Il 1924. Attacco alla stampa. Agonia della libertà. Nascita del totalitarismo

Allora buongiorno a tutti sono Giampiero Spirito l'onore di privilegio di presiedere la Fondazione muri abbia voluto organizzato questa importante mostrare questo convegno che questo ricordo di un centenario che ha tanti tanti significati che poi verranno naturalmente meglio illustrati
Allora da parte mia con un piccolo saluto introduttivo poi lascio la parola
Naturalmente a chi è qui con me
Allora tanto Benvenuti ancora una volta
Cento anni fa entravano in vigore i primi decreti attuativi che limitavano
La libertà di stampa e di libera espressione il congresso della Federazione nazionale della stampa che si tenne quella non sarebbe stato l'ultimo per oltre un ventennio
L'Italia imboccava quindi una via senza ritorno che per vent'anni avrebbe negato le libertà costituzionali
Quelle leggi liberticide come ebbe a dire sua Eccellenza Mussolini risposta assoluto del presidente della Federazione
Avevano soprattutto un significato etico della nuova etica che si stava costruendo di una libertà che non era più diritto inalienabile conquistata dal secolo dei Lumi
Da quel giorno in tutti tornavamo ad essere Nanni non più sulle spalle di giganti ma condotti quotidianamente al guinzaglio affinché la nuova morale venisse attuata e conservata
E quindi da quel fatidico anno
Il mille novecentoventiquattro si andò a costruire un'articolata ma chimiche macchina del consenso che da un lato ben presto si trasformò nel ministero della cultura popolare Mirko un po'che per tutto il ventennio avrebbe controllato qualsiasi strumento di comunicazione di massa dalla stampa alla radiofonia che proprio nel ventiquattro
Muoveva i suoi primi passi sarebbero seguiti anni bui
Al Paese sarebbe stata sottratta non soltanto la libertà di parola ma il diritto alla conoscenza diritto che è alla base della libera stampa sarebbero seguite leggi ancora più repressive e liberticide
Sarebbero seguiti arresti condanne con Fini estivi e assassini di cui nessuno poteva venire a conoscenza si sarebbe arrivati alle leggi razziali alla tragedia della guerra mondiale
Non mi turbo più sui fatti naturalmente avvalendosi questo convegno di presenze illustri che sul tema più di ogni altro potranno intervenire
Quello che mi preme dire su di insegnamenti che noi possiamo trarre ricordando qui oggi quell'anno infausto ovviamente e la libertà di stampa è sinonimo di democrazia
Di giustizia
Di libertà che questo diritto è un bene assoluto che ribaltando le parole di sua eccellenza dobbiamo non più conquistare bensì quotidianamente difendere la mossa che andremo a vedere che andremo a inaugurare tutto questo ce lo ricorderà così come ci ha Munir Ali come in questi anni direi addirittura in questi giorni in cui la libertà appare sempre più messa in discussione il ruolo della libera stampa rimane baluardo fondamentale
Certo che non può dipendere solo da noi
Spetta ai partiti spetta anche alle associazioni spetta alla politica spetta alle nuove generazioni io qui vedo
I ragazzi e li saluta affettuosamente raccogliere le istanze di progresso e libertà per dare ancora più linfa questo indelebile al merito che ci accompagna contraddistingue la nostra democrazia
Spetta a lui però tutto questo saper raccontare comunista in trasparenza anche a fronte della diffusione sempre più vasta di quell'informazione che ci viene dai social dai nuovi strumenti di divulgazione delle notizie
Ed è questa la sfida nella sfida che dovremmo saperlo archiviare raccogliere e affrontare grazie grazie
Allora io tanto quindi vicino a me l'assessore
Alla cultura del Comune di Roma
Professor Massimiliano Smeriglio che voglio ringraziare per averci consentito per realizzare di realizzare questa mossa in questa sede veramente prestigiosa e a lui do la parola a bere un saluto
Sì grazie ci tenevo ad esserci e acquistare appunto un saluto
La vicinanza convinta di Roma capitale la mostra lavoro che è stato fatto
Perché io credo che al di là punto di un dibattito più
Generale sul sul fascismo è interessante
Cogliere questo punto di vista cioè come dalla fine della prima guerra mondiale le cose siano del generate giorno dopo giorno
Dalla marcia su Roma un governo di coalizione destra
A un governo di destra
A un governo autoritario a un governo totalitario tutto questo è avvenuto in un tempo non in un giorno
Che e questo tempo ha cambiato diciamo anzi abolito
La dinamica democratica nel nostro Paese
E però guardarlo dal punto di vista della libertà di stampa è davvero esemplare
E anche esemplare la distrazione con cui tutto questo è accaduto comunque la la convinzione che poteva essere contenuto e gestito in un altro modo quindi la fine dello Stato liberale
Il tentativo di contenere la spinta del partito fascista di Mussolini
La finestra tragica che si crea con da di mente poi l'omicidio di di di Matteotti
E poi invece ribaltamento il discorso alla Camera di Mussolini in cui rivendica sostanzialmente
L'omicidio il rapimento che l'omicidio avrà anche molto curioso il fatto che
Questo rapimento è questo
Omicidio partecipano anche dei dei cosiddetti giornalisti come Cesare Rossi capo ufficio stampa del partito fascista e Filippo Filippelli direttore di un giornalaio ciò che era il cuore Corriere italiano
è interessante capire la corsa che si fa sull'agenzia Stefani era Lanza di di oggi
Interessante capire come non funzionando il Corriere Italiano si fa diciamo l'OPA il tentativo di controllo poi riuscito del Corriere della Sera che all'epoca era un giornale come oggi è molto importante
Soprattutto di indirizzo dell'opinione pubblica più più liberale diciamo così
Tutto questo è
Accaduto
Fino appunto alla all'ultimo congresso dalla Federazione la stampa
Fino al passaggio del riconoscimento dei dei direttori dei giornali del venticinque da parte del prefetto dunque del governo
Mussolini era anche un giornalista capiva potenziale diciamo democratico della stampa e ne comprendeva anche diciamo la dimensione regressiva con il controllo della stampa della radio e poi anche nel cinema diventata punto una delle armi considerate più importanti
Della propaganda fascista
Stessa cosa è accaduta cento anni fa
Oggi in Europa c'è una discussione molto impegnativa e anche nel nostro Paese sulla libertà di stampa
Che non è affatto garantita che non è affatto al sicuro
Ciò lavorìo cui da parlamentare europeo da coordinatore la Commissione cultura a Bruxelles ho partecipato del media finito Marta che si pone esattamente il tema di come garantire la libertà di stampa la tutela delle fonti
La proprietà dei media
E come rendere diciamo distinto punto le redazioni e l'autonomia delle redazioni dal potere politico
Questa cosa non succede solo in Ungheria perché voi sentirete questa cosa succede in Ungheria sì succede in Ungheria nel caso più estremo ma non succede solo in Ungheria
Anche il nostro Paese non brilla andando di fronte agli indicatori rispetto alla libertà di stampa delle redazioni
L'utilizzo delle denunce verso chi fa inchiesta
è un'arma potentissima contro la libertà del singolo cronista
E da ultimo il clima di guerra non aiuta la libera stampa non ha non aiuta perché in guerra c'è anche un dibattito che è influenzato dalla guerra alla guerra in tossica non solo uccide sul fronte in Ucraina e Russia in Palestina e in Israele
Ma intossicati e rende più difficile questo lavoro dunque dobbiamo
E ho concluso
Capire bene quello che è successo all'inizio degli anni Venti e in particolare nel ventiquattro venticinque fino appunto all'avvio dello stato totalitario
Dobbiamo utilizzare questa conoscenza non perché le cose possano ripetersi esattamente come si sono come sono accadute perché non succede mai
Ma capire nella dimensione contemporanea quale sforzo noi facciamo per garantire il pluralismo la libertà le opinioni diverse sostenere le le redazioni
Nella difficoltà della carta stampata nelle difficoltà delle fedi che nel ruolo tra carta stampata e social
Ecco io penso che questa mostra ci aiuta non solo a capire quello che è successo cento anni fa ma è davvero molto utile per capire quello che sta accadendo oggi eccome provare a contrastarlo grazie
Catalogo Graziella ringraziarla una volta catalogo che consegna ufficialmente dal nostro presidente del comitato scientifico direttore Giulio Anselmi alcuni dopo la
Presto incontro questa mostra
Vuole contribuire ad accendere i riflettori
Della memoria su una data che ha una particolare importanza
La democrazia italiana ma in particolare primo luogo per il nostro mondo e il mondo dell'informazione
Il ventiquattro
Del quale noi ricordiamo l'importanza e la tragicità
Segno l'attacco alla stampa l'agonia della libertà
La nascita del totalitarismo
Un secolo è un anniversario pieno
Che merita comunque di essere celebrato
Ma l'attuare ricorrenza è particolarmente significativa
Perché coincide con l'arrivo della destra al potere
E con una sorta di radicalizzazione politico-culturale
E anche in molte delle sue espressioni istituzionali
Non si ricordano molti casi in cui esponenti della destra abbiano fatto propria la frase di corte non sono d'accordo con quello che pensi ma farò tutto il possibile perché uscire in condizione di esprimere il tuo pensiero
La destra come la vediamo come la conosciamo
Ed è un dato cronistico che io rinuncio no una valutazione è più portata per la propaganda a proprio vantaggio che non per l'informazione
La situazione odierna è per fortuna molto diverso da quella del controllo fascista vedrete nella mostra
Fu un fotografia splendida e significativa
Addirittura caricaturale grottesca
Sembrerebbe costruita in un teatro di posa ma in realtà aveva fatto di cronaca in cui si vede uno tipografo alla sua Linotype che batte sui tasti mentre lo guarda
Tra rocce
Un milite della Milizia volontaria di sicurezza nazionale in perfetta divisa stivaloni pugnale alla cintura
Aria appunto di Keith Jarret controllare senza farsi scappare nulla e potrebbe poi diventare
Un problema politico
Ora le cose non sono più così
In questi termini almeno esattamente però certamente ci sono manifestazioni di intolleranza
Compiuti da molti esponenti dell'attuale destra nei confronti dell'informazione tanto è vero che l'Europa in Europa c'è sempre
Una crescita della preoccupazione
Per quel che riguarda la gestione della RAI la maggiore industria culturale del Paese come sapete bene per le querele e le minacce ai cronisti
Per tutta una serie di tentativi diretti o indiretti di bavaglio e per vari provvedimenti come il divieto di pubblicare le ordinanze di custodia preventiva
Abbiamo assistito
O più stiamo assistendo dire in queste ore
Al
Violenza con la quale uno dei padroni dell'informazione mondiale mascherati perché di questo si tratta noi continuiamo a parlare dei giornali di carta ma sappiamo bene che il potere vero
Largamente sulle nostre teste nemici dieci nei satelliti che controllano poi tutti via a partire dalle televisioni e naturalmente dei siti
Uno dei padroni veri dell'informazione mondiale
Si è lanciato
Superando quelli che sono i limiti le tradizioni i criteri anche di civiltà
Nei rapporti tra Stati
Contro i giudici italiani
I giudici italiani
Hanno una quantità di responsabilità norme
è nostra quindi tessendo il loro elogio perché sono una corporazione che ha molte colpe
Ma in questa vicenda
è ridicolo accusarli di avere semplicemente applicato una legge europea
Adesso assolutamente ridicola
Per i giovani che il rappresentante di un governo straniero ieri c'è stato addirittura un ministro italiano che incurante del ridicolo rapidamente ha detto
Sarebbe un caso politico se maschio avesse un ruolo olistico
Quindi è stato fatto notare che lo aveva formalmente ad alcune ore
Fino allora risposto come i bambini impreparati alle interrogazioni
Ripeto incurante del ridicolo non lo so non me ne ero accorto
Quel
La situazione alla quale
Dobbiamo far from
Ci sono
E ci sono stati molti giornalisti
Venti consapevoli della necessità di difendere la libertà di stampa come condizione per la propria
Sopravvivenza
Come necessità di dare rapidamente notizie chiare
Il verificatore
Ma non sono sicuro che si erano maggioranza
Perché
Ho visto tanti casi
Vedo tanti casi
Di giornalisti che di fronte alla difficoltà di dare notizie notizie certe verificate controllate
Credono che ci sia un'esimente nel non provarci nemmeno
E sappiamo bene tutti che non sono un numero esiguo i giornalisti che fanno questo tipo di scelta
Tuttavia
Sappiamo bene
Tutti senza eccezioni qual è la posta in gioco
Occorrono garanzie di libertà per la realizzazione Del Bene informazione
