Il Decreto "salva casa" e il green deal: intervista ad Andrea De Bertoldi

Per radio radicale siamo con l'onorevole De Bertoldi di Fratelli d'Italia per parlare con lui delle decreto casa che oggi voi votate qui alla Camera allora si è discusso molto di questo decreto casa
Di come diciamo viene empori evoluzione nato il
Diciamo il modo di intendere l'abitabilità e la vivibilità della della casa il rapporto con i sistemi autorizzativi c'era anche un importante emendamento che era il salva Milano che però non è entrato nel provvedimento
Che però vi avrebbe costretto a restare qui fino a sabato allora qual è la valenza di questo provvedimenti all'importanza di questo
Ma guardi innanzitutto credo che sia un provvedimento nel quale il centrodestra conferma la propria cultura la cultura liberale una cultura però di attenzione ai problemi veri del Paese e e conferma di non essere a pacato come purtroppo l'opposizione alla demagogia
Un decreto che vuole semplicemente non fare un condono perché non è un condono ma semplicemente dare ragione al buonsenso ci sono una miriade di abitazioni che hanno avuto nel corso dei decenni piccole variazioni piccoli lavori
Che e ovviamente non può prendevano questa abitazione inalienabile
Quindi noi vogliamo un semplicemente voluto permettere a questi cittadini che avevano fatto piccole variazioni nel corso degli anni di poter di nuovo averlo poté utilizzarla per abitazione anche ai fini della compravendita
Di poter labari trasferire i propri figli o i propri parenti
Di poter rendere agibili in sostanza abitazioni che formalmente oggi non lo erano ma ribadisco non per mancati licenze edilizie ma per piccole
Diciamo incongruenze tra le planimetrie catastali e magari qualche lavoro lo spostamento di una parete nel bagno della Camera prende la camera dei figli magari un po'più grande divo più piccola
Ecco queste piccole cose avvengono regolarizzate da questo decreto
In più uno dei facendo queste permettendo anche alle piccole realtà entro certi limiti di tornare utilizzabili evitiamo di cementificare ulteriormente il territorio quindi una un decreto che risponde al desiderio di dare certezza ai proprietari degli immobili di rendere di nuovo utilizzabili quelli mobili che avrebbero rischiato di non esserlo più evitando ulteriore cementificazione
In sostanza dare delle risposte al buon senso quel buonsenso che deve appartenere alla nostra cultura e che invece non appartiene a chi fa della demagogia il proprio traguardo
E sostiene e sostenibile è un'abitazione per una persona
A venti metri quadrati
Ma guardi potrei sorridere dire che in Giappone parlino di misure molto più
Più ridotta lei Lili fanno vivere nei loculi ecco esattamente quindi noi ovviamente non è che crediamo di dover applicare il metodo giapponese ma anche perché non c'è non diciamo non c'è stato un boom demografico da noi
Tale è simile a quello del Giappone certamente però ecco in determinate condizioni
Ma rendere anche disponibile a persone che magari non hanno grande disponibilità la possibilità di davvero magari un monolocale di venti metri
Penso a un singolo la persona divorziata io dico se la realtà è dal punto di vista sanitario agibile usufruibile alla giusta aria io credo che insomma non ci sia niente di male voglio ricordare che ci son tante persone anche ricche che vivono per mesi e dell'anno in un camper di sette otto dieci metri quadrati quindi insomma un'abitazione per quanto sia di venti metri quadri se è gestito vissuta da un singolo nel momento in cui ha
La giusta a reazione e i giusti criteri sanitari penso che sia una qualche cosa che va incontro non ai più relativa ai più poveri ecco su che cosa non dovremo più chiedere processi autorizzativi
Ma noi dovremo fare in modo che le piccole variazioni nella casa come pensavo prima insomma i piccoli adattamenti alle esigenze familiare il fatto che magari nasce un figlio più oppure consiglio si sposa e quindi se ne va quindi i piccoli aggiustamenti nelle case io non entro non solo tecnico né un ingegnere un geometra
Quindi non entro nello specifico ai piccoli aggiustamenti quelli che di buonsenso non devono richiedere autorizzazione percorsi
Lunghi dei tempi e dei costi vengono sicuramente già affrontati da questo decreto e più in generale dico anche che
L'impostazione che questo decreto ha è quella anche di andare incontro se vogliamo in prospettiva magari anche poi con nuove normative alla a quello che i Green di perché in queste ore contemporaneamente a questo decreto
Si parla tanto dell'Europa e nella voto europeo dove si è parlato di green deal esattamente e e certamente noi non contro nell'Italia il suo partito ha votato la Melloni proprio per questo esattamente non l'abbiamo votato però ci tengo a sottolineare questo perché alle volte in cui i nomi hanno un peso eccessivo
Non vorrei che nessuno pensasse che vidi rinvia il non sia una bellissima cosa cioè letteralmente il né il percorso verde andare un verso una rivoluzione nel senso dell'efficienza energetica del rispetto dell'ambiente è un patrimonio per primi del di Fratelli d'Italia ma di tutto il centrodestra
Ovviamente però bisogna raggiungere questi traguardi
Delle modalità che rispettino il territorio il lavoro e le imprese
Quindi noi contestiamo ai green deal non il significato di green deal che noi condividiamo ma le modalità nelle quali si vuole arrivare a questo traguardo che certamente non possono essere quelle previste e quindi bisogna creare delle condizioni che siano più coerenti con la nostro tessuto industriale ed economico anche perché voglio ricordare che il problema della carbonizzazione riguarda tutto il globo
E l'Europa di fatto è quella messa meglio e per la quale anche raggiungendo i traguardi prefissi da Ingrid il l'impatto sulla problema complessivo delle
Del globo sarebbe veramente minimale quindi dobbiamo rispettare l'ambiente ma rispettare anche il lavoro dell'impresa in quest'ottica io dico degli indici ma non in queste modalità grazie all'onorevole Andrea De Bertol di Fratelli d'Italia
Grazie a voi