Impresa domani. Un piano industriale per l'Italia - Conferenza nazionale per l'industria e il lavoro del Partito Democratico

Bene buongiorno buongiorno a tutti
Attendo solo un cenno per vedere se parte lo streaming
Perfetto buongiorno a tutti benvenuti benvenuti a Torino
Intanto grazie grazie alla Partito Democratico grazie al Partito socialista europeo grazie naturalmente la federazione di Torino
E al a livello regionale del Partito democratico grazie e benvenuti a questo appuntamento che la Conferenza nazionale per l'industria e il lavoro
è un appuntamento che conclude un ciclo gli eventi che impresa domani ha voluto caratterizzare fin
Al mese di aprile un ciclo di eventi che si sono tenuti in Italia in diverse città
è stata l'occasione per parlare a Genova Terni a Catania Roma di tanti
I tanti elementi che debbono dal nostro punto di vista caratterizzare il necessario piano industriale per il nostro Paese di cui siamo di cui siamo privi è stata l'occasione a Genova per parlare di innovazione digitale
E sostenibilità ambientale a Genova si è parlato anche di logistica e di sviluppo della portualità diciamo in modo un po'diverso da quello che leggiamo sui giornali in questi in queste ore
A Terni naturalmente si è parlato di Automotive tanto cara al nostro territorio nostro Piemonte la mostra a Torino ma si è parlato anche di siderurgia settore strategico per il nostro Paese
A Catania è stata l'occasione per parlare di intelligenza artificiale di economia digitale poi a Roma ancora pochi giorni fa si è parlato di credito e semplificazione per la crescita delle PMI
Del nostro Paese una serie di riflessioni aperte
Con operatori di settore rappresentanze di rappresentanza del mondo dato reale del mondo sindacale dei lavoratori un'occasione per mettere nero su bianco le proposte del Partito Democratico
E arrivare a questo appuntamento conclusivo con questa conferenza nazionale che si svolge qui a Torino a per cui il rinnovo di nuove ringraziamento al partito democratico nazionale per aver scelto la nostra città
Perché parliamo di un piano industriale perché intanto sembra un tabù
Un tema scomparso dalla cronaca giornalistica è un tema sicuramente scomparso dall'agenda di governo invece per me l'occasione per ribadire ancora una volta
E giusto ribadire come transizione perde e digitali rappresentino possano rappresentare fattori di competitività
Perché per noi le politiche industriali vanno di pari passo con il lavoro di qualità
Perché non si costruisce la competitività con i sussidi in queste in questi appuntamenti in giro per l'Italia è emerso in modo molto chiaro che il quadro
Nel quale viviamo un quadro assolutamente disordinato di incentivi tra l'altro tutti assolutamente non condizionati
E mentre si svolgeva con impresa domani questo Ciro
Nelle città che sono state coinvolte inesorabile arrivata all'Istat certificare quanto stavamo già discutendo e cioè
Che
Gli ultimi quattordici mesi nel nostro Paese sono stati profondamente caratterizzati da un segno negativo
Questo mezzo punto percentuale di decrescita sulla produzione industriale va a consolidare un tre in mezzo per cento che dicevo negli ultimi quattordici mesi si è registrato nel nostro paese perché siamo qui siamo qui per rispondere ad alcune domande
In particolare quali industrie immaginiamo dopo industria quattro punto zero l'ultima riflessione degna di questo nome probabilmente nel nostro Paese come le politiche industriali si incrociano col mondo del lavoro quale ruolo attivo può svolgere
Lo Stato a queste domande a tante altre ovviamente risponderanno
I nostri qualificati interlocutori che ringrazio per aver accolto il nostro il nostro invito
A me due oneri il primo quello di segnalare invitarvi a diffondere lo streaming e siamo indiretta in questo momento sugli tube che su tutti i canali del partito democratico quindi vi invito naturalmente se lo vorrete
A trasmettere anche le vostre canali il secondo molto più antipatico siamo nella città dell'auto
Quando io mi sono iscritto al partito in quella sezione c'era una persona che mi parlava particolarmente male
Di una figura che caratterizzava la fabbrica che era il cronometrista
Era quella figura che nella fabbrica ciclo continuo
Garantiva l'incremento di produzione si stimava intorno alle venticinque auto in in più al giorno all'epoca
Per la figura era particolarmente antipatica io ci sarò altrettanto antipatico perché chiederò a ciascuno degli intervenuti
Di rispettare i tempi in modo tale da garantire l'efficienza di questa giornata allora cominciamo con i saluti naturalmente diamo prima di tutto la parola padroni di casa
Al segretario del Partito Democratico regionale del Piemonte Domenico Rossi
Buongiorno a tutti a tutti grazie Enzo per queste tue parole di introduzione per la parola per aver lavorato con tanti di noia questa iniziativa saluto il sindaco di Torino i parlamentari presenti e tutti voi che avete
Deciso di condividono le questa giornata molto importante
è uno Nore per me aprire questa giornata di confronto e approfondimento che ha una rilevanza nazionale ed europea
Tratta temi chiaramente fondamentali lo ha già detto chi è intervenuto prima di me ringrazio Antonio Misiani la segreteria nazionale per aver scelto Torino per porre al centro dell'attenzione politica questi argomenti in italiano non si può parlare di lavoro impresa prescindendo
Da Torino e dal Piemonte per il passato di questi territori ma soprattutto per la responsabilità che avvertiamo sul presente per il futuro su questi temi
Viviamo un'epoca di grandi trasformazioni
Dalla crisi climatica qual è energia etica dalla transizione digitale all'intelligenza artificiale per non parlare degli stravolgimenti a livello geopolitico
Possiamo subire tutto questo
Oppure pro possiamo provare a guidare a indirizzare i processi mettendo al centro i bisogni e le speranze delle donne e degli uomini
Con un'attenzione privilegiata sempre verso chi è più in difficoltà chi resta indietro nella nostra società troppe sono le incertezze le crisi che abbiamo seguito in questi anni troppi i lavoratori e le lavoratrici che hanno perso il lavoro o che temono di perderlo
Troppe le lavoratrici e i lavoratori che continuano a morire sul lavoro e questo noi non lo possiamo accettare sappiamo che senza un lavoro sicuro
Equamente retribuito non c'era l'interazione pieno
Piena dell'individuo il lavoro resta lo strumento principale per la deflagrazione dal bisogno e quindi la base della libertà
Degli esseri umani non è un caso che la nostra Repubblica sia fondata su di esso perché senza il lavoro tutti gli altri diritti e doveri diventano più fragili
Questo noi oggi dobbiamo difenderlo sapendo interpretare bene i cambiamenti che si verificano nella società
E cercando le risposte più adatte e utili per i cittadini che devono vedere in noi un partito che metta al centro delle sue opere tale della sua agenda politica tutto questo come stiamo facendo oggi in questa giornata davvero importante parla delle sfide sono tante e basta guardare all'articolazione del seminario odierno per capire quali sono le questioni in campo
La necessità di una politica industriale la transizione ecologiche con la digitale il rapporto tra pubblico e privato la green economy
E di tutto questo noi oggi ci sentiamo responsabili consapevoli che non possiamo rispondere da soli
Abbiamo bisogno di rinnovare continuamente l'alleanza con il mondo del lavoro dell'impresa
Un'impresa capace di generare lavoro e di contribuire alla costruzione di una società inclusiva e giusta
Abbiamo bisogno di tornare a indirizzare i processi e non solo a subirli quando parliamo delle vocazioni dei nostri territori e dei progetti per i prossimi decenni ma una cosa è evidente anche su questo tema come per altri la dimensione nazionale non è più sufficiente
Così come i problemi hanno natura globale anche le soluzioni richiedono uno spazio di intervento che oramai è transnazionale su questo servono politiche piani almeno europei è una dimensione oramai necessaria quando parliamo di politica industriale energetica ma anche di politica fiscale di innovazione
Per questo sono davvero felice che questa iniziativa si organizzata con il PSI Onorato che sarà con noi durante la giornata anche Nicola Smith oltre chiaramente la nostra segretaria nazionale che ringrazio saranno qui con noi nelle prossime ore l'Europa repubblicana federale unità è una necessità senza faremo fatica a dare risposte che i cittadini ci chiedono e che la politica deve saper costruire rischiamo di diventare spettatori di una storia in cui sarebbero altri i protagonisti
Ma questo non ce lo possiamo permettere e per questo siamo anche tutti impegnati chiudo su questo me lo permetterete affinché l'otto il nove giugno non prevalgano le forze nazionaliste
E sovrani stemma partiti che hanno a cuore la democrazia come il Partito Democratico che vogliono costruire una Repubblica federale d'Europa
Capace di giocare un ruolo determinante nelle trasformazioni in atto e nella costruzione del prossimo futuro che vogliamo ricco di pace e di giustizia sociale ed ambientale grazie e buon lavoro a tutti
Grazie Mimmo ecco no e lo ringraziamo in questi giorni la città di Torino in overbooking come lo è il Salone del libro lo ringraziamo per la presenza
Chiedere a lui gli porge il saluto al sindaco dalla città di Torino Stefano loro
Grazie Enzo grazie alla segreteria nazionale del partito di aver scelto Torino per a porre l'attenzione su due questioni cruciali che sono l'industria le politiche industriali il lavoro
Mi sembra un segnale di attenzione a un territorio che ha rappresentato per decenni il motore pulsante del dell'industria italiana
E dentro questa cornice continua ad avere nelle sue corde non solo del suo prodotto interno lordo Andrea dimensione industriale come la dimensione e la vocazione principale
Credo molto opportuno che il il PD una occasione come questa che anticipa di qualche settimana a uno dei passaggi cruciali che sono le elezioni europee
Ponga l'attenzione relativamente questi due temi coniugando l'insieme industria e lavoro noi abbiamo una sfida che quella di poter dare una prospettiva ampia di lungo periodo alle cittadine e cittadini italiani in quanto italiani in quanto europei
E mi sembra che il fatto che nell'agenda politica la questione industriale se vogliamo attraverso il tema del green deal entri prepotentemente nella discussione
Tra i partiti e nei partiti mi sembra comunque un segnale buono una politica che discute rispetto alle prospettive una politica che discute nel merito delle questioni una politica sana e credo che oggi l'elemento principale che può tendenzialmente far riavvicinare i cittadini alla politica sia proprio quello di programmi dei Progetti
E allora dentro questa cornice è chiaro che la transizione che ne stiamo vivendo
Quella demografica e quella ecologica sono due questioni apparentemente disgiunte ma che era alta sono estremamente interconnesse tra di loro l'Europa è un continente in invecchiamento
è un continente che a nelle sue dimensioni demografiche è una preoccupante prospettiva
E dentro questa cornice
Oltre a essere un ponte fisico rispetto a quelle che sono invece continenti che sono in controtendenza pensiamo all'Africa pensiamo all'Asia rappresenta il cuore pulsante insieme agli Stati Uniti e la Cina delle delle comparto industriale mondiale
E dentro questa cornice che una cornice sistemica ovviamente anche l'elemento data la sezione ecologica non può fare differenza allora parlare coniugare insieme la prospettiva della transizione ecologica che
Di implica una trasformazione anche del comparto industriale e lo sappiamo bene noi a Torino
Quanto questo sia significativo Torino città strutturalmente dell'auto sappiamo che l'auto non solo l'auto ma l'auto in particolare e il punto più sensibile sul quale questo cambio di paradigma che non riguarda solo l'auto ma che riguarda l'influsso dell'auto in maniera particolare
Si esplica allora queste due dimensioni che apparentemente sono scollegate sono in realtà i Cameristi di intimamente connesse
Perché quando guardiamo alla prospettiva dieci quindici anni ed è questo l'orizzonte programmatico detto quale il PD deve collocare la sua proposta politica per le prossime elezioni europee
E chiaro che l'elemento con cui del nell'ambito del quale noi configuriamo la nostra proposta e decisivo guardare l'elemento della transizione ecologica non come un problema ma come un'opportunità facciamolo però con pragmatismo facciamolo con un piano di aderenza alla realtà e facciamolo soprattutto tenendo conto di quello che sta
Succedendo fuori dal contesto europeo perché del tutto evidente che le scelte che verranno prese a Bruxelles che sono state prese a Bruxelles e che verranno interamente presa a Bruxelles non possono essere considerate all'esterno di un contesto geopolitico strategico internazionale che evidentemente si comporta in maniera diversa faccio riferimento ad esempio a tutto quello che sta capitando con la Cina ecco la transizione verso l'autore allora dentro questa cornice di lungo periodo è chiaro che l'elemento con con cui noi caratterizziamo anche il dibattito politico nazionale fa la differenza
Torino è una città che ha una discussione in corso rispetto al tema dell'industria dell'auto io l'ho detto pubblicamente lo ribadisco qui oggi noi siamo in una condizione in cui
Oggi per accompagnare la transizione ecologica abbiamo esigenza di sussidi pubblici a fondo perduto
E come ce l'abbiamo noi ce l'hanno questa esigenza di Tedeschi ce l'hanno gli spagnoli c'erano i francesi
Allora credo che incalzare il governo di questo Paese che sotto questo profilo dal mio punto di vista non ha un orizzonte chiaramente definito fa la differenza
Quando mi sono trovato recentemente al tavolo Mirafiori al mise insieme come sindaco della città di Torino non come esponente del partito democratico non ho capito non ho colto qual è la traiettoria e la prospettiva
La risposta non può essere se mettiamo gli incentivi all'auto elettrica favoriamo l'industria cinese non può essere questo
E credo che noi dobbiamo caratterizzare una posizione su questo elemento
Gli ho risposto così al ministro Urso credendo di rappresentare il tessuto produttivo i lavoratori di questa città se il problema è quello gli incentivi di spostiamo sui fattori della produzione
Incentivi invece che metterli sull'acquisto dell'auto
I mettiamo sul tema di un impegno preciso che nel nostro caso STET Landis deve mettere a terra relativamente alla garanzia della produzione di veicoli alla garanzia per il la filiera alla garanzia che a fronte in un patto chiaro alla luce del sole
Vi siano impegni reciproci esattamente come avviene in altri Paesi dell'Unione europea
Ecco questa mi sembra la prospettiva più sana più seria rispetto a quella che ho colto che dal mio punto di vista molto difficile da interpretare che è quella importiamo imprese cinesi in Italia per fare auto
Io non è non ho nulla contro le imprese cinesi che fanno auto sia chiaro e ben venga la logica del libero mercato però voglio essere molto chiaro
E questo forse sono è un fan può sorridere che lo dica un esponente del PD diciamo così ponendo l'accento sulla criticità di un esponente di una forza politica che fa del sovrano Isma'nazionale la sua cifra caratterizzante
Trovo suggestivo che vi sia un governo che invece di fare un ragionamento con l'industria dell'auto italiana i cui siti produttivi italiana impegno risorse mentali energie per cercare di attrarre industrie cinese questo lo dico perché a me sembra doveroso che noi come Partito Democratico poniamo al centro della questione chiedo scusa se circostanze anche per ragioni di sintesi
La questione d'uso dell'auto ma faccio il sindaco di Torino le cose sarebbero molte però parlare di Energia di costo dell'energia di competitività infrastrutture che sono tutti fattori abilitanti della competitività del Paese i fattori abilitanti anche di questo territorio
Però è chiaro che questo per noi diventa centrale diventa un nodo fondamentale dentro questa cornice a me pare Choir pare quanto mai opportuno che noi caratterizziamo la nostra proposta in maniera chiara e definita
Anche ponendo cinte Armini lo dico con franchezza costruttivi col Governo
E non necessariamente contro appositi col Governo anche ponendoci termini costruttivi e non necessariamente contra positivi con l'azienda che segue logica da multinazionale esattamente come fa il gruppo così vaga come fa gruppo Toyota e come fanno tutti gli altri gruppi concorrenti di stellari
Io mi rendo conto che non è semplice
Ma penso che è oggi una forza politica progressista che all'orizzonte davanti dell'elemento come dire dello sviluppo e della transizione ecologica non posso fare a meno di avere questo tipo di approccio pur nella rudezza del dibattito politico pur nella nel giusto scontro quando deve esserci scontro ma con una propria proposta
E con una proposta che in qualche modo possa essere messa sul tavolo con chiarezza e leggibile da parte delle cittadine e cittadini e di quei lavoratori e lavoratrici
Che sono nella seconda parte il dito dalla mattinata di oggi che attendono dalla politica risposte chiare per poter anche scegliere di veramente l'otto e nove giugno quale progettualità sostenere con il loro voto io credo davvero che se ne faremo questo sicuramente ragionata di oggi di Torino può dare un contributo più probabili dentro questa cornice noi faremmo un buon servizio
Alla politica faremmo un buon servizio al nostro Paese e faremo anche un buon servizio al Partito Democratico un lavoro a tutte
Grazie al Sindaco Lorusso è con noi e la ringraziamo la vicepresidente del Partito Democratico nonché vicepresidente della Commissione lavoro onorevole Chiara Gribaudo
Buongiorno a tutte e tutti voi e mi unisco ai ringraziamenti
Per per questa aggiornata importante per aver scelto otorino per aver scelto il Piemonte per affrontare un tema uno dei due temi che toccherò io nel mio saluto come immaginate che il lavoro
Partirei dalle parole usate da stanno il primo maggio dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella il lavoro è legato in maniera indissolubile alla persona alla sua dignità
Alla sua dimensione sociale al contributo che ciascuno può e deve dare alla partecipazione alla vita della società
Il lavoro non è una merce Sergio Mattarella ecco io penso che ancora una volta queste siano le parole
Il faro che ci deve guidare come socialisti europei come democratici italiani nello svolgeremo il nostro lavoro anche in questa conferenza
Lo dico perché in questi giorni assistiamo spesso a un dibattito che rischia di essere come dire
O meglio di guardare a un tempo che è andato io credo invece che sia mai come oggi opportuno ragionare di qual è quali sono le emergenze oggi del lavoro e quali sono le risposte immediate e concrete e che guardano al futuro delle trasformazioni del lavoro
Quelle che noi come Democratici dobbiamo raccogliere dobbiamo scrivere e dobbiamo costruire lo dico perché sono fortemente convinta che serba una nuova grammatica del lavoro e quando parliamo di politiche industriali mai come oggi sappiamo che sono collegata alle transizioni
Digitale e alla transizione ecologica e rispetto a questo certo serve
Un salto di qualità
Che al momento non vediamo perché io sono d'accordo col sindaco Lorusso non c'è dubbio che dobbiamo essere dialoganti
Mi occupo di sicurezza sui luoghi di lavoro
In questa città oltre al suo passato come dire eticità industriale come sapete tutti molto bene succede che c'è l'incidente della Thyssenkrupp e muoiono degli operai proprio il sei dicembre del due mila e sette
Ecco dopo quella tragedia succede però una cosa importantissima nel Paese
Succede ed eravamo noi al governo che scriviamo il Testo unico sulla sicurezza la legge ottantuno del due mila otto
Un testo unico che tutta l'Europa ci invidia un testo unico dobbiamo dire la verità
Rispetto al quale però alcuni elementi di attuazione sono rimasti carta morta e rispetto ai quali servirebbe mai come oggi con gli incidenti mortali che aumentano non devo dir veli tutti purtroppo ma penso anche a quello che è successo Brandizzo per arrivare a quello che è successo ancora ieri in Sicilia tutto il Paese unito
Rispetto alla tragedia di quello che sta accadendo sul mondo del lavoro e rispetto a questo sono convinta che servirebbe unire il Paese e si noi abbiamo detto al governo
Che vogliamo dialogare vogliamo costruire insieme a loro delle norme più utili più efficaci perché la sicurezza non venga concepita come un onere burocratico ma uno di quegli investimenti
Come l'investimento sulla formazione per riuscire ad avanzare rispetto alle esigenze che oggi servono in un mercato del lavoro profondamente trasformato
Eppure dobbiamo dircelo anche nel decreto Pnr R approvato recentemente alla Camera e poi al Senato questo dialogo non c'è stato e non c'è stato
Con le opposizioni
Ma non c'è stato nemmeno con le parti sociali fino in fondo e dunque la patente a punti accrediti che tantissimi si aspettavano al mondo dell'impresa e lo voleva al mondo dei sindacati lo voleva
Be dobbiamo dirci che non è stato esattamente quel passo in avanti che ci si aspettava anzi
Il rischio e lo stiamo già vedendo che potrebbe produrre quel decreto esattamente come dire negativo rispetto a quello che invece servirebbe in questo momento ovvero diminuire la filiera dei subappalti a cascata di non favorire il fatto che nei cantieri poi non vadano alle aziende si presentino delle partite IVA e rispetto a questo appunto il governo ha scelto di non dialogare eppure con una media di tre morti al giorno quello che noi chiediamo e di poter costruire un confronto un confronto serio basato su quel che serve
Ecco serve pragmatismo e serve capacità di rimettere al centro le parole
Che ci ricordava il presidente Mattarella perché mai come oggi nelle transizioni che abbiamo in corso c'è bisogno di favorire una formazione del capitale del capitale umano all'interno di questi processi
Io dico sempre che forse dovremmo ragionare più che di sussidio o come dire di passaggi legati a un sostegno al reddito dovremmo legare il sostegno al reddito ha una formazione costante e concretamente esigibilità i sindaci dei singoli ecco cioè servirebbe se volete un reddito di formazione
Che possa sostenere tutte le persone giovani e meno giovani all'interno di questa rivoluzione che stiamo vivendo perché stiamo vivendo la quarta rivoluzione
In questo tempo
Allora per farlo serve ripensare ripeto ad alcuni diritti universali che oggi universali non sono penso alla malattia penso alla maternità penso alla sicurezza e pensa una formazione permanente
E lo dico e chiudo dicendo che anche qui in questo Paese si parla tanto di crescita ma non lo dice la Gribaudo col Partito Democratico ce lo ricorda la Banca d'Italia se in questo Paese le donne fossero messi nelle condizioni di lavorare
Il nostro Paese nei giorni neve ne avrebbero come dire un aumento di PIL di sette punti percentuali ecco perché la questione femminile non è una questione di risulta e una questione fondamentale anche per la buona occupazione che serve per la crescita di questo paese ecco perché è importante che il Partito Democratico metà anche questi temi
Nella ripartenza
E con una proposta che finalmente arriva sulle politiche industriali di cui davvero c'è molto bisogno a partire da questa regione perché il rischio che vediamo per le scelte delle aziende delle multinazionali e che magari si parli
E si ricordi il passato ma che si faccia fatica ad accompagnare quella transizione coi luoghi o composti di lavoro nuovi e con la qualità del lavoro che invece serve ed è fondamentale per affrontare questo tempo grazie e buon lavoro a tutti noi
Salutiamo e ringraziamo ancora il sindaco Lorusso per essere stato con noi
Adesso chiederei saluto al capo delegazione del partito democratico all'Europarlamento è stato da sempre molto attento
E i temi dell'economia ma in particolare più recentemente è stato relatore lo ringraziamo per il lavoro che ha fatto relatore generale sulla legge
Negata l'intelligenza artificiale onorevole Brando venisse
Grazie da parte mia solo un un saluto anche a nome della delegazione gli eurodeputati altri colleghi civili raggiungeranno durante la giornata già qui c'è Patrizia Toia per intervenire
Su quello che è stato il lavoro
Che abbiamo fatto e che dovremmo fare in Europa sul tema delle politiche industriali
Guardate è un tema fondamentale che si inserisce in un quadro più ampio di riforme dell'Unione Europea oggi noi dobbiamo essere molto chiari a mio avviso non c'è possibilità di avviare in maniera efficace la nuova legislatura europea senza intervenire
All'inizio di questa legislatura contestualmente all'avvio della Commissione europea
Con l'avvio del processo di riforma dei trattati deve essere contestuale il Parlamento europeo lo ha chiesto
E all'interno di questa idea di riformare i Trattati superare il meccanismo dei veti superare oggi limiti dei poteri del Parlamento europeo della Commissione c'è anche l'idea di dare più forza a una politica industriale comune
Senza Federazione europea non c'è una politica industriale degna di questo nome per l'Europa lo dobbiamo dire con chiarezza
Perché è una visione concreta realistica ci sono degli utopisti negativi quelli che immaginano che quello di cui si parlerà oggi sia realizzabile con un'Europa ancora frammentata
Ancora divisa ancora debole
Servono risorse
Serve la capacità di lavorare insieme non frammentare pensate la differenza
Fra il Next Generation New e l'inflation Reduction ecco americano la frammentazione è il primo punto che rende le cose più difficili più complicate più lente
Più a rischio di perdere anche le risorse
Che ci sono lo dico perché secondo me questo tema il prezzo so che altri interverranno su altri punti lo dovevo portare per forzare il dibattito perché il tema di inquadramento di fondo della discussione
Di oggi l'Europa a grazie devo dire in particolare al lavoro di alcuni commissari certamente Nicola Schmitt ha certamente Gentiloni certamente Thierry Breton ha portato avanti delle iniziative per dare una forza di politica industriale comune delle scelte comuni penso
A le normative di cui sicuramente si parlerà relative all'Energia peso ovviamente quindi a Ripa UE era io ho ho citato in eccesso new il pm RR
Certamente dobbiamo guardare anche a tutto il grande lavoro fatto sul fronte del digitale io sono stato il relatore del regolamento sull'intelligenza artificiale come è stato ricordato con molti che sono qui prima ho visto che c'era un attimo fa Marco Gai con il mondo dell'impresa con il mondo
Vedo rappresentanze insomma delle dei vertici dell'industria ma anche con il mondo sindacale penso a tutto il lavoro con i sindacati che sono stati molto attenti all'impatto nel mondo del lavoro di queste di queste trasformazioni tecnologiche è abbiamo lavorato affinché l'Europa fosse la prima al mondo la prima realtà al mondo ad avere una legge che permettesse di tutelare non solo le libertà fondamentali il rischio della sorveglianza di massa il rischio degli abusi dell'uso dell'intelligenza artificiale ma anche creare un contesto di fiducia di tutela del lavoro degli usi nei contesti più sensibili pensiamo il contesto medicale il contesto dell'amministrazione della giustizia
Lo dico perché poi creare fiducia intorno all'uso allo sviluppo dell'intelligenza artificiale e tutele significa sostenere anche lo sviluppo industriale
Perché soltanto adottando con determinazione gli strumenti di avanzamento tecnologico come sono
Quelli dell'intelligenza artificiale noi possiamo competere in termini di aumento di produttività in termini di riduzione degli sprechi
In modo da essere più competitivi di fronte alla Cina gli Stati Uniti e agli altri nostri competitor certamente con i nostri valori come ho detto questa legge pone il lavoratore il cittadino gli esseri umani al centro il consumatore al centro dello sviluppo ma ecco senza un grande investimento su le azioni relative a alla avanzamento dell'Agenda digitale per le nostre imprese per la politica industriale
L'Italia e l'Europa non potranno essere in grado di affrontare le sfide della competizione globale mi volevo soffermare in ultimo punto su questo perché è un tema che ho seguito da vicino ed è di capitale importanza e per questo è fondamentale che non solo a livello europeo ma anche a livello nazionale su questo dovremo continuare a incalzare il governo
Meloni
Sì realizzino azioni per sostenere dal punto di vista della regolamentazione dal punto di vista delle risorse le imprese che vogliono innovare scusate ma io voglio essere molto netto è non solo bisogna sostenere e incentivare nei modi necessari coloro che innovano bisogna anche iniziare a disincentivare a penalizzare chi non lo fa
Chi mantiene il nostro sistema arretrato perché abbiamo bisogno che l'innovazione diventi uno strumento di allargamento delle opportunità di sviluppo che l distribuisca anche il valore io lo dico
In coda e le regole che abbiamo messo in campo servono a sostenere le nuove impresa e penso al lavoro sulle serbo chissà per facilitare l'ingresso di nuove impresa in cui l'ambito importante nel nel nel tema appunto dello sviluppo delle politiche industriali del lavoro del futuro
Ma abbiamo bisogno anche di politiche sociali di politiche fiscali di politiche del lavoro che permettano che questo valore aggiunto creato dall'intelligenza artificiale sia adeguatamente distribuito che non vada solo nelle mani degli era un maschio di turno ma che sia uno strumento di allargamento della coesione sociale delle delle di riduzione delle disuguaglianze io penso che questo sia possibile ma è possibile soltanto se ha un sistema di regole quello che abbiamo diciamo costruito a livello europeo affianchiamo un sistema di risorse di Investimenti di ricerca comune tutti i temi di cui si discuterà oggi che tornano al tema iniziale con cui chiudo l'unità politica dell'Europa
La ricerca la politica industriale lo sviluppo senza una politica unitaria europea che prenda le mosse da quello che abbiamo realizzato
In questi anni e che non sia soltanto quindi un episodio le politiche comuni che abbiamo realizzato una fascia in questo un passo avanti ecco
Credo che se andiamo in questa direzione faremo ciò di cui abbiamo bisogno e per farlo abbiamo bisogno di prendere le decisioni giuste come politica ma anche avere un dialogo un supporto un confronto come stiamo tutti facendo e faremo anche sicuramente nella nuova legislatura europea
Con tutti i rappresentanti degli interessi di citavo il mondo dell'impresa il mondo del lavoro ma anche il mondo dei cittadini dei consumatori credo che questo sia l'approccio giusto
E sulla base di questi spuntino provato a dare vi ringrazio per
Tutta la discussione che faremo che sarà utile per tutti noi che ci apprestiamo a a anche affrontare questa campagna
Elettorale sicuramente per il lavoro del nostro del nostro partito ringrazio in particolare per questa giornata per l'impegno Antonio Misiani che non solo organizzare i convegni come questo molto importanti che fanno il punto del nostro lavoro ma tiene un percorso costante
Diciamo nel tempo di rapporto anche con quelli che sono qui ed è un metodo che penso vada
Apprezzato grazie buon lavoro
Grazie a Brando ben il sei prima di dare la parola ad Antonio Misiani chiedere visto che qui presente riportarci un saluto responsabile degli Esteri per la segreteria nazionale del partito democratico onorevole Pepe provenzale
Grazie Enzo grazie a tutti voi consentitemi di ringraziare anche il Partito del socialismo europeo che come la giornata di oggi testimoniale
Ecco qui abbiamo costruito un rapporto di collaborazione continua la presenza di Nikos bit oggi è un ulteriore importante segnale di questo rapporto di questa relazione e il partito democratico di Torino del Piemonte consentitemi di mandare da qui un abbraccio a chi non può esserci Anna Rossomando la vicepresidente del Senato che stamattina è stata colpita da un lutto dalla perdita del padre
Voglio ringraziare Antonio Misiani non solo perché fa da tanto tempo questo lavoro ma perché nel far da tanto tempo questo lavoro ha messo in campo un percorso inedito
Che questo della conferenza nazionale per l'industria e lavoro di cui si avvertiva davvero bisogno si avvertiva il bisogno perché diciamo con questo percorso che ha avuto una sei tappe territoriale che non poteva non concludersi a Torino
E noi abbiamo onorato quello che di solito è un elemento di retorica per noi cioè rivendicare di essere la seconda manifattura industriale d'Europa e non fare i conti con quello che ciò comporta e su come noi dobbiamo difendere tutelare e promuovere questo ruolo dell'Italia
In un contesto cruciale che sono le elezioni regionali e le elezioni europee sono una sfida esistenziale non in questi giorni abbiamo approvato un programma
Chi sarà un dir reso definitivo nelle prossime ore e diffuso Chadha domani che è uno strumento di lavoro e che parte da una considerazione
Che io credo non possa sfuggire in questa discussione ne ha accennato Branden accennato anche il sindaco noi siamo di fronte a un bivio c'è una destra che vuole portare indietro le lancette della storia sui pilastri della costruzione europea
Pace democrazia solidarietà
E questo pone diciamo un'alternativa all'Europa oggi che la possibilità tutta da costruire di giocare uno protagonismo nuovo nel mondo o un destino di rilevanza in un contesto che ha che fare con quello di cui stiamo discutendo di ascesa di ritorno dei nazionalismi in tutto il mondo
Di cui non si può ogni volta ignorare l'aspetto economico noi siamo di fronte a una curvatura nuova dalla globalizzazione c'è chi la chiama dei globalizzazione ci sono forme di nazionalismo economico di competizione feroce
C'è chi pensa che si possano arricchire curare solo una globalizzazione tra amici nel mondo che ci a spetta sicuramente siamo in presenza di elementi di frammentazione molto forte è la manifattura è un pezzo cruciale di questa battaglia questo è il punto fondamentale e non è un processo che parte oggi
Non è un processo che parte oggi perché è un processo che si è posto all'indomani delle crisi quando è fallita
Drammaticamente quell'idea che ci siamo bevuti solo noi però cioè delle virtù salvifiche del mercato del Washington Consensus che valeva soprattutto qui e non è valso laddove invece veniva propagandato in cui la politica industriale era pressoché una bestemmia e invece noi diciamo abbiamo il dovere di fare i conti con questo o
Ha avuto degli affetti avverrà
Ceduto a questa a retorica questa narrazione
Il primo è stato lo smantellamento di una serie di strumenti nazionali di intervento dell'economia
Che non andavano difesi così come erano perché in parte obsoleti in banca in parte da rivedere
Ma che andavano quanto meno aggiornati le sfide nuove e sicuramente sostituiti in quella dimensione europea che invece è mancata che timidamente avanza come è stato detto
Ma il rischio è che avanzi diciamo all'insegna del troppo poco e troppo tardi troppo poco e troppo tardi contro nei confronti dei capitalismi politici dei capitalismi di Stato di quello che mette in campo la Russia ma lo stesso
Delle stesse politiche degli Stati Uniti dell'inflation relazionato su cui noi dovremmo interrogarci sulle relazioni transatlantiche e sulle sfide che pone all'Europa proprio sulla dimensione industriale
Non solo sulle risorse che mette in campo
Perché lì c'è una consapevolezza piena il nesso tra la dimensione interno a rafforzare e la dimensione Esterna su due questioni fondamentali che quello della transizione ecologica è quello della sicurezza strategica
Ed è lì che noi dobbiamo provare a stare
La crisi economico finanziaria ha posto la questione del ritorno dello stato di quale Stato su cui dovremmo interrogarci se siamo attrezzati nel nostro Stato nelle nostre macchine pubbliche in termini di competenze a questa questo richiamo a questo ruolo a cui dovremmo essere chiamati la pandemia ha posto l'esigenza di ricostruire catene europee del valore
Anche con forme di rilocalizzazione il tema è
Dove collochiamo l'Italia in questo scenario nuovo e su questo io sono molto convinto
Di una scelta giusta che è stata fatta qui vedo Cecilia Guerra responsabile lavoro dalla segreteria
Di accostare il tema industria lavoro perché noi dobbiamo tornare a concepire il lavoro come una spinta anche a migliorare la qualità della nostra industria
Della nostra capacità produttiva della stessa produttività perché è evidente a tutti e non lo diciamo noi lo dice il Fondo monetario internazionale che precarizzazione mondo svalutazione del lavoro sono state non diciamo leva di competitività ma fonte di quella perdita di produttività del lavoro riprendendo le cose che diceva Chiara che Baudo prima voglio dire che oggi io vengo dalla Sicilia che è funestata non solo alla siccità che non è diciamo un frutto del caso
Come dice Lollobrigida ma è stata funestata in questi giorni da una serie di stragi sul mondo del lavoro che legalità e sicurezza
Devono essere concepite
Come lei ebbe di produttività io non posso farla lunga però voglio rivendicare alcune cose del programma che abbiamo appena avara altrove anche grazie al contributo di tutti che la discussione che abbiamo fatto nel forum Europa c'è un punto cruciale che la richiesta di un in vero e proprio industry alla perché insieme all'OSCE urrà reso strutturale possano essere una leva di politica industriale davvero
Innovativa
Che si articoli per missioni che guardi a progetti comuni su settori cruciali dei microprocessori e intelligenza artificiale all'idrogeno le batterie chip cloud
Materie
Prime che è esattamente quello diciamo a cui dobbiamo provare a guardare l'Europa nel mondo poi giocare ancora una funzione a delle delle carte da giocare il mercato è una di queste il grande mercato europeo e una di queste ma così come ce l'ha spiegato bene Enrico Letta che so che poi
Sarà presente insieme a tantissimi altri
Reato riqualificati acquista giornata così come rischia di essere troppo dipendente e troppo permeabile
E a proposito del rapporto di letta voglio citare un punto lì si parla della quinta libertà che attiene alla ricerca all'innovazione i dati la competenza qualche anno fa qualcuno di noi aveva avanzato l'idea poiché ogni volta che si parlava di politica industriale c'era qualcuno che a diciamo agitava lo spettro dell'IRI che oggi avremo bisogno di umili della conoscenza
è una formula per richiamare i modelli già sperimentati di collaborazione pubblico-privato per esempio il modello dei Fraunhofer tedeschi
Questa rete europea della ricerca dell'innovazione eh fondamentale sull'intelligenza artificiale abbiamo fatto passaggi fondamentali sul piano della regolazione ma perché invece non favorire agevolare poli di ricerca che sono gli unici che possono davvero metterci in
Sicurezza ci sono altri due settori strategici chiudo davvero su cui sperimentare politica industriale Rovea sanità e difesa parliamo molto di difesa comune
Essenzialmente che è un cardine del pensiero federalista ed è presente nel nostro programma
Ma difesa comune significa soprattutto mettere insieme e capacità e strategie industriali comuni nel settore dell'industria della sicurezza significa fare investimenti comuni insicurezza ecco perché io non ritengo accettabile che le stesse élites politiche europee che non sono state in grado di dare risposte sul terreno di una notte Governance economiche sociale nonostante gli sforzi di Paolo Gentiloni gli sforzi di René
Chinaglia nel Parlamento europeo all'altezza delle sfide a cui l'Europa è chiamata oggi ci vengono a riproporre a proporre alle nostre opinioni pubbliche di scivolare verso un'economia di guerra
No noi abbiamo bisogno invece su ad affrontare sul piano politico industriale la costruzione di una difesa comune europea perché se la pronti sul piano politico industriale significa mettere a fuoco quali sono gli interessi strategici e mettere a fuoco la politica comune
Estera e di sicurezza che il punto fondamentale rispetto a cui diciamo la difesa comune deve mettersi al servizio questa a che fare con l'autonomia strategica a che fare con il ruolo con il Partito Democratico vedere svolge in Italia di fronte un governo questo lo voglio dire al sindaco perché condivido dell'approccio e l'approccio di chi piste giornate sono aggiornati
Che hanno messo punto una proposta credibile del partito democratico su tutti questi temi che abbiamo un governo che è semplicemente assente su questo terreno
Posso citare ITA Lufthansa posso citare il fatto che il ministro Salvini fa accordi con i rom maschia e non ci dice una parola chiara questo governo sul futuro di Tim e sulla nostra rete strategica posso parlare della destino del settore siderurgico del nostro Paese non parlo ovviamente dell'Automotive perché lo potete fare molto meglio di me
E allora noi per puntare tutto questo abbiamo bisogno in Italia e in Europa di più coraggio più determinazione di tornare a un'ambizione che abbiamo coltivato degli anni scorsi risposte alla pandemia di un investimento di collocarci in a frontiera più avanzata dell'integrazione europea perché questo è interessa dell'Italia noi siamo quelli che concepisco l'interesse nazionale
All'interno l'interesse europeo che a differenza della destra non lo mettono in contrapposizione e che hanno dimostrato coi fatti che questi interessi si possono perseguire insieme quindi con Laure grazie scusate se
Crediamo quindi ufficialmente il via ai lavori di questa conferenza nazionale per illustrare il lavoro
Consentitemi di ringraziarlo per il metodo alcuni di noi lo chiamano nativo americano come gli indiani a questa straordinaria capacità di poggiare l'orecchio a terra ascoltare raccogliere le istanze dal territorio grazie perché se oggi siamo qui e per merito suo onorevole Antonio Misiani
Grazie buongiorno tutte buongiorno a tutti grazie al Pd del Piemonte Alpi di Torino al partito della socialismo europeo
E a tutti coloro che hanno lavorato alle tappe precedenti a questo appuntamento controlla volta Gea Carboni Caffarelli un abbraccio D'Anna Rossomando che è stata colpita dal lutto che ricordava Peppe
Che un saluto a tutti coloro che interverranno questa mattina è oggi pomeriggio noi concludiamo il percorso di impresa domani a Torino non a caso siamo nella città che ha incarnato e incarna la storia dell'industria italiana del movimento operaio
La città che è stata per decenni la sede della FIAT e che ha saputo reinventarsi senza perdere la sua vocazione manifatturiera e oggi discutiamo in una fase di profonda trasformazione la crisi climatica de guerre alle nostre porte la frammentazione geopolitica Egeo economica la rivoluzione tecnologica l'intelligenza artificiale
Tutti questi processi stanno cambiando radicalmente l'economia globale le catene del valore i flussi di commercio e di investimento ne abbiamo parlato a Genova
è un passaggio epocale drammatico che determinerà vincitori e perdenti
L'industria lo ha detto da ultimo Pepe e al centro di questi processi e in tutto il mondo stanno tornando le politiche industriali ha iniziato la Cina fuori programma made in China due mila venticinque ma anche con la nuova via Della Seta hanno proseguito gli Stati Uniti contro i provvedimenti di enorme portata varati dall'amministrazione mai tempo
Ah io avrei inflation ridarci un attimo ma anche il CIP sei Saia siffatto ed infrastructure investment tax
Che mettono in moto centinaia di miliardi di dollari di investimenti pubblici e privati
A rimesso in campo la politica industriale l'Europa con le iniziative dei singoli Paesi e negli anni più recenti i programmi comunitari legati al Greenville Industrial plan
Le politiche industriali di cui abbiamo bisogno devono essere orientati al futuro innanzitutto all'innovazione ai settori e le tecnologie il cui sviluppo e ostacolato dei fallimenti del mercato
Le politiche di cui abbiamo bisogno devono favorire la creazione di lavoro di qualità di lavoro stabile di lavoro qualificato debbano essere connesse strettamente alla doppia transizione ecologica e digitale
E le politiche industriali
Di cui abbiamo bisogno devono imparare dagli errori del passato devono superare la contrapposizione novecentesca tra stato e mercato ricercando una nuova complementarietà
Tra intervento pubblico e iniziativa privata ora questa sfida la sfida di nuove politiche industriali si gioca innanzitutto a livello europeo
Per tanti anni l'Europa è stata un continente erbivoro tra i carnivori
Avevamo la sicurezza garantita dagli Stati Uniti energia fossile a basso costo che compravamo dalla Russia e la Cina come grande mercato di sbocco è una stagione finita e finito quel modello di sviluppo
Il bilancio degli ultimi cinque anni saluto i parlamentari europei presenti è fatto di luci e di ombre il green deal la regolazione dell'economia digitale dell'intelligenza artificiale i nuovi strumenti comuni sciur Next Generation New
Comuni ma temporanei
L'occasione persa del nuovo patto di stabilità che ha snaturato la positiva proposta iniziale promossa da Paolo Gentiloni l'avvio timido di una politica industriale comune ora siamo ad uno snodo l'otto nove giugno si vota o avete ricordato tutti la destra spinge per rallentare o per tornare indietro
Ammorbidire gli obiettivi e i tempi le green deal archiviare la fase del debito comune restituire più spazio decisionale ai paesi membri
Il punto è che non abbiamo più tempo per affrontare la crisi climatica
Il due mila e ventitré è stato l'anno più caldo di sempre siamo a un grado e quarantasei sopra i livelli pre industriali il limite che c'eravamo dati era uno virgola cinque e allora quello che dobbiamo chiedere all'Europa non è tanto più tempo
Ma più strumenti e più risorse per accompagnare le imprese nella doppia transizione più strumenti e più risorse per potenziare la capacità produttiva europea nei settori strategici per il futuro
Più strumenti e più risorse per aiutare le nostre imprese a cogliere le opportunità
Aperte da questi processi di trasformazione a partire dal green deal
Che non è una sciagura
Ma apre opportunità di creazione d'impresa e di lavoro
Andare in ordine sparso come chiede tanta parte della destra è inefficace nessun Paese europeo ce la può fare da solo contro gli Stati Uniti e contro la Cina
Andare in ordine sparso e dannoso perché guardate che porta dritti alla fine del mercato unico guardate agli aiuti di Stato
Il cinquantatré per cento della Germania il sette per cento dell'Italia gli altri paesi in uno spazio fiscale che noi non abbiamo per sostenere il nostro sistema produttivo e allora l'Europa non deve tornare indietro
Deve cambiare marcia semmai
Non possiamo rimanere fermi ad un vecchio detto si diceva l'America innova
La Cina copia
E l'Europa regolamenta
La Cina peraltro ormai non copia più l'Europa continua a regolamentare e allora cambiare marcia vuol dire che l'Europa non deve limitarsi a dettare regole e tempi
L'Europa deve evitare i dogmatismi e deve soprattutto mettere in campo una vera politica industriale comune un industrial Actor
Che punti su missioni strategiche e alleanze industriali sui progetti di comune interesse europeo
Una revisione intelligente del regime degli aiuti di Stato per favorire gli investimenti l'emersione di campioni europea Heaney settori strategici magari anche mettendo in connessione le grandi aziende europea a partecipazione pubblica
Abbiamo bisogno di un green villa con il cuore rosso come ha scritto il PSI nel suo programma perché la transizione verde o e ingiusta
O ci porta in una direzione sbagliata e allora sciura deve essere uno strumento permanente perché noi dobbiamo accompagnare e lavoratrici e lavoratori le nostre imprese nella transizione la direttiva sui salari minimi ma attuata innanzitutto in Italia che ha tre milioni e mezzo di lavoratrici e lavoratori poveri
Mentre il governo fa orecchie da mercante e ma integrata la direttiva sui salari minimi con una direttiva sui salari equi abbiamo bisogno di una politica energetica comune perché abbiamo un differenziale di costi dell'energia che schiaccia
Beh industrie europee
E noi invece abbiamo il dovere di supportare i settori Artois Bay della siderurgia l'automotive e ne abbiamo parlato
Da ultimo nell'appuntamento di Terni e strategico come sottolinea il rapporto promosso da Enrico Letta
Completare e modernizzare il mercato unico che va allargato i settori che erano rimasti fuori la finanza l'energia le comunicazioni elettroniche dobbiamo affiancare alle quattro libertà una quinta libertà
Quella di esplorare e creare senza confini disciplinari o limitazioni artificiali come sta scritto nel rapporto scritto da Enrico
Ora per raggiungere questi obiettivi dobbiamo mettere in campo l'Europa deve mettere in campo un volume enorme di risorse Mario Draghi ha stimato in cinquecento miliardi di euro aggiuntivi investimenti necessari
E allora però abbiamo bisogno di una governance economica riversa da quella su cui i governi si sono messi d'accordo abbiamo bisogno d'un bilancio europeo molto più ambizioso dell'uno per cento del PIL che oggi rappresenta il bilancio dell'Unione abbiamo bisogno di un'unione di risparmio ed Investimenti
L'ha scritto ancora nel rapporto letta se vogliamo indirizzare verso l'economia reale europea e non verso altre parti del mondo una quota maggiore
Dei trentatré mila miliardi di euro di risparmi privati europei che sono una leva formidabile
Per rimettere in moto un processo di sviluppo e in questo contesto
L'Italia rimane la seconda potenza manifatturiera d'Europa è un bene e un bene perché noi non ci arrendiamo alla deindustrializzazione che è stata la realtà di altri Paesi europei è un patrimonio da difendere e da sostenere
Negli anni Novanta però questo Paese ha privatizzato gran parte delle aziende pubbliche abbandonato le politiche industriali
è merito del centro sinistra averle riproposte prima con il Progetto industria due mila quindici di Pierluigi Bersani che interverrà oggi
E poi con il programma industria quattro punto zero promosso da Guglielmetti Epifani e Carlo Calenda oggi però siamo in una fase diversa
In Italia i salari sono fermi da trent'anni
Il lavoro povero ed è qualificato è sempre più diffuso
La produttività è rimasta stagnante negli ultimi decenni è corso sono tutti sintomi di un malessere profondo della nostra economia ed emergono i limiti del nostro modello di capitalismo
Che è basato su milioni di micro imprese che spesso fanno molta fatica ne abbiamo discusso a Roma l'accesso al credito gli oneri burocratici
Abbiamo qualche migliaio di media impresa molto competitive ma non basta
E abbiamo poche pochissime grandi in prese in grado di reggere la competizione con le grandi multinazionali abbiamo un modello per il quale vengono al pettine i nodi di una forza lavoro e imprenditoriale sempre più anziana e relativamente meno istruita di quanto accade nel resto d'Europa
I nodi di un mercato di Capitalia asfittico e di un capitalismo familiare che è stato una forza di questo Paese ma che spesso è troppo chiuso in se stesso e allora su questo terreno
Il governo Meloni sta conducendo una battaglia di retroguardia
Perché da una parte sta difendendo il vecchio modello economico e il blocco sociale che lo vuole conservare e questo è il senso del Nozza Lario minimo della riforma fiscale che premia la rendita e penalizza le imprese più strutturate
Il no qualunque riforma per la concorrenza la difesa delle rendite corporative l'assenza di interventi per favorire la crescita dimensionale delle imprese dall'altra questo governo è in ritardo
Su quantità di fondamentale importanza per le imprese italiane
Pensi ai progetti del Pnr R.
