"La questione regionale: federalismo, Mezzogiorno e sviluppo economico" presentazione del libro di R. Brancati org. dal Gruppo Progressisti-Federativo della Camera e dalla Casa Editrice Donzelli

C'era io vi ringrazio di essere presenti a questa iniziativa promossa
Dalla gruppo progressista della Camera dei deputati e dalla casa editrice Donzelli
Io sono Pino Soriero deputato progressista
O il compito non certo semplice e comunque rapidissimo di aprire i lavori
Poi di coordinare questa tavola rotonda
Sono presenti con noi insieme all'editore Donzelli all'Autore delle volume Brancati
Sulla questione regionale
La presentazione del libro e il motivo vero di questa iniziativa che avevamo già pensato da tempo ora non ci nascondiamo affatto la coincidenza temporale con un dibattito sul federalismo che riesploso con forti attualità politica anche in questi giorni
Ma noi chiediamo ai agli protagonisti di questa tavola rotonda poiché seguite questo dibattito di poter evitare che si sacrifichi
Il libro ecco vorremmo tenere in primo piano
Il filo di ragionamento molto interessante che Lello Brancati ha sviluppato in questa sua elaborazione
E che non a caso accanto al titolo la questione regionale ha un sottotitolo emblematico federalismo mezzogiorno e sviluppo economico
E Brancati esplicita sin dalla introduzione del suo volume
Che il federalismo inteso come articolazione territoriale dei poteri e dei livelli di governo rappresenta in Italia oggi la questione fondamentale del dibattito politico istituzionale ed anche economico
Sottolinea che sullo regionalismo e sul federalismo sono stati analizzati
Tanto gli aspetti relativi alla riforma del potere e ai livelli di legittimazione costituzionale
Quanto anche il tema delle risorse disponibili per una riforma in senso federalista dello Stato a partire dalla riforma radicale del sistema fiscale
E però mette in luce anche i limiti del dibattito
La mancanza di un approfondimento dice Brancati
Sulle azioni da sviluppare da parte degli organismi di nuova istituzione o delle amministrazioni riformate che dovrebbero far procedere questa riforma federalista dello Stato
Rendono parziale e insoddisfacente il dibattito politico attuale e riflessioni che seguono sono quindi tese ad analizzare le funzioni i processi e le azioni possibili per il nuovo potere regionalista
Ed è il punto essenziale che giustifica questo volume dice Brancati sta nella necessità stessa di un governo regionale dell'economia
Ciò sia per la domanda forte di governo regionale che proviene dai cittadini
Di sistemi di governo più vicini alle specifiche esigenze che si determinano in in ambito locale e regionale
Sia per le forti sollecitazioni indicazioni e direttive ormai acquisite a livello dell'Unione Europea
Quindi ragionare sulla base di una visione regionale dei problemi vuol dire davvero integrare l'Italia in euro ecco il secondo aspetto integrare l'Italia e non solo parte di essa
Rispetto all'articolazione territoriale del Governo delle paese
Brancasi sottolinea ancora che il Mezzogiorno rappresenta oggi
Un'enorme paradosso
Considerato a un tempo come il più formidabile argomento a favore di ipotesi di governo decentrato
Si citano infatti quarant'anni dell'intervento straordinario la fine dell'intervento straordinario come una evoluzione un senso regionalista di rottura del vecchio centralismo statalistico
Ma anche si sottolineano le difficoltà di un'ipotesi di diffusione del potere regionale sulla base dei limiti dell'attuale funzionamento delle regioni nel Mezzogiorno e quindi il possibile ulteriore deterioramento delle condizioni amministrative che conseguirebbe all'attuazione di una proposta di riforma istituzionale spinta in senso regionalista
Ecco ma allora proprio il rapporto tra riforma federale dello Stato e nuove prospettive di sviluppo per il Mezzogiorno rappresentano oggi il luogo obbligato
Di un confronto nazionale che non più che non può più essere ritardato che non può più andare avanti assalti che non può essere più sincopato per prese di posizione
Tutte schiacciate sulla politica
Ecco il tema del federalismo non può essere più confuso né con azioni politiche tese ad influire sugli equilibri tra i partiti sulla data delle elezioni
Ne ha pressioni per rivedere riforme istituzionali nostalgie per il sistema proporzionale
Dobbiamo guardare invece le condizioni strutturali dell'Italia
Quelle condizioni strutturali dell'Italia a cui si è richiamata ancora una volta oggi con grande autorevolezza nelle sue considerazioni finali il governatore della Banca d'Italia
Ecco
Perciò vorrei chiedere passando la parola agli interlocutori di questo nostro dibattito come è possibile andare oltre
Il centralismo non ha ridotto il divario tra Nord e Sud il federalismo Pagliarini riuscirà a ridurlo
Altrimenti nel Mezzogiorno crescerà una nuova spinta all'economia illegale all'economia mafiosa alla distorsione nel rapporto tra democrazia e sviluppo si pensi alle difficoltà di intrapresa economica nel Mezzogiorno al ruolo distorto anche che esercita oggi il sistema bancario meridionale che arriva ad elementi di vere e proprie ostacolo se non addirittura di ostruzionismo nei confronti di una capacità imprenditoriale nuova che agisca nel Mezzogiorno
Ecco allora i termini di una discussione alla quale ci richiama molto proprio il libro di Raffaele Brancati come poter discutere di una prospettiva federalista
Tenendo conto di quella che Brancati definisce
Lo sviluppo multiregionale
La varietà interregionale che rappresenta dice Brancati per molti aspetti oggi con accentuazioni ancora maggiore di quanto non avvenisse in passato un elemento caratteristico dell'economia italiana
Ecco perché e nonno l'opinione che io intendo esprimere pensando di non uscire fuori tema ma in qualche misura è una considerazione obbligate che mi sento di fare non si tratta oggi di contrapporre uno parlamento del Nord un Parlamento del sud ma di vedere come una riforma federalista dello Stato possa infatti Zare lei ricche e potenzialità
Di una articolazione multiregionale
Italiana
Come si può lavorare in tempi brevi per me invertire la tendenza
Certo innanzitutto dal punto di vista della riforma costituzionale ridefinendo i poteri
Dal punto di vista delle regioni e del decentramento dello Stato ma anche intervenendo all'ultima cosa che voglio porre prima di concludere intervenendo sulla
Struttura economica che ha caratterizzato in maniera così netta il dualismo
Ecco si discute finalmente oggi ne hanno parlato tutti i titoli dei giornali che forse quella che si prospetta con la prossima legge finanziaria potrebbe essere hanno sintetizzato con questo titolo l'ultima stangata
E necessario quindi portare fino in fondo sia chiaro il processo di risanamento del Bilancio del debito pubblico della situazione economica del paese
Ma ecco proprio perché migliorano queste condizioni e possibile riaprire un varco a politiche di sviluppo e per la nuova occupazione
E proprio il le governatore della Banca d'Italia a richiamarci in uno paragrafo molto interessante che ha intitolato nelle considerazioni finali lo strade stamattina
Che ha intitolato il dualismo territoriale e l'occupazione
Dice chiaramente Fazio superare il dualismo territoriale e la condizione di uno sviluppo duraturo e sostenibile dell'Italia
Il problema dell'occupazione produttiva la quale in gran parte si riduce la questione della crescita e dell'equa distribuzione del reddito nazionale coincide in Italia con quello dello Sviluppo economico e civile delle aree arretrate
Perciò noi sentiamo il bisogno di intervenire a tre livelli ho detto primo della riforma costituzionale sui poteri nuovi da dare alle regioni
Di una legge quadro nazionale
Che sia di riferimento alle politiche regionali e alla enfatizzazione del capacità di intervento dei governi regionali
Terzo livello a politiche di sviluppo che concentrino Investimenti in direzione dell'occupazione in quelle aree dove l'occupazione che così latente e così carente
Così vorremmo discutere stasera con senatore Pagliarini
Che accanto ai suoi incarichi autorevole per la lega voglio ricordare come ministro del Bilancio nei mesi scorsi molto sensibile su queste tematiche
Io ho fatto parte assieme a Luís della delegazione che a Bruxelles ha condotto l'incontro con il commissario dell'Unione europea con il commissario talmente in quella sede ho potuto verificare una grande sensibilità alle tematiche che qui stasera poniamo in discussione
E quel possibile ritornare a quel livello del confronto che abbiamo avuto con Van Miert evitando le suggestioni di una polemica italiana tutta sull'evento straordinario
E a Berlinguer Mattarella
Sono presenti qui con noi a questo dibattito e possibile non attendere oltre
Anticipare il confronto non solo politico ma anche parlamentare sulle riforme necessarie alla prospettiva federalista
Altrimenti non vedo il rischio che si possa inficiare la credibilità di una prospettiva nel raccordo tra la coalizione dei democratici i progressisti il centro e la stessa lega nord
Ecco perché ringraziamo nello Brancati dei suggerimenti delle proposte che esprime in questo interessante volume ma anche dell'occasione che assieme
All'editore Donzelli ci ha offerto per poter fare un passo avanti in questa discussione dei ringrazia
Posso a questo punto passare la parola subito e Pagliarini
Che è stata raccolta
Però sì certo io ho chiesto io chiesi di distribuire Bivona pezzo di carta che credo sarà molto utile alzerete contenti
Perché giustamente Soriero ha detto che dobbiamo vedere le condizioni strutturali del Paese
Allora il punto di partenza è proprio questo vediamo un attimino com'è la situazione dei giornalisti ma hanno chiesto dei commette la relazione del della dama che taglia purtroppo non ancora lette dolenzia se bravissimo e s'è fatto in tempo a guardarli onere leggero stanotte
Ma io credo che saranno partenza in linea con le cose che vi dico adesso che voi c'è adesso vedrete con i numeri la tesi che voglio portare avanti e questo vi faccio vedere in sintesi dei numeri del bilancio dello Stato
Poi vi commenta ore tre soluzione che chiunque di voi tirerebbe fuori vedendo la situazione tragica le tre soluzioni sono primo lo Stato incassi più soldi secondo lo Stato tagli le spese
Terzo lo Stato vende i suoi beni così del risolto i problemi io vi dimostrerò che nessuna di queste tre soluzioni e più sufficienti è né certo tutte e tre sono necessarie ma nessuno è sufficiente
L'unica soluzione cambiare l'organizzazione dello Stato ecco perché il federalismo non è più una ideologia una assoluta necessità tecnica
Io il federalismo vedete come lo chiamo io lo chiamo il processo di responsabilizzazione della spesa pubblica realtà all'interno di questo torni a fare molti molti ragionamenti ed è giusto farli e non fare invece come un tizio che ha sentito ieri in televisione che diceva solo parolacce si rifiutava di ragionare
Allora se voi prendete il primo foglietto
Voi vedete la situazione di cassa dello Stato tutti i soldi che sono entrate nelle casse dello Stato gli opposti uguale a cento vedete
Nemmeno centottantanove non incassato cento lire tra imposte dirette e indirette gioco dell'otto contributi da Bruxelles eccetera e ne abbiamo spese centotrentatré virgola otto