Il bene informazione non è un fatto dei giornalisti ma in fatto di tutti quanti i cittadini
Il nostro presidente della Repubblica ha ricordato recentemente in un incontro al Quirinale
Con i capi di tutte le agenzie di stampa europea trentadue
Che
Si deve rispetto si deve avvenire a dispetto per la stampa
Non tutti lo seguono in questo
Molti non lo seguono addirittura
Resta il fatto che più volte con chiarezza e con fermezza assoluta
Non si è stancato Mattarella di ricordarlo al Paese
Ai suoi politici
Ai giornalisti
Che hanno un dovere che non dovrebbero mai dimenticare
Il la tutela della libera informazione
Non lo sappiamo mai bene il ce lo ricordiamo sempre
è un presidio prezioso per la difesa della democrazia
Grazie
Anzi amiche accurato l'introduzione al catalogo sarebbe la mossa ricordiamo ricordiamolo fare prima e c'è stato il professor Ruffini che ci ha ricordato l'importanza di questa Casa della memoria e della Storia di diciamo Spini vogliamo ringraziarlo naturalmente insieme al professor Giovanni sul limine Presidente il Sistema biblioteche centri culturali di Roma Capitale o la fondazione Murialdo di è sostenuta naturalmente dagli enti della categoria dei giornalisti convintamente sostenuta noi abbiamo l'onore di a vere qui i rappresentanti e degli enti perché io vorrei uno breve saluto da parte loro chiamo il presidente dell'IMI Luigi Roberto ruggine ex c'è anche il vicepresidente Mattia Motta che ringrazio per un breve saluto
Prego presidente
Buongiorno a tutti io intanto vi ringrazio grazie anche per questo importante momento che ci richiama no alla storia
Intanto alla nostra storia alla storia italiana
E poi alla storia del giornalismo
E di quello che è successo in quegli anni in realtà io voi avete affrontato benissimo la parte storica a me
Piacerebbe ricordare quello che questo momento del giornalismo
Un giornalismo fatto da tanta precarietà
Un giornalismo diverso perché in TG oggi
Raccoglie e ha dentro di sé una serie di colleghi che sono meno tutelati che sono meno fortunati in un contesto editoriale completamente diverso poco fa sì si richiamava alla libertà di stampa
E io penso quanti colleghi sono poco liberi perché sono molto precarie tutto questo influenza inevitabilmente quello che quella che un Giotto sarà la pensione nel momento in cui io AN vengo pagato cinque euro lordi a penso è inevitabile che in futuro
Non potrò che avere una pensione
Misera una pensione perché non mi consentirà di sopravvivere
Tutto questo avrà una ricaduta sul piano sociale e sul costo su sociale per lo Stato
Perché nel momento in cui non non sono stato in grado e di costruire quello che un castelletto
Perché mi potrà garantire a me la mia famiglia e io dovrò rivolgermi adatti a un altro ente
E io credo che questa sia una profonda riflessione che
Oggi tutti noi dobbiamo fare perché sappiamo bene che il il lavoro dipendente è sempre più compresso anche il il sostegno da parte del governo ai prepensionamenti io
è un segnale
Per fatto no for facciamo fuoriuscita giornalisti prendiamo il giornalismo sempre precario perché un collaboratore scossa sempre meno di indipendente
E lo posso trattare anche con con un atteggiamento diverso poco fa dicevo
Più precarietà meno libertà il giornalismo e la libertà di stampa sono garanzia di democrazia sono garanzia di libertà è sede e si sono tutto tutte queste cose sono diritti che nel tempo
Ci siamo costruiti e che abbiamo il dovere di tutelare a garanzia dei cittadini a garanzia della libera informazione ma garanzia anche in questo momento di tutti i colleghi meno fortunati
Eh io lo dico lo dico perché e così è un fatto oggettivo noi oggi come ricordavo poco fa abbiamo grandi giornali
Grandi agenzie grandi gruppi editoriali televisioni che purtroppo parliamo poco il giornalista
Allora noi abbiamo fatto un richiamo importante allego alla richiesta al Governo di convocare il tavolo sull'equo compenso
Non è questo governo che non l'ha convocato cioè e e al anche altri governi sono stati un po'superficiali su questo tema ma tutto questo si rifletterà inevitabilmente sui giornalisti in prima battuta quindi sulla loro storia personale e professionale
E si rifletterà inevitabilmente sulle casse dello Stato un domani che non è tanto lontano soprattutto per una generazione di quarantenni cinquantenni per questo io volevo esprimere apprezzamento
Alla Fondazione che ha organizzato questa bellissima mostra che questo bellissimo momento che ci richiama alla storia ma io vi invito a guardare all'oggi e anche al domani grazie
Grazie grazie presidente dove della Fondazione sostenuta anche dalla Federazione azione della stampa
Manda il suo saluto la segretaria Alessandra costante non è potuta essere qui perché ecco punto discorsi che ha fatto presidente Ginetta sul tante situazioni l'equo compenso i tavoli adduttori e attualmente in fase di rinnovo
Speriamo di vederne la luce il contratto dei giornalisti e la Federazione è impegnata in questo e quindi grazie anche alla Federazione nazionale la stampa presidente io so che a proposito di trattative non ci vuole svelare niente ma credo che nodo importante lo stai affrontando quindi se se quando vuoi andare io ti ringraziamo grazie grazie ancora al presidente
Allora
Gli amici nell'ordine c'è il vicepresidente Baiguini ma la segretaria
Paola Spadari vorremmo sentire l'ordine è importante e quindi vorremmo sentire naturalmente anche una sua vicinanza con la sentiamo ogni giorno da parte dell'ordine come degli album grazie
Bella vicinanza in cui stiamo irrigazione con il vicepresidente e il nostro Tesoriere ci sono tutti gli enti di categoria
Perché riteniamo che iniziative come quella di oggi siano iniziative importanti questi cento anni
Cadono in un momento delicatissimo per la storia del nostro Paese ma io non voglio rivolgermi ai miei colleghi ai ragazzi sono i giornalisti non difendono un bene proprio non mi fanno non solo la loro professione e il loro lavoro che come ha ricordato il presidente Gino essa oggi è messo a repentaglio da una crisi economica che non ha precedenti nella storia del giornalismo
Noi ricordiamo ed è questa questo centenario cade in un momento delicato
Cade in un momento delicato in cui degli elementi ci fanno preoccupare per un bene che non è nostro ma è di tutti i cittadini perché si rifà a un articolo della Costituzione
Che è quello del diritto dei cittadini ad essere correttamente informati
Quindi io voglio consegnare a questi ragazzi questo bene
Noi siamo vecchi dobbiamo passarlo a questo testimone e lo passiamo non sono i nostri colleghi ma le nuove generazioni noi non difendiamo un bene il nostro difendiamo un bene del dei cittadini che in quello di esserne
Di essere del del diritto ad essere correttamente informati e questo oggi è sempre più difficile la crisi economica il quadro economico il quadro politico in cui questi cento anni cadono il Presidente Anselmi che è stato anche il mio direttore arroganza che saluto e ringrazio perché per lei fa un grande maestro
Ha ricordato quello che è successo ieri
Allora Max tiene a intervenuto a gamba tesa su una questione perché riguarda un altro Paese talebano cittadino ancora quelli vegetali legittimamente lo ha potuto fare però se il Presidente della Repubblica ha inteso intervenire un motivo c'è
Probabilmente il motivo in e insito meno la natura del Governo che noi oggi abbiamo faranno probabilmente appello a questa pagina sopranista del Governo di destra che abbiamo per poter in qualche modo mettere in discussione o creare dei problemi all'Europa
Questo è quello che si immagina che i nostri colleghi della politica stanno scrivendo in questi minuti in questi voli sui giornali quindi l'ordine dei giornalisti
Difende una professione valorizzano professione ma anche si rifà a un diritto costituzionale voglio solo ricordare una recentissima conferenza stampa che noi abbiamo tenuto dov'erano ospiti anche gli altri enti della nostra categoria abbiamo tenuto una conferenza stampa nella sede della stampa estera
Nel corso della quale abbiamo semplicemente messo in fila tutti i provvedimenti di legge che arginano la libertà di stampa ancora il carcere dei giornalisti il non essere intervenuti
Per in modo efficace sulle tutte le cause di diffamazione
Il divieto di pubblicare le ordinanze questi sono fatti
Non sono nel riunioni né parole sono infatti sono leggi o assenza di normative in cui questo Governo e il Parlamento ancora e deficitario
Ma noi finché non ci saremo continueremo a puntellare questo diritto che non è solo nostro grazie buona giornata
Calogero anche le
Cinese non l'ho fatto prima faccio naturalmente grazie Paola grazie ancora all'ordine fa parte anche naturalmente sostiene e fa parte della Fondazione Morandi la Casagit che è un welfare dei giornalisti che rappresento io direttamente quanto Presidente Fondazione Casagit allora
Vogliamo dare il via a la parte centrale che è quello appunto dei nostri studiosi nostri storici che meglio veline hanno sicuramente la situazione del ventiquattro i riflessi anche a cento anni di distanza invito alla professoressa Simona Colarizi raggiungerci
Per questo lo diciamo intervento introduttivo del convegno
Che apre la mostra che durerà fino a gennaio vero dottor Tartaglia
Fino al dieci gennaio sino al dieci gennaio prego professore
Io vorrei un bicchiere per favore ringrazio
Grazie molto gentile sembra non riesco a fatturare grazie
Buongiorno a tutti e naturalmente grazie di avermi invitato grazie all'ordine dei giornalisti grazie alla Fondazione Monia Monia alti e grazie a tutti voi che alcun volle ambiente organizzato una un evento importante che mancava
Mancava nelle tante celebrazioni che ci sono state giuste celebrazioni che ci sono state su questo punto
Terribile mille novecentoventiquattro
Non poteva mancare questa perché come è stato detto con molta più autorità e autorevolezza di me la stampa eh la vera vittima iniziale
Ecco non non è solo non sono solo i decreti del ventitré
Intanto ricordiamo una cosa il primo atto ci sono diciamo due
Due elementi su cui bisogna che soprattutto i più giovani che ragionino
O no e la violenza
L'altro
La responsabilità che ha una classe dirigente
Le responsabilità che ha avuto la classe dirigente che guidava lo Stato che è stato abbattuto no nel ventisei nei ventidue
Da questo
Diciamo combinato disposto violenza e anzi vita incomprensione della classe dirigente siccome mi rivolgo ai giovani che saranno futura classe dirigente e a tutti noi che siamo classe dirigente
Noi questo stato lo vogliamo difendere
E questo stato e la nostra democrazia che vogliamo oggi difesi
Violenza
La violenza può essere di di ha molti aspetti naturalmente
Però la violenza fisica conta
Non è tenuto conta qual è il primo atto di violenza del fascista
Per il proprio il più clamoroso che naturalmente costa la scossa una di umana
E l'assalto all'Avanti
Cioè l'assalto a un giornale
Esattamente il giorno cioè qualche giorno dopo la fondazione dei fasci di combattimento
Il partito armato esistenti in dall'inizio di tutta la parabola del del fascismo che porta al ventiquattro ventiquattro è il culmine
Ma le violenze sono tali e tante e non le storie Miuccia
Perché guardate arrivati al ventidue
Ventidue ventitré
Già con la marcia su Roma
La situazione è precipitata ma le violenze su contro il partito socialista
Quello che è stato chiamato il biennio rosso io lo contesto non si può chiamare solo contro il biennio rosso biennio rosso nel senso il biennio di chi voleva fare la rivoluzione a parole naturalmente che era il partito socialista le violenze cominciano anche contro il popolare
Le violenze cominciano contro le leghe rosse le leghe bianche senza distinzione scie cominciano anche contro le leghe contadine del Sud l'équipe guidata chi aveva organizzato le leghe contadine del Sud Salvemini
Salvemini era molto favorevole al movimento dei contadini del Sud
Quindi non non siamo solo di fronte a un attacco ai socialisti
E tra l'altro quando i socialisti uguali popolare
Quali democratici si volevano colpire
Quelli che stavano semplicemente lottando perdenti irridenti
Non c'era nessuno che faceva la rivoluzione in Italia facevano scioperi c'è c'è stato un periodi di sciopero maniera
Su questo non c'è alcun dubbio
Ma la rivoluzione si farà con le armi e l'unico partito armato imitarli era il partito fascista
E allora siccome non intendo fare un intervento molto lungo penso che
Dieci minuti un quarto d'ora siano più che sufficienti
Allora forse c'è da dire qualche altra cosa
La violenza contro degli inermi
Perché
Le leghe
