tutto il materiale che
E pubblicato sul sito segue la licenza Creative Commons attribuzione due punto cinque che è una licenza non commerciale
è una licenza che impone
Il che permette la libera e gratuita di produzione e distribuzione del materiale però con l'obbligo dell'attribuzione della fonte e quindi questo è un po'un antidoto all'effettivo
Nel senso che io ricostruisco il percorso fino a negare al documento integrare
Ecco ovviamente
Oggi radio radicale era a una media di trecento mila ascoltatori al giorno
Quasi un milione e mezzo a settimana ovviamente non sono gli ascolti di una radio commerciale una realtà ordinario che fa musica pubblicità noi non facciamo nel musica le pubblicità
O meglio la musica cesso me Grechi M che Marco Pannella chiese di inserire nella programmazione ai tempi della campagna per per
La fame nel mondo
E e le valuti abbatterle diciamo questa questo modo di fare informazione è un po'alla battaglia che Marco Pannella Uto tutta la vita cioè Pierini diritto umano alla conoscenza
Ecco perché una retta formazione dell'opinione pubblica l'antidoto maggiore alla all'antipolitica e avanti democrazia cioè è un livello di politica alto la nobiltà della polis
Comunque adesso diciamo
Passo all'archivio per dire di un po'i dati l'archivio perché è stato riconosciuto di notevole interesse storico abbiamo avuto una dichiarazione nel novantatré una nel due mila otto e una nel due mila e diciannove
Mi riesce molto quella del due mila diciannove perché dà una motivazione che ha reso perfettamente quello che ho cercato di dire
La motivazione dice di interesse storico particolarmente importante e pertanto sottoposto alla disciplina del decreto legislativo ventidue gennaio due mila e quattro numero quarantadue in quanto testimonia
Il ruolo pionieristico svolto da Radio radicale nell'introduzione in Italia di un modello di informazione politica profondamente innovativo caratterizzato dalla totale assenza di tagli e di mediazione giornalistica di selezione dei contenuti
Al fine di mettere gli ascoltatori in condizione di conoscere per deliberare
Ecco quindi punto di forza dell'archivio la integralità della documentazione
La nell'analisi di questa documentazione l'indicizzazione di questi materiali ogni registrazione viene scansionata con interventi che sono sincronizzati al secondo
Ovviamente diciamo gli interventi più antichi tra hanno una sorta di indice indicativo ma su questo voi avremmo se avessimo risorse potremo lavorare molto
Ma soprattutto dal novantotto tutto sincronizzato al secondo per cui io posso ascoltare tutta l'udienza di un processo
Come posso ascoltare l'esame in particolare testimone ma sempre nel contesto generale mai in in una visualizzazione singola
Che dire
Appunto noi abbiamo possiamo individuare questi settori come l'archivio istituzionale e in cui ci sta il Parlamento non sono nell'aula ma anche nelle principali
Attività delle delle commissioni delle commissioni di Camera e Senato delle Commissioni parlamentari d'inchiesta poi la corte costituire udienza della Corte costituzionale il CSM il Consiglio superiore della magistratura dal mille novecentottantacinque voi immaginate
E questi istituzioni soprattutto il CSM ad esempio non ha nulla abbiamo tutto noi
E così via anche il Consiglio di Stato e e e altre cose abbiamo cercato di coprire un po'tutti gli gli organi istituzionali
E poi un archivio giudiziario abbiamo novecento processi i quarantacinque anni novecento processi
In maggiori processi che hanno attraversato la storia del Paese quelli per la criminalità nel maxiprocesso fermati a Palermo
I processi contro la camorra a Napoli e i processi vengono la P due i processi di Tangentopoli che anche il mostro di Firenze anche quei processi che in qualche modo
Mettevano in evidenza problemi giudiziari problemi di di di di diritto di procedura penale fino arrivare alla al processo ai patrioti veneti per l'assalto al campanile di San Marco insomma c'è o ci sono cose anche un po'pittoresche
E così è tuttora abbia stiamo seguendo per esempio adesso
Un filone del del uno degli ultimi filoni speriamo per la strage alla stazione di Bologna
Insomma
Novecento processi seguiti non solo nel primo grado ma in primo e secondo grado in tutte le udienze sempre per questa logica dell'imparzialità della completezza e della completezza dell'integralità
E poi si parla dell'archivio dei partiti e movimenti politici guardate nell'archivio di radio radicale si possono individuare
Storie che che nascono e muoiono in poche stagioni
O o o percorsi che si dilungano per anni che hanno subito dei cambiamenti enormi come il fenomeno delle leghe avete adesso noi parliamo di una sola lega ma non è stato così non è nata così
E e così i movimenti ambientalisti oppure partitico non esistono più movimenti esistono più come me movimento per la democrazia la Rete qualcuno si ricorderà biondo
Mi Orlando che diciamo nasce dalla stagione a primavera di Palermo oppure per esempio come alternativa sociale un cartello di di i partiti e movimenti di estrema destra che intorno ad Azione Sociale di Alessandra Mussolini per alcuni anni
Cerca di fare un blocco
Diciamo un blocco di destra diciamo ex quasi extraparlamentare
E poi le associazioni sindacali e poi l'archivio culturale con l'Artico culturale fa tesoro di tutte quelle
Ricorderete che c'erano intere estati di feste feste dell'Unità festa dell'amicizia festa de L'Avanti e e dibattiti Rita derivati in cui parlamentari intellettuali
E gente comune magari dialogare interloquirà al di fuori dello schema di partito no in un ambiente più libero più più
Più lì in un ambiente più libero e poi i temi come appunto tossicodipendenze il fine vita alla bioetica
Sempre cercando di documentare le posizioni
La porta al divorzio presenze sempre cerca di documentare la propria posizione politica cioè quella radicale a confronto con le altre per esempio in Campidoglio è bioetico abbiamo sette otto
Conferenze di monsignor Sgreccia che è stato anche presidente dell'Accademia della Vita
Cardinale che era l'esperto di di bioetica del della Chiesa cattolica è stato il primo esperto di bioetica via pratica apprezzato a livello mondiale ecco ne abbiamo queste conferenze seguite per esempio anche ricordo una registrata a Macerata dirà vi garantisco
Che Macerata è un po'fuori dai percorsi ferroviari
Esce per andare a Macerata bisogna mandare una squadra
Non è come venire a Roma Napoli a Milano ecco quindi il tentativo di di seguire ecco tutto così ovviamente nel novantotto abbiamo cercato di abbiamo iniziato la digitalizzazione di tutto il materiale analogico
Che sono circa cinque mila bobine
Che sono i primi i beni materiali
Diciamo registrati poi abbiamo duecentosettanta mila audiocassette
Che è un in parte ci hanno salvato perché il passare dalla bobina audiocassetta ha fatto sì che è stato più semplice riversare
Questo materiale e poi l'audiocassetta è un supporto analogico un supporto meccanico ormai un supporto robusti stimolante se se ieri se il nastro si rompe io posso tagliare un pezzettino del nastro riaggancia Roberto due parole ma non perde tutto il documento vorrei che oggi può digitare fosse così invece ho qualche dubbio soprattutto riguarda certe situazioni
Quindi abbiamo un totale di sé seicentotrentatré mila registrazioni per duecentoquarantacinque mila oratori DiVersi centododici mila interviste venticinque mila
Udienze dei principi punto di questi novecento processi
Tre mila e cinquecento giornate di congressi di partiti di tutti i partiti
Trentasette mila tra dibattiti e presentazioni dei libri sette mila e trecento comizi insomma sono numeri
Hanno una certa rilevanza a nostro giudizio
La digitalizzazione è stata è stata ed è difficile difficile è onerosa
Primo perché noi siamo un'impresa
Privata che svolge un servizio pubblico prende dei soldi dallo Stato per una con Webber la convenzione per la trasmissione lavori parlamentari questi soldi
Non bastano negli anni sono stati anche ridotti non abbiamo scopi di lucro per cui siamo un'impresa molto adesso i colleghi
Che hanno parlato prima diranno matura che imprese però voglio dire è fa parte di quelle forme che i radicali hanno sempre trovato nella nella loro storia per
Cercare di arrivare dove a volte non si può arrivare o è difficile arrivare
E
Tutto il materiale digitalizzato comunque pubblico sul sito di Radio Radicale quindi ognuno di voi può andare a a verificare a ricercare a fare le ricerche con gli operatori ci sono delle maschere appunto che aiutano la ricerca
E poi insieme alla a il documento dà la possibilità anche di una trascrizione dal sonoro ovviamente adesso c'è anche il di Dio comunque si può fare anche una trascrizione dal sonoro che segue la trascrizione segue di pari passo con un'evidenziazione del sonoro questa descrizione è sperimentale
Non vi stupite se ogni tanto prende fischi per fiaschi però insomma noi confidiamo che anche qui la tecnologia là davanti e noi cerchiamo di essere pronti
Per cui ecco io avevo portato anche un
Un un breve video ma mi rendo conto insomma Guido
Grazie
L'unica cosa che volevo dire
Brevissima
Questo questo autunno è stato presentato alla Mostra del Cinema di Roma un film che si chiama onde radicali che è stato fatto dal regista Gianfranco Pannone che ci descrive un po'de ha descritto la nostra storia
è un docufilm che è presente su la piattaforma Sky su Sky documentarista per cui non è fatto da Neumeier fatto dall'esterno da qualcuno che ci ha studiato visto dall'esterno per quel un'opportunità in più grava
Grazie
Io credo che un debito di riconoscenza per la crescita civile di questo paese a prescindere di quelli che sono i nostri parametri giudizi e appartenenze politiche bisogna darlo al partito radicale
Perché è stato sicuramente un elemento innovativo
Nella Panorama conservativo
Io ricordo soltanto questa né questi eventi oggi che vediamo la mattina che da Sky a RAI uno si è si aprono diciamo le trasmissioni con le prime pagine
Dei giornali questa è un'invenzione di radio radicale
Cioè radio radicale che si metteva alleggeriti i titoli dei dei giornali
Per atterrati
è radio radicale che probabilmente ha spinto la nascita della tv del senato della TV della Camera perché a questo punto è stato uno stimolo troppo forte per farsi che non si andasse a coprire quel vulnus quella dei guardiaparco chiamo da passiamo da documentazione la documentazione dalla documentazione di tipo nazionale ad una documentazione di tipo sociale economico politica di una città fatta con cinquecento mila scatti fatta da un un fotoreporter professionista eccezionale
Sono anche qui molto orgoglioso di dire che la la nostra soprintendenza quella regionale che nel due mila e diciassette col decreto ventuno ha dichiarato
Di straordinario interesse culturale l'archivio delicato Carbone
Che ripeto ha documentato tutte le le fasi politiche sociali economiche di questa città
Per tutto il secolo ventesimo associando gran parte di questa attività ma a quello che l'altra l'altro pilastro nel racconto della nostra città il mattino ce ne parla con grande non sono molto contento Giovannini corsi a cui lascio la parola
Grazie buongiorno buongiorno a tutti o
L'ingrato compito di chiudere questa mattinata però o la fortuna di potervi mostrare qualcosa l'immagine di cui parlava il dottor Capone che mi aiuteranno ci aiuteranno in questa Brehme chiacchierata
Allora
Adesso
Ecco qua
Allora una piccola premesse ovviamente doverosi i ringraziamenti per l'invito di stamattina o quando ci hanno chiesto di partecipare
Ci hanno detto gesto anche di indicare un titolo diciamo permessi di pensare ad una ad una storia diversa perché per quello che vi racconterò spero in un quarto d'ora la nostra storia diversa intanto perché finalmente possiamo parlare di qualche immagine foto fotografie e diversa perché trattandosi di un fotoreporter e naturalmente di Versace
Oggi come allora un fotoreporter esce la mattina va al lavoro e non sa salvo gli appuntamenti previsti quelli istituzionali sindaco
San Carlo la sera la partita di calcio del Napoli ma non sa che cosa potrà raccontare durante quel giorno è bene
Sono passati gli anni sono cambiate le tecnologie sono cambiate le testate ma l'essenza del fotoreporter dello stessa quindi oggi come allora
Sì il racconto per immagini della città e o lo racconto quotidiano di storie o sempre diverse Riccardo Carbone o vado velocemente perché per fortuna visto il lavoro che abbiamo fatto oggi trovate tutte queste informazioni su internet addirittura su Wikipedia è un piccolo o orgoglio Riccardo Carbone nasce nel mille ottocentonovantasette fino al mille novecentosettanta tre anno della sua della sua scomparsa
Prima prima ovviamente se uno studente di chimica perché aumenta l'approccio a alla fotografia all'epoca era un approccio più come dire di tipo chimico
E poi abbandonano versi da perseguire questa sua passione inizia a produrre già nei primi anni del Novecento intorno al mille novecentoventi in fotografia ma la sua la sua come dire
La continua collaborazione a cui accennava pure dottor Capone con il mattino avviene dal quarantacinque in poi dal quarantacinque al settantatré più o meno più si va avanti con gli anni più aumenta la produzione sia in termini assoluti di servizi sia in termini relativi se ogni servizio che prima magari la quattro cinque scatti
Diventa sempre più ampio perché ovviamente aumenta anche a una una certa possibilità economica che cosa ha raccontato Carbone come in venticinque mila servizi fotografici ovviamente negoziato col col dopoguerra possono Mancini
Dell'immediato dopoguerra venticinque mila servizi fotografici giorno per giorno fino a settantatré all'interno dei quali ci possono essere da una fino a circa duecento immagini soprattutto per quelle per quelli che sono gli eventi sportivi le partite del Calcio Napoli quindi farà una breve selezione abbia abbiamo Benedetto Croce abbiamo EMI in voi e Chennedy che sono arrivati anavolo in momenti nei versi
De Filippo la Magnani tutto al voto
E nel raccontare grande personaggio cui vediamo Sophia Sophia Loren come tanti altri ma in cui l'abbiamo vista zappando Orson verso toni Cartesio Stravinskij tutti arrivavano al porto di Napoli era praticamente il porto
L'accesso non solo la città ma probabilmente all'intera nazione quindi e diciamo c'erano tutti questi personaggi del jet-set come diremmo oggi che sono stati immortalati da ma Carbone è ovviamente accanto a questo c'è il racconto di tutti i giorni ha preso tre fotografia caso delle devo devo leggermente correggere il dottor Capone noi andando avanti nella digitalizzazione credo che più che cinquecento mila possiamo fino a un milione allorché o ventenne anche per noi è una scoperta per quello che vi racconterò dopo
è evidente che questa è la nevicata del cinquantasei questi sono un gruppo di scugnizzi immortalati così tra magari tra un servizio e l'altro quelle ce ne sono altri scugnizzi in in Vespa
Ebbene tutta questa documentazione o fotografica o rischiava di perdersi così come purtroppo sono andate perse le lastre più antiche per c'avevo tralasciato il periodo
Fino alla alla guerra mondiale perché Carbonero quarantatré quarantacinque fu sfollato prima come mi raccontava in maniera più estemporanei non continua come col mattino dal quarantacinque in poi aveva una sola come dire aveva prodotto soprattutto lastre fotografiche meno purtroppo a causa della guerra
Pare per un aneddoto che non possiamo verificare ma anche a causa della fama perché all'epoca erano lastre e quindi uno dei collaboratori una persona vicina Carbone pare le abbia vendute agli americani per fame perché le lastre si vendevano come vetro
E questa che che abbiamo per fortuna ancora è una delle più antiche del mille novecentoventisei ed è gemito che lavora alla al busto di Viviani
Se il materiale dal come dire dal dagli anni Venti al quarantatré a suo modo
Per motivi comprensibili andato perso ne conserviamo oggi appunto delle lastre circa due mila stampe
Stava rischiando di fare la stessa fine l'intero o patrimonio fotografico c'è anche tutti negativi conservati con grande passione ostinazione dal figlio Renato che il presidente della nostra associazione stavano facendo questa fine ho preso due foto a caso che sono quel questi sono mese se le persone si scrivono vorrebbero dei servizi che vedono sul nostro portale come vedete questi questi negativi sono stati attaccati dalle muffe e probabilmente inutilizzabili Messina assegniamo che circa un dieci per cento dell'intero o materiale sia andato definitivamente perso ecco prima il nell'intervento radio radicale si ricordava che è un una bobina si può riagganciare noi se lo perdiamo negativo
è bello che andando per questo la digitalizzazione alla quale arriverò a breve e non non è fondamentale e vitale sopravvivenza per noi
Quindi i negativi per fortuna oddio
Mo'
Solo intaccati negli anni settanta se non c'è AN un nesso di antichità non sono quelli del quarantasei quarantasette a essere persi ma probabilmente semplicemente perché le muffe hanno attecchito agli scatoline ecco li potete vedere
E sono ridotti così undici per cento che qua ci sono fior fior di archivisti io non so se mai come potremmo recuperarli quindi che cosa abbiamo fatto diciamo dal dalla disperazione certe volte sì quasi tocca il fondo si riesce a trarre il meglio dei sei abbiamo costituito un'associazione che oggi è Onlus che che custodisce l'archivio che come si è ricordato del dottor Capone oggi è riconosciuto come bene di particolare interesse storico e culturale ci siamo rivolti a alla comunità abbiamo fatto un Clapham Bindi era una raccolta fondi perché noi chiedevamo prima di tutto dobbiamo comprare nuove scatoline che erano quelli
