Convegno "Renzo De Felice: la storia come ricerca - L'itinerario storiografico di Renzo De Felice"

L'atto di prendere posto grazie
E
Grazie a tutti presente grazie ai relatori di questa giornata
La sessione di questa mattina vede in luogo dei
Quattro relatori previsti ventisei
Io prego perciò i relatori di mantenere il tempo prescritto entro quei venticinque trenta minuti che si rendono necessari
Per mantenere il calendario odierno
E per primo da Ray la parola al dottor Paolo Mieli giornalista che non ha bisogno di essere presentato il quale a necessità di assentarsi per ragioni del della sua professione
Dopo darei la parola al professor Mazzetti che non ha potuto parlare ieri sera e quindi proseguiremo secondo il programma stabilito
Prego il dottor Paolo Mieli di prendere la parola grazie grazie il
Sarò molto sintetico punto perché siamo sei ci corre l'obbligo di essere sintetico e poi perché io sto rubando
Ho un pezzettino di tempo al dibattito di oggi pomeriggio come voi sapete sarà il il antipatico che era previsto fra dei rapporti fra De Felice i mass media e il giornale
Io ho avuto l'avventura di rappresentare fisicamente questo dibattito questo rapporto fra De Felice il giornale perché all'inizio degli anni settanta
Fui ad un tempo prima allievo e poi assistente borsista di De Felice nello stesso tempo lavoravo in un giornale all'Espresso
Però allora Movie premia i primi passi nel giornalismo e ho fatto questi due percorsi contemporaneamente ho ricordato più volte che devo moltissimo
De Felice
In tutti i sensi sia per la mia formazione culturale sia per interesse
Per la storia ma anche per l'altra parte del mio lavoro De Felice
è uno storico che mi ha insegnato delle cose sul giornalismo involontariamente senza tenermi della lezione sul giornalismo molto più di quanto mi abbiano insegnate giornalisti minimi ai maestri o almeno altrettanto di quanto mi aveva insegnato i giornalisti i miei maestri
Nel senso che il metodo della ricerca di De Felice il trasferire quasi di peso i suoi allievi negli archivi cose che vorrei ricordare non facevano gli altri storici eravamo in un'epoca negli anni intorno al sessantotto le tesi anche di storie corsi le tesine si facevano più sui libri così sulle chiacchere lo dico scherzosamente che sulla ricerca De Felice invece era un
Insomma spingeva gli studenti in modo deciso non accettava quasi tesi che fossero fatte su ragionamenti e considerazioni su libri ogni tesi doveva portare un suo contributo originale
Ogni studente doveva
Fare insomma fare una donna una bella fatica alta negli archivi e questo è rimasto credo un minimo comun denominatore di tutti gli studenti De Felice tutti conserviamo questa rapporto con così così rigoroso con la ricerca ricordo di questo rapporto così rigoroso con la ricerca questa così questa mania dell'accertamento della precisione e poi diciamo questo sul piano tecnico ma sul piano più largo questo estremo interesse per le innanzitutto per le la natura contraddittoria di ogni questione poi per le ragioni diverse
Quelle che il senso comune o oggi trent'anni dopo si direbbe il politicamente corretto vorrebbero questo interesse di De Felice forte o ce ne andiamo a vedere però cosa ne pensava ma anche qualcosa che poi la storia scartato che poi non ha avuto seguito
Mi ha profondamente segnato positivamente credo ed è un tratto che riconosco in tutti coloro che sono stati suoi allievi o anche semplicemente che hanno avuto contatto con lui
Voglio dire voi oggi pomeriggio vedrete parlerete sentite parlare giornalistica non sono stati necessariamente suoi allievi alcuni si Stefano Folli
Altri semplicemente che lo hanno conosciuto bene se Pasquale che essa ecco chiunque abbia ha avuto un rapporto costante quando il giudice non può non può essersi sottratto a questo sistema questo metodo ecco il forte metodo di De Felice
Vorrei ricordare fare due brevi considerazioni sui suoi rapporti con la stampa e i suoi rapporti con la stampa erano rapporti complicati
L'immagine consigli di de de De Felice De Felice star del star giornalistica uno storico destinato a finire sui giornali come tutte tutti questo genere di stereotipi appunto uno stereotipo non risponde a verità De Felice aveva molta diffidenza sempre avuto tutta verità molto diffidenza per il giornale per i giornalisti in primo luogo per le era estremamente infastidito dalle
Imprecisioni con cui si riportavano
Si riportavano le cose che lui faceva riferimento e poi con l'andare degli anni siccome De Felice fu è stato lo storico in questo dopoguerra creato più casi giornalistici giornalisti andavano da lui
Cercavano di farsi introdurre quell'archivio che aveva nel garage di fronte casa sua che era una vera e propria miniera
Da cui non è venuto fuori ancora tutto per cercare casi giornalistici sa il Battesimo del caso Piccard fu in qualche modo anche una condanna per decenni c'era nel senso che il clamore le ripercussioni crebbe nel caso Piccardi la devastazione
Che portò in uno dei gangli vitali dell'informazione era il gruppo del mondo i radicali questo che che com'è noto deflagra dopo la pubblicazione
Degli ebrei questa l'acqua appunto poi perseguitò De Felice perché il anno dopo anno
Si cercava più che il si cercava da parte dei mass media tutte l'approfondimento delle sue tesi del dibattito che pure non mancava il caso il caso ogni libro ha ogni volume del Mussolini era atteso per la bomba Luís nascondeva sempre più se voi prendete i volumi del moscerini vedete che sempre più il caso la la la gli otto neri a questo tipo di pelle erano nascoste notte ad esempio mi ricordo un celebre caso che fu la lettera di Einaudi a Mussolini pubblicato scontato errato negli anni del consenso non si trova questa era appunto nascosta in una nota Luigi cercava di difendersi da questa casi Zazie ore per domate neologismo dei suoi libri voleva che si discutesse però le cento pagine dei rapporti su Mussolini e rinviamo leva
E invece il giornalista andava cercare questa cosa prendeva il rapporto più difficile tant'è che alla col passato degli anni soprattutto negli ultimi dieci quindici anni di vita
De Felice aveva solo alcuni giornalisti quelli appare me che appunto avevo voluto doppio rapporto dal suo ex allievo ma più o meno quello che quelli che vedrete oggi pomeriggio con i quali parlava
Parlava era disposta a parlare degli Ayatollah apriva la porta non c'è ma chiuse i rapporti commenta
Oltretutto de l'ultima cosa che vorrei ricordare male per la vedo oggi pomeriggio si deve anche a questa
Queste forzature cioè la la la stampa in qualche modo d'dovrebbe chiedere scusa la posteriore perché si devono probabilmente anche a queste forzature
Giornalistica questo modo così estremo di presentare i suoi testi sono in tutta caccia gran parte della
Degli auditor che De Felice si tirato addosso gran parte dell'immagine non a tutto tondo crea ha avuto che gli hanno portato anche Guaino come impiego università manifestazione
Violente che ha avuto oltre certificati vicenda fino all'inizio degli anni novanta quindi ben oltre la dalla la durata delle
Così del il movimento studentesco tedesco
Di ciò che si ebbe dopo
Questo grosso modo fu il tratto saliente del rapporto di De Felice come giornale
Un rapporto stretto al collo non ristretto Giugliano gruppo di giovani sia una grande diffidenza per tutto il resto un'antipatia
Crescente per i giornali per il modo di fare cultura di raccontare la storia dei giornali una grande un una diffidenza che è andata aumentando negli anni anche per il modo generale di fare l'informazione in Italia soprattutto per quello che lui aveva assaggiato sulla sua pelle
Riflettendo circondo pacatezza con così insomma ecco senso anche autocritico per quello che è stato il mio ruolo dei giornali penso di poter dire che in gran parte avesse ragione a lungo grazie
è stata una testimonianza molto interessante Diretta personale ma anche con acute riflessioni ringraziamo Paolo Mieli che ci ha voluto rendere questa servizi io per illustrare la figura
Di Renzo De Felice
E qui adesso
Tocca al professore Massimo Mazzetti debbo però derby una comunicazione noi dovremmo mandare tutti insieme credo siate d'accordo un saluto augurale a Gianna spirito doveva essere presente ma non sta bene
Pensi hanno che non si tratti niente di grave un piccolo attacco al cuore ma civili hanno rassicurato che non si tratta niente di grave quindi tutti insieme mandiamo volentieri questo saluto augurale
A a questa splendida donna alla quale dobbiamo tutta la base documentaria e del board Beccaria della Fondazione Spirito
Ecco allora la parola al professor Mazzetti pregando ancora e me ne scuso di mantenere la il tempo nei trenta minuti venticinque trenta minuti previsti grazie
Io chiedo scusa anche perché avrei dovuto parlare ieri sera ma il maltempo e le Ferrovie dello Stato e combinati hanno fatto sì che io arrivassi quando topografico
Io
Mi sforzerò
è impossibile
Di contenere questa chiacchiera nei limiti previsti
Anche se devo dire
Siccome la fase bellica
Pratica
Non poca parte del lavoro felice
è un mio problema di sintesi e un po'difficile bisogna però dire subito una cosa felice pur occupandosi
Come abbiamo detto molte estesamente
Gli ultimi cinque volumi su sostanzialmente a questo il verdetto belli grossi
Corpulenti vale credo di aver per ampiezza dei problemi però de Felice una persona non è uno storico militare mia
Diciamo
Un forte interessa in questa direzione
Cioè c'era un uomo di grande curiosità cerca di di capire che il il cemento fondamentali De Felice nei confronti della storia e di chi è l'uomo che cerca
Però bene
Si tratta sempre di una posizione uno storico politico che si occupa di questi problemi
E
Sia ben chiaro questi abbastanza visibile a tutti
Entro tutto l'arco della
Per quanto riguarda la guerra d'Etiopia De Felice secondo me
Individua correttamente momento qui la macchina si mette in moto nel momento in cui in pratica mussoliniana
O secondo un'altra versione credo di avere il via libera dei francesi
Io personalmente sono più propensa a credere come grande Lorenzo che in realtà i francesi avessero veramente dato il via libera tranne poi per motivi contingenti assumere atteggiamenti più sfuma
E su questa
Figlio politico che va vista tutta la preparazione della campagna
Anche quando i fari inglesi tirano fuori il problema c'è cominciano a mostrare i muscoli come si direbbe con giornalistico attuale anche qui Mussolini assegni
Impressiona per niente
Perché i perché sia con i prelievi nell'ambito cassaforte dell'ambasciata sia con il sistema di decrittazione
Nel servizi informazioni militare
Si sapeva praticamente tutto quello che all'Ulivo anonimo aveva mai facevano gli inglesi
E queste cose in gran parte ci sono fine felice a vista senza altro insomma non c'è bisogno di un raccontarsi la testimonianza del capufficio Etiopia
Servizio informazioni militare dell'epoca che generale saltella poi che allora tenente colonnello che riceve
E il messaggio
In cui si annuncia l'arrivo Delon fritti mediterranee
Seguito dal dal raccomandazione
All'ambasciatore britannico di non fa assumerlo atomo eccessivamente minaccioso perché
Il Regno Unito non voleva rompere completamente con l'Italia
Mi raccontava Fardella che il giorno stesso del colloquio andò da lui allora generale all'alcol Como nell'ovatta
Venne che
Poi diventato più celebre che mitiche capo del servizio disse io vorrei essere una mosca
Per assistere al colloquio dell'ambasciatore inglese con Mussolini perché deve essere effettivamente di una comicità segretari unica quindi in realtà questo lo dico per fare un po'di colore locale inviata a Mussolini aveva tutti gli elementi per valutare
La situazione ecco anche qui si spiegano tutto una serie di fatti
Che la se no non stanno né in cielo né in terra
Come la fretta con cui viene troppo vengono spinti oltre confine come la fretta con cui vengono mandati da ma caldi
E poi si tenta addirittura di mandarle all'Amba Alagi corsa
Su cui debbono resiste poi viene assicura e anche qui rotto di aver futura lunga discussione nessuno ma il profonde ferisce proprio su questo argomento la sostituzione
Dirige porno credo di sì era d'accordo che la la
Sostituzione cioè Badoglio rappresentava un'opzione
Nazionale più che partiti
Cioè si trattava di sostituire con grande scandalo dei co.co.co. di Bottai che è arrivato il diario un più fascista con un meno fascino ma nell'ottica di Mussolini questa aveva un sugo che non era soltanto quello di dare una contentino all'esercito
Era quello
è vero che probabilmente come ritenere felice
Secondo lui la campagna era chiusa perché il negoziato ci sarebbe stata
Come però può Mussolini le cose Mussolini in condizioni normali Mussolini
Non ancora
Eccessivamente influenzato dal successo
Le cose non sono mai molto semplice io ritengo che la sostituzione vada interpretata in questa maniera
Se la cosa si chiude abbiamo dato una soddisfazione all'esercito ma se la cosa non si chiude l'abbiamo messo un generale più Tecnè e quindi più in grado di far fronte alla situazione
E poi nello stesso tempo trasformiamo
Visto che questo è l'ultimo dei generali della vittoria è rimasto in circolazione una guerra da guerra fascista in guerra nazionali
Ed ecco esattamente quello che avviene d'altro canto bisogna tenere conto che almeno
L'atteggiamento successivo di Mussolini ne nei confronti della gestione militare di petrolio
Anche dopo la prima battaglia del termine
Allora io Mussolini non interviene mai
In funzioni operative
Neppure neppure vi solleciti beh casomai sono rivolti a Graziani anche qui il discorso
Ci sono questi tre libri che sono veramente proposito di gente i giornalisti che cercano scrupolo regionalisti non cercavano scoop evidentemente in Italia ne fuori no i tre libri dei comandanti del settore di settore che vengono pubblicati sono certi aspetti aspetti impressionati perché Badoglio oggi apre la sua il suo libro dicendo noi eravamo sbilanciati in avanti
Va bene e debbono praticamente gli risponde lui cosa dice in sostanza
E vero non eravamo sbilanciati in bravate antimafia se non ci fossi stato io che mi sono posto ad andare a un ballo oggi saremmo stati ancora più sbilanciato in avanti non solo io che sono andata a Macallè
Qui c'hanno mandato io resistendo non andando all'albo
Ho perso il posto ma ho salvato la campagna questo condito da una serie di feromoni Ferrucci documenti in cui Mussolini ci fa la figura dell'imbecille
Dal punto di vista militare perché quando un tizio dice
Il territorio grande sei volte l'Italia che l'avanzata deve essere a macchia d'olio va bene con duecento mila uomini quanto ce n'erano più o meno in quel momento è un discorso che non ha non ha alcun senso
è stranissimo che questi giornalisti
Francesi che avevano così il dente avvelenato queste cose non le abbiano viste degli elefanti magari
Espulso limiti questo dimostra ancora più famoso brava prefazione anche e fa la brava affiorava prestazione anche grazie perché Graziani bene o male i veri Graziani c'è una serie di fatti
Cioè tutta la vicenda complessa del del comando
Insomma
Vicenda complessa perché
Quanto Graziani si presenta Mussolini Mussolini da un incarico difensivo contro offensivo con l'obiettivo finale avrà dal punto di vista logico giustificatissime
Però aggiunge anche chiedeteci qualcosa ve la mandiamo
Ora siccome c'era una lista di priorità
Che Mussolini non modifica
E non in forma in quello che faceva le praticamente le funzioni
Del
Ministro della guerra cioè Baistrocchi quando Graziani va giù vede le cose e chiedere questo chi va su tutte le furie perché dice che scherziamo le priorità non solo queste è una cosa va avanti finché non si risolve
Nel momento in cui
Sistemato il fronte nord rimangono i
Metti disponibili ampie gara su e questo poi permetteranno a Graziani fare l'ultima offensiva eccetera
Ma quello che appare dal discorso vivente
L'attento
Densa di Mussolini più che a gestire io coordinare gli sforzi dei propri collaboratori a giocare nell'uno contro l'altro
De Felice questo lungo lotta in questo proposito ma in altre circostanze la notte
Quindi senta un certo scuola prospetto la guerra di Etiopia l'appare come una guerra
Impostata con mezzi sufficienti
E anche con o diciamo così un
Relativo buon senso rispetto al ai problemi perché ripeto intervento di Mussolini è a parte questa fase iniziale e per motivi politici leggera leggero va bene
Così le cose non avverranno in seguito cioè una deterioramento se vogliamo
Il Regolamento che in parte frutto dell'insuccesso
Chi comincia del successo
Sì lui freni inibitori si riducono e poi c'è una serie di sconsiderati apologie
Dell'opera di Mussolini anche sul piano militare
Una delle sconsiderate e quella del genio dell'allora colonnello Giacomo Carboni che poi diventerà come voi tutti sapete uno dei protagonisti in negativo nelle vicende italiane
Ecco
Delle faccende italiane della seconda guerra mondiale
Su un articolo intitolato assumo Tucson Romanorum che è una delle cose per deliranti che io abbia letto sull'argomento
Il questa situazione
A delle ripercussioni sulla questione spagnola
De Felice sulla questione spagnole io sono perfettamente d'accordo attribuisce l'intervento italiano non a motivi di carattere ideologico l'intervento italiano in Spagna viene fatto per motivi di tipo tradizionale
Piero per citare una frase di grandi che riferisce riporta il possesso fame
Delle Baleari da parte dei francesi significa che l'Italia ha perso la guerra contro la Francia prima di cominciare
Cioè l'intervento italiano è un intervento fatto
In funzione sostanzialmente antifrancese non a caso peraltro anche qui ci vuole la solita faccenda la decisione di mandare questi famosi
Mario Placanica Merry Marocco viene preso dopo che i sono apparse chiarissime anche dalle di crittazione dei dei messaggi francesi che i francesi stanno mandando materiale Repubblica
A questo punto
Scatta questo meccanismo d'intervento
E capisco l'intervento che appariva molto più determinato nella questione delle Baleari
Nella questione vale
Per proprio perché il punto per il motivo del contendere
Ed è anche qui significativo
Prego bisogna precisare una cosa allorché
Mentre Baistrocchi è contraria a questa faccenda tant'è vero che non si muoverà nessun ufficiale dell'esercito
Cioè il
Rappresentante militare
Per mandarci qualcuno che ci mandano
Il conte Rossi cioè Bonaccorsi
Bonaccorsi viene mandato lì perché non trovano nessun militare con un suo amico che ufficiale di complemento come lui dal protendono ma non nessun militare terrestre cioè
E solo dopo quando si muovono i tedeschi che vantano la missione ma alle Baleari
L'esercito si chiama fuori in questa ed è uno dei motivi per cui poi alla fine prestò chissà
Mentre invece l'aviazione come voi sapete fai come ma fa anche drammatici
Cosa che non si non in questa prima fase non viene evidenziata l'atteggiamento della Marina che è molto interventista
Il comandante Marco Attini alle Baleari ha un'importanza
I probabilmente superiore a quello di Bonaccorso
Anche se molto più occulta perché in fondo con questi mollaccione dei comandanti militari regolari spagnoli non parliamo dei volontari che è un altro discorso
Margot ottimi a tenere i collegamenti
Ci sono tutta una serie di messaggi molto chiari sul ruolo operativo
E questo personaggio per quanto riguarda cioè la Marina
La Marina anche se poi successivamente sarà contraria a certe cose un po'avventori visti come l'impiego dei sommergibili eccetera eccetera
Il nella gestione dei sommergibili tutte le compromissioni che questo comportava
Va bene per quanto riguarda invece la l'elemento
Va bene
La ragione del contendere il controllo delle Baleari marine Marge conclude e questo sulla base di considerazioni non ideologica
Tant'è vero va be qui c'è tutto un costava vicenda
Tant'è vero che in fondo l'opzione per Franco che uno passione italiana anche se in realtà pilotata
Perché che ha inventato Franco però dico è Canaris
E che hanno siccome era quello che te li ricordi legamenti dovrà
Roma che Perrino
è venuto qua dicendo bisogna darle ma questo risulta dai documenti per generare l'aiuto Franco che quello che al Comando Supremo ha le migliori truppe eccetera
Questo dicono va be'non abbiamo difficoltà e sono convinto che nata a Berlino dicendo gli italiani vogliono aiutare esclusivamente Franco qui questo giochino tipicamente da servizio segreto che è stato perché visti i tedeschi ritratti continuano
Ancora per per circa quasi un anno sponsorizzare la falange solo dopo si mettono tranquilli insomma sopra dopo la morte di primo Rivera eccetera eccetera
Quindi in realtà questa situazione e viene fatta su basi sul talmente
Premi politica
Anzi se c'è una un personaggio che la butta in politica propone Occorsio da pagare insomma con quello che vola rammento lì per la questione una operazioni di tipo tradizionale
Che poi acquistano via via un una valenza anche se vogliamo politica ma dopo che lui si è mosso allora sostanzialmente l'Unione Sovietica
Il
La convinzione che regna a Roma e che poi provocherà l'intervento di truppe
Terrestri
Che attenzione
Il primo contingente che viene allertato regolamentato due padri e due battaglioni di Camicie nere per le Baleari
E eccessivamente
Non sappiamo sono finite sapere se queste comunità o altre comunque vengono commessi comincia ad allertare per la Spagna cosa che comincia prima cioè la milizia è uno di quelli che puntano su questa operazione perché pensa di giocarsi il ruolo di quarta forza armata dello stato
L'operazione in fondo per una certa fase gli riesce perché in realtà arrivano anche a mandare non come in Etiopia dove gli ufficiali superiori erano dell'esercizio ma di mandarli unità controllate almeno fino a un certo livello da
Ufficiali della milizia ameni e della milizia solo cioè nel senso che non che non hanno il grado che avevano nell'esercito quindi presepe colonnelli della milizia anche se sono capitati nell'esercito quando il colonnello insomma
Questa cosa poi si sgonfierà va bene dopo Guadalajara perché dopo soli ma meccanismo si inverte
Va bene mandano personale della miniserie nel mandato piccoli contingenti e cerca di mandare personale dell'esercito
Prima e dopo il Guadalajara c'è questa inversione di tendenza
Per quanto riguarda appunto questa nasce sulla convinzione del fatto che l'avversario è un avversario molto vicino
Che un intervento deciso lo faccio saltare
Cioè una
In questo caso non è una caratteristica italiana ma è una caratteristica diciamo
Che gli italiani in fondo hanno recepito dal cosiddetto chiamiamolo così del tre servizi informazioni nazionalisti
Che
Completamente non rispondente alla realtà
Perché siccome questi avevano già attivato alla coscrizione richiamando la barca di di classi si trovavano in una situazione invece di eccedenza di effettivo
Certo
Nel cedere tra gli obiettivi c'è la disponibilità a effettivi non significa organizzazione e neppure la disponibilità attraverso gli aiuti russi di armamenti
Però c'è una fatto che l'Esercito popolare della Repubblica spagnola
Era in organizzazione da prima della battaglia di Madrid anziché la bozza di Madrid non ci sarebbe stata senza questo fatto perché è vero che arriverà l'undicesimo Brigata internazionale ma
Assieme all'undicesima in brigata internazionale
Ci sono queste sì prime sei brigate delirante esercito popolare che sono quelle che reggono sostanzialmente lo scontro
Senza le quali non ci sarebbe stata la difesa del mare
Quindi è chiaro che il in realtà il problema
E la trasformazione di queste unità
Pancho villa il che usiamo questo termine in unità ombra che ha rispondano a un termine disciplina e l'operazione sarà piuttosto lunga
Perché in pratica finisce soltanto