E come sono che voi guadagna cento milioni e spende centotrentatré milioni ottocento mila non ecco questo però succede tutti gli anni vendette
Centotrenta virgola otto nel novanta centotrenta virgola sette nel novantuno il novantadue andata bene centoventitré per cento no abbiamo speso solamente solo tra virgolette il ventitré per cento in più di quello che abbiamo incassato perché nel novantadue c'è stato il prelievo dei soldi dei conti correnti in banca vi ricordate non poi centoventinove eccetera eccetera quindi strutturalmente visto che Soriero giustamente dice vediamo le condizioni strutturali del Paese strutturalmente riprese ogni anno spende più di quello che incassa questo è il primo punto di partenza
E inevitabile è inevitabile a questo punto che se uno va avanti con la mente riesce non sarà tra un giorno non sarà tra un mese non sarà tra un anno ma è inevitabile dico matematicamente inevitabile
Che è un bell'han no lo Stato incassa cento lire imposte dirette indirette gioco dell'otto contributi o regali eccetera ne spende cento di interessi passivi e poi lo Stato non c'è più
E questo è inevitabile no voglio dire degli anni prendiamo più di quello che io siamo non può succedere che questo
O no
Voglio dire non non ci sono santi a meno che lo Stato non paghi i suoi debiti con una tassa che non viene fuori da un disegno di legge da un decreto ma che nei fatti e della tassa dell'inflazione
E voi questo lo vedete su quest'altro foglietto
Vedete io che mi son preso la briga
Di mettere giù un rapporto tra debito pubblico e prodotto interno lordo dall'Unità d'Italia mille ottocentosessantuno fino ai giorni d'oggi è un documento che ho fatto girare a tutti
Culturale solo la pubblicato che dall'Indipendente magari spiace però è così
Però sapevano che lo pubblica sono anche le altre perché si tratta di sensibilizzare i cittadini su una certa situazione perché poi anche il problema del federalismo o meglio della responsabilizzazione la spesa pubblica
Viene affrontato meglio capisce con più con più consapevolezza cos'è questa tassa per l'inflazione vedete rapporto debito pubblico PIL rapporto tra il PIL prodotto interno lordo la ricchezza che se genera e il debito che anarchia una nazione a sempre se uno di voi guadagna cento milioni per restare in Europa per le spese per rispettare il Trattato di Maastricht non potrebbe avere più di sessanta milioni di debito rapporto al sessanta per cento
In Germania sono cinquantuno
E noi siamo al centoventiquattro per cento siamo oltre il doppio del massimo consentito
Questa è una cosa che hanno i politici che guardiamo i bilanci e non ci fa dormire invece tanti altri politici dormono tranquilli e i cittadini non vi sono lo sanno e dicono chiedo voglio lo Stato non fa allo stato non c'è più se questa è la situazione dei bei tempi
Allora quando è stata costituita lei quando abbiamo fatto l'Italia di noccioline ottocento sentono il rapporto era il quarantacinque per cento vedete quanto è stato un primo picco centoventi per cento era il mille ottocentonovantasette prudente perché il rapporto è sceso piano piano gradualmente non ci sono state sconquassi non c'è stata gente in piazza
Non so se cioè c'è stato semplicemente un governo che sapeva che le con la gestione economica era importante e c'era un Parlamento che lavorava erano ai tempi di Giolitti e compagnia bella e vedete che rapporto è sceso piano piano
Poi siamo risaliti al centoventicinque per cento che nel mille novecentoventi poeta vedete quella discesa secca quella inflazione
Quella inflazione cioè lo Stato i suoi tempi che non riesce più pagarle li paga con la tassa dell'inflazione cioè sui debiti le avente col valore nominale però poteva queste dei minori
Poi si risale a quel centodiciotto per cento del mille novecentoquarantatré che crolla il trentadue per cento nel quarantasei però con i soldi con i quali in quarantatré ci compravamo una casa nel quarantasei non comprano nemmeno un paio di scarpe e lo Stato ha pagato i suoi debiti
E questo è il terzo piccola terza soluzione
E adesso siamo al quarto Pico vedette
Siamo arrivati al centoventiquattro per cento mille novecentonovantaquattro e qui ci sono due possibilità quel centotrentaquattro per cento che vedete e ora erano icone la proiezione dei conti tendenziali dello Stato
Nel giugno dell'anno scorso quando abbiamo iniziato con il Contini eccetera con nel governo Berlusconi impostare il vecchio documento di programmazione economica e finanziaria
Quel centodiciannove per cento che perdente viene fuori dalla conferenza stampa di Dini di ieri nel novantasette
Se si fanno certe cose che sono sacrifici non so voglio dire avete se settanta i sacrifici
Se la se stessi e mettiamo lavorare seriamente se la smettiamo scusate la parolaccia e far casino di litigare divide di volere lezione contro le lezioni di dire che io sono più bello tu sei più brutto rifare diceva insomma ecco no ecco se la smettiamo
Dobbiamo scendere a centodiciannove e poi gradualmente dobbiamo scendere fino al sessanta per cento
In modo da restare in Europa ma soprattutto in modo da evitare l'inflazione che è una cosa che potrebbe veramente comportare rischi di di ordine pubblico
Questo è un pochino la situazione adesso io però sono velocissimo ma caso mai poi ci sarà poi il dibattito no vi devo dimostrare perché le tre soluzioni classiche
Incassare più soldi tagliare le spese vendere bene dello Stato sono tutte e tre necessarie ma assolutamente non sufficiente
Prima incassare più soldi vuol dire aumentare quel cento per cento che vedete lì
Però mentale i soldi che lo Stato incassa anch'io sono c'è una cosa sola da fare no aumentare la pressione fiscale
Due date sulla pressione fiscale l'Europa si basa sulla libera concorrenza trattato di Roma quindi bisogna armonizzare le tasse delle imprese nell'Europa la commissione Orrù Ping che era stato nominata dalla vecchia commissariare Strehler routing era il vecchio ministro le finanze londinese ha fatto uno studio e ha detto che in Europa
Nessun anzi nessuna stato membro dovrebbe andare sotto il trenta per cento di imposizione sulle società e da nessuna parte dovremmo essere sopra il quaranta per cento
Le nostre aziende sono cinquantatré per cento inoltre ci sono dei costi che fiscalmente non sono deducibili quindi siamo oltre sessanta per cento
Quindi spera pensare di risolvere il problema finanza pubblica incassando più soldi semplicemente da pace benessere fuori di testa
Un altro dato rapporto debito PIL Sole ventiquattro Ore di circa un mese fa ha pubblicato delle tabelle sulla pressione fiscale nell'Unione Europea primo posto la Francia quarantotto per cento del PIL per la Germania poi l'Italia
C'è un piccolo proprietario era al quarantasei per cento piccolo problema Craxi nell'ottantotto ha rivalutato il PIL del quindici per cento perché ha scoperto che c'era il nero e c'era l'economia sommersa
Questo vuol dire che quel signore che partono quarantasei di tasse non vanno rapportate a cento ma vanno rapportate non dico ottantacinque perché anche chi fa del nero paga le indirette però a novanta ecco quindi la nostra pressione fiscale di gran lunga la più grande che c'è un euro
Quindi il problema non si risolve aumenti con la prima soluzione incassiamo più soldi
Non si risolve cioè si è risolto c'è una goccia d'acqua che può servire comunque della lotta all'evasione fiscale questo assolutamente bisogna farla ma non è che ti risolve il problema è una goccia d'acqua che va assolutamente fatta ci mancherebbe altro
Ma per darvi un'idea la perdita del mille novecentonovantaquattro la differenza no tra Inca in casa in città è stato di circa centocinquantacinque mila miliardi voi quindi vedete centoventisette mila perché questa è la situazione di cassa poi bisognerebbe aggiungere la tesoreria quindi ecco voglio dire se noi facciamo a grossa lotta all'evasione e le imprese tutto pagano circa quaranta mila miliardi IRPEG e ILOR recuperando in un anno il dieci per cento recuperiamo quattro mila miliardi e tantissimo però è una goccia d'acqua nel fabbisogno però dalla televisione privata
Poi quando si parla di federalismo verrà fuori credo da tutte le relazioni la vera lotta all'evasione tu la fai con il federalismo perché tu decente l'atto autorizzato in casa dei quattrini spenti
I servizi carenti sono funzione i soldi che incassi creai la contrapposizione di interessi che è la vera lotta all'evasione fiscale
La seconda soluzione era tagliare le spese tutti i cittadini dicono che nei tagli alle spese fanno benone ma nessun cittadino italiano conosce la struttura delle spese dello Stato voi qui le vedette guardate
A cifrare anzi parte con interessi passivi e lei non è che tali niente no interessi passivi diminuiscono si devono i centristi taglia descritte le diminuisce se il Parlamento lavora
Se si fan delle leggi buone chiunque ne faccia in mercati tifando immune dal rischio Italia
Quindi non è che tu per decreto può diminuire l'interesse no
Poi c'è qualcuno che dice bisogna tassare le questo ridicolo perché se domani mattina tassiamo gli interessi in una tasca del bilancio dello Stato entrano le imposte sugli interessi punte decimo di secondo dopo la stessa identica cifra esce dall'altra tasca
Perché deve alzare i tassi d'interesse nove anche voglio dire stop
Ridicolo
Poi la seconda voce integrazioni in sé altre tensioni vedete cento mila miliardi Vincent Cassel quattrini
Dei contributi sociali da chi da chi non evade ovviamente poi va dallo Stato dice Buongiorno stato incassato tutto ma non sono in grado di pagare la previdenza e l'assistenza mi mancano dei soldi
E l'anno scorso sono stati cento mila miliardi settanta mila l'INPS e altre cose trentatré mila sono le pensioni degli statali che sono in pensione
Quindi quando uno dice tagliamo le spese coesa taglia questa tesi a cui non si paga più la tensione posare dovremo tagliare no
La riforma delle pensioni di cui si parlerà di cui parlerete tutti voi nei prossimi giorni
Non serve ad azzerare questa cifra in sia ben chiaro serve a impedire che questa cifra nel giro di sei sette anni che venti di duecento mila miliardi
Perché le pensioni il costo del pensionamento in maniera esponenziale
Ed è ovvio che le dobbiamo pagare se non cambi sistema e per pagarle visto che ne può andare incassare più soldi devi e aumentare il fabbisogno si aumenti fabbisogno Mental costo degli interessi cioè il servizio del debito e quindi si avvicina di più il momento in cui
Lo Stato deve pagare i suoi debiti con inflazione perché non ci sono altre possibilità
La terza voce sono i trasferimenti dallo Stato centrale questa voce col federalismo sarebbe zero
Perché le tasse andrebbero pagate
Senza fare questo balletto di finanza derivata no comune quello che spetta al Comune e la Provincia la Regione che lo stato e basta
I trasferimenti e sarebbero invece di tutt'altra natura sarebbero il la solidarietà che deve essere trasparente finanziata coi soldi nostri questo un punto su cui ritorno dopo
Da solo perché è un punto che per me è assolutamente fondamentale
Poiché agli stipendi perché sono i tipi intestataria o come lo conosco come fa a tagliare le spese non so uno può dire giustamente che magari son troppe che statale però questi signori con lo stipendio comprare scarpe ai bambini pagano l'affitto mentre volevo Italia