Attaccati dalle muffe purtroppo antichi belli da vedere ma non professionali tra virgolette quindi avevano fatto sì che ammuffendo sì i negativi esterni poiché il loro contenuto cioè i i servizi fotografici quindi negativi giorno per giorno si siano ammuffiti e questo ci ha non solo come dire che lo fa negano esperienza particolare perché da un lato tu pensa la moglie dagli U due disagi mi dà una mano certo qualche amico stretto invece noi abbiamo avuto uno una marea di affetto donazioni chiedevamo dodici mila euro per acquistare i gli scatoli mi e abbiamo ottenuto il doppio ventiquattro mila quindi abbiamo comprata anche dei computer degli scanner cioè abbiamo avviato la digitalizzazione abbiamo tenuto l'aiuto di le gesta che è una società che forse molti di voi conosceranno che fa questa anche con archivi importanti come l'istituto luce
Regesto ci ha dato una mano oggi regge essa e invece è un nostro collaboratore del nostro forniture perché che cosa succede con le Scrofani detto trovi delle persone disponibili a darti una mano
Ma mette in moto anche un o un meccanismo di economia perché noi
Abbiamo raccolto dei fondi
Per comprarli scatoline abbiamo comprato qualche computer per avviare la digitalizzazione e ovviamente non potevamo fermarci fermarci lì siamo partiti e
Che e che cosa succede
Noi avevamo come quando uno salvo l'archivio di fotografia immagina di poter fare mostre libri e forse poco altro invece iniziando a metterlo on line sorvolo su anche sui social giusto per motivi di orari ma ci sarebbe da dire partisse perché solo se al invece hanno salvato Cembre mettendo le foto su Facebook il giorno dopo giorno e a un certo punto dicendo attici seguivo Adam queste foto forse non le potrete vedere più
è stata la benzina che ha acceso questo meccanismo oggi ma faccio tre esempi queste dalle foto questa un'auto che ha partecipato a una delle tante corse
Alle parcelle Gran Premio di Napoli si poteva da Posillipo a Piazza Vittoria e noi abbiamo scoperto ovviamente inconsapevole all'epoca che c'è un o come dire un ampio vuole il nutrito gruppo di di di persone che proprietari di macchine non semplici appassionati e qui vende vengo anche a la presente più volte giustamente Rota del punto del del dell'economia nei per sopravvivere
Siamo no lo sa e quindi di certo riceviamo dall'azione però ovviamente parallelamente
Facciamo del del delle attività una di queste che non l'ho proprio visto e la ricerca
L'iconografia di autovetture certifichi immagino che certificare per un proprietario che la sua macchina ne cinquantasei sessantacinque o quel che sia partecipato
Al Gran Premio di Napoli
E un dato molto importante quindi noi abbiamo l'ultimo che che che ci ha scritto proprio manco a farlo apposta da Macerata a corsi e ricorsi storici
E il proprietario di quest'auto che vedete quindi acquistato delle fotografie ma parte in singole noi abbiamo attivato un un lavoro anche con una società che questo fa di mestiere cioè ricerca per i proprietari diciamo la tracciabilità dell'autovettura quest'altra foto che vedete invece o
Qui in piccolo c'è un rimorchiatore no e tirando fuori
Il primo lavoro che abbiamo fatto subito dopo il primo fan venne tirando ovviamente del tutto inimmaginabile tirando fuori queste fotografie ci ha contattato il presidente della Società dei rimorchiatori napoletani
Due con tutto il rispetto ma non sapevamo neanche esistere invece il modello non solo hanno trovato tante foto di rimorchiatori
Che accompagnavano le navi in porto ma tante e tali da faccio un piccolo libricino una pubblicazione che per non è stato altro ossigeno non immaginavamo ancora di fare consulenza cinematografica come l'ho fatto come provvede di cui questo e il rione dell'amica geniale non abbiamo collaborato alla realizzazione delle scenografie per per l'amica geniale
Anche perché immaginate per una produzione televisiva dovrebbe venire a Napoli cercare andato in emeroteca
Mentre invece abbiamo fatto come dire dirvi ne abbiamo fatti diversi di firma grazie alla collaborazione con scenografie opposto miste
E anche un risparmio per cioè per per la produzione tanto per la ricostruzione di di scene insomma di costruire i luoghi idee in cui è ambientata l'amica geniale e più facile chiedendo all'archivio o i costumi o dopo delle curiosi date certe volte ci chiedono per esempio se c'era o non c'era una cabina telefonica
Se se la paletta dei carabinieri c'aveva la scritta esercito italiano carabinieri perché tutte queste queste queste cose le stiamo facendo noi con con l'archivio le stiamo facendo
Digitalizzando l'archivio ecco un'altra Bossi in un'altra cosa corrente non non erano proprio pensato nessuno poteva pensare questa è la foto che forse avete visto
Da molto in giro in questo periodo Folena del settantatré anche questa l'abbiamo venduta ad una rivista in questi giorni perché sono i napoletani si parla si parla tanto di voi nel Lomax all'epoca invece chiedevano ostinatamente il il vaccino o
La DG della ditta la digitalizzazione l'ho anche qui ho un esempio con noi come come vi raccontavo prima abbiamo ventiquattro mila servizi fotografici divisi in questi scatoline sono circa mille sono ottocento e passa degli scatoli riunioni scatolino ci sono i servizi fotografici noi li abbiamo messi tutti on line
Digitalizzati o meno che fossero voi sul sito dell'archivio fotografico Carbone trovate
Il titolo originale del servizio dato dal dal dal fotografo quello che c'è dentro poiché sembra eterna e continua scoperta perché nel servizio campionato italiano allievi al lago padre del tredici giugno mille novecentosessantacinque quello che vedete qui in basso e Giampiero Galeazzi ovviamente immaginate viene o e l'abbiamo trovata purtroppo per la grazia detenuti il carattere sì carattere Galeazzi questo è un esempio classico di che cosa vuol dire digitalizzare e catalogare
Ovviamente in questi giorni purtroppo è scomparso Galeazzi e noi
Sapevamo che aveva dei trascorsi da canotti e ci siamo rivolti ad una persona anche qui che è venuta in contanti e il che nostro sostenitore che appassionato di o di sport belle scene di canottaggio
Accetto insomma si è si è consultato con il con le specie guadagna Galeazzi dovrebbe aver partecipato quindi ovviamente questa foto col senno di poi trentacinque piume cinquantacinque anni dopo ovviamente
Non è più importante come campionato italiano allievi ma perché dice c'è un personaggio famoso c'è caduto stessa anche con Sofia con Sophia Loren abbiamo foto di Sofia Loren
Fotografata prima che fosse Sophia Loren ha partecipato ad un concorso di bellezza tra l'altro neanche vince vincendolo ancor di più con col nome di dittici scivolone
E quindi al vento il servizio fotografico il titolo del servizio fotografico era reginetta del mare intuite tutti che quel servizio fotografico importanti voci perché c'è soffia Sophia Loren
O che cioè di che cosa stiamo provando a fare non è oggi se posso vado un attimo
Sul sito
Voi nel frattempo preparato delle domande eventualmente così insomma siamo ancora in tempo per poter
Ad ascoltare Bossi questi ok allora faccio un esempio diciamo ovviamente
Il San vista la sede se ne scriviamo oggi sul nostro sito
Banco di Napoli
Perché mi chiedo in via comunque
Allora l'abbiamo novantatré servizi fotografici del Banco di Napoli
Quelli che vedete sotto sono i titoli originali e non abbiamo cambiato che ha dato il fotografo all'epoca
Queste che vedete sono digitalizzati presenta questo qua modelli digitalizzato grazie al contributo dell'associazione del Faito
Perché ovviamente si scoprono tante cose nel cinquantuno il Banco di Napoli evidentemente costruire l'abitazione sul Faito
E lei Strasse come vediamo in queste immagini abbiamo trovato trovato
Questo invece l'abbiamo digitalizzato grazie a un contributo della della corretto bando architettura no rinviamo della la credo sia il Parco Grifeo insomma parte che è stato costruito erano case per il personale del Banco di Napoli
Una delle sedi in via Toledo ecco questa è la sede regina dello Spirito Santo dove tratta manco a farlo apposta non è oggi siamo qui in uno di questi di questi palazzi
Questi sono stati digitalizzati sono fruibili on line a proposito di fruibilità chiunque viene tasto destro salva con nome porti cortesemente CGT dici citi può utilizzarlo anche sui social altra cosa è se si deve fare una pubblicazione un altro nel qual caso troviamo negli accordi
Ma come vedete altri
Di novantatré diciamo ottantanove ancora devono essere digitalizzati quindi qua in questo Banco di Napoli consegna di amministrazione del trenta aprile cinquantuno
Noi sperando che negativo sia al suo intatto ma abbiamo l'abbiamo per scontato ovviamente andiamo a digitalizzare questo negativo e dentro potremmo Trial trovarci chiunque magari c'era bisogna scoprire il nome del presidente dell'epoca se c'era un Consigliere importo invento magari un consigliere che c'è in questa foto all'epoca consigliere di amministrazione poi diventato ministro
E questione eterna eterna scoperta prima si parlava di di di petrolio e puzzano e diciamo che essa in questo momento per così come fatto
L'archivio
è come se dovessimo trivellare per cercare il petrolio al buio però nel momento in cui dopo la digitalizzazione attualmente su on line ma ce ne sono trenta mila di diciamo settecentocinquantotto
Dopo digitalizzato noi andiamo anche a catalogare facesse tornando all'esempio di prima quella foto che si chiama campionato allievi nazionale eccetera eccetera appaltante Galeazzi
A proposito poi di fruibilità e un SerT prenderei quando voi ci ci ci chiederanno eccelse tutto oggi scrivi Galeazzi non lo tu non ti esce quella foto quando me l'ha dato lo diremo
Riuscirà per tutti uscirà quella foto e questo vuol dire intanto a proposito di di di di fare impresa che quando ti chiamano e cioè quella solita domanda vede foto di e noi diciamo sì se ci dà una data certa un argomento sì l'abbiamo ma quando ci chiamano cento presso a tantissime domande non sappiamo dare risposta e poi magari invece potevamo darla
No e siamo partiti da dalla necessità sicuramente non non non ci vorrà non ci fermeremo andiamo avanti nell'ambito di un di una Onlus
Quindi chi vi parla rappresenta un'associazione senza scopo di lucro di io faccio un altro lavoro non non no non vivo di questo
E
Più sì piaceva questa era Santadi Sagrada Familia piaceva perché la catalogazione può essere infinito c'è vorrebbe unico quesito le grandi tele mangiate quando richiedono Vespa faro basso avete foto d'interni di questo oppure quel palazzo quella strada
No e non sempre lo non sempre lo sappiamo più digitalizza diamo innanzitutto ma soprattutto più canta lottiamo
Foto per foto ed è quello che stiamo facendo grazie anche torno all'impresa di cui si parla e passa Athina grazie anche un contributo regionale di imprese culturali
Perché come della nostra dimostrazione
E che quello che stava andando in polvere cioè più che polvere stava se stava
Perdendo definitivamente seppur piccola seppur nel nostro piccolo ha tirato con l'economia perché voi
Se noi pubblichiamo libri non solo diciamo io stimo per un altro anno con l'ossigeno che abbiamo e grazie a questa diciamo al bando che abbiamo vinto ci sono delle persone che più o meno ci lavorano a tempo pieno
Ma voi quando tu chiami dirlo laboratorio evitare delle stampe quando chiama la tipografia ne abbiamo già fatto quattro cinque pubblicazioni
Insomma si si crea un solo un amico l'economia ne siamo come di tempi piccolini però c'è anche un certo certo indotto
Quindi diciamo più riusciremo a catalogare più avremo possibilità di rispondere alla domanda vede foto di e più diciamo su quella che oggi è una sorta di pesca bendata in questo pozzo di San Patrizio in questo tesoro che l'archivio Carbone più potrà essere una pesca mirata certa e le persone potranno potranno forme potranno avere risposta
Quello dell'archivio Carbone
Si conclude la mattinata lasciandomi poi lo spazio alle vostre considerazioni eventuali domande
Per quanto mi riguarda chiuso ci chiude con uno uno Niccolò momento di tristezza lo dico sinceramente perché l'Archivio Carbone Stroncone Parisi o per l'altro grande archivio fotografico della città meriterebbero una maggiore attenzione da parte del mio ufficio ma non lo o risorse loro sanno sguardo su uno attento su queste cose
Però purtroppo l'investimento un investimento ingente un investimento ecco a me piace
Soprattutto i metadati
Datemi un metà dato dei cambierò il mondo non è oggi qui non abbiamo bisogno più di digitalizzazione abbiamo bisogno di metadati di specialisti che sappiano fare metà d'altro perché la digitalizzazione ormai diventato un'operazione semplice industriale
Che può fare io dico con tutto il rispetto e pensa che credetemi che sia ben chiaro
Guardate potrà due scimpanzé ormai possono fare riammesse siamo per fare e e sappiamo che chi fa il la la digitalizzazione
Fa la digitazione in quel momento ma dopo su è chiamata a fare metà dato quindi il vero un lavoro che ci che chiamavamo che ci chiamano a fare altro
Quelle soltanto un'acquisizione tecnologica che non ha veramente si può fare in maniera automatica mischia ecco questo è l'unico momento di e di ecco di di di dispiacere rispetto ad una mattinata che ho trovato da parte mia però sarebbe il giudizio voglio dire e falsato come potete immaginare veramente speciale per questa capacità io come oggi sono sono stato in un frullatore
Ma è capace comunque di sedimentare delle certezze c'è di quanto l'archivio veramente
E l'impresa archivistica perché non è che deve esserci un archivio d'impresa pur possiamo parlare anche di un'impresa archivistica dovrà d'avvio nell'archivio di generare non soltanto conoscenza
Ma di generare anche altro di generare accoglienza di generare anche come nel caso dell'archivio Carbone una un'economia per cui sono opera sono un grato a tutti
Di intervenuti in tempo
Ecco dico un'altra cosa forse un limite enorme non di questo di questa mattinata quale mai immaginato in un interlocutore che sta fuori dalla finestra diceva in quale paradiso sono entrato oggi abbiamo portato delle eccellenze
Ma è giusto che sia così parlare solo delle criticità di quelle che sono le difficoltà che ci sono nel nostro mondo sarebbe troppo semplice tra l'altro un due giorni ci vorrebbero due mezzi nuovo quindi è giusto che ne portiamo avanti quelle che sono delle buone pratiche quelle che sono delle professionalità deve iper specializzazione perché ognuno qua almeno per quanto mi riguarda sono atti io ho ho imparato tanto cioè ma anche in termini di acquisire in restituzioni entusiasmo passione convincimento che quella che è la strada che che siamo facendo quella strada di confronto che una strada
Di comprendere che è una strada anche di aprirci a quelle che sono realtà e diverse indispensabile sotto questo punto di vista volevo invitarmi se avevano fare delle vostre osservazioni o domande
Sì va dopo
Ci sono le foto Carlo Pedersoli poi
Tenendo a bada Spencer come campione di nuoto
è possiamo vederlo assieme perché perché appunto ecco l'altra cosa che posso dire e che
Abbiamo un'idea
Di un regalo natalizio sosteniamo l'archivio Carbone ci senso abbiamo proprio gol cosa dobbiamo regalare un bel servizio fotografico neppure potrebbe essere un buon momento per sostenere l'archivio Carbone
Ecco ok ho scritto Spencer
Va bene sì
C'è Spencer Tracy marce per fortuna anche Bud Spencer e Terence Hill ecco l'acqua
Il servizio è del ventotto novembre sessantotto noi abbiamo uso deve comprare come cessa molto quindi
Crocco
Evidentemente erano alla
Prima del film I quattro dell'Ave Maria ecco le lo scopo l'enzima oppure tra l'altro credo che questo servizio cui cinque Maggi sono l'anno probabilmente non è completo perché quando appare ad Ostia il servizio vuol dire che magari si trovano altri scatti per completarne servizi trovo comunque sia questa risposta ma poi magari se ecco un altro se Bud Spencer
Come Galeazzi assolutamente ignoto vent'anni prima ha partecipato alla gara di nudo perché so che lui era se non se non sbaglio erano dottore no no prima di fare l'attore
E ovviamente ci sarà scritto gare di nuoto alla piscina Scandone magari se Bud Spencer giovanissimo e questo proposta di metadati catalogazione oggi lo avete toccato con mano non lo sappiamo ancora
Prego
Quando mia nipote si è laureata
Ragazzina viziata limoni Arenaways elica lettone presidente andai Campania grazie di essere intervenuta presso
E quindi insomma alla fine le arrecato che fa vela le ho regalato un servizio fotografico sul Circolo Posillipo adottato devo dire ha reagito bene non ha pianto mentre invece come per dire insomma è già una fonte l'altro giorno discutevo con una collega del film di Sorrentino e lei diceva un po'più giovane di me
Dice ma io non ci credo che Piazza del Plebiscito le macchine erano così ordinate non è possibile che a Napoli dei si aspetta un attimo me lo ricordavo
Piazza del Plebiscito le tirai fuori la foto Di Piazza del Plebiscito che sa insomma sul ce ne ce ne più prima con la fermata dell'autobus lei si convinse ovviamente
Che c'era la fermata dell'autobus e anche che i napoletani e io dissi passarono i parcheggiatori che erano insomma dei degli ottimi governatori della situazione quindi
Insomma e ci sarà anche questa però tra tante adesso è difficile trovare seconda tale accodarmi manipolato
Sì tra l'altro intanto grazie per averci per averci sostenuto perché come dire
è bello quando queste cose a accadono anche in maniera casuale approvo che lei ha citato del film risorse G8 così questo non omesso di dire che la produzione fotografica di Riccardo Carbone è stata continuato in qualche modo da Renato il figlio
E e non con la stessa può quotidianità del quotidiano scusatemi il gioco di parole ma perché ha detto i lavori fa una bella differenza fare il quotidiano cioè fare necessariamente foto tutti i giorni
E fare come dire a una un altro lavoro si lavorava per agenzie Disney che quindi poi mi stavano al settimanale lavori commissionati quindi non c'è tutto però siamo anche un bell'archivio che parte dei primi anni Settanta sette o sei moto purtroppo c'è da tutto lo sport e il Napoli di Maradona è un'attività che è stata contrada più o meno fino ha alla fine del sei del secolo scorso e a proposito di Sorrentino con questo nuovo archivio
