Ascoltare la storia, per non dimenticare

Ricordo Roma
Ringrazio
Mi impegno per questa iniziativa e poi come saluto i presidenti emeriti della Camera tutte le autorità al comitato delle celebrazioni pucciniana all'orchestra del coro di voci bianche dell'Accademia Teatro della Scala
Il prossimo ventisette gennaio si celebra Giorno della memoria realtà storica
Istituita e allora commemorare i milioni innocenti donne e uomini di ogni età e condizione vittime dell'Olocausto
Il ventisette gennaio di settantanove anni fa venivano infatti abbattuti i cancellieri nel campo di sterminio di Auschwitz il più grande di quelli costruiti dalla follia nazista
L'Olocausto non ha eguali nella storia umana
Perché organizzato in modo sistematico in base a una precisa e determinata volontà stermina trizio
Culla risultato di mitologia di morte basata sul mito della razza ed essa
Fu il frutto amaro di una concezione che negava la pari dignità degli esseri umani
Distinguendoli superiore inferiore
I segni di quella rosa sono impressi in modo indenne nel corpo nella mente e nel cuore di chi è sopravvissuto e ha dovuto convivere persegua comunque il dolore
Allora va il nostro omaggio commosso
La Camera dei deputati onora quest'anno il giorno della memoria
Con un concerto dell'orchestra e coloro di voci bianche dell'Accademia Teatro alla Scala e con le testimonianze e racconti delle storie di alcuni fra i tanti il giusto italiani
Giusti furono coloro che non dimenticano il senso di umanità alla quale apparteniamo
Coloro che soccorsero aiutarono le vittime della persecuzione mettendo a rischio la propria vita
Ci furono tanti giusti italiani militare e appartenenti alle forze di polizia come oggi ricorderemo
E si nascosero tanti ebrei vuole falsificare i documenti salvandoli così per rastrellamenti e dal destino che li attendeva
Il loro coraggio e il loro esempio fanno onore alle nostre forze armate e alle nostre forze dell'ordine
Il giorno della memoria pone ancora oggi interrogativi inquietanti su come quella tragedia abbia potuto consumarsi insinuandosi tra le pieghe dell'indifferenza e della rassegnazione
Al tempo stesso la testimonianza di chi è sopravvissuto impegno l'istituzione operare affinché un orrore simile non si ripeta mai più
Come scrisse Primo Levi è avvenuto quindi può accadere di nuovo
Questo è il nocciolo di quanto abbiamo da dire
Il giorno della memoria dunque un monito a vigilare affinché non si riapra mai più quell'abisso in cui il prestito l'umanità
Questa ricorrenza deve infatti rendersi anche consapevoli che la libertà e la democrazia non vanno mai Dante però scontata
Anzi
Ci insegna che proprio la libertà e la democrazia vanno riconquistate tutti i giorni vi ringrazio
Una
Un
Un
Lui
Che
Milioni
Dopo
Linee
Va bene
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No
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Chiosa e storica cornice che la Sala della Regina di Palazzo Montecitorio cura si era agli ospiti in sala e i rappresentanti delle istituzioni e buona sera
A chi ci segue da casa siamo indiretta su RAI tre allora saluto il maestro Pietro mi abbienti e l'orchestra e il coro di voci bianche dell'Accademia della Scala è il direttore del coro carta dei caffè
Abbiamo attacco frontale suggestive notte Rino solista Leonardo nuove sul tema dici gallerista ed è proprio questo tema queste note che ci riportano alla moriamo tragico passato quello della Shoah uomini donne bambini vittime della leggi delle leggi razziali e dunque violenza sopraffazione campi di sterminio deportazione
Il giorno della memoria che qui vogliamo oggi celebrare onorare vedete non vuole essere soltanto non vogliamo che sia soltanto una data una scadenza vogliamo che sia qualcosa di più
Qualcosa che possa dar valore alla nostra vita e al nostro futuro
è l'ora proprio questa sera questo concerto evento ne vogliamo non solo onorare quelle vittime le vittime della Shoah ma vogliamo ricordare ricostruendo le loro storie quindi onorare la memoria di tanti uomini sapete che appartenevano alle nostre forze dell'ordine di polizia Carabinieri Guardia di Finanza esercito King incisero perché lo decidono volontariamente disprezzare quella logica di morte quel progetto di sterminio
