Udienza pubblica della Corte costituzionale

Buongiorno udienze aperta
Prego
Ordinanza quarantanove del due mila ventiquattro ordinanza sette marzo due mila ventiquattro corte costituzionale Presidente del Consiglio dei ministri contro Regione Calabria
Per regione Calabria avvocato Domenico Vullo avvocato dello Stato Paola Palmieri
Relatore il collega Antonini rate presidente giudizio oggetto le questioni che questa Corte sia autorimessa con l'ordinanza dello scorso sette marzo la trentacinque due mila ventiquattro
Che riguardo a disposizione statale che introduce un divieto di rilascio di motorizzazioni allo svolgimento del servizio
Noleggio con conducente si tratta dell'articolo dieci bis comma sei nel decreto legge centotrentacinque del due mila e diciotto che stabilisce che fino a piena operatività dell'archivio informatico pubblico nazionale
L'ente titolare di licenze taxi di autorizzazioni ANCC il cosiddetto trenta non è consentito il rilascio di nuove autorizzazioni per l'espletamento del servizio di noleggio con conducente
Tali questioni sono sorte nel corso del giudizio in via principale introdotto a impugnazione statale di una norma della Regione Calabria
Sul rilascio di duecento autorizzazioni n cc ritenuta lesiva fra l'altro la competenza statale sulla tutela della concorrenza proprio perché in contrasto con tale divieto
La Corte ha ritenuto pregiudizialmente necessario al fine della definizione tale giudizio affronta la questione della legittimità costituzionale
Proprio del divieto statale di rilascio di nuove autorizzazioni in perenne cc ed è qui la fermata rilevanza dell'odierno in questione
Quanta la non manifesta infondatezza le censure prospettate si basano in sostanza sul rilievo che sarebbe la struttura stessa della norma a consentire la possibilità di bloccare lascia di nuovo autorizzazioni
Per un tempo sostanzialmente indefinito l'ordinanza infatti riepilogato la vicenda
Dove con Emporio precedente numero cinquantasei del due mila e venti divieto qui in questione era stato giustificato ma solo nella misura in cui il numero delle imprese operanti nel settore veniamo bloccato
Per il tempo tecnico strettamente necessario adottare in concreto il nuovo registro
Tuttavia il protrarsi per oltre cinque anni vitale tempo tecnico avrebbe travalicato la giustificazione allora fornita e messo in evidenza che il punto critico sulla vicenda normativa
Non deriva Ahmed inconvenienti di fatto ma appunto dalla stessa struttura della disposizione
Sulla base delle considerazioni che ho sinteticamente illustrato l'ordinanza di autori missione prospetta in primo luogo la lesione dell'articolo tre perché la norma censurata del terrebbe una disciplina intrinsecamente irragionevole contempo sproporzionata
Rispetto alla finalità di sospendere solo temporaneamente la concessione dell'autorizzazione all'esercizio
Degli amici inoltre prospetta lesione dell'articolo quarantuno primo e secondo comma in quanto un divieto caratterizzato dalla portata temporali indefinita
Si tratterebbe in una misura protezioni si tradurrebbe in una misura protezionistica indebita barriera d'ingresso nel mercato che il governo potrebbe innalzare semplicemente agendo all'interno del meccanismo
Normativo attraverso i blocchi dei decreti attuativi
Infine prospetta lesione dell'articolo centodiciassette primo come riferimento a libertà di stabilimento garantito dall'articolo quarantanove del Trattato fondamentale Unione europea in quanto il divieto non sarebbe sorretto da un motivo imperativo interesse generale quindi sproporzionato
Si sono costituiti in giudizio regione Calabria ricostruendo la vicenda processuale chiedendo l'accoglimento le questioni sollevate il Presidente Consiglio dei ministri che viene invece il rigetto delle questioni
In sintesi l'avvocatura motiva l'infondatezza le censure di violazione degli articoli tre e quarantuno osservando che registi informatico sarebbe preordinato ad avere un quadro chiaro degli assetti del mercato e consentire così una corretta programmazione io autorizzazione rilasciabile e risponderebbe pertanto a motivo di utilità sociale idonea a giustificare una temporanea sospensione del rilascio di un'autorizzazione
Ho poco da aggiungere che nel mese di febbraio del due mila ventiquattro Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti avrebbe dato impulso al confronto con le categorie di settore al fine di procedere tempestivamente la pubblicazione del regime del decreto sul registro informatico
La cui Borsa prevederebbe un termine semestrale per la sua operatività
Secondo i riti della Statale neanche la sua rivelazione l'articolo centodiciassette primo comma sarebbe fondata in considerazione la finalità per
I mari cordata infatti la preclusione all'ingresso nel mercato di nuovi operatori realizzerebbe l'interessa una corretta gestione del trasporto
E ciò secondo la Corte di giustizia con costituirebbe un motivo imperativo interesse generale di Donovan giustificare nelle sezioni la libertà di stabilimento garantita dall'avvocato articolo quarantanove
Hanno depositato opinioni scritte diverse associazioni che da un lato hanno argomentato sulla fondo appena senso la fondatezza delle questioni dall'altro hanno fermamente sostenuto che nelle mie né l'eventuale pubblicazione nelle more della decisione del decreto ministeriale richiamato all'avvocatura
Nella sentenza del TAR Lazio del ventisette marzo scorso che ha annullato il decreto di sospensione dell'efficacia di quell'istitutivo del registro il venti febbraio due mila e venti avrebbero effetti nel presente giudizio
Quanto al primo decreto ministeriale perché dalla metà istituzione del registro informatico
Per effetto del nuovo decreto non discenderebbe di per sé anche la sua piena operatività né quanto alla seconda perché la citata sentenza del TAR non avrebbe determinato Lottomatica efficacia per i prescienza decreto istitutivo del regista
E perché in ogni caso disposizione sospettata comunque consentirebbe eventuali ulteriori successive sospensioni con le conseguenze ripete sì della paralisi del mercato
In prossimità dell'udienza ha depositato una memoria illustrativa la Regione osservando che l'esigenza evocate dall'Avvocatura non varrebbero a rendere ragionevole proporre il protrarsi del blocco al rilascio rinnovo autorizzazione derivante da esposizione Mesa
E insistendo quindi sulle conclusioni già rassegnate
Volendo
Poi da ultimo l'avvocatura ha depositato il decreto del due luglio del capo del dipartimento il ministero del Dipartimento per i trasporti la migrazione del del mite
Che ha
Ha regolato la procedura
Per arrivare alla piena operatività del registro entro cento ottanta giorni ecco migliore da questo questo la dello stato degli atti Presidente io farei una domanda anche su questo atto depositato ieri dalla Avvocatura dello Stato
E cioè se ci vuole sì illustrare in particolare in che termini
Questo decreto avrebbe rilevanza in questo giudizio
Dini posto che la censura che veniva che attiene alle alle questioni riguardavano e la possibilità di ulteriori blocchi del praticamente ulteriori blocchi dell'operatività di questo registro
Semplicemente quindi agendo sull'atto amministrativo in parole povere cose impedirebbe al governo di di bloccare umana fatta all'inizio un'altra volta questo all'operatività di questo decreto
Sì e forse invertendo l'ordine su questo punto specifico bene che lo dica subito così la difesa la regione Calabria forse interessata
Cattive relazioni dovuto parlare dovrebbe parlare sì c'è anche accanto a me parlo io però questa notizia può essere interessante per
Sì se ci premeva innanzitutto appunto depositare il decreto che è stato come avete visto pubblicato
Soltanto nella giornata di ieri è il decreto che finalmente da contenuto all'articolo dieci bis quindi questo auspicato provvedimento che attendevamo sia Rizzato
E il tavolo di cui cui accennavo all'illustre relatore che si è formato a febbraio ha dato i suoi frutti in quanto il decreto disciplina in dettaglio appunto le modalità di implementazione del registro e affinché siano raggiunte quelle finalità di interesse generale che son sottese al registro stesso
Abbiamo prodotto questo decreto semplicemente per
Dare torna diciamo contenuto dare sostanza all'articolo pre ritenendo che questo decreto abbia dato sostanza finalmente all'articolo dieci bis ma con questo non non abbiamo non intendeva diciamo o chiedere una
Una declaratoria indicato interessa una sopravvenuta estinzione della questione siamo perfettamente consapevoli che la giurisprudenza della della corte nel senso che la norma nel momento acuto con la sua efficace se ha spiegato i suoi affetti
Tuttavia ecco chiediamo che la corte ne prenda atto quello che il blocco di cui sì duramente dall'ordinanza di remissione di come questo divario intervento nel merito
Stesso riprendiamo l'ordine quindi prima grave se la Calabria
Avvocato Gullo sì sì presidente io volevo soffermarmi un attimo va be sul sulla circostanza che non è impossibile seguire nel sul giudizio credo che sia diciamo padovano in cui ho esaminato il il decreto devono debbo notare un profilo interno
Che viene subito agli occhi cioè intanto un ulteriore rinvio di centottanta giorni
Ma e pienamente operativo decorsi cinque giorni ma la piena operatività
Non può essere decisa per decreto è una valutazione di va fatta ex post
Quindi credo che già di per sé nel momento in cui visto che la norma è chiarissima fino alla piena operatività quindi il fatto che si è che ex-ante si decida che ci vogliono centottanta giorni perché possa essere operativo anzi non prima di cinque giorni ma col conto cosa accadrà nove di cui non è operativo perché la norma impone la piena operatività quindi una valutazione chiaramente va fatta ex post quindi già credo che in nuce ci siano dei profili che già di per sé rendono il il decreto decreto che io devo dire che fino a stamattina hanno trovato neanche
E anche sulla gazzetta ufficiale poi non so la pubblicazione non non sociale ferirla magari mi sbaglio io non sono riuscito non sono riuscito a reperirle questo il servizio fondo profilo altri profili che diciamo che mi lascia un po'perplesso che che venga approvato
Del due decreti vengono abrogati quando uno di questi già è stato come sappiamo annullato la sentenza del TAR
Cioè ritengo che il decreto se contenga diciamo dei dei momenti di perplessità ecco mettiamola così in ogni caso sul piano dell'efficacia quantomeno il profilo della della pubblicazione
E questo profilo che impone una volta questa valutazione già di per sé lascia le porte aperte per l'azione che andrà fatta sicuramente a altri centottanta giorni
Questi sono diciamo ITT profili i profili diciamo che mi sono di prima facie da da esaminare o c'è un profilo diciamo carattere generale su cui però non non un dono sono lucido quando perché come ha detto il relatore e regolato il questo questo
Questo registro ma ma la norma dice che entro un anno viene istituito e poi dice che con un decreto viene regolato
Ora capisco che se si regola qualcosa probabilmente lo si anche istituito
Però dico io non non trovo e istituito il decreto siamo di fronte a un atto amministrativo quando si costituisce un momento costitutivo