Nella settembre agosto settembre del trentasei con va bene la sparizione dell'ultimo potere cantonale che quello del della RAI della Ragone
E la cosa mettono sotto controllo in qualche misura di tutte le informazioni che esiste
Ecco il vantaggio è proprio che hanno i nazionalisti e il fatto che gli avversari ancora anche ancorché molto numerosi sono scarsamente organizzati e questa scarsa organizzazione da costi la
Principale elemento della la battaglia rimarrà Carlo battaglia di Malaga viene praticamente rapidamente vinte a parte
Il fatto della concessione completamente diversa cioè una concezione motorizzata non a caso come si chiama Operazione lampo
Va bene e da qui poi alcuni che ci hanno ragionato che ci hanno ragionato sopra sono arrivate a certe con conseguenze altri che non c'erano ragionato sopra
Non solo per questo fatto ma in realtà frammento
Che un
Il fatto che le unità battute
Durante non vengono più riprese alla mano
E praticamente la Hill adesso non vi sto a raccontare la battaglia ma in realtà queste tre colonne che l'irruzione quasi con cinque simultanea di queste due colonne
Provoca un un un
Crollo tale che le riserve non riescono più a ristabilire la situazione in pochissimi giorni Malaga cade
Ma la questione in questi termini attenzione questa volta solo crea Lilly persistere dell'illusione
Della avversario poco organizzato
Ma crea anche il primo grave intervento di Mussolini il quale nel momento in cui riceve la notizia dell'uso di Malaga Amanda un telegramma in cui si ordina nientemeno
Di marciare su alla incerti
Cioè in questo momento ci sono sedici quindici battaglioni impiegabili quindici la missione militare non ancora CTU a quindici battaglioni implica
Con questi quindici per battaglione impiegabili doveva avanzare per seicento chilometri
In territorio nemico questo per dare un'idea del poltiglia di questo ordine tant'è vero che questi per fare qualcosa sono costretti
A da tagliare le ultime riserve disponibili a costituire del gruppo all'inseguimento che arriverà Marina motrici che per l'inizio non era proprio previsto
A me che cento chilometri da Malaga ma non è certo seicento chilometri da Marina poi in una situazione in cui
Era prevedibile che la c'era una colonna
La giornalista che per l'altro stava scendendo assumo tre quindi non c'era era una cosa fattibile poi dici firmano benché non ci siano anche niente proprio perché era follia
Questa
Presto dal la prima dimensione degli interventi
Poca ribalti indica di Orsolini su questa vicenda
Ed è costituisce la premessa della Bartali Guadalajara che
Una battaglia combattuta in realtà contro un avversario che risulta molto più forte
Di quello che si ritiene
Molto più dotato di mezzi di quel che essi si ritenesse
Minime e per di più quando poi si verificano queste cose tutti i difetti di queste unità della milizia appaiono
A luce meridiana anche seri anche se forse va bene valutando questa cosa si è un po'anche esagerato che fondi fondo quando
La
Divisione di nuvoloni viene ritirata
La terza divisione
Viene ritirata perché il pareggio combattimenti annullando abbiano tolto prima il dieci per cento degli effettivi
Chi per qualsiasi unità di questo mondo significato non essere più rumore
Operativamente in pratica ventuno quindi bisogna forse troppa
Ma rimane il fatto che
A me queste unità Carlo
Lo di Moffa hanno praticamente provocato il la la la questione vedrebbe la famosa facendoli
Dei
Il maggiore comportamento della divisione costituito dall'esercito quella comandata da
Barba elettrica per controlli
Derivava semplicemente dalla dal fatto che bene o male questa ebbe con un minimo di addestramento anche sì ente del tutto particolare
è un minimo d'addestramento
E oltre che un buon comandante dei quadri più o meno che sapevano fare quel che dovevano fare
Dico minimo d'addestramento perché in realtà questo le targhe revoca originariamente era la brigata seta seconda erano stati impiegata per fare le comparse
La battaglia di Zama di Scipione l'Africano
Tanto è vero che per console appena arrivati in Spagna vuole trenta un mese di tempo per rimettere a posto questa gente dice ma non eravate adesso vi si mi si mi sporgo Musolino crediamo e siamo stati è vietatissimo a combattere la battaglia di Zama
Quindi il di discorso anche qui la illusione che si potesse Cetto dopo le le cose
La battaglia dei Guadalajara
Cioè segna un punto di svolta nel senso che la guerra si protrae l'illusione della guerra breve finisce e lo sforzo che viene fatta agli italiani
Lungi dal modifiche provocare
La fine del conflitto serve a riequilibrare i pesi della bilancia che esistono fra repubblicani nazionalisti perché i i nazionalisti hanno cominciato ad attivare
La Costituzione
Che poi non è coscrizione dei tassi normali costi richiamo di classi vecchie va bene e con un ritardo rispetto ai loro
Avversaria il momento che diciamo che crea una
Riequilibrio delle
Ecco i in questa situazione
Diciamo così la preoccupazione di Mussolini è quella ben descritto a vedere dice di fare presto insomma
è il motivo per cui
Nel momento della campagna del nord in fondo in fondo fra le
Preoccupazioni di prestigio primi
Il generale Bastico che adesso comanda il Corpo truppe volontarie
E le richieste insistenti agli spagnoli in cui il governo di Roma forse fu città più degli spagnoli che non vengono dagli
Dalla diciamo così del comando italiano
Anche dopo lavici Laba azione molto brillante
Di Santander
Che che ne dica Indro Montanelli che non è per questo caso testimone molto attendibile
Dicevo che l'arresto di un infrazione molto brillante di Santander
A proposito dei pacchetti quando gli italiani intervengono per proteggerli
Insomma
Elisa a si crea effettivamente un contrasto piuttosto forte
Fra ammette
Il Comando del Corpo truppe volontarie il governo spagnolo
E il momento in cui il governo spagnolo chiede la testa di Bastico questa gliela danno su un piatto d'argento perché in questo momento in fondo in fondo va bene la preoccupazione ecco dominante è quello di chiudere di fare presto
Ecco questa preoccupazione chiude di fare presto poi non si traduce nel l'indurre va bene a qualcosa
Diciamo così di risolutivo e definitivo o di brillante in realtà
La offensiva in Aragona che era la cosa
Più ragionevole che si potesse concepire non è un'idea spontanea o poco uno
Va bene indotta da parte italiana dal sul comando spagnolo è conseguenza per il fatto che cercando di prevenire l'avversario i repubblicani nel dicembre del trentasette montano la battaglia di Teruel con
Alla circa così il taglio della della pluralità e due del cui conseguenze primo tentativo da parte siano visibili
Per ripristinare il contatto con la città assediata che non riesce proprio per uno peso e poi dalla la battaglia la la dura battaglia di diciamo così di logoramento che viene svolta con l'intenzione di ristabilire la situazione per motivi di prestigio Croce perché abbiamo gli spagnoli che ragionano in questi termini
Che era un a un certo punto certe operazioni sono operazioni che con Valentina a una specie di corrida nuova dove gli stranieri devono il proprio stare fuori perché l'orrore spagnolo presuppone tant'è vero che inizi
Per quanto riguarda sia la battaglia iter web che la battaglia del libro gli italiani interverranno soltanto con l'artiglieria e l'aviazione gli sprechi e la fanteria spagnola che vede
Risolvere la faccenda
Questo al di là di ogni considerazione strategica complessiva però questo fatto
Quasi che le riserve sono spostate assurde l'unica maniera poi impiegarle rapidamente dopo la conduceva per Israele l'avanzata in Aragona
Che era cose più
Dopo la la vicenda stando a bere la cosa più brillante che fanno i infilavano fattore da quel momento i nazionalisti ed i cui corpi Pietro polenta Alitalia ne costituisce checché se ne dica la la punta di lancia
Ma è strano che alla fine di questa operazione con ci sarebbe molto da dire il l'atteggiamento di mussoliniano atteggiamento contraddittorio
Perché
Come tutta la fretta che questo signore aveva
Il
L'essere contrario esplica implicare il Corpo Volontari oltre lei proprio mentre invece in quel momento la questione di Catalogna
Era tale che una pressione qualsiasi avrebbe chiuso la partita
A me
Per motivi
Di questo strano ambivalente atteggiamento che Mussolini ha sempre nei confronti della Francia
Va bene fa sì che poi la la la guerra si protrae ancora con la battaglia del libro e la per cui lavora la campagna di che di Catalogna sarà rimandata di quasi un anno dicembre
E solo dopo questa operazione di Catalogna che si conclude alla fine di gennaio a la metà di gennaio a Scauri blocca la situazione straniero
Ecco la vicenda spagnola che è caratterizzata da una
Va bene umana
Un intervento di Mussolini molto più incisivo se vogliamo lì quello della guerra d'Africa
Ma meno giustificato rispetto alla situazione e
Diciamo così una crisi è questa una richiesta
Costante in pratica di ma che ai comandi sul posto di fare in fondo delle cose
Di quei medici su per fare i quali ci sono non ci sono cioè una certa si comincia a delineare una sfasatura fra i primi mezzi
Suo frattura Freeman e mezzi che non compare per la l'operazione d'Albania
Ma Kemp compariva
Tragicamente durante la seconda guerra mondiale
Ecco per quanto riguarda la seconda guerra mondiale bisogna dire una cosa
E chiarisce
Che non era poi solo la convinzione di Mussolini in quel momento per la verità
Cioè in pratica il tutta la vicenda
Bene italiana è basata sul con la convinzione che i tedeschi Antonio
E da questa convinzione negozi ne consegue paradossalmente esigono Mussolini era persona
E non amava i tedeschi
Ne consegue paradossalmente una serie di conseguenze allucinanti
La prima conseguenza allucinante
Che il Paese non fa lo sforzo che aveva fatto durante la prima guerra mondiale
Nella seconda guerra mondiale
Il prodotto del PD impiegato i per usi militari e maggiore parso dorsalmente nel quaranta cioè quando la situazione era ancora incerta che negli anni seguenti
Perché perché in realtà è forte tutta l'ottica alcuna su cui si basa
Prima la guerra parallele poi quell'incredibile quel risparmio che abbiamo fa fino a quarantatré si basa sulla convinzione che dovevano essere i tedeschi a logorarsi
Noi allora bastava avere titolo per andare al famoso tavolo la pace a portarci via qualcosa
Alla questa e immagine delle idee della guerra virtuale
Se c'è un discorso si è parlato della guerra non sentita ma la prima persona che non aveva questa opinione del di non sentire la guerra di considerarlo un fatto politico e non militare proprio Mussolini
Questo praticamente va bene diciamo così per certi aspetti appare ma non esplicito nella ricerca di De Felice anche perché poi tutto sommato per esempio quando per esempio parla del delle
Praticamente delle previsioni fatte dai militari per quanto riguarda i consumi
Che si dice il trovano eccessive eccetto che si ritrovano eccessive per quanto riguarda l'esercito perché le previsioni erano fatte su un impiego della maggior parte delle forze e poi la guerra in realtà fa sì che le forze impiegate sono anche nel momento in cui e al centro sia fronte greco sia a fronte di Gorlago cioè l'aprile quarantuno sia il il fronte di app dell'Africa settentrionale Inc anche in questo momento le forze italiane impiegate sono una minoranza nel complesso delle forze del complesso delle forze italiane quindi i consumi sono effettivamente molto piccoli no cosa che invece per quanto riguarda l'aviazione va bene che invece impiegate in maniera ben più massiccia i consumi beh sono ben altri
Quindi realtà
In realtà noi siamo in presenza ma siamo in presenza di un'operazione va bene
Concepita come un'operazione eminentemente politica dorsali spiegano le cose più incredibili che avvengono già il quella famosa circolare poi ritirata
A me
Dell'agosto quaranta in cui Mussolini Mussolini dice mille oltre forse devono essere concentrate Valle Padana per essere impiegate adesso oppure a nord hanno c'era solo la Germania
Ecco e e e l'idea di fondo che le cose forse bisognava tenerseli in casa che espresse nel diario di Ciano è una cosa che va poi viene si arriva al punto
A me che si diceva non si potrebbe ridurre l'altra assegnazioni carri armati al settore dell'Africa settentrionale per tenere il Papa in casa per costruire nuove unità
Questo viene fatto verso la fine del quarantuno quando i tedeschi che avevano
Un in quel momento ventuno divisioni corazzate le avevano due in Africa settentrionale il diciannove e gli altri diciannove Rother uno solo noi chiedevamo treni bravo uno in Africa settentrionale dove sul territorio nazionale va be una erede dei Balcani ma insomma
Cioè una due non impiegano se un impiegato ecco siamo a questi livelli più il problema è in realtà che c'è questa illusione
Illusione che dura fino alla conferenza di Casablanca quando avviene fuori il discorso dell'avviso incondizionata e solo allora è impressionante
Si comincerà va bene
Cercare e a trovare in maniera massiccia
I
Materiali strategici necessari alla costruzione alle costruzioni militari è impressionante questo dato che solo nel quarantatré materiali strategici che che quel momento
Diventa estremamente difficile anche impiegare perché
Non essendosi sviluppata convenientemente l'industria di guerra
Risponde con lentezza e questi materiali che noi faticosamente vengono vengono accumulati verranno poi premiati dei tedeschi dopo l'otto settembre quali si stupiranno moltissimo ammenda della
Dell'abbondanza di materiale che gli italiani hanno in realtà era signori chiudo subito
Dove lì rischiamo arrivati in bene o male all'otto settembre del quarantatré
Sulla vicenda venticinque luglio Tiberio settembre come voi sapete il desideri Cilea sostanzialmente sposato le tesi info punto del Conte grandi che indubbiamente era senz'altro una persona di grande fascino e di grandi intelligenza ma tesi del conte grandi che in realtà che vedono appunto questo gruppo di persone grandi in prima come motore
Immobili tutta l'operazione tesi che il ministro uno senza successo misura o per la verità ho cercato di
Smontare gli una senza molto successo quando risultava procede libero
Perché io anche sempre pronto io sono in possesso del costituzione dei documenti di costituzione nel Coromoto corazzate tra lo schieramento attorno a Roma che doveva entrare in funzione
Allora desidero venticinque chiunque posso vedere questo schieramento comunque con un po'di conoscenza diventerebbe veramente militari sa benissimo che questo schieramento non poteva non essendo lo schieramento del colpo di Stato su Roma perché non Metin capsulare Roma in quel momento non aveva alcun senso insomma se non questo
E d'altro canto siccome carri armati non possono non sono tascabili non sono invisibili e chi è possibile che lo stesso schieramento sfuggisse a quello che era l'altra
Da da sempre il ministro degli Interni era chiaro che le operazioni sarebbero sarebbero dovuti avvenire in quel momento
Cioè in pratica grandi non ha anti l'operazione grandine anticipato niente
Le conseguenze dell'operazione essi sono state di due aspetti la prima conseguenza è stata positiva perché ha permesso diciamo così il rosso
Scioglimento senza traumi del potente partito fascista e per soprattutto della sua braccio armato cioè la sua organizzazione militare la ministra volontaria per la sicurezza nazionale
Però esaurito questo compito tutte risultati sono stati negati
Per il semplice fatto che ha creato questa citazione d'ambiguità che hanno perché han permesso ai tedeschi di spostare il gruppo armate Rommel in Italia con le conseguenze che poi abbiamo visto l'otto settembre del quarantatré
Quindi in realtà sarebbe probabilmente fatto molto meglio una frattura
Immediata rispetto alla situazione che che si è creata con questa situazione di ambiguità
Anche per il semplice fatto che così
Per finire alla non si può chiedere comunque alla gente
Dirà la gente la guerra infinita uno la guerre perse adesso state qui fare fucilate per conseguire questo bel risultato ci vuole
Almeno se l'azione tedesca
Fosse stata per fosse stata eseguita come era stata praticata in primo momento fra la notte tra l'uno e il due agosto
Le cose sarebbero state infinitamente meglio perché di fronte a un'azione non provocata da parte dei tedeschi senza dubbio la reazione italiano sarebbe stato tipo diverso non non la conclusione va bene
Non ci sarebbe stata la conclusione del tipo armistiziali per quanto riguarda il discorso finale per quanto riguarda discorso finale pure dell'ultima parte per ultima guerra di Mussolini perché la guerra forse diverso
Cioè si passa da una situazione in cui Mussolini voleva profondo stupro mentalizzare i tedeschi a una situazione in cui undici stilisti strumenti utilizzava Mussolini non ci sono problemi su questo
E me su questa questione
De Felice bianchi io non avevamo esattamente abbiamo discusso una una decina d'anni fa proprio sul insomma un atto di questa che lui attribuiva acquista
Opposizioni Mussolini al intenzione alla situazione alquanto alla fatto che fu in qualche misura serviva da cuscinetto impediva una regime d'occupazione molto più duro che ci sarebbe stato
Senza il governo della repubblica sociale
Un io confesso solo non ero e non sono di questo raccordo è questo parere per una serie di motivi con tutto il rispetto perché se rinunciasse gli psicologi producesse prestato comunque sarebbe stato fatto da Farinacci perso un anno incredibile non sarebbe non avrebbe avuto quel seguito che invece in realtà del diciamocelo pure
Con Farinacci a differenza di Mussolini
E che in ogni caso la vicenda sarebbe stato complessivamente altra
Per il semplice fatto che non avendo credito i seguaci sarebbero stati infinitamente minori
E le perdite complessive comunque italiane sarebbero state senz'altro migliore di quelle che sono state visto che bisogna considerare non solo le perdite provocate dalla guerra civile ma anche quello che è avvenuto
Dopo il venticinque aprile del mille novecentoquarantacinque sì la frattura del Paese fosse stata meno profonda senz'altro va bene con tutti i rigori di questo mondo vero dal gelo occupazione tedesca
Un senz'altro il peso e anche la la frattura medesime sarebbe stata sarebbe stata una fattura di minori e meno drammatiche dimensione
Per cui concludo dicendo la curva paradossale situazione nella della fine di Mussolini è in fondo dovuta io credo che tutto questo è la mia personale opinione comunque non è certo quella riferisce io credo che l'ultima la uso linee in fondo è è stato spinto a fare questo tipo di operazione perché il l'elisir del potere è una cosa che a cui
Sia dissi si può o rinunciare con grande difficoltà
E il fatto di estivi maniere in circolazione
Alla fine lui la indoor trova in pratica a fare da da strumento di tedeschi che lui ha sempre odiato entrando apparire il capo della del fascismo intransigente che lui ha sempre lì Congdon persone from Farinacci che lui ha sempre disprezzato è una formula di nemesi storica se vogliamo
Che
Ha colpito l'ultimo da soli certo e questa è una mia personale opinione
Non pretendo che nessuno la faccia propria comunque credo che andrebbe ricco aiutata anche il cognato di questa strana guerra che per molti aspetti sorveglia una guerra virtuale grazie
Certo
Questa
Panoramica così complessa
Sia anche coinvolto il diciamo perdoniamo
Alla professor Mazzetti via per impegnato più tempo del previsto ma diciamo certamente un argomento di questo genere come era il tema appunto De Felice le guerre di Mussolini non potevano non essere trattate in in maniera meno succinta perché l'argomento è vastissimo
Bene adesso pregherei il professor Paolo Orsi Simoncelli di prendere la parola su Cantimori e De Felice origine di un sodalizio
Poi faremmo un break se il tempo ci sarà favorevole di una decina di minuti per riprendere successivamente
Prego professor Rossi Marcelli
Presidente dei Verdi che io non vorrei abusare della pazienza per il pubblico ma siccome sono soggetto frequentemente in questo periodo di crisi di identità essendo stato quel dietro io direi che possiamo ridurre
E a pochissimi minuti la mia presenza sul tavolo no no no no non è questo va bene basta che mi lascia questa premessa ruotano asceti sono più tre voi poi ci rifocillati Molay vada avanti
Perché
Dopo due giorni distruggevo così intensi una strettoia necessità di
Giustificare quasi di scusare la mia presenza dovute certamente sul piano soggettivo
A motivi amicizie con i promotori di questo convegno certo più che per meriti scientifici
E questa disfunzione dell'organizzazione
Si ripercuoterà anche oggettivamente nell'azzardo non dico nemmeno d'un intervento Breve brevissimo
Sul rapporto tra Cantimori a De Felice ma di qualche osservazione sparsa divagante
Direi pure pleonastica dopo che nei giorni scorsi
Gli interventi del professore Aliberti deciso dal professor Tavano hanno in parte anticipato il detto meglio quanto posso dire qui in pochi minuti
Rapporto con poi esso come complesso e spesso nascoste sono evidentemente le personalità dei grandi studiosi
Rapporto dinanzi al quale ci troviamo praticamente disarmati
Un rapporto da affrontare oggi appena comma qualche frammento documentario inedito a disposizione
Rapporto che si stringe su due temi fondamentali nella ricerca di De Felice giacobinismo nel fascismo
è un rapporto che inizia in modo contingente De Felice si laurea con la Federico Chabod a Roma sul pensiero politico dai giacobini romeni novembre cinquantaquattro
Ed è un rapporto che dura fino alla morte di Cantimori nel settembre del sessantasei quindi non è un rapporto di vita non è un rapporto lungo certamente un rapporto intenso da un rapporto che presto tra l'Africa i limiti cronologici
Dei due protagonisti Cantimori e del quattro almeno del quattro e De Felice venti novembre
Ed è un rapporto che ha una Brivio difficile politicamente e culturalmente difficile culminato nella nota strapazzata pubbliche
Del cinquantasei condivisa colpi presente Piero Melograni dire Dino abbiamo documenti che testimoniano patois ragazzata fatta un'ora documenti audiovisivi tutti sei compreso anche tu
E
Proprio il
Momento
Giacobino il momento forse più noto
O meno perché Antimo
Nota l'evoluzione di Cantimori attraverso il giacobinismo
Meno nota direi per gran parte ignota
Soprattutto il curatore del brutto capitolo dell'antisemitismo
E la posizione lungo viaggio di Cantimori attraverso il fascismo
Pensate che fu uno sessantasei non era nemmeno disponibile avanti Biografia degli scritti di Quentin una chance perché pubblicata l'anno dopo subentra Gomorra
E poi in appendice ancora vita di Cantimori redatta da Miccoli una biografia questa che è un consapevole Progetto di imbalsamazione ideologiche Cantimori
Un varie pur a futura memoria che unito alla negazione archivistica impedito impossibilitato per decenni e decenni Francesca superiore articolato
Il fascismo e che ha timori era cronologicamente accidentale
Ove pubblicamente manifestato spiegato con ricorso costante alla pratica Nico le mitiche
Che riporterà Cantimori e come ovvio comunista sempre datato poco è mancato non è una battuta si intravede se Cantimori a Livorno nel ventuno trattori giacché pur di
Dunque
Giacobinismo del fascismo dicevamo cominciamo con lo giacobinismo brevemente e soprattutto con l'antefatto la famoso decimo Congresso Internazionale di Scienze storici interferisce appena laureato era borsista all'Istituto Croce di Napoli
E aveva collaborato con Federico Chabod l'organizzazione del convegno
La conclusione di questo convegno ragionieri attaccò sul contemporaneo villa basso profilo della storiografia italiana scarsa presenza di fronte grandi dibattiti metodologici
Cantimori invitato da Manacorda e Muscetta riferire la sua
Scrisse i famosi epiloghi congressuale