E all'Italia aiutarlo tantissimi ebrei gli salvano la vita
Allora di questo e che alcuni di loro parleremo tra come adesso godiamoci questo concetto e ascoltiamo insieme ad operare Giacomo Puccini ma d'argento e a seguire Arnold uscendo notturno opera numero uno può concerto e buona scorta
Allora
Il
Lì
Bene
Quindi
A
Insomma
Quelle
La la
Credo
Sì
Chi fa del bene sapete lo fa spesso in silenzio sotto traccia eppure quelle azioni quella bontà viene tramandata
Negli anni viene appunto resta come un segno immortale
Era il mille novecentotrentanove e da una piccola anonimo appunto azienda di pentole a Cracovia un imprenditore tedesco Oskar Schindler salvo pensate oltre mille ebrei
Tutti conosciamo Oskar Schindler tra l'altro nel novantatré Steven Spielberg ci ha regalato un film memorabile emozionante
Eppure quello che vogliamo dire questa sera e che ci furono tantissimi piccoli anonimi Oskar Schindler che operarono anche loro nel silenzio contro il buio della Shoah
E allora che alcuni di loro come vi dicevo prima in apertura racconteremo la loro storia io comincerei subito con la polizia di Stato Raffaele Camposano funzionario prego salga qui insieme a me
Funzionario della Polizia dicevamo dottor Camposano mille novecentotrentasette unità Piccolo funzionario di della questura di Genova viene mandato tra l'altro una sorta di punizione a Fiume quindi parliamo della città istriana ai confini occidentali dell'Italia
Questo piccolo funzionario giovani fra l'altro si chiamava Giovanni Palatucci e come spesso accade proprio con quel trasferimento quella punizione il destino comincio atteso essere la sua trama
Perché perché cambia la vita di Giovanni Palatucci ma Giovanni Palatucci salterà la vita di tanti ebrei
è proprio così Giovanni Palatucci è un gigante una figura esemplare
Che rileva più profili quella del cattolico fervente ispirato costantemente dalla figura di Gesù Cristo di col poliziotto coraggioso
E il ricco di umanità e anche di italiano autentico e coerente
Da funzionario di pubblica sicurezza appellandosi alla propria coscienza rifiuta di applicare lei leggi disumane dei nazisti
Che
Avevano stabilito la morte tesi ebrei nei campi di sterminio che salverà migliaia di persone la numero e imprecisato
Però lo farà con coscienza e questo lo porterà nonostante la la paura di essere comunque spiato perseguitato dal la Repubblica di Salò tanti spinge anche dell'artista perirà nel Lager di Dachau il dieci febbraio del mille novecentottantacinque con la coscienza tranquilla di aver fatto la cosa giusta
In favore della dignità umana e che l'ha vista
Tra l'altro nel trentanove quando cioè nel più che altro dopo l'armistizio perché stiamo andando oltre il questore di di fiume abbandona cioè si salda sostanzialmente Palatucci decide di non andar via quindi non saldarsi cioè quella fu una decisione volontaria molto forte
Troppo forte questo la dice lunga sul fatto che ho detto prima il profilo di autenticità del dell'italiano coerente
Allora dopo l'otto settembre che cosa accade tra Udine Lubiana e zona delle operazioni
Adriatiche quindi venne stabilita dai nazisti di fatto fiume ma anche di altre province d'Istria
Diventano a tutti gli effetti tedesca sotto l'occupazione tedesca le autorità di sano vengono esautorati il fatto insiste più un'autorità italiane
Palatucci che ha una missione da compiere e quindi è in contatto con la Resistenza col soprannome di dottor Danieli cerca e di fare del bene di fare del bene perché bussavano alla questura tanti
è Sulley tanti apolidi e tanti ebrei che cercano aiuto cercano documenti falsi saldi condotti per andare via
Alla Tucci che cosa fa
Cerca di resistere il più possibile pur sapendo che la sua è un'impresa disperata
A ad Amerigo Remollino un suo collaboratore fidato che lo supplica di andare via
