Salone Internazionale del libro di Torino 2024. Presentazione del libro di Carmen Pellegrino "Dove la luce" (La nave di Teseo)

Aspettiamo che ce l'ho
Una sera Totti grazie di essere qui negano Emilio Targia faccio il giornalista come diceva Jacques seria non dite a mia madre che faccio il giornalista lei mi creda mi credeva pianista in un bordello
Peckham Pellegrino che voi sicuramente tutti conoscete bene se siete qui ad ascoltare il racconto di di questo libro che non è soltanto un libro
Kamel Pellegrino con lei abbiamo raccontato anche altri libri la crescita degli altri altre cose in questo libro ha condensato una parte della sua della sua vita di fatto ci sono tanti tratti autobiografici ma sostanzialmente poi nuovi raccontiamo anche la vita l'assenza o anche la presenza di Federico Caffè io partirei chiedendo a Carmen
Qual è stata la scintilla l'esigenza del ramo anche sentiti poi nel prima nella nel concepimento se possiamo dire di di questo libro che è stato pagarti vettura anche abbastanza complessa
Però la scintilla scatenante che ti ha anche chi ha imposto la voglia al bisogno l'urgenza di di sciogliere nell'inchiostro quello che ha in testa e nel cuore qual è stata se ce n'è stata una o magari ce ne sarà più di una
Innanzitutto buongiorno
No non c'è stata una scintilla scatenante io ricordo che
Aveva avevo appena completato il libro precedente che tu pure conoscerò e piazza ce le delle teli sciroppi tutti sostanzialmente di alibi felice
E e andremo esposte ne parlai proprio a una cena con il mio editore da Elisabetta Sgarbi ho già nell'io che sono io
E il grande Oliviero Toscani del mio editor
E mi mentre insomma
Ah devo per la testa la figura e la scomparsa sostanzialmente di Federico Caffè perché era una figura che si era sedimentata in mente molti moltissimi anni fa proprio quando ero una ragazzina chiedi pietra
In un buco di mondo e nell'osso del Sud un paio di paese dove sono nata in Campania
Postiglione si chiama sotto i monti Alburni e quando ero molto piccola insomma intorno ai dieci anni prima ancora che sparisse
Sentivo parlare di Federico Caffè perché mio padre era un sindacalista della CGIL non
Spesso partivano dal Paese queste delegazioni
Alla volta di Roma dove Federico Caffè tra le altre cose teneva delle elezioni ai livelli bassi del sindacato lezioni gratuite
Ed era una delle tante cose che lui faceva gratuitamente per esempio scriveva articoli soprattutto li pubblicava sul manifesto
E e per quegli articoli non percepiva compensi non voleva compensi perché innanzitutto perché questo gli consentiva una certa libertà anche con di contenuti ma poi perché
Quella era una funzione che lui insomma svolgeva per il cittadino voleva informare il cittadino
Attraverso il le sue parole non l'avesse a disposizione anche del suo pensiero che era un pensiero in materia economica molto preciso di stampo keynesiano
E e mai contraddetto nel corso del tempo questa visione che lui aveva di quella che è un ossimoro no non pensava che fosse possibile un capitalismo dal volto umano a pensarci oggi insomma era veramente un visionario da questo punto di vista ma anche
Un ma autonomo realizzabile questa questa sua questa sua visione
è insomma io sentivo parlare di questo economista da mio padre
Ogni tanto partivano questi pullman dal paese per andare a seguire le sue lezioni
E poi quando nell'ottantasette seppi di questa scomparsa perché Federico Caffè è scomparso nel nulla Terni in una notte tra il quattordici e il quindici aprile dell'ottantasette non si è saputo più nulla di lui un piano perfetto di sparizione non si è trovato neanche il corpo
Un po'come Majorana sparito nel negli anni Trenta
E ne parlarono molto ovviamente la notizia rimbalzò fila giù al paese dove vivevo io e perciò può e l'architettura del libro risente di questa commistione tra la grande storia quella che accadeva un livello nazionale
E la storia piccola minima che mi riguardava di me che cresceva appunto in questo Paese
Ed è proprio secondo mentre il fascino principale almeno secondo me perché poi come tutti ben sappiamo lo scrittore scrive un libro il lettore ne legge altri dieci Milano quindi è sempre un viaggio a metà
Però nel mio viaggio nel tuo libro c'è proprio questo equilibrio secondo me complicatissimo Patti quando ci siamo visti per un'altra intervista avevo chiesto proprio com'è riuscita a trovare alchimia fra Postiglione i rimbalzi anche di tempo di memoria la figura di tuo padre perché questo libro anche Autobiography in qualche modo c'è e tu
Come dire in qualche modo sciogliere l'inchiostro anche la voglia di di raccontare rapporto col tuo padre