Forse forse un passaggio di questo genere ma questo diciamo un dubbio forse io che sono pessimista per diciamo per per conformazione verrà
Con questo per il resto mi riporta agli atti
Bene grazie prego prostrato cattolico dopo carta Palmieri grazie ma solo sulla pubblicazione del decreto penso che sia in dubbio che sia stato pubblicato sul sito del del ministero come esattamente previsto nel nel decreto decreto per dovere di verità appunto in avvia un percorso percorso che però è necessario perché e si deve dare uno spatium deliberandi alle imprese per caricare la loro domanda si deve dare uno spazio deliberandi al Ministero affinché controlli questi dati quindi nel cioè a me lo spazio di centottanta giorni questo decreto ci debba essere perfettamente a regime raggiungendo quella piano per attività critica sì all'articolo dieci fisso
D'altra parte la corrispondente ancora alla domanda dell'illustre relatore sulla importanza di questo The Creator sull'importanza di una ricognizione diciamo di quello che il mercato sia per finalità programmatorie
Sia terrà finalità appunto di prevenzione anche di certi fenomeni che hanno connotato il mercato stesso non ci possono essere dubbi da ultimo voglio ricordare la comunicazione congiunta di arte AGCM
Che proprio nell'esaminare questo decreto così come gli altri decreti diciamo satellite quelli relativi al foglio di servizio atipici anche sulle piattaforme tecnologiche hanno propoli richiamato l'importanza del registro proprio perché rappresenterà utile strumento ai comuni di programmazione ed è un importanza rilevante anche rispetto alle stesse indagini che finora hanno compiuto parte AGCM perché appunto conoscere e il primo atto per programmare e quindi anche in forma sostitutiva di quelle che sono le indagini che finora sono state effettuate dalla competente autorità avremo uno strumento agile per tutti
Certamente dal punto di vista
Legislature rimettere a un decreto era diciamo riportandosi alla due mila diciotto un un atto necessario proprio perché il registro non poteva essere creato ex lege ma era necessario affidarsi una normativa secondaria forse ha peccato di ottimismo perché questo tanto strettamente necessario sicuramente si è protratto
Però voglio solo riflettere appunto anche sulla difficoltà ritrovare in via transitoria uno strumento una sorta di disposizione transitoria che potesse sostituire un'assenza di uno strumento così fondamentale quindi di fronte a una assenza diciamo dati
Individuare donna un via libera delle licenze ecco avrebbe significato diciamo venir meno a quelli che erano gli interessi generali sottesi al decreto e sui quali appunto non non voglio tornare perché sono appunto
Negli interessi occidentali ingenuo generali e le montagne gli interessi di carattere imperativo capiamo sottolineato essere a fondamento di questa scelta e che abbiamo già illustrato l'intervento
Mi limito quindi a chi chiamare
Le mie considerazioni sottoporli alle valutazioni dalla corte richiamando insistendo nelle conclusioni già rassegnato
Ci sono alcune domande intanto il relatore
Con gli altri colleghi la domanda è questa cioè leggendo il contenuto delle crete non mi sembra che sia l'avvocato dello Stato e
Questa particolare complessità tecnica chiedo come mai i cinque anni per fare una decreto di questo tipo SARS visto che qua magari a può spiegarci come mai
Tutto questo tempo nel terzo millennio per fare decreto di questo tipo
Non aspetti aspetti sulle nostre domande poiché se mai risponde tra tutte
Collega Patroni Griffi e poi il collega che ha noi un chiarimento
Per capire come si svolge il rapporto tra il decreto depositato ieri e il decreto originario
Sospeso in un primo momento con un altro decreto ministeriale peraltro annullato come noto alla sentenza del TAR
Quindi nel nelle premesse del decreto di ieri
C'è un riferimento al decreto precedente a sua volta sospeso con altro decreto il giorno dopo dal capo del dipartimento ma quest'altro decreto sembrerebbe essere stato annullato dal TAR
Quindi
Perché non ci si è posto il problema che annullata la sospensione vivesse il decreto sospese accetta riprendesse operatività dell'Asinello e si è fatto un nuovo decreto di cui in cui non si dà atto della sentenza del TAR che precedente al decreto di ieri
Aspetti un attimo
Con energia grazie mille anch'io volevo tornare sul sulla sentenza del TAR del ventiquattro marzo
Anzitutto vorrei capire se nel frattempo è stata impugnata quella sentenza se se che fine ha fatto con la sentenza
Il secondo che effetto pratico avrebbe avuto con la sentenza del TAR cioè la sentenza che ha annullato
Il decreto di sospensione del venti febbraio il quale aveva a sua volta sospeso l'efficacia del decreto è emerso il giorno precedente il diciannove febbraio cioè avendo annullato il provvedimento di sospensione
E oggi possibile per per le imprese di Mcc iscriversi registro informatico o o o evidentemente non è ancora possibile con questo e e la domanda
Non ci sono altre domande prego
Alla nell'ordine sul tempo necessario obiettivamente non ho partecipato i lavori e quindi posso solo immaginare quali siamo stati difficoltà però noto diciamo dalle stessa lettura del nuovo decreto che procede proprio come premessa dalla regolamentata RAI dare come dalla regolamentazione privacy che le maggiori difficoltà
Sono proprio nella individuazione delle specifiche tecniche in rapporto alla riservatezza dei dati come noterete il vecchio decreto non contiene nessuna legato e mentre questo nuovo decreto Houghton De Rosa allegato g che esclusivamente dedicato alla conta accordato alla conservazione dei dati alla sicurezza alle modalità di caricamento quindi
Non posso dire ecco noi stessi in una memoria abbiamo dato inedita nell'altro intervento abbiamo dato atto che si tratta di un tempo eccessivo sicuramente però da quando è stato istituito questo tavolo a febbraio a ieri direi che il tavolo ha dato i suoi frutti e il il Regolamento diciamo contiene
E a tutte quelle risponde a tutte quelle che erano obiezioni dell'associazione di categoria presenti alla tavolo alle rispettive associazioni sia taxi anche cc
E direi e risponde anche perché c'è anche una un articolo dedicato al trattamento dei dati a quelli che erano dei dubbi in proposito Pistoletto sulle memorie il degli amici utile depositate
In giudizio
Per quanto riguarda il rapporto tra appunto i due decreti il noi abbiamo un decreto di sostanza non è stato impugnato allattare che è stato annullato questa sentenza
Come ci ricordava Salvatore del ventiquattro marzo ed ancora non è passata in giudicato certamente nella rivive scende dalla sospeso un annullamento di una sospensione di un atto amministrativo dovrebbe determinare una rivive scienza della dell'atto amministrativo sottostante a differenza della diciamo di quanto accade nel caso di reminescenze Abramo norme di legge
Per e sgombrare il campo diciamo da ogni equivoco con un termine ancora pendente di appello io credo che correttamente interpreto si sia posto questo problema e quindi abbia
Espressamente abrogato tanto al decreto di sospensione quanto decreto sottostare ex nunc
Ex Ducati nel momento chiaramente in cui però questo decreto abrogato ora io non so se finora il comuni sì siamo posti questo problema Cannone abbiano lasciato delle licenze
Questo su questo non posso rispondere perché stai comuni vedere che interpretazione a abbiano dato dal ventiquattro marzo ad oggi però diciamo che si tratta di un tempo molto limitato
E forse giustissima io non hanno usato
Non so un tentare una via questo no non posso dirlo non posso escluderlo nemmeno però da oggi il decreto di riferimento è questo e quindi l'altro decreto non esiste più verrà abbandonato e la procedura di implementazione si realizzeranno i centottanta giorni è come ci auspichiamo come auspichiamo tutti dando finalmente il via al rilascio delle autorizzazioni
Bene grazie avvocato Gullo vuole aggiungere qualcosa in ogni caso è la piena operatività produce l'effetto consente il rilascio quindi sicuramente la più operative non c'è anche se il decreto precedente il per ipotesi fosse di nuovo efficace
Sotto il volevo aggiungere una cosa sull'altro ecco che sotto il profilo dell'acquisizione dei dati mi permetto di evidenziare come agli atti risultano depositate da parte degli amici curiae delle
Dei dati estratti da informative dei comuni
E sono atti ufficiali da parte di enti fornite da enti pubblici avevo sottolineato anche questo profilo nella nella memoria per il resto non ho altro da aggiungere
Bene
Non ci sono più domande sarà deciso
Prego chiamiamo l'altra causa
Ricorso cinque del due mila ventiquattro Presidente del Consiglio dei ministri contro Regione Emilia Romagna
Per presidente del consiglio dei ministri avvocato dello Stato già lo so Aiello per regione Emilia Romagna avvocati Giandomenico Falcon Andrea Manzi
Prego redattrice la collega Anna Barretta
Grazie presidente
Senta ente dei Consiglio dei ministri ha impugnato l'articolo trenta della legge della regione Emilia Romagna numero diciassette del due mila venti trenta che dispone che qualora il concessionario di una di di rivelazioni ad uso idroelettrico e fino a tre mila kilowatt e quindi le piccole derivazioni
Abbia ottenuto il incentivi per la produzione di energia elettrica connesse la derivazione la durata della concessione
Previa istanza presentata dal concessionario viene allineata al periodo incentivante ferma restando la durata massima prevista dall'articolo ventuno del regio decreto del trentatré
Con un primo motivo di ricorso il presente Consiglio dei ministri contesta lamenta contestualmente
La violazione dell'articolo centodiciassette terzo comma relativamente principi fondamentali della materia produzione trasporto e distribuzione nazionale dell'energia recati dagli articoli ventuno ventotto e trenta del regio decreto il trentatré
E dell'articolo centodiciassette primo comma della Costituzione e relazione all'articolo quarantanove del Trattato di funzionamento dell'Unione Europea all'articolo dodici della direttiva servizi cosiddetta direttiva Bolkenstein
In particolare il ricorrente rileva che mentre i principi di cui al regio decreto consentirebbero il rinnovo delle concessioni di piccole derivazioni
Solo previa verifica da parte dell'Ufficio istruttore dell'effettivo fabbisogno idrico e più in generale previa verifica delle condizioni di pubblico interesse indicate dalla legge
Viceversa questa proroga automatica rinnova in alcuni casi qualificato modo alcuni casi non altro
Di cui all'impugnato l'articolo tre escluderebbe ogni tipo di controllo da parte dell'autorità competente in merito alle ricadute sfavorevoli e del mantenimento della concessione
E questo sarebbe particolarmente grave ritiene la l'avvocatura in un'epoca caratterizzata anche da fenomeni di siccità
Contestualmente il ricorrente pur riconoscendo che i principi di cui al regio decreto non prevedono per le concessioni di piccole derivazioni d'acqua l'espletamento di gare evidenza pubblica
Ritiene nondimeno che i parametri dettati dal diritto d'un europea in particolare quarantanove che menzionavo il trattato il funzionamento e l'articolo dodici
E che sia da attaglierebbero si dice testualmente perfettamente anche la concessione di piccole perimetrazioni in commento essendo pacifico che l'acqua costituisca oramai una risorsa naturale scarsa che ove destinate alla produzione al Gia si presta allo sfruttamento economico particolare percorso ravvisando articolo dodici a disposizione senza sei Keating