Al fondo Automotive per ereditato dal governo Draghi e larga parte non utilizzato al mancato avvio di transizione cinque punto zero che il Governo ha annunciato ad agosto del due mila e ventitré nove mesi dopo non è ancora operativa
Fino alle incertezze e le operazioni sbagliate sull'economia digitale di cui abbiamo parlato Hack
Tania non possiamo permetterci di perdere ulteriore tempo le nostre impresa e non possono perdere ulteriore tempo il punto è che questo Paese l'Italia è intrappolato Hilu in un modello di sottosviluppo che non regge in questo quadro di profonde trasformazioni e allora per uscire da quel modello e competere nel mondo della doppia transizione della frammentazione di una diversa globalizzazione io credo che noi abbiamo bisogno il nuovo patto sociale
Tra il sistema pubblico il mondo del lavoro Lane prese e le nuove politiche industriali devono essere al centro di questo fatto sociale lavorando su quattro versanti
La governance delle politiche industriali e ha parlato il documento della Fondazione demo
L'idea di creare un ministero per lo Sviluppo sostenibile che metta assieme
Il mini del Ministero della sicurezza energetica un forum permanente per le politiche industriali in cui mettere attorno ad un tavolo le forze economiche sociali e i decisori pubblici la trasformazione di Invitalia
In un soggetto attuatore la creazione di un'Agenzia per coordinare le partecipazioni pubbliche le proposte di governance che abbiamo presentato nel digitali Innovation acta sull'economia digitale secondo fronte
Il timer incentivi pubblici vi dobbiamo riorganizzare
E riorganizzare secondo criteri di selettività
Guardando ad esempio le condizionalità ambientali sociali della ieri americano con un orizzonte temporale almeno decennale
Con l'attenzione alla riduzione dei divari territoriali
Di questo paese e nel documento o base d'impresa domani abbiamo delineato le nostre proposte e rimando
A quel documento dal voucher della trasformazione digitale delle PMI al credito di imposta per l'autonomia energetica al credito di imposta unificato
Per gli Investimenti al Fondo Italia due mila e trentacinque l'abbiamo chiamato così per la conversione ecologica della manifatturiero terzo punto e mi avvio alla conclusione
Il ruolo dello Stato nell'economia sarà uno dei quattro panel previsti oggi governo Meloni ha avviato un programma di privatizzazioni che senza senso industriale totalmente slegato da qualunque disegno del futuro del sistema produttivo serve solo per fare cassa parliamoci chiaro
E va contrastato con forza perché indebolisce
Il possibile ruolo dello Stato a supporto del sistema produttivo e noi diciamo che bisogna andare in una direzione totalmente diversa missioni strategiche
Razionalizzazione del sistema delle partecipate statali e degli enti locali istituzioni appunto di un'agenzia per coordinare la quarto punto e ho veramente finito le risorse da mettere un campo perché non si fanno le nozze con i fichi secchi
Le risorse pubbliche c'è il nuovo patto di stabilità e crescita guardi rene a giugno entreremo ai noi in procedura per deficit eccessivo siamo consapevoli che il sentiero si è fatto molto stretto
Però possiamo liberare risorse nel momento in cui andremo e dobbiamo andare alla riduzione dei sussidi ambientalmente dannosi possiamo liberare le risorse con la riorganizzazione degli incentivi alle imprese ottocento o misure di agevolazione statali e regionali che si sovrappongono e spesso disperdono risorse
E poi dobbiamo mobilitare anche in Italia le risorse private verso l'economia reale e verso il nostro sistema industriale
Questo è un Paese in cui le famiglie hanno mille seicento miliardi sui conti correnti in cui i fondi pensione le fondazioni di origine bancaria le casse privatizzate gestiscono tra i cento miliardi di euro che sono per il sedici per cento sono investiti in Italia e vanno all'estero per la parte rimanente
Questo problema anche di ingegneria finanziaria
Ma se noi non siamo in grado di utilizzare queste risorse private di convogli Arlene verso l'economia reale italiana
E difficile rimettere in moto un processo di crescita e di sviluppo del nostro sistema industriale questa e la nostra piattaforma queste sono le nostre idee ne discuteremo con tanti ospiti oggi
Mettiamo a disposizione queste idee dell'Italia richiamo le parole del sindaco di Torino lo vogliamo fare con lo spirito costruttivo guardate noi siamo la forza che ha governato il Paese per un lungo tratto
Oggi siamo collocati all'opposizione
Ma come forza di opposizione che lavora con quello spirito noi vogliamo contribuire alla costruzione di un nuovo patto sociale che metta al centro l'industria e il lavoro grazie buon lavoro
Grazie Antonio intanto ci ha raggiunto lo ringraziamo e lo salutiamo il commissario europeo agli affari economici e monetari Paolo Gentiloni grazie per essere qui con noi
Come anticipato ad Antonio iniziano di approfondimento in particolare il primo panelle invitando a prender posto
L'euro parlamentare Patrizia Toia
Che ringraziamo naturalmente
Inizia il primo approfondimento dal titolo il futuro dell'industria in Europa tra green deal e rilancio del mercato unico
Una patente abbiamo chiesto di coordinare questo panel con lei ci saranno Pino Gest Mundo segretario confederale della CGIL Giorgio marziali presidente dell'Unione industriale
E dovrebbero essere collegati anche il presidente dell'istituto già dello Enrico Letta e già ministro dello sviluppo economico nonché segretario del Partito democratico Pier Luigi Bersani
Molto
E di questa invito
Così va
Benissimo
Ero partita solo con un ringraziamento per questa iniziativa e soprattutto per tutto il percorso che l'ha preceduta perché non si tratta solo di un evento si tratta di un lungo cammino che è stato fatto sotto la vigilia di Misiani che ringrazio contatti con la le azioni per cercare di capire insomma in questa nuova fase che prevede e ti chiede una nuova politica industriale che cosa possano Partito Democratico perché siamo in una sede politica col contributo di tutte le voci
Che possono dare un apporto cosa possa partito proporre
Proporre all'attenzione del Paese e attenzioni dell'Europa perché questa è la chiave nella quale impresa domani si colloca la nostra tavola rotonda prevede ospiti molto prestigiosi molto diciamo significativi per il contributo che potranno dare partiremo da Enrico Letta che collegato con il presidente dell'istituto già dell'OLAF penso che sia già in linea Enrico
Ci sono ciò tutti
E sei qui in questa veste diciamo prestigiosa di presidente della dell'istituto giacché l'onore ma anche di dente benché come estensore di questa importante rapporto che tu hai formulato quotatissimo interlocuzioni desolati testimone dalla
Dalla sede di Bruxelles
E che hai presentato con grande
Fu grande forza e grande risonanza decentemente quindi credo che ne parleremo all'Ulivo bicchiere segnerà anche assieme rapporto Draghi la vita delle istituzioni europee dopo il prossimo Parlamento e la ricostituzione di tutte le istituzioni
Abbiamo anche Pinuccio smunto segretario confederale della CGIL e lo ringrazio di questa presenza ci siamo scambiati già qualche opinione il presidente Giorgio ma sai che qui in veste di presidente
L'Unione industriali Torino ma che anche membro della comitato diciamo di presidenza di Confindustria di costituita e a una delle grandi labbra formalizzata
Ma l'ha già ricevuta per quanto riguarda la Space secondo mi
Guarda la space economy che credo un ambito molto importante di tutta la nuova politica industriale in settori che sono di puntate hanno grande rilevanza grande ricaduta per il futuro europeo e internazionale poi Pierluigi Bersani che credo sia investe non solo già di ministro dell'attività produttive dello sviluppo economico ma anche diciamo di appassionato cultore ed esperto di politiche industriali e se collegato Pierluigi
Si son qui
Io dirò poche parole che avete sentito già moltissime espunto elementi per l'introduzione quindi dobbiamo adesso entrare nel vivo dopo tanti Ciapusci tali e quattro Pio Pompa l'attenzione delle nostri e partecipanti della tavola rotonda della libertà assoluta poi di affrontare i temi che vogliono
Due questioni che sono oggi molto cruciali e che hanno già avuto alcuni alcune indicazioni molto pertinenti degli aiuti indirizzi di saluto che abbiamo sentito gridare al lupo della molto interessante introduzione di Misiani il primo
Parliamo dal versante europeo che il titolo anche della nostra pannello dice partiamo dai diritti
Ora
Voi sapete che tutta la complessa legislazione che nata sotto questa strategia appello che la strategia del gridi la numerosissimi interventi che riguardano richieste riguardano che le le le relazioni anche internazionali come difenderci da cui presenze che rendono il mercato europeo poco poco diciamo corretto per i nostri per i nostri produttori per esempio di acciaio bit istituzione Silvan
Tutta una serie di normative sull'efficienza energetica il nuovo quadro dei Power D ricomposizioni diciamo di riassetto energetico
Nell'immediato per il medio periodo e per il futuro col cambiamento proprio del paradigma quindi tantissime novità
Il partito democratico ha sostenuto questi atti nulli rinnega
Si rende però conto e l'ha sempre sostenuto che questi atti questa strategia della della sostenibilità ambientali digitale devono andare di pari passo sono due facce della stessa medaglia poi tutta la nuova politica industriale policy vicenza di mantenere la competitività dei sistemi produttivi europeo quindi crediamo che questa sia da ricetta possibile chiediamo che ci sia una conciliazione e anche pensiamo che una strategia di decarbonizzazione è una strategia di innovazione sostenibilità ambientale possa essere un elemento che posso anche fare driver
Per la nuova Ford con mobili a diciamo traguardi di competitività del nostro sistema diciamo che la cosa si possesso anche utile possa spinge nell'impresa e e su nuovi prodotti verso nuove modalità di produzioni che esso nuova ricerca quindi essere una spinta per diventare più competitivi in un punto che punta cibo nuovi fondi di competizione e di produzione e di prodotti ecco questo naturalmente richiede alcune cose la prima è quella di un sostegno a tutto un grande salto di innovazione tecnologica vediamo in Europa un patrimonio di ricerca
E di scienza che approfondimento scientifico che spesso trova applicazione fuori lo si diceva prima per il risparmio
C'è molto risparmio europeo che viene investito fuori dall'Europa c'è molta ricerca e molti risultati della ricerca che diventano nuovi prodotti nuove modalità fuori dal nostro Continente eppure abbiamo legislazioni adeguata per mille ragioni ecco possiamo riportare Inca
Frutto di tutta questa capacità innovativa e farne un elemento per la competitività del nostro sistema sotto il cappello ambientale io credo di sì e questo papà però verificato anche dal vostro punto di vista seconda cosa innovazione più potente elemento chiave di risorse è stato accennato
Risorse e risposta all'esigenza delle risorse perché sento molte realtà dire ci vuole Mentasti a Lactalis in fondo fondo sovrano ma poi non trarre le conseguenze penali foto sopra di europeo andare fuori dal nostro bilancio ripete destabilizzare show a stabilizzare da chiederci opporrà valutabili
Karl Oropa in quella direzione non si può chiedere questo e poi sostenere un Europa che invece diciamo non punta sull'Unità da un punto sulle solidarietà non punto sulla scommesse Lupi c'è una contraddizione profonda
La stessa potrà dizione che io verifico quando si dice insomma e del terzo punto oltre le risorse e la della
Di là diciamo la capacità d'innovazione eccetera anche quella diciamo di un nuovo rapporto tra pubblico e privato
E di una dimensione europea dei nostri interventi io ho sentito il seduttore i pochi anni diciamo imprenditoriali e dire vogliamo sopranista europei non sopra disco nazionale questo crediamo che la dimensione per avere una minima massa critica significativa sia quella continentale per le politiche industriali così come degli interventi finanziari eccetera
Ma poi sento dire sopranista europeo
Della scelte politiche industriali ma poi magari sopra di scopi tagliato nazionale delle scelte politiche anche qui c'è una contraddizione
O vogliamo l'Europa che punta su questa dimensione sovranazionale e di conseguenza ha un ruolo significativo nella politica estera dalla politica della politica
Anche i giusti Ale altrimenti diciamo c'è una discrasia tra ciò che vogliamo e poi ciò che facciamo avanzare politicamente che siccome siamo in una sede politica penso che sia giusto sottolineare anche questo l'ultima e proposta e quell'appunto anche di una nuova modalità è stato richiamato più volte di interventi cosa significa un nuovo partenariato pubblico privato per quanto riguarda
La programmazione e gli interventi la programmazione quella di beni pubblici europei BTP Sky cioè di grandi progetti europei non solo di ricerca come le alleanze che ci sono per le batterie eccetera che già ci sono
Ma anche di capacità produttiva andare un po'più avanti della ricerca non competitiva entrambi già in una fase diciamo più realizzativa ma anche dal punto di vista economico cosa significa questa parti dagli atti vuoto questo rapporto nuovo tra stato e mercato si dice una capacità maggiore della autorità pubblica
Una capacità di cooperazione e collaborazione tonda grandi progetti anche col capitale privato oltre capitali diciamo finanziario
Io penso che sono nuove frontiere che dobbiamo percorrere e avere la capacità Partito Democratico pensa di averla di fare proposte molto concrete abbiamo capito l'ordine dei problemi abbiamo capito la priorità degli interventi dolci se siamo in grado di dare anche delle risposte valutiamo fare il confronto con tutte le parti sociali Libardi economiche e diciamo tutti gli interlocutori possibili
Chiudo qui e do subito la parola Enrico Letta che ci illustrerà puntura parte molto significativa che sulla base di questa sua ultima fatica Enrico a te la parola
Grazie moltissima Patrizia grazie davvero grazie anche a te a tutti i parlamentari europei per
Il sostegno che ho sentito molto forte privo durante questi otto mesi in cui ho girato l'Europa più di sessantacinque città visitate più di quattrocento incontri e mia cito questo perché in questi pochi minuti cercherò di essere breve
è impossibile sintetizzare centoquarantasette pagine di rapporto però fatemi dire che rapporto vale la pena di essere letto anche perché poi soprattutto alcune pagine sono fantastiche in caso di insonnia l consiglio caldamente la sera per andare a letto impartiva le pagine sulla parte finanziaria hanno Conte diciamo che aiuta sicuramente addormentarsi se si ha problemi a parte gli scherzi Lella introduzione prime quindici pagina hanno tutti i nodi politici
E ringrazio anche per le citazioni che Antonio Misiani Provenzano hanno messo rispetto H programma del partito rispetto alle elezioni
Perché ho citato il metodo del rapporto suo e tutti gli incontri che ho fatto il rapporto l'ho voluto baffuto far sì che fosse un nere poco esercizio di diciamo collettivo non una cosa individuale di una saggio che che ti dice la sua ma un esercizio collettivo e in fondo questo è legato anche un po'all'immagine di questo nostro panel ringrazio anch'io molti sommarsi ai
Gismondo per la presenza per noi il dialogo sociale è fondamentale e il dialogo sostanza non è soltanto un metodo è senz'dialogo sociale non c'è Scelta giusta nelle cose che si fanno quindi ascolteremo Gismondi e marziale con grande interesse così come io ho ascoltato tutte le parti sociali
In Italia sono stato in Confindustria CGIL CISL e UIL nell'associazione dei piccoli imprenditori Confartigianato CMA in in Europa un contratto in tutti gli incontri sia a livello europeo che a livello nazionale tutti rappresentanti della al mondo del partenariato sociale
Dialogo sociale che fu inventato da sciatto loro appena diventa presidente della Commissione prima di lanciare il mercato unico convoca per la prima volta il vertice sociale Rival dicesse con le parti sociali bene bisogna rilanciarlo perché è fondamentale in particolare in un momento in cui sarà molto complesso fare le scelte giuste io nel farlo col metodo giusto un po'come hanno fatto Paolo Gentiloni che saluto e di collages mette che avrete nel pomeriggio quando hanno lanciato uno delle più importanti realizzazioni di questa legislatura europea qual è stato il piano sciur di cui Paolo è stato protagonista credo che dobbiamo esserne tutti orgogliosi dobbiamo non soltanto rivendicare questo protagonismo ma soprattutto guardare al futuro ha una sua estensione secondo punto il piano che ho presentato cerca di riprendere il metodo del loro soprattutto dal punto di vista di dire che l'Europa riesce a fare cose importante quando queste cose importanti non solo solamente la reazione a una crisi
Ma quando sono azioni positivi
Quindi io cerco di dire dalla reazione alla azione perché questo perché alla fine quando si è solo in fase di reazione finché c'è il
Pressione di consenso per via della crisi che cioè si riesce a ottenere risultati poi la crisi passa e i risultati si spengono pensate al caso della
Unione bancaria Irene finali che è presente che ha fatto un lavoro straordinario in questi anni potrebbe raccontare meglio di me come è stato il problema dell'unione bancaria partita sotto l'effetto della crisi
La crisi si è è stemperata e l'unione bancaria è rimasta metà e non la si riesce a chiudere ecco perché il mio rapporto propone azioni e credo che quello di Draghi avrà la direzione anche lì che vada nel senso di dire non solo reazioni
Ma un piano un piano di lungo periodo così come fu volte loro con il mercato unico e poi l'Unione economica e monetaria successivamente perché c'era bisogno oggi terzo punto perché entriamo in un mondo nuovo
Che è un mondo totalmente diverso da quello in cui fa fu fatto il mercato unico
Un mondo in cui non c'è più bisogno di politiche solamente nazionali ma c'è bisogno di politiche europee
Quando parliamo e parlate di politiche industriali secondo me è importante mettere sempre la parola europea perché lì la differenza per un motivo molto semplice i cinesi fanno politiche industriali a livello della Cina
Gli americani fanno Poli che industriali nazionali federali
Non lo possiamo fare ventisette politiche industriali e perché questa dalla frammentazione uno dei più grandi problemi che abbiamo in Europa il mondo nuovo vuol dire che è un mondo molto grande in cui non possiamo agire con la frammentazione di piccoli pezzi
Pensiamo a tanti case tanti esempi ma nella riferimento che faceva adesso Patrizia Toia
Alla responsabilità che Giorgio Marsaglia sul tema dello spazio di Fabris ecco venire in mente il tema dello spazio se non ci mettiamo tutti insieme in Europa ma veramente insieme
A investire su questo tema che è uno dei grandi temi della quinta libertà facevano riferimento Misiani Provenzano prima quinta libertà
Che è quella della libertà della conoscenza
Dell'innovazione del nella ricerca degli scherzi a che si aggiunge alle quattro che sono quelle tipiche del mercato unico cioè beni servizi capitali che persone e quattro racconto un'economia molto basata sul ventesimo secolo ciò che si tocca beni servizi capitali e persone
La quinta libertà che io propongo che secondo me
Deve essere la bandiera della prossima legislatura europea ha bisogno di questo investimento per esempio sullo spazio sulle università sui programmi Horizon sulla ricerca ma indicazioni molto quello che sta succedendo oggi che gli americani vengono comperano i cinesi arrivano mettono soldi e noi non abbiamo la capacità di reggere a questo ritmo
L'altro grande tema è quello di un mercato unico per tutti europea innanzitutto per tutte le imprese
Metto nel rapporto una proposta che quella del cosiddetto ventottesimo regime cosa dice questa proposta dice che siccome oggi la gran parte delle imprese non sfrutta il mercato unico perché mercato unico in realtà il fatto di alta frammentazione il sistema legale il sistema giuridico dei nostri ventisette paese diverso da presa dall'altro la tassazione diversa l'idea di un trentottesimo regime che possa essere scelto
Resa come una specie di passepartout la chiave di volta che ti consente di andare in tutti gli altri Paesi senza dover cambiare ordinamento giuridico
è un modo anche per attrarre investimenti dall'estero modo scotto per aiutare le piccole e medie imprese sono fondamentali perché il mio rapporto
Lavora sia sul grande che sul piccolo perché dico questo perché io non voglio lo dico per evitare qualunque
è cattiva interpretazione che l'Europa diventi come gli Stati Uniti Stati Uniti stanno andando molto meglio noi dobbiamo per certi versi rincorrere spalle Europa è d'Europa l'Europa è un fantastico mix tra grande piccolo noi dobbiamo mantenerlo questo
Mix ma allo stesso tempo dobbiamo fare politiche che aiutino il grande diventare grande perché il grande di oggi in Europa non è sufficiente abbiamo bisogno di un grande più grande
Per battere la concorrenza americana e cinese e allo stesso tempo il piccolo oggi ha bisogno di politiche che lo aiutino a sfruttare tutto il mercato unico elemento essenziale
Ma quando dico mercato unico per tutti che il mio quarto punto il penultimo punto dico un mercato unico che aiuti le persone
Il titolo del mio rapporto molto più che un mercato è un titolo che si ispira molto ha lasciato nord si ispira moltissimo all'idea di Romano Prodi e quello che Romano Prodi fece presidente Commissione e il mio rapporto cerca soprattutto di dare un messaggio sul fatto che l'Europa non può parlare e il single market europeo non può parlare soltanto la parte di Europa cosmopolita in moderna che parla le lingue che è a suo agio con il Freedom tumori la libertà c'è una buona parte dei nostri cittadini europei del nostro impegno prese che vuole stare dove sta nell'aria nella regione nel posto dove è nata e cresciuta
E quindi accanto al Freedom to move il Freedom to stay quindi una capacità per esempio di contrastare riprendere in che è in corso di aiutare la mobilità dei cervelli ma allo stesso tempo di evitare questa spoliazione che sta avvenendo in tante aree del nostro continente anche del nostro Paese con una specie di biglietto di sola andata se ci pensiamo bene
In Europa il biglietto è sono andata e da estero verso ovest e da sud verso nord con grandissimi problemi sociali nei Paesi che accolgono quindi tutta quell'area che viene chiamata la Golden Panama che mette insieme il Benelux è un pezzo di Francia un pezzo dice Ormanni anche il nord del nostro Paese
Un'area che sta diventando per certi versi invivibilità turista dei costi delle case degli appartamenti tutti i temi che abbiamo affrontato stiamo affrontando mi ricordo chiare Gribaudo
Nella scorsa legislatura molte molta attenzione queste questione questi temi tutti i temi che oggi si devono vedere molto più attenti a un mercato unico sia veramente per il rapporto sono tante
Proposte terminò
Con il punto finale che risponde un po'a una delle questioni che Patrizia Toia apposto e che riprende molte delle proposte Antonio Misiani affatto
In fondo è un modo anche per rispondere alla giusta fazione del sindaco di Torino Stefano Lo Russo saluto grandissimo affetto e amicizia che la preoccupazione giusta
Come finanziare la transizione abbiamo deciso ed è giusto che l'Europa al Fatah verso la transizione transizione per terra sezione giusta e digitale è questa transizione ruspa finanziata perché si diciamo come Antonio diceva prima che costa tanto
Non possiamo poi dire agli agricoltori ai lavoratori alle persone ai chi con imprenditori costa tanto
E non abbiamo alcuna idea di come finanziarla perché la gente comincerà a pensare che ognuno per conto suo dovrà pagare un costo e allora li riporto riuscendo ad hoc per strada
E i lavoratori dell'industria automobilistica si fermeranno e altri ecco la proposte io faccio che la parte poi alla fine forse più forte del rapporto di creare questa unione del risparmio e degli investimenti da Céline semi d'espansione al per superare questi dieci anni di fallimenti della capitale partizioni o no
L'unione del mercati di capitali che sta con grande fallimento perché è stato un fallimento perché a immesso nel dibattito l'idea che la finanza serve alla finanza
La stima la finanza Sella le banche serve banchieri una specie di circuito chiuso che non dialoga boh modeste
No
è ritenere e costruire mercati finanziari integrati europei perché oggi non esistono oggi pensate che trecento miliardi di euro ogni anno dei nostri risparmi se ne vanno negli Stati Uniti perché il mercato
Americano è molto più integrato da tre attivo noi dobbiamo mantenerli in Europa e indirizzarli fortemente perso il finanziamento dalla transizione attenzione voglio concludere su questo non perché la transizione certe giusta quindi anche sociale
E digitale debba essere finanziata solo soldi privati io se dovessi affida la bacchetta magica farei un Next Generation io due farei un short due secondo l'idea e la grande creatività di di Paolo Gentiloni no
Sappiamo benissimo che una buona parte dei Paesi europei l'abbiamo visto con lo scontro che ci sta sul patto di stabilità non sono su questa linea e non troveremo un accordo a ventisette su una nuova uguale Melchiorre civili
Quindi dobbiamo trovare un accordo un compromesso tra i Paesi quello che io propongo con una parte di investimenti privati a parte investimenti pubblici è una possibile soluzione
è un modo soprattutto per superare questa frammentazione tra i diversi Paesi europei
Concludo con un'ultimissima cosa quando mi si dice racconta mi perché questa frammentazione fa male alla fine perché questa frammentazione queste barriere tra i Paesi europei ancora sono un grande problema trattino io racconto sempre l'esperienza che ho fatto in questi otto mesi
Ho girato tutto congiura tutti i paesi europei è stato faticoso ma forse la più bella e affascinante avventura politica della mia vita
Ecco volevo farlo tutto questo viaggio ossia mente abbiamo detto che diventiamo aperti abbiamo detto che facciamo la transizione diciamo il più piccolo continente del mondo e quindi ho pensato lo faccio in treno con l'alta velocità
Come viaggiamo nel nostro Paese con l'alta velocità mi son reso conto subito
Che viaggiare tra le capitali europee con il treno ad alta velocità è impossibile c'è un solo collegamento tra le capitali europee funzionante in modo efficace per in treno alta velocità che tra Parigi e Brussa
Tutte le altre o sono treni a lunghissima percorrenza oppure bisogna leggere nero che è quello che ho fatto che non avrei voluto fare per evidenti motivi
Il grande piano che ho chiesto ai leader europei quando li ho incontrati gli ho presentato il mio rapporto è anche quello di costruire una rete io alta velocità che congiunti alle capitali europee che consenta al nostro Paese di essere fieramente integrato anche da quel punto di vista perché sapete qual è il paradosso
è che in ognuno dei nostri paesi si viaggia con l'alta velocità tra Siviglia Barcellona tra
A Hexham provasse Panici tra Francoforte e Berlino tra Salerno e Venezia trattorino e Firenze si viaggia con l'alta velocità
è tra i Paesi che non si piange con l'alta velocità ed è il simbolo del problema europeo quest'esperienza che ho fatto Consolo Uto raccontarne rapporto lo voluto raccontare anche in modo molto quel provocatorio
è evidente
Lo dico proprio modo netto che secondo il rapporto si rivolgeva all'istituzione europea e quindi lo porto in giro per l'Europa in questa fase in cui mi sono state chieste le presentazioni tutte le capitali europee sono in viaggio tra Madrid e Parigi in questo momento
Attenzione
Se questo rapporto il programma Parlamento europeo che non condivide questi obiettivi condivide non condivide gli obiettivi dell'Oropa sociale non vuole lavorare sui temi per esempio della sicurezza sul lavoro
Capitolo commesso importante a seguito anche soprattutto di importanti proporzione col sindacato
E imprese ebbe questo rapporto rimarrà pone Cassie turche Marra lettera morta io spero che questo rapporto possano diventare vita vissuta delle persone posso aiutare tante persone avere più opportunità posso aiutare la nostra Europa essere più forte e soprattutto avere sempre di più i cittadini voce ringrazio un po'
Grazie il ricco per questo fresco penalmente diciamo anch'io chianche però corredato da azioni venti piante visioni individuazione dei temi e anche azioni che vengono proposti
Grazie anche per l'osservazione che il fatto che io spesso che questo non è che ha spesso cercato di tenere alta nel nostro gruppo o isolatamente devo dire che parla di combinare le ambizioni degli obiettivi con altrettante ambizioni sugli strumenti sorsi strumenti adesso penso che debba essere una lezione può nei paraggi possiamo indicare obiettivi se non abbiamo anche l'accortezza di porre le risorse necessarie e accompagnare queste trasformazioni che mi fa piacere sentire adesso che questo sia o un'acquisizione comune grossa parte politica do ora la parola a Pinotti espunto casi
Intanto grazie per l'invito proverò in questi otto minuti
Ci sono stati concessi provare
A fare un ragionamento una riflessione Congo partendo da partendo da un ringraziamento per aver avviato un percorso di confronto discussione a partire dal territorio rispetto un tema che quello delle politiche industriali che è un tema del quale si sentiva grande bisogno ma non c'era una discussione nel Paese non c'è stata mai una discussione all'interno ti anche delle istituzioni in una fase nella quale ovviamente c'è un mondo che cambia e c'è una grande richiesta di mettere in piedi azioni concrete che possano in qualche modo sostenere un mondo del lavoro in qualche modo anche costruire le condizioni per una buona occupazione una crescita del nostro Paese l'avete fatto qui Thing la sintesi l'avete voluta tenere qui a Torino ma riflettevo
Tra dalle mie latitudine rispetto al fatto che certo è giusto che si ricevere questo di così tenga a Torino una grande capitale industriale del Paese quello che l'ha presentato per tanti pezzi anche di altri Paesi un modello di sviluppo che potesse garantire prospettive prosperità anche condizioni sociali migliori per tanti lavoratori e lavoratrici ma varate avremmo potuto fare e oggi in una condizione di assoluto il rischio di una condizione assoluto declino sul piano industriale rispetto a quello che sta succedendo sul piano l'automotive ma guardate avremmo potuto fare
Questa iniziativa Melfi si si arrabbia se sarebbe stato le stesse condizioni territori che hanno messo a disposizione le proprie vocazioni territoriali che hanno anche rinunciato a a titolarità diritti che hanno messo a disposizione
Le proprie ambizioni da podio aspettative poter creare una condizione di sviluppo industriale poi avremmo potuto farlo finanche a Taranto
In anche quello un territorio nel Mezzogiorno che per tanto tempo si applica ha sacrificato la propria vocazione territoriale la propria aspirazione ha messo a disposizione
Tante intelligente tanto entusiasmo tanta passione ha pagato un prezzo altissimo dico questo per dire che c'è un problema generale di politica industriale c'è un problema generale di questo paese di come si è attrezzato
A risponderà cambiamenti globali e come questo Paese da troppo tempo non ha pensato di mettere in piedi politiche che potessero far uscire questo Paese da una condizione di crisi profonda
Un da un paese che da lungo tempo ristagnano Investimenti un Paese dove le infrastrutture sono assolutamente insufficienti per produrre politiche politiche industriali adeguate un paese due molti settori produttivi sono in gran non sono in grado di collocarsi in dimensioni internazionali quindi c'è bisogno c'est c'era bisogno finanche prima
Di affrontare i temi delle crisi pirati che di una politica di questo Paese che potesse essere definita politica industriale di sviluppo di rilancio da troppo tempo questa politica industriale questo Paese mancava
Mancava da quando lo citava Provenzano quando diceva
Che c'è stato pure in questo Paese momento nel quale c'erano degli asset strategici in questo Paese governati dalla politica che comunque non ho costruito una posizione nella quale è una condizione alla quale il nostro Paese
Ed è riuscito a costruire politiche industriali importati dall'IRI era quella roba lì era la possibilità di governare i processi attraverso le partecipate pubbliche
E la possibilità di fare il distratti GE costruire strategie
Territoriali strategie divisione di Dunga di un gran portata ecco questo è stato e questo ha costruito in qualche modo una politica industriale che per qualche tempo appagato e ha dato anche risposta territori nei quali ovviamente c'è una grande difficoltà sul piano occupazionale proprio lo sviluppo
C'è stata una fase nella quale ovviamente si è rinunciato al ruolo strategico dello Stato nella dal governo le proteine dei processi delle politiche industriali dell'investimento
Ed è venuto meno poiché quel dialogo sociale al quale anche il presidente allerta si riferiva dialogo sociale che come dire se dobbiamo riferirlo arredi al a quello che succede oggi nel nostro Paese il nostro Parlamento è molto distante da quello che riteneva dell'Orquera quello a un dialogo sociale che potesse contribuire
La competizione stimolare la competizione la cooperazione la solidarietà è un dialogo sedeva nel quale ci vengono comunicate delle scelte già definite da queste da questo governo perché è vero dobbiamo ragionare di politiche industriale non ragionare con l'illustratore UPEA e non c'è dubbio che bisogna tra i poli industriali europee
Ma bisogna anche comprendere con Paese come il nostro se vuole determinare delle scelte anche a livello globale ed europeo dovrà provare a costruire un Paese più forte un Paese in grado di determinare le scelte europee un club in grado di terra recita lo ripete che possano in qualche modo a arginare anche alcune derive rispetto a quello che sta succedendo rispetto riposizionamenti globali
Dell'economia e dei sistemi economici globali e quindi un Paese debole in un'Europa debole evidente che farà fatica e faremo tutti quanti fatica trarne a trarne dei benefici allora io penso che dobbiamo anche qui partire da come siamo messi noi
Noi stiamo facendo ancora una volta in questo Paese politiche nelle quali finanche facciamo fatica a costruire un destro non facciamo un destro mettiamo dei numeri Cecilia Guerra lo sa bene
Ci conducono a Palazzo Chigi per darci un bonus un'una tantum in una misura indefinita senza una copertura finanziaria ecco un paese come questo è evidente che farà fatica a dire la sua anche a livello europeo un paese come questo farà fatica a determinare e orientare scelte che vanno nel verso contrario rispetto a quali sono gli orientamenti che purtroppo si stanno assumendo a livello europeo rispetto alle politiche redistributive il rischio è quello di tornare ancora una volta le politiche dei tagli
è io penso che noi dobbiamo attrezzarci in questo Paese
Attrezzarsi a ad arginare a partire dal nostro Paese queste politiche anti europei che ovviamente hanno già provocato danni danni enormi nel nostro Paese quindi lo dobbiamo sconfiggere intanto le logiche del nostro Paese le logiche che ancora una volta Milano a piuttosto che a creare le condizioni dello sviluppo pensate a che cosa sta diventando il Pnr R. nel nostro Paese gli sforzi fatti anche rispetto alle scelte europee
Di investimenti che potessero essere leve di sviluppo levi attrattive degli investimenti privati in questo Paese non si stanno determinando con le condizioni
E il rischio è quello di poter dare come dire fa sponda quei Paesi frugali che chiedono un ritorno indietro rispetto a quale impostazioni e stanno verificando come noi riusciamo investire quelle risorse e allora io penso che facciamo bene
A incontrarsi faceva bene a discutere facciamo bene a costruire strategie che possono essere state gente creano le condizioni lo sviluppo di più diverso
E che raccontino la verità di un Paese che non è il paese locomotive loro OPA come lo racconta il ministro dell'impresa perché anche questo un tema citavate del mise che potesse discutere di politiche di sviluppo in un nuovo dialogo sociale bell'idea non è questa l'idea è che c'è un ministro dell'impresa del made in Italy e non c'è più un ministro lo sviluppo economico
Di una logica nella quale il mondo del lavoro e lavoratori sono messi all'angolo nella quale il mondo del lavoro funzionale un sistema ancora leader imprese MD un mercato svincolato
Dove anche le imprese quelle sane fanno fatica ad affermare la propria impostazione di una fase nella quale siamo gestendo e io dico ancora una volta questo Paese e l'Europa in tutta emergenza in tutte le agenzie e le politiche di transizione
Collega di transizione che avrebbero presupposto appreso imporrebbero una impostazione europea
Rispetto al governo è invece ancora una volta uno lo perché compete con i propri Paesi rispetto alla gestione di queste transizioni e non rendendosi conto che ovviamente in questa modalità finanche la Grande Germania fa fatica a tenere il passo di scelte che sono scelte che vengono fatti da da da da rispetto a strategie soprattutto a risorse
Messe in campo penso alla Cina eh penso agli Stati Uniti che sono commi incomparabile rispetto le possibilità di loro acque non se ne esce se non c'è un'Europa unita non se ne esce se non si costruiscono
Anche se non si costruisce un'Europa dei diritti d'Europa economica all'Europa dove c'è anche una politica fiscale che possa avere una visione strategica redistributiva diversa
Uno dopo più politica rispetto e più democratica dire rispetto a quella che oggi lettera g non pensiamo certo c'è bisogno
Di in fondo sovrano europeo noi abbiamo abbiamo sposato questa tesi l'abbiamo anche teorizzata nei nostri documenti nel nostro come deboli che industriale noi pensiamo ci sia bisogno di costruire una una all'Agenzia nazionale per lo sviluppo
All'interno di questa agenzia tra lo sviluppo la possibilità di governare i processi dell'investimenti delle risorse quelle pubbliche
E quelle private perché anche qui c'è un tema di Comelico di risorse pubbliche
Vengono gestite in questo paese questo un Paese dove risorse pubbliche hanno gestite non non dal dallo Stato non dell'istituzione non dalla politica molto spesso le risorse pubblica vengono investite
Gli investimenti vengono decisi se penso a piani dalle grandi stazioni appaltanti per i grandi appaltatori se penso al ponte dello Stretto se penso alle infrastrutture
Che si stanno costruendo chi definisce se quell'infrastruttura si può strutturare o meno è una grande azienda che La sette la costruisce nicchie
Chi ha in mano il cantiere
E non chi determina le scelte strategiche del Paese e definisce se un'affinità la struttura può essere ultimata nel due mila ventisei e quindi finanziata la piena oppure spostata su altri finanziamenti perché non dei non non è in grado di definire biglietteria quello pazzi pensiamo che ci sia bisogno il mezzo insieme una visione strategica del paese c'è bisogno di mettere insieme anche le risorse ce ne sono tante e tutte
Svincolate da una visione strategica unica che ovviamente non è quella che c'è in testa il ministro Fitto che quella di un governo centralizzato
E saluto che esautorato stanziamento il partenariato economico sociale esautorato in anche le istituzioni intermedie se penso all'operazione dalla grande Zehst se prendo l'operazione delle delle fedi al Fondo sviluppo e coesione un grande Ratti concentramento di risorse nelle mani
Per certe del Pd unico
Di un unico gestore
Che poi le governanti diciamo in maniera più o meno politica rispetto invece una ovviamente rispetto una visione che non c'è e pensiamo serto sì e chiudo anche un fondo sovrano un fondo sovrano nazionale che possano implementare un fondo sovrano
Che possa avere la stessa strategia di un fondo sovrano europeo che utilizzi anche le risorse private certo ma in una visione che possano ritornare al privato se pensa per investimenti dei fondi pensione che possono essere anche utili in questo senso
Ma in Investimenti che tornino al lavoro
Che tornino alla qualità del lavoro cioè torneo anche a dare risposte sul piano sociale una transizione sociale che va governata perché l'avete detto voi
E chiudo su questo questo un Paese dove si racconta che c'è aumento all'occupazione e non si racconta di quale occupazione aumenta apre un Paese dove gli investimenti producono quattro milioni di famiglie sotto
Sotto la soglia di povertà sei milioni di persone sotto la soglia di povertà milioni di lavoratori che pur essendo pur lavorando sono povere sono sotto la soglia di povertà quindi se gli investimenti devono essere finalizzati a creare politiche di sviluppo dovesse politica ovviamente che crea l'occupazione non c'è dubbio che la buona occupazione pura crei Tula creste
Se crei politiche industriali e se crei la capacità di diciamo di un sistema generale che possa le Possa arginare quelle politiche di mercato che hanno creato emarginazione disuguaglianze
E tanta povertà ecco su questi punti noi avremo e vogliamo confrontarci su questi punti abbiamo la capacità di farlo e abbiamo anche le nostre idee da mettere in campo molte delle quali ciò coincidono con quello che ho sentito nell'introduzione del dove vuole Misiani ma anche nella relazione