E poi c'è anche la voglia bisogno di raccontare il pensiero di caffè un economista chiamava lo Stato speravano organizzazione ragionevole la società fondata sulla solidarietà e la confessione e la compassione sul al rispetto della persona quindi oggettivamente un rivoluzionario insomma un un'Olivetti diverso
Ma Federico Caffé se n'è andato o è scomparso perché c'è c'è differenza
Penso che se ne sia andato
Che c'è differenza come dicevi tu non per come l'ho interpretata io questa sparizione
C'è molto di volontario dietro il gesto ma anche
Una sorta di rifiuto di gran rifiuto
E lo testimonia anche il fatto che tra le cose che ha lasciato lì a casa quella mattina la la notte in cui è sparito più sulla sua scrivania che era quella scrivania
Attraverso la quale lui
Teneva i rapporti col resto del mondo e il resto del suo mondo erano gli allievi quelli che erano andati via che si erano laureati con lui e poi erano andati via alcuni anche raggiungendo lasciando l'Italia Bruno Amoroso per esempio viveva in Danimarca
E lui teneva questa corrispondenza fittizi ma con tutti i suoi ex allievi che era un un po'i figli che non aveva avuto lui lo diceva lo dichiarava era Illy erano i libri che non aveva scritto
Perché passa all'altro Federico Caffè era anche un grande letterato non non è soltanto l'economista era proprio aveva un'impostazione da letterato tanti è infatti i suoi allievi non ricevevano da lui soltanto dritte didattica ma di letteratura li forniva loro proprie forniva loro proprio dei testi di letteratura da leggere glieli dava lei prestava
E anche di musica no lui era un appassionatissimi o di musica avrebbe voluto studiare il violino quando era piccolo ma come lui stesso ha dichiarato in un'intervista
Veniva da una famiglia piuttosto modeste no il padre lavorava nelle ferrovie la madre era una sarta un certo punto bisogna fare una scelta
Utile no e i genitori non esitarono a vendere un pezzo di terra per farlo studiare lo mandarono a studiare a Roma economia saliamo a fare scelte sagge era la saggezza dell'Italia povera del Sud del centro giace non c'è tra le cose insomma che secondo me testimoniano questa scelta volontaria di togliersi di sottrarsi
A un tempo per nonna lo riconosceva più e che l'UE non riconosceva più c'è questo lasciare sulla sua scrivania che era appunto il suo ponte con il mondo gli occhiali
Due e per lui lei non leggere equivaleva a non vivere
E lui lascia le sue occhiali oltre i documenti il portafogli insomma lì sulla scrivania come a un gesto no il gesto
Dichiarativo gesto che dichiarava le sue intenzioni ma secondo me ha continuato la sua vita altrove e se procurato un altro paio di occhiali perché non credo l'abbia poi ho smesso
Di leggere arbitrio
Abbiamo messo omesso copro Ventriglia che c'è poi un doppio passo narrativo c'è Milo e la sua storia si intreccia con quella del del professore e poi però la voce narrante sei tu come detto con poi il tuo territorio da storia tuo padre eccetera
Raccontiamo anche un po'il rapporto dei rimbalzi di tempo e di e di dialogo fra Milo il il professore per parte essenziale dell'alchimia e dell'equilibrio e che ha trovato in questo libro
Sì Milone è un personaggio d'invenzione in questo libro si alternano le parti cioè la parte
Di cronaca proprio anche storiografica perché Federico Caffè una figura calata nella nella storia Roma insomma con con una data di nascita e di morte c'è solo quella presunta è stato dichiarato morto
In maniera presunta appunto dodici anni dopo la scomparsa però è un personaggio realmente esistito e così però affianco c'è una parte di invenzione che si incarna soprattutto in questa figura la figura di Milo che è un uomo che vive per strada un uomo che ha perso tutto
Perso tutto per degli investimenti sbagliati proprio in quegli anni in cui insomma la speculazione cominciava a dilagare nelle vene dell'Italia in maniera anche castigano il virus della speculazione si era insinuato
L'idea alla perso tutto con degli investimenti sbagliati e la moglie lo aveva anche lasciato per questa di Riva a cui si era in un certo senso autoimposto
E abbiamo cominciato a vivere per strada pronta personaggio d'invenzione perché io
Mi è venuta questa figura che poi è quella cui sono maggiormente legata probabilmente del nel libro
Perché di no è il correlati in un certo senso il correlativo oggettivo incarna
Lì la visione stessa di Federico Caffè questa sua attenzione agli ultimi ai maltrattati dalla sorte ai picchiati dalla sorte cioè però quelli che mantengono una sorta di mitezza quella la mitezza di cui parlava Simon's Bay no
E non era rivendicativo il pensiero di Milo che potrebbe aver ce l'ha con il mondo potrebbe maledire la sua vita