Quindi e otto mettere in tetti campi lei sostiene che il sacrificio della disciplina della concorrenza non sarebbe bilanciato da rilevanti interessi pubblici
Con il secondo motivo di ricorso il presidente consiglio ministri tiene violato l'articolo centodiciassette secondo comma lettera
E con riguardo alla materia di tutela della concorrenza sul duplice presupposto che il carattere trasversale di questa materia le consentirebbe di incidere anche su materie di competenza
Attribuiti alle punte competenza legislativa concorrente ora residuale delle Regioni e che la nozione di concorrenza a livello statale non potrebbe che riflettere quello pesante nell'ambito del diritto dell'Unione Europea
E che dunque spetterebbe allo Stato anche qui si dice disciplinare
E le gare ad evidenza pubblica per i casi di scadenza decadenza rinuncia o revoca della concessione
Con atto depositato il due aprile due mila ventiquattro si è costituita la Regione
Che hanno contestato il presupposto interpretativo ritenendo che in realtà la norma
Sia diciamo configura configurabile come ipotesi di rideterminazione per relazione ma della durata della concessione
Il vitto eccepisce in generale l'acconto una contraddittorietà nel ricorso perché il primo motivo lamenterebbe la mancata previsione di inviare da parte della disciplina regionale nel secondo motivo si lamenta che non sia rispettata
La competenza esclusiva dello Stato a dettare regole sulla concorrenza
Più nello specifico con riferimento al primo motivo vengono sollevate tre eccezioni diritto inadeguata ricostruzione il quadro dorme attivo la contraddittorietà
Dell'impianto impugnatorio che contesterebbe al contempo il mancato rispetto regole concorrenza previste dall'Unione il mancato rispetto di principi di fondamentali della materia produzione trasporto e distribuzione che a quelle regole però non si attengono e sempre l'inadeguata ricostruzione del quadro normativo perché non si tiene conto che la normativa statale non detta una disciplina sul destino delle opere e sugli indennizzi e questo sarebbe diciamo
Necessario per poter espletare gare
E nel merito ritiene non fondate tutte le censure quella del centodiciassette perché qualificando come norma di determinazione della durata ritiene che si debba rispettare solo la durata di quell'articolo ventuno
E perché la l'avvocatura avrebbe frainteso il contenuto percettivo dell'articolo ventotto comma una bissa non fondato il centodiciassette primo comma perché la difesa della Regione ritiene non applicabile la direttiva Bolkestein
Alle concessioni per piccole derivazioni idroelettrica
Quanto all'impugnazione
In relazione all'articolo centodiciassette invece il secondo comma nato per la concorrenza e pieni di nuovo eccepita inammissibilità perché ci sarebbe una generica la
Perché sarebbe igienicamente lamentata la violazione della concorrenza senza indicazione delle disposizioni statali
Le quali non sarebbe confermata la direttiva disciplina regionale e perché lo Stato non potrebbe censurare la Regione per non aver regolato un oggetto che spetterebbe allo stato regolare in più la Regione da ultimo motiva la non fondatezza
Anche qui motivando nel senso che la durata le norme sulla durata della concessione che la disciplina statale sta rispettate che in qualche modo la disciplina statale
Indicando la durata lo concessione avrebbe bilanciato ragioni della concorrenza con esigenze di altro tipo a partire da quelle di tutela dell'ambiente
Il sette giugno il ventiquattro se e il Presidente del Consiglio minister depositato avvocatura ha presentato una memoria integrativa e l'undici giugno due mila ventiquattro anche la Regione ha depositato una memoria integrativa ovviamente
In entrambi i casi sono stati ulteriormente immotivati dei rispettivi argomenti
E se mi consente presidente sarei la domanda qualche domanda alle Regione in particolare chiederei se e come si possano conciliare la tesi della determinazione per relazioni Anna
Della durata della concessione con la circostanza che la norma regionale prevede comunque la presentazione di una istanza per ottenere il prolungamento del termine
Quindi se veramente determinazione oppure d'istanza di proroga per essere più esplicito
E se ritiene che gli accertamenti di cui all'articolo dodici bissa
E a cui far rinvio l'articolo ventotto dove si fa riferimento al controllo che la concessione non pregiudichi gli obiettivi di qualità definiti al corso d'acqua avesse garantito il minimo deflusso il l'equilibrio il bilancio richiamata all'articolo ventotto non debbano essere effettuati in un'ipotesi di prologo possono essere effettuati al momento della presentazione dell'istanza con un pochino sembra emergere dalla memoria
Allo Stato invece chiedere si ritiene che l'articolo dodici della direttiva servizi debba indicare anche la non applicazione della stessa normativa statale
E se ritiene che vi siano margini di incertezza interpretativa anche alla luce delle motivazioni
Presenta addotte dalla difesa regionale in merito all'applicabilità atta di concessione della direttiva Bolkestein
Allora ricorrenti dello stato avvocato Aiello
Grazie presidente grazie signor relatore allora
Intanto svilupperei il quadro del del mio intervento andando soprattutto a soffermarmi su gli aspetti di pretesa inammissibilità del ricorso nell'ambito dei quali è contenuto anche a mio avviso la questione posta con il quesito sollevato dalla relatore
Quindi arriverò nel corso della della mia breve esposizione anche ha fornito risposta al quesito il il primo punto che è stato sollevato
Che è stato anche richiamato nella nella rete relazione riguarda una pretesa inammissibilità del ricorso in quanto vi sarebbe sarebbero state sollevate delle censure in un in un unico un motivo censure che potenzialmente potrebbero essere entrare in contraddizione tra di loro questa questa è la sintesi allora io cercato fra i rossi precedenti qualcosa che potesse ispirare
Il la risposta a questa eccezione per la verità non ho trovato molto trovato soltanto una vostra pronunciata centotré del due mila ventidue
Che però con riferimento ad una questione pregiudiziale
E che era stata sollevata dal giudice a quo ha ritenuto che non non si determini inammissibilità della questione sentivi du abile un perito un separato delle questioni sollevate forse di maggiore ausilio può essere invece la giurisprudenza della Corte di Cassazione e e qui mi riferisco in particolar modo ad una sentenza che è la ventisei mila settecentonovanta del due mila diciotto con la quale e la Corte di Cassazione a statuito che l'articolazione di un singolo motivo di più profili di doglianza e inammissibile quando non sia possibile ricondurli a specifici motivi d'impugnazione
Dovendo le doglianze si cumulate essere formulate in modo tale da consentirne un esame separato come se fossero formulate motivi diversi senza rimettere al giudice
Il compito di isolare le censure proponibili per ricondurle ai mezzi di impugnazione consentiti allora questo questo insegnamento del giudice di legittimità che peraltro trova conferma in una successiva sentenza
Della quinta sezione la quindici mila cinquecentodiciassette del due mila venti a mio avviso utili utilmente impiegabile nella presente fattispecie perché perché la prospettazione del motivo si muove su due strade che sono ben almeno non vorrei dire ma insomma sono sicuramente argomentate egli si possono porre in una in una posizione di subordinazione alternatività l'una con l'altra quindi e qui vengo anche alla risposta al quesito che è stato posto
L'applicazione dell'articolo dodici della direttiva Bolkestein determina ex se l'inapplicabilità delle norme regio decreto del trenta tre che consentono in linea di massima il rinnovo tacito della concessione è possibile risposte essi è possibile
Tuttavia non è che per questa ragione venga meno venga meno l'utilità dell'impugnazione ecco che che poi la cosa che ci sta veramente a cuore e su questo su questa su questa direttrice vorrei muovermi pure nell'esame de di un secondo profilo di inammissibile pretesa inammissibilità del ricorso che appunto quello che stavamo dicendo e cioè è ovvio il tentativo della parte resistenze restante di mettersi nel solco del fosso precedente di cui c'abbiamo anche la la la la lo stesso relatore coinvolte quindi la questione è conosciuta perfettamente perché c'è un posso precedente che riguardava proprio nei piccole concessioni di derivazioni d'acqua ad uso idroelettrico sul quale la Corte
Codesta Corte ha dichiarato di inammissibilità del ricorso io però vorrei provare a spingere un pochino più Hill all'indagine perché a mio avviso diciamo le vicende non sono sovrapponibili da due punti di vista il primo intanto la legge che era stata impugnata quella del Friuli Venezia Giulia numero tredici del ventuno era una legge radicalmente diversa da quella che stiamo censurando in questa sede perché perché anche lì si crede si poteva si prevedeva la possibilità di un rinnovo
Tacito che però verdi pardon mi correggo rinnovo dalla concessione subordinato ad una istanza l'acqua a fronte della quale non c'era una obbligo un uno dell'amministrazione di provvedere
Ma si apriva una fase valutativa da parte dell'amministrazione che doveva vedere prima di tutto se che vi fosse l'insussistenza di un altro profilo di interesse all'uso della risorsa idrica
E poi che fossero rispettate anche le condizioni di tutela della quantità della qualità dell'usuraio salvifica e valorizzazione del corpo idrico che guarda caso sono i problemi che ne stiamo sollevando in questa fattispecie perché gli stiamo sollevando perché la norma della regione
Emilia Romagna che è stata tratteggiata nel corso della relazione è completamente diversa in quanto prevede un allineamento e qui
Devo dire che ho ho trovato molto
Molto furba la l'uso di questa di questa espressione perché non ci consente di di capire se si tratti di una proroga perché fa riferimento ad una concessione in corso o anche di un possibile rinnovo a fronte di una concessione scaduta questo la norma non ce lo dice e quindi lascia lascia una foto grande latitudine
Di applicazione a chi a chi sia interessato ora che cosa succede quando io ho conseguito un incentivo per la produzione di da fonte di energia rinnovabile idroelettrica
Che magari è di cinque anni di dieci anni non lo so più lungo di quelli del termine concessorio di di di utilizzo del bene demaniale che gli era stato concesso posso chiedere e otterrò sicuramente l'allineamento diciamo l'allungamento della durata senza che vi sia nessuna forma di controllo da parte dell'amministrazione preposta a che cosa al corretto uso della risorsa idrica qual è questa Amministrazione varianti sole qua se l'autorità di bacino possono essere anche gli enti territoriali per non non sa non tutte le Regioni hanno la la medesima
Diciamo struttura organizzativa qui un dato è certo che si consente la protrazione nel tempo dello sfruttamento della risorsa idrica