Tagliamo brevemente le citazioni giungemmo subito al punto essenziale assolutamente nulla riferiva che Antinori l'apporto della storiografia marxista italiana e dei battiti congressuali se poi ci dobbiamo riferire dice sempre che timori alla storiografia d'oltre cortina in particolare gli storici sovietici
Si è chiesto che sono stati chiamati a recitare il credo ideologico piuttosto che parlar Testori
Sembrava cosa finita venisse nonché una componente marxista cinque studenti su diciassette dell'Istituto Croce viene poi De Felice
Ma veniamo c'era Zanardo Tassinari alza appena mi pare
Ed è inutile di fino ai firmata e quindi è stato un ai fini ma detto abbiamo il documento
Riavremo la discussione scrivendo al direttore della rivista Movimento operaio Armando Saitta una lettera dalla diciotto maggio cinquantasette
In cui sostanzialmente critichiamo andamento torinista ne propongo la trasformazione in una rivista di storia d'Italia negli ultimi due secoli
Contestano lo spontaneismo nel movimento operaio diversamente non legata a una storia d'Italia la subalternità che è un termine andare a particolarmente Rino
è proponevano aperture
Della rivista la filosofica della storia la metodologia alla discussione in un posto diverso io a solleticare moderna componibili proponevano
Una presenza più tu Spi cura di Gary Pileri e via dicendo
Sette mi rispose fece rispondere Cantimori
E Cantimori si rivolse paradossalmente non so perché solo De Felice dispone che hanno salito ricevuto la lettera definisce del quintetto napoletana
Rapidamente fu una strapazzata direi anche ingenerosa da una parte Cantimori si definiva subalterno sono io povero artigiano subalterno per tanti colonnelli e generali
Difendeva l'erudizione pura faceva il caso di De Felice di Della Peruta che era stato convertito all'erudizione da De Felice
E sostanzialmente poi diceva che sarebbe da chiedersi quale il contributo singolo di questi giovani studiosi alla storiografia nazionale in quel momento
Adriano sostanzialmente pontificato Benedetto e via dicendo
Li accusava di da nuovismo cultura
Concludeva dicendo credono deferisce compagnia che seppure la rivista fosse così sbagliata nel giro di qualche anno non subirebbe riversamento accusa poi futura proliferazione insomma c'è un'altra sterzata invece
Per un periodo fu una per abbastanza ingeneroso anche perché una scomunica di quel gene una scomunica accademica nel cinquantasei conseguenze un po'più pesante di quanto non potrebbe averne ancora oggi
E a questo punto mancano i documenti
Sul perché il dopo una ripassata di quel genere e sul per come ha ripreso i contatti fra Cantimori ebbe felici
Tra l'Abi Biografia degli scritti di De Felice in qualche modo però è giunta definire un pochettino ripresa di questi rapporti allora dopo il cinque in tal senso alla lettera del maggior risposta di Cantimori fu pubblicata a seguire primo fascicolo semestrale gennaio-giugno cinquantasei a seguire
Di De Felice c'è l'intervento su società dell'ottobre cinquantasei giacobini italiani poi l'anno dopo sulle lance risma giacobino titolava e poi le grandi monografie dagli anni Sessanta alle note di le ricerche sugli Illuminati
E il misticismo rivoluzionario la vendita dei beni nazionali nel sessantuno l'antologia dai giornali giacobini della Storia degli ebrei italiani sotto il fascismo
O ancora sessantaquattro il secondo volume del giacobinismo dei giacobini italiani nel sessantacinque contestualmente Italia giacobina e ma prima il primo volume della biografia di Mussolini quindi ucciso per dire vedete non è che finisce l'interesse per il giacobinismo e nasce quello per il fascismo è un interesse mischiato
Ora il un filologo attento
Non c'è bisogno di fare il Pasdaran della filologia può cogliere nella prefazione di Cantimori
Del cinquantasei al primo volume l'antologia regia comitati con riferimento a De Felice senza una nota cinquantanove che pregi
Là dove parla di Evangelisti ma giacobino dell'abate della NATO nel cinquantasei non era ancora uscito intervento di De Felice Sud lavata
Quindi Cantimori lo poteva sapere infatti novità Peppe Cicala diversamente da quelli che finora ha recitato a confronto la salita Buonarroti confronta Galante Garrone Pieroni sottoposto
Era evidentemente con un documento questo del fatto che i rapporti si erano immediatamente ristretti
E
Su che cosa c'erano strettissimo
Io la sensazione da quello che dice Cantimori in questa prestazione
Che un legame esoterico iniziatico che essi h che accade nomine e chiaramente alle viste dello svolgimento linearmente pubblico della Storia con la esse maiuscola aveva tratto che Antinori così come attraggano normalmente
Don Giuseppe De Luca
E non è un caso che Cantimori ne parla espressamente questa prefazione dicendo addirittura facendo riferimento alla
Azione cospirativa massonico già coppia
Questa sottolineatura dell'elemento massonico
Per timori ce l'aveva dentro che adesso ma suonare il perde cartone
Mazziniano repubblicano preside di liceo che tanto ha avuto un'influenza determinante sul figlio
Legato alla muratori e massonica Romagna
Ora
Questo elemento familiare questa luce massonica che Cantimori aveva intravisto il cui s'era sentita attrassero sentirlo attratto questi scritti sul giacobinismo di De Felice
è una nota che noi riteniamo puntualmente riproposta nella storia nella prefazione alla storia gli ebrei italiani sotto il fascismo
Laddove cioè Cantimori imputati De Felice di aver trascurato le osservazioni di Croce
Sulla massoneria il decreto demo cretinismo e certi ambienti e Brescia
Questa prefazione e una prefazione che è stata letta sempre capziosa mette contro De Felice il prefatore prende le distanze
Signora Gemma con un momento di attenzione è in realtà
Il primo documento pubblico a mia conoscenza in cui Cantimori
Spero una De Felice
A scrivere la biografia di Mussolini
Ci sono riferimenti espliciti e sono riferimenti conditi
Dalle prime reticenti testimonianze personali
Cui questi canti Morici autoaccusa aver fatto parte
Forse di certi circoli antisemitici laddove dice a trattare di questa storia c'è un ostacolo principale perché appartenga certe zone generazioni e il senso di vergogna di rimorso persona
Poco oltre parola della generazione precedente quella dettata
Che si è parimenti un'occhiata dello stesso errore semplicemente verso la conclusione dice tessile antisemitismo in certi ambienti repubblicano mazziniano e mi ha circolato di meno
Chiude quasi per gravarsi la differenza con i ricordi personali di alcuni ebrei conosciuti all'università di Pisa sia CIR mistica in azionisti ebrei tedeschi Cristellor probabilmente l'editto tutti coperti dall'anonimato
Un atteggiamento questo di Cantimori fra lo sprone
E ora testimonianza reticente ma affiorante direi un atteggiamento psicanaliticamente
Evocativo della necessità chi avvertiva che Antimo che non Luigi che era stato protagonista ma altri nel caso De Felice iniziassimo a studiare il fascicolo però iniziassero a studiare in provincia
In quella provincia guarda caso è una coincidenza so quanti ci hanno fatto caso che la Provincia forlivese romagnola comune un uomo di potrebbe piatti in provincia di Forlì e a tutta la formazione culturale di Antinori esso sbotta Fournier
In quelle matrici di sinistra repubblicano mazziniane
Cui Cantimori andava allora abitare una testimonianza anonima
La famosa prefazione al primo volume Mussolini il rivoluzionario
Non c'è un nome tranne quello del famoso avvocato campa di cui fra pochi minuti diremo e poi ci tiene
Qui Cantimori tarla dico in molti con severa fermezza morale disposti a sperare nella possibilità che quell'uomo ma sarebbe Mussolini potesse in qualche miracoloso modo ritrovare le sue origini testimoni grotteschi quei vecchi cuori
Che nel crepuscolo si risvegliano e palpita erano all'eco delle parole di Repubblica sociale si notano di vecchi cuori riceve cure quei pazzi quegli assassini vecchi cuori quasi generosamente normalmente portati ad aderire alla Repubblica sociale
La struttura di questa prefazione
è una struttura che si regge attorno alla famosa serata alla notte passata discuterò con la foga locale massone
Deputato repubblicano
Romagnolo che era stato chiamato a celebrare Resta Vittorio il quattro novembre ventidue a una settimana dalla marcia su Roma una settimana precisa quattro novembre ventidue
Immaginate in un ambiente mazziniano repubblicano saturo di tensioni cosa poteva cadere al momento della celebrazione della vittoria
E
Che ho timori ci dice che c'era chi frammentaria e ci raccontava vecchietti frammentare gli racconta con il K seppe incantare celebrando la data del quattro novembre ventidue la folla degli interventisti andava ad ascoltare la rissa che c'era stata un'certamente alza gli uni contro gli altri da me Mezzaroma per protestare contro la Marcia Reale ma non contro giovinezza
Quando il K ebbe finito e non tutti commossi uomini carattere mazziniani all'antica chiarisce finita la celebrazione dopocena il grande incontro fra il maggiore i repubblicani locali eccetera
Il nostro informatore fu messo invitarci trattare insomma dell'accettazione della vittoria di Mussolini c'era di partecipare perché vergogna Rockpolitik
Facce serie occhi sospettosi indagatori in ombre il ragazzetto ICE in questo caso nel luglio ascoltava quei conversari riservati
Ma dopo questi ricordi il nostro conoscente divagare e via dicendo
Di nuovo non nostre memorie forlivese ciliegie c'era chi c'erano presenti i lettori di Croce e di Gentile
Alla fine parla di pathos riducibile muta cita citazione del fascismo lasci parlava il nostro conoscente forlivese
Bene
Chiudo le lettere di Cantimori
A De Felice che questi prima di morire ma nato
A citarlo in questo caso un'indicazione precisa per leggere meglio sia la prestazione
Sia l'atteggiamento io al timone diverso il fascismo
Carissimo riferisce scrive Cantimori nel luglio del sessantaquattro
Se avessi cambiato giacca ma ha fatto un bel Quercia
Avrei avuto la prima parte del Mussolini con la mia di commento alle molte costi
Al fine di luglio del sessantaquattro Cantimori avvia quindi letto già il De Felice
Parla in questa lettera esattamente di quello che dirà nella prefazione ma ne parla evidentemente in modo diverso avverte
Parla della sua giovinezza della concorso che allora Cantimori andavo a fare alla Normale di Pisa
Parlo dei colloqui col padre Carlo
Parlavamo in generale sempre anche di cose
Attuali o di cronaca politica come se fossero questioni di principio nel ventidue mio padre era stato nel comitato della potenza del lavoro come si chiamava per quello sciopero generale che avrebbe dovuto
Stroncare il pericolo reazionaria al ventisei primo semestre accettò l'invito a iscriversi come patriota nel partito fascista il quattro novembre ventidue
Mi aveva condotto ad ascoltare la celebrazione ufficiale della vittoria di Vittorio Veneto con discorsi di Spallicci Innocenzo Cappa i fascisti repubblicani che si picchiavano con monarchici con sindacalisti eccetera
Del ventiquattro mio padre aveva pensato di emigrare intreccio nel mille novecentoquarantatré quarantaquattro commemorò Mazzini a Parma alla presenza delle autorità della Repubblica Sociale decorate quelle tedesca e di occupazione
Ecco i vecchi cuori che avevano aderito alla Repubblica sociale
E giustifica l'adesione e non solo del parto allora resse
Il moralismo onesto naturalmente della riforma scolastica messo al di sopra del resto la coerenza astratte personale al di sopra della realtà politica reale potevano giustificare questa posizione
Ancorché mi aveva ritornato due giorni fa professori Berti
Questa è una posizione in condite
Anzi si possono chiamare un po'di ottimismo qualunquismo sublime
Le posizioni di mio padre non non sono sbagliate
Meglio Cantimori che giustifica la decima Repubblica sociale sessantaquattro
Ma hanno una prospettiva certo limitata prima dal moralismo secondo dalla polarizzazione sulla riforma
Altro che di riforma gentiliana si tratta e quei bei tempi belli per quello giovane mi son picchiato anch'io compra scisti repubblicani socialisti nemici per la riforma ero chiuso anch'io dentro dentro qui mitico
E cioè la testimonianza
Del fascismo personale familiare di Delio Cantimori
Presa privatamente nel sessantaquattro non si doveva nulla del fascismo e De Felice la bibliografia era stata pubblicata nemmeno biografie
Chissà privatamente a De Felice
Non negata semplicemente nascosta malcelata dall'anonimato
Nella prefazione pubblica del sessantacinque al primo volume di del Mussolini rivoluzionaria chiudo con un'osservazione banale ma del resto in linea con la queste brevissime osservazioni fate caso
Che tutti i volumi seguenti del Mussolini scritti da De Felice invita chiudono la nota dell'autore con la stesso identica frase anche questo volume come i precedenti dedica alla memoria livelli ottimali
Molto bello molto acuto molto suggestivo ringrazio produzione
Allora facciamo questi cinque dieci minuti e poi riprendiamo
Allora riprendiamo i lavori in questa seconda parte
Della sessione odierna
Il tema
Che viene affrontato porta come titolo non solo Mussolini gli altri classici della dirigenza fascista nell'interpretazione di De Felice
Argomento
Di estremo interesse anche questo
Perché De Felice
è visto
Dal grande pubblico anche delle persone colte come il biografo sommo di Mussolini
Ma noi sappiamo che l'interpretazione della vicenda
E umana e politica dell'epoca
Viene semper
Filtrata attraverso quella classe dirigente che era affiancata a Mussolini
Quindi l'argomento che adesso viene introdotto presenta latini non solo interessanti per se stesse ma anche forse indicativi di qualche nuovo filone di indagine
Prego perciò il professor Paolo nello di prender la parola grazie
Dico subito che
Io però qui per ragioni ovvie di tempo
Soltanto alcune indicazioni riservandomi naturalmente di affrontare con più tra virgolette sofisticazione
L'argomento nella relazione che consegnerò per gli atti ma il tempo è tiranno
Io vengo accusato spesso dalla moglie inglese di essere logorroico
Cercherò di non fare come Voltaire quando dovette scrivere a quella suo amico scusami se non ha avuto tempo di essere breve
Mi farò ad un modello il più possibile tassisti hanno
Relazione
Una prima precisazione necessaria
Per il gentile pubblico riguardo all'espressione classici
Che io ho messo tra virgolette perché sapete
Nonostante tutto mala tempora currunt
Uno a usare questa espressione senza virgolette potrebbe essere accusato come al solito
Di fare chissà quale rivalutarsi
In realtà il termine classici messo tra virgolette perché non è meglio
è un termine che si trova nel diario di Bottai
Precisamente alla data del diciannove novembre del mille novecentoquaranta
Quando
Una persona che diciamo così anch'io conosco abbastanza bene cioè Dino Grandi
Avrebbe riferito a Bottai
Che ci hanno Galeazzo
Ovviamente data la data
Sì riferiva ad alcuni personaggi Bella classe dirigente fascista e più specificamente a votare
A Balbo
A grandi e a Farinacci
Come ha gli altri classici del fascismo
Ovviamente intendendo che il primo classico
Era forse meglio Mussolini
Naturalmente Galeazzo Ciano come noto questo lo diceva anche con una punta
Così di invidia diciamo
Non disgiunta anche forse da qualche venatura d'astio perché Ciano aveva un po'un complesso di inferiorità com'è noto nei confronti di questi personaggi che insieme a Mussolini avevano fatto
In qualche modo se questo espressione si può usare
Il fascismo
Perché detto questo
Ho scelto come titolo
Di questa presentazione
Il tema indicato
Un malevolo potrebbe dire che dato che sono il biografo di grandi l'ho scelto ovviamente ma in realtà
Ho aggiunto nell'interpretazione di Renzo De Felice non a caso
Perché De Felice
è sempre stato convinto
Che il fascismo non fosse affatto
Ne solo ne
Essenzialmente Mussolini
Questa è stata un'accusa
Che a De Felice è stata mossa
Spesso
Risolvere
Il fascismo
Nella biografia di Mussolini
Ultimamente credo che ancora Montanelli
Abbia non tanto accusato De Felice quanto abbia detto male interpretando definisce evidentemente che De Felice ha ragione
Nel dire che il fascismo è in fondo Mussolini
Senza
Mussolini
Niente fascismo ma in realtà questa non era
L'idea di De Felice tra l'altro la critica che gli veniva mossa di aver ridotto il fascismo Mussolini Isma'poi naturalmente ne implicava un'altra
Che è veniva da lontano perché la scuola storica marxista dominante
Mal sopportava come voi sapete è stato ricordato anche qui il genere biografico
E che presuppone una concezione Della interpretazione storica e precisa
Che contrastava
Con la concezione
Diciamo così tutta centrata sulle strutture eccetera
L'accusa la seconda accusa mossa definisce era quella di aver fatto un polpettone
Che renda risolto il fascismo nella biografia di Mussolini poi di aver fatto tutto purché persino una biografia di Mussolini
E l'accusa era che ciò era stata la conseguenza
E di una
Originaria debolezza
Metodologica
Invece le cose non stanno così
Per felice ha sempre pensato che il fascismo non fosse ne è solo né essenzialmente Mussolini
Ha sempre pensato che il fascismo fosse un fenomeno Complesso
Fatto di tante cose
In cui Mussolini a costituito certamente il momento di sintesi
Ma l'insistenza di De Felice sulla
Per esempio assoluta rilevanza
Del dopoguerra italiano del primo dopoguerra italiano
Per la nascita del fascismo
Fino a sostenere che appunto senza la grande guerra e senza il primo dopoguerra italiano con quelle caratteristiche
Qui polemica anche costernati per esempio come voi sapete il fascismo non sarebbe mai sorto derivava anche da questa convinzione che Mussolini ONU Mussolini e occorrevano determinate
Condizioni storiche perché il fascismo si sviluppasse queste condizioni storiche
Qui lo richiamo molto brevemente erano date dal primo dopoguerra italiano semplicemente perché senza la crisi dello Stato liberale ma anche senza il trincee Rismondo
Il mito dello Stato al nuovo
La nuova politica vissuta per la prima volta vissuta prima che compresa per la prima volta nelle trincee nello stile stile di vita ardito come allora si diceva
Del core delle delle élites aristocratiche del combattente Isma'il fascismo non sarebbe stato possibile così come non sarebbe stato possibile senza l'emergenza dei ceti medi non integrati nello Stato liberale e via dicendo questi sono temi che posso solo
Richiamare brevemente solo per dare il quattro
Generale della complessità della visione
Beh Felicia all'interno dell'attuale ecco e vengo al tema specifico
Un posto di rilievo occultavano appunto questi grossi personaggi
Che non erano semplicemente i caporali
Come in passato
Un mio commissario di concorso
Voleva sostenere semplicemente i caporali del Duce
Risposi che con questa logica
Gli studiosi del comunismo potevano limitarsi alla biografia distali
Lo studio di questi grossi personaggi
Perché lì c'era invece essenziale per
Contribuire
A definire la fisionomia e l'identità del fascismo
E in modo particolare della sua classe politica
Felice è sempre stato convinto che la classe politica fascista
Avesse una sua fisionomia anche collettiva avesse una sua identità avesse in qualche modo sia pure confuso un suo procede
Naturalmente questo non significa rivalutare niente perché uno può anche non condividere affatto questo progetto ma il dire
Che un Progetto ci sia
Corrisponde solo alla verità storia
In questo senso De Felice è stato un grande promotore anche disturbi
Sui personaggi chiave del fascisti
Oltre che uno studioso che ha dato delle illuminazioni notevoli
Su questi stessi personaggi
E che attenzione a
Tratto giovamento dallo studio profondo di questi personaggi anche proprio per la biografia mussoliniana cioè in qualche modo parzialmente almeno rovesciando il rapporto e dicendo che nemmeno Mussolini
Come duce del fascismo sarebbe pensabile
Senza i fascisti
E senza gli altri
Classici del fascismo che con lui hanno contribuito a creare
Questo fenomeno politico e poi questo precise politico
Accennerò brevemente perché vedo che le lancette
Sia pure tolto dal polso quindi rallentate continuano a correre
Accennerò brevemente per esempio
Alle pagine illuminanti dedicate da De Felice Resce vari volumi a Giuseppe Bottai
Bottai è stato
Come gli altri quattro che ho citato
Un gerarca chiave
Nella storia del fascismo
Io
Attirandosi non poche critiche ma la cosa non voleva essere affatto irrispettosa
Lo definisce un paio di volte il Gramsci del movimento delle camicie nere con ciò intendendo semplicemente che si trattava dell'intellettuale organico per eccellenza
Del fascismo
De Felice ha dedicato parecchie pagine
All'analisi del pensiero di Bottai soprattutto all'analisi del corporativismo portai hanno
Per Bottai come voi sapete era convinto che il fascismo o è corporativo non è
Bottai ha avuto anche un legame particolare con la mia università perché
A Pisa
A
Istituito per se stesso la cattedra di diritto corporativo poi l'Istituto di diritto corporativo che ancora conserva le collezioni di critica fascista e poi della rivista Archivio di studi corporativi
Su quale tra l'altro mio laureando sta lavorando
E ha dato vita poi al collegio Mussolini prima la scuola di perfezionamento esce il senso a questo indirizzo
Che all'interno del regime
Aveva o doveva vere
Un rilievo assoluto perché era uno dei luoghi all'inizio era il luogo
Visse la sede anche della Scuola Normale quindi la speranza era che il collegio Mussolini fosse nell'ambito delle scienze corporative quello che la normale no la Scuola Normale era ed è
Nel campo delle elette
E delle scienze
Beh doveva essere il luogo deputato alla formazione della nuova classe dirigente
Tipicamente fascista come si diceva
Cioè allevata dal fascismo e capace di proseguire
De Felice è stato uno che ha dato spazio
E anche autonomia
Al pensiero botta Iano sottolineando per esempio che fra Mussolini e Bottai c'era
Una certa differenza
Di concezione del corporativismo nel senso che
Per Mussolini corporativismo rimaneva in fondo uno strumento politico da usare come strumento politico in funzione del rafforzamento dell'autorità dello Stato
Mentre i Bottai era anche qualcosa di più era una vera e propria speranza di palingenesi economico sociale
De Felice ha poi
Dato notazioni interessanti sulla personalità di Italo Balbo
Italo Balbo personaggio chiave anch'esso del fascismo
Di cui De Felice ha sottolineato
Soprattutto due cose
La prima
Relativa a quella operazione che all'inizio degli anni Trenta Balbo tenta Balbo e trasvolatori no quindici a questo grande fascino ministro dell'Aeronautica e via dicendo
Questa grossa operazione de Balbo tenta di accreditarsi
Come capo storico militare del fascismo
De Felice a per esempio
Spiegato molto bene la natura della pubblicazione del Diario mille novecentoventidue
No
Sapete penso che
Quando Balbo presentò a Mussolini
Le bozze del Diario mille novecentoventidue cioè del diario si riferiva agli episodi mediatamente precedenti alla marcia su Roma e poi la marcia su Roma stessa un solidità
Perché insegnante
Sì muniti matita rossa e blu e comincio a cancellare cassare integrare c'era perché perché nella versione originaria
Di Diario mille novecentoventidue Baldo tentava di accreditare questa immagine per cui Mussolini era stato il capo politico del fascismo Balbo era stato il capo militare del fascismo
E questo perché allora Balbo puntava
A diventare il numero due del recinto
Tramite o l'accorpamento dei tre dicasteri militari
In un ministero della difesa nazionale di cui Luigi avrebbe dovuto essere ministro tra l'altro il segretario del partito Giuriati
Propose anche ad un allibito Mussolini
Una
Iniziativa del genere oppure in subordine
Il capo di stato maggiore generale dei di di uno stato maggiore anch'esso unificata
Dietro questa iniziativa di Balbo ricostruita da De Felice c'era in realtà eco-chic