Come voi
Quando ti incroci con uno scenografo che capisce il valore del tuo lavoro continua la collaborazione anche per il film di Sorrentino
è stata la mano di Dio noi abbiamo dato una se loro ci dicono dei temi prestito che ha già visto il film amare può intuire si si chiesero Stromboli Roccaraso ma dei temi per o documentare quello quelle quindi diciamo le foto che l'abbiamo sentito che va appunto a cavallo di due archivi perché il jazz il film si sviluppa nelle due prove quindi magari si saranno ispirate a questa foto proprio
E alle altre che io abbiamo che io che abbiamo forti altro no io ancora non l'ho visto ma dovrebbe esserci anche una scena in cui hanno invece proprio utilizzata delle fasce proprio come arredo di scena per ricostruito una una un laboratorio fotografico
O in quel caso invece loro hanno scelto delle foto le hanno stampate e utilizzate proprio in scena che è un altro come dire
Opportunità che offre questa collaborazione con le case cinematografiche
Buongiorno
Salve sono Renato io un danno vecchio chirurgo attualmente dedito allo studio della storia della Chirurgia
Pertanto vorrei fare un appello e difficilissimo a Napoli avere notizie sugli ospedali difficilissimo in alcuni casi quasi impossibile
Allora il mio appello era sapere se in qualche modo si potrebbe intraprendere
La raccolta di una documentazione voi coreografica voi documentaria sulla storia degli ospedali
Mi rendo conto che non è una cosa semplice che si possa fare dalla sera alla mattina ma altrimenti il la storia dei nostri ospedali dei nostri policlinici e delle nostre università andrà completamente dimenticata grazie
Posso rispondo al tema degli ospedali sono Raffaele Salvemini dirigente di ricerca Lucerna
Il tema degli ospedali è stato sviluppato così il tema degli ospedali di tolgo la mascherina
Sul tema degli ospedali abbiamo lavorato ormai dagli anni Novanta
Il problema non è che non c'è storia è andata distrutta la documentazione quindi ad esempio quello che si sapeva del San Giacomo e questo ringrazio l'archivio storico del Banco di Napoli l'abbiamo ritrovato in queste carte siamo riusciti a ricostruire pagine di quello che Palazzo San Giacomo grazie alla documentazione bancaria
Quindi non è che non c'è in realtà non ci sono studiosi forse capaci di leggere determinate carte
Perché le carte bancarie sono estremamente difficili quindi invito tutti magari a ricercare quella storia di cui è rimasto molto poco avvenire consulta delle carte di queste chi gli ha che invece continuerà spero attestare grandi sorprese perché appunto io penso non solo al San Giacomo anche gli stessi incurabili exit ma il problema è trovare le carte le carte non ci sono basterà semplicemente trovare fonti alternative le fonti alternative possono essere quelle economiche
Tutto
Assolutamente solo testimone che che si può fare questa storia cioè si può ricostruire quella pagina
Che ha visto Napoli assolutamente protagonista perché se consideriamo sesso che solo quattro ospedali
Hanno dato origine ai banchi di pubblici quindi si può capire l'importanza di questa di questa pagina
Questo per non citare la fonte straordinaria che l'archivio di Stato dove si è ricostruita ad esempio la pagina dell'oculistica
Io con decreti ha detto che era medico torri costruite invece la pagina delle cliniche
E c'è questa documentazione è bellissima all'Archivio di Stato quindi in realtà è un discorso di sinergia e forse di superamenti degli steccati disciplinari perché si può lavorare tutti insieme coi medici insieme agli storici
C'è
Non sa perché lei ha il merito
Senta
Naturalmente io non potrei mai fare il medico quindi come lei deve affiancarsi ad uno storico attacca
Allora i dico una cosa banalissima al di là delle fonti chiaramente nell'Archivio di Stato però le fonti principali per perché io li ho ricostruito e sono gli archivi degli ospedali per esempio io ho ricostruito insieme a Raffaella di cura Raffaele Di Costanzo che vedo qui e altri gli inventari degli ex ospedali psichiatrici il problema ma a questo punto io faccio un aggancio a quello che diceva
Prima il dottore calabro il problema è che questi archivi sono o oggi custoditi
Dai è un gli ospedali e quindi che dipendono dalle ASL e non alle ASL o quanto investono per tenere aperti questi archivi
Gli archivi non sono consultabili e le posso assicurare che dice un patrimonio immenso semplice da consultare perché catalogato secondo gli schemi inventariali chiaramente di un ospedale dopo un medico
Probabilmente e ad un titolari la più facilmente accesso rispetto ad un titolari ho fatto per altre fonti archivistiche però a questo punto noi dobbiamo dire che l'ASL e quindi la Regione Campania e lo dico al sovrintendente spesso non ha la sensibilità per capire che quello d'archivio aziendale
Come diceva il dottore calabro prima riferendosi ad altri archivi aziendali e quindi la valorizzazione di questi archivi Aimi che sono chiusi anche se c'è stato un investimento forte da parte delle istituzioni in primis del ministero per esempio per riordinarli
Ma loro sono i custodi loro dei Bodo capire che sono un valore aggiunto alla loro attività
Sono più si questi archivia i miti pochissimi sono aperti perché non hanno un personale destinato a alla a all'archivio la sanità sappiamo che acque naviga soprattutto in questo momento ma e il mondo non c'è la sensibilità da parte del management di capire il valore degli archivi e lì in alcuni casi gli archivi sono conservati quasi integralmente
E quindi come lei diceva mi ha detto sopra le ricerche chirurgiche le posso dire di per esempio del dei di registri di microscopiche che faceva poi chiaramente negli ospedali psichiatrici assecondi decessi che sono interessantissimi per assenza chirurgica sono lì
Le carte ci sono le carte ci sono però questi enti che li posseggono che sono i possessori debbono comprendere l'importanza di metterle a disposizione studiosi lo sono
Buona sera voleva riagganciare a quanto diceva il sovrintendente e fare anche un appello alle varie istituzioni napoletane non sono napoletane anche italiane
Ora delle magnifiche forse sorti progressive degli archivi siamo tutti d'accordo perché altrimenti tra amici non saremmo qui il problema degli archivi sono unendo una cosa delicata per essere ben organizzati c'è bisogno che nascono bene come ci insegnano
I nostri padri archivisti e in questo è assolutamente necessario una formazione che venga da lontano e che sia ben articolata cosa che a vedere
Quello che succede diciamo le università e anche l'Amministrazione archivistica a
Governa fino a un certo punto diciamo che tante volte gli archivisti sì autorganizzati ossia auto
Sì auto creano ma un vero e proprio il progresso nella costruzione di una certa professionalità ben devo dire la verità tanti anni di mia esperienza è stata vista sempre un poco alla alla lontana è un archivio è fatto di unità archivistiche se non c'è chi tratta nella maniera perfetta L'Unità archivistica la somma dell'unità archivistiche l'archivio potrà dare delle false notizie e cosa che certo non contribuisce in maniera positiva la ricerca storica quindi un appello affinché le istituzioni siano particolarmente attente a quella che e uno dei grossi mestieri del futuro non dimentichiamo che negli anni Novanta ci fu una legge larghissimamente disattesa che imponeva la presenza di un archivista in tutte le amministrazioni non attivisti che sinceramente in tanti anni non ho visto realizzato questa questo dettato di legge se lo fosse stato forse non so va bene grazie
Prego
Ma voi fa meno ne avete signor giudice di leggere il componimento voi la vostra resistenza degli egiziani infatti rileggerò il meno va bene
Dai Walter spezzato no io volevo solo farvi un regalo di Natale grazie per sottolineare l'opportunità che il soprintendente evidenziava cioè la metà datazione quindi la fruibilità di documenti
Fare di Serge ha messo a disposizione una piattaforma che si chiama di indicizzazione dove ognuno da casa in pigiama con un mouse
Legge sceglie tra venticinque trenta collezioni di qualsiasi tipologia di grado di fattibilità
E può trascrivere
Sapete che questo crea dipendenza ecco però questo è un regalo di Natale che se qualcuno vuole farsi di dedicare del tempo ecco questo è a vantaggio della metà datazione di cui parlava il dottor
Gabriele Capone
Grazie grazie siamo stati precisi quasi come
Un treno un Trenitalia
Solo dieci minuti di ritarde rispetto ai ai alle tredici e trenta ci rivediamo dopo questa Paolo salvo fare alle ore quindici e trenta con la seconda sessione come si raccontano gli atti
Che sarà coordinata dal professor Orazio Abbamonte della Fondazione Banco di Napoli
Ma attenzione
Dobbiamo capire
Perfetto
Siamo secondi
Allora diamo avvio che a questa seconda sessione
Del nostro incontro sugli archivi e la comunità dopo una prima sessione che è stata devo dire seconda di
Spunti stimoli di aperture
Perché poi se si volesse provare il nuovo riempiti due pagine di appunti
Consentì imitati dedicato di fare
Perché se si volesse
Provare
Dare una beh visioni di sintesi di quello che questa mattina ci siamo detti
Abbiamo almeno per parte mia ascoltato
E forse si dovrebbe dire che davvero
Gli archivi stanno
Attraversando
Un momento di trasformazione funzionali e possiamo afferma venti
Ne sta modificando profondamente il senso
Probabilmente questo il pregio di questo incontro è stato proprio quello di mettere a fuoco un momento centrali della vicenda
Diciamo della presenza degli effettivi nella società contemporanei
Insomma se ci facciamo caso tutto quello che è venuto fuori degli interventi importanti del lucidità e chiarezza efficace di anche di esposizioni di concetti non non semplici
E che l'artiglio
Come il luogo sociale
Sta diventando si sta trasformando dal momento di conservazione
Perché questa era l'area è stata la ragione storica degli archivi
Diciamo che lo Stato innato insieme agli archivi dato che una delle principali funzioni della amministrazione quindi di un elemento fondante dello stato
è stata appunto quella di conservare la memoria di quello che accadde dal gli strumenti per la certificazione della realtà quando è nata l'amministrazione intatto il compito di conservare la documentazione
Ebbene da luoghi di conservazione e mi pare che si possa dire che oggi gli archivi stanno diventando luoghi di creazione
Di creazione va be'c'è la vicenda interessantissime dell'archivio di radio radicale che addirittura proprio probabilmente Pizzi trattati
Di radicali portarli agli estremi questo processo anche con una certa anticipazioni rispetto a quello che è accaduto perché l'archivio di radio radicale crea la realtà da conservare non è un luogo dove passivamente si risiede ma è un luogo dove in parte significativa si forma per conservare
Però non è solo un archivio almeno per quello che io vi ho potuto comprendere non sono esperto di artificio come da tempo da storie come cosa completamente diversa
Gli archivi si stanno tutti impegnando nel creare qualcosa di nuovo da presentare alla società
Non più quindi sparsi per l'accumulazione
E di darti ma spazi per la elaborazioni di dati ed è chiarissimo il discorso del presente hanno fatto in questi termini gli archivi d'impresa
Gli archivi d'impresa esistono perché possano essere interrogati in funzione di esigenze di futuro o di esigenze attuali qui viene vieni fuori
In qualche misura addirittura antica categoria crociana per la quale la storia è sempre storia attuale cioè si interrogano le cose del passato perché possano dirci del presente possano avviarci al al futuro
Penso anche alla esperienza che stamattina c'è stata così ben trasferita
Del da parte del dottor Zafarana di questo archivio che serve a creare in mozioni none cose da poco immagina degli archivi siano luoghi polverosi di la Mineo per chi non non non è abituato a frequentarli a sedere quanto sono ricchi invece di di realtà luoghi polverose noiosi no un archivio che dalla ricerca della delle tradizioni familiari un archivio che proprio vuole su un muovere vuole creare motivazioni e fondamenti matrice per per l'attualità e questo mi pare che sia una una testimonianza in tutti gli appunti che ho raccolto in questo militari interventi che si sono succede pensiamo l'archivio fotografico dalle dico Priore siamo siamo all'evidenza
Perché un archivio relazionale rispetto al presente vuole soltanto soprattutto essenzialmente presentarsi nell'attualità per darci basi darci motivazioni darci possibilità di interpretazioni di quello che siamo vivendo attualmente ma non è insomma sono e mi sembra che il messaggio complessivo sia venuto da quella che questa ricca sessione di questa mattina sia questo l'archivio e un luogo per creare il nuovo per creare forme di comprensione di irreale forme di motivazione sulla attualità
E dunque sta diventando davvero un luogo in cui la società puffi generarsi da società che è schiacciata sul presente
E che al più riservava la conoscenza del passato poche Elite può diventare invece una l'archivio uno spazio per sviluppare anche una forte coscienza civica una forte identità critica però non identità di quelle nazionalisti e populisti sciocche in linea di massima no un'identità critica perché ci mette al cospetto di un molteplice che altrimenti sfuggirebbe quindi mi sembra che questo passaggio che questa mattina in tenuto e ventottenne insomma sicuramente era già presente che abbiamo inventato niente di particolare però quando listelli se convergono i luoghi di confronto Cisco dell'Ifi Ca'
Quella magia che si può chiamare Meggie dialettica che fa crescere le conoscenze fa sviluppare nell'analisi momenti di sintesi detto questo io ora chiamerei il dottoressa Cristina scene della perché delle Museo Martinitt perché venga dispute il nessuna
Per questo pomeriggio è una tornata in cui come dire
Questa funzione creativa responsabile degli archivi sull'attualità trova le forme per presentarsi al pubblico di interagire
Con realmente con la moto comunità sviluppando registri di comunicazioni varie capaci di attivare a differenti livelli sociali che quello che poi serve quando si ci vuole impegnare nella formazione del sociale
Grazie a tutti buon pomeriggio e colgo l'occasione per ringraziare
La presidente di Rifondazione banco di Napoli per questo invito
Che veramente giunge molto gradito un secondo che c'è in palio prima
Questi sono
Vantaggi gli impedimenti Palazzo
Dunque io vi parlerò di un di un esempio di musealizzazione di un archivio si tratta anche però di un contesto particolare dove esiste una stratificazione di fonti diverse
Il nostro ente pubblico che l'istituto Martinitt e Stelline e Pio Albergo Trivulzio di buona memoria possiede numerosi beni culturali e storici e sono d'enti assistenziali fondati secoli or sono possiedono veramente un patrimonio culturale e storico notevolissimo costituito in primis
Dagli archivi antichi che datano del Cinquecento al ventesimo secolo mai c'è anche la biblioteca la fototeca la quadreria tutta la quadreria con il la ritrattistica gratuita Tory agli arredi d'uso
E in questi enti in questi enti assistenziali è mancata la volontà collezionistica tipica dei Musei e quindi questi enti hanno conservato per l'ottimo integre la varietà e complessità di questi beni culturali e storici ereditati dal passato una specie di tradizione di ininterrotta custodia dei patrimoni soprattutto archivistici almeno per quanto riguarda i nostri liberare i artistici e architettonici e anche di alcune tipologie di oggetti Duso come gli oggetti scientifici per o un liturgici
E questo sia verifiche To punto in ragione della continuità secolare della loro missione assistenziale
Questa particolare circostanza di stratificazione delle fonti offre la possibilità di creare percorsi di ricerca multidisciplinare
Ricchi
Di rimandi interni ed esterni che aiutano a far luce sul significato originario dei singoli pezzi e dei singoli documenti restituendogli
Proprio contesto di provenienza consentendone una piena leggibilità la storia di questi istituti è anche ed è per questo che sono che si è proceduto alla musealizzazione dell'archivio
E anche la storia della società milanese nella sua più ampia accezione la storia delle classi dirigenti e di quelle subalterne cioè degli assistiti e dei benefattori
La storia economica lombarda con l'ascesa de del ruolo di Milano come capitale industriale
La storia di singoli piccoli e grandi industriali della nascente borghesia eccetera
è anche la storia della beneficenza e dell'assistenza che si trasformano da un fatto singolo a un'azione coordinata di uno Stato che appare proprio dai documenti sempre più presenti presente è un brano di storia italiana che viene narrato dai documenti insieme dalle fotografie e dalle raccolti iconografiche pittoriche eccetera e
Ad esempio possibile in cui è possibile prendere diverse direzioni e quindi è possibile cercare di far luce sugli esponenti dei ceti milanesi e lombardi
Ma anche sulla storia del territorio così importante attraverso tutti i documenti relativi alla gestione dei patrimoni fondiari per esempio che sono spettacolari ma anche sulla storia della didattica della pedagogia nascente nell'Ottocento biografie studi comparati sui beni fattori e così via insomma questo veramente grandissime linee il contenuto di questi archivi Fini e noi abbiamo pensato un progetto di musealizzazione di questi archivi partendo dal da uno dei punti focali del Codice dei beni culturali e ciò è quello della fruizione pubblica e della loro valorizzazione e sia inteso ricostruire questa complessa memoria storica e rendere fruibile il materiale archivistico
Questo progetto è bene dirlo nasce per in primo luogo dalle sollecitazioni che sono scaturite con il sistematico riordino dei fondi archivistici
Che ha permesso la successiva speri tentazione di progetti culturali di divulgazione