Senza perdere minimamente valutato qual è la qualità del corpo idrico che nel tempo cambia io no ho voluto diciamo richiamare in maniera suggestivo ieri tutti i problemi fisicità che stanno colpendo il nostro Paese nell'ultimo periodo ma molti di questi problemi dire aveva fatto c'è una disordine antichissima utilizzazione e spesso anche stretto il consumo
Del tutto arbitrario della risorsa idrica allora o si recupera una regia di diciamo valutazione del corretto uso del della qualità del corpo idrico oppure è evidente che continuiamo diciamo a perpetrare gli errori del passato e vengo al secondo a quindi tornando a noi
Rispetto al caso scrutinato nella sentenza duecentosessantacinque del due mila ventidue la fattispecie sostanziale è completamente diversa
Ma dal mio punto di vista è completamente diversa anche la fattispecie processuale perché in quell'occasione codesta Corte e beh in modo mi si passi mi si passi il termine visti che nulla stigmatizzare la tecnica espositiva del del ricorso del governo in quanto non spiegava bene quali erano le ragioni per le quali si dovesse ritenere applicabile
Diciamo il quella disposizione salto Executive a dell'articolo dodici della direttiva due mila sei centoventitré cioè la direttiva Bolkestein al settore di queste piccole derivazioni d'acqua beh oggi mi pare che la sensibilità da questo punto di vista sia completamente cambiata non ci siamo anche sforzato in memoria
Di spiegare quali sono le ragioni per per cui dal nostro punto di vista si dovrebbe fare luogo alla ad Efama procedure competitive e selettive per concedere questo tipo di beni ma poi abbiamo avuto anche un'evoluzione del pensiero di codesta Corte costituzionale e qui cito la sentenza duecentotrentatré del due mila venti
Che in materia di concessioni per sfruttamento di acque termali e minerali a diciamo posto il Duce il fatto che e qui replico ad un ulteriore eccezione della controparte che diciamo
Il il così l'articolo dodici come recepito dall'articolo della direttiva come recepito dall'articolo uno comma uno del decreto legislativo cinquantanove del due mila dieci
Riguarda anche le concessioni dei beni demaniali
Dal momento che tali fonti hanno ad oggetto qualunque attività economica di carattere imprenditoriale o professionale svolta senza vincolo di subordinazione diretta al scambio di beni con la fornitura di altra prestazione quindi non è vero
Quello che dice la parte la la controparte laddove intende correlare l'applicazione articolo dodici soltanto alla prestazione di servizi perché a me pare che codesto giudice delle leggi abbia messo bene in chiaro che si può anche riferire alla produzione di beni
Non mi non mi tratta non vi intrattengo sulla vostra recentissima decisione centonove del due mila ventiquattro sulle concessioni balneari perché ecco io tutto perché recente nessuno può ponte averla dimenticata ma soprattutto perché però vale la pena di di richiamarla perché pone in luce un altro dei problemi che noi abbiamo sollevato in questa vicenda e cioè che la limitatezza della risorsa naturale
Che ai diciamo il presupposto logico detti perché sotto si sottintende a questa decisione giustifica anche anzi richiama invoca e impone la la l'assegnazione attraverso procedure competitive
Dopodiché c'è un altro passaggio devo dire che lasciato un po'di perplessità nelle difese avversarie che quel passaggio nel quale si prevede di di stabilire un'equazione tra il la concessione diciamo dette l'uso del del bene pubblico e il la concessione dell'incentivo sulla produzione
E beh ma questa è un'equazione che non esiste sono due cose completamente diverse perché vengono riconosciute rilasciate sulla base di presupposti istruttori di Avetrana no non opposti fa comunque
Sicuramente diversi e non sovrapponibili
Nel primo caso come abbiamo detto la concessione risponde a criteri sostanzialmente ambientali e non li sto arriverebbe per non tediarvi nel secondo caso attiene invece alla qualità dell'impianto che deve avere del determinate caratteristiche tecnologiche per assicurare una certa capacità di produttiva in relazione ad un certo tipo di sfruttamento la risorsa idrica il GSE da per presupposta
Quando quando apri rilascia l'incentivo sulla produzione dà per presupposto il rispetto normativa ambientale ma certo non lo va a verificare Nova scrutinare non avrebbe alcuna possibilità
Per fare questo tipo di accertamento e quindi basta andare a leggere il decreto ministeriale quattro luglio del due mila diciannove il cosiddetto fare uno che ancora vigente perché fare due
In via di approvazione dopo un passaggio favorevole davanti al Parlamento europeo ma insomma il il de questo decreto ministeriale fa riferimento soltanto a quei requisiti tecnici a cui ho fatto prima riferimento al credito
In conclusione e mi avvio scusandomi forse per la lunghezza del mio intervento
C'è stata devo dire la controparte ha dedicato molto spazio alla qualificazione semantica della dediti questa parola allineamento ora io dico francamente pur con molta umiltà diciamo e molta attenzione al problema mi pare che il problema alla fine sia soltanto terminologico ma per come lo tratta la Corte di giustizia dell'Unione Europea promo impresa eccetera per e in genere
In queste questioni la direttiva fa riferimento a ipotesi di rinnovo tacito o proroga ma le tratta in maniera fungibile non c'è proprio questo problema
Quello che quello che non tollera diciamo così il legislatore comunitario è che vi sia un allungamento così fatto senza consentire in un ambito che dovrebbe essere aperto alla libera concorrenza a tutti i partecipanti quindi ritengo che anche da questo punto di vista
Il ricorso che ne abbiamo proposto meriti accoglimento grazie
La regione Emilia Romagna l'avvocato Falcone
Presidente del signor giudice
Dal nostro punto di vista non è una questione terminologica
Regione Emilia Romagna
Ha stabilito la nuova disciplina relativa alla durata della concessione nel suo primo svolgimento quindi non c'è
La collega dell'avvocatura ha evocato il fantasma delle concessioni scadute qui non stiamo parlando di concessioni scadute stiamo parlando di concessioni
In atto o in ipotesi anche di nuove concessioni
Quando nel corso della concessione il testimone il concessionario si impegni in un investimento di portata tale da ottenere a seguito di una procedura competitiva l'acquisizione degli incentivi di Stato
Allora questa norma regionale diciamo può essere letta in due modi ma in nessuno dei due modi riguarda né rinnovi
Col parlare dire nove assoluto del nuovo contiene un ciclo uguale all'originale
Ne di Pola organi di concessioni che non sono né scadute né in scadenza ma sono anzi niente al nel pieno vigore e molto spesso all'inizio
Allora vista in una prospettiva dalla legge in poi questa legge e qui che cerco anche di rispondere alla prima domanda sostanzialmente regola la durata in maniera complessa
Partendo dalla circostanza che in Emilia Romagna alla durata per così dire ordinaria è un po'più corta di quella che sarebbe consentita anzi molto più corta di quella che sarebbe consentita
Dal principio statale e di quella che normalmente è usata in altre ragioni allora
Dante la legge dell'Emilia Romagna appena le nuove concessioni dice guarda la la tua concessione dura mettiamo vent'anni ma
Tu lo sai lo sai che se ottieni d'incentivazione al fine di consentire a chi di sfruttare incentivazione che per come ha detto hai ottenuto
Puoi ottenere che la tua concessione non sia chi di venti anni ma sta ma diventi di venticinque o di trenta
Fermo restando il limite massimo previsto dalla legislazione statale il limite della durata degli incentivi la stessa possibilità viene offerta a chi in corso ci concessione abbia ottenuto aveva partecipato alla gara per gli incentivi
Egli abbia
Ottenuti
A nostro giudizio questa differenza sostanziale perché essendo un modo flessibile se vogliamo di determinare la durata del ciclo originario
Della concessione
Non vi è di per sé ragione di procedere a verifiche
Che poi sarebbe o di verificare alla lettera dell'utilità dell'uso dell'acqua che
Mi perdoni il collega ma nonostante la diversità dei presupposti è in re ipsa diciamo così nell'ottenimento degli incentivi però quello che voglio sottolineare
Nella già ad un di fronte alla seconda domanda che l'illustre relatrice mi ha rivolto
Nel sistema
Delle con delle piccole concessioni e anche nel sistema dell'Emilia-Romagna proprio per il fatto che si tratta di una concessione
Meno poi tornerò molti altri paesi le piccole derivazioni non sono concessioni sono permessi all'Out Loomis autorizzazione
Qui il controllo continuo e la concessi e in casa si verificano per seppia abiti eventi avversi la concessione viene
Revocata UPIM giunto diciamo lesa la messa la messa a regime dal punto di vista della qualità della qualità dell'acqua
Che poi l'occasione dell'istanza possano essere in particolare è un'occasione di questa verifica io sono convinto che sia così anche se confesso che non ho rivolto questa è esatta domanda
All'amministrazione
Che rappresento
Sottolineo che questa norma
Che è un modo Complesso di regolare la durata della concessione
Ma è perfettamente razionale evitare anche che degli interessi gli incentivi vadano non goduti pienamente e che quindi gli obiettivi pubblici non vengano raggiunti sottolineo anche
Che
Di incentivazione verrebbe perduta per se non si facesse questo allungamento l'incentivazione
Verrebbe perduta non esistendo né norme statali sulla trasmissione di impianti che sono di proprietà del concessionario
Ne norme statali che prevedano
Il cuore del trasferimento dell'incentivazione ad eventuali quindi questa norma è perfettamente nazionale
Ragionevole ora a me sembra che una volta determinato in questo modo la la
La dura la il significato della disposizione che non ha a che fare né con rinnovi Mekong e trovo che nel senso di pezzi aggiuntivi rispetto alla scadenza
Diciamo fissata in sede di durata della concessione e accessori in questo caso perché diventa in modo complesso
Non vi siamo non vi sia ragione di
Tirare in ballo il diritto dell'unione europea né di preoccuparsi della del delle verifiche da fare avremmo
Naturalmente se invece si dovesse ritenere che c'è ragione di tirare in ballo allora
Subentrerà e però tutte quelle ragioni di inammissibilità sulle quali
Ho ascoltato con piacere la abilissima a difesa del collega ma mi perdonerà collega io non mi soffermerò su queste su questi motivi
Lui stesso ha richiamato il precedente la sentenza centosessantacinque io su questo mi limito a dire solo
Che siccome in questa occasione la la il ricorso fa un minuscolo cenno ha un potenziale interesse transfrontaliero che deriverebbe dagli incentivi
Quindi mi sento solo di dire che non è così che gli incentivi sono un modo per rendere vantaggiosa l'iniziativa economica
Del di colui che ha ottenuto la concessione ma non hanno non possono avere a che fare con interesse transfrontaliero della condizione
Quindi a me pare che questa vicenda non ci porti in un quadro di potenziale conflitto col diritto dell'Unione europea e lo dico qui quasi con dispiacere
Perché io a tempo ormai veterano come
La contessa al difensore anche nell'altra sentenza e quindi è da tempo
Passò qualche tempo concerto con la logica dell'avvocato non con quella del del Picchi dedicargli interessa dei suoi studi con la logica passò qualche tempo