Al perché il tema rientra nel nostro discorso c'era il malcontento
Di una parte della dirigenza fascista compreso Farinacci
Perché Mussolini aveva trasformato questa era l'accusa il fascismo in una dittatura personale
Quindi persino in epoca di regime siccome destava c'era questo senso di non annullamento
Dei gerarchi
Nella persona di Mussolini c'era questo malcontento
Ho citato per primi Bottari e Balbo semplicemente perché De Felice pure avendo fatto di tutto anche
Personalmente
Per incoraggiare
La biografia di questi personaggi era scontento
Dei libri di cui disponiamo su sia su Balbo Jesu Bottari trovava le biografie
Dello stesso se crea
Per quanto riguarda Balbo sei tre cui De Felice aveva fatto vedere anche le carte eccetera
E la biografia di Guerri ancor più su Bottai come assolutamente deludente
Diverso il discorso per la biografia di degrado che però non è una biografia come sapete ma piuttosto un saggio
Diciamo così di cultura politica
Anche su Farinacci
De Felice ha avuto delle notazioni importanza Farinacci
Una vera e propria biografia nemmeno esiste quindi non dirò che De Felice forse scontento c'è quella dei nervi Fornaciari ma il titolo stesso la suocera del regime poi ci sono gli studi più coperta Fazio Grimaldi ma si tratta ancora di
Forse Piero si tratta ancora di studi
Così Acerbi
Ma su Farinacci De Felice ha scritto pagine importanti dimostrando come anche qui sfatando dei miti il mito cioè che Farinacci fosse solo uno buono a distribuire Legnate ora è vero
Che lo stesso Farinacci faceva di tutto per accreditare
Questa immagine di sé visto che e di Farinacci la nota frase c'è più cultura
Nella manganellata di uno squadrista che nello script ampiamente o di un intellettuale
Però al di là di questo fatto De Felice ha dimostrato come Farinacci invece era portatore di una concezione del della della dittatura fascista
Tutta imperniata sulla dittatura del partito
E tutta imperniata sul dominio del partito da parte della vecchia guardia intransigente
Questo fatto per dare il senso della dialettica interna portò ad un vero e proprio conflitto voi sapete che Farina c'è stato segretario del partito fascista fra il venticinque e ventisei
Usato anche un po'luciferina mente
Luís idolo degli intransigenti
Per mettere la museruola l'intransigente vasti tratti sette avevano anche la contraddizione dice si sono intransigente legalizzare legalismo fascista però se io sono il segretario qua che apre bocca
No perché sono io legalismo Pacini
E una volta
Ottenuto il risultato
Di screditare lo stesso Farinacci agli occhi dei una larga parte della base intransigente Mussolini lo liquida
E di questi personaggi
Lo dico perché invece
All'interno della
Così del mondo neofasciste alla all'indomani della seconda guerra mondiale specialmente fra i giovani
Io sì
Sono a costruire o se l'MSI quindi anche fra i giovani soprattutto fra i giovani CEO Farinacci assurge no un po'al finito
L'uomo
Interverremo intransigente cerca però di fatto Mussolini Farinacci lo prende
Politicamente
Va be'tasse assurge non detto che grazie che fa ampi cenni forse pensando alla laurea di Farinacci ad altre belle cosine ma insomma lasciamo stare
A un uomo campione dell'intransigenza fasciste realtà Farinacci poi viene confinato dopo il ventisei nel rasato di Cremona Brescia Cremona tra quello che vuoi però poi fino alla Repubblica sociale
Non è che giochi un grande ruolo ritengo infine fra questi classici
A quello che sicuramente ha più influito
Su de Felice
Lo ricordava prima che Massimo Mazzetti
E cioè a Dino Grandi e nei confronti di grandi De Felice voi sapete ha avuto anche un rapporto personale particolare anche se io vi posso a livello di testimonianza diretta
Vi posso dire che era un rapporto o critico cioè De Felice sapeva distinguere fra quelli che erano i rapporti personali e quello che era poi la verifica storiografica
Delle cose che il grande diceva
Per esempio quando io fui mandato da De Felice perché io sono stato anche allievo istituzionalmente felice uniti qui presente hanno fatto la tesi di laurea
Io ho fatto con De Felice la tesi dottorato di ricerca all'università europea
Quando fui mandato De Felice all'università europea per fare una tesi su la formazione
Nel senso proprio inglese di da McCain di Dino Grandi
De Felice le disse lei prima scrive la tesi
Prende il suo bravo dottorato di ricerca poi quando si comincia a pensare al libro le faccio conoscere grandi
Perché sa è personaggio che va affrontato solo dopo essersi fatti un'idea propria di Luís
Perché è talmente fascinoso che se no ammalia
E quindi direi che metodologicamente
Questo indica no
Una certa beh una serietà precisa senza ombre specialmente nei confronti di una persona ora l'incontro con grandi è stato molto importante nello stesso equilibrio
Della biografia mussoliniana di De Felice
Perché grandi
Si era tenuto per sé
Il suo archivio e invece qui anche sotto il profilo filologico tanto caro all'amico Simoncelli
Grandi ha svolto un grosso lavoro di recupero di carte e che carte
E soprattutto archivio grandi è stato utilissimo
Per un
Posizionamento
Più meditato della stessa politica estera italiana
Negli anni Trenta
E a grandi De Felice ha dedicato molte energie mi ha fatto dedicare molte energie
E forse questa biografia invece o l'ardire di presumere che gli piacesse
Lo studio dei classici del facile agli atti alla conclusione perché credo che in
Continua a galoppare
Lo studio dei classici del fascismo faceva dunque parte
Non soltanto era la conseguenza non soltanto di una curiosità intellettuale tutti qui hanno insistito giustamente sull'enorme curiosità intellettuale De Felice che solo apparentemente era dispersiva
Che De Felice quando affrontavo l'argomento poi era persino capace di andare
A cercare le minuzie documentino quante volte con soddisfazione considero all'angolo della bocca trovando anche su cose che io avevo studiato in modo particolare qualcosa di nuovo diceva visto che è ancora la prego
No questo era dico ci mancherebbe altro che non mi frega
Oltre però dicevo alla curiosità intellettuale vorace
Di De Felice c'era in realtà questa concezione metodologica rigorosa della convinzione di dover ricostruire questo quadro del fascismo
Dando voce non soltanto a Mussolini ma a tutte le componenti del fascismo spesso naturalmente i classici la classe dirigente costituivano l'elemento più importante ma non erano il solo io posso testimoniare presente dell'interesse
Di De Felice anche per personaggi come Cesare Rossi vedo qui Mauro Canali
Per Felice Guarneri
Vedo Luciano Zani
E terzino per i giovani dei CUP
Per i giovani dei Gruppi universitari fascisti
Perché dice ha scritto la prefazione è un mio la mia antologia del campano opera l'organo del GIP di chissà
Perché era convinto che in queste università si stesse formando la classe dirigente di domani allora come che questa seconda o terza generazione fascista
Sentiva il fascismo pensava del fascismo
In modo da ricostruire il coro
Ecco quindi la biografia mussoliniana di un certo senso come biografia corale
Lungi dall'essere un polpettone come qualche critico petto lo sosteneva era invece necessariamente
Concepita così
Come ultima notazione
Prima di concludere
Vorrei ricordare che
Perché qui spaccare un pregiudizio no
Pregiudizio che preferisce
A scorrere studiando Mussolini essendo amico di grandi studiando gli altri classici in alcuni casi anche con rapporti di amicizia personale con i figli
No Balbo Bottai per esempio
Beh avesse compiuto un'opera di rivalutazione del fascismo
E questo è vero è veramente un pregiudizio
Perché De Felice proprio definisce l'uomo
Lo studioso
Che direi più ha sottolineato o quanto meno per primo e più organicamente ha sottolineato come il fascismo fosse un insieme di tante cose
E come fosse assolutamente necessario ricostruire
I singoli tasselli di questo grande mosaico
Dando dignità a ciascuno di questi tasselli
Poi in realtà sosteneva per rimanere al caso della mia relazione che è vero che i classici del fascismo
Avevano
In qualche modo una propria concezione del fascismo
è vero che spesso confligge vanno fatti loro io aggiungerei con più Genova soprattutto fra di loro
E qui ovviamente
Si entra anche nella categoria dell'ambizione politica inevitabilmente è vero che avevano delle difformità di opinioni anche col capo
Però alla fine è anche vero che erano tutti fascisti e in misura diversa tutti mussoliniani
Cioè in altri termini interferisce era Pennetta
La convinzione che poi per
Descrivere definire il fascismo fosse necessario sottolineare dopo aver giustamente articolato il discorso interpretativo fosse necessario sottolineare anche quelli che erano i tratti identitari
I tratti identitari comuni
E spiegano per esempio per dirla in soldoni perché grandi pur dette stando dal più profondo del cuore Farinacci
Abbia sempre finito anche nei momenti in cui il fascismo non era regime per militare nello stesso partito
E qui chiudo veramente perché mi pare due esterni tenuto nei trenta minuti esatti
Non voglio
Tracimare
Chiudo proprio con una notazione
E felice faceva il privato anche a noi eravamo Salieri ma che anche scrisse nessuna recensione per il Giornale di Montanelli
Quando De Felice critico
Ferocemente
La biografia di Bottai
Di guerra
Perché
Disse non si può trasformare quello che è stato l'intellettuale organico a tutto tondo del fascismo tra l'altro l'intellettuale organico che
E anche sempre stato molto cauto quando si trattava di prendere le distanze
In un fascista critico anzi super critico in un fascista liberale insomma in un non fascista
De Felice quindi lo studio dei personaggi del fascismo in realtà mai si prestava ad ambiguità
Di questo tipo ma era invece finalizzato ad un discorso di tipo rigorosamente scientifico che ci dicesse
Ci ponesse sulla strada per capire
Perché se sei affermasse ci diceste tradirei pensiero del maestro che era sempre molto aperto molto problematica eccetera ma che ci almeno ci fornisse una bussola per orientarci nel cammino interpretativo
Di questo che nel bene e nel male è stato certamente uno dei grandi fenomeni politici del nostro secolo grazie
Certo questo dell'intervento
Di Paolo nello costituisce un altro elemento stranamente interessante della storiografia
Del ventesimo secolo perché non c'è dubbio che analizzare approfondire ulteriormente la concede come abbia influito sul fascismo e sul struttura organizzativa del fascismo
La concezione marxista leninista del partito guida sposata alla concezione che viene da Pareto che viene da Mosca che viene anche da altri
Della élite che guida la nazione sono elementi che si intersecano e che costituiscono quello humus sul quale si è formata una classe dirigente di quel periodo
E quindi che può non prescindere perché storicamente non si può prescindere ma che certamente si aggiunge all'interpretazione mo'mussoliniana del fascismo
Ora prego il professor parlato di affrontare l'altra
Faccia della Luna fascismo antifascismo Resistenza una prospettiva da interpretare prego professore parlare
Grazie presidente io vi devo chiedere intanto scusa perché non agro un
Se posso Mazzetti che sta facendo dei gesti eloquenti
Di conti che faremo dopo adesso poi
Non dovrò leggere questa mia relazione ma non dovrebbe essere particolarmente lunga perché sono un po'di riferimenti quindi non potrò essere brillante come l'amico Paolo nello che ha fatto una bellissima relazione parlando di temi che conosce ovviamente molto bene ma sui quali è riuscito ad essere particolarmente brillante
Il tema ovviamente quello del biennio della guerra civile
Che ha costituito indubbiamente l'ultimo incompiuto impegno di ricerca di Renzo De Felice adesso lo storico reatino sia dedicato a tempo pieno negli ultimi cinque anni della sua vita
Realizzando sia il volumetto intervista curato da Pasquale che essa rosso e nero sia il postumo volume incompleto della biografia mussoliniana
Tuttavia l'interesse di De Felice per l'epilogo fascista non nasce negli ultimi anni
Ma trova riscontri di notevole rilievo proprio alle origini delle sue ricerche sul fenomeno fascista
Sia sul volume sugli ebrei italiani ricordato ampiamente dal professor inermi
Sia in altre pubblicazioni meno note ovvero destinati a riflessioni di sintesi sul l'intero periodo fascista
Pur affrontando il problema sotto la specifica ottica della questione razziale
Già nella storia degli ebrei sotto il fascismo che come noto costituisce il vero punto di collegamento non soltanto cronologico tra gli studi sul periodo giacobino e la biografia mussoliniana
è presente un primo tentativo di analisi dell'intero periodo del fascismo e quindi anche del biennio fascista repubblicano
In particolare proprio dal punto di vista della politica razziale De Felice vi sosteneva la sostanziale continuità di Salò rispetto al regime in un'ottica però molto particolare
Egli da un lato sostenne sottolineava come il manifesto programmatico di Verona ben poco di rilevante avesse aggiunto acciocché Mussolini e Buffarini Guidi avevano pensato e sostenuto nel passato immediatamente precedente
E dall'altro rilevava come la questione ebraica per nulla
Della questione ebraica per nulla si fosse discusso in un'assemblea tumultuosa e i per critica come quella di Verona
Questi due elementi per De Felice costituivano la prova cito direttamente di quanto la questione ebraica apparisse poco essenziale anche alla maggioranza dei fascisti repubblicani visto che nell'assise veronese non emerse nulla sempre De Felice che parla che autorizzi a credere che Mussolini avesse sposato la tesi nazista dello sterminio
Tali considerazioni portavano De Felice rilevare che proprio la politica di Mussolini e dei moderati di Salò
Tendente alla concentrazione degli ebrei e al rinvio di ogni decisione al termine del conflitto finiva col rappresentare un indiretto favore alla politica nazista della deportazione
Ciò lo portava a concludere con una tesi di carattere generale sul ruolo della Repubblica sociale che andava chiaramente al di là della questione razziale che ci pare essenziale
Soprattutto per lo sviluppo che lo stesso De Felice diede a questi concetti negli anni successivi scriveva De Felice sessantuno anche in questo aspetto particolare si rivela dunque si rileva dunque la insostenibilità della RSI o meglio della posizione di coloro che dando levità e aderendovi ritennero non solo di salvare l'onore italiano
Ma di potere così operare per la tutela degli interessi italiani che altrimenti sarebbero stati abbandonati alla discrezione dell'occupante e al suo rancore per il tradimento dell'otto settembre
Le ricerche svolte per la storia degli ebrei sotto il fascismo trovarono di lì a poco all'inizio del mille novecentosessantadue un esito in una serie di trasmissioni radiofoniche solitaria tra il mille novecentoquindici e quarantacinque
Alle alla quale quale insieme con altri colleghi e studiosi di diversa estrazione
De Felice partecipo con un importante contributo proprio sulla Repubblica sociale
In questo lavoro non molto conosciuto fra il grande pubblico emerge un'immagine molto nitida della RSI e si trovano presenti temi fondamentali e in qualche caso la stessa struttura dire felice utilizzerà trent'anni più tardi per l'ultimo volume della biografia mussoliniana
Dopo avere chiarito che l'esiguo seguito popolare del nuovo Stato fascista sia nella pubblica amministrazione sia tra i lavoratori
Dipendeva da una ormai radicata in sofferenza della popolazione nei confronti di ogni forma di fascismo ma soprattutto dalla totale avversione nei confronti dell'occupante tedesco
Per Felice si poneva due problemi centrali relativi alla figura e al ruolo di Mussolini da un lato e alle motivazioni per le quali era sorta la RSI dall'altro
Sul primo problema dopo avere sottolineato la scarsa presenza politica e umana del Duce nel biennio di Salò
Rilevava che il capo del fascismo aveva accettato di partecipare a questa impresa con riluttanza
Vi aderì scriveva nel sessantadue De Felice
Per le insistenze Richter ma anche non ci pare si possano Carlo per evitare di lasciare completamente libero il campo i nazisti e agli estremisti fascisti ad essa legati desiderosi solo di vendetta
è significativo sottolineare che questo aspetto della motivazione mussoliniana dall'adesione alla nuova avventura fascista si trova inquadrato in un contesto certamente più ricco come uno dei temi centrali sia dell'intervista curata da che essa sia dopo una postumo del Mussolini
C'è un secondo problema discorso De Felice allora più articolato
Egli infatti vedeva tre elementi contraddittori fra di loro che potevano spiegare i motivi reali della nascita della Repubblica sociale
La volontà tedesca di avere alle proprie dipendenze un governo italiano che coprisse le azioni dell'occupante contemporaneamente che alleggerirsi tedeschi dell'azione amministrativa e di politica interna
Il desiderio dei vecchi fascisti rappresentati soprattutto da Pavolini Farinacci Ricci preziosi che per De Felice costituivano una delle prove della continuità ovviamente in negativo del nuovo fascismo rispetto al vecchio
Quindi il desiderio di vecchi fascisti di ricostruire il fascismo e di vendicarsi dei traditori infine terzo elemento le esigenze morali di alcuni fascisti giovani soprattutto ma anche vecchi in genere emarginati o caduti in disgrazia nel ventennio
Queste esigenze morali quest'ultima motivazione qui solo semplicemente accennata successivamente invece sviluppata da De Felice nelle opere più recenti era quella
Secondo la quale si erano mossi intellettuali come Gentile o Pettinato fascisti di sinistra come Borsani dannunziani fascisti atipici come balistico ad aderire alla Repubblica sociale
Come giustamente con le coglieva già allora De Felice tale scelta si poneva in aperto conflitto con le altre due precedenti
In quanto quest'ultimo gruppo non condivideva l'estremismo degli intransigenti alla Pavolini e neppure si riconosceva nelle scelte ideologiche e politiche del nazismo
Non molto diversa nella struttura di base lo è in realtà nella ricchezza della documentazione e nella puntualità delle singole analisi ed interpretazione che De Felice da delle motivazioni che indussero all'adesione a Salò come si vedrà più avanti nell'ultimo Mussolini
Un altro elemento ci pare opportuno segnalare in questa prima analisi specifica ride felice sulla Repubblica sociale già nel mille novecentosessantadue lo storico reatino poneva a gennaio mille novecentoquarantaquattro la conclusione della fase politica di Salo
La fase cioè nella quale sono vivaci tentativi di dare alla nuova repubblica una struttura autonoma anche dal punto di vista militare
Nella quale esiste un dibattito politico finalizzato alla Costituente nella quale infine si cerca di trasformare il fascismo in qualcosa di nuovo rispetto al passato
La fase successiva secondo De Felice sarà caratterizzata essenzialmente dalla lotta antipartigiana
Dalla lontananza sempre più marcata di Mussolini e dalla emergenza militare
Questo quadro che De Felice delinea nel appunto nel mille novecentosessantadue non viene ad avviso dello storico modificato lei dalla visita di Mussolini alle truppe italiane in Germania e tanto meno dal discorso del Lirico di Milano del dicembre mille novecentoquarantaquattro
è interessante notare come le ricerche successive svolte negli ultimi anni della sua vita
Faranno spostare a De Felice la data della fine del questa fase propulsiva e politica dell'RSI dal gennaio quarantaquattro al marzo aprile quarantaquattro
Avendo De Felice approfondito ulteriormente le questioni relative alla costituente alla formazione delle forze armate repubblicane e alla vicende legate al vertice del partito fascista repubblicane è sostanzialmente ai tentativi di estromettere Pavolini
Ma è evidente che questo questa dilazione di pochi mesi non muta la sostanza del discorso interpretativo De Felice
Nei lavori successivi finalizzati a chiarire il ruolo e l'interpretazione del fascismo italiano anche sulla base degli studi di Monselice Armani l'attenzione si sposta sugli avvenimenti dagli avvenimenti e dalla ricostruzione dei momenti salienti della rassegna a spunti e riflessioni di tipo interpretativo il rapporto tra fascismo regime facevo movimento portate se porta De Felice a collocare la RSI in quest'ultimo il famoso filo rosso e collega Sansepolcro Consolo
Sottolineando come la polemica dei fascisti repubblicani fosse indirizzata nei confronti del regime responsabile di avere tradito le premesse rivoluzionarie del fascismo movimento
L'analisi di tale rapporto consentiva De Felice di approfondire ulteriormente il problema della continuità e della rottura tra fascismo repubblicano del regime come dimostravano le brevi note dedicata alla RSI dalla voce Fascismo nell'Enciclopedia del Novecento
In quella sede lo storico reatino indicava tra gli elementi di continuità e nazionalismo anche si stabiliva delle gradazioni e delle differenze fra il nazionalismo dei più giovani e quello dei vecchi fascisti
La critica la democrazia il rivoluzionari ritmo antiborghese con le varianti dell'antiamericanismo e della polemica contro i fiancheggiatori del fascismo
Tra gli elementi di novità invece De Felice poneva l'accento sulla dimensione europea del fascismo
Diverso dal fascismo universale degli anni Trenta
E quel pessimismo tragico con il senso della morte che caratterizzava l'ambiente dell'estremismo di Salò e di cui aveva già fatto cenno abbondante insomma chiaro nell'Intervista sul fascismo
Dopo la voce dell'enciclopedia del novecento mille novecentosettantotto trascorrono più di quindici anni prima che De Felice pubblichi qualcosa sulla Repubblica sociale
Il suo interesse ovviamente erano concentrati sullo sviluppo della biografia mussoliniana e soltanto dopo la pubblicazione del primo volume di Mussolini l'alleato mille novecentonovanta lo storico reatino si dedicò completamente Abn della guerra civile
E qui in utile ricordare quanto questo lasso di tempo sia stato importante per giungere alla completa interpretazione del fascismo e ancor più alla meticolosa ricostruzione della biografia mussoliniana
Lo ha ricordato in particolare in questo convegno Francesco Perfetti mostrando anche quelle linee di tendenza che De Felice non ebbe purtroppo il tempo di rendere esplicite ma che comunque erano presenti alla sua riflessione
Rispetto la produzione finora ricordata sui problemi della RSI affrontati da De Felice nell'ultimo scorcio della sua vita
Gli intellettuali nel difficile clima del nuovo Stato fascista repubblicano
Nell'arco della trentennale ricercate Feliciana non sono infrequenti momenti nei quali De Felice è stato revisionista di se stesso
Fedele alla metodologia che mira ad una storiografia rigorosamente di ricerca lo storico reatino in diverse occasioni ha modificato nel corso degli anni interpretazioni e giudizi analisi e ricostruzione
In genere come si è visto a proposito della RSI
Si tratta di aggiustamenti di tiro ovvero di integrazione ricordiamo en passant che negli ultimi mesi di vita aveva chiesto ad un suo valido collaboratore di aiutarlo ad integrare con nuova documentazione i volumi della biografia mussoliniana
Così come con un tour con un giudizio decisamente eccessivo aveva dichiarato opera inadeguata ai superata le sue interpretazioni sul fascismo ritenendo indispensabile una riscrittura ex novo
D'altra parte come si è cercato di dimostrare l'ossatura dell'interpretazione della Repubblica sociale c'è già tutta nelle prime opere del Feliciano e poco muta nell'analisi dei fatti e delle grandi questioni con gli apporti successivi
Tuttavia
Al di là ripeto dei fatti relativi a Salò nelle due opere del mille novecentonovantacinque del mille novecentonovantasette