Quindi questo mi serve per dirvi che c'è pochissimo spazio di manovra con lo stato organizzato così per fare dei tagli significativi
A me mi chiamavano Tagliavini quand'ero ministro quindi figurano depurate sono voglio tagliare io no
Però io quando euro taglierini hanno tagliato sei mila miliardi il fabbisogno di quest'anno è stato di centocinquantacinque mila e per sei mila miliardi c'era dentro il sangue non avete l'idea a consuntivo sono rimasti solo cinque mila miliardi perché la notte che il Consiglio dei ministri ha approvato la Finanziaria
Mi ha cominciato le sei del pomeriggio via Faruffini Ettore Setten mattino e mille veneta gli sono stati tagliati mitici i nostri tutti sono i soldi per la società che studia il progetto del ponte di Messina
I beni culturali che noi volevamo dare in concessione ai privati che il governo di destra ha detto che noi volevamo mercificare l'arte questo comunque voglio dire non è che Ippoliti son tutti d'accordo sul tagliare anzi ci penso nemmeno
La terza cosa alla guardate da quest'altra parte è vendere i beni dello Stato ecco tutto giusto ma i cittadini e magari anche tanti politici non conoscono qual è lo stato patrimoniale dello Stato italiano quella roba grossa che vedete Lissone passività
Vedete ci sono solo due se prendiamo quelle grosse no Bot e CCT che son circa due milioni di miliardi questo debito pubblico finanziario
E poi il valore attuale delle pensioni cioè se uno ha lavorato tutta la vita ha versato i contributi sociali tutta la vita è in pensione ha un credito no al credito di incassare la pensione finché campa
Ma seduti al credito qualcuno al debito questo debito né contabilizzato da nessuna parte nella contabilità dello Stato il valore attuale di questo debito e circa tre milioni di miliardi per me spesso leggiamo a Turate
E in questo calcolo dieci milioni che pago fra dieci anni son dentro per un milione perché attualizzato ecco che questi sono i debiti circa cinque mila miliardi
Se noi con la bacchetta magica domani mattina vendiamo tutte le partecipazioni statali l'ENEL tele come la monopoli di Stato per le sincere vendiamo tutte incassiamo circa duecento mila miliardi che sono quella fetta bianche che sembra formaggino stracchino vedete
Quindi va fatto entro però non risolviamo il problema
Se noi vendiamo tutto il demanio disponibile
Ma proprio tutto boschi e foreste corazzate tutte le case dello Stato incassiamo circa un milione di miliardi quindi privatizzare assolutamente bisogna fare però non si risolve il problema ecco perché la questione del federalismo la si pone
Da mille punti di vista questo se volete un nuovo punto di vista cioè bisogna farlo perché altrimenti abbiamo un'inflazione che ci fa saltare
Chi ci fa saltare veramente che che può essere pericolosissima che deve assolutamente essere evitata ripeto non è prevista ne per domani e tra un anno mai matematica
Matematica perché lo Stato organizzato così strutturato così spende sempre più di quello che in casa la mia teoria è che con il federalismo metti trasparenza su questa situazione nell'orario dieci a controllarle a gestirla prima che sia troppo tardi
Adesso questo era il primo flash quello più lungo adesso ve ne do
Altri otto molto più veloce e poi passo la parola agli altri colleghi secondo Flash dei quando si parla di federalismo comunque dei responsabili azione la spesa la cosa più importante è il punto di partenza è
La mappa delle competenze cioè quali compiti si trasferiscono giù vicino ai cittadini e alle regioni da Province e Comuni e poi si vede come finanziarli e su questo sarebbe bello che ci fosse dibattito
Io vi posso segnalare uno studio bellissimo della Fondazione Agnelli
La Fondazione Agnelli ha fatto al pubblicato novembre uno studio dove per esempio tra le competenze da trasferire metteva una che voglio commentarli
Si chiama assegni d'invalidità civile cosa sono questi assegni di invalidità civile della Fondazione Agnelli amica della Lega vi trovate qua su questo foglio
Vedete quindi ho trovato prendere dica assegni di invalidità civile pagate oggi dal ministero degli Interni
Io rapportati alla popolazione residente regione per regione e poi ho provato a fare visto che abito a Milano e la Lombardia uguale a cento e mettendo la Lombardia uguale a cento sotto Lombardia c'è un'altra regione c'è il Piemonte novantasette
E pittoriche sopra ci son tutti gli altri no inteso qui non so quanti abruzzese ci sono sarete cagionevoli perché Abruzzi fa duecentoquaranta cioè ogni cento invalidi civili Lombardia ce ne duecentoquaranta in Abruzzo niente di male
Il problema è solo questo che sento trasferiamo la capacità di incassare i soldi con i quali si pagano le belle intenzioni parità civile alle regioni per esempio
La spesa viene responsabilizzata io ne sono convinto anche perché se no poi
Non c'ha i soldi per pagarle poi vediamo il concetto di solidarietà però il principio banale bieco è questo tu responsabilizzerà spesa vi ho fatto l'esempio stupido sono io il primo a dirlo no però fa toccare con mano e fa capire qual è il senso del problema
è ovvio beh questo è il terzo fra cielo c'è no è ovvio che se tutte centri mandi giù delle competenze qui ci son dei ministeri inutile quindi li chiudi ore riduce una persona o un coordinatore cosa che secondo me bisognerebbe cominciare a fare da domani mattina
Ecco ci sono parlante Pedrengo dei due principi inviolabili ho provato mette le qua perché per me sono importanti così per la discussione no
Regione comuni in una volta e che hanno i loro bilanci ivi incluso quello che viene come trasferimento di di di solidarietà non potranno in nessun caso mai attendersi un ripianamento del deficit sì loro lo fanno da parte dello Stato quindi gli amministratori dovranno avere responsabilità e questo mi sembra sia un principio piuttosto valido
Non siamo lo Stato che se è stato però nessuno ecco vi ho già parlato dell'evasione fiscale invece no col federalismo tu riesci sicuramente andare nella direzione di fare la vera battaglia all'evasione fiscale ed ecco il punto che mi sta più a cuore la solidarietà
Noi abbiamo tempo già noi Speroni in pratica però firmato anch'io
Ha depositato un progetto un disegno di legge di riforma della Costituzione in senso federale all'articolo uno c'è scritto che l'Italia è una Repubblica federale basata su tre valori primo libertà individuale secondo libertà economica terzo solidarietà quindi l'abbiamo messo e spero che si andrà Cordoba tutti i parlamentari su questo abbiamo messo la solidarietà come obbligo nel primo articolo di una eventuale nuova costituzione
In un altro articolo abbiamo anche visto abbiamo anche scritto come gestire questa solidarietà ed imprevisto una tassa per la solidarietà attenzione qui il problema è questo
Fino a oggi la solidarietà è stata sempre finanziata non da una tassa per la solidarietà ma dal debito pubblico allora qui io vi pongo un problema ci sarebbe bello se discutere no cioè con la solidarietà noi si aiuta i nostri concittadini
Però chi sopporta questo costo perché non sopporto i nostri figli ragionamento che secondo me è stato fatto è noi evitiamo i nostri concittadini perché votano e il costo percossa facciamolo pagare i nostri figli perché tanto loro non votano
Però questa intrusione sulla sulla sulla sulla qualità della vita di chi non è ancora nato non mi sembra molto corretto dal punto di vista etico ma anche se lo fosse resta il fatto che il debito pubblico arrivato al livello che abbiam visto e che impedisce allo stato di essere stato se voi guardate dopo con più attenzione la tabella che vi ho dato vedete che le spese
In conto capitale gli investimenti eccetera diminuiscono sempre perché lo Stato paga l'interesse e compagnia bella no
Quindi il mio punte questo solidarietà è un obbligo costituzionale al massimo alla solidarietà daremo dall'uno al novantanove per cento delle tasse che paghiamo ma non di più
Oggi si dà di più
E non in tema di tasse nostre ma son tasse dei nostri figli ragioniamoci su questo ma io penso che sia un un punto da né un punto un punto piuttosto interessante
Ecco poi l'ora è come far funzionare questo questa solidarietà c'è una bellissima pubblicazione che è stata ripresa anche in in questo libro cioè le le possibilità teoriche sono tre
I tre modelli teorici sono primo come oggi cioè non cambia niente quindi la spesa pro-capite per ogni cittadino è uguale la seconda o secondo scenario molto più duro qui lo chiamano lo chiamano proprio federalismo senza solidarietà si cambia tutto il sistema la qualità della vita della gente perché i servizi che ricevono sono funzione delle tasse che pagano ovviamente noi questo non lo vogliamo vogliamo la terza lo sterzo scenario che quello della solidarietà però bisogna il problema cruciale di sudore scorse come gestire come far funzionare questo solidarietà che limiti a su questo sarebbe bello dibatterne cosa che in Italia non è mai stata fatta finora ben vengano questi libri che incominciano affrontare questo problema in termini concreti senza tante teoria capite
E poi l'ultima cosa che voglio buttare sul piatto così per la discussione
Se si dovesse arrivare in fondo
Cioè si dovesse fare un nuovo Stato federale ci son delle tappe intermedie ovviamente prima quindi questo è verso la fine però si può discutere ma questa è già una cosa più teorica c'è il discorso del debito pubblico cosa succede
In Belgio il debito pubblico rimasto in capo allo Stato belga non è stato trassero allo Stato federale no non è stato trasferito sui tre nuovi Stati
Risultato pratico immergere quattro anni il debito pubblico si è raddoppiato perché i nuovi Stati nati io avevano debito zero cominciato indebitarsi allegramente
Quindi ci sarà il problema di come allocare il debito pubblico e questo potrebbe essere un'idea per la casa editrice Donzelli un bel libro su questo sarebbe estremamente interessante
Le possibilità ovviamente sono tante e ci sono quelli un po'fuori di testa che dicono in base a chi ha avuto vantaggi da questo debito pubblico che vorrebbe dire una situazione insostenibile
Altri dicono in base al prodotto interno lordo questo è molto più ragionevole altri dicono
Quando dico altri cito Street scrittore non italiane purtroppo ecco altri dicono in base metà prodotto interno lordo metà pro-capite comunque nella situazione è interessante quindi potrebbe essere un valido titolo per il futuro però adesso come chiamo il presente grazie
La discussione entrata proprio nel vivo e quindi dopo il senatore Pagliarini partiamo subito la parola all'onorevole Luigi
Ho letto anch'io con interesse questo volume
Mi pare che l'assunto fondamentale
Raccogliere
Sia
Quello di un governo regionale dell'economia
E questo non è il titolo quinto della Costituzione
Fino a dirlo subito
Le motivazioni sono ricche
I ragionamenti sulle riforme per raggiungere questo sono
In parte appartengono al dibattito che ha accompagnato il regionalismo
Trent'anni
No sempre nuove però l'assunto fondamentale questo
Mi pare che anche Rini un po'parte più da problemi di finanza anche da problemi
L'economia però grosso modo confluisce
Io voglio però accennare a un quadro più più ampia e a ritornare alla sua
Anche se personalmente preferisco
Spostare l'attenzione più sulla questione federale che sulla questione regionale che
Libro distingue fa anche la distinzione
Fra i due
L'assunzione assunti definitori