Con la logica dell'avvocato a guardare cosa succede negli altri negli altri Paesi in questo e quindi ho passato qualche tempo cercare di confrontarmi con il Vassar a un salto in presenza della della Germania o con il code delle narici
E Cukor con i decoder della ovvero il mondo e la Francia o di capire cosa succede nei paesi scandinavi in cui
Hanno concessioni che in partenza non hanno limiti temporali tra l'altro non solo per le piccole derivazioni rivelazioni l'acqua
In queste queste mie in quella saltuarie ma intense ricerche diciamo di cosa succeda negli altri paesi vedi cosa succeda diciamo nel nel in chi pensa queste cose nel quadro del del dell'unione della dell'unione
A me pare di poter dire che chi
Va a studiare da questioni relative alle piccole derivazioni d'acqua incontra nella sua ricerca tantissime direttive europee incontra evidentemente la due mila sessanta quella sulla purezza dell'acqua incontro alla direttiva due mila ventotto due mila ventinove sulla sulla sulle fonti rinnovabili
Io sono rimasto colpito credo confesso in tutte queste ricerche che io ho dedicato alla a questo ambito di studi non non mai incrociato una menzione della direttiva centoventitré del due mila sei
L'idea che me ne sono fatto io c'ero ancora cinque minuti è che il problema di chi vuole investire in una piccola produzione di energia idroelettrica oggi non è quello di affrontare le imprese concorrenti è quello di individuare un sito adatto tra i moltissimi possibili perché io capisco che si è poi era che l'acqua è scarsa Centola Pascal sia su tutto il Paese
Ma non si può dire che che oggi in Italia o in Europa le possibilità di derivare piccole energia elettrica scarsa perché e invece e abbondantissima questa possibilità
Il suo problema è di formulare un buon concetto che convinca l'amministrazione a dargli di solito un'autorizzazione come dicevo prima e di ottenere degli incentivi senza i quali è incerta la convenienza e senza dubbio si troverà di fronte agli ambientalisti che gli faranno opposizione un'opposizione che è quasi istituzionale prevista per per una necessità di conservare non solo la quantità alla purezza dell'acqua che d'altronde sono esattamente ciò che va conservato ai sensi di quelle direttive
C'è supera questi ostacoli realizzarli impianti con mezzi che tranne quelli tratti direttamente attinenti all'acqua sono e rimangono di sua proprietà non solo in Italia
Alla scadenza dopo un periodo diverso a seconda del Paese l'autorizzazione potrà essere rinnovata o meno
è un punto importante che vi debba essere un rinnovo è questo lo sottolineava anche anche il collega dell'avvocatura perché il punto le rinnovo è il punto del controllo ma
In tutte le occasioni che io ho trovato in tutti gli iscritti che io ho trovato non sia mai detto il punto di rinnovo è il punto per mettere a gara la piccola concessione che come però che per cui non non non esiste questo problema
Il punto del rinnovo è il punto per fare un controlli sulla quantità qualità e purezza dell'acqua in questo senso i rinnovi sono effettivamente necessarie
D'altronde collega dell'avvocatura avuto la cortesia di depositare lui l'atto con cui la commissione europea a posto fine a quella iniziativa in cui in cui
Contestava la la violazione della direttiva Bolkestein ora ovviamente la non è che la commissione europea abbia detto scusate ci siamo sbagliati e qui la direttiva poiché non c'entra niente
Però lo ha detto che quando la pizza quando la commissione dice lo abbiamo fatto ogni ragione cito il documento depositato dall'avvocatura delle specifiche caratteristiche percettore di trovarle
La la memoria dell'avvocatura che ce lo ricorda
Specifiche caratteristiche del settore idroelettrico e io vorrei dire delle piccolo settore idroelettrico sono quelle che sto cercando GP illustrare
E poi all'azione del collega a dire che la Commissione ha aggiunto guardate che questo non vuol dire che siate che siate apposto ma certo non vuol dire che siamo a posto
Di fatti ma ma non siamo a posto per i grandi bacini per i grandi depositi per le dighe caro dove l'impianto e di che aspetta solo di essere gestito da qualcuno e tutti possono gestirlo se ne hanno la capacità necessaria non certo per piccole derivazioni che sono il frutto dell'iniziativa e in parte anche della proprietà
Dei dei privati ed i fatti lo stesso legislatore statale che
Con la legge centodiciotto del due mila ventidue APOV creduto senza alcun riferimento alla direttiva Bolkestein
A allegare per le grandi concessioni non è provveduto affatto a modificare la legislazione sulle piccole derivazioni d'acqua
A mio sommessi Simo avviso
E posto che
Secondo me qui siamo al di fuori dell'ambito di questa specifica controversia mi assumessimo avviso la la la normativa italiana sulle piccole derivazioni d'acqua non solo non viola il diritto dell'Unione
No ma è sostanzialmente corrispondente allo Stato medio diciamo così della della normativa nel dei Paesi dell'unione europea
E o abilmente questa questa patteggiamento quasi masochistico di volere continuare
Dipende da un senso di colpa invece per dove abbiamo davvero ragioni ragioni di essere di essere di essere preoccuparti per mancati adempimenti del diritto dell'Unione
Ha colpito anche me la sentenza duecentotrentatré del due mila venti tra quelle recenti
Che si riferiva però ad un bene effettivamente prezioso e raro come le acque minerali
Ma
Anche qui io lo lo dico come opinione ma quando
La sentenza pronuncia quel passo che il collega dell'avvocatura ci ha ricordato
Però dimentica di ricordare e la direttiva servizi ha comunque un presupposto
Ed è che si tratti di prestazioni
Io capisco che in un caso
Abbia potuto essere richiamata al di fuori del suo popolo e o ambiente operativo
Però non vorrei neanche che in cordialissimo nella circostanza che nostro paese sia la fine l'unico in cui la direttiva servizi si applica al di fuori dei servizi perché perché sì sì ricordiamo che la questione dei balneari rientra nel campo dei servizi perché la concessione strumentale alla prestazione del servizio è assorbita
Ma non è questo certamente il caso delle piccole concessioni d'acqua in cui la la concessione ottenuta cioè produrrà un bene che viene utilizzato in poco ho ceduto ad altri che poi lo cedono ad altre che poi lo cedono ad altre
Non abbiamo qui alcuna alcuna prestazione disservizio alcuna prestazione senza subordinazione c'è quella quell'essi dico
Lessico di chi paletti chi svolge una una prestazione
E naturalmente
Ma già lo sappiamo già iscritto nelle vostre sentenze anche se si volesse
Mettere pagare alle piccole concessioni d'acqua bisognerebbe farlo in un quadro diverso dei rapporti proprietari e anche rapire in un quadro comune europeo perché
Altrimenti rischiamo di essere talmente avanti da essa da essere gli unici che si sono così avanti grazie bene
Ci sono domande
Prego
Sono norme una domanda al al
Professor fa Alcontres esclude del capito bene la difesa statale
Afferma nel nel proprio ricorso che questa che questa disposizione di censura si esclude un minuto di forse avvocato Manzi voleva aggiungere qualcosa scusate chiedo scusa se non grazie Presidente in effetti in Unamuno servono fare un'osservazione velocissima
In relazione al richiamo proprio che ha fatto il collega
Della vostra sentenza duecentosessantacinque del due mila ventidue
Che è stata affrontata sotto il profilo dei
Requisiti di ammissibilità e di specificità del del ricorso
Peraltro abbiamo avuto la sensazione che proprio per diciamo per specificare e motivare adeguatamente si sia molto sterzato sul profilo sul piano della tutela dell'ambiente che non è una una censura che è stata sollevata nel ricorso perché nel ricorso non si censura assolutamente la il contrasto
Rispetto alla materia della tutela dell'ambiente o delle della risorsa idrica di cui all'articolo centodiciassette lettera S il collega però non ha affrontato forse la parte più importante della sentenza che quella di merito
Perché la sentenza ha dato la vostra sentenza ha dato chiaramente atto che il quadro normativo
In tema di concessioni per piccole derivazioni idroelettriche non è in alcun modo ispirato esigenze concorrenziali
Ma è regolato in altro modo che hanno visto dalla dal Testo unico ecco ora questo a nostro avviso colloca la l'iniziativa in in una prospettiva di di iper correttissimo e e di quel senso di colpa a cui faceva riferimento professor Falcone la parte finale della discussione
Ma certamente non solleva non suscita nessun problema di tutela della concorrenza insomma sono cose che che abbiamo scritto posso per il resto senz'altro riportare bene grazie
Collega Viganò sì per no era una domanda per il professor Falcone per per cogliere meglio la la portata delle sue precisazioni sulla interpretazione della disposizione censurata
La richiesta tale afferma che questa dispersione comporterebbe un meccanismo di proroghe automatiche cioè che la le espressione è allineata al Periodo incentivante farebbe sì che anche dopo la scadenza originariamente prevista di queste concessioni si allungherebbe la scadenza sino al Periodo incentivante dette riconoscimento per gli incentivi per comprendere bene la vostra tesi invece in sostanza voi dite che che questa disposizione configura un meccanismo di determinazione per la durata delle nuove concessioni nel momento in cui sono collegate
Agli incentivi ma che non escluderebbe invece questa espressione e allineata
La la la la scadenza delle concessioni in essere ecco questo cioè nel la la determina questa proroga o non la determina scusi
E poi invece all'Avvocatura dello Stato volevo chiedere conferma di questo c'è la vostra tesi la crisi del governo dunque che l'articolo dodici della direttiva centoventitré dalla direttiva Bolkestein si applicherebbe direttamente a tutte le concesse a tutte le piccole concessioni idroelettriche
Prevalendo quindi tanto sulla legislazione statale difforme quanto sulla leggi sulle leggi regionali eventualmente di fornirlo chiedere conferma di questo punto mi voi sostenete che la direttiva Bolkestein si applica
Al alle piccole derivazione
Vediamo se ci sono altre domande
Poi
Sì no indubbiamente dati terminato la la possibilità di prolungare allora
Nel nella memoria e abbiamo fatto anche un paio di esempi possono essere possono essere illuminanti ma indubbiamente la norma consente
Una io non posso rispondere di sì perché non la trovo giusta come come espressione è una rideterminazione
Della
Che certo arriva a un certo punto della durata della concessione
Che non è scaduta non è in scadenza cioè
Ha senso parlare di prove da quando io dico tu avevi una concessione
Di vent'anni io tra adesso te da sesta sta per scadere va bene te la scadrebbe nel due mila ventiquattro te la porto al due mila nove al due mila trentaquattro adatte l'ho pagata
Ma se io se io ho una concessione che magari è nata da due anni e il mio concessionario ha ottenuto gli incentivi e io gli dico
Guarda che tu avendo ottenuto questo incentivi ai la facoltà di chiedermi
Che la tua durata di concessione invece di essere di venti anni sia se hai ottenuto il sì agli incentivi per venticinque di venticinque
Che lo posso fare te lo posso concedere finché stiamo sotto i trenta perché i trenta era anche il mio limite