Va detto che qualcosa e cambiato rispetto al ventennio precedente nell'interpretazione l'impostazione generale nell'approccio soprattutto nelle conclusioni almeno a livello interpretativo
In primo luogo sia nel libro intervista curato da che essa sia soprattutto nell'ultimo volume della biografia e presente la questione della Resistenza
Totalmente assente negli studi precedenti
Si tratta a mio avviso di un problema non soltanto tecnico o di merito
Se l'analisi della RSI era stata in precedenza condotta dall'interno del fenomeno fascista nell'ultimo periodo essa viene affrontata tenendo come punto costante di riferimento la controparte
La resistenza appunto vista non soltanto come nemico con il quale il fascismo di Salò dovette confrontarsi ma soprattutto come indispensabile elemento per analizzare il problema della guerra civile dal punto di vista del popolo italiano
In secondo luogo si riconosce assai più che non nel passato la funzione del sei sia come momento istituzionale necessario nonostante le moltissime fondate riserve sulla sua capacità di porsi come soggetto autonomo
Sia come luogo politico nel quale un certo gruppo di fascisti ritenne di potere realizzare una impossibile rigenerazione morale del fascismo
Infine più chiaro che non nel passato risulta ruolo ricoperto nell'ultima esperienza fascista dallo stesso Mussolini
La conoscenza delle memorie di Vincenzo Costa L'ultimo federale di Milano in R sei ebbe un ruolo decisivo nel confermare in De Felice l'ipotesi come si è già visto espressa già in tempi non sospetti oltre trent'anni prima
Sul ruolo di contenimento operato da Mussolini nei confronti dell'alleato invasore tedesco
Tali elementi di novità presenti nell'ultimo dei fili cioè non possono in buona fede
Essere attribuiti alla presunta involuzione dello storico reatino da un antifascismo morale degli anni settanta S sessanta settanta
Ad un agnosticismo morale degli anni novanta
Ovvero peggio la considerazione di un De Felice antifascista che si trasforma in un De Felice storicamente e politicamente indulgente nei confronti del fascismo come i vari Canfore De Luna fortemente vorrebbero rappresentare il punto a nostro avviso non è ha fatto questo
L'elemento di novità nella riflessione De Felice ANEI piuttosto costituito dall'ingresso alla fine degli anni ottanta del problema della nazione
Tema al quale De Felice dedico studia i corsi universitari
Per il quale diresse ricerche interuniversitaria sul quale intervenne in congressi scientifici in seminari e sulla stampa quotidiana su quale assegno diverse tesi di laurea al quale infine volle fosse dedicato un numero monografico di storia contemporanea
La nazione per De Felice non costituisce una realtà astratta essa si fonda sul legame tra la popolazione
Quelle che a me che lo storico vide venir meno l'otto settembre mille novecentoquarantatré la nazione concetto dinamico per De Felice come dimostrò nella relazione al convegno di Trieste
Che tende a mutare nei valori di riferimento da periodo a periodo
La nazione liberale ottocentesca
Strettamente esistesse strettamente vincolata al concetto di libertà non è quella tipica degli Stati totalitari così come ancora diversa la nazione in un contesto tecnologico di grande e rapide comunicazioni di massa
In un quadro e quindi felici si riferiva esplicitamente Gino Germani nel quale la concentrazione del potere si coniugava con la frammentazione del potere stesso
Per questo motivo De Felice poneva in quella relazione interrogativi di notevole respiro sulle possibilità sulle capacità della democrazia di riuscire a fare fronte alla nuova realtà che si stava rapidamente mutando
In sostanza De Felice pone la necessità di una democrazia coniugata con alcuni valori anzi afferma De Felice con principi spirituali che possono creare un tessuto comune e in prospettiva una storia comune
Tale visione dinamica della nazione che ha come presupposto l'itinerario del paese nazione secondo un'espressione usata da De Felice in uno dei primi colloqui con Gian Enrico Rusconi sulla Stampa
E che non ritiene sufficiente l'identità libertà patria tipica della tradizione crociana e Salvatore Eliana
Nella struttura se non ovviamente negli esiti a più di un punto in comune con le riflessioni di due storici come Gioacchino Volpe e Rosario Romeo in particolare di quest'ultimo De Felice nella prefazione a rosso e nero ricordavo un concetto che lo storico siciliano aveva espresso nel mille novecentosettantacinque a proposito del rapporto tra il problema della nazione e quello che oggi si chiamerebbe l'uso pubblico della storia
Scriveva Romeo nel settantacinque un Paese idealmente separato dal proprio passato
è un Paese in crisi d'identità e dunque potenzialmente disponibile senza valori da cui trarre ispirazione e senza quel sentimento di fiducia in se stesso che nasce dalla coscienza di uno svolgimento coerente
In cui il passato si pone come premesse garanzia per il futuro
Analisi e ricostruzione del passato in termini di onestà è di rigore storici quindi come premessa e garanzia di costruzione per il futuro
Questo in estrema sintesi il messaggio civile di De Felice messaggio che non vuole significare l'abbandono della categoria della storia valutativa sul quale poi comunque un discorso andrebbe fatto ma non è questa la sede che non comporta l'ingresso di una storiografia ideologicamente motivata anzi proprio la capacità di raccontare una storia senza pregiudizi e a sua volta garanzia di serietà e di affidabilità per il futuro in questo senso
E solo in questo senso si può parlare di superamento dal punto di vista storico non dal punto di vista morale dell'antinomia fascismo antifascismo
Il nome della nazione
Come egli stesso ha affermato nell'ultimo Mussolini ridurre gli avvenimenti del quarantatré quarantacinque la contrapposizione antifascismo fascismo e alla lotta armata fra la resistenza alla Repubblica sociale italiana non è in sede storica sufficiente
Con ciò De Felice stava a significare come ben ha colto Rusconi che la contrapposizione tra antifascismo e fascismo andava collocata in un quadro più ampio e in un'unica storia d'Italia
Tale superamento si articolino alcuni punti che De Felice pone indispensabile previsione del giudizio corrente sulla guerra civile
In primo luogo le azioni degli uni e degli altri vengono alle sedici analizzate attraverso il particolare angolo di visuale della condizione del popolo italiano
Costretto dalla guerra a subire la presenza di due fronti indotta ma sostanzialmente estranea ad entrambi nonostante l'odio netto nei confronti dei tedeschi
La famosa zona grigia composto da quanti riuscirono a sopravvivere fra i due contendenti con una composizione sociale politica difficile da individuare è stata analizzata da De Felice per la prima volta nella storiografia
In quel complesso e stimolante terzo capitolo dell'ultimo Mussolini non a caso intitolato il dramma del popolo italiano tra fascisti e partigiani ponendo per la prima volta il popolo cioè il Paese la nazione come soggetto della storia politica
In secondo luogo nell'analisi del ruolo delle persi vengono focalizzati per la prima volta quegli aspetti che reca raddrizzare uno solo nella composizione delle adesioni nell'atteggiamento di Mussolini nelle frustrate spinte l'autonomia come parte integrante della storia degli italiani
Certamente tragica e sanguinosa ma comunque parte della storia comune in altri termini il porre l'accento su tela spetti raspi rappresenta per De Felice non già una riabilitazione dell'ultimo fascismo magari attraverso la figura umana di un Mussolini emarginato abulico che ha compiuto quel sacrificio consapevole per difendere l'Italia di cui riferisce parla esplicitamente evitando le danni peggiori
Quanto la necessità di smentire la tesi del nazifascismo
Tesi di comodo come chiari nella polemica con Norberto Bobbio miranti a fare un solo blocco di nazismo e di fascismo ma soprattutto a sancire una condanna morale politica del vinto e di conseguenza una legittimità morale e politica del vincitore
In terzo e ultimo luogo la rilettura della Resistenza scriveva De Felice a questo proposito contrariamente a quanto spesso si asserisce non è possibile definire la resistenza un movimento popolare di massa
Tale essa salvo in zone limitate divenne solo nelle settimane immediatamente precedenti la capitolazione tedesca
Questo concetto
Ripetuto in diverse occasioni nell'intenzione dello storico del fascismo intendeva provocare un dibattito sul problema della reale entità del fenomeno partigiano in prospettiva creare le basi per una rilettura noi turcica e non mitizzata della Resistenza
Anche in questo caso lo scopo è quello di contribuire alla costruzione d'una storia comune nella quale tuttavia il mito lascia il posto al rigore della ricerca una resistenza lontana dall'immagine olografica e religiosa nella quale è stata avvolta per cinquant'anni è una resistenza utile al futuro del Paese
D'altra parte de Felice collegava immediatamente il problema della rilettura della storia del movimento partigiano con la necessità di verificare quanto il mito della lotta di liberazione avesse influito nella storia successiva
Attraverso la legittimazione delle forze politiche che alla resistenza si erano richiamate
Se la resistenza mitizzata era il fondamento morale e politico del nuovo Stato italiano nato dalla guerra civile sottolineava definisce nei suoi colloqui del novantatré con il suo quotidiano torinese con Rusconi allora i dubbi sulla capacità di questo stato di esternazione diventavano più consistenti
Diventa allora comprensibile perché dall'appartenenza nazionale si sia passati nel secondo dopoguerra l'appartenenza ideologica
Gestita dei grandi partiti di massa senza i valori di riferimento che costituiscono il tratto fondante della nazione a ben poco serve e qui De Felice non si trovava raccordo con Rusconi il patriottismo della Costituzione
Che come aveva rilevato dialogando con Stefano Folli sul Corriere Della Sera riunisce l'antifascismo ma si rivela incapace di contrastare il destino della Repubblica
E sono la conclusioni l'ultimo incompleto volume di Renzo De Felice ci ha sicuramente privato di numerose informazioni di suggestiva interpretazione il volume consta come noto di quattro capitoli assai diversi tra loro come strutture con l'importanza in particolare l'ultimo di essi la RSI dall'autunno quarantatré e la primavera quarantaquattro un crepuscolo senza va appare monco e monco non ultimato De Felice e a maggior ragione neppure di visto come gli altri tre non ci è dato sapere quale fosse lo schema del volume e quindi neppure quale sarebbe stata la struttura della parte non scritta dell'opera
Non si potrà sapere quindi come De Felice volesse concludere questa trentennale fatica non si potrà sapere che cosa definisce pensasse della vexata quaestio cerca la morte di Mussolini per esempio unica cosa si stia e si sa e che De Felice a questo episodio aveva dato sempre una marginale importanza nel quadro degli ultimi giorni di Salò
Non è possibile pertanto a nessuno formulare ipotesi o azzardare interpretazioni che non riguardino quanto lo storico da scritto e a cui
Visto rigorosamente si limitino
Sotto questo aspetto rosso e nero costituisce invece un film documento fondamentale per comprendere l'ottica dei Feliciana perché a differenza dell'ultimo volume della biografia e completo e compiutamente riflette il pensiero dell'Autore
Non è questa d'altra parte la sede per esprimere una valutazione un commento all'ultimo volume della biografia mussoliniana vera miniera di indicazioni e di spunti per riflessioni ricerche tuttavia l'essere andato nell'ultimo volume della sua opera quello tra l'altro che meno di altri appare una biografia di Mussolini al di là della contrapposizione storica tra antifascismo e fascismo rende l'ultima fatica dei Feliciana particolarmente suggestiva
L'essere uscito individuare sulle sponde opposte di una guerra civile tratti comuni o comunque compatibili con un riferimento nazionale al di sopra degli steccati e del sangue
E il fatto storico graficamente tra i più rilevanti il che non significa come spesso lo storico aveva sottolineato cercare nei sentimenti nell'umanità l'incontro fra due parti in conflitto
Ovvero rispettare nell'uomo il combattente di valore ancorché nemico significa piuttosto porre le prime basi per una storia comune che può anche essere storie di divisioni di conflitti ma che interamente nel bene e nel male appartiene ad una comunità che ha senso della propria identità grazie
Se mi viene un aggettivo nel
Così esprimere una sensazione di questo intervento di Giuseppe Parlato
E quello di un intervento robusto
Coperto proprio perché diciamo affronta temi che sono di De Felice ma che vanno uno tre De Felice
Ecco a me sembra che la scuola di De Felice abbia come caratteristica l'abbiamo visto anche nelle prime precedenti interventi di me no ma anche di altri abbia una caratteristica per formato degli studiosi in grado di una autonomo percorso
E il pensiero di De Felice non soverchiante
è un pensiero che apre strade
E che lascia poi a ciascun la possibilità di percorrerle mi sembra che questo sia il messaggio interessante bellissima poi l'analisi del punto di vista storico
Che è quello del popolo italiano la nazione italiana non come orpello residuo ma diciamo riconquista continua in forme diverse moderne
Ora abbiamo questo ultimo intervento della mattinata
Permettetemi la frase abituale dulcis in fondo ma nei confronti di Pietro di Piero Melograni io personalmente lui non lo sa un particolare debito
Perché quando ebbi l'avventura di scrivere qualche cosa di storia della politica economica sono peccati non tanto di gioventù ma di maturità
Dei quali chiedo sempre scusa bene direi che uno degli elementi più fondativi interpretazione mi venne da un suo primo libro
Sul sull'industria via il fascismo e quindi alla distanza lo ringrazio in questa occasione il professor Melograni ci parlerà Filologia contro ideologia
Prego
Dove ovviamente deficienti Cavaliere della citologia e altri sono dei cavalli nasce della ideologia
Per brevità diciamo che l'ideologia
La ricerca della verità non è la verità ma è la ricerca della verità
E che invece di teologia
La difesa belle illusioni
La ricerca
Arricchisce
E l'ideologia impoverisce la ricerca ci arricchisce
Finalizzata verso una verità che esiste da qualche parte perché magari nessuno di noi
Riuscirà mai a raggiungere
Accrescere le nostre conoscenze per l'ideologia invece tende a mettersi a difesa di un castello molto spesso di un castello in aria
E ci progredisce e per regressiva
E quindi io metterei
In questo senso De Felice dalla parte per progresso dalla parte dei progressisti
E i suoi avversari dava attente ai reazionari e quei conservatori
Nel felice cantò fuori dal coro e il primo fatto
Per il quale Gatto forever quo dal coro
Fu che come altri prima di lui ancora anche Alberto Acquarone e qui voglio ricordare e che aveva pubblicato il libro sull'organizzazione dello stato totalitario
Non mi ricordo più gli anni precisi
In sessantasei sessantasette fu utilizzare i documenti fascisti
Cioè fino ad allora la storiografia
Non all'esame utilizzato i documenti fascisti c'era una ripugnanza profonda io mi ricordo benissimo le discussioni ebbero luogo all'inizio poi questa resistenza rapidamente
Crollo ma bus limiti De Felice utilizzo i documenti fascisti così come si utilizzano tutti gli altri documenti
Ovvero criticando li ho analizzato Handley vedendo nelle autrici l'autenticità intrinseca ed estrinseca
Ma non
Restando sì fuori dell'Archivio centrale dello Stato come fino ad allora era accaduto invece per moltissimi
Entrando nelle carceri di Mussolini entrando tra l'altro ieri le vide immediatamente tutte ho parlato giorni fa con Mario Missori quale l'ha aiutato enormemente ricerche di archivio e mi disse De Felice venne all'inizio con Giuseppe Rossini Rossini preparava il volume su Matteotti e nell'UE aveva già in mente la biografia di Mussolini
E De Felice incomincia a vedere tutto ciò la segreteria di Mussolini la vide immediatamente
Fino alla fine
Utilizzando fotocopie in quantità enorme che poi portava non c'erano ancora le Xerox ma c'era
Un fotografo che c'hai lottato tutti che si chiama Catania rischia molti di voi conoscono
E si portò a casa tonnellate di documenti
Tanti tendenziali tra l'altro altra cosa che mi ha lasciato la stupidità
Più felice non faceva scherzi
Ma utilizzava i documenti e una formidabile memoria che gli consentiva di ritrovare tutto con estrema rapidità i documenti erano messi cartelline
Dove in alcuni casi erano per argomenti e in altri casi era per provenienza di questa documentazione cioè la fonte la cui l'area raccolti riesce
Allora De Felice si trova in difficoltà nell'Italia di allora in cui visse
In ogni epoca i contemporanei rese su questo ritornerò si trovano in difficoltà però dice diciamo che De Felice si trovò particolarmente in difficoltà insieme con lui anche altri
Perché il contante contemporaneisti si trovano in difficoltà perché conoscono alcune verità più elementari
Probabilmente DIEF nel libro sullo stalinismo ci racconta che
Numero
Veramente elevato di intere scuole di storici
Fini nei Lager
Morirono
Un giorno a breve distanza d'acqua nella sede del allora in via Uffici del vicario era la sede di rinascita di società scusate la rivista diretta già citata oggi era qualcuno da Muscetta ed almanacco retta ci fu una riunione nel cinquantasei a cui parteciparono pochissimi pochissime persone fu una fortuna così si parla più liberamente
Cinque sei persone
E c'era Giuseppe Berti il quale disse prima come voi sapete mesi storici il un'intera generazione di storici nomine sovietica è stata distrutta
Io che non lo sapevo presi di lì a qualche settimana le mie misure per evitare che in Italia accadesse qualche cosa del cielo però perché erano distrutti questi questi storici a perché bastava come anche Renzo sapeva la norma viva e un'altra atmosfera Benitez vedremo poi le preferenze
Pasta a conoscere alcune verità elementari per corre il pericolo di vita bastava sapere che il sette novembre nel mille novecentodiciassette il colpo di Stato era stato guidato da Trotsky molto più che da Stalin che invece ha avuto una parte secondaria bastava sapere che l'assalto al Palazzo d'inverno non c'era mai stato bastava sapere che a Rosa Luxemburg era stata nemica della rivoluzione bolscevica
Bastava sapere che il rappresentante di Rosa Luxemburg Ugo Eber Line al lutto congresso costitutivo della Terza Internazionale si era opposto alla costituzione della Terza Internazionale
Ecco le verità pericolose
Che gli storici con tanta realisti conoscono e che li costringono a censurare si badate bene dovunque anche nell'Italia democratica di oggi perché alcune cose non si possono dire di quelle che noi troviamo negli archivi
D'altra parte De Felice
E si mise a a guardare qualche cosa di estremamente esplosivo estremamente pericolosa
Ebbe la fortuna di non vivere in un paese in una nazione comunista altrimenti dove non sappiamo quale sarebbe stato il suo destino e diciamo pure per finire il nostro
Ma e de
L'avventura di vivere in un paese in cui i comunisti
Egemonizzata dal mondo della cultura
La sinistra e particolare comunisti esercitavano questa egemonia
E infatti come sarò per dirmi nel momento di massima crisi del rapporto tra De Felice e il mondo che lo circondava non è un caso che lui sia stato salvato da un comunista
Perché solo un comunista lo poteva saltare con quella facilità è quella rapidità con cui l'operazione fu attuata
Quindi disse in un'epoca in un'azione fortemente ideologizzato esche rendeva per lui
Difficile il lavoro
Però ripensandoci bene glielo rendeva che appassiona
Perché la soddisfazione di dire
Sì ma non vi rendete conto
Era maggiore
Perché
Perché
Perché è bello anche sentirsi eroi inno un mondo in cui eroi non ci sono
Conoscere le verità che gli altri non vogliono conoscere
Sapere che col tempo si sarà vincenti come è scarso appunto di Renzo
Ripeto le difficoltà dei contemporaneisti nel esistono sempre non soltanto nei paesi i teologi Zaratti com'è stata l'Italia degli anni sessanta e settanta
Perché perché si occupano di personalità
Che
Hanno ancora alle loro famiglie se non altro hanno ancora i loro partiti
Si occupano di vicende che possono turbare molto facilmente istituzioni ed enti che sono ancora Visentin e che hanno i loro dogmi hanno i loro tabù sempre
Io spesso mi sono detto se io fossi stato uno storico all'epoca della del regno sabaudo
E avessi avuto dentro di me il vago desiderio di diventare un giorno senatore del Regno
Che avrei detto dei Savoia non avrei scritto nulla sui Savoia altrimenti questo sorridente luminoso avvenire Bellati Claudio di Palazzo Madama mi sarebbe stato precluso
Ciò
Carlo
E ha cercato e La sette tracce ottanta o
Sì no ma volendo essere volendo essere fieri
Qualche
Volendo essere dell'OLAF sì ma essa noi parliamo di quelli che vogliono essere filologico cioè che vogliono essere alla ricerca della verità gli altri non ci interessa no allora volendo essere i filologi bisogna anche prendere le proprie misure comunque quindi non voglio scaricare tutte le colpe del Sunia minimo l'Italia degli anni settanta
Particolarmente nefasta
Anche oggi
Credo che ci siano delle forti resistenze a scrivere la storia questi voti De Felice ha incominciato a occuparsi del del fascismo venti anni dopo il fascismo era fine era molto vicino no fascista era finito
Ecco sempre pochissimo occuparci con altrettanta franchezza della storia di venti anni fa di venticinque anni fa vedendo che cosa veramente accaduto
Non soltanto nel partito comunista ma anche nella Democrazia cristiana ma anche nei partiti in terza forza la vera storia dei repubblicani la vera storia dei liberali io non la vedo ancora questa storia
Proprio perché ci sono delle grosse resistenze
Addirittura la resistenza a fare la storia di se stessi e così forte che oggi non esistono più neanche gli ex comunisti
Perché non è esistito il comunismo in questo Paese è stato totalmente rimosso
E questo è un danno terribile per tutti
E in primo luogo per gli ex comunisti
Perché li delegittima in qualche misura li costringe a nascondersi li costringe a non essere ciò di cui io credo al nostro Paese avrebbe bisogna quindi Renzo quando è stato storico del fascismo e anche dell'antifascismo in qualche misura ha aiutato tutti aiutato tutti a cambiare sia nella destra sia nella sinistra
Perché De Felice si liberò dalla ideologia e divenne la filosofia un filologo a tempo pieno
Dunque io credo che le motivazioni profonde dell'adesione di De Felice al comunismo ritirarlo della sua uscita dal comunismo
Non si o no facilmente
Analizzando i qui forse ci sarà anche qualche mia censura personale su questo però per quello che posso dirvi vi dirò questo
Io credo che l'adesione di Renzo De Felice al Partito Comunista Italiano io mi ricordo il giorno in cui venne incontro noi della facoltà di legge lui ha descritto la legge
Vendevamo dei libri e deferisce venne l'incontro noi e disse mi vorrei iscrivere al partito comunista
La prima volta ci succederà perché normalmente bravo cercare qualcuno che s'iscrive deve servire arrivano
Credo che sia stata un'adesione in qualche modo sentimentale
Forse anche di sentimenti personali che lui aveva perso qualche persona c'era nel partito comunista
E quindi fu una adesione legata a rapporti di amicizia
Legata
Non a convenzioni profondissime
Anche se ci furono perché pensate anche l'Italia di allora furono le ragioni per cui poi molti altri aderirono a al Partito comunista un'Italia sconfitta
L'Italia disastrata un'Italia in cui si aveva bisogno di rassicurazione e l'ideologia poteva dare queste rassicurazioni considerate oltretutto che penso quel giorno in cui si iscrisse al Partito Comunista diciannove anni nera