I socialisti riformisti guardate che
Non è casuale che il fascismo vada contro tutte le organizzazioni riformiste contro le cooperative contro le le in istituti di credito contro di comuni
Cioè contro delle istituzioni dello Stato e
Erano all'interno dello stato di Brera alle che erano le incavi all'interno di uno Stato liberale
è questo forse va lei comuni
Perché Bologna perché il fascismo agrario diciamo il fascismo squadrista dedicato nasce a Bologna
Ma perché Bologna stava
Organizzando una festa per l'insediamento di una giunta eletta temo carati talmente
Nel ventidue lì prima a subire la marcia su Roma è la marcia su Milano sub Palazzo Marino
Palazzo Marino è amministrato da tanti dai primi anni del Novecento da una giunta socialista da un sindaco calda
Sindaco amatissimo da tutta la popolazione milanese
Allora ricordiamoci questo
Cioè la violenza è contro l'hai subito contro lo Stato e contro chi questo stato voleva all'arte cioè in questo Stato voleva includere Max
Non chi voleva rovesciare questo sta
Classe dirigente su questo mille
Sarà l'ultima osservazione che voglio fare
C'è un giornalista che io ho amato molto nel senso che è un grande giornalista
E su perché è il direttore del Corriere della Sera
Che è Luigi Albertini
Conservatore
Anche il progressista ma sicuramente conservatore patriota nazionalista
Che non capisce come molti di loro
Che cosa è il fascismo
Non lo capisce non sottovaluta pensa che siano dei ragazzacci cioè le armi no
Però il suo giornale è un giornale il doppio
Vale a dire che c'è una cronaca
In cui si esaltano lenta rese dei fasci
E poi ci sono gli editoriali tesoro editoriali molto più liberali
Cioè Albertini come molti esponenti della classe dirigente liberale che al liberalismo ci credevano
Non capiscono che cosa sta avvenendo invita cioè non capiscono il più ricco
Lo cominciano a capire esattamente
L'ho cominciato a stabilire a capire quando
Tardi
Ma già prima della marcia su Roma che ho cominciato a capire
Quando vedono che questa legalità comincia a essere violata
Anche nei loro confronti
Cioè non si tratta più solamente delle liriche guardate che praticamente il movimento socialista
è completamente disgregato già prima della marcia su Roma
Un contadino deve vivere
C'è un'emigrazione di lavoro addirittura ci si confonde con un'emigrazione politica prima
Prima della marcia su Roma perché sapete un capo legga non poteva rimanere lì un assessore non poteva rimanere lì perché veniva picchiato umiliato ucciso
Quando noi abbiamo quando si è celebrato Matteotti
Noi abbiamo celebrato l'assassinio di un un uomo
Celle
Sapete quanti sono morti prima della marcia su Roma Ray mila non c'è solo Matteo
I tre mila eh
Più o meno e
Bene la ritornando avvio direttore del Corriere della Sera Bertini
Ecco Valtènesi di cominciare a comincia inedita innanzitutto a capire qualcosa tanto perché vede la violenza e la violenza naturalmente non l'approva un certo punto la vede vedo che c'è
Il sacco sapete come la vede
La mente perché
I giornali del Corriere della Sera non venivano
Più distribuiti cioè per carità medievale ancora distribuiti ma in alcune zone e in alcune tipografie la molle di giornali che doveva essere distribuita viene bruciata
Cioè le camicie nere iniziano l'attacco alla stampa partendo dalla periferia
Ho un Petipa ocra Ford non era più un liberò
Di stampare lo ovviamente non solo il Corriere c'era il mondo c'era la stampa attenzione perché la stampa era un giornale libero il Frassati erano liberi
Tra gli altri amici calibrati no non non si potevano più saltare
Poi sarebbero arrivate le leggi che cominciavano a censurare ma gli edicolanti oggi è una figura scomparsa ma quando edicole sono state bruciate
Eravamo di squadristi
Per bruciare le edicole degli edicolanti
E infine cioè diciamo la ciliegina sulla torta
Come scrive un giornale
Che cosa lo fa vivere Corriere della Sera è un giornale abbastanza particolare perché è un giornale che a un proprietario uno poi ce ne sono degli altri cioè c'è un pool di proprietà
Di cui però Albertini era era quota maggioritaria è quindi insomma compiuta mobile
E culturale vive ieri come oggi di pubblicità
Cioè di inserzionista
E chi è che va a impedire a un inserzionista Omar le stesse camicie nere che impediscono all'edicolante
Che impediscono al tipografo di stampa che denunciano le copie che assaltano i giornali
Il Corriere della Sera non può uscire
La sera della marcia su Roma
Grazie
Ringrazio l'assessore che è stato con noi per aver anche avverto questa importante iniziativa grazie ancora al comune di Roma che ciò spietato grazie
Assessore grazie dottor allora adesso io tanto abbiamo due interventi degli amici professori Luciano Zanier ricco Serventi Longhi
Pubblicamente uno dopo l'altro e parola voglio dire sono componenti del comitato scientifico e li ringraziamo i loro consigli e suggerimenti rivelatisi sempre utili
Voglio approfittare prima di dare la parola al professor Zani Deering di fare qualche ringraziamento perché è importante insomma per fare costruire quello che è stato costruito ci vuole passione c'è un intervento anche a titolo volontario quindi noi vogliamo ringraziare l'amica Francesca Paloscia che ha curato e la realizzazione grafica alla cura del catalogo la collega Barbara Mill uccidendolo dedizione competenza si tutte le fasi di organizzazione della mostra del convegno e anche un ringraziamento alla sai perché appunto gentilmente sponsorizzare questi iniziativa allora do la parola al professor Zanni ringraziando
Grazie io anch'io sono convinto torno sempre con grande piacere alla Casa della memoria e della storia che
A
Per me il sapore di
Alcuni decenni didattica che in parte si svolgeva proprio con gli esami finali
Questa sana
E allora
Io credo che
Sia stato importante
Costruire una mostra è un evento sul mille novecentoventiquattro inizio così perché lo dico sorridendo
Adalberto avemmo che vedo sarà con noi
Quest'anno sono usciti oltre cinquanta libri su Matteotti
E la Fondazione Matteotti la Fondazione Turati e tanti altri
Hanno fatto cose gregge per ricordare questo momento emblematico no della storia
Italiana però sorridendo dico che c'è un rischio a parlare solo ed esclusivamente di Matteotti
Il rischio ovviamente non è solo quello di farmelo
Il martire un santino un mito
Ma è anche quello secondo me di
Accentuare
La dimensione che è come ci ha detto Simona Colarizi una dimensione essenziale ma non è l'unica
La dimensione della violenza pura dell'omicidio in questo caso di Matteotti perdendo secondo me di vista
Il contesto generale italiano ma chi verrebbe da dire perfino europeo in cui avviene avvengono i fatti di cui parliamo del questo secondo me l'intuizione di questa mostra vedete qui nel
Trovate entrambi gli elementi cioè trovate
La violenza che strozza le libertà ritrovate però anche un'antenna che diffonde
La radio che nasce proprio nel mille novecentoventiquattro poteva avrà una sua storia successiva cioè
Qual è questo contesto in cui avviene anche il delitto Matteotti ma che appunto va visto
Con questa complessità
è il contesto di una sfida epocale
Tra totalitarismi e qui si usa il termine totalitarismo
Secondo me giustamente e le democrazia
E in questo contesto
Che non è solo italiano il fascismo e altri totalitarismi che nasceranno come il nazismo dieci anni dopo circa
Lo stalinismo
Cosa sono sono proprio delle risposte
Alla crisi della modernità
Quella che in un libro in cui abbiamo collaborato
Curato da Emilio Gentile si chiamava modernità totalitaria
Io qui vorrei mettere l'accento proprio sulla parola modernità perché la modernità non è continuo progresso senza limiti di continue acquisizioni poi troppo la modernità è un termine ambiguo ambivalente antagonista no non mongola corrisponde necessariamente con Lola progresso può promettere un nuovo mondo ma minacciare anche di distruggere il il vecchio ecco questo per sottolineare che la violenza è un elemento cardine
E la costruzione di un regime totalitario in questo caso del primo regime totalitario che appunto il col fascismo ma accanto alla violenza c'è l'altra faccia eh
L'attenzione e la progressiva costruzione del consenso
I due termini li dovete leggere assolutamente insieme quindi modernità del fascismo non vi deve sorprendere questo termine
Alla fine del secolo scorso avrebbe scandalizzato ma oggi ormai non scandalizza più modalità è violenza ma è anche espressione di una
Continuo processo di sacralizzazione della politica
Di una fede assoluta
Nei dogmi nei principi e nei limiti del fascismo
Con la capacità conseguente di mobilitare
Le masse di organizzare il consenso ecco noi dobbiamo vedere e modernità significa proprio questo cioè coniugare repressione di consenso legalità elettorale istituzionale perché da un certo punto di vista il fascismo
Come dire segue si impone su un piano di trasformazione dall'interno delle leggi dello Stato quando è morto Matteotti il Presidente della Camera era Alfredo Rocco che era il l'architetto
Della della nuova realtà statuale
Fascista e quindi legalità
Parlo del mille novecentoventiquattro e però
Legalità trasformazione con nuove leggi nuovi istituti magari svuotando ti precedenti
Istituti e quindi coniugando sapientemente
Legalità modifiche istituzionali con illegalità e intimidazione ecco quindi modernità è proprio questa sintesi di di realtà e il mito e vi assicuro che il mito ha un peso una realtà non minore di quella della realtà
Nei confronti a livello di di massa allora la mostra secondo me ha senso proprio per darci quest'idea
Di questo tentativo che è poi riuscito sostanzialmente
Di risposta alla crisi della modernità la mostra un troverete nella mostravano una definizione del termine totalitarismo
Rischia di diventare una banalità oppure si gli si appiccica uno dei tanti aggettivi che gli sono stati appiccicati
Debole incompiuto e imperfetto interrotto tronco zoppo presunto potete anche inventarne altri che è un modo per sgonfiare completamente togliere dissenso al totalitarismo invece quello che conta è l'esperienza concreta dei fatti che questa mostra di non di di far ravvedere
Quelli sono i passaggi reali non
Diciamo specchietti per le allodole quinte di cartapesta cito delle parole che sono state usate da illustri
Filosofi storici italiani che pensavano che il fascismo fosse nient'altro che appunto violenza e
Che qualcosa che ereditava ad altre ideologie senza avere un'ideologia purtroppo non è così
Il fascismo una risposta anche ideologica
A alle tensioni e ai conflitti della società uscita dalla Grande Guerra e ha interpretato per certi versi meglio del bolscevismo il mito della nazione della potenza
E della grandezza nazionale filtrando lì tutte le sue dimensioni pensate alla dimensione politico sociale corporativismo quell'artistico culturale D'Annunzio il Futurismo gli architetti fascisti e potremmo continuare ovviamente ha proposto una soluzione nuova
Servendosi di nuovi e moderni strumenti
Che a milioni di europei passa più efficiente
Più efficace del liberalismo parlamentare della democrazia dei partiti anche per colpa
Del personale politico del liberalismo e della democrazia dei partiti affrontando appunto di nudi della modernizzazione in funzione di quei miti di Potenza e di grandezza
Ecco
Secondo me aver fatto una mostra sul mille novecentoventiquattro secondo me ha fondamentalmente questo senso io volevo fare prima ritornarci un momento in conclusione un accenno a quello che succede
Dopo il delitto Matteotti perché voi sapete che dopo il delitto Matteotti cioè quella pagina di storia italiana che si chiama l'Aventino
L'Aventino è stato interpretato nei modi più diversi più estremi sia dei contemporanei dettagli storici io ma ho sempre pensato all'Aventino con come dire mettendo l'accento sui limiti dell'Aventino
I limiti politici limiti di strategia politica l'idea molto debole io vorrei che la maggioranza si potesse progressivamente scolare fino a offrire aprì la possibilità di dire qualcosa di intervenire
Devo dire che mi sono ricreduto perché
Assistendo mi pare non più di quindici giorni fa
A
La mancata elezione di un giudice della Corte costituzionale da parte della del pub del Parlamento
Il governo accusato l'opposizione anzi ha cominciato Calenda quindi uno dell'opposizione
Accusando chi non aveva non si era presentato a votare
Di aventi Nismo avete fatto l'Aventino
Dando evidentemente al termine una fortissima accezione negativa
Dopodiché io mi sarei aspettato che l'opposizione rispondesse al governo dicendo beh ma per noi è un onore
Essere considerati quella pagina col di così altissima forza morale ed etica