Del presidente Letta che abbiamo avuto modo di ascoltare con i quali siamo già confrontati confrontato in questo senso e quindi c'è una disponibilità al disco al confronto c'è una disponibilità atto affrontare questi temi perché l'alternativa guardate che con il sistema massmediatico padano a dire così di informazione e di comunicazione che soprattutto nell'ultimo tempo racconti
Da altro il rischio è che di cittadine e cittadini lavoratori lavoratrici possano come dire
Erroneamente comprendere che le scelte europee le scelte di transizione querele genetica quella digitale possono siano soltanto e scelte che pagheranno loro
E invece mi sono raccontati che quelle scelte possono essere un'opportunità
Anche per i lavoratori e lavoratrici cittadini pensionati le parti più poveri questo Paese e che con loro dobbiamo costruire un'alleanza per l'Europa diversa l'alternativa e quelle dei trattori che ovviamente viene raccontata come un fenomeno come dire tre anche uno spauracchio in giro nel Paese utilizzato politicamente che rischia di allargarsi se non c'è una visione strategica di prospettiva che possa dare risposte anche lavoratori
Ha lavorato di più debole fasce più deboli quelli che da troppo tempo pagano il prezzo di politica di politiche di mercato svincolate da responsabilità sociali che ovviamente l'odio vivevano soccombere grazie
Sì effettivamente Aion pasto Ratto
Da te lo perdoniamo perché ci è stata fatta per l'intervento e soprattutto perché ha introdotto anche alla fine è una cosa che per noi del Pd essenziale che la dimensione sociale la sostenibilità sociali che deve andare di pari passo ambiziosamente con gli altri invenzioni quindi grazie
Passo la parola al presidente in assalti
Grazie grazie per avermi innanzitutto per mi
Permesso di partecipare mi avete invitato a partecipare a questo convegno e di portare la voce qui a Torino parlare di industria facciamo industria centocinquant'anni
Il boom economico nessuno ricordato mo'al boom degli anni Cinquanta e Sessanta qui ha trovato che era il fulcro il passaggio da paese agricolo economia agricola che la mia industriale ha visto Torino alla guida di questo processo quindi queste morti
E quindi parlare di lavoro
Ho sentito parlare Scurati piccola cento innovazione allora innocue lo dico anche dopo l'innovazione e noi abbiamo sempre fatto innovazione il Nordovest è l'area tra le aree geografiche gli altri Bonomi che in Europa più innovative il Nord Ovest col nord est quindi quarto ringraziamento ai padri fondatori dell'Europa cioè dell'orchestra intravisto la prospettiva dell'unione economica
Non era scontato l'Italia partecipasse all'euro nel mille novecentonovantanove adesso venticinque anni di dall'ora sappiamo che è stata una grande scelta
Costosa ma grande l'Italia attraversato indenne la crisi finanziaria e la pandemia e siamo il secondo Paese esportatore o in Europa esportiamo seicento cinquanta miliardi che nonostante tutto qualcuno appanna citato
Misia ha citato le aziende piccole le piccole aziende il novanta per cento degli agenti Italia sono piccole o piccolissime
Quindi abbiamo pochissime aziende grandi un discreto numero Pasquale dobbiamo lavorare di aziende medie e soprattutto di una individuare all'interno delle aziende la dimissione del paziente anche quelle aziende piccole che sono
Familiari perché il settanta per cento del mondo occidentale in mano ad aziende familiari dobbiamo individuarle e insieme immaginare un percorso di lungo periodo cosa che non è mai stato fatto in Italia
Il tre in Italia c'era sempre il principio del grande cliente e del fornitore cioè quindi per due lire o cinquanta o tre euro sposto alle forniture da una parte all'altra
Se noi invece andiamo a vedere legga i grandi le grandi economie del mondo parlo del Giappone accenno al Giappone per il Giappone nessuno ne parla il Giappone la terza economia
Al mondo e che cosa ha fatto inventato questo che il Rex succhia il rapporto di partnership con la catena di fornitura che guarda di a lungo periodo
Con questo
Anche quelli piccoli che sanno fare e sanno fare benissimo con questo anche i piccoli si trovano su un progetto che non è solo economicamente distratti
Ma anzi guardati Lou a lungo periodo in un percorso di partnership ok l'ho potuto dire perché
Su questo qua delle dimissioni di aziende è finora è stata una forza non è una debolezza se esportiamo i seicentocinquanta miliardi vuol dire che anche loro fanno la loro parte quindi chapeau
Agli imprenditori grandi piccoli e medi che hanno nonostante tutto guardo la classe politica qui
Nonostante tutto sanno per continuato ad operare in Italia è in modo competitivo quindi il paese è competitivo la produttività non è sufficiente quindi certamente bisogna continuare ad investire ma noi non aspettiamo il Pnr questo anche un messaggio che io ripeto non è che aspettiamo il pm RR noi imprenditori per fare gli investimenti
Poi c'è anche questo straordinario opportunità e speriamo di portare avanti le riforme perché sull'accennato a quello ma queste riforme e siccome io ho pochi capelli e Bianchi ne parliamo da decenni però le riforme non vengono fatte
Quindi bene questo il messaggio sì è chiaro le imprese italiane hanno conquistato mercati esteri allora le esportazioni italiane sono in percentuale del PIL secondo in Europa solo a quelle tedesche e nel mondo sono maggiori anche a quelle cinesi
Se sono qui in rappresentanza di industria perché l'industria è il settore più in sintonia con un rapporto con l'Europa di qualsiasi altro settore l'industria non può limitarsi a revisione locale siamo europei e globali per convinzione è per natura
Tuttavia in questa Europa vediamo un problema l'avete accennato con i loro e il difetto di una vera politica industriale che cosa intendiamo per politica industriale noi
E la capacità di orientare gli investimenti del mercato secondo priorità strategiche di lungo periodo
Si parla di sostenibilità parla che ti sostenibilità applicandolo a tutto ok quindi il sul progetto sostenibile e quello che alla vigilia di lungo periodo e l'inclusione sociale perché nessuno l'ha detto no
L'inclusione sociale è un aspetto fondamentale sul quale noi stiamo puntando tantissimo quindi ma anche chiaro che così quindi le le priorità le priorità si è la priorità sono anche cambiate in questi ultimi anni si deve considerare la questione della competitività industriale europea
Nel campo delle risorse strategiche per esempio per l'industria alcuni di loro hanno citati CIPE i semiconduttori
Porte oggi sono quanto più diventò sempre più importanti anche più d'acciaio l'Europa produce il dieci per cento dei chip mondiali il CIC Sutter quello di cui sia Channel si parla sovente quello comunque partiamo da un dieci per cento obiettivo quello di raddoppiare dal dieci portarlo al venti per cento
Un divario l'Europa produce il dieci per cento dei chip mondiali e ne consuma il trenta per cento un divario di uno a tre la maggior parte dei semiconduttori da dove viene dalla Cina da Taiwan
Il CIPE sax europeo destinerà tre miglior tre miliardi e tre di euro al settore Ricci
Il chip sette europeo ton tre tre gli Stati Uniti Ripa idem né investiranno cinquantatré quindi sono tre tre contro i cinquantatré siamo ad un rapporto di sedici a uno
Quando i chip non rari vanno dall'Asia dopo la pandemia le linee di produzione europea europei si fermavano questa mattina coso sempre leggete sulla stampa c'è una grande intervista un grande imprenditore proprio di questa zona
Che bonaria con la Spezia loro fanno e la seconda azienda
Che fa controlli di qualità e la secondo leader al mondo sono i due più grandi ce l'abbiamo qui a venti chilometri
Quindi tornando alla questione della sicurezza la guerra parola guerre in Europa
In un Paese candida ci ha fatto scoprire l'importanza di Rin tu stia tra difesa
Eppure nell'industria militare importiamo dall'estero gran parte del fabbisogno europeo il settanta per cento degli apparati
E delle piattaforme di difese più del settantacinque per cento dei materiali e dei metalli necessaria produrre sistemi sono concepiti e prodotti fuori dall'Europa
Una politica industriale europea non può prescindere dall'interrogarsi su questo e quindi formulare linee di indirizzo quindi così come sappiamo che le innovazioni di cui accennavo prima che nasconde la difesa hanno poi gli impieghi civili che migliorano la competitività questo altre cose importantissimo per il settore anche aerospaziale
Di cui abbiamo accennato anche prima la mia responsabilità l'Italia ha le carte in regola per partecipare allo sviluppo di questo settore la politica industriale europea ha poi una missione in più rispetto a quelle storiche e Sella competitività nel mondo globalizzato di oggi non c'è prosperità benessere e crescita senza partecipare al commercio mondiale
Nel settanta cioè era meno importante il commercio mondiale del in quegli anni valeva il ventitré per cento del PIL mondiale ma nel ventitré questo rapporto è stato del sessantadue virgola cinque per cento
E quindi il massimo di tutti i tempi anche superiore a quello di prima della pandemia e della guerra il commercio mondiale e pertanto essenziale e prestarvi dentro bisogna essere competitivi
E noi le nostre imprese noi dobbiamo stare dentro e crescere perché c'è un'opportunità e questa è quello quando si parla della Cina che la Cina in crisi la china non questi più del sette per cento ma cresce del cinque per cento cioè continua a crescere la cucina quindi è il paese che al mondo cresce ancora di più
Di Pisa togliersi un'altra illusione che Bruxelles e Strasburgo non si può stare a guardare
No occorrerebbe piuttosto dialogare in modo partecipato con chi opera nei settori sui territori che noi rappresentiamo il maggiore settori industriali marito terriero qui ci arriviamo lotto moti che piaccia o non piaccia l'autonomia dotto come gli altri e la base della mobilità individuale assegnato lo sviluppo i tutto il secolo scorso le auto fanno parte della nostra vita
Ogni Paese
Dei cosiddetti prezzo quando un Paese si avvicina all'industrializzazione la prima cosa che pensa settore nel quale vuole investire e Lottomatica perché non è l'auto solo e il veicolo commerciale leggero latte il trattore e il veicolo industriale
Un'economia un Paese non può fare a meno dell'industria
I politici europei sapevano benissimo che l'industria automobilistica occupa tredici milioni di persone in Europa avete sentito bene tredici milioni di persone
Età lavoro al sette per cento dei lavoratori dipendenti in Italia al totale di persone che lavorano legata all'otto motti sono un milione trecento mila
La Cina voglio ricordare una cosa che
La Cina a metà degli anni novanta in Cina
Sapete tutti quanto più quadrature producevano no un milione adesso sono ventotto piccoli non sono
Ventotto su novanta che poi con scopi sono scesi a settantacinque quindi hanno in mano il mercato mondiale e quindi hanno una supply chain che vive e tiene continuamente s'
Su su sovvenzionata aiutata per crescere in quel settore
Ebbene noi che cosa abbiamo fatto abbiamo varato la transizione Green io non sono contrario la doverosa e necessaria ma scegliendo la strada più impervia quella tra messa al bando delle produzioni tipiche
Costeranno al contribuente pagherà un prezzo salato e questa scelta metterà a rischio tanti dipendenti diretti i costruttori perché per fare un'auto ci vuole il trenta per cento in me un'auto elettrica ci vuole il trenta per cento in meno di manodopera
Abbiamo in una direzione dove dice e ma quelli che adesso sono già preoccupati no ma e scritto è scritto cioè se si va avanti in quella direzione e lì ci sono persone trentatré cento di persone che perdono il lavoro quindi
E anche gli addetti ai fornitori mamme cito Kontinental Borsa sapete tutti sono i temi più grandi noi ne abbiamo sopra i cinque miliardi di fatturato ci sono trentacinque grandi gruppi multinazionali che fanno da leader non ce n'è uno italiano
Quindi
Il primo livello di fornitura fanno non c'è alcun disegno industriale chiaro per questa transizione nella sua lettera l'Europa del diciannove marzo del venti
Di cui ventiquattro scusate
Luca De Meo che il CCD l'amministratore delegato dell'anno ha raccolto tutti i dati salienti del problema e ha sollecitato l'Europa a sostenere di più l'industria dell'auto non l'argomento regolamentarla di più
E anche ammonito che in questo stato di cose una risposta protezionistica essendo dipendenti dalla Cina Trinity edilizio il cobalto non sarebbe corretta
è una tentazione che hanno i politici non non gli operatori quindi l'assemblea annuale degli azionisti della Mercedes per citare un altro ha detto l'amministratore delegato che loro proseguiranno sulla strada dei motori endotermici
E i libri di anche dopo il due mila trenta per la domanda scarsa di veicoli elettrici che soprattutto perché quattro continenti gli altri del mondo non seguono questa strada
Quindi su cinque continueranno ad affidare i guidatori la scelta della propulsione della propria quindi il principio del latte della neutralità tecnologica con cui arrivare a ridurre il livello di emissioni totali e non c'è dubbio non è stato preso in nessuna considerazione
Da sempre la politica fissi requisiti di particolari prodotti i particolari tipi requisiti dei prodotti ma poi sono le imprese che dovrebbero liberamente scegliere ingegnano Dossi come fare per arrivarci questa volta la politica ha scelto la tecnologia
Ci chiediamo come mai mutilare l'industria auto di colare è una scelta fatta in Europa contro gli interessi degli europei ed è un regalo triplo che abbiamo fatto un'ingiusta di cinesi degli americani
Questo aspetto ci colpisce ed è un esempio di come non si debba fare politica industriale la politica industriale europea funziona bene si migliora la competitività dell'industria pubblica e non se ne consegna mercato agli altri
E non ci applaude soprattutto alla base la concorrenza globale ci sono le regole del WTO che qualcuno ha citato prima lo voglio ricordare i Paesi che hanno più risorse le usano per proteggere le proprie industrie sostenendo le finanziariamente
Ci attendiamo dei segni tangibili che questa lezione sia stata compresa
E che negli ambiti che ho citato sia chiaro l'imperativo della competitività industriale europea non abbiamo campioni europei in grado di competere in diversi influssi del futuro da ICI parenti ricette artificiale dall'informatica al commercio elettronico
E la competitività che difetta l'Europa e della competitività il tema del rapporto speciale che la fonte Airline affidato a Mario Draghi
Ci attendiamo con imprese che le decisioni sbagliate possono essere riformulate corrette e ci aspettiamo che tutti gli altri temi che ho segnalato come fondamentali che vanno dall'industria e difesa faccio energetica circolare e quella di città quella che intercetti la siano o
Getto di politiche europee disegnate per produrre competitività chi fa le regole e la politica scelte industriali toccano all'impresa
Ci aspettiamo infine un cambio di rotta su alcune polipi industriale nel modo in cui esse esistono leasing i settori industriali dice la corsa delle nazioni a chi può offrire di più
Così l'ottantacinque per cento degli aiuti di Stato sono pagati da chi da Germania e Francia aver rispettive industrie nazionali
E questo non è nello spirito europeo occorre essere onesti riconoscere piuttosto che la sto in questo ultimo decennio ha fatto emergere la necessità di dichiarare alcuni nuovi
Quindi pubblici
Recitato prima Next Generation il primo esempio di piano straordinario che attinto risorse dell'Unione Europea
Questa è una strada che vorremmo che si percorresse con le politiche industriali nei settori vitali d'interesse comune che abbiamo citato evitando pertanto lo scontro tra i personalismi oggi sappiamo che le condizioni ho finito di competitività non possono essere responsabilità di chi ha le chiavi della tecnologia o di una parte sola del sistema
Sono il frutto della condivisione
Di questo obiettivo da tutte le parti da Società imprese lavoratori Stati nazionali e territorio regionale in Europa ha l'opportunità e il compito di far cooperare questi attori di fornire il la il mastice perché si collabori questo modello le imprese non solo si riconoscono ma sono disponibili da subito al dialogo
Per fornire ai decisori I Tatti per decidere e per contribuire con le proprie conoscenze e la propria azione al bene comune dell'Europa l'impresa sono dalla parte di muro Europa solida cooperativa
Efficiente e razionale troviamoci insieme su questa strada faremo grande percorso insieme non abbiamo tempo ma dobbiamo individuare quali sono i percorsi le politiche che ci portano a una crescita e alla creazione di lavoro perché alla fine abbiamo bisogno come diceva anche lei abbiamo bisogno di lavoro la crescita nostrane interessa cresce la mia azienda perché crea un lavoro quello l'obiettivo
Io ringrazio molto al presidente ma assai a partire dal fatto che ha parlato con grande franchezza e penso con dialogo basato sulla franchezza e non su infingimenti discorsi vuoti romantici sia la premessa per intenderci per lavorare poi si con altrettanta franchezza le dico e sottolineo che le ha previsto che molti dei capitoli da lei sollevati per non essere i cui dipendenti come ripete altre economie ma per cercare insomma di avere una nostra autonomia sono stati richiamati anche dal nostro dibattito chi sono i nostri azioni fatte di SAP commercio internazionale un po'più accorte più qui ma fosse basato è stato fatto l'insidia diciamo di un'apertura si
Ma
Sì accolgono non è colpa mia visto che prima gli ho parlato
Dicevo che con altrettanta franchezza noi sottolineiamo che molti degli elementi che sono stati richiamati dal precedente assai
Fanno parte delle nostre proposte ho parlato di commerci internazionali Kapp corto più difensivo tra virgolette delle nostre produzioni europei rispetto all'arrivo di prodotti che non devono sottostare
A detta di alcun parametro ambientale e che godono di evidenti vantaggi di Stato perché non si tratta di curdi dico vipere proprie quelli certi Paesi alcuni Paesi quindi somma sono moltissime azioni che concorrono tutti gli elementi che lei citato con Material ci sa eccetera
Dimostrano che l'OPA vuole essere sopra da una parola fosse molto ampia ma certamente più indipendenti di quanto sia ora da importazioni di ma che i lipidi dedicato ad altre parti che compongono diciamo la nostra produzione quindi siamo sulla stessa lunghezza d'onda per quanto riguarda molti ritengono sul tema dell'automotive lei sa che abbiamo fatto una scelta come Europa c'è anche uno spazio di riflessione previsto nello stesso provvedimento quindi attorno al commissario Pet o c'è un tavolo di discussione società che anche l'Italia se italiani partecipano quegli europee
De vivo giustamente pentite le posizioni come associazione europea
E anche per la sua impresa
Penso che potremmo trovare un punto di discussione ma dell'Europa che chi ha scelto la Chirurgia
L'ho pagato un obiettivo ritenuto che per raggiungere quell'obiettivo la tecnologia prevalente fatto salvo ciò che la Germania tenuto e l'Italia è riuscito utile per qualche ora le sue richieste degli fu quella il potrà essere potrà essere condiviso se questa riflessione che è stata fatta cosa che volete dall'Europa non per fiducia diciamo alla dipendenza da lì parte dieci gli esodati le venti se questa riflessione anche il ciclo delle prossime dei prossimi mesi di avvio della legislatura
Avrà bisogno di messi a punto siamo molto disponibili però modifichiamo faccenda fantascientifico con altrettanta franchezza perché è stata fatta l'unico consapevolmente ma consapevolmente occupa già uno spazio ancora di riflessione eventualmente diciamo
Di aggiusta aggiustamento delle scelte che sono state fatte quindi lavoreremo insieme come ha detto lei con molta credo puntati risultanti
Luigi
C'ha passa accesasi Patrizia
Grazie Patrizia
Ma io parto da quali sono le relazione di Misiani Cerreto tutto
Bravo Antonio avanti così
E quindi io dico solo due cose che mi premono
Una scala europea uno spara nazionale
Due cose tue considerazioni basiche anche elementari e me ne scuso
Già viene fuori da questa prima distruzione di stamane
Che cosa c'è di sbagliato delle politiche europee
Il sbagliato c'è un'evidente sproporzione fra i figli e i mezzi Fini buoni mezzi e strumenti ancora largamente inadeguato sia che si parli di accrescimento le capacità industriali produttivi relazione anche colpi porterebbe
Sia sull'impatto sociale dei percorsi
E se non si aggiusta quale sto io penso che rischiamo davvero il deragliamento
Si tratta di questioni regolative e questioni di risorse
Sulle questioni regolative
Faccio un solo esempio parlando di crescita
Asciutti capacità industriali ci sarebbero molti esempi globale scelgo uno
Pensare per far crescere le capacità industriali di potenziare gli aiuti di Stato legandoli da operazioni di integrazione industriale europea
Sarebbe pericoloso dissociativo strategicamente
Dissonante rispetto all'integrazione
Serve l'esistenza parliamoci chiaro c'è resistenza incoraggiare il consolidamento di soggetti industriali e di servizi Pascal europea
Spesso in nome dell'Antitrust ecco vi quello dico per esperienza
Se ci sono o se si è in troppi su un mercato non vuol dire che c'è più concorrenza
Spesso vuol dire che se troppo grasso
Che quindi possono campare anche gli inefficienti o gli speculatori a danno dei consumatori
Piuttosto di cento piccoli indiani
è meglio a vere pochi soggetti attrezza industrialmente e controllabili davvero rispetto possibile pratiche distorsive del mercato o elusive degli impegni ambientale
Quanto agli impatti sociali
C'è ancora poca attenzione al simmetria degli impatti
A cominciare dal green è chiaro che se fai un parco rigatura disse un fiume
O pianti degli alberi o fai delle comunità energetico
O fai la generazione distribuita va bene per i ricchi e per i poveri ma se vuoi comprare le strade da auto inquinanti che hanno vent'anni quelli lì non sono appassionati da ottobre danno degli altri problemi io devi andarci con soldi ma
Così anche per la digitalizzazione che crea dei divari sociali evidenti
è qui che la destra mette il dito nella pianura
Nella piaga degli esclusi dell'impauriti dei danneggiati
E destra esperta di queste no l'abbiamo già vista l'opera quanto emerso sono immerse le spine della globalizzazione
E qui si apre il tema delle risorse
Ci sono diversi modi immaginare il reperimento di risorse non ce n'è solo uno
Certo l'emissione di debito comune
Certo come propone ricco no un mercato integrato dei capitali
On strumenti che convogli inno il risparmio
Ma io metterei nell'orizzonte francamente anche la leva scale
E non so clou quella che stiamo discutendo marginalmente attorno alla alle operazioni Gary
Ma penso a o operazione di armonizzazione che superi gradualmente gli effetti di paradisi fiscali che ci sono dentro l'Europa può dei colossali fenomeni di elusione
Così come penso praticabile
Un'applicazione polso un rafforzamento in Europa
Di quella tassa minima sulle profitti delle multinazionali che è previsto dagli accordi OCSE e perché no cominciare sollevare il problema
E chiedere un contributo di tipo patrimoniale a qualche centinaia di ultimo miliardari in Europa tutte queste potrebbero diventare risorse proprie
Del del dell'Europa naturalmente se non nell'orizzonte pensiamo possibile e praticabile tocco esto vuol dire che rinunciamo e io so bene che queste cose che sto che sto dicendo
Presuppongono il superamento spesso dell'unanimità
O anche meccanismi di cooperazione rafforzata ma è ora di provare ad esplorare anche queste strade andando al tavolo innanzitutto con i Paesi fondatori con la Spagna conti vuol venire e non andando a letto con l'Ungheria ecco questo mi pare evidente
Infine sulle politiche industriali in Italia
Ecco comincio da cui quest'anno ricorre il trecentesimo anniversario della nascita di un grande Europeo
Immanuel tale il filosofo delle forme a priori
Fuori dalle quali non è possibile nemmeno pensabile
Comprendere o operare alcunché
Beh le forme a priori della politica industriale
Sono la selettività
E la stabilità durata
In Italia non abbiamo nell'urna nell'altra e se non ce le diamo
Noi possiamo riposarsi o dedicarsi soltanto l'emergenza salvare il salvabile
E a salutare la possibilità evocava Errico di collegare come sarebbe necessario
Le di collegarsi alla costruzione di politiche industriali europea selettività
Il sistema politico normativo lo dico per esperienza in Italia
Non è attrezzato perché il pubblico non è autorizzato do nel senso comune
A darsi degli obiettivi selezionando lì
Perché questo suona come un'intrusione del Pubblico in tempi un dirigismo del politico e così via
E così via dicendo stupidaggini ecco
E quindi il pubblico si trova a operare Purpura specifici su scrisse distributiva Frari prese con l'idea di non lasciar fuori nessuno
E
E io sono convinto anche qui per esperienza che questo ha qualcosa a che fare
Con la tradizione italica a concepire l'innovazione industriale sostanzialmente come l'aiuto a comprare dei bachi da che siano macchine che sia Rocco che siano sistemi è una storia trentennale quarantennale l'Artigiancassa la legge Sabatini da quattrocentottantotto adesso anche industria
Quattro punto zero intendiamoci tutte cose utili tutte cose utili ma comporta con il suo un'attitudine che abbiamo ad affiancare acque essendo il rafforzamento strutturale dimensionale dell'impresa
La promozione di nuova capacità industriale
La diciamo delle operazioni di filiera
Delle pratiche di riconversione
Dei percorsi che vadano dalla ricerca fino al prototipo
O anche solo un'attitudine della pubblica amministrazione
A a mettere a gara non la fornitura di questo o quell'oggetto ma la soluzione di un problema
E io credo che e l bisogna arrivare un punto dove la decisione politica sia legittimata a disegnare degli obiettivi no e e e questi dubbi
Piedi tenta lo Santi Piccardi in uno strumento programmatico è normativi
E dentro può essendo la gamba la tastiera delle politiche deve essere più far e non limitarsi aiutare comprare ma sulla stabilità e sulla durata
E insomma ragazzi davanti a transizioni
Ti porta da assecondare che stiamo vivendo perché hanno la durata di venti trent'anni ma noi possiamo affidarsi
Alla saltuarie Tardelli decisioni parlamentari politiche
Che scandite non solo dai cambi di governo che sarebbe già una cosa no a volte da una norma un emendamento messo della legge della legge di bilancio qui ci vuole un monstrum eh
Con un grado coerente di competenza e di autonomia epidurale l'agenzia di cui parlava
Misiani relazione uno strumento indispensabile è sacrosanto e il più di queste ho finalmente bisogna stabilire un coordinamento effettivo della pletora di partecipazioni pubbliche
Che garantisca un minimo di coerenza gli impulsi dell'azionista
Quei noi in Italia finirà parliamo di partecipazioni pubbliche solo al momento delle nomine mai mai sulle emissioni ma
Quindi
In conclusione è inutile immaginare francamente lo dico meramente ecco
Senza affrontare questo tema delle forme a priori è inutile può essere per l'amor di Dio discutiamo di siderurgia dell'energia della chimica
Delle automobili delle telecomunicazioni ma presso le le decisioni finiscono per essere solo avrebbe ho orientate solo al emergenza finisco con una considerazione
Che meriterebbe un approfondimento simile a quello che stiamo facendo oggi
Ma che riguarda comunque le politiche industriali
Allora dal mille anni dal mille anni l'Italia fallo spesso onesti
Trasforma delle materie prime e non ma le trasforma e oggetto o soluzione desiderabili per il mondo mi ha sempre fatto questo mestiere
Se è così se ne riduce che la nostra vera materia prima è il lavoro
Il lavoro dell'imprenditore del oratore la qualità la creatività del lavoro ma noi restiamo riproducendo questa materia prima
O diventerà una materia prima rata
Come tutte le altre oggi
Non la stiamo svilendo cosa stiamo disperdendo
Ormai c'è una parte grande di un paio di nuove generazioni
Che sono private della possibilità di ingaggiarlo in modo stabile creativo con il lavoro e abbiamo è stato ricordato un andamento dei salari e non sospensioni nessun modo nei prese alla sfida dell'investimento e del innovazione di più avendo sotto i piedi nel profondo un salto tecnologico organizzativo
Delle filiere che scompone disarticolare il lavoro
E allora noi possiamo pensare che si possa affrontare questo
Profondo sconvolgimento senza una nuova sponda normativa per l'autonomia della contrattazione ritiri quella dignità del lavoro Pierluigi parlo Vittorio pretese lei gli arriva rappresentasse la contrattazione disboscamento dei canali di precarietà
Salario minimo parità salariale uomo-donna formazione obbligatoria e certificata nei contratti
Tutto questo per dare ricomposizione soggettività al lavoro anche queste
è grazie Pierluigi Damiano striate rende anche qui serve un'assunzione di responsabilità della sinistra grazie certezze
Grazie
Grazie
Grazie grazie davvero a Enrico Letta Pino Gismondo a Giorgio marziali
Bersani e soprattutto a Patrizia Toia grazie per aver coordinato questo panel
Io
Se lui se lui è d'accordo credo che il modo migliore per chiudere questa discussione complementare all'arricchirla
Sia quella di approfittare della presenza quindi mi permetto di suggerire un'inversione della della scaletta chiederei quindi al commissario europeo agli Affari economici e monetari
Di intervenire rispetto alle tante sollecitazioni Paolo Gentiloni
Grazie grazie a tutti in particolare Antonio
Che mi sembra già stamattina nella sfida la sua introduzione
A ha inquadrato
Molto bene i problemi che che abbiamo di fronte
Partirei da questo l'Unione europea
Ha considerato la politica industriale con un tabù
Fino a pochi anni fa
Cioè addirittura parlare
Di politiche industriali
La politica industriale veniva concepita semplicemente come il fatto che la Commissione Europea stabiliva delle regole
Regole di concorrenza tra i diversi soggetti nei vari Paesi
Regole di limitazione degli aiuti di Stato
Regole per impedire le posizioni dominanti e di per sé questo modello di concorrenza
Era una politica industriale
E non dobbiamo neanche semplificare le cose Consip immaginando che questo non abbia avuto una sua logica per molti anni nonostante abbia portato con sé anche delle conseguenze negative naturalmente
Da qualche anno
E le due crisi che abbiamo vissuto della pandemia e dell'invasione russa hanno ovviamente contribuito
L'aria è cambiata si potrebbe dire che il tabù è diventato un luogo comune oggi si parla moltissimo di politiche industriali da da qualche anno
A Bruxelles e si prendono decisioni
Questo ce l'abbiamo molto chiaro in alcuni settori prima il rappresentante dello industriali ha parlato
Della transizione per delli suo siamo tutti consapevoli no delle di quanto le decisioni europee pesi no
Ma in realtà se andiamo a vedere la la politica industriale
Comporta discussioni e decisioni a Bruxelles
Ad ampio spettro e quindi in un contesto
Che certamente positivo no perché noi il rito ci ripetiamo sempre
Cioè il fatto che siamo la seconda manifattura
Che abbiamo un export
Di cui siamo orgogliosi
Parliamo della resilienza delle nostre imprese
Però dobbiamo anche sapere che la sfida della trasformazione una sfida gigantesca e che purtroppo i dati dalla produzione industriale in Italia nell'ultimo periodo non sono
Di per sé esaltanti quindi
Primo l'Unione europea si occupa di politiche industriali prende delle decisioni
Interloquire con queste decisioni sarà sempre più importante
E quindi la voce del Pd da questo punto di vista credo sia molto utile per l'Italia
E per il tipo di Europa che noi abbiamo che noi abbiamo in mente
Mi concentro su tre
Di queste sfide il primo
La transizione verde
L'urgenza della transizione credo sia abbastanza chiara a tutti
Qualche giorno fa Copernico s'ha reso pubblici i dati dell'ultimo anno mobile
Da aprile due mila ventitré a marzo due mila ventiquattro
Segnalando che in questo anno mobile c'è stato il più grave innalzamento della temperatura a livello
Globale uno virgola cinquantotto sapete
Obiettivo degli accordi di Parigi è stare sotto uno virgola cinque la tendenza naturale se non si interviene di andare verso il due per cento le conseguenze di questo innalzamento sono molto serie sono molto serie in modo particolare per l'Europa sono molto serio in modo particolare per l'Europa del Sud
Era una partita persa non è una partita persa
L'Unione Europea ha fatto qualcosa ha ottenuto dei risultati ha fatto qualcosa ha ottenuto dei risultati
Per esempio se guardiamo ai dati del due mila ventitré in relazione al due mila ventidue vediamo che nell'Unione europea le emissioni si sono ridotte del quindici virgola cinque per cento
Tanta roba
Molto più consistente la riduzione di emissioni che in altre grandi aree
Del mondo
Il potere di energia solare installata sempre
In questo rapporto tra il ventitré e il ventidue
è uno intatto di qualcosa
Come fossero cinquantasei nuove centrali nucleari
Parlo di solare installato
Quindi la transizione non è un'invenzione di qualche
Burocrate o o o fanatico
A Bruxelles
è come hanno ripetuto tutti stamattina
è un'esigenza
Il fatto che l'Unione europea abbia solo il sette virgola otto per cento delle missioni
Tu balli
Ci può diciamo ridurre la preoccupazione nel senso di quanto noi contribuì a la Cina
Da sola cioè al trenta per cento delle emissioni restiamo al sette virgola otto
Ci vorrà assicurare sul contributo negativo che noi diamo al peggioramento della contesto internazionale
Ma non ci può far dimenticare che dal contrasto a questa tendenza dipende moltissimo del della nostra vita e la vita delle nostre imprese
Della capacità dell'Unione Europea di essere anche un punto di riferimento allora qui è chiaro che
Nessuno e tanto meno il PD può ignorare o sottovalutare le resistenze e le difficoltà che questo percorso troppo
Immaginare che la transizione verde sia
Un pranzo di gala come si diceva qualche decina d'anni fa
Sarebbe
Ovviamente ridicola
Sappiamo benissimo che ci sono aree di ai del di molti Paesi
Molto spesso le aree più disperse più periferiche e settori
Prima si si parlava dell'Automotive Group
Ma non è solo l'Automotive che sono direttamente coinvolti
Ignorare queste difficoltà
Non essere pragmatici flessibili da questo punto di vista Patrizia prima ricordava che
La la strategia per esempio
Delle sull'Automotive Group a diversi correttivi uno dei quali è una Brivio Close al due mila ventisei e siamo lì al due mila ventisei che stiamo sentendo in giro per il mondo
Da parte di grandi case automobilistiche
Anche dei momenti di rallentamento della transizione verso il tutto elettrico che banalmente in molti casi dipende da anche da la lentezza con la quale si costruiscono le infrastrutture di ricarica eccetera eccetera quindi bisogna essere tua pragmatici flessibili non chiudere gli occhi di fronte alle resistenze e alle difficoltà li ha tenuti non si fa transizione Gaetano c'è pensare di farla semplicemente perché c'è stato un decreto
Ci sono state le decisioni le decisioni sono state condivise
Dalle forze che guidano
La Commissione europea e il Parlamento europeo attenzione a chi oggi
Mi riferisco per non fare polemiche al Partito Popolare Europeo
Sembra che che non fosse presente che tutta questa roba sia stata una macchinazione di un socialista olandese che faceva il commissario europee sono state decisioni prese convintamente dalla commissione guidata da Ursula fondato dai punto
Detto questo bisogna guardarle in faccia
Modo flessibile e tre ma
Dico non farlo sarebbe un errore molto grave
Trarne la conseguenza che bisogna fermare questa transizione
Non sarebbe un errore molto grave sarebbe un delitto
E sarebbe un delitto non solo ripeto per il pianeta
Sarebbe un delitto per le nostre imprese
Perché
Certo che c'è la concorrenza cinese e americana
Certo che bisogna tenerne conto
Abbiamo lanciato otto mesi fa un'indagine sui veicoli elettrici venduti in Europa cinesi
Per vedere se il livello di sussidi e quasi una inchiesta risposta predeterminata ma comunque per vedere se i livelli di sussidi di cui godono in Cina sono tali da mettere fuori mercato ivi prodotti europei e quindi vanno contrasta
Negli Stati Uniti addirittura si discute ripetere tariffe del cento per cento al tutto elettrico cinese
Quindi
Ci vuole buonsenso
Sapendo che l'Europa ha una posizione diversa dagli Stati Uniti
Semplicemente perché vive di più di esportazioni e in modo particolare Paesi come la Germania l'Italia vivono di più di esportazioni e non possono minimamente permettersi di alludere a idee di dividere in due la globalizzazione di fare globalizzazione solo tra Paesi amici
Ma dobbiamo avendo detto tutto questo che dobbiamo difenderci
Tra le cose che io ho promosso in questi anni c'è anche
Una roba e si chiama Sibande ma scusate comunque me Cam meccanismo di aggiustamento delle missioni alle frontiere che è uno dei modi per difendersi per evitare che imprese che hanno regolamentazioni ambientali meno severe in altre parti del mondo vengano a mettere fuori mercato le nostre impresa
E piano piano adesso questo tipo di misure grazie a un lavoro dell'OCSE sta convergendo a livello internazionale cioè si sta cercando di farne sono delle specie di carbon tax se volete si sta cercando di farle convergere a livello internazionale
Quindi c'è tanto da fare
C'è grande flessibilità necessaria ma togliamoci dalla testa che la risposta a queste difficoltà sia un messaggio fermate la transizione verde che voglio scendere perché questo sarebbe una sconfitta per il Paese e per l'impresa
Del nostro Paese
Bisogna andare avanti con la determinazione e la ragionevolezza di cui credo noi possiamo dare pro
Secondo punto l'innovazione
Io penso che abbiamo fatto che soprattutto le nostre imprese perché non staremmo ai livelli di export che venivano ricordati prima se non l'avessimo fatta abbiamo fatto dei passi avanti
In termini di innovazione straordinari
Io rivendico anche la stagione dei nostri governi
Nei quali operazioni come impresa quattro punto zero al di là dei limiti tutt'tutto può avere dei limiti
Ha portato certamente a dei grandi risultati oggi serve
Un aggiornamento di quelle strategie attorno ad alcune priorità
Semiconduttori giustamente veniva ricordato dal dieci per cento al venti per cento è un obiettivo complicato ma non è un obiettivo impossibile
La robotica basata sull'intelligenza artificiale che è un po'un un un un passo successivo rispetto alle operazioni fatte con con industria quattro punto zero
La digitalizzazione delle piccole e medie imprese
Che non è solo un problema italiano piccole e medie imprese una grandissima ricchezza del paesaggio dell'impresa a livello europeo
Gli investimenti in ricerca e sviluppo
Fatto bene secondo me Enrico nel suo rapporto tra le tante proposte anche a dire questa è una quinta libertà
L'uniformazione degli impegni di ricerca e sviluppo
Purtroppo non siamo messi benissimo se ci paragoniamo
A Cina Stati Uniti Corea del Sud Giappone
Sapete che l'unica europea si era data dieci quindici anni fa un obiettivo di arrivare al tre per cento del PIL europeo
Nel spese di ricerca e sviluppo
Eravamo all'uno virgola otto quando fu dato quell'obiettivo siamo al due virgola due quindi abbiamo fatto dei passi avanti ma siamo ancora molto lontani al tre per cento e siamo molto lontani dai Paesi diciamo così più avanza
Transizione verde innovazione soprattutto digitale
Terzo ultimo punto la dimensione europea di tutto questo sforzo
Negli uffici spaventano sempre tutti facendo dei dei conti Irene lo sa bene su i i miliardi di investimenti che serve
Tra l'ultimo conto che viene da la DG
Ex in è servono seicentoventi
Miliardi di investimenti aggiuntivi all'anno da qui al due mila trenta naturalmente
Privati e pubblici
Molto prevalentemente privati rispetto a pubblici ci mancherebbe
E sappiamo che per gli investimenti privati parte tutta la discussione sulla Capital Markets riunione che ci che Dio ci perdoni perché grandi passi in avanti non siamo riusciti a farne
Parte alla discussione sulle sulle tassonomia eh
Su cui per facilitare l'afflusso di capitali privati su cui tutto sommato penso che questa Commissione abbia fatto
Un lavoro
Discreti
Ci sono capitali privati in cerca come sapete di
Di Investimenti ambientali sociali
La dimensione dei no dei nostri mercati finanziarie uno dei problemi
Le tassonomia possono aiutare
Penso che questi investimenti arriverà
Contemporaneamente però servono anche investimenti pubblici possiamo fare quest'operazione soltanto affidandoci alla speranza che non è una speranza infondata che ci siano grandi afflussi di investimenti privati
Ovviamente la nostra risposta è no la nostra risposta è abbiamo avuto un cambio di paradigma con Next Generation TV
Cioè per la prima volta abbiamo deciso che si possono mettere insieme
Soldi in comune per un obiettivo comunque che era la fuoriuscita dalla tragedia del Co
Poi abbiamo visto e quell'obiettivo comune si poteva aggiustare l'abbiamo aggiustato alla crisi energetica all'inflazione
Eccetera con un'enorme fatica sia degli uffici di Bruxelles sia delle amministrazioni dei diversi Paesi
La cosa sta funzionando
Tutto sommato
Pensate che la Commissione europea nel due mila diciannove
Ha raccolto sui mercati finanziari
Quattrocento milioni di euro