Ogni giorno non è non è non è parte di lui e lui a questa mitezza che lo porta sia desiderare di essere tolto dalla da questa terra sfavorevole ma un po'come Moser come accaduto a mostrare con un bacio Didio infatti va nei luoghi in cui pensa di poterla incontrare per esempio in nel libro
Segue una via crucis che si svolge realmente a Gessopalena ogni angels balena è un borgo abbandonato dell'Abruzzo
Bellissimo tra l'altro si di di capita andatelo a vedere perché è straordinario perché è un borgo di gesso è un borgo che Henry Luce al sole no per proprio per quando il sole batte su quelle sui sui resti di quelle case lo scintillio e e ed era meglio su da vedere
E io ogni anno li si tiene una via crucis se tra i ruderi Pacella la parte abitata del Paese giù Gessopalena qua c'è la parte disabitata un po'più in alto su un colle
Si tiene lo potete vedere anche su YouTube c'è tutta la ripresa è molto suggestiva perché ogni anno diventa un Golgota e lì c'è questo ci sono c'è questo grande spolverino di attori che vanno lì somme per inscenare
La crocifissione di Cristo qua se ne tornano a via e se ne tornano a casa a giù al paese abitato e restano i ruderi consiglia a a continuare a raccontare la storia di questo luogo e io ho immaginato Milo
Tra le altre cose andare ogni anno lì a a seguire questa processione a questa via crucis
Test sentirsi più vicino anche a una dimensione divina e per poter offrire sempre la sua solita domanda che è quello di essere tolto appunto da da questa terra sfavorevole per lui perché lui il gesto il coraggio del gesto definitivo non ce l'ho e un anno quell'anno in ottantasette dell'anno
Intorno al quale ruota poi questo questo libro
Poiché
Qualche mese prima c'era stato l'incontro con Federico Caffè con il professore infanga il personaggio che ricorda Federico Caffé ho immaginato fargli percorrere assieme questa strada verso verso il Poggio della domanda in un certo senso
Allora voi
Smettiamo di raccontare questo libro in realtà però un elemento in più lo voglio dare perché c'è il tema del e parlo della dei creazione Simon's Bay l'eccetera
Le e c'è il tema dell'abbandono logica Cecchi vorrei invece come dire suggerire dare questa suggestione perché poi nel libro trovate sviluppato però io mi soffermerei un attimo su questo è un altro diciamo dei tasselli che fa tenere insieme no il puzzle
Del racconto di questo libro
E abbandonò la regia intensa e cioè la patologia nel senso che tu no partendo dal tema dei creazione in quel passaggio spieghi perché ritrovando anche alcuni prescritti eccetera è un tema quello che ha a che fare con senso libero
Eh sì decretazione e infatti io mi sono sempre occupata di luoghi abbandonati no
E e mi ha sempre definita definiti tali luoghi abbandonati dopo questo studio di anni insomma su una figura di Federico Caffè la sua scomparsa agli incroci purtroppo ci ha messo scriverlo questo libro
E il portavoce e abbiamo l'editore che il TG tre annetti tre anni tre anni
Sì
è stata data Elisabetta Sgarbi traduco periti chiacchiero perché è importante a a un certo punto però Carmen ha capito che il libro esisteva
è stata Eliseo con l'editore che volevano avere bozza definitiva azionato no no le l'editore molto paziente deve dire la verità a accompagnano non mette fretta
Accenna di sì con la testa
Crediamo che la via crediamo Haider ad acquisire hammam
Sì molto rispetto per entrassero
L'ho messo in una dello dello dichiara mi hanno chiesto di insomma nei giorni scorsi di indicare per il foglio dei grandi italiani
E gli ha indicato nelle il venditore ma non per una questione perché io sono abbastanza cioè non intasiamo anche abbastanza libera nelle gare lo sa e infatti lo sai e anzi Emerson si vede leggendo ai tavoli era diversa lei
Perché ha questo di particolare oltre ad aver creato tante cose ma insomma non le devo raccontare io sono sotto gli occhi di tutti c'è questo lascia la libertà lei come editore come editrice
Insieme ad Eugenio che pure anche lui
Editore lascia la libertà agli autori alle autrici di esprimersi nella forma e nei modi che perché con i tanti che preferiscono drizzare i militanti che vi sono pericolosissima perché poi si trovavano libro quasi tutto sull'ambiente tanto
No dice dire dire di no sale tanto meno in America qua abbiamo tempi proprio di lana è una cosa che
Denota una certa grandezza non lasciare questa libertà
E infatti delle cose che mi hanno chiesto suo dall'uscì il libro uscito a febbraio tra le tante cose su Federico Caffè ce la fa qualche domanda me la fanno sempre sul coraggio che ho avuto di mettere di scrivere questo libro così con questa forma perché certamente non è una forma rassicurante anche no non c'è anzi parte da uno un Saso