Partiti in particolare con le scuole e abbiamo pensato di come dire fare di avanzare di un gradino di salire di fare uno step dunque questo archivio Musi io innanzitutto indirizzato operare con i più moderni sistemi multe mediali per perché per rendere fruibile e immediatamente spendibile a tutti questo immenso patrimonio documentario
Che non ha voluto
Rappresentare assolutamente un'operazione di marketing
è nato invece come dicevo dal desiderio di portare alla luce di mostrare al pubblico non solo quello di Milano una parte della storia di quella città una storia
Senza esse maiuscola una storia sommessa quotidiana è molto popolare degli antichi orfanotrofi milanesi
E questo museo è
Un atto dal connubio profondo che lega gli archivi e documenti conservati col filo rosso della storia urbana
Sono migliaia migliaia di documenti che si conserva non
E che hanno segnato appunto la vita e le politiche assistenziali oltretutto c'è tutta proprio la storia dell'assistenza
Al sedicesimo secolo in avanti e come dire sappiamo tutti che sino a qualche anno fa i documenti degli archivi sono stati oggetto di studi specialist
Vico più steso
E che cosa si è pensato che la capacità di stupire e l'entusiasmo che questi documenti operi in fondo perché sono davvero documenti poveri non abbiamo grandi nomi non abbiamo comunque questa l'entusiasmo che questi documenti poveri hanno suscitato nei lettori selezionati
Hanno fatto sorgere in lui il desiderio di renderli noti a un pubblico più vasto cioè si tratta di si è trattato di restituire al pubblico un bene comune
Un bene collettivo di restituire ai cittadini una storia che ha alloro appartiene da secoli e la domanda la prima domanda che sorge è stato questo come fatti come si fa
è una domanda un po'drammatica come attirare l'attenzione del pubblico su un bene culturale Cenerentola così trascurato poco amato come documenti d'archivio
Cioè il pubblico specialist non specialistico abituato alle grandi mostre se chiediamo andiamo a vedere la mostra di Picasso oppure vieni a vedere la mostra i documenti degli organi vediamo che cosa risponde no e quindi abiti il pubblico il pubblico soprattutto in una città modaiola come Mila no
E il pubblico veramente abituato a dare a vedere quelle vetrine dove si ostenta ciò che il documento d'archivio non possiede cioè la connotazione del bello
E quindi abiti ci siamo chiesti come a tirarlo questo pubblico e siamo partiti da quello che viene colto da parte degli specialisti c'è perché gli specialisti sono attirati dai documenti perché colgono ciò che dia vincente racchiuso nei documenti dal contenuto storico particolare
Possiedono oltre tutto gli strumenti per leggere comprendere anche il contenente però il pubblico generalizzato non possiede questi mezzi
E quindi abbiamo banalmente gli strumenti utile a decrittare o comunque contenuto Espresso in una sorta di codice come può essere la grafia antica ad esempio no
E quindi nell'immaginare il nascente archivi un così a Lizzano atto
Abbiamo pensato che non potevamo progettare la classica esposizione di documenti corredate da didascalie Da Rin testi supportati anche da inquadramenti storici pannelli esplicativi magari accompagnati da fotografie d'epoca eccetera
Perché perché il pubblico avrebbe ancora una volta affluito in modo passivo avrebbe guardato il DOCUP lento appurato cosa contenesse ma l'esperienza di meraviglia
Che nasce dalla lettura di un documento improprio dalla scoperta del fatto storico in esso contenuto anche se minimo appunto su questi documenti poco veri questa sensazione appagante dalla scoperta del fare proprio ciò che si è intravisto si è capito era difficile per il pubblico
Generale generalizzato perché il documento è di difficile approccio e lo sappiamo tutti
Ma allora che ce la può destare l'interesse e la meraviglia di unto in un documento
Da archivio ci siamo chiesti la risposta eh
Legata all'insieme dei singoli fatti testimoniati dai documenti ci siamo dati questa risposto sia la voce collettiva dalle carte d'archivio che racconta e descrive la vita le gesta i personaggi la politica l'economia di una società integra in un determinato periodo il nostro Museo parla di orfani e dei loro benefattori e della città di l'anno
Durante il lungo ottocento diciamo è questa voce collettiva che tratteggia la storia e diviene divenendo espressione della nostra Società diviene parte di noi stessi e abbiamo pensato che proprio questa voce collettiva che occorreva riportare alla luce fare udire fare eleggere e allora questa manda iniziale che ci siamo posti
Possiamo semplicemente rispondere non bisogna rendere più appetibili i documenti ma occorre mostrare il grande Pini della storia attraverso l'insieme collettivo dei documenti
E questo a come dire comportato lo spostamento dalla didattica della storia alla didattica per le fonti d'archivio che leggermente diverso come approccio
Il museo che il comitato scientifico era stato incaricato di progettare doveva essere un luogo simbolico dove appunto grazie anche alla molteplicità la stratificazione di fonti
Si comprende sì compie ne trasse il tutto e si offrisse il visita tra il fruitore al visitatore un vero un uomo nella memoria
E quindi era necessario far parlare le carte d'archivio in consona innanzitutto in consonanza con le altre fonti
Ma attraverso una metodologia che potesse generare la meraviglia questa parola meraviglia una parola che molti Museo orologi utilizzano ormai da qualche tempo da qualche decennio
E quindi tornando alla domanda iniziale come attirare l'attenzione sul grande pubblico del grande pubblico su un bene culturale così
Sottovalutato e così gruppo bistrattato il soma misconosciuto soprattutto si risponde
Attraverso attraverso gli strumenti offerti dalla musicologia dall'abuso graffia c'è un lungo dibattito che ha animato queste due discipline dall'otto a fine Ottocento sino ai giorni nostri in un permanente assiduo scambio
Di idee compresi gli architetti i conservatori museali etc e che hanno portato a ciò che è oggi un museo ma ciò che potrebbe abbiamo pensato noi anche essere un archivio
Cioè l'evoluzione sempre più al servizio degli utenti in una sorta di democratizzazione della cultura
Sempre più lontana dall'accezione elitaria quello di cui si parlava anche stamattina questa élite di storici ricercatori eccetera no il pubblico generale generalizzato
E e quindi abbiamo fatto proprie le le indicazioni della musica della musicologia e della Museo graffia il museo e l'archivio
Devono riuscire a coinvolgere non solo gli esperti ma anche il pubblico generico e ciò che rende coinvolgente un'opera d'arte rispetto un documento indubbiamente è la capacità di risvegliare emozioni attraverso i sensi
E quindi come fare a fare queste equazione tra senso ed emozione
è possibile con i documenti il comitato scientifico ha risposto certo in modo positivo la seduta è stata una risposta ovviamente positiva il documento può emozionare attraverso un per come attraverso un percorso percorso multisensoriale assolutamente senza perdere però nello stesso tempo il rigore della ricostruzione storica comitato scientifico era composto da storici quindi il documento può essere letto per esempio da un attore riprodotto nella sala può essere accompagnato da fotografie gigantografie eccolo iconografia che mostrino
Beh io oggetti contestualizzato con proiezioni firmati accompagnato da colonne sonore
Rumori fuori scena che ricordano gli oggetti di cui e di cui è scritto nel documento stesso può aprirsi spogliarsi come un libro
Puoi invitare il frutto il fruitore a toccarlo a farlo proprio appunto attraverso il touch screen
Può concretizzarsi in in riletture scene che ad esempio dei libri di testo utilizzati nelle scuole degli orfani come una nostra sala post può apparire e scomparire sui muri delle sale
La sua immagine proiettata può accompagnare all'entrata del museo lungo le scale di accesso le foto degli dei Martinitt delle stelline in questi ragazzi orfani che accompagnano il visitatore cioè il documento non si fa solo leggere ma si fa ascoltare
Si mostra iconografica mente si propone e e entra in un'interazione continua con il pubblico per mettere in scena questa scelta ovviamente
Abbiamo dovuto superare una bella barriera e soprattutto gli archivisti storici e la barriera del supporto fisico
Cioè abbiamo eliminato il su i la rappresentazione la rabbia scusate l'esposizione fisica del documento originale e ci siamo cimentati
Con le nuove tecnologie supporto fisico era virtuale pero
Attraverso la multimedialità e l'interattività i documenti esposti al museo che sono virtuali cioè riprodotti su monitor proiettati su schermi sono toccabili sono spogli abili
E hanno delle vere e proprie ricostruzioni stimolati il prodotto di questo concerto espositivo è un museo multisensoriale che invita il fruitore all'interscambio ne sollecita i sensi la curiosità l'attenzione un museo che induce anche per la materia trattata l'immedesimazione ideale e psicologica con i piccoli orfani nei quali racconta la vita
Un museo rigorosamente fedele ancorato al dato storico dal luogo privilegiato per la conservazione di preziosi documenti questo archivio divenuto museo è un luogo da visitare
Da vivere da partecipare a nelle forme e nelle atto più diverso e perché si possono passare velocemente in rassegna i vari minuti apertura perché appunto il museo è fortemente interattivo parla solo se usiamo Hitachi screening su cui sono stati posti i documenti e quindi possiamo passarli velocemente oppure possiamo indagarli uno dopo l'altro per ore
E insomma partecipazioni e divertimento
Che fanno che hanno reso una hanno restituito una forte integrazione con il territorio cittadino e la sua storia
Il sistema interattivo fa in modo che la comunicazione oltretutto la compressione avvengano in modo percettivo ed esperienziale
Attraverso una serie di linguaggi ai suoni all'animazione di ricostruzioni filmati eccetera e e però ecco molto più immediato e comprensibile
E ormai ha dimostrato per peraltro sempre per parlare di musei che i sempre di più i visitatori dei musei
Rispondono in modo molto partecipativo quando vengono coinvolti in queste strategie interattive pure raro oggi imbattersi in un museo del tutto tradizionale che non abbia allestito qualche aggeggio qualche monitor qualche sala interattiva
Comunque questo archi questi percorsi hanno consentito al nostro archivio di abbattere le barriere tra i visitatori patrimonio archivistico
Hanno consentito di manipolare e di sfogliare i documenti
In maniera prima impensabile hanno dato voce ai bambini e ai ragazzi e le ragazze ricoverate agli adulti che hanno prestato la loro attività in questi in questi enti e i un'ultima riflessione legata anche agli spazi da penultima riflessione legata agli spazi immersi ivi nell'allestimento del museo assi a volte ci si imbatte lì e dei musei a volte ci si imbatte nella creazione di spazi immersi ventre di con scenografie digitali schermi giganti su cui proiettare immagini che si posano dappertutto eccetera come nel caso delle realtà virtuale ormai ampiamente adottata nei virtual cult orale Heritage
In cui le visualizzazioni tridimensionali sistemi interattivi creano ambienti immersi vi in cui navigare esplorare ambienti ricostruiti
Non abbiamo una sala di questo tipo però abbiamo una sala di ripetono ricostruttiva diciamo il quasi tre di che è la sala del maestro non so se già
C'è un cugino Furio
Ho finito trascorsa dove si vedono dove il un maestro virtuale interroga sul serio i fruitori
Che dire salto un po'per abbreviare e arriviamo all'oggi
Perché un piccolo cenno esso al sociale perché le vicende del di quest'ultimo anno e mezzo quasi due di pandemia con la chiusura anche del nostro museo degli archivi e delle biblioteche e quant'altro ha fatto in modo che ci sia dei quassù
Come si diceva anche stamattina ai soli cioè noi abbiamo la pagina Facebook la County Twitter e Instagram soprattutto abbiamo un canale ufficiale su YouTube con cui sono in cui sono state trasferite tutte le nostre le relazioni le conferenze e tutto ciò che facciamo eccolo il maestro
E
E con nostra grande sorpresa abbiamo aumentato di culto i nostri fornitori la remoto ne abbiamo recuperato circa il cinquanta per cento attualmente in presenza e l'ultima delle cose che volevo così velocemente dirvi è la digitalizzazione forzata che comunque ci ha permesso questa esperienza
Perché le scuole che ci hanno conosciuto in questi anni ci hanno chiesto
Il il lo svolgimento dell'alternanza scuola boro adesso qui CTO in David non vi dico che cosa significhi digitare prima
Migliaia di documenti perché loro si fermano si fermano una settimana di fatto
Intanto e noi forniamo loro tutt'tutta la documentazione su cui lavorare quindi abbiamo dovuto fare questa grossissima opera di digitalizzazione
Avrei
Ratio la dottoressa Ceneselli questa testimonianza così
Ricca di una esperienza che va costituendosi o per meglio operare
E insomma una serie di elementi che concorrono tra loro progressi tecnologici finalità di diffusione delle conoscenze storiche democratizzazione
Della funzione degli architetti
E soprattutto scelta questa didattica sul delle fonti scelte quindi che opta per la microstoria rispetto alla macro storia cioè per la storia delle discende anche umile ha parlato di documenti poveri ma insomma sono quelli che si trovano negli archivi
E concorrono tutte frasi che insomma il Jinx sia sicuri si può dire che sia ormai terminato
Quel modo di intendere la storiografia chessò alla Plutarco alla Tucidide ma che durate fino la Mita fino alla scuola degli animali in sostanza come storia
Come dire moralistica ma delle grandi vicende belliche dei grandi personaggi per calarsi in una realtà concreta attuale e Checchini insomma la riceve soprattutto queste queste fasce ampliati
Utenti della storia degli archivi della ricevano sentono Pdci dallo la avvertono come una storia che si vive dei quando si parla di case regnanti grandi battaglie di amicizia noi non si impara niente si dimenticano queste cose
Dieci minuti dopo averle ascoltatelo ville mandate a memoria mentre quando si vede le vicende della vite concrete precise e puntuali le cose cambiarono
A questo punto pregherei il professore Alfredo bucchero e l'architetto Teresa Tauro di venite al tavolo ci parleranno sostanzialmente dirmi qualcosa che sembra essere un po'più lontano dagli archivi del ma che in realtà così non è perché nella storia urbanistica si scrive la storia di una società e asservirla leggere la conformazione urbana e un grande archivio a cielo aperto passerei credo processo di occuparlo averti detto tamburo la la però
Ecco mancando Bonassi raffronti
Per prima cosa naturalmente voglio ringraziare l'anno presidente parli offerto per due motivi il primo è perché c'ha invitato a parlare e noi siamo ovviamente contentissimi di questo e il secondo perché la Fondazione Banco di Napoli a finanziato in parte questa ricerca fatta dal centro CDC e dal professore
Al freddo Bucaro
Che poi il il presidente della delle al centro ci dice ricerca che è stata finanziata quindi in parte dalla Fondazione Banco di Napoli in parte dall'università Federico secondo in parte anche da stiamo Beckham
Questa ricerca parte però da perlomeno dieci anni di studi fatti con l'università di Salerno e con la facoltà di archeologia con il professore Luca Cerchiai e il professore Fausto Longo da questi studi fatti negli anni passati sono stati pubblicati due libri uno con un studio offerto a Emanuele Greco che è stato il primo presidente della scuola italiana di archeologia di Atene
Libre trovò in onore suo ed dove all'interno tra vari contributi c'è anche questo contributo nostro mio ed è professore Longo sulla origine dell'urbanistica di Napoli che poi confluito invece in un libro
A sé stante
Dove l'articolo è stato pubblicato in maniera indipendente questi studi su Neapolis
Hanno rivisitato e rivisto tutta la tradizione di studi sulla Napoli antica che dalla fine dell'Ottocento fino a ad oggi
Sono stati realizzati dalla dagli studiosi
E fino a poco tempo fa infatti la città di Napoli Neapolis è stata considerata fondata nel quattrocentosettanta più o meno avanti Cristo
Una città costruita per stride ASS e cioè per rettangoli stretti e lunghi
Ecco qua per rettangoli sette lunghi che si è adattata su un pianoro compro occupando lo in maniera
Informe
Queste piante e che hanno praticamente organizzato su carta la città antica ecco qua sono più o meno tutte quante
Per noi tutte quante rappresentano una città di tipo arcaico non costruita senza un vero disegno urbano
Ma la pianta archeologica
Di Neapolis pubblicata nel libro Neapolis del mille novecentonovanta tre questa ultima e la una pianta di Indianapolis
Pubblicata nella città il mare nel due mila e dieci e questa e l'ultima pianta che rappresenta Annapolis con partenopee
E che praticante rappresenta la linea di costa antica quello che si voleva rappresentare però c'è anche poi il disegno della della città antica al centro questa è l'ultima pianta archeologica di Neapolis
Che è stata
è stata evidenziata nella mostra di Talal Salman nel due mila e venti
Come dicevo questo schema di Città
Riprende un po'una rappresenta un una città a arcaica
Ma dopo gli scavi però della metropolitana di Napoli Entella linea Telecom negli anni ottanta
La data di fondazione di linea Polisse è stata anticipata di almeno una cinquantina d'anni quindi sia è considerato che la città cioè non è stata fondata nel quattrocentosettanta ma alla fine del sesto secolo avanti Cristo quindi più o meno negli anni trenta venti del Cinquecento quindi cinquecentotrentacinque centoventi avanti Cristo
Questo ha comportato una fondamentale rivisitazione degli studi sia teologici che
Storici
La rivisitazione degli studi archeologici ha comportato un un una pubblicazione che è una pietra miliare
In questi studi che del due mila e cinque e fatta scritta a due mani dalla dottoressa Gian Paola e dal professore da costino
E in questa pubblicazione sono pubblicati i dati archeologici relativi a questa diversa datazione della della mia città della città antica