Con gli occhi lucidi stringe dandogli la mano guardando la bandiera che sta al balcone della questura dice fintanto che quella bandiera stento lira noi rimarremo a Fiume
E questo la dice lunga sul fatto che sentiva il bisogno di rappresentare l'ho staccato o no una forma di governo quelle funzioni da lui esercitate soprattutto in difesa delle comunità italiane ed i suoi poliziotti sempre più è quotidianamente umiliati disarmati gli affamati dalle autorità tedesche a Fasano
Tra l'altro lei lo anticipate volevo tornare un attimo dopo alla appunto all'Alitalia nel caso che dopo la la firma dell'armistizio però allora lei lo ha anticipato Palatucci viene deportato no quindi imprigionato
Una cosa che mi ha molto colpito viene condannato a morte per intelligenza con il nemico
Ah che vuol dire significa che beh doveva essere passato per le armi immediatamente Kappler rende aveva perorato la sentenza di morte perché perché fittiziamente era stato fatto trovare nella sua abitazione Ippia ma hanno per lo Stato autonomo di Fiume che Palatucci aveva messo insieme con la Resistenza
Di Fiume istriana cosa voleva fare Palatucci
Che non solo salvava gli ebrei ma voleva proteggere la comunità italiana perché questa comunità italiana ormai all'esito del conflitto sarebbe stata presto minacciata dal di rappresaglie sanguinose dei dei Titini
Quindi italiano fino in fondo e soprattutto amante della vita il difensore di quelli che in quel momento ragni più oppressi
Grazie
Grazie dottor Caforio mi permetto solo di dire una cosa
E la figura luminosa di Palatucci lì le sue virtù eroiche vengono ricordate come giusto tra le nazioni giusto tra le nazioni anomalo anche dallo Stato italiano perché nel novantacinque è stato insignito della Medaglia d'Oro
Alberico civile
Non solo ma oggi dal due mila e quattro il servo di Dio perché il primo gradino che la Chiesa riserva ai suoi servitori fedeli per la canonizzazione
Proprio per il suo profondo senso cristiano non la presidente della grazie dottor Cam possano grazie agli uomini e alle donne della Polizia di Stato alle gesta eroiche di tempo ma sicuramente anche a quelle di tutti i giorni che per la nostra sicurezza allora
Non potevamo con la musica di richiamo quindi prossimo brava tutti giusti e a tutti i serbi di Dio e lo facciamo con Gustav Mahler tra l'altro proprio Mahler scriveva l'invenzione melodica è uno dei segni più certi
Di un dono divino e allora Gustav Mahler Adagietto
Del dalla Sinfonia numero cinque
Propone
E
Uno
Tutti
Le
No
Volevo
Quando
Il
Inutile
Tutti gli italiani ricordato i combattenti di Porta San Paolo e della Magliana di Roma guidati dal capitano Orlando De Stefano erano giovanissimi allievi dei carabinieri e ogni anno onoriamo
L'eroico sacrificio della vice brigadiere Salvo D'Acquisto
Tuttavia pochi conoscono l'apporto determinante fondamentale in aiuto degli ebrei durante la Resistenza proprio dei carabinieri e noi di quello vogliamo parlare e lo facciamo con il generale dell'arma dei carabinieri Antonio meno così buona sera
Generale rinvenuto
Vogliamo raccontare generale
Proprio una storia in particolare la deportazione di due mila cinquecento carabinieri da Roma
Era il sette ottobre del quarantatré tra l'altro una data importante perché una settimana dopo ci sarà il rastrellamento del ghetto di Roma
Di quei due mila cinquecento non abbiamo diciamo delle cifre certe ma seicento più o meno non tornarono più
Sì è proprio vero
è una storia per troppo tempo dimenticata poco conosciuta però grazie ai recenti studi degli ultimi anni siamo riusciti a portarla alla luce perché una storia straordinaria
Si trattò della più grande deportazioni di uomini prima di quell'area del sedici ottobre
Ed è una storia estremamente significativa perché comprendere l'antefatto di questa deportazione fa anche molto male perché per noi si tratta di un vero e proprio tradimento
Anche perché veniva
Questo disarmo e questa deportazione veniva a seguito di ordine che era stato impartito ma questo perché
Semplice perché i carabinieri non fedeli al re
I carabinieri
