Riforme istituzionali fra efficacia, stabilità e rappresentanza

Allora non pomeriggio tutt'
Niente iniziamo abbastanza puntuale perché sono le diciassette zero due quindi siamo in buon se ammonta in ma iniziano abbastanza puntuali questo incontro anzitutto ringraziando i nostri ospiti
Che
Ci permettono di fare questa discussione questa sera su un tema importante e delicato anche in una fase diciamo peraltro sconvolta ad altri avvenimenti quali quelli della campagna elettorale che sono molto più attrattivi dal punto di vista delle dinamiche dell'opinione pubblica ma sicuramente meno destinati a lasciare segno nel tempo mentre viceversa una riforma costituzionale lo è
Io ringrazio ancora Angelo Panebianco sapete professore emerito di Scienza Politica Università degli studi di Bologna Francesco Clementi professore di diritto costituzionale comparato alla
Università la Sapienza di Roma Paolo Seganti che è stato a lungo nostro collega e anche presidente di ITA Nance
Dell'uno quindi nostro collega all'Università di Milano nel nostro dipartimento di scienze sociali e politiche a lungo presidente ritenesse Marco Leonardi ci raggiungerà perché facendo come noi tutti
Diciamo che il Professore impegnato lezione e quindi arriverà un po'più tardi ringrazio anche tutte le persone presenti
Inizierei dando in chiave introduttiva la parola Manuela Sammarco perché questa iniziativa nasce
Da una come dire prima mossa prima suggerimento che viene da me dal collega Marco Leonardi che ritenevamo opportuno importante ad affrontare e anche con degli interlocutori predisposti alla discussione
In maniera critica e potremmo dire
Empiricamente fondata questi argomenti anche in una fase come quella che che appunto è stata quella enti in cui ci troviamo di campagna elettorale che si a vicino alle prossime elezioni europee
E e poi queste iniziative è stata comunque condivise realizzata quindi in collaborazione anche con Libertà eguale Lombardia associazione e l'altro della quale facciamo parte anche io e Marco Leonardi
E di cui abbiamo qui presente anche un'ampia rappresentanza a partire da Manuela San Marco che della presidenza nazionale di Libertà eguale e poi c'è anche il nostro come dire
Principale esponente De Rienzo lombardo di di Berta eguale Lombardia che viene Erminio Quartiani e presente anche Michele Salvati che saluto bene diamo il via con questa introduzione che farà Manuela anche per inquadrare l'iniziativa rispetto a questa comune
Come dire volontà di avviare un confronto un dibattito fondato dar commentato su questi temi
Buonasera
A senz'altro quella odierna un'iniziativa lo diceva in qualche modo professore Fasano coraggiosa
Lo è per il tema affrontato anche per la data di svolgimento il tema quello delle riforme istituzionali e poi siamo a quasi a poche ore dall'inizio delle dall'apertura delle urne
è un'iniziativa coraggiosa ma per i promotori anche molto utile perché secondo molti si dovrebbe parlare di altro per esempio di sanità
Condividiamo infatti Libertà eguale Lombardia appena prodotto un documento proprio sulla sanità che invito a leggere disponibile anche attraverso i nostri canali in ambito amministrativo e politico capita spesso di affrontare più problemi contestualmente come per i diritti anche per i nodi politici l'uno non esclude l'altro
Altri affermano che si tratta invece di priorità
Ma il buon funzionamento e la solidità delle istituzioni me l'hanno insegnato parecchi padri di libertà è uguale a
Sono sempre una garanzia per i cittadini e in modo particolare per quelli più fragili quindi temi simili sono sempre in cima all'agenda dei riformisti
In ultimo ricorderemo che anche in prospettiva europea nel discorso sulla forma di governo fondamentale come faremo ad affermare più Europa cambiando tre governi a legislatura sessantotto in settantaquattro di vita repubblicana si discute oggi di riforma del premierato secondo la proposta della presidente Meloni
Ovvero quella parte di una proposta di legge che intende modificare la Costituzione soprattutto per rafforzare i poteri del presidente del consiglio e introdurre la sua elezione diretta
Sul tema la nostra associazione a livello nazionale a livello lombardo si espresse in modo chiaro e a più riprese criticando il testo del governo ma anche aprendo al dibattito condiviso sul premierato
Soprattutto sostenendo la necessità di discutere congiuntamente la riforma costituzionale la riforma della legge elettorale
La proposta Meloni in esame al Senato come sappiamo bene Quintano sta affrontando più di tre mila emendamenti tra i quali anche uno riconducibile alla riflessione promossa proprio in questa sede ne parleremo tre la riforma è fortemente affermata dalla Premier come strumento per restituire potere i cittadini
Anche se va ricordato quella del premierato non era la prima opzione del programma elettorale delle destre la quale invece il presidenzialismo
Anche se è stata recentemente colorata politicamente quanto meno l'indicazione del premier in sede di voto non è dica non è solo di destra ma essa appartiene anche la tradizione del pensiero del centrosinistra europeo italiano
Ricordiamo a a alle tesi della coalizione dell'Ulivo saldi persino Cossutta ha elaborato qualcosa in questa direzione
Pertanto Libertà eguale assieme ad altre associazioni di diverse sensibilità politiche anti quali per esempio Magna Charta io cambio
Ha proposto un appello lo sanno bene in rappresentante la situazione qui pressante per affrontare la questione in modo condiviso come sempre dovrebbe essere quando si parla di riformare le regole delle istituzioni
I contenuti del documento si possono riassume come se di assumere come segue lo dico soprattutto a vantaggio di chi non conosce questo documento
La riforma della seconda parte della Costituzione necessaria la riforma deve essere il frutto di un'ampia convergenza scusate
Sia nel Parlamento che nella società
Non deve quindi procederà a colpi di maggioranza come sta provando a fare Meloni
Inoltre sembra ragionevole opportuno che si prenda base la proposta del cosiddetto premierato o qualche variante della forma di governo neo parlamentare
Il principe un altro punto di questo documento il principale limite del testo al governo e quello di partire dall'elezione diretta del primo ministro anziché dalla definizione dei suoi poteri
Il cittadino elettore deve essere arbitro questo uno degli ultimi punti della scelta e la maggioranza del premier proprio su quest'ultimo punto si inserisce la riflessione specifica di Libertà eguale Lombardia
Che esiste in modo attento sulla legge elettorale uno degli aspetti più ambigui della proposta Meloni non potendosi essa riassumere nella costituzionalizzazione di un premio di maggioranza soluzione peraltro assai discutibile
Il documento è Libertà eguale Lombardia formale affrontarla afferma scusate la ricerca di un Parlamento forte con la legge legittimazione ampia che passa anche da una legge elettorale che elimini del se blocca tempo restituendo centralità l'elettore a discapito delle segreterie di partito un obiettivo questo utile anche per contenere la crescente disaffezione al voto ed è utile ricordarlo anche proprio in questi giorni
Inoltre osservano gli estensori del documento cito testualmente per avere maggioranze certe durature nel tempo occorre un metodo maggioritario per selezionare gli eletti che solo l'adozione dei collegi uninominali può dare infine come dicevamo la definizione le prerogative del premio della legge elettorale sono nodi da affrontare contestualmente e chiaro che lo spirito dei due documenti è quello di animare una riflessione condivisa distante tanto da respingimento pregiudiziale del premierato o governo neo parlamentare quanto del tasso della Meloni riconosciuto edifici Dario in molti punti
Per esempio i rapporti con il presidente della Repubblica hanno del voto all'estero e altri ancora
Alcune di queste carenze sono oggetto di discussione degli emendamenti presentati al testo in Senato come per esempio con la firma del senatore Scalfarotto sulla base anche delle riflessioni delle associazioni che hanno sottoscritto gli appelli succitati
Un emendamento relativo al ballottaggio l'innalzamento del quorum per eleggere il Presidente della Repubblica
Ho quasi finito
In ultimo una questione che non è sulla totalmente da quella trattata oggi quella dell'autoriforma della politica
Tema sollevato Tay prede Pat tra i pareri critici nei confronti del testo del governo da Cartabia
La quale giustamente richiama anche il nodo politico insomma quella della frammentazione politica dell'assenza di leader federatore i per ciascuno schieramento
Oltre alle riforme istituzionali dovremmo discutere in futuro anche di questa incapacità di autoriforma della politica italiana che forse non è da attribuire esclusivamente alla legge elettorale riguardando anche la disciplina giuridica dei partiti
Secondo quel metodo democratico richiamato dall'articolo quarantanove della nostra Costituzione
Le criticità sono tante il tempo di discussione sembra ancora a lungo ma non deve passare invano in questo contesto si inserisce la nostra iniziativa odierna una prova di dialogo per un cammino condiviso che possa raggiungere l'obiettivo
Grazie grazie io prima di iniziare il dibattito e devo ringraziare anche
Radio radicale che presente per
Realizzare la registrazione di questo incontro che poi sarà disponibile sul suo archivio che diciamo ma anche uno preziosissimo strumento perché un questi interessi e si occupi di politica
Faccio una rapidissima introduzione perché eventualmente mi ripropongo di intervenire durante la discussione ora il tema
Diciamo da un lato abbastanza caldo dall'altro ricorrente nel senso che passiamo ormai dagli anni ottanta inizi anni ottanta ottantatré dalla commissione Bozzi siamo impegnati in un
Periodico costante tentativo di intervenire sul design delle nostre istituzioni che puntualmente fallisce l'unica riforma che è riuscita ad essere approvata è stata quella del Titolo quinto nel due mila e uno e e da allora comunque diversi tentativi si sono fatti ovviamente
Il ripetersi di questi tentativi sta a indicare anche un'esigenza
Probabilmente fattiva cioè la necessità di migliorare il funzionamento delle nostre istituzioni
Non sempre questo dibattito forse questo è anche uno dei motivi per cui ha faticato nel tempo a riuscire a diventare risolutivo non sempre questo dibattito avuto degli elementi di ampia condivisione e anche nella situazione politica in cui ci troviamo oggi questa condivisione del tutto assente nel senso che ci troviamo in un contesto dove sembra prevalere il muro contro muro
Ora non dico che l'ipotesi di riforma su cui la quale stiamo discutendo che quella di Meloni e Casellati sia un'ipotesi particolarmente forte cioè modelli di rafforzamento dell'esecutivo in condizioni di check and balances di equilibri e contrappesi tra i diversi poteri istituzionali dello Stato ce ne sono di migliori sicuramente
E
Questo modello per esentare anche degli evidenti limiti proprio di carattere strutturale di cui parleremo tra breve però la cosa che forse dovremmo evitare anche per dare l'impressione all'opinione pubblica i cittadini italiani che
In fondo è quasi un divertissement parlare di riforma costituzionale perché siccome poi alla fine non si fa
Ecco la cosa che dovremmo evitare di rendere ricorrente una discussione che rischia di finire sempre in maniera sterile
E magari essere alimentata per lo più da contrapposizioni di fronte che rendono anche difficile cittadini comprendere esattamente quali sono gli obiettivi che il decisore pubblico si potrebbe dare nel riformare le istituzioni