Certo giustamente collega la linea la differenza di definizione alla fonte costituzionale DPEF o meno di definizione della del federalismo rispetto al regionalismo
Però
Io credo che
E noi abbiamo bisogno di un atto di maggiore coraggio su questa questione
E cioè che
Non possiamo procedere
Ancora troppo piccoli passi
Non possiamo procedere soltanto troppo piccoli passi su questa questione
Se posso fare una battuta
Di attualità
Io sono personalmente contrario
Alle esasperazioni verbali
Alle provocazioni
In materia di assetto costituzionale che sono molto delicate perché ha ragione l'Osservatore Romano Benet la forma in questi casi è sostanza
Però è sulla Costituzione non si scherza
Però ho timore che la società politica italiana
Non abbiamo avuto interessi al federalismo nel suo complesso
Sia molto renitente
Quando dico così so di dire una cosa
Che un Capogruppo non dovrebbe dire però
Siccome un'autorevole
Vertice dello Stato ha detto che io ho abbandonato il ruolo di professori presentare politico come se questo fosse un insulto
Voglio dire che anche la nella società poiché ci sono persone che rivendicano momenti di Maggiore flessibilità di pensiero
La società politica italiana epigrammi
E l'introduzione di una concezione federalista è un elemento di Shock
Noi abbiamo bisogno di procedere abbastanza risolutamente verso una revisione della seconda parte della Costituzione che parta
Dal
Dalla questione federale
Tre e mezzo su questa tracce di Bano presidi tutte né con la lega che naturalmente ha in questo il suo atto di nascita
Però
Questo è un punto capitale la mia personale opinione perché il per arrivare a fare una breve parentesi e poi torno e la seguente che le due grandi riforme istituzionali che il cittadino vuole
Sono la riforma della pubblica amministrazione cioè il rapporto fra i servizi pubblici e più utente e anche questa è una materia nella quale la società politiche applicherà
Non interessa molto il dibattito nel palazzo e non interessa molto i disegni istituzionali del circuito politico al suo interno
Poi interessa quasi nulla i giornalisti che invece sono molto appassionante sapere quando si va a votare che la chissà che questo di queste stagioni
Del tutto inutile dannosa malattie
L'altra grande riforma è quella di uno il montare lo Stato burocratico ottocentesco subalpino e borbonico perché questo è totalmente anacronistico rispetto all'Europa
E al crearsi dentro l'Europa delle diverse questioni regionali come un processo per la fondazione dell'Europa
Forse io porto qui un marchio d'origine della mia terra d'origine niente
Infanzia e giovinezza politica dove il servilismo a questo Mia
Educato
E però sono convinto che ormai non abbiamo scampo e che lo Stato nazionale come ci è stato consegnato
Nella sua fase ore arcaica delle grandi potenze
Il europee e nella sua fase tardiva delle ultime grandi potenze ottocentesche sono giunti a questo lo Stato unitario ho fatto di bandiera di moneta di esercizi ministeri IDV divorò Grazia Ötzi
Naturalmente
L'esplosione delle diverse questioni regionali quelle più politiche e quelle
Disastrosa
Laceranti in modo disastroso come
Sia nella parte occidentale nella parte orientale d'Europa soprattutto in quaranta in questo momento stanno dimostrando sono il senso di una tendenza al superamento dell'idea di Stato nazionale
Vengono quella che è stata definita
Ormai non più democraticamente con con un vocabolo molto indicativo contenti comunità europea sentivo termino statua rischia di comunità
Pure istituzionalmente pregnante perché le direttive perché l'eccezione perché la democrazia sono fatti istituzionali
Sta a verificare
Io sono una azione risolutiva in questo campo
Il libro e la discussione in Italia ci portano anche una motivazione particolare tutta nostra noi siamo il Paese Caccuri struttura economica importante la piccola e media impresa non voglio dire che non esiste perché all'impresa provini tessuto che fa prodotto
Che fa Miracco che fa rilancio che sarà ripresa fondamentale risulta dal riparabile
Dopo esser elemento diffuso
Ci sono le condizioni per la sua internazionalizzazione e per la sua grande forte espansione dovesse non è altrettanto tale e neanche il Mezzogiorno l'esatto contrario però questo fatto che poi su cui profondamente aver governato regionale dell'economia e nascita di avvicinare
Le istituzioni alla produzione e alla alle vocazioni tale differenziazione alla possibilità di offerta di servizi di supporto mense quel tipo di Stato burocratico nazionale
Che noi burocratico sai che noi abbiamo che limita la nega se come capacità offre tardi quella miriade di servizi che oggi si chiede al potere pubblico è solo questa
Per queste ragioni attualmente il processo è un processo complesso predisposte per adesso di colpo parole rischia insomma commenta
In questo si inserisce poi quello che appunto cioè il vorremmo ripetere ha chiamato il dualismo perché nel resto alla letteratura da tempo acquisito come elemento di analisi sia degli economisti sia istituzionali su questo argomento
Mi fa piacere che sia stato richiamato questo utile fare un regolatore manca però su questo argomento sono stati non la forza
Straordinaria
Fino ad affermare come ricordava Pino Soriero che se non si risolve il dualismo non avremo uno sviluppo normale essa sempre questo è un altro discorso
Di grande importanza però
La risposta questo non può essere né l'esperienza della casa del paternalismo dell'assistenza dall'alto nei lo Stato centrale
Anche in questo ripropone la diversità
Delle condizioni l'esistenza di almeno due almeno almeno due Italia ma sono più due ma con un grosso consumo totale ripropone la necessità di una forte diversificazione delle forme di intervento perché quelle che valgono in una determinata area non hanno efficacia l'altra e viceversa gli stessi analisti sono profondamente tutto questo deve portare all'articolazione nel momento istituzionale ad un'articolazione abbastanza coraggiosa e radicale
Per questo dico
Che le provocazioni che vengono da una forza politica sono indispensabili
C'è una critica io posso fare
Ritualmente ai leghisti che la lega è proprio questa
Io non so se non saremo riusciti ad arrivare a questa consapevolezza senza la provocazione dell'esistenza stessa dell'arrivo
Ho qualche dubbio
Però è un po'terminato il momento della passi destro sedere provocazione qui ordina mettersi a costruirla questa e non soltanto a prospettarle per formulasse
E costruirla significa un'altra cosa che non ha ho fatto da solo la lega
Vorrei fare uno schieramento nazionale consapevole innervato se si vuole
Anche provocato però spinta costruirlo
E perché vero Prodi vuol sabotare
E proprio questo
Il libro parla di domanda di federalismo nel sistema produttivo cioè mi mia particolarmente attirato l'attenzione di questo ricorrere di tematiche di questo tipo che sicuramente devono riportare il titolo quinto dalla Costituzione perdono rivolta non solo l'articolo centodiciassette devono non soltanto fermarsi a competenze con un residuato
Politiche del lavoro politiche di sostegno all'impresa politica del credito politica fiscale possiamo elencare strumenti fondamentali della leva di politica economica che lasciano l'organizzazione pubblica decentrata completamente inerme
E ed è qui io credo che bisogna introdurre novità sulla linea della responsabilizzazione questo metro anche d'accordo
Profezia su questa collezione Pagliarini e questo e quello mi pare l'acquisizione importante anche della cultura vivaistica di ora sulla base del risultato fallimentare delle politiche paternalismo deresponsabilizzante
Io penso che questo si comincia a diffondere anche se no totalmente persino nella consapevolezza di molti che vivono nel Mezzogiorno non credo che sia una cosa acquisita tutti c'è ancora
Una voglia di assistenzialismo
La Roma
Come si esaminati anche il comportamento parlamentare anche al di là della polemica politica proprio
Posso dire antropologicamente ma sicuramente culturalmente
Tale tale stanno presenta la polemica perché da da attenta all'interno di questa forza politica viene viene emesso il decreto ventinove tutte le forme di presenza del pubblico impiego che la contrattualizzazione la ricostruzione di carriere privilegiati paternalistica ventuno in pieno ma è un è un segno cito una
La commissaria azione che ai tempi del precedente governo questa forza politica ha seguito come Indirizzo per rioccupare sempre in termini di Rimini sterilizzazione ciò che Pagliarini non ministro Gnutti non ministro ma parlamentare che aveva tenuto per esempio dentro le formalità di commercio
Tutte tendenza che intendevano
Creare forme istituzionali di di partecipazione di flessibilità sono state di prospettate
Perfettamente a questa forza politica in termini dirle burocratizzazione
E tutto quello che avviene oggi anche come agitazioni
Nei confronti di tentativi sia pure possiamo molto Accolti politicamente ma importanti di revisione del rapporto Pubblico impiego anche negli orari e così via sono sì ecco noi ci troviamo di fronte ormai uno scontro di questa natura c'è una parte conservatrice del Paese anche Gnutti anche dico interessi anche di zone Binche di zone che non non si possono considerare di ricchezza anzi di povertà che vogliono conservare conservatrice vogliono conservare una tradizione
Di assistenza
Di non di deresponsabilizzazione che e che quindi avranno un'incidenza nefasta sul debito io temo nessun processo che invece ha iniziato
Di modifica del rapporto debito PIL
Su quali sono un po'più ottimista in quest'ultima frase impallidiscono sui Vangeli perché non sorprende consiglio anche oggi visto il governatore Banca Italia ammettono che la tendenza è già in verticale già invertita in modo l'importante dobbiamo stare attenti anche qui accettando la novità del processo perché se no avrei questa forza di conservazione che si aspettano ancora molto male dalla conservazione possono poi avete risultanti pacificamente cileni nei confronti di un processo di questa natura ci sono le avvisaglie stiamo attenti però processo è quello allora ho voluto dire queste cose perché secondo me noi
Ci troviamo di fronte alla necessità di un coraggiosa
Impostazione il forte decentramento accompagnato alla responsabilizzazione
Nella individuazione
Delle responsabilità ma anche quale tipo di competenze
Io credo che la ma dalle competenze preferire quella gestione
Anche qui
Bisogna riprendere interi comparti amministrativi spedirlo
Non è possibile conservare ancora la struttura ministeriale che esiste si fa il referendum si aboliscono i ministeri poi questi vengono lui
Lanciati e rafforzarsi ulteriormente
E in in molti casi mi son sentito sostenere in buona fede in questa difesa
Ma e PEP denunzia questa buona fede culturale e politica più progetti deve essere molto più
Io ricordo varie libertà
Esattamente questa consigliere regionale
E ricordo che sesta alle all'insegna del dichiari e di quella cultura essenzialmente la rivendicazione mistica che ha caratterizzato una parte della stagione al momento in cui sono nate le regioni
Seicentosedici
è una fase rivendicati
Ed è una fase che accettava scarsamente la cultura della responsabilità FIAT in più ha avuto un grave difetto
Ha costruito delle regioni burocratico
Delle regioni e qui c'è una Brancati