Anche se politicamente debole come è stata una dei no non è stato così l'opposizione ha risposto al governo dicendo no voi siete gli aventi Miani
Cioè sia il governo che l'opposizione hanno utilizzato il termine Aventino nel modo più negativo e spregiativo possibile allora io mi sono ricreduto forse non devo parlare male
Dell'Aventino
Certamente l'Aventino
Per parlarne bene diciamo a rotto con l'ambiguità all'acquiescenza che fa parte di quella crisi della classe dirigente precedente
Che c'era stata prima nei confronti della processo di crescita del fascismo c'è un aneddoto che Turati racconta
Su Matteotti che da questo punto di vista molto bello cioè racconta che Matteotti in una serie di riunioni in cui si doveva decidere cosa fare in occasione delle elezioni del ventiquattro badate che l anche qui mutamento legale istituzionale attenzione al ai mutamenti della legge elettorali perché poi le conseguenze possono essere dirompente
Quello è stato il vero suicidio scritto un nostro amico storico per la classe dirigente liberale aver approvato quello la legge Acerbo quindi la nuova la nuova legge elettorale ben Martelli si doveva decidere cosa fare
Ci fu la proposta di astenersi
Globalmente Matteotti era fautore di questa proposta del FAS che fecero un sacco di riunioni per decidere le Turati racconta che in una di queste riunioni Matteotti chiude dentro i membri dell'opposizione si mette le chiavi in tasca
Come a dire bovino uscire da qui se non avete preso una decisione in realtà poi purtroppo quello che succede è che
Le decisioni non vengono prese la sinistra more solito va aveva anche in quel momento le elezioni in ordine sparso
è inutile che io mi ricordi che ben presto le opposizioni si si rompono
Gramsci finisce col tacciare di semi fascismo Amendola Sturzo e Turati peraltro dal dagli stessi
Dallo stesso Sturzo insomma ma anche da altri cubetti Torselli migliori vengono numerose crisi critiche al all'Aventino
Addirittura Togliatti dirà che l'Aventino non era altro che la borghesia reazionaria che si era espressa in questi in questi termini in realtà vedete
Come presso Colarizi ha parlato di un antifascismo lungo noi potremmo parlare di un Aventino lungo perché l'Aventino incerta comincia molto prima dell'Aventino nel senso che
Latte
Eredità della agibilità politica
Che fa appunto pensare asteniamoci alle elezioni
è precedente alla morte di Matteotti all'Aventino c'è una bellissima vignetta del Becco Giallo in cui si vede settore che è del febbraio del ventitré enne trarre
In cui si del febbraio del ventitré e in cui si vede la Camera
E accanto ad ogni parlamentare di opposizione c'è seduto una fascista in camicia nera con un manganello o una mazza che sorveglia quello che fai che dice come dire non c'è agibilità politica
C'è già una sorta di Aventino
Costretto io lo accenno soltanto perché voglio chiudere con un ultimo accenno quello che ho detto all'inizio continua a pensare che sia stato un errore
Fare quello che Matteotti aveva detto di non fare cioè Matteotti aveva detto non bisogna abbandonare nessuna postazione
E quindi forse andarsene dalla Camera al di là del valore morale è stato anche un limite
Qui forse bisogna studiare
Un po'meglio perché se poi il Senato invece c'è e quello che succede in Senato tra la votazione di giugno e la votazione di dicembre del ventiquattro e molto indicativo alla fine dell'anno proprio Albertini qui Simona faceva riferimento
Stava riuscendo a tessere io una tela di opposizione mano a mano che la maggioranza perdeva necessariamente dei pezzi mentre si disse svelava il carattere
Violento del fascismo ma ormai era troppo tardi non è un caso che siano stati proprio i rivoluzionari gli squadristi del fascismo a sollecitare Mussolini perché facesse il discorso del tre gennaio
Perché era appunto l'unica forza il partito armato che in quel momento ovviamente dava le carte in Italia allora per concludere io vorrei tornare
Al contesto che dicevo all'inizio di modernità totalitaria
L'accento esattamente a cent'anni da allora si continua a parlare molto di fascismo e di totalitarismo
Con riferimento ai nuovi movimenti integralismo politico-religioso armati di violenza
Ai nuovi nazionalismi
Violenti e armati
Che reclamano immutabile identità religiose omogeneità etniche
Da difendere da imporre anche con guerre spietate
Il fascismo il totalitarismo
Appartengono al passato
E nessuna loro resurrezione
Era realisticamente prevedibile tuttavia tuttavia i problemi come peraltro diceva che tutti all'inizio di questa nostra giornata
I problemi le tensioni e i conflitti della modernità dai quali ebbero origine fascismo e totalitarismo
Sono presenti in modo prontissimo nella realtà di oggi
Sono tra noi voci isolate filo maschi ma insomma potremmo citare l'intelligenza artificiale il bene che può fare il male che può fare ciascuna questi aspetti del modernità
Le tensioni tra ordine mutamento tra autorità e libertà tra individuo e collettività tra fede e ragione tra religione e politica tra cultura e potere
Tra Stato e società
Tra nazione e umanità
Tutte queste questi conflitti della modernità sono tornati ad imporsi nel mondo di oggi hanno generato
Nuovi conflitti guerre brutali e hanno smentito la speranza che noi dicevamo
Di essere entrati in un'era di pace di concordia
Tra le diverse nazioni di una umanità finalmente liberata dai mostri
Che l'avevano perseguitato a cent'anni fa massacrata nel ventesimo secolo invece mi pare che l'ambiguità e la conflittualità della modernità rimettono in primo piano
La condizione tragica dell'uomo contemporaneo continuamente esposto dico soprattutto sui giovani che maneggiate strumenti social all'intelligenza artificiale che hanno questa ambiguità è questa duplicità
Esposto a sfide impreviste in continua oscillazione tra opposti destini con la tragedia di Matteotti
Ci sollecita una riflessione su questo dilemma perpetuo tra palingenesi distruzione entra rinnovamento e disgregazione grazie
Sarda
Come
Storia
Provato
L'attuale ora quotidiano ci ha raggiunto anche tra l'altro il direttore della Fondazione Casagit André abiezione a testimonianza riprova della vicinanza appunto il sostegno degli enti
Devo ringraziare dottor Vincenzo Marzi che della zero i per la promozione della nostra iniziativa bellissimo filmato devo dire
Se poi consentitemi anche l'amica e collega Lucia Visca il massimo Ghinolfi piccola casa editrice colorava uccisi tutte le nostre iniziative editoriali che hanno pubblicato il catalogo della grazie a tutti certo ruba quindici hanno salutato anche prima allora professor Ferretti lo salve buongiorno architetto Conti ringraziamento seduta allargata ci ospita anche gli amici ho ritrovato con piacere
A lavorare in testa prestigiosa sede agli amici nelle varie
Le varie associazioni che appoggiano hanno appoggiato anche negli anni scorsi i lavori History giorni escluso il giornalismo sostenuto nell'antisemitismo vitelli intorno non ci sono scontare un altro progetto così ambizioso venticinque Angelica confondere usciti e i progetti che diciamo che hanno anticipato coeso risolvono antisemitismo di carta che si è tradotto in una in un volume faceva riferimento al periodo quasi culminante quella che era stata varato dalle fasce rapporto del fascismo giornalismo
E e sottolinea particolare un nesso di continuità incoerenza
Vedendo nella contingenza politica di fine anni Trenta quello visiteranno quello che accelerano i processi che già erano stati attivati dall'inizio del fascismo si su questo già stressato la regina del Menta ammesso il tema della violenza al centro
Ma anche il tema noi adesso oggi proverò a
Sottolineare di come fascismo riesce a conquistare determinate
E i territori non solo fisici me anche mentali e professionali e come giornalista e come fascismo riuscì a far proprio giornalismo italiano a partire da una battaglia una battaglia ai nuovi vinta
Che fu la battaglia del mille novecentoventiquattro che fu al di là di tutto quanto quello che è stato già detto ricordato in termini politici e di Società Civile fuoco una grande battaglia giornalistica in cui
Cioè fascismo vinse Marvin se
Con difficoltà vinse perché messo alla prova da una battaglia che fu girante enorme
E che rimane come pagina anche nobile del giornalismo italiano ovvero nel mille novecentoventiquattro a fronte di uno sfacelo completo delle forze d'opposizione del territorio quel fascismo una guerra civile fuori
Ed ha dalle redazioni da Roma da dal Senato da alcuni luoghi dove ancora sì presidiavano una vestigia liberale aveva già vinto il giornalismo divenne l'arma principale con cui le opposizioni sì dedicarono a combattere il regime ormai che ormai reclamava declamava la propria Natura viva poi dei distinguo e lo faceva attraverso la stanza dei partiti particolare
La stampa della guarderà avanti dell'unità della Voce Repubblicana del popolo del mondo che tanto di partito non era però diciamo era di ammenda gruppo che di fatto politico coi gli ultimi esempi il non mollare già clandestino Gobetti hanno il caffè il quindi il Quarto Stato
Esperienze di partito che poi mi piace ricordare come Bernabei a Ettore Bernabei insomma famoso noto abbastanza noto giornalista nel secondo dopoguerra riferendosi al rapporto tra stampa indipendente stampa dei partiti arrivasse affermare che è vero
Motore della del liberalismo era già nel secondo dopoguerra figuriamoci all'epoca la stampa di partito non la stampa indipendente che era paradossalmente più libera della stampa indipendente attiva della sulla nominativo perché era chiara nella sua nel suo intento
E quindi faceva parte di una sfida che rispettava è automaticamente l'altro e questa stampa quella d'opposizione all'epoca Hadera una diffusione nonostante i tentativi del fascismo di ridurne sia della stampa indipendente che se la stampa dei partiti la diffusione
Decisamente maggiore di quella fascista se si parla di dieci volte tanto cioè la stampa di opposizione sempre dipendente aveva ancora una diffusione mille novecentoventiquattro di dieci volte quella fascista
E quindi divenne lo strumento più efficace di una battaglia che partì che prece che precedette il delitto Matteotti mette assunsero delitto Matteotti un'ulteriore accelerazione per una serie di motivi che andremo a vedere se esigenza di battersi nel Paese
Era già stata sottolineata da Matteotti ventitré fine ventitré e mi sembra che lui intendeva battersi imprese sociale si lavano sempre fatto proprio di fronte alla sconfitta vera guerra civile L'idea di uscire
Noi di non muoversi solo nell'aula parlamentare mandare a toccare l'opinione pubblica a toccare a penetrare a rompere quel muro di collaborazione
Con le forze fiancheggiati DC con quelle vaste in realtà aree consenso Società Civile accertare denunciati
Quello che era carattere fascismo e farlo attraverso tutta una serie di inchieste conosciamo sono anche alla base delle motivazioni per cui Matteotti divenne un avversario formidabile
Per la capacità di restituire all'opinione pubblica e alle forze fiancheggiati dici quello che erano dei difetti delle dei vizi
Del fascismo che non erano solo la violenza ma erano anche pratiche di governo erano anche una pratica di governo non solo è compatibile con il liberalismo ma anche in qualche modo
Non tollerabili non tollerabili per i principi di corruzione che esprimeva Matteotti e non solo lui quindi
Promosse queste inchieste dei giornali d'opposizione che denunciarono sì lo stillicidio di aggressioni devastazione appunto il carattere corruttivo dei del fascismo Mattiotti dopo che fu un morto vediamo tra un momento come il
I giornali le opposizioni riuscirono a utilizzare in qualche modo questo questo tragico episodio che era un un episodio a livello giornalistico a metà tra la cronaca nera il fatto politico perché è evidente che quello che attrasse gran parte dei lettori erano anche risvolti più
Turpi più macabri più misteriosi di un caso che diventavano scandalo così simile alla serie delle Shoes in qualche modo in cui non si sapeva che era il colpevole non si sapeva se era stato ucciso realmente Matteotti che fine avesse fatto i giorni che si accavallavano con un ruolo attivo da parte dei giornalisti che andavano in giro per la città a cercare di sondare a scoprire
Degli elementi
Di questo tipo
E questo percezione diciamo dell'utilizzo della cronaca e non soltanto diciamo della polemica politica la ritroviamo anche in altri esempi che io adesso mi riporto perché sono e caratterizzò nel mille novecentoventiquattro che fu l'anno