Quindi la nostra idea è stata quella appunto di affrontare questo tema su un terreno che sia però aperto al confronto
E e che sia in grado di ragionare un po'nel merito nonostante anche le difficoltà legate a le technicalities diciamo il tecnicalità dell'argomento proprio perché siamo convinti che questo darebbe almeno il segnale all'opinione pubblica italiana
Che è possibile discutere di riforme in maniera fondata in maniera argomentata
E in maniera da realizzare un dibattito che possa essere produttivo anche prima poi all'approvazione di una riforma che cerchi di risolvere i problemi che abbiamo di fronte
Ora io inizierei seguirei un po'questa sequenza partirei da Francesco Clementi chiedendogli anche di fare un inquadramento punto dal punto di vista costituzionale del tema per poi sviluppare il dibattito più sul fronte del rapporto tra istituzioni d'esami istituzionale affetti per quanto riguarda stabilità efficace o di governo è anche il tema della rappresentanza che saranno i temi che invece affronteranno più direttamente Angelo Panebianco e Paolo Seganti
Prego Francesco
Innanzitutto molte grazie grazie dell'invito Grazia libertà uguale a Luciano Fasano Manuela Sammarco a Marco non abbia e a chi in qualche modo a due giorni da un voto delicato come quello sulle europee
Decide di essere università dentro esitano accennata molto calda per ragionare di un tema che sembra la chimera cento tutti la raccontano da quarant'anni arriverà perché prima o poi arriverà
E noi siamo ancora qui aspettando che arrivi e io credo per cui grazie credo che però siamo qui aspettando che arrivi perché i problemi non sono come dire
Sono molto presenti sul tavolo e questi problemi non possono essere accantonati dall'ipocrisia di un dibattito pubblico che vede dentro un confronto molto polarizzato Licia bene Manuela Sammarco
Riprendeva ora Luciano Fasano e che naturalmente non aiuta il nulla a cogliere il senso della dimensione delle questioni ne abbiamo di fronte io proverò attrarre con voi alcuni elementi poi insomma il dibattito è aperto a maggior ragione allora
Parto da alcune cose molto facile molto semplici sappiamo tutti che del testo costituzionale italiano la parte del relativo alla forma di governo sulla figura del Presidente del Consiglio e sul governo più in genere la parte più debole
Ed è una parte storicamente debole per il passato del regime statutario che addirittura non considerava la figura del Presidente del Consiglio nel testo dello Statuto e neanche il governo insieme
Ed è debole naturalmente per gli effetti sistemici che sui costituenti ebbe ovviamente il regime fascista
Terzo elemento di debolezza e che a tutto ciò si aggiunge il fatto che naturalmente il sistema che costituzionale che nasceva
Durante l'Assemblea costituente era un sistema che si fondava innanzitutto e soprattutto e vorrei dire oltretutto sul sistema dei partiti non sulle istituzioni che in qualche modo potessero prescindere da un funzionante sistema dei partiti
Che deteneva tre termine vuol dire che la gestione della forma di governo era interamente come poi basta leggere gli articoli sulla a forma di governo relativa appunto proprio al governo in senso stretto in mano a una gestione politica dei partiti
Di qui faccio un esempio di un'anomalia così vedo molti studenti
Luciano mimetico gli amici mi consentiranno e è un'anomalia che noi oggi ancora stigmatizziamo
E che appunto questo testo in discussione parrebbe essere intenzionato ad esempio risolvere e il fatto che il presidente del consiglio dei ministri non ha la possibilità di revocare i ministri
Perché non la non perché il costituente quel giorno in cui è scritto a norma l'ha provata si sia dimenticato a perché nel la revoca di un ministro ad una funzione strettamente legata alla composizione della compagine di governo e quindi quel ministero era lei anche in presenza di un monocolore democristiano a maggior ragione quando i governi non erano più fatti da monocolore fino ad arrivare al tema di pentapartito come espressione in realtà di un singolo partito o di una singola corrente
Di cui il Presidente del Consiglio in fondo era un grande vigile urbano di quell'accordo
Quindi Presidente Consiglio innanzitutto mediatore più che decisore
Al punto tale che non poteva neanche decidere non solo di mandar via chi non voleva ma di avere anche conflitti molto duri che spesso non portano il Presidente del Consiglio
A arrivare ad una decisione che arride Van Looy ma piuttosto al ministro espressione di una corrente politica
Al punto tale che alla fine degli anni Settanta un famoso costituzionalista tutti conosciamo Enzo Cheli a lo ha ben stigmatizzato questo governo plurimo
A punto costruzione dissociata appena dissociata perché i ministri erano più forte a tratti del Presidente del Consiglio dei ministri
Allora non abbiamo un governo debole per ragioni non cito storiche pre repubblicane
E in ragione del regime fascista e a maggior ragione in regime dal peso in ragione del peso preponderante del sistema dei partiti
Che naturalmente passando dal singolare del partito fascista al plurale del sistema dei partiti entravano e costringono la democrazia repubblicana questa scelta sul governo ha pesato più di tutte le altre istituzioni della costruzione delle altre istituzioni
La faccio molto semplice il problema della stabilità questo punto della durata dei governi può essere letta in due modi
Se ne vogliamo essere un po'formalisti ma a volte sono anche i giuristi la dico così scherzando potremmo dire se è stato ricordato già sessantotto governi trentuno presenti al Consiglio un Paese instabile il che è certamente vero diciamo la matematica su questo non è un'opinione
Però il tema della stabilità può essere letta anche un altro modo sera leggiamo in un'ottica più politica è chiaro che non abbia avuto invece un paio di forte stabilità politica con il partito privo tale della democrazia cristiana
Come sole intorno gli altri pianeti naturalmente questo garantiva alcune cose ma non garantiva tutto ed è dentro quel tutto che poi è venuto a mancare con la crisi del sistema dei partiti il testo costituzionale e allora noi con la crisi degli anni novanta in particolare
E la fine evidentemente della cosiddetta guerra fredda ci siamo ritrovati ad avere un sistema istituzionale
Che chiedeva più governo perché il tempo dei parlamenti si stava esaurendo il sangue parlamenti e novecento attualmente siamo ad una nuova fase bisogna capire se il secolo dei governi ma comunque certo non è quello dei parlamenti con la crisi della rappresentanza politica è sotto gli occhi di tutti
E un sistema dei partiti franato quello della prima fase repubblicana e regole istituzionali che sui esattamente il governo repubblicano erano le regole più deboli del panorama europeo che fare si comincia il dibattito sulle riforme in maniera più intensa è più forte di quella che alla fine degli anni all'inizio degli anni ottanta realtà alla fine degli anni settanta il settantotto all'articolo di Bettino Craxi suo
Sull'Avanti dal titolo ottava legislatura per aprire un nuovo scenario che si inizia a discutere molto seriamente di un problema di un governo che non c'è di un governo debole il governo dimezzato
Che viene amplificata
Questa situazione di difficoltà nel momento in cui all'inizio degli anni novanta il modello delle Autonomie prende il largo con il rafforzamento degli esecutivi prima sul sindaco
Passi presente la Provincia poi dopo con la riforma del titolo quinto e a cavallo del Titolo quinto delle regioni
Gli esecutivi regionali e e diciamo così i sindaci presidenti di Regione sono soggetti politicamente stabili per definizione
Che hanno di fronte nella trattativa che sul luogo che non è nel testo costituzionale ma che è quello che gestisce
Il rapporto fra Stato Regioni e i fondi
Tra di di riparto fra lo Stato e le Regioni cioè il sistema delle Autonomie in cui tutti i presidenti del Consiglio si trovano di fronte delle figure apicali
Presidente Regione o grandi sindaci radio così che sono stabili per definizione dentro il sullo schema del simul stabunt simul cadent e invece e il Presidente del Consiglio chiunque esso sia per definizione la figura esposta molto più facilmente alle crisi politiche
E allora da un lato il tema dell'autonomia e ciò Marco
Marco Donà derivato dico perché siamo su Radio Radicale
Il tema delle autonomie che emerge con forza all'inizio degli anni novanta dall'altro naturalmente rafforzamento del e la crescita viva dio aggiungo
Della dimensione di europeizzazione del nostro Paese in cui nel Consiglio dei capi di Stato e di governo al Presidente del Consiglio italiano chiunque esso sia viene chiesto di corrisponde esattamente con la sua parola
Dentro quelle riunioni a nome dell'intero Paese e quindi vuol dire che quando torna in Italia quello che dice deve fare fatto non scontato
Per la costruzione del meccanismo istituzionale italiano a maggior ragione tutto ciò è una specie di tenaglia che stringe ai bordi ai margini non solo il testo costituzionale sul governo debole che i costituenti vollero
Ma il sistema dei partiti fragile che ancora più fragile rispetto a quello della prima fase repubblicana il cui vertice apicale il famoso presidente del Consiglio uomo o donna che sia nei fatti possono giocare una partita provare a galleggiare asse a farlo ma muoversi
In questa situazione cercando di non finire stritolato e quindi che cosa accade che sistematicamente si chiedono riforme costituzionali per rafforzare naturalmente l'esecutivo
Ma non si ha la forza politica per arrivare fino in fondo a questo processo perché nell'articolo che prevede la dinamica delle riforme istituzionali articolo centotrentotto l'articolo lungo
Giustamente lungo e pensato come il costituente chiaramente ha fatto emergere per chiarissimo fa vorrà
Di un accordo largo no famoso centotrentotto con la doppia lettura che cerca di evitare il referendum
Ma poi naturalmente le ultime riforme tutte e tre il titolo quinto quella di Berlusconi qua di Matteo Renzi sono tutte e tre riforme approvate a maggioranza
Perché perché il tema di una polarizzazione politica di fronte alla fragilità dei partiti con un testo costituzionale incapaci di stampella are questa necessità portano infatti a cercare lo scontro perché come lo scontro almeno qualche voto si porta a casa
E piuttosto che cercare l'accordo perché l'accordo naturalmente non è detto che porti consenso politico e qui siamo a due giorni dal voto e loro tre
Questo testo e chiudo il testo presentato al Governo Meloni lo abbiamo detto più volte in audizione quando siamo stati cortesemente chiamati tutti noi una novantina costituzionalisti e non solo con politologi eccetera presenta gravissime pecche tecniche
Cioè si può discutere anche politicamente ma tecnicamente Paolo sbagliati molti passaggi
Sbagliato nell'elezione diretta al presidente del Consiglio
Perché non solo è un'unica al mondo al mondo ma questo poco poco importa ma perché porre anche in una grande questione rispetto al rapporto con chi tutela e garantisce in tutti gli ordinamenti democratici l'equilibrio costituzionale L'Unità nazionale cioè il capo dello Stato
Non a caso in nessun Paese al mondo
Vi è l'elezione diretta del Presidente Consiglio ma chi ce l'ha e della maggioranza dei Paesi ed europea quindi non c'è nessun fascismo in arrivo almeno alle porte con questo tecnica
A l'elezione diretta del presidente della Repubblica
Perché nella domanda che si fa l'elettore sull'elezione diretta del presidente La Repubblica intrinseca non solo la direzione di indirizzo politico averlo ma anche l'idea della rappresentanza di unità nazionale