E non c'è una linearità né cronologica Anceschi tutto un buy cos'è un libro consolatorio non è consolatorie poi appunto proprio la forma e molto anche
Chiama in causa il lettore perché bravo se è una cosa che io è è una forma di rispetto estrema che io per chi legge proprio perché so quanto è importante la nella lettura quando io vivevo in quel Paese Finolli
Ci vado ogni tanto ancora perché civili a mio padre però insomma gli anni quelli più importanti della mia formazione di decolli in questo Paese quando ero piccola e mi hanno salvato i libri di od o un valore immenso alla lettura
Non tanto alla scrittura senza scrivere potrei anche restare non manda non non salvo il mondo con con i miei libri nessuno probabilmente può farlo senza leggere no senza leggere non riuscirei ecco come Federico Caffè non riuscirei a vivere senza legge perché la lettura ha costituito per me
Non solo un ponte con il resto del mondo quando vivevo li ha al Paese poi cambiato tutto quando sono andata al liceo fra l'altro previsto qui con una carrambata l'Atm amica del liceo aveva fatto il liceo classico a Eboli si palesi e anche eccola lì
Abbiamo è per questa cosa del liceo la voleva raccontare perché non sa se ti ricordi grati anche lei viene da uno di quei posti dopo Eboli da da Patricia prassi qua Eboli dove Cristo sappiamo serve
Quando studiavamo letteratura e studiavamo Leddi per indicare i professori la nostra mitica Occhiofino apro le stesse italiano quando doveva indicare qual erano Still luoghi non raggiunti dalla civiltà e che ha ai quali alludeva la metafora di di levi lei indicavano voi dove vivono Pellegrino e Ruggero al Celio e noi ci guardavamo anche per come eravamo vestite dati si vedeva che venivamo da vestite male già portavamo lo stigma dell'amido ritarda il dei luoghi da cui venivamo
E perché li stavo dicendo questo l'ha persa rilanciando la carrambata adesso in Aula ma pare si è una scusate quanto c'aveva in italiano
Dove ma poi dipende da da chi lo dispensava il nome però insomma come avevamo molti dubbi noi su questo non c'entra anche ma anche lei era molto Brazzelli insomma era ma
Ecco perché attraverso lo studio proprio anche io o in introiettato quella sorta di emancipazione che viene da mio padre mio padre è stato il primo della sua della sua famiglia lungo una generazione insomma che ho potuto anche studiare attraverso un'analisi sull'albero genealogico era stato il primo della Soge della sua famiglia d'aver studiato e infatti ho riportato qui nel nel libro una parte a proposito di quella dei creazione no andare alla paga spogliarelli io in questo caso io che entrò in e nella narrazione delle prerogative più narcisisti che più egoistiche arrivare a un osso
Un osso che chiama in causa una sorta di Noemi no non solo le conseguenze di quello che accadeva negli anni Ottanta in Italia come dicevo prima poi gli orli sentite l'abbiamo risentite anche noi generazioni successive c'era questa sorta di intrico di trame che si svolgeva su di noi nomino Sindona nomi non sono l'omicidio Ambrosoli tutta quella storia
Piuttosto nera degli anni Ottanta anche italiani o che non ci raccontiamo cosa come anni leggeri lieti ma non lo sono stati
E poi anche un noi che risente della storia personale su su per le generazioni mio padre è stato il primo della sua famiglia ad aver studiato no prima quelli che poi sono venuti prima
Quando andavano a dichiarare i figli alla alla all'anagrafe non sapevano leggere né scrivere vi dicono stigmatizzati come dichiaranti letterati dichiara non riportato questa è libero perché mi sembra molto significativo il fatto
Che io adesso no non vengo da una famiglia di letterati però faccio una letterata sono ufficialmente una letterata
E mi sembra bello questa no perché come di recente abbiamo fatto un viaggio a New York alle ed invitati dall'Istituto di cultura italiana io parlavo di questo libro
C'era anche con i primi credo no c'era anche Annalena Benini si e mi sono trovata a parlare li ho letto il mio intervento in italiano
Perché mi è sembrato giusto come opera una specie di compensazione perché io prima di partire avevo recuperato un documento tra quelli trovati nella ricerca dell'albero genealogico di un mio parente un fratello di mia nonna che era arrivata a New York nel mille novecentododici
Dopo dodici giorni di navigazione partito da Napoli mila abbia diciassette anni e al momento di spiegarlo sta alle schedature anch'esso universale sguardo
Esatto momento di schierarlo
Alla voce e volture idee colturale ditta c'era scritto no in questo documento il punto che questo mio parente non solo non sapeva leggere e scrivere in inglese ma non sapeva leggere e scrivere neanche in italiano e quindi mi è sembrato