Riprende molto di quel discorso di un rilancio che non hanno non non hanno nella flessibilità
Lei la capacità di governo effettivo che invece essere goduti aspetta
Una un elemento di freno della coraggio federalistico sta nel fatto che l'esempio delle regioni
Non è stato così brillanti al punto da poter incoraggiare in quella direzione anzi si usa l'argomento di quello che viene chiamato forse esageratamente il fallimento delle regione come dire ma allora meglio lo stato argomento completamente sbagliata però sconvolti che fondamenti io sono d'accordo con quello che ha prospettato un
Cioè
Più che una trasferire rigidità istituzionale nella definizione dei diversi livelli di governo dalle regioni ancora ai livelli subregionali
Solo attraverso le deleghe
Che introducono no possono impedire una parziale rigidità non uso per lo strumento dell'accordo
Non su quello strumento contrattuale
Può diventare una forma di ibridazione e anche di capacità di intervento più usato sui progetti
Di quanto non sia stato fino adesso realizzato si comincia a sperimentare con gli accordi di programma
Qualcosa di questo genere però qui ma anche un'altra cosa che giustamente libero che io condivido perché anzi consigliere forse la cosa più importante cioè manca da noi la cultura del controllo
Ma nella vita politica italiana la cultura nella verifica noi siamo un paese in cui il Parlamento ha una passione legislativa ed esaurisce in essa il novantacinque per cento nella sua passione se guardate la giornata lavorativa del deputato del funzionario dell'arcano senatore del ticket quasi tutto è assorbito dalla legislazione perciò ce ne produce a dismisura
Anche dove non si dovrebbe legiferare e tutte le resistenze alla delegificazione stanno prima di tutto nel fatto che poi quando si procede ad essa nelle Commissioni parlamentari abbonamento si rifanno leggi invadendo il campo provvede a legiferare
E non esiste passione di verifica e controllo e non c'è la struttura sufficiente perché si realizzerà verifica e controllo i sindacati ispettivi sono quelle del povero interrogazione-interpellanza capace quasi sempre il tempo che trova o addirittura la riduzione dell'azione vengono ancora meno
Che invece noi abbiamo bisogno di questo ma non soltanto a livello centrale
Anche negli vero centrato la cultura della evaluation non c'è
Della verifica cioè e non si può pensare ad una responsabilizzazione e quindi che l'unico modo per giustificare un aumento dei trasferimenti di competenze
Ti trasferisco più poteri però poi voglio vedere quello che hai fatto
Non ce egli ed è invece la forma il passaggio essenziale necessario per poter né ottenere poi dei risultati persino nell'esercizio di un governo anche dell'economia oltre che degli interventi sociali tali da poter continuamente valutandone l'efficacia e quindi anche la legittimità
Certamente attraverso il federalismo fiscale certamente attraverso il decentramento delle entrate
Si può aumentare il tasso di responsabilizzazione questo è un passaggio obbligato
Altrettanto certamente però introduzione di metodi di verifica in itinere e finali il risultato
E un una un'organizzatrice bonarie bisogna insistere e forse arrivare a Telecom conclusioni un'ultima cosa perché ce ne sarebbero tanti
Contenuti appunto
Voglio dire io penso che noi abbiamo due livelli di intervento a questo proposito Pagliarini uno che preme da tempo per una cosa che considero importante cioè del prossimo Documento il prossimo pigmenti imminente Documento di programmazione economico-finanziaria e comunque il manifesto dell'iniziativa del governo
Sul piano finanziario deve avere in testa un manifesto federalistico che la premessa di un'azione di revisione costituzionale organica che pure in questo caso non investe soltanto il decentramento ma investe poco sulla natura del bicameralismo
Il rapporto Governo Parlamento sistema delle regioni comunque sistema del decentramento
E io credo indirettamente anche le forme della partecipazione politica passando necessariamente attraverso la legge elettorale se abbiamo un altro disegno occorre anche un'altra forma
Che riguarda la partecipazione
E questo richiede un periodo di riforma profonda
Non credo che sia possibile perdiamo cosa organica
Fatta contestualmente perché mi pare che ci siano le condizioni per certamente prendendolo per importanti comparti questo è diventato necessità però nel frattempo io sono convinto che noi non dobbiamo neanche denunciare il prossimo alle prossime stima nei prossimi mesi
E che almeno in due campi posso chiedere a questo governo e questo Parlamento di fare di iniziare il processo federale
Con una aumentando il cambio con un iniziando il processo di trasferimento degli apparati
Ha competenze locali sottraendolo alle strutture ministeriali intanto gli apparati decentrati
E quindi evitando gestione trasferito sul territorio da parte dei ministeri e delle strutture ministeriali
So che questa è una cosa complessa che non si può fare per scherzo però
Segnali manovrati da subito
Ad esempio
Se il disegno di legge Giancarlo Lombardi sull'autonomia scolastica
Marcia come io penso che debba assolutamente marginali questo può affrontare è un esempio raccontare questa questione naturalmente il solo e l'altra questione riguarda la possibilità di Baget Baggio indirizzare non so come dirlo di rendere più va gettata via il trasferimento dallo Stato alle Regioni
Riducendo sensibilmente i vincoli di destinazione
E quindi aumentando la responsabilità da parte del dei programmi regionali proposito so bene che cosa anche questo è complessa però
Penso che almeno costituito Riva principe le corna fin dall'inizio per dare il segno che su questa materia si cammina si procede e non si chiacchiera soltanto quelle impiegate in momenti Events banche oggetto di convegni oppure di grandi assemblee politiche di provocazioni politiche propone non cambi mentre abbiamo bisogno
Invertiamo anche Luigi Berlinguer e proseguiamo con ordine gli interventi già programmati poi lasceremo un un certo spazio sia pure ridotto a eventuali domande se c'è qualcuno che intende porre anche
Delle domande adesso passiamo la parola all'onorevole Sergio Mattarella e poi c'era Mario Segni
Il
Il dibattito con ovviamente tra forze politiche oppure essendo &
Articolato vere presenze quindi si esprime
Almeno per quanto riguarda le posizioni personali
E poi per quello sono grato a Pagliarini di avere l'intervento che ha fatto perché temevo una un confronto troppo pacioso poi anche anche un po'melenso invece non è così perché non dovesse colpire che mi sono molto delle cose va be'perché non condivido
Pur non avendo poi in definitiva sui punti di arrivo delle grandi distanze
Ma come dico non è soltanto i punti di arrivo
Su cui si misura
Quel che va fatto neanche e ha ragione di scoprire finalità Bettina perseguire che fanno opinione
E quel primo spunto e nasce anche dalla considerazione del lavoro che Brancati
Che
Ha un atteggiamento che io condivido
Sostanzialmente sul posto arbitrariamente interpretarne la motivazione
Dell'impianto
Lui Butticé Brancati nelle prime pagine
Che l'obiettivo del suo lavoro e analizzare le funzioni processi che azioni possibili tra Rovereto
Che il
Queste sono finalizzate a individuare ciò che può servire
Agli oggettivi di un governo regionale delle forme e quindi è per quanto lo riguarda marginale
La querelle sulla sul federalismo sul nome direi anche se l'uno dopo in maniera
E sul problema del Comune sulla che entra Federalismo e regionalismo
Essendo comunque prevalentemente come scrive di legittimazione costituzionale è un problema tecnico che
Piuttosto marginale rispetto all'ottica con cui sia sotto il cielo tant'è che nell'ultima pagina
Concludo che
Non era l'obiettivo niente il solito del suo lavoro come deve fare nuovi soggetti e nuovi poteri ma con il titolare suggerire nuove modalità di intervento
Ora questo approccio meno fideistico
Laicamente laico da un pugliese intellettuale lo condivido
Perché non non contesto poi il dolore analizzarle sinceramente non non mi sento di farlo così all'improvviso Surano numeri che Pagliarini ha indicato
Quello che mi pare un salto logico
Quello in cui viene sì in cui si dice che non sarebbe sufficiente
Risparmia potrebbe sufficiente incassa abito da parte dello Stato producente vende tutti i beni che ha occorre il federalismo
Ecco questo mi pare
Rispetto all'imputazione del libero atteggiamento un salto logico atteggiamento fideistico il
è più probabile strumenti come correttamente dice Brancati che non l'affermazione dicono che difende pregiudiziale
Quasi a critica sulla sul piano sul fatto che interventi istituzionali peraltro condivisibili abbiano per la ricaduta non dimostrata rispetto ai numeri del del nostro debito pubblico
E questa a questa condizione questa problematicità la concretezza del libro è uno degli apprezzamenti che per quanto mi riguarda voglio fare l'istruttore
E mi sembra giusto condividerne il percorso
Pur essendo io personalmente
L'interessato inevitabilmente per deformazione condizionamento professionale agli aspetti istituzionali
E su questo dico per non fremente per l'onda lunga notevolmente così dare un maggior spazio al dibattito
Che in realtà sul piano institute li dei punti d'arrivo istituzionali le distanze comodo accennato inizialmente non sono considerati
Però il problema
Ripeto quello degli obiettivi che ci si prefigge degli scopi per cui si si arriva
Poc'anzi ha fatto per l'intero una interessante affermazione le condivido sull'evoluzione
Della natura del della del carattere dello Stato dello Stato c'entra non c'è dubbio che sia sotto gli occhi di tutti che quella subito un'erosione dall'alto e dal basso
Dalla dimensione sovranazionale europea ed alla detenzione non soltanto delle struttura di governo locale o regionale ma anche da quelle intensificarsi di attività dei singoli cittadini da quell'intreccio di relazioni ai nostri concittadini esservi altri Paesi della Comunità
Di altri per gli stranieri che hanno ed è eroso quello che era la delle il feticismo statale cui si era appartato tempo abituati
Ora questo evoluzione della storia bande capita rimuovendo preoccupazioni rispetto a ripeto a formalismi scetticismi del dello dello Stato centrale
Non ha però è acché scopo parliamo di federalismo di regionalismo al di là del nome che l'argomento che anche a me appare tutto sommato superfluo seconda questione che a me pare su questa seconda
Perché a che scopo
Dice nel libro un Brancati si parla si contrappone sovente il federalismo cooperativo a quello concorrenziale luglio sul personalmente ho dei dubbi sulla con sulla configurabilità di un federalismo concorrenziale
Ma il problema è acché scopo parliamo oggi noi nel nostro Paese di federalismo come qualcun altro Coldiretti regionalismo di tutt'altra natura di quello fin qui il praticato e realizzerà
Per unire questo nostro Paese o per
O per metterlo in condizione di in cui si attenua le ragioni del suo vivere insieme
è una domanda retorica o di buoni sentimenti e un principio di comportamento concreto
Che vorrei dire quando vedo quella tabella sugli invalidi concordiamo qualcun altro occupa
Perché sembra Chiarlo
Particolarmente nella prospettiva del federalismo gradualismo di nuova natura
Dunque il tema della convivenza delle varie parti riproposto a quello delle delle partite contabili