Mentre invece a contrasto un'unità nazionale che emerge da un voto parlamentare il Presidente della Repubblica
Con un'unità di indirizzo politico di governo che emerge la lezione di retta vuol dire che l'uomo con l'elezione diretta a una pistola molto più forte dell'uomo o la donna che sia al governo dell'unità nazionale quindi appunto di equilibri
Ed il sistema dei poteri presente recupera
Qui il primo errore è questo
E non vedere che nonostante non si tocchi tecnicamente nessun articolo della Costituzione sul presente Repubblica sostanzialmente una presa in giro il secondo la mente vado rapidissimo
Perché questa costruzione viziata anche dal fatto che si può sostituire questo premier eletto direttamente dentro una sorta di patto della staffetta che mina naturalmente quella che è il grande argomento anche ideologico per cui scegli tu questa la frase mi pare by giri che viene utilizzata per te nel dibattito pubblico per favorire questa proposta da parte del governo ma nei fatti lo scegli tu dura pochissimo perché e questo numero uno può essere killeraggio da un suo numero due che molto rapidamente può prendere il suo posto
Terzo elemento chiudo la legge elettorale legge elettorale è il grande vulnus forse il più evidente anche se non è evidente tecnicamente perché non è stato presentato nulla in tema
Perché prevede due cose la prima innanzitutto nel mantenimento del bicameralismo attuale abbiamo tre schede e il Presidente del Consiglio per il Senato per la Camera già fatichiamo a fare bingo su due schede cioè avere due maggioranze fare bingo su tre schede un problema
Qual è la risposta dell'attuale maggioranza di governo beh non c'è alcun problema facciamo sì che l'elezione diretta di una persona il Presidente del Consiglio sia automaticamente anche lo strumento automatico
Per cui se ha una maggioranza in Parlamento ora in nessun Paese al mondo nessuno paio Angelo Panebianco racconta Paolo Segatori la Bolivia mi manca la Bolivia absit iniuria verbis la Bolivia
Alla in tutti i Paesi del mondo tranne la Bolivia
L'elezione diretta non implica un collegamento automatico dal punto di vista giuridico di una garanzia di maggioranza alle Camere
Il modello francese consente la coabitazione se i francesi vogliono il presidente della Roma e una maggioranza dell'assemblea della Lazio
Negli Stati Uniti a maggior ragione dove ce n'è anche uno no un legame tra i due soggetti istituzionali fra il Congresso il presidente quindi qual è il punto sarebbe la prima volta nella storia repubblicana e del mondo che una persona
Piega se tirasse trascina se l'intero legislativo
Il secondo elemento di fallimento o se vogliamo guardarla un po'più direttamente sulla legge elettorale che c'è un chiarissimo problema sui senatori a vita
Scusa Susanna tradito sbagliato scusate sui suoi italiana al voto degli italiani all'estero cioè sulla legge Tremaglia
Ma diciamo qua dobbiamo far espiare questa cosa sembra un po'troppo raffinata ma è molto semplice
Il voto degli italiani all'estero pesa quasi cinque volte di più del voto degli italiani in Italia il che è abbastanza ridicolo perché in realtà questa costruzione è costruita già nel testo costituzionale allora per riequilibrare invece questa simmetria
Sembra che la maggioranza questa cosa l'abbia visto ma siccome problema tematica diciamo a un certo punto passerà a prescindere
Chiudo
Io sono favorevole alle riforme
E sono favorevole a riforme ma non così
Allora che cosa penso penso che ne dovremo spingere per per portarli tutti al dialogo certo a due giorni dall'europea non è possibile
Ma da lunedì in poi da martedì in poi da mercoledì in poi è possibile giusto segnalare tre cose uno
Dobbiamo dare più poteri al Presidente del Consiglio un governo debole così debole non sta in piedi nel rispetto agli altri Paesi europei
Due non possiamo fanno se non riequilibriamo resto di soggetti istituzionali il Parlamento il capo dello Stato ci sono varie proposte paese centriamo tre per fare tutto ciò serve una legge elettorale che abbia un senso
Un senso tanto rispetto alla giurisprudenza della Corte costituzionale sul premio
E naturalmente limite massimo andrà verso l'alto e verso il basso ma a maggior ragione rispetto a il divieto di automatismo nella costruzione della maggioranza perché questo sì renderebbe legislativo sotto il tacco d'esecutivo
Cesto
Per per la variante milanese di Roma Lazio era Milan-Inter ecco per la variante milanese di fronte alla Lazio poi una cosa il
Ok davvero Gesù sì sì allora una cosa che vorrei rilanciare subito a Panebianco è il tema che ha affrontato all'inizio del suo intervento Francesco
Rispetto a un dato cioè il fatto che dobbiamo magari evitare la tentazione di pensare che il la riforma istituzionale la riforma istituzionale
Solo chi delle fragilità del sistema dei partiti e del funzionamento del sistema politico
Questo è un aspetto che se non ricordo male toccato anche in qualche articolo di qualche tempo fa il Corriere della Sera è un punto importante perché è importante da un lato e sono convinto anch'io trovare condizioni migliori sia per un dialogo sia per tenere questo dialogo ancorato l'ipotesi di un rafforza
Mento necessario dell'esecutivo che Livia maggiore efficace in un contesto adeguato di equilibri e quindi i pesi e contrappesi però dobbiamo fuggire la tentazione piuttosto diffusa di pensare che la riforma istituzionale peraltro anche perché la invochiamo e non riesce mai arrivare rappresenti la panacea per risolvere tutte le situazioni c'è questo è un errore proprio anche di comprensione del funzionamento e delle difficoltà e criticità di funzionamento del nostro sistema politico dei partiti
Certo sono d'accordo
Tuttavia e se dovessi dire qual è la riforma che servirebbe al Paese nel lungo periodo e la riforma
Conclude perché tra l'altro quella incide incide anche fuori sulla formazione delle classi dirigenti successive e quindi però ma però respinte parliamo di riforme istituzionali
Io
Sono molto scettico sulle riforme istituzionali perché ho l'impressione che ci sia un una somiglianza tra il cantiere delle riforme istituzionali e il cantiere dello Stretto del ponte sullo stretto di Messina
Cioè quello che conta non è fare il ponte del Pontormo farmi nessuno non si fa quello che conta è mettere in moto tutto tutta la baracca ed alla fine l'Ottocento che periodicamente si fa così si mette in moto tutto gli appalti eccetera eccetera questa l'unica cosa che conta
E ho l'impressione che le riforme istituzionali
Sì o no praticamente la stessa cosa perché dagli anni Ottanta che andiamo avanti parlarne e francamente gli argomenti di oggi
Sono gli stessi di trent'anni fa proprio gli stessi si potrebbe sostituire con questo è l'argomento uno
Eque no io uso l'argomento due gli argomenti riconosciamo tutti sono sul tavolo da trent'anni sempre gli stessi anche se molti quando li usano credono di di usarli per la prima volta
E io penso ho pensato nel due mila e sedici quando la riforma Renzi non è passata io ero nello schieramento per il sì ho pensato che a quel punto fosse finita
E non ho cambiato molto idea la storia naturalmente sempre imprevedibile magari arriverà qualcosa non lo so
Non sono molto ottimista ma non sono ottimista sul sistema politico poi vi dirò perché
Rispetto alla alla alla situazione attuale mi sembra siamo al solito fra Scilla e Cariddi una proposta di maggioranza deficitaria per molte delle ragioni che dice a Marco anche se decrementi anche se Merck Francesco scusami anche se su alcune non sono d'accordo
Dov'è che non sono ma teorico e luttuoso su cui non sono d'accordo è che francamente non mi preoccuperei troppo se i poteri del presidente della Repubblica vengono ridimensionati perché perché quei poteri si sono allargati enormemente quando è crollato il sistema dei partiti
Ma è normale che in tempi di di di di funzionamento non patologico della forma di governo il presidente resti sullo sfondo e se mai intervenga nel momento in cui c'è una crisi quindi no francamente tra il tutte le obiezioni a questo testo la mia non c'è dalla mia non c'è quella che certamente di fatto l'elezione diretta ridurrebbe i poteri del presidente
Invece tutto il resto tipo anche il il assoluzione boliviana si spiega per il fatto che non sono in grado di trovare non la quadra su due punti uno al ballottaggio perché pare che una parte del del della maggioranza non lo voglia assolutamente e secondo la legge elettorale sulla quale però bisogna essere onesti e non ipocriti
Nel Parlamento italiano secondo me la legge elettorale che Province servirebbe per avere un asse cioè un con un sistema maggioritario a doppio turno con collegio uninominale non lo vuole né su no
A destra a sinistra e al l'attuale legge elettorale
è perfetta
Perché l'attuale legge elettorale consente a due persone per partito di decidere a tavolino chi entra chi non entra in Parlamento
Attraverso il gioco delle candidature multiple è una pacchia questo sistema poi ha degli effetti tremendi perché indebolisce e
E e deteriora il rapporto tra gli elettori e il Parlamento
De di un po'per io ma dal punto di vista di chi controlla i giochi e di chi contro la ricandidatura perché poi quello il punto decisivo quando si arriva anzi va alla vita dei partiti chi controlla le candidature la domanda che conta
è questa legge perfetta
Il collegio uninominale spaventa perché e spaventa sia i leader perché rischiano di avere qualcuno che è stato eletto per merito suo e che quindi ha un potere di contrattazione sia i singoli parlamentari perché col collegio uninominale rischi di non avere paracadute e rischi di perdere quindi la legge elettorale che servirebbe questi non la vogliono
Da qui da qui la torta attorciglia sì in tutte le maniere
E e Rillo arrivando a una proposta non plausibile vengo all'altra parte per voi cercare IDC solo avete parlato del dialogo ma quale dialogo nessun dialogo
Parlo di questi perché li conosco i conservatori costituzionali conosco da trent'anni
Quindi so benissimo cosa appena apro una pala dicono una parola son già cosa diranno dopo quindi no siccome dicono sempre le stesse cose perché attenzione sul premierato della Meloni la fiamma eccetera dicono le stesse cose che dice consulenti
è che le persone non hanno memoria quindi non sanno che cosa è stato detto solo pochi anni fa le stesse cose e lì non c'era l'elezioni dirette
Ma vi assicuro che ho seguito gli stessi discorsi allora e adesso uguali senza capo quindi vi si sono ragioni culturali e ragioni politiche
Ragioni culturali provincialismo
Quando sento dire a qui quando si parla di rafforzamento del governo non importa con elezione diretta senza rete non importa
Sei Lupu si vuole l'uomo solo al calmando la centralizzazione dell'autoritarismo il fascismo uno si domanda ma questi pensano che i presidenti francesi da De Gaulle a macro passando per Mitterrand
Pubblici scade stenta Pompidou
Olandese Cetera sono stati tu Sarkozy erano a capo di un regime fascista perché quando uno va a vedere la loro descrizione sembra che stiano parla dicendo che quello francese non è un regime democratico se livello leggere
Che evidentemente una
Come io credo una bella stupidaggine però gioca il provincialismo il provincialismo a sua volta spiega
L'atteggiamento verso la forma di governo uscito alla Costituzione perché ogni tanto leggendoli sembra che i costituenti avessero creato la forma parlamentare perfetta per le ragioni che c'era Francesco non è vero ma e in realtà quello che avevano fatto erano mettere in piedi
Alcuni anche senza saperlo un regime assembleare pari pari quello de la quarta Repubblica francese perché era quarta Repubblica francese crollata