Dell'attacco alla stampa e di Matteotti ma fu anche un anno in cui appunto questa battaglia giornalistica fu fatta a trecentosessanta gradi tanto che investì anche in caso di cronaca nera di due bambine
E che erano bianca Carrieri Rosina pelli era il famoso caso giro di munizioni limoni ancora non si sapeva
Dell'accusa infamante che giro limoni vecchi per i giovani che non sanno di che si tratta si tratta di una serial killer italiano che uccise diverse bambine
No e poi in una hanno perché fu scoperto Karun forse un sacerdote inglese mali inizialmente sembrava un caso tutto Italia in cui questo misterioso killer fu scoperto soltanto dopo tre anni
Lascia una scia di sangue di queste bambine erano state ritrovate morte dopo essere state violentate
La stampa e la stampa dei partiti e la Santa dell'opposizione giocare una partita molto raffinata anche se non del tutto diciamo forse eticamente irreprensibile di utilizzare in questi casi per svelare le fragilità del sistema fascista
E lo fecero io ve lo dico per capire come
La polemica politica e giornalistica non fosse soltanto ordinato al Governo ma toccasse l'intera società e cito a questo proposito un brano dell'articolo della Voce Repubblicana del ventisei novembre del ventiquattro in cui si leva abbiam fatto di pensare con amarezza che se ieri era il giorno dopo il secondo delitto la seconda bambina scoperta se ieri invece di una madre disperata si fosse recato in questura un qualunque confidente a narrare che quattro sovversivi stavano bevendo in aria
Sospetta dentro un'osteria ai funzionari sarebbero spuntate le ali ai piedi la verità che la polizia romana completamente assorbita dal compito politico assegnato che da un governo che trema continuamente per il suo avvenire
Come dire non trovano il colpevole perché circa nel combattono sulla guerra politica del fascismo
Il fascismo capendo che
I giornali d'opposizione stanno diventando anche per la loro diffusione anche per la capacità di raccontare i fatti di cronaca nera un elemento assolutamente non capaci di
Disse disintegrare quell'aria di consenso di gestione di e autorevolezza che il fascismo si era ammantato nella sua prima
Tradizione ovviamente cominciarono a utilizzare gli strumenti legislativi recuperando i decreti del ventitré e ventiquattro poi
Rendendoli legge e lo fecero anche perché le stesse tipografie erano diventati luoghi di politica nel senso che venendo a mancare le case del lavoro le sedi di partito molti degli incontri politici più significativi che pare non quindi e possiamo definire mito poi etici cioè che creavano il mito di Matteotti che raccoglievano diverse opposizioni insieme erano proprio le tipografie ruoli luoghi neutri quindi amendolea ventisette giugno giara ricordava Matteotti non da nuovo qualunque ma nella tipografia del mondo e poi mentre popolari facevo altrettanto in quella del popolo
Una fotografia del segretario vicario capeggiava su un banco la composizione quindi fisicamente sul luogo di legato alla stampa
Circondata da mazzi di rose garofani rossi raccontano le cronache di allora che i redattori di operare la tipografia con gli occhi umidi di lacrime ascoltavano il ricordo di Matteotti
è ugualmente nell'anniversario della morte di Matteotti l'anno successivo quando ancora ufficialmente non era stata chiuso insomma la l'attività ma gli aventiniana ancora erano tali e di fronte al divieto di cerimonie alla Camera fatta la casertano che fu giudicato
Male si riunì di nuovo alla democrazia del mondo con un ricordo del martirio al discorso di Tura fatturati non a caso protetti povera come dire siete voi in qualche modo vero l'estensione di quello che è stato il suo sacrificio ma temiamo il fascismo il fascismo
Aveva fatto questo nuovo decreto legge quindici questo schema di decreto legge quindici luglio del mille novecentoventitré in cui
E si pulivano le notizie false e tendenziose che avrebbero intralciato l'azione diplomatica del governo nei rapporti con l'estero e soprattutto in qua sembra leggiamo nel credito nazionale all'interno all'esterno cioè se si può parlasse male del fascio
Allo stesso Paese aboliva la sua gente responsabile ma questa è una questione di tecnica anche di difficile comprensione e quindi noi due elementi ed era
Dentro un quadro per cui per Mussolini questo dovrà essere la spada di Damocle sul capo dell'opposizione io non lo propongo ma quella spada pende su di voi ricordatevi che l'utilizzo in realtà l'idea di utilizzare no non venne immediatamente
Il ventinove aprile del ventiquattro quando
Questa capacità della stampa di adesso la lite tendenza della stampa di parlare di fatti di cronaca nera no e quindi di mettere in qualche modo in discussione il regime evitando di parlare di politica quindi evitando di cadere nella spada di Damocle portava con sé una circolare del ministero degli Interni
A a invitare i prefetti il ventinove aprile appunto del ventiquattro di invitare i direttori devo dire agli amici ammettere solo in pochi caratteri in poco spazio senza commento qualunque notizia inerente la le indagine la polizia in corso
Lasciando pubblicare commenti eventuali critiche cito ai sogni e soliti giornali permanentemente avversari come a dire noi almeno gli amici erano inviti e giornali amici a non insistere sulla cronaca nera
Mentre Hogan l'otto luglio del ventiquattro anni dopo il delitto Matteotti quando la cronaca nera era diventata politica quando la morte era diventata un fatto politico urgente del conclamato internazionale che travalicano i confini lei Mussolini punto l'Agenzia Stefani comunica cito perché è importante insomma ricordarle anche i gatti
I documenti fondamentali oggi alle dieci sotto la presidenza è l'onorevole Mussolini si è riunito il Consiglio dei ministri presenti tutti i membri il ministro dell'Interno Federazione riferito sulla situazione del Polo del paese con uno stato di crescente tensione fra le masse fasciste delle menti sono sovversivi
A determinare che esasperare tale tensione contribuiscono le polemiche interpellanti le notizie false o tendenziose con le quali parte della stampa e cita e fuorviante for via
L'opinione pubblica il Consiglio dei ministri ha discusso le misure necessarie per garantire attraverso l'affermazione del governo una disciplina nazionale
Tra questi provvedimenti e uno spicca proprio perché riferito alla cronaca nera perché erano provvedimenti politici vanno provvedimenti anche legati a ogni tipo di stampo ogni tipo di informazione quando si parla di negazione libertà di stampa si parla di una
Completa non soltanto abbiamo verso il giornale la comunicazione politica
Quando nella narrazione cito e nel commento di fatti di cronaca come disegni di illustrazioni che vi si riferiscano si eccedano limiti imposti dalla morale e dalla licenza da buon costume
Ovvero quando e quindi vietato pubblicare al fine di secondarie la morbosa curiosità del pubblico si mettano in rilievo circostanze rubriche immorali o comunque tali che possano turbare la tranquillità all'ordine delle famiglie
Ovvero produrre malsane impressioni su deboli persone deboli inesperto capire il linguaggio con cui dietro vi era l'invito a non a turbare l'ordine pubblico a non turbare l'autorevolezza
Il tre gennaio al discorso di Mussolini è ovviamente un salto di qualità si parla direttamente
Delle opposizioni di stroncare l'azione delle opposizioni riconoscendo che l'azione e l'opposizione era stata fatta prima con la secessione dell'Aventino successioni da un solido è finita anticostituzionale nettamente rivoluzionaria
Poi con una campagna giornalistica questo Mussolini che parla durata nei mesi di giugno e luglio agosto
Campagna immonda miserabile che c'ha disonorato per tre mesi e più fantastiche le più raccapriccianti le più macabre menzogne sono state affermate diffusamente
Su tutti i giornali punto esclamativo
Metteva in luce quindi la capacità che aveva attraverso anche il coraggio di mettere la morte al centro del discorso politico da parte delle forze d'opposizione in questa ruolo importante
Della
Dell'opposizione Labriola Arturo Labriola nel Quarto Stato uno degli ultimi speriamo insieme scriveva che l'Aventino con la coalizione di forze puramente morali campo fin quando non gli furono tolte le solo armi acuire ridotto la stampa
L'assemblea e le informa che gli informazioni
Quindi la capacità di accedere alla alla alla parola la capacità di comunicare
Per stroncare Mussolini l'opposizione quindi si mescolò quadro giuridico repressivo e misure extra ordinem le violenze suddette costruì anche un'idea di fascismo propose un modello di
Giornalismo alternativo e questo lo vedremo nella sfida all'interno del sindacato in cui venivano reperite fatte recepite fatte proprie delle istanze sindacali corporative di prima del fascismo no e tradotte
Anche nella nascita dell'albo professionale dei giornalisti ventisette ventotto
Quello che abbiamo messo in luce nei vari nei lavori che hanno accompagnato negli ultimi anni l'attività della Fondazione moria di che si tratta di una strategia ad ampio la raggio basata sostanzialmente su tre categorie la paura di fatto conformismo il consenso e queste tipologie di operazione che portò la stragrande maggioranza delle prassi giornalistica anche di quella che si è impegnata in quella battaglia di Mattotti a entrare negli organi corporativi del fascismo è ben
Rappresentata da
Quello che veniva richiesto ai giornalisti che entrano nel nuovo album
Ah no albo per rientrare per coloro che erano stati tacciati di Marte ottimismo dovevano firmare una dichiarazione in cui li negavano grande Ambani una campagna cosiddetta quarta rally sta dalla quarta Rella dove fu ritrovato il cadavere Di Matteo
E vi faccio solo due esempi con cui chiudo cui uno è di Enrico Jacchia che è una figura del giornalismo italiano straordinaria perché attraversa tre fasi liberare l'Italia fascista in Italia repubblicana
Passa attraverso due appurazioni almeno l'epurazione del fascismo perché lui aveva appoggiato
Giornalista cronista parlamentare del Messaggero prima della stampa
Era stata voce dell'Aventino qualche modo poi la depurazione democratica diritti rimproverano questi questa dichiarazione deluso costretto a firmare per continuare a lavorare con tranquilla coscienza posso dichiarare di non aver avuto ingerenze di sorte nella campagna scandalistica
Che durante il periodo quarta regista tentò vanamente di demolire il regime investendo dei maggiori esponenti e l'azione di governo con un'ondata di base calunnie sistematiche diffamazioni
Il rinnegato a se stesso lo diceva assiste
Dopo il discorso del tre gennaio la situazione politica del Paese radicalmente definitivamente mutate più tardi e crescenti realizzazioni costruttivo del fascismo mi prospettarono la necessità morale di non essere visione del mio stato d'animo nei confronti del regime
Revisione che intimamente pacatamente elaborata da portarmi pur senza esibizionismi indecorosi è senza tentativi Miss azionismo ad un sincero quanto nel campo professionale
Fattiva ad una sincera e fattiva adesione non da oggi pertanto credo di poter confidare il mio pensiero ogni attività in armonia correggi
Furono decine di giornalisti che per iscriversi all'albo dovettero firmare consimili dichiarazioni di auto
Censurabili rielaborazione
Uno di questi è altrettanto interessante ossia sedici cara cronista parlamentare dei giornali d'Italia da era stato accusato di aver appoggiato Bergamini in quel momento in cui Bergamini era un punto di riferimento
In questo fronte liberale chi si era reso conto e si stava rendendo conto anche nelle professioni di quello che sta il fascismo stava diventando
E scriveva in una lettera polvere agli del venti dicembre mille centoventotto quando la sua iscrizione fu messa in dubbio che queste parole ma io detestava il parlamentarismo in tutte le sue manifestazioni perché detesta o suo padre eccelle il tonalismo
Non è possibile quindi che sia stato guardare in lista perché non sa neanche credo che sia la quarta regola ho pensato quando ciò in cui non era ancora ancora stato detto che un cadavere è ben poca cosa di fronte a una rivoluzione ad un'origine sovente lo sprezzo no deve
Parole utilizzate
Istintiva antipatia per la quarta Rella come per era uguale
A quella come tutti i fenomeni della degenerazione parlamentare
Innamorata in questione finì nelle mani della Commissione d'epurazione dopo la guerra che chiesero conto a felici
Inserendo diciamo nella prove per chiedere le la cancellazione dell'albo perché non fu neanche la dichiarazione formale fu una comunicazione al portiere agli ed è altrettanto importanti e con questo chiudo per capire quanto poi