Bello suggestivo il fatto che io per la Chiesa alzata per la prima volta quest'anno hanno io
Sono andata lì in veste di scrittrice non per un viabili Little rata non per un viaggio di personale o per una vacanza
Come seta e perciò ha voluto parlare in italiano leggere in italiano anche per quelli della mia generazione della mia famiglia che non sapevano leggere e scrivere
Bello beh molto bello questo passaggio tra l'altro mentre parla riso
A caso capita solo sulla pagina Ischia moltitudini dove tu in qualche modo approfondisce il tema cui temi probabilmente i temi del ruolo dello scrittore questo un tema che stiamo sviluppando anche con tutti quelli che intervistiamo perché questa faccenda per complicata in questo momento molto fluido
Talvolta arido di temi talvolta invece no con urgenza ditemi anche in in impellente
E tu ricordi che han Carson indicazione scrive essere uno scrittore significa costruire un grande rumoroso lucente centro dell'io dal quale la scrittura prende voce qualsiasi pretesa di voler annichilire questo io pur continuando a scrivere a dar voce alla scrittura
Deve comunque coinvolge lo scrittore in considerevoli sotterfugi e contraddizioni a raccontare una funzione dell'io
Chi è lo scrittore oggi mi rendo conto che insomma
Dovremmo star qui un paio d'ore però tu hai il dono della sintesi e lo fai di mestiere quindi forse ci trovi una definizione pertinente o anche impertinente va bene uguale
Ma forse
Vediamo anche un po'distingue tra chi fa lo scrittore chi è lo scrittore lo dicevano ieri a un incontro a cui ho preso parte
Lo scrittore oggi dovrebbe essere quello che
In pratica frequenta un territorio o coi cerca di renderlo tale un territorio di libertà come dicevamo prima
Di noi quello che o quella che
Non teme di apparire scomodo con come successe succede spesso anche con i temi che io racconto no non sono temi mainstream non sono
Per una visione per un'idea che è alla base si diceva qualche giorno fa un'altra presentazione a Napoli perché sta facendo di continuo presentazioni
Avere una visione etica che non c'hanno niente
A che vedere con la morale o col moralismo una visione che tiene conto del fatto che quando tu scrivi un libro anche una responsabilità
Non è non morale che non esiste letteratura morale non esiste letteratura non è letteratura quella che giudica condanna assolda quella è roba che non ci interessa
Tra una responsabilità celai nei confronti del lettore perché devi pensare che quel libro quelle tue parole quelle cose che ha messo sulla carta no per la quale mai per le quali magari ci sono voluti anni arriveranno da qualcuno che leggerà quelle parole proveranno a immedesimarsi magari
Proverà attraverso quelle parole a sentirsi meno solo è una cosa che bellissima che diceva Fitzgerald uno dei compiti e la letteratura dovrebbe essere quello
A sentire il lettore come appartenente a un genere genere umano mi fai sentire che non sei solo essere è anche per questo non ho paura
Di raccontare di morte di dolore e di sofferenza lasciando una speranza alla fine poi certo perché la speranza che che cerco nella mia vita poi anche personale no di vederla nelle crepe che dicevamo prima nei miei nei luoghi desolati che non sono tali se li guardi da un'altra prospettiva
E la stessa morte io in questo libro dovuto attraversare la morte di mia madre mia madre morta proprio mentre scrivevo questo libro
E e non certamente non è stato facile no di uscire a chiudere qualcosa mentre tutt'si chiudeva qualcosa di più grande
E però sono due le pagine che ho dedicato a lei e mi sono resa conto di quelle pagelle uniche due dedicata alla morte di mia madre
Anche dal riscontro che sta avendo con il lettore sono le pagine s'sono le pagine in cui descrivono dolore che non è solo mio non è più solo mio
è il dolore che può provare chiunque in quel momento nei momenti precedenti della propria vita vissuto qualcosa del genere coste io sento quando poi il lettore l'attrice ve lo dice per lo scrive
Che ho raccontato attraverso le mie parole gli ho dato le parole anche per definire il proprio dolore allora ho fatto bene
Se non hai fatto bene e
Carne Pellegrino spiega bene baby bisogna cargo perché non scrive anche quando scrive sui social ha una dimensione Pellegrino dei sociale nel senso che qualunque cosa tu scrivi bisogna prendere cinque sei minuti del PIL pro deserto perché bisogna spendere tutto però questa roba così sfacciata e coraggiosa di andare a rompere le scatole ai ritmi assurdi dei socialisti dandoci quelli che non sono post ma sono dei micro racconti
Io la trovo una cosa coraggiosa e te lo volevo dire come si dice qui a Torino