Noi non troviamo le ragioni d'un federalismo che un misto di più valorizzando le differenze infettività anche produttive il nostro ma rischiamo di dar vita ad un assetto intuito affinché di valutare siano cresce
E quella prodotta un'altra preoccupazione che accomuna su
Perché
Non contesto il fatto sia per la Lombardia come punto centrale parametri come paragonata al cento ne attribuisco grande valore a questa vedo paventano che l'Umbria farebbe per liste d'animo che suggerisce a questa questa tabella come una delle Regioni più gravate di cattive abitudini prezzi offre e Chievo veramente ogni abitualmente invece individuata come Ghione gli accorgimenti la campagna nella seconda parte la classifica e non può che far piacere dire però che non è sì con questi parametri che noi diamo un fondamento accomunante la prospettiva federalista poi ritrovato una delle giovani
Il
Quando lo scopo è decisivo e io dovevo anch'io atto alla lega che acconto rispetto a quel fenomeno di erosione associa integrale di suo lo indebolimento di sicuro corruzione
Rispetto a ciò che vista sopra in senso topografico sovranazionale approccio che sta sotto in senso locale
La lega quanto lo stato d'animo che coglieva questo bisogno questo processo storico al di là del fatto fuori
E di questo gli avevan dato antichi verrà dato atto sicuramente prospettiva storica al di là del fatto che nel quotidiano che siano poi iniziative
Condivisibili o non condivisibili io molte donne condividono infettive intemperanze ma certamente accolto con saldando questa necessità ed esigenze che c'ha nell'animo della gente
Perché e minando tende e dentro per alcuni profili per lo storico del nostro Paese attraverso
Per questo l'obiettivo è come allora forse non me male vedere
Cioè per ricondurre almeno per un confronto di posizioni è su questo profilo istituzionale
Da parte mia per quel che posso esaminare in pochissime parole come si è realizzata l'evoluzione o sulle stemma regionale del rapporto tra Stato e regioni del nostro Paese
Chi era certamente della Costituzione un'ottica
Come il garantista separatista di competenze fra Stato e regioni
Che al momento in cui dopo molti anni nel settantotto oltre vent'anni si è arrivata resa dall'ordinamento già l'ordinario era già superata dall'intreccio delle funzioni e dei compiti delle attività dei effettive fra centro e e regioni
E quindi quel modello si è dimostrato inadeguato già in partenza già foto quando si andava attuali
Ed è subentrato un un
Un una formula ricerca della formula di cooperazione e di collaborazione
Che ha avuto tanti moduli e tanti e tanti meccanismi suggeriti dalla dottrina pubblicistica ma chi ha avuto poi il suo unire baricentro
Di sperimentazione della Conferenza Stato-Regioni
Ora del questo dato risposta soddisfacente
E io credo personalmente
Che sia l'aumento di una terza fase di rapporti fra Stato e regioni del nostro Paese potremmo definire l'integrazione anche se il termine non è adeguatamente congruo anche ammesso fitta
E cioè di un di una condizione in cui l'inversione totale del del delle competenze del criterio di fatto di competenza delle regioni definito la Commissione bicamerale per le riforme istituzionali
L'individuazione di una camera
Che abbia un'ampia rappresentatività delle regioni in maniera da definire vi sono differenze opinioni che si confrontano ma che abbia questa rappresentatività possa realizzare un ma rapporto più non separato ma integrato nello mento di poteri compiti affidati alle Regioni ingresso di competenza in realtà da sul piano del della concretezza quello che Ichino
Chi lo chiamo federalismo si regoli contronatura ma è quello cui di cui si che si chiede
E che risponde anche a quel che dice nel libro Brancati che brinda poc'anzi ricordava di richiesta di federalismo da parte del mondo produttivo
Ora questo credo che sia ora come si vede tutto sommato i punti di arrivo non sono molto distanti conto radicalmente in copertina
Il problema però è vedere che cosa ci mettiamo dentro dico di spinta sentimenti ma di criteri di comportamento perché qualunque disegno istituzionale poi si realizza secondo ciò che ha detto che si mette di costume democratico
Ora io
Condivido sono convinto che anche l'anno per quel che può può influire alla mia parte politica condividerebbe condivide un un percorso di questo genere
Dipende però naturalmente da quello che ha dentro che si colloca di comportamenti da con me si rapporta nella sostanza poi il costume politico dentro queste istituzioni così ridisegnate
è questo un punto su cui come dire
è importante dire afferma la solidarietà
Già importante ancor di più il quomodo della sede di come lo si intende come si atto stilizzato delle rete
E per questo condivido i condivido il l'impianto il modo di procedere concreto problematico appunto del delle che il libro di Brancati al suo interno
Con un ultima confederazione per concludere
Adesiva al litro anche se se probabilmente non molte a condividerlo
Sempre per lo spirito che dentro nuovi assetti senza leva convocato nel libro di un giudizio dove c'era poca interpretato un giudizio un negativo sulla proposta
Della Fondazione Agnelli delle macroregioni diciamo una riserva la sosta molto forte la mia persona ancor più forte
Quella di immaginario che si disegnò le regioni
Seconda accorpando né alcuna scorporando né altre purché si arrivi ad una dimensione suscettibile di gestire servizi
Somiglia più fare disegno di un'azienda che distribuisce Testore pasti le funzioni quindi sopprimerli accorparle le forme fonde che ad uno stato d'un Paese perché non so soltanto servizi a gestire sono storia sono cultura sono costume sono tre zone so tante cose che fanno la convivenza umana e che non si può ridurre ad un reparto d'azienda
Ora anche questo riguarda il il cosiddetto e dentro i nuovi assetti istituzionali
E dice il libro BCE Banca del libro si si può arrivare a quota del ridisegno ma dopo
Quando collaborazioni processi collaborativi
Iniziative comuni abbiamo creato una un comune essere degli alcune regioni ma si vedrà dopo intanto ripeto quello che è importante nella non distanza conto di registrare sul piano degli attori degli punteremo istituzionali lo spirito questi sintetizza Marco D'Onofrio
Grazie Sergio Mattarella ora la parola Magazin
L'autore del libro ma ne vorrà se invece il partire dal suo libro come sarebbe logico
Molto di grande interesse questo libro subito parto invece dal così prende più vivace anche libero
Il commento del libro parto a quello che il tema Poli politica oltre venuto
E sul quale per la verità
Io esprimono divergente rispetto a quello chiedo noto pensiero di Pagliarini
Io non credo che il problema Inveruno dell'Italia sia il Tevere
Non credo che questo sia il problema che in cima alle preoccupazioni degli italiani
Non è che questo sia il modo di risolvere i veri problemi dello Stato
Io credo che il problema numero uno dell'Italia sia la Pubblica ministero la pubblica amministrazione significa Stato regioni enti locali
E può darsi che il federalismo sia una strada per affrontare questo problema
Ma di per sé non lo risolve come dimostra del resto l'esperienza delle regioni meridionali in alcune delle quali il il decentramento regionale iscritto ha costituito oggettivamente un peggioramento pubbliche questa sto
In molte regioni meridionali agli occhi della gente ma non solo agli occhi della gente no l'amministrazione regionale funziona peggio tanti più politicizzato e più inefficiente e più lenta e più burocratica
Meno affidabile
A volte circa accentratrice perché accentra i poteri dei comuni
E del resto la grande spinta che ha colto l'America non ci dobbiamo lega conto come spia io non credo che riguardi veramente il federalismo inteso nel senso del decentramento farlo risponde dicono anche le statistiche quando si fanno i sondaggi per quel poco che valgono i sondaggi quattro perché qui quattro cinque per cento degli italiani considera il federalismo
Un vero problema e altri lavoro pensioni scuola ferrovieri
Tutte queste cose sopra la
Cosa significa questo che dicono scuola lavoro ospedali eccetera eccetera occupazione significa che il funzionamento della macchina pubblica
La lega ha colto in realtà la protesta dei ceti produttivi del Nord contro il cattivo funzionamento della macchina è facile per un lombardo pensare non so quanto giustamente che decentrando quella macchina
Pugliese all'apparenza
In sardo molti dubbi secondo nonostante abbia una regione autonomia speciale giunse l'ordine
Questa è la e non è detto che col federalismo le cose vadano meglio in tanta parte dei dita
Certi ho letto ieri un articolo di Giorgio Lago Sopa gli animi avrà letto anche tu uno dei pochi giorni al giornale che abbia applaudito alla proposte di Bossi domenica che dice be in Baviera
Gli imprenditori veneti guardano la barriera e pensano che in Baviera le competenze alla gestione sono del dell'anno nelle e noto che la barriera funziona molto bene cioè
Non esistono modelli regionali italiani che abbiano come non esiste anche un modello statuale italiano teniamo ci che abbia abbiano in realtà la capacità amministrativa gestionali c'è la Baviera
O di altre regione questa alla fine però che il vero problema sia pubblica amministrazione e pubblica amministrazione significa un'amministrazione in uno stato che non è più una grande campana ombrello in cui tutti entrano e si sistemano per la vittima in cui è un un luogo in cui si produce in cui viene chi lavora sul serio e viene premiato chi non lavora viene punito sino ad arrivare al licenziamento
Io che la pubblica amministrazione si è qualcosa in cui la gente deve bisogna dare a chi vuole lavorare question quelli che lavorano pubblica esecuzione veronese tutti fannulloni lavorano anche per gli altri molto spesso l'orgoglio di essere dentro cosa che di stimolo di progresso di funzione
Alla l'impulso
Una macchina che funziona di quindi si deve essere orgogliosi di appartenere non semplicemente una cosa la quale si ricava uno stipendio
Pensione e così via una immobilità per tutta la vita se lo Psicologia e questa è chiaro che si protesta come l'altro giorno stocca lavora al pomeriggio e perché il pomeriggio sì specifiche di peso di K un modo per ritirare lo stipendio certo che meno si lavora meglio
Allora io vorrei trasferire che lo mi sembra il vero il il vero problema vero problema io credo che sia problema numero uno forse certamente fra i primissimi la ricostruzione dello stato della pubblica in questo può anche esserci un po'di federalismo questo va bene nemico e non è siamo proprio su posizioni opposte dicendo
E adesso anche se accettare che partiva posizioni diverse fuori Firenze certe cose
Ma a condizione che questo tema perché c'è poi in tanta parte del mondo in Europa un processo di Perugia il decentramento di avvicinamento ma condizione a due condizioni tanto che il decentramento non ce l'ho sopra con le regioni ad esempio a favore dei Comuni
Perché è lì che inizia il vero decentramento e poi a condizione che
Decentramento significhi anche e se inserito in un quadro più ampio che è quello di modifica nella pubblica amministrazione allora se in questo stazioni più vicine ai cittadini e di un'amministrazione anche
Più flessibile e non rigida
Che che premia e punisce appunto allora ben venga e allora questo può essere un un