Pericolo di quella modernità totalitaria di cui parlava Zani cioè il tentativo continuo di penetrare nelle coscienze negli ritenendo nelle idee delle persone costringere molti per questo motivo ha
Travolgere rimane sono le parole con cui Felice De Leo Sanfelice si difese
E che faceva capire riportava immediatamente proprio al mille novecentoventiquattro gli è stato domandato sentono un'affermazione in esso contenuti mi facessero muovere risponda adesso affermando che non fanno mai disonore affermazioni di carattere politico qualunque esse siano quando siano pure disse interessate inizialmente diceva l'ho detto
Però ci credevo quindi non sono colpevole
Però poi si teneva conto che era un po'fragile come tipo di difesa in un carattere sarà trattato continuava felici di esternazioni nate per ragioni puramente strumentali e dovevano essere quindi contestualizzate lasciata al tempo anche erano state espresse in una parola dimenticata
Egli infatti si definiva antiparlamentare ma come molti forse troppi a quel tempo parentesi virgolette oggi dopo la Parenti gioco terribile iato oggi cani parente sia ovviamente non oggi camminiamo tutti a riavere un Parlamento nel Parlamento la cosa può sembrare una enorme mostruose delittuosa ma se ci richiamiamo agli anni di prima e dopo la prima guerra la cosa ci attira era quasi naturale
Era sì confermava il suo essere anti massonico anti bolscevico
Ma si delinea fino al conservatore liberale né più e né meno portato a sostenere alcune prese di posizione
Non per intima convinzione materni negli immensi mimesi conformista nel tempo ormai da dimenticare
L'idea era quella di rimuovere quel quel passaggio ho visto dopo cent'anni che per fortuna nel se si contendevano non rimuoverlo interrogarlo
Nel centenario in quell'anno per interrogare anche quello del nostro ruolo il ruolo della nostra professione non al nostro lavoro per non cadere in quella trappola di paura conferma senza il conformismo che in qualche modo guida elettorati i cittadini e professionisti in questo paese grazie
Allora siamo niente adesso abbiamo i due interventi conclusivi che sapranno essere sicuramente avvincenti non vi preoccupate poi dopo abbiamo l'inaugurazione
è un momento di poter stare tra di noi allora ma segnato tanto tante persone giustamente da ringraziare non se segnato lui ma Giancarlo Battaglia da ringraziare io fare uno sforzo
è l'anima della l'azione rialzi e quindi lo invitò per per il suo intervento da ascoltare
Prego Giancarlo
Segretario generale sull'uomo ma insomma appunto e limitativo dire segrete e la Fondazione Murialdo
Dopo un po'
Avvalso fissi
Proprio per le estrazioni ma perché è un solo la corda vocale quindi
Decidono la mia prestazione non sarà dal punto di vista vocale eccezionale
No come dire gli interventi che ci sono stati questa mattina sono stati molto stimolanti soprattutto qui le cose che diceva
La professoressa Colarizi professor Sani che hanno inquadrato complessivamente il problema della libertà di stampa del fascismo
Il mille centoventiquattro
No Coveri
Dovrei all'Italia
Tante cose personalmente però il mio intervento si limita ad un aspetto che è quello che riguarda appunto le organizzazioni giornalistica
Tenendo presente anche questo elemento cioè e che in realtà nel passaggio dallo Stato liberale e lo Stato totalitario cioè verso lo Stato totalitario
Che il primo elemento da occupare è quello della libertà di stampa
Cioè la prima cosa che si sopprime la libertà di stampa e poi escono tutte le altre quindi la libertà di associazione dei partiti eccetera ma sì parte nella libertà di stampa e per come dire il primo passo nella verso l'occupazione delle
I fari stampa e l'occupazione delle strutture del giornalismo
Allora in quegli anni
Il giornalismo italiano aveva i suoi organismi rappresentativi che erano la Federazione nazionale stata che era nata nel mille novecentootto quelli non moltissimi anni prima è che appunto una federazione mi associazioni De Pace di associazioni erano il punto
Quella di Roma las la Cecenia stampate all'italiana nata nel mille ottocentosettantasette e a Milano l'associazione lumbard dei giornalisti che era nata nel mille ottocento trovata
Quindi queste erano quelle due realtà organizzata è un atto che è presente Mussolini era iscritto alla lombarda era un giornalista e quindi aveva capito che il primo passaggio per la limitare la libertà di stampa era quella di occuparmi di prendere in mano le strutture associative
Del giornalismo
E il è stato ricordato ricordato tutti quelli che vi hanno preceduto il parterre aperti Simona Colarizi che insomma
Il primo decreto legge è quello del mille novecentoventitré
Cioè nel mille novecentoventitré
Il Governo Mussolini
Mentre quello prova un decreto legge che e Torretta che teoricamente doveva essere un Regolamento elemento avvertivo sulla stampa in realtà eravamo strumento finiva per limitare volto la libertà di stampa Neri va ricordato prima Enrico ma insomma già prima ancora delle circolare in poi del ministro Federzoni ma allora per esempio
Nel tempo decreto il ventitré prevedeva il potere da parte del prefetto
E quindi dovrebbero amministrativo quindi politico qui non giurisdizionale il potere del prefetto diffidare
I giornali
Diffidare dei giornali quando i giornali pubblicano notizie che erano false o tendenziose corpo il capitale perché perché stabilisce che l'attenzione falsa o addirittura tendenziosa
Notizie che potevano danneggiare il credito nazionale
Sia all'interno che all'esterno notizie che potevano allargandolo creare ingiustificato allarme nella popolazione
Però a questo riguardava anche no articoli commenti note titolo illustrazioni e anche di niente ottenete presente e la vignetta
A che oggi è una come dire lo strumento di quelli di critica
Alla politica molto forte come dov'erano nella mostra poi vedrete ci sono appunto
Niente dell'assegno che era una rivista dell'epoca molto utili dal becco giallo Carboni ditta proposto dal becco giallo gradi
Roberto Gelmini il quale Mussolini disse onore gli avrebbe concepito quel congegno ancor più di noi regnicoli l'attenzione suoneria esterna molto
Molto ospitato alla parte nel pomeriggio la parte da parte di Mussolini
Tutto questo come dire in presenza di tutto questi questi avvenimenti come potete immaginare anche poi si parlava dell'odio di classe
Cioè tenete presente che il l'istigazione all'odio di classe e tenete presente che il Partito comunista del Partito socialista dell'economia non quello di Turati per il partito socialista unitario
Ma il partito socialista avevo nello Statuto dello Statuto
Come come obiettivo la dittatura del proletariato quindi evidente che all'epoca parlare Giulio Anselmi e chiaramente come tentativo per diritto questi i giornali espressione in questa di questa parte politica non ci possono essere perché è evidente che qualsiasi articolo
Dell'Avanti che formale storico del partito socialista utilità tra l'altro L'Unità iniziali pubblicazioni proprio nel mille novecentoventiquattro l'organo del partito comunista quindi anche quel evidente però tutto questo però in presenza di tutte queste belle cose il prefetto aveva il potere di emanare una diffida però poteva dare la diffida al giornale
Sono dovrà consentito una commissione in questa Commissione nel decreto prevedeva la presenza di un rappresentante dell'associazione territoriale della stampa
Questo decreto però nel mille novecentoventitré perché si approvato dal governo ma poi viene messo da Bassolino in un cassetto cioè non viene mai pubblicato per cui noi semmai operativo
E questo avviene perché contemporaneamente all'emanazione del decreto nel mille novecentoventitré si discuteva in Parlamento della nuova legge elettorale
Questa è stata citata cruciali per l'appunto dalla legge facendo la famosa legge certo allora come dire
Che se c'è una cosa che io non sopporto personalmente è quella di sentir dire che a al la legge elettorale serve per garantire la stabilità del governo
La tenete presente che nel mille novecentoventitré
Il fascicolo il Partito nazionale fascista di Benito Mussolini aveva trentacinque parlamentari
Un atto minoranza del Parlamento
La legge elettorale del ventitré viene approvata dalla stragrande maggioranza del Parlamento che fatta di liberali allora
Mentre si discuteva è ancora Benedetto Croce che poi diventerà quindi il simbolo delibera lesive delle libertà
Durante tutto il fascismo il fascismo non oserà toccarlo sarà come il faro mondiale della della libertà
Non sono intervistato dal Giornale d'Italia
Si dichiara favorevole alla legge elettorale Acerbo perché con quella legge sarebbe stata garantita la stabilità del governo
Lo stesso Amendola è diventato il capo dell'Aventino e c'è quindi anche lui poi quindi
Prendere alcune bastonate non Moran fisiche decide rifacesse che lo porteranno poi ventisei emporio accaniti fan ci segnato
Lo stesso Amendola era favorevole tetto preparo per questo teste pensando che attraverso una legge elettorale quindi dovrà cercare maggioritaria se potesse garantire la stabilità del governo e difatti quella legge fu approvata
Dà conto stabilita dal governo per venti anni quindi occorre siccome sono un fanatico della democrazia solo per la instabilità dei governi e va benissimo purché si salvi la dell'ultima cosa è una battuta proiettile dal verbale
Ma quindi la
Questo prevedeva quelli coprirà prevedeva netto del ventitré il decreto del ventitré poi Mussolini per avere e anche il volto della del dette delle forze politiche lo con giallo e quindi non non lo fece pubblicare
Dopodiché però noi abbiamo il ventiquattro con il fortemente presentate nel ventitré c'è anche questo ma non balla ma l'approvazione da parte del governo del decreto ma non la pubblicazione
Allora determinato una reazione da parte della Federazione della stampa della sua signor Santangelo di Roma e delle altre associazioni di stampa che insistevano in tutt'Italia in tutti i Paesi
Per quella reazione entrò in crisi la Federazione della stampa sul lastrico
Tenete presente che per statuto la l'associazione della stampa periodica di atterraggio di associazione
Il presidente dell'assistente era anche il presidente della Federazione nazionale della stampa
Il presidente basta che la Federazione era Salvatore darsi RAI
Salvatore basilari
Nel mille novecentoventitré quando fu approvato appunto il decreto
Lo criticò come presidente però riteneva che si potesse discutere con con il Governo per modificarlo per avere quelle provvediamo eccetera
Criticando ovviamente
Questa presa di posizione basilari fu criticato da una parte dei giornalisti Bertazzi lie
Si dimise dalla presidenza dell'ASPI e quindi nella traduzione questo provocò una crisi all'interno della della della Federazione quindi anche soprattutto della qui dell'associazione e al settembre del mille novecentoventitré ci furono le elezioni per la nuova residenza dell'Asti quindi anche della federazione
Bene in quella in quell'occasione il fronte diciamo così liberale e democratico
Candido Alberto Bergamini Alberto Bergamini era liberale somigliano era stato il fondatore e il direttore del Giornale d'Italia
E il giornale in Italia era stato uno di quegli organi liberali
Che avevano appoggiato il fascismo iniziale ma perché corretto e qui il discorso più aperto anche da Simona Colarizi andrebbe come dire andrebbe
Confrontato cioè approfondito perché poi si tratta del tutto cioè perché è il mondo liberale asseconda il fascismo perché se ne accorge tardi di fatto il vile novecentoventiquattro e l'hanno proprio della maturazione graduale del mondo liberale Peterlini inizialmente come tutto il mondo in rapida appoggiato il fascino perché ritenevano che il fascismo potesse essere lo strumento eliminata perché presente prima ci vuole coerenza ha parlato del biennio rosso eccetto nel biennio rosso ma dignitoso sapete le occupazioni delle fabbriche preoccupazioni delle terre è tutto questo che ha visto questo avveniva del diciannove e venti nel diciassette c'è una santa la rivoluzione bolscevica
Mostri
In Russia e quindi c'era il timore comunque che ci potesse essere il sovvertimento come quello che era avvenuto in Russia anche negli altri paesi quindi anche in Italia
Per cui quella differenza
L'ipotesi di Bergamini come anche quello di Amendola e neanche il fascismo potesse nessuno strumento utile per riportare il Paese nell'ambito dello Statuto Albertino cioè questa era l'idea delle di parte del movimento liberale perdere Carini abbiamo sostenuto tutto questo però poi signora Portoghese all'interno del fascicolo prevaleva questa corrente della violenza