Questo è il senso ed è e questo è la ragione per cui io devo rispondere no alla domanda del se può tenere la proroga Massi alla domanda se può ottenere l'estensione della durata della concessione
Avvocato Aiello vuole aggiungere qualcosa
Sì sono un po'confuso ma rispondo sicuramente
La delibera del Consiglio dei ministri esattamente nei termini che lei ha segnalato Ribera il Consiglio dei ministri e nel senso dell'applicazione l'articolo dodici della direttiva Bolkestein anche alle concessioni di piccola derivazione d'acqua a uso idroelettrico
Per quanto riguarda quella invece
è stata definita una una specie di sterzata nonno adesso non ricordo bene il termine io qui naturalmente richiamo alla vostra attenzione
Il vostro precedente la sentenza settantacinque del due mila ventitré sulla possibilità di andare a individuare il parametro T di possibile illegittimità costituzionale innesco nel solco delle disposizioni che sono state richiamate e qui le discussioni sono state tutte ricamate per la verità grazie
Ci sono altre domande sarà deciso
Prego
Ricorso dieci del due mila ventiquattro Presidente del Consiglio dei ministri contro Regione Liguria
Per presidente del consiglio dei ministri avvocati dello Stato Ruggero Di Martino Fabrizio fedeli per regioni Liguria avvocato Francesco Saverio Marini
La parola avvocato dello Stato fedeli ricorrere grazie
è un vizio che ogni tanto riemerge dettagli ferox finalizzate grazie presidente lega Cerrone Alibrandi
Il Presidente del Consiglio dei ministri ha impugnato l'articolo quarantasette della legge della Regione Liguria numero venti del due mila ventitré
Che nell'ambito delle disposizioni collegate alla legge di stabilità regionale per l'anno due mila ventiquattro interviene in materia di libera professione intramuraria della dirigenza sanitaria
L'articolo quarantasette si compone di tre commi che sono tutti oggetto di censura del ricorrente anche se in riferimento a parametri non del tutto coincidenti
In particolare il ricorrente impugna il primo comma dell'articolo quarantasette che prevede che in via transitoria e fino al due mila venticinque
I dirigenti sanitari dipendenti dal Servizio sanitario regionale che abbiano optato per l'esercizio dell'attività libero professionale intramuraria alpini possono operare nelle strutture sanitarie private accreditate anche parzialmente con il servizio sanitario regionale
Secondo ricorrente così disponendo sarete violato l'articolo centodiciassette terzo comma Costituzione in materia di tutela della salute in quanto la norma regionale avrebbe ampliato l'ambito di operatività dell'alpino in contrasto con l'articolo uno comma quarto della legge centoventi del due mila sette secondo cui l'alti può essere esercitata
Solo in strutture ambulatoriali interni o esterne all'azienda sanitaria pubbliche o privati non accreditate
Con le quali l'azienda stipula apposita convenzione
Da lì divieto costituirebbe un corollario del principio di unicità del rapporto di lavoro dei medici dipendenti del servizio sanitario nazionale
Principio di unicità sancito dall'articolo quattro comma sette della legge quattrocentododici del mille novecento del mille novecentonovantuno
E volto a evitare la nascita di un conflitto di interessi tra servizio sanitario nazionale che strutture sanitarie accreditate così garantendo la massima efficienza e funzionalità operativa al servizio sanitario pubblico
La medesima norma regionale violerebbe anche la sfera di competenza statale esclusiva in materia di ordinamento civile
E sa infatti incidendo su rapporti di lavoro già assortiti determinandone in maniera minuta e con effetti immediati aspetti essenziali
Realizzerebbe un'indebita sostituzione della fonte di disciplina del rapporto di lavoro
Individuata dalla legge statale nella contrattazione collettiva ponendosi dunque in contrasto con le norme del contratto collettivo nazionale di lavoro del ventitré gennaio due mila ventiquattro della dirigenza medica
Anche il comma secondo del medesimo articolo quarantasette della legge numero ventidue mila ventitré si porrebbe in contrasto col centodiciassette terzo comma della Costituzione
Laddove stabilisce in via transitoria e per ridurre le liste di attesa che le aziende sanitarie gli enti e gli istituti del Servizio sanitario regionale
Sono autorizzati fino al due mila venticinque anni ad acquisire da
Propri dipendenti della dirigenza sanitaria al rapporto di lavoro esclusivo in forma individuale utili Keep acquisire prestazioni sanitarie in regime di libera professione intramuraria
Anche con le modalità di cui al comma primo e quindi anche presso strutture private accreditate
In tal modo il secondo comma violerebbe i principi fondamentali in materia di tutela della salute desumibili dall'articolo quindici quinquies comma secondo del decreto legislativo numero cinquecentodue del mille novecentonovantadue
E dalle disposizioni della già richiamata legge centoventi del due mila sette che non prevedono la possibilità per le aziende del servizio sanitario nazionale di acquistare prestazioni rese in regime di alti dei propri dirigenti sanitari la libera professione intramuraria sarebbe infatti consentita dalla normativa statale solo in corrispondenza di una scelta diretta da parte dell'utente del singolo professionista cui è richiesta la prestazione con oneri a carico dello stesso assistito
Inoltre la possibilità di acquistare prestazioni sanitarie in regime di libera professione intramuraria anche presso strutture sanitarie private accreditate ritirerebbe la violazione di cui abbiamo parlato con riferimento al comma primo
Il ricorrente impugna infine anche il comma terzo
Dell'articolo quarantasette laddove attribuisce alla Giunta regionale il compito di stabilire con propria deliberazione i criteri e le modalità di svolgimento dell'attività libero professionale di cui al comma secondo
Nonché la valorizzazione economica dell'attività libero professionale da corrispondere a prestazione ai professionisti
Secondo il presidente del Consiglio dei ministri quest'ultimo comma sarebbe destinato infatti a cadere prefetto della declaratoria di illegittimità costituzionale del comma secondo al quale è collegato infine l'intero articolo quarantasette della legge numero venti del due mila ventitré e censurato anche per violazione dell'articolo tre della Costituzione in quanto ampliando per i dirigenti sanitari del servizio sanitario regionali ligure
L'ambito di operatività della alpini frustra e rap e le esigenze di uniformità sottese alla disciplina statale della libera professione intramuraria dando luogo a una irragionevole disparità di trattamento rispetto al personale sanitario medico che opera in altre regioni
In violazione del principio di uguaglianza sancito dall'articolo tre della Costituzione
Nel giudizio sia costituita la Regione Liguria e ha chiesto che il ricorso venga dichiarato inammissibile infondato lascerei alla qui presente difesa della regione di esporrei le proprie argomentazioni limitandomi però evidenziare un solo aspetto
Secondo la regione Liguria sarebbero anzitutto prive di fondamento le censure rivolte al primo comma dell'articolo quarantasette in riferimento al terzo comma del centodiciassette costituzione
In quanto non si desumerebbe dalla normativa statale vigente alcun principio fondamentale che vieti il reperimento di spazi per lo svolgimento dell'attività intramuraria presso strutture private accreditate con il Servizio sanitario nazionale
Principio che non potrebbe essere tratto dall'articolo uno comma quarto
Della legge centoventi del due mila sette invocato dal ricorrente quale parametro interposto
In assenza di tale principio l'intervento legislativo regionale sarebbe quindi compatibile con la potestà normativa di dettaglio in materia di tutela della salute ex articolo centodiciassette terzo comma della Costituzione
Risulterebbe ragionevole e coerente con l'obiettivo di consentire l'erogazione di un maggior numero di prestazioni quindi uno sgradito della pressione sul servizio sanitario nazionale e sarebbe altresì in linea
Con alcuni dei più recenti interventi legislativi in materia sanitaria fra cui in particolare
Quello contenuto nell'articolo tre quater del decreto legge centoventisette del due mila ventuno
Che con riferimento agli operatori delle professioni sanitarie ha disposto una deroga fino a tutto il mille e il due mila venticinque al principio dell'unicità del rapporto di lavoro con il servizio sanitario nazionale ora rispetto a tale questione
La ricorrente chiede che qualora questa corte ritenesse vigente il divieto di svolgere l'attività intramuraria presso strutture sanitarie private accreditate
La ricorrente chiede in via subordinata che questa corte sollevi innanzi a sé medesima la questione dei legittimità costituzionale dell'articolo uno comma quarto della legge centoventi del due mila sette per violazione degli articoli tre e trentadue e centodiciassette terzo comma della Costituzione questo perché secondo la regione Liguria sarebbe del tutto irragionevole razionale discriminatorio
Derogare al vincolo di unicità del rapporto col servizio sanitario nazionale per gli operatori delle professioni sanitarie invece vietare ai dirigenti medici in assenza di adeguati locali presso la struttura pubblica dove lavorano
Vi svolge l'attività intramuraria presso strutture private accreditate previa convenzione con l'ente di appartenenza di fare tutto e lascerei la parola alla difesa nella regione
Bene grazie
Allora per la presidenza di Consiglio dei ministri
L'avvocato fedele
Grazie presidente giudici della Corte
Le norme dell'ordinamento statale che disciplina non lo svolgimento terrà ma libera professione intramuraria da parte dei medici dipendenti del servizio sanitario nazionale costituiscono per giurisprudenza costante i principi fondamentali
In materia di tutela della salute essendo attinenti a un aspetto assolutamente caratterizzante qualificante dell'organizzazione del servizio sanitario regionale
E ha un aspetto anche molto delicato e importante del rapporto tra personale medico e e paziente e quindi si tratta di una di una disciplina che attiene a principi fondamentali
In materia di tutela della salute che richiede anche un un trattamento una normazione uniforme sul territorio nazionale ora il divieto di svolgimento di libera prestazione sanitaria presso strutture
Accreditate
è un principio assai risalente è stato sancito dalla legge quattrocentododici del novantuno all'articolo quattro comma sette ribadito poi dalla legge di riordino del sistema sanitario decreto legislativo cinquecentodue del novantadue l'articolo quindici quinquies ma comma due lettera C
Dove chiaramente sancito che la libera prestazione intramuraria non può essere ha svolto presso strutture sanitarie che siano accreditate con il servizio sanitario ma soltanto presso strutture appunto non non accreditate e questo principio rappresenta una costante anche di tutta la normazione successiva ed è presente anche nella legge centoventi del del due mila sette
Dove nel prevedere la possibilità di ricorrere all'acquisto o alla locazione di di spazi presso strutture sanitarie si fa sempre riferimento alla circostanza che debba trattarsi di
Strutture sanitarie non non accreditate
E in questo divieto corrisponde