E il e l'italiano prima per due ragioni la quarta Repubblica francese non lo trovo avuto delle sfida devastanti cioè la decolonizzazione la guerra d'Indocina la guerra d'Algeria
Secondo nella quarta Repubblica francese i partiti erano deboli e quindi decorso via già dovuto spazzati via
In Italia non ci sono state quelle sfide
Nel per tutto il periodo della la prima fase della storia della Repubblica e c'erano partiti forti e radicati i partiti forti e radicati sostituivano est i le istituzioni deboli per cui c'era come diceva giustamente Clementi
Stabili Instagram dell'instabilità di governo unità stabilità politica perché il gioco si faceva tra le correnti democristiane
Il punto è che è crollato il sistema dei partiti e sostituiti i partiti di allora con altre cose che sono molto più
Dei pesi piuma
Ci siamo ritrovati con Institute le istituzioni deboli di prima e i partiti deboli di oggi
Per carità voglio be insomma
Speriamo che questo Paese non debba fronteggiare delle sfide internazionali grandi perché questa roba qua nonché nemica
Vale
Queste sono le ragioni culturali provincialismo e scambiare la forma di governo uscito dalla Costituente come la democrazia parlamentare perfetta
La ragioni politiche vengo alle ragioni politiche
Perché il famoso dialogo non è possibile perché è vero che il nostro costume politico non è un costume come dire che porta verso la pacatezza la partita Matthys ma così prima perché tutta questa polarizzazione queste urla eccetera perché c'è una ragione politica al di là del catturare i voti eccetera e la ragione politica è questa
Se tu vuoi concorrere a un assetto chiamiamolo neo parlamentare c'è un assetto in cui ci si gioca si si giocano le carte
Nel alle elezioni e non per manovre parlamentari tu devi darti una setto coerente cioè devi scegliere starne non poi c'era il Corbin
Perché se scegli Corbin tu sarai sempre minoranza e quindi l'unica possibilità che anni per andare al Governo e attraverso mediazioni parlamentari quindi hai bisogno dello status quo
Questa secondo me la ragione politica il tentativo di creare il sistema spammer c'è stato con Renzi è andato male è fallito e quindi si passa questa cosa qui
Lo lo sto dicendo brutalmente capisco che magari ci sono persone che non sono d'accordo e sono portate da questo ma secondo a me pare chiarissimo che queste sono le ragioni da un lato una maggioranza che non è in grado di produrre un testo tecnicamente decente
Perché troppo divisa al suo interno
E dall'altro un'opposizione che alla fine non ha alcun interesse a cambiare la forma di governo si ci sono delle minoranze nel ricco però le minoranze stanno detto la mia agenda telefonica
Penso e che sono favorevoli per il resto quei e questa mi sembra era la situazione ai tempi di Renzi
E questa è stata la situazione in in passato ed è la ragione per cui non si è mai potuto fare nulla mi permetto dire una cosa perché io sono contrarissimo alla regolamentazione giuridica dei partiti
Per regolamentazione giuridica dei partiti perché ha funzionato e funziona benissimo in Germania ma attenzione in Germania i rapporti tra magistratura e politica sono completamente diversi che in tanti quindi
Prima di intervenire con una mano una misura che magari
Ha avuto un ha prodotto buoni risultati in un altro aspetto quando la SIB riproduce in un assetto diverso bisogna sapere che le conseguenze possono essere altre questa è la ragione per cui io sono contrario regolamentazione giuridica
Dei partiti chiudo qui
Da
Grazie per questo primo passaggio un paio di osservazioni cioè sulla dimensione culturale secondo me c'è anche un altro tratto che è una sorta di consociativismo genetico che abbiamo costruito a partire dal fase costoro diciamo della Prima Repubblica
E che poi però è rimasta iscritta nel come dire nel codice genetico secondo me forze politiche del nostro Paese che produce due aspetti importanti uno eh
Come dire il sistematico tentativo di ricorrere a potere di veto e quindi qualunque riforma che diminuisca forme di potere di veto viene contrastata l'altra è la straordinaria paura di perdere le elezioni
E e questi sono però dei tratti che secondo me ormai sono abbastanza profondamente radicati nel contesto politico italiano delle forze politiche italiane nonostante la loro trasformazione nonostante il fatto che si siano avvicendati ne esca nel corso degli ultimi decenni forze politiche hanno cambiato configurazione modello di partito organizzative e così via
Adesso affrontiamo un altro pezzo importante della nostra discussione che è già stato evocato e che riteniamo sia decisivo perché non si può discutere di riforma istituzionale senza riforma elettorale perché questa cosa impedisce di mettere a fuoco un the sun istituzionale che abbia i necessari equilibri interni
E allora su questo tema sul tema della rappresentanza democratica per come incrocia il tema del design istituzionale riforme costituzionali do la parola Paolo Seganti
Benissimo
Prima di partire volevo
Come dire mi ha stimolato l'intervento di Angelo
Una una riflessione su
Si sente no non si sente restano semmai se intitolazione all'azienda che sale sì pentire specie ex sedute di laurea comunque ha mai funzionato nel solo un feticcio Messori per fare in inganno no una una domanda sui sul sull'aspetto modifiche dei poteri tra prezzo del consiglio del il prezzo e la repubblica
Formalmente il sì ma d'altra parte il fatto come dice giustamente Angelo anche tu sia sono sparsi per la debolezza di partiti
Febbre da pensare da ingenuo perché lo sommato converrebbe riportare in orbite istituzionali vari poteri perché converrebbe converrebbe riportare in un'orbita istituzionali vari poteri perché non è detto che una volta esaurita la leva della Prima Repubblica tenta di mediazioni
Poi ci ritroviamo Napolitano e ed attuale presidente Mattarella quindi cioè anche su questo argomento stiamo attenti a modificare forse proposto attenti a modificare riportare nell'orbita chiuso dallo ma io volevo un po'elaborare sul tema della rappresentanza
Perché sono verissime le cose che
Tra ambiti Francesco D'Angelo ha detto sulla rappresentanza sulla legge elettorale
Sulle ragioni dal punto di vista degli di chi decide diciamo così
La ragione è è semplice espressa con brutalità ma con efficacia Roberto D'Alimonte
Questa progetto di riforma sul premierato
A una legge scritta oggettivamente che quello che ama il modello lungo chiamai il modello italiano di legge elettorale
Che è il modello di legge
No qualcosa fare va bene così il modello di legge elettorale italiano è un modello proporzionale con premio di maggioranza che questo modello piace a tutti
La Espresso in modo efficace con l'intervista a Follini
In cui raccontava gli eventi attorno la riforma Calderoli qualche settimana fa a qualche giorno fa quello riporre da rimanendo avesse insegnato nelle scuole nella delle classi insomma
Quindi tutti lo vogliono
è infatti questo modello con variazioni importanti ma non strutturali lo abbiamo dappertutto a livello nazionale varie modifiche nel tempo
E l'abbiamo a livello solo nazionale che viene come dire ben rappresentato il modello delle regionali
Perché qualunque comunali doppio turno ma regionali incarna abbastanza bene bene allora potremmo fare una riflessione su gli effetti di questo modello
E gli effetti di questo modello sono certamente positivi ha garantito la stabilità degli esecutivi regionali questo è indubbio
Ma finisce lì il discorso
Finisce lì perché se guardiamo alcuni indicatori a valle della rappresentanza
Sono i tassi di partecipazione dal due mila cinque a livello nazionale c'è stato un crollo sensibilità della partecipazione
A livello regionale
Altrettanto delle regioni in cui si è votato più recentemente nel ventitré in parte anche il ventiquattro c'è stato un calo Lazio in un bar di e duri giorni importanti ritagli trenta punti percentuali
Allora io non sono dico subito la scuola e dice che questo è strutturale quel calo della partecipazione
Che dipende da fattori strutturali in Italia poi c'è questa da parte degli osservatori un modello tra virgolette gramsciano per cui l'unica spiegazioni più fattori che contano del comportamento di voto una struttura sociale
Non sono di questa opinione penso che il calo
I movimenti gli andamenti del tasso di partecipazione siano
Onte siano io non siano irreversibili dubito che possano è cambiare direzione e con le proporzioni di questo genere trenta punti percentuali
Allora possiamo fare i vari riflessioni
E però certo ci sono tanti fattori
Ah dimezzo la crisi economica di mezzo oggettivamente difficoltà dei sistemi di partiti rappresentano le nuove linee di divisione però è indubbio che quel tipo di sì di sistemi elettorali il modello italiano
Un qualche peso uno ha avuto se non altro nell'Oni impedire
La crisi di partecipazione
L'argomento meno usato è stato e quindi rievocato perché gli elettori non possono scegliere i loro rappresentante in realtà fino a un certo punto è vero leader nazionale ovviamente ma per un certo punto perché è un regionale possono benissimo scende
è se guardiamo se guardiamo in dettaglio in realtà il caso della regionali fatte tutte le garanzie sul fatto che non è l'unico fattore sommano utile ripetere questa storia
Quello che vediamo sono due fenomeni Carlo partecipazione significativa è crescente
E da un lato aumento dell'uso delle preferenze
Allora le due cose un aumento un aumento delle preferenze spero che si sente allora secondo me questi due fenomeni bisognerebbe studiare più attenta mente non sono scollegati
Lo sono scollegati
Certamente possiamo dire fattualmente a livello aggregato l'uso le preferenze non sono uno strumento di mobilitazione degli elettori
Eventualmente sono un modello di modo di alcuni elettori e già qui si apre il problema
Tre altri vengono esclusi sarebbe interessante vedere dove si fa uso preferenza stabilire se c'è una colorazione ecologica tra il tasso Treu non partecipa astensione o con la
Un caso la partecipazione chiamato come volete che l'utilizzo delle preferenze si può giocare in vari modi io penso che il problema sia quello esattamente che in pratica
è venuto meno il modello di partito o di rappresentanza
Ora
E tra l'altro per inciso questo sta a indicare anche il calo di partecipazione chiuso del aumentato del di preferenza
Sta a indicare un fenomeno di cui pochissimi anzi nessuno parla che il calo di partecipazioni in questo modo
Segnala una crescente crisi di uguaglianza politica cioè va a votare vanno votare solo alcuni che hanno alcune caratteristiche di risorse cognitive l'interesse per la politica e così via
Numero elevato di elettori che non hanno queste risorse tendono a stare Casari si apre un problema di divario tra l'eguaglianza formale l'eguaglianza politica temi di partecipazione
Allora qui
Il modello italiano a questi costi secondo me a questi corsi ora perché non funziona perché è cambiato il mondo e cambiato il mondo sotto vari punti di fissità ma in particolare nel caso italiano e cambiato il sì il modello di parti in in tutta Europa in realtà ma il gruppo ha meno di quanto sia in Italia perché la rappresentanza via partito che consentiva alle penso di partito di dare credibilità un rapporto tra molti molti candidati nelle liste circoscrizionali e in molti i loro elettori
Era come una banca che distribuiva toccante tali donare credibilità
Sulla su quello che andrebbero alla sarebbero andati a fare in Parlamento i parlamentari questo è saltato nel senso che si è rotto in sostanza il legame fiduciario personale tra eletti ed elettori