Accanto a questa rivisitazione perché accanto a questa revisione della data di fondazione di Napoli
E c'è stata anche una rivisitazione del periodo storico nel quale questa città è stata fondata e questa è la cosa più importante
Ed è i sono studi recentissimi e che hanno se ancora in atto perché ancora non si è non si non sono conclusi
E che hanno puntato l'attenzione su due fatti principali
Uno e che ha Ikea venite sono avvenuti negli ultimi anni appunto della del sesto secolo nel Golfo Comano chiamato il cratere dove era appunto la città di Cuba
La cita principale di questo territorio e in quegli anni sia studiato si è visto che
Si sono sono avvenuti dei rivolgimenti politici molto importanti e c'è stata una una una crisi profonda della società dell'epoca
E guerre sanguinose sia all'interno che all'esterno di di Cuma all'interno c'è stata una lotta furibonda tra aristocratici e democratici conclusa con la tirannide di agli Aristodemo e all'esterno ad aggressioni del degli Etruschi hanno portato una situazione di grossa incertezza politica e militari
Questo è il primo fatto fondamentale successo in quegli anni
Ma cinese un altro fatto fondamentale che è successo in quegli anni e che ci riguarda da vicino ed è l'immigrazione Coppa sia per il tema dell'immigrazione è un tema complicato
In quel periodo molti e Sully
Greci
Tre si trasferiscono nell'Italia meridionale fuggono dalle tiranni di che nella fine del sesto secolo
Vedevano appunto le città greche dominante tiranni e pensatori
Navigatori filosofi matematici più aperti alla alla missione lumbard antifreddo
Non hanno potuto far altro che fuggire e dove fuggivano fuggivano in Italia e così sono venuti nella nostra Italia meridionale Magna Grecia nel cinquecentotrenta un gruppo di questi esuli aristocratici colti cortissimi aperti alle all'interno al nuovo sapere che stava in in quegli anni crescendo
Un gruppo di questi viene e si ferma a Crotone
Tra questi c'è Pitagora
Pitagora nel cinquecentotrenta fugge dalla tirannide di Aris di Policrate e si ferma a Crotone dove poi fonderà le sue scuole e poi morirà a Metaponto ma questa è un'altra storia
Insieme a Pitagora arrivano degli altri e stupri aristocratici greci e che vengono fino accumula
Quindi un gruppo si ferma Crotone un altro gruppo di questi esami che sono miliziani quindi molto la cultura era la cultura miliziano all'epoca arrivano nel Golfo con mano e qui si fermano nell'aria di dei Campi Flegrei a Pozzuoli e costruiscono insieme ai Cumani filo Capuani o dei micidiali Studer in molti ancora non era diventato tiranno costruiscono dice sia e Neapolis
E questa è in pochissime parole spero molto molto Brady
La storia e la l'archeologia degli anni in cui viene fondata Neapolis ma questa rivisitazione che e è stata fatta dagli studiosi per quanto riguarda il campo archeologico e per quanto riguarda il campo storico non è ancora stata fatta compiutamente per il campo urbanistico e qua e il nostro lavoro e poi professore buttero
Di dirà bene in che termini la nostra ricerca sì andrà avanti e in questo campo e un campo aperto dove e si devono concentrare le nostre energie e una solida regia che partono dal come dicevo all'inizio da questi studi che già sono stati fatti
Sulla urbanistica di Napoli e che porteranno sicuramente altri importanti risultati
Che consuma abbiamo fondamentalmente rintracciato abbiamo rintracciato che quello che questi
Finendo la loro fitto finito
A concludo che quello che portano questi miliziani e la nuova cultura del numero quindi Pitagora ricordate di non cui personalmente ma l'humus che in quel in quell'epoca
Se
C'era e questi mi miliziani portavano in Italia era la nuova cultura sul numero sulla proporzione sulle figure sulla nuova geometria sulla musica sulla medicina insomma tutta la cultura nuova dell'epoca viene in quegli anni portata anche nel Golfo con mano
Quindi la città di Napoli Neapolis fondata da questo gruppo di mille di fammi insieme agli questo gruppo di aristocratici
Di Cuma
Fondano una città basata sulla geometria e sulla proporzione velocemente vi faccio vedere la città eccola qua questa è stata sono state posizionate Licosa principali archeologiche senza fare nessuna ricostruzione urbanistica come vedete le necropoli sono circondano il pianoro al centro del pianoro certo il tempio dei Dioscuri
E queste sono il tre tre Piattelli e principali
E le due altre platee che che circoscrivono un quadrato centrale alla città
O sovrapposto ecco qua il disegno del circolo perché la città viene fondata e per troppo lungo spiegarlo non ve lo posso spiegarle dovete dovete fidarvi
è ecco qua e il circolo poi ovviamente essendo le mura
Delle mura difensive hanno incluso nel loro circuito anche le colline
E che perché certo non si potevano lasciare le colline fuori del circuito di difesa della della città ma la cosa fondamentale è il quadrato e la figura del quadrato il quadrato che praticamente euro e diventa il modulo di fondazione della città e e guarda caso e la pianta della casa
Lo crepe donna che il una casa quadrata di sedici in sedici diciassette metri di lato
Che praticamente e costituisce tutta la città perché costituisce l'isolato costituisce l'isola costituisce poi il grande quadrato centrale che determina il il raggio di fondazione del circolo di Fondazione con una costruzione alla costruzione che quei sarà chiamata nel Seicento la sezione aurea che adesso e la divisione del segmento in media ed estrema ragione ho finito se è una cosa complicata
Questo
Sì
Allora un attimo solo
Attivare
Diabolik
Allora buona sera a tutti da Presidente si è allontanata la volevo va be insomma la ringrazio pubblicamente
Per questa occasione che ci offre al pubblico la Banca d'Italia sembra va be allora per questa occasione che ci ha offerto con il sostegno della Fondazione Banco Napoli
A questo a nostra a questo nostro progetto questa nostra idea che devo dire è stata in qualche modo suscitata dalla dalla curiosità dall'interesse
Di Teresa Tauro e quindi ho colto questa occasione con grande piacere vista la
La l'interesse che a mia volta
Provavo per questo tema si tratta di un documento
Chi mi conosce
Sa che io sono un noto topo d'archivio un appassionato cultore delle antiche carte dice il professore Lecce mio caro amico che condivide con me la passione vinciano abbiamo avuto un maestro Carlo Pedretti
Che purtroppo ci ha lasciato due anni fa e che
Amava ripetere non c'è più niente di lei di di inedito dell'editto cioè di quello che sta sotto i nostri occhi ogni giorno ecco il centro antico di Napoli sta sotto i nostri occhi nostri piedi
I nostri sguardi
Il nostro cammino ogni giorno pensiamo di conoscerlo
Sono una quarantina d'anni che lo studiamo io almeno e oltre cento anni tanti altri
E a quegli studi noi facciamo sempre riferimento pensiamo che sia stato scoperto tutto si sappia tutto in realtà non si sa quasi quasi nulla di questo documento questo è un documento che è un palinsesto e quindi come tutte ecco pronto tengo io pensiamo a tanti fogli di Leonardo scritti sovrascritti tante volte
Questo palinsesto come l'abbiamo chiamato anche in occasione del recente convegno che abbiamo promosso ad al giugno scorso la città palinsesto
Questo palinsesto va analizzato va studiato e intendiamo farlo ma lo stiamo già facendo alcuni mezzi in questo progetto forma Urbis Neapolis
Questo Progetto nasce non solo da questa idea appunto
Di Teresa Emilia ma da una esperienza guida del cento iconografia città europea che ho avuto l'onore di dirigere fino all'anno scorso per una decina d'anni
E che ieri è stato fondato da Cesare De Seta e e che quindi vanta una tradizione ormai stiamo per festeggiare i venticinque anni di questo Centro interdipartimentale didattico secondo una tradizione nell'analisi dei centri storici e della loro rappresentazione dell'immagine della città storica europea veramente molto devo dire molto solida e non solo grazie a me
La precedente esperienza quella del ne posso digitale Hide che voi potete già consultare sul nostro sito
E partita proprio in quel caso dà un'idea della direttrice Bibliotheca Hertziana Tania micascisti
E per due anni abbiamo condotto questo Progetto e adesso
E cosa di qualche giorno fa finalmente potremmo avviare la seconda fase di questo importante Progetto con con le spezie Anna quindi voi già sul nostro sito potete avere idea di quello che abbiamo fatto costruendo quindi una mappa digitale della città storica in quel caso non limitata al nucleo antico
Attingendo a tutto il repertorio più ampio della cartografia storica napoletana e che quindi per fasi e per lei sovrapposti
Abbiamo analizzato appunto la città
Il lo strumento digitale ci consente di potere
Implementare il contenitore
Progetto come una scatola da di empire e che quindi è sempre aperta e i
Accogliente cioè possiamo versare i dati nel corso del tempo lo possono fare anche ovviamente altri e questo è importante perché si si passa da uno strumento rigido come poteva essere e come perché poi noi facciamo libri fondamentalmente il libro a uno strumento aperto ecco molto più versatile molto più
Di questo gruppo del Nuovo Progetto forma Urbis Napoli sono parte
Colleghi Francesca caban immesse Pascariello Massimo Visone Raffaele amore collaboratori come Alessandro Palumbo Mirella Izzo Mariangela della Cia sono veramente diciamo appassionati almeno quanto mi a questa a questa idea ci sono possiamo dire tre livelli di approccio
Alle fonti
Sono quelle più generali la storia dell'urbanistica greca
In questo senso devo dire mi fa piacere avere il conforto del professore Mele del professore greco
Dell'ex sovrintendente Stefano De Caro
Su questo fronte sul solo su questo questa avventura
Abbiamo la collaborazione della Società poi Chia con l'archeologa
Francesco longobardo
E dicevo sono tre livelli di approccio quello generale teorico sulla urbanistica greca quello di recupero dei dati e quindi di tutti i rilievi possibili rintracciabili
Della archeologici quindi della città nella città antica condotti nel corso diciamo di oltre un secolo
I dati iconografici naturalmente per fa riferimento a quella che la più la la nostra tradizione cartografici e bibliografici e documentati cioè quasi parte da fonti molto autorevoli sia di tipo archivistico che bibliografico
E alcune di quelle bibliografiche penso a Capasso intrecciano questi dati facendo riferimento per esempio alla Historia Napolitano di Fabio Giordano
Che a sua volta insieme del resto con con lo stesso Capasso fa riferimento ad esempio a Pietro Antonio Lettieri a alla cronaca di Partenope
La trecentesca
Diciamo descrizione della città alla prima diciamo più più inerente al mostro al nostro tema ma veniamo alle immagini
Vi dicevo quindi teoria recupero dati implementazione di questa e quindi formazione di questa mappa digitale implementazione dei dati
Facendo a assumendo come base quella che è la pianta coeva di Capasso e cioè la pianta catastale e vi l'occasione e l'onore di pubblicarla ma questo va automaticamente non speri effetti
A una coppia Emilia destra Julius riguarda qualcuno sa a togliere la c'era un signore prima
La veste va avanti così ci allieta ma insomma
Posso può posso anche descriversi così facciamo prima sì allora alla esatto opposto è di novanta otto ma va be va beh nel dicevo dicevo ebbi l'onore di studiare la pianta catastale
Con il professore ha visto il mio maestro pubblicando un librone sul catasto
Napolitano
E proprio quella assumiamo come base dei che coi da dello studio di Capasso che vediamo appunto in queste immagini
Quello a sinistra in particolare sulla topografia nella città nell'undicesimo secolo nel quale studio fa riferimento proprio a quella documentazione di cui parlavo è passata
Sono passate le immagini appunto dalla cronaca impartendo per e dello studio e della e della Historia Napolitano di Fabio
Giordano
In particolare ci sono del miglior cioè la toponomastica che viene recuperata Capasso attraverso i documenti della dell'età medievale
I soprattutto ecco i toponimi commetto attesi le platee
Chi ci danno la possibilità di verificare alcune ipotesi tra cui quelle di Teresa
Riguardo alla eventuale esistenza oltre alle tre paterno Est Ovest anche di due platee nord o sud vedremo tra un attimo le immagini ci sono studi autorevoli per esempio c'è Amberg che fa riferimento a vitruvio e fa risalire
Proprio lo schema di Neapolis alla citazione di vitruvio della città
Progettata sulla base della rosa dei venti ed è tracciato ortogonale ma su questo insomma non voglio tediarvi così come sulla ipotesi di ammende che è un disegno di Fra Giocondo degli Uffizi
Rappresenterebbe il lo schema dei cardini e decumani delle platee delle idee stanno poi delle platee di Napoli sì questa è un po'più azzardata questa ipotesi qua ci ci sono quelle di Mario Napoli che venne conosciamo quella di Roberto Pane
Quella il rilievo della della Soprintendenza che fu pubblicato quarant'anni fa nel libro
Nel libro Napoli antica troverò pace su questa con questo con questo file a un certo punto un rilievo utili bocche
Perché vai avanti in automatico del problema no no no no ormai l'abbiamo capito sono stato io
Va bene no non simbolo diamo vediamo se così si bloccava ecco può essere che così si blocca
Sì sì sì e quindi prima facevamo riferimento agli ultimi Teresa faceva riferimento agli ultimi
Scali e alle ultime pubblicazioni per ai quali bisogna diciamo riferirci
A Daniela Giampaolo essenzialmente a molti suoi studi che hanno appunto
Il fatto luce subbugli sulle tracce che possono essere che sono state recuperate all'interno della città antica e quindi suggeriscono molte ipotesi per esempio quei
Il sul porto sul porto romano o tanti tanti luoghi di scavo da lei
Indagati nel corso di tanti decenni di attività per la Soprintendenza
Ora facendo riferimento vi dicevo alle
Alle città della Magna Grecia e possibile avviare un confronto tra la maglia Napolitano ma e quella per esempio
Di Naxos di Taranto di Metaponto di un posto idonea in realtà quella che ci sembra più vicina Annapolis e quella di Olinto
Che però sta nel nella penisola Calcidica quindi non stai Magna Grecia nella quale si individua quello che viene accennava Teresa cioè isolato che un isolato fondamentalmente a spina con le cellule nel caso Napolitano napoletano sono dieci cellule su ogni l'atto quindi sui due lati
Dieci Cellule diciassette per diciassette metri con un ambito sociale una sorta di vicoletto un un un corridoio tra le due le due file
All'interno dello schema di Napoli se possibile
Con ogni probabilità individuare questo quadrato centrale al cui centro c'è
L'agorà che poi accoglie come sappiamo il foro romano con il tempio dei Dioscuri il macello ma e gli altri impianti
Pubblici ora l'ipotesi da considerare quella della presenza di due platee nord sud sappiamo che l'inclinazione non è esattamente una pseudo sono ventidue gradi e mezzo rispetto all'asse
Nord-sud è un orientamento in cui solare cioè ottimale dal punto di vista dell'aerazione e del soleggiamento all'interno di questo quadrato centrale milite altri quattro quadrati ben riconoscibili così come sono facilmente riconoscibili lo vedremo tra un attimo le cellule diciassette per diciassette metri di cui parlavo sì sì sì
Eccole qua all'interno del catasto noi
Riconosciamo facilmente questo impianto aspirina e che poi è chiaro e in certi casi viene Aubisque tirato dagli interventi conventuali ma che per il resto si riconosce molto facilmente e quindi e e in un documento facilmente
Diciamo utilizzabile a conforto appunto di quella di quella ipotesi che avvicina Neapolis a Olinto veniamo per concludere alla questione del del prodotto digitale che stiamo elaborando
Praticamente è un collage e un una sorta di pazzo il nel quale versiamo tutti i dati che la sua l'intendenza molto gentilmente cista fornendo quelli di rilievo di tanti anni di lavoro di Teresa della società polizia eccetera quelli pubblicati naturalmente a partire da Napoli antica ma poi tutti gli altri rilievi
In più
Questo Capasso viene in qualche modo radiografare in tutti i modi perché i dati di Capasso versati sulla pianta coeva catastale mille ottocentonovantacinque
Proprio come il libro di Capasso ci offrono ulteriori segni ulteriori tracce di questo Mosaico
E quindi nel nostro sito andiamo a costruire stiamo costruendo questo che partendo dalle dal lavoro precedente di cui parlavo già fatto Valenziani e quindi da quelle piante cosiddette pre catastali che per con riferimento al nucleo antico questa volta non non a tutta la città storica ci offrono sicuramente dei capisaldi
Soprattutto per quanto riguarda il ridicolo delle strade e poi proseguendo stavolta non vuole proseguire
Proseguendo con le sovrapposizioni delle carte ai vari livelli duca di noia Schiavoni che quella che vedete e poi naturalmente
Il solito catasto però sovrapposti sovrapposti al DVD della città attuale queste appunto la pianta archeologica che parte dal rilievo di Napoli antica mila centottantaquattro lo aggiorna con il libro di Fausto Zevi Neapolis di un decennio successivo e fino ai ai dati appunto fornitici dagli enti e dai privati che vi ho citato prima per comporre e verificare diciamo quelle che sono le ipotesi di cui di parlavo quindi a questo punto è chiaro che proprio dai brani che vedete a sinistra di Capasso che a sua volta città ce l'hanno e Fabio Giordano e tutti gli altri tipo effettivamente recuperare un disegno Falcon tipo suoi toponimi
Accertati mi pare ormai chiaro attraverso quei documenti
E quindi di nuovo le sovrapposizioni
La teologo citavo appunto la longobardo ci ha ci sta
Offrendo tutto quello che riguarda in particolare i vari reperti dell'area centrale e poi naturalmente il lavoro si estende all'intero nucleo antico con i vari punti a cui sono legate in digitale nel nel nel database dell'EISC chiede
Questo è il caso del Tempio dei Dioscuri prima erano reperti via del Sole eccetera eccetera e qui un po'come abbiamo fatto per il nel Progetto precedente ne impose digita la card