Erano fedeli al popolo non lasciano sul territorio nel mille ottocentoquattordici e sul territorio sono rimasti per oltre duecento anni
I carabinieri hanno arrestato Mussolini su ordine del re
Due degli ufficiali che la restarono vogliono poi alle Fosse Ardeatine dove noi abbiamo perso tra i trecentotrentacinque caduti dodici carabinieri i carabinieri nove come lei ha ricordato hanno combattuto alla Magliana
Monterotondo i carabinieri hanno sostenuto la popolazione napoletana nelle quattro giornate di Napoli
Che dire stanno queste motivazioni che hanno spinto i nazi fascista delle motivazioni anche volontari pieno cioè decisero da che parte stare
Ma nello stesso tempo proprio queste decisioni proprio il loro comportamento l'importo in una sorta di collisione no con i tedeschi tra l'altro prima della deportazione furono disarmati
Ed anche delle rappresaglie nei confronti delle delle famiglie ma l'uno
Furono decisi cioè non ci furono tentennamenti capo i tentennamenti non ci furono ma in realtà era già nelle mire di carriera Caprera profondamente convinto che i carabinieri fosse tra l'altro Kappler era proprio a Roma quegli anni ovviamente
Ed era convinto che i carabinieri fossero dimostrato la deportazione di questo gli abbiamo certezza attraverso i documenti telegrammi di Kappler
Gioco forza questo avviene tramite l'ordine del maresciallo Graziani che era ministro dalla difesa della Repubblica sociale
Un ordine che prevedeva il disarmo non prevale Deva la deportazione ma quando come le nostre caserme le principali caserme di Roma
Viale Giulio Cesare e piazza del Popolo a San Lorenzo in Lucina Trastevere vennero circondate dalla polizia dell'Africa italiana e dei tedeschi c'era poco da fare i carabinieri una vittoria ad obbedire agli ordini seppur costernati
Vennero tradotti su dei camion alle stazioni Ostiense Tiburtina e quindi deportati verso i campi di prigionia in Germania in Polonia e in Austria andarono a riempire a far compagnia queste cento mila italiani soldati da tutti i teatri di guerra che diventarono unimi internati militari italiani
Tra l'altro poi proprio deportati ma non erano come dire cappello di diciamo di aiuto internazionale non erano considerati dei soldati dai carcerieri nazisti e anzi
Furono più violenti nei loro confronti certo il senso era proprio questo crea hanno creato gli mi perché in questo modo loro non erano soggetti alla protezione di diritto internazionale Loreno costretti a lavorare in maniera coatta
Ma il palo senso era quello di coartare la volontà loro volevano che i carabinieri
Dovevano giurare fedeltà alla Repubblica sociale
Dovevano questo vale anche per tutti gli altri soldati chiunque è stato deportato dovevano combattere con i nazifascisti questo non è avvenuto abbiamo delle straordinarie testimonianze voglio ricordare qui un nostro reduce
Abramo Rossi che è un nostro sottotenente allora giovanissimo carabiniere a cavallo diciannovenne che quest'anno compirà cento anni ed è tra noi quindi che il ricco salutiamo in maniera viva quello che è accaduto quindi non soltanto le carte che sono sono poche perché sono andate distrutte ma soprattutto l'abbiamo la fortuna di avere qualcuno che racconta questo rapporto
Ed è ed è soprattutto una scelta volontaria scelta come è stata quella dei carabinieri del sud Italia che accompagnavano gli americani verso la risalita di quelli che dopo il sette ottobre transiteranno nella Resistenza
Ne abbiamo tanti caduti nella quello lotta di liberazione che dir si voglia
Come pure i carabinieri che sono rimasti sul territorio a difesa della popolazione nel centro nord Italia
Tra i quali anche tanti nostri giusti ne abbiamo cinque giusti tra le nazioni
E mi permetto di gas che noi oggi l'alta onorificenza del popolo ebraico che c'è fiducia però non abbiamo avuto un riconoscimento che straordinario simbolico che è stato consegnato al nostro comandante generale nel due mila ventuno
La meno Caldoro