C'è un passaggio molto bello del libro in cui tu fai Tyrion Polettini un po'le somme non non voglio leggere troppe cose perché libro che lo prendete e ve lo leggete possibilmente appunto rallentando se possibile
Nessuno ci aveva detto che erano perduti all'origine parigine condizionata da qualcosa di oscuro contro il quale tante piccole storie singole di una collettività non riescono a portare fino in fondo un proprio disegno
Ma c'è qualcosa in questa disperazione dal destino segnato che assomigliava Nostalgia divina accaduto fra le tante cose accadute
Non saprei dire quale Duce casa dopo anni sulle costernazione del passato fra le trame che hanno deciso di noi eppure potrebbe esserci una scintilla della speranza dagli attizzare del passato
Walter Benjamín lo chiama immemorabile questo determinato momento del presente che in prelazione con determina l'aumento del passato la figura di Federico Caffè rappresenta uno di questi momenti rivelatori una traccia del passato che fa brillare le possibilità del futuro
Era un uomo libero e non gli omini veri non siamo abituati ma la storia procede per rotture salti in sé un elemento del passato in un istante si collega al presente vuol dire che nel presente possono essere gettate le basi di quello che sarà intanto proviamo a raccontare e questo mi sembra un manifesto bellissimo del libro
Prosegue ma non voglio no
Andare oltre perché già in questo c'è esattamente il tuo intento quello che ti chiedo è se alla fine di questo riprese sentita liberata
Dall'aver infilato in questi inchiostro in fondo quattro cinque elementi importanti no e sequestri dimorare in qualche modo è sentito anche come una goccia comunque una cosa compiuta o invece hai chiuso l'ultima pagina prima di dare
Elisabetta alle
La la le bozze definitive è detto accidenti ricomincio da capo accidenti dovevo scrivere quest'altra cosa accidenti devo aggiungere un capitolo
No alla nota che tu hai letto fra l'altra malato è una nota che abbiamo pensato con Oliviero Toscani l'editor per per dare una sorta di identico sì anche di accompagnamento finale al lettore prima della nota bibliografica perché anche un'altra cosa che faccio
In nome di quella importanza della lettura che dicevo prima la lettura che ha avuto l'importanza che ha avuto per me emettere ma nota bibliografica anche questa navata che di solito non si fanno i romanzi no però però me lo fanno fare anche questo è il teste fatto bene
Il perché è un po'un viatico quarta sala in più lasciato al all'Ettore per proseguire il cammino da solo
Quindi no non ho sentito un senso di compiutezza chiuso il libro perché quella possano lo potrà sentire mai io complessa per Fabrizio De André grazie proprio non hanno una condizione la mia di Dean compiutezza
Però ho sentito che aveva un senso quello che avevo fatto proprio anche segue seguendo quel filo di paglia che diceva Benjamin o quando e quello che poi ho fatto io no quando un elemento del passato tu quello che devi all'inizio come ti è venuto di scrivere di Federico Caffè
E proprio quell'elemento del passato di cui chiama di cui scrive beniamini che leggeri tu prima una sorta di di scintillio di scintillano che sì che illumina tutto il resto non è come una possibilità che c'era nel passato
Anche per il fatto stesso che si è collegata media vivo che ho vissuto c'è una magia aggravassero esclusivo causate nasce così una una sorta di ponte che si può creare tra il passato e il presente si è creato con meno
E io l'ho restituito coi al lettore creare
Do le io l'occasione poi forse anche perché qualcosa adesso nel presente nel nostro perciò dicevo la speranza no importante lasciare anche una speranza lettore che tutto quello che facciamo
Può avere delle ricadute non necessariamente negative sul futuro possiamo instillare già ora questa sorta di scintilla creare le premesse perché una scintilla attuale provochi delle conseguenze nel futuro quello che diceva bene le nostre qualcosa del passato si collega al presente allora può accadere che qualcosa il presente crea crei le basi
Per il futuro l'inverno rare un verbale questo ingrediente nella rivalità siamo come nell'uso così e qualcosa
Abbiamo ancora un po'di tempo
La copertina
Che abbiamo scelto io Elisabetta che e di un folk Silenzi
Molto bello Marche Harrison la fa delle foto concettuali così bellissime ci è sembrata l'abbiamo scelta un sabato pomeriggio così il faceva i montaggi anche Elisabetta come i graffiti fa lei appare poi vedrà il tempo li ha fatti lei
Però belli abbiamo scelte insieme ci ci tengo molto a questa copertina perché molto non è una di quelle copertine può