La violenza lo ricorda prima Simona Colarizi e la violenza è un elemento fondamentale del fascismo meglio di una parte del fascismo perché che parallelo per cioè il fascino non l'abbiamo da una parte la violenza
Dall'altra la normalizzazione e consulti su questa normalizzazione c'è tutta l'ambiguità del discorso che poi porterà al trionfo finale del fascismo bene
Nel ventitré in quelle rido delle galline del ventitré si era oramai imposto su una posizione
Quelli alle contro contro il fascismo perché racconto consulenze del fascismo tanto è vero tenuti direttore de il Giornale d'Italia certo contare del turismo sia in uso all'ex Pini si affacciano un giornale coregone Luca abbandona il Giornale d'Italia
E quindi era diventato un punto di riferimento per questo arco di forze politiche maggioranza digitali in candido dai canini alla presidenza della del del del Plastic
Il fascismo contrappone alla candidatura libertà nidi quella di Corradini
Corradini era finito nazionaliste ma era uno di quelli che aveva teorizzato che la stampa di opposizione dovesse essere chiusa cancellata quindi soccorrere insomma
Certamente non era un liberale quelli fu una campagna elettorale dura ma che dimostrano come il fascismo voleva conquistare le strutture associative del giornalismo
Che risultato elettorale però fu che Bergamini fu eletto con trecentotrentotto voti Corradini perse prendendo duecentosettanta punti
Certo Bergamini vinse però il fatto che Corradini prese comunque
Duecentosettanta codici e quindi da parte del consistente devolute erano dimostrazione di come il fascismo sia stata in tutto quel periodo dentro
Le strutture giornalisti questa è la premessa del ventitré poi arriviamo al ventiquattro
L'ambasciatore con la Fondazione dai sindaci natio in Campidoglio con la alla presenza di Mussolini del Sindacato nazionale fascista dei giornalisti
è questa struttura aveva compito quella di organizzare i giornalisti fascisti per conquistare le strutture associative tanto è vero che è una delle premesse
Sì per essere iscritti al sindacato Bersani fascista era di essere iscritti ad associazioni di lista
E perché era il requisito necessario per potere andare alla conquista delle Associazioni cristiane
Ma al centralino perché le code tutto questo processo andava avanti a febbraio del ventiquattro il la nell'ambito dell'ASPI bisognava rilanciare Intermediate infine l'ASPI cioè nell'associazione di Roma all'interno del Consiglio federale della Federazione della stampa
Queste elezioni dovevano elegia alle nove vengono eletti nove ma di queste nuove se erano giornalisti fascisti
Di fronte a questo mutamento di cui gli equilibri all'interno dell'associazione Bergamini decidenti dimettersi e silente dalla presidenza dell'Austria e quindi della Federazione della stampa
Dopodiché il ventiquattro febbraio mentre Bergamini ritorno a casa al sulla porta di casa trova alcuni personaggi armati di pistola che lo feriscono colpiscono lo trascinano in casa
Trenta non fantomatico furto furto che non c'è
Dopodiché come le indagini
Non porteranno nessuna sulla soluzione è come si come archivierà il fatto come un fatto di concerti dei rapitori che volevo soltanto far riferimento
Non a caso
La voce repubblicana scriverà
Che educati questi rapitori che hanno aspettato Bergamini davanti alla porta per non rovinare tutto l'incasso penisola quindi il sospetto che non fosse un fatto con le cultura cronaca
Voleva ma tant'è vero che poi la voce lontana fu predefinita approfondirle e l'impero la insomma quei centosette dei preliminari per aver scritto questa cosa comunque questa è la tedesca dopodiché però noi abbiamo un elemento che sono le elezioni del sei aprile il sei aprile del mille novecentoventiquattro si svolgono le nuove elezioni
Che sono per il ventiquattro elemento importante perché
Ti ricevo private sul Parlamento aveva soltanto trentacinque parlamentari fascisti con le elezioni del ventiquattro
Partito nel documento liberale scompare praticamente dalla Camera del fascismo con questa la maggioranza assoluta della Camera quindi dal sei aprile in poi
Cambia completamente il quadro istituzionale del paese
Dopodiché come poi da campagna elettorale sarà anche il lo ricordano insomma grande devastazioni nelle sedi dei partiti l'impedimento dei comizi l'alterazione
Tanta nostalgia non solo i giornali che venivano bruciati ma anche nelle poi ci sono le le circolari per i Farinacci un altro personaggio abbastanza come dire del del fascismo insomma
Chiedo alterando in realtà il la campagna elettorale il risultato il risultato elettorale nel senso che
In alcune sezioni terranno fuori
I fondi saranno più degli elettori ieri e soprattutto di voti fascisti saranno più degli elettori quindici anche tant'è vero che quando si apre la Camera ad aprile agiva a maggio del ventiquattro per c'è un parlamentare che appunto Matteotti il quale interviene per denunciare tutti i brogli elettorali che erano stati fatti durante la campagna elettorale
Ed è quell'intervento che poi lo porterà alla sua scomparsa ed infatti il dieci giugno del ventiquattro Matteotti scompare rapito tra quella banda che dia alberi Goodwin tra l'altro il dominio Amerigo Ruini Tumino Dubini più interdizione esatta non la conosciamo bene ma anche lui era un giornalista ed era un giornalista un predatore del Corriere Italiano quindi insomma Arena
Apparteneva anche all'associazione descritto nel suo insieme della stampa temi
Dopo la scomparsa di Matteotti
Io le ho detto che si erano spinti verso Bergamo indice nuove elezioni le elezioni nuove per la presidenza della della del dell'ASPI e della Federazione della stampa avvengono il quindici giugno quattordici giugno quindi esattamente quattro giorni dopo la scomparsa di via Matteotti
Quattro giorni dopo quando si è creato una mancia tutta quella campagna di cui parlava prima Enrico di stampa di
Te ci sono non sono i giornali dell'opposizione tradizionali giornali dei partiti ma anche i giornali libera giornali opinione pubblica gioca l'informazione che iniziano fa protestare per l'assenza di matta cioè che Matteotti non fosse sparito nel nulla paga dietro ci fosse un rapporto fascista
Era chiaro già dal primo giorno e per questo si apre una campagna di stampa per cui le elezioni per la nuova presidenza
Dei dei giornalisti avvengono in un clima cambiato cioè cultivar che porterà tanto è vero che il candidato
Alla presidenza
Era Vincenzo Ricci c'era un parlamentare liberale tra l'altro però era stato eletto nel ventiquattro nel listone fascista ed era un deputato
Di destra liberale moderato insomma e si pensava che potesse essere o di fatti ti facessero un candidato Riccio perché pensavano ciò potesse raccogliere i voti di tutta la comunità
Giornalistica
All'ultimo momento
Come dire la parte dei giornalisti democratici tre prete presento la candidatura in doppiopetto si Opel si pensava addirittura ad Amendola metterò poiché la caditoia Nema problema sembra troppo politica
Si presentò Roberto Bencivenga
Roberto Bencivenga era era un generalizzato la verità
Stato la prima guerra mondiale al fianco di Cadorna
Però in Cina e India era anche il giornalista ed era un collaboratore del mondo vendoliano di Amendola quindi certamente era una candidatura colorata politicamente colorato in termini come dichiaratamente antifascisti
Quindi c'è fu all'improvviso ovviamente i giornalisti i giornali fascisti accusarono
Beh incidente chi sosteneva Bencivenga di voler rompere L'Unità della del giornalismo limitarle della classe giornalistica è perché candidato ufficiale era Ricci
La conclusione è che si andò ad una votazione
Che avrebbe detto punto portarli alle elezioni e ricerca se non ci fosse stato il delitto Matteotti la scomparsa di Mattotti quattro giorni prima ed infatti il risultato fu ancora una volta diverso
Cioè Riccio dove fu eletto fu eletto Bencivenga con duecentotredici voti contro cento settantuno
Quindi ancora una volta il tentativo della del fascismo di conquistare il le strutture associative del giornalismo
Non riuscì sarebbe riuscito però molto più tardi intanto sull'onda del della campagna di stampa nata sul delitto Matteotti
Mussolini ritenne opportuno togliere dal cassetto il decreto
Tel ventitré farlo pubblicare
Però fece pubblicare decreto dove però c'erano altri due nuovi articoli che non c'erano il ventitré cioè i votanti erano questi altri due articoli erano l'introduzione del potere dissequestro nei giornali
E il sequestro preventivo dei giornali era stato eliminato dalla legislazione italiana
Sonnino tra Governo Sonnino
Ed ha introdotto non per legge era introdotto sui decreti attraverso un decreto legge quindi c'era Cohen
Questa innovazione che lo stava nel decreto del ventitré ma tiene inserita all'ultimo momento nel decreto pubblicato i milioni centoventiquattro in cui si introduceva il sequestro
Un'altra clausola era che la crisi per i reati a mezzo stampa si potesse procedere per direttissima
Questi erano gli elementi
Come dire nuovi ovviamente la pubblicazione di questo decreto iniziata
Creare una un data di stampa di critiche e chi polemiche nei suoi confronti che tiene in vita non soltanto dai giornali dei partiti dell'opposizione e quindi il mondo la Voce repubblicana l'Avanti L'Unità
La giustizia che la lotta del partito socialista di Turati ma anche da tutti i giornali
Di gravi tra virgolette comunque i giornali di informazione quindi basta scrive il Corriere della Sera e così via
Che quei giornali che c'erano molto avvicinati al fascismo ma pensiamo per esempio al messaggero e istruttivo ma il sacro ricevono dicevano credo di due giornali
Della famiglia Perrone dei Perrone che ovviamente sostenevano
Sostennero che il fascismo anche questi giornali
Come gli altri con il Resto del Carlino
Che avevano ripeto sostenuto il fascismo sui decreti iniziato accoglibili
Così nella campagna stampa colto di critiche in questi coso
Possesso di mattino il mattino che era degli eventi
Quanto scafoide del palco riflette Fieldhouse Caforio ne era il direttore
Avevano avevano partecipato anche il congresso di fondazione a gennaio del Sindacato nazionale fascista dei giornalisti dentro il mattino
Inizia una campagna durissima nei confronti dei decreti
Come il padre
Di Paolo Scarfone Eduardo sprofonda già alla fine del secolo precedente aveva così criticato i decreti dei governi Bellu
Teramo quali limitazioni della libertà di stampa che non a caso quelli che aveva ha poi scritto Mussolini del ventitré che il nome del padre Eduardo Scarfoglio il mattino riprende la polemica nei confronti di questi decreti quindi questa polemica sembra oltretutto poi la presa di posizione di tutte le associazioni stampa
Diventa molto forte tanto è vero che le associazioni sessanta chiedo alla Federazione della stampa di intervenire e la Federazione della stampa in tutti gli uffici e il referendum tra i giornalisti sul fatto che il decreto prevedeva che nelle Commissioni TC sfida ci fosse un rappresentante dell'associazione bene
La Federazione della stampa fa questo referendum che la risposta è tutta negativa infatti la presa di posizione dei giornalisti perché nessuna associazione stampa del signor Amati un suo rappresentante nelle Commissioni di diffide
Per il decreto del giorno viene pubblicato il giorno otto il giorno dieci viene pubblicato secondo del credito in questo secondo decreto in cui si prevede chiaramente che disse le associazioni non deve don dando un disegno il rappresentante il giudice può designare un altro rappresentante nelle Commissioni quindi praticamente si veniva bypassando questo questo aspetto
Quindi questo procedimento ripeto continua poi l'ultimo atto lo abbiamo
Lo abbiamo passiamo a Palermo nel settembre del ventiquattro perché è il luogo dove si svolge il l'ottavo congresso della Federazione nazionale della stampa
Che sarà l'ultimo congresso della Federazione della stampa in quell'ottavo congresso presieduto appunto da Bencivenga in cui il consigliere delegato
Consigliere delegato cui che quella era la figura statutario in realtà segretario politico e la Federazione nonostante consigliere delegato tema Giuseppe Meroni creerà giornalista del Messaggero retorica del Messaggero e il quale Giuseppe Biondi nella sua relazione introduttiva
Dice chiaramente circa sì certo
La Federazione della stampa come le associazioni di stampa solo a politiche perché
Colleghi rappresentiamo tutti i giornalisti quindi siamo la struttura a turistica