Ed è qui che bisogna partire
Allora io credo che
Ecco mi rendo conto mentre lo dico che si tratta di forme una piena adesione un discorso puramente accademico
Il modello unico che potrebbe ristabilire un circuito virtuoso di rappresentanza personale su base individuale che il collegio uninominale
Questo è l'unico solo per ragioni di cui sopra mi sembra difficile però insomma voglio argomenta anche perché nel frattempo sono capitate alcune cose che rendono in teoria se ci si rende sexy i decisori si rendessero conto di quanto sia cattura accaduto negli ultimi vent'anni in questo Paese ci sarebbero alcune condizioni
Uno degli indicatori più evidenti di crisi del modello di rappresentanza secondo me che è che magari dati ne parlava anche recentemente Roberto Borri Muti un articolo sul Sole
In realtà il numero di elettori che ragionano in termini di preferenza per un solo partito preferenza di voto per un solo partito era minoranza in questo Paese
è una minoranza in questo Paese la stragrande maggioranza degli elettori italiani hanno preferenze plurime
Alcuni tantissimi e quindi sono di fatto fuori dal gioco ma plurime per più d'un partito oppure nessuna preferenza di partito decidono sulla base di stimoli di vario tipo che soprattutto decidono sulla base di una logica coalizione infatti quello che tiene che un muro quello che Diamanti chiamava il muro di Berlusconi muro di Arcore tra destra e sinistra dentro a questo a queste aree come i dati mostrano ce la mobilità straordinaria ora questo è un fenomeno nuovo
Una delle regioni che io ho capito che il centro dei perché il centrodestra avanzava contro il collegio minare a fine anni novanta era esattamente che si vendeva pensava di rendersi pensava che i propri elettori fossero non cumulabili
E quelli di Alleanza Nazionale nostre sono d'accordo con con quelli di Forza Italia e insieme non erano d'accordo con quello della lega questa condizione e completamente cioè scomparso oggi sono come si è visto in queste elezioni sono perfettamente disponibile a muoversi c'è un problema serio nel centro sinistra per ragioni che sarebbe interessante
Allora se
Io credo il ceto politico italiano anche di centrodestra scendesse conto che oggi che esiste un elettore di centro destra
Disponibile a considerare candidati in un collegio insomma unitario senza problemi penso che forse si potrebbe andare in questa direzione ci sono alcune difficoltà
Le Belén code i collegi nominali uno che i collegi nominali come sappiamo benissimo sono maggioranze locali e non maggioranze nazionali
E questo è un come dire potrebbe puro un problema di rafforzamento della tendenza e di dei nazionali azione del voto
Non credo che sia questo problema visto che il voto in Italia si è molto nazionalizzato sia come i livelli in parte anche come tendenze di spostamenti c'è poi un problema
Più tecnico che gli effetti maggioritari
Del di dei collegi nominare un sistema maggioritario a collegi nominali sono effetti che dipendono essenzialmente dalla distribuzione sul territorio dei voti quindi possono essere perfettamente proporzionale
Oppure può dare luogo al super maggioranze da parte di un partito e questo come dire quindi è difficile
Governa
Io non lo so come come se ne possa fare quello che crede quindi mio discorso lo scritto fin dall'inizio discorso puramente accademico credo che la crisi di rappresentanza che è sempre anche una crisi trasformazione
Di rappresentanza di fronte a temi che sono difficili a presentare solo un esempio la guerra la guerra è un classico tema dove per il quale è difficile costruire a presentarsi a cioè mettere insieme una valutazione oggettiva su quello che la posta in gioco e le opinioni degli elettori
Penso che quindi il problema ci sia che si è complicato che sarebbe auspicabile che se ne parlasse e certamente Sesto S. capitare che si va nella direzione del modello italiano penso che questo sarebbe un aggravamento dei problemi più che una o alleggerimento o privo di effetti
Una
Cercavano
Tra l'altro questa riflessione ci dà modo di sottolineare appunto l'importanza del rapporto con la legge elettorale mi sembra particolarmente interessante anche la riflessione che facevi sul tema della diseguaglianza
Che produce o può indurre una situazione di questo tipo perché ovviamente uno degli aspetti che ancora più in grado di produrre conseguenze negative sul già difficile rapporto fiduciario sarà classe politica e partiti
Adesso chiederei a Marco Leonardi che è un economista quindi è un po'fuori diciamo dal
Panel di riferimento in termini disciplinare irrigui quest'incontro di farci che una riflessione su un tema secondo me è comunque molto importante
Siccome il buon funzionamento di istituzioni politiche di governo è un presupposto per permettere di realizzare delle riforme siccome nel contesto europeo non siamo impegnati
Sul fronte della realizzazione di un programma di riforme legate al piano nazionale Dini
Rinascite resilienza
Al quale ha collaborato anche Marco Leonardi
Il tema delle riforme istituzionali diversamente da come di solito si usa dire che non sanno mangiare è un tema saliente anche rispetto al funzionamento di un sistema economico
E saliente perché riguarda la capacità appunto di un sistema nel suo complesso di prendere decisioni e quindi di ripercorrere strade di riforma investire delle risorse destinare spesa pubblica e quant'altro
Ed è un tema sotto attenzione in questo momento sia da parte delle istituzioni europee
Che non a caso hanno accompagnato il percorso del Pnr R nelle scadenze di erogazione delle tradisce al fatto di aver realizzato delle riforme sia dal punto di vista degli operatori finanziari
Perché quando parliamo del rapporto con l'Europa li abbiamo un rapporto che ci vede come dire in solido rispetto a determinati impegni
Però il sanzionamento in chiave economica al cattivo funzionamento di un sistema Paese può arrivare anche dei mercati finanziari e questo a prescindere dei meccanismi strettamente politico economici quelli della politica economica e degli impegni presi quindi c'è una rilevanza importante rilevanza del tema delle riforme per come può essere prolusivamente percorso economico di crescita
E che sia anche un percorso diciamo affidabile e cioè sul quale il nostro Paese e recuperare credibilità
Grazie
Grazie
Io mi sento un po'un ospite effettivamente la concorrente invitano il il jolly in una in partenza di di politologi molto esperti la relazione esso la relazione tra tra riforme istituzionali e economia
è un tema molto ampio che non non vorrei trattare qui mi limiterei a dire una cosa però
A me sembra cioè evidente che c'è una relazione tra la stabilità delle istituzioni e dei governi i le coste potenzialità di crescita
Molto meno evidente per esempio che una riforma istituzionale debba per forza tendere
A far durare un governo quanto più a lungo possibile perché non è chiaro no che un Governo che dura quanto più lungo possibile sia poi quello che invece massimizzare potenzialità di crescita non è questo non è affatto vero tra l'altro a me sembra che forse per colpa dell'opposizione ma comunque questo governo ha delle pulizie probabilità di durare cinque anni e fors'anche il prolungarsi nei prossimi cinque quindi in realtà non è che questo governo dovrebbe di per sé avere una ragione intrinseca reale no di doversi garantire una maggiore stabilità mi pare che la stabilità ce l'abbia perché la
Avuta nelle urne che quindi per una volta diciamo questo sistema ha funzionato per quanto riguarda la stabilità
C'è una cosa però da dire
Diciamo più contingente meno non un discorso ampio ma molto contingente per quanto riguarda le difficoltà dell'Italia
Di crescere magari di fare anche quel piano di investimenti che è stata la chiave che è tuttora rappresenta la chiave
Della crescita dell'Italia e la promessa di una Europa diversa perché ricordate CIC ricordiamoci che PNR
Non è solo tutta quella spesa pubblica che non avevamo che abbiamo ottenuto dopo quindici anni di esistenza dall'Europa
Non è solo questo ma è anche l'unica possibilità che noi abbiamo che l'Europa di domani faccia altri investimenti comuni nella ricerca nella difesa nella politica industriale l'unica speranza che ne facciamo bene CNR dico
Come si legano le riforme istituzionali a queste potenzialità di crescita dell'Italia ma io vedo però problema che mi sembra abbastanza evidente noi andiamo incontro a un periodo referendario chiesto un crebbe un cavallo non dico l'Italia perché noi abbiamo potenzialmente di fronte un referendum sul premierato
Un referendum sulla separazione delle carriere un referendum sull'autonomia e poi se ci si mette pure il referendum sul Giosafat non abbiamo quattro referendum di cui l'Italia si spacca tra maggioranza e opposizione
Tra Nord e Sud e dentro la sinistra si spacca di brutto perché nella separazione delle carriere e John Cusack
Si fa a botte dentro la sinistra
Io non mi sembra proprio un viatico per la tranquillità la gestione dei conti pubblici la crescita
L'esecuzione delle ma il pm RR mi sembra proprio il contrario di cui noi chiederemo a qualche relazione faresti tra riforme istituzionali e le potenziali di crescita polizza di crescita l'Italia nei prossimi quello che è prevedibile di solito sono uno due tre anni poi quando vai più in là
Allora parliamo di
Mi Fantascienza no ma invece due o tre anni tendenzialmente ecco se tra due o tre anni noi abbiamo quattro referendum di questo tipo che comunque vadano spacca l'Italia in tutte le direzioni possibili
Augias posizione nord-sud sinistra destra dentro a sinistra
Ma questo non è sicuramente il modo migliore per
La crescita l'ordinata
E esecuzione del PNR
Detto questo
Volevo dire due cose solo diciamo il tema più più
Il tema di oggi io penso che per arrivare a un accordate magari eviti questo referendum sul premierato
Credo che
Chiedere il doppio turno non sia sufficiente credo che una discussione preventiva sulla legge elettorale sia assolutamente necessario
Molto meritorio questo passo in avanti rispetto
Ha una posizione iniziale cioè non è che uno può dire venti Aci raccordo sul per visto che comunque è vero che anche a sinistra
Molte di queste costa discusse anche a sinistra separazione delle carriere l'autonomia differenziata il premierato in diversi modi sosta discusse anche a sinistra mi si può dire di no
Però per arrivare a un accordo ed evitare il referendum
Credo una discussione approfondita sulla legge elettorale si è necessaria prima non come vuol far la Meloni che dice Facciotto passa referendum poi dopo si parla eleggere tonale quando ovviamente ha vinto il referendum recettoriale vada otto cioè fa quello che vuole perché tanto quelle a maggioranza semplice e quindi a cose già sistemata
E no così ovviamente non può essere anche perché non mi pare affatto facile conciliare una legge elettorale con
Il premio di maggioranza che deve eleggere contemporaneamente il primo ministro tutto il Parlamento
Questo non mi pare un passaggio semplicissimo
Poi per il resto sono molto con quello che ha detto Panebianco cioè non è la questione il punto che si dice Bema le riforme istituzionali questo premierato indebolisce il Presidente della Repubblica ma questo cioè non è un argomento
Che possiamo far valere anche perché le altre
Proposte quelle diciamo più di sinistra
Scusate ma la possibilità di revoca di nomina dei ministri incarico al Presidente del Consiglio non indebolisce presenterà Repubblica
La sfiducia costruttiva
Non indebolisce presente la Repubblica
Certo qui non è che uno può dire hanno colono tocchiamo perché mentre le santo noto che la presente Repubblica io propongo quest'altra cosa e indebolisce il presidente La Repubblica due volte tanto ma è ovvio che questo è un argomento che secondo me non si può