Veramente un un grande tema di riforma dello Stato ma di per sé dire che il federalismo la soluzione dei problemi italiani francamente io non c'entra
E francamente non credo che ci credono i danni gran parte dell'intervento questa almeno la l'ambiente
Comunque non è un problema intendiamoci si badi bene a breve scadenza che risolve problemi a mezzogiorno qui certamente Mezzogiorno a una necessità di responsabilizzare gli enti del su questo sì
Questo è giusto stridente l'abbiamo detto sosteniamo tutto questo è giusto però no questo non basta cioè stamattina il governatore della Banca d'Italia che non c'ero succede Luigi ma comunque ha letto una relazione nella quale il problema del Sud e messo in evidenza in modo drammatico una serie di i dati cifre leggo qualcuno anche se purtroppo sono abbastanza noti disoccupazione che dell'otto per cento al nord del ventuno per cento al sud
Diminuzione nel Sud
In un anno di duecentoventicinque mila unità di lavoro quindi quasi il quattro per cento dei diminuzione trentacinque per cento dei popolazione venticinque per cento del reddito nazionale
Diminuzione di occupati nell'agricoltura per ricostruzione del commercio e la pubblica amministrazione e così venti per cento in meno di produttività pro capite verrà detto all'albo sul problema è quasi
Certamente una politica il rafforzamento degli Enti locali va be ma ci vuole ben altro ci vuole qualcosa di molto più ampio per sul
E questo credo che sia un tema che ci deve aspettare tutti anche perché federalismo comunque un progetto a lunga scadenza acido prospettate altrimenti può su io credo che nella prossima Finanziaria
Alcuni tratti di una politica per il Sud
Forse anche non solo per il Sud perché anche al Nord ci fosse né per le aree depresse diciamo così va fatta
E in questa politica
Ci sono anche alcuni sacrifici finanziari da affrontare fatalmente
Che c'è bisogno di riprendere in modo nuovo intervento statuale sul nelle vecchie forme di aiuto
Politiche in velari come erano ma probabilmente nella formula di soprattutto di alcune grandi infrastrutture che quel corpo coinvolgere più facilmente sia fondi comunitari si eventualmente anche fondi iniziative private
Questo è un problema che non non aspettano i grandi riforme istituzionali ma che si pone nelle prossime settimane nei prossimi mesi quando cioè si inizia del discorso sulla finanza e su questo del resto Pagliarini sarà probabilmente che un gruppo di lavoro di alcuni deputati trasversale riprendendo la vecchia Rosa trasversalità in cui ci sono anche i deputati della lega deputati
Battisti i popolari eccetera Soriero lo sa bene perché ci lavoriamo da da parecchie settimane assieme
Sta preparando una serie di idee una serie di proposte collegandole anche al decreto legge che è stato appena preparato appena varato dal governo che spero sarà con qualche me alcuni emendamenti approvato rapidamente quindi vorrei dire
Non ossessioni hanno ucciso solo con un federalismo questo è un pezzo di un processo che certamente non lo recentemente un processo processo che positivo Saint quadrato in un processo più ampio che significa
Riforma nella pubblica amministrazione con passaggio da un criterio i appiattimento egualitario istiga un criterio selettivo con passaggio da un criterio di inefficienza un criterio di efficienza una pubblica amministrazione che risente non più la una grande massa assistenzialistica come infatti oggi mal di denti uno strumento per lo sviluppo del e soprattutto in quel Sud che tutti abbia
Grazie gennaio tre giorni chiedono
Qualcuno vuole voluta
E poi vediamo di chiudere
Ci sono altri che intendono porre delle domande
Procedere sarà una risposta del senatore insiste
La domanda Alison Pagliarini c'è un errore di metodo le conseguenze al bilancio procuratore bisogna introdurre quella che alla fine è abile principale reso edotto il tasso di crescita del PIL la crisi l'economia non è statica e dinamica quindi le variazioni del PIL sono assolutamente fondamentali
Tanto è vero che anche il Presidente del Consiglio al governatore già parlano di un bilancio primario in attivo come attivo che cresce questo è prevalentemente dovuto all'incremento del prodotto interno lordo ma questo è fondamentale perché ci porta le considerazioni che hanno fatto sia Luigi che Mario Segni perché io son d'accordo con frecce abbastanza con Pagliarini quando non che credo fideistica mentre che il federalismo risolve problemi però il federalismo potrebbe essere visto come occasione per migliorare le condizioni di efficienza della pubblica amministrazione in questo senso
Per esempio una delle carenze grossissime dalla pubblica amministrazione deriva dai conflitti di competenza
Negli ambiti territoriali fra Stato centrale regioni comuni comunità montane e così via dicendo
Un numeretto soltanto la Spesal per opere pubbliche in Europa negli ultimi dieci anni è cresciuta del tre per cento in media all'anno
In Italia è cresciuta dell'uno virgola otto per cento
Questo significa che in grande misura questa carenza
è dovuta al fatto che i conflitti di competenza rendono i tempi di realizzazione delle opere pubbliche spaventose
E questo impedisce di mobilizzare per la realizzazione di opere pubbliche capitali privati perché non si può attivare nessun meccanismo di finanziamento che ricorre al mercato finanziario
Se i tempi di realizzazione di un'opera pubblica non sono certi iniziali assunto talmente incerti allora la mia domanda proposta è questa se il federalismo almeno in prima approssimazione è in grado di del definire in maniera rigorosa gli ambiti di competenza
Fra Stato centrale e Governo regionale o federale questo non lo so come voi volete deciderlo
Già questo determinerebbe di per se stesso una riduzione dell'inefficienza della pubblica amministrazione come uni un iniziale vantaggio
Il quale servirebbe a convincere più di quel quattro per cento parla Mario che probabilmente il federalismo può essere una strada positiva
Allora
Il senatore con la famiglia parole molto dure
Perché
Molte delle cose che sono state dette stasera
Sono state le mie anticipati addirittura durante la campagna elettorale
Ah sì
Quando parlare in Calabria
Di federalismo
E di istanze federaliste significava secondo alcuni miei compagni di cordata addirittura precludersi la possibilità di essere
E tuttavia insistetti molto sulla necessità di una responsabilizzazione ai fini della spesa
Non credo affatto che poi il problema si risolva
Migliorando la qualità della pubblica amministrazione soltanto certo è un problema è un problema che va risolto
Va risolto anche assumendo criteri di valutazione meritocratica
E quindi contrapponendo sia delle istanze egualitarie rovina automatismo
Ti non possono essere bene accetti in un momento in cui istanze opposte contrapposte di produttività sono molto sentite
Ma non dimentichiamo che
Si va incontro Mallardo forma di privatizzazione quindi e perciò spesso il problema della restituzioni di efficienza della pubblica amministrazione
Diviene velocemente
I problemi che si risolvono in quella direzione ma non sono drammatici non sono urgenti
Mentre il problema strutturale è urgentissimo
E e nel mille novecentonovantatré a Reggio Calabria in un convegno indetto dall'Associazione degli ex parlamentari all'opera idrologico
Certe parole che oggi hanno operato onorevole Mattarella quando ha parlato di erosione sul piano sovranazionale sul piano interno chi si accompagnano chi si interroga uno con l'altra
E che ci richiama una una realtà cioè perché oggi non possiamo risolvere tutti i problemi all'interno che necessariamente dobbiamo andare verso dimensioni che trovano una rispondenza nella nella Unione Europea e nel diretto rapporto che le politiche comuni delle politiche regionali così li chiamo europee instaurano
Fra ordinari centrali della comunità e organi degli enti locali
Se così se cioè io posso vantare in un certo senso la primazia
Rispetto prima si in senso cronologico almeno e ma è già una gran cosa per degli uomini che vogliono fare della politica perché e la dote principale del politico che credo di saper presagire credo anzi a garantire e non è quella di accodarsi dopo quando le cose si affermano e appaiono in tutta Roma rudezza
E ripeto se il Consigliere e io non posso che compiacermi comuni certe cose vennero in evidenza
Fa presente che sul piano istituzionale davanti alla prima commissione del Senato Verona di presiedere pesano più cogenti sono più cogenti disegni di legge che abbiamo posto all'ordine del giorno già dall'ottobre nel mille novecentonovantaquattro dello scorso
E a questo punto sono anche legittimato in conclusione a dire una parola aspra anche nei confronti dei miei conterranei elettori
Se e vogliamo raggiungere un certo risultato
Che indubbiamente un risultato utile non soltanto al Meridione ma l'intero Paese
Dobbiamo modificare anche noi stessi cioè io modificare il nostro spirito imprenditoriale assumere coraggio capacità di rischio pretendere essi ma pretendere dando conto di quel che si vuol fare di ciò che chiediamo
Non si può chiedevo aiuto senza precisare fin dall'inizio attraverso uno
Programmazione minima che cosa vogliamo fare in modo da consentire anche il controllo che la somma siano state correttamente impiegate trasparenza in questo settore chiarezza ciò posto però aiuto ci vuole
E l'Inter illudersi che tutto si risolva con un problema risolvendo il problema della riduzione della spesa responsabilizzando i gestori dispensa e coloro che decidono sulla spesa il problema si risolve anche aiutando lo dimentichiamo che la la legge fondamentale tedesca il Grundgesetz
Consigliere come connotato essenziale del federalismo degli articoli cento quattro e seguenti
Che ci sia un riequilibrio territoriale del resto notarono anche numerosi questi progetti fra i quali importantissimo quello che il Consiglio regionale della Lombardia all'esame della prima Commissione del Senato
Riequilibrio territoriale che il porta non solo distribuzione ore distribuzione ma anche incentivazione
Al fine di suscitare iniziative evidente non si può far questo se non erogano degli aiuti e se mi sarà trasparenza
E responsabilizzazione anche per quel che riguarda l'impiego delle somme erogate io penso che il risultato non potrà che essere utile conclusivamente il ricordo unici possono essere si è detto non ci possono essere due due dell'uscita due Cantimori non ci possono essere zone morte
Ecco in un organismo vivente tutti gli organi devono essere vivi nel senso che devono essere partecipe della circolazione di ricchezza
Nove detto pochi si debba arrivare a uno eguaglianza un'uniformità e diciamo in definitiva quello che conta e chi sia garantito a ognuno
La possibilità di farli timore di cooperare
Alla rinascita
Non sono disse smarriti insultarmi problemi istituzionali gravissimi ce ne sono io penso che se riuscissi attorno a un tavolo si possono risolvere un però credo possa avviarsi ad una soluzione grazie grazie al senatore con la saliti ora per chiudere questa discussione c'è una precisazione del senatore Pagliarini coetanei brevemente la parola all'editore all'autore
Preciso proprio è un secondo solo va ad Andrea Satta cioè
Queste non sono i numeri di Pagliarini
Che si qui sono i numeri che vengono fuori dalla relazione trimestrale di cassa che Pubblica ministero del Tesoro