In quel caso con il campione era il decumano quindi trovate terrà Spaccanapoli proprio la visita il percorso lungo i principali monumenti a cui sono legate le banche dati
Bibliografiche delle principali biblioteche europea a partire proprio dalla Bibbia sentenziano in quel caso
E quindi quei ho finito
Troviamo per esempio dell'arco dell'Arcus che avrei dato osso di epoca romana che Dada ingresso al decumano medio da Occidente la scheda relativa appunto
Alla descrizione che ne dà c'è la e infine l'aria dei teatri con la Scheda con il rilievo con la i differimenti bibliografici principali aggiornate questo appunto
Va viene versato verrà versato appena finiremo il il lavoro nella più ampia banca dati appunto del del nostro ci dice grazie
Professore bocca dall'architetto
Il tavolo per questa interessantissima
Disposizione
Quelle che sono state le stratificazioni urbanistiche napoletani work in progress è evidente che c'è ancora moltissimo da fare però
Questo modo di Ormonde nulla perché se non altrimenti finiremmo
Insomma come denuncia scorato un pochino di ma effettivamente gli stimoli sono tanti qui si coglie molto Benini che cosa vuol dire quello che se non sbaglio Cesare Brandi chiamava il sapere giovedì
Cogliere nelle maglie urbanistiche la storia dell'evoluzione di una civiltà nei di lì ragioni delle scelte che sono state compiute delle interazioni tra cultura filosofia sì organizzazione urbana è qualcosa che veramente
Foriera di conoscenze straordinarie che difficilmente si acquisirebbero attraverso documenti perché sono cose che si realizzano queste stratificazioni
In gran parte senza neanche che siano pienamente consecutive chi li realizza perché scelte perché per me interessato moltissimo quello che quella ipotesi che ho letto credo proprio nell'articolo del l'architetto tavolo che il Napoli sia state concepite aperti delle stesse in tempo perché il suo la sua platea più lunga
L'attuale via San tra i fondatori poteva però traguardato Zanibelli Sale dei Ramones andasse Antelme avrebbero tracciato e questo ha determinato una serie di conseguenze ma insomma purtroppo il tempo e quello che sono sono cose
No no ma non è perché c'è una questione insomma
Ed è perciò dico il marchio sono questioni complicate ed esporre il perché il PGT tossico in poco tempo ovviamente o presuntuoso lembo si intuisce portanza e di questo mi però io ecco giusto per chiudere se a proporre il volere no vorrei solo dire che su un tema così forte così complesso
Auspicherei una maggiore collaborazione da parte delle istituzioni mi sembra che spesso si uccisi Min batta ingelosire ingiustificate visto che le pur pubbliche istituzioni lavorano con i soldi pubblici e che quindi tutto quello che scoprono almeno noi così abbiamo sempre ragionato To quello che scoprono e pagato da dal contribuente perlomeno non è proprietà privata interrotto il tour essere messo a disposizione di tutti a maggior ragione in una banca dati fatto da una pubblica istituzione con i soldi
Eh lo so Ravel sono gli stessi uomini che hanno creato l'urbanistica che sono anche un po'gelosi qualcosa e
Soliste il no no va be'io non va be ho dovuto al fatto che bisognerebbe
Diciamo questo convegno sta a testimoniare fino all'indirizzo tutt'affatto possano Agca pizzicare ampliare creare le condizioni perché chiunque possa soffrire o Casablanca allora se ne vanno a casa no
Delle previa una certa insomma lo so che sono colture che un po'alla volta si spera si spera vadano formandosi pregherei il dottor Sergio Riolo grazie voi naturalmente
Dottor Sergio Riolo responsabile del nostra musealizzazione
E che quindi siamo e parte terra alla alla Fondazione Banco di Napoli ora credo ci illustrerà
Somme in o di in cui noi abbiamo cercato di valorizzare appunto per un più ampio pubblico quello che possediamo
Allora buona sera cambiamenti mi ero preparato i compiti ma
è già stato detto tutto diciamo i nel senso che davvero alcuni no no ma davvero sarò veramente breve perché voglio solo commentare alcuni aspetti che sono già usciti fuori
Perché già all'introduzione in stamattina recentemente propone di candida Carrino hanno spianato la strada
Un minuto sono io prendo sul tema del della narrazione non ci dobbiamo spiegare cos'era Teresa ce ne della l'ha spiegato benissimo allora
Io sono d'accordo in cui diceva che il dottore comune stamattina Cenerentola finisce bene
Perché finisce bene Cenerentola è una delle parole più più utilizzate oggi archivi sono la Cenerentola del patrimonio culturale mi non è vero
Perché il patrimonio né invitiamo spesso la vetta dottoressa Carrino è facile vendere il Toro Turner Farnese e facile vendere il Toro Farnese apparentemente ma è ingombrante il Toro Farnese
E molto ingombrante non ci si può inventare quelle cose meravigliose che invece gli archivi
Proprio perché hanno quella dimensione popolare che si ricordava prima proprio perché parlano di signori nessuno ci consentono sono più neutrali
Gli archivi consentono una narrazione che li fa letteralmente volare come la zucca che si trasforma in carrozza di Cenerentola
Questa è una fortuna per chi vuole fare un lavoro creativo
Poi vediamo il lavoro creativo che valore genera e veniamo subito al secondo punto del mio intervento che concettualmente presi in tre parti c'era una volta no alla narrazione l'abbiamo vista perché l'avete già raccontata benissimo voi glielo racconterò come fatto il carta Soil Cartosio e fattuale a quel fatto Martinitt e Stelline
Nel senso racconta le storie poi come racconto è un altro problema è sono scelte diciamo critiche parziali e non neutrali che ognuno prende liberamente nelle proprie diciamo
Istituzioni
L'unica forse annotazioni che farei ma poi Stefano Gargiulo spiega meglio di me che quello che noi Lanari Lina razioni che ne facciamo che siano multimediali onor multimediali le facciamo dentro l'archivio
Perché siamo convinti della chi li abbia un potere evocativo anche quando è venuto
Ok quello che noi sperimentiamo sempre con i nostri visitatori che la metà del lavoro lo fa all'archivio non tutta quella quella strumentazioni di mediazione che noi ci mettiamo sopra perché a saperle sentire e il pubblico è molto più evoluto anche quando non ha gli strumenti culturali a questa la pancia sente sentire non passa dalla testa
E le carte che prendono quella forma grazie alla patina che solo alla storia sa appoggiare su quei volumi è una cosa che anche la signora di Forcella sa sentire
Non capire capisce capite che il canale di di ricezione completamente diverso gli archivi su questo
Sono di gran lunga più fortunati dei musei d'arte e musei di archeologia
Che invece hanno il problema dell'oggetto ribaltiamo il Paese gli oggetti sono un problema gli archivi ci rendono più liberi nel nostro mestiere di boh operatori culturali
Non so mai come definirlo ma però c'è un altro tema che vorrà affrontare in maniera molto diciamo se intendete sintetica perché gli spunti sono arrivati a qualche veloce chiacchierata confronto rapidissimo che si svolge intanto il dottore dopo
Ma quanto valgono gli archivi del valore dichiarativi allora intanto sappiate ci sono dei metodi divertentissima per calcolare i quali il valore gli attivisti sono degli algoritmi aboliti non informatici perché ricordiamocelo algoritmo
Non è solo informati europee si fa su carta Issei algoritmi che attribuiscono secondo una sei parametri
Un valore ventotto a metro lineare o che è un tot al chilo come il mercato delle patate
Ragioneria contabile
Valori di patrimonio che non servono certamente in questa discussione
Esiste un valore interviene molto molto di molto motivato per con utilizzo di giornali quello quando Di Giorgio i giornali bisogna diffidare gli incassi da biglietteria una una catastrofe che cade su tutti no
Una stupidaggini assoluta
L'archivio gli archivi appartengono al grande ecosistema del patrimonio culturale termine ecosistema è stato utilizzato oggi ed è molto interessante differenza di patrimonio
Che io utilizzo spesso però mi sono pentito perché patrimonio
Evoca ricchezza e proprietà ecosistema evoca appartenenza non è patrimonio culturale che ci appartiene siamo noi che apparteniamo al patrimonio culturale siamo noi che apparteniamo alle così stiamo cultura
è un cambio completo completa per questo condivido quello che diceva il dottore Calabrò stamattina petrolio non è una buona metafora perché petrolio
Ricorda la metafora è lo sfruttamento viceversa oggi le risorse non si sfruttano oppure abbiamo capito perché si esauriscono pensiamo all'ecosistema culturale archivi musei biblioteche parchi archeologici le fontane bene
La bigliettazione una stupidaggine clamorosa che bisogna assolutamente smontare intanto gran parte del patrimonio culturale non è escludibile
Ne godiamo liberamente la facciata del Duomo di Piacenza Fontana Maggiore di di di Perugia e vogliamo dire vogliamo sostenere che quei pezzi patrimonio culturale culturali non minore valore in più archivi biblioteche
Per usarli come utenti
Generalmente non hanno un un sistema discutibilità su base tariffaria vogliamo sostenere e chi gli archivi e le biblioteche al pari della fontana Maggiore valgono di meno bigliettazione per cortesia mettiamo alla parte
Ci sono altri indicatori che secondo me andrebbero prese in considerazione
Quando i nostri cittadini si avvicinò al patrimonio culturale al di là dei miseri cinque euro che lasciano che non sono un prezzo di mercato evidentemente lo sapete è un prezzo politico calmierato tra virgolette
Ci lascia una cosa che è infinitamente più preziosa che il loro tempo
Perché il tempo che si dedica ad un'attività oggi è il vero lussi della rive la vera risorsa scarsa se uno studioso sa in una biblioteca dodici ore al giorno ci sta dando dodici ore del suo tempo e darle alla nostra biblioteca che sia biblioteca di quartiere o altro vuol dire che lo sta restituendo il suo tempo in qualche modo
Alla comunità
Perché in qualche modo sta nutrendo se stessi attraverso cui il nutrimento sarà un cittadino migliore in definitiva ovviamente semplifico e taglio con l'accetta però spero che se le chiatte quello che voglio dire
Beh se la vediamo sotto questo profilo forse gli archivi hanno un valore diverso da quello che abbiamo gli archivi e le biblioteche mica ci accomunarli questi enormi patrimoni di carta che sanno sempre lì
E non sappiamo bene ma che cosa facciano forse un valore un valore diverso allora intanto non tutto si riesce a misurare anche questa una retorica che va va combattuto non tutto si riesce a misura valori di un archivio non si misura però il valore di un archivio
Da corpo e sostanza la legittimazione sociale di un archivio e la legittimazione sociale di un archivio
è in funzione della conoscenza del patrimonio
Dalla legittimazione sociale di un archivio arrivano le scelte politica
Dalla legittimazione sociale di un pezzo del nostro patrimonio culturale arrivano le scelte politiche
Allora dalle scelte politiche o meglio alle scelte politiche si arriva facendo creando affezione nei confronti dei nostri dei nostri luoghi e per creare affezione è stato già citato ma voglio soffermarmi un attimo
C'è la questione meravigliosa delle nuove generazioni
Allora perché siamo tutti ossessionati dal fatto che i bambini debbano venire
A visitare musei archivi e biblioteche per un semplice fatti carta ce lo insegna il settore commerciale il settore commerciale ci insegna che i consumatori domani vanno creati da piccoli
Insegna Berico Coco Coco con la quattro anni non smetteranno di bere corrono ottantaquattro anni è un fenomeno di addiction
Ma anche i consumi culturali conoscono un fenomeno di addiction di culturale addiction
Per questo è importante che la prima esperienza che i ragazzini fanno del nostro archivio della nostra biblioteca del nostro museo eccetera eccetera sia un intrigo un'esperienza entusiasmante perché quello sarà
Per usare un termine che in altre discipline un imprinting un imprinting da quello dei vivi deriverà l'idea di archivio e poco importa se l'archivio storico Martinitt o se l'Archivio storico di fondazione Banco Napoli o se l'Archivio centrale dello Stato poco importa
Nella mente di un bambino informazione quella è la sua alla sua idea di di archivio per questo si citava oggi giustamente il rapporto con i bambini contiamo le nuove generazioni
Lasciala parte a questo punto del valore arriviamo subito a all'ultima parte così recuperiamo un attimo di tempo e poi ripeto qualcuna se gli appunti che ho preso sono stati ampiamente detti ed è proprio inutile ritiri i prezzi sono saliti bene e ho visto che c'è sostanziale convergenza però se il tema me molto cara dei formati della memoria che ho messo nel titolo informati della memoria
Va sarò brevissimo presso allora venisse ad esempio va be'ai formati da Morini ricorda informati della pasta passa pastasciutta a pastasciutta è a un un una stessa di città sempre è fatta di acqua farina
E sale non ci sono altri ingredienti strani ma non si può dire che i formati non abbia un impatto sul non abbiano un impatto sul vostro gusto toccare o spaghetti stube chiedono a far Fazzo diversi
So dire facendo le stesse materie prime di intenti che stesse proporzioni cambiano cambia il formato della pasta
Con la memoria e la stessa cosa
E la stessa cosa nel senso che la memoria storica degli archi riprende diverse forme questo non è indifferente la materia prima è la stessa i documenti sono gli stessi arredi diverse forme
Alle volte prende la forma di Moody's Mulder multimediale come qui in carta storie piuttosto che a Milano piuttosto che in negli stupendi archivi e musei d'impresa cioè prende prende diversi formati ora voglio citare una frase che è scappata dottoressa Carrino che mi sono segnato perché secondo me ecco l'acqua dalle Tessari ha stati tagli scappato proprio i nostri mondi arrancano dietro la modernità
Ha detto così ed è vero sono trent'anni che il mondo culturale prova inseguire la modernità allora io vorrei fare una proposta
Fermiamoci un attimo quindi no provare a immaginare quale sarà il futuro
Il futuro a lungo termine non quello fra uno due anni perché essi il futuro fra uno o due anni non lo acchiappiamo più ormai proviamo a immaginare fra dieci anni che cosa succede allora sono andato a vedere un un attimo che cosa prevedono i signori che si occupano di crea di grandi tendenze allora noi in questo momento siamo e in divento un e norme
Tendenza verso quella etichette in ordine che racchiude mille cose che va sotto il nome di digitale e stiamo tutti da anni e inseguire sempre ritardi questo benedetto digitale
Gli storici della modernità ci insegna occhialoni grande tendenza segue una controtendenza
La controtendenza di qui a dieci anni sarà un ricco intero straordinario dell'esperienza analogica per noi è un invito al nord
Perché gli archivi i musei le biblioteche sono monumento all'analogo fra dieci anni noi spiegheremo alle nuove generazioni
Linate sapendo usare solo un sensore e un dispositivo elettronico come si connette il cervello con le mani per fare un'architettura una scultura o un sistema bancario
E questo sarà un ruolo completamente nuovo del patrimonio culturale che sono un monumento diversa per fare dell'uomo
Un monumento dell'umanesimo in una fase storica verso di in cui stiamo andando verso un transumanisti mucche mette
In maniera eticamente discutibile o comunque da discutere macchina e un uomo insieme
Tutti i nostri patrimoni storici su un enorme straordinario monumento all'umanissimo che noi dobbiamo sfruttare o meglio preservare per far capire alle generazioni degli anni trenta quaranta che cosa è che cosa era probabilmente anche se spero che non sa che fare cosa era la capacità dell'essere umano
Lo ripeto che faceva le architetture le sculture i sistemi contabili collega la testa con la mente non un sensore al dispositivo gli affini
Devo dire toccando temi che sono di straordinario interesse
Il problema per esempio della misurazione dei beni culturali insomma questo il chiaro frutto di un percorso che la nostra cultura sta attraversandolo mai da da da vari anni
Che è un po'il percorso della edificazione della quelli Marx avrebbe chiamate verificazione alienazioni cioè il trasferimento di ciò che spirituale sud di una dimensione immateriale e quindi la sottoposizione dello spirituale ai meccanismi di valutazione del materiale gli universitari un esempio fulgido di questo disastro
Che impedisce boh ogni valutazione seria di quello che si realizza in quei luoghi anzi si parla non a casi di prodotti di crediti i debiti di alte consimili stupidità
Ma è un po'il frutto di un un po'il frutto del fatto che il capitalismo con i suoi valori ha sbaragliato un po'il frutto
Della fiducia che si è Armellin scienze dure e quindi si trasferiscono criteri di valutazione che sono proprio di quelle realtà
Sull'alta che sono profondamente diverse
Dai sei quindi e quindi non si capisce più bene come stanno le cose
Anche il rapporto tra forme e contenuti come il trasformarsi degli strumenti di espressione dei beni culturali incide profondamente non necessariamente in maniera negativa
Sui contenuti dei beni culturali che si riescono a rappresentarlo venivamo prima
A proposito del in quel caso il mio giudizio anche con effetti positivi aproposito delle tematiche studio grafiche che si toccano in ragione del fatto che ora c'è una possibilità
Di elaborazione del materiale documentario di rappresentazione del materiale documentario per per ambiti culturali che erano completamente estranea per interessi culturali dello completamente estranei quindi
Non sono molto sicuro diciamo delle previsioni sul futuro che avanzato però con molta più competenza di me il dottore Riolo
Si sa Cisa queste intelligenze artificiali questi grandi capacità di manipolazione se ci faranno vivere meglio
Come gli uomini lavoravano in tempo seppellita mio per sempre le attitudini talenti quegli utenti si chiamavano i talenti in vantaggio di di altre star ma insomma è questo il futuro non lo conosce nessuno