Nel due mila ventuno centoventiquattro miliardi dire cioè per dire come è cambiato il ruolo della commissione europea dal punto di vista di di essere un grandissimo motore di finanziamento da quattrocento milioni a centoventiquattro miliardi e sono anni saranno anche gli anni a venire
Che la commissione raccoglie qualcosa dell'ordine dei cento centodieci miliardi ogni anno un soggetto il cui bilancio è l'un per cento del PIL europeo
E che ha una capacità di raccolta sui mercati finanziari che diciamo non uguale ma comunque dello stesso ordine di grandezza di Paesi come l'Italia o o la Francia di questo stiamo parlando
Quindi
Rottura del paradigma
Si può usare questa cosa si deve usare
Però non pensiamo che tutto sia facile per cui si può usare semplicemente ok rendiamo permanente Next Generation chi
Auguri
Oppure ho sentito domani richieste di proroga del piano del Pnr Air
Di nuovo auguri
Il contesto in cui lavoriamo perché quelle discussioni sono bizzarre no quando discutiamo di regole fiscali diciamo che c'è
Giustamente io ne vorrei di più c'è poco spazio per gli investimenti poi quando abbiamo quando guardiamo al pm RR o ai fondi europei
Dio ama tutta sta montagne di investimenti non potremmo diluirli la rinviarla di qualche anno visto che non siamo in grado di gestirla
Io ho una certa esperienza di governo in sala c'è
C'è gente che mi ha quanto meno
Tutto sommato lo spazio agli investimenti non non è non è mai stato il principali Simo problema
Per far quadrare i nostri conti economici
è chiaro che abbiamo un problema di riduzione del debito
Che è un problema di prudenza nella spesa corrente fine i nostri bilanci
Che un partito come il Pd Possa dimenticarsene
Mi sembrerebbe un errore e quindi facciamo bene a non dimenticare cioè non c'è una grande forza di governo sappiamo che dovremo fare i conti
Prima o poi anche con questa con questa questione
Però dicevo il metodo
Next Generation vivo ha funzionato
Ha cambiato addirittura la geografia della crescita in euro
C'era un terribile acronimo
Qualche anno fa Portogallo Italia Grecia Spagna in inglese Pics
Ecco i tickets stanno andando dal punto di vista economico non sto facendo uno spot per il governo italiano sono sanno uno spot per Next Generation io
Stanno andando molto meglio dei paesi nordici e fruga in termini di Cresci
Per mille ragione legate all'Energia e tante cose ma anche perché questa grande operazione europea è stata ed è un'operazione di riequilibrio
Si può
Immaginare di
Usare questo metodo per altri obiettivi comuni
Uno di quelli su cui si discute di più è la difesa persino giustamente veniva ricordato noi
Compriamo in Europa soltanto l'ottanta per il venti per cento
Degli apparati delle della difesa dei diversi Paesi europei
L'ottanta per cento viene acquistato negli Stati Uniti o in paesi extra europei l'ottanta per cento
Quindi
Fare una politica industriale della difesa può essere importante
Può essere anche uno dei
Dei meccanismi attraverso i quali si ripete l'operazione fondi comuni per obiettivi comuni non perché sia la priorità in assoluto
No può essere importante farlo su mille altre questioni
E mille sono troppo su tre o quattro grandi questioni ed è pieno di studi della commissione che indicano dove ci sarebbe un valore aggiunto europeo a fondi comuni
Perché la difesa però può essere un'opportunità perché scombussolato Po
La mappa tradizionale delle posizioni dei diversi Paesi cioè ci sono alcuni tradizionalmente frugali cioè contrari a operazioni fatte in comune che se chi riferisce ai sistemi di difesa diventano favore
Vedremo e molto importante io credo che dal Pd arrivi questo messaggio molto chiaro
L'Europa che noi abbiamo in mente è un'Europa che fa operazioni comuni per obiettivi comuni
E ripetendo queste operazioni si possono anche concretizzare nel corso di alcuni anni
Alcuni obiettivi straordinari che oggi possono sembrare dei sogni Enrico prima parlava
Dell'unione dei risparmi e degli investimenti Mario Draghi ha parlato spesso di unione fiscale
Ecco se noi partiamo da fama quella manifestazione per l'unione fiscale auguri
Se noi sviluppiamo un'esperienza
Positiva bisogna portarlo a termine sto PNR ovviamente e sperimentiamo quel metodo che ha funzionato per altri obiettivi comuni sfondiamo un muro e a quel punto io credo anche fare passi in avanti più storici diventerà
Possibile chiaro
Per concludere che tutte le sfide di cui ho parlato gli altri ce ne sarebbero naturalmente
Comporteranno una gigantesca trasformazione dell'auto
E quindi
Diciamoci la verità non basta rallegrarsi dei dati sull'occupazione
Che sono buoni
In euro
E non basta noi italiani
Diciamo
Preoccuparci
Per lo scandaloso ritardo che abbiamo in termini di occupazione femminile se vogliamo prendere
Uno dei punti in cui e più clamorosa la differenza tra il nostro mercato del lavoro e quello degli altri Paesi europei
Bisogna attrezzarsi per alcune grandi battaglie
Io c'ho due questioni in testa la prima è il potere d'acquisto
Il recupero del potere d'acquisto che è stato più forte in alcuni Paesi è meno forte in altri Paesi
Lo dice la BCE ma non è non è una posizione di un sindacato italiano la BCE dice in Germania il recupero del potere d'acquisto è stato più forte che in Paesi come l'Italia
E il recupero del potere d'acquisto è fondamentale se vogliamo stiamo uscendo dalla stagnazione possiamo avere una crescita lieve oppure un po'più consistente in parte dipende da una ripresa dei consumi va pazza cose banali primo
Tre comporre il potere d'acquisto
E secondo favorire la riconversione la trasformazione
Gli skills digitali nel nostro mondo del lavoro c'è questa enorme operazione che abbiamo davanti
Tutti parliamo di intelligenza artificiale facciamo benissimo le regole i limiti i rischi le opportunità
Ma la trasformazione del lavoro che sarà nella Commissione europea che è un
Posto che cui lavoro
L'intelligenza artificiale sta cominciando a entrare in due settori
Traduzioni
Si fanno ventiquattro milioni di pagine di traduzioni all'anno qui contributo può essere utile
E indotte Kerr nelle riunioni
L'intelligenza artificiale può sostituire notte delle riunioni
Forse
Contemporaneamente la Commissione sta cercando di diciamo così migliorare gli skills di diversi settori dei propri dipendenti sono ancora cose molto piccole che da questo percorso saranno interessati
Lo dico perché il punto debole delle nostre politiche del lavoro che è sempre stato quello delle politiche attive verrà sfidato in un modo clamoroso nei prossimi
E se noi vogliamo stare al ritmo di questa trasformazione dobbiamo affrontarlo seriamente
Io in queste settimane in questi mesi ho partecipato a tantissimi incontri con il mondo delle imprese le categorie le le Confindustrie
Territoriali e fatemi concludere dicendo vogliono sentire la nostra voce
Vogliono sentire la voce del PD
Vogliono sentire un'altra campana
Un'altra campana di governo però non un'altra campana che si limita semplicemente ad agitare un po'i problemi cioè vogliono dal partito democratico l'idea che un'alternativa è possibile o che almeno è utile starlo a sentire
Per questo abbiamo fatto molto bene a fare l'incontro di oggi e penso che fare un molto bene a far sentire la nostra voce c'è la voce di una sinistra di governo nei prossimi mesi nei prossimi Daring
Grazie grazie davvero a Paolo Gentiloni siamo un po'lunghi sui tempi non sono stato capace diciamo di farle rispettare e chiedo scusa innanzitutto a Fabrizio Gea che invito a ad avvicinarsi del Dipartimento imprese PD
Fabrizio coordinerà questo secondo e ultimo panel di approfondimento dal titolo governance strumenti per una nuova politica industriale
Ringrazio chi animerà questa discussione in particolare Andrea Bianchi esperto delle politiche industriali l'europarlamentare del Pd Irene Tinagli
Stefania Bonaldi responsabile nazionale innovazione PD e naturalmente Marco Gai presidente di Confindustria Piemonte grazie
Io stavo ferreo sui tempi grazie come inizio fantastico
Grazie a tutti innanzitutto
Allora
Innanzitutto una una riflessione in apertura rispetto a quello che veniva detto un attimo fa dal commissario europeo Paolo Gentiloni
Porto un un esempio dell'importanza di quando la politica
è presente io mi ricordo adesso non ricordo esattamente quale fosse l'evento però alle o GR qui vicino
Durante il il suo mandato da presidente del Consiglio c'è stato un un evento in cui il governo era presente con il Presidente del Consiglio con il ministro Padoa un e con un altro ministro che non so chi fosse per parlare di digitale
Quella era una presenza politica estremamente importante in quel momento si parlava di Impresa quattro punto zero che aveva seguito all'industria quattro punto zero
Che faceva capire l'importanza del tema della in quel caso transizione digitale in quel momento per l'Italia allora dico questo perché il motivo per cui Antonio Misiani ha voluto fortemente
E peraltro da piemontese lo ringrazio insomma che la tappa finale è a Torino ed è in Piemonte non ha voluto fortemente questo ciclo incontri sul territorio
Esattamente da una parte il far sentire forte la voce della politica e del Partito Democratico ovviamente sui territori forte
E dall'altra parte contemporaneamente altrettanto forte fra sentire la volontà di dialogo di confronto e di condivisione
Con chi ha fatto parte di quei momenti nelle tappe di Genova
Nelle tappe di Catania nelle tappe di Terni e nelle tappe di Roma il risultato di quel lavoro ce l'avete all'interno della rassegna stampa che avete
Trovato stamattina e vuol dire aver in questo periodo
Avuto centoquarantatré momenti di confronto
Con l'incontro di trentanove rappresentanze datoriali e sindacali trentotto esperti di settore ventotto stakeholder e trentotto interventi di carattere politico
Allora questo secondo noi un grandissimo elemento di valore di ascolto e di condivisione
L'obiettivo di questa tavola rotonda e perché abbiamo scelto questo titolo è proprio quello di avere però dei punti di caduta concreti
Rivede ovviamente di politiche industriali rispetto a quello che abbiamo detto stamattina quindi oggi ci muoviamo su due livelli
Un livello che Europa Italia e quindi chiederemo il passaggio in questa cornice dalle politiche industriali europea le politiche industriali italiane e poi avremo modo di trattare in modo invece orizzontale all'interno delle politiche
Industriali italiane in particolare i temi della transizione digitale sostenibile
Partiamo da Andrea Bianchi
No no ma è è vero sì sì di si divertano verbale
Dicevo partiamo da da Andrea Bianchi che oggi e qui come esperto di politiche industriali anche per il suo ruolo attuale in Invitalia io devo dire la verità ho conosciuto Andrea Bianchi
In Confindustria abbiamo condiviso insieme gli anni di industria quattro punto zero abbiamo creato la rete di digitali Innovation Alda anche con Elio Catania abbiamo incontrato migliaia di imprese
E proprio ad Andrea Bianchi chiediamo oggi di introdurci
No ma figurati introdurci questa tavola rotonda e di portarci con un volo d'angelo dalle politiche industriali europee
Dai pilastri delle politiche industriali europee a quelle italiane soprattutto parlando appunto di governance e di strumenti a te Andrea sette dieci minuti abbi pazienza per tenere i tempi grazie
Grazie Fabrizio Grazia Antonio per l'iniziativa che ho avuto modo di seguire le diverse tappe
Allora credo che oggi sia emerso con chiarezza che le ragioni per un rilancio
Delle politiche industriali a livello europeo livello nazionali sono oggi chiare evidenti a tutti
Probabilmente anche a chi per molti anni è annegato il ruolo le politiche industriali e rimuovendo anche un po'il ruolo che l'industria la manifattura avuto nei processi di sviluppo
Di sviluppo europeo abbiamo assistito per anni ad un processo strisciante
Ditemi Dusi allitterazione dell'Europa senza mettere in campo
Una politica che in qualche modo contrastasse questo fenomeno
Credo che oggi siano chiare ed evidenti le ragioni perché le due siamo in una fase di passaggio cruciale le due transizioni transizioni gemelli che abbiamo di fronte quella digitale è quella di ambientale determinando una una richiesta di Investimenti
Che oggi non solo sopportabili non sono finanziabili investe solo con risorse pubbliche né possono essere lasciati nella totale responsabilità dell'impresa e della famiglia
E quindi credo che da questo punto di vista proprio la necessità di affrontare un nuovo ciclo di investimenti destinato a stravolgere e a cambiare la struttura produttiva e l'Europa
Occorre individuare nuove forme di collaborazione tra capitali pubblici e risorse private
Per far questo per avere una nuova collaborazione io credo che in primo luogo dobbiamo rafforzare la capacità del pubblico
Sia a livello europeo a livello nazionale e di dialogare con le competenze con il sistema privato
Occorre quindi uno Stato non soltanto che privilegi investimenti di lungo periodo rispetto alla spesa corrente ma anche uno stato che sia in grado di individuare le grandi missioni
Sul quale sulle quali far convergere investimenti pubblici e di investimenti privati
Individuare grandi missioni significa sostanzialmente mettere in connessione anche la politica industriale con la risoluzione di quelli che sono i grandi temi sociali ambientali che abbiamo di fronte
Abbiamo parlato molto oggi la sfida ambientale abbiamo la sfida dell'invecchiamento la popolazione
La sfida della della concentrazione delle grandi città ecco rispetta queste grandi sfide ambientali e sociali dobbiamo restituire all'impresa alla ricerca la capacità di trovare soluzioni ai nuovi bisogni
Bisogni dei cittadini europei mettendo in condizioni
Politiche industriali
Con politiche ambientali e politiche sociali
Per far questo diceva Bersani le politiche industriali hanno due grandi presupposti che sono la selettività e la stabilità io a questi aggiungo un altro elemento cioè per poter aprire politiche
Stabili e selettive abbiamo bisogno di un po'abbiamo il dono di ricostruire un sistema o luoghi decisionali e di confronto tra il sistema pubblico al sistema privato abbiamo bisogno di ricostruire un sistema di competenze abbiamo bisogno di avere strumenti innovativi
Di partecipazione pubblico-privato
Dobbiamo ricostruire le politiche industriali è stato detto oggi in modo molto chiaro da moltissimi interlocutori in primo luogo a partita livello europeo
E su questo sono strada accordo cioè la definizione di un sistema di regole europee in materia di politiche industriali è anche l'unico argine che abbiamo rispetto al rischio di l'insorgere di nuovi nazionalismi europei che sono come diceva emiliani e la relazione introduzioni e non solo inefficaci ma anche dannosi
Sole inefficaci perché la dimensione delle risorse che dobbiamo mettere in campo nessun Paese può farcela da sola intelligenza artificiale
Città dei microchip sa tecnologie va a transizione ambientale richiedono la costruzione di un ictus sia europea
Che sia in grado di dare risposte a questi a questi temi ma sono anche rischiano di a e poi d'alto sono inefficaci perché le imprese ormai lavorano sulla dimensione almeno europea
Pensiamo che stelle antidissesto Atlantis vende in Italia meno del sei per cento del totale delle auto che che vende e quindi è evidente che il livello di interlocuzione con imprese che hanno queste dimensioni deve essere il livello europeo
E quindi è evidente che sul livello europeo non ci torno dobbiamo naturalmente ricostruire il sistema delle risorse un sistema di regole che favorisca la creazione di campioni di campioni europei un
Gli orari quelli che sono i pochi strumenti che ad oggi l'Europa a in termini di politica industriale in maggiore li hai visti gli aiuti Celli
Che sono l'unico strumento vero di politica industriale europeo ma Riccia Isola d'oggi finanziati fondamentalmente dagli Stati membri e quindi ha alimentato una competizione tra stati membri
E quindi abbiamo primo luogo quindi ricostruito un sistema europeo dentro un sistema europeo più forte dobbiamo naturalmente
Dare una dimensione ad una politica industriale italiana
E anche da questo punto di vista insomma sui contenuti credo che molte cose sono state dette anche da questo punto di vista io credo che il primo punto su cui dobbiamo lavorare e ricostruire un sistema istituzionale il competente
Cioè funzionali allo sviluppo di nuove politiche industriali
Negli anni Novanta Logli abbiamo avviato una grande fase di privatizzazione
Ma non abbiamo soltanto privatizzato aziende pubbliche in quel periodo è stata la chiusura del Liri privatizzazione dell'IMI abolizione del CPT chiusura e la Cassa del Mezzogiorno
Cioè abbiamo non soltanto privatizzato aziende pubbliche ma anche disperso un patrimonio di conoscenza e di competenze che poi non è stato più ricostruito
Abbiamo quindi in primo luogo la necessità di ricostruire un sistema di istituzionali di competenze
Abbiamo fatto in un lavoro che abbiamo fatto con la Fondazione demo
Una serie di proposte che vedo che in parte sono state riprese anche da Antonio Misiani di primo luogo vado verso le conclusioni in primo luogo l'attualmente la richiede la creazione di un presidio politico più forte
Negli anni novanta
Furono creati sostanzialmente del del Governo il centrosinistra ci cercò di creare due poli politici amministrativi molti forti da un lato il mese che riuniva tre ministeri bilancio
Programmazione e finanze e dall'altra il ministero lo sviluppo economico ebbene nel corso degli ultimi vent'anni beffe è sostanzialmente rimasto invariato
Proprio ed è acconsentito al di di creare un fortissimo
Centro di competenze e di stabilità nelle politiche sulla riduzione del debito pubblico perché in quella fase quello era il il luogo centrale l'esigenza centrali del Paese
Oggi mentre invece le vicende che hanno raddrizzato il ministero e l'economia reale sono vicende che hanno portato la alla successivo smembramento
Del ministero prima è stata tolta alle con Black competenze su commercio estero
Poi quelle sulle delle comunicazioni quelle sul Mezzogiorno ed infine il colpo finale
Patto dal governo Draghi ma confermato da questo governo la scomposizione dal ministero dell'industria delle competenze in materia di energie transizione ambientale
E quindi io credo che il primo segnale che dobbiamo dare per riportare al centro l'economia reale dell'attenzione della politica è quella di ricreare un grande ministero
Dell'industria dello sviluppo sostenibile che sia il vero motore delle nuove politiche accanto ad un nuovo ministero naturalmente dobbiamo potenziare tutta la fase di attuazione delle politiche troppo spesso al nostro Paese
E definisce strategie ma poi non si dagli strumenti per attuarle
L'idea di un'agenzia sullo sviluppo sostenibile è importante e poi naturalmente tutto il tema della riduzione degli incentivi sulla revisione degli incentivi dico solo una cosa
Secondo me nell'ambito di una razionalizzazione degli strumenti lo diceva Antonio esistono oggi ottocento strumenti di incentivazione all'impresa e nazionali e regionali
Che poi finanziano sostanzialmente quasi tutti le stesse cose perché comunque finanziato l'acquisto di macchinari e tecnologie
Va razionalizzato il sistema e vanno introdotte una serie di condizionalità
Condizionalità che devono essere orizzontali nel senso non è pensabile anche degli incentivi automatici che non vengano vengano premiate imprese che non rispettano i contratti ho letto di condizioni di sicurezza del lavoro da questo punto di vista l'intelligenza artificiale ci può essere Strout utile anche per migliorare il sistema di valutazione delle politiche e poi i sistemi di condizionalità verticali ecco
Dista solo dare concretezza alle cose che abbiamo detto oggi dobbiamo ripartire dalle ricostruire un sistema di governance e gli strumenti per la nuova politica
Grazie Andrea dalla regia ci dicono se non sbaglio che lasciamo la parola
Giusto al presidente Stefano Bonaccini grazie
I tre
Buongiorno
So che siete in ritardo coi tempi e io non mi voglio far perder tempo
Sono arrivato adesso a Pordenone dolore una manifestazione davanti all'ospedale con loro Partito Democratico per la campagna durante l'Europeo
Vado proprio in cinque minuti per sintesi
Ringraziando Antonio e tutti quelli che hanno lavorato sia sul documento letto la relazione di Antonio l'anticipo mi pare molto robusta
Non siamo un Paese che ha un vertice di politico serale drammatico non è che quando abbiamo governato anche non sempre ci sia messo l'accento su ciò che serviva ma in ogni caso oggi quello che manca davvero drammaticamente papà questa destra
è un'idea di politica industriale utile al Paese verrebbe dire anche infrastrutturale perché nel momento in cui il simbolo diventa il ponte sullo Stretto nulla contro i punti di fan in tutto il mondo ma è evidente che manca proprio un'idea complessiva
Di politica che serva al nostro Paese d'altra parte e le previsioni di crescita dell'Italia sono molto molto negative perché dalle previsioni entro fra due-tre anni noi continueremo a esserci sotto l'un per cento e persino Paesi come la Germania o la Francia che sono in difficoltà
Avranno una crescita molto superiore alla nostra Guido rischiano di diventare
I prossimi due anni in paese con la peggior crescita in Italia e d'altra parte hanno sguardo in crollo della produzione industriale evidente non lo dice la destra non lo dicono i ministri ma sta creando un problema drammatico al nostro Paese come parlo tutti i giorni con l'impresa
Questa mancanza di politica si sente e si sente
Fino in fondo a parte che sul tema Busca quattro punto zero consiglierei di dire che quella fu una politica giusta e server rifinanziare una serie di Investimenti che servono alle nostre imprese per essere competitive sul mercato vi dico solo due cose
Di vita reale quotidiana vissuta ne ho parlato con Antonio Misiani più volte che secondo me sono utili peraltro una delle quali il commissario Schmitt venne da commissario due anni fa proprio nella mia regione a confrontarsi per tre ore con tutte le parti sociali facenti parte del Patto per lavoro per il clima
Ora noi dobbiamo investire e l'Europa ha fatto su questo indubbiamente passi da giganti sulla transistor ecologiche quella digitale sapendo però che se l'Europa non darà gli strumenti e le risorse
Alla parte più debole della popolazione dell'impresa per la riconversione ecologica e digitale non rischiamo di ritrovarci come alle elezioni in alcuni Paesi guarda l'Olanda
Coloro che dovrebbero esserne parte integrale di quella transizione che necessaria perché ci stiamo giocando il bene più prezioso che abbiamo cioè il pianeta
Visti i drammatici cambiamenti climatici pensate solo all'alluvione in Romania in Emilia di un anno fa
Uno dei credenti più catastrofici al mondo al due mila ventitré
Ma serve ad esempio che se i all'auto che inquina di più e sono solitamente le persone più povere
Non ha gli strumenti e gli incentivi alla rottamazione per farlo noi questi impedendogli di andare al lavoro o all'università ce li troveremo certamente contro se all'impresa e di alcune filiere manifatturiere tra le prime al mondo
Quella della ceramica o della moto Lovali dalle mie parti
Quando since motor valley è Ferrari Maserati Ducati Lamborghini Dall'Ara Pagani ma quelli in capitale umano il capitale finanziario
Per accelerare sulle date gli obiettivi che l'Unione europea e lo mette c'è la Panni addirittura potrebbero anticiparle il problema è che quando si dice motor valley una delle poche rimaste
Si parla di sedici mila imprese
Per la gran parte piccolissime piccole medie e quasi tutte artigiane nate per la componentistica dei vecchi motori a scoppio che danno lavoro segnalo per chi non lo sa oggi a circa novanta mila persone tra diretto e indotto se lì non ci sono gli strumenti per cambiare le filiere produttive
Lui ci troveremo novanta mila persone che non è che risulta Aranno per la giusta transizione ecologica
Che dobbiamo incentivare ma ci ritroveremo contro pensando che lei ditte cioè noi cioè chi ha potere i guida le istituzioni impongono una cosa dimenticando gli strumenti o le risorse per chi la deve la deve transitare questo so che è venuto pone dibatto di oggi questo è molto positivo ecco le ultime due cose noi diventeremo la principale detta Valle d'Europa e del mondo devo ringraziare i governi Gentiloni
Governi Conte e il governo Draghi perché ci hanno dato una mano ad a vere
Terra ciò che servirà all'Europa e all'Italia dal punto di vista della lotta il contrasto i cambiamenti climatici avendo portato qui causa Breaks i a proposito c'è qualcosa la parola break Seat era vicino a Londra è stato tolto da rally e centro che farà le previsioni meteo per tutti i ventisette Paesi europei al massimo livello arriverà è già arrivato a Bologna rivelando migliaia di ricercatori
In questo Paese nella nostra regione ha proposto i cervelli in fuga o cervelli in entrata il supercomputer Leonardo acquistato con le risorse tantissime del governo Draghi e dell'Unione europea ha proposto a cosa serve l'Europa
Va in un secondo duecentocinquanta milioni di miliardi di operazioni di calcolo ci rende talmente competitivi
Cade di tutto il mondo o le grandi imprese multinazionali nel campo dell'intelligenza artificiale dei chitarra verranno tutte a investire
Tant'è che il G7 a luglio si terrà lì proprio nei nostri territori adesso ci è stata assegnata la quattordicesima sede che università delle Nazioni Unite e udite udite le due docenti principali questa è la prima dell'area mediterranea non solo italiana
Sarà quella sullo studio in contrasto i cambiamenti climatici nelle opportunità date verso la transitano ecologica e l'impatto che l'intelligenza artificiale e IP detta avranno nelle nostre società dico questo
Perché l'investimento sull'intelligenza artificiale nuove tipologie ci potrà permettere di accelerare persino la prescrizione ecologica laddove tutto ciò che inquina attraverso nuove tecnologie potrà essere accelerato in una forma di utilizzo verso le energie rinnovabili era nostra frontiera al più presto per evitare e le energie
Possibili da ultimo il Patto per il lavoro per il clima chiudo su questo tante volte lo citate l'avete citato in questi anni siamo l'unica Regione che ha un patto per il lavoro e per il clima
Che mette insieme tutte le parti sociali dell'Emilia Romagna se l'Emilia Romagna da dieci anni e la locomotiva del Paese come dice persino tolto Meloni
Ed è la regione è nettamente prima per export pro capite nel mondo ed è diventato una delle prime dieci regioni per attrattività di investimenti dalle però e anche perché tutti insieme mettendo soprattutto insieme il mondo del lavoro il mondo dell'impresa il mondo delle istituzioni quindi Pubblico e privato come Antonio dice spesso
Siamo riusciti a prendere le decisioni dopo tanta fatica di discussione ma indicando ciò che poteva essere anche come BP azione utile ai nostri territori ecco io penso che di questo abbiamo bisogno il commissario spetta lo sa bene perché l'ho incontrato altre volte una figura autorevolissima e tra i principali rispetto a sapere cosa siano i bisogni oggi dal mondo del lavoro dell'industria dell'impresa
Volevo ringraziarvi perché credo di questo convegno genera e ce n'è bisogno ce ne sarà bisogno dobbiamo prendere il massimo risultato alle prossime elezioni europee perché questa destra che da un lato dei cambiamenti climatici
E che dall'altro non ha idea di cosa sia alle politiche industriali non ci porterebbe a braccia certamente verso un futuro soddisfacente grappe buon lavoro
Grazie presidente che allora voi sapete che il lavoro di coordinare le tavole rotonde prima di pranzo è uno di quelli più ambiti no sapete che
Durante il pranzo a a
A a a
Quindi poiché questo lavoro è così fantastico direi Irene allora
Ritorniamo brevemente alla alla visione europea per il tuo ruolo insomma non c'è bisogno di presentazioni su questo è è già stato trattato peraltro dal commissario Gentiloni prima
Noi ci troviamo con una realtà che vede Stati Uniti e Cina che molto spesso fanno passare alle decisioni insomma sopra l'Europa o comunque in una politica tipo partita di ping pong di Nick sognano memoria rischiamo di fare il tavolo allora per evitare di fare no il il vaso di coccio
Travasi di ferro quali sono le politiche industriali europee soprattutto qual è anche il il modello di Europa che ci aspetta che anche quello che ha trattato il ricco letta prima grazie
Allora e modello d'Europa che ci aspetta è quella che vorremmo fare noi nel senso l'Europa è quella che si costruisce ogni giorno dentro le istituzioni dalle persone che ci stanno quelli che ci vanno ad abusare perché ci sono alcuni che si impegnano di più altri magari stanno un po'più a qui a lamentarsi dell'Europa però poi magari l'Europa ci vengono un po'di meno però l'Europa è un progetto in divenire e noi in questi anni
In questa legislatura penso che abbiamo fatto vedere quanto e come può cambiare l'Europa perché tutti i programmi che abbiamo messo in campo a partire dal recuperi ma non solo il fondo su per la cassa integrazione abbiamo fatto tante misure anche il tema dei vaccini della sanità abbiamo mostrato un Europa che può fare molte più cose di quanto noi non non non siamo abituati a vedere
E che quando fa queste cose i risultati si vedono perché noi siamo riusciti tutto sommato uscire dalla crisi del Cofid in meno di due anni e poi anche ad affrontare le crisi successive tutto sommato tenendo bene sul fronte della cioè non siamo andati recessione non ci sono stati milioni di disoccupati come avrebbero potuto esserci e quindi credo che sia stato un esperimento di quanto l'Europa può fare quando davvero opera e lavora in maniera integrata
Una logica solidale problema che tutti questi strumenti sono stati e sono temporanei molti sono già stati chiusi altri come il Pnr R è aperto ma ancora per poco e come ha detto il commissario non è è illusorio andare a chiedere proroghe comunque non è che se chiedi una proroga aumenti la potenza dello strumento quello resta anzi lo spalmiamo altro può ma non è che ho in mente i la potenza dello strumento quindi adesso noi siamo ad una PT io abbastanza rilevante perché siamo comunque davanti e delle sfide che ormai non non è che non sono rinviabili sono già passate e quindi noi su alcuni fronti siamo già indietro cioè non è che noi dobbiamo cogliere degli ospiti lo dobbiamo cercare di agganciarle prima che sia completamente passato il treno vedi a sia sul fronte della transizione che è vero che siamo io per lo collego soprattutto alla parte di innovazione di sviluppo industriale no
A biro che stiamo andando bene come ha ricordato Gentiloni sul fronte della riduzione delle emissioni però noi stiamo tremendamente indietro sulla parte di uno sviluppo di filiera
E di diciamo politica industriale di produzione di tecnologie verdi per stare dentro questa transizione pr ridurre le emissioni sostenendo anche l'industria che poi è quello che ci interessa cercare di
Unire questo binomio e non siamo schiacciati banalmente perché perché la Cina in realtà sono decenni che fa Investimenti
Anche molto corposi con aiuti di Stato che noi non non possiamo non potremmo neanche a vere
Molto corposi con aziende anche di Stato e oggi la Cina è leader mondiale su alcune di queste tecnologie incluso ora le batterie l'auto elettrica eccetera
Gli Stati Uniti sono arrivati un po'dopo ma sono arrivati con la potenza di fuoco di un continente che a un mercato veramente unico
A che ha la capacità
Anche di fare un debitore un deficit importante e di fare dettare degli strumenti di incentivazione agli investimenti privati quindi non fanno le stime Enti pubblici però di fatto e mi aiuti di stato espliciti però di fatto quando metti centinaia di miliardi a sostegno di investimenti privati finanziati anche larga parte a debito e deficit è un po'come un aiuto di Stato indiretto no
L'Europa e nel mezzo e non a me
La capacità o la possibilità di intervenire con i metodi della Cina
Io mi permetto di dire meno male perché insomma quel modello di economia si collega anche a un modello sociale e muore diciamo politico che non credo che sia di ispirazione per le sue uno
Però non abbiamo neanche la capacità di mettere in campo le risorse economiche media vere la il mercato unico capace di avere una scala di una scalabilità di innovazione come hanno gli Stati Uniti
Quindi noi ora siamo veramente a in un punto molto difficile no imene tra l'incudine e il martello
E ovviamente io capisco anche la frustrazione di dire diciotto e essere intervenute sulla transizione anche con dei regolamenti e delle regolamentazioni che poi cercano di indirizzare delle scelte
In un modo che io capisco possa apparire discutibile perché vice perché devi fa imporre delle scelte con dei regolamenti il problema è che
La Cina non ha bisogno di fare un Regolamento perché una volta che tu hai messo centinaia di miliardi sviluppato un'industria a suon di miliardi che va in quella direzione tecnologica la scelta tecnologica l'hai già fatta senza fare il Regolamento
Tant'è vero che oggi la Cina
Si appresta ad invadere e ha già superato gli Stati Uniti come produzione di veicoli elettrici
E ci invaderà molto presto la la gli Stati Uniti stanno ragionando se come mettere dei dazi per provare a frenare questa questa sorta di invasione però è frutto di una scelta tecnologica industriale che loro hanno fatto anni orsono e lo stesso gli Stati Uniti adesso non hanno
Imposto
Una determinata tecnologia ma di fatto quando metti centinaia di miliardi di incentivi per sviluppare un certi tipi di tecnologie quella scelta l'hai fatta l'Europa purtroppo non avendo gli strumenti economici
Ha usato lo strumento della regolamentazione che capisco no possa essere controversa
E anche per certi versi il mettere in difficoltà i territori e le indubbie in prese che non si sono visti arrivare i regolamenti Mandelson si sono visti arrivare le risorse per implementare le diciamo le richieste e l'indicazione dei regolamenti io credo che il vero nodo sia questo
Allora noi nella prossima legislatura dobbiamo capire o cerchiamo di a aggiustare accomodare come è un po'abbiamo già fatto perché poi in realtà molti dei regolamenti che sono stati fatti
Io è sempre in curioso vedere il dibattito italiano sulle politiche europee sulla legislazione europea perché e a volte molto surreale no la commissione a volte fa un Regolamento dove ci sono delle cose però quello è un primo passo qua c'è tutto un iter legislativo in cui quel regolamento viene cambiato ma n volte con emendamenti aggiusta ATO dove c'è l'ascolto delle parti sociali eccetera però in Italia è come se tutto questo non esistesse no vedono al primo documento e parlava di quello per due anni
E quello che voti alla fine del percorso fare tutto diverso ma nessuno l'ha capito nessuno lo sa e nessuno lo sa raccontare quindi molti aggiustamenti sono già stati fatti si potranno anche fare altri aggiustamenti per ammorbidire l'impatto però se noi non ci mettiamo in testa di accompagnare mettere in campo degli strumenti anche economici a sostegno
Debiti questa transizione e di questa ipotetica politica industriale noi non andremo da nessuna parte e questo significa rafforzare il bilancio significa immaginare risorse proprie una capacità fiscale dell'europea
Perché in questo momento non c'è non ci sono questi strumenti e a me la cosa che dispiace è che molti colleghi di altri partiti perché non è questa la sfida che noi poniamo la sfida di un Europa che si rafforza nella sua capacità di bilancio di sostegno alle politiche industriali questa è la nostra sfida che mettiamo sul piatto
E si si i partiti che poi dicono che bisogna eliminare regolamenti il prendile distrugge la pubblicità europea cedere c'
Lettera sono quelli che poi a Bruxelles hanno votato sistematicamente contro l'istituzione di qualsiasi strumento di rafforzamento economico dell'Unione Europea
Contro fondo sovrano contro il bilancio proprio più forte contro la la la capacità fiscale europea quindi o si esce da questa contraddizione altrimenti continueremo a vivere di un sacco di ipocrisie su quello che ci può aspettare grazie
Grazie rene
Irene peraltro con cui ci conosciamo da molti anni
Qualche mese anzi scusa
Appena finito di scrivere un libro che si chiama un futuro a colori dove racconta
Delle storie di successo di ragazzi che sono usciti di casa poi capirete perché e hanno avuto successo nel mondo io lo regalerà ai miei figli che così magari invece di lavorare in azienda da me vanno in giro per il mondo a cercare anche altre storie di successo
Allora Marco io magari ti chiedo la stessa sintesi di di rene e
Che e prima negli interventi precedenti non tanto solo dal punto di vista di Confindustria Piemonte ma anche come Anita e Cassin forma appena terminato di fare il presidente di anni che Cassin forma e nuovo presidente Massimo da Checco con cui insomma abbiamo fatto gli anni di vicepresidenza insieme quindi quello che ti chiediamo richiedendo che appunto la stessa sintesi eh
Quali sono stati i risultati di una politica industriale come industria quattro punto zero ma soprattutto essendo a casa di un partito politico quali sono le prossime misure di politica industriale in Italia che è opportuno mettere in atto e che hanno anche eventualmente una ricaduta di carattere e le
Grazie Fabrizio grazie per l'invito
Ringrazio Antonio Misiani e ringrazio insomma anche di in questo momento è ancora in sala con una prova di tenacia e di resilienza
Chi parla grave all'industriale critiche ringrazio moltissimo del tempo che dedicate questi caduti in
Parto da una piccola riflessione stimolato da quanto ho sentito è da quanto hai detto
Perché quando si parla di politica industriale che già a partire un pochettino dà i numeri e dall'impatto che questi hanno e quindi parto dall'ultimo piano di politica industriale che è già stato molte volte citato strette Gentiloni
Prima da Procaccini poiché il quattro punto zero
Quattro punto zero che alti latte il fatto di essere stato il primo piano di politica industriale per questo Paese
Degli ultimi quarant'anni più o meno
Portato con sé ottanta miliardi di investimenti il fatto che in Italia è passata all'indice tesi dal posto veti al posto otto
Apportato una competitività una un recupero parziale con cover Coppola proprio
Della produttività significativo per le nostre impresa e ha portato non ricordo perché andando a vedere
E poi qualche numero in più vale con grande fragore
Il Pd tagliarlo a crescere di oltre sopra al punto due punto tre percentuale
Che è il periodo che peraltro è stato rappresentato per l'ultima volta eccetto chiaramente ahimè periodo pandemico di cui avremmo fatti tutti volti a questo lo dico perché ai numeri bisogna partire per vedere l'efficacia noti una policy qui Tigra politiche strana fattispecie e per vedere che ruolo si può giocare in questa policy
E soprattutto chi che cosa non è andato beh da che cosa non è andato e questa credo che sia una responsabilità tutti noi
Che questa politica industriale avrebbe iniziato un décalage nel due mila e diciannove rapitore praticamente all'interramento di oggi lo sapevamo tutti
L'abbiamo provato a dire e lo dico con questa franchi sarà perché e giusto adesso guardare polipo prossime politiche industriali ma è altrettanto giusto diversi
Che sapevamo che avremmo poi ha avuto un ritardo che non avremmo colto dell'opportunità e che non avremmo dato il sostegno a industriale l'impresa italiane per continuare a a fare quella crescita che aveva iniziato
Forse tutti quanti consapevoli fatemi fare un po'la ruolo del mio partito cioè quello dell'impresa che tanto noi imprenditori avremmo continuato a investire i nostri dipendenti nostre collaboratore continuato a dare il massimo nonostante un'assenza di politica industriale nonostante un costo dell'energia abbiamo visto picchi del trenta per cento
Maggiormente
Rispetto agli altri competitori europei nonostante edifici di infrastrutture allora dico tutte queste negatività non parquet
Voglio essere
Pessimista perché non lo sono ma per dire che la continuità e la forza e lo sforzo di avere una politica industriale per il Paese
Diventa diventa centrale quindi cosa serve per il futuro oggi siamo davanti a un atto in transition
è stata chiamata transizione doppia
Secondo me è la produzione fedele di trasmissioni gemello dà la portata di quello che vuol dire non poter disaccoppiare
La la parte digitale tecnologica da quella dell'impatto critica cioè il cinque punto zero ci sono dodici miliardi e mezzo da scaricare a terra di cui la metà
Viene da aver paura E U quindi PNR R due mila ventisei e c'è un bel sette di iniziative giorno cinque minuti non come mezzo dicevo tutto
Un set di iniziative importanti che hanno funzionato che le imprese hanno utilizzato e che le imprese chiedono quindi politiche per accelerare aumentarle
Investimenti non penso che si possa toccare tornare alla morto a Bangkok superò portamento al riparo portamento però permettetemi
Lo lo la sferzata abbiamo fatto degli altri tipi di super che non hanno avuto l'impatto che hanno avuto libero appartamento sopra ammortamento quindi questo merita una riflessione politica perché industrialmente probabilmente sarebbe stato più efficace il pattern box deve essere ha rimesso al centro del dibattito perché quest'anno di con lo strumento per la ricerca e sviluppo che è mancato