A un un principio che quello della unicità della della prestazione lavorativa incompatibile con altri rapporti convenzionali con il servizio sanitario nazionale soprattutto corrisponde a una esigenza quella di evitare soprattutto una situazione di conflitto di interesse
Tra il medico dipendente del Servizio sanitario
Nazionale e la struttura accreditata conflitto di interesse che potrebbe poi tradursi in un rischio che l'assistito che anche il paziente avvenga appunto indirizzato venga in qualche modo dirottato presso l'operatore privato accreditato massimizzando così interesse allora al legittimo profitto ma a carico appunto del servizio sanitario nazionale e quindi questa è la la ragione a nostro avviso profonda è importante che presidia questo questo divieto questa limitazione allo svolgimento della libera prestazione
Appunto intramuraria è un principio che poi a molte volte affrontato analizzato anche il giudice amministrativo che volevo richiamare soprattutto ci sembra molto chiaro sotto questo profilo la sentenza del TAR Veneto settecentoquarantatré del due mila diciassette e già affrontato una pittura una normativa approvata dalla Regione Veneto con delle linee guida che avevano esteso questo divieto questa appunto l'incompatibilità
Anche alla prestazione svolta presso strutture sanitarie non accreditate ma che fossero partecipate società partecipate da strutture sanitarie invece accreditate o amministrate da persone fisiche
Amministravano anche strutture sanitarie accreditate
E la Regione Veneto ha ribadito la legittimità di questa normativa
Civile che il TAR veneto ha ribadito la legittimità di questa normativa
Affermando appunto che non si trattava di un'applicazione analogica di un di un divieto ma di una legittima appunto interpretazione estensiva di quello che un un principio assolutamente generale assoluto
In questa materia
Quindi non appunto una estensione di un divieto ma l'applicazione appunto di un di un principio generale anche ripeta situazioni diverso sia all'attività intra intramuraria svolta presso strutture anche non accreditate ma che siano partecipate da strutture sanitarie accreditate papà lo scopo anche di evitare possibili forme di elusione di questo divieto sancito da un da un principio generale
Volevo richiamare anche la sentenza del del TAR Basilicata cinquecentottantacinque del due mila ventidue che da una lettura anch'essa ampia e estensiva di questo divieto affermando che direttore svolgimento della libera prestazione intramuraria presso strutture accreditate riguarda anche alcune prestazioni alcune specialità mediche che siano semplicemente autorizzate e non convenzionate quindi non si può neanche fare distinzione
E tra le singole prestazioni e ritenere possibile svolgimento di questa attività intramuraria per prestazioni appunto di una struttura accreditata che siano soltanto autorizzate e non anche se convenzionate
Quindi è evidente che la giurisprudenza da una lettura quanto possibile ampia di questo principio che sarebbe proprio lo scopo di assicurare il buon andamento e l'imparzialità
Dell'amministrazione sanitaria con ciò hanno Sapi sovvengono meno anche chi profili che vengono appunto denunciati da parte della Regione Liguria per insomma indurre anche un altro rimessione di una questione di
Di legittimità costituzionale
Anche il comma secondo della norma impugnata nella parte in cui prevede la possibilità di acquisto di prestazioni in regime di libera professione intramuraria da parte della struttura sanitaria costituisce anch'esso una deroga a un altro principio fondamentale in questa materia si attesta a prestazione
E libero professionale e viene deve essere richiesta dall'assistito deve essere richiesta dal paziente con oneri a proprio carico principio chiaramente sancito dall'articolo quindici quinquies comma due del decreto legislativo cinquecentodue del novantadue che abbiamo richiamato nel ricorso anche come norma interposta
Con ciò replicante anche ad eccezione di inammissibilità sollevata quindi ci sembra che anche il comma due della norma impugnata migliori un altro principio fondamentale in questa materia sia la libera professione intramuraria viene svolta
Su richiesta dell'assistito e con oneri a carico dell'assistito medesimo non su su richiesta e con l'acquisto della prestazione da parte della della struttura sanitaria
Oltre a questi parametri dei principi fondamentali abbiamo poi richiamato anche la violazione della potestà legislativa
Esclusiva dello Stato in materia di ordinamento civile con riferimento all'ultimo contratto collettivo nazionale dell'area della dirigenza sanitaria
Del ventitré gennaio due mila ventiquattro che ribadisce tutti i principi appena richiamati quindi quello dello svolgimento della prestazione su richiesta dell'assistito
Presto strutture
Necessariamente non accreditate
E questo CIPE quindi sancito anche dal contratto collettivo quindi la norma regionale invade anche una ma ambito che è stato regolato contrattualmente che per replicare ad eccezione sollevata dalla regione ribadiamo che il contratto collettivo è stato si siglato diciamo invia definitiva sottoscritto in via definitiva il ventitré gennaio quindi successivamente alla legge
Regionale in impugnata ma come ben noto al contratto collettivo era stato già sottoscritto è stato già siglato dalle parti sociali il il ventotto settembre del due mila ventitré quindi prima dell'approvazione della legge regionale e contato nativo avuto poi successivamente l'iter della certificazione da parte della Corte dei Conti che si ha concluso quindi con la sottoscrizione finale dopo l'approvazione della legge ma era ovviamente un testo già comunque perfetto anche se ancora in fase di
Controllori di verifica quanto alla sua efficacia prima dell'approvazione della normativa e della legge regionale e che è stata impugnata quindi a nostro avviso sussiste anche la violazione del parametro dell'ordinamento civile
Infine ribadiamo che questa normativa ci sembra violare anche il principio di uguaglianza perché da un trattamento differenziato il più favorevole per lo svolgimento della libera professione intramuraria appunto solo ai medici dipendenti del servizio sanitario
Appunto nella nella regione Liguria quindi con una disparità di trattamento sul resto del territorio nazionale quindi insistiamo per l'accoglimento del ricorso venga adesso regione Liguria non sarà d'accordo con lei
Insomma fa proprio vederlo
La ringrazio presidente
Ovviamente non ritorno sulle osservazioni che ha già esposto nella nella sono già state esposte una relazione né su profili di inammissibilità sui quali ovviamente rinvio alla nostra memoria mi limito solo ad osservazioni e replica a alle memorie anche alle difese sviluppate oggi dall'avvocatura
La prima riguarda il primo comma della norma regionale impugnata e sul punto occorre dare la corretta interpretazione anche diciamo costituzionalmente orientata
Tanto la norma regionale quanto al parametro della legge statale che l'avvocatura che dell'avvocatura sarebbe stato violato
Iniziamo da quest'ultima cioè la norma statale e similmente peraltro prevede il contratto collettivo che stava ultimo ricordato
Dal collega fedeli la norma statale prevede la possibilità in caso di necessità il limite delle risorse disponibile di acquisire spazi ambulatoriali Esterni
Per lo svolgimento dell'attività libero-professionale intramuraria tramite l'acquisto collocazione di spazi presso strutture sanitarie autorizzata non accreditate nonché continua la norma tramite la stipula di convenzioni con altri soggetti pubblici
Porte ovviamente questi spazi
Corrispondono a criteri di congruità idoneità per esercizio dell'attività medesima
Cosa fare Regione
Consente al fine di contrastare le liste d'attesa peraltro in via transitoria di svolgerà dirigenti medici del servizio sanitario nazionale l'attività intramoenia anche negli spazi delle strutture sanitarie accreditate
Ora occorre chiedersi se riferimento alle convenzioni con altri soggetti pubblici ossari comprendere anche appunto in un'interpretazione costituzionalmente orientata
Anche le strutture private accreditate in quanto facenti parte del servizio pubblico sanitario
In questo senso peraltro depone dobbiamo scritto nella memoria il piano nazionale liste d'attesa per il triennio due mila diciannove mila ventuno che fa riferimento ai fini della rilevazione delle attività libero professionale intramoenia anche agli enti accreditati dell'aziende sanitarie locali
Del resto e prima ancora un'interpretazione diversa sarebbe priva di razionalità oltre che introdurre una ingiustificata disparità di trattamento
Avendo infatti all'opposto interpretazione che sostituto dallo Stato
Si arriverebbe a consentire il reperimento dei locali per l'intramoenia in strutture non accreditate quindi del tutto estranei al servizio sanitario nazionale e petalo strutture sanitarie accreditate
Essendo entrambi in possesso dell'autorizzazione all'esercizio dell'attività sanitaria e quindi requisiti a tal fine necessari anzi il divieto nei confronti del strutture accreditate in favore di quelle solo autorizzate apparirebbe ancora di più ragionevole perché in fondo quest'ultime strutture oltre l'autorizzazione hanno anche i requisiti per l'accreditamento del convenzionamento col servizio sanitario qual è la replica sì ma in questo modo vi è il rischio che possono sorgere conflitti d'interesse si cita al riguardo
Nella memoria
Di replica dell'avvocatura la sentenza numero duecentotrentotto del due mila diciotto di questa corte
Si tratta però di un precedente che non è suo sovrapponibile a quello qui in esame e che anzi dimostra che a fondamento del ricorso dell'avvocatura vi è un equivoco di fondo sull'interpretazione della normativa regionale
In quel caso infatti la norma della Regione Basilicata prevedeva
Che le strutture sanitarie private accreditate con il Servizio sanitario nazionale
Potessero avvalersi dell'opera di medici il rapporto esclusivo con il servizio stesso e questo integrava come ha rilevato la stessa corte una violazione del principio di unicità del rapporto di lavoro
E comicità sede propria evitare che si possono creare configurare conflitti interessa
Compito che consiste nel fatto che la struttura accreditata in ragione del rapporto di lavoro col dirigente sanitario congiungente medico possedute da apposto nulla svolge la sua prestazione presso di sé piuttosto che presso l'azienda sanitaria
Visto che una parte dell'intramoenia finisce nelle casse sostanzialmente dell'azienda e questo può creare un conflitto d'interessi
Ora tutta questa situazione non ricorre nel caso di specie
Perché no nella normativa impugnata si consente al dirigente sanitario regionale soltanto di svolgere l'attività intra un'aria nelle strutture accreditate cioè negli spazi di quelle strutture ma noi favore delle stesse
E questa è l'interpretazione anche poco sul cemento orientato la norma della norma regionale la premessa fondamentale da cui muove espressamente la la norma impugnata infatti che si deve sempre trattare di attività
Libro professionali intramuraria dunque gestita dalla struttura pubblica di appartenenza del Dirigente medico la quale conserva il diritto alla propria quota della prestazione
Volendo essere chiari la nuova Regione Liguria che certo
E anche se scritta in modo più