Che attirano magari elevati con le parti malate asciutta piaciuta è anche questa quindi salariati allodole Sartori e poi anche qui insomma c'è una scintilla in questo caso una goccia che cade
Dal cielo ciò che la corsa dell'innamorata della Loggia delle memorabile
Esatto esegue Simone devo ancora un po'di tempo perché tanto se qualcuno ha qualche domanda io vorrei fosse un palese interattivo se possibile sì e poi gli effetti cerchia
Ma la mia amica che quelle a Spoleto la domanda no aveva detto una cosa che vorrei fatti rilievi o Foro ti avvicini
Beh in quanto compagna di di di classe di Carmen non puoi avere timidezze assolutamente
Noi che veniamo adesso non so dove non è mai bello vivere dove Cristo non è mai arrivata mai arrivato esatto
No allora
Avevo detto prima in modo in avevo detto prima Carmen in modo informale che avevo letto il testo
Mi ha colpito molto da effettivamente non è un classico romanzo capisce non è un classico romanzo ok è una serie di storie che si intersecano e che oggettivamente vanno da storie reali quindi a alla sua vita personale ha invece racconti di
Fantasia nati nati da lei
La cosa bella è che ho letto
All'interno di questo testo ho colto la Carmen la storica ok quindi i suoi aspetti
Di
Storica di studiosa e che emergono chiaramente in alcuni passaggi a cui lei accennava prima e una cosa bella
Che posso dire e che ho ti rimando il fatto che dicevi tu prima che quando si riesce ad andare al di là degli io
Dove qualcun altro dall'altra parte del libro riesce a
Identificarsi significa che ai ottenendo il risultato che volevi con me insuccesso voi perché veniamo da una una storia diciamo così comune a livello territoriale geografico condividiamo alcuni valori alcune conoscenze le radici
E quello che si sa
Ma secondo me è una storia che
Dove tanti altri si possono assolutamente rispecchiare ok tante persone sicuramente del sud
Perché parli di zone che possono essere sì Postiglione Battipaglia dove ci ritroviamo noi ma di tante altre zone del sud che vivono una condizione
Di quel tipo lì quindi in questo niente ti volevo dire brava complimenti la hai raggiunto il tosco indica sembra oltre Brahms
Le possiamo anche chiudere
Hai preso la medaglia
Presa dagli ancora abbiamo sette otto minuti mi dice il tuo solerte ufficio stampa che studiava ringraziamo
Rivolgiamo anche un pensiero solidale a tutti gli uffici stampa del Salone del libro che in questi giorni stanno facendo fra i sette e gli otto chilometri al giorno del trenta mila metri quadri nel salone
E chiudere se sei d'accordo parliamo di libri dell'importanza dell'IPI poco fa fa c'è un'intervista con il garante dei detenuti la Regione Piemonte dove c'è un progetto specifico cui partecipano anche la direttrice del Salone Andreina Bellini
E e e a non a caso parlavo del tema della salvezza e quindi patto prima detto quant'è importante condividere spartire voi la quotidianità il il proprio percorso di vita con con i libri suoi insieme ad altri chi quegli atti sono dei libri pensa quante importante per i detenuti no quindi prima fissa o pensando stavo ragionando anche sul fattore invece in alcuni luoghi d'Italia all'età delle biblioteche delle molto molto complicata mette in Piemonte sono abbastanza ben attrezzati questo per dire cosa per chiedere a te invece il tuo rapporto quei libri se si avvale pensasse a una lettrice analogica o digitale stessa invece cross mediale che rapporto hai perché perché perché son sicuro che ci interessa se ne parliamo anche sempre a radio radicale possano intervengono c'erano meglio vogliamo raccontare
Perché non Samantha io non ti ho presentava bevanda episodi e presentazione mio sarda sarò io a loro agio dopo supportare sotto un lavoro per unirsi ad Arzachena anche lui lo scrittore e giornalista
E a questa rubrica su radio radicale dove i miei libri
Passaggio obbligato per me mestizia ruota libera se non partecipa agli erariale da Emilia tarda perché anche loro anche quella è una stazione libertà
Crediamo di liberali abbiamo mezzo ora inesorabile parla di un libro in Italia abbastanza usò questa si manifesta questa scelta mai la maglia verde Libra libro letto che anche voi abbastanza collusa con lavoro infatti un esempio
Il mio rapporto con i libri come Sir rapporto fino cioè non non leggo
Se non costretta in maniera digitale Gosling cartacea interrogazione
Però ho anche imparato a a leggere sul verso il supporto digitale perché
In viaggio per esempio e né e più comodo insomma riesce a anche portatele tanti libri
Però è vera porta resta molto fisico corpo libero sarà perché appunto
Si determinava una sorta di di conquista anche quando ero ragazzina io mi ero abbonata una serie di di vendite per corrispondenza perché non c'era l'anno librerie nel mio paese quando bene