E poi c'è tutto il ragionamento e chiudo della defiscalizzazione sia degli investimenti Tarchi far girare quei famosi delle famose risorse economiche
Necessarie e costruire le condizioni per cui numerosi i fondi che detengono il i risparmi anche risparmi italiani vengano investiti in buona parte in Italia io non credo che bisogna dire che devono essere iscritti tali
Da libertà della circolazione dei capitali fondamentale però che ci sia un riscontro su questo
E in ultimo questo deve essere corroborato da un piano industriale sulle competenze perché tutti gli investimenti fatti tecnologia cito l'intelligenza artificiale per fare verranno Sabri tutto
Se non c'è un piano dico per le competenze comporta
Al fatto che avremmo rinnovato il parco tecnologico industriale
Le aziende più brave e quelle che sono state in grado di mettersi insieme e di fare filiera di fare Abete coglieranno opportunità straordinarie continuano a esportare con grande piccole seicentocinquanta cioè la metà del PIL italiano e questa Regione e la fotocopia se vogliamo perché il cinquanta per cento del PIL regionale va in esportazione ma non diventa essere
Attrattivi nella crescita e quindi l'esportazione e chiudo non diventa essere attrattivi da nuovi investimenti attrazione investimenti a destra una politica industriale che non ha una continuità non ha una visione i termini che vengono cambiati soprattutto i termini che vengono resi inefficaci nella loro nella retroattività dei cambiamenti diventano un grande problema
Questo riguarda tante politiche ma quando si guarda alla politica industriale Investimenti cinque punto zero tweet formazione diventa una mancanza di fiducia e quando si ha a disposizione
Un sette di capacità industriale come quella che questo territorio sa esprimere lo diceva bene prima Presidente marziali e che questo Paese sa mettere in campo anche nell'attrazione
Non scommettere lì sopra
Vuol dire non voler scommettere sui prossimi dieci anni e quindi molti a non volerlo continuare quella partita che ci deve vedere non attori della politica industriale europea che ci dovrà essere ci sarà ma protagonisti grazie
Marco
Ma chissà immesso il timer anche tu hanno era solo perché siamo efficienti no così allora mi permetta una battuta già che hai detto prima altri tipi di super tra i tanti documenti che in questi mesi ho mandato tampone ci siamo scambiati uno intitolato Super industria giusto per mettere al centro l'attenzione
Allora Stefania per chiudere
Ok
Dicevo
Per richiudere ma anche per collegarci a quello che appena detto Marco un attimo fa
Lato attenzione hai finito di fare il sindaco di Crema e adesso perché fai l'avvocato tra le altre cose oltre agli incarichi nel partito
Particolare per quello che riguarda sia le piccole e medie imprese ma anche i professionisti allora in quest'ambito sappiamo tutti quanti che in Italia è stato citato anche prima abbiamo il novantaquattro per cento
Di microimprese fino a nove dipendenti abbiamo il quattro per cento di piccole imprese fino a cinquanta dipendenti uno e uno e per il resto allora e il novantotto per cento del nostro tessuto è questo
Quindi tu in questo momento hai fatto alcune analisi no su questo quindi ti chiediamo magari una panoramica su questa parte di tessuto industriale sulle transizioni
Digitale ma soprattutto sostenibile e poi ti chiediamo come dire due pillole verticali una sulla formazione e competenze che esattamente la cosa che diceva Marco un attimo fa
E l'altra anche proprio perché più sono piccole più hanno difficoltà ovviamente ad investire in ricerca e sviluppo più hanno personale che meno qualificato bianco meno possibilità di investimenti hanno anche sulla parte di trasferimento tecnologico grazie Stefania ti chiedo lo stesso sacrificio sui tempi grazie
Assoluta
Ok adesso te la Rugo davvero la parola
Ho ho davanti anch'io l'orologio e di rassicuro non vi tratterrò più di dieci minuti al massimo allora esatto piccole e medie imprese innovazione digitalizzazione sono sicuramente come dire un processo critico per l'economia italiana
Dato studio del Politecnico di Mila no solo il trentacinque per cento delle PI NI
Ritiene che il digitale sia uno strumento chiave per il futuro ok questo dato importante dato Istat fine due mila due ci dice che nelle piccole e medie imprese ce ne sono ancora ampi divari
Che riguardano la presenza di personale conformazione ai siti la formazione che si fa in azienda ma che riguardano anche banalmente l'uso di riunioni on line la vendita di prodotti o di servizi sulle piattaforme
Diciamo on line
La presenza di documentazione che riguardi la sicurezza informatica quindi c'è sicuramente un gap troppo spesso le piccole e medie imprese approcciano il tema dell'innovazione in modo destrutturato
Ma non è tanto colpa loro è anche colpa di chi fa le politiche perché se le politiche sono fatte di abbiamo contato ottocento tipi di incentivi di misure incentivanti tra quelle nazionali quelle regionali
Allora è chiaro che la piccola media impresa che non ha in testa solo quel fatto ma che prima di tutto concentrata sul suo business evidentemente approccia e questori tipologie di finanziamento vediamo quello che riesco a prendere ma non c'è un disegno non c'è una strategia quindi il primo elemento occorre sicuramente guidare il processo di trasformazione digitale
E non con incentivi a pioggia ma con delle iniziative diciamo mission oriented se ne hai detto prima lo ribadiamo occorre individuare alcune misure su quelle
Battere e in modo coerente come sistema Paese secondo mi occupo anche di pubblica amministrazione certamente accelerare la trasformazione digitale della pubblica amministrazione
Soprattutto laddove ci sono le interazioni impresa pubblica amministrazione
Se io digitalizza o le forme di finanziamento sedici Calise zo i la Procura aumenta allora chiaro che spingo anche la piccola media impresa ad adeguarsi perché ha bisogno
Di interagire con la pubblica amministrazione
Dopodiché è stata pire che processo di innovazione un processo
Culti disciplinare che chiama in causa processi analisi dei dati progettazione di prodotti e servizi una nuova modalità di interazione clienti fornitori
Chiaramente quali sono tre direttrici ma beh lecito proprio titolo e piccolissimo sottotitolo intanto potenziare il sistema di trasferimento tecnologico è stata citata più volte grazie industria punto zero nel nostro Paese e si è diciamo investito sono stati creati ed è stata creata una rete del ecosistema digitale ci sono otto competenze Centre ci sono gli Innovation ab delle principali associazioni di categoria
Ci sono i PID che sono i punti di ingresso digitale delle camere di commercio
Grazie alle misure europee si sono attivati trentasette European digitali Innovation pub il problema è la connessione tra di loro e la connessione con il mondo delle piccole e medie imprese quindi questo è un tema
Imprenditore che deve investire in tecnologie abilitanti va sensibilizzato a recarsi presso i punti dell'ecosistema digitale
Per fare una Assessment i propri come dire punti di forza e di debolezza per capire a quali incentivi accedere per capire come essere preso per mano
Secondo tema Stato molto citato questa mattina il tema delle competenze scontiamo un ritardo enorme nelle competenze digitali Italian venticinquesimo posto sui ventisette Paesi UE e il quarantasei per cento degli italiani a delle competenze digitali di base a fronte del cinquantaquattro per cento medio lui
Quindi dobbiamo rivedere l'orientamento chiaramente puntando su tutte le discipline sistema ma valorizzare anche alta formazione formazione professionalizzante formazione ITS Academy allora piccolissima esperienza sosta passi la carica rima dieci anni situazione di difficoltà cinge amiamo su cosa possiamo fare sulla formazione tra Crema nel quadrilatero Crema Milano Bergamo Monza Brianza si produce il cinquantacinque per cento dell'export di cosmesi
Allora con istituzioni Camera di Commercio associazioni di categoria in prese si ha dato il via al primo ITS in Italia tecnico della produzione cosmetica quattro punto zero
Ecco questo per dire come su questo fronte le filiere diciamo formative debbano essere centrate sui singoli distretti produttivi è importantissima questa connessione
A quel punto le imprese rappresentano le proprie esigenza il proprio fabbisogno formativo occupazionale mai entrano dirittura a determinare e la tipologia di formazione di cui hanno bisogno chiaramente anche prima l'ha detto anche il commissario Gentiloni dobbiamo anche investire sulle competenze digitali con iniziative di tre skilling e di a skilling di chi è già nel mondo del lavoro e poi dobbiamo partire con la formazione alle competenze digitali in ogni scuola come si suol dire di ordine e grado quindi ecco ride ribadire tutto questo
Con una attenzione particolare al tema della presenza femminile registriamo il digital Gender Gap anche in queste materie nelle professioni più Tekle donne
Sono poche sono indicativamente il venti per cento
Ma e e sempre registriamo un gente Argai che Welteke perché drammaticamente anche in questo settore
Intesa di circa il quindici per cento cioè a parità di ruoli in azienda le donne sono pagate il quindici per cento meno
Ultimo tema ma che si collega è che noi abbiamo necessita però di sensibilizzare formare Impresa e Management anche rispetto al fatto che il non fare non è solo digitalizzare ma è anche puntare sul tema della sostenibilità e SG vale a dire sostenibilità che riguarda ambiente società si è parlato spesso di sociale questa mattina e governance quindi ancora al Politecnico di Milano ci dice che le PMI così rette Larousse già più della metà fanno intensa non sono interessato a soluzioni per ridurre l'impatto energetico
E sono interessate a rating e SG cioè quello che riguarda le performances ambientali sociali e di governance sono interessate a Pratica di responsabilità sociale d'impresa quindi c'è un terreno Fertile
Chiaramente importante decisivo formare e investire appunto con una regia sui temi della sostenibilità per fare in modo che valori e considerazioni
Economiche sociali e ambientali siano incorporati nelle decisioni che si prendono nelle politiche aziendali
Dico l'ultima cosa la sostenibilità aziendale è un'azione strategica perché è che con a che cosa porta porta alla misurazione dell'impatto ambientale delle proprie politiche porta a Investimenti
Diciamo proprio per l'efficientamento energetico ma porta anche a catene di approvvigionamento sostenibili quindi rispettoso dei diritti dei lavoratori e appunto dei CCNL porta una cultura etica di azienda porta a valorizzare la trasparenza e la compliance Porta alla diciamo a una alla parità di genere che si diceva prima un'attenzione a tutte queste dinamiche quindi il risultato per l'impresa se e chiudo davvero sono dei vantaggi in termini di riduzione dei rischi in termini di stabilità e maggiore resilienza anche rispetto ai cambiamenti del mercato
Porta efficienza operativa e risparmio di costi ma porta anche quel benessere organizzativo e quel Welfare
E anche quella il risvolto reputazionale che diventa importantissimo e attrattivo soprattutto per i giovani perché le nuove generazioni sono molto attente anche a questa dimensione valoriale gli ho chiuso
Grazie
Grazie innanzitutto
Scusate innanzitutto grazie
Ad Andrea grazie agli rene grazie a Marco grazie a Stefania perché sono state nei tempi come prima cosa siamo stati perfetti io volevo solo prima di lasciare la parola Renzo
Ricordare la frase con cui abbiamo definito
Impresa domani per questo percorso con una strategia di politiche industriali una piattaforma di conforto di confronto permanente
Per le forze economiche e istituzionali a Terenzo grazie
Grazie sono io che ringrazio Fabrizio Gea per aver moderato questo panel l'appuntamento adesso andiamo in pausa legittima desiderata da molti ci rivediamo alle quattordici e trenta ricordo tutti i presenti che nel pomeriggio ci saranno saranno con noi il commissario Nicholas mite naturalmente la segretaria del partito democratico e lisci line a più tardi grazie ancora
Nazionale per aver scelto Torino per la conferenza nazionale per il gusto del lavoro che la tappa conclusiva del percorso impresa domani e ringrazio anche la presenza segretaria insieme a Nicola ci mette candidato del Ps alla presidenza la Commissione europea stamattina abbiamo avuto anche Paolo Gentiloni oltre a tutti gli altri relatori
Una breve riflessione
L'area metropolitana torinese rappresenta uno dei più importanti distretti industriali italiani la cui situazione in questo momento al luci e ombre Just addetti detto stamattina della situazione critica di Stellan chissà
Con quelle che sono le importanti ricadute sul nostro territorio
Dai dati della Camera di Commercio di Torino nuovi prese Infocamere alle due mila ventitré nell'ex provincia di Torino sono registrate
Centonovantasei mila duecentotré imprese attive
Di cui sedici mila ottocentoquarantasei di manifattura con un calo dell'uno virgola cinque un calo del quindici per cento in dieci anni circa tre mila aziende perse in dieci anni
Però
Bisogna dire che circa il cinquanta per cento e stamattina è stato anche già detto era presentato ancora da metallurgia più fabbricazione
E riparazione macchinari confermando quindi la vocazione produttiva rappresentata in modo molto forte dalle piccole e medie imprese
Che ancora sono un pilastro fondamentale del sistema produttivo torinese
Sottolineo inoltre anche una crescita del ventiquattro per cento delle public utilities e del sette per cento dell'ai siti
A conferma di una tendenza positiva verso l'impegno dell'impresa nella sostenibilità digitalizzazione tema ampiamente affrontato anche stamattina
Ma per affrontare le sfide per uno sviluppo sostenibile caratterizzato dalla doppia transizione ecologiche digitale l'impresa devono fare da sole
Naturalmente no e qui dovrebbe entrare in gioco il ruolo dell'istituzione pubblica
Con un piano strategico che il governo attuale Nola
E che invece propaganda provvedimenti che sono gravemente in ritardo e non c'è traccia di una politica che investa in conoscenza formazione e attrattività
Concludo dicendo che uno degli obiettivi principali del programma del partito democratico è quello di ridurre la diseguaglianza anche attraverso l'affermazione di un lavoro dignitoso stabile
Retribuito il giusto e soprattutto con adeguate garanzie di sicurezza
Quindi uno stare dalla parte dei lavoratori ma pienamente attenti a sostenere quelle imprese virtuose che garantiscono i diritti e che investono in sicurezza
Ci dicono che qui siamo sabaudi sobri anche se qui ormai i sabaudi
Siamo tutti figli per la maggior parte dell'immigrazione degli anni sessanta tanto che il tetto che anche noi talvolta ci ripetiamo esagero Manenti
Bene voglio dire invece che sul tema del piano industriale per l'Italia esagero Roma esagero Omar perché tutte le forze sane del Paese ce lo chiedono buon lavoro
Grazie a Marcello Manzù abbiamo il piacere di tre gol noi una persona importante per il partito democratico di questo territorio con generosità e competenza sta affrontando la campagna elettorale delle regionali è una pagina tutta da scrivere come spesso dice lei ne siamo contenti di poter l'accompagnare in questa avventura do il benvenuto alla candidata presidente della regione Piemonte Gianna Pentenero
Bene intanto Buongiorno a tutte e tutti
Questa corsa del Piemonte
è una corsa fantastica è una corsa difficile possiamo dircelo ma è una corsa fantastica perché incontrando persone incontrando realtà incontrando lavoratori incontrando impresa incontrando Giovani persone anziane andando in montagna andando nei territori collinari andando nelle nostre grandi città girando Torino ci si rende conto della ricchezza che questa nostra Regione a come storia imprenditoriale come storia lavorativa come storia culturale
E però ci rendiamo anche conto che in questa battaglia stiamo conducendo insieme insieme una coalizione di centro sinistra importante che siamo riusciti a realizzare siamo riusciti malgrado come dire una situazione complessa si è riusciti a realizzare una coalizione di centrosinistra importante spesso uso anche un termine che
Vorrebbe indicare un'esperienza di laboratorio quella che stiamo facendo in questa campagna elettorale
E i temi che di cittadini piemontesi ci pongono sono temi ovviamente legati al loro futuro legato un presente difficile ma legato futuro che vi rende ancora più insicuri li rende ancora più incerto
Il nostro Piemonte come diceva un terreno ricco ricco di prese grandi piccole e medie imprese
E intanto colgo l'occasione per ringraziare il partito democratico nazionale che quinto appuntamento ha voluto dedicare questo spazio qui a Torino ringrazio Misiani Orlando ringrazio anche Jehan il nostro che ha fatto un po'il il il tre giugno con un lavoro complesso e delicato ringrazio Enzo per quello che avete fatto questa mattina siamo stati al Salone del libro con la nostra segretaria e anche lì abbiamo incontrato quello che cittadini piemontesi ci chiedono ci chiedono di avere una Regione che non faccio soltanto
La Pro Loco grande perché nostra regione in questi cinque anni quello che maggiormente è stato sentito è come se fosse una grande prologo a cui diamo un po'di soldi anche tanti perché poi alla fine di risorse che sono arrivate molte in Piemonte ma non c'è stato nessuna programmazione non c'è stata nessuna attenzione a come le persone
Stavano all'interno della nostra Regione potremmo parlare di sanità potremmo parlare di quello che non è stato fatto da questo punto di vista manca una programmazione sanitaria manca una programmazione sociale e soprattutto quello che ci si rende conto che anche in Piemonte il numero delle persone che hanno perso il proprio lavoro e quindi non riescono a trovare un per a riprendere il proprio percorso di vita un numero importante cento mila persone per dimissioni volontarie e forse bisognerebbe domandarsi perché ci sono dimissioni volontarie perché quel posto di lavoro non rappresenta un'opportunità perché quel posto di lavoro probabilmente una coro povero probabilmente perché magari ci sono donne che devono andarsi occupare di quello che è il tema di gestione della loro famiglia de la gestione dei genitori della gestione del sistema familiare e tutte queste questioni le abbiamo verificate un giorno in un Consiglio regionale aperto in cui l'assessore Lavori già spiegato che va tutto bene anzi secondo i dati Istat ma sappiamo bene come vengono calcolate le assunzioni anche un solo giorno determina un'ora di lavoro e quindi determina un contratto e forse non ha la percezione di che cosa stia capitando esattamente all'interno della nostra regione
Parallelamente abbiamo imprese
Fanno fatica ma ci sono anche far impresa che nel frattempo hanno penso tutto il tema della STP penso tutto il tema dell'innovazione penso tutto il tema legato a un settore che oggi scaldando dei buoni risultati che sta dando grandi soddisfazioni all'interno della nostra regione certo il primo pensiero è rivolto settore dell'otto morti
E allora il settore dell'auto motive per noi che abbiamo credo che questa mattina l'abbia detto ampiamente e quindi non non credo di dover aggiungere altro ma sicuramente una riflessione va fatta
Perché se qualcuno non ha più voglia di produrre auto qui da noi probabilmente quello che il nostro know how quello che è la nostra storia che ci caratterizza che caratterizza certamente la più grande fabbrica quella che è stata la più grande fabbrica al mondo di auto oggi però sembra che non abbia più voglia di produrre noi da noi ma contestualmente Tournoi abbiamo tutto un settore dell'indotto che sta facendo veramente fatica perché non riesce a capire quale sia il frutto abbiamo settori del nostro mercato del lavoro dove le imprese vengono a chiederci occupazione vengono a chiederci di trovare risorse umane ma queste risorse umane si fatica a trovarlo e settori come vi dicevo per i quali una linea di sviluppo e c'è un attenzioni significativa ripeto il settore delle siti non troviamo giovani siamo una popolazione che è diventata anziana e i nostri giovani dopo aver magari tentato delle esperienze i giovani che hanno un percorso di alta specializzazione in un percorso di alta formazione grazie a Dio abbiamo dei sistemi di alta formazione importanti penso Politecnico penso all'università penso ai nostri centri di formazione penso ad esempio che sul sistema degli ITS la nostra regione è una delle prime regioni d'Italia a un soprattutto nel settore dell'aerospazio
A davvero ottenuto il riconoscimento come il primo spiega ITS del nostro Paese del del nostro delle di tutto il di tutto il sistema delle regioni italiane
E allora da un lato noi abbiamo imprese che fanno fatica filiere che sono in una condizione di difficoltà e che non riescono ad avere una visibilità per il futuro
Dall'altra abbiamo aziende che ci cercano che ricercano giovani donne giovani ragazzi che abbiano un'alta preparazione ma non riusciamo a fare quell'operazione di medici necessarie per poter rispondere alle tante richieste poi abbiamo una richiesta di lavoro povero all'interno dei servizi penso per esempio di uno dei temi dei quali la Regione dovrà occuparsi sin dall'inizio è il tema dell'applicazione del contratto nel mondo della cooperazione sociale
E se le promesse sono quelle che sono state fatte in questa fase cioè di applicare soltanto il tre per cento di quello che è stato l'adeguamento contrattuale del mondo della cooperazione beh è un po'pochino non per non consentirebbe sicuramente di avere i servizi di qualità che invece noi abbiamo bisogno e che sappiano accompagnare la necessità di la presa in carico delle persone per poter garantire una qualità della vita che sia adeguata ad un contesto come il nostro e soltanto il tre per cento non può essere sufficiente come adeguamento del contratto noi dobbiamo adeguare contratto trendy con citazione quindi sono i parametri che determinano la qualità della vita e che determinano la qualità dei disservizi all'interno della nostra prima la prima cosa di cui dovremmo occuparci è sicuramente queste e poi sicuramente dovremmo occuparci di poter rispondere alle tante imprese che ci chiedono di attrarre
Che ci credono di attrarre giovani che ci chiedono di attrarre figura che abbiano voglia di entrare all'interno del nostro sistema produttivo
Una proposta che può sembrare come dire è una delle proposte un po'così insomma magari non realizzabile non è così perché i conti li abbiamo analizzati le che musicisti e penso al tema alla proposta che abbiamo fatto
Dare i servizi il il servizio i trasporti i ragazzi fino a venticinque anni quasi
Oggi un ragazzo che si sposta da Vercelli per venire a studiare nel nostro diversità o perfino o per studiare all'interno delle delle nostre scuole spende circa mille settecento euro all'anno
Mille settecento Euro soltanto di trasporti rappresenta uno stallo in un ostacolo incredibile al diritto d'uso
E quindi toglie valore a quello che un sistema come il nostro in grado di dare per garantire per garantire un un futuro alle nostre imprese per garantire il nostro territorio
Ovviamente alle nostre imprese ci chiedono di essere accompagnate di avere una regione che sappia fare dei piani di sviluppo
Abbiamo grandi imprese
Quella più grande ho già fatto un primo commento e poi abbiamo le nostre medie piccole imprese che sono la vera forza del Piemonte che sono la forza con la quale si tiene un prodotto interno
Autorevole uso questo termine per dire che di che ci danno soddisfazione che ci garantiscono un futuro da questo punto di vista ma stanno fatica fa stanno facendo fatica abbiamo bisogno che le istituzioni le accompagnino in un processo difficile in un processo di sostegno che permetta di intanto ASP accettare tutte le sfide che la trasformazione ci impone e che devono essere in grado di rispondere a un sistema che sta cambiando in continuazione e permettetemi ancora un'altra considerazione noi dobbiamo certamente attrarre giovani nei nostri centri di formazione ma dobbiamo anche attrarre imprese che vengano ai sta all'anzianità del nostro contesto territoriale abbiamo bisogno di far sì che tutte quelle aree che oggi sono dismesse all'interno della nostra regione siano aree che tornino ad essere aree produttive e per tornare ad essere aree produttive ma che abbiamo un problema molto semplice dobbiamo far sì che tutto il sistema del file del del dell'accompagnamento all'impresa e posso innanzitutto determinare una quad
Per il quale le aziende attratte trovino all'interno delle nostre aree quelle aree bonificate e trovino all'interno
Del dei territorio non soltanto del territorio di Torino ma di tutte le Province trovino quell'ecosistema che permetta loro di scegliere in Piemonte il mercato lombardo sappiamo come da questo punto di vista è saturo
Cercano una regione in cui poter lavorare in cui ci sia un ecosistema in cui ci sia infrastrutture che permettano di opporrà di lavorare fino in fondo in cui ci siano la Rete che possa accompagnarlo in in una trasformazione e ecologica in una trasformazione sostenibile cerca no un contesto in cui possano o lavorare senza dover sostenere costi davvero incredibili
E allora io credo che davanti a noi abbiamo una grande sfida tornare a far fare alla nostra Regione quello che chiamata
Mare
E programmare il fool lo sviluppo del futuro vuol dire partire dal dato di realtà partire da una situazione per la quale abbiamo una popolazione sempre più anziana
Vuol dire cercare di mettere in campo tutte quelle azioni che oggi sono molto ferme e ce lo testimoniano i dati che noi oggi abbiamo a disposizione e possano trovare nelle tante risorse che arrivano nelle nelle regioni possano trovare né all'interno dei finanziamenti sia del PM RR quelli che non sono ancora stati utilizzati sia nei fondi strutturali
Non è una cosa per la quale a seconda delle giornate i fondi strutturali noi usiamo un po'prendere CIA poi quando bene voi quando l'abbiamo fatto nessun piano
Per il problema energetico di usiamo per la bonifica oppure il giorno successivo il usiamo per le infrastrutture no ci deve essere una programmazione una pianificazione e il poi della logistica diventano lo snodo fondamentale perché insieme a un a un ecosistema importante le piemontesi le aziende tornino a lavorare in nella nostra regione e i giovani possono trovare quell'accoglienza quella spoil system ma di formazione per poter a arrivare all'interno del nostro contesto ci sono molti ragazzi stranieri che arrivano nei nostri nelle nostre università nei nostri centri di formazione ma ci sono anche ragazzi che noi non riusciamo a intercettare ragazzi che sono arrivati all'interno del nostro territorio che non riusciamo a intercettare che abbiamo invece bisogno di accompagnarli di accompagnarli l'interno del sistema produttivo cercando di determinare quelle che possono essere le competenze necessarie e abbiamo nello stesso tempo bisogno di tutte quelle persone over quaranta che stanno uscendo dal sistema produttivo
Possano ritrovare nei processi di accompagnamento delle politiche attive strumenti importanti importanti che siano di accompagnamento Piero non accompagnamento nel rispetto ovviamente di quello che l'Europa ci chiede ma anche nel rispetto delle sfide che l'Europa ci chiede ci determina ogni giorno insomma un Piemonte che possa essere da questo punto di vista al centro dell'Europa sia per le infrastrutture sia per l'opportunità che noi possiamo mettere in campo
Ora tutto questo può avvenire soltanto se tutti quanti mobilitiamo il più grande partito che noi oggi abbiamo a disposizione notiamo partito anche se il termine esatto
E cioè tutte quelle persone che non sono più andati a votare o non vanno a votare
Non vanno a votare perché hanno perso fiducia nella politica non vanno a votare perché non hanno trovato risposte adeguate del sistema
E nel sistema amministrativo chiuso sistema mi sentivo pensando a quelle tante liste d'attesa che oggi terrorizzano i cittadini nel momento in cui avranno un problema di salute devono recarsi in una struttura ospedaliera
Pensiamo lo dico a titolo di esempio in questi anni l'ultimo ospedale che abbiamo terminato dell'ospedale di Biella poi abbiamo altri undici ospedali che devono essere analizzati e sono fermi da dieci anni e non vanno avanti e noi invece abbiamo bisogno di iniziare a posturali costruire strutture a far sì che i progetti penso al Parco della Salute la Città della Salute abbiamo bisogno e questo progetto finalmente parta perché quel luogo rappresenta non soltanto una risposta di tipo sanitario
Ma nel progetto originario rappresentava un luogo dove ricerca innovazione sanità pubblica e sistema privato trovavano un incontro chiaro preciso per rispondere alle tante esigenze addetti ai nostri cittadini oggi hanno e allora insomma di lavoro ce n'è molto da fare ma dicevo prima c'è un grande partito cui dobbiamo rivolgersi non è chiamarlo partito perché non è né strutturato mi organizzato e sono le tante persone che non sono più andati a votare e allora se quel cinquanta per cento di persone che in Piemonte ma questo sta succedendo alle alle diverse al anche al sistema Paese nella sua complessità ed è allora se quel cinquanta per cento riusciamo con lavoro puntuale preciso di ognuno di noi è di intercettare le persone perché tornino a votare beh forse allora il risultato che noi potremmo raggiungere in Piemonte sarà un risultato importante che ci porterà di nuovo a governare questa Regione ci porterà di nuovo a far sì che la Regione possa pianificare politiche importanti partire dalla sanità dal dei dall'infrastrutture al porre alle politiche di sviluppo alle politiche per il lavoro a tutte quelle politiche che possono e devono rispondere le esigenze dei nostri cittadini un'attenzione particolare una cura particolare nel mio slogan della campagna elettorale
Uso questo slogan dritto al punto perché vogliamo arrivare lì vogliamo tornare a governare il Piemonte ma come ripeto abbiamo bisogno voi abbiamo bisogno che ognuno di voi provi a spiegare che la politica non è quello che capita in Liguria la politica non è quello che è capitato in altre regioni italiane noi siamo Diversi permettetemi di usare questo termine lo dico guardando due figure autorevoli del nostro partito
Vorremmo essere diverso e siamo diversi abbiamo idee abbiamo progetti abbiamo un programma abbiamo soprattutto le abbiamo riscontrato l'esigenza di tornare al governo della nostra regione e questo lo potremo fare soltanto se il dritto al punto sarà un impegno di tutti quanti voi grazie ancora per questo opportunità così importante
Grazie grazie davvero a Gianna ben tenero proseguiamo quindi i nostri lavori nel corso della mattinata è stato approfondito il tema delle politiche industriali alle livello europeo si è parlato poi di governance è arrivato il momento di affrontare il tema alla sfida del lavoro le trasformazioni tecnologiche quindi invitandolo a salire Vinicio Peluffo deputato del PD membro della commissione attività produttive
Chiamerei anche sul palco di a Pacelli docente dell'Università degli studi di Torino Cecilia Guerra responsabile nazionale Lavoro del Pd
Marco vicentini vicepresidente nazionale CMA e dovrebbe essere anche collegata Tiziana Bocchi lo scopriremo tra poco della segreteria confederale qui il sono un accorgimento alcuni di voi hanno un contributo delle slide se non ho capito male nel caso doveste avvicinarmi vincoli al
Grazie
Grazie
Ma è chiaro che chi hanno il compito di coordinare una tavola rotonda una giornata così densa ha essenzialmente il compito di tenere il ritmo quindi stare nei tempi
E su più questo chi doppiamente la comprensione collaborazione degli protagonisti del panel che sono già stati presentati in questo scorcio di tempo vogliamo o approfondire l'aspetto che riguarda
Il lavoro delle trasformazioni tecnologiche quelle trasformazioni che sono state al centro della relazione introduttiva di Antonio Misiani che richiama vizi climatiche energetica quindi la sfida nella transizione la frammentazione geopolitica la competizione strategica tra Stati Uniti il cinema dove nella rubrica delle
Sparse la propria dimensione come è stato richiamato in diversi interventi della matinée faccione sopra
Riduzione tecnologica in corso costituisce passaggio epocale l'industria è al centro questo passaggio a diceva si annidi sì tutti noi l'introduzione siamo della sua accezione
Impresa e quindi vogliamo prestare bar
Di questi nazioni e di come indirizzare attraverso politiche industriali che porti alla creazione di lavoro di qualità stabili di qualifica l'impatto l'azione è già in corso
Ecologica energetica e digitale e gli impatti adesso delitti di jeans a l'artificiale
Che già
Su questo c'è un un analisi di
Il Parlamento diverse indagini conoscitive umbra seguito la mia Commissione volevo fare solo questa
Tanti materiali al rapporto dell'OCSE del di dire ventitré Kenneth a suon
E lavoro mi colpiva luci tu velocemente
La parola a addio pace
Dove il rapporto indica lo spazio per la politica che dovrà incoraggiare la produttività il ripristino dei difetti dell'intelligenza artificiale tenendo presente che i vari effetti dipendono
Vedere le politiche in materia di competenze deve garantire che i lavoratori possano integrare
Diciamo in
Rafforzare il potere contrattuale dei lavoratori in modo da garantire che i vantaggi derivanti dal
Il seguente vicenza artificiale siano condivise
Quattro rafforzare le parti sociale vi possono facilitare mantenimento dei lavoratori i cui posti di lavoro discriminazioni garantito che siano
Molti molti molti indizi
Purtroppo a pasto va a fuoco alcune delle
Chiedo a facendo
Trovino di prendere la parola compito particolarmente gravoso
Vittorio Feltri pubblica un cimitero parola ringraziandolo per la sua
Vi ringrazio per l'invito
Ex tecnico
Reduci da chi abita con i quali vi darò una serie
Se volete zeppo di provocazioni perché devo farlo necessariamente impone obbligo o assertivo
Però io spero che questo sia
Riflessione
Circa la conoscenza se diversità sebbene
E quindi in qualche modo
Vi racconto tutto cose da un atto
Dopo sedici papà cioè la relazione dall'innovazione al lavoro cioè come il progresso tecnologico a in a sul lavoro e dall'altro lato come l'assetto istituzionale per mercato del lavoro Impact ha sulla capacità delle imprese di essere di essere innovativa
Questi sono i poi quei temi che cercherò molto brevemente trattare quello che vi racconto nate è basato su molta letteratura cito di vedere quali sono le
Le fonti principali linee ovviamente sono a disposizione per
Dal primo punto di vista diciamo che al di là dell'anno eventuale variazione dello azione tanti Pintabona aumenta formazione e le nuove tecnologie hanno certamente un effetto rialloca oggi ci saranno molti posti di lavoro in diversi settori verso fazioni crea e altri
Visto e questo in qualche modo prima sfida da tener presente insieme al fatto che anche la qualità della
Specificherò meglio anche la qualità del lavoro single ma ci sono due grandi
Si chiede di innovazione abbiamo l'innovazione di bordo prodotti nuovi che in genere amica cioè soluzioni che rispondono a domanda che esiste e quindi questo in qualche modo fomentare questo danno a noi interessa in questo contesto perché nei settori Monti chi a tutti ovazioni di cesso
Parleremo fra poco per questi settori sublimazione e quindi crea il settore che producono nuove tecnologie Pitt occupazione ci aspettiamo
Che Crespo quanti posti di lavoro
E innovazioni di processo sorprendersi
Lo abbiamo sperimentato negli anni in particolare su settori manifatturieri si sostituisce capita dalla diamo capitale si tiene delle oggi ieri mattina non mi ricordo delle funzioni di automazione
Sostituisce capi dal lavoro in particolare con posti di lavoro più colpiti sono quelli che richiedono poche competenze mi settori dico ad alta intensità di conoscenza sono più protetti
Crescere di voce alle macchine a controllo numerico narrare rialloca l'occupazione all'interno dei settori dalle imprese che sono in grado di utilizzare
Scandito a detrimento dell'impresa invece annuncia in gran
Entrambi quindi anche al parità di settore anche all'interno dello stesso settore sul il
Dobbiamo pensare quando pensiamo gli effetti sull'innovazione di processo produttivo e fatto da tanti mansioni che compongono queste mansioni sono allocate
Ma capitale o al lavoro a secondo da un lato di quanto sono automatizzate di queste singole nazioni dalla versate piegato debba il fatto di far politico è una cosa molto automatizzati rifatto di fare consulenza finanziaria
Ma si vive la sua professione
La separabili da dalle affermazioni di nuovo intorno
Capire se queste ma sono automatizzate di chi molto importante il costo relativo capitale rispetto al lavoro e questo è un tema forse
Il lavoro salari
Il lavoro pubblico incentiva molto
Innovazione tecnologica la
L'effetto dell'automazione quello far sparire
Verbalizzante di altre questi missili definiscono molto
Gli occupati finali può interazioni sociali sono quelli più a rischio responsabile può bene perché
Alle stime quantitative fra paesi sono molto variabili anche
La pendenza è vero va
Molto meglio la media sul vent'anni per il Paese
Europei tagli potenziata dove vedete parrebbe perché la crescita Hemingway dimostra
Assente l'intensa spezza le persone lavori manuali artigianali e la crescita di no va be è impedito
La riduzione
Degli impieghi su
Movimenti anni venti minuti centri al di là del
Dobbiamo essere estremamente consapevole della via
Business la linea verticale indica quanto sono cresciuti i lavori specializzati d'Italia e oggi quello della maggior parte degli altri degli altri Paesi e questo di nuovo tema e per il nostro
Intelligenze genere artificiale generativa questo è da un anno parliamo d'altro
Questo che il tema quindi non soltanto le mansioni per le quali routinarie Silvia possono essere sostituita capitale anche le mansioni intellettuali sono automatizzate da un lato questo è un nuovo prodotto e quindi chi è in grado di produrre di programmare di gestire l'attrice intelligenza artificiale Pietro cresce dell'appello l'occupazioni quei settori ma era perché adottava alle è un'innovazione di processo e le innovazioni di processo tipicamente su occuparmi che della complementari
I lavori alcune occupazioni velocisti di RAI molte altre c'è e cambierà la qualità c'è uno studio recente del fondo proprietario di un paio di paio di mesi fa che misura appunto l'esposizione all'intelligenza artificiale delle diverse nazioni a quanto queste mansioni sono sostituibili dall'intelligenza artificiale
Qui c'è un confronto fra l'Italia e la Libia del
Economie europee avanzate non prendete numeri queste percentuali
Sì perché struzzo stranamente preliminari però guardate in termini relativi ci sono occupazioni poco esposte con le più tardi sopra che non sono colpite ma non sono nemmeno malvagio di nuovi servizi alla persona queste ci sono mansioni che fondo monetario chiama passa complementarietà che in realtà sono quelle sostituibili
Tutta una serie di si insostituibili che sono la barbetta rossa nel mezzo e poi ci sono quelli ad alta complementarietà quelle dove la produttività l'altri lo svolgimento di quella mansione viene aiutato dall'esistenza della dell'intelligenza cioè spie mitici larghezza giudici pesanti politici a di nuovo questa Barretta rosso più bassa noi gli abbiamo o meno della migliore
Ma sessioni che vedranno crescere lavoro attività e la e la loro domanda le venduto evidente chiaro tutti gli studi al di là delle diverse declinazioni è l'effetto sulle sequenze le diseguaglianze cresceranno perché chi è avvantaggiato dall'esistenza delle vigente artificiale e chi sta nella parte alta del c'è da dire e quindi le diseguaglianze se a infetto diciamo Bellizzi quegli anzi di mercato cioè quelle generate dal mercato e quello di ampliarsi
Quindi la produttività cresce a
Le stime sono molto ballerini quindi popoli moltissimo troppo presto per capirlo a livello diciamo se stipati livello di paese ma li diseguaglianze
E qui e l'altra cosa che succederà dicevo è una aumenta o della ricomposizione delle su quindi una transizioni in qualche modo dare gestire sappiamo che il mercato non è in grado
La ricchezza generata dalle innovazioni tecnologiche e quindi dobbiamo scegliere se gestirla questa transizione in qualche cosa fare godere tutti di queste come anche l'OCSE ci dicevano nelle ci diceva adesso indica suggerisce
Firenze di tono rispettoso
E anche qualche quello che scriveva qualche anno qualche decennio fa oppure possiamo decidere di non farlo malizia eguaglianza e comunque ci sarà e quindi bisognerà gestire degli effetti economici e sociali del vantaggio se vogliamo che
L'altra questione di cui volevo parlare brevemente nei pochi minuti che mi mi mi rimangono è l'assetto del mercato del lavoro cosa fanno rispetto alla capacità dell'impresa di adottare proibiti vigili compare quello che abbiamo fatto negli ultimi decenni è riforme del mercato del in questi anni avuto sottoprodotto
Diciamo voluto o non voluto lo lascio a lui alla una politica industriale fra virgolette cioè hanno avuto come effetto collaterale di favorire alcune strategie delle imprese a a scapito di e che vediamo rispetto all'immobilità dell'impresa che cosa prima di tutto l'assunto sul quale si operato queste politiche dal lato dell'offerta e quello di intervenire sulle persone oggi prese render il lavoro flessibile per favorire la transizione cosa di cui parlo fra un attimo e formare le persone forma le persone che evidentemente una condizione necessaria ma largamente insufficiente se non ci sono i posti di lavoro su quali