Utilizzare piuttosto secondo me bisogna e qui finisco riflettere molto qua attorno
Ha forse il tema che mi aspetti spese aspettava da mesi sulla relazione istituzioni e e crescita
O peggio gestione della crisi perché spesso l'Italia e gestione delle crisi più che crescita ordinata
è piuttosto bisogna riflettere su qual è stato il ruolo di questi anni del presidente La Repubblica nel risolvere politicamente delle crisi che erano economiche e perché scusate allora governo Monti governo Draghi
Non è che chi volevano
Guerra molti l'abbiamo dovuto prendere tenerlo andava avanti come si poteva con tutti gli errori che poi ha fatto molti di qualche sono qua conoscono molto meglio di me però mi pare che fosse un'esigenza economica di gestioni di crisi economica
Prima ancora che politica
Il governo Draghi non è molto diverso
Il governo tradì poi ci ricordiamo tutti quello ancora più recente come nacque anche quello questo per dire che non è
Cioè io penso che solo un matto oggi vorrebbe a un altro governo tecnico perché il governo tecnico è meglio di quello politico non è così
Ma penso che anche solo un matto potrebbe pensare che un governo tecnico bisogna escluderlo a priori sempre e comunque perché in Italia non è andata così in questi anni
Cioè escludere a priori e vietare per legge
Che ci possa essere in futuro un altro governo tecnico per risolvere un problema serio dal punto di vista economico non è una cosa prudente se mi chiedete
Del rapporto tra istituzioni crescita economica quello credo che sia una cosa da evitare grazie
Grazie a Marco
E a questo punto rilancia sicuramente un pezzo importante la discussione perché noi in un'epoca recente
Abbiamo avuto almeno per due occasioni in passato anche una terza pensando al governo Ciampi abbiamo avuto la possibilità di uscire la crisi politiche per la presidenziali d'azione della crisi
Senso perché c'era un attore Esterno che garantiva la possibilità di risolverla di fronte a un caso di impossibilità pratica i partiti perché
Con come dire questo che si è appalesato se qualcuno ancora memoria diciamo dell'ultimo episodio è evidente che
Data anche la cultura parlamentarista il presidente Repubblica Mattarella i tentativi di verificare se quella paggio Ranza politica
In Parlamento una maggioranza politica in Parlamento potesse essere formulata e stare in piedi in maniera indipendente auto consistente sono stati fatti quindi questo l'aspetto sicuramente importante siccome siamo stati anche la via abbastanza anglosassoni nella tempistica
C'è uno spazio per un po'di dibattito quindi se ci sono degli interventi Michele prego cioè il microfono qui
Cioè giudice con gare dai così abbiamo foto di fare un secondo giro sintetico coi nostri interlocutori è ovvio ma approfittando anche del confronto col pubblico
Vi chiedo scusa ma
Io stamattina
Mi sono
Scritto alcuni appunti
Partecipare a questa importante
Riunione
Io vorrei Lecce sono molto premi
Hanno anche un carattere personale non soltanto oggi
Intervento nei temi che sono stati sollevati
Vi sentite comunque
E allora cosa facciamo
Se non vi sentite e inutile e tardiva
Dammi un posto tra sapere pochissimo
No no seri
Questo
Questo fatto
Convivono solo guarda soltanto poiché non valido per niente quelli a destra ci guarda non ma e questo è un elenco di Jugoslavia no perfetto allora si
Fa
Vi chiedo scusa
Se va avanti così son costretto a guardare a destra
No
Allora dove vedremo presto
Se i risultati elettorali
Sia per le europee sia per le amministrative
Muoveranno smuovere hanno qualche equilibrio politico
Per ora
Si stanno in realtà ponendo le premesse
Di un ingorgo
Referendario difficilmente governabile
Per la fine legislatura opere in vista della prossima questo è quanto a me sembra da Prato già minoranze
Sotto minaccia di referendum costituzionale ci sono due riforme premierato e magistratura
Sotto minaccia di un eventuale referendum abrogativo ce ne sono altri due no che stanno arrivando
Autonomia differenziata
Soprattutto
Per cominciare io dico subito come mi comporterò io
Il per queste riforme tanto per mettere i piedi nel piatto io voterò sì
Alla riforma della magistratura di Nordio
Sono molto amico di tanti magistrati che stimo moltissimo di Magistratura democratica
Ma voterò sia questa è una riforma ben pensata
Diciamo una qualche competenza per valutare se ero che ne sono conseguite
Questo voterò sì
Ad un eventuale referendum abrogativo del disegno di legge sull'autonomia differenziata sì non è integrato
Se non è integrato da una proposta di riforma costituzionale che porti che si conduca ustionato delle regioni dell'autonomia
Perché così è un pasticcio incredibile
Quanto all'eventuale referendum diciamo sul premierà premierato che l'oggetto del nostro discorso stamattina
Spero ancora che sia possibile arrivare a un testo condiviso tra maggioranza e una parte significativa dell'opposizione
In questo caso il testo passerebbe in Parlamento e non ci sarebbe bisogno di prende delle decisioni di Francis ma se il governo insiste sui caratteri che Fusaro Ceccanti Clementi
Da rimonte Calderisi voglio dire le associazioni trasversale che si sono mosse
Sulle si elementi che sono stati
Tecniche apparentemente tecnici realtà profondamente politici sono stati segnalati no
Io si andrà al referendum e io voterò no anche a rischio di confondere unico che sostiene un no pregiudiziale contro questo referendum oggi mi sembra condiviso da gran parte dell'opposizione e trovo difficile tornino indietro su questo
E vengo al premierato che è l'oggetto del nostro discorso
Il premiato ovvero funziona bene nel Regno Unito
Dove è andato in tilt solo in presenza di crisi di sistema profonde come è stata quella che ha portato alla Bre sì
Funziona bene sia sotto il profilo dell'efficacia governativa e da speditezza diciamo del Governo carattere sommamente importante nelle turbolenze internazionali e nelle sfide tecnologiche di oggi
Ma funziona bene anche sotto il profilo di una esigenze teoria democratica
Ma questo avviene perché è un'evoluzione storica no no
Esportabile ha condotto un sistema elettorale maggioritario il famoso Flores Pase posta su collegi elettorali piccoli e di conseguenza al prevalere di due grandi partiti
Salvo
Componente fasi di transizione
E allora voglio dire una cosa che solo i partiti e le regole interne alle della loro democrazia i veri
Protagonisti i veri dominus della democrazia dell'aspetto democratico
No di quel sistema non il primo ministro
Che rimane tale fino a quando il partito di cui è il principale esponente di cui il segretario è convinto che le politiche perseguite dal primo ministro non rischiano
Di fare
No rischiano
Di far perdere le successive elezioni
Se così può esser tranquillamente e facilmente cambiato
E possono essere perseguite diverse politiche con un diverso premia
A giudizio dalla maggioranza del partito possono invertire la tendenza alla perdita di consenso elettorale
E questo sguardo fisso
Questo sguardo fisso sulle tendenze
E sulle insoddisfazioni dell'elettorato di fronte alle politiche perseguite dal premier
Cosa che ha l'intero partito
Che garantisce insieme democrazia ed efficacia decisionale solo questa combinazione
Ora queste operazioni riesce bene in un sistema bipartitico è stato l'evoluzione bipartitica
In un bipolarismo coalizione are
Ma no bipartitico non è altrettanto efficace soddisfare insieme efficacia decisionale e siamo Croazia
Questo è lo scoglio sul quale si rischia di naufragare rischia di naufragare la riforma del premierato
Coalizioni tra soggetti politici diversi e ognuno pensoso proprio della propria predominanza del proprio potere politico coalizione di questo genere qua
Sono esposte no quelle ripresero
Sono esposte al continue minacce di refezione per arginare le quali si devono inventare regole elettorali no che non garantiscono il rispetto dell'effettiva volontà degli elettori
In questo caso la democrazia
Ma anche l'efficacia decisionale solo a rischio
Ora so benissimo le sono l'obiezione nessuno vuole in realtà un sistema uninominale elettorale uninominale
Ma questo signore sa ebbe precondizione è la condizione che consente nel Regno Unito quando le cose van bene
Di tenere insieme democrazia ed efficacia decisionale
Non è il primo ministro è il partito e le regole che valgono nel partito almeno così sembra a me mi sbaglierò
Ho vissuto tanti anni in Inghilterra sa allora i costituzionalisti riformistico menzionato prima mattina aggiungo anche Dario Parrini a cui obiezioni vanno tenute in massimo conto
All'un compito molto arduo
Se usciranno
A concordare su un testo di bipolarismo quali sezionale soddisfacente io francamente non lo so
Non lo so se poi riusciranno a convincere il governo ad adottare quel testo
No
Non solo non lo so
Assoluto scettico che ci onora e ci conveniva compiuta perché il governo
Io me lo auguro però perché una riforma di questa portata non può essere imposta da una sola forza politica deve essere una riforma condivisa
Per non andare al referendum deve dove il risultato sarà condizionato non dà una valutazione spassionata della qualità della riforma e dalla sua speranza di vita futura
Ma una valuta lungo da da una valutazione appassionatissimi
Del governo dei partiti che la propongono contro o a favore tutto qua chiedo scusa il prefetto dal testo breve per fortuna grazie
Michele
Francesco Turrini che docente di Scienza politica dopo
Grazie
Sono d'accordo con molte delle cose che sono state dette
Non sono d'accordo su da un punto di vista nominalistico ma è un dettaglio con Michele sul definire il sistema politico britannico un premierato non lo è tecnicamente no poi raccordo ma non è importante questo
Io vorrei come dire se per ventisette focalizza messo tre coppie di concetti
Che apparenti che hanno un rapporto fra di loro
Il primo s'mi sembra sorprendente cittadino cittadini
Il secondo stabilita efficacia decisionale la terza Corte di concetti è tecnocrazia e verticale del potere intelligenza della democrazia
Allora cittadino cittadini perché beh mi dispiace che anche nell'esordio sia sia retoricamente utilizzato il termine bisogna restituire
La capacità di Scelta il cittadino l'uso del singolare
Che non va bene
I principali contributi nelle scienze sociali del Novecento
Su Petter che a me farro
Hanno demolito questa idea che esista o un una volontà popolare una volontà per il cittadino
Che trova poi una rappresentanza nella maggioranza che si afferma all'elezione
Io mondo
Ho riletto in questi giorni per divertimento e gli interventi di Sartori alla commissione parlamentare del del due due mila e quattro due mila cinque non ricordo più durante la riforma voluta
Fu Luther fa all'interno dal governo Berlusconi e per quanto Sartori non fosse per nulla si patetico con gli autori che o quanto meno consunte tassi ma certo non con a a Roche tema Ryker e via dicendo
Però davanti alle obiezioni dei parlamentari
Rispondeva quasi che i cittadini votano per mille motivi mille motivi diversi non c'è nessuna volontà unica dietro quel voto quindi per favore non cadiamo in questa trappola non usiamo il termine cittadino
Perché è retorica come quando è partito all'indomani di elezioni ci raccontano che il CIPE il gli elettorato ha voluto questo quello no sono balle
Per questo non usiamolo per favore perché non
Seconda copia di concetti stabilita police Cenci o efficace decisionale
Guardate i due terzi dei due concetti solo in relazione fra di loro ma loro in una relazione necessaria possiamo avere stabilità e non avere nessun cambiamento e nessuna efficacia decisionale