Io ogni sollecitazione di ci spinga a considerarlo molto molto appropriate
Ricrei ora il dottor Raffaele Di Costanzo
Di intervenire per il suo per il suo intervento è anche lui ha un titolo di una certa ambizioni la materia e l'artefice nella dipinto della comunicazione non so se mi spiego se ne accorse
Lusenti istituzionalizzando le ambientazioni ha una sua
Nella sua
Sollecitazione perché
Ma guidata dal fatto che consegnato alla rivista avvenuta Fondazione Banco di Napoli un saggio o di prossima pubblicazione doveva provare affrontare un po'
Questi temi che hanno a che fare con agli archivi nel rapporto con la dimensione estetica che è una diciamo così una di quelle componenti che normalmente quando si tratta di nostri temi
Non c'è se non per alcuni aspetti ecco solo per i codici Miniati qualche pergamena così ma poi per il resto quando si parla di archivi normalmente non si pensa
Alla dimensione estetica ecco io ne parlo in relazione a quello che diciamo così una mia personale visione della del fenomeno archivistico in relazione alla diciamo così rispetto all'impatto che ha avuto all'arte contemporanea rivolgiamo frequentando il mobbing mondo dell'arte contemporanea quello delle della cultura visuale
Parto raccontando che una brevemente una piccola emozione
Dal personale
Gli alcuni anni fa non moltissime o quattro anni fa se non sbaglio o quando al Museo Madre con il Museo regionale di arte contemporanea
Il dottor Vigliani allora direttore ha organizzato una mostra per me molto significativa di si chiamava Pompei Atti madre
E dove c'era l'incontro di
Oggetti diciamo così che arrivano da Pompei dal Museo archeologico nazionale e che si sono incontrati con
L'arte contemporanea nato un secondo me una delle esperienze diciamo così una delle vostre secondo me più interessanti
A degli ultimi anni nella città di Napoli
Perché come devo dire che è stato proprio vedere come un oggetto umile come un'anfora letta a
Di terracotta alti e altri oggetti insomma statuine
Oggetti d'uso quotidiano
Nel rapporto con l'arte contemporanea assumevano una dignità diversa ecco
L'oggetto che saldi muto ma allo stesso tempo racconta un'altra cosa è chiaro sono sempre
Est come devo dire emozioni esperienze individuali
Che poi possono mettere in moto altri pensieri altri meccanismi o prova a raccontare quello che
Diciamo mie maturato insomma ecco
L'indagine che ho condotto all'obiettivo di dimostrare che anche la scrittura i documenti d'archivi hanno qualità proprie degne di attenzione estetica
Cristina Baldacci qualche anno fa in volume che si chiama significativamente archivi impossibili
Ha illustrato gli innumerevoli modi in cui i materiali lessi preconcetti legati all'archivistica sono entrati nell'esperienze artistiche contemporanee
Indicandone sempre un tema collegata all'emergenza spiega diciamo così che ha determinato la realizzazione artistica cioè quelle incidono Perico classificatorio era il tema dell'accumulazione la selezione di materiali diversificati l'interesse per le liste lati volontà di ricomporre anche Virgilio
Io la soggettività attraverso foto diari e compagnia cantando
Si tratta di però di archiviati vice ordinamenti di opere d'arte non di archivi ordinati e sistematici come quelli che conosciamo
L'archivio artistico ha bisogno di essere messo in scena e in quei casi ha diciamo così sono diventano metafore della memoria e della documentali ITA
Esso Rodari è proprio per i manifesti e queste contaminazioni però non mi sembra che nel tempo perché tradisca Baldacci parla di
Diciamo così esperienze che hanno anche abbastanza datato nel a anche abbastanza datate nel tempo
Non hanno dato frutti diciamo nel nostro mondo se non un atto recentemente corre premi con i musei d'impresa ecco quella è stata un'esperienza che raccoglie sollecitazione
Dell'arte contemporanea in modo molto propositivo con esperienze molto molto significative
Che vanno che hanno devono essere molto sostenute e deve esserci una spinta molto maggiore
In questo senso ecco quindi questo lo diamo per scontato e non ne vale parli parliamo soprattutto della dimensione degli archivi pubblici non solo gli archivi di Stato parlo degli archivi comunali
E delle esperienze diciamo così archivistiche meno notte
Che cosa però io troppo ASL a sostenere e che noi dovremmo cominciare a parlare in generale oltre alla dimensione che conosciamo del documento anche del documento come cosa ad arte
E per una serie di motivi collegati non solo ai fatti documentati e quindi al supposto ma anche all'altra forma che esprime attraverso cui il documento si esprime c'è la scrittura
La scrittura perché è una delle attività umane più diffuse ed è la massima espressione della soggettività e dell'identità dell'uomo
Che sono poi alcuni dei temi forti diciamo così costantemente richiamate dalle arti contemporanee ma anche dalla cultura visuale
E noto che essa normalmente la scrittura e valutata sotto l'aspetto della memoria della prova che sono elementi queste iniziale alla sua natura e che costituiscono un'espressione di come le ho Foucault chiaramente un potere talmente tanto assoluto da vede in qualche modo ucciso lo l'altro aspetto della della della scrittura quell'appunto estetica che è rimasta invece dominio assoluto dell'arte figurativa e della civiltà di tutto quello che è riconducibile alla civiltà delle immagini
Il io però diciamo così facendo poi degli studi mi sono ricordato che Ignatz del bar già nel mille novecentocinquantadue
In un volume che all'anno e nella nostra generazione abbastanza noto teoria generale storia della scrittura aveva già affrontato il problema del mancato riconoscimento diciamo di uno Statuto estetico della scritture sottolineando quanto
Diciamo questo aspetto fosse erano sostanzialmente trascurato
La sua tesi però è che diciamo così riferita unicamente al recupero delle scritture ornamentali quelle formali pensiamo alle pergamene codici Miniati manoscritti stilizzati in lingua araba e così via
E lui Luigi distingue rispetto a quelle che chiama scritture utilitaristica
Queste secondo che ebbe esistono queste scritture che hanno caratteristiche che partecipano al movimento generale dell'arte riflettendo la l'epoca che lei esprime e cito la rotondità della calligrafia carolingia si accompagna per esempio alla rotondità
Dell'architettura romanica benché la scrittura tardo gotica ai tratti angolosi appuntiti caratteristici dell'architettura gotica
Questa impostazione però tende a stabilire una gerarchia tra le forme scrittore quindi tracciò che bello in qualche modo e ciò che non nasce per essere bello
Invece la sollecitazione che ci arriva dall'arte contemporanea che qualsiasi dall'arte e dalla anche dalla filosofia per la verità
Dall'estetica perché la l'estetica una branca poi sostanzialmente della filosofia che si occupa appunto di questo genere di attività umana
E che qualsiasi diciamo così
Qualsiasi elemento prodotto dall'attività umana abbia dignità artistica non è diciamo così la destinazione d'uso che la fa l'opera d'arte va e la sua percezione
John vivo in particolare ci dice che chiunque il filosofo aggiuntivi ci dice che chiunque sia impegnato attivamente quotidianamente in modo accurato nella sua opera quotidiana
In realtà sta realizzando un'opera d'arte a prescindere dal mezzo con cui essi delineata viene realizzata
E quel che intensifica il senso della vita degli uomini delle potessero oggetto di ammirazione a prescindere dal mezzo con cui ciò si realizza
Ogni opera in cui l'uomo si impegna per dimostrare la sua abilità e oggetto d'arte potremmo dire quindi che non esistono oggetti che hanno dignità artistica ed altri no
Arthur Danto dal d'altro canto ci insegna che non ci si non si è in presenza di un'opera d'arte quando si realizzano che si è in presenza di un'opera d'arte quando si realizzano tre condizioni fondamentali
Quando il contenuto si materializza attraverso un medium quando il contenuto è riferito a qualcosa e quando è oggetto di una possibile interpretazione ed è quest'ultimo che trasfigura ogni cosa e che assolutizza il reale perché il lasso interpretazione e momento costitutivo potremmo dire
Rispetto alla cosa d'arte
Se consideriamo come oggetto d'arte utensili domestici utensili a pericoli iscrizioni lapidaria armi vetri terrecotte prodotti dalle antiche civiltà preistoriche fino agli oggetti contemporanei
Quelli prodotti in serie per uso quotidiano pensiamo per esempio alla quello che ha significato la Brillo Box di Andy Warhol per fare un esempio
Perché il documento scritto conservato in Archivio non può avere un lo stesso valore
Allo stesso tempo l'archivio oltre alla sua dimentica addizionale funzione può essere solo un luogo di storytelling c'è la materia che dà vita lo storytelling e che cos'è
è un semplice supporto soltanto
è un bene culturale ovviamente ma in questi nella mia prospettiva fra
E anche una cosa d'arte il che ne cambierebbe poi sostanzialmente la l'approccio se passasse questa se venisse accolta dalla comunità questa impostazione
Le esperienze artistiche in cui figurano l'archivio il documento la scrittura attestano sempre il livello di creatività in cui possono essere coinvolti grazie anche all'installazione non necessariamente museali basate il perché la rappresentazione artistica investe ogni tipo di materiale su cui si concentra diciamo così il potere dell'immaginazione alla tecnica compositiva dell'autore in quanto sono sempre espressione di un pensiero che prende forma con Segni sempre portatori di significati
Di vi propongo brave mente poi mi avvio alla conclusione brevemente Lattanzi che
Qualche decennio fa ha fatto Walter Hong Rispetto alla ad uno studio riguardante il passaggio dall'oralità alla scrittura
Delle civiltà antiche dove ha sostenuto dei livelli impedita di buona compagnia con Eric blocca
A e poi gli altri che sono venuti dopo
E dove sostiene che la scrittura fa sì che che si sono secondo me ancora valide lui sostiene che la scrittura fa sì che le parole appaiano similia cose perché noi pensiamo alle parole come dei segni visibili che i destinatari dei codificano
E Sutton processo di trasformazione del suo una forma spaziale e al tempo stesso di separazione della parola dalla situazione originaria in chi viene prodotta in una forma elaborata e tecnologica
Nel senso che essa richiede strumenti e superfici idonee per manifestarsi come prodotto dell'essere dell'agire umano
Mentre il linguaggio nasce dalla profondità della coscienza la scrittura è guidata da norme e regole inventate adattabili e modificabili nel tempo socialmente accettate dalle comunità umana
E anche alcun mezzo artificiale sicuramente ma dire che la scrittura artificiale non significa condannarla tutto il contrario
Sono citando come e più di ogni altra creazione artificiale essa un valore inestimabile perché essenziale allo sviluppo più pieno di poteri umani interiori
Le tecnologie non sono semplici aiuti esterni ma comportano trasformazioni delle strutture mentali e in special modo quando hanno a che vedere con la parola
Questo tipo di tecnologia ha migliorato la vita umana come gli elementi di un'orchestra moderna che sono il risultato di un'alta tecnologia solare un organo un violino significa aver interiorizzato le regole tecniche le regole di scrittura
Della musica necessarie non solo alla produzione del sud ma anche a riscrivere mozioni non esprimibili con altri mezzi e questo potere e caratteristico dei sistemi di scrittura ecco perché la materia e l'artificiere
è acclarato che ogni segno semiotico può essere considerato una scrittura una forma i coni era una semplice incisione su una roccia hanno senso Piero solo Pecchia via prodotti e non costituiscono un sistema codificato rimarcato rivisiti questo un'espressione sua non di ovunque sempre attraverso il quale chi scrive può determinare la comprensione esatta di quel che intende dire a tutti i destinatari di un messaggio valido in ogni epoca e il richiamo ai marcatori visivi è importante perché richiama i punti di riferimento visivi della pittura quello che utilizzano i pittori
Che creato delle tracce per la loro composizioni sono linee ideali che serve a bilanciare la proporzione e la regolarità delle immagini dipinte
I messaggi trasmessi dall'umanità nel suo percorso storica hanno forme diverse ma la scrittura alfabetica
E il segno grafico binario che conosciamo e quello che li rende possibile un articolato modo di comunicare trasmettere messaggi che influenzano anche il modo di pensare in quanto la scrittura resa possibile la nascita di un pensiero analitico
Questo quindi ci dimostra che è una res
La scrittura una ressa a tutti gli effetti
E soprattutto è un avesse che fissa un pensiero che potrebbe cui devo dire anche a chi pensa
Della suggerimento l'idea sfuggire disse non fissata non ritornare più vuole essere persa nel tempo
I cinque Hong dice anche che la scrittura comportato la nascita della cultura perché ha messo in moto il meccanismo della lettura
E Carlo Sini ci fa notare che la conseguenza di ciò bellissimo saggio che vi ripropongo estetica della scrittura del mille novecentonovantadue
A un testo complesso però devo dire testo emozionante per molti versi almeno per noi che abbiamo una certa formazione
Sensibile al documento alla storia alla scrittura
Sini ci fa notare che essa inscritto Hanisch a inscritto in sé la pratica della democrazia nel senso che affermano nuova peire umana il cui fine è quello alfabetizzazione universale
Che nel mondo antico che il mondo antico non potesse stendere al di là di ristretti arresto pratici e che solo l'Illuminismo Consolo con l'Illuminismo e divenuto un ideale concretamente perseguito e tuttora in cammino
Quindi scrittura democrazia cultura sono i vertici di un medesimo triangolo gli assiomi di un medesimo teorema io mi permetto di aggiungere che il quarto fondamentale perno di questa dica
Che andrebbe aggiunta questa triade e la soggettività umana
Perché attraverso la scrittura si esprime soggettività umana
Queste sono premesse che secondo me avrebbero diciamo così nel tempo un enorme valore
Rispetto alla documentazione che noi tanto amiamo e frequentiamo è chiaro che si tratta di mettere in moto processi si tratta di educare io capisco quello che diceva la collega se io metto la collega della perdonami non risolve no
Al Museo delle stelline mettere in busta improvvisamente un documento forse qualcuno
A qualcuno diciamo così che cos'è la stessa impressione che si ha quando ci si trova davanti a un'opera d'arte contemporanea spesso ci vuole proprio un'attività come devo dire filosoficamente
No entità cioè di messa in moto di comprensione profonda est spesso non è che ci si riesce se non c'è un accompagnamento verso la comprensione dell'opera
Però si tratta ecco di affrontare i discorsi un po'come un percorso otto vi discorso percorsi come quelli dell'arte contemporanea che una diciamo così una esperienza estetica difficile
Che ha richiesto del tempo ma che continua ascesa continuo ampiamente o le esperienze dell'arte contemporanea non hanno mai subito battute d'arresto
I musei d'arte contemporanea ormai si aprano frequentemente
E noi penso che dovremmo inseguire questa sta è chiaro bisogna poi accompagnare il processo con delle figure dedicate forse non la nostra generazione ma adesso all'arte contemporanea si avvale della figura fondamentale dell'arto curato penso a figure simili e penso anche che per esempio una materia che noi abbiamo tanto amate almeno gli archivisti di professione cioè la paleografia forse dovrebbero diventare non dovrebbero denomina dev'essere diversamente denominate per esempio ne propongo una analisi ed estetica delle forme scrittori e perché
Bisognerebbe ampliare questo studio a dimensioni che ancora Issa oggi non assoluto
Questa
Verrebbe da fare una battuta e dire che Del Piero istruttori di Costanzo trascorre molte ore della sua giornata
A decifrare i documenti per cui la interazione con con la grafica insiste con la scrittura proprio per meglio dire e naturalmente lo ha molto sollecitate formato però sarebbe solo una battuta perché lui ci ha portato una POIN apicibus bisogna anche dire
Alla condizione umana l'homo Faber fu Ostuni suo e non solo ma costruttori degli strumenti che gli hanno consentito di realizzarsi per quello che ma anche l'uomo simboli flusso non so della filosofia delle forme simboliche di Ernst Cassirer
Che il treno Sanjust triennale insomma che mi che molto finiti evidenza proprio questo fatto che l'essere umano si distingue per assegnare i significati alle corse
Per leggere nelle cose quello che non immediatamente esprimono che so un martello e un pezzo di ferro in cui si innesta un un manico di legno ma è un martello che è cosa diversa da questi due elementi per non parlare di questo un crocifisso che mi è un un legno incrociato per un credente invece il massimo simbolo della sua fede religiosa e quindi il problema di trovare il bello in ogni cose già invierà video sul fatto che l'uomo crine
Invito ripeto il l'unico soggetto vivente che appartiene al mondo al regno animale
Che riesce salvo qualche cosa tanto i castori insomma invito che si creano gli uccelli per prolificare ma insomma è l'unico essere che in grado di creare creare creare in maniera di lei senza senza fine ogni creazione la piattaforma per una nuova creazione purtroppo anche con conseguenze che non sono tutte eccellenti ma è vero che il bello si può trovare in ogni cosa tra l'altro la il il momento della bellezza
Si caratterizza molto per la intuiti vita immediata e quindi problema insensibilità da cui naturalmente
La sua di sensibilità per le Forum per l'estetica della scrittura che non è cosa da tutti tutti quando leggiamo di caratteri