Questo simbolo di luce che noi adesso conserviamo nel nostro museo storico di piazza del Risorgimento grazie generale carabinieri sono rimasti fedeli essi una quel giuramento di aiuto a chi aveva bisogno alle popolazioni grazie infinite salutiamo tutte le donne
E gli uomini dell'arma dei carabinieri dica tra l'altro avete visto ha fatto il suo ingresso il coro il coro delle voci bianche dell'Accademia del Teatro alla Scala di Milano e con loro immergiamoci
Queste meravigliose note note che lo ricordo dedichiamo sempre ai nostri giusti Giacomo Puccini coloro a bocca chiusa da Madama Butterfly
Romano numero
Amavano
Amare
Aperta
E allora
Laddove l
Tanto
Bisogna
Per lui
Ma
Anche tra le fiamme gialle è stato riconosciuto il il valore e del di azioni di uomini che agirono in aiuto e per il bene di
Persone gli ebrei e che ai quali è stato riconosciuto appunto la medaglia riconosciuta la medaglia di Giusto tra le nazioni
Pensate che nella caserma Sante l'aria a Roma è stata scoperta una targa dedicata acquisti giusti
E noi ne vogliamo parlare insieme al Gabriele Nastasi il colonnello della Guardia di Finanza Gabriele Nastasi vorrei se mi permette ritengo giusto
Citare chi sono questi giusti tra le fiamme gialle il tenente colonnello Umberta Madonia il tenente Giorgio Cevoli finanziere scelto Salvatore Corrias il maresciallo maggiore Luigi cortile finanziere Giulio Massarelli
Il tenente Giuseppe pollai maggiore Raffaello
Tanti
Allora colonnello non potremo raccontare certamente la storia
Di tutti però fotografiamo mi piace dire così fotografiamo quel momento otto settembre cosa succede abbiamo già detto l'Italia nel caos manca una linea di comando sostanzialmente i militari
Non hanno più direttive non hanno più ordini
Certo gli avvenimenti dell'otto settembre avevano determinato lo sfaldamento l'apparato statale quindi impone in tale difficile situazione la Guardia di Finanza ha mantenuto salta la propria struttura garantendo i propri compiti d'istituto non solo lungo i confini ma anche all'interno del territorio nazionale
E a questo punto i militari si trovano davanti alla questione poco morale una scelta morale collaborare con l'occupante ovvero aiutare chi aveva più bisogno e molti militari si schierarono da questo lato
Aiutarono molti profughi
Alla oltrepassare il confine quindi raggiunge il territorio neutrale pensavo la Svizzera oppure ospitando dentro la loro abitazione alcuni ospitati all'interno delle caserme per vicinanza
Per questo comportamento coloro per finanza ottenne la medaglia Toro al merito civile
Grazie alla scelta morale di questi finanziaria è uno di questi finanzieri citavo prima è proprio il maggiore Raffaele lontani che tra l'altro diciamo come dire mi sarei ventaglio non solo la sua vita ma anche quella della moglie e poi anche dei due figli non ci pensò su
Un attimo non ci pensò un attimo Raffaello Tani così come emerge la dichiarazione di resa io la persona che vi ospitò è salvo
Da uno a sicura morte
Il giorno proprio della del del il sedici ottobre il giorno Sastre lamento degli ebrei romani Nottola un movimento di camion non sospetti Abbas molto frequente i camion tedeschi e bussò alla porta di Renzo io lo porto dentro la sua casa e questo salvo perché i nazisti entravano dentro lo stadio stesso immobile dove abitava la la famiglia di cani io
E lo portò dentro la sua casa
I nazisti salirono bussano alla porta di Helios fondarono entrano non lo trovarono fortunatamente quasi un miracolo non entravano dentro l'appartamento
Del maggioritario e quindi questo garanti la la sopravvivenza non solo dentro la casa c'era anche la moglie con i figli ma allora di fornire documenti falsi e questo consentì poi successivamente a a Dario di raggiungere la propria famiglia che dopo i bombardamenti San Lorenzo era sfollata a Perugia
E ancora dopo entrò dentro per vedere io quando comunque questa roccia controllata dalla ambasciata germanica recupero documenti l'argenteria e veniva Ari e gli restituisce come emerge la dichiarazione dei o senza compenso alcuno
A una volta liberata la città liberata la disse proprio se esalterà anche quando