E la il pile e lo so che è dinamico infatti impiccia dentro in pieno se ne vede la seconda tabella c'è rapporto debito-PIL dall'ottantanove a oggi e quindi dei dentro e dentro in tutta la sua dinamicità
Guardate che pur facendo manovre contro manovre stangatina estende a Tolone nell'ottantanove questo rapporto tra del novantatré virgola otto per cento
Il tema è salito abbia fatto le stangate abbiamo fatto tutto quello che volete e siamo arrivati a centoventiquattro virgola uno per cento
Quindi guardate che giustamente diceva il collega dote principale politica quel saper prevedere signori se non leggiamo con attenzione i numeri possiamo solo prevedere una inflazione traumatica che c'è il pericolo che porti la gente in piazza facciamo tensione
Le filosofie nelle parole Mattarella sorda il per carità o sopra coi numeri perché possono essere dolorosissimi dobbiamo difendere noi stessi i nostri concittadini nel da questa tragedia chiedi Fiacchi proprio fuori dalla porta
Allora l'editore Donzelli
Allora avventori questa discussione permettono di non essere come dire forma non non voglio prendermi il tempo
Col ringraziare naturalmente le persone che hanno partecipato a questo dibattito e quelle che la lo hanno ascoltato
Soltanto dal punto di vista che potrebbe essere quello normale di un editore che pubblica un libro vorrei invece spendere trenta secondi per entrare direttamente forse un po'abusivamente almeno edito di alcune questioni che sono state trattate perché il tema mi appassiona e non solo
Allora io vorrei fare tipo
Il libro che ha fatto nello Brancati è un libro che forse ben sottolinea
Non è attuale
La prima è che non ci troviamo già più di fronte a una situazione per cui c'è soltanto uno Stato gestione centrale che gestisce poteri e competenze
Ma siamo in piena fase di transizione verso una redistribuzione dei poteri territoriali in questo Paese
Questo non si deve dimenticare perché se lo si dimentica si dipinge una situazione come se ci fossero due polarità estreme diciamo da una parte il centralismo assoluto e dall'altra parte del decentramento assoluto che invece non corrisponde alla realtà
Siamo già in piena trasformazione disarmo sia pure impropria
Si potrebbe dire dolorosa per certi versi per altri inconcludente ma siamo già in piena
Trasformazione del trasferimento dei poteri e quindi noi dobbiamo se vogliamo stare con i piedi per terra a vedere che cosa sta realmente succedendo in questo Paese da questo punto di vista prima considerazione dunque non esiste una ricetta puramente centralistica non esista una ricetta puramente decentra attiva diceva
Seconda considerazione ebbe qui i quello che si sta sgretolando spappolato dove proprio l'idea di uno Stato centrale come supremo regolatore dei processi diciamo di governo territoriali non solo perché esistono delle stanze sovranazionali assume una
Sono anni che si prepara magari anche prima ma perché il modo con cui si incastrano questi diversi poteri dentro un sistema di governi territoriali è assai più complesso
Allora perché è importante ricordare queste cose perché il dibattito da questo può avere ulteriori precisazioni ecco io qui penso di fare il mio mestiere editore proprio in nel sottolineare questo tipo di aspetti della questione
Non è che non sia evidente a tutti quanti
Quanto è importante politicamente la spinta al federalismo che per esempio è stata incarnata da un movimento come la lega
Non è che non si è evidente a tutti che ci sono dei grumi di questioni politiche che sono sul tappeto e che non si risolvono tra come dire semplicemente confrontando qualche tabella di numeri tra intellettuali ed economisti
Però è anche vero che quando il dibattito politico si fa così intenso e teso su temi come questi ecco si ha il dovere e la necessità di ricordare che vedo tutto questo ci sono poi del la realtà concettuali delle elaborazioni intellettuali che non possono essere come dire dimenticate sottaciute l'approccio di Brancati è un approccio molto
Come dire fattuale da questo punto di vista che cerca di vedere esattamente
Come dire che cosa si può fare e che cosa si deve fare partendo dalla considerazione che questo incrocio intersezione di poteri è un fatto che è già in atto e che richiede di essere governato
Al di là dei grandi paroloni e dei grandi disegni astratti perché di fatto trasferimenti di competenze definizioni sono i problemi che ogni giorno quotidianamente abbiamo di fronte
Allora va benissimo che poi il dibattito politico si accenda sul federalismo sia il federalismo no ma il libro di Lello se io l'ho capito bene penso di avere qualche elemento per campare pretesa di questo genere di servizi lavoro dalla mattina alla sera fianco a fianco ecco voleva essere un segno proprio in questa direzione allora questo lo dico chiudo perché i politici che poi hanno il dovere anche la responsabilità in qualche modo di ritrasferire sotto forma di linguaggio politico di lessico politico queste questioni le devono però avere in qualche modo presenti anche nella loro dimensione strutturazione Inter attuale ecco io questo non vorrei che adesso suonasse come una sorta di pizzicata da grillo parlante ma in qualche modo soltanto attraverso questa in tre interazione più forte diciamo tra lavoro intellettuale lavoro politico si può ritrovare poi un senso più preciso delle questioni che noi stiamo discutendo
Lo giudica
Quindi vorrei iniziare solo con una battuta e di questi giorni la notizia che alla London School of Economics hanno restaurato
Un bellissimo marchingegno dei primi gli anni quaranta perché era un sistema idraulico che riprende il il le con il sistema economico il circuito economico proprio per marcare la distinzione tra macro economia e micro economia
Facendo vedere che sostanzialmente le uscite di alcuni sono le entrate gli altri e che quindi è estremamente pericoloso prova
Pericolosa estremamente fuorviante non considerare tutto il sistema economico come se si trattasse di una famiglia o di un'impresa perché questo può portare a errori di valutazione
Detto ciò io vorrei dopo aver ringraziato periti gli apprezzamenti che ho ricevuto questa sera che francamente non mi aspettavo perché pensavo of semmai di creare più
Più polemica diciamo su alcuni punti volevo ricordare un dei passaggi del libro che invece non sono stati ricordati nel dibattito tutti hanno sottolineato gli aspetti di domanda che spingono verso il federalismo
Cioè a dire pressione da parte di di carattere politico naturalmente in questo volo della lega è stato evidentemente formidabile
Questioni legate al sistema produttivo alla domanda di un sistema produttivo molto articolato certo le cose che ha ricordato Carmine Donzelli in questo momento cioè a dire il comunque la necessità di gestire un potere che già molto rilevante
Si pensi che tutti i fondi comunitari che sono diventate parte essenziale di tutte le politiche per le aree depresse sono in larghissima misura allocati sulla base di scelte regionali o comunque di scelte che vedono le regioni avere un ruolo importantissimo
E però c'è un momento storico importantissimo io qui mi occupo naturalmente solo di questioni analitiche non di questioni politiche
Sul piano analitico abbia una concordanza di e spetti di domande di aspetti anche di Offerta ovvero di gestione delle politiche che spingono verso il decentramento
Quando si parla di strumenti di nuove risorse da dare per le aree depresse per il Mezzogiorno in particolare forse ci si dimentica che tutto è stato già approvato
Le grandi infrastrutture gli incentivi persino gli incentivi automatici sono stati già immaginati già dati in misura cospicua
E oggi la gestione di nuove forme di intervento deve passare attraverso la combinazione variegata di strumenti diversi che possono essere gestiti solamente in modo decentrato
Questo è un elemento che si aggiunge a quelli legati alla necessità di un'efficienza amministrativa del rispondere di diciamo di ciò che si raccoglie ai propri
E cittadine di fronte alle proprie comunità direttori ed è un qualcosa però che viene ed è stato anche in tempi recentissimi del tutto dimenticato
Si pensi che le misure che sono state programmate negli ultimi mesi sono misure che sono andate paradossalmente nel senso o della automatizzazione assoluta cosa che già non ha molto funzionato in passato o nel senso di una forte centralizzazione dell'intervento cosa che sembra francamente
Contrari a quello che sembra il senso comune di oggi mi riferisco per esempio alcuni strumenti anche legati all'accordo con tra governo italiano Commissione europea
Che non sono nel senso di una articolazione degli strumenti di intervento a sostegno delle imprese produttive torno brevemente sulla questione quale livello territoriale
Io non è che sottovaluto la straordinaria importanza del ruolo costituzionale di riconoscimento
Ne voglio negare il fatto che definire l'ambito territoriale e comunque un passaggio importantissimo ricordo però che dal punto di vista proprio dell'operatività e del funzionamento del sistema produttivo in Italia abbiamo delle difficoltà di Scelta eccezionali
Quando parliamo di articolazione del sistema produttivo pensiamo l'articolazione regionale o pensiamo a sistemi locali
Pensiamo a grandi aree o pensiamo a ritrovare ecco in questo campo la scelta non è solamente una questione
Come dire costituzionale è una questione proprio di scegliere dei livelli di intervento che siano i più i dati per andare incontro alle esigenze del sistema produttivo in questa città non credo proprio che possa essere fatto una volta per tutte bisognerà trovare dei le forme
Di accordo delle forme contrattuali tra i vari livelli che disegneranno volta a volta in modi più adatti per intervenire
Il modo in cui io ho considerato il controllo e la valutazione come ha ripreso Berlinguer nel suo intervento non è solamente un modo di cercare di inserire la cultura del del controllo e della valutazione in una società come quelle italiane che tradizionalmente non è affatto portata ad applicare ma anche un elemento che io considero importantissimo dal punto di vista se volete democratico
Nel nelle analisi di sistemi decentrati di solito si sostiene che è giusto decentrare tutti i poteri perché in questo modo i politici risponderanno direttamente alle comunità locali
Sia delle entrate che vanno a rastrellare sia nel modo in cui allocano queste risorse
E però questo immagina anche un sistema in cui le informazioni presso i soggetti gli elettori in particolare possono circolare facilmente immaginate che un
Presidente di una Regione dopo cinque anni si presenta i suoi lettori
E debba in qualche modo giustificare il suo operato beh questo è francamente difficile da fare nel senso che i modi per giustificare inattività o mancanza di riuscita di alcune azioni sono moltissimi
Le informazioni sono assolutamente imperfetto in questo campo
Io non credo certamente che proposte come quelle suggerite avanza nel libro possono risolvere in tutto questo tipo di problema che evidentemente fortissimo ma almeno in alcuni campi dell'economia il poter garanti
Ire un sistema valutativo ragionevolmente omogeneo sul territorio nazionale consente un livello di informazione superiore e quindi di scelta consapevole da parte degli elettori