Però ripeto quali voglio leggere la frase della relazione di di leoni in cui dice però noi giornalisti siamo mortificati anche come i cittadini e come italiani
I quali non avevano mai creduto che sul quadrante della storia nazionale
Potesse scoccare l'ora in cui si facesse attentato a una delle libertà fondamentali del popolo italiano questo è nella relazione di milioni tant'è vero che poi
Ho il sindacato nazionale fascista aveva detto noi non parteciperemo al congresso della stampa in realtà poi c'erano però delegati fascisti anziano giornalista del Popolo d'Italia come delegato fasciste
I quali protestarono
Comunque dichiarano che avrebbero abbandonato il congresso ci fu un momento di tutto veri
Come accade sempre dei congressi poi alla fine
Quindi sia l'altro Selasi ci fu una una stretta di mano va l'abbraccio tra gli applausi più di tutti tutto questo Fury composto
Però il documento finale approvato dal Congresso documento finale in cui mi sono i manifestanti percutaneo Bursa
Mario Borsa che voi quindi scriverà tormentone sulla libertà di stampa sulla praticamente sono finite nella libertà di stampa in Italia
In questo documento in cui si ribadiva l'importanza della libertà di stampa si ribadiva la criticità
Con nei confronti dei due decreti eh
Sì netti cui si chiedeva
Si chiedeva la cancellazione
Il documento fu approvato
Con settantuno punti su trentaquattro votanti
Dopodiché alcuni delegato i fascisti inserissimo perché non avevano potuto votare che hanno colto ma comunque insomma il tutto eh anche l'elezione di Meoni il quale nuovo statuto prevedeva l'elezione in Congresso del segreto il consigliere delegato dell'operazione della stampa fu proposto che forse ha detto The Rock Johnson ma lui volle invece che al congresso
Potesse totale
Su settanta troppe volte
Ben undici presa settantasette voti solo con il congresso chiuse
Con il ridisegno per il nuovo congresso del nono congresso che si sarebbe dovuto svolgere nel mille novecentoventisei ma quando il congresso del ventisei non ci sarebbe stato perché nel venticinque con l'approvazione delle leggi fascistissime
Il le strutture Belpietro giornalismo sarebbero state occupata dal fascismo con l'aiuto proprio dei prefetti
Perché quando
Pesci venga si dimise perché
Per chiedere nuove elezioni
Allora si dimise e quindi fu sciolta associazione dirli convocò le elezioni della stampa romana
Il prefetto di Roma intervenne epicentri impedì quelle elezioni
Per motivi di ordine pubblico e così avvenne anche a Milano a Bologna a Firenze
Uno dei prefetti a
Commissariare le associazioni distaccata quando in addetto andava finanziati adunanza del venticinque signori il Consiglio nazionale dell'attenzione che la stampa il Consiglio nazionale era formato da rappresentanti nelle associazioni oramai
Le associazioni erano tutte state commissariate tutti giornalisti fascisti alla fine del venticinque il fascismo in possesso della Federazione della stampa non ci sarebbe stato più un congresso
Alla fine del ventisei la Federazione della stampa sarebbe stata autorità concretamente e sostituita dal sindacato nazionali fascista dei giornalisti la libertà di stampa era praticamente morta
Da questo da questa storia
Troviamo rincarare appunto un esempio come dicevo all'inizio
La
La la la prima fase per la creazione di uno Stato totalitario
Abolire la libertà di stampa
Ebbene
La libertà di stampa in un certo senso come il canarino delle miniere
Cioè quando i minatori si portavano sotto in miniera canarino perché perché sapevo che se il canarino moriva vuol dire che erano arrivati gas tossici
Cadente abbiate presente sempre questo la libertà di stampa e il canarino gran democrazia sia la libertà di stampa viene limitata Comore
Muore la democrazia e credo che questo sia l'insegnamento maggiore più intervenire per gli episodi del mille novecentoventiquattro grazie
Cattivo
Saluto come lei adesso prima passo la parola a sulle scuole
Questa la bussola senza
Allora c'è
Da ultime indicazioni sicuramente interessati dalla domanda
Le fotografie invocazioni reso pubblico o prima di passare tutti i ringraziamenti dati poi allestito materialmente professor Menduni la la la mostra ogni giorno supporta tutti però ci siamo utilizzano Sardelli dai ragazzi del servizio civile Alessandra già
Poi allora questo allora come è stato detto per me parlerà la mostra che al piano di sopra
Io diciamo vorrei cantare suonare utopie a non è soltanto non è soltanto una storia di abolizione della libertà di stampa ma anche una storia di un anno bifronte che Dini
Con una mano abolisce la libertà di stampa ma con l'altra si dota di strumenti per l'epoca nuovi non alfabetici visuali sonori
E che costituiscono in qualche modo un passaggio alla modernità sia pure in una variante autoritaria un passaggio alla modernità comune
A tutti i Paesi d'Europa nei quali l'Italia vince anche un ritardo che aveva originariamente e crea strumenti che la cui importanza è stata confermata anche nell'epoca in cui la libertà di stampa è tornata a questi mezzi Soro
In particolare la radiofonia e tutto ciò che è stato no al cinema di propaganda e di informazione attraverso l'Istituto Luce entrambi sono nati nel mille novecentoventiquattro
E sono stati oggetti oggi iniziative settoriali
Le storie settoriali sono quelle che si occupa di un particolare campo talvolta dei termini dimenticando le connessioni da questo campo specifico e la grande la grande storia
Ecco non decelerazione il centesimo anniversario dell'inizio della radio la par il cognome Matteotti per esempio non è stato mai mai ricordato invece
Diciamo
Voi avete in mente due date che sono l'otto luglio e il dieci luglio sono le date della le date dei due decreti bene il decreto che fonda la deve la radiofonia in Italia è un decreto del dodici luglio del dodici luglio
I l'Istituto Luce
Cioè l'istituto a cui il nascente regime affiderà
Il compito di creare i cinegiornali in Italia e di fornire ai giornali una documentazione fotografica competitiva con le fotografie dei giornali che si facesse largo a gomitate in una tipo di documentazione accessibile anche agli analfabeti
A coloro che non avevano familiarità con la stampa bene tutto questo
Viene raggruppato in questo istituto che nasce nel settembre mille novecentoventiquattro quindi ufficialmente a due mesi diciamo da quello che era successo la stampa io poi Primo Puglia Ando ho anche trovato un documento
Che non
Eccolo qua fermi dovete che io sono un po'stringere i denari ecco
Ecco questo documento piuttosto citato
Diciamo è un fatto dal presidente pro tempo ore dell'epoca dell'Istituto Luce quindi un duplice documento ufficiali si può anche molto citato dagli storici e parla del settembre del settembre come ma data di nascita e luce inanimato un po'apre preoccupato dal giornalista perché non c'è ma la data precisa nessuno dice in quattordici
Settembre il tredici noi sappiamo che la radio è nata con un atto notarile di un notaio di Roma il ventisette agosto Matteo voce non troverete mai questo
E quindi Alessandro sardi parlava nel settembre nel settembre
Può e deve aver fatto era una cosa celebrativa erano passati cinque anni voleva fare una cosa ci Ciotta hanno ottanta pagine deve essersi lamentato con i suoi collaboratori bisogna andare oltre
Mettete gli allegati
Fate qualcosa perché ho bisogno di avere più cicciotto e questi hanno messo negli allegati tra questi allegati c'è un elenco dei presidenti del Luce eccolo qua
Ora cortesemente guardate la data di nomina del primo presidente del Luce
Dodici luglio mille novecentoventiquattro
Quindi voi capite in questo luglio mille novecentoventiquattro
Sì addensano una serie di eventi una serie di eventi e una serie anche di rimozioni e di dislocazioni
La la rimozione dell'Istituto Luce è quella che è un ente educativo che si occupa luce
La cinematografia educativa e in realtà e soprattutto uno strumento per creare anche in Italia i cinegiornali
Quindi c'è una ripresa una rimozione e anche l'aver cancellato questo luglio per spostarsi da un settembre più pacifico a una strategia di allontanamento dalla crisi
Dell'informazione che è stata così venne descritta dai miei
Altri colleghi di me molto più autorevoli ma qualcosa del genere succede anche con la radiofonia
Ora quando noi pensiamo alla radiofonia non ci rendiamo conto che all'epoca la radiofonia era anche la radio telegrafia quindi un grande Business internazionale c'era un inventore geniale molto ricco
Un inventore che aveva è di origine italiana Guglielmo Marconi che aveva messo su una straordinaria impresa radioelettrica radio telegrafica di diritto inglese
Nel mille novecentosedici Marconi ottenne il monopolio delle comunicazioni radio telegrafica in Italia per sette anni
L'ottenne in un momento in cui l'Italia era in guerra insieme all'Inghilterra
Nel mille novecentoventitré si trattava di prorogare questo questo monopolio e anche di metterci dentro anche la la radiofonia circolare cioè la radio che conosciamo oggi
Diciamo c'era un ministro Colonna di Cesarò che era molto
Diffidente nei confronti di Marconi pende il fascismo fece qualcosa di diverso fece un Ministro delle Comunicazioni
Che si chiamava Costanzo Ciano che era un ufficiale di Marina dannunziano aveva fatto la bile la beffa di Buccari poi aveva lavorato molto con la FIAT presidente una compagnia armatrice la FIAT e quindi era un eroe di guerra ma anche un uomo del business
Che mantenne nei confronti di Marconi nelle stesse e perplessità di prima e disse Marconi è un grande italiano grande inventore ma noi i dati sensibili
Del nostro Paese non li diamo il geniale inventore
Quindi il monopolio delle trasmissioni radio telegrafica non glielo diamo e vogliamo neanche la radiofonia circolare
Ancora ingenui immane nel maggio del ventiquattro un decreto parla di concessionari per l'attività radiofonica
C'è un altro decreto in cui i concessionari diventare un concessionario unico data del decreto dodici luglio mille novecento vent'
Quattro ok diventa un concessionario uno anche perché per il censore avere uno solo da censurare è più comodo che avvenne due o tre che magari uno è più di così uno o più no concitazione unico ce lo facciamo
Il ministro Ciano che ama la FIAT
E chiama rancori e dice
Mettetevi d'accordo e loro infatti una società unica fanno la società unica che si chiamerà Uri che viene appunto fondata in agosto in cui Marconi ha la maggioranza delle azioni
Mentre invece la FIAT alla minoranza
Però guarda caso poi in questa società il Presidente è l'ex direttore amministrativo dalla Fia va bene e Marconi ottiene solo il vicepresidente Luigi Solari suo eterno assistente
E quindi la radio italiana
Si divide a una parte amministrativa e tecnologica a Torino una parte controllata al governo a Roma e si comincia a costruire il palazzo di via Asiago ecco io
Diciamo il geniale inventore il tecnologo che è anche un grande imprenditore
Dell'epoca e Marconi vogliamo dire che Marconi è un maschio della sua epoca diciamo io mi auguro che il governo italiano di oggi abbia le stesse cautele che Benito Mussolini e Costanzo Ciano ebbero a suo tempo nei confronti di darsi a un unico imprenditore
Dandogli i nostri dati sensibili
Dandogli la sicurezza delle nostre comunicazioni e aggiungo dandogli un monopolio tecnologico l'Italia era molto povera nel settore radio elettrico però la FIAT voleva dire Reggio Corporation of America voleva dire un western Electric quindi sostanzialmente la radio italiana nacque con un compromesso fra le tecnologie di Marconi
E in quelle americane e anche francesi olandesi tedesche quindi ci fu una strategia che complessivamente
Riguarda un passaggio alla modernità un passaggio la modalità naturalmente poi centrale la radio è caduto nel in un momento anche politico per cui la valorizzazione della figura di Marconi è molto utile per le per lo storytelling Pella
Per diciamo per la narrazione delle però in effetti ventiquattro fu una battuta di arresto di Marconi perché non gli dette in Italia la posizione dominante che Luigi
Era solito a vivere sui mercati con cui si presentava con la sua tecnologia tutte queste cose
Le troverete al piano di sopra
Con questo io credo che
Si sta delineando se posso dire una una nuova un filone di attività della Fondazione in cui l'elemento carta stampata
Sempre più affiancato da Jordan lirismo nelle sue varie forme con altri media anche altri soggetti perché fino ai social network noi abbiamo avuto
Devo sostanzialmente una
Una transito unidirezionale delle delle notizie presidiate da operatori
Operatori professionali che siamo poi noi noi i giornalisti bene questo questa posizione adesso messa in