Tornerai questi beni sono i tuoi e poi elettrico sino tra l'altro vogliamo citare anche la moglie lo lascia attualmente perché poi troviamo la scelta morale precedente
La famiglia Tani la moglie a Jolanda Salvi decisero scientemente di accogliere di salvare il vicino di casa amico e allora c'era il socio porranno domande da farsi fu una scelta dettata da legami di amicizia che era tra le due famiglie assolutamente no certo questo con tre qui fatto di essere vicini ma Tani con la moglie protesse altre persone quindi evidentemente questa era una condotta etica morale tipica di quella famiglia
E per questo stravedono giusto per è giusto tra le nazioni grazie grazie colonnello Nastasi grazie le Fiamme gialle della Guardia di Finanza vediamo vogliate grazie proseguiamo il nostro viaggio musicale in onore della memoria insieme all'orchestra e al coro delle voci bianche dell'Accademia della Scala di Milano il basso One nobili
Dalla buco di Giuseppe Verdi ascolteremo il brano biennio le dita e a seguire il celeberrimo va pensiero sull'ali dorate
No
Il tribunale
Vedremo Marx comunque
No
Sullo
Presidente
Ma
Ma è
Abbiamo
In giorno
Non
No
Ridotta
Ma
L'
Io
La
I giusti vedete non sono santi e non sono eroi sono persone comuni che a un certo punto della loro vita
Di fronte alle sofferenze alle ingiustizie decidono da che parte stare della parte da parte della bontà la parte della giustizia da parte dell'aiuto a chi ha bisogno
Quei giusti sono anche tra i militari dell'esercito italiano allora parliamo insieme al colonnello ne parliamo insieme al colonnello dell'esercito Fabrizio giardini buonasera benvenuto colonnello tra l'altro
A Palazzo Salerno Napoli che è sede della vostro comando forze operative sud è stata inaugurato il Giardino dei Giusti sì il Giardino dei Giusti
Nato nel due mila ventuno come iniziativa per valorizzare tramandare anche le storie di tutti questi protagonisti della della nostra forza armata dell'esercito
Che durante la seconda guerra mondiale nei vari fronti si sono distinti per salvare le le comunità ebraiche si parla di migliaia di persone
Come il generale dei Castiglioni il generale amico ma anche singoli individui per questo anche per noi che facciamo insomma della delle tradizioni e della conservazione della memoria un diciamo uno dei nostri obiettivi principali avere dato questo segno di di riconoscenza per queste persone in questo palazzo è particolarmente significativo
Assolutamente sì tra l'altro parlano prima di dubbio morale rigorosa non ha avuto alcun dubbio diciamo da che parte quale parte schierarsi no sì
Non ebbero nessun dubbio ed è caratteristico che ci fossero militari di truppa sottufficiali ufficiali nessuno ebbe una remora a spezzare spesso quel quel carattere di diciamo di disumanità di di giustizia e di ingiustizia
Di di porsi diciamo di fronte a delle scelte saper scegliere no
Questo è importante perché uno magari immagina che soprattutto a livelli più alti si possono effettuare delle scelte mentre invece questa storia di queste protagoniste ci insegna ci racconta che che sono degli esempi concreti
Che vivono tra Dinoi prima diceva effettivamente non sono dei supereroi sono delle persone come noi
Però nel momento in cui
Furono messi davanti a un bivio scelsero la la strada migliore insomma lei ha potuto leggere documenti con testimonianze dell'epoca Kinabalu vorranno notes questi questi atti eroici sì
Io sono stato anche per per diversi anni al
Allo stato il capo dell'Ufficio Storico e quindi
L'ufficio storico custodisce anche all'interno del suo archivio che c'ha centosettanta anni milioni milioni di documenti questi documenti sono la storia del dei nostri reparti ma anche dei nostri protagonisti
E quindi ho avuto modo avuto modo di di apprezzare insomma tante storie
Vogliamo portare in questo contesto per questa giornata alla luce una storia che diciamo