A si è fatto l'esempio del del governo Monti no ma perché arriva al governo Monti
Il fondo il c'era una coalizione anche relativamente
Apparentemente compatta no cioè Forza Italia PTE il PdL è la lega
è solo che a un certo punto su una questione cruciale non riescono a trovare la quadra non riescono a a a riformare le pensioni come avrebbe voluto l'Unione europea e cade su questo
Quindi c'è una relazione certamente fra stabilità efficace decisionale ma non è detto che garantendo la stabilità noi abbiamo anche le decisioni è tutto da vedere
Abbiamo nella storia italiana recente la più grande finanziaria nella storia d'Italia
Resa possibile da un governo a te durato in carica meno un anno un anno e mezzo neanche dal governo Amato
Quindi attenzione cosa serva questo Paese solo la stabilità o anche l'efficacia decisionale non è meno inquinamento e tetto che avendo l'una abbiamo anche l'altra
E il la riforma del premierato che promuove il governo mi sembra che vada più nella direzione di ingessare
Il sistema che di garantire
Il il policy Cenci inefficace gestionale alla fine governi tecnici sono quelle che ci hanno garantito l'efficacia decisionale dei nomadi
Quindi questo è va sottolineato terza questione che ha che fare con rapporto con la rappresentanza
è un grave problema che non abbiamo dentro il Parlamento rappresentanti autentici del territorio delle istanze del territorio e che siano nominati dalle seghetti e dei partiti
Certo
O so bene anch'io che quando hanno un rapporto col territorio su una grana per i leader di partito perché bisogna garantire la lealtà di questi durante le fasi cruciali dei dei lavori parlamentari
Ma non si può avere tutto nella vita quindi c'è però attenzione
La soluzione alternativa cioè avvenire una verticale del potere con un Parlamento di nominati
Fidandosi solo del sapere e delle informazioni che il premier e i suoi consiglieri possono
Estrarre ricavare raccogliere dalla società è una pia illusione è una visione top down e tecnocratica che non regge
Se vogliamo l'intelligenza della democrazia sta anche nella vecchia un Parlamento
Con parlamentari che rappresenta l'effettivamente una nazione nei suoi singoli nella sua varietà e che anche da posizioni diverse forniscono informazione conoscenza
Perché la conoscenza dal centro dal dall'alto
Con le strutture tecnocratica peraltro in un Paese che di strutture tempo le pratiche vero cioè o siamo la Francia per intenderci non abbiamo proprio quindi è una grave mancanza cioè è un vulnus
è vero che in Parlamento poi avremo i gruppi di interesse nell'obliquo si dia maturate non demonizziamo tutto questo è informazione
E se perdiamo quel canale
Avremmo anche decisioni alla fine peggiori
E meno consapevoli e meno edotte meno meno meno informate
E mi fermo qui
Prego
Può presentare un attimo grazie
Mi chiamo Brenelli due osservazioni
Io sono d'accordo col professor Panebianco che quando un carabiniere un pubblico ministero entra all'interno di un partito utile ulteriormente viene mortificata la democrazia però c'è anche da dire che questo dopo mani pulite è l'unica democrazia d'Europa che non si fonda su partiti intendo dire partiti che abbiano un profilo costituzionale
Del metodo democratico
è vero che in Germania in negli altri paesi europei la struttura partito a qualche crisi però è anche vero che quando il Partito Socialista col partito della Democrazia Cristiana liberale in Germania
Fate i congressi Co eleggendo dei delegati questo vale per l'Olanda questo vale per i partiti nordici e anche per la Gran Bretagna
E di qui la crisi perché i partiti nonostante tutto tra tante infamie selezionata nel personale politico e quindi un ceto politico che in Parlamento poteva gestire le riforme poteva anche resistere a certe intrusioni del potere giudiziario che invece in questo caso si è suicidato arrivando al potere a leggi puramente punitive come lo spazio corrotti però non non voglia allargare il discorso perché voglio fare solo queste due osservazioni cioè esista in Italia il problema di partiti dai tempi dal modello di Berlusconi per cui era inutile discutere tanto eravamo tutti lì per Berlusconi questo me lo diceva un deputato
Della di Forza Italia ma da quel momento da quel quel modello comunque si è diffuso per cui partito dei nominati e quant'altro mi fermo qui la questione del partito è un'altra questione di questo Paese seconda questione molto breve
è stato sfiorato il il sistema delle regioni e dei consigli come e dei sindaci per diretto Renzi col quale io vado d'accordo su molte cose parla del Sindaco d'Italia
Per del modello di democrazia cioè il Ra il il sindaco scelto seppure col ballottaggio svuota totalmente il Consiglio comunale ci sono programmi generici che vengono approvati
Dal sindaco con assessori scelti da Luís con in genere burocrati promossi a politici è un dibattito in consiglio comunale su qualsiasi scelta
Totalmente inutile perché il sindaco non è revocabile dal consiglio comunale non è ovviamente votato dal Consiglio così comunale e neanche gli assessori mi astengo di dal parlare della regione che è un po'diverso però questo sistema dei podestà eletti e poi autocratici senza alcun rapporto della democrazia non è neanche un bel modello per il premierato per il resto io son d'accordo su tutto quello che avete detto grazie
Se lo spazio per un altro paio interventi poi Andrea risentire i nostri interlocutori c'è qualcun altro se no do la parola prego prego presenti
Volevo ringraziarvi moltissimo riprendere la prima fase di Panebianco sul fatto che sarebbe da riformare la scuola nel senso che mi avete convinto che è un tema culturale abbiamo qui mezzaluna per fortuna di ragazzi
Ai quali stiamo dicendo se capisco bene che sono trent'anni che abbiamo una legge elettorale che non c'è presenta e poi ci preoccupiamo che non vadano a votare eccetera quindi se mi dite che anche ne discuteranno loro loro continueranno a difendere quel sistema
Quello che si auto protegge
Quindi quella discussione condivisa dovrebbe uscire
Sia dalla maggioranza che dall'opposizione
Sì
Cioè mi piacerebbe sapere Pai i ragazzi come la vedono
Questo riflesso il prospettiva è giusto nel senso che
Tre abbiamo invece la reazione funzione la domanda perché sono arrivata un ritardo colpevolmente non ho potuto sentire
Gli interventi io ho sentito però il mio carissimo amico elencare la sua posizione
Io condivido tutto quello che è stato detto
Temo che sarà molto più semplice fare sì sì sì sì
Cioè che con questo clima politico noi a con tutti gli sforzi che faremo non so chi li farà ma sarebbe giusto fare
Sia sulla legge elettorale che sul bicameralismo che è una tragedia che questo Paese si porta la contea che discutiamo del di Capo Verde Mikami non sono io
Perché poi efficacia
Legata a questa cosa qui il ping-pong tra le due camere può uccidere qualsiasi legge se non l'uccide perché si fanno i voti di fiducia poi si fanno i voti di fiducia si dice che c'è il sistema autoritario e il circolo non si spezza
Ma quindi
Io con tutto il cuore vorrei ma temo che così anche l'elettorato meno confuso sì sì sì sì unno unno unno unno voi abbiamo il Paese è spaccato
Questo lungo vorremmo evitarlo ma ma io non so dipenderà anche molto e chiudo secondo me chiedo conferma da come andranno le rette europee
A secondo del risultato delle europee può esserci un atteggiamento di un certo tipo di ceppo o di una a secondo delle varie forze politiche basta grazie
Io
Restituire la parola era Marilena Adamo
è stata considera as senatrice e assessore anche mi ricordo il Comune di Milano consigliere console del Comune di Milano e senatrice Repubblica
Concluderei con un vostro giro di ritorno lo facciamo sempre nello stesso ordine non non credo che sia un problema sottolineo solo una cosa sempre sul fronte della rappresentanza è stato evocato anche da alcuni interventi
Il tema de per certi versi del collegio uninominale
è importante anche perché a fronte eventualmente di un premier eletto direttamente l'elemento di rappresentanze di spia del paese a cui faceva riferimento anche il professor Lucchini
E maggiormente legittimato nel momento in cui è figlio di un collegio uninominale perché quella persona preso i voti per entrare in Parlamento uno direttamente non sudista bloccata in un contesto proporzionale
E due perché quello è l'unico rappresentante di quel collegio e quindi è tenuto ad avere un vincolo fiduciario con gli interessi economici sociali presenti nel collegio che rappresenta
Ok prego Francesco
Naturalmente nulla dico anzi i solo una suggestione un ringraziamento la suggestione che vi lascio è questa
Ed è secondo me il cuneo vero che si può mettere dentro questa riforma mi è capitato dirlo anche pubblico al Presidente del Consiglio in una iniziativa il tema è questo
Noi abbiamo avuto tre referendum sulla riforma del titolo quinto Berlusconi Renzi tutte e tre a maggioranza due fallite una passata ma nei fatti a qualche problema ce l'ha lasciato con dedicò vite per esempio
Allora se noi andiamo referendum e già ci sono i comitati referendari perizia il per il Nord è molto grave
Perché non si è ancora conclusa neanche la prima delle quattro letture previste dall'articolo centotrentotto dalla Costituzione questo già da l'idea che a destra ma anche a sinistra a maggioranza ma anche nell'opposizione la voglia di menare le mani
La voglia non è di pensare la voglia di fare a botte
Perché sono due fragilità che si tengono insieme aggiungo una cattiveria ma va detta perché nel mio ruolo faccio un giurista
E la prima volta che in quarantacinque anni cinquanta di storia repubblicana del dibattito sulle riforme non c'è un testo dell'opposizione depositati in parlamento come alternativa al testo della maggioranza questo non è mai accaduto e nel centenario di Giacomo Matteotti e dell'Aventino
Va bene
Questo è un problema politico più serio di quanto non si creda perché un testo depositato in Parlamento non è un semplicemente una posizione politica
è uno strumento con cui si fa dibattito in Parlamento e chi difende il Parlamento contro la forza del Governo non può non fare il dibattito in Parlamento
Secondo punto chiuso qual è il cuneo ad apprezzare secondo me più grave il per la domanda è questa
Di fronte a un referendum sulla forma di governo cioè il modo attraverso il quale i cittadini con la plurale
Trattano e il loro rapporto con le istituzioni e attraverso il loro voto definiscono loro stessi nell'indirizzo di politica del governo della loro vita
Noi rischiamo di avere un Paese spaccato sessanta quaranta
Per rimanere un vecchio numero questo non solo delegittima la vittoria di chi sia domani vittorioso che ci sia la maggioranza o che sia l'opposizione naturalmente la maggioranza sta parlando
Ma delegittima soprattutto il testo costituzionale perché toglie con la forza del consenso politico sociale alla Costituzione sull'elemento dominante che rende tutti noi cittadini uguali
Dal punto di vista della politica cioè che il nostro voto determina un indirizzo politico condiviso per tutti nella meccanica
Se noi non riconosciamo la meccanica che esce domani positivamente io condivido diceva insomma
Passa la senatrice Adamo dalla vita sul punto perché io penso questo referendum che può passare
Se non è ci ritroviamo di fronte ad una forma di governo nuova nella Costituzione repubblicana approvato dal sessanta per cento i direttori il settanta per cento degli elettori con un trenta per cento quaranta per cento che non si ritrova è la Costituzione che va in crisi prima che la forma di governo e il tasso di consenso sociale sull'identità nazionale che va in crisi prima che la forma di governo e il fatto di sentirci tutti rappresentati nel meccanismo prima che nelle persone che fanno il Parlamento e il Presidente del Consiglio eletto dagli elettori