Su sui posti di lavoro sono troppo
A questo punto l'aspetto insomma una sociologa
Letteratura su questo individualizzati problemi e soluzioni anche oltre
Certo trovi lavoro fatture
Travolse abbastanza flessibile questo comunque è un altro tema che nel momento in cui pensiamo alle politiche industriali per quello che abbiamo tanto e che nel momento in cui esiste una tecnologia d'impresa sia in grado utilizza di adottarle di utilizzarla quindi saltando sulla frontiera delle possibilità
Questo dipende da un lato dalla capacità di voglio dire potenzialità delle nuove tecnologie per il proprio processo e avendolo in tessuto di imprese molto molto piccole non è affatto detto che questo accada sbatte con chi lavora nelle stanze a realizzare bene i genitori proprietari dell'impresa molto piccole questo è un tema è uno dei titoli che si è
Poi c'è il tema della convenienza adottare nuove tecnologie so che c'è adesso che potrebbe servire ma quanto mi costa rispetto a puro e questo è l'altro tema da affrontare poi c'è la dotazione finanziaria delle imprese che fosse quello di cui si discutiamo di più cioè diciamo cerchiamo di finanziare le imprese nel momento in cui possono adottare queste nuove tecnologico questo sicuramente di nuovo la condizione necessaria ma probabilmente non so
E infine c'è il tema della capacità manageriale gestire impresa che comunque dei limiti dice tutto questo tipo di nuove tecnologie di automazione intelligenza artificiale cambia l'organizzazione all'interno dell'impresa
Ora flessibilità del mercato del lavoro anche qui pochi temi contratti a termine contratti poca protezione dei contratti a tempo indeterminato riducono la necessità o l'incentivo investire sul rapporto di lavoro in modo del tutto razionali sia da parte del lavoratore che da parte del questo riduce quella che gli economisti chiamano l'accumulazione di capitale umano specifico nell'impresa riduce la disponibilità a essere composti in progetti rischiosissimo
Posto di lavoro e a rischio di Stasi progetto innovativo non andasse a termine riduce la collaborazione cioè quella innovazione costante sui sulle li micro innovazioni di processo che vengono dall'esperienza dal lavoro quotidiano riduce tutto questo quindi riduce la capacità di innovare in particolare negli industrie che sono più esposte a questo tipo di questioni quindi altri testi dall'innovazione nelle grandi e ha un impatto negativo sulla crescita dello più nei settori che richiedono elevata specializzazione quindi penalizza questo tipo inoltre questo interessante lavoro fatto dal dipartimento addette solo del mezzo
La la flessibilità del mercato del lavoro Vitucci la a miti riallocazione della produzione dai settori a bassa produttività verso settori ad alta produttività quindi riduce il contributo alla crescita alla riga aggregando da parte della riallocazione fra settori
Ho accennato all'attribuzione della protezione dell'impiego su Gottardi adibite abbinato
Una cosa che abbiamo imparato guardando tratto tutte le più recenti versione quindici
E che l'impresa il rispetto quello che farebbero normalmente reagiscono a questa possibilità giudice iniziare in modo costoso attraverso trasformazioni contrattuali di propri laboratori già lavoratori già in impresa passa anzianità ripresa passo capita
Ma che svolgono mansioni ad alto contenuto fisico il passo
Vengono diminuire ogni tanto lo ha raggiunto dalla detto e aumentare
E gli effetti sono più forti tra l'impresa non esportatrici e non OPA quindi per fare una sintesi quel la politica del lavoro volente o nolente cioè
Posto non apposta
Negli ultimi decenni ha prodotto una politica industriale su prodotto che ha favorito la sopravvivenza di imprese poco produttive di posti di lavoro a bassa qualità già protetto le rendite di posizione sistemi invece di favorire gestire evidentemente la transizione verso settori imprese ce lo dice anche il Fondo monetario rapporto del due mila e quindici la deregolamentazione del mercato del all'effetto negativo sulla produttività alimento stile ce lo dicono loro che l'hanno sostenuta per decenni in qualche modo crede farmi fare un'ultima chiosa negli ultimi trenta secondi industria bellica Jack ricerca innovazione
Allora ma non è una caratteristica del settore semplicemente dipende dal fatto che ci investe sacco di soldi quando l'abbiamo fatto nella ricerca medica per e da vaccino deroga malattie sconosciute e quindi
Non è una caratteristica del le armi portano sviluppo comportano benessere non porta sostenibilità ambientale anzi e noto
Quindi teniamole fuori da Confindustria lì per cortesia grazie
Grazie ancora la professoressa via Baccelli per lo sforzo concettuale anche sintesi di strade nei tempi quindi a questo punto chiederei di reagire agli altri protagonisti del pannello non hanno l'onere tutti i quotidiani tempo disposizione differente direi sette di
I servizi prestati messi io proverei in quest'ordine se se riusciamo c'è chiederei a chi è collegata da remoto cioè Tiziana pochi così verifichiamo subito se collegate a strisce intervenire poi ha avuto
Vicentini e poi Cecilia Guerra vediamo se Tiziana pochi è collegata ed è nelle condizioni di intervenire subito
Sì
Questa
Posso
Posso iniziare
Prego
Grazie intanto mi dispiace molto oggi non essere qui questa molto interessante iniziativa ma insomma sarà per le prossime volte io vi ringrazio anche a nome della mia organizzazione
Non solo per l'invito ma anche per l'aver voluto proprio costruire questa iniziativa di oggi attraverso varie fasi di approfondimento e anche voci cosa che insomma è molto rara di questi tempi e questa iniziativa che Pompeo silenzio assordante da troppi anni quindi quella appunto sulle politiche spingersi gli altri su come si disegna un futuro strategico per il nostro Paese
E è non c'è dubbio come stamattina si diceva che che italiana a si sviluppa e e lega il proprio destino ovviamente su generale e europeo noi abbiamo assoluto bisogno di non solo di tutelare di come dire aiutare e sostenere l'impresa di eccellenza che anzi noi abbiamo ma abbiamo assunto bisogna disfare nuova buoni Teresa lo diceva prima quello di voler Pentenero quando parlava che e c'è la necessità di andare a vedere produttive anche tutte quelle aree che venga tanti anni si sono di stilizzate ma comunque legandola anche a quello che diceva la
Se resta poco fa e quindi sulla e quanti Berti
Ci saranno perdite di posti di lavoro mettendo insieme le mi pare di transazioni che si stanno muovendo in questa fase quindi noi l'abbiamo nel nostro Paese la necessità di fare nuove impresa e sostenere ovviamente l'inglese di eccellenza che già c'è
Egli accompagnare tutto questo ovviamente con lavoro di qualità
Quindi uno sviluppo che riduca se possibile finalmente divari territoriali di vario genere e che annulli ecco voglio uso questo termine un po'forte simboliche ma insomma tanta precarietà schianto è stata e generata e le dicevamo prima appunto
Lei e transizioni potranno produrre la professoressa diceva non possiamo quantificare i ancora e molto presto dire come l'intelligenza artificiale delle nuove tecnologie che che risultato produrranno dal punto di vista occupazionale però è chiaro che nostro obiettivo e quindi io condivido quando lei dice bisogna decidere cosa fare si gestirono giusti delle transazioni per evitare e che avvenga un e che ci sia un risultato assolutamente negativo bisogna gestire ovviamente le transazioni
E chiaro che noi non possiamo permetterci né ulteriori perdite di posti di lavoro mie l'aumento come dire di quella che da grande grande lei gran numero di lavoro povero che si eccetera perché il nostro Paese in questi anni
Noi come sindacato cosa abbiamo abbiamo lo strumento della concertazione che è il nostro principale
E strumenti primo tema di cui oggi avete già parlato volto ma io che voglio di nuovo sottolineare né che rientra diventano seconda fila di contrattazioni materia in termini politici c'è grande paese e quello di creare finalmente una filiera che la conoscenza
Anche l'acquisto resta prima lo diceva ma insomma un po'tutti interventi l'hanno storpiato che di creare non solo destinare il diritto allo studio e questo in questo Paese ma proprio creare talmente agonizzare la filiera della conoscenza che ci accompagna dalla dalla scuola elementare
Fino al fino al dopo pensi oneri quando dobbiamo di anzianità attiva vuol dire che durante a
Da quando andiamo a scuola durante il percorso lavorativo e anche quel fuori dal percorso lavorativo noi abbiamo bisogno di continuare in come dire ad implementare non si capacita
Di conoscenza quindi la scuola di specializzazioni successive ovviamente la formazione continua come diritto soggettivo come sapete che già questo c'è un obiettivo che in molti contratti abbiamo raggiunto Parma comunque
Maggiormente come dire utilizzato e è questo ovviamente dentro e fuori luogo lavoro da certificazione di questa di questa formazione ed è la formazione continua l'aggiornamento era di qualificazioni anche qui ripeto continua insomma delle competenze delle lavoratrici e dei lavoratori e e
Questo da una parte per superare quello che chiamiamo il ma c'è questa richiesta di
Competenze che noi percepiamo dall'altra per aiutare che quelle persone e in termini di usando il termine occupati occupabilità anche la professoressa diceva ci sarà probabilmente datazione dal posto di lavoro posti di lavoro
Io mi mi auguro che questo mosaico nel nostro Paese si cresce sposti davvero Massari in caso di di bisogno di necessità dal posto di lavoro posti di lavoro cosa che non è la condizione del nostro paese in questo momento ma comunque è chiaro che bisogna offrire competenze anche a coloro che hanno in questo momento competenze minori i cosiddetti cosiddetti lavori poteri è chiaro che tutto questo volete anzi celebri famose tre transizioni che pressanti citiamo esempi citiamo e che
Sì ciao sono in atto intervengono sull'organizzazione del lavoro è stato già detto intervengono sull'organizzazione del lavoro che sta cambiando
E che sempre più ovviamente e cambierà e quindi in come interviene il sindacato qui propriamente nella gestione della gestione la parola grossa scusate ma è comunque nell'arco determinazione
Bella dell'organizzazione del lavoro insieme al sistema impresa quindi per la gestione degli orari quindi nel cercare di realizzare questo obiettivo che ci siamo dati di nuovo in modo diverso che è quella della riduzione degli orari a parità
Di salario e ovviamente cercando di rispondere anche a quel problema che qualcuno parlava delle tante dimissioni che si sono avute dei posti di lavoro in questi ultimi anni soprattutto da fuori poi anche se sembrava essersi fermato questo fenomeno
Ultimamente perché è chiaro che noi abbiamo sempre parlato di conciliazione vita lavoro in realtà avendo lavorato molto di più su un sostegno alla genitorialità ma il fenomeno che ci si pone oggi di fronte Carey singoli le singole persone cercano proprio del tempo del tempo per sé
Indipendentemente come dire dal sostegno alla genitorialità che rimane comunque l'impegno che non possiamo lasciare e quindi è chiaro che dobbiamo ragionare
E su un'organizzazione del lavoro attraverso una gestione diversa del sistema letterario riduzione degli orari per tentare di dare risposte e positive alle ovviamente al cambiamento che le transizioni comportano nei processi produttivi
Innovazione di processo e di prodotto si diceva prima ovviamente e quindi noi dovremmo cercare di ragionare con le aziende Gaetano
Affrontare e questi temi ovviamente un altro dei temi su cui dovremo molto dire finalmente mi sappiamo qualcosa essere molto attenti la gestione e la gestione da cima
La cura di l'ambiente e della salute e della sicurezza questi sono come dire tre elementi che non da per i quali non possiamo assolutamente prescindere
Nelle immaginare una nuova organizzazione del lavoro
L'altro ovviamente il cambiamento che diverrà effettiva alternanza grazie tale certe ancora siamo troppi siamo dei nostri pietismo troppo abituato ad una giustificazione cosiddetta scarica dare invece tutto tutti questi cambiamenti dovrebbero portare ad una gestione così pittorici tale quindi più collaborativa con coloro che vi lavorano
In in azienda e lo strumento principe probabilmente su cui dovremo
Molto lavorare dirigista di Como così parlando dopo tanti anni è nella partecipazione quindi la partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori
Alle strategie d'impresa quindi ah le strategie più generali e ai dei pestaggi organizzativa appunto di cui parlavo prima che è quella relativa appunto ai cambiamenti che assolutamente inevitabilmente
Del piano per le nuove tecnologie rilevanti già Charlie comporteranno all'interno del del sistema produttivo e partecipazione delle curatrici e a e dei lavoratori e in prima lettura cosa signor Martina
è stata qua allora due cose solo ovviamente sull'intelligenza artificiale dicono slogan mi dispiace a questo punto ma è chiaro che dovrà essere certe e si chiuderà dopo dal controllo vale quindi da rispetto e credibilità
Umana assolutamente per un altro tema importante che spettacolo al sindacato in questo processo di trasformazione sono il rispetto dei diritti sindacali perché non sembrava cambiano anche le modalità attraverso tutti i Rizzo per carico
Sì che si esercitano tant'è vero che sappiamo che già qualche sentenza della Cassazione è intervenuta per rispondere per esempio ad una ad una denuncia ed essere stato sindacato per ricusato tipicamente e alcuni sistemi aziendali ovviamente nella denuncia
Il è stata persa
Si è trattato s'è detto
Di col dubbi durante la di volantinaggio elettronico ma voi capite quanto anche da vista i diritti sindacali
Queste transizioni dovranno come dire impegnarci molto per cercare di far perdere i diritti ma come dire gestire meglio quelli che ci troveremo di fronte discusso grave di preso troppo tempo e ti ringrazio ancora
Grazie
Iniziano a voi
Nel frattempo l'applauso della sala era per il contributo di Tiziana Bocchi ma anche perché c'era raggiunto dico la Smith è il candidato del far
La Commissione
E che interverrà la conclusione di questo pannello per cui proseguiamo a questo punto chiediamo di intervenire a Marco vicentini che vicepresidente nazionale della ce ne ha quindi pop il punto di vista
Uno si sveglia Secondo ovviamente il punto di vista del mondo dell'artigianato e della piccola media
Prego
Grazie tanto grazie per l'invito e trave organizzato questo interessante momento di confronto
Come ce ne ha ci siamo ormai fermati a ragionare su questi temi da da tempo perché estremamente
Dirompente necessario parlando tutti quanti insieme
Io intanto sono un un giovane imprenditore anche perché per essere in Cina con questo ruolo faccio impresa o la classica PMI italiana di ventiquattro collaboratori si occupa di progettazione e fabbricazione di i sistemi di filtrazione
E mi occupo anche di innovazione start-up
E giusto per dare un'idea da da quale punto arriva anche una la mia visione erano sedicenti estivi su questi temi abbiamo visto prima la professoressa che parlava di di questo grosso cambiamento tecnologico sui vari punti
Da da dare manifattura l'intelligenza artificiale
Questi punti sono per tutti ancora molto opachi lo sono anche per noi ed ancora percepibile quanti lavori possono essere sostituiti da queste tecnologie quale sarà l'impatto sulle nostre imprese solo per questo le parti sociali devono incrementare la discussione e creare contenuti per capire come essere preparati per questo grande cambiamento
Dovessimo chiedere oggi in sala quanti sanno che cosa può fare l'intelligenza generativa penso sarebbe molto difficile riuscire a a capire veramente grossi si può andare a fare spesso una grandissima opportunità
C'è un problema che si pagano tantissimi posti di lavoro ma un'opportunità per fare impresa e fare innovazione quindi anche noi ci interroghiamo su come poter dare delle policy alle imprese ai giovani imprenditori italiani è chi vuole fare impresa in Italia per sviluppare imprese innovative con queste tecnologie
è un'occasione per tutti per riuscire a aumentare la produttività in Italia uno dei problemi più grandi contiamo davvero quindi essere in quella fascia alta visto che anche prima si diceva non si sa di quanto l'impatto la produttività potrebbe avere sulle nostre imprese
E sembra che sviluppa delle policy che permetterà ai nostri in prese di poter utilizzare queste tecnologie per finalmente mentre la produttività la produttività vuol dire poter Roma Inter anche se la ride grosse imprese Pomentale politiche di welfare
E quindi dare un valore aggiunto a quello che la vita dei nostri collaboratori si parla sempre di lavoro AG lavoro Smart queste pronunce possono implementare e aumento di dare la possibilità all'impresa e di sviluppare programmi interni per agevolare questo tipo di attività
Il punto principale che dobbiamo sempre renderci conto che in Italia il novantanove per cento dell'impresa va da uno a cinquanta addetti quindi è importante anche in questo contesto quando sviluppiamo una policy
Non guardare quello che succede in Germania
Non si parla di PMI spari centocinquanta centottanta duecentocinquanta addetti
Settimane fare inizieranno permessi in Germania ad Hannover e quando parlo con dei colleghi di queste tecnologie di come lo restano implementando passi anche nel se una piccola impresa quanti siete centoquaranta cinquecentosessanta e voi nello stendere cioè Piemonte
Ventidue diciotto trentacinque cioè l'impatto che possono avere per un'impresa di centocinquanta duecentocinquanta detti questa tecnologia non sono quelle che lo possono avere per le nostre possono essere un grande volano invece perché cominciano a essere veramente accessibili la robotica collaborativa permette a imprese che fanno manifattura di portare dopo che permettono di fare automazione ha dei costi più sostenibili ma le parti sociali e il governo deve sviluppare delle policy che permettono di piccole imprese italiane di cogliere questa questa grande opportunità e come ce ne ha abbiamo cominciato a lavorare su diversi temi in questi anni all'intelligenza artificiale anche già a partire dal due mila diciotto di Mila e quindici ha avuto un grande impatto in Europa per quanto riguarda interviste le piattaforme ci sono ventotto milioni di persone che lavorano su piste Stefano C su piattaforma
Sì piattaforma cenere di mio diciotto con il rinnovo del contratto collettivo dello dissi che il trasporto ha dato più diritto a quelli che sono i writer
Che non aveva la possibilità aveva nove erano non identificati come collaboratori non avevano dollaro di lavoro definito quindi le parti sociali devono essere promotrici di questo cambiamento e attive durante questo momento
Come Cina quindi ci diamo all'iscrizione delle imprese per dare formazione cosa che è fondamentale la formazione pontina per i nostri collaboratori proviamo renderci tutti conto che la formazione non può essere fatta per tutti a un saldatore di sessantadue anni si può chiede di fare un re skilling per usare un Cobo intelligenza artificiale
Vi si deve abbattere carico fiscale e permettere a chi fa produzione manuale
Di avere valore in quell'avo
Però avere uno stipendio dignitoso per lavoro e recuperare quei soldi dei lavori che hanno invece delle performances molto piatti la produttività molto più alta
Perché veramente impossibile fare rischi lì a uno che si occupa di produzione a cinquantacinque cinquantotto sessanta anni non faremo to work in invece i giovani della nostra leva riflette cinquant'anni sono in grado di fare cento per cento remote working lavorando in Italia in tutto il mondo grazie grazie questo il pugile quindi abbiamo lavorare tutti insieme per fare delle policy che permetta all'Italia sfruttare questo grande momento
Il di cambiamento lavorare sulla produttività e sulla formazione grazie
Grazie a Marco vicentini a questo punto chiediamo Cecilia Guerra responsabile lavoro dalla segreteria nazionale il PD di tirare un po'le fila ovviamente il piccolo dei sette minuti degli altri era di carattere ordinamentali questo
Obbligatorio passaggi circa
Grazie mi alzo in piedi perché se non un divieto
Allora approfitto del fatto che chi mi ha preceduto ha già dato effettivamente un quadro molto ampio ricco completo direi delle ditemi almeno per indici e vorrei fare alcune quindi considerazioni sparse ma di carattere politico
Cioè noi capiamo siamo di fronte a una trasformazione industriale una un'innovazione una rivoluzione industriale moderna contenti anche molto rapidi e capiamo che gli effetti sul lavoro e anche sul benessere delle persone sono anche difficile da stimare possono essere molto diversi sicuramente ci sarà un aumento della produttività del lavoro può darsi è un può darsi che si chiede complementarietà e quindi possibilità occupazionali di tipo diverso eccetera
In prospettiva sta possiamo immaginare che una rivoluzione industriale aumenterà il benessere
Ma il problema che noi non dobbiamo dimenticare avendo alle spalle altre rivoluzioni fiscali industriali e che questi sono gli effetti magari di lungo periodo ma non possiamo ignorare le battaglie che sono state necessarie per assicurare ai lavoratori la loro quota e di prosperità
Resa possibile dalle innovazioni tecnologiche questo problema che voglio propose dietro a tutte le trasformazioni ci sta una un conflitto distributivo rilevantissimo che noi dobbiamo affrontare da subito visto che siamo anche consapevoli di quello che può succedere
Non e quando noi diciamo che i processi vanno governati dell'innovazione tecnologica non è neutrali così come non lo sono le innovazioni organizzative lo dobbiamo dire proprio in quest'ottica perché se noi non li governiamo non capiamo dove stanno andando possiamo aprire degli esiti distributivi e quindi richiesti sul benessere soprattutto dei lavoratori con un po'di anni anche specie piccole imprese potrebbe essere che possono essere effettivamente che passanti d'altra parte che che il problema del conflitto distributivo sia un problema reali e e vivaci e del nostro tempo ce l'ha dimostrato l'inflazione già con l'inflazione non è che abbiamo potuto che in termini aggregati poi le situazioni settoriali sono diverse i profitti hanno resistito anzi dice il teste hanno aumentato la loro quota la loro fetta di appropriazione del valore aggiunto i salari sono diminuiti nel loro potere d'acquisto e anche come quota sul PIL quindi un problema di potere di mercato esistente ed è fondamentale la la l'automazione prima e dipingete artificiali ora possono determinare esiti molto diversi proprio su questo sul potere di mercato delle persone dicendo in maniera molto grossolana pensate solo al tema delle competenze che è stato ampiamente discusso se il tipo di i dotazione che viene avanti toglie competenze quindi automazione bieca e e skilling cioè va bene chiunque a fare quel lavoro lì e il potere di mercato si riduce perché diventiamo tutti sostituibili e quello che è successo anche in passato quando le macchine hanno sostituito per operai specializzati
E chi magari si andava a prendere ivi inviti ragazzini le donne c'è gente che si pensava che avesse capirlo spesa che allevano pochissimo potere di mercato cui pagare salari da Fanny
Sto facendo questo per far capire cosa può succedere ovviamente uso un termine colorito perché ho solo pochi minuti
A a disposizione no quindi dal dal lato opposto lo vediamo cioè se tu invece ai delle competenze quindi parliamo di app skill investire in eccetera
Sei delle competenze tra i formati e soprattutto se quelle competenze sono scarse allora succede che magari non ti assume più a termine ma ti tengono stretto e quindi qui trasformare lavora termini in tempo indeterminato puoi cambiare lavoro alla cerca di condizioni migliori eccetera eccetera
Siccome queste come ricordava prima via Pacelli possono essere disposte individuali che lasciano però il problema trenta producono interrotto liberamente quello che hai detto lasciano il problema aggregato da risolvere a noi che ci occupiamo di principio di politica e del benessere delle persone l'altro elemento fondamentale per mettersi avanti coi lavori è rafforzare gli istituti che sul mercato del lavoro riequilibrio non il potere di equilibrio al la forza di contrattare di stabilire Akiba
Quella posta in più che si guadagna se noi per esempio la cosa più banale che viene in mente in alcuni settori dove c'è un forte aumento di produttività e di valore aggiunto quindi a parità di di di di manodopera
Se noi contrattiamo in quei campi una riduzione dell'orario di lavoro a parità di retribuzione questo è un esempio di politica che non permette un'appropriazione da parte solo di qualcuno dell'aumento della produttività altre cose per esempio dicevo prima l'inflazione ma i paesi che hanno un salario minimo che solo trenta Paesi su trentotto dell'OCSE
E quanti sono venti presso ventisette nel nell'euro in Europa e nell'Unione Europea
Quelli che hanno avuto il salario minimo si sono difesi molto di più dall'inflazione il salario minimo dal diciannove dal due mila diciannove due mila ventiquattro immediate il sito del quattordici per cento dei paesi che ce l'hanno ovviamente alcuni hanno tirato molto sulla quote quindi è una media un po'falsata da questi che a questi alcuni Paesi però hanno svolto quel ruolo un ruolo di difesa ed ero ed è un istituto del mercato del lavoro che Annoni non ce lo vogliono dare ma noi continueremo tenacemente con insistenza arricchite
L'altro elemento dicevo non è solo dove va la tecnologia nel processi prodotti eccetera ma proprio sull'organizzazione del lavoro e lì lo vediamo pesantemente c'è un rischio e ci sono tante opportunità perché la la tecnologia e anche l'intelligenza artificiale può comportare un miglioramento enorme delle condizioni di lavoro anche si pensi alla salute alla sicurezza ma o al contrario a determinare un accentuarsi di quelle cose che sempre succedono anche queste sempre succedono
Che sono un tentativo di controllo di controllo e quindi di quasi schiavizzazione in termini moderni della Border laboratori privandolo della qualità del lavoro privandolo di quel minimo di autonomia che permette di respirare sul posto di lavoro e controllando i tempi le distrazioni col persino un livello millimetrico di controllo perché ti vedono anche se di Sky l'occhio dal computer quindi a monitoraggio può diventare veramente molto molto invasivo
E proprio perché questo tema questo tema del controllo che che è un tema democratico in generale per quanto riguarda l'intelligenza artificiale ma democratico di democrazia sul mercato del lavoro
Proprio perché questo tema importantissimo noi non possiamo rimanere indietro sulla battaglia di quella che viene chiamata partecipazione e mi avvio alla chiusura noi stiamo discutendo in Parlamento l'importante proposta di legge la proposta di legge sulla partecipazione ma dietro questa parola bellissima chi tutti noi crediamo ci può essere una cosa ci può essere un'altra
Quello che noi stiamo proponendo come partito democratico in Parlamento in questo passaggio è che ad esempio la partecipazione che viene chiamata organizzativa cioè il coinvolgimento dei laboratori nella determinazione
Degli orari di lavoro delle modalità di lavoro delle fasi della produzione sia obbligatoria e che se non c'è questo coinvolgimento si possa attivare il comportamento antisindacali
Perché se noi non in don ci mettiamo subito avanti da questo punto di vista ci troviamo con che cosa poi gli algoritmi che sapete cosa fanno gli algoritmi non governati fanno delle cose antipatiche prima di tutto si portano dietro le ideologia e discriminatorie che la nostra società e le traducono in regole no perché assorbono la realtà e la riproducono con discriminazioni parziali sessuali tutto quello che Ripa e dall'altro possono proprio essere utilizzati nell'inconsapevolezza della possibilità di controllo del lavoratore per e controllare e partecipare
Determinazioni essenziali dall'assidua vita lavorativa
Grazie a Cecilia Guerra ringraziamo ancora lì a Pacelli Marco vicentini in collegamento Tiziana pochi l'avete ci ha fatto però salutiamo tutti insieme e l'Islam segretario nazionale del partito democratico
Tra
Grazie anche a Vinicio Peluffo che ha coordinato questo panel questa tavola rotonda
è stata una giornata fin qui molto densa dalla segretaria siamo contenti contentissimi di averti quindi prima di passare all'ultimo panel della giornata io approfitterei visto che si è citato il tema del lavoro
è stata una giornata in cui la domanda di politiche industriali è stata molto forte
Si è parlato di lavoro e tra le tante cose che sono emerse una costante che le politiche industriali vanno di pari passo con la qualità della del lavoro approfitterei della presenza qui di un di un operaio di stella anche se si è parlato anche molto di Automotive per questa mattina per chiedere a che punto siamo qual è la qualità
Del lavoro a Mirafiori e in particolare do il benvenuto e lo ringrazio per aver accolto il nostro invito a Gianluca Rin Done operaio delle carrozzerie di Mirafiori grazie Gianluca
Buongiorno a tutti è grazie dell'invito
Quello che sono quello che vorrei dire è sicuramente dati una descrizione molto diretta di quello che diventato lo stabilimento Mirafiori Carrozzeria
Con la prossima settimana è la quarta settimana consecutiva di cassa integrazione dove in quello stabilimento non si sta producendo nulla
Non c'è più rumore non c'è più un suono le linee sono completamente spente
E siamo circa due mila e quattrocento rotte persone in cassa integrazione
Quattro anni fa
Finita diciamole era Marchionne ci venne affidato una commessa automobilistica molto importanti la cinquecento elettrica il primo modello elettrico prodotto in uno stabilimento italiano
A mano a a accolta questa bella notizia
Aspettavamo con ansia i diritti di rientro nello stabilimento perché dovevamo e volevamo rientrare perché quello stabilimento appartiene ha una storia
Appartiene a un Paese appartiene appartiene un orgoglio nazionale sano anche oltre confine bene
Rientriamo piano piano acquisiamo delle nuove professionalità perché ovviamente il modello elettrico non ha più una costruzione standard del motore endotermico
Quindi siamo entrati tutti quanti in breve tempo facendo dei corsi professionali
E con un grande orgoglio
Racconta un piccolo aneddoto giusto per farvi sorridere
Davanti alla porta due quindi storica porta di Mirafiori era da anni che non c'era più diciamo il furgone etto di Gerardino che ci prendeva le mozzarelle di bufala il formaggio il salame bene
è arrivato anche Luís quindi lo abbiamo accolto anche lui come gesto di fiducia reciproca
Perfetto iniziamo a produrre questa cinquecento numeri impressionanti perché il mercato le richiedeva
Professionalità nuove quindi ci siamo anche noi messi in gioco in discussione per far crescere quella che doveva essere la futura fabbrica del nostro Paese
Viaggiavamo a pieni ritmi straordinari turni
Poi l'elettrico ha subito un un brusco rallentamento nel frattempo ci fu spiegata che ci fu una specie di fusione fra FI CIA il gruppo Psa
Bene la fusione c'è stata sulla carta
Ma noi siamo a tutti gli affetti
Stati assorbiti dai francesi
L'amministratore delegato quando venne in azienda ci disse di non preoccuparci perché il futuro di Mirafiori era scritto nei suoi piani industriali dovevano essere orgogliosi di tutto quanto
Ma che era venuto soprattutto per tagliare gli sprechi bene il primo spreco secondo lui che fu fatto è quello di chiudono lo stabilimento
Di Grugliasco lo stabilimento storico che portava anche il nome di Giovanni Agnelli e accorpare
Le due produzioni di Maserati all'interno del Plantes
è ovviamente riallocare tutte le persone all'interno del Plantes bene quindi no in quel momento avevamo la cinquecento elettrica pieni ritmi la Ghibli e la quattro porte due modelli Maserati endotermici portati diciamo in casa e all'interno ne facevamo anche il lo storico subito
Ho chiamato Maserati Levante bene a distanza di due anni non produciamo più vivibile quattro porte non produciamo più la Maserati Levante non stiamo più producendo la cinquecento elettrica e le due Maserati che dovevano essere nuovo investimento nelle linee sono partite ma purtroppo i loro numeri nel mercato non consentono anche lì la piena attività degli addetti a quelle linee sto parlando della granturismo e della Gran Cabrio anche loro Elettriche
Queste una rappresentazione molto Diretta di quello che è la vita di questo stabilimento ripeto noi siamo tutti in cassa integrazione ora io sono padre di figli
Ho due bambini uno di quattordici anni uno di otto è una moglie a casa che purtroppo avuto un'attività di bar per sette anni e purtroppo il Caulfield ha dovuto abbiamo dovuto fare delle scelte economiche quindi quell'attività purtroppo dovuta cessare con dei debiti tra l'altro veramente con la moglie noi ci troviamo ogni volta che arriva il mio stipendio a casa che non è più di mille seicento euro come poteva essere perché poi segretaria dobbiamo parlare anche del quotidiano dell'impatto economico
E di millenni mille e cento euro se si fa qualche giorno
è veramente bisogna decidere come agganciare il pranzo con la cena
Io sono ecologista io con mia moglie vogliamo costruire il futuro dei nostri figli
Ma in questo momento l'elettrico secondo me non è un perno centrale per carità la tecnologia deve andare avanti perché deve andare avanti
Ma non è quello che chiediamo pure le carrozzerie è sicuramente un modo un un modello non elettrico perché l'esperienza di numeri ci danno ragione
Ma un qualcosa che sia appetibile al mercato che sia in dote amico che sia ibrido che sia un qualcosa che ci torni e ci faccia tornare alla piena attività in quello stabilimento
Ora dovremmo rientrare non tutti sulla sulle linee il tre giugno ma ad oggi non sappiamo per quanto tempo e per quanti chi
Concludo questo mio modestissimo ragionamento e anzi vi ringrazio della pazienza nel rivolgermi a lei segretaria
Guardi io ho sempre votato a sinistra sempre io osa ho votato Pd
Fino alle primarie di Renzi
Dopodiché penso che quei due euro li che ho investito per quelle primarie è stato il mio investimento più sbagliato quello che chiedo alla prima alla segretario del primo partito italiano di opposizione
Un grande senso di responsabilità perché siamo in tanti che non abbiamo più una casa dove poter votare questo glielo dico veramente hanno Mendini ha credo di tante persone
Che siamo alla ricerca di una sinistra una sinistra vicino a noi una sinistra vicino all'operaio una sinistra che è collegata alle persone che alla mattina si devono alzare per portare la pagnotta casa grazie
Grazie grazie Gianluca per questa per questa testimonianza si è parlato si è parlato tanto oggi di Europa
Se ne è parlato nel corso della mattinata urtiamo avuto il piacere di confrontarci e Gianni Letta
E altri interlocutori come non approfittare allora della presenza qui del candidato comune del Partito socialista europeo la presidenza della Commissione europea
Nicolas mentre
Gara gara IRI
Gare compagnie chiari compagni
Amici e cari
Amici
Sono molto felice di essere quindi tra di voi per discutere industria e lavoro
Perché proprio sulla capacità di costruire un nuovo modello industriale
Passato sulle nuove tecnologie sul capitale umano un lavori di qualità e periti sociali e si gioca il futuro se l'unione seria home Lab
A ho tradito no
Problema e del benessere Venosta gente
Ora io ingraziare egli slide il partito democratico avversi riunito tutti oggi
La parti sociali imputati gli europei e nazionali commissari europei
Ciao Andrea
Siamo amici e siamo colleghi
E il contesto geopolitico è profondamente cambiata
E due aree vicino a noi di crisi attraverso qui siamo passati le politiche economiche di giganti come la Cina e listati ogni l'allineamento dal mercato internazionale e terminata
Tale uso la le nuove nuove tecnologie tale accesso alle materie prime Energia
Tano designando un nuovo ternario economico
Dove loro OPA e issò in Stati membri dischi hanno i tre mezzi al margine
Piano e tutti d'accordo non possiamo accettare il declino economico
Oropa e porterebbe con sé il declino per il suo modello sociale unico al mondo
La difesa dei unico economia sociale di mercato
Come definita nei nostri trattati il piede una nuova e forte politica industriale europea fondata Torino sui settori le altre idealizzata alla nostra autonomia Pratesi
Sia temi passare all'inglese
Queste a controsenso
E a o ebreo fondi a Freud
Ai pari Empress
Paese vuole
Altre meno voti Sr
E se San Zeno
Qui che annoti miopi sui notti mio
Aspro grazie
Allora innanzitutto lasciatemi ringraziare il lavoratore di Mirafiori sono stato molto toccato dal suo intervento e come progressisti devo dirvi che le sue parole non possono lasciarci indifferenti
Ai tempi suoi il Superman
Mi porto dietro tutto quello che ha sentito oggi parte del genere cui asset interno ancora il premio Strategy for Industrial poi si procedo a modello sostenne agone industrial di fare appello
Un libretto dopo il quindici e il sedici N uguale prima forse outsourcer moda e specie nei che voler Poletti ciò
Oggi siamo qui per lavorare e gettare le basi per una nuova strategia in materia di politica industriale
Per dare forma un modello di sviluppo industriale sostenibile e che guidi la transizione ecologica su scala globale rafforzi nel contempo il nostro modello sociale e devo dirlo con un'occupazione buona di alto livello e di qualità
Ras sorge San Damocles
Pessimi
E quindi meriti ed io la strategico
Per noi socialisti democratici significa che abbiamo bisogno di una strategia del Made in Europe
Pezzi guai quindi che sono industry viola il coso We want giochi stronca socio e ora
Ed ecco perché a non più di abbiamo bisogno di un Europa industriale forte perché vogliamo in un'Europa sociale forte
L'Europa stanno adesso Hernando da tempo in un senso che ha dalla UE mai prende Paolo pentirò Nemo vuol sia assente Simone in quei design Enzo mensa Cessna ex Genoa X milioni Angiola voti in un real sole chiariti e Nicola ANBI Twin your via
L'Europa ha fatto anche tante cose buone e io con il mio amico Paolo Gentiloni che era qui stamattina ho lavorato su strumenti come Next Generation e You e sciura che affondano le proprie radici nella solidarietà reale
Cioè l'espressione mediazione George senior andò avanti faticando e travolgente e ne eccellente
Proprio grazie sciura è stato possibile salvaguardare milioni di posti di lavoro in Europa cinquecento mila soltanto in Italia
Processa andiamo pezzi fuori
Fuori da Nexo il resto degli Who
E c'hanno le dense Xperia miglior rosso e in otto gironi g ove Camurri anche Investments Ender fiducia
I socialisti democratici si sono battuti per il Next Generation il dirupo con ottocento sei virgola nove miliardi di euro in opportunità di ripresa investimenti per il futuro
Ed è leso i cavoli planner su quella strada androide Nineteen sporco per niente l'euro per PGS nasce da Auckland azienda ex Genoa insidioso
Eh no ai gol senza Faicchio anche Texstyle
Giustamente a dispense Waasland under sei centimetri peso immane Tore fomenta le a John McCain da sulle ciò
Quindi il piano di ripresa dell'Italia vale centonovantaquattro virgola quattro miliardi di euro il più grande
Nel Next Generation il giro ed è quindi fondamentale che questo denaro sia speso prima di tutto e che sia spese in modo saggio ed efficace proprio per riformare questo Paese e dargli una un'industria forte
E produttivo
Ma voi avete ovvero dando esponenti di Alcatel Giobatta qui a volte sotto l'udienza
Agli quindi giusta incapaci qualche aprile After Twenty cioè enti Essex quelle cellule is You Can't Stop me ne Haniyeh ma è hai chiesto a Barry chi li lei a nozze utopie fluente
Fonda OSP ex post pare Mario altro anch'io Nietzsche stroncò e investment appassiti tu moderna espone aggio Peckham batte in testa addossò più che i pezzi a uso il modo
E e ora però di guardare avanti guardare al futuro quindi al dopo Next Generation Miglio e devo dire che le mie idee in questo contesto non sono così diverso da quelle di Mario Draghi dobbiamo avere un'Europa
Che abbia un forte Investimenti ha una gran parte capacità di investimento
Proprio perché possa diventare un Europa moderna e con delle fondamenta solide
è andato shore rimasti emissione ad aprire si oppone Number States lego a macchina Anzio può esser voi aggressore cosa il problema è che nessun cioè l'Haute
Giù giù giù giù Giuggiù lodevole nel feto Ponteccio Vincenza esce vuole accresca no qui la tecniche miste avvistò inserisce
E quindi dobbiamo anche garantire doposci purché l'UE sostenga i mercati del lavoro e quindi tutti gli stati membri e fornisca dei meccanismi permanente perché questi benefici di questa transizione siano per tutti perché i lavoratori non possono essere le vittime di questa transizione
La masse equestri affluenza estirpi Baldwin Westens che l'ente qui Schiele las Modena qui Ossona prende pesca e New è tiepido
è un allestimento vuota offrendo o mia fiori Essen
è una è mai egli spesso in fuorigioco e spesso infuori suoi c'è questo ovviato Works qui cioè no Luis pesi fa scendere pesca mediamente Andes lavoravano