Una persona che conosceva il mondo è se stesso nel modo in cui poiché è capitato di conoscersi e di conoscere
Quindi eravamo una adesione salvifica in qualche modo però direi superficiale questo di consentito e di uscire dall'ideologia più facilmente
In secondo luogo
Lui
Scoprì credo poco alla volta le vere qualità del suo carattere
Per le quali avrebbe potuto dare un senso nobile alla sua vita che erano in opposizione con i caratteri del dogma
Perché las le sue qualità erano quelle del segugio
Erano quelle del poliziotto qualche modo erano quelle dello scopritore erano quelle del dissacratore io ne ho già parlato ho accennato a questo particolare bisognerebbe pensarci di più
Lui aveva il ritratto di Dostoevskij nella sua casa non so se poi l'ha portato neanche nella nuova casa io me lo ricordo nella primissima casa di via di villa emiliani
E lui aveva questo ritratto ecco un dissacratore
Una persona che non si arresterà di fronte al diritto di fronte al peccato di fronte alle cose
Anche orrende della vita ma che pone capirle vuole analizzarle epocale descriverle perché è il modo di aiutare tutti a essere poi migliori
E più sapienti e più conoscitori della storia del mondo
Il momento più drammatico della dello scontro tra la filologia e la ideologica fu l'estate del mille novecentosettantacinque
Quando uscì la famosa Intervista sul fascismo che era stata curata tutta ma anche lady in non è un caso che su quello sì al momento dello scontro fino ad allora erano usciti già fare i volumi della biografia di Mussolini compreso quello riguardante gli anni del consenso
Ma erano dei libri scritti in un certo modo per un pubblico circoscritto di addetti ai lavori
E viceversa l'intervista non è
Simile a questi volumi è tutta un'altra cosa
E con libro estremamente leggibile un libro estremamente divulgativo
Ed è un libro in cui mai Titina ha in qualche modo Smith tanto Renzo De Felice facendogli dire pubblicamente le cose che poiché penso
Aveva già dette adombrate ma diciamo più adombrate che dette nei libri
E più spesso dette che adombrate nelle conversazioni a casa sua o a casa degli amici
In cui come sempre tutti noi non tendiamo a osare
Di più nel parlare e poi nello scrivere stiamo più attenti perché sono a volte delle ipotesi quelle che noi cerchiamo di verificare con i nostri amici e con i nostri colleghi
A quel punto sì
Scatena il finimondo
Se sta per essere ripubblicato a questa Intervista sull'antifascismo forse ha parlato ieri io non c'ero Andreani Velardi ellenica e curatore della nuova edizione
Sono andato a riguardare Minerva la le polemiche di quei giorni la pugnalata dello storico
Il titolo che viene ripetuto sempre dal giorno di Milano che il giornale che più si distingue in questa campagna contro Renzo De Felice
Ma la pugnalata è una pugnalata alla schiena chiaramente no perché noi antifascisti stiamo combattendo contro il fascismo ma ecco che da dietro arriva Renzo De Felice che ci dà una pugnalata alla schiena e ci rende difficile la nostra lotta contro i residui del fascismo contro il fascismo
Che sotto molteplici metamorfosi è sempre presente nella storia di tutti
Invece di Felice tanto per incominciare diceva vanno il fascismo
Un fenomeno
Accaduto in Italia dal mille novecentodiciannove al mille novecentoquarantacinque quello che voi continuamente chiamate fascismo è altro perché nella polemica vanno ricordate
Di quell'epoca l'etichetta di fascista veniva impropriamente usata nei conti
Tranfaglia scrivere uno dei primi articoli il sei luglio del settantacinque dicendo che De Felice
Ha usato rimettere in discussione punti oramai acquisiti per sempre ecco l'ideologia per per i filologi non c'è nulla che definito per sempre soprattutto perché tra l'altro questi archivi dell'Archivio Centrale dello Stato crolleranno statistiche tra pochissimo
E continueranno a farlo ancora trovarsi tante cose essere rilette in modo diverso quindi mai pensare che abbiamo codificato alcunché
Parole finali di Tranfaglia che ci fanno capire
Il senso della della vicenda dice almeno che l'operazione di De Felice non sia tout-court un'operazione politica e che con la storiografia abbia assai poco a che fare
Questa è l'accusa che viene rivoltante felici
Come noi ideologiche
Facciamo operazioni politiche e anche te fai operazioni politiche e quindi stai facendo un'operazione politica in un certo senso manco per niente
Quelli sono animali Caserta razza De Felice animale di un'altra razza
Lui non fa un'operazione politica lunghi fa semplicemente il suo mestiere di storico ed è orgoglioso di farlo
E non vada e non guarda in faccia nessuno per fare
Giovannino Ferrara sempre sul giorno che si distingue
Otto luglio dice che è impossibile scrivere la storia del fascismo perché verso il fascismo bisogna sempre avere un atteggiamento polemico
Perché è troppo presto per fare questa storia
E poi conclude
Che si possano fare storia urbi et IVA senza aperta passione politica
Passione politica che non è faziosità ma determinatezza morale
Si sa bene che lo credono soltanto i filologi mediocri quindi De Felice è un filologo mediocre il quale crede che si possa fare storia
Liberandosi nel momento di fare storia dalle passioni politiche De Felice a le sue passioni politiche ma nel momento in cui fa lo storico L'Unità le passioni politiche Sideri pena come dovrebbe fare ogni sto
Lelio Basso qualche giorno dopo sempre sul Giorno
Dice che se De Felice si proponeva una riabilitazione del fascismo cioè riuscito in pieno se si proponeva invece di darci un'interpretazione storicamente corretta del fascismo non c'è riuscito per nulla
Non mi interessa la seconda parte perché tutti possono contestare
La ricostruzione del fascismo fantasmi felice io stesso certe cose non sono d'accordo con De Felice ma questo Mazzola è normale augurabile bello perfino anche in onore di De Felice perché se no significherebbe
Che definisce sia semplicemente
Messo a codificare dei luoghi comuni
Bravo la prima frase era quella che sottintendeva tutta l'operazione di linciaggio compiuta nei suoi confronti
Ovvero sia proposto di liberare di riabilitare scusate il fascismo quindi è una cura di essere fascista
Concludo
Facendo apparire il Salvatore
Che Giorgio a Vendola
Giorgio Amendola
Non mi ricordo quale giorno di luglio sull'Unità pubblica un fondo che difende definisce questo perlomeno in apparenza
Poi vedremo cioè un'altra discesa smottamenti al trattamento
Da quel giorno in poi tutti gli articoli relativi a questa polemica sanguinosa diventa invece molto più morbidi di sistema per Armani cambia decimata
Ora
Io credo che senza l'intervento di Amendola
Noi avremmo assistito ad uno scontro in cui penso la storiografia della sinistra
Sarebbe andata incontro ad una sconfitta clamorosa
Fatti qualche volta io dico forse sarebbe stato meglio che Ammendola
Però lo pensavamo sono cattivo quando poi voglio essere un buon italiano dicono avendola fatto bene
Però credo che la sinistra avrebbe avuto una legnata paurose
Quindi Amendola non intervenuto per difendermi finisce
Ma è intervenuto per difendere la sinistra da uno smacco che sarebbe stato gigantesco se le cose fossero andate ancora avanti nel modo in cui il basso il Giovannino Ferraro di Tranfaglia
Tanto per non fare nomi andavano avanti no
Sarebbe perché la verità
Esistente e i canali Ammendola la conosceva
Ti il primissimo intervento a favore di Renzo scusatemi questa citazione autobiografica
Lo feci io sul Corriere della Sera non ero collaboratore del Corriere della Sera fu ospitato non mi ricordo attraverso quale
Stop intermediario probabilmente c'è c'è anche Renzo di mentre in questo e il Corriere della Sera però pubblica un cappellino dicendo non soltanto questa è una lettera e quindi c'è però noi abbiamo le nostre idee che non è detto che siano quelle de de di chi l'ha sottoscritto
Non lo ricordo più
Io utili non lo so forse
Allora e io oggi utilizzare i fu un siccome insomma nelle mie letture erano varie e Sri tagliavo tutti il tutto ciò che sembrava interessante
Amendola interpreti
Cioè riutilizzabile cose che Amendola aveva detto a Oriana Fallaci
Quindi e i Amendola intervenne perché già lui era esposto
Invito tutti a non dimenticare questa intervista che Oriana Fallaci attori ripubblicato in un volume che si intitola interviste con la storia
Questa intervista di Amendola è straordinaria perché
L'univa pure oltre che felice lui racconta concludo lui dice che ci sono delle differenze tra il fascismo del nazionalsocialismo
Lui dice che il fascismo è ricco di contraddizioni questa ricchezza ci può essere pure fascismo scorso su quello non era d'accordo tra fascismo Movimento fascismo regime però insomma una molteplicità di forze di correnti e di idee all'interno del regime
Lui dice che Pirandello non fu un vigliacco entrando nel partito fascista all'indomani del delitto
Matteotti pensate se le avesse scritto differisce una frase di per sempre
Lui dice che c'è un alto consenso al regime
Racconta la sua vicenda personale
Io che ero figlio di una persona
Morta a casa del fascismo ero circondato da parenti ed amici che mi dicevano Giorgio ma chi te lo fa fare di metterti in politica contro il regime
Capite e l'Ulivo era mai non poteva non preferisce ma difendendo di Felice ripeto noia difetta difeso la coerenza delle segreterie
E soprattutto la stessa sinistra come ho detto
Però Amendola fu l'eccezione gli altri furono la regola grazie
Momento bellissimo affascinante questa conclusione di mattinata
A me sembra che si possano cogliere due elementi molto
Significativi di questo Bella affresco di Piero Melograni
Uno
Che
Lo si potrebbe definire un ideologo del filologica
Perché ha fatto poi la Filologia dell'ideologia
Dando queste acutissime e diciamo penetranti davvero interpretazioni diciamo dell'atteggiamento di persone che si sono comportate talvolta bene talvolta male con De Felice comunque mi sembra che l'elemento centrale resti quello che in fondo il titolo di questo convegno la storia come ricerca che entra nello spirito generale dell'attività della Fondazione Spirito
Che nella famosa trilogia
Di spirito
Vuol far prevalere la vita come ricerca
La ricerca perpetua ed è questo l'elemento che mi sembra abbia voluto centrare sul piano metodologico Piero Melograni gli siamo molto grati
I comunisti
Al centro di questo tavolo allora mi mi ci sono seduto io come ospite di questo convegno e e a cui ho augurato il primo giorno un un interessante svolgimento mi pare che lo svolgimento è stato molto interessante ringrazio ancora una volta la Fondazione Spirito
Per per adire attira viene scelto queste sale per la Dante Alighieri e molto onorata e di aprire ospitato questo convegno naturalmente la Dante Alighieri e in particolare onorata di ospitare questo dibattito
Conclusivo la parte romana del commenta come sapete convegno riprenderà fra qualche giorno a Milano e di naturalmente e onorata la Dante Alighieri ed io ho speso personalmente che è questo
Dibattito finale partecipi il presidente Cossiga cui vorrei che tutti l'audience non caloroso e affettuoso applauso
Dell'accredito attacca
Ora io appunto come presidente della Fondazione Spirito del sì però ringraziare il presidente Cossiga che è stato con noi così
Amabile così gentile da anche direi così generoso nel
Togliere ho del tempo alle sue attività e i suoi impegni per essere sarà seconda ringrazia pur presente con con noi la presenza del presidente Cossiga oltre un onore per noi riveste un significato molto particolare anche perché io posso ben testimoniano lo Renzo De Felice aveva appunto per il Presidente Cossiga
Un non so se la parola sia giusta ma comunque credo di poterlo dire un affetto particolare la non soltanto una grande stima ma un affetto particolare
Alle persone che gli erano più vicine ne parlava
Sempre spesso con
Con sentimenti di profonda deferenza e stigma quindi è per me e appunto
Ma penso di parlare anche a nome di tutto il Consiglio d'amministrazione degli organi direttivi della fondazione un particolare
E onore ascoltare questa testimonianza del presidente Cossiga
Comprendo anche un condono imbarazza
Che il mio intervento con una sessione culturale così importante sorreggere felice
Possa sembrare
Forse addirittura il più avvenne una coloritura convenzionale
O addirittura cerimonia
Non sono uno storico
Non sono un uomo dalla cultura
Sono un politico su di me pesa l'orpello di cariche Dondoli
O almeno per qualche tempo il ricordo di essi o quel velo di polvere che nel tempo sempre più appoggia sulla
Quale intreccio mai più può essere stato trascritte così differenti
Da far nascere un'amicizia non solo fatta di stima e affetto
Ma direi in un certo qual senso organica e funzionale all'impegno di entrambi
Conobbe Renzo De Felice insieme ad un altro caro amico scomparso Rosario Romeo negli anni tremendi che per la crescerli
Per l'accrescersi delle mie responsabilità politiche
Per me datano dal mille novecentosettantasei
Cominciammo a frequentarci forse all'inizio per Ricci ricca per reciproca curiosità
Come erano fatti gli storici illustri
E che i giudizi potremo lottare sulle cose del Presidente
Come l'ha fatto un giovane il ministro dell'Interno o secondo la più comune percezione un ministro di polizia e che cosa egli delle cose presenti potesse giudicare ho potesse dare un qualche contributo giudicare a storici
Sì oggi sono giunto dopo uno semplificazione concettuale semantica del fenomeno degli anni di piombo un terrorismo più omologabile obbedienza sociale che ha fatto politico
A parlare molte volte anzi il più delle volte non compreso
Il fenomeno politico assenti un suo significato politico ideologico
Connesso strettamente con la storia dell'antifascismo e della resistenza
Oltre che alla forza evoluzione del comunismo nazionale
Tanto da aver cambiato Messico non terrorismo ma sovversione di sinistra
Lodevole assideramento azione progressiva un elemento esigenza
Ma soprattutto per la mia coscienza
Di un insegnamento che Renzo De Felice
Ma forse lui Mario sette venne impartendo mette in forme certo non accademiche per oltre vent'anni e narrazione confronti bisticci curiosità interrogativi tutte intessute il conversare semplici ed insieme affascinante
Uno dei luoghi di nostri incontri periodici si consolidò nella bella casa di Franco Borsi
Architetto umanista
Fraterno amico di Giovanni Spadolini che oggi presidente della Fondazione Nuova antologia
Ci incontravamo con regolare periodicità lì in quella accogliente intelligente casa
Franco e Marta Borsi Giovanni io
Renzo Iorio felice
Rosario Aversa Romeo Livio Zanetti Lucio Colletti Albert Margherita Rizzo Alfredo Pieroni e il gioco Stefano Folli
Quell'incontro su un'opera emergono scuola
Di amicizia vicina città di cultura di storia ma soprattutto di etica della storiografia
La mia formazione è stata risorgimentale laica condono netta e chiara ascendenza assolve
Antifascista repubblicana insieme cattolico liberale
Questa formazione non tanto intellettuale quanto capitalista occidentale
Non Pato almeno il giorno Mazzini all'età di sei anni e lo leggete i cattolici democratici francesi ancora si dice mi toccò al mito della unità antifascista e dell'unità della Resistenza
Come necessario e opportuno tentativo di dare un buon che valore fondante alla vita di un Paese che lo ha perduto coscienza dilazione distratto l'unità morale attraverso un male coralmente professato patriottismo costretti
Ma questo letta era anche la scorciatoia ingannevole
Del politicamente corretto
Ad una interpretazione religiosa e cioè dogmatica del passato del presente
Renzo De Felice antifascista e democratico mi contagio il senso laico della lettura sto
E così che cerca di comprendere l'origine e lo spessore della soppressione di sinistra che non si conciliava con il mito antifascista non con l'antifascismo che io antifascista il senso morale ancora non lo sono perché
è il nuovo sull'ormai più ricordi con me e allora non s'usava e termine oggi di moda del politicamente corretto e del politicamente non corretto non ricordo non più l'insegnamento formale didascalico
No venuto insegnamento per tutti
Che ma essi acconcio applicabile ragione davvero storico a supposti ideali
E quel giorno lì fu embolia ancora partono
Era un uomo curioso anche lì pettegolezzo storico non certo Mohamed Coly
Fino alla sua morte vi fu tra me e Pasquale che essa non è testimone
Un certo ammenda che lo appassionò e per quale conservò in sé fino alla fine un angolino di rispetto e di incomprensione nei miei confronti quasi dammi comporterebbe
Più ombre pure diciamo la fortuna intesa come il caso di essere destinatarie di fame o anche fare ebbene io mi porto dietro la fama o l'infamia
Di un uomo dello affidate tutte dei per lo più lontano non giustifico
Misteri e servizi segreti accordi solo per nuovi affidati e così via
Un po'di Suchet un po'di padre Giuseppe un tuo disco ci sono per carità coltellino
Sottosegretario di Stato molto giovane investito di cose che hanno lastricato numerose strade che ne hanno condotto negli anni ha molte procure della
Ministro dell'interno presidente russo il ministro il capo dello Stato un uomo che ama giocare ai soldatini come anche in questi giorni è stato scritto quasi attribuendo obiettore docente battuta la colpa per la bomba c'era stata una che è stata messa
Come vedete spesso provato feci nascere anche a motivo di nei peculiare rapporti reale con una parte del mondo dell'Intelligence internazionale impersona sede Despair
Di cui però voi mi perdonerete faccio il nome se non del sospetto l'ipotesi dalle considerato non temerarie
Che io non poco conoscessi di un argomento che Renzo De Felice appassionato e interessavano poco perché solo pochi storico il supposto carteggio Churchill Mussolini la sussistenza il suo contenuto che fosse
Renzo De Felice confidenza da qualche autorevole personalità dei dubbi che questa dottrina o almeno delle ipotesi che formulava e che mi sconvolge vanno ma ahimè con motivazione d'orgoglio Giordano alle infondata ma Rodolfo occasione
La curiosità dello storico fu da loro come implacabile e nonostante la stima e l'affetto intervengono ai miei sedici anche se divertiti di
Ed è concorsi in questi donne che pur non vi erano convinzione anche altri
Pasquale che se ad esempio che in realtà ho l'impressione che ancora aspetta
Ma all'
Nel testo e dai nel testo c'è scritto ed altri ancora voglio ricordare un episodio ogni amico
Sul cui nome sono state dette subacuta sono state dette cose
Diciamo perlomeno a procedere
Metafora ogni giorno dagli Stati Uniti
E mi disse che voleva bisogna parlare
Mi assicurò che argomento della nostra conversazione nulla sarebbe stato più che riguardasse questa con l'altra sponda dell'ozio operative oppure fatti storici
Il cui entrambi eravamo stati in una certa poi il vero test
Ma che doveva venire a chiedermi il favore
Venderlo ricevette presso
Tutte cose ecco questa tua moglie cosa fa e cosa non fare con la propria Cordova tedesca quella richiede tale cosa eccetera ricordi amari dolcetti
Questo io sono qui perché un falco
Sì
Tocca
C'è un nostro
Probabilmente dolorosamente alla fine
Tondo fuori
Lascia del
Degli accontentarlo tu deve compiere questa tocca
Tu desideri dove si tratti dove si trova il carter
Cioè sul
Costoni si era trasferito dopo asciutto ma a chiedermi di Montalto di ultima amici chiude Jessica cosa posso ma credo che Pasquale credo davvero convinto Pasquale che sono
Questa curiosità diffidente
E anche un po'amichevolmente Addolorata De Lorenzo Del Felice io la considero appunto
Mauro ed è forse la sua amicizia Fulton sì collo di un insediamento che lui è prezioso
Più nell'interesse del Paese
Anche se di storia non solo scrittore nel facitori e forse neanche attento lettore o ma soltanto molte volte testimone
Il primato assoluto della verità dei fatti
Perché sono i fatti mestamente accettati testimoniano per
Desidero ringraziare il Presidente Cossiga per questa bella testimonianza nella quale però mi consenta Presidente
Raccontato molte
Ha cominciato a dire che non è un uomo di cultura ha cominciato a dire nonché esame non
Sancito ore di storia
E quindi un momento
Nella nel giorno in cui Taranto agenti segreti subito storia il nostro partito ma siccome credo che quell'albero che operarono in Russia non lo so neanch'io
Però per quanto riguarda il
Diciamo il ritratto che ha fatto punto diventa
Un ritratto
Che risponde veramente
Alla figura e alla personalità appunto di questo
Grande studioso grande maestro caro amico
Mi sembra anche molto vero quello che stava dicendo a proposito del carteggio Churchill Mussolini forse non è esatto dire che si sentisse un amico tradimento pro è più probabile fogli sesso del russo
E forse tutto sommato
Vittima di un amico che stava giocando era come se ci fosse un giuoco fra i due per cui sperava sempre di riuscire a avvincere
Una resistenza invito fino all'ultimo
Ho fino all'ultimo lasciando legata Pasquale
Cinque ma direi non solo a Pasquale chissà adesso reciproca qualità
è qui presente
Ma credo che questa idea l'Appia largamente diffusa con aria assorta
Ho Sophie fu un motore tutto questo però non lo dico per
E adesso
è ovvio qualcosa
Sì dev'essere anche poi però cominciò tutto ma quale volevo però un appunto dire volevo qualcosa adesso dovrebbe esserci questa tavola rotonda questo insieme di testimonianze a proposito del rapporto fra Renzo De Felice e la stampa
Sono stati invitati alcuni giornalisti operatori del mondo della comunicazione
Particolarmente legati a Renzo De Felice quelli con e quali lui aveva un rapporto per così dire privilegiato
Paolo Mieli non poteva venire il pomeriggio e mi spiace per molti non hanno potuto ascoltarlo tenuto questa mattina quindi a un pochino diciamo sconvolto
Questo problema affatto
Un intervento anche molto
A affettuoso nei confronti de Felice ricordando la sua antica collaborazione oltre che amicizia ed ha rilevato anche come il rapporto tra appunto deferisce la stampa sia stato un rapporto per alcuni versi
E abbastanza tempestoso per colpa diceva testualmente Mieli Dinoi stessi giornalistiche andavamo spesso a cercare lo scoop anche quando definisce cercava di nascondere o faceva di tutto per nascondere il possibile scoop in una nota a piè di pagina
Ecco detto questo io passerei la parola a Pasquale che essa
Qui io mi auguro che prima o poi Francesco Cossiga ci saprà dare qualche indicazione anche perché appunto a quel in Renzo De Felice non era sicuramente come dire non si considerava in questa sua ricerca sconfitto ma era semplicemente una speranza certa che voi re anzi vorrei aggiungere alla fine se infatti sede grazie vorrei aggiungere che ne faceva anche una questione di onore culturale diceva prima o poi saremo costretti a farci pubblicare il carteggio dagli inglesi e in questa raccolta sembrava una cosa c'è il proprio non gli andava così andrà più naturalmente un discorso sul carteggio Churchill Mussolini bensì all'Italia al tema
Che è stato scelto per questa tavola rotonda cioè quei rapporti fra De Felice della stampa un tema che è facile dire ma che è difficile descrivere bene fino in fondo De Felice era una sorta di Timor panico ma anche di irridente disprezzo per ciò che la stampa aveva fatto assicurando la storia nazionale in una sequenza ininterrotta di una specie di romanzo eterno sul modo con cui i giornali popolari raccontava il fascismo se ne parla più spesso se andare avanti a colpi di rivelazioni
Famose così come dire le famose rivelazione di tutti i protagonisti e così via
Naturalmente questo ha impedito spesso di andare a vedere esattamente quali fossero come rapporti storici fra questi fatti Petri raccontava De Felice a questo si è dedicato da sempre periplo indicano ciclone produce mostri