Questo secondo me il punto più grave giunte referendum sulla forma di governo che sia un referendum che nasce da una scelta di maggioranza e non un referendum che potrebbe nascere come si prevedeva a volte è stato previsto tante volte
Dopo che il Parlamento ha provato a due terzi una riforma condivisa si cerca un referendum per certificare come dire l'accordo largo politico
Mentre invece quest'ultima e chiudo scelta potrebbe essere deleterio densi
Perché non delegittima sono a forma di governo ma mettere fatti nel cassetto la Costituzione repubblicana perché davvero non sarà più la costituzione di tutti ma sarà la Costituzione la parte più sensibile della politica di quelli che hanno votato sì
E quelli che hanno votato no che fanno
Auto istituzionale collegato al dato politico di meno di due terzi degli italiani al voto alle ultime politiche
Se le azioni la prima sul
Su quello io non sono così sicuro che il referendum perché il governo possa vincere il referendum sia perché la maggioranza è divisa secondo me ci sono delle componenti della maggioranza che renderebbero contro complessivamente non e vero che gli italiani tendenzialmente Silene stiamo direttamente chiunque
Ma però poi esisteva una cosa che si chiede tutti gli psicologi sono in grado di spiegare una netta preposizione di ciascuno di noi per lo status quo
Cioè io mi lamento Brontolo va tutto male pecca però nel momento in cui io sto per se devo scegliere sto sullo status quo quindi se c'è uno referendum ma io non sono così sicuro che automaticamente c'è una una tendenza una vittoria del governo Prodi
Io penso che probabilmente perde il governo sembra a un referendum con questa cosa qui al tempo stesso non credo
Non credo perché credo che vada pratici sia proprio la resistenza culturale che sia possibile un qualche accordo su cambiare la forma di governo con non magari con questo modo in un altro modo non credo che ci sia e quindi per e il fondamento avete eccetto c'è una parte ampia della società che preferisce questa forma di governo per la ragione che dicevi tu perché un sistema che garantisce poteri di veto
Per questo è un sistema che da poteri di veto a tutti chiunque può esercitare un piccolo potere di veto in questo asset sono
è invece un sistema maggioritario riduce drasticamente i poteri di veto
La la vera somiglianze sono due sistemi completamente diversi ma la vera la vera cosa che conta Grendel simili
Il sistema britannico il sistema francese la quinta Repubblica vi sono un sistema preesistente residenziale l'altro così un governo del premier l'unica cosa che li rende simili è che i poteri di veto sono drasticamente ridotti
Quando il Presidente non all'ASP la fase attuale quando il presidente francese
Anche la maggioranza in Parlamento controlla tutto la stessa cosa che fa il premier britannico quando controlla la maggioranza parlamentare cioè la in cui vi sono sistemi con una bassissimo numero di poteri di veto
Paradossalmente somiglia di più all'Italia sul regno di priorità degli Stati Uniti
Per gli Stati Uniti che hanno un vero sistema dice sembra stress fanno sì che il presidente tranne che in politica estera non sia fatto forte all'interno
Da questo punto dato che d'
Da questo punto di vista il anni fa venne fatta una ricerca molto interessante Michele ma che non so se tu lo sai
Beh andarono a vedere chi quanto del programma di di Margaret Thatcher
Era stato attuato alquanto del programma di Reagan
De venne fuori dovevano programmi
Ideologicamente erano molto simili il programma Thatcher attuato per una grande parte il programma record solo per una piccola parte perché perché Presidente americano aderì dei contropoteri fortissimi interni no che sono esattamente in modo diverso quelli che abbiamo noi qui un gol perché i governi c'è il famoso abuso dei paddock decreti legge perché se non ci fosse l'abuso dei decreti legge il governo farebbe nulla
Zero no quindi la Linde che l'abuso del decreto legge eh la scorciatoia di fronte a un assetto il che rende i governi deboli per tentare di consentire al governo di far qualcosa
Quindi e questo per la ragione per cui è stato inventato questo e ed è ovvio che nel decreto legge ci metti dentro tutto quindi nel decreto legge sulla sul PNR ci metti dentro anche il il tema il tema del divorzio che esso o qualunque altra cosa perché in devi infilare tutto vento per perché l'unico modo che è un governo debole per far passare le cose i partiti
Il allora qual è il problema secondo me i partiti italiani subirono uno scossone violento con Mani pulite quindi una distruzione ma e quindi hanno avuto un un un un un processo di distruzione molto più rapido violento che in altri Paesi ma la tendenza all'indebolimento dei paesi dei partiti lo troviamo in tutto il mondo occidentale
Cioè in Italia ha raggiunto il parossismo a un certo punto
Ma questa tendenza è in atto in quasi più in tutto l'Occidente
Cioè anche i partiti che hanno retto storicamente che reggono la sede uno l'Spd eccetera sono l'ombra dei parti della sede Huo per le spese dei di trenta quaranta anni fa e questo perché sono cambiate radicalmente le società perché molti di questi ragazzi non andrebbero mai in una sezione di partito per esempio
Se che vogliono siano interesse politico
Vanno in Rete Etro trovano altri modi di aggregarsi
Cioè quel quella quella quella struttura che era legata che è nata nella fase dell'industrializzazione
E che aveva un perché ha avuto un valore importantissimo del consolidamento democrazie europee non è più praticabile e quindi nessuno di noi sa come come si fa a ricostituire perché Luca qual è stato l'unico partito che si è insediato
Nell'utile la lega al nord perché
Perché la lega si presentava come un sindacato territoriale
No quindi l'insediamento era dato dovuto al fatto che era una sorta di struttura di di contrattazione con i governi nazionali per conto del territorio quindi aveva bisogno ma normalmente un partito che non ce la fa
A insediarsi quindi
In questo capisco che non non ho una risposta non non c'è una risposta crea un problema la democrazia
Sì lo crea questa è anche la ragione cioè il fatto che il rogo di partiti sono intimoriti per cui io e tanti altri una compagnia di giro che si era messa in piedi trenta anni fa pensammo che bisogna se la vuol fare lo l'istituzione di governo
Cioè
Prima avevamo i partiti forti istituzioni
I deboli ma le istituzioni deboli funzionavano stesso perciò ripartiti forte nel momento in cui i partiti si sente Boris cono dice riforma forziamo le istituzioni di governo l'unico modo per per tenere la democrazia però poi abbiamo visto che ci sono delle delle strozzature
Nette
Solo una una battuta sì i partiti sono in crisi e comunque verissimo
Sono in crisi ovunque per ragioni che che sappiamo perché Panebianco ha illustrato adesso
Tuttavia come dire ci sono variazioni significative Lella nel convitto per Titti si pongono in competizione con un con l'altro
Cioè a me sembra che il livello di competitività dei partiti anche solo ed è prima in Europa sia molto Mario
E questo può fare la differenza in relazione al tema che zuccheri prima a citava perché è vero che
Gli elettori
In quanto ai lettori nominando risorse molte volte per decidere è vero che la metafora del cittadino arbitro
Empiricamente e debolissima
Era auspicabile che il ruolo
Di cittadino direttore facesse l'arbitro ma in cui i cittadini in quanto cittadini potevano avere poche risorse
Per decidere come ci si aspettano che decidessero e tuttavia quello che si può dire io credo che i partiti cioè la competizione elettorale in un contesto preciso di un'elezione specifica può fare la differenza può dare le risorse per poter decidere con chiarezza questo è quello che viene fuori il guaio dell'Italia che che
Al netto delle di delle difficoltà delle debolezza del principale per capire così le sue scelte solo impedito dal fatto che i partiti compete unitario in un modo che rende impossibile mettere a fuoco qual è il problema
E allora da questo punto di vista tra cosa la che lei ebbe da pensare è quello di aumentare la competitività
Dentro il sistema partitico
E a partire dal problema come dire del cuore rappresentanza significa in sostanza che ai agli elettori viene riconosciuto il diritto a una facoltà di obiettare sulle proposte che viene vengono fatti a loro per i loro rappresentanze diritto di obiezione
E quello che dice la picking chiaramente diritto di obiezione
Allora Vito Vitale non sta in capo alle risorse limitatissime che hanno direttore sta in capo alla competizione dei partiti al fatto che questi mettono a fuoco dove e i partiti dove il partito che hai votato e debole ed efficiente sono
Cioè Schumpeter in altre parole solo che Schumpeter non aveva nessun'idea nel di contenuti a pensava semplicemente alla competizione al ricambio delle classi dirigenti
Quindi
Io credo che la questione dei partiti sia importante che dobbiamo essere consapevoli che vi è una crisi generale però come dicevo i problemi dell'Italia caratteri specifichi e sta nel fatto che abbiamo una classe
Politica Nash come si è formata per come si è sviluppata e che è una mentalità che di tipo proporzionale che si è formata di e tale è rimasta lì cioè che a porre ma competizione il collegio uninominale
Per quanto come dire a di problemi giganteschi evidente quali sono che il sistema che mette in competizione singoli individui per la conquista dei voti
Io voglio far parlare per forza ma non è che devo rispondere a nessuna nessuna domanda quindi no devo dire che un incontro in cui ho imparato molto
La cosa che l'ultimo dell'ultimo giro la cosa più interessante importante secondo me
A detta Francesco Clementi
Perché effettivamente peggio dicono che pensasse cioè il cioè io ho detto la parte diciamo cui posso contribuire ma quali sono la relazione tra riforme Kostoris istituzionali che crescita e sviluppo del Paese nei prossimi due-tre anni dove si possono fare previsioni e dico bene il fatto di avere quattro referendum che spaccano in tutte le direzioni del paese sicuramente non va bene luci ha spiegato che peggio di così
Perché questi sono referendum che non sono non sarebbero probabilmente referendum
Conferma attività una scelta del Parlamento ma proprio sarebbero del referendum che mirano esplicitamente a spaccare il Paese quindi proprio ci seguano cercare guai
Ecco questo mi sembra il punto fondamentale che può legare il le riforme istituzionali o l'ambiente in cui si sta discutendo le riforme costituzionali istituzionali con il le preoccupazioni economiche
Dei prossimi anni grazie
Ah se io ringrazio tutti a partire dato una presenza di radio radicale che ha fatto la registrazione di questo incontro l'incontro sarà disponibile quindi sia su radio radicale sia
Su cui zitti di Libertà eguale Lombardia
E di unimi perché abbiamo fatto anche la registrazione come Università degli Studi di Milano quindi chi volesse rivederlo vederlo se l'ha mancato potrà farlo
Volevo ringraziare può in modo particolare la presenza ovviamente al pubblico ma tra questi in modo particolare degli studenti che è una cosa che devo dire
E anche fatto particolarmente contento perché devo dire che non è che siano semplici da coinvolgere per cui abbiamo sicuramente apprezzato speriamo di non avervi dato messaggi troppo negativi ecco questo è l'elemento che purtroppo Ricci dobbiamo porre poneva il problema è come rammarico grazie a tutti e arrivederci