è ovvio che tutto questo deve essere fatto con una nuova qualificazione una migliore qualificazione ma anche con delle nuove attività
E io devo dire che ho ascoltato davvero con interesse il nostro amico di Mirafiori e ammiro profondamente la sua passione la passione per il suo lavoro
E il suo il suo impegno e suonavamo e queste sono cose che non possiamo permetterci di perdere
Penso del se
Stante democrazia ed io ho pianto vale uno
Poi apre cipressetti andandola Haven poi un socio Progress
Laico Pian Dei Coletti Hunt peggiore alpeggio dispersi
Gianna eccole che ed e Sai Simon riesce del pay Nolte forense peggio quindi man all'UE mentre o del sei in gioco anzi spero quei annoterà
Ed è proprio grazie ai socialisti democratici
Che è stato possibile avanzare nel progresso sociale per esempio sulla trasparenza sarà Riale la parità di genere ed è veramente è ora di dire basta basta a salario diverso tra uomini e donne per lo stesso lavoro
C'è ancora ma bisogna dire basta
Dai sei Feltrinelli
Grazie grazie a me sembra richiedere e Ajami dal presidente Abdel che mesce
Per sue qui mai fra esponenti a quel giorno emerse Impossible tutti aventi dei emendamenti ai cento adescare da vecchie
Ha detto emblema intelligente agenda e Coletti a o l'attuazione Patrick le lay atto qualche impresa
Allora voglio dirlo chiaramente se sarò presidente della commissione il mio primo impegno sarà questo di fare
Qualsiasi cosa mio potere perché questa direttiva passi perché l'uguaglianza di genere sia applicata a tutti i livelli ma soprattutto sul posto di lavoro
A quanto mai cenavo fari di espropri
Anzi Peciccia ipocriti biathlon s'perciò è diamo Intini PAC no atto un bando esteri quali doveri gli usi i miopi Enfants giù eventualmente acciaio Chiambretti anche un fai anch'combatti Ciaia povero
Una volta sola Pera a vuoto prego
Veniamo anche alla protezione dell'infanzia
L'Unione europea ha lanciato di sistema sulla garanzia per i bambini vulnerabile il c'è anche aventi che ora esiste però Stahl tutti gli stati membri utilizzare i fondi a loro disposizione
Per combattere la povertà infantile a tutti i livelli
Insieme con il mio amico Andrea Orlando
Abbiamo lavorato molto su Lippi attivo piatto piatti forti la difende gli interessi e lavoratori dei piatti forti
Qui il fine immane C due dopo da una chiesa più quel termine taccia Pegli anch'Meridian Pippo qualche invada pratico o a e a Fregene Agrigento unisca Liza
Andavo vivi Expo ittico Quesada ENI Josh White
Io ora quello patacca datati fumo e grazie
Come dicevo abbiamo lavorato alacremente per proteggere tutti i lavoratori delle piattaforme che come sapete sono mediamente molto giovani
E rischiano ogni giorno la loro vita perché sono sfruttati l'Europa invece deve proteggere questi lavoratori sempre
Pare larghi sei euro ed economica Piccioli
Vediamo Moretti
E infine vorrei parlare per il argomento principale missionario minimo al fondo del bipede nei suoi
A volte il vai ti giuria Etchegaray al fallimento di riscatto vedo ma basata quali manca o meglio Muay ci prestava muraglie UFO lodava di scarsa
Lo che in Adel situation quei Jensen eccetera
Hamas sei io cancello Muniz a Menem Welch ai Teyssen Menem Mogwai c'è il problema dei padri
Sono anche stato invitato
A discutere di questa materia nel Parlamento italiano guardando alla situazione dei salari in Italia posso dire che il vostro Paese a una necessità estrema di un salario minimo dignitoso
Ester Friends
Per adesso su marcia e Inoue e Papetti niente scandisce
Gli ampi punibile scaltri Peck così dei che hanno meglio alle venti a Oderzo all'opera sale voi
Grazie a un reale sì
Purtroppo la Roma
A Mazzei grazie da da qualche show Inspire e Ivan De Sica ormai Pecos meno avvezzi man un uomo EDGE e snocciola sta o molti Social Justice
Parchi pena voi disse
Lainati ingiuste invio scarse vie e di Torino quei expo estive non gruppo anzi quindi essere a medio-lungo ai jeans e poi i ventricoli del gruppo dei condomini ed eccellente
Bisogna proprio discutere della povertà salariale in Italia perché voi state perdendo i vostri giovani giovani se ne vanno perché non riescono a vivere in questo Paese e quindi la direttiva deve
Fare questo deve mostrare anche a questo governo che si tratta di giustizia sociale ieri discutevo anche con degli esperti qui di Torino proprio in questa materia
Mi sono reso conto che un salario minimo farebbe soltanto del bene all'economia di tutto il Paese
Solo al vostro fianco per la battaglia sul salario minimo in Italia il valore e la dignità del lavoro devono essere difesi
Questa è la differenza tra noi e la destra extrema destra qui in Italia come e in ovvero
La biozone segue
A un San sente
Poi esce presso di lei ha facsimili all'occhio
La il security a due
Andrà old people odo Workers da enti no coi nomi indipendenti Numidia farmeli ricorso e altri interpreti Ems avrà work astigiani
Qui autorizzante
O dazi Modena qui Amato purché into Place specie Wenders cantieri quater altrui People Time Agrigento ondate a Wembley poi a lui per poi into Place da White infanzia
Ma è che nel senso sopportare qualche
Lasciatemi parlare anche di una tematica che mi è personalmente cara c'è quella della sicurezza sul lavoro quando penso alle
Numerosissime persone che si alzano il mattino vanno a lavorare e non rientrano a casa la sera perché sono vittime di un incidente sul lavoro
Ovviamente ne siamo vicini alle famiglie delle vittime ma questo non è sufficiente e in un Paese specialmente come l'Italia che ha una media di tre vittime sul lavoro al giorno
Penso che attuare dei meccanismi di protezione dei lavoratori sia fondamentale
Questa situazione in accettabili
E sono sono al fianco del partito democratico ecco questa per questa importante fatali
No
Quindi Tuppo Genentech sul caschetto in SAP angioletti promesso è cauto e Belletti al campanile
Quei altro cioè o vuole e inglorioso dal mago inforcare
Quei Chiappetta crescente anzi spesso li anzi facili cui a è unico e miglior pathos o inizi lei antartiche le linee di prima più sopra in stanza contro
Vorrei dire un'altra cosa è necessario interrompere nel negli appalti pubblici la pratica del subappalto a cascata primo per ripristinare la responsabilità delle aziende
Secondo per assicurare la formazione dei lavoratori e anche dei lavoratori migranti
A è una maggiore protezione è un rafforzamento dei controlli in tutti i Paesi europei ma soprattutto in Italia abbiamo bisogno di un visione zero
Per e accidenti del lavoro
Mai Aldo in poi fai
E si giù cieca o picchiarvi al suo cuore
Ciò oggi è un concetto si euro a volte concesse alpeggio lenisce
Daria fattispecie dei gli anni Pippo
Lei avrebbe clientes artiste Franz von Stuck Alfa e in seguito si
Abbiamo il Paese
Un'altra lotta personale e la lotta al lavoro precario al lavoro interinale e tutte queste varie forme di lavori
Alternativi e atipici perché i giovani in particolare sono le prime vittime di queste forme che creano un'insicurezza crescente del lavoro
Esplosa anzitempo il nome World Online nome Pamela con il nome al anzi più laica Arriba dei pesi in faccia
Tutto questo li priva di una vita normale non soltanto di una vita lavorativa normale ma anche di una vita familiare normale alla quale tutti noi abbiamo diritto
Powell o no a un
Non sostenne Burgos grande quindi
Quindi ho dato qualcuno in qualche specie simili iniezione di pathos o dove gli oratori
Come popolose risponde quindi o even sei
Quindi cioè già spinto ad Andrea
Un'altra parola sul green deal se in particolare perché noi tutti sappiamo che deve andare avanti ma ci sono voci da varie parti che chiedono insistentemente un arresto una pausa una sospensione di questo Brindisi
Nicola Procaccini
Volete con Cervi visiva gru poi due in Madame fondo all'Aem Ones turbolenze
Ai due segua ICM energia oggi la Milone niente yuppie al quale va quei due ex Anna e cuoio
Non ha vinto andando a
Proust otterrebbe quindi a Giolitti perché imparassero protesi ma diverse colte quindi
Tanto per fare un esempio di queste voci Nicola Procaccini che ecco Presidente del gruppo parlamentare dei conservatori europei con i quali tra parentesi la fondarla in vorrebbe lavorare
Ma braccio destro di Giorgia Meloni al Parlamento europeo si rammarica e cito di non avere i numeri per fermare la maggioranza rosso verde che ha partorito questa follia chiamata a Brindisi
Io l'immagine il resto Springs poi specchio Chianni cui sia il apposto così vanno in scena
Angiuli Jack gli opinionisti
Porta più lì agli alloggi che ora risente è che insieme osa anche in fitto Experience Agreements Antonio
Qui l'unica follia
E pensare di poter negoziare una sospensione del cambiamento climatico per pure ragioni ideologiche in contrasto chiaro con qualsiasi prova ed evidenza scientifica però bene
Pensavo si legge
Pazio precipue del fiorisce faccia orrenda
Andersen attivo ed efficace ma operante
Loro in questo momento stanno giocando con il nostro futuro ma non solo ancora peggio con il futuro dei nostri figli e delle prossime generazioni
E Francis vinile quindi socio dei senta lei ce l'ha e nove su prima in USA
Quindi lei quindi io questa voce già steso
Rettore maggior stress qui certi Ugo e Merate per il nostro pianeta noi abbiamo bisogno di un deve indire anche sociale perché come è lì slanci ricorda sempre la giustizia sociale la giustizia climatica vanno a braccetto
Ed è
è vero e Fruit Joy Ride
Euforia investendo why a Monza ad euro ai Place
Grazie qui all'hotel you omogenei inglorioso
Ho poi gemiti esponi il Jobs picchiare l'ONG costoso o o sette senza ANBI esimersi
Anche quei GIS and present geopolitiche context e safari in poi qui c'è alle cifre gli oratori maneggi Independence anche Ang security
Quindi se ne lavoriamo bene se lo realizziamo correttamente e quindi investiamo il denaro che abbiamo nel modo giusto potremo creare moltissime opportunità di lavoro ma anche nuovi tipi di lavori
E questo significherà posti energetici più bassi sia imprese che cittadini ma soprattutto nel contesto geopolitico che ci troviamo a vivere un'indipendenza energetica è una sicurezza energetica per i nostri Paesi
L'ex Pibe vecchie lire
Quindi dal no Min las Indias
E quindi mi alti esponenti e industria tikka Brienza e industrie anche Enders il Paese ogni tuo prudente per noleggi grazie vuoti gli ha mai pensato e
Vorrei dirlo chiaramente il green deal non significa meno industria significa un'industria diverso l'industria dei carbonizzata un'industria che si basa su nuove tecnologie ecologiche verdi ed è quello che stanno facendo negli Stati Uniti
Adesso guai qui al Princess muove da un'industria
Adesso buone immagini gli affluenti Enrico Letta grazie ai ai e si rompe ed è chiariti esame la Mezzadri sui può anzi spesso vede niente o Public Investment Padoa osso Penny o può mai perché poi mai mai perché e investment aggiungono Hiei Consob Lienz vagamente tre morente
E investment no justice becco lei Shen Pain
E ci specula Hitchens pazza ente e industrie hanno in quel giorno
Ed ecco perché ci serve uno dei migliori investimenti dell'industria come penso abbia detto il mio amico il mio caro amico Enrico Letta stamattina che avrà parlato sicuramente di investimenti pubblici e privati
Che ci devono essere devono andare insieme ma per puntare su un obiettivo diverso sicuramente non quello della speculazione finanziaria ma su quello di una nuova industria
E François mai Sisifo di ieri sostenevano che un partito Hernanes quei c'è altro in più pensiamoci la mancia Esper donne convengo e Peschiera provenga oggi Avenue boschi ASE CP Sosa frane Gino nelle more in fabbriche in trasparenza estratti Jack Saggese investe in NO missionari gente in movimento Hans Sellitto ai tempi per quiescente avvenire uggiosa Music dadaista e Nicola
Quindi questa strategia significa ovviamente investire in una transizione ecologica occupazione di qualità nuove start-up e nuove società tutto a livello europeo ma riguardando sia l'economia nel sociale
Peraltro il genio public procurement Lu qua esilio stop and go qua io che è noto altri Jumpin'campani pentirsi Pepe ed ENI public procurement in China ai nodi venerdì ora
Allora dobbiamo sicuramente cambiare le regole degli appalti pubblici perché l'Europa e molto molto aperta ma se guardiamo quello che succede in Cina negli Stati Uniti assolutamente la situazione non è questa non può partecipare chiunque
Santuario qui Artù ma ci vuole no lui Kanin Fulvio taccio
Quei Chiara la Servedio lei sceglie ho sempre l'amore di una decina ai rigori
Quatuor vini no peace muoiono specie lei muoiono otto inversa muoiono per il ballo mio
E di e industria is
Quindi ci si interroga che cosa possiamo fare
Deregolamentare oppure cercare di imitare questi regolamenti che esistono si si può anche fare ma quello che abbiamo bisogno oggi di vedere e più Europa quindi più Oropa che investe e più Oropa che sviluppa delle nuove industrie
Dai suoi a fine marzo fuori
Industry dopo Jack afta Maniglio pienamente Ceres quei cinque insediata ha ora European che passati
Ed ecco perché io do il mio sostegno a progetti industriali comuni europei che servono l'interesse europeo comune quota offre il foglio a fiori is
Axum riprese senior Beckham Pleasence pacifismo e grazie a o assai segno Renzo Persico autismo quel sacro rese a o voto ho investito
Qui Wally due penso all'ombra Dufay stesse effettua
E riferendomi è ancora al nostro amico di Mirafiori io vedo moltissimi luoghi in Europa dove sia le aziende che i lavoratori sono in difficoltà nel momento in cui il settore viene riorganizzato e quindi a delle profonde trasformazioni noi siamo con voi
Adesso note col signor Tanaka strumenti ostative
Su un'auto Anton Moro ex-novo è un reato due h antico giacché ancora ieri
Non è questione di guardare la venti trent'anni e adesso adesso che dobbiamo agire e adesso che dobbiamo investire adesso che dobbiamo proteggere
L'attento Abbadesse tipa prestiti Bombay speciale saperi dell'ONU Andronio industry otto-dieci anni
Angela quei circuiti a su questo qui amarti opposizione stanno qua no qua Aldo voi prestate quiescenza antincendi Ende Setti
E penso proprio a Torino questa città magnifica che ha un passato una produzione industriale gloriosa dobbiamo proprio preservare questo passato questa tradizione ma anche tutti i suoi tecnici né OUA o ingegneri e lavoratori
Andersen sai Entebbe Grecia lancio su foto è un ex amici
E se serve che ci ha qui amarti uscio dantesca e le frange cinese posso il prefetto onde qui Onda do tu o fine sempre Stream
A lui o quando Giorgio Hokkaido arti Spee
Anche lui a notte qualche che spera cui Aldo Acquati o foto
Andate a scuola piace guai qui a Faitini ai testi Extreme Right piccoli svegliato Acquati al test giacciono perciò accenna violato pathos o da Pati e fiere
E questa credo che sia una delle piena benissimo una degna Overmars Maugeri sfide nella prossima Commissione dobbiamo mostrare che queste tradizioni opposti e possibile a dispetto di tutti gli estremismi e di tutta la disperazione che portano questa è la nostra lotta alla fine vengono
Grazia M. quali il partito democratico vinceremo
Grazie grazie davvero a Nicolas mi prima di ascoltare le conclusioni
E la segretaria del Partito Democratico è liscio Line l'ultimo approfondimento ringraziamo naturalmente anche chi ha tradotto e ne approfitto per ringraziare il PRG ha da stamattina in quello spazio angusto regista supportandone i lavori
L'ultimo approfondimento dicevo dedicato al rapporto tra pubblico e privato ringrazio Antonella vincenti che invito a salire sul palco responsabile nazionale del PMI per il partito democratico
L'ordine era questa tavola rotonda che vedrà protagonisti Andrea Rove Intini docente Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa Andrea Orlando deputato del Pd membro della commissione Attività produttive
Giorgio Graziani segretario confederale della CISL Simone Gamberini Presidente Legacoop
Annalisa Corrado che dovrebbe essere connessa ma lo verificheremo a breve perché aveva problemi di di connessione grazie
Grazie penso Bello intervenire dopo l'intervento di vola subito che e la stiamo verrà la scuola
Puntualità ma soprattutto della Bers dado lenti casi un po'noi
Il tema che affrontiamo in questo ultimo panelle riguarda la necessità di un pomo patto tra corte britannico per affrontare la trans io
E ne è venuto fuori anche durante di Parma Point pestaggio Nadal sia nel Paese
Al
Poi quando e ama
Largamente un sta la convinzione che l'impresa non siano tardo tasto
E affrontare i cambiamenti particolare
Sistema delle piccole e dietro
Usate mi
Cioè voi le piccole e medie imprese che rispetto alle grandi imprese hanno Angers economico
Tolto uno stop ladina Garian
Patrimoniale
Poco solida per affrontare quelle che sono le difficoltà io ho apprezzato l'intervento del presidente del Parini reali Arpinati che faceva un spesso riferimento alle piccole e medie imprese e quando dico presso il Prodi graziare nove fornitori perché questa è un'a e mi resti consapevolezza che per affrontare questo Periodo questa trance peone e necessario che si affronti modo sistemi insieme alle grandi
Di fronte altro tale interesse da all'altro o da parte del per no piloni e nasconde anche capacità e affrontare questi temi
Noi invece abbiamo dimostrato e Partito Democratico listini perché ma devo dire bontà l'intervento in Ivo D Antoni penali poi e seguito il dall'intervento tenta di tentoni di Bersani erano
I neanche invece vogliamo FAS dalla nostra voce siamo convinti che bisogna cambiare rotta bisogna cambiare strada e bisogna farlo impedita perché viste Belloni
Quindi a un ai reale allora questo
Vuol dire per il vostro Paese andare oltre alla coppa pur
Taldo peccato padri recente esca poi superamenti le parti
Per tali e le privatizzazioni di imprese tabù e stadi
Ogni italiana e sostanzialmente io ho smesso stare e politiche Polito e in piani questo è stato un carro pone abbiamo dentro programma di perdita Spagna collegato
A da un fondo ramo molto oggi
Tagliato
A questo voi
E aggiunge il fatto a Meloni
A pesta sto modo di lavorare attraverso poco e questa forma iniziale il liberismo selvaggio è un compagno adulta forme eroga dispone anziane ad oltranza allora
A pesto dico e in
E anche Parma
E c'è un in
Ogni tale tra
E con il no Pilloni post aumento tant'i bassa dall'ASI
Per interesse Tata all'autunno e di allora è impedito tema e e paradossalmente Adami
Il la ha perso UE hanno ogni ogni anzitutto gratis favori però e andrebbero onore diciamo le la la trans donne e e vitelli
Andrebbe e abbiamo apparente
Tant'
Roberta favorire questa questa domanda
E purtroppo hanno presto Pavan
Attentato
Evidentemente la trans non è un fenomeno tentato globale
E c'è un ente ritorno alle maggiori Ghali
Per il pane pesta
Agli Eurogruppo l'arresto e neri pochi egli penali laddove Simone e al contempo contrastare
E internazionali fermarsi tali e l'Italia non pompare meno e finendo abbondantemente e da a interventi poco poco e in per spaventata Erma est
Paolo amo anzi alla parte io vorrei aprire il riparto Ponta l'intervento del professor roventi
En e ci Arau Ade uranio ovviamente a lui chiedo e cosa può fare lo Stato verrà favorire quest'
Però il solito
Penso che l'invito per essere qui a parlare di politica industriale preparato qualche slide sarebbe la via sarà previ anche perché avevo purtroppo andare a prendere un treno mi dovrò scappare potuta ora
A non si vede ma speriamo non so come mai quello che volevo dire a casa
E le politiche industriali sono tornate di moda qui sono dei Spada mentalmente Degrassi bel dal Fondo monetario internazionale dove fanno vedere che negli ultimi anni sia swing sui media ma anche suona così degli interventi delle delle economie sviluppate le economie in via di sviluppo si sta ricorrendo sempre di più le politiche industriali
In realtà le politiche ne stanno studiano mai andata perché sulla considera i processi di sviluppo di ogni Paese non solo la Cina ma anche gli stessi Stati Uniti
Questi Paesi sono sviluppati grazie alle politiche tale che spesso le politiche industriali sono state collegate missioni
Pensiamo al vaccino ma anche alla creazione del giusto gli antibiotici durante la seconda guerra mondiale e via dicendo e data ci troviamo nell'era delle Poli che risente ci sono diverse emergenze che devono essere risolte per questo motivo servono le politiche industriali tanto che lo stesso Fondo monetario internazionale argomenta che in particolare che nel caso della decolonizzazione
Servono queste Poli per mi concentro velocemente su solo sulle politiche industriali verdi ci vuole le politiche industriali perché perché siamo di fronte a un'emergenza c'è una guerra che non può essere lasciata al mercato c'è il mercato non ce la fa da solo
Vanno ricostruite catena del valore Vade carbonizzate settori particolari come per esempio l'acciaio
E tra l'altro le politiche industriali non sono in contrapposizione con la crescita ma anche le politiche industriali portano la crescita la decarbonizzazione portò alla crescita
Qui ho portato una citazione di lo economisti famosi tra cui il Premio Nobel Stiglitz e ci ricordano che l'unico modo di crescere nel medio periodo è poi la decarbonizzazione e quindi con le politiche industriali vero
Ci sono diversi interventi di politiche industriali spesso le politiche industriali vengono associate dirigismo può
Ed era alta non c'è nessun dirigismo pubblico cioè la nuova realtà se vogliamo di collaborazione fra Stato impresa e il dirigismo pubblico non c'è perché sono le stesse organizzazioni internazionali e la comunità scientifica nel caso della decarbonizzazione che ci dicono quello che dobbiamo fare cioè l'International nel G Agency la IP sì sì dell'ONU che ci dicono la sequenza la road mappa delle politiche che dovrebbe e dovremmo fare
E queste guidati dal fatto che non esiste la la neutralità tecnologica questo è un punto da tenere presente
Quando si fa politica industriale non bisogna mai considerato neutralità tecnologica perché ci sono tecnologie per funzionano meglio delle altre Ilio messo qualche dato
Per esempio negli ultimi dieci anni il solare cala il costo energia solare calato del novanta per cento lo stesso per le batterie
Quindi chi vi parla di neutralità tecnologica sta facendo confusione nel migliore
Però su
Quali sono questi interventi beh un primo intervento di politiche industriali sono i sussidi all'impresa le imprese italiane sono messe bene la transizione verde mai Sussi e devono essere condizionanti e mirati il livello di condizioni deve essere elevato non devono essere sussidi a pioggia passo la considera l'esperienza per esempio l'esperienza americana del CIPE a ed è l'inflessione da accentrata viene chiesta le imprese di non pagare dividendi troppo presto di non fare bei vecchi ma viene anche chiesta l'impresa di sostenere l'occupazione femminile
E ne chiesta l'impresa di creare degli asili aziendali comparate con i sussidi che ci sono in Italia
Le imprese pubbliche hanno un ruolo molto importante in Italia abbiamo dell'impresa che sono per fortuna sopravvissute alla nefasta stagione delle privatizzazioni e tutte queste imprese sono dei leader tecnologici nero nelle tecnologie che ci servono per la decarbonizzazione qui il problema è già stato detto lo stato purtroppo si comporta come un cassettista incassa i dividendi e basta
Ma sarebbe necessario dare una direzione strategica su questo per esempio il form disuguaglianza e diversità aveva fatto una proposta
Le collaborazione fra il Pubblico e privato sono importanti e volevo portare un esempio che secondo me l'Italia potrebbe seguire è un esempio collegato a all'acciaio verde prodotto con l'idrogeno ora vedete che nella cartina ci sono diversi puntini che sono diversi luoghi dove viene prodotto dove verrà prodotto l'acciaio verde con l'idrogeno manca l'Italia pensate la crisi dell'IVA
In e in particolare il Progetto ibrido vuole produrre acciaio verbis bestia e comporta una collaborazione tra grandi imprese private grande impresa pubblica l'agenzia svedese per legge dell'Energia la collaborazione con università e finanziamenti dell'unione europea questo potrebbe essere un modello che andrebbe seguito nel nostro Paese non solo per l'Ilva ma anche per altri case
Un un altro punto collegate le politiche industriali sono anche le politiche di innovazione che sono a monte cioè finanziamenti per la ricerca e qui i moltiplicatori c'è quanto i rendimenti quel teniamo se mettiamo un è ora in questo tipo di politiche sono molto elevati il Fondo monetario internazionale stima che sono superiori a uno e fondo moderno monetario internazionale ci dice
E sana investiamo soldi nella ricerca questi soldi se li pagano da sole anche un modo per ridurre il rapporto fra debito pubblico e PIL che in Italia una variabile molto importante
Un voto che è già stato toccato prima il mercato del lavoro è un mercato dove si fanno politiche industriali
Qui però dice il Fondo monetario internazionale ma anche la Banca d'Italia le riforme strutturali in Italia per flessibilizzare il mercato del lavoro hanno fallito
Perché non hanno mai dato occupazione ma hanno solo compresso i salari aumentato disuguaglianza e ridotto l'accumulazione del capitale umano
Un per un articolo che cita la settimana scorsa mostra per esempio che le famose riforme a in Germania sono state fatte per flessibilizzare il mercato del lavoro hanno ridotto la produttività dell'impresa
Quindi le buone riforme strutturali che sono anche riforme industriale comportano un irrigidimento del mercato del lavoro
E in particolare uno strumento ottimo sto già menzionato il salario minimo anche qui la ricerche empiriche in Germania ma anche in un Paese come il Brasile che forse più simile all'Italia mai mostra che quando si introduce il salario minimo i lavoratori si spostano verso le imprese più produttiva e quindi il salario minimo fa bene all'economia oltre che lavoratori perché aumenta la produttività
L'ultimo punti con cui vorrei concludere è collegato alla gestione della transizione non è un pranzo di gala è stato detto prima ci sarà un Riolo rialloca amento di posti in particolare nel settore auto
Qui è importante gestire le crisi perché è perché una volta che l'impresa muore se ne va si perdono le competenze si perde di macchinari e via dicendo
Quindi bisogna intervenire con delle politiche sulla gestione delle crisi un buon esempio è stata legge Orlando tordo sulle delocalizzazione abbiamo molte crisi aziendali in corso una crisi escono è molto famosa quello dell'ex GK n che la più lunga occupazione
Nella storia italiana di un'impresa e qui per esempio il la Scuola Superiore Sant'Anna con i lavoratori aveva prodotto un piano rotta rendo strano Islanda ci cappelle specializzando nel settore Verde
Purtroppo il piano ancora lettera morta ma pensiamo che potrebbe essere un modello per gestire le crisi una tradizione
FS aderenti alla salutiamo porta acqua deve prendere
Il treno
Io darei la parola a Giorgio Graziani segretario confederale CISL garante
E dentro gli punto di Taddei peccato Smith parlava ovviamente del salario poco poso
Ha detto che sarà al nostro fianco qual è la posizione del sindacato ovviamente riferimento ai lavoratori
Grazie buon pomeriggio a tutti io intanto ringrazio il PD onorevole Misiani per
Invito peraltro
La mattina l'ho ascoltato con molto interessa
Ho ritrovato molto delle nostre come si dice idee proposte nelle
Proposta che faceva rispetto alle politiche
I industriali è chiaro che magari su tutto non la pensiamo esattamente dello stesso anno nello stesso modo ma di certo c'è una condivisione di intenti di metodi e di strategie rispetto al fatto di un rilancio di politiche industriali in questo in questo paese anche perché la manifattura in questi ultimi anni in particolare nell'ultimo decennio ha avuto una regressione
Devo dire aggravata purtroppo dal periodo pandemico in alcuni settori chiave oggi abbiamo sentito a testimonianza del lavoratore
Di Stellan Tissot sul quale unitariamente stiamo rivendicando
Come si dice la ripresa o la definizione di modelli non soltanto per Mirafiori a Torino ma per tutto ma per tutto il Paese perché non c'è chiarezza in una multinazionale che
Come si dice deve dare risposte alla produzione a quella che ha una funzione strategica
Per il nostro per il nostro Paese
Ed è chiaro che se da una parte abbiamo avuto grandi difficoltà i macchinari e l'innovazione in macchinari ci ha dato anche qualche opportunità perché ci sono settori come
La farmaceutica alla gomma plastica la chimica che in relazione all'innovazione tecnologica ma anche l'Automotive in verità in relazione all'innovazione tecnologica avuto opportunità di crescita
Stanza di fatto che
Particolare sulla PMI ma su tutto il quadro industriale abbiamo tre colli di bottiglia
Il primo è la condizione di contesto per favorire
L'attuazione dei processi comprendono sia gli aspetti materiali le istituzioni le infrastrutture il credito sia quelli procedurali tra cui spicca il ruolo e la pubblica
Amministrazione che è un elemento al momento limitante la disponibilità secondo la disponibilità di capitale umano qualificato da inserire nei percorsi e nei processi innovativi gap e francamente scontiamo
In maniera anche storica per terzo l'attivazione di modelli di sostegno alla ricerca capaci di imparare
Non soltanto dagli studi ma dalle esperienze
Siamo capaci di mettere in campo per adottarli alle caratteristiche adattarli alle caratteristiche specifiche dei soggetti
Interessati
Quindi è chiaro che su questi tre ambiti su questi secoli bottiglie ne abbiamo forti debolezze è altrettanto chiaro che siamo un Paese come si dice
Moderatamente innovativo innovatore ma abbiamo una caratteristica che è quello di innovare anche non soltanto come si dice
Su ambiti di ricerca strutturata ma anche senza ricerca proprio le sue dal dalla dall'esperienza che facciamo nei nostri processi e dall'altra parte abbiamo un significativo passaggio come si dice
Dal per la mancanza la latitanza della ricerca pubblica di
Una implementazione di una ricerca privata dedicata sapendo
E abbiamo un gap
Strategico tra i venticinque e i trentaquattro anni
I lavoratori oggi o comunque i giovani oggi che in un modo o nell'altro hanno una formazione terziaria ovvero le università o almeno l'ITS
Solo
Esclusivamente il venticinque per siamo penultimi penultimi in Europa da questo punto di vista livello cioè che siamo un Paese internazionalizzato portiamo anche per compensare del difetto dei consumi interni da questo punto di vista credo che la capacità e anche la creatività del nostro sistema industriale che ha costruito nella qualità e nella in nel nei prodotti intriganti sia stato davvero capace è chiaro che l'obiettivo che ci dobbiamo porre
Agire in una logica sistemica non soltanto di filiera che è e rimane fondamentale su cui anche in questo caso abbiamo diverse carenze ma proprio
Non in una situazione che ci permetta tra virgolette a tutto il sistema produttivo di costruire un livello più elevato di innovazione e che ci mette nella consapevolezza e
La ricerca
L'innovazione e la digitalizzazione crea opportunità sapendo che anche quelli che hanno innovato non posso stare fermi perché non ci si può fermare dispetto quelli che sono i cambiamenti che sono in questo momento è chiaro per noi
Io sono contento d'aver sentito nelle parole lo dell'onorevole Misiani evitiamo un patto sociale per noi delle medie e ci può far East far fare il salto di qualità è un grande patto sociale un grande patto sociale in questo caso per l'industria per in prese ma in generale un grande patto sociale per la crescita nel nostro nel nostro Paese ecco io credo che da questo punto di vista il coinvolgimento come avete fatto voi oggi di tutte le parti incalza sia un elemento per costruire un obiettivo comune e mettendo insieme le diversità ma anche le convergenze che
E ci sono dati accerto
Non posso dire di essere
Antonella tu mi hai fatto un riferimento d'accordo con quella che è la proposta del Pd rispetto al salario minimo voi sapete bene qual è la posizione della CISL un salario minimo
Anzi oggi ho sentito che decidete Cecilia faceva riferimento decidete di contrattare anche l'orario
Io credo che dentro al ruolo contrattuale delle parti sociali si stia la condizione per costruire il salario giusto il salario dice dignitoso le condizioni e le tutele a protezione del lavoro del lavoratrici e dei lavoratori
Che ci permetta e accompagnare la crescita non c'è aumento di salario se non c'è crescita
E sia chiaro salario minimo
In questo caso non non è elemento come si dice è positivo vado davvero veloci ma velocemente
Rispetto al fatto che non ripeto le cose che faceva riferimento anche Draghi ma faceva riferimento nello studio di un animo faccio riferimento anche nella nel prospetto di letto di quali possono essere gli scenari PD
Forte forte incremento e opportunità la delle condizionalità europee è chiaro che da un certo punto di vista
Servono tanti investimenti Draghi ne parla di cinquecento miliardi al netto di quelli per la difesa comune cinquecento miliardi annui
Per dare opportunità sui quattro titoli a cui faceva riferimento l'onorevole Misiani questa questa mattina dentro a questo mi permetto di dire e sono completamente d'accordo che gli incentivi a pioggia devono essere fermati
Ci dobbiamo mettere dentro non soltanto la capacità di selettività Maras capacità di condizionalità è chiaro che per la condizionalità è prima di tutto rispetto dei contratti di lavoro le condizioni di sicurezza il rispetto dei parità dei principi di genere
Prima il commissario Mitt ci faceva alcuni alcuni alcuni esempi così come l'approccio delle politiche industriali può essere sia a livello orizzontale e a e sappiamo bene di cosa
Di cosa di cosa parliamo ma anche a livello verticale bisogna decidere nel Paese e nell'Europa perché non esiste una politica industriale italiana
Fuori della politica industriale europea quali sono i settori strategici per questo Paese e su cross noi vogliamo difendere la nostra opposizione di grande leader manifatturiero
In Europa e nel mondo in questo è chiaro che da questo punto di vista c'è bisogno
Per la pubblica amministrazione diventi un'opportunità non un limite
Noi usammo il rinnovo della politica della pubblica amministrazione con il ministro Brunetta l'ho detto anche lunedì scorso a a Roma attraverso un grande un grande patto che rinnovasse
La pubblica amministrazione ma non soltanto eliminando persone ma riqualificando le e mettendo al centro la persona perché la pubblica amministrazione torni ad essere un
Opportunità per le imprese e per i cittadini e non un limite di converso da questo punto di vista noi oggi come il numero di dipendenti in rapporto alla popolazione siamo tra i grandi competitor europei quelli che hanno la percentuali minori il cinque virgola cinque pensate che il la Gran Bretagna l'Otto e mezzo la Germania cinque otto e la Francia a più del sette da questo punto di vista è chiaro ed è chiaro e vado verso la la conclusione che a fianco alla riorganizzazione rivisitazione basata sulle persone di una pubblica amministrazione capace di costruire norme non di aggiungere gli applicare meglio le norme che ci sono che ci permettano di di costruire una politica industriale dobbiamo fare in modo che la piccola media
Impresa
Riemerga e su questo si può fare soltanto se mettiamo loro nelle condizioni anche in maniera incentivato selettiva ma incentiva mi fa Rete e di costruire un dimensionamento diverso e oggi è rappresenta un limite
Da questo punto di vista ci sia la necessità nel fare rete di far sentire anche i lavoratori parte di questo progetto ne parlava la buchi prima ne abbiamo presentato il progetto di legge vi ringraziamo perché il partito democratico
Ha sostenuto un percorso legislativo ad noi molto caro
Crediamo che la contrattazione debba rimanere parte tra virgolette vincolante di questo processo ma far partecipare i lavoratori significa fare rette metterli in rete e costruire opportunità
Facciamo un patto sociale e coinvolgiamo tutti io credo che ci sia opportunità Perris per ridare slancio la politica industriale
Grazie Giorgio al di là delle posizioni è evidente che siamo molto d'accordo sul fatto che se non si stabilì
Parto per l'Italia e chiari o per qualsiasi Scelta ogni misura per quanto interessanti
Venti opportuno ovviamente non avrà lunga vita quindi ovviamente la sfida perché ha lanciato il partito oggi con l'intervento anche via internet
Viene colta da tutti e questo è un grande una gran bella cosa allora io adesso lascerei la parola all'uomo alla presidente per la lega Coppola Simone Gamberini al quale chiedo il ruolo della cooperazione nella transizione il rapporto pubblico privato
No non rispettano i tempi anche perché io anche un problema lo sport che mi facilita con innanzitutto di volevo ombra ringraziare ringraziare il Pd ringraziare ogni sei anni per per quest'invito e per quello che è stato un percorso di di coinvolgimento che e in questi mesi ha caratterizzato anche la la relazione con una parte delle delle parti sociali che penso possa essere un buon siamo in It io di un di di un percorso che con coraggio il partito monocratico ha deciso di intraprendere e che ci vede attenti lo dico con molta sincerità in in tanti momenti anche di discussione abbiamo un lutto anche sottolineare con me diciamo questa questa apertura ad un confronto che non era solo
La la presentazione di proposte ma anche di ascolto delle delle parti sociali fa percorso giusto più più opportuno da da praticare
E anche diciamo in controtendenza sta a quella che oggi è Lalla alla relazione che la maggior parte le parti sociali hanno con con il governo di questo Paese che soltanto parzialmente basato sulla sull'ascolto silenzioso della di possibilità di costruire di costruire proposte e quindi gran grazie per questa attenzione per la volontà anche di coinvolgere il mondo cooperativo nella riflessione che i di sta facendo parto dalla dalla proposta
Che in qualche modo è al centro anche della della della riflessione che questa mattina è stata fatta noi
Nell'esperienze anche territoriali che che abbiamo fatto poi vedo qua è tornata in bici va in in alcune in alcune regioni abbiamo visto materialmente come effettivamente la costruzione e la condivisione con tutte le parti sociali percorsi possono essere o sono stati nei nei fatti ad alcune regioni pensò Emilia Romagna la la la strutturazione di di patti sociali per la sostenibilità e la crescita del del del territorio abbiamo visto le condizioni anche per riuscire a
Per strutturare quelle politiche naturalmente a livello regionale che hanno stimolato e dato un indirizzo anche agli investimenti delle delle imprese ad alcune scelte che oggi fanno di questo quei territori probabilmente più competitivi di altri
E questo per noi venne è un tema è un tema centrale è un tema centrale anche perché
Voi
Preso il tono un po'in difficoltà a parlare di piccole e medie imprese
Siamo un soggetto un po'un po'un po'strano ma abbiamo alcune alcune imprese che sono leader di settore in modo in modo in modo strutturato il demente abbiamo una quarantina di imprese che sono fra le prime cento imprese italiane per cui quattro però abbiamo anche tante piccolissime e e impresa che però hanno
Questa fase grande i grandi transizione sicuramente e potuto toccare con mano come da un lato l'assenza di politiche industriali di quelle di politiche anche nazionali a sostegno di questi processi tradizione oggi sia un problema centrale
C'è un problema di strategie lo avete già detto lo hanno già detto in tanti in questo aggiornate non non ci torno c'è un problema di di politica industriale c'è un problema anche di di attenzione alla formazione alle competenze nel non riusciamo a a ad attraversare questa transizione senza un investimento vero
Sulle competenze c'è un problema anche di forza lavoro oggi la maggior parte nostra impresa non hanno i lavoratori
Di cui avrebbero bisogno non solo in termini di competenze ma anche proprio ed è un dato numerico hanno al nostro sì solo al sistema cooperativo in questo momento mancano qualcosa come sessanta settanta mila lavoratori
Ed è questo un dato che ci deve fare anche riflettere su quali politiche non sono politiche industriali ma quale politica dobbiamo e possiamo costruire non solo sulla natalità ma anche su il pensare anche ad un Paese probabilmente diverso nel quale politiche non sicuri tali ma che guardino al all'immigrazione come risorse come opportunità per questo Paese ci portino a fare un passo avanti
E di questo che probabilmente dovremmo parlare complessivamente se pensiamo a un patto che sia sia sociale che economico che guarda a una crescita equilibrata e che cerca di superare le disuguaglianze
Sono entrati in un campo che diciamo non non è quello di un'associazione di rappresentanza nemmeno mi rendo benissimo conto ma è un tema perno centrale essendo in il movimento cooperativo avvera anche un'attenzione diverso alle dinamiche sociali non lasciamo per combattere le le disuguaglianze e e e oggi pensiamo che la cooperazione possano essere uno di quei soggetti che più di altri esce ad agire nel combattere quelle quelle disuguaglianze