Quindi era stanco delle compatte la sta poteva una sorta di le do fastidio fastidio per l'approssimazione proprio con cui disegni proposte le domande per lui
La difficoltà è cominciata fin dal momento in cui esponeva
E con la stampa aveva come dire vorrei usare l'immagine che non è molto ortodossa ma che probabilmente descrive molto bene che io considero molto efficace nei confronti della stampa aveva una specie di come una cosa che si potrebbe chiamare il paradigma dello judo
No ce n'era debole nei confronti dei mezzi di comunicazione di massa ma come appunto il frate judoka che cosa faceva sfruttava la forza dell'avversario per costringerlo a metterlo a terra cioè più T-shirt lanciava contro un furibonda inerzia il nemico giornalista o il nemico storico che Stalin o sulle spalle del giornalista per attaccarlo come appunto e giganti e nani e che è questo messi sganciava con con con veemenza più bastava come dire un piccolo fatti un piccolo toccarlo un piccolo sgambetto qualche volta era bravissimo a farli è e questo rovinava rovinosamente capirlo
Ogni percorso questo questo
Questo
Tutto questo rapporto c'è questa direttrice la stampa in un lavoro che doveva essere l'ultimo capitolo del del dell'intervista
Rosso e nero e ho avuto la fortuna di fare colpo
Uno sono tanti fogli qui li ho portati così c'era anche la prima parte perché De Felice aveva incaricato la signora Crescentino di valigie proprio una specie di bibliografia giornalistica e tutto ciò che era scucito scritto sviluppo
Per cui ne vediamo crea immediatamente fin dal primo luglio fin dal mille novecentosessantuno
Incomincia concerto modo di vedere le tesi di De Felice da parte eccetera
Si potrebbe fare quel capitolo non uscì perché non facciamo in tempo a farlo
Perché era molto difficile farlo
Immaginate quante semplicemente casse
Di ritagli di giornale e di articoli esistono su De Felice vaccinate semplicemente i volumi che vanno appunto dalla prima intervista quell'appunto di Michael vedi alla seconda intervista poteva sostenere
E parlo semplicemente decori uscite immediatamente immaginate quello che tra produzione di libri
E di di di articoli saggi su ciascun libro
Di De Felice solamente per rosso nero nel nel corso del simili successivi sono usciti ben due libri che appositamente scritti per beccare le tesi ed effetti
Quindi quel quel quel lavoro che come di solito è piaciuto tanto fare di andare a scoprire quale erano i meccanismi che stava intendevano rapporto De Felice la stampa in maniera esaustiva nonostante l'aiuto che la signora Ferentino non fu possibile farla qui c'è appunto i fogli ed è ed è comunque un diagramma che ha le sue punte massime no nelle due intervistiamo poi c'è questa costante c'è questo questo altri apparati
Cioè
Un modello per il quale a De Felice dissi in quota come dire
La pretesa di volersi sostituire con la storia
Con la ricerca con i documenti a qualche cosa che deve essere politico
Preferisce parla di borgata resistenziale deputata storiografiche di sinistra ma in realtà andando a vedere bene si scopre proprio guardando i primi interventi contro De Felice
C'è stato qualcosa di precedente c'è stato un grande scontro e ha tenuto ne hanno già parlato in questo convegno accennando questa mattina Paolo Mieli
Berbere Berardelli
Ne ha per gli ha dedicato la sua relazione ed è proprio il caso il famoso caso Piccardi
Tutte ricorda appunto leopoldo Piccardi
Grande avvocato consigliere di amministrazione della RAI quarantasette anni famiglia piemontese magistrato avvocato dello Stato consiglio di stato ministro dell'Industria e Commercio e lavoro nel governo Badoglio demo laburista
Picardi incontra
Ernesto Rossi ai tempi dell'Arar
La grande
L'azienda di Stato che devo a commerciare i residuati bellici
Naturalmente l'epoca della rara che durò a lungo passa per uno delle dei grandi capolavori e sicuramente lo è di Ernesto Rossi
Si stabilì in quel momento un rapporto fra esposte Piccardi che poteva rivelarsi inscindibile
Questo rapporto fu messo ad una crisi nel mille novecentosessantuno sto come e dove per ripetendo per sommi capi cose che sicuramente tutti tutti sapete ma meglio precisarle nelle sessantuno quando uscì
La storia degli ebrei durante il fascicolo in cui in una nota sì segnalava Piccardi leopoldo Piccardi come protagonista e partecipante di un convegno su diritto e razza a Vienna i convegni erano due la seconda sezione del convegno ha diviso a sua volta in due parti la storia sarebbe come dire lunghissima per ripercorre ma certamente certamente
Quella quel documento la nota su quel documento corrispondeva esattamente a ciò che che perché ti felice aveva riscontrato
Si apre un caso e porto addirittura alla scioglimento e alla dissoluzione
Del partito radicale che nel frattempo protagonisti Picardi gruppo degli amici del Mondo Pannunzio
Ernesto Rossi Scalfari e tanti altri
Contribuì alla distruzione di quel partito che a un certo punto
Piccardi sta stava controllando pensava di esserne L'Unità lo scontro fu epocale fu anche devastante seppure fu poca cosa lo ritroviamo segnalato
Devo dire per certi versi benissimo nel libro di Giuseppe Fiori una storia italiana
In cui Giuseppe Fiori
Giornalista e storico
Il Biografilm le o ricostruisce dal punto di vista di piccante attraverso una serie di lettere inedite
Insomma perché molto importanti qualcuna di queste anche molto offensive nei confronti di Renzo De Felice
Ho preferito non sarebbe offeso
Anzi dare per lette con una grande attenzione se nonostante lo sforzo di Giuseppe Fiore ritenersi di dando ispezione oggettiva di ciò che va raccontando poi come dire gli scappa l'idea che De Felice avesse torto
E perché questo fu il tema allora a De Felice veniva imputata la colpa di decidere i nomi
Chi doveva essere antifascista Ichino quando invece il fatto ma gli spettava secondo ovviamente Rossi secondo ovviamente tutti quelli che scesero in campo in difesa di Piccard
Ora
Potrei come dire c'è una testimonianza anche Igli sulla testimonianza per esempio anche di Scalfari su questo che è molto più equanime in quanto racconta
Obiettivamente come Rossi si è stato preso da questo meccanismo furibondo contro De Felice
Tanto da interpretare Luís la parte che va rispettata Scalfari la sera andavamo in via Veneto ricorda molto bene che
Rossi fu proprio abusato di aver sì di essersi voluto sostituire col suo carattere
Con la sua mute forse pratese con la scuola colto col suo Caputo caratteraccio all'accusato principale il quale forse non voleva nemmeno querelare Pannunzio quando Pannunzio
Si esercitò in un attacco furibondo dettato probabilmente per ragioni politiche ovviamente dentro il partito radicale c'erano due anime e Pannunzio Piccardi non erano trapassa parte anzi era nella parte contraria ma naturalmente quando Pannunzio scrisse vi è razzismo
Dal partito dal Partito radicale scattò una serie di querele che porto a un processo bene
Perché sto raccontando questo raccontando questo perché
La la tesi di Peppino Fiori è quella che le fece avesse torto
Si trattasse di un falso problema
Che tutto questo fosse stato montato a bella posta e che Ernesto Rossi in qualche voto in qualche modo ne fosse stato la vittima vittima anche di se stesso del proprio carattere certamente a parte
Rossi non fa una bella figura
No
Leggo il temperamento lo ha portato a cercarsi una contesa corpo morto se messo volontariamente al centro luglio al posto di Picardi ha cercato documenti contro Pannunzio
Ha creduto di trovarli nelle annate figurarsi di oggi ha fotografato gli articoli Profaci stia colti dal direttori benedette Pannunzio li ha messi in circolo non una grande pensata e infatti se era stata sgradevole forzatura dare del razzista Piccardi chissà perché
Anche perché veniva citato solamente il convegno e per i pochi significativi documenti ripeteva De Felice forzatura per quanto sgradevole dare del fascista Pannunzio e a Benedetti per quegli articoli
Un altro piccolo parte di Scarpa
A Rossi ma nel sempre più apparizioni nel tentativo di difendere rosse anche il fatto che eccolo qui
Nel insisterà su De Felice un mese e mezzo dopo venticinque giornate ma sessantadue sta parlando di una serie di lettere ad Agostini
Che era ed è questo il primo questore dopo la liberazione Vittorino in cui con grande franchezza Rossi si sfoga
E naturalmente mi ha colpito invece un'altra lettera all'accademico dei Lincei Gino Luzzatto qui portata sempre da da Peppino Fiori in cui impresa quasi quasi prima che se ne sa il risultato
Ernesto Rossi saggia
Che nella Commissione Piero Pieri presidente più libero Virgilio Titone figli Armando Saitta Lino Marini segretario che doveva giudicare radar un posto al professore un concorso insomma diversità de Felice veniva bocciato per quasi quasi concepisco ignoranza tout-court perché ha interpretato male documenta gli esiti di mare e poi non sa e poi si aggiunge chi
La star più lunga di medici gli addirittura una cosa risaliva agli studi sui giacobini
E poi si aggiunge anche per di più anche se giacobina vedo delle coordinate ora se uno ha presente il libro libretti italiani durante il fascismo la mole di documenti e di notte l'uso che di questi documenti di queste non sono state fatte non crede possibile a questa questa è una è una cosa a parte io vorrei sapere qualche deroga Giuseppe Fiori
Se non può sorprendere il fatto che Ernesto Rossi che niente centrava già sapesse che era stato bocciato deferiti
Continuiamo perché continuiamo con una piccola deferisce sarebbe contento suppongo io lo credo se sbaglio mi sgrida
Quando ne avrà l'occasione
Vantarsi
Dipendesse se andiamo da questo posto
Ma in rosso e nero
In rosso e nero nel capitolo proprio giudicato ai mal alle questioni al razzismo del e fascismo
Come conseguenza anche della precedente intervista
Proprio sulla riedizioni del libro
E naturalmente le frecce la tappa peccato nell'ordine da estorte campo Tranfa Lecceta eccetera eccetera
Accusato come diceva lui di cose di cui non è una colpa non so di voler dire che proprio Mussolini non era razzista come e il perché è una cosa che la caccia agli occhi permeano molto storico non molto culturale chiunque faccia venire a Roma siede nei cinema nei fumetti non c'è bisogno di essere grandi storici per dire una cosa di questo genere ma prudente prima sede grandi spazi per capirla perché nessuno l'ha avuta mai capire che quando c'è De Felice dice che non sta dicendo che Mussolini precarietà con leggi pazze non c'entra niente anziché erano state una passeggiata no rimetteva le cose a posto ben
In quel capitolo niente alla fine
Alla fine fu tagliato una paginetta egli adesso leggo
Che riguardava proprio catodica per ragioni di spazio coperte perché ho capito lunghissimo tagliata perché non ho capito Ravagli attivissimo pensavo fosse più facile
Perché su quello c'eravamo a lungo confrontati
Con una serie di interviste però anche state pubblicate in più la fonte primaria era volume grande così quindi si trattava semplicemente di studiare la notte prima di fare interviste descrizione che poi l'indomani sono spero bene di che cosa stiamo parlando non mi dava le risposte
E
Non fu tagliato per ragioni di spazio e quindi come dire si conclude un po'pioli esibito lettere inedite ad Agosti di Ernesto Rossi pene ben felice di rispondere
Diceva
Il passo tagliato dopo una frase non vorrei citare fra tutti cito fra tutti il caso Piccardi punto rossonero qui si ferma continuava chiedo conto Piccardi
è stato uno dei grandi del Partito Radicale
Amico del mondo di Mario Pannunzio Tinicolo carabinieri Ernesto Rossi Picardi ha collaborato alla stesura di una soluzione comune convegno proferito tenutasi a Vienna per turisti italiani e tedeschi nel maggio del mille novecentotrentanove
Tutto questi o scrivere una pagina della storia gli ebrei una nota di poche righe in cui compariva fra gli altri nomi libica apriti cielo la cultura del mondo
A cui Picardi apparteneva non poteva accettare quella verità la condanna del fascismo doveva essere totale senza dubbi né concessioni nemmeno personale quindi tutti salvo Mario Pannunzio Vittorio De Caprariis leone Cattani
Te ce lo quadrato a difesa Piccardi sostenendo una tesi autolesionista
Contro Picardi sottolinea quel autolesionista
Contro Piccardi costo una quella sotto segui un processo
Picardi sembrava stesse
Per spuntarla fu in quel momento che mi capitò di parlare con Dino Grandi mi disse io so tutto del caso
Anzi messo anche di più
E se qualcuno dovesse citare in giudizio un ex ministro di Grazia e Giustizia questo non potrà rifiutarsi a dire la verità chiamai leone Cattani lire su un sequel colloca e lumi senza consultarsi con nessuno nemmeno con Mario Pannunzio
Mi spiego che preferiva perdere la causa piuttosto che vincerla corti Monia capiterà
Poi vennero fuori documenti del re sul Arthur sesso in qua
Dispersi in Olanda la querela fu ritirata a parte l'onestà il coraggio di Cattaneo quanta tristezza dovette sopportare in quei giorni
Quante ingiuste offeso conservo tutto di quella storia conservo lettere prove su tutto ciò che fecero i miei nemici molti lo ritrovate nell'archivio di leone Cattani che lui stesso volle ironia della sorte lasciarmi nella ditta
Diciamo che io mi ritrovo sempre alla conclusione
Mi ritrovo sempre contro le tre culture che hanno dominato l'Italia in questo dopoguerra
C'è una critica di tipo marxista poi l'azionista infine la Cattolica perché queste culture in un punto di riferimento comune l'antifascismo nella critica tale al fascismo trovano la legittimazione della loro storia
Ed è la loro visione del mondo confermano i fondamenti tra loro politica le ragioni per la loro persistente
Con le sue verità scomode la ricerca storica disturbo il quadro d'insieme
E felice Rusty strombato fin dal mille novecentosessantuno quel quadro quel quadro di insieme e non l'aveva disturbato in uno dei gangli vitali della cultura italiana si andava formando non si trattava né di una posizione come dire tout-court fascista né di una posizione tout-court comunista si trattava di quel mondo particolare che ha condizionato molto e a lungo la cultura italiana
Attraverso appunto la cultura senza riuscire mai a fare politica
Pastore
Grazie all'amico che sta per questa testimonianza soprattutto nell'appunto che riguarda il caso Piccardi un punto del quale De Felice non amava parlare anche se poi di fatto quando lo si sollecitava parlava io stavo ricordando prima al presidente Cossiga non è che non fossi disattento un attimo ma avevo anticipato proprio questa
Questa storia relativa al fatto di grandi indicata
Perché
Mi sembra abbastanza significativo questo anche della non solo che la personalità ma anche del travaglio di Feliciano perché gli altri ce ne aveva parlato persino con gli studenti ne aveva parlato con uno studente che stava facendo abusivamente
E gli aveva raccontato proprio questo fatto
Quindi questo fatto si trova addirittura in una tesi di laurea ma poi magari non non è è stato
L'intervista in cui ne parlava pubblicata sui panorama quindi non mosse
Lui è vero che non aveva lui non amava parlare in maniera approssimativa sì
Sì ma macchina serve bisogna sempre dichiarano rinviando a ad un futuro prossimo e l'eventuale l'esame dei documenti
Ecco passerei la parola al dottor Livio Zanetti
Invece dice la stampa estremamente ma i rapporti di De Felice convegni giornali i rapporti dei giornali conte Felice
Che dire
Dalla dal giornalismo officiante così come del resto anche dalla dalla dalla storia e dalla storiografia officiante del sedici ed è stato collocato successivamente in tre posti all'inferno
Nel limbo nel Purgatorio paradiso niente e penso che del resto non gli interessasse tanto in omaggio alla massima mi pare dei marziani
Secondo la quale il paradiso in Medio dal punto di vista del con forte ma per tutto il resto sono medio nefanda Purgatorio
Ci trovando persone più interessanti e soprattutto situazioni più niente
Luci penombre
Beh è un inferno l'avrebbe conosciuto
Comunque quando l'ho conosciuto io non stava in nessuno di questi tre posti perché non aveva ancora incominciato a parlare del Duce e quindi relativamente defilato si era però già occupato
Della storia degli ebrei
Di in Italia o se ne stava occupando io lo conobbi va all'inizio degli anni sessanta mi portò da lui invitato a colazione d'estate in una villetta dalle parti di la di di Lavinio
Un altro storico Luigi cortesi uno storico di sinistra che aveva appena finito di pubblicare una biografia di Turati giovane de Felice invece si occupava di Giacco buonismo dei giacobini
Io avevo sempre pensato che non interessassero i giornali che immerso com'era
Negli archivi non avesse neanche tempo di leggerli
Inglese scoprì che si Mariae via era molto meravigliato del fatto che i giornali non si occupassero quotidianamente gioca del del del giacobinismo con effetti Cluj
Aveva una grande curiosità per i giornali o per meglio dire aveva nei confronti dei giornali
Un doppio atteggiamento
Da una parte di grande curiosità di grande interesse
Per proprio perché aveva frequentato e frequentava continuamente di archivi aveva constatato che in alcune circostanze
I giornali
Una spinta alla storia della possono anche dare insomma i fatti che possono influenzare non solo al tempo della rivoluzione americana della Rivoluzione francese anche anche in questo secolo in Italia
Basti pensare questo lui lo faceva notare che come le famose rabbiose giornate di maggior e come dire l'ampolla montatura pubblicistica che ne ne aveva data avevano contribuito notevolmente a trasformare
Così mo'una forzatura di e in una tragedia storica
E quindi sapeva che i giornali contavano anche dallo storico
E bastava guardare la sua biblioteca per
Per rendersene conto
E quindi curava i rapporti con i giornalisti
Un altro però questo non era il suo unico atteggiamento per sui giornali l'altro atteggiamento e ora come dire una specie di approccio giocoso
Li provoca alla
Azienda c'era un'ottima cucina Hakka del servizio
Nel bel mezzo di un risotto lui tirava fuori una carta da una tasca oppure accennava un documento e cominciava a giocare coi giornalisti come il gatto col topo
Questo perché lui si renderà certamente conto dell'effetto di amplificazione che fornivano i giornali agli storici
Questo ha fatto sì che i suoi rapporti CNEL giornalistiche all'inizio erano dominate dalla diffidenza diventassero poi con alcuni di loro con alcuni giornalisti dei rapporti impone relativamente importanti l'interesse reciproco il giornalista aveva modo di ricevere già fatto il novanta per cento della ricerca il sessanta per cento del ragionamento
E poi doveva solo provvedere alla scrittura
Cosa che a De Felice faceva piacere perché lui diceva sempre che avrebbe preferito scrivere venti pagine del Mussolini piuttosto che due pagine due pagina per un articolo di giornale
Ecco al giornalista aveva i suoi vantaggi
De Felice corre per il suo rischio rischio rappresentato dalla forzatura che spesso i giornalisti sottoponevano
Questo documento ve alle sue diciamo così chi che
Io ho avuto modo quando dirigevo L'Espresso di fare alcune esperienze in merito
C'è stato un periodo metà degli anni settanta in cui espresso avuto con l'ambizione di fare della sua sezione culturale
Una specie di piccolo laboratorio di ricerca e di aggiornamento
So che comporta come dire
Una grande dose di disinteresse
Anche politico e di apertura e così aprimmo le pagine della sezione culturale che ha una serie di temi
Controversia e anche scabrosi
E uno di questi temi era di revisionismo
Il revisionismo che era allora una parola pressoché infamante e che infatti da un lato ci procurò
Coinvolgimento di De Felice e dall'altro però si procurò una serie
Fastidi
Si attarda esterno che anche un pochino all'interno delle redazioni comunque partiti ben fronteggiati anche perché allora responsabile della sezione culturale dell'Espresso era Paolo Mieli allievo è molto amico di De Felice e quindi insomma a agli eventuali mugugni era possibile contrapporre la qualità e la novità dei documenti e delle argomentazioni che De Felice portava o che ci consentiva di sviluppare
Lui devo dire che delle non ho mai capito se lui soffrisse molto
Oppure sedi fossero indifferenti oppure addirittura se lo divertisse euro
Diciamo così le critiche a volte perfino canagliesco e di alcuni suoi colleghi
Bolton spesso l'impressione
Che
Prego con la storica della politica la conosceva benissimo ma era un impolitico proprio sul caso Piccardi io mi ricordo quando ne parlavamo nel momento in proprio in cui in cui scoppia una rissa
Noi non si capacitava del fatto che fosse montato un una così grande bara o un così grande un così grande scontro dice ma io ho scritto una nota è vero perché dopo non m'aspettavo mai che successe un un un una confusione simile
E circa conservato secondo me fino alla fine questa sua candore nei confronti della politica che pure aveva studiato e analizzato molto bene la politica
Invece anche attraverso quegli storici di cui parlava prima
Chissà
E che anche nominato
E che così erano abbastanza come dire influenzati dal pregiudizio politico nella nelle loro valutazioni storiografiche
La politica
Ad un certo momento che ha tirato fuori dall'inferno
Però perché la politica la tirasse fuori dall'inferno
Non solo quello del storiografia degli uffici anche ma anche quella del giornalismo officiate è stato necessario che cadesse il muro di Berlino comunismo precipitasse luglio nell'inferno in Italia il Partito Comunista cambiasse nome e allora De Felice ha avuto la soddisfazione di saltare il tempo e di mettere un piede nel purgatorio dove credo si sia trovato
Forse
Come all'inferno non faceva tanto differente
Ecco più o meno queste per la testimonianza che posso dare su De Felice mi dispiace di non poter vivere dove sono i carteggi tra Churchill e Mussolini
Però posso dirvi che lui fino alla fine era convinto che
Fosse venuto Max Salvadori
Un azionista pubblici emigrato
Vicino alle intelligente strade Intelligence Service para tutto qui a raccolta raccordo paracadutato qui apposta proprio per procurarsi i carteggi di Mussolini
Portarli al destinatario ma Max Salvadori è morto Churchill morto anche lui noi ci sentiamo abbastanza bene ma contro non potremo fai sapere come sono andate a finire le cose grazie
In attesa che ce lo dica il prezzo no della del Brasile la dorsale soprattutto emergere ritornare inventato intanto diamo la parola al dottor Del Turco
Ma
Io
Anch'io vorrei cominciare con un ricordo personale ero incerto se riferirmi a questo ma le parole del presidente Cossiga in apertura
Di questo pomeriggio mi hanno convinto a citare una intervista
Minore
Che fece Renzo De Felice
Nel maggio del settantotto la fece a me per una rivista di politica internazionale di qui allora mi occupavo
Nei ritagli di tempo
E dico minore nel senso che è una delle poche interviste che definisce feci al di fuori del suo ter Reno di storico
Erano passati pochi giorni o pochissime settimane dal ritrovamento del corpo di Aldo Moro
E da pochi mesi era stato ucciso a Torino Carlo Casalegno erano mesi terribili era l'inferno di cui parlava adesso il direttore Livio Zanetti per quanto riguardava molti intellettuali e la vita nelle università
Ed era un inferno che si proiettava è inevitabilmente anche nelle vite dei giornali
Io chiesi a
Renzo De Felice
Un suo giudizio sul terrorismo in Germania e in Italia
Ecco trovai un uomo che io ricordavo affabile seducente affascinante negli anni dell'università pochi anni prima quando mi ero laureato con lui
E ritrova invece in quel momento il un uomo estremamente teso angosciato irritato no che viveva proprio su di sé il il tormento di quell'epoca Ente Poste sono estremamente coraggioso che non si tirava mai assolutamente indietro rispetto alle domande che che io giovane giornalista che andavo a fare