Più puntuale ma comunque introdotto una deroga al principio di unicità del rapporto
Col servizio sanitario nazionale e in particolare non accordato ai dirigenti del servizio sanitario il rapporto esclusivo la possibilità di lavorare privatamente anche altrove
La disposizione ha solo astrattamente previsto la possibilità di svolgere nelle strutture private accreditate l'attività intramuraria attività e e resta tale cioè intramuraria e che quindi rimane soggetta alle relative regole narrative guarentigie
Anche in punto di remunerazione sinergia con la struttura pubblica di appartenenza
In altri termini più semplicemente le aziende sanitarie ospedaliere la norma consente soltanto di prendere in locazione locali adeguati non solo dalle strutture nate intatte ma anche dalle strutture accreditate
E in questa prospettiva non si comprende quale dovrebbe essere il conflitto d'interessi
Per esemplificare sì o sono più lungo della del Policlinico Tor Vergata il Policlinico non ha spazi adeguati
E per consentirmi di svolgere la mia attività intramoenia potrà acquisire quegli spazi locare quegli spazi sia presso una struttura non accreditata che presso una struttura accreditata
Non vedo obiettivamente quale sia il problema quelli spazio una volta locati con una convenzione diverrà ne diverranno la disponibilità del del Policlinico e quindi la prossima l'attestazione continua a essere svolta nei confronti del proprio del Policlinico di Tor Vergata
Solo una rapidissima conclusiva considerazioni sul secondo comma
Che invece riguarda l'abbiamo sentito la violazione del divieto di acquistare prestazioni sanitarie i regimi di attività intramuraria da parte dell'azienda sanitaria in favore dei propri dirigenti medici
Rinvio
Alla memoria su tutte le norme statali che invece sembrerebbero dare copertura
Alla normativa regionale aggiungo solo che la legittimità della scelta regionale sembra oggi trovare conferma anche nella legislazione sopravvenuta in particolare
Nell'articolo tre comma dieci del decreto legge settanta del due mila ventiquattro che ancora non è stato convertito che è dichiaratamente volto a dettare disposizioni per la riduzione dei tempi di attesa del servizio sanitario nazionale cosa prevede questa norma a disposizione stabilisce che nell'eventualità che i tempi previsti e non possono essere rispettati le direzioni generali aziendali garantiscono l'erogazione delle prestazioni richieste anche attraverso l'utilizzo dell'attività libero professionale intramuraria
Si consente dunque le aziende sanitarie riutilizzare apposite risorse statali per acquistare prestazioni in libera professione intramuraria che analogamente affatto legislatore ligure
Qua norma impugnata mettendo a disposizione delle aziende sanitarie regionali apposite risorse per acquistare peraltro in via sperimentale e per ridurre le liste d'attesa e prestazioni in Alpi dei propri dirigenti sanitari
Se consentito peraltro sottolineare la
Paradosso Anita della censura dal governo che assume l'incostituzionalità dell'acquisto interno di prestazioni intramuraria da parte devi dei propri dirigenti in un contesto invece che ammette
Pacificamente l'utilizzo delle cosiddette dei cosiddetti medici a gettoni
Con costi enormi e con grave nocumento per il servizio sanitario regionale o la norma regionale al pari della norma statale credo
Appena richiamato invece volta a far fronte a questi problemi le liste d'attesa e con strumenti che garantiscono sia la qualità e l'adeguatezza delle prestazioni ma anche il contenimento dei costi
Grazie presidente Russia dei sono due domande uno collega
Sì grazie presidente no all'Avvocatura dello Stato l'esempio che ha fatto per giustificare il conflitto di interesse eh
Per certo se vai medico può andare anche nel locale la struttura accreditata può dirottare lì il paziente va questa
Però questo lo capirei se l'Alpi forse esercitabile solo nella struttura pubblica però c'è l'Alpi allargata come l'M smette seri corso dal due mila e dodici che permette come ricordava la difesa
Anche di
Prendere in locazione locali in strutture private autorizzante purché non convenzionate allora io penso che sia il rischio se il medico va in un locale di una struttura privata no semplicemente autorizzata Manolache ripeto che difese ancora maggiore di conflitto di interesse
Quindi non si riesce a capire perché viene discriminata la struttura privata subentrasse riuscito a capire nel senso di dire poi prende il locale in una struttura privata tu cura semplicemente autorizzata ma non può e prende il locale in una struttura privata accreditata perché se il rischio è quello del dirottamento forse c'è a maggior ragione nell'altro caso corrente
Ma anche la remunerazione del medico è maggiore no quindi vorrei che ha cerca di capire qual è il senso dell'argomento che lei ha sviluppato tenendo conto che c'è lati allargata centralizzazione statale consente l'arte allargata cioè di prendere locali in strutture private dove poter svolgere l'intramuraria
Collega Patroni Griffi gli aspetti no un se ho ben capito all'avvocato della regione se ho ben capito la lettura nell'età della legge regionale e che io medico del Servizio sanitario vado in una struttura accreditata ma la quota dell'intramoenia resta versata
O dalle sale alla alla struttura pubblica e non a quella criptata allora se questa è la tesi ma credo che sia senz'altro questa la mia domanda è le risulta che ha così avvenga di questo significa che la struttura accreditata avrebbe il vantaggio provento di questa allocazione delle degli spazi immagino e ancora una volta beh risulta per esempio da qualche convenzione che questo sia la regolamentazione del rapporto all'avvocato allo Stato in realtà in parte coincide con il dubbio lei pensa che una lettura del genere sia riferibile anche alla norma statale
Che cioè se la norma sarà gravame la norma statale potrebbe essere letta nel senso che
Posso andare anche nelle accreditate purché la quota resti come dire dell'intramoenia resti versata alla struttura pubblica e non a quella accreditata che ospita collega vicario collego all'ultima domanda per una precisazione
Al appreso Marini ma una precisazione con riferimento al al alla compatibilità dell'interpretazione che lei ha proposto della della disposizione regionale censurata con il parametro interposto di cui all'articolo uno della legge centoventi del due mila e sette in cui si autorizza l'azienda sanitaria per l'esercizio dell'intramoenia
Ad acquisire presso strutture sanitarie autorizzate e non accreditate
Nonché tramite la stipula di convenzioni con altri soggetti pubblici sparse muratore semicerchio la la sua la sua proposta di crisi di di interpretazione compatibile con il parametro interposto farebbe dunque leva su convenzioni con altri soggetti pubblici quindi lei ricondurrebbe le strutture private accreditate
Al concetto di altri soggetti pubblici se ben capisco solo per per capire questo
Prego
Ecco ma problema del conflitto di interesse ecco a mio avviso si si configura si può configurare il sei appunto questa prestazione sanitaria viene svolta presso strutture che sono accreditate questo potrebbe sembrare
Paradossale perché sono appunto strutture poi in fondo che hanno un un rapporto con la con l'azienda sanitaria un rapporto anche anche stretto di accreditamento però il conflitto e trovo questo sono soggetti privati operatori privati che operano in convenzione con il Servizio sanitario nazionale allora in questa situazione
Ci potrebbe esserci in astratto il rischio che sia possibili indirizzare il paziente verso prestazioni che sono pagate da Pantalone diciamo tra virgolette punto pagate dalla dalla collettività se Fo
Da Pantalone lo stesso ma il maggiore della maggior ragione alla clinica privata
Però ecco diciamo se si trattasse di una struttura via puramente privata che fornisce in locazione
Dei locali e in in questo caso diciamo la la prestazione presso il privato resterebbe a carico dell'assistito indica più difficile ecco che sarebbe che questo questa situazione potrebbe configurarsi è più facile quando l'assistito sacche da prestazione e rimborsata dal servizio sanitario se deve pagare direttamente
Il paziente a mio avviso questa situazione disinnesca ecco il il il rischio ci sia una situazione di conflitto di interesse cioè quando il sanitario opera solo presso un operatore privato
Sia pure in regime di intramoenia
Ecco si tratta di una di una prestazione che appunto è rimborsata dal Servizio sanitario nazionale se rimane in questo contesto se invece diventa una prestazione ulteriore e aggiuntiva che rende l'operatore
Sipario privato questa ovviamente è a carico poi del paziente ma in questo caso è una libera scelta nessuno neanche la può impedire ma sicuramente in questo caso è più difficile sì viene disinnescato il il rischio del del conflitto di interesse fashion contro l'interesse da parte dell'assistito
A a norma aderire a questa a questa prestazione quindi io leggo leggo ecco in questi termini questa situazione di possibile
Conflitto ecco in in questa ottica credo appunto che la normativa venga a tenga a questo punto fermo sia che la prestazione intramuraria non dovrebbe essere svolta presso strutture accreditate perché Ricci a questa situazione di appunto possibile conflitto perché tanto paga il servizio sanitario nazionale ecco mente presso un privato porterebbero assistito se vuole insomma questo è ovviamente nessuno glielo può impedire ma non c'è una situazione più a rischio sul piano anche per la imparzialità e anche del controllo della della finanza pubblica
Avvocato Maria
Domanda
Quindi
C'è la finalità della legge e proprio al fine di migliorare l'integrazione fra le strutture facenti parte del sistema sanitario pubblico allargato
Quindi è questo il problema
Se cioè
E ci deve
San due prospettazioni assolutamente
Confliggenti quella che si dice no qui c'è un conflitto di interessi e dall'altra parte invece sicché questo conflitto diventa invece un fatto virtuoso a cui tende a cui tende la norma
E quindi mi pare questo nodo da sciogliere
Bene
Presidente siccome la risposta e già nella domanda sostanzialmente nell'ultima considerazione
E anche rispetto a quello che
Veniva chiesto al professor Viganò sì il l'interpretazione costituzionalmente orientata mi avvisa quella cioè che nel concetto i soggetti pubbliche pubblici debbano rientrare anche tutti i soggetti accreditati e convenzionati perché fanno parte del servizio del servizio sanitario se non fosse così appunto insisto ci sarebbe un un profilo di disparità di trattamento e di legittimità costituzionale quindi proprio in via subordinata diciamo ponevo il tema della di sollevare la questione incidentale di costituzionalità
Riguarda invece la domanda del del presidente Patroni Griffi non mi risulta
Cioè non sono a conoscenza di convenzioni
In questi termini
E risolta perché ho avuto ovviamente contatti con l'amministrazione regionale e l'interpretazione che dall'amministrazione e quindi mi auguro che sia può conseguente nel concludere le convenzioni e in questi termini d'altra parte non potrebbe essere così perché altrimenti confliggere beh quello sì
Con la giurisprudenza costituzionale vostra quindi credo non si possa dare lo con altre tre operazioni
Bene grazie non ci sono altre domande sarà deciso
L'udienza è chiusa