Gli attribuiamo senso di bellezza ma tanti lo fanno Longanesi per esempio in parecchie in persiste per i caratteri Bodoni meschini considerata la bellezza assoluto quindi è vero si potrebbe anche ragionare in termini di scrittura come come sul piano strettamente Scalisi o comunque forme di Belize è un un campo un percorso tra i possibili sicuramente meritevoli di esplorazione ora a concludere gli interventi dice Stefano Gargiulo che in questa Fondazione ha lavorato a lungo mi preme minimali poi spenta metterci osservante di esprimere il giudizio un giudizio estetico
E Stefano Gargiulo ci parlerà ovviamente di un certo modo di raccontare l'archivio di un modo molto artistico di raccontare
Grazie professore Abbamonte dalla presentazione
Mi scuso perché non sono stato presente negli eri no stamattina sono andato al fatto che stiamo preparando un lavoro a Palazzo Reale più a Napoli che inaugura domani
E quindi diciamo siamo un po'nelle ultime fasi del lavoro mi scuso anche con la persona e le stelline che le volevo chiedere se il lavoro quale facile riferimento che non ho sentito ma ecco del movimento operaio fatto alle Stelline da qualche anno fa non era quello il lavoro no
Un progetto di tutti i mutui ah no no ma siccome io conosco il passo alle Stelline sebbene napoletano sono emigrato a Milano arriva a Milano quindi conosco passa alle Stelline e pensavo si riferisse a un progetto che ho visto qualche anno fa
Realizzato da alcune persone conosco Galli pace no va bene era una una mia curiosità
E quindi era
Talché per ho confuso io comunque era quello
Niente io sono contento di chiuderlo questo tra virgolette convegno Selmin sembra come smessi ha chiuso perché perché mi sento in una qualche maniera un po'antesignano resterà io sono venuto un questo archivio la prima volta dodici anni fa
Perché fui chiamato perché c'era l'ipotesi di fare un lavoro all'interno di questo archivio storico che non voleva essere assolutamente inalazione multimediale ma devo dire io nel momento in cui sono entrato in questo spazio è questo racchiude un po'tutto quello che ho sentito da parte anche di di di Raffaele di di tutti quelli che le le varie nazionali professor Bucaro che occupano in ci siamo incontrati nipote si dimostra no diciamo sono derivazioni poi abbiamo altre sono entrato in questo archivio dodici anni fa presidente Adriano Giannola
La prima cosa che ho pensato detto questo è un box si deve assolutamente aprire alla città perché l'emozione che cui raccontava Raffaele Della
L'odore la carta immagino che chi non c'è stato perché voi e molti di voi sono frequentatore abituale nati non c'è stato un alle prime emozioni al di là di quello che viene restituito
Come poi racconto successivo
Pensiamoci mediare che sia quello che vogliamo adesso circa Pucci giù è proprio il luogo cioè in questo c'è la grandissima differenza
Credo che questo sia l'unico archivio almeno che io sappia faccio molti lavori di questo tipo se non al mondo sicuramente in Europa che si è aperto in forma diciamo sistemica e sistematica alla città e alla e all'esterno e questo è da una istituzione in più quelle verissimo lo diceva Raffaele questo luogo parte non il cinquanta per cento di più del cinquanta per cento lo fa questo luogo
Ma in perché né racchiude tutti i sensi quando si parla di lavorino
Senza nemici erano lavori esperienziale sensoriale senza capire bene probabilmente alcune committenze quasi cosa vuole dire effettivamente questi questo è un lavoro che questo è un provino un Progetto museo uno spazio diciamo un luogo che racchiude tutti i sensi quello che ne abbiamo semplicemente inserto ATO Livenza è stato in particolare all'inizialmente dodici anni fa era quello del discorso è proprio che attraverso il medium quindi attraverso la la le le tecnologie la tecnologia si potesse trasferire il suo concetto di questo luogo e si aprisse quindi è un fan proiettato all'interno
Dei corridoi di vicoli di Napoli con degli intenti diciamo che non erano concettuale non realistici si si voleva dire questo è una memoria questo appartiene alla città perché questo è un archivio un po'come tutti gli archivi
Appartengono alla città questo è una maniera diciamo un po'particolare rispetto ad archivi diciamo sono ignorante in materia quindi vedo vedo da un punto di vista di di restituzione
Emozionale o di di concetti sui quali si può intervenire sicuramente questo un marchio particolare e nel nel progetto che ho scritto appunto dodici anni fa
Si diceva proprio questo c'è questo vecchio che deve aprirsi alla città non c'è non c'è un frame non esiste una una divisione sono queste mura ma in realtà non c'è divisione ci qui dentro ci sono diciassette milioni di nomi cit diciassette milioni di persone sono persone
Che appartengono alla città Haute con la città hanno avuto o una una benché minima relazione
Quindi da lì era nato il Nietzsche di questo Progetto che fu temporaneo primo queste sta all'azione né per mi ricordo un mese un mese qualcosa
Ed ebbe insomma un suo io poi nel ho cercato e tentare nei due anni successivi anche di proprio di dire questo luogo che deve continuare ad aprirsi in questo senso
Poi va be'poi diciamo il il tempo passa e poi diciamo cinque anni fa nel due mila sedici abbiamo inaugurato sì cinque anni fa a marzo del due mila sedici con Daniele Marra ma si è ha deciso di aprire questo spazio effettivamente alla
In una forma proprio sistemica ha capito che questo nuovo aveva anche possibilità di avere vivi BT e altre a diciassette milioni di nomi a diciassette milioni di vite e quindi ne poteva avere anche un'altra quella dell'apertura al pubblico
E quella del racconto partendo dal discorso del racconto poi sia storytelling che sia emozione
Rispetto alla carta che sia sonorità sedici io ovviamente gli argomenti qui sono tantissimi sono meno estremi quindi discorso del frammento di racconto e in questo mi riaggancio anche a quello che dice il professor bucchero no la ricostruzione che fa Luís come studioso di alcuni pezzi io la ricostruzione che come solitari che si può fare di alcuni vite l'inferno
All'interno di questo posto inaugurazione venne Franceschini
Nel due mila sedici ieri sera è un bambino lui continua a fotografare proiezioni non fatte interna dei volumi
Entusiaste di sequestro il futuro degli archivi e delle biblioteche detto questo son passati cinque anni ma in realtà al di là di questo archivio vive di se non Alkyone fondazione diciamo quindi non è un ente pubblico e l'unico che continua in questa con desse anche delle innovazioni con prendersi sempre di più con nuovi progetti con discorso anche rispetto alle musiche cerca il resto insomma di fatto io adesso per i guanti che sono lavorato direttore Capone ingiusto con voi salve non la riconoscevo la mascherina lui sa benissimo cosa il momento questo voglio adesso no anche a un iniziato una collaborazione dormo fare una mostra anche alla date Canazza nella difficoltà enorme che c'è nella gestione di queste di questi spazi quindi questo Elio Altare grande vantaggio di essere un voto tutto sommato piccolo rispetto alla realtà
Ampie e complesse
Complesse da gestire volevo riagganciare a quello che diceva bene rispetto Bucaro ma ma come esempio Mino sentì tutti gli altri cella trasformazione di una ricerca in un qualcosa che possa essere restituito
In una forma con anche altri il livello di comprensibilità e quindi di di infiltrazione nelle coscienze nelle cose e quindi questo ha bisogno di di strumenti strumenti che diciamo la la tecnologia diverse non non vuol dire niente vuol dire nulla perché
Compiuto un proiettore è uno strumento è come dire è un colore dopo è il colore dipende poi come viene trasformato in un in un dipinto quindi come armonicamente viene viene viene no prodotto poi in un un progetto
Quindi e quello dell'esempio mi riaggancio anche Sergio Riolo rispetto alla sua vis pone la visione la visione dell'archivio tra dieci vent'anni come luogo di rappresentativo quasi diciamo
Probabilmente non sarà Sergio tra dieci eventualmente di più questo è un pensiero che faccio anche io cioè io che lavoro con le nuove tecnologie a tanti tanti tanti anni ovviamente per me il lusso è non avere tecnologia questo probabilmente del futuro
Accompagnerà anche chi invece rudimenti adesso è nativo digitale o chi occupa
Tra meno annichiliti noi invece a nasce analogico e ogni tanto a quasi la necessità ecco anzi
L'esigenza di ritornare all'analogico rispetto non digitale e siamo un preparando una mostra da adesso a Palazzo Reale la perplessità del Giacomina curatore era ma in multimediale poi prende il sopravvento su il sul sul fisico cioè su un che si ha un quadro che sia un elemento eccetera
è scontato è evidente che un'immagine in movimento rispetto a dipinto Anna che abbia il sopravvento attira lo sguardo centri un se voi tre la mattina sviate c'è gente che accende la televisione non la guarda ma se metti un bambino chiunque passi all'ile prima cosa che fa guarda immagini movimento del televisore quindi è evidente che il il rischio può essere quello rispetto da fatto un altro lavoro su al museo di Capodimonte su Luca Giordano dove diciamo abbiamo preparato uno spazio e sta all'attivo finale rispetto a una mostra invece pittorica di quadri tradizionali ed effettivamente la linea sarà un po'quella per una serie di ragioni quella di cercare un equilibrio nella ricerca d'esser quella quella dell'equilibrio della tecnologia rispetto al
Al al al fisico
Poi per semplificazioni è evidente che da qui in avanti rispetto a parlo sempre in generale rispetto mostre che siano di arte o di valorizzazione sapranno ancora cosa su Chagall a Milano si tratta del verbale a trasportare adesso no quadri opere oggetti Toro Farnese si c'è un'assicurazione è un costo che non finisce più evidente nel Toro Farnese
Non è che lo restituisce un punto di vista multimediale facendo l'ologramma che non esiste ecco
Un altro argomento io fo vip butto lì un po'di cose dopodiché vi saluto ma io ho avuto una con molto piacere quest'anno una tirocinante che ha chiesto di lavorare con me che
Dall'Università della Tuscia arrivata due tirocinanti uno uno che scrive un ragazzo molto bravo
Che si occupa di scrittura e storytelling è una ragazza quarantacinque quarantasei a una ragazza che lavora al Museo di San Martino che ha deciso di io ho detto questa una cosa molto intelligente ce le pubbliche amministrazioni dovrebbero acquisire le competenze
Acquisire competenze vuol dire cercare di capire quando hai di fondo fai una richiesta
A che cosa stai chiedendo di che cosa di che cosa sta immaginando e capire che la complessità anche mettere in piedi un museo
Come quello che c'è qua sotto al di là dei costi è un lavoro che è durato mesi e sono gli impianti sono le tecnologie sono di quelli progetti di manutenzione al di là di quello che è il discorso contenutistico quindi non è proprio così
Parlo ovviamente di progetti
Multimediale di un certo tipo quindi non non parlo di Dell'Acqua che può essere uno strumento utile a fare determinate cose ma difficilmente uno strumento di restituzione o culturale e lap è un servizio che può ci può mettere a disposizione no ma anche tutta una serie di strumentazioni
Hitachi scrigno Quer code eccetera sono strumenti che vanno ad aggiungere
Dettaglio magari o approfondimenti rispetto invece a una restituzione che è una restituzione invece più
Diciamo d'impatto emozionale che non vuol dire non tenere conto dei contenuti vivamente l'equilibrio giusto è quello quando c'è l'equilibrio tra materia contenuto e restituzione emozionale questo è un po'quello che ma meno la la la filosofia che ha meno accompagna a me il mio gruppo dopodiché la multimedialità è un è uno strumento è un cognome è un linguaggio è ovvio che il linguaggio a secondo di chi lo utilizza di restituire una certa maniera
Ecco questo è un po'il senso questo archivio secondo me l'ha sempre avuto perché dodici anni fa già le immaginavo delle potenzialità enormi proprio perché è strumento benissimo ha fatto l'asse alla quale otto a proporlo come alla quesito UNESCO proprio perché a è vero vero qui dentro a quella e la sensazione a questi datteri sensibilità ma la sensibilità va va sicuramente educata come si educa al vedere io dico quando sono arrivato a a Mila no io che Napolitano devo dire
Senza rendermi conto la la percezione estetica anche sia qui in questa città
E enorme una percezione che la la capisci quando non c'è la ti rendi conto di quello che e ma me stessi noi napoletani non ci rendiamo conto continuavano renderci conto delle
Enorme quantità di dettagli e dire appunto questa città ci restituisce questa come altre a tante altre situazioni la stessa Milano quando lei all'Hangar Bicocca
E dove c'è secondo me uno dei migliori esempi privato perché Milano ovviamente conserva
Questa struttura molto privata rispetto alla differenza è questa grande differenza con questa regione invece però all'Hangar Bicocca Pirelli restituisce uno spazio che emozionante anche assolutamente vuoto
Quindi i livelli operazioni possono essere
Diciamo tantissime spero che ci sia da qui in avanti un un diciamo maggiore attenzione non solo il rischio che io vedo adesso anche con le pandemie questi e hanno adesso non ha dato facciamolo digitale su capito ma ne facciamo digitale no allora non ci vuole questa deve esser fatta digitale si ma
Ci vogliono le competenze per fare terminante con altrimenti il rischio è proprio quello
Debuttare come se mi chiamassero adesso si ciò una mostra su che ne so Tizio e Caio però mettiamoci un po'di multimediale no quando è alle fiere di arte contemporanea che c'è sempre l'angolo
Con la di Dio arte che però magari un monitor dentro c'era un cane che gira così no
Ecco quindi insomma secondo me ci vuole proprio una
Grande conoscenza aprirsi sicuramente a tutte le innovazioni che ci sono cercando di
Quindi adottare sempre un sistema è un'analisi critica poiché come dice giustamente professore Abbamonte
Discende quando dice essere oggi o nel bene o nel male è evidente che lui intende c'è un'estetica se non a vedere un film quel regista che può piacere non mi può non piacere
Certo è quello che sicuramente nel bene e su questo non me ne faccio vanto
La capacità di mettere in piedi progetti che altrimenti non sarebbero stati messi in piedi e quindi un discorso proprio anche di conoscenze tecniche io per fare quello che faccio non devo avere solo conoscenze creative
O attitudini creative o conoscenze culturali che sicuramente devo avere ma deve avere anche una capacità di valutazione
Sulle tecnologie che ci sono a disposizione che sono in continua evoluzione
Questo è
Va bene vi ringrazio
Grazie al dottore che giuro
Che ha fatto molto bene ricordare anche la storia di questo
E questa musealizzazione che se
Fatta in Fondazione perché dimostra come
Per realizzare certi risultati percorsi siano lunghi come al di là del del modo di interpretare il ruolo di Menaggio amento di una fondazione poi ci sono degli obiettivi che rimangono fermi che sì cerca di portare avanti in continuità perché appunto considerati validi come molto giusto è stato richiamare l'attenzione suite pregi e i difetti della tutti della dell'impiego della multimedialità della tecnologia anni il rapporto
Con il prodotto con il bene culturale è un tema classico antico
Mi primo ad osservarlo in maniera metterlo
Da insomma ad oggi tirarlo
In maniera chiara fu Walter Benjamin negli anni trenta del del secolo scorso dentro il suo libro sull'opera d'arte nell'epoca della riproducibilità tecnica
Perché chiaramente cambi dato s'immaginate la differenze tra un ricco aristocratico che facevo un viaggio per arrivare a Roma e a Milano nelle opere d'arte razziati computer ritrovarseli anche con una notevoli definizione spiattellato e nel nel proprio salotto
Naturalmente vero bisogna essere molto attenti ci vuole un un equilibrio forte perché la
Grande insomma in ambitissimi che si riescono a realizzare con il prodotto multimediali sinistri sie che si ottengono con una serie di ovviamente artifici
Anche molto avanzati ormai possono creare un qualcosa di completamente diverso
Però è un rischio che da corso conoscendone la esistenza della presenza perché poi il grande vantaggio e quello di poter
Portare alla conoscenza e alla portata punto
Di molte più va persone valori di altrimenti si se fossero conservati nella loro esatti in altezza e nella loro intangibilità ritorcerebbe vero anche in questo caso l'opera d'arte o per un valore culturale e però figli del rischio
E di rimanere sepolti ed ignoti dunque non diventare alimento per la comunità e non c'è niente di peggio di chi ha la fortuna di disporre di beni culturali rilevati importanti capaci a loro volta gli elevare se messi in relazioni con il contesto di tenersi di per sé ecco è un comportamento che si potrebbe definire addirittura ignobile benché sia stato un comportamento di tessuti edilizi di finivano un tempo nobili eteri socratica io
Dicendo ora avanzata però se c'è qualcuno che l'avesse intenzione di
Formulare osservazioni rifiuti flessioni quesiti a chi ha parlato
Nella sessione pomeridiane naturalmente benvenuto qualora diciamo ciò non dovesse accadere che ho un vago sospetto che in questa seconda ipotesi quella più realistica vi anticipo che c'è una visita che predisposto si svolge appunto nel museo
Il quale credo che l'intervento di Stefano Gargiulo ora ha fatto crescere
Chi non lo conosce
La curiosità appunto di di incontrarlo anche se va detto in questo momento il museo
Non è allestito come il museo dell'archivio cioè a dire tutti quei prodotti multimediali che servono renderlo comprensibile e godibile dai più non sono allestiti perché c'è una mostra temporanea che ora mostra molto bella e molto suggestiva anche per il contesto in cui appunto
E collocata degli abiti di questo salto Roberto Capucci sarto
Di Udine bah insomma noto noto ai più e quindi è possibile visitare questa mostra anzi credo che abbiamo anche organizzato un minimo di accompagnamento voglio sperare era previsto per le diciannove ma siccome abbiamo terminato prima potremmo svolgerla
E allora grazie tutti
Direte domani perché può partecipare anche alla torre alta di domani