Lui come Rosario Romeo cioè grandissimo amico erano lì all'università e sfidavano il clima gratta imperi dei quell'epoca
Mi colpì colpiti quell'intervista ripeto ha fatto in questo clima estremamente teso la lucidità del suo giudizio
Disse che non era un caso che il terrorismo secondo vi alligna se in Germania Italia e Giappone tre Paesi che aveva perso la guerra e che non avevano risolto aprono perduto per via il senso dell'identità nazionale tre Paesi qui uno la Germania divisa a metà era l'avamposto occidentale verso l'Europa sovietica e allora l'altro l'Italia
Era un avamposto meridionale immerso in un mare tempestoso come il Mediterraneo e aggiunse De Felice
Ma cosa di cui a quel tempo
Su cui pochi si erano poche analisi poiché una lista di siero ancora avventurati disse che in Germania il terrorismo era un fenomeno
Isolato
Mentre in Italia i terroristi avevano l'acqua in cui notare e aggiunse all'interno dell'ultrasinistra nella cosiddetta area dell'autonomia molti ragionano e talvolta si comportano da guerriglieri che fece un'analisi sulle ramificazioni dell'universo otto del tenente terrorista o in qualche modo fiancheggiatore che per quei tempi vi assicuro non erano non erano così comunica su tutto ricordo il fatto che fece questo discorso in un'aula universitaria in quel clima in quei giorni
E in questo c'è molto per capire De Felice
Senso che non era mai un uomo che si Solas dal presente che si rifugia asse nella sua nel suo mondo di storico
Che rifiutasse il giudizio sulla sui fatti della vita politica e civile del tempo
Se mai era un uomo terribilmente in anticipo sui tempi lo fu come storico
E lo era anche quando appunto la sua analisi
Toccava altri temi della vita attuale in questo non sono del tutto d'accordo con quello che ha detto adesso
Livio Zanetti sulla sua in politici tali io c'era in lui un certo candore
Questo è vero
E ma secondo me c'era questa straordinaria capacità di giudizio che faceva di lui un eccellente analista politico forse non un un politico nel senso stretto del termine ma inglese
Non so quanto fosse indifeso forse sì c'era e c'era in lui un un certo elemento di candore questo lo sono convinto ma c'era anche questa grande capacità di analisi politica
Che come
Va bene meglio così
E quindi insomma il
Il suo anticonformismo a questa sua capacità di stradina in città in anticipo sui tempi
Faceva sì che il suo inferno riguardasse come quella per molti anni alla vita universitaria
E per molti anni riguardasse anche i giornali suo rapporto giustamente è stato ricordato la sua diffidenza iniziale
Con i giornali e giornalisti e poi però con il passare degli anni la sua capacità viceversa di stabilire dei rapporti sempre molto selettivi con alcuni giornalisti
E la sua capacità con il passare degli anni di anche di usare la stampa per far arrivare determinate tesi che lui voleva a un certo punto che arrivassero
Io ho ricordo di aver letto con molto stupore dopo morte definisce un corsivo su un importante giornale intitolato de Felice perseguitato da ad onore ma in cui si diceva senza mezzi termini ma in fondo di che aveva da lamentarsi aveva avuto la cattedrale Eva pubblicati sui libri per Einaudi
Ergo dovere la persecuzione di cui egli si sarebbe lamentato
Che queste e qui c'è tutto invece il senso del problema lo lo si tollerava
Un certo mondo officiante lo tollerava mi consentiva di esistere punto e basta che altro pretendeva scrisse sempre in quel giornale un'importante storico Dio ci guardi dei suoi epigoni sempre giorni della morte di De Felice come dire non c'è una scuola dei Feliciana che possa sopravvivere alla scomparsa del maestro
Ci sono scriveva con lo storico riguardo alla ricerca storica nel campo del fascismo alcune solo alcune verità minute da scrivere
Attività adatta per un giornalista più che per uno storico ma queste proprio il punto rovesciando il ragionamento le verità minute che definisce amava moltissimo che ha ragione prete Cossiga quando ricordava il suo mole per il pettegolezzo storico
E queste verità minute lo rendono incredibilmente affascinante agli occhi un giornalista e in questo senso io ho sempre pensato che ci fosse un fortissimo legame ideale tra il mestiere di storico come lo intendeva e il mestiere del giornalista intese svolto secondo un certo metodo è un certo stile
In questo De Felice era simile a un altro dei suoi grandi amici Giovanni Spadolini
E quindi ho guardato lui come ma non soltanto io naturalmente come ha un grande maestro di giornalismo per quanto posso sapere paradossale
Proprio per il suo gusto per le verità minute per la sua capacità di ricostruire un quadro generale partendo da indizi labili
Per la sua capacità di sparge ricordava giustamente Zanetti indizi con un foglio di carta un documento lasciando giocando al gatto col topo giornalista e anch'io viti nella sua casa questa bella casa in cui lui viveva un po'dalla penombra con una sorta di Nero Wolf no
Anch'io vidi vedi nei suoi scaffali tanti libri scritti da giornalisti che probabilmente un accademico un altro accademico non avrebbe tenuto in così Bellavista
E insomma
Questa sua passione per la ricerca scientifica sulle fonti era molto anglosassone diciamo e e che cos'era se non era se non il confine col giornalismo
Era una fusione tra Stato giornalismo che è tipica di molti intellettuali inglesi americani e che spiega forse anche i sodalizi tra cui ma che lady in un amico Presidente Cossiga che vive a Washington
E da cui scaturì non a caso l'intervista sul fascismo che anche che già nel titolo era un ponte lanciato verso un certo giornalismo e poi si ripete con il rosso e il nero e l'intervista che essa e quando De Felice alla fine dell'ottantasette scaglia la sua pietra contro l'ingessatura della costruzione lo fa ricorrendo anche lì con grande preveggenza
Per il tema
Negli anni successivi sarebbe sviluppato
Lo fa usando lo strumento dell'intervista proprio intervista al Corriere della Sera a Giuliano Ferrara
Quindi lui
Fu amico di giornalisti di Livio Zanetti
Tra i primi
Fu maestro di giornalisti che rapporto con Paolo Mieli è stato già ricordato voglio ricordare anch'io perché
Il momento in cui Paolo Mieli diventa poi direttore della Stampa e quindi ecco sera è un momento molto importante
Anche nel rapporto tra Belice e la carta stampata
Ricordo con con quanta partecipazione quanto affetto mi chiedesse
Sempre conto di ciò che faceva Paolo
Devo aveva detto alla stampa credo anche Livio Zanetti
Era seguiva passo per dopo passo anche in maniera estremamente critica perché sapeva essere ferocemente critico mi ciò che non gli piaceva e vi assicuro che
Non si risparmiava in questo ma era estremamente interessato alla all'evoluzione dei giornali è come il suo arrivo a Mieli e via via gli altri amici che aveva nei giornali
Vedevano interpretavano lo sviluppo
Del giornalismo
Non abbandonò mai anche per dominare
E rompere il muro del conformismo che tendeva sempre a richiudersi intorno a lui non abbandonò mai quindi su degli ultimi anni la sua vita l'uso del delle interviste
La capacità Dimas di mandare messaggi attraverso le interviste via via più rinfrancato meno timoroso
Del perfetto che queste interviste facevano delle polemiche che suscitavano
Alla fine direi forse più divertito che altro
Di questi delle conseguenze che queste interviste
Producevano fino alle ultime Rusconi fatta che essa come ho già detto e a anche chi vi parla
C'era naturalmente il tema della scrittura anche questo ricordato Livio Zanetti e ed estremamente vero le
Lo tormentava questo avere uno stile così Complesso così contorto e apprezzavano il giornalista la l'aiuto diciamo che in qualche modo gliene veniva e in questo senso era un uomo estremamente tollerante
Lasciava
Quando decideva di concedere la sua fiducia lasciava estrema libertà al giornalista di interpretare il suo pensiero sintetizzarlo di renderlo in una chiave divulgativa
Voglio ricordare perché ho criticato ho ricordato
Il mondo
Che tendeva ad isolarlo voglio anche ricordare quella che può apparire una testimonianza
Minore
Ma dopo la sua morte una rivista liberal intervistò una maggiore esponente del PDS che Claudia Mancina che disse delle cose
Che vorrei ricordare perché meritano di esserlo
La domanda era
Se rispetto agli anni dell'Inferno del purgatorio in cui riferisce l'ha vissuto le cose erano cambiate se la sinistra aveva qualche autocritica da fare la risposta è questa sì le cose sono cambiate anche se solo in parte
Tutti infatti rivolgono De Felice riconoscimenti ma sempre con qualche ma opero
Non ho mai compreso il perché di questo rifiuto già Gramsci infatti a sinistra aveva dato una lettura complessa del fascismo sottolineandone anche la portata modernizzando e e invece nel dopoguerra gli storici l'opinione pubblica di sinistra hanno a lungo respinto qualunque problema tipizzazione di quella fase storica è prevalsa una visione manichea per cui anche se per cui se non si partiva da un netto giudizio politico-morale ideologico si rischiava di valorizzare se non aderire a quell'esperienza
Il fatto è che il fascismo era stato condannato dalla storia
Per cui alla storiografia italiana non spettava a questo compito ma uno di più aperta un'analisi quale quello che altre storie grazie in Europa in America hanno assolto ecco questo giudizio postumo post mortem
E anche una risposta
A quella difficoltà di affrontare il tema revisionista definisce diceva sempre revisioni ma soltanto ricerca storica qualunque storico è o revisionista
Ed è questo è su questo che voglio concludere una delle sue ultimissime interviste egli ribadì ancora una volta che lo storico non può essere guidato dai valori morali dei valori morali positivo se anche il valore della libertà
Lo disse in polemica cortese con Norberto Bobbio che i fatti e sono i fatti diceva
Renzo De Felice ma certo sapeva bene e lo testimoniano costantemente che dà i fatti poi nascevano grandi conseguenze anche morali
Ma
Sì abili aprirà
Fino ringraziamo l'amico Stefano Folli che ha spostato un pochino il diciamo il tono questi queste testimonianze sulla rapporti prima dell'ICI e la stampa spostato nel senso che da quanto dicevamo all'inizio cioè una sostanziale diffidenza di definire nei confronti della stampa e dei giornalisti
Si è passati a una posizione sostanzialmente ambivalente ecco il discorso di Di Stefano è un discorso direi preciso e puntuale perché riferisce aveva effettivamente una diffidenza innata nei confronti della stampa Ethel
Giornalismo però questa diffidenza poi si scioglieva di fronte alla conoscenza diretta di giornalisti
Mi è piaciuto anche il fatto che Stefano abbia ha ricordato delle interviste che testimoniano vorrei dire l'impegno civile di ed è felice De Felice non si sottraeva mai
Quando veniva intervistato dal dare un giudizio anche sulla situazione politica io ricordo alcune interviste che gli feci io all'epoca in cui gran parte dalla stampa sosteneva
L'esistenza di una situazione di analogia tra all'epoca il mille novecentoventidue e preferisce
Più volte non ebbe difficoltà a intervenire su questo tema come pure ricordo una intervista che probabilmente Stefano
Ricorderà perché fu pubblicata su un periodico nel quale scrivevamo entrambi
Era una lunga intervista che io avrei voluto intitolare come Mornati democrazia ma che per motivi diciamo così di carattere probabilmente giornalistica era uscita L'Intervista sul fascismo L'Intervista sull'antifascismo eccetera
Sì preferito dare intervista sul totalitarismo che era proprio su tutta sulla situazione politica del momento direi con dei giudizi molto preveggenti anche sul futuro ecco De Felice a quell'epoca
Saranno stati gli anni fine degli anni settanta ecco sosteneva che
Il sistema politico italiano non sarebbe crollato ma sarebbe andato assestandosi a livelli sempre più bassi in una situazione di continuo logori
Ecco l'ultimo intervento di oggi
Di un altro giornalista Folco Quilici che non è soltanto un giornalista un anche un regista un giornalista diciamo pure visivo che ha avuto un rapporto molto stretto con con De Felice lo abbiamo lasciato per ultimo perché appunto dopo il suo intervento e dopo la pausa per il caffè vi sarà alla proiezione
In anteprima dell'ultimo film realizzato appunto da Folco Quilici con la collaborazione di Renzo De Felice
Parola Folco allora comincerei proprio dalla finestra Ternitti dicendo che quell'inferno perlomeno un provocatorio grave di cui tanto dicendo non è del tutto finito perché questo film insieme a molti altri totale sono dodici
Nel ventidue felice all'interno dalla serie poi interrotti ordinato nell'esposizione ma fatemi cominciare dalla fine stranamente non viene accettato non chiaramente non è stato mai detto di no però guai da Caso risulta un pochettino difficile non si riesce a portare avanti un discorso per un'opera così importante con nessuna delle tre reti della RAI chiusa la parentesi forse appunto d'inferno con un pochino
Un pochino ancora De Felice lo soffre
Sarò brevissimo perché vorrei debbo poi rubare vi fa ricorso sottrarmi tempo con il film e vorrei che aveste Michel tempo se tutto il tempo per vederlo io conosciuto De Felice per lungo quando cui fece realizzare un uno studio sul mio padre per nuova per la rivista distraendo per anni al loro i visto quando realizzai la la serie Duomo europeo con bordelli raccontare la mia esperienza di portai
Non aveva per sua fortuna
McCain se ne videocassette in quei momenti riporta il libro che costa e stava un po'tutte
Gli interventi che avevo raccolto in Europa l'ho rivisto è forse quello che ha portato poi a realizzare con cui questa esperienza straordinaria la storia d'Italia quando o o filmato per RAI uno una storia sulla Compagnia di Gesù
Venne una sera ne vidi una puntata ne fu molto contento in quella maniera che poi tutti conoscete in cui poteva esprimere la sua approvazione anche sempre molto ironica ma evidentemente Tuna
Diciamo il giudizio ira sincero perché mi come dire mi compito per questa lunghissima vicenda parliamo di una
La prova è cominciato nel novantuno e non è ancora terminato la stabilità del ventesimo secolo
Cioè l'idea di portare attraverso tutti i documenti filmati quando non fossero firmati comunque Siempre attraverso immagini quindi fotografie
Il nostro ritratto in questo secolo che il primo nella nella storia dell'uomo in cui appunto una città una cultura uno un paese come si può vedere può venire come è stato almeno nella alla sua apparenza
Su questo vi dico rapidamente poi quali sono i punti di questi atti questa lunga serie di ottanta firme curati direttamente io deferisce vorrei aggiunge avevo dato che avete fatto molto i documenti di fatti due
Due punti che mi sembrano importante da ricordare intanto lunga aveva quando realizzò
Con Caracciolo il film su Salò che fu dato anche presentato anche a Venezia
Se qualcuno di voi lo ha visto si ricorderà che non era presente la scena della fucilazione eseguita al processo di Verona
Perché questa scena non si trovava
Quando abbiamo cominciato laddove insieme si guarda fu quella scena esiste
Esiste sicuramente io ci pensavo adesso quando parlavate dei dei misteri esiste certamente perché io mi ricordo un documento mi ricordo un documento l'otto avevo infatti un giorno m'ha portato una lettera in fotocopia ma chiamato a mi ha dato questa lettera era un sottosegretario la paziente del consiglio del quarantasei o quarantasette che diceva abbiamo caro che un nume che lì per lì no non ci diceva nulla
Ti consegno dei tre scatole relative alle scene del processo di Verona sono molto coerente ti sconsiglio di guardarle farne l'uso che ridire riterrai era qualcuno che allora si occupava dell'Istituto Luce ma distrutto luce non c'era traccia di queste scatole
E a un certo punto De Felice disse ma hai guardato veramente fino in fondo a luce qua la luce e quasi impossibile vedere fino in fondo perché ancora proprio adesso in questi giorni sta arrivando una prima catalogazione generale
Però mi sembra un argomento così grande che è stato anche ricercato per il film
Di Caracciolo non ci sia è un certo quinto mi telefonò mite ma tu hai fatto guardare o hai guardato all'Archivio di Stato
Allora io telefonai e mi venne detto con in maniera molto precisa che l'archivio di Stato non c'erano figlia c'erano solo documenti cartacee non esistevano scatole di pellicola
Per fortuna però parlando con dei giovani che lavoravano in quel periodo alla all'Archivio di Stato qualcuno dice ma io veramente tre scatole arrugginite in fondo all'armadio le ho viste
E allora
Mise di mezzo subito vinto che a me non mi aprivano certo le chiavi chiude armadio e saltò fuori lo vedrete di questo filmato questo documento voglio dire che il suo accanimento sua la sua certezza che esistesse uno un qualcosa portava dei risultati
Mi ha anche accennato alla sua idea questo invece non è saltato fuori che esista un breve film è vero o falso che fosse ma diciamo tra virgolette d'epoca sulla fucilazione di Mussolini
Disse che era stato convocato un giorno da una persona che aveva potuto sottrarre questa scatola di questa pellicola che a quest'appuntamento questa persona deferisce andò con Zavoli ma non questa persona non venne debbo dire che io tempo dopo seppi da un vecchio proiezionista dell'Istituto Luce quando l'Istituto Luce stava al planetario ancora e faceva delle proiezioni
Ed era un un ente un po'auto ha visto molto male negli anni del primo dopoguerra perché era cioè effettivamente nato e nel periodo più Suma aveva operato nel periodo più clamoroso del fascismo e così questo marchio luce veniva portava subito la mente qualcosa
Di negativo in quel momento di propaganda e e quindi il per il dei paventare io era un posto un po'e Ietto
Però questo proiezionista disse che alcune persone vennero vide un filmetto in cui si vedeva la fucilazione di un personaggio molto importante si vedeva male
Ora io non so se questo famoso carteggio un giorno accelera esiste o non esiste ma certamente si riferisce forse ancora con nuovi conti mi spingerebbero spingerebbe molti alter continuare questa ricerca perché qualche cosa emerge ma voglio arrivare a dire diritti come si lavorava con De Felice voi avete dato i De Felice e i giornali allora De Felice
E il film nei cinema il documentario beh io solo con lui e con bell'ho trovato questa questo tipo di rapporto che secondo me l'unico che può esistere lavorando o con le immagini ma non con delle immagini da impaginare come in un volume o come in un articolo il giornale illustrato martedì ballabile no su nuovo consequenzialità anche drammatica anche narrativa in un film
Per cui De Felice non aveva per così dire il alcun complesso sul linguaggio da usare parlato di commento voglio subito spiegarmi tutti hanno sottolineato molte volte la tra virgolette tortuosità per io dare di De Felice e in effetti i testi che mi dava avevano dei punti anzi quasi tutte le pagine dei periodi lunghissimi che sono molto difficili da poi da tradurre
I d'immagine per immagine ha una sua deve essere la deve essere lasciato al a tipi di un film il tempo di di capire di vedere quindi interpretare di assorbire l'immagine e la prima cosa che mi sorprese perché sono pure Bell aveva fatto così è stabile ma tu puoi fare quello che vuole
Venti punti e le virgole cambia anche le parole poche non cambi il senso
E quello che era ancora più stupefacente avuto mai vedere il film finito cioè finto sì ma cioè diciamo un controllo io ho lavorato con tanti altri storici di qualità molti dolori grandissima
Grazie grande amicizia e grande stima mi onora moltissimo dalla con loro però
Vogliono venire a vedere che non sia stato male interpretato che non che fa e poi vogliono cambiare poi hanno dei dubbi questa certezza questo lavoro di De Felice
Di rapporto con l'immagine era di così come la potrei dire di così grande fiducia nella forza delle immagini da poter essere sopportata su supportate da un testo che non necessariamente doveva venire
L'imprimatur contro Prodi ha avuto grafico dell'autore invece un po'io ho trovato molto spesso abbastanza maniacale nei suoi illustri colleghi
Se mi permettete un'osservazione che personale e al verbale ammontino a ricorrere a queste esperienze poi ho finito io una mia idea
Sul testo di tu come scrive a De Felice lui scherzava molto dicendo che io ero uno dei pochi che l'aveva letto tutto ma fatta alcuna dedica sull'ultimo del volume che mi ha regalato l'errore che ha letto tutti
Io debbo dire che faccino autoritarie non potevano leggerlo mi sembra ovvio
Ma ritengo che fosse che è un po'come certi testi magici del che vanno letti e interpretati cioè che forse non volontariamente forse involontariamente però questa difficoltà a cui che obbligava
Io proprio difetto di leggere infetta lo debbo fare qualche volta anche per lavoro ricevi obbliga continuamente a tornare indietro a rileggere lavandaia vedere la nota cioè mi sembra che fosse una sua segreta tecnica forse appunto dico non volontaria ma se ne può più istintiva percosse qui puoi leggere di capire devi leggere
Con l'attenzione perché ci sono centodue parenti si quadri tonde de di capirli ognuna andare a vedere la nota e certamente allora vai avanti al ritmo di due pagine al giorno con questo sistema
Velocemente i civili De Felice vanno fra Italia va del ventesimo secolo ovviamente dal mille novecento a oggi e la la partite felice eletti ogni serie di dieci film
I cimiteri non Vieri in cui titoli voglio dirvi che De Felice ha trattato all'interno dei temi bellissimi interessanti a cominciare già dalla prima a dall'inizio il tema della problema dell'identità nazionale tra
Socialisti e cattolici e via via tutta la preparazione della Grande Guerra il primo Mussolini la della parte ovviamente del fascismo e quello che ha dato il maggiore contributo interessantissima e la puntata in cui spiega il l'impossessarsi di Mussolini sottolineava queste non tanto del fascismo dello Stato cioè l'identificazione Mussolini Stato gli anni del consenso
La la la parte diciamo della modernità che avete
Che ha recitato con poco fa proprio a proposito anche di Gramsci la modernità del fascismo nella e poi veniamo all'ultima all'ultima parte purtroppo del nostro lavoro De Felice sta cominciava già hanno stare bene è stata dedicata al questo mistero dell'estate del quaranta in cui l'Italia in guerra poteva venire una un predominio del Mediterraneo ed è felice spiega appunto invece questa linea di Mussolini nel tentativo di vince quella guerra politicamente quel momento transitare il meno possibile danni
Ha in un senso o in un altro la secondo e il dramma straordinariamente illustrato Daloui dell'otto settembre
E rinviamo all'ultima puntata che Cassano
Mi commuove molto perché felice De Felice era perdente arachide
è stato durissimo lavorare con lui
Comunque non ha voluto spetterà i mai
Fino all'ultimo momento ha portato avanti da poco sul letto mi ha giurato che permane nell'orecchio
Sì scusate veramente non possono non posso don commuove
Perché è una forza detiene era impensabile
Alla fine io ho letto il testo definitivo che lui aveva indicato tra l'altro punto anche le ultime parti invitandomi
Bravi dello straniero milite delle pagine fotocopiate del libro che ancora non è riuscito infatti e sentirete delle frasi praticamente uguali a quelli parlerà ancora pubblicato
Alla fine proprio ha sentito con la testa o cose che non gli piacevano
Aveva credo ricorderai Stefano quel movimento del naso quando qualcosa non gli piaceva comunque appunto la la proposta fino all'ultimo credo che sia stato veramente pochissimi giorni prima che morisse
E qui di firme adesso lo vediamo grazie
E lo vediamo allora facciamo dieci minuti di intervallo