Abbiamo abbiamo scoperto di recentissimo solo nel nel due mila ventuno e della storia una storia diciamo anche questa particolare perché è un Maurizio Lazzaro di dei Castiglioni e un ufficiale che si distinse un ufficiale degli alpini che si distinse durante la campagna di Libia nella prima guerra mondiale
Ma e fu proprio nel durante la seconda guerra mondiale tra l'altro lui era invalido per le motivazioni che aveva riportato durante i la Grande Guerra però chiesto ottenne di rimanere nel nei ranghi dell'esercito
Durante la la seconda guerra mondiale viene mandato in in Francia nel sud della Francia a Grenoble
E si distinse perché in un momento di grandissimo contrasto con quello che era l'alleato del dell'Asse
E con quello che era anche la la comunità locale e con tanti tante persone francesi fedeli al al Governo di Vichy Luís si oppose fermamente De Salvo migliaia di di ebrei dalla
Dalla deportazione
Un paio di diciamo di garden gli aneddoti proprio veloce veloce
Allora intimo e perfetti di non procedere con gli arresti perché se non sarebbero stati arrestati sette sarebbero stati liberati immediatamente il firmerei deportati ingiustamente
Saputo che all'interno di una caserma c'era erano state ingiustamente diciamo restate delle degli ebrei fece cingere d'assedio il questa caserma del suo il Pini intimo
Immediatamente la liberazione attualmente avrebbe provveduto ad attaccare ecco queste persone dobbiamo ricordare per quello che hanno fatto
E Capello a questa parte storie che ci state raccontando perché non è sempre così conosciuta noi abbiamo un dovere che è quello del ricordo no sì e accogliere è importante servì a lui ma serve anche che c'è chi verrà dopo di noi
Ricordare effettivamente rende anche rende anche lì per intero ricordare poi queste persone anche un monito diciamo un esempio per quello che che dobbiamo fare noi nella vita di tutti i giorni e quindi estremamente importante sì
Grazie grazie colonnello giardini io vorrei grazie prego
Allora io vorrei davvero esprimerei il ringraziamento per questa per questa splendida serata per questo splendido concerto al Comitato nazionale delle celebrazioni pucciniana della Presidenza del Consiglio dei ministri
Il presidente maestro Roberto Veronesi grazie Maestroni segretario tesoriere i consiglieri presenti in aula
E allora adesso continuiamo con la musica
Il prossimo brano e crisantemi di Giacomo Puccini grazie maestro
In
La
E
Il
Due
La
Siamo in chiusura di questa splendida serata questo concerto evento dedicato alle vittime della Shoah
E a quelli eroi i comuni con gli angeli comuni che salvarono tanti ebrei che di fronte al mare al male se però da che parte stare dalla parte del bene di aiuto e allora
Se mi permettete vorrei citare Italo Calvino tra l'altro lo scorso anno abbiamo celebrato il centenario della nascita
Perché Italo Calvino faceva dire esattamente così al Marco Polo durante delle Città invisibili
L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà se ce n'è uno e quello che è già qui l'inferno che abitiamo tutti i giorni che forniamo stando insieme
Due mondi ci sono per non soffrire il primo riesce facile a molti accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più
Il secondo e rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui cercare e sapere riconoscere chi e cosa in mezzo all'inferno Non è l'inferno e farlo durare
E dargli spazio
E non è questa sera con questo concerto abbiamo voluto tanto dedicarlo chi di fronte all'inferno non si è girato dall'altra parte
Ma anzi ha lavorato ha lavorato per spezzare quel circuito e allora io in chiusura ringrazio saluto e ringrazio per l'ospitalità e la presidente della Camera dei deputati l'onorevole Lorenzo
Fontana grazie comitato Puccini il presidente Alberto Veronesi la splendida
Orchestra e il coro delle voci bianche dell'Accademia della Scala di Milano
Ci lasciamo con un famosissimo famosissimo brano grazie al genio di Ennio Morricone il titolo è GAM GAM io vi auguro una splendida serata grazie
Allora
E
Quando
Ma
A
Ma
Per
Certo insomma
Antonella
Vogliamo
Viene
Ma
Io
Banana
La l'onorevole
Grazie
Allora
Allora
Non
Ieri
Uno
A
Comunque
No
Sì
Lei
Ha nella
Sì
Bruno
Adesso
Mi