Prende le allontanano ancora non si sa neanche adesso è questa la cosa micidiale non c'erano biblioteche non c'era quindi sempre la posta ecco costituiranno il ponte quando ancora Resto del Mondo andavo a spedire questa cartolina con i miei ordini
E arrivavano i liberi
E e li ho ancora erano edizioni anche molto tutti adesso magari faccio casa dedizione l'editore certi allora no quindi quello che ti mandavano era era era bellissimo però appunto questi libri che occupa nello spazio fisico
Ed è e e e sono rimasta legata a questa dimensione eh io ieri sono venuta qui ho fatto il giro comprato dei libri per dire no certi nonostante tutti quelli che mi mandano a così però mi sono comprata di libri ho voluto comprare io
Sì perché così si diventa parte attiva di quella che quella del circo di quella del del Salone è una comunità direttori soprattutto non è soltanto un pubblico no quello che sempre vediamo ogni anno
Chiudere se sei d'accordo chiedendo di tornando un po'alla alle alle frasi iniziali alle partenze nel tuo libro
Credevamo di essere salvi nessuno ci aveva detto che eravamo perduti all'origine invece c'è salvezza seconde possibile
Sì se quando quella scintilla che dicevamo prima o intercettando anche nel presente delle
Insomma del del delle possibilità non pensando che stia tutto inutile soprattutto no intercettando possibilità vedendo le soprattutto nei luoghi delle persone dando spazio ma soprattutto esercitando quella cosa che Federico Caffè faceva Tantra anche Simon's Bay osservando guardando davvero che abbiamo di fianco che abbiamo di fronte
Avendo cura dei luoghi del luogo dove stiamo
è una piccola pratica no quella dell'osservazione bah è una delle forme più pure della generosità diceva sì con belle che sono d'accordo perché osservando in maniera partecipe sì rendiamo conto anche di quello anti anche del del dolore del bisogno che ci corre accanto
E e gesti minimi davvero gesti minimi di cura di cura di attenzione fanno la differenza cambiano le cose
Scava dove sei dicevano nel sessantotto cambia le cose lì dove sei dove ti trovi anche le cose piccole minime minute De Poli far non è necessario partire andare dall'altra parte del mondo in best
Come dire per poter portare
Certo anche quello è bello andare a portare il proprio aiuto altrove lontano pensando sì necessari solo a tanti chilometri di distanza se c'è di mezzo il mare quelle cose lì le possiamo possiamo anche cominciare a farle lì dove ci troviamo magari sapendo che abbiamo un vicino di casa per esempio bussando gli ogni tanto rendendosi conto s'rendendoci conto se vivo morto perché succede anche questo lo raccontano e l'altro libero l'altra
Si muore accanto a noi di non ce ne rendiamo conto nell'ALDE precedente libro avevo raccontato
Di un professore sempre questi professori che ritornano che a Venezia era morto nella sua casa io in una zona anche universitaria quindi anche non desolata insomma
E nessuno se n'è accorto per sette anni nessuno se l'apporto nemmeno stasera nella che viveva dall'altra partenza ma della città
Mai una telefonata mai una qualcuno degli bussasse alla porta nemmeno lei nelle che gli andava a staccare la la luce perché aveva le bollette con l'accredito sul conto corrente con la pensione eccetera quindi davvero una condizione di isolamento totale si muore la gente le persone cibo era accanto e non lo vogliamo nemmeno vedere non lo vediamo nemmeno sapere queste terribili queste terribili
Stati ai sta già scrivendo prossimo sì se lo sapevo io prova che che che soffitto ufficio stampa alzato le orecchie subito le antenne che ci di di ciclo ci puoi dire
Io faccio il giornalista lo devo chiedere voi insomma stavolta c'entrano le case che sono un po'cosa che ritorna molto spesso anche nelle cose che scrivo le una successione di case
E anche degli impostori bastarda sì
Sebaste diretta rimasta calli già nell'aria questa cosa deve poi e poi niente aspettate dopo tre anni a Verona poteva eh non avviene tanto Elisabetta dall'aria venendoci nel tempo dei militanti cupo del neoconsigliere
Boh chissà se è pertinente o no però Polo Stern ad essere andato un po'di tempo fa che ospita mo'qua collisioni chissà se qualcuno era venuto in quell'occasione qualche anno fa un festival nelle Langhe
Diceva sempre non sono felice e contento solo dei libri che ho letto ma sono ancora più felice dei delitti quelli che devo ancora leggere e quindi ne arrivano altri oltre questo va intanto leggete di questo grazie Kagame Pellegrino
Grazie a voi grazie mille ragazzi ascoltato e anche ai propri sale che qui e Carmen rallentando il tempo del salone si mette lì e di firma le copie ovviamente grazie grazie davvero