E ce lo dice anche anche il commissario Smith quando impone quasi alla Commissione l'approvazione della della del per l'action plan sull'economia sociale e fa nascere Como Farfa immaginare anche un ecco la mia riversa o fa emergere un'economia di sa che non era mai è emersa anche nel dibattito politico europeo che quella dell'economia sociale che un mondo e e che penso dovrebbe entra nell'attenzione anche nel radar del Pd la cooperazione parte integrante di quella il di di quel mondo ma anche le fondazioni bancarie anche tutto il mondo del terzo settore oggi l'economia sociale può essere uno dei traini quello sviluppo ed equilibrate sostenibile sociale penso anche a un quasi una vera e propria politica industriale che guarda all'economia sociale su questo probabilmente saranno le occasioni per riflettere termino perché ho già esaurito abbondantemente i miei i miei tempi
Perché oggi il tema era anche una una possibile collaborazione diverso fra pubblico e privato non sono la dimensione che ci ha ricordato fitti c'ha introdotto ma anche nell'agire
Peccato del lavoro private suo rapporto pubblico-privato voi sapete benissimo che il mondo della cooperazione eh uno dei primi interlocutore della pubblica amministrazione e soprattutto nella la gestione dei riservisti io penso che probabilmente dovremmo trovare l'occasione come mondo cooperativo Pondo le parti sociali e anche l'opposizione anche il Governo per riflettere propone dinamiche che hanno caratterizzato soprattutto negli ultimi dieci anni
Il lavoro pubblico gestito dalle dalle dalle cooperative
Spesso abbiamo fatto tante riflessioni sul salario minimo alcuni sul salario giusto
E su quali livelli dove andasse a collocare la trattazione
Non possiamo però non fare un dibattito sulla politica dei redditi in questo Paese e suo riflettere sul perché alla fine dei fatti il pubblico è stato in parte quando esternalizzato il peggiore dei datori di lavoro possibili
Portando alla costruzione di sistemi sia in termini di organizzazione e di livello economico delle retribuzioni che hanno creato molta parte del lavoro povero del quale oggi discutiamo in questo Paese
E allora se vogliamo affrontare questa riflessione probabilmente a apra una riflessione anche su un modello di sviluppo diverso nel quale la cooperazione e si candida a essere un attore nel nel nell'offrire anche le proprie competenze nel disegnare anche un sistema rapporto pubblico-privato diverso non basato sulla gara massimo ribasso ma basato per la qualità dell'offerta passato suo ruolo di garanzia
Dello dello Stato e dove possiamo penso tutti insieme costruire un modello che recuperi tante
Disuguaglianza che oggi non sono solo economico ma sono anche territoriali che caratterizzano caratterizzano questo questo Paese ecco noi
Anche questo patto vorremmo scriverlo
Con la con la pubblica amministrazione e con chi ambisce a governare
Il Paese dobbiamo
E entrare nel Paese reale e Paese reale fatto ogni giorno di un migliaio i bandi il cinquanta per cento al massimo in basso per mancato riconoscimento del della revisione presto pressi del del i contratti nazionali che vengono rinnovati tutto questa del mondo pubblico e e dobbiamo e se vogliamo governare o pensare di governare al Paese rifletterà anche di questo pre cancro su questo si costruisce un patto un patto diverso la cooperazione ci sarà quando volete discutere e penso di sì dei divi di questi di questi temi grazie
Grazie semmai sicuramente
Importante che anche la cooperazione faccia parte di questo patto sociale perché la creazione progettuale che ritrovi la pubblica amministrazione deve vedere il punto i coinvolti
Allora io Dosso do la parola al nostro Andrea Orlando perché possa concludere questa questo questi lavori
E saluto Annalisa Corrado che invece ha rinunciato alla al suo intervento
è vero
Sì grazie Antonella chi si sta interrogando su
Chi è il responsabile di questa lunga maratona estenuante con queste punte di calore estremo diciamo confesso in parte deve dare la colpa anche a me nel senso che io
Perseguitato
La segretaria e Misiani perché si facesse questo tipo di di se ne spero che la stampa democratica e meno democratica
Non l'Annetta le prove della congiura contro la segretaria in corso da parte delle correnti perché diciamo potrebbe essere letta così diciamo
Ma
Abbiamo fatto questa discussione in un momento nel quale questa discussione diciamo
è in sintonia con un mood che è abbastanza diffuso
Se l'avessimo fatta non tanto tempo fa cinque o sei anni fa sarebbe stata diciamo equiparabile a quei convegni dove si discute delle dell'ATINOM cioè di una lingua morta nel senso che avevamo una commissari abbiamo una commissaria
Una liberale perché i nemici d'Europa non solo sono quelli che sanno di essere nemici d'Europa ce ne sono molti che sono inconsapevoli nemici dell'Europa
Pensava che le politiche industriali sono il mercato un
Poi per fortuna facciamo questo convegno con Adamo iniziato ancora non era non aveva parlato ma facciamo questo convegno dopo la Cassazione
Perché Draghi
Ci ha spiegato che non è per tanti anni ci siamo allenati
Per il campionato mondiale di borsa no ma invece bisogna fare il salto in alto
Cioè fuori da metafora noi per molto tempo ci abbiamo pensato ora in verità non lo pensavano tutti ma se lo ventina avesse detto le cose che ha detto stasera
Dieci anni fa lo avrebbero portato via con la camicia di forza
Perché la logica
Pino diciamo a cui è stata quella che prevalentemente il tema la concorrenza interna poi Draghi spiega che invece la concorrente tra sistemi e che quindi c'è l'esigenza di sostenere Payne prese a livello globale in paesi che hanno nei confronti di Paesi che hanno riprodotto dinamiche di protezioni
Così tutti quelli che scrivevano che Mogwai ad aiuti di Stato guai a alle politiche industriali il giorno dopo Draghi per fortuna lo dico con l'affetto di un suo ex ministro diciamo
Dicono tutti Assisi non ci vanno Ste politiche industriali ci volte politiche industriali a questo
Ci aiuta a fare questa
Ma queste politiche industriali poi non li poi noi dobbiamo fare a due livelli quello europeo quello nazionale quello europeo lo dobbiamo dire qualcuno lo ha già detto diciamo con uno sbilanciamento tra le ambizioni gli strumenti
Perché noi abbiamo
Ambizione molto forte per esempio pensiamo la transizione ecologica la franchezza del digitale una bizzarra molto forte di carattere geopolitico pensiamo alla tema dell'allargamento ad altri Paesi che entreranno nell'Unione Europea e che introdurranno
Elementi di concorrenza ulteriore per un dumping di carattere salariale ma anche il costo dei beni messi sul mercato agli strumenti che sono contenuti nel Patto di stabilità sono molto imita
Paolo Gentiloni zaristi curata detto vai piano piano poi questa cosa verrà implementata speriamo che non sia troppo piano perché altrimenti il patto di stabilità rischia di diventare una sorta di
Una sorta di bersaglio degli antieuropei
O meglio il migliore alleato mediante
Perché il compagno delle carrozzerie che è intervenuto delegato non credo che sia interessato al fatto che si produca il termico o le le prima è interessato al fatto che ciò che si produce abbiamo mercati
E perché abbia mercato
Si possono fare due cose la neutralità tecnologica
Per cui sostanzialmente
E continua a fare macchine che si sa che fra un po'andranno fuori fuori produzione perché quando nel due mila e venti e del due mila e trenta si incomincerà diciamo alla alla e l'ha realizzata sull'elettrico saranno messe fuori Roma oppure una sorta passate misto termine una neutralità per i costi poi sostanzialmente aiutare per le aiutare le classi popolari ad accedere all'elettrico queste sono le due strade
Se ha i soldi fai la seconda se non ce l'hai fai la prima
E i soldi nel patto di stabilità non ci sono almeno non ci sono quanti ce ne dovrebbero essere per evitare che appunto questi passaggi determinano delle transizioni vede le diseguaglianze però pestare proprio all'osso e mi scuso anche per lo schematismo
Noi ci siamo allenati per il campionato mondiale di bozze in Piemonte si Chiappetta anche no mi invita
Ci siamo allenati ci siamo allenati per questo
E noi oggi dobbiamo fare una cosa completamente diversa cioè noi siamo un Paese che ha
Un tanto sulla moderazione salariale
E c'è stato spiegato oggi a poco stimolato rinnovarlo
Perché il costo del lavoro basso stimola un poco investimenti
Sulle privatizzazioni
E sulla Telecom deregolamentazione del lavoro
Noi vogliamo competere nel mondo con il grande soggetta a livello internazionale dovremmo avere grandi campioni nazionali anche vice dovremmo avere un lavoro qualificato e dovremmo avere anche salariale
Esattamente il contrario di una situazione nella quale s'
Allora
Io credo che
Naturalmente non si può tirare una riga e fare delle svolte epocali nell'arco di pochi giorni ma la battaglia dei socialisti credo che l'abbia detto in qualche modo anche Nicola Smith è prima di tutto io credo quella di rivendicare una centralità delle politiche industriali di chiedere più risorse per fare le politiche industriali
E poi di quella quella di chiedere uno spazio pubblico che abbia un atteggiamento diverso
Nell'interazione folle impresa libica essere contro le imprese no
Significa in primo luogo cessare diciamo un atteggiamento di subalternità nei confronti di impresa che spesso non hanno non le hanno indovinato
Passatemi sto bene
Ora non non mi sto riferendo ai miei corregionali che scrivevano le delibere dell'Autorità Portuale Conconi destinatari direttamente ecco quella un è un estremo diciamo della banca ma noi
Abbiamo
Abbiamo uno abbiamo uno stato che spesso ha scritto sotto dettatura di grandi soggetti alcune misure e se o non si sono rivelate poi sbagliate per quegli stessi soggetti
Ho sentito che il sindaco di Torino ha già detto est dell'ampio se un'impresa s'è un'impresa e vario puramente custodita sostenuta
Non più italiana ma comunque è importante perché dà lavoro a molte persone mai difficile raccontare la storia di Bellanti strategia avviata senza raccontare la storia degli aiuti di Stato della cassa integrazione degli incentivi all'auto hanno
è molto difficile
E allora quindi diciamo così passate misto a darmi una postura diversa anche a quella di quella del ministro Urso che minacciata
Di far venire un altro soggetto in Italia non si sa chi sia esattamente a far concorrenza Stellan pièce
Poi spiega che sarà un soggetto che fa l'elettrico
Ma contemporaneamente racconta in commissione c'era vini l'inizio che lui è andato però a Bruxelles a far modificare
Il regolamento sull'auto a favore del termico cioè lui vuole minacciare stella anche se mai tanto gli ha fatto un favore questo diciamo un po'racconto della situazione in questo momento
Ora io penso che queste il primo è la prima questione la seconda questione riguarda il tema
Nella
E l'approccio anche culturale
Alle aziende pubbliche alle alle partecipate e lo dico perché
Allora ci hanno bombardato dicendo che le partecipazioni statale non tutto un disastro
Poi se guardiamo la storia industriale del Paese scopriamo la prima
Il la prima la prima impianto a conversione eolica è stata prodotta da uno spin-off di ENEL
Che l'aprì il primo ibrido in Italia è stato prodotto dieci anni prima di Toyota da una collaborazione tra Alfa Romeo e Ansaldo Energia
Dieci anni prima di Toyota
Allora la questione non sempre il pubblico funzionale ma non smentito che sempre X il pubblico non serba e se noi diciamo che bisogna far
S dei campioni nazionalità degli investimenti pubblici mirati a sostenere la ricerca in un Paese nel quale la l'impresa è mediamente piccole non investe sulla ricerca sull'innovazione
è un tema fondamentale
Perché i tedeschi si sono organizzati con il duale cioè sostanzialmente
Gli operai Hay padroni passate misto termini si mettono d'accordo e impediscono che arrivi un fondo
Avvoltoio a portarsi via il know how gli americani hanno un sistema di capitalismo diffuso noi avevamo le partecipazioni statali un'economia mista pubblico e privato non c'è più abbiamo solo diciamo sostanzialmente un
Capitalismo relazionale fortemente esposto a iniziative di carattere predatorio a Lippi di carattere internazionale
Questo è
Quando le privatizzazioni sono state fatte bene nel senso che hanno conservato un ruolo pubblico
Perché son state privatizzazione anche quello
Hanno costruito campioni importanti ENEL ENI Leonardo e potremmo Poste Italiane eccetera quando sono state fatte male hanno fatto dei disastri dobbiamo anche cominciare a dire in alcuni casi sotto l'egida del centro sinistra
Ora noi credo dovremmo riprendere un tema che Antonio poneva depone da tanto tempo e concludo
E a quello della
Ho ci Min diceva non può essere la coda che agita il cane cioè essere il cane che agita la coda come lo lo ha detto meglio roventi iniziano essa lo Stato italiano fa il cassettista sostanzialmente
Prende i dividendi ma quello che fanno le imprese le partecipate pubbliche non lo decide
Non è così in Francia
Per cui si può scoprire che Aniene l'ENI è diventato uno dei partiti della maggioranza diciamo ammuffire abbastanza esplicitamente e sta aiutando anche una riorganizzazione distruzione del sistema informativo italiano
Pensiamo alla vendita di angina
Scopriamo che hanno seguito strategie sulla transizione ecologica completamente diverso
Eppure erano tutte e due partecipate
Quindi la prima questione è fare in modo tale che ci sia un elemento di coordinamento e di indirizzo non si tratta di dire compriamo più azioni e aumentiamo il peso dello Stato ma lo Stato dove se c'ha degli obiettivi che Prato adesso sono scritti anche nel Pnr R. dei persegue anche utilizzando le leve di cui dispone all'interno delle partecipate
E l'altro aspetto e concludo veramente
La questione
Di un campo di una Europa che compete nel mondo pone la questione di un coordinamento tra le partecipate pubbliche europee a livello europeo
Sta venendo già nel militare ma soltanto nel militare non casuali da oggi grandi campioni nazionali stanno si stanno coordinando per programmi Dharma ma è l'unico campo
Ma se ci pensiamo in e in prospettiva vogliamo avere una politica industriale europea dovremmo avere anche soggetti pubblici o partecipati pubblici a livello europeo che si parlano tra di loro
Se Draghi ha ragione che la competizione non è tra i Paesi non è dentro il mercato né con gli altri grandi soggette a livello globale e temo che abbia ragione allora c'è la questione di costruire anche diciamo delle partecipazioni statali europee
Ultimo sbotta veramente dove il governo il governo e proprio da un'altra parte governo sta vendendo dieci miliardi di aziende pubbliche non sappiamo ancora come nel momento in cui sostare a delle esigenze invece di consolidare la presenza pubblica nell'ambito di alcuni settori di carattere strategico perché
Diciamo la sfrondate è già stata data poi ci sarà da coordinare da mettere insieme ma dov'è rimasto lo stato e i trasporti
Per ovvie
E nella logica
Ed è importante che ci rimanga perché nel frattempo si vanno formando posizioni dominanti
E monopoli in questo
Badate che tanto dell'inflazione dovuta all'aumento dei noli Pajno arrivi decido norma in Italia in tre
Nella nella difesa ed è difficile pensare a una privatizzazione della difesa in questo momento
Credo
E poi abbiamo diciamo il grande capitolo energetico e lo Stato rinunciano sua presenza del momento in cui uno degli obiettivi fondamentali a transizione Cologgi
Intanto si stanno venendo post e a proposito di patria no
è solo una piccola un piccolo pezzo di pane
Perché io nostre aree interne che i Paesi ormai che cosa sono il bar è la stazione carabinieri all'ufficio postale e la scuola e chiude una di queste quattro entità il Paese ha perso la sua natura
Ma non rendendosi uffici postali ora io credo che se arriva un fondo anche in minoranza
Non ci sta a a alla alla politica sociale di tenere in avverto un ufficio postale
Anche quando non era e minuta remunerativo e tenete conto che però questa politica sociale e lo dico e concludo veramente non è la conseguenza diciamo così dilapidare Dini Capital city risorse perché nonostante questo posto in tutti questi anni a far ha dato dei dividendi allo Stato
E quindi il tema fondamentale non vendere questo ultimo pezzo di pane razze
Grazie grazie terra si scusano degli americani interventi ma cioè la nostra serie Italia Beveren pervenire
Grazie
è stata una giornata molto lunga molto densa non siamo stati sempre capaci di rispettare i tempi e di questo chiediamo scusa a tutti coloro i quali hanno avuto la patente pazienza pece riascoltare la discussione
Però la dimostrazione che probabilmente c'è voglia di parlare di questi temi c'è voglia di continuare a discutere io prima di lasciare la parola alla nostra segretaria volevo ringraziare a nome del Partito Democratico torinese e piemontese Antonio Misiani
Non solo per il percorso che c'era condotto fin qui anche per il metodo di lavoro con cui ci confrontiamo quotidianamente
E che garantisce anche la realizzazione appuntamenti come questi primi Grazia Antonio grazie a tutti coloro i quali hanno lavorato Gioacchino Cuntrò a tante altre che hanno lavorato a questa giornata ora porno orgoglio entusiasmo diamo la parola la nostra segretaria lì solare
Buona sera tutta buona sera a tutti grazie di questa partecipazione pad anch'io molto brave con i ringraziamenti anzitutto a tutte le relatrici tutti i relatori che oggi hanno partecipato a questa giornata importanti
La giornata importante che abbiamo voluto e pensato molto tempo fa e per questo voglio ringraziare in modo particolare Antonio Misiani ed Andrea Orlando con cui abbiamo condiviso la necessità di fare un percorso di vera e propria ascolto
E le categorie produttive e le parti sociali nel mondo del lavoro del mondo industriale della piccola media impresa del mondo cooperativo e provare a mettere in fila alcune idee
Per la visione e il futuro del Paese perché ne sentiamo la mancanza d'altra parte
Diciamoci la verità perché pensiamo che dall'altra parte il Governo il governo di Giorgia Meloni non abbia in questo anno e mezzo messo in campo uno straccio di politica industriale uno straccio di visione industriale che serve oggi più che mai al nostro paese davanti ai cambiamenti che stiamo affrontando
L'appuntamento di oggi e quindi il compimento di questo percorso
Abbiamo fatto attraverso diverse tappe con la partecipazione e il coinvolgimento di molte c'è amore alta che io ringrazio una une anche dei nostri parlamentari da amministratori
Degli e Sperti in molte voci che hanno dato un contributo e ringrazio davvero anche voi che avete voluto passare con noi questa giornata
Non potevamo che ritrovarci qui a Torino in questa città che così ricca di storia invocazione di tradizione industriale
Nell'immaginario collettivo ne è un po'il simbolo per questo Paese la cultura del saper fare e competenza i saperi a partire dalle mani
Con l'idea di inventare di produrre con l'epopea e l'automobile delle lotte operaie e che oggi ci racconta la sfida del cambiamento
La mia mente o che si sente forte anche in questa città e si chiede abbiamo sentito anche nelle parole e l'operaio ringrazio di Stellan Christian Luca
Nell'affrontare la transizione come vogliamo concretamente affrontare i cambiamenti di questo settore strategico per l'Italia l'Automotive le connesso strettamente anche a quello di altri Paesi penso alla Germania lo conosco bene anch'io vengo dall'Emilia Romagna
Come riusciamo a stare al passo con questi cambiamenti vorrei osare di più da segretario del partito democratico come guidiamo noire
Questi cambiamenti anziché farci guidare anziché subirli che vuol dire farli subirà le fasce più fragili rosse Società lo dico più fragili non penso soltanto le persone più povere penso a quegli operai
E hanno resistito si sono formati hanno acquisito nuove competenze comunque vivono un'esperienza come quella che Gianluca prima ci ha consegnato e lo ringrazio di cuore perché ci fa molto pensare la prendiamo su ed è un è un compito per noi cioè diventa un metodo di lavoro capire come poter essere utili alla situazione e le vostre famiglie stanno vivendo tutti i giorni ci ha raccontato anche dalla difficoltà di dover scegliere
Perché ci sono moltissime famiglie che oggi devono scegliere perché non riescono a portare insieme il pranzo con la cena devono scegliere perché non sanno quale per appagamento ritardare tra l'affitto e le bollette
Anche ieri ero a Palermo stavamo parlando esattamente di questo tipo di difficoltà nelle condizioni materiali e allora se non abbiamo un'idea i dove vogliamo portare il Paese e l'Europa nel futuro non ci salviamo non si salva nessuno
Anche chi a Palazzo Chigi evidentemente questo problema non se lo sta ponendo
Allora noi vogliamo dare abbiamo l'ambizione anche dall'opposizione di dare il nostro contributo a questo serve una giornata come quella di oggi
E noi crediamo che proprio da qui da Torino possiamo riflettere su come portare nel futuro la vocazione industriale dell'Italia consapevoli che le imprese hanno un ruolo decisivo per vincere la sfida della competitività in un mondo che cambia cambia molto in fretta
Riteniamo che un Paese come il nostro la seconda potenza manifatturiera d'Europa e tra le principali del mondo debba essere all'avanguardia in questa riflessione ed è la ragione per cui abbiamo fortemente voluto invitarvi a riflettere con noi
Rate prima si diceva
Per il Paese per l'Europa io qua voglio essere molto chiara noi dobbiamo impedire alle destre nazionaliste
Discutere una finestra di opportunità che si è aperta dopo il copione con il più grande piano di investimenti della storia comune della storia europea il Next generation negli USA
Dobbiamo fermarli vedo anche ragazzi di volta che saluto e ringrazio perché insieme stiamo affrontando la sfida delle europee
Guardate che il rischio presto perché concretamente la destra non ci ha mai creduto
Vale solo la pena ricordare il fatto che se fosse stato per Giorgia Meloni questa paese non avrebbe avuto i duecento miliardi che prima Nicola scritta ricordava perché si sono astenuti
La strada le investimenti comuni vorrei che riflettessimo su questo non è indispensabile solo per dotare l'Europa di una vera politica industriale
Ma è indispensabile ancora a maggior ragione per un Paese come l'Italia che da solo
Non ha il margine fiscale per fare gli investimenti che servono per accompagnare mano nella mano le in prese le famiglie l'agricoltura l'industria dei cambiamenti che servono cioè l'Italia più di altri ha bisogno che quella strada l'investimento comune europeo
Nella transizione digitale nella conversione ecologica nella riduzione delle diseguaglianze prosegua perché altrimenti saremo i primi a cui mancheranno gli strumenti per affrontarle testata
Questo deve essere chiaro perché questo è il primo grande equivoco rispetto alle illusioni che racconta la destra anche in questo Paese
Meno Europa pensione perché siamo noi che ci giochiamo il collo e siamo noi che siamo stati il Paese maggiore beneficiario di quegli investimenti e adesso dobbiamo nonostante i ritardi del governo portarli a casa
Metterli alterano i tempi previsti e dovrebbero servirci anche a questo a fare un grande investimento nelle competenze dei saperi dei lavoratori senza i quali non si fa la transizione
Eppure io non mi rassegno all'idea che questa vocazione industriale non si possa tradurre esattamente nella direzione di nuove filiere industriali che oggi mancano perché sono mancate queste politiche industriali è vero
è vero che l'ha raccontato perfettamente Andrea Orlando poco fa ma non è troppo tardi
Perché questa riflessione oggi è esattamente il finale da cui passa il futuro dell'Unione Europea questa riflessione qui come l'accompagnava Edward a te che non partiamo da zero nonostante tutto
Perché siamo un Paese in cui tante imprese anche senza politiche pubbliche che le accompagnassero hanno saputo in via in innovare in maniera straordinaria non lo sa quasi nessuno ma l'Italia è diventata leader nel settore dell'economia circolare
Senza adeguate politiche che accompagnassero questo sviluppo
Allora prima che ci superino altri mettiamo in campo invece le politiche che servono perché l'hanno fatto le imprese ma perché hanno capito che la conversione ecologica può essere un elemento di straordinaria convenienza l'economia circolare permette di reimmettere nel ciclo materie prime seconde utilizzarle traendone nuovo valore aggiunto
Questo permette di ridurre i rifiuti e creare nuovo lavoro valore
Lo possono fare così o lo possono fare creando delle filiere della circolarità a livello regionale a livello territoriale scambiandosi quegli elementi che per uno sono uno scarto con un'altra azienda per cui diventa di nuovo materiale a utilizzare economia circolare allora
Come stiamo accanto a quell'innovazione o strumenti ricerca possiamo dirlo siamo un Paese in cui purtroppo di ricerca non si campa non ce lo possiamo permettere che i ricercatori siano così precari
Perché i Paesi che oggi stanno provando a guidare queste trasformazioni hanno investito anzitutto nella ricerca nella ricerca pubblica dell'università nella formazione nella scuola pubblica nella formazione professionale non di meno
Capite perché noi facciamo le barricate quando sentiamo un governo che ha parlato di scuola soltanto per discriminare no perché aggiungo solo un elemento noi non abbiamo visto un investimento sulla scuola pubblica
Abbiamo visto un ministro che ha messo il merito nel nome del ministero prima di dire che cosa intendono investire per garantire a tutti i bambini e le bambine d'Italia un'istruzione di qualità come ci chiede la così la Costituzione
Non abbiamo visto altro che poco tempo fa lo stesso ministro correr dietro a Salvini su questa folle idea
Dei tetti massimi di stranieri non nelle scuole non vediamo italiani o stranieri vediamo bambine e bambini che hanno pari diritto a un'istruzione di qualità
E se dobbiamo dirla tutta guardando i numeri il settanta per cento di quelli che chiamano stranieri sono nati e cresciuti in Italia quindi sono italiani si perde in un bicchier d'acqua
Non hanno un'idea sparata su come costruire un futuro star questo Paese e allora proviamo a dare questo contributo e anche a utilizzare questa campagna europea per spiegare che non sono nati dal nulla
Quei duecento miliardi di investimenti comuni ma dalla fatica dal lavoro
Della nostra famiglia socialista avete sentito di quella Smith c'era Paolo Gentiloni per i nostri eurodeputati di uno che ci manca particolarmente come è stato David Sassoli perché questa no era la grande ambizione di un'Europa che diventa innovativa
Più sociale e si dota di una politica industriale
Quindi la grande sfida nostre tenere insieme
Questo elemento di nuovo modello di sviluppo che va cambiato perché quello di questi ultimi decenni ha prodotto più diseguaglianze e sta portando al collasso il pianeta non ce lo possiamo permettere
E tenere questo insieme naturalmente a la crescita la giustizia sociale
Ecco bisogna chiarire che non c'è una contraddizione faccio questo esempio no
Risiko rivolgendomi di nuovo quello che prima ci diceva ci diceva già Luca non c'è una contraddizione tra le battaglie che stiamo facendo per ricostruire una credibilità della sinistra
Tra lavoratori e lavoratrici e parlo della battaglia che stiamo facendo per un salario minimo perché sotto i nove euro non è lavoro e sfruttamento e non deve e non può essere legale
Quella che stiamo facendo per avere una vera legge sulla rappresentanza che spazzi via i contratti pirata quella che accanto a Nicole Smith che ha avuto il coraggio di portarla nella Commissione europea di Ursula von der Lian
Quella per abolire gli stage gratuiti perché con gli stage gratuiti i nostri giovani non pagano gli affitti e non escono di casa no
Quella per immaginare di incentivare come fa una nostra proposta di legge
La riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario in alcuni settori senza calare soluzioni dall'alto per carità ma in alcuni settori alcune aziende stanno già andando per di là perché ne conseguono un aumento della produttività
Perché anche qui va sfatato un mito
Mi sento già agli ordo liberisti che ci corrono alle spalle per dire a ma voi siete rimasti a cinquant'anni fa quando si diceva lavorare meno lavorare tutti ma ci son rimasti loro a cinquant'anni fa quando non c'erano le grandi piattaforme digitali
E quando non c'era un mondo in cui la contenete concentrazione di dati di potere di ricchezza
Era tale da creare un primo problema squisitamente liberale la concorrenza sleale con le piccole e medie imprese
E allora da questo punto di vista non insistiamo su questa strada e pensiamo che invece
Lavorare meglio non lavorare per forza di più perché noi siamo tra i Paesi che lavorano di più ma abbiamo una produttività stagnante chiediamoci perché allora forse lavorare male
A un peso in questo però forse lavorare meglio utilizzare meglio anche gli strumenti tecnologici nuovi accompagnandoli al lavoro in maniera non sostitutiva mai lo può essere del tutto accompagnando quelle nuove formazioni attenzione fatemi dire le nuove tecnologie servono
Se i loro benefici vengono redistribuiti presso tutta la società
Le nuove tecnologie servono se rendono i luoghi di lavoro più sicuri perché non possiamo più essere un'Italia in cui si muore di lavoro o di stage come abbiamo visto anche negli ultimi giorni ieri ero a Salemi dove un altro operaio è morto cadendo da una pala eolica
Qualche giorno fa a Castel Dacia cinque operai morti
Ecco non possiamo più essere quest'Italia qui ma io dicevo non vedo una contraddizione
Tra le battaglie che stiamo facendo il fatto che siamo un unico partito che fa sei mesi iniziative come questa per chiedersi qual è il futuro industriale qual è il piano industriale che mettiamo in campo per l'Italia per l'Europa non c'è contraddizione
E sono gli occhi di chi strumentalmente la vuole creare un vedere ma queste cose stanno insieme
Queste cose stanno insieme come prima detto perfettamente di Cosmit lo cito
Green deal non significa meno industria non industria diversa
Che punta su una nuova tecnologia rinnovabile punta su una nuova tecnologia verde digitale
Punta sulla qualità dell'amore non sullo sfruttamento il costo la riduzione delle tutele del lavoro perché quella strada non si rendono conto che l'abbiamo già vista in quindici anni
E non ha portato l'Italia competere meglio nel mondo anzi ci ha lasciato per indietro perché come prima diceva Andrea Orlando purtroppo
Dalla moderazione salariale non è venuto uno stimolo all'innovazione che oggi ci avrebbe fatto trovare un po'più strutturati rispetto all'intrecciarsi della crisi pandemica della crisi dovuta alla guerra e della crisi ecologica primati
è lì che noi troviamo un'opportunità di nuovo sviluppo su cui lavorare guardate noi l'abbiamo reso concretamente anche nel nostro programma per le europee che abbiamo discusso in direzione naturalmente sarà il più prima al più presto pubblicato ecco noi crediamo davvero che la sfida sia questa qua cioè come riusciamo a interrompere questa spirale diciamo
I di precarietà contratti atipici bassa retribuzione e incertezza dell'occupazione come invece rilanciamo questa vocazione manifatturiera con un un grande patrimonio di valore di qualità e di competenza un pezzo della nostra storia ma anche per forza del nostro futuro ecco serve questa politica industriale all'altezza
Prima ragionavamo del fatto che ecco forse in quello che è accaduto qui con un picco iniziale di produzione poi rallentamento c'è anche un ruolo del fatto che non c'è mai stata stabilita nell'investimento sugli incentivi
Questo è un grande tema che la politica può affrontare se noi continuiamo a piantarla delle bandiere di colore diverso a seconda del governo che va su non diamo la stabilità che serve per attrarre investimenti in questo Paese
Rendiamoci conto lo vedo perché lo dico ad un governo che l'unico motivo che ha avuto per perdere dieci mesi sulle modifiche del PNR R.
E che non era il suo e che non lo sentiva suo e quindi hanno perso dieci mesi per poi dire che le modifiche erano sedici miliardi di euro di tagli soprattutto i Comuni che era un quelli che stavano spendendo bene in fretta queste risorse pensate l'assurdità
E ora ancora io incontro imprenditori edili l'altro giorno preoccupatissimi per il combinato disposto per il disastro di incertezza creato sugli effetti del superbonus
E del disastro di incertezza creato sul PNR R. dove alcuni sindaci sono già partiti quei progetti senza più sapere come quei progetti San
Finanziati però detto non vi preoccupate per i daremo noi certe è il solito gioco delle tre carte a cui ci ha abituato Giorgia Meloni
Li prendono da una parte e li rimettono dall'altra in qualche modo sommate li stanno comunque togliendo ad altri progetti per l'F S C delle regioni ad esempio ecco io credo che su questo lo dobbiamo fare una grande operazione verità e credo che davvero in questa campagna
Chi vuole continuare sulla strada degli investimenti comuni e contrastare quella invece dei paradisi fiscali senza palme in Europa che non dobbiamo tollerare più perché non è accettabile
Che con ventisette sistemi fiscali DiVersi ci siano delle multinazionali e si siedono come davanti a un menu alla carta
E decidono e decidono quante tasse pagare perché un governo compiacente gli permette di pagare lo zero virgola zero zero cinque per cento di tasse quando lavoratori e impresa sono passati del trenta più del quaranta praticamente in tutta Europa
Non è per questo che abbiamo fatto l'Unione europea
Lo dico perché vedete la connessione chi vi dice padroni a casa nostra
Mi sta prendendo in giro
Perché se continuano a difendere su queste tematiche la sovranità fiscale nazionale
La stanno difendendo quella di Paesi che stanno cercando di fregare gli altri e poi ci mancano le risorse per l'innovazione per l'istruzione per la sanità pubblica che dobbiamo difendere con le unghie e con i denti dai tagli che questo governo sta facendo mettendo a rischio il diritto alla salute di molti cittadini
E non avendo i soldi per andare dal privato saltando le attese panno rinunciano a curarsi questo è il film e noi rischiamo di vedere per questo Paese e allora fermiamoci prima proviamo a dare già una svolta in queste elezioni europee
Chi vorrà io sono convinta che in questo tocchiamo le corde anche di una grande Poeta del mondo produttivo e sa quante l'ex generation e gli investimenti comuni siano fondamentali a questo Paese
Ecco io credo che dobbiamo usare queste settimane per spiegare e dall'altra parte non vogliono continuare
Dall'altra parte non vogliono continuare perché continua ostinatamente a stringere le mani ai loro alleati nazionalisti europei e son quelli che avevano un bel cartello qualche tempo fa con scritto non un centesimo all'Italia sono questi qua
Noi abbiamo portato qui per questa campagna degli amici
E l'interesse italiano e dell'interesse europeo come Nicola Smith come Pedro Sanchez come OLAF Scholz che abbiamo ospitato nel nostro congresso del PSE a Roma loro invece portano quelli e non volevano dare i soldi a questo Paese
Vedete un po'questa differenza aiutateci a spiegarla bene fuori perché stima schiereranno altro giorno
A me l'ha detto una cosa direzione che condivido moltissimo
Cambiano pelle
Cinque anni fa facevano un'altra campagna elettorale dieci anni fa quando fondava il suo partito non dimentichiamo che Giorgia Meloni proponeva l'uscita dall'euro zona lo scioglimento dell'eurozona
Oggi hanno cambiato la pelle hanno cambiato la faccia loro son sempre gli stessi ma non faranno quella campagna lì per dire usciamo
Non faranno queste robe qui
E però attenzione
Perché comunque quello che ci hanno in testa e di un'Europa sempre più frenata al massimo in cui battere cassa ma per potere continuare utilizzare quelle risorse non con una visione industriale
Ma con le solite diciamo mance da distribuire un po'qua e là a pioggia perché questa è una destra corporativa che anche nella sua finanziaria nelle sue manovre ha dimostrato questo divide e ti impera e non mette a sedere tutte le parti sociali prima voglio ringraziare Gamberini che davvero ci dà sempre spunti importanti
Ma Luís viene dalla Regione io conosco bene dove davanti al colpita da un fatto il contrario
Non abbiamo diviso e promesso un po'qua e un po'là magari mettendo gli uni contro gli altri abbiamo messo tutti allo stesso tavolo in mezzo a un casino perché le regioni più colpite hanno vissuto veramente un dramma
E sedendoci con tutte le categorie economiche sociali con le università con i centri di ricerca con Abi poni comuni
Abbiamo studiato insieme una strategia per venirne fuori in cui noi allora Regione ci impegnavamo mettere lì le risorse che arrivavano da livello europeo e nazionale in una strategia concordata
Usi riesce a far fare un passo avanti al Paese con l'ascolto non pensando di avere sempre la verità in tasca
Ecco io mi chiedo e vado verso le conclusioni immaginare insieme un industrial Hecht europeo
Gli americani si sono mossi con impresso Reduction ex
Prima dicevamo quale rapporto tra pubblico e privato cosa immaginiamo un nuovo dinamismo del pubblico attenzione anche nel rapporto col privato immaginiamo di prendere lo spunto di come quelle politiche industriali hanno le giuste condizionalità cosa sono le giuste condizionalità
Per quelle su quanto mi efficienti l'energia che utilizzi quelle quelle che riguardano la tutela occupazionale dei lavoratori ad esempio il fatto che non spostano ricorre a dei contratti pirata che producano solo precari
Queste sono le condizionalità che accompagnano una politica industriale del due mila ventiquattro di queste abbiamo bisogno perché migliora la qualità della vita migliora la qualità del pianeta e migliora la produttività questa è la realtà
Se guardate i dati durante la pandemia le imprese che sono state più residenti sono proprio imprese Berti in questo Paese
Tante l'hanno fatto per questo questa scelta questa innovazione perché lo sanno che conviene
Pensate a quanto sviluppo potremmo avere sulla sulle rinnovabili sui sistemi di accumulo sulle batterie c'è una fabbrica Catania la più grande è l'unica che si cita ma perché ma cosa ci impedisce di creare una filiera italiana
Sapete cosa serve per fare i pannelli para silicio
E viene dalla sabbia l'energia costa molto in questo Paese è vero ma è un cane che si morde la coda costa molto perché abbiamo scelto di essere troppo dipendenti dalle fonti fossili e invece con il sole il vento l'acqua
Con i costi di quelle tecnologie rinnovabili che sono drasticamente diminuiti abbiamo una via di sviluppo pensate al Sud vi voglio raccontare una cosa
Lei flessore da Sonata americano di baite
A non sono affatto le giuste condizionalità sul verde sul sociale sul lavoro ma le ha fatte anche per ridurre i divari territoriali
Lo dico in mente in cui questa destra sta invece cercando di spaccare di più un Paese che ha bisogno di essere ricucito con una pessima autonomia differenziata
Accentrando le zone economiche speciali no è il contrario di quello che sta funzionando altrove
Lui gli Stati del Sud che erano quelli con meno occupazione meno sviluppo meno opportunità grazie a questa politica con le giuste condizionalità stanno finalmente riprendendo marciare pensate al nostro Meridione pensata quale opportunità
Questo ne vogliamo fare insieme lo vogliamo fare investendo e chiedendo una giusta Transit un fondo per la giusta transizione che continui a livello europeo diciotto miliardi importanti ma non bastano per tutto quello che dobbiamo fare per accompagnare lavoratrici e lavoratori
E naturalmente lo facciamo partendo anche dalle proposte che abbiamo fatto in Italia quando chiedevamo incentivare la posa di pannelli solari sui tetti degli edifici industriali commerciali ed agricoli anche per la ripresa agricole l'autosufficienza energetica riduce concretamente dei costi
Se io produco energia rinnovabile se io me la scambio come nelle comunità energetiche o un doppio risparmio
Nelle bollette e ci serve dopo quello che avete vissuto in questi anni con le bollette triplicate e nelle missioni pendente questa doppia convenienza ecco questa doppia convenienza mi piace pensare che sia il nostro modo di declinare in un progetto di futuro
In una vera e propria politica industriale
Be quello che ci hanno insegnato le nostre culture di provenienza
Quella socialista che mira a creare più giustizia sociale quella ecologista quella che viene in mente le parole di Alex Langer quando diceva e la conversione ecologica avverrà quando apparirà socialmente desiderabile
Allora lasciamo che la destra Contini a negare l'emergenza climatica come diceva Nico
Nonostante tutte le evidenze scientifiche negarla non aiuterà i lavoratori spaventati dagli effetti di questi cambiamenti non aiuterà le imprese ad affrontarli mentre nel resto del mondo si stanno muovendo con investimenti concreti sui chip sulle batterie su tutto
Non aiuterà neanche gli agricoltori che sono tra le prime vittime di quell'emergenza climatica pensate
Lo sanno bene stanno ancora aspettando e Ristori dopo un anno sono andato a trovarli di nuovo qualche giorno fa in Emilia Romagna stanno ancora aspettando i Ristori non li aiutiamo legandola ma pretendendo in queste settimane in questa bella campagna europea
Tutte le risorse che ci servono tutte le politiche che ci servono
Tutta la ricerca l'innovazione che ci servono
Per prenderli permane accompagnarli passo per passo i cambiamenti necessari per costruire un futuro migliore all'altezza dei sogni parola di cui ci dobbiamo riappropriare per le prossime generazioni che sono